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I pregiudizi nei nostri confronti e molto di fuso, un po’ per ignoranza altri
manipolati da politici e media. Quelli che io chiamo per ignoranza sono quelle
persone per paura del diverso si mettono sulla difensiva, ma a pena ti conoscono sono
persone più buone di questo mondo, e sono tante. Gli altri invece spinti da certe idee
ideologie o interessi di un partito o di qualche altre ragioni oscure, si scagliano contro
di noi, usando qualche fatto di cronaca come una scusa per attaccare gli immigrati in
generale, i pregiudizi li vedi anche nelle leggi dello stato, leggi concepiti per
difendersi dal immigrato non per accoglierlo, anzi favoriscono la sua emarginazione,
in nome della sicurezza vengono calpestate i diritti umani e civili dell’immigrato, il
pregiudizio avvolte si manifesta nel disinteresse del legislatore, in lacune legislative,
nel modo di condurre indagini, la facilita con cui si compiono arresti e condanne,
anche si vede il pregiudizio della società nel tipo di soluzioni che propongono gli enti
locali per risolvere problemi legati ai migranti, vedi il sistema di accoglienza di
richiedenti asilo e rifugiati che un colabrodo, sia per la incapacità di soddisfare le
richieste di accoglienza, per la qualità pessima di accoglienza, anche per la
dispersione di fondi e risorse umane in atto nel sistema di accoglienza italiano.
La cosa triste e queste forme di pregiudizi li trovi anche nei ambienti cattolici
come anche quelli della sinistra italiana, si sa la destra sempre stata critica anzi ostile,
spesso ha cavalcato il tema di sicurezza in chiave anti-immigrazione e anticlandestini,
con il rischio che il cavalo spesso cavalcato non si riveli un cavalo di troia per loro e
per il paese, quando si aumenta emarginazioni, esclusioni sociali, si creano dei ghetti,
dove crescono dei presentimenti quello che abbiamo visto in Francia, Spagna,
Inghilterra, Olanda non esiste integrazioni senza la partecipazione.
Dimenticano tutti la stragrande maggioranza di immigrati entrano in Italia non
via mare con le carrette ma con altri mesi treno, aereo, pulman, spesso con visto
regolare o truccato ma superando i controlli di frontiera in altri casi riuscendo ad
eluderli, poi scaduto il visto vero o falso rimangono sul territorio clandestinamente
oggi in Italia si stima che ci sono 500.000 irregolari, quindi ce qualcosa che non va
nel sistema di controllo, soprattutto ci dice che non si può arrestare il movimento dei
popoli, quando la solidarietà internazionale pressoché fittizia o interessata nelle
molteplici forme della politica, economia, strategia economico – militare ect…
Quindi senza un reale beneficio dei paesi poveri, l’Europa deve cambiare il suo
approccio di politica estera e quello di cooperazione internazionale, deve premiare
quei paesi che si impegnano realmente per la pace, sviluppo, democrazia nelle loro
nazioni e nell’area geografica, avvolte si assiste il contrario, per che si ragiona solo
con la logica di mercato, basta vedere la Cina, non ha fatto nessun passo sul rispetto
dei diritti umani e pure oggi e partner economico commerciale di tanti paesi europei,
un altro esempio l’embargo tolto alla Libia, un paese che non ha mai firmato nessun
trattato internazionale sul rispetto dei diritti umani, solo per cercare di bloccare le
partenze dei migranti, senza badare i metodi, le condizioni di vita a cui vengono sotto
posti le persone fermate dalla polizia libica, soprattutto l’Europa lo ha fatto anche per
interessi petrolio, gas le solite interessi forti, che mettono in terzo piano il rispetto dei
diritti umani e civili, perché i migranti sono una categoria sacrificabile, in nome di
interessi nazionali, o sicurezza nazionale come se d’incanto perdessero la loro dignità
umana.
Tutto questo succede facilmente perché tanti cittadini non si rendono conto che
la difesa della democrazia o della pace non riguarda solo i proprio confine nazionale,
ma difendendo i diritti umani e civili anche di quelle popolazioni che ci sembrano
molto lontani da noi geograficamente, perché oggi con la globalizzazione del mercato
ma non solo, l’informazione, la facilita di viaggiare, portano anche dai paesi lontani a
chiedere rifugio alle porte d’Europa, per dirla tutta sono stati europei che se la sono
cercata andando ad occupare vasta parte della terra, oggi ha responsabilità morale in
certi casi anche politico – economico.
