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Corso di Laurea: LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M.

270/04)
Insegnamento: STORIA DELLA MUSICA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
Lezione n°: 45
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
Attività n°: 1

Facoltà di Lettere

05. Schönberg , P ierrot Lunaire

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04)
Insegnamento: STORIA DELLA MUSICA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
Lezione n°: 45
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
Attività n°: 1

Facoltà di Lettere

05. Schönberg , P ierrot Lunaire


Si noti innanzitutto lo Sprechgesang, il particolare stile vocale per cui il cantante ‘tocca’ ogni
nota per poi abbandonarla subito. In questo caso, oltre alla voce sono presenti il flauto, il
violino, il violoncello e il pianoforte.
Per quanto riguarda il contenuto, questa poesia contiene immagini piuttosto surreali e spesso
contrastanti, con il protagonista (naturalmente Pierrot) che beve avidamente il vino versato dalla
luna. Il vino però è nello stesso tempo elargitore di desideri orrendi ma anche dolci, una
ambivalenza che si traspone nella maschera stessa, cioè Pierrot che “si inebria della santa
bevanda” ma contemporaneamente la “succhia e beve avidamente”.
Durante l’ascolto si noti la presenza molto incostante degli strumenti: il violoncello, ad esempio,
entra solo quando si arriva al verso 9, su di un forte espressivo, in concomitanza con la figura
del poeta. All’inizio del brano il pianoforte propone un breve motivo discendente che viene
esposto per quattro volte sempre uguale, e successivamente si ripresenta con alcune varianti in
quasi tutto il brano. In alcuni punti esso passa ad altri strumenti: ad esempio, al verso 4 viene
eseguito dal flauto.

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Corso di Laurea: LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04)
Insegnamento: STORIA DELLA MUSICA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
Lezione n°: 45/S1
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
Attività n°: 1

Facoltà di Lettere

06. Schönberg , P ierrot Lunaire

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
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Insegnamento: STORIA DELLA MUSICA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
Lezione n°: 45/S1
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
Attività n°: 1

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06. Schönberg , P ierrot Lunaire

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Insegnamento: STORIA DELLA MUSICA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
Lezione n°: 45/S2
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
Attività n°: 1

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07. Schönberg , P ierrot Lunaire


L’ottavo brano presenta come organico la voce, il clarinetto basso, il violoncello e il pianoforte. È
lo stesso Schönberg a definirlo una passacaglia, mostrando quindi l’intento di inserire elementi
della tradizione all’interno dei procedimenti innovativi del presente. La passacaglia infatti è un
tipo di danza di origine spagnola che consiste musicalmente in una serie di variazioni proposte
su un basso ‘ostinato’ cioè che si ripete di continuo, sempre uguale. Ebbe grande diffusione
prima in Italia, poi in Francia e Germania, dove venne spesso utilizzata anche da Bach. Nel caso
di Schönberg si tratta ovviamente di una passacaglia molto particolare, in cui il motivo ‘ostinato’
viene proposto dopo alcune battute dal clarinetto basso e consiste in poche note discendenti,
che poi Schönberg stravolge.
Il contenuto della lirica è piuttosto inquietante: la notte è in realtà prodotta da un nugolo di
gigantesche farfalle notturne che oscurano il sole spegnendone la luce e riproducendo quindi il
buio della notte. Esse alla fine sono in realtà mostri invisibili che anziché spegnere il sole
spengono il cuore dell’uomo.

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Lezione n°: 45/S2
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
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07. Schönberg , P ierrot Lunaire

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Lezione n°: 45/S3
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
Attività n°: 1

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08. Schönberg, P ierrot Lunaire

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Insegnamento: STORIA DELLA MUSICA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
Lezione n°: 45/S3
Titolo: SCHÖNBERG, PIERROT LUNAIRE
Attività n°: 1

Facoltà di Lettere

08. Schönberg , P ierrot Lunaire


Anche in questo Lied, che presenta l’organico al completo, Schönberg unisce innovazione e
tradizione, poiché qui compone una barcarola, cioè tradizionalmente un brano in tempo ternario,
piuttosto lento, che si ispira al canto dei gondolieri evocando il dondolio della barca.
Nel caso specifico il movimento ondulatorio viene ottenuto grazie agli arpeggi pizzicati (cioè
suonati pizzicando la corda direttamente con le dita anziché usando l’archetto) del violoncello e
del violino. Anche gli altri strumenti, soprattutto il pianoforte e il flauto, contribuiscono al senso
del movimento con altrettanti arpeggi che si interrompono in corrispondenza del verso 11.
Naturalmente anche il testo si muove all’interno di questo immaginario: la barca è in realtà una
ninfea che, comandata da un raggio di luna, si culla placidamente sull’acqua e conduce Pierrot
verso casa. Si noti come si indichi qui Bergamo quale città ‘natale’ di Pierrot: questa maschera è
nata sì in Italia – anche se poi è ‘migrata’ in Francia ed ha quindi un nome francesizzante – ma
non a Bergamo, città che invece ha, per così dire, dato i natali alla maschera di Arlecchino.

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