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RIZA

PIETRO FORNARI

Come riconoscere
chi ti manipola
Sono tante le persone che invadono
il nostro spazio e che vogliono costringerci
a fare quello che loro hanno in mente
Come scoprirli e neutralizzarli
Come riconoscere chi ti manipola
Testi di: Pietro Fornari
Editing: Stefania Conrieri e redazione di Riza psicosomatica
Grafica di copertina: Roberta Marcante
Immagine di copertina: Alberto Ruggieri

2015 Edizioni Riza S.p.A.


via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

Tutti i diritti riservati. Questo libro protetto da copyright .


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in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma
e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione
o altrimenti senza il permesso scritto delleditore.
PIETRO FORNARI

Come riconoscere
chi ti manipola
Sono tante le persone che invadono
il nostro spazio e che vogliono costringerci
a fare quello che loro hanno in mente
Come scoprirli e neutralizzarli

RIZA
SOMMARIO

PREFAZIONE

Riconosci le persone che ti danneggiano


e valorizza te stesso ................................................................ 7

PRIMA PARTE

ti ............................... 17
Come difenderti da chi pu manipolarti
Ibastiancontrari ................................................................... 18
Isaccentifastidiosi.............................................................. 22
Intiesperti .................................................................... 26
Gliimpiccioni .................................................................... 32
Gliegoistitiranni............................................................... 37
Gliumorali ........................................................................ 41
Iprovocatori ...................................................................... 45
Iprevaricatori.................................................................... 48
Isarcastici .......................................................................... 51
Ivoltafaccia ....................................................................... 55
Gliinvadenti ..................................................................... 58
Ilpartnerinsicuro .............................................................. 62
Gliamicizavorra .............................................................. 65
Gliantipaticiapelle ........................................................ 68
Glisfortunaticronici .......................................................... 72
Ilpartnernegativo............................................................ 76
SECONDA PARTE

isorse ......................................... 81
Trasforma i tuoi difetti in risorse
Idisordinatieccessivi ........................................................... 82
Chihalamaniadellordine ................................................ 86
Idistrattipatologici............................................................ 89
Ipermalosi ......................................................................... 93
Glieterninostalgici ............................................................ 96
Gliincostanti ................................................................... 100
Gliipersospettosi .............................................................. 104
Ilamentosi ....................................................................... 108
Iritardataripatologici ..................................................... 113
Icondenzialisenzalimiti ............................................... 116
Isuperefcienti................................................................. 120
Gliingenui ...................................................................... 124
Irassegnati .......................................................................... 128
Ipessimistipatologici........................................................ 133
Glieterniinsoddisfatti ..................................................... 136
Gliiperinsicuri ................................................................ 139
Gliinuenzabili ............................................................... 142
Gliipercompetitivi............................................................ 146
Iremissiviesagerati........................................................... 150
Iperfezionistiincontentabili .............................................. 153
PREFAZIONE

Riconosci le persone
che ti danneggiano
e valorizza te stesso

I lcollegachenonfaaltrochelamentarsiconte;lamicoche
invadecontinuamentelatuaprivacyconconsigliindeside-
rati;ilparentechesisentesempreindirittodidirticosadevi
ecosanondevifare;ilcapoprevaricatorecuinonriesciadire
dino...Alcunepersonechecicircondano,sianoessifamiliari,
colleghi, amici o conoscenti, spesso, in modi diversi, tentano
comunquedicondizionarelanostravita.
Persone ipercritiche, egocentriche, prepotenti o insicure, che
cercanodimanipolarciechehannosempredadiresulnostro
mododiessereeagire.Seglielopermettiamo,possonoinuen-
zarenegativamentelanostraesistenza,compromettendoan-
chelanostraautostima.Spesso,tuttavia,siamoproprionoia
permetterechequestoaccada,perchascoltiamotroppolevoci
esterneanoietroppopocoilnostroistinto.Infatti,disolito
questitipicaratterialihannocomebersaglipreferitiproprio
lepersoneconsideratedatuttimoltobuoneomoltodisponi-

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biliepaciche,quellechecercanoinognimododievitarele
discussioni,nondiconoquasimaidinoe,perquantopossono,
cercanosempredifarstarbenelaltro,assecondandoogniri-
chiestasenzabattereciglio.
Machiassecondasempreleesigenzedeglialtri,enonlepro-
prie,nisceperperderedivistailveroobiettivodellavita:
realizzaresestessoeviverepienamentelesistenza.
importantedunquenonfarsimanipolareoprevaricare;oc-
correrispettareglialtrimanellostessotempofarsirispettare.
Chi prende sempre per buoni i comportamenti altrui e non
capisceidannichepossonoprovocargli,rischiadivedersiru-
baretempoedenergieprezioseediessereespostoaproblemie
difcoltquotidiane.

Accogli il lato Ombra: degli altri e tuo


Lepersonecheaccettanosemprelerichiestealtruieconcedono
troppofacilmenteilpropriotempo,attiranoinevitabilmente
ascomedellecalamiteimanipolatori.
Ilmotivodiquestaingenuitediquestapassivitspessori-
siede nellassociazione di due meccanismi psichici inconsci,
chiamatiproiezioneenegazione.Nelprimocaso,chitroppo
disponibileproiettasuglialtrilapropriabuonafede.Pensa
che, dal momento che lui non farebbe mai una determinata
azione, nessuno la possa fare. Quindi trova giusticazioni
comprensiveperqualsiasicomportamentoaltrui.
Conlanegazioneinvece,sitendeadifendersidaunavisio-
nedellaltrochepotrebberisultaretroppodolorosaocomplessa
da affrontare; quindi la si riuta in blocco, negandone le-
videnza. Non si vuole fare esperienza del lato Ombra di
chisihaintorno.Sispera,comefannomoltibambini,cheil

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Cattivononesistaechelepersonesianotuttebuoneebuone
tutte,nellalorointerezza.Maquandosifacosconglialtri,
perchlosifaancheeinnanzituttoconsestessi,negandoil
propriolatoOmbra,lazonaoscuradellapsiche,cheognuno
dinoipernaturapossiede.
Ognunodinoicomprendeinsmoltiaspetti,nonhamaiuna
facciasola.Nonunfattonegativo,perchcipermettedi
essere unici e irripetibili. Ma non sempre si accettano tutti
gli aspetti della propria personalit: si negano o si riuta-
no.Eppure,perrealizzareveramentelapropriaunicit,per
nonessereinuenzatidaglialtri,bisognacominciareacono-
scersimeglio,avedereipropriaspetticontroversi.Solocossi
avrannogliocchiliberipervederecichecicirconda,nelbene
enelmale,esipotragirenelmodopiconsono.

I vantaggi del sapersi difendere dagli altri


Sirisparmianoquantitenormidienergieedidisagi.
Sitienelarottadelpropriocamminodivita.
Simiglioranoirapporticonchicivicino(gli,partner...).
Sievitalaccumulodirabbiaedifrustrazione.
Siaccrescelapropriaautostimaesidiventapiincisivi.

Impara a dire di no
Iseinochediciamoaglialtrisonofondamentalinellafor-
mazioneenellosviluppodellenostrerelazioniedeterminano
continuamentelenostrescelte.Alcunepersonepossonodiven-
tare pi facilmente vittime dei manipolatori proprio perch
hannomaggioredifcoltadiredino.
Invece,peraffermarelanostraidentit,importanteusare

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anchelenegazioni.Comeriuscirci?Laprimacosadasapere
cheimparareadiredinoportadegliinnegabilivantaggi:
ilprimodirisparmiarcisituazionidifcili;ilsecondodi
permettercidifaredellescelteinsintoniaconlanostranatura
einostridesideri;ilterzodiaiutarciadaffermarenoistessi
einparticolarelanostrasingolarit,checostituisceilnostro
valoreprincipale.
Cosfacendo,avviciniamoanoilepersonecheciamanoper
quellochesiamoechecirispettanoperchabbiamolaforzadi
esserespontanei.Alcontrario,diresempredispercatturarela
benevolenzadichicistaattorno,adiscapitodisestessi,evita
sicuramenteiconitti,maalcontempoportalapersonaanon
prenderemaiunaposizioneeasubiresempreecomunquele
sceltealtrui,lontanedaisuoibisogni.

Con i No giusti ti apri nuove possibilit


Comeromperequestiautomatismi?Comeriuscireadiredino
quandonesentiamolanecessit?Ilprimopassocomincia-
reaporsiquestedomande:Iocosavoglio?,Cosamipiace?.
Ilchenonsignicaperforzaottenerlo,maalmenopermette
diprenderneconsapevolezzaedesprimeremegliolapropria
volont.Unaltroconsiglioquellodifarepratica,esercitan-
dosiadiredino.PerriuscircibastacominciaredaiNofacili,
quellichenonlascianostrascichiemotivitroppopesanti.Per
esempio,ilnoalcommerciantechevuolevendertilennesimo
vestitooprodottoappenauscito.Spesso,infatti,sipensachei
nostriNopossanoprodurrechissqualiconseguenzenega-
tive.Poi,conlesercizio,siscoprechenonesseredaccordonon
costerribilecomesipensava.Anzi,diventaunarmautile.
Negare qualcosa a qualcuno non signica necessariamente

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entrareinconittoodichiarargliguerra.AnziqualcheNo
dettoalmomentogiustociaiutaavivereinmodopicoe-
renteconlanostraidentit.Poi,unavoltachesiallenati,
siinizianoadireanchedeiNopiimpegnativi,quelliche
possonomigliorarelaqualitdellenostrerelazioni.
Questo piccolo cambiamento interiore porta gradualmente
anche a modicare in meglio i nostri rapporti con gli altri:
se siamo pi coerenti e sinceri con noi stessi, anche gli altri
losarannoconnoi;lerelazionidiventerannopigenuinee
spontanee,invecediesserebasatesultimorediperderelamore
dellaltroequindiperquestoaccettaredicomportarciinun
modocheinrealtnonvorremmo.

Scegli le persone che ti aiutano a crescere


Spesso non ce ne accorgiamo, ma nella scelta delle relazioni
siamocondizionatidaitimori,dalleconvenzioniedairuoli
cheattribuiamoadaltri.difcileammetterloperchcipiace
considerarcifortieautonomi,eppurecchitendeafrequenta-
resolopersonechesenteinferiori,propriopercheglistessoha
uncomplessodiinferioritchenonriconosce;cchisimette
soloconpartnerrassicurantioinsicuriperchtemeilgiudizio
oilrapportoparitario.Canchechi,alcontrario,frequenta
preferibilmentepersonemoltodecise,deileaderetrascina-
tori,perchglidannopisicurezza.Tuttoquesto,infondo,
nonsarebbeunproblemasenonfosseche,dopounpo,chisi
relaziona sempre con lo stesso tipo di persone o con soggetti
cheservonoamascherarelesuepaure,nisceperbloccarela
propriacrescitaelapropriaindividualitperchsinasconde
dietroadaltri,inunacondizionestaticachenonstimolalo
sviluppodellapropriapersonalit.

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Preferiamospessoadagiarciinsituazionidicompromesso,pi
comodealmomento,mamoltoscomodecolpassaredeltempo.
Einveceilcoraggionecessario:ilcoraggiodivincerelapau-
radelgiudizio,eprovareafrequentareanchepersonediverse
dalsolito.Nonscelteacaso,ovviamente,maquellecheciaffa-
scinano,ciinteressanoe,soprattutto,cistimolano.
Frequentarequestepersonepuportareunaventatadiaria
nuovadentrodinoi,capacedirinnovareilnostroIo.uti-
lefrequentareindividuichesonofortiecapaciinambitinei
qualinoinonlosiamo,oppurechehannounsensodirespon-
sabilit pi spiccato del nostro, che hanno pi fantasia, in-
sommapersonedallequaliinqualchemodopossiamoricavare
deglistimolipositivi.Spessoquestoservepermettereinluce
capacitchenonpensavamodiavere.
Limportante riconoscere in tempo se colui che abbiamo di
fronteutileallanostracrescitaoppuredannoso.

Chi sono i veri amici?


Ilveroamicosivedenelmomentodelbisogno,diconoalcu-
ni.No-ribattonoaltri-troppofacileaiutarequalcunoin
difcolt.Lamicoveroquellochesagioirequandoseifelicee
haisuccesso,enonprovainvidia.
Secondoalcuneopinionilamicocoluichesaascoltartisenza
giudicarti,secondoaltreinveceilveroamicochitidicechia-
ramantequellochepensa,anchesuituoidifetti.
Oggipoisemprepifacilesentirequestefrasi:IosuFacebo-
okhoduecentoamici,oppureIodiamicinonnehopi:mi
hannodelusotutti,lamicizianonesiste.
Checosadiredifronteaunatalebabeledidenizioniedi
opinioni?Chisonoveramentegliamici?

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I mezzi tecnologici attuali consentono unenorme facilit di
comunicazione e danno la possibilit di avviare facilmente
contatticontantissimepersone.
LusomassicciodiInternet,deglismartphoneedeisocialnet-
workcreaungrannumerodirapporti,chepernonsipos-
sono denire amicizie; sono nella maggior parte delle ami-
cizieinnaturali e superciali, senza rapporti veri. Prima
poiportanoquasitutteagrandidelusioniedespongonoanche
amanipolazioni,criticheeopportunismi.Inquestocaos,nel
qualetuttisembranoamicisenzainrealtesserlo,sirischia
davverodinonriconoscerechiamicolodavvero.

La prima fondamentale qualit: la spontaneit


Gliamiciinrealtcisono,esistono.Forsenonsonotanti,ma
ognunodinoialmenoqualcunocelha,fosseancheunosolo.
Marischiamodinonaccorgercene,perchsiamodeviatinon
solodalleincongruenzedeicomportamentialtrui,maanche
dainostrimodellimentali.Spessocerchiamolamicoassolu-
to,senzamacchia,perpoimagaricriticarlo(oveniredalui
criticati)alprimoequivoco;sirischiadinirepernonsentirsi
pi. Il punto proprio questo: dobbiamo uscire dal bisogno
romanticodelgrandeamicoeapprodareaunavisionepi
realistica dei rapporti. Certo, sarebbe bello che una persona
avesse tutte le caratteristiche che sogniamo, ma siamo esseri
umani,ognunoconlepropriecaratteristicheeiproprilimiti.
Persentireilcaloreeilvaloredellamiciziasufcienteche
lapresenzadegliamiciarricchiscainqualchemodolanostra
vita.Perigrandigestinonsipumaiesseresicuri:quellipos-
sonoarrivareanchedachimagari,noaquelmomento,non
abbiamoconsideratocomeunamico.

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Amici sinceri non significa amici perfetti!
Lamicoassolutounidealedelladolescenzache,seapplicato
allavitaadulta,ciportasoltantoenormidelusioni.Sostituia-
moquestoidealeirraggiungibileconunaffettovero,capacedi
comprendereilimitireciproci.Nonmettiamoallaprovala-
mico:quellochecontasentirechecihaacuore,siacheriesca
siachenonriescaaesserepresentecomevorremmo.

Chiarisci subito - Sequalcosavastortonellamicizia(unof-


fesa,unequivoco,unaparoladitroppo)fondamentalepro-
varesubitoachiarirelasituazione,anchesenonciva.Un
veroamicoaccettailconfronto.Seinvecesiarroccasullasua
posizioneenonsirendedisponibile,meglioallorarivalutare
lamiciziae,seilcaso,allentarlapernonfarmontareuna
rabbiacheprimaopoiesploderebbe,conpessimirisultati.

Rispetta i cicli - Come molti amori, anche molte amicizie


hannounterminenaturale.Nonappesantiamocilavitacer-
candoditenereinpiedideirapportigiconsunti.
PerquantoriguardaFacebookoWhatsApp,ricontattiamoi
vecchiamicicheavevamopersodivistasolosecqualcosadi
concretodavivereinsieme,altrimenticorriamoilrischiodi
impoverireiricordipositivicheneabbiamoodiriportarea
gallavecchieincomprensioni.

Com organizzato il libro


Questolibrosiproponecomeobiettivoquellodiaiutartiari-
conoscerelapersonalitdichihaidifronte,diinsegnarti,con
semplicistrategie,aindividuareimanipolatori,ciocoloroche
tendonoasfruttartiaiproprini.Loscopo,insomma,quello
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diinsegnartiausare,quandoserve,unpizzicodiintuitoin
pinellerelazioniconglialtripermigliorarelaqualitdei
rapportieanchedellatuavita.
Ilvolumesuddivisoindueparti:nellaprimaillustriamole
tipologiedipersonalitdacuidifenderti(adesempiointi
consiglieri,gliimpiccioni,gliegoisti,gliumorali...);dicia-
scuncaratteretracciamounidentikiteforniamoalcunicon-
sigliutilipernonfarticondizionareinsensonegativoenon
nireintrappolatodaquestipersonaggi.
Nella seconda parte, invece, mettiamo in luce alcuni tratti
dellapropriapersonalitche,sespintialleccesso,possonotra-
sformarsiindifettieinlimitiperlapropriavitaefelicit.
Dalpessimistacronicoalritardatariopatologico,dalperma-
loso al nostalgico, ti suggeriamo come riconoscere alcuni lati
debolideltuoedellaltruicarattere,imparandoadaccettarlie
asfruttarequestecaratteristicheatuovantaggio,trasforman-
doleinpuntidiforza.

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PRIMA PARTE

COME DIFENDERTI
DA CHI PU
MANIPOLARTI

I polemici, gli invadenti, i finti amici,


i lamentosi, i voltafaccia, gli impiccioni...
Conosciamo a fondo queste personalit,
impariamo a riconoscerle e a proteggerci
dalla loro intrusione nella nostra vita,
neutralizzandole con efficacia
I BASTIAN CONTRARI
Quelli che parlano
solo per contraddirti
Attaccano sempre in contropiede.
Se cedi al loro gioco di continua polemica,
ti rovini la vita e anche la salute

L a verit un punto di vista: e precisamente il


contrario di quello che pensi tu. Sembra questo il
motto, del tutto inconsapevole, di chi, qualunque cosa tu
dica o faccia, non mai daccordo. Mai, anche quando la
tua azione riluce di una giustezza inconfutabile. In gergo
popolare si chiamano bastian contrari, in gergo tecnico
vengono definiti confutatori.
In ogni caso, se ti sottoponi alla loro influenza, se chiedi
la loro approvazione, se credi a ci che dicono, puoi tro-
varti in un caotico mare di guai, con in pi un bel tuo-
nante te lavevo detto da parte loro, che sa di beffarda
presa in giro. Se hai un bastian contrario in famiglia o sul
lavoro, devi imparare a proteggerti dalla sua azione conti-
nua e caotica. Prima di tutto cercando di capire perch si
comporta in questo modo.
Il bastian contrario in realt un insicuro, con un enor-
me ma inconsapevole senso di inferiorit, per superare il
quale usa una classica strategia di compenso: lafferma-
zione di s attraverso limposizione delle sue idee e la sot-

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tomissione dialettica dellaltro. Quali idee? Non importa,
poich abilissimo nel sostenere sia una tesi sia il suo
contrario. Deve soltanto avere un punto di partenza che
gli faccia scegliere, automaticamente, quale delle due. E
questo punto glielo fornisci tu, esponendo una tua idea o
una tua scelta, in qualsiasi campo. La sua sar esattamen-
te lopposto. E il bastian contrario la difender strenua-
mente, trovando tutte le argomentazioni, sbandierando
certezze e criticandoti senza scrupoli, e soprattutto non
prestandoti alcun vero ascolto.

Lidentikit del signor No


Ai bastian contrari non importa granch del contenuto di
un discorso, ma solo affermare il contrario. Ecco alcune
loro caratteristiche. Conoscerle pu esserti di aiuto per
evitare di cadere nella loro trappola.

Usaunironiachesiavvicinaalsarcasmofastidioso.
Mancadiessibilitnellargomentazione.
Provaindifferenzaperlostatoemotivoincuisitrova
linterlocutore.
Mostraindisponibilitallascolto.
incapace di accorgersi del suo problema.

I rischi delle discussioni con lui


Quelli che intervengono nel dialogo solo per correggere
tutto ci che dicono o fanno gli altri, alla lunga creano
malumore e nervosismo nellinterlocutore, che cede al
loro gioco di provocazione continua.

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Sbattendocontrounmurodigomma,tiirritietiarrab-
bi perch non comprendi il suo atteggiamento.
Vieniinuenzatodaunideafaziosachepufuorviarti.
Tisentisvilito,incompreso,eticrollalautostima.
Seseiindifcolt,luinontiincoraggiamaticritica.
Seseisuoglio,tisentiinsicuroesduciato.

Gli argomenti da evitare


Ci sono alcuni temi spinosi che stuzzicano maggiormen-
te di altri la voglia del bastian contrario di andare contro.
Ecco i principali.

Difcoltsentimentali.
Problemidilavoro.
Sceltedivita.
Problematichefamiliari.
Malattieesintomi.
Calcioealtrisport.
Politica.
Attualit.
Programmitelevisivi.
Tecnologiavaria(pc,cellulari).

I consigli: evita il confronto e lasciagli la parola


Lerrore pi grande che si possa commettere comin-
ciare a discutere con lui, dimenticando che gli interessa
solo fare polemica. Con questi tipi meglio non esporsi
esprimendo la propria opinione. Meglio stare in silenzio
e aspettare che siano loro a scoprirsi.

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Impara a riconoscerlo - Individualo, osserva il suo auto-
matismo in azione e non pensare di poterlo cambiare. Lui
stesso non crede in ci che dice, come un avvocato che
sostiene una tesi pur sapendo che falsa, o pur avendo
dubbi. Se tu avessi detto il contrario, lui avrebbe fatto lo
stesso. Pu sembrare assurdo, ma cos.

Non cercare di convincerlo - Non infilarti in un torchio


dialettico da cui uscirai sconfitto o logorato da una ste-
rile e inutile discussione. A volte difficile, perch, per
esempio, pu essere un familiare a cui viene spontaneo
raccontare di te, ma ne va del tuo equilibrio psichico.

Attendi che si esponga - Di solito, per la sicurezza che


ostenta, il bastian contrario sembra un punto di rife-
rimento a cui chi insicuro d in pasto il proprio vissu-
to. Lascia invece che sia lui a esprimere per primo la sua
opinione,ocheraccontidis.Vedraituttalasuafaticadi
raccontare qualcosa in assenza di un nemico.

Puoi imparare da lui a essere pi flessibile - Vai davanti


allo specchio e decidi di sostenere una tesi e poi il suo
esatto contrario. Per esempio, convinci te stesso di non
voler vivere in citt, metticela tutta, elenca i mille van-
taggi della campagna. Lascia passare cinque minuti e poi
fai lesatto opposto, con sicurezza e con piglio autorevole.
Non importa che cosa pensi davvero tu. Fingendo con
forza, ti convincerai di entrambe le verit. Con questo
gioco il cervello si abitua a verit mutevoli e a uscire da
personaggi troppo rigidi. Al contempo, tu impari a non
identificarti troppo in nessun pensiero.

21
I SACCENTI FASTIDIOSI
Pensano sempre
di saperne pi degli altri
sempre bene evitare chi emette sentenze su
tutto, specie su argomenti che conosce solo
superficialmente. Ecco come difendersi

S i trovano ovunque: tra i parenti, tra gli amici, sul lavoro,


a un corso e in tanti altri contesti della vita quotidiana.
Loro sono l, sempre pronti a elargire la propria sapienza,
anche senza che nessuno glielo chieda o li interpelli diret-
tamente. Sono i cosiddetti saccenti, coloro che pensano di
sapere tutto sempre meglio degli altri, che amano essere
ascoltati ma sono incapaci di prestare ascolto alle parole
di chi hanno di fronte e non si trattengono dal manifesta-
re questa presunta superiorit con consigli non richiesti,
sermoni compiaciuti, critiche salaci ed evidenziando che
soltanto loro sanno che cosa bene o male, utile o inutile,
giusto o sbagliato.
In tutti i campi, ostentano la verit, o comunque una
conoscenza migliore della nostra, e la impongono nei
discorsi, mostrando indifferenza per le risposte seppur
valide di qualsiasi interlocutore, anche quando questi
palesemente pi esperto su quello specifico tema.
Esistono per delle buone regole per riconoscere e neu-
tralizzare i saccenti: eccole.

22
Lidentikit di chi elargisce la propria sapienza
Se riuscissimo a osservarli con distacco e ironia, ci accor-
geremmosubitochesonoridicoliegrotteschi.Tuttavia,
la loro spocchia, sommata al fatto che non di rado ce li
troviamo tra i parenti stretti o tra i migliori amici o nello
stesso luogo di lavoro, spesso ci irrita impedendoci di co-
gliere il lato comico del loro atteggiamento. Anche per-
ch con loro non si pu impostare un vero dialogo, non ci
si sente mai capiti.
E soprattutto, se siamo incerti o disorientati, possiamo
fare scelte sbagliate, influenzati dalla loro finta ma pro-
rompente sicurezza, che di solito non coglie per nulla le
reali problematiche di chi hanno di fronte. Ecco alcuni
loro tratti tipici.

Sono egocentrici. I saccenti gesticolano in modo da


valorizzarsi (indicano loro stessi, assumono posture
damaestro,dacapoodapadronedellasituazione)eti
guardano come a dirti: sei sempre il solito inetto. Ci
accade soprattutto se ci rivolgiamo a uno di loro per un
aiuto(che,sevienedato,accompagnatodacritichee
insegnamenti)operunosfogopersonale(chenonviene
accoltomarispeditoalmittentecontantodipredica).
Secondoloroglialtrisbaglianosempre.Unesempiofra
i tanti possibili: a pranzo o a cena insieme, se raccontia-
moqualcosadinoi(unadecisionedifcile,unproblema
sul lavoro), ci sentiremo dire dai saccenti che loro lo
saprebbero fare meglio, che conoscono un posto miglio-
re, che la scelta ottimale unaltra, trasmettendo questi
messaggi: tu sbagli, tu non capisci, non hai fatto abba-
stanza, non hai scelto bene, non vai bene.

