SOMMARIO
INTRODUZIONE 3
7. FORMAZIONE PERMANENTE 32
ALLEGATI 33
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO 46
Tuttavia, dalla pubblicazione del Piano Nazionale facilitare la realizzazione di un sistema com-
nel 2001 notevoli cambiamenti si sono manifestati piuto di formazione, di aggiornamento e di for-
sulla scena italiana e soprattutto internazionale. La mazione continua omogeneo sul territorio
competitivit a livello mondiale tra gli sport anco- nazionale e tra tutte le Federazioni;
ra cresciuta, la cornice normativa e istituzionale
delle attivit sportive in Italia e in Europa cambia- allinearsi ad importanti evoluzioni nel contesto
ta e si sono affermate concezioni pi moderne della europeo e internazionale senza perdere flessi-
formazione. Inoltre, in tutti gli ambiti lavorativi sono bilit e capacit di rispondere alle specificit
in corso, a livello europeo, importanti cambiamenti nazionali e federali.
nel campo dei sistemi di qualifica e di formazione
che condurranno alladozione, in tutte le professioni Il sistema un modello comprensivo che consente
attualmente non regolamentate, di un Quadro di definire le qualifiche formali degli allenatori
Europeo di Qualifiche (EQF)1 e alla creazione di sportivi, differenziandole in rapporto al tipo di atti-
sistemi europei di crediti per listruzione e la forma- vit operativa a cui esse corrispondono e alle com-
zione professionale (ECVET)2. In ordine a ci, molte petenze necessarie per ricoprirle. Dalla precisa defi-
Federazioni Internazionali, Agenzie Nazionali di for- nizione delle qualifiche, e dallidentificazione dei
mazione sportiva e Comitati Olimpici hanno da percorsi e dei carichi di lavoro necessari per perse-
tempo intrapreso la strada di costruire, anche nello guirle, deriva una serie di importanti conseguenze
sport e pi precisamente per i tecnici sportivi, un per la formazione degli allenatori e per la loro spe-
Sistema Europeo di Qualifiche condiviso. cializzazione e aggiornamento.
Questi ed altri fattori rendono necessario un nuovo Il Sistema, elaborato esclusivamente con riferi-
quadro generale di riferimento per la definizione mento al contesto CONI-Federazioni Sportive
delle qualifiche dei tecnici sportivi e per la loro cer- Nazionali Discipline Sportive Associate, intende
1
LEQF (European Qualification Framework) rappresenta un meta-quadro di riferimento per tutti i sistemi nazionali di qualifica pro-
fessionale: per ulteriori informazioni vedi allegato 1.
2
European Credit system for Vocational Educational Training, il sistema per la valutazione dei crediti nella formazione professio-
nale, equivalente a quanto viene fatto in ambito accademico con lECTS.
per valorizzare le possibili sinergie con tutte le Il sistema dei crediti illustrato nel capitolo 5, in
altre organizzazioni che fanno parte del movimen- cui sono definiti il metodo di calcolo e le modalit
to sportivo italiano o che, a vario titolo, sono coin- di acquisizione dei crediti nel sistema CONI-FSN-
volte nei processi di formazione degli operatori DSA. Una sintetica tabella riporta i crediti necessa-
sportivi e nellesercizio delle loro attivit. ri per il conseguimento delle qualifiche relative ai
diversi livelli, suddivisi per abilit e conoscenze.
Oltre ad elementi di continuit con il passato (Piano
Nazionale di Formazione), il Sistema presenta Gli ultimi capitoli del testo affrontano un altro ele-
importanti elementi di novit: nel capitolo 1 viene mento di novit dello SNaQ: la necessit dei tecni-
descritto il contesto europeo che ha ispirato il siste- ci sportivi di svolgere attivit di aggiornamento
ma; nel capitolo 2 vengono spiegate le ragioni della professionale. In particolare, il capitolo 6 dedica-
nascita dello SNaQ e le sue principali caratteristi- to allabilitazione professionale, vista come il rico-
che. noscimento delle capacit del tecnico di svolgere
le attivit previste dalla qualifica ottenuta e come
Il capitolo 3 dedicato a due concetti fondamen- questa possa essere mantenuta attraverso specifi-
tali nel campo della formazione: la qualifica e la ci processi di aggiornamento.
competenza. In particolare si definiscono i due ter-
mini e si illustrano i rapporti tra i due concetti: la Il capitolo 7 dedicato alla formazione permanente:
qualifica come certificazione formale acquisita vengono indicate alcune possibili forme di aggiorna-
attraverso il raggiungimento di competenze effet- mento, con la possibilit di integrare il sistema di
tivamente rispondenti ai bisogni delle attivit da formazione CONI-FSN-DSA con iniziative di altre
svolgere; la competenza come capacit di utilizza- agenzie formative quali le Universit, le Regioni, ecc.
re non solo conoscenze, ma anche abilit, attitudi-
ni personali, sociali e metodologiche in situazioni Gli allegati contengono due importanti documenti
reali. In questottica viene illustrato il percorso a cui lo SNaQ si ispira come modello di riferimento
seguito per determinare il curriculum di formazio- europeo: il Quadro di riferimento delle Qualifiche
ne partendo dalle esigenze professionali da soddi- Professionali (EQF) e la Convenzione per il ricono-
sfare. scimento delle Qualifiche degli Allenatori (rispetti-
vamente negli allegati 1 e 2). Inoltre sono riporta-
Nel capitolo 4 descritto il modello di formazione te le tabelle relative al calcolo dei crediti e ai
a 4 livelli. Dapprima sono illustrate la struttura e le modelli di formazione per il primo e secondo livel-
caratteristiche generali del modello, poi attraverso lo (all. 3 e 4). Lallegato 5 fornisce uno schema gra-
alcune schede vengono indicati nel dettaglio gli fico riassuntivo delle principali caratteristiche dei 4
elementi caratterizzanti ciascun livello di forma- livelli. Infine, il documento si chiude con una quali-
zione. ficata lista di riferimenti bibliografici.
3
Il processo di Bologna deriva il suo nome da una dichiarazione che stata firmata dai Rettori delle Istituzioni di Alta Formazione
a Bologna nel 1999.
4
I processi di Copenhagen e Lisbona sono cos denominati sulla base dei rispettivi meeting che hanno affrontato aspetti del-
leducazione e formazione professionale nellUnione Europea.
Sport ai principali progetti Europei sulla formazio- per i propri allenatori (es. Tennis, Rugby, Sport
ne sportiva. La Scuola dello Sport ha partecipato al Equestri, Atletica Leggera, Pallamano, Golf). Anche
lavoro di revisione del documento, svolto da un in questo caso va ricordato che i modelli europei a
apposito gruppo5 composto allinterno dellEuro- livello settoriale non sono vincolanti per i Paesi
pean Coaching Council (ECC), un organismo che membri, dato che lUnione Europea si limita a
nasce allinterno dellENSSEE6 per occuparsi della favorire processi di armonizzazione, ma non di
formazione e crescita professionale degli allenato- omologazione, delle qualifiche professionali
ri. La revisione si sviluppata per esigenze specifi- (anche di tipo sportivo, come quelle di allenatore,
che provenienti dallinterno del sistema sportivo istruttore di fitness, manager di impianti ed eventi
comunitario, ma anche per un necessario adegua- sportivi ecc). Tuttavia certamente in atto un for-
mento alle politiche comunitarie in materia di for- tissimo processo di convergenza basato su accor-
mazione e di impiego professionale espresse con le di, memorandum di reciproco riconoscimento e
gi citate convenzioni di Bologna, Lisbona e convenzioni, come la Convenzione firmata in
Copenaghen (v. allegato n. 1). Portogallo a Rio Maior nel 2007 durante il 9
Forum biennale dellENSSEE. La Convenzione, il cui
La qualit di questa progettualit confermata testo disponibile nellallegato 2, stata siglata
dal fatto che non solo molti paesi europei, ma da oltre trenta organismi tra Istituti di formazione
anche numerose Federazioni Sportive Internazio- accademici e professionali, Comitati Olimpici e
nali lo stanno utilizzando in toto o come modello Federazioni Internazionali.
