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Ildirittoquotidiano
Guidadidirittocondominiale
Edizione2016
Avv.AlessandroGallucci
IILCONDOMINIOINGENERALE p.4
Cos'ilcondominio:Definizioneenaturagiuridica
IILEPARTICOMUNIArt.1117c.c. p.9
Cosasonoleparticomuni
Ilsuolo
Lefondazioni
Imurimaestri
Lefacciate
Itetti,ilastricisolariadusoesclusivoeleterrazzealivello
Isottotetti
Lescale
Iportonidiingresso
Ipilastrieletraviportanti
Ivestiboli,glianditieiportici
Icortili
Tuttelepartidell'edificionecessarieall'usocomune
Ilocaliperiserviziincomune
Opere,installazioniemanufattidestinatiall'usocomune
Gliascensori
Ildecoroarchitettonico
Ibalconi,leverandeelefinestre
Dirittideicondominisullecosecomunieindivisibilit
Leinnovazioni
Leareedestinateaparcheggio
IIILARIPARTIZIONEDELLESPESE p77
Concettigeneralisullaripartizionedellespese
Laripartizionedellespeseinbaseallaccordodelleparti
Ilcriteriolegalediripartizionedellespese
Letabellemillesimali
Letabellemillesimalicontrattuali
Letabellemillesimalic.d.giudiziali
Letabellemillesimalic.d.assembleari
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Ildirittoquotidiano
Lapprovazionedelletabellemillesimali:uncasoconcreto
Lanaturadelleobbligazionicondominiali
Ilfondocassa(ofondospeciale)
Idebiticontrattidalcondominio.Condominimorosi:obblighi
dellamministratore,lasolidarietpassivaeilprincipiodiparziariet.(diPaolo
Accoti)
IVGLIORGANIDELCONDOMINIO p.117
Unchiarimentopreliminare
Lamministratore:nomina,confermaerevoca
Leattribuzionidellamministratoredicondominioelanaturadelsuorapporto
conilcondominio
Larappresentanzadellamministratore
Iprovvedimentidellamministratore
Laprorogatiodeipoteridellamministratore
Lamministratoredicondominioelaprivacy
L'obbligodiformazionepergliamministratoridicondominio(DM140/2014)
Lassembleacondominiale
Ilconsigliodeicondomini
Ilruolodelsingolocondomino
Ilcondominioelaprivacy
Telecamereincondominio
VILCONDOMINIOELAUTORITAGIUDIZIARIA p.165
Lelitiattiveepassive
Ildecretoingiuntivocontroilcondominomoroso:procedimento,legittimazione
attivaepassiva
Ildissensorispettoalleliti:modalitdicomunicazioneerisvoltipratici
Limpugnazionedelledeliberecondominiali
Lamediazioneincondominio
VIILREGOLAMENTODICONDOMINIO p.184
Ilregolamentocondominiale
Proceduraperl'approvazionedelregolamentocondominiale
Larevisionedelregolamentocondominiale:uncasopratico
VIIAPPROFONDIMENTIVARI p.196
Cosafarequandoilcondominoe'moroso(diManuelaMargilio)
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Ildirittoquotidiano
L'azionedelterzocreditorecontroilcondominomoroso(diLuciaIzzo)
Lasopraelevazioneincondominio(Avv.SilvioRizzonico)
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IILCONDOMINIOINGENERALE
Condominio:definizioneenovitnormative
Approcciarsiallamateriacondominialesignificaprimadituttocapirechecos'
ilcondominio.
Comeperaltriistituti,
ilcodicecivilenonnefornisceunadefinizione .Le
difficoltproseguono,inquantoalladomandachecos'uncondominio
possibilerispondereindiversimodi,essendoilconcettoriferibileasvariati
profili(materiale,giuridico,ecc.).
Confrontarsiconquestiquesitisignificaaffrontarelamateriadeldiritto
condominialecorrettamente,comprendendoilgiustosignificatodellenorme
cheloregolano,lelorolacunenonchlospaziolororiservatodallegislatore
all'internodelnostroordinamento.
Definizionedicondominioecomunione
Dettocidiprimariaimportanzadefinireilcondominio.Iprofilidefinitoridi
maggioreinteressesonoquelliattinentilasferagiuridicacheguardaallasua
materialitedallasuasoggettivitnelnostroordinamento.Comeanticipato,il
codicenondefiniscechecos'ilcondominio.
Sitrattadiun
istitutorelativamentegiovane,disciplinatoinmaniera
sistematicasolonelcodicedel1942 .Ilcodicedel1865,infatti,e
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leunitimmobiliarisonodiproprietesclusivadidiversisoggettisiapplicher
ladisciplinadelcondominio.Ciperchaccantoallepartidipropriet
individuale(gliappartamenti)cisarannoquelleparticheperleggedovranno
essereconsideratediproprietcomune.Tuttavia,qualoralostessopalazzo
siaoggettodiproprietindivisatrapipersone(adesempioperchlasciatoin
ereditdalpadreaiproprifiglisenzaassegnazionedellesingoleunit)esso
sarsoggettoallacomunione.
chiaro,allora,che iltrattodistintivodelleduefattispecievaindividuato
nelladiversaconformazionedeidirittidiproprietdeisingolirispettoal
beneimmobile .
Sipu,quindi,affermareche ilcondominiounaparticolareformadi
comunionenellaqualecoesistonopartidiproprietesclusivaepartidi
proprietcomune .
Letipologiedicondominio
Dataunadefinizionedicondominio,siponesubitoilproblemadiindividuare
queicasiconcretiaiqualisiapplicaladisciplinacodicistica.
Laquestionestataoggettodell'evoluzioneurbanisticoediliziadegliultimi
anniedhaincontrato(edincontra)delleproblematichedinonfacilesoluzione,
lequali,sovente,sonostateoggettodiinterventogiurisprudenziale.
Inparticolare,alivellonumericoquandosipudirechesidifronteadun
condominio?sufficientecheicondominisianodue,treodipi?Comesi
identificauncondominio?Uncondominiopusvilupparsisoloinsenso
verticaleoancheinsensoorizzontale?
Ledomandesonotantequanteleconformazionichepuprendereunedificio.
Occorre,inprimoluogochiarirechenonnecessariaalcunaformula
sacramentaleaffinchsipossadirechesisiacostituitouncondominio.
sufficientechesiavendutaunasolaunitimmobiliaredell'edificio .Cos,
basterlapresenzadiduedifferentiproprietariesclusivididiverseporzioni
dell'immobile(c.d."condominiominimo" ),definitiaifinidilegge
"condomini",perchsidebbaapplicareladisciplinadelcondominio.
Sulpunto,leSezioniUnitedellaCassazione,conl'importantesentenzan.
2046/2006,hannochiaritoche l'esistenzadelcondominioel'applicabilit
dellenormeinmaterianondipendedalnumerodellepersonechead
essapartecipano .Pertanto," senell'edificioalmenoduepianioporzionidi
pianoappartengonoinproprietsolitariaapersonediverse,ilcondominio
consideratocomesituazionesoggettivaocomeorganizzazionesussiste
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sullabasedellarelazionediaccessoriettracoseproprieecomunie,per
conseguenza,indipendentedalnumerodeipartecipantitrovanoapplicazione
lenormespecificatamenteprevisteperilcondominionegliedifici ".
Ilnumerodicondominiincidesolamentesullanecessitdinominareun
amministratore,chenecessarioquandoicondominisonopidiquattro,o
perilregolamentodicondominio,cheobbligatoriopericondominiconpidi
diecipartecipanti.
Ilcondominio,infine,pusvilupparsitantoinsensoverticale(ilclassico
edificiocondominialeapipiani)quantoinsensoorizzontale .
Atalproposito,bastapensareairesidencecompostidavillettemonoo
bifamiliariconpiserviziincomune(adesempio,stradeinterne,
illuminazione,ecc.).
Diverso,invece,ilcasoincuipipalazzi,gidiperscostituentidegli
autonomicondomininelsensosinoraaffermato,abbianobenie/oserviziin
comune.
Intalcaso,sidifronteal
c.d."supercondominio" ,checompostodapi
edificicondominialilegatitralorodabenie/oservizicomuni.Cos,per
esemplificare,ungruppodiquattroocinqueedifici,cheabbiaincomuneun
parcooiservizidifognatura,catalogabilecomesupercondominio.
Tuttequestefattispecie,nell'assenzadiespressaregolamentazione
codicistica,sonostatericondotteperanalogiadallagiurisprudenzasottola
disciplinadelcondominio.Ilfattonaturalmentecreanonpochedifficolt
applicative.Bastapensare,atitoloesemplificativo,airegolamenti
condominialiche,illegittimamente,hannoritenutodipoterlimitarela
partecipazioneall'assembleadelsupercondominiosoloagliamministratoridei
varicondominichelocompongono(sututte,v.Cass.n.7894/1994).
Lanaturadelcondominio
Lasituazionenondifferentesesihariguardoallasoggettivitgiuridicadel
condominionelnostroordinamento.FinoallasentenzadelleSezioniUnite
dellaSupremaCortediCassazionen.9148/2008 (relativaalconcettodi
solidarietnelleobbligazionicondominiali),ilcondominiovenivadefinito
"unsempliceentedigestione,ilqualeoperainrappresentanzae
nell'interessecomunedeipartecipanti,limitatamenteall'amministrazioneeal
buonusodellacosacomune,senzainterferireneidirittiautonomidiciascun
condomino "(Cass.n.7891/2000).
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Questadefinizione,coniatadallastessagiurisprudenza, statasmentita
nell'arrestodilegittimit sopracitatoche,alcontrario,nonsolo haritenuto
impossibileconsiderareilcondominiocomeunentedigestionema
addiritturadiaffiancarloaqualunqueentitgiuridicamenterilevante .
Fermarestandolapienalegittimitditaleimpostazione(inmancanzadiuna
disciplinadiriferimento),essanonpuandareesentedacritiche:adoggi,il
condominio(inpersonadell'amministratore)intrattienetuttaunaseriedi
rapporticonsoggettiterzieconglistessicondominidafarerisultare
quantomeno plausibilelapossibilitdiconfigurareunasuaautonomia,
almenoalivellodicentrod'imputazionegiuridico .
Lariforma
Lacostantecrescitadelcontenziosoinerentelamateriainoggettononch
l'avanzamentodellemodernetecnologie,dellaculturaelemutateistanze
socialihannospintoillegislatorearivisitareedaggiornarel'interanormativa
condominiale,cogliendotuttiglispuntiemersidallacorposagiurisprudenza,di
legittimitedimerito,formatasineltemposultemaperfarfronteal
fabbisognoditutelagiudiziariaedareunarispostaallagrandevarietdi
quesitisottopostiallasuaattenzione.
Ecco,quindi,che il20novembre2012laCommissioneGiustiziadel
SenatodellaRepubblicahaapprovatoiltestodefinitivodellariformadel
Condominio :uninsiemediarticolichehannointegratoedaggiornatoun
ambitogiuridicochehaguadagnatoecontinuaariscuoteresemprepi
attenzionedapartedeglioperatori.
Conilnuovotestodella legge11dicembre2012n.220("Modifichealla
disciplinadelcondominionegliedifici") illegislatoreintervenuto
incisivamentesututtalamateria,revisionandoalcunidegliarticolipi
importanti(comeades.l'art.1117el'art.1129sullafiguradell'amministratore)
eaggiungendonealtri(art.1117dabisaquaterart.1122biseterart.1130
bis).
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condominialiesoffermandosisullacomponenteorganizzativadelcondominio
(inparticolare,sullafiguradell'amministratore,oggettodirecenteriforma),
concludendo,infine,conlarappresentanzaeladifesadelcondominioinsede
digiudiziocivile.
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IILEPARTICOMUNIArt.1117c.c.
Leparticomunidelcondominio
Illegislatorecodicisticoall'art.1117c.c.
nonfornisceunadefinizionediparti
comuni,limitandosiadindicarequalisonolepartidell'edificiodaconsiderarsi
incomunionetratuttiicondominiedilregimegiuridicoalqualesono
sottoposte.
Sitrattadibenichesipresumonocomuni ,salvadiversadisposizione
contenutaneltitolod'acquistoechel'articolosuccitatoindicain
un' elencazionemeramenteesemplificativaenontassativa .
Definirecosasiaunapartecomunerimane,comunque,un'esigenzache
travalicaipurifiniaccademici,poichlaquestionehadeirisvoltipratici
rilevantisoprattuttoinordinealregimedellespeseedellapropriet.
Allalucedelladisposizionecodicisticaesullascortadellediversepronunce
giurisprudenzialiinmateria,sipossono definireleparticomunicomequelle
frazionidell'edificiocondominialediproprietditutti,utili (eilpidelle
volteindispensabili) all'esistenzastessadelcondominio.
Ilconcettodiproprietcomunevienesensibilmenteestesodallegislatore
dellariforma,poichlanuovaformulazionedell'art.1117c.c.prevedendoche
lepartioggettodicomunionesianoadisposizione" deiproprietaridellesingole
unitimmobiliaridell'edificio,ancheseaventidirittoagodimentoperiodico "
superala"classica"concezionediproprietcomunementeintesa,investendo,
appunto,deldirittoall'utilizzoancheisoggettititolaridiundirittodipropriet
limitatoneltempo( c.d.proprieta"godimentoperiodico" ).
Illegislatoresiineffettiadeguatoalleattualitendenzesociali,ivicompresa
larecenteintroduzionesulmercatoimmobiliaredegliacquistiinmultipropriet,
ilcuiutilizzodapartedeisingoliproprietaritemporalmentelimitato(pratica
spessoinusoperl'acquistodiappartamentisitiinzoneturistiche).
Occorre,altres,sottolinearechelacomunionecondominialedeibenidicui
all'art.1117c.c.presuntae" lapresunzionelegaledaessapostapuessere
superatasolodallaprovadiuntitolocontrario,chesiidentificanella
dimostrazionedellaproprietesclusivadelbeneincapoadunsoggetto
diverso ",mentre,secondolarecentegiurisprudenza,questa" provanonpu
esseredatadallaclausoladelregolamentocondominialechenonmenzioni
dettobenetraleparticomunidell'edificio,noncostituendotaleattountitolo
idoneoadimostrarelaproprietesclusivadelbeneequindilasuasottrazione
alregimedellaproprietcondominiale(Cass.n.17928/2007n.6175/2009).Il
regolamentodicondominio,infatti,noncostituisceuntitolodipropriet,maha
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lafunzionedidisciplinarel'usodellacosacomuneelaripartizionedelle
spese "(Cass.n.13262/2012).
Le"categorie"deibenicomuni
L'art.1117c.c.distingue,atitoloesemplificativo,ibenichesonooggettodi
proprietcomune, intrepunti :
alnumero1)sonoelencatelepartiinerenti
allastrutturadell'edificio (suolo,fondazioni,murimaestri,tetti,scale,portoni
d'ingresso,ecc.)eingenere"tuttelepartidell'edificionecessarieall'uso
comune" alnumero2)ilocalidestinatiaiserviziincomune (localiperla
portineria,perlalavanderiaecc.) alnumero3)leopere,leinstallazioniei
manufattidestinatiall'usoealgodimentocomune (ascensori,pozzi,
cisterne,impiantigasecc.).
Possono,pertanto,considerarsirientranti:nella primacategoriatuttiic.d.
"benicomuninecessari" perl'esistenzastessadell'edificiocondominialeo
permanentementedestinatiall'usocomune(poichconsiderati"necessari",
purpotendononesserlodifatto,pervolontdeicondominichene
determinanoladestinazionepoichsenzaglistessinonsarebbepossibile
utilizzarelesingoleproprietesclusive)nella secondacategoria,tuttiic.d.
"benicomunidipertinenza" ,ovesonoricompresituttiilocalidestinatiai
servizicomuninella terzaeultimacategoria ,infine,
ic.d."benicomuni
accessori" ,ovveroleopere,leinstallazionieimanufatticheservonoall'usoe
algodimentocomune.
Elencazionenontassativa
L'elencazionedicuiall'art.1117c.c. nonhacarattereesaustivon
inderogabile .Cisignificachepossonoesisterebenicomuninonprevistio
beniconsideraticomuniperlalorospecificadestinazioneoinforzadiun
titolo.
Lastessaespressioneutilizzatadallegislatorenell'accompagnaretuttiibeni
elencaticoniltermine "come" ,nonchle
formuledichiusura utilizzateal
punto1)("tuttelepartidell'edificionecessarieall'usocomune")enei
successivipunti2)e3)("ilocaliperiserviziincomune"leopere,le
installazioni,imanufattidiqualunquegeneredestinatiall'usocomune"),
intendonodareunrespiropiampioallanormacontenutanell'art.1117
c.c .,permettendocosall'interpretedivalutaredivoltainvoltala
condominialitdeibeni.
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principiopacificoancheingiurisprudenzacheladisposizionedicuiall'art
1117c.c.poneunapresunzionedicondominialitperibeniiviindicati,
secondoun'elencazionenontassativa,poichderivante" siadall'attitudine
oggettivadelbenealgodimentocomune,siadallaconcretadestinazionedel
medesimoalserviziocomune "(Cass.n.13262/2012).
Icaratteridelleparticomuni
Leparticomunidell'edificiosonostrumentalialgodimentodelleproprietdei
singolipercuidatalevincolodidestinazionefunzionale,sorgonoicaratteri
dell'
irrinunciabilit edella
indivisibilitdellestesse.
Perespressaeinderogabileprevisionedell' art.1118c.c.,ilcondominonon
purinunciareaidirittisuibenicomuni nsottrarsiall'obbligodicontribuire
allespeseperlaloroconservazione.
Laratio
ditaledisposizionevaricercatanelfattocheilgodimentodeibeni
comuniinscindibiledalgodimentodeibenidiproprietesclusiva,percuipur
rinunciandoallacomproprietsulbene,ilcondominocontinuerebbedifattoad
usufruiredellostesso.Siritiene,pertanto,cheneancheilregolamentodi
condominiodinaturacontrattualepossaderogareall'irrinunciabilit,salvoche,
ovviamente,l'attodirinunciasiacontestualeaquellosuldirittoall'unit
abitativadiproprietesclusiva.
L'art.1119c.c. sancisce,invece,l'indivisibilitdelleparticomunidell'edificio,
"amenocheladivisionepossafarsisenzarenderepiincomodol'usodella
cosaaciascuncondominoeconilconsensodituttiipartecipantial
condominio ".
Com'evidente,purnellasuainderogabilit,ladisposizionecodicisticanon
prevedel'indivisibilitassolutadelleparticomuni,masubordinatale
eventualitalconsensodituttiicondomini.Ancheintalcaso,la ratiodel
legislatorevaricercatanell'intenzionedievitareunadivisionechepossa
alterareladestinazionefunzionaledelleparticomunialserviziodellepropriet
esclusive,facendopatireaisingolicondominiunadiminuzionenelgodimento
dellestesse,lasciando,tuttavia,sopravviveretalepossibilitincasodi
accordounanime.
L'usodelleparticomuni
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alteriladestinazioneenonimpedisca, exart.1102c.c.
,aglialtripartecipanti
unparigodimentodellestesse,oltreanonpregiudicarelastabilit,la
sicurezzaeildecorodell'edificiocondominiale.
Secondol'art.1118,1comma,c.c. ildirittodiciascuncondominosulle
particomuni ,salvocheiltitolonondispongaaltrimenti, proporzionaleal
valoredell'unitimmobiliarechegliappartiene.
Laddovenonsiaprecisatodaltitolo,perdeterminarel'estensionedeldiritto
spettanteaciascuncondominosullepartioggettodiproprietcomune, si
considerailvaloredell'unitimmobiliareespressoinmillesimi (secondo
letabellemillesimaliallegatealregolamentodicondominio),avendoriguardo
nell'accertamento,exart.68disp.att.c.c.,alvalore"grezzo",senzatenere
contodelcanonelocatizio,deimiglioramentiedellostatodimanutenzione.
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Ilsuolo:definizione
Ilsuoloil
primodeibenicomunicitatidall'art.1117 delcodicecivile.
L'esattaqualificazionedellostesso,consideratocheladisposizionecivilistica
loidentificasolamentecome"ilsuolosucuisorgel'edificio",harichiestopi
voltel'interventodellagiurisprudenza.
Laquestione,lungidall'essereunadisputapuramentenominalisticahadei
risvoltipraticinonindifferenti.Cos,standoall'orientamentogiurisprudenziale
dominanteilsuolocoincideconquella" porzionediterrenosucuipoggia
l'interoedificioe,immediatamente,laparteinfimadiesso ".Rientrano,
pertanto,intalenozione" l'areadovesonoinfisselefondazionielasuperficie
sullaqualepoggiailpavimentodelpianterreno,nonanchequest'ultimo.Ne
conseguecheicondominisonocomproprietarinondellasuperficiealivellodi
campagna,bensdell'areaditerrenositainprofonditsottostante,cio,la
superficieallabasedelfabbricatosullaqualeposanolefondamenta
dell'immobile "(Cass.n.8119/2004).
principiopacificoperlagiurisprudenzadominante,altres,cheperilsuolo
sucuiinsistel'edificiocondominiale,siconsidera l'areasullaqualepoggiail
pavimentodelpianopibasso ,
siachequestoemerga intuttooinparte
dalpianodicampagnacircostante, siachesitrovipiinprofondit ,
risultandocompletamenteinterrato(Cass.n.5085/2006).
Trattandosidibenecomuneexart.1117c.c.,lespesenecessarieperlasua
conservazioneegodimentosonodaripartireinmisuraproporzionalealvalore
dellaproprietdiciascuncondominoexart.1123,1comma,c.c.inibito,
inoltre,"
alsingolocondomino,indifettodiprovadiavereacquistatoinbasea
validotitoloporzionidiesso,diassoggettarloapropriousoesclusivo
impedendoneilpariusoaglialtricondominisenzailconsensodicostoro"
(Cass.n.14350/2000).
Presunzioneinversa
Lapresunzionedicomunanzadelsuoloexart.1117c.c.nonopera,tuttavia,
nellasituazioneinversa.I ncasodiedifici,separatieautonomi,erettisul
medesimosuolosucuisortolostabilecondominiale ,lagiurisprudenza
hastabilitochel'appartenenzaalcondominio,e,dunque, laqualificadibene
comune,nonautomatica .Npuvalereafarsorgereautomaticamentela
presunzionedicomunione,ilfattocheilterrenosucuiintempidiversisiano
staticostruitisiailfabbricatocondominialecheglialtriedifici,appartengaal
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medesimoproprietario,poich" l'estensionedellaproprietcondominialead
edificiseparatiedautonomirispettoall'edificioincuihasedeilcondominio
puesseregiustificatasoltantoinragionediuntitoloidoneoafar
ricomprendereilrelativomanufattonellaproprietdelcondominostesso "
(Cass.n.9105/2013).
Suoloadiacenteocircostante
Ingenere,lapresunzionedicomunioneexart.1117c.c.nonoperacon
riferimentoall'areacircostanteoadiacenteilfabbricatocondominiale,poichil
"suolosucuisorgel'edificio",secondoilconsolidatoindirizzo
giurisprudenziale,soltantoquellocircoscrittodallefondamentaedaimuri
perimetraliesternidellostesso,mentrequelloadiacenteocircostante
potrebbe" rientraretralecosecomuniunicamenteperdiversotitolo,potendo
trovarsiinrapportodiaccessorietodipertinenzaconl'edificiostesso "(Cass.
n.273/1984).
Nellospecifico,lagiurisprudenza,dilegittimitedimerito,haaffermatoche,
seppurl'elencazionedelleparticomuniexart.1117c.c.nondaconsiderarsi
tassativa,l'area"dequa "nonpresentaquellecaratteristiche" dioggettiva
destinazionedelbeneall'usocomunecherenderebbeapplicabilelacitata
presunzione" (Trib.Trani27.7.2004)percui, perpoterstabilire,in
concreto,seunadeterminataareacontiguaall'edificiocondominialesia
omenopertinenzadellostesso efacciapartedellestrutturedel
condominio, occorreaccertaresericorronoglielementirichiestiper
l'insorgeredelvincolopertinenziale (ovvero,l'esistenzadiunelemento
oggettivo,consistentenelladestinazionediunbeneaccessorioalservizioo
all'ornamentodelbeneprincipale,ediunelementosoggettivo,consistente
nellarispondenzaditaledestinazioneall'effettivavolontdell'aventedirittodi
crearetalevincoloanormadell'art.817c.c.), valutando" lostatoeffettivo
deiluoghiedirapportiintercorrentitraimanufatticondominialie
l'adiacentespazio ",sullabasediunaccertamentochesitraduceinun
apprezzamentodifatto,incensurabileinCassazione(Cass.n.2999/1988).
Ilsottosuolo
Secondol'art.840c.c. laproprietdelsuolosiestendealsottosuolo,con
tuttocichevisicontienefinoallaprofonditentrocuilastessapuessere
utilmenteesercitata.Pertanto,ilproprietariodelsuolo,salviilimitiimposti
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dallalegge,pudisporreegoderepienamentedelsottosuolo,realizzando
"qualsiasiescavazioneodoperachenonrechidannoalvicino ".Taleprincipio,
applicabilealleproprietsolitarie,relativamentealsottosuolodell'edificio
condominiale,va,tuttavia, contemperatoconl'art.1117c.c. che,come
anticipato,individuailsuolosucuisorgel'edificioqualebenedipropriet
comunedituttiicondomini,salvochenonrisultidiversamentedaltitolo.
Laquestione,lungidall'esseremeramenteteorica,presentanotevole
rilevanzacircalalegittimitdieventualilavoridiscavooampliamento
realizzatidalproprietariodelpianopibassodelcondominio(cantina,
seminterrato,abbassamentodellapavimentazione,ecc.).
L'indirizzounivocodellagiurisprudenzaaffermache laporzionedisuolo
sottostanteall'edificiocondominiale,costituitodallazonaesistentein
profonditaldisottodell'areasuperficiariacheallabasedellostesso ,
ancorchnonmenzionatoespressamentedall'art.1117c.c.,conriguardoalla
funzionedisostegnocheessocontribuisceasvolgereperlastabilitdel
fabbricatoe,comunque,indipendentementedalladestinazione, va
consideratodiproprietcomune (Cass.n.17141/2006n.22835/2006),in
mancanzadiuntitolocheneattribuiscalaproprietesclusivaadunodei
condomini(sipensi,adesempio,alladestinazionedelsottosuoloapostiauto,
boxecantine,inrapportodiaccessorietopertinenzadellesingoleunit
immobiliari).
Usodelsottosuolo
Sullascortadiquantoaffermato, ciascunodeicondominipuservirsidel
sottosuolosecondoiprincipiespressidall'art.1102c.c. ,purchnonne
alteriladestinazioneenonimpediscaaglialtridifarneusoparitariosecondoil
lorodiritto,ma"
nonpu,senzailconsensodeglialtri,procederead
escavazioniinprofonditdelsottosuoloperricavarnenuovilocalioingrandire
quellipreesistenti,comportandotaleattivitl'assoggettamentodiunbene
comuneavantaggiodelsingolo "(Cass.n.5085/2006).
Alcunedecisioni,dilegittimitedimerito,pirisalentipresentavano,tuttavia,
unindirizzononperfettamenteconformeaquellodeldivietodi" qualsiasi
opera ".LaCassazione,difatti,haritenutolegittimal'esecuzione,dapartedel
proprietariodeivaniterranei,di"operediscavooccorrentiperprovvederealla
pavimentazionearegolad'artedeivanistessi,inquantotalioperenon
pregiudicanolafunzionedelsottosuolorispettoall'edificio,che,
principalmente,quelladisostenerel'edificioe,secondariamente,diinstallarvi
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tubiecanali,nalteranol'equilibriogiuridicoedeconomicodellacomunione "
(Cass.n.1323/1967).Altres,intempipirecenti,laSupremaCorteha
ritenutovalidal'escavazionedelsottosuoloeffettuatadapartediun
condomino" percollegareconunascalaleunitimmobiliarialpianoterreno
conquellepostealseminterrato,tuttedisuaproprietesclusiva "poichnon
considerataappropriazionedelbenecomune,nlimitazionedell'usoedel
godimentocuilostessodestinato(Cass.n.5546/1999),mentreigiudicidi
meritohannoconsideratolegittimauna"modestaescavazione"affermando
nellospecificoche" puressendointerdettoalsingolocondominodieffettuare
operenelsottosuolotalidacompromettereildirittodeglialtricondominidi
servirsidiessoeditrarneleutilitchequesto,persuanaturae
destinazione,capacedioffrire,tuttavialegittimaunamodestaescavazione
che,mentredaunlatoconsenteunamiglioreutilizzazionedellecoseproprie
ediquellecomunidapartedelsingolo,nonpregiudicailparidirittodituttigli
altripartecipanti".(Trib.Milano,06071989).
Adognimodo,sipuaffermareche secondolaprevalentegiurisprudenza,
alproprietarioesclusivodelpianopibasso,ovunquesiacollocato
(interrato,seminterratooallivellodelpianodicampagna) inibitoeffettuare
senzailconsensounanimedituttiicondominiodiuntitolodipropriet
esclusivadelsottosuolo,qualsiasiscavooampliamento perunmaggiore
godimentodellasuaunitimmobiliare,poichqualsiasioperasottol'edificio,
"conl'attrarrelacosacomunenell'orbitadellasuadisponibilitesclusiva,
vienealedereildirittodiproprietdeicondominisuunapartecomune ",in
paleseviolazionedell'art.1102c.c.(Cass.n.17141/2006n.8119/2004n.
6587/1986).
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Lefondazioni
Lefondazionisonocostituitedatuttele operepostenelsottosuolo
destinateadelevareesostenerel'interoedificio .Comeilsuolo,esalvo
pattocontrario,anch'essequalipartinecessarieperlastabilitdellastruttura
condominialesonodi proprietcomune ecometali,pertanto,soggetteai
criteridiripartizionedellespesestabilitidall'art.1123,1comma,c.c.
Avolte,per,leloro particolaricaratteristichecostruttive fannosorgere
problemicircal'esattaqualificazione,percuisepacificoche fannoparte
dellefondazionigliscavi,leoperediconsolidamento,disostegnoei
terrapieni ,perquantoconcerne,adesempio,leintercapedinieivespaisi
resonecessariopivoltel'interventodellagiurisprudenzaperstabiliresefare
rientraretalibeniall'internodell'elencazionedicuiall'art.1117c.c.,sullabase
dellaloroattitudineoggettivaalgodimentocomuneedellaconcreta
destinazionedeglistessialserviziocomune,conleconseguentiricadute
sull'ammissibilitdideterminatiusiedellarealizzazionedioperedapartedei
condominielapedissequa applicazionedeicriteridicuiall'art.1123c.c.in
ordineallaripartizionedellespese .
Leintercapedini
Perintercapedinisiintendonodiregolale" zonedirispetto"tradiversiedifici
aventiladoppiafinalitdicontemperaregliinteressicontrappostidiproprietari
vicini(nelrispettodeilimitidelledistanzefracostruzioninell'ambitodei
rapportidivicinato)edisoddisfareesigenzediigieneesicurezzapubblica,
poichaventila funzionedifarcircolareariaeluceedevitareumidite
infiltrazionid'acqua avantaggiosiadeipianiinterratichedellefondamentae
deipilastri,partinecessarieperl'esistenzadell'interoedificiocondominiale.
Deve,pertanto, considerarsicomunel'intercapedine (olepartidi
fondazioniinteressantiilsottosuolodelfondodelvicinoconfinante) ricadente
suterrenoadiacente,diproprietaltrui ,checonservalasuaqualificadi
benecomunedell'edificiocuidestinata,qualeparteessenzialeenon
autonomadellefondazionidellostesso.
Analogamente,salvocheiltitolocontrattualenondispongadiversamente,
poichdevonoconsiderarsibenicomunianchetuttiquelliassimilabilialleparti
espressamenteindicatenell'art.1117c.c.,inrelazionealladestinazioneal
comunegodimentooalserviziodellaproprietesclusiva,lagiurisprudenza
ritienecomune(e,pertanto,assoggettataaicriteriproporzionalistabilitidal1
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commadell'art.1123c.c.perlaripartizionedellespesenecessarieperlasua
conservazioneegodimento) l'intercapedineesistentetrapilastrieterreno
adiacente,quandolastessanonhaalcunaautonomiafunzionaleo
strutturalemapartedellefondazioni che,acausadellaconformazione
delfabbricato,nonsiesauriscononellaporzioneinteramentesotterratadel
pilastromacomprendono,necessariamente,anchequellaparteche
fuoriesceperviadell'andamentodelterreno (Cass.n.946/2013).
Ivespai
Unadellequestionipicontroverse,invece,l'inclusioneomenonell'ambito
deibenicomunideic.d." vespai ".
Talimanufatticonsistononel riempimento(anidod'ape conterradiriporto
conpietrameacamerad'ariaecc.) dellospazioesistentetrale
fondamentadell'edificioeipianiterranei ,conlafinalitdipreservarei
localicondominialidall'umiditedalleinfiltrazioniprovenientidalsottosuolo.
Ilproblemadellaqualificadeivespaiqualibenicomunioppureoggettidi
proprietdelcondominoproprietariodell'appartamentopostoalpianoterra,in
mancanzadititolispecifici,assumerilevanza,soprattuttoladdoveessinon
assolvanoallalorofunzione,risultinodanneggiatioaddiritturavadano
realizzatiexnovo,costringendo,pertanto,ilcondominioadaffrontarenotevoli
speseperleoperedimanutenzioneoperlarealizzazioneditalistrutture.
Inmerito,perlungotempo lagiurisprudenzahasostenutocheivespai
nonrientranonell'ambitodeibenicomuniexart.1117c.c.,bens
costituisconomanufattibendistintidallefondazioniealservizio
esclusivo dell'unitimmobiliarealpianoterrenoepoggiantesulsuolo
comune(Cass.n.8119/2004n.6357/1993).Tuttavia, l'indirizzo
giurisprudenziale pirecente ,dilegittimitedimerito,rintracciandola
funzioneprecipuadelvespaionella" conservazionedellestruttureportanti
dell'interoedificio"esoloinviacomplementarenell'utilitapportataal
pavimentodelpianterreno(Trib.Palermo14.2.2011)sostieneche
"l'intercapedineesistentetrailpianodiposadellefondazioni,costituenteil
suolodell'edificio,elasuperficiedelpianoterra,senonrisultadiversamente
daititolidiacquistodellesingolepropriet, appartienecomepartecomune,
atuttiicondominiexart.1117codicecivile, inquantodestinata
all'aerazioneeallacoibentazionedelfabbricato "(Cass.n.2157/2012Cass.
n.3854/2008)ovverodestinata" adevitareumiditedinfiltrazionid'acquasia
avantaggiodeipianiinterratioseminterratisiaavantaggiodellefondamenta
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odeipilastri,chesonopartinecessarieperl'esistenzadituttoilfabbricato "
(Cass.n.4391/1996),percuilespesenecessarieperlamanutenzioneola
realizzazionedeivespaivannoripartitetratuttiicondominiinproporzioneai
valorimillesimalidelleproprietindividuali.
Vanitecnicieispettivi
Ancheilvanotecnicocheospitalefondamentadiunedificio ,salva
l'esistenzadiuntitolospecificocheneattestil'usoavantaggioesclusivodi
un'unitabitativa, vaconsideratodiproprietcomuneatuttiicondomini
(Trib.Cagliari20.9.2000).Analogamente,rientranonellacategoriadei beni
comunianchequelleporzionidisuolocheinteressanolefondazioni
poichdestinateall'ispezionedellestesseodellecondottefognarie,percuiva
consideratoillegittimoilvanoottenutodaunodeicondominieadibitoa
cantinanell'areasottostantel'appartamentodisuapropriet,poichtrattasidi
benecomune" inquantointeressantelefondazioniecomunquedestinatoal
comunegodimentodeicondomini,qualesedeispezionabiledellestesse
fondazioniedellefognature "(TarcalabriaCatanzaro,1133/2008Cass.n.
8304/2003n.8346/1998).
Lefondazionineicondominiapiedifici
Altraproblematica,semprepifrequentenellenuovecostruzionicondominiali,
costituitedapiedifici,riguardal' unicitomenodellefondazioni
comportandoconseguenzeancheinordineallaloroqualificadibenecomune
edallaripartizionedellerelativespese.
Inparticolare,quandoilcondominiocompostodapiedificifisicamente
separati,autonomiefunzionalitraloro,poggiantisu fondazionidifferenti,e
sololefondamentadiunodei" lotti
"vengonointeressatedaoperedi
manutenzionee/orifacimento,siponeilproblemaseancheicondominidegli
edificinoninteressatidebbanopartecipareallaripartizionedellespese
condominiali.Insostanza,laquestionericonducibileall' unitarietomeno
delcondominio ,inpresenzadidifferenticorpidifabbricato(come,ad
esempio,avvieneneglischemidel" condominiounico "odel
"supercondominio ").
Perlagiurisprudenza,l' edificiovaconsideratoinmanieraunitaria e
dunqueconl'individuazionedituttelefondazioniqualiparticomuni, quando,
sebbenedivisoinpilotti,siacaratterizzatodaelementicomuniatuttii
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condomini (adesempio,ascensoreunicoatriodiingressocontinuitdi
corridoigiuntididilatazioneecc.)
elapresenzadi"fondazionidifferenti"
daimputare nonalladiversaproprietdegliimmobilibensadesigenzedi
ordinetecnico,ovvero allaparticolaretipologiacostruttivaadoperatain
funzioneallacomposizioneeallaqualitdelsottosuolo(Cass.n.
13262/2012).
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Imurimaestri
Imurimaestrihannola funzionedisostenereeracchiuderel'edificio,
integrandonelastrutturaportante alfinedigarantirnelasicurezzaela
stabilit.
Nellacategoriarientrano,diregola,siaic.d. "muriportanti" ,ossiaquelliche
(comel'intelaiaturadipilastriearchitravi)costituisconol'ossaturaoiltelaio
dell'edificio,senzacherileviilfattochesianocollocatiall'internooall'esterno
dellostesso,siai c.d."pannellidirivestimentoediriempimento" in
cementoarmato,inmuraturaoinaltromateriale,iqualipurnonavendo
funzioneportante," costituisconoparteorganicaedessenzialedell'intero
immobileilquale,senzaladelimitazionedaessioperata,sarebbeuno
"scheletrovuoto",privodiqualsiasiutilit "(Cass.n.2773/1992n.776/1982
Cass.n.1186/1971).Dottrinaegiurisprudenza,inoltre,hannosempre
affermatocheanchelafacciatadiunedificio" rientranellacategoriadeimuri
maestriealparidiquesticostituisceunadellestruttureessenzialiaifini
dell'esistenzastessadellostabileunitariamenteconsiderato "(Cass.n.
945/1998).Lariformahaconsacratoiprincipigiurisprudenziali,inserendo
espressamentesialafacciatacheipilastrieletraviportantidiunedificiotra
leparticomuniexart.1117,n.1,c.c.
Secondoladisposizionecodicistica, imurimaestrisonooggettodi
proprietcomunedelcondominio esoggetti,pertanto,nellaripartizione
dellespesenecessarieperlaloromanutenzioneeillorogodimentocomune
aicriteristabilitidall'art.1123,1comma,c.c.
Usieoperesuimurimaestri
Ancheperimurimaestri,qualibenicomuni,valelaregolageneraledicui
all'art.1102,1comma,c.c.,secondolaquale ciascuncondominoliberodi
servirsidellacosacomune,traendoneognipossibileutilit purchnon
nealteriladestinazioneenonimpediscaaglialtricondominidifarneunuso
pariteticosecondoillorodiritto.
Nelrispettoditaledisposizione,diregola, nonsonoconsentite,considerata
lafunzioneportantedeimurimaestri,operechenecomportinoun
indebolimento perchcipotrebbepregiudicareocausarepericolialla
stabilitdell'interoedificio,mentrelagiurisprudenzaha ammessoquegli
interventi,qualil'aperturadifinestreovedutesuuncortilecomune che,
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inragionedeipoterispettantiaisensidell'art.1102c.c.sonofruibilidatuttii
condomini,cuispettaanchelafacoltdipraticareaperturecheconsentanodi
ricevereariaelucedalcortilecomuneodiaffacciarsisullostesso,senza
incontrarelelimitazioniprescritte,atuteladeiproprietarideifondiconfinanti
(Cass.n.13874/2010).Analogamente, sonoconsentitil'allargamentodi
unafinestraaportafinestra (Cass.n.12047/2007),lacollocazionediuna
tubaturadiscaricodiunservizio(operilpassaggiodelgasosfiatatoiper
evitareilristagnodiodori,ecc.),dipertinenzaesclusivadiuncondomino,in
unmuromaestrodell'edificiocondominiale,perlafunzioneaccessoriacui
essoadempie,fermarestandoovviamentelapossibilitincasodiinfiltrazioni
odanniderivantialleproprietocomproprietdeglialtricondominidichiedere
ilrisarcimento,ancheinformaspecificamediantesostituzionioriparazioni
(Cass.n.1162/1999Trib.Tranin.104/1991).Incaso,infine,di
sopraelevazioneeffettuatadalproprietariodell'ultimopiano,imurimaestri
costruitisopraaquellisottostanti,sonodaconsiderarsidiproprietcomunee
lerelativespesedimanutenzionedevonoesseresopportatedatuttii
condominiinproporzionealleloroquotediproprietenonsolodacoluiche
hasopraelevato.
Imuriperimetrali
Imuriperimetralidell'edificiocondominiale,purnonavendofunzionedimuri
portanti,vannointesicome murimaestrialfinedellapresunzionelegaledi
comunioneexart.1117c.c. ,poichdeterminanola" consistenzavolumetrica
dell'edificiounitariamenteconsideratoproteggendolodagliagentiatmosfericie
termici,nedelimitanolasuperficiecopertaenedelineanolasagoma
architettonica ".
Nell'ambitodeimuricomuniatuttoilcondominiorientrano,pertanto,anche
quellicollocatiinposizioneavanzataoarretrata ,noncoincidenteconil
perimetroesternodeglialtripiani,nonchlepartideimuriperimetralichesi
trovanoincorrispondenzadelleporzionidiproprietsingolaedesclusiva
(Cass.n.4978/2007Trib.L'Aquilan360/2011).Ancheinpresenzadiedifici
conpicorpidifabbrica,tralorocostituentiun'unicasagomaarchitettonica, i
muriperimetraliincementoarmato(c.d.pannellidirivestimentoo
riempimento) delimitantiunedificiorispettoall'altrocostruitoinaderenza,
appartengonoatuttiicomproprietaridelsuolo,poichcostruitisusuolo
comuneecostituenti,perci,unelementostrutturaledell'immobiledicui
beneficianotuttiicondomini(Cass.n.23453/20042773/1992).
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Inordine,pertanto,allaripartizionedellespeseperlamanutenzione,
conservazioneoristrutturazionedeimuriperimetralicosdefiniti,sisegueil
criteriostabilitodall'art.1123,1comma,c.c.,conlapartecipazionedituttii
condominiinragionedellerispettivequotedipropriet.
Usieoperesuimuriperimetrali
Sullabasedelprincipiodicomproprietdeimuriperimetralidell'edificio
condominiale, ilsingolocondominolegittimatoadapportarvi
modificazionichegligarantisconounautilitaggiuntivarispettoagli
altriproprietari ,acondizioneche:nonvengalimitatoildirittoall'usodelmuro
deglialtricondomininonnevengaalteratalanormaledestinazionetali
modificazioninonpregiudichinoildecoroarchitettonicodell'edificio(Cass.n.
16097/2003Cass.n.4314/2002).
Sullascortaditaliprincipigenerali,lagiurisprudenzaconsidera legittima
l'aperturadiunaportafinestrasullastricosolaredicopertura ,poichnon
modificantelaconsistenzamaterialedelbenecomuneenemmenodella
destinazione,marispondentealloscopodiconsentireunusopiagevole
senzaincideresullapossibilitdiutilizzazionedeglialtricondomini(Cass.n.
12047/2007),ovvero larealizzazionediapertureevedutesuchiostrineo
cortili(Cass.n.7402/1986).Costituiscono,invece,un usoillegittimo del
muroperimetrale,sial' aperturadiunvarcodapartediuncondomino per
consentirelacomunicazionetrailproprioappartamentoedaltra
unitimmobiliareattigua,disuapropriet,maricompresainundiversoedificio
condominiale,poichilcollegamentodeterminerebbeinevitabilmentela
creazionediunaservitacaricodellefondazioni,delsuoloedellestrutture
delfabbricato(Cass.n.1708/1998)sia,altres, l'abbattimentodiunmuro
perimetraleincementoarmato ,poichincidendosullasostanzaessenziale
dellacosa,nonrientranell'ambitodelladisciplinadicuiall'art.1102c.c.
costituendobensinnovazionesoggettaalleregoledettatedall'art.1120c.c.
(Cass.n.3741/1982).
Imuridivisori
Diregolaimuridivisori,avendola funzionedisepararelediverseunitoi
localiinternidiunasingolaunitimmobiliare,nonsonoequiparabiliai
murimaestri nallepartidell'edificionecessarieall'usocomuneaisensi
dell'art.1117c.c.(Cass.n.903/1975).Intalicasi,infatti,sarannoinregimedi
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compropriettraiproprietariconfinantiodiproprietesclusivadelcondomino
proprietariodell'appartamentocuifungonodadivisori.Tuttavia, laddove
abbianolafunzionediseparareleparticomunidaquelleesclusive
all'internodell'edificiocondominialesarannoinregimedicompropriet
trailcondominioeilrelativoproprietario .Sipresumono,altres,comuni,i
muridiseparazionetraedifici,ocheservonodadivisionetracorti,giardinie
orti,inapplicazionedelladisciplinaprevistadall'art.880c.c.
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Lefacciate
Lafacciatal' insiemedellelineearchitettonicheedellestrutture
ornamentalicheconnotanol'edificio,imprimendogliunapropria
fisionomiaautonomaeunparticolarepregioestetico .Nederivachela
facciatarappresenta,quindi,l'immaginestessadell'edificio,l'involucroesterno
evisibilenelqualerientrano,senzadifferenzaealdildelleesposizioni, siala
parteanteriore,frontaleeprincipalecheglialtrilatidellostabile .La
facciata,tuttavia,vatenutaconcettualmente distintadalmuromaestro ,
poichmentrequest'ultimohalafunzioneportantedell'edificiolafacciatala
suasuperficieesterna,cherilevadunquenontantoaifinidell'esistenza
dell'edificioquantoinrelazionealsuoaspettoesteriore,conlaconseguenza
chegliinterventicheinteressanolafacciatadovrannoavereriguardo
soprattuttoaldivietodialterareildecoroarchitettonicodell'edificio,mentre
quelliriguardantiimurimaestririleverannoinrelazionealdivietodi
pregiudicarelasicurezzaelastabilitdell'edificiostesso.
Aldildellasuadefinizionedicaratterearchitettonico, ilconcettodifacciata
statodelineatodallagiurisprudenzaattraversoprincipiormai
consolidati siainordineallanaturadellafacciata,siainmeritoallesingole
partidicuisicompone.
Proprieteragionidellariforma
Ilconcettodifacciatastatodelineatodallagiurisprudenzaedalladottrina
attraversonumerosepronuncechehannosancitopacificamentechela
stessa, aventeomenovalorearchitettonicoodecorativo,costituisce
partepresuntivamentecomunedell'edificiocondominiale ,inquanto,al
parideimurimaestri rappresenta" unadellestruttureessenzialiaifini
dell'esistenzastessadellostabileunitariamenteconsiderato,sicch
nell'ipotesidellacondominialitdelfabbricato,aisensidell'art.1117,n.1,c.c.,
ricadenecessariamentefralepartioggettodicomunionefraiproprietaridelle
diverseporzionidellostessoerestadestinataindifferenziatamentealservizio
dituttetaliporzioni"(Cass.n.298/1977n.945/1998).
Percuil'esplicitamenzionedellafacciatanellanuovaelencazionedelle
particomuninecessarie dicuialpunto1dell'art.1117c.c.operatadallal.n.
220/2012, silimitataarecepireleconsolidateindicazionidottrinalie
giurisprudenziali ,dovendosiritenerecheintalmodo illegislatoredella
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riformaabbiaintesotutelaretalebeneinmododiretto ,evitando
l'insorgeredicontroversieinordineallaripartizionedellespese,eventualiusi
illegittimiingradodicomprometternel'aspettoesterioreesalvaguardando
indirettamenteilconcettodidecoroarchitettonico.
Glielementidellafacciata
Fannonotoriamentepartedellafacciatagli elementiarchitettoniciche,per
loronatura,diventanoparteintegrantedeiconnotatiedell'aspetto
armonicodellastessa ,come,adesempio, lefascedicoronamento
(cornicioniomarcapiano), lecolonnine,ifregi,glistucchi,lemensole e
tuttequelledecorazionichecontribuisconoafaredaornamentoall'edificio
(Trib.Torino22.10.198616.2.2001),e,dunqueessendodestinate
all'abbellimentodellafacciatasonodaconsiderarsiparticomunidellostesso.
Perquantoconcerne,invece, ibalconichecompongonolafacciata ,nel
silenziodellegislatorecodicistico,anchedopolariforma,lenumerose
questionisorteinmeritoallapresunzionedicomunionehannorichiestopi
voltel'interventodellagiurisprudenza.Inmerito, ritenutoprincipiopacifico
cheibalconi,perleobiettivecaratteristichestrutturalidestinateinmodo
esclusivoall'usoealgodimentodiunapartedell'immobileoggettodi
proprietesclusiva,sonoelementiaccidentaliesclusidallapropriet
comune ancheseinseritinellafacciata,eformanoparteintegrante
dell'appartamentochevihaaccesso,comeunprolungamentodelpiano.
Tuttavia,larealtediliziaearchitettonicapresentasituazionidifficilmente
conciliabilicontaleinquadramentoinquantositrattadistruttureche
contribuisconoinognicasoamodellarelelineedelfabbricatoea
determinarnel'estetica.Siandatacosformandounacopiosa
giurisprudenzacheproprioinquestaprospettivaestrapola,riconducendoli
all'interoedificio,
glielementidecoratividelbalcone (i
c.d."frontalini"
,i
cementidecorativideiparapetti,nonchlevitidiottoneeipiombiaipilastri
dellabalaustra,leaggiuntesovrapposteconmaltacementizia,ecc.),iquali
"svolgendounafunzionedecorativaestesaall'interoedificio,delquale
accresconoilpregioarchitettonico,costituiscono,cometali,particomuniai
sensidell'art.1117,n.3,cod.civ.,conlaconseguenzachelaspesaperla
relativariparazionericadesututtiicondomini" (Cass.n.587/2011n.
14576/2004n.176/1986).
Usieinnovazioni
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Qualepartecomunedell'edificio, tuttiicondominihannoildirittodiusare
lafacciata,exart.1102c.c., nellimitediconsentireparidirittoaglialtri
condominiesenzaalterarnedestinazioned'usoedecoro.
Sullascortadeiprincipicodicistici,pertanto, sonoritenuteammissibilile
operecheinteressanolafacciata,qualil'aperturadivedute,
l'apposizionediinsegneotarghe,l'installazioneditubature,purch
ispiratealcriteriodelrispettodeldecoroarchitettonicodell'edificio ,da
valutarsiinbaseallalineaestetica,avutoriguardoallafisionomiadella
costruzioneeprescindendodall'ambienteincuilastessasitrova(Cass.n.
10513/1993GdpGrosseton.1038/2011),nonch" l'appoggiodiunacanna
fumaria ",diunimpiantoperariacondizionataoditendeperproteggersidal
soleodalcalore,purchtrattasidimodifichedellacosacomuneconformi" alla
destinazionedellastessa,checiascuncondominopertantopuapportarea
suecureespese,semprechenonimpediscal'altruiparitariouso,nonrechi
pregiudizioallastabilitedallasicurezzadell'edificio,enonnealteriildecoro
architettonicofenomenoquest'ultimochesiverificanongiquandosi
mutanoleoriginalilineearchitettoniche,maquandolanuovaoperasirifletta
negativamentesull'insiemedell'armonicoaspettodellostabile "(Trib.Milanon.
1941/2013).
Non,invece,ritenutaammissibilequalsiasimodificadellafacciatache,
comportandounainterferenzanelgodimentodelbenecomune," possa
integrareunaindebitaturbativasuscettibileditutelapossessoria "(Trib.Milano
n.1941/2013).Devono,intendersi,inoltre,vietateleinnovazionicherecano
dannoallastessainconseguenzadisopraelevazionilesivedell'aspetto
architettonicodell'edificio,siainrelazioneallafacciataesternacheaquella
interna,equiparataallaprima,chesolitamentesiapresulcortile(Cass.n.
1297/1998).
Quantoallemaggioranzeassemblearinecessarieperdeliberareinterventi
relativiallafacciatacondominiale,ovesitrattidiinnovazioni,consentite
purchnonlesivedeldecoroarchitettonicodell'edificio, richiestala
maggioranzaprescrittadall'art.1136,5co.,c.c. (ovverolamaggioranza
deipartecipantialcondominioedidueterzidelvaloredell'edificio)ovesitratti
del"rifacimento"dellafacciataodiriparazionistraordinarierichiestala
maggioranzaprevistadall' art.1136,2co.,c.c.
(ossialamaggioranzadegli
intervenutiinassembleaedalmenolametdelvaloredell'edificio).
Ripartizionedellespese
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pacificochelafacciata,qualepartepresuntivamentecomunedell'edificio
indifferenziatamentedestinataalserviziodituttiicondomini," conla
conseguenzachelespesedellasuamanutenzionedevonoesseresostenute
dairelativititolariinmisuraproporzionalealvaloredellerispettivepropriet "
(Cass.n.945/1998).
Analogamente, lespeseperglielementiarchitettonicidecoratividei
balconi (fascemarcapiano,ringhiere,ecc.), quandosiidentificanoconla
strutturadellafacciata,vannoripartiteacaricodellacollettivit
condominiale,suddivisetratuttiicondominiinmanieraproporzionalealle
singolequotedipropriet(Cass.n.587/2011).
Cosancheperi c.d."frontalini",consideratiperorientamento
giurisprudenzialecostanteelementoimprescindibiledellafacciata
poichassicuranol'esteticadellostabiletantoquantolostessomuro
perimetraledell'edificioconcuisiintegranoinunrapportoarmonico(Trib.