23
I rischi che corriamo con loro
Lostentata superiorit esibita dal saccente che la sa lunga
su ogni cosa e aspetto della vita, oltre a procurare fastidio
alla persona che ha davanti, pu alla lunga minare le sicu-
rezze di chi si trova ad avere a che fare con lui.
Ecco i rischi che si corrono con queste persone.

Leproprieideeeazioniperdonoforzaeincisivit.
Cisisenteinadeguati,inferiori,incapaci.
Sivieneinuenzatinelledecisioniimportanti.
Sifannoerroriclamorosichemaisisarebberocompiuti.
Si resta paralizzati in un atteggiamento psicologico
dannoso di dipendenza.
Cisisentesolieincompresi.

I consigli: lasciali parlare e non fare domande


Pi di ogni altra cosa, i saccenti amano essere ascoltati:
se fai loro credere di farlo con attenzione, si sentiranno
soddisfatti e si disinnescheranno presto da soli, certi di
averti convinto!

Identificali - I saccenti danno consigli senza richiesta, non


chiedono mai, non hanno dubbi, criticano anche senza
conoscere bene la situazione, ostentano le loro opinioni
e le loro conoscenza con una sicurezza invidiabile, non
hanno lumilt di ascoltare, non cambiano mai idea e re-
stano saldi sulle proprie posizioni.
Il vero sapiente fa lopposto: ascolta, chiede, comprende.
Solo su richiesta, e solo a volte, suggerisce qualcosa.

24
Proteggiti al meglio - Se ti accorgi di essere facilmente in-
fluenzabile dalla falsa sicurezza dei saccenti, non raccon-
tare loro troppe cose di te.
Se hai un progetto o unidea, prima agisci e portala a com-
pimento, o verrai continuamente disturbato da critiche e
consigli. Riduci anche le confidenze, soprattutto quelle
che riguardano aspetti intimi e privati della tua esistenza,
o verranno usate per creare una visione di te che diventer
un inossidabile pregiudizio.

Disattivali cos - Se parli con un saccente evita di compiere


questi errori: il primo di fargli domande come se fosse
un oracolo dandogli unimportanza e un potere che lui
poi user alla prima occasione per esibirsi e mostrarsi su-
periore a te; il secondo di combatterlo o competere con
lui in una gara di ostentazione.
Lascialo pure parlare senza farti troppo impressionare.
Piuttosto cerca di selezionare le sue parole: magari tra
quello che dice c effettivamente anche qualcosa che ti
potrebbe risultare utile.

25
I FINTI ESPERTI
Hanno in tasca
la verit assoluta
Sono quelli che mostrano sicurezza in ogni campo,
condizionando con le loro parole chi alla ricerca
della propria strada e avrebbe bisogno di una guida
vera per crescere. Ecco come arginarli

A nche queste personalit, simile per molti versi ai sac-


centi, si trovano ovunque: ogni ambiente ha il suo
espertone, il saggio, il maestro sempre pronto a elar-
gire verit assolute, giudizi definitivi e parabole paradig-
matiche, nonch sapienti consigli, paterne approvazioni e
materne censure. Non parliamo qui del leader di una setta
o di un movimento, ma di quelle persone che nel nostro
mondoquotidiano(lavoro,amici,scuola,universit,cir-
colosportivooculturale...)siauto-incaricano,conlac-
cordo inconscio di chi sta intorno, del ruolo di esperto in
tutto. Ne parliamo perch esse, ostentando una granitica
sicurezza in ci che dicono e una dialettica superiore alla
media dellambiente che frequentano, possono influenza-
re negativamente la vita di altri pi insicuri e manipolabi-
li, che hanno bisogno proprio di un leader di riferimento,
di una figura patriarcale di guida.
Comedifendersialloradaquestifalsimaestri?Vidiamo
qui di seguito alcuni semplici suggerimenti pratici.

26
Lidentikit di chi d consigli non richiesti
La figura del saggio in realt connaturata allesistenza
di qualsiasi gruppo fin dai tempi pi antichi. Le socie-
t arcaiche avevano bisogno di una guida che possedesse
il carisma, cio quel segno distintivo che ne faceva una
persona speciale in contatto con verit immanenti o tra-
scendenti.Taligure,sebbeneinscenaribenpievoluti
e autocoscienti, sono auspicabili anche ai nostri giorni:
fondamentale per ognuno di noi sapere che c qualcuno
al mondo, e nel nostro personale mondo, che ne sa pi di
noi sullarte di vivere, perch questo ci d speranza, sicu-
rezza e reale possibilit di progresso.
Unpocomenellarteonellascienza:qualcunovaoltree
vede ci che gi c, ma che locchio comune non vede
ancora. Oggi tuttavia, nel trionfo dei modelli narcisistici,
il ruolo del saggio sempre pi inflazionato: diventa un
sapiente - spesso in buona fede - chi acquisisce una ric-
chezza o un ruolo di potere, o chi sente di aver raggiunto
una qualche verit o chi ha semplicemente visto che con-
viene interpretare il ruolo di chi sa. Ecco alcuni tratti
tipici di queste personalit.

Questepersonestannosempresulpulpito.Nonsitrat-
tengono dallelargire consigli e giudizi anche senza co-
noscere a fondo la situazione.
Hannolatendenzaavolersempreconvincereglialtri
e mostrano uno spasmodico bisogno che laltro accetti
quello che dicono, e se non lo fa spesso si offendono.
Ingenerevivonomalelacriticaequandoqualcunoosa
esprimere disaccordo banalizzano le sue idee o cambia-
no argomento o dicono che laltro non pu capire.

27
Intisaggiguardanoglialtridallaltodellalorosupe-
riorit. Fanno di tutto per tenere il dialogo su un piano
impari, con loro sopra e gli altri sotto come discepoli.
Sonounponoiosi.Dopounposicapiscechesonofer-
mi, che non si mettono pi in discussione e che pensano
di non aver pi niente da imparare.
Arroccatinellelorocertezze,nonprovanomaistupo-
re, sorpresa e non sanno realmente immedesimarsi nei
problemi altrui.

Le persone che spesso rivestono questo ruolo


Ecco le persone che pi spesso si assumono il ruolo di
finti maestri.
Ostentando sicurezza in ogni campo, condizionano chi
alla ricerca della propria strada e avrebbe bisogno di una
guida vera per crescere.

Igenitorieifamiliariconcuisipiincondenza.
Illeaderdelgruppodiamici.
Inonni.
Linsegnantecarismatico.
Lacollegaopinionista.
Ilcapoallavoro.

Qual la loro forza


Ecco per punti il segreto del loro successo.

Mostrano una sicurezzaa prescindere e nascondono


qualsiasi dubbio.

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Vendonobeneirisultatiottenuti,mitizzandoliadarte.
Intuisconoalvololambienteolapersonaconcuiinter-
pretare questa parte.

I consigli: ritrova la fiducia in te stesso


Per ciascuna persona esiste un vestito solo suo e a ognuno
di noi spetta il compito di individuarlo: per riuscirci suf-
ficiente affidarsi al migliore dei sarti ovvero alla propria
tendenza innata. Non serve cercare lontano, ce labbiamo
in casa, dentro di noi.
Ecco qualche consiglio, per ritrovare fiducia ed evitare di
farsi condizionare troppo dagli altri, allontanandosi dalla
propria natura.

Ascolta la tua interiorit - Dopo che ricevi un consiglio dal


saggio, resta da solo per un po. Sentirai subito se quello
che ti ha detto ti appartiene o no. E se la risposta no, fai
prevalere la tua voce interiore su quella del carisma ester-
no, altrimenti eserciterai una violenza su te stesso.

Mantieni i tuoi spazi e i tuoi segreti - Il falso maestro use-


r ci che gli dici per giudicarti e, spesso senza volerlo,
costruir dei pregiudizi con cui inquiner i suoi consi-
gli. Nelle radici di una pianta si svolge tutta la funzione
nutritiva e creativa. Noi guardiamo i fiori, guardiamo le
foglie, guardiamo la luce che arriva sui rami, ma levento
nascosto, le radici stanno nel profondo della terra.
Tuttelevoltechetivieneinmenteunsegretoevuoirac-
contarlo a qualcuno, devi ricordarti che questo viene dalla
profondit delle radici.

29
Impara a prendere il buono che c in lui - Anche in un
finto saggio c sempre qualcosa di buono, di vero e di
interessante. Frequentalo e impara a intuire che cosa puoi
realmente imparare da lui. Limportante non identifi-
carsi completamente con ci che dice e mantenere sem-
pre il giusto distacco.

Non porti come subalterno - Chiedere un consiglio non


significa sottostare. E ricorda che in genere un vero ma-
estro pi che delle risposte ha delle domande. Domande
capaci di farti scorgere soluzioni impensate.

Recupera il silenzio - Spesso si chiede il parere degli altri


perch ci si sente in trappola, senza via duscita, perch
si crede che loro possano darci chiss quali soluzioni in
grado di sbloccare la nostra vita. Invece, al contrario, si
dovrebbe pensare che la nostra storia non esiste.
Non cercare di capire ci che non va nella tua vita. Non
attendere svolte esistenziali particolari. Piuttosto metti
in pratica questo consiglio importantissimo: smetti di la-
mentarti e stai attento alle parole che esprimi.
Non appena un lamento si affaccia, fermati, fai un bel re-
spiro profondo e resta in silenzio. Senza pensare a quello
che dicono gli altri.
Attraverso il silenzio ritroverai il corpo, e il corpo ti inse-
gner a dire le parole giuste, quelle che contano davvero e
che ti feconderanno di felicit.

Il parere degli altri non ti serve - Non abbiamo bisogno di


ricevere consigli, suggerimenti, approvazioni altrui.
Quante volte, chiedendo agli altri unopinione, hai sen-

30
tito ripetere le stesse cose? Immagina di frequentare da
qualche tempo con una persona nuova, che ti piace.
In genere, ti viene spontaneo, in questo caso, chiedere
allamico o allamica di turno con cui sei in confidenza se
opportuno dichiararti, fare a questa persona un regalo o
invitarla a uscire. Le risposte pi comuni? Di solito fra-
si fatte, banali, scontate, senza nessuna aderenza al caso
specifico: Ma no, fatti desiderare; deve essere lei/lui a
fare il primo passo....

31
GLI IMPICCIONI
Si nutrono della vita degli altri
Curiosissimi e muniti di frasi fatte, intervengono
su tutto. Possono agire con le migliori intenzioni, ma
fanno danni perch riducono la libert dazione altrui

C i sono persone che si sentono in diritto di invadere


letteralmente la vita di altri. Dicono di farlo per il
loro bene, e in parte forse vero. Ma leccesso di consi-
gli e di iniziative non richieste, la troppa sollecitudine,
lestrema curiosit e attenzione morbosa per i fatti altrui
tradiscono sempre qualcosa che non va e, soprattutto, ot-
tengono effetti opposti e disastrosi.
Se anche tu sei vittima del classico impiccione che eccede
nel dare consigli, ecco qui di seguito dei validi suggeri-
menti. Se invece ti senti pi vicino a questo diffuso per-
sonaggio, i consigli che daremo qui di seguito ti aiute-
ranno a meditarci su.

Lidentikit dei curiosi patologici


Riconoscere un vero impiccione semplice: ecco alcune
sue caratteristiche ricorrenti.

Senonseguiunsuoconsiglio,cirimanemaleetendea
offendersi per questo motivo.
off
una persona estremamente curiosa e desiderosa di co-

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noscere ogni aspetto della vita degli altri. In genere fa
spesso tante domande risultando insensibile e inoppor-
tuno: Allora raccontami, cosa successo? Perch? ecc..
Senonglifaicondenzeticriticaesenontifaiaiutare
si sente inutile.
unapersonacheperindoleportataadaiutare,ma
che per nevrosi lo fa in modo obbligato, quasi fosse lu-
nica maniera per relazionarsi.

I soggetti pi intrusivi
Madri e suocere le maggiori indiziate. Ma attenzione an-
che ai colleghi di lavoro. Con la scusa di aiutarti, cercano
in realt di dare un senso alla propria vita. Ecco gli intrusi
pi fastidiosi.

Madre.
Suocera.
Amiciecolleghidilavoro.
Insegnanti.
Maestrieguidespirituali.

Le sue frasi tortura


Limpiccione ha in genere una collezione di frasi fatte
che sfodera tutte le volte che impartisce consigli agli altri.
Ecco quelle classiche.

Ticonsigliodi....
Pensochetudebba.
Perchnonfaicos?.

33
Ioaltuoposto....
megliocomedicoio.
Comealsolitononmiascolti.

Lidentikit della vittima


Chi cade pi spesso nella rete degli impiccioni? Chi si
lascia andare a confessioni sulla sua vita privata che poi gli
si ritorcono contro? Ecco il profilo di chi subisce.

unapersonaeducataeaccomodante.
Dicetroppecosedis.
Fafaticaadiredino.
Haunideaincostantedisestessa.
Soffredisensidicolpa.

I rischi nel tempo


Il pericolo principale che corre la vittima dellinvadente
di sentirsi sempre unincapace bisognosa di ricevere i
consigli altrui. Questa situazione, a un certo punto, pu
sfociare in un litigio che interrompe la dipendenza da una
parte e leccessiva intrusione dallaltra. Ecco quali rischi
si corrono.

Fastidio,irritazioneeribellione.
Sensodiinadeguatezzaeincertezza.
Ansia(anchedaprestazione).
Azionimaldestre.
Mancanzadiprivacyediautonomia.
Figuracceconglialtri.

34
Perch mette il naso nella vita altrui
Il bisogno di entrare lancia in resta nella vita altrui, cal-
pestandoprivacyeconni,tipicodialcunepersonalit.
C qualcosa di troppo nellattenzione dellimpiccione per
la vita altrui, e questo di pi di solito dovuto ad alcuni
suoilimiti.Vediamoli.

Vita vuota - Haunavitapersonalescarsissima,senzain-


teressi o passioni, e risolve il vuoto occupandosi di una
vita altrui come fosse la sua, con la presunzione di sapere
sempre qualcosa pi di te.

Bassa autostima - Anche se d consigli a iosa, ha bisogno


di sentirsi importante, di vedere riconosciuto il suo valore,
e di sentirsi buono e generoso.
Paradossalmente, tutti i suoi consigli fanno sentire laltro
un incapace.

Troppo cuore, poco metodo - Pensa, poich ci mette il cuo-


re, di poter dire e fare tutto, senza filtri. Ma non suffi-
ciente e anzi spesso controproducente: bisogna calibrar-
si sulla sensibilit dellaltro.

Bisogno damore e di attenzione - Crede che per essere


amati si debba essere utili e cos, aiutando, crea un credi-
toaffettivo(Contuttoquellochehofattoperte,orami
trattiinquestomodo!).

Dipendenza emotiva - Inconsciamente spera di tenere le-


gata a s una persona cara, rendendola dipendente dal suo
aiuto.Undoppiolegamecherisultapatologico.

35
I consigli: come difendersi dalle invasioni
Chiinvadelatuaprivacyevuoleindicartilagiustavia
(quellacheluinellasuavitanonriuscitoapercorrere),
continuer a farlo se non metti dei limiti. Fagli capire che
gli errori sono tappe di crescita, ma devono essere i tuoi,
non i suoi. Altrimenti tu perderai autonomia e accumule-
rai rabbia verso di lui. Ecco qualche consiglio.

Racconta poco o niente di te - Non raccontare agli altri


tutto di te, evita di mettere in piazza elementi della tua
vita privata, problemi, ma anche punti deboli e pensieri
negativi. Poniti in ascolto o parla di cose pi superficiali o
comunque meno intime. Allinizio non facile perch la
ricerca dellintimit scappa fuori in automatico, ma dopo
un po ci riuscirai e scoprirai che essa non n indispen-
sabile n opportuna con tutti. Ogni cosa che dici per lim-
piccione diventa cibo per le sue proiezioni mentali.

Fissa dei paletti - Se limpiccione riuscito a invaderti


perch glielo hai permesso. Rifletti su questa tua disponi-
bilit che spesso non solo buona educazione o rispetto,
ma incapacit di affermare le tue scelte.

Un po pi di determinazione non guasta - Ascolta quello


che ti dice a patto per poi di agire in autonomia facen-
do ci che vuoi e che senti. Cos, anche sbagliando, avrai
sempre in mano tu il timone della tua vita.

Scambiatevi i ruoli - Se affronti limpiccione a muso duro


litigherete, mentre giocando con ironia lui potr accettare
latuarichiestadiprivacy.

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GLI EGOISTI TIRANNI
Succhiano le energie
e fanno soffrire
Uno comanda, laltro obbedisce. Uno tratta male,
laltro si lamenta. Sono il padrone e il servo.
Accade ovunque, anche tra le mura di casa, tra
partner o tra amici. Si tratta di relazioni pericolose
e squilibrate. Ecco come disinnescarle

F orse molti, almeno una volta nella vita, sono entrati in


strettocontattoconungrandeegoista.Unapersona
cui sentono di aver dato la parte migliore di s, amore,
amicizia, dedizione, lealt, ma a volte anche aiuto, lavoro,
tempo o denaro, e da cui si sono poi sentite sfruttate, tra-
dite e magari beffardamente pure criticate. E ci che resta
una grande rabbia per non aver intuito prima questa
caratteristica. Certo, ogni vissuto altamente soggettivo,
e la possibilit di sentirsi vittime pu essere accentuata
dallemotivit. E ci dimostrato dal fatto che anche co-
loro che vengono considerati egoisti hanno a loro volta da
lamentarsi di qualcun altro che stato un grande egoista/
sfruttatore con loro. Ma questo, in fondo, non fa altro che
confermare un aspetto tuttaltro che soggettivo: lesisten-
za di persone fortemente egocentriche che, con la loro
tendenza accentratrice, influenzano la vita di chi crede in
loro. Ecco come difendersi.

37
Lidentikit dellaccentratore egocentrico
Ecco gli atteggiamenti tipici dellegoista tiranno.

Agiscesempreconundoppione:vuoleottenerefavori
o altri benefici.
Tendesempreasfruttareglialtri.
egocentricoeaccentratore.
Unavoltachehaottenutocichedesidera,sparisce.
concentratosoloedesclusivamentesuipropribisogni
e sui propri obiettivi.

I rischi di essere in balia di un tiranno


In molti casi, da parte di chi si sente sfruttato c una
notevole disponibilit a farsi sfruttare. Non che si vo-
glia consciamente essere vittima, ma non ci si sottrae dal
diventare tale. Si permette allaltro di tiranneggiare per
molti motivi: remissivit, piacere sottile che si prova nel
recitare la parte della vittima, desiderio di cedere a un
altro la responsabilit della propria vita.
A volte i segnali del fatto che laltro ci sta manipolando
per il proprio vantaggio sono evidenti fin da subito, ep-
pure noi andiamo avanti, resistiamo, lo perdoniamo, gli
diamo tante altre possibilit.
Gli permettiamo di spremerci e di sfinirci. Spesso ad-
dirittura ci mettiamo in discussione, anche se sappiamo
di essere nel giusto, diventiamo insicuri e ci chiediamo:
Forse sono io che sbaglio, che non vado bene, sono io
che non capisco le sue ragioni?. Siamo come incantati
dalla potenza dellegocentrismo che abbiamo di fronte,
abbagliati dalla sicurezza con cui laltro fa azioni che van-

38
no a nostro svantaggio. Prima di entrare nella sua orbita
eravamo persone equilibrate, ora siamo disorientati, de-
fraudati e stanchi. Ma in questo essere vittime delle-
goista, abbiamo delle responsabilit. Ecco i rischi che
comportano queste relazioni malate.

Nonriesciadiremaidinoallesuerichieste,anchea
quelle silenziose.
Tistaitrascurandoinnomedellesueesigenze.
Tiseiabituatoaviverecos,lodaiperscontato.
Sperisemprenellasuabenevolenzaeapprovazione.

I consigli: riporta in primo piano le tue esigenze


Se vogliamo proteggerci da queste situazioni, non possia-
mo certo aspettare che gli egoisti smettano allimprovviso
di esistere.
Anche perch a volte sono alcune specifiche relazioni
elazio a
fare di uno un egoista e di un altro la sua vittima. cio
possibile che una persona con tendenze un po egocentri-
che, ma lontano dallessere un tiranno, venga messo nel-
le condizioni migliori per approfittare dellaltro proprio
dalle sue caratteristiche troppo ingenue e remissive.

Definisci i confini - Quel che serve non lirrealistica e


passiva attesa di un mondo migliore, ma unazione attiva
e concreta per stabilire i giusti confini nei rapporti. Siamo
noi che abbiamo il dovere di segnalare le nostre esigenze
e le nostre contrariet, e imparare a farlo fin da subito,
affinch il rapporto che si instaura, qualsiasi sia la sua na-
tura, non nasca gi fortemente sbilanciato.

39
Per questo motivo chi portato in modo naturale a un
atteggiamento di grande umanit, comprensione e fiducia
verso gli altri, cosa in se stessa molto bella, dovrebbe asso-
ciare a queste qualit una buona conoscenza di se stesso e
del mondo, per non esporsi alla mancanza di rispetto che
prima o poi, anche solo per un fatto statistico, destinato
a incontrare nella propria vita.

Diminuisci la tua disponibilit -Vediamo se mi capisce,


vediamo se questa volta mi viene incontro.
Questo proprio latteggiamento da evitare: aspettarsi
che laltro sappia immedesimarsi in te e che abbia inten-
zione di farlo. Non proiettare sugli altri la tua disponibili-
t. E comunica, quando serve, anche le tue esigenze.

Cambia le false idee di te - Per segnalare in modo effi-


cace i tuoi bisogni, devi prima averne consapevolezza e
conoscerli. Osservati e ascoltati con pi attenzione, cos
da mettere a fuoco almeno le cose fondamentali che hai
bisogno vengano rispettate. Se non sai ci che vuoi, farai
sempre quello che vuole laltro.

Limita le risposte immediate - A volte tu sapresti anche


cosa desideri e cosa no, ma legocentrico ti prende alla
sprovvista e tu, mancandoti la risposta immediata, dici
alla fine di s a tutto. Il trucco da usare: non rispondere
subito, prendi tempo. Meglio apparire insicuri e dire: Ci
devo pensare sopra, che subire sempre.

40
GLI UMORALI
Ti disorientano con i loro
continui alti e bassi
Gli sbalzi dumore sono diffusi e ogni volta
che si presentano, dopo aver fatto i loro danni,
si dileguano cos velocemente da non essere
riconosciuti come i veri responsabili di tanti problemi
relazionali. Ecco come proteggersi

G li sbalzi di umore sono fenomeni psichici naturali


che appartengono a ognuno di noi; lumore infatti
non pu e non deve rimanere sempre identico nel tempo:
risente degli eventi esterni, del clima, dei ragionamenti,
delle emozioni, della ciclicit ormonale e di tante altre va-
rianti. Opporsi a queste modulazioni spontanee sarebbe
sbagliato, controproducente, poich si tratta di modalit
con cui la nostra energia psichica e mentale ha bisogno di
uireinquelmomento.Tuttavianecessariocompren-
derne anche gli aspetti negativi, soprattutto se le persone
che abbiamo accanto sono soggette a questi sbalzi, o se lo
siamo noi in prima persona.

Lidentikit dei lunatici


Lo sbalzo dumore come unonda che tenta di impa-
dronirsi della persona che lo vive: cambia almeno in par-

41
te la sua disponibilit verso gli altri, il suo modo di ragio-
nare, la fa agire in modo alterato e dire cose che in altri
momenti non penserebbe nemmeno.

La persona sempre la stessa, ma qualcosa la illumi-


na o, al contrario, la incupisce improvvisamente e senza
ragione al punto che chi le attorno pu avere la sen-
sazione di non riconoscerla pi nei modi, nei pensieri,
nello sguardo. Risultato: linterlocutore si sente spiazza-
to e non sa pi cosa fare.
Cipiproblematicoquandolosbalzodumorever-
so il basso: la persona che ne soggetta pu diventare
pessimista, scontrosa, sarcastica, sfiduciata, apatica o
aggressiva; pu prendere decisioni avventate e compiere
scelte repentine. Il problema che spesso la persona si
identifica con lo sbalzo dumore, dimenticandosi che si
tratta solo di unalterazione passeggera.

I rischi: malintesi e litigi


Linterlocutore, soprattutto se emotivamente coinvolto,
pu farsi influenzare, a volte quasi manipolare, dagli sbal-
zi dumore di chi gli sta attorno. Nella vita di coppia ci
raggiunge la punta pi alta: un partner lunatico porta con
frequenza nella relazione dei messaggi molto diversi e al-
talenanti, disorientando laltro.
Anche nei rapporti familiari (genitori-gli, oppure tra
fratelli),amicalieprofessionaliglisbalzidumorepossono
creare malintesi, discussioni, litigi con conseguenze che si
possono protrarre nel tempo. Inoltre, alcune persone sof-
frono molto i cambiamenti dumore altrui perch evoca-

42
no in loro un fastidioso senso di precariet, di imminenza
e continua tensione destinata a scoppiare prima o poi.
Ecco cosa provoca la vicinanza di una persona lunatica.

Perditadellastima,delladuciaedelrispettoreciproci.
Disorientamentosulleintenzioniproprieedellaltro.
Logorantealtalenadiillusioniedelusioni.
Continuainterruzionedeiprogetticondivisi.
Estenuazionementaleperladattamentocontinuoagli
sbalzi dumore. Senso di precariet e di imprevedibilit.