5
La composizione del Gruppo stata la seguente: Leader: Pat Duffy, Sports coach UK e Chairman dello European Coaching
Council; Corrado Beccarini, Coni Servizi, Italia; Jacqueline Braissant, Federation Equestre International; Bruce Cook/Mark
Harrington, International Rugby Board; Miguel Crespo, International Tennis Federation; Christophe DeBove, ENV, (INSEP),
Francia; Elio Locatelli, International Amateur Athletics Federation; Thierry Marique, Universit di Louvain La Neuve, Belgio;
Declan O Leary, National Coaching and Training Centre, Irlanda; Ladislav Petrovic, Coach Education, Semmelweiss University,
Ungheria; Jose Rodrigues, Director, Rio Maior, Portogallo; Agoston Schulek, European Athletics Association; Ton Van Linder,
European Handball Federation. Advisor esterno: Mr John Bales, Presidente, Coaching Association of Canada e Presidente
dellInternational Council for Coach Education.
6
LENSSEE (European Network of Sport Sciences, Education and Employment) unassociazione composta da circa 250 Istituti
di formazione accademici e professionali e agenzie per limpiego governative e non, che opera da diversi anni nel settore della
formazione sportiva, promuovendo incontri, convegni, studi e ricerche con lo scopo di elevare il livello di professionalit del set-
tore sportivo.
Il Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici il passaggio da un sistema basato sullinput
Sportivi intende rappresentare il modello generale (monte ore) ad un sistema basato sulloutput,
di riferimento per il conseguimento delle qualifiche ovvero la definizione e leffettivo raggiungi-
degli operatori sportivi, e in modo particolare per mento delle competenze necessarie per le atti-
quanto attiene alla formazione dei tecnici delle vit professionali, siano esse volontarie o remu-
Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e delle nerate;
Discipline Sportive Associate (DSA), visto il notevo- il passaggio da 5 a 4 livelli;
le sviluppo che ha avuto il settore. Il sistema inten- la mappatura dei livelli sulla base del Sistema
de anche costituire un riferimento per la formazio- Europeo di Qualifiche (EQF), che diventa il
ne delle figure tecniche che operano nellambito modello di riferimento anche sul territorio
degli Enti di Promozione Sportiva7. nazionale;
lintroduzione sistematica di un modello di
Pur essendo innovativo, lo SNaQ deriva comunque accumulazione e trasferimento di crediti, costi-
da una tradizione e da un solido percorso di studio, tuiti da differenti esperienze formative (lezioni
di sperimentazione e di formazione dei formatori in presenza, studio individuale ed attivit pro-
che stato iniziato nel passato e che ha prodotto fessionale), di cui vengono definiti principi e
risultati validi e prestigiosi, sia in termini di risulta- metodi di calcolo;
ti dlite che di partecipazione sportiva. la creazione di un sistema di aggiornamento e
Lo SNaQ fornisce le coordinate essenziali per un formazione continua, legato ai crediti formati-
sistema di qualifiche e, conseguentemente, di for- vi, per garantire ladeguamento di conoscenze
mazione degli operatori sportivi con le seguenti e competenze dei tecnici sportivi;
caratteristiche: la differenziazione chiara tra quattro processi
fondamentali:
omogeneit tendenziale per tutte le discipline determinazione delle qualifiche e degli stan-
sportive (nel rispetto delle loro specificit) dard di competenza associati;
allinterno del sistema CONI-FSN-DSA; erogazione della formazione;
omogeneit su tutto il territorio nazionale; acquisizione della qualifica;
possibilit di adattamenti specifici alle caratte- rilascio (e rinnovo) della licenza ai tecnici per
ristiche di ciascun profilo offerto; operare sul campo;
alta compatibilit con le tendenze europee e linclusione di nuove qualifiche (es. preparatori
con lesigenza di riconoscimento delle qualifi- fisici) e percorsi specializzanti nellottica della
che a livello comunitario; formazione continua.
articolazione per livelli, fondata sui compiti
effettivi svolti dagli operatori sul campo; Il ruolo del CONI in questo contesto innanzitut-
effettiva capacit di integrare la pratica nel to quello di porre i criteri di riferimento per con-
processo formativo; seguire le specifiche qualifiche. Ci significa che il
apertura a collaborazioni con una vasta gamma CONI definisce le qualifiche di riferimento, gli
di agenzie formative nel quadro di alleanze standard di competenza e i livelli a cui esse si col-
qualificate; locano e opera quindi primariamente, come gi
elevata qualit (di risultati e di processo). accennato nellintroduzione, in veste di awar-
7
Lo SNaQ non si applica alle figure che operano presso gli enti locali o strutture private profit per le quali possono essere appron-
tati altri modelli, non avendo il CONI competenza diretta in materia, anche se pu essere coinvolto in iniziative di licenza, for-
mazione e certificazione o secondo altri modelli di partnership.
ding body. La gestione diretta della formazione Nel contesto specifico della formazione dei tecnici,
coinvolge il CONI solo parzialmente, attraverso la lintervento del CONI, tramite la Scuola dello Sport,
propria agenzia formativa, la Scuola dello Sport si esprimer essenzialmente attraverso:
(struttura centrale a Roma), e sempre in sinergia
con le altre strutture CONI e le Federazioni lerogazione di corsi e di seminari di formazio-
Sportive. ne continua con lobiettivo di innalzare il livello
culturale sportivo fornendo un modello per le
Allinterno di tale quadro di riferimento assai iniziative delle Federazioni Sportive;
generale, le Federazioni mantengono tutta la loro la formazione e laggiornamento sistematico
autonomia nella certificazione di competenze (e di formatori abilitati (sia propri che delle
quindi nellattribuzione delle qualifiche) ai loro FSN);
operatori, come pure nella gestione e program- lelaborazione di moduli didattici sulle temati-
mazione delle fasi principali della formazione. Le che generali che possono o meno essere incor-
Federazioni decidono in tutta libert anche sulla porati nella formazione federale;
possibilit di incorporare esperienze formative il supporto di materiali e attrezzature didatti-
esterne al loro sistema (es. Universit) o espe- che;
rienze pratiche necessarie ai fini del consegui- forme di collaborazione pi approfondite, o pi
mento delle qualifiche o della formazione conti- estese, attraverso le Scuole Regionali di Sport
nua. presenti su tutto il territorio nazionale.
8
Per la spiegazione dei due concetti, vedi paragrafo 5.1, punto 3 a pag. 29 del presente documento.
9
K. Petry, E. Froberg, A. Madella, W. Tokarski, 2008, Higher Education in Sport in Europe, Meyer & Meyer Sport (UK).
10
Il CEDEFOP il Centro Europeo per lo sviluppo della formazione professionale, ha sede in Grecia e rappresenta lunica agenzia
europea che si occupa istituzionalmente di questo specifico settore.
TABELLA 1
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE DEI TECNICI SPORTIVI
ABILIT Generali
o trasferibili, che possono essere applicate in qualsiasi campo
Specifiche
o tecniche, necessarie ad es. per operare come allenatore di un determinato sport
CONOSCENZE Generali
di solito legate alle discipline che riguardano le problematiche dellallenamento
e dellinsegnamento (es.: aspetti biomedici, psicologici, pedagogici,
di teoria dellallenamento)
Specifiche
legate alla pratica sportiva oggetto della professione
FIGURA 1
IL MODELLO METODOLOGICO A SEI STEP:
DALLA PROFESSIONE ALLA FORMAZIONE
Professione
quella generale dellallenatore che presenta diverse forme occupazionali
(allenatore, tecnico, istruttore, maestro, ecc.)
