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I Fratelli Grimm Fiabe Illustrate PDF
I Fratelli Grimm Fiabe Illustrate PDF
p/ W
Per tutta rest@te
vagabondarono per boschi e
pianure giocando e
divertendosi.
Nessuno era pi allegro di
lom e riuscivano facilmente a
fare amicizia con tutti.
Dappertutto erano ospitati
con piacere, ma quando
cominci6 la cattiva stagione,
Si accorsero che tutti
I tornavano alle lOm occupazioni abituali in previsione dell'inverno.
AMv6 l'autunno con le prime pioggee i tre porcellini cominciarono a ,
sentire il bisogno di una casa.
A malincuore si accorsero che il periodo degli svaghi era finito e che
occorreva lavorare come gli altri per non trovarsi in inverno senza un
tetto, al freddo e sotto l'acqua.
'
Tennero consiglio sul da farsi, ma
- ognuno di loro prese delle
decisioni diverse: il pi pigro dei
tre decise di costruirsi una
capanna di paglia.
'In un giorno sar pronta" disse
I
k
soddisfattoai fratelli.
Ma gli altri scossero la testa:
'l! troppo fraglle", dissero
disapprovando, ma lui
non li ascoltb.
Il secondo porcellino, meno
pigm dell'altm. andb a cercarsi
delle assi di legno ben
stagionate e: 'Pim, pum, pam"
con delle mbuste martellate le
~
I
~
I pretiol" Il lupo, infilate le lunghe zampe nella bocca del camino. rimase
un DO' incerto se lasciarsi scivolare
I
seite figli La madre doveva spesso assentarsi per andare a fare la
spesa e anche quel giorno. prima di recarsi al mercato. fece le solite
raccomandazioni 'Non dovete aprire a nessuno Ricordatevi che il lupo
,cippiici
-
iuiiiciin"ci,
sto! ~ p rripetb.
i ~ 4
,reni questa wlia rimasero
h i : la voce assomigliava
o a quella della mamma e
stayano per aprire quando
il capretto nero, non convinto, disse:
'Facci vedere la tua zampetta, mamma!"
Il lupo senza riflettere alz la zampa e i capretti, nei vedere la
zampaccia nera e pelosa, capirono che dall'altre parte della porta
Cera di nuovo il lupo. T u non sei la nostra mamme. con quelle
zarnpacce nere! Vanene via. bruno lupo!" urlarono. Anche questa
volta, nonostante le insisienze della belva, la porta rimase chiusa.
Il lupo corse allora al mulino
e, trovato un sacco di farina bianca, vi caccib dentro le zampe
finch6 queste non divennero
completamente bianche.'Questa
volta riuscir a ingannarli. Uhmrnrn,
ho gia I'acquolina in bocca1Che
fame! una setomana che non
mangio, ho la pancia vuota e i
pantaloni larghil" pensava. Tutti
quei bei capretti teneri, li manderb
gi in un sol boccone!" e bussb
di nuovo alla porta.
'Aprite, aprite1Sono la mamma!
Sono appena tornata dal mercato!"
La voce assomigliava a quella della
mamma, ma i capreni sospettosi
chiesero subito: 'Facci vedere le
zarnpetta, mammal"
Il lupo pronto alzb la zampa tutta bianca e i capretti, ormai convinti,
'
troppo abbondante. Svelta la capra ebbe un'idea e disse al figlio:
"Coni a prendermi ago. filo e fohici!" E in un baleno taglib la
pancia del lupo. Come sperava, il lupo ingordo aveva lnghioniio
inten tuili i capretti. che erano ancora vivi dentro la pancia. A uno a
i o i z i i Osalvi dal ventre della bestiaccia.
"Svelti. svelti! Non fate rumore, allontanateviprima che si svegli!
h, andate a prendermi
tanti sassi pesanb e
portatemeli qui!" La pancia
i del lupo fu riempita di
ciottoli e poi ricucita Piu
W I il lupo SI sveglib con
una gran sete 'Che pancia
, pesante m1sento1 Ho
mangiato tmppol T m quei
cspmml" Awicinatosi al
itume per bere, appesant#to
dalla pancia piena di sassi,
-
-r - -
~ a ~ c a v a nvederlo
oi a a t&rlo, e per parlargli dovevano sussurrare
per non assordarlo. Mignolino alla compagnia dei genitort, cosi diversi
da lui. preferiva giocare con i piccoli abitanti che DoDolavano il aiardino.