I consigli: sono tempeste momentanee


Gli sbalzi di umore, oltre a rovinare i rapporti con le per-
sone che ci stanno attorno, possono spingere a compiere
scelte sbagliate, fatte sulla scia dellemozione del momen-
to e di cui ci si pu poi pentire amaramente.
Da tutto questo emerge lesigenza di imparare a gestire
e ad affrontare meglio gli sbalzi dumore, propri e altrui.
Pensieri cupi, avversioni improvvise, scoramento: bene
lasciarle venire, ma non bisogna permettere loro di pren-
dere il timone della nostra vita. Forse ci stanno segnalan-
do qualcosa di inconscio che vuole emergere, un modo di
essere cui di solito non diamo spazio.
Ma questa intuizione dovr essere elaborata in altri mo-
menti, quando la tempesta passata. Solo cos potremo
sfruttarne leventuale potenziale, portandolo come ele-
mento di novit consapevole e rigenerante nelle relazioni
che per noi contano.
Ecco alcuni suggerimenti per controllare i propri sbalzi di
umore e quelli altrui.

43
Per chi ha a che fare con un lunatico
Osservalo e ignoralo - Quando la persona che hai davan-
ti cambia il suo umore repentinamente non seguirla in
questo sbalzo: non prendere alla lettera ci che dice, non
reagire nervosamente, non cercare di convincerla del con-
trario. Osservala semplicemente con moderato distacco:
se non ti opponi, lo sbalzo dumore scomparir pi velo-
cemente e la persona torner quella di sempre.

Spiazzalo con la tua gentilezza - Con gli umorali, specie


quando sono nella fase down, pessimista e aggressiva, pu
essere utile usare la carta della gentilezza. Rispondere ai
loro atteggiamenti scortesi con calma e comprensione
aiuta a ridurre subito la tensione.

Per chi soffre di sbalzi dumore


Non identificarti con loro - Quando lo sbalzo comincia a
farsi sentire fondamentale resistere alla tentazione di
trarre conclusioni e di prendere decisioni su questioni
importanti. Prova soltanto a osservare londa, euforica o
negativa, che arriva, che ti invade e che poi se ne va.

Stai con te stesso - Durante la comparsa dellumore nero


riduci al minimo le relazioni, cos da evitare di rovesciarlo
su di esse e di rovinarle. Stai un po appartato, comuni-
cando a chi ti sta accanto lesigenza di avere questo mo-
mento di ripiegamento. Il fenomeno durer molto meno
e ti offrir anche degli spunti di riflessione.

44
I PROVOCATORI
Attaccano per difendersi
Esistono persone che attaccano gli altri anche
per prevenire le critiche e porsi in una situazione
di vantaggio. Ecco perch lo fanno e come prevenirli

S a tirare fuori il peggio dalle persone con cui si rela-


ziona, sa farle arrabbiare e irritare come nessun altro,
riesce a creare discussioni e litigi dal nulla, insuperabile
nel farle restare male, nel disorientare e nel mettere in
imbarazzo. il provocatore: una persona comune, che
per in alcuni momenti usa una modalit comunicativa
finalizzata a colpire sul vivo linterlocutore per vedere se
e come reagisce.
Di solito il provocatore lo fa in modo consapevole e al
contempo automatico, cio identifica da tempo nella pro-
vocazione un valore aggiunto, uno strumento che lo
aiuti sostanzialmente ad affermarsi.
A volte, pi di rado, il provocatore non se ne accorge:
parole maldestre gli scappano di bocca come guidate da
intenzioni inconsce. In ogni caso tutto ci gli riesce in
modo magistrale, riuscendo talora a far uscire dai gan-
gheri persone dotate di notevole self-control e di ottima
autostima. Diventare immuni ai provocatori per pos-
sibile e significa migliorare notevolmente la qualit della
propria vita. Ecco qualche strategia pratica per riuscirci
senza farsi male.

45
Lidentikit di chi attacca per provocazione
Il provocatore pu agire in modi diversi: pungola; spiazza;
mette in difficolt. Perch lo fa? In genere vuole prendere
un vantaggio nella relazione per gestirla come vuole lui.
Ma possibile che questo sia anche un modo per attirare
lattenzione, per emergere dallanonimato.
In altri casi una forma di difesa: attacca per prevenire
critiche e per spostare lattenzione sullaltro. A volte fa di
tutto per tirare fuori la parte pi aggressiva e scomposta
di una persona per metterla alla prova e vedere quanto
resiste, per dimostrare che in realt fatta cos e per
poter dire: Ecco cosa c dietro la maschera, lo sapevo!.
In effetti chi ci casca pu reagire cos scompostamente da
finire poi per chiedergli pure scusa. Ecco gli atteggiamen-
ti pi comuni del provocatore.

Inseriscenelleconversazionicritichegratuiteeletture
della realt faziose.
Scherzainmodopesanteeoffensivopuntandosullato
debole dellaltro.
Tentasemprediesprimeredelleveritscomode.
Banalizzaglisforzi,irisultatielaiutodichihadifron-
te. Lo fa sentire in difetto e inferiore a lui.
Fa del sarcasmo o d soprannomi che contengono in
genere elementi svilenti.

I consigli: una risata li disarma


Reagire al provocatore equivale a cadere nella sua trappo-
la ed rischioso quando il livello di aggressivit aumenta
a tal punto da trascendere in violenza verbale, emotiva e
46
psicologica.Tuttaviaanchestaresemprezittidifrontea
un attacco altrettanto controproducente se viene scam-
biato per debolezza e passivit.
Anche se non si possono cancellare dalla terra tutti i pro-
vocatori, si pu comunque imparare qualche strategia di
difesa.

Riconosci le tue reazioni - Guarda nel tuo passato per indi-


viduare come reagisci ai provocatori: le tue reazioni sono
sempre le stesse? Ci sono tematiche specifiche? Metti in
atto uno schema fisso di risposta? Conoscerlo ti permet-
te di agire su di esso.

Non agire come lui: fai il suo gioco - Non rispondere alle
provocazioni con altre provocazioni o si trascender nella
litigata che lui tanto auspica e cerca.
Non cercare di giustificarti, non sentirti in dovere di spie-
gare e di chiarire. Lui in mala fede e non ti ascolter.

Spezza lautomatismo - Quando ti senti provocato, colpito


sul vivo, la grande occasione per cambiare: trattieniti
dal reagire come al solito, ferma la tua azione riflessa e
osservati. Poi comincia a osservare anche lui.

Sorprendilo - Il provocatore si aspetta qualcosa da te:


unarrabbiatura, una chiusura, uno sguardo ferito, un in-
sulto, insomma una reazione.
Sorprendilo con un gesto inaspettato: ridi, oppure simula
indifferenza, o stai in silenzio guardandolo con distacco.
E non cedere: in breve non sapr pi cosa fare e capir che
con te non attacca.

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I PREVARICATORI
Usano la prepotenza
come unarma
Pu essere un capoufficio, ma anche il partner
o un amico prepotente: ci tratta male e noi subiamo.
Ecco come difendersi e salvare lautostima

C apita a tutti nella vita di avere a che fare con persone


che approfittano della loro posizione di superiorit; a
volte per il solo gusto di infierire sugli altri, altre per met-
tere le persone in difficolt, sovente per avere vantaggi e
benefici a discapito degli altri. Questo tipo di comporta-
mento, che ovviamente mina le basi dellautostima di chi
ha a che fare con queste personalit, un chiaro abuso
del proprio potere che, in genere, nasce per compensare e
rimediare a unantica e profonda insicurezza, a un vissuto
infantile difficile e talora umiliante.
Il prevaricatore sembra provare piacere ad affermarsi
proprio quando laffermazione equivale a unumiliazione
dellaltro, al sottometterlo, al portare del male nella sua
vita. Come lui stesso forse sub, tanto tempo fa.

Lidentikit di chi pretende di essere ubbidito


Gli esempi sono davvero tanti: un superiore sul luogo di
lavoro, un docente alluniversit, un funzionario che ci

48
mette i bastoni fra le ruote, un vicino di casa amico del
proprietario del palazzo, un raccomandato che occupa il
posto che sarebbe destinato a noi, un parente ricco che ci
tiene sotto scacco, ma anche un padre autoritario con il
figlio insicuro, o un figlio arrogante con lanziana madre,
e via dicendo. Ecco le costanti del prevaricatore.

Tendeaimporreaglialtrilapropriavolontsenzasen-
tire alcuna ragione.
Purdiaffermarsidispostoafardelmaleaglialtri.
Rappresentaunlimiteounfortecondizionamentoalla
libert altrui.
prepotenteecinico.
Cercadiotteneredeivantaggipersonalidallasuaposi-
zione di superiorit.

I rischi di chi subisce


Di fronte a un abuso di potere, non si pu fare i com-
prensivi, dicendo: Poverino, sta rimediando ai suoi trau-
mi del passato. Dobbiamo proteggerci da questi tiranni
che possono cambiare in peggio il nostro destino e sac-
cheggiare le nostre vite. Bisogna farlo bene, altrimenti
ricadremo ancora di pi vittime della loro atteggiamento.
Ecco i rischi che si corrono con queste persone.

Doverabbandonareprogettieobiettivi.
Seguirecomportamentiemotivicontroproducenti.
Accumularerabbiaerisentimento.
Esporsiamanipolazioniesentirsiindifetto.
Sviluppareneltempounasindromepersecutoria.

49
I consigli: arginalo o lautostima crolla
Come prima cosa, dobbiamo abbandonare latteggia-
mento di eterne vittime delle prevaricazioni o di perenni
ribelli alle ingiustizie e recuperare uno sguardo pi lucido
e sereno, che ci permetta di capire di volta in volta quan-
do meglio ripiegare, contrattaccare, cambiare strada o
temporeggiare. Incontreremo nella vita sempre persone
cos. Lunica soluzione agire su noi stessi e rinforzarci.
Se cambiamo sguardo, cambieranno molte cose.

Non reagire subito - Quando ti senti prevaricato neces-


sario restare lucido, evitando inopportune prove di forza
o reazioni emotive immediate che ti danneggiano anco-
ra di pi, perch laltro ha realmente pi potere in quel
momento. Fermati a riflettere sulla strategia migliore da
seguire: concentrati su ci che ti conviene fare.

Afferma il tuo valore - Non agganciare labuso di potere


attuale, che stai subendo, a quelli del passato, altrimenti
svilupperai una sindrome persecutoria. Cerca piuttosto di
capire che sei pi forte tu, che non hai bisogno di usare il
potere per vivere nella societ. Opponiti alla tentazione di
svilire il tuo valore e di considerarti uno sconfitto. Difendi
la tua autostima, riaffermala a te stesso.

Datti da fare - Se si tratta di un episodio solo occasionale,


una volta superato, bene dimenticarselo in fretta e con-
tinuare a vivere. Se invece la situazione si protrae in modo
pesante, come in caso di mobbing ma non solo, meglio
parlarne, segnalarlo, consultare chi pu difenderci, prima
che ci rovini la vita.

50
I SARCASTICI
Offendono, buttandola
sullo scherzo
Il confine fra ironia e sarcasmo netto: lironia
sdrammatizza, fa sorridere di se stessi; il suo
contrario esprime una cattiveria figlia di frustrazioni
trascurate. Ecco come reagire a chi ci offende

I l confine molto sottile ma evidente e lo si percepi-


sce subito: quando qualcuno fa dellironia leffetto sulla
persona a cui rivolta quello di suscitare una risata, di
stimolare una riflessione, di farlo sentire guardato da oc-
chi benevoli, quandanche esprimano una critica. Quan-
do invece si fa del sarcasmo leffetto sullaltro quello di
pungere, ferire la sua sensibilit, di farlo sentire svilito,
oppure in colpa o in difficolt e di provocare in tal modo
in lui una qualche reazione forte. Lironia dunque, se ben
dosata, creativa e fa bene alla salute, mentre il sarcasmo
sempre nocivo. Poich molti sarcastici pensano in real-
tdiessereironici(emagarifaredelbene),mentrein
realt fanno solo danni a se stessi e agli altri, bene fare
unulteriore distinzione. Lironia ha una funzione essen-
ziale per luomo: uno sguardo un po distaccato e canzo-
natorio su un evento, una situazione, sugli altri o su se
stessi, capace di osservare in modo panoramico, acuto e
lucido, cogliendo gli aspetti ridicoli, effimeri, paradossali

51
o grotteschi. Il sarcasmo, invece, di solito si usa per met-
tere a tacere il proprio interlocutore, quando non si ha pi
voglia di discutere con lui o lo si vuole ridicolizzare. Pu
essere considerata in sostanza una forma di aggressivit
non verbale.
Ecco allora come difendersi da unironia pungente che
spesso ha lunico scopo di raggirare linterlocutore e la
sua buona fede.

Lidentikit del sarcastico


Il sarcasmo nasce spesso da un eccesso di ironia priva di
cuore, e anzi incattivita da una prolungata frustrazione. Il
sarcastico dentro fino al collo nella situazione che pren-
de di mira, la prende troppo sul serio, ne ha una visione
alterata e parziale, non riesce a criticarla direttamente e
utilizza la frecciata pseudo-ironica che otterr solo un
peggioramento delle cose. Per esempio una madre che,
stizzita, dice alla figlia: Il tuo fidanzato? Sono certissima
cheaforzadicongiuntivisbagliatifarstradascherza-
vo, ovviamente!. Ma non uno scherzo: qualcosa che
non le va gi. Ecco le caratteristiche del sarcastico.

Sirivolgeaglialtriconlachiaraedevidentevolontdi
ferire e di colpire.
Usa frecciatine pseudo-ironiche per dire quello che
pensa veramente. Il risultato che ottiene sempre un
peggioramento della situazione.
Usalironiacomeunabarrieracheloproteggeeloaiuta
a nascondersi e a non mettersi mai in gioco.
Utilizzalironiaperotteneredeivantaggi:peresempio

52
per far sentire laltro in difficolt o in difetto oppure
per farlo sentire in colpa in modo tale da ottenere una
reazione a proprio favore.
Sisentespessofrustratoeselaprendeconglialtricon
un atteggiamento di scontata saggezza oppure di velato
disprezzo.
Lusocontinuoecostantedelsarcasmopuesserean-
che un modo per soddisfare un bisogno di accettazione,
per sentirsi unico e simpatico. Questo porta la persona
a fare dellironia pesante, quasi offensiva.

I rischi di chi si affida a lui


Le vittime di questo atteggiamento sono le persone che si
affidano ai finti ironici perch pensano di trovarsi davanti
uno che prende sul serio ci che loro dicono e fanno. Sal-
vo poi rimanere incredule, sentirsi tradite e ritrovarsi sole,
ricevendo un danno insomma. Ecco i rischi.

Essereosentirsisolineimomentinegatividellavita.
Vederesvilitiiproprisentimenti,leproprieazioniei
propri stati danimo.
Nonpotersiconfrontaresutematicheimportanti.
Farsiinuenzaredallalorograndesupercialit.
Ritrovarsiinsituazioniimbarazzantiosgradevoli,alli-
mite del litigio e della discussione accesa.

I consigli: fagli capire fin dove pu spingersi


A ognuno di noi pu sporadicamente scappare una frase
sarcastica, ma ci sono alcuni che hanno una spiccata ten-

53
denza a farne uso, tanto che questa modalit si identifica
con il loro sguardo sulla realt e la loro cifra di riconosci-
mento. Come comportarsi con queste persone? Meglio
subire, ignorare o passare allattacco? Ecco qualche con-
siglio pratico.

Mantieni la giusta distanza - Una volta constatato che


quella persona ha la tendenza a dare sentenze lapidarie e
a offendere, la cosa pi semplice da fare non condividere
con lei niente della propria vita e cercare di raccontare di
se stessi meno cose possibili o addirittura nulla. Qualsiasi
nostra confidenza verr da lei usata come unarma, svilen-
doti alla prima occasione.

Metti uno stop fermo - Se ti senti manipolato, offeso o tra-


dito, e magari non la prima volta, non devi sempre su-
bire passivamente, permettendo ai sarcastici di prendersi
continuamente gioco di te. Questo dar loro loccasione
per approfittarne ancora di pi. Con queste persone,
pi efficace usare la linea della fermezza. In modo pacato,
calmo ed educato, fa loro notare che queste battutine al
vetriolo sono come lame che offendono e feriscono: Fin
qui puoi spingerti, pi in l no. Se sono veri amici, cor-
reggeranno il tiro.

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I VOLTAFACCIA
Girano le spalle
senza motivo
A tutti pu capitare di avere a che fare
con un amico che, allimprovviso e inspiegabilmente,
si allontana bruscamente. Pu essere utile indagare
i motivi di questo comportamento e imparare
ad affrontare il voltafaccia senza soffrire

I ncredulit, disorientamento, a volte persino rabbia. Ma


soprattutto, delusione: sono questi i principali stati da-
nimo che proviamo di fronte allimprovviso voltafaccia di
una persona che, fino a un giorno prima, ci cercava con
frequenza e condivideva con noi tempo, progetti, amicizia.
Poi di colpo e senza spiegazioni cambia atteggiamento e
si mostra disinteressata, estranea, talvolta persino offesa.
Unesperienzacheognunodinoihasperimentatoalme-
no una volta nella vita e che pu lasciare il segno se non
viene affrontata nel modo giusto, perch contiene due
elementi molto insidiosi: linspiegabilit e la freddezza.
Cosa pu essere accaduto? Qual il motivo che ha spinto
laltro a un comportamento cos inaspettato? Se vogliamo
superare questo passaggio difficile, paradossalmente, non
su questo che dobbiamo focalizzare la nostra attenzio-
ne. Certo, un piccolo esame di coscienza inevitabile, ma
qualunque sia il motivo il vero problema la malafede di

55
chi gira le spalle. Questa persona forse aspettava un no-
stro passo falso per metterci allindice oppure ha creduto
ciecamente a una diceria o a un pettegolezzo invece di
confrontarsi direttamente con noi.

Lidentikit dellamico che tradisce


Il voltafaccia senza spiegazioni svela il lato ombra di chi
lo attua. Sicuramente dispiace vedere un viraggio cos
brutale da parte di qualcuno cui vogliamo bene, ma non
dobbiamo permettere che la violenza psicologica che egli
sta perpetrando ci influenzi cos tanto. I suoi modi ci
stanno svelando qualcosa di lui che non conoscevamo ma
che reale. E che, soprattutto, non fa per noi. Ecco cosa
il voltafaccia pu svelare.

Unapersonalitegoistachenonhapibisognodinoi.
Uninvidianonammessaononriconosciuta.
Lanonaccettazionediuncambiamentodellaltro.
Unequivocopresoalvolopersottrarsiaunconfronto.
Aggressivitrepressacontendenzaapunireoaferire.

I consigli: accetta la sua scelta e non cercarlo


Chi volta improvvisamente le spalle in modo cosciente o
meno, di solito, non spiega i motivi del suo brusco cam-
biamento e non manifesta tristezza per lamicizia che ha
deciso di recidere cos nettamente. Conseguentemente
non capisce la delusione che provoca nellaltro. Non ca-
pendone i motivi, cercheremmo invano da lui una spie-
gazione. Non sappiamo se sentirci traditi o se abbiamo

56
fatto qualcosa di male: tutto ci, soprattutto se siamo un
po emotivi e temiamo il giudizio degli altri, ci mette sotto
scacco al punto che spesso non osiamo nemmeno chiede-
re il perch del suo cambiamento. Restiamo l, attoniti a
subire passivamente la delusione. Ci sentiamo scoraggiati
perch crediamo sia assurdo perdere unamicizia in questo
modo. Ecco qualche suggerimento superare la delusione.

Prova una volta a salvare lamicizia - Se tieni davvero a


quella persona comprensibile voler tentare un chiari-
mento.Manonpidiunavolta.Vaiavantisullatuastra-
da senza farti trascinare nelle dicerie che sparge in giro.
Se non ti vedr annaspante e rabbioso, forse potr rav-
vedersi e cercare il dialogo. Altrimenti devi accettare la
perdita del rapporto come uno dei tanti eventi della vita.

Accetta il non senso - Accetta il fatto che alcuni com-


portamenti non abbiano una spiegazione logica. Il re-
sponsabile a volte non sa neanche lui perch lha fatto:
pu essere dovuto al cambiamento dumore in una perso-
nalit lunatica, pu esserci opportunismo, superficialit,
indole sospettosa. In ogni caso, non puoi farti carico di un
problema che laltro non sente di avere.

Attenzione a non farne unossessione - Se la delusione,


dopo diversi mesi, ancora molto forte pu trasformarsi
in unossessione che ti rovina la vita e svela la presenza
di un problema in te. Forse quellamicizia simboleggiava
qualcosa di pi, o rappresentava un modo essere superato
da cui per non vuoi staccarti. Capirlo fondamentale
per ripartire senza zavorre.

57
GLI INVADENTI
Occupano la tua privacy
con prepotenza
Gli scocciatori si nascondono sotto mille maschere.
Riconoscerli facile: suscitano un misto di allerta
e disagio. Occupano il terreno altrui e ne diventano
padroni. Ecco come respingere gli assalti

S i accende la tiv e si viene travolti da notizie e da spot;


ci si collega a Internet e c il rischio che un virus entri
nel computer; si apre la casella della posta ed piena di
offerte di ogni tipo; si accende il cellulare e arrivano sms
a getto continuo. E poi ci sono venditori e predicatori
porta a porta, sondaggi telefonici per sapere come vivia-
mo, pubblicit subliminali, prove gratuite a domicilio.
Sembra proprio che il mondo voglia entrare a ogni costo
nella nostra casa e nella nostra vita. E forse per questo ci
accorgiamo meno dellinvadenza pi tradizionale: quella
delle persone che conosciamo, o che abbiamo incontrato
da poco. Gli invadenti esistono ancora e anzi, grazie alla
tecnologia, oggi hanno molti pi mezzi a disposizione per
allargarsi a macchia dolio. Linvadente vuole condividere,
entrare subito in confidenza, fondersi con laltro senza
chevisialaconoscenzaadeguataperfarlo.Vuolesapere
tutto della vita degli altri, valicando i confini del rispetto
e della privacy. Spesso non si accorge: preso dai propri

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bisogni, tracima occupando un terreno non suo. Oppu-
re non vuole accorgersene: il suo modo di affermarsi
sempre nel succhiare un po di vita altrui, o al contrario
nel voler aiutare a ogni costo, anche quando laltro non ha
bisogno. E se glielo si fa notare, si offende. Ma in fondo
egli pu agire solo se glielo permettiamo. Per questo dob-
biamo rafforzare la capacit di affermare i nostri confini,
e di spostarli o di aprirli quando siamo noi a volerlo.

Lidentikit di chi invade il campo altrui


Riconoscere gli invadenti semplice: qualsiasi sia la si-
tuazione e il tipo di rapporto, c un preciso momento nel
quale sentiamo che essi hanno oltrepassato - e ci crea
un misto di allerta e di disagio - un confine sacro, la
lineainvisibiledellaprivacy,dellospaziovitalepersonale
e familiare. Ma in fondo questo sconfinamento pu farlo,
per sbaglio, anche chi non vuole invadere, il quale ac-
corgendosene pu scusarsi e rispettare le distanze. Lin-
vadente invece no: continua a oltrepassare questa linea, o
tende a colloc
collocarsi stabilmente al di qua di essa, senza farsi
problemi. come quando in spiaggia il vicino di ombrel-
lone invade il nostro spazio: non c nessun confine sulla
sabbia, ma ci si pu arrivare col buon senso e con leduca-
zione. Pu essere definito invadente chi rientra in almeno
tre dei seguenti punti.

Fadomandeebattutetroppopersonali.
Nontienecontodiorarieabitudini.
Facondenzeeccessiveperiltipodirapporto.
Ricerca una comunicazione e una condivisione conti-

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nua (ssa incontri, chiama per telefono, invia sms, e-
mail,messaggisullachat).
Fafavorisenzachesianorichiesti.
Chiedetempo,aiutooconsiderazionecostanti.
Vuoleinuenzarelesceltedellaltro.
Non prende atto dei segnali di disagio che manifesta
laltra persona e anzi rincara la dose e insiste.
Sioffendeseglisichiededifareunpassoindietro.

Gli invadenti pi probabili


Ecco chi pi spesso oltrepassa il limite e sconfina nel ter-
ritorio altrui.

Unanuovaconoscenzaacuicisiapertitroppoinfret-
ta raccontando troppo di noi.
Unnuovopartnerconurgenzeaffettive.
Unapersonacuisichiestoodatoaiuto.
Uncollegaacuisifattaunacondenzaintima.
Genitoriosuoceriproiettatisullavitadeigli.
Unvecchioamicochenonaccettaicambiamenti.

I rischi di chi diventa loro amico


Ecco i pericoli di chi stringe amicizia con queste persone.

Perdespontaneitepiaceredellafrequentazione.
Accumularabbiaevogliadichiudere.
Compieazionimaldestreesoggetteamalintesi.
Sisenteminacciatonellasferaprivata.
Cedesempreallerichiestealtrui.

60
I consigli: stabilire dei confini vitale
Come tenere alla larga gli invadenti? Semplice, bisogna
segnare subito i propri confini e stare attenti a non svelare
desiderieprogetti.Vediamocosafare.

Accetta il tuo fastidio - A volte non concedere allaltro di


entrare nella nostra vita ci sembra una colpa. Ma il fasti-
dio legittimo: rispettalo tu per primo.

Stabilisci i limiti - Spesso linvadente pu agire perch i


conni della nostra privacy sono indeniti o sottintesi.
Bisogna dare coordinate molto chiare: orari, abitudini,
cose che non si sopportano. bene chiarirlo subito.

Parla poco di te - Non fornire dettagli sulla tua vita e non


manifestare tutti i tuoi stati danimo a chi conosci poco o
a chi troppo curioso. Con poche conoscenze linvadente
potr fare poco.

Chiedi aiuto oculato - Quando sei in difficolt non esporti


a chiunque: chiedi aiuto solo a chi non continua a offrir-
telo e offre una presenza pi discreta.

Evita il tu facile - Oggi c la tendenza sbagliata a darsi


del tu fin da subito, anche se ci si conosce da sole poche
ore. Ci crea unintimit illusoria che pu risultare inva-
dente rispetto a quella reale, che ancora molto acerba. Il
lei iniziale aiuta a modulare i confini.

