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Annuario Accademico
2014-2015
Il presente annuario accademico ha carattere informativo. LISSR di Udine si riserva il diritto di in-
trodurre cambiamenti sia accademici, sia amministrativi, anche ad anno accademico iniziato.
In copertina: Porta della Chiesa: la vite e i tralci (Gv 15,1-26) Vetrata artistica ideata da
p. Fiorenzo M. Gobbo, O.S.M. e realizzata dalla ditta Poli di Verona (1994).
Chiesa nuova della Parrocchia di S. Quirino in Udine, dedicata a Maria Re-
gina e Madre di Misericordia e a San Luigi Gonzaga. Costruita nellim-
mediato post-concilio (1966-1969) su progetto delling. Antonio De Cillia.
Nei risvolti: Interno della chiesa nuova; Porta della Misericordia (particolare) Opera in
bronzo dello scultore Edoardo Ferrari (2006); Risurrezione Formella in ter-
racotta dellartista Darmo Brusini; Grande Crocifisso Statua in legno dello
scultore Giacomo Vincenzo Mussner (Ortisei Valgardena).
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Presentazione
Le illustrazioni scelte per la copertina possono, a prima vista, apparire insolite:
larte religiosa contemporanea ci lascia sempre un po perplessi e insicuri, mentre i
canoni artistici del passato ci sono molto pi familiari e risultano meno destabiliz-
zanti. Ma larte fatta anche per pro-vocare e con le sue proposte, proprio quando ri-
sultano discutibili, ci invita a riflettere!
Ecco perch la scelta caduta su una delle tante chiese nuove presenti in Friuli:
una chiesa concepita mentre si sviluppava il dibattito conciliare e adeguatasi alla ri-
forma liturgica che progressivamente si stava sviluppando; una chiesa che stata
realizzata nellimmediato post-concilio con un chiarissimo riferimento allecclesio-
logia di comunione, dove la stessa disposizione spaziale dellassemblea ricorda che
la comunit popolo di Dio convocato e guidato dallo Spirito santo; una chiesa che
testimonia il tentativo di percorrere la via della bellezza, attuando un dialogo con
larte contemporanea, al fine di tradurre in linguaggi attuali e comprensibili la buo-
na notizia del Vangelo.
Un edificio e una serie di opere artistiche che, esempio tra molte altre, interpella-
no anche la ricerca e lo studio della teologia e delle scienze religiose il cui compito
quello di edificare la Chiesa, mettendo in chiara luce il ricchissimo tesoro della Pa-
rola di Dio, secondo una logica multiforme e non univoca, poliedrica e non monoli-
tica, polifonica e non mono-nota.
Infatti, gli enormi e rapidi cambiamenti culturali richiedono che prestiamo una
costante attenzione per cercare di esprimere le verit di sempre in un linguaggio
che consenta di riconoscere la sua permanente novit. Poich, nel deposito della
dottrina cristiana una cosa la sostanza [] e unaltra la maniera di formulare la
sua espressione. A volte, ascoltando un linguaggio completamente ortodosso,
quello che i fedeli ricevono, a causa del linguaggio che essi utilizzano e compren-
dono, qualcosa che non corrisponde al vero Vangelo di Ges Cristo. Con la santa
intenzione di comunicare loro la verit su Dio e sullessere umano, in alcune occa-
sioni diamo loro un falso dio o un ideale umano che non veramente cristiano. In
tal modo, siamo fedeli a una formulazione ma non trasmettiamo la sostanza. Que-
sto il rischio pi grave (Evangelii gaudium, n. 41).
Ci che si richiede la docilit allo Spirito, il rispetto dei diversi ruoli e ministeri,
la ricerca della comunione, proseguendo con prudenza e audacia sulla via dellin-
vestigazione teologica seria, in dialogo con le altre esperienze umane e culturali. In
tal modo, anche noi partecipiamo alla missione salvifica della Chiesa con il nostro
specifico contributo di evangelizzazione viva e appassionata, attenta e partecipe
delle gioie e delle speranze, dei dolori e delle angosce delle donne e degli uomini di
oggi, senza accontentarci di fare una teologia da tavolino o, peggio, parlando di
cose teologiche mentre prendiamo il t, tranquilli.
