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AMAB

ASSOCIAZIONE MEDICI AGOPUNTORI BOLOGNESI


SCUOLA ITALO-CINESE DI AGOPUNTURA
FORUM CONGRESSI

33° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI AGOPUNTURA

“L’Agopuntura e la Medicina Tradizionale Cinese nelle


Patologie Ginecologiche”
Sabato 9 marzo 2019

Centro Congressi Savoia Hotel Regency


Via del Pilastro, 2 BOLOGNA

L’evento rilascia 1,8 crediti ECM

La registrazione e la partecipazione al Congresso sono gratuite


Segreteria scientifica: dott.ssa M.L. Barbanera, dott. C.M.Giovanardi, dott.ssa E. Marchi, dott. U. Mazzanti,
dott. A. Milia, dott. E. Montanari, dott.ssa A. Poini, dott. G. Tallarida
Segreteria organizzativa: FORUM CONGRESSI DELLA ASSOCIAZIONE MEDICI AGOPUNTORI BOLOGNESI
(AMAB) E DELLA SCUOLA ITALO-CINESE DI AGOPUNTURA
Via Antonio Canova 13 – 40138 Bologna
Tel. 051. 4120505 Cell. 340.9553985
e-mail: segreteriascuola@amabonline.it,
sito web: www.amabonline.it

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ore 8,30 Registrazione

ore 9,00 Saluto autorità


C. M. Giovanardi (Presidente Federazione Italiana Società di Agopuntura)
G. Pizza (Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bologna)
M. Timoteo (Direttrice Italiana dell’Istituto Confucio dell’Università di Bologna)

Mattina PRIMA SESSIONE


Interventi di 15’ più 5’ di discussione

Moderatori: C. M. Giovanardi, U. Mazzanti

ore 9,15 Fisiopatologia dell’apparato genitale in Medicina Cinese


A. Gulì
ore 9,45 Il dolore pelvico e la vulvodinia: trattamento con agopuntura
E. Casaletti

ore 10,05 L’agopuntura nel trattamento della sindrome menopausale


T. Pedrali

ore 10,25 Inquadramento diagnostico e trattamento integrato della PCOS tramite


agopuntura e fitoterapia
A. Garoli

ore 10,45 Progetto multicentrico sull'efficacia dell'agopuntura nella neuropatia post


chemioterapia nelle donne con cancro della mammella: ACU-CIPN
M.Campesato, S. Magno, A. Poini , M. Devecchi, G. M. Farella, C. Maggiore, A. Di Micco,
C.M. Giovanardi, U. Mazzanti, A. Pavesi, D. Trevisan

ore 11,15 Pausa

SECONDA SESSIONE
Interventi di 15’ più 5’ di discussione

Moderatori: E. Casaletti, A. Gulì

ore 11,30 Esperienze cliniche nelle patologie ginecologiche in Addomino e Ombelico


Agopuntura
G. D’Angelo

ore 11,50 Dietetica Cinese nelle patologie ginecologiche


L. Sotte

ore 12,10 Belle ad ogni età: strategie di Agopuntura nella menopausa


C. Lucenti

ore 12,30 Ricerca clinica e prove di efficacia dell’Agopuntura nelle patologie ginecologiche
C.M. Giovanardi, A. Poini

ore 13,00 Pausa pranzo

Pomeriggio PRIMA SESSIONE


Interventi di 15’ più 5’ di discussione

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Moderatori: A. Matrà, L. Sotte

ore 14,30 Esperienza clinica nell’endometriosi: trattamento con Agopuntura


A. Gulì, M.L. Barbanera

ore 14,50 Il conflitto della femminilità: la dismenorrea e la cefalea catameniale e loro trattamento
con Agopuntura
G. Meneghetti, C. Moiraghi, P. Poli

ore 15,10 L’auricoloterapia nelle condizioni dolorose ginecologiche


E. Marchi, B. Mezzetta

ore 15,30 Premiazioni sezione poster e presentazione poster vincitori

ore 15,50 Pausa

SECONDA SESSIONE
Interventi di 15’ più 5’ di discussione

Moderatori: E. Marchi, S. Sarafianos

ore 16,05 Le irregolarità mestruali: trattamento con agopuntura e fitoterapia


G. Picozzi

ore 16,25 L’agopuntura nel trattamento della sindrome premestruale


U. Mazzanti, G. Tallarida

ore 16,45 L'Agopuntura nella terapia della leucorrea


A. Matrà

ore 17,05 Presentazione di una Tesi di diploma in agopuntura di un allievo dell’A.M.A.B.-


Scuola Italo Cinese di Agopuntura

ore 17,25 Chiusura lavori

SEZIONE POSTERS

Anche quest’anno il Congresso prevede una sezione di posters per cui sarà allestita una mostra dei lavori
inviati.
I posters saranno esposti per tutta la giornata del Congresso nel foyer del Palazzo dei Congressi.
I due migliori posters saranno premiati alla fine delle relazioni: € 250 per il 1° classificato ed € 150 per il 2°
classificato.
I posters saranno votati dai partecipanti al Congresso con apposita cartolina che verrà consegnata dalla
segreteria all’atto dell’iscrizione.
Il contenuto del poster potrà essere uno dei seguenti:
a. illustrare la Tesi di fine Corso del Corso triennale di agopuntura o del Corso biennale di Auricoloterapia.
b. illustrare progetti di ricerca in agopuntura già eseguiti o in atto
c. illustrare argomenti attinenti alla fisiopatologia e alla terapia in MTC.
Tutti i posters saranno poi pubblicati, previo assenso dell’autore, sul sito della Scuola (www.amabonline.it)
Occorre comunicare alla segreteria della Scuola mediante email (segreteriascuola@amabonline.it) l’intenzione
di presentare il poster ed inviare alla stessa segreteria, entro venerdì 25 gennaio 2019, la bozza
dell’argomento per essere ammesso al Congresso. La bozza sarà giudicata da una Commissione presieduta dal
dott. Annunzio Matrà e composta dai dottori Miriam Manetti, Annunzio Matrà e Sotirios Sarafianos.
Il poster in formato elettronico e cartaceo dovrà essere inviato alla segreteria ed alla sede AMAB –
Scuola Italo Cinese di Agopuntura, via Canova 13 40138 Bologna, entro venerdì 22 febbraio 2019.

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FORMATO POSTER
Utilizzare un formato verticale di 100 x 70 cm.
Il poster va stampato su carta opaca da 70 gr.
È utile presentare i contenuti del poster su due colonne.
Il testo dovrebbe essere completo ma conciso. Mettere in risalto i concetti, eventualmente evidenziando parole
essenziali. Evitare testi troppo lunghi. Presentare solo tabelle e figure necessarie
Usare dimensioni dei caratteri che siano leggibili a una ragionevole distanza (1-2 metri ca. -
suggeriamo 24-26 punti per il corpo del testo).
È utile mettere a disposizione fotocopie del poster (A4 o formato simile).
I due vincitori potranno presentare il proprio lavoro per soli quattro minuti ognuno, pertanto è
necessario presentare tre slide formato .ppt esplicative del proprio lavoro.

CV BREVE RELATORI E MODERATORI


Dott.ssa Maria Letizia Barbanera
Researcher CHETCH (Chinese and Europe Taking Care Healthcare Solutions); Tutor A.M.A.B. - Scuola Italo-
Cinese di Agopuntura; Delegato F.I.S.A Regione Umbria,Terni

Dott.ssa Elisabetta Casaletti


Medico agopuntore esperto nel trattamento della fertilità e del supporto alle Tecniche di Fecondazione
Assistita, Milano

Dott.ssa Gemma D’Angelo


Responsabile Corso di Addomino e Ombelico Agopuntura A.M.A.B. - Scuola Italo Cinese di Agopuntura;
Presidente dell’ASIAA (Associazione Scientifica Italiana di Addomino Agopuntura); Presidente
dell’AMADELL (Associazione Medici Agopuntori del Levante); Consigliere e delegato FISA Regione Puglia,
Bari

Dott. Mauro Devecchi


Researcher CHETCH (Chinese and Europe Taking Care Healthcare Solutions); Responsabile Servizio
Agopuntura Centro Demetra Firenze, Tutor A.M.A.B. - Scuola Italo-Cinese di Agopuntura, Bologna

Dott.ssa Giuseppina Mariagrazia Farella


Researcher CHETCH (Chinese and Europe Taking Care Healthcare Solutions); Tutor A.M.A.B. - Scuola Italo-
Cinese di Agopuntura; Delegato F.I.S.A. Regione Campania; Napoli

Dott. Alberto Garoli


Researcher AnthroposNet International Network Medicine Group, Responsabile corso Semeiotica integrata
N.S.O. Treviso, Chief Researcher and CMO at Numina Research Group HongKong-China.

Dott. Carlo Maria Giovanardi


Presidente F.I.S.A. - Federazione Italiana delle Società di Agopuntura; Direttore A.M.A.B. - Scuola Italo
Cinese di Agopuntura; Commissione MnC, OMCeO di Bologna; Componente Osservatorio MnC Regione
Emilia-Romagna, Vice Presidente PEFOTS (Pan European Federation of Traditional Chinese Societies), Vice
Presidente WFCMS (World Federation of Chinese Medicine Societies), Visiting Professor Nanjing
University, Bologna

Dott.ssa Alessandra Gulì


Docente A.M.A.B. - Scuola Italo Cinese di Agopuntura, Docente U.M.A.B. (Unione Medici Agopuntori
Bresciani); Visiting Professor presso l’Università di Medicina Tradizionale Cinese di Nanjing (Cina);
Delegato F.I.S.A. Regione Lazio, Roma

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Dott.ssa Cecilia Lucenti
Diplomata in Agopuntura a Firenze, in Neuroauricoloterapia all’Università di Parigi e ha studiato la
Craniopuntura con Yamamoto e Zhu Mingqing. Presidente AMI (Agopuntura Medica Integrata)
Come Agopuntore si occupa in particolare di patologie della performance sportiva e artistica e di
riabilitazione neurologica. Già Agopuntore della Mensa Sana Basket in serie A e ora è della Robur Siena.

Dott. Stefano Magno


Chirurgo senologo; Responsabile Servizio di Terapie Integrate - Centro di Senologia Fondazione Policlinico
Universitario A.Gemelli IRCSS - Roma

Dott.ssa Eleonora Marchi


Docente A.M.A.B. - Scuola Italo Cinese di Agopuntura, Delegato F.I.S.A., Specialista in Medicina Fisica e
Riabilitazione, Repubblica di San Marino.

Dott. Annunzio Matrà


Responsabile della Ricerca Clinica e Docente A.M.A.B. - Scuola Italo Cinese di Agopuntura;
Componente Osservatorio MnC Emilia-Romagna, Bologna

Dott. Umberto Mazzanti


Vice Presidente e Vice Direttore A.M.A.B. – Scuola Italo Cinese di Agopuntura; Senior Researcher CHETCH
(Chinese and Europe Taking Care Healthcare Solutions), Commissione MnC, OMCeO di Bologna;
Consigliere e Delegato F.I.S.A. Regione Emilia-Romagna, Segretario Generale PEFOTS (Pan European
Federation of Traditional Chinese Societies), Membro del Consiglio Esecutivo WFCMS (World Federation
of Chinese Medicine Societies), Visiting Professor Nanjing University of Chinese Medicine (NUCM),
Bologna

Dott.ssa Grazia Menegatti


Docente A.L.M.A. (Associazione Lombarda Medici Agopuntori); Responsabile ambulatorio di Agopuntura
presso AOU Maggiore della Carità di Novara; Novara

Dott.ssa Beatrice Mezzetta


Tutor A.M.A.B. - Scuola Italo-Cinese di Agopuntura; Ferrara

Dott. Carlo Moiraghi


Presidente A.L.M.A. (Associazione Lombarda Medici Agopuntori); Vicepresidente AGOM, Milano.
Consigliere e Delegato F.I.S.A. Regione Lombardia. Vicepresidente FISTQ

Dott.ssa Alessandra Pavesi


Tutor A.M.A.B. - Scuola Italo-Cinese di Agopuntura, Bologna

Dott.ssa Tiziana Pedrali


Direttore Scuola di Agopuntura C.S.T.N.F.; Sgretario F.I.S.A., Torino

Dott. Giulio Picozzi


Ricercatore indipendente. Promotore del metodo di agopuntura Acumen. Ideatore della terapia manuale
Miofibrolisi Integrata MFXI. Libero docente di agopuntura e farmacoterapia cinese A.M.A.B. Saronno

Dott.ssa Alessandra Poini


Researcher CHETCH (Chinese and Europe Taking Care Healthcare Solutions), Tutor A.M.A.B. - Scuola Italo-
Cinese di Agopuntura, Consigliere F.I.S.A., Bologna

Dott.ssa Paola Poli


Presidente AGOM. Responsabile Corsi A.L.M.A. (Associazione Lombarda Medici Agopuntori); Consigliere
e Coordinatrice Commissione Ricerca F.I.S.A.

Dott. Sotirios Sarafianos

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Responsabile dell’ambulatorio di agopuntura dell’AUSL di Bologna; Docente A.M.A.B. - Scuola Italo-Cinese
di Agopuntura, Bologna

Dott. Lucio Sotte


Responsabile Dipartimento di Farmacologia Clinica e Docente A.M.A.B - Scuola Italo Cinese di Agopuntura;
Delegato FISA Regione Marche, Presidente Commissione MNC, OMCeO di Macerata, Direttore Olos e
Logos: Dialoghi di Medicina Integrata www.oloselogos.it, Macerata.

Dott. Giuseppe Tallarida


Tutor A.M.A.B. - Scuola Italo-Cinese di Agopuntura; Bologna

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Fisiopatologia dell’apparato genitale in Medicina Cinese
Gulì Alessandra

“La luna cresce e diminuisce, la marea c’è mattina e sera, le mestruazioni vengono una
volta ogni luna, con mutuo accordo, perciò sono chiamate acque della luna” scrive Li
Shizhen nel secondo volume del Bencao gangmu.
Esiste di fatto un misterioso accordo che unisce il corpo della donna con il ritmo
dell’universo. Le sue capacità di partorire, di sanguinare senza essere ferito, di far sgorgare
il latte dalle mammelle, di nutrire e dare vita gli hanno conferito un’aura di mistero e
reverenza celebrata dalle culture più antiche. La mestruazione, secondo Fushan, è “l’acqua
che è un tutt’uno col cielo, che origina nei Reni, è essenza dello yin estremo e possiede il
qi dello yang estremo, perciò ha il colore rosso del sangue pur non essendo sangue, e viene
detta tiangui (rugiada celeste)”. Il flusso mestruale è dunque in sintonia con il cosmo ed è
un segnale della potenza del femminile, della sua capacità generatrice. Non solo. Durante
la mestruazione il corpo e la psiche si rinnovano e l’intero ciclo rappresenta in realtà un
sistema di guarigione naturale al quale la donna può attingere per rigenerarsi.
Quando il sangue e lo yin, il qi e lo yang crescono e decrescono, simili nel succedersi alle
fasi della luna, il sistema psicofisico della donna si modifica, liberando con il mestruo i
prodotti accumulati e raccogliendo nell’ovulazione le risorse degli elementi. Si realizza così
una circolarità che si reitera. A partire dal vuoto si arriva al pieno, dal pieno della materia si
giunge a sprigionare quel movimento dinamico che conduce di nuovo al vuoto. Al massimo
livello di vuoto e di pieno avviene una trasformazione polare, un mutamento, privo di valore
positivo o negativo, come sempre si deve intendere nel pensiero cinese. Ogni periodo ha i
propri requisiti e il suoi pregi. La fase premestruale, ad esempio, spesso paventata dalle
donne, conferisce un potenziale dinamico e creativo, e consente di individuare con lucidità
le problematiche della propria esistenza, primo passo per poterle affrontare in seguito.
Nel susseguirsi delle fasi del ciclo mestruale - ad ogni periodo di crescita e decrescita, più
lungo, segue un altro di mutamento polare, più breve – si può comprendere la complessa
fisiologia ginecologica e dedurne le possibili alterazioni patologiche. Queste si rivelano con
sintomi peculiari e variazioni precise della temperatura basale, così come elaborate per
primo dal Prof. Xia Guicheng, uno dei massimi esperti contemporanei di ginecologia, per
decenni direttore della cattedra di ginecologia dell’Università di Nanchino.
Dopo la mestruazione, yin e sangue crescono progressivamente nel corpo della donna per
nutrire gli organi sessuali e riproduttivi, e con essi almeno un follicolo. La mucosa vaginale
è più lubrificata e una secrezione trasparente e fluida inizia a defluire, in graduale aumento.
La temperatura basale relativamente bassa segnala il dominio dello yin. E’ facile
immaginare che una carenza di yin e sangue (Rene, Fegato o Milza) possa rendere lunga
e stentata questa fase follicolare, portando a un ritardo di ovulazione e di flusso mestruale,
o perfino alla totale assenza dei due fenomeni, ad esempio nei difetti congeniti e nei casi di
enpasse ipotalamica su base emotiva. Anche nei quadri di deficit dello yang di Rene e Milza
la fase follicolare può diventare critica e ritardare o impedire l’evento ovulatorio e il mestruo.
E’ il caso dell’accumulo di umidità e flegma con stasi di qi, tipico nella policistosi ovarica,
che trova origine nel difetto di crescita dello yang di Rene e Milza in fase luteinica, ma
disturba maggiormente la fase follicolare, quando lo yin in aumento aggrava l’umidità e il
flegma, creando una sorta di pantano pesante e vischioso che ostacola l’ovulazione.
Laddove invece vi sia una condizione di fuoco patogeno di Fegato e Cuore, il processo di
crescita del follicolo può essere invece troppo rapido e portare al rilascio precoce di ovociti
poco maturi e incapaci di essere fecondati, con cicli corti per fase follicolare breve.
Quando follicolo ed endometrio sono maturi, la ricchezza dello yin richiama lo yang, che si
manifesta con i segnali del muco ormai elastico, un desiderio sessuale più rilevante, la
sensazione di vitalità ed efficienza dovute all’armonia fra lo yin e lo yang, fra il Rene e il

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Cuore. La temperatura basale si innalza, per favorire la fecondazione e l’annidamento. I
numerosi eventi di questi pochi giorni (scoppio del follicolo, apertura del canale cervicale,
emissione del muco fertile, spostamento dell’ovocita verso la tuba, …) richiedono un
movimento dinamico del qi e del sangue, reso possibile dall’insorgere dello yang. Qualora
il fuoco vitale del Rene sia carente, l’ovulazione stenta a realizzarsi o non avviene affatto
(risalita lenta o mancata risalita della temperatura). Se il movimento di qi e sangue non è
adeguato, la congestione e il ristagno possono provocare gonfiore doloroso e ritardo di
ovulazione e mestruo.
Dopo il mutamento polare dell’ovulazione si entra nel dominio dello yang, con diminuzione
relativa dello yin. Appena calano gli estrogeni, il collo dell’utero si chiude e il muco cervicale
diventa denso. Il fuoco del Rene in progressiva crescita si rispecchia nell’aumento di
progesterone e asciuga l’eccesso di secrezioni nelle tube, favorendo la discesa dell’ovocita
o dell’embrione. Con l’incremento di qi e di yang, cresce il gonfiore del seno e dell’addome,
aumenta la capacità critica e la potenza fisica, e si avverte una sensazione di pienezza che
deve attendere il suo momento per risolversi. Se dopo l’ovulazione lo yang non cresce,
manca il calore vitale per difendere l’embrione e la temperatura basale presenta diverse
variazioni patologiche (crescita lenta, calo precoce, forma a sella, forma instabile, scarso o
mancato rialzo di decimi di grado), pur conservando la durata tipica luteale di 14 giorni.
Quando il difetto è significativo si assiste a fasi luteiniche più corte, a volte molto brevi, con
sintomi di lombalgia e freddo. La carenza di yang può anche favorire l’accumulo di fluidi e
di umidità/flegma oppure la costrizione di qi del Fegato, con sindrome premestruale rilevante
e possibile sviluppo di fuoco del Fegato e del Cuore. Anche una carenza di accrescimento
dello yin che risale alla fase follicolare può manifestarsi nel tardo periodo luteinico, con
fenomeni di risalita di yang, eventualmente associato a flegma, vento o fuoco. La crescita
puntuale del fuoco vitale di questa fase, infatti, non fa che accentuare la predominanza dello
yang rispetto allo yin, carente di per sé, e in quel momento fisiologicamente in decremento.
A ridosso del flusso, l’attività progressiva del qi incrementa il moto del sangue, finché
l’azione intensa e decisa del renmai, con il sostegno degli ultimi vigori dello yang, non si
ripercuote sul chongmai colmo, liberando il sangue e facendolo defluire. Nelle 24 ore che
precedono il mestruo la temperatura basale si abbassa drasticamente, il pieno si trasforma
in vuoto e lo yang cede il passo allo yin. La tensione emotiva si risolve e prevale la
stanchezza, con desiderio di riposo e tranquillità. L’endometrio si sfalda e defluisce insieme
al sangue e ai liquidi tissutali, mentre gli estrogeni tornano ad aumentare sotto lo stimolo
ipofisario. Quando il flusso mestruale stenta ad uscire per via di una stasi del qi o del sangue,
la prima manifestazione è il dolore, accompagnato da sangue denso o coagulato o da
emissioni a ondate. Se il ristagno di sangue è significativo, l’ostruzione dei vasi in loco
costringe il sangue “nuovo” in arrivo a stravasare, spesso sotto forma di spotting prima e
dopo il normale sanguinamento; oppure parte del sangue e della mucosa rimane all’interno,
portandosi verso le tube e la pelvi, come accade nell’endometriosi. In quest’ultimo caso la
temperatura basale tende a rimanere alta durante i primi giorni di flusso o a scendere solo
nella prima fase follicolare, poiché la permanenza del sangue all’interno dell’area pelvica
ostacola la mutazione dal pieno al vuoto e dallo yang allo yin.
Se teniamo conto della differente condizione del corpo della donna alla fine della fase di
accrescimento dello yin e di quella di incremento dello yang, possiamo comprendere come
il dolore ovulatorio e quello mestruale abbiano una similitudine nella stasi di qi e/o sangue,
ma presentino anche delle differenze. Innanzitutto il dolore intermestruale è concentrato
nella zona addominale laterale shaofu, di pertinenza ovarica, mentre quello durante il
mestruo ha come nucleo principale l’area inferiore e centrale dell’addome, riferita all’utero.
Il primo trova origine in un difetto di circolazione dei canali chong, ren, ma coinvolge anche
quelli di Fegato e Cistifellea; il secondo è provocato dalla contrazione intensa dell’Utero,
che vuole rimuovere l’ostruzione al deflusso del sangue mestruale. Entrambi i disturbi hanno