61
IL PARTNER INSICURO
Tende sempre a sminuire
e a sottostimare laltro
Non facciamoci tarpare le ali dalle persone che
amiamo. Ecco latteggiamento giusto da tenere

S triminziti, sminuiti, depotenziati. Potr sembrare esa-


gerato, ma cos che ci si sente quando il partner, a un
certo punto, comincia a esercitare su di noi unazione che
non ci saremmo mai aspettati e di cui forse egli stesso non
si rende del tutto conto.
Unazione costante, fatta di frasi, sguardi e battute, che
tendono a inibire e sottostimare le nostre parti pi crea-
tive, carismatiche e riconosciute anche dagli altri. Lui ha
cominciato a temere ci che di noi allinizio lha attratto,
le nostre caratteristiche migliori, che ci hanno fatto nota-
re ai suoi occhi.
A volte perch si reso conto che possono piacere anche
ad altri; a volte, e questo il caso pi frequente, perch
sente che esse potrebbero appannare la sua immagine,
farlo sentire inferiore (o in parit) mentre lui/lei voleva
avere la leadership assoluta della coppia. Questa per-
sona entra cio in competizione proprio con ci che ama
e che ammira e, un po inconsciamente, un po no, inizia
la sua battaglia per tarpare le ali allaltro. Se uno dei due
partner non pu volare, per, non voler neanche la cop-
pia. Ecco come comportarsi in questi casi.

62
Lidentikit del partner egocentrico e fragile
Allinizio siamo sconcertati ma in realt sentiamo subito
che qualcosa cambiato: i suoi complimenti diminuisco-
no, le sue critiche aumentano, ma soprattutto mancano la
sua gioia per i nostri piccoli e grandi successi e lincorag-
giamento, il sostegno alla nostra realizzazione personale.
giamento
proprio in questo momento che bisogna essere lucidi, o
il destino della coppia prender una brutta piega e anche
la nostra salute individuale ne risentir. Ecco i segni di
riconoscimento del partner.

Ognioccasionebuonapercriticareilpartner.
Nonfamaicomplimenti,nondicemaiallaltroche
intelligente, bravo o attraente.
Fasentirelaltrospessoindifettoefrustrato.
Tendealimitarelalibertdiazione.
Tendeaesercitarelasuaautoritinogniambitodella
vita dellaltro, oltre che nella sfera familiare.

I consigli: non assecondarlo


Ripiegare le ali per stare dietro alla sua insicurezza e, va
detto, al suo egocentrismo, una strategia destinata a
fallire: se infatti dovessimo riuscire a inibirci come que-
sto partner vorrebbe, dentro di noi coverebbe una rabbia
sempre maggiore che finir per farcelo odiare; se invece
tentassimo di nascondergli questa parte vera e vitale di
noi, appena dovesse scoprirla verremmo accusati di essere
falsi e manipolatori. Non c altra via: dobbiamo essere
noi stessi, mostrarci al partner per come siamo.

63
vero che potrebbe ricattarci, tenendo il muso per so-
spendere lamore, ma che amore sarebbe quello che non
riesce a voler bene alle cose pi belle che noi possiamo
offrire? Pensiamoci bene prima di cedere alla sua nevrosi.

Usa la giusta fermezza - Il partner non deve abituarsi alla


possibilit di sminuirti e di screditarti. Perci non pensa-
re che cambier da solo e non elemosinare una libert di
essere che ti spetta. Soltanto vedendo un atteggiamento
maturo e costante, anche dolce se vuoi ma senza cedi-
menti, potr inizia a vederti e a trattarti in modo diverso,
e migliore, da come sta facendo ora.

Cerca di coinvolgerlo - Non lasciare il partner da solo nel


cinismo e nel sarcasmo in cui si barricato. Coinvolgilo
almeno in alcune delle cose che fai con entusiasmo. Alli-
nizio, naturale, non vorr per orgoglio, ma se riesci a
farlo entrare nel tuo modo di essere, che un tempo ap-
prezzava, potr riagganciarsi alla stima e allammirazione
che aveva per te allinizio della storia.

Resisti al ricatto - Di fronte a te che non rinunci a essere


ci che sei, pur continuando a volergli bene, il partner po-
tr alzare il tiro, potenziare la sua azione, mettere il muso.
Ma con gli insicuri dai tratti un po arroganti, e lui/lei evi-
dentemente lo , la cosa migliore resistere senza sfidarlo.
Determinazione e dolcezza, insieme, possono cambiare il
suo atteggiamento.

64
GLI AMICI ZAVORRA
Ci impediscono di crescere
La ripetitivit e lincomprensione reciproca finiscono
per inquinare anche amicizie di lunga data
e trasformarle in un freno al proprio sviluppo.
Ecco come gestire queste situazioni delicate

S iamo abituati a pensare allamicizia come a qualcosa


di prezioso, che ci arricchisce. Purtroppo non sem-
pre cos. Ci sono anche amicizie, e sono pi frequenti di
quanto pensiamo, che ci tirano gi, impedendoci di rin-
novarci e di sentirci liberi. Amicizie che letteralmente ci
zavorrano. In genere sono rapporti di vecchia data, che
in passato hanno avuto il loro apogeo, ma gi da diver-
so tempo non ci corrispondono pi. Cosa successo?
successo che noi siamo cambiati e gli amici no. E quindi
non capiscono i nostri cambiamenti e la nostra evoluzio-
ne psicologica: ci guardano sempre allo stesso modo, han-
no unidea statica, superata, di noi e ce la cuciono addos-
soaognioccasione.Unavoltaproprioquesteabitudini
comuni erano un motivo in pi per frequentarsi, oggi
ci sentiamo distanti. Insistere, in questi casi, pu dare
lavvio a pericolosi avvitamenti: alla nostra stanchezza,
spesso malcelata, corrispondono reazioni prima dubbiose,
poi sempre pi stizzite. Si rischia una spirale di compor-
tamenti in cui della vecchia amicizia non resta pi nulla.
Meglio fermarsi prima che accada.

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Lidentikit dellamico che rema contro
Se allamico in questione raccontiamo qualcosa di nuovo,
se gli mostriamo un nuovo modo di essere, se con lui pro-
viamo nuovi ragionamenti, se prendiamo decisioni mai
prese prima, le ignora, oppure le critica a priori, le bana-
lizza: Io ti conosco: tu non sei cos, devi fare come hai
sempre fatto. In ogni caso queste persone si oppongono
e questa opposizione ci zavorra. Quando stiamo con loro
spesso ci sentiamo stanchi, ci sembra di ripetere sempre
le stesse frasi, le stesse azioni.
Invece di sostenerci, lamico-zavorra non perde occasione
per criticarci, per dirci che cos non andiamo bene e che
siamo cambiati in peggio. Ecco le sue caratteristiche.

Tendeadavereunimmagineanacronisticadisestesso
ma anche di noi.
Ciconsigliasempreinmodoconservatoreestatico.
Guardaconsospettoqualsiasinostroelementodinovi-
t o di cambiamento.
Tentadimanipolarci,innomedelfattocheciconosce
troppo bene.
Criticaspessoecimettecontinuamenteallaprovaper
vedere la nostra fedelt.
Fondamentalmenteunpoinvidiosodellanostraevo-
luzione in meglio. I nostri difetti lo rassicuravano.

I consigli: prendi atto delle distanze


Se ci sentiamo appesantiti dal rapporto che abbiamo con
queste persone, perch continuiamo a negare che gi

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da tempo si scavato tra noi un solco definitivo, una di-
stanza che niente e nessuno potr recuperare. Dobbiamo
prenderne atto, anche se ci pu essere doloroso, perch
questa situazione pu compromettere la nostra legitti-
ma evoluzione. Soprattutto se si tratta di grandi amici-
zie storiche, cui diamo ancora molto peso, leffetto pu
essere quello di avere un vento a sfavore in tante cose
che facciamo. Perci, se vogliamo pi fluidit nella no-
stra esistenza, o diventiamo davvero impermeabili al loro
giudizio, e smettiamo di affidarci e chiedere loro consigli.

Se vuoi frequentarlo ancora - Se decidi di continuare a fre-


quentarlo, necessario che tu non ti esponga pi come
prima: non raccontare troppo di te, non affidare le tue
scelte ai suoi consigli, non darti in pasto ai pettegolezzi.
E non sperare che cambi.

Se vuoi smettere di vederlo - Se decidi di allontanarti, non


parlarne con lui per dare spiegazioni: non capirebbe e fi-
nireste per lasciarvi male. Lascialo andare, allentando ve-
locemente la frequentazione.

Attento al buonismo e allipocrisia - Ma se mi allontano


da una vecchia amicizia perch la sento ormai esaurita,
non mi comporto in modo egoista?. La domanda va ri-
baltata: E se, per non sentirmi cattivo, tengo in vita re-
lazioni che non sento pi, sar pi buono o pi falso?.
Ricordiamo che la qualit delle relazioni influisce sulla
salute e, soprattutto, che una vera amicizia quella che
mette le ali, non quella che le taglia. Allontanarsi non
segno di cattiveria; semplicemente tutto si evolve.

67
GLI ANTIPATICI A PELLE
Svelano i lati di noi
pi profondi e oscuri
Ci sono persone che a pelle proprio
non sopportiamo e la cui presenza ci procura
reazioni del tutto smisurate. Spesso il loro modo di
essere tocca un nervo scoperto, qualcosa di sepolto
in noi, che possiamo far emergere.
Diventarne consapevoli ci aiuta a vivere meglio

P ensiamo solo al fastidio che ci suscitano gli antipatici


a pelle. E ci fermiamo l, allidiosincrasia e allirrita-
zione. Quasi mai ci viene in mente che potremmo sfrut-
tare la loro presenza per conoscerci di pi e per evolvere.
Quelli che proprio non sopportiamo, quelli che ci basta
sentirne parlare o anche solo pensarli, per farci vistosa-
mente innervosire, possono inconsapevolmente darci un
grande aiuto. Se da un lato, infatti, dobbiamo rispettare
lavversione che proviamo per loro, dallaltro dobbiamo
riconoscere che smisurata rispetto al necessario. Smisu-
rata perch ci sono al mondo tante cose che non ci piac-
ciono ma che non ci fanno reagire cos, che non ci man-
dano il sangue alla testa in tre secondi: le critichiamo,
le comprendiamo, teniamo le giuste distanze e la cosa fi-
nisce l, senza emozioni particolari. Con gli insopporta-
bili invece, una parte emotiva profonda di noi si smuove

68
allistante, evidentemente stimolata, toccata sul vivo. Ci
significa che sono in qualche modo in analogia con degli
aspetti della nostra personalit che presentano dei proble-
mi ancora aperti. Riconoscere ci significa accedere a una
parte di noi che ristagna in modo problematico e poterla
finalmente integrare e risolvere. Cos, se vissuti nel modo
giusto, gli insopportabili possono svelarsi per ognuno di
noi una fonte sorprendente per il nostro sviluppo.

Lidentikit dellinsopportabile al primo sguardo


Se una persona che non ci ha fatto niente ci risulta inso-
stenibilmente antipatica, se ci smuove rabbia o astio, ten-
sione o prurito alle mani, ci pu indicare che ci mette
davanti a un lato di noi stessi che non vogliamo vedere
perch non ci piace (e dunque lo combattiamo nellal-
troinvececheinnoistessi)oevocaunanostrapartevi-
tale che non riusciamo a vivere con serenit (e dunque
non sopportiamo di vederla vivere da un altro, magari in
modoesibito).Eccocomericonoscerle.

Sonoquellepersoneche,soloaguardarle,ciirritanoeci
danno fastidio.
Basta niente, per farci reagire in maniera esagerata e
sproporzionata.
Anchelalorosolapresenzaciinnervosisce.

Uno specchio che parla di noi


Tutte le emozioni che ci abitano sono importanti. An-
che quelle che a volte cerchiamo di non vedere. Spesso

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ci irrita nellaltro qualcosa che, sotto sotto, non vogliamo
vedere in noi stessi. Ecco come agiscono le antipatie nel
nostro interno.

Cisvelanoalcuninostriproblemiirrisolti.
Cifannocapiresesiamoinvidiosi,arrabbiati,frustrati.
Cimettonoincontattoconinostrilatioscuri.
Ciobbliganoaunamaggioredialetticaconlarealt.
Ciinsegnanoarispettarelanaturadeglialtri.

I consigli: impara a usarli a tuo vantaggio


pi forte di noi, anche se non ci hanno fatto niente
non riusciamo a rapportarci con loro in modo calmo. Ci
spazientiamo, ci arrabbiamo e finiamo per evitarli. Cosa
fare? Non necessario farceli piacere. Piuttosto possiamo
usare le nostre reazioni come guida verso la nostra inte-
riorit. Questo ci aiuter a integrare meglio alcune parti
oscure di noi stessi, ad accettarle e infine a trasformarle
in energia positiva.

Non combatterli - Combattendo i cosiddetti antipatici a


pelle(parlandonemaleoevitandoliaognioccasione)si
rischia solo di apparire strani, invidiosi, infantili e inop-
portuni agli occhi degli astanti. Impara invece a relazio-
narti meglio con loro, a stabilire ugualmente, nei limiti
del possibile, un dialogo. Questo ti aiuter a integrare
meglio alcune parti oscure di te stesso.

Analizza la tua avversione - Per isolare meglio le caratte-


ristiche per te insopportabili, gioca a stilare un elenco di

70
cinque o dieci personaggi famosi che ti risultano insop-
portabili.Vicinoaognunoscrivichecosanonsopportidi
loro e poi osserva nellinsieme: vedrai che ci saranno una
o due caratteristiche che si ripetono. Ecco: sono queste
che dicono qualcosa anche su di te.

Individua le caratteristiche irritanti - Individuate le caratte-


ristiche irritanti sui famosi, prova a vedere se sono simili
aquelledellepersonecheconoscietendiaevitare.Trove-
rai sicuramente una certa corrispondenza e a quel punto
potrai, giorno per giorno, provare a riconoscerle in te, nei
tuoi gesti della vita quotidiana.
Possono essere lati di te che vorresti vivere ma ti senti fre-
nato nel farlo, o che consideri disdicevoli e cerchi di non
guardare. Affrontali senza drammi, con un po di autoiro-
nia. Lentamente potrai prendere meno sul serio le tue an-
tipatie e far spazio a quei lati di te con divertito distacco.

71
GLI SFORTUNATI CRONICI
Chi nasce Calimero
e diventa tiranno
Sentirsi bersaglio costante di sfortune e ingiustizie
un alibi. Avere a che fare con chi fa sempre la
vittima pu essere pesante. Ecco come uscirne

A molti sar capitato, e non solo da piccoli, di sentirsi


vittima, cio bersaglio finale di comportamenti ag-
gressivi, di circostanze negative, di intenti manipolatori, e
di aver sentito un profondo senso di ingiustizia e di pre-
varicazione. Qualcosa o qualcuno ci ha spinti nellangolo,
almeno per un po po, e ci ha fatto dire: Perch proprio a
me?. unesperienza cos diffusa e connaturata alluomo
che negli anni 70 decret, e decreta ancor oggi, lenorme
successo di un cartone animato, nato senza grandi prete-
se: Calimero, il pulcino piccolo e nero con un guscio per
cappello, che alla fine di ogni avventura si ritrova solo e
sconsolato, incompreso, bersaglio di sfortune e ingiusti-
zie. C per anche chi si sente perennemente una vitti-
ma e lo fa pesare agli altri lamentandosi continuamente
e facendo sentire chi gli sta vicino sempre in colpa o in
difetto. Il vittimismo esprime un modo immaturo, per lo
pi inconscio, di vivere le relazioni e di affrontare la real-
t. Esso si innesca quando la persona sente di non poter
sostenere il confronto in modo paritario. Proclamandosi

72
vittima invece pu ottenere molti vantaggi: indulgenza,
ascolto, affetto, protezione. E se laltro uno che si sente
facilmente in colpa, il vittimista pu dominarne ne le scelte
e tenerlo letteralmente sotto scacco, anche per una vita.
cos che la vittima a volte diventa il vero tiranno.
In tutti i casi il vittimismo non paga e va superato: non
si pu stare nella vita adulta con i meccanismi tipici della
prima infanzia.

Lidentikit di chi ha la sindrome del perseguitato


La sindrome di Calimero sinonimo di vittimismo, cio
quellatteggiamento psichico per il quale la persona si
sente vittima delle trame avverse degli altri e del destino.
Ecco alcune caratteristiche di questa personalit.

Si sente sempre il pi sfortunato, un bersaglio per le


frecce del destino: proprio un Calimero!
Nonfachelamentarsicontutti,gettandoaddossoachi
lo ascolta tutte le sue sfortune e un pessimismo conta-
gioso. Dopo aver parlato con la vittima, linterlocutore
si sente di cattivo umore.
Tutte a me capitano; sempre io ci vado di mezzo; lo
sapevo che alla fine era colpa mia; pago sempre io per
tutti: ecco le sue frasi tipiche.
Avoltebastaunacriticasuunpuntofragile,unabattuta
ironica che colpisce nel segno, alcune avversit ravvi-
cinate, o anche solo un malinteso e subito il vittimista
si sente ferito, tradito, non amato, ma anche colpevole,
responsabile, inadeguato, sfortunato.
Seglisidicenonfarelavittima,lafaancoradipi.

73
Le cause di chi affetto da vittimismo
Questa modalit di comportamento pu avere cause di-
verse, alcune delle quali affondano le radici nellinfanzia e
nelleducazione affettiva ricevuta da piccoli.

Modalitvittimisticheappresedaungenitore.
Aversubitoviolenzapsicologicadapiccolieavervissu-
to in un clima domestico poco sereno.
Esserestatitrascuratidallafamigliadiorigine.
Esserecresciutinellagio,viziatiesenzacritiche.
Aversviluppatoscarsaabitudineaiconfrontidiretti.
Mostrareuneccessodiaspettativedapartedeglialtri,il
cosiddetto perfezionismo.

I rischi: quando diventa una strategia


La vittima fa sentire gli altri sempre in colpa e cos pu
ottenere da loro ascolto, indulgenza, protezione, arrivan-
do perfino a tiranneggiarli. Ecco a quali rischi la vittima
va incontro.

Relazioninonspontaneeedibrevedurata.
Rabbiarepressaedifcoltaperseguireprogetti.
Difcoltareagireneimomentidifcili.
Deresponsabilizzazione.

I consigli: prendi coscienza della situazione


Ecco qualche consiglio per chi affetto da vittimismo
cronico e per chi sta vicino al vittimista.

74
Per chi subisce il vittimismo
Elimina il senso di colpa - Il vittimismo altrui pu agire su
di te solo perch ti senti subito in colpa o ti immedesimi
troppo, forse in seguito a un vissuto sofferto.
Prendi coscienza del perch sei cos sensibile al tema dei
pi deboli.

Aiuta la vittima a crescere - Se vuoi davvero bene a chi


sta facendo la vittima, non accondiscendere. Offrigli un
comportamento fermo e adulto, che sappia estrarre da lui
modalit di relazione pi mature e complesse.

Per chi fa la vittima


Affronta linsicurezza - Non permettere che la tua storia ti
beffi due volte. Osservati: comprendi che il personaggio
della vittima a tuttoggi non ti ha mai reso felice e che
nonpotrfartisuperareilvecchio(eventuale)trauma.

Sperimenta ladulto in te - Fai una prova. Quando sta per


innescarsi il bimbo-vittima, fingi di fare ladulto, di esse-
re sicuro di te. Prendi coscienza delle tue responsabilit.
Non puoi imputarle sempre agli altri o al destino.

75
IL PARTNER NEGATIVO
Quando lui tira fuori
il peggio che in te
Certi suoi comportamenti ti fanno imbestialire e non
sai perch? Significa che lui tocca un punto di te che
di solito nascosto. Osservarlo ti far crescere

A lcuni rapporti possono funzionare come alchimisti:


estraggono da noi ci che, di solito, non si vede. A
volte, se sono sani e costruttivi, tirano fuori la nostra parte
migliore, la nostra essenza buona, ma altre volte, se sono
morbosi e controversi, ci inducono a manifestare il peggio
di noi, trascinandoci, contro il nostro volere, in situazioni
estreme. Situazioni nelle quali la nostra personalit co-
sciente viene sopraffatta da un personaggio alterato che,
nei momenti in cui siamo a contatto con quella specifi-
ca persona, prende il timone del nostro agire e fa danni.
Sono momenti nei quali siamo quasi irriconoscibili a noi
stessi, come se diventassimo un altro, qualcuno che non
vorremmo mai essere: iracondi, ossessivi, vendicativi, ir-
razionali, dipendenti. E proviamo emozioni e sentimenti
che mai avremmo pensato di poter provare.
Per quanto sia fastidioso ammetterlo, quel personaggio
viene proprio da noi, da quella parte dellinconscio che la
letteratura e la cinematografia chiamano Lato Oscuro, e
che la psicologia del profondo chiama Ombra, un luogo

76
della psiche in cui risiedono istinti, pensieri ed emozioni
a tinte forti che la coscienza ritiene inaccettabili. Il rap-
porto che tira fuori il peggio dunque, al di l della soffe-
renza che produce, pu diventare, se ben compreso, una
grande opportunit di conoscenza di s. Ci non significa
ovviamente che, se laltra persona ad esempio ci manca di
rispetto e noi ci inalberiamo urlando e strepitando, il suo
gesto non sia da condannare, ma che la nostra reazione
abnorme rivela che, sul tema dellessere rispettati, abbia-
mo ancora un grosso problema non compreso e, quindi,
non risolto. Reagendo cos, non potremo n farci rispet-
tare n risolvere la nostra questione interiore.
tar
per questo che dobbiamo osservare in modo compren-
sivo le nostre reazioni abnormi: questo ci aiuter a inte-
grarle nella nostra coscienza e toglier loro molto del ca-
rattere distruttivo accumulato, diventando un modo per
stare meglio nelle relazioni.

Lidentikit del partner litigioso


Quali sono i tratti essenziali del partner che tira fuori il
peggio da noi, mettendoci senza piet davanti ai nostri
lati oscuri? Ecco le sue caratteristiche principali.

Timancadirispetto.
Nonriconosceiltuovaloreeituoisforzi.
Agiscesempreperunsecondone.
Ticriticadicontinuo.
aggressivo.
Tivuolemanipolare.
Aparoleaffettuoso,maifatti

77
I rischi: non sai pi chi sei
Un rapporto molto conittuale pu essere unoccasione
per conoscersi a partire dalle proprie reazioni inspiega-
bili, ma se diventa distruttivo pu essere molto rischio-
so. Anche senza scivolare nella violenza vera e propria, si
pu uscirne molto provati, delusi, con lautostima a pezzi,
molta diffidenza verso le proprie capacit di amare e verso
laltro sesso.

Perdiilcontrollodelleemozioni.
Avanzicontinuerichiestediconferma.
Viviinunostatodicompletadipendenza.
Haipensieriautolesiviepocaautostima.
Coltividesideridivendettaediviolenza.

I consigli: cambia prospettiva


Superare o saper affrontare un rapporto conflittuale aiuta
a vivere meglio con se stessi.
Ilrapportoconilpartnerundisastro?Usalopervedere
in faccia i tuoi lati oscuri e prepararti a un nuovo rappor-
to, meno distruttivo.

Grazie a lui conosci te stesso - Da soli difficile indivi-


duare le cause delle proprie reazioni abnormi. Occorre
confrontarsi con chi non coinvolto.
La psicoterapia un ottimo luogo in cui dapprima ca-
pire la nostra parte Ombra, poi ritirarne le proiezioni sul
rapporto incandescente e in seguito, grazie a ci, convo-
gliarla nella realt in modo pi sano e integrato.

78
Esci dal solito personaggio - A contatto con quella speci-
fica persona, calato in quel rapporto, diventi quel perso-
naggio alterato che ormai conosci. Ora che lo sai, prova
a cambiare reazioni. Non farti prendere alla sprovvista:
prepara prima dellincontro una o due nuove opzioni di
comportamento e poi spezza finalmente lo schema.

Prova a frequentare persone distanti da te - Se la relazio-


ne esplosiva continua a risultare problematica, laddove
possibile, meglio sottrarsi: le cose non cambieranno.
Dove impossibile (genitori, parenti), bene allentare
i contatti e controbilanciare con frequentazioni rassere-
nanti, che ti suscitano belle emozioni e ti fanno sentire
una piacevole sintonia.

Se laria si fa troppo tesa, fai cos - In certi momenti devi


capire che controproducente discutere, quindi meglio
allontanarsi. Dedica pi tempo a unattivit creativa che
ti piace. Occupati dei tuoi progetti, cerca di staccare la
testa dalla coppia.

79
SECONDA PARTE

TRASFORMA
I TUOI DIFETTI
IN RISORSE

Lamenti eccessivi, disordine,


mania di perfezionismo...
Invece di negare o nascondere
le parti del nostro carattere che
giudichiamo negative, impariamo
a riconoscerle e a trasformarle
in punti di forza. Cos possono
migliorare la nostra vita
e il rapporto con gli altri
I DISORDINATI ECCESSIVI
Nel caos perdono
pezzi di se stessi
Assodato che creativit e fantasia sono incompatibili
con regole e schemi di vita troppo rigidi, altrettanto
reale il danno che deriva a chi varca i limiti del
buon disordine, sparpagliando ovunque tracce di s

I n casa, in auto, in ufficio, ovunque lasciano dietro di


s una scia inconfondibile del loro passaggio, una sa-
rabanda di oggetti sparpagliati qua e l alla rinfusa. Se
vero che dal caos nasce la vita, che la creativit si associa,
nellimmaginario collettivo, al genio disordinato e che la
fantasia si esprime al meglio in un contesto dinamico e
libero da condizionamenti troppo rigidi, anche vero che
oltrepassare i limiti di un disordine accettabile influenza
negativamente la vita individuale e rischia di compromet-
tere una sana e armoniosa convivenza con chi condivide
lo spazio vitale. Se senti anche tu il tuo disordine come un
problema, ecco alcuni consigli utili.