Milano5102/1992Cass.1361/1989).
Inragionedellapresunzionelegaledicondominialitdellafacciata,acaricodi
tuttiiproprietaridelleunitimmobiliaridevonoporsi,inproporzione, lespese
dirifacimentodell'intonaco (Cass.n.298/1977),nonchquelledi
"riparazionedellapannellaturadellafacciatadiunedificio ",sulrilievoche
essaassolveadunaduplicefunzione," l'unadiprotezioneversol'esternodei
balconidiproprietesclusivadeisingolicondominiediriparodagliagenti
atmosferici,l'altradiabbellimentodellafacciatadellostabile "(Cass.n.
13655/1992).
Lespesenecessarieperlamanutenzionedellafacciatavannoripartitein
baseaimillesimidipropriet anchetraiproprietaridelleautorimesseodei
boxinterrati (Cass.n.298/77n.945/1998),semprechesitrovinocompresi
strutturalmentenell'edificiocondominialeenonsianocollocatiincorpidi
fabbricaseparati.
Intaleultimocaso,infatti,lagiurisprudenzaoptaperlatesinegativasulla
basedelleregoleconcernentiilc.d." condominioparziale ",secondoilquale
all'usodiversodeibenicomunicorrispondonospesediversetraicondominiin
proporzioneall'utilizzoealgodimentoseparatodella res
condominiale.Per
cui,siesclusocheiproprietarideiboxcontenutiinunimmobilechesia
separatodall'edificioconleunitabitative,debbanoconcorrereallespesedi
manutenzionedellafacciata,cheservequindisolounapartedelfabbricato,
formandooggettodicondominioseparato,lequali" debbonoesseresostenute
solodaiproprietaridelleunitimmobiliaridiquestaparteenondaglialtri,
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secondoilprincipiogeneraledelcomma3dell'art.1123c.c.
"(Cass.n.
1255/1995).
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Tettielastricisolari
Funzioneprecipuadeitettiedeilastricisolariquelladicoperturadegli
edifici.Propriopertalemotivo,laloropropriet,secondo l'art.1117del
codicecivile,sipresumecomuneatuttiicondomini ,ancheseaventi
dirittoagodimentoperiodico,amenochenonrisultidiversamentedaltitolo.
Tuttavia,proprioladifferenteconformazionestrutturaledell'insiemediopere
destinateapreservaregliedificidagliagentiatmosfericiesterni,dandoluogo
adeffettiesituazionidiversi,costituisce,dasempre,unodei temipi
dibattutiinambitocondominiale ,soprattutto
inordineallaripartizione
dellespese dasostenereperlaloromanutenzioneericostruzione.
Differenzestrutturalieripartizionedellespese
Ladifferenzasostanzialetraiduetipidicoperturarileva,anzitutto,sottoil
profiloarchitettonico datocheil
tettoindividuaunasuperficie
caratterizzatadallapresenzadiunoopipianiinclinati (ingenere
costituitidategole,faldeolastreriunite),diregolanonpraticabilee
adempienteesclusivamente,allafunzionedicoperturadellostabile,mentre il
lastricosolaresiconnotaperesserepiattoeaccessibile e,inquantotale,
suscettibilediusidiversidallasemplicecopertura,qualespaziodestinatoa
servizidiutilitcomune (come,adesempio,allocazionedivasche
stenditoioperlabiancheriasolariumecc.).
Seprincipiopacificoche,nell'eserciziodellalorofunzionedicopertura, siail
tettocheillastricosolarerappresentanobenicomunidelcondominio e,
cometali,pertanto,soggettiaicriteridiripartizionedellespesestabilitidall'
art.
1123c.c. inmisuraproporzionalealvaloredellaproprietdiciascunodei
condomini(ovverodelgruppodicondominichenetraeutilitnelcasodi
stabiliconpicorpidifabbricaerelativecoperture),ladifferentequalificazione
architettonicarilevaanchesulpianodelladisciplinaapplicabile,tant'chelo
stessocodice,salval'operativitdeiprincipigenerali,dettaunanormativa
autonomaproprioconriferimentoallastricosolare,nell'ipotesiincuiquesto
siaattribuitoinusoesclusivo.
Illastricosolareadusoesclusivo
L'art.1126c.c.prevedeunaregolaparticolareintemadiripartizionedelle
spesedelleriparazionioricostruzionidel lastricosolarequandoilsuo
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utilizzo,totaleoparziale,noncomuneatuttiicondominimariservatoad
ungruppooancheadunosolodeiproprietari.
Intalcaso,colorochenehanno l'usoesclusivosonotenutiacontribuire
perunterzodellaspesa,mentreglialtridueterzisonoacaricodituttii
condomini dell'edificioodellapartediquestoacuiillastricosolareserve,in
proporzionedelvaloredelpianoodellaporzionedipianodiciascuno.
pacifico,infatti,che,purnelleipotesiincuiillastricosiaattribuitointitolarit
esclusiva(usoopropriet)adunoopicondomini,continuaamantenerela
suafunzioneprimariadicoperturadelfabbricatoe,perci,l'obbligodi
provvedereallespeseordinarieestraordinarie(perlasuariparazioneo
ricostruzione,ovveropergliinterventichesirendanonecessariinvia
consequenzialeestrumentale,ecc.),amenochelestessenonderivinoda
fattoimputabilesoltantoaititolariesclusivi,gravasututtiicondomini,secondo
icriterianzidetti.
Ilcodicedisciplina,altres,all' art.1127,ildirittodelproprietariodellastrico
solaredisopraelevare ,salvocherisultialtrimentidaltitoloesemprechele
condizionistatichedell'edificioloconsentano,fermorestandocheglialtri
condominipossonoopporsiallasopraelevazioneselastessapregiudica
l'aspettoarchitettonicodell'edificioorecanocumentoall'ariaoallalucedei
pianisottostanti.
L'autoredellasopraelevazione,oltreacorrispondereaglialtricondomini
un'indennitparialvaloreattualedell'areadaoccuparsi conilnuovo
pianoofabbrica(divisaperilnumerodeipianicompresoquellodaedificaree
detrattol'importodellaquotaaluispettante), tenutoaricostruireillastrico
solare dicuituttiopartedeicondominiavevanoildirittodiutilizzare.
Laterrazzaalivello
Quandoillastricocostituitodaunasuperficiescopertapostaallasommitdi
alcuniappartamentiealcontemposullostessopianodialtri,costituendone
parteintegrantestrutturalmenteefunzionalmente,delimitatadabalaustreo
parapettichelarendonopraticabileeneconsentonoilpisicuropassaggio,
vienedenominato terrazzaalivello .
Equiparabile,sottoilprofilomeramentemateriale,allastricosolare,data
l'innegabilefunzionedicopertura,laterrazzaalivellosenediscostasottoil
profilogiuridico,poichperilmodostessoincuirealizzatarisulta destinata
principalmenteadareunaffaccioealtrecomodit (aerazione,
illuminazione,veduta,ecc.) all'alloggiodelpianocuicollegataedel
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qualecostituisceunasortadiproiezioneall'aperto .Intalcaso,lafunzione
accessoriadellaterrazzarispettoall'alloggiooaglialloggipostialmedesimo
livello,prevalesuquelladicoperturadegliappartamentisottostantie,sedal
titolononrisultailcontrario,lastessadeveritenersiadusoesclusivodel
proprietario odeiproprietariditaliabitazionicontigue,dicuidiventa,
appunto,parteintegrante.
Pertanto,analogamentealledisposizionirelativeallastricosolareperuso
esclusivo,ovelaterrazzaalivellofungaanchedacoperturadell'edificio, gli
oneriperlasuamanutenzioneeriparazionevannoripartiti,secondoi
criterifissatidall'art.1126c.c. ,inragionedi1/3perl'utilizzatoreesclusivoe
di2/3pericondominidelleunitabitativesottostanti,dadivideresullabase
dellequotemillesimalidiciascuno.
Rimangono,ovviamente, acompletocaricodichinehal'usoesclusivo,le
spesediretteunicamentealmigliorgodimentodell'unitimmobiliare di
proprietindividualedicuilaterrazzasiailprolungamento.
Vedianchenellasezionenews:
Condominio:Cassazione,tuttiicondomini
concorronoallespesedelleterrazzealivello.Anchesesonodiusoesclusivo
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Isottotetti
Secondoladefinizioneformulatadadottrinaegiurisprudenza,ilsottotettosi
identificaconquell' ambientepostotrailsoffittodell'ultimopianoeiltetto
dell'edificio,essenzialmentedestinatoaproteggerelestanzeditale
piano,dalcaldo,dalfreddoedall'umidit ,formandounacamerad'aria,
limitatainaltodallastrutturadeltettoeinbassodalsolaioodallevolteche
copronogliambientidelpianomedesimo.
Unadellerilevantinovitapportatedallaleggen.220/2012stato l'espresso
inserimentodelsottotettotraibenidiproprietcomunedicuialpunto2
dell'art.1117c.c. ,conlaconseguenteapplicazione,pertanto,delleregole
fissatedalcodiceperleparticomunidell'edificioeicriteridiripartizionedelle
speseexart.1123c.c.,acondizionechelostesso siadestinato,perle
caratteristichestrutturaliefunzionaliall'usodituttiicondomini.
Lamodificaapportatadallariformarisolve,pertanto,idubbiinterpretativicirca
lanaturadi rescommunisd elbene .
Va,tuttavia,segnalatoche, nelvariegatoquadrogiurisprudenziale
formatosineltempo,sullapossibilitomenodiascrivereanchealsottotettola
presunzionelegaledicomunioneexart.1117c.c., sempreemersauna
costante .
Nelleipotesiincuiilsottotetto,qualelocalenonabitabile,ncalpestabile,
fosseesclusivamentedestinatoaserviredaprotezioneeisolamentoper
leunitimmobiliaridell'ultimopianoessovenivaconsideratodiregola
pertinenzadellestesseedunquediproprietesclusivadeirelativi
proprietari (come,adesempio,neltipicocasodelsottotettocon
pavimentazioneformatadatavolatidilegno,conaltezzaminimaomaggiore
macomunqueprivodipresed'ariaesenzapossibilitdiaccessodalleparti
comuni,masolodaisottostantiappartamenti).
Qualora,invece,ilsottotettoabbia dimensioniecaratteristichestrutturali
talidaconsentirnel'utilizzazionecomevanoautonomo,seessorisultiin
concretosiapureinviapotenziale,oggettivamentedestinatoall'uso
comuneoall'eserciziodiunserviziodiinteressecomune,vaannoverato
traleparticomuni ,dovendosiintalcasoapplicarelapresunzionedi
comunioneprevistadallanormadicuiall'art.1117c.c.,laqualeoperaogni
voltachenelsilenziodeltitoloilbenesiasuscettibile,perlesue
caratteristiche,diutilizzazionedapartedituttiiproprietariesclusivi.(Cass.N.
7764/1999n.4266/1999).Inconcreto, laproprietesclusivadelsottotetto
daescludereladdoveilsottotettopossaessereparzialmenteutilizzato
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Lescalenelcondominio
Lescalesonounelementoindefettibilediognicondominio.Esse,infatti,sono
quellapartedella strutturacheconsentedimettereincomunicazionei
varipianidiunedificiocondominiale .Proprioperquestalorofunzione
sonoinseritetraibenioggettodiproprietcomune,anormadell' art.1117,n.
1,c.c.
Comeperlealtrepartinecessarie,sitrattadiunapresunzionelegalechepu
trovaresmentitanegliattid'acquistodelleunitimmobiliari.
Iltemadellaproprietdellescalehacreato contenziososoprattuttoin
relazioneaqueicondominicheabitanoilpianoterraedhannoun
ingressoautonomo .Purnonessendociunanimitdivedute,sisegnalache
l'indirizzogiurisprudenzialepirecenteconsidera lescalebenedipropriet
comuneconriferimentoancheaiproprietaridinegozioappartamential
pianterrenoconaccessodirettodallastrada ,proprioessendolescale
"elementinecessariallaconfigurazionediunedificiodivisoperpianioporzioni
dipianoinproprietesclusivaemezzoindispensabileperaccederealtettoo
allaterrazzadicopertura,anchealfinediprovvedereallaloroconservazione,
talibenihannonaturadibenicomuniexart.1117cod.civ.,anche
relativamenteaicondominiproprietarideinegoziconaccessodallastrada,
essendoanch'essiinteressatiadusufruiredellescale,equindideipianerottoli,
perchinteressatiallaconservazione(emanutenzione)dellacopertura
dell'edificiodellaqualeanch'essigodono "(Cass.n.4419/2013n.
15444/2007).
Seuncondominio compostodipiscale (adesempio,ilc.d."condominio
parziale"),laproprietdeicondominisarlimitataallescaledi
pertinenza .
Glielementidellescale
Lescalesonocostituitedalleopereaventilafunzionedipermetterel'accesso
ailocalicomuni,edalleporzionidipianoinproprietesclusiva.Percui,
indipendentementedallelorocaratteristichecostruttive(arampaunica,a
rampeparallele,ecc.)lescalesonocomuniaicondominipertuttal'estensione
dellalorostruttura.
Nellanozionediscalevanno,pertanto,ricompresitutti
glielementicostruttivinecessariallapredettafunzione (quali,ad
esempio,igradini,leringhiere,iparapetti,icorrimani,lastrutturaportante,i
pianerottoli,ilvanoscale,ecc.)
nonchqualsiasiaccessoriosiapostoa
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lorocompletamento,serviziooabbellimento. Tuttiquestielementi
devonopresumersicomuni ,inquantorientrantinelconcettodiscala
indicatoalpunto1dell'art.1117c.c.
Pergiurisprudenzaconsolidata,lescalecomprendono" l'interarelativa
cassa componentiessenzialieinscindibili
",dicuicostituiscono" lemurature
cheladelimitano ,assolvanoomenolestesse,intuttooinparte,anchela
funzionediparetidelleunitimmobiliaridiproprietesclusivacuisiaccede
tramitelescalestesse.Neconsegueche,anchequandoilavoridi
manutenzioneoricostruzionedellescaleimportinoilrafforzamentodelle
muraturesvolgentianchetaleultimafunzione,conindirettovantaggiodei
proprietarispecificamenteinteressati,laripartizionedellespesedeveavvenire
inbaseallaregolapostadall'art.1124,primocommac.c.,salvocheoggetto
deilavorisianononilvanoscalenelsuocomplessomasololemurature
costituentileparetiperimetralidelleunitimmobiliariprospicientiilvanoscale
(equest'ultimointuttoopartedelimitanti),poichintaleultimocasola
ripartizionedellespesevaeffettuatamediantel'applicazione,opportunamente
coordinata,deicriterifissatidagliartt.1123,secondocommae1124,primo
comma,c.c. "(Cass.n.3968/1997).
Ipianerottoli
Uncennoparticolaremeritanoipianerottoli,inquantopuressendoequiparati
allescale,quali prolungamentodellestesseecomunquestrutturaad
essefunzionalmentecollegata ,edunqueconsideratibenidipropriet
comune,hannosuscitatodiversecontroversieinordinesoprattutto
all'interesseacquisitivodeiproprietaridegliappartamenticontiguieall'utilizzo
esclusivodeglistessidapartedeiproprietaridegliappartamentidell'ultimo
piano.
Inmerito, lagiurisprudenzarecenteharibaditocheancheipianerottoli
sitiall'ultimopiano,purconsentendol'accessoalsolooaisoli
appartamentiiviallocati,restanodinaturacondominiale ,inquantoparte
integrantedellescale,lequalisonocomuniatuttiipartecipanti(Cass.n.
18488/2010).
Cinontoglieche adeterminatecondizioni,ancheilpianerottolopossa
avereunadestinazioneoggettivaalsoloserviziodellaporzionedipiano
cuiaccede ,conlaconseguenzachepotrqualificarsicomerelativa
pertinenzae,dunque,diproprietesclusiva.Ilfenomenosiverificasoprattutto
conilpianerottolodell'ultimopiano,ilquale,nonessendointeressatodal
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passaggiofinalizzatoall'accesso,pudifattoesseredestinatoalservizio
esclusivodellalimitrofaporzionedipiano(Cass.n.3159/2006).
Quantoall'utilizzodeipianerottoli,anormadell'art.1102,1comma,c.c.,la
giurisprudenzahaprecisatoche" ilcondominodiunedificiohaildiritto
diusaredeivanidellescale,ingenere,edeipianerottoli, inparticolare,
collocandodavantialleported'ingressoallasuaproprietesclusivazerbini,
tappetiepianteoaltrioggettiornamentali(cichenormalmentesirisolvein
unvantaggioigienicoesteticoperlestesseparticomunidell'edificio),matali
modalitd'usodellacosacomunetrovanounlimiteinvalicabilenella
particolaredestinazionedelvanodellescaleenellaesistenzadelrischio
genericoginaturalmenteconnessoall'usodellescalestesse,nonpotendo
talerischioesserelegittimamenteintensificatomediantelacollocazionedi
dettesuppellettilinellepartideipianerottolipivicineallerampedellescale,in
manieradacostringereglialtricondominiadisagevoliopericolosimovimenti,
conconseguenteviolazionedelcanonesecondocuil'usodellacosacomune,
dapartediuncomunista,nondeveimpedireaglialtricomunistiunuso
tendenzialmenteparidellamedesimacosa "(Cass.n.3376/1988).Costituisce,
altres,
violazionedeiprincipidicuiall'art.1102c.c. ,"
lachiusuradiuna
porzionedipianerottolocomuneconunaparteaccessibileadunsolo
condomino "poichlastessamuta" ilcomunepossessodellaporzionein
possessoesclusivodelcondominoecomportaun'estensionedelsuodiritto
sullacosacomuneindannodeglialtricondomini" (App.Milanon.2520/1997).
Analogamente," nelcasoincuiuncondomino,munendodiringhieralascala
edilpianerottolodiaccessoalvanodisuapropriet,abbiat rasformatoil
pianerottolointerrazzino,siinpresenzadiun'utilizzazionedellacosa
comuneovverodellacostituzionediunpesoafavoredellapropriet
esclusivadelcondominio sullaproprietcomuneenonacaricodiquella
esclusivadialtrocondomino,conlaconseguenzachenontrovano
applicazionelenormechedisciplinanolevedutesufondoaltrui(art.907c.c.),
bensquelleintemadicondominiocheconsentonoalcondominodiservirsi
delleparticomuniperilmigliorgodimentodellacosasenz'altrolimiteche
l'obbligodirispettareladestinazioneeditutelarelastabilitedildecoro
architettonicodell'immobileedinonledereidirittideglialtricondomini" (Cass.
n.12833/1992).
Isottoscala
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Riguardoalsottoscala,infine,intesoquale spaziovuotoaldisottodella
rampadellescale,vainprimoluogo,precisatocheanchepertalebene
operalapresunzionedicondominialit ,inforzadellasuaqualitdi
accessoriodellascalamedesima(Cass.5037/2008).
Sottoaltraottica,peraltro,statoosservatochel'usoesclusivodiunascalae
menoancoradelsottoscala,nonsignificaproprietprivatadellastessa(Trib.
Milano7.11.1991).
Tuttavia,secondounacontrariaimpostazione, siritienecheilsottoscala
nonsiacompresonelcomplessodielementichecompongonolescale
e,quindi,chelarelativaproprietvadadesuntadallasuaoggettiva
destinazionestrutturale (App.Napoli,11.6.1964).Analogamente,stato
ritenutoche:" nellaipotesiincuiuncondominorisultiproprietarioesclusivo
dellarampadiscaleaccedentealsuoappartamento,lapartediarea
sottostantelescalenonpuritenersiidoneaacostituire,conesse,unaentit
unicaedinseparabile(cosdarenderenonpredicabilelaipotesicheildante
causadeldettocondomino,nell'alienarelaproprietdellescale,abbiapotuto
escluderedallavenditalasuperficiesottostante),postulandoilconcettodi
incorporazione,alparidiquellodiaccessione,unaunionefisicaemateriale
delmanufattorispettosuolo(o,inognicaso,l'impossibilitdiutilizzareilsuolo
stessocomeentitautonomarispettoalmanufatto),cichenonlecito
affermareconriguardoadunasuperficie(libera)sormontatadaunarampadi
scale"(Cass.n.8717/1997).
Laripartizionedellespese
Rispettoallaripartizionedellespeserelativeallastrutturadellescale
condominiali,lariformaintervenutamodificandol' art.1124c.c.
con
l'equiparazionedegliascensoriallescalemedesime,nonchconl'inserimento
deltermine" sostituzione "inluogodellaprecedente" ricostruzione ",
ribadendo,perilresto,ilconcettosecondoilqualeentrambiibeni" sono
mantenutiesostituitidaiproprietaridelleunitimmobiliariacuiservono ".
Lespese relativeperlescaleeglielementiadesseconnessi(rampe,scalini,
pianerottoli,ringhieraecorrimani,intonacisottolerampe,ecc.)vanno
ripartite,secondoicriteridettatidall'art.1124c.c.: permetinragionedel
valoremillesimaledellesingoleunitimmobiliaricuilastrutturaserve,e
perl'altramet"esclusivamenteinmisuraproporzionaleall'altezzadi
ciascunpianodalsuolo" .L'ultimocommadispone,infine,che" alfinedel
concorsonellametdellaspesa,cheripartitainragionedelvalore,si
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consideranocomepianilecantine,ipalchimorti,lesoffitteocamereatettoei
lastricisolari,qualoranonsianodiproprietcomune ".
Icriteristabilitidall'art.1124inerisconoatuttelespeserelativealla
conservazionedellacosacomune,permantenerel'usoeilgodimentoa
vantaggiodeicondominifacendofronteallanaturaledeteriorabilitdelle
strutture.Devono,quindi, ritenersicompreselespeseperlatinteggiatura
dellescale (Cass.n.3968/1997),mentreinveceillegislatorenonchiariscese
tralestesserientranoanchelespesedipuliziaequellerelative
all'illuminazione.
Inmerito,lagiurisprudenzaconcordenell'applicaresoloparzialmenteil
dispostodell'articolo1124c.c.Sulla ratio
cheglionericondominialida
sostenere perlapuliziael'illuminazionedellescale "
nonconfigurano
speseperlaconservazionedelleparticomuni,tendenticioapreservare
l'integriteamantenereilvalorecapitaledellecose(artt.1123,commaprimo
e1124,commaprimo,c.c.),bensspeseutiliapermettereaicondominiunpi
confortevoleusoogodimentodellecosecomuniediquelleproprie ",i
condominisonotenutiacontribuirvi" nongiinbaseaivalorimillesimalidi
compropriet,mainbaseall'usocheciascunodiessipufaredelleparti
comuni(scale)inquestione,secondoilcriteriofissatodall'art.1123,comma
secondo,c.c. "(Cass.n.8657/1996).Secondounagiurisprudenzapirecente,
inmateriadiripartizionedellespeseperlapuliziadellescaleesolointali
casi,inderogaalprincipiopostodall'art.1123,2comma,c.c.,devefarsi
riferimentoin viaanalogicaallaregolapostadall'art.1124,1comma,c.c.,
esclusivamentenellasuasecondaparte ,cheprevedeuncriteriodi
ripartizioneinmisuraproporzionaleall'altezzadiciascunpianodalsuolo,la
cui ratio
vaindividuatanelfattoche"aparitdiuso,iproprietarideipianialti
logoranodipilescalerispettoaiproprietarideipianipibassi,percui
contribuisconoinmisuramaggioreallaspesediricostruzioneemanutenzione.
Ugualmente,aparitdiuso,iproprietaridipianipialtisporcanolescalein
misuramaggiorerispettoaiproprietarideipianipibassi,percuidevono
contribuireinmisuramaggioreallespesedipulizia "(Cass.n.432/2007).
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Iportonid'ingresso
Siconsideranoportonid'ingressoleporteche,indipendentementedallaloro
grandezza, svolgonolaprincipalefunzionedimettereincomunicazione
l'edificioconl'esterno ,percui,salvopattocontrario,siconsiderano di
proprietcomune conilconseguentecorollariochetuttiicondominihannoil
dirittodifruirneeildoveredipartecipareallespesenecessarieperlaloro
manutenzione,riparazionee/oricostruzione,inproporzioneallapropriaquota
millesimaledipropriet,secondoicriteristabilitidall'art.1123c.c.,salvo
diversotitolo.
Lapresunzionedicomunioneprevistadall'art.1117c.c.siestende,secondo
dottrinaegiurisprudenza, atuttiimanufattioilocaliaventilafunzionedi
farcomunicarel'edificioconlapubblicastrada,costituentielementi
necessariperlaconfigurazionestessadelfabbricato e,dunque,strumenti
indispensabiliperilgodimento,laconservazione,laprotezioneela
salvaguardiadellaproprietindividualeeperlasicurezzadeiterzi.In
particolare,siritienecheiportonidiingressoforniscanouna doppiautilita
vantaggiodituttiicondomini :unadiretta,alsingolocondominoperla
fruizionedellasuaproprietesclusival'altraindiretta,perconsentire
l'utilizzazioneelamanutenzionedeglialtrispazicomuni(App.Milano3luglio
1992).
Inconsiderazioneditalispecifichefunzioni,svolteafavoredellageneralitdei
condomini, lecaratteristichecostruttiveditalioperesonoirrilevantiaifini
dellacondominialit ,percuilapresunzionedicomunioneexart.1117c.c.
operasiaperilportoned'ingresso" chesiastrutturalmenteefunzionalmente
destinatoalserviziodiduecorpidifabbrica,appartenentiaproprietaridiversi,
macostituentiun'unicaentitimmobiliare" ,siaperilportonecomuneadue
edificilimitrofiedestinatopermanentementeadareaccessoadentrambi
(Cass.n.4986/1977).
Analogamente,n eglistabilidovesiregistralapresenzadipiportoni
(c.d.ingressoprincipale,secondario),acausadelleparticolariconformazioni
deifabbricaticondominiali, glistessisarannoconsideratidipropriet
comune ,salvopattocontrario.
Siritiene,inoltre,inragionedelserviziogeneraleprestatoall'unitdell'edificio,
chelacomproprietdeiportonid'ingressovadaattribuitaatuttiicondomini,a
prescinderedall'utilizzo,sicchlagiurisprudenzaharavvisatolapresunzione
dicomunionedelportoned'ingressoancheneiconfrontidellepropriet
esclusiveservitedaingressoindipendente rispettoaquellodestinatoagli
altripianidellostabile(Cass.n.3644/1956).
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Sostituzionedelportoneeinnovazioni
pacificochetrattandosidibenecomune,lespeseperlasostituzionedel
portonevadanoripartitetratuttiicondominisecondoicriteriproporzionalidi
cuiall'art.1123c.c.Harappresentato,invece,motivodidiscussionela
sostituzionedelportone(odelcancelloesistente)conaltroche
garantiscaunamaggioresicurezzaochesiadotatodiparticolari
strumentitecnologicifinalizzatiafavorirel'evacuazionedall'edificio
(come,adesempio,maniglioniantipanicoaperturaautomaticadall'interno
ecc.).
Intalcaso,lagiurisprudenzaritienechetalisostituzioninonvadano
consideratecomeinnovazioni,macome migliorieapportatealbene
comune peragevolarnel'usoe,dunque,lerelativespesevanno
legittimamenteripartitetraicondomini.
Analogamente,sonoconsideratisemplicimiglioramentiecometali
assoggettatiaicriteridiripartizionedellespeseprevisteperibenicomuni,le
serratureacodicedigitaleol'installazionedisistemiperl'apertura
automaticadelportone (Cass.3795/1982).Invece,stataconsiderata
innovazionevietatal'installazionediuna secondaserraturaalportone
d'ingressononcollegataalcitofono ,poichlastessa,costringendoogni
condominoadaprireilportonemanualmente,comprimecoslafacoltdi
godimentodellacosacomune(Trib.Milano1993).
Cancellieaccessiautomatizzati
principiopacificoingiurisprudenzache"l adeliberaassembleare,conla
qualesiastatadispostalachiusuradiun'areadiaccessoalfabbricato
condominialeconunoopicancelliperdisciplinareiltransitopedonalee
veicolareancheinfunzionediimpedirel'indiscriminatoaccessoditerzi
estraneiatalearea,rientralegittimamenteneipoteridell'assembleadei
condomini,attinendoall'usodellacosacomuneedallasuaregolamentazione,
senzasopprimereolimitarelefacoltdigodimentodeicondomini,non
incidendosull'essenzadelbenecomunenalterandonelafunzioneola
destinazione "(Cass.n.4340/2013).
Ilprincipiosopraespostovaleancheper l'automatizzazionedeicancelli
(concomandoachiaveotelecomando) chenonvaconsiderata
innovazionemameramiglioriadelleparticomuni .Lagiurisprudenza
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costante,infatti,nell'affermareche" intemadicondominiodiedificiladelibera
assembleare,conlaqualesiastatadispostalachiusuradiun'areadiaccesso
alfabbricatocondominialeconuncancellooconunasbarracomandati
elettricamenteeconconsegnadelcongegnodiaperturaedichiusuraai
proprietaridellesingoleunitimmobiliari,rientraneipoteridell'assembleadei
condomini,attinentiall'usodellacosacomuneedallasuaregolamentazione,
senzasopprimereolimitarelefacoltdigodimentodeicondomini,enon
incorre,pertanto,neldivietostabilitodall'art.1120,secondocomma,c.c.per
leinnovazionipregiudizievolidellefacoltdigodimentodeicondomini,non
incidendosull'essenzadelbenecomune,nalterandonelafunzioneola
destinazione "(Cass.n.9999/1992).
Campanelliecitofoni
Icampanelli,icitofoni,ivideocitofoni(esimili)rientrano,diregola,nella
nozionediimpianticomunidell'edificiocondominiale ,poichaventila
funzionedimettereincomunicazioneilsingoloconl'esterno(eviceversa)o
conilportieredell'edificiostesso.
Analogamente,rientranonellanozionedibenicomuni, anchegliimpianti
videoinstallatiperilcontrollovisivodegliaccessinell'edificio ,poich
taleinstallazionenonsoggetta,secondolagiurisprudenza,allenormesulle
innovazioni,salvochesitrattidiimpiantimoltocomplessi(Cass.n.
3795/1982).
pacifico,pertanto,chelaripartizionedellespeserelativeallamanutenzione,
riparazionee/osostituzionedeibenisopradescritti,debbaavveniresecondoi
criteriproporzionalistabilitidall'art.1123c.c.
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Ipilastri
Ipilastri,intesicomeglielementiresistentiverticalidellastrutturaportante
diunacostruzione (generalmenterealizzatiincementoarmatooinacciaio),
eletravi,ovveroicollegamentiorizzontalitraipilastristessi (realizzatein
cementoarmato,inacciaiooinlegno),costituisconol'ossaturadell'edificio,al
qualesono indissolubilmentelegatiinunlegamematerialedi
incorporazionechelirendeinseparabili ,percui,alparideimurimaestri,il
lorocarattereindispensabileperl'esistenzastessadelfabbricato
condominialein reipsa.
Oggi,siaipilastricheletraviportanti,nelrestylingoperatodallariforma,
risultanoesplicitamente inserititralevocirelativealleparticomuni
necessariedicuiall'art.1117c.c.
Leragionichehannospintoillegislatoredellariformaadindicare
espressamentetalielementiarchitettonici,inaggiuntaallefondazionieaimuri
maestri,seaprimavistapossonosembrareridondanti,poichtrattasidi
elementiindispensabiliperl'esistenzastessadell'edificio,adunapiattenta
analisifannoemergere,invece,daunlato,l'intenzionediadeguarela
disciplinacondominialeallarealtdellepimodernecostruzioni,sottolineando
chenonvisonodifferenzetragliedificiconmuriportantiequelliconipilastri
dall'altro,ilpropositodifornireunatuteladirettaditalibenimirandoafarne
rispettareladestinazionedatuttiicondominiimpedendoneunusoillegittimo.
Difatto,conl'inserimentoesplicitodeipilastriedelletraviportantitrale
particomuni,laleggen.220/2012silimitataarecepireiprincipigi
ampiamenteconsolidatiingiurisprudenza ,laqualehapacificamente
affermatolacondominialitdientrambi,considerati" parteorganicaed
essenzialedell'interoimmobile" (Cass.n.2773/1992)edelementinecessari,
alparideimurimaestri,all'esistenzadelfabbricato,poichperlalorostruttura
efunzioneconcorronoinmodoindissolubileaformareleunitabitativeeda
questesonomaterialmenteinscindibili(Cass.n.6036/1995),sancendoaltres
che,nellemodernetecnicheedilizie, l'ossaturadell'edificioedunquela
funzioneportantedellostessononcostituitadamuriinmattoni,mada
altrisistemicostruttivi (cementoarmato,pilastri,travi,colonnati,ecc.),per
cuil'espressionemuromaestrovaestesasia" all'intelaiaturadipilastriedi
architravi "(Cass.n.1186/1971)cheaimuriperimetralichelidelimitano,
senzaiqualil'immobile" sarebbeunoscheletrovuotoprivodiqualsiasiutilit "
(Cass.n.962/2005).
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Lasollecitazionegiurisprudenzialestataquindiaccoltanellanovella
legislativa,percuioggi,alparideimurimaestri,pilastrietraviportanti
assurgonoesplicitamenteabeneoggettodicomunionetraiproprietaridelle
diverseunitimmobiliarichelocompongonoeindifferentementedestinatial
serviziodituttiicondominiconlaconseguenzachele speseperla
conservazioneemanutenzioneeilgodimentodevonoesseresostenute
inmisuraproporzionalealvaloredellerispettivepropriet .
Tuttavia,secipacificoconriferimentoaipilastri, inordinealletravi
portanti,lanuovadisposizionedicuiall'art.1117vacontemperatacon
quelladicuiall'art.1125c.c. ,suicosiddetti
"solaiinterpiano".
Perlagiurisprudenzaanteriforma,infatti,sepacificocheletraviportanti
sianodiproprietcomuneatuttiicondominiavutoriguardoallafunzione
rivoltaallastabilitdell'interoedificio,lastessasierariferitaalledisposizionidi
cuiall'art.1125c.c.neicasidelsolaiointerpianoovvero" ilsolaiochedivide
dueunitabitativel'unaall'altrasovrastante,edappartenentiadiversi
proprietari "costituendonel'inscindibilestrutturadivisoriastabilendoche"l a
manutenzioneericostruzionedituttelesuepartie,quindi,anchedelletravi
chenecostituisconolastrutturaportante,enonsianomeramentedecorative
delsoffittodell'appartamentosottostantecompeteinpartiegualiaidue
proprietari "(Cass.n.13606/2000Cass.n.10684/2011).
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Ivestiboli,glianditieiportici
Analogamenteaiportonid'ingresso, vestiboli,anditieporticirientranotra
leparticomunidicuiall'art.1117c.c. ,necessarieperconsentireatuttii
condominil'accessoall'edificiocondominialee,conseguentemente,amettere
incomunicazioneleunitimmobiliaridiproprietconleparticomuniecon
l'esterno.
L'appartenenzacomuneditalispazididisimpegnogiustificatapertantodalla
principale destinazionedicollegamentodelleareecomuniconquelle
individuali ,purpotendosvolgerefunzionidiversetraloro.
Leprincipalidisputerelativeaivestiboli,anditieporticisonoriferibilialregime
dicomproprietealladisciplinadiripartizionedellespese,soprattuttoquando
talibeninonvengonousufruitiinmisuraugualedatuttiicondomini.
Definizioniefunzioni
Ivestibolieglianditisonoparticomunisostanzialmenteidentificabiliinquegli
spazi,interpostifrailportoned'ingressoel'edificio,cheservonoa
mettereincomunicazioneleunitimmobiliariconleparticomuni (scale,
cortili,ecc.)ediconseguenzaconl'esterno .
Spessoutilizzaticomesinonimiedanzisostituiti,nellaprassi,conipinoti
vocabolidi androneoatrio ,idueterminiinrealtpresentanounadifferenza
nonsolamentenominalistica.
Ivestiboli,infatti,sonolapartechesuccedeimmediatamentealportone,
ilprimoluogocuisiaccedenell'entrarenell'edificio condominialeeche
servedapassaggioagliappartamentidelpianterreno,maancheaicortilieai
garageoallescale.Comunemente,quindi,sonosinonimidiandroneoatrio,
lacuidestinazionenormalequelladicreareuna zonadidisimpegnoedi
passaggio dall'ingressoaglialtrispazicondominiali.
Perandito,invece,siintendequalsiasispaziodiaccessoagli
appartamentisingolieallealtreparticomunidellostabile,svolgente
quindifunzionedipassaggioeditransitodeicondominie
comprendentesialazonadidisimpegnocheicorridoi checonsentonola
comunicazionefraleareecondominialiediproprietdellostessocondominio
(peraccedereadesempioaicortili,agliascensori,ecc.).Lagiurisprudenzaha
identificatol'anditocome" strutturacostituitadalsoffittoedallasolettache
orizzontalmentedivideinpianiseparatiilcorridoiod'accessoelasovrastante
costruzione "(PretMonza,29.7.1992Cass.n.3771/71),affermandoaltres
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cheanchel'anditodestinatoall'accessodiedificilimitrofimaautonomi
soggettoallapresunzionedicomunioneexart.1117c.c.(Cass.n.6725/82).
Purnonessendocompresiespressamentenell'art.1117c.c.,secondola
giurisprudenza, allorquandononfaccianopartedellescalecomuni,
rientranoneiconcettidi"vestibolieanditi"ancheipianerottoli che,data
lafunzionedidisimpegnodaessisvoltasonodaritenersipacificamente
compresitraleparticomuninecessariedell'edificio,salvocheilcontrarionon
risultidaltitolo(Trib.Pisa24.1.1956Pret.Monza,29.7.1992).
Perquantoconcerne,infine, iportici,essi
sonoquellestrutture
architettoniche,nellamaggiorpartedeicasiaggettantisullapubblicavia
eliberamenteaccessibili,disolitofinalizzateariparareun'areadi
transito,mapotendoricoprireancheunafunzioneornamentalee
decorativa .Anch'essisipresumonodiproprietcomunenelleformeenei
limitideglialtribeniindicatidall'art.1117c.c.
Regimegiuridico
Tuttiibenicheformanol'ingresso,inquantocostituentiinsensooggettivo,
funzionaleestrutturaleelementiportantidell'edificiononchtramite
indispensabileperilgodimentoelaconservazionedellestrutturedicopertura,
sipresumonodiproprietcomuneatuttiicondomini.
Inordinealregimediproprietdivestibolieanditi,lagiurisprudenza
uniformenelsostenerechesiainconsiderazionedelfattochesitrattadibeni
indivisibilinellastrutturaenell'uso,siainrelazionealserviziodiutilit
prestato, lapresunzionelegaledicomunionesiestendeancheai
proprietarideinegozicheaffaccianodirettamentesullapubblicavia
(Cass.n.761/1979).(v.Cass.n.15444/2007)eaiproprietari" deilocali
terraneicheabbianoaccessodirettamentedallastrada,inquanto
costituisconoelementinecessariperlaconfigurabilitstessadiunfabbricato
divisoinpianieporzionidipianodiproprietindividualeerappresentano
inoltreuntramiteindispensabileperilgodimentoelaconservazionedelel
strutturedicopertura "(App.Milano,1983/1987Cass.n.3771/1971)
Lapresunzionelegaledicomproprietstabilitadall'art.1117c.c.applicabile
anchequandoservonoicondominidiunsolopiano,ovveroquandonon
trattasidiparticomunidiununicoedificio,madiedificilimitrofi aventile
caratteristichediedificiautonomi,madestinatipermanentementealla
conservazioneeall'usodegliedificistessi(Cass.n.2013/1970Cass.n.
6725/1982).
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Quantoai portici,infine,inconsiderazionedellalorofunzionedipassaggio,
maancheornamentale(poichlecolonneeipilastrichereggonoilporticato
possonoesseresemplicementedecorativi), sonosempredipropriet
comuneanchequandousatisoltantodaiproprietaridegliappartamenti
onegozichehannoiloroingressisottoiporticistessi .
Ripartizionedellespese
pacificochelespeseperlamanutenzioneeilgodimentodivestibolieanditi
inqualitdibenipresuntivamentecomuni vannoripartite
proporzionalmentetratuttiicondomini secondolequotemillesimalidi
proprietexart.1123,1comma,c.c.
Sonoconsideratecomunianchelespesesostenuteperl'arredo (mobili,
fioriere,ecc.),poich,oveeseguiteneilimitiragionevolidispesa,non
qualificabilicomeinnovazionimacomemiglioramentodiunapartecomune,e
pertantoripartitesecondoimillesimidipropriet.
Perquantoconcernelaripartizionedellespeseneiconfrontidei
proprietaridilocaliconaccessodiversodavestibolieanditi ,la
giurisprudenza,inragionedellafunzioneditalibenicomestrumenti
indispensabiliperilgodimentoelaconservazionedellestrutturedicopertura,
hastabilitochelestesse vadanoripartiteproporzionalmentetratuttii
condominisecondoicriteridicuiall'art.1123,1comma,c.c. (App.
Milano,3.7.1993Trib.Roma7.4.1990).Quando,invece, l'edificio
condominialedotatodidiversiaccessi ,percuivestibolieanditisono
utilizzatiesclusivamentedadeterminaticondomini,mentrealtri,essendo
proprietaridiunitimmobiliarichecostituisconocorpidifabbricaautonomi
rispettoalfabbricatoprincipaleavendoaccessodirettodallapubblicavia,non
usufruisconoinmodopienoedirettodelleutilitprodottedataliparticomuni,
devefarsiapplicazionedel3commadell'art.1123c.c. ,ponendoleacarico
deicondominichenetraggonoutilit(Trib.Milano21.1.1991).
Infine,qualepartecomuneespressamenteprevistadall'art.1117,n.1.,c.c., le
spesedimanutenzione,conservazioneericostruzionedeiportici
condominialisonoacaricodell'interocondominio ,evannoripartite
secondoimillesimidipropriet. Quandoilporticoprospicientealla
strada,gravatodiservitdipubblicopassaggio ,percuileoperedi
costruzioneemanutenzionedeipavimentiel'illuminazionesonoacaricodel
comune,perespressaprevisionelegislativa(Cass.n.24456/2009).
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Icortili
Espressamentecompresonell'elencodeibenidicuiall'art.1117c.c.,ilcortile
quello spaziocomunepostosullatointernodelfabbricatoeaventela
primafunzionediassicurareariaelucealleunitimmobiliari
condominialiiviprospicienti .
Nellanozionecodicisticadicortile,varicompresononsololo spazio
scopertoequindilasuperficiecalpestabile,maanchelacolonnad'aria
adessosovrastante esuscettibilediseparatautilizzazione,mentredevono
ritenersibendistintiimurimaestrichelocontornano,stantelalorodiversa
funzione" diconcorrereacostituirelastrutturaportantedell'edificio,di
contribuireallaformazionedellasualineaarchitettonicaediproteggerele
partiinternedagliagentiatmosferici "(Cass.n.714/1998).Peraltro,avuto
riguardoallafunzionedidareariaeluceagliambientichevisiaffacciano, nel
terminecortilepossonoritenersicompresiancheivarispaziliberi
dispostiesternamenteallefacciatedell'edificio,qualileareeverdi,le
zonedirispetto,leintercapedini "
che,sebbenenonmenzionati
espressamentenell'art.1117c.c.,vannoritenuticomunianormadella
suddettadisposizione "(Cass.n.7889/2000).
Funzionieuso
Laprincipalefunzionedelcortilecomunediassicurareariaelucealleunit
immobiliarichevisiaffacciano,nonesauriscelesuepotenzialitdi
sfruttamento,poich l'area,qualespaziotracorpidifabbrica,
suscettibiledidiverseutilizzazioni, pergliscopiconsentitidallanaturadel
bene.
Propriolemodalitdiutilizzodelcortile(tracuiadesempio,l'usodellostesso
comeparcheggiocomune),fannonascerediversedisputeall'internodel
condominio.
Fermorestandochetuttiicondominipossonofaredelcortilel'usoche
ritengonopigiusto,aisensidell' art.1102c.c. ,inmancanzadiespresse
disposizioniassemblearioregolamentari,sarannovietatisoloquegliusiche
limitanolaparipossibilitdiusufruiredelbenecomunedapartedeglialtri
condomini,oppurequellicomunqueincontrastoconlanaturale
conformazionedelcortile.
Sipuaffermarecheilcortileinconsiderazionedispaziocomunetraicorpidi
fabbrica,oltrealladuplicefunzionesopraricordata, pupermettereil
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transitooancheilparcheggiodiautoveicoli,ildepositodimercio
essereadibitoadareagiocoperibambiniodiriposo,anchecon
panchineepiante,ovveroospitareunapiscina ouncampodatennis.
statotral'altroaffermato,conriferimentoaiparcheggi,che ancheilcortiledi
unedificiocondominialeantico,purnonessendobenedestinato
primariamentealposteggio,puassumeretalefunzione qualorasisia
verificatocheessarisulticompatibileconlafunzioneprimariadelbene
medesimochequelladidarearia,luceeaccessoalleunitimmobiliariche
visiaffacciano(App.Catania,21.10.2009).
Rientra,invece,trale utilizzazioninonconsentite ,proprioinragionedella
funzioneprecipuadeicortilicomunidifornireariaelucealleunitabitative
cheviprospettano," l'occupazionedellospazioaereoadesso
sovrastante,dapartedeisingolicondomini, concostruzionipropriein
aggetto,nonessendoconsentitoaterzi,anchesecomproprietariinsiemead
altri,aisensidell'art.840comma3c.c.,l'utilizzazioneancorchparzialea
propriovantaggiodellacolonnad'ariasovrastanteadareacomune,quandola
destinazionenaturalediquestanerisulticompromessa" (Cass.n.966/1993).
Ripartizionedellespese
Lespesedimanutenzionedelcortilecondominialesonoacaricodei
condominiinproporzioneaimillesimidipropriet.
Nelcaso,invece,incuiil cortilefungadacoperturaaigarageoaibox
interratidiproprietditerziosolodialcunicondominidell'edificio,sui
criteridiripartizionedellespese,lagiurisprudenzasipivoltedivisa .
L'orientamentopirecentesostienecheintalcasoil criteriodaapplicare
quellodicuiall'art.1125c.c. "
chestabiliscechelespeseperla
manutenzioneelaricostruzionedeisoffitti,dellevolteedeisolaisono
sostenute,inviagenerale,inpartiegualidaiproprietarideiduepianil'uno
all'altrosovrastanti,restandoacaricodelproprietariodelpianosuperiorela
coperturadelpavimentoeacaricodelproprietariodelpianoinferiore
l'intonaco,latintaeladecorazionedelsoffitto "percuiapplicato,peranalogia,
talecriteriometterebbeacaricodeiproprietaridelcortilemetdellespesedi
rifacimentoedeiproprietarideipostiautosotterraneil'altramet(Cass.n.
15841/2011n.10858/2010n.18194/2005). Tuttavia,secondoun
orientamento,seppurmenorecente,sidovrebbeapplicareperanalogia
l'art.1126c.c.chetrattadeilastricisolari ,confermandochelespesesono
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acaricoperunterzodeiproprietaridelcortileeperdueterzideiproprietari
deipostiautocopertidalcortilestesso(Cass.n.5848/2007).
Icavedi
Ilcavedio(avoltedenominatochiostrina,vanellaopozzoluce)un cortiledi
piccoledimensionicircoscrittodaimuriedallefondamentadell'edificio
condominiale,destinatoprevalentementeadareariaelucealocali
secondari (come,peresempio,bagni,disimpegni,servizi,ecc.).
Talespazio,pertanto,purpotendoesserediproprietesclusiva, sipresume
comuneecostituisceunapertinenzadell'edificiocondominiale (Trib.
Milano13.11.1989),assoggettatopertantoalmedesimoregimegiuridicodel
cortilecomuneespressamentecontemplatodall'art.1117,n.1,c.c.,salvo
specificotitolocontrario(Cass.n.4350/2000).
Cortiletraedificiautonomi
Lapresunzionelegalediproprietcomunepostadall'art.1117c.c.
applicabileancheal cortileesistentetrapiedificiappartenentia
proprietaridiversi ,ovelostessosiaobiettivamentee" strutturalmente
destinatoadarearia,luceeaccessoatuttiifabbricatichelocircondano "
(Cass.n.17993/2010n.14559/2004Cass.7630/1991Cass.n.9982/1996).
Delrestocicorrispondeall'ampliamentodell'ambitodiapplicabilitoperato
dall'introduzionedell'
art.1117bisadoperadellariformacheestendele
disposizionirelativealleparticomunianchea"tuttiicasiincuipiunit
immobiliariopiedificiovveropicondominiidiunitimmobiliariodiedifici
abbianoparticomuniaisensidell'art.1117".
Igiardinicondominiali
Purnonessendomenzionatidall'art.1117c.c.traleparticomuni,igiardini
possonoessereequiparatiaicortilicondominiali,avendoinpi la
caratteristicadicontribuireallavalorizzazionedeldecoroarchitettonico
dell'edificio,fornendodunqueun'ulterioreutilitatuttiicondomini.Tuttavia,
taleequiparazionenonatutt'oggipacificanindottrinanin
giurisprudenza.
Secondounorientamento,ilgiardinononsidistingueconcettualmente
dalcortiledicuisegueladisciplina avendosiriguardoesclusivamente
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allaparticolaredestinazioned'usoeall'utilizzazionechediquestosifaccia
conlacoltivazioneaverdee/oapiantedafiorepercuiilgiardino,quale
spazioadiacenteall'edificiocondominialecoltivatoapratoepiantumato,
dovrebbepresumersidiproprietcomune,alparidelcortile(Cass.n.
7889/2000n.849/1963).
Altriorientamenti,invece,sostengonochealladizionecortilenonpu
essereattribuitounsignificatocosampiodaincluderviancheigiardini ,
poichquestiultimi,oltreafornireariaelucealleunitimmobiliarichevisi
affaccianohannounacaratteristicapeculiarechelidifferenziafunzionalmente
dalcortile,cioquelladiconcorrerealdecoroarchitettonicodell'edificio
condominiale(Cass.n.3666/1994).Neconseguechenonrientrandola
dizioneinquestionenell'art.1117c.c.nonsipuparlaredipresunzionedi
comunionequaloramanchiunospecificotitolo.
Secondoaltretesi,perstabilirelacondominialitdelgiardino ,in
mancanzadiunaspecificadisposizionenelregolamentodelcondominioonei
singoliattidiacquistodelleproprietimmobiliari,
occorrefarriferimentoal
criteriodelladisponibilitoaquellodell'usoesclusivo .Nelsilenziodel
titolo,ilgiardino,dunque,apparterrachinehal'usooladisponibilit
esclusivaovveroalcondominiodicuicostituisceun'effettivapertinenza.
Un'ulterioretesi,infine,consideraigiardinidiproprietcomune
(compresiquellipensiliinstallatisullacoperturadiboxopianiinterratiosul
lastricosolare) seadessipossonoaccederetuttiipartecipantial
condominio incasocontrario,essisonodaconsiderarsidipropriet
esclusivadeicondominiproprietaridelleunitimmobiliariacuiservono
trattandosidievidentipertinenze.
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Tuttelepartidell'edificionecessarieall'usocomune
Conquestaformuladichiusura,comegidetto,siintesodareunrespiropi
ampio alla norma contenuta nellart. 1117 c.c. n. 1, permettendo, cos,
allinterprete di valutare di volta in volta la condominialit dei beni.Requisito
indispensabile la necessit del bene alluso comune. Cos in questo
contestopossibileconsiderareisottoscala,ipianerottoli,indeterminaticasii
sottotetti, vale a dire tutte quelle parti non espressamente citate ma
funzionalmente legate ad altri beni comuni eppur tuttavia nonricomprendibili
in queglistessibeni.Vedremocheancheisuccessivipunti2e3dellart.1117
c.c.utilizzanosimiliformedichiusuradellanorma.
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Ilocaliperiserviziincomune
Laleggen.220/2012hamodificatosensibilmenteancheilpunto2dell'art.
1117c.c.prevedendoespressamenteall'internodell'elencoesemplificativo,le
"areedestinateaparcheggio"ei"sottotettidestinati,perlecaratteristiche
strutturaliefunzionali,all'usocomune",utilizzandolaformula,generalizzata
rispettoallaprecedente, dei"localiperiserviziincomune",all'internodei
qualivengonolasciatiinvariatilaportineriael'alloggiodelportiere,le
lavanderieeglistenditoi .Vieneeliminato,invece,ilriferimentoailocali"per
ilriscaldamentocentrale",iqualituttaviasonodaritenersicomuniladdove
destinatiaconteneregliimpiantiperl'erogazionedelserviziocentralizzatodel
condominio.
Ilvincolodidestinazione
Ilocalielencatialpunto2dell'art.1117c.c.chesipresumonocomuni,seil
contrariononrisultadaltitolo,rappresentanole partidell'edificiochediper
snonsonoindispensabiliperl'esistenzadelcondominiomachesono
comuniatuttiipartecipantiperviadellalorospecificadestinazione ,
ovverodelcollegamentostrumentaleefunzionaletratalibenielesingole
unitimmobiliaridell'edificio.
Questa destinazionepuessere"strutturale" ,come,peresempioperil
localeincuihasedelaportineria(c.d."guardiola"), ovvero"convenzionale" ,
perespressaprevisionedelregolamento,come,peresempionelcaso
dell'alloggiodelportierecuivienedestinataunadelleunitimmobiliari
dell'edificiocondominiale.
Inmerito,lagiurisprudenzahapivoltesegnalatochenecessaria
un'analisidegliattidiacquisto,alfinedicomprendereladestinazione
chesiintesoattribuireadeterminatilocali insededicostituzionedel
condominio(tralealtre,v.Cass.n.11996/1998).
Sullascortadellasuddettapresunzionerelativadellanorma,lepartielencate
alpunto2 sonosuscettibilidiutilizzazioneindividuale ,inconsiderazione
delfattocheladestinazioneall'usocomunenonsiponeinterminidi
necessit,quantodiutilit,inbaseallarelazionediaccessorietintercorrente
traleunitimmobiliaridell'edificiocondominialeeilocalialloroservizio.
Nederiva,inoltre,che,u navoltacessatoilvincolodidestinazione
principale,ilbenecomuneperderlasuaspecificadestinazioned'uso e,
conl'unanimitdeiconsensi,potrancheesserecedutoaterzi.Molti
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regolamentiprevedonounasortadiopzioneinfavoredeicondomini.Tale
clausolarisultervalidasoloqualorailregolamentoabbianaturacontrattuale.
