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Trascrizione: Ilde Garda
« Tua, Signore, è la grandezza (Ghedullah), la potenza
(Ghevurah), la bellezza (Tiferet), la vittoria (Nezakh) e la
maestà (Hod), perché tutto (Kol - appellativo di Yessod),
nei cieli e sulla terra, è tuo. Signore, tuo è il regno
(Malkhut); tu sei colui che ti innalzi come testa (Ro'sh -
le tre Sefirot superiori) su ogni cosa. (1Cron, 29,11) »

La tradizione della Kabbalah affonda le radici in un tempo


remotissimo. Essa esiste con l’esistere dell’uomo stesso, è
la conoscenza dell’Uomo Primo, dell’Adam Kadmon, essere
Uno e androgino.
Attraverso la conoscenza della sua Sapienza, noi possiamo
apprendere i segreti e le leggi che regolano e sorreggono il
mondo, comprendere le forze che lo perpetuano ed entrare
in profondità nei legami fra l’essere umano ed il creato, nello
straordinario dialogo macrocosmo-microcosmo che è
sempre presente, in ogni dove. Fuori e dentro di noi.

E’ D-o stesso che ci chiama ad intraprendere questo


viaggio, fin dal momento in cui ci manda nel mondo. Siamo
qui infatti per sperimentare la cosa Una dal punto della
separazione, perché senza separazione, non avremmo
potuto cogliere il senso più autentico dell’unità.

Attraverso le Sephirot, Egli proietta se stesso nel mondo;


come Luce attraverso un prisma, discende nei regni inferiori
per conoscere se stesso attraverso di noi e attraverso la
dimenticanza di sé.

Trascrizione: Ilde Garda


Trascrizione: Ilde Garda
Le Sephirot sono le dieci modalità della Luce senza limiti
(Or Ein Sof) attraverso cui l’Ein Son (l’Infinito) si rivela e
attraverso cui crea incessantemente la realtà manifesta.
Sebbene in alcune rappresentazioni dell’Albero della Vita si
possono contare undici Sephirot, in realtà sono sempre e
solo 10 ad agire, poiché la Kether, la Sefira più elevata,
regno dell’Or Ein Sof, è un luogo irraggiungibile alla
coscienza umana a causa delle sue immense ed
elevatissime vibrazioni.
Dunque dice la tradizione, come indicato nel Sefer Yetzirah:
“Dieci Sephirot del nulla, dieci e non nove, dieci e non
undici”.
Esse sono associate alle qualità interiori dell’uomo, alle sue
peculiarità e al tipo di esperienze del quotidiano e si
esprimono a livello caratteriale e destinico con gli influssi
dei Dominatori Planetari ad essi associati. Sono inoltre da
considerare come i gradi della vita divina, all’interno di D-o
stesso (macro-micro) in qualità di Uno, Immutabile e
Perfetto. Secondo lo Zohar, le Sephirot sono collegate ai
nomi divini e alla loro sapienza. Costituiscono la struttura
della Mente Suprema divina, che agisce sul mondo
mediante la catena di causa ed effetto. L’insieme delle dieci
Sephirot rappresenta l’Uomo Celeste o l’Essere
Primordiale.

Trascrizione: Ilde Garda


Queste Sephirot sono disposte in un diagramma chiamato
Albero della Vita.

Trascrizione: Ilde Garda


Inizialmente l’Albero della Vita (e dunque il mondo) era
fondato su due colonne ed infatti il mondo era un caos,
poiché tutto puntava su una qualità ed il suo opposto. Era il
mondo della dualità.
Visto questo, D-o ha deciso di porre rimedio bilanciando le
qualità su tre colonne e, nel processo di correzione, noi
siamo completamente coinvolti, nella misura in cui
accettiamo la nostra corresponsabilità e decidiamo di
correggere ciò che si proietta da noi verso l’esterno, per il
mezzo della lente del nostro Ego.
Con la correzione della struttura dell’Albero della Vita, noi
partecipiamo alla rettificazione perseguendo la via
dell’equilibrio della mano sinistra e della mano destra, del
maschile e del femminile, dell’emisfero celebrare sinistro e
dell’emisfero cerebrale destro.
La colonna centrale non solo bilancia l’albero (e dunque il
mondo stesso), ma dona anche una struttura stabile, che
mette in collegamento gli opposti facendo da ponte di
dialogo fra lato destro e lato sinistro. Questa terza via
centrale viene definita la Via Regale ed è composta dalle
Sephirot: Yesod (il Fondamento) - Tiferet (la Bellezza) -
Da’at (la Conoscenza). Sono tre infatti le vie che ogni
essere umano ha davanti a sé: la via della mano Sinistra (o
della Forza, della Severità), la via della mano Destra (o
dell’Amore, della Grazia) ed infine la via Regale (centrale,
della Compassione), ma solo quest’ultima unifica gli
opposti.

