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SECONDA PARTE
Abbiamo visto che gli autori dei vangeli per la loro opera hanno scelto come lingua,non
lebraico,
la lingua sacra, nemmeno
laramaico,
la lingua parlata in Palestina, mail greco. Tutti i testi dei vangeli sono stati scritti direttamente in lingua greca. Sifanno delle ipotesi che forse il vangelo di Matteo era stato scritto in origine inaramaico. Sono ipotesi.Quando andiamo nel campo delle ipotesi, andiamo in un campo minato.Noi sappiamo, dai risultati che oggi abbiamo, che i testi sono stati scritti in greco.Quando un testo era formato, proseguiva la sua corsa nel tempo anche se nelfrattempo i vari copisti o le varie esigenze della comunità avevano bisogno diarricchire, di spiegare meglio il testo. È una caratteristica confermatastatisticamente, scientificamente che mai le comunità o i copisti diminuivano il testoche ricevevano, ma lo arricchivano sempre.Ho già fatto un esempio molto semplice: se nel testo primitivo ci fosse stato scritto
Gesù,
la copia del testo con
Gesù
andava sempre avanti. In epoca successiva sipuò trovare
unaltra
copia dello stesso brano dove un copista o la comunità perchiarire ha aggiunto
Gesù disse.
Questo con
Gesù disse
fa un suo percorso. Se iltesto
Gesù disse
sembrava a qualcun altro ancora non troppo chiaro, aggiungeva
Gesù
Cristo
disse
e questo va per conto suo. Oppure
il
Signore
Gesù
o, almassimo,
il
Signore Gesù Cristo disse ai suoi
discepoli.
Quella con il testo di
Gesù
continuava sempre il suo cammino, anche se altri cimettevano
Gesù disse
o qualcun altro
il
Signore Gesù Cristo
disse.
Ripeto, lacopia primitiva, soltanto con il testo di
Gesù,
faceva comunque il suo cammino.Abbiamo visto che uno dei criteri per andare al testo originale è scegliere sempre iltesto più breve e il testo più difficile, perché i copisti avevano
labitudine
di spiegare,ma mai di complicare.
Testo primitivo
Un classico di queste aggiunte, ognuna delle quali ha fatto il suo percorso, è quelladella finale del vangelo di Marco. Marco termina il suo vangelo in una maniera chesembra assurda. Al capitolo 16,8
cè lannuncio
della risurrezione di Gesù: il giovaneseduto sulla destra vestito di veste bianca disse:
Non
abbiate paura, voi cercateGesù nazareno il crocifisso. È risorto. Andate a dire ai suoi
discepoli.Lultimo
versetto:
Ed
esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene ditimore e di spavento e non dissero
traduco letteralmente
niente a nessuno
perché,
termina con un
perché.
Non
cè
un testo
dellantichità
che termini in questa maniera.
Non
dissero niente anessuno impaurite
perché,
perché cosa?
Levangelista
termina la sua opera così.Probabilmente al tempo di Marco, per quello che si può capire, è che
lesperienza
del Cristo risorto non poteva basarsi su un annunzio, ma su una esperienza che tuttidevono fare. Questa finale così incompleta era
lannunzio
della risurrezione di
20
Cristo, ma non
cerano
le prove importanti delle apparizioni di Cristo ai suoidiscepoli.
Cera allinizio
Gesù Cristo risuscitato ma nessuno
laveva
visto!Questo finale non andava. Nel II secolo venne aggiunta quella che viene chiamata la
chiusa breve.
La
chiusa breve
fu composta in fretta e da una persona di basso livello culturale erecita così:
Esse
raccontarono in breve ai compagni di Pietro ciò che era stato loroannunziato. In seguito Gesù fece portare da loro dall'oriente fino all'occidente, ilmessaggio
sacro
e incorruttibile della
salvezza eterna
.
Già nel II secolo cominciava la corruzione del messaggio di Gesù perché
cè
la parola
sacro,
che non è mai stata usata in tutto il Vangelo di Marco. La tentazione ditrasformare il messaggio di Gesù in una religione era molto forte. Inutilmente Gesùaveva ammonito i suoi:
Attenti
al lievito dei
farisei!.
Non
cè
niente da fare, è piùforte. Inizia quindi
luso
del termine
sacro,
che non
cera
mai stato nel vangelo diMarco e soprattutto la
salvezza eterna.
