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Arimane o Satana

Sono la stessa Entità?


Sì, Arimane, Satana o anche Mefistofele sono nomi diversi che designano la stessa
Entità. Satana è la denominazione secondo la tradizione ebraica e cristiana, mentre
Arimane è quella secondo la tradizione babilonese e persiana. Nello zoroastrismo,
Arimane è il nome dello spirito malvagio che guida una schiera di demòni indicati come
Daēva. È l’avversario di Ahura Mazda, lo spirito del bene che guida degli angeli indicati
come Ameša Spenta.
Nella Scienza dello spirito si dà il nome di «Arimane» alla potenza spirituale che
ispira all’uomo una concezione del mondo e uno stile di vita di tipo materialistico. È il
Mefistofele nel Faust di Goethe, mentre nei Vangeli viene chiamato Satana. Secondo
Rudolf Steiner, Arimane dovrà incarnarsi agli inizi del III millennio – avvenimento che si
verifica una sola volta nell’evoluzione della Terra e dell’uomo. Egli prepara la sua
«venuta» servendosi di diverse correnti di pensiero materialiste e scientiste che hanno lo
scopo di preparargli il suo dominio sul mondo. Si parla di questo suo avvento nella
seconda lettera ai Tessalonicesi.
Nel Medioevo Satana veniva definito Spirito delle Tenebre, mentre nei Vangeli è
anche chiamato Principe di questo mondo (Gv.14,30) o Principe delle Potestà spirituali
(Ef.2,2). Gesù è venuto per distruggere le sue opere (1Gv 3,8), un compito completato dalla
sua Morte e Resurrezione(Gv 12,31; Eb 2,14). Satana è tutt'oggi attivo (Mc 4,15; 1Cor
7,5; 2Cor 11,14; 1Tim 3,7; 1P 5,8), e i cristiani devono combatterlo (Ef 4,27; 6,11; Giac 4,7; 1P
5,9), ma la Bibbia sottolinea anche le sue limitazioni e la sicura sconfitta (Mt 25,41; Lu
10,18; Rom 16,20; 1Cor 10,13; Ap 20,2-7-10).

Chi è Satana?

Satana è un’Entità spirituale che non è progredita come gli altri Esseri della
Gerarchia cui apparteneva e quindi è rimasto indietro nella propria evoluzione. Avrebbe
dovuto salire al grado di Potestà (o Ehloim) ed invece è arrivato solo a quello di Archai.
“Satana è l’arbitrario Principe di questo mondo; giacché quello legittimo è una
Potestà, è Jahvè; questo principe di opposizione appartiene all’ordine delle Archai. Ed
egli opera cosí da portare continuamente confusione fra gli uomini e lo Spirito del
Tempo; infatti egli porta gli uomini ad opporsi continuamente allo Spirito dell’Epoca.
Tale è la vera Entità di quello Spirito che viene anche chiamato Spirito delle Tenebre,
ovvero il principe arbitrario di questa nostra Terra; colui che accampa la pretesa di
condurre e guidare gli uomini... Gli Spiriti della Luce, appartengono invece all’ordine
delle Potestà, o Elohim… Tutto ciò in cui l’uomo è coinvolto, la direzione e guida del
Pianeta, e tutto quanto da esso proviene, è ora compito appunto delle Potestà o Elohim.
Infatti, tutta l’evoluzione odierna dell’uomo non avrebbe potuto procedere se da una
parte non vi fossero state le Forze Solari ad operare attivamente e continuamente per
mandare avanti l’evoluzione sulla Terra”. (R. Steiner, Berlino 20.4.1908)
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Satana è invece l’ostacolatore di queste Forze solari e vorrebbe condurre l’Umanità