Trascrizione: Ilde Garda


“Ascoltate voi stessi e guardate nell’Infinito e nello
Spazio e nel Tempo. Là echeggiano il canto degli
Astri, la voce dei numeri, l’armonia delle Sfere.
Ogni sole è un pensiero di Dio e ogni pianeta un modo
di questo pensiero. E’ per conoscere il pensiero
divino, anime, che voi scendete e risalite
penosamente la via dei sette pianeti e dei loro sette
cieli. Cosa fanno gli astri? Cosa dicono i Numeri? Che
cosa vogliono le Sfere? O anime perdute e salvate,
essi dicono, essi cantano, essi volgono i vostri
destini”
Frammenti - Ermete Trismegisto

Ma andiamo con ordine e iniziamo dalla Prima Sefira in


assoluto: Kether, la Corona.

Kether

Keter corrisponde al numero Uno. L’uno ha la caratteristica di


essere immutato, un numero che moltiplicato o diviso per se
stesso da sempre come risultato 1. E’ il Padre del tutto. Nella
sua caratteristica di immutabilità, solo nella sua proprietà di
essere soggetto all’addizione possiamo iniziare una
numerazione. Ma in che modo otteniamo i numeri successivi,
se abbiamo solo il numero 1? Per riflessione di se stesso,
cioè attraverso un suo duplicato, una sua immagine riflessa.
Alla Sefira Kether viene attribuito il nome divino Eheieh, IO
SONO. Vale a dire Esistenza.

Trascrizione: Ilde Garda


Esodo 3,14
“Dio disse a Mosè: Io sono colui che sono (Eyeh Asher
Eyeh)”. Poi disse: “Dirai così ai figli d’Israele: Io-Sono
mi ha mandato da voi”

A questo punto risulterà molto significativo che Mosè abbia


incontrato addirittura la Kether, per comprendere
l’importanza iniziatica delle figura di Mosè nel cammino
spirituale di ogni individuo.

Seichel: Chokma - Binah - Da’at

Sebbene in alcune raffigurazioni dell’Albero della Vita non


compaia la Da’at, essa è una Sefira importantissima perché
rappresenta la Kether che discende ad un livello più
raggiungibile dagli stadi di coscienza più elevati, per
rendersi manifesta nel mondo. Kether e Da’at sono
manifestazioni inconsce e consce dello stesso principio.
Insieme a Binah (la Grande Madre, la Comprensione) e
Chokma (la Saggezza), forma la triade delle Sephirot del
piano mentale e insieme appartengono al gruppo Seichel.
Comprensione e Saggezza vengono bilanciate dalla
Conoscenza.
Quando, infatti, non vengono bilanciate abbiamo ad
esempio persone che comprendono al volo, ma non sono in
grado di mettere a punto le loro idee, di organizzarle; oppure
al contrario abbiamo qualcuno molto meticoloso, ma non
intuitivo.
Queste due qualità mentali, con tutte le sfumature a loro
corredo, quando ben bilanciate ci permettono di
padroneggiare qualsiasi conoscenza e di renderla parte di
noi stessi.