Sia questo il nostro impegno lungo tutto il corso del nuovo anno accademico!
Udine, 12 maggio 2014
prof. don Giovanni Del Missier, direttore
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FACOLT TEOLOGICA DEL TRIVENETO
AUTORIT ACCADEMICHE
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STATUTO
TITOLO I NATURA E FINE
Art. 1 LIstituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Udine una istituzione
accademica ecclesiastica eretta dalla Congregazione per leducazione cattolica
allinterno della Facolt Teologica del Triveneto. in collegamento con essa secon-
do il modello di unistituzione accademica a rete descritto negli Statuta della mede-
sima ed posta sotto la sua responsabilit accademica.
Art. 2 LIstituto promosso dalla Arcidiocesi di Udine ed conforme alla Nota
normativa per gli ISSR della Santa Sede e agli Statuti della Facolt Teologica del
Triveneto.
a) LIstituto ha sede in Udine.
b) La Facolt teologica del Triveneto conferisce i gradi accademici di Laurea (o
Baccalaureato) in Scienze Religiose (dopo il primo triennio) e di Laurea magi-
strale (o Licenza) in Scienze Religiose (dopo il biennio di specializzazione), in
corrispondenza agli equivalenti titoli dellordinamento civile.
Art. 3 LISSR di Udine ha come propria finalit la formazione teologica ac-
cademica di religiosi e laici:
a) per una pi cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel
mondo contemporaneo;
b) per favorire lassunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e
nellanimazione cristiana della societ;
c) per qualificare i docenti di Religione cattolica nelle scuole.
Art. 4 LISSR persegue la propria finalit proponendo lapprofondimento e la trat-
tazione sistematica, con metodo scientifico, della Dottrina cattolica attinta dalla Ri-
velazione. Pertanto, esso promuove la ricerca delle risposte agli interrogativi uma-
ni, alla luce della stessa Rivelazione, con lausilio delle scienze filosofiche, delle
scienze umane e delle scienze della religione.
Art. 5 La responsabilit della vita e della promozione dellISSR di Udine viene
esercitata congiuntamente, secondo le diverse funzioni, dalla Facolt teologica del
Triveneto e dal Vescovo Moderatore, secondo quanto prevedono le Autorit comu-
ni della Facolt e dellIstituto.1 Essa si attua attraverso la sollecitudine per il corretto
insegnamento della Dottrina cattolica, la promozione del livello accademico-
scientifico dellIstituto, la ricerca e la qualificazione del corpo docente, il sostegno
economico dellIstituto.
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Le autorit comuni della Facolt e dellIstituto sono il Gran Cancelliere, il Preside, il
Consiglio di Facolt.
Art. 6 Al Gran Cancelliere della Facolt di Teologia spetta:
a. chiedere alla Congregazione per lEducazione Cattolica lerezione canonica di
ciascun ISSR, dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale
o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica;
b. presentare alla Congregazione per lEducazione Cattolica il piano di studi e il te-
sto dello Statuto dellISSR per la debita approvazione;
c. informare la Congregazione per lEducazione Cattolica circa le questioni pi
importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particola-
reggiata riguardante la vita e lattivit dellISSR;
d. nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal Consi-
glio dIstituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio della Facolt di Teo-
logia e con il nulla osta del Moderatore.
Art. 7 Al Preside della Facolt di Teologia compete:
a. convocare e presiedere il Consiglio di Facolt e il Collegio dei docenti della Fa-
colt per questioni riguardanti lISSR;
b. regolare, congiuntamente ai Direttori degli ISSR, le questioni comuni;
c. presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per gli esami di
grado;
d. presentare al Consiglio di Facolt, ogni cinque anni, la relazione sulla vita e
lattivit dellISSR, preparata dal Direttore, per lapprovazione e inoltrarla al
Gran Cancelliere, che la trasmetter alla Congregazione per lEducazione Catto-
lica;
e. firmare i diplomi dei gradi accademici dellISSR.