Iserviziincomune
Oggettodicondominialitsonodunqueilocalidestinatialserviziocomune,tra
iqualilanormafarientrare,oltrelaportineriael'alloggiodelportiere,la
lavanderia,glistenditoieisottotettidestinati,perlecaratteristichestrutturalie
funzionali,all'usocomune.
chiaro,tuttavia,chenell'elencomeramenteesemplificativodicui
all'art.1117c.c.possonofarsirientrare trailocalidestinatiaiserviziin
comune tuttequellestrutturechepossonoprestareun'utilitafavore
dell'interocondominio ,consentendolafruizionediimpiantiolapossibilitdi
fruirediprestazionisoggettive(comenelcasodellaportineria).Cos,ad
esempio,possonoritenersicompresinellanozione,ilocalidestinatiad
ospitaregliimpianticentralizzati,ivaniperl'autoclave,ilocaliadibitia
depositoattrezziperilserviziodipuliziadelfabbricatoodigiardinaggio,le
saleriunioni,ecc.
Portineriaealloggiodelportiere
Uncennomerita,infine, ilportieratochecostituiscel'ipotesipirilevante
diserviziocomune .Neltempo,lagiurisprudenzahaavutomododi
affermareche comuneatuttiipartecipanti edsvoltoanche
nell'interessedei proprietaridelleunitimmobiliariaccessibili
direttamentedallastrada medianteautonomoingresso(Cass.n.
12298/2003),iqualisonotenutiasostenerneicostieciinquantol'obbligodi
ciascunodeicondominidicontribuireallespesecondominialitrova
fondamentofinquandodurilacomunionenelsuodirittodominicaleenon
nellaeffettivautilizzazionedelservizio,amenochenonsiaccertichetrattasi
diservizioresonell'interessesolodialcunicondomini(Cass.n.5751/1981).
Laportineriaconfiguraunserviziocomuneanchenell'ipotesidel
"supercondominio" ,nelcuicasotaleattivitsvoltaafavorediunapluralit
diedificicostituitiindistinticondominimacompresiinunapiampia
organizzazionecondominiale(Cass.n.9096/2000).
Lagiurisprudenzahaprecisatoche lapresunzionedicomunionesussiste
soloquandoilocali,destinatiaportineria,faccianopartedell'edificio
condominiale ,conlaconseguenzache,incasocontrario,nonoperandola
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presunzione," dettilocalirientranofraleparticomunisoltantosesianostati
costruitisusuolorisultante,inbaseaititoli,diproprietcomune "(Cass.n.
5946/1996).
Poichlalorodestinazionealserviziocomunenonsiponeinterminidi
assolutanecessit,ilocaliperlaportineriaeperl'alloggiodelportiere sono
anchesuscettibilidiutilizzazioneindividuale ,percuioccorreaccertare,
neisingolicasi,seiltitolocheeventualmentelisottraggaallapresunzionedi
proprietcomuneprevedaanchelarisoluzioneoilmantenimentodelvincolo
didestinazionederivantedallaloronatura,poichintaleultimocaso
"configuraun'obbligazione"propterrem",suscettibileditrasmissioneai
successiviacquirentidell'immobileancheinassenzaditrascrizione,il
mantenimentodell'originariadestinazionealserviziocondominialedellocale
adibitoadalloggiodelportiere,chesiadiproprietesclusivadiunodei
condomini "(Cass.n.4905/2003n.11068/1995).
Ilserviziopuessereprevistonelregolamentocondominiale conla
conseguenzachelasuasoppressionecomportaunamodificadellerelative
clausoledaadottarsiconlaprevistamaggioranzaqualificataenon
necessariamenteall'unanimit(Cass.n.3708/1995).
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Opere,installazioniemanufattidestinatiall'usocomune
Ilpunto3dell'art.1117c.c.enuncialanaturacondominialediopere,
installazioniemanufattidestinatiall'usocomune.
unodeipunticheillegislatoredella riformahasensibilmentemodificato ,
inserendoelementinuovieapportandomodificheletterali,ariprovadella
volontdellegislatoredi adeguarelanormativavigente inmateriadi
condominio allemoderneesigenzecostruttiveededilizienonchai
cambiamentideglistilidivita edirelazionenegliedificicondominiali.
Lenovitdellariforma
Ilnuovotesto,attraversol'utilizzodiunaterminologiapiattualeerealistica,
provvedeinnanzituttoadefinireinmodopiampioglielementigiricompresi
traleparticomuni.
Vengonoconfermati,gliascensori,ipozzielecisterne, mentreinluogo
deiprecedenti"acquedotti,fognatureecanalidiscarico" appareiltermine
"impiantiidriciefognari" ,coscome,alpostodeigenerici"impianti"
appaiono sistemicentralizzati
i" didistribuzioneeditrasmissioneperilgas,
perl'energiaelettrica,perilriscaldamentoedilcondizionamentodell'aria ".
Sicuramente,lanovitpirilevanterappresentatadall' introduzionedei
sistemicentralizzati"perlaricezioneradiotelevisiva eperl'accessoa
qualunquealtrogenerediflussoinformativo,anchedasatelliteoviacavo"(tra
iqualirientrano,parabole,fibraottica,ecc.).
L'espressioneutilizzatadallegislatore,volutamentegenericaedampia,
dovrebbeconsentiredi applicarelanormaaqualunquetipodistruttura
diffusagraziealprogressotecnologico,garantendocosildiritto
all'informazionecostituzionalmentegarantito,nelrispettodicuialnuovo
art.1122bis. Intalsenso,peraltro,valettoanchel'esplicitoinserimentoditali
sisteminell'art.1120c.c.eilquorum previstoperl'adozionedeglistessida
partedell'assemblea.
Analogaconsiderazionepuesseresvoltaper glialtrisistemicentralizzati
(gas,energiaelettrica,condizionamentoeriscaldamento),rispetto
all'installazionediimpianticheutilizzanofontirinnovabili perlariduzionedi
consumienergeticieilrispettodell'ambiente.
Restaintesochel'elencoespressamenteindicatodallegislatorenon
tassativo,percuitraleoperedestinateall'usocomune, possonoessere
ricompreseanchealtretipologiedimanufatti (come,peresempio,
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l'autoclave,cheinquantodestinataaconsentirel'utilizzazionecostante
dell'impiantoidricocondominialedaconsiderarsiparteintegrantedel
medesimo)eimpianti(come,peresempio,quelli"sportivi",lepiscine,icampi
datennisprevistineigrandicomplessiresidenziali).
Ildistaccodall'impiantocentralizzato
Altrasostanzialenovitintrodottadallariforma,recependol'orientamento
giurisprudenzialeformatosiinmateria,riguardalapossibilitdicuialnovellato
art.1118,3comma,c.c. ,perilcondominodi" rinunciareall'utilizzo
dell'impiantocentralizzatodiriscaldamentoodicondizionamento,sedalsuo
distaccononderivanonotevolisquilibridifunzionamentooaggravidispesa
perglialtricondomini
".
Lanormaspecifica,tuttavia,che ilrinunziantenonpusottrarsiallespese
perlamanutenzionestraordinariadell'impianto,perlasua
conservazioneemessaanorma ,sottolineando,intalmodo,chelostesso
nonsartenutoaicostirelativiall'usodell'impianto(bolletteconsumiecc.).
Impiantie"puntodidiramazione"o"diutenza"
Lacondominialitderivantedall'attitudinedell'impianto(diriscaldamento,
condizionamento,gas,energia,ricezioneradiotelevisiva,ecc.)afornireutilit
atuttiicondominipresuntasinoal c.d."puntodidiramazione" .
Lariformahaconfermato,pertanto, ilcriteriodidistinzionetralaparte
comuneequellaprivatadell'impianto,individuandoillimitealla
comproprietdellostessonelpuntodidiramazionedeirelativi
collegamenticentralizzaticonquellidiproprietindividuale deisingoli
condomini,salvoquantodispostodallenormativedisettoreinmateriadireti
pubbliche.
Incasodiimpiantiunitari,invece,lacomunionedeicollegamentiarriva
sinoalc.d."puntodiutenza" ,fattesalveleeventualidiversedisposizioni
normativeinmateria.
Nederivache,perdiscernerelapartecomunedaquellaprivatadell'impianto,
irrilevantelasuaposizione,
assumendorilievoinvecelaspecifica
funzionedeltrattodellecondutture .Percui,ilcriterioperindividuare
l'estensionedellaproprietcomuneoesclusivasugliimpiantie,di
conseguenzalaripartizionedellespesetraicondomini,sibasa
inevitabilmentesu un'indaginedifattodaeffettuarsicasopercaso .
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Inmerito,lagiurisprudenzahaaffermatoalcunipuntifermi ,stabilendo,ad
esempioche, conriferimentoaicanalidiscaricodell'edificio
condominiale,laparterelativaallacolonnaverticaleconsiderata
comune ,percuilaspesaperlasuariparazioneacaricodituttiicondomini,
mentrerimangonoacaricodeirispettiviproprietarilespeseperlaparte
relativaalletubazionichesidiramanoversoisingoliappartamenti(Cass.n.
12894/1995).Nellostessosenso,sidecisoconriferimentoaduna "pompa
didrenaggio" chestataritenutacondominialepoichutilizzata
dall'interoedificioperloscaricodelleacque ,nonostantefossecollocatain
unlocalediproprietindividuale(Cass.n.6175/2009).Inapplicazionedei
medesimiprincipi,lagiurisprudenzahastabilitoche ilmanufattodisnodo
presentesulpuntodidiramazionediunaconduttura,lac.d."braga"
(Cass.n.5792/2005),qualeelementodiraccordotraletubatureorizzontalidi
pertinenzadelsingoloappartamentoequelleverticalidipertinenza
condominiale, essendostrutturalmentepostanelladiramazionenonpu
rientrarenellaproprietcomune bensinquellaesclusiva(Cass.n.
19045/2010).
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Gliascensorinelcondominio
L'ascensoreespressamenteprevistotraleparticomunidell'edificioexart.
1117c.c.n.3poichdestinatoperlasua funzionealgodimentodituttii
condomini :lapresunzionedicondominialitditaleimpiantofondata,
quindi,sulla relazionestrumentalenecessariafralostessoel'usocomune
(Cass.n.3624/2005).
Cisignificacheinquantopartecomune,sempreconsentitoaisingoli
condomini l'utilizzodell'ascensoreneilimitidettatidall'art.1102c.c. che
impongonononnevengaalterataladestinazionensiaimpeditoaglialtri
condominidifarneugualeusosecondoillorodiritto,nelrispettoaltresdelle
regoleeventualmentestabilitedal regolamentodicondominio ,ove
esistente,chepossonoanche vietareusiparticolari (ades.trasportodi
materialeediliziomontacarichiecc.),quandoglistessirisultinodannosiperla
conservazionedell'impiantoodiostacoloall'utilizzazionedelserviziodaparte
deglialtricondomini(inrelazioneallefrequenzegiornaliere,alladuratae
all'eventualeorariodieserciziodelsuddettouso).
Regimedipropriet
Occorreprecisare,per,chel'ascensorecondominialedaconsiderarsidi
proprietcomunequandolostessooriginariamenteinstallato
nell'edificioall'attodellasuacostruzione ,amenocheilcontrariononrisulti
daltitolo.
Qualora,invece,venga installatosuccessivamenteperiniziativadituttio
partedeicondomini,ovverodaunosolo deicondomini,esso appartiene
inproprietalcondominooaicondominichelohannoimpiantatoaloro
spese ,"
purchsiafattosalvoildirittodeglialtridipartecipareinqualunque
tempoaivantaggidellainnovazione,contribuendonellespesediesecuzione
dell'impiantoedinquelledimanutenzionedell'opera "(Cass.n.20902/2010).
Innovazioni
L'installazionedelnuovoascensorerientranellamateriadelle
innovazioni ,daadottarsiconlemaggioranzerichiestedall'art.1136c.c.
(richiamatodall'art.1120c.c.),che,ancheladdovecomportinol'utilizzodelle
particomuniadoperadiunapartedeicondominisonodaritenersinonlesive
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"
deidirittiall'usoedalgodimentodelleparticomunidapartediciascun
condominoaisensidell'art.1120,2co.,c.c.,consideratocheilconcettodi
inservibilitespressonelcitatoarticolovainterpretatocomesensibile
menomazionedell'utilitcheilcondominoritraevasecondol'originaria
costituzionedellacomunione "(Cass.n.10445/1998)e nonsolonel
semplicedisagiosubitoinragionedelmutamento ,insitonellostesso
concettodiinnovazione,macostituitodauna concretainutilizzabilitdella
cosacomuneinbaseallasuanaturalefruibilit (Cass.n.18334/2012)
conlaconseguenzachepertanto" devonoritenersiconsentitequelle
innovazioniche,recandoutilitatuttiicondominitranneuno,comportinoper
quest'ultimounpregiudiziolimitatoechenonsiataledasuperareilimitidella
tollerabilit"(Cass.n.10445/1998).
Percui"lalimitazione,peralcunicondomini,dellaoriginariapossibilitdi
utilizzazionedellescaleedell'anditooccupatidall'impiantodiascensore
collocatoacuraespesedialtricondomini,nonrendel'innovazionelesivadel
divietopostodall'art.1120secondocommac.c.,overisultichedallastessa
nonderivi,sottoilprofilodelminorgodimentodellacosacomune,alcun
pregiudizio,nonessendonecessariamenteprevistochedallainnovazione
debbaderivareperilcondominodissenzienteunvantaggiocompensativo "
(Cass.n.9033/2001n.4152/1994).
Sel'installazionediunascensorenell'atrionondaconsiderarsiinnovazione
gravosaelimitazioneall'utilizzodellacosacomune(Cass.n.20902/2010),
invecedaconsiderarsi nonconsentitaquellachecomportaundannoalla
proprietindividualedelsingolocondomino .PercilaS.C.haritenuto
innovazionevietatal'installazionediunascensoreche,pureffettuata
nell'interessegeneraledeicomunisti" fosselesivadeidirittidiuncondomino
sullepartidisuaproprietesclusiva ",
comportandounalimitazionealla
visualedallefinestredellaproprietprivata stabilendolanullitdella
deliberaassembleare,puradottataconlemaggioranzerichieste(Cass.n.
24760/2013). Noncostituiscono,invece,innovazioni,gliinterventitesi
all'adeguamentooall'ammodernamentodell'impiantodell'ascensore
secondolenormative ,maattengonoall'aspettofunzionaledellostesso.La
giurisprudenzaha,infatti,ribaditoche perrientrarenelcampodelle
innovazioni,l'operadeveconsistereinmodificazionidientittaleda
incideresull'aspettoquantitativoequalitativodellastruttura ,alterandone
laprecedentedestinazionepercui lasostituzionediascensoregi
esistenteconunonuovononnemutaladestinazione costituendouna
modificaattinenteallafunzionalitdellostesso, viceversal'installazioneex
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novodiunascensoreprecedentementenonesistentedaqualificarsi
innovazione (Cass.n.5975/2004).
Lespesedell'ascensore
Laleggediriformahaestesoilcriteriodiripartodellespesedettato
dall'originarioarticolo1124c.c.perlescaleancheaquelleinerentiagli
ascensori.
L'art.1124c.c.,nellanuovaformulazione,stabiliscechelescaleegli
ascensorisonomantenutiesostituitidaiproprietari"delleunit
immobiliariacuiservono", stabilendochetracostorolaspesarelativa
ripartita,"
permetinragionedelvaloredellesingoleunitimmobiliarieper
l'altrametesclusivamenteinmisuraproporzionaleall'altezzadiciascun
pianodalsuolo ",chiarendoche,alfinedelconcorsonellametdellaspesa
ripartitainragionedelvalore,siconsideranocomepianianche" lecantine,i
palchimorti,lesoffitteocamereatettoeilastricisolari,qualoranonsianodi
proprietcomune ".
Ricomprendendol'ascensorenelsistemadidistribuzionedeicostigiprevisti
perlescale,illegislatoredellariformahadifattopresoattodellacopiosa
econsolidatagiurisprudenzaformatasisultemachedatempo
applicava,inviaanalogica,l'art.1224c.c. allefattispecieaventiadoggetto
l'ascensoreelaripartizionedellespeseperlaconservazioneemanutenzione
dellostesso(Cass.n.3264/2005Trib.Bari2123/2010), ritenendo,altres,
rilevantelacircostanzachel'ascensoresiainstallatooriginariamente
conlacostruzionedell'edificio oinunsecondotempo" solose
l'installazionedell'impiantoavvenutaconildissensodialcunicondomini "
(App.Milanon.76/2006).
Nelleipotesiincuil'ascensoresia successivamenteinstallatonell'edificio
periniziativadialcunideicondomini,intalcaso lespeseperla
manutenzionedell'impiantovannosopportateperinterodaicondomini
chehannoeseguitol'opera ,inquantoproprietaridellastessa,salvola
possibilitancheaicondominioriginariamentedissenzientidifarneusoinun
momentosuccessivo,previopagamentodellespesesostenutedaglialtriper
l'installazioneeperlasuccessivamanutenzionesiaordinariachestraordinaria
(conidovuticorrettivichetenganocontodeltempotrascorsoe
conseguentementedellogoramentoedeldeprezzamentodell'impianto).
Alcontempo, illegislatorehainseritoilconcettodi"sostituzione"in
luogodiquelloprecedentedi"ricostruzione" ,sembrandoriferirsiall'ipotesi
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disostituzioneintegraledell'impiantodiascensoregiesistente,non
assimilabiletuttaviaadunanuovacostruzione.Inmerito,infatti,la
giurisprudenzahaavutomododichiarireche:" l'art.1124c.c.,come
modificatodallaL.11dicembre2012n.220,siriferisceunicamentealla
manutenzioneedallasostituzione(dellescalee)degliascensori,enonanche
all'installazioneexnovodiunnuovoascensore" (Trib.Torino,28.8.2013).
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Ibalconi,leverandeelefinestre
Tralecoseche,nondirado,generanodiscussioniinmateriacondominiale
bisognainserireibalconi,lefinestreeleverande.
undatopacificochetuttequestestrutturesonoconsideratedi propriet
esclusiva,laddovedipertinenzadiunasingolaunitimmobiliare ,
tuttavia,laloroconformazioneedeterminatevicende(es.sostituzione,
riparazione,ecc.)possonoincideresubeniedaspettidellavitacomune.
Laleggediriforman.220/2012,purinserendotraibenicomunidicui
all'art.1117c.c.espressamentelefacciate,nonhaprevistoalcuna
specificanovitinmerito abalconi,verandeofinestre,lasciandochesiala
giurisprudenzaacontinuareacolmareilvuotonormativo.
Ibalconiaggettantieincassati
Ibalconisono propagginidiunappartamentoaiqualisihaaccessoper
mezzodiunaportafinestra .
Inlineadimassima,sipossonodistinguerei balconic.d."aggettanti" ,che
sporgonorispettoallafacciatadellostabile,daquelli "incassati"
,che,invece,
formanounarientranzanellafacciatadell'edificioesolitamentesonochiusi
almenosuduelati.
Quellodeibalconiun argomentochemoltospessogeneracontenzioso
inambitocondominiale,inparticolare,inordineal regimedipropriet ealla
conseguenteripartizionedellespese,nonchall'utilizzodellerelativestrutture.
Lagiurisprudenzapacificamenteorientatanelritenerecheperdeterminare
l'assettoproprietariodeibalconioccorrevalutarelaconformazionestrutturale
deglistessi.
SecondoilconsolidatoindirizzodellaCassazione, ibalconiaggettantisono
consideratibenidiproprietesclusivadelproprietariodell'appartamento
cuiineriscono ,poichcostituiscononellalorointerezzaunasortadi
"prolungamento "dellacorrispondenteunitimmobiliare(Cass.n.
14076/2003), mentreperibalconiincassati,larelativasolettadi
proprietcomunedeicondominidell'appartamentodelpianosuperioree
diquellodelpianoinferiore ,cuiserve,rispettivamente,dapianodicalpestio
edacopertura(Cass.n.15913/2007n.14576/2004).
Perquantoconcerne,infine,ledecorazionipresentisuentrambeletipologie
dibalconi,laddoveingradodiincideresuldecoroarchitettonico,la
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giurisprudenzaunanimenelconsiderareche irivestimentieglielementi
decoratividellapartefrontaleediquellainferiore (inparticolare,ic.d.
frontalini,lefascemarcapiano,iparapetti,ecc.)," svolgendounafunzionedi
tipoesteticorispettoall'interoedificio,delqualeaccresconoilpregio
architettonico,costituiscono,cometali,particomuniaisensidell'art.1117,n.
3,c.c."(Cass.n.568/2000n.14576/2004).
Leripercussioniprincipalidelregimediproprietdeibalconiedeirelativi
elementiarchitettoniciriguardanola ripartizionedellespesetraicondomini
pergliinterventidimanutenzione.Sullascortadiquantoappenaaffermato,
pertanto, nelcasodibalconeaggettantelespeseperlasua
manutenzionesarannoacaricodelproprietariodell'appartamentodel
qualeilbalconecostituisceprolungamento,mentrelespesepergli
elementidecorativi checostituisconouncaratterearchitettonicodella
facciata, dovrannoporsiacaricodituttiicondomini (Cass.n.14076/2003
n.637/2000n.176/86).
Quantoagliusiconsentiti,lagiurisprudenzahaavutomododiaffermareche il
proprietariodell'appartamentodelpianoinferiorerispettoalbalcone
aggettantenonpotrutilizzare,senzailconsensodelproprietariodel
balcone,laparteinferioredellasolettaperagganciaretendedasoleo
altrielementi (cfr.Cass.17luglio2007,n.15913),mentre,dicontro,avr
dirittoalrisarcimentoperglieventualidannicausatidalmedesimo.
Neibalconiincassati ,invece,essendolasolettadiproprietcomunetrai
proprietaricuiserve,rispettivamente,dapianodicalpestioecopertura, il
condominodelpianoinferiorepotrfaretuttigliusicheritieneutili e
necessarinelrispettodelleprescrizionicontenutenell'art.1102c.c.,mentre il
criteriodiripartizionedellespeseperlamanutenzioneericostruzione
sarquellodicuiall'art.1125c.c. ,relativoaisoffitti,allevolteeaisolai,
secondoilqualelestessevanno" sostenuteinpartiegualidaiproprietaridei
duepianil'unoall'altrosovrastanti,restandoacaricodelproprietariodelpiano
superiorelacoperturadelpavimentoeacaricodelproprietariodelpiano
inferiorel'intonaco,latintaeladecorazionedelsoffitto "(Cass.n.
14576/2004).
Inognicaso,tutteledecisioniassemblearirelativealbalcone,adottatesenza
ilconsensodelproprietariodellostesso,sonodaconsiderarsinulle,mentre
qualsiasimodificainerenteaibalconichesiasuscettibilediincideresuun
benecomune,qualeildecoroarchitettonico,necessiterdelconsensodituttii
condomini.
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Verandeeusiconsentiti
Perverandacomunementesiintende unbalcone(loggiaoterrazzo)chiuso
convetrate ,perlaqualevalgonoglianaloghiprincipiespressiperibalconi.
Lequestionirelativealleverandeinerisconosoprattuttoalla realizzazione
dellestesse,laddovenonprevisteall'origine dellacostruzionedello
stabile.
Latrasformazionediunbalcone(odiunterrazzo)inveranda,apartetuttele
necessarieautorizzazionicomunali, rientrainmateriadiinnovazioni,ed
consideratalegittimaquandonondiminuiscaildirittodeglialtri
condomini,nonalteriildecoroarchitettonicodell'edificioononrechi
pregiudizioallastabilitdellostesso .
Sonoconsiderateinnovazionivietate,invece,lacostruzionediunaveranda
cheledaidirittideglialtricondominiallanaturaledestinazionedell'originario
balcone(ades.dicoperturadipartedell'edificiocondominiale)(Cass.n.
2189/1981App.Napoli25.6.1998),impedendolavedutaaicondomini
soprastanti(Cass.n.1132/1985),ovverolatrasformazionediunbalconein
veranda" eseguitamediantechiusurainalluminioevetri "idonea,cometalead
alterareildecoroarchitettonicodell'edificiocondominiale(Cass.n.
27224/2013).
Finestrediproprietecondominiali
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Analogamente,per lefinestreposteusualmentenegliedificiin
corrispondenzadelvanoscale ,lacuifunzionequelladidareluceearia
allescaledicollegamentodeivaripiani, nonvimotivodidubitarechele
stesse,servendol'interocondominio,debbanoessereconsiderate,al
paridellescale,diproprietcomune ,salvodiversaindicazioneproveniente
dagliattidiacquistodellesingoleunitimmobiliariodalregolamento
condominialecontrattuale.
Inmerito,infine,agliusiconsentiti,lagiurisprudenzahaavutomododi
affermareche qualsiasiinterventosulmurocomune,comel'aperturadi
unafinestraodiveduteolatrasformazionedifinestreinbalconi,
espressionedellegittimousodelleparticomuniperglieffettidicui
all'art.1102c.c. ,ilqualeconsenteaciascuncondominodi" servirsidellacosa
comunepurchnonnealteriladestinazioneenonimpediscaaglialtri
partecipantidifarneparimentiusosecondoillorodiritto" ,semprechequesto
avvenganelrispettodeidivietidicuiall'art.1120edellenormeurbanistiche
(Cass.n.53/2014).Pertanto,stataritenuta" legittimal'esecuzionedella
deliberacondominialeconcuialcunicondominieranostatiautorizzatia
trasformareinbalconilefinestredeirispettiviappartamentisenzaosservarele
distanzelegalirispettoaipreesistentibalconidelleproprietsottostanti,
compiutanell'ambitodellefacoltconsentitedall'art.1102c.c.nell'usodei
benicomuni,previstochelarealizzazionedelbalconenonavevaprovocato
alcunadiminuzionediluceediariaallavedutaesercitatadalcondomino
sottostante "(Cass.n.7044/2004)mentre,invece,sonostate qualificate
comeabusive poichpregiudizievolialdecoroarchitettonicodellafacciata
dell'edificio"
lemodificazioniapportatedaunodeicondominiagliinfissidelle
finestredelproprioappartamentoinassenzadellapreventivaautorizzazione
dell'assembleacondominialeprevistadalregolamentodicondominio ".(Cass.
n.3927/1988).
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guidelegali
Idirittideicondominisullecosecomuni
Nell'ambitodellefacoltdigodimentoattribuiteatuttiipartecipantial
condominiovi,innanzitutto,quelladinaturageneraleinsitanella
comproprietdeibenidi servirsiliberamentedelleparticomuni senza
alternarneladestinazionenimpedirneaglialtridifarneanalogousosecondo
illorodiritto(
art.1102,1comma,c.c. ).
Aldirittogeneralesullacosacomune,fadacorollarioildispostonormativo
contenutonegli artt.1118e1119delcodicecivile chedisciplinano,
rispettivamente,i" dirittideipartecipantisullecosecomuni "e
l'"
indivisibilit "dellestesse.
Illorocontenutocossintetizzabile: ilcondomino,chehaundirittosulle
cosecomuniproporzionalealvaloredellasuapropriet,deve
contribuireallespeseperlaconservazionedellecosecomuni,lequali
nonpossonoesseredivisesequestaoperazionenerendel'usopi
scomodoaqualunquealtrocondomino .
Ilconcettoespresso,perquanto primafacie possasembrarebanale,sovente
messoindiscussionenellaprassidallecontroversietraicondominiche
utilizzanosporadicamentelecosecomuni(perchadesempiovivonopocola
propriaabitazioneincondominio)edunqueritengonodiavereildirittodi
pagaredimenoenongiinbasealvaloredellaloropropriet.L'affermazione
insepersdaconsiderasierratatuttavia,appareutileuna
specificazione,ancheallalucediunasentenzadel2004.Infatti,
l'orientamentocheparesistiafacendostradanellagiurisprudenzadi
legittimit quellodiunaparticolareinterpretazioneletteraledell'art.1118
c.c.Insostanza,partendodalfattocheilsecondocommadell'art.1118c.c.
negalapossibilitdisottrarsiallespeseperlaconservazionedellecose
comunimanonaquelleperl'uso, laCassazionenededucechein
determinatecircostanzesipossaessereesoneratidallespeseper
l'utilizzodellacosacomune (Cass.n.5974/2004).Lasentenza dequa
era
relativaalla legittimitdeldistaccodall'impiantocentralizzatoedalla
conseguentenuovamodalitdiripartizionedellespese ,mapossibile
prevedereche,alricorreredideterminatecondizioni,ilprincipiopossaessere
applicatoancheadaltrespese.
Anchelariformahaincisoinmodosensibilesulprincipiosopraenunciato,
stabilendo, conl'introduzionedelterzocommadell'articolo1118 ,che"
il
condominononpusottrarsiall'obbligodicontribuireallespeseperla
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conservazionedelleparticomuni,neanchemodificandoladestinazioned'uso
dellapropriaunitimmobiliare,salvoquantodispostodaleggispeciali ".
Proseguetuttaviailnuovoarticololasciandolapossibilitallostessodi
rinunciareall'utilizzodell'impiantodiriscaldamentoodi
condizionamentocentralizzato ,semprechedacinonderivinonotevoli
squilibridifunzionamentooaggravidispesaperglialtricondomini,restando
comunquetenutoaconcorrerealpagamentodellespeseperlamanutenzione
straordinariaeperlasuaconservazioneemessaanorma.Nelcasoilsingolo
optiperl'usoesclusivodell'impiantodovrprovvedereinprimapersonaalla
coperturadellespesesiaordinariechestraordinarie.
Strettamenteconnessoalconcettodiirrinunciabilitdellecosecomuni
descrittodalsecondocommadell'art.1118c.c.quellodiindivisibilit
deibenicomunicontenutonelsuccessivoart.1119c.c.
Sitrattadiun'indivisibilit
relativa,enonassoluta,chetrovailproprio
limiteneldisagiocheglialtricondominisarebberocostrettiasopportare
incasodidivisionedelleparticomuni .Com'evidente,ilconcettosfugge
adunaprecisacatalogazioneteorica,essendonecessariovalutarevoltaper
voltaqualesial'usoincomodoinrelazioneatuttelecircostanzedelcaso
concreto.Lavalutazionevafattatenendocontodell'usodiognisingolo
condominoenondell'usodeglialtricondomini(altririspettoachiavanzala
proposta)globalmenteconsiderati. Allaregolageneraledell'indivisibilitla
riformahaprevistol'eccezionedellarichiestasorrettadalconsensodi
tuttiicondomini ,purchladivisionesiaeffettuataneilimitidellacorretta
gestioneedellabuonaconservazionedellacosacomune.
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Leinnovazioni
Unaltroconcettocheinteressaleparticomunidiunedificioquellodi
"innovazione"cheilcodicecivilesilimitaadisciplinaresenzatuttaviafornirne
unadefinizione.
Nelsilenziodellegislatorestatalagiurisprudenzaadefinirele innovazioni
come" lemodifichematerialiofunzionalidirettealmiglioramento,usopi
comodooalmaggiorrendimentodelleparticomuni "(Cass.n.12654/2006).
Nederivache l'innovazionepuriguardarequalcosadinuovocheprima
nonc'era ,migliorativodiunaprecedentesituazione, ovverounacosaoun
serviziocomunegiesistente ,cosicchsiparlerdimutazionee/o
trasformazionedelbeneodelserviziorispettoallasuaoriginariadestinazione.
chiaro,pertanto,che nontuttigliinterventisulleparticomunidebbano
essereconsideratiinnovativi .Allostessomodononpossibilecatalogare
preventivamentegliinterventialfinediconsiderarliomenodelleinnovazioni.
Certocheilcarattereindispensabiledelleinnovazionistanell'essere" dirette
almiglioramentooall'usopicomodooalmaggiorrendimentodellecose
comuni ".Cistaasignificarecheunqualsiasiintervento,perquantogravoso,
nonexse considerabileinnovativo senonpossiedequestirequisiti,iquali
vannovalutaticasopercasoinrelazioneallasituazionedifattoesistente.
Lemaggioranzerichiesteperdeliberaresulleinnovazioni
Proprioinconsiderazionediquestacapacitdelleinnovazionidiincidere
profondamentesuunasituazionepreesistente, ilcodicehaprevistodelle
maggioranzebenprecise edellefacoltincapoaidissenzientipersfuggire
alpesodellenuoveopere.
Inparticolare,lariformafaespressorimandoall' art.1136,secondocomma,
c.c.:
alfinedidisporredelleinnovazioninecessariala maggioranzadegli
intervenutielapresenzadiunnumerodicondominitaleda
rappresentarealmenolametdelvaloredell'interoedificio .
oneredell'amministratoreconvocarel'assembleaentrotrentagiornidalla
richiesta,laqualepuesserelegittimamenteavanzataanchedaunosolodei
condominiinteressati,apattochel'istanzacontengadomanda
particolareggiataedaltrettantospecificheipotesiconcernentilemodalitdi
esecuzione.Lavalutazioneditaledocumentazionerimessaalla
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discrezionalitdell'amministratore,ilquale,ritenendolacarente,puinvitareil
presentanteall'integrazione.
Leinnovazionivietatedalcodice
Ilsecondocommadell'art.1120c.c. dice,inoltre,"
chesonovietatequelle
innovazionichepossanorecarepregiudizioallastabilitoallasicurezzadel
fabbricato,chenealterinoildecoroarchitettonicoocherendanotaluneparti
comunidell'edificioinservibiliall'usooalgodimentoanchediunsolo
condomino ".Cos,atitoloesemplificativo,sarvietatoinstallareunascensore
sequestorendenotevolmentedifficilel'ingressoinun'abitazioneprivata,
ovveroeseguireinterventilesivideldecorodell'edificio.
Sarsufficientecheilgodimentosialimitatoancheadunosolodei
condominiperchl'innovazionepossaconsiderarsivietata e,quindi,non
approvabiledall'assembleaindannodelsingolo.
Conlariforma,poi, illegislatorehaintesolimitareilpotereinterpretativo
degliinteressatielencandoespressamentedeterminatiinterventida
considerarsicomeinnovativi :adesempio,l'installazionediimpiantidi
cogenerazioneperlaproduzionedienergia,coscomelacostruzionedi
impiantiperlosfruttamentodienergiarinnovabilenonchl'istallazionedegli
impianticentralizzatiditrasmissioneradiotelevisiva.
Irimedicontrodelibereassemblearicheapprovanoinnovazionivietateo
senzalemaggioranzerichieste
Checosaaccadese,nonostanteildivietodilegge,sidecidadi approvare
un'innovazioneespressamentevietata oppuresiapprovi un'innovazione
consentitadallaleggemaconmaggioranzeinferiori aquellesopra
indicate?
Inquest'ultimocaso,trattandosidimateriadicompetenzadell'assembleama
deliberatacon quorum inferioreaquellodilegge ladeliberadeveessere
considerataannullabile .Nelprimocaso,invece,ladeliberadovressere
considerata nulla
inquantositrattadimateriacheesuladallecompetenze
assembleari.
Idirittidelcondominodissenziente
Apartel'impugnazionedelladelibera,c'dachiedersichecosapossafare il
condominodissenziente chenonvogliapartecipareaquellaspesa.
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Laquestionenondipococontoinquantoilcodicecivileprevedechele
deliberazioniassembleari,valide,sianovincolantipertuttiipartecipantial
condominio(art.1137c.c.).
L'art.1121c.c.,inderogaaquestanorma,disponeche" qualoral'innovazione
importiunaspesamoltogravosaoabbiacaratterevoluttuariorispettoalle
particolaricondizionieall'importanzadell'edificio,econsistainopere,impianti
omanufattisuscettibilidiutilizzazioneseparata,icondominichenon
intendonotrarnevantaggiosonoesoneratidaqualsiasicontributonella
spesa ".
Pertanto,dinanziadun'innovazionemoltoonerosaononstrettamente
indispensabilechesiasuscettibilediutilizzazioneseparata, icondomini
contraripotrannodecideredinonpartecipareallaspesanonutilizzando
ilfruttodellainnovazione .
Vidipi:sel'utilizzazioneseparatadell'innovazionegravosaovoluttuaria
nonconcretamenterealizzabile,l'innovazionesarpossibilesela
maggioranzachel'hadeliberata decidaaltresdiaccollarsiintegralmente
laspesa .
Cos,atitoloesemplificativo,selamaggioranzadeicondominiinunostabile
conduepianifuoriterra,nessunoscantinatooboxinterrato,contetto
spioventeenonlastricosolaredicopertura,decidel'installazionediun
ascensore,siverte,intalcaso,intemadiinnovazionegravosaovoluttuaria
pericondominidelpianoterra(periquali,sullabasedellepremesseindicate,
l'installazionedell'impiantocomportersolounaspesanonapportando
nessunvantaggiointerminidigodimentodeglispazicomuni)percuii
proprietaridelprimopianopotrannoinstallarel'ascensoreapropriespese
decidendol'installazionediuncongegnoutileaconsentirel'utilizzazione
separatadelbene.Qualora,invece,nellasuddettasituazioneintervengala
presenzadiundisabile,loscenariocambiapericorrettiviintrodottiaifini
dell'abbattimentodellebarrierearchitettoniche.evidente,comequindi il
concettodiinnovazionegravosaovoluttuariavadaverificatodicasoin
caso .
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dissenzientinonsignificaprivarsipersempredell'utilizzodelbene ,
poichinqualunquetempoglistessi(oiloroeredioaventicausa)possono
partecipareaivantaggidell'innovazione,contribuendonellespesedi
esecuzioneedimanutenzionedell'opera.
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Leareedestinateaparcheggio
Unadelleprincipalinovitapportatedallariformadelcondominio,all'elencodi
cuialpunto2dell'art.1117c.c.sulleparticomunil'inserimentoesplicito
delle" areedestinateaparcheggio ".
Sebbeneilgeneraleprincipioispiratoredellanormadasemprequellodi
considerarecomunituttiglispazieilocaliutiliperfornireserviziallacollettivit
deicondomini,tuttavia, l'averprevistoespressamentedetteareetraibeni
comunihacomeconseguenzaunatuteladirettadellapropriet delle
stesse,poichinquantocompresenell'elencodell'art.1117c.c.non
necessariocheilsingolocondominonedimostrilacompropriet, essendo
sufficientealfinedellapresunzionedellanaturacondominialechetali
beniabbianol'attitudinefunzionalealserviziooalgodimentocollettivo ,
ovverochesianostrutturalmentecollegaticonleunitimmobiliaridipropriet
esclusivainunrapportodiaccessoriet.
Leggispecialieriforma
Quelladeiparcheggiquestionecheinteressaillegislatoredadecenni,
almenoapartiredallasecondametdeglianni'60,quandoaseguitodel
rapidosviluppodellacircolazioneautomobilisticaedelleproblematichead
essaconnesse,conla l.n.765/1967(c.d."leggeponte") siintrodusseperla
primavoltailprincipiodellanecessariaindividuazionediareedestinatea
parcheggiopubbliconellapianificazioneurbanistica ,conlaprevisione
delladestinazioneobbligatoriadiappositispazineifabbricatidinuova
costruzioneinmisuraproporzionaleallacubaturatotaledell'edificioafavoredi
tuttiicondomini,nonprevistanellaprecedenteleggeurbanistica(l.n.
1150/1942).
Aglistessiprincipisiinformaronogliulterioriinterventilegislativi,traiqualisi
puricordare: laleggesul"condonoedilizio"del1985 cheintrodusse
disposizioniteseaconsiderareglispazidestinatiaiparcheggicome
"pertinenze" lal.n.122/1989,c.d."leggeTognoli"dimodificadellal.n.
1150/1942conl'aumentodellaquantitdelleareedadestinarea
parcheggio nellenuovecostruzionimaanchelal.n.246/2005che, pur
lasciandoinalterateledisposizionisulladestinazionedelleareecondominialia
parcheggio, haeliminatoilvincoloall'usoafavoredegliutilizzatoridegli
alloggi, consentendoaiproprietaridegliimmobilicuiiparcheggiaccedonodi
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dispornepienamente,potendoanchealienarli,separatamenterispettoall'unit
abitativa,aterziestraneialfabbricatocondominiale.
L'argomentoparcheggistatooggettodiintenso dibattitoanchein
giurisprudenza ,laqualedopoinizialioscillazionicircal'esistenzadiun
vincoloprivatistico(v.,tralealtre,Cass.n.2452/1981),haaffermatoche,in
mancanzadiespressariservadiproprietodiriferimentonegliattidi
trasferimentodelleunitimmobiliari, leareeparcheggiodevonoessere
considerateparticomunidell'edificiocondominialeexart.1117c.c.
(Cass.n.730/2008).
Ilnuovotestolegislativo,pertanto,inserendoleareedestinatealparcheggio
rescommunis
trale delcondominio ,recepisceifruttidell'evoluzione
normativaedellarelativainterpretazionegiurisprudenziale.
Tipologie,destinazioned'usoeinnovazioni
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alcunasignificativamenomazionedelgodimentoedell'usodelbenecomune,
edanzidaessa,derivandounavalorizzazioneeconomicadiciascunaunit
abitativaeunamaggioreutilitpericondomini" (Cass.n.15319/2011).
Restafermochel'usoeilgodimentodeiparcheggispettanoatuttii
condomini,secondoil" principiodellaparitdigodimentotratuttiicondomini
stabilitodall'art.1102c.c.,ilqualeimpediscechesullabasedelcriteriodel
valoredellesingolequote,possaesserericonosciutoadalcuniildirittodifare
unusodelbene,dalpuntodivistaqualitativo,diversodaglialtri(Nellaspecie,
laS.C.haconfermatolapronunciadimeritocheavevaannullato,per
violazionedell'art.1102c.c.,unadeliberaassemblearecheavevaattribuitoil
dirittodiscegliereipostiautonelgaragecondominialetraloronon
equivalentipercomoditdiaccessoapartiredalcondominotitolaredelpi
altonumerodimillesimi) "(Cass.n.26226/2006).
Incasodiparcheggicondominialiinsufficientiacontenere
contemporaneamenteleautovetturedituttiicondomini, lagiurisprudenzaha
altresaffermatolalegittimitdelladisciplinaturnariadeiposti
macchina ,laqualelungidalcomportarel'esclusionediuncondominodall'uso
delbenecomune," adottataperdisciplinarel'usoditalebeneinmododa
assicurarneaicondominiilmassimogodimentopossibilenell'uniformitdi
trattamentoesecondolecircostanze "(Cass.n.12873/2005),purchl'uso
turnariodelparcheggiosiadistribuitoinmodochetuttiicondominiabbianogli
stessidirittisuipostiauto,sebbenecadenzatiindiversimomenti(Cass.n.
12486/2012).
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IIILARIPARTIZIONEDELLESPESE
Concettigeneralisultemadellaripartizionedellespesecondominiali
Iltemadellaripartizionedellespesecondominiali,giocoforza,unodeipi
dibattutiecontroversi.Imotivididisputasonomolteplici.Chipuautorizzare
laspesa,comeripartirlaed,ancora,lanaturadelleobbligazionicondominiali,
lanaturadelletabellemillesimali,ecc.Com'intuibile,sitrattaditemiche,
datalafortecomponenteeconomica,sonoingradodisuscitarecontrasti
all'internodellacompaginecondominiale.
Perspesebisognaintenderele uscitedicaratterefinanziarioche
interessanoilcondominio nelcorsodellagestione.
Laripartizionetraicondominiriguardale spesenecessarie ,ovverolespese
perlaconservazioneeilgodimentodelleparticomuni ,quelleperil
funzionamentodegliimpianti ,delleinstallazioniedei servizicomuni,quelle
perleinnovazionideliberatenell'assembleacondominialee,ingenere,tuttele
speserelativealla manutenzioneordinariaestraordinaria deibeniin
comunioneeperlagestionedeiserviziincomunerestanoesclusesolole
spesechesiriferisconoalleunitimmobiliaridiproprietesclusiva.
Soggettilegittimati adecidereunaspesaperleparticomunisono
l'amministratore ,l'
assembleacondominiale e,incasispecificieben
delineatidallalegge,ilsingolo condomino .
Obbligati alpagamentosono,invece,tutticoloroche partecipano,a
qualunquetitolo,alrapportocondominiale .L'art.63disp.att.c.c.dispone,
inmeritoaisuccessoriatitoloparticolare,cheanchechisubentraneidirittidi
uncondominosolidalmenteobbligatoconquestialpagamentodeglioneri
relativiall'annoincorsoeaquelloprecedente,mentreperquantoconcernei
rapportitraconduttoreelocatore,entrambiconcorronosullabasedegli
accordistabilitiperlaripartizionedellespesecherimangono,adognimodo,
unfattointernoallororapportocontrattuale,mentreneiconfrontidel
condominiorispondesempreilproprietario.
L'obbligodelpagamentodellespese,perisoggettiobbligati,sorgenel
momentoincuilaripartizionedellestessevieneapprovatadall'assemblea.
Ilsistemadiripartizionedopolariforma
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Lariforma delcondominiohaincisobenpocosullevocidicostoacaricodei
singolicondomini,novellandol' art.1124c.c.,chefissal'obbligodel
sostenimentodellespeseperlamanutenzioneelasostituzionedellescalee
dell'ascensore,inragionedelvaloredellesingoleunitimmobiliarieinmisura
proporzionaleall'altezzadiciascunpianodalsuolo,nonchl' art.1130bis a
normadelquale" l'assembleacondominialepu,inqualsiasimomentooper
piannualitspecificamenteidentificate,nominareunrevisorecheverifichila
contabilitdelcondominio.Ladeliberazioneassuntaconlamaggioranza
previstaperlanominadell'amministratoreelarelativaspesaripartitafratutti
icondominisullabasedeimillesimidipropriet ".
Tralenovitrilevaancheilriformato art.1118c.c .secondoilquale"ildiritto
diciascuncondominosulleparticomuni,salvocheiltitolonondisponga
altrimenti,proporzionalealvaloredell'unitimmobiliarechegliappartiene "e
lostesso" nonpusottrarsiall'obbligodicontribuireallespeseperla
conservazionedelleparticomuni,neanchemodificandoladestinazioned'uso
dellapropriaunitimmobiliare,salvoquantodispostodaleggispeciali ".
Rimangonoinvariati,invece,siagliartt.1125e1126c.c. chedisciplinano,
rispettivamente,laripartizionedellespeseperlamanutenzionee
ricostruzionedeisoffitti,dellevolte,deisolai,edeilastricisolaridiuso
esclusivo,che,soprattutto,icriterigeneralifissatidall' art.1123c.c.,veroe
proprioarchitrave delsistemadiripartizionedellespesecondominiali.
Icriteridiripartizionegenerali
l'
art.1123c.c. ,anchepostriforma,adettarele regolesecondolequali
ripartirelespese traisingolicondomini,sullabasedi trecriteri
principali:il
primo,generale,dellaripartizionein proporzione alvaloredellaproprietegli
altridue,particolari,in ragionedell'uso cheognicondominopufaredelle
cosecomuniedel godimento cheputrarne.
Difatti,il
primocommadell'art.1123c.c., analogamentealprincipiodi
proporzionalitdeidirittideicomproprietarisullecosecomuniinbasealvalore
dellaproprietdiciascuno,haintesofissareilcriteriogeneralediripartizione
delle"spesenecessarieperlaconservazioneeperilgodimentodelleparti
comunidell'edificioperlaprestazionedeiservizinell'interessecomuneeper
leinnovazionideliberatedallamaggioranza"chevannosostenutedatuttii
condomini" inmisuraproporzionalealvaloredellaproprietdiciascuno,
salvodiversaconvenzi one
".Sitratta,benevidente,diunaformulache
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tendeaspecificarequalispesesianodasuddividereinproporzionealvalore
delleproprietindividualediciascuncondomino.
Il
secondoedilterzocomma delmedesimoarticolodisciplinano,invece,
dueipotesiparticolari.Ilsecondocommaaffermache" sesitrattadicose
destinateaservireicondominiinmisuradiversa,lespesesonoripartitein
proporzionedell'usocheciascunopufarne ".Sitrattadiuncriteriodi
ripartizionedellespesevoltoalimitarequellaproporzionalitseccaprevista
nelprimocomma.Ilterzocomma,infine,spiegache" qualoraunedificioabbia
piscale,cortili,lastricisolari,opereoimpiantidestinatiaservireunaparte
dell'interofabbricato,lespeserelativeallaloromanutenzionesonoacarico
delgruppodicondominichenetraeutilit ".ilcaso,adesempio,del
condominioparziale.
Leconvenzioniinderoga
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Laripartizionedellespeseinbaseallaccordodelleparti
La norma contenuta nellart. 1123 del codice civile ha carattere dispositivo.
Ci vuol dire che essa trova applicazione laddove le parti non abbiamo
diversamente stabilito. In questo modo si d lopportunit ai partecipanti al
condominio di decidere in piena autonomia icriteridiripartizionedelle spese
pi equi nella loro situazione. Solo leventuale mancanza di accordi inter
partes ,quindi,consentelapplicazionedelledisposizionicodicistiche.Laprima
cosachenecessarioverificare,nellapproccioadunproblemadiripartizione
delle spese condominiali, la presenza diunregolamento condominialeodi
una delibera assembleare che dispongano sullargomento. Nonsufficiente,
per, unregolamentodinaturaassembleare(votatoquindineiterminiprevisti
dallart. 1138 c.c.) o una delibera adottata con la sola maggioranza. Per
derogare al criterio legale di ripartizione delle spese sar necessario il
consenso di tutti i partecipanti al condominio. Consenso che dovr risultare
dal regolamento condominiale (contrattuale), da una delibera assembleare
votatada tutti icondomini,coscomedaunaccordosottoscrittodatuttianche
al difuoridellassemblea.Sitratta,insostanza, diunveroepropriocontratto
chelepartisottoscrivonoperregolareunrapportogiuridico.
E dubbio se laccordo debba essere, necessariamente, scritto. La
giurisprudenza ritiene che si possa accettare un criterio di ripartizione delle
spese, diverso da quello legale, anche per facta concludentia , "
vale a dire
attraverso un'univoca manifestazione tacita di volont, da cui possa
desumersi un determinato intento, conferendogli un preciso valore
contrattuale "(cosiTrib.diBarin.1470del10giugno2008).
La libert delle parti in materia cos ampia che in sede di accordo i
condominipotranno convenirediripartirelespesenelmodocheriterrannopi
opportunosenzaalcunostacolosenonquellodellastessaliceitdellaccordo.
Trattandosi, come abbiamo detto prima, di un contratto sar quella la
disciplina cui fare riferimento. Cos, ad esempio, sar possibile indicare un
tempodiduratadella deroga aicriteridilegge,sipotrannodeciderelesingole
voci di spesa cui applicare laccordo o ancora esentare alcuni condomini
(totalmente o parzialmente) dalle spese condominiali, ecc. Questa libert
incontra un limite qualora la convenzione sia contenuta in un regolamento
condominiale contrattuale predisposto dal costruttore. La tendenza
giurisprudenziale,pirecente,quellachetendeaconsiderarevessatorie,ad
esempio, quelle disposizioni che limitano (o escludono) le spese in capo al
costruttoreperle unitimmobiliaridisuapropriet. Unavoltapostoraggiunto
laccordo edinassenzadeisuccitativincolitemporali,essoavrpienavalidit
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Ilcriteriolegalediripartizionedellespese
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questi casi, evidente che il condomino che abita nella scala "A" debba
certamente partecipare alle spese di manutenzione di quellapartedistabile
tuttavia altrettanto logico che non sarebbe corretto imporgli di partecipare
alle spese di manutenzione delle scala "B". In questo caso, come in tutti
quegli altri che riguardano le spese comuni, sempre possibile derogare al
dettato normativo disciplinando le spese del c.d. condominio parziale con
accordo interno ai condomini. Abbiamo visto nel capitolo riguardante leparti
comuni come il condominio sia, quasi sempre, indivisibile. Diversa la
situazione del condominio parziale che,invece,potrebbeesseredivisoinpi
condomini.Comecelodicelart.61delledisposizionidiattuazionedelcodice
civile che recita: "
Qualora un edificio o un gruppo di edifici appartenenti per
piani o porzioni di piano a proprietari diversi si possa dividere in parti che
abbianolecaratteristichediedificiautonomi,ilcondominiopuesseresciolto
e i comproprietari di ciascuna parte possono costituirsi in condominio
separato.
Loscioglimentodeliberatodall'assemblea con lamaggioranzaprescrittadal
secondocommadell' art.1136delcodice,oedispostodall'autoritgiudiziaria
su domandadialmenounterzodeicomproprietaridiquellapartedell'edificio
della quale si chiede la separazione. " E chiaro, anche alla luce di questa
disposizione,perchilregimedellespeseprevistodallart.1123c.c.risentadi
questafacoltpostaincapoaicondominidelcondominioparziale.
Compreso che, in assenza di deroghe pattizie,ilcriteriolegale diripartizione
delle spese quello della proporzionalit (art. 1123 primo comma c.c.) e
chiarite le specificazioni di tale criterio in relazione a singoli gruppi di spese
(art. 1123 secondo comma c.c.) vediamo come questi principi trovino
applicazionenellarealtquotidiana.
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Letabellemillesimali
Iterdiformazionedelletabellemillesimali
Chiarito ci, vediamo qual liter di formazione delle tabelle. Prima di
rispondere a questa domanda vediamo in quale documento devono essere
contenute le tabelle millesimali. Il secondo comma dellart. 68 disp. att. c.c.
dice che " i valori dei piani o delle porzioni di piano, ragguagliati a quello
dell'intero edificio, devono essere espressi in millesimi in apposita tabella
allegata al regolamento di condominio ". Le tabelle, quindi, altro non sono
che un allegato del regolamento di condominio. Se consideriamoche ex
art.
1138 c.c. " quando in un edificio il numero dei condomini superioreadieci,
deveessereformatounregolamento,il qualecontenga lenormecircal'uso
delle cose comuni e la ripartizione delle spese , secondo i diritti e gli
obblighi spettanti a ciascun condomino, nonch le norme per la tutela del
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esse potranno essere separate dallo stesso e formate anche nei condomini
conduesolipartecipanti.
