Citt di Darfo
Boario Terme
Impressum
Organizzazione:
Anna Giorgi & Elena Gatti, UNIMONT
Thomas Scheurer & Marion Regli, ISCAR
Editing e layout:
Erin Gleeson, SciencEdit.CH
Traduzione:
Sabina Bernardi & Marco DIppolito
Stampa:
Biblion edizioni srl, Milano
ISBN-Online: 978-88-98490-29-5
ISBN print: 978-88-98490-28-8 Immagine di copertina: Diego Occhi
2
Contenuti
ForumAlpinum 2014: Introduzione e conclusione 5
Anna Giorgi Introduzione 6
Anna Giorgi &
Le risorse delle Alpi, un patrimonio su cui puntare per il futuro 8
Thomas Scheurer
Christian R. Vogl & Conoscenza locale delle colture tradizionali e delle variet locali nelle Alpi: esempi provenienti dal
11
Brigitte Vogl-Lukasser Tirolo orientale (distretto di Lienz), Austria
Bernard Pecqueur Risorse territoriali e sostenibilit: cosa ha da offrire il post-fordismo? 13
Davide Pettenella Il branding per i prodotti naturali e i territori della montagna 16
Workshop 1.1 Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale per lo sviluppo locale 19
1.2 Come migliorare lutilizzo e la tutela del geopatrimonio alpino? 24
Marchio alpino e marchio montano: ricerca preliminare e buone pratiche nei prodotti alimentari e non alimentari
1.3 28
di montagna
1.4 La cultura e il paesaggio della montagna come fattori di sviluppo economico e di qualit della vita 31
1.5 Alimentare le Alpi: il patrimonio immateriale, un bene culturale da salvaguardare 34
1.6 Camminare e sognare nelle valli Alpine di minoranza. Proposte di turismo emozionale verso Expo 2015 e oltre 39
1.7 Il sommario del workshop non disponibile --
1.8 La gestione del patrimonio architettonico: coevoluzione del paesaggio e della societ nelle Alpi contemporanee 43
Aleksander Panjek Sfruttamento delle risorse naturali nelle Alpi: una prospettiva storica 47
Valentina Porcellana Cambia lutilizzo delle risorse, cambiano le comunit alpine 49
Andreas Rigling I futuri percorsi delle regioni alpine: lezioni tratte dal progetto Mountland 52
Workshop 2.1 Stazioni sciistiche di piccole dimensioni: mantenere la competitivit in un mercato maturo 55
2.2 Le risorse naturali nelle Alpi: Sostenibilit sociale e ambientale nelle comunit del passato 58
2.3 Diversit sociale e resilienza nelle regioni alpine 61
2.4 Lo stato e il destino dei ghiacciai alpini tracciati negli archivi dei club alpini 64
2.5 Acque di Valle Camonica: il fiume Oglio nel Medioevo e nella prima et moderna 67
2.6 Il sommario del workshop non disponibile --
2.7 Tradizione irripetibile, modernit possibile 70
3
3.5 Efficienza Energetica nelle comunit alpine 97
3.6 Nuovi approcci e prospettive per la gestione del rischio idrogeologico e l erosione del suolo nelle aree montane 101
Workshop 4.1 Le 30 domande pi importanti riguardanti il futuro delle risorse alpine 114
4.3 La bioraffineria alimentata da legno: una nuova opportunit di valore aggiunto per le aree montane 119
4.4 I paesaggi delle riserve della biosfera come risorse per la salute e il benessere umani 121
4.5 Economia innovativa e sostenibile nellarea Alpina 125
Impatti del Cambiamento Climatico su una risorsa alpina fondamentale: lacqua. Un contributo dalle pi recenti
4.6 128
ricerche e dalla rete SHARE-Alps
Paesaggi alpini ed energia idroelettrica: dibattito sui risultati del programma internazionale di ricerca
4.7 132
Ressources paysagres et ressources nergtiques
4.8 Il sommario del workshop non disponibile --
4.9 Digital Divide nelle aree alpine: idee e soluzioni 135
4.10 Il PTRA Valli Alpine: opportunit per uno sviluppo economico e sostenibile 137
4.11 Miglioramento della sostenibilit ambientale della zootecnia nelle Alpi: problemi, strategie e opportunit 141
Sessione 5 Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future 149
Christian Salletmaier Il Programma Spazio Alpino 2014 - 2020 e il suo contributo alluso sostenibile delle risorse alpine 150
Peter Eggensberger La strategia europea per la regione alpina (EUSALP) in dialogo: obiettivi della consultazione pubblica
152
& Florian Ballnus
Paolo Angelini Stato delle attivit prima della XIII Conferenza delle Alpi 2014 di Torino 155
Workshop 5.1 Spazio alpino vivibile 2014-2020 Escogitare nuove idee di azioni 157
5.2 Strategia europea per la macroregione alpina (EUSALP): reazioni alla fase di consultazione 161
5.3 Tematiche per una nuova rete alpina di ricerca e istruzione incentrata sulla prospettiva dei giovani 163
Partecipante 196
4
Benvenuto!
ForumAlpinum 2014
5
Le risorse delle Alpi:
Introduzione
Lundicesima edizione del ForumAlpinum, sono differenti e, alle volte, anche le priorit non
organizzato da ISCAR in collaborazione con i partner coincidono, con esiti negativi per i territori.
dello Stato alpino ospitante, si svolta in Italia,
a Darfo Boario Terme, grazie al patrocinio e al Questo dialogo e confronto indispensabile affinch
supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri la ricerca e linnovazione diano impulso allo sviluppo
Dipartimento per gli Affari regionali le Autonomie e di territori che necessitano di modelli specifici,
lo Sport - della Regione Lombardia, del Comune di basati sulle peculiarit alpine e su un utilizzo delle
Darfo Boario Terme e dellUniversit della Montagna risorse che miri ad impedirne il depauperamento e
di Edolo, sede decentrata dellUniversit di Milano. lesaurimento. Il ForumAlpinum 2014 ha messo in
La collaborazione tra queste istituzioni ha reso evidenza che le aree alpine non sono la marginalit
possibile un importante momento di confronto sul e lo svantaggio con cui vengono classificate a livello
tema: Le risorse delle Alpi: utilizzo, valorizzazione e normativo, ma sono piuttosto sistemi complessi
gestione dal livello locale a quello macroregionale ricchi di risorse specifiche, che vanno riconosciute,
in cui si parlato di Alpi come ambito territoriale utilizzate e governate in modo altrettanto specifico
unico, a prescindere dai confini tra gli Stati in cui e appropriato per farne emergere il potenziale. Il
si trovano, riconoscendone implicitamente la paradigma : conoscere per riconoscere, utilizzare
specificit, unica chiave per promuoverne davvero e governare.
lo sviluppo.
Per tre giorni di intensi lavori le Alpi sono state lette
Il ForumAlpinum un convegno internazionale dal ed interpretate come risorsa, una ricchezza che pu
format peculiare poich un convegno scientifico e deve concorrere ad incrementare la competitivit
che favorisce il confronto la cooperazione e la di un sistema europeo in crisi, che ha bisogno di
ricerca su tematiche rilevanti per le Alpi, ma che si ripensare alle dinamiche socio-economiche per
pone anche come piattaforma di dialogo e confronto favorire lo sviluppo e il benessere delle comunit
tra la comunit scientifica e lintera societ civile, i e dei cittadini. Quali le opportunit? Quali le sfide?
portatori di interessi delle aree alpine e montane e quali le esperienze? nel momento in cui si sta
in generale. Tuttaltro che banale lintento di elaborando la strategia macroregionale alpina che
promuovere quella contaminazione tra chi le identifica unarea territoriale al centro dellEuropa
montagne le analizza e le studia e chi ne governa il cui elemento caratterizzante e unificante sono le
i territori, le amministra, le vive, perch i linguaggi Alpi, cosa hanno da dire e da dare le Alpi?
6
Utilizzo, valorizzazione e gestione dal livello locale a quello macroregionale
Questi i temi che sono stati trattati nellXI edizione garantito un eccellente risultato, un contributo
del ForumAlpinum a cui le Alpi hanno risposto in positivo allaccreditamento delle aree montane
modo consistente, articolato e qualificato, con quale contesto ricco e propositivo, che piace ai
numerosi contributi da tutti gli Stati alpini ad giovani, aperto alla modernit e alla innovazione, di
alimentare cinque sessioni plenarie con 19 relazioni cui tutti devono poter beneficiare.
internazionali tradotte in tutte le lingue alpine, e
ben 37 workshop proposti da universit, accademie, Un grande ringraziamento a tutte le istituzioni che
istituti di ricerca e associazioni di tutti gli Stati alpini. hanno reso possibile il ForumAlpinum 2014, e a
Tra questi si trovano le principali Universit dellarco tutti coloro i quali hanno contribuito al risultato
alpino: Universit di Losanna, Milano, Trento, ottenuto, in particolare ad Alida Bruni che con
Ginevra, Vienna, Torino, Bergamo, Venezia, BOKU la sua attenzione e sensibilit per i giovani e il
Vienna; Enti di ricerca e accademie come lENEA, futuro ha dato una impronta ben visibile, da chi
Austrian Academy of Science, EURAC di Bolzano, lha conosciuta, allintera iniziativa, e a Thomas
Fondazione Edmund Mach di S. Michele allAdige, Scheurer, per lesemplare passione, determinazione
Federal Institute for less favoured and mountainous e perseveranza nellanimare momenti di attenzione
areas, Evk2cnr, International association for da parte della comunit scientifica e istituzionale
alpine history, ma anche le principali istituzioni alle montagne che come disse Tiziano Terzani,
internazionali impegnate nellarea alpina, come la ricordano una misura di grandezza dalla quale
Convenzione delle Alpi, EUSALP e Spazio Alpino, luomo si sente ispirato, sollevato. Quella stessa
nonch enti territoriali come le direzioni generali grandezza anche in ognuno di noi, ma l ci
di Regione Lombardia, la camera di commercio di difficile riconoscerla. Per questo siamo attratti dalle
Milano, la cooperativa Alpes di Trento, la cooperativa montagne. Per questo, attraverso i secoli, tantissimi
il Leggio, il MUSIL, il Cervim, ASL ecc. uomini e donne sono venuti quass ... sperando di
trovare in queste altezze le risposte che sfuggivano
La numerosit e la variet degli interventi, delle loro restando nelle pianure. Continuano a venire.
esperienze, delle buone pratiche e dei laboratori che
si sono succeduti nel corso del Forum Alpinum 2014
hanno restituito unimmagine di vitalit e vivacit
delle aree alpine che certo non si addice ad un
contesto definito marginale, ma anzi ne attestano
il ruolo di reale risorsa attuale e potenziale. Una
novit per il ForumAlpinum stata lorganizzazione
della tavola rotonda politica e lutilizzo dei social
network, dello streaming e di twitter per favorire la
pi ampia partecipazione possibile alla discussione.
Limportanza della tecnologia per le Alpi, per
rendere possibile il superamento di fattori limitanti
lespressione del potenziale intrinseco dei territori,
stato uno tra gli importanti messaggi che il
ForumAlpinum 2014 ha lanciato.
7
Le risorse delle Alpi:
Il ForumAlpinum 2014 ha offerto una vasta panoramica Con riferimento alla prima affermazione: Le risorse
su ricerche, modelli e iniziative, pianificati o in corso, alpine costituiscono il patrimonio necessario per lo
incentrati sullutilizzo, la valorizzazione e la gestione sviluppo (sostenibile) della regione, bisogna riconoscere
delle risorse alpine. Attraverso 16 presentazioni, 37 che limportanza relativa di risorse alpine storiche
workshop, 20 poster e numerosi dibattiti stata passata come i minerali (industria estrattiva), le foreste e le acque
in rassegna lintera gamma delle risorse naturali/ (per la produzione di energia e lindustrializzazione), il
materiali o culturali/immateriali presenti nelle Alpi, paesaggio e un ambiente salubre (turismo) o ancora i
nonch la moltitudine di attivit realizzate, a partire da terreni agricoli andata trasformandosi nel corso degli
quelle promosse dal basso fino ai modelli di governance ultimi secoli. Negli ultimi decenni progressivamente
di portata transnazionale. Le risorse alpine svolgeranno cambiata la loro valenza socio-economica. In numerosi
un ruolo cruciale nello sviluppo di questa regione, poich interventi al ForumAlpinum stato sottolineato lenorme
sono alla base dellinnovazione tecnologica, sociale e potenziale di crescita socio-economica insito nelle
culturale, oltre che della ricchezza economica e di un risorse culturali e immateriali. Limportanza crescente
processo di acquisizione di consapevolezza autentico. dei beni immateriali nello sviluppo delle attivit
Le risorse alpine si declinano in aspetti naturali, sociali, economiche dimostrata dai numerosi siti naturali,
culturali ed economici cruciali per lo sviluppo sostenibile culturali e misti delle Alpi che sono stati annoverati nel
di questa regione. Partendo da queste considerazioni, i Patrimonio dellumanit UNESCO. Altri esempi relativi ai
risultati principali del Forum Alpinum 2014 possono beni immateriali sono la valorizzazione del patrimonio
essere sintetizzati in tre affermazioni: geologico, il ricorso allarchitettura locale (tradizionale
e moderna) nellofferta turistica e i pacchetti turistici
1. Le risorse alpine costituiscono il patrimonio
che abbinano il paesaggio e la salute ai rimedi naturali
necessario per lo sviluppo (sostenibile) della
(locali), o ancora le nuove forme di turismo orientate
regione.
alla creativit e alle emozioni. Sempre pi specie
2. Lutilizzo sostenibile delle risorse alpine si trova in vegetali e animali tradizionali o prodotti regionali sono
una fase critica. diventati parte della gastronomia locale tipica. Nel suo
complesso, il settore turistico trae grande vantaggio dalla
3. Le risorse vanno gestite tramite politiche specifiche
valorizzazione delle risorse culturali. Inoltre, i progetti
per le Alpi.
culturali sono realizzati principalmente da soggetti locali
sfruttando le risorse a disposizione e rafforzano lidentit
locale e lautenticit.
8
Utilizzo, valorizzazione e gestione dal livello locale a quello macroregionale
Tra le risorse alpine classiche ricordiamo lenergia il pi promettente e riguarda la creazione di innovazione
rinnovabile, ovvero la produzione di calore ed energia e spirito imprenditoriale nelle Alpi o in connessione con
ottenuti dall acqua, dalla biomassa, dal sole, dal vento esse, al fine di promuovere il ricambio generazionale e
e la geotermia che diventer sempre pi importante, un cambiamento volto a garantire un futuro prospero,
di pari passo con il progresso tecnologico e levolversi sostenibile e durevole per larea alpina.
della conoscenza. Alcuni progetti in corso e studi socio-
economici hanno sottolineato come lagricoltura alpina, Durante il ForumAlpinum stata analizzata sotto diversi
con pratiche tipiche come lalpeggio estivo del bestiame, punti di vista il terzo aspetto relativo alla necessit
sia un aspetto importante, addirittura cruciale per la di gestire le risorse tramite politiche specifiche per le
societ locale, cui apporta benefici economici, sociali e Alpi. Le politiche specifiche per le risorse montane sono
culturali. mirate essenzialmente ad ottenere ricadute positive per
leconomia regionale tramite lutilizzo delle risorse alpine.
Una caratteristica dellarea alpina la tipologia del lavoro Allo scopo sono stati adattati alle caratteristiche delle
svolto da molti dei suoi abitanti, i quali conciliano in regioni montane i modelli di governance multilivello.
genere impieghi stagionali o a tempo parziale in settori Occorrono quindi obiettivi chiari per una distribuzione
produttivi diversi. Le combinazioni pi frequenti vedono migliore delle risorse esistenti tra i diversi soggetti
lalternanza di impiego in agricoltura, nel turismo e coinvolti, a favore della crescita e sviluppo delle imprese
nellindustria. Questo modello di lavoro combinato locali nel mercato globale e altri aspetti di portata
rappresenta anchesso un utilizzo multiplo delle risorse generale per le regioni montane. Le politiche incentrate
con interazioni strette tra gli utilizzi delle varie risorse in sulle risorse montane devono collocarsi entro un quadro
ununica regione. Un campione rappresentativo delle sovraordinato di regolamentazione e cooperazione. A
iniziative in corso stato presentato al ForumAlpinum, livello di cooperazione, la regione alpina pu contare
in cui sono stati illustrati alcuni progetti che uniscono su diversi organismi come la Convenzione delle Alpi, la
agricoltura, alimentazione, colture tradizionali, Strategia macroregionale europea per la Regione Alpina
biodiversit e patrimonio culturale, o altri progetti che (EUSALP) e comunit di regioni come Arge Alp. Il piano
integrano il paesaggio con la salute e il turismo. Sono dazione di EUSALP o il programma di lavoro pluriennale
stati esaminati i diversi modelli e approcci per lutilizzo della Convenzione delle Alpi potrebbero essere
combinato di pi risorse, per esempio tramite la creazione utilizzati per rafforzare la cooperazione transalpina o
di catene di valore (regionali), un uso multifunzionale del macroregionale in materia di uso delle risorse alpine. Nel
suolo (agricoltura, silvicoltura) o considerando i servizi corso del ForumAlpinum sono state esaminate anche
ecosistemici resi alla collettivit nellutilizzo e nella alcune iniziative bottom-up che hanno dimostrato come
determinazione del prezzo di una risorsa. Siffatti approcci in questo ambito possa giungere un contributo anche
integrati servono a costruire una politica economica dalla definizione di una strategia, da processi partecipativi
regionale coerente in grado di salvaguardare, oltre che nella pianificazione, dallo scambio di esperienze o dal
utilizzare, le risorse naturali alpine. dialogo politico. Simili iniziative dalla base dovrebbero
essere anchesse incoraggiate.
Per quanto concerne la seconda affermazione: Lutilizzo
sostenibile delle risorse alpine si trova in una fase In conclusione, il ForumAlpinum ha dimostrato che
critica, gli intervenuti al ForumAlpinum hanno preso lutilizzo delle risorse alpine il risultato dellinterazione
in considerazione gli sforzi necessari a garantire un complessa tra determinazione del valore, modalit di
utilizzo sostenibile o continuativo delle risorse in futuro. gestione (comprese quelle tradizionali), propriet e
Una prima sfida riguarda la transizione dalla tradizione governance. Le Alpi racchiudono abbondanti risorse
alla modernit nelle consuetudini e nel sapere locali naturali e culturali utili a tutta la collettivit. Tali risorse
e tradizionali. In secondo luogo occorre un maggiore devono essere riconosciute, valutate e utilizzate in modo
investimento legislativo ed economico in grado di sostenibile a vantaggio dello sviluppo economico locale e
migliorare e rendere vantaggioso lutilizzo delle risorse da regionale, in primo luogo, nonch della societ in senso
parte degli abitanti e delleconomia locale. In ogni caso, lato al fine di garantire unelevata qualit della vita, servizi
i vantaggi ottenuti dovrebbero ridurre le disparit tra nelle aree montane e tutela del patrimonio naturale e
comunit o regioni. Un altro aspetto il branding delle ambientale. La principale scommessa consister nel
risorse alpine (e dei relativi prodotti), che deve essere riuscire a utilizzare le risorse alpine come un volano
promosso congiuntamente da produttori e fornitori. dinnovazione per uno sviluppo regionale sostenibile e
La ricerca e listruzione, daltro canto, devono offrire duraturo.
nuove prospettive ai giovani per un utilizzo diversificato
e profittevole delle risorse alpine. Lultimo punto forse
9
Sessione 1
Sessione 1
Le Alpi sono ricche di risorse naturali, culturali e sociali. Della maggior parte di
esse, come dei paesaggi o dellenergia idroelettrica, beneficiano ampie fasce
della societ. Questa sessione affronta quesiti come: quali sono i valori specifici
delle risorse alpine? Quali opportunit vi sono per valorizzare e capitalizzare
meglio le risorse alpine in futuro?
10
Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
Keynote
11
Sessione 1
Nel Tirolo Orientale, la gestione del mosaico alpino Foto 2: Orto familiare in Tirolo Orientale (1999).
di agroecosistemi e foreste dipende tradizionalmente
dalla costante presenza di agricoltori. In queste zone, Riferimenti
essi hanno sviluppato una profonda conoscenza degli
ecosistemi locali e dei vari habitat, delle loro caratte- Vogl-Lukasser, B. (1999): Studien zur funktionalen Bedeutung buerlicher Haus-
ristiche e della presenza e degli utilizzi di determinate grten in Osttirol basierend auf Artenzusammensetzung und ethnobotanischen
piante. Meno visite e permanenze pi brevi in zone Analysen. Endbericht zum gleichlautenden Forschungsprojekt L 1044/96 im Auftrag
remote creano meno opportunit di osservazione e des BMLF, BMWF und des Landes Tirol.
raccolta; di conseguenza, la conoscenza di specie di Vogl-Lukasser, B., C.R. Vogl, M. Bizaj, S. Grasser & C. Bertsch (2006b): Lokales
piante utili (e dannose!) va smarrita. Erfahrungswissen ber Pflanzenarten aus Wildsammlung mit Verwendung in der
Ftterung und als Hausmittel in der Volksheilkunde bei landwirtschaftlichen Nutz-
Labbandono di pratiche di coltivazione tradizionali, tieren in Osttirol. Endbericht zum ProjektNr. 1272, GZ 21.210/41-II1/03, gefrdert
colture e variet locali nelle Alpi non un fenomeno vom Land Tirol und dem BM:LFUW.
che si osserva soltanto nel Tirolo Orientale, Vogl-Lukasser, B., G. Falschlunger, P. Blauensteiner, & C. R. Vogl (2007): Erfahrung-
avviene anche in altre regioni alpine. Tuttavia si swissen ber Lokalsorten traditioneller Kulturarten in Ost- und Nordtirol (Gemse,
nota un crescente movimento teso a invertire Getreide). Endbericht zum Teilprojekt Sicherung und Beschreibung des Erfahrung-
questa tendenza. A parte i tentativi di conservare il swissens ber Saat- und Pflanzgut lokaler Sorten traditioneller Kulturarten im
patrimonio alpino ex situ in musei, libri o mostre, il Bereich Gemse und Getreide in Tirol i.A. des Amtes der Tiroler LR. Teilprojekt im
numero di iniziative operanti per la rinascita in situ e Projekt Gene-Save gefrdert im Rahmen von INTERREGG IIIA.
per uno sviluppo innovativo della cultura alimentare Vogl-Lukasser, B., C. R. Vogl & H. Reiner (2007): The Turnip (Brassica rapa L.subsp.
alpina in crescita. Queste iniziative spesso sono rapa) in Eastern Tyrol (Lienz district; Austria). Ethnobotany Research and Applica-
legate a movimenti come il seed saving, lagricoltura tions, Vol.5: 305-317
organica o lo slow food. Mangiare e utilizzare elementi Vogl-Lukasser, B., C. R. Vogl, M. Gtler & S. Heckler (2010): Plant species with
di agrobiodiversit minacciati, ivi compresa la loro spontaneous reproduction in homegardens in Eastern Tyrol (Austria). Perception
interpretazione contemporanea, una strategia di and Management by women farmers. Ethnobotany Research and Applications. Vol.
crescente successo per la conservazione dinamica in 8:1-15
situ delle tradizionali colture alpine, le loro variet, le Van Der Stege, C.; B. Vogl-Lukasser & C. R. Vogl (2012): The role of homegardens in
tradizioni alimentari e le relative conoscenze locali. strengthening social-ecological resilience: Case studies from Cuba and Austria. In:
Plieninger, T. & Bieling, C. (eds.) Resilience and the cultural landscape: Understand-
ing and managing change in human-shaped environments. Cambridge University
Press. chapter 15.
Vogl-Lukasser, B. & Vogl, C.R. (2012): Buerinnengrten und ihr biokulturelles Erbe.
In: Zoll+, sterreichische Schriftenreihe fr Landschaft und Freiraum 21: 66-69.
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
Keynote
Bernard Pecqueur
Universit di Grenoble, Francia
13
Sessione 1
produzione di beni materiali, sono presi pi sul Di conseguenza, la nostra ipotesi che un vantaggio
serio di altri. Questo d lidea dei legami esistenti comparativo, nel quadro della globalizzazione,
tra il fordismo e la produzione materiale. diventato un vantaggio differenziato. I territori non
devono pi specializzarsi in un quadro comparato,
La divaricazione tra i luoghi del consumo e i siti bens cercare di aggirare la concorrenza e puntare
produttivi a un tipo di produzione in cui (nel migliore dei casi)
siano monopolisti. Questo tipo di comportamento
Il fordismo lega gli operai ai loro siti di produzione: mette in discussione lattuale divisione dei sistemi
loperaio non deve coprire grandi distanze, n di produzione per nazione (aree definite) perch
metterci molto tempo per recarsi al lavoro. Il sistema queste iniziative non sono generate da una
funziona perch un dipendente pu diventare un politica centralizzata a livello di Stato-nazione.
consumatore nello stesso luogo in cui vive e lavora. Piuttosto, sono generate da un gruppo di soggetti
Da questo punto di vista, un territorio economico economici coinvolti nella soluzione di un problema
pu essere rappresentato pi o meno come una di produzione. Questi gruppi esistono a un livello
micronazione e gode della stessa uguaglianza intermedio tra lindividuo e linsieme e lavorano
contabile del modello nazionale. In questo caso in essenzialmente a livello meso-economico. Se
particolare, tutta la produzione che avviene in un questa tendenza continuer, sui soggetti economici
luogo produce un reddito che viene completamente si ripercuoteranno ordinamenti multiscalari e
speso nello stesso luogo (in consumi o risparmi). complesse combinazioni territoriali. Questo influir
decisamente sul rapporto tra il livello mondiale e il
I territori, quindi, sono piccoli sistemi di produzione livello locale.
dove praticamente non vi spazio per altri
soggetti economici (consumatori, in particolare). Consapevolezza della finitezza delle risorse
In altre parole, oggi ci che bene per lazienda, produttive
a quanto pare, non automaticamente bene per
le popolazioni che ospitano lazienda in questione. Uno dei fondamenti del modello fordista lidea
In queste circostanze, si potrebbe sostenere che che le risorse siano infinite, il che presuppone che
i territori godano di una relativa autonomia, e si esse siano inesauribili o sostituibili (come ad es.
assisterebbe a una proliferazione di iniziative e lenergia nucleare). Pertanto, per quasi due secoli,
manovre volte ad affrontare la crisi economica. abbiamo praticamente attinto allinfinito alle risorse,
Questa tendenza, consolidandosi, modificher ritenendo di poter superare le limitazioni e spostare i
radicalmente le strategie dei soggetti economici confini della penuria. Tuttavia, ci stiamo accorgendo
e metter in discussione in vari modi i tradizionali sempre pi chiaramente che labbondanza di risorse
livelli della politica pubblica (europea, nazionale, offerta dalla natura, se non controllata e non gestita,
regionale). giunger al capolinea. Se il mondo continuer ad
agire come se niente fosse, proseguendo con questa
La fine della macroeconomia? tendenza al consumo delle risorse, emergeranno
sempre pi spesso problematiche relative alla loro
La singola delocalizzazione, una delle tendenze pi gestione, in quanto esse, ovviamente, non sono
evidenti della globalizzazione, sarebbe generata da illimitate.
un meccanismo tipicamente fordista di taglio dei
costi di produzione e da una rinnovata separazione Fortunatamente, stiamo assistendo alla nascita di un
dei produttori dai consumatori. Questa proiezione, modello post-fordista di adattamento al capitalismo,
in un mondo in cui le strutture commerciali che comporta nuovi rapporti tra il locale e il
assomigliano sempre pi non tanto alle Nazioni mondiale, nuovi processi cognitivi che riguardano
Unite, quanto a regioni o territori mette in i territori e una nuova geografia della produzione.
dubbio la teoria ricardiana del fondamento del Dinnanzi a noi abbiamo lopportunit di dare forma
commercio internazionale sui vantaggi comparati. a questo futuro modello.
In questa ottica, la rappresentazione del mondo
come diversi insiemi interconnessi non tiene pi. Conclusione: territorio e sostenibilit, una
Infatti, pi facile accedere al mercato mondiale strategia a doppio binario
per i soggetti economici, pi importante diventa
la creazione di organi di intermediazione, ovvero i Nellemergente modello post-fordista, il tema
territori. della sostenibilit ritenuto fondamentale per
14
Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
15
Sessione 1
Keynote
Il branding pu essere definito da due punti di vista: consumatore collega immediatamente il prodotto
dal lato dellofferta e dal lato della domanda. Dal o servizio ai valori positivi che associa allambiente
lato dellofferta, un brand o marchio un nome, un alpino (ad es. ambiente incontaminato, cime
termine, un design, un logo o unetichetta, o altra montuose remote, foreste ricche di vegetazione,
caratteristica che distingue prodotti e servizi dalle acqua limpida e prati pieni di colori, tecniche
offerte della concorrenza (American Marketing agricole tradizionali, prodotti artigianali fabbricati su
Association). Dal lato della domanda, un marchio scala ridotta, un turismo legato alla natura, assenza
rappresenta lesperienza maturata dal consumatore di inquinamento, traffico, congestione, rumore ecc.).
con unorganizzazione, un prodotto o un servizio Questi attributi sono di fondamentale importanza per
(The Chartered Institute of Marketing). Il branding un emergente segmento di consumatori: il cosiddetto
non uninvenzione moderna: come testimoniano i LOHAS (Lifestyle Of Health And Sustainability, stile
loghi dei falegnami alpini dei secoli passati in figura di vita improntato alla salute e alla sostenibilit). I
1, il branding utilizzato da secoli. Oggi, i marchi e le consumatori LOHAS associano i brand alpini al tipo
tecniche di branding sono molto diversificate (tabella
1) e i marchi sono qualcosa di pi di nomi e loghi
riconoscibili da una quantit limitata di utenti locali.
In un mercato globalizzato caratterizzato da una
pletora di prodotti e servizi, i marchi sono strumenti
importanti per comunicare e commercializzare
lidentit di un prodotto. Un marchio commerciale
forte ispira fedelt e quindi fondamentale per il
successo di un prodotto sul mercato.
16
Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
17
Sessione 1
Type Definition
A brand for a product typically more expensive than other products in
Premium brand
the category
Family brand One brand name is used for several related products
Collective or umbrella One brand name is used by many operators, normally under a licence
brand contract
Economy brand A brand targeted to a high price elasticity market segment
Corporate brand A companys name is used as a product brand name
Individual branding All of all a companys products are given different brand names
Fighting brand A brand created specifically to counter a competitive threat
The practice of using the brand equity associated with an existing
Brand leveraging brand name to introduce a new product or product line within the
same company
Are created when large retailers buy products in bulk from manufac-
Private (store) brands
turers and put their own brand name on them
Tabella 1 Diversi tipi di marchi e di tecniche di branding
prodotti agricoli, delle attrazioni turistiche, delle promossi da istituzioni pubbliche nella regione alpina
strutture ricreative e sportive e degli eventi speciali, risentono di un basso grado di riconoscibilit. Vi sono
per citare solo alcuni esempi. ampi margini di miglioramento per quanto riguarda
il coordinamento dei marchi alpini, soprattutto
Per consolidare il valore e la forza comunicativa dei quelli delle iniziative del settore pubblico. Esistono
marchi collettivi territoriali, si utilizzano gli standard numerosissimi esempi in cui lo stesso prodotto o
di qualit. Una seconda parte che garantisce che servizio coperto da marchi collettivi promossi da
un prodotto soddisfi determinati standard, come una regione, provincia, gruppo locale, comune ecc.
nel caso di alcuni parchi nazionali o associazioni di Talvolta sembra che i promotori di nuovi marchi
agriturismi, possono controllare standard associati non dispongano delle nozioni di base del marketing,
ai marchi. Nei casi pi avanzati, i controlli si fondano soprattutto quelle relative alla massa critica di
sulla verifica di terzi. La certificazione di terzi consumatori, alla massa critica di prodotti e agli
fornisce il livello di garanzia pi elevato perch investimenti in pubblicit.
unorganizzazione indipendente, autorizzata da
un organismo di accreditamento, certifica che un Il nuovo regolamento UE 1152/2012 sulla
prodotto soddisfa una serie di norme pubblicamente denominazione speciale dei prodotti alimentari di
disponibili. Gli standard qualitativi (e i loro loghi o montagna probabilmente agevoler un processo di
etichette) legati a determinati territori alpini sono semplificazione dei marchi collettivi di cui si sente
molto comuni per i prodotti alimentari, gli agritu- molto bisogno. Come avvenuto in molti altri
rismi, gli hotel e i B&B. settori economici, i marchi alpini si sono moltiplicati
a tal punto che il consumatore semplicemente
Da questa breve carrellata delle tecniche di bran- sopraffatto. Per garantire prodotti alpini sostenibili
ding utilizzate nella regione alpina risulta chiaro e di alta qualit, necessario estirpare i marchi
che lutilizzo dei marchi pervasivo, che gli attributi superflui, lasciando soltanto quelli riconosciuti ed
associati ai marchi spesso si sovrappongono, che la efficaci. Gli operatori pubblici dovrebbero aiutare
trasparenza e la qualit degli attributi pu variare questo processo fornendo informazioni corrette sui
notevolmente (da messaggi contraddittori a standard contenuti dei marchi e non inondare il mercato con
di alta qualit), e che i sistemi (eventualmente) marchi con un minore potenziale di riconoscibilit.
adottati per garantire la qualit dei prodotti
possono essere notevolmente diversi. Pertanto non
stupisce il fatto che il riconoscimento dei marchi di
prodotti legati alle Alpi sia estremamente variabile.
Sfortunatamente, a causa del gran numero di
iniziative di branding, anche i marchi collettivi
18
Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
Workshop 1-1
Engelbert Ruoss
Global Regions Initiative
Morcote, Svizzera
Le incisioni rupestri della Valcamonica come Nel corso del workshop, la discussione stata
risorsa per lidentit regionale e la crescita incentrata sulle opportunit e i limiti della
economica valorizzazione delle risorse naturali e culturali.
Thomas W. Wyrwoll, Rock Art Research possibile avvalersi di strumenti come i fattori chiave
Center, Francoforte per il successo, le analisi della capacit portante e
le matrici del profilo di sostenibilit per migliorare
Matrice del profilo di sostenibilit: disamina la gestione del patrimonio e pianificare, valutare,
dei processi di sviluppo locale monitorare e dirigere un processo di crescita
Clemens Mader, Cattedra UNESCO di sostenibile.
istruzione superiore in Sviluppo Sostenibile,
Universit Leuphana, Lneburg Se lobiettivo promuovere uno sviluppo
sostenibile e realizzare con successo un progetto,
Dalla certificazione alla valorizzazione e allo fondamentale utilizzare strategie partecipative che
sviluppo vedano il coinvolgimento di istituzioni pubbliche,
cittadinanza e stakeholder. Prima di avviare un
Il patrimonio naturale e culturale considerato una processo di sviluppo, occorrono alcuni passaggi
delle principali risorse per il mercato in crescita del preliminari per la definizione di un approccio olistico
turismo sostenibile. Uno studio recente su alcuni e bilanciato, in grado di tutelare il patrimonio e
siti ha rivelato il grande potenziale di questa risorsa promuovere lo sviluppo socio-economico.