Trascrizione: Ilde Garda


Chokma è La Sapienza, La Saggezza, Potenza attiva
maschile, rappresenta il Padre a cui è contrapposta Binah,
La Grande Madre, che sono il maschile ed il femminile
manifesto. Il nome divino che corrisponde a Chokma è
YHWH e tra le schiere angeliche corrisponde alle Ruote
(Ezechiele I). Il Dominatore Planetario lo Zodiaco. È il seme
del pensiero, la capacità di non pensare in modo lineare;
corrisponde all'emisfero cerebrale destro. Corrisponde allo
stato di nullificazione del Sè.
Nelle prime dispense abbiamo valutato moltissimo gli
aspetti legati al pensiero ed al controllo del nostro flusso
mentale. Questi esercizi servono ad entrare in
comunicazione proprio con la nostra Chokma e ad imparare
a gestire il prodotto della nostra mente, in modo da essere
sempre consapevoli degli elementali che andiamo creando.

Trascrizione: Ilde Garda


Esercizio 1

Per approfondire ulteriormente il lavoro di consapevolezza


dei pensieri, possiamo svolgere questo breve esercizio con
l’ausilio del nostro quaderno magico e di una sveglia.
Basterà esercitarsi per una settimana per iniziare a creare
un’abitudine positiva, un automatismo che ci consentirà di
padroneggiare sempre meglio i nostri pensieri. Ad intervalli
di tempo più o meno regolari, che decideremo in modo da
non accavallarci con impegni lavorativi o situazioni che non
ci permetterebbero di fermarci a scrivere, ma non per
questo creando divari di tempo troppo distanti uno dall’altro,
circa ogni due ore faremo suonare la sveglia.
Appena suonerà l’allarme della sveglia dovremo prendere
nota del pensiero che avevamo in quel momento,
qualunque esso fosse, descrivendolo con una frase,
scrivere qual’è l’origine del pensiero, cioè ricordarci cosa lo
ha provocato; segneremo se era un pensiero buono,
offensivo, arrabbiato, triste e così via ed infine, analizzati
questi aspetti, sostituiremo il pensiero con un pensiero
scelto in modo consapevole, se il pensiero che abbiamo
avuto non era degno di essere generato.
Questo esercizio ci aiuterà a scoprire il nostro profilo
Chokma, cioè il pilota automatico dei nostri pensieri e a
modificarne la disposizione.

Trascrizione: Ilde Garda


Il suo contrapposto è Binah, L’Intelligenza, che infatti è la
sede del pensiero logico che da forma al seme di Chokma.
Razionale, matematico in ogni forma sia astratta che di
ragionamento pragmatico. Corrisponde all'emisfero
cerebrale sinistro e a Saturno. E’ una potenza femminile
passiva, chiamata AMA, Madre che, in congiunzione con il
Padre, mantiene l’ordine nell’Universo. La sua funzione ed
importanza è eguale alla sua controparte maschile e
secondo gli insegnamenti della Kabbalah, innanzi a D-o la
Donna è uguale all’uomo e non certo inferiore. Il suo nome
divino corrispondente è YHWH ALHIM (Yawhe Elohim) e le
corrisponde l’ordine angelico dei Troni. Dunque ha
l’immenso compito di ricevere l’intuizione, l’idea di Chokma
e di darle forma.

Trascrizione: Ilde Garda


Esercizio n.2

L’esercizio più idoneo per entrare in connessione con la


nostra Binah è il seguente:
Ci rilassiamo concentrandoci sul respiro, lasciamo scorrere
liberamente le immagini dentro la nostra mente, mentre
restiamo vigili nel percepire tutto ciò che abbiamo intorno.
Ogni sensazione sia tattile che legata al suono o alla
sensazione di caldo o freddo. Dobbiamo repertare
consapevoli di ogni cosa.
Immaginiamo il Sole che sorge su un lago o sul mare.
Concentriamoci sull’acqua e vediamo come cambia il colore
della superficie mentre il Sole si alza. Poi ci concentriamo
sul Sole e seguiamo la sua parabola ascendente. Molto
lentamente lo osserviamo raggiungere una traiettoria a 45
gradi, poi sempre pù in alto, fino a quando sarà
esattamente sopra di noi. A questo punto riportiamo il Sole
indietro finché non affonderà nell’acqua.