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radice nel vuoto del Rene, ma nel dolore intermestruale vi è una maggiore carenza dello
yin, laddove nella dismenorrea predomina il vuoto di yang. In maniera analoga un
sanguinamento intermestruale ha delle prerogative in parte differenti dallo spotting che
precede il mestruo. Ambedue i fenomeni possono essere il frutto di una carenza del Rene
yang o di una stasi del sangue, ma quello in fase ovulatoria è più spesso provocato dal
fuoco vuoto iperattivo per carenza dello yin, talvolta il riflesso di una raccolta di umidità e
calore (condizioni legate anche ad alcune forme di mestruo prolungato). Nelle sindromi più
frequenti, quelle di vuoto di yin con eccesso di fuoco, la perdita di sangue in fase ovulatoria
tende a coincidere con il momento in cui la temperatura è bassa o scende ulteriormente
prima di risalire nel picco ovulatorio, mentre termina quando avviene il rialzo termico. Nelle
forme con difetto di yang, invece, il fenomeno si presenta per lo più dopo il rialzo massimo
della temperatura.
In merito al ruolo che gli organi svolgono sul variare ciclico degli elementi, la centralità della
relazione fra Rene e Cuore è evidente e riconosciuta. Quando si parla di crescita e
decrescita dello yin e dello yang durante il ciclo mestruale, ci si riferisce soprattutto allo yin
e allo yang del Rene, organo da cui scaturiscono l’acqua e il fuoco di tutto l’organismo. Ma
la regolazione dell’acqua e del fuoco è coordinata dal rapporto fra Rene e Cuore, poiché
quest’ultimo rappresenta il fuoco monarca e domina l’elemento fuoco. Il fuoco del Rene,
invece, è detto “fuoco ministro”, in sintonia e obbedienza al monarca. I due organi sono
collegati all’Utero attraverso i canali baoluo (in connessione col Rene) e baomai (in
connessione col Cuore). Vi è dunque una comunicazione diretta fra Rene e Cuore, con una
centralità dell’Utero e del sistema chong-ren. Per favorire la mestruazione, l’ovulazione e la
fecondazione, il Cuore, che è fuoco, deve rivolgersi in basso, mentre il Rene, che è acqua,
deve tendere all’alto. L’azione di acqua e fuoco, in questo caso, prende direzioni opposte a
quelle della propria spinta naturale, dove lo yin e l’acqua tenderebbero a scendere in basso
mentre lo yang e il fuoco salirebbero naturalmente in alto. E’ quanto avviene nell’asse
ipotalamo-ipofisi-ovaie, cui il Rene apporta la ricchezza della sua essenza-jing, di natura
ormonale e il Cuore la vitalità dello shen etereo che “accende” l’attività cerebrale, con i suoi
molteplici neurotrasmettitori. Il rapporto Rene/Cuore riflette dunque un piano di
comunicazione neuro/endocrina di tipo “verticale”.
Un’altra relazione fondamentale costituisce invece un rapporto “trasversale” di tipo
metabolico, quella tra Fegato-legno e Milza-terra. Lo scorrere libero di qi del Fegato assicura
la regolazione del sistema digestivo (formazione di qi e sangue e controllo dell’umidità) e
dell’apparato genitale interno ed esterno. Del resto, il contributo funzionale della Milza,
favorisce anche l’attività del Fegato, nutrendolo di sangue. Come il Fegato regola il qi e il
sangue, così la Milza agisce sull’umidità, e di fatto i ristagni di qi e sangue spesso coesistono
con accumuli di umidità/flegma, gli uni incrementando gli altri. La carenza di sangue e di qi
insieme alla presenza di umidità e flegma inficiano l’ovulazione e disturbano anche la fase
mestruale, ostacolando il movimento energetico nei due periodi di mutamento e transizione.
Ne è testimone il fatto che una dieta equilibrata già da sola può risolvere diverse forme di
dismenorrea o di difetto ovulatorio. In modo analogo, per quanto concerne l’elemento legno,
uno stato emotivo libero da costrizione limita sia il gonfiore preovulatorio da policistosi
ovarica che i fenomeni di vaginiti da umidità torbida o da calore/umidità a ridosso del
mestruo.
Questi due sistemi di Rene/Cuore e di Fegato/Milza del resto sono in qualche modo
interdipendenti. Il qi della Milza dipende dallo yang del Rene e il loro lavoro sinergico regola
le vie dell’acqua, assicurando una valida diuresi e contenendo l’umidità. All’unisono, seppur
per vie differenti, formano il sangue, elemento fondamentale per la donna. L’intenzione-yi
della Milza, al contempo, è il giusto nutrimento per lo shen del Cuore, mentre, se questo è
sregolato per emozioni e molteplici desideri, è più facile che insorgano anche stati di
preoccupazione che annodano il qi della Milza. Il Fegato risente della carenza di acqua del

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Rene, per via del mancato nutrimento, e del deficit di fuoco del Rene, necessario per
garantire un libero movimento del qi. Al tempo stesso è facilmente coinvolto dalle disarmonie
del Cuore. “Il Fegato riceve il qi dal Cuore” è scritto nel capitolo diciannovesimo del Suwen,
riferendosi alla trasmissione dei qi patogeni fra gli elementi. Vuol dire che la costrizione e il
fuoco del Cuore si riflettono in breve nel suo organo madre, il Fegato. E dal momento che
al Fegato spetta la diffusione scorrevole del qi e che il fuoco del legno facilmente accende
e istiga quello del Cuore, la connessione e l’influenza dei due organi finisce per essere, nel
bene e nel male, stretta e reciproca.
Un’ulteriore considerazione va fatta sul ruolo del chomngmai e del renmai, coppia di canali
straordinari cardine della fisiologia femminile. Sappiamo che il chong si comporta come un
lago, che riceve dal Fegato la sovrabbondanza di sangue del corpo. Ecco perché Wang
Bing, commentando il Suwen, lo ha definito “mare del sangue”, mentre Ye Tianshi ha
descritto il Fegato come radice di quanto è congenito nella donna. Nel momento in cui
questo bacino è colmo, il renmai agisce come una diga che si apre e lascia defluire il sangue
all’esterno. Anche nella fase ovulatoria il renmai favorisce il cambio di polarità, in tal caso
dallo yin allo yang, e con questo agevola il concepimento e poi lo sviluppo dell’embrione. Il
tutto avviene sotto il dominio del qi del Rene, unico vero direttore d’orchestra del ritmo ciclico
delle acque lunari. Se il qi del Rene è abbondante, la rugiada celeste (tiangui) si manifesta,
facendo sì che il renmai sia aperto e attivo e il chongmai rigoglioso: questo è il presupposto
per la regolarità del mestruo e la fertilità.
Colpisce, analizzando queste nozioni di fisiologia, che i due canali chong e ren sembrano
avere ciascuno un ruolo diverso in condizioni di salute e di malattia. Il chong è un bacino
che raccoglie il sangue e dunque è legato alla sostanza materiale nutriente, eppure la sua
patologia consiste nella risalita perversa del qi verso l’alto con percezione di urgenza
interna, uno stato d’allarme legato al cambio repentino di direzione del flusso di energia nel
canale. Diversamente, il renmai agisce come un attivatore funzionale al momento
dell’ovulazione e della mestruazione, ed è a tutti gli effetti il “responsabile-ren”, quello che
“si assume l’incarico” dei canali yin: lo pensiamo di natura yin (confrontandolo in genere con
il dumai), ma in realtà “dirige” i canali yin (attività funzionale, e dunque relativamente yang
rispetto al chong). La sua alterazione provoca nella donna leucorrea e formazione di masse,
quindi accumuli di sostanza. Nel capitolo 60 del Suwen è specificato che si tratta delle
masse jiaju, quindi principalmente quelle più mobili e meno consistenti, ma pur sempre il
frutto di raccolte di materia liquida o tissutale. Possiamo pensare a cisti ovariche funzionali,
noduli di endometriosi (xuejia) o anche addensamenti purulenti in area pelvica con
eventuale leucorrea, più che fibromi o carcinomi (masse zhengji).
Seguendo tutti questi presupposti, come conviene agire in ambito clinico, tenendo conto del
vuoto e del pieno ed insieme del periodo di ciclo in cui si trova la donna? Si sa che dopo le
mestruazioni bisogna nutrire lo yin e il sangue, però è necessario anche contenere eventuali
eccessi di umidità e muco oppure di fuoco patogeno che ‘brucia’ e consuma i fluidi e lo yin.
Al momento dell’ovulazione è basilare sostenere sia lo yin che lo yang, favorendo il moto
vivace e armonico delle sostanze, ma è importante tener conto di possibili ristagni o
sanguinamenti. Dopo l’ovulazione è giusta consuetudine sostenere lo yang, ma è opportuno
anche intervenire su accumuli di umidità/flegma, umidità e calore, stati di costrizione del qi
o di fuoco patogeno del Fegato e del Cuore. Nei giorni che precedono il mestruo si deve
prevenire o trattare la costrizione del qi, ma bisogna bilanciare la risalita dello yang, se lo
yin è carente, e si può già iniziare ad agire su condizioni di stasi del sangue, specie se
rilevanti. Al momento del mestruo è conveniente far scorrere il sangue fuori dell’Utero senza
impedimenti, ma si deve anche contenere il flusso, se troppo copioso, usando punti e rimedi
che purificano il calore, rimuovono l’ostruzione del sangue o tonificano il qi a seconda del
quadro clinico della singola donna e quindi della radice-ben della menorragia.

10
Per quanto concerne il chongmai, si possono utilizzare i punti gonsun-SP 4 e neiguan-PC 6
(nella mia esperienza bilaterali) per favorire la fisiologia del canale, funzionale all’incremento
di yin e sangue nell’Utero e negli annessi, specie quando gli estrogeni sono carenti (e in
presenza di valori di FSH alti). Per la sua influenza sugli estrogeni, non devono però essere
usati in caso di endometriosi o di ovaio policistico. Conviene invece utilizzare i punti reali del
chong, localizzati principalmente lungo il percorso dei canali shaoyin-Rene e yangming-
Stomaco, ma anche sul taiyang (dazhu-BL 11), per ricondurre il suo qi in basso nelle risalite
disarmoniche, come avviene nella menopausa. Anche per il renmai i due punti di “apertura”
e “chiusura”, lieque-LU 7 e zhaohai-KI 6, (bilaterali oppure incrociati secondo l’indicazione
di G. Maciocia) possono essere efficaci a ridosso dell’ovulazione o della mestruazione, per
agevolare il passaggio polare di trasformazione. I punti lungo il canale sono invece di
elezione per trattare le masse jiaju e la leucorrea.
Regolando in tal modo sostanze, organi e canali, si regolano anche gli aspetti psichici e,
stimolando nella donna l’armonia della psiche, è possibile avere un’influenza benefica sulle
disarmonie ginecologiche e su quelle di tutto l’organismo.

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Il dolore pelvico nella donna e la vulvodinia: trattamento con agopuntura
Elisabetta Casaletti

Il dolore pelvico cronico (CPP) è un dolore presente da più di 6 mesi che si localizza nella
pelvi, nella parete addominale al di sotto dell'ombelico, nella regione lombosacrale della
colonna vertebrale o nei glutei; non è necessariamente ed esclusivamente associato a
mestruazioni o rapporti sessuali e gravidanza. Il CPP grave non solo causa disabilità
funzionale nei pazienti, ma riduce anche la qualità della vita. Il CPP può essere presente in
un numero di condizioni diverse: endometriosi, cistite interstiziale, sindrome dell'intestino
irritabile (IBS) e disturbi muscolo-scheletrici. Anche i fattori psicologici giocano un ruolo
importante nel CPP per molte donne che riportano storie di abusi fisici, emotivi e sessuali.
Il trattamento convenzionale della CPP può essere di efficacia limitata e l'agopuntura ed
elettroagopuntura sono spesso utilizzati in combinazione con la medicina convenzionale per
gestire i differenti sintomi.
Nella medicina tradizionale cinese i principali patterns per CPP e vulvodinia, coinvolgono
maggiormente il meridiano del Fegato, Milza e Rene, con interessante utilizzo anche dei
meridiani straordinari RenMai, DuMai e ChongMai.
Senza dimenticare lo stato emotivo quotidianamente disturbato, sollecitando negativamente
le sette emozioni.
L'agopuntura e l’elettroagopuntura spesso utilizzata, è efficace nell'alleviare il dolore, in
combinazione con la medicina convenzionale.
Presento una piccola carrellata di articoli su dolore pelvico cronico e vulvodinia,
soffermandoci brevemente su quadri diagnostici e punti principali.
Soo-HyunSung1, nella sua systematic review and meta-analisi del 2018, identifica117
potenziali studi, analizzando poi solo 4 RCTs di cui solo una in inglese, per un totale di 474
pazienti (250 nel gruppo sperimentale e 224 nel gruppo controllo). Queste 4 RTCs sono
piuttosto disomogenee tra loro: Anim 2015, unica in inglese, utilizza elettroagopuntura con
bassa intensità ed alta frequenza in SJ5-waiguan, LR3-taichang, LI4-hegu, SP8-diji e SP6-
sanyinjiao. Due delle RTC cinesi utilizzano la moxa e solo una aggiunge all’agopuntura
sistemica anche auricoloagopuntura.
Sempre nel 2018, Liang2 in Trials, presenta uno RTC in 106 pazienti con endometriosi:
utilizzano SP6-Sanyinjiao, KI6-Zhaohai, LR3-Taichong, ST30-Qichong and CV4-Guanyuan.
Per la vulvodinia ho trovato molto interessante il lavoro di Schlaeger3 dove hanno identificato
quattro pattern diagnostici TCM che sono presenti nelle donne con vulvodinia: (1) ristagno
di Qi di Fegato e Stasi di Sangue con calore umido nel canale del fegato (eccesso di calore),
(2) Stasi Qi di Fegato e deficit di Milza/Rene Yang con ostruzione freddo umido del triplice
riscaldatore inferiore (eccesso di freddo), (3) ristagno di Qi di Fegato con deficit di Qi e
Sangue (4) stasi del Qi del Fegato con carenza di Rene Yin (deficit di calore). Uno studio
pilota, randomizzato controllato con wait-list sempre di Schlaeger4, propone GV20-Baihui,
CV2-Qugu, CV4-Guanyuan, LI4-hegu bilateralmente, KD11-Henggu bilateralmente, ST30-
Qichong bilateralmente, LR3-Taichong bilateralmente, SP6-Sanyinjiao bilateralmente.
La bibliografia suggerisce un importante potenziale dell’agopuntura combinato con la
medicina convenzionale rispetto alla sola medicina convenzionale, per il dolore pelvico
femminile e vulvodinia.
Tuttavia, sono necessari ulteriori studi futuri con un maggior rigore metodologico nella
ricerca.
1. Soo-HyunSung et al Acupuncture Treatment for Chronic Pelvic Pain in Women: A Systematic Review and
Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials, Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine
Volume 2018, Article ID 9415897, 7 pages
2. Liang R et al. Efficacy of acupuncture on pelvic pain in patients with endometriosis: study protocol for a
randomized, single-blind, multi-center, placebo-controlled trial. Trials. 2018 Jun 7;19(1):314

12
3. Schlaeger JM
Do Vulvodynia TCM Patterns Differ by Pain Types? Beginning Evidence Supporting the Concept. J Altern
Complement Med. 2017 May;23(5):380-384.
4. Schlaeger JM Acupuncture for the treatment of vulvodynia: a randomized wait-list controlled pilot study. J
Sex Med. 2015 Apr;12(4):1019-27.

13
L’Agopuntura nel trattamento della sindrome menopausale.
Pedrali Tiziana

Nel testo più antico di Agopuntura pervenutoci, il Huangdi Neijing Suwen del II secolo a. C.,
la crescita, la maturazione ed il declino fisico della donna sono descritti secondo cicli di 7
anni ciascuno, come segue:

• a 7 anni il Qi del Rene abbonda, cambiano i denti e si allungano i capelli


• a 14 anni sopraggiunge la fecondità, Renmai funziona pienamente, mentre il potente
Chongmai prospera: il mestruo arriva regolarmente e può generare
• a 21 anni il Qi del Rene si mantiene vigoroso e spuntano i denti del giudizio
• a 28 anni muscoli e ossa sono sodi, i capelli al massimo della lunghezza, il corpo è nella
sua piena forza
• a 35 anni Yangming deperisce, il viso comincia ad avvizzire ed i capelli a cadere
• a 42 anni i meridiani yang perdono vigore a livello del viso, che avvizzisce del tutto, ed i
capelli incanutiscono
• a 49 anni Renmai è vuoto, Chongmai declina e si riduce, la fecondità è esaurita, le vie
sotterranee sono interrotte, il corpo deperisce e non può più generare.

Anche se il miglioramento delle condizioni di vita, dell’alimentazione e delle cure mediche


hanno incrementato la durata della vita, il climaterio si colloca ancora verso i 50 anni, come
se esistesse all’interno del corpo femminile un timer non modificabile con il semplice
incremento della qualità della vita, che invece si è enormemente allungata.
Qualora l’insieme di sintomi che seguono alla cessazione dell'attività ovarica e alla
conseguente carenza estrogenica si manifesti in modo particolarmente fastidioso, e incida
negativamente sulla qualità di vita, si può parlare di “sindrome menopausale o climaterica”.
Il fenomeno è causato sia dal venir meno della funzione ovarica che da modificazioni
dell’equilibrio neuro-endocrino a livello dell’asse ipotalamo-ipofisario e coinvolge numerosi
organi e funzioni, soprattutto quelli maggiormente influenzati dall’attività estrogenica, con
alterazioni somatiche e psichiche. La sindrome è caratterizzata da sintomi neurovegetativi
(vampate), alterazioni dello stato psicologico (ansia, depressione, insonnia), diminuzione
del contenuto di Calcio a livello osseo (osteoporosi), dislipidemia, atrofia delle mucose
genito-urinarie e delle strutture del pavimento pelvico.
La M.T.C. attribuisce la funzione gonadica e riproduttiva al Rene, organo-sistema con
molteplici funzioni, solo in parte corrispondenti a quelle attribuitegli dalla M.O. (diuresi,
eritropoiesi, funzione surrenalica, metabolismo calcico, trofismo cutaneo, del S.N.C. e
periferico, organo dell’udito, regolazione del tono sfinterico, sostegno del tono psico-fisico).
Il climaterio in M.T.C. è considerato il venir meno del Jing del Rene, e soprattutto del
contingente Yin del Rene, parte di quest’organo protagonista del processo riproduttivo, e il
set di punti indicato per trattare la carenza ormonale (vuoto di Yin di Rene) è rappresentato
da punti che nutrono lo Yin: SP 6, CV 4, KI 6. Il deficit dello Zang Rene può indurre il deficit
associato di altri organi.
Più frequentemente la sindrome climaterica è classificabile secondo 4 quadri sindromici:
1. deficit di Yin di Rene e Fegato
2. deficit di Yin e Yang di Rene
3. disarmonia tra Cuore e Rene
4. iperattività di Yang del Fegato.
1. deficit di Yin di Rene e Fegato

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Predomina il sintomo della secchezza, a carico delle mucose (organi genitali, gola e faringe)
e della congiuntiva. Le pazienti lamentano stipsi con feci secche, sporadici attacchi di
cefalea, vampate, ansia, insonnia, vertigini non improvvise e un certo grado di astenia.
La lingua è secca, non molto rossa. Il polso è fine e rapido.
Principio terapeutico: nutrire lo Yin del Rene e del Fegato, calmare e sedare l’iperattività
dello Yang del Fegato.
I punti specifici sono: TE 6, LR 3, LR 8, ST 25.
2. deficit di Yin e Yang di Rene
Le vampate sono un sintomo minore. Predominano depressione, abulia, apatia, poli-
artralgie diffuse, astenia, edemi declivi, freddolosità, vertigini non improvvise, feci molli,
talora incontinenza urinaria.
La lingua appare gonfia e pallida e con induito bianco, il polso è profondo e debole.
Principio terapeutico: riscaldare lo Yang del Rene, rinforzare il Rene.
I punti indicati sono ST 36, CV 6, GV 20, BL 23
3. disarmonia tra Cuore e Rene
Forti e numerose vampate, soprattutto notturne, palpitazioni, cardiopalmo, febbre serotina,
sete/stipsi, viso arrossato, ansia, agitazione, insonnia e panico.
La lingua è rossa, secca; il polso è rapido.
Principio terapeutico: nutrire lo Yin del Cuore, calmare lo Shen.
I punti specifici sono: HT 7, CV 14, KI 2, PC 6.
4. iperattività dello Yang del Fegato
Violenti attacchi emicranici, agitazione, ansia, irritabilità, poussée ipertensive, insonnia,
vertigini improvvise.
La lingua è solitamente normale; il polso è a corda.
Principio terapeutico: nutrire il sangue e/o lo Yin, calmare il Fegato, trattenere lo Yang.
I punti indicati sono: LR 3, LI 4, GB 20, PC 6.

A sostegno dell’efficacia dell’Agopuntura nel trattamento della sindrome menopausale


vengono illustrati alcuni recenti lavori scientifici comparsi in MEDLINE ed i dati ricavati
dall’esperienza pluridecennale presso l’ambulatorio di Agopuntura dell’Ospedale Sant’Anna
di Torino, Centro di Riferimento Regionale per l’Agopuntura, ove la Scuola di Agopuntura
del C.S.T.N.F. opera in regime di convenzione.

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Inquadramento diagnostico e trattamento integrato della PCOS tramite agopuntura
e fitoterapia
A.Garoli

Abstract: La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è uno dei più comuni disturbi endocrini
che colpiscono fino al 15% delle donne in età fertile. La PCOS è fortemente associata a
iperandrogenismo, disfunzione ovulatoria e obesità (Stener-Victorin 2008). La sindrome
aumenta anche il rischio di disturbi metabolici come l'insulino-resistenza, ipertensione ed
una maggiore probabilità di sviluppare fattori di rischio cardiovascolare e disturbi della salute
mentale più avanti nella vita. La sindrome sembra essere associata a fattori periferici e
centrali che influenzano l'attività dei nervi simpatici. Agopuntura e protocolli fitoterapici
possono essere un trattamento sicuro ed efficace per la PCOS: possono ridurre i livelli di
cortisolo, favorire l'aumento di flusso sanguigno alle ovaie, ridurre il volume ovarico e il
numero di cisti ovariche, controllare l'iperglicemia aumentando la sensibilità all'insulina e
diminuendo i livelli di glucosio e controllando anche i sintomi associati (Lim 2010). Inoltre,
l'elettro-agopuntura a bassa frequenza e l'esercizio fisico hanno migliorato
l'iperandrogenismo e la frequenza mestruale.

FONDAMENTI

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) viene diagnosticata sulla base di esami di


imaging, in base a oligo-ovulazione o anovulazione e/o iperandrogenismo. Nessun singolo
fattore eziologico tiene pienamente conto dello spettro di anomalie in PCOS. La
caratteristica più evidente della PCOS è l'aumento della pulsatilità dell'ormone luteinizzante
(LH), con ormone follicolare stimolante relativamente basso (FSH). Una delle caratteristiche
comuni e sintomatizzanti della PCOS è l’insulino-resistenza, riportata tra il 62% ed il 95%
delle donne affette. Un elevato livello di androgeni, altra caratteristica comune di PCOS,
colpisce circa il 60-80% delle pazienti e può produrre segni clinici come irsutismo, variazioni
di umore, acne e alopecia. Un corretto iter diagnostico prevede:

• Anamnesi: vengono presi in considerazione lo sviluppo puberale e le caratteristiche


della ciclicità mestruale della paziente (epoca del menarca, momento di inizio delle
irregolarità mestruali, durata media dei cicli). Vengono inoltre esaminati l’anamnesi
familiare, lo stile di vita, variazioni del peso corporeo, il tipo di alimentazione.
• Esame obiettivo: ha lo scopo di valutare e quantificare i segni clinici derivanti da
una esagerata produzione di androgeni. Le donne che presentano disturbi da iper-
androgenismo lamentano, in maniera più o meno marcata, la presenza di acne,
seborrea, cute grassa, irsutismo e spesso anche irregolarità mestruali. È importante
definire anche la presenza di obesità tramite il BMI e la distribuzione del tessuto
adiposo, androide o ginoide attraverso il calcolo di rapporti corporei (ad esempio
rapporto vita/fianchi).
• Esame ecografico: il solo dato ecografico non è sufficiente a fare diagnosi di PCOS.
L’immagine ecografica deve essere messa in relazione con gli altri esami eseguiti
dalla paziente. Infatti, l’ovaio “policistico” si può ritrovare in altre endocrinopatie
caratterizzate da iperandrogenismo; l’innalzamento dei livelli degli androgeni
determina sui follicoli un arresto nella loro maturazione con conseguente evoluzione
verso l’atresia. Sono proprio i follicoli atresici a conferire alle ovaie l’aspetto
policistico. L’immagine ecografica classica è quella di ovaie aumentate di volume,
contenenti un aumentato numero (>10) di piccoli follicoli (diametro 2-8 mm) disposti
principalmente sotto la corticale ovarica come una fila di perle, e la presenza di uno

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stroma maggiormente rappresentato anche se non è raro reperire ovaie policistiche
con volume normale o addirittura ridotto.