Lidentikit dei caotici esagerati


Quali sono i segnali che indicano che si sono oltrepassati
i limiti del disordine salutare e si passati al caos dan-
noso? E quali le conseguenze? Ecco qualche indicazione.

82
Cartedialimentidisseminateincasaeinauto.
Vestitismessiaccumulatiastratiovunqueincasa,nel
corso delle settimane.
Oggettilasciatiperterra.
Scrivanieetavolipienizeppidicose,senzaneancheun
centimetro libero.
Smarrimentodibolletteedocumentiimportanti.
Lettoperennementesfatto.
Cibiscadutidamesinelfrigoriferooindispensa.

I rischi: si diventa pigri e smemorati


Quali sono i pericoli che corre chi vive perennemente nel
caos pi totale? Eccone alcuni.

Provocarelirritazionedichiviveaccantoaldisordinato.
Difcoltatrovarelecose.
Rischiodidimenticarescadenze,pagamentieappunta-
menti importanti.
Disordinementaleedifcoltprogettuale.
Immaginesocialeditrascuratezzaesciatteria.
Pigrizia,distrazione,inerziaestanchezzacronica.
Difcoltadarchiviareeventiescarsadecisionalit.
Falsaideadicreativit.

Le cause: una falsa ribellione


Cisonoduetipididisordine:quellodichiconfusiona-
rio in ogni aspetto della sua vita e quello di chi assolu-
tamente preciso e disciplinato in un ambito, ad esempio
quello lavorativo, ma gli costa cos tanto che recupera al-

83
trove, di solito in casa, con un caos assoluto. In genere,
dietro al disordine patologico si celano difficolt psicolo-
gichepiampieecomplesse.Vediamole.

Superficialit - Il disordine mette in scena come la per-


sonasicomportanellavita:disseminasestessainmille
azioni, dispersiva, intraprende mille cose senza mai an-
dare veramente fino in fondo.

Fuga dalle regole - Queste persone in genere attribuisco-


no alle regole e al rigore pratico un senso negativo, come
se fossero una gabbia. Spesso il disordinato un eterno
adolescente e il suo caos una falsa ribellione.

Difficolt di elaborazione - Ladifcoltdimettereinor-


dine evidenzia la difficolt di archiviare il vissuto che non
serve pi (relazioni finite, lavori non in sintonia, compor-
tamentisbagliati):unadifcoltnelchiudere.

Dipendenza infantile - Nel disordine eccessivo c una de-


responsabilizzazione tipica del bambino e una silenziosa
richiesta a chi vicino: Occupati della mia parte non
sociale, della mia stanzetta e dei miei vestiti.

I consigli: ritrova lessenzialit


Disolitoildisordinatosidifendecos:Ionelmiodisor-
dine trovo tutto. Ma un disordine cos esagerato sem-
presegnochequalcosanonvaamonte.Percivalutase
ci sono sbilanciamenti eccessivi nella tua vita e correggili
ritrovando lequilibrio.

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Crea un ambiente funzionale - Se hai unindole caotica,
prendine atto in modo pratico, creando in casa (e sul la-
voro per quanto possibile) un ambiente funzionale, fatto
di cose essenziali e di spazi dove gli oggetti, pur restando
al loro posto, siano a portata di mano immediata (scaffali
o mobili aperti, e poche superfici libere per avere meno
spazio di disseminazione).

Concentra il caos in un punto - Ritagliaunarealimitata,in


casa,nellaqualeiltuodisordinepossaregnare:uncas-
setto, un armadio, un angolo. Appendi anche una lavagna
o un pannello su cui disegnare e scrivere qualsiasi cosa
tivengainmente.Visualizzailcaoseleformecheesso
assume col passare del tempo.

Non sottovalutare il problema - Cunpuntosuperatoil


quale il disordine si automantiene come in un circolo
vizioso:mettereapostosarunimpresacostitanicada
scoraggiarti subito, facendo accumulare altro disordine. A
quel punto il cervello va in affanno perch, qualsiasi cosa
faccia nel presente, c una sua parte che deve ricordarsi
dicichediimportantedispersoinqueldisordine(ad
esempio bollette in scadenza).

Smetti di delegare a mamma - Chiediachiticirconda


dinonaiutartipiamettereinordinecichespettaate.
Tocca con mano le conseguenze del tuo disordine e com-
prendi quanto in realt esso sia una forma di dipendenza
dagli altri. Se chiedi una mamma che ti metta a posto
le cose, non lamentarti poi se la tua partner fa la mamma
anche in tutto il resto.

85
CHI HA LA MANIA
DELLORDINE
Troppa perfezione
rende rigida la vita
Il rapporto con la casa il sintomo di un
atteggiamento pi generale. Volerla sempre in ordine
ci parla di una difficolt a farsi invadere, e dunque
coinvolgere dalle emozioni. Ecco come rimediare

A verelacasasempreinordine.Permoltedonne,ma
anche per alcuni uomini, un imperativo interio-
re cui si deve assolutamente obbedire. Il significato psi-
cologicodiquestoperfezionismodomesticochiaro:si
estende alla propria casa unansia da ipercontrollo, per la
quale tutto deve essere superpulito e superordinato. Quali
sono gli effetti di questo atteggiamento nel rapporto con
gli altri? Il modo in cui si tratta e si vive la propria casa
in profonda analogia con il modo di essere, inteso in
sensopiampio.Cisignicacheseunapersonahail
problema di non poter accogliere qualcuno nel proprio
appartamento, se non viene avvertita diversi giorni prima,
e se per lei comunque un problema il fatto di avere un
ospite in casa, anche per pochi minuti, perch ha la sen-
sazionechecilealterilordinecheavevacosmeticolo-
samente creato, questa difficolt sar presente anche nei
rapportiumani.Lapersonavivrunanalogadifcoltnel

86
caso in cui ci sia da cambiare programma allimprovviso,
o ad accogliere il disagio o i problemi
oblemi di un altr
altro, o ancora
a far sentire il calore dellamicizia. come se la fatica e
lintima opposizione a ospitare nella propria casa fossero
lo specchio di una pi grande difficolt a essere disponi-
bili con gli altri, ma in fondo innanzitutto con se stessi e
con le proprie vere esigenze. Infatti queste persone, cos
come non possono usare la propria casa in modo plastico
eadattabileallevarienecessit(datochecichedomina
lordine assoluto), allo stesso modo non possono attingere
ad alcune parti importanti di s per la paura inconscia
di creare un disordine interiore, che sentono come forte-
mente per
perturbante.
un atteggiamento che mette anche gli altri nella con-
dizione difficile di non sapere mai se chiedere o non
chiedere,sechiamareononchiamare.Perfortunasipu
rovesciarelasituazione:seunapersonavuoleesserepi
morbidaneirapportimanonriesceafarlo,puprovare
a diventare pi flessibile innanzitutto con la propria casa,
perdonando ad esempio un po di disordine.

I rischi: una freddezza che congela


Leccesso di controllo imprigiona lenergia e crea ansia.
Ecco i rischi che si corrono.

Leccessodiordinedunimmaginefredda,inospitale,
scostante, a volte noiosa.
Rendedifcilevivereleemozionielasciarsiandare.
Tifaperderecontattoconlatuadimensioneinteriore.
Riducedinumero,qualiteprofonditlerelazioni.

87
I consigli: un po di caos ti mette allegria
Lacasaesprimesimbolicamenteilrapportoconnoistessi
econcichesiamo.Troppoordinepuessereindicedi
una personalit un po rigida, perfezionista e chiusa. Ecco
qualche consiglio.

Scopri altri interessi - Se dedichi cos tanta attenzione


allordine domestico, vuol dire che stai sfogando in quel
modo alternativo una gran quantit di energia vitale che
non trova forma e spazio in aspetti pi autentici e creativi.
Faiilpossibileperriscoprireinteressiepassioni,cosein
grado di mettere al centro della tua psiche elementi reali
rispetto a questo ordine esagerato e ossessivo.

Fai vivere la casa - Quando la tua casa diventa un museo


da spolverare, vuol dire che stai bloccando te stesso in una
forma rigida e vecchia, incapace di accogliere realmente
tuttoquantotiaccadeoggi.Faiviverelatuaabitazione,
falla essere un posto in cui avvengono le cose, un centro
pienodivita.Organizzaanchesolopiccoliritrovi:valo-
rizzala, e ti sentirai meglio anche tu.

Ritrova il tuo gusto - Lossessione per lordine sopraff i


gusti personali e li blocca. pi importante che tutto sia
a posto rispetto al fatto che casa tua ti piaccia e sia adatta
aibisognituoiedellafamiglia.Cambiamentalit:dispo-
ni le cose innanzitutto come ti piacciono davvero, non
come devono essere. Abbiamo bisogno di una casa che
corrisponda alla nostra anima, non alle nostre nevrosi.

88
I DISTRATTI PATOLOGICI
Hanno sempre
la testa altrove
La mente li fa continuamente scappare dal mondo
e da una realt che, in fondo, non sopportano

N on vedono gli oggetti, sbattono contro gli stipiti, in-


ciampano, cadono, si chiudono le dita nei cassetti,
perdono continuamente il lo del discorso. Oppure di-
menticano tutto: appuntamenti, cose, pensieri, parole,
nomi,scadenzescali.Caddiritturachi,sitrattadicasi
particolarmente estremi e rari per fortuna, si dimentica-
to anche il figlio allasilo o ai giardinetti.
Tale atteggiamento, se da una parte pu irritare chi sta
intorno e creare danni e anche pericoli a se stessi e agli
altri, dallaltra comunica sempre che qualcosa non va a
livello psicologico.
Dopoaveraccertato,cosaimportante,chenonsitrattadi
una patologia neurologica, cerchiamo di fare qualcosa per
porvirimedio.Facciamoattenzioneperchinquestocaso
stiamo parlando di una forma di distrazione cronica che
pucreareparecchifastidieprobleminellavitaquotidia-
na; non ci stiamo riferendo a chi semplicemente perde
ogni tanto la concentrazione. In questultimo caso infatti
la distrazione creativa e ha la funzione di allontanare la
mente dalla realt e di aiutarla a trovare soluzioni nuove
a vecchi problemi.

89
Lidentikit di chi un po troppo sulle nuvole
Alla base di una distrazione esagerata c spesso il biso-
gno di cercare vie di fuga da una realt che non piace o
crea troppe costrizioni. Ecco i segnali di chi cerca sempre
rifugio fra le nuvole.

Perde puntualmente le sue cose o non le trova e si fa


prendere dallansia mettendosi a cercare loggetto smar-
rito nel nulla come un forsennato.
Dimenticasempredate,appuntamenti,incontri.Sicac-
cia spesso in situazioni spiacevoli e imbarazzanti.
Viveperennementesottostress;haunavitapienazeppa
di impegni e non si ferma mai.
Dpocospazioaipiacerietroppoaidoveri.
Inalcunicasicercadiesseremultitaskingovverodifare
tante cose contemporaneamente.
Sisentespessostancoesenzaforze.

Le cause del cervello altrove


La mente del distratto non mai tutta l con lui. Una
parte altrove. Ma dove? Non si sa.
par
un atto involontario e segnala il bisogno di uscire dalla
propriarealt.Unbisognoche,senonrisolto,diventauna
cronica evasione.
Sonoquattroleragionidiuncervellodistratto.Vediamo-
le una per una.

Situazioni inaccettabili - Lesituazionitipichediinsoddi-


sfazione del distratto patologico sono per esempio i rap-
porti di coppia ormai logori, senza pi eros n curiosit,

90
in cui non c la forza di uscirne n unalternativa. Lo
stesso vale per lo studio o un lavoro che non piace e non
d pi alcuna gratificazione.

Troppi impegni - Si innescata la fretta, la mente non si


ferma veramente pi su nulla e non mai nel presente.
Conladistrazioneilcervellodicebastaesidistraedalla
risoluzione di ogni problema. Aspetta che sia la disatten-
zione a portare unaltra visione delle cose perch la nostra
ormai troppo ristretta.

Depressione latente - Molte depressioni sono il frutto di


grandi e drammatiche distrazioni: anche nel caso di
questo disturbo manca il gancio con lesistenza, proprio
come nelle distrazioni quotidiane.

Idealismo e fantasie - Alcuni, idealisti e idealizzanti, vi-


vono per una felicit a venire e, proiettati in un futuro
che non arriva mai, si disinteressano del presente, vissuto
sempre con frustrazione.

I consigli: ristabilire le priorit


Per evitare di sovraffollare la mente di cose e pensieri,
bisogna imparare a selezionare azioni e relazioni che con-
tanodavvero.Sipuperesempiostabilireunagerarchia
delle cose da fare, dalla pi importante alla pi futile, e se
si impegnati a lungo con una che sta in cima alla lista,
sospenderla assolutamente e per un po dedicarsi a una
che sta in fondo, che sia giocare a un videogioco, fare una
passeggiata, telefonare a un amico solo per il piacere di

91
farlo. Nellagenda limpegno
impegno numero uno pr prioritario?
Proviamo a rimandarlo per unora. matematicamente
certo che, quando si torner sul pezzo, lo si vedr in
modo del tutto diverso, ci si accorger di carenze che non
erano state notate e si potr correggerle introducendo
variantidecisamentemigliori.Lavarietdiattivit,lal-
ternanza di pieni e di vuoti, di tempo libero e occupato
sono fondamentali non solo per la salute ma anche per
migliorare lefficienza.

Unagenda per le priorit - Riduciildispendioenergetico.


Compraunagendaescrivicitutto,anchelecosepiba-
nali,cheseicertodiricordare:ilcervellosarpilibero.
Daiunaprioritaituoiimpegni,stabilendocichedav-
vero necessario ed evitando, almeno per un po, il resto.

Intuire e comprendere - Non subire passivamente la di-


strazione. Cerca di comprendere da cosa vuoi sottrarti,
cosa non ti appartiene, cosa non ti va nella tua vita. Se
mentre sei distratto ti arrivano delle immagini spontanee
(luoghi, modi di essere, intuizioni), scrivile: ti possono
orientare verso una dimensione che ti sar pi congeniale.

Distrazione volontaria - In psicoterapia si chiama prescri-


zione del sintomo. Se la distrazione cronica una fuga
silenziosa, crea tuoi spazi personali in cui fuggire di tanto
in tanto e che ti fanno stare bene; scegli tu a quale attivit
dedicarti e che cosa ti fa pi piacere.

92
I PERMALOSI
Quelli che se la prendono
per ogni cosa
Basta poco per deluderli e farli stare male.
La realt sempre al di sotto delle loro aspettative,
in genere troppo rigide verso il mondo e gli altri

P ermalosi, ipersensibili e candidi: tre aggettivi mol-


to adatti a definire il tratto psicologico principale di
quelli che ci restano male, di quelli che si offendono un
po troppo facilmente, una schiera decisamente ampia di
persone che, con estrema facilit, va incontro a continue
delusioni e frequenti stupori dalla tonalit sempre nega-
tiva. I permalosi si offendono per tutto; gli ipersensibili
si feriscono per un nonnulla, i candidi vedono ogni volta
distrutta una fiducia costruita non si capisce bene su cosa.
In tutti e tre i casi c un atteggiamento comune che crea
un frequente sconforto: porsi nei confronti della realt
con unaspettativa intransigente. Seppure con sfumature
differenti, tutti e tre si aspettano infatti che la vita vada
come vogliono loro o, al limite, che non contenga aspet-
ti conflittuali, divergenze, caratteristiche inaspettate. Si
aspettano una realt su misura per i propri bisogni, fra-
gilitenevrosi.Chisiaccorgechesonoveramentetrop-
pelecosechelopossonoferire,pucambiarelapropria
situazione, a patto che decida uninversione di rotta nel

93
mododicollocarsinellarealt.Vannocioabbandonati
gli atteggiamenti fondati sia sul vittimismo (di matrice
infantile) sia sullidealizzazione positiva (di origine ado-
lescenziale), a favore di una vera presa di coscienza di
come la vita, cio un insieme continuamente variabile
di aspetti positivi e negativi, favorevoli e sfavorevoli.

I tre identikit di chi ingigantisce piccole sfortune


Ecco le caratteristiche di coloro che ci restano male.

Il permaloso - Sembra sempre pronto ad aspettare che


qualcun altro lo colpisca nel vivo, per fare loffeso e tenere
alla fine il muso.

Lipersensibile - Si sente ferito da eventi e situazioni (una


critica, un rimprovero, un diverbio) che agli altri non cau-
sano problemi.

Il candido - Reagisce sempre come fosse la prima volta,


come se non avesse memoria degli scogli e delle sorprese
negative del passato.

I consigli: impara a goderti variet e imprevisti


Perabbandonarequestoatteggiamentochefastaremale
va innanzitutto eliminata la teoria per la quale le cose
non vanno mai come si crede perch la vita crudele e
gli altri sono cattivi, sostituendola con una visione pi
realistica, secondo la quale la vita semplicemente acca-
de, nel suo essere variegata e multiforme e si disinteressa

94
delle nostre aspettative. Il male spesso presente, anzi
necessario alla vita, ne parte integrante, e non possiamo
aspettare che non ci sia, per poter stare bene. Togliamo
piuttosto le nostre assurde aspettative, e quel che accade
di negativo potr addirittura, a volte, trasformarsi nel suo
opposto ovvero in una fantastica sorpresa.

Per il permaloso: risolvi il bisogno daffetto - Inconscia-


mente attribuisci al fatto che le persone agiscano come
vuoi tu una sorta di prova damore, e se non lo fanno e le
cose non vanno come avevi in mente tu, senti che ti han-
no tradito, che non ti amano. Quindi ti allontani e assumi
un atteggiamento difensivo e di chiusura. uno schema
radicato,chepuessererisoltosoloconlaconsapevolez-
za.Moltoutilepurivelarsiunapsicoterapiamirata.

Per lipersensibile: rinforza lautostima - Restarcimaledi


continuo e sentirsi feriti con troppa frequenza svela unin-
sicurezza marcata. Hai bisogno di ritrovare una percezio-
ne pi stabile di te, di sentire di avere a disposizione pi
forze e pi strumenti per affrontare la realt. Non aspet-
tarti che siano gli altri a proteggerti.

Per il candido: rinuncia alla fiaba - Volervederegliaspet-


ti positivi della realt un bene, ma aspettarsi che quelli
negativinoncisianoundanno.Occorreusciredaunin-
fanzia idealizzata ed entrare nella vita adulta. meglio
star male per cose vere (quando accadono), che restare
male di continuo per cose normali.

95
GLI ETERNI NOSTALGICI
Il passato che non passa
ti esclude dalla felicit
Vedere nel passato il meglio della propria esistenza
non prerogativa della terza et. Oggi, molti si
ancorano a un periodo felice appena vissuto,
negandosi presente e futuro. Una rinuncia
che pu preludere alla depressione

I pianzianispessodicono:Sistavameglioquandosi
stava peggio, ma in realt la nostalgia per un passato
perduto oggi non pi caratteristica solo della terza et.
Gi a partire da dopo i 20 anni non sono poche le persone
che fissano nella mente un periodo della loro vita in cui
sono stati felici, o meno infelici, oppure un incontro, un
amore, unamicizia carichi di unatmosfera positiva, e vi-
vono in memoria di esso, come se il presente e il futuro
ormai non potessero offrire mai pi nulla di simile. Tale
nostalgia,chepurovinarelavita,nonunsintomosolo
delle depressioni pi gravi, ma anche di molti disagi pi
subdoli e mascherati.

Lidentikit di chi non si gode mai il presente


Si diventa nostalgici quando la fine di un periodo felice
viene considerata non come un normale, seppur doloroso,

96
evento di vita, ma come una perdita irreversibile. A chi
lo vive, tutto questo sembra un incubo senza uscita, ma a
volte basta solo un po di disponibilit per spazzare via i
fantasmi e lasciare entrare nuovi rigeneranti eventi. Ecco
come si comporta chi non mai nel presente.

Nonriesceagodersiilquieora.
sempreproiettatoversoqualcosadibellocheperora
non c pi.
Vivediricordi.
insoddisfattodellasuavitamanonfanientepercam-
biarla e migliorarla.
Silamentaenonagisce.

I rischi: uno spreco di risorse


Depressione,rimuginioepensieriossessivi,sensodiscon-
fitta, isolamento e solitudine, talento imbrigliato e scar-
sa intraprendenza, malattie psicosomatiche, sono questi
i principali effetti deleteri di una vita al passato, mai
affacciatasulpresente.Vediamolineldettaglio.

Blocco della crescita - Lavitanonricominciamaivera-


mente, perch si cerca di ripristinare atmosfere o condi-
zioni irripetibili, quantomeno in quella forma. I pensieri
non fluiscono pi e si smette di crescere.

Memoria faziosa - I nostalgici hanno un tratto depressivo


spiccato, magari ben nascosto, e la loro memoria selezio-
na, in modo acritico, solo i ricordi piacevoli, annullando
gli eventuali conflitti presenti nellevento idealizzato.

97
Aumenta la chiusura - Confrontatodicontinuocolpassa-
to, il presente viene cos vissuto in modo parziale e mai
soddisfacente, cosa che aumenta la nostalgia. Il che, a sua
volta, peggiora il presente e rende il futuro come un ne-
mico che mette sempre pi distanza fra la persona e lide-
aleperduto.Unclassicocircolovizioso.

I consigli: la formula per riaprirsi al nuovo


Viverelistanteilsegretoperassicurarsilaverafelicit.
Chinonlofaocomunquenonciriescerischiadivivere
con il freno a mano, creando da solo limiti e ostacoli al
proprio benessere.
I ricordi sono i pensieri nemici che ci trascinano lontano
dalla realt. La soluzione? Lasciar uire i sentimenti e
concentrarsi sul presente e sulle nuove occasioni per rina-
scere. Ecco qualche consiglio.

Nuove foto, nuovo sguardo - Faidellefotoachiticircon-


da, allambiente. Ma non le solite foto: cerca un nuovo
sguardo sulla realt, nuove angolazioni. Sii autore, non
solo esecutore.
Poifaidellefotoconituoiamiciefattidaloroimmor-
talare in modi nuovi, sia seri sia scherzosi. Il cervello ac-
quisir nuove immagini e archivier, automaticamente,
quelle vecchie.

Incontra il fantasma - Recatiinunluogodelpassatoche


hai amato o ricontatta quella persona che non vedi da
tempo, se possibile. Pi volte. Hai bisogno di vedere
i cambiamenti per renderti conto che stai idolatrando

98
qualcosa che non esiste pi. Il cervello annuller in pochi
giorni la funzione nostalgia e si volger spontaneamente
verso il nuovo.

Fai un viaggio da solo - Se lincontro col fantasma evoca


troppo dolore, opta per un viaggio, di almeno una setti-
mana, in un luogo totalmente sconosciuto, da fare senza
nessuna persona conosciuta. Meglio una comitiva di per-
sone tutte nuove, e unassenza totale dei consueti punti di
riferimento.

Trova la chiave segreta - Se ti sei legato a quel particolare


momento, vuol dire che conteneva qualcosa di tuo, che
nonsaispiegare.Unapsicoterapiabrevetipuaiutarea
ritrovareiltesoroperduto:lachiavenonperriviverequel
preciso evento, ma per favorire le condizioni per viverti in
modoautentico.Daquipuoidavveroripartire.

99
GLI INCOSTANTI
Sempre in partenza
ma non arrivano mai
Facili agli entusiasmi e alla resa rischiano il naufragio
se non trovano la rotta giusta

D ecine di corsi iniziati e poi interrotti a met e nessun


diploma raggiunto, libri iniziati e mai finiti, amo-
ri appassionati ma incompiuti, lavori lasciati poco prima
della riuscita, amicizie esaltanti finite allimprovviso, qua-
si sempre senza un perch. il curriculum di chi soffre
di incostanza, un problema diffusissimo che non rientra
nelle patologie psichiatriche ma che ostacola molte esi-
stenze e fa fallire molti validi talenti, procurando alla fine
frustrazione e infelicit.
Gliincostantivivonocos:curiosievivaci,mapervasida
una strana inquietudine, si entusiasmano facilmente, con-
tagiando tutti, ma mollando poi con altrettanta facilit,
senza rimpianti ma con una profonda malinconia. Se an-
che tu soffri della sindrome dellincostante, ecco qualche
consiglio utile.

Lidentikit di chi lascia tutto a met


Lincostantenonriesceatrovareunattivitcheloentu-
siasmi davvero o nessun passatempo che lo mantenga im-
pegnato per pi di due settimane.

100
Fa fatica a portare a termine qualsiasi cosa e questo gli
lascia una sensazione di perenne insoddisfazione. Ecco le
caratteristiche principali di queste persone.

Qualunqueattivit,hobbymaancherelazionedamore
o percorso di studio, intrapreso allinizio con entusia-
smo, viene poi abbandonato.
Lincostantenonsiappassionamaiveramenteanullae
lui stesso, alla fine, non sa cosa gli piace veramente.
Nonriescemaiamettereafruttoisuoitalentiehapau-
ra di sbagliare.
Alleprimedifcolt,questapersonasiarrende,sispa-
venta e arretra. assalito spesso da una sensazione di
vuoto e inadeguatezza.
Questocontinuotiraemollagliprocuraspessomoltis-
sima frustrazione.
Nellavorospessosiavverteuncalodelladeterminazio-
ne e del rendimento professionale.

I rischi: un senso di fallimento e inadeguatezza


Lincostantepiantailsemenellaterrasenzariusciremaia
vedere la nascita della pianta.
Questo cambio di rotta continuo che non porta mai alla
meta causa di malessere. Ecco i rischi.

Depressionenonriconosciuta.
Perditadicredibilit.
Talentoinespressoesprecato.
Assenzadirisultaticoncreti.
Relazioniaffettiveproblematicheeinstabili.

