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ta sui sacrifici cruenti ma sugli elementi della na-
tura, un'offerta simbolica che ci deriva direttamen-
te dal Sacerdote del Dio Altissimo. Con questa at-
testazione di Malachia (che Dio è il Padre di tutti)
si apre uno dei capitoli se non il più importante per
ciò che attiene il concetto di “Padre” sviluppato in
seguito dal Vangelo.
Malachia 1:11
Poiché dal sol levante fino al ponente sarà grande
il mio nome fra le nazioni e in ogni luogo sarà of-
ferto incenso al mio nome e un'oblazione pura,
perché il mio nome sarà grande fra le nazioni»,
dice l'Eterno degli eserciti.
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Isaia 65:17-19
Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra;
non ci si ricorderà più delle cose di prima; esse
non torneranno più in memoria. Gioite, sì, esultate
in eterno per quanto io sto per creare; poiché, ecco,
io creo Gerusalemme per il gaudio, e il suo popolo
per la gioia. Io esulterò a motivo di Gerusalemme
e gioirò del mio popolo; là non si udranno più voci
di pianto né grida d'angoscia;
Isaia 66:22
«Infatti, come i nuovi cieli e la nuova terra che io
sto per creare rimarranno stabili davanti a me»,
dice il SIGNORE, «così dureranno la vostra di-
scendenza e il vostro nome.
Isaia 45:6
perché da oriente a occidente si riconosca che non
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c'è altro Dio fuori di me. Io sono il SIGNORE, e
non ce n'è alcun altro.
Isaia 60:6
Una moltitudine di cammelli ti coprirà, dromedari
di Madian e di Efa; quelli di Seba verranno tutti,
portando oro e incenso, e proclamando le lodi del
SIGNORE.
Isaia 66:18
«Io conosco le loro opere e i loro pensieri; il tem-
po è giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte
le lingue; esse verranno e vedranno la mia gloria.
Geremia 10:6-7
Non c'è nessuno pari a te, SIGNORE; tu sei gran-
de, e grande in potenza è il tuo nome. Chi non ti
temerebbe, re delle nazioni? Poiché questo ti è do-
vuto; poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti
i loro regni non c'è nessuno pari a te.
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Nell'ultimo libro del Vangelo, la Rivelazione, si
parla della città santa la nuova Gerusalemme e di
come Dio “tergerà ogni lacrima”, e farà scompari-
re “la morte, il lutto, il lamento e l'affanno”
Apocalisse 21:1-4
Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché
il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il
mare non c'era più. Vidi anche la città santa, la
nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio,
pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
«Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimo-
rerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli
sarà il "Dio-con-loro". E tergerà ogni lacrima dai
loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né la-
mento, né affanno, perché le cose di prima sono
passate».
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Il narratore ci parla oltre che della modalità con
cui Dio si prenderà cura degli uomini anche del
luogo in questo avverrà cercando di descrivere una
dimora in cui sia il cielo che la terra non saranno
più quelli di una volta, come a voler indicare delle
diverse coordinate geografiche ( “il cielo e la terra
di prima erano scomparsi”) insieme ad una diver-
sa tipologia planetaria (“.. e il mare non c'era
più”).
Questo particolare sopra descritto viene anche ri-
confermato da Giovanni al capitolo 4 dove si parla
dell'adorazione del Padre.
Giovanni 4:21-24
Gesù le disse: «Donna, credimi; l'ora viene che né
su questo monte né a Gerusalemme adorerete il
Padre.
Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo
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quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai
Giudei. Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i
veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e ve-
rità, perché tali sono gli adoratori che il Padre ri-
chiede. Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, biso-
gna che l'adorino in spirito e verità».
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rito e verità”?
A questo ci risponde Giovanni al capitolo 14:15-
17 dove si parla della promessa dello Spirito San-
to:
”«Se voi mi amate, osserverete i miei comanda-
menti; io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro
consolatore, perché stia con voi per sempre, lo
Spirito della verità, che il mondo non può ricevere
perché non lo vede e non lo conosce.
Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in
voi.”
Ci viene detto di osservare i suoi comandamenti, i
comandamenti che Gesù ha dato, e allora leggiamo
Giovanni 13:34
“Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate
gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi
amatevi gli uni gli altri.”
Anche da Galati al capitolo 5:14 viene ripreso
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questo passo:
“Tutta la legge infatti si adempie in questa unica
parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».”
In forma più completa ecco quello che ci dice
Matteo al capitolo 22:36-40
«Maestro, qual è, nella legge, il gran comanda-
mento?» Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo
con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con
tutta la tua mente".Questo è il grande e il primo
comandamento. Il secondo, simile a questo, è:
"Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi
due comandamenti dipendono tutta la legge e i
profeti».”