• Valutazione dell’assetto endocrino: la valutazione ormonale include il dosaggio di


LH, FSH, PRL, estradiolo (E2), 17OHP, DHEAS, androstenedione, testosterone
totale e libero, SHBG, TSH, fT3, fT4, cortisolo. I test più indicativi sono: pulsatilità di
LH e FSH che evidenziano la secrezione delle gonadotropine in termini di ampiezza
e frequenza. L’ACTH prodotto dall’ipofisi stimola la ghiandola surrenalica
stimolandola a produrre glucocorticoidi che vanno a influenzare il metabolismo degli
zuccheri e la formazione di androgeni. In base ai risultati si riesce a capire qual è la
principale fonte di androgeni nella paziente, ossia l’ovaio o il surrene.
• Valutazione dell’assetto metabolico: tra le cause metaboliche l’insulino-resistenza
svolge un ruolo chiave. Questa situazione di difesa viene definita insulino-resistenza
che porta a produrre una maggiore quantità di androgeni da parte della teca
dell’ovaio. Gli esami più importanti sono insulinemia basale, secrezione insulinemica
sotto stimolo, secrezione insulinemica diurna.

L’agopuntura può trattare i sintomi della PCOS come l’irsutismo, irregolarità


mestruale e sbalzi di umore. In genere, si consiglia di ridurre l’introito calorico e
aumentare l’attività fisica.

17
METODI

In uno studio osservazionale, nell’arco di 6 mesi, abbiamo esaminato 20 donne, tra i 20 e i


40 anni di età, con diagnosi confermata di PCOS. Il trattamento è stato composto da elettro-
agopuntura con sedute bisettimanali e formule vegetali a base di inositolo e Ziziphus Jujuba,
estratto vegetale molto conosciuto come 大枣 nella TCM, e generalmente utilizzato come
modulatore neurovegetativo. Le dosi di tale integrazioni sono state considerate tramite
Weight Based Dose Criteria.

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Principi attivi del Suan Zao Ren, Ziziphus Jujube

ELETTRO-AGOPUNTURA: Il miglioramento dei flussi mestruali mensili nelle donne che


hanno ricevuto l'agopuntura rispetto a quelle che hanno ricevuto metformina è significativo
(MD 0.14, 95% CI 0.05 a 0.23, P=.003). I risultati di 6 studi non hanno mostrato differenze
significative nei livelli di testosterone tra i gruppi di agopuntura e di farmaci (MD _0.04, 95%
CI _0.11 a 0.03, P=.30, I2=93%) con notevole eterogeneità. Noi abbiamo condotto un'analisi
con controllo, e abbiamo paragonato i risultati da review di letteratura di 2 studi che,
confrontando l'agopuntura con la metformina, hanno mostrato una differenza significativa
nei livelli di testosterone nel gruppo di agopuntura rispetto al gruppo dei farmaci ed al
controllo. La strategia di trattamento agopunturale si basa sul tradizionale concetto di
tonificazione del rene e dispersione della flemma-umidità. Le PCOS associate a
mestruazioni irregolari o assenti, assenza di ovulazione e disturbi umorali misti vengono
considerate un processo di malattia renale. In aggiunta, la carenza di qi e yang di milza
vengono associati al sintomo dell'insulino-resistenza e del BMI aumentato, infatti circa il 30
- 60 per cento delle donne con sindrome dell'ovaio policistico sono obese. Infine, il terzo
elemento riconosciuto si associa ad un modello di ipofunzione e ristagno epatico, da noi
confermato od escluso dalla presenza di NAFL concomitante alla PCOS. Stasi di sangue e
flusso vengono associate ad alterazione ormonale e dei follicoli piliferi, creando irsutismo,
un segno comune e coerente con circa il 70% delle donne affette da PCOS. Quest’ultimo
modello si associa anche a acne e seborrea.

Sanyinjiao (SP 6), Guanyuan (BL 26) Zhongji (CV 3) e Zigong (EX-CA 1) sono stati scelti
per la formula degli agopunti obbligatori. Inoltre, gruppi di tre punti arbitrari saranno
selezionati alternativamente in base alla fase del ciclo mestruale: Taichong (LR 3) e Taixi
(KI 3) saranno stimolati dopo le mestruazioni; Mingmen (GV 4) e Xuehai (SP 10), durante il
periodo ovulatorio; e Xuehai (SP 10) e Geshu (BL 17), prima delle mestruazioni successive.
Ogni agopunto sarà punto con ago filiforme (25-50 mm di lunghezza e 0,25 mm di diametro)
per ottenere una sensazione di Deqi. Inoltre, un ago ausiliario (13 mm di lunghezza e 0,18
mm di diametro) è inserito a una distanza di 2 mm lateralmente al primo ago, ad una
profondità di 2 mm senza raggiungere il Deqi. La stimolazione elettrica è stata applicata ad
ogni agopunto, e ad ogni altro ago ausiliario. Questo metodo circoscrive la stimolazione
elettrica nelle vicinanze, piuttosto che stimolare le superfici cutanee distali. La stimolazione
elettrica è stata applicata per 30 minuti in ogni sessione di trattamento. Il trattamento di
elettroagopuntura è stato eseguito due volte alla settimana a partire dal quinto giorno delle
mestruazioni o di astinenza sanguinamento fino a prima delle mestruazioni successive per
tre cicli mestruali. I tre mesi successivi sono stati di osservazione.

19
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20
Progetto multicentrico sull'efficacia dell'agopuntura nella neuropatia
post chemioterapia nelle donne con cancro della mammella: ACU-CIPN
Magno Stefano, Maggiore Claudia, Annalisa Di Micco

La neuropatia periferica chemio-indotta (CIPN) è un effetto collaterale frequente e


invalidante del trattamento chemioterapico, in particolare con taxani, alcaloidi della vinca,
bortezomib e derivati del platino (Pachman DR, 2011). L’incidenza della CIPN è stimata
intorno al 38% in pazienti trattati con varie combinazioni di farmaci, ma la percentuale varia
molto in base al protocollo chemioterapico, alla durata di esposizione e al sistema utilizzato
per valutare le neuropatie (Cavalletti G, 2002). Un’ampia metanalisi ha mostrato una
prevalenza del 68% dal primo mese e del 60% a 3 mesi dalla fine del trattamento (Seretny,
2014). La CIPN si differenzia dalle altre neuropatie per la distribuzione simmetrica, distale,
“a guanto o a calza”, per essere dose-dipendente e perché compromette tipicamente la
funzione sensitiva risparmiando quella motoria (Stubblefield MD, 2009). Studi sulla
conduzione nervosa hanno dimostrato infatti una ridotta ampiezza del potenziale d’azione
a livello degli assoni sensitivi, ma nessuna alterazione a livello di quelli motori (Argyriou AA
2012). I sintomi vengono descritti come formicolii, perdita della sensibilità, sensazione di
spilli e di aghi, iperalgesia alle mani e ai piedi; nei casi più avanzati, possono insorgere
difficoltà nella presa, nella propriocezione e nella deambulazione, con un impatto negativo
sulla qualità della vita, fino a rendere necessari una riduzione della dose chemioterapica o
l’interruzione del trattamento, influendo potenzialmente sulla sopravvivenza (Kandula,
2016). Il meccanismo della CIPN non è del tutto noto e sembra implicare anomalie
mitocondriali, lesioni dei neuroni della funzione sensitiva, dei gangli delle radici posteriori e
disfunzione del voltaggio dei canali del sodio degli assoni (Brewer, 2016).

Nonostante l’elevato impatto sulla qualità di vita e sull’aderenza ai protocolli, non esiste ad
oggi alcun trattamento farmacologico e non di documentata efficacia, anche a scopo
preventivo.

L’unico farmaco suggerito dalle linee guida ASCO 2014 a scopo terapeutico, con livelli di
evidenza moderata, è la duloxetina (Hershman DL, 2014), che appare tuttavia più efficace
nella CIPN indotta da analoghi del platino, piuttosto che da taxani (Wickham, 2013). Inoltre,
l’uso di duloxetina può determinare effetti collaterali quali nausea, fatigue e cefalea, tali da
consigliarne l’interruzione. Non sono attualmente raccomandati farmaci comunemente in

21
uso per altre neuropatie, quali gabapentin, antidepressivi triciclici o gel topici (Hershman DL,
2014).

Anche le linee guida della Society of Integrative Oncology (SIO), recentemente approvate
dall’American Society of Clinical Oncology (ASCO) sull’impiego delle terapie integrate nella
gestione clinica dei tumori del seno, non segnalano alcun presidio con evidenza di grado
elevato per la prevenzione ed il trattamento delle CIPN (Greenlee 2017).

L’acetil-L-carnitina, di dimostrata efficacia nella prevenzione e trattamento della neuropatia


diabetica, è sconsigliata perché potenzialmente dannosa (Hershman DL 2013). Acidi grassi
Omega3 (Ghoreishi Z 2012), Vitamina E (Argyriou AA 2006, Pace A 2010) ed agopuntura
(Rostock M, 2013) hanno mostrato un livello di evidenza insufficiente per l’impiego routinario
nella pratica clinica.

Si impone quindi la necessità di nuove strategie terapeutiche razionali, sicure ed efficaci.


Un recente studio multicentrico ha evidenziato come l’esercizio fisico possa essere
particolarmente efficace sull’intorpidimento, il formicolio e le alterazioni di sensazione
caldo/freddo a mani e piedi, specie nelle donne con tumore al seno (Kleckner IR 2017). Altri
studi indicano un potenziale ruolo di integratori multivitaminici (Zirpoli GR, 2017) e della
crioterapia (Hanai A ,2017) come possibili strategie non farmacologiche, soprattutto a scopo
preventivo, ma necessitano di ulteriori conferme. Il trattamento combinato di riflessologia e
agopuntura nelle pazienti con carcinoma della mammella ha dato risultati promettenti (Ben
Horin I, 2017). Studi preliminari sull’efficacia dell’agopuntura nelle CIPN hanno riportato
risultati incoraggianti sulla capacità di ridurre la sintomatologia, nonché sul miglioramento
della conduzione nervosa (Schroeder, 2012), a fronte di elevati livelli di sicurezza e bassi
costi. Uno studio pilota presentato al San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) 2016
su 40 pazienti con carcinoma della mammella con CIPN indotta da taxani, ha evidenziato,
dopo otto settimane di terapia con agopuntura, un miglioramento del dolore e della capacità
funzionale rispettivamente del 33% e 35% rispetto al controllo.

Il presente studio multicentrico si propone di approfondire il potenziale impiego


dell’agopuntura nelle neuropatie periferiche chemio-indotte in una classe estremamente
omogenea di pazienti affette da carcinoma mammario, in trattamento neoadiuvante o
adiuvante, includente taxani e con neuropatia già in atto.

22
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24
PROGETTO MULTICENTRICO SULL’EFFICACIA DELL’AGOPUNTURA NELLA
NEUROPATIA POST-CHEMIOTERAPIA NELLE DONNE CON CANCRO DELLA
MAMMELLA: ACU-CIPN
M.Campesato, S. Magno, A. Poini, M. Devecchi, G. M. Farella, C. Maggiore, A. Di
Micco, C.M. Giovanardi, U. Mazzanti, A. Pavesi, D.Trevisan

Razionale: La neuropatia periferica indotta da chemioterapia, CIPN, è un evento avverso


comune nelle pazienti con cancro al seno, ed ha un profondo impatto sulla qualità di vita
e sull'outcome primario ovvero la sopravvivenza, laddove sia necessario modificare la
posologia del chemioterapico o sospenderla prematuramente. La neuropatia, che
persiste rappresenta un serio problema per le sopravvissute, poiché è responsabile di
dolore, limitazioni funzionali, motorie, alterazioni della propriocezione e dell'equilibrio con
importanti ripercussioni generali. La IASP la identifica come principale causa di dolore
cronico persistente e come " symptom burden" nelle sopravissute al cancro al seno.
Nonostante l'elevata incidenza, il trattamento ottimale della CIPN non è stato stabilito,
come pure le linee strategiche per laprevenzione.
Abbiamo condotto uno studio pilota multicentrico per valutare la fattibilità, la sicurezza e
l'effetto preliminare dell'agopuntura per la CIPN sostenuta da taxani nel cancro al seno.
Da ottobre 2017 ad aprile 2018 sono stati arruolati 17 pazienti con carcinoma mammario,
con carcinoma mammario con CIPN (grado I-III) per almeno 1 settimana, durante o dopo
il completamento di una chemioterapia a base di taxani. A tutte le pazienti è stato
somministrato un consenso informato. I pazienti hanno ricevuto 12 sessioni di
agopuntura, con un protocollo definito a priori, per 6 settimane.
Per la valutazione del miglioramento della qualità della vita e della sintomatologia sono
stati utilizzati questionari validati dall'European Organisation for Research and Treatment
of Cancer, EORTC QLQ 30 e CIPN20.
I questionari sono stati valutati all'inizio (T0), dopo 3 settimane di trattamento (T1), alla
fine del trattamento (T2) e dopo 3 settimane di follow-up ( T3). L' NRS è stata valutata al
T0, prima di ogni sessione di agopuntura e dopo 3 settimane dalla fine del trattamento.
Abbiamo anche registrato altri effetti collaterali e ogni sintomo, che poteva influenzare la
qualità della vita, è stato registrato..
Sulleultime 5 pazienti arruolate, sempre volontarie con carcinoma mammario e CIPN da
taxani,di grado 2-3 alla NCI-CTCAE 4.0,abbiamo svolto un' ulteriore sperimentazione
clinica a braccio singolo senza controllo.

25
Oltre a somministrare loro questionari del protocollo iniziale (EORTC-QLQ30, CIPN) e
scala NRS, siamo andati a valutare anche il miglioramento della qualità di vita rilevata
con SF36, e la riduzione dell'intensità del dolore misurato anche con BPI (Brief Pain
Inventory). Lo scopo di questa ulteriore analisi di un sottogruppo di pazienti è stata quella
di ricercare anche uno strumento di valutazione della sintomatologia neuropatica, il più
inclusivo ed efficiente possibile, per poi progettare studi più ampi.
In questo piccolo campione sono stati accettati come statisticamente significativi solo gli
item con p<0.001 analizzati con ANOVA, test della varianza per misure ripetute, e
controllato con il Bonferroni per ridurre l'errore alfa.
15 pazienti (88,24%) hanno completato il protocollo. Il CIPN-20 è migliorato per tutte le
scale: sensoriale (T0: 21,23 ± 5,166; T3: 13,23 ± 2,833; p <.001), motoria (T0: 14,69 ±
4,191; T3: 10,31 ± 2,057 p <.001), autonomica (T0: 2,54 ± 0,967; T3: 2,15 ± 0,376 p
<.05). Il miglioramento del follow-up di confronto CIPN-20 e T0 era del 36,0% (IC95% =
27,2-44,8) per la scala sensoriale, 26,8% (IC95% = 16,4-37,1) per scala del motore e
10,1% (IC95% = 0,4-19,9) per scala autonomica. Il QLQ-30 è migliorato dalla baseline
al follow-up nel punteggio del Global Health Status (T0: 124,3 ± 31,7; T3: 161,6 ± 27,5;
p <.001), punteggio relativo alla Fatigue (T0: 194, 0 ± 82,8; T3: 127,4 ± 57,4; p <.05), nel
punteggio relativo al dolore (T0: 105,6 ± 65,0; T3: 49,8 ± 26,8), nel punteggio relativo
alla funzionalità fisica ( T0: -178,6 ± 104,7; T3: -81,7 ± 48,1; p <.01) e emotiva (T0: -
124,3 ± 80,3; T3: -60,4 ± 32,8; p <.001). Abbiamo registrato un miglioramento
significativo della scala NRS (p <0,001) che viene mantenuta al follow-up. Nell'analisi
del sottogruppo delle 5 pazienti si sono registrati risultati significativi sull'intensità del
dolore misurato, in particolare oltre all' NRS, in tutti gli item item "intensità dolore" del
BPI, sulle domande 9a, 9b, 9c, 9d del BPI,
Si conferma il miglioramento della sintomatologia squisitamente sensoriale da CIPN
misurata con il dominio di competenza del CIPN 20 e sulla qualità di vita misurata con
SF36 chediventa quasi sovrapponibile a quella della popolazione sana. Si conferma il
miglioramento con EORTC QLQ-C30 .
Conclusioni:
Questi dati preliminari suggeriscono che l'agopuntura è un trattamento praticabile e sicuro
per CIPN da taxani in pazienti con cancro al seno. Nonostante il piccolo campione analizzato
e la mancanza di randomizzazione, i risultati mostrano che l'agopuntura potrebbe migliorare
significativamente la percezione soggettiva del dolore e la qualità generale della vita, con
un impatto sulla riduzione dei sintomi correlati alla CIPN. Relativamente al piccolo

26
sottogruppo analizzato si confermano i risultati di efficacia e sicurezza del trattamento ed
emergono alcuni risultati che debbono essere presi in considerazione nell'ottica di studi più
ampi: la multidimensionalità del dolore neuropatico (oncologico) che richiede l'utilizzo di
scale più complesse; il miglioramento della qualità della vita che, nel paziente oncologico è
un outcome grande rilevanza. Occorrono RCT, che sanciscano con autorevolezza l'efficacia
dell'agopuntura, così da includerla a tutto diritto nelle strategie universalmente
raccomandate per migliorare la qualità di vita dei pazienti con CIPN da taxani per cancro al
seno. Sicuramente l'Agopuntura consente quell'approccio globale e personalizzato alla
paziente con una presa in carico a tutto tondo ed una gestione personalizzata senza effetti
collaterali.
Questo è in linea con quanto viene auspicato dalla stessa IASP (International Association
for the Study of Pain) quando afferma "A personalized, patient-based approach to pain
management ... is of paramount importance in chronic pain”.

27
Esperienze cliniche in ginecologia in agopuntura addominale e ombelicale
D’Angelo Gemma

Lo studio e l’applicazione in terapia integrata dell’agopuntura addominale e ombelicale, ha


consentito negli ultimi anni il raggiungimento di risultati terapeutici mai ottenuti in
precedenza. Dopo la nascita, con il taglio del cordone ombelicale, si attiva un sistema di
regolazione fondamentale in continuità di quello definito Cielo anteriore e cioè prenatale, e
che nella vita intrauterina ha provveduto a tutte le necessità del feto in termini di sviluppo,
differenziazione e crescita. Tale sistema, ovviamente dipendente dal Qì di Rene, appena
viene tagliato il cordone ombelicale e vengono aperti gli orifizi, cede il controllo
dell’organismo intero al sistema degli organi rimanendo però a livello addominale
superficiale e nell’ombelico, con possibilità di essere richiamato, prelevato e distribuito
secondo regole precise. Il cuore di tutto il sistema è l’ombelico che possiede in sé
innumerevoli possibilità terapeutiche diversificate in cinque ologrammi differenti, ognuno
attivabile singolarmente. Gli ologrammi più potenti sia a livello addominale che ombelicale
vengono denominati BAQUO e sono suddivisi in addominale ed ombelicale acquisito e
congenito. Tale struttura molto antica è repertorizzabile con precisi puni addominali ed
ombelicali e rappresenta un ciclo dei cinque elementi più antico rispetto a quello della MTC,
in cui tre logge (loggia legno, loggia terra e loggia metallo) si dividono nei loro due
costituenti, che quindi si identificano singolarmente, e due logge (loggia fuoco e loggia
acqua) rimangono immutate nell’unità organo viscere. Questa struttura va a collocarsi nelle
sue sedi naturali, addominale e ombelicale subito dopo la nascita, immediatamente dopo il
taglio del cordone ombelicale .Conoscere e riuscitre ad applicare terapeuticamente la
metodologia Baquo. Rappresenta una grandissima possibilità di riequilibrio su ogni singolo
organo o viscere o su sistemi complessi che regolano la circolazione del Qì e del sangue
nel sistema dei tre riscaldatori, nella testa e negli arti, con una velocità ed una stabilità nei
risultati mai viste prima. Il ponte tra le due strutture congenita ed acquisita è rappresentato
dal sistema dei meridiani straordinari, nello specifico di questo lavoro, i principali meridiani
straordinari interessati sono i meridiani Vaso Concezione, Vaso Governatore e Chong Mai.
I Meridiani Straordinari formano un modello energetico di tutto il corpo che si sviluppa dai
Reni nello stesso modo in cui l’embrione si sviluppa lungo un asse centrale.
Nel momento in cui lo spermatozoo entra nell’ovulo definisce una superficie ventrale e una
dorsale che sono rispettivamente il Ren Mai e Du Mai.
Quando la cellula si divide la prima volta definisce un lato sinistro e uno destro che sono lo
Yin e lo Yang Qiao Mai.L’esterno dell’ovulo è dato dallo Yang Wei Mai e il suo interno dallo
Yin Wei Mai. Il Dai Mai definisce il sopra e il sotto. Quindi i Meridiani Straordinario sono le
forze energetiche primarie lungo le quali il corpo intero e tutti gli altri meridiani si formano.
E’ per questa ragione che Li Shi Zhenli ha chiamati la‘Sorgente della Creazione’.
I Meridiani Straordinari formano un vortice di energia che si emana dal centro del corpo,
dallo spazio fra i Reni, ove risiede la forza Motrice (Dong Qi).
Il Chong Mai è al centro di questo vortice energetico dato che è anche il ‘Mare dei 5 Organi
e dei 6 Visceri, il ‘Mare del Sangue‘ e il ‘Mare dei 12 Meridiani’, e anch’esso origina dalla
zona situata tra i tra i Reni.•
Il Qi e il Sangue del Chong Mai sono quindi distribuiti per tutto il corpo in piccoli meridiani.
Quando il suo Qi raggiunge il punto KI-6 Zhaohai, KI-9 Zhubin, BL-62 Shenmai, BL-63
Jinmen e GB-26 Daimai, dà luogo allo Yin Qiao Mai, allo Yin WeiMai, allo Yang Qiao Mai,
allo Yang Wei Mai e al Dai Mai rispettivamente. I Meridiani straordinari hanno le seguenti
funzioni principali
Rappresentano un serbatoio del qì
Distribuiscono il qì renale
Consentono un’adeguata circolazione della wei qì

28
Contribuiscono al corretto fluire dei “cicli vitali”
Rappresentano un importante riserva di qì per la funzione dei visceri straordinari
Armonizzano il qì nei “4 mari”
Regolano il libero fluire del qì attraverso gli “orifizi”
Regolano e riequilibrano il libero fluire del qì nei meridiani attraverso i punti luo

In particolare sottolineiamo la funzione di costituire riserva del qì per i Visceri Straordinari. I


sei Visceri Straordinari sono:Cervello, Utero,Vasi Sanguigni, Vescicola, Biliare, Midollo e
Ossa
Assomigliano agli Organi senza essere tali e al tempo stesso assomigliano ai Visceri senza
essere tali. L’utero entra in contatto con i meridiani straordinari e si approvvigiona di Wei Qì,
attraverso l’infissione di CV 4 E KI 13, due punti che rientrano nella struttura e nella
costruzione della tartaruga addominale. Evidentemente questi tre sistemi addome, ombelico
e meridiani straordinari sono intimamente connessi e funzionano come blocco comune nel
mantenimento dello stato di salute, equilibrando la circolazione della Wei Q’, del Qì e del
Sange. Le patologie prese in esame per questo lavoro sono :
Dismenorrea, differenziata tra quella giovanile e quella premenopausale
Le infezioni HPV correlate
Ipermenorrea
Amenorrea secondaria
Annessite
Sindrome menopausale

DISMENORREA FORMA GIOVANILE

10 CV D
9 CV D
6 CV D
4 CV D
13 KI M
28 ST M
P. extra mezzo cun sotto 4CV M

DISMENORREA FORMA PREMENOPAUSALE

12 CV D
10 CV D
6 CV D
4 CV D
13 KI M
26 KI dx M (punto di riunione con il Chong Mai)
26 ST M
6 SP sx
Ex Al 12 Wai Si Man 1,5 cun a lato di CV 5 S
Ex Al 27 Jing Zhong 3 cun a lato di CV 6 S
Ex Al 28 Tung Jing 2 cun a lato di SP 15 S
Punti ombelicali KUN

IPERMENORREA

12 CV D

29
9 CV M
6 CV D
4 CV D
3 CV M
15 SP M
25 ST M
26 ST M
13 KI M
36 ST
6 SP dx
SP,KI,LI auricolo
Ex Al 12 Wai Si Man 1,5 cun a lato di CV 5 S
Ex Al 27 Jing Zhong 3 cun a lato di CV 6 S
Ex Al 28 Tung Jing 2 cun a lato di SP 15 S
Punti ombelicali KUN e KAN

AMENORREA SECONDARIA

12 CV D
10 CV D
9 CV D
7 CV D
6 CV D
4 CV D
15 KI M
Ex Al 28 Tung Jing
2 cun a lato di SP 15 S
Punti ombelicali KUN e ZHEN

ANNESSITE

9 CV M
4 CV D
Bo 4 M
P.extra mezzo cun sotto 4 CV M
Se l’infiammazione aumenta,si toglie il p. extra e si aggiunge 3 CV D e 17 KI M
Ex Al 11 Hù Gong 2,5 cun a lato di CV 6 S
Punti ombelicali KUN e KAN

MENOPAUSA

12 CV D
10 CV D
6 CV D
4 CV D
15 KI M
24 ST M
P. extra mezzo cun sotto CV 4 M
Punti ombelicali KUN

INFEZIONI HPV CORRELATE

30
12 CV D
4 CV D
6 CV D
10 CV D
15 SP sx S
Ex A 3 Ci Sé Bien S
13 KI M
16 KI M
17 KI M
19 KI M
Bo 1 M
Più eventualmente punti della tartaruga sulla proiezione delle lesioni cutanee SS
Punti ombelicali KUN e XUN

31
La dietetica cinese nelle patologie ginecologiche
Lucio Sotte

La dietetica cinese può contribuire ad affrontare molte patologie ginecologiche soprattutto


da un punto di vista preventivo e può essere associata alla loro terapia per ottenere risultati
migliori e più stabili nel tempo. Proviamo a fare alcuni esempi dei quadri clinici più
frequentemente trattati da un punto di vista dietetico.
Il sesso femminile va frequentemente incontro a «deficit di sangue» che può essere
affrontato supportando l’organismo con alimenti che siano in grado di tonificarlo.
Le flogosi ginecologiche rispondono più efficacemente alla terapia se si adotta una dieta
che dreni l’«eccesso di umidità e di calore» e sia ricca di alimenti che siano in grado di
trasformare l’umidità e siano di natura «fredda o fresca.
Il deficit di yin di rene è alla base di numerosi quadri di infertilità e di disturbi menopausali
che possono essere prevenuti o trattati anche con alimenti tonici dell’organo rene e tonici
dello yin.