Vediamo ora la questione pi spinosa che allo stato non ha ancora una
soluzione definitiva ed oscilla tra due opposti orientamenti giurisprudenziali:
stiamo parlando della formazione, approvazione e revisione delle tabelle
millesimali . Si soliti distinguere tra tre tipi di tabelle, che, in relazione al
procedimento di approvazione sotteso, vengono nominate contrattuali,
giudiziali eassembleari.Perleprimeduenonsipongonoparticolariproblemi,
mentre il contrasto giurisprudenziale di cui sopra emerge per le tabelle
assemblearieperi quorum relativiallapprovazionedellemedesime.
Vedianche:
Cassazione:perl'approvazionedelletabellemillesimalisufficientela
maggioranzaqualificata
Cassazione:perlarevisionedelletabellemillesimalisufficienteindividuare
l'erroreoggettivo
Cassazione:nonc'bisognodelletabellemillesimaliperripartirelespesein
uncondominio
Cassazione:validamodificatabellemillesimaliconlasolamaggioranza
anchesedeliberaanterioreal2010
Cassazione:l'assenzaditabellemillesimalinonprecludelaripartizionedelle
spesecondominiali
Tabellemillesimali:raccoltadiarticoliesentenze
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Letabellemillesimalicontrattuali
Le tabelle contrattuali sono quelle inserite nei singoli atti di vendita ed
approvatedallacquirenteassieme alregolamentocontrattuale.Questo tipodi
tabelle pu derogare ai criteri legali rientrando, di fatto, in quel concetto di
salvo diversa convenzione
" " previsto dallart. 1123 c.c. Una volta formateed
approvate, le tabelle contrattuali possono essere riviste solo in due modi: a)
con un nuovo accordo tra tutti i partecipanti al condominio che decidano di
individuare un nuovo criterio di ripartizione delle spese b) su ricorso di ogni
singolo condomino allautorit giudiziaria. Laccordo tra i condomini pu
esseresiaassembleare cheextraassemblearepurchrisultichiaramentela
volont di tutti di consentire alla modificazione delle precedenti tabelle. Che
cosa succede se le tabelle contrattuali, che derogano al criterio legale di
ripartizione delle spese, non sono inserite o richiamate in un atto dacquisto
successivo alloriginario intervenuto tra costruttore e primo acquirente? Vale
quantodettosopraperlaccordotraipartecipantialcondominioconilqualesi
decida una ripartizione delle spese diversa da quella proporzionale prevista
dalla legge. Se le tabelle non sono inserite o richiamate nellatto di vendita,
esse non potranno trovareapplicazioneneiconfrontidelneocondomino. Ci,
naturalmente,nonsi verificherladdoveletabellemillesimalisianocomunque
rispettosedeicriterilegalidiproporzionalitprevistidallart.1123c.c.
Chiarito ci, vediamo come e perch un condomino pu ricorrereallautorit
giudiziaria per ottenere la revisione delle tabelle millesimali contrattuali
esistenti. Il ricorso deve essere presentatoalTribunalecompetentechesar
quellodel luogoincui sitrova ilcondominioedilcontraddittoriodovressere
instaurato tra tutti i partecipanti al condominio. Ci significa che latto
introduttivo del giudizio dovr essere notificato a tutti i condomini non
bastando in tal senso la solonotificaallamministratorequalerappresentante
protempore deglistessi(cfr.Cass. n.14037del1999).Ilricorsoal Tribunale
non potr essere esperito sempre e comunque ma solamente al ricorrere di
determinate condizioni. Queste sono contenute nellart. 69 disp. att. c.c.che
recita: "
Ivaloriproporzionalideivaripiani oporzionidipianopossonoessere
riveduti o modificati, anche nell'interesse di un solo condomino, neiseguenti
casi:1) quando risulta che sono conseguenza di un errore2) quando, per le
mutate condizioni di una parte dell'edificio, in conseguenza della
sopraelevazione di nuovi piani, di espropriazione parziale o di innovazionidi
bassa portata, notevolmente alterato il rapporto originario tra i valori dei
singoli piani o porzioni di piano ". E bene osservare alcune questioni sorte
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sullinterpretazione diquestoarticolo:a)primaditutto,checosasiintendeper
erroreb)quandopudirsinotevolmentealteratoilrapportodiproporzionalit.
Lerrore di cui parla lart. 69 disp. att. c.c. quello che avviene nella
formulazione delle tabelle millesimali. In sostanza il tecnico incaricato deve
aver redatto delle tabelle che nonrispondonoai parametridilegge oaquelli
richiesti dalle parti, in caso di deroga ai criteri legali. Diverso il caso
dellerrore di chi abbia accettato quelle tabelle nellaconvinzionechefossero
conformi al dettato dellart. 1123 c.c. ed invece scoprisse solo
successivamente, ad esempio, una divisione in parti uguali delle spese. In
questocaso, ladisciplinadiriferimentosarquelladeivizidelconsensonella
formazione del contratto . Sul punto tuttavia non vi unit di vedute nella
giurisprudenza della Cassazione: cos alcune sentenze ritengono rilevante
lerrore contenuto nella tabella solo se sia stato causa di un vizio nella
formazionedelconsensodelcontraente(tralealtreCass.n.2253del2001).
E possibile, inoltre, impugnare le tabelle millesimali quando i valori in esse
contenutisianonotevolmentemutatiacausadiinterventidivariogeneresulle
parti di propriet esclusiva delledificio. Lalterazione dei rapporti tra le parti
deve essere rilevante. Inoltre, parlando di un cambiamento che incide sui
valori proporzionali tra le varie porzioni di piano, il disposto normativo
contenuto al n. 2 dellart. 69 disp. att. c.c. trover applicazione solamente
laddoveletabellerispettinoi criteridiripartizionelegale.Insostanza,seinun
condominio le spese si dividono in partiugualitratutti,o inunmododiverso
daquellolegale,inbaseadunaccordotraicondomini,larevisionenonpotr
essererichiesta.
Appuratoci,quandosipotrannodirenotevolmentemutatiirapportideivalori
millesimali degli appartamenti? Le disposizioni di attuazione del codice ci
elenca alcune circostanze indicative di tale cambiamento. Cos,adesempio,
sarindicedi alterazionedellaproporzionalitdeirapporti lasopraelevazione
dei piani (art.1127 c.c.). La sopraelevazione, tuttavia, non comporta
automaticamente la revisione delle tabelle millesimali: come hanno
opportunamentesottolinetoleSezioniUnitedelSupremoCollegio" lamodifica
delle tabelle pu aver luogo solo ove l'obiettiva divergenza tra il valoredelle
singoleunit immobiliariedilvalore,proporzionaleaquellodell'interoedificio,
attribuito loro nelle tabelle medesime, non sia di modesta entit (Cass.
19.2.99 n.1408,13.9.91 n.9579)eche,inognicaso,lamodificastessa non
costituisce una conseguenza naturale ed immediata della trasformazione
intervenuta a seguitodeglieventinormativamente previstidal n.2 dell'art.69
disp. att. c.c., bens l'effetto d'un accertamento, negoziale o giudiziale " (cos
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Cass.SS.UU.n.16794del2007).Altrielementi,alparidellesopraelevazioni,
indicative di una possibile alterazione dei rapporti di proporzionalit sono le
espropriazioni e le innovazioni di bassa portata.Eilcaso,adesempio,della
trasformazione di un balcone in veranda. Laddove questa modifica vada ad
incidere in modo notevole sulla volumetria dellappartamento rendendo, di
fatto, non rispondenti al vero le tabelle millesimali, i condomini interessati
potranno chiederne la revisione. Le nuove tabellecos formatefarannostato
controtuttiicondominifattisalvi,naturalmente,tuttiirimedigiurisdizionalidel
caso.
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Letabellemillesimaligiudiziali
Un altro tipo di tabelle millesimali quello c.d. giudiziale. Fermo restando
quanto appena detto per il ricorso allAutorit Giudiziaria in materia di
revisione delle tabelle gi formate, ogni condomino pu rivolgersi al giudice
civilecompetenteperottenerelaformazione exnovodelletabellemillesimali.
Da quale norma si deduce questa legittimazione adagire? Inrealtilcodice
civile non contiene alcuna disposizione che disciplini, quanto meno
direttamente, il ricorso allAutorit Giudiziaria per la formazione delle tabelle
millesimali. Sicuramente nei casi di condomini con pi di dieci partecipanti
ognisingolocondomino legittimatoadagireperlevielegalialfinedivedere
formato un regolamento di condominio e le annesse tabelle. Ciquantoci
dice, lo abbiamo visto precedentemente, lart.1138c.c.Unadato, dunque,
certo: nei condomini con pi di dieci partecipanti data facolt ad ogni
condomino di ricorrere allAutorit Giudiziaria per vedere formate le tabelle
millesimali,seppursubordinatamente alla formazionediunregolamento.Che
cosa succede nei condomini pi piccoli? Sar, comunque, possibile agire in
giudizio per ottenere laformazionedellostrumentodiripartizione dellespese
oppure il numero mimino previsto per il regolamento ostativo? Non dato
reperire, allo stato, delle pronunce della Cassazione in merito. Per tutto
quanto detto fino ad ora evidente che negare una tale possibilit sarebbe
incoerenteconilsistemanormativogiurisprudenzialedescritto.
Ricapitolando:lenorme relativealcondominio degliedificiivicompresolart.
1123 c.c.,cheregolamentalaripartizionedelle spesetraivaripartecipantial
condominio sonoapplicabiliancheaquelleformazionicondominiali condue
solipartecipanti(c.d.condominiominimo).Nediscendecheladdoveletabelle
non fossero inserite negli atti dacquisto delle unit immobiliari o due i
condomini non trovassero accordo per la loro formazione si arriverebbe alla
stasi totale, rendendo di fatto lettera mortail principiodi proporzionalitdelle
spese contenuto nel succitato art. 1123 c.c. E chiaro che una visione
coerente dituttalamateriadebbaportareadunasoluzionedifferente.Atanto
giuntoancheilTribunaledi Trapani,checonsentenzadel28febbraio2008
ha ritenuto legittimo il ricorso per la formazione delle tabelle millesimali da
parte di un condomino proprietariodiun appartamento inuncondominiocon
meno didiecipartecipanti.Ilgiudicediprimogrado,infatti,haritenutochenon
si possa giungere a diversa soluzione sulla base della seguente
considerazione: severocheilregolamentocondominialeobbligatoriosolo
al superamento di una determinata soglia, altrettanto non si pu dire per le
tabelle che possono essere sempre formate al fine di rendere operativo il
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criteriolegalediripartizione dellespeseindividuatodallart.1123c.c.chenon
prevede soglie minime di applicazione. (Trib. di Trapani 28 febbraio 2008).
Dato per certo questo punto ne scaturisce che ogni condomino possa
ricorrereallAutorit Giudiziariaperlaformazionedelletabellemillesimali.Una
volta approvate, le tabelle giudiziali hanno lo stesso valore di quelle
contrattuali pertanto una loro modificazione pu avvenire, cos come per le
tabelle c.d. contrattuali, o con il consenso di tutti i condomini o con ricorso
allautoritgiudiziariaperimotividicuiallart.69disp.att.c.c.
Quanto appena detto non vale solo per c.d.condominiminimimaancheper
quelli che abbiamo tre, quattro o cinque partecipanti e che non superino la
sogliadeidieci.
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Letabellemillesimalic.d.assembleari
Le tabelle assembleari sono cos dette in quanto vengono approvate
collegialmente dai condomini. Per le tabelle assembleari di natura
contrattuale, valeadirequelledeliberateallunanimit datuttii partecipantial
condominio e dagli stessi sottoscritte, nulla quaestio : esse sono valide ed
efficacialparidiquellecontrattualie/ogiudiziali.
Il discorso si complica nel momento in cui si deve andare a verificare la
legittimitdelletabellec.d.assemblearivotateamaggioranzaoaccettatesolo
dallunanimit dei presenti allassemblea. Senza andare troppo indietro nel
tempo, sufficiente dare uno sguardo alle decisionedellaSupremaCortedi
Cassazione degli ultimi 15 anni per capire come il contrasto di orientamenti
siatuttaltrochesuperato.Ilmotivosostanzialedelconflittorintracciabilenei
seguente quesito: qual la natura giuridica delle tabelle millesimali? La
rispostaaquesta domandahadeiriflessiimmediatiedirettisullacompetenza
dellassemblea ad approvare delle tabelle millesimali e sui quorum a ci
necessari. Un orientamento pi datato nel tempo ritiene che le tabelle
millesimali un negozio di accertamento: come tale ed andando ad incidere
direttamente sui diritti soggettivi di ciascun condomino, necessita
dellunanimit dei consensi. Infatti, secondo una datata, ma sempre attuale
decisione del Supremo Collegio, chiara " la natura negoziale dell'atto di
approvazionedelletabellemillesimali, nelsensoche,purnonpotendoessere
considerato come contratto, non avendo carattere dispositivo (in quanto con
essoi condomini,almenodisolito,nonintendonoinalcunmodomodificarela
portata dei loro rispettivi diritti ed obblighi di partecipazione alla vita del
condominio, ma intendono soltanto determinare quantitativamente tale
portata), deve essere inquadrato nella categoria dei negozidiaccertamento,
con conseguente necessit del consenso di tuttiicondomini "(Cass.n.1801
del 1964).Ne discende che una delibera assembleare votata a maggioranza
non possa mai approvare delle tabelle millesimali. Conseguenza diunsimile
attolanullitradicaledelladeliberazionenelpuntorelativoallapprovazione
delle tabelle. Questo concetto, pi volte ribadito inpassato (sivedaCass.n.
5686del1998ed ancora Cass.14037del1999),hatrovatospondainalcune
recenti pronunce di merito e di legittimit (cfr. Trib. di Palermo n. 2225 del
2006 e Cass. n.14951del2008). Lepronunceappenacitaterappresentano,
in realt, unincursione nel pi recente filone interpretativo che, da qualche
anno a questaparte,ritienelegittimalapprovazioneamaggioranza,daparte
dellassemblea, delle tabelle millesimali. Per spiegare la ratio di tale
convincimentobastacitarei passaggidialcunerecentidecisionidelSupremo
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Lapprovazionedelletabellemillesimali:uncasoconcreto
Caioproprietariodi unappartamentoinun condominiodi 5pianipossiede,
inoltre, sempre nello stesso stabile 3 box. Il piano terra non ospita alcuna
unit immobiliare. A partire dalprimopiano,adogni piano,cisonodueunit
immobiliari, tranne al terzo doveabitaCaio. Perlaparticolareconformazione
dellostabile,infatti,lunicopianodovecunsoloalloggiocherisultaessere
notevolmentepigrandedeglialtri. Labitazionecompletatadaunaterrazza
a livello. Il condominio composto da 9 unit immobiliari. Il costruttore al
momento delle stipule per la cessione dei vari appartamenti, non essendo
obbligato dalla legge, non ha inserito negli atti di vendita il regolamento di
condominio con le relative tabelle millesimali. Per diverso tempo si andati
avantidividendo lespeseinpartiugualidicendosempre,per,chesisarebbe
conguagliatoiltuttounavoltaformateedapprovateletabellemillesimali.Tutti
i condomini, infatti, ad eccezione di Caio, si sono immediatamentelamentati
dellamancanzadelletabellemillesimaliedelfattocheilcondominodelterzo
piano, proprietario dellappartamento pi grande edimaggior valore, nonch
didiversibox,pagassedellequotepressochugualiaglialtri.Talicircostanze,
unite alla volont di evitare linsorgeredi controversiesulla futuraripartizione
delle spese condominiali, hanno indotto i condomini adincaricare untecnico
di redigere delle tabelle millesimali, al fine di sottoporle allattenzione
dellassemblea per la discussione e leventuale approvazione. Cos facendo,
nellasuccessivariunionecondominiale,tuttiicondominiadeccezionediCaio,
cheeraassente, approvavanoicriteridiripartizionecoscomepredispostidal
tecnico, dotando il condominio di proprie tabelle millesimali. Inizialmente
alcunicondominiavevanosollevatoildubbiodellalegittimitditaleprocedura.
Tuttavia, visto e considerato che si stavano approvando delle tabelle che
eranoconformiaicriterilegalisiritenutodideliberarelaloroadozioneconle
maggioranze di cui allart. 1138 terzo comma (quelle previste per il
regolamento cui le stesse devono essere allegate nei condomini con pi di
dieci partecipanti. Cos nella successiva assemblea ordinaria, si iniziato a
fare uso di tale strumento. Caio, sempre assente alle assemblee, pur se
regolarmente convocato, dopo due mesi dalla comunicazione del verbale
faceva notificare al condominio il ricorso per impugnazione del verbale,
sostenendo la nullit delle ultime deliberazioni per violazione dei criteri di
ripartizione delle spese basati su tabelle millesimali invalide. E chiaro che
rifacendoci a quel filone giurisprudenziale che ritiene sufficiente
lapprovazione maggioritaria, lazione di Caio sar infruttuosa. Viceversa, se
lorientamento che sostiene la necessit di unapprovazione unanime delle
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Lanaturadelleobbligazionicondominiali
Perintrodurcialdiscorsorelativoallanaturadelleobbligazionicondominiali,
utile sintetizzare brevemente quantodetto intema diripartizionedellespese.
Unesempiorender pi chiaroil tutto.NelcondominioAlfastatadeliberata,
con le maggioranze di legge, la sostituzione del portone dingresso. In
assenza di uno specifico accordo tra i condomini e nel silenzio del
regolamentodicondominio,laspesadovressereripartita exart.1123,primo
comma, c.c. andando a riguardare un intervento manutentivo sulle parti
comuni del condominio. Nel corso dei lavori sono previste due tranche di
pagamentodiugualeentit: laprimaalliniziodelloperaelasecondaa lavori
ultimati. Tanto detto lamministratore suddivide la spesa tra i condomini in
baseallatabellemillesimalediproprietecomunicaagliinteressatilequotee
le datedei versamenti.Laprima rata pagatadatuttiicondominineitempie
nei modi stabiliti: ci permette allamministratore di adempiere lobbligazione
di pagamento nei confronti della ditta Beta, incaricata dei lavori. Terminati i
lavori, che risultano eseguiti a regola darte e che sono accettati e non
contestati, non tutti i condomini versano la rata finale. La ditta incalza
lamministratore per vedere saldato il conto e lamministratore versa quanto
ceraincassafinoadallora.Dopoalcunisollecitiscrittirimastiletteramortala
dittaBeta decide diiniziareunazionegiudizialecontro ilcondominioAlfaefa
notificare allamministratore (quale legale rappresentante) un decreto
ingiuntivo. Ci fermiamo qui. La questione lungi dallessere un esempio di
scuola quanto di pi concreto possaesserci.Lecomplicazionisorgononel
momento in cui questo decreto ingiuntivo diviene esecutivo e deve essere
notificato assieme al precetto, per lintimazione di pagamento necessaria ad
iniziareunprocedimentoesecutivo.Ilproblemailseguente:controchipotr
essere azionato un eventuale pignoramento? Contro il condominio? Contro
uno qualunque dei condomini?Laquestione,checipermettedirisponderea
questi interrogativi, riguarda la natura delle obbligazioni condominiali. E
chiaro,infatti,cheallaprestazionedella ditta(edingenerediqualunquealtro
fornitore del condominio) corrisponda una controprestazione del condominio
individuabile,nellamaggior partedeicasi,inunobbligazionepecuniaria.Achi
imputabile questa obbligazione? In poche parole, chi il debitore? Le
possibili risposte sono due: a) il condominio b) i singoli condomini. La
differenza questa mentre nel primo caso andremo a parlare di
unobbligazione solidale, nel secondo sar pi logico parlare di obbligazione
parziaria.Lobbligazionesolidale quellaincuipidebitorisonoobbligatitutti
per la medesima prestazione. Lobbligazione parziaria quella in cui ogni
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Ilfondocassa
Perfarfronteadeterminatespese,l'assembleadeicondominipudecidere,a
maggioranza,l'istituzionediunfondocassa.
Il codice provvede a disciplinare espressamente, all'art. 1135, punto 4), il
"fondospeciale "collegandoloalledeliberazioni dioperestraordinarie,conla
funzione di accantonare dellesommedidenaroinvista dideterminate spese
deliberatedall'assemblea.
Mutuando il terminedallamateriafinanziaria,sipuaffermarechesitrattadi
un "fondo vincolato ".
L'assemblea, infatti, non pudecidere l'istituzione
di tale fondo senza una specifica e attuale destinazione , n
l'amministratore pu disporre delle somme confluite nel fondo in modo non
conformeallaloroprecisadestinazione.
Resta inteso che ci valido relativamente all'assemblea che vota a
maggioranza(secondo il quorum richiesto dall'art.1136,2commac.c.,perle
deliberazioni che concernono le opere straordinarie o di notevole entit)
poich ove deliberato da tutti i condomini all'unanimit o previsto nel
regolamentocontrattuale,l'assisecondominialepustabilirel'istituzionediun
fondocomuneperipidisparaticapitolidispesa.
L'obbligatorietdelfondospeciale
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evidente,dallecuirisultanzepossanoricavarsituttiimovimentipatrimoniali,in
entrataeinuscita,delcondominio.
Laspecialitelastraordinarietdelfondo
L'ammontare
Ilfondomorosi
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L'usodelresiduoattivodellagestione
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Negli immobiliincondominiolespesenecessarieperlaconservazioneeperil
godimento della cosa comune, al pari di quelle relative alla prestazione di
servizi e alle innovazioni di interesse comune, sono a carico dei singoli
condominiinmisuraproporzionalealvaloredellerispettivepropriet.
Il principio generale enunciato dallart. 1123 co. I c.c., pu subire delle
deroghe nel caso di diversa convenzione e, in virt dei successivi II e III
comma, nellipotesi di beni destinati a servire i condomini in misura diversa,
nel qual caso le spese sono ripartite proporzionalmente sulla scorta del
diverso uso (pi o meno intenso) che ciascuno pu farne allorquando
ledificioin
condominioabbiapistrutture(scale,cortili,lastricisolari),opereo
impianti destinati a servire solo parte del fabbricato, sicch le relative spese
vannoimputateesclusivamentealgruppodicondominichenetraeutilit.
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Ciposto,latitolaritdiundirittorealesullacosacomune,chesiidentificanel
diritto di propriet ovvero la titolarit di un diritto di godimento, il caso del
diritto diuso,
usufruttoeabitazione,fasorgereincapoaititolarideglianzidetti
dirittilobbligodicontribuzioneallespese.
Per completezza, prima di entrare nel merito dellargomento trattato, si
evidenzia come per cosa comune, o meglio, per usare lespressione del
legislatore leparticomunidelledificio ,perlequaliappuntonascelobbligodi
contribuzione, risultano, se il contrario non emergedal titolo: 1)tutteleparti
dell'edificionecessarieall'usocomune,come ilsuolosucuisorge l'edificio,le
fondazioni,imuri maestri,ipilastrieletraviportanti, itettieilastricisolari,le
scale,iportonidiingresso,ivestiboli,glianditi,iportici,icortilielefacciate2)
le areedestinate aparcheggiononchilocaliperiserviziincomune,comela
portineria,inclusol'alloggiodelportiere,lalavanderia,glistenditoieisottotetti
destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all'uso comune 3) le
opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati all'uso
comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gliimpiantiidriciefognari, i
sistemi centralizzati di distribuzione e ditrasmissioneperilgas,perl'energia
elettrica, per il riscaldamento ed il condizionamento dell'aria,perlaricezione
radiotelevisiva e per l'accessoaqualunquealtro genere diflussoinformativo,
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Anche in questo caso appare plausibile ipotizzare che, prima che il terzo
creditore batta cassa, lamministratore, per mezzo dellanzidetta procedura
anche esecutiva, riesca a reperire le somme necessarie ad estinguere
lobbligazionecontrattaversoterzi,evitandol'azionegiudiziariadiquesti.
Pertanto, la nuova normativa ha approntato una serie di obblighi per
lamministratore lacuiviolazionefonderebbe lipotesidellagraveirregolarit
e, contestualmente, legittimerebbelarevocadellostessodapartedellautorit
giudiziariasuricorsodiciascun condominio ,exart.1129c.c.,proprioalfine
di arginare fenomeni di eccesivo indebitamento da parte del condominio e,
pertanto, la presenza di un rilevante numero di creditori che inevitabilmente
cercherebberodisoddisfarsisulpatrimoniodeisingolicondomini.
Infine, altra novit di non poco conto quella per cui, sempre in virt del
novellato art. 1129 c.c. (num. VII), dal 18 giugno 2013: L'amministratore
obbligato afartransitarelesommericevuteaqualunquetitolodaicondominio
daterzi,nonchquelleaqualsiasititoloerogate per contodel condominio ,su
uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio
ciascun condomino, per il tramite dell'amministratore, pu chiedere di
prendere visione ed estrarre copia, a proprie spese, della rendicontazione
periodica , altra ipotesi che, in mancanza, legittimerebbe larevocagiudiziale
dellamministratore.
Con riferimento a quanto test visto e, pertanto, allesistenza di un conto
corrente condominiale, il terzo creditore, a prescindere dalla parziariet o
meno dellobbligazione, ben potrebbe sottoporre a pignoramento (presso
terzi) le somme depositatesudettocontocorrente, connotevolerisparmiodi
tempoedenaro.
Ed infatti, se in fase di primo commento alla legge di riforma,si sostenuto
erroneamente che detto conto corrente non fosse pignorabile
essenzialmente sulla scorta della circostanza per laquale nellostessomolto
probabilmente sarebbero confluite solo le somme versate dai condomini in
regola con i pagamenti, e non certo quelle dei condomini morosi effettivi
debitori delterzo eperchilnuovoart.63disp.att.c.c.imponeaicreditoridi
escutere prima il condomino non in regola con i pagamenti , la prima
giurisprudenzaformatisisulpuntohainesorabilmentesmentitodettatesi.
Tanto vero che prima il Tribunale di Reggio Emilia , con ordinanza del
15.05.2014 , e poi quello di
Milano, con ordinanza del 27.05.2014 , hanno
ritenutocheallorquandovengacostituitounpatrimonio(nellaspecie,unconto
corrente) intestato formalmente all'ente di gestione, si realizzi una seppur
embrionaleautonomiapatrimonialederivantepropriodalleattivitdigestione
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IlpassaggiochehacreatoleanzidetteperplessitquellodicuialIIcomma:
I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i
pagamenti,senondopol'escussionedeglialtricondomini .
Tuttavia, diciamo subito che in difetto di un espresso vincolo di solidariet
questo non si pu affatto desumere n, appunto, dal tenore letterale della
norma,maneppureinviainterpretativa,atteso cheinognicasoosterebberoi
principididirittogicristallizzatinellasentenzadellaCassazione9148/08.
Escluso, pertanto, allorigine qualsivoglia intento solidaristico potremmo
ritenere che lanzidetta norma ha voluto apprestare una sorta di duplice
garanzia, sia in favore del creditore, sia in favore del condomino in regola
conipagamenti.
Tanto vero che la stessa dispone il divieto per il creditore di agire nei
confronti dei condomini ( obbligati) in regola con i pagamenti, se non dopo
averescussoilpatrimoniodeglieffettividebitori.
In altri termini, il condomino in regola con i pagamenti viene assimilato in
senso lato ad un fideiussore (funzione di garanzia), ed infatti la norma in
commento presenta dei caratteri di affinit conquelladicui allart.1944c.c.:
Il fideiussore
obbligato in solido col debitore principale al pagamento del
debito. Le parti per possono convenire che il fideiussore non sia tenuto a
pagareprimadell'escussionedeldebitoreprincipale .
Tuttavia, nel caso del fideiussore la norma, contrariamente a quello che
avvieneinmateriacondominiale,parla espressamentedi obbligatoinsolido
questo ad avvalorare la tesi che laddoveillegislatorehavolutodisporreun
vincolo di solidariet, lo ha esplicitamente manifestato e il beneficio
dellescussionesoloeventuale,dovendoessere convenuto .
Nel nostro caso, invece, lobbligazione non risulta solidale elescussione del
patrimonio del condomino non moroso, diventa sussidiaria, eventuale e
successivaaquelladelpatrimoniodelleffettivodebitore.
Inoltre, la funzione di garanzia prestata dal condomino in regola con i
pagamenti, sulla scorta della giurisprudenza formatasi anteriforma,lettacon
riferimento allart. 1123 c.c., per il quale le spese necessarie per la
conservazione e il godimento delle parti comunieperiserviziin condominio
sono sostenute in misura proporzionale al valore della propriet dei singoli
condomini, ci porta a sostenere che detta garanzia limitata al valore della
quota(millesimi)diognicondomino.
Pertanto il novellato art. 63 disp. att.c.c.configura,pericondomini inregola
con i pagamenti, una funzione di " garanzia secondaria parziale ", operativa
soloincasodi condomini morosi econunpatrimonioinsufficienteadonorare
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soggetto, nonindicatonell'ingiunzione,perlapretesasuaqualitdiobbligato
solidale. Ed infatti, tale soggetto deve essere messo nelle condizioni di
conoscerequal iltitoloexart.474c.p.c.,invirt del qualevieneminacciata
in suo danno l'esecuzione, ma anche di potere adempiere l'obbligazione da
esso risultante entro il termine previsto dall'art. 480 c.p.c.
(
Cass. Civ.,Sez.
III, 30/01/2012, n. 1289 . Da ultimo: Tribunale di Nocera Inferiore,
30/04/2014 ).
Pertanto,il titoloesecutivogiudizialesiaessoun decretoingiuntivocomenel
caso sopra visto sottoposto al vaglio della Suprema Corte ovvero una
sentenza di condanna formatosi nei confronti dell'ente di gestione
condominiale in persona dell'amministratore protempore, per essere
validamente azionato nei confronti del singolo condomino, deve essere
necessariamente notificato almedesimocondominocontroil qualesiintende
agire.
Lomessa notificadel titoloesecutivoconsentirebbe,alcondominoesecutato,
lopposizionealprecettoovveroallesecuzioneoagliattiesecutivi(exartt.615
e segg. cpc) che risulterebbe, sulla scorta dei principi appena enunciati,
assolutamentefondata.
Altrettanto corretta risulterebbe, quale logica conseguenza del principio di
parziariet, lopposizione del condomino avverso lintimazione di pagamento
dellintero credito, considerato che lo stesso come pi volte ripetuto
risponde esclusivamente nei limiti della quotamillesimaledipropriet.In altri
termini, limporto del credito insoddisfatto,peresserecorrettamente esigibile,
deve essere distribuito tra i condomini in regola con i pagamenti, in misura
corrispondenteaimillesimidiproprietdiognuno.
Tuttavia, questa eventualitpotravverarsisoloallorquandoilcreditoreabbia
esauritoinfruttuosamentetutteleazioniesperibilineiconfrontidelcondomino/i
effettivo debitore (moroso), sotto pena, in mancanza, di giustificata
opposizionedapartedelcondominoinregolaconipagamenti.
In altri termini,perpoterlegittimamente richiedere ilpagamento(proquota)al
condomino in regola con i pagamenti, il creditore dovr preventivamente
intraprendere tutte le procedure, anche esecutive (mobiliari, immobiliari e
presso terzi), in danno delcondominomorosononchseguirleconladovuta
diligenzaebuonafede.
Il creditore, quindi, dovr dare la rigorosaprova diaverfattotuttoilpossibile
per soddisfare ilpropriocreditoneiconfrontidel condominomoroso,primadi
aggredireilpatrimoniodelcondominoinregolaconipagamenti,inmancanza,
lostessopotrebbeproficuamenteopporsiallesecuzioneneisuoiconfronti.
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IVGLIORGANIDELCONDOMINIO
Gliorganidelcondominiochiarimentopreliminare
Gliorganiattraversoiqualiilcondominioponeinessereattieinteragiscecon
ipropripartecipantioconiterzi,sono: l'amministratorel'assemblea e,ove
previsto,ilconsiglio .
L'amministratorel'organoesecutivodelcondominio ,icuipoteridoveri
sonofissatinell'art.1130c.c.
Illegislatoredellariforma,recependol'orientamentogiurisprudenziale
formatosiinmateria(cfr., explurimis,Cass.SS.UU.n.9148/2008),raffigura
l'amministratorecome unufficiodidirittoprivatoassimilabilealmandato
conrappresentanza ,conlaconseguenteapplicazione,neirapportitralo
stessoeicondomini,delledisposizionilegislativesulmandato.
L'assemblea,invece,l'organodeliberantedelcondominio ,ne
rappresentalavolontall'interno,attraversol'adozionedelledecisioni
collegiali,conimmediatiriflessiall'esterno,mentrel'amministratorerivesteil
ruolodiesecutoredelledeliberazioniadottateinsenoallastessa(sebbene,la
riformaneabbiaallargatoilcampodelleattribuzioni,rendendoloingradodi
adottareancheprovvedimentivincolanti,comedisponel'art.1133c.c.,senza
l'assensopreventivodell'assemblea).
Adifferenzadell'amministratore,chedeveesserenominatosecondoicriteri
stabilitidall'art.1129c.c.,
l'assemblea,invece,organonaturale (definito
dalladottrinaanche"supremo"), strutturaleepermanentedelcondominio.
doverososottolineareche gliorganidelcondominiononpossono
esserequalificatiinsensostrettamentetecnicocometali ,poichlo
stessosprovvistodipersonalitgiuridica.
Inrealt,lamateriaoggettodidibattitoindottrinaeingiurisprudenza,per
cuinelsilenziodellegislatoredellariforma,continuanoaravvisarsiopinioni
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contrastantitrachiaderisceincondizionatamentealla" teoriadella
personalitgiuridica "opreferiscevederenelcondominiouna" struttura
dotatadiorganiaventicompetenzeesclusive "(cfr.,traglialtri,indottrina,
ScialojaBrancaBiancaingiurisprudenza,Cass.n.23693/2011)echi,
invece,continuaaconsiderarlocomeun" entedigestionesprovvistodi
soggettivitgiuridica "(cfr.,traglialtri,indottrinaGazzoniingiurisprudenza,
Cass.n.9674/99).
Invero,
ildifettodiautonomiapatrimonialeelariconducibilitdell'attivit
dell'amministratorealmandato eallarappresentanzadeicondominienona
unnessodiimmedesimazioneorganica,operatadallastessariforma,
evidenzianocomesiadifficileaffermarel'esistenzadiun'entit
condominialedotatadiunapropriaconsistenzasoggettivaautonoma .
Tuttavia,selariformanonhadissipatoidubbiprecedenti,alcunedelle novit
introdotte (comelamaggioreincisivitdellecompetenzeaffidate
all'amministratore(aperturadelcontocorrentedecretoingiuntivocontroi
condominimorosiecc.),lanecessitdelladenominazione,ubicazionee
codicefiscaledelcondominioinmateriadipubblicitimmobiliareecc.),
sembranoaverspostatol'agodellabilanciaafavore dellateoriadella
pretesasoggettivitgiuridicadelcondominio, alimentandoildibattito siain
dottrinacheingiurisprudenza.
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Lamministratore:nomina,confermaerevoca
Lamministratore "lorgano esecutivo" del condominio . Il codice civile
disciplina in modo completo la nomina, la conferma e la revoca
dellamministratore. Prevede che l'amministratore sia obbligatoriamente
nominato superato un certo numero di condomini e disciplina le modalit di
nominaerevocadapartedallAutoritGiudiziaria.Andiamopergradi.
Chipuesserenominatoamministratore?
Sino a poco tempo fa, prima della riforma, n il codice civile, n le leggi
speciali ponevano dei limiti allo svolgimento della professione di
amministratore condominiale. Ci significava che potevano svolgere questa
professionetutticoloroiqualiavesserolacapacitdagire,senzanecessitdi
qualifiche particolari. In assenza di una precisa disciplina, anchelaSuprema
Corte,chiamata apronunciarsisulcaso,ha affermato: "non esistendoalcuna
disposizione di legge, la quale abbia escluso che la personagiuridicapossa
esercitare l'incarico di amministratore di condominio, la soluzione della
questione,chenonpuesseredecisaconunaprecisadisposizionedileggee
nemmenoavendoriguardo alle disposizionicheregolano casisimiliomaterie
analoghe, deve ricavarsi dai principi generali dell'ordinamento giuridico dello
Stato(art.12preleggi).
Orbene, la capacit generalizzata delle persone giuridiche deveconsiderarsi
come principio generale dell'ordinamento. Nell'ambito della capacit
generalizzata, in difetto di specifiche disposizioni contrarie, si comprende la
possibilit di una persona giuridica di essere nominata amministratore di
condominio.
Ci in conformit con l'evoluzione della figura dell'amministratore. In tempi
meno recenti, invero, l'incarico di amministratore dall'assemblea veniva
conferito agli stessi condomini, che avessero del tempo a disposizione: di
solito, gli anzianiedipensionati. Daqualchetempo,l'incaricovieneconferito
a professionisti esperti in materia di condominio e in grado di assolvere alle
numerose egraviresponsabilitascritteall'amministratoredalleleggi speciali
(per tutte, le norme in materia edilizia, di sicurezza degliimpianti,diobblighi
tributati come sostituto d'imposta).E'ragionevole pensareavutoriguardoal
continuo incremento dei compiti che questi possano venire assoltiinmodo
migliore dalle societ (di servizi), che nel loro ambito annoverano specialisti
neidiversirami".(cosCass.22840del2006).
Pertantoamministratoredicondominioallostatoattuale,efattisalviimprovvisi
revirement ,
potr essere tanto una persona fisica quanto una persona
giuridica .
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Oggi l'articolo 71bis delle disposizioni per l'attuazione del codice civile e
disposizioni transitorie elenca espressamente una serie di requisiti
indispensabiliaifinidell'eserciziodell'attivitdi amministratore .Traipi
rilevanti, il pieno godimento dei diritti civili e politici, il conseguimento di
(almeno) diplomadiscuolasuperioredi secondogradoelafrequentazionedi
appositi corsi di formazione ed aggiornamento periodico in materia di
amministrazione condominiale. Ammettendo che questi ultimi due requisiti
possonoesserederogatinelcasoin cuivenganominatoamministratore uno
dei condomini dello stabile
. Laleggeprevedealtreschepossanoesercitare
questaattivitanchelesociet,semprenelrispettodeicanonielencati.
Apartiredal9ottobre2014inforzadeldecretoministerialen.140/2014agli
amministratoridicondominiosonoobbligatiaseguirecorsiperlaformazione
continua.
Vedi:
Anchepergliamministratoridicondominiolaformazionediventa
obbligatoria.EccoiltestodelDM140/2014
Quandoobbligatoriocheilcondominionominiunamministratore?
Vediamo adesso in quali casi la nomina dell'amministratore obbligatoria. Il
primocommadellart.1129c.c.riformatorecita: "Quandoicondominisonopi
di otto,sel'assemblea nonviprovvede,lanominadiunamministratorefatta
dall'autoritgiudiziariasu ricorso diunoo picondominiodell'amministratore
dimissionario."
Unavolta cheun condominio compostodanovecondomini(intendendo
per condomini cinque diversi proprietari di distinte unit immobiliari), questi
devonoriunirsiinassembleapernominareunamministratore.
In sostanzaperquellecompagini conmenodinovecondomini(c.d.piccoli
condomini nei quali sono ricompresi i c.d. condomini minimi, cio quellicon
due soli partecipanti) i partecipanti possono provvedere autonomamentealla
gestionedelcondominio.
Iquorumperlanominadell'amministratore
Riunitasi lassemblea necessario capirequalisianoi quorumnecessari alla
nomina di un amministratore. Lart. 1136, quartocomma,c.c.cidicecheper
la nomina dellamministratore sono necessari i quorum di cui al secondo
comma dello stesso articolo, vale a dire la maggioranza degli intervenuti
allassembleacherappresentinoalmeno500millesimi(lametdelvalore
dell'edificio).
E normale chiedersi come si calcoli la maggioranza quando un condominio
non dotato di tabelle millesimali . Fermo restandoche peruna soluzione
"certa" della vicenda il modo migliore quello di ricorrere allAutorit
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Giudiziaria,moltospessoaccadecheperquietovivereopercontenimentodei
costinonsigiungadavantiadungiudice,cercandodirisolverelaquestionein
assemblea. In questi casi ad ogni singolo condomino deve essere
attribuita una quota , pertanto la nomina dellamministratore dovr ritenersi
valida con la maggioranza dei condomini che rappresenti la maggioranza
delle quote. Si tratta, giova ribadirlo, di una soluzione tampone, frutto
dellaccordo delle parti che presta sempre il fianco ad obiezioni
potenzialmenteinsuperabili.
Sel'assembleanonriesceanominarel'amministratore
Quantodettoriguardal'ipotesidinominafattadallassemblea.
Pu accadere, tuttavia, che lassemblea non riesca a nominare un
amministratore. Senza indagare imotivi,chepossono essere ipivarienon
interessano questa trattazione, vediamo quali sono i rimedi che ogni
condominopuapprontare perottenerelanominadellamministratore.
La soluzione,contenuta nellart. 1129 codice civile, il ricorso allAutorit
Giudiziaria. Modieterminidellazionesonocontenutinellart.59disp.att.
c.c.:
"La domanda per la nomina dell'amministratore o per la designazione
dell'istituto di credito nei casi previsti dall'art. 1003 del codice, se non
proposta in corso di giudizio, si propone con ricorso al presidente del
tribunale: nel caso di nomina dell'amministratore, al presidente del tribunale
delluogoincuisitrovano gliimmobiliositrovalapartepirilevantediessi.Il
presidentedeltribunaleprovvedecondecreto,sentital'altraparte.Controtale
provvedimentosipuproporrereclamoalpresidentedellacorted'appellonel
terminedidiecigiornidallanotificazione".
La nuova formulazione dell'articolo 1129 contempla altres che l'assemblea
possa subordinare la nomina dell'amministratore al fatto che questi stipuli
idonea polizza assicurativa per la responsabilit civile a copertura degli
eventualidannichelasuaazionepotrebbeprovocare.Ilmassimaleprevistoin
polizza e le tipologie di danno coperte devono essere periodicamente
aggiornate, anche in considerazione degli interventi di manutenzione
straordinariaedinuoveoperechel'amministratorepotrebbeintraprendere.
Unultimaannotazioneintemadinominadellamministratore.
L'amministratore, superati gli otto condomini organo indefettibile del
condominio e come tale nessuna norma di regolamento condominiale,
ancorch contrattuale, potr derogare impedendo la nomina di un
amministratore(art.1138,quartocomma,c.c.).
Una volta nominato, lamministratore dura in carica per un anno ed
aggiunge testualmente la legge che tale termine si intende rinnovato per
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eguale durata . Vedremo dopo i compiti che egli dovr svolgere ed il tipo di
rapportogiuridicochesiinstauraconilcondominio.
Oraciinteressacapirecosasuccedeallascadenzadeltermine.
Le soluzioni sono, sostanzialmente due: la conferma dellamministratore
uscente olanominadiunnuovoamministratore .Il quesitochesiposto
allattenzione degli interpreti se esista una differenza tra nomina e
conferma . A parte le chiare ed evidenti differenze linguistiche, ci che
interessalinterpreteeseesista omeno unadifferenza suiquorumnecessari
per i due atti. Una primo risalente indirizzo riteneva i due atti differenti
cosicch per la conferma riteneva necessari i quorum semplici previsti peril
tipo di convocazione (es. in seconda convocazione1/3dei condomini ed1/3
dei millesimi). Lorientamento attuale , che trova riscontro almeno dalla fine
deglianni settanta(v.Cass.3797787180ecc.),ritieneche "nonsoloincaso
di nomina o revoca dell'amministratore, ma anche in quello di conferma
necessarialamaggioranza dicuiall'art.11364c.c.civ.,trattandosididelibere
chehannocontenutoedeffettigiuridiciuguali" (cosCass.n.4269del1994).
Concludiamo le vicende relative alla costituzione estinzione del rapporto
amministratore codominio parlando della revoca dellamministratore. Lart.
1129 c.c. recita "la revoca dell'amministratore pu essere deliberata in ogni
tempo dall'assembleaconlamaggioranzaprevistaperlasuanominaoppure
conlemodalitprevistedalregolamentodicondominio.
Pu altres essere revocato dall'autorit giudiziaria, su ricorso di ciascun
condomino, oltre che nel caso previsto dall'ultimo comma dell'art. 1131, se
nonrendeilcontodellagestione,ovveroincasodigraviirregolarit.
La prima ipotesi quellapiclassica.Durantelosvolgimentodellincarico,in
qualsiasi momento e senza dover addurre qualsivoglia motivazione,
lassemblea, con le maggioranze previste per la nomina, pu revocare
lamministratore. Questo avr diritto esclusivamente al compensoperlopera
svolta, nonch al rimborso delle eventuali anticipazioni,senzaalcundirittoal
risarcimento del danno. Sitratta,evidente,diunascelta,chenellamaggior
parte dei casi, viene fatta quando non c pi il rapporto di fiducia tra
condominioeprofessionista.
Glialtricasiregolatidallart.1129c.c.sonoquellidella c.d.revocagiudiziale .
Si tratta di due ipotesi ben precise e tassative ed in una, lultima, di difficile
applicazione stantelasuagenericit.Innanzituttolegittimatoaricorrere,come
nel caso della nomina giudiziale, ogni condomino. Il caso indicato dallart.
1131 c.c. riguarda la violazione dellobbligo di informare tempestivamente
lassemblea nei casi notifica di atti o provvedimenti esorbitanti dalle proprie
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Leattribuzionidellamministratoreelanaturadelsuorapportoconil
condominio
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deldecretoincasodiprovvedimentogiudiziale.Nelregistrodicontabilitsono
annotatiinordinecronologico,entrotrentagiornidaquellodell'effettuazione,i
singoli movimenti in entrata ed in uscita. Taleregistroputenersianchecon
modalitinformatizzate
8) conservare tutta la documentazione inerenteallapropriagestioneriferibile
sia al rapporto con i condomini sia allo stato tecnicoamministrativo
dell'edificioedelcondominio
9) fornire al condomino chenefacciarichiestaattestazionerelativaallostato
deipagamentideglionericondominialiedelleeventualilitiincorso
10) redigere il rendiconto condominiale annuale della gesione e convocare
l'assembleaperlarelativaapprovazioneentrocentottantagiorni".
Andiamoadanalizzareilcontenutodellart.1130c.c.
In primo luogo lamministratore deve eseguire le delibere assembleari: ci
significa che per adempiere a questobbligo egli deve porre in essere tutta
quellattivit collaterale e sussidiaria finalizzata allesatto adempimento del
propriocompito.
Tantoper esemplificare,nelmomentoincuilassembleadeliberalesecuzione
di lavori di straordinariamanutenzionedellostabile,scegliendoancheladitta
esecutrice, lamministratore dovr: porre in essere tutta quellattivit di
carattere amministrativoburocraticovoltaapermettereliniziodellesecuzione
dei lavori, predisporre un prospetto iniziale diripartodellespese,provvedere
aipagamentiinbasealcontrattostipulatoconladitta,ecc.
Dubbia la posizione dellamministratore in relazione alla esecuzione
delledelibereassemblearichepossonopresentareprofilidiillegittimit.
Ladottrinadivisatrachiritienechelamministratorenonpossaesprimereun
giudizio sulla liceit della delibera e chi, invece, lo ritiene autorizzato o
addirittura tenuto a valutare questa eventualit. Sicuramente la mancanzadi
una legge che specifichi in modo puntuale doveri e responsabilit
dellamministratorenonaiuta.
Bisogna, comunque,sottolinearechenonsarebbedifficiledareunasoluzione
chevalgapertuttelesituazioniincuiladeliberainvalida.
Sarebbe utile, ad esempio, limitare la responsabilit ai soli casi di dolo e/o
colpagrave.
Sesonodubbiiprofilidiresponsabilitinrelazioneallaesecuzionedidelibere
illegittime, certo, invece, che lamministratore possa essere ritenuto
responsabile per lomessa esecuzione di una delibera assembleare. La
dottrina maggioritaria ritiene che la responsabilit sia di carattere
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extracontrattuale nei confronti dei condomini e dei terzi che hanno subitoun
dannodallamancataesecuzione.
Unaconsiderazionedoverosa:inseguitoalladeliberazionen.9148del2008
delleSezioni UnitedellaCassazione,chehasancitolinesistenzagiuridicadel
condominio, lamministratore considerato mandatario deicondominiinvirt
della deliberazione di nominae/oconferma.Standocoslecose,cisichiede
come possa considerarsi extracontrattuale la responsabilit nei confronti dei
condomini(mandanti)inrelazioneallomessaesecuzionediunadeliberazione
assembleare.
Assiemeallesecuzionedelledelibereassemblearilamministratoredeve
convocare l'assemblea annualmente e curare losservanza del
regolamento di condominio. Quest'ultimo, in particolare, un dovere
dellamministratore che si spinge fino alla possibilit di intraprendere tutte
quelleazionigiudiziarieutiliatal fine.Sebbeneinunapronunciaantecedente
la riforma, la Cassazione ha infatti evidenziato che " l'amministratore non
necessita di alcuna previa delibera assembleare, posto che egligitenuto
ex lege (art. 1130 c.c., comma 1, n. 1: ex plurimis, cfr. Cass. 14088/1999
Cass. 9378/1997) a curare l'osservanza del regolamento del condominio al
fine di tutelare l'interesse generale al decoro, alla tranquillit edall'abitabilit
dell'edificio ".Nonsolo,"altresnellesuefacolt,aisensidell'art.70disp.att.
c.p.c., anche quella di irrogare sanzioni pecuniarie ai condominiresponsabili
di siffatteviolazionidelregolamento(Cass.8804/1993):ovelostessocome
del resto nella specie accertato dai Giudici di appello preveda tale
possibilit. "(cos Cass. 14735 del 2006). Una possibilit dazione piena e
compiuta.
Altro compito "classico" quello della disciplina delluso delle cose
comuni. Chi viveincondominio benconoscelaprassidimoltiamministratori
che spesso si servono di lettere circolari al fine diinvitareicondominiadun
usopiconsonoallalorodestinazionedeibenicomuni.
Ennesimo compito fondamentale quellodella riscossionedeicontributi e
della erogazione delle spese occorrenti per la manutenzione ordinaria
deibenicomuninonchallaerogazionedellespeseatalfinenecessarie.
Cideveesserefatto,sostanzialmente,perseguendolaregolaritcontributiva
di tutti i partecipanti al condominio. In questo senso, la legge dota
lamministratore di strumenti idonei a garantire questa regolarit. E il caso,
che approfondiremo pi avanti, della possibilit di ottenere un decreto
ingiuntivoimmediatamenteesecutivosullabasedelpianodiripartoapprovato.
Ilfatto,nonsidevenasconderlo, spessoportadeimalcontentitraicondomini
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Larappresentanzadellamministratore
Legittimazioneattiva
Conriguardoallelitiattive,l'amministratorepotragireingiudizioneilimiti
delleattribuzionielencate nell'art.1130c.c. edinquellideipotericonferitigli
dalregolamentoedall'assemblea.Sitratta,periprimi,dilimitimoltoben
definiti,tassativi.Quelliprevistidall'assembleaedalregolamentoandranno
valutatidivoltainvolta.Inognicasostandoalcontenutodell'art.1138c.c.,
l'art.1130c.c.derogabile,sicch,nonscontatocheinognicondominio
tutteleattribuzionicontenuteinquest'ultimoarticolositrasformino"d'ufficio"in
rappresentanzaprocessualeattivadall'amministratore.
Neilimitidellesueordinarieattribuzioni,ovverolemateriechel'art.1130c.c.
attribuisceallesuecompetenze,l'amministratorepotrpromuoverequalsiasi
lite
senzanecessitdiappositaautorizzazioneassembleare ,laquale
invece necessariaallorquando (coscomedispostodall'art.1136,4comma,
131
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c.c.),debbadarcorsoa liticheriguardanomaterieesorbitantidalla
previsionedell'art.1130c.c.
Afiniesemplificativi,salval'estensionedellalegittimazioneadagireestesaai
casiprevistidalregolamentodicondominiooaquelliincuil'assembleaa
darglimandato,l'amministratorepotragireneiconfrontideisingolicondomini
senzaalcunaautorizzazionepereseguireledelibereassembleari,per
garantirel'osservanzadelregolamentocondominiale,perdisciplinarel'usodei
beniedeiservizicomuni,nonchcompieregliatticonservativi.Sar
competente,inoltre,adavviareun'azionedidannotemutocontroiconfinanti
(oglistessicondomini),qualoranecessariaatuteladegliinteressicomuni,
ovveroadiniziarel'azionedirecuperogiudizialedelcreditoneiconfrontidei
condominimorosi,nonchapromuovereungiudizioperrimuovereleaperture
abusiverealizzatesullafacciatadellostabile,senzabisognodispecifica
autorizzazioneassembleare(Cass.n.26849/2013).
Fattaeccezioneperletransazionioperlealtrecauseestintivedellelitiincuiil
condominioparteattiva,unavoltainiziatal'azione,l'amministratoredovr
ritenersilegittimatoadagireintuttiigradidigiudizio.
Legittimazionepassiva
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impugnazionidelledelibereassembleari (Cass.n.14951/2008n.
16228/2006)nonchallecontroversierelativeaiservizicomuni(Cass.n.
8139/2004n.852/2000).Lagiurisprudenza,inoltre,hachiaritochela
generalevocazionedellalegittimazionepassivaexart.1131,2co.,c.c.,
rimaneinsensibileall'eventualedistinzionetraazionidiaccertamento,
costitutiveodicondanna,poichla ratiolegis
semprequelladiagevolarei
terzinellachiamataingiudiziodelcondominio,attraversolarappresentanzadi
unorganounitario(Cass.n.19460/2005).
Tuttavia,inordineallemodalitdieserciziodellarappresentanzapassiva,se
inpassatol'orientamentodellagiurisprudenzariteneval'amministratore,quale
rappresentantedelcondominio,illegittimatopassivodiognidomandaaltrui,il
qualepotevavalidamentecostituirsiedifendereilcondominioinogni
controversiaincuilostessofosseconvenutosenzaalcunaspecificadelibera
inmerito,avendo,soltantoperlecauseesorbitantidalleattribuzioniordinarie,
un mero"obbligodiinformativa" dacompiereallaprimaassembleautile,di
recentesiaffermatol'indirizzosecondoilqualel'amministratoredi
condominiocomunquetenuto,ancheladdovepossacostituirsiingiudizio
senzapreventivaautorizzazioneassembleare,ad ottenerelanecessaria
ratificadelsuooperato dapartedell'assise,alfinedievitareunapronuncia
diinammissibilitdell'attodicostituzioneodiimpugnazione.