Art. 8 Al Consiglio della medesima Facolt spetta:
a. esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il Re-
golamento dellISSR;
b. esprimere il proprio parere circa lidoneit dei docenti dellISSR in vista della lo-
ro cooptazione e della loro promozione a stabili;
c. esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire
sullandamento dellISSR;
d. verificare la consistenza e la funzionalit delle strutture e dei sussidi dellISSR,
in particolare della biblioteca;
e. approvare la relazione quinquennale sulla vita e lattivit dellISSR preparata
dal Direttore;
f. dare il benestare per la nomina del Direttore dellISSR;
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g. proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione per
lEducazione Cattolica la sospensione dellISSR qualora esso risultasse inadem-
piente.
Art. 9 LISSR di Udine fa parte del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze Re-
ligiose costituito allinterno del Consiglio di Facolt ed rappresentato dal Diretto-
re.
Art. 10 LIstituto retto dalle norme emanate dalla Congregazione per
lEducazione Cattolica2 e dal presente Statuto.
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Cfr. CONGREGAZIONE PER LEDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori
di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, art. 6.
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Il Direttore
Art. 13 Il Direttore nominato dal Gran Cancelliere, con il parere del Consiglio di
Facolt, scelto tra una terna di docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto
dellISSR, e con il Nulla Osta del Moderatore dello stesso, quando non coincidesse
con il Gran Cancelliere.
Art. 14 Il Direttore dura in carica cinque anni e pu essere confermato nel suo uf-
ficio una sola volta consecutivamente.
Art. 15 Al Direttore compete:
a. rappresentare lIstituto davanti al Moderatore, alle autorit accademiche della
Facolt Teologica del Triveneto e alle autorit civili;
b. dirigere, promuovere e coordinare lattivit dellIstituto, sotto laspetto dottrina-
le, accademico e disciplinare, secondo quanto determinato nel Regolamento;
c. convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio dIstituto e del Collegio
dei docenti;
d. presenziare alle assemblee degli studenti di persona o per delega;
e. redigere la relazione quinquennale sulla vita e lattivit dellIstituto e, dopo
averla sottoposta allapprovazione del Consiglio dIstituto, presentarla al Presi-
de;
f. firmare i diplomi dei gradi accademici, insieme con il Preside della Facolt Teo-
logica del Triveneto e con il Moderatore;
g. proporre al Moderatore la nomina dellEconomo, del Segretario e del Vice-
Direttore scelto tra i Docenti dellIstituto, che lo coadiuvi nelladempimento di
determinate funzioni, per un periodo definito.
h. esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei
casi pi gravi non risolti dal Consiglio dIstituto, la soluzione al giudizio della
Facolt Teologica del Triveneto.
Il Consiglio dIstituto
Art. 16 Il Consiglio dIstituto ha la responsabilit diretta e specifica dellISSR. Esso
composto da:
- Direttore dellIstituto, che lo presiede;
- Vice-Direttore;
- tutti i Docenti stabili dellIstituto;
- due Docenti rappresentanti dei non stabili, eletti dai loro colleghi;
- Preside della Facolt o un suo Delegato;
- un Delegato del Moderatore;
- due studenti ordinari eletti dallassemblea degli studenti ogni anno;
- Segretario con compiti di attuario.
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Art. 17 I compiti del Consiglio dIstituto sono:
a. stabilire i piani di studio, da sottoporre allapprovazione del Consiglio di Facol-
t;
b. designare la terna di Docenti da proporre al Moderatore per la nomina a Diret-
tore da parte del Gran Cancelliere, sentito eventualmente il parere del Collegio
docenti;
c. proporre le nomine dei Docenti;
d. approvare la relazione quinquennale sulla vita e lattivit dellISSR.
Art. 18 Il Consiglio dIstituto viene convocato dal Direttore almeno due volte
allanno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso.
