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Spero di averne dimenticati pochi, di quelli importanti! Sarò comunque grato al lettore che vorrà
segnalarmi i termini, relativi all'orologio da polso, che mi sono rimasti nella penna, per poter
completare una possibile futura riedizione. Ringrazio sin d'ora della collaborazione.
Le parole in corsivo trovano un riferimento alle singole voci in NERETTO che fanno da
capoverso.
T. = termine
S. = sinonimo
V. = vedasi
ACCIAIO =
Lega di ferro con debole tenore di carbonio, superiore allo 0,4%. Gli acciai usati in orologeria
subiscono quasi sempre il processo di tempera e rinvenimento.
ACCIAIO INOSSIDABILE =
Lega di ferro, cromo e nichel. Inalterabile, non temperabile e che può essere rifinito raggiungendo
un bel lucido. Impiegato nella costruzione di casse per orologi da polso.
ACCIAIO-NICHEL =
AFFATICAMENTO =
AFFIDABILITÀ
AFFISSI =
piccole bilame bimetalliche di cui una estremità fissata sulla corona del
bilanciere monometallico: corregge la debole sensibilità della spirale
compensatrice alla variazione termica che, pur essendo molto bassa, non è
quasi mai nulla. Il "bilanciere ad affissi" fu inventato da Ditisheim e da lui
ha preso il nome.
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ALBERO =
Corpo cilindrico sul quale sono fissati o ruotano altri organi. Albero, asse e "tige" sono, in
orologeria, sinonimi: vi è l'abitudine di dire albero del bariletto (e non asse), asse del bilanciere (e
non albero), tige dell'àncora (e non asse).
Supporto del bariletto e della sua molla. Ha una parte cilindrica di diametro
maggiore, dalla quale sporge un minuscolo gancio "G" al quale si attacca il
coquillon della molla. Il perno superiore dell'albero termina con una parte
quadra sulla quale viene fissato a vite il rocchetto del bariletto. L'albero
ruota superiormente nel ponte del bariletto ed inferiormente nella platìna.
ALTERNANZA =
AMPIEZZA =
ANALOGICO =
Orologio con l'indicazione oraria a mezzo di lancette; l'altro tipo di indicazione è quella digitale.
ÀNCORA =
ÀNCORA BILANCIATA =
ÀNCORA LATERALE =
ÀNCORA A CAVIGLIE =
ANSA =
ANSETTA =
(S.: Barretta) Asse cilindrico metallico che unisce tra di loro le anse
dell'orologio e che costituisce l'attacco per il cinturino. Può essere fisso od
amovibile; in quest'ultimo caso è costituito da un tubetto, contenente una
molla elicoidale, che mantiene spinto verso l'esterno un cilindretto
interno.
ANTIURTO (ANTISHOCK)=
ANTICIPO =
Numero di secondi e minuti di cui un orologio supera l’indicazione oraria esatta. È indicato con il
simbolo +.
ANTIMAGNETICO =
Orologio costruito con materiali insensibili al magnetismo o, più spesso, con un movimento protetto
da uno schermo magnetico costituito dal quadrante, da una capsula che copre e circonda il
movimento, realizzati in ferro purissimo. L’intensità di campo magnetico a cui può resistere un
orologio viene espressa in Oersted (simbolo: Oe).
ARRESTO ALL’IMPULSO =
ARRESTO AL RIPOSO =
Asse che supporta il bilanciere, sul quale sono riconoscibili: due perni "P", il
supporto per il bilanciere "B" e la parte allargata "V" sulla quale viene montata
la virola della spirale. Il plateau viene calzato su "X".
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ASSE DI CARICA =
(S.: Tige di carica) Asse che sporge dal movimento e sul quale è fissata a vite la
corona di carica. Sulla parte cilindrica di questo asse, che consente anche la
messa all’ora, è posto il rocchetto di carica e, sulla sua parte quadra, il pignone
scorrevole.
ASTROLABIO
È uno strumento per misurazioni astronomiche che consente di determinare su una superficie piana
la posizione del sole e delle stelle principali. Consente di determinare l'ora sia di giorno che di notte.
ATTRITO =
Resistenza mostrata da due corpi che si spostano uno in rapporto all’altro. Dipende dalla natura dei
corpi (acciaio su acciaio, acciaio su rubino, ecc.), dallo stato delle superfici di contatto (superfici più
o meno lucide, secche o lubrificate, ecc.), dalla pressione tra i due corpi e dalla natura dei
lubrificanti. V. anche coefficiente d’attrito.
AUTOCOMPENSATRICE O AUTOCOMPENSANTE =
Si dice di una lega il cui coefficiente termoelastico varia poco o nulla con il variare delle
temperature più usuali a cui viene sottoposto l’orologio. L’Elinvar, ad esempio, è una di queste
leghe impiegate nella costruzione delle spirali compensatrici.
AUTOMATICO =
Orologio a carica automatica: il movimento del polso carica la molla motrice grazie alla rotazione
di un rotore che gira liberamente sul suo asse, rotazione provocata dal movimento del polso e dalla
forza di gravità.
AVVOLGIMENTO PERMANENTE =
È il numero di spire che si possono contare in una molla quando è libera, fuori dal bariletto.
Maggiore è il suo numero, minore è la forza elastica della molla. In gergo, una molla ad alto
numero di giri di avvolgimento permanente viene definita "affaticata" ed è da sostituire.
BARILETTO =
BARRA
Elemento realizzato in metallo, in genere una struttura tipo ponte semplificato, in cui si imperniano
gli alberi degli ingranaggi.
BASCULA =
BASSINE =
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(T. francese) Indica un tipo di cassa in cui tutte le sue parti sono lisce, così da dare l’impressione di
essere costruita in un pezzo unico.
BATTUTA
Rumore tipico emesso dal moto alterno dello scappamento (detto anche battito).
BILAMA =
Lamina composta da due metalli a diverso coefficiente di dilatazione, saldati tra di loro: è impiegata
nei bilancieri per la compensazione della temperatura. I due metalli usati sono l’ottone e l’acciaio
oppure l’ottone e l’acciaio-nichel.
BILANCIERE =
Organo che con le sue oscillazioni regolarizza la velocità di rotazione del ruotismo dell'orologio.
Maggiore è la sua libertà d'oscillazione, maggiore è il suo isocronismo.
BILANCIERE GUILLAUME =
Di aspetto e di funzionamento identico al precedente. In questo però all’acciaio è stata sostituita una
lega di acciaio-nichel al 42/44% di nichel. Questa sostituzione lo rende praticamente indenne
dall’errore secondario. È anche detto "Bilanciere Integrale" perché i risultati ottenibili sono i
migliori. Per il suo elevato costo, derivante dalla sua complessa taratura, è riservato a pezzi unici o
ad orologi destinati a concorsi di cronometria.
BILANCIERE MONOMETALLICO
SEMPLICE =
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A corona liscia. Costituito da un solo metallo (ottone, maillechort, glucydur), è oggi molto diffuso e
sempre associato ad una spirale compensatrice di tipo Elinvar (oppure Metelinvar, Isoval, Nivarox,
evoluzioni dell’Elinvar) il cui coefficiente termoelastico è basso e risente poco delle variazioni di
temperatura.
BISELLATURA =
Asportazione a mezzo di limatura o di tornitura degli spigoli vivi di leve, bascule, ponti, ecc.: è una
lavorazione di rifinitura estetica riservata a prodotti di alta qualità.
BISOLFURO DI MOLIBDENO =
BLU =
BOCCOLA
Anello al cui interno ruota un albero o un’asse. La sua funzione è quella di offrire una guida alla
rotazione, diminuendo gli attriti. Può essere di ottone o di berillio (di norma si usano rubini
sintetici).
BRACCI
BRIDA =
BRUNITURA =
(S.: Pivottatura) Procedimento di accurata lucidatura dei perni degli organi rotanti dell’orologio. Ha
la finalità di ridurre l’attrito dei perni nei fori nei quali ruotano e quindi la loro usura. Per essere
efficace, deve essere condotta su perni dai quali siano state precedentemente eliminate le eventuali
asperità.
CADUTA =
CALENDARIO =
Orologio il cui quadrante, oltre alle indicazioni orarie, riporta le indicazioni del calendario. Queste
possono andare dalla semplice data del mese a quelle più complete comprendenti il giorno del mese,
quello della settimana, il mese dell’anno e le lunazioni: in quest’ultimo caso lo si definisce
"calendario completo".
CALENDARIO PERPETUO =
(S.: Perpetuale) Oltre alle indicazioni del calendario completo (qualche rara volta riporta anche il
millesimo del secolo) passa automaticamente dal 30 al 1° del mese successivo quando il mese ha
trenta giorni. Inoltre indica la data giusta anche alla fine di febbraio nell’anno bisestile.
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Il calendario giuliano fu introdotto da Giulio Cesare. In seguito il Papa Gregorio XIII nel 1582 ne
introdusse la riforma e fu così detto gregoriano. E' ancora in vigore in Europa e in gran parte del
mondo.