Gesù non è venuto mai a parlare di
salvezza eterna,
ma è venuto a parlare di cambiamento del modo di vivere, al finedi avere qui una pienezza di vita, ma non di salvezza eterna.Sempre nel II secolo, fu necessaria
unaltra
chiusura da parte di un redattore moltopiù colto ed è quella che normalmente troviamo nei vangeli, ma non fa parte delvangelo di Marco.È
unaggiunta
successiva, composta dalle comunità cristiane, è quella che va dalversetto 9 fino alla fine di questo vangelo, al versetto 20. Il vangelo di Marcocontinuò a essere trasmesso sia senza chiusa, sia con la chiusa breve che con lachiusa lunga.In un manoscritto addirittura, nella chiusa lunga, tra i versetti 14 e 15, si inserisconoquesti versetti:
E
costoro addussero a propria difesa: «questo secolo di iniquità e diincredulità è sotto il dominio di Satana, già il satana è diventato lo scaricabarile: ècolpa del diavolo se non riusciamo ad affermare il messaggio il quale non permetteche ciò che è sotto il giogo degli spiriti impuri concepisca la verità e la potenza diDio; rivela dunque fin
dora
la tua giustizia». Questo dicevano al Cristo e il Cristorispose loro: «Il termine degli anni del potere di Satana è colmo: e tuttavia altre coseterribili sono vicine. E io sono stato consegnato alla morte per coloro che hanno
peccato»,
ecc.. Notate tutta una terminologia religiosa che è estranea al vangelodi Marco. Nei secoli, dunque, il vangelo di Marco è andato avanti senza nessunachiusa, è andato avanti con la chiusa piccola (quella breve), è andato avanti ilvangelo con la chiusa lunga e infine un manoscritto del vangelo di Marco con lachiusa lunga più interpolati questi versetti.Quando ci si trova con vari testi con alla finale del vangelo di Marco, basta sfoltire eandare a quella che è più corta, anche se è più difficile:
Non
dissero niente anessuno impaurite
perché.
Questa è la tecnica che ci permette di andare al testo primitivo, più antico, ma non
loriginale.
In base a questo criterio, il testo ufficiale standard della Chiesa, sia cattolica cheprotestante, ha eliminato dal Nuovo Testamento circa 20 versetti, nei vangeli nevengono eliminati 10.
21
Cè
stata
lavvertenza
da parte della Pontificia Commissione Biblica, di mantenere letraduzioni, ma di mettere questi versetti tra parentesi quadra, perché la gente èabituata a questi e se non li ritrova più si rischia di sconcertarla.Vedremo quali sono i versetti che vanno eliminati perché erano stati aggiunti.Abbiamo detto che erano stati aggiunti per rendere il testo più efficace, più bello diquello originale. Pochi copisti resistevano alla tentazione di mettere le aggiunte.Anche Erasmo incluse le aggiunte nella sua edizione.Facciamo un rapido excursus, andiamo a vedere quali sono i versetti che vannoeliminati. Alcune di queste aggiunte sono state accettate già dalla prima edizionedella CEI, la Bibbia di Gerusalemme, alcune sono ancora in lista
dattesa.
Il vangelo di Matteo
.
Mt 5,44. Il testo primitivo è:
Ma
io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per ivostri
persecutori.
Il copista ha aggiunto il passo parallelo del vangelo di Luca checontinuava con
benedite
coloro che vi maledicono e fate del bene a coloro che vi
odiano.
Mt 6, 13. Il
Padre nostro
termina:
e
non c'indurre in tentazione, ma liberaci dalmale o dal
maligno,
era un testo che veniva recitato nella liturgia e nella liturgiabisognava sempre finire con una forma di preghiera. In molti testi dopo
liberaci
dal
male cè perché
tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli in
eterno.
Questo è un testo antichissimo perché lo troviamo nel primo catechismo dellaChiesa, che è del secolo primo dopo Cristo,
dellanno
100.
Se avete il Nuovo Testamento, aprite il vangelo di Matteo, al capitolo 17, non
cè
più il versetto 21. Se trovate ancora il versetto 21 buttate via il vangelo perché è orache lo cambiate.Che diceva questo versetto che non
cè
più?
Questa
specie di demoni non esce senon per mezzo della preghiera e del
digiuno.
Questo versetto è stato aggiunto daMarco, capitolo 9 versetto 29, che vedremo a sua volta era stato interpolato, manon era presente nel testo primitivo di Matteo. Immaginate in ambiente monastico,Gesù che diceva della forza del digiuno! Piaceva tanto che qualche copista hacreduto di inserire questo testo di Marco, ma già interpolato, nel vangelo di Matteo.
In Mt 23,14
nellelenco
dei guai a scribi e farisei, è stato aggiunto un guaio in più.Matteo si rivolge agli scribi e farisei pronunziando sette guai:
Guai
a voi, scribi efarisei
ipocriti
(Mt 23,14). Un copista ha aggiunto un ottavo guaio per fare unparallelo con le otto beatitudini, e quindi ci sono otto guai.
Il vangelo di Marco
.
Mc 9,29. Abbiamo detto che se una traduzione è sbagliata tutta la nostra vitaspirituale ne avrà delle conseguenze. Il testo primitivo di Mc 9,29 diceva
Questa
razza non si caccia se non con la
preghiera.
In ambiente monastico, dove
linflusso
della religione è forte e in tutte le religioni viene praticato il digiuno, è sorta unaaggiunta:
Questa
razza non si caccia se non con la preghiera
e con il digiuno
.
Eccoperché il digiuno ha avuto tanta importanza nella spiritualità cristiana, perché
laveva
detto Gesù.
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