Sei sulla pagina 1di 6

Nicola Michele Campanozzi

Natuzza Evolo

(Da Il Giornale dei Misteri, Febbraio 2010)

Scrivere di una persona che di s ha lasciato un segno in tante coscienze non un'operazione facile, come non lo , del resto, per ogni individuo gi portatore di una profonda complessit. Figurarsi per chi, come Natuzza (diminutivo di Fortunata) Evolo, che non solo ha espresso il profumo della santit, ma stata anche dotata di innumerevoli e straordinari doni, come visioni e contatti con l'Aldil (Ges, Madonna, Angeli, Santi, defunti), stigmate, precognizioni, bilocazioni, estasi, illuminazioni diagnostiche, ecc. Prover ad accostarmi a questa figura di anima con estremo rispetto, anche perch non ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente.

Natuzza Evolo nata il 23 agosto 1924 a Paravati, frazione di Mileto con circa 3000 abitanti nella provincia calabrese di Vibo Valentia. La sua famiglia era di umili origini e di modeste condizioni sociali: per trovare lavoro il padre Fortunato, prima che Natuzza venisse ala luce, dovette emigrare in Argentina, dalla quale poi, purtroppo, non torn pi; la madre Maria Angela Valente, rimasta sola, fu costretta a sobbarcarsi ai pi duri servizi pur di tirare su alla meglio i suoi non pochi figli. Per aiutare la madre e i suoi numerosi fratelli Natuzza non ebbe la possibilit di frequentare la scuola, per cui non impar mai n a leggere e n a scrivete.

Fin da bambina Natuzza speriment il dono della bilocazione e quello di parlare con l'Angelo Custode, sotto le sembianze di un bambino di otto-nove anni, che la guid e la consigli nel dare risposte che solo una persona colta potrebbe dare, e lei era analfabeta. Vedeva Ges, la Madonna, San Francesco di Paola, Padre Pio e altri Santi. Vedeva i defunti e conversava con essi; in seguito avrebbe avuto sudorazioni ematiche pi evidenti durante la Quaresima e la Settimana Santa (Venerd santo) con l'aggiunta delle stigmate che si trasformavano, a contatto con bende o fazzoletti, in vere e proprie emografie (testi di preghiera in varie lingue, calici, ostie, Madonne, cuori, corone di spine). Fin da ragazzina Natuzza comprese che la sua missione era quella di dare una parola di conforto alla gente..

All'et di 10 anni le apparve San Francesco di Paola e a 11 risale la sua prima importante esperienza di bilocazione (conobbe il padre nella sua casa in Argentina). Solo a partire dal 15 agosto 1938 la Madonna cominci a parlarle. Sul dono della bilocazione, che non avveniva mai di sua spontanea volont, lei stessa un giorno ne chiar le modalit: "Mi si presentano dei defunti o degli angeli e mi accompagnano nei luoghi dove necessaria la mia presenza".

Per le preghiere dell'allora ancora giovanissima veggente si cominci a diffondere la voce di molte guarigioni, si diceva che parlava lingue straniere pur non avendole studiate: lei spiegava che era l'Angelo Custode che gliene dava la facolt quando lo riteneva opportuno.
http://campanozzi.netsons.org Realizzata con Joomla! Generata: 26 September, 2010, 13:57