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un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e
gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro ve-
nuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu
fai, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In
verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'al-
to, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Ni-
codèmo: «Come può un uomo nascere quando è
vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel
grembo di sua madre e rinascere?». Gli rispose
Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non na-
sce da acqua e da Spirito, non può entrare nel re-
gno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e
quel che è nato dallo Spirito è Spirito.” Non ti me-
ravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il
vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non
sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è
nato dallo Spirito».
Ci viene fornita anche una descrizione di chi è
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nato dalla Spirito, in particolare ci viene detto che
costoro nati dalla Spirito sono liberi di andare
(soffiare) dove vogliono e di loro si ascolterà la
voce (come del vento si ode il suono) ma sarà im-
possibile stabilire la loro origine e la loro destina-
zione. Come a dire che resteranno nell'anonimato
tranne che per la loro voce o “parola”, la quale
verrà udita da tutti.
Il Battesimo in Spirito
Marco 11:30
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All'inizio di Marco viene indicata nella figura di
Gesù colui che battezzerà in Spirito Santo:
Marco 1:8
Giovanni 14:15-29
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to che vi ho detto: "Io me ne vado, e torno da voi";
se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al
Padre, perché il Padre è maggiore di me.
Ora ve l'ho detto prima che avvenga, affinché,
quando sarà avvenuto, crediate.
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cui capirà il significato del peccato, della giustizia
e del giudizio.
Giovanni 16:5-8
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Giovanni 7:37-39
Atti 2:2-4
Giovanni 20:19-23
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Nella Casa del Padre
A 12 anni Gesù viene ritrovato al Tempio a prega-
re ed a fare domande ai dottori della legge, nella
versione “Riveduta” del Vangelo di Luca troviamo
questa espressione:
Luca 2:49
Luca 2:49
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Se volessimo comprendete entrambe le traduzioni
e completarle a vicenda si capirebbe che attraverso
il luogo (il tempio) e il motivo (“le cose”) Gesù
intende trasmettere il concetto di “essere una cosa
sola” con suo Padre e come tale “attendere” agli
affari del Regno di Dio. Già con questo primo epi-
sodio viene tracciato un percorso o leitmotiv che
poi sarà sviluppato attraverso l'esempio di vita di
Gesù e il vero messaggio che si sforzò di trasmet-
tere.
Matteo 7,21
Giovanni 8:34-58
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gli risposero: «Nostro padre è Abraamo». Gesù
disse loro: «Se foste figli di Abraamo, fareste le
opere di Abraamo; ma ora cercate di uccidermi,
perché vi ho detto la verità che ho udita da Dio;
Abraamo non fece così. Voi fate le opere del padre
vostro». Essi gli dissero: «Noi non siamo nati da
fornicazione; abbiamo un solo Padre: Dio».
Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi
amereste, perché io sono proceduto e vengo da
Dio; infatti io non sono venuto da me, ma è lui che
mi ha mandato. Perché non comprendete il mio
parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia
parola. Voi siete figli del diavolo, che è vostro pa-
dre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è
stato omicida fin dal principio e non si è attenuto
alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando
dice il falso, parla di quel che è suo perché è bu-
giardo e padre della menzogna. A me, perché io
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dico la verità, voi non credete. Chi di voi mi con-
vince di peccato? Se dico la verità, perché non mi
credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per
questo voi non le ascoltate; perché non siete da
Dio». I Giudei gli risposero: «Non diciamo noi con
ragione che sei un Samaritano e che hai un demo-
nio?» Gesù replicò: «Io non ho un demonio, ma
onoro il Padre mio e voi mi disonorate. Io non cer-
co la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica.
In verità, in verità vi dico che se uno osserva la
mia parola, non vedrà mai la morte».
I Giudei gli dissero: «Ora sappiamo che tu hai un
demonio. Abraamo e i profeti sono morti, e tu dici:
"Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la
morte". Sei tu forse maggiore del padre nostro
Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono
morti; chi pretendi di essere?» Gesù rispose: «Se
io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi
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glorifica è il Padre mio, che voi dite: "È nostro
Dio!" e non l'avete conosciuto; ma io lo conosco, e
se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo
come voi; ma io lo conosco e osservo la sua paro-
la. Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di
vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegra-
to». I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cin-
quant'anni e hai visto Abraamo?» Gesù disse loro:
«In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo
fosse nato, io sono». I messaggi che ci arrivano da
questi versetti sono molteplici ma quello che sem-
bra essere al centro della tematica trattata riguarda
la schiavitù del (e dal) peccato. I Figli di Dio non
sono più (o non sono mai stati) schiavi del pecca-
to.