19
Sessione 1
Per individuare con chiarezza questi passaggi Lamministrazione locale di Hallstatt stima che il
necessari, occorre rispondere ad alcune domande paese, composto da una popolazione residente
cruciali: di 800 abitanti, accoglie oltre 800.000 visitatori
allanno. La nomina di Hallstatt a sito del Patrimonio
Quale contributo pu dare il patrimonio, come Mondiale UNESCO considerata pi un peso che
risorsa o capitale, allo sviluppo di un territorio? una benedizione per la cittadina. Preservare il valore
Quali sono le condizioni preliminari allimpiego di un luogo frequentato da una massa di turisti cos
delle risorse del patrimonio culturale e naturale ampia e passeggera pone alcune sfide importanti. Le
per finalit di sviluppo? restrizioni imposte dal suo riconoscimento come sito
Patrimonio dellUmanit causano ulteriori difficolt
Quali sono i fattori principali che determinano per i residenti, perch non sono accompagnate da un
il successo di una localit come destinazione adeguato sostegno finanziario. Hallstatt ha elaborato
culturale ed ecoturistica? di recente un piano di gestione (2014) che comprende
Come valutare e sfruttare lo sviluppo per una strategia condivisa e lindividuazione di fonti di
promuovere le conoscenze e sostenere la finanziamento per la conservazione del sito.
pianificazione, la gestione e la realizzazione di
processi trasformativi sostenibili? Allopposto, Aquileia un esempio di meta del
turismo mordi e fuggi che riuscita a gestire le
Le mete del turismo mordi e fuggi proprie risorse affinch non fosse superata la propria
capacit di carico turistico. I flussi di visitatori del
In genere, il turismo giornaliero genera poco valore parco archeologico sono controllati tramite il sistema
aggiunto a causa della brevit delle visite e contribuisce di biglietti dentrata a pagamento che contribuisce a
quindi limitatamente alla gestione e manutenzione proteggere il patrimonio culturale, creare nuovi posti
dei siti visitati. Le statistiche indicano che i turisti di lavoro e aumentare le entrate locali.
giornalieri spendono tra il 20% e il 30% del budget
speso dai turisti che pernottano in loco. Riducendo il Esempi di siti che sono riusciti a trasformarsi
turismo mordi e fuggi a favore del turismo stanziale si
andrebbero a creare maggiori opportunit dimpiego Bilbao (Spagna): la trasformazione radicale che ha
e di sviluppo economico della regione. Ci offrirebbe a interessato questa localit negli ultimi 25 anni dimostra
sua volta delle nuove possibilit di sostegno finanziario che possibile convertire una tipica citt industriale
per la manutenzione e il restauro del patrimonio in declino in un centro dattrazione culturale basato
culturale, per esempio tramite le tasse di soggiorno su uneconomia della conoscenza (Alfar e Ruoss
o un diffuso incremento delle entrate (Ruoss e Alfar 2014). La rivoluzione urbana di Bilbao il risultato di
2013). Sono stati individuati ed analizzati i seguenti un vasto numero di iniziative messe in atto con una
quattro esempi di localit con turismo mordi e fuggi: lucida visione a lungo termine. La costruzione del
Museo Guggenheim stato un progetto faro per la
Citt di cultura: Venezia
Citt-museo storica: Dubrovnik/Ragusa
(Croazia)
Paese storico: Hallstatt (Austria)
Sistema di parchi archeologici: Aquileia
20
Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
citt e ha avuto un ruolo fondamentale nel processo Valcamonica un sito con opportunit di sviluppo
di trasformazione. Tuttavia altri fattori come una sottoutilizzate
visione ampia e orientata al futuro, la pianificazione
dettagliata e una gestione trasparente dei processi Nellambito del progetto UE CHERPLAN e delliniziativa
di cambiamento sono stati essenziali nel garantire Global Regions sono stati analizzati diversi siti che
il successo del museo come catalizzatore della presentano opportunit di sviluppo non sfruttate
trasformazione. I partenariati pubblico-privato, i in prospettiva di una loro valorizzazione basata sul
processi partecipativi e un go-verno forte sono stati patrimonio culturale disponibile (Mader 2013). Tra
anchessi elementi importanti per il successo. questi figurano Berat (Albania), Cetinje (Montenegro),
Nafpaktos (Grecia), Bitola (Macedonia) e Idrija
Idrija (Slovenia) si gi trasformata notevolmente (Slovenia). La Valcamonica (Lombardia) possiede
rispetto al suo passato di citt mineraria ed anchessa le caratteristiche di un sito patrimonio
diventata un piccolo centro tecnologico che intende culturale con opportunit di sviluppo inutilizzate.
sviluppare la propria offerta culturale e di eco-turismo
(Nared, Boyle e Razpotnik Viskovic 2014). La scoperta Le incisioni rupestri del sito Patrimonio dellUmanit
del mercurio nel 1490 e lattivit di estrazione sono Valcamonica possono contribuire sostanzialmente
stati decisivi per lindustrializzazione di Idrija. Dopo allo sviluppo locale. In questo sito straordinario allaria
la Seconda Guerra Mondiale, lattivit mineraria aperta si possono ammirare allincirca 350.000 graffiti.
and mano a mano riducendosi e la miniera fu Successivamente al ritiro dei ghiacci dopo lultima
definitivamente chiusa nel 1990. Da allora, Idrija si glaciazione, la popolazione locale sfrutt in maniera
trasformata senza soluzione di continuit in uno originale le pareti perfettamente lisce della valle per
dei maggiori centri sloveni dellindustria elettronica effettuare delle incisioni nel corso delle successive
ed rinomata per le sue imprese high-tech globali. epoche preistoriche e storiche. Raffigurazioni di danze,
Nei prossimi decenni, Idrija dovr affrontare tre battute di caccia e combattimenti, figure di animali,
criticit con un elevato grado di rischio: uneconomia edifici e le prime mappe dellumanit visibili qui
monosettoriale, la mancanza di spazio e i problemi di illustrano con forza lo sviluppo culturale delluomo nel
accessibilit. corso di migliaia di anni e fanno assurgere questo sito
a uno dei principali siti di incisioni rupestri al mondo.
Nellintento di promuovere il patrimonio e i beni Il vasto patrimonio culturale della Valcamonica
industriali dellepoca mineraria, Idrija fu iscritta ulteriormente arricchito da alcuni monumenti storici
nellelenco del Patrimonio Mondiale UNESCO nel dellepoca romana, castelli medioevali e chiese,
2012. Lafflusso dei turisti attratti dal riconoscimento antiche miniere e cave, villaggi pittoreschi e ancora
di Idrija come sito Patrimonio dellUmanit consentir dalla bellezza dellambiente naturale circostante.
alle aree rurali circostanti di partecipare allo sviluppo
sociale ed economico. Linclusione nella lista UNESCO Nonostante la loro importanza archeologica, le
offre quindi alla citt unopportunit importante per incisioni rupestri della Valcamonica registrano un
diversificare la propria economia monosettoriale. calo nel numero di visitatori. Il Parco Nazionale delle
Nel 2013, Idrija ha aderito anche alle Reti europea e Incisioni Rupestri, il principale sito per le incisioni, ha
mondiale dei geoparchi; anche questo contribuir ad accolto allincirca 42.000 visitatori nel 2013, di cui
attirare pi turisti e a diversificare leconomia locale. solo un quarto entrato a pagamento. Con un tasso di
afflusso cos modesto, il turismo culturale non riesce
Idrija la conferma che la cultura una fonte di a fornire un apporto sostanziale alleconomia locale.
capi-tale territoriale spendibile per la promozione Sebbene lamministrazione regionale lombarda, gli
del turismo. I valori culturali costituiscono una enti regionali e alcune persone motivate abbiano
componente importante dello sviluppo regionale e compiuto degli sforzi per migliorare la situa-zione, nel
la loro tutela e promozione deve avvenire in stretto complesso evidente lassenza di un coordinamento
collegamento con la pianificazione e la crescita e di idee innovative.
dellintera area. Gli strumenti di governance e
gestione, i partenariati pubblico/privato e una Uno dei principali ostacoli alla promozione della
leadership decisa sono da considerarsi fattori chiave Valcamonica rappresentato dalla divisione della
per il successo. valle tra le due province di Bergamo e Brescia. In
Italia attualmente in corso una riforma delle unit
amministrative e un giorno i comuni della valle
potranno essere raggruppati in una singola provincia
21
Sessione 1
Grazie alla sua ubicazione geografica e alla ricchezza Nella relazione sul turismo sostenibile basato sul
di storia, la Valcamonica un punto di richiamo pa-trimonio naturale e culturale, finanziata dalla
spontaneo per tutte le popolazioni dellarea alpina. In Commissione europea, sono elencati 10 fattori
realt lidentit naturale e culturale della Valcamonica strategici per il turismo sostenibile (CE 2002: capitolo
potrebbe essere commercializzata anche in mercati 3, p. 11):
pi lontani; si potrebbe puntare per esempio al 1. Significativit
turismo in crescita nei mercati dei paesi arabi e in
Asia orientale. 2. Distintivit
3. Aggregazione in cluster
Questo sito Patrimonio dellUmanit potr fornire un
contributo senzaltro superiore allo sviluppo locale se 4. Creazione di un brand e networking
saranno realizzati i seguenti obiettivi: 5. Accesso
Sviluppo di una strategia integrata per lintera 6. Stagionalit
valle che riguardi tutti i settori delleconomia
7. Partenariati
Creazione di partenariati pubblico-privato a
tutti i livelli 8. Pianificazione strategica
Introduzione e promozione di un marchio 9. Accessibilit
comune e di una politica di identificazione 10. Sostenibilit
(corporate identity)
Figura. 2: Matrice del profilo di sostenibilit visualizzazione dellSPM come diagramma a ragnatela. Le categorie visualizzate sin-
tetizzano i tre indicatori. Gli indicatori sono definiti dagli stakeholder regionali nel corso di un processo di consultazione condiviso.
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
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Sessione 1
Workshop 1-2
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
di gruppo (30) e le osservazioni conclusive (20). Gli prioritarie di tutela. Il secondo di tipo partecipativo
organizzatori hanno invitato due relatori a introdurre e basato sulle conoscenze degli esperti dellarea.
largomento del workshop. Nessuna delle metodologie presentate tiene conto
delle caratteristiche geologiche e geomorfologiche.
La prima presentazione introduttiva stata ad Guido Trivellini ha illustrato anche alcuni esempi
opera della dott.ssa Paola Coratza, Presidente del di come il geopatrimonio possa influire sulla
Gruppo di lavoro sui geomorfositi della International biodiversit e questo aspetto stato approfondito
Association of Geomorphologists e ricercatrice di successivamente in uno dei gruppi di discussione.
geomorfologia allUniversit di Modena e Reggio
Emilia. Nella sua esposizione, la dott.ssa Coratza ha Per la discussione, i partecipanti sono stati suddivisi
analizzato i principali successi e i punti deboli della in tre gruppi ed stato consegnato loro un foglio
ricerca sul geopatrimonio, definendo il concetto contenente qualche spunto di discussione (v.
di geo-patrimonio e illustrando le principali sotto). I partecipanti sono stati incoraggiati a
caratteristiche dei geomorfositi prima di affrontare prendere posizione su quanto scritto, scambiare le
le questioni metodologiche della valutazione e proprie esperienze e individuare nuove modalit di
i diversi ambiti di applicazione (conservazione, collaborazione interdisciplinare e transnazionale.
promozione). La relatrice ha anche spiegato come
il geopatrimonio possa costituire una base per le I partecipanti hanno presentato i risultati delle
attivit turistiche (di geoturismo, per esempio) o per discussioni in occasione delle osservazioni
lo sviluppo regionale (tramite i geoparchi). Grazie a conclusive.
questa presentazione introduttiva, i partecipanti
poco addentro nella tematica hanno avuto la Risultati principali delle discussioni di gruppo
possibilit di comprendere gli aspetti centrali degli
studi sul geopatrimonio e le potenzialit di utilizzo Spunto di discussione 1: La geodiversit altrettanto
di questa risorsa. importante della biodiversit? La geodiversit un
mero supporto alla biodiversit o un presupposto
Guido Trivellini, coinvolto nel Programma Alpi necessario?
europeo (European Alpine Programme EALP)
e nel World Wide Fund for Nature (WWF), ha I partecipanti hanno convenuto che un legame stretto
fatto la se-conda presentazione introduttiva. Egli unisce la biodiversit alla geodiversit: I geositi sono
ha presentato i due metodi di valutazione della anche biositi, I geositi dinamici sono importanti
biodiversit messi a punto dallEALP. Il primo per la biodiversit. Hanno inoltre individuato alcuni
basato su un modello algoritmico e consiste nella temi comuni in materia di protezione: Il legame
sovrapposizione stratificata di diverse informazioni stretto che unisce la biodiversit alla geodiversit
(ad es. copertura vegetale, altitudine, distribuzione dovrebbe essere utilizzato ai fini di una gestione
di alcune specie) allo scopo di individuare le aree migliore della risorsa. Nel contempo i partecipanti
hanno sottolineato per che la biodiversit e la
geodiversit si sviluppano secondo scale temporali
completamente diverse. Mentre i biositi sono
considerati in genere dinamici e vulnerabili secondo
una scala temporale umana, i geositi sono considerati
di norma pi stabili e resilienti. Di conseguenza,
anche le strategie di protezione dovrebbero essere
diverse. I partecipanti hanno inoltre sottolineato
che la valorizzazione dei geositi potrebbe avere
ripercussioni negative sulla biodiversit e che
sarebbe necessaria una pianificazione attenta delle
attivit di promozione. La nozione di paesaggio
stata affrontata come elemento chiave nella gestione
della biodiversit e della geodiversit: Tramite la
tutela del paesaggio, salvaguardiamo la componente
biologica e geologica. Alcuni geositi, soprattutto
quelli pi attivi, sono anche particolarmente
Figura 1. Paola Coratza e Guido Trivellini, i due relatori che hanno introdotto sensibili ai cambiamenti climatici e potrebbero
il workshop.
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Sessione 1
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
delle unit didattiche per i livelli scolastici inferiori parziali a entrambi i quesiti. Avremmo auspicato una
(scuola secondaria, media o addirittura elementare) partecipazione pi allargata che ci avrebbe consentito
per promuovere la conoscenza di questo tipo di di valutare meglio linteresse verso le risorse del
patrimonio. Nellambito della promozione del geopatrimonio alpino, soprattutto da parte degli
geopatrimonio, occorre tenere in considerazione operatori turistici. Questa assenza potrebbe essere
anche questo gruppo-target e offrire prodotti adatti indice di un disinteresse verso il geopatrimonio al
ai bisogni e agli interessi dei giovani utenti. La di fuori della sfera scientifica, ma potrebbe essere
conservazione del geopatrimonio, come di qualsiasi ascrivibile anche al grande numero di workshop che
altro tipo di patrimonio, dipender probabilmente si sono svolti in concomitanza. Nondimeno lidea di
dal suo riconoscimento da parte della societ. un modello di conservazione basato sul paesaggio,
cos come emerso dalla discussione, merita
La presenza di persone provenienti da diversi senzaltro di essere approfondita ulteriormente. Il
ambiti professionali ha conferito un aspetto di workshop stata anche unoccasione di networking
interdisciplinariet alla discussione sul legame tra tra esperti interdisciplinari e transdisciplinari.
geodiversit e biodiversit e i diversi metodi di ricerca Sebbene sia mancato il tempo per proporre piani
(v. sopra). La nostra impressione che il geopatrimonio concreti di collaborazione, il workshop ha consentito
sia raramente preso in considerazione al di fuori dei di individuare alcune persone che potrebbero
circoli delle geoscienze stata confermata durante essere interessate a una collaborazione nellattivit
il workshop e nella fase preparatoria. Da una parte, di ricerca.
stato difficile anche solo trovare dei relatori
per le presentazioni iniziali che fossero disposti a Siamo giunti alla conclusione che i diversi
esaminare le condizioni quadro specifiche entro cui stakeholder non conoscono ancora a sufficienza le
il geopatrimonio alpino potrebbe essere utilizzato risorse del geopatrimonio alpino e che per questo
come risorsa economica (per lo sviluppo regionale) il loro potenziale non stato ancora quasi mai
o come tale patrimonio possa essere integrato nelle sfruttato. Divulgare il concetto del geopatrimonio
strategie di conservazione ambientale. Le persone e promuovere lutilizzo e la protezione di questa
del settore del turismo e della tutela che erano state risorsa alpina rimane ancora una sfida. Il Gruppo di
invitate a intervenire al workshop avevano dichiarato lavoro sui geomorfositi continuer ad ampliare la
di non sentirsi sufficientemente qualificate per un propria rete di contatti verso un numero crescente
tale intervento e ci avevano suggerito di contattare di stakeholder al fine di creare le premesse per
qualche esperto delle discipline scientifiche. future collaborazioni.
Dallaltra parte, durante le discussione sono stati
menzionati solo pochi progetti concreti o metodi
attinenti al geopatrimonio. Questa stata dunque
una buona occasione per discutere le possibilit di
integrare il geopatrimonio nelle aree protette che
era uno degli obiettivi del workshop. Un modello
orientato al paesaggio sembra una soluzione
promettente, in grado di suscitare linteresse e
ottenere la collaborazione di diversi stakeholder. Il
paesaggio abbraccia infatti diversi livelli, dai fattori
biotici a quelli abiotici e antropici, e permette di
adottare un approccio olistico alla conservazione.
Conclusione e prospettive
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Sessione 1
Workshop 1-3
Elena Di Bella
Euromontana
Torino, Italia
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
grado di evocare nel consumatore (ma anche nel prodotti montani. Con il regolamento 1151/2012
residente, o nel potenziale turista o investitore) del Parlamento europeo e del Consiglio stato
i valori che contraddistinguono il luogo di istituito il marchio opzionale di qualit mountain
produzione, di lavorazione o di villeggiatura. Si tratta product che garantisce la provenienza montana
di un processo che deve essere condiviso in ogni di prodotti della filiera agro-alimentare, secondo
sua fase dalla popolazione locale, dalle istituzioni certi requisiti. Grazie allazione di Euromontana e
e dai soggetti economici attivi sul territorio. Un di alcune organizzazioni agricole questo brand
contesto montano pu perci essere oggetto di entrato in vigore nel 2013, pur con alcune criticit e
una efficace valorizzazione differenziandosi rispetto nodi irrisolti, come ad esempio la possibilit, per cibi
ad altri luoghi sulla base della propria salubrit ma lavorati fino a 30 km di distanza da unarea montana,
non solo: la riduzione della vulnerabilit umana di avere il marchio mountain product.
associata ai valori che gli attori locali attribuiscono al
proprio contesto sono aspetti che, congiuntamente, Tra le lacune di questo e di altri sistemi di
contribuiscono a marchiare positivamente un labelling il workshop ha ricordato lassenza (o il
luogo, che sia una vallata, una regione o un singolo grande ritardo) di tipologie di marchio in grado di
paese. Il brand, quindi, assume unimportanza tanto identificare prodotti montani di qualit ma non
esterna quanto interna, essendo un marchio di legati allambito eno-gastronomico o agricolo. La
qualit dietro a cui si trovano elementi distintivi di nuova sfida dei marchi territoriali potrebbe perci
un determinato contesto. Gli attori locali, in questo essere quella di premiare, dopo unattenta verifica,
caso, hanno fornito un consistente apporto alla processi di produzione aderenti alla tradizione
costruzione di unimmagine positiva e attraente o in grado di garantire alcuni modus operandi
del luogo stesso. Durante il workshop stato a specifici e territorialmente delimitati. Un marchio
tal riguardo citato il caso di Marzio, piccolo paese cos caratterizzato sarebbe quindi uno strumento
montano in provincia di Varese, che ha puntato su capace di veicolare e testimoniare non solo la
questi elementi per individuare un proprio percorso tracciabilit di un prodotto o di un servizio e la sua
di sviluppo e rinascita. origine locale, ma anche il valore aggiunto derivante
dallessere selezionato, disegnato, creato ed erogato
In termini istituzionali, invece, lUnione europea da un attore del territorio. Molti contesti montani
ad aver introdotto un marchio di qualit per i e alpini in particolare, infatti, hanno sviluppato nel
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Sessione 1
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
Workshop 1-4
Claudio Gasparotti
Centro Camuno di Studi Preistorici
Capo di Ponte, Italia
Il paesaggio una costruzione sociale e culturale. Una delle risorse di grande rilievo della montagna
Quindi ogni paesaggio rappresenta la cultura e la certamente il paesaggio: tuttavia, a mio parere,
societ che lo ha modellato e vissuto. Il paesaggio ricorre comunemente un fraintendimento grave su
delle Alpi, pur con alcune differenze territoriali ha che cosa debba intendersi col termine paesaggio.
molti elementi di somiglianza dovute a popoli che Per lo pi si ritiene che il paesaggio abbia una valenza
hanno vissuto fasi economiche e sociali molto esclusivamente culturale (pi in particolare estetica).
simili tra di loro. Sbagliato sarebbe paragonare Io, per parte mia, ritengo invece che il concetto di
il paesaggio alpino con altri paesaggi. Quando paesaggio abbia una radice culturale che prescinde
parliamo di wildness ci riferiamo ad un paesaggio dalla capacit di sguardo o di configurazione propria
ben definito che quello americano che un delluomo. Ritengo fondamentale una concezione
paesaggio esclusivamente naturale senza cultura oggettiva e non soggettiva del paesaggio. Intendo,
a differenza di quello alpino che ha una storia con ci, considerare in un luogo lemergenza in esso
importante. Mantenere lidentit di un popolo di una forma che metta in tensione e in legame tra
una forma di tutela attiva anche per il paesaggio. loro molteplici fattori vitali che intervengono e si
La vera sfida per combattere sia linselvatichimento, intrecciano nella vita di tale luogo.
che negli ultimi 10 anni aumentato del 20%,
che leccesso di consumo del territorio saper Nella storia del luogo (ogni luogo di natura va inteso
governare il territorio. La presenza nelle vallate e come un esito di sviluppo fattuale di varie vicende
nei territori alpini in genere di citt di montagna morfologiche, e non gi come un assetto immutabile
ovvero di nuclei abitati forti ed aggregatori, ovvero di terreno) viene man mano ad emergere, con
ancora, di capoluoghi di valle , in base ad evidenti variet da luogo a luogo, un nesso di eco-storia che
osservazioni, un fattore positivo per la vita della concorre a definire la morfologia del luogo stesso.
vallata stessa e in genere del territorio di riferimento. Com venuto emergendo sempre di pi nella teoria
della cd. landscape ecology, vi sono tratti costitutivi
di legame formale di un luogo che ne definiscono
in chiave ecologica non solo lampiezza, ma anche
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Sessione 1
le modalit di sviluppo con riguardo primariamente I paesaggi della guerra in Lombardia: le strade
alle differenti forme di vita (principalmente, ma non storiche della Grande Guerra, la loro storia e la
solo, animale e vegetale) che simpongono come necessit di tutela
dominanti nel luogo stesso. Di tali eco-paesaggi John Ceruti
la montagna ricchissima: di qui proviene la risorsa
di bio-diversit propria della montagna. Per ragioni Il relatore illustra alcuni esempi di recupero e
connesse con la sua costituzione geo-morfologica, valorizzazione dei molti reperti presenti lungo
la montagna costituisce cos uno scrigno di differenti larco alpino della guerra del 15-18. Tra questi
paesaggi che, nel loro isolamento progressivo dal vengono citati le trincee del Montozzo e i cannoni
mondo della pianura (man mano che ci sinnalza di Skoda. La presenza sullarco alpino di questi segni
altitudine) riescono a mantenersi intatti. Tale risorsa imponente: duecento chilometri di trincee. E poi
paesaggistica fondamentale per lo sviluppo della forti e postazioni di artiglieria disseminati sullarco
montagna intesa come sede di valori ambientali alpino lombardo, da Colico allAdamello. Sono i teatri
di grande rilievo. Il paesaggio cos inteso in chiave di battaglia dove si scritta la storia. Quella della
eco-storica, ovviamente non sempre coincide Grande Guerra, un patrimonio diffuso: mulattiere,
con il paesaggio inteso come valore culturale camminamenti, passerelle, ponti e siti bellici, spesso
(principalmente estetico) proprio delluomo. In recuperati e visitabili grazie allimpegno di volontari.
questa sua valenza soggettiva, relativa allintervento Viabilit e architettura militare che si snodano lungo
delluomo nella variet delle sue modalit, il i 170 chilometri di quello che fu il fronte in alta
paesaggio della montagna pu costituire senzaltro quota (oltre i 2 mila metri daltezza), dal Passo dello
una risorsa ma comporta anche gravi ambiguit Stelvio al lago di Garda, una linea di fuoco lungo la
nella misura in cui tale valenza viene strutturata a quale si scontrarono soldati italiani e austriaci dal
fini di godimento. Il rischio che la struttura della 1915 al 1918. Ceruti chiede che vadano recuperati
fruizione del paesaggio cos inteso venga a prevalere solo luoghi bellici che siano raggiungibili e visitabili.
sullintegrit del paesaggio stesso. certamente, Concentrarsi sulla salvaguardia delle eccellenze: non
questa, una delle radici dei pi gravi guai che il ha senso ricostruire una piccola trincea se poi non si
valore paesaggistico ha provocato in alcuni luoghi di riesce a farne la manutenzione. Questa una grande
montagna. Lo sfruttamento della montagna da parte risorsa per il futuro di queste vallate alpine gi ora
del mondo urbanocentrico ha comportato anche battute da numerosi visitatori che potenzialmente
questa grave sciagura del guasto del paesaggio potranno diventare molti di pi con un intelligente
montano proprio attraverso interventi che miravano recupero e valorizzazione.
a fruire del valore soggettivo del paesaggio, senza
porre alcuna attenzione alla tutela dei suoi valori Modernit montana. Larchitettura delle centrali
oggettivi. idroelettriche
Giorgio Azzoni
Tralascio di considerare tali aspetti problematici e
mi limito a concludere col richiamo di un paradigma La trasformazione energetica del paesaggio che
eco-storico che io ritengo di grande rilievo invest le Alpi con laprirsi del Novecento una
per unappropriata interazione di sviluppo con il vicenda emblematica della mobilitazione tecnico-
paesaggio montano inteso in tutte le sue valenze produttiva che interess le alte quote, determinando
oggettive (cio come eco-paesaggio). Torna di trasformazioni epocali. La montagna, divenuta
grande rilievo nella storia della montagna lavvento decisiva allinterno della nuova geografia delle
della civilt rurale: in passato gli uomini sono stati risorse, si trov interessata da nuove concezioni
capaci di inventare una ruralit attenta ad interagire estetiche oscillanti tra latteggiamento funzionalista
con leco-paesaggio in maniera tale da far s che espresso dagli impianti idroelettrici e lesigenza
lagricoltura stessa divenisse una cura attenta di tali di trasfigurare, attraverso il decoro delle centrali,
valenze eco-paesaggistiche. Credo che, ancora lo sfruttamento dei sistemi idrici naturali. Oggi,
oggi, il rilancio di appropriate iniziative di una nuova attraverso la lettura critica degli interventi edilizi,
ruralit montana torni di grandissima importanza possibile ricostruire il senso di un patrimonio
sia per difendere il paesaggio dai gravissimi culturale leggibile come modernit montana,
rischi dellinselvaticamento, sia per difenderlo emblema del progresso tecnologico e del valore
radicalmente dallo sfruttamento dissennato del simbolico attribuito allarchitettura.
mondo urbano.
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
33
Sessione 1
Workshop 1-5
Renata Meazza
Regione Lombardia
Milano, Italia
Larco alpino presenta un territorio e un paesaggio Il workshop moderato dalla dott.ssa Renata
caratterizzati da un vasto patrimonio culturale, Meazza che introduce il tema a partire dal quadro
materiale e immateriale costituito da prodotti e legislativo internazionale, dalle politiche regionali
saperi distintivi, di qualit e tradizione, ma sempre lombarde e dallesperienza dellInventario Intangible
pi deboli nellofferta. Le valli alpine soffrono sempre Search. Fanno seguito tre interviste ad altrettanti
di pi dellabbandono delle proprie vocazioni e del professionisti, sollecitatati ad intervenire sulle
rischio di perdere definitivamente la loro identit tematiche del riuso creativo della cultura alpina,
sociale, culturale, paesaggistica ed il potenziale precipitando in questioni metodologiche, casi
creativo che ne deriva. esemplificativi, visioni personali.
34
Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
necessarie per la salvaguardia del proprio dei linguaggi creativi anche autoriali. Si apre una
patrimonio culturale immateriale e a promuovere prospettiva, dunque, di dibattitto metodologico
la cooperazione a livello regionale e internazionale. e operativo sintetizzato nella metafora del titolo:
Regione Lombardia ha attivato (l.r. n. 27/2008) Alimentare le Alpi. Un atteggiamento propositivo
un processo di individuazione, salvaguardia e che attraverso un approccio multi-disciplinare vuole
valorizzazione del patrimonio culturale immateriale riflettere su nuove visioni di accesso alla conoscenza
attraverso specifici progetti che ne favoriscono il e ri-uso della tradizione alpina. Con la testimonianza
riconoscimento, la divulgazione e la trasmissione. di tre professionisti di discipline creative che hanno
Ad operare attivamente su questa linea lArchivio collaborato al progetto E.CH.I., si vuole sollecitare
di Etnografia e Storia Sociale AESS della Regione a riflettere su nuovi interrogativi emergenti: quali
Lombardia. AESS un servizio culturale permanente percorsi di valorizzazione per una reale fruizione dei
a disposizione del mondo scolastico, del pubblico, territori? Quali narrazioni possono efficacemente
degli studiosi. Dal 1972 conserva, cataloga, ridefinire limmagine del patrimonio culturale
digitalizza un corpus in costante aggiornamento alpino?
delle manifestazioni di cultura tradizionale presenti
sul territorio regionale. Un insieme di importanti Il design per il riuso creativo della cultura alpina di
testimonianze delle pi significative espressioni del frontiera
living heritage. Ilaria Guglielmetti, Universit Politecnico di Milano
Fra le progettualit attivate emersa una Svolge attivit di didattica, ricerca e progetto
propriet dintervento proprio dedicata allo spazio nellambito del cultural design. Dal 2010 collabora
transfrontaliero alpino che si concretizzata nel con lArchivio di Etnografia e Storia Sociale AESS
progetto E.CH.I. Etnografie italo-svizzere per la della Regione Lombardia e allinterno di progetti
valorizzazione del patrimonio immaterialeP.O. di di ricerca internazionali MIUR e FIR. Si occupa
Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera 2007- prevalentemente di culture del design di processo, di
2013 (www.echi-interreg.eu). La partnership fra strategie design&humanities e community centred
regioni e cantoni ha indicato come obiettivo quello per la valorizzazione e attivazione innovativa di beni
di sperimentare una strategia condivisa che dia e sistemi culturali, territoriali e immateriali, saperi
supporto alle comunit per rispondere alla pressione locali e artigianali. intervenuta con saggi e articoli
omologante che la globalizzazione va esercitando in pubblicazioni di settore e Convegni tematici.
sulle specificit, sulle pluralit culturali e linguistiche
e sul permanere di alcune attivit tradizionali, in Il design e i territori: cosa vuol dire per un designer
particolare nelle aree di confine. progettare lidentit alpina?
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Sessione 1
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
riviste italiane e straniere (Geo (Italy, Spain, La fotografia pu contribuire a costruire una nuova
Russia), National Geographic Italia, Weekend fruizione dei territori?
Viaggi, Panorama Travel, In Viaggio, BellItalia,
BellEuropa, D Repubblica, Panorama, Rutas Lo spazio concesso dalla comunicazione dominante
del Mundo, Gente Viaggi, Tuttoturismo, a questo genere di ricerca ancora poco. Limmagine
Ryanair Mag, Viaggi & Sapori, Traveler, Zoom). della cultura alpina soffre di un retaggio romantico
Ha pubblicato numerosi libri sulla Valle dAosta e e nostalgico privo di unindagine reale e di una
organizzato esposizioni in tutta Italia: Tien Shan ricerca estetica pi coerente con i nostri tempi. Il
(Voice Edizioni, 2001), No-S-Atre (Musumeci potere della fotografia nellorientare nuovi modelli
Editore, 1997), Le Maschere di Napoleone (Arsenale, di fruizione si gioca proprio nellaffermazione di
2002), Infabbrica (Musumeci, 2002), Combat Final processi diversi che passano dalla comprensione e dal
(Mondadori, 2007), Sarntal (Athesia, 2010). rispetto di una comunit fino a una interpretazione
creativa, autoriale che di quella stessa comunit ne
Qual la tua idea di narrazione visiva alpina? Il d testimonianza.
rapporto con la comunit influisce nellesito di un
lavoro fotografico? Racconto alpino di due artisti: il fumettista
Paolo Cossi
Limmagine fotografica delle Alpi frequentata da
stereotipi profondamente radicati che incontrano Paolo Cossi nasce a Pordenone nel maggio
laspettativa del pubblico con immagini ad effetto del 1980. Segue corsi di fumetto e dal 1997
cartolina ancora molto richieste dal mercato di tiene corsi di tecnica del fumetto nelle scuole,
settore. Tale produzione ha certamente impedito nonch di sensibilizzazione a questo medium.
lapertura a un linguaggio altro, insistendo su Nel 2002 vince il 1 premio al concorso Jacovitti, che
un trend facilmente riproducibile (es. panorama gli permette di frequentare gratuitamente la Scuola
con mucca e cielo blu) senza mai realmente del Fumetto di Milano. Nello stesso anno pubblica il
penetrare nelle estetiche locali, nelle forme con suo primo libro: Corona. Luomo del bosco di Erto.
cui le comunit scelgono di autorappresentarsi. La Inizia cos la sua carriera di scrittore fumettista.
mia esperienza, al contrario, indaga da vicino, entra Oggi Paolo Cossi collabora con la rivista ALP, dove
nelle dinamiche locali per fotografare con estrema disegna fumetti brevi su testi di Andrea Gobetti.
precisione fasi, scorci, volti, manualit, dettagli e Vive e disegna in una piccola baita in Valcellina in
ampi spazi dei territori alpini. Sono particolarmente provincia di Pordenone, a pochi chilometri dal
interessato alle espressioni rituali e, bench non bosco di Erto, e nelle sue opere si sente molto
mi definisca un fotografo documentarista, uso lo questo attaccamento alla natura dei boschi e delle
strumento fotografico per fare ricerca etnografica montagne, in particolare le Alpi.
senza rinunciare a una poetica personale che mi
guida a costruire immagini di forte impatto. Scelgo Qual la relazione che si pu stabilire fra i contenuti
accuratamente percorsi, incontri, seguendo spesso di uno studio etnografico e la sceneggiatura di un
un calendario rituale che mi porta ad attraversare i fumetto?
territori transfrontalieri. Da qui nasce una narrazione
complessa in cui sono evidenti i legami che tengono I miei fumetti nascono da una vera e propria
insieme tutti i territori. immersione nei luoghi, nelle abitudini, nelle storie
di vita di uomini e donne realmente incontrate.
Il rapporto con la comunit influisce nellesito di un Lindagine sui territori, lesperienza emotiva e una
lavoro fotografico? personale inclinazione allascolto, costituiscono le
fasi preliminari per la costruzione di un personaggio,
La fotografia centrata sulla presenza umana ed la sceneggiatura della storia o la definizione dei
il risultato anche della mia personale necessit tratti estetici di un volto, spesso caricature di
di stabilire legami umani che mi consentano di fisiognomiche reali. Questa particolare pratica
accedere, di raggiungere, di assistere ed infine esprime chiaramente come il concetto di ri-uso
di fotografare da vicino i testimoni viventi di una possa trovare declinazioni anche nellespressione
cultura radicata talvolta gelosamente custodita. autoriale che diventa contemporaneamente
documento e atto creativo. La sovrapposizione
di questi due registri ha un potere sul lettore, sul
pubblico in particolare pi giovane, la cui esperienza
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Sessione 1
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
Workshop 1-6
Il Workshop stato organizzato dallAssociazione e Basso Ceresio), Gianluca Papa (Direttore VAOL.
ARS.UNI.VCO di Domodossola, Associazione che IT Valtellina) e Daniela Fornaciarini (giornalista).
si occupa, tra le altre cose, anche di formazione Per sopraggiunte ed inderogabili impossibilit di
e di sviluppo dei territori montani e che gestisce carattere lavorativo, allincontro non hanno potuto
lo Sportello di Domodossola della Convenzione fisicamente presenziare Marco Onida e Gianluca
delle Alpi. ARS.UNI.VCO un Associazione del Papa.
territorio, il Verbano Cusio Ossola, che si considera
parte integrante di uno spazio, quello alpino, di cui La logica dello sviluppo sostenibile di un territorio,
condivide usi, abitudini, risorse e problematiche, infatti, seppur con tutte le possibili eco-attenzioni
pur in chiave culturale, formativa e di ricerca. deve comunque avere in s il senso e la logica
della potenzialit dello sviluppo, altrimenti i rischi
Il concept del workshop stato quello di verificare sono quelli di una progressiva riduzione di servizi
la possibilit di individuare alcuni percorsi di (ad. es. quelli connessi ai diritti di cittadinanza)
sviluppo possibile e sostenibile per alcune Valli e di spopolamento (di fatto gi in essere), la cui
Alpine dellarco occidentale mediante lo studio e reversibilit certamente possibile ma a patto di
larticolazione di una serie di proposte tematiche individuare ed attivare concrete politiche di sviluppo
di turismo emozionale, di progetti da attivare, di economico e sociale.
possibili network da costruire, i quali facessero
leva, valorizzandole e mettendole a fattore, sulle Gli spunti di riflessione dei relatori, interpellati
specifiche caratteristiche identitarie e paesistiche di su queste tematiche, sono tutti partiti da una
tali terre di minoranza. considerazione condivisa, ovvero lidea delle valli di
minoranza non come riserve che vogliono ricevere
Per fare questo abbiamo chiesto ad alcuni esperti la riconoscimenti e trattamenti assistenziali, ma come
disponibilit ed il tempo per approfondire la tematica territori che hanno la consapevolezza di soffrire di
ed individuare e sviluppare alcuni concetti: Giuseppe un minor sviluppo economico, sociale, ecc e che si
Dematteis (Politecnico di Torino Dislivelli), Marco vogliono o si vorrebbero organizzare per fare rete
Onida (Funzionario UE, gi segretario Convenzione e mettere a sistema le proprie risorse naturali ed i
delle Alpi), Stefania Cerutti (Universit degli Studi propri fattori produttivi e sociali per ipotizzare una
del Piemonte Orientale e ARS.UNI.VCO), Nadia crescita condivisa e che si sviluppi allinterno di un
Fontana-Lupi (Direttore Ente Turismo Mendrisiotto percorso bottom-up. Le riflessioni e le proposte
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Sessione 1
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
Lungo le vallate alpine di minoranza, vi sono gi speciali che saranno organizzati giornalmente da
numerosi itinerari e percorsi strutturati che si Chiasso. Il progetto stato sottoposto a votazione
muovono secondo una logica di qualit emozionale popolare e non ha potuto essere realizzato. Resta
del turismo. Tra loro non sono adeguatamente posti la regione della Svizzera pi vicina allEXPO e come
in relazione. Potrebbe essere opportuno individuare tale si presenta.
un filo tematico comune (es. cibo e dintorni), per
proporli ad un pubblico mirato, pi vasto in termini Una rete di turismo diverso nelle Alpi Occidentali
di potenzialit (non tanto di flussi), ponendo al Giuseppe Dematteis, Politecnico di Torino e
centro la questione della qualit emozionale. Associazione Dislivelli
Expo2015 dovrebbe essere una vetrina importante.
Ma anche altri filoni potrebbero essere esplorati nel Viene presentato il progetto Sweet Mountains a
breve periodo. cura dellassociazione Dislivelli per la creazione di
una rete di strutture alberghiere e para-alberghiere
Un esempio concreto e realizzabile di percorso (rifugi, agriturismi, alberghi diffusi ecc) capaci di
di turismo emozionale sulle Alpi (Emozion-Alpi) rispondere alla nuova domanda di turismo dolce,
quello che tocca storia e territori Walser delle vallate cio lento, consapevole, sostenibile.
ossolane in Piemonte (Un giro di Walser).
I titolari di questi luoghi di accoglienza si impegnano
Trenhotel, il progetto per proporre emozioni legate reciprocamente, sotto il controllo valutativo
ad una vocazione del territorio ed al tema di Expo di Dislivelli, a trattare i visitatori come ospiti, a
Nadia Fontana Lupi, Direttore Ente Turismo condividere le identit locali, i loro valori e i loro
Mendrisiotto e Basso Ceresio problemi attraverso servizi e iniziative che siano una
chiave di accesso alle peculiarit del territorio.