SecondoleSezioniUnitedellaCassazione,lacuitesivieneconfermata
anchedallesingolesezioni(cfr.exmultis,Cass.n.26015/2010),infatti:
"L'amministratoreconvenutopuancheautonomamentecostituirsiingiudizio
ovveroimpugnarelasentenzasfavorevole,nelquadrogeneraleditutela(in
viad'urgenza)diquell'interessecomunecheintegralaratiodellafigura
dell'amministratoredicondominioedellalegittimazionepassivagenerale,ma
ilsuooperatodeveessereratificatodall'assemblea,titolaredelrelativopotere.
Laratifica,chevaleasanareconeffettiextuncl'operatodell'amministratore
cheabbiaagitosenzaautorizzazionedell'assemblea,e'necessariasiaper
paralizzareladedottaeccezionediinammissibilitdellacostituzionein
giudizioodell'impugnazione,siaperottemperarealrilievoufficiosodelgiudice
che,intalcaso,dovrassegnare,exart.182c.p.c.,untermine
all'amministratoreperprovvedere "(Cass.,S.U.,n.18331/2010).
Qualoralacitazioneoilprovvedimentoabbianouncontenutocheesorbita
dalleattribuzionidell'amministratore,questidovrdotarsidiunadelibera
assemblearepreventivapercostituirsiingiudizio,essendotenutoad
informaresenzaindugiol'assemblea ,penalarevocadell'incaricosu
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provvedimentodell'autoritgiudiziaria(richiestoanchedaunsingolo
condomino),oltrealrisarcimentodeglieventualidanni.
Unadellenovitinseritedallariformalanuovaformulazionedell' art.69
disp.att.c.c.chesanciscel'obbligoperl'amministratoredidare
immediatanotiziaall'assemblea nelleipotesidiconvocazioneingiudizioper
la
revisionedelletabellemillesimali .Ancheintalcaso,l'amministratoreche
nonadempieataleobbligoinformativosoggettoallarevocadell'incaricoeal
risarcimentodeidannieventualmentecagionatialcondominio.
Lalegittimazionedell'amministratore,qualerappresentantedelcondominio,
nonprivainognicaso" isingolipartecipantidellafacoltdiagirea
difesadeidiritti ,esclusiviocomuni,inerentiall'edificiocondominiale.Ne
conseguecheciascuncondominolegittimatoadimpugnarepersonalmente,
anchepercassazione,lasentenzasfavorevoleemessaneiconfrontidella
collettivitcondominiale,ovenonviprovvedal'amministratore ",alfinedi
evitareglieffettisfavorevolidelprovvedimentoperilcondominio,ovvero
intervenireneigiudiziincuiladifesasiastataassuntadall'amministratore
(Cass.n.1011/2010n.6881/1986).
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Iprovvedimentidellamministratore
Ilcodicecivile,all'art.1130,primocomma,attribuisceall'amministratoreuna
seriedicompitifinalizzatiallagestioneeconservazionedelleparticomuni
dellostabile,nonchilpoteredicompiereattigiuridicamentenecessariper
poteragireeffettivamenteatuteladegliinteressidelcondominio.
Questiattiprendonoilnomedi" provvedimentidell'amministratore "che,
presinell'ambitodeisuoipoteri,secondol' art.1133,1comma,c.c. ,neltesto
lasciatoinalteratodallariforma," sonoobbligatoripericondomini ".
Atitoloesemplificativo,perchiariremeglioilconcettodelprovvedimentoe,pi
ingeneraledellaportatadellanorma,bastapensare:all'ordinedipagamento
diunfornitoreall'esecuzionediunadeliberazioneassembleareepiin
generaleatuttiquegliadempimentiutiliperilcondominio.Cos,continuando
adesemplificare,seunacircolaredell'amministratoreinvitaipartecipantial
condominioadosservareiregolamenticomunaliinmateriadisbattimentodi
pannidaibalconichesiaffaccianosulprospettoprincipale,essasar
obbligatoriapertuttiicomunisti,comeancheladisposizioneinmerito
all'interventodimanutenzioneordinariaperlariparazionedelportone
d'ingressoecc.
Tuttigliattielencatirientranotraiprovvedimentiemanatidall'amministrazione,
nell'eserciziodeisuoipoterifinalizzatialmigliorgodimentodelleparticomuni
dellostabilee,cometali,obbligatoriperisingolicondomini.
Nonostantel'obbligatorietespressamentedispostadall'art.1133c.c.,pu
capitare,edanzinonaffattoraro,chesorgano contestazioniinmerito
all'operatodelprofessionista ,conparticolareriferimentoalledecisionidallo
stessoassunte.
ilclassicocasodell'eccessodipoterechesiverificaladdoveil
provvedimentosiacontrarioalladeliberazione,vadaoltrelastessaoppure
travalichileattribuzioniconferiteexlegeall'amministratore.
Inquesticasiilcondomino(oilgruppodicondomini)cheritengaeccessivoil
provvedimentodell'amministratorehaduepossibilit: ilricorso
all'assembleae/oquelloall'autoritgiudiziaria.
Perespressodispostodell' art.1133,2comma,c.c ."
controiprovvedimenti
dell'amministratoreammessoricorsoall'assemblea,senzapregiudiziodel
ricorsoall'autoritgiudiziarianeicasieneltermineprevistidall'art.1137 ".
Daltenoreletteraledellanorma,sipudedurrechenonsussistaalcun
rapportodipregiudizialittraiduetipidiazioni .
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Insostanzanonobbligatorioricorrereall'assembleaprimadiiniziare
un'azionegiudiziale,chepuesserepropostaimmediatamente,anzi,l'art.
1133c.c.sembraammettereil ricorsoimmediatoaltribunalesenza
imporreuna preventivadenunciaall'assemblea (cfr.Cass.n.960/1977
Cass.n.804/1974).Peraltro,l'esperimentodelricorsoall'autoritgiudiziariasi
ritieneabbiacarattereassorbente,escludendodunqueilricorsoall'assise
(Cass.n.2353/1950).
Inmeritoallatempisticaeallamodalitdiattivazionedel ricorso
all'assemblea sireputachelostesso nonsiasoggetto adalcunterminedi
decadenza echevadapresentatoperiscrittoall'amministratore,ilquale
tenutoaconvocarel'assembleaperdeciderealriguardoilricorsopotrebbe
proveniresiadalsingolocondominochedallostessoamministratoreche
vogliasollecitarel'interventoassemblearepervedereratificatoilproprio
operato(Cass.n.4437/1985Cass.n.3024/1975).
Riguardoal ricorsogiudiziale ,l'art.1133c.c.richiamaespressamentei
terminiprevistidall' art.1137c.c. inmateriadiimpugnazionedelledelibere
assembleari:ilcondominocheritieneilprovvedimentodell'amministratore
illegittimopotrpertantoricorrereneimodiindicatidataleultimadisposizione,
entrotrentagiorni dallasuaadozionee/ocomunicazione,persentirne
dichiararel'annullamento.
Unaprecisazioned'obbligo:ancheperiprovvedimentidell'amministratore,
comeperl'impugnazionedelledelibereassembleari,valeladistinzionetra
nulliteannullabilit .
Cosunprovvedimentochelede" idirittideicondominisullacosacomune,
sarebbecomunqueaffettodanullitassolutaeladeducibilitditalenullit
davantialgiudicenonsoggettaalterminedidecadenzadicuiagliartt.1133
e1137c.c.,ilqualeoperaperladiversaipotesidiprovvedimentomeramente
annullabileperviziformali "(cos,exmultis,Cass.n.12851/1991).
Occorrerilevare,infine,cometuttiiprovvedimentidell'amministratore,tanto
quellinulliquantoquelliannullabili(fattaeccezionepericasidipalese
eccessodipotereodiilliceitpenale), possonoessereratificati
dall'assemblea ,inunmomentosuccessivo.
Intalcaso,perqualsiasicontestazionesulla"sanatoria"operatadall'assise
condominiale,sarnecessarioproporre impugnazioneavversoladelibera
assembleareenonpicontroilprovvedimentodell'amministratore.
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Prorogatiodeipoteridellamministratore
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operazioniordinarieeildisbrigodegliaffaricorrenti,nonprocrastinabili,
poichpregiudizievoliperilcondominio,nell'attesadelpassaggiodiconsegne
alsuosuccessore.
Sulpunto,lagiurisprudenzadella SupremaCortediCassazione ritiene,
invece,che" l'amministratorediuncondominio,anchedopolacessazione
dellacaricaperscadenzadelterminedicuiall'articolo1129c.c.oper
dimissioni,conservaadinterimisuoipoteriepucontinuarliadesercitarefino
achenonsiastatosostituitodaaltroamministratore.Mataleprincipio
nell'elaborazionegiurisprudenziale,inchetrovapropriamentelasuagenesi
(indifettodiesplicitaenunciazionenormativa)sigiustificainragionediuna
presunzionediconformit,diunasiffattaperpetuatiodipoteridell'ex
amministratore,all'interesseedallavolontdeicondomini "(cosCass.n.
1445/1993).Ancheneipirecentiorientamentidilegittimitinmateria,si
affermache:" intemadicondominiodiedifici,l'istitutodella'prorogatioimperii'
chetrovafondamentonellapresunzionediconformitallavolontdei
condominienell'interessedelcondominioallacontinuitdell'amministratore
applicabileinognicasoincuiilcondominiorimangaprivatodell'opera
dell'amministratore,epertantononsoloneicasidiscadenzadelterminedicui
all'art.1129,secondocomma,c.c.,odidimissioni,maancheneicasidi
revocaoannullamentoperillegittimitdellarelativadeliberadinomina ".
(Cass.n.1405/2007Cass.n.18660/2012n.14930/2013).
D'altrondeproprioinconsiderazionedelfattocheognisingolocondomino,nel
casodiinerziadell'assemblea,possaagireperlevielegalialfinediottenere
lanominadiunnuovoamministratore,manonlofaccia,sottolineailfattoche
effettivamentela prosecuzioneprovvisoriadellacaricasiaconforme
all'interesseedallavolontdeicondomini .
Ilnuovoart.1129,comma8,c.c.dispone,altres,che" allacessazione
dell'incaricol'amministratoretenutoallaconsegnadituttala
documentazioneinsuopossesso afferentealcondominioeaisingoli
condomini ".
Lamancataeingiustificataconsegnadelladocumentazionecondominiale
integrailreatodi appropriazioneindebitaexart.646c.p. peravere
l'amministratoretrattenutounbenealtruieoperatounainterversionedel
possesso.
Cilegittimerilnuovoamministratoreadagireperilrecuperocoattivodei
documenticondominialioltrecheaproporrel'azionecivileperilrisarcimento
deldanno.
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Lamministratoredicondominioela privacy
Lamministratore di condominio, nellesercizio delle sue funzioni, si trova a
dover trattare una serie di dati imputabili ai condomini. Dopo lapprovazione
dellal.675del1996esuccessivemodificazioni(c.d.leggesulla privacy )sono
stati posti una serie di interrogativi, in particolare: a) lecito che l
amministratore chieda ai condomini copia dell'atto notarile dalle quali
verificare l'effettivo diritto di partecipazione all'assemblea condominiale? b)
pu un amministratore di condominio comunicare al condomino richiedente
l'elenco dei proprietari di singole unit immobiliari, nonch dei conduttori in
relazione allordine del giorno dellassemblea ed alla contestuale
legittimazione a partecipare? c) lecita la redazione e la comunicazione ai
condominideiprospetticontabiliconlerelativeposizioniattiveepassive?
Questi sono gli interrogativi principali che sono stati posti al Garante per la
protezione dei dati personali, il quale con parere del 18 maggio del2006ha
risposto che " la legge sulla privacy non pone ostacoli all'applicazione delle
norme del codice civile riguardanti il condominio degli edifici, sottolineando
comunque la necessit che vengano raccolti e utilizzati solo i dati personali
necessari alla gestione amministrativa della propriet. I condomini devono
infatti essere considerati come contitolari di un medesimo trattamento e in
quantotalihanno ildiritto diaccedereediriceverele informazioniriguardanti
l'amministrazione e il funzionamento del condominio "
. Si tratta di principi di
massima ribaditi dallo stesso Garante nella prescrizionedel18maggio2006
indirizzata agli amministratori di condominio. In questultimo atto il garante
sottolinea, ad esempio, come sia lecita la comunicazione ai condomini della
situazionedimorositdi"unlorovicinodicasa".Edaritenersiillecita,invece,
la diffusione dei dati, ad esempio mediante esposizione in una bacheca
nellandrone comune del condominio in quanto potenzialmente idonea ad
esserepercepitadaunnumeroindefinitodipersone.
Vedianche:
Il condominio e la privacy: online la nuova guida le Garante per garantire
riservatezzaincondominio.InallegatoilPDF A.V.11/10/13
Cassazione: il condominio deve tutelare la privacy deimorosi!Emanuele
Ameruso17/01/11
Garante privacy: no agli avvisi condominiali nelle bacheche Cristina
Matricardi 14/02/09
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I futuri amministratori di
condominio dovranno dimostrare di aver seguito un
numero minimo di ore di lezione (almeno 72) presso enti autorizzati, eal
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Esono:
a) amministrazione condominiale, con particolare riferimento ai compiti ed ai
poteridell'amministratore
b) dirittireali,inparticolarein materiadiproprietediliziaecomproprietdegli
edifici
c) sicurezza degli edifici, con particolare riguardo ai requisiti di staticit e di
risparmio energetico, ai sistemi di riscaldamento e di condizionamento, agli
impiantiidrici,etc.
d) problematiche e controversie connesse all'uso degli spazi comuni, ai
regolamenti condominiali, alla ripartizione dei costi in base alle tabelle
millesimali
e) normativa urbanistica, in particolare: regolamenti edilizi, legislazione
speciale delle zone territoriali di interesse per l'esercizio della professione e
normesullebarrierearchitettoniche
f)contratti,inparticolarequellod'appaltoedilavorosubordinato
g)contabilit
h)tecnichedirisoluzionedeiconflitti
i)informatica
1
Nota di redazione: L'autrice dell'articolo aveva fatto riferimento
all'accreditamento regionale. Interpellata in merito ha chiarito di aver
collaborato con un istituto che si occupa di formazione tecnica per
professionisti,checomprendeanchecorsi per laformazionediamministratori
di condominio (http://www.betaformazione.com/) e che risulta accreditato
pressolaRegioneEmiliaRomagna.
Ilregolamentopubblicatoin questapaginapernulladicenullainpropositoe
dovrebbe quindiescludersil'obbligatoriet.Daquestopuntodell'articolosono
statetolteleparole:"accreditatieregolamentatialivelloregionale,secondole
indicazionipresentinelregolamentogovernativoufficiale"
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EccoiltestodelDecreto:
MINISTERODELLAGIUSTIZIA
DECRETO 13 agosto 2014, n. 140 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.
222del2492014
omissis
Art.1Oggettoedefinizioni
1.Ilpresentedecretodisciplina:
a) icriteri, lemodalita'eicontenutideicorsidiformazioneediaggiornamento
obbligatoripergliamministratoricondominiali
b)irequisitidelformatoreedelresponsabilescientifico.
Art.2Finalita'dellaformazioneedell'aggiornamento
Art.3Requisitideiformatori
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a)ilgodimentodeidiritticivili
b) di non essere stati condannati per delitti contro la pubblica
amministrazione, l'amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il
patrimoniooperognialtrodelittononcolposoperilqualelaleggecomminala
penadellareclusionenoninferiore, nelminimo,adueanni,e,nelmassimo,a
cinqueanni
c) di non essere stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive,
salvochenonsiaintervenutalariabilitazione
d)dinonessereinterdettioinabilitati
e) di aver maturato una specifica competenza in materia di amministrazione
condominialeodisicurezza degliedificiediaverconseguitoalternativamente
uno dei seguenti titoli: laurea anche triennale abilitazione alla libera
professione docenza in materie giuridiche, tecniche ed economiche presso
universita',istitutiescuolepubbliche oprivatericonosciute.Possonosvolgere
attivita' di formazione ed aggiornamento anche: i docenti che abbiano
elaborato almeno due pubblicazioni in materia di diritto condominiale o di
sicurezza degli edifici, dotate di codice identificativo internazionale (ISBN) ai
sensi dell'articolo 1, lettera t), del decreto ministeriale 7 giugno 2012, n. 76
coloro che hanno gia' svolto attivita' di formazione in materia di diritto
condominialeodisicurezza degliedificiincorsi delladuratadialmeno40ore
ciascuno,peralmenoseianniconsecutiviprimadelladatadientratainvigore
delpresenteregolamento.
Art.4Responsabilescientifico
1. Lafunzionediresponsabilescientificopuo'esseresvoltadaundocentein
materie giuridiche, tecniche o economiche (ricercatore universitario a tempo
determinatooatempoindeterminato,professorediprimaodisecondafascia,
docentediscuolesecondariedisecondogrado),unavvocatoounmagistrato,
unprofessionista dell'areatecnica.Isoggettiappenaindividuati,chepossono
anche essere in trattamento di quiescenza, devono essere in possesso dei
requisiti di onorabilita' e professionalita' di cui all'articolo 3 del presente
regolamento.
2. Il responsabile scientifico verifica il possesso dei requisiti di onorabilita' e
professionalita' dei formatori tramite riscontro documentale, e verifica il
rispetto dei contenuti di cui al successivo articolo 5, comma 3, del presente
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Il presentedecreto,munitodelsigillodelloStato,sara'inseritonellaRaccolta
ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a
chiunquespettidiosservarloedifarloosservare.
Roma,13agosto2014IlMinistro:OrlandoVisto,ilGuardasigilli:Orlando
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Lassembleacondominiale
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Insecondoluogoutilesottolineareche,quantomenoinprimaistanza,lunico
soggetto legittimato a convocare lassemblea lamministratore di
condominio. Ci si evince chiaramente contenuto dal contenuto dellart. 66
disp.att.c.c.Aicondominiriconosciuto,inprimaistanzaunpoteredimpulso
e successivamente un vero e proprio diritto di convocare lassemblea. E
dubbiose larichiestadeicondominipossaesserefattaancheperlassemblea
ordinaria. In ogni caso tale richiesta deve essere presentatadalalmenodue
condomini che rappresentino 1/6delvaloredelledificio.Trascorsidiecigiorni
dalla sua presentazione e non essendo stataconvocatanessunaassemblea
da parte dellamministratore, gli stessi possono provvedere ad
autoconvocarla.
La proceduradiconvocazione,inprecedenzamoltosnella,stataoggettodi
revisione da parte del legislatore. Essa deve rispettare determinatiparametri
al fine di consentire la partecipazione di tutti i condomini. Uno dei requisiti
minimi ed inderogabili che lavviso di convocazione ben preciso e
circostanziato(conriferimentoadora,luogoeordinedelgiorno)deve essere
comunicato ai condomini almeno cinque giorni prima dello svolgimento
dellassemblea. Come si conteggiano questi giorni? Secondo il parere della
giurisprudenza i cinque giorni liberi devono essere conteggiati dal deposito
nellacassettapostaledelcondominodellavvisodigiacenzadiunplicopresso
lufficio postale. Cos, qualora lavviso di convocazione fosse consegnato,
dallamministratore alle poste, il giorno 1 e lavviso di giacenza depositato
nellacassettadellelettereilgiorno2,dataleultimadatachevaconsiderato
il termine di cinque giorni.Lassembleaperesserevalidapotressere svolta
(in prima convocazione) il successivo giorno 7 non computandosi nei termini
di cuiallart.66disp.att.c.c.il giornodisvolgimentodellariunione.Prosegue
la normadettandomodalitben preciseattraversolequalieseguirelanotifica
diconvocazione.
Bisogna chiedersi, a questo punto, achi dovressereindirizzatolavviso. La
rispostacorretta,chepoianchelapiovvia,chelavvisodiconvocazione
deve essere inviato al condomino. Chi il condomino? Per condomino
dobbiamo intendere il proprietariodelpianoodella porzionedi pianofacente
parte delcondominio.Unavvisodiconvocazionedellassembleadovrquindi
essere inviato al proprietario dellappartamento. Che cosa succede se un
soggetto appareilproprietariomainrealtnonlo?Sipensiadunacoppiadi
coniugi in cui il marito sicomporti daproprietarioma inrealtlappartamento
siaintestatoallamoglie. Eilcasodelc.d.condominoapparentechefinoalla
nota sentenza delle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, n.
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successivo a quello della prima e, in ogni caso, non oltre dieci giorni dalla
medesima. L'assemblea in seconda convocazione regolarmente costituita
con l'intervento di tanti condomini che rappresentino almeno un terzo del
valore dell'intero edificio e un terzo dei partecipanti al condominio. La
deliberazione valida se approvata dalla maggioranza degli intervenuti con
unnumerodivoticherappresentialmenounterzodelvaloredell'edificio.
Ledeliberazionicheconcernonolanominaelarevocadell'amministratoreole
liti attive e passive relative a materie che esorbitano dalle attribuzioni
dell'amministratore medesimo, le deliberazioni che concernono la
ricostruzione dell'edificio o riparazioni straordinarie di notevole entit e le
deliberazioni di cui agli articoli 1117quater, 1120,secondocomma,1122ter
nonch 1135, terzo comma, devono essere sempre approvate con la
maggioranzastabilitadalsecondocommadelpresentearticolo.
Le deliberazioni di cui all'articolo 1120, primo comma, e all'articolo1122bis,
terzocomma,devonoessereapprovatedall'assembleaconunnumerodivoti
che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno i due terzi del
valoredell'edificio.
L'assembleanonpudeliberare, senonconstachetuttigliaventidirittosono
statiregolarmenteconvocati.
Delle riunioni dell'assemblea si redige processo verbale da trascrivere nel
registrotenutodall'amministratore.
Facciamo un esempio: in un condominio con 12 partecipanti, affinch
lassemblea di prima convocazione possa ritenersi valida devono essere
presenti 8 condomini su 12 che rappresentino almeno 666,6 millesimi. In
questa convocazione per lapprovazione del rendiconto servir una
maggioranza di 500 millesimi e 5 partecipanti. In seconda convocazione
affinch lassemblea possa deliberare su tutte le materie per le quali non
richiesta una maggioranzaadhoc(comeperilrendiconto) bastalapresenza
di 4 condomini su 12 e di333,3millesimi. Sicapiscecheladifferenzanon
da poco e perch oramai prassichelasecondaconvocazionesia quellain
cuisisvolgesemprelassemblea.
Riepilogando: lamministratore decide di (o viene sollecitato a) convocare
unassemblea condominiale. Invia, nei termini di legge, a tutti i condomini
lavvisodiconvocazioneequestisipresentano perlasecondaconvocazione.
Una volta presenti i condomini lamministratore apre il verbale e i presenti
nominano un presidente che sceglie un segretario, che a questo punto si
occuper della redazione del verbale. Gli stessi verificano la regolare
convocazionedi tutti ipartecipantialcondominoepassanoatrattaredeipunti
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allordine del giorno (c.d. o.d.g.). Questo altro non che lelenco degli
argomenti di cui si discuter in assemblea. Esso deve essere gi presente
nellavviso di convocazione al fine di permettere aivaricondomini diarrivare
preparati alla riunione.Sesitrattadiassembleaordinarialo.d.g.inpartegi
previsto dalla legge (nomina o revoca amministratore, approvazione
rendiconto preventivo, ecc.). Per tutti gli altri punti decide lamministratore la
pertinenza e necessit. La richiesta di convocazione formulatagli dai
condomini non lo vincola a seguire quanto chiesto in relazione ai punti
allo.d.g.che glistessivorrebberodiscutere,puressendodifattoconsigliabile.
Adempiute tutte queste incombenze di carattere burocratico e passati alla
discussione vera e propria, in relazione ad ogni singolo punto posto
allattenzione dellassise bisogna verificare quale siailquorumrichiestodalla
legge affinch la deliberazione possa ritenersi valida. Nel corso di questa
trattazione abbiano indicato in relazione ai singoli argomenti gli specifici
quorumrichiestidallaleggeaifinidiunadeliberazione.
Nello svolgimento dellassemblea, pertanto, dopo ogni singola discussione
dovr mettersi ai voti la relativa decisione. Il presidente, quindi, concluse le
operazionidi votodovrverificareseladeliberazionesiastataadottataconle
maggioranzeprescrittedallalegge.Inmancanzadovrritenerenonapprovata
la proposta (es. di innovazione) messa ai voti. Alcune sentenze richiedono
che in relazione ad ogni singolo punto all o.d.g. sul quale si sia votato
debbano essere ben chiari i nominativi dei condomini e i millesimi di
riferimento.Ciperunaverificaimmediatadellavaliditdellavotazione(Cass.
n.10329 del 1998). Naturalmente una volta costituita lassembleaeriportatii
nominativi dei condomini ed imillesimidiriferimentoai finidellavaliditdella
costituzione, non sar necessario ripeterli per ogni singola votazione presa
allunanimitdeipresenti.
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Ilconsigliodeicondomini
Giprimadell'entratainvigoredellariformamoltiregolamentidicondominio,
nell'assenzadiprevisioninelcodicecivileenelledisposizionidiattuazione,
soprattuttonellecompaginidigrossedimensioni,unitamentealletradizionali
articolazioniattraversocuiilcondominioagisce(amministratoreeassemblea)
prevedevanol'istituzionediun" consigliodicondominio",concompiti
consultiviedicontrollo .
Recependoleindicazionidellagiurisprudenzaedellaprassi,lal.n. 220/2012
hariconosciutoespressamentetalefigura,prevedendo,alsecondocomma
dell'art.1130bisc.c. ,che" l'assembleapuanchenominare,oltre
all'amministratore,unconsigliodicondominiocompostodaalmenotre
condomininegliedificidialmenododiciunitimmobiliari.Ilconsiglioha
funzioniconsultiveedicontrollo ".
Ilriferimentoalleunitimmobiliari,nellalaconicitdellanorma,sembra
slegarel'esistenzadelconsigliodalnumerodeicondomini,tuttavia,siritiene
chelarealeintenzionedellegislatore,inquadratanelcontestonormativo
complessivo,siaquelladiconsentirel'istituzionedelconsiglio solamentenei
condominiconalmenododicipartecipanti .
Inmeritoallefunzioni ,ilConsigliodeicondominiunorganodelcondominio,
nelsensoatecnicodeltermine,conprevalenticompiti consultiviedi
controllo .
Moltospesso,infatti,l'istituzioneditaleorganocollegialerispondealla
necessitdidareun supportoall'amministratore nellosvolgimentodel
propriomandato,coadiuvandoloefungendodapuntodiraccordotralostesso
eisingolicondomini,facendoda filtroallesingoleesigenze ,proposteo
lamentele,maanchedisvolgereunafunzioneconsultivaedistimoloinfavore
dell'assemblea ,periltramitedipropri pareri,nonchdicontrollarechela
gestionecondominialeeilrelativooperatodell'amministratorevengano
effettuatinelpienointeressedellacollettivit.
Unesempiochiarirlaportatadiquesticoncetti.Sipensi,all'ipotesiincui
l'assembleadecidadieffettuaredeilavoridimanutenzionedirilevanteentit,
demandando,condeliberazione,all'amministratoreicriteridisceltadella
societappaltatrice.Alfinediaiutareilprofessionistanellasceltadellastessa,
nonchdicontrollarnel'operatoelapienatrasparenzadeicriteridiselezione,
possibilechetaleattivitvengademandataalConsiglio,ilquale,seppurla
sceltafinaleelafirmadelcontrattospettanosempreaipoteridiesecuzione
dell'amministratorefissatidall'art.1130c.c.,potrservireacoadiuvaree
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agevolareleoperazioni,appianareeventualidivergenzee,soprattutto,
esercitareuncontrollo,sianellefasidelletrattativecheinquelleesecutive.I
compitidelConsiglio,inoltre,nell'attivitdicollaborazionedellagestione
condominialepotrannospingersianchenellarichiestadiconvocazione
dell'assembleaperapprofondireeventualiquestioninonesaminateoemerse
successivamente,iltuttonell'esclusivointeressedell'interocondominio.
Relativamenteal quorum richiestoperl'istituzionedelConsiglioedeisingoli
consiglieri,ladeliberazionedeveessereadottatadalla maggioranzadegli
intervenutiall'assembleacherappresentinoalmenolametdelvalore
dell'edificio,mentreilnumerodeicomponentidelconsigliostabilito
dall'assemblea,maincasodicondominiconalmeno12unitimmobiliari,
secondol'espressodettatolegislativo,nonpuessereinferiorea3.
Quantoalla duratadell'incarico, ilconsigliopuintendersisiaistituitoa
tempo indeterminato ,sia,alparidell'amministratore,durareincaricaun
anno,con prorogatio dellacaricapericonsiglieriuscenti,incasodi
impossibilitdirielezionepermancanzadel quorum .
Inognicaso,sarilregolamentodelcondominio acontenereladisciplina
relativaalConsigliodeicondominiovvero,incasocontrario, l'assemblea ,la
quale,oltreadistituirlo
conpropriadeliberazione ,provvederadelinearnei
compiti,ipoteriel'eventualedurata.
Adognimodo,ilconsigliononpotrinnessuncasoesercitarepoteriattribuiti
perleggeall'assembleasulpunto,gli artt.1138c.c.e72delledisposizioni
diattuazionedelcodicecivilevietano espressamentealregolamentodi
condominiodi derogareallenormerelativealleattribuzionidell'assise .
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Ilruolodelsingolocondomino
Ilsistemagiuridicocondominialesimanifestaconlastrutturatipicadella
democraziapartecipativa,conunanettaseparazionedeipoteri,tralafunzione
deliberativaesercitatadall'assembleaequellaesecutivaattribuita
all'amministratore.Il legislatoredel1942 ,tuttavia,sancendodaunlatola
centralitdell'assembleaedell'amministratore,qualiorganideliberatied
esecutivi,haritenutonecessario concedereancheaicondominiimportanti
poteri econferirerilevanzaailoroatti,ingradodiinfluenzarelavita
condominiale.
Sivisto,infatti,comeduecondomini,cherappresentinoalmeno1/6del
valoremillesimaledell'edificio,possanorichiederelaconvocazione
dell'assemblea.possibilecheungruppodicondominisianominatoinausilio
all'operatodell'amministratore.Tuttavia,anchealdifuoridelleipotesidi
interventocollettivo ,illegislatorehaconferitoaicondominiuti singuli
importantipoteriall'internodellacompaginecondominiale,affidandoaisingoli
partecipantiun ruolo attivo,uscitoulteriormente rafforzatoaseguitodella
riforma ,siaperquantoconcerneleproprieunitimmobiliari,siainmeritoai
dirittiqualicondomini,allagestionedeibenicomunieall'eventualereazione
all'inerziadelmandatarionelcasodionerediconvocazionedellariunionedi
condominio.
Inprimoluogo,quindi,secondoilnuovo art.1122c.c. ,ilcondominotenuto
arispettarenormeeregolamentialfinedipermetterel'utilizzodelbene
comunenellastessamisuraatuttiglialtripartecipantialcondominio.Potr
goderedellapropriaunitimmobiliareedeseguiretuttequelleopereche
ritienepiopportunesenzachecirechidannoalleparticomuni(art.1122
c.c.).
Unadelleinnovazionipiimportanti,inoltre,il dirittodiinformativa,
sancitodalnuovopunto9dell'art.1130c.c. cheprevede,traleattribuzioni
dell'amministratore,quelladi" fornirealcondominochenefacciarichiesta
attestazionerelativaallostatodeipagamentideglionericondominialiedelle
eventualilitiincorso ".Siinpresenzadiunfondamentalediritto,attribuitoal
singolocondomino(eaduncorrispondenteobbligodell'amministratore),di
chiedereedottenereinformazionirilevantiinmeritoallacondizioneeconomica
delcondominioedeglialtricondomininonchallasituazionedellecausein
corso.Cosdisponendo,illegislatoredellariformaintervenutosultema
moltodelicatodeldirittoall'informazione,incidenteanchesottoilprofilodella
tuteladellaprivacy,muovendosinelsolcosegnatodallapacifica
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giurisprudenzachehasancitofermamenteildirittodiognicondominodi
conoscere,anchesupropriainiziativa,gliinadempimentideglialtricondomini
neiconfrontidellacollettivitcondominiale.Il nuovoart.1130sispinge
ancheoltre, sancendo,altres,chel'inosservanzadell'obbligodiinformazione
siaconsiderataunadelle" graviirregolarit "perlequaliprevistafinanche
larevocadell'amministratore(art.1129,11comma,cc.).
Rilevano,inoltre,gliimportanti poterid'impulsodelcondomino ,ilquale,nei
casidiinerziadell'assembleapotrchiedereall'autoritgiudiziariala nomina
dell'amministratore oneicasidi"
cattivagestione "la
revoca del
professionista(art.1129c.c.).
Altroprofiloincuilariformahaintesointervenirenell'ambitodellaposizione
delsingolo,alfinedirafforzarelasuapartecipazioneallavitacondominiale,
attieneallaconvocazionedell'assemblea.
L'art.5dellaleggen.220/2012hamodificato,infatti,l' art.1120c.c.,
aggiungendoalterzocommache" l'amministratoretenutoaconvocare
l'assembleaentrotrentagiornidallarichiestaanchediunsolocondomino
interessatoall'adozionedelledeliberazionidicuialprecedentecomma ",
ovveroquelleattinentialleopereeagliinterventivoltiamigliorarelasicurezza
elasalubritdegliedificiedegliimpianti,all'eliminazionedibarriere
architettoniche,alconsumoenergeticodegliedifici,allarealizzazionedi
parcheggi,allaproduzionedienergiamediante" l'utilizzodiimpiantidi
cogenerazione,fontieoliche,solariocomunquerinnovabili "nonch
all'installazionediimpianticentralizzatiperlaricezioneradiotelevisivaeper
l'accessoaqualunquealtrogenerediflussoinformativo.
Infine,
l'art.1134c.c.,recenteriformato,limitailcampod'azionedelsingolo
allesituazionid'urgenza,disponendoche" ilcondominochehaassuntola
gestionedelleparticomunisenzaautorizzazionedell'amministratoreo
dell'assembleanonhadirittoalrimborso,salvochesitrattidispesaurgente ".
Perchiarirelaportataapplicativadelladisposizionecodicistica,occorre,
quindi,comprendereilconcettod'urgenza.chiaroche,inlineagenerale,
una spesaurgente quandolasuaeffettuazioneinritardopossa causare
deidanniodeidisagi .altrettantoevidentechequestoconcetto,alquanto
generico,nonpermettaunaclassificazionestandardevadaverificatodivolta
involta.Atalproposito,laSupremaCortediCassazionehaaffermatoche:
"l'accertamentodell'urgenza,cometuttigliaccertamentideifattidicausa,
competepoialgiudicedimerito,lecuivalutazionialriguardononsono
censurabiliconilricorsopercassazione,seadeguatamentemotivati "(Cass.
n.4364/2001).
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Ilcondominioelaprivacy
Sial'amministratorenell'eserciziodellepropriefunzionichel'assemblea,quale
organodeliberante,nellagestionepraticadelcondominiositrovanoadover
trattareunaseriedi datisensibili ,imputabiliaicondomini.
Dopol'approvazionedella l.n.675/1996 esuccessivemodificazioni(c.d.
"leggesullaprivacy" )sonosortiunaseriediinterrogativi,inparticolarecirca
laliceit:dapartedell'amministratoredirichiederelacopiadegliattinotarili
perverificarel'effettivodirittodipartecipazioneall'assembleacondominialedi
comunicarealcondominorichiedentel'elencodeiproprietaridisingoleunit
immobiliaridiredigereecomunicareaicondominiiprospetticontabiliconle
relativeposizioniattiveepassive,ecc.Analogamente,perl'assembleacisono
delleregoledaseguirepernonincappareinviolazionidellaprivacy,come,ad
esempio,quellerelativeallapartecipazionealleriunionidellastessa,anchein
virtdelnovellatoart.67delledisposizionid'attuazionedelcodicecivile,che
sancisceildirittodeicondominiapartecipareall'assembleaanchepermezzo
diundelegatochepuessereesternoalcondominio,ovverolapossibilitdi
redigereappositiverbalielencantiipuntidicriticitsull'operato
dell'amministratoreuscente.
Lesuddettequestionihannorichiesto,neltempo,l' interventodelGarante
perlaprotezionedeidatipersonaliedella giurisprudenza .
Inmeritoaltrattamentodeidatipersonali,ilGarante,con pareredel18
maggio2006 ,haaffermatoche" laleggesullaprivacynonponeostacoli
all'applicazionedellenormedelcodicecivileriguardantiilcondominiodegli
edifici,sottolineandocomunquelanecessitchevenganoraccoltieutilizzati
soloidatipersonalinecessariallagestioneamministrativadellapropriet.I
condominidevonoinfattiessereconsideraticomecontitolaridiunmedesimo
trattamentoeinquantotalihannoildirittodiaccedereediriceverele
informazioniriguardantil'amministrazioneeilfunzionamentodelcondominio ".
Relativamente,alleperplessitsullapartecipazionedielementiesternial
condominiodurantel'assise,ilGarantehachiaritochetecnicieconsulenti
possonopartecipareall'assembleaperiltemponecessarioall'espletamentodi
quantorichiestoerestarepresentisoloconilconsensounanimedei
partecipanti.L'unanimitrichiesta aborigine
perlapartecipazionedi"uditori"
completamenteestraneialcondominio.Allostessomodola
videoregistrazioneconsentitasoloconilconsensodituttiicondomini
presenti.
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L'interventodelGarante
Allalucedelleinnovazionisubitenegliultimianniinmateriadiprivacy
all'internodelcondominioedeiprincipifissaticonlariforman.220/2012,
consideratalamoltiplicazionedellequestioniinerentiirapportitrail
condominioelatuteladeidatipersonali,siresonecessariounintervento
decisivodapartedelGarantealfinedichiarireidubbirelativiallanormativae
consentireunpiserenosvolgimentoefunzionamentodellagestione
condominiale.
Atalescopo,statapredispostala guida"Ilcondominioelaprivacy" che
prendeinconsiderazioneleipotesieidubbichepifrequentemente
emergononellavitacondominiale,dall'assembleaall'accessoagliarchivi,
dallecomunicazioniairapporticonl'amministratore,sinoallenormerelativeal
c.d."condominiodigitale",tenendocontodellenovitintrodottedallariformae
dellerisposteamoltideiquesitipervenutialGaranteinmeritoallacorretta
applicazionedellenuovenorme,fissandodeiprincipidimassimaconloscopo
difacilitareedequilibrareildialogotragliabitantidelcondominio.
Ilvademecum
IlmanualedelGarantedellaprivacyaffrontaitemipicaldiinmateriadi
trattamentodeidatipersonali,prevedendounasortadivademecum
contenentevereeproprie" regoledicomportamento "perlacorretta
applicazionedellanormativaincondominio.Iltestofornisce,infatti,chiare
indicazionisulleazionidapredisporreinsituazionicritiche,alfinedi
contemperareleopposteesigenzedituteladellaprivacydeicondominicon
quelledellacorrettagestionedell'attivitcondominialeedsuddivisoin otto
parti :l'amministratorel'assemblealabachecacondominialelagestione
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trasparentedelcondominiolavideosorveglianzailcondominiodigitaleil
dirittodiaccessoaipropridatiealtridirittiulteriorichiarimenti.
Diseguitoleprincipaliregolefissatenelvademecum:
L'amministratore: ingenerenominato"responsabiledeltrattamentodeidati
personali"colfinedicontemperareleesigenzediriservatezzaconquelledella
trasparenza,putrattareidatipersonalideicondominineilimitidellefinalitdi
gestioneedamministrazione(datianagrafici,indirizzi,numeritelefonicie
indirizzidipostaelettronica,segiindicatiinelenchipubblicioforniti
direttamentedalcondomino,fermorestandocheilloroutilizzodeveessere
basatosulleregoledelbuonsensoidatisensibili,sanitariogiudiziari,
indispensabiliperl'amministrazionedelcondominio).Oveidatiriguardino
terzepersone,questedevonoessereinformatesullefinalitelemodalitdel
trattamentostesso.Infine,l'amministratorehal'obbligodi:conservazionedella
documentazione(cartaceaotelematica)inerenteicondominipredisposizione
dellemisuredisicurezzaperproteggereidatisensibilicomunicazioneai
condominideipropridatianagraficieprofessionalichevannoportatia
conoscenzadellacollettivitcondominialemedianteaffissionenel
condominio
L'assemblea: nelvademecumstabilitoche,laddoveall'assemblea
partecipinoterzi(tecnicieconsulentichiamatiperfornireconsulenzasu
appositequestioni),costoropossonorimanereiltempoutilepertrattarequel
determinatopunto,percuirichiestol'inserimentodellaloropresenza
nell'ordinedelgiorno.L'assemblea,inoltre,puessereregistrataconil
consensoinformatodituttiipartecipantieleregistrazionivannocustodite
Labachecacondominiale: ilvademecumfissailimitialleaffissioninella
bacheca,nellaquale,secondoilGarante,nonpossonoessereaffisse
comunicazioniinerentiidatipersonalideisingolicondomininiverbalidi
assembleapericondominiassenti,nlecomunicazioniriguardantila
morositdiunoopicondomini
Lagestionetrasparentedelcondominio: intemaditrasparenza,laguida
prevede,daunaparte,ildoveredell'amministratoredicomunicareidatidei
condominimorosi,aicreditorichenefaccianorichiestadiaprireunconto
corrente(postaleobancario)intestatoalcondominiodovetransiterannole
sommepercepiteaqualsiasititolopercontodellostessodall'altra,ildirittodi
ognicondominodiconoscereleinformazionieidatiraccolticheloriguardano
oltreallespeseeagliinadempimentideglialtricondomini,ovviamente
riguardantil'ambitocondominiale,nonchdiprenderevisioneedestrarre
copiadelrendicontoperiodicoredattodall'amministratore
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Lavideosorveglianza: inmeritoall'installazionedellevideocameredi
sorveglianzaperilcontrollodelleareecomuni,ilmanualeriportagliobblighi
dellanormativasullaprivacy(appositicartellidisegnalazioneconservazione
delleregistrazioniperunperiododitempolimitatoripresadellesolearee
comuniecc.)disponendochel'installazionedegliapparecchidebbaessere
deliberatadall'assembleaamaggioranzadegliintervenutirappresentanti
almenolametdelvaloredell'edificio.Allevideocameresonoequiparatii
videocitofoniche,overiguardantileareecomuni,seguono,peranalogia,le
stesseregole
Ilcondominiodigitale: inmeritoall'obbligodell'amministratorediattivare,
surichiestadell'assembleachedeliberaconlamaggioranzadegliintervenuti
rappresentantilametdelvaloredell'edificio,unsitointernetcheconsentaa
tuttiicondominilapossibilitdiconsultareedestrarrecopieinformatodigitale
deidocumentiprevistinelledelibereassembleari,ilvademecumstabilisceche
lemodalitdidiffusionedeicontenutisulsitodebbanorispondereairequisiti
dinecessiteproporzionalitdeltrattamento,laddoveriguardinoidati
personalideicondomini
Dirittodiaccessoaipropridatiedaltridiritti: previadomanda
all'amministratore,sancitoildirittodiciascuncondomino(odichiviabbia
interesse)diaccedereesclusivamenteaidaticheloriguardano.Ilcondomino
hadiritto,inoltre,all'aggiornamento,allarettificaoall'integrazionedeidatialui
inerenti,oltrechedichiedernelatrasformazione,ilbloccoolacancellazione
ovetrattaticontrolalegge
Ulteriorichiarimenti: ilvademecumdedicalapartefinaleaicasiincuiil
trattamentodeidatipersonalipuessereeffettuatosenzailconsensodegli
interessati,ovveroneicasispecificiprevistidaunobbligodileggeoquando
necessarioadempiereadeterminatiobblighicontrattuali(exart.24delCodice
dellaprivacy).semprerichiesto,invece,ilconsensodell'interessatoper
comunicareisuoidatipersonaliaterzi.Nonrientrano,infine,tralequestioni
assoggettatealCodicedellaprivacy,lecomunicazionicherispondonoa
finalitpersonali,comequelletravicinidicasa.
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Telecamereincondominio
Lavideosorveglianzaall'internodegliedificicondominiali,inassenzadi
preciseprevisionilegislative,harappresentatopermoltotempounodegli
argomentimaggiormentedibattutiinsenoallagiurisprudenza.
Innomedeldirittoallaprivacy,siassistito,infatti,peranniadarresti,
oscillantitrauncompletodivietodiinstallazionediapparecchiatureingradodi
osservareeriprendereleparticomunidell'edificio,inquantocostituenti
"lesioneecompressionedell'altruidirittoallariservatezza"(Trib.Milanon.
4164/1992),undivietoristrettoalsingolocondominoquandononvialcuna
proporzionalittralagaranziadisicurezzaelaviolazionedellaprivacy(Trib.
Nola3.2.2009),sinoall'ammissibilit,consentitaall'assembleacondominiale
tramitel'adozionediunadeliberaamaggioranza(Cass.n.5591/2007Cass.
n.71/2013Trib.Varesen.1273/2011Trib.Roman.7106/2009),edestesa
anchealcondominoutisingulocheabbiainstallatotelecameresullearee
comuniperragionidisicurezza,ilquale"noncommetteilreatodicuiall'art.
615bisc.p.ancheladdoveleripresesonoeffettuatecontrolavolontdei
condomini"(Cass.n.44156/2008).
Inquestoquadrodiincertezzeinterpretativesullalegittimitomeno
dell'installazioneedell'usodelletelecamereall'internodelcondominio,
intervenuto,conprovvedimentodell'8aprile2010,ilGarantedellaPrivacy
sollecitandouninterventonormativo.
Ilvuotonormativo,infine,statocolmatodallariformadelcondominio,l.n.
220/2012,che,perlaprimavoltasioccupatadegliimpiantidi
videosorveglianzasulleparticomuni,attraversoilnuovoart.1122ter.
Contaledisposizione,illegislatorehadisciplinatolaliceitdell'installazione
degliimpiantidapartedell'assembleadelcondominio,prevedendoancheche
ilquorumperlavaliditdelledeliberazioniadottatedall'assisesia"la
maggioranzadicuialsecondocommadell'art.1136",ovverounnumerodi
voticherappresentilamaggioranzadegliintervenutiealmenolametdel
valoredell'edificio.
Unavoltadeliberatal'installazione,conlemaggioranzerichiesteexlege,le
modalitel'acquisizionedelleripresedeglispazicondominialidovranno
rispettare,ovviamente,leindicazionidettatedalCodicedellaprivacyedal
provvedimentogeneraledelGaranteintemadivideosorveglianza.
TaliindicazionisonostatepredisposteepubblicatedalGarantestesso
nell'appositaguida"Ilcondominioelaprivacy",tenendobendistinteleipotesi
incuisiailcondominionelsuocomplessoadecideredidotarsidiunsistema
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divideosorveglianzaperleareecomuni,daquelleincuileripresevengono
effettuatedaisingolicondominineglispaziesterniallalorounitimmobiliare:
Impianticondominiali
Quandol'assembleacondominialeadeciderediinstallareletelecamereper
ilcontrollodelleareecomuni,gliobblighidarispettaresonoiseguenti:
segnalazionedellapresenzadell'impiantodivideosorveglianzaconappositi
cartelliconservazionedelleregistrazioniperunperiodolimitatoditempo,di
regolanonsuperiorealle2448ore(salvonecessitditempiulteriori,previa
richiestaalGarante)ripresaesclusivadelleareecomuni(accessi,garage,
ecc.),evitando,possibilmenteiluoghicircostantieiparticolarichenon
risultinorilevanti(strade,esercizicommerciali,altriedifici,ecc.)protezionedei
datiraccolticonidoneeepreventivemisuredisicurezzacheneconsentano
l'accessoallesolepersoneautorizzate(titolare,responsabileoincaricatodel
trattamentodeidati)
Impiantodelsingolocondomino
Quandol'installazionedell'impiantovideoeffettuatadapersonefisiche(al
finedisorvegliarelapropriaunitimmobiliare,ocomunqueafini
esclusivamentepersonali),seleimmagininonvengononcomunicateaterzi
ndiffuse,laquestionenonrientratralenormedettatedalCodicedella
privacy.Tuttavia,ilGarantesioccupatodiindicareunaseriediregoleda
rispettare,affinchleinstallazioni"private"venganoeffettuatenelrispetto
delledisposizioniintemadiresponsabilitcivileesicurezzadeidationde
evitarediincorrereinilleciti.Cos,ilsingolocondomino:nonsarobbligatoa
segnalarelapresenzadelsistemadivideosorveglianzaconappositocartello,
masartenutoainstallareletelecamereinmodotaledariprendere
esclusivamenteilpropriospazioprivato:l'angolodiripresadovr,quindi,
esserelimitatoallaportadicasaenonatuttoilpianerottolooallastrada,
oppurealpropriopostoautoenonatuttoilgarage,ecc.
Allemedesimedisposizionivigentiperisistemidivideosorveglianza,
soggiaccionoivideocitofoniequalsiasialtraapparecchiaturacherilevi
immaginiosuoni,anchetramiteregistrazione.
Nelcasodimancatorispettodiquesteprescrizioni,inapertaviolazionedel
CodicedellaPrivacy,siailsingolocheilcondominionelsuocomplesso
potrannoincorrerenell'applicazionedellesanzionisiacivilichepenali
collegateallalesionedellasferaprivatadegliinteressati(art.161ess.Codice
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privacy),oltreovviamenteall'eventualerisarcimentodanniaisingolisoggetti
danneggiati.
Quantoalvaloreprobatorio,leripresevideoeffettuateinambitocondominiale,
siadalsingolocondominochedalcondominionelsuocomplesso,sonoda
considerarsimezzidiprovalegittimi(Cass.n.28554/2013).Perla
giurisprudenzapirecente,infatti,levideoregistrazionicostituiscono"una
provadocumentale,lacuiacquisizioneconsentitaaisensidell'art.234c.p.p.
essendoinoltreirrilevantechesianostaterispettateomenoleistruzionidel
Garanteperlaprotezionedeidatipersonali,poichlarelativadisciplinanon
costituiscesbarramentoall'eserciziodell'azionepenale"(cfr.,exmultis,Cass.
n.6813/2013n.28554/2013).
Vedianche:
Nonservel'unanimitperinstallareletelecamerenelparcheggiodel
condominio LuciaIzzo26/12/15
Videosorveglianzanelcondominio:quandoobbligatorioesporreun
cartelloperavvisaredellapresenzadelletelecamere? DomandeeRisposte
11/08/15
Violalaprivacylatelecamerachepuntaversoilvicino,ancheseinquadra
sololegambe MarinaCrisafi12/06/15
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VILCONDOMINIOELAUTORITAGIUDIZIARIA
Lelitiattiveepassivedelcondominio
Pu accadere che in relazione alle parti comuni dello stabile sorgano dei
contenziosi che giungano davanti allAutorit Giudiziaria. Quando il
condominio a promuovere lazione legale si parler di liti attive. Viceversa
quando il condominio dovr difendersi dalle pretese di terzi parleremo di liti
passive. Una precisazione obbligatoria. In entrambi i casi il soggetto
contraddittoredelcondominiopotrebbeancheessereunodeicondomini.
Come per le questioni extragiudiziali, anche nel campo del contenzioso
giudiziario esistono ben precise competenze divise tra amministratore e
assemblea. Ci significa che vi saranno dei casi nei quali lamministratore
potr procede dufficio e altre circostanze in cui dovr riferire allassemblea
per le opportune prese di posizione. Il mancato rispetto delle competenze
assembleari pu portare alla revoca dellamministratore. Andiamo ora a
delineare, nellambito delle liti attive e passive, quali sono le materie di
competenza dellamministratoree qualiquelledellassemblea.Lart.1131c.c.
recita:"
Nei limiti delle attribuzioni stabilite dall'articolo precedente o dei
maggiori poteri conferitigli dal regolamento di condominio o dall'assemblea,
l'amministratore ha la rappresentanza dei partecipanti epuagireingiudizio
siacontroicondominisiacontroiterzi.
Pu essere convenuto in giudizio per qualunque azione concernente leparti
comuni dell'edificio a lui sono notificati i provvedimenti dell'autorit
amministrativachesiriferisconoallostessooggetto.
Qualoralacitazioneoilprovvedimentoabbiauncontenutocheesorbitadalle
attribuzioni dell'amministratore, questi e tenuto adarne senzaindugionotizia
all'assembleadeicondomini.
L'amministratore che non adempie a quest'obbligo pu essere revocato (att.
64)edtenutoalrisarcimentodeidanni" .
Ilprimocommadelineailpoteredellamministratorediagireingiudizio(c.d.liti
in primis
attive). Egli, , potr farlo in tutte quelle circostanze previste nellart.
1130 c.c. (relativo alle attribuzioni). Per esemplificare: lamministratore sar
competenteadiniziareunazionedi dannotemutocontroiconfinanti(ocontro
gli stessi condomini) laddove sia necessario farlo a tutela degli interessi
comunio ancora adiniziarelazione direcuperogiudizialedelcreditoavverso
icondominimorosi.Lalegittimazioneadagireestesaaqueicasiprevistidal
regolamento di condominio ed a quelli in cui sia stata lassemblea a dargli
mandato. In questo caso i quorum richiesti sono: maggioranza degli
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Ildecretoingiuntivocontroilcondominomoroso
Recita il primo comma dellart. 63 disp. att. c.c.: "Per la riscossione dei
contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea,
l'amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, pu ottenereun
decretodiingiunzioneimmediatamenteesecutivo,nonostanteopposizione,ed
tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellinoi
datideicondominimorosi".
Lanormacitata completaerende attualeildispostodellart.1130,primo
comman.3,c.c. che imponeallamministratoredi " riscuotereicontributi[]
per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell'edificio eperl'esercizio
deiservizicomuni ".
Si tratta del
c.d. decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo . E uno
strumento particolarmente incisivo. Si tratta di una disposizione prevista ad
hocperilcondominio,supplementareedistintadaquellecontenutenelcodice
di procedura civile. Per quanto, infatti, la giurisprudenza abbia esteso il
concetto di prova scritta sulla quale possibile fondare una domanda
dingiunzione, il credito condominiale gode di una tutela specifica. Leragioni
sono varie, certamente incide il fatto che il pagamento ritardato delle quote
condominiali incide sulla regolare conservazione della parti comuni, nonch
sullerogazionedeiservizicomuni.