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dato dal Padre
Giovanni 6:25-46
Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quan-
do sei giunto qui?»Gesù rispose loro: «In verità, in
verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete
visto dei segni miracolosi, ma perché avete man-
giato dei pani e siete stati saziati. Adoperatevi non
per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in
vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà; poiché
su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio
sigillo». Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo
fare per compiere le opere di Dio?» Gesù rispose
loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui
che egli ha mandato». Allora essi gli dissero:
«Quale segno miracoloso fai, dunque, perché lo
vediamo e ti crediamo? Che operi? I nostri padri
mangiarono la manna nel deserto, come è
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scritto:"Egli diede loro da mangiare del pane venu-
to dal cielo"». Gesù disse loro: «In verità, in verità
vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene
dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che
viene dal cielo. Poiché il pane di Dio è quello che
scende dal cielo, e dà vita al mondo».
Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di
questo pane». Gesù disse loro: «Io sono il pane
della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi
crede in me non avrà mai più sete. Ma io ve l'ho
detto: "Voi mi avete visto, eppure non
credete!"Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a
me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori;
perché sono disceso dal cielo non per fare la mia
volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
Questa è la volontà di colui che mi ha mandato:
che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha
dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno. Poiché
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questa è la volontà del Padre mio: che chiunque
contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna;
e io lo risusciterò nell'ultimo giorno». Perciò i
Giudei mormoravano di lui perché aveva detto:
«Io sono il pane che è disceso dal cielo». Diceva-
no: «Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, del
quale conosciamo il padre e la madre? Come mai
ora dice: "Io sono disceso dal cielo"?» Gesù rispo-
se loro: «Non mormorate tra di voi. Nessuno può
venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha
mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. È
scritto nei profeti:"Saranno tutti istruiti da
Dio".Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da
lui, viene a me. Perché nessuno ha visto il Padre,
se non colui che è da Dio; egli ha visto il Padre.
Giovanni 1:18
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re.
Ci viene detto in Giovanni che Dio non è stato mai
visto da nessuno e questo ci fa capire che è fuori
da ogni dubbio che Dio sia apparso “ad occhio
umano”, solo il “Figlio Unico” (l'Unigenito) l'ha
fatto conoscere a chi ha voluto e vuole conoscerlo.
1Giovanni 1:1-3
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il Figlio suo, Gesù Cristo.
Colossesi 1:15-17
Giovanni 3:34-36
Giovanni 6:62-65
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era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per
questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se
non gli è dato dal Padre».
Giovanni 8:16-19
Giovanni 8:26-29
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Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vo-
stro; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le
cose che ho udite da lui, le dico al mondo». Essi
non capirono che egli parlava loro del Padre. Gesù
dunque disse loro: «Quando avrete innalzato il Fi-
glio dell'uomo, allora conoscerete che io sono, e
che non faccio nulla da me, ma dico queste cose
come il Padre mi ha insegnato. E colui che mi ha
mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo,
perché faccio sempre le cose che gli piacciono».
Giovanni 5:36-37
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mai udita; il suo volto, non l'avete mai visto.
Giovanni 12:46-50
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Giovanni 14:9-11
Matteo 5:13-16
Matteo 5:43-45
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sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiu-
sti.
Luca 6:35-36
Matteo 6:1-15
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sto è il premio che ne hanno. Ma quando tu fai l'e-
lemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la
destra, affinché la tua elemosina sia fatta in segre-
to; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà
la ricompensa.
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perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle
tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori;
quelli che hanno operato bene, in risurrezione di
vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione
di giudizio. Io non posso far nulla da me stesso;
come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, per-
ché cerco non la mia propria volontà, ma la volon-
tà di colui che mi ha mandato. «Se io rendo testi-
monianza di me stesso, la mia testimonianza non è
vera. Vi è un altro che rende testimonianza di me;
e so che la testimonianza che egli rende di me è
vera.Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed
egli ha reso testimonianza alla verità. Io però la te-
stimonianza non la ricevo dall'uomo, ma dico que-
sto affinché voi siate salvati. Egli era la lampada
ardente e splendente e voi avete voluto per breve
tempo godere alla sua luce. Ma io ho una testimo-
nianza maggiore di quella di Giovanni; perché le
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opere che il Padre mi ha date da compiere, quelle
stesse opere che faccio, testimoniano di me che il
Padre mi ha mandato. Il Padre che mi ha mandato,
egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua
voce, voi non l'avete mai udita; il suo volto, non
l'avete mai visto; e la sua parola non dimora in voi,
perché non credete in colui che egli ha mandato.
Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver
per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle
che rendono testimonianza di me; eppure non vo-
lete venire a me per aver la vita! Io non prendo
gloria dagli uomini; ma so che non avete l'amore
di Dio in voi. Io sono venuto nel nome del Padre
mio, e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel
suo proprio nome, quello lo riceverete. Come pote-
te credere, voi che prendete gloria gli uni dagli al-
tri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?
Non crediate che io sia colui che vi accuserà da-
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vanti al Padre; c'è chi vi accusa, ed è Mosè, nel
quale avete riposto la vostra speranza.
Giovanni 13:2-17
Durante la cena, quando il diavolo aveva già mes-
so in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di
tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato
tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio
se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti
e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise del-
l'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi
ai discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del
quale era cinto.
Giovanni 5:22-23
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Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affida-
to tutto il giudizio al Figlio,affinché tutti onorino il
Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Fi-
glio non onora il Padre che lo ha mandato.
Giovanni 5:26-27
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o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai
nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti,
e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così ti
è piaciuto. Ogni cosa mi è stata data in mano dal
Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il
Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Fi-
glio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.
Luca 10:17-22
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ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e dis-
se: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e
della terra, perché hai nascosto queste cose ai sa-
pienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai picco-
li! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! Ogni cosa
mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno
sa chi è il Figlio, se non il Padre; né chi è il Pa-
dre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio vo-
glia rivelarlo».
Luca 8:19-21
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Il Padre e l'esempio del Perdono
Matteo 18:21-35
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Luca 6:35-36
Matteo 5:43-48
Il Mandato
Giovanni 17:18
Giovanni 20:19-29
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loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A chi per-
donerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riter-
rete, saranno ritenuti».
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I comandamenti e l'amore
Giovanni 15:1-27
La vite e i tralci
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domandate quello che volete e vi sarà fatto.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate
molto frutto, così sarete miei discepoli. Come il
Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; di-
morate nel mio amore. Se osservate i miei coman-
damenti, dimorerete nel mio amore; come io ho
osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro
nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la
mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia com-
pleta. Questo è il mio comandamento: che vi
amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.
Nessuno ha amore più grande di quello di dar la
sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se
fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo
più servi, perché il servo non sa quello che fa il
suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho
fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Pa-
dre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma
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sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;
affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel
mio nome, egli ve lo dia. Questo vi comando: che
vi amiate gli uni gli altri. «Se il mondo vi odia, sa-
pete bene che prima di voi ha odiato me.
Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che
è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto
voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo
non è più grande del suo signore". Se hanno per-
seguitato me, perseguiteranno anche voi; se han-
no osservato la mia parola, osserveranno anche la
vostra. Ma tutto questo ve lo faranno a causa del
mio nome, perché non conoscono colui che mi ha
mandato. Se non fossi venuto e non avessi parlato
loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scu-
sa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il
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Padre mio. Se non avessi fatto tra di loro le opere
che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero col-
pa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il
Padre mio. Ma questo è avvenuto affinché sia
adempiuta la parola scritta nella loro legge: "Mi
hanno odiato senza motivo". Ma quando sarà ve-
nuto il Consolatore che io vi manderò da parte del
Padre, lo Spirito della verità che procede dal Pa-
dre, egli testimonierà di me; e anche voi mi rende-
rete testimonianza, perché siete stati con me fin
dal principio.
Giovanni 16:25-28
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sono proceduto da Dio. Sono proceduto dal Padre
e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e
vado al Padre».
1Giovanni 4:7-8
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to, entrerà e uscirà, e troverà pastura. Il ladro non
viene se non per rubare, ammazzare e distruggere;
io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano
in abbondanza. Io sono il buon pastore; il buon
pastore dà la sua vita per le pecore. Il mercenario,
che non è pastore, a cui non appartengono le pe-
core, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si
dà alla fuga (e il lupo le rapisce e disperde),per-
ché è mercenario e non si cura delle pecore.
Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie
conoscono me, come il Padre mi conosce e io co-
nosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Ho
anche altre pecore, che non sono di quest'ovile;
anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteran-
no la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo
pastore. Per questo mi ama il Padre; perché io de-
pongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me
la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di
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deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine
ho ricevuto dal Padre mio».
Giovanni 10:25-39
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buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che
sei uomo, ti fai Dio». Gesù rispose loro:
1Pietro 2:24-25
Isaia 40:11
Salmo 23
Il divino Pastore
Salmo di Davide.