Nicola Michele Campanozzi

A 14 anni and a lavorare come domestica in casa dell'avvocato Silvio Colloca, guadagnandosi subito la fiducia di quella famiglia. Ma dopo poco tempo Natuzza fu al centro di episodi strani e apparentemente inspiegabili, definibili oggi come paranormali, quali la vista per lei reale di persone che invece erano gi morte. Uno di questi episodi si svolse in questo modo. Due persone non conosciute da Natuzza andarono a fare visita alla signora Alba Colloca, che le ricevette in salotto e ordin alla ragazza di preparare il caff da offrire loro. Natuzza ne prepar quattro e li port su un vassoio, ma quando la signora li porse agli ospiti, Natuzza le chiese perch non avesse servito il caff anche al sacerdote, che era seduto accanto a loro. In realt non c'era nessun sacerdote, ma Natuzza insistette che era l e lo descrisse nei minimi particolari. I due ospiti confermarono subito che Natuzza aveva descritto con grande precisione un loro parente sacerdote che era morto qualche anno prima. Altre volte la ragazza vide e descrisse altre persone che in realt erano parenti o amici dei Colloca, defunte ormai da tempo. Inoltre spesso veniva trovata completamente svenuta, per poi raccontare che aveva parlato con la Madonna, con Ges o con degli angeli. Naturalmente tutto ci fece preoccupare la famiglia Colloca, che decise cos di rivolgersi al parroco don Antonio Albanese, che la sottopose al rito dell'esorcismo. Infine una sera i Colloca, preoccupati per quei fatti inspiegabili, pensarono di licenziarla. Ma quando la signora Colloca and per comunicarle quella decisione, Natuzza, prima che lei potesse parlare, la accolse piangendo e le domand perch volessero mandarla via. Qualche momento prima era entrata nella sua camera una signora anziana, con la voce rauca, che lei non conosceva e che aveva detto di essere la madre della signora Colloca: quest'ultima, per, era gi morta prima che Natuzza potesse conoscerla.

Nel 1940 P. Agostino Gemelli, informato della vicenda che riguardava quella giovinetta di Paravati e facendo una "diagnosi a distanza" (!), consigli al Vescovo di Mileto Mons. Paolo Albera di ignorarla del tutto, perch, a suo parere, la ragazza era malata d'isteria. Si ripeteva cos la medesima storia che segn la vita di Padre Pio e quella di tanti altri mistici! Di tutt'altro avviso, nel senso cio estremamente positivo, saranno invece in seguito i giudizi del noto teologo gesuita P. Bartolomeo Sorge e del nuovo Vescovo di Mileto Mons. Domenico Tarcisio Cortese.

Nel 1941 Natuzza si ritir dal lavoro presso i Colloca e and a vivere presso la nonna materna Giuseppa Rettura. Nel frattempo stava maturando l'idea di farsi suora, ma venne sconsigliata, proprio perch protagonista di tutti quegli episodi ritenuti inquietanti. La madre decise allora di farla sposare e le propose il matrimonio con il giovane falegname Pasquale Nicolace, figlio di amici, che in quel momento prestava servizio nell'esercito. Il futuro marito consent a sottoscrivere un contratto in cui si impegnava ad accettare di avere una moglie "un po' particolare" e a lasciarle tutta la libert possibile affinch lei potesse seguire la sua vocazione di disponibilit verso il prossimo. Trovandosi lo sposo in guerra, il matrimonio avvenne per procura il 14 agosto 1943: Natuzza non aveva ancora 20 anni. Fu un matrimonio felice, dal quale nacquero cinque figli.. La giovane coppia and ad abitare in una povera casetta, testimone silenziosa di visioni, colloqui, canti, messaggi dell'Aldil, trance mistiche ed estasi durante le quali parlava in molte lingue. Non a caso Natuzza stata definita "la radio che trasmette dalla dimensione dell'Eterno" o, come lei stessa un giorno afferm, "Sono abituata a vedere i morti da quando ero bambina e avevo 10 anni...Per me lo stesso che vedere i vivi, anzi sono pi a contatto e confidenza con loro che con i vivi".

http://campanozzi.netsons.org

Realizzata con Joomla!

Generata: 26 September, 2010, 13:57

Nicola Michele Campanozzi

La vita di Natuzza in quella casa si svolse semplice e umile, povera e nascosta, ma allo stesso tempo straordinaria, per il nascere e crescere di alcuni fenomeni di cui lei era ignara spettatrice e docile esecutrice. Per decine di anni ricevette presso la sua abitazione migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo per incontrarla, principalmente nella speranza di avere notizie dall'Aldil dai propri defunti o indicazioni sulle proprie condizioni di salute. Cos la sua casa in tutti questi anni ha visto un enorme afflusso di persone passare da lei per affidarle sofferenze, angosce e invocare conforto e luce. E lei, facendosi carico delle loro sofferenze, offriva a tutti una parola di aiuto, di speranza e di pace, una risposta sicura, una diagnosi certa, la carezza di un sorriso e la gioia del cuore. Moltissimi testimoniarono poi di aver ricevuto anche grazie e benefici dopo la visita alla sua persona. Di s, per, Natuzza diceva: "Io sono un verme di terra, non che faccio miracoli, sono una poveraccia: questo non lo faccio io, ma lo fa il Signore. Io mi impegno solo per pregare". Un esempio mirabile di umilt!