Compiti
Si definiscono i compiti associati alle varie occupazioni dellallenatore, diverse
per il tipo di pubblico (giovani, elite, non agonisti, ecc.) o per livello di specializzazione
(preparatore fisico, specialista tecnico, ecc.)
Attivit
Si considerano le attivit svolte nel pianificare, condurre e valutare, per livello
e per specializzazione, in base ad attivit standard classificate in relazione a:
allenamento, competizione, management, formazione
Competenze
Si ricostruiscono le abilit personali e professionali e le conoscenze che specificano
il saper fare per ciascun livello di formazione
Curriculum di formazione
Requisiti dingresso, contenuti, moduli, crediti, valutazione, qualit, risorse
tutoraggio, sbocchi professionali
Lidentificazione e la valutazione delle competenze avvenuto spesso il contrario. Lo SNaQ indica con
e del contesto in cui vengono espresse cruciale forza che la formazione non si debba svolgere sol-
per la definizione dei percorsi di formazione. Perch tanto nelle aule o nelle simulazioni, dato che il con-
ci avvenga indispensabile partire dallanalisi seguimento della qualifica implica un coinvolgi-
delle esigenze professionali per arrivare alla costru- mento significativo proprio nellattivit reale di
zione del curriculum. Per realizzare questo comples- allenamento (nel corso di raduni, collegiali, stage,
so passaggio dallattivit professionale alla forma- ecc.) o, nel caso dei tecnici di alto livello o dei diret-
zione abbiamo elaborato, dintesa con i partner tori tecnici, nella conduzione di un progetto socie-
europei che si occupano del problema, un percorso tario e nella risoluzione quotidiana dei problemi.
metodologico detto a sei step11, descritto in Fig. Tra laltro, ci consente di recuperare almeno in
1 nella pagina precedente. parte queste esperienze nella costruzione dei per-
corsi formativi personalizzati, purch siano certifi-
In base a questo processo stato disegnato il siste- cabili e rispondenti a dei criteri generali, fissati e
ma di qualifiche dei tecnici sportivi, articolato su controllati dal CONI, in accordo con le Federazioni.
quattro livelli, corrispondenti ai compiti di altret-
tante figure. Le competenze, definite di volta in Da ci deriva, ad esempio, che non possibile con-
volta per ciascuna qualifica professionale, si otten- seguire una determinata qualifica come allenatore
gono attraverso leducazione formale e attraverso senza avere svolto unattivit sul campo coerente
il conseguimento di un livello di esperienza e di con la qualifica stessa. La sola partecipazione ad
pratica sul campo che deve essere adeguato per i attivit di formazione in aula non pu quindi dare
compiti specifici richiesti. Per questo la formazione luogo al conseguimento di una qualifica, a meno
professionale delloperatore sportivo deve fondarsi che questa non sia integrata da esperienze prati-
su apprendimenti teorici e pratici, su conoscenze che pregresse coerenti con la qualifica, ben ricono-
scientifiche e applicazioni sul campo, secondo un scibili e certificabili. Sempre nel caso dei tecnici
modello che sia in grado di coprire le varie compo- sportivi, quindi, la valutazione delle competenze
nenti delle competenze richieste. necessarie per conseguire la qualifica deve preve-
dere laccertamento delle abilit nel condurre atti-
Questo aspetto era stato gi introdotto in modo vit di allenamento o insegnamento coerenti con la
innovativo nel Piano Nazionale di Formazione del qualifica in questione. Il modello descritto non
2001, per superare lannoso dibattito sulla rilevan- nega affatto la trasferibilit di abilit e conoscenze
za di teoria e pratica ai fini del conseguimento acquisite attraverso altri percorsi (es. percorsi uni-
delle qualifiche e quindi della strutturazione della versitari di formazione mirati allinsegnamento
formazione. Se in molti casi nei percorsi di carriera scolastico), ma subordina comunque lattribuzione
(es. dei tecnici federali) la pratica stata spesso pri- della qualifica specifica al possesso delle compe-
vilegiata, nella costruzione dei percorsi formativi tenze pertinenti.
11
Il Six Steps Model una specifica metodologia di generazione dei curricula di formazione, elaborato nellambito del proget-
to a finanziamento comunitario Aehesis (Allineamento della Formazione Superiore nelle Scienze dello Sport, 2004-2008), ed
utilizzato dalla Scuola dello Sport allo scopo di ricostruire le aree di attivit, competenza e formazione dei tecnici. Per ulteriori
informazioni si veda www.aehesis.com.
FIGURA 2
I QUATTRO LIVELLI DELLO SNaQ PER TECNICI SPORTIVI
50
crediti
TABELLA 2
PRIMO LIVELLO AIUTO ALLENATORE
Il primo livello non corrisponde ad una qualifica professionale che abilita un tecnico ad agire
immediatamente in autonomia sul campo, ma serve allintroduzione/avvicinamento alla carriera
di allenatore. Le attivit dallapprendista allenatore dovranno essere svolte sotto la guida
e supervisione di un tecnico esperto o di un referente tecnico federale, secondo le specifiche
normative federali.
il livello di formazione iniziale degli operatori sportivi. La natura dei percorsi di acquisizione
della qualifica (unit di competenza e crediti associati), lorganizzazione operativa della formazione
e i requisiti specifici di accesso sono fissati dalle Federazioni Sportive in accordo con i principi
generali dettati dallo SNaQ, con possibilit di cooperazione e sinergia con altri enti
e strutture di formazione.
Per il conseguimento di una qualifica di primo livello sar necessario che laiuto allenatore
abbia raggiunto i necessari risultati di apprendimento corrispondenti alle competenze richieste.
Tali esiti di apprendimento, espressi in termini di crediti, corrispondono ad almeno 10 punti credito.
I crediti sono associati anche allo svolgimento di attivit pratiche, supervisionate sulla base
di norme stabilite dalle singole Federazioni (es.: tecnico di livello superiore, responsabile
territoriale, ecc.) o possono essere accumulati in altri contesti, a patto che risultino pertinenti
rispetto alle competenze richieste.
Per il conseguimento di una qualifica di secondo livello sar necessario che lallenatore abbia
raggiunto i necessari risultati di apprendimento, corrispondenti alle competenze richieste.
Tali esiti di apprendimento, per il secondo livello, corrispondono a 20 punti credito.
Per il conseguimento di una qualifica di terzo livello sar necessario che lallenatore abbia
raggiunto i necessari risultati di apprendimento, corrispondenti alle competenze richieste,
pari a 20 punti credito.
Si pu accedere con la qualifica di terzo livello, dopo aver svolto attivit professionali.
Per conseguire la qualifica, gli allenatori dovranno aver raggiunto i necessari risultati
di apprendimento corrispondenti alle competenze richieste, pari a 50 punti credito.
I corsi per la qualifica di IV livello non dovranno essere svolti necessariamente allinterno
dei singoli programmi federali, ma anche in contesti didattici di carattere multisportivo
e fortemente interdisciplinare.
Specializzazioni ulteriori possono riguardare figure Per ci che riguarda la durata, i criteri daccesso, i
come lesperto di attivit giovanile, lanalista della profili, larticolazione delle conoscenze e abilit
performance e soprattutto lesperto in preparazio- proprie dei vari livelli, si rimanda alle schede pre-
ne fisica, gi ora oggetto di numerose iniziative for- sentate pi avanti nel testo.