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Art. 21 I Docenti stabili straordinari sono Docenti assunti a tempo pieno.
a) Requisiti per essere nominato docente straordinario sono: ricchezza di dottrina
e senso di responsabilit ecclesiale e accademica; aver conseguito il dottorato in
una Facolt canonicamente riconosciuta o titolo equipollente; aver dimostrato
attitudine allinsegnamento universitario (almeno per tre anni); aver dimostrato
attitudine alla ricerca mediante adeguate pubblicazioni scientifiche; avere il
consenso scritto del proprio Ordinario.
b) Procedura di concorso o di cooptazione di un docente straordinario stabilita
dal Regolamento dellIstituto. Spetta alla Facolt la verifica delle condizioni per
la concessione del nulla osta alla nomina, su richiesta delle autorit dellIstituto.
Art. 22 I Docenti non stabili per le materie ecclesiastiche docenti incaricati, assi-
stenti, invitati devono essere in possesso almeno della Licenza canonica o di un ti-
tolo equipollente e devono essere capaci di indagine scientifica ed avere buone atti-
tudini allinsegnamento.
Art. 23 I Docenti incaricati e invitati sono nominati dal Moderatore su pre-
sentazione del Direttore, sentito il parere del Consiglio di Istituto, concedendo la
missio canonica o la venia docendi, ferme restando le competenze delle autorit colle-
giali e personali della Facolt Teologica del Triveneto.
a) Essi devono possedere i requisiti stabiliti dalla normativa vigente per
linsegnamento presso le Facolt ecclesiastiche.
b) Ad un Docente non stabile non pu venire affidato linsegnamento di pi di tre
discipline.
c) Gli incarichi hanno la durata di un anno. Il Consiglio di Istituto pu proporre
che un Docente di disciplina principale, dopo cinque anni consecutivi di inse-
gnamento, sia incaricato ad quinquennium.
Art. 24 I Docenti assistenti sono nominati dal Direttore su proposta di un profes-
sore stabile e con lapprovazione del Consiglio di Istituto. Le loro funzioni didatti-
che e scientifiche vengono attribuite dal Direttore daccordo con il Consiglio di Isti-
tuto. Compete al Docente assistente:
a) assistere il docente stabile nellinsegnamento, nel lavoro seminariale e nella
preparazione delle riunioni scientifiche;
b) collaborare nello svolgimento degli esami;
c) aiutare gli studenti nella elaborazione delle dissertazioni, sotto la guida del pro-
fessore.
Il Docente assistente potr essere incorporato nel corpo accademico dopo aver svol-
to un percorso di formazione accademica alle dirette dipendenze del Direttore, sen-
tito il Consiglio di Istituto.
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Art. 25 I Docenti, impegnati a qualunque titolo nellIstituto, compongono il Colle-
gio Plenario dei Docenti dellISSR. Gli incontri del Collegio plenario dei Docenti
sono finalizzati ad una valutazione della vita dellIstituto, ad un aggiornamento
delle prospettive dellIstituto, ad una conoscenza dei docenti, alla nomina dei due
rappresentanti in Consiglio di Istituto. Il Collegio plenario dei docenti convocato
e presieduto dal Direttore si riunisce almeno una volta allanno.
Art. 26 Lincarico di docente stabile termina con il raggiungimento del set-
tantesimo anno di et. Ai docenti ordinari, che a motivo di assunzione di un ufficio
pi importante o per malattia o per et cessano dallinsegnamento, conferito il ti-
tolo di docenti emeriti. Gli altri docenti, che abbiano insegnato almeno dieci anni,
possono essere annoverati fra gli emeriti dal Consiglio dIstituto.
I docenti emeriti e i docenti gi incaricati possono essere invitati per linsegnamento
di singoli corsi fino allet di settantacinque anni.
Art. 27 La sospensione o la cessazione dallufficio di docenza pu essere attivata
da parte del Moderatore qualora il docente abbia insegnato in difformit alla dot-
trina cattolica o si sia mostrato non pi idoneo allinsegnamento, fatto sempre salvo
il diritto di difesa e osservato quanto prescritto dallart. 22 delle Ordinationes della
Costituzione Sapientia Christiana.