La regione turistica pi a sud della Svizzera ed anche Ognuno di questi luoghi di accoglienza funziona
del Cantone Ticino, la regione del Mendrisiotto come centro di una filiera del turismo sweet,
e Basso Ceresio. Tra le eccellenze della regione cio di una rete locale di satelliti, (guide alpine
lOutlet pi famoso dEuropa, il Monte Generoso e naturalistiche, agricoltori e allevatori, ristoranti
ed il Monte San Giorgio, un Patrimonio Mondiale tipici, artigiani, parchi, ecomusei ecc.) che aprono
dellUmanit transnazionale, condiviso con lItalia. il territorio ai visitatori.
Una nazione con la quale questa regione condivide
quotidianamente scambi intensi, data la prossimit. La rete, che comprende per ora una trentina di
Una regione ricca di eccellenze, ma troppo spesso luoghi di accoglienza, mira ad estendersi fin a coprire
attraversata velocemente, data la sua posizione lintera montagna del Nord-ovest, rendendola
geografica. Una regione che, con il Gottardo, ha accessibile e accogliente per i sempre pi numerosi
contribuito alla storia del trasporto delle merci visitatori italiani e stranieri, in modo da generare
attraverso le Alpi. Sensibile alla tematica dellEXPO, valore aggiunto territoriale a partire da un
una manifestazione che si svolger a soli 40km patrimonio finora piuttosto trascurato e da una
dalla regione, dal 2009 al 2014 lente turistico concezione della domanda e dellofferta turistica che
regionale ha lavorato allo sviluppo di un progetto corrisponde a quanto raccomanda lOrganizzazione
ambizioso e particolare che ambiva a creare
unattenzione del tutto particolare nei confronti
della citt di Chiasso e della regione, come anche
del trasporto degli alimenti attraverso le alpi. Il
progetto del TrenHotel, sostenuto dalle Ferrovia
Federali Svizzere, voleva attirare lattenzione sul
ruolo di Chiasso e del Gottardo, parlare di storia e
del futuro e prevedeva lallestimento di unenorme
tensostruttura sotto la quale avrebbero trovato
posto 4 carrozze da utilizzare come ricezione, spazio
espositivo e lounge-bar e 6 carrozze-cuccetta, con
324 posti letto. TrenHotel avrebbe voluto essere
il punto di partenza per escursioni nella regione
e punto di riferimento per coloro che avrebbero
Da sx:
voluto raggiungere EXPO direttamente con i treni Stefania Cerutti, Andrea Cottini, Nadia Fontana-Lupi, Giuseppe Dematteis
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Sessione 1
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
Workshop 1-8
Luana Silveri
Scuola per il governo del territorio, Trento, Italia
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Sessione 1
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Brand Alpino la valorizzazione delle risorse alpine
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Sessione 2
Sessione 2
La sessione 2 esamina come lutilizzo che stato fatto in passato delle risorse
influenzi la nostra attuale comprensione delle risorse alpine e, quindi, possa
anche contribuire alla nostra concezione delle sfide future. Vi saranno tre
presentazioni che prenderanno in esame diversi aspetti della questione. Un
excursus storico sar corredato da informazioni etnografiche e da un approccio
di modellazione del paesaggio. Ogni intervento mira a individuare tematiche
generali e a illustrarle con alcuni casi concreti.
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Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Keynote
Aleksander Panjek
Universit di Primorska, Slovenia
Il tema dellaccesso alle risorse naturali diventato hanno anche avuto il compito (o hanno cercato) di
di crescente attualit nel mondo contemporaneo. conservare il monopolio di determinate risorse. Tra
La discussione riguarda laspetto delle risorse le risorse naturali di particolare importanza nellarea
naturali come fonti di energia, nonch come fonti di alpina si ricordano le foreste, i pascoli, lacqua e i
sostentamento e produttive. Questo un argomento minerali metalliferi.
che riguarda, da un lato, la crescente attenzione rivolta
alle forme di sfruttamento ecologicamente sostenibili. La foresta una delle risorse naturali pi importanti
Dallaltro, riguarda anche le dimensioni socio-etico- dellarea alpina. Le foreste sono fonti di energia e di
politiche della gestione e della governance. Questi materie prime, di terra potenzialmente coltivabile,
temi sono dibattuti anche dagli storici, i quali cercano se disboscata, e un luogo adatto per cacciare e
di rispondere alle domande odierne esaminando il raccogliere risorse supplementari. Lo stato giuridico
rapporto tra uomo e ambiente nel passato. delle foreste nellarea alpina passato dalla propriet
collettiva alla propriet statale; di norma le foreste
Per vari motivi, le Alpi sono un osservatorio e, per sono soggette ai diritti duso di svariati enti. Soprattutto
cos dire, un laboratorio ideale per affrontare queste nellera preindustriale, le foreste attiravano numerosi
tematiche. Le risorse naturali sono state sempre il interessi diversi che spesso sfociavano in conflitti tra
cuore della vita e delleconomia alpina, forse pi qui le comunit rurali e le autorit statali, i signori feudali,
che in altri ambienti dalle risorse meno limitate. In le citt vicine, i mercanti e/o imprenditori. Bench
tutta la sua storia, lambiente alpino ha posto luomo le foreste fossero, infatti, di frequente soggette
e le sue attivit dinnanzi a specifici problemi e sfide, a misure adottate dalle autorit pubbliche per la
plasmando un rapporto particolare tra loro. Particolari loro conservazione (normative forestali ecc.) erano
forme di governance delle risorse, soprattutto le costantemente sfruttate da una variet di attori.
forme collettive di gestione e sfruttamento delle
risorse naturali, caratterizzano da sempre gli ambienti I pascoli erano collegati a unaltra attivit
alpini. Sempre a differenza di altri ambienti, gran fondamentale per leconomia alpina nellera
parte dei terreni alpini sono utilizzati collettivamente. preindustriale, lallevamento del bestiame bovino.
Queste forme duso solitamente sono, e sono state, Esso spesso comportava un complesso sistema di
abbinate alla presenza, relativamente importante, di sfruttamento delle praterie, dei prati e degli alpeggi
enti pubblici che hanno il compito di proteggere e che continua a plasmare il paesaggio alpino fino
tutelare le risorse naturali. In alcuni casi, questi enti ad oggi. Il pascolo rappresenta una delle principali
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Sessione 2
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Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Keynote
Gli abitanti delle montagne e delle Alpi in particolare di vecchi prodotti tradizionali, nuove forme di turismo
stanno affrontando un processo di rinnovamento: dal e altre innovative attivit legate allambiente alpino. I
1871 al 1951 le comunit alpine hanno conosciuto cambiamenti culturali possono comprendere nuove
una grande variet di evoluzioni demografiche in associazioni, gruppi per il consumo sostenibile e
ambito regionale. Tali mutamenti sono da ricollegare lutilizzo di Internet per le comunicazioni e il lavoro.
a una serie di fattori (politico-istituzionali ma anche
socio-culturali) che in generale hanno favorito un I processi demografici ed economici che incidono
maggior radicamento nelle Alpi orientali, soprattutto sulle varie comunit alpine sono strettamente
nella regione di lingua tedesca. Verso il 1980 le Alpi correlate con le caratteristiche sociali e culturali di
francesi hanno iniziato a mostrare segnali di ripresa un luogo (Viazzo, 2012). Pertanto assolutamente
economica; al contrario le Alpi italiane stavano necessario guardare al di l dei meri dati numerici
registrando una forte tendenza allo spopolamento. In ed esplorare le dinamiche sociali e culturali tramite
realt nel corso degli ultimi due decenni del XX secolo, indagini qualitative in grado di gettare luce sulla
gran parte dellArco Alpino (soprattutto nelle Alpi specificit di ciascun contesto. In particolare,
Bavaresi) ha mostrato uninattesa tenacia economica un intenso approccio etnografico consente al
che ha prodotto uneffettiva crescita in molti comuni ricercatore di indagare a fondo il contesto locale
delle Alpi francesi e svizzere. Oggi giorno chiara per comprendere la complessit delle dinamiche
uninversione della tendenza demografica persino socioculturali della comunit e offrirne una
nelle Alpi italiane, dovuta soprattutto ai movimenti descrizione densa. Questo tipo di analisi consente
migratori in direzione degli altipiani. ai ricercatori di individuare fattori cruciali, quali le
modalit di ingresso dei nuovi abitanti nella comunit
Sono osservabili vari fenomeni sociali, economici e le ripercussioni di tale fenomeno sulla loro capacit
e culturali legati a tali mutamenti. I fenomeni di influire sulla vita politica e sui processi decisionali
sociali, ad esempio, comprendono i cambiamenti della comunit. Inoltre, possibile individuare gli
nella composizione della popolazione residente: elementi che favoriscono (o disincentivano) la tenuta
immigrati residenti nellUE oppure al di fuori di essa, della comunit.
la percentuale di pensionati rispetto alle famiglie
e le persone che lavorano nelle grandi citt ma In una situazione talmente complessa e fluida appare
preferiscono uno stile di vita rurale. I fattori economici legittimo domandarsi chi abbia titolo ad apprendere
comprendono il revival di vecchie attivit artigianali e e trasmettere, quindi a promuovere e valorizzare
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Sessione 2
le risorse materiali e immateriali delle comunit mette in evidenza un fenomeno di discontinuit nella
alpine (Porcellana, Dimoz, 2014). Recenti indagini gestione delle risorse della comunit (Zanini, 2013).
mostrano che, in passato, la trasmissione del sapere In diversi momenti della sua storia, Macugnaga
e degli elementi culturali procedeva verticalmente, stato interessato da movimenti migratori che
dagli anziani ai giovani. Oggi, tale trasmissione hanno mutato radicalmente la struttura della sua
spesso extrafamigliare e avviene orizzontalmente o popolazione, iniziando dai primissimi insediamenti
persino obliquamente, dagli anziani detentori dei di popolazioni di lingua tedesca provenienti dalla
saperi locali ai nuovi giovani residenti che aspirano a Valle di Saas in Svizzera (Walser) nel corso del
portare avanti tali tradizioni. Le stesse considerazioni Medio Evo. Inoltre, Macugnaga ha unintensa storia
valgono per le risorse materiali (propriet fondiarie, mineraria che risale al diciottesimo secolo e che
immobili o intere borgate) e per la loro trasmissione proseguita fino alla chiusura della miniera nel
e gestione. 1961. La nascita del turismo di massa ha offerto
una via duscita dalla conseguente crisi economica
Unattenta osservazione delle dinamiche locali nelle e dagli anni 60 in poi la comunit di Macugnaga si
varie aree alpine ci ha consentito di individuare dedicata quasi esclusivamente al turismo. Tuttavia,
diversi schemi di utilizzo e trasmissione delle risorse. possibile riscontrare elementi di discontinuit
I processi demografici concorrono a determinare perfino nel corso di questa fase turistica. Allinizio la
questa matrice di schemi diversi che oscillano tra promozione turistica puntava prevalentemente sugli
continuit e discontinuit. Come suggerisce Mauro sport invernali. Negli anni 80 la caratterizzazione
Varotto, decremento demografico e spopolamento Walser della comunit divenne uno strumento di
non sono la stessa cosa e non si verificano valorizzazione turistica, specialmente con lausilio
necessariamente contemporaneamente. Si possono della Legge 482/99 Norme in materia di tutela delle
registrare episodi di decremento demografico anche minoranze linguistiche storiche. In Italia, questa
senza spopolamento o abbandono e, viceversa, legge ha aiutato i parlanti di lingue minoritarie a
labbandono pu verificarsi senza calo demografico riprendersi la propria lingua e il proprio senso
o percettibili movimenti della popolazione (Varotto, di appartenenza, contribuendo in tal modo
2003, pag. 105). allattrattiva di alcune localit di montagna.
La discontinuit non sempre, o soltanto, dovuta Negli ultimi anni, a causa della crisi che sta
a un mutamento delle risorse. Piuttosto, essa attraversando il settore del turismo, la comunit
attribuibile a diversi modelli di selezione delle di Macugnaga sta iniziando a mostrare segnali di
risorse di cui la comunit si avvalsa in momenti un necessario ripensamento della propria offerta
diversi. Questa selezione, unita allo spopolamento turistica. La comunit deve riflettere su come
che svuota le comunit montane da decenni, lascia riconfezionare le risorse disponibili per restare
dietro di s quelli che Cognard (2006) ha definito competitiva sul mercato turistico. Gli spazi vuoti
spazi vuoti, o spazi di intervento che possono lasciati dalla contrazione del turismo di massa sono
essere riempiti da nuovi abitanti o da nuove divenuti unoccasione per le giovani generazioni di
generazioni. La continuit, al contrario, pu essere immaginare nuovi modi di valorizzare e trasmettere
vista come uno sfruttamento delle stesse risorse i saperi e le tradizioni.
tramite una serie di cambiamenti e di innovazioni
che consentono alla comunit di colmare eventuali Al contrario, lalta Valle Pellice nelle Alpi piemontesi
spazi vuoti facendo prevalentemente affidamento occidentali, e in particolare le comunit di Bobbio
sulle proprie risorse economiche, sociali e culturali. e Villar Pellice, rappresentano un caso di continuit
delle risorse locali. Oggi, come in passato, la pastorizia
Due casi studiati adottando un approccio montana uno dei tratti distintivi delleconomia e
etnografico contribuiscono a mettere a fuoco due della cultura locali (Fassio, 2014). Tra gli anni 60 e 80,
diversi schemi di utilizzo delle risorse materiali e nel corso di un periodo di massiccio spopolamento
immateriali collocati in punti diversi del continuum delle montagne, questo settore ha conosciuto grandi
tra discontinuit e continuit. difficolt e trasformazioni. Tuttavia, la resistenza di
alcuni allevatori e lintervento dei comuni che hanno
Il caso di Macugnaga, un comune piemontese di investito nei loro alpeggi hanno rivestito un ruolo
circa 600 abitanti situato sul versante orientale determinante nel consentire la prosecuzione o la
del Monte Rosa, quindi lungo il confine tra Italia e ripresa delle attivit pastorali. Oggi, la maggior parte
Svizzera, particolarmente interessante, in quanto degli alpeggi della valle appartiene alle comunit
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Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
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Sessione 2
Keynote
Le regioni montane forniscono beni e servizi dei dati ed esperimenti ecologici sul campo in tutte
ecosistemici (BSE) fondamentali sia agli abitanti e tre le regioni studiate. Tali dati e risultati sono
delle montagne, sia a chi vive al di fuori delle aree stati usati come input per modelli meccanicistici di
montuose. La capacit degli ecosistemi montani di dinamiche paesaggistiche che simulavano leffetto
fornire servizi fondamentali, tuttavia, a rischio. del cambiamento climatico sullo sviluppo degli
Il surriscaldamento del pianeta comporter alberi e sulla composizione delle foreste su scala
probabilmente effetti rapidi e di importanza cruciale paesaggistica. Il risultato di queste simulazioni
per gli ecosistemi nei prossimi decenni. Inoltre, stato utilizzato come input per un modello socio-
i cambiamenti nei processi di adozione delle economico di sviluppo territoriale geograficamente
decisioni politiche a vari livelli e nelle condizioni esplicito. Tale modello coniugava i risultati delle
socioeconomiche di contorno stanno provocando scienze naturali con scenari di mercato e politici
rapidi mutamenti nella destinazione dei suoli. per simulare leffetto dei mutamenti climatici
e nellutilizzo dei suoli sulla fornitura di BSE. Le
Il progetto MOUNTLAND ha esaminato tre casi di analisi delle reti di politiche per i settori agricolo
regioni svizzere: un paesaggio di pascolo boschivo e forestale sono state impiegate per valutare
nel Giura, una regione interna alle Alpi nel Vallese, soluzioni di politiche alternative. In tutte le regioni
sensibile alla siccit, e lalta regione alpina di Davos, oggetto di studio, si verificato un coinvolgimento
sensibile alla temperatura. Lo scopo del progetto istituzionalizzato e regolare delle parti interessate.
era 1) analizzare limpatto dei mutamenti climatici
e dei cambiamenti nella destinazione dei suoli In generale, gli studi sperimentali e i modelli di
sulle dinamiche forestali, sulla gestione forestale e simulazione indicano che i BSE forestali saranno
sullagricoltura e 2) migliorare le pratiche di utilizzo duramente colpiti dallimpatto diretto del mutamento
del suolo e 3) sviluppare innovative soluzioni climatico. Per contro, i cambiamenti nei BSE agricoli
strategiche che tutelino la fornitura di BSE in un sarebbero dovuti principalmente al mutare delle
futuro mutevole. condizioni economiche che alterano lutilizzo del
suolo e la gestione territoriale. Per quanto riguarda
stato applicato un approccio integrativo che le tre regioni studiate, abbiamo ritenuto che i
coniugava metodologie delle scienze naturali, seguenti risultati rivestano unimportanza specifica:
economiche e politiche. MOUNTLAND ha sfruttato i
dati di un preesistente monitoraggio a lungo termine
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Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Nellalta regione alpina di Davos, la densit delle I nostri risultati suggeriscono che in siti asciutti
strutture forestali destinata ad aumentare, a basse quote (sotto i 1200 m s.l.m.) nellarea
con ogni probabilit, con potenziali effetti alpina interna del Vallese, si oltrepasser la
positivi sulla protezione dalle valanghe. Tuttavia, tolleranza alla siccit delle odierne specie
una protezione efficace potrebbe ridursi per arboree. Pertanto, occorre tener conto di una
effetto di un aumento di disturbi naturali, transizione verso specie pi resistenti alla siccit
come gli incendi o linvasione di scolitidi. La sul lungo periodo. A quote medie (1200-1800
quantificazione e la sovrapposizione di cinque m s.l.m.) si prevede che la siccit e gli scolitidi
BSE selezionati (protezione dalle valanghe, rappresenteranno importanti fattori delle
aspetti ricreativi, sequestro e stoccaggio della dinamiche forestali, mentre le foreste a quote
CO2, habitat per i galli cedroni e produzione di elevate (sopra i 1800 m s.l.m.) dovrebbero
crescere ed espandersi. Si prevede che tutti i
BSE subiranno le ripercussioni del mutamento
delle condizioni forestali, con specifici effetti
in funzione dellaltitudine. A medio termine, la
gestione delle foreste che mira ad aumentare
la resilienza delle foreste alla siccit potr
contribuire a conservare i BSE, per il momento.
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Sessione 2
Riferimenti
Numero speciale di Ecology&Society che fornisce una sintesi dei risultati del pro-
getto. www.ecologyandsociety.org/issues/view.php?sf=75
Il numero speciale del Giornale Svizzero delle Foreste (12/2012; in tedesco) riepiloga
i nostri risultati per quanto riguarda la selvicoltura. www.szf-jfs.org/toc/swif/163/12
Il numero speciale della pubblicazione Agrarforschung (7-8/2012; in tedesco e
francese) riepiloga i principali risultati relativi allagricoltura. www.agrarforschung-
schweiz.ch/archiv_11de.php?jahr=2012&band=3&heft=07%2B08
Per ulteriori informazioni su Mountland: www.cces.ethz.ch/projects/sulu/MOUNT-
LAND/%235
Foto 3: area di studio Davos: lalta regione alpina sensibile alla tem-
peratura (foto di A. Rigling, WSL)
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Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Workshop 2-1
Andrea Macchiavelli
Universit di Bergamo & Gruppo Clas, Italia
55
Sessione 2
allo sci da discesa, in inverno, e allescursionismo, questo posizionamento su una categoria di clientela
in estate, si sono andate moltiplicando le attivit di alta gamma la stazione ha fatto il suo punto di
richieste dalla clientela, che diventano altrettante forza, anche nella campagna comunicazionale,
motivazioni per frequentare la montagna. La instaurando una buona collaborazione con le localit
montagna diventa quindi un contesto nel quale vicine e quindi favorendo una integrazione di servizi
provare esperienze diverse, con poca continuit e a livello di area.
sistematicit; parte di esse richiedono unattivit
fisica (racchette da neve, sci alpinismo, snowboard, Il secondo caso riguarda la localit di Autrans,
ad esempio in inverno, mountain bike, vie ferrate o localit a bassa quota (1000-1600 mt.) nei pressi di
altro in estate), altre invece appartengono alla sfera Grenoble con circa 6000 posti letto e 10 impianti di
dei divertimenti e dei piaceri, come la gastronomia, risalita, che ha trovato la sua specializzazione nelle
la ricerca di prodotti tipici e soprattutto la ricerca di attivit di sci nordico (non solo sci da fondo) alle
benessere. Questa domanda di zapping tra molte quali sono dedicati ben 130 km di piste. Se dunque
possibili attivit comporta da parte delle localit con riferimento allo sci alpino Autrans pu essere
sciistiche la necessit di soddisfare il turista offrendo considerata una piccola stazione, per le attivit
unampia variet di servizi, che non tutte le localit nordiche invece tra le prime 5 destinazioni di
di montagna sono in grado di offrire per ragioni di Francia. Anche in questo caso diventa comunque
budget, di risorse, o semplicemente di competenze. strategica la collaborazione con altre localit (Vercors
e Maudre) grazie alle quali si propone come
A partire da questi recenti fenomeni comincia a farsi componente di specializzazione di un network.
largo tra le piccole localit la tendenza a trovare
un proprio posizionamento sul mercato attraverso Anche Saint Pierre de Chartreuse si trova nei pressi
una caratterizzazione o una specializzazione delle di Grenoble ed una localit di bassa quota (900-
localit. Queste considerazioni, supportate dalla 1800 mt) con solo 35 Km di piste per lo sci alpino;
osservazione della realt, hanno definito il concept qui, facendo appello su antiche tradizioni si puntato
del workshop 4.1, che ha avuto appunto come a valorizzare lattivit di trail, legata in particolare al
obiettivo quello di presentare le strategie in atto benessere fisico, tanto da proporsi come la 1^ localit
da parte di alcuni qualificati operatori del settore di trail in Europa. Lattivit di trail (estivo e invernale)
accanto ad alcuni casi imprenditoriali innovativi. va quindi ad integrare il tradizionale sci alpino,
ma specializza la localit facendo ruotare attorno
Jean Marc Silva direttore di France Montagne, a questo tema anche le attivit commerciali e di
agenzia nazionale francese che rappresenta gli servizi (abbigliamento, formazione, servizi sanitari).
operatori del turismo montano, che operano in In conclusione Silva ha evidenziato che la strategia
circa 300 stazioni sciistiche, delle quali la met delle piccole stazioni oggi legata allidentificazione
vengono considerate piccole. Il problema quindi di elementi di peculiarit che oggi possono emergere
particolarmente avvertito anche perch le maggiori con maggiore trasparenza, grazie alla visibilit
stazioni francesi sono davvero di dimensioni democratica garantita dalle reti telematiche.
importanti e poche localit garantiscono la grande
maggioranza del fatturato. Silva nel corso del suo
intervento ha presentato tre casi di piccole stazioni,
che attraverso un proprio posizionamento specifico
sul mercato sono riuscite a farsi riconoscere ed
apprezzare dalla clientela.
56
Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Charles Barras vice-direttore di Ticino Turismo, al mercato di prossimit, dal momento che nel
cantone della Svizzera Italiana. La sua partecipazione raggio di 60-80 minuti di auto pu essere raggiunta
al workshop stata particolarmente significativa da un bacino di circa 6 milioni di persone e che in
perch il Ticino dispone di 13 micro-stazioni valle vi un modestissimo numero di posti letto
sciistiche, con complessive 19 seggiovie/cabinovie alberghieri, mentre vi sono molte case di vacanza;
e 21 skilift, unofferta dunque obsoleta, non pi quindi la gestione della stazione, i servizi offerti e
presente in altri paesi; tra queste stazioni inoltre la comunicazione della localit stata decisamente
non vi alcuna collaborazione. orientata alla domanda dellarea metropolitana
milanese. Grazie anche al buon innevamento
Dal momento che tutte le stazioni sono in grave degli ultimi inverni, oggi lofferta sciistica dei Piani
perdita economica e che fino ad oggi sono state di Bobbio-Valtorta tra le pi frequentate della
sostenute dal Governo Federale, il problema quello Lombardia, quasi esclusivamente nei week end.
di definire una strategia che consenta di valorizzare le
localit che hanno qualche prospettiva di successo, Decisamente diverso il caso di Livigno, presentato da
concentrando su queste le risorse disponibili. Barras Marco Rocca amministratore delegato di Mottolino
ha dunque evidenziato un problema politico: dopo spa, una delle due societ di impianti di risalita di
un ampia analisi della situazione, il Consiglio di Livigno. Livigno ha circa 100 km di piste e a Mottolino
Stato ha proposto una strategia volta a concentrare fanno riferimento circa 40, non collegati con gli altri
le risorse sulla stazione di Airolo, che offre maggiori 60. La stazione quindi non piccola, ma un caso
opportunit, ma il Parlamento del Cantone ha interessante di strategia aziendale, dal momento
chiesto di finanziare anche le altre 4 stazioni pi che lofferta invernale ed anche quella estiva (MTB)
importanti, ritenendo indispensabile utilizzare le sono state orientate al segmento giovanile.
risorse a favore di tutte le aree. Il vero nodo emerso
dalla relazione di Barras tuttavia che non vi un Senza trascurare gli altri segmenti di mercato, che
strategia di marketing per le piccole localit del comunque garantiscono le numerose presenze
Ticino, n in termini di specializzazione delle singole nella localit, la societ Mottolino ha raggiunto una
localit, n in termini di integrazione e quindi di forte riconoscibilit grazie ad un politica di prodotto
politica unitaria per tutte le stazioni. che ha predisposto spazi appositamente creati per
il divertimento giovanile (piste per snowboard e
I due imprenditori presenti al workshop hanno per discesa su neve fresca, snowpark, spazi per
mostrato due casi di specializzazione nelle freestile, ecc.) grazie ad una politica di eventi di
destinazioni montane lombarde. Massimo Fossati sport e di spettacolo di grande livello, fortemente
Amministratore Delegato di ITB Servizi (Imprese orientata al target giovanile e grazie ad una politica
Turistiche Barziesi) che ha acquisito la propriet di comunicazione fortemente mirata. Oggi Livigno
degli impianti di 4 localit della Valsassina (Piani ha un tasso di internazionalizzazione delle presenze
dErna, Piani di Bobbio-Valtorta, Piani dArtavaggio molto elevato, grazie alla vicinanza con la Svizzera
e Pian delle Betulle) in prossimit di Lecco a e con la Germania, ma anche ad una politica di
circa 50-70 Km da Milano. Un tempo queste prodotto che attira sulla stazione unampia quota di
localit offrivano qualche opportunit sciistica, domanda giovanile di provenienza internazionale.
ma non essendo localit dalta quota si sono
progressivamente indebolite e 10 anni orsono non In conclusione, il workshop ha messo bene in
sembravano presentare le condizioni per una loro evidenza quanto veniva affermato nellintroduzione,
sopravvivenza. Unaccorta politica di gestione del e cio che si comincia ad intravedere qualcosa di
prodotto e di marketing sembra invece aver aperto nuovo nel mondo del turismo della neve. Le piccole
nuove possibilit. stazioni cominciano, pur timidamente, a cercare
una propria specificit da offrire al mercato; questa
In primo luogo lo sci stato concentrato in una tuttavia esige ancor di pi di individuare forme di
sola delle quattro localit acquisite da ITB (Piani di collaborazione e integrazione con altre localit in
Bobbio), quella che offriva maggiori potenzialit una prospettiva di offerta territoriale pi ampia della
per lampiezza dellofferta e per le condizioni di sola destinazione turistica.
altitudine, mentre per le altre stata riservata
una funzione ricreativa per famiglie, invernale ed
estiva. La stazione sciistica di Bobbio-Valtorta, con
circa 35 Km di piste, stata fin dallinizio orientata
57
Sessione 2
Workshop 2-2
Luigi Lorenzetti
Universit della Svizzera italiana, Svizzera
Da sempre, lambiente alpino rappresenta il luogo Il workshop il frutto di una serie di studi storici
di un confronto complesso e delicato tra luomo condotti in diverse zone dellarco alpino e confluite
e la natura con le sue costrizioni climatiche, in un numero monografico di Histoire des Alpes
morfologiche e altimetriche. Esso per ha anche Storia delle Alpi Geschichte der Alpen, la
fornito alluomo numerose opportunit connesse rivista dellAssociazione Internazionale per la
alla presenza di unampia gamma di risorse Storia delle Alpi. Concepito come unoccasione
naturali (acqua, boschi, pascoli, minerali, ) la cui di approfondimento e di sintesi, il workshop ha
valorizzazione gli ha permesso di sottrarsi dalla permesso di portare alla luce e di sottolineare una
cosiddetta egemonia del grano e dalla trappola serie di questioni e di temi che definiscono alcune
malthusiana a cui erano esposte molte economie coordinate centrali per un programma di indagine di
a vocazione monoculturale. Daltronde, le risorse pi ampio respiro riguardante la lettura storica della
naturali sono sempre state e forse pi che in sostenibilit delluso delle risorse nelle comunit e le
altri contesti geografici al centro delle economie societ alpine, del passato (ma anche del presente).
alpine. Per questo motivo, le Alpi rappresentano
un osservatorio ideale per affrontare il tema del Tre questioni di particolare rilievo sono emerse dai
rapporto tra le risorse e la sostenibilit nelle sue vari interventi proposti durante il workshop.
varie accezioni (ambientale, economica, sociale,
politica, ). Risorse, sostenibilit e rapporto con il mercato
Chinandosi su questo tema, il workshop Risorse Le risorse naturali e le loro forme duso, sono
naturali nelle Alpi. Sostenibilit sociale e ambientale storicamente definite in funzione della domanda
delle comunit del passato ha sottolineato come tale che la societ esprime verso determinati beni. In
rapporto vada colto allinterno delle realt storiche altre parole senza la domanda, le risorse sono un
entro cui si esplica. In altre parole, la profondit patrimonio sterile. Dunque non soltanto gli spazi
storica di tale rapporto risulta essere unimportante e le colture che contengono, ma anche i tempi
chiave di lettura per dare corpo al composito (e vanno considerati per stabilire quando una risorsa
spesse volte astratto) significato della sostenibilit diventa tale. Lestensione degli alpeggi (che in
e delle sue diverse sfaccettature che rinviano alla molte aree, a partire dallepoca moderna, hanno
dimensione ambientale, economica, sociale, e progressivamente sostituito le superfici coltivate)
politico-istituzionale. infatti il risultato della crescente domanda di
58
Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
59
Sessione 2
convivenza tra usi diversi di una stessa risorsa; risorse e al loro uso. Il tema stato ampiamente
strategie che generalmente si rifacevano a logiche affrontato dalla comunit scientifica internazionale,
politiche e a rapporti di potere che le ricerche grazie soprattutto al premio Nobel per leconomia
storiche hanno iniziato solo da pochi anni a sondare. conferito a E. Ostrom nel 2009. In antitesi alle tesi
di G. Hardin, si pi volte dimostrato che i processi
Infine, la prospettiva diacronica ci ricorda che in di privatizzazione delle risorse collettive non hanno
epoca industriale la tecnologia ha determinato livelli sempre coinciso con un loro sovra-sfruttamento.
di sfruttamento delle risorse scarsamente compatibili Le analisi storiche sottolineano tuttavia la necessit
con i principi della sostenibilit ambientale. Basti di evitare la trappola del mito comunitario che
pensare allo sfruttamento idroelettrico che ha spesse volte individua nelle propriet collettive le
prosciugato innumerevoli corsi dacqua e alterato forme di appropriazione maggiormente compatibili
gli equilibri idrologici di numerose valli alpine. Nel con le logiche della sostenibilit. Il workshop ha
contempo, tuttavia, tale tecnologia ha consentito un mostrato che non sempre la gestione da parte delle
drastico calo della pressione sui boschi, in precedenza collettivit locali era garanzia di un uso sostenibile,
fonte energetica primaria per molte realt urbane vuoi per uneccessiva pressione sulle risorse stesse,
e di pianura. I sistemi tecnici costituiscono quindi vuoi per uninadeguata manutenzione dei sistemi
una componente importante nellevoluzione del che ne regolavano luso, innescando, ad esempio,
rapporto tra risorse e sostenibilit. problemi di ordine ecologico. Di converso, gli usi
promossi dallesterno non sempre sfociavano in
Risorse, sostenibilit e forme di appropriazione/uso forme di sfruttamento a bassa sostenibilit. In altre
parole, una corretta valutazione delle connessioni
Negli ultimi anni la ricerca storica ha posto uno tra forme di propriet e di uso delle risorse da
sguardo vieppi attento alle forme di appropriazione una parte, e sostenibilit dallaltra, deve portare
delle risorse e allarticolazione tra diritti di propriet a interrogarsi su chi traeva dalle risorse i maggiori
e diritti duso. Pi che in altre aree europee, lo vantaggi e sui rapporti tra interessi endogeni (locali)
spazio alpino ha a lungo conservato (e mantiene e logiche esogene.
tuttora) una significativa presenza di forme di
propriet collettive o comuni che richiamano
la questione su chi ha realmente accesso alle
60
Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Workshop 2-3
Ingrid Machold
Istituto Federale per le Aree di Montagna
e Svantaggiate (BABF), Austria
61
Sessione 2
internazionale compensa, o almeno mitiga, le perdite possono adattarsi e sviluppare percorsi di sviluppo
di popolazione interna alle aree rurali. alternativi (Scott 2013). Per questo approccio,
importante sostenere la diversit per mantenere
Questi mutamenti demografici indicano un aumento a disposizione opzioni per affrontare, adattarsi a o
della diversit sociale nelle comunit rurali che pone dar forma al mutamento nel corso del tempo. Esiste
una serie di domande relative allaccettazione e unevidente correlazione tra i sistemi ecologici e quelli
allapprezzamento della diversit sociale allinterno sociali nelle regioni rurali: soltanto quando la diversit
delle comunit alpine. Inoltre pone la questione di ecologica garantita, possibile salvaguardare
come e se sia effettivamente possibile sfruttare la la qualit della vita della popolazione rurale. Se il
diversit sociale nelle strategie di sviluppo e nelle sistema sociale indebolito dallemigrazione dei
strutture di gestione regionali. giovani o dallo sfascio delle reti comunitarie, per
esempio, complessi sistemi ecologici potrebbero
Il primo contributo, di Theresia Oedl-Wieser (Istituto subire fenomeni di abbandono o di degrado. Inoltre
Federale per le Aree di Montagna e Svantaggiate), ha la diversit sociale (ossia et, sesso, istruzione,
fornito qualche dato sul concetto di resilienza e sulle esperienza, etnia, religione, orientamento sessuale)
sue implicazioni per lo sviluppo regionale. partita un importante indice dellapertura e della vitalit
da un elenco dei molteplici rischi di emarginazione delle zone rurali. I futuri sistemi di governance
a cui sono soggette le regioni alpine, ivi compresi i devono essere in grado di essere pi attenti verso
cambiamenti climatici e i mutamenti demografici le dinamiche della diversit sociale per conseguire
attraverso i processi migratori, nonch lindebolimento forme adattative di governance. La diversit sociale
complessivo delle strutture economiche regionali. deve essere considerata unimportante dimensione
Questi rischi di emarginazione hanno suscitato un di strutture gestionali regionali adattative che
dibattito concernente i presupposti dei percorsi di guardano al futuro prima di poter essere sfruttata
resilienza a livelli regionali diversi. Sono stati individuati appieno.
due diversi approcci alla resilienza. La resilienza
di equilibrio riguarda soprattutto la capacit Il successivo contributo, di Ruth Moser (Riserva
di assorbire gli shock e conservare comunque la della biosfera Groes Walsertal), ha delineato
funzionalit (Folke 2006, 253 e segg.). Al contrario, alcuni dei riferimenti e delle principali caratteristiche
la resilienza evolutiva mette in evidenza processi di della Riserva della Biosfera (RB) UNESCO Groes
cambiamento in atto e sottolinea il comportamento Walsertal. Il fulcro di questa presentazione era
adattativo e ladattabilit. rappresentato dai processi di partecipazione degli
ultimi anni. Bench i processi di partecipazione
La resilienza evolutiva d importanza alla nella Groes Walsertal abbiano avuto un grande
trasformazione, attraverso la quale i sistemi socio- successo inizialmente, sono emerse nuove sfide
ecologici (attraverso lazione individuale o collettiva) dovute alle elevate aspettative e a progetti che
Figura 1: Saldi migratori in 1000 abitanti, 2002-2012 (allanno). Fonte: Machold et al. (2013), pag. 148; aggiornato
62
Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
richiedono una collaborazione e processi decisionali molti valori e consuetudini alpine furono conservati,
complessi. La domanda pi importante risultata: mentre la produzione agricola e i pasti furono adattati
come motivare persone con esperienze pregresse allambiente del luogo. Gli emigranti di Pozuzo
diverse a partecipare a campagne di cooperazione conservano ancora contatti con le loro origini tirolesi,
regionale? La partecipazione multilaterale rafforza la il che garantisce un continuo scambio culturale. Nel
cooperazione e contribuisce a garantire un processo 2007 circa 30 abitanti di Pozuzo visitarono il Tirolo
decisionale stabile e sostenibile nella regione della RB. per tre settimane, e ogni inverno dai tre ai dieci
abitanti del villaggio peruviano lavorano nel settore
stato presentato un elenco di varie attivit incentrate ospedaliero tirolese. Queste esperienze indicano
sullapproccio multilaterale e sul coinvolgimento che la diversit culturale pu produrre due risultati
di persone del luogo. Laccento stato posto in diversi quando si verifica la glocalizzazione:
particolare sui festival della Riserva della Biosfera. A competizione o interazione. Esiste sempre
partire dal 2011, ogni Festival annuale delle Riserve lopportunit di un apprendimento transculturale, e
della Biosfera dedicato a un tema diverso. Quello mentre i valori alpini mutano, possibile adattare
del Festival RB 2011 era il futuro; con lo slogan Noi e adottare (bricolage) nuove identit alpine affinch
siamo il futuro il Festival ha contribuito ad avviare un si conformino al contesto locale.
ampio processo di partecipazione. Il Festival RB 2012,
invece, stato incentrato sul presente e ha chiesto Le tre discussioni presentate si sono concentrate
Cosa c di valore nella valle della Groes Walsertal? sulla dimensione sociale delle risorse alpine e sul loro
Il Festival RB 2013 infine ha sfidato i partecipanti a sviluppo da vari punti di vista. Esse comprendevano la
riflettere sulla domanda cosa dobbiamo cambiare consapevolezza e laccettazione dellimmigrazione, la
per salvaguardare la [Groes Walsertal]? Tramite diversit sociale in contesti diversi e le interdipendenze
forme innovative di invito e di partecipazione, molti socio-ecologiche nelle attivit di sviluppo regionali. La
che altrimenti non sarebbero stati coinvolti sono stati discussione che ne derivata ha dimostrato quanto
invogliati a partecipare a questo processo dazione difficile coinvolgere persone di estrazioni diverse,
volto ad affinare e aggiornare la strategia regionale sia gli autoctoni che i nuovi arrivati, nei processi di
esistente per la Riserva della Biosfera Groes partecipazione regionali. necessaria ancora molta
Walsertal. Altre attivit affrontavano problematiche ricerca, soprattutto nellambito dei rapporti di potere
relative ai giovani (consiglio della giovent) e alle locali e regionali e delle reti di soggetti istituzionali
donne (forum delle donne). Le principali conclusioni e non. Quali sono i vantaggi della diversit sociale
di questi processi continui possono essere sintetizzati esistente nelle regioni alpine? Come dovrebbero
con le seguenti parole: 1) la gente vuole partecipare essere organizzate le strutture di governance per
e si interessa del futuro della propria valle, 2) consentire la partecipazione di gruppi spesso
lapertura dellorganizzazione delle RB grazie a emarginati come le donne e i giovani, oltre ai
processi partecipativi pi ampi agevola la condivisione nuovi arrivati, nei processi di sviluppo regionale?
di importanti intuizioni relative allo sviluppo futuro, La diversit sociale non deve essere inserita in un
3) il rafforzamento dei processi partecipativi produce atteggiamento difensivo ma, mentre prosegue il
una cultura della cooperazione, 4) i forum delle RB mutamento demografico, deve essere vista come
devono svolgere un ruolo strategico pi importante. una potenzialit di sviluppo sostenibile e resiliente
per le aree alpine.