Deficit di sangue di Fegato


Il deficit di sangue di Fegato è un quadro clinico estremamente frequente nel sesso
femminile che fisiologicamente perde una quota di sangue con il flusso mestruale.
La regola di base consiste nell’adottare una alimentazione che favorisca l’assimilazione
alimentare di cibi proteici e ricchi di ferro, dunque è utile assumere proteine di origine
vegetale (legumi soprattutto) ed animale, in particolare pollo, maiale e manzo e soprattutto
fegato, rognone e midollo; anche lo zampetto di maiale è utile. Le carni possono essere
consumate sotto forma di brodi e stufati aggiungendo midollo di ossa di pollo e di manzo.
Assumere inoltre vegetali freschi a foglia molto verde ricchi di ferro e clorofilla combinati con
cereali, come spinaci, barbabietola, prezzemolo.
Cibi consigliati
Cereali: riso, frumento, avena, riso glutinoso.
Legumi e semi: azuki, fagiolo comune.
Ortaggi e verdure: barbabietola, vegetali a foglia verde scura (spinaci, bietola, cime di rape,
verza etc), crescione, ortica, tarassaco, alghe, carota, finocchio, tuberi e rizomi.
Frutta fresca: fico, uva rossa, ciliegia, longan, albicocca, dattero, prugna, albicocca, noce di
cocco, licio.
Semi: sesamo nero, seme di girasole.
Pesce, crostacei e molluschi: seppia, polipo, sardina, ostrica, anguilla, cocomero di mare.
Carne: pollo, fegato di pollo, midollo, manzo, fegato di manzo, fegato animale in generale,
pollo.
Latte e sotto prodotti animali: latte.
Altro: legumi fermentati, uovo, melassa, birra guiness, birra, vino rosso.
Deficit di sangue di Fegato
Cereali: riso e riso glutinoso.
Legumi: lenticchia, azuki.
Ortaggi e verdure: verdure a foglia verde o rossa (spinaci, bietola, cima di rapa, cavolo e
cavolo rosso), carota, finocchio.
Frutta: frutta rossa come uva rossa, ciliegia, prugna, longan, licio.
Frutta secca e semi: sesamo, girasole.
Carne: pollame, anatra, coniglio, maiale, fegato animale.
Pesce: ostrica, granchio, pesce bianco.
Bevande: succo di pomodoro e carota.
Erbe aromatiche: prezzemolo, maggiorana, crescione.
Altro: uovo.

32
Eccesso di Umidità-Calore
I frequenti fenomeni flogistici dei tessuti endometriali possono essere prevenuti con
un’alimentazione corretta. Occorre ridurre drasticamente la razione alimentare. Utilizzare
cibi molto semplici con alcuni cibi crudi e succhi di frutta. Aumentare soprattutto le verdure
cotte velocemente.
Evitare alcool, cibo grasso e oleoso, fritture, carni grasse, uova, formaggio, dolcificanti,
cioccolata, cibo in scatola, noci e semi, soprattutto arachidi, peperoncino, cannella, zenzero,
pepe nero, aglio, senape, rafano, caffè, aceto, gamberi, troppo sale.
Cibi consigliati
Cerali: miglio, frumento, orzo.
Legumi e semi: tutti e soprattutto azuki.
Ortaggi e verdure: sedano, carota, spinaci, bietola, melanzana, cavolo cinese, pomodoro,
broccoli, pisello, cavolfiore, asparago, rucola, crescione, ravanello, germogli di soia, alfa alfa
e daikon.
Frutta fresca: limone, mirtillo.
Altri cibi: tofu, tè verde, poco olio di oliva.
Calore-umidità di Fegato
Legumi e semi: soia verde, germogli di soia ed alfa alfa.
Ortaggi e verdure: sedano, alghe, lattuga, verdure in foglia, funghi shiitake.
Altri cibi: tè verde, di tarassaco, di menta.
Calore-umidità di Vescica
Legumi e semi: azuki, soia verde, orzo.
Ortaggi e verdure: asparago, sedano.
Frutta fresca: succo di limone diluito, mirtillo, anguria.
Bevande: tè verde e tè di tarassaco.

Deficit di yin di Rene


Anche il quadro sindromico del deficit di yin di Rene è frequentemente alla base di patologie
ostetrico ginecologiche come problemi di infertilità e soprattutto sindromi menopausa e
postmenopausali.
Occorre evitare cibi essiccanti, amari, piccanti e caldi, come ad esempio caffè, alcool,
cioccolata, cacao, spezie ed usare cibi dolci, acidi, freschi, succosi come frutta e ortaggi,
inoltre semi, noci, tuberi, rizomi, pesce, carne ed ancora cibi umidificanti e freschi come
latte, latte di soia, sottoprodotti animali, formaggi freschi.
Alimenti consigliati
Cereali: mais, riso, frumento, farro, orzo, miglio.
Legumi e semi: pisello, azuki, fagiolo nero, soia verde.
Ortaggi e verdure: pomodoro, asparago, fagiolino, cetriolo, spinaci, alghe, zucchina, zucca,
patata e patata dolce, bietola, funghi, borragine.
Frutta fresca: mela, ananas, mango, melograno, nespola, limone, mora di gelso, fragola,
noce di cocco, melone, melone invernale, anguria, pera, banana, uva, mirtillo, dattero, licio,
mandarino.
Pesce, crostacei, molluschi: ostrica, granchio, seppia, vongola, calamaro, ma anche
sgombro, sardina, cozza.
Carne: maiale, coniglio, anatra, midollo osseo, piccione.
Latte, latticini, sottoprodotti animali: latte, burro, formaggio fresco, yogurt, uovo di gallina,
uovo di anatra, latte di cocco.
Condimenti ed altri alimenti: tofu, salsa di soia, olio di oliva, latte di soia, olio di mandorla,
miele, lardo, maltosio, pappa reale, zucchero di canna, zucchero.
Bevande: succo d’arancia, succo di limone, birra di cereali.

33
Deficit di yin di Rene
Cereali: miglio, orzo, frumento.
Legumi e semi: fagiolo comune, fagiolo nero, soia nera, seme di sesamo nero.
Ortaggi e verdure: asparagi, cavolo, fagiolini, fungo nero del legno, alghe.
Frutta fresca: pera, mirtillo, mora di rovo.
Carne: maiale e rene di maiale, anatra.
Pesce: ostrica, polipo, carpa.
Altri alimenti: tofu, latte, burro, panna.
Semi: sesamo nero, noce.

34
Belle a tutte le età: strategie di Agopuntura in Menopausa
Lucenti Cecilia

Con il progressivo aumento del benessere si modificano anche le richieste di salute e


aumenta la richiesta di terapie a scopo cosmetico ed estetico. Nelle donne è in particolare
durante la menopausa che si nota un drastico cambiamento del trofismo dei tessuti che
accelera la percezione dell’invecchiamento e incide sullo stato psicologico. Data la
frequente associazione con altri disturbi tipici della menopausa diventa fondamentale offrire
trattamenti che accrescano il benessere e l’autostima del paziente curando
contemporaneamente i disturbi associati senza tossicità o effetti collaterali.
La medicina Cinese offre un’interpretazione patogenetica chiara e strumenti molto efficaci
di cura che sono particolarmente graditi alle pazienti che non trovano spesso terapie
adeguate ai loro sintomi, anzi questi vengono di solito sottovalutati e non considerati
all’interno dello spettro della sindrome menopausale. Nella medicina occidentale le opzioni
terapeutiche sono limitate e spesso si consiglia alla donna di rassegnarsi ai disturbi e
all’inevitabile decadimento.
In questo periodo della vita le donne che si rivolgono al medico agopuntore lo fanno per i
disturbi specifici (insonnia, vampate di calore) ma più spesso per disturbi osteoarticolari,
gastrici, intestinali, disturbi del ritmo cardiaco, ipertensioni, stasi venose, sintomi psicologici
e psichiatrici, disturbi che vengono in genere considerati connaturati alla fisiologia femminile
ma tutti legati dal filo rosso dell’attività del Chong Mai che assicura i cicli vitali e che durante
la menopausa si impoverisce.
Il primo motore patogenetico è l’insufficienza ormonale progressiva che si correla
direttamente ai diversi sintomi di natura vegetativa, viscerale e trofica. Anche l’accumulo di
grasso può essere correlato all’attività vegetativa e ormonale.
Il percorso e i rami interni del Chong Mai sono descritti in modo leggermente diverso nei
testi ma lo studio approfondite del decorso con le varie descrizioni ci aiuta a capire il
potenziale terapeutico di questo meridiano quando le patologie si verificano in
corrispondenza dei passaggi tra diverse fasi vitali. Il primo razionale terapeutico è la
tonificazione dello Yang Ming per assicurare il nutrimento al Chong Mai che tonificherà Il
fegato e il rene secondo le necessità.
Il Chong Mai fuoriesce al punto QiChong 30St, da lì scende verso il piede e risale
sull’addome all’interno del tragitto dello Yang Ming, penetra al di sopra dell’ombelico e risale
al petto dove si ramifica.
Nel Ling Shu si identificano 5 percorsi interni del Chong Mai che descrivono alcune delle
implicazioni del meridiano nella terapia.
La prima branca nasce dalla regione interna del ventre fuoriesce al 30 St e risale al petto
con il meridiano del Rene.
Un ramo posteriore si dirige verso l’alto fino all’11BL e al capitolo 38 si descrive una branca
montante che emerge in corrispondenza della parte superiore della faringe in
corrispondenza delle fosse nasali da cui penetra nei meridiani Yang e distribuisce l’essenza.
Il ramo inferiore si diffonde a partire dal 4 Ki e riappare in superficie al 30 St da cui si diffonde
alla parte interna della coscia fino al malleolo interno dove si suddivide in due branche una
discendente che raggiunge il Chao Yin e i 3 Yin e l’altra che si superficializza al bordo
anterosuperiore dell’articolazione e sul dorso del piede, raggiunge l’alluce e si ramifica nei
Luo con cui riscalda i muscoli. Queste precisazioni ci aiutano ad individuare alcuni disturbi
tipici che hanno conseguenze estetiche.
La stasi circolatoria
Al capitolo 62 del Ling Shu si precisa che il Chong Mai è responsabile del polso pedideo e
della circolazione del sangue nelle gambe.

35
Durante la menopausa i disturbi circolatori e linfatici dell’arto inferiore si accentuano
generando sensazioni di tensione, bruciore e affaticamento. Utilizzando questi concetti è
possibile fare un trattamento che si basi sulla circolazione dell’energia del Chong Mai nel
basso in particolare con il punto 4SP. 6SP, 8 SP. 10 SP, 30 ST, 42ST, 3 LV, 2CV, 3 CV.
Disturbi gastrointestinali e cicatrici addominali
Al capitolo 60 del So Wen si dice che quando il carrefour è affaticato il Qi refluisce e si
creano tenesmi.
I livelli ormonali in particolare degli estrogeni sono collegati alla modulazione della risposta
vagale che nel periodo della menopausa diminuisce mentre si accentua la risposta
simpatica. Questo comporta una serie di sintomi a livello del tratto digestivo che vanno dal
meteorismo al reflusso ai disturbi del ritmo cardiaco su base gastrica. Questi disturbi
influiscono negativamente sullo stato di salute della donna che presenterà anche difficoltà
digestive e malassorbimento. Il sintomo principale che viene evidenziato è il gonfiore più o
meno associato al reflusso. I sintomi cardiaci e gastrici richiedono spesso l’uso di terapie
farmacologiche mentre il gonfiore viene sottovalutato sebbene crei molto fastidio alle
pazienti.
Il trattamento tradizionale del sistema gastrointestinale deve anche in questo caso nutrire lo
Yang Ming, mare dell’acqua e dei grani che ha come punti del basso 36ST, 37ST, 39ST e
come punti nell’alto il 30 ST. Al Capitolo 33 del Ling Shu si osserva che il ramo posteriore
del Chong Mai ha come punti di trasmissione dell’energia verso il basso il 37 e 39 ST (che
coincidono con i punti dello Yang Ming) e verso l’alto l’11BL. Utilizzare questo punto è
indispensabile per ottenere un equilibrio energetico alto-basso.
Si accentuano in questo periodo anche le dispareunie, le vulvodinie e viceversa i prolassi.
Le cicatrici addominali legate al parto o alle chirurgie pelviche possono essere responsabili
anche di disturbi circolatori nel Chong Mai ed è molto importante assicurare una corretta
circolazione dell’energia nella pelvi per evitare che al vuoto costituzionale si sovrapponga
una stasi iatrogena. Durante la menopausa con la diminuzione del trofismo connettivale le
cicatrici tendono ad aggravarsi e il trattamento locale con agopuntura unito a quello del
Chong Mai riesce ad agire su tutti i disturbi gastrici e sulla stasi nell’arto inferiore, per questo
soffermarsi sull’aspetto estetico diventa indispensabile per ottenere risultati sullo stato di
salute complessivo.
La zona del collo e del mento
Al capitolo 65 del So Wen si dice che il Chong Mai nutre la bocca e le labbra insieme al Ren
Mai. Il trofismo della zona del mento è profondamente legato all’energia innata che circola
nel Rene e nei meridiani curiosi per questo tende ad avere dei repentini peggioramenti
estetici nel periodo della menopausa. Se vogliamo un trattamento che si indirizzi sia alla
radice del sintomo che alla sua fisiopatologia si possono utilizzare due punti sul mento che
il Maestro Tung considerava costituzionali per il rene: il 10.19 e il 10.20 che trattano tutti i
disturbi della loggia renale (vertigini, lombalgia) e il reflusso energetico infatti viene utilizzato
nel singhiozzo. La zona posteriore del naso ha anch’essa una relazione con il Chong Mai e
nelle donne è possibile osservare un’accentuazione delle rughe del solco naso genieno e
un impoverimento della texture cutanea. In questo caso si utilizzano i punti locali 19LI, 18SI
e 20LI. Altri punti da utilizzare sono quelli della zona del collo in particolare il 9ST, il 10ST,
15SI, 16SI, 16TB, 17LI, 18LI.
I meridiani dell’Intestino Tenue del Grosso Intestino e dello Stomaco si correlano al trofismo
del collo e della zona del mento. Sono localizzati in aree dove è possibile evocare una
risposta vagale che influisce positivamente su tutti i disturbi della menopausa.
Il trofismo dei capelli
L’energia che dal Chong mai si diffonde sui meridiani Yang determina il trofismo del cuoio
capelluto e con il suo impoverimento si osserva anche un progressivo diradamento dei
capelli che può essere legato anche ad altre condizioni ormonali femminili (ovaio policistico,

36
alopecia postparto). Nel periodo post menopausale i disturbi del capello si aggravano e sono
difficilmente trattabili. La diagnosi deve escludere una causa iatrogena dato che sono
moltissimi i farmaci che influiscono sulla perdita dei capelli, carenze nutrizionali (Zinco, acidi
grassi essenziali), patologie sottostanti (affezioni dell’asse ovarico, surrenale o pituitario,
Malattie della tiroide o del fegato, ostruzione epatica o renale). Sia nel maschio che nella
femmina l’alopecia si associa statisticamente ad una maggior incidenza di patologie
coronariche, di ipertensione e di patologie metaboliche confermando il ruolo del Chong Mai
e dello squilibrio energia/sangue nella patogenesi.
Il trattamento deve comprendere i punti locali del meridiano della Vescica e il punto 11BL
per trattare il ramo posteriore del Chong Mai e la sua risalita verso l’alto. I risultati sono
estremamente visibili e apprezzabili immediatamente dai pazienti.
Il trattamento del Chong Mai è un cardine della terapia della menopausa e nei disturbi
estetici e consente di ottenere in modo molto semplici effetti terapeutici duraturi con un
miglioramento complessivo della qualità della vita, dei disturbi viscerali ed ormonali e dei
sintomi vegetativi.

37
Esperienza clinica nell’endometriosi: agopuntura e fitoterapia cinese
Gulì Alessandra, Barbanera Maria Letizia
(Esperienza clinica nell’endometriosi: trattamento con Agopuntura)
L’endometriosi rappresenta una problematica ginecologica cruciale, per via della sua alta
incidenza (circa 10% delle donne in età fertile) e della sintomatologia invalidante
caratterizzata da dolore viscerale pelvico severo, specie durante il mestruo, nei rapporti
sessuali, al momento della defecazione o della minzione, complicata spesso da lombalgia,
sangue mestruale coagulato, astenia e freddo alle estremità. Le sue ripercussioni sulla
capacità riproduttiva fanno sì che il 30-40% delle donne con endometriosi non riesca a
concepire e, viceversa, il 25-50% delle donne infertili risulti affetta da endometriosi.
Oltretutto, pur essendo una malattia benigna, presenta diverse fenomeni di tipo maligno
come l’invasività, la neoangiogenesi, la tendenza alle recidive e la maggiore potenzialità di
sviluppare carcinomi ovarici. A fronte di tutto ciò, la sua eziologia è ancora poco chiara e
chiama in causa l’ipotesi di un trasporto retrogrado di tessuto endometriale lungo le tube,
verso il peritoneo e le strutture circostanti, o di uno sviluppo in forma endometriale di cellule
poco differenziate e dunque multipotenti nella pelvi, eventi favoriti da fenomeni infiammatori
e/o autoimmunitari. Il trasferimento di porzioni di tessuto può avvenire anche nel corso di
vari interventi chirurgici.
Dal momento che la malattia risente degli estrogeni e del ricorrere dei flussi mestruali, per
via del sanguinamento che avviene anche nei foci endometriali ectopici, gli strumenti
utilizzati finora dalla Medicina occidentale consistono in GnRH-agonisti, inibitori
dell’aromatasi, contracettivi ormonali, antinfiammatori non steroidei, progestinici e altre
sostanze capaci di contenere o impedire il sanguinamento nelle dislocazioni pelviche di
tessuto endometriale e di alleviare la sintomatologia, che peraltro si ripresenta alla
sospensione dei farmaci. Considerando che si tratta di una patologia cronica, tendente alla
recidiva, gli effetti collaterali di tali farmaci protratti nel tempo – depressione, nausea,
cefalea, incremento del peso e ritenzione idrica, insonnia, reazioni cutanee, trombosi
venose, riduzione della densità ossea e quant’altro – possono incidere negativamente sulla
qualità di vita delle donne affette, in modo diverso dalla malattia ma oltremodo penalizzante.
Nell’ambito della medicina tradizionale cinese vengono usate da tempo, con un sensibile
successo, sia l’agopuntura che la fitoterapia. Di certo la stasi di qi e sangue domina la
malattia, se si tiene conto delle caratteristiche del dolore e della presenza di addensamenti
definibili come “masse”, evocando un quadro che gli antichi cinesi chiamavano xuejia masse
di sangue. Il Zhengzhi zhunsheng di epoca Ming riferisce: “Si accumulano masse-jia di
sangue […] con dolore lombare insopportabile […] dolore acuto e intenso al basso addome
(xiaofu), sofferenza dorsale irradiata ai lombi e all’addome […] questa malattia comporta
infertilità”. Lo studio dei suoi meccanismi fisiopatologici ha messo in evidenza come vi sia
di fatto un accumulo patogeno di sangue e di parte della mucosa sfaldata (sostanza di
natura yin), non defluiti del tutto durante la mestruazione, ma trasferiti in parte all’interno.
Tale materiale prospera nella fase follicolare del ciclo mestruale sostenuta dagli estrogeni e
dovrebbe essere riassorbito e contenuto dalla potenza dello yang in fase luteinica. Si
apprezza invece in queste pazienti una carenza di yang del Rene, che non favorisce
l’emissione completa del sangue con il mestruo e non riesce a sanare le raccolte ematiche
patologiche distribuite nell’area pelvica. Ad ogni mestruazione, dunque, il sanguinamento
reiterato all’interno incrementa le lesioni, i fenomeni reattivi locali infiammatori e la
sintomatologia correlata, che spesso si manifesta anche nella fase post-mestruale,
governata dallo yin. Da alcuni decenni, perciò, la tendenza terapeutica più diffusa è quella
di non limitarsi a risolvere i noduli di stasi (biao), ma di agire anche sostenendo lo yang del
Rene, perché il suo fuoco vitale possa curare in modo profondo la radice (ben). Trattando il
deficit del Rene, si hanno migliori riscontri anche sulle diverse possibili alterazioni dei
diagrammi della temperatura basale, evidenziati dal Prof. Xia Guicheng nelle donne affette