Si diverliva a cavalcare la chiocciola e a ballare con le coccineiie ed
ara felice in auesto mondo minuscolo. Un bnitto aiorno ebbe la
malaugurata idea di andare a trovare un ranocch:~, ; ; ;-o
us era
appena salito su una foglia che gli faceva da barchetta quando un
grosso luccio in agguato lo inghiotll in un sol boccone.
Ma anche al luccio il destino aveva riservato una sorte tremenda: poco
dopo abboccb all'esca di un pescatore al sew'zio del Re e in men che
'idea: "Ne far un paggio reale1 Piccolo
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'Be !nissimo, la meiierb subito alla
prova! Se tramuterh la pa~liain oro ,
s a k riwmoensata. altdmnti
morirhi" E ordinb alle guardie di
wndurre la ragazza al castello
Il Re chiuse la fanciulla in una
stanza con un mucchio di paglia e
le ordin: 'Trasformala tutta in oro
entro domani!"
La oovera raaazza. rimasta sola.
Il
bdla del rea'me?", invariabilmentela risposta era:
Tu. mia Regina!"
Ma un brutto giorno si sent risp0ndere:'I-a pi
bella del reame Biancaneve!" La donna andb su
tune le fune e. fuori di s6 dalla gelosia. Densb a come liberarsi dalla
'l nvale Chiamb un servo fidato con la promessa d* una ricompensa.
lo convinse e portare Biancaneve lontano dal castello. nella foresta
Qui. non visto. avrebbe dovuto ucciderfa.
Il servo avido, atraito dal premio, accett e
port con s la povera fanciulla ignara
di tutto. Ma una volta giunto
sul luogo dove doveva compiere il
delito, non ne ebbe il coraggio
e, lasciando Biancaneve seduta
vicino a un albero. con una
scusa si allontanb. Biancaneve
>%la mpntagna,
p?a~= seits
+=*ani non
morsa e ca i Plangend
disperati. v e K n o
l
O un fiore. Ma una sera trokroio uno strani& 11
........
nto, il bacio del Principe annull il maleficio e. fm 10 11
Il
1
1
al ciebamno tidoppio del prezzo fissato.
Il calzolado, confuso, si chiese che wsa stesse succedendo.
La sera lascib di nuovo sul tavolo il cuoio per un nuovo paio
di scarpe. e la mattina la scena si ri~et6.Le scame erano n. lucide
L
perfette. Anche queste furono subito vendute a "'n prezzo piU alto.
Poich6 ogni sera ormai il ciabattino lasciava I'occorrente per il suo
misterioso aiutante, e la mattina trovava un paio di scarpe nuove e
"Aspettiamo la none! Poi restiamo nascosti
rits!" Fu cosi che, senza essere visti,
a
Hansel e Gretel erano proprio
caoitati in un bmtto wsto...
I " ~ kmagrolino
i e denutrito!" disse
la vecchia serrando il catenaccio
I
della gabbia in cui aveva rinchius~
Hansel. 7 ingrasser per bene e
Doi ti manaer!n
'E tu mi &virai nelle faccende
di casa. Poi mangerb anche te!"
minaccib la strega rivolta e Gretel
Ma la vecchia 6rtunatamente
ci vedeva DOW e Gretel unse
col burro l'suoi occhiali perchb
ci vedesse ancora meno.
'Fammi sentire il tuo ditino!'
chiedeva ogni giorno la vecchia
ad Hansel attraverso le sbarre.
per vedere se era ingrassato.
Ma questi si era fatto dare dalla sorella un ossicino di pollo e, quandc
la strega si awicinava. porgeva quello invea, del dito. La veahte
brontolava: 'Sei ancora tmpl
maaro! Ma auando
ingksserai?' FinchB un giorl
si stancb di aspettare.
"Prepara il forno!" ordinb
a Gretel, "Oggi faremo un
bell'arrosto di bambino!"
Dopo un po' la strega
impaziente e aiiamata
continu: 'Va' a vedere se il
forno B gih caldo abbastanza
Gretel tornb piagnucolando:
'Non sono capace di sentire
quando B caldo!"