TABELLA 3
ESPERTO IN PREPARAZIONE FISICA
Si tratta di un Quadro Tecnico con competenze specifiche avanzate nellanalisi del modello
di prestazione e negli aspetti di supporto allallenamento tecnico-tattico, legate alla preparazione
fisica degli atleti per la competizione, con lobiettivo di svilupparne in forma integrata le capacit
organico-muscolari e coordinative utili per la prestazione e il suo sviluppo. Il profilo di attivit
del preparatore fisico include ruoli personalizzati, prescrizioni individuali dellallenamento,
e ulteriori specializzazioni funzionali nellambito della riabilitazione, prevenzione o di preparazione
specifica per alcuni ruoli tecnici.
Si accede alla qualifica con almeno 10 punti credito ottenuti tramite partecipazione a corsi
federali, o a corsi di laurea in Scienze Motorie, e attivit pratica svolta per allenare atleti
o squadre, o per attivit di studio e ricerca.
FIGURA 3
I QUATTRO LIVELLI DELLO SNaQ PER TECNICI SPORTIVI
Allievo allenatore
PRIMO LIVELLO
Istruttore
Allenatore di base AIUTO ALLENATORE
Allenatore
di secondo grado
TERZO LIVELLO
Tecnico nazionale
Allenatore ALLENATORE CAPO
di terzo grado
4.3 STRUTTURA E CARATTERISTICHE nei vari livelli (dal primo al quarto) seguendo uno
DEI LIVELLI sviluppo progressivo di approfondimento o di
applicazione a contesti pi complessi. Ad ogni livel-
In questa parte si vogliono descrivere, con mag- lo peraltro deve essere previsto il conseguimento
gior dettaglio, gli aspetti che caratterizzano il per- delle competenze necessarie per esercitare in
corso attraverso il quale i tecnici sportivi italiani maniera adeguata lattivit corrispondente.
possono arrivare a conseguire le qualifiche corri-
spondenti ai quattro livelli del Sistema Nazionale Attraverso i percorsi di specializzazione possibile
di Qualifiche. Tale descrizione viene effettuata in migliorare ulteriormente tali abilit e conoscenze
forma di schede, attraverso le quali vengono indi- utili per la propria specifica capacit professionale,
cati sia gli elementi descrittivi della struttura di senza dovere necessariamente conseguire una
formazione (requisiti di ingresso, numero e tipolo- qualifica di livello pi elevato, fatta eccezione per il
gie di crediti, sistema di valutazione), sia le carat- primo. Le FSNDSA in questo senso dovranno inco-
teristiche delle competenze (abilit e conoscenze) raggiare lacquisizione di qualifiche pi elevate
verso le quali deve tendere la formazione per cia- solo per chi effettivamente intende lavorare a quel
scun livello. livello, fornendo comunque a tutti gli altri ampie
possibilit di aggiornamento professionale.
Le competenze descritte si riferiscono allattivit
qualificata di allenatore, senza distinguere tra chi Le condizioni generali della professione possono
svolge unattivit di tipo remunerato e chi la svol- essere cos sintetizzate:
TABELLA 4
CARATTERISTICHE DELLATTIVIT DELLALLENATORE
Area professionale Allenamento sportivo
ge a titolo volontario. In questo contesto intendia- Lanalisi delle competenze per ogni livello viene
mo infatti la competenza, e non la remunerazione, presentata sotto forma di schede nelle pagine
come requisito fondamentale per svolgere unatti- seguenti, descrivendo, per ciascun livello i seguen-
vit di adeguato contenuto professionale. La quali- ti aspetti:
fica deve essere associata sempre ad una discipli-
na sportiva e non pu essere generica. Le caratte- criteri di accesso, crediti necessari per ottenere
ristiche professionali di seguito descritte, anche se la qualifica e forme di valutazione;
generali, devono quindi essere adattate, nelle com- profili funzionali dellattivit;
petenze e nelle strutture dei percorsi formativi, alle abilit (conoscere come fare e far fare);
singole esigenze dello sport di riferimento. Le qua- conoscenze (conoscere cosa, le materie pi
lifiche sono conseguenti tra loro, pertanto le abili- appropriate per le attivit da svolgere e per
t e le conoscenze richieste per ogni livello presup- risolvere i compiti assegnati).
pongono il possesso delle abilit e conoscenze pre-
viste nei livelli precedenti. Inoltre parte delle cono- Il sistema di calcolo dei crediti descritto nel capi-
scenze, anche se non menzionate, vengono riprese tolo 5.
LIVELLO 1
AIUTO ALLENATORE
n minimo di crediti: 10
per le abilit 3
per le conoscenze 7
Valutazione Consigliata
Test, colloqui, osservazione della pratica (es. corretta supervisione
e impostazione di esercizi, conduzione della seduta)
LIVELLO 1
AIUTO ALLENATORE
Conoscenze Generali Possiede le conoscenze generali necessarie per condurre
sedute di allenamento, supportare linsegnamento
della tecnica e della tattica sportiva
LIVELLO 2
ALLENATORE
n minimo di crediti: 20
per le abilit 6
per le conoscenze 14
Requisiti minimi Possedere la qualifica di primo livello della stessa disciplina sportiva
di ingresso al corso da almeno un anno. Possedere i crediti relativi alle abilit, ottenuti tramite
attivit svolte dopo il conseguimento della qualifica di primo livello.
Possedere il diploma di scuola media superiore
Valutazione Sia sulla parte generale che su quella specifica delle conoscenze. Test, tirocini
valutati, diari di allenamento, analisi di progetti di cicli di allenamento
Profilo la prima qualifica che consente una piena autonomia operativa del tecnico.
dellattivit Lallenatore di questo livello pu operare, e progettare autonomamente
attivit, con atleti e partecipanti di ogni et, agonisti e non. Con gli agonisti
opera normalmente a livello medio di qualificazione, assistendo atleti
e squadre di livello regionale o nazionale. Lavora in condizione di complessit
medio-basse, in societ sportive di ridotte dimensioni o in staff articolati
di societ sportive di maggiori dimensioni. Questo livello di qualificazione
richiede unulteriore formazione specializzata per coloro che vogliano
migliorare la loro condizione lavorativa. Possono anche essere previsti
compiti non complessi di supervisione e coordinazione di tecnici apprendisti
LIVELLO 2
ALLENATORE
Competizione Organizza e assiste gli sportivi per le gare singole o per i
tornei tenendo conto delle caratteristiche dei propri atleti e
delle specificit e caratteristiche delle competizioni. Conduce
la valutazione dei risultati delle competizioni, sapendo
relazionare sugli stessi ad atleti, allenatori superiori e dirigenti
LIVELLO 3
ALLENATORE CAPO
n minimo di crediti: 20
per le abilit 6
per le conoscenze 14
Requisiti minimi Possedere la qualifica di secondo livello della stessa disciplina sportiva
di ingresso al corso da almeno due anni. Possedere i crediti relativi alle abilit ottenuti tramite
attivit svolte dopo il conseguimento della qualifica di secondo livello
Valutazione Sia sulla parte generale che su quella specifica delle conoscenze attraverso
progettazioni di allenamento, analisi di casi, test e colloqui orali
Profilo la qualifica che permette allallenatore di operare con atleti del massimo
dellattivit livello agonistico e/o con la massima esperienza pratica. Opera a livelli
significativi di complessit, occupandosi della progettazione, anche
a lungo termine, delle attivit inerenti lallenamento, linsegnamento
e la competizione per atleti e squadre di alta qualificazione che possono
competere fino ai massimi livelli nazionali e internazionali.
Coordina il lavoro di altri allenatori
LIVELLO 3
ALLENATORE CAPO
Competizione Programma le attivit finalizzate alla partecipazione e alla
conduzione delle competizioni tenendo conto delle caratteristiche
dei propri atleti e delle specificit e caratteristiche delle gare.