101
Le cause: scelte contrarie alla propria natura
Gli incostanti fondamentalmente conoscono poco se
stessi e per questo adottano passioni e progetti degli al-
tri, nei quali si buttano a capofitto.
Lasceltapernonrealmentesentita,spessouniden-
tificazione, unimitazione, e quando lentusiasmo iniziale
finisce e si spegne, di colpo queste persone mollano la
presa perch questa scelta la sentono fondamentalmente
estranea. Ecco le principali cause di questo atteggiamento
che porta a lasciare tutto incompiuto.

Agire per reazione - Spesso queste persone intraprendono


nuoveiniziative,invariambiti,masoloreattivamente:
ad esempio per dimenticare una storia damore, per usci-
re dalla depressione, per non restare soli, per dimostrare
qualcosa a qualcuno ecc.

Avversione allo sforzo - Findapiccolinonhannosvilup-


pato la capacit di tenere duro quando cala lentusiasmo
o subentra una difficolt.
Non separano il momento di crisi dalla bont del proget-
to.Confondonoladifcoltcolfallimento.Sonotenaci
nelliniziare ma non nel portare avanti.

Paura di riuscire - In gergo sportivo si chiama paura di


vincere:ladifcoltafarelultimopunto,ilmatch-point,
quello fondamentale per chiudere la partita insomma e
portarsi a casa il risultato.
Comeselaffermazionedisevocasselapauradidover
poimantenerequelrisultatocuicisisenteperintima-
mente inadeguati.

102
I consigli: ricomincia senza paura di sbagliare
Tentare la via della costanza e dello sforzo a tutti i costi
produrrsololennesimofallimento.Civuoleunastra-
tegia morbida. Ecco cosa fare.

Risparmia energia - Laltalena di entusiasmi e delusioni


ti crea un grande dispendio di forze, con in pi la sottile
frustrazionedelsolitoinsuccesso.Faiunavitapirego-
lare,conoraricostantielegiusteoredisonno.Lenergia
risparmiata ti servir a restare lucido nei momenti di dif-
ficolt, in cui ti verr voglia di mollare.

Non cercare sfide impossibili - Non intraprendere azioni


al di sopra delle tue capacit attuali. Se cerchi una riuscita
che sia anche un risarcimento dei fallimenti passati, non
tiriuscir.Lavorasulpresenteconunocchioalproget-
to globale, ricordando che i momenti down ci saranno
sempre. E anzi il fatto di affrontarli affiner il tuo proget-
to e ti regaler grande soddisfazione.

Usa la gradualit - Partidapiccoleimprese,cherichie-


dano uno svolgimento limitato nel tempo, da qualche set-
timana a pochi mesi al massimo, senza annunciare la cosa
al mondo intero. Se si creano aspettative la paura di sba-
gliare e di deludere potr indurti ad abbandonare tutto.

Esercitati con uno sport - Attraverso un uso consapevole


del corpo, il tuo cervello pu apprendere una maggiore
costanza. Scegli unattivit sportiva che ti piace e che ri-
chiedaunosforzoregolare.Ponitiobiettividapprimapic-
coli poi gradualmente sempre pi grandi. Senza fretta.

103
GLI IPERSOSPETTOSI
Troppa diffidenza
pu rovinare la vita
Guardingo, preoccupato, diffidente e spesso anche
inacidito. il quadro di chi vede un complotto
ovunque, dietro ogni sguardo. Rendendo cos
lesistenza impossibile a s e agli altri

N ella sua forma pi grave un vero e proprio disturbo


psichiatrico denominato disturbo paranoide della
personalit. Nella sua forma pi sfumata e quotidiana
si chiama invece sospetto. Ed pi diffuso di quel che
sembra. Chi molto sospettoso ha la mente spesso di-
sturbata dallidea che la realt che lo circonda stia sempre
tramando qualcosa contro di lui.
Unideachepuinquinarefortementelerelazionicongli
altri, sia intime, sia amicali, sia sociali, fino a renderle sof-
fertissime e talora impossibili, in uno strano miscuglio di
frustrazione e di compiacimento. Se senti di avere questo
problema, qualcosa puoi fare per risolverlo. Ti suggeria-
mo qualche strategia per stare meglio.

Lidentikit di chi non si fida di nessuno


Leccessodisospettonascequasisempredaunagrandee
profonda insicurezza in se stessi, di cui la persona non

104
consapevole. Tale inconsapevolezza la porta a vedere ne-
gli altri la sua stessa fragilit, e a pensare che essi vogliano
raggirarla pur di ottenere i propri scopi. Il fatto di credersi
attaccata dal mondo la fa sentire in qualche modo prota-
gonista, in unaffannosa ricerca damore e di identit.

Vedesempreilmaleovunque.
profondamenteinsicuraeproiettasuglialtrilepro-
prie fragilit.
Credecheglialtrivoglianofregarlaeparlinosempre
male di lei.
Hadifcoltastabiliredelleamicizieprofondeedura-
ture.Primaopoisiallontana.
Sisenteperseguitatadaglialtrienellocchiodelciclone.
Assume con gli altri atteggiamenti rigidi e distaccati
perch li ritiene dei nemici.
Nellasuamentesicostruiscedeilminesistenti.

Le sue frasi tipiche


Il sospettoso ha un ricco repertorio di frasi classiche di
cui si serve per gettare ombre a destra e a manca. Ecco le
pi tipiche.

Secondomemistaiingannando.
Dovlafregatura?;Cosacsotto?.
Comevolevasidimostrare.
Tufaicosperottenerequalcosaltro.
Losistemoioprimachelofaccialuiame.
Nonmiespongomaiseno...mifregano.
Celhannoconme.

105
I consigli: tre mosse per aprirsi agli altri
Spesso affidarsi agli altri una necessit, oltre che una
strategia per semplificarsi e alleggerirsi la vita.
Imparare a farlo, vincendo i propri limiti, possibile.
Ecco come.

Accetta i tuoi sospetti - Se pensi che alcune persone che


conosci stiano in qualche modo tramando alle tue spalle,
smetti di agire come se credessi in loro, di essere dispo-
nibile, perch tanto intimamente lo fai con laspettativa
per non dire la certezza di essere raggirato o ingannato.
Siionestoconteeconglialtri:smettidialimentarele
situazioni nelle quali sai gi che ti sentirai vittima di un
complotto. Astieniti. Scoprirai, con un po di delusione,
che il mondo va avanti anche senza di te e che non eri al
centro dei pensieri altrui.
Avrai la sorpresa di vedere che alcuni possono amarti e
cercarti gratuitamente, senza bisogno che tu faccia nulla.
Altri invece no, esattamente come fai tu. E va bene cos.

Scrivili su un foglio e affronta gli altri - Scrivi su un foglio


diviso in due da una parte tutte le aspettative e dallaltra
tutti i sospetti che nutri sugli altri (lavoro, amore, ami-
cizie)epoinonguardarloperduegiorni.Poirileggiloe
osserva quanto sei vulnerabile se vivi te stesso e i rapporti
conglialtriinquestomodo:guardaquantesonolecose
che ti possono ferire.
Invece di rimuginare, se te la senti, vai a verificare i tuoi
sospetticonchiarezzaelealt.Confrontatiserenamente
con chi ti ha deluso. Se non lo fai, vuol dire che intima-
mente cerchi quella delusione, che ti serve, e che vuoi che

106
si ripresenti. Se non riesci a farlo butta via lelenco e fai
altro. Questo esercizio ti permette di osservarti in modo
globale e di uscire per un po dai soliti automatismi.
Chissquantevoltenonseistatoingannatoenontene
sei neppure accorto!

Coltiva un seme - Dopoiprimiduepuntipossibileche


tu ti senta un po solo. il momento per una semplice ma
importanteesperienza:compraunsemediunapiantache
tipiace,acuitisentivicino.Prendiinmanoilseme,os-
servaloedagliiltuonome.Quelsemeseitu.Orapianta-
lo e accompagnane la crescita nel tempo, semplicemente
bagnandolo ed esponendolo alla luce.
Ti fa comprendere che la vita, per crescere e dispiegarsi,
ha bisogno di pochissimo (acqua, luce e tempo), e che
dentro di te, cio nel seme che tu sei, c gi tutto.
La percezione della tua consistenza, cio, arriva da te
stesso, non dagli altri. Il progetto spontaneo. Non serve
linterpretazione continua dei gesti altrui.

107
I LAMENTOSI
Quelli che giocano
a fare le vittime
Petulanti e aggressivi, si allontanano da tutto e tutti.
Si piangono addosso ma rifiutano gli aiuti.
Allergici al vero dialogo, ostacolano la propria
crescita e restano sempre allo stesso punto

A ccorgersi della tendenza tipica di alcune persone a


piangersiaddossofacile:ognivoltachelisentia-
mo o li incontriamo ci annoiano con i racconti dettagliati
delle loro sfortune e dei loro continui malanni, ci trasci-
nano in unatmosfera negativa, ci chiedono mille consigli
senza ascoltare neanche le risposte.
Avviluppati nella loro sequela di lamenti, si lanciano in
monologhi di pessimismo esasperato.
Unoperazionepetulanteeinfondoaggressiva,tantoche
appenasipu,questepersonevengonoevitatedaglialtri
erestanodasole.Pidifcileinvececapirlodisestessi:
chi si lamenta continuamente, infatti, parla sempre di s,
ma non vede se stesso, perso nei suoi racconti e nelle sue
litanie. Se qualcuno te lo fa notare e la cosa ti d fastidio,
vuol dire che forse sei un lamentoso anche tu.
Prendialloraalbalzoloccasioneeleggiinostriconsigli,
perch il lamento una delle cose che pi blocca la cre-
scita e allontana dagli altri.

108
Lidentikit di chi ne ha sempre una
Il lamentoso vive identificandosi con la propria storia, e
continuacosariprodurlainunlminnito.Unelenco
direcriminazionicontrotuttoetutti:ilsuoargomento
preferitoefrequente.Sembrachecichegliaccade,ca-
pitisoloalui:inrealtgiocailruolodellavittimaevuole
che gli altri siano sempre comprensivi. Ecco alcuni suoi
tratti tipici da conoscere.

Nehasempreuna:vatuttostorto.
sempredicattivoumoreelotrasmetteancheaglialtri
che gli stanno vicino.
Sipiangeaddossomariutagliaiuti.
Provapiacerealamentarsiebasta.Perluiancheun
modo per attirare lattenzione degli altri.
Inassenzadiproblemiluistessoacrearne,giustoper
il gusto di lamentarsi.
Nonfanullapermigliorarelasuasituazione.Silamenta
e basta; non cerca soluzioni.

La classifica dei lamenti ricorrenti


Cisonoalcuniargomentiricorrentichediventanomoti-
vo di lamento. Ecco i temi preferiti.

Lasalute.
Ilpartnereigli.
Isoldichenonbastanomai.
Illavoroeicolleghi.
Ilgeneroelanuora.
Igenitorieifratelli.

109
I rischi: crei unatmosfera pesante che ti isola
Chisilamentaincontinuazionecercasempreunmotivo
disofferenza,acostodiinventarselo.Perchinrealtlui
chenonvuolestarebene:starebene,infatti,vorrebbedire
mettersi in gioco senza alibi. Invece fingendo sofferenza
halascusaperstareabordocampo.Finchsoffrosono
giusticato. La persona agisce insomma come il bam-
bino che non ha fatto i compiti e dice di stare male per
non andare a scuola. E ha bisogno di alibi per non agire,
perch ad agire si rischia di fallire, di incontrare la propria
mediocrit. Non accetta di arrivare secondo e quindi non
corre. Ma cos, le sue malattie immaginarie prima o poi
diventeranno reali, a cominciare dalla depressione. Senza
contare che il suo atteggiamento crea unatmosfera pe-
sante intorno a lui, bruciando i rapporti e le relazioni. Ma
infondoprevisto:ognifallimentonuovabenzinaperi
lamenti.Eccolidentikitdellamentoso.

Vieneconsideratodaglialtrinoiosoefastidioso.
Portaconsatmosferenegative,nonsiafferma.
Perdeleamicizieefaallontanarelepersonecare.
Raccoglieingirounantapiet.
Vieneconsideratopococredibile.

Le cause: insicurezza e presunzione


Il lamento un fenomeno che assume talvolta laspetto di
un vero e proprio stile comunicativo, ma in questo caso
fuorvianteperchmossodaesigenzeegoistiche.Ungro-
vigliopsicologicochesoffocailcervello.Fenomenodif-
fusissimo al punto da diventare a volte un vero e proprio

110
stile comunicativo, espressione di alcune problematiche
interiori.Vediamoleinsieme.

Ansia - Attraverso il lamento la persona butta fuori un po


della tensione interna, dellansia di cui non prende atto o
che magari non riesce a convogliare in altro modo, e in tal
modo riesce a rimanere in equilibrio psichico, per quanto
molto precario.

Dipendenza - Illamentosoinsostanzafaquesto:prendeil
malloppo non elaborato delle sue conflittualit e lo conse-
gnaperinteronellamanidellaltro.Larichiestainconscia
:Tieni:digeriscilotuperme,sopportaalmenounpo.

Egocentrismo - Mettere al centro i propri problemi un


modo per mettere se stessi al centro dellattenzione e ot-
tenere considerazione. minima la capacit di immede-
simarsi nei problemi altrui.

Scarsa autostima - Comeunbambinoconlamamma,il


lamentoso cerca una dose di consolazione (affetto e ac-
cettazione) per sentire una legittimazione al proprio ma-
lessere che lui non si sa dare da solo.

Senso di colpa - Lo strano groviglio psicologico del la-


mentoso prevede spesso anche il senso di colpa (Se dico
che sto bene offendo chi sta peggio), la scaramanzia (Se
dico che va tutto bene poi mi cade qualche tegola in te-
sta),lalibi(Parloparloparlo,manonmimettoingio-
co). Il risultato finale , innanzitutto, un danno per il
cervello:illamentoinfattiricreaunassettochimicocere-

111
brale passivo e riverberante, incapace di uscire da se stesso
e di trasformarsi in sintonia con la vita.

I consigli: prendine coscienza grazie agli altri


Chiediaqualcunochetivuolebeneseseilamentoso.In-
formati sulle cose di cui ti lamenti di pi e, se un amico
scherzoso, chiedigli di farti una tua bonaria imitazione.
Nel frattempo cerca di comprendere se c qualcosa in
particolarecheattivaillamento.Osservarecomeseino-
ioso e fastidioso quando ti lamenti ti aiuter a prenderne
coscienza; a ridimensionare i problemi e ad avere una vi-
sione pi lucida della realt.

Concediti una pausa - Stai una settimana senza esprimere


emozioni negative. molto utile per renderti conto di
quanto ti lamenti e di quanto sia difficile non farlo, e per
concentrare dentro di te la sofferenza e il disagio che in-
vece il lamento svende a chiunque.

Sfogati tutto in un colpo - Dopounasettimana,illamento


concentrato diventa disagio vero, che sfogherai con un
vero e sano pianto liberatorio (e non il solito frignare inu-
tile).Oppurequalcosascatterautomaticamentenelcer-
vello e ti dar una percezione diversa di te stesso.

Fingi benessere e osserva leffetto che produce - Il lamen-


to spesso un alibi per non affrontare la realt in modo
diretto.Chidunimmaginevincentedisdeveaffronta-
reinemici,mentrechisimostraferitopuchiederepiet.
Dichestaibeneeosservacosaaccade.

112
I RITARDATARI
PATOLOGICI
Fuori tempo anche nella vita
Chi soffre di una cronica allergia alla puntualit
segnala un caos mentale che gli rende difficile
portare a termine i suoi progetti.
Ecco le tipologie di ritardatari pi comuni
e i consigli pratici per arrivare a rispettare gli orari

A rrivareinritardopucapitareatutti:uningorgo,un
imprevisto, una strada sbagliata, un equivoco sullo-
rario dellappuntamento possono far accadere la spiace-
vole ma comprensibile evenienza di non essere puntuali a
un appuntamento con gli amici, col fidanzato, sul lavoro,
a una visita medica.
Tuttavia c chi fa del ritardo un vero e proprio stile di
vita. Sono i ritardatari cronici, quelli che arrivano dopo
mezzora e pi quando avevano tutto il tempo a dispo-
sizione, che riescono a mancare di puntualit anche in
situazioni importanti e programmate.
Il loro ritardo cos puntuale da essere quasi prevedibi-
le, per chi li conosce bene, eppure essi trovano sempre il
modo di sorprendere e soprattutto di irritare chi li aspetta
anche per ore.
Se ti senti anche tu cos, se ti riconosci in queste caratte-
ristiche ecco cosa fare.

113
Lidentikit di chi allergico alla puntualit
Cisonotretipiprincipalidiritardatari:ildisorganizzato,
lirriguardoso e il ribelle. Tutti e tre non sono mai del tut-
to nel presente, n mai del tutto altrove; sono disordinati,
sia nel tempo che nello spazio e portano difficilmente a
termine un progetto. Ecco nel dettaglio i tre caratteri.

Il disorganizzato - Ha una percezione irrealistica del tem-


po, che gli appare sempre illimitato. Per lui c sempre
tempo! Programma troppe cose, non prevede la possi-
bilit di imprevisti, e mentre si prepara si distrae, perde
tempo.Poisistupisceesiscusa,manonneprendeasso-
lutamenteatto.Dietroilcaoticoeottimistasognatore,si
nasconde la difficolt a stare in quel presente.

Lirriguardoso - Se il ritardo serve ai suoi bisogni, non esi-


stealtroproblema.Pensadigoderediunacertaimmuni-
t, riscattandosi con qualche battuta e non prendendo sul
serio lirritazione altrui.
Anzi il ritardo lo fa sentire protagonista. Egocentrismo,
narcisismo irrisolto e disinteresse per gli altri fanno da
base a un personaggio che alla lunga logora anche gli
amici pi cari.

Il ribelle - Riutaqualsiasiregolaperprincipio. aggres-


sivoversotuttocichestabilitoeimponeipropririt-
mi a ogni occasione, perdendo a volte anche opportunit
importanti, e non si scusa. Anzi, le critiche lo irritano. Ed
cos anche nelle relazioni, dove la sua falsa autonomia
si manifesta con richieste rigide e un essere fuori dalle
regole senza avere una regola interna.

114
I consigli: cos recuperi il benessere
Allorigine del ritardo costante c la necessit di disobbe-
dire a qualcuno che si vive come unautorit oppure di sfi-
dare e mettere alla prova la persona con cui si ha appun-
tamento. Ecco qualche consiglio per rientrare nei ranghi.

Per i disorganizzati: aiutati con una sveglia -Anchesepu


sembrarti buffo o umiliante, in vista di un appuntamen-
to punta un timer che suoni ogni mezzora, in modo da
scandire il tempo che hai ancora a disposizione e aggan-
ciartimaggiormenteaesso.Puntalodueoreprima.Allo
stesso modo, per alcune settimane, datti un tempo defini-
to, stabilito da te, per le cose da fare in casa.

Per gli irriguardosi: un aiuto dagli amici - Il bonus della


simpatianonpudurarealungo,esullavoropuanche
creare unimmagine di non professionalit. Fatti aiutare
dagliamici,dicendoloro:Setardopidiunquartodo-
ra,andate.Fateloperme.
Cossentiraisuditeleconseguenzedeltuostessopro-
blema.Verraiapprezzatoe,pocodopo,ilritardosvanir.

Per i ribelli: un lavoro su se stessi - Il tuo problema anti-


coeprofondo:riguardailrapportoconleaspettativeele
istanzenormativepaternee,piingenerale,conciche
autorit e istituzione.
Non col tempo tuo o degli altri che devi combattere, ma
con questioni interiori, altrimenti il rischio di restare ta-
gliatofuoriedinoncrescere.Puessereutileunpercorso
psicoterapeutico del profondo, attraverso la guida di un
terapeuta, da cui arrivare puntuali...

115
I CONFIDENZIALI
SENZA LIMITI
Svendono il mistero
al primo che passa
Questo bisogno continuo di raccontare tutto
di s, anche agli sconosciuti, questo proiettarsi
costantemente verso lesterno alla ricerca
di conferme, svela una profonda insicurezza
e la difficolt a entrare in sintonia con linterno,
con la propria anima

N on fai in tempo a presentarti che gi ti hanno rac-


contatometdellalorovitaedeiloroproblemi:crisi
di coppia, problemi di salute, pezzi della loro infanzia, la-
mentele sui parenti, sfiducia in se stessi, delusioni e fram-
menti della propria interiorit, con commenti sparsi qua
e l. E tutto senza che tu gli abbia chiesto niente. Sono i
confidenziali, quelle persone che non riescono a tenere
dentrodisneancheunabricioladisestessi:vivonoin
esposizione totale e continua della propria vita, cercando
con linterlocutore un feeling immediato su un piano di
complice profondit danima. Sono spesso persone acute
eintelligenti,cheperhannoenormibisognidiconferme
edicondivisione.Purtroppolecercanoinunmodochesi
rivela perlopi fallimentare e dannoso.

116
Lidentikit di chi parla troppo di s
Chiraccontatuttodisingenereunapersonadotata
di capacit introspettiva, che tenta di stabilire fin da su-
bito un rapporto basato sulla condivisione di confidenze
intime del proprio vissuto, di solito ricchissimo ma anche
irrisolto.Eccolidentikit.

Racconta tutto: pensieri, emozioni, paure, giudizi, so-


gni, grane legali, condizione economica, eventi privati e
privatissimi, non solo di se stessi ma anche di genitori,
partner e figli, che considera come parti di s.
Parla a prescindere da chi ha davanti: un parente, un
amico,unconoscente;esenzavalutareseildiscorsopu
interessare n se linterlocutore pu servirsi in modo
malevolodelleinformazioniricevute.Uningenuitdi-
sarmante ma anche impositiva. Implicitamente infatti
chiedono allaltro di fare altrettanto, bench poi non
sappiano ascoltarlo e ritornino in breve a parlare di s.

Le cause: perch tante chiacchiere inutili


I motivi che spingono queste persone a raccontare tutto
di s, spesso senza filtri, possono essere diversi.
Insicurezza profonda con ricerca di condivisione e di con-
tatto affettivo.

Carenzadigureconcuiconfrontarsi(genitori,part-
ner,amici),percilalorointrospezionevienedissipata
qua e l.
Bisognodisentirechelapropriastoriadegnadiessere

117
raccontata.Dapiccole,questepersoneforsenonsono
state ascoltate dai genitori, se cerano.
Mancanzadisensodiprivacyedimistero,tipicodichi
da bambino stato condizionato da figure di genitori
troppo invadenti.
Bisogno di accettazione incondizionata e insicurezza:
Io ti racconto tutto, anche il peggio. Vediamo se mi
accetti anche cos.
Sipensache,senonsioffrequalcosadisestessi,glialtri
potrebbero offendersi perch tagliati fuori dalla nostra
vita privata.
Si sente il bisogno diesibirsi per poter primeggiare
sugli altri.

I rischi: esporsi al giudizio altrui


Il confidenziale si espone completamente al giudizio al-
trui, un giudizio che tuttavia teme tantissimo, e se viene
colpito, racconta ancora di pi, giustificandosi masochi-
sticamente in un circolo vizioso che sfinisce sia lui che
laltro. Ecco i rischi di questo atteggiamento.

Soffrirequandosivienemalgiudicati.
Pentirsi di aver raccontato troppo di s agli altri, che
usano le nostre debolezze come armi.
Dareunideadisparzialeefaziosa.
Passareperesibizionisti.
Subirelafrustrazionedellanoncorrispondenza.
Mancanzadicrescitapsicologica.
Arrabbiarsiconglialtriquandocifannodelledomande
intimeeprivatesullabasedicicheabbiamodettoloro.

118
I consigli: il seme dei progetti cresce sottoterra
Riduci drasticamente la quantit di condenze. Non
esporre nei dettagli i tuoi progetti o problemi persona-
li. Piuttosto impara ad ascoltare di pi, interessati e fai
parlare anche gli altri. Scegli pochi interlocutori per con-
frontarti con misura. E non fare resoconti telefonici quo-
tidiani della giornata. Ecco in sintesi alcuni consigli per
ricentrarsi su se stessi e stare bene.

Mettiti a dieta di confidenze - Hai bisogno di regolamen-


tareilussocontinuodelletuecondenze.Daquestomo-
mento, scegli degli argomenti di te di cui assolutamente
non parlare pi per qualche tempo e altri invece di libera
espressione.Poidecidiancheachipuoifarecondenzee
a chi no. Se ti serve fai un elenco scritto, e rispettalo.

Difendi lintimit: sacra - Stila un elenco di confiden-


ze, dividendole in categorie di valore, dalle pi preziose a
quelle pi alla portata, scrivendo vicino alla categoria un
valore monetario.
Adesempiolepipreziose:5.000euro,poicisonoquelle
da3.000ecosascendere.Larappresentazionesimbolica
aiuta il cervello a valorizzare il tuo vissuto. Quando ne
parlerai, potrai calcolare con un po di ironia quanto stai
svendendo di te.

Osserva di pi gli altri - Quando vai a un ritrovo o a una fe-


sta, stai per un po in secondo piano e osserva gli altri che
parlano fra loro. Se c qualcuno come te, guarda bene il
suo interlocutore, la noia che lo assale, il suo disinteresse
malcelato.Leriessionitiverrannospontanee.