Soggetto legittimato ad agire lamministratore di condominio. Sitratta
di uno di quei casi, contemplati dallart. 1131, primo comma, c.c., in cui
lamministratore potr agire in giudizio senza il preventivo assenso
dellassemblea. E importante sottolineare, ad ulteriore dimostrazione della
particolare attenzione data dal legislatore al recupero del credito
condominiale, che si tratta di una norma imperativa. In sostanza, il
regolamento di condominio (sia esso assembleare o contrattuale) non potr
derogare a quanto previsto dallart. 63, primo comma, disp. att. c.c.(si veda
art. 72 disp.att.c.c.).Per iniziare ilprocedimentomonitorio necessarioche
lassemblea abbiaapprovatounpianodiripartizioneenaturalmentelostatodi
morosit del condomino. E indifferente che la ripartizione sia quella
preventivaoquellaconsuntiva. Essafungedariconoscimentodeldebito.In
questomodo,pertantoilcondominiosartitolarediuncreditocerto(inquanto
approvato dallassemblea), liquido (perch determinato nel suo ammontare)
ed esigibile (poich lo stato di morosit fa maturare le quote dovute. Una
recentepronunciadellaCassazione,resanelsettembre2008(lan.24299)ha
confermatoquantoappenadetto.IlSupremoCollegiovaoltreritenendocheil
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rendiconto preventivo non sia soggetto a scadenza giunti alla fine dellanno
desercizio. Per i Giudici di legittimit, infatti, questo principio "
renderebbe
impossibile la riscossione degli oneri e, quindi, inciderebbe sullapossibilit
stessa di gestione del condominio per tutto il tempo intercorrente tra la
scadenzadell'esercizioe l'approvazionedelconsuntivo,periodochepotrebbe
ipotizzarsi anche lungo in relazione a molteplici possibili eventi, tra cui, non
ultimo, la non approvazione del progetto da parte dell'assemblea ". E
evidente,per,chelamancataapprovazionedelrendicontoconsuntivodebba
essereimputabileallassembleaenonadinadempienzedellamministratore.
Prima di iniziare unazione giudiziale sar opportuno farla precedere dalla
messa in mora ex. art.1219c.c. Laleggenonrichiede espressamenteche
lingiunzione di pagamento ex art. 63 disp. att. c.c. sia preceduta da
unintimazione stragiudiziale di pagamento. Tuttavia cipotressereoggetto
di valutazione ai fini della condanna alle spese del giudizio nei casi di
opposizione. Fino a qui nulla quaestio : ogni amministratore, sulla base
dellultimo statodiripartizioneapprovato,potragire,dufficio,perilrecupero
del credito proponendo ricorso per ingiunzione di pagamento al giudice
competente ( id est Tribunale o Giudice di Pace, a seconda del valore della
causa,delluogoincuisituatoilcondominio).
Resta da chiarire un ultimo, e non certamente secondario, aspetto. Contro
chi dovr essere rivolta la domanda di pagamento? La risposta, per
quanto possa sembrare scontata, necessita di alcune specificazioni. Per
quanto naturale volgere il pensiero al condomino moroso, giusto
approfondire il concetto di condomino al fine di poter individuare
concretamente chi il condomino. Certamentenonpotressereconsiderato
condomino linquilino. Questo soggetto, infatti, per quanto sia obbligatodalla
legge,inassenzadipattocontrario, apagaredeterminatespesecondominiali
(si veda art. 5 l. n. 392/1978) non potr essere legittimato passivo nel
procedimento monitorio. Lunico e solo legittimato passivo il proprietario
dellappartamento che risulter in ritardo con i pagamenti. Nonsipotragire
nemmeno contro chi appare il condomino (c.d. condomino apparente).La
questione dellapplicazione del principio dellapparenza stata oggetto diun
contrasto giurisprudenziale risolto da un intervento delle Sezioni Unite della
Cassazione. In sostanza molte volte si agiva contro colui che effettuava i
pagamenti (es. la moglie o il marito delleffettivo proprietario) o contro il
vecchioproprietario,inquantolacessionedellunitimmobiliarenonerastata
comunicata allamministratore. Le Sezioni Unite, intervenute per dirimere il
contrasto, hanno affermato che " in caso di azione giudiziale
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Formuladiundecretoingiuntivocontroilcondominomoroso
UFFICIODELGIUDICEDIPACEDI_________________
oppure
TRIBUNALECIVILEDI____________________________
RICORSOPERINGIUNZIONEDIPAGAMENTO
Il ricorrente Condominio ___________, sito in _______ (__), alla via
________ n. ___, in persona dellAmministratore protempore
Sig./Dott./.Geom./Avv. _______ _______, C.F. ___________, elettivamente
domiciliato/a in ______ (__), alla via ________ n. ___, presso lo studio
dellAvv. _____ ______ che lo rappresenta e lo difende giusta procura a
marginedelseguenteatto.
PREMESSO
che il/la Sig. _____________, risulta proprietario/a di una unitimmobiliare
situata presso il Condominio __________ sito in _____ (__), alla via
__________n.__
che il ricorrente Condominio risulta creditore nei confronti del/la Sig.
____________diunasommapariadEuro_____perilpagamentodispesee
contributicondominiali,comeattestatodaiseguentidocumentiallegati:
1.es.copiaverbalediassembleacondominialedel__.__.__(doc.1)
2.es.rendicontospese()
3.es.preventivospese()
4.es.copiabilancio().
cheinumerosisollecitidirettiallattenzionedel/laSig. ____________,peril
pagamentodiquantodovuto,sonorimasti,alladataodierna,inadempiuti
cheilcreditorisultaessereliquido,esigibileefondatosuprovascritta.
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CHIEDE
che lIll.mo Giudice adito, visti gli artt. 633, 634 e segg. c.p.c., voglia
ingiungere al/la Sig. __________, residente in ______ (__), via ______, di
pagare immediatamente al Condominio _______, in persona
dellAmministratore protemporesig.________,lasommadiEuro_________,
oltre ad interessi legali maturati al saldo e spese bancarie, nonch spese,
dirittiedonoraridelpresente giudiziocome danotaspeseallegatainatti(doc
___)esuccessiveoccorrende.
Voglia, inoltre, lIll.mo Giudicante, autorizzare la provvisoria esecuzione del
provvedimento, nonostante opposizione, come previsto dallart. 63 disp. att.
c.c.
Ai fini della determinazione del contributo unificato di cui agliartt.9e13 del
D.P.R. 115/2002, si dichiara che il valore della presente causa ammonta ad
Euro____.
Siproducono:
1)Copiaverbalediassembleacondominialedel__.__.__
2)Copiaverbalerendicontospesedel__.__.__
3)Copiapreventivospesedel__.__.__
4)Copiabilanciodel__.__.__
5)Copialetteradisollecito
6)Notaspeseecompetenze
()
_______l_______
DepositatoinCancelleriail__.__.__
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Ildissensorispettoalleliti:modalitdicomunicazioneerisvoltipratici
Pu accadere che di fronte alla scelta di affrontare una causa non tutti i
condomini siano daccordo. Il codice civile per questa specifica situazione,
allart. 1132, prevede che " Qualora l'assemblea dei condomini abbia
deliberato dipromuovereunaliteodiresistereaunadomanda,ilcondomino
dissenziente, con atto notificato all'amministratore, pu separare la propria
responsabilit in ordine alle conseguenze della lite per il caso di
soccombenza.L'attodeveesserenotificatoentrotrentagiornidaquelloincui
ilcondominohaavutonotiziadelladeliberazione.
Ilcondomino dissenzientehadiritto dirivalsapercicheabbiadovutopagare
allapartevittoriosa.
Sel'esitodellalitestatofavorevolealcondominio,ilcondominodissenziente
che ne abbia tratto vantaggio tenuto a concorrere nelle spese del giudizio
chenonsiastatopossibileripeteredallapartesoccombente ".
In sostanza ogni condomino, singolarmente considerato, pu dissociarsi da
unalitesiaessaattiva,siaessapassiva. Inchemodo?Coluiilqualeintenda
far valere dissociarsi da una controversia deve fare notificarealcondominio,
in persona dellamministratore, il proprio dissenso entro 30 giorni dalla data
della delibera che decide sulla lite. In questo caso il dissenziente separa la
propriaresponsabilit,daquelladeglialtricondominiinrelazioneallesitodella
lite. Ci significa che in caso di soccombenza del condominio egli dovr
esseretenutoesentedallarichiesta pagamentodiqualsivogliaspesariferibile
alla lite. Il secondo comma dellart. 1132 c.c. dice che il condomino
dissenzientepurivalersisuglialtri condomini inqueicasiincuiabbiadovuto
pagare alla parte vittoriosa. Si tratta, evidentemente, di una norma posta a
tutela del condomino che si sia visto costretto a pagare in favore della
controparte.Cdachiedersi,vistoiltenorediquestadisposizionequalesiala
valenza della comunicazione di dissenso rispetto allalite.Stando aldisposto
normativo appena citato, sembrerebbe che la comunicazione di separazione
di responsabilit abbia valore puramente interno. Vi di pi, nel caso di
soccombenza giudiziaria del condominio, parrebbe esserci una sorta di
responsabilit solidale in capo a tutti i condomini. Cosa che abbiamovisto
statanegata, almenoinlineagenerale,perlealtreobbligazioni(Cass.SS.UU.
n. 9148/08) . Si impone una riflessione: i condomini potranno dissociarsi da
tutte le liti oppure esiste un limite alesercizio di questa facolt? Il contenuto
dellart. 1132 c.c. non chiarisce questo aspetto. La Cassazione, chiamata a
pronunciarsi sulpunto,hadistintoqueicasi incuilamministratoreobbligato
per legge a dare comunicazione allassemblea della vertenza giudiziaria da
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Limpugnazionedelledelibereassembleari
Ognideliberazioneassemblearedeve averedeterminatirequisitiaffinchlasi
possa considerare valida. Come abbiamo visto in precedenza, ad esempio:
lavviso di convocazione,
che deve contenere lindicazione dellordine del
giorno, deve essere comunicato almeno 5 giorni prima della data di
svolgimento dellassemblea. Il verbale deve essere compilato facendo in
modo che tutto lo svolgimento dellassise sia comprensibile e sia possibile
verificare la correttezza dei
quorum deliberativi.
Ogni deliberazionerelativa
ai singolo punto allordine del giorno, per essere valida, deve riportare
un numero di voti uguale o superiore a quello previsto dalla legge.
Devono essere rispettati i criteri di ripartizione previsti dalla legge o dal
regolamento, ecc. Tutte questi aspetti concorrono a formare una delibera
assembleare valida.
Lart. 1137, primo comma, c.c. dice che "
le
deliberazioni prese dall'assemblea a norma degli articoli precedenti sono
obbligatorie per tutti i condomini
". Eunanormaimportanteinquantovincola
tutti condomini, compresi assenti e dissenzienti, al rispetto di quanto deciso
dallamaggioranza.
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Vediamopinellospecificoperch.
Lanullitel'annullabilitdelledelibereassembleari
Il codice civile parla semplicemente di deliberazioni contrarie alla legge o al
regolamento dicondominio ene richiede
limpugnazionetempestiva(entro
30 giorni).
Dottrina e giurisprudenza, nel corso del tempo, hanno ritenuto
applicabile allinvalidit delle delibere i concetti di nullit e annullabilit. Le
conseguenze sono evidenti. Una delibera nullaimpugnabile inognitempo,
dachiunqueneabbiainteresseenonsuscettibilediprodurreeffettigiuridici.
In poche parole come se non fosse mai esistita. U
na deliberazione
annullabile deve essere impugnata nei tempi previsti dall'articolo 1137
c.c. La disputa,chesisviluppatain conseguenzadiquestaclassificazione,
ha riguardato lindividuazione concreta di quei vizi comportanti nullit o
annullabilit. Il silenzio della legge al riguardo non ha aiutato. Certamente i
riflessi pratici sono notevoli, proviamo ad esemplificare. In unassemblea
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Comeimpugnareunadelibera
E necessario a questo punto comprendere come si debba impugnare una
deliberazione assembleare.
Qual latto introduttivo del giudizio?
Come
per le questioni attinenti alla nullit ed allannullabilit, anche per lazione
giudiziaria sono sorti dei dubbi. Escludendo il pi volte citato art. 1137 c.c.
nessunaltra disposizione del codice civile, n tantomeno di quello di
procedura civile prevedono un particolare procedimento per limpugnazione
delledelibereassembleari.
Cosbisognacapirecosasiintendequandolart.1137c.c.parladiricorso.La
giurisprudenza della Cassazione, nel suo orientamento maggioritario, ritiene
cheiltermine
ricorso siautilizzatoin sensoatecnico.Inparticolare,ribadendo
quanto appena espresso, in una recente pronunciailgiudicedi legittimitha
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Conclusioni
In definitiva: una delibera condominiale pu essere nulla o annullabile. Nel
primo caso limpugnazione pu essere fatta in ogni tempo, nel secondo
bisogna rispettare i termini previsti dall'articolo 1137 c.c.
Limpugnazione
puesserepropostatantoconricorso,checoncitazione.
Nelprimocaso
il termine si ritiene rispettato se il ricorso depositato nei 30 giorni di cui al
citato art. 1137 c.c. Nel secondo caso, per non vedere decaduto il diritto ad
impugnare, iterminisarannorispettatinotificando lacitazioneentroisuccitati
30giorni.
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Vedioranelformulario:
Facsimilediunaimpugnazionedideliberacondominiale
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Lamediazioneinmateriacondominiale
Il
d.l.n.69/2013c.d."decretodelfare" ,convertitoconmodificazioninellal.
n.98/2013,ha reintrodottol'obbligodellamediazione civileecommerciale,
perlemateriedicuiall'art.5deld.lgs.n.28/2010(dirittireali,successioni,
locazioni,contrattiassicurativi,bancari,finanziari,ecc.),ivicompresequelle
condominiali .
Contaleintervento,quindi, riprendevital'art.71quaterdelledisposizioni
diattuazionedelcodicecivile ,introdottodallal.n.220/2012 perdisciplinare
ilprocedimentodimediazioneperlecontroversieinmateriadicondominio,
maientratoinvigore,poichnellemoredell'approvazionedellariforma,la
CorteCostituzionaleavevagicancellatolamediazioneobbligatoria
(sentenzan.272/2012).
Leduenormesisovrappongono,esclusivamente,perladisciplinasulla
competenzaperterritorio ,perlaquale,dallaletturacoordinatadellanorma
codicisticaedall'art.4deld.lgs.n.28/2010,vieneindicataidenticasoluzione:
ladomandavapresentata,infatti,apenadiinammissibilit,pressoun
organismodimediazioneabilitatoubicatonelluogodelgiudice
territorialmentecompetente perlacontroversia,ovveroilluogoincui
situatoilcondominio.Perilresto,l'art.71quaterdisp.att.c.c.incidesu
argomentispecificidell'ambitocondominiale,nontrattatidalleleggegenerale
sullamediazione.
Lecontroversieoggettodellamediazione
L'art.71disp.att.c.c.chiarisce,alprimocomma,cosadebbaintendersiper
controversie"inmateriadicondominio" cuifariferimentoilcitatod.lgs.n.
28/2010,offrendounanozioneampiachericomprende,oltreatuttoilcapoII
deltitoloVIIdellibroIII,anchegliartt.6172delledisposizioniattuativedel
codicecivile.
Sitratta,quindi,dituttelecontroversierelativesiaagliartt.da1117a
1139delcodicecivile, siaalleprevisioni,inmateriadicondominio,
disciplinatenelledisposizionidiattuazionedellostessocodice.
All'internodellecontroversiecondominialirientrano,pertanto, levicende
riguardantileparticomuni, ladestinazioned'usodellestesse(considerata
anchelaconfermadellaprevisione,postriforma,degliartt.1117tere
1117quaterc.c.intema,rispettivamente,dimodificazioniedituteladelle
destinazionid'uso).
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Ladisciplinadellamediazioneobbligatoriasiintendepacificamente
estesa siaalcondominiominimo,siaaquelloorizzontalecheal
supercondominio(tutte"articolazioni"previstenellenormedicuiagliartt.1117
ess.c.c.).
Rientrano,inoltre,nell'alveoapplicativodellamediazioneinmateria
condominiale, tuttelecontroversierelativeall'amministratore (artt.
11291133c.c.),allespesefattedalcondominosenzaautorizzazione
dell'amministratoreodell'assemblea(art.1134c.c.),all'assembleadei
condomini(artt.11351137c.c.),ealregolamentodicondominio(art.1138
c.c.),nonchlequestioniinerentil'impugnazionedelledeliberecondominiali
(art.1137c.c.)elaresponsabilitdell'amministratoreelasuarevoca.
Vanno,inoltre,fatterientrarenellamediazioneobbligatoria,lequestioni
inerentiledisposizionidettatedagliartt.61e62disp.att. c.c.intemadi
scioglimentodelcondominioedall'art.63disp.att.c.c.inmateriadi
riscossionedeicontributicondominiali.Tuttavia,dasottolineareche,seda
unlato,nelladisciplinadellamediazionerientranolecontroversieintemadi
riscossionedeicontributi,vaprecisato,dall'altroche,anormadell'art.5del
d.lgs.n.28/2010,lamediazionenonsiapplica"neiprocedimentiper
ingiunzione,inclusal'opposizione,finoallapronunciasulleistanzedi
concessioneesospensionedellaprovvisoriaesecuzione"cisignificachela
disciplinadellamediazioneobbligatoriapuscattareneiprocedimentidi
opposizionealdecretoingiuntivo,soloaseguitodellapronunciagiudiziale
sullarichiestadisospensione.
Darilevare,infine,ledisposizionisull'amministratore(artt.66e67,disp.att.,
c.c.),sulletabellemillesimali(artt.68e69,disp.att.,c.c.),esuiregolamenti
condominiali(artt.70e72,disp.att.,c.c.).
Ilregimedelleeccezioniallobbligatorietdelladisciplinadella
mediazionenonsifermaallaproceduraperingiunzione(cosdetto
decretoingiuntivo).
Lart.3deld.lgs.n.28/2010,specificache losvolgimentodellamediazione
nonprecludeinognicasolaconcessionedeiprovvedimentiurgentie
cautelari,ne'latrascrizionedelladomandagiudiziale .Civuoldirechese
lamministratore,adesempio,devepromuovereunazionedurgenzaper
ottenerelaconsegnadeidocumentidapartedelsuopredecessorenondeve
presentare,preventivamente,istanzadimediazione.
Lart.5,specificaaltrescheilprocedimentodimediazionenon
necessario: [...]
c)neiprocedimentidiconsulenzatecnicapreventivaaifini
dellacomposizionedellalite,dicuiall'articolo696bisdelcodicediprocedura
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civiled)neiprocedimentipossessori,finoallapronunciadeiprovvedimentidi
cuiall'articolo703,terzocomma,delcodicediproceduracivile[...]f)nei
procedimentiincameradiconsiglio(art.5,quartocomma,d.lgsn.28/2010).
Abbiamovolutamentecitatosolamenteleeccezionistrettamente
connesseallagestionedelcondominio.
Neiprocedimentiincameradiconsigliovannoincluseancheleazioniper
nominaerevocadellamministratoredicondominio. Rispettoaquestultima,
tuttavia,nonsipuignorarechestataaffermatalobbligatorietdella
proceduradimediazione (cfr.Trib.Padova24febbraio2015)adognibuon
contobenespecificarechesitrattadiunapresadiposizioneisolataeche
hadestatononpochecritichestanteilsummenzionatoregimedelleeccezioni.
Lalegittimazione
L'art.71quaterdisp.att.c.c.disponealterzocommachealprocedimento"
legittimatoaparteciparel'amministratore ,previadeliberaassembleareda
assumereconlamaggioranzadicuiall'articolo1136,secondocomma,del
codicecivile ".
Cisignificacheil quorum deliberativodeveesserecostituito,siainprimache
insecondaconvocazione,daunnumerodivoticherappresentila
maggioranzadegliintervenutiinassembleaealmenolametdelvalore
dell'edificio ,fermarestandoovviamentelavaliditdelquorumcostitutivo,di
cuialprimoealsecondocommadell'art.1136c.c.,formatodaicondominiche
rappresentino:inprimaconvocazione,lamaggioranzadeipartecipantial
condominioeidueterzidelvaloredell'interoedificioinseconda
convocazione,unterzodeipartecipantialcondominioealmenounterzodel
valoredell'interoedificio.
Ilprocedimento
Perilprocedimentodimediazioneperleliticondominialivalgono,inlinea
generale,leregoledettatedald.lgs.n.28/2010.
Almomentodella presentazionedell'istanza,ilresponsabile
dell'organismo dimediazionedovr designare unprofessionista
(mediatore ),fissandol'incontro tralepartientroenonoltretrentagiornidal
depositodell'istanzastessa.
Inmeritoallapresenzadelleparti,occorre,tuttavia,tenerepresentequanto
previstodalquartocommadell'art.71quaterdisp.att.c.c.,secondoilquale,
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seiterminidicomparizionedavantiall'organismodimediazionenon
consentonodiottenereladeliberadilegittimazioneinfavore
dell'amministratore,possibileottenere(previaappositaistanza)una
"proroga "delladatadiprimacomparizione.
Nelcorsodelprimoincontro,spetteralmediatorechiarirelefunzioniele
modalitdisvolgimentodell'istituto,invitandolepartieilorolegali(lacui
partecipazioneobbligatoria exlege),adesprimersisullapossibilitdidare
avvioallamediazione.
Incasodi esitonegativo,ilprocedimentosiriterrconcluso ,potendo
adirel'autoritgiudiziariaenonprevedendoalcuncompensoperl'organismo
diconciliazione.Incaso,invece,di esitopositivo ,lamediazioneproseguiril
suoregolaresvolgimento,potendoverificarsidueipotesi:ilraggiungimentoo
menodell'accordo.
Nell'ipotesiincuisiraggiungaunaccordo ,ilmediatoreredigerapposito
verbaleallegandoiltestodell'accordomedesimo,ilquale,unavolta
sottoscrittoanchedagliavvocatidalleparti,costituir" titoloesecutivo "
nell'ipotesiincui,invece,nonsipervengaadunaccordo,compitodel
mediatoreformulareuna propostadiconciliazione ,allaqualeleparti,entro
unterminecongruo(diregola 7giorni),dovrannorispondere,comunicando,
periscritto,laloroaccettazioneoilrifiutol'eventuale silenzioequivaleal
rifiutodellaproposta.
Ancheintalcaso,l'art.71quaterdisp.att.c.c.prevedealquintoealsesto
comma,inmeritoalla"propostadimediazione"chelastessavengaapprovata
dall'assembleaconlamaggioranzarichiestadall'art.1136,secondocomma,
c.c.atalfine,ilterminedisettegiornifissatoinlineageneraleper
l'accettazioneomenodellapropostapuesserederogatodallostesso
mediatoreinragionedella" necessitperl'amministratoredimunirsidella
deliberaassembleare ".
Ladurata
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VIILREGOLAMENTODICONDOMINIO
Ilregolamentocondominiale
Ilregolamentocondominialedisciplinatodall'art.1138c.c.nonchdagliartt.
68,6970,71e72disp.att.c.c.
Ilcodicecivileneindividual'obbligatorieteilcontenuto,disponendoalprimo
commache" quandoinunedificioilnumerodeicondominisuperioreadieci,
deveessereformatounregolamento,ilqualecontengalenormecircal'uso
dellecosecomunielaripartizionedellespese,secondoidirittiegliobblighi
spettantiaciascuncondomino,nonchlenormeperlatuteladeldecoro
dell'edificioequellerelativeall'amministrazione "(art.1138c.c.)icommi
successivi,invece,sioccupanodifissarnele modalitdiapprovazione ,da
partedell'assembleaconlamaggioranzastabilitadall'art.1136c.c.,ei limiti
.
Inquestapagina:
Ilregolamentocondominiale |
Definizione |
Naturadel
regolamento |
Obbligatoriet,funzioneeapprovazione |
L'osservanzadel
regolamento |
Lanuovadisposizione"petfriendly" |
Esempiodiregolamento
condominiale
Definizione
Illegislatore,tuttavia,nonfornisceunadefinizioneunivocadelregolamento,
nlariformadelcondominiohaprovvedutoadapportarecontributispecificiin
materia.
Allalucedelladisposizionecodicistica,partedelladottrinasostienecheil
regolamentorappresentiuna "legge"internaalcondominio ,mentrealtre
teorie,propendendoperun'interpretazioneletteraledeldettatonormativo,
sostengonosiaun documentocontenenteuninsiemedinormefinalizzate
adisciplinarel'usodellecosecomuni elaripartizionedellespesesulla
basedeidirittiedegliobblighispettantiaciascuncondominio,nonchle
normeperlatuteladeldecorodell'edificioequellerelative
all'amministrazione.
Secondolagiurisprudenza," ilregolamentodicondominio,qualichenesiano
l'origineedilprocedimentodiformazione,e,quindi,anchequando,abbia
naturacontrattuale,siconfigura,inrelazioneallasuaspecificafunzionedi
costituireunasortadistatutodellacollettivitcondominiale,comeattovolto
adincidereconuncomplessodinormegiuridicamentevincolantipertuttii
componentididettacollettivit,suunrapportoplurisoggettivo
concettualmenteunico,edaporsicomefontediobblighiedidiritti,nontanto
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perlacollettivitcondominialecometalequanto,soprattutto,perisingoli
condomini "(Cass.n.12342/1995).
[Tornasu]
Natura
Obbligatoriet,funzioneeapprovazione
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Illegislatoredellariformahalasciatoinvariatoilsuperamentodella sogliadei
diecipartecipantiperlaformazioneobbligatoria delregolamento
condominiale,nonchla funzioneprecipua dellostessodidisciplinarel'uso
dellecosecomuni,prevedereicriteridiripartizionedellespese(al
regolamento,infatti,devonoessereallegateletabellemillesimali),fissarele
normeatuteladeldecorodell'edificiononchquelleinerenti
all'amministrazionedellacosacomune.
Nelfissarelemodalitdiapprovazione delregolamento(conla
maggioranzastabilitadalsecondocommadell'art.1136c.c.),ilterzocomma
dell'art.1138c.c.,statonovellatodallariformadel2012,chehaintrodotto
l'obbligochelostessosiaallegatoalregistroindicatodalnumero7)
dell'art.1130c.c .:ovvero,il"registrodeiverbalidelleassemblee"curato
dall'amministratore.
[Tornasu]
L'osservanzadelregolamento
Perespressaprevisionedell'art.1107c.c.,dettatoinmateriadicomunioneed
applicabileanchealcondominio,invirtdelrichiamocontenutonelterzo
commadel'art.1138c.c., ilregolamento,unavoltaapprovato,haeffetto
pertuttiipartecipanti,nonchperglierediegliaventicausa,salvo
impugnazione ,adoperadeidissenzientidavantiall'autoritgiudiziariaentro
trentagiornidalladeliberazione.
compitodell'amministratore ,secondol'art.1130c.c.,novellatodallal.n.
220/2012,punto1), curarel'osservanzadelregolamento dicondominio,
nonchlatenutadelregistrodeiverbalidelleassemblee,alquale,lostesso
vaallegatocomedispostodalsuccessivopunto7).
[Tornasu]
Lanuovadisposizione"petfriendly"
Unadellepirilevantinovitapportatedallariformainmateriadiregolamento
dicondominioquellarelativaall'introduzionedel nuovoquintocomma
dell'art.1138c.c. chesanciscel'impossibilitperiregolamenticondominiali
diinserirenormechevietinodipossedereodetenereanimalidomestici.
La"liberalizzazione "dell'ingressodeglianimalidomesticiincondominio,
sinonimodiunorientamento" petfriendly
"dapartedellegislatore,
destinataadavereuneffettoimpattantesulleliticondominialiportatenelle
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auledigiustizia,apartiredallaindeterminatezzadelladefinizione.Mentre,
infatti,nelprimotestodiriforma,lapertinenzadeldivietoriguardavagli
"animalidacompagnia "chelagiurisprudenzainlineaconl'interpretazione
evolutivadellenormevigenti,hariconosciutocome" esserisenzienti ",
stabilendoche" ilgatto,comeancheilcane,deveessereconsideratocome
membrodellafamiglia "(Cass.13.3.2013)nellastesuradefinitivadeltestodi
riformadell'art.1138c.c.ilterminestatosostituitocon" animalidomestici ".
Ladifferenzatutt'altrochepacifica,poichmentrechiarochetraquesti
ultiminonrientrinogli" animaliesotici "(comeperesempioiserpenti),nonlo
altrettantoperaltrianimalid'affezionechenonsemprevengonoconsiderati
domestici(v.adesempiocriceti,furetti,conigli,ecc.).
Inognicaso, ladirettivasembrapossaritenersivalida,secondola
giurisprudenza,soloperiregolamenticondominialiordinari ,poicha
differenzadiquellicontrattualichepossonolegittimamentelimitareipoteriele
facoltspettantiaicondominisullepartidiloroesclusivaproprietconil
consensounanimedituttiicomproprietari,inquelliassembleari,approvati
dallamaggioranzadeipartecipanti,nonconsentitol'inserimentodiclausole
cheincidonosullalibertdelsingolocondominodipotergodereedisporre
dellapropriaproprietesclusiva,rientrandotraquestefacoltdigodimento
ancheladetenzionedeglianimalidomestici(Cass.3705/2011).
Restanoferme,ovviamente,leregolamentazionigeneraliprevistein
materia ,tracuil'obbligo,incombenteneiconfrontideiproprietaridell'animale,
dimantenereordineepulizianell'areadipasseggio,diusufruiredelguinzaglio
inogniluogoediapplicarelamuseruolaaglianimalidiindoleaggressiva
(comeprevistodall'ordinanzadelministerodellasalutedel2009),oltrealle
consueteresponsabilitcivilideiproprietariperidannicagionatidall'animale
exart.2052c.c.,perleimmissionimoleste(sottoformadirumoreedisturbo
dellaquiete)chesuperanolanormaletollerabilit(art.844c.c.),nonchgli
estremicensuratiinsedepenaledall'art.672c.p.per" omessacustodiaemal
governodianimali ".
[Tornasu]
Esempiodiregolamentocondominiale
Unfacsimlediregolamentodisponibileinquestapagina:
EsempioinPDFdiregolamentocondominiale
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Laproceduradiapprovazionedelregolamentocondominiale
Lart.1138c.c.recita:
"Quando in un edificio il numero dei condomini superiore a dieci, deve
essere formato un regolamento, il quale contenga le norme circa l'uso delle
cose comuni e la ripartizione delle spese, secondo i diritti e gli obblighi
spettanti a ciascun condomino, nonch le norme per la tutela del decoro
dell'edificioequellerelativeall'amministrazione.
Ciascun condomino pu prendere l'iniziativa per la formazione del
regolamentodicondominiooperlarevisionediquelloesistente.
Il regolamento deve essere approvato dall'assemblea con la maggioranza
stabilita dal secondo commadell'articolo 1136edallegatoal registroindicato
dal numero 7) dell'articolo 1130. Esso pu essere impugnato a norma
dell'articolo1107.
Le norme del regolamento non possono in alcun modo menomare i diritti di
ciascuncondomino, qualirisultano dagliattidiacquistoedalleconvenzioni,e
in nessun caso possono derogare alle disposizioni degli artt. 1118 secondo
comma,1119,1120,1129,1131,1132,1136e1137c.c. "
Lenormedelregolamentononpossonovietaredipossedereodetenere
animalidomestici.
Partiamo dal primo comma. Il codice civile prevede una soglia numerica al
superamento della quale il regolamento condominiale obbligatorio. In
sostanza, ogni condominio con pi di diecipartecipanti(ciodaundici insu)
deve dotarsi di un regolamento condominiale. Si era posto, in dottrina, il
problema del calcolo della soglia. In sostanzacisi chiestiseilnumero era
riferibileaicondominioalleunitimmobiliari.Lorientamentomaggioreritiene
che si debba fare riferimento al numero dei partecipanti. Al di sotto di tale
limiteminimoilcondominiononobbligatoadotarsidiunregolamento.
Che cosa succede se un condomino vuole adottare il regolamento
condominiale ma trova lopposizione degli altri? La risposta varia a seconda
delnumerodeipartecipantilacondominio.Sequestisonoinmisuraminorea
dieci, non si potr faraltrochesottoporredivolta involta lapropriaproposta
allapprovazione dellassemblea. Qualora invece il numero sia superiore alle
dieciunitognisingolopartecipantepotrrivolgersiallAutoritGiudiziariaper
la formazione del regolamento. E dubbio se questo ricorso abbia natura
contenziosa o di volontaria giurisdizione. Stando al tenore letterale della
disposizione normativa contenuta nel secondo comma, non si vede un
rapporto pregiudizialetraricorsoallassembleaperlaformazione exnovodel
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condominideimaggioridirittirispettoaglialtri(sent.nn.208del1985,3733del
1987,854 del 1997).Quindi il regolamento predisposto dall'originario, unico
proprietario o dai condomini con consenso totalitario pu non avere natura
contrattuale se le sueclausolesi limitanoadisciplinare l'uso deibeni comuni
pure se immobili. Conseguentemente, mentre necessaria l'unanimit dei
consensi dei condomini per modificare il regolamento convenzionale, come
sopra inteso, avendoquestolamedesimaefficaciavincolantedelcontratto,,
invece, sufficiente una deliberazione maggioritaria dell'assemblea dei
partecipanti alla comunione per apportare variazioni al regolamento chenon
abbia tale natura" (cos Cass. SS.UU. n. 943 del 1999).Cisignifica quanto
segue:ognipartecipanteaduncondominiodotatodiunregolamento,siaesso
di naturaassembleareo dinaturacontrattuale,potrchiederedimodificarele
clausole avendo riguardo alla natura delle stesse e non a quella del
regolamento globalmente considerato.Quantoespostoportaadirechepi
corretto parlare di clausole di natura contrattuale o assembleare, mentre
riferendoci al regolamento sar pi opportuno dire che esso di origine
contrattualeoassembleare:tantopersottolinearelemodalitdiapprovazione
dello stesso. Cos potr accadere che unregolamento dioriginecontrattuale
contenga clausole di natura assembleare ma non viceversa. Il tutto con le
sopra evidenziate conseguenze in materia di quorum necessari per la
revisionedellanormeinessocontenute.
Unultimaquestione quellaattinentelaformadelregolamentocondominiale.
La lettura delle norme ad esso relative d limpressione che per ogni
regolamentosia necessarialaformascritta.LeSezioniUnite,conlasuccitata
pronunciadel1999,hannogiustamentesottolineatotalefattoaffermandoche
un regolamento di condominio non contenuto nello scritto inconcepibile
perch l'applicazione dellesuedisposizioni, avoltediincertainterpretazione,
e la sua impugnazione sarebbero difficili se non impossibili inassenzadiun
riferimentodocumentale.Inoltreperlanecessitdella formascrittamilitanole
seguenti decisive osservazioni: a) l'art. 1138 del codice civile prevede la
trascrizionedelregolamentonelregistrodi cuiall'art.71disp.att.cod.civ.,in
deposito presso l'associazione professionale dei proprietari di fabbricati, e
questa previsione rivela la volont del legislatore di richiedere il requisito
formale anche se la norma divenuta inapplicabile presupponendo la sua
operativit l'esistenza dello ordinamento corporativo non piin vigoreb)per
l'art. 1136 7 comma del codice civile deve redigersi processo verbale, da
trascrivere in un registro conservato dall'amministratore del Condominio, di
tutteledeliberazioni dell'assembleadeipartecipantiallacomunionee, quindi,
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Larevisionedelregolamentocondominiale:uncasopratico
Tanto detto per comprendere al meglio tutto quanto sopra esposto in
relazione allorigine del regolamento, alla natura delle clausole ed alla sua
forma utile portare un esempio. Tizio costruttore delledificio Alfa vende le
varie unit immobiliari in esso insistenti. Trattandosi di un condominio, che
avr pi di dieci partecipanti, lo stesso costruttore predisponeilregolamento
condominiale che andr a far parte dei singoli atti di vendita. Una volta
formatoedaccettato questo regolamentopotrdirsidi origine contrattuale.Al
suo interno sono contenute una serie di norme disciplinanti luso della cosa
comune nonch alcune disposizioni limitative della destinazione duso delle
singole unit immobiliari. Con il passare del tempo, mutano le esigenze dei
condomini cosicch alcuni di essi prendono liniziativa per la revisione del
regolamento di condominio. In sostanza si vogliono andareamodificaredue
clausole. In primis quella che disciplina luso del parcheggio comune. Il
numerodeicondomini aumentato eiposti autononbastanopertutti.Adire
dei pi sarebbe utile una turnazione. Molti condomini vorrebbero adibire la
loro unit immobiliare a studio professionale, ma una clausola del
regolamento lo vieta. Giunti allassemblea si tratta di mettere ai voti le
proposte. Alcuni condomini sostengono che essendo il regolamento di
carattere contrattualele clausolein essocontenutenecessitinodellunanimit
per la loro modifica. I proponenti convinti che avrebbero sentito simile
obiezionemostrano ediscutonoassiemeaipresentiiltestodellasentenza.Si
giungecosallaconclusionedimodificarelaclausolarelativaaiparcheggicon
le maggioranzedicuiallart.1138terzocomma c.c.,trattandosidiclausoladi
naturaassembleare voltaadisciplinarelusodellecosecomuni.Nonessendo
presenti tutti i condomini per la votazione relativa alla modifica dellaltra
clausola di natura contrattuale in quanto imitatrice del diritto di ognuno sul
proprioimmobilesidecidedirinviareladiscussionesulpuntoallasuccessiva
assemblea.
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VIIAPPROFONDIMENTIVARI
Cosafarequandoilcondominomoroso
inprimoluogosegnaliamoinuovipoteriattribuitidallaRiforma
allAmministratoredistabilialfinediprocedereallariscossionedellespese
condominiali,inbaseallaripartizionestabilitadallassemblea.Aisensidel
nuovoart.63 codicecivile
dispatt.eglipuottenereun
decretoingiuntivo
immediatamenteesecutivoneiconfrontidelcondominomoroso,nonostante
leventualeopposizione
precisiamoinoltrechelAmministratorehatemposeimesidallachiusura
dellesercizioannualeperpoteragirecontroilcondominomorosoperlequote
nonpagate
evidentecomeeglidispongadiunostrumentopiimmediatoedefficace
perilrecuperodeicrediticondominialinonessendopinecessariala
preventivaautorizzazionedellassembleanlobbligodimettereinmorail
condominoinadempiente
infinel'amministratore,comemisuracautelare,pusospendereilcondomino
morosodallusodeiservizicomunichesianosuscettibilidigodimento
separato.
Soffermandociorasullanaturadegliobblighideicondominineiconfrontidi
terziCreditoridel
condominio ,qualiunimpresaappaltatricecheeseguelavori
diristrutturazionedellafacciata,oentierogatoridienergiaelettrica,acqua
ecc,sonoopportuneleseguenticonsiderazioni.
undatodifattocheleobbligazioniassuntedallamministratore,innomee
percontodel condominio ,eranodisciplinatefinoapocotempofadalprincipio
dellasolidarietpassivatracondomini.Ilcreditorepertantoperla
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soddisfazionedelpropriocreditopotevadomandareilpagamentoadunosolo
deicondominiilquale,asuavolta,potevarivalersiproquota,neiconfrontidei
morosiperlapartedovuta.
Sullabasediquantostabilitodallasentenzan.9148/2008del08.04.2008
dellaCortedicassazioneaSezioniUnitevenivaintrodotta,perlafattispecie
considerata,laregoladellaparziarietdelleobbligazionicondominialinei
confrontideiterzicreditori,consuperamentodelprecedenteorientamento
dellasolidarietpassiva.
Neconseguecheognicondominoerachiamatoarisponderedeidebiti
soltantoperlapropriaquotadicompetenzaedunqueilcreditorepoteva
pertantopretenderedaognicondominosololapartedovuta.
Taleimpostazionenonstatapienamenteconfermatadallarecenteriforma
delcondominio .
Occorredunqueinquestasedesoffersisuquellachelaposizioneoggi
assuntadalLegislatoreconlanuovadisciplina,percomprenderequantoe
cosasiastatorecepitodellorientamentogiurisprudenzialesopraesposto.
Possiamoritenerereintrodottalasolidarietpassivaprimaesistente?Forse
sulpuntocancoraunpodiambivalenzaenonpocheperplessitinmerito.
Aisensidelgicitatoart.63,alsecondocommasiprevedequantosegue:
"Icreditorinonpossonoagireneiconfrontidegliobbligatiinregolaconi
pagamenti,senondopol'escussionedeglialtricondomini."
Quindi,nelcasoincuilaspesainquestionesiadovutaadesempio,quale
corrispettivoperleffettuazionedilavoridistraordinariaamministrazione,a
frontedelcontrattostipulatodallamministratoreinrappresentanzadeglialtri
condomini,limpresachehaeseguitoilavorinonpotrchiederetuttoil
pagamentoadunsolocondomino.Dovrrivolgersiaciascunodeicondomini
inproporzioneallasingolaquotadebitoriadispettanza.Inoltre,edquila
novitrilevante,ilcreditoredovragireproquotaprimaneiconfrontidei
condominimorosi(aluiindicatidallamministratore)e,solonelcasoincuisia
impossibilesoddisfarsisulpatrimoniodiquestiultimi,potrsuccessivamente
rivolgersiaicondominiinregola.Vienepertantointrodottoilbeneficiodella
preventivaescussionemaqualoraleazioniesecutiveneiconfrontidei
condominimorosisidovesserorivelareinfruttuose,icondominivirtuosi
sarannocomunquechiamatiarisponderedelleobbligazionicondominiali.
Concludendo,deltuttoevidentecomelariformasiaintervenutaperdirimere
contrastieconflittidiinteressetipicidiquestamateria.Daunlatoponendosia
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tuteladeicondominiadempientiedallaltrocercandodisoddisfaregliinteressi
deicreditoridel
condominioincasodiinadempimentodeicondomini.
Restiamotuttaviainattesadisuccessivepronuncegiurisprudenzialesucasi
concretichepossanofareulteriorechiarezzasuunamateriachenellato
praticosiprestaancoraadiverseinterpretazioni.
Dott.ssaManuelaMargilio margilio.manuela@gmail.com
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Lazionedelterzocreditorecontroilcondominomoroso
Intemadiripartizionedellespesecondominialiilprincipiodunquequello
della
proporzionalitinrelazioneallapropriaquotadipartecipazioneal
condominio .
ADVERTISING
Lapronunciahapreferitol'oppostatesiminoritariadel criteriodella
parziarietcomeespressanell'art.1123c.c. ,cosdaconsentirealcreditore
dirichiederel'adempimentodelcreditoincapoaisingolicondominiinragione
dellapropriaquotapercentualediriferimento.
Successivamente,ilmutatoindirizzogiurisprudenzialeconfluitoinuna
modificalegislativadelledisposizionidiattuazionedel codicecivile
:lalegge
220/2012hanovellatol'art.63disp.att.c.c.chealsecondocommaafferma" I
creditorinonpossonoagireneiconfrontidegliobbligatiinregolaconi
pagamenti,senondopol'escussionedeglialtricondomini ".
Laleggenonhatuttaviaprecisatolemodalitd'azionecheilterzocreditore
deveseguireversoilcondominomoroso:seppurildecretoDestinazioneItalia
elaleggedistabilitsianointervenutesuldettamedella220/2012, rimasto
unvuotonormativocolmatotramiteorientatainterpretazione
giurisprudenziale .
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Inlineagenerale,siritenutocheilcreditoredebbaagireneiconfrontidel
condominio procurandosivalido titoloesecutivo perl'escussionedel
propriocreditorimastoinsoluto .L'amministratoreprovvederaripartirela
sommadovutainbaseallequotedispettanzadeisingolicondominie,seil
creditononrisultercompletamentesoddisfatto, l'amministratoredovr
fornirealcreditorel'elencodeicondominimorosiperconsentirglilaloro
previaescussione .
Fornireidatideimorosiconsideratounobbligodileggeacarico
dell'amministratoregiacch,inmancanza,ilcreditorepotragire
giudizialmenteperottenereidatirichiesti.
Comeprecisatodall'avv.MicheleD'Auriain" Laresponsabilitsolidaledei
condominidopolariformadelcondominio ","
qualoral'escussioneabbia
esitonegativo,ilCreditorepotragirecontroicondominivirtuosi ,ma
ancheinquestocasoentroillimitedellequotedovuteinragionedeimillesimi
dipropriet,percuilasommadarecuperare,chenonstatopossibile
escuteredaicondominimorosi,andrripartitatraicondominivirtuosiin
misuraproporzionaleaimillesimidiproprietdiciascuno ".
Proprioinragionediunasimileeventualit,siritienechel'amministratore
diligentedebbacomunicaretempestivamenteaglialtricondominiinominativi
deimorosi,inmanierarispettosadell'interessepersonaleallariservatezza.
Aggiungeancoral'avv.D'Auriache" Q ondominio
ualorailc nonabbia
regolarmentedeliberatoilpagamentodellesommepretesedalcreditore
equestiottengavalido titoloesecutivo ,sarpossibileagireperl'escussione
controtuttiicondominiinragionedellerispettivequotecalcolateinbaseai
millesimidipropriet(cioesattamentenellostessomodosancitodalle
SezioniUniteinepocaanteriforma) ".
Pertantoilterzodovr,dinnanziadunaregolaredeliberadiripartizione
sommerimastaparzialmenteinadempiuta,secondolanuovastruttura
normativadelineatadalleSezioniUniteedallaL.220/2012, soddisfarsi
preventivamentesuicondominimorosicontutteleazionipossibili
(mobiliariimmobiliariepressoterzi)esoloincasodiprovatoesito
negativo,sarpossibileaggredireilcondominoinregola .
200
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Alternativamente,siccome(salvosiastatodispensato)" l'amministratore
tenutoadagireperlariscossioneforzosadellesommedovutedagliobbligati
entroseimesidallachiusuradell'esercizionelqualeilcreditoesigibile
compreso "(art.1129c.c.),l
'amministratorepotr,inviapreventivaed
anchetramiteprocedureesecutive,agirepersonalmenteperreperirele
sommenecessarieadestinguerel'obbligazione edevitarel'intervento
direttodelcreditore.
Poichl'amministratoretenutoperleggeafartransitaresuunconto
correnteintestatoal condominio ognisommaricevutaaqualunquetitolodai
condominiodaterzi, larecentegiurisprudenza( tratutteTrib.Milano
25/05/14comeillustratodaPaoloM.Storaniin" Contocorrentedel
condominio:SalpignoramentoancheperTrib.Milano "
)haipotizzatoche
siapossibileperilcreditorepignorarelesommeivicontenuteinragione
delvincolodidestinazioneimpressosudiesse, poichormaiincamerate
dall'entedigestione condominio .
LuciaIzzo
Perapprofondimenti,sivedaanche:
Idebiticontrattidalcondominio.Unabreveguidasuquellocheoccorre
saperepermegliodifendersi.Condominimorosi:obblighidellamministratore,
lasolidarietpassivaeilprincipiodiparziariet.
201
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LasopraelevazioneincondominioAvv.SilvioRezzonico
Nonneanchefacilecapiresenellanozionedisopraelevazionerientraanche
il
recuperodeisottotetti ,neiqualisianoricavatiunoopiappartamenti,a
prescinderedallinnalzamentodeimuriperimetralidellultimopianoodeltetto.
Intema,unruolofondamentalestatoassuntodalle pronuncedellaCorte
dicassazione ,nonostanteillorocarattere oscillanteetalvolta
contrastante .
Lasopraelevazione:possibilesenzaspostamentoinalto?
Unaquestioneparticolarmenteinteressantequella,sovraaccennata,
relativaallapossibilitdiconsideraresopraelevazioneanchelasemplice
modificadelsottotettochenontocchiilimitidelfabbricato.
Conlasentenzaa sezioniunitenumero16794/2007 ,adesempio,laCorte
dicassazionehachiaritochesiinpresenzadella sopraelevazioneexart.
1127c.c. ,laddovenoncisilimitiamodificazionisoltantointernecontenute
neglioriginarilimitidelfabbricato.
Intalsenso,conspecificoriferimentoadunipotesidirifacimentodiun
sottotetto,laCortesieragiespressaconla sentenzanumero1498/1998 ,
affermandochesihasopraelevazionesolonelcasoincuinoncisilimitialle
modificazioniinternedelsottotettonellambitodeilimitistrutturalioriginaridel
fabbricato,macisiadoperinelsuperamentoditalilimitistrutturaliattraverso
linnalzamentodelloriginariaaltezzadelledificioelospostamentoinaltodella
coperturadelfabbricato.
Tuttavia,occorredarenotadelfattocheinmaterianonsonomancate
opinionidisegno contrario.
BastipensareallasentenzadellaCassazionenumero6643del22maggio
2000che,conriferimentoadunanalogafattispecie(concernentelavoridi
202
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innalzamentodicirca60cmdellafaldadeltettoedeisoffittilungoilperimetro
delpreesistentelocalelavanderia),haritenuto chelasopraelevazione
sussistentenonperilfattodiunapuraesemplicecostruzioneoltrelaltezza
precedentedelfabbricato,ma soloincasodicostruzionediunoopi
nuovipianiodiunaopinuovefabbriche,sopralultimopiano
delledificio,qualechesiailrapportoconlaltezzaprecedente .
Ilcontrastogiurisprudenzialeinmateriadisottotettituttaltrocheirrilevante,
inunperiodoincuiillororecuperonotoriamenteconsistente.Tantchegi
lasecondasezionedellaCortediCassazionecon ordinanza7giugno
2005,n.11857 avevarimessolaquestioneallanalisidellesezioniunite,
ondetentaredipervenireaunacomposizionedelcontrastoemerso
nellambitodellasezionestessa.
Inparticolare,nellarichiamataordinanza,igiudiciavevanoevidenziatochein
giurisprudenzarisultaormaidelineatolorientamentoinbasealquale,aisensi
dellart.1127c.c.,devonoessereconsiderati nuovipianionuovefabbriche
leopereconsistentinella trasformazioneinappartamentodiunasoffitta
mediantelaumentoda1a3metridellasuaaltezzamedia ,inquantoi
sottotetti,lesoffitte,lecantine,isolaivuotieglianaloghispazinonpraticabili,
destinatiadisolareilcorpodifabbricadallasuacopertura,costituisconouna
semplicepertinenzadellinteroedificiocondominialeodelsuoultimolivello
oveappartenganoinviaesclusivaalproprietariodiquesto,comenellaspecie,
enondannoluogoalorovoltaadunpianoasstante,destinaticomesonoa
funzioniaccessorie,qualidepositi,stenditoi,cameredariaaprotezionedegli
alloggisottostantidalcaldoedalfreddoedallumidit.
Mentre noneraaltrettantochiaroseilrecuperodeisottotetti
comportassesopraelevazione ,ancheladdovelemodificazionisiano
soltantointerneecontenuteneglioriginarilimitidelledificio,senzaalcun
aumentodialtezza.
Oggi,tuttavia,anchegrazieallapronunciadel2007, ilcontrastosembra
esserestatocomposto nelsensodinon riteneretaliultimemodificazioni
comerientrantinellanozionedi sopraelevazione .
Precisazionesucosalaleggeintendeper"ultimopiano"
Ciaparte,valelapenadipuntualizzare chenellecasecopertedatetto i
cuisottotetti,solai,soffitte,abbaini,sianodiproprietesclusivaper ultimo
piano deveintendersiquellodel sottotettoenonilsottostanteultimo
pianonormale ,sicchildirittodisopralzospettaaiproprietaridisolaio
soffitteoabbainienongiaiproprietaridelpianosottostante.
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Sitengatralaltropresentechequalora lultimopianodelledificio
appartengaperporzioniapidiuncondomino ,laparziarietdeldiritto
comporta checiascunodeiproprietaripusopraelevaresoltantonella
colonnadariasoprastantelaporzionediproprietesclusiva salvo
danniallesteticadelledificioeingeneralenelrispettodellenormedel codice
civile
senzachesianecessarialacontemporaneasopraelevazione,daparte
deglialtriproprietari,dellerispettiveporzioni(cfr.,intalsenso,Cassazione24
febbraio2005n.4258e,assaipiindietroneltempo,Cortedappellodi
Milano16marzo1951).
Sitenga,poi,presenteche seillastricosolarediproprietcomunedei
condomini ,anormadellart.1117c.c.,secondounavecchiaCassazione,il
dirittodisopralzo spettaalproprietariodellultimopianoenonatuttii
condomini(cfr.sentenza7novembre1961,n.2572).
Lecondizioniperlasopraelevazione
Nonostantelalibertdisopraelevaresiageneralmenteconcessadalprimo
commadellarticolo1127,essaconoscecomunquedeilimiti,chelastessa
normaaporrenelprosieguo.
Innanzitutto,infatti,lasopraelevazionenonammessa senonlo
consentonolecondizionistatiche delledificio.
AtalpropositolaCortedicassazione,consentenzanumero8642/2012,ha
chiaritochetalelimitevavalutatononsoloconriferimentoallepossibilit
delledificiodisopportareilpeso,maancheinrelazioneaquelledi
sopportarelurtodiforzeinmovimentoqualilesollecitazionidiorigine
sismica .
Insecondoluogo,ilcodicedlapossibilitaicondominidiopporsialla
sopraelevazionequandoessa pregiudichilaspettoarchitettonico
delledificio o
diminuiscanotevolmentelariaelalucedeipiani
sottostanti (art.1127,terzocomma,c.c.).
Lindennitdisopraelevazioneelaricostruzionedellastricosolare
Senonsiverificanolelimitazioniprevistedal codicecivile ela
sopraelevazionevieneeseguita,ilsopraelevantetenutoacorrispondere,
aglialtricondomini(sibadibene:nonal condominio ),lacosiddettaindennit
disopraelevazione ,dacalcolaretenendocontodelvaloreattualedellarea
daoccuparsiconlanuovafabbrica,divisoperilnumerodipianicompreso
quellodaedificareedetrattolimportoaluispettante.