38
da endometriosi: una temperatura troppo alta nei primi due giorni di flusso (30,3% dei casi),
durante tutto il mestruo (33,3%) o perfino dopo la mestruazione (9,%). In fase luteinica la
temperatura può salire troppo lentamente (con valori anomali anche in fase follicolare), può
avere valori instabili o una differenza di valore quasi irrilevante rispetto alla fase follicolare.
Quando l’endometrio si sfalda e il sangue mestruale si raccoglie nell’utero, una parte minima
di sangue e mucosa si porta verso le tube e può raggiungere il peritoneo. Questo evento,
peraltro comune, avviene più facilmente in caso di costrizione di qi del Fegato, quando gli
spasmi mestruali caratteristici della sindrome ostacolano il defluire il sangue. Se il Rene è
debole – ad esso compete il dominio delle aperture inferiori, anche quelle genitali – il
movimento dinamico del flusso ematico all’esterno è ulteriormente impedito, specie in caso
di associato deficit della Milza (così spesso commisto al vuoto di Rene yang), quando il
tessuto connettivo è meno solido e tonico. Per disfunzione della Milza si viene a raccogliere
all’interno anche muco torbido, col sintomo caratteristico del dolore gravativo ma intenso e
spesso insostenibile (segno di stasi di muco-umidità combinata con stasi di qi e sangue,
spesso presente nella pratica clinica).
Per dimostrare quanto la pratica clinica andava positivamente sperimentando sono state
realizzate diverse ricerche. Una Revisione sistematica con meta-analisi del 2017 [1]
accoglie 10 studi validi (per un totale di 589 pazienti), nei quali l’agopuntura viene messa a
confronto con terapia sham, farmaci o fitoterapia. L’indice di riduzione del dolore nel gruppo
di agopuntura rispetto a quelli di controllo è stato di 1.36 (95% intervallo di confidenza [CI]
= 1.01±1.72, P<0.0001) e l’effetto positivo sul valore di CA-125 nel sangue periferico è stato
anch’esso mediamente più rilevante (MD = 5.9, 95% CI = 1.56±10.25, P = 0.008), così come
la riduzione delle lesioni e degli altri fenomeni clinici (odds ratio = 2.07; 95% CI = 1.24±3.44,
P = 0.005).
Fra questi studi, quello di Zhang X.X. del 2015 [2] analizza 72 casi suddivisi in due gruppi
terapeutici differenti: Elettro- Agopuntura (EA) e terapia farmacologica (ormone steroideo
antiprogestinico Mifepristone). I risultati sono stati simili per i due gruppi in riferimento al
dolore e al tasso ematico di Ca-125 al termine della terapia di 6 mesi, con una lieve ma non
significativa positività a favore della EA. A distanza di un anno, però, le pazienti del gruppo
di EA hanno avuto un indice di recidiva inferiore e significativo rispetto al controllo (p<0,05).
Nell’ultima Cochrane su questo tema (2011) [3], solo uno dei 24 studi analizzati (Xiang
2002), purtroppo, ha incontrato i criteri di inclusione. In esso l’agopuntura auricolare (AA)
era paragonata alla fitoterapia cinese (FC), con suddivisione randomizzata dei 67 casi, in
terapia per tre cicli mestruali. Il tasso di efficacia totale (che includeva riduzione del dolore,
migliore qualità di vita, eventi di gravidanza, minori effetti collaterali e recidive) è stato
rispettivamente di 91.9% (AA) e di 60% (FC), laddove la differenza diventava realmente
significativa solo nella dismenorrea più severa. Vale la pena sottolineare che la ricetta
fitoterapica includeva esclusivamente sostanze volte a rimuovere la stasi di qi e sangue,
omettendo qualsiasi rimedio riscaldante o tonico del Rene yang.
Diverse ricerche esplorano con successo i meccanismi terapeutici con cui la fitoterapia
cinese possono avere effetti benefici sull’endometriosi. In particolare il decotto di Bushen
wenyang huayu [4] (di poco più efficace del Gestrinone nel ridurre la dismenorrea e la
dimensione delle cisti endometriosiche) sembra agire riducendo la concentrazione di Nerve
growth factor (NGF) e di bradichinina (BK), insieme ai livelli di proteine e mRNA del NGF e
dei recettori B1 della bradichinina (BKB1R), tutti fattori che incrementano lo sviluppo delle
lesioni e del dolore pelvico associato. Il decotto Huayu xiaozheng [5], in grado di migliorare
il dolore pelvico, i disturbi mestruali e l’infertilità, nonché di ridurre le lesioni endometriosiche,
mostra una capacità di limitare il livello di espressione del fattore di crescita vascolo-
endoteliale (VEGF) e di angioproteina-2 (Ang-2). In tal modo inibirebbe l’angiogenesi che
sembra di importanza cruciale in sede peritoneale per la localizzazione delle lesioni al di
fuori dell’utero. Alte dosi di VEGF, infatti, potrebbero provocare un incremento della rete

39
vascolare subperitoneale facilitando l’impianto e l’accessibilità verso lo spazio
retroperitoneale. Le capsule della ricetta Guizhi fuling [6] e il decotto di Shaofu zhuyu [7],
capaci di ridurre il volume degli endometriomi, sembrano agire sbloccando l’inibizione
mitocondriale dell’apoptosi che si riscontra nelle lesioni endometriosiche; il secondo anche
inibendo la neoangiogenesi caratteristica.
Due meta-analisi su studi clinici, entrambe del 2017, confrontano fitoterapici cinesi con
farmaci occidentali. La prima accoglie 13 studi su un totale di 936 donne [8], mostrando un
indice di successo superiore delle ricette volte a tonificare il Rene e attivare il sangue
(Bushen huoxue) rispetto ad alcuni farmaci (specie Mifepristone e Danazol) per quanto
concerne l’efficacia totale e la fertilità, mentre l’incidenza sul dolore pelvico risulta paritetica.
Solo pochi studi hanno analizzato il volume delle lesioni, pertanto non ne è potuta emergere
una valutazione realistica. La seconda meta-analisi coinvolge 5442 pazienti di 39 trials [9] e
dimostra come l’estratto Dan’e-Fukang, basato su sostanze che rimuovono la stasi di
sangue, sia più efficace del Gestrinone nel trattamento dell’endometriosi e nella regolazione
del Ca-125, mentre risulta paragonabile al Danazol e al Mifepristone nei confronti del dolore
e della ricorrenza della malattia, presentando comunque meno effetti collaterali.
Se le ricerche confortano il principio terapeutico di tonificare il Rene e rimuovere la stasi del
sangue calmando il dolore, in ambito clinico bisogna agire di conseguenza, tenendo conto
però delle varie fasi del ciclo mestruale e rispettando specifici accorgimenti.
Al momento della mestruazione, occorre evitare punti o rimedi che incrementino troppo il
flusso. Meglio usare diji-SP 8, xuehai-SP 10, ququan-LR 8 o anche siman-KI 14 e zhongji-
ren 3, riservando alle forme di dolore più grave punti come hegu-LI 4, sanyinjiao-SP 6 o
taichong-LR 3, a forte azione antalgica ma molto dinamizzanti. In alternativa far sanguinare
il chongmai nascosto a livello dello spazio L5-S1 oppure uno o due dei 4 foramen sacrali.
Fra i rimedi, evitare yimucao, honghua o taoren e prediligere shanzha, yanhusuo, chishao,
danggui, aggiungendo sempre una o due sostanze come rougui e xuduan per riscaldare lo
yang del Rene. Ezhu e sanleng possono essere inseriti nelle ricette solo se bilanciati da
puhuang o altri rimedi che contengono il sanguinamento.
In fase follicolare bisogna limitare il nutrimento di yin e sangue (evitare di usare il chongmai,
che promuove gli estrogeni) ma completare la regolazione del sangue, aggiungendo qixue-
KI 13, jiaoxin-KI 8 o diji-SP 8 (o i rimedi chishao, danggui, shanzha).
Durante l’ovulazione, è necessario riscaldare il fuoco vitale del Rene (shenshu-BL 23 o
guayuan-ren 4, se necessario con moxa, o rimedi come tusizi, xuduan, roucongrong, guizhi)
e al contempo regolare il qi e il sangue (con taichong-LR 3, neiguan-PC 6, guilai-ST 29,
zigong-extra, chongmen-SP 12 o sostanze quali honghua e shanzha); favorire inoltre il
passaggio dallo yin allo yang attraverso il renmai (lieque-LU 7 e zhaohai-KI 6 oppure
soltanto lieque-LU 7).
Nella fase luteinica bisogna soprattutto rafforzare il Rene (e la Milza) ma, a partire dalla
settimana che precede il mestruo, si possono usare punti e ricette che regolino fortemente
il sangue e il qi, sostenendo lo yang. Nella sindrome principale di vuoto del Rene con noduli
da stasi, la ricetta Huposan (polvere di ambra) è particolarmente adatta: hupo 3g (in polvere,
a parte), danggui 10g, chishao 10g, ezhu 10g, sanleng 10g, puhuang 10g, yanhusuo 10g,
rougui 3g (aggiunta negli ultimi 10’ di cottura), ruxiang 6g, moyao 6g, chenpi 6g. Nel campo
dell’agopuntura, jiaoxin-KI 8 è un punto elettivo per l’endometriosi, specie in questa fase
funzionale, poiché sostiene le funzioni del Rene, regola il sangue e contiene il
sanguinamento, frequente sotto forma di spotting in queste pazienti. Diji-SP 8 e xuehai-SP-
10 possono essere già utili in preparazione del mestruo. Xingjian-LR 2, shenmen-HT 7,
shenting-du 24 o taiyang-extra calmano la mente e moderano il fuoco di Fegato e Cuore.
Quest’ultima accortezza terapeutica si rende opportuna per il frequente riscontro clinico, in
pazienti affette da endometriosi, di segni come la lingua arrossata o marcata da puntini di
calore sui bordi e sulla punta oppure il polso affrettato e agitato, insieme a sintomi di calore

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di Fegato e Cuore. Dal momento che l’endometrio è parte del Baomai, il canale che collega
l’Utero al Cuore, e che il Fegato è quasi un tutt’uno col chongmai, nel quale riversa la
ricchezza di sangue del corpo, un fuoco patogeno del Cuore e/o del Fegato disturba
l’alternarsi degli elementi nei ritmi del ciclo femminile e potrebbe contribuire allo sviluppo di
fenomeni infiammatori e di neoangiogenesi nell’area pelvica, raggiunta in diverso modo da
entrambi gli organi. Tanto quanto il fuoco vitale del Rene è necessario per sanare la radice
dei nodi endometriali, altrettanto il fuoco-demone di Cuore e Fegato può complicare il
quadro clinico e inficiare il processo di guarigione.

1. Xu Y, Zhao W, Li T, et al. 2017 Effects of acupuncture for the treatment of


endometriosis-related pain: A systematic review and meta-analysis, PLoS One
12(10): e0186616. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0186616.

2. Zhang X, Li W 2015 Efficacy on endometriosis treated with electroacupuncture,


Zhongguo Zhen Jiu. 35(4):323-6.

3. Zhu X, Hamilton KD, McNicol ED 2011 Acupuncture for pain in endometriosis


(Review), Cochrane Database of Systematic Reviews. Art. No.: CD007864. DOI:
10.1002/14651858.CD007864.pub2.

4. Chen J, Du H, Tong R, et al. 2015 Effect of Bushenwenyanghuayu decoction on


nerve growth factor and bradykinin/bradykinin B1 receptor in a endometriosis
dysmenorrhea mouse model, J Tradit Chin Med; 35(2): 184-191.

5. Chen ZZ, Gong X 2017 Effect of Hua Yu Xiao Zheng decoction on the expression
levels of vascular endothelial growth factor and angiopoietin-2 in rats with
endometriosis, Exp Ther Med;14(6):5743-5750. doi: 10.3892/etm.2017.5280.

6. Hu C, Wang Z, Pang Z, et al. 2014 Guizhi Fuling capsule, an ancient Chinese


formula, attenuates endometriosis in rats via induction of apoptosis, Climacteric,
17(4):410-6. doi: 10.3109/13697137.2013.876618.

7. Zhu G, Jiang C, Yan X, et al. 2018 Shaofu Zhuyu Decoction Regresses Endometriotic
Lesions in a Rat Model Hindawi Evidence-Based Complementary and Alternative
Medicine, Article ID 3927096, https://doi.org/10.1155/2018/3927096.

8. Shan J, Cheng W, Zhai DX, et al. 2017 Meta-Analysis of Chinese Traditional


Medicine Bushen Huoxue Prescription for Endometriosis Treatment, Hindawi
Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, Article ID 5416423,
https://doi.org/10.1155/2017/5416423.

9. Li Y, Li T, Song S. 2017 Evaluation of Efficacy and Safety of Dan’e-Fukang


Soft
 Extract in the Treatment of Endometriosis: A Meta-Analysis of 39 Randomized
Controlled Trials Enrolling 5442 Patients Hindawi Publishing Corporation Evidence-
Based Complementary and Alternative Medicine, Article ID 9767391,
http://dx.doi.org/10.1155/2017/9767391.

41
Il conflitto della femminilità: la dismenorrea e suo trattamento con Agopuntura
Meneghetti Grazia

La mestruazione è la più evidente espressione della femminilità nella massima potenzialità


cioè la possibilità di procreazione: fertilità.
La mestruazione connette la donna alla natura: alla terra procreatrice e all’universo (ciclo
lunare).
L’umanità nel suo sviluppo evolutivo si allontana sempre più da questa primitività e
semplicità che ci lega alla Natura.
Fino a 5000 anni fa la vita sociale e famigliare orbitavano attorno alla figura femminile e il
ciclo mestruale ed il corpo della donna erano considerati sacri: il sangue mestruale era
ritenuto GENERATORE DI VITA E RIGENERATORE .
Il picco di sensibilità e creatività che le donne raggiungevano in fase mestruale era
fondamentale per la vita della tribù: in questa fase le donne divenivano capaci di profezie: i
loro sogni, e le loro visioni venivano usate per guidare la tribù e per prendere decisioni.
Con l’avvento del patriarcato tutta questa simbologia venne stravolta e demonizzata e il tabù
legato al ciclo mestruale è arrivato fino a noi e le mestruazioni sono considerate fonte di
indebolimento fisico e mentale e si arriva fino a “negarle” per non trascurare attività
lavorativa, vita famigliare e sociale, lavoro e responsabilità.
I disturbi del ciclo mestruale (sindrome pre-mestruale e dismenorrea) spesso, possono
essere spiegati come manifestazione del conflitto tra ciò che si è (donna) e ciò che non si
può mostrare.
L’inizio della mestruazione è un momento di inversione di marcia energetica e di polarità
ormonale ed il corpo richiederebbe raccoglimento e rallentamento dei ritmi per facilitare
l’adeguamento dell’organismo ed il negare questa necessità causa un conflitto così marcato
da determinare sintomi di patologia (sindrome pre mestruale) che obbliga al rallentamento
peggiorando il disagio che può sfociare poi nella dismenorrea.
La mestruazione e la condizione che ad essa si accompagna viene vissuta come una
limitazione creando tensione emotiva ed inevitabilmente anche fisica: tensione mammaria
e senso di tensione e peso addominale, crampi addominali, tensione cervicale e cefalea
oltre che peggioramento di sintomi o di quadri clinici di malattia esistente (asma ecc).
Inquadramento energetico è fondamentale per l’opportuno trattamento, considerando
emotività e shen.

DISMENORREA-tong jing

E’ una sindrome caratterizzata da dolore pelvico e lombare irradiata spesso ai glutei ed


alla coscia e che correla con la mestruazione.
La dismenorrea viene classificata:

dismenorrea primaria quando non è associata ad alcuna patologia uterina ed


annessiale
dismenorrea secondaria quando invece correla con patologie dell’ovaio e
dell’apparato genitale in generale (prima tra tutte l’endometriosi).

In genere la dismenorrea primaria colpisce le donne giovani (prima dei 25 anni di età) e
tende a scomparire dopo il primo parto.
Le dismenorree secondarie compaiono più tardivamente (dopo 25 anni).

42
SINTOMATOLOGIA

La caratteristica principale è il dolore che può comparire alcune ore prima del ciclo
mestruale e si risolve con inizio della perdita ematica; a volte accompagna l’inizio del
flusso, a volte compare a metà o comunque dopo alcuni giorni di flusso mestruale.
Il dolore è principalmente addominale e pelvico: crampiforme, a volte colico, gravativo o
trafittivo (a seconda dell’assetto energetico che lo determina) può irradiarsi alle gambe o
alla regione lombare.
Spesso ci sono sintomi di accompagnamento come malessere generale, nausea, vomito,
dolore e peso epigastrico, cefalea, irritabilità e disturbi della sfera psichica ed emotiva e
non in pochi casi rialzo termico.

La sintomatologia è in genere piuttosto impegnativa, determina abbondante consumo di


farmaci (FANS ed antidolorifici) spesso impedisce lo svolgimento delle attività quotidiane e
causa astensione da lezioni, attività fisiche sportive e lavoro divenendo quindi una
patologia decisamente invalidante.

INQUADRAMENTO ENERGETICO

“ Se il flusso non è libero, allora vi è dolore; se c’è dolore il flusso non è libero” Su Wuen

Per semplificare inquadramento energetico, possiamo sostanzialmente differenziare le


dismenorree da stasi (da pieno) e da deficit (da vuoto).
Anche le forma da deficit/vuoto sono causa di rallentamento sia di Qi che XUE che sono
interconnessi come cavallo e cavaliere e quindi il loro movimento è complementare e
simultaneo.
Il rallentamento conduce ad una stasi ed una interruzione comunque del movimento
anche se il corredo sintomatologico sarà completamente diverso soprattutto il timing della
sintomatologia clinica.
Nelle forme da stasi il dolore precede il flusso mestruale e si placa con l’inizio del
sanguinamento (liberazione); nelle forme da deficit compare dopo qualche giorno
dall’inizio del mestruo quando per la perdita ematica incrementa lo stato di deficit e vuoto
energetico del paziente.
La presenza di coaguli è sempre indice di rallentamento e stasi di QI (se sono di piccole
dimensioni e piuttosto chiari), di XUE (se sono di grosse dimensioni e colore più scuro).
Nelle forme da deficit saranno evidenti altri sintomi tipici del vuoto energetico come
astenia, senso di pesantezza da deficit di milza, freddolosità e lombalgia da deficit rene
yang, la sudorazione con astenia tipica del deficit di rene yin.

43
Ovviamente la terapia sarà molto differente a seconda del quadro clinico: nelle condizioni
di stasi è fondamentale muovere ciò che è bloccato ( anche con tecniche fisiche e manuali
come tuina e coppettazione pubica), dissolvere e disperdere gli accumuli usando punti
specifici che muovono Qi dell’addome, tonificando ed armonizzando il sangue, moxando
se si manifestano quadro di freddo.

E’ chiaro, invece che va effettuato un lavoro di tonificazione di rene, fegato, sangue, qi


nelle forme da deficit.

44
Non va dimenticato il ruolo emozionale nelle forme da stasi e blocco energetico e
superlavoro nelle forme da deficit che sono entrambe strettamente connessi con il
concetto di femminilità e la sua accettazione ed adeguamento alla realtà lavorativa e
sociale. Diventa quindi fondamentale sviscerare l’emozione predominante e le sue cause:
paura (di crescere, di essere donna della potenziale fertilità), senso di colpa per la propria
femminilità (ancora marcato il sessismo nell’ambito lavorativo e sociale) ed i disagi ad
essa correlati (come mestruazione, che determina comunque sempre un senso di
malessere e di disagio che si accentua e peggiora a circolo vizioso).
Può essere utile il trattamento di meridiani embrionari come qiao mai strettamente
connessi col concetto di crescita e di passaggio delle fasi della vita (dismenorree
adolescenziali); wei mai per il loro efficace lavoro sull’adattamento alle novità ma anche
proprio alle quotidianità (dismenorrea che compare dopo inizio di nuova vita lavorativa,
sociale, personale).
Da non dimenticare il ruolo dei punti LUO e dei canali LUO longitudinali per la loro stretta
relazione con sangue e emotivià: Luo di Fegato strettamente connesso con genitali e con
le manifestazioni di patologia genitale (utile peraltro per liberare le stasi di QI di fegato);
Luo di Ministro del Cuore quando la dismenorrea si associa a tensione e rigidità
importante, cefalea nucale che nascono da un conflitto tra ciò che si pensa ( si è) e ciò
che si fa (che si dimostra). Luo di MILZA quando il problema è proprio la metabolizzazione
delle esperienze, degli eventi, della vita.

CEFALEA CATAMENIALE

Si definisce catameniale la cefalea che accompagna il ciclo mestruale. Può comparire


prima durante o dopo l’interruzione del flusso mestruale.
Il timing di insorgenza e i sintomi di accompagnamento sono discriminanti importanti per
comprendere il processo fisiopatologico che sta alla base di essa.

45
Le forme che precedono il flusso e migliorano o si risolvono con esso sono da pieno: stasi
di sangue o stasi di Qi di fegato.
Da quest’ultimo quadro possono manifestarsi altre forme di cefalea caratterizzate da
liberazione di YANG o di FUOCO di fegato ed in questo caso tendono ad accompagnare
la mestruazione nel suo decorso.
Le forme che compaiono verso la fine del ciclo o dopo l’interruzione di flusso sono in
genere causate da deficit di sangue.

SINTOMATOLOGIA

Cefalea da deficit di sangue


Localizzata alla sommità del capo, a volte
si accompagna a vertigini o offuscamento
della vista e del pensiero, astenia,
palpitazioni e disturbi del sonno.
Tipicamente è una cefalea tardo-mestruale
quando è avvenuto lo svuotamento del
sangue.
LINGUA: pallida asciutta e sottile
POLSO. fine

46
Cefalea da stasi di sangue
Localizzata in sede temporo-parietale a carattere trafittivo, puntorio e spesso si
accompagna a fastidi e dolore perioculare.
Si accompagna a dismenorrea caratterizzata da flusso mestruale spesso abbondante e ad
elevato contenuto di coaguli di grosse dimensioni
LINGUA porpora a volte chiazzata o con petecchie (sublinguale)
POLSI: tesi

Cefalea da stasi di qi di fegato con liberazione di YANG o FUOCO di FEGATO


Localizzata in sede temporale e perioculare a volte con caratteristiche di emicrania
non sempre solo dallo stesso lato.
Accompagnata da vertigini, irritabilità a volte flashes luminosi visivi. In caso di fuoco di
fegato sarà evidente la secchezza anche a livello della lingua sapore amaro in bocca e a
volte alitosi.
Si accompagna a flusso non sempre abbondante ma caratterizzato dalla presenza di
coaguli di piccole dimensioni. La sindrome pre-mestruale è spesso caratterizzata da senso
di costrizione del torace e tensione sia mammaria che addominale.