Naturalmente non le mancarono le lotte che dovette sostenere anche con il diavolo, che contro di lei si accaniva con insolita violenza: soffr, sopport con pazienza, ma alla fine la sua fede vinceva sempre.

Su sua ispirazione e con l'assenso del Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Mons. Domenico Cortese, il 13 maggio 1987 venne costituita l'Associazione "Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime" con l'obiettivo di creare a Paravati un complesso che inglobasse un santuario mariano, strutture per l'assistenza medica e centri per giovani, anziani e disabili. In seguito tale Associazione con decreto del Vescovo e riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell'Interno,si trasform in Fondazione-ONLUS, presso la quale Natuzza trascorse il resto della sua vita. Con l'acquisizione di terreni e vecchi fabbricati radicalmente ristrutturati, la Fondazione dette vita a un primo insediamento operativo e alla sede della stessa: il Centro Anziani "Mons. Pasquale Colloca" e dopo il Centro Servizi alla Persona "San Francesco di Paola", ora in fase di completamento.

Per volont di Natuzza e sotto sua indicazione veniva, nel frattempo, realizzata la Statua del Cuore Immacolato di Maria con la Madonna che ha le braccia aperte e leggermente inclinata in avanti come una mamma che si piega ad accogliere il figlio. Ispirati sempre da Natuzza e dalla sua testimonianza di fede sorsero inoltre, dal 1994, i "Cenacoli di preghiera", riconosciuti dalle competenti Autorit Ecclesiastiche e diffusi poi sia in Italia che all'estero. Ogni anno migliaia di fedeli si ritrovano a Paravati per festeggiare solennemente il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime.

Negli ultimi anni Natuzza ha parlato del grande progetto che la Madonna le stava preparando: si chiamava "La villa della gioia". La Madonna glielo fece vedere e visitare in anteprima come fosse gi realizzato. Nella "Villa della gioia", in verit, gi c'erano l'attuale Centro Anziani "Mons. Pasquale Colloca" e il Centro Servizi alla Persona "San Francesco di Paola", anche se in fase di rifinitura. In futuro dovrebbe sorgere anche il Centro "Ospiti della speranza" per malati terminali, con annesso "Villaggio del Conforto", per ospitare i familiari degli ammalati. Tale Centro, attraverso il "Viale della Misericordia", porter al grande complesso dedicato alla riabilitazione, il "Recupero della speranza". Il tutto, attraverso il "Viale della salvezza", condurr alla chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Secondo il progetto
http://campanozzi.netsons.org Realizzata con Joomla! Generata: 26 September, 2010, 13:57

Nicola Michele Campanozzi

la grande e bella chiesa avr la forma di un immenso cuore aperto, il cuore della Madonna, rifugio di tutte le anime, e dentro di esso un cuore piccolo, quello di Natuzza; inoltre la capienza sar di 3.000 posti a sedere e un piazzale che potr contenere fino a 15.000 persone. Questo il grande desiderio della Madonna e di Natuzza. Con la prima colata di cemento il 30 maggio 2006 si dato inizio ai lavori del primo lotto della chiesa. La fede e il coraggio di una piccola grande donna possono compiere miracoli!

Il 9 aprile 2007 Rai International dedic a Natuzza lo spettacolo "Notte degli angeli", che venne trasmesso da Paravati di Mileto.

La mistica calabrese, ormai ottantacinquenne e da tempo gi molto malata, terminava il suo cammino terreno per un improvviso blocco renale alle 5 del mattino del 1 novembre 2009 nel Centro per anziani da lei stessa fondato (Cittadella di Maria. Villa della gioia). Inutile dire che il giorno dei funerali fu un'apoteosi di affetto da parte dei circa trentamila presenti. Un cartello diceva: "Mamma Natuzza, grazie"; su un altro era scritto "Santa subito".