Lultimo contributo, quello di Karin Zbinden Gysin
(Scuola di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari
HAFL), ha esaminato la diversit sociale da un altro
punto di vista. Nella sua presentazione Zbinden Gysin Riferimenti
mette le opinioni dei migranti al centro della sua
analisi, esaminando le dinamiche e la gestione della Folke, C. (2006), Resilienza: The emergence of a perspective for social-ecological sys-
diversit di un gruppo di emigranti alpini che vivono tems analyses. (Lemergere di una prospettiva di analisi dei sistemi socio-ecologici.)
nella giungla peruviana. Alla fine del XIX secolo, circa In: Global Environmental Change 16: 253-267.
300 tirolesi emigrarono nel villaggio di Pozuzo, nella Machold, I., Dax, T. e Strahl, W. (2013): Potenziale entfalten. Migration und Integra-
giungla peruviana, per sfuggire alle dure condizioni tion in lndlichen Regionen sterreichs. Forschungsbericht 68. Bundesanstalt fr
di vita del Tirolo. Gli emigranti portarono con s un Bergbauernfragen: Wien. http://www.berggebiete.at/cm3/de/download/finish/16-
sistema rurale alpino per quanto riguarda le case, forschungsberichte/510-fb68.html
lagricoltura, i valori e le consuetudini sociali. Anche Scott, M. (2013), Resilienza: A Conceptual Lens for Rural Studies? (Una lente concet-
se si registrarono matrimoni misti fin dallinizio, tuale per gli studi rurali?) In: Geography Compass 7/9 (2013): 597-610.
63
Sessione 2
Workshop 2-4
Andrea Fischer
Istituto di Ricerca Interdisciplinare di Montagna dellAccademia
Austriaca delle Scienze, Innsbruck, Austria
Glacier length changes in the European Alps: Il crescente interesse della popolazione urbana
Available data and future challenges europea per lintatta e selvaggia regione alpina e
Isabelle Grtner-Roer, Samuel U. per la sua cultura ha dato vita a tentativi di studiare
Nussbaumer, Michael Zemp, WGMS, Svizzera le Alpi a partire da met dellOttocento. Con la
costruzione delle ferrovie, un numero crescente
I ghiacciai alpini non sono soltanto preziosi e sensibili di persone hanno avuto la possibilit di visitare
indicatori dei cambiamenti climatici, influiscono le Alpi e si sviluppata uninfrastruttura turistica.
anche sul rapporto tra gli uomini e lambiente nelle Verso e poco dopo il picco glaciale della Piccola
Figura 1: Fotografie del ghiacciaio Ochsentaler (Silvretta Group, Austria) contenute negli archivi del Club alpino austriaco che mostrano la
ritirata del ghiacciaio e laumento dello strato di detriti tra il 1927 e il 2013 (fotografi: H. Kinzl e G. Gross).
64
Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Figura 2: Esempio di dati relativi alle variazioni di lunghezza dei ghiacciai Pasterzenkees e Schlatenkees negli archivi del Club
alpino austriaco disponibili presso il WGMS. Le immagini sono dello Schlatenkees nel 1880 e nel 2013 (Fischer et al, 2013).
Et Glaciale, furono fondati i club alpini di Austria, tempo prima rispetto a pressoch qualunque altro
Germania e Italia, i quali non solo costruirono documento paragonabile al mondo.
baite, ma condussero anche ricerche scientifiche
sulle Alpi. Oltre alle mappe cartografiche, furono Nel workshop, Gebhard Bendler del Club alpino
avviati, finanziati e pubblicati progetti di ricerca e austriaco e dellIstituto di Ricerca Interdisciplinare
spedizioni. Nelle Alpi austriache, per esempio, le di Montagna dellAccademia Austriaca delle Scienze
prime perforazioni di un ghiacciaio e una serie di hanno presentato una panoramica ed alcuni esempi
ulteriori indagini glaciologiche facevano parte del di documenti conservati negli archivi dei club alpini
programma scientifico del Club alpino austriaco. Il tedesco e austriaco dal punto di vista delle scienze
servizio di misurazione dei ghiacciai del Club alpino storiche. Attualmente si stanno compiendo sforzi
austriaco fu fondato nel 1891, poco dopo il servizio per inventariare e valutare gli archivi in specifici
di misurazione dei ghiacciai svizzeri. Fino ad oggi, contesti scientifici, come, ad es., la storia dei club
entrambi misurano e raccolgono dati relativi alle alpini, la geografia o la glaciologia regionali. Isabelle
variazioni di lunghezza dei ghiacciai alpini. Grtner-Roer del World Glacier Monitoring Service
(Servizio mondiale di monitoraggio dei ghiacciai)
Lo stato e il destino dei ghiacciai non sono (WGMS) di Zurigo ha presentato il lavoro di raccolta
documentati soltanto negli archivi scientifici dei di dati glaciologici di lungo periodo svolto dal
club alpini, ma anche in numerosi dipinti, schizzi e Servizio. Il WGMS uno dei principali fornitori di
fotografie, nonch nelle relazioni dei primi visitatori dati glaciologici al mondo e offre nuove opzioni per
e alpinisti. I parametri glaciologici, come lampiezza includere dati indiretti e ricostruzioni di ghiacciai
delle zone con neve granulare o crepacci, sono derivanti dagli archivi storici (Zemp et al, 2011).
registrati soltanto in questi documenti storici. Oggi Inoltre ha fornito esempi di raccolta di dati relativi a
questi dati rappresentano unindispensabile fonte di specifici ghiacciai e opzioni di accesso ai dati.
informazioni nellambito dei cambiamenti climatici
perch aiutano i ricercatori a comprendere i Alcuni dei partecipanti al workshop forniscono
cambiamenti passati e a prevedere gli scenari futuri. dati agli archivi; altri utilizzano i dati, molti fanno
La banca dati relativa ai ghiacciai alpini risale a molto entrambe le cose. Gli scienziati che generano
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Sessione 2
66
Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Workshop 2-5
Simone Signaroli
Servizio Archivistico Comprensoriale di Valle Camonica,
Capo die Ponte (Brescia), Italia
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Sessione 2
Tav. 1: Valle Camonica, la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano nel XVII secolo, Italia settentrionale; il fi-
ume Oglio evidenziato in azzurro (mappa disegnata su immagine della NASA: <http://visibleearth.nasa.gov>).
possiamo riconoscere due tratti principali che cosa conferiva alla Comunit questi diritti? In quale
sono geograficamente e storicamente distinti. La misura i magistrati della Comunit erano coinvolti
parte meridionale del bacino dellOglio segnava nella discussione delle problematiche idriche e nella
un confine, inizialmente tra i territori di Brescia gestione delle acque pubbliche? Come mut la loro
e Bergamo, successivamente tra la Repubblica di funzione nel corso di oltre quattro secoli?
Venezia e il Ducato di Milano (tav. 1). Questa regione
stata oggetto di ricerche approfondite in ragione Acque di Valle Camonica: un progetto di ricerca
della sua importanza nevralgica nella storia europea con finanziamento pubblico
come snodo commerciale e frontiera politica. Non
altrettanto palese limportanza storica del corso Allinizio del 2014 la Fondazione della Comunit
settentrionale del fiume, che comprende il territorio Bresciana ha stanziato un finanziamento per un
della Valle Camonica, ma esistono comunque progetto di ricerca condotto da il leggio s.c.s., una
numerose fonti documentali che forniscono cooperativa culturale e sociale di Valle Camonica.
informazioni sulla storia camuna. Il progetto ospitato dal Servizio archivistico del
comprensorio di Valle Camonica ha ricevuto anche
Se restringiamo lo sguardo alla Comunit di Valle una sovvenzione da parte della Comunit Montana
Camonica, veniamo a sapere da alcuni documenti di Valle Camonica, del Parco regionale dellAdamello
importanti che il fiume era stato generalmente e dalla societ privata Forge Monchieri.
gestito come un bene comune per diversi secoli.
In effetti alcuni capitoli dello Statuto (approvato Il team di progetto ha studiato la storia della
nel 1433, stampato per la prima volta nel 1498 e Comunit di Valle Camonica, la sua gestione delle
profondamente rimaneggiato allinizio del Seicento) risorse idriche e i rapporti intrattenuti con le
regolano espressamente il governo di acque comunit esterne (Brescia, Bergamo, Venezia), oltre
pubbliche, strade e ponti. Per esempio, la Comunit che con i comuni rurali e i proprietari terrieri che
era responsabile di tre ponti sullOglio (da nord a rientravano nel comprensorio della comunit. In
sud: Cedegolo, Cemmo e Breno) e gli amministratori particolare, Michele Pellegrini (ricercatore: il leggio
locali avevano lobbligo di prevenire linquinamento s.c.s. Societ Storica Lombarda) si occupato
della acque. Le loro responsabilit si estendevano delliniziale sovrapposizione giurisdizionale sul fiume
anche alla regolamentazione delle attivit di pesca Oglio tra Brescia (sia vescovato che comune) e la
e fluitazione del legname. Comunit di Valle Camonica. Egli ha studiato anche
la consuetudine successiva di demandare la gestione
Lo storico deve quindi interrogare i documenti delle risorse idriche agli amministratori locali della
esistenti per rispondere ad alcuni quesiti. Chi o comunit. Larchivista Ivan Faiferri (il leggio s.c.s.) ha
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Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
Tav. 2: Breno, Museo Camuno, Raccolta Putelli, reg. 4, l. 59 (registro consiliare del 27 agosto 1574).
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Sessione 2
Workshop 2-7
70
Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
71
Sessione 2
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Uso delle risorse alpine: dal passato al presente
73
Sessione 3
Sessione 3
La sessione 3 verte sulla governance delle risorse alpine nel tentativo di trovare
soluzioni a una sfida che, sebbene fondamentale, rimane ancora irrisolta: trovare
i migliori modelli di governance al fine di garantire un utilizzo sostenibile delle
risorse alpine. Vi saranno tre presentazioni che prenderanno in esame diversi
aspetti della questione. La prima presentazione verter su due approcci per una
gestione pi sostenibile delle risorse alpine (regimi istituzionali delle risorse e
spazi regolatori funzionali) e sar seguita da un contributo sulla partecipazione
che necessaria per prendere decisioni nel lungo periodo, ampiamente accettate
e sostenibili. La terza verter sulle diverse prospettive di governance regionale e
fornir degli spunti su come la capitalizzazione dei progetti di sviluppo territoriale
sostenibile possa contribuire alla governance delle risorse alpine.
74
La governance delle risorse alpine
Keynote
Stphane Nahrath
Istituto universitario Kurt Bsch &
Universit di Losanna, Svizzera
Lo sviluppo sostenibile un tema la cui importanza questione (stock) dovrebbero regolamentare tutte
stata riconosciuta a livello politico da ormai 20 le unit (raccolto) estraibili in un dato momento e
anni (WCED, 1987). Ciononostante, il degrado luogo (fig.1). Lattuazione di una simile strategia si
ambientale derivante dallo sfruttamento eccessivo articola in tre fasi successive che richiedono alcune
delle risorse quali il suolo, lacqua, il paesaggio, decisioni politiche importanti:
laria, ecc. rimane un problema importante per la 1. A livello normativo va definito un contingente
maggior parte dei paesi (McNeill, 2001). Nelle aree massimo globale di estrazione/ritiro delle
geograficamente pi sensibili come le montagne, il unit di risorsa. Tale contingente deve essere
degrado e lo sfruttamento eccessivo delle risorse determinato sulla scorta di criteri quantitativi
desta particolare preoccupazione. Le numerose e qualitativi compatibili con i requisiti ecologici
politiche che si occupano delle risorse (ambientale, volti a garantire la rigenerazione della risorsa
pianificazione territoriale, tutela del paesaggio, (livello 2). Supponiamo che la determinazione
ecc.) spesso non riescono a ottenere effetti duraturi del contingente sia una questione politica
e sostenibili. In questa presentazione affronter il cruciale che dipende dal minore o maggiore
tema a partire dai seguenti quattro obiettivi. rigore con cui una societ fa propria la nozione
di sostenibilit.
Innanzi tutto esaminer i principali limiti delle
politiche ambientali attuali dal punto di vista dello 2. Il contingente globale deve essere ripartito tra
sviluppo sostenibile. In particolare intendo illustrare i diversi utilizzatori (beni e servizi), idealmente
come le attuali politiche ambientali basate sulla in sintonia con i principi di sostenibilit sociale
nozione di limitazione delle emissioni non siano ed economica.
in grado di realizzare gli obiettivi di uno sviluppo 3. La percentuale di unit di risorsa assegnata
sostenibile (Knoepfel, Nahrath, Varone 2007). a un bene o servizio specifici sar distribuita
a sua volta tra i diversi gruppi di utilizzatori
Successivamente argomenter a favore di un sotto forma di contingenti individuali (livello
mutamento di paradigma al fine di adottare un 1). Nel complesso, un simile sistema di
approccio alla sostenibilit incentrato sulle risorse. regolamentazione rappresenta ci che
In effetti le strategie per lo sviluppo sostenibile definiamo un regime istituzionale per le risorse
che potrebbero con ogni probabilit mantenere o naturali (Institutional Resource Regime, IRR).
ripristinare la capacit riproduttiva della risorsa in
75
Sessione 3
76
La governance delle risorse alpine
Riferimenti
Bromley, D. (1991). Environment and Economy. Property Rights and Public Policy.
Oxford: Blackwell.
Gerber, J.-D., Knoepfel, P., Nahrath, S., Varone F. (2009). Institutional Resource
Regimes: Towards sustainability through the combination of property-rights theory
and policy analysis. Ecological Economics, 68(3), 798-809.
Knoepfel, P., Nahrath, S., Varone, F. (2007). Institutional Regimes for Natural Re-
sources: An Innovative Theoretical Framework for Sustainability. In P. Knoepfel (Ed.),
Environmental Policy Analyses. Learning from the Past for the Future - 25 Years of
Research (pp. 455-506). Berlin, Heidelberg: Springer Verlag.
McNeill, J. R. (2001). Something New Under the Sun: An Environmental History of
the Twentieth-Century World. New York: Norton.
WCED. (1987). Our Common Future. Washington D.C.: World Bank.
Young, M. D. (1992). Sustainable Investment and Resource Use: Equity, Environmen-
tal Integrity and Economic Efficiency. Paris: Parthenon Press.
77
Sessione 3
Keynote
Mojca Golobic
Universit di Lubiana, Slovenia
45 anni fa Sherry Arnstein present la sua scala della maturato unampia esperienza pratica e amiamo
partecipazione dei cittadini (Arnstein, 1969). Oggi, dichiarare la nostra dedizione verso approcci
la partecipazione una parte quasi imprescindibile partecipativi, sono ancora difficili da trovare esempi
della letteratura scientifica, di conferenze e riunioni, di vera partecipazione. I motivi di questo stato di
documenti e progetti strategici. Uno dei principali cose sono state individuati e discussi in passato (ad es.
obiettivi del ForumAlpinum promuovere il Chess e Purcell 1999, Buchecker et al., 2003, erni-
dialogo tra scienza e societ (politica e prassi); Mali e Golobi 2005, Golobi et al., 2007). Abbiamo
in quanto tale, il tema della partecipazione stato raggiunto i limiti della capacit partecipativa delle
affrontato ripetutamente e sempre pi di frequente nostre societ? Oppure necessaria una maggiore
nella ventennale storia del ForumAlpinum. Al primo partecipazione per ampliare questi limiti? Senza
evento del ForumAlpinum a Disentis, Svizzera, tentare di rispondere a questa domanda, qui
nel 1994, una presentazione ha osservato un focalizzer lattenzione su alcune problematiche
cambiamento nelle reazioni dei cittadini. Dieci che ritengo siano molto rilevanti per una riflessione
anni pi tardi, nel 2004 a Kranjska Gora, stato critica sulla partecipazione.
dedicato un workshop alla cooperazione quale
elemento chiave di uno sviluppo sostenibile. Nel La prima sfida a un processo partecipatorio
2007 una sessione plenaria e i successivi workshop produttivo costituita dallatteggiamento dei
hanno discusso della cooperazione e del processo responsabili (politici, scienziati, pianificatori ecc.).
decisionale nella gestione del paesaggio. Da quel Bench si riscontri un sostegno generalmente
punto in poi stato difficile persino separare le diffuso a un processo partecipativo a livello di
tematiche della partecipazione da altre discussioni, dichiarazioni, i responsabili spesso nutrono riserve
dato che la partecipazione ora solidamente relative alleffettivo valore del coinvolgimento
integrata in quasi tutte le sedute. Questa evoluzione dei soggetti interessati. Tali riserve derivano da
segue lo sviluppo del paradigma partecipatorio. un atteggiamento del tipo io sono un esperto,
loro no che mette in discussione la validit delle
Le discussioni teoriche sulla partecipazione a conoscenze possedute dai partecipanti meno
riunioni come quelle del ForumAlpinum sono quindi informati. Tali atteggiamenti si possono suddividere
superflue? La risposta potrebbe essere affermativa: pi o meno in 4 gruppi distinti (figura 1). Lipotesi
sappiamo gi tutto al riguardo, dobbiamo solo di fondo dei primi due gruppi che i non addetti
metterlo in pratica. Tuttavia, bench abbiamo ai lavori non possiedano le conoscenze specifiche
78
La governance delle risorse alpine
Figura 1: Diversi atteggiamenti dei responsabili verso la validit del sapere dei non addetti ai lavori.
necessarie per dare un valido contributo. Questo Rispetto alla rappresentazione politica, tuttavia,
produce due atteggiamenti diversi: uno artistico e il funzionamento del settore non governativo
uno istruttivo. Gli artisti non hanno bisogno di notevolmente meno regolamentato. Pertanto la
spiegare le proprie decisioni e la loro validit deriva trasparenza non garantita ed eventuali programmi
dalla loro autorevolezza personale (o istituzionale). occulti (politici, finanziari o di altro genere) sono
Gli educatori, daltro canto, ricercano il consenso difficili da scoprire (Voogd in Woltjer, 1999).
del pubblico ma si aspettano di ottenerlo dopo che
il pubblico stato ben istruito sulla cosa giusta Un altro fenomeno sempre pi comune il
da fare. Gli educatori credono nella cosiddetta sovraccarico di partecipazione, o affaticamento.
riparazione cognitiva. Diverse tipologie di workshop sono diventate un
approccio popolare tra i leader dello sviluppo
Le altre due personalit decisionali accettano delle politiche, nei processi di programmazione e
il fatto che la conoscenza dei non addetti ai lavori di attuazione dei progetti, in quanto aumentano la
rilevante, ma reagiscono in modo diverso. Il legittimit del risultato. Nei loro ruoli professionali o
comportamento al servizio del cliente presuppone personali, le persone sono coinvolte di frequente in
che vi sia un solo Cliente i cui desideri devono questo tipo di eventi. Tuttavia, tendono a investire il
essere esauditi a spese degli altri. Soltanto il quarto loro tempo e le loro energie con grande cautela; se
tipo di atteggiamento, che guarda al processo non sono direttamente interessati da una tematica,
decisionale/pianificatore in unottica di progetto oppure se ritengono che la loro partecipazione non
comune, consente lapproccio partecipativo. Questa produca risultati, si disinteresseranno presto del
in pratica una posizione rara perch i decisori processo di partecipazione. Un adeguato feedback
spesso la considerano una posizione pericolosa e e prassi di attuazione trasparenti sono fondamentali
una minaccia per la propria identit professionale. per garantire una partecipazione impegnata a lungo
Molti processi partecipativi non riescono ad termine.
esprimere tutte le loro potenzialit perch uno o
pi partecipanti chiave adottano uno dei primi tre Infine, potremmo domandarci se esistono situazioni
atteggiamenti. nelle quali la partecipazione controproducente.
Esistono argomenti circa i quali non bisognerebbe
Per quanto riguarda il pubblico, una delle maggiori chiedere un parere alla gente? Esistono situazioni
preoccupazioni costituita dalla legittimit di che richiedono decisioni in cui un approccio
coloro che pretendono di rappresentarlo. Di partecipativo produce risultati troppo tardivi
solito si presuppone (talvolta erroneamente) che i o persino sbagliati? Per le decisioni che
gruppi della societ civile e le ONG rappresentino riguardano la sicurezza (guerre, disastri naturali) o
adeguatamente linteresse generale o gli abitanti i diritti delle minoranze (sottorappresentazione),
del luogo; in quanto tali, questi gruppi godono un approccio partecipativo pu effettivamente
di un alto livello di legittimit (Valaskakis, 2001). essere controproducente o persino nocivo. Vi sono
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Sessione 3
Riferimenti
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La governance delle risorse alpine
Keynote
Stefan Marzelli
Istituto per la pianificazione ambientale e lo sviluppo territoriale,
Monaco, Germania
Scorte di acqua dolce: le Alpi svolgono un ruolo Il valore di queste risorse viene sovente sottovalutato
fondamentale nella fornitura di acqua dolce per o non riconosciuto al di fuori delle Alpi stesse,
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Sessione 3
82
La governance delle risorse alpine
83
Sessione 3
Workshop 3-1
Thomas Dax
Federal Institute for Less-Favoured and Mountainous
Areas (BABF), Austria
84
La governance delle risorse alpine
delle Alpi, nel 2000 lUE ha messo a disposizione se larea alpina comprende alcune delle zone pi
un apposito programma finanziato dai fondi intensamente studiate al mondo (Krner 2009),
strutturali, denominato Programma Spazio Alpino. si sente ancora unesigenza forte di operare delle
A partire dalla convinzione che i rapporti regionali distinzioni territoriali allinterno dellarco alpino a
sono fondamentali per la crescita di qualsiasi causa delle differenze su piccola scala nelle condizioni
territorio, stato attributo al programma un ambito socio-economiche, culturali ed ecologiche. Come
di applicazione geografico significativamente ha sottolineato il moderatore del workshop, lo
pi esteso di quello previsto dalla Convenzione sviluppo locale deve essere considerato lobiettivo
delle Alpi e da altre politiche incentrate sullarea finale quando si valutano limpostazione, le priorit,
alpina stricto sensu. Il Programma Spazio Alpino i deficit conoscitivi e i punti di forza concettuali
comprende anche le zone di pianura adiacenti e delle politiche per le Alpi.
collegate che costituiscono unarea di riferimento
distinta dallarea montuosa propriamente detta. La discussione sulle politiche pertinenti
Questa concezione territoriale molto pi vasta particolarmente intensa in questa fase preparatoria
tiene conto dei rapporti tra montagna e pianura della strategia macroregionale per le regioni alpine
che costituiscono un elemento importante nella (Comitato congiunto di redazione 2013). Al fine di
discussione sullo sviluppo della montagna. Durante fornire un quadro politico adeguato, occorre tenere
i preparativi condotti di recente per la Strategia conto di alcuni aspetti determinanti. Tre di questi
macroregionale per la Regione Alpina (EUSALP) ci meritano particolare attenzione:
si anche confrontati con il problema delle diverse La necessit di affrontare le diverse dimensioni
delimitazioni scelte per definire larea alpina. Nella delle politiche per le aree montane e di giungere
comunicazione relativa alla fase di consultazione (UE a una valutazione equilibrata delle attivit nei
2014), lUE afferma in relazione allEUSALP proposta vari ambiti politici;
che la regione alpina rappresenta il maggiore polo
economico e produttivo europeo e possiede un La necessit di incorporare prospettive
elevato potenziale di sviluppo (UE 2014, 3). Da territoriali diversificate che rispecchino le
questa breve rassegna si evince che esistono punti potenzialit delle regioni montane;
di vista divergenti per quanto concerne il campo di La necessit di concentrarsi su rapporti
applicazione pi idoneo e la definizione della attivit territoriali allargati rispetto allarea alpina
da promuovere nellambito delle politiche alpine. centrale, tenendo conto per esempio del
legame tra le comunit montane e quelle di
Il workshop pianura, degli spartiacque e delle attivit che
promuovono lattrattivit della montagna per i
Lo scopo del workshop organizzato allinterno fruitori delle regioni non montane, ecc.
della sessione Governance delle risorse alpine
era lapprofondimento della discussione sulle
esperienze di politica per la montagna realizzate Le due presentazioni introduttive hanno messo
nelle Alpi. Durante il workshop si voluto in evidenza la necessit di politiche articolate su
valutare pi esattamente il campo di applicazione livelli diversi. Nella prima presentazione, Nicolas
e la definizione delle attivit che opportuno Evrard (Promonte-AEM, Francia) ha sottolineato
promuovere tramite le politiche alpine sulla il ruolo fondamentale delle amministrazioni
scorta degli studi gi condotti (cfr. introduzione). Il locali e regionali. Le specificit locali possono
workshop si proponeva in particolare di introdurre variare sostanzialmente anche allinterno di spazi
alcune considerazioni in merito alla coerenza relativamente ristretti in ragione della complessit
delle politiche, alla collaborazione trasversale, alla orografica di questi ambienti. Le Alpi sono quindi
cooperazione e alle valutazioni dimpatto nelle una regione in cui occorre attuare una governance
regioni alpine. realmente stratificata che sia in grado di gestire la
complessit di sfide e opportunit interconnesse.
Nellanalisi relativa allimplementazione del In pratica, Nicolas Evrard ha formulato quattro
programma e alle ricadute delle politiche raccomandazioni per la valutazione delle politiche:
confluiscono diversi aspetti. Tale processo valutativo Un cambiamento radicale nellimpianto della
richiede innanzi tutto una collaborazione stretta politica alpina, abbandonando unimpostazione
tra ricercatori, legislatori e soggetti operanti allo basata essenzialmente sulle sovvenzioni per
scopo di ottenere risultati concreti. Inoltre anche passare a misure di promozione delliniziativa
85
Sessione 3
Figura 1: Principali iniziative politiche nelle regioni alpine. Fonte: Dax 2014
86
La governance delle risorse alpine
varato una legislazione per la montagna con discussione emersa con forza la criticit dellaspetto
unimpostazione apparentemente strategica. finanziario in particolare per lItalia). Giungere a una
Altri, pur non avendo enunciato formalmente valutazione equilibrata che tenga adeguatamente
delle priorit nazionali, hanno messo a punto conto delle esigenze locali delle aree montane
delle politiche estremamente sofisticate per la sembra costituire una vera sfida per i programmi
montagna, avvalendosi anche degli strumenti di sviluppo regionale o di altri settori. Nondimeno il
messi a disposizione da diverse politiche nostro esame degli effetti delle politiche si fonda in
settoriali. Sebbene queste diverse impostazioni larga misura su esperienze specifiche a livello locale,
nazionali possano avere implicazioni importanti regionale e nazionale che trasmettono unimmagine
per la realizzazione delle politiche destinate alquanto diversificata dellintero territorio alpino.
alla montagna, non detto che luna o laltra
siano pi efficaci nel conseguire uno sviluppo Assumendo questa ultima osservazione del
sostenibile. workshop come mandato per lanalisi politica,
In aggiunta allattivit intensa di ricerca (che prendiamo atto che lattuale dibattito manca di un
si esprime per esempio nelle conferenze del approccio completo e integrato, come anche di un
Forum Alpinum), occorre un maggiore dialogo maggiore confronto tra ricercatori, cittadinanza
tra studiosi ed esponenti del mondo politico. e stakeholder, e politici. La ricerca futura sulle
Questa consapevolezza nasce dallesigenza di politiche per le Alpi dovrebbe quindi promuovere
una conoscenza pi trasformativa. Uno scambio il trasferimento delle conoscenze in tutte le sue
pi intenso nellambito di una sorta di dialogo accezioni.
tra ricerca e politica unattivit importante
proposta nellambito di EUSALP.
Nel contempo dobbiamo essere in grado Riferimenti
di distinguere e valutare le ripercussioni
territoriali di tutte le politiche. Ci potrebbe Balsiger, J. (2008), Regional Sustainable Development in the European Alps, Euro-
essere fatto nellambito di una valutazione pean University Institute, Working Papers, MWP 2008/23, San Domenico di Fiesole,
ex-ante nei programmi UE (e nazionali) e come Italia, 24 pp.
eventuale attivit di EUSALP per la promozione Bausch, T., Dax, T., Janin Rivolin, U., Parvex, F., Praper, S., Vanier, M. (2005), Sustain-
della cooperazione tra aree urbane e rurali. able Territorial Development in the Alpine Space: Towards Long term Transnational
Cooperation, Alpine Space Prospective Study, relazione integrale, Programma Spazio
Le relazioni introduttive hanno consentito di mettere Alpino - Interreg IIIB, Salisburgo
a fuoco una serie di temi e di stimolare la discussione UE Commissione europea, DG Regio (2014), An EU Strategy for the Alpine Region
tra i partecipanti. Questi ultimi hanno notato in (EUSALP) Core Document, 3-7-2014, Bruxelles. http://ec.europa.eu/eusurvey/
particolare la discrepanza tra la retorica della politica files/72652d1d-3745-4e47-9a63-2f621059e138 (consultato l11/10/2014)
e la sua capacit effettiva di sostenere lo sviluppo Gloersen, E., Bausch, T., Hurel, H., Pfefferkorn, W., del Fiore, F., Ratti, C., Zavodnik-
locale e presentare proposte innovative. Il rapporto Lamovek, A. (2012), Strategy-development for the Alpine Space, secondo progetto
tra ricerca e politica stato visto come un sistema di relazione, Programma Spazio Alpino, Salisburgo.
estremamente complesso e disseminato di ostacoli Comitato di redazione congiunto (2013), Intervention Document for the Imple-
(barriere al trasferimento della conoscenza, ritmi mentation of a European Union Strategy for the Alpine Region. [documento di
diversi, gerghi tecnici diversi, dinamiche differenti, Grenoble] http://www.mzz.gov.si/fileadmin/pageuploads/foto/1311/Alpska-Inter-
ecc.). Inoltre leterogeneit dei territori rende vention_document_ENG.pdf (consultato il 15/09/2014)
difficile formulare una valutazione unitaria valida Krner, C. (2009), Global Statistics of Mountain and Alpine Research, in: Moun-
per tutto larco alpino. La situazione ulteriormente tain Research and Development, 29(1): 97-102.
esacerbata dallelevato numero di stakeholder Price, M.F., Borowski, D., Macleod, C., Rudaz, G., Debarbieux, B. (2011), The Alps,
con punti di vista contrapposti a livello pi locale. From Rio 1992 to 2012 and beyond: 20 years of Sustainable Mountain develop-
Un aspetto particolarmente delicato lanalisi dei ment. What have we learnt and where should we go? Perth, UK and Geneva,
rapporti pianura/montagna, dove gli aspetti relativi Switzerland: Centre for Mountain Studies, University of the Highlands and Islands,
alla differenziazione geografica e di sviluppo socio- Perth College, University of Geneva.
economico devono essere inclusi negli studi e nei
modelli valutativi. Come se non bastasse, in alcune
regioni mancano le risorse finanziarie per realizzare
misure di sviluppo innovative e/o lo sviluppo
innovativo non considerato prioritario. (Durante la
87
Sessione 3
Workshop 3-2
88
La governance delle risorse alpine
riorganizzazione e una maggiore accessibilit dei per fornire una panoramica degli attori attivi nella
risultati dei progetti dello Spazio Alpino in cui promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile
ha fornito ulteriori informazioni sullapproccio nella regione alpina.
di WIKIAlps allanalisi dei progetti (si veda la Fig.
2). I problemi principali che i progetti effettuati Subito dopo questa prima relazione ha parlato
nellambito del Programma Spazio Alpino devono Axel Borsdorf di AW/IGF su WIKIAlps una
affrontare sono la poca conoscenza, la non nuova piattaforma per uno sviluppo territoriale
accessibilit dei risultati, la perdita di informazioni e sostenibile nelle Alpi. La wiki (www.wikialps.eu)
la loro mancanza e la non identificazione di sinergie uno dei principali strumenti prodotti nellambito
e carenze. Per contrastare questa situazione, del progetto WIKIAlps. Si tratta di una piattaforma
ifuplan ha elaborato un approccio metodologico che offre accesso diretto alle informazioni raccolte
per lanalisi e la riorganizzazione dei risultati dei e analizzate nel progetto. Affronta lo sviluppo
progetti. Questo approccio consiste, nella prima territoriale sostenibile da tre punti di vista:
fase, nellesame dei 29 progetti, nelle aree tematiche 1. la prospettiva del progetto, che assicura accesso
della Crescita inclusiva e della Efficienza delle ad alcuni progetti dello Spazio Alpino, ai loro
Risorse e Gestione degli Ecosistemi. In questa risultati e ad altre informazioni importanti;
fase si raccolgono importanti informazioni di base
sui progetti, come laccessibilit ai risultati del 2. la prospettiva politica, che offre informazioni
progetto o informazioni sui partner del progetto. Si sui bisogni transnazionali rispetto allo sviluppo
identificano parole chiave per descrivere il progetto territoriale, identificati in base ad alcuni
e ciascuno viene associato a ipotesi e argomenti documenti ufficiali;
relativi a uno sviluppo territoriale sostenibile. 3. la prospettiva dei portatori di interesse, che
Nella seconda fase, si effettua una approfondita offre una matrice delle competenze dei vari
analisi dei progetti selezionati, che comprende attori coinvolti nello sviluppo territoriale nello
analisi descrittive e interpretative dei progetti e dei Spazio Alpino.
loro risultati. Lobiettivo dellanalisi interpretativa
lidentificazione di sinergie tra i progetti e
al loro interno, risultati che possono essere WIKIAlps una vera wiki che offre una facile
ulteriormente ampliati ed eventuali mancanze navigazione e la possibilit per gli utenti registrati di
residue e contraddizioni emergenti. Oltre allanalisi modificare, integrare o creare contenuti. Gli utenti
del progetto, vengono analizzati i documenti delle possono muoversi nella wiki utilizzando il menu
politiche di informazione relative alle comuni di navigazione, il WIKIAlps word cloud o la mappa
difficolt transfrontaliere e le necessit dello del sito. La wiki non si limita a offrire informazioni
sviluppo territoriale in ambito alpino. Inoltre, viene statiche agli utenti: uno strumento in continua
effettuata lanalisi delle istituzioni attive nel settore evoluzione basato sui contributi di diversi autori.
Fig. 1. Le tre prospettive sullo sviluppo spaziale sostenibile: progetto, politica e stakeholder.
89
Sessione 3
Perci chiunque sia interessato a uno sviluppo I partecipanti hanno trovato interessante la
territoriale sostenibile nello spazio alpino invitato rilevazione di contraddizioni durante lanalisi di
a contribuire alla wiki. facile creare un account e progetti e documenti ufficiali e hanno voluto saperne
gli articoli di aiuto presentano istruzioni semplici di pi. Secondo Stefan Marzelli, le contraddizioni
per creare o modificare i contenuti nella wiki. compaiono prevalentemente tra progetti o risultati
Ovviamente gli autori devono rispettare varie regole di progetti e i bisogni identificati sulla base dei
quando contribuiscono alla wiki, come per esempio documenti ufficiali analizzati o lattuazione richiesta
modificare articoli esclusivamente se possibile di soluzioni. Per esempio, si notato come politiche
migliorarli e ricordando che tutte le informazioni locali inflessibili possano ostacolare lattuazione di
inserite nella wiki sono tracciabili e che gli autori approcci innovativi che avrebbero potuto essere
sono responsabili per i contenuti da essi inseriti. sviluppati nei progetti dello Spazio Alpino. Un altro
Tutte queste informazioni si trovano direttamente argomento sollevato durante la discussione stato
nella wiki. la funzionalit e il layout della wiki: secondo un
partecipante, una funzione di text mining potrebbe
Dopo lintroduzione del progetto e le due relazioni, migliorare la funzionalit della wiki, e il layout
iniziato il dibattito. I partecipanti sono stati invitati a potrebbe essere migliorato per aumentare lattrattiva
esprimere opinioni o a porre domande su WIKIAlps, della wiki. Le statistiche degli utenti, informazioni
sulla metodologia adottata o sulla wiki. Caroline utili e identificate, verranno presto integrate nella
Pecher, Stefan Marzelli e Axel Borsdorf hanno risposto wiki. La wiki ancora in fase di costruzione, pertanto
alle domande dei presenti e hanno condotto una la AW/IGF e i partner di WIKIAlps continueranno
discussione molto utile che ha affrontato numerosi a migliorarla e ad attuare i diversi suggerimenti
argomenti. Sebbene i partecipanti al workshop proposti durante il workshop.
avessero avuto un tempo limitato per esplorare la
wiki, sono risultati concordi nel definirla un buon Al termine della discussione, Caroline Pecher ha
strumento. Hanno anche sottoscritto la proposta annunciato che la conferenza finale di WIKIAlps
di Stefan Marzelli di obbligare i futuri progetti dello si svolger gioved 4 dicembre 2014 a Bolzano in
Spazio Alpino a contribuire alla wiki. Al momento Italia. Durante la conferenza saranno presentati
la wiki disponibile solamente in inglese, per cui i il progetto, i suoi risultati e una tavola rotonda su
partecipanti hanno ritenuto che alcuni stakeholder Come superare i confini nazionali per uno sviluppo
potrebbero essere scoraggiati dallusarla. Per territoriale sostenibile nelle Alpi.
via della breve durata del progetto WIKIAlps,
non attualmente possibile offrire traduzioni e
aggiornarle.