Art. 28 I docenti stabili presso gli ISSR non possono essere contemporaneamente
stabili in altre Istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. Inoltre, lincarico di
docente stabile incompatibile con altri ministeri o attivit che ne rendano impos-
sibile ladeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica, sia alla ricerca.
TITOLO IV STUDENTI
Art. 29 LIstituto pu accogliere tutti coloro che, forniti di regolare attestato, ido-
nei per condotta morale e per gli studi precedenti, desiderino apprendere la Teolo-
gia e le Scienze Religiose.
Art. 30 Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.
Art. 31 Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accademici rila-
sciati dalla Facolt frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte dallIstituto.
Per essere ammesso come studente ordinario necessario aver conseguito il titolo
di studio prescritto per lammissione allUniversit di Stato. A discrezione del Di-
rettore, potr essere richiesta allo studente la frequenza previa di qualche corso in-
tegrativo, con il regolare superamento dei rispettivi esami.
Art. 32 Gli studenti straordinari sono quelli che mancano del titolo prescritto per
liscrizione, pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di loro, con rela-
tivo esame.
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a. Per essere iscritto come studente straordinario necessario che lo studente di-
mostri di aver idoneit a frequentare i corsi per i quali richiede liscrizione.
b. Gli studenti straordinari non possono ottenere i gradi accademici, ma possono
chiedere un attestato di frequenza e, dopo il superamento dellesame,
lattestazione del voto conseguito.
c. Il curriculum di detti studenti pu essere valutato ai fini del passaggio a studenti
ordinari solo qualora, in itinere, lo studente entrasse in possesso delle condizioni
previste dallarticolo precedente.
Art. 33 Si definiscono studenti uditori gli studenti che, con il consenso del Diretto-
re, sono ammessi a frequentare solo alcuni corsi offerti dallISSR.
Art. 34 Sono studenti ospiti coloro che sono iscritti alla Facolt di Teologia o ad un
altro Istituto e ottengono dal Direttore la possibilit di frequentare alcuni corsi e di
sostenere i relativi esami.
Art. 35 Gli studenti che avendo completato la frequenza del curriculum degli stu-
di, non hanno superato tutti gli esami e le altre prove previste entro la sessione in-
vernale dellanno accademico conclusivo, diventano fuori corso.
Art. 36 Gli studenti partecipano alla vita dellIstituto nei modi determinati dagli
Statuti e dal Regolamento.
Art. 37 Per poter essere ammessi agli esami necessario che lo studente abbia se-
guito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle ore delle singole
discipline.
Art. 38 Per gravi infrazioni di ordine disciplinare e morale, il Direttore pu deci-
dere di sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il Consiglio
dIstituto. Il diritto alla difesa sar comunque tutelato, anche mediante ricorso al
Moderatore.
Art. 39 Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle Scienze Re-
ligiose4 lo studente che volesse conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia deve
attenersi a quanto stabilito dallart. 21 della Istruzione sugli Istituti di Scienze Religio-
se.
TITOLO V OFFICIALI
Art. 40 La vita dellIstituto si giova di alcuni officiali e di Personale ausiliario ad-
detto. Gli officiali sono: il Segretario, lEconomo e il Bibliotecario.
Art. 41 Spetta al Moderatore la nomina degli officiali, sentito il Direttore
dellIstituto.
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Cfr. CONGREGAZIONE PER LEDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori
di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, Introduzione, nn. 2-5.
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Il Segretario
Art. 42 Il Segretario responsabile della segreteria dellIstituto. Il Segretario no-
minato dal Moderatore, su proposta del Direttore, per un quadriennio, al termine
del quale pu essere confermato.
