Questa semplice monografia, che ha per oggetto di studio il mito che narra gli stretti rapporti
tra gli dei e le altre figure divine con il mondo delle piante, rappresentate nel nostro caso da
alberi e fiori, non ha altre pretese che quelle di essere un compendio di suggestive vicende
mitiche di rilevante interesse antropologico, culturale e morale. Per facilitarne la
comprensione, cercheremo d spiegare al meglio i significati dei termini mitologia e mito.
Mitologia termine che si origina da due parole greche: mythos e logos, con significato
di studio o discorso sui miti che fanno parte di una qualsiasi mitologia, sia essa la greca, la
romana, la celtica, l'indoeuropea, l'egizia , la germanica, ecc.. Mito termine greco che
significa narrazione di storie di eroi e di dei trasmessa nella tradizione nonch, il
rivestimento fantastico di fatti reali, che costituirono spesso la base delle religioni e di una
qualsiasi cultura.
I miti possono talvolta presentarsi sotto vesti fantasiose o bizzarre, ma bisogna tener conto
che le vicende mitiche non possono essere spiegate nei termini delle comuni convenzioni
culturali. Va qui precisato che essi vengono spesso confusi con le leggende, le saghe o
antiche storie tradizionali, riferite a popoli antichi che contengono elementi immaginari, i
quali, tuttavia, hanno una base storica e si riallacciano a eventi reali.
Fra i temi pi importanti trattati nei miti vanno citati :
l'ultima trattazione e quella che a noi interessa, poich fin dai tempi pi remoti l'uomo ha
intuito la funzione prevalente e specifica della vegetazione nella natura, ha subito la
suggestione della maestosit degli alberi , della loro bellezza simbolica e della forza vitale
che da essi si sprigiona.
Osservandoli attentamente, pervenne alla convinzione profonda che essi, strettamente
legati alla Madre Terra, accogliessero i messaggi pi significativi per l'esistenza,
nascondendoli nei tronchi', nei rami, nelle foglie e nei succhi. Da qui l'idea che la variante
pi diffusa del centro dell'universo l'albero cosmico che, piantato in mezzo all'universo
mette in relazione le parti sotterranee, la superfice terrestre e il cielo, idea confermata
ampiamente dall'immenso miracolo della fotosintesi, la quale rappresenta il processo
biologico della trasformazione e della rinascita che consente la vita di tutti gli organismi
viventi.
In tutte le mitologie presente il connubio tra la vegetazione e i personaggi mitici e molte
storie narrano le suggestive vicende che le imposero nella tradizione. Ad esempio, la
quercia (Quercusrobur) era cara a Zeus, re degli dei nella mitologia greca, l'alloro
(Laurusnobilis) ad Apollo, il cipresso (Cupressumsempervirens) a Plutone, dio sia della
morte che della fertilit e l'abbondanza, l'olivo (Olea europaeus) ad Athena, ecc..
Per gli antichi Greci, l'albero della vita con i suoi pomi dell'immortalit che rcole riusc a
cogliere, cresceva nel giardino delle Esperidi, luogo mitico situato ad una estremit del
mondo, l dove Atlante sosteneva la volta del cielo. Gli antichi Egizi credevano che dall'alto
del sicomoro (Acer pseudoplatanus), la dea Nut versasse l'acqua della immortalit all'anima
del defunto.
Indice:
Copertina
Pag.
Prefazione
2-3
Indice
Il mito di Adone
Il mito di Narciso
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Conclusioni
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Ringraziamenti
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Bibliografia
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Il mito di Adone
Nella mitologia greca Adone un giovane e bellissimo
pastorello amato da Afrodite, frutto di un amore incestuoso fra
il re Cinira di Cipro e sua figlia Mirra. Adone nacque dal tronco
dellalbero della mirra (Commiphoramyrra), in cui sua madre
era, stata, trasformata dagli dei per punizione. Un giorno
Afrodite lasci il giovane Adone a Persefone (per i romani
Proserpina) regina degli inferi. Attratta dalla sua giovanile
belt, Persefone se ne innamor a sua volta e lo voleva tutto
per se. Afrodite chiese a gran voce che gli venisse restituito,
ma Persefone non ne volle sapere, Nellaccesa disputa
intervenne Zeus , il quale decise che le due dee ne condividessero l'amore per l'eternit:
Adone sarebbe rimasto la primavera e l'estate con Afrodite, il resto dell'anno con Persefone
negli inferi. Nel periodo estivo, mentre cacciava, Adone fer un cinghiale che gli si rivolt
contro e l'uccise. Il fior di Adone (Adonisaestivalis) che ogni anno fiorisce brevemente tra le
messi e muore, si dice che sia nato dal sangue di Adone morente.
Mito forse di origine fenicia, Adone rappresenta la divinit della morte e della resurrezione.
Gli Ateniesi tenevano gli "Adonia", feste annuali, che rievocano la sua morte e la
resurrezione nel mezzo dell'estate.
Francesco Albani, "Apollo e Dafne" (1615), Museo del Louvre, Parigi (Francia)
A cura di Bruno Acciai
Il mito di Narciso
Narciso era un giovane dalle forme "bellissime, figlio del
fiume Cefiso e di una ninfa delle acque Liriope. La mitologia
greca narra che le giovinette ne erano tutte innamorate,
compreso la dolce e bella Eco, ninfa dei boschi montani.