47
TRATTAMENTO

Si tratta l’assetto energetico sottostante e si possono aggiungere punti di comprovata


efficacia sulla cefalea:

48
L’auricoloterapia nella condizioni ginecologiche dolorose
Marchi E. Mezzetta B.

Le patologie dolore ginecologiche comprendono condizioni molto differenti, a diversa


eziopatogenesi congenite e acquisite, di tipo funzionale e/o organica con possibile
sovrapposizione, a diversa espressione sintomatologica accumunate dal sintomo dolore,
con manifestazione acuta o cronica con un notevole impatto sulla qualità della vita.
Tali quadri possono essere più o meno invalidanti e richiedere trattamenti più o meno
aggressivi e non privi di effetti collaterali, e poiché colpiscono più frequentemente donne
in età fertile, possono inficiarne la capacità di procreazione.
L’ agopuntura auricolare (AA) tradizionalmente utilizza il padiglione auricolare (PA) sia a
scopo diagnostico che terapeutico per sintomi correlati ad alterazione di strutture e/o
funzioni dell’organismo. Nata intorno al 1500-1600, si è evoluta attraverso l’attività di Paul
Nogier, che ha portato, intorno al 1950, al riscontro della rappresentazione somatotopica
del corpo sull’orecchio. Ancora più recente ed ancora in evoluzione è la sua interpretazione
scientifica. Si basa sul riscontro di:
- raffigurazione, ancora non completamente definita in modo univoco, delle strutture e
funzioni del corpo sul PA, in una sorta di proiezione a distanza, simile al concetto di
somatotopia della moderna neuroanatomia rappresentata dall’homunculus di Penfield;
- innervazione dell'orecchio con connessioni bidirezionali tra orecchio e SNC: Il vago,
attraverso la branca auricolare, convoglia afferenze somatiche dall’orecchio al nucleo
spinale del trigemino, principale centro del sistema di afferenza trigeminale; il trigemino,
decorre nel n. auricolotemporale e si sovrappone parzialmente alla distribuzione del nervo
vago.
La stimolazione dell’area auricolare implica l’innesco di riflessi neurologici, la liberazione di
neurotrasmettitori, citochine, stimolazione del sistema immunitario e degli attori della flogosi.
Questi meccanismi sono alla base dell’effetto terapeutico che viene trasmesso sulla
struttura o funzione riscontrata alterata e responsabile della sintomatologia clinica.
Ne risulta che il PA funge da organo riflesso e di neuro modulazione, e può quindi essere
visto come lo specchio che riflette una funzione o un organo.
Essendo una tecnica nata in tempi relativamente recenti, rispetto alla MTC, ed in occidente,
la semeiotica auricolare si è sviluppata secondo il pensiero scientifico occidentale; si basa
principalmente su diversi metodi:
• ispezione
• palpazione punti/aree sensibili alla pressione (PPT - test di dolore alla P)
• ricerca elettrica dei punti/aree a minor resistenza elettrica (REC - test della
resistenza elettrica cutanea)
La combinazione dei diversi metodi (ispezione, PPT, REC) offre un successo diagnostico
con una percentuale nettamente superiore a quella ottenibile con l’uso dei singoli metodi,
con un maggior potenziale diagnostico nella identificazione di punti sensibili e quindi
“reattivi”.
Il trattamento dei punti riscontrati sensibili e quindi “reattivi” prevede la stimolazione delle
aree auricolari che può essere ottenuta con diversi strumenti: aghi, semi di vaccaria,
magneti, laser, pressione etc,.
L’auricoloterapia trova indicazione in differenti patologie dolorose ginecologiche, in
associazione o meno ad altre metodiche della MTC. Tra queste, possono trovare
applicazione, la dismenorrea, le endometriosi e il dolore pelvico, non tanto nei quadri con
alterazioni organiche ormai strutturate, quanto quelle condizioni con alla base un’importante
componente funzionale.

49
I trattamenti considerati possono essere chirurgici e più o meno demolitivi, nei casi dove
prevale l’alterazione strutturale come l’endometriosi, oppure conservativi a base di farmaci
di diverso tipo, nei casi a prevalente componente funzionale, e il loro uso deve
necessariamente essere ciclico fino conclusione della funzione mestruale. Trattamento
chirurgico e farmacologico possono poi essere abbinati aumentano quelli che possono
essere gli effetti terapeutici ma anche collaterali.
L’auricoloterapia offre allora diversi vantaggi:
- ha efficacia clinica sulla sintomatologia dolorosa
- può essere associata ad altre terapie della MO e della MTC per potenziarne l’effetto
- può essere usata anche in donne in età fertile e che ancora non hanno rinunciato a
realizzare il desiderio di maternità
- è una metodica che si apprende facilmente, anche se richiede un percorso di formazione
- presenta semplicità di applicazione
- non necessita di strumenti sofisticati
- non richiede trattamenti frequenti
- è economica

Bibliografia
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- Napadow V. et al., Evoked Pain Analgesia in Chronic Pelvic Pain Patients using
Respiratory-gated Auricular Vagal Afferent Nerve Stimulation. Pain Med. 2012 June.

50
Le irregolarità mestruali: trattamento con agopuntura e fitoterapia
Picozzi Giulio

Le disarmonie del ciclo mestruale stanno alla base di moltissime disfunzioni ginecologiche.
In cinese il termine yuejing butiao è utilizzato sia per descrivere tutte le patologie mestruali
in generale, sia nell'accezione più specifica, le modificazioni del ritmo della quantità o della
durata del flusso. Per quanto concerne la nostra trattazione si distinguono condizioni in cui
il flusso è anticipato, posticipato o disordinato. Nel lavoro vengono considerati i principali
quadri sindromici con le opportune caratteristiche differenziali, le considerazioni
fisiopatologica e terapeutiche sia per quanto concerne l'agopuntura la fitoterapia che le
regole di vita.
Tutte le variazioni funzionali del ciclo mestruale sono particolarmente considerate in
medicina tradizionale cinese in quanto possono identificare alterazioni precoci del sangue
del qi dello yang e dello yin che facilmente nel tempo possono evolvere in patologie più
gravi e complesse.
Le singole alterazioni possono essere di volta in volta dovute a situazioni di deficit di uno o
più zang, di una o più sostanze o essere messe in relazione a situazioni di stasi e di ristagno
o infine possono essere dovute alla penetrazione di fattori patogeni in profondità
nell'organismo che raggiungono il sangue.
Proprio perché questa eziopatogenesi è comune a più quadri sindromici andremo ad
indicare una serie di punti estremamente efficaci quindi utilizzabili in casi di pieno, vuoto o
ristagno a prescindere dalla situazione clinica cioè che la mestruazione sia in anticipo in
ritardo o disordinata, starà poi al medico associarli in a maniera adeguata alla singola
paziente.
Per quanto riguarda invece la farmacoterapia tradizionale si è data la preferenza a formule
relativamente semplici e di più facile reperimento rispetto alla caratterizzazione e
personalizzazione specifica della singola prescrizione.

Mestruazioni anticipate

In medicina tradizionale cinese si considerano mestruazioni anticipate quelle che si


verificano almeno cinque giorni prima del termine previsto, possono essere
considerate mestruazioni anticipate anche quei cicli che anticipano di soli 3-4 giorni
accompagnati da segni e sintomi clinici importanti
Sono distinte nelle seguenti sindromi

calore nel sangue che può essere pieno o vuoto 



calore e ristagno 

deficit di Rene 

deficit di di Milza 

stasi di sangue 


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Calore pieno
Si tratta di situazioni caratterizzate da un eccesso dello Yang di tipo costituzionale o dovute
a una dieta particolarmente ricca di cibi di natura calda o speziata o infine come risultante
più o meno tardiva nella penetrazione in calore patogeno nel sangue.
Il mestruo si caratterizza per un flusso abbondante e prolungato di colore rosso intenso di
qualità densa con piccoli coaguli che può dare al passaggio una sensazione di calore. Si
può accompagnare a sintomi sistemici di calore.
Polsi pieni hong rapidi shu con forza youli
Lingua rossa con patina gialla più o meno abbondante
Principio terapeutico purificare il calore rinfrescare il sangue consolidare e regolare il ciclo
Regole comportamentali evitare di esporsi al caldo: saune, bagni turchi, spa, bagni di sole
soprattutto nella seconda parte del ciclo. Bere acqua abbondantemente e moderare le
bevande calde e tiepide, inclusi gli alcolici. Preferire le verdure fresche o di sapore
amaro: rape, sedano, biete e rucola preferire frutta acida per le sue proprietà astringenti.

Farmacoterapia Tradizionale
Wen jin yin (Siwutang + Huanglian jie du tang)

Calore vuoto
E’ caratterizzato da un vuoto di yin e fluidi che provocano un mestruo con sangue normale
o scarso generalmente fluido e di colore rosso vivo. Coesistono segni
generali di calore vuoto quali calore ai cinque cuori, palpitazioni, disturbi del sonno,
instabilità, vertigini con bocca secca e sete a piccoli sorsi.
Polsi fini sottili xi ,rapidi shu , superficiali fu
Lingua rossa patina scarsa assente
Principio terapeutico purificare il calore vuoto nutrire lo yin consolidare e regolare il ciclo
Regole comportamentali evitare di esporsi al caldo: saune, bagni, turchi, spa, bagni di sole
soprattutto nella seconda parte del ciclo. Bere acqua abbondante e moderare le bevande
calde e tiepide, inclusi gli alcolici. Preferire le verdure fresche o di sapore amaro centrifugati
di verdura e frutta

Farmacoterapia Tradizionale
Zhi bai di huang wan
(gu jing wan)

Deficit vuoto di Rene o Milza


Il sangue può essere abbondante o scarso generalmente fluido senza coaguli e si può
accompagnare sintomi di Rene: stanchezza dolenzia, debolezza alle ginocchia, in zona
lombare,minzione frequente; oppure a sintomi di Milza: inappetenza ,astenia ,diarrea testa
vuota, pesantezza pelvica.
52
Principi terapeutici Nutrire e tonificare il Rene e/o la Milza sostenere il qi contenere il
sangue
Regole comportamentali diminuire il lavoro sia fisico che mentale e gli eccessi. Preferire
cibi nutrienti di sapore e natura tiepida tra gli altri ricordiamo i fagioli, i funghi, le noci
soprattutto per quello che riguarda il Rene; la soia gialla le lenticchie, farro, frumento,
kamuth, riso per quello che concerne la Milza. Pesce, uova, carni bianche e rosse sono
indicate per entrambe le situazioni.

Farmacoterapia Tradizionale
• Vuoto di Rene 

Gui shen wan
• Vuoto di Milza 

Gui pi tang, Bu zhong yi qi tang

Stasi di sangue
Sanguinamento continuo prima del mestruo a gocce o di quantità variabile di colore scuro
con coaguli scuri violacei e grumi grandi. Sensazione di pienezza addominale che peggiora
con la pressione.
Lingua segni di stasi sui bordi colorazione che tende al viola
Polso teso xian rugoso se
Principi terapeutici far circolare il qi e xue, risolvere le stasi
Regole comportamentali Valutare le abitudini di vita suggerire come sciogliere le tensioni
fisiche ed emozionali: meditazione, qi gong, tai chi passeggiate all'aria aperta. Evitare di
utilizzare assorbenti interni per non favorire le stasi, promuovere la pratica di attività fisica
anche moderatamente intensa. Preferire un’alimentazione leggera o poco pesante di natura
calda, tiepida: tra gli altri alimenti bene la curcuma il prezzemolo la melanzana che facilitano
la circolazione del sangue

Farmacoterapia
Yun nan bai yao

Costrizione e calore
Il flusso può essere Abbondante a causa della componente calore o scarso se prevale la
stasi può essere di colore rosso vivo ma anche violaceo denso con coaguli. Si associano
spesso collera, irritabilità, depressione, sensazione di respiro corto, oppressione toracica,
gonfiore al seno, bocca amara e asciutta, insonnia
Lingua rossa con patina giallastra
Polso a corda xian o rapido shu
Principi terapeutici purificare il calore sciogliere le costrizioni regolare il ciclo
Regole comportamentali regolare la vita emozionale favorire la pratica della meditazione,
del qi gong del tai qi e il riposo alternato a un'attività sportiva di intensità media o
moderata non assumere alimenti speziati e di natura calda o grassi, preferire gli alimenti
neutri freschi meglio se di sapore piccante amaro come il sedano, le rape bianche , la lattuga
il tarassaco, i carciofi, il cavolo. Usare spezie aromatiche come menta, origano,
maggiorana, come carni preferire il coniglio o il cavallo e come cereali frumento e orzo.
53
Farmacoterapia Tradizionale
Dan zhi xiao yao san

Mestruazioni posticipate
Si considera patologico un mestruo in ritardo di almeno 5 giorni, che può arrivare a una
cadenza bimestrale o trimestrale. Non sono ritenuti francamente patologici i ritardi che si
possono verificare dopo il menarca o in vicinanza della menopausa. Causa frequente è la
carenza di sangue costituzionale o acquisita, a causa di mestrui copiosi, emorragie di
diverso tipo, anche da parto o interventi chirurgici. Il vuoto di yin è più spesso costituzionale
ma può essere conseguenza di malattie debilitanti o stress prolungati; mentre il vuoto di
Yang è facilmente acquisito a causa di lavori e sovraccarichi eccessivi. Il freddo invece può
penetrare all’interno dell’utero specialmente durante il mestruo, dopo il parto o in seguito
ad interventi chirurgici. La componente emozionale gioca ,invece ,un ruolo fondamentale
nella generazione del ristagno di qi e quindi di sangue. Infine l’accumulo di flegma è in stretta
relazione con l'assunzione di cibo ricco di zucchero, dolci e cereali raffinati favorito da un
deficit di yang di milza o rene costituzionale o acquisito.

Carenza di sangue
Flusso posticipato, scarso di colore chiaro e fluido si accompagna a senso di instabilità,
testa vuota, palpitazioni, insonnia o difficoltà ad addormentarsi
Lingua pallida
Polso sottile xi vuoto xu
Principi terapeutici nutrire il qi e xue, regolare il ciclo
Regole comportamentali Evitare le attività pesanti durante e dopo il mestruo, controllare le
perdite di sangue, non faticare eccessivamente durante il mestruo. Seguire
un’alimentazione nutriente ricca di proteine animali, vegetali e funghi attenzione alla
anamnesi patologia recente e remota per la presenza di eventuali diete estreme.

Farmacoterapia Tradizionale
Ba zhen yi mu tang

Vuoto di yin
Sangue scarso di colore rosso vivo chiaro fluido come diluito si accompagna a sensazione
di instabilità vertigini e acufeni, agitazione, bocca secca, sudorazione notturna, sensazione
di caldo ai cinque fuochi e scarsa lubrificazione vaginale
Lingua rossa con patina scarsa o assente
Polsi fini xi superficiali fu rapidi shuo
Principi terapeutici nutrire lo yin e il Rene, regolare il ciclo
Regole comportamentali Favorire il recupero e il riposo suggerire l’assunzione
abbondante di liquidi, acqua , tisane zuppe come rimedio semplice gouqizi

Farmacoterapia Tradizionale
54
Liu wei di huang wan

Vuoto di yang
Mestruo scarso scuro, fluido si accompagna a sensazione di freddo e freddolosità
in generale, dolore al basso ventre che spesso coinvolge anche la zona lombare possibile
anche dolore alle ginocchia che migliora con il calore e la pressione.
Principi terapeutici tonificare lo yang, riscaldare il Rene, regolare il ciclo
Lingua gonfia scura umida
Polsi profondi xu lenti chen
Regole comportamentali Evitare sovraccarichi di lavoro, attività fisica eccessiva, sport di
lunga durata e l’esposizione al freddo. Preferire cibi nutrienti di sapore dolce e
natura tiepida tra gli altri ricordiamo fagioli neri ,noci ,castagne pinoli, carne di manzo, di
agnello e gamberetti.

Farmacoterapia Tradizionale
Ren shen yang rong tang
You gui wan

Freddo nel sangue


Flusso scarso o normale di colore scuro ma comunque denso accompagnato da dolore e
sensazione di freddo al basso addome che migliora con il calore, è possibile anche una
sensazione di dolore e freddo lombare
Principi terapeutici disperdere il freddo attivare i canali e rimuovere le stasi
Regole comportamentali Tenere il corpo caldo anche con borse d'acqua e impacchi,
evitare bevande e cibi freddi, o appena tolti dal frigorifero. Cibi liquidi o solidi vanno assunti
solo a temperatura tiepida o calda. Bene le tisane allo zenzero e alla cannella.

Farmacoterapia Tradizionale
Wen jing tang

Costrizione stasi
Flusso scarso scuro, tendente al violaceo con grumi, accompagnato da dolori addominali
e senso di gonfiore. La paziente soffre di depressione e irritabilità, senso di oppressione al
petto con facili sospiri e tensione al seno soprattutto nel premestruo.
Lingua con bordi violaceo
Polsi tesi a corda xian e/rugosi se
Principi terapeutici risolvere le stasi far circolare il qi e xue
Regole comportamentali Affrontare le problematiche della vita senza ansia in maniera
più morbida, suggerire di praticare la meditazione, un atteggiamento altruista una attività
sessuale regolare e appagante. L'alimentazione deve essere leggera con cibi facili da
digerire evitando gli eccessi. Utilizzare erbe aromatiche piccanti: timo, curcuma, rosmarino
55
e ginepro oppure fresche: origano, menta, maggiorana, zafferano, melanzane.
E’ una disarmonia abbastanza frequente nei paesi e nelle società moderne a causa della
tensione e della competizione a cui si è spesso sottoposti

Farmacoterapia Tradizionale
Qi zhi xiang fu wan

Flegma umido
Si caratterizza per un flusso scarso, chiaro mischiato a muco di consistenza densa viscida
e si associa a sovrappeso e a possibile presenza di catarri spesso abbondanti e vischiosi
Principi terapeutici trasformare il flegma tonificare Milza e Rene regolare il ciclo
Lingua induito bianco-giallastro
Polso profondo chen debole ru ruo
Regole comportamentali cercare di risolvere il sovrappeso favorendo l'attività fisica
eliminare tutti dolci e i cereali. Può essere utile e necessario assumere erbe
aromatiche: basilico, maggiorana , curcuma, peperoncino le verdure amare: cicoria, scarola
e radicchio
Farmacoterapia Tradizionale
Cangfu daotan tang

Ciclo disordinato
Le mestruazioni non seguono una regola precisa anticipano ritardano non c'è un'alternanza
determinata alcuni cicli brevi possono essere seguiti poi da uno lungo e viceversa.

• Costrizione del di Fegato


• Difetto del qi di Rene
• Squilibrio di Milza

Costrizione del qi di fegato


Flusso vario può variare da scarso o abbondante di colore normale ci può essere la
presenza di grumi di piccole dimensioni. Quando il mestruo ritarda la paziente
lamenta dolore gonfiore al basso addome con evidente sindrome premestruale e sintomi di
di agitazione e irritabilità
Principi terapeutici far circolare il qi del Fegato, risolvere le costrizioni, nutrire il sangue
regolare il ciclo
Lingua arrossata o arancione ai bordi
Polso teso xian
Regole comportamentali Suggerire di fare attività fisica regolare anche moderatamente
intensa favorire la meditazione o le attività creative musica, pittura,danza evitare i cibi
pesanti o elaborati. Rimedi semplici: tisana di fiori di rosa cinese meiguihua
Farmacoterapia Tradizionale
Xiao yao san ,
Dan zhi xiao yao san
56
Vuoto di Rene
Flusso variabile abbondante o scarso di colore rosso chiaro possono coesistere dolenzia
lombare, minzione frequente, instabilità, vertigini, può essere interessata maggiormente la
radice yin o yang
Principi terapeutici nutrire i Rene yin o tonificare il Rene yang regolare il ciclo
Regole comportamentali Porre adeguata attenzione al sonno e alla sua alternanza con
l’attività fisica. Se prevale il vuoto yang suggerire l'assunzione di cibi tonici di natura tiepida:
porri,fagioli neri, noci gamberi ,agnello cervo se invece prevale il vuoto di yin suggerire di
assumere abbondanti liquidi centrifugati di verdura, l'assunzione di frutta acida e carne di
anatra ,maiale, cavallo, tra i pesci vongole e ostriche
FarmacoterapiaTradizionale
Gui shen wan
You gui wan

Agopuntura
Sindromi da Vuoto
da stimolare in tonificazione
Zusanli 36 St
Guanyuan 4 Ren, Qi hai 6 Ren da stimolare preferibilmente con coppettazione colorata
Rosso Arancio
Sanyinjiao 6 Sp
Taixi 3 Ki
Geshu 17 Bl da stimolare preferibilmente con coppettazione colorata rosso
Pishu 20 Bl da stimolare preferibilmente con coppettazione colorata giallo rosso
Shenshu 23 Bl da stimolare preferibilmente con coppettazione colorata blu azzurro

Sindromi da Pieno
da stimolare in dispersione
Xinggu 2 Lr
Rangu 2 Ki
Dadu 2 Sp
Xuehai 10 Sp
Quchi 11Li

Sindromi da Stasi
57
Taichong 3 Lr
Neiguan 6 Pc
Shenmen 7 Ht
Ganshu 18 Bl da stimolare preferibilmente con coppettazione colorata verde azzurro
Geshu 17Bl da stimolare preferibilmente con coppettazione colorata verde azzurro

Controllare eccessivo sanguinamento


Yinbai 1 Sp in sanguinamento
Jiaoxin 8 Ki

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59
L’Agopuntura nel trattamento della Sindrome Premestruale
Umberto Mazzanti, Giuseppe Tallarida
Sindrome Premestruale in MO: Introduzione
La Sindrome Premestruale (PMS) è un’entità clinica caratterizzata da sintomi di tipo
emozionale, fisico e comportamentale che hanno un andamento ciclico, un’intensità
variabile e che sono in stretta relazione con il periodo post-ovulatorio del ciclo mestruale,
più spesso vicino all’inizio del mestruo, e che scompaiono man mano che il flusso sanguigno
si riduce. I sintomi possono essere vari: turbe dell’umore, insonnia, tensione e dolore
mammario, tensione e dolore addominale, cefalea, dolori articolari, ritenzione idrica,
eruzioni cutanee. La diagnosi di SPM viene posta in base ai sintomi fisici riferiti dalla
paziente.
Per i quadri più impegnativi, che incidono pesantemente sull'autonomia della donna, si può
parlare di "disturbo disforico premestruale" (DDPM). La diagnosi é posta in base ai criteri
diagnostici stabiliti dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders DSM V.

Sindrome Premestruale in MO: Cenni di Terapia


- Nelle forme lievi-moderate di SPM sono consigliati: attività fisica con periodi di 20-30’ di
esercizio aerobico 3-4 volte a settimana, terapia di rilassamento, dieta, integratori
alimentarie fitoterapici.
- Nelle forme di SPM con sintomi somatici predominanti sono indicati: inibitori delle
prostaglandine, contraccettivi orali, androgeni e FANS.
- Nelle forme di SPM con sintomi psichici predominanti sono indicati: antidepressivi
serotoninergici (SSRI).
- Nelle donne che non rispondono ai precedenti trattamenti possono essere utilizzati la
terapia ormonale, i contraccettivi orali e gli agonisti del gonadotrophin-releasing hormone
(GnRH), che hanno l’obiettivo di sopprimere l’ovulazione, i cambiamenti del ciclo e le
variazioni ormonali.

Sindrome Premestruale in MTC: Introduzione


Prenderemo in considerazione:
• tensione al seno
• turbe dell’umore
Fattori eziologici:
• lo stress emozionale
• la dieta
• troppo lavoro ed eccessiva attività sessuale.
Fisiopatologia:
• cause da pieno
• cause da vuoto

Sindrome Premestruale in MTC: Fattori eziologici (1)


Stress emozionale:
è il fattore eziologico più importante della SPM: collera repressa, frustrazione, rancore,
possono, con l’andare del tempo, causare una Stasi di Qi di Fegato, causa principale della
SPM (tensione e gonfiore seno, turbe dell’umore). La Stasi del Qi del Fegato, se protratta,
può determinare Fuoco del Fegato (gonfiore al seno, irrequietezza) o Stasi di Sangue
(gonfiore doloroso al seno).

Sindrome Premestruale in MTC: Fattori eziologici (2)


Dieta:

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- un consumo eccessivo di latticini e di cibi grassi, porta alla formazione di Flegma.
- un consumo eccessivo di cibi fritti, speziati, dolci e alcolici, porta alla formazione di Flegma
Fuoco (Fuoco che deriva anche dalla perdurante stasi del Qi del Fegato).
Abbinato oppure no ad un Deficit di Qì Milza; la stasi del Qì altera comunque la circolazione
dei liquidi contribuendo alla formazione di Flegma che a sua volta impedisce la libera
circolazione del Qì, aumentandone la stasi, che potranno accumularsi al seno (gonfiore) e
al torace (oppressione) od ostruire gli orifizi del Cuore (turbe mentali).
- uno scarso consumo di cibi che riscaldano e nutrono il Sangue, come la carne e i cereali,
può causare Deficit del Sangue.