Art. 43 Al Segretario spetta:
a. Eseguire le decisioni del Moderatore, del Direttore e del Consiglio di Istituto.
b. Ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto riguarda le do-
mande di iscrizione allIstituto, di ammissione a sostenere gli esami, di conse-
guimento dei gradi accademici.
c. Assicurare lordine nellIstituto e informare subito le competenti autorit ac-
cademiche su quanto ritenga necessario per raggiungere tale scopo.
d. Conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la sua firma.
e. Curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti liscrizione degli
studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni scritte, i diplomi.
f. Compilare lannuario dellIstituto, il calendario e lorario delle lezioni e degli
esami, i certificati e gli attestati.
g. Fungere da segretario del Consiglio dIstituto.
Art. 44 Il Segretario pu essere coadiuvato da personale ausiliario approvato dal
Direttore.
LEconomo
Art. 45 LEconomo il responsabile della gestione economica ordinaria
dellIstituto. nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio, al
termine del quale pu essere riconfermato.
Art. 46 AllEconomo spetta:
a. Amministrare i beni dellIstituto ed avere la responsabilit della cura ordinaria
degli ambienti e di quanto contengono.
b. Provvedere alla copertura economica delle iniziative culturali che vengono
promosse dallIstituto, mantenendosi per ci in collegamento con il Direttore.
c. Curare la redazione dei registri contabili.
d. Predisporre il preventivo e il rendiconto annuale.
Art. 47 LEconomo pu essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato dal
Direttore.
Il Bibliotecario
Art. 48 Il Bibliotecario ha il compito di seguire le attivit della biblioteca
dellIstituto. nominato dal Direttore, sentito il parere del Consiglio dIstituto.
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Art. 49 Spetta al Bibliotecario:
a. assicurare una presenza continuativa nei locali della Biblioteca;
b. custodire, ordinare ed incrementare il patrimonio bibliografico, dotando la Bi-
blioteca di strumenti adeguati;
c. presiedere allutilizzo e alla sistemazione della biblioteca;
d. catalogare i libri e le riviste in arrivo;
e. consegnare e ritirare i volumi in prestito agli studiosi;
f. presentare ogni anno al Direttore una relazione circa lo stato e lincremento della
Biblioteca stessa.
Personale ausiliario
Art. 50 Il personale ausiliario composto da persone che sono impiegate nella vita
dellIstituto nello svolgimento di incarichi di segreteria, catalogazione o altro. Que-
sti ausiliari sono scelti dal Direttore con lassenso del Moderatore e del Consiglio
degli affari economici.
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Art. 55 Il programma degli studi e il curricolo dellISSR prevede nel primo Trien-
nio le seguenti discipline;
- Storia della Filosofia
- Filosofia sistematica
- Sacra Scrittura
- Introduzione alla Teologia
- Teologia fondamentale
- Teologia dogmatica
- Teologia morale
- Diritto canonico
- Liturgia
- Patrologia e Storia della Chiesa
- Scienze umane (Psicologia e Pedagogia).
Nel biennio vengono proposte discipline teologiche e altre di indirizzo didattico,
pastorale e antropologico-culturale, quali:
- Teologia pastorale e Catechetica
- Storia delle religioni e Teologia delle religioni
- Chiese cristiane ed ecumenismo
- Scienze umane e Scienze della religione (Psicologia e Sociologia)
- Didattica generale e Didattica dellIRC
- Teoria della scuola e legislazione scolastica.
Sono previste anche discipline complementari e opzionali (ad. es. Latino, Ebraico,
Letteratura religiosa, Arte, Storia locale, Iconografia cristiana, Archeologia cristiana,
Questioni scientifiche...)
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Art. 58 I requisiti per conseguire la Laurea magistrale in Scienze Religiose sono:
a. aver frequentato il ciclo quinquennale di studi ed aver superato le verifiche di
profitto prescritte;
b. attestare la conoscenza di due lingue straniere;
c. aver composto un elaborato scritto, conforme alle nome indicate dal Regola-
mento, che mostri la competenza maturata nel campo di specializzazione pre-
scelto, e sottoporlo a pubblica discussione nella sessione prevista.