119
I SUPEREFFICIENTI
Troppo utili e poco dilettevoli
Fanno solo ci che utile e aboliscono dal
quotidiano tutte le azioni che non combaciano
con la loro idea di efficienza, di pragmatismo e di
funzionalit. Ecco cosa fare in questo caso

I cosiddetti super efficienti o funzionali sono persone


animate da un irreprensibile senso pratico e da un no-
bile senso del dovere.
Iperattivi, queste personalit sono tipiche di chi non sta
mai un attimo fermo, ha sempre qualcosa da fare e un
obiettivo da raggiungere (anche nel tempo libero). E se
lobiettivo non c, lefficiente piuttosto se lo cerca.
Altempostesso,per,gliindividuiconquestecaratteri-
stiche caratteriali trascurano nella sfera individuale, fa-
miliareesocialeaspettiessenzialidellanaturaumana:la
poesia della vita, leros non programmato, lincanto, il
tempo perso, il gioco, le coccole e il romanticismo, lar-
te, le azioni senza finalit. E li trascurano al punto che
alla lunga, pur avendo fatto tutto il necessario, secondo
la loro visione della vita, ottengono risultati opposti, ben
lontanidaquellidesiderati:depressione,crisidicoppia,
figli affettivamente lontani, sensazione di vuoto, isola-
mentosociale.Vediamolecaratteristichediquesteper-
sone e i consigli a loro utili, per smettere di funzionare
e tornare a vivere.

120
Lidentikit di chi non si ferma mai
Ecco i tratti principali di chi non lascia mai nulla al caso.

Nonsiritagliamaimomentipersoperglialtriche
non abbiano unutilit.
Usailtempoliberoperfarelecoserimasteindietroo
per portarsi avanti.
Sefaunacosasenzasensonscoposisenteincolpao
gli viene fretta.
Legge solo libri per imparare qualcosa (per esempio
manuali) e per farsi una cultura.
Faoperedibenecenzasolopersentirsidirechebuo-
no e altruista.
Sefaunregalodevesserequalcosacheserve.

Le cause: una vita intesa solo come un dovere


Il problema delle personalit iperefficienti nasce da una
clamorosa svista sulla realt appresa direttamente dai
genitori o instauratasi nel tempo con ladesione a un
modellosocialmenteaccettato:quellodellapersonache
funziona.Unasvistacheintendelavitacomeuninsieme
di doveri e di compiti da assolvere, messi come priorit
assolute, e che valuta come utile allesistenza solo cose e
azioni di concretezza immediata: per esempio mandare
avanti la casa, il lavoro e il relativo guadagno, gli impegni
sociali, assicurare ai figli una posizione, unistruzione e un
sostentamento ecc.
Cosefondamentali,certo,manonsufcientineltempo
asestessi,allacoppiaeallafamiglia.Perchancheseil

121
funzionale ci mette lanima, in realt lanima resta fuori,
dalla vita e dal listino delle priorit.

Senso del dovere abnorme per sentirsi a posto con la


coscienza.
Paurainconsciadiaffrontareiproblemidellanima.
Esigenzadifuggirelintimitcolpartnereconigli.
Bisognodidimostrarediessereallaltezzadelruolo.
Tentativodinonsbagliaremaiediessereirreprensibile.
Forteperfezionismoerazionalitaccentuata.
Bisognodicontrollareogniaspettodellavita.

I rischi: aridit e depressione


Fasolocicheutileeaboliscedallasuaesistenzatuttele
azioni che non combaciano con la sua idea di efficienza,
dipragmatismo,difunzionalit.Vediamoquidiseguitoi
tratti salienti dellefficiente a tutti i costi.

Consestessi:perditadelladimensioneprofonda,poeti-
ca e creativa, forte limitazione della veduta di realt, che
diviene quasi irrealistica.
Incoppia:perditadieros,romanticismo,allegria,autoi-
ronia e humor.
Con i gli: rapporto poco profondo e formale, poco
tempo per dialogo e coccole.
Congliamici:mancanzadispontaneit,disorpresee
dimprovvisazione.
Nellavoro(unicoambitodellavitaabeneciarne):ele-
vata efficienza, professionalit, grande senso del dovere
ed estrema affidabilit.

122
I consigli: abbandonati alla sana improvvisazione
Funzionare senza vivere provoca, a lungo andare, la
comparsa di alcuni sintomi tipici, come stanchezza croni-
ca, cali improvvisi di umore, malinconie frequenti, cefa-
lea, dolori ossei, muscolari e articolari. Sono tutti segnali
che le azioni non sono agganciate allanima. Ecco qualche
consiglio pratico per riportare un po di incanto e di im-
provvisazione nella propria vita.

Uno spicchio di non senso - Scegli un ambito della tua vita,


anchepiccolo,incuisperimentartiinmodonuovo:cio
senza darti scopi e senza essere utile a niente e nessuno.
Partidacosesemplici:unapausanellagiornata,unapas-
seggiata senza meta, una coccola fuori tempo massimo.

Fai una scala delle priorit - Scrivi una lista delle tue prio-
rit attuali basandoti esclusivamente sul tempo che dedi-
chiaognunadiesse.Siilealeedettagliato.Poiosservala.
Ti stupirai a osservare che vengono prima lo stendere i
panni o le cene di lavoro al tempo per te stesso.

Chiedi agli altri come ti vedono - Chiediaituoifamiliari


e amici del modo in cui trasmetti loro il tuo affetto. Gli
arrivatuttoquellochepensididare?Chetipodipersona
vedono?Consorpresavedraichemoltodicichedaie
fai non passa, e che quindi devi trovare un modo pi
sfumato e sottile di metterti in relazione con gli altri.

123
GLI INGENUI
Vivono in favole senza lupi
Esprimere comprensione e positivit verso il
prossimo a oltranza una forma narcisistica della
bont che inquina il carattere: ecco le contromisure
pi efficaci da mettere in atto

D a quella persona non me lo sarei mai aspettato,


Non capisco, eravamo grandi amici, Ci sono
rimasto malissimo. Sono frasi che esprimono molto
bene la frustrazione di chi affronta la vita e le relazioni
con un eccesso di buona fede e con uno sguardo sempre
troppo positivo.
Sono gli ingenui, persone perlopi animate da intenti bo-
nari, da curiosit e da generosit senza secondi fini, ma
anche incastrati in nodi psicologici che impediscono
lorodiguardarelarealtpercomeveramente:unacom-
presenzadiaspettibuoniecattivi.Percisonoimprepa-
rati agli eventi negativi ed esposti a saccheggi affettivi ed
energetici che li fanno vivere male, e sentire sconfitti e
incompresi.Vediamocosasipufare.

Gli errori principali


Il mondo non un luogo incantato, e lingenuo sembra
nonvolerneprendereatto.Daquipossononascereisuoi
principali errori.

124
Proiezione - Attribuisce a chiunque altro la sua stessa
buona fede, sincerit o disponibilit.

Assenza di difesa - Si espone senza filtri e senza difese,


mostrando i propri punti deboli e alcuni punti di forza
che dovrebbero restare nascosti.

Dissipazione - Offretuttosestessosenzatenerecontodei
propri limiti fisici ed energetici, fino a diventare sintoma-
tico e a esaurirsi.

Scarsa intuitivit - Va avanti nella vita senza prevedere


mai eventuali sgambetti (problemi di salute, incidenti,
debacle e crisi varie).

Nessun apprendimento -Ognivoltacherimanedeluso,ci


resta male per un po, ma poi riprende a fare come sem-
pre. Non fissa il ricordo dellevento.

I tre identikit di chi si lascia troppo abbagliare


Lingenuo, in genere, ha unistintiva positivit verso il
prossimo, che spesso si traduce in empatia e in capacit
di immedesimazione. Mette laltro a proprio agio, offre
disponibilit allascolto e aiuto concreto. Nei rapporti af-
fettivi non si risparmia e coglie in chi lo vive da vicino
qualitsconosciuteeleaiutaavenirefuori.Findasubito
offre fiducia, mostrando la propria sfera privata, incuran-
te di future critiche o invidie. In sostanza, una persona
poetica, vitale e capace di stupirsi; in un mondo ideale,
vivrebbe bene ma nella realt a rischio. Ecco i tre iden-

125
tikitpossibilidellingenuo,irischicuiespostonellavita
quotidiana e i consigli.

Linfantile - Viveuncandidostuporesganciatodallareal-
t, che gli appare sempre come una favola, qualsiasi cosa
accada. E, come un bambino, impreparato ad affrontare
e a elaborare anche i piccoli drammi quotidiani della vita.
I rischi:ilrischiodirestarecos,soffrendosenzacapire
il perch e senza imparare dai continui errori di valutazio-
ne e di lettura della realt che lo circonda.
Il consiglio:forsepuoipermettertidiesserecosperch
c chi si assunto per te le tue responsabilit.
Riprendiinmanolatuavitaeassumitiresponsabilitdi-
rette.Oforsecqualcunochehainteressecheturiman-
ga cos, per usarti come vuole?

Il nevrotico - Forseacausaditraumiinfantilisubiti,questa
personalit ha un totale bisogno di vedere il mondo come
unluogobuonoepositivo.Percinontolleraconittie
atmosfere di tensione.
Fadapaciere,sdrammatizzaefaunimmensafaticaadi-
scutere e a esprimere contrariet.
I rischi:ilpericolodinonaffermarsimai,dinonriusci-
re a esprimere se stesso, di non farsi conoscere. In pratica,
di vivere una vita di compromesso.
Il consiglio:imparaepresto!adirequellochepensiea
impararecheanchesediscutinonsuccedeniente.Anzi:
dopo andr meglio.

Il convinto - Anche se vede il negativo della vita, privilegia


sempre e solo gli aspetti positivi, valorizzando chiunque,

126
proiettandogli addosso la propria bonariet ed esponen-
dosi in modo pericoloso. Si fa del male, ci resta male, si
logora, si sente solo.
I rischi:ilrischiodiperdersiinrapportisbilanciatieper
lui dannosi, di circondarsi di parassiti che ne approfittano
e di disperdere le sue migliori energie.
Il consiglio:puessereutileinquesticasiancheunper-
corso di psicoterapia per capire perch hai cos bisogno
di vedere e di gonfiare gli aspetti positivi degli altri e di
giustificare sempre e a tutti i costi i torti subiti, rischiando
il cedimento.

Un consiglio per tutti: rileggere bene le favole...


Findapiccoli,purtroppo,scopriamocheilmondoreale
nasconde insidie.
Nelle favole da Fedro ed Esopo ai Fratelli Grimm da
sempre c il monito a guardarsi dal Lupo Cattivo, dal
ParenteIndo,dallAmicoTraditore;aintuirechedietro
lapparenzabuonapuesserciunessenzacattiva,comela
vecchinadiHanseleGretel.Rilegginebenealcune.Sco-
prirai che anche lingenuo mondo delle favole contiene
glioppostiechemeglioriuscireavederli.IlLupoesiste,
fuori e dentro di noi.

127
I RASSEGNATI
Chi eccede in filtri e rifiuti
Rassegnarsi alle situazioni che non ci soddisfano
per paura di cambiare pu portare a sofferenze e
depressione; ecco come rompere il circolo vizioso

L a rassegnazione un sentimento ambivalente. Que-


sto atteggiamento verso la vita, se vissuto bene e nei
momenti giusti, pu aiutare a ripartire dopo una crisi;
quando diventa, per, un abito mentale a tutto campo
putagliarelegambepersinoallesituazionipipromet-
tenti. In particolare, la rassegnazione eccessiva diventa
negativa quando preventiva, cio quando presente gi
prima di affrontare qualcosa, o quando immediata, cio
subentra alla prima difficolt di un percorso o progetto.
Difcoltcheperaltro,perleggedinatura,nonpunon
manifestarsi.Lapersonanoncicredeenonhaducia
in un miglioramento della situazione.
un pregiudizio su se stessi e sulla realt che si estende
a tutti gli ambiti del vivere: quando si inizia una storia
damore, quando si intraprende un nuovo lavoro, quando
un amico ci delude un po, quando il figlio non va bene a
scuola, insomma tutte le volte che ci si trova di fronte a
un problema o le cose non vanno proprio cos come ce le
saremmo aspettate.
Lesuefrasitipichesono:Tantosocheandrmale;Sa-
pevo che sarebbe andata cos. Ecco cosa fare.

128
Lidentikit di chi si difende con la resa
Questo tipo di rassegnazione toglie lentusiasmo ini-
ziale fondamentale per intraprendere qualunque azione.
Nonsolo:privadiobiettivit,noncifavederelepossibi-
lit reali insite spesso nei momenti di difficolt.
Inpraticanonpermettemaidisfruttarelacrisi,eciim-
pedisce alla persona di poter evolvere, crescere, trasfor-
marsi. Anche perch il rassegnato, che non ha fiducia in
niente,nonsimettemaial100%inunasituazione:viveal
risparmio nel tentativo maldestro di proteggersi dallen-
nesima delusione che, proprio per questo, arriva puntuale.

I rischi: tristezza e apatia


Ladifcoltdimettersiingiocoelatendenzaadarre-
trare al primo ostacolo possono soffocare i nostri istinti e
mettere a tacere la parte pi vera di noi, provocando nel
tempo sofferenze, depressione e apatia. Ecco i rischi.

Incapacitdiperseguiredegliobiettivi.
Pauradiaffrontarelesituazionidifcilidellavita.
Invidiaversochicelafa.
Fugadallesofferenze.
Sbalzidiumoreimprovvisi.
Disinteresseeapatia.
Sensazionedimancanzadiprospettivefuture.
Scarsaconoscenzadellerisorseinteriori.
Crisidicoppia.
Isolamentoesolitudine.
Famadiportaresfortuna.
Attesadiuninterventochesblocchilasituazione.
129
Gli effetti a livello fisico
Ci sono alcuni segnali cui occorre prestare attenzione.
Ecco i principali sintomi di natura fisica e psicosomatica.

Depressionedimediaintensit,madilungadurata.
Pensieroossessivo.
Cefaleefrontali.
Digestionelaboriosa.
Insonnia.
Infezionirecidivanti.
Alopeciadivariotipo.

I consigli: libera il meglio di te


Le cose stanno cos, me ne faccio una ragione perch
tanto non posso fare nulla per cambiarle, questa la frase
tipicadelrassegnato.Chiragionainquestomodonisce
per scegliere pi o meno consapevolmente la strada della
frustrazione, dellimpotenza, della tristezza, dello svuo-
tamento, dellosservazione della vita con occhi incolori.
Cambiarerottapossibile,eccoqualcheconsiglio.

Accetta limprevedibilit della vita - Se dovessimo sintetiz-


zare lo stile del rassegnato in un motto, questo potrebbe
essere:Vorreimanonposso!.Idesiderieglislancinon
mancano a questa persona, tuttavia nella maggior parte
dei casi essa finisce per trasformarli in sogni impossibili o
in inutili rimpianti.
Se vero che avere la consapevolezza dei propri limiti
aiuta, altrettanto vero che i limiti troppo rigidi che il
rassegnato si pone finiscono per soffocare la gioia di vive-
130
re.Cichelobloccalinsicurezza,lapauradicambiare,
di essere diverso dagli altri o da come lui stesso abituato.
Il suo pessimismo e la sua diffidenza lo difendono dal
desiderio di lasciarsi andare, dallimpulso del momento
chelotenta.Ilrassegnatodovrebbeprovareacedere:sco-
prirchecichestaevitandopropriolapossibilitdi
vivere meglio!

Comincia a dare se vuoi ricevere - Latteggiamentotipico


del rassegnato in amore quello di arroccarsi nella sua
posizione in maniera critica e rinunciataria: si lamenta
che nessuno lo cerca e che nessuno veramente alla sua
altezza.Risultato:nonmuoveunpassoesilasciascap-
pare ogni buona occasione, salvo poi sentirsi frustrato. Il
consiglio, in questo caso, di scendere dal piedistallo e di
cominciare a dare lui stesso agli altri aprendosi al mon-
do esterno, indipendente dalle sue aspettative di riceve-
re. Solo cos le situazioni possono mettersi finalmente in
moto e sbloccarsi.

Impara ad ascoltare - Invece di chiedere consigli a tut-


ti e lamentarti sempre, senza poi modificare nulla della
tua vita e soprattutto senza muovere mai un dito, ascolta
davverochitistaparlando:escidaltuomonotonodialo-
go interiore fatto, dei soliti pensieri pessimistici, e apriti
finalmente al mondo.

Trattieni le solite frasi - Lennesima fregatura;Non ce


lafarmai;Ceradaaspettarselo;Chimelofafare?;
Vabb; Tanto non mi importava. Esci da queste
identificazioni deleterie e comincia a riempire la mente di

131
frasipositive:Celapossofare!,Provoevediamocome
vaquestavolta!,Sevoglio,ciriesco

Individua la speranza - Tutti noi abbiamo un ambito, an-


che piccolo, in cui non molliamo, in cui intimamente
crediamo. Individualo. In esso c lenergia che ti serve
per agire anche su altri piani. Impara da l.

Esci dai soliti ruoli - LaconvinzionediNonpotercam-


biare le cose come tenere in vita un fiore ormai appas-
sito.Avoltebastatagliarlopervederlorinascere.Faicos
ancheconituoicomportamentiautomatici:tagliali!
Peresempio,setisentitroppocostrettonelruolodico-
niuge o di genitore, ogni tanto dai un calcio a tutti i clich
legati al ruolo che occupi in famiglia senza avere paura di
perdere la rispettabilit o lorgoglio.
Scoprirai che, essendo semplicemente te stesso, il clima
familiare sar pi vivibile per tutti e i tuoi cari si rivolge-
ranno a te con aspettative pi consone alla tua vera natura.

132
I PESSIMISTI PATOLOGICI
Latteggiamento mentale pu
cambiare la realt in peggio
Tutto gira storto, la sfortuna sembra accanirsi. Siamo
incappati in un periodo nero. Succede a tutti. Ma
ci sono atteggiamenti che ci possono aiutare a non
uscirne con le ossa rotte

C i sono nella vita dei periodi nei quali tutto va stor-


to:unaconcomitanzadisituazioniavverse,malattie,
difficolt e colpi di sfortuna che nellinsieme danno a chi
li vive la sensazione di essere dentro un tunnel da cui non
si vede luscita.
Sono i cosiddetti periodi neri. Quel che certo che, per
legge di natura, prima o poi, terminano. Ma se, mentre li
si vive, si sviluppa un atteggiamento sbagliato, possono
durare molto pi a lungo.
Il rischio principale, in questi casi, che ci si cucia addos-
sounpersonaggio:quellocheneltunnel,losfortunato
cuinonnevabeneuna.Unarecitainparteinconsapevole
che, inesorabilmente, fa andare male anche le cose che
potrebbero funzionare.
Pernoncadereinquestatrappolabenesviluppareuno
sguardo diverso su ci che ci sta accadendo. Cambiare
sguardo ha il potere di modificare le cose o almeno il
modo di affrontarle.

133
Lidentikit di chi vede tutto nero
Lavitadelpessimistacronicopienadimomentino.
Il suo sguardo talmente offuscato che vede tutto nero e
il groviglio di pensieri negativi, alla fine, lo paralizza e gli
impedisce di evolvere e di uscire da una situazione sfavo-
revole. Ecco i suoi tratti caratteristici.

Si considera una vittima della sfortuna: non va bene


niente nella sua vita.
Nonriesceagodersimainiente.Trovasempreunpre-
testo per essere insoddisfatto.
Silamentaincontinuazionepertutto.
Rendecroniciglierrori.
Soffre di manie di persecuzione: Ce lhanno sempre
tutti con me....

I consigli: approfitta della crisi per rinascere


Cosafare?Innanzituttobisognaresistereallatentazione
del pensiero magico, cio non dobbiamo attribuire la
concatenazione di eventi sfavorevoli a malocchi di varia
natura ed evitare una lettura troppo emotiva della situa-
zione:sbagliato,adesempio,pensarechesitrattidiuna
punizione divina o di un conto da pagare alla sorte. Se
infatti interpretiamo cos la realt non potremo mai af-
frontarla nel modo giusto, perch lansia paralizzer le
nostrerisorse.Dobbiamoalcontrariotrovaremomentidi
raccoglimento interiore e chiarire a noi stessi se il periodo
nero figlio di una pura coincidenza di situazioni nega-
tive - cosa del tutto possibile - ognuna delle quali esiste
in se stessa e non collegata allaltra se non dalla nostra

134
mente; oppure se siamo di fronte a una sorta di venuta
al pettine di alcuni nodi esistenziali, o allesito di una
serie di atteggiamenti e di relazioni sbagliate che giunto
il momento di cambiare. Bisogna far s, insomma, che
il periodo nero non sia solo pura resistenza ma anche
un banco di lavoro su cui forgiare la personalit. Non
dobbiamo uscirne come dei reduci, ma con la sensazione
di essere ancora di pi noi stessi. Ecco qualche consiglio.

I lamenti? Mai a voce alta - Ogni evento fa storia a s;


pensare che sia collegato in una catena agli altri non ri-
specchia la realt e in pi potenzia la sensazione di essere
sottopostiaunaimpietosamorsadeldestino.Bisogna
quindi evitare i lamenti e le frasi pessimistiche tipiche di
questi periodi. Magari a volte impossibile non pensarle,
ma possibile non esprimerle. Ed gi molto.

Fai un rituale simbolico - Spesso, per interrompere la sen-


sazione di fatica, pu essere utile compiere unazione
dallelevatovaloresimbolico.Puessereditutto:unpic-
colo viaggio, il cambio di unabitudine, un acquisto spe-
ciale,unavisitainsolitaecc.Limportantecheperteab-
bia valore di interruzione, purificazione o rinnovamento.

Sfrutta bene la circostanza - Se ti sembra che il periodo


nero esprima, pur facendoti soffrire, la necessit di una
trasformazione interiore, bene seguire lintuizione e ap-
profondire la cosa. Un supporto psicologico pu essere
utile,coscometuttociche(letture,lm,corsi)stimola
la nascita di nuove idee. Spesso i periodi neri, ben sfrut-
tati, preludono a belle rinascite.

135
GLI ETERNI
INSODDISFATTI
Soffrono di una sindrome che
spegne le migliori energie
Ti pare che alla tua felicit manchi sempre qualcosa?
Scopri perch accade e come ritrovare la capacit
di gioire per davvero

A lcunivivonocos:senzamaidavverogioirensen-
tirsi appagati. E questo anche se magari hanno una
vitariccadiavvenimentierisultati.Perlorocsempre
qualcosachemanca:nonriesconoproprioaesserefelici.
Alla radice di questo atteggiamento ci possono essere vari
fattori:ilperfezionismo,labitudineaconsiderarelafeli-
cit come qualcosa che deve ancora arrivare, la difficolt
a vivere le emozioni in modo diretto e lineare, la paura di
esserefelici.Ccomunqueundenominatorecomune:un
senso di superiorit implicito, non dichiarato, nascosto.
La persona cio, nel suo denire inappagante la realt
presente, sembra avere in mente ben altro rispetto a
quel che c adesso, e considera questo ben altro pro-
porzionale al proprio ovvio e scontato altissimo valore.
Unosnobismonascostoquindi.
Chi sta accanto a questi insoddisfatti cronici a poco a
poco, inizia a provare un indefinito fastidio, fino a quando
sichiede:Machisicredediessere,perritenereirisultati

136
degni della sua gioia solo quando solo stratosferici?. E in
seguitosidomanda:Maalloradime,chegioiscoperla
mia misera realt quotidiana, penser che sono un me-
diocre. E in effetti la risposta potrebbe essere in alcuni
casi:s.Vediamocomeusciredaquestaspirale.

Lidentikit di chi non mai contento


Leterno insoddisfatto svaluta sempre il presente: non
mai come laveva sognato.

Viveconlasensazionecheglimanchisemprequalcosa.
Haunascarsaautostima:Lafrasechesiceladietrole-
ternainsoddisfazione:Segioiscodipiccolecosevuol
dire che mi bastano, e quindi che anche io potrei essere
piccolo e limitato.
Il dubbio di non valere impedisce di gustarsi a fondo
ogni situazione della vita.
Hadifcoltavivereleemozioniinmodospontaneo.

Le cause: scarsa autostima


Linsoddisfatto ha un atteggiamento snobistico, per il
qualeluipusentirsiappagatosolodaqualcosadispecia-
le, mentre gli altri, non essendo speciali, possono accon-
tentarsi anche del poco che il quotidiano offre.
Alcontempoper,equestoilpunto,nonpernulla
sicuro del proprio valore.
Anzi:nonsasevaleonoequelleternainsoddisfazione
un modo per sfuggire a un incontro reale con la propria
traballante autostima.

137
I consigli: gustare le piccole gioie
Tagliare lintrico di pensieri nefasti il primo, fondamen-
tale passo per chi vuole uscire dal senso di onnipotenza e
iniziareagoderelavitacomeuncomunemortale.Limi-
tato, forse, ma felice.

Celebra le cose belle che ti capitano - Prova a vivere in


modo diverso un risultato o un evento positivo: invece
di darlo per scontato passando a rincorrerne un altro, ce-
lebraquantosuccesso,dasolooconaltri.Fermaticio
a sancire la bont di quanto accaduto attraverso un mo-
mento rituale, che gli dia valore e dia reale soddisfazione.
E soltanto dopo riparti.

Impara dai bambini - Leternoscontentoaffrontalarealt


in un modo troppo mentale e distorto. Stare di pi con i
bambini, se possibile giocare con loro e partecipare al loro
mondo di fantasia un grande aiuto per imparare a go-
dersiquellocheilpresentepuoffrire,senzaingabbiarlo
in continue valutazioni.

Stai di pi nella natura - Entrare in contatto con la natura


aiuta a percepire quanto linteriorit sia ricca e appagante,
e di conseguenza insegna a vivere meglio anche la realt
esterna. Il contatto con la natura pi proficuo se non si
basa su sfida e competizione, ma sulla contemplazione.

138
GLI IPERINSICURI
Si sentono inferiori quando
si misurano con gli altri
Sono i giudici pi spietati di se stessi, ma dipendere
dai bravo degli altri li rende fragili.
Ecco come uscire da questa trappola

N on devo fare i soliti errori, stavolta non devo mo-


strarmi debole, devo tenere duro, devo dare di pi.
S, devo convincermi che posso farcela!.
Cchiviveconungiudiceinessibilenellamente:non
va mai bene niente di quello che fa e appena fa qualcosa
si dice che la poteva fare meglio, che cos non va bene. E
poi gli altri sono pi preparati, pi belli, pi brillanti pi
tuttoinsommarispettoalui.Confrontiatuttospiano,e
c sempre qualcosa da correggere, da migliorare, per col-
mare un vuoto che questa persona sente dentro e che solo
dallesterno,ognitanto,vieneriempito:quandoarrivaun
bravo infatti si esalta, tocca il cielo con un dito, si sente
un dio, ma presto leffetto passa e deve ricominciare la sua
gara immaginaria, allinfinito, sempre appeso al giudizio
che d di se stesso.
Bastacomunqueunabattutadarresto,unbravochetarda
ad arrivare per buttarlo a terra:Mollo tutto, non ce la
posso fare!.
Vediamo qualche suggerimento per correggere il tiro e
vivere meglio.