90
La governance delle risorse alpine
Workshop 3-3
4. un raggruppamento transnazionale di
Introduzione stakeholder desiderosi di tutelare i propri
interessi condivisi dinanzi alle autorit nazionali
Una parte della discussione sulla creazione di una ed europee.
strategia macro-regionale per le Alpi stata dedicata
in particolare a individuare quegli aspetti relativi
allo sviluppo sostenibile, al benessere economico e A fronte di queste concezioni alquanto variegate del
alla coesione sociale che possono essere affrontati territorio alpino, il workshop si proposto di:
con efficacia in una dimensione transnazionale. individuare i tempi panalpini principali in
Alcuni portatori dinteresse citano la gestione delle relazione allambiente e alla gestione delle
risorse alpine (tra cui lacqua e la biodiversit) come risorse;
esempio classico dei temi che possono trovare una
risposta pi efficace a livello alpino. Restano tuttavia discutere il valore aggiunto di una gestione di
da definire i meccanismi che permetteranno il questi temi a livello alpino, ovvero sulla base
coordinamento delle strategie e degli interventi di una o pi concezioni delle Alpi tra quelle
alpini con le politiche ad altri livelli di governance. elencate sopra;
esaminare gli ostacoli istituzionali e culturali che
Il ruolo che pu assumere il livello alpino in un impediscono il rafforzamento della governance
assetto di governance multilivello dipende da come a livello alpino negli ambiti pi urgenti.
gli stakeholder coinvolti interpretano larea alpina.
Le Alpi possono essere viste come:
Il valore aggiunto delle Alpi per le regioni vicine
1. un territorio funzionale allo sfruttamento,
alla produzione o alla gestione di una risorsa Nel corso del workshop stato discusso come il
specifica; valore aggiunto delle Alpi possa confluire nella
2. un territorio con fragilit ambientali specifiche governance. In relazione al valore aggiunto delle
che influiscono sulle esternalit osservate o Alpi per le regioni vicine (secondo quanto emerso),
potenziali delle attivit economiche; vanno tenute in considerazione alcune premesse
fondamentali:
3. unidentit condivisa su cui si pu fare leva per
mobilitare soggetti diversi, scavalcando confini il valore aggiunto delle Alpi dato
regionali o nazionali; oppure ancora precipuamente dalle aree rurali (ma non solo)
91
Sessione 3
92
La governance delle risorse alpine
Workshop 3-4
La buona governance e il ruolo della partecipazione
pubblica nella regione alpina
La partecipazione delle comunit locali alla Durante il workshop sono stati esaminati due
gestione delle risorse sta rapidamente divenendo casi concreti. Il primo era incentrato sula valle di
una componente centrale della sostenibilit Seren del Grappa, una regione subalpina in rapido
sociale e ambientale. Esistono politiche nazionali spopolamento nel nord-est italiano. Il programma
e internazionali che sostengono il coinvolgimento della seconda parte del workshop prevedeva di
dei gruppi interessati e delle comunit locali che concentrarsi sulla tematica pi strategica, di meta-
lo richiedono. In pratica, tuttavia, gli strumenti livello della strategia EUSALP (con il contributo
e lesperienza necessaria a garantire processi di Anita Konrad, CIPRA International), ma stato
partecipativi efficaci spesso sono assenti cambiato a causa della grande quantit di giovani
(mancanza di tempo, denaro, trasparenza, gestione partecipanti delle scuole superiori locali. Invece
professionale del conflitto ecc.). i partecipanti hanno esaminato la procedura di
partecipazione della piazza Kornmarkt a Bregenz, in
Attualmente, in gioco lelaborazione di una strategia Austria.
macroregionale per la regione alpina (EUSALP). Per
far s che soggetti interessati e la popolazione alpina Caso della valle di Seren del Grappa
si sentano veramente coinvolti in prima persona, Federica Maino, Andrea Omizzolo, Miriam L. Wei,
fondamentale far partecipare questi gruppi al EURAC - Accademia Europea di Bolzano, Istituto per
processo di elaborazione della strategia oggi e alla lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio
sua realizzazione in un secondo tempo.
La valle di Seren del Grappa, unarea subalpina
Il workshop ha offerto loccasione per riflettere sui di confine e marginale in provincia di Belluno,
requisiti della buona governance nella regione nellItalia nordorientale, attualmente interessata
alpina e il ruolo della partecipazione pubblica. Qual da un avanzato processo di spopolamento e da un
allora il significato di buona governance? Quale impoverimento delle risorse economiche di base.
pu essere il contributo della partecipazione pubblica In quanto tale, un interessante caso concreto per
alla gestione sostenibile delle risorse e allo sviluppo la nostra ricerca sulle regioni montane, sul rischio
e allattuazione di una strategia europea accettata di spopolamento, sullanalisi delle controtendenze,
per le Alpi? Come organizzare nel modo pi proficuo sullo sviluppo regionale e sulla cooperazione
93
Sessione 3
interregionale. La finalit del progetto era di guidare responsabilit alla comunit tramite
la comunit locale, gli operatori economici e gli uninnovativa tecnica di interazione nota
amministratori locali in un processo partecipativo come OST (Open Space Technology). Nel
volto a definire scelte strategiche, condivise e corso di questo evento, abbiamo chiesto ai
sostenibili per il futuro sul medio e lungo periodo partecipanti di assumere la guida dei progetti
della valle. Le principali domande poste dalla ricerca che preferivano realizzare e li abbiamo assistiti
sono state: in tutta la transizione. Questo nuovo passaggio
stato reso possibile dal suddetto processo
Come evitare lo spopolamento della valle? di apprendimento e di crescita che avevamo
condiviso.
Come possiamo contribuire a uno sviluppo
innovativo e sostenibile? Supervisione dei progetti iniziali: abbiamo
sovrainteso ai primi progetti concreti, ad es. il
Quali sono i potenziali endogeni? restauro della casa di Col de Bof, la realizzazione di
una vigna sperimentale di ibridi resistenti, un corso
Quali sono gli approcci pi innovativi di web marketing e lorganizzazione di un festival sul
al miglioramento delle opportunit tema Le montagne del futuro.
socioeconomiche della valle?
Durante lintero processo, abbiamo rafforzato la rete
costituita da gruppi interessati e da esperti locali
ed esterni, nonch i nostri rapporti con universit
e centri di ricerca a livello europeo. Abbiamo
supervisionato e monitorato lo sviluppo di azioni
e progetti, abbiamo rafforzato la cooperazione
interregionale e gestito i potenziali conflitti. Bench
lavorassimo principalmente come partner scientifico
e obiettivo, il nostro ruolo nella supervisione,
nel coordinamento e nellagevolazione di una
comunicazione efficace stato fondamentale.
94
La governance delle risorse alpine
95
Sessione 3
96
La governance delle risorse alpine
Workshop 3-5
Francesco Vaninetti
koinstitut, Bolzano, Italia
97
Sessione 3
le soluzioni per raggiungere gli obiettivi definiti comportamenti errati che si sono radicati negli anni,
ed eventuali ostacoli che potrebbero renderne i quali portano ad un uso scarsamente efficiente
complessa la realizzazione. Ciascun gruppo ha dellenergia a disposizione e quindi a consumi
riportato su un cartellone i risultati della propria elevati, difficili da coprire mediante fonti energetiche
discussione ed ha scelto un rappresentante, che ha locali e rinnovabili. Per quanto riguarda il secondo
brevemente esposto agli altri gruppi quanto emerso punto, la soluzione individuata come maggiormente
dal confronto. Di seguito sono riportate le immagini efficace sta nel cambiamento del modello educativo,
dei cartelloni prodotti dai tre gruppi, con un breve che chiamato a far affermare, fin dalla pi tenera
riassunto dei principali punti emersi. et, una cultura del risparmio e dellefficienza
energetica. Dal punto di vista pi tecnico, invece,
Mobilit soluzioni ritenute efficaci per rendere pi efficienti
gli usi finali di energia concernono la progettazione
Nel settore della mobilit, emerso con chiarezza di edifici, che deve essere attenta ad orientamento
come le modalit di spostamento in ambito ed esposizione degli elementi costruttivi, sfruttando
montano presentino delle peculiarit dovute le tecnologie costruttive tradizionali, attualizzate
sostanzialmente allorografia, che presenta forti grazie alle conoscenze acquisite negli anni in
pendenze, e allorganizzazione delle comunit ambito architettonico ed energetico. Anche la
in nuclei di dimensione medio-piccola che nella regolamentazione gioca un ruolo in questo senso,
maggior parte dei casi non hanno la massa critica dovendo necessariamente essere adattata ai luoghi
necessaria a rendere dei sistemi di trasporto con le loro peculiarit territoriali e climatiche, nonch
pubblico economicamente convenienti. Anche la ai bisogni delle popolazioni locali. Relativamente
mobilit ciclabile fatica ad affermarsi, questo a causa invece alla produzione di energia in senso stretto,
delle forti pendenze che caratterizzano la maggior si fatto riferimento alle forme pi comuni quali
parte del territorio. Dallaltra parte, lultimo mezzo geotermico, fotovoltaico, eolico, idroelettrico, solare
secolo ha visto il radicarsi di una cultura del mezzo termico e biomassa, con preferenza per le risorse
privato, molto difficile da intaccare. Il gruppo ha poi disponibili localmente al fine di ridurre la quantit
discusso delle possibili soluzioni a tali problematiche. di energia grigia necessaria per il processo. Gli
Punto cardine stato quello della mobilit lenta: da ostacoli nellattuazione delle misure individuate
una parte, incentivando e rendendo maggiormente nella fase precedente sono riconducibili allimpianto
sicuri gli spostamenti a piedi, recuperando quindi ambientale e paesaggistico della maggior parte
la tradizione di camminatori caratteristica delle delle fonti rinnovabili, spesso non accettato dalle
popolazioni alpine. Dallaltra, puntando su forme di popolazioni locali, ad una mentalit poco propensa
turismo lento, riducendo il turismo di giornata, il a cambiamenti delle proprie abitudini e ad una
cosiddetto mordi e fuggi. Non solo sulle forme di legislazione eccessivamente farraginosa, che spesso
mobilit per necessario intervenire, ma anche scoraggia la realizzazione di impianti di produzione
su una riorganizzazione complessiva dei rapporti di energia sostenibile. Da ultimo, un aspetto
economici e sociali, in maniera tale da consentire assolutamente da non trascurare la sovente assenza
agli abitanti delle Alpi di lavorare vicino alla propria di una regia locale, che porta alla realizzazione di
abitazione oppure, qualora il luogo di lavoro sia singoli progetti senza una visione dinsieme il che,
molto distante, optare per forme di telelavoro. spesso, vanifica la validit delle iniziative portate
avanti. Da qui limportanza dei comuni, i quali, se
Fornitura di energia adeguatamente motivati, possono agire coordinando
le diverse azioni portate avanti sul proprio territorio,
Il gruppo che si occupato delle questioni concernenti perseguendo una visione dinsieme di medio-lungo
la fornitura di energia, avendo tra i suoi componenti periodo.
alcuni architetti, ha introdotto nella discussione
anche alcuni aspetti relativi allefficienza energetica Efficienza energetica
degli edifici, a testimonianza di quanto i due temi
siano strettamente collegati. Il principale problema Il gruppo che si occupato del tema dellefficienza
individuato nellambito della fornitura di energia energetica era composto di ragazzi di un istituto
relativo alla capacit di copertura del fabbisogno tecnico, che hanno dimostrato di possedere
delle comunit mediante fonti energetiche di conoscenze e competenze tecniche molto
origine locale e rinnovabili. Problematiche invece approfondite. I problemi individuati sono stati la
tipiche degli usi finali dellenergia sono abitudini e necessit di riscaldamento, molto elevata in ambito
98
La governance delle risorse alpine
alpino a causa del clima rigido, che causa consumi Al termine, il Sindaco del Comune di Malles (BZ) ha
elevati e costi proporzionali, linquinamento esposto le politiche portate avanti dal comune da
atmosferico causato dai processi di combustione lui amministrato in materia di mobilit, efficienza
e la scarsa incentivazione finanziaria di misure di energetica e produzione di energia, allavanguardia
efficientamento. Le soluzioni sono state suddivise a livello nazionale ed europeo. Un dato su tutti:
per ambito: per lefficienza dellilluminazione nel 2014 il Comune di Malles produrr, mediante
stata proposta ladozione di lampade LED di nuova impianti di produzione a fonte rinnovabile, pi
tecnologia, dotate di sensori di luminosit e fornite elettricit di quella consumata sul territorio
di un pannello fotovoltaico che consenta, mediante comunale.
una batteria, di rendere il sistema dilluminazione
indipendente dalla rete elettrica. Nel settore edilizio
possibili misure di efficientamento risiedono nella
domotica, in un maggior isolamento termico,
nelladozione di pompe di calore geotermiche
piuttosto che nellallacciamento ad una rete di
teleriscaldamento, le quali rendono la fornitura
di energia pi efficiente e meno inquinante. Per
una riduzione dellinquinamento, le possibilit di
azione sono il ricorso a prodotti locali km 0, che
riducano le distanze da percorrere per il trasporto, e
lintroduzione su larga scala di veicoli alternativi (ad
es. elettrici), nonch lincentivazione del trasporto
ciclabile mediante la costruzione di piste ciclabili e
la sensibilizzazione. Gli ostacoli che si frappongono
allimplementazione di politiche di questo tipo
risiedono, da una parte, nelle caratteristiche
intrinseche del territorio, come ad esempio nei
notevoli dislivelli, che comportano complicazioni
negli spostamenti e nei trasporti, dallaltra, invece,
nella difficolt di operare uninversione di tendenza
in abitudini che sono ormai radicate nella mentalit
delle persone e delle popolazioni.
99
La governance delle risorse alpine Alpine Resources:
Workshop 3-6
Workshop 1-1
Nuovi approcci e prospettive per la gestione del
rischio idrogeologico TITLE
e lerosione del suolo nelle
aree montane
AUTHORS
Gian Battista Bischetti, Universit degli Studi di Milano &
Michele Freppaz, Universit di Torino, Italia
Inondazioni, frane, erosione del suolo, valanghe e tempo differito, in cui procede alla redazione di studi
colate detritiche sono processi naturali che spesso si propedeutici alla definizione della pericolosit e del
trasformano in pericoli e in fattori di degrado quando rischio. Nel tempo differito, infatti, sono prodotti
coinvolgono insediamenti e attivit umane. Dato che carte, studi e modellazioni che hanno una duplice
circa 14 milioni di persone vivono nelle montagne valenza: sono utilizzate sia a fini di pianificazione
delle Alpi europee, le attivit umane si sono spesso territoriale sia come strumenti per la definizione
insediate in aree soggette a tali rischi naturali, degli scenari attesi a seguito di eventi meteo/
provocando cambiamenti nelluso originale del suolo idrologici intensi.
e aumentandone la vulnerabilit. Per affrontare
questi problemi, anche in termini di adattamento ai Nella modellazione idrologica per la stima
cambiamenti climatici e di sostenibilit economica delle portate di piena il suolo riveste un ruolo
e ambientale, sono necessarie nuove strategie di fondamentale perch governa il deflusso
conoscenza e gestione. superficiale, quello subsuperficiale e quello
profondo. Una migliore rappresentazione delle sue
Su questa base stato organizzato il workshop caratteristiche, in particolare quelle di conducibilit
che si sviluppato su due filoni: nuovi approcci e idraulica e di porosit efficace, potrebbe permettere
prospettive in materia di erosione del suolo e buone una modellazione pi fine e, quindi, un importante
prassi ed esperienze in materia di riduzione del incremento della performance dei modelli.
rischio idrogeomorfologico.
Nelle carte di pericolosit idrogeologica sono
Per quanto riguarda il tema dellerosione, la dott. identificate, in funzione della magnitudo del
ssa Ratto ha rilevato come il miglioramento della fenomeno franoso e della sua probabilit di
conoscenza delle caratteristiche dei suoli abbia accadimento, sulla base degli eventi pregressi,
ricadute dirette su molti aspetti correlati alla zone omogenee a diverso grado di pericolosit.
gestione del rischio idrogeologico e di quello La conoscenza spazializzata delle caratteristiche
idraulico. Lattivit del Centro Funzionale si esplica, geotecniche dei suoli potrebbe permettere di
sostanzialmente, secondo due direttrici parallele e introdurre il concetto di propensione al dissesto
distinte, ma profondamente intercorrelate tra loro, anche per quelle situazioni in cui, per diversi motivi,
ossia il tempo reale, in cui il Centro Funzionale deve non sono stati registrati eventi.
prevedere, monitorare ed emettere bollettini e il
100
Use, valorisation and management
Sessionefrom
3 local to macro-regional scale
Queste ed altre considerazioni hanno condotto il particolare si sta cercando di utilizzare tali dati per
Centro Funzionale ad attivare tre filoni di ricerca. migliorare la modellazione idrologica, per definire
indicatori di saturazione del suolo da utilizzare
1. Il primo ha portato alla produzione di una carta per la previsione del dissesto idrogeologico. Come
dei suoli alla scala 1:10.000 di alcuni bacini sviluppo futuro le carte di propensione al dissesto,
della Regione (e.g. Valpelline) e una carta della unite ai dati di saturazione e alle caratteristiche dei
vulnerabilit dei suoli alla scala 1:100.000, per suoli, potrebbero permettere di definire scenari
lintero territorio regionale. dinamici da associare ai diversi livelli di allerta.
2. Il secondo filone ha prodotto due cartografie
tematiche sui fattori di instabilit gravitativa, Per quanto riguarda la riduzione del rischio
ossia la carta litotecnica e quella delle litofacies. idrogeomorfologico, il dott. Coali ha portato le
esperienze del Servizio Bacini Montani della Provincia
3. Il terzo filone ha portato alla dotazione di Autonoma di Trento, che rappresenta uneccellenza
5 stazioni meteorologiche automatiche di nel settore delle sistemazioni montane, sia a livello
sensori per la misura dellumidit del suolo, nazionale che internazionale.
con lobiettivo di meglio determinare questa
variabile fondamentale per molti aspetti Le antiche origini e soprattutto levoluzione
applicativi. In corrispondenza di questi sensori storica del Servizio, innanzitutto, hanno garantito
stata effettuata una caratterizzazione del con continuit la cura del territorio trentino nei
suolo per determinare le caratteristiche locali, confronti dei fenomeni di dissesto e rappresentano
sono state condotte prove di infiltrazione per uno dei punti fondamentali del successo odierno. Il
calibrare le uscite in termini di conducibilit con modello organizzativo austro-ungarico, comune a
valori misurati e non con valori da letteratura tutto larco alpino a partire dalla fine del 1800, su
e prove di infiltrazione per determinare le cui si formato il Servizio nel 1882, infatti, stato in
funzioni idrauliche. grado di mantenere i principi fondatori, evolvendosi
ed adattandosi alle sempre nuove esigenze del
In questo momento il Centro Funzionale impegnato contesto socio-economico e politico.
a cercare di ottimizzare lenorme mole di dati che
sono stati raccolti nellambito delle attivit sopra Tale modello prevede la distinzione del territorio
descritte, con lobiettivo di identificare strumenti in bacini idrografici, sui quali il Servizio
operativi da utilizzare nella gestione delle allerte. In competente per la pianificazione, programmazione,
Figura 1. Esempio di indagine per la ricerca di una correlazione tra tipologie di suoli e dissesti superficiali.
101
La governance delle risorse alpine
Un secondo aspetto peculiare quello In sintesi il paradigma di difesa montana su cui oggi
dellamministrazione diretta come forma prevalente poggia lazione del Servizio Bacini Montani pu
di esecuzione dei lavori, che permette notevole essere riassunta in tre punti:
flessibilit e una programmazione pluriennale, assicurare stabilit ed efficienza funzionale ai
non solo delle opere, ma anche e soprattutto della bacini idrografici e ai sistemi forestali in termini
manutenzione che, caso assai raro in Italia, assorbe di sistema alveo-versante, garantendo
circa la met delle risorse affidate al Servizio. La continuit degli interventi di manutenzione
realizzazione diretta degli interventi consente anche del territorio, dei boschi, delle opere di
una forte specializzazione sia dei progettisti, sia sistemazione idraulico-forestale e di gestione
delle maestranze che rappresentano uno dei punti dei corsi dacqua;
critici per il successo di questo tipo di interventi; da
non trascurare anche la ricaduta occupazionale sul garantire sicurezza alluomo e alle sue attivit,
territorio (ad oggi 212 operai che alla fine degli anni attraverso la corretta individuazione dei
80 arrivavano a circa 400 unit). pericoli idrogeologici e la compatibilit delle
nuove previsioni urbanistiche (pianificazione)
Ulteriore punto di forza quello della disponibilit di ed il miglioramento dei livelli di protezione
un catasto delle opere dettagliato ed aggiornato con (interventi);
continuit (a partire dalla fondazione del Servizio nel perseguire il dialogo sociale sul pericolo,
1882) che consente di programmare con accuratezza diffondendo la consapevolezza sui limiti del
la manutenzione e le nuove esigenze.
Figura 2. Risultato di un intervento di sistemazione montana (foto del Servizio Bacini Montani della PAT)
102
Sessione 3
Conclusioni
103
Sessione 4
Sessione 4
104
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Keynote
Stefan Lauber, Irmi Seidl & Rosa Bni, Istituto federale di ricerca
per la foresta, la neve e il paesaggio WSL
Felix Herzog, Agroscope, Svizzera
105
Sessione 4
106
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Foto 2: Nella serie di filmati di AlpFUTUR Da alpigiani per alpigiani esperienze riuscite di
gestione e mantenimento dei pascoli nelle Alpi svizzere, malgari affermati condividono le loro
esperienze con i neofiti (video: Renata Grnenfelder; serie di filmati reperibile su
www.alpfutur.ch/transfer).
107
Sessione 4
Keynote
Arne Arnberger
Universit delle risorse naturali e delle scienze della vita di Vienna,
Austria
In molte societ urbane aumentano i problemi di questa risposta negli esseri umani (Van den Berg
salute causati dallo stress mentale e da stili di vita et al., 2003; Velarde et al., 2007). Esistono quindi
sedentari. I paesaggi naturali e culturali sono spesso pochi dati sulle caratteristiche del paesaggio che
posti in contrapposizione alla frenesia della vita pi contribuiscono agli effetti sulla salute valutati
urbana e considerati ambienti ricostituenti e adatti obiettamente o soggettivamente (Hartig e Staats,
per lesercizio fisico che compensano gli effetti 2006; Velarde et al., 2007). Parimenti ignota
psico-fisiologici negativi della vita in ambienti urbani la relazione che intercorre tra i servizi culturali
(Cervinka et al., 2014; Hartig e Staats, 2006; Velarde dellecosistema, come la salute e il benessere
et al., 2007). dimostrato che il contatto con la natura personale, lestetica o il senso di appartenenza a
rallenta il ritmo cardiaco, migliora lumore e riduce un luogo (Daniel et al., 2012), e la biodiversit o le
lo stress (Kaplan e Kaplan, 1989; Ulrich et al., 1991). modalit di regolamentazione, sostegno e fornitura
Alcuni studi empirici sembrano suggerire che gli di tali servizi (Fuller et al., 2007).
ambienti naturali riescono a ridurre maggiormente
lo stress rispetto agli ambienti edificati (Hartig et al., Nonostante levidente fascino estetico esercitato
2003; Van den Berg et al., 2003); inoltre lambiente dalle montagne, gli studi hanno in genere trascurato
naturale potrebbe essere particolarmente efficace la funzione dei paesaggi montani o alpini per la
nel ripristino della capacit di attenzione (Hartig et salute umana. Apparentemente, gli esseri umani
al., 1997; Kaplan e Kaplan, 1989). Se la natura offre sviluppano un legame emotivo con un luogo in virt
cos tanti vantaggi per la salute, questi potrebbero della forza dattrazione estetica che questo esercita.
diventare un elemento chiave delle strategie future Questo collegamento rafforza il loro legame con il
per uno sviluppo rurale sostenibile. paesaggio e sfocia in una sensazione di maggiore
benessere (Parsons e Daniel, 2002). I benefici del
Purtroppo le ricerche precedenti di valutazione paesaggio sulla salute e in particolare di quelli
degli effetti psico-fisiologici degli ambienti verdi montani meriterebbero di essere oggetto di ulteriori
sulla salute umana contrapponevano di solito gli studi.
ambienti urbani edificati a quelli naturali (Hartig e
Staats, 2006). Sebbene le propriet ricostituenti I paesaggi alpini si pongono quindi come una
degli ambienti naturali siano state adeguatamente risorsa preziosa per la salute e il benessere, poich
comprovate, non stato studiato quali siano gli racchiudono in s molte qualit che li rendono degli
elementi specifici del paesaggio che stimolano ambienti dagli effetti potenzialmente ricostituenti
108
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
109
Sessione 4
Keynote
Anthony Patt
ETH Zurigo, Svizzera
Le regioni montane sono sempre state un luogo pi idonee sono gi state sfruttate nella maggior
preferenziale per la produzione di energia parte dei paesi industrializzati. In realt i modelli
idroelettrica. Da diversi anni si discute in merito alla per i sistemi energetici sottolineano la necessit
sostenibilit delle centrali idroelettriche. I fautori della componente idroelettrica come contrappeso
di questo metodo di produzione affermano che flessibile in un sistema di produzione incentrato forse
lenergia idroelettrica una fonte pulita e sicura di soprattutto su due altre fonti rinnovabili eolica
elettricit che prescinde dal ricorso ai combustibili e solare che evidenziano un elevato potenziale
fossili dimportazione. I detrattori affermano invece economico. La Figura 1 illustra uno scenario possibile
che lidroelettrico provoca ingenti danni ambientali di transizione del sistema energetico da quello
in loco, sia per le valli sommerse a monte, sia per attuale dove le centrali coprono il fabbisogno
gli habitat a valle che risentono delle fluttuazioni di base (costante) o i picchi di carico (variabili in
nella portata dacqua. Anche gli impianti di accumulo funzione della domanda) e solo una minima parte
mediante pompaggio, pur non avendo conseguenze della produzione di tipo intermittente, ovvero
a valle, sono oggetto di valutazioni contraddittorie. variabile in funzione delle condizioni ambientali.
Uno scenario futuro in cui si far affidamento sulle
Allinterno del sistema di produzione energetica, il fonti rinnovabili e in particolare sullenergia eolica e
ruolo dellenergia idroelettrica sta gi cambiando. I solare potrebbe essere caratterizzato da un tipo di
paesi europei stanno passando da un sistema basato produzione intermittente. In questo senso, garantire
sui combustibili fossili a uno incentrato sulle risorse un approvvigionamento sicuro ai consumatori uno
rinnovabili. Questa trasformazione pressoch dei problemi pi difficili da risolvere.
indispensabile per arrestare il cambiamento
climatico. Affrontare il problema del clima significa Le grandi dighe e gli impianti di accumulo mediante
decarbonizzare del tutto la produzione di elettricit, pompaggio possono ovviare alla fornitura
poich lelettricit rappresenta una larga fetta del intermittente di energia eolica e solare, garantendo
sistema energetico complessivo. lapprovvigionamento quando entrambe queste
fonti non funzionano a causa della scarsit
Secondo i pianificatori della politica energetica di luce o dellassenza di vento. I responsabili
e i modelli in uso, lidroelettrico non riuscir a dellapprovvigionamento energetico suppongono
incrementare significativamente la propria capacit che le dighe rappresentino un sistema pi flessibile
produttiva attuale, perch le risorse idroelettriche ma ritengono opportuno costruire anche nuovi
110
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Figura 1: Uno scenario plausibile di trasformazione del sistema di produzione elettrica. Lo scenario
per il 2050 comporta la necessit di migliori sistemi di accumulo per ovviare allintermittenza
dellapprovvigionamento.
impianti di pompaggio. Infatti soltanto disponendo CSP potrebbe rappresentare in pratica una fonte
di entrambe queste risorse sarebbe possibile illimitata di energia garantita.
mantenere un sistema di approvvigionamento
energetico affidabile che si affida alla produzione La seconda alternativa rappresentata dalle nuove
decentrata di energia eolica e solare per la maggior tecnologie per le batterie che sembrano in grado
parte del proprio fabbisogno. Ne consegue che la di immagazzinare a lungo lenergia di unintera rete
maggiore attenzione a un problema ambientale a un prezzo ragionevole. Lesame delle tecnologie
(cambiamento climatico) rischia nellimmediato di esistenti abbinato a una modellazione per elaborare
esacerbarne un altro (limpatto locale delle dighe). landamento dei costi negli anni a venire sembrano
In occasione di workshop tenuti negli ultimi 18 mesi suggerire che entro il prossimo decennio tali batterie
stata valutata leventualit di simili conflitti. A potrebbero essere effettivamente disponibili.
questo punto opportuno chiedersi se il ricorso a Tuttavia lutilizzo di batterie richiederebbe un sistema
un idroelettrico flessibile e agli impianti di accumulo di immagazzinamento pi distribuito e decentrato di
mediante pompaggio sia imprescindibile oppure se quello attualmente in uso.
esistano alternative che consentano comunque di
realizzare gli obiettivi climatici. Entrambe queste alternative presuppongono
decisioni chiare sulla struttura futura del sistema di
Esistono due diverse possibilit e posso presentare produzione elettrica. Altrimenti detto, la sostenibilit
studi recenti su entrambe. La prima alternativa delle aree montane e la dialettica tra sostenibilit
consiste nella costruzione di una rete di impianti solari e produzione idroelettrica dipenderanno da
o eolici in grado di sfruttare leterogeneit geografica. decisioni in cui il destino delle montagne sembra
Se tale rete si estendesse su unarea vasta che rivestire unimportanza marginale. La soluzione
evidenzia una correlazione negativa delle condizioni basata su una preponderanza di CSP, per esempio,
metereologiche, dovrebbe essere possibile garantire obbligherebbe i paesi europei a importare la
la produzione elettrica senza la necessit di altre maggior parte dellelettricit di cui necessitano e
fonti di energia. Modelli recenti ad alta risoluzione presuppone quindi un sistema elettrico molto pi
per lenergia eolica e solare hanno dimostrato che integrato su scala regionale. Parimenti, la soluzione
questa via percorribile e i risultati pi promettenti che prevede luso di batterie di accumulo a livello di
sono stati ottenuti con lenergia solare concentrata rete richiederebbe una diversa architettura della rete
(CSP) che utilizza limmagazzinamento termico a elettrica e probabilmente nuove linee di trasmissione
breve termine. Unanalisi recente su quattro regioni e distribuzione. importante comprendere gli effetti
del mondo adatte alla CSP ha rivelato che in tutte e di queste decisioni sul destino delle aree montane,
quattro le aree la CSP potrebbe soddisfare unampia prendendo atto della scomoda verit che sar
fetta del fabbisogno energetico in maniera affidabile. comunque necessario trovare dei compromessi.
Per due regioni, il Mediterraneo e il Sud Africa, la
111
Sessione 4
Keynote
Le montagne ricoprono allincirca un quarto della climatiche, da habitat eterogenei e da forme di vita
superficie terrestre, sono presenti su tutti i continenti uniche. Questo patrimonio rende le montagne dei
e forniscono, direttamente o indirettamente, beni e preziosi laboratori naturali e studiandoli lumanit
servizi a oltre met della popolazione mondiale. Lo potr acquisire conoscenze utili per il suo progresso.
spopolamento che ha interessato le aree montane
negli ultimi decenni dovuto a una serie di fattori Riconoscere le caratteristiche distintive delle aree
socio-economici e culturali tra cui rientrano il clima montane fondamentale per lapprovazione di
inospitale, lisolamento geografico, la difficolt misure e interventi volti a incoraggiare la permanenza
ad accedere ai mercati e i mutamenti strutturali degli abitanti in queste zone. La tutela di risorse
delleconomia. Questo abbandono che comporta naturali e culturali, la salvaguardia della diversit
anche lassenza di una gestione del territorio ha biologica e socio-culturale, la produzione di prodotti
inevitabilmente delle ripercussioni su tutta la societ tradizionali di qualit e la conservazione di paesaggi
che vanno da uno stato di instabilit e degrado esteticamente attraenti sono fondamentali per una
dellambiente alla graduale scomparsa di un prezioso gestione sostenibile delle montagne. Per essere
patrimonio socio-culturale. competitivi, i territori montani devono fornire un
elevato valore aggiunto in ogni settore. Siccome
Le condizioni che oggi penalizzano le montagne in si pu arrivare a una situazione di questo tipo solo
termini economici e sociali sono le stesse che nel grazie a un intervento umano, molto importante
tempo hanno creato le premesse per consentire alle
montagne di diventare e in alcuni casi rimanere zone
ricche di biodiversit e forme di vita endemiche; questa
variet si riflette anche in molte peculiarit tradizionali
e aspetti socio-culturali. Le montagne offrono
quindi una variet di paesaggi e risorse strategiche
come acqua, suolo, boschi, prodotti tradizionali e
opportunit ricreative che, se adeguatamente gestite
e pubblicizzate, possono offrire interessanti occasioni
di sviluppo. Inoltre le regioni montane ospitano
alcuni degli ecosistemi pi fragili e preziosi al mondo,
contraddistinti dallelevata variabilit delle condizioni
112
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
113
Sessione 4
Workshop 4-1
114
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
115
Sessione 4
Scarsit e distribuzione dellacqua (potenziali idrici ed energetici e nuovi impianti fognari con
conflitti) emissioni minime?
Concentrazione della popolazione nei fondovalle Qual il miglior modo di tutelare i paesaggi
alpini (foreste, pascoli, terreni agricoli)
Identit locale e amministrazione tradizionale dallurbanizzazione?
delle risorse naturali
Le citt sotterranee, ispirate agli uomini delle
Integrazione degli immigrati e degli stranieri caverne, sono una soluzione per un futuro
Variazioni nella produzione idroelettrica incerto sulle Alpi?
Variazioni nelle colture (o nella produttivit) Cosa serve per arrivare a una societ a zero
emissioni e per motivare la gente a darle forma?
Dopo aver considerato gli scenari e le relative
problematiche e conseguenze, sono emerse Durante la sessione plenaria conclusiva sono stati
numerose domande significative: condivisi le domande e i commenti relativi alla
metodologia e agli utilizzi della previsione.
possibile preservare le tradizioni? Conclusione
In che modo possibile sviluppare un sistema
scolastico che soddisfi la domanda? I partecipanti hanno confermato di non essere
abituati a pensare a pi futuri possibili. Di solito
Come cambieranno le attivit agricole a causa questi esercizi si limitano a processi decisionali in cui
dei mutamenti climatici? i partecipanti sono coinvolti di rado, e anche in tal
Come dovrebbe essere gestita la caso molteplici futuri possibili sono presi raramente
sovrappopolazione nei paesini? in considerazione.
Come salvaguardare i ghiacciai? Abbiamo scoperto di aver semplificato
Come conservare e valorizzare i beni culturali? eccessivamente gli scenari proposti; in futuro essi
dovranno essere arricchiti e maggiormente radicati
Come attrarre nuovi abitanti verso le Alpi? nei dati e nelle opinioni degli esperti. Inoltre non
Come attrarre e integrare gli immigrati stranieri abbiamo avuto tempo per esplorare i due diversi
nelle Alpi? obiettivi (risorse culturali e risorse naturali) con
sufficiente dovizia di particolari. Dati questi limiti di
Come salvaguardare le tradizioni e lidentit tempo, potrebbe essere pi efficace fornire meno
locali? input durante gli esercizi futuri. Ciononostante,
Come sviluppare azioni innovative negli ambiti lesercizio ha chiaramente ispirato un cambiamento
culturale, sociale ed economico? di prospettiva ed stato utile per definire domande
pi approfondite in merito al futuro delle risorse
possibile tornare alla vecchia gestione alpine.
tradizionale delleconomia alpina?
Come bilanciare innovazione e tradizione? Le domande emerse da questo workshop evidenziano
tematiche correlate come la gestione idrica, la
Come possibile che un numero cos grande popolazione, linnovazione e la tradizione, la maggior
di persone viva assieme senza danneggiare parte delle quali comportano compromessi sensibili
lambiente e i centri storici? allidentit e alliniziativa delle comunit. Le intuizioni
Come possono le istituzioni preservare la fiducia sovrapposte dei partecipanti hanno agevolato la
dei loro elettori? creazione di visioni comuni di futuri auspicabili. Tali
visioni potranno guidare le successive azioni nel
Come modificare le istituzioni per acquisire il campo della ricerca e della gestione politica per
know-how necessario per adattarsi alla crisi? giungere a un sistema socio-ecologico pi resiliente
Dove e come sar possibile alloggiare, nelle Alpi.
trasportare, intrattenere, nutrire ecc. una
popolazione pi numerosa (del 50%)?