Troppo lavoro ed eccessiva attività sessuale:


Deficit dello Yin, e del Sangue, del Fegato e dei Reni (turbe emozionali) che possono
causare una stasi di Qi del Fegato (tensione al seno).

Sindrome Premestruale in MTC: Tensione al seno e Turbe dell’umore


Sindromi da Pieno
Stasi di Qi di Fegato: tensione e turgore diffuso a tutto il seno, gonfiore addominale,
cattivo umore, variazioni di umore, sospiri, mestruo irregolare, dismenorrea. Sintomi che
scompaiono al manifestarsi del flusso. tensione dolorosa al seno con possibili noduli
palpabili. Irritabilità, accessi di collera, insonnia, mestruo anticipato, sete e stipsi. In caso di
Fuoco gonfiore doloroso al seno, irrequietezza, mestruo irregolare, dismenorrea con
coaguli. In caso di Stasi di Sangue sintomi che migliorano al manifestarsi del flusso. La
lingua senza variazioni o bordi rossi o rossa con patina gialla in caso di Fuoco o violacea
con spot bluastri ai bordi in caso di Stasi di Sangue. Il polso è a Fil di Ferro e Rapido in caso
di Fuoco.
Flegma: tensione, gonfiore e aumento di volume del seno, noduli, oppressione al torace,
depressione, alternanza di umore con agitazione, leggero comportamento, maniacale,
aggressività, viso rosso, iperemia congiuntivale in caso di Fuoco. Lingua gonfia e rossa con
patina gialla in caso di Fuoco. Polso Scivoloso e Rapido in caso di Fuoco.
Spesso la stasi di Qì si combina con il Flegma.

Sindrome Premestruale in MTC: Tensione al seno e Turbe dell’umore


Sindromi da Vuoto
Vuoto di Sangue di Fegato: lieve stato depressivo e tendenza al pianto prima delle
mestruazioni, leggero gonfiore al seno e addominale, che possono manifestarsi anche dopo
il mestruo, mestruazioni scarse e ritardate, insonnia, leggere vertigini e carnagione pallida,
palpitazioni se coinvolgimento del Cuore.Lingua Pallida. Polso Rugoso o Fine.
Vuoto di Yin di Fegato e Rene: irritabilità prima delle mestruazioni, leggera tensione al
seno che possono manifestarsi anche dopo il mestruo debolezza lombare e alle ginocchia,
vertigini, visione offuscata, scarsa memoria, insonnia, occhi e gola secchi, calore ai 5 centri
se Calore-Vuoto, palpitazioni se coinvolgimento del Cuore. Lingua Pallida o Rossa senza
patina se Calore-Vuoto. Polso Sottile o Superficiale-Vuoto se Calore-Vuoto.
Sindrome Premestruale in MTC: Trattamento con Agopuntura
Stasi di Qi di Fegato: GB41, PC6, ST36, CV17, GB21, SI11, LR14,GB34, LR3, SP6,
Chong Mai. Se Fuoco+LR2, LI11. Se Stasi di Sangue+LI4, BL17, BL18
Flegma: GB41, PC6, ST36, CV17, ST8, GV24, GB21, SI11,ST40, PC5, SP9, CV12, SP6,
BL15, BL20, Chong Mai. Se Fuoco+LI11, PC7. Se Stasi di Sangue+LI4, BL17
Vuoto di Sangue del Fegato: GB41, PC6, ST36, CV17, GV20, GB21, SI11, LR14,CV4,
CV12, SP6, ST36, LR3, LR8,BL17, BL18, BL20, Ren Mai, Chong Mai. Se Cuore+HT7,
CV15, BL15, Yintang

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Vuoto di Yin di Fegato e Rene: GB41, PC6, ST36, CV17, GV20, GB21, SI11, LR14,CV4,
CV12, SP6, ST36, LR3, LR8, KI3, KI6,BL18, BL23, Ren Mai, Chong Mai. Se Calore-
Vuoto+LI11, LR2. KI2. Se Cuore+HT7, CV14, BL15, GV24, Yintang.

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L’Agopuntura nella terapia della leucorrea
Annunzio Matrà
La leucorrea nella Medicina Occidentale (MO)
Leucorrea è un termine che denota la fuoriuscita di abbondanti secrezioni vaginali, più o
meno vischiose, di colore biancastro-trasparente e odore sottile.
Il secreto della cervice uterina le piccole quantità di liquido che trasudano dalla mucosa
interna della vagina, sono importanti per mantenere l'ottimale lubrificazione e pulizia di
questo canale muscolomembranoso.
La leucorrea è comune durante la gravidanza, l'ovulazione, in alcune ragazze durante il
periodo puberale e in generale in tutte quelle condizioni che alterano i livelli degli estrogeni
(inclusa la menopausa e l'assunzione della pillola anticoncezionale).
La leucorrea può essere causata anche da processi infiammatori (vaginite) o dalla
congestione della mucosa. Nella leucorrea fisiologica le perdite sono opalescenti e
dissociate da una sintomatologia, mentre nei processi infettivi le abbondanti secrezioni
vaginali si associano a disturbi più o meno gravi, in base ai patogeni presenti e al grado
d'infezione.
I sintomi comunemente associati a leucorree patologiche sono il prurito, l'irritazione,
l'arrossamento, il bruciore e il dolore vulvo-vaginale (amplificato dai rapporti sessuali).
Generalmente i cocchi danno un'infezione bianco-giallastra, la Candida provoca una
leucorrea con aspetto a ricotta, la Gardnerella conferisce alle secrezioni un caratteristico
odore di pesce marcio, il Trichomonas dà una leucorrea verdognola e le infezioni da
Chlamydia e Micoplasmi decorrono in maniera paucisintomatica. Quando il secreto prende
un colore giallastro, si parla di leucoxantorrea,
poiché il materiale purulento contiene neutrofili.

La leucorrea nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC)

In MTC vi è il termine dai xia che tradotto letteralmente significa “di sotto la cintura”. Esso
può descrivere due aspetti. In un senso più ampio può riferirsi ai diversi disordini
ginecologici. Ciascuna di queste affezioni si manifesta di sotto la linea della cintura
denominata dai mai. Si ricorda che il termine dai mai descrive uno degli otto canali
straordinari che nel suo percorso disegna una cintura.
Nel trattato “Sinossi delle Prescrizioni della Camera d’Oro”, uno dei grandi antichi trattati
della MTC che descrive varie malattie, scritto 1700 anni fa da Zhang Zhongjing all’epoca
della dinastia degli Han Orientali si ritrovano ben trentasei disturbi descritti sotto la
denominazione “dai xia”.
In senso stretto il termine si riferisce a una secrezione appiccicosa e viscida denominata
appunto, “dai” che fuoriesce dall’orifizio vaginale.
In termini funzionali generali il sistema energetico che comprende il Canale Straordinario
dai mai, governa anche aspetti della funzione di altre tre Canali Straordinari quali ren mai,
chong mai e du mai. Se dai mai perde la sua funzione di contenimento, si producono delle
anormali perdite vaginali.
In termini fisiologici la denominazione dai xia si riferisce a una secrezione scarsa, di colorito
bianco, senza odore in assenza di sintomatologia. Può essere presente a metà ciclo, in
occasione dell'ovulazione, prima o dopo le mestruazioni.
In caso di patologia la dai xia aumenta in quantità, il colore può presentarsi, verdastro,
giallastro, rosso con odore intenso. possono essere presenti sintomi locali e generali. In tal
caso si parla di dan xia bing o disturbo con anormali perdite vaginali.
I medici cinesi dell'antichità hanno classificato le perdite vaginali in termini di colore e
torbidità. Come sempre accade nella MTC la caratteristica qualitativa e quantitativa del
sintomo correla non solo con fattori locali di patologia, vale a dire affezione vulvo-vaginali o

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uterine, ma può essere espressione di disarmonie generali che, nella patogenesi della
Medicina cinese, sono dipendenti da alterazioni degli zang fu, i cinque organi e i sei visceri.
Tenendo comunque conto che, comunque, anche affezioni locali occorrono sempre in
quadri generali di disarmonia, se non altro in termini di predisposizione, terreno e capacità
di guarigione. Quest’aspetto della MTC contrasta con le concezioni della Medicina
Occidentale che tende a valutare la presenza di leucorrea comunemente in termini di
patologia locale, laddove si accompagni a caratteristiche di colore e quantità anomali con
sintomi vulvo-vaginali, non valorizzando e relegando a una zona grigia di parafisiologia la
presenza di leucorrea persistente e/o abbondante ma senza segni di flogosi locale.
In termini patofisiologici la comparsa di una leucorrea patologica è strettamente correlata ai
due Canali Straordinari dai mai e ren mai.
Il dai mai comanda, modera e lega mentre il ren mai controllo l'utero e il feto. Se il dai mai
perde la sua capacità di moderare e legare e il ren mai non è più stabile e sicuro allora i
liquidi (si ricorda che ren mai dipende dal Rene che governa i fluidi), l'umidità e le torbidità
fluiscono verso il basso in forma e aspetto di leucorrea.
Se le cause che portano a una patologia del dai mai e del ren mai coinvolgono anche una
stasi di qi di Fegato e un deficit della Milza, anch'esse connotano la presenza di leucorrea
che può assumere le caratteristiche di torbidità.
In caso di disequilibrio dell'organismo si può avere la penetrazione di tossine dall'esterno
che può portare alla comparsa di una leucorrea patologica. Da notare che il concetto antico
di tossine correla con la presenza di agenti infettivi esogeni.
La comparsa di leucorrea può avvenire nei quadri di deficit di energia del Rene, essendo un
organo correlato, come s'è detto al metabolismo dei fluidi. Occorre tener presente che il
calore deficit che si libera nel deficit dello yin può offrire il substrato flogistico alla leucorrea
che sarà ulteriormente più rilevante in caso si calore eccesso come può succedere in caso
di calore o calore-umidità nel caso di coinvolgimento del Fegato. Si ricorda che la presenza
di calore umidità ai genitali connota il quadro clinico dell'interessamento del Vaso Luo
longitudinale del Fegato il cui percorso contorna i genitali esterni.
Come descritto, la leucorrea o dai xia ha varie cause, anche se l'antico medico Qing zhu
diceva:
"Non c'è dai xia (leucorrea) senza una condizione di umidità e tutte le varietà di dai sono
dovute al Canale Dai Mai che non è in grado di legare e trattenere”.

CLINICA DELLE LEUCORREE SECONDO LA MTC

La varietà delle manifestazioni cliniche caratterizzate da leucorrea vengono trattate in MTC


a partire dell'aspetto delle perdite vaginale, in primo luogo per il colore delle perdite.
Vengono pertanto considerate tre gruppi di patologia caratterizzate da:
a. leucorrea bianca
b.leucorrea rossa
c.leucorrea gialla
LEUCORREA BIANCA (BAI DAI)
Si tratta della presenza di perdite vaginali appiccicose o fluide e viscose, continue che non
sembrano mai arrestarsi, di colore bianco. E' il tipo di leucorrea più comunemente
riscontrato.
Nel tempo le varie Scuole hanno discusso le cause e la patogenesi di questo tipo di
leucorrea. Le varie teorie si sono combinate nella considerazione che possono essere
quattro le possibilità: un deficit del Rene, un deficit della Milza, la presenza di flegma-umidità
e la presenza di umidità calore.
Deficit del Rene

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In questo caso è deficitaria la capacità di contenere, trattenere che è una delle
caratteristiche dell'energia renale, per cui i fluidi scivolano e vengono rilasciati verso il basso
e compare dai xia, leucorrea.
Si tratta di una leucorrea di colore chiaro di consistenza acquosa talora filante come fili
d'argento. Si può accompagnare a lombalgia con debolezza lombare, dolori alle ginocchia,
freddolosità, arti freddi, dolori al basso ventre torpidi, profondi, tipicamente migliorabili con
l'applicazione di calore. Il polso radiale può essere profondo, fine, con poca forza. La lingua
pallida con patina sottile, bianca, umida.
Terapia: BL 23, CV 4, KI 13, KI 3, ST 36, SP 6, GB 36 . Utile la moxibustione su alcuni punti.

Deficit della Milza


E' deficitaria, tra le altra, la capacità da parte della Milza di metabolizzare e governare
l'Umidità che diviene eccessiva e appare anche come leucorrea. Si tratta di perdite di colore
bianco o giallo chiaro simile a saliva o bava, continua, incessante. Si accompagna a segni
di deficit di Milza quali inappetenza, colorito pallido-giallastro, astenia ai arti, lievi edemi del
volto e/o degli arti, feci molli o diarroiche. Il polso radiale può essere vuoto oppure fine o
scivoloso. La lingua pallida con patina gassosa e bianca.
Terapia: ST 36, SP 6, SP 3, BL 20, SP 9, BL 22, CV 6, CV 3, BL 32. Utile la moxibustione
su alcuni punti.

Flegma Umidità
Un'evoluzione dell'alterazione del metabolismo dell'Umidità può portare alla formazione di
flegma o tan. In presenza di flegma o tan può comparire anche leucorrea. Tale tipologia si
presenta, sovente, in donne obese. Le perdite sono bianche, spesse, appiccicose. Il polso
radiale può essere fine o scivoloso. La patina linguale bianca e viscida.
Terapia: ST 36, SP 6, SP 9, BL 20, BL 22, ST 40 BL 32

Umidità Calore
Se alle cause che determinano la presenza eccessiva di Umidità, si associano condizioni
patologiche che determinano la presenza di calore sia da deficit sia da eccesso si può
appalesa la comparsa di questo tipo di leucorrea. L'aspetto è bianco giallastro o giallo
grigiastro di consistenza spessa e appiccicosa. Talora può apparire anche con un aspetto
schiumoso, simile al tofu o al latte cagliato. In casi molto accentuati ha anche cattivo odore.
Può accompagnarsi a prurito vulvare e sensazione di bruciore vaginale. Vi può essere
disuria o minzione frequente e dolorosa. Il polso radiale può essere scivoloso ed
eventualmente anche rapido. La patina linguale bianca e viscida.
Terapia: GB 41, TE 5, CV 3, SP 9, SP 6, GB 26, BL 22, BL 32, BL 30

LEUCORREA GIALLA (HUANG DAI)


Si tratta di una leucorrea (dai xia) gialla, spessa, viscida con cattivo odore. All’epoca della
Dinastia Jin veniva anche denominata allagamento giallo (huang beng).
Tale tipologia di perdite vaginali sono dovute a una esuberanza di Umidità che, come è noto,
origina da un deficit del qi della Milza che non la trasforma in maniera adeguata. Se tale
condizione patologica perdura, si produce calore con la comparsa di Umidità Calore che
invade ren mai e dai mai . Queste ultime diventano incapaci di trattenerla e compare
leucorrea gialla (huang dai). Il calore che si associa all’umidità in questo fenomeno
patologico può non essere solo di derivazione della trasformazione dell’Umidità ma derivare
da un calore di Fegato con quadri clinici differenziati.

Deficit di Milza con Umidità

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Le perdite vaginali sono di colore bianco giallastro, abbondanti. La loro fuoriuscita è
incessante. Si possono accompagnare a cattivo odore, tuttavia non molto forte e non
eccessivamente persistente. Il quadro clinico generale si presenta con astenia, sonnolenza,
debolezza degli arti, stanchezza o sonnolenza postprandiale, distensione addominale. Urine
abbondanti. Il polso radiale può essere fine o molle. La lingua si presenta pallida con patina
bianca.
Terapia: ST 36, SP 6, BL 20, SP 9, CV 6, BL 22, 41 GB 5 TE GB 26

Umidità della Milza e Calore del Fegato


Le perdite vaginali sono gialle simile a pus oppure simili a colore di un tè forte. Hanno odore
molto forte. I genitali sia interni sia esterni possono essere gonfi, dolenti, con senso di calore
e presenza di prurito. Si possono accompagnare a minzione dolorosa con pollachiuria. Il
polso radiale si può presentare a corda, o scivoloso ed eventualmente rapido. La lingua
rossa con patina gialla e sottile o gialla e viscida.
Terapia: SP 6, SP 9, LR 2, LR 5, CV 3, CV 2, GB 41, TE 5, BL 30
Nota alla terapia: nel caso in cui l’umidità calore sia da tossine il primo scopo del trattamento
non sarà quello di arrestare le perdite. Le perdite vaginali, in questa evenienza,
rappresentano un modo per eliminare l’umidita e il calore tossico. Solo quando ,le perdite
torneranno a un colore bianco e più acquoso ci si potrà porre il problema di rallentarle o
fermarle.

LEUCORREA ROSSA (CHI DAI)


Possono presentarsi delle perdite vaginali di colore bianco pallido o francamente rosse
come da presenza di sangue fresco.
La causa può esser dovuta alla presenza di umidità calore anche in presenza di calore che
origina dal Cuore o dal Fegato.
Nel caso di deficit di Milza associato a deficit dello yin di Fegato e Cuore che possono
occorrere per esaurimento da azione del calore stesso nel tempo, si può pervenire anche
al deficit di sangue da cui i due quadri di questa forma di leucorrea rossa o chi dai.

Umidità Calore
La leucorrea è rossa, appiccicosa e torbida ed ha odore penetrante. Si tratta di perdite
abbondanti e incessanti. Occasionalmente si avvicendano a perdite biancastre. Se il calore
è abbondante vi può essere sete, bocca amara e urine cariche. Il polso radiale si presenta
scivoloso ed eventualmente rapido. La lingua rossa con patina viscida, appiccicosa e gialla.
Terapia: Sp 6, Sp 9, CV 3, CV 2, LI 11, KI 2, LR 3 se molto calore anche LR 2

Deficit di sangue
La perdite vaginali sono rosse come sangue fresco tuttavia scarse. Spesse, appiccicose e
maleodoranti. Si può accompagnare sete, calore al palmo delle mani e dei piede, feci
secche. Il polso radiale si percepisce vuoto ed eventualmente rapido se il deficit di sangue
si accompagna a calore. Se vi è partecipazione del Cuore vi potranno essere anche disturbi
funzionali cardiaci. Se all’origine vi è anche una stasi di Fegato con produzione di calore si
accompagneranno i sintomi caratteristici di questo quadro patologico.
Terapia: SP 6, SP 3, SP 10, KI 2, LR 8, LR 3. Inoltre HT 7 BL 15 PC 6 se vi è partecipazione
del Cuore. In caso di partecipazione del Fegato anche i punti GB 34, TE 6, LR 5 BL 18.

Anche la farmacologia cinese può trovare un valido utilizzo per la terapia delle varie forme
di leucorrea.
Come si è visto, nella maggior parte dei casi è in gioco l’umidità. E’ molto importante pertanto
correggere quegli apporti alimentari che comportano l’introduzione di umidità con i cibi quali

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i farinacei raffinati, gli zuccheri, le carni, i grassi specie quelli animali, i formaggi. Non sarà
possibile una correzione delle problematiche dell’umidità prescindendo da una corretta
alimentazione! In questo senso la dietetica cinese è molto ricca di prescrizioni sia per
sostenere gli Organi deficitari sia per correggere gli squilibri alimentari che contrastano
l’effetto della terapia con agopuntura

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Sindrome climaterica: utilità dell’agopuntura.
Chiara Cavatorta
1. Sindrome climaterica
Disturbi vasomotori: vampate di calore, ipersudorazione, (tachicardia);
Disturbi apparato genito-urinario: incontinenza, secchezza vaginale, dispareunia, calo della
libido;
Alterazioni ritmo sonno-veglia: insonnia, astenia;
Alterazioni della sfera psico-emotiva: ansia, depressione, perdita della memoria;
Alterazioni metaboliche: aumento ponderale, osteoporosi.

2. In Medicina Occidentale…
La diminuzione della concentrazione ematica di Estrogeno ed il consesuale aumento
dell’FSH provocano una serie di alterazioni. Il calo degli estrogeni provoca un’alterazione
del metabolismo delle catecolamine, in particolare della noradrenalina e della dopamina,
causando un’alterazione dei meccanismi di termoregolazione centrale. Inoltre, i meccanismi
di rigenerazione stromale promossi dai fibroblasti sono estrogeno-dipendenti nella mucosa
vaginale ed in quella uretrale, e poiché lo stroma non è più in grado di nutrire adeguatamente
la mucosa soprastante, essa diventa atrofica, assottigliata e poco lubrificata, con seguente
dispareunia da un alto (con tutto quello che ne comporta: dolore, disagio, a volte lacerazioni,
infezioni ed emorragie) e sindrome urologica dell’altro (con disuria, tenesmo, pollachiuria e
nicturia dall’altro a fronte di uroculture negative). Bisogna citare anche, a lungo andare, le
alterazioni a carico del normale turn-over osseo, con scarsa deposizione di osso trabecolare
e conseguente osteoporosi. Infine, ho ricordato, tra i cambiamenti dell’umore, quello più
frequentemente associato: la depressione.
3. Terapia Estrogenica: pro e contro.
In medicina occidentale, la terapia estrogenica/ progenistinica sostitutiva è di gran lunga
l’opzione più proposta e, se vogliamo, anche dibattuta. Sicuramente tratta la maggior parte
dei sintomi che vi ho elencato prima, inoltre si è visto avere effetto preventivo sugli eventi
coronarici. Tuttavia, esistono anche dei contro: un aumentato rischio di sviluppo di tumore
al seno, ad esempio, se la terapia viene mantenuta a lungo; oppure un aumentato rischio di
trombosi venosa.
4. … e in Medicina Tradizionale Cinese
La sindrome climaterica è sottesa da diversi quadri clinici, sebbene sia dovuta
principalmente ad un calo del Jing Renale.
Vuoto dello Yang del Rene;
Vuoto dello Yin del Rene;
Vuoto di Yin e di Yang del Rene;
Vuoto dello Yin di Rene e di Fegato con Fuga dello Yang di Fegato;
Disarmonia Cuore-Reni (Vuoto dello Yin di Rene con Calore-Vuoto del Cuore);
Accumulo di Flegma e Stasi di Qi;
Stasi di Sangue.

5. Vuoto dello Yang di Rene

Vampate di calore ma mani e piedi freddi, sudorazione notturna al mattino presto, viso
pallido, depressione, freddolosità, lombalgia e edema alle caviglie
Lingua pallida.
Polso fine e profondo.

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Vuoto dello Yin di Rene

Vertigini, acufeni, sudorazione notturna, vampate di calore, calore ai 5 centri, dolore alla
schiena, bocca secca, pelle e capelli secchi, prurito, stipsi.
Lingua rossa senza patina.
Polso galleggiante e vuoto o fine e rapido.

6. Vuoto dello Yin di Rene e di Fegato con Fuga dello Yang di Fegato

Irritabilità, vertigini, acufeni, visione offuscate, occhi e cute secchi, vampate di calore,
sudorazione notturna, mal di schiena, cefalea.
Lingua rossa senza patina.
Polso galleggiante e vuoto, a fil di ferro.

Disarmonia Cuore-Reni (Vuoto dello Yin di Rene con Calore-Vuoto del Cuore)

Vampate di calore, palpitazioni, insonnia, sudorazione notturna, vertigini e acufeni, ansia ed


irrequietezza, mal di schiena, arrossamento agli zigomi, sensazione di calore serotino,
bocca e gola secche, scarsa memoria, stipsi con feci secche.
Lingua rossa con punta più rossa, senza patina.
Polso rapido e fine, o galleggiante e vuoto, o profondo e debole.