CALIBRO =
Termine che in orologeria, anziché indicare le dimensioni dell’orologio, è impiegato per designare
la forma del movimento, dei ponti, il loro numero, l’origine del movimento, il nome del costruttore,
ecc. Ad esempio: calibro ETA 7750, ecc.
CALIBRO DI FORMA: designa tutte le forme ad eccezione di quella rotonda: ovale, quadrata
(carrée), rettangolare, rettangolare ad angoli smussati, ovale con le estremità troncate ("tonneau"),
rettangolare molto allungata ("baguette"). Per meglio identificare le forme si vedano quelle dei
vetri.
CALIBRO "LEPINE": relativo agli orologi da tasca. In questo la lancetta dei secondi è posta sulla
verticale che origina dalla corona di carica (alle ore 6).
CALIBRO "SAVONNETTE": sempre relativo agli orologi da tasca; la lancetta dei secondi è posta a
90° dalla verticale che origina dalla corona di carica.
CAMMA =
CAMMINO PERDUTO =
CANNELÉE =
(T. francese) Indica un certo tipo di ansa o di carrure che presenta delle scanalature.
CANOTTO
Struttura cilindrica cava all’interno, avente diverse funzioni. Normalmente è attraversato dall'asse di
carica e protegge l'inserimento della corona sulla cassa.
CAPPUCCINA
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Caratteristico orologio da viaggio la cui cassa ha una struttura verticale realizzata in ottone e vetri
molati, che permette la visione completa del movimento meccanico. Rappresenta uno dei primi
modelli di sveglia da viaggio.
CARATO =
(simbolo: K) Vecchia unità di titolo per le leghe d’oro, ora sostituita dai millesimi. Una lega di 14 K
(563/1.000esimi) contiene 14/24 in peso di oro puro; quella di 18 K, 18/24 (750/1.000esimi), sino a
giungere all’oro puro (24 K) che, ovviamente, ne contiene 24/24. Nonostante la legislazione
imponga l’uso dei millesimi, nel linguaggio comune si continua ad usare i carati.
CARICA AUTOMATICA
CARICA MANUALE
È la forma più antica di ricarica adottata per gli orologi. Non vi è nessun automatismo e il
caricamento avviene manualmente con cadenze quotidiane, settimanali o periodi maggiori, a
seconda del tipo di movimento.
CARRÉ
CARRILLON
Tipico meccanismo che in maniera automatica, a determinate scadenze, o per attivazione manuale
fa risuonare un motivo musicale a mezzo di sottili lamine che vibrano.
CARRURE =
CAROUSEL =
(T. inglese) Orologio dotato di un dispositivo simile a quello del tourbillon (V.) nel quale però la
gabbia non è azionata dalla ruota dei secondi ma da quella intermedia: fa quindi un giro su se stessa
in un numero di minuti variabile a seconda del tipo. Meno delicato del tourbillon, risponde allo
stesso scopo e fu ideato da Bonniksen nel 1892.
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CASSA =
rotonda
carrée (quadrata)
rettangolare ricurva
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tonneau (a botte)
a cuscino
triangolare
asimmetrica
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tortue (tartaruga)
carrure a gradini
CASSAIO
Artigiano tecnico che realizza, ripara o rifinisce la struttura (cassa) in oro o in altri metalli.
CAVIGLIA =
(S.: Coppiglia, spinetta) Sottile cilindro a lieve conicità che viene talvolta usato, anche in orologeria
moderna, per fissare tra di loro due parti (ad es. la spirale al pitone).
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CERNIERA =
Impiegata nelle casse di orologi da tasca ma anche in alcuni da polso che si rifanno al passato. Ad
esempio: sulla carrure sono saldati due tubetti, sul fondello uno solo; i tre pezzi sono collegati da
una spina. Può essere "in vista" o "occultata".
CHAMPLEVÉ =
V. Smalto champlevé.
CHATON =
CHAUSSÉE =
CHIAVE
Strumento di carica dell'orologeria antica. Attualmente le chiavi vengono utilizzate per le sveglie
cappuccine e per gli orologi meccanici da parete e da tavolo.
CICLOIDALE =
CILINDRO =
COEFFICIENTE D’ATTRITO =
Rapporto tra la resistenza che origina dallo sfregamento e la pressione di due corpi in movimento.
Tra due metalli è di circa 0,20, mentre tra metallo e pietra dura è di 0,12: anche da ciò il vantaggio
di far ruotare i perni di un orologio in cuscinetti di pietra dura.
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COEFFICIENTE DI DILATAZIONE =
COEFFICIENTE TERMICO =
Strumento impiegato per ricercare la distanza ottimale tra due ingranaggi, distanza nella quale i due
mobili ingranano con minore attrito e senza impuntamenti.
COMPENSAZIONE =
Artifici messi in atto per diminuire od annullare gli effetti della variazione di temperatura sulla
marcia dell’orologio.
COMPLICAZIONE =
CONDOTTA =
Ruota trascinata da un’altra: nell’orologio, i pignoni sono condotti dalle ruote, tranne in poche
eccezioni (ad es. nella minuteria).
CONDUTTRICE =
CONOIDE =
CONTAMINUTI =
(S.: Sommatore dei minuti) Piccolo quadrante del cronografo sul quale ruota una altrettanto piccola
lancetta che indica il numero dei giri (dei minuti) compiuti dalla grande lancetta del cronografo. Ne
sono noti tre diversi tipi: "continuo" nel quale la piccola lancetta si muove in continuazione di moto
uniforme, "istantaneo", dove la lancettina scatta improvvisamente sulla suddivisione di competenza
esattamente al 60esimo secondo ed il "semi-istantaneo", la cui lancetta comincia a muoversi attorno
al 58esimo secondo per poi scattare sulla divisione successiva al 60esimo secondo. Attualmente
viene prodotto quasi solo quest’ultimo.
CONTAORE =
(S.: Sommatore delle ore) Come il contaminuti, con la differenza che indica il numero di ore (sino a
12) a partire dall’inizio della misurazione cronografica. Il suo meccanismo, contrariamente a quello
del contaminuti, è posto sotto il quadrante.
CONTATORE SPORTIVO =
Cronografo che permette la misurazione di fenomeni ma non indica l’ora corrente. Ve ne sono di
tipi diversi, a seconda degli impieghi specialistici: ad esempio, in un tipo per la misurazione di
fenomeni di breve durata, la grande lancetta fa un intero giro in un solo secondo, consentendo così
la lettura del 100esimo di secondo. Ora sono sempre più sostituiti da quelli elettronici che giungono
ad indicare il millesimo di secondo.
CONTROPERNO =
CONTROSMALTO =
Strato di smalto depositato sul retro del quadrante per evitare deformazioni e cricche sulla parte
anteriore durante la cottura dello smalto al forno.
COPPIGLIA =
S.: Caviglia.
COPRIBASCULA =
Mantiene in sito, nel meccanismo di carica e messa all’ora, la bascula che sposta il pignone
scorrevole. Da essa si diparte, spesso, una molletta che ha il compito di mantenere il tiretto o nella
posizione di carica o in quella di messa all’ora (V. fig.74).
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COPRIPOLVERE
Parte realizzata in vari tipi di metallo e applicata all'interno del movimento e deputato a proteggerlo
dalla polvere e dagli agenti atmosferici.
COQ =
Antico termine francese, qualche volta ancora usato al posto di ponte del bilanciere.
COQUERET =
V. Controperno.
COQUILLON =
(T. francese) Indica, anche in Italia, la spira interna della molla piegata ad
anello per agganciarla all’albero del bariletto.
CORINDONE =
Alluminio cristallizzato. Pietra di poco meno dura del diamante. Quando è incolore, prende il nome
di zaffiro. Se vi è incluso ossido di cromo acquista un colore rosso vivo e prende il nome di rubino.
Impiegato per la costruzione dei cuscinetti: dal 1910 circa, però, si usa solo il rubino sintetico,
sempre composto da alluminio cristallizzato.
CORNO =
CORONA =
Quella parte della ruota che porta i denti (corona dentata) e, nel
bilanciere, la sua parte periferica ad anello.
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CORONA DI CARICA =
Cilindretto zigrinato con il quale termina l’asse di carica e che permette di azionarlo. Può avere
diversa forma e costituisce uno degli elementi dello stile di un orologio. Nei cronografi può
incorporare un pulsante. Negli orologi impermeabili è di solito a vite ed è completata da una
guarnizione interna di tenuta in gomma.
CRICCA =
CRICCO O CRICCHETTO =
Leva munita di un becco che penetra nella dentatura di una ruota sotto
l’azione di una molla: ha generalmente la funzione di permettere alla
ruota di girare in un unico senso.