139
Lidentikit di chi non si sente mai allaltezza
In genere chi non si sente mai allaltezza tratta se stesso
come farebbe un severo censore, si sente sempre man-
canteesiimponedicontinuodimigliorare.Ognicosa
viene vissuta come una gara, anche quando non ce ne sa-
rebbemotivo.Peresempio,invecedigodersilacompa-
gnia di persone spiritose, linsicuro inizia una battaglia
immaginaria che si svolge tutta dentro se stesso, e preci-
samente contro le parti di s che giudica sbagliate, magari
non abbastanza brillanti e non allaltezza della situazione.
Se la sua autostima dipende totalmente dai riscontri che
arrivano dallesterno ed egli non trova mai una base solida
dentro di s, evidente che ogni piccolo o grande falli-
mento mette in crisi le fondamenta stesse del suo essere e
lodevasta.Allorascattailgiudiceinternochedice:Sei
un incapace!. Ecco le caratteristiche delliperinsicuro.

sempreincompetizioneesisenteinferioreaglialtri.
Lasuaautostimabassaedipendetotalmentedalgiu-
dizio esterno degli altri.
Bastaunaparolasbagliataperfarlosentireunperdente
o un incapace.
Sottosottocovainvidiaperchimiglioreopifortu-
nato di lui secondo i suoi canoni.

I consigli: cos puoi nutrire lautostima


Cercaresempreallesternounagraticazione,fareconti-
nui paragoni, sentirsi sempre sotto processo, vivere tutto
come una prova decisiva segno di unautostima troppo
condizionata dai risultati. Si vive in uno stato simile a

140
quellodelbambinocheaspettadalpaplafrase:Seista-
tobravo.Lagraticazionefasentireaposto,maquanti
bravo devono arrivare per spegnere questa fame di con-
ferme? Non basteranno mai. Mancher sempre il bravo
decisivo. Ecco qualche consiglio.

Autostima non dirsi sono forte - Autostima significa


esplorare tutte le proprie qualit, tutte le proprie emozio-
niesmetteredigiudicarlegiusteosbagliate.Lerroredi
chi dipende sempre dal giudizio altrui infatti lunilate-
ralit:ritenerechecisiaunsolomododiessereedifare
le cose, un solo modello cui cercare di somigliare. Questo
costringe a tagliare via tanti aspetti del proprio carattere e
comportamento, spesso i pi originali e interessanti, per-
ch non rientrano nei parametri standard. No, non devi
scegliere un lato solo di te. Accogli tutte le tue diverse
sfaccettature, smetti di lottare contro te stesso e prova a
dirti:E sia, questo sono io, non devo fare nulla di pi
che essere questo, non c niente di sbagliato in me.
cos che disinneschi la spasmodica ricerca di approvazio-
ne, spegni lansia che ti porta a sbagliare e fai emergere
capacit prima non prese in considerazione.

Cedi e ti sentirai subito meglio - Provaadirti:Siaquelche


sia,smettidilottarecontroituoidifetti,cedi.Vedraiche
arriver una gioia inaspettata, lansia caler e le prove da
affrontare non ti spaventeranno pi.

Le parole giuste da dirti - Non ho niente che non va; non


devo dimostrare niente, tantomeno a me stesso. Cedo,
cedo e mi rilasso; e la smetto di misurarmi con tutti.

141
GLI INFLUENZABILI
Quelli che ascoltano
il primo che passa
Lattenzione eccessiva a quello che dicono gli altri
pu ridurci a banderuole sempre in bala del vento.
Ecco come mettere basi solide allautostima
e andare dritti per la propria strada

G li altri dicono che; Tutti pensano che io; Nes-


suno daccordo con me. Sono tre indizi che di
solito alludono a confusione mentale e a conflitti interio-
ri, i quali a loro volta sfociano in scelte sbagliate e frustra-
zioni. Eppure molti vi fanno ricorso quasi di continuo,
tuttiorientatisucicheglialtripensanoedicono,come
se fossero loracolo, i portatori della verit, il parametro di
cichebuonoegiusto.
Se lo dicono gli altri, vuol dire che vero la frase che
sanciscequestoatteggiamento:Setuttipensanocheio
ci sar un motivo.
Queste persone non pensano neanche per un istante che
magariglialtristianosbagliando:litrattanocomeunora-
colo, un totem cui dare retta acriticamente. Magari non
condividonocicheiltotemdiceespessononcercano
neanchedicapireselelorovalutazionisonoobiettive:se
ne fanno invadere emotivamente, con la soggezione che
unbambinopuavereperlautorit.

142
Lidentikit di chi ascolta gli altri e mai se stesso
Se in certi casi opportuno confrontarsi con gli altri, in
questi evidente che non si tratta di un confronto ma di
una delega assoluta, di uno sbilanciamento del dialogo. E
cipucreareproblemi.
Innanzitutto la persona ha il pensiero continuamente di-
sturbato dai giudizi che giungono da fuori.
Giudizi che peraltro non sono solo quelli espressi volu-
tamente dagli altri, ma anche quelli che la persona capta,
intuisce o crede di intuire.
In pratica, sia che il giudizio arrivi sia che non arrivi, lei
comunque lo sente perch orientata non sul proprio
pensiero ma su quello altrui.
In tal modo la persona, prestando ascolto agli altri, perde
lascolto di s, che invece la cosa pi preziosa per muo-
verci nella realt di ogni giorno. Gli altri sono chiunque
esprima o faccia percepire un giudizio, o parli con deci-
sione di una propria scelta. Gli altri cui d retta non sono
dunque individui pi stimati di altri, ma unentit imper-
sonale, incarnata di volta in volta dal primo che passa.
Ecco come agisce chi troppo influenzabile.

Chiedesempreilpareredeglialtriprimadifarequalsi-
asi cosa o prendere qualunque decisione.
Habisognodicondivideretuttoconglialtri.
Quellochediconoglialtrilegge.Silasciainuenzare
enormemente dallesterno e non segue mai fino in fon-
do il proprio istinto.
Ha una bassa autostima e una fortissima insicurezza
che gli impediscono di prendere per davvero il timone
della sua vita.

143
I rischi: allontanarsi da ci che fa stare bene
Dauncertopuntoinpoiquestoatteggiamentodiventa
una sorta di abitudine di cui ci si ritrova schiavi senza
accorgersene.Lapersona,divenutaadulta,vorrebbeavere
le sue idee ma continua a considerare in modo eccessivo
quelle degli altri. ormai abituata a considerare troppo
gli altri e poco se stessa. Ecco cosa si rischia.

Aumentanolinsicurezzaelasduciainsestessi.
Sisviluppanoatteggiamentididipendenzadaglialtri.
Simanipolatieindottiacompiereazioninonsentite.
Sidannoaglialtriresponsabilitcheessinonvogliono.
Sirisultapesantiagliocchideglialtri.

I consigli: riporta te stesso in primo piano


Molti pensano che bisogna fare chiss che cosa per riusci-
re a sentire la propria voce interiore, ma in realt si trat-
ta solo di concedere a se stessi unattenzione pi diretta,
meno mediata dalla continua consultazione del mondo
intornoanoi.Persaperesesisullastradagiusta,ogni
tanto basta osservare cosa accade quando gli altri non
sonodaccordoconnoi,rispettoaunanostradecisione:
se la cosa non ci influenza e, al limite, ci fa solo riflettere
un po di pi, allora abbiamo il baricentro, altrimenti no.

Ritrova il silenzio - Ma come possibile ridurre una con-


siderazione eccessiva per le parole altrui senza cadere
nellatteggiamento opposto, caratterizzato dalla chiusura,
dal non ascoltare pi nessuno e dal chiudersi al dialogo
conlesterno?Bisognaritrovareunpodisilenzio.Cosa

144
che allinizio, per chi abituato a lasciar entrare la voce di
chiunque, impegnativo. Ma un impegno speso bene,
perchsolocossipuevitaredifarsitroppoinuenzare.
Senza un po di silenzio non possiamo far emergere quella
parte di noi stessi che ci dice cosa ci piace veramente, di
conseguenza i nostri non sono dialoghi ma monologhi in
cuinoirecitiamolapartedeldiscepolomuto.Perim-
parare a fare la nostra parte, occorre insomma smettere di
recitare quella che ci hanno assegnato gli altri.

Tieni per te i segreti - Laprimaregolaperdiventaremeno


influenzabili esporsi di meno, raccontare poco di s, cos
da non ricevere continui pareri e consigli che distraggono
dacichesipensaveramente.
Tenere diversi fatti tuoi solo per te, avere dei segreti, fa
s che tu possa dedicarti a essi in modo molto pi auten-
tico e costruttivo.

Prova nuove esperienze - Per diventare pi autonomi


necessario sperimentarsi al di fuori dei soliti contesti. Ad
esempio fare anche solo un breve viaggio da solo potreb-
be metterti pi in contatto con te stesso, senza bisogno
dicontinueconfermeesterne.Lostessovalepertuttele
esperienze nelle quali puoi sentirti in modo nuovo.

Rispetta le giuste pause - Lafrenesiadelquotidianoeuna


routine molto intensa ti allontana da te stesso rendendoti
pi influenzabile. Non sacrificare i momenti di pausa, di
silenzio e di meditazione a unefficienza esasperata. Que-
sti momenti sono aspetti fondamentali per lequilibrio
psichico:laloropresenzatiforticaetirendepisicuro.

145
GLI IPERCOMPETITIVI
Arrivare sempre primi
comporta grande stress
Non c niente di male nellavere ambizioni, anzi.
piuttosto leccesso di competizione che pu
causare dei problemi. Voler sempre primeggiare
e gareggiare con il mondo intero allontana
dai propri reali interessi e alla fine stanca

un confine sottile quello fra ambizione e competizio-


ne,tantochespessoidueconcettisisovrappongono:
chi ambisce a qualcosa di importante finisce a un certo
punto per vivere in modo competitivo anche tutto il re-
sto, portando molto stress nella propria vita. Sempre pi
spesso in psicoterapia le persone parlano della vita come
di una continua sfida in cui sentono il riflesso istintivo di
primeggiare. C un gruppo di amici che si racconta le
proprie esperienze? Bisogna raccontare qualcosa di pi
forte degli altri. Lamico ha ricevuto una promozione
sul lavoro? Il competitivo si mette subito in moto per ot-
tenerne una anche lui.
Ci sono donne, lo svelano solo in terapia, che sentono
lesigenza di avere un figlio in pi delle amiche; uomini
che devono arrivare a guadagnare pi di tutti i conoscen-
ti, anche se guadagnano gi abbastanza. Appartamenti,
automobili, vacanze, stato sociale, numero di amanti, di

146
gli,dicomplimenti:tuttopuessereusatodachideve
primeggiare, per spuntarla e sentirsi il primo.
Anche se non conta, anche se nessuno sta davvero gareg-
giando. Alla radice di questo atteggiamento c un pro-
blema di identit.

Lidentikit del superambizioso


Si sente la continua necessit di stabilire una classifica che
confermiquantosivale:tantesde,persentirediesistere
e valere. In questo modo, per, non si potr mai esse-
re felici, perch vivendo unesistenza comparativa, in cui
lattenzione tutta sugli altri e non su se stessi, qualsiasi
risultato si raggiunga non sedimenter mai in una sensa-
zionestabiledivalore.Civorrsempreunulterioresda,
unaltra effimera vittoria, allinfinito. Ecco le caratteristi-
che degli ambiziosi.

Habisognodimettersisempreinmostraediesibirele
medaglieinogniambitodellasuavita:gliefamiglia,
lavoro, sport ecc.
Raggiuntountraguardo,habisognodissarnesubito
un altro. estremamente insicuro.
Soffrediunavelatainvidiaversochiglirubailpodio.

I rischi: trasformare la vita in una gara logorante


Questansia di primeggiare in tutto, di emergere sempre
nel gruppo di amici come sul lavoro o in famiglia fati-
cosa e porta ad accumulare grande stress, facendo perdere
di vista aspirazioni e piaceri.

147
Nonsirilassamaienonriescemaiagoderecicheha.
concentratosolosustesso.Perquestomotivoappare
egoista e presuntuoso.
Nel confronto continuo con gli altri, perde di vista il
proprio reale valore.
Rischia di apparire prevaricante e di compromettere
tutte le proprie amicizie.
Purisultaretalvoltainopportunoedeccessivo.
vittimadelperfezionismo.

I consigli: impara larte di realizzare te stesso


Le vere soddisfazioni non derivano dal confronto con
glialtrimadallespressioneautenticadis.Peruscireda
questo circolo vizioso bisogna recuperare il vero signifi-
cato dellambizione.
Ambire non significa primeggiare, ma innanzitutto ave-
re un desiderio di realizzazione e di compimento, volere
dare forma ai propri talenti e giungere quindi a un risul-
tato concreto. E implica il fatto di dare il meglio di s. Se
poiallane,avendoperseguitotuttoci,cisiritrovaaec-
cellere, tanto meglio, ammesso che conti qualcosa. Ecco
qualche consiglio.

Riconosci la tua vera ambizione - Avere delle ambizioni


giustoesano.Delrestoilvolerprimeggiaredicontinuo
puesprimere,seppurinmodosbagliato,ildesideriodi
fare le cose bene, di essere individui completi.
Se cos, fai un salto di qualit, perseguendo questa meta
in modo pi concreto, senza perderti in continui confron-
ti:guardadipitestesso,leclassichetidistraggono.

148
Stabilisci dei limiti - Se togli di mezzo la competizione,
cosarimanedicichestaifacendo?Tipiacelostesso?Ti
appaga? Ti rende felice? Sono tutte domande cui bene
provare a rispondere, per vedere quanto il continuo spiri-
to competitivo stia debordando dai suoi limiti arrivando
ad allontanarci da una vita autentica. Se primeggiare di-
venta lo scopo di tutto, lo stress dietro langolo.

Impara dagli altri - Trasforma il voler primeggiare in un


modopicostruttivodiconfrontarti:invecedivoleres-
sere il primo, osserva quel che gli altrii hanno sviluppato
meglio di te, i loro segreti per raggiungerlo. fondamen-
tale nella vita sapersi porre, a volte, come curiosi appren-
disti. Se si pensa solo a vincere simpara molto meno, a
volte addirittura niente.

149
I REMISSIVI ESAGERATI
Una vita a testa bassa
Chi agisce cos ha paura di perdere laffetto di
qualcuno e fa buon viso a tutto per non procurare
dispiaceri a nessuno, ma il rischio di caricarsi
di risentimento e frustrazione. Ecco cosa fare

C i sono persone che di fronte a un comportamento


aggressivo, dominante o ipercritico ripiegano inve-
ce che contrattaccare, pur avendo unidea diversa. Sono i
remissivi. Qualcosa dal profondo impedisce loro di affer-
mare con vigore le proprie idee e la loro contrariet se il
campononpichelibero.Cipuavereoriginimolto
diverse. La pi frequente la paura di perdere laffetto
della persona: contraddirla pu offenderla e ci emo-
tivamente insostenibile, perci piuttosto che perderla,
subisco. Spesso si accompagna al bisogno di mantene-
re unimmagine buona di s, che impedisce di dire dei
sacrosanti No a richieste non condivise, o a un antico
sensodiinadeguatezza,chefapensare:Selaltromiat-
tacca avr ragioni che io non vedo, forse sono io che non
vado bene. A volte invece egli teme laggressione (basta
unalzata di voce), a causa di un vissuto infantile trau-
matico, anche solo a livello psicologico; o uneducazione
bigotta gli ha inculcato che reagire significa mancare di
rispetto.Ilrisultatosemprelostesso:siaccumulanori-
sentimentieincomprensioni.Cambiarepossibile.

150
Lidentikit di chi subisce immobile e muto
Leccessiva remissivit spesso un modo per non delu-
dere gli altri. Queste persone quando vengono coinvolte
in una discussione si sentono a disagio; in loro esiste un
conflitto fra la propria volont e il proprio censore interno
(il Super Io) molto rigido e poco malleabile che invece
impone di assecondare la volont dellaltro stando zitti.

Hanno un rapporto di eccessivo timore nei confronti


dellautorit (genitori, capoufficio, ma anche il partner
o amici dominanti). Subiscono le sfuriate degli altri.
Nonriesconoaesprimereilpropriodissenso.Preferi-
scono tacere piuttosto che affrontare una discussione.
Rimuginanoalungosucicheavrebberopotutodireo
fare, in un misto di rabbia e frustrazione.
Hannospessopaureprofondeirrisolte.

I rischi: gli altri spesso ne approfittano


Ingoiarebocconiamarisenzabattercigliopucomporta-
re rischi, uno su tutti quello di incontrare persone che ne
approfittano per imporre le proprie idee o per sfruttarti.
Ecco i rischi che corrono.

Sicaricanodirabbiaesbottanonelmodoenelmomen-
to meno opportuno.
Stannomaleanchesicamente(tensione,gastrite,cefa-
lea, mal di fegato).
Nascondonounaparteimportantedisestessi.
Subisconocondizionamentinellepropriescelte.

151
I consigli: scopri il terreno su cui ti senti forte
Prendereconsapevolezzadelleragionidiquestocompor-
tamento verso gli altri senzaltro un primo passo che
consente di essere pi autentici nelle relazioni. Ecco qual-
che consiglio.

Impara a non subire passivamente -Primadifarelespe-


rienza dellaffermarsi, il tuo cervello deve fare quella del
nonsubire.Nonimportasehaipauraodubbi:impegnati
a prendere tempo, a non rispondere subito di s o ad ac-
consentire:VediamooCipensosu,sonoleparolegiu-
ste.Poi,inseguito,cominciaadirefrasicome:Lapenso
diversamente o Non sono daccordo, in tono pacato. E
osserva cosa accade.

Agisci una volta per tutte - Non essere remissivo con la


tuaremissivit:cercadicomprendernelecause,evalutare
i suoi effetti negativi. Serve un percorso di conoscenza
di te stesso, per imparare anche come legittimare la tua
capacit assertiva.

Fai una prova su un terreno sicuro - Individua lambito in


cui riesci a non essere remissivo, in cui affermi te stesso
senzapaure.Nonimportasepiccolo.Cicheconta
sapere che il tuo cervello possiede questa capacit e che,
se c consapevolezza, non ti resta che applicarla ad altri
settori della vita. Quando vorresti reagire fai mentalmen-
te riferimento a quellambito e trova l la forza.

152
I PERFEZIONISTI
INCONTENTABILI
Non va mai bene niente!
Non riescono a godersi mai niente e trovano sempre
un motivo di preoccupazione e di insoddisfazione.
Soffrono di un eccesso di aspettative e di
perfezionismo. Questo atteggiamento si pu
superare cambiando abito mentale

C osavuolequestoqui?Quandchelosentirdire
che contento? . Sono i pensieri spontanei che
vengono quando si vive vicino a un incontentabile, cio
una persona che, anche di fronte alle situazioni pi favo-
revoli, si mostra infastidita. Manca sempre qualcosa, le
situazioni non sono come dovrebbero essere, la fregatura
sempre dietro langolo.
Gli incontentabili non sono pochi. Anzi, in almeno un
periodo della nostra vita tutti siamo stati cos. Ma per
qualcunolaregola.Perchunapersonaniscepervive-
relecoseinquestomodo?Ecosasipufareperuscire
da questa visione inappagante della realt? Ne va anche
della qualit e della durata delle sue relazioni, perch un
atteggiamento sempre insoddisfatto produce disagio in
chistaintorno:olocontagiadellastessascontentezza,o
gli induce frustrazione e senso di inadeguatezza, o gli fa
venire voglia di allontanarsi.

153
A volte limprinting deriva dallesempio dei genitori:
Potrestifaredipi!lafrasetipicasentitadachi,n
da bambino, si sempre visto svilire i propri prodotti in
nome di un di pi del tutto teorico, e ha quindi appreso
che il presente, anche quando bello e favorevole, non
basta mai.
In questi casi il problema la sensazione radicata che la
situazione realmente appagante sia altrove, in un futuro o
in unalternativa da raggiungere. Ma quando si raggiun-
ger, le si applicher lo stesso schema. E cos via allinfi-
nito, in una sostanziale, rabbiosa, scontentezza.

Lidentikit delleterno scontento


Leterna scontentezza risiede in genere in un problema
tecnico, cio nel tipo di richiesta che si fa alla realt. In
pratica, lincontentabile chiede una perfezione che non
in grado di godere.
Il suo sguardo sulle cose in realt un pregiudizio che
gi sa che le cose non saranno come dovrebbero esse-
re e, qualora anche lo siano, potrebbero essere comunque
migliorate, anche se non si sa bene come, o saranno di
breve durata, o produrranno costi pi alti dei benefici, e
via di questo passo. Tale pregiudizio quindi pregiudica il
risultato, nel senso che lo compromette, perch gli toglie
in ogni caso il suo valore.
Peraltriinveceilproblemanonnascedalfattochelare-
alt, anche quella pi positiva, non basta, ma, paradossal-
mente,dalcontrario:troppo.Sidifendonodallafelicit,
dalla brillantezza di un risultato, dal fatto che le cose van-
nobene.Hannopauradellapienezzaedellariuscita.La

154
cercano,masentonodinonriuscireasostenerla,perci
la boicottano attraverso la scontentezza. Qualcuno teme
di essere travolto dalle emozioni, altri non sanno proprio
come stare in situazioni in cui non ci sono problemi o
conflitti (sono quasi in imbarazzo), altri non possono
credere che le cose vadano bene perch sono abituati a
sfortune di vario tipo, e altri non vogliono assumersi la
responsabilit che deriva da un buon risultato: doverlo
confermare in futuro. Non che la realt non basta, ma
sono io che non basto alla realt. Ecco alcune caratteri-
stiche di questa personalit.

Anchenelpresentepibelloefavorevolesentechegli
manca sempre qualcosa.
Lincontentabilesempreproiettatonelfuturoallari-
cerca della felicit.
incapace di godere delle cose belle della vita.
Covadentrodisrabbiaerancore.
Nonhaunavisioneobiettivadellavita.

I rischi: depressione e auto-sabotaggio


Quali sono i rischi che corre chi vive in base al principio
che lerba del vicino sempre pi verde? Eccoli in sintesi.

Fasentirefrustrateeimpotentilepersonecheglistan-
no accanto.
sempreirritabileearischiodepressione.
Faandaremalelecoseanchequandoinvecepotrebbero
andare bene.
Siconcentrasulleminuzieeperdedivistalinsieme.

155
I consigli: cos la vita diventa pi leggera
Guardando in profondit, quello cui occorre rinunciare
unacosasola:ilperfezionismo.Lincontentabileschiavo
di unimmagine ideale di come dovrebbe essere la realt,
odicomedovrebbeessereluistesso.Cungrandegiu-
dizio che pesa come un macigno sulla libert di vivere e
di esprimersi. Non necessaria una psicoterapia per su-
perarelasuainuenzanefasta:spessorendersidisponi-
bile, in modo consapevole, a nuove esperienze, in questo
casounmodopigioiosodiaccoglierelecosebelle,pu
modificare latteggiamento mentale e di conseguenza lo
stesso assetto del sistema nervoso, aprendolo finalmente
alla sensazione di essere appagati. Ecco qualche consiglio.

Accetta le cose cos come si presentano - Provaperuna


volta, in un ambito per te importante, a non tentare di
migliorare le cose ma ad accettarle cos come si presenta-
no. Se in automatico ti viene da formulare giudizi prova
asospenderli:cichetiaccadenonbuonoocattivo,,
e basta. Osserva come ti senti. Dopo un primo spaesa-
mento, vedrai che ti sentirai alleggerito.

Smetti di esibire le tue critiche - Tutti ormai si aspetta-


no che noi siamo cos, ipercritici e insoddisfatti, e anche
anoidiriessovienedaesserlo.Comeseindossassimo
sempreocchialichefannovederetuttonero.Dobbiamo
cambiare questabitudine che nutre le relazioni in modo
distorto. Il primo passo: linsoddisfazione non deve pi
essere argomento di conversazione e soprattutto non deve
essere esibita in pubblico. Esci da questo personaggio
elasciapostoadaltrimodidiessere.Csolodaguada-

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gnarci.Dietrolacontinuainsoddisfazionepotrebbena-
scondersi il fatto che, senza accorgertene, cerchi di appa-
gare bisogni che non ti appartengono, indotti dai media
e dallambiente in cui vivi, che ti suggeriscono cosa devi
desiderare.Cercadisentiremegliocosatuoecosanon
lo , e stai attento alle tue emozioni profonde, prima di
proclamarti insoddisfatto.

Identifica il cuore del problema - A volte c un solo am-


bito nel quale siamo insoddisfatti (ad esempio sentimenti
o lavoro), ma cos importante o ci pesa cos tanto che
linsoddisfazione si dilata in automatico a tutto. Allora
diventa fondamentale riconoscere il vero problema e ri-
solvere quella frustrazione, altrimenti niente potr supe-
rare la barriera di cinismo che abbiamo alzato.

Ritrova la tua essenza felice - Guarda le foto di quando eri


bambino.Prendineunaincuierifeliceeosservalabene.
Quelloseitu,ancheadesso.Cichetifrenaunamag-
giore maturit o non, piuttosto, il timore di toglierti una
corazza?Portacontequellafotoeognitantoguardala;
se senti nascere un sorriso non reprimerlo: le emozioni
devono tornare a scorrere.

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