Conduce la valutazione dei risultati delle competizioni ipotizzando
gli andamenti di sviluppo, evidenziando i punti da migliorare
e sapendo relazionare sugli stessi
LIVELLO 4
TECNICO DI IV LIVELLO
n minimo di crediti: 50
per le abilit 10
per le conoscenze 40
Requisiti minimi Possedere la qualifica di terzo livello della stessa disciplina sportiva da
di ingresso al corso almeno due anni. Possedere i crediti relativi alle abilit ottenuti tramite
attivit svolte dopo il conseguimento della qualifica di terzo livello
LIVELLO 4
TECNICO DI IV LIVELLO
Competizione Deve saper organizzare la preparazione dei propri atleti e squadre
in vista di una programmazione agonistica annuale e pluriennale
in funzione delle pi innovative conoscenze tecniche e scientifiche.
Deve saper condurre la valutazione della competizione dei propri
atleti e delle proprie squadre e di quelli/e avversari/ie, utilizzando
conoscenze e tecnologie adeguate allalto livello internazionale
Requisiti minimi Possedere una qualifica tecnica conseguita attraverso un carico di lavoro
di ingresso al corso pari ad almeno 10 crediti. Oppure avere conseguito diploma isef o laurea
triennale in Scienze Motorie associate a certificazione di adeguate
esperienze informali
Profilo Quadro Tecnico con competenze specifiche avanzate nellanalisi del modello
dellattivit di prestazione e negli aspetti di supporto allallenamento tecnico-tattico,
legate alla preparazione fisica degli atleti per la competizione anche di alto
livello, con lobiettivo di svilupparne in forma integrata le capacit
organico-muscolari e coordinative utili per la prestazione e il suo sviluppo.
Il profilo di attivit del preparatore fisico pu includere ruoli personalizzati,
prescrizioni individuali dellallenamento e ulteriori specializzazioni funzionali
nellambito della riabilitazione, della prevenzione e di preparazione
per specifici ruoli tecnici
4.4 ATTIVIT AGONISTICA ED ATTIVIT I principi generali dello SNaQ potrebbero essere
NON AGONISTICA applicati in via di principio anche ad un sistema di
qualifiche autonomo, finalizzato ad attivit non
Nello schema illustrativo delle condizioni generali agonistiche, che pu anchesso svilupparsi per
abbiamo ricordato come lattivit dellallenatore livelli e competenze.
possa rivolgersi ad atleti agonisti e non agonisti.
Nel sistema sportivo italiano sono abbastanza rari i Ciascuna Federazione potr, laddove ci corri-
casi di sistemi federali che facciano riferimento in sponda ad uneffettiva esigenza del proprio baci-
modo differenziato a qualifiche di carattere non no di utenza, prevedere un doppio sistema forma-
competitivo e a quelle agonistiche. Di solito infatti tivo, ferme restando le esigenze di capitalizzare i
esiste un sistema unico, o integrato, di qualifiche, crediti e le opportunit di trasferimento di appren-
per cui chi in possesso di una qualifica pu opera- dimenti ed esperienze non formali ed informali tra
re sia con atleti agonisti che con partecipanti a fini i due sistemi. In questo documento, al fine di
ricreativi o salutistici. In altri casi, decisamente descrivere il profilo di attivit e di competenze a
meno frequenti, sono presenti due sistemi in suc- ciascun livello, abbiamo preso in considerazione i
cessione (prima si conseguono le qualifiche non sistemi di qualifica che integrano entrambi i profi-
agonistiche e poi quelle agonistiche ( il caso dei li di attivit.
tecnici di sci alpino: da maestri di sci ad allenatori).
come loriginalit del lavoro, i metodi utiliz- apprendimento non formale: apprendimento
zati, la solidit tecnica e scientifico-teorica, il semistrutturato che risulta secondario in attivi-
risvolto pratico-applicativo, ecc. potranno t non esplicitamente definite come di appren-
essere utilizzati per valutare il carico di lavo- dimento specifico per il settore in questione (in
ro e la conseguente traduzione in crediti. termini di obiettivi, tempi e risorse per lap-
prendimento), ma che contiene elementi di
3. Attivit professionale: lattivit riguarda la abilit apprese, importanti per il mestiere con-
traduzione delle conoscenze in applicazione siderato (es. utilizzo di strumenti informatici,
pratica sul campo, comprendendo sia lassisten- conoscenza delle lingue; saper guidare mezzi
za ad atleti e squadre in allenamento e in com- nautici, ecc.); pu sfociare o meno in una cer-
petizione, sia le funzioni svolte in qualit di atle- tificazione.
ti, dirigenti o giudici di gara. Tale lavoro deve
essere certificato da personale a sua volta quali- Complessivamente, per ottenere la qualifica i tecnici
ficato dallente che rilascia la qualifica. Ai fini dovranno ottenere un certo numero di unit espe-
della valutazione dei crediti vengono presi in renziali che corrisponderanno ai crediti relativi alle
considerazione la tipologia, la durata ed il livello abilit individuali, in inglese skills, che sono preva-
dellattivit. lentemente legate allattivit professionale, mentre,
Analogamente, per una corretta valutazione per la parte relativa alle conoscenze, i tecnici dovran-
delle competenze in possesso del tecnico va no svolgere un certo numero di unit didattiche che
valutata anche lattivit svolta, definita come corrisponderanno ai crediti relativi alle attivit di gui-
apprendimento non formale e informale. Ecco le date da un docente e allo studio personale.
relative definizioni del glossario del CEDEFOP Nellallegato 4 descritto un esempio proposto dalla
(2004): SdS come modello ideale di applicazione del sistema
apprendimento informale: si valuta in base dei crediti relativo ai primi due livelli di formazione.
alle attivit pratiche svolte giornalmente che Le unit esperenziali e didattiche possono essere
non portano ad una certificazione, ma ven- definite come i mattoni con i quali si costruisce la
gono svolte nella normale vita quotidiana di casa del sapere e del saper fare; servono per modu-
lavoro, famiglia o divertimento (es. coordina lare gli insegnamenti nel modo pi efficace per la
in ufficio lattivit di 15 persone; svolge da costruzione delle competenze per ogni livello e, in
dieci anni attivit velistica amatoriale, ecc.); generale, per ogni figura professionale.
TABELLA 5
COSTRUZIONE DELLE UNIT DI APPRENDIMENTO
Esempio n. 1 2 3 4 5
Unit didattica = UD U.D. 2.1 U.D. 2.5 U.D.3.2 U.D.4.5 U.E. 3.3
Unit esperenziale = UE Alimentazione Preatletismo Statistica Project Stage
Il primo numero si riferisce arti inferiori Work 3 mesi
al livello, il secondo alla materia
Attivit guidate Lezioni teoriche 6 ore 2 ore 6 ore
da un docente Lezioni teorico-
pratiche 10 ore
Studio personale Studio a casa 18 ore 12 ore
Produzione di testi
e elaborati 6 ore 8 crediti
Attivit professionale 3 crediti
Totale ore 24 12 24
1
Equivalente a crediti 1 credito /2 credito 1 credito 8 crediti 3 crediti
Le unit esperenziali e didattiche (genericamente Per i crediti relativi alle unit esperenziali stato
intese come unit di apprendimento) si costruisco- costruito uno schema (v. allegato 3) che spiega per
no in base alle modalit didattiche sopra descritte, ogni livello quali possono essere i criteri di asse-
come viene riportato negli esempi indicati nella gnazione dei punti credito.
tabella 5. Per spiegare luso delle unit didattiche, relative
alle conoscenze, rimandiamo ai modelli di corso
Nella tabella 6 sono riassunti i crediti minimi illustrati nellallegato 4.
necessari per ogni livello, distinti in crediti relativi
alle abilit individuali (valutati quindi in unit Infine, nellallegato 5 viene presentata la descrizio-
esperenziali) e crediti relativi alle conoscenze (rela- ne grafica di come si svolge lintero percorso for-
tivi quindi alle unit didattiche). mativo.