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 61 Eventuali modifiche al presente Statuto possono essere proposte dal Diret-
tore, sentito il Consiglio di Istituto, e devono essere approvate dalla Conferenza
Episcopale Triveneta, dalla Facolt Teologica del Triveneto e dalla Congregazione
per lEducazione Cattolica.
Art. 62 Per i casi di dubbio e per quelli non contemplati dal presente Statuto si se-
guono le indicazioni del Regolamento allegato, le decisioni di volta in volta adotta-
te dai competenti organi di governo dellIstituto e, in ultima istanza, le norme del
Diritto Canonico universale e particolare.
Art. 63 In conformit allart. 47 dellIstruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Reli-
giose si stabilisce che il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi avven-
ga sotto la guida della Facolt e la responsabilit del Direttore, dopo attenta valuta-
zione del curriculum svolto e degli esami superati da ogni studente che chiede il
passaggio. Le modalit concrete vengono stabilite nel regolamento di ogni Istituto.
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REGOLAMENTO
PARTE PRIMA NORME GENERALI DEGLI STUDI
I. NATURA E FINE
Art. 1 LIstituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) mons. Alfredo Battisti Udine
una istituzione accademica ecclesiastica, prevista dal Codice di Diritto Canonico e
disciplinata dalla Costituzione apostolica Sapientia christiana. LISSR stato eretto
dalla Congregazione per lEducazione Cattolica con decreto del 23 marzo 2006
(prot. n. 999/2005) ottenendo contemporaneamente lapprovazione degli Statuta ad
experimentum, nuovamente approvati con decreto del 27 luglio 2010 per il
quinquennio (2010-2015) alla luce dellIstruzione sugli Istituti Superiori di Scienze
Religiose (28 giugno 2008) della medesima Congregazione. Le finalit dellISSR sono
descritte nello Statuto.
Art. 2 LISSR prevede un curriculum di studi quinquennale organizzato in due
cicli (3+2), corrispondenti a 300 crediti ECTS (180 per il triennio e 120 per il biennio).
I titoli conseguiti a conclusione degli studi sono la Laurea in Scienze Religiose (per il
primo ciclo) e la Laurea magistrale in Scienze Religiose (per il secondo ciclo)5.
Art. 3 Il biennio di specializzazione si colloca in continuit accademica con gli
studi del triennio di base e prevede tre indirizzi: pastorale-catechetico-liturgico;
pedagogico-didattico; antropologico-culturale. Al suo interno sono previsti corsi
propri e specifici per la preparazione degli Insegnanti di Religione Cattolica, degli
operatori pastorali e di coloro che operano in ambito sociale.
Art. 4 LISSR in collegamento accademico con la Facolt Teologica del Triveneto
nelle modalit stabilite dalla Convenzione stipulata con la medesima Facolt il 22
aprile 2010 ed membro del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze Religiose
del Triveneto costituito allinterno del Consiglio di Facolt.
Art. 5 LISSR ha sede in viale Ungheria, 22 33100 UDINE, presso il Seminario
Arcivescovile San Luigi Scrosoppi.
Art. 6 Il presente Regolamento si ispira alla Nota Normativa della Conferenza
Episcopale Italiana approvata dalla Congregazione per lEducazione Cattolica (15
febbraio 2005) e alla Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose della
Congregazione per lEducazione Cattolica (28 giugno 2008). Tiene conto, inoltre,
del Regolamento della Facolt Teologica del Triveneto.
Il titolo di Laurea in Scienze Religiose e quello di Laurea Magistrale in Scienze Religiose cor-
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II. AUTORIT ACCADEMICHE COMUNI E PROPRIE
E ORGANISMI COLLEGIALI
Il Moderatore
Art. 7 Il Moderatore dellISSR lArcivescovo di Udine, il quale esercita lautorit
di governo a norma dellart. 9 dello Statuto.
Il direttore
Art. 8 Il direttore nominato a norma degli artt. 13-14 dello Statuto, fra una terna
di docenti stabili designata dal Consiglio dIstituto. Resta in carica cinque anni e
pu essere confermato nel suo ufficio una sola volta consecutivamente.