CRICCHETTO RINCULANTE =
CROCE DI MALTA =
CRONOCOMPARATORE =
Apparecchio (inventato nel 1933 e diffusosi agli inizi del decennio successivo) per determinare di
quanto anticipi o ritardi un orologio nel momento stesso in cui lo si prova. Con un’attenta, ma non
inequivocabile, interpretazione del grafico che fornisce è anche possibile rilevare alcuni difetti
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presenti nell’orologio in esame, quali l’errata messa in fase dello scappamento, un’irregolare
trasmissione della forza motrice da parte del ruotismo sino ad individuare qual è la ruota a cui è
attribuibile tale irregolarità, ed altri ancora.
CRONOGRAFO =
Orologio che consente e facilita la misurazione di brevi fenomeni. Allo scopo è stato aggiunto un
meccanismo che presiede al movimento di una grande lancetta supplementare posta al centro del
quadrante, che può essere fatta partire, arrestata ed azzerata a mezzo di appositi pulsanti. È
completato dalla presenza di una o due minuscole lancette (contaminuti e contaore), ruotanti su
altrettanto piccoli quadranti, che indicano i minuti e le ore della durata della misurazione. Il nome
(dal greco: cronos = tempo; grafos = scrivo) deriva dal primo tipo, dell’inizio dell’800, che
consentiva la misurazione grazie a due puntini di inchiostro rilasciati, alla partenza ed all’arresto, da
una speciale lancetta sul quadrante di smalto. Successivamente fu proposto il termine più pertinente
di Cronoscopio, ma non è mai stato usato né dal pubblico né dagli stessi costruttori. Sul quadrante
del cronografo possono essere presenti diversi tipi di scale a seconda dell’impiego specifico a cui è
destinato. In base al modo come vengono ottenute meccanicamente le tre funzioni del cronografo
(partenza, arresto, azzeramento) si distinguono:
Mentre in quello monopulsante non è possibile far ripartire la grande lancetta del cronografo dopo
l’arresto se prima non la si è azzerata, in questo tipo si può farla ripartire senza preventivamente
azzerarla. Consente quindi la misurazione di fenomeni che presentano momenti di pausa.
Trattasi di un apposito cronografo utilizzato per ottenere la media oraria. Azionando la lancetta del
cronografo all'inizio della misurazione (alla partenza) e arrestandola allorché si è percorsa la
distanza stabilita, si può leggere sulla scala l'indicazione della media oraria.
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Tale tipo di scala consente, mediante un calcolo basato sulla differenza di velocità di propagazione
delle onde sonore rispetto alla luce, di ottenere immediatamente l'indicazione della distanza
dell'evento. Es.: in guerra era usato per calcolare la distanza delle artiglierie nemiche.
CRONOGRAFO MEDICALE
Realizzato per permettere al medico, sulla base delle pulsazioni indicate dal quadrante del
cronografo stesso (normalmente non superiori alle 30), il controllo del numero di pulsazioni reali,
estese al minuto.
CRONOGRAFO MONOPULSANTE =
Cronografo nel quale, a mezzo di un solo pulsante, sono ottenibili tre funzioni in sequenza
obbligata: partenza, arresto, azzeramento.
CRONOGRAFO MONORATTRAPPANTE
Cronografo costituito da una sola lancetta centrale dei secondi che può essere fermata per la
misurazione di un tempo intermedio e riavviata successivamente ottenendo il recupero immediato
del tempo trascorso dal suo precedente arresto.
CRONOMETRO =
Etimologicamente qualsiasi apparecchio per misurare il tempo, ma, nell’uso comune, il termine è
riservato ad un orologio di alta precisione. Ve ne sono diversi tipi (V. Bollettino ufficiale di marcia).
CRONOMETRO D’OSSERVATORIO =
CRONOMETRO DA MARINA =
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Orologio di grande diametro e di grandissima precisione impiegato dalle navi di alto mare per la
determinazione della longitudine. È alloggiato in una scatola di legno ed è fissato ad una
sospensione cardanica in modo che rimanga sempre in posizione orizzontale nonostante il rollìo
della nave. Il permanere in tale posizione gli evita le irregolarità di marcia dovute allo squilibrio del
bilanciere e della spirale. Con la trasmissione via radio dell’ora e con le attuali triangolazioni
satellitari è divenuto superfluo per la determinazione della longitudine e non viene più costruito dai
nostri anni ’50.
CRONOMETRO DA TOLDA =
(S.: di bordo) Orologio da tasca di discreto diametro (50/65 mm) e di grande precisione impiegato
in marina sino a 40 anni or sono per trasportare sulla tolda della nave l’ora indicata dal cronometro
da marina che invece risiedeva stabilmente in un apposito locale della nave.
CRONOMETRO DA VETRINA =
Cronometro contenuto in una scatola di legno che, un tempo, veniva esposto in vetrina dagli
orologiai. Risiedendo sempre in posizione orizzontale non accusava gli effetti dello squilibrio del
bilanciere e della spirale: ne risultava una marcia precisa.
CUORE =
CURVA PHILIPS =
CUSCINETTO =
Piccolo cilindro forato che può essere in metallo (ottone o glucydur) od in pietra dura sintetica: in
questo caso la materia con cui è realizzato è il Corindone che ha sostituito, dall’inizio del secolo, il
rubino naturale (ma il nome è rimasto).
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CUVETTE =
(T. francese): indica il fondello interno della cassa; frequente negli orologi da tasca, raro in quelli da
polso.
DARDO =
DECORAZIONI =
DEFORMAZIONE =
DENSITÀ DELL’ARIA =
DENTATURA =
DÉTENTE =
DIAMANTATURA =
DIAMANTINA =
Polvere di ossido di alluminio cristallizzato (corindone) impiegata per lucidare alcune parti
dell’orologio. Nonostante il nome, non contiene diamante ma ha una durezza inferiore solo a
quest’ultimo.
DIAPASON =
(Orologio al diapason) Movimento elettronico nel quale un piccolo diapason (del tipo per accordare
gli strumenti musicali) svolge la funzione di organo regolatore dell’orologio. Sistema utilizzato
intorno agli anni 60 per ottenere orologi di precisione. Una struttura a diapason miniaturizzato
(simile a quello ben più grande che viene utilizzato per accordare gli strumenti musicali, veniva
attraversata dalla corrente elettrica e vibrava ad una particolare frequenza (c.360 hz). Tale
vibrazione, captata da apposito meccanismo, faceva capo una minutissima ruota dentata che
trasmetteva direttamente alle lancette il movimento, che appariva quindi quasi continuo. Alla fine
degli anni 70 venne interamente sostituito da quelli al quarzo.
DIGITALE =
Orologio con un tipo di indicazione dell’ora a mezzo di numeri che scorrono su di un quadrante o
sotto apposite finestrelle e che possono essere azionati elettronicamente o meccanicamente.
DISCO DI IMPULSO =
(S.: Grande disco) Montato sull’asse del bilanciere, porta il bottone del
disco. È così chiamato perché riceve l’impulso dalla forchetta tramite,
appunto, il bottone. Forma un pezzo unico con il disco di sicurezza
grazie ad un mozzo che li collega (V. Plateau).
DISCO DI SICUREZZA =
DISIMPEGNO =
DITO =
Piccolo disco, da cui sporge una propaggine a forma di dito, che muove un altro organo o una ruota
dentata:
DORATURA =
Rivestimento di superfici con oro: si realizza a mezzo di bagni galvanici. Lo spessore della doratura
si misura in "micron" (millesimi di millimetro): le casse degli orologi vengono dorate con spessori
di 5, 10, 15, 20 micron.
DUPLEX =
V. Scappamento duplex.
ÉBAUCHE =
V. Sbozzo.
ELASTICITÀ =
Proprietà di certi corpi di riprendere la loro forma primitiva quando cessa l’azione deformante. È
sfruttata per ottenere forza motrice dalla molla contenuta nel bariletto e per ottenere un momento
torcente dalla spirale del bilanciere. L’elasticità della molla e della spirale dipende dalla natura delle
leghe metalliche impiegate e dai trattamenti termici o meccanici che hanno subito.
ELINVAR =
Lega a base di acciaio e nichel il cui coefficiente termoelastico è quasi nullo alle temperature alle
quali normalmente è sottoposto l’orologio (da –10° a +36°). Impiegata per la costruzione di spirali
compensatrici.
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ELLIPSE =
EPILAME =
(T. francese) Prodotto chimico impiegato prima della lubrificazione dell’orologio allo scopo di
mantenere in luogo l’olio evitando che si spanda.
Orologio ad equazione del tempo: indica sia l’ora vera che quella media.
EQUILIBRATURA =
ERMETO =
Orologio da tasca la cui cassa rettangolare è costituita da un astuccio con due parti scorrevoli
aprendo le quali, per osservare l’ora, si carica la molla.
ERRORE SECONDARIO =
EXTRA-PLAT =
Cassa o movimento di spessore molto ridotto. Vengono costruiti movimenti meccanici di spessore
di poco superiore al millimetro.