TABELLA 6
SUDDIVISIONE DEI CREDITI FRA ABILIT INDIVIDUALI E CONOSCENZE
PRIMO LIVELLO aiuto allenatore
Abilit individuali 3 crediti
Conoscenze 7 crediti
Crediti minimi richiesti per le conoscenze e le abilit 10 crediti
ALLEGATO 1
REVISIONE DELLA STRUTTURA (EU) A 5 LIVELLI
PER IL RICONOSCIMENTO
DELLE QUALIFICHE DEGLI ALLENATORI
Versione FEBBRAIO 2007 del documento di consultazione
dellEUROPEAN COACHING COUNCIL, comitato
dellEUROPEAN NETWORK OF SPORT SCIENCES,
EDUCATIONAL AND EMPLOYMENT
12
I processi di Copenhagen e Lisbona sono cos denominati sulla base dei rispettivi meeting che hanno affrontato aspetti del-
leducazione e formazione professionale nellUnione Europea.
13
Il processo di Bologna deriva il suo nome da una dichiarazione che stata firmata dai Rettori delle Istituzioni di Alta Formazione
a Bologna nel 1999.
mento14 che aumenti la trasparenza e supporti la 3. Una serie di principi e procedure comuni che
fiducia reciproca. Esso consentirebbe ai quadri di forniscono linee guida per la cooperazione tra
riferimento e ai sistemi nazionali e di settore di stakeholders a differenti livelli, in particolare
essere pi strettamente collegati gli uni con gli altri, con riferimento alla certificazione di qualit,
facilitando cos il trasferimento e il riconoscimento validazione, guida e competenze chiave.
delle qualifiche dei cittadini individuali.
previsto che lEQF sia sviluppato ed implementa- Allinterno di questo quadro di riferimento condivi-
to su base volontaria, senza alcuna obbligazione so, le autorit competenti, policy makers, le istitu-
legale. LEQF non concepito per sostituire i livelli zioni del settore delleducazione e della formazio-
nazionali di qualifiche e non ha lobiettivo di pren- ne professionale ed altre agenzie potranno situare
dere il posto di sistemi nazionali gi stabiliti meglio la loro offerta formativa in relazione ai livel-
li di riferimento comuni nellEuropa allargata. In
Un EQF consisterebbe di tre elementi: questo modo lEQF sosterr il lavoro dei policy
makers e degli esperti a livello nazionale e di setto-
1. Una serie di punti di riferimento comuni che re e fornir una griglia di lettura per facilitare i
si riferiscono agli esiti dellapprendimento, confronti e la cooperazione tra sistemi e quadri di
collocati in una struttura a 8 livelli. Ogni livel- riferimento nazionale e di settore.
lo sar specificato in termini di descrittori che LEQF potrebbe cos contribuire al rinforzo della
includono ad esempio il modo, la localizzazio- qualit delleducazione, della formazione profes-
ne, la durata, il focus (conoscenze, abilit, sionale e dello sviluppo delle risorse umane in
competenze), il contesto dellapprendimento, Europa. evidente che gli elementi e i principi
la valutazione, le modalit di certificazione di emergenti dellEQF sono direttamente rilevanti per
qualit, guida per gli studenti, guida per gli lopera corrente di revisione delle qualifiche degli
utilizzatori delle qualifiche. Questo numero di allenatori. Queste includono la struttura a otto
livelli stato basato sullanalisi di risultati di livelli che stata proposta per lEQF. lo sviluppo dei
ricerche e sullaccordo di Bologna relativo ai sistemi di trasferimento di crediti e il miglioramen-
cicli nellalta formazione. to della certificazione di qualit e dei meccanismi
di validazione. Il quadro di riferimento cos rivisto
2. Un ventaglio di strumenti di supporto che per le qualifiche degli allenatori dovrebbe conside-
rispondono ai bisogni dei singoli cittadini (un rare integralmente questi principi e dovrebbe
sistema di trasferimento di crediti Europeo monitorare costantemente gli sviluppi emergenti
integrato, sistema cumulativo per la forma- nelliniziativa EQF. La Tabella 7 illustra le principali
zione continua, lEuropass). caratteristiche del quadro di riferimento EQF.
TABELLA 7
QUADRO EUROPEO DI RIFERIMENTO PROPOSTO PER LE QUALIFICHE
Livello Descrizione
1 I contesti di apprendimento sono semplici e stabili e il focus lapprendimento generale di abilit
di base. Conduce ad ulteriori opportunit di apprendimento e allaccesso a forme di impiego non
qualificato che possono includere un ulteriore elemento di formazione. Questo livello spesso
il punto di ingresso in un percorso permanente per persone non qualificate. Utilizza abilit
di base per realizzare compiti semplici.
14
Un meta-quadro un mezzo per consentire a ciascun sistema di qualifiche di potere essere messo in relazione con altri e, di
conseguenza, per una qualifica di essere messa in relazione ad altre che sono normalmente collocate in un altro quadro di rife-
rimento. Il meta-quadro ha lobiettivo di creare confidenza e fiducia nel mettere in relazione le qualifiche tra diversi paesi e set-
tori. Esso punta a questo obiettivo definendo principi per la messa in operazione di processi di certificazione di qualit, guida
e informazione e meccanismi per il trasferimento e laccumulazione di crediti in modo che la trasparenza necessaria ai livelli
nazionali e di settore sia realizzata anche a livello internazionale.
(SEGUE) TABELLA 7
QUADRO EUROPEO DI RIFERIMENTO PROPOSTO PER LE QUALIFICHE
Livello Descrizione
2 I contesti di apprendimento sono stabili e il focus sullampliamento delle abilit (incluse
le competenze chiave). Fornisce un accesso a programmi di formazione basati su qualifiche e
a forme di impiego non qualificato che possono includere un ulteriore elemento di formazione.
Utilizza abilit e competenze chiave per realizzare compiti nei quali lazione governata
da regole che definiscono routine e strategie.
4 Il contesto per sviluppare e dimostrare la competenza a questo livello di solito prevedibile. Ci sono
vari fattori che possono causare cambiamenti nel contesto di apprendimento e alcuni di essi sono tra
loro interrelati. Una persona a questo livello di qualifica avr di solito esperienze di lavori e di
apprendimento in un campo specifico. Tipicamente le persone con questa qualifica hanno percorsi di
ulteriore apprendimento (di solito nella formazione accademica e per limpiego qualificato). Questo
livello di qualificazione supporta unulteriore formazione specializzata per coloro che vogliano
migliorare la loro condizione lavorativa. Le qualifiche al livello 4 danno anche accesso ad occupazione
qualificata che pu essere portata avanti in modo indipendente e includere compiti di supervisione e
di coordinazione. Sviluppa approcci strategici ai compiti che devono essere svolti nellattivit
lavorativa o nello studio applicando una conoscenza specialistica e utilizzando fonti
evolute di informazione. Valutano i risultati in rapporto allapproccio strategico usato.
5 Le situazioni tipiche di apprendimento a questo livello richiedono che i problemi siano risolti in
un processo di apprendimento pre-determinato. Lapprendimento basato sullesperienza in
un dato campo che spesso specializzata. D accesso a programma di formazione accademica
al livello 6 (spesso con qualche esenzione di crediti), ad occupazione in un lavoro altamente
qualificato o ad una progressione di carriera attraverso un accresciuto riconoscimento delle capacit
di lavoro. Pu anche dare accesso a lavori che richiedono funzioni manageriali. Sviluppa risposte
strategiche e creative nella ricerca di soluzioni a problemi ben definiti, astratti e concreti.