Ogni anno in Italia arrivano intorno a 10.000 richieste di asilo politico, nei
ultimi anni la maggioranza sono provengono dal Corno d’Africa, quindi paesi molto
famigliari all’Italia, di questi 10.000 solo la minima parte viene riconosciuta rifugiata,
perché Italia si attiene strettamente al dettame della convenzione di Ginevra del 1951,
quindi per ottenere lo status di rifugiato tu devi aver subito una persecuzione
personale, non importa che la tua famiglia sia stata sterminata o il tuo villaggio
bruciato, devi avere in somma o segni di tortura nel corpo, o qualche pezzo di carta
che supporta la tua tesi di perseguitato politico, cose difficili da dimostrare per chi
viene pescato in mare come un tono, a differenza dell’Italia tanti paesi europei hanno
introdotto nella loro legislazione, una legge organica su diritto di asilo, superando per
certi versi la convenzione di Ginevra nel tipo di requisiti che ci vuole per il
riconoscimento dello status di rifugiati, quello che chiediamo da più di dieci anni, ma
sia la destra che la sinistra fanno orecchio da mercante, rendendo cosi inattuabile l’art
10, 3 della Costituzione Italiana, rimane un bel principio ma mai messo in pratica.
A tanti viene dato il permesso per motivi protezione umanitari, politicamente meno
impegnativo, di fatto le persone sono abbandonate a se stesse non ce un
coordinamento nazionale che gestisce l’accoglienza, ce stato il tentativo dei vari
comuni di Italia, ma la disponibilità offerta di 2000 posti a fronte di 8000 richieste lo
trovo fallimentare, serve una legge organica su diritto d’asilo che prevede un sistema
di accoglienza nazionale dalle prefetture, che smista in base alla disponibilità dei
posti su tutto il territorio nazionale, i richiedenti asilo dopo la loro identificazione,
successivamente ci deve essere una presa in carico dai servizi sociali territoriali, con
un progetto individuale corredato con corsi di lingua Italiana, altri corsi di formazione
professionali e inserimento nel mercato di lavoro, poi l’autonomia della persona
seguita nel suo processo di integrazione. Non come avviene oggi, escono dai centri di
identificazione lasciati alla stazione di treno vai dove voi, uno non parla la lingua non
conosce il paese, spesso pane per i loro denti le organizzazioni malavitosi o gli
sfruttatori. Fino ad ora non ho visto volontà politica per trovare soluzioni in questo
senso, si parla tanto di lotta a lavoro nero, alla clandestinità senza attuare le premesse
per farlo, non si combatte l’arrivo di clandestini con il pattugliamento congiunto che
costano milioni di euro, ma offrendo percorsi legali e sicuri per venire in Italia e in
Europa.
Cosa chiedete?
Chiediamo al governo italiano una legge organica sul diritto d’asilo, un sistema
di accoglienza con lo standard europeo, una nuova legge sul immigrazione più umana
di quella Bossi – Fini, modifica della costituzione per permettere il diritto di voto ai
migranti che risiedono da più di cinque anni, la cittadinanza i mediata a tutti i nati in
Italia, accorciare i tempi per la concessione della cittadinanza da 10 anni a 6 anni,
trovare soluzione all’emergenza casa di tanti cittadini italiani e stranieri.
Quello che sta succedendo oggi invece, l’Europa e preoccupata solo a come
respingere i potenziali richiedenti asilo politico, senza badare a che prezzo, cosa
accade nei paesi dove vengono respinte le persone, violazioni dei diritti più
elementari, violenze, soprusi, discriminazioni e morte in mare come nel deserto, con
la buona pace dei trafficanti che continuano a proporre nuove rotte sempre più
pericolosi.
Spesso gli stati come Libia, Algeria, Tunisia, Marocco, usano metodi di
respingimento in totale violazioni dei diritti umani dei vari trattati internazionali su
queste matterie, abbandonandoli nel deserto del Sahara, avvolta in balia di predoni o
ribelli di alcuni stati della regione, in altri casi consegnandoli ai loro aguzzini, come
successe a gli eritrei nel 2006 espulsi dalla Libia consegnati al regime che gli
perseguitava.