Come possibile garantire approvvigionamenti
116
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Workshop 4-2
Stefano Bocchi
Universit degli Studi di Milano, Italia
117
Sessione 4
118
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Workshop 4-3
Daniele Colombo
Lombardy Green Chemistry Cluster
Milano, Italia
119
Sessione 4
Il progetto Velica
Giovanna Speranza,Universit di Milano, Italia
120
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Workshop 4-4
Il workshop partito da due presentazioni: Le Le riserve della biosfera come regioni modello per lo
riserve della biosfera come regioni modello per sviluppo sostenibile
lo sviluppo sostenibile e I paesaggi delle riserve
della biosfera sono risorse per la salute e il Seguendo le finalit del programma Man and
benessere umani? Alle presentazioni seguita una the Biosphere (MAB, LUomo e la Biosfera)
discussione di gruppo moderata sulle potenzialit dellUNESCO, le riserve della biosfera dovrebbero
dei paesaggi delle riserve della biosfera per la salute promuovere e dimostrare un rapporto equilibrato tra
e il benessere umani volta a rispondere ai seguenti gli uomini e la biosfera, in quanto regioni modello per
interrogativi: lo sviluppo sostenibile. Le riserve della biosfera sono
121
Sessione 4
luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile Di queste, 48 riserve si trovano in paesi alpini (ad
per professionisti politici, responsabili decisionali, es. Groes Walsertal in Austria, Entlebuch in
comunit di ricerca e scientifiche, professionisti Svizzera e Area della Biosfera del Monviso in Italia).
della gestione e comunit interessate. Le riserve
della biosfera pertanto sono considerate in tutto il I paesaggi delle riserve della biosfera sono risorse
mondo siti di eccellenza, dove si sperimentano e per la salute e il benessere umani?
si mettono alla prova nuove pratiche ottimali per
la gestione della natura e delle attivit umane. Ai La presentazione si concentrata su tre casi concreti
sensi della Strategia di Siviglia dellUNESCO 1995, che indagano le potenzialit di diverse tipologie di
le riserve della biosfera dovrebbero svolgere tre paesaggio per la salute e il benessere umani. Gli
principali funzioni interconnesse: esiti degli studi consentono di comprendere meglio
il rapporto tra i paesaggi e la salute e il benessere
Conservazione: La protezione delle aree umani. Gli studi sono stati condotti nella Riserva della
naturali e dei paesaggi culturali e storici, della Biosfera di Wienerwald (WWBR), a Vienna e nella
diversit culturale e biologica, dei servizi per Bassa Austria. Nella regione vivono circa 750 000
lecosistema e delle risorse genetiche. abitanti. La riserva comprende una regione collinare
caratterizzata da diverse tipologie di boschi (faggio,
Sviluppo: Dimostrare pratiche e politiche di quercia, pino) e di prati, vigne e paesaggi fluviali.
sviluppo sostenibile ragionevoli e innovative La riserva ospita oltre 2000 specie di piante. Le
e promuovere lutilizzo dei saperi tradizionali principali sfide della WWBR sono lurbanizzazione, la
nella gestione degli ecosistemi. Lo sviluppo manutenzione dei vasti prati secchi e il gran numero
sostenibile promosso dagli abitanti e dalle di visitatori.
imprese locali con sistemi di governance spesso
notevolmente innovativi e partecipativi. La Tabella 1 fornisce una panoramica dei diversi
approcci e gruppi target degli studi presentati.
Supporto logistico/generazione delle I risultati iniziali indicano che un soggiorno in
conoscenze: Sostegno a progetti dimostrativi specifici paesaggi (prati, foreste, vigne) influisce
tramite politica, ricerca e monitoraggio; positivamente sul benessere umano. I risultati
sostegno allistruzione e alla formazione hanno altres dimostrato che le diverse fasce det
(ambientali); sostegno alla conoscenza tramite e i diversi gruppi professionali preferiscono ambienti
la rete mondiale di riserve della biosfera. paesaggistici diverse.
Esposizione Censimento della popolazione Esperimento sul campo Esperimento sul campo
Metodologie e Questionario scritto su accettazio- Benessere umano (scala dumore); Benessere umano (scala dumore);
misurazioni ne della WWBR, percezione del salute cognitiva e fisica (es. polso, salute cognitiva e fisica (es. polso, pressione
paesaggio e salute flusso di picco) sanguigna)
Finanziamento Programma Man and the Bio- Programma Sparkling Science (Scienza Programma Man and the Biosphere
sphere (LUomo e la Biosfera) Frizzante) (LUomo e la Biosfera)
122
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
123
Sessione 4
Riferimenti
Cervinka, R., Hltge, J., Pirgie, L., Schwab, M., Sudkamp, J., Haluza, D., Arnberger, A.,
Eder, R., & Ebenberger, M. (2014). Zur Gesundheitswirkung von Waldlandschaften.
BFW-Berichte 147/2014. ISBN 978-3-7001-6098-4.
Eder Renate, Allex Brigitte, Ebenberger Martin, Griesbach Andrea, Stummer Ro-
mana, Arnberger Arne (2014). Should it be grey, green or blue? Adolescents prefer-
ences for restorative settings. (Dovrebbe essere grigio, verde o blu? Le preferenze
degli adolescenti per ambientazioni ristoratrici.) In: Federal Office for the Environ-
ment, Crossing Boundaries, Urban Forests - Green Cities, EFUF 2014., p. 49.
Eder, R., Allex, B., Arnberger, A., Hutter, H.-P., Kundi, M., Damm, L., Piegler, B.,
Wallner, P., Tappler, P. (2013): Where to reload my batteries? Viennese adolescents
document and investigate places for their cognitive restoration (Dove ricaricarmi le
batterie? Adolescenti viennesi documentano e indagano luoghi per la loro rigener-
azione cognitiva). In: ERSAF, The Walking Forest - A Dynamic Infrastructure For Our
Cities EFUF 2013, p. 104.
Hartig, T., Evans, G. W., Lamner, L. D., Davis, D. S. & Grling, T. (2003). Tracking
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Kaplan, R. & Kaplan, S. (1989). The experience of nature. A psychological perspec-
tive. (Lesperienza della natura. Un punto di vista psicologico) New York: Cambridge
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Wran, B. & Arnberger, A. (2012). Exploring relationships between recreation
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plorare i rapporti tra specializzazione ricreativa, ambienti ristoratori ed esperienze
degli escursionisti). Leisure Sciences, 34(2), 95-114.
124
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Workshop 4-5
Lo sviluppo delle aree alpine dipende sempre di della forza lavoro. Lagricoltura svolge inoltre un ruolo
pi dallaumento di attivit economiche innovative importante per lidentit economica, ambientale e
e sostenibili. Lagricoltura multifunzionale e culturale di queste aree montane meno privilegiate.
il turismo sostenibile rappresentano i fattori Conservazione e ripristino dellagricoltura di
chiave per preservare le risorse naturali e, montagna sono pertanto obiettivi importanti per i
contemporaneamente, aumentare la qualit della governi locali e per lUnione Europea.
vita e delloccupazione nellarea alpina.
Dallanalisi dei dati statistici relativi alle regioni alpine
Lagricoltura costituisce ancora una delle principali dellEuropa emerge un decremento del numero di
attivit economiche nelle regioni di montagna, aziende agricole alpine superiore rispetto a quello
ma si trova a dover affrontare numerose difficolt della superficie agricola utilizzata. Nel periodo
per la marginalit intrinseca delle aree montane compreso tra il 2000 e il 2010, questa tendenza
nei paesi europei. La carenza di infrastrutture si registra in Francia (-30,9% di aziende agricole e
e servizi e la bassa stratificazione demografica -7,1% di UAA), Italia (-34,1% di aziende agricole,
susseguente allemigrazione hanno influenzato la -8,4% di UAA), Slovenia (-9,5% di aziende agricole,
capacit di questa regione di innovare e investire -5,1% di UAA) e Svizzera (-16,7% di aziende agricole,
nellagricoltura. Condizioni climatiche difficili e -1,4% di UAA). In Austria il trend diverso: il calo
suoli poveri portano a una minore produttivit, se dei terreni agricoli che sembra portare alla riduzione
confrontata con quella delle aziende agricole che del numero di aziende agricole (-15,6% fattorie,
si trovano in pianura, dove la terra pi fertile. -29,3% UAA). A eccezione dellAustria, in base ai dati
Questi fattori producono un ciclo in cui lassenza sembra aumentare il numero delle aziende agricole
di infrastrutture e iniziative economiche porta al di medie dimensioni. Ci potrebbe condurre a un
declino demografico il quale conduce a unulteriore sistema agricolo maggiormente competitivo ed
calo degli investimenti in innovazione e infrastrutture efficiente, ma significa altres minori possibilit di
che a sua volta spinge un numero sempre maggiore occupazione nel settore agricolo.
di giovani ad abbandonare la regione. Nonostante
ci lagricoltura di montagna resta un importante Abbiamo preso in considerazione anche due
fattore economico in Europa, dove rappresenta il particolari tipologie di agricoltura, sempre in
15% della superficie agricola utilizzata (UAA) e il 18% riferimento al periodo 2000-2010: prati e pascoli
delle aziende, che garantiscono occupazione al 18% permanenti, in rappresentanza di un modello
125
Sessione 4
agricolo particolarmente diffuso in montagna, e alcune attivit collegate alla multifunzionalit, come
la viticoltura, una forma di agricoltura intensiva turismo e istruzione, possono costituire una fonte
e redditizia. Italia e Francia mostrano tendenze aggiuntiva di reddito per lagricoltore. Di tutte le
analoghe per quanto riguarda i pascoli e la aziende agricole multifunzionali della Lombardia, il
viticoltura, con un calo pi marcato del numero di 34% si trova in comuni montani; la Politica Agricola
aziende agricole rispetto ai terreni agricoli. Invece, Comune (PAC) e il Programma di Sviluppo Rurale
Slovenia e Svizzera registrano un calo nel numero (PSR) della Lombardia favoriscono decisamente
di aziende agricole (rispettivamente -12% e -18%) questa evoluzione. Quali sono gli elementi che
e un aumento della superficie agricola utilizzata influenzano o determinano in che misura un
(+0,7 Slovenia e +8,4 Svizzera). Con leccezione della sistema agricolo sia multifunzionale pertanto
Francia, la viticoltura in tutti i paesi associata a un una questione di interesse rilevante che potrebbe
aumento della superficie agricola utilizzata e a un influenzare la riflessione politica.
calo del numero di aziende agricole. In Italia, dove
la coltivazione della vite vanta una forte tradizione Per rispondere, abbiamo utilizzato un approccio
ed molto diffusa, la superficie agricola utilizzata regressivo per identificare i fattori fondamentali della
aumentata dell8,4%, mentre nello stesso periodo il multifunzionalit agricola nelle aree montane della
numero di aziende agricole diminuito del -34%. In Lombardia. Abbiamo utilizzato i dati del censimento
Slovenia, le aziende agricole sono diminuite del 17% demografico e agricolo a scala comunale del 2000
e la superficie agricola utilizzata aumentata del e del 2010. Come variabile dipendente, abbiamo
18%. LAustria ha visto un forte aumento di aziende preso tutte le aziende agricole di un comune che
agricole e superficie agricola utilizzata (oltre il 200% dispongono di almeno unattivit multifunzionale.
in entrambi i casi). Come variabili indipendenti abbiamo utilizzato
la superficie agricola utilizzata, lUDE (Unit di
Multifunzionalit nelle fattorie di montagna in dimensione europea), let media degli agricoltori,
Lombardia i versamenti del Programma regionale di Sviluppo
Rurale, la densit della popolazione comunale,
Un chiaro processo di spopolamento ha colpito le let media del comune, la percentuale di territori
montagne della Lombardia negli ultimi 50 anni. comunali in zone protette, il livello di urbanizzazione
Come dimostra il censimento agricolo che riguarda e la differenza nel numero di aziende agricole tra il
il periodo 1982 - 2010, il numero di aziende agricole 2000 e il 2010.
sceso del 74% e la superficie agricola utilizzata del
40%. Riscontriamo quindi un aumento delle aziende Variabili come superficie agricola utilizzata, UDE,
agricole di medie dimensioni, e un abbandono versamenti pubblici e calo del numero di aziende
generalizzato delle attivit agricole. Questo agricole hanno un rapporto significativo con la
particolarmente vero per quanto riguarda prati e multifunzionalit. La superficie agricola utilizzata ha
pascoli permanenti, scesi del 38% tra il 1982 e il un effetto negativo sulla multifunzionalit, e potrebbe
2010. Le piccole aziende agricole (<5 ettari) sono significare che nei comuni a vocazione agricola
quelle pi colpite da questa tendenza. Tra il 2000 e dove prevale un modello produttivo intensivo, le
il 2010, si registrato un calo del 41% nel numero attivit multifunzionali non sono sviluppate perch
di piccole aziende agricole in Lombardia, ovvero una lattivit agricola pura costituisce ancora la fonte
perdita di 6700 unit produttive. Sebbene la bassa principale di reddito per gli agricoltori. Daltra parte,
redditivit endogena delle attivit agricole nelle nei comuni dove la superficie agricola utilizzata
regioni montane sia stata una causa fondamentale, bassa, multifunzionalit e differenziazione sono
anche i processi sociologici hanno indubbiamente sempre pi importanti. LUDE ha un effetto positivo
svolto un ruolo importante. Le possibilit di impiego sulla multifunzionalit, il che potrebbe essere
e la disponibilit di servizi nelle pianure urbanizzate ricondotto alleffetto positivo della multifunzionalit
continuano infatti ad attirare persone dalle sui redditi delle aziende agricole o alla maggior
montagne. capacit delle grandi aziende agricole di investire
e innovare. A livello comunale, la riduzione del
La multifunzionalit una caratteristica intrinseca numero di aziende agricole influenza positivamente
dellattivit agricola. Lagricoltura non produce le attivit multifunzionali, e questa pu essere una
solo beni primari come cibo e fibre, ma configura buona strategia per aumentare la competitivit.
paesaggi, costruisce comunit e influenza Infine i versamenti pubblici hanno un effetto
positivamente o negativamente lambiente. Inoltre positivo sulla multifunzionalit, probabilmente
126
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
perch molti finanziamenti pubblici sono stati creati Il controllo dei test in campo aperto ha dimostrato
specificamente per sostenere e incoraggiare le che le caratteristiche climatiche della Valle Camonica
attivit multifunzionali. sono adatte alla coltivazione della preziosa spezia e
che i fattori agronomici e qualitativi sono ottimali.
Lo zafferano nelle Alpi: possibilit di nuovo Tutti i campioni analizzati sono stati classificati al
reddito massimo livello di qualit, ai sensi della norma ISO
3632/2003. Secondo la valutazione economica della
La Valle Camonica naturalmente adatta alla coltivazione di zafferano in Valle Camonica, il primo
coltivazione grazie al clima temperato e alla anno di coltivazione richiede forti investimenti per
ricchezza del suolo. La presenza di pendii soleggiati la necessit di acquistare le piante e di preparare il
e terrazzati e di terreno sciolto, ricco e ben drenato suolo allimpianto. I costi calano negli anni successivi;
determina condizioni ideali per la coltivazione il costo ricorrente principale quello dovuto al lavoro
dello zafferano (Crocus sativus L.). Lo zafferano manuale necessario per la raccolta dello zafferano.
una spezia preziosa ricavata dagli stimmi seccati di Se la famiglia dellagricoltore pu raccogliere
una bulbosa ermafrodita perenne che appartiene lo zafferano, i costi di produzione si riducono al
alla famiglia delle Iridaceae. La coltivazione dello minimo. Con il tempo, il potenziale produttivo di un
zafferano unattivit multifunzionale in grado di campo di zafferano aumenta, incrementando cos il
generare buoni ricavi anche se i terreni coltivati a guadagno economico dellagricoltore. In base allo
zafferano sono di piccole dimensioni o marginali. studio, la produzione di zafferano di qualit in Valle
Inoltre, C. sativus pu essere fatto crescere in Camonica ha un notevole potenziale economico
modo sostenibile e redditizio accanto ad altre e pertanto questa spezia ha ottime probabilit di
colture locali. Alla luce di queste considerazioni, diventare una nuova fonte di reddito per le aziende
questa parte del seminario stata dedicata alla agricole multifunzionali di montagna.
presentazione e alla discussione dei risultati di
alcuni esperimenti pluriennali sul campo che hanno
verificato la fattibilit economica della produzione
di zafferano in Valle Camonica.
127
Sessione 4
Workshop 4-6
La risorsa idrica alpina di fondamentale da parte di referenti di progetti pilota e/o stazioni
importanza non solo per le aree montane ma anche osservative che hanno illustrato alcune strategie per
per i sistemi di collina e di pianura che in misura una migliore conoscenza presente e futura delloro
diversa ne dipendono. Il Cambiamento Climatico blu delle Alpi e i risultati gi conseguiti. Ha concluso
sta impattando in diverso modo su questa risorsa i lavori la relazione che ha illustrato la rete SHARE e
con effetti anche sui sistemi antropici ed economici. SHARE-Alps, che ha sottolineato limportanza della
Per questo motivo fondamentale disporre di dati conoscenza per una migliore gestione: le banche
meteorologici, atmosferici ed idrologici acquisiti in dati e la loro accessibilit, per rendere il cittadino
siti chiave delle nostre montagne che consentano (non solo il residente in montagna) consapevole e
di descrivere i processi attivi e di modellarne attento nella gestione di una risorsa preziosa.
levoluzione e gli effetti sullacqua.
Ha iniziato il PhD Carlo DAgata dellUniversit degli
Durante il workshop sono stati presentati ad Studi di Milano che ha illustrato le variazioni recenti
amministratori, tecnici ed interessati i risultati (1981-2007) dei ghiacciai di Lombardia. DAgata
delle pi recenti ricerche in campo climatico, ha affermato che il volume dacqua racchiuso nei
idrologico, glaciologico e geologico applicato ed ghiacciai di Lombardia limitato se confrontato con
stata presentata la rete SHARE Alps e i risultati le altre riserve, si stimano infatti circa 4 miliardi di
sinora conseguiti nonch la banca dati prodotta. m3 di acqua distribuiti su una superficie glacializzata
seguito un dibattito con i referenti della rete con la attuale di circa 85 km2. Questa modesta quantit si
possibilit di visionare i dati raccolti (storici e real rende per in parte disponibile proprio nel periodo
time) disponibili su richiesta. estivo, quando le alte temperature ed i periodi
siccitosi possono mettere in crisi fiumi, torrenti
Nel Workshop sono state presentate 5 relazioni ad e canali e a catena i vari utilizzatori. Ma quanta
invito che hanno permesso di affrontare il tema da acqua rilasciano i ghiacciai ogni estate? Come si pu
diversi punti di vista. Pi precisamente le prime due quantificare loro blu che fluisce dal cuore freddo
relazioni hanno permesso di inquadrare lAnalisi delle Alpi Lombarde?
del bisogno, ovvero di conoscere lacqua e la sua
variabilit sulle nostre montagne e gli effetti attesi I metodi sono diversi e vedono sia analisi di dati
delle sue variazioni in funzione di diversi scenari di spaziali come le foto aeree e i Modelli Digitali di
cambio climatico. Sono seguite altre due relazioni Elevazione (DEM, ovvero rappresentazioni 3D
128
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
del territorio che consentono analisi di variazioni Lombardia hanno visto una variazione volumetrica
plano altimetriche estese a grandi superfici), sia nel periodo 1981-2007 pari a 1663 milioni di m3
rilievi di terreno, in siti scelti e selezionati per di ghiaccio perso (circa 1,5 km3 di acqua rilasciata
rappresentativit ed accessibilit, per verificare ovvero 1496 miliardi di litri di acqua in 26 anni!).
puntualmente la veridicit dei dati ottenuti dalle Il volume complessivamente perso rapportato alla
analisi da remoto. In Lombardia queste analisi superficie coperta dai ghiacciai nel 1981 porta a
vengono svolte da tempo grazie alla proficua stimare la perdita media di spessore dei ghiacciai
collaborazione tra i ricercatori della Statale di Milano lombardi pari a 18 m di ghiaccio equivalente ad un
(Dipartimento di Scienze della Terra A. Desio) e il assottigliamento annuo di 0,70 m di ghiaccio. Questo
Servizio ITT di Regione Lombardia. I risultati ottenuti valore medio di assottigliamento in accordo ai dati
sono di grande interesse e hanno rivelato quanta di perdita di spessore glaciale rilevati ogni anno
acqua stata rilasciata dai ghiacciai di Lombardia con misure di terreno su alcuni selezionati ghiacciai
negli ultimi decenni. In particolare lITT di Regione di Lombardia tra i quali il Ghiacciaio Sforzellina, al
Lombardia ha messo a disposizione i Modelli Digitali Passo Gavia, monitorato per le variazioni di spessore
di Elevazione ad alta risoluzione relativi al 1981 e al e massa sin dal 1986 e il Dosd Orientale, in Val Viola,
2007 il cui confronto ha permesso di quantificare la al confine con la Svizzera, monitorato dal 1995. Se si
contrazione volumetrica dei ghiacciai di Lombardia estende la perdita media annua valutata su tutti i
avvenuta in questo periodo di tempo. ghiacciai di Lombardia (-0,70 m di ghiaccio) allintera
superficie glaciale lombarda attuale (85 km2) si pu
Lanalisi svolta su tutti i gruppi montuosi regionali, stimare il rilascio idrico glaciale estivo medio pari a
con la sola eccezione delle Orobie dove sono oltre 54 milioni di m3 di acqua. Questa quantit ogni
localizzati pochi ghiacciai di ridottissime dimensioni estate lascia il cuore freddo delle Alpi e confluisce in
e quindi in una prima analisi trascurabili per entit torrenti, fiumi e laghi proprio nel periodo in cui ce
di acqua racchiusa e rilasciata (ma non per interesse n pi bisogno.
paesaggistico e naturalistico che rimane anche
qui assai elevato) ha evidenziato che i ghiacciai di
La stazione meteorologia automatica installata sul Ghiacciaio dei Forni. A destra la struttura installata a settem-
bre 2005 (AWS1 Forni) su cui sono presenti tutti i principali sensori meteo tra cui quelli ultrasonici per la misura
dellaccumulo nevoso (cerchio giallo). A sinistra la struttura installata per il progetto SPICE-WMO (AWS Forni SPICE) a
cui collegato lo snow pillow (cerchio blu). Quattro aste graduate riprese periodicamente da una webcam localizzata
sul palo della stazione completano la strumentazione.
129
Sessione 4
130
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Schermata Iniziale di Share GEONetwork da dove gli utenti possono accedere a mappe interattive (via Web GIS),
metadati e dati relativi al progetto SHARE e alle stazioni osservative afferenti alla rete di EvK2CNR.
ai laboratori di UNIMI ed EvK2CNR dove vengono parametri a partire da dati misurati in aree vallive,
processati, validati ed archiviati in data base al di fuori dei ghiacciai. Una volta validati i modelli
accessibili alla comunit scientifica ma anche ai vengono applicati per distribuire i dati meteo ed
cittadini. Le stazioni, inizialmente inserite nella rete energetici per quantificare la fusione e i conseguenti
di monitoraggio di alta quota SHARE (Stations at deflussi idrici.
High Altitude for Research on the Environment)
promossa e gestita da EvK2CNR afferiscono anche La conclusione del Workshop stata a cura della PhD
ad altre prestigiose reti come GEWEX e da poco Elisa Vuillermoz di EvK2CNR che ha relazionato non
anche SPICE-WMO. Questultimo un esperimento solo sulla rete SHARE promossa e gestita da EvK2CNR
dellOrganizzazione Meteorologica Mondiale per la ma anche sulle piattaforme che permettono la
raccolta e comparazione di dati nivologici in aree visura e laccesso ai dati rilevati. In particolare
chiave del Pianeta utilizzando strumenti e sensori Vuillermoz ha illustrato Share GEONetwork il sito
diversi al fine di delineare i protocolli di misura e appena lanciato da EvK2CNR per la condivisione e
monitoraggio pi corretti ed efficaci nelle diverse diffusione dei dati ambientali rilevati nelle principali
aree climatiche. aree di alta quota del Pianeta. Il sito permette sia
la corretta geolocalizzazione dei dati attraverso un
In Italia solo un sito stato ammesso allesperimento, web GIS semplice e user friendly che consente agli
si tratta del Ghiacciaio dei Forni e in particolare della utenti di visualizzare larea geografica monitorata
stazione sopraglaciale UNIMI-SHARE qui attiva dal e gli attributi spaziali delle stazioni o dei parametri
settembre 2005. Per SPICE il sito dei Forni stato analizzati sia laccesso ai metadati e alla banca dati
strumentato con due sensori ultrasonici per la vera e propria. Questo strumento informativo e di
misura dellaccumulo nevoso, con uno snow pillow condivisione delle informazioni particolarmente
per la valutazione in tempo reale dello SWE e con importante per conoscere e gestire correttamente
una fotocamera che inquadra 4 aste graduate e ne la risorsa idrica alpina e quindi la sua valenza
rileva unimmagine ogni ora per valutare lo spessore destinata ad ampliarsi e ad aumentare nel prossimo
del manto nevoso al suolo. Ogni 15 giorni vengono futuro parallelamente allaumento della mole di dati
inoltre svolti rilievi di SWE con tubo pesaneve Enel raccolti e resi accessibili non solo ai ricercatori e agli
Valtecne e viene scavata una trincea nivologica in amministratori ma anche a tutti i cittadini delle dei
accordo agli standard AINEVA. Nella sua relazione paesi Alpini.
Senese ha anche evidenziato gli importanti risultati
conseguiti sinora grazie alla presenza di stazioni
sopraglaciali che hanno permesso non solo di
descrivere correttamente la micro-meteorologia
glaciale ma anche di quantificare lenergia assorbita
responsabile dei processi di fusione e di validare
le modellazioni meteo climatiche dei principali
131
Sessione 4
Workshop 4-7
Viviana Ferrario
Universit di Venezia, Italia
132
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
133
Sessione 4
Figura 2. Incoerenze e conflitti nello sviluppo del grande/piccolo idroelettrico durante il XX secolo (dal progetto Ressources energetiques, ressources
paysageres, 2014)
economico al turismo e alla protezione ambientale. Discussione comune: il ruolo della popolazione e i
Idealmente, questo approccio integrato dovrebbe paesaggi come strumento
aiutarci a considerare il mondo dellenergia in modo
pi costruttivo e a sviluppare progetti energetici Dalla discussione sono emersi i seguenti punti:
meno settoriali. possibile comprendere meglio il
rapporto tra territorio e produzione e consumo di necessario ridefinire indicatori utili a
energia? comprendere meglio limpatto dellidroelettrico.
Si dovrebbe tener conto dellaccettazione
La lettura, su scala diversa, degli schemi sociale del progetto, e di indicatori ambientali
spaziotemporali dellidroelettrico attraverso il ed economici. La popolazione svolge un ruolo
paesaggio evidenzia i rapporti e i conflitti tra i diversi importante nel definire laccettabilit delle
utilizzi delle risorse alpine, nelle Alpi e tra le regioni diverse energie rinnovabili.
metropolitane alpine e perialpine. Lutilizzatore pu
cos affrontare i tre elementi dello sviluppo sostenibile I progetti sulle energie rinnovabili devono essere
dellidroelettrico (sviluppo economico, sociale e integrati nel territorio. Lo sviluppo energetico
ambientale) e identificare incoerenze e conflitti. deve far parte di un progetto territoriale, non
di un piano settoriale. La produzione di energia
Incoerenze e conflitti sono spesso nascosti da/ dovrebbe essere elaborata insieme allo sviluppo
in/attraverso il paesaggio. Il mascheramento del turismo, alle attivit agro-pastorali, alla
la strategia utilizzata per evitare il conflitto progettazione degli insediamenti, ecc.
perch impedisce al pubblico di assumere la
consapevolezza diretta delle conseguenze dello Il paesaggio non qualcosa da proteggere
sfruttamento. I conflitti possono tuttavia essere mascherando impatti e conflitti, ma uno
superati utilizzando la logica dellintegrazione. strumento che rivela le incoerenze intrinseche
Integrare il contrario di mascherare: richiede il allo sviluppo dellidroelettrico. La natura pu
chiarimento di tutte le questioni e lanalisi di tutti i aiutare a visualizzare i rapporti tra energia e
valori, rischi e opportunit che riguardano i diversi territorio, e obbligare i vari attori a identificare
attori e il pubblico. Lintegrazione una strategia che esplicitamente valori e significati attribuiti al
serve a evitare nuovi conflitti territoriali e a sperare territorio.
di risolvere almeno parzialmente quelli antichi.
Per farlo, prima di tutto necessario togliere la Il paesaggio offre informazioni utili per uno sviluppo
maschera: possibile se usiamo il paesaggio come pi consapevole, pi vasto e sensibile delle energie
uno strumento che rende visibile linvisibile. In altre rinnovabili sostenibili.
parole, importante riconoscere esplicitamente i
diversi valori in gioco e i diversi significati espressi dai
vari attori.
134
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Workshop 4-9
Marcello Petitta
National Agency for New Technologies, Energy and Sustainable
Economic Development (ENEA)
Roma, Italia
135
Sessione 4
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Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Workshop 4-10
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Sessione 4
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Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
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Sessione 4
140
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Workshop 4-11
Nellarco alpino esiste una realt produttiva casearia Si voluto dimostrare che possibile e doveroso
estremamente peculiare, quella della Provincia seguitare a produrre in alpeggio latticini di
di Sondrio, legata allesclusiva produzione di un elevata qualit organolettica secondo le tecniche
formaggio che pu essere stagionato finanche tramandate nel corso dei secoli da generazione a
dieci anni e dove, di sovente, il latte viene lavorato generazione assicurando, nello stesso tempo, la
caldo appena munto direttamente sul posto. salute e la Sicurezza Alimentare al consumatore.
Inoltre, questa provincia, ha il maggiore numero di
laboratori di trasformazione attivi e produttivi del Non da ultimo si ritenuto anche che, se si vogliano
latte crudo (bovino e caprino), siti in alpeggio, della davvero presidiare e proteggere le montagne della
Regione Lombardia, pari a oltre 150 impianti. Valtellina e della Valchiavenna salvaguardandone il
territorio, i pascoli, le attivit proprie delluomo e le
Solo ventanni fa erano per sei volte pi numerosi; tradizioni centenarie delle popolazioni valtellinesi
nel corso del Workshop gli autori hanno affrontato bisogna garantire agli stessi che operano in
gli aspetti scientifici, culturali, economici, sociali, montagna condizioni di vita e di sussistenza idonee
imprenditoriali e turistici di maggiore rilevanza, e confacenti agli anni correnti. Si pu e si deve vivere
che vengono ritenuti, dagli autori stessi, capaci di e produrre in alpeggio nel conforto che le moderne
sensibilizzare ed interessare la politica ed i portatori conoscenze culturali, tecnologiche e sociali dellera
di interesse tutti al fine di fermare questo declino moderna consentono e garantiscono a tutta la
che appare inesorabile. popolazione del paese.
141
Sessione 4
142
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Nellovest delle Alpi possiamo indicare alcune superfici a prato che mediamente hanno perso il
tipologie di allevatori, che si differenziano ma 20%, con punte in Friuli-Venezia-Giulia del -60%
che raccontano di percorsi molto diversi tra loro. non convertiti in altri settori produttivi agricoli, ma
Troviamo lallevatore tradizionale fatto di piccole abbandonati.
realt, con pochi capi allevati ma con una elevata
identit territoriale, che subiscono una accettabilit Al contrario delle Alpi occidentali, qui le produzioni
e sostenibilit sociale medio-bassa, ma portano DOP (Asiago e Montasio su tutti) non hanno
avanti una sostenibilit ambientale elevata e fanno puntato a una forte caratterizzazione territoriale o
scelte di fierezza produttiva (come il Macagn, il produttiva, come la scelta di non avere particolari
Plaisentif, il Nostrale) o formaggi legati alla razza vincoli sulla tipologia di foraggi, sulla razza allevata o
allevata (come la Fontina). Si trovano molti allevatori sui sistemi di allevamento. Paiono quindi interessanti
di ritorno, che ri-territorializzano aree abbandonate, i primi tentativi di sviluppare produzioni di Montasio
con una forte scelta di riutilizzo di razze bovine solo con latte di bovine Pezzate Rosse, che non
autoctone, spesso a duplice attitudine (vecchi ceppi, casualmente una volta erano chiamate friulane.
Bruna alpina, Piemontese da latte). Infine abbiamo Sul fronte dellallevamento bovino da carne nelle
allevatori da neoruralismo, con una sostenibilit Alpi orientali appare infine molto promettente il
sociale medio-alta (con tendenza ad una crescita) progetto per la valorizzazione del vitello biologico
e una sostenibilit ambientale elevata, anche se la di razza Rendena. Tale esperimento parte da un
sostenibilit economica risulta ancora insufficiente e semplice disciplinare di produzione che leghi
sarebbe da favorire. In questi casi vi un frequente lallevatore di Rendena da latte ancor di pi alla
ritorno alle razze autoctone (spesso ovi-caprini) che valorizzazione della propria razza, ma si spinge verso
mostrano caratteri di bassa produttivit, ma buona il tentativo di elevare la sostenibilit economica,
longevit degli animali ed un tendente buon livello poich coinvolge il notevole interesse commerciale
di benessere animale. di tale produzione, con particolare riguardo alla
ristorazione collettiva, alla diversificazione della
La situazione delle Alpi orientali invece vede tra il produzione in aziende biologiche, e nella vendita
1990 e il 2010 una notevole concentrazione di capi diretta con accorciamento della filiera (spaccio
nelle aziende, sia bovini che ovi-caprini, con una aziendale, agriturismo, gruppi di acquisto).
fortissima perdita di aziende piccole (-50% per i
bovini, -23% per gli ovini e -30% per i caprini). Questa
particolare perdita produttiva ha inciso molto sulle
Figura 1 relazione tra capacit produttiva delle bovine da latte e impatto ambientale
143
Sessione 4
Workshop 4-12
Margit Strobl
Agroscope, Istituto delle scienze della
produzione vegetale IPV, Svizzera
Le piante medicinali sono unimportante risorsa la sopravvivenza delle piante medicinali in parte
economica ed ecologica per le Alpi. Usando come dovuta al triste divorzio che si consumato nei
modello il genere Sausserea, lUttarakhand Organic dipartimenti di biologia vegetale tra lindirizzo
Board nellHimalaya indiano ha avviato uniniziativa cellulare-molecolare e quello ecologico-evolutivo.
per la coltivazione umanitaria ed etica della
Sausserea costus, conosciuta per le sue propriet La soluzione al problema creare un modello di
medicinali. Unaltra specie di Sausserea, la Sausserea ricerca che riconnetta questi due tipi di studio
alpina, endemica nelle Alpi e potrebbe offrire scientifico ed applicarlo a una pianta importante e
un analogo potenziale economico e terapeutico. rara: la Sausserea e pi precisamente la Saussurea
Noi proponiamo di tracciare delle linee-guida per costus e la Saussurea alpina. Questultima cresce
lo studio e lutilizzo sostenibile di questa variet, nelle Alpi e non mai stata studiata in modo
replicando la pratica di coltivazione impiegata scientifico, pur condividendo molte propriet con
nello Uttarakhand per coltivare la S. alpina nelle la S. costus originaria dellIndia, i cui effetti curativi
Alpi. Vogliamo verificare se sia possibile utilizzare sono ben documentati nelle medicine tradizionali
la Sausserea costus in prodotti per la salute e sulla cinese, tibetana e ayurvedica. Questa ricerca
falsariga di tale esperienza promuovere la creazione
di prodotti analoghi contenenti S. alpina.
144
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
145
Sessione 4
Workshop 4-13
Il workshop 4.13 nato dal confronto di due In questa prospettiva interpretativa e nellintento
approcci disciplinari rispetto al tema del paesaggio di approfondire le potenzialit del paesaggio come
come Risorsa per le Alpi ed stato organizzato risorsa immateriale per comprendere e orientare in
in due sessioni, entro le quali esperienze operative modo virtuoso queste trasformazioni, la sessione
e di ricerca hanno contribuito ad approfondire stata articolata come occasione di confronto tra le
le potenzialit del paesaggio da un lato come attivit degli Osservatori del Paesaggio (OdP) di tre
risorsa sociale e culturale e dallaltro come risorsa regioni alpine Trentino, Piemonte e Veneto.
economica per il turismo, da valorizzare attraverso
unattenta azione di governo del territorio. Gli OdP sono stati selezionati perch strumenti
operativi della Convenzione Europea del Paesaggio.
Esplorando paesaggi Sono stati, infatti, istituiti per realizzare le attivit
di sensibilizzazione, formazione, educazione,
La prima sessione stata concepita come una identificazione, valutazione e monitoraggio dei
possibilit di esplorare il paesaggio come campo paesaggi. Gli OdP sono stati, quindi, invitati a
concettuale e fisico in grado di far registrare sia presentare una selezione di esperienze che avessero
nelle mutazioni delle interpretazioni culturali, sia unimpronta operativa e che fossero in grado di
nelle politiche e nei progetti, sia nello spazio, etc. declinare il tema del paesaggio secondo le risorse
quelle molteplici trasformazioni che in un contesto fisiche, sociali, politiche, economiche su cui
peculiare come la Regione Alpina lo assumono al tali esperienze si fondano, al fine di potenziarne,
contempo come catalizzatore e obiettivo. valorizzarne, recuperarne e riqualificarne gli attributi.
146
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
Per il Trentino, Emanuela Schir ha presentato gli immaginario e una particolare tradizione di cura e
otto progetti finanziati dal Fondo per il Paesaggio sviluppo.
che, sebbene molto diversi per scala e questioni
progettuali, avevano come obiettivo lattuazione Una seconda questione emersa durante il dibattito
delle politiche attive di intervento sul paesaggio, stato il ruolo di mediazione svolto dagli OdP
affrontando le questioni pi urgenti per le tra il livello istituzionale e le comunit locali;
dinamiche del paesaggio trentino e valorizzandone stata sottolineata limportanza dellautonomia
alcuni tratti. intellettuale e operativa di questi istituti e allo stesso
tempo il valore di lavorare da dentro il sistema, a
Diego Corradin ha descritto lattivit di istituzione stretto contatto con i decisori pubblici e quindi con
del giovane OdP piemontese dellAnfiteatro la possibilit di influenzare le decisioni portando
Morenico di Ivrea e in particolare la costruzione di ai tavoli di discussione le istanze delle comunit
reti e relazioni tra i numerosi soggetti che operano locali. Tale ruolo pu essere di grande valore per
sul territorio, attraverso focus groups e tavoli di la regione alpina. Un lavoro di networking tra gli
discussione con gli operatori agricoli della zona OdP per coordinarsi rispetto alle priorit generali
e, pi in generale, con tutti i portatori di interessi sul paesaggio potrebbe condurre a strategie
diversi, nel tentativo di far emergere possibilit e coordinate di valorizzazione e di gestione come
difficolt di fare impresa nel paesaggio. contributo specifico, per esempio, per la nuova
European Strategy for the Alpine Space.