Trascrizione: Ilde Garda


Cosa mette in armonia queste due forze è la Da'at, cioè la
Conoscenza Unificante, che ci permette di ricevere gli
influssi di Kether e di bilanciare emisfero destro ed emisfero
sinistro. A livello fisico corrisponde alla produzione del seme
umano durante il rapporto sessuale e corrisponde alla parte
centrale del cervello e del cervelletto. Oltre a bilanciare gli
opposti del maschile e femminile di Chokma e Binah, Da’at
permette la connessione fra i due livelli sefirotici di Mente
ed Emozioni, unendo le loro energie spirituali. Affinché la
conoscenza sia vera Conoscenza Unificante occorre unirsi
alla cosa che si vuole conoscere, diventare uno con essa.
Da’at è l’origine della capacità di unificare ogni sorta di
opposti.
Per alcuni studiosi, essa corrisponde a Sirio, (l’equivalente
emanato del Sole Centrale), ma altri vi collocano la
corrispondenza con il Sole, in termini astrologici. Siamo in
presenza del Figlio Perfetto, il Cristo ad Immagine e
Somiglianza. Il Suo nome divino è Shadday. Corrisponde
alla parte centrale del cervello e del cervelletto.

Middot: le Sephirot delle Emozioni Il Volto Minore

Emozioni Primarie
Sulla destra troviamo Chesed. È la Sefira dell'Amore e della
Misericordia, che si esprime tramite benevolenza e
generosità assolute. E’ stata generata dall’unione di
Chokma e Binah ed è conosciuta con l’appellativo Gedulah
(Grandezza o Magnificenza). A causa dell’Amore e della
Misericordia ha preso luogo il mondo che ha trovato
motivazione nella Chesed di D-o. È devozione e
attaccamento, è il braccio e la mano destra di D-o, che
chiama e avvicina a sé gli altri. E’ una potenza di natura
maschile rappresentata dal Nome Divino El, il Potente, ed è
rappresentato dal nome angelico Chasmalim, nome
cabalistico delle Dominazioni. Corrisponde a Giove

Trascrizione: Ilde Garda


A contrapposizione di Chesed, si trova Ghevurah, cioè la
Forza. La forza restringe ciò che Chesed espande. Da
forma a ciò che non ne ha, dona controllo ed equilibrio
all'amore, che, senza Ghevurà non potrebbe manifestarsi.
E’ la potenza delle Fortezza, rappresentata dai Nomi Divini
Elohim Gebur e Eloh e dal nome angelico Seraphim, i
Serafini. È il calore che accompagna l'amore
Corrisponde al Timore di D-o e a Marte.

A bilanciare Chesed e Ghevura si frappone nel mezzo


Tiferet, la Bellezza (o Dolcezza).
Tiferet permette il manifestarsi di tanti colori tutte insieme, di
tante caratteristiche in armonia, integrati in un'unica
personalità. Corrisponde alla compassione e al cuore fisico.
Qualcuno lo attribuisce al Sole qualcun altro a Venere. Sono
più per Venere. Infatti sotto Venere troviamo Toro e Bilancia
che è nota come la costellazione della bellezza.
E sono dell'idea ancor di più, dal momento che per
l'astrologia antica Toro è una costellazione di secondo
gruppo, perciò media, mentre Bilancia di terza, inferiore,
che significa che in quella posizione Toro sarebbe sopra e
dunque in comunicazione con Da'at che in effetti si
sovrappone alla gola. E’ rappresentato dal Nome Divino
Eloah Va-Daat, dal nome angelico Shinanim (I carri di Dio
sono miriadi, migliaia gli arcieri: il Signore è tra loro, sul
Sinai, in santità - Salmi 68,18). Corrisponde a questa Sefira
anche Melakim, Re. Dall’unione di Giustizia e Misericordia
otteniamo Bellezza e Clemenza.

Trascrizione: Ilde Garda


Chesed, Geburah, Tipheret, Netzah, Hod e Yesod
formano insieme il Volto Minore.