FAUSSES - COTES =
V. Decorazioni.
FLYBACK =
Cronografo in uso, un tempo, nell'aviazione militare e civile, in cui, con la pressione sul pulsante
d'azzeramento mentre la lancetta cronografica è in marcia, questa ritorna immediatamente a zero:
rilasciando il pulsante, la lancetta riparte da zero. Nel cronografo classico, invece, per ottenere
l'azzeramento è necessario prima arrestare il cronografo. E' definito anche con il termine francese
"retour en vol"; in italiano potrebbe chiamarsi "Cronografo ad azzeramento permanente".
FOLIOT =
FONDELLO =
Parte posteriore della cassa, montata sulla carrure; può esservi fissato a
pressione o avvitato.
FORCHETTA =
FORZA COSTANTE =
Lo scappamento a "forza costante", che può essere di vario tipo, è quello nel quale gli impulsi che
giungono al bilanciere sono tutti di pari intensità; è di costruzione molto complessa ed è raramente
presente negli orologi da polso, anche di livello qualitativo altissimo.
FRENO =
FUSO ORARIO =
Per facilitare i rapporti internazionali, la superficie della terra è stata divisa in 24 fusi orari eguali,
delimitati da meridiani. L’asse centrale di ciascun fuso dista dall’altro di 15°, pari ad un’ora. Il fuso
Zero convenzionale è quello di Greenwich (Inghilterra), gli altri distano di un numero intero di ore
da questo. L’ora di Greenwich è anche detta "ora universale".
GABBIA =
Struttura complessa che nel tourbillon regge e comprende la ruota di scappamento, l’àncora ed il
bilanciere, ruotando su se stessa.
GALOPPO =
In certi scappamenti, come il duplex e quello a distensione, è il passaggio accidentale di due o più
denti della ruota di scappamento.
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GHIERA
Anello metallico graduato, generalmente zigrinato internamente, fissato alla cassa. La ghiera viene
generalmente utilizzata sugli orologi subacquei per permettere di verificare i tempi d’immersione.
In questo caso ruota solo in senso antiorario.
GIOCO =
GIOCO DI BOTTONE =
Quantità di cui può muoversi il bottone del disco tra i fianchi della
forchetta, ad evitare un suo possibile inceppamento.
GIOCO DI DARDO =
GIOCO DI CORNO=
GYROMAX =
Raffinato e moderno tipo di bilanciere sulla cui corona sono infilati, a dura
frizione su appositi pernetti, dei cilindretti forati e tagliati: ruotando, ad
esempio, il taglio verso l’interno si modifica il raggio di girazione,
provocando ritardo. L’azione contraria provoca anticipo.
GLUCYDUR =
Lega di rame e berillio (glucinio), dura e di bell’aspetto, impiegata per costruire bilancieri
monometallici, cuscinetti ed anche mollette.
GOMMALACCA =
Resina impiegata per incollare, ad esempio, le leve di rubino dell’àncora nelle loro sedi. La
gommalacca si rammollisce con il calore ed indurisce raffreddandosi.
GRAFITE =
GRANDE LANCETTA =
(S.: Trotteuse) Nei cronografi è posta al centro del quadrante e viene fatta partire, arrestata, azzerata
con la pressione sui pulsanti.
GRANDE LEVA =
GRUPPO =
GUILLOCHÉ =
HARWOOD =
IMPERMEABILE =
Cassa che non lascia penetrare l’acqua. L’impermeabilità è difficile da ottenere e da mantenere:
l’orologio impermeabile dovrebbe essere periodicamente sottoposto a prove con apparecchi
speciali, oggi abbastanza diffusi presso gli orologiai riparatori. Inoltre, ogni volta che se ne apre la
cassa, sarebbe prudente sostituire la guarnizione di tenuta, specie se questa è in sede da qualche
tempo.
IMPULSO =
IMPUNTAMENTO =
INDICE =
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Segno sul quadrante che indica la divisione: può essere stampato o riportato in metallo, in pietre
preziose e può avere forme diverse: queste vengono di solito specificate sui cataloghi d’asta; ad
esempio: indice "bâton" (a bastone), "carré" (quadro), ecc.
INGRANAMENTO =
INTERASSE =
Distanza tra i centri dei perni di due ruote ingrananti tra di loro.
INVAR =
Lega di ferro con nichel al 36%: non subisce dilatazione lineare al variare delle temperature a cui
può essere sottoposto normalmente un orologio: impiegata, ad esempio, per la costruzione di aste
per pendoli e, raramente, in alcuni bilancieri speciali.
INVERTITORE =
ISOCRONISMO =
ISPESSIMENTO =
Relativo all’ispessimento degli oli: si cerca di evitarlo in quanto provoca delle alterazioni di marcia
dell’orologio e una maggiore usura dei perni degli organi rotanti. È però inevitabile in quanto le
cause sono l’evaporazione naturale dell’olio, le polveri e certe reazioni chimiche. Può essere
ritardato ponendo il movimento in casse impermeabili. Vi si rimedia sottoponendo l’orologio a
frequenti revisioni, almeno ogni 2/3 anni.
LANCETTA =
Piccola lancetta fissata sul perno della ruota dei secondi e che gira su di un quadrantino posto di
solito all’altezza delle ore 6 del quadrante. Quando invece è posta al centro viene spesso definita
con il termine francese "trotteuse": migliore è la definizione "lancetta dei secondi al centro".
LEVA DELL’ÀNCORA =
Sul fianco del parallelepipedo si trova invece il piano di riposo "R" sul
quale si appoggia il dente della ruota di scappamento durante l’impegno.
Le leve sono due: una d’entrata ed una d’uscita.
Leva del cronografo che, scendendo sul cuore, riporta a zero la lancetta
montata sul suo asse. Alla sua brusca azione si deve il sinonimo citato.
Piccolo dizionario tecnico d’orologeria Pag 34 / 68
Leva che nel cronografo blocca la ruota centrale del cronografo, durante la
fase d’arresto dello stesso, ad evitare che un possibile urto sposti la grande
lancetta, falsando così la lettura. Non è però questa leva ad "arrestare" il
cronografo, bensì la sconnessione dell’ingranamento tra la ruota di rinvio e la
ruota centrale del cronografo.
LEVATA DELL’ÀNCORA =
Angolo percorso dall’àncora nello spostarsi da una spinetta di limitazione all’altra: è la somma degli
angoli di disimpegno, impulso, caduta e cammino perduto: si aggira mediamente dai 9 ai 12°, a
seconda della qualità dello scappamento.
È l’angolo percorso dal bilanciere mentre riceve l’impulso dall’àncora: si aggira mediamente dai 28
ai 40°.
LINEA DI PARIGI =
(o semplicemente "linea"). Antica unità di misura ancor oggi usata in orologeria per indicare le
dimensioni del movimento: una linea vale 2,255 mm. L’indicazione delle misure in linee non è così
precisa come si potrebbe arguire dai decimali indicati, ma spesso è approssimata.
LUBRIFICAZIONE
Intervento realizzato con appositi oli lubrificanti utilizzati in dosaggio atto a diminuire l'attrito tra i
perni degli assi e le sedi all’interno delle quali gli stessi ruotano e tra gli ingranaggi e i ruotismi in
genere.
LUNAZIONE =
Tempo intercorrente tra due lune nuove consecutive: il mese lunare dura 29 giorni, 12 ore, 44
minuti e 2,8".
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LUNETTA =
Anello fissato sulla parte anteriore della carrure della cassa nel quale
viene alloggiato il vetro. Può essere liscia, a smusso, concava, convessa,
fissa o mobile, ecc.
LUNGHEZZA ATTIVA =
della spirale: è quella che va dalla virola alle spinette di racchetta, o al pitone in una spirale libera.
Da essa dipende il periodo del bilanciere. Diminuendola l’orologio anticipa, aumentandola ritarda.
MAGNETIZZAZIONE =
MAILLECHORT =
Lega di rame, zinco e nichel impiegata in orologeria: è meno ossidabile dell’ottone e più duttile.
V. Leva azzeratrice
MASSA OSCILLANTE =
V. Rotore.
MESSA ALL’ORA =
MICROROTORE =
Rotore che, invece di essere sovrapposto al movimento, come nella maggior parte degli orologi
automatici, è incorporato nel movimento stesso al fine di diminuirne lo spessore.
MINUTERIA =
MOLLA MOTRICE =
Nastro d’acciaio temperato e rinvenuto al blu o di un acciaio speciale non temperato ma trattato
meccanicamente, avvolto all’interno del bariletto, fissato alla sua parete ed al suo asse. È un organo
elastico che, deformato e avvolto attorno all’asse del bariletto, reagisce restituendo una forza
contraria a quella esercitata per deformarlo, mettendo così in rotazione il bariletto e quindi il
ruotismo dell’orologio.
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MOLLA ROVESCIATA =
In questa molla la sua spira esterna, quando è fuori dal bariletto, presenta un giro
in senso inverso a quello delle spire centrali. A parità di dimensioni eroga più
forza della molla normale in forma di spirale presentando un minor numero di giri
di avvolgimento permanente perché il giro rovescio, nella formula per il calcolo
della forza della molla, viene sottratto al numero di giri avvolti in senso normale.