Tra le varie questioni nodali emerse nel dibattito
seguito agli interventi, c il tema aperto della Paesaggi come risorsa per lo sviluppo delle aree
ambiguit interpretativa del paesaggio come risorsa montane
immateriale. Questa ambiguit dovuta in parte
alla mancanza di un linguaggio comune alle diverse Il turismo alpino sta vivendo profondi processi di
scale di riflessione e di azione istituzionale e/o trasformazione negli ultimi anni. In particolare,
locale e in quegli stessi contesti dove si opera per far come evidenzia Umberto Martini, emergono
riconoscere il paesaggio in quanto tale e sui quali si nuove aspettative e motivazioni della domanda
dovrebbe e potrebbe far leva per valorizzarlo. Tale turistica, incentrata sulle 4L (Leisure, Landscape,
ambiguit si offre al contempo comunque per pi Learning & Limit). Inoltre, si sta manifestando una
fertili interpretazioni, come nel caso dei paesaggi divisione sempre pi netta fra due categorie di
montani entro i quali si sviluppato un peculiare ospiti della montagna: da una parte, coloro i quali
147
Uso delle risorse alpine: dal presente al futuro
vanno alla ricerca di benessere e relax; dallaltra, Per Comuni montani che fanno delle risorse naturali
sportivi e appassionati che vivono la montagna (e del loro utilizzo) la base per proporre verso
come luogo vocato alloutdoor. Per entrambi, il lesterno unimmagine di destinazione turistica di
paesaggio alpino rimane un elemento di importanza qualit, quindi, non solo il paesaggio un indubbio
fondamentale, un contenitore che rende la vacanza attrattore, ma trova nello strumento descritto un
montana specifica ed insostituibile. In secondo modello attraverso il quale viene valutato e governato,
luogo, soprattutto per i frequentatori del secondo ad intervalli prestabiliti, attraverso delle opportune
tipo, gli elementi naturali (le rocce, lacqua, i pendii, tecniche di studio quali lapplicazione di indicatori
i sentieri, ) diventano lelemento di base per la di ecologicit del territorio (frammentazione,
fruizione turistica del territorio. Questo richiede eco-mosaico) e la valutazione della qualit visiva
grande attenzione alle problematiche ambientali, dello stesso (attraverso una rielaborazione della
facendo della sostenibilit dellofferta un obiettivo metodologia del Bureau of Land Management) al
prioritario per le regioni alpine. fine di preservarne o migliorarne la qualit.
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Sessione 5
Sessione 5
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Sessione 5
Keynote
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Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
ottenere un allineamento in un numero ristretto Spazio Alpino vivibile mira a valorizzare in maniera
di settori. sostenibile il patrimonio naturale e culturale e
3. La proposta legislativa della Commissione a migliorare la protezione degli ecosistemi dello
richiede esplicitamente una riduzione degli Spazio Alpino
oneri amministrativi a carico dei beneficiari, ma
in realt ha reso sensibilmente pi complessa Gli obiettivi specifici di questa priorit richiedono
lamministrazione del programma. Nondimeno, progetti in grado di
i beneficiari futuri dovrebbero essere in grado migliorare luso coerente, equilibrato
di concentrarsi sui contenuti piuttosto che sugli e sostenibile del patrimonio naturale e
aspetti amministrativi grazie a un sistema molto culturale dello Spazio Alpino aumentando la
stabile, collaudato e flessibile di gestione del consapevolezza delle opportunit di oggi e delle
programma. sfide di domani e sviluppando nuove soluzioni
Il Programma riceve dal FESR una dotazione armonizzare i diversi modelli di gestione, favorire
finanziaria di 117 ml EUR. Il finanziamento destinato lo scambio di conoscenze e lassunzione di
a progetti che rientrano nei quattro ambiti prioritari. responsabilit condivise allo scopo di integrare
le funzioni e le esigenze dellecosistema alpino
Contenuto del programma nelle politiche di attuazione.
Spazio Alpino innovativo per linnovazione delle Spazio Alpino ben governato mira a realizzare
imprese, della societ e della governance una governance multilivello e transnazionale nello
Spazio Alpino
Gli obiettivi specifici di questa priorit richiedono
progetti volti a Lobiettivo specifico di questa priorit richiede
progetti in grado di incrementare il ricorso a una
migliorare le condizioni generali per governance multilivello e transnazionale nello Spazio
linnovazione nella regione alpina al fine di Alpino.
incrementare lo scambio di conoscenze tra
imprese, utilizzatori, universit e P.A. importante che i risultati delle quattro priorit
migliorare la capacit di erogazione di servizi indicate siano pertinenti dal punto di vista delle
di interesse generale in una societ che sta politiche. Il programma ha messo a punto un
cambiando. I progetti dovranno garantire servizi modello di ciclo al fine di illustrare ai beneficiari
di interesse generale pi efficienti, flessibili come un progetto possa contribuire alla realizzazione
e adeguati tramite lo sviluppo, il collaudo e di una politica. Mentre le prime tre priorit sono
ladozione di nuove soluzioni sociali innovative. palesemente orientate verso ambiti specifici, la quarta
priorit pi generale e finalizzata a un rafforzamento
Spazio Alpino a basse emissioni di carbonio per della governance. Questultima vuole essere uno
societ, trasporti e soluzioni di mobilit a basse strumento per lesplorazione di nuove possibilit e
emissioni, efficienti e sostenibili il rafforzamento istituzionale, nonch uno stimolo e
una guida allinnovazione della governance.
Gli obiettivi specifici di questa priorit richiedono
progetti mirati per A partire da questa descrizione si comprende
facilmente che il programma un volano del
la definizione di strumenti per politiche di cambiamento e dello sviluppo. Sotto questo punto di
decarbonizzazione che forniscano risposte vista, assolve a tre compiti:
pratiche alle esigenze e criticit specifiche
dellarea alpina Incoraggia e finanzia la realizzazione di progetti
orientati ai risultati che contribuiscono al
unorganizzazione integrata delle modalit di raggiungimento delle finalit del programma.
interazione territoriale, attivit economica,
mobilit e trasporti allo scopo di creare i Alimenta la discussione in merito alla politica di
presupposti per uneconomia e una societ a coesione e al futuro dello Spazio Alpino.
basse emissioni di carbonio. Funge da catalizzatore per la cooperazione e
soluzioni comuni nellarea di programma.
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Sessione 5
Keynote
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Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
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Sessione 5
Sezione 4
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Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
Keynote
Paolo Angelini
Ministero dellambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Roma, Italia
La Convenzione delle Alpi un trattato internazionale Gli esiti di questo biennio saranno discussi dai
che promuove lo sviluppo sostenibile nellarea ministri degli otto paesi alpini alla XIII Conferenza
alpina e protegge gli interessi delle popolazioni ivi delle Alpi, che si svolger a Torino il 21 novembre
insediate. Il Ministero dellAmbiente e della Tutela 2014. Tra gli argomenti inseriti nel programma della
del Territorio e del Mare detiene la Presidenza conferenza, vale la pena evidenziare i seguenti:
italiana della Convenzione delle Alpi per il 2013 e
il 2014. Molte istituzioni locali attive sul territorio La Convenzione delle Alpi sostiene la
alpino italiano hanno contribuito alla definizione realizzazione della strategia macro-regionale
del programma della presidenza. Nel novembre della UE per la regione alpina (EUSALP). Durante
del 2012, il Ministero dellAmbiente ha firmato un la prima fase, la Convenzione ha elaborato
protocollo dintesa con le autorit locali italiane per un input paper contenente osservazioni e
identificare le priorit e le azioni da intraprendere raccomandazioni utili alla definizione della
durante la Presidenza Italiana della Convenzione strategia. Inoltre, la Presidenza Italiana e la
delle Alpi. Lobiettivo principale del Programma Francia si sono impegnate a programmare una
2013-2014 era studiare e promuovere luso di Conferenza Comune per identificare le questioni
strumenti adeguati per migliorare le condizioni di principali da includere nella nuova strategia.
vita e di lavoro nella regione alpina. Il programma In seguito alla conferenza, svoltasi a Bruxelles
sottolineava esplicitamente limportanza delle nel dicembre 2013, il Consiglio Europeo ha
comunit locali nella protezione del territorio alpino invitato formalmente la Commissione Europea
e nel garantire una fornitura costante di servizi a sviluppare una Strategia UE per la regione
ecosistemici montani. alpina entro il mese di giugno 2015. Attraverso
un gruppo di esperti appositamente creato,
Le azioni della Presidenza sono state sviluppate la Convenzione partecipa da osservatore al
come contributo al Programma di Lavoro Pluriennale Comitato Direttivo incaricato di definire i pilastri
2011-2016 della Convenzione e alla Dichiarazione della Strategia EUSALP. Questo gruppo di esperti
Popolazione e Cultura. In particolare, la Presidenza ha di recente contribuito alla preparazione della
ha cercato di sviluppare politiche integrate e fase di consultazione finale dei vari portatori di
interventi volti a identificare vantaggi comuni per interesse (16 luglio 15 ottobre 2014).
le aree montane, perialpine e le pianure urbanizzate
della regione alpina.
155
Sessione 5
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Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
157
Sessione 5
Workshop 5-1
Eva Stare
Alpine Space Programme
Monaco, Germania
Il Programma Spazio Alpino 20142020 un Specifici obiettivi e azioni indicative della Priorit
programma di cooperazione transnazionale Spazio Alpino Vivibile
dellUnione Europea a sostegno di uno sviluppo
regionale sostenibile nellarco alpino. Offrendo un Dal 2014 al 2020 saranno approvati progetti
contributo alla strategia dellUE per il 2020 per una nellambito delle quattro priorit del programma.
crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, offre La priorit Spazio Alpino Vivibile dedicata
ai soggetti interessati un quadro per sviluppare e allutilizzo, alla valorizzazione e alla gestione delle
realizzare nuove idee. Nel suo ruolo di volano dello risorse alpine. In questa priorit, il Programma segue
sviluppo e del cambiamento, il programma coniuga due obiettivi ai quali i futuri progetti dovranno dare
tre funzioni: il proprio contributo:
incoraggiare e finanziare progetti orientati ai 1. Con lo specifico obiettivo Valorizzare in
risultati che contribuiscono al raggiungimento modo sostenibile il patrimonio culturale e
delle finalit del Programma; naturale dello Spazio Alpino, il Programma
punta a migliorare luso coerente, equilibrato
alimentare la discussione in merito alla politica e sostenibile del patrimonio culturale e
di coesione e al futuro dello Spazio Alpino; naturale aumentando la consapevolezza delle
fungere da catalizzatore per la cooperazione e opportunit di oggi e delle sfide di domani
soluzioni comuni nellarea di Programma. nello Spazio Alpino. Il Programma favorisce
lo sviluppo di nuove soluzioni per la gestione
Il workshop aveva un triplice obiettivo: del patrimonio culturale e naturale (ad es.
presentare il nuovo Programma Spazio Alpino ladozione di strumenti di governance e lo
2014-20, specialmente gli specifici obiettivi e sviluppo di nuove catene di produzione).
le azioni indicative della Priorit Spazio Alpino 2. Per quanto attiene allo specifico obiettivo di
Vivibile; Migliorare la protezione, la conservazione
presentare i risultati dei progetti Spazio Alpino e la connettivit ecologica degli ecosistemi
passati e presenti concentrandosi sulla tematica dello Spazio Alpino, il Programma mira
delle risorse naturali; ad armonizzare gli approcci gestionali, ad
agevolare il trasferimento di conoscenze e a
discutere di idee di azioni per affrontare gli condividere i compiti per integrare le funzioni e
obiettivi della Priorit Spazio Alpino Vivibile.
158
Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
le esigenze dellecosistema dello Spazio Alpino incentrati sulla connettivit ecologica, sui servizi
in una serie di politiche. ecosistemici e sulla gestione degli ecosistemi. Nel
prosieguo del lavoro svolto nei suddetti progetti, la
Risultati dei progetti Spazio Alpino passati e partnership greenAlps individua i servizi ecosistemici
presenti incentrati sulla tematica delle risorse pi rilevanti e li valuta per la loro importanza e per la
naturali loro valorizzazione nelle regioni pilota attraverso un
processo di consultazione dei soggetti interessati.
Nel 2013 il Programma ha organizzato un apposito Il progetto sta anche esplorando i motivi per cui le
bando per progetti che avrebbero raccolto i risultati di conoscenze a disposizione non si traducono meglio
altri progetti dello Spazio Alpino, li avrebbero valutati a livello di politiche. stato condotto un sondaggio
e li avrebbero presentati ai soggetti interessati. online per raccogliere le opinioni di soggetti
Lobiettivo era quello di capitalizzare questi risultati interessati ben informati ed esperti sugli argomenti
incoraggiando gli esperti, le amministrazioni e i collegati alle politiche UE, nazionali/regionali in
politici a utilizzarli nei loro tentativi di agevolare materia di biodiversit. I risultati hanno dimostrato
uno sviluppo territoriale sostenibile. Tre di questi che molto pi facile coinvolgere soggetti
progetti sono stati approvati nei settori tematici interessati ben informati (accademici, ricercatori,
dellefficienza delle risorse e della gestione degli esperti ecc.) in attivit progettuali rispetto a soggetti
ecosistemi: conciliare gli ecosistemi fluviali con interessati dotati di potere e di interessi politici
la produzione di energia idroelettrica, i servizi (politici, ministri, decisori ecc.). Inoltre, i soggetti
ecosistemici con la connettivit, oltre che i rischi e interessati tendono a collaborare e a comunicare
i pericoli naturali. entro i propri gruppi (ossia professori universitari
rispetto a politici); il contatto tra questi due gruppi
Il progetto AIM (Spazio Alpino In Movimento, che praticamente inesistente. Il Dott. Chris Walzer
punta alla capitalizzazione delle risorse idriche dellUniversit di Medicina Veterinaria di Vienna
ed energetiche) punta a conciliare gli ecosistemi ha presentato il progetto greenAlps descrivendo i
acquatici con la produzione di energia idroelettrica. tentativi di integrare questi risultati nelle politiche
Nellambito del progetto AIM stata sviluppata una regionali, nazionali e Europe2020 attuali e future.
serie di software di facile utilizzo che consentono Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.
ai principali beneficiari, come le amministrazioni greenalps-project.eu.
pubbliche, i politici, i proprietari delle dighe e gli
investitori privati di accedere facilmente ai risultati Susanne Mehlhorn del Ministero federale austriaco
dei progetti dello Spazio Alpino. Durante il workshop, dellagricoltura, delle foreste, dellambiente e delle
Andrea Danelli (RSE SpA - Ricerca sul Sistema risorse idriche ha presentato il progetto START_
Energetico) ha presentato i principali strumenti e it_up (Tecnologia di gestione dei rischi di ultima
metodi sviluppati nel quadro dei progetti SHARE, generazione: realizzazione e test di usabilit nella
Alp-Water-Scarce, SedAlp, SEAP_Alps, ECONNECT e prassi e nelle politiche ingegneristiche), che affronta
recharge.green. Strumenti come SESAMO, VAPIDRO- tematiche legate ai rischi e ai pericoli naturali.
ASTE, SMART Mini-Idro, Water Scarcity Index, SEAP_ Il progetto raccoglie, valuta e divulga esempi di
Alps Action Tool e MORIMOR-GIS migliorano la buone pratiche che gi esistono a vari livelli nello
gestione idrica, il funzionamento dei laghi artificiali, Spazio Alpino. Si sta procedendo alla creazione di
la valutazione delle potenzialit dellenergia un database di norme e buone pratiche esistenti,
idroelettrica e il piccolo sviluppo idroelettrico. Essi mentre in corso un processo di standardizzazione
sono disponibili sul sito web del progetto www. transnazionale nel campo dellingegnerizzazione
aim2014.eu, insieme a una descrizione dettagliata dei pericoli naturali. START_it_up si concentra sui
ed esempi di applicazione in casi pilota concreti. seguenti campi tematici dei pericoli e dei rischi
collegati a inondazioni, colate detritiche, valanghe,
I sistemi e la connettivit degli ecosistemi sono cadute massi e frane: Mappatura dei pericoli e
i principali argomenti del progetto greenAlps realizzazione dello sviluppo regionale, Tecnologie
(Valorizzare la connettivit e lutilizzo sostenibile nellingegnerizzazione dei pericoli naturali, Processi
delle risorse per politiche riuscite di gestione degli decisionali esperti e Buona governance nella
ecosistemi alpini). Lobiettivo di GreenAlps gestione dei rischi. Per ulteriori informazioni, visitare
consolidare la conservazione della biodiversit alpina il sito www.startit-up.eu.
individuando e integrando i risultati pi importanti di
progetti come ECONNECT, recharge.green ecc., tutti
159
Sessione 5
Idee di azioni volte ad affrontare gli obiettivi della In tempi di austerit economica, nei quali molti
Priorit Spazio Alpino Vivibile progetti di sviluppo si bloccano per carenza
di risorse umane e finanziarie, i progetti di
Ai partecipanti del workshop stato chiesto di cooperazione transnazionale devono essere
individuare le restanti problematiche e potenzialit considerati unopportunit per lo sviluppo
transnazionali nella regione alpina, nonch le di soluzioni innovative e di strumenti che
possibili soluzioni e idee di azioni che potrebbero sostengano pi attivit decisionali attente alla
essere affrontate da futuri progetti dello Spazio sostenibilit.
Alpino. I partecipanti hanno concordato sul fatto che
esistono gi numerose buone soluzioni, strumenti, Se le amministrazioni non riescono a diventare
metodologie e pratiche, ma che i responsabili partner di progetto per una carenza di risorse
decisionali e i politici non li stanno utilizzando. umane, possono comunque essere coinvolte in
Anche se i suddetti progetti di valorizzazione hanno veste di osservatori attivi e di beneficiari finali.
compiuto passi avanti in questo ambito, sempre
difficile tradurre i risultati scientifici in politiche. Il Programma Spazio Alpino deve proseguire
stata raccolta qualche idea su come superare questa i propri sforzi di promozione di una migliore
problematica nel quadro dei progetti di cooperazione cooperazione e di migliori scambi tra diversi
transnazionali. tipi di istituzioni, diversi settori e diversi livelli
di governance.
Coinvolgere i politici e i responsabili decisionali
nei progetti fin dallinizio in modo che i risultati EUSALP (European Strategy for the Alpine
dei progetti siano pi adatti a soddisfare le Region) deve anche essere considerata
esigenze politiche e gestionali. unopportunit per realizzare scambi pi
intensi tra i politici, i responsabili decisionali e i
Il dialogo trans-settoriale e il coinvolgimento di ricercatori.
esperti e di responsabili decisionali nei progetti
pu favorire la comprensione reciproca e
migliori soluzioni e decisioni.
160
Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
Workshop 5-2
Thomas Scheurer
ISCAR, Berna, Svizzera
Il presente workshop si focalizzato su questioni partner locali e le istituzioni esistenti nello sviluppo
rilevanti per la consultazione EUSALP del 2014 di una strategia macroregionale costituir una
(presentata da Florian Ballnus). In particolare, componente fondamentale nella creazione di un
il workshop ha affrontato tre questioni chiave senso di propriet e di identit di lunga durata.
nellambito del Pilastro 3 EUSALP, Assicurare
la sostenibilit nella Regione Alpina: tutelare il Da un punto di vista macroregionale, sostenibilit
patrimonio alpino e promuovere un uso sostenibile sinonimo di resilienza. La capacit di una
delle risorse naturali e culturali. regione di adattarsi a condizioni sociali, ambientali
ed economiche in costante mutamento
1) Quali sono le principali sfide per assicurare la fondamentale per il suo successo duraturo. Le varie
sostenibilit nella Regione Alpina? sfide di singole regioni, tuttavia, richiederanno una
strategia regionale. Sar compito di EUSALP creare
Le principali sfide per assicurare la sostenibilit nella vari modelli di sviluppo regionale e sviluppare un
Regione Alpina sono in primo luogo di carattere concetto spaziale volto a bilanciare lofferta e la
sociale. La sostenibilit nelle zone alpine dipende domanda tra le regioni. Attualmente questo sforzo
dalla responsabilit per le proprie azioni della gente penalizzato da uno scarso know-how, ma strumenti
del posto, dei portatori di interessi e (soprattutto) quali i modelli di compensazione macroregionali
dei turisti nello sfruttamento delle risorse. saranno importanti per risolvere o mediare i conflitti
Responsabilit per le proprie azioni significa che la nellutilizzo delle risorse. Inoltre, la solidariet sar
gente del posto crea titolarit, sviluppando traguardi uno degli argomenti dibattuti nel corso del prossimo
comuni riconosciuti. Ad esempio, il Forum Baltico Programma Spazio Alpino.
ha riunito 1200 persone con lobiettivo di migliorare
insieme la qualit dellacqua del Mar Baltico. EUSALP 2) Tali sfide comprenderanno con tutta probabilit
deve creare un simile senso di propriet e di identit gli obiettivi sotto elencati. Indicare, in ordine di
tra i residenti e i portatori di interessi alpini. Tale priorit, 3 obiettivi al massimo su cui lEUSALP
comune senso di propriet pu essere costruito nel dovrebbe concentrarsi nellambito del Pilastro 3:
corso di un progetto, ma deve perdurare ben al di l Promuovere servizi ecosistemici
del completamento del progetto stesso. Pertanto
importante che EUSALP agevoli levoluzione sul lungo Sviluppare programmi transnazionali di
periodo dei suoi progetti. Coinvolgere attivamente i gestione delle aree protette (strumenti e criteri)
161
Sessione 5
162
Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
Workshop 5-3
Luca Cetara
EURAC Research
Bolzano, Italia
Il workshop Tematiche per una nuova rete alpina La sessione organizzata nel quadro del Forum
di ricerca e istruzione incentrata sulla prospettiva Alpinum 2014 sottolineava le iniziative di istruzione
dei giovani stato promosso dalla Presidenza e formazione esistenti nel campo dello sviluppo
italiana della Convenzione delle Alpi 2013-2014 sostenibile della montagna. molto probabile che la
in collaborazione con lUniversit di Milano e domanda regionale o locale (spesso con il sostegno
lUniversit della Montagna UNIMONT di Edolo. di misure istituzionali, strategiche e/o finanziarie)
Il workshop faceva parte di uniniziativa della task favorisca lofferta di corsi specifici per la montagna,
force Nuove generazioni istituita dalla Presidenza programmi di laurea e altre iniziative ad hoc. A volte
per promuovere azioni volte a migliorare le si osservano strette collaborazioni tra i governi e le
competenze dei giovani alpini, aumentare la loro istituzioni di ricerca. In altri casi, la portata di qualche
partecipazione e far sentire meglio la loro voce iniziativa inizialmente locale o regionale si estende
nellambito istituzionale della Convenzione delle al di l dei confini regionali comprendendo candidati
Alpi. provenienti da altre parti dello stesso paese (ad
es. molte delle iniziative educative di UNIMONT in
Uno degli obiettivi della Presidenza italiana della Italia), o da paesi confinanti (ad es. il Programma
Convenzione delle Alpi nel biennio 2013-2014 Comune MSc offerto a Berna e a Freising, in Svizzera
era quello di coinvolgere i giovani nel processo e in Germania). La disponibilit, il rapporto costi-
istituzionale della Convenzione e creare per benefici e lefficacia delle informazioni innovative e
loro opportunit educative e lavorative a livello delle tecnologie di comunicazione offrono anchessi
regionale. La task force era impegnata in particolare opportunit per lapprendimento a distanza senza
a sostenere i giovani talenti interessati o qualificati sacrificare la possibilit di interazione e scambio tra
per contribuire alla promozione, allo sviluppo e docenti e studenti.
alla sostenibilit della regione alpina. Le principali
iniziative intraprese in questo ambito comprendono I partecipanti alla Tavola Rotonda hanno condiviso
la partecipazione dei giovani alle riunioni istituzionali una vasta gamma di esperienze sviluppate lungo
di alto livello della Convenzione delle Alpi (riunioni lintero arco alpino (ad es. UNIMONT, Universit di
del Comitato Permanente e della Conferenza alpina) Innsbruck, Universit di Berna, sistema di istruzione
e lorganizzazione di un corso di project management superiore della Slovenia e Universit di Reims-
per i giovani che si specializzano nello sviluppo delle Champagne Ardennes). Queste esperienze hanno
aree alpine. illustrato alcune delle sfide insite nellinclusione dei
163
Sessione 5
164
Utilizzo delle risorse nellarco alpino: azione e cooperazione future
Altri paesi
Altri paesi alpini rappresentati alla Tavola Rotonda,
come la Slovenia, non hanno ancora creato iniziative
educative e formative che affrontino direttamente
le sfide delle Alpi. Comunque, un gran numero di
programmi di ricerca e di altre iniziative si occupano
dei problemi dello sviluppo delle montagne in queste
regioni. Molti dei programmi di sostenibilit avviati
altrove in Europa sono direttamente realizzabili
in paesi come la Slovenia. Pertanto, esistono
grandi potenzialit di condivisione e di scambi
transfrontalieri.
165
Sessione politica
Lutilizzo sostenibile delle risorse sar uno dei pilastri della Strategia dellUnione
europea per la regione alpina (EUSALP), che verr attuata nel giugno 2015, e
del relativo piano dazione. Nella sessione politica si esaminer come limpiego
delle risorse debba/possa essere integrato nella strategia e nel piano dazione
e si discuteranno le principali sfide che dovranno essere affrontate. Il dibattito
partir dai dati scientifici riguardanti lutilizzo futuro delle risorse, le prospettive
politiche in unottica regionale, nazionale e alpina, per concludersi con un dialogo
tra queste posizioni.
166
Verso una politica macroregionale delle risorse
Policy Keynote
Hans Hurni
Universit di Berna, Svizzera
167
Sessione politica
Fig. 1. Il trasferimento delle mandrie verso gli alpeggi rappresenta una pratica agricola centenaria nelle Alpi svizzere che ha perso i
tratti caratteristici della transumanza a causa dellimpiego dei mezzi a motore. H. Hurni, 1 giugno 2009.
ricreativo delle Alpi attrae ogni anno milioni di turisti umano rispetto alle montagne. Di conseguenza, le
che sostengono le economie locali ma mettono montagne di queste regioni sono interessate da un
sotto pressione le risorse naturali. Inoltre le aree utilizzo antropico pi intenso del suolo. Costretti a
economiche perialpine necessitano di collegamenti soddisfare i bisogni di una popolazione numerosa
diretti tra di loro e la pressione esercitata dalla rete in unarea molto ristretta, questi paesi possono
dei trasporti e dal traffico intenso ha un impatto conseguire uno sviluppo economico in genere ridotto
forte sugli abitanti e sulle risorse della montagna. Il e la povert molto diffusa (Fig. 2). In ragione di
cambiamento globale e un utilizzo pi intenso delle queste differenze occorrono strategie diversificate
risorse montane hanno fatto aumentare in quantit per lo sviluppo della montagna (cfr. Ives, 2006).
e variet i pericoli naturali della montagna che si
ripercuotono sia sulle popolazioni montane che su Lutilizzo sostenibile delle risorse in montagna
quelle di valle. riguarda le persone, il paesaggio, le risorse naturali
rinnovabili e quelle non rinnovabili come minerali,
Le catene montane di altre parti del mondo petrolio e anche piante o animali rari. Quali saranno
hanno diversi tratti in comune con le Alpi, i principali motivi di conflitto per luso delle risorse
soprattutto le montagne nelle regioni temperate negli anni a venire? Nella maggior parte delle
dellEuropa settentrionale (cfr. Thompson et aree montuose, si prevede che lattivit antropica
al, 2005), dellEuropa sud-orientale (Zhelezov, nelle sue varie forme diventer pi intensa e
2011), degli USA e della Russia occidentale. In tali aumenteranno di conseguenza i rischi associati.
zone, le montagne sono spesso circondate da A seconda delle condizioni locali, gli utilizzi della
aree pianeggianti economicamente pi forti e le montagna potranno diventare o pi sostenibili, o
popolazioni di montagna possono trarre vantaggio pi distruttivi. Di quali informazioni necessitiamo
da uno scambio equilibrato di merci e servizi con per orientare lo sviluppo della montagna verso
quelle di valle. La situazione invece molto diversa una maggiore sostenibilit? In generale si sente la
nelle regioni tropicali. In Africa, Asia, Australia e necessit di unattivit di ricerca pi approfondita
America latina esistono vaste zone in cui le valli sulle montagne (Price, 2007) e di modelli di sviluppo
hanno un clima meno favorevole allinsediamento specifici per la montagna. Sebbene la conoscenza
168
Verso una politica macroregionale delle risorse
Ives JD. 2006. Himalayan Perceptions: Environmental Change and the Well-being of
dei sistemi montani sia stata ampliata grazie alla
Mountain Peoples. Himalayan Journal of Science, 284 pp
scienza e alle esperienze locali, mancano in genere
Koerner C, Spehn EM (edts). 2002 Mountain Biodiversity: A Global Assessment. CRC
obiettivi precisi e una conoscenza trasformativa che
Press, 350 pp
dovr basarsi su nuovi orientamenti della ricerca
Messerli B, JD Ives (edts). 1997. Mountains of the World. Taylor & Francis, 510 pp
verso linterdisciplinariet e la transdisciplinariet
Price MF, Byers A, Friend D, Kohler T, LW Price (edts). 2013. Mountain Geography:
(Wiesmann, Hurni et al, 2011).
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Competence in Research (NCCR) North-South, Universit di Berna, Vol. 6. Berna,
Hurni H, Berhanu Debele, Gete Zeleke. 2011. Sustainable land management in the
Svizzera: Geographica Bernensia, 640 pp
Ethiopian Highlands. Adaptive Management in Agriculture, Box 9. Highlands and
Wiesmann U, Wallner A, B Ruppen. 2008. Tourismus als Schlssel zur nachhaltigen
Drylands mountains, a source of resilience in arid regions. Pubblicato da FAO, UN-
Entwicklung in der Welterbe-Region Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn (Schweiz). Wel-
CCD, Mountain Partnership, la Direzione svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione
terbe und Tourismus, Reihe Tourismus, Studien Verlag, p197-216
(DSC) e CDE con il sostegno di un gruppo internazionale di esperti. Roma, p 76
Zhelezov G (edt). 2011. Sustainable Development in Mountain Regions: Southeast-
Hurni H, E Ludi. 2000. Reconciling conservation with sustainable development. A
ern Europe. Springer, 306 pp
participatory study inside and around the Simen Mountains National Park, Ethiopia.
Redatto con il supporto di un gruppo interdisciplinare di collaboratori. Berna: Centre
for Development and Environment (CDE), 476 pp
Fig. 2. Ipersfruttamento delle risorse montane causato dalla povert in Etiopia: le foreste sono state tagliate e il terreno
esaurito dopo secoli di utilizzo agricolo ed erosione del suolo. H. Hurni, 27.1.2011.
169
Sessione politica
Policy Keynote
170
Verso una politica macroregionale delle risorse
di definire un vero e proprio modello di civilt. Le Alpi un laboratorio privilegiato di forme particolari di
non vanno considerate in questo caso un elemento autonomia, autogoverno e libert fiscale, come
geomorfologico di frattura, quanto piuttosto un esemplificato dalle Carte di regola e dagli antichi
territorio che ha prodotto un modello di civilt. statuti. il territorio di risoluzione dei conflitti,
Lidea di una regione alpina trascende i confini del soprattutto di quelli con la pianura.
tempo e dello spazio, anche mentalmente, giacch
da tempo abbiamo rinunciato a vedere le Alpi come
un complesso montuoso su cui piantare le bandiere
di un confine sacro alla nazione in quanto bastione
naturale contro gli antichi nemici, i popoli austro-
germanici. Parimenti tramontato il concetto di
una inimicizia ereditaria per usare le parole
di Claus Gatterer, rappresentante della tradizione
etica e civile dellAlto Adige che grava sulla cultura
politica italiana e sul sentire collettivo da tempo
immemorabile.
171
Sessione politica
Tavola rotonda
Maurizio Busatta
Giornalista, Belluno, Italia
Alla ricerca di buone idee sul futuro dellarco alpino e europea 2014-2020, le aspettative legate alla gi
in particolare delle popolazioni che vi abitano. stato citata Strategia alpina europea, luso sostenibile delle
questo il filo conduttore della tavola rotonda, fra risorse e la remunerazione dei servizi ecosistemici
esponenti politici, ospitata dal ForumAlpinum 2014 e resi dalle zone montane alpine. Trattandosi di un
dedicata al tema Sfide per la politica. A confronto - appuntamento internazionale, in sede introduttiva il
assenti per cause di forza maggiore il sottosegretario moderatore ha innanzitutto chiarito il riparto delle
Gianclaudio Bressa e lonorevole Enrico Borghi - i competenze, in Italia, fra Stato e Regioni, e fra Regioni
rappresentanti della Regione Lombardia e del Cantone e Province autonome da un lato e Regioni a statuto
svizzero dei Grigioni: due diversi modi di essere (e di ordinario dallaltro lato, nonch i punti salienti del
operare) al di qua e al di l delle Alpi, di particolare dibattito istituzionale in corso, invitando ciascuno
interesse nel momento in cui si stanno aprendo i dei partecipanti - per il proprio ambito di riferimento
nuovi scenari della Strategia macroregionale alpina - ad esplicitare lagenda sulla quale concentrare
EUSALP. Con il corollario nella tavola rotonda di lattenzione nella prospettiva di promuovere
un faro puntato sulla montagna veneta, a seguito scenari e condizioni di vita capaci di declinare
dellapprovazione della legge regionale n. 25 sulla insieme tutela ambientale e coesione sociale.
specificit montana e sullautonomia amministrativa
della Provincia di Belluno. Hanno partecipato alla Alla luce di questo quadro di riferimento, la tavola
discussione, coordinata da chi scrive queste note rotonda ha fatto emergere alcune possibili linee di
e arricchita da annotazioni Twitter, lassessore di intervento a favore dei territori alpini soprattutto
Regione Lombardia Gianni Fava, responsabile del dal punto di vista delle politiche regionali essendo
programma di sviluppo rurale (PSR), il sottosegretario venuto meno il contributo degli esponenti politici
della medesima Regione Ugo Parolo, delegato alle nazionali (sono comunque intervenuti nel dibattito
politiche per la montagna, il presidente della Regione con una testimonianza diretta lonorevole Davide
Valposchiavo nel Cantone dei Grigioni, Cassiano Caparini e con un breve intervento scritto Marina
Luminati, il presidente uscente della Provincia di Berlingheri). Le diverse chiavi di lettura sviluppate dai
Sondrio, Massimo Sertori. relatori hanno fatto riferimento, come si accennava,
ai programmi in cassetto a valere sui fondi europei,
Sullo sfondo, la nuova dimensione delle Province ai progetti volti a favorire lautogoverno dei territori
montane alpine, confinanti con Stati esteri, alpini, ai chiaroscuri tracciati dalle recenti riforme
introdotte dalla legge Delrio, la programmazione sullassetto dei poteri locali (Province di secondo
172
Verso una politica macroregionale delle risorse
grado e revisione dei rapporti fra Stato e Regioni), 20 e massimo 30 anni - mancano ancora i criteri
con una sottolineatura particolare per le iniziative e i parametri per la procedura. Su questo punto
utili a dare un peso politico adeguato alle comunit Regione Lombardia intende avviare uniniziativa con
alpine. il Governo per ottenere alcune modifiche legislative:
le dighe non siano beni dei concessionari, bens beni
Sotto questultima visuale, stimolante stato pubblici; nel bando di gara sia ammessa la possibilit
lintervento del presidente della Regione di costituire societ miste (fra operatori privati ed
Valposchiavo, il quale ha portato lesperienza del enti locali); siano rivisti i canoni da devolvere ai
progetto Lagobianco, sul passo del Bernina, per Comuni e alle loro forme associative sulla falsariga
la realizzazione, da parte di Repower, azienda del modello svizzero; si amplino le compensazioni
partecipata dallo stesso Cantone, di una centrale ambientali obbligatorie in coerenza con quanto
idroelettrica ad accumulo da 1.000 megawatt a Camp previsto dalla pianificazione idrica.