La strega arrabbiata url:
'Buona a nulla! Vengo io a
sentire se il '---- 3 pmntol"
ia affacciata allo sportello controllavase il fomo
n tutta la sua forza la spinse dentro e chiuse
rro. Finalmente la strega aveva avuto cib che da
miva profondamente
--
I 1
Pi tardi la porta della casetta si apri di nuovo. spinta da sette becchi
impazienti,e sette wrvi rumomsi sedettero intorno al tavolo:
'Ma qualcuno ha mangiato la nostra minestral" disse uno, guardando
la tazza sporca.
"Chi vuoi che venga quass?l" rispose un altro.
nati a essere soli e per sempre su queste montagnel"
erebbe anch~ J. Ne 84110 sicura, continua a
""I" r,<nn9e mbina.
Lrare i dubbi e a convincere i
1
1 sette fratelli a ritornare a c a d
Il
1
1
e la casetta in cui erano nati.
Cala era deserta e la picoala. quando furono a terra, disse ai fratelli:
"Voi aspettate qui1 Vado io a chiamare la mamma!'
DOPOessere entraia silenziosamente in cucina. vide la oovera donru
Il
che piangeva appoggiata al tavolo; I'abbraccib all'~mp&visoe la bac
dicendole: 'Mamma sono tornata e ho una grande sorpresa per tel'
'Finalmente1 Avevo paura di averti persol"
La povera donna non sapeva pi se ridere o piangere.
IL PESCIOLINO D'ORO
" 1
Cera una volm... un povero pescatore che abitava in un'umile casa in
riva al mare. Un manino si recb mme sempre. carica di reti, a pe
Guai a te se torni a mani vuoml" gli urlb la moglie brontolona
dalla porta.
.--
Giunto sulla riva, aveva appena gettato le reti, quando vide luccicare
---- in mezzo
niialmsa -- alle fine maalie. 1
I
~ -
"Che strano pesce!" si disse, pr&dendo in mano un pesciolino gialla
La sua sorpresa divent anmra piu grande nel sentirsi rivolgere
da auesti la parola: 'Buon pescatore. lasciami andare1 Sono ilfiglio
del Re dal Mare. Se mi libererai, esaudir ogni tuo desideriol"
Il pescatore spaventato dal prodigio, senza rllettere, genb subito
in
, -- .il. nesciolino
,, amiia - ....- . I
Ma quando torn a casa e raccont la sirana storia alla moglie, fu
rimproverat0:'Ma come? Se ti ha dem che poteva esaudire ogni tuo
I
Pesciolinol Pesciolinol"si mise a chiamare di nuovo dalla riva.
'Sono qui1 Che cosa vuoi ancora?" si santi rispondere.
'Sai. mia moglie vorrebbe..?
'Lo immaginavo" disse il pesciolino, "Cosa vuole adesso?"
'Una grande casal" mormor esitante il peccatore.
V a benei Sei stato buono con me e sarai esaudiiol"
Questa voiia il pescatore torn a casa lentamente, pregustando la
soddisfazionedi aver reso felice la moglie con la casa nuova. GiB
intravedeva il tetto n u m della bella casa, quando la moglie gli venne
inwntm come una furia:
W d i l Adesso &e
saDoiamo auanto b arande
il ;tere dei pesciolino, non
dobbiamo accontentare
sobnto di una casa1 Corri
subito a chiedere un vero
palazzo. non una casa
come questa! E bei vediti1
E anche gioiellil"
Il Descatore ci rimase
male. Ma abituato da anni
a subire le prepotenza
della moglie, non seppe
dire di no e tornb
lentamente in riva al mare.
Questa volta, dubbioso,
si mise a chiamare
il pescatore, ma sembr meno gentile di prima.
Finalmente, sollevato al pensiero di essere riuscito ad accontentare
anche questa wiia la moglie, ilbrav'uomo tornb a casa. Questa
ornai si era trasformata in una dimora principesca. Che meraviglial
Dall'alto di una gradinata che portava al palazzo, sua moglie vestita
come una gran dama, carica di gioielli. lo aspettava impaziente.
"iorna indietro e chiedi..:
Wa come? Un palazzo cm1 bello!? Dovremmo accontentarci ormai
di cib che abbiamo1Non credi di esagerare..."osb interrompere
questa volta il pescatore.
'Torna indietro, ti ho detto! Obbediscil E chiedi subito di farmi
Imperatricel"
Sconsolato, il povero pescatore tornb verso il mare, sul quale nel
posi era scatenata una tempesta. Il cielo era diventato nem
i terribili squarciavano il buio, mentre alte onde rabbiose si