6 Le situazione di apprendimento non sono stabili e richiedono la soluzione di problemi assai complessi
nel processo di apprendimento. Lapprendimento spesso altamente specializzato. D accesso ad
opportunit di impiego professionale che sono alla base di prospettive di carriera per un lavoro
professionale e manageriale. Dimostra padronanza di metodi e strumenti in un campo
complesso e specializzato e dimostra capacit di innovazione in termini di metodi utilizzati.
8 Le situazioni di apprendimento sono nuove e richiedono unattivit di problem solving che coinvolge
numerosi fattori interrelati allinterno di un campo altamente specializzato. Offre accesso ad
opportunit di impiego in campi specializzati per coloro che sono coinvolti in lavori che richiedono
abilit di ricerca, lavoro di indagine e leadership. Ricerca, concepisce, disegna, implementa e
adatta progetti che conducono a nuova conoscenza e a nuove soluzioni procedurali.
Quadro adattato da: Towards an European Qualifications Framework for Lifelong Learning. Commission of the European
Communities Sec (2005), 957.
ALLEGATO 2
CONVENZIONE PER IL RICONOSCIMENTO
DELLE QUALIFICHE DEGLI ALLENATORI
Rio Maior, 2007
Viene proposto che le autorit nazionali interessa- Tutti gli Allenatori dovrebbero essere in posses-
te e le Federazioni internazionali firmino una con- so di una certificazione abilitante riconosciuta
venzione a proposito del riconoscimento delle qua- dallautorit nazionale competente15 e dalla
lifiche e della certificazione degli allenatori che sta- federazione di riferimento.
bilisca quanto segue: Il quadro di riferimento per la certificazione e il
riconoscimento degli Allenatori, cos come pro-
Gli Allenatori svolgono un ruolo centrale nel posto dallo European Coaching Council, costi-
consentire esperienze sportive a persone di tuisce il modello Europeo riconosciuto che
tutte le et e livelli di abilit. viene affermato e attivamente sostenuto.
Per ricoprire il loro ruolo, gli Allenatori devono Un meccanismo formale di revisione sar sta-
avere appropriate competenze e formazione, che bilito con lobiettivo di fornire una base sulla
tengano conto dei gruppi con i quali lavorano. quale le qualifiche degli Allenatori possano
Gli Allenatori devono essere impegnati a mas- essere riviste sulla base del quadro di riferi-
simizzare il benessere degli sportivi nella stes- mento europeo.
sa misura della performance. Opportuna considerazione dovrebbe essere
Gli Allenatori dovrebbero rispettare i diritti, la data alla realizzazione di un sistema di certifi-
dignit e il valore di ogni sportivo, e trattare cazione che avr riconoscimento e validit
ognuno in modo eguale, indipendentemente internazionale.
dal sesso, lorigine etnica o la religione. Ogni agenzia che partecipa alla convenzione
Gli Allenatori dovrebbero lavorare in un modo si impegner a identificare le implicazioni
aperto e co-operativo con tutti i soggetti della convenzione per il proprio lavoro, ivi
responsabili per il benessere e lo sviluppo della compresi linvestimento appropriato nelle
performance degli sportivi. infrastrutture necessarie per rendere operativa
Gli Allenatori dovrebbero sviluppare e mante- la convenzione.
nere un elevato standard di formazione; la loro
azione, mentre conducono le sessioni di allena- Tale documento stato approvato dalla
mento, dovrebbe riflettere le conoscenze scien- Convenzione Europea sul Riconoscimento e la certi-
tifiche e le esperienze di punta pi avanzate. ficazione degli Allenatori a Rio Maior, Portogallo, nel
Principi scientifici dovrebbero essere applicati a Settembre 200716. Questo avvenuto a seguito di
ciascun livello della formazione degli Allenatori. discussioni con il CIO (International Olympic
La responsabilit e le competenze dovrebbero Committee) e lInternational Council for Coaching
essere gradualmente incrementate a partire dai Education (ICCE)17 a proposito della potenziale
livelli iniziali di qualificazione degli Allenatori applicazione del quadro di riferimento cos rivisto al
fino a quelli pi avanzati. di fuori dellUnione Europea.
15
Lautorit nazionale competente unagenzia designate dal governo, direttamente responsabile di supervisionare i programmi
di formazione degli allenatori in uno degli stati membri dellUE, nel contesto del settore sportivo globale e del pi ampio qua-
dro della formazione professionale. Lautorit nazionale competente dovrebbe idealmente avere una chiara relazione con siste-
mi pi ampi per il riconoscimento della formazione professionale nonch con il settore universitario. Le agenzie private com-
merciali che si occupano della formazione degli allenatori dovrebbero essere sottoposte a sistemi di certificazione di qualit
concordati con le autorit nazionali competenti e con le federazioni sportive interessate.
16
Sulla base di quellevento, diverse federazioni internazionali hanno anche iniziato a considerare i requisiti per la formazione degli
allenatori; tra esse lInternational Tennis Federation; lInternational Amateur Athletics Federation; la Federation International
Equestre Internationale; e lInternational Rugby Board.
17
LInternational Council for Coach Education (ICCE), lorganizzazione ombrello a livello mondiale per la formazione degli allenatori.
ALLEGATO 3
IL CALCOLO DEI CREDITI RELATIVI
ALLE ABILIT PERSONALI
Nella tabella 9 rappresentato il calcolo dei credi- zione. Un aspirante tecnico che stato atleta di
ti relativi alle abilit personali, da utilizzare per la livello internazionale acquisisce 6 punti che posso-
progettazione dei percorsi formativi federali nei no essere utilizzati come nellesempio descritto
quattro livelli di formazione. nella tabella 8.
Si precisa che la valutazione delle esperienze pre- Ovviamente, i crediti acquisiti in un secondo tempo
gresse, fatta in base al curriculum personale, viene possono essere utilizzati nelle fasi successive.
effettuata sullintero percorso formativo, partendo Nella partecipazione ad un corso, i crediti gi
dal primo livello utile (nella colonna competenza acquisiti possono esonerare dalla frequenza di una
per livelli della tabella 9, deve essere segnato parte delle attivit teoriche, pratiche e di tirocinio,
SI) e cumulandolo in modo che il punteggio otte- ma non dalla valutazione finale delle reali cono-
nuto possa essere utilizzato per pi livelli di forma- scenze e competenze.
TABELLA 8
ESEMPIO DI DISTRIBUZIONE DEI CREDITI ACQUISITI DAL CURRICULUM
Livelli Crediti abilit
TOTALE 6
TABELLA 9
CALCOLO DEI CREDITI RELATIVI ALLE ABILIT PERSONALI
LIVELLI 1 2 3 4
Crediti minimi richiesti 3 6 6 10
Attivit n. massimo Competenza Specifica
crediti da per livelli
riconoscere
1. APPRENDIMENTO INFORMALE E NON FORMALE *
1.1 apprendimento informale fino a 2 crediti si si si si Deve essere correlata al livello
correlabile alla capacit di fare (es. dirigente dazienda viene valutato
in ambito tecnico sportivo per il terzo o quarto livello, attivit
sportiva amatoriale per il primo
e secondo livello, ecc.)
*
Vedi definizione nel capitolo 5, pag. 28.