7. Accumulo di Flegma e Stasi di Qi

Obesità, sensazione di oppressione toracica, espettorato, sensazione di pienezza


epigastrica, eruttazione, nausea, mancanza di appetito, depressione.
Lingua lievemente rossa ai lati con patina viscosa.
Polso a fil di ferro.

Stasi di Sangue

Vampate di calore, menopausa preceduta da un periodo in cui il mestruo è molto irregolare


e con coaguli scuri, insonnia ed irrequietezza, dolore addominale.
Lingua violacea.
Polso a fil di ferro o rugoso.

8. Le pazienti
Paziente N. 1:

54 anni, attività sportiva moderata-elevata,;


Motivo della visita: vampate di calore da circa 4 mesi con notevole disagio psico-fisico;
Co-patologie: ipertiroidismo in terapia; stipsi e meteorismo;
Mestruo assente da circa 6 mesi;
Sintomatologia: vampate di calore (da 4 a 6 episodi), ipersudorazione notturna (anche
diurna), insonnia, palpitazioni, astenia diurna, irrequietezza ed ansia, meteorismo e stipsi
con feci secche; disagio psicologico importante;

Polso: rapido e fine;


Lingua: punta arrossata.

9. Diagnosi: Disarmonia Cuore-Reni.

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- Principi di trattamento: nutrire lo Yin di Rene, calmare lo Shen, purificare il Calore-Vuoto;
- Terapia: 6 sedute, le prime quattro settimanali, le ultime due bisettimanali;
- Punti: HT 6, KI 7, KI 6, SP 6, SP 9, CV 4, ST 25, SP 15, LR 14.
Risultati: per quanto riguarda il meteorismo, si è assistito a miglioramento a partire dalla
quarta seduta, in accompagnamento anche ad una riduzione della stipsi (circa cinque
evacuazioni/settimana), seppur non del tutto scomparsa.
Al termine delle sedute, la paziente ha avuto totale remissione degli episodi di vampate di
calore ed ipersudorazione, con miglioramento a partire dalla seconda seduta (follow-up da
giugno 2018 a settembre 2018).

10. Paziente N. 2:

- 49 anni, attività sportiva moderata-elevata,;


- Motivo della visita: vampate di calore da circa 1 anno con notevole disagio psico-fisico;
- Co-patologie: lombalgia cronica e dolore cervico-toracico;
- Mestruo assente da circa 1 anno;
- Sintomatologia: vampate di calore con ipersudorazione sia diurna sia notturna (6-8
episodi/die), lombalgia e dolore alla schiena a livello cervicale-toracico, tendenza ad avere
la gola secca, sensazione di pienezza epigastrica precoce, scolo nasale biancastro e
tendenza all'aumento ponderale con ritenzione di liquidi.;
Polso: scivoloso e lievemente rapido;
Lingua: lievemente arrossata con patina giallastra.

11. Diagnosi: Vuoto dello Yin di Rene con iniziale accumulo di Umidità-Flegma.

- Principi di trattamento: nutrire lo Yin di Rene, dissolvere Umidità-Flegma, calmare lo Shen.


- Terapia: 10 sedute, le prime sei settimanali, le ultime quattro bisettimanali;
- Punti: BL 23, KI 3, KI 7, HT 6, SP 6, SP 9, CV 4, ST 40, PC 6, SI 3, BL 40.
Risultati: al termine delle sedute, la paziente non ha registrato la scomparsa totale degli
episodi, ma ne ha registrato un notevole calo, passando dalla media di 7 episodi al giorno
con ipersudorazione a circa 3 episodi a settimana, con completa scomparsa
dell'ipersudorazione. Le sedute sono state interrotte per un viaggio inter-continentale della
paziente e per un grave problema di salute, al ritorno dal viaggio, del marito.

12. Discussione
1. Problema: ignoranza riguardo l’utilità ed i benefici dell’agopuntura;
2. Studi inappropriati:
Wise J. et al, Real acupuncture for hot flushes is no better than sham, study finds. BMJ
2016;352:i315.
Pazienti trattate tutte con la stessa diagnosi e la stessa terapia;
Gruppo di controllo: Sham Acupunture;
Riduzione dei sintomi del 40% (effetto placebo).

13. Alcuni articoli


Avis N.E., Coeytaux R.R., Isom S., Prevette K., Morgan T., Acupuncture in Menopause
(AIM) study: a pragmatic, randomized controlled trial. Menopause J 2016;23:626-637.
Kim KH, Kang K.W, Kim D.I, et al, Effects of acupuncture on hot flushes in perimenopausal
and postmenopausal women: a multicenter randomized clinical trial. Menopause J
2010;17:269-280.
Miglioramento dal 37% al 66%

70
14. Conclusioni
Necessità di studi appropriati.
Necessità di far conoscere la metodica.
Effettivi benefici per le pazienti nel miglioramento della sintomatologia e nella qualità delle
vita.

71
Ricerca clinica e prove di efficacia dell’Agopuntura e MTC nel patologie
ginecologiche
C.M. Giovanardi, A. Poini

L’agopuntura e la MTC trovano grande impiego nel trattamento delle patologie


ginecologiche, per la loro efficacia e per una maggiore apertura culturale e disponibilità della
popolazione femminile verso medicine non ancora completamente inserite nei sistemi di
cura del mondo occidentale.
La letteratura scientifica, rispetto a patologie dove il sintomo dolore è il dato fondamentale,
è purtroppo scarso in termini di evidenze sia per l’esiguità dei lavori sia per la loro
eterogeneità.
Inoltre, permane di fondo il vizio metodologico sulla ricerca in agopuntura: l’uso della sham
agopuntura nelle varie declinazioni, assunto come placebo.
Con una certa costanza, vediamo che quando l’agopuntura e confrontata con un usual care
risulta efficace mentre quando è confrontata con la sham agopuntura la sua efficacia pare
diminuire o addirittura scomparire, ma questo solo perché in realtà l’agopuntura è stata
paragonata con un’altra agopuntura.
Ormai gli studi di neurofisiologia lo hanno ampiamente dimostrato: toccare o anche solo
sfiorare la cute, attiva vie nervose e aree cerebrali quali ad esempio il talamo, l’amigdala e
il sistema limbico che intervengono non solo nella percezione del dolore ma anche nella
neuro modulazione ormonalei
Se ormai la comunità internazionale degli agopuntori ha compreso il problema e sempre di
più rigetta nella sperimentazione l’uso della sham agopuntura per indirizzarsi all’usual care
come controllo, questo non è ancora avvenuto nell’ambito di gran parte dei ricercatori e della
medicina accademica che continuano a studiare l’agopuntura al pari di una molecola
chimica.
La non comprensione del problema ha effetti negativi sulla risposta dei Comitati Etici, che
continuano a chiedere nelle sperimentazioni come controllo un placebo e quindi la sham
agopuntura, andando così a perpetrare la produzione di dati falsati.

Dismenorrea primaria
La dismenorrea primaria è una dei più comuni disturbi ginecologici che colpisce dal 45% al
95% la popolazione femminile durante il periodo riproduttivo. E’causa di giornate perse a
scuola e al lavoro che si traducono per quanto riguarda gli Stati Uniti, in una perdita di 600
milioni di ore ogni anno equivalenti a 2000 miliardi di dollari.
La prima linea di trattamento sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), in
alternativa il trattamento con contraccettivi ormonali. Poiché il 10-20% delle donne con
dismenorrea non risponde ai FANS e l’uso dei contraccettivi orali non è indicato nelle donne
con dismenorrea in cerca di una gravidanza, l’utilizzo di una terapia non farmacologica come
l’agopuntura è particolarmente indicata.
Una revisione sistematica e metanalisi iiha mostrato come l’agopuntura possa ridurre il
dolore mestruale e i sintomi associati quando comparata al non trattamento o al trattamento
con FANS.
Lo studio ha preso in esame 60 RCTs che ha coinvolto 3171 pazienti che sono state trattate
con agopuntura manuale (MA), elettroagopuntura (EA), moxibustione (WA) e catgut
embedding therapy (CET). I controlli sono stati: il non trattamento, la sham agopuntura e il
trattamento con FANS.

72
Il dolore è stato misurato con la visual analog scale (VAS), la numeric rating score (NRS) e
la Cox menstrual symptom scale (CMSS) mentre la qualità della vita con la Short Form
health survey (SF-36)

L’agopuntura manuale è più efficace se confrontata con il non trattamento.

L’agopuntura manuale è più efficace se confrontata con il trattamento con i FANS.

L’elettroagopuntura confrontata con la sham agopuntura mostra una modesta superiorità.

Il numero degli agopunti utilizzati nei lavori variano da 1 a 21 e quelli più frequentemente
utilizzati sono stati: Sanyinjiao (SP6), Guanyuan (CV4), Diji (SP8), Cialiao (BL32), Zusanli
(ST36), Xuehai (SP10), Taichong (LR3), Zhongji (CV3), Shiqizhui (EX-B8) e Shenshu
(BL23).
73
In sintesi:
• l’agopuntura manuale è significativamente più efficace nel ridurre il dolore e i sintomi
associati rispetto il non intervento e il trattamento con FANS;
• non ci sono differenze tra l’agopuntura manuale e la sham agopuntura;
• l’elettroagopuntura è significativamente più efficace nel ridurre il dolore rispetto il non
intervento e anche se di poco se comparata alla sham agopuntura, ma non nel
ridurre i sintomi associati;
• la moxibustione è significativamente più efficace nel ridurre il dolore rispetto il
trattamento con FANS.

Sempre in tema di dismenorrea è interessante il lavoro di (Zhen 2018)iii che ha messo a


confronto due gruppi di 36 donne.
Al primo gruppo sono stati utilizzati tre punti: Sanyinjiao (SP6), Diji (SP8) e Yinlingquan
(SP9) mentre al secondo gruppo sono stati scelti tre punti risultati dolenti alla pressione
contigui ai precedenti.
In entrambi i gruppi i punti sono stati stimolati per 10 secondi ogni 10 minuti durante i 30
minuti della seduta di agopuntura.
Le donne sono state trattate per tre giorni durante le mestruazioni e per tre mesi.
Il dolore è stato valutato con la visual analog scale (VAS) e la Cox menstrual symptom scale
(CMSS).
In entrambi i gruppi si è avuto una riduzione del dolore rispetto al trattamento con
agopuntura, ma a partire dal secondo mese la riduzione del dolore è stata maggiore nel
gruppo dove erano stati stimolati i punti risultati dolenti alla pressione vicino ai classici
agopunti.
I dati di questo lavoro confermano che gli agopunti hanno una loro variabilità anatomica e
che dal punto di vista clinico è importante sempre ricercare il punto maggiormente sensibile
e reattivo tramite la palpazione dei canali e degli agopunti.

74
Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una sindrome complessa caratterizzata da


un quadro anatomopatologico costituito da ovaie ingrandite e micropolicistiche e da un
quadro clinico caratterizzato sia da alterazioni endocrinologiche (iperandrogenismo,
disordini del ciclo mestruale, obesità) sia da alterazioni metaboliche che configurano, in tal
modo, una complessa sindrome dismetabolica chiamata, appunto, sindrome dell’ovaio
policistico.
La PCOS è uno dei disturbi più comuni nelle donne in età fertile e rappresenta la causa più
frequente di infertilità legata ad anovularità cronica.
Colpisce una percentuale della popolazione variabile tra il 5 e il 10 %, interessando
soprattutto la popolazione mediterranea di razza bianca. Esordisce spesso nel periodo
adolescenziale con le irregolarità mestruali e si manifesta con le disfunzioni metaboliche
prevalentemente in epoca perimenopausale ed è documentata una familiarità nel 50% dei
casi.

Ad oggi le prove sull'agopuntura per la PCOS rimangono in gran parte inconcludenti in


quanto gli studi come evidenziato dalla metanalisi di Jo et al.iv hanno testato diversi protocolli
di agopuntura contro vari tipi di controllo ei risultati riportati variavano notevolmente e
secondo il sistema GRADE variano da very low a low.
Questa revisione sistematica e la meta-analisi suggeriscono che le prove per l'uso
dell'agopuntura per migliorare i tassi di ovulazione e mestruazione e altri cambiamenti
ormonali nelle donne con PCOS è debole.

75
Lo studio ha dimostrato come l'agopuntura ha migliorato significativamente i tassi mestruali
mensili in confronto con nessun trattamento o farmaco solo, mentre i tassi di ovulazione
sono significativamente migliorati solo con l'agopuntura quando è stata confrontata con
nessun trattamento, ma non con la sham agopuntura.
Interessante l’osservazione degli autori circa questo risultato contradditorio: “There may be
2 different interpretations for this. Acupuncture works mainly via a placebo effect; or the
adopted sham acupuncture control may not be completely inert”.
Ancora una volta il problema della sham agopuntura!

Uno studio ha registrato la frequenza dei punti utilizzati v

Sindrome della vescica iperattiva (OAB)


La sindrome della vescica iperattiva (OAB) è definita come un'impellenza ad urinare
(con o senza incontinenza) , di solito è associata ad un aumento della frequenza ed a
nicturia. In una recente revisione di 8 trialvi gli autori concludono che l'agopuntura migliora
i sintomi soggettivi della OAB e in alcuni casi anche i parametri urodinamici. Molti studi
comparativi hanno dimostrato che i benefici dell'agopuntura sono paragonabili a quelli degli
antimuscarinici (in termini di frequenza, urgenza, incontinenza), ma con minori effetti
collaterali.
I principali punti e frequenza di sedute, sono riportate in Fig.1

76
Endometriosi
Una recente revisione sistematica ha analizzato l'efficacia dell'agopuntura nel trattamento
dell'endometriosi e nella riduzione del dolore ad essa correlata vii
Sono stati inclusi nella revisione 10 RCTs per un totale di 589 pazienti. I criteri di inclusione
erano una diagnosi laparoscopica di endometriosi, quelli di esclusione, dismenorrea
primaria e endometriosi asintomatica.
L'agopuntura in questa revisione veniva confrontata con gruppi di controllo che potevano
essere rappresentati da da sham agopuntura, western medicine, Traditional Chinese
Medicine. In tutti i trials analizzati il sample size era basso (da 8 a 36 pazienti per braccio).
La differenza media (MD) in riduzione del dolore tra i gruppi trattati con agopuntura rispetto
al controllo (misurata su scala VAS) è stata di 1.36 (95% CI= 1.01-1.72 P< 0.0001).
L'agopuntura ha inoltre avuto un effetto positivo nella riduzione nel sangue periferico dei
livelli di CA-125 rispetto ai controlli (P = 0.008), tanto da far concludere agli autori che
nonostante i limiti legati alla qualità degli studi, l'agopuntura si è dimostrata un trattamento
efficace nel ridurre il dolore e i livelli di CA-125 indipendentemente dal controllo utilizzato.
In Fig.2 i principali punti utilizzati e la frequenza dei trattamenti.

77
Menopausa
Sebbene la menopausa sia una condizione naturale nel corso della vita riproduttiva di una
donna, spesso si associa a frequenti dsturbi vasomotori (vampate di calore), che impattano
sulla qualità della vita. Le vampate di calore e le sudorazioni notturne sono le condizioni più
frequenti e possono interessare fino all'80% delle donne. Una recente metanalisi,viii. ha
riassunto le evidenze dell'agopuntura nel trattamento delle vampate di calore, cercando di
rispondere alla domanda: "quali sono i possibili effetti dell'intervento non farmacologico
dell'agopuntura in donne con vampate di calore?"
In questa revisione sono stati inclusi RCTs (randomized controlled trial) o SR (systematic
review) che valutassero l'efficacia dell'agopuntura nelle donne in perimenopausa o post
menopausa con vampate di calore (VMSs) e che ripotassero gli effetti della terapia su
VMSs, qualità della vita (QOL outcomes), sintomi psicologici ed eventi avversi. Per questa
metanalisi sono state considerate tutte le tipologie di agopuntura compresa quella laser e
l'elettroagopuntura. Sono stati esclusi studi in cui l'agopuntura veniva combinata alla
fitoterapia cinese. Studi con utilizzo di coppettazione sono stati inclusi solo quando
costituiva un intervento integrante la terapia con agopuntura.
Sono state incluse 3 SR, di cui maggiore interesse suscita quella di Dodin et al.ix . Sono
inoltre stati inclusi 4 RCTs.

Agopuntura vs nessuna agopuntura o vs usual care


L' agopuntura riduce in maniera significativa sia la frequenza (SMD -0.50, 95% [CI] -0.69 to
-0.31,I2 =0.0%) che la severità (SMD-0.54, 95% CI-0.73 to-0.35,I2=0.0%) dell VMS da una
metanalisi su 3 RCTs, così come migliora la qualità della vita così come riportato dai

78
questionari Women’s Health, Menopausal Rating Scale, Menopause Specific Quality of Life,
(SMD -0.93,
95% CI-1.20 to-0.67,I2=32%, 3 trials). Questa metanalisi è stata aggiornata aggiungendo 2
studi xxi xii confermando ulteriormente il risultato e specificando che l'effetto positivo
dell'agopuntura rimane statisticamente significativo a 6 e 12 mesi dalla baseline

Agopuntura vs sham agopuntura


Quando l'agopuntura viene confrontata con un controllo non inerte come la sham
agopuntura, naturalmente il suo effetto specifico diminuisce, attestandosi intorno a -0.21
(95% CI-0.49 to 0.07,I2 = 53.5%, analisi su 10 trials), per quanto riguarda la riduzione della
frequenza di VMS e a -0.35 (95% CI-0.70 to 0.01,I2=66.5%, analisi su 8 trials) per quanto
riguarda la riduzione della severità delle VMS [Fig.3 - Fig.4]. E' da notare, come spesso
accade in molti trial che confrontano agopuntura vs sham agopuntura, che l'agopuntura può
non risultare statisticamente superiore alla sham agopuntura, ma entrambe risultano
superiori al trattamento con usul care: in un RCT di Mao et al., l' elettroagopuntura hanno

79
ridotto le vampate di calore (attraverso uno score specifico) a 24 settimane di 7,4 punti
rispetto a 5,9 punti con sham elettroagopuntura, 5,2 con gabapentin e 3,4 con il farmaco
placebo (p <0,001) xiii

80
Agopuntura vs ormonoterapia
L'agopuntura risulta non statisticamente superiore all'ormonoterapia nella riduzione della
severità delle VMS rispetto alla terapia ormonale, (SMD 0.53, 95% CI-0.14 to 1.20, analisi
su 2 trials), mentre si associa ad un aumento della frequenza quotidiana (SMD 3.18, 95%
CI 2.06 to
4.29,I2=0%, analisi su 3 trials).

Agopuntura vs rilassamento
In questa metanalisi, viene considerato una singola revisione sistematica che in realtà
comprende un unico studio, il quale mostra nessuna differenza significativa tra le due
metodiche, sia nella riduzione della frequenza delle vampate (MD -0.40, 95% CI-2.18 to
1.38) che nella severità ( MD 0.20, 95% CI-0.85 to 1.25).

In questa metanalisi sono stati inclusi anche gli outcome relativi alla qualità di vita.
Quando l'agopuntura viene paragonata alla sham agopuntura (5 trials) non dimostra una
differenza significativa al Menopause Specific Quality of Life SMD-0.23 (95% CI -1.40 to
0.95,I2=77.0%) .

In questa metanalisi viene considerato un unico studio che confronta il miglioramento della
qualità di vita nelle donne in menopausa sottoposte ad agopuntura vs ormonoterapia, con
valutazione attraverso il Kupperman Index. Questo indice valuta la severità dei disturbi
legati alla menopausa. Più alto è lo score finale minore è la qualità della vita. Sebbene sia
stato preso in considerazione un singolo studio xivin questo singolo studio all'agopuntura è
risultata migliore dell'ormono terapia (SMD 0.11, 95% CI 0.01 to 0.21).

Per quanto riguarda le rezioni avverse, l'agopuntura si dimostra sostanzialmente priva di


effetti collaterali severi. E' da notare dove vengono analizzati statisticamente, gli eventi
avversi correlati all'agopuntura sono significativamente inferiori rispetto alla terapia
farmacologica: Mao et al xiii
reported 5 eventi avversi (17%) nel gruppo di agopuntura, 1 (3%) in quello sham, 8 (27%)
nel gruppo con pillola placebo, e 13 (43%) nel gruppo trattato con gabapentin (p-value tra
i 4 gruppi: 0.005).
Gli autori concludonoviii che rispetto allo usual care, le prove fornite dagli RCT supportano
l'uso dell'agopuntura per ridurre le vampate di calore (VMS) e il loro impatto sulle attività
delle donne e sulla qualità della vita (HRQOL). La sicurezza dell'agopuntura nel trattamento
dei VMS non è stata esaminata rigorosamente, ma non esistono chiari segni per un
significativo danno potenziale. Pertanto supportano l'uso dell'agopuntura come trattamento
aggiuntivo o singolo nel trattamento delle vampate di calore correlati alla menopausa con la
consapevolezza che il beneficio clinico osservato associato all'agopuntura può essere
dovuto in parte o in tutto a effetti non specifici.

81
i
Lund, Iréne, and Thomas Lundeberg. "Are minimal, superficial or sham acupuncture procedures acceptable as inert placebo controls?." Acupuncture in Medicine 24.1
(2006): 13-15.
ii
Woo, Hye Lin, et al. "The efficacy and safety of acupuncture in women with primary dysmenorrhea: A systematic review and meta-analysis." Medicine 97.23 (2018).
iii
Sun, Y. N., et al. "Acupuncture Treatment of Primary Dysmenorrhea by Needling Acupoints of the Spleen Meridian with Positive Reactions: A Randomized
Controlled Clinical Trial." Zhen ci yan jiu= Acupuncture research 43.5 (2018): 307-310.
iv
Jo, Junyoung, Yoon Jae Lee, and Hyangsook Lee. "Acupuncture for polycystic ovarian syndrome: a systematic review and meta-analysis." Medicine 96.23 (2017).
v
YU, Chao-chao, et al. "The rules of acupoint-selection of acupuncture for polycystic ovary syndrome based on data mining." World Journal of Acupuncture-
Moxibustion 26.3 (2016): 73-78.
vi
Forde, James C., et al. "The role of acupuncture in managing overactive bladder; a review of the literature." International urogynecology journal 27.11 (2016): 1645-
1651.
vii
Xu, Yang, et al. "Effects of acupuncture for the treatment of endometriosis-related pain: A systematic review and meta-analysis." PloS one 12.10 (2017): e0186616.
viii
Befus, Deanna, et al. "Management of menopause symptoms with acupuncture: An umbrella systematic review and meta-analysis." The Journal of Alternative and
Complementary Medicine 24.4 (2018): 314-323.
ix
Dodin, Sylvie, et al. "Acupuncture for menopausal hot flushes." Cochrane Database of Systematic Reviews 7 (2013).
x
Avis, Nancy E., et al. "A randomized, controlled pilot study of acupuncture treatment for menopausal hot flashes." Menopause15.6 (2008): 1070-1078.
xi
Avis, Nancy E., et al. "Acupuncture in Menopause (AIM) study: a pragmatic, randomized controlled trial." Menopause (New York, NY) 23.6 (2016): 626.
xii
Avis, Nancy E., et al. "Acupuncture in Menopause (AIM) study: a pragmatic, randomized controlled trial." Menopause (New York, NY) 23.6 (2016): 626.
xiii
Mao, Jun J., et al. "Electroacupuncture versus gabapentin for hot flashes among breast cancer survivors: a randomized placebo-controlled trial." Journal of Clinical
Oncology 33.31 (2015): 3615.
xiv
Frisk, Jessica, et al. "Long-term follow-up of acupuncture and hormone therapy on hot flushes in women with breast cancer: a prospective, randomized, controlled
multicenter trial." Climacteric11.2 (2008): 166-174.

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