e la Terra stessa in una direzione diversa da quella prevista dai Progetti divini. Egli
insidia l’essere umano inducendolo ad una voracità verso il possesso materiale, verso il
potere sul mondo esterno e sugli altri esseri. Egli lo spinge, al contempo, a soffocare ogni
impulso interiore all’edificazione delle dimensioni spirituali dell’umano. Alimenta
nell’uomo la convinzione a identificarsi con tutto il corporeo, a interpretarsi come un
essere di sola materia e di natura. Egli vorrebbe eternare la materia irrigidendola,
rendendola fissa come un meccanismo, immortale perché già morta allo spirito e
desidererebbe vedere anche l’uomo ridotto ad una macchina.
Satana è un’altissima Entità che, oltre a voler sedurre l’uomo, vuole trascinare sulla
sua strada tutta la Terra e forse anche l’intero Sistema planetario, e possiede la forza per
farlo. “Considerata dal punto di vista umano e terreno questa potenza è quella di un
terribile oppositore della Divinità…è una potenza deviata. E Michele, che ha la dignità
di un Arcangelo, non ha il rango di Satana, che ha la dignità di una forza primordiale,
di un Archai. Michele è “soltanto” un Arcangelo. Dal punto di vista michaelita Satana
è proprio una potenza da temere enormemente, perché a Michele, questa Potenza,
appartenente alla gerarchia degli Archai, appare più alta di lui. Soltanto che Michele
percorre la direzione nel senso dell’evoluzione terrestre. Michele, già da lungo tempo,
ha deciso di agire in quelle sfere planetarie tracciate dall’esistenza solare. Satana è
una potenza che sempre sta in agguato nel nostro cosmo. Questo stare in agguato di
Satana ha qualcosa di sinistro. Lo si può percepire, miei cari amici, nei momenti in cui
si vede sfrecciare una cometa nel nostro cosmo, la quale possiede una traiettoria del
tutto diversa dei pianeti… E qui, Satana, sta in agguato per intercettare ogni cometa
che viene e per utilizzarla nella sua direzione dinamica per portare fuori i pianeti dalle
loro traiettorie e con essi anche la Terra”.
(R. Steiner, Berlino, 15.9.1924)

“Satana ha il rango delle forze primordiali, degli Archai e, attualmente, per così
dire, è il più grande possessore dell’intellettualità ed anela a legare l’intellettualità
umana alla sua, in maniera talmente forte, da fare cadere l’uomo, su questa strada,
fuori dalla sua evoluzione. Quindi questa potenza arimanica, anela a rendere
inefficace il mistero del Golgota. Ora, questa potenza arimanica, che nella tradizione
cristiana viene nominato Satana, non ha la forza di agire su nessun livello cosmico
superiore a quello dell’uomo. Non ci si può immaginare che, per esempio, l’intelligenza
di un Angelo possa venire afferrata direttamente da questa potenza arimanica. Questo
può avvenire solo in certi casi eccezionali…
Oggi, in primo luogo, dobbiamo fare i conti con il fatto che la potenza chiamata
nella tradizione cristiana Satana ha il talento, per così dire, di unirsi all’intellettualità
umana; e poi, quando in una certa misura l’intellettualità contenuta nell’uomo viene
afferrata dalla potenza arimanica, allora è possibile che l’uomo venga strappato fuori
dalla sua evoluzione, in una direzione del tutto diversa… Possiamo già vedere come
oggi la potenza satanica si sia sforzata di porre l’uomo a questo modo nella propria
evoluzione”.
(R. Steiner, Berlino, 22.9.1924)
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Bisogna però distinguere quella che è l’opera di Satana come entità cosmica
che ostacola l’uomo dal suo esterno, sia pure cercando di influenzarne l’intelletto,
da quelli che sono i risultati interiori nell’anima umana di questi suoi sforzi, che si
concretizzano quando l’uomo stesso si lascia affascinare dai suoi suggerimenti
deviati.
Le tenebre spirituali e i danni animici che ne derivano, la conseguente omissione
del vero, del giusto e del bello, conducono l’uomo ad un vuoto spirituale che egli riempie
creandosi gradualmente in se stesso un essere maligno, che possiamo definire Satana
interiore, un essere tenebroso che il Vangelo chiama anche Figlio della perdizione
(Gv.17,12).
E’ definito così sia perché è frutto del male che l’uomo stesso ha creato cedendogli
parte dell’impulso vitale ricevuto dal Creatore, sia perché, assunta una propria fittizia
forma di vita, ed essendo ladro, bugiardo e assassino fin dal suo inizio, sta portando verso
la perdizione quella parte dell’umanità che lo ha eletto per proprio padre.
Il figlio della perdizione è il frutto concretizzato della deviazione dell’uomo dal
disegno che il Creatore aveva stabilito per lui lasciandolo però completamente libero di
effettuare le sue scelte. L’uomo, deviando, ha quindi creato con i suoi pensieri questo
essere satanico, dandogli una vita fittizia, perché l’uomo non ha ancora la capacità di
trasmettere la vera Vita. Tuttavia, quando l’uomo, anche dopo innumerevoli
vicissitudini, alla fine accoglierà la Parola di Gesù Cristo e giungerà alla salvezza, potrà
togliere gradualmente ogni briciola di vita al Figlio della perdizione da egli stesso creato,
il quale quindi ‘andrà perduto’. Il seme di Verità è stato già allora piantato nel cuore
dell’umanità da Gesù Cristo e non potrà che giungere al pieno sviluppo in chi vorrà
accogliere che forze redentrici che Egli ci ha trasmesso.
Passeranno quindi, secondo la misura dell’uomo attuale, eternità su eternità, ma
alla fine tutta la creazione sarà riunita nella salvezza eterna dell’unione con il Padre
Creatore, tranne questo Satana che non può essere convertito o trasformato perché trae
vita solo dalle paure e dai desideri che ispira all’uomo e l’unico modo per togliergli potere
è quello di respingere tali sue suggestioni. Egli così non riceve più nutrimento vitale ed è
costretto ad allontanarsi dall’anima umana. Diventa allora come un’illusione che
svanisce e che si perderebbe nel nulla se tutti gli uomini la rifiutassero.
In questo caso perfino il Satana cosmico perderebbe sempre più ogni potere, se
consideriamo, come già detto, che attualmente Egli “non ha la forza di agire su nessun
livello cosmico superiore a quello dell’uomo”. A questo punto il suo potere rimarrebbe
limitato a quegli esseri umani che non fossero stati in grado di proseguire la loro
evoluzione in una Terra completamente spiritualizzata.