Narciso rifiutava ogni approccio con esse, in quanto si era
invaghito della sua immagine riflessa nell'acqua di uno stagno;
ogni giorno andava a rivederla e ne subiva l'attrazione, al
punto che, preso da grande emozione si tuff per abbracciarla
e vi mor affogato.
La bella Eco, per amore del giovane e il dolore per la tragica
fine, per la sofferenza si consum a tal punto che di lei ne rimase solo il suono della sua
voce. II mito di Narciso quindi intimamente connesso con quello di Eco ed entrati entrambi
nella tradizione.
Da parte degli studiosi, la storia legata a questi due mitici personaggi viene interpretata in
modi diversi in quanto la mitologia greca contiene elementi provenienti da culture diverse,
basti pensare a Zeus, re di tutti gli dei, personaggio mitico che proviene dalla mitologia,
indoeuropea.
Il mito di Eco, in una diversa narrazione, deriva dalla sua incapacit di parlare causata dalla
gelosia di Era, che sospettava il marito Zeus d aver prestato troppe attenzioni per la bella
ninfa. Tale dubbio nacque un giorno in cui Era fu trattenuta da una lunga conversazione fra
Eco e suo marito: Era si accorse che la bella Eco non aveva altro scopo che quello di
aiutare Zeus a protrarre i suoi amoreggiamenti indisturbato.
Era and su tutte le furie e ordin che Eco fosse costretta che, da quel momento, per
parlare, a ripetere sempre ci gli altri dicevano, trasformandola in una rupe dove la voce
(eco) ha risonanza.
Tornando al nostro Narciso, i fiori a lui consacrati sono belli e profumati, alcuni dei quali li
presenteremo.
John William Waterhouse, Eco e Narciso (1903), Walker Art Gallery, Liverpool (Inghilterra)
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CONCLUSIONI:
Ci che conosciuto dei miti greci, dei quali alcuni da noi prescelti, e che essi coprono un
periodo che inizia migliaia di anni a.C. fino all'inizio dellera cristiana, tuttavia,il ciclo
temporale nella sua interezza resta pur sempre nel campo delle ipotesi. Dallo studio della
mitologia greca si evince che essa contiene elementi appartenenti a culture e storie diverse.
L'elemento culturale indoeuropeo rappresentato in divinit come Zeus, mentre strutture
mediterranee minoico-micenee sono simboleggiate in figure come Demetra, Afrodite, Rea,
e altre.
Alla frammentazione dei miti greci hanno contribuito, non poco, poeti e filosofi. Ad esempio,
gli dei ritratti nell'Odissea e nell'Iliade di Omero appaiono anche nella Teogonia (nascita del
dei) di Esiodo, poeta greco dell'VIII-VII secolo a.C..Ciascuno dei letterati greci
(Sofocle,Eschilo ed Euripide) espone nelle proprie opere una personale rielaborazione dei
miti greci tradizionali, generando confusione a chi deve studiarli.
Anche nella mitologia romana, i miti si sovrappongonoalle culture dei popoli mediterranei, al
punto che la mitologia fu influenzata da elementi religiosi di provenienza greca, siriaca,
iranica ed egizia. Ci malgrado, la mitologia romana evidenzia un carattere proprio e
facilmente delineabile, in quanto la religione e i miti romani sono prosaici, prudenti ed esatti
nel loro significato culturale e morale.
Fra gli dei del Pantheon greco e le divinit del Pantheon romano esiste una corrispondenza
rigorosa che pu essere cos evidenziata:
Mitologia Greca
Zeus
Era
Poseidone
Demetra
Apollo
Artemide
Atena
Efesto
Afrodite
Ares
Dionisio
Mitologia Romana
Giove
Giunone
Nettuno
Cerere
Apollo
Diana
Minerva
Vulcano
Venere
Marte
Bacco
L'autore
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RINGRAZIAMENTI:
I miei pi sentiti ringraziamenti vanno allesimio Prof. Antonino Messina, al quale da oltre
ventanni affido la realizzazione grafica dei miei modesti lavori monografici. Un pensiero va
inoltre alla mia diletta nipote Carolina che realizza le copie che mi sono necessarie: la
gratitudine va anche a coloro che apprezzano i miei lavori, e ci ripaga in modo tangibile
l'impegno di tutti.
Grazie!!!
B, Acciai
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BIBLIOGRAFIA:
Natura Viva- Enciclopedia Sistematica del Regno Vegetale - Vallardi editore -Milano 1962.
Nel Mondo della Natura - Enciclopedia di Scienze Naturali - F. Motta editore Milano 1962
Plinio Storia Naturale - i Millenni - G. Einaudi Editore - 1978.
Eneidedi Virgilio Marone - Guido Vitali - Editoriale Cisalpina - Milano-Varese 1957.
Virgilio Marone- Opere - Editrice Paravia e comp.1894.
Piante Medicinali - Guida - A. Mondadori editore - 1978.
Salute della Terra - Guida alle Piante Medicinali - Editrice Idea Libri- Milano 1981.
Cacciatori di piante - Tyler Whittle - Editore Rizzoli - Milano 1978,
I Boschi dItalia - Sinecologia e Biodiversit - S.Pignatti Utet 1998,
Storia della Medicina - Fratelli Fabbri Editori - Milano 1964
Enciclopedia Italiana GR0IER - Hachette International 1987.
Curarsi con i Fiori - A. Mondadori Editore - Milano 1977.
Le foto delle illustrazioni artistiche sono prese dal Webb e libere da copyright
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