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14/05/2014
I MUSCOLI DELL'ARTO INFERIORIORE
I muscoli dell’arto inferiore vengono suddivisi in base alla loro posizione in quattro regioni:
1) Regione iliaca
2) Muscoli della coscia
3) Muscoli della gamba
4) Muscoli del piede
All’interno di ogni regione ritroviamo poi dei gruppi muscolari che possono a loro volta essere
nuovamente suddivisi in regioni o spazi o logge, sempre in relazione alla posizione all’interno di
una regione di riferimento.
Solitamente gruppi muscolari appartenenti a una medesima loggia hanno una funzionalità simile.
La regione Iliaca contiene i muscoli interni:
- ileo psoas
- piccolo psoas
La regione glutea contiene i muscoli esterni:
- grande gluteo
- medio gluteo
- piccolo gluteo
- piriforme
- gemelli superiore e inferiore
- otturatori esterno e interno
- quadrato del femore
- tensore della fascia lata
[N.d.s. alcuni muscoli richiedono uno studio più approfondito ovvero è necessario conoscerne
origine e inserzione. Il muscolo da approfondire in questo caso è il grande gluteo.]
MUSCOLO ILEOPSOAS
Presenta due ventri muscolari dati dal grande psoas che prende
origine dai corpi vertebrali da T12 a L4 e si porta poi lateralmente per
inserirsi sul piccolo trocantere del femore insieme al muscolo iliaco,
che invece origina dalla faccia interna dell’osso iliaco.
Anche il muscolo iliaco quindi ha un’origine piuttosto ampia.
(Solitamente l’inserzione dei muscoli si focalizza su un elemento
puntiforme quindi il tendine di inserzione si posiziona su un elemento
osseo limitato; l’origine invece può estendersi su una superficie più
ampia e anche a livello di più punti ossei).
Origini:
- spina iliaca anteriore inferioriore
- solco sopra-acetabolare
si pone in posizione mediana anteriormente e le fibre discendono verso il basso fino a raggiungere
la base della patella. A questo livello il tendine di inserzione del retto del femore si fonde con il
tendine patellare, che poi va a inserirsi sulla tuberosità tibiale.
La tuberosità tibiale si trova anteriormente alla tibia, subito al di sotto dell’epifisi prossimale.
All’inizio le fibre hanno un andamento bipennato, poi pian piano scendendo diventano parallele.
VASTO MEDIALE
Si trova in posizione mediale, lateralmente al retto del femore.
E’ un muscolo monoarticolare.
Anteriormente origina dalla parte inferiore della linea intertrocanterica, che unisce il piccolo e il
grande trocantere. Posteriormente invece l’origine continua dal labbro mediale della linea aspra del
femore.
Il femore, in particolare la diafisi, ha una sezione tondeggiante, ma è possibile comunque
riconoscere una faccia anteriore, una faccia posterolaterale e una faccia posteromediale.
Posteriormente a separare la faccia posteromediale da quella posterolaterale è un rilievo, una linea
che percorre più o meno tutta la diafisi e che consta di due labbri, il labbro mediale e il labbro
laterale (la linea aspra si può intendere quindi come un rilievo sdoppiato in due).
L’origine non si ferma qui ma continua a discendere fino ad arrivare alla linea sovracondiloidea
mediale, perché la linea aspra ad un certo punto si arresta a livello della parte inferiore della diafisi,
è come se i due labbri si aprissero e si vengono a creare due linee che si portano fino ai condili
(queste due linee sono le linee sovracondiloidee mediale e laterale).
In questo caso quindi l’origine comprende una parte anteriore superiore del femore e una parte
completamente posteriore (a livello della faccia posteromediale del femore).
Questo muscolo si inserisce sempre a livello della tuberosità tibiale, fondendosi con il tendine
patellare.
Le fibre verso la fine hanno un andamento quasi orizzontale in quanto originano posteriormente al
femore a livello della linea sovracondiloidea e poi si devono portare anteriormente per congiungersi
al tendine di inserzione.
Superiormente, invece, le fibre hanno un andamento verticale.
VASTO LATERALE
Si trova in posizione laterale, è il muscolo controlaterale del vasto mediale quindi ha un’origine
simile anche se contrapposta.
Anteriormente origina:
- dalla linea intertrocanterica superiore
- dal margine inferiore anteriore del grande trocantere
Posteriormente e lateralmente l’origine continua:
- dalla tuberosità glutea (sotto il grande trocantere)
- dal labbro laterale della linea aspra del femore
Quindi l’origine percorre quasi tutta la diafisi del femore
L’inserzione è sempre a livello della tuberosità tibiale.
L’andamento delle fibre nella porzione prossimale è verticale mentre nella porzione distale è anche
qui orizzontale.
VASTO INTERMEDIO
Per poterlo osservare è necessario rimuovere il muscolo retto del femore.
Anch’esso è un muscolo monoarticolare.
Trova origine su una superficie piuttosto ampia: la faccia anterolaterale della diafisi femorale nei ¾
superiori.
In visione posteriore si porta lateralmente e tende quindi a portarsi posteriormente, pur originando
dalla faccia anterolaterale del femore.
Trova sempre inserzione a livello del tendine di inserzione.
Gli altri muscoli (il bicipite del femore, il semitendinoso, il semimembranoso, il gracile, il pettineo
e l’adduttore) in visione posteriore hanno come punto d’origine l’osso iliaco e si inseriscono sul
femore.
Gli adduttori (lungo, breve e grande) sono disposti in sequenza e originano a livello pubico e si
portano posteriormente a livello della linea aspra del femore,sembrano elementi triangolari e si
inseriscono a diversi livelli della parte posteriore del femore.
L’adduttore lungo si porta nel terzo inferiore, quello breve nel terzo superiore, mentre il grande si va
a inserire a livello di tutta la linea aspra.
Il pettineo si porta sempre posteriormente e come disposizione di fasci è simile agli adduttori.
Il gracile si porta invece dalla sinfisi pubica inferiormente fino alla porzione mediale della tibia.
Sono quindi muscoli a ventaglio, che partono dall’osso iliaco a livello della porzione ischio pubica e
si portano a livello della parte posteriore del femore.
Sono muscoli piuttosto profondi.
LOGGIA POSTERIORE
SEMITENDINOSO E SEMIMEMBRANOSO
Originano sempre in vicinanza della tuberosità ischiatica.
Hanno un andamento fusiforme.
Si portano verso il basso inserendosi a livello della tibia.
Sono in posizione posteriore mediale (mentre il bicipite femorale è in posizione posteriore laterale).
MUSCOLI PIEDE
Suddivisi in:
1) Muscoli estrinseci (traggono origine
non da elementi ossei del piede ma da
elementi ossei della gamba, andando
poi a inserirsi a livello del piede):
2) Muscoli intrinseci (hanno origine e
inserzione all’interno delle ossa del
piede)
- flessori della pianta (suddivisi in
quattro strati o in tre gruppi: mediale,
laterale e intermedio)
- estensori del dorso (posti più in
prossimità del dorso del piede)
A livello dell’articolazione della caviglia sono
presenti i cosiddetti retinacoli, che sono
ispessimenti della fascia profonda con un
aspetto nastriforme (non sono quindi elementi
aggiuntivi ma solo punti ispessiti della fascia
profonda).
Hanno il compito di mantenere in sede tendini
e muscoli, stabilizzandoli.
Si concentrano sia lateralmente che in
posizione anteriore e mediana, intorno alle
strutture della caviglia, per impedire degli
spostamenti.