Emozioni secondarie
La prossima "linea" dell'albero della vita vede in
comunicazione Netzach, Hod e Yesod
Netzach è la Vittoria o l'Eternità, la Fermezza, cioè la
capacità di estendere l'amore di Chesed nel mondo,
garantendo stabilità e durata. Corrisponde alle
caratteristiche di costanza e decisione, al senso di
Sicurezza, la tranquillità di una relazione fedele che nasce
da una scelta e non dall'imposizione. Corrisponde alla
gamba destra e a Venere anche qui.
Consideriamo che abbiamo sette dominatori planetari,
dodici segni zodiacali, alcuni dominatori avranno più
implicazioni di altri, ma teniamo sempre a mente che sono
in continuo dialogo fra loro
Le Sephirot non sono camere a compartimenti stagni, ma
mondi in continuo dialogo fra loro.
Inoltre in ogni Sefira troviamo l'influsso di tutte le altre, nel
senso che ad esempio, da ogni Sephira posso osservare
tutte le altre dal punto di vista della Sefira in cui mi trovo e di
conseguenza tutto il mondo da quel punto di vista. In
ciascuna delle dieci Sephirot sono contenute tutte, ma viste
dalla prospettiva di quella dominante. Questo concetto
viene chiamato Interinclusione delle Sephirot. Dal momento
che esistono 7 sfere inferiori e ciascuna ne comprende 7, si
può intendere che esistano 7x7=49 stai emotivi. E’ da
questo che nasce il conteggio dell’Omer a partire dalla
Pesach, la Pasqua Ebraica. SI tratta del percorso di
crescita, dello sviluppo spirituale personale.

Trascrizione: Ilde Garda


Come per i frattali, è il mondo che contiene se stesso ed è
contenuto da se stesso.
I Nomi Divini attribuiti a Netzah sono Jehova Tzabaoth, il
Signore degli Eserciti, i nomi angelici Elohim e Tharshisim, i
Brillanti. (“Alzai gli occhi e guardai, ed ecco un uomo vestito
di lino, con ai fianchi una cintura d’oro di Ufaz; il suo corpo
somigliava a topazio, la sua faccia aveva l’aspetto della
folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue
braccia e le sue gambe somigliavano a bronzo lucente e il
suono delle sue parole pareva il clamore di una moltitudine.”
Daniele 10,5-6)

Contrapposto a Netzach abbiamo Hod, lo Splendore.


Potenza passiva femminile, concretizza le emozioni che
provengono da Ghevurà (la Forza) e mette in risalto la
capacità dinamica dell'individuo, la velocità del
cambiamento, la capacità di non darsi mai per vinto
imparando dalle sconfitte per fare meglio la volta
successiva. Corrisponde alla semplicità, direi anche l’umiltà,
alla gamba sinistra e a Mercurio. I Nomi Divini che le
corrispondono sono Elohim Tzabaoth o Dei degli Eserciti,
fra i nomi angelici i Figli degli Dei. (“C’erano sulla terra i
giganti a quei tempi - e anche dopo -, quando i figli di Dio si
univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei
figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi”,
Genesi 6,4).

Trascrizione: Ilde Garda


Netzach e Hod dialogano fra loro per l'interpolazione di
Yesod, luogo dove si incontrano tutte le emozioni, che
corrisponde alla base segreta della nostra personalità, le
aspirazioni nascoste, i sogni più reconditi, le emozioni più
interiori e le attrazioni emotive. È corrispondente agli organi
sessuali, infatti Yesod controlla la vita sessuale che, quando
in equilibrio, è il giusto fondamento su cui si esprime la
personalità. Corrisponde alla Luna e, dunque avrete inteso,
alla nostra anima, o meglio le emozioni che la dominano.
Corrisponde al Nome Divino El Chai, fra gli angeli Aishim, le
Fiamme.

Malkhut
Il Regno. Ma anche la Regina, la Mattona, la Madre
Inferiore, la Shekina. Pur essendo l'ultima e la più bassa
(anche a livello vibratorio poiché più vicina al piano
materiale) riveste un ruolo fondamentale. È la somma dei
nostri desideri, la percezione di cosa manca. Se
accumuliamo molti meriti, a partire da Malkut prende il via la
risalita della luce. È il femminile per eccellenza, la shekhinà,
la parte femminile di D-o, cioè la ricezione contrapposta alla
dazione.
Rappresenta il Nome Divino Adonai e fra le schede
angeliche corrisponde ai Cherubini.

Malkhut è il regno che più necessita di protezione perché


più facilmente oggetto di interesse delle forze del male, ma
osservando i precetti, realizzando un buon Dharma e
applicando la Consapevolezza possiamo salvarlo.
Corrisponde agli elementi, alla Terra e ai piedi.

Trascrizione: Ilde Garda

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