Non è temperata e rinvenuta ma incrudita a freddo. La lega con la quale viene
costruita contiene ferro-nichel-cromo con l’aggiunta di cobalto, molibdeno e
glucinio. È inossidabile ed ha un limite di rottura superiore a quello delle vecchie
molle temperate e rinvenute che ha sostituito a partire dal 1945.
MOLLA-TALCO =
Molletta sottilissima a forma di corona circolare e leggermente concava. Sovrapposta alla ruota
delle ore della minuteria evita che questa abbia eccessivo gioco in altezza sotto il quadrante.
MOVIMENTO D’OROLOGIO =
NIELLO =
Tipo di decorazione delle casse degli orologi da tasca: nell’incisione viene posta una pasta
contenente piombo, rame, argento, zolfo, sale ammonico e poi cotta al forno dello smaltatore.
L’eccedente viene limato. Si termina lucidando: ha un bel color nero che spicca sull’argento o l’oro
della cassa.
OGIVA =
Angolo curvilineo acuto formato da due archi di cerchio con il quale termina il dente della ruota o
del pignone.
OIGNON =
(cipolla) Grosso orologio da tasca francese della fine del ‘600. È ritenuto il primo esempio di
produzione semi-industriale di orologi partendo da sbozzi prefabbricati disponibili sul mercato.
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OLIATORE =
OLIVATURA =
ONDA DI GINEVRA =
V. Decorazioni.
ORA EQUINOZIALE =
Dodicesima parte del giorno naturale, dall’alba al tramonto, agli equinozi (il 21 marzo e il 23
settembre).
ORA MEDIA =
Ventiquattresima parte del giorno medio: la terra non impiega sempre 24 ore esatte per compiere
una rotazione ma un tempo più lungo o più corto di circa 15 minuti. Per comodità si è assunta una
durata media di rotazione della terra e questa durata è stata divisa per 24: è l’ora media d’uso civile.
ORA TEMPORALE =
Dodicesima parte del giorno naturale (dall’alba al tramonto). La sua durata varia a seconda della
data. Non è più in uso da un paio di secoli. Agli equinozi (ora equinoziale) corrisponde all’ora vera.
ORA VERA =
ORA UNIVERSALE =
V. Fuso orario.
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ORE SALTANTI =
Orologio ad ore saltanti: le ore ed i minuti appaiono in apposite finestrelle del quadrante. È detto
anche "salterello" e "orologio digitale".
ORGANO REGOLATORE =
È quello che, con le sue oscillazioni, regola la velocità del ruotismo dell’orologio. Sono impiegati
almeno quattro tipi diversi di organi regolatori: il bilanciere associato alla spirale, il pendolo, il
diapason ed il quarzo. Maggiore è il suo isocronismo, maggiore è la precisione dell’orologio.
OROLOGIO MADRE =
In un sistema di distribuzione dell’ora è l’orologio che invia periodicamente degli impulsi elettrici
ad altri orologi, ad esempio stradali, per azionarli a distanza.
OSCILLAZIONE =
OSCILLAZIONE SUPPLEMENTARE =
(o libera) Quella parte dell’oscillazione dell’organo regolatore che avviene senza contatto con lo
scappamento. Con lo scappamento ad àncora è di 220/240° su un totale di 270°.
OSSERVATORIO CRONOMETRICO =
Reparto di un Osservatorio Astronomico dove viene controllata la marcia degli orologi inviati dal
fabbricante per ottenere un bollettino od un certificato di cronometro. I principali sono: Ginevra e
Neuchâtel in Svizzera, Besançon in Francia, Teddington in Inghilterra, Amburgo in Germania e
Washington negli USA. Il servizio era svolto anche dall’Osservatorio di Brera di Milano.
OTTONE =
Lega di rame e zinco impiegata in orologeria per costruire ruote, platìne, ponti, ecc.
OVALIZZAZIONE =
Può presentarla un foro, a causa dell’usura provocata dalla rotazione di un perno. Per evitarla
vengono impiegati cuscinetti in pietra dura, i rubini. Per "ruota ovalizzata" si intende invece una
ruota montata fuori centro rispetto al suo asse: questo difetto non proviene dall’usura ma è
d’origine.
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PASSO =
Distanza tra due punti simmetrici di due denti consecutivi della ruota o del
pignone. Dicendo: "la ruota ha compiuto un passo" si intende che si è
mossa di un dente.
PENDOLO
È un organo regolatore utilizzato per la misurazione del tempo. La sua applicazione segna l'avvio
della cronometria di precisione. E’ costituito da un’asta sospesa nella sua estremità superiore e
libera di oscillare. All'estremità inferiore è fissato un peso.
PERIODO =
PERNO =
PERNO CONICO =
PERNO ECCENTRICO =
V. Leva dell’àncora.
PIEDINO =
PIETRE
Al fine di ridurre l'usura nelle sedi di rotazione dei perni, in orologeria, vengono utilizzate delle
pietre. Comunemente sono rubini sintetici di forma circolare forati all'interno e appositamente
svasati per consentire la permanenza del lubrificante.
PIGNONE =
PIGNONE CALZANTE =
PIGNONE OSCILLANTE =
Formato da due pignoni posti sullo stesso asse, di solito uno con un passo
diverso dall’altro. Il suo perno inferiore ruota in una posizione stabile
nella platìna, quello superiore gira in una bascula mobile che lo può far
inclinare mandandolo ad ingranare con una ruota. Trova impiego nel
contaminuti continuo o come conduttore in un certo tipo di cronografo,
detto appunto "a pignone oscillante".
PIGNONE SCORREVOLE =
PITONE =
PLACCATURA =
Piastra di metallo, in genere d’argento o di nichel, sulla quale viene posta, sopra e sotto, una sottile
lamina d’oro. L’insieme viene poi laminato a caldo. La piastra può essere impiegata per la
costruzione di casse. È più resistente all’usura della doratura galvanica.
PLATEAU =
PLATÌNA =
Piastra metallica che serve da base ai ponti e che porta i fori nei quali
ruotano i perni inferiori dei diversi organi rotanti dell’orologio.
PONTE =
POSIZIONE =
Termine relativo alla regolazione dell’orologio che può essere fatta in diverse posizioni dello stesso:
posizione simbolo
orizzontale, quadrante in alto HH
orizzontale, quadrante in basso HB
verticale,
VH
corona in alto
verticale,
VD
corona a destra
verticale,
VG
corona a sinistra
verticale,
VB
corona in basso
PULSANTE =
Sporge dalla carrure della cassa e serve per azionare il cronografo, la ripetizione, ecc. Può avere
diversa forma, tonda, ovale, rettangolare smussata: nei cronografi impermeabili può essere dotato di
una ghiera "a vite" che occorre svitare per azionarlo.
PRESSIONE ATMOSFERICA =
Influisce sulla marcia dell’orologio ed una sua variazione può modificare di diversi centesimi di
secondo la marcia dei migliori cronometri.
PUNTO DI RIPOSO =
PUNZONE DI QUALITÀ =
Punzonatura presente sul movimento di quegli orologi che rispondono a precise caratteristiche
stabilite ufficialmente: notissimo quello di Ginevra, riservato ai soli orologi costruiti in quella zona
e che li qualifica.
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QUADRANTE =
Parte dell’orologio sulla quale appaiono le indicazioni delle ore, minuti, secondi ed altre ancora. Vi
è una grande varietà di quadranti sia dal punto di vista della forma che delle decorazioni, della
materia impiegata, ecc. Le indicazioni sono date da cifre, divisioni, o da segni di forma diversa
(indici). I quadranti sono mantenuti in posizione da due piedini che penetrano in appositi fori della
platìna.
QUADRANTE METALLICO MODERNO: è molto sottile ed è costruito con ottone o rame che
viene poi colorato con metodi galvanici. Le indicazioni sono ottenute per ricalco da adatti timbri:
quelle più accurate sono stampate a rilievo o riportate in metallo, anche prezioso, o addirittura in
pietre preziose.
QUADRANTE DI SMALTO: piastra di rame, argento o oro rivestita di smalto, spesso decorato.
Questo tipo è molto delicato e soggetto a cricche ("fêlures").
QUADRANTE A GUICHET: (T. francese che sta per "finestrella") E’ munito di una o più aperture
attraverso le quali appaiono indicazioni quali data, mese, giorno della settimana, ecc.
QUADRANTE LUMINOSO: in questo le ore o gli indici (ma anche le lancette)sono ricoperti da
sali luminescenti, visibili al buio. Sino agli anni ’60 veniva impiegato allo scopo il radio: poi,
considerata la sua pericolosità dovuta alle radiazioni che emette, è stato sostituito da altri sali
innocui.
QUADRANTE DA REGOLATORE V. Regolatore.