Intemadi calcolodellindennitdisopralzo ,ancheunaconsolidata
giurisprudenzahaperaltropuntualizzatoche,assuntocome elementobase
perilcalcolodellindennitdicuiallart.1127c.c.ilvaloredelsuolosucui
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insisteledificioolapartediessochevienesopraelevata,questoimportova
poidivisoperilnumerodeipiani compresoquellodinuovacostruzione,
deducendo infinedalquozientecosottenuto, laquotachespetterebbeal
condomino cheeseguelasopraelevazione,inrelazionealpianooallaparte
dipianooaipipianidisuapropriet:lasommaresiduacostituisce
lammontaredellindennit,daripartirsitraglialtricondomini(Cfr.Cassazione
n.1635/1960,n.1084/1976,n.12292/2003).
Delresto,pereffettodellasopraelevazionesiverificaun trasferimento
patrimonialecheriguardatutteleparticomunidelledificio eche
compensatopropriodalversamentodellapredettaindennit.
Insostanza,lindennitdisopraelevazionevieneaconfigurarsicomeuna
reintegrazioneparzialedellaperditasubitadaicondomini ,conil
trasferimentodellequotedicomproprietdellareacondominiale.
Eperquesto,oltretutto,cheilsopralzo,quandoalteraperpidiunquintoil
valoreproporzionaledellunitimmobiliaredelcondominointeressato,rende
necessariala revisionedellatabellamillesimaledipropriet (exart.69,n.
2,disp.att.c.c.),conunaumentodellaquotadicomproprietdelcondomino
chehaeffettuatoilsopralzoelacorrispondentediminuzionediquelleditutti
glialtricondomini.
Pereffettodelloccupazionedellacolonnadaria,ilsopraelevantetenuto,
peraltro,acorrisponderel indennitdisopraelevazioneaciascunodegli
altricondomini anchequandolasopraelevazionesiaeseguita senza
concessioneedilizia (Cassazione21/05/2003,n.7956).
Lindennitdeveesserevalutatainrelazionenonallapuraesemplice
superficiedelsuolocondominiale,maalla volumetriacostruibileoal
numerodilocalicostruibili secondoglistrumentiurbanisticicomunali,
sicchilvaloredelsuolosideterminainbaseallavolumetriatotaleedificata,
chesiottieneconilsopralzooinbasealtotaledeilocalicherisulteranno
costruiti.
Ildirittoallindennitsiconfiguracome dirittodicredito ,sicchil
terminedi
prescrizione quellodecennale dicuiallarticolo2946c.c.e,incasodi
ritardatopagamentodellindennit ,icondominicreditori,chevogliano
conseguireancheilpagamentodegliinteressi,devono mettereinmorail
debitore ,anormadellart.1282c.c..
Lobbligodelpagamento sorgeinfattiallattodell
ultimazionedeilavori ,ma
gliinteressi perritardatopagamento,dapartedichihasopraelevatoea
favoredeglialtricondomini,decorronosolo dalladatadimessainmora a
normadellart.1282c.c.(cfr.Cassazione16ottobre1990,n.10098).
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Oltreallindennitdisopraelevazione,ilcodicecivileprevedeperil
sopraelevanteanchelobbligodi ricostruireillastricosolare sucuituttio
partedeicondominiavevanodirittodusoinmododanonrenderepi
incomodolusooriginario.
Definizionegiuridicadeldirittodisopraelevazione
Inognicasoicontrastidottrinaliegiurisprudenzialinonsifermanoalla
nozionedinuovipianionuovefabbriche,masiestendonoallastessa
definizionegiuridicadeldirittodisopraelevazione ,talvoltaconsiderato
comeun dirittodisuperficie,concontenutoeconomicoproprioevalutabile
separatamentedaquellodeglialtripiani(cfr.Cassazione7dicembre1994,n.
10498),talaltracomeunveroeproprio dirittodipropriet ,comprensivo
dellafacoltdiedificare,spettanteesclusivamentealproprietariodellultimo
pianodelledificiooalproprietarioesclusivodellastricosolare.
Ladistinzionetraproprietdellastricosolareeproprietdella
sovrastantecolonnadaria
Inognicaso,occorretenerpresentechevidistinzionetraproprietdel
lastricosolareeproprietdellasovrastantecolonnadaria,sicchstatoper
esempioritenutoche,incasodisopraelevazione,ilproprietariodellastrico
soloquandosisiariservatoanchelaproprietdellacolonnadaria
esoneratodallobbligodicorrisponderelindennitdisopraelevazioneaglialtri
condomini.Sivedano,intema,lepronuncedella Cassazione n.1463/1962,
n.1084/1976,n.5556/1988e n.22032/2004 .
Einparticolaretaleultimasentenzaastabilirechela colonnad'aria (ecio
lospaziosovrastanteillastricosolare)noncostituisceoggettodidiritti e
quindinoncostituisceoggettodiproprietautonoma,rispettoallaproprietdel
lastricosolare,sicchnonesoneradallobbligodelpagamentodellindennit
incasodisopraelevazione.
Avv.SilvioRezzonico
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Vedioralaraccoltadiarticoliesentenzeinmateriadicondominio.
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CONDOMINIO: SCATTA LA REVOCA PER L'AMMINISTRATORE CHE
RITARDAILBILANCIO
LuciaIzzo31/12/15diLuciaIzzoLegittimalarevocadell'amministratoredi
condominio che sottopone in ritardo all'assemblea l'approvazione del conto
dei suoi esercizi, anche se questi siano stati poiapprovatidaicondomini.Lo
ha stabilito il Tribunaledi Tarantoconun decretodel21settembre2015(qui
sotto allegato).Nella fattispecie l'amministratore non aveva reso il conto
relativoa due annualit.L'assembleaveniva convocata per l'approvazionedel
conto dei due esercizi solo nell'ottobre del 2014, ma si soprassedeva sul
punto.Solo nel giugno del 2015, dopo la notifica del ricorso per la revoca
giudiziale dell'amministratore resistente, si svolgeva l'assemblea che
approvavaall'unanimitdeipresenti iduerendiconticumulativi.Lacircostanza
chel'assembleaabbia,seppurinritardo,approvatoiduerendiconti,nonsalva
l'amministratore dalla sua revoca giudiziale stante la gravit della violazione
addebitatagli.Secondo il giudice territoriale, infatti, l'art. 1129 c.c., che
attribuisce la legittimazione attiva a proporre l'azione in discorso al singolo
condomino, evidenzia sostanzialmente che la volont della maggioranza
assembleare, che approvi l'operato dell'amministratore nonostante la
violazione commessa, non pu escludere di per s l'illecito e la sua
gravit.D'altrondeilnonrendereilcontodellagestionerilevadipersaisensi
dell'art. 1129 c.c. come grave irregolarit.Per il giudice "deve al riguardo
sottolinearsi che quando ci si trova di fronte a delibera assembleare che
approvi rendiconti pluriennali, non osservandosi la regola della necessaria
annualit del rendiconto,siritienechesiconfiguriunaformadinullitenondi
semplice annullabilit della delibera". Ci quindi vale a rimarcare la gravit
della violazione in parola, sotto il profilo qui in esame, anche quando sia
avvenuta con riferimento ad un solo esercizio.Infatti, nel caso di specie, per
quanto riguarda l'esercizio luglio 2012 giugno 2013 i termini erano
ampiamente scaduti,posto che laconvocazionedell'assembleaavvenivasolo
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nell'ottobredel2014.Anzi,daitrascorsiemergeancheunasortadirecidiva,se
siconsideracheanchenelsettembre2012l'approvazioneassembleareaveva
ad oggetto ancora una volta due esercizi cumulativi e cio il periodo
20102012.Appare evidente che la violazione, cio il non aver presentato il
conto relativo ad un esercizio, sia grave e come tale giustifichi la revoca
giudizialedell'amministratore..
RACCOLTA RIFIUTI 'PORTA A PORTA'? I CASSONETTI VANNO NEL
CORTILECONDOMINIALE
Lucia Izzo 31/12/15 di Lucia Izzo I cassonetti della differenziata vanno
posizionati all'interno dei cortili condominiali nel caso sia attivo il servizio di
raccolta dei rifiuti "porta a porta".Questo quanto stabilito dalla sentenza n.
1169/2015 del Tar Piemonte.Rigettato il ricorso di un condominio contro il
gestore del servizio servizio pubblico di raccolta, trasportoesmaltimento dei
rifiuti urbani del Comune di Torino, il quale aveva ordinato che i cassonetti
della raccolta differenziata venissero collocati all'interno del cortile
condominiale, con obbligo di esporliinstradasoltantonellezonee neigiorni
stabiliti dal gestore stesso.Il condominio impugna il provvedimento del
gestore, assumendo che linternalizzazione deirifiutinoncostituisca principio
di carattere generale e precisando che, in ogni caso, sarebbe possibile
derogarvi in presenza di specifici presupposti.Doglianze prive di pregio a
parere del Tribunale Amministrativo: secondo il regolamento comunale di
gestione dei rifiuti urbani sarebbe possibile collocare i cassonetti sul suolo
pubblico, ma solo se non adottato il sistema della raccolta differenziata
"porta a porta".Di fronte ad una simile eventualit, scatta l'obbligo dei
proprietari di trattenere i cassonetti all'interno degli spazi pertinenziali di
propriet,esponendoliinstradasoltantoneigiornienelleorediraccoltacheil
gestorediserviziopubblicohastabilito.IlComunediTorino,rilevailTar,hada
diverso tempo adottato il sistema di raccolta dei rifiuti a domicilio,
coinvolgendo man mano quante pi aree cittadine possibili: pertanto vige il
principiogeneraledellacollocazionedeicassonettineicortiliprivati.Laderoga
a cui si appella il condomino in effetti praticabile, come affermato dalla
circolare della giunta regionale n. 3 del 25 luglio 2005, ma solo se
linternalizzazione dei cassonetti pu intralciare o ostacolare il passaggio
nelle stesse pertinenze dei fabbricati o creare problemi igienici.Nel caso di
specie la collocazioneindicatadalgestoreeraapparsaquella piconfacente
esarebbedovutoessereilcondominioaproporreundiversoposizionamento
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CONDOMINIO: IL DISTACCO DAL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO
NON ESONERA DAL PAGAMENTO DI TUTTE LE SPESE DI
MANUTENZIONE
Valeria Zeppilli 30/12/15 di Valeria Zeppilli Se per alcuni condomini il
riscaldamento centralizzato costituisce ancora oggi una comodit, c' chi
preferiscedistaccarseneerendersiautonomononsoloperragionidipraticit
ma, spesso, anche per convenienza economica. Oggi dopo le modifiche
apportateall'art.1118dallaleggen.220/2012(Vedi:Ildistaccodelcondomino
dal riscaldamento centralizzato) staccarsi dall'impianto autonomodiventato
pi semplice ma bisogna tenere conto che non sempre la scelta risulter
essere vantaggiosa. Recentemente, la Corte di appello di Milano ha infatti
stabilito che il condomino che decida di rinunciare al riscaldamento
centralizzato deve comunque continuare a pagare le spese della
manutenzione non solo straordinaria ma anche ordinaria dell'impianto
comune. Con la pronuncia numero 3360 del 31 luglio 2015, in particolare, il
giudice dell'impugnazione del capoluogo lombardo ha infatti fornito
un'interpretazionedecisamente suigeneris dell'articolo1118delcodicecivile.
Tale norma, letteralmente, obbligherebbe il condomino che decida di
rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato a concorrere alle sole spese
per la manutenzione straordinaria dell'impianto e perlasuaconservazionee
messa a norma. Per i giudici milanesi per proprio il riferimento alla
conservazione che rende necessaria la partecipazione anche alle spese
ordinarie: se il bene non viene mantenuto in via ordinaria, esso infatti
destinato a deteriorarsi. Oltretutto, secondo quanto stabilito dalla Corte di
appello, nel caso in cui tale obbligo non fosse riconosciuto, il condomino
preserverebbe il valore dellapropriaabitazioneaspesedeglialtricondomini.
Egli, infatti, potrebbe sempre riallacciarsi all'impianto centralizzato e
beneficiare della sua ordinaria conservazione. Nel caso in esame,insomma,
la scelta di non usufruire pi del riscaldamento comune del condominio, a
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NON SERVE L'UNANIMIT PER INSTALLARE LE TELECAMERE NEL
PARCHEGGIODELCONDOMINIO
Lucia Izzo26/12/15diLuciaIzzovalidaladeliberacondominiale,anche
senzaunanimit,concuiicondominidecidono disottoporrelazonagaragea
sorveglianza mediante l'installazione di un sistema di telecamere a circuito
chiuso per prevenire ed evitare la commissione di reati.Ilsistemanonledeil
diritto alla privacy poich le aree condominiali comuni, come il garage e i
parcheggi, non rappresentano luoghi di privata dimora.Lo conferma il
TribunalediRoma,quintasezionecivile,conlasentenzan.17803/2015,adito
da un condomino contro la decisione assembleare che aveva autorizzato
l'apposizione dell'impianto di videosorveglianza.Non sussiste la lesione della
privacy lamentata dal ricorrente: infatti, come stabilito nella sentenza
44701/08 della Cassazione penale "l'area condominiale e il relativo ingresso
non rientrano nei concetti di 'domicilio', 'privata dimora' n 'appartenenza di
essi'aiqualisiriferisce l'art.614 c.p. (richiamatodall'art. 615 bisc.p.)nozioni
cheindividuanounaparticolare relazionedelsoggettoconl'ambienteoveegli
vive la sua vita privata, in modo da sottrarla ad ingerenze esterne
indipendentemente dalla sua presenza: i luoghi sopra menzionati sono, in
realt, destinati all'uso di un numero indeterminato di soggetti e di
conseguenzalatutelapenalisticadicuiall'art.615bisc.p.nonsiestende alle
immaginieventualmenteiviriprese".AncheilGaranteperlaprotezionedeidati
personali, in apposita guida stilata a seguito della riforma del condominio,
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RUMORI: NON C' DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA SE A
LAMENTARSIUNSOLOCONDOMINO
Valeria Zeppilli 22/12/15 di Valeria Zeppilli C' una norma del codice
penale che puniscechiunquedisturbiin variomodoleoccupazionioilriposo
delle persone: si tratta dell'articolo659.Proprioconriferimentoatalenorma,
la Corte di Cassazione ha recentemente precisato che, affinch la relativa
fattispeciecriminosapossa ritenersiintegrata,fondamentalecheilfrastuono
si propaghi in maniera tale da disturbare una pluralit di persone e non un
solosoggetto.Ciindipendentemente dallivellodeirumoriedalsuperamento
del limite normale di tollerabilit. Ad averlo chiarito, pi nel dettaglio, la
sentenza numero 49983/2015, depositata il 18 dicembre (quisottoallegata).
Nelcasodispecie,laricorrenteerastatacondannatadalTribunalediCatania
per il reato in questione, in ragione della sua abitudine a trascinare mobili e
sbattere energicamente i tappeti sulle ringhiere dei balconi, cagionandocos
forti rumori. A lamentarsene, per,eraunsolocondomino. Epropriopertale
circostanzalaCassazionehadecisodiaccogliereledoglianzedelladonnae,
con esse, il ricorso dalla stessa presentato. Infatti, ricordano i giudici, il
soggetto passivo del reato di cui all'articolo 659 c.p. deve necessariamente
coincidere con una pluralit di persone. Del resto il bene giuridico protetto
dalla norma non di certo la tranquillit di un singolo soggetto ma va
ravvisato,piingenerale,nellaquietepubblica.Oltretutto,se, comenelcaso
di specie, irumorisipropaganoall'internodiuncondominio,ilfastidiononpu
riguardare esclusivamente gli abitanti degliappartamenti situatisopraosotto
quello dal quale essi provengano. piuttosto necessario che il disturbo si
estenda a una parte pi consistente di condomini. La sentenza dicondanna
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delTribunale diCataniadeveinsommaessereannullata.Vedianchelaguida:
Immissioni di rumore. Come tutelarsi contro le immissioni di rumori molesti
Quidi seguitoalcuniprecedentiarticoliesentenzeinmateriadiimmissionidi
rumoreCondominio:lalavatricerumorosaedisturbaognigiorno?Nessun
risarcimento per i vicini Marina Crisafi 30/10/15 Cassazione: night club
tropporumoroso?Non soloillecitoamministrativo.E'reatoMarinaCrisafi
21/09/15 Il bar sotto casa troppo rumoroso? La sanzione solo quella
amministrativa Valeria Zeppilli 19/08/15 Condizionatore rumoroso? Va
risarcito il dannoesistenzialeeil dannoallasalutemaperquest'ultimoserve
documentazione medica N.R. 21/06/15 Cassazione: Commette reato il
gestoredelpubchenoncacciaiclientirumorosiN.R.07/04/15Immissioni
di rumore: Cassazione, basta dimostrare il superamento del limite della
normale tollerabilit per ottenere il risarcimento del danno LiciaAlbertazzi
03/11/14Ilconduttorepurecederedalcontratto secisonorumoriMarina
Crisafi 16/08/14 Cassazione: L'inquilino pu recedere dal contratto di
locazione se il cane del vicino troppo rumoroso A.V. 04/06/14
Condominio: Cassazione, rumori molesti, quando si pu chiedere il
risarcimento del danno non patrimoniale? Licia Albertazzi 27/04/14
Tollerabilit delle immissioni di rumore. Cassazione: indennizzo e
prosecuzione o inibizione e risarcimento del danno? Licia Albertazzi
14/04/14 Immissioni intollerabili di fumo, rumore e odori: diritto del
proprietarioallacessazioneeal risarcimentodanni.Avv.SilviaDelcuratolo
12/04/14.
CONDOMINIO E SINGOLE UNIT ABITATIVE, QUANDO
CONFIGURABILEILGRAVEDIFETTOCOSTRUTTIVO
Avv. Paolo Accoti 18/12/15 Avv. Paolo Accoti L'art. 1669 c.c., rubricato
sottoladizionedi "Rovinaedifettidicoseimmobili",prevedeche:"Quandosi
tratta di edifici o di altre cose immobili destinate per la loro natura a lunga
durata,se,nelcorsodidiecianni dalcompimento,l'opera,perviziodelsuolo
o per difetto della costruzione, rovina in tutto o in parte, ovvero presenta
evidente pericolo di rovina o gravi difetti, l'appaltatore responsabile nei
confronti delcommittenteedeisuoiaventicausa,purchsiafattaladenunzia
entrounannodallascoperta".Insimilievenienze,pertanto,ilproprietarioha
diritto a vedersi riconosciuti i danni per la rovina o il difetto costruttivo. La
giurisprudenza, generalmente,portataa ritenerecheigravidifetticostruttivi
di un edificio sono quelli che incidono sulla struttura e sulla funzionalit
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dell'opera, ma anchequellicheinibisconoinmanieraconsiderevoleilnormale
godimentodellacosa,cheinfluisconoinmanierarilevantesull'utilitcuiessa
destinata e le carenze riconducibili ad erronee previsioni progettuali o
prescrizioniesecutivedelcommittente,etantoaprescinderedall'esiguitdella
spesa occorrente per il ripristino dell'immobile. Ci posto, sono stati
consideratigravi difettidell'edificio,lecarenzecostruttivedell'operaallorchla
realizzazione avvenuta con materiali inidonei e/o non a regola d'arte ed
anche se incidenti su elementi secondari ed accessori, purch tali da
compromettere la sua funzionalit e l'abitabilit (Tribunale di Grosseto,
01/08/2015). Ed ancora il grave difetto configurabile nell'ipotesi di carenza
all'impianto di scarico delle acque di un immobile (Cass. civ. Sez. VI 3,
13/11/2014, n. 24188), per le copiose infiltrazioni di umidit dalla copertura
dell'immobile dovute a difetto di impermeabilizzazione (Corte App. Bologna
Sez. II,05/03/2014), incasodianomalierelativeallarealizzazionedel tettoo
delterrazzodicopertura diedificio,talidaprovocareinfiltrazioned'acquaagli
appartamentisottostantioadaltrestrutturecondominiali(TribunalediNocera
Inferiore, 10/09/2013), per le inadeguatezze della rete fognaria (Tribunale di
Monza, 01/07/2009), nell'ipotesi di caduta dell'intonaco per infiltrazioni di
umidit ovvero per i difetti di costruzione che interessano i tetti e quelli
attinenti alla impermeabilizzazione del manto di copertura dell'edificio (Cass.
civ. Sez. II, 29/03/2006, n. 7254). Al pari, sono stati ritenuti gravi difetti
dell'edificio,l'inadeguatezzarecettivadellefossebiologiche(Cass.civ.Sez.II,
27/12/1995, n. 13106) e quelli incidenti sull'impianto centralizzato di
riscaldamento (Cass. civ. Sez. II, 21/05/1994, n. 5002). Da ultimo, stato
ritenuto che il difetto relativo all'isolamento acustico rientra nei gravi difetti
costruttivi di cui all'art. 1669 c.c., sempre che lo stesso pregiudichi in modo
sensibile ilgodimentoel'utilizzazionedellesingoleunitabitative(Tribunaledi
Milano, 13/11/2015). Nel caso sottoposto al vaglio del Tribunalemeneghino,
alcunicondominiconvenivanoingiudiziolasocietcostruttrice,ilprogettistae
direttore lavori, nonch i tecnici incaricati di predisporre la relazione sui
requisiti acustici dell'immobile, per ottenere ilrisarcimentodeidanniderivanti
dai gravi difetti afferenti l'edificio e gli immobili in propriet esclusiva degli
stessi, per l'inadeguato isolamento acustico e in conseguenza del mancato
rispettodeiparametrifissatidalDPCMdel5.12.1997.Evidenziavanoglistessi
che, il livello di rumorosit percepito nelle rispettive abitazioni, rinveniente
dalla inadeguata insonorizzazione dello stabile in condominio, era divenuto
intollerabile, e che ci aveva comportato la diminuzione del valore
dell'immobile oltre che un danno alla salute degli occupanti. All'esito della
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CONDOMINIO: ADDIO ALLA CASAFAMIGLIA SE IL REGOLAMENTO
NONLOPREVEDE
Valeria Zeppilli 16/12/15diValeriaZeppilliNelcasoincuiilregolamento
condominiale preveda che un appartamento possa essere destinato
esclusivamente ad abitazione, studio professionale o ufficio privato, non
possibile adibirlo ad altre destinazioni, neanche a una casafamiglia. Non
importa che il proprietario, unico interessato, abbia gi ottenuto tutte le
autorizzazioni amministrative necessarie atal fine:perilTribunalediCatania
la residenza per anziani pu essere aperta solo con l'autorizzazione
aggiuntiva dei condomini. La casafamiglia, del resto, non pu essere in
nessun modo paragonata a una civile abitazione: le sue caratteristiche e la
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CONDOMINIO: LECITO PARCHEGGIARE LA SECONDA AUTODAVANTI
ALPROPRIOGARAGE
Marina Crisafi 16/12/15 di Marina Crisafi Uno dei tanti problemi che
alimentanolelitiincondominioilparcheggiodellesecondeauto.Selaprima
infatti va in garage, l'altra dove si pu collocare? Secondo il tribunale di
Vicenza (sentenza n. 984/2015, qui sotto allegata), lecito parcheggiarla
davanti o in prossimit del proprio box, purch rimanga lo spazio sufficiente
periltransitoesequestonon comportaunmutamentodelladestinazionedel
bene comune. E la decisione che contempla tale facolt per tutti gli inquilini
pu essere bendeliberataamaggioranzadall'assembleacondominiale.Cos
affermando, iltribunalehadatotortoadunacondominacheavevaimpugnato
la delibera assembleare manifestando la propria contrariet alla decisione
approvataamaggioranza.Perlaricorrente,inparticolare,lafacoltconcessa
a tutti i condomini di parcheggiare la seconda macchina davanti ai propri
garage,erastata assuntainviolazionedell'art.1120,3comma,c.c.,potendo
arrecare "pregiudizio alla stabilit o alla sicurezza del fabbricato", oltre a
"comprometterelatempestivitel'efficaciadi eventualiinterventidisoccorso,
ovvero l'accessoediltransitodimezziqualiambulanzeoveicoli deivigilidel
fuoco". Ma per il tribunale, il pregiudizio prospettato dall'attrice non sussiste.
Nel caso di specie, infatti, il restringimento della corsia di accesso ai box di
propriet dei condomini lascianelpuntopi strettouno spazioliberodi quasi
tre metri, pichesufficientequindiperiltransito diambulanzeodimezzidei
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vigili del fuoco di medie dimensioni. Quanto alla mancanza del consenso
unanime di tutti i condomini, il giudice vicentino ritiene che la delibera si
limitata ad introdurre una ulteriore modalit di utilizzo dello spazio comune,
consentendo il parcheggio delle auto nelle aree individuatesenza prevedere
una "facolt di sosta incondizionata" n creare disparit di trattamento tra i
condomini, posto che la facolt concessa statariconosciutaatuttiequindi
ancheallaricorrente."Sepoiquest'ultimasiopposta alla regolamentazione
dell'uso della cosa comune voluta dalla maggioranza e non ha richiesto
l'individuazionedi uno spazio davanti algaragedisuapropriethaspiegato
il tribunale ci non significa certo che la delibera abbia introdotto una
disparit ditrattamentonelgodimentodellacosacomune".Percui,ladelibera
rientra senz'altro tra quelle per le quali l'art. 1136 c.c. prevede il voto
favorevoledellamaggioranzadeicondominieilricorsovarespinto..
IL SINGOLO CONDOMINO PU PROLUNGARE LA CORSA
DELL'ASCENSORE SINO AL SUO PIANO SENZA BISOGNO DI UNA
DELIBERADELL'ASSEMBLEA
Valeria Zeppilli 14/12/15diValeriaZeppilliProlungareapropriespesela
corsa dell'ascensore un vero epropriodirittodelsingolocondomino.Losa
beneunanzianosignore che,acausadegliacciacchidatidall'et,volevache
l'ascensorenonsifermassepialquartopianodell'edificio,maarrivassesino
al quinto, ove egli abita. Con la sentenza numero 12791/2015, del 12
novembre scorso (qui sotto allegata), la nona sezione civile del Tribunale di
Milanohaaccoltolesueragioniehadichiaratonullaladeliberaassembleare
con la quale il condominio aveva respinto la richiesta dell'uomo. Secondo il
tribunale meneghino infatti "non si richiede una preventiva autorizzazione
assembleare che abiliti il singolo condominoadeffettuareunusopiintenso
della cosa comune realizzando delleinnovazionisiapureneilimiti postidalla
legge"Comericordanoigiudicimilanesi,pergiudicareuncasocomequelloin
esame,necessariofareriferimentoagliarticoli1102e1120delcodicecivile.
Quest'ultimo,inparticolare,all'ultimocommavietaleinnovazionichepossono
recare un pregiudizio alla stabilit, alla sicurezza o al decoro di unedificioo
cherendanoleparticomuniinservibiliall'uso oalgodimentoanchediunsolo
condomino. Si tratta di una disposizione di carattere generale che siapplica
anche al primo articolo, il quale si occupa delle innovazioni che ciascun
condomino pu realizzare a proprie spese, senza alterare la destinazione
della cosa comune o impedire agli atricondominidi farneparimentiuso.Per
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realizzareleinnovazioni,quindi,ciascuncondominodevelimitarsiarispettare
idivietidicuiaipredettiarticoli,senzatuttaviadoverchiederel'autorizzazione
dell'assemblea, salvo che ci sia richiesto da eventuali regolamenti
condominiali di natura contrattuale: il potere di realizzazione di
un'innovazione, del resto, un vero e proprio diritto soggettivochespettaal
condomino,purseneilimitiprevistidallalegge.Sono,invece,icondominiche
intendono opporsi all'innovazione o il condominio a dover dimostrare in
concreto l'elemento ostativo della stessa. Se nonriesconoa farlo,comenon
sono riusciti a farlo nel caso di specie, la conseguenza non pu che essere
quella della declaratoria di nullit della delibera assembleare con la quale la
fattibilitdell'innovazionestatarigettata..
CONDOMINIO: SE I PARCHEGGI NON BASTANO, SI PROCEDE CON I
TURNICHEVALGONOANCHEPERI"NONRESIDENTI"
ValeriaZeppilli13/12/15diValeriaZeppilliQuantelitiincondominioperi
parcheggi! Tutte le volte in cui i posti disponibili non sono sufficienti a
soddisfare tutti i condomini, ecco che ognuno di essi cerca una ragione per
poterrivendicareilpropriodirittosulposteggio.Maquandoipostinonbastano
occorreapplicareilcriteriodellaturnazionetratuttigliaventidiritto.Compresii
"non residenti". A ricordarlo la quinta sezione civiledelTribunalediRoma,
con la sentenza numero 16154 del 2015. Nel caso di specie, a due sorelle,
proprietarie di un appartamento nel quale tuttavia non risiedevano, erastato
proibitomedianteduedeliberecondominialidi utilizzareipostiautodelcortile
comune. Nonostante la donna che principalmente richiedeva di posteggiare
nel cortile avesse addiritturapartecipatoallespesedirifacimento,allastessa
noneranoneanchestateconsegnatelenuovechiavidiaccesso.Perigiudici,
per, tale esclusione non pu essere considerata valida. Il criterio della
turnazione, infatti, non pu essere influenzato dal criterio della residenza:
perch i condomini abbiano il diritto di utilizzare come tutti gli altri il bene
comune basta che siano proprietari. Solo un regolamento condominiale con
natura contrattuale o una convenzione tra tutti i comproprietari potrebbe
semmai portare a una soluzione diversa. Viceversa, la lesione del diritto
dominicale deve ritenersi palese. Le due delibere con le quali sono state
discriminate le due "non residenti" vanno quindi considerate nulle con
buonapacedeglialtricondomini..
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servizio della medesima" (Cfr.: Cass. civ., Sez. II, 7/06/2000, n. 7730). Ci
posto haritenuto correttoilragionamentodellaCorted'appellochehaescluso
che l'utilizzazione della canna fumaria, per lo scarico dei fumi dal camino
realizzato nel magazzino a piano terra, rientrasse in un'ipotesi di uso
frazionato della cosa comune, non essendo l'impianto termico e la canna
fumaria,peroggettivicaratteristrutturaliefunzionali,aserviziodiquellocale.
In altra fattispecie, statoparimenti ritenutoche:"Affinchpossaoperare,ai
sensi dell'art. 1117 cod. civ., il cosiddetto diritto di condominio, necessario
che sussista una relazione di accessoriet fra i beni, gli impianti o i servizi
comunie l'edificioincomunione,nonchuncollegamentofunzionalefraprimi
e le unit immobiliari di propriet esclusiva. Pertanto, qualora, per le sue
caratteristiche funzionali e strutturali, il bene serva al godimento delle parti
singole dell'edificio comune, si presume indipendentementedalfattoche la
cosasia,opossa essere,utilizzatadatuttiicondominio soltantodaalcunidi
essi la contitolarit necessaria di tutti i condomini su di esso. Detta
presunzione pu essere vinta da un titolo contrario, la cui esistenza deve
essere dedotta e dimostrata dal condomino che vanti la propriet esclusiva
delbene, potendosiatalfineutilizzareiltitolosalvochesitrattidiacquistoa
titolo originario solo se da esso si desumano elementi tali da escludere in
maniera inequivocabile la comunione. (Nella specie, la S.C. ha rigettato il
ricorso avverso la sentenza della corte di appello che aveva ritenuto non
superata la presunzione di comunione del muro sul quale poggiava la
costruzionerealizzatadaldantecausadelricorrente,nonavendoquest'ultimo
fornito la prova della propriet esclusiva del muro perimetrale su cui si
innestavano imanufattiedificati,anulla rilevandochepartedeldettomuro"si
aprisse" su un terrazzo di propriet esclusiva del ricorrente stesso)". (Cass.
civ. Sez. II Sent., 21/12/2007, n. 27145. Si veda anche: Cass. civ. Sez. III,
13/03/2009,n.6175Cass.civ.Sez.II,16/04/2007,n.9093Cass.civ.Sez.II,
18/01/2005, n. 962). Peraltro, per come ricordato a pi riprese dalla stessa
Corte di Cassazione (Sent.: 17332/2011 19939/2012 2305/2008), la
relazione di accessorio e principale fonda "ipsoiureefacto"la creazionedel
cd. supercondominio, e tanto senza bisogno di approvazioni assembleari,
sempre seiltitolo nondisponealtrimenti.Ciavvienequandoisingoliedifici,
costituiti in altrettanti condomini, abbiano in comune talune cose, impianti e
servizilegatiattraversolapredettarelazionetraaccessorioeprincipale,lacui
propriet rimarr comune e "pro quota" in capo agli intestatari delle singole
unitimmobiliaricompreseneidiversifabbricati..
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IL DISTACCO DELLENERGIA ELETTRICAIN DANNODELCONDOMINO
MOROSO CONFIGURA IL REATO DI ESERCIZIO ARBITRARIO DELLE
PROPRIERAGIONI
Avv.PaoloAccoti 10/12/15Avv.PaoloAccotiCieravamogioccupati,da
un punto di vista civilistico, della problematica relativa alla possibilit di
sospendereilcondominomorosodalla fruizionedeiservizicomunisuscettibili
di godimento separato (leggi: "I debiti contratti dal condominio. Una breve
guida su quellocheoccorresaperepermegliodifendersi.Condominimorosi:
obblighidell'amministratore, lasolidarietpassivaeilprincipiodiparziariet").
In quella sede si evidenziavano le difficolt interpretative della norma, tanto
che,inmerito alla concretaapplicazionestessa,lagiurisprudenzadimeritosi
eraimmediatamentedivisa.Conlariformadelcondominiodel2012(entratain
vigore il 18.06.2013), il legislatore ha modificato l'art. 63 disp. att. c.c.,
prevendendo al 3 comma dello stesso, la possibilit per l'amministratore,in
caso di mancato pagamento dei contributi protratto per un semestre, di
sospendereilcondominomorosodalla fruizionedeiservizicomunisuscettibili
di godimento superato.Loscriventeavevaespressoperplessitinmeritoalla
stessa, ritenendola consentita solo in relazione a quelle forniture non
essenziali, con divieto di sospensione per le forniture di prima necessit
(acqua, luce, riscaldamento, ecc.) che, semmai, potrebbero essere interrotte
solo negli immobili non destinati ad abitazione principale (quali ad esempio:
doppi immobili,box,garage,cantine,ecc.),(leggianche:"Condominomoroso:
breve focus sulla possibilit di sospensione delle forniture"). Ed invero, il
TribunalediMilano,conordinanzadel24.10.2013,avevaritenutoillegittimala
sospensione del servizio di riscaldamento, in quanto bene primario
costituzionalmente protetto. Di contro, pi di recente, una siffatta
interpretazione non era stata ritenuta condivisibile (Tribunale di Roma,
ordinanzadel27giugno2014TribunalediBrescia,ordinanzedel17.02.2014
edel21.05.2014),tantoverocheerastatoordinatoalcondominomorosodi
consentire ai tecnici incaricati dal condominio la sospensione della fornitura
del riscaldamento, mediante ingresso all'interno dei locali di loro propriet e
mediante interruzione dell'afflusso dell'acqua calda dalle tubazioni
condominiali verso i radiatori posti all'interno dell'unit immobiliare. Ora la
SupremaCorte, siapureinunafattispecieantecedentel'anzidettariformadel
condominio, comunque applicabile per analogia anche al mutuato quadro
legislativo, sembra condividere l'interpretazione meno afflittiva della
menzionatanorma.Inbuonasostanza,ilTribunalediCuneoprima,elaCorte
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SI AL NUOVOBOXAUTOASPESEDELCONDOMINO SE NONALTERA
ILGODIMENTODELLEPARTICOMUNI
Lucia Izzo 05/12/15 di Lucia Izzo Ilproprietarioesclusivopurealizzare
un box auto accanto a quelli gi esistenti nel condominiose lasuainiziativa
non altera la destinazione della cosa, non impedisce ad altri condomini il
normalegodimentodelleparticomuni,nonscompensal'aspettoarchitettonico
dell'edificio e non violi le prescrizioni urbanistiche.In tal caso, il condomino
sar tenuto al pagamento di tutte le spese necessarie per le modificazioni
necessaria, senza aver bisogno di un parere favorevole dell'assemblea
condominiale.Loha stabilitolaquintasezioneciviledelTribunalediRomacon
la sentenza 16933/2015 in accoglimento della domanda proposta da un
condomino contro una delibera dell'assemblea condominiale tesa ad
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DOMANDE E RISPOSTE: COME FARE PER INSTALLARE UN'ANTENNA
PARABOLICAINCONDOMINIO?
Domande e Risposte 03/12/15 Domanda: "Come fare per installare
un'antenna parabolicaincondominio?"Risposta:Larispostavariaa seconda
chel'antennaparabolicachesivogliainstallaresiadestinataall'usocomuneo
all'usoprivatodelsingolo. Adoccuparsiespressamentedellaprimaipotesi
l'articolo 1120 del codice civile. Tale disposizione, infatti, inserisce tra le
innovazioni che i condomini possono disporre con il voto favorevole della
maggioranza degli intervenuti e di almeno la met del valore dell'edificio
anche l'installazione di impianti centralizzati per la ricezioneradiotelevisivae
perl'accessoaqualunquealtrogenerediflussoinformativo,anchedasatellite
o via cavo. Sono compresiirelativicollegamenti,finoalladiramazioneper le
singole utenze. Di conseguenza, per poter installare un'antenna parabolica
comune in condominio sar sufficiente un'apposita deliberazione
assembleare, con le maggioranze sopra indicate. In ogni caso, occorre
precisare chelepossibilitdiinstallazionenonsonoprivedilimiti.Infatti,non
possibile installare quegli impianti che comporterebbero modifiche tali da
alterare la destinazione della cosa comune o impedire agli altri condomini di
farne uso secondoillorodiritto.Setuttoquantodettovaleperl'installazionedi
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un'antennaincondominio,diversoilcasoincuiunsingolocondominovoglia
installare una propria autonoma antenna nella propria abitazione o anche
nelle parti comuni. In tal caso il riferimento normativo va individuato
nell'articolo 1122bis del codice civile, introdotto dalla recente riforma del
condominio e in vigore dal 17 giugno 2013. Tale disposizione si occupa
espressamente di impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva (oltre
che di impianti non centralizzati diproduzionedienergiadafontirinnovabili).
In particolare, tali impianti, anche per la ricezione via satellite, e i relativi
collegamenti devono essere installati in maniera tale da arrecare il minor
pregiudizio alle parti comuni e alle unit immobiliaridiproprietindividualee
da preservare il decoro architettonico dell'edificio. In via generale
l'installazionelibera, ma nelcasoincuisirendanonecessariemodificazioni
delle parti comuni l'interessato tenuto a darne comunicazione specifica
all'amministratore. L'assemblea pu quindi prescriveremodalitalternativedi
esecuzioneoimporrecautelevolteasalvaguardarelastabilit,lasicurezzao
il decoro architettonico dell'edificio. L'esecuzione dei lavori, poi, pu anche
essere subordinata alla prestazione, da parte dell'interessato, di idonea
garanzia per i danni eventuali. A tali fini necessario un numero divotiche
rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno i due terzi del valore
dell'edificio. L'articolo 1122bis stabilisce, infine, che l'accesso alle unit
immobiliari di propriet individuale pu essere consentito solo se necessario
perlaprogettazioneeperl'esecuzionedelleopereechenonsonosoggettiad
autorizzazione gli impianti destinati alle singole unit abitative. Da ultimo,
occorre precisare che, sulla base di quanto previsto dall'articolo 1118 del
codice civile, il condomino che decida di avvalersi di un'antenna personale
non pu in ogni caso essere esonerato dal contribuire alle spese di
conservazionedell'antennacomune..
CASSAZIONE: COMMETTE REATO IL GESTORE DEL RESIDENCE CHE
STACCALACORRENTEALCONDOMINOMOROSO
Lucia Izzo 02/12/15 di Lucia IzzoCommetteilreatoprevisto dal'art.392
c.p. (Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose) il
gestore del residence che stacca la corrente elettrica all'unit abitativa del
condomino moroso.Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sesta sezione
penale, con la sentenza n. 47276/2015 (qui sotto allegata) con cui ha
dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal gestore di un residence,
colpevolediaver disattivato laderivazionedellacorrenteelettricaversol'unit
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CASSAZIONE: VA DEMOLITA LA CANNA FUMARIA PERICOLOSA E
NONUTILIZZATADATUTTIICONDOMINI
Lucia Izzo 30/11/15 di Lucia Izzo La canna fumaria pericolosa e non
utilizzata da tutti i condomini pu essere demolita. Non pu riscontrarsi un
diritto dicondominio sull'impiantosequestomancadellanecessariarelazione
di accessoriet con l'unita immobiliare, ossia del collegamento strumentale,
materialeefunzionaleconsistente nelladestinazione all'usooalserviziocon
la medesima.Ilpresuppostoperl'attribuzionedellaproprietcomuneinfavore
dituttiicompartecipivienemeno,difatti,selecose,gliimpianti,iservizidiuso
comune, per oggettivi caratteri strutturali e funzionali, siano necessari per
l'esistenza o per l'uso (ovvero siano destinato all'uso o al servizio) di alcuni
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serviziodiquellocale.Nessunacondominialitsussisteepertantoilricorsova
rigettato..
CONDOMINIO: CADONO CALCINACCI DALLA FACCIATA? PAGA I
DANNIL'AMMINISTRATORE
Lucia Izzo 24/11/15 di LuciaIzzoL'amministratoredicondominioriveste
unaspecificaposizionedigaranzia,sudiluigravandol'obbligo,exart.40cpv.
c.p., di attivarsial fine dirimuovereunasituazionedipericoloperl'incolumit
dei terzi. Pertanto l'amministratore che dovr procedereai lavorinecessari
di manutenzione laddovel'edificiocondominialesiacosmalmessodaesservi
il rischio di caduta di calcinacci e di parti di rivestimento.Lo ha precisato la
sentenza n. 46385/2015 (qui sottoallegata)concui laquartasezionepenale
della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato da un
amministratore condominiale condannato prima dal Giudice di Pace, poi dal
GiudiceMonocraticodelTribunale,allapenaprevistaperireatidicuiagliartt.
40 e 590 c.p.L'uomoconsideratoresponsabilepernon averpredispostogli
ordinari lavori dimanutenzioneall'edificiocondominialecheavrebberopotuto
impedire il ferimento di un minore provocato della caduta di parte del
rivestimento della facciata.Per i giudici, l'amministratore di condominio, in
quanto titolare di una posizione di controllo, avrebbeavuto l'obbligo giuridico
di impedire l'evento dannoso e pertanto giusto addebitargli negligenza,
imprudenza ed imperizia a causa della violazione di norme cautelari di
condotta la cui osservanza era concretamente esigibile.La ricostruzione
effettuata in fase di merito risulta convincente e ben argomentataancheagli
occhi dei giudici di Cassazione.Appare evidente che l'amministratore sia
obbligato ad attivarsi onde eliminare la situazionedipericolo,senzachetale
comportamento, come erroneamente sostenuto dalla difesa del ricorrente,
dovesse ritenersi subordinato alla preventiva deliberazione del'assemblea
condominiale ovvero ad apposita segnalazione di pericolo taleda indurre un
intervento di urgenza.La responsabilit penale dell'amministratore di
condominio, proseguono i giudici, va ricondotta nel'ambito delladisposizione
(art.40,secondo comma,c.p.)perlaquale"nonimpedireuneventochesiha
l'obbligogiuridicodiimpedireequivaleacagionarlo":taleobbligogiuridicopu
nascere da qualsiasi ramo del diritto e quindi anche del diritto privato, ad
esempio una convenzione, quale pu essere quellaesistente nelrapportodi
rappresentanza volontaria intercorrente tra condominio e
amministratore.L'amministratore di condominio in quanto tale "assume,
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dunque, una posizione di garanzia ope legis che discende dal potere
attribuitoglidallenormecivilistichedicompiereattidimanutenzioneegestione
dellecosecomuniedicompiereattidiamministrazionestraordinariaanchein
assenza di deliberazioni dell'assemblea". Da ci consegue la responsabilit
per omessa rimozione del pericolo cui si espone l'incolumit pubblica di
chiunque acceda in quei luoghi, e per l'eventuale evento dannoso che
derivato causalmente dalla situazione di pericolo proveniente dalla scarsa o
dativa manutenzione dell'immobile .Il ricorso rigettato e il ricorrente
condannatoalpagamentodellespeseprocessali..
TRIBUNALE MODENA: AI CONDOMINI MOROSI SI PU STACCARE
L'ACQUA!
Lucia Izzo 23/11/15 di Lucia Izzo inammissibile il ricorso ex art. 700
c.p.c. avanzatodalcondominomoroso chesisiavistosospenderelafornitura
idrica dal condominio.La modifica intervenuta sull'art. 63 disp. att. c.c.
consenteall'amministratorecondominiale,inviadiautotutelaesenzaricorrere
previamente al giudice, di sospendere il condomino, moroso nel pagamento
dei contributi per oltre un semestre, dalla fruizione dei servizi comuni
suscettibilidi godimento separato.Lanuovaprevisionenormativahaeliminato
l'inciso "ove il regolamento lo consenta", pertanto l'esercizio di tale potere
configura unpoteredovere dell'amministratorecondominiale ilcuiesercizio
legittimo ove lasospensionesia effettuataintervenendoesclusivamentesulle
particomunidell'impianto,senza incideresulleparti diproprietesclusivadel
condomino moroso.Per il Tribunale di Modena, sentenza 5 giugno2015(qui
sotto allegata), giudice Giuseppe Pagliani, non merita accoglimentoilricorso
d'urgenza presentato dal condomino per ottenere "l'immediato ripristino
dell'erogazione della forniturad'acqua".Numerosi iprofilidiinfondatezza che
inficiano la domanda, tanto da far scattare la sanzione ai sensi dell'art. 96
c.p.c. per lite temeraria, applicabile anche ai provvedimenti cautelari: non
ricorrono, infatti, validipresupposti peruna pronuncia, mancandoglielementi
di prova in ordine al presunto danno lamentato nel ricorso. Il condomino,
infatti, non pu dolersidello"spoglio"nonessendo ilserviziodireteidrica, di
per s, oggetto di possesso edoltretutto ilricorrentenonindica,nontantole
conclusioni, ma nemmeno gli estremi della successiva causa di merito che
intendeinstaurare,difettandolarichiestadelcaratteredistrumentalitrispetto
all'emanazionediunulteriore provvedimentodefinitivo(nellacausadimerito),
di cuisiintendeassicurarela fruttuosit.PertaliragioniilTribunalecondanna
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CONDOMINIO: CASSAZIONE, IL GIUDICE A DECIDERE
SULL'ASSEGNAZIONEDEIPOSTIAUTO
Valeria Zeppilli 15/11/15 di Valeria Zeppilli Una delle principali fonti di
litigio tracondominidicerto datadall'assegnazionedeipostiautonellearee
comuni. A tal proposito, se l'assemblea nonsimetted'accordoo,addirittura,
non stata costituita, il giudice a dover calmare le acque e sanare i
contrasti. A stabilirlo la Corte di Cassazione,consentenzanumero23118,
depositatail12novembre2015(quisottoallegata). Delresto,l'assegnazione
deipostiautocostituiscemanifestazionedelpoterediregolamentazionedella
cosa comune assegnato all'assemblea, ma tale regolamentazione non di
certoidoneaadividereilbeneoafarnascereunanuovafiguradidirittoreale,
limitandosi, piuttosto, solo a rendere pi ordinato e razionale l'utilizzo degli
spazi condominiali.Inognicaso,aldildiquestaspecificaipotesi,lagestione
dei rapporti condominiali non in generale affatto facile. Neanche se, come
nel caso di specie, i condomini siano addirittura fratelli. Con la stessa
sentenza il giudice si trovato, infatti, anche a dover gestire un contrasto
relativo alle conseguenze della divisione delsottotetto,sancendochel'onere
di consentire alvicinoiltransitonella propriapartedelsottotettoperaccedere
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CASSAZIONE: COMMETTEREATOILCONDOMINOCHEGETTARIFIUTI
NELGIARDINODELVICINO
Lucia Izzo10/11/15 diLuciaIzzopunitoaisensidell'art.674c.p.(getto
pericoloso di cose) il vicino che lancia dal suo balcone rifiuti nel giardino
dell'inquilino che abita al piano di sotto. Non pu essergli concessa la
sospensione condizionale della pena, nonostante sia incensurato, se a suo
carico pendono procedimenti analoghi. Lo ha decisola CortediCassazione,
terza sezione penale, nella sentenza n. 44458/2015 (qui sotto allegata) su
ricorsodi unuomocondannatoalpagamentodiun'ammendaperavergettato
ripetutamente rifiuti all'interno del giardino del vicino.Il ricorrente contesta
dinnanzi al giudice di legittimit l'attendibilit della testimonianza resa dalla
parte offesa, interessata, secondo la difesa, unicamente a ottenere la
condannadelricorrente per percepireilrisarcimentodeidannirichiesto. L'art.
674delcodicepenale,punisceconl'arrestofinoaunmeseoconl'ammenda
fino a duecentosei euro "chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico
transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a
offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti
dallalegge,provoca emissionidigas,di vaporiodifumo,attiacagionaretali
effetti". I giudici del Palazzaccio evidenziano che dalla testimonianza
emerso che l'imputato occupava un appartamento posto al piano superiore
rispetto a quello dell'offeso, nel medesimo condominio, e veniva pi volte
personalmente sorpreso a lanciare oggetti di ogni tipo, tra cui una bottiglia,
finoafardiventareilgiardinosottostanteunveroeproprioricettacolodirifiuti.
Sulla base di tali dichiarazioni e delle fotografie riversate in atti, i giudici di
merito avevano ritenuto sussistente la fattispecie di reato contestata. Per gli
Ermellini, il giudice pu legittimamente porre a fondamentodell'affermazione
di responsabilit penale dell'imputato le dichiarazioni della persona offesa,
previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilit soggettiva
del dichiarante e dell'attendibilit intrinseca del suo racconto, che peraltro
deveintalcasoesserepipenetranteerigorosorispettoaquellocuivengono
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sottopostele dichiarazionidiqualsiasitestimone.Nelcasodispecieilgiudice
ha effettuato un opportuno riscontro in tal senso e ha altres evidenziato la
natura di reato di pericolo della fattispecie contestata, sufficientemente
integrata dal fatto che la cosa gettata o versata sia idonea a produrre uno
degli effetti previsti non tuttavia necessario provare che talieffettisisiano
effettivamente verificati (quindi offendere, molestare o imbrattare). Neppure
pu essere accolta la richiesta di sospensione condizionale della pena
avanzata dal ricorrente, nonostante costui evidenzi di essere incensurato: il
beneficio, precisano i giudici di Cassazione, non deriva come effetto
automatico dall'assenza di precedenti condanne risultanti dal certificato
penale. Un contrario convincimento pu essere giustificato non solo dal
comportamento processuale dell'imputato, ma anche tenendo conto dei suoi
precedenti giudiziari in cui rientrano i procedimenti pendenti. In pratica, il
giudizio prognostico negativo circa la futura astensione del soggetto dalla
commissione di nuovi crimini, si desume dai precedenti giudiziari ancorch
nondefinitivi.Nelcasodispecie,nonostantefosseincensurato,l'imputatonon
offre garanzie sufficienti in merito alla sua futura astensione dalla
commissione di altri reati: questo non solo in quanto gli episodi di cui
accusato sono stati reiterati, ma addirittura per il fatto che nei suoi confronti
risultano pendentialtreiniziativegiudiziarieanaloghe.Ilricorsovarigettatoeil
ricorrentecondannatoalpagamentodellespeseprocessuali..
DEMOLIZIONE DI COSA COMUNE: IL CONDOMINO NON
RESPONSABILEDELLOSPOGLIOPARTENECESSARIA
Lucia Izzo09/11/15 diLuciaIzzoIncasodidemolizionedicosacomune,
il condomino non responsabile dello spoglio un litisconsorte necessario
perch comunque destinatario del provvedimento di tutela
ripristinatorio.Questo ci che emerge dalla sentenza n. 22694/2015 (qui
sotto allegata) con cui la Corte di Cassazione, seconda sezione civile, ha
accoltoilricorsopresentato daalcunicondominichelamentavanolanullitdi
unasentenzaoggettodell'opposizionediterzopoichnelrelativogiudizionon
avevano preso parte tutti i litisconsorti necessari.La vicenda ala base del
contenzioso,riguardavalademolizionediunapensilinaedificata nelcortilein
compropriet di tutte le parti: i ricorrentisostengonochenellaspeciedoveva
essere instaurato un litisconsorzio necessario tra tutti i condomini,
diversamente da quanto stabilito dalla Corte d'Appello secondo cui la tutela
della cosa comune compete ad ogni comproprietario, il quale pu agire in
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CASSAZIONE: COMMETTE DIFFAMAZIONE L'AMMINISTRATORE CHE
INVIAUNALETTERAAICONDOMINIINCUIRIPORTAFRASIOFFENSIVE
PRONUNCIATEINASSEMBLEA
Lucia Izzo 05/11/15 di Lucia Izzo punibile per diffamazione
l'amministratore che trasmette a tutti i condomini una lettera offensiva in cui
sono riportati epiteti denigratori verso altri comproprietari pronunciatidaaltre
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che, una volta informato sulle pressioni per far s che venisse nominato un
nuovo amministratore egli aveva agito nello stato d'ira provocato da unfatto
ingiustoascrivileallepresuntepersoneoffese.evidentechelaletteravenne
preparata e divulgata per ottenere il massimo effetto di diffusione e
conoscenza al'interno della realta del grande complesso condominiale,
circostanza indicativa di una valutazione di gravit non minima del fatto che
nonconsentediricorrereall'art.131bisc.p..