Martin nel sottostante lago di Poschiavo. Si tratta di un
investimento da 1,5 miliardi di franchi svizzeri (circa Oltre che sulla partita idroelettrica, Regione
un miliardo e 100 milioni di euro). Dopo una lunga Lombardia, ha aggiunto lassessore Fava, pronta a
fase di trattative al termine delle quali le popolazioni cimentarsi a favore dei territori alpini facendo leva
interessate, nel referendum obbligatorio per legge, si anche sul Sottoprogramma montagna del proprio
sono espresse con il 65% di voti favorevoli, nel marzo PSR. In Lombardia le aree di montagna sono il 14%
2014 il Cantone dei Grigioni ha approvato i testi delle della Sau, lagricoltura in quota produce circa il 20%
concessioni messe a punto con i Comuni coinvolti: della Plv complessiva regionale, ma dal 35 al 45%
Poschiavo e Brusio, una comunit con meno di 5 mila delle risorse PSR verranno destinate alle aziende
abitanti. Il pacchetto, incamerato dalla Valposchiavo, che operano in montagna, con priorit ai giovani
comprende i canoni dacqua incassati annualmente agricoltori e alla multifunzionalit dellattivit
dai Comuni e in parte dal Cantone, limposta sugli agricola. Maggiori spazi di autogoverno sono stati
impianti di pompaggio, lopzione riconosciuta ai sollecitati da Sertori, secondo il quale la situazione
Comuni stessi di poter successivamente entrare, istituzionale che si sta delineando nelle Province
a condizioni prestabilite, con una partecipazione montane a statuto ordinario rischia di creare
del 5% nella compagine sociale della societ ulteriore marginalit e minore capacit di sintesi
operativa a cui la nuova centrale far capo, oltre a e di rappresentanza territoriale. La Provincia di
un ampio ventaglio di compensazioni ambientali, Sondrio, dintesa con Regione Lombardia, attraverso
di interventi a favore dellagricoltura, nonch della un accordo di programma e lo strumento del
cessione gratuita allazienda elettrica comunale di bilancio idrico ha sviluppato un interessante livello
un quantitativo predeterminato di energia elettrica. di autonomia decisionale, che, una volta risolto il
I benefit contemplano altres la devoluzione di nodo rinnovo delle concessioni, potrebbe portare ad
una quota parte delle imposte sui redditi dimpresa ancora pi avanzati traguardi.
e di carattere fondiario riscosse dal Cantone e si
traducono in un importo cospicuo: circa 8 milioni di Beninteso, il tema dei ristori, cio delle contropartite
franchi svizzeri lanno, pari a 6,7 milioni di euro. sulle rendite dei concessionari idroelettrici, non
deve smorzare lattenzione sul rispetto degli equilibri
Ben diversa musica si registra invece in Italia. Le ecologici. Ma la stessa Convenzione delle Alpi, agli
grandi concessioni idroelettriche sono (al momento) Stati contraenti, riconosce nel protocollo Energia
di competenza delle Regioni, popolazioni e Comuni la possibilit di imputare agli utenti finali delle
interessati (di fatto) subiscono. Senza contare che, risorse alpine prezzi di mercato e di compensare
nelle Regioni a statuto ordinario, per gli impianti Enel equamente le popolazioni locali per le prestazioni
il decreto Bersani del 1999 ha fissato la scadenza rese nellinteresse della comunit con la tutela
delle concessioni al 2029. Ora, a tale panorama fa della risorsa acqua. Un tema che la ricerca pu
eccezione la Lombardia, dove molte concessioni approfondire e rilanciare al tavolo della politica
sono esercite in regime di prorogatio. Alla tavola nel contesto di un esplicito riconoscimento della
rotonda ne ha dato conto il sottosegretario Parolo, specificit montana con norme e programmi ad hoc
a cui il governatore Roberto Maroni ha delegato in ambito nazionale, e con un rinnovato impulso a
anche la materia dei rapporti con la macroregione far parlare alla nascente Strategia alpina europea un
alpina. In Lombardia le concessioni di grandi linguaggio innovativo in sintonia con le popolazioni
derivazioni idroelettriche sono 82 e una quindicina interessate.
appunto scaduta. Ma per avviare le gare - minimo
173
Poster Session
The ForumAlpinum
174
ForumAlpinum Young Scientist Award
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Roberto S. Azzoni
University of Milan, Italy
Approximately 4 billion m3 of water are stored in and their temporal and spatial evolution, iv)
the Lombardy glaciers. This store of freshwater has measure ice albedo, and v) identify the relationship
declined significantly over the past several decades: between ice albedo and fine debris coverage. The
between 1981 and 2007, about 1.67 billion m3 of procedure was tested on the Forni Glacier (northern
glacier-derived water was discharged due to ice Italy) during the summers of 2011, 2012, and 2013.
melt. This decline is expected to continue, not The results confirm that the percentage of glacier
only because of ongoing climate change but also surface covered by debris is affected by albedo in an
because of the increasing presence of sparse and exponential relationship. Debris and dust analyses
fine debris and dust over the glacier surfaces. These indicated that the mineral fraction was of local
light absorbing particles reduce the ice albedo, origin. However, some cenospheres were also found,
thus enhancing glacier ablation. This surface which suggests an anthropogenic contribution to
phenomenon is common over the retreating glacier the superficial dust. Finally, the surface coverage
tongues. Indeed, the surface darkening is in part of fine debris varied considerably, increasing from
due to the fact that glacier shrinkage increases the the beginning to the end of each summer and thus
exposure of nesting rockwalls and thus triggers influencing ice albedo and increasing ice melt rates.
the enhancement of surface processes and debris
formation. Unconsolidated rock materials are
easily mobilized by debris flows, particularly during
the summer. These materials are then abraded,
transported by wind gusts and deposited tens
to hundreds of meters away, typically on glacial
surfaces.
175
Poster Session
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Sarah Delley
University of Berne, Switzerland
Traditional mountain meadows have hosted an (air) temperature, and of 2.0C in soil temperature,
exceptionally rich biodiversity for centuries. They again within the most intensively managed plots,
are now threatened not only by land abandonment, which could in part be related to an increase
especially in remote areas, but also by massive in vegetation height. This marked temperature
agricultural intensification, notably via aerial drop is likely to have affected the development
irrigation and slurry application. The consequences of orthopterans, leading to local extinction of
of this intensification on arthropods are not well thermophilous species. In contrast, the use of a
documented; this study helps fill this knowledge single input (irrigation or fertilization) had moderate
gap by examining how various levels of fertilization effects on orthopterans and microclimate.
and irrigation affect invertebrate (Orthoptera)
communities. This study contributes to a better understanding of
how aerial irrigation and slurry fertilization affect
Six experimental management treatments mountain grassland invertebrate communities. This
combining a full factorial design and gradual levels knowledge is needed to help guide the conservation
of fertilization and irrigation were implemented in and sustainable development of mountain
2010 in twelve different subalpine Swiss meadows. agricultural systems.
The meadows were then sampled three years later
(2013) to determine how the different management
practices affected orthopteran populations. Changes
in vegetation height and microclimate (both within
the soil and just above the ground) were recorded
in order to better appraise underlying mechanisms.
176
ForumAlpinum Young Scientist Award
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Adarosa Di Pietro
University of Bologna, Italy
I investigated the traditional cultivation of cultivating traditional typologies are to aid with the
vegetables and cereals in the Camonica Valley, to conservation of local plants, to use locally adapted
promote the knowledge and the valorisation of the crops and to take advantage of the most savoury
agrobiodiversity resources of this territory. agricultural products. Most of the farmers use
these crops primarily at home, and sell only their
To investigate the traditional genetic resources of production surpluses at the market.
the Camonica Valley, I interviewed 16 holders of
traditional typologies using the interview format This first investigation of the traditional typologies
proposed by GIBA in PNBA (2012). The interviewees of vegetables and cereals grown in the Camonica
have lived and worked in the valley for almost 50 Valley indicates the importance of home gardens in
years and have developed strong cultural bonds maintaining the local patrimony of agrobiodiversity,
with the people and the landscape. handed down within the family. Of the 20 recovered
typologies, 5 should be better investigated and
Ive found 20 traditional types of vegetables and genetically characterized: red spiny corn, Copafam
cereals belonging to 12 species. bean, Paiscos bean, mountain broad bean and San
Carlos potato. These types in particular run the risk
of extinction; the others are also at risk, but are
Cereals: 4 typologies of Zea mays, 2 of Hordeum currently more widely cultivated.
vulgare, 1 of Secale cereale and 1 of Fagopyrum
esculentum.
Pulses: 6 typologies of Phaseolus vulgaris, 1 of
P. coccineus, 1 of Vicia faba var. minor and 1 of
Glycine max.
Vegetables: one typology each of Solanum
tuberosum, Brassica rapa var. rapa and Allium
ascalonicum.
177
Poster Session
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Heidi Humer-Gruber
Institute for Interdisciplinary Mountain Research, Austria
Remote areas in mountain regions have been left methods and products. New ideas are implemented
largely untouched by the enormous structural primarily to facilitate work and to save time and
changes in agriculture in recent decades; as a result, money. Occasionally, subsidy agreements and
many small-scale agricultural systems have been strong legislation discourage farmers from trying
preserved. These specific cultural landscapes, with new methods.
their mosaic of various uses, remain in relatively
good ecological condition. Their rich biodiversity Highly diverse agricultural and ecological knowledge
gives these areas special importance, both because can still be found in mountain regions. This
of their conservation value and because they knowledge is at risk of being lost if the livelihoods
represent important sources of traditional cultural of Alpine farmers cannot be assured. As managers
and ecological knowledge. As such, they are of great of the land and keepers of traditional ecological and
interest for sustainable rural development. In this cultural knowledge, Alpine famers play an important
assignment, I investigate how knowledge transfer role in the maintenance of the Alpine landscape. It is
takes place on farms in rural areas. The farmers important to find out how this innovative talent can
attitudes towards knowledge transfer, innovation be publicly supported and preserved.
and traditional knowledge are explored.
178
ForumAlpinum Young Scientist Award
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Fiona Pia
Swiss Federal Institute of Technology EPFL, Switzerland
The design and implementation of large, built-up densification strategies in Verbier by grouping multi-
areas, which is a topic of increasing concern in the functionality and transportation interfaces in order
Alps, is a complex process. Supported by the Swiss to create a renewed Alpine context.
National Science Foundation, ComplexDesign is a
doctoral program that studies complex urbanisation Verbier is currently at its size limit and suffers from
projects at a scale between the city fragment and significant mobility problems. This PhD project
the building (100,000 m2) from an interdisciplinary proposes a new transportation system for the
perspective. Within this program that explores Alpine public that helps solve problems of traffic
project complexity in different contexts, Fiona Pia congestion. Specifically, a new urban gondola would
focuses on the study of complex alpine projects. work in a circular form that bypasses urbanization so
as not to block the view, but provides convenient and
Urban sprawl, particularly in the Swiss Alps, is an regular access to the town center, ski slopes and the
issue of increasing public concern, as its frequent surrounding environment. All related infrastructure,
occurrence in public media suggests. Spurred by including five new residential structures located
the development of ski resorts at elevations above in the last available building zones, would be built
1,400 m, uncontrolled urbanization is gaining following valley contours. Outside the constructible
momentum. Alpine urban sprawl is the result of the areas, the cables from the cable car would be
multiplication of individual chalet-style houses, and suspended well above avalanche areas, allowing
the source of considerable controversy. Efforts such nature to take its course while reducing the risk of
as the Franz Weber initiative of 2012 (Switzerland) infrastructure damage.
curb urban sprawl by limiting the construction of
second homes. But could there be a better solution In order to take advantage of the last available
than to simply freeze the current situation to square meters in Verbier, the project envisages
protect nature? The urbanization of the Alps inhabited infrastructure. This Alpine hybrid building
requires new urban, legal and economic solutions. contains several programs (the cable car, housing,
offices, shops, specific public facilities for alpine and
This study focuses on a variety of large alpine urban activities) served by a central public strip.
urbanities, including Verbier (CH), Zermatt (CH), Empty voids through the volume create a rapport
Andermatt (CH), Avoriaz (FR) and Whistler-Blackcomb and a set of visual relationships between the
(Canada). This research offers contemporary different programs. The foot of the mountain enters
179
Poster Session
Image 1. The route of the cable car and the footprint of the inhabited sta-
tions. Fiona Pia, EPFL-LAMU
Image 2. Partial elevation of the new densification limits. Fiona Pia, EPFL-LAMU
180
ForumAlpinum Young Scientist Award
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Abandonment of Alpine grazing and farming is a for maintaining and improving Alpine pastures.
common problem throughout the Alps and has Highland cattle primarily ingest the vegetative apex,
negative impacts on the biodiversity of pastures and which positively decreases shrub growth and allows
meadows. This new agricultural situation is leading herbaceous species to colonize the pasture, thus
to radical changes in marginal livestock farming. The improving pasture structure.
introduction of non-native breeds should be explored
as an environmentally sustainable alternative for Highland cattle showed a tendency to remain
managing marginal areas. This study investigates stationary while grazing in pastures so as to avoid
the impact of Scottish Highland cattle on degraded energy loss. Ingestion was significantly greater in the
Alpine plant communities (phytocoenoses). morning hours (p<0.01) than in the afternoon, while
the measurements of cattle standing still showed
Thirteen Highland cattle were introduced to less significant differences (p<0.05) between
pastures located in Val Malenco (SO, Italy) in 2012. morning and afternoon. Cattle tended to move less
Eight experimental parcels with different vegetation frequently in meadows (p<0.05) compared to open
compositions were defined and the cattle were woodlands. These behaviors were unique compared
allowed to graze on each parcel for as long as to other Alpine breeds (e.g., Brown Swiss) and
sufficient forage was available (7 -12 days). As the indicated a greater efficiency in terms of energy
cattle grazed, we carried out phytosociological saving (in open pastures) and foraging capability
relevs and species consumption estimates. Ethology (in woodlands). For this reason, the Highland breed
was studied in terms of ingestion, rumination, seems better suited to the Alpine environment
movement, rest and other activities, during daylight than prevailing breeds. The breed seemed to be
hours for several consecutive days. gregarious and showed excellent maternal instincts.
Ectoparasites were found to only affect newborn
Most of the phytocoenoses surveyed clearly calves, and veterinary expenses were minimal.
showed the effects of the abandonment of agro-
pastoral practices. An abundance of shrub species The feeding habits, hardiness and low operating
led to low average pastoral values, indicating low costs of Highland cattle make them an attractive
forage quality. However, Highland cattle showed a and environmentally sustainable alternative for
certain preference for grazing invasive species and maintaining Alpine pastures.
lignified essences, making it an excellent candidate
181
Poster Session
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Nicola Rossi
University of Ferrara, Italy
Alpine environments are unique natural ecosystems particularly regarding tourism, and the spatial
that are currently threatened by ever-increasing distribution of the monitored species, it was possible
human activities and by territorial policies that to identify areas of high ecological interest and the
often see natural resources as obstacles rather than menaces to their conservation.
assets. To standardize the means of assessing and
protecting biodiversity across borders, the Fanalp DPSIR indicators can be a great tool for quantifying
project established an innovative platform of shared biodiversity and threats to biodiversity. Their
expertise and policies between Alpine regions of the advantage lies in the capacity to blend data from
eastern Italian Alps and Austria. different fields, which gives decision-makers a
broad understanding of all the issues involved
Exploiting the existing Natura 2000 network and in the management of the area. Furthermore,
the drive-pressure-state-impact-response (DPSIR) standardized methods enable comparisons at an
model of the European Environmental Agency inter-regional level. It would be desirable to extend
(EEA), 188 indicators were developed together with the DPSIR framework to the whole Alpine region
detailed monitoring protocols for key Alpine species. in order to identify the sectors of the Alps most in
The indicators and monitoring methods were need of attention and funds.
tested in the Site of Community Importance (SCI)
Monte Pelmo-Mondeval-Formin, an important
natural area that lies in the heart of the Dolomites.
Anthropic presence is constant year round in this
part of Venetos Alpine region. A subset of 86
candidate indicators was calculated for the SCI under
study, and 6 umbrella species in the Phasianidae
and Picidae families (pheasants and woodpeckers)
were picked for monitoring during spring 2011 using
standardized protocols.
182
ForumAlpinum Young Scientist Award
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Agnes Strauss
University of Natural Resources and Life Sciences, Austria
The multifunctional activities of Alpine farmers a high degree of autonomy through low external
and the active management of Alpine farmland inputs (characteristic of organic farming), and a low
are the key for maintaining an attractive, lively level of debt. Cooperation between farms enables
rural area. However, farming under difficult Alpine mutual support and the pursuit of common goals
conditions is not compatible with the currently in agricultural initiatives, further strengthening
propagated paradigm of modernization and farm resilience at both the farm and regional levels. The
growth. Farmers face the dual challenge of finding results of this study are helpful for understanding the
alternative strategies to secure their livelihoods and persistence of family farms. Policies that strengthen
adapting to changing political, environmental and the implementation of these principles would
social conditions. How do small and medium sized contribute to maintaining a sustainable, successful
farms master these challenges? What allows them agriculture in the Alpine area.
to be resilient? The Austrian case study within the
RETHINK project addresses these questions.
183
Poster Session
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Elisabetta Tom
University of Bozen-Bolzano, Italy
Understanding the carbon (C) cycle in terms of C Mass Spectrometer (CF-IRMS; Delta V Advantage,
sequestration and release is important for assessing Thermo Fisher Scientific, Germany).
the ecological sustainability of agro-ecosystems.
Mycorrhizal fungi (VAM), a vital component of the One year after planting, the root systems of apple
soil microbial community, represent the primary plants were well colonized by mycorrhizae, with
interface between photosynthates and soil through RLC between 36 3% and 56% 3%. The range of
their intimate associations with plant roots. The aims colonization increased with age; the highest value
of this research were to quantify the presence of VAM was observed in the 5-year-old orchard (90 6%)
in the root systems of apple orchards and to study the and the lowest in the 1-year old orchard (36 7%).
role of these fungi in the belowground C cycle. Roots from inoculated trees had higher RLC than
roots from 1- (p=0.0028), and 3-year-old (p=0.0231)
To achieve these aims, we set up two different fumigated trees. However, RLC in inoculated blocks
experiments. The first was performed in apple were not significantly higher than those in C blocks
orchards planted in 2008, 2010 and 2012, which (p=0.5163). RLC in fumigated blocks was high (36
were treated at planting with chemical fumigation 7%), but significantly lower than in M and C blocks
(F), mycorrhizal inoculation (M) and no treatment one year after treatment. No fumigation effect was
(control, C). Soil cores were collected and roots were observed three years after treatment. The annual
analysed for the ratio of root colonization length soil respiration (Rsoil) was 600.44 gC m-2y-1 and
(RLC%) using a dissecting microscope. In the second Rmyc, calculated as the difference between fluxes,
experiment, we combined a stable isotope technique accounted for around 21% of Rsoil. The 13C of
with measurements of soil respiration fluxes in an the soil CO2 changed seasonally from -21 in the
eight-year-old apple orchard. A physical separation early season to -23 during the vegetative season.
of the Rsoil components was applied using 5 50 The fraction of root and mycorrhizal respiration
m mesh and no mesh filled with C4 soil. Rsoil counted for 20-30% of the total 13C respired since
measurements were collected during a series of July; during the latter part of the year, this declined
surveys between March 2013 and April 2014. The and the microbial (SOM) contribution increased.
collection of CO2 samples for isotopic analysis (using This study highlighted the key role of mycorrhizae in
the Keeling approach) was performed monthly from apple cultivation and set the basis for further studies
March until November 2013; samples were further on the importance of this symbiosis for sustainable
analysed using a Gas Bench coupled with an Isotopic cultivation.
184
ForumAlpinum Young Scientist Award
ForumAlpinum
Young Scientist Award
Maddalena Zucali
University of Milan, Italy
In the Italian mountain areas, particularly in the while the remaining was permanent grassland used
Alps, dairy production is still an important economic for harvesting hay. The percentage of pastures in
activity, strictly connected with the production of the highland varied from 0 to 96.6% of the total
typical cheese varieties. During the last several farmland. The Carbon Footprint values obtained
decades, the Italian Alps have suffered from a were 1.550.21 and 1.720.37 kg CO2-eq. kg-1
high rate of agricultural abandonment that has FPCM for noSG and SG farms, respectively. There
mainly affected small farms. The remaining farms, was no significant difference (P=0.22) between
especially in the dairy sector, show a trend toward these values.
increasing size and intensifying production. The aim
of this study was to evaluate the carbon footprints Traditional summer grazing in high-elevation
(CF) of dairy mountain systems that employ summer pastures is a low input activity and may be
grazing (SG) activity and those with no summer considered environmentally sustainable. However,
grazing (noSG). farms that use summer grazing do not show any
reduction in the the carbon footprint of milk,
A sample of 32 dairy farms, located in the central probably as a consequence of low milk yield and low
area of the Italian Alps, was analyzed using a feed efficiency.
cradle to farm gate Life Cycle Assessment (LCA).
All the processes related to the on-farm activities
and pertinent emissions were taken into account.
Greenhouse gases arising from off-farm activities
were calculated with the assistance of Simapro 7.3.3
(PR Consultants, 2012) software. The functional
unit was 1 kg Fat and Protein Corrected Milk (FPCM)
leaving the farm gate.
185
Poster Session
Cattivelli Valentina University of Parma The creative capital of Italian and European
Alpine regions
186
ForumAlpinum Young Scientist Award
187
Poster Session
Mrad Meriem University of Padova The alpine summer pastures in the Veneto
Region: management systems
Peroni Francesca University IUAV of Venice After Schengen Strategies for a smart reuse
of disused areas sites in Pontebba
Pierik Mario Enrico University of Milano Experiences on alpine pastures with Scottish
Highland cattle: ethology and food intake.
188
ForumAlpinum Young Scientist Award
Stain Devid Research Team for Comunit The re-discovery of the maggenghi
Montana of Valcamonica through natural paths
Strauss Agnes BOKU Vienna Family farms in the mountain region: What
principles contribute to resilience?
189
Poster Session
One specific feature of each edition of the Young Scientist Award is that it is
structured around topics that are of interest to the Alpine Convention. This
year, the focus was on Energy and Sustainable Tourism, two very relevant topics
closely related to the objectives of the Convention. Contributions addressing
the theme of Energy focused on the role of the end user in improving efficient
energy use and on the development of sustainable energy systems in the Alps.
Under sustainable tourism strategies, initiatives and policies designed to improve
sustainable tourism development and its implementation in the Alpine reality
were sought.
We received more than 40 contributions from almost all Alpine states; these
contributions were reviewed by an international jury composed not only of
representatives from the academic world, but also of a representative from an
Alpine Convention Infopoint. Infopoints are local initiatives designed to promote
the implementation of the Alpine Convention. In total, six prizes were awarded:
a first and second prize, three ex-aequo prizes and one Infopoint prize. The
Infopoint prize was awarded by the Infopoint Domodossola in recognition of a
project of particular relevance to the local community. The topics tackled by the
authors of the winning posters range from the use of renewable energy sources
and sustainable tourism initiatives to water usage in tourism areas and the
architectural restoration of abandoned villages.
In the future, the Alpine Convention will strive to further promote the Young
Scientist Award and to enhance the participation of young researchers. We have
particularly appreciated this years cooperation with ISCAR and the organisation
of the Award in the context of the Forum Alpinum; this allowed for the exposure
of the Young Scientists outstanding research outcomes within the broader
public, as well as within the Alpine Academia.
190
Alpine Convention Young Scientist Award
FIRST PLACE
191
Poster Session
192
Alpine Convention Young Scientist Award
SECOND PLACE
The consequences of unsustainable and destructive people. Issues such as environmental sustainability,
behavior on the territory, the environment and the land use, energy consumption and the use of local,
landscape have specific impacts at the local level eco-friendly materials, must be addressed at the
on small communities. Because living in a specific same time as issues about social sustainability, the
place means actively participating in the daily life, preservation of local traditions and culture, and
contributing to the local identity and belonging community collaboration.
to a community, it is important to re-evaluate the
great potential inherent in small communities. Its This thesis focuses specifically on the recovery and
time to think about radically different conditions reuse of a small rural village in the municipality of
for development, to create regionally-centered Montecrestese (Verbano-Cusio-Ossola - Piemonte
economies, and to revalue places such as small - Italy). Here, a set of 9 traditional stone buildings
mountain settlements that are a priceless source of dating back to the fifteenth century has been
both goods and knowledge. completely abandoned for the past 100 years.
We assume a future scenario in which the hamlet
The underlying theme of this thesis is of the recovery is re-inhabited, hosting residences and providing
and revitalization of some characteristic realities of useful services to the local community, and in which
the Alpine space: small villages, hamlets and other the land is exploited to its full potential.
forms of rural mountain architecture that have
been abandoned in recent decades. The ultimate Our work shows that it is possible, even necessary,
goal of this research is to better understand a to imagine a different future scenario for Alpine
reality that we know, love and exploit by achieving communities. Envisioning a specific future helps
two major objectives. First, our goal was to analyze communities re-appropriate their sense of identity
and understand the changes over time that have and maintain their local resources by allowing them
led to changes in socio-economic dynamics at the to develop a set of specific strategies. The Alpine
local scale. The second objective was to assess space must be re-evaluated with regard to its
whether and how direct interventions, aimed historical roots, which should be viewed as a source
to the re-appropriation of these spaces, can be of traditional ecological and cultural knowledge
implemented by developing a set of specific recovery about how humans can establish a condition of
strategies. In this regard, it is essential to develop a equilibrium and harmony with the environment.
project that is mindful of both the landscape and the
193
Poster Session
THIRD PLACE
Laura Marinelli
Utrecht University Trentino School of Management
Netherlands Italy
The tension and tight dependency between the management and tourism development. This
preservation of natural resources and the potential region is of specific interest because its incredible
for social and economic growth that tourism natural heritage, which includes the Dolomites
conveys are currently a major problem, especially in UNESCO World Heritage Site, attracts approximately
vulnerable, marginalized mountain environments. five million tourists every year. The province has
Protected areas have been used for more than a committed, via a new, voluntary instrument known
century as an instrument for safeguarding areas as Reti di Riserve, to manage protected areas in
with high natural value. Initially, the management of an integrated way. The province is working with
such areas was characterized by top-down decisions stakeholders to design a multi-level, long-term
that were based on a purely conservative paradigm. strategy to foster and coordinate sustainable tourism
Over the last years, this traditional approach has development in its system of protected areas.
become more open and inclusive, recognizing
that the sustainable use of protected areas, such Considering the problems presented above and
as through tourism, may benefit biodiversity. considering the content of the relevant protocols
This change emerged along with the concept of and academic studies, this dissertation aims to
sustainable development and that of governance. propose recommendations to the Province of Trento
The democratization of decisional processes and the for the design and implementation of sustainable
complexity of certain policies or problems requires tourism policies in its system of protected areas.
suitable forms of government in which a variety of Such recommendations are based upon long-
actors work together to carry out effective solutions term cooperation between local and provincial
to complex issues. Sustainable tourism, as a set of stakeholders representing different sectors and
policies explicitly designed to lower the pressure of interests.
tourism on the environment and rural communities,
represents an important concept that embraces First, this research develops an analytic framework
both environmental protection and sustainable gathered from the existing literature about
social and economic growth. intersectional cooperation and sustainable
development in order to identify the factors that
The Autonomous Province of Trento (an Italian may impede or facilitate the success of such
mountain province situated in the central Alps) management. Secondly, applying a qualitative
represents the tight dependency between nature case-study method, the framework is based on a
194
Alpine Convention Young Scientist Award
195
ForumAlpinum 2014
Partecipante
Name Institution/Affiliation Location
Adani Fabrizio Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Adobati Fulvio Universit degli Studi di Bergamo 24129 Bergamo (I)
Agnelli Guido Universit degli Studi di Milano 23880 Casatenovo (I)
Allegretti Alberto 24010 Ponteranica (i)
Andersen Prisca JTS Alpine Space Programme 80797 Mnchen (D)
Andreoli Elena Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Angelini Paolo Ministry for the Environment, Land and Sea 46028 Sermide (MN) (I)
Aouinait Camille Agroscope 1964 Conthey (CH)
Arena Libera Paola 21026 Gavirate (I)
Aresi Monica 24047 Treviglio (I)
Arnberger Arne BOKU - University of Natural Resources and Applied Life 1190 Vienna (A)
Sciences
Azzoni Giorgio MUSIL 25122 Brescia (I)
Azzoni Roberto Sergio Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Ballarin-Denti Antonio Alpine Convention - Italian Focal Point 20124 Milano (I)
Ballnus Florian Bavarian State Ministry for the Environment and Consumer 81925 Mnchen (D)
Protection
Balsarini Fabio 25040 Gianico (I)
Barcella Matteo 20093 Cologno Monzese (I)
Barras Charles Ticino Tourism 6501 Bellinzona (CH)
Basso Daniele Universit di Trento 38123 Trento (I)
Battaglini Luca Universit degli Studi di Torino 10095 Grugliasco (I)
Bava Luciana Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Beghi Roberto Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Begus Ines Univerza na Primorskem / Universit del Litorale 6000 Koper-Capodistria (SI)
Begusch-Pfefferkorn Karolina Bundesministerium fr Wissenschaft und Forschung 1014 Wien (A)
Belladelli Leonardo Politecnico di Milano 26013 Crema (I)
Bellini Daniele Edison SpA Milano (I)
Beltramo Riccardo Universit di Torino 10134 Torino (I)
Bendler Gebhard sterreichische Akademie der Wissenschaften 6020 Innsbruck (A)
Bertogliati Mark EcoEng Sarl 6703 Osogna (CH)
Bertolino Maria Anna Universit di Torino 10064 Pinerolo (I)
Bevione Michela Politecnico di Milano 12043 Canale (I)
Bialetti Alfonso 28922 Verbania (I)
Binda Roberto Rivista professione Montagna 22020 Cavallasca Como (I)
Bischetti Gian Battista Universit degli Studi di Milano - GeSDiMont 20133 Milano (I)
Bocchi Stefano Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
196
Partecipante
197
ForumAlpinum 2014
Corradin Diego Studio Tecnico Associato S.Ar.In. 10016 Montalto Dora (I)
Corsi Stefano Universit degli Studi di Milano - DEMM 20133 Milano (I)
Cortines Felipe EURAC 39100 Bolzano (I)
Cossi Paolo Hazard editore 33090 Castelnovo del Friuli (I)
Cotti Piccinelli Sergio Distretto culturale di Valle Camonica 25043 Breno (BS) (I)
Cottini Andrea Associazione ARS.UNI.VCO 28845 Domodossola (I)
Cremaschi Roberto ERSAF 20124 Milano (I)
Cristini Attilio 25041 Darfo Boario Terme (I)
Crosetto Adriana IntrAlp 12100 Cuneo (I)
Crovetto Gianni Matteo Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Cugusi Battistina Universit de Genve 1211 Genve 4 (CH)
Daina Patrizio Museo Scienze Naturali E. Caffi Bergamo 24129 Bergamo (I)
Danelli Andrea RSE SpA 20134 Milano (I)
Dax Thomas Federal Institute for Less-favoured and Mountainous Areas 1030 Wien (A)
(BABF)
Del Barba Oscar Club Alpino Italiano 20124 Milano (I)
Del Curto Davide Politecnico di Milano 20133 Milano (I)
Della Mea Laura 33010 Malborghetto-
Valbruna(I)
Della Torre Roberto Rivista professioneMontagna 22020 Cavallasca Como (I)
Dellavedova Paola Perito tecnico commerciale 11020 Roisan (I)
Delley Sarah University of Bern 3012 Bern (CH)
Dematteis Giuseppe Associazione Dislivelli e Politecnico di Torino 10123 Torino (I)
Di Bella Elena Provincia di Torino 10100 Torino (I)
Di Luca Monica Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Di Mauro Biagio 20141 Milano (I)
Di Pietro Adarosa Universit degli studi di Bologna 25047 Darfo (I)
Diamantini Corrado DICAM - Universit di Trento 38050 Trento (I)
Dietinger Tomaz Universitt Graz 8010 Graz (A)
Dini Roberto Politecnico di Torino - Ass. Cantieri dalta quota 11100 Aosta (I)
Diolaiuti Guglielmina Adele Universit di Milano 20133 Milano (I)
Dioli Enrico CISL 23885 Calco (Lecco) (I)
Dioli Paride Museo Civico di Storia Naturale Milano 20121 Milano (I)
Dossi Carlo University of Insubria and ALPsolut 21100 Varese (I)
Drexler Claudia The Mountain Research Initiative (MRI) 3012 Bern (CH)
Duglio Stefano Universit degli Studi di Torino 10134 Torino (I)
Durbano Jean 18039 Ventimiglia (I)
Dusina Francesco 25062 Concesio (I)
Eder Renate BOKU Universitt fr Bodenkultur Wien 1190 Wien (A)
Egger Thomas SAB 3001 Bern (CH)
Ehringhaus Barbara ProMONT-BLANC 1299 Crans (VD) (CH)
Elegir Graziano Innovhub - SSI 20138 Milano (I)
Elmi Marianna Permanent Secretariate of the Alpine Convention 39100 Bolzano (I)
198
Partecipante
Emma Marcello Italian Presidency of the Alpine Convention 00147 Roma (I)
Eocci Manuela upolis Lombardia 20124 Milano (I)
Evrard Nicolas AEM 73000 Chambry (F)
Faiferri Ivan Cooperativa il Leggio 25056 Ponte di Legno (I)
Failla Osvaldo Universit degli Studi di Milano 20123 Milano
Falcone Maria Pia IntrAlp 12100 Cuneo (I)
Fanchini Veronica Universit degli Studi di Milano 25048 Edolo (I)
Fassin Ivan CISL 23100 Sondrio (I)
Federici Maurizio Regione Lombardia 20080 Basiglio (I)
Ferrari Jacopo 20133 Milano (I)
Ferrario Viviana Iuav University of Venice 30100 Venezia (I)
Ferraris Paolo NREresearch 261032 Fano (I)
Ferrazzi Giovanni Universit degli Studi di Milano 20133 Milano (I)
Filippi Enrico Architetto 54027 Pontremoli (I)
Fiorina Silvia ASL Sondrio - Dipartimento di prevenzione veterinario 23100 Sondrio (I)
Firmo Ilaria 25124 Brescia (I)
Fischer Andrea sterreichische Akademie der Wissenschaften 6020 Innsbruck (A)
Fontana Lupi Nadia Ente Turistico Mendrisiotto e Basso Ceresio 6850 Mendrisio (CH)
Forchini Maurizio 24121 Bergamo (I)
Fornaciarini Daniela Giornalista 6815 Melide (CH)
Fossati Massimo ITB Valsassina & ANEF Lombardia 20851 Lissone (I)
Fosson Jean Pierre Fondazione Montagna sicura - Montagne sure 11013 Courmayeur (I)
Franzini Lino Sindaco di Palanzano (PR) 43025 Palanzano (I)
Franzoni Oliviero Banca Valle
Freppaz Michele Universit degli Studi di Torino 10095 Grugliasco (I)
Fumagalli Monica Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna 23100 Sondrio (I)
Gabrieli Jacopo University of Venice 30123 Venice (I)
Galli Davide 21040 Venegono Superiore (I)
Galli Stefano Bruno Universit degil studi di Milano 20122 Milano (I)
Galluzzo Fabrizio ISPRA Servizio Geologico dItalia 00144 Roma (I)
Grtner-Roer Isabelle Universitt Zrich 8057 Zrich (CH)
Gasparella Lorenza 36034 Malo (I)
Gasparotti Claudio Studio Aura 25047 Boario Terme (I)
Gasperotti Mattia Fondazione Edmund Mach 38010 San Michele allAdige (I)
Gatti Elena Universit della Montagna UNIMONT 25048 Edolo (I)
Ghirardelli Emanuele Coldiretti Sondrio 23100 Sondrio (I)
Ghiroldi Alice 25050 Piamborno (I)
Giacomelli Riccardo Universit degli Studi di Trento 38052 Caldonazzo (I)
Giacomelli Pietro FEDERBIM 00185 Roma (I)
Giacomelli Stefano Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell 25124 Brescia (I)
Emilia Romagna
Giacomoni Giorgio Deputazione Storia Patria della Lombardia 21047 Saronno (I)
199
ForumAlpinum 2014
200
Partecipante
201
ForumAlpinum 2014
Nahrath Stphane Institut Universitaire Kurt Bsch (IUKB) 1950 Sion 4 (CH)
Nakhutsrishvili George Ilia State University - Institute of Botany 105 Tbilisi (GE)
Nanchen Eric Foundation for sustainable development in mountain 1950 Sion (CH)
regions
Nardin Francesca University of Parma 39121 Trento (I)
Nared Janez ZRC SAZU 1000 Ljubljana (SI)
Negriolli Roberta Regione Lombardia 20124 Milano (I)
Oedl-Wieser Theresia Federal Institute for Less Favoured and Mountainous Areas 1030 Wien (A)
Oiry Varacca Marie Universit de Savoie 1200 Chtillon-en-Michaille (F)
Olmedo Marcela University of Kent 11010 Introd (I)
Omizzolo Andrea EURAC 39100 Bolzano (I)
Ongaro Vittorio Cooperativa sociale ProSer 25047 Darfo Boario Terme (I)
Onida Marco Stndiges Sekretariat der Alpenkonvention 6020 Innsbruck (A)
Oppio Alessandra Politecnico di Milano 20133 Milano (I)
Panjek Aleksander University of Primorska 6000 Koper - Capodistria (SI)
Panseri Sara DIVET 20133 Milano (I)
Papa Danilo ASL1 Liguria 18038 San Remo (I)
Papa Gianluca VAOL.IT - Valtellina 23022 Chiavenna (I)
Parolo Ugo Regione Lombardia 20124 Milano (I)
Parolo Gilberto Universit degil studi di Milano 20133 Milano (I)
Parreno Maria Alejandra University of Lausanne / Eawag 1005 Lausanne (CH)
Patt Anthony ETH Zrich 8092 Zrich (CH)
Pe Renato Sindaco Comune di Pian Camuno 25050 Pian Camuno (I)
Pecci Massimo Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport 00187 Roma (I)
Pecher Caroline EURAC Research 39100 Bozen (I)
Pecqueur Bernard Universit Joseph Fourier 38041 Grenoble cedex 9 (F)
Pedemonti Andrea 24060 Solto Collina (I)
Pedersoli Alessandra Universit IUAV di Venezia 30122 Venezia
Pederzolli Gianfranco FEDERBIM 00185 Roma (I)
Pedrazzi Stella Universit degli Studi di Milano 25048 Edolo (I)
Pedrazzoli Ambra Laurea triennale 24023 Bergamo (I)
Pedrocchi Paolo Architetto 25040 Angolo Terme
Pellegrini Michele Societ storica lombarda 24129 Bergamo (I)
Peluchetti Flora Architetto 25040 Artogne
Peroni Francesca 35129 Padova (I)
Personeni Carlo FEDERBIM 00185 Roma (I)
Petitta Marcello ENEA 00123 Roma (I)
Petrella Andrea Universit degli Studi di Trento 38121 Trento (I)
Petriccioli Enrico FEDERBIM 00185 Roma (I)
Pettenella Davide Universit di Padova 35020 Legnaro PD (I)
Pfefferkorn Wolfgang Rosinak & Partner ZT GmbH 1050 Wien (A)
Pia Fiona EPF Lausanne 1015 Lausanne (CH)
202
Partecipante
203
ForumAlpinum 2014
204
Partecipante
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