QUANTIEME
Con tale termine si specifica la caratteristica di un orologio capace di indicare oltre all'ora e ai
minuti, la data, il giorno della settimana, il mese, l'anno e le fasi lunari.
QUARZO =
Organo regolatore degli orologi elettronici costituito da ossido di silicio. Le oscillazioni del quarzo
sono molto elevate (32.768 al secondo negli orologi da polso, 4.190.000 nelle svegliette, contro le
2,5/5 di quelli meccanici) e stabili. Il quarzo sfrutta il fenomeno piezoelettrico per cui, sottoposto ad
una tensione elettrica, si mette ad oscillare, con vere e proprie oscillazioni meccaniche. Una
frequenza così elevata viene poi divisa da un circuito elettronico 15 volte per 2, giungendo così ad
un impulso al secondo, che viene inviato ad un motore passo-passo che muove la ruota che porta la
lancetta dei secondi. Il quarzo è soggetto ad invecchiamento e lo fa accusando un anticipo; inoltre è
sensibile alle variazioni di temperatura: sia che questa aumenti o diminuisca, l’orologio ritarda. Il
numero delle oscillazioni di un quarzo è determinato dalle sue dimensioni e dalla forma in cui viene
tagliato.
RACCHETTA =
RAGGIO DI GIRAZIONE =
RAPPORTO DI TRASMISSIONE =
RATTRAPANTE =
RAZZA =
REGOLATORE =
REGOLAZIONE =
REPÈRE =
S. di Punto di riposo.
REVISIONE =
RIBATTIMENTO=
Anomalia nello scappamento che manda il bottone del disco ad urtare contro
l’esterno delle corna della forchetta durante l’oscillazione del bilanciere: è
dovuto ad un’oscillazione troppo ampia provocata da un impulso troppo forte.
Si verifica di solito solo nella posizione orizzontale dell’orologio. Vi si
rimedia impiegando una molla meno forte oppure appiattendo la parte
terminale arrotondata dei perni conici dell’asse del bilanciere. Il ribattimento
provoca un forte anticipo e si evidenzia quando l’orologio è caricato a fondo.
RINCULO =
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V. Scappamenti.
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Durante il disimpegno della leva dell’àncora dal dente della ruota di scappamento, la ruota di
scappamento stessa è costretta a compiere un piccolo angolo di retrocessione (0°,15’) dovuto alla
inclinazione della leva per l’angolo di tiraggio: questo è il "rinculo
geometrico". La ruota di scappamento, poi, continua a girare per
inerzia sempre in senso contrario ("rinculo meccanico"), sinché la
forza motrice che anima la ruota non supera quella dell’inerzia
stessa, momento nel quale la ruota riprende a girare in senso
normale. L’ulteriore piccolo angolo di retrocessione (da 0° a 0° e
20’) dipende sia dal peso della ruota di scappamento, che si cerca
appunto di costruire la più leggera possibile, che dalla velocità con
la quale avviene il disimpegno.
RINVENIMENTO =
Trattamento termico dell’acciaio temperato per togliergli parte della fragilità e della durezza: si
attua riscaldandolo a circa 300° C.
RINVIO =
Ruota di rinvio: trasporta il movimento da una ruota ad una terza. Vi è un rinvio della messa all’ora
e, nel cronografo, una ruota di rinvio della contaminuti ed una della ruota centrale del cronografo.
RIPETIZIONE =
Orologio che, azionando un apposito pulsante, indica con il suono le ore a mezzo di un piccolo
martello che batte su di un timbro. Ve ne sono di diversi tipi:
RIPETIZIONE A QUARTI: suona l’ora con una tonalità, i quarti d’ora con due colpi in rapida
successione e a diversa tonalità.
RIPETIZIONE A 5 MINUTI: suona l’ora, i quarti ed un colpo per ognuno dei 5 minuti trascorsi
dopo il quarto.
RIPETIZIONE A MINUTI: suona l’ora, i quarti d’ora e poi un colpo per ogni minuto trascorso
dall’ultimo quarto.
RIPETIZIONE MUTA =
(o "con sordina") Può rientrare in uno dei tre tipi sopra elencati differendone solo perché il martello
invece di battere su di un timbro batte sulla cassa: non si percepisce un suono ma le vibrazioni della
cassa.
RIPOSO =
S. di Impegno.
RISERVA DI MARCIA =
In senso stretto: ulteriore durata di marcia dell’orologio dopo che è stato caricato e che ha
funzionato per 24 ore: normalmente è di 10/16 ore. In senso più esteso indica, in alcuni orologi
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automatici, un piccolo quadrante, spesso a forma di settore, sul quale una lancetta mostra quante ore
di carica rimangono all’orologio in quel momento. Il meccanismo che vi presiede è più complesso
di quanto si potrebbe arguire.
RITARDO =
ROCCHETTO DI CARICA =
ROTORE =
Difetto nello scappamento che provoca l’arresto dell’orologio. Si può verificare quando, ad
esempio, il dardo sia troppo corto e, in seguito ad un movimento o ad un urto subito dall’orologio o
durante l’oscillazione supplementare del bilanciere, l’àncora riesce a spostarsi da una spinetta di
limitazione all’altra mentre il bottone del disco del bilanciere è lontano dalla forchetta: in questo
caso, quando giunge il bottone del disco non trova l’entrata della forchetta ma l’esterno del corno
contro il quale urta violentemente. Come immagine assomiglia al ribattimento (V. fig.97) con la
differenza che nel rovesciamento il bottone del disco urta alla massima velocità contro il corno. Ne
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può conseguire la rottura di un perno del bilanciere o dell’àncora oppure lo scalzamento dalla sua
sede del bottone del disco. Vi si rimedia allungando il dardo.
RUBINO =
V. Cuscinetto.
RUOTA A COLONNE =
Costituita da due parti: quella inferiore ha denti di sega e dal suo piano si
innalzano delle colonnine verticali di forma trapezoidale. Questa ruota
costituisce, nel tipo omonimo di cronografo, la centrale di comando delle
varie funzioni cronografiche. È mantenuta in una posizione precisa dalla
molla salterello ed è fatta ruotare dal cricchetto della grande leva.
RUOTISMO =
È costituito da:
RUOTA DI MINUTERIA =
V. anche Cronografo. Le prime tre sotto elencate hanno una finissima dentatura triangolare con un
elevato numero di denti: da 150 a 200. Sono:
1a) RUOTA CONDUTTRICE - montata a dura frizione sul prolungamento dell'asse della ruota
dei secondi del ruotismo del tempo dell'orologio che sporge dal relativo ponte; ingrana con la
successiva:
2a) RUOTA DI RINVIO DEL CRONOGRAFO - montata sulla bascula del rinvio del
cronografo: può andare ad ingranare, in seguito allo spostamento della sua bascula, con la:
3a) RUOTA CENTRALE DEL CRONOGRAFO - il cui asse, dopo aver attraversato quello cavo
della ruota dei minuti dell'orologio, spunta sul quadrante e porta la grande lancetta del cronografo.
RUOTA DI RINVIO
DELLA CONTAMINUTI - dotata della classica dentatura epicicloidale, è azionata, una volta al
minuto, da un dito fissato sotto la ruota centrale del cronografo. Comunica il suo movimento alla
RUOTA CONTAMINUTI - anch'essa a dentatura epicicloidale: è mantenuta in posizione da una
molletta salterello, compie un passo al minuto come la ruota di rinvio che la aziona. Sul suo asse,
che spunta sul quadrante, è montata la piccola lancetta contaminuti. Ha 30 o 45 denti.
SALTERELLO =
(Molla - salterello)
Molletta terminante con due piani inclinati che appoggiano sulle estremità
di due denti consecutivi di una ruota: ha la funzione di mantenerla in
posizione e di far compiere alla ruota stessa, quando venga azionata,
esattamente un passo per volta. Trova impiego nei datari e nei cronografi.
Il termine viene qualche volta usato anche per indicare un "orologio ad ore
saltanti" nel quale le ore appaiono in finestrelle del quadrante.
SBOZZO =
SCALA ASMOMETRICA =
Sui cronografi medicali è impiegata per calcolare rapidamente la frequenza respiratoria del
paziente. Può essere basata su 5 o 10 atti respiratori: si fa partire il cronografo alla percezione
dell’inizio del primo atto respiratorio e lo si arresta al termine dell’ultimo atto (ad es.: il quinto) sul
quale è basata la scala. La grande lancetta indica direttamente il numero di atti al minuto.
SCALA PULSOMETRICA =
Sui cronografi medicali è impiegata per calcolare rapidamente il numero di pulsazioni al minuto
(frequenza cardiaca).
Può essere basata su 10 o 15 o 30 pulsazioni. Si fa partire il cronografo alla percezione della prima
pulsazione e lo si arresta quando si conta l’ultima sulla quale è basata la scala (ad es.: 15). La
grande lancetta indica direttamente sulla scala il numero di pulsazioni al minuto.
