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Boletus Aestivalis PDF
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RIASSUNTO
Sono segnalate, per la prima volta in areale mediterraneo, stazioni di crescita di
Boletus aestivalis in forestazioni di Eucalyptus ssp., nell’area boschiva di
Rossomanno-Grottascura-Bellia (Piazza Armerina, EN, Sicilia). L’articolo è cor-
redato da foto, tavole di microscopia, note ambientali e tassonomiche.
ABSTRACT
Stations of growth of Boletus reticulatus in forestations of Eucalyptus ssp., in the
woodlands of Rossomanno-Grottascura-Bellia (Piazza Armerina, EN, Sicily), are
reported for the first time from the Mediterranean area. The article is accompanied
by photos, plates of microscopy, environmental and taxonomic notes.
Key-words: Boletales, Boletaceae, Boletus, Edules, B. aestivalis, taxonomy, Italy.
Introduzione
Da circa tre anni, nei vasti boschi che circondano Piazza Armerina, sono stati
segnalati inconsueti ritrovamenti di Boletus aestivalis (Paulet) Fr., sotto Eucalyptus
ssp. L’interesse e la curiosità per questi ritrovamenti scaturiscono dal fatto che in
letteratura non risultano segnalazioni di micorrize tra eucalipti e boleti della Sez.
Edules Fr. Ho personalmente accertato la diretta connessione tra ife miceliari del-
la specie in questione con l’apparato radicale di Eucalyptus camaldulensis Dehnh.,
essenza assai diffusa e quasi infestante in questo areale, riteniamo di grande inte-
resse evidenziare queste micorrize che potrebbero, con studi successivi, dimo-
strare le relazioni pedologiche, chimiche ed ambientali che favoriscono questa
simbiosi e auspico che venga effettuato, in futuro, un approfondimento sulle rela-
zioni pedologiche, chimiche e ambientali che la favoriscono. Gli ultimi ritrovamenti
effettuati nel periodo di maggio, giugno e luglio del 2014 hanno confermato la
presenza di questi funghi in tale ambiente ed hanno permesso di studiarne i le
caratteristiche, confrontandole con quelle di raccolte della stessa specie fatte sot-
to castagni, querce, noccioli, carpini, e faggi nei boschi siciliani.
Materiali e Metodi
Tutto lo studio, comprese le descrizioni dei caratteri macroscopici e micro-
scopici, Lo studio dei caratteri macro- e microscopici è stato effettuato su mate-
riale fresco della raccolta del 14.06.2014. Le immagini di microscopia sono state
riprese con fotocamera Motic montata su microscopio ottico con obiettivi di in-
grandimenti 10×, 20×, 40× e 100× a immersione d’olio. L’osservazione delle spore
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è stata fatta in acqua, mentre per evidenziare basidi, cistidi imeniali, caulocistidi e
pileipellis sono stati utilizzati il rosso Congo ammoniacale e il blu di cresile. Sono
state misurate 60 spore ottenute da polvere sporale. Le foto dei basidiomi e degli
ambienti di crescita sono state scattate con fotocamera digitale reflex Canon EOS
650D.
Descrizione dell’ambiente di crescita
La Riserva Naturale Orientata (R.N.O.) Rossomanno-Grottascura-Bellia, si
estende nel cuore della Sicilia su una superficie di circa 2000 ettari nei comuni di
Enna, Piazza Armerina, Aidone e Valguarnera. L’areale interessato è caratterizza-
to da una serie di altopiani di altitudine tra 600 e 800 metri s.l.m. ed è situato nella
parte centromeridionale dei Monti Erei. Il suolo della Riserva è costituito da de-
positi di arenarie e sabbie derivanti da affioramenti di depositi marini risalenti al
Pliocene Superiore originatisi a seguito di una fase regressiva. Il territorio, con
copertura boschiva derivante prevalentemente da azioni di rimboschimento, rap-
presenta un’importante oasi di verde, con lussureggianti eucalipteti, dove riscon-
triamo diverse specie: Eucalyptus camaldulensis Dehnh., E. globulus Labill., E.
occidentalis Endl., E. gomphocephala DC.; boschi di conifere con Pinus pinea
L., Pinus halepensis Mill., Cupressus sempervirens L., C. macrocarpa Hartw. ex
Gordon, C. arizonica Green, Cedrus libani A. Rich.; presenti anche latifoglie
quali Salix ssp., Populus nigra L., Robinia pseudoacacia L., Castanea sativa Mill.,
Quercus virgiliana (Ten.) Ten., Q. suber L., Q. ilex L., Q. amplifolia Guss., Q.
pubescens Willd., Acer ssp., Celtis australis L., Fraxinus oxycarpa Bieb.
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FILIPPO CANCARÈ
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Boletus aestivalis: a sinistra, prima raccolta, il 30.05.2011; a destra, raccolta del 16.06.2012
(Foto F. Cancarè)
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Carne all’inizio compatta, soda, soprattutto nel gambo, leggermente più cedevole
nel cappello, diventa con l’età un po’ molle ed è presto attaccata dalle larve, bian-
ca, immutabile al taglio, emana un odore gradevole non molto pronunciato, sapo-
re dolce.
Microscopia: Spore ellissoidali-fusiformi o fusiformi con lieve avallamento
soprapicolare, 11,9-15,3 × 4,0-5,0 µm, Q = 2,9-3,1, ocraceo-brunastre in acqua,
lisce, guttulate, con parete mediamente spessa. Basidi cilindrico-clavati, piriformi,
tetrasporici, 28-40 × 10-13 µm. Cistidi imeniali fusiformi, talora con collo allun-
gato e pareti leggermente sinuose, 40-53 × 7-13 µm. Caulocistidi cilindrico-
fusiformi, con base allargata e collo piuttosto lungo e di calibro regolare, 43-65 ×
Boletus aestivalis: in alto a sinistra, spore in acqua; a destra, spore in rosso Congo. In centro a
sinistra, cistidi imeniali; a destra, caulocistidi. In basso a sinistra, pileipellis; a destra, basidi
(Foto F. Cancarè)
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