TABELLA 9
CALCOLO DEI CREDITI RELATIVI ALLE ABILIT PERSONALI
LIVELLI 1 2 3 4
Crediti minimi richiesti 3 6 6 10
Attivit n. massimo Competenza Specifica
crediti da per livelli
riconoscere
1.2 apprendimento non formale fino a 2 crediti si si si si deve essere correlata al livello
correlabile alla capacit di fare
in ambito tecnico sportivo
2. ATTIVIT DI TECNICO/ALLENATORE
2.1 attivit di Direttore Tecnico fino a 10 crediti si si si si Il numero dei crediti correlato
o Commissario Tecnico Nazionale al livello della nazionale (di categoria
(non cumulabile con 2.2, 2.3 e 2.4) o maggiore), al tempo e ai risultati
2.2 Attivit di Allenatore di livello fino a 8 crediti si si si si Il numero dei crediti correlato
internazionale (non cumulabile al livello, al tempo e ai risultati
con 2.1, 2.3 e 2.4)
2.3 Allenatore di livello nazionale fino a 6 crediti si si si si Il numero dei crediti correlato
(non cumulabile con 2.1, 2.2 e 2.4) al livello, al tempo e ai risultati
2.4 Allenatore di livello regionale fino a 6 crediti si si no no Il numero dei crediti correlato
(non cumulabile con 2.1, 2.2 e 2.3) al livello, al tempo e ai risultati
3. RUOLI RIVESTITI IN AMBITO SPORTIVO
3.1 Atleta di livello internazionale* fino a 6 crediti si si si si Deve aver vestito la maglia nazionale
maggiore. Senza risultati fino a 3.
Medaglie fino a 6
3.2 Arbitro internazionale fino a 3 crediti si si si si Il numero dei crediti correlato
al livello, al tempo e ai risultati
3.3 Dirigente a livello nazionale fino a 3 crediti no no no si Il numero dei crediti correlato
e internazionale al livello, al tempo e ai risultati
4. PRODUZIONE SCIENTIFICA E INCARICHI DI DOCENZA
4.1 Attivit di ricerca fino a 3 crediti no no si si Il numero dei crediti correlato
e pubblicazioni tecnico-scientifiche alla diffusione, livello, quantit e
a livello nazionale qualit delle pubblicazioni
(da un articolo su rivista federale
ad articoli su riviste scientifiche
internazionali quotate)
4.2 Docenza in materie tecnico- fino a 3 crediti no no si si Il numero dei crediti correlato
scientifiche relative allo sport a livello, qualit del contesto
didattico e quantit degli interventi
4.3 Partecipazione come relatore fino a 3 crediti no no si si Il numero dei crediti correlato
a convegni internazionali a livello, qualit del contesto
(non cumulabile con 4.4) didattico e quantit degli interventi
4.4 Partecipazione come relatore fino a 3 crediti no no si si Il numero dei crediti correlato
a convegni nazionali a livello, qualit del contesto
(non cumulabile con 4.3) didattico e quantit degli interventi
*
I crediti provenienti dallattivit sportiva di alto livello possono servire per laccesso ai primi gradi della formazione, a condizio-
ne che il candidato sostenga lesame di valutazione finale riguardante la parte teorica, accertando, in tal modo il possesso delle
conoscenze relative al livello considerato.
ALLEGATO 4
MODELLI DIDATTICI
PER I PRIMI DUE LIVELLI DI FORMAZIONE
TABELLA 10-1
ESEMPIO DELLA STRUTTURA DEL PRIMO LIVELLO DI FORMAZIONE
SUDDIVISA IN UNIT DI APPRENDIMENTO
PRIMO LIVELLO AIUTO ALLENATORE
A. ABILIT INDIVIDUALI (valutate dallEnte che rilascia
la qualifica in base ai criteri descritti nellallegato n. 3)
B. CONOSCENZE RELATIVE AGLI ASPETTI TECNICI SPECIFICI Ore lezione Ore studio
DELLA DISCIPLINA (I contenuti sono stabiliti dalle singole Federazioni) personale*
96 ore totali
corrispondenti
a 4 crediti
72 ore totali
corrispondenti a:
3 crediti
TABELLA 10-2
ESEMPIO DELLA STRUTTURA DEL SECONDO LIVELLO DI FORMAZIONE
SUDDIVISA IN UNIT DI APPRENDIMENTO
SECONDO LIVELLO ALLENATORE
A. ABILIT INDIVIDUALI (valutate dallEnte che rilascia
la qualifica in base ai criteri descritti nellallegato n. 3)
Totale abilit individuali 6 crediti
B. CONOSCENZE RELATIVE AGLI ASPETTI TECNICI SPECIFICI Ore lezione Ore studio
DELLA DISCIPLINA (I contenuti sono stabiliti dalle singole Federazioni) personale*
Totale conoscenze relative agli aspetti tecnici specifici della disciplina 96 96
192 ore totali
corrispondenti
a 8 crediti
C. CONOSCENZE RELATIVE AGLI ASPETTI GENERALI
(Metodologia dellAllenamento e Metodologia dellInsegnamento)
UNIT DIDATTICHE RELATIVE ALLA METODOLOGIA Ore lezione Ore studio
DELLALLENAMENTO 4 unit didattiche (UD) per 3 crediti personale**
U.D. 2.1.1 Il modello di prestazione: aspetti fisiologici, biomeccanici,
tipo di compito da svolgere etc. 4 12
U.D. 2.1.2 Principi del carico di lavoro e classificazione
delle esercitazioni 4 12
U.D. 2.1.3 Basi della periodizzazione dellallenamento
e della valutazione 4 12
U.D. 2.1.4 Capacit motorie: fattori determinanti, sviluppo
e mezzi di allenamento 6 18
Totale Metodologia dellAllenamento 18 54
UNIT DIDATTICHE RELATIVE ALLA METODOLOGIA Ore lezione Ore studio
DELLINSEGNAMENTO 5 unit didattiche (UD) per 3 crediti personale**
U.D. 2.2.1 Il coaching: stili e strategie di insegnamento 4 12
U.D. 2.2.2 Strumenti di osservazione e valutazione in allenamento
e in gara 4 12
U.D. 2.2.3 Il processo di insegnamento-apprendimento 4 12
U.D. 2.2.4 Autoefficacia e motivazioni; la preparazione
psicologica alla gara 4 12
U.D. 2.2.5 Letica dello sport: la gestione degli atleti e del talento 2 6
ALLEGATO 5
SCHEMI RIASSUNTIVI DEL PERCORSO DI FORMAZIONE
FIGURA 4
SNAQ IL PERCORSO FORMATIVO DI 1 LIVELLO
Requisiti
di ingresso al corso
Corso e studio
individuale Minimo crediti 7
Valutazione
del corso
Attivit pratica
inerente le abilit Minimo crediti 3
individuali
Valutazione risultati
del corso e certificazione Qualifica di primo livello
attivit pratica svolta aiuto allenatore
Abilitazione professionale
Validit al massimo due anni
Attivit pratica
inerente le abilit Minimo crediti 6
individuali
Requisiti
di ingresso al corso
Corso e studio
individuale Minimo crediti 14
Valutazione
del corso
Valutazione risultati
del corso e certificazione Qualifica di secondo livello
attivit pratica svolta allenatore professionale
Abilitazione professionale
Attivit pratica
inerente le abilit Minimo crediti 6
individuali
Requisiti
di ingresso al corso
Corso e studio
individuale Minimo crediti 14
Valutazione
del corso
Valutazione risultati
del corso e certificazione Qualifica di terzo livello
attivit pratica svolta allenatore capo
Abilitazione professionale
Attivit pratica
inerente le abilit Minimo crediti 10
individuali
Requisiti
di ingresso al corso
Corso e studio
individuale
Minimo crediti 40
Produzione
personale
Valutazione
del corso
Valutazione risultati
del corso e certificazione Qualifica di quarto livello
attivit pratica svolta tecnico di quarto livello
Abilitazione professionale
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