SCALA TACHIMETRICA =
Sui quadranti dei cronografi, è impiegata per misurare la velocità. La "base" più comune è di 1000
metri. Si fa partire il cronografo al passaggio di una indicazione chilometrica e lo si arresta alla
successiva indicazione: la grande lancetta indica direttamente sulla scala la velocità in km/h. Se
questa è inferiore a 60, il valore va letto su di una seconda scala spiraliforme, interna alla prima.
SCALA TELEMETRICA =
Sui cronografi, è impiegata per stabilire la distanza in km alla quale si è verificato un certo evento
luminoso seguito poi da un rumore: ad esempio si fa partire il cronografo all’apparire del lampo e lo
si arresta nel momento in cui si percepisce il tuono. La posizione della grande lancetta indica
direttamente sulla scala a quale distanza si è scaricato il fulmine.
SCAPPAMENTO =
A RINCULO: nei quali la ruota di scappamento, dopo aver fornito l’impulso, retrocede di un poco
(es.: lo scappamento a verga).
A RIPOSO: nei quali il dente della ruota di scappamento, dopo aver fornito l’impulso, si arresta (si
"riposa") su di una superficie cilindrica coassiale all’organo regolatore (es.: scappamento a cilindro
e scappamento duplex).
LIBERI: nei quali il dente della ruota di scappamento, dopo aver fornito l’impulso ad un organo
intermedio (ad es. l’àncora), viene arrestato dall’organo intermedio stesso, lasciando oscillare il
bilanciere in assoluta libertà, senza che quest’ultimo sia pertanto in contatto con nessun organo (es.:
scappamento ad àncora, scappamento a distensione).
Uno scappamento è tanto migliore quanto minor tempo dura il contatto con l’organo regolatore: lo
scappamento a distensione, ad esempio, è in questo senso migliore di quello ad àncora, ma è poco
adatto per gli orologi da polso, continuamente sottoposti a cambiamenti, anche violenti, di
posizione, perché ha la tendenza a galoppare.
Piccolo dizionario tecnico d’orologeria Pag 54 / 68
Tra i numerosi scappamenti per orologi portatili viene attualmente prodotto solo lo scappamento ad
àncora svizzera.
SCAPPAMENTO A CAVIGLIE =
SCAPPAMENTO A CILINDRO =
Largamente impiegato nel secolo scorso e nei primi decenni del nostro,
oggi non è più utilizzato. È uno scappamento a riposo.
SCAPPAMENTO A DISTENSIONE =
SCAPPAMENTO A VERGA =
Come quello svizzero, con la differenza che i tre organi, ruota di scappamento,
àncora e bilanciere invece che essere posizionati su una linea retta sono situati
ai vertici di un triangolo. Inoltre i denti della ruota di scappamento sono
appuntiti: pertanto l’impulso avviene solo sulle leve mentre in quello svizzero
l’impulso è ripartito in parte sui denti a tallone della ruota ed in parte sulle leve.
Questo tipo di scappamento, che ebbe largo impiego nell’800, è stato
abbandonato.
SCAPPAMENTO DUPLEX =
SCARTO =
È la differenza tra l’ora indicata dall’orologio e quella che invece dovrebbe indicare. Ad esempio:
l’orologio ha uno scarto di +20 secondi.
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Media algebrica degli scarti giornalieri accusati dall’orologio durante le prove a cui viene
sottoposto negli Osservatori Nazionali. Ad esempio: se l’orologio ha uno scarto medio di +3
secondi al giorno, questo potrebbe essere il risultato di un giorno in cui ha ritardato di 5 sec. E del
successivo in cui ha anticipato di 8 sec. (-5 +8 = +3).
SCHELETRATO =
Orologio scheletrato: diverse parti del movimento (platìne, ponti, ecc.) vengono "svuotate" a
seghetto; inoltre il quadrante ed il fondello della cassa sono in vetro. Ne risulta una certa
"trasparenza" dell’orologio. Le operazioni di scheletratura sono realizzate, ancor oggi, spesso a
mano: questo tipo di orologio ha quindi un certo costo.
Una grande lancetta, al centro del quadrante, si muove di uno scatto ad ogni secondo e può essere
arrestata senza che l’orologio si fermi. Il ruotismo di un simile orologio ha due bariletti e due treni
di ruote: quello del tempo e quello per i secondi indipendenti. Presente nel secolo scorso in alcuni
"tasca", non è stato più costruito dopo l’invenzione del cronografo che l’ha sostituito.
SERPENTINA =
Termine improprio in uso in alcune regioni per definire un orologio in cui sia presente il conoide
oppure per indicare lo scappamento a verga.
SIDEROMETRO =
Cronometro aeronautico o marino che indica il tempo siderale di Greenwich in gradi, minuti di
grado e frazioni di minuti d’arco.
SIZE =
Unità di misura impiegata negli USA per designare il diametro dei movimenti degli orologi. Il
"size" corrisponde ad 1/30 di pollice, corrispondenti a 0,8466 mm. Le dimensioni partono da un
convenzionale "zero size" (35/30esimi di pollice pari a 29,63 mm). Le dimensioni superiori a zero
size sono indicate da 1,2,3… sino a 36. Per trasformare la misura in mm bisogna aggiungere uno,
due, tre… 36 volte il "size"; esempio:
0 size… = 29,63 mm
5 size = 29,63 + (5 x 0,8466)… = 33,863 mm
15 size = 29,63 + (15 x 0,8466)… = 42,329 mm
Le dimensioni inferiori allo 0 "size" sono indicate da un numero di zeri pari al numero di "size" da
sottrarre a 29,63; esempio:
000 size = 29,63 – (3 x 0,8466) = 27,09 mm
6/0 size = 29,63 – (6 x 0,8466) = 24,55 mm.
SMALTO CLOISONNÉ =
Piccolo dizionario tecnico d’orologeria Pag 57 / 68
(T. francese) Tipo di smaltatura a caldo nella quale il disegno è realizzato con filo d’oro piatto: lo
smalto viene posto nei compartimenti descritti da questo filo. Dopo la cottura al forno il pezzo viene
lavorato con apposite mole che fanno emergere il filo annegato nello smalto. Il cloisonné è
impiegato per certi rari tipi di quadranti e per decorare le casse.
SOVRATENSIONE =
Al termine della carica della molla, questa risulta avvolta strettamente attorno all’asse del bariletto:
poiché è possibile continuare nella carica ancora un poco, le fibre della molla subiscono uno
stiramento (sovratensione) che, al momento della scarica, sviluppa un eccesso di forza che potrebbe
alterare la marcia dell’orologio (ribattimento). Per evitarla viene impiegato il cricchetto rinculante
o la croce di Malta o, negli orologi automatici, una brida a slittamento.
SPINETTA DI LIMITAZIONE =
SPIRALE =
Per gli orologi da tasca e per i cronometri da marina sono state impiegate spirali ) cilindriche,
coniche e a botte.
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SPIRALE COMPENSATRICE =
Spirale costruita con una complessa lega di acciaio, nichel, cromo, tungsteno, manganese, vanadio,
molibdeno e da terre rare. Ha un basso, se non addirittura nullo, coefficiente termoelastico alle
temperature alle quali è soggetto l’orologio. Poiché la fusione della lega è, ancor oggi, dipendente
da una certa imponderabilità dei risultati, a seconda del coefficiente termoelastico ottenuto dalla
fusione della lega si distinguono spirali compensatrici di 4/5 qualità diverse: la migliore è la prima
qualità.
SPIRALE LIBERA =
Va direttamente dalla virola al pitone e non passa tra le spinette di racchetta, che in questo caso non
esiste. L’anticipo ed il ritardo vengono regolati a mezzo di un bilanciere a viti o di un bilanciere
Gyromax. Non provoca l’alterazione dell’isocronismo causato dal gioco della spirale tra le spinette
di racchetta.
STELLA =
Disco munito di denti triangolari sui quali appoggia una molletta salterello: i denti sono azionati
solitamente da un dito. La stella è spesso impiegata nei calendari ed in tal caso porta stampati i
mesi, i giorni, ecc.
SQUILIBRIO =
Difetto di equilibrio che può essere manifestato da due organi dell’orologio: dal bilanciere e dalla
spirale. È dovuto alla forza di gravità. Lo squilibrio fa sentire i suoi effetti (anticipi-ritardi-
irregolarità di marcia) solo quando l’orologio è in posizione verticale. Quando quest’ultimo, invece,
è in posizione orizzontale, lo squilibrio non provoca alcun difetto. Vi si rimedia con l’equilibratura
del bilanciere e con l’applicazione a questo di una spirale Breguet con curva Philips. Con
l’impiego, abbastanza recente, degli scappamenti ad alta frequenza (28.800 e 36.000 A/h) la marcia
dell’orologio risente meno degli effetti dello squilibrio.
SVEGLIA O SVEGLIARINO
Meccanismo atto a produrre autonomamente un suono. Tale complicazione viene inserita negli
orologi portatili (da polso o da tasca), al fine di essere utilizzata come promemoria ad una
determinata ora, oppure come vera e propria sveglia mattutina, in sostituzione della più
ingombrante sveglia da tavolo.
