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La legislazione speciale negli ultimi anni ha rafforzato il corpo del diritto della
prevenzione, il quale è divenuto un microsistema, differenziato dal macrosistema del
diritto penale, con la previsione di fattispecie non tipizzate e di mero sospetto. In
sostanza vi sono misure sostanzialmente repressive, irrogate, senza le minime
garanzie, dal momento che la prova è assunta senza contraddittorio dalla polizia o
dal p.m. con un giudizio caratterizzato da scorciatoie probatorie. Inoltre quando
esiste la prova sufficiente per il processo penale il soggetto è sanzionato due volte
per lo stesso fatto, cioè sia con la pena detentiva per il reato, sia con la misura di
prevenzione. Il sistema di prevenzione dovrebbe mirare a tutelare la sicurezza
pubblica ma si tratta di una sanzione quanto "senza colpa e senza processo". La
materia è disciplinata dalle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, introdotte
dal D. Lgs. N.159.
Le misure tipiche di prevenzione possono essere personali o patrimoniali. Oltre le
misure tipiche vi sono anche misure di prevenzione atipiche perché non ricomprese
nel codice delle leggi antimafia e soggette ad una diversa disciplina. Esse sono:
divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, obblighi e
divieti che il questore prescrive ai condannati, per reati contro la persona, contro il
patrimonio.
PERSONALI PATRIMONIALI sono: sorveglianza speciale di pubblica
sicurezza, eventualmente aggravata dal
divieto o dall'obbligo di soggiorno. Il provvedimento del tribunale che accoglie la proposta stabilisce
la durata della misura di prevenzione personale, che non può essere inferiore ad un anno nel
superiori a 5. Nel provvedimento che dispone la misura sono determinate anche le prescrizioni che
la persona sottoposta deve rispettare. A tale scopo, qualora la misura applicata sia quella della
sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e si tratti di persone indiziate di vivere con il provento
di reati, il Tribunale prescrive di darsi, entro un congruo termine, alla ricerca di un lavoro, di fissare
la propria dimora, di farla conoscere nel termine all'Autorità di Pubblica Sicurezza di non
allontanarsene senza preventivo avviso all'autorità medesima. In ogni caso, si prescrive di vivere
onestamente, di rispettare le leggi di non allontanarsi dalla dimora senza preventivo avviso
all'autorità locale di pubblica sicurezza;
Sequestro: il tribunale anche d'ufficio ordina con decreto motivato il sequestro dei beni qual'è dei
quali il proposto per la misura di prevenzione risulti di cui poter disporre, direttamente o meno,
quando il loro valore risulta sproporzionato al reddito dichiarato o all'attività economica svolta
ovvero quando, sulla base di sufficienti indizi, si ha motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto di
attività illecite o ne costituiscono il reimpiego. Può essere revocato dal tribunale quando ha
respinto la proposta di applicazione della misura di prevenzione oppure risulta che ha per
oggetto beni di legittima provenienza. È previsto anche il sequestro anticipato rispetto all'udienza
quando vi sia concreto pericolo che i beni di cui si prevede debba essere disposta la confisca
vengano dispersi, sottratti od alienati. Il presidente del tribunale provvederà con decreto motivato
entro cinque giorni dalla richiesta di non associarsi abitualmente a persone che hanno subito
condanne o sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza; il divieto di avvicinarsi a
determinati luoghi frequentati abitualmente da minori. Il tribunale,
inoltre, può disporre tutte quelle prescrizioni che siano necessarie, avuto riguardo alle esigenze di
difesa sociale. Qualora venga applicata la misura dell'obbligo di soggiorno nel comune di
residenza di dimora abituale o del divieto di soggiorno, può essere prescritto di non andare lontano
dall'abitazione senza preventivo avviso all'autorità preposta alla sorveglianza e/o di presentarsi
all'autorità di pubblica sicurezza preposta alla sorveglianza nei giorni indicati o a chiamata della
stessa.
CAUZIONE: Il tribunale con l'applicazione della misura di prevenzione dispone che la
persona sottoposta a tale misura versi presso la cassa delle ammende una
somma a titolo di cauzione che costituisca una efficace remora alla violazione delle prescrizioni
imposte. In caso di violazione degli obblighi e divieti derivanti dall'applicazione della misura
di prevenzione, il tribunale dispone la confisca della cauzione oppure che si procede ad
esecuzione sui beni costituiti in garanzia, fino a concorrenza dell'ammontare della cauzione.
AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARI DEI BENI: Il tribunale può aggiungere alla misura di prevenzione
della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza quella dell'amministrazione giudiziaria dei beni
personali esclusi quelli destinati all'attività professionale E produttiva, il sequestro eventualmente
perde efficacia se non convalidato dal tribunale entro 30 giorni dalla proposta. E' anche previsto il
sequestro urgente disposto nel corso del procedimento, su richiesta dei soggetti legittimati, nei casi
di particolare urgenza dal presidente del tribunale con decreto motivato e perde efficacia se non è
convalidato dal tribunale nei 10 giorni successivi.
Confisca: Il tribunale dispone la confisca dei beni sequestrati di cui il proposto non possa
giustificare la legittima provenienza e di cui risulti essere titolare o avere la disponibilità. Il decreto
di confisca può essere emanato entro un anno e sei mesi dalla data di immissione in possesso dei
beni da parte dell'amministratore giudiziario. Sequestro e confisca possono essere adottati su
richiesta dei soggetti legittimati alla proposizione quando ne ricorrano le condizioni anche
dopo l'applicazione di una misura di prevenzione personale. Sulla richiesta provvede lo stesso
tribunale che ha risposto quella personale. E ha messo anche il sequestro confisca per
equivalente. Il tribunale quando accerta che sta con i beni sono statisticamente intestate trasferita
a terzi con il decreto che dispone la confisca dichiara la nullità dei relativi atti di disposizione. Si
presumono fittizi fino a prova contraria ai trasferimenti infestazioni anche a titolo oneroso effettuati
nei due anni antecedenti la proposta della misura di prevenzione nei confronti dell' ascendente,
del discendente, del codice della persona stabilmente convivente, non crede ai parenti entro il
terzo degli affini entro il quarto grado, si trasferimenti le intestazioni a titolo gratuito fiduciario
effettuati nei due anni antecedenti la proposta della misura di prevenzione.
Ciò che sconcerta è che in materia di misure patrimoniali 'antimafia', la legge italiana
prescinde dal requisito della pericolosità sociale del proposto e rilevi la sola quando ricorrono
sufficienti indizi che la libera disponibilità dei medesimi agevoli comunque la condotta pericolosa. Il
tribunale può applicare da sola l'amministrazione giudiziale se ritiene che sia sufficiente ai fini della
tutela della collettività. pericolosità intrinseca propria della res confiscata e non quella del soggetto
che di quella cosa ha la disponibilità. Un' ablazione patrimoniale nei confronti di un soggetto che
potrebbe anche essere estraneo al sodalizio criminoso e perfino in buona fede, quindi una vera e
propria sanzione patrimoniali in fretta senza contraddittorio ad un soggetto incolpevole.
Rendendosi conto della sicura incostituzionalità della legge, le Sezioni Unite Spinelli del 2015
hanno offerto un'interpretazione costituzionalmente e convenzionalmente orientata dell'Istituto,
ribadendo in maniera chiara la necessità dell' accertamento della pericolosità sociale al momento
dell'acquisto del bene, anche se non più attuale al momento della decisione.
In altre parole è richiesto un legame logico e temporale che deve intercorrere tra emergere della
pericolosità e il momento di acquisizione dell'utilità da ablare. Il presupposto della confisca e quindi
la precedente commissione di condotte criminose, finendo così per ammettere che ai
fini della confisca non rileva tanto la pericolosità sociale in senso stretto, cioè una
prognosi di futura commissione di reati, quanto piuttosto la sussistenza di indizi di reati già
commessi e perciò della provenienza delittuosa dei beni.
RIABILITAZIONE Si prevede che dopo tre anni dalla cessazione della misura di
prevenzione, l'interessato può chiedere la riabilitazione. Quando invece la misura di
prevenzione personale è applicata nei confronti di determinati soggetti il termine
aumentato di 5 anni. La riabilitazione è concessa se il soggetto ha dato prova
costante ed effettiva di buona condotta, dalla Corte d'Appello nel cui distretto ha
sede l'autorità giudiziaria che dispose l'applicazione della misura. La riabilitazione
comporta cessazione di tutti gli effetti pregiudizievoli connessi allo stato di persona
sottoposta a misure di prevenzione ,nonché la cessazione di tutti i divieti previsti. Il
procedimento di riabilitazione è disciplinata dall'art 666 cpp in virtù del richiamo alle
disposizioni del ccp riguardanti la riabilitazione penale. Il procedimento si conclude
con ordinanza. Contro l'ordinanza possono ricorrere per cassazione le parti e il
difensore dell'interessato ai quali il provvedimento è comunicato e notificato senza
ritardo. La riabilitazione riservata alle sole misure di prevenzione personale.