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LA CAMPAGNA
Per garantire diritti, cittadinanza e dignità oggi
promuoviamo l’attivazione di
RADICI/Rosarno
che nella prima metà del mese di novembre, ci vedrà
impegnati come attivisti, sul territorio della Piana di Gioia
Tauro, in continuità con il percorso di indagine e tutela, già
attivato con i migranti, tra Roma e il Sud Italia subito dopo i
fatti di Rosarno.
“Radici” perché da circa tre anni nelle campagne del Sud
questi migranti lavorano in agricoltura - garantendo
d’estate la raccolta dei pomodori e d’inverno degli agrumi
– in un contesto di grave sfruttamento, diritti negati e
ricattabilità. Seguendo i ritmi della terra, si muovono
inseguendo la speranza di un ingaggio sottopagato: si
insediano tra Foggia e il Vulture tra luglio e ottobre, prima
di proseguire per la Piana di Gioia Tauro dove saranno
impegnati fino a marzo per gli agrumi. Ovunque lo stesso
scenario: caporalato e durissime condizioni di lavoro.
“Radici” perché il riscatto di questi lavoratori invisibili, in
ideale collegamento con le battaglie di giustizia sociale che
sono patrimonio culturale e politico del Sud Italia, non può
prescindere dalla conquista dei diritti di cittadinanza con
priorità assoluta per il diritto a soggiornare sul territorio
italiano. In assenza di quest’ultimo, infatti, qualunque idea
di accoglienza e assistenza risulterebbe limitata e miope.
COME
RADICI si svilupperà attraverso:
• L’ incontro con soggetti istituzionali e realtà informali
che operano sul territorio e che sono già impegnate in
percorsi e attività di inclusione sociale.
• Il monitoraggio delle condizioni di vita dei migranti, in
riferimento al vissuto nel Paese d’origine, in qualità di
richiedenti protezione internazionale, e all’attuale
situazione lavorativa e di accoglienza, analizzando la
profonda connessione che lega la vulnerabilità di ogni
singolo migrante in relazione alla sua condizione di
schiavitù e sfruttamento.
PERCHE’
Perché intendiamo attivare una rete di soggetti interessati
ad impegnarsi sul tema dei diritti e della cittadinanza dei
migranti, per costruire un cordone sanitario che eserciti
concreta tutela dei lavoratori stagionali
Perché intendiamo fornire strumenti di conoscenza ed
analisi dell’attuale scenario presente nella Piana di Gioia
Tauro, favorendo così interventi mirati e efficaci.
Perché intendiamo aprire uno spazio di agibilità alle
rivendicazioni dei migranti che con la rivolta di gennaio e le
iniziative successive, hanno indicato come via d’uscita:
diritti, dignità e cittadinanza.