Che differenza c’è tra le entità luciferiche e quelle arimaniche o sataniche?


“Le seconde hanno una volontà più forte e potente verso il male. Le due specie di
entità provengono da diverse gerarchie. All’inizio dell’evoluzione gli esseri erano cioè
più sullo stesso gradino, poi abbiamo esseri che rimangono indietro. I gradi di
evoluzione si inseriscono uno nell’altro. Le entità arimaniche stanno più
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profondamente nella regione del male e provengono dalle gerarchie più diverse. Per
esempio, alcune rimangono indietro sul Sole, altre sulla Luna; quelle rimaste indietro
sul Sole possono recuperare la loro evoluzione sulla Luna; quelle rimaste indietro sulla
Luna lo possono sulla Terra, e così via. Le entità sataniche o arimaniche si trovano
nella gerarchia del male più in alto, oppure più in basso, di quelle luciferiche. Le entità
arimaniche provengono da Arcangeli, Archai e Potestà”.
(R. Steiner, Berlino, 21.4.1909)

Come ha parlato Gesù a Satana nei Vangeli? Si può distinguere quando Egli parla
al Satana interiore da quando parla al Satana esteriore?
Vi sono nei Vangeli tre passi in cui Gesù rivolge la sua Parola a Satana, il primo è
quando Egli viene tentato e in cui ordina direttamente al Satana cosmico di andarsene.
Mt.4,8s.: “E il Diavolo lo elevò su un’eccelsa vetta e gli mostrò tutti i regni dell’universo
e la loro magnificenza, e gli disse: “Tutto questo io ti darò se, in ginocchio, mi adorerai.”
Allora Gesù gli replicò: “Vattene Satana! Sta scritto infatti: ‘Adora il Signore Dio tuo e
a Lui solo rendi culto’. In quel momento il Diavolo lo lasciò e gli Angeli si avvicinarono
per servirlo”.
Il secondo brano si trova in Gv.13,27: “E, dopo che ebbe preso il boccone, entrò in
lui Satana e Gesù gli disse: ‘Quello che vuoi fare, fallo presto ’. Ma nessuno dei com-
mensali comprese il senso di quelle parole”.
Anche qui Gesù parla non tanto a Giuda ma piuttosto all’Entità cosmica che aveva
posseduto Giuda stesso e alla quale ordinava di svolgere il compito che le era stato
affidato dai progetti Divini.
Il terzo brano si ha in Mc.8,31s.: “Poi Gesù cominciò a insegnare loro come si fosse
reso necessario che il Figlio dell’uomo patisse molto, fosse condannato dagli anziani e
dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, fosse ucciso e risorgesse dopo tre giorni. E
manifestava questo discorso apertamente. Allora Pietro, prendendolo in disparte,
cominciò a protestare. Egli, volgendosi, guardò i suoi discepoli e rimproverò Pietro:
“Vieni dietro a Me, Satana, perché tu non pensi secondo Dio ma secondo gli
uomini! ” .
Gesù usa il termine Satana non per rivolgersi ad un’Entità esterna a Pietro, non per
dare un ordine al Satana cosmico, ma per spiegare a Pietro stesso che seguendo i pensieri
decaduti degli uomini egli contribuisce a dar vita ad un proprio Satana interiore, ed è per
questo infatti che lo chiama con questo appellativo e lo invita non ad allontanarsi, ma al
contrario ad andare dietro a lui, a seguirlo, lo stesso amorevole invito che rivolge a Pietro
a conclusione del Vangelo di Giovanni: “SeguiMi!” (Gv.21,22), perché solo seguendo il
Cristo Gesù l’uomo può togliere vita al proprio Satana e trovare riscatto dai propri errori,
facendo così nascere amore e verità nel proprio cuore.

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