Sia Ges che la Madonna hanno affidato a Natuzza una serie di messaggi. Ne riferisco solo alcuni: "Prega per tutti, consola tutti, perch i miei figli sono sull'orlo del precipizio, perch non ascoltano il mio invito di Madre, e l'Eterno Padre vuol fare giustizia" (2 luglio 1968); "Se non fosse per voi anime vittime e per i bambini innocenti, Ges avrebbe scatenato la sua ira" (15 agosto 1968); " Una giornata della tua sofferenza pu salvare mille anime!" (17 aprile 1981); "Ges triste, tutto l'intero mondo rinnova la sua crocifissione; gli uomini pensano solo a tutto ci che terreno, trascurando le cose spirituali e quindi l'anima. Non si rendono conto che la vita terrena breve; possono guadagnare tutto l'intero mondo, ma se non sono con Ges perdono la loro anima. Pensate finch siete in tempo, perch Ges buono e misericordioso, per dice:" Non abusate della mia misericordia" (1 aprile 1982); "Io sono l'Immacolata Concezione, figlia mia. Lo so che stai soffrendo...il Signore ti ha affidato un compito doloroso e difficile, ma non ti scoraggiare, c' Lui che ti protegge e ti aiuta...Con la tua sofferenza salvi tante anime" (13 marzo 1984).

Come si pu notare, questi messaggi sono in perfetta sintonia con altri dati dalla Madonna nelle sue varie apparizioni.

Di seguito ritengo opportuno riportare alcuni significativi frammenti di pensieri tratti


http://campanozzi.netsons.org Realizzata con Joomla! Generata: 26 September, 2010, 13:57

Nicola Michele Campanozzi

dal suo Testamento spirituale. Per tante coscienze possono costituire un forte stimolo al bene.

"Non stata una mia volont. lo sono la messaggera di un desiderio manifestatomi dalla Madonna nel 1944. quando mi apparsa nella mia casa, dopo che ero andata sposa a Pasquale Nicolace. Quando l'ho vista, le ho detto "Vergine Santa. come vi ricevo in questa casa brutta?" Lei mi ha risposto: "Non ti preoccupare, ci sar una nuova e grande chiesa che si chiamer Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime e una casa per alleviare le necessit di giovani, anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno". Allora ogni volta che io vedevo la Madonna, le chiedevo quando ci sarebbe stata questa nuova casa, e la Madonna mi rispondeva: "Ancora non giunta l'ora per parlare". Quando l'ho vista nel 1986 mi ha detto: "L'ora giunta". Io, vedendo tutti i problemi delle persone, che non c'e posto dove ricoverarle, ho parlato con alcuni miei amici che conoscevo e con il parroco don Pasquale, e allora loro stessi hanno formato questa Associazione. L'Associazione per me la sesta figlia, la pi amata. Allora ero decisa a fare un testamento... A me questo testamento sembra buono e bellissimo . Non so se a voi piace. In questi anni ho appreso che le cose pi importanti e gradite al Signore, sono l'umilt e la carit, l'amore per gli altri e la loro accoglienza, la pazienza, l'accettazione e l'offerta gioiosa al Signore di quello che mi ha sempre chiesto per amore suo e delle anime, l'ubbidienza alla Chiesa. Ho avuto sempre fiducia nel Signore e nella Madonna. Da loro ho ricevuto la forza di dare un sorriso e una parola di conforto a chi soffre...Ho imparato anche che necessario pregare , con semplicit, umilt e carit, presentando a Dio le necessit di tutti, vivi e morti . Ho sempre avuto un'attenzione particolare per i giovani, che sono buoni ma sbandati. Che hanno bisogno di una guida spirituale, e di persone, sacerdoti e laici,. che gli parlano di tutti gli argomenti. meno di quelli del male. Datevi con amore, con gioia, con carit e affetto per amore degli altri. Operate con opere di misericordia. Quando una persona fa un bene ad un'altra persona non pu rimproverarsi il bene che ha fatto, ma deve dire: "Signore ti ringrazio che mi hai dato la possibilit di fare il bene" e deve ringraziare anche la persona che le ha permesso di fare il bene. E' un bene per l'una e per l'altra. Sempre si deve ringraziare Dio quando si incontra l'occasione di poter fare del bene...Se il Signore vorr, ci saranno sacerdoti, ancelle riparatrici e laici che si dedicheranno al servizio dell'Opera e alla diffusione della devozione al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Se volete accettate queste mie povere parole perch sono utili per la salvezza della nostra anima. Se non vi sentite, non abbiate timore perch la Madonna e Ges vi ameranno lo stesso. Io ho avuto sofferenze e gioie e ne ho ancora: ristoro all'anima mia. Rinnovo il mio amore per tutti. Vi assicuro che non abbandono nessuno. Voglio a tutti bene. E anche quando sar dall'altra parte, continuer ad amarvi e a pregare per voi. Vi auguro che siate felici cos come sono io con Ges e la Madonna".