TAMBURO
Altro nome con cui viene indicato il bariletto contenente la molla di carica dell'orologio
meccanico).
TEMPERA =
Trattamento termico al quale vengono sottoposti gli acciai per indurirli. Si realizza scaldando il
metallo a circa 850° C ed immergendolo poi immediatamente in acqua per raffreddarlo
bruscamente. La tempera rende però l’acciaio più fragile e, in orologeria, i pezzi vengono perciò
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TERMOMETRO ANEROIDE =
Basato sulla deformazione di una lama bimetallica. Può essere presente in certi orologi complicati.
TIGE =
V. Asse.
TIMBRO =
È un anello in acciaio armonico, sul quale batte il martello della ripetizione ricavandone un suono.
È fissato saldamente sulla platìna del movimento. Sono almeno due: uno produce un suono grave e
l’altro acuto.
TIRAGGIO =
TIRETTO =
TOURBILLON =
Dispositivo inventato da A.L. Breguet, brevettato nel 1801, per annullare le differenze di marcia che
mostra l’orologio nelle diverse posizioni verticali. È costituito da una gabbia mobile che supporta la
ruota di scappamento, l’àncora ed il bilanciere-spirale. Questa gabbia gira su se stessa ed il suo
centro di rotazione è lo stesso di quello del bilanciere. Ne risulta che quest’ultimo cambia
continuamente di posizione come se l’intero orologio girasse su se stesso: i ritardi che l’orologio
può accusare in una posizione vengono così annullati dagli anticipi che registra nella posizione
opposta. Il meccanismo è molto delicato ed è ritenuto uno dei più ingegnosi di tutta l’orologeria. V.
anche Carousel.
TRENO =
Serie delle ruote in un orologio. In una ripetizione, ad esempio, si ha un "treno del tempo" – serie di
ruote che presiedono alla misura del tempo – ed un "treno di suoneria" che fa parte del meccanismo
di suoneria.
TROTTEUSE =
TUTTO-O-NIENTE =
Dispositivo di sicurezza che permette alla suoneria della ripetizione di entrare in funzione solo se il
pulsante è stato premuto a fondo. Evita così che venga suonato un numero inesatto di colpi.
UNGHIETTA =
Risalto sul bordo del fondello della cassa, presente in certi vecchi "polso" e nei "tasca", per
facilitarne l’apertura con l’unghia.
VERGA =
V. Scappamento a verga.
VETRO =
VIROLA =
Piccolo anello, tagliato per elasticizzarlo, infilato con forte attrito sull’asse
del bilanciere; la virola presenta un foro laterale nel quale viene fissata con
una piccola caviglia l’estremità interna della spirale.
VOLANO =
S.: Rotore.
WIDIA =
S.: Stellite. Combinazione di tungsteno, carbonio, cobalto e titanio: è un metallo molto duro (può
essere lavorato solo con le mole) e pesante: in orologeria è impiegato per la parte periferica del
rotore.
WIG-WAG =
Vecchio orologio da polso a carica automatica nel quale il movimento, muovendosi avanti ed
indietro in una cassa rettangolare più lunga del movimento stesso, caricava, grazie ad un
ingranaggio rettilineo, la molla del bariletto. Lo spostamento del movimento era provocato dai
movimenti del polso e dalla forza di gravità. È dei primi anni ’30.
ZERO =
Punto di partenza delle divisioni di un quadrante: corrisponde alle ore 12. Viene usato per indicare
la posizione di partenza della grande lancetta del cronografo.
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Indice
acciaio
acciaio inossidabile
acciaio-nichel
affaticamento
affidabilità
affissi
albero
albero del bariletto
alternanza
ampiezza
analogico
àncora
àncora bilanciata
àncora a linea diritta
àncora laterale
àncora a caviglie
àncora a rinculo degli orologi a ripetizione
ansa
ansetta
antiurto
anticipo
antimagnetico
arresto all'impulso
arresto al riposo
asse del bilanciere
asse di carica
astrolabio
attrito
autocompensatrice o autocompensante
automatico
avvolgimento permanente
bariletto
barra
bascula
bascula della ruota di rinvio del cronografo
bascula della ruota di rinvio della contaminuti
bassine
battuta
bilama
bilanciere
bilanciere bimetallico compensato
bilanciere guillaume
bilanciere monometallico a viti
bilanciere monometallico semplice
bisellatura
bisolfuro di molibdeno
blu
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boccola
bollettino ufficiale di marcia
bottone del disco
bracci
brida
brunitura
caduta
calendario
calendario perpetuo
calendario giuliano e gregoriano
calibro
camma
cammino perduto
cannelle
canotto
cappuccina
carato
carica automatica
carica manuale
carillon
carré
carrure
carousel
cassa
cassaio
caviglia
cerniera
champlevé
chaton
chaussée
chiave
cicloidale
cilindro
coefficiente d'attrito
coefficiente di dilatazione
coefficiente termico
compasso per ingranaggi
compensazione
complicazione
condotta
conduttrice
conoide
contaminuti
contaore
contatore sportivo
controperno
controsmalto
coppiglia
copribascula
copripolvere
coq
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coqueret
coquillon
corindone
corno
corona
corona di carica
cricca
cricco o cricchetto
cricchetto rinculante
croce di malta
cronocomparatore
cronografo
cronografo a due pulsanti
cronografo con scala tachimetrica
cronografo con scala telemetrica
cronografo medicale
cronografo monopulsante
cronografo monorattrappante
cronografo sdoppiante o rattrapante
cronometro
cronometro d'osservatorio
cronometro da marina
cronometro da tolda
cronometro da vetrina
cuore
curva philips
cuscinetto
cuvette
dardo
decorazioni
deformazione
densita dell'aria
dentatura
détente
diamantatura
diamantina
diapason
digitale
disco di impulso
disco di sicurezza
disimpegno
dito
doratura
duplex
ébauche
elasticità
elinvar
ellipse
epilame
equazione del tempo
equilibratura
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ermeto
errore secondario
extra-plat
fausses cotes
flyback
foliot
fondello
forchetta
forza costante
freno
fuso orario
gabbia
galoppo
ghiera
gioco
gioco di bottone
gioco di dardo
gioco di corno
gioco della spirale
giromax
glucydur
gommalacca
grafite
grande lancetta
grande leva
gruppo
guilloché
harwood
impegno
impermeabile
impulso
impuntamento
indice
ingranamento
interasse
invar
invertitore
isocronismo
ispessimento
lancetta
lancetta dei secondi
leva dell'ancora
leva azzeratrice
leva del freno
levata dell'ancora
levata del bilanciere
linea dei centri
linea di Parigi
lubrificazione
lunazione
lunetta
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lunghezza attiva
magnetizzazione
maillechort
martello del cuore
massa oscillante
messa all'ora
messa in fase
microrotore
minuteria
modulo di carica automatica
molla motrice
molla rovesciata
molla-talco
movimento d'orologio
niello
ogiva
oignon
oliatore
olivatura
onda di ginevra
ora equinoziale
ora media
ora temporale
ora vera
ora universale
ore saltanti
organo regolatore
orologio madre
oscillazione
oscillazione supplementare
osservatorio cronometrico
ottone
ovalizzazione
passo
pendolo
periodo
perno
perno conico
perno eccentrico
piano d'impulso e di riposo
piedino
pietre
pignone
pignone calzante
pignone oscillante
pignone scorrevole
pitone
pitone mobile
placcatura
plateau
platìna
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ponte
posizione
pulsante
pressione atmosferica
punto di riposo
punzone di qualita
quadrante
quantième
quarzo
racchetta
raggio di girazione
rapporto di trasmissione
rattrapante
razza
regolatore
regolazione
repère
revisione
ribattimento
rinculo
rinculo geometrico e meccanico
rinvenimento
rinvio
ripetizione
ripetizione muta
riposo
riserva di marcia
ritardo
rocchetto del bariletto
rocchetto di carica
rotore
rovesciamento
rubino
ruota a colonne
ruota delle ore
ruotismo
ruota di minuteria
ruote del cronografo
salterello
sbozzo
scala asmometrica
scala pulsometrica
scala tachimetrica
scala telemetrica
scappamento
scappamento a caviglie
scappamento a cilindro
scappamento a distensione
scappamento a verga
scappamento ad àncora inglese
scappamento ad àncora svizzero
Piccolo dizionario tecnico d’orologeria Pag 68 / 68
scappamento duplex
scarto
scheletrato
secondi morti indipendenti
serpentina
siderometro
size
smalto cloisonné
sovratensione
spinetta di limitazione
spirale
spirale compensatrice
spirale libera
stella
squilibrio
sveglia o svegliarono
tamburo
tempera
termometro aneroide
tige
timbro
tiraggio
tiretto
tourbillon
treno
trotteuse
tutto-o-niente
unghietta
verga
vetro
virola
volano
widia
wig-wag
zero