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dell'ombra della morte, io non temerei alcun male,
perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga
mi danno sicurezza. Per me tu imbandisci la tavo-
la, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio
il mio capo; la mia coppa trabocca. Certo, beni e
bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia
vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lun-
ghi giorni.
Le Forme di Preghiera
Matteo 6:5
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nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la
preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Pa-
dre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricom-
pensa. Nel pregare non usate troppe parole come
fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi
per il gran numero delle loro parole. Non fate
dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le
cose di cui avete bisogno, prima che gliele chie-
diate. Voi dunque pregate così:"Padre nostro che
sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il
tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra
come è fatta in cielo. Dacci oggi il nostro pane
quotidiano; rimettici i nostri debiti come anche
noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci
esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno."
Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe,
il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma
se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre
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vostro perdonerà le vostre colpe.
Matteo 7:7-11
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Luca 11:9-13
Matteo 7:7-11
La preghiera sacerdotale
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presso di te della gloria che avevo presso di te pri-
ma che il mondo esistesse. Io ho manifestato il
tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal
mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi
hanno osservato la tua parola. Ora hanno cono-
sciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono
da te; poiché le parole che tu mi hai date le ho date
a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente
conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno
creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro;
non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi
hai dati, perché sono tuoi; e tutte le cose mie sono
tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in
loro. Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel
mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel
tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano
uno, come noi. Mentre io ero con loro, io li conser-
vavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho
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anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il
figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse
adempiuta. Ma ora io vengo a te; e dico queste
cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se
stessi la mia gioia. Io ho dato loro la tua parola; e
il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo,
come io non sono del mondo. Non prego che tu li
tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.
Essi non sono del mondo, come io non sono del
mondo. Santificali nella verità: la tua parola è veri-
tà. Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho
mandato loro nel mondo. Per loro io santifico me
stesso, affinché anch'essi siano santificati nella ve-
rità. Non prego soltanto per questi, ma anche
per quelli che credono in me per mezzo della
loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Pa-
dre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in
noi: affinché il mondo creda che tu mi hai manda-
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to. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me,
affinché siano uno come noi siamo uno;io in loro e
tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affin-
ché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che
li ami come hai amato me. Padre, io voglio che
dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi
hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi
hai data; poiché mi hai amato prima della fonda-
zione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha
conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno
conosciuto che tu mi hai mandato; e io ho fatto
loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere,
affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in
loro, e io in loro».
Giovanni 17:1-27
La preghiera sacerdotale
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Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cie-
lo, disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Fi-
glio, affinché il Figlio glorifichi te, giacché gli hai
dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita
eterna a tutti quelli che tu gli hai dati.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo
vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cri-
sto. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiu-
to l'opera che tu mi hai data da fare. Ora, o Padre,
glorificami tu presso di te della gloria che avevo
presso di te prima che il mondo esistesse. Io ho
manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi
hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai
dati; ed essi hanno osservato la tua parola.
Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai
date, vengono da te; poiché le parole che tu mi hai
date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e
hanno veramente conosciuto che io sono procedu-
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to da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato.
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loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione
aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E
perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate
come crescono i gigli della campagna: essi non fa-
ticano e non filano; eppure io vi dico che neanche
Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come
uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera
l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel
forno, non farà molto di più per voi, o gente di
poca fede?Non siate dunque in ansia, dicendo:
"Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestire-
mo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte que-
ste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete
bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il re-
gno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi sa-
ranno date in più. Non siate dunque in ansia per il
domani, perché il domani si preoccuperà di se stes-
so. Basta a ciascun giorno il suo affanno.
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Luca 10:17-24
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E, rivolgendosi ai discepoli, disse loro privatamen-
te: «Beati gli occhi che vedono quello che voi ve-
dete! Perché vi dico che molti profeti e re hanno
desiderato vedere quello che voi vedete, e non
l'hanno visto; e udire quello che voi udite, e non
l'hanno udito».
Luca 12:29-34
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anche il vostro cuore.
Matteo 10:16-22
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avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
Giovanni 16:1-3
1Corinzi 2:7-16
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ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spi-
rito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uo-
mo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così
nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di
Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del
mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per cono-
scere le cose che Dio ci ha donate; e noi ne parlia-
mo non con parole insegnate dalla sapienza uma-
na, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole
spirituali a cose spirituali. Ma l'uomo naturale non
riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse
sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché
devono essere giudicate spiritualmente. L'uomo
spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso
non è giudicato da nessuno. Infatti «chi ha cono-
sciuto la mente del Signore da poterlo istruire?»
Ora noi abbiamo la mente di Cristo.
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