CONDOMINIO: LA LAVATRICE RUMOROSA E DISTURBA OGNI
GIORNO?NESSUNRISARCIMENTOPERIVICINI
Marina Crisafi 30/10/15 di Marina Crisafi In condominio si sa si litiga
veramente per tutto: per i bambini che giocano rumorosamente, per i latrati
deicani,peril volumealtodellatv,perilticchettiodei tacchienonultimoper
la lavatrice! Ebbene s perch per chi non ha abbracciato le innovazioni
tecnologiche degli elettrodomestici ultra silenziosi, lavare i panni sporchi in
casa propria, significa spesso condividerli con i vicini, con centrifughe che
sembrano veri e propri reattori nucleari azionate a tutte le ore del giorno e
della notte. Ma per laCassazione,anchese ilrumorecausatodallalavatrice
del vicino supera il limite dei tre decibel consentiti, laddove lo stesso non si
protragga troppo a lungo e in orari che non sono destinati al riposo, i vicini
disturbati non hanno diritto ad alcun risarcimento. Seguendo questo
ragionamento, il Palazzaccio, conlasentenzan.22105/2015,,depositataieri
(qui sotto allegata),hadatocostortoauncondominochechiedevacontoal
vicino abitante al piano di sopra delle molestie della sua lavatrice,
domandando la condanna al risarcimento dei danni morali e biologici subiti
(da lui e dai familiari) per viadeifortirumoriprovenientidallelettrodomestico
collocato in una stanza al piano superiore, esattamente in corrispondenza
della sua camera da letto. Per gli Ermellini il limite di tollerabilit delle
immissioni, a norma dell'articolo 844 c.c., non ha carattere assoluto, ma
relativo, nel senso che deve essere fissato con riguardo al caso concreto,
tenendo conto delle condizioni naturali e sociali dei luoghi e delle abitudini
della popolazione. Tale apprezzamento hanno ribadito demandato al
giudice di merito e sottratto al sindacato di legittimit, se correttamente
motivato eimmunedavizilogici.Percuiilgiudice,nellostabilirelatollerabilit
omenodelleemissionipubasarsisuiparametrideidecibelchecostituiscono
criteriminimalidipartenza ma nonnenecessariamentevincolato,potendo
anchediscostarsene,pervenendoalgiudizio diintollerabilit,exart.844c.c.,
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INFILTRAZIONI: CONDOMINIO RESPONSABILE DEI DANNI SE IL
LASTRICOPRIVATOMAITOMBINISONODISUAPROPRIET
Lucia Izzo 25/10/15 di Lucia Izzo Il condominio pu essere ritenuto
responsabileperleinfiltrazioniavvenuteinlocalisottostanti,dialtruipropriet,
nonostantenonsiaproprietario dellastrico solare, maperilfattochetombini,
caditoie e canalette di scolo intasate siano riferibili all'ente di gestione. La
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, conlasentenzan.21694/2015
(quisotto allegata)haritenutodi accogliere ilricorsodellasocietproprietaria
di un "distacco" (ossia un passaggio) di circa tre metri tra la facciata del
fabbricato ed il muro di contenimento a ridosso di una collina, al fine di
accertare la responsabilit del Condominio per omessa custodia e
manutenzionedegli scarichidacuieradipesaun'infiltrazioned'acquainalcuni
magazzini posti al disottoditale"distacco".LaCorted'Appello, confermando
la propriet di questo passaggio edelrelativolastricoin capoallaricorrente,
nonchla proprietcondominialedicaditoiaecunettadiscolo,avevaritenuto
non sussistente la prova che icanali dismaltimento deirefluifosserointasati
al momento delle infiltrazioni.La ricorrente evidenzia dinnanzi alla Corte di
legittimitlacontraddittorietdellamotivazionedeigiudicidimerito,ribadendo
che il fattore causale delle infiltrazioni sia da ascrivere all'omessa
manutenzionedeisistemidismaltimentodicuiilCondominioproprietario.Gli
Ermellini, verificate le doglianze attoree, capovolgonoladecisionedeigiudici
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CONDOMINI IN CONFLITTO DI INTERESSI: AI FINI DEL CALCOLO DEL
QUORUM COSTITUTIVO E DELLE MAGGIORANZE VANNO
CONSIDERATI?
Avv. Paolo Accoti 21/10/15 Avv. Paolo Accoti Largomento molto
dibattuto, tanto che anchela giurisprudenzaspessosidimostrataondivaga
in merito. Iniziamo innanzitutto col riferire che, in ambito condominiale, il
conflitto di interessi si verifica solo in presenza di due condizioni: 1)
allorquando risulta dimostrato un sicuro contrasto tra particolari ragioni
personali del condomino e linteresse generale del condominio 2) quando il
voto del condomino in conflitto di interessi abbia concorso a determinare la
necessaria maggioranza assembleare(Cfr.:Cass.civ.Sez.II,16/05/2011,n.
10754. Nello stesso senso: Cass. civ. Sez. II, 24/05/2013, n. 13004). Ci
posto, una volta accertato il conflitto di interessi di uno o pi condomini,
bisogna stabilire se la presenza degli stessi contribuisca alla formazione dei
quorum. In proposito, si contrappongono due correnti di pensiero, entrambe
autorevolmente sostenute dalla giurisprudenza di legittimit e di merito. La
prima,ritiene cheaifinidelcalcolodellemaggioranzeassemblearinonvanno
computate le quotedipartecipazionecondominialeeivotideicondominiche
siano inconflittodiinteressiconilcondominio(Cfr.:Cass.civ.n.44080/2002
Cass. civ. Sez. II, 22/07/2002. Di recente in tal senso: Cass. civ. Sez. II,
9/08/2011, n. 17140). La seconda sostiene, al contrario, la tesi della
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necessariacomputabilit(Cass.civ.Sez.II,30/01/2002,n.1201),principiodi
recente ribadito dalla sentenza n. 19131,dellaIIsezionecivile dellaCorte di
Cassazione, datata 28.09.2015, che ritiene inderogabili le maggioranze
previste per legge, in rapporto a tutti i partecipanti ed al valore dellintero
edificio.Nellavicenda,alcunicondominidiunsupercondominioimpugnavano
dinnanzi al Tribunale di Roma la deliberaassembleareadottatail25maggio
1999 e, in particolare, due punti della deliberazione: quello relativo
allinstaurazione di un giudizio nei confronti di un condomino, siccome non
inserito allordine del giorno quello relativo al compenso dellamministratore
che,a lorodire,esorbitavale tariffeinvigore.Sicostituivailsupercondominio
chiedendoilrigettodelladomandaeilTribunaleaditoaccoglievaparzialmente
la domanda e annullava la delibera limitatamente al punto non inserito
allordine del giorno. Interponeva appello il supercondominio, eccependo il
fatto che il Tribunale di Roma non avrebbe fatto buongovernodellart.2373
c.c.,cheprevede(neltestoprevigente) comenelcomputo dellamaggioranza
sidebbatenercontodelvotodeicondominiinconflitto,anchesolopotenziale,
di interessi.Condominiche,ineffetti,sieranoastenutidallavotazioneperloro
esplicitavolont.LaCortedAppellodiRomaaccoglievailgravameaderendo
allorientamentodellaSupremaCorte,espressonellesentenzen.44080/2002
e 100683/2002, secondo cui: ai fini del calcolo delle maggioranze
assembleari condominiali non vanno computate le quote di partecipazione
condominiale e i voti dei condomini che siano in conflitto di interessi con il
condominio in relazione alloggetto della delibera. Per la cassazione della
sentenzaproponevanoricorsoicondominisoccombentiinsecondogrado,per
violazione e falsa applicazione dellart. 2373 c.c.,sotto duediversi profiliche
hanno portato alla formulazione di due quesiti di diritto, come imposto dal
testo ora abrogato dellart. 365 c.p.c., applicabile ratione temporis: 1)
Voglia la Corte di cassazione enunciare il principio di diritto secondo cui la
maggioranza necessaria, in conformit degli artt. 1136 e 2373 c.c., quella
richiesta volta pervoltadalla leggeinrapportoa tutti icondominied allintero
edificioeancheneicasidiconflittodiinteresselamaggioranzarichiestaperle
deliberazioni si rapporta alla totalit dell'elemento personale e reale, vale a
dire a tutti i partecipanti al condominio ed al valore dell'intero edificio
conseguentemente anche nell'ipotesi di conflitto di interessi, la deliberazione
deve essere presa con il voto favorevole di tanti condomini, i quali
rappresentino la maggioranza personale e reale fissata volta per volta 2)
Voglia la Corte di cassazione enunciare il principio di diritto secondo cui,
ancheapplicandoalCondominioperanalogialedisposizioniexart.2373c.c.,
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partecipantiedal valoredell'interoedificio,siaaifinidelconteggiodelquorum
costitutivo sia di quello deliberativo, compresi i condomini in potenziale
conflitto di interesse con il condominio, i quali possono (non debbono)
astenersidall'esercitareil dirittodivoto.Pertanto,anchenell'ipotesidiconflitto
d'interesse, la deliberazione deve essere presaconilvotofavorevoledi tanti
condomini che rappresentino la maggioranza personale e reale fissata dalla
legge e,incasodimancatoraggiungimentodellamaggioranzanecessariaper
impossibilit difunzionamentodelcollegio,ciascunpartecipante puricorrere
all'Autorit giudiziaria" (Cass. civ, Sez. II, 28/09/2015, n. 19131). Ci posto,
nelle deliberazioni assembleari, quandanche ci si trovasse al cospetto di
condmini in conflitto di interessi, il quorum costitutivo e deliberativo deve
essere calcolato sulla scorta di tutti i partecipanti al condominio ed alvalore
dell'interoedificio, ivicompresiquelli inpotenzialeconflittodiinteressi.Cassa,
pertanto, la sentenza impugnata e rinvia la causa alla Corte dAppello di
Roma, in diversa composizione. Peraltro, per detti condomini non vige un
obbligodi astenersidallavotazione,maunamerafacolt,ditalchqualoragli
stessi partecipassero comunque alle votazioni, i restanti condmini non
potrebbero far altro che impugnare la deliberazioni, dimostrando la
sussistenza del conflitto di interessi. A talproposito:In temadi validitdelle
delibere assembleari condominiali, sussiste il conflitto d'interessi ove sia
dedotta e dimostrata in concreto una sicura divergenzatra specifiche ragioni
personali di determinati singoli condomini, il cui voto abbia concorso a
determinare la necessaria maggioranza ed un parimenti specifico contrario
interesse istituzionale del condominio (Cass. civ. Sez. II, 16/05/2011, n.
10754). Tanto vero che: In tema di deliberazioni dell'assemblea di
condominio, nella specie relativo ad edificio destinato all'esercizio di attivit
imprenditoriale, non dluogo,di per s,aconflittodi interessilacoincidenza,
in capo ad uno dei partecipanti al voto, delle posizioni di condomino di
maggioranza, amministratore del condominio e gestore dell'impresa ivi
esercitata, non determinando tale situazione, caratterizzata dalla
compresenza di distinti rapporti, una sicura incompatibilit con gli interessi
deglialtricondominialla correttaamministrazione delcondominio(Cass.civ.
Sez.II,24/05/2013,n.13011)..
CASSAZIONE: PAGA LE SPESE ALLA FACCIATA ANCHE IL
CONDOMINOCHENONUTILIZZAIBALCONICOMUNI
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CASSAZIONE: LAMMINISTRATORE PU TUTELARE I DIRITTI DEI
CONDOMINI,ANCHESENZAMANDATODELLASSEMBLEA
MarinaCrisafi19/10/15diMarinaCrisafiLamministratoredicondominio
legittimato a tutelare autonomamente i diritti dei singoli condomini, anche
senza unospecificomandatodellassemblea, aisensi degliartt.1130 e1131
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REVOCADELL'AMMINISTRATOREDICONDOMINIOCHENONRENDEIL
CONTO: QUANDO POSSIBILE (TRIB. TARANTO 21.9.2015, EST.
CLAUDIOCASARANO)
Law In Action di P. Storani 13/10/15 di Paolo M. Storani Ritornasulle
colonne virtuali di LIA Law In Action un provvedimento del Tribunale di
Taranto, Sez. II, decreto ai sensi dell'art. 1129, 3 co., Codice Civile del 21
settembre 2015, Pres.GianfrancoCOCCIOLI,Rel.ClaudioCASARANO,con
ilDr.AlbertoMunnoacompletarelaformazionecollegiale,inpuntodirevoca
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sortadirecidiva,sesiconsideracheanchenelsettembre2012lapprovazione
assembleareavevaadoggettoancoraunavoltadueesercizicumulativiecio
il periodo 20102012. La gravit della irregolarit esaminata, ed il suo
carattere assorbente, esime dallesame delle altre censure mosse
allamministratoreresistente.Perlanominadelnuovoamministratorebenpu
provvedere il resistente in regine di prorogatio, trattandosi didareattuazione
alla dispostarevocagiudiziale,comeperaltrodallostesso richiestoin lineadi
estremosubordine.Lespesedaliquidarsi comunque,trattandosidiuncaso
in cuisiconfigura una formadicontrapposizionediinteressideltipodiquella
propria del contenzioso seguono la soccombenza del resistente e si
liquidano comedadispositivo,tenutocontodellalimitataattivitsvolta.P.T.M.
Decidendo sul ricorso proposto ex art. 1129, co. c.c. dal sig....neiconfronti
dellamministratore del Condominio di Via ..., in Taranto, ..., cos provvede:
Accoglie la domanda e revoca dalla carica di amministratore del predetto
condominio Condanna il resistente al pagamento delle spese processuali
sopportate dal ricorrente, che si liquidano, in suo favore, in 700,00, oltre
accessoridilegge.Cosdecisoincameradi consigliodellaSecondaSezione
Civile.Taranto21settembre2015.f.toilPresidentedr.GianfrancoCoccioli.
S AL BED AND BREAKFAST IN CONDOMINIO, ANCHE SE IL
REGOLAMENTO VIETA DI DARE AGLI IMMOBILI DESTINAZIONI NON
ABITATIVE
Valeria Zeppilli 11/10/15 diValeriaZeppilliTraibusinessoggipidiffusi
c dicertoquello dirivalutareappartamentinonutilizzati,adibendoliabed&
breakfast. E se il proprietario di unimmobile incondominio decidediavviare
questo business, lassemblea non pu ostacolarlo adducendo che il
regolamento condominiale proibisce di mutare la destinazione duso degli
appartamenti rispetto a quella abitativa. A stabilirlo il Tribunale di Verona,
che,conunarecente sentenza,hachiaritochelafruizionedeilocalida parte
degli avventori del b&b comunque unattivit di tipo parafamiliare. Essa,
infatti, ha un carattere sobrio e inderogabilmente breve ed spesso
supervisionata dalla presenza del proprietario dellimmobile. Quindi non
importa che a gestire lalloggio sia unimpresa commerciale: la delibera che
proibisce agli ospiti dellappartamento di usufruire degli spazi comuni
condominialivaannullata.Insostanza, ilregolamento condominialeche vieta
di destinare gli alloggi ad uso diverso dallabitazione va interpretato dal
giudice sulla base delle regole ermeneutiche che il codice civile detta per la
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gestione dei rapporti negoziali agli articoli 1362 e seguenti. Cos, come un
proprietario libero di affittare il suo appartamento, sar altrettanto libero di
adibirloab&b ela piscina,icampidatennise glialtrispaziricreativipresenti
nel complesso edilizio in cui sorge la struttura potranno essere liberamente
frequentati dagli ospiti, senza che il regolamento condominiale possa
impedirlo..
APPROVAZIONE EREVISIONEDELLE TABELLEMILLESIMALI:CONLA
RIFORMACAMBIANOLEMAGGIORANZE?
Avv.PaoloAccoti 05/10/15 Avv.PaoloAccotiDaldettatodell'art.68disp.
att. c.c., sia nella precedente, che nella nuova formulazione disposta dalla
legge di riforma del condominio (L. 220/2012), si desume che le tabelle
millesimalirappresentanoil valoreproporzionalediciascunaunitimmobiliare
che, appunto, viene espresso in millesimi. In soldoni, le stesse fungono da
criterio di ripartizione delle spese condominiali, suddivise in relazione ai
rispettivi millesimi di propriet. Nel corso degli anni la giurisprudenza,
soprattutto quella di merito, sostenuta anche da un risalente orientamento
della Suprema Corte, ha ritenuto che per l'approvazione e la revisione delle
stesse fosse necessario il consenso di tuttii condmini,pertanto,l'unanimit
degli aventi diritto. Sul punto sono intervenute le Sezioni Unite della
Cassazione le quali, con la storica sentenza n. 18477, del 9 agosto 2010,
hanno disatteso il predetto orientamento, affermando che sia l'approvazione
che la revisione delle tabelle millesimali, siccome atti non aventi natura
negozialenonabbisognano del consensounanimedeicondomini,bensdella
sola maggioranza qualificata di cui all'art. 1136 II c.c. Ci essenzialmente
perch, le stesse non incidono sul diritto di propriet di ciascun condomino,
ma si limitano ad accertare il valore di tali unit rispetto all'intero edificio, e
tanto ai soli fini delle spese di gestione. Le tabelle millesimali, pertanto,
quandosi limitanoaconsacrare icriterilegaliperlaripartizione dellespesee
non derogano espressamente ai criteri stabiliti dalla legge, possono essere
adottate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli
intervenutiealmeno lametdelvaloredell'edificioperaltrol'accettazionepu
avvenire anche per facta conclundentia, desumibile dall'approvazione delle
delibere di approvazione del riparto delle spese ovvero tacitamente,
mostrando accondiscendenza ai criteri di ripartizione, purch inmaniera non
equivoca. La nuova formulazione dell'art. 69 disp. att. c.c., sembrava aver
superato dettainterpretazionedelleSezioniUnite,prevedendocome:Ivalori
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disquisire sul merito della stessa, vale a dire che non pu sostituire la sua
pronuncia di meritoa quellanullaoillegittimadell'assemblea(Cfr.:Cass.civ.
20.06.2012, n. 10199).Riferisce,inoltre,cheal fine divalutare lalegittimito
meno dei criteriadottatiperil ripartodellespese (tabellemillesimali),occorre
azionare lo speciale procedimento ex art.69disp.att.c.c.,enonlimitarsiad
impugnare ai sensi dell'art. 1137 c.c. la deliberazione assembleare.
Nonostante ci, la sentenza in commento si rileva particolarmente
interessante inquanto,nonostanteladedottainammissibilitdell'azione,entra
comunquenelmeritodellavicendae,inparticolare,sullanecessitomeno
dell'unanimit deiconsensiperla revisione(modifica)delletabellemillesimali.
Il Tribunale di Siena, dopo aver richiamato i principi di diritto espressi nella
sentenza delle sezioni unite n. 18477/2010 che abbiamo illustrato in
precedenza peraltro richiamati anche da successive pronunce della
Suprema Corte (n. 4659/2014), afferma come sussista solo un apparente
contrasto tra quanto statuito all'epoca dal giudice di legittimit e il novellato
art. 69 disp. att. c.c.,a mentedelqualeletabellemillesimalipossonoessere
rettificate o modificate all'unanimit, salvo i casi di errore o mutamento
dell'edificio, per i quali basta la maggioranza qualificata. Riferisce, pertanto,
che, anche in ragione di due recenti pronunciamenti giurisprudenziali (Cass.
n. 11837/13 Trib. Bari, 20/02/14), la nuovaformulazionedelmenzionato art.
69 non avrebbe affatto imposto un generalizzato obbligo di approvazione
all'unanimitdelle tabelle millesimali,limitandosi,alcontrario,adisciplinarele
sole ipotesi di approvazione di delibere di rettifica o modifica di tabelle gi
adottate, cos recependo sostanzialmente i principi giespressidallesezioni
unite. Continua affermando come sarebbe irragionevole pretendere
l'unanimitdei consensiperla modificaditabelleinorigineapprovate(solo)a
maggioranza, specificando quindichelanozione dimodifica orettifica,cos
come utilizzata dal legislatore del 2012, debba essere necessariamente
riferita solo a quelle modificazioni delle tabelle millesimali, siano esse
regolamentari o convenzionali chesegnanoilpassaggiodaicriterilegalia
quelli derogativi della legge. Vale a dire a quelle modifiche delle tabelle che
comportino una ripartizione delle spese condominiali differente rispetto ai
criteri imposti dalla legge. Solo in quel caso, quindi, necessarial'unanimit
dei consensi, quand'anche nella vigenza della nuova normativa. Conclude,
pertanto,ilTribunalesostenendoilprincipiopercui:laregoladell'unanimitdi
cuiall'art.69disp.att.c.c.,all'indomanidellariforma,rinvieneilproprioambito
di operativit con riferimento alle modifiche intese come espresse
convenzioni di deroga ai criteridiproporzionalitdi cuiall'art.11181123c.c.
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LASOPRAELEVAZIONEINCONDOMINIO
Silvio Rezzonico 04/10/15 Secondo quanto disposto dal primo comma
dellarticolo1127del codice civile,ilproprietariodellultimopianoodellastrico
solare delledificio condominiale pu elevare "nuovi pianionuovefabbriche",
salvo che risulti altrimenti dal titolo. Tale disposizione apparentemente di
agevole lettura nel suo insieme tuttaltro che di facile interpretazione. Si
pensi, innanzitutto, al concetto di nuovi piani o nuove fabbriche. Non cos
agevole capire se con tali termini devono intendersi le costruzioni
corrispondenti agli standard minimi di altezza dei piani ose possanoesservi
ricondotte quelle che si limitano ad oltrepassare la precedente altezza del
fabbricato. Non neanche facile capire se nella nozione di sopraelevazione
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rientra anche il recupero dei sottotetti, nei quali siano ricavati uno o pi
appartamenti, a prescindere dallinnalzamento dei muri perimetralidellultimo
piano o del tetto. In tema, un ruolo fondamentale stato assunto dalle
pronunce della Corte di cassazione, nonostante il loro carattere oscillante e
talvolta contrastante. La sopraelevazione: possibile senza spostamento in
alto? Una questione particolarmente interessante quella, sovra accennata,
relativa alla possibilit di considerare sopraelevazione anche la semplice
modificadelsottotettochenontocchiilimitidelfabbricato.Conlasentenzaa
sezioni unite numero 16794/2007, ad esempio, la Corte di cassazione ha
chiarito che si in presenzadellasopraelevazioneexart.1127 c.c.,laddove
non ci si limiti a modificazioni soltanto interne contenute negli originari limiti
del fabbricato. In tal senso, con specifico riferimento ad unipotesi di
rifacimento di un sottotetto, la Corte si era gi espressa con la sentenza
numero1498/1998, affermandochesihasopraelevazionesolonelcasoincui
non ci si limiti alle modificazioni interne del sottotetto nellambito dei limiti
strutturalioriginaridelfabbricato,macisiadoperinelsuperamentoditalilimiti
strutturali attraverso linnalzamento delloriginaria altezza delledificio e lo
spostamentoinaltodellacoperturadelfabbricato.Tuttavia,occorredarenota
del fatto che in materia non sono mancate opinioni di segno contrario.Basti
pensare alla sentenza della Cassazione numero 6643 del 22 maggio 2000
che, con riferimento ad unanaloga fattispecie (concernente lavori di
innalzamentodicirca60 cmdellafaldadeltettoedeisoffittilungoilperimetro
del preesistente locale lavanderia), ha ritenuto che la sopraelevazione
sussistente non per il fattodiuna puraesemplicecostruzioneoltrelaltezza
precedente del fabbricato, ma solo incaso dicostruzionediunoopinuovi
piani o di una o pi nuove fabbriche, sopra lultimo piano delledificio, quale
che sia il rapporto con laltezza precedente. Il contrasto giurisprudenziale in
materia di sottotetti tuttaltro che irrilevante, in un periodo in cui il loro
recupero notoriamenteconsistente.Tantchegilasecondasezionedella
Corte diCassazioneconordinanza7giugno2005,n.11857avevarimesso
la questione allanalisi delle sezioni unite, onde tentare di pervenire a una
composizione del contrasto emerso nellambito della sezione stessa. In
particolare, nella richiamata ordinanza, i giudici avevano evidenziato che in
giurisprudenzarisultaormaidelineatolorientamento inbasealquale,aisensi
dellart.1127 c.c.,devonoessereconsideratinuovipianionuovefabbrichele
opere consistenti nella trasformazione in appartamento di una soffitta
mediante laumento da 1 a 3 metri della sua altezza media, in quanto i
sottotetti,lesoffitte,lecantine,isolaivuotieglianaloghispazinonpraticabili,
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CASSAZIONE: CONDANNATO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA
L'AMMINISTRATORE CHE TRASFERISCE I SOLDI DEL CONDOMINIO
SULPROPRIOCONTO
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L'ASSICURAZIONEDELCONDOMINIO
ValeriaZeppilli21/09/15diValeriaZeppilliAdogginelnostroordinamento
non esiste alcunanorma cheobblighiilcondominio astipulare una polizzadi
assicurazione. Pertanto,essaassolutamentefacoltativa,salvoilcasoincui
sia il regolamento condominiale a renderla obbligatoria. La polizza globale
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fabbricatiLastipuladiunapolizzachetuteliilcondominiodallaresponsabilit
civile tuttavia sempreconsigliabile.Essa, generalmente,assumeilnomedi
polizza globale fabbricati e tutela il condominio da tutti i possibili danni che
possonoderivaredaibenicondominiali:sipensi,adesempio,all'ipotesiincui
un calcinaccio cada dalla facciata dall'edificio colpendo e danneggiando i
passanti o i veicoli che si trovano parcheggiatio atransitare lungolastrada.
Spesso la polizza fabbricati tutela non solo per i danni arrecati a terzi, ma
anche per quelli che subisce il condominio stesso. Gli eventi assicurati, in
sostanza, possono essere pochi o molti, a seconda delle offerte delle
compagnie e dei rischi rispetto ai quali si ritenga opportuno garantirsi. La
deliberaperlastipuladel contrattoSel'assicurazioneprevistacomeobbligo
dal regolamento condominiale, l'amministratore potr provvedere alla sua
stipulasenzanecessitdiun'appositadelibera.Incasocontrario,ladecisione
di assicurare ilcondominiovadeliberatadall'assembleaesoloinforzaditale
delibera l'amministratore potr validamente sottoscrivere il relativo contratto.
Le maggioranze sono quelle previste in via generale per le deliberazioni
dall'articolo1136delcodicecivile,inquantolaleggenulladisponeariguardo.
Laddove la delibera assembleare manchi ma l'amministratore stipuli
comunque un contratto per l'assicurazione del condominio, questo si
considerainvalidoel'amministratoreneresponsabile tantoneiconfrontidei
condomini quanto nei confronti dell'assicurazione. Tuttavia, ben possibile
che l'assemblea decida di ratificare il contratto secondo le modalit previste
dall'articolo 1399 del codice civile, quindi con l'osservanza delle forme
prescritte per la conclusione del contratto e con effetto retroattivo.
L'assicurazione dell'amministratore L'assicurazione del condominio non va
confusa con quella dell'amministratore. L'oggetto, infatti, completamente
diverso,inquantoquest'ultimariguardaesclusivamentelaresponsabilitcivile
professionale, ovverosia quella derivante dagli atti compiuti nell'esercizio del
mandato.Conriferimentoadessaoccorreperaltroprecisareche,benchnon
sia obbligatoria per legge, in ogni caso pu divenire un presupposto
indispensabile per poter ottenere l'incarico. Infatti, a seguito della recente
riforma del condominio, l'assemblea pu validamente subordinare la nomina
dell'amministratore alla circostanza che esso sia in possesso di una polizza
per la responsabilit professionale, della quale deve farsi carico a proprie
spese..
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AVVOCATI: LECITO APPORRE LA TARGA DELLO STUDIO SULLA
FACCIATACONDOMINIALE?
Avv. Marcella Ferrari 13/09/15 Avv. Marcella Ferrari L'avvocato e
chiunque svolge unattivit professionale ha necessit di rendere edotto il
pubblico della presenza del suo studio mediante laffissione di unapposita
targa. Il problema sorge allorch il locale nel quale si esercita la propria
professione si trovi allinternodi uncondominio,magaristorico,dotatodiuna
facciata di particolare pregio. In questo caso i condomini o lamministratore
hanno titolo per impedire laffissione della targa? Per rispondere al quesito
occorre premettere che ciascun condomino pu servirsi della cosa comune
purch non ne alteriladestinazione(art.1102c.c.). Orbene,aisensidellart.
1117 c. 1 n. 1) c.c., la facciata oggettodi proprietcomune,nederivache
ogni condomino possa farne uso nei limiti sopra indicati e sempre che non
impedisca agli altri partecipanti di servirsene parimenti[1]. Laffissione di una
targa professionalerientranelnormale eserciziodiusodellacosa comunee,
pertanto, il professionista a proprie spese e cure pu provvedere alla sua
installazione, purch non comprometta il decoroarchitettonicodelledificio[2].
Da quanto esposto deriva che il professionista non debba previamente
chiedere il consenso allassemblea condominiale essendo sufficiente una
mera comunicazione allamministratore. Occorre precisare che
lamministratorenonpuimpedirelaffissione dellatargasalvoilcasoincuiil
regolamento condominiale ne contenga espresso divieto. Il regolamento
condominiale di natura contrattuale, infatti, pu prevedere una limitazione
allusodeimuriperimetralidelledificiolaclausolachelodisponedeveessere
approvata allunanimit in quanto si tratta di una limitazione allesercizio del
diritto diproprietsullarescommunis.Ilregolamentopu,altres,subordinare
laffissione della targa al consenso assembleare e contenere disposizioni
afferenti alla sua foggia e dimensione. Per completezza si ricorda che il
conduttore, potendo fruire delle parti comunicome ilproprietario,hadirittodi
affiggere la propria targa purch il contratto di locazione non lo escluda.
Avv.to Marcella Ferrari [email protected] /* */ Profilo Linkedin:
it.linkedin.com/pub/marcellaferrari/b0/269/23 Note: [1] Secondo la
giurisprudenza consentito al condomino laffissione di uninsegnaluminosa
sulmuroperimetralecomunegiacchsitrattadiunattivitchenonimpedisce
aglialtricompartecipidifareugualmenteusodellacosacomune,CorteCass.,
sez. II, 7 febbraio 1998 n. 1297 [2] Lasentenza23marzo2011,n.6130del
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Tribunale di Roma soggiunge che la targa non deve recare pregiudizio alla
stabilit ed alla sicurezza dell'edificio e non deve alterarne il decoro
architettonico..
IL DISTACCO DEL CONDOMINO DAL RISCALDAMENTO
CENTRALIZZATO
Valeria Zeppilli 12/09/15 di Valeria Zeppilli Il distacco del condomino
dallimpianto di riscaldamento centralizzato possibile, dal 18 giugno 2013,
senzaattendere lautorizzazionedellassembleacondominiale.Aprevederlo
larticolo 1118 del codice civile,comeriformato dallalegge numero220/2012
di modifica alla disciplina del condominio negli edifici. Il condomino
distaccante, tuttavia, resta comunque tenuto a partecipare alle spese per la
conservazione, la manutenzione straordinaria e la messa a norma della
caldaia comune, della quale rimane comproprietario, ben potendo in ogni
momento tornare a utilizzarla. In ogni caso, in considerazione del fatto che
larticolo 1122 c.c. prevede che il condomino tenuto a dare informazioni
allassemblea per il tramite dellamministratore anche delle opere su parti di
propriet o uso individuale, lassemblea dovr comunque essere resaedotta
del distacco. Limitazioni previste dal codice civile La rinuncia da parte del
condominoallutilizzodellimpiantocentralizzato,tuttavia,nonincondizionata
maammissibilesolosedaldistaccononderivinoaglialtricondominisquilibri
notevoli difunzionamentooaggravi dispese.Sitratta,inrealt,del semplice
recepimento delle regolegidettateinviainterpretativadallagiurisprudenza,
che lascia inalterati i dubbi interpretativi sulla concreta operativit delle
predette limitazioni. Si pensi, ad esempio, ai notevoli squilibri di
funzionamento che, pur non causati dal distacco di un primo condomino,
potrebbero essere generati dal sovrapporsi di distacchi effettuati allo stesso
modo, ponendo i condomini in condizione di disparit. Concretamente, il
condomino che voglia rinunciare allutilizzo dellimpianto centralizzato, deve
preliminarmente accertare che tale operazione non provochi leconseguenze
che ne limitano la realizzazione e tale onere probatorio pu essere assolto
rivolgendosi a un tecnico abilitato e specializzato che rediga unapposita
perizia in cui siano indicati i consumi effettivi dellimpianto e quelli ipotizzati
dopo il distacco e lassenza di potenziali alterazioni negative. Prodotta dal
condomino unaperiziacheaccertilalegittimit deldistacco,lassemblea non
potr impedirlo. La normativa in materia di risparmio energetico e leulteriori
limitazioninormativeopportunosottolineare,tuttavia,cheildirittoaldistacco
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TAR: VIA I "PALETTI" DAL PARCHEGGIO CONDOMINIALE, ANCHE SE
LASTRADAPARZIALMENTECHIUSA
Lucia Izzo 07/09/15 di Lucia Izzo Ha ragione il Comune: sono da
rimuovere i palettiinferro,concatenaelucchetti,postinell'areaantistanteal
Condominio perdelimitarei parcheggiprivatideicondomini,ancheselazona
in cui sono posizionati i dissuasori di propriet dell'edificio. Lo ha decisoil
TAR Sicilia nella sentenza 1224/2015 (qui allegata) rispondendo al ricorso
presentato da un Condominio contro il provvedimento di ingiunzione che il
Comune haordinato per larimozionedialcunipalettidestinatiacircoscrivere
l'area parcheggio condominiale.Anullasonovalseledifese delCondominio,
che ha precisato che l'area a cui l'intervento si riferisce di sua propriet e
nonrisultacedutaovincolatainfavoredell'enteterritoriale,comecomprovato
dalla documentazione prodotta. Aggiunge, inoltre,chelastradaincui l'opera
"abusiva" posta non gravata da uso pubblico, mancando un
provvedimento o un atto privato che effettui tale destinazioneSi tratterebbe,
quindi,diuna stradachiusae privata,nonsoggettaalpubblicotransito,maal
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CONDOMINIO: CHI NON HA UN BOX O UN GARAGE NON PAGA LE
SPESESENONPREVISTODALREGOLAMENTO
Lucia Izzo01/09/15 diLuciaIzzoSeilproprietariononpossiedeunboxo
un garage, non sar tenuto ad accollarsi eventuali spese per i lavori di
adeguamento, salvo che una simile previsione non sia espressamente
contenuta nel regolamento condominiale. Cosi la IIsezioneciviledellaCorte
di Cassazione che, con la sentenzan.17268/2015(inallegato),depositatail
28agosto,sipronunciatasulricorsodiuncondominioilqualeavevachiesto
ingiungersi ad uno dei condomini il pagamento di una somma originata da
oneri condominiali per spese allo stabile come previsto da una delibera
assembleare.Ilcondominoproponevaopposizioneprecisandochepartedelle
somme,occorrentiperilavoridiadeguamentodeigarage,nonfosserodovute
in quanto egli non era proprietario di posti auto,boxocantine,ngodevadi
servit di passaggio sulla rampa e sullo spazio di manovra e di accesso ai
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CASSAZIONE: NESSUNRISARCIMENTO ALCONDOMINOCADUTOSUL
PIANEROTTOLO DISCONNESSO SESAPEVACHEC'ERANOLAVORI IN
CORSO
ValeriaZeppilli28/08/15diValeriaZeppilliSeilcondominoconsapevole
che sul pianerottolo condominiale si stanno svolgendo dei lavori di
pavimentazione e che, pertanto,ilpavimento disconnesso,nonhadirittoal
risarcimento dei danni eventualmente patiti a seguito di una conseguente
caduta. Del resto, alla circostanza per cui, in base allarticolo 2051 c.c.,
ciascuno responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia,
salvo che proviilcasofortuito,fa comunque riscontroundoveredicautelada
parte del soggetto che entri in contatto con la cosa oggetto di custodia. Di
conseguenza, quando, come nel caso in esame, pur in assenza di
unintrinseca pericolosit della cosa, la situazione di pericolo che si
comunque ingenerata avrebbe potuto essere superata attraverso un
comportamento ordinariamente cauto del danneggiato, la cosa oggetto di
custodiavaridottaasempliceoccasionedelleventodannoso edeveritenersi
integrato il caso fortuito. Cos, sulla base di tali argomentazioni, con la
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IL CREDITORE DEL CONDOMINIO DOPO LA MODIFICA DELLART. 63
DELLEDISPOSIZIONIPERLATTUAZIONEDELCODICECIVILE
ValeriaZeppilli26/08/15diValeriaZeppilliLaposizionedeicreditoridiun
condominio regolata dallarticolo 63 delle disposizioni per lattuazione del
codicecivile.Pineldettaglio,aseguitodellariformadelcondominodel2012,
che ha modificato tale norma e introdotto per la prima volta una qualche
disciplina della materia, i creditori possono agire nei confronti dei condomini
obbligati in regola con ipagamenti,solodopoaverpreventivamenteescusso
gli altri condomini. Si prevede, inoltre, che lamministratore di condominio
tenuto a comunicare ai creditori non soddisfatti, che lo interpellino, i dati dei
condominimorosi.Partecipazione solidaleoproquota?Larticolo63,tuttavia,
non specifica se il creditore possa esigere dal singolo condomino lintero
credito o soltanto una quota, proporzionata alla sua partecipazione
millesimale al condominio. Nel silenzio generale della legge
antecedentemente alla riforma, la giurisprudenza pi recente aveva ritenuto
che la partecipazione dei condomini al credito condominiale poteva essere
legittimamente pretesa solo pro quota. Conlasentenzan.9148/2008,infatti,
la Corte di Cassazione aveva stabilito che conseguita nel processo la
condannadellamministratore,qualerappresentantedeicondomini,ilcreditore
pu procedere allesecuzione individualmente nei confronti dei singoli,
secondo la quota di ciascuno. Tuttavia tale pronuncia era intervenuta a
sovvertire un opposto orientamento, prevalente per molto tempo sia in
giurisprudenza che in dottrina, in base al quale si riteneva che la natura del
vincolo fosse solidale. Nonostante lintervento riformatore, anche oggi, nella
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CASSAZIONE: IL REGOLAMENTO CONDOMINIALE PU DEROGARE
ALLACOMPETENZAPERLELITI
Lucia Izzo 26/08/15 di Lucia Izzo possibile derogare all'art. 23 c.p.c.
(rubricato "Foro per le cause tra soci e tra condomini") prevedendo nel
regolamento condominiale la competenza territoriale di un Tribunale diverso
rispetto a quello del luogo in cui si trova il condominio. I giudici della VI
sezione civile della Corte di Cassazione hanno cos stabilito nella sentenza
17130/2015(qui inallegato),avversoilricorsopropostodaalcunicondomini.I
ricorrenti avevano inizialmente adito il Tribunale di Milano, al fine di veder
annullata o dichiarata nullaun'assembleacondominialeelarelativadelibera,
tuttavia il giudice eccepiva la propria incompetenza territoriale in favore del
Tribunale di Tempio Pausania, localit circondariale di ubicazione del
condominio. Il ricorso per regolamento di competenza avanzatoneiconfronti
della Cassazione ritenuto fondato: l'art. 23 c.p.c., introducendo un foro
specialeesclusivoperlecontroversietracondominiestabilendocheperesse
competente il giudice del luogo in cui si trova l'immobile condominiale, ha
carattere esclusivo, ma non inderogabile.Gli Ermellini precisano che, infatti,
simile ipotesi non figura tra quelle di inderogabilit della competenza
territorialestabilitedall'art.28c.p.c.(Forostabilitoperaccordodelleparti)ed
dunque possibile e ammissibile un accordo tra le parti che stabilisca
convenzionalmente di adire un giudice diverso, proprio come avvenuto nel
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CONDOMINIO: LA CANNA FUMARIA DEVE ESSERE RIMOSSA DALLA
FACCIATASECREAOMBRASULL'APPARTAMENTOVICINO
Lucia Izzo 26/08/15 di Lucia Izzo La canna fumaria posizionata sulla
facciata dell'edificio condominiale deve essere rimossa. Ci si giustifica in
ragione dell'alterazione e violazione dellostatodifattoe/odelladestinazione
della cosa comune (la facciata) provocata da alcuni condomini, senza il
consenso degli altri ed in loro pregiudizio.Lacanna fumarianonsolopriva
di collegamento con le linee architettoniche dell'edificio e ne alteral'estetica,
ma rappresenta un ingombro che diminuisce la luminosit dell'appartamento
sottostante.Questo quanto espresso dalla Corte di Cassazione, II sez.civile,
con la sentenza 17072/15 pubblicata il 24 agosto (qui allegata), che nel
rigettareilricorsopropostodaunasocietimmobiliare,conferma lariduzione
in pristinoordinatainappello.L'immobiliareavevaappostosulmurocomunedi
un palazzo di pregio, oggetto di vincolo per interesse storicoartistico ed
architettonico, una canna fumaria che alcuni condomini avevano ritenuto
costituire sfregio per la facciata nonch elemento di turbativa al godimento
della luce per gli appartamenti ad essa sottostanti a causa delle dimensioni
non trascurabili.Precisano gli Ermellini che nel condominio degli edifici, la
modificadiunaparte comuneedellasuadestinazioneadoperaditalunodei
condomini, sottraendo la cosa alla sua specifica funzione e al compossesso
proindivisodituttiicondomini,legittima costoroall'esperimentodell'azionedi
reintegrazioneperconseguirelariduzioneinpristino,affinchlacosacomune
possa continuare a fornire l'utilitas alla quale era anteriormente asservita.La
cannafumariainoggettodimostratoaveredimensionirilevanti,trattandosidi
una vera e propria sovrastruttura apposta sulla facciata del palazzo
condominiale eprivadicollegamentoalcuno(architettonicoo funzionale)con
la parete esterna dell'edificio.Ci danneggia la struttura non soltanto
esteticamente (seppur questa abbia bisognodimanutenzione),maingombra
a tal punto da ridurre la luminosit dell'appartamento sottostante a causa
dell'ombra provocata dalla canna fumaria sulla finestra vicina, come
dimostrato dalle foto prodotte in giudizio.Per tali motivi, la Corte rigetta il
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CONDOMINIO: CHE SUCCEDE SE L'AMMINISTRATORE NON
FREQUENTAICORSIDIAGGIORNAMENTO?
DomandeeRisposte25/08/15Domanda:Cosaaccadesel'amministratore
di condominio non ha frequentato i corsi di aggiornamento obbligatori?
Risposta: Lobbligo per lamministratore di aggiornarsi professionalmente
previstodallart.71bisdelledisposizioniperlattuazionedelcodicecivileedal
regolamento attuativo di cui ald.m.n.140/2014.Esso necessarioalfinedi
ottenere e mantenere incarichi di gestione. Nel dettagliosi prevedecheogni
announamministratore debbasvolgerealmeno15orediformazione.Poich
lentratainvigoredel decreton.140datata 9ottobre2014,sideveritenere,
in sostanza, che entro il 9 ottobre 2015 ogni amministratore dovr aver
partecipato a 15 ore di formazione per poter mantenere i propri incarichi e
assumerne di nuovi lanno successivo (ci secondo linterpretazione del
termine annuale come coincidente con lanno solare e non con quello di
calendario. Ma la questione dibattuta). Venendo agli aspetti sanzionatori,
bench nel decreto manchi una specifica disciplina, nel caso in cui
lamministratore di condominio non adempia ai propri obblighi, il rischio
quello che la sua nomina venga considerata nulla: la cessazione non
automatica ma deve essere richiesta, con ricorso allautorit giudiziaria, da
almenouncondomino.Il riferimento,infatti,vaagliarticoli1129e1137c.c.:il
primo sanziona il caso dellamministratore che compieunagrave irregolarit,
prevedendo in tal caso la sua revoca da parte dellAutorit Giudiziaria, su
richiesta di un solo condomino il secondo, invece, prevede che contro le
deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio, come ad
esempio quella che conferma lamministratore non in regola con la
formazione, ogni condomino assente, dissenziente o astenuto pu adire
lautorit giudiziaria chiedendone lannullamento. Occorre peraltro precisare
che per la formazione periodica, al contrario di quanto avviene per quella
iniziale,ild.m.14/2014nonammettealcunaeccezione..
CONDOMINIO:LAPARTECIPAZIONEALLESPESEPERLASCENSORE
ValeriaZeppilli19/08/15Domanda:Chiproprietariodelnegozioalpiano
terra deve contribuire alle spese per l'ascensore? Risposta: Per regola
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E LEGITTIMA LA DELIBERA CHE CONSENTE AI CONDOMINI DI
PARCHEGGIARE LA SECONDA AUTOVETTURA DAVANTI O IN
PROSSIMITDEIRISPETTIVIGARAGE
Avv. PaoloAccoti18/08/15 diAvv. PaoloAccotiLadeliberaconlaquale
lassemblea,previamodificadelregolamentocondominiale,prevedelafacolt
per i condomini e gli inquilini di parcheggiare con la seconda autovettura
davanti o in prossimit dei propri garage, ma comunque in modo tale da
permettere il transito e senza che ci comporti il mutamento della
destinazione duso del bene comune, risulta pienamente legittima. Tanto ha
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statuitoilTribunalediVicenzaconsentenzadel27maggio2015,aseguitodi
impugnativa della delibera condominiale ex art. 1137 c.c. Ladito Tribunale,
dopo aver dato atto dellinfondatezza delleccezione di incompetenza per
materia avanzata dal condominio convenuto, inconsiderazionedelfattoche:
intemadicontroversietracondomini,rientranonellacompetenzapermateria
delGiudicedi Pacelecausenellequalisianoindiscussioneilimitiquantitativi
e qualitativi dell'esercizio delle facoltspettantiaicondominiesulanodatale
competenza e rientrano in quella del Tribunale le controversie nelle quali si
faccia questione circa l'esistenza o l'inesistenza del diritto di usare la cosa
comune per determinati fini (Cassazione n. 7547/2011 Cassazione n.
8941/2011) ha, tuttavia,rigettatoladomandaritenendo,pertanto,ladelibera
impugnata pienamente conforme al dettato normativo. Detta delibera, a dire
della condomina ricorrente, tralaltro,comportava unalimitazionealliberoed
agevole passaggio dei veicoli nell'area medesima, lalterazione della misura
del godimento dello spazio comune a vantaggio di alcuni condomini ed in
pregiudizio dialtri,laviolazionedellart. 1120IIcomma c.c. (oggiIVcomma),
siccome innovazione chepurecarepregiudizioallastabilitoallasicurezza
del fabbricato, che ne altera il decoro architettonico o che rendetalune parti
comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo
condomino, nonch la violazione dellart. 1102 c.c., per il mutamento della
destinazione del bene comune. Come accennato, il Tribunale di Vicenza ha
respinto tutti i motivi posti a sostegno dellimpugnativa dalla condomina
dissenziente. Rileva in proposito il giudice di merito come la delibera
impugnatahaadoggettoun'areacomunelacuioriginariadestinazioneeragi
quelladitransito, manovrae sostaperoperazionidicaricoescarico.Chesul
punto la delibera in oggetto, non ha affatto riconosciuto diritti reali ai singoli
condomini, ma si limitata a stabilire unulteriore modalit di utilizzo dello
spazio comune, concedendo la facolt ai condomini di parcheggiare le loro
seconde auto nelle aree individuate, antistanti i rispettivi garage. Lanzidetta
possibilitnonlimita inmanierasignificativalagevolepassaggiodeiveicoli,in
considerazione della sufficienza dello spazio disponibile. D'altronde ricordail
Tribunale:vaancheevidenziatocomeirapporticondominialidebbanoessere
informati alprincipio dellasolidarietcherichiedeuncostante equilibriotrale
esigenze egli interessidi tuttiipartecipantiallacomunione (sulpuntosiveda
Cassazione n. 8808/2003). Ci posto, risulta contemperata sia la legittima
esigenza diparcheggiarele autoneglispazicondominialiconsideratochela
deliberaimpugnatanon prevedeunafacoltdisostaincondizionataall'interno
dell'area comune, anche in considerazione del fatto che la stessa stabilisce
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nel dettaglio le aree che possibile occupare a tal fine sia laltrettanto
legittimaesigenzaditransitareliberamenteconl'autonell'areacomune,senza
eccessive difficolt o disagi. Infine, sentenzia il Tribunale di Vicenza, la
facoltriconosciutaaicondominidi utilizzareperilparcheggioalcuneporzioni
dell'area de qua, non impedisce il transito e la manovradeiveicolie,quindi,
l'utilizzodelbenesecondoleprecedentimodalit.Ladeliberanonmodificala
destinazione del bene comune e, tanto meno lede diritti acquisiti dei singoli
condomini. Dacisi evince comebenpulassembleacondominiale,conle
maggioranzeprevistedallart.1136c.c.,deliberarelapossibilitdiparcheggio
delle seconde autovetture dei condomini davanti o inprossimitdeirispettivi
garage, a patto che la restante parte dellarea comune risulti liberamente
fruibile, anche per il transito delle autovetture, senza eccessive difficolt o
disagi di sorta e senza che sulle anzidette (seconde) aree di parcheggio
possaesserericonosciutoaisingolicondominialcundirittoreale..
CONDOMINO MOROSO: BREVE FOCUS SULLA POSSIBILIT DI
SOSPENSIONEDELLEFORNITURE
Avv.PaoloAccoti 11/08/15 La normadiriferimentoin casodimorositdei
condmini lart. 63 Disposizioni per lAttuazione del Codice Civile, il quale
stabilisce come: I. Per la riscossione dei contributi in base allo stato di
ripartizione approvato dall'assemblea, l'amministratore, senza bisogno di
autorizzazione di questa, pu ottenere un decreto di ingiunzione
immediatamente esecutivo, nonostante opposizione, ed tenuto a
comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei
condominimorosi.II.Icreditorinonpossonoagireneiconfrontidegliobbligati
in regola con i pagamenti, se non dopol'escussionedegli altricondomini.III.
In caso di mora nel pagamento dei contributi che si sia protratta per un
semestre, l'amministratore pu sospendere il condomino moroso dalla
fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato. IV. Chi
subentra nei diritti di un condomino obbligato solidalmente con questo al
pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente. V.
Chi cede diritti su unit immobiliari resta obbligato solidalmente con l'avente
causa per i contributi maturati fino al momento in cui trasmessa
all'amministratore copia autentica del titolo chedeterminail trasferimentodel
diritto. Per quel che interessa in questa sede, notiamo come ai sensi del III
comma del menzionato articolo, lamministratore pu, in caso di mora nel
pagamento dei contributi che si sia protrattaperunsemestre,sospendereal
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VIDEOSORVEGLIANZA NEL CONDOMINIO:QUANDOOBBLIGATORIO
ESPORRE UN CARTELLO PER AVVISARE DELLA PRESENZA DELLE
TELECAMERE?
Domande e Risposte 11/08/15 Domanda: Se si installa un sistema di
videosorveglianza nel condominio obbligatorio esporre un cartello per
avvisaredellapresenza delletelecamere?Risposta: Primadirisponderealla
domanda del lettore, opportuno ricordare che la materia della
videosorveglianza nei condomini stata per la prima volta espressamente
affrontata dalla riforma del condominio del 2012, che haintrodotto lapposito
articolo1122ternelcodicecivile.Sullabaseditalenorma,linstallazionedelle
videocamere pu oggi essere deliberata dalla maggioranza dei partecipanti
allassembleanellaqualeessaindiscussione,cherappresentinoalmenola
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met dei millesimi. Secondo quanto chiarito dal Garante della privacy, la
necessit di esporre uncartelloperavvisaredellapresenzadelletelecamere
sorge solo nel caso in cui le riprese siano effettuate dal condominio per
controllare le parti comuni e non nel caso in cui esse siano effettuate dai
singolicondominiperscopipersonali.Solo nelprimocaso,infatti,leimmagini
sonosoggettealladiffusioneeallacomunicazioneaterzierischianodiviolare
la privacy dei soggettiripresi.Bisogner,quindi,apporredegli appositicartelli
chesegnalinolapresenzadellevideocamereeilloroeventualecollegamento
conle forzedellordine.Occorre precisareche,oltreallobbligodisegnalarele
videocamere, la normativa atuteladellaprivacyimponeanchediconservare
le immagini registrate per un periodo limitato, tendenzialmente di 24/48 ore,
salvo specifiche esigenze di indirizzare le riprese esclusivamente verso le
aree comuni, senza comprendervi i luoghi circostanti, e di permetterne
laccesso solo alle persone autorizzate. Come sopra accennato, la
videocamera utilizzata da un condomino per scopi personali (che pure
necessitadiappositaautorizzazioneassembleareperessereinstallata)non
sottoposta alla normativa a tutela della privacy. In ogni caso opportuno
specificare che, a tal fine, il sistemadisorveglianza deveessereposizionato
in mododariprendereesclusivamentelospazioprivatoenonleparticomuni
e che si applicanocomunqueledisposizioniintemadiresponsabilitcivilee
sullasicurezzadeidatipersonali.Tuttoquantodettovaleancheperimoderni
videocitofonicherilevanoimmagini,pienamenteassimilabiliallevideocamere.
.
CONDOMINIO: LEGITTIMA LA NOMINA DI UN "CAPOSCALA", QUALE
AIUTANTEDELL'AMMINISTRATORE
Valeria Zeppilli 10/08/15 di Valeria Zeppilli Alcune attivit inerenti la
gestione e la conservazione delle parti comuni di un condominio possono
essere eseguite anche da un "caposcala" nominato dallamministratore.
Secondo quanto stabilitodallasentenzan.163/2015della CortediAppellodi
Lecce, infatti, lamministratore non deve necessariamente svolgere tutte le
attivitaffidateglidasolo,mapuancheavvalersidellaiutodisoggettiterzi.In
sostanza, il suo ruolo assimilabileaquello conferitoattraversounmandato
con rappresentanza e ad esso, in conseguenza, si applicano tutte le norme
civilistiche sul mandato. Laiutante nominato dallamministratore al fine di
delegargli alcune delle sue attivit , in quindi, riconducibile alla figura del
sostitutodelmandatario.Inogni caso,laresponsabilitperleazionicompiute
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daquestultimoricadeesclusivamenteincapoalsoggettochelohanominato.
Egli pu anche essere designato direttamente dallassemblea o previsto dal
regolamento e le sue funzioni possono essere non solo di assistenza
dellamministratore ma anchedicontrollodelsuooperato:intalcaso,lafigura
alla quale il caposcala pu essere assimilato quella del consiglio dei
condomini. Con la pronuncia in commento, quindi, la Corte di Appello ha
respinto il ricorso dei condomini avverso la designazione da parte
dellamministratore di un caposcala addetto alla riscossione delle quote
condominiali e dei pagamenti inerenti i consumi dacqua: la nomina di un
amministratoreconlemaggioranzeprevistedallarticolo1136delcodicecivile
lo rende,infatti,legalerappresentanteversolesternodeicondomini, ingrado
di gestire e conservare le parti comunidi unedificiosiaautonomamenteche
attraversolausiliodisoggettiterzi..
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