ATENA: Ti ho sempre visto a caccia, figlio di Laerte,
sempre pronto a carpire un'occasione di scontro con i nemici.
E anche adesso, eccoti nei pressi della tenda di Aiace, in fondo al campo, vicino alle navi, lui rientrato da poco, con la testa sudata e le mani assassine. ODISSEO: O voce di Atena, la pi cara, per me, tra gli dei! Anche se non ti vedo, sento ben chiara la tua parola, e la catturo [nel mio animo, come il suono della tromba tirrenica dalla bocca di bronzo. Hai capito tutto anche questa volta: mi aggiro sulle tracce dell'uomo che ci ostile, Aiace portatore di scudo; abbiamo appena trovato tutto il bestiame, sterminato, massacrato con i pastori. opera della mano di un uomo, e tutti accusano Aiace. AT: Lo sapevo, Odisseo, e da tempo mi ero messa sulla tua [pista, a vegliare propizia sulla tua caccia. OD: Amata signora, il mio sforzo opportuno? AT: S, perch stato lui. OD: E perch la sua mano ha vibrato questi colpi [insensati? AT: Lo opprimeva la rabbia per le mani di Achille. OD: Ma perch si avventato contro le mandrie [in questo modo? AT: Credeva di intingere le mani nel vostro sangue. Sono stata io a impedirgli l'esultanza funesta, gettando nei suoi occhi immagini illusorie, deviando contro le greggi e i recinti sorvegliati dai guardiani [del bestiame, preda di guerra ammassata, non ancora spartita. Resta dove sei, senza timore, e non pensare che sia pericoloso. Gli impedir io di scorgerti, stornando da te il lampo del suo [sguardo. Ehi tu, che raddrizzi con le catene gli arti dei prigionieri! [Fatti avanti. Dico a te, Aiace. Vieni fuori, davanti alla tenda! OD: Che cosa fai, Atena? No. Non farlo uscire. AT: Non vuoi tacere, e evitare di comportarti da vile? OD: No, per gli dei! Mi basta che se ne stia l dentro. AT: Di che cosa hai paura? Non era forse un uomo prima... OD: S, e mio nemico, come lo anche adesso AT: Ma non forse la risata pi bella, quella che si fa sui nemici? OD: Per me sufficiente che se ne stia dentro la tenda. AT: Ti spaventa guardare in faccia un folle? OD: Se fosse sano di mente non avrei paura. AT: Ma anche adesso non devi temere che ti scorga, anche se gli sei vicino. OD: E come possibile, se ci vede come prima? AT: Anche se pu vedere, gli oscurer la vista. OD: Tutto pu succedere grazie all'arte di un dio. AT: Silenzio! Fermo! Resta dove sei. Ehi tu, Aiace! gi la seconda volta che ti chiamo. Perch trascuri cos la tua alleata? AIACE: Salve Atena! Salve figlia di Zeus! Come mi stato propizio il tuo aiuto! Ti incoroner con i trofei di oro massiccio per ringraziarti di questa [caccia. AT: Parole giuste. Ma dimmi: hai intinto bene la spada nel sangue dell'esercito argivo? AI: Me ne vanto, non nego di averlo fatto. AT: E hai armato il tuo braccio anche contro i figli [di Atreo? AI: S, cos non disonoreranno mai pi Aiace. AT: E sono morti, se ho capito bene le tue parole. AI: S, morti. E adesso vengano pure a togliermi le armi. AT: E va bene. Ma che cosa ne hai fatto del figlio di Laerte? Che ne di lui? Ti sfuggito? AI: Vuoi sapere che cosa ne stato di quella maledetta [canaglia? AT: S, mi riferisco a Odisseo, il tuo nemico. AI: seduto l dentro, il prigioniero pi prezioso. Non voglio ancora che muoia. AT: Che cosa vuoi fargli prima? Che cos'altro vuoi ricavare [da lui? AI: Prima, incatenato a un palo della mia tenda... AT: Che tormento vuoi infliggere a quel disgraziato? AI: gli frusto a sangue la schiena, fino alla morte. AT: Poveretto, non torturarlo cos. AI: Sono disposto a compiacerti in tutto il resto, Atena, ma costui sconter questa pena, e non un'altra. AT: E allora, dal momento che ti fa tanto piacere, colpiscilo, non risparmiargli nulla di quello che hai in mente. AI: Corro a farlo. A te non domando altro che di averti sempre mia alleata, come [adesso. AT: Guarda, Odisseo, come grande la potenza degli dei. C'era, forse, qualcuno pi accorto di lui o pi capace di agire al momento opportuno? ODISSEO: Per quanto ne so, nessuno. Ma anche se mio nemico, provo piet per questo infelice, schiacciato sotto il giogo della rovina funesta: rispecchio nel suo destino il mio, e mi accorgo che noi tutti, i viventi, non siamo altro che fantasmi, ombra vana. AT: Di fronte a questo spettacolo, non pronunciare mai parole superbe contro gli dei, non accrescere mai il tuo orgoglio, se sei pi potente di un altro per forza di braccio o immensit [di ricchezze. Un solo giorno abbatte e risolleva tutte le cose umane. Gli dei amano chi saggio, detestano i malvagi.
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