Servono campi di accoglienza nei paesi di transito gestito dall’UNHCR, le
persone riconosciute rifugiati dal UNHCR, vengono trasferiti in Europa in base a
quote annuali di ingresso regolare, non quello per lavoratori, che incerti paesi come
l’Italia si sta gia praticando, ma una quota specifica per richiedenti asilo politico,
possibilmente non numeri ridicoli, come quello che avviene oggi in Italia, UNHCR
potrebbe occuparsi dello smistamento in base alla disponibilità degli stati, solo cosi si
può eliminare l’arrivo dei clandestini con le carrette di mare.
Ho assistito una politica priva della morale, etica tutta la situazione mani pulite,
che ha coinvolto travolto vari partiti, la DC, Socialisti con Craxi, le vicende che
hanno visto coinvolto il Cavagliere Berlusconi, ultimamente i DS con la vicenda
Unipol, sono cose che ti lasciano perplesso, la fiducia viene meno nella politica, una
brutta figura per il paese all’estero.
Oggi Italia uno dei 8 nazioni potenti, dato che l’Italia fa parte del G8, ma il suo
stato sociale ancora fa acqua da per tutto, assistiamo famiglie che fanno fatica ad
arrivare alla fine del mese, giovani che non riescono a progettare il proprio futuro, la
precarietà che dilaga seminando insicurezza economica nei giovani copie,
costringendo tanti giovani a restare in famiglia fino a tarda età, tutto questo e frutto di
un fallimento della politica economica e sociale di decenni, governi preoccupati più
ai voti che a risanare i problemi del paese, un debito pubblico che pesa come un
macigno, l’evasioni fiscali che dilagano, frenando la capacita di intervento dello stato
nei problemi sociali.
Quello che si nota in Italia, mancanza di rigore, nel rispetto delle regole, anzi
sono premiati i furbi che raggirano le leggi per non pagare le tasse, più ricchi sono
più sfuggono al fisco, tutto questo a danno della collettività, la politica in questo non
e stata in grado di rispondere con unanimità, anzi in certi casi si e gridato allo
scandalo se venivano fatti controlli a tappeto, siamo in uno stato di polizia fiscale, ci
vogliono strozzare ect… con vari condoni fiscali addestra manca, da l’idea meglio
evadere tanto prima poi arriva un condono che aggiusta tutto, o se la cavano con una
multa simbolica, invece serve rigore nel pretendere il pagamento delle tasse, ma
altrettanto rigore nel garantire i servizi e assistenza necessaria ai cittadini.
Quello che mi meraviglia in Italia i partiti di ispirazione cristiana che per anni
hanno governato questo paese siano falliti anche nel educare i cittadini al senso
civico, responsabilità verso la collettività, il bene comune, il rispetto dei diritti e
doveri di ogni cittadino nel suo campo, invece e prevalso l’egoismo, individualismo,
l’arrivismo a tutti costi, i temi sociali prima ancora di essere di sinistra e dei cristiani,
quindi mi aspettavo battaglie sociali fatti dai partiti di ispirazione cristiana, ma in
questi anni tutto piatto, su tema del sostegno alla famiglia, lotta alla povertà, rispetto
dei diritti delle donne, dei migranti, rifugiati, presso che zero, anzi in certi ambienti
ce intolleranza verso i meno abbienti o verso i migranti.
La nascita del PD non sarebbe male se non fosse un partito già lesso prima di
nascere, da divisioni dei componenti perché non sta nascendo un nuovo partito ma si
tratta di una fusione ancora non ben riuscita, che dovrebbe rappresentare una sinistra
imborghesita, un socialismo all’acqua di rosa, un cristianesimo sbiadito quindi non
mi spira fiducia, il PD non sarà mai in grado di fare scelte radicali, o battaglie di
grande rilievo perché le anime che lo compongono sono talmente diverse e difficile
metterli d’accordo, forse vanno bene per reggere qualche governo di transizione, o di
mantenimento dello status quo del paese, ma non si può aspettarsi grandi
cambiamenti da un eventuale governo retto solo dal PD.