Nella sua semplicit espositiva con queste parole Natuzza sembra aver scritto un breve ma intenso quinto Vangelo!

Cosa dire di questa donna umile, tutta preghiera e servizio, docile strumento nelle mani dell'Altissimo? Anche se per il popolo gi santa, sar un giorno proclamata tale dalla
http://campanozzi.netsons.org Realizzata con Joomla! Generata: 26 September, 2010, 13:57

Nicola Michele Campanozzi

Chiesa? Se i frutti sono stati eccellenti (conversioni, opere di carit...), la pianta non poteva che essere buona. Io credo che questo giorno arriver! Il fatto che l'Eterno si serve sempre di quelli considerati "ultimi" per manifestarsi nella storia degli uomini. Lo stato a Guadalupe, a La Salette, Lourdes, Fatima, Mediugorije, San Giovanni Rotondo: come se Egli volesse cos sovvertire qualunque logica umana confondendo i calcoli di quelli che si credono i "primi". In realt negli "ultimi" coesistono genuinit, trasparenza, disponibilit, apertura di mente e di cuore, generosit, squisita bont di animo: questi sono i requisiti facilitanti perch l'osmosi tra il divino e l'umano diventi visibile e ammirabile. Natuzza Evolo stata una di queste splendide persone, anzi una predestinata dall'Eterno a compiere una missione che Lo rendesse presente nel tempo.

Relativamente ai fenomeni che hanno accompagnato la sua esistenza, al di l del miope scetticismo di alcuni (manifestazioni psicopatologiche, allucinazioni, alterazioni negli stati di coscienza, ecc.) o del sufficiente radicalismo teologico di altri (tutto sarebbe suggestione e superstizione), c' da dire che a una intelligenza equilibrata e aperta risulta ben chiara la complessit del reale, in base alla quale il divino e il trascendente (che, qualunque cosa se ne pensi, esistono) si coniugano non rare volte con l'umano creando spesso un intreccio di fatti straordinari assolutamente non giustificabili con il semplice ricorso alla ragione, troppo limitata nei suoi mezzi di indagine e nelle sue possibilit comunicative. Nessuna ipotesi sar mai in grado di spiegare il "perch" di essi, semmai pu fermarsi solo a un possibile "come": seppure ci accade! Fra il divino e l'umano transita una molteplicit di informazioni con la conseguente frequente produzione anche di stupefacenti eventi: ci che impossibile al secondo possibile al primo. Questo l'insondabile senso misterioso del vivere, quindi anche il mistero della singolare esperienza spirituale di Natuzza e di tanti altri Santi (Padre Pio). Per capire bene ci non occorre avere tanta fede n cercare a tutti i costi forzate letture e interpretazioni di natura socio-antropologica (cultura contadina e pastorale facile a generare miti), basterebbe solo imparare a osservare meglio le cose con occhi diversi: questi ultimi vedono orizzonti che normalmente quelli consueti non riescono a cogliere. il miracolo della conoscenza, quando questa sa proiettarsi oltre l'apparente sperimentabile e cos scoprire realt che amplificano gli angusti confini dell'attuale precaria e contraddittoria condizione esistenziale.

Natuzza Evolo, mia ferma convinzione, pu essere considerata un'anima santa non tanto perch depositaria di questa eccezionale fenomenologia (stigmate, bilocazioni, visioni, ecc.), ma per la sua vita scritta e spesa interamente nell'amore verso Dio e nel servizio verso gli altri: qui, come per Madre Teresa di Calcutta, sta la sua grandezza, cio pi sapienza divina che umana.

http://campanozzi.netsons.org

Realizzata con Joomla!

Generata: 26 September, 2010, 13:57

Potrebbero piacerti anche