La destra lasciando perdere forzitalia, che un semi partito dei furbacchioni dei
fori usciti e avanzi della Dc o PC, la vera destra quella di On. Fini, regge bene la
maschera di una destra moderata che porta da un po di anni, però ogni tanto ci sono
dei movimenti tellurici che portano a scissioni come quella di On. Storace o lo strano
riavvicinamento della Mussolini, e la continua campagna anti - immigrati fatta da
alcuni componenti del partito di Alleanza Nazionale, un partito che fa fatica ad essere
veramente moderato senza perdere i valori a cui crede, bisogna dare atto qualche
passo avanti si e fatto, ma manca molto ancora da fare, sul tema tolleranza,
solidarietà, accoglienza anche dei migranti.
I cosi detti partiti di centro come quello di On. Casini o On. Mastella, se
vogliono avere un futuro dovrebbero unire le loro forze, per dare voce a tutti quelli
cristiani che vogliono un partito con forte identità cristiana, ma non solo di nome ma
di fatto, che in Italia in questo momento inesistente. Non so se si rendono conto che
hanno un grosso compito e responsabilità sociale questi partiti in un paese come
l’Italia, i cristiani e i partiti di ispirazione cristiana dovrebbero essere un motore etico,
morale, in tutti campi della società italiana, invece li vedo assenti, non basta mostrare
muscoli con adunate oceaniche ogni tanto, ma servono battaglie quotidiane, a fianco
delle famiglie, giovani, immigrati, pensionati servono battaglie per la giustizia
sociale.
L’economia una cosa positiva per l’Italia e stato l’ingresso della moneta unica
europea, se anche uno spiacevole sciacalagio da parte di commercianti raddoppiando
i prezzi hanno penalizzato il potere d’acquisto della gente si e dimezzato, per il resto
l’Italia e salva da continuo vacillazione della sua valuta, oggi ha una certa stabilita
monetaria ci sono anche segni di sviluppo da incoraggiare, ma la politica non si deve
soprafare dall’economia, la tendenza che vedo e l’uomo al servizio dell’economia, in
vece deve essere il contrario l’economia a servizio dell’uomo, quindi servono equità e
giustizia con una forte dose di solidarietà sociale.
Inviterei cittadini italiani, quando vanno a votare per le politiche nazionali, non
basta tener conto della situazione interna del paese, ma va visto anche i governi che
tipo di politica estera conducono, se fanno delle cose a danno di altri popoli, il
mercato di armi, se i governi e i partiti che si candidano hanno un reale intenzione di
impegnarsi per contribuire ad una soluzione contro la fame nel mondo, le varie
ingiustizie a danno dell’infanzia, di donne, di tante popolazioni inermi, anche cosi si
può condizionare le scelte dei governi, questo vale anche per le votazioni regionali,
provinciali, comunali, perché nel loro piccolo anche questi enti possono fare bene o
danneggiare certe popolazioni, con il loro sostegno economico, ai dittatori al potere,
va valutata la loro cooperazione internazionale, gemellaggi, per fare tutto questo
servirebbero dei organi di stampa indipendenti, non soggiogati dai poteri forti, come
sono in Italia, non serve a niente lamentarsi dei sbarchi dei clandestini, se non si cerca
di aiutare le popolazione a trovare soluzioni alla radice del problema, in vece che
pensare solo a come sfruttare le risorse naturali o il mercato, o pure la posizione
strategica del paese di turno, oggi le potenze mondiali come sempre si muovono solo
dietro ad un interesse, mai per il bene delle popolazioni in difficoltà, anche nei casi di
calamita catastrofica, si interviene pensando al proprio tornaconto, senza nessun
vantaggio della popolazione disastrata, questo il mondo che stiamo vivendo, siamo
una società malati di mercato, di economia che ci passa sopra come un treno a grande
velocità, i pochi fortunati sul treno dettano le leggi, a discapito di miliardi di persone,
manca poco che ci mettono un contatore sotto il naso per farci pagare anche dell’area
che respiriamo, perché per l’acqua ci siamo già, con la privatizzazione di certi fonti,
con il rischio di guerra tra i poveri, anche questo fa parte della difesa della
democrazia, difendere l’acqua come un bene comune dell’umanità che non a partine a
nessun stato, ma all’umanità, rischiamo una terza guerra mondiale, qualche segno ce
già anche in vari posti nel sud Italia, senza acqua da mesi, assenza dello stato
gravissimo, che esaspera le anime.