Art. 9 La procedura di designazione e di nomina del direttore la seguente:
a) Il Consiglio dIstituto designa la terna dei nominativi da proporre al
Moderatore, sentito eventualmente il parere del Collegio Docenti.
b) Per la designazione della terna hanno diritto di voto tutti i membri del
Consiglio di Istituto, esclusi i rappresentanti degli studenti. Ciascun membro
elettore esprime un nominativo per la terna che viene presentata al Moderatore
con lindicazione delle preferenze.
c) Il Moderatore dellIstituto presenta il candidato scelto al Preside della Facolt. Il
Preside chiede il consenso del Consiglio di Facolt con votazione segreta.
d) Ottenuto il parere positivo del Consiglio di Facolt, il Preside presenta al Gran
Cancelliere il candidato per la nomina, previo il nulla osta della Commissione
Episcopale.
Il vice direttore
Art. 10 Il vice direttore, nominato dal Moderatore su proposta del direttore,
sentito il parere del Consiglio di Istituto, collabora con il direttore nella direzione
dellISSR e lo sostituisce in sua assenza o per sua delega in ambiti determinati. Il
vice direttore dura in carica 4 anni ed rieleggibile una sola volta
consecutivamente.
Criteri generali di funzionamento delle autorit accademiche e degli organismi
collegiali
Art. 11 a) Le deliberazioni e le mozioni delle autorit accademiche e degli
organismi collegiali sono valide se:
1. gli aventi diritto sono convocati almeno sette giorni prima tramite lettera
o e-mail o fax;
2. i presenti raggiungono la maggioranza degli aventi diritto;
3. le deliberazioni sono prese a maggioranza dei votanti.
21
b) Le deliberazioni riguardanti le persone saranno prese a scrutinio segreto.
c) Le deliberazioni dei Consigli dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi
membri.
Il Consiglio di Istituto
Art. 12 Il Consiglio di Istituto ha responsabilit deliberativa, diretta e specifica
sulla vita dellISSR. La sua composizione quella prevista dallo Statuto (art. 16).
a) Ai lavori del Consiglio di Istituto possono essere presenti, su invito del direttore
dellISSR, i Direttori degli Uffici Scuola delle Diocesi che hanno studenti iscritti
allISSR, senza diritto di voto.
b) Quando si trattano questioni inerenti al corpo docente, i rappresentanti degli
studenti e altri invitati non partecipano alla discussione e alla relativa votazione.
c) Il Consiglio di Istituto convocato dal direttore almeno due volte allanno e, in
via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso.
Art. 13 I compiti del Consiglio di Istituto sono stabiliti dallart. 17 dello Statuto e
dal presente Regolamento.
III. DOCENTI
Art. 14 I docenti dellISSR si dividono in stabili (ordinari e straordinari) e non
stabili (incaricati, assistenti o invitati).
Art. 15 Spetta al Gran Cancelliere nominare i docenti stabili dellISSR, e conferire
o revocare loro la missio canonica o la venia docendi.
Art. 16 La procedura di cooptazione per la nomina dei docenti stabili avviene in
stretta collaborazione tra Facolt e ISSR, nel modo seguente:
a) Il Consiglio di Istituto verifica i requisiti del docente candidato, chiede il nulla
osta del Moderatore e prepara il dossier di documentazione (curriculum vitae et
operum, opere e saggi pi significativi).
b) Il direttore dellISSR presenta il candidato alla commissione della Facolt
costituita:
dal preside, che la presiede
dal direttore dellISSR
da almeno tre docenti stabili della Facolt.
c) La commissione designa la terna dei censori per la valutazione delle opere del
docente candidato alla stabilit.
d) La Segreteria dellISSR invia ai censori la documentazione da esaminare e
raccoglie la loro valutazione scritta da trasmettere al preside della Facolt. La
22
valutazione deve essere inviata entro 60 giorni in maniera riservata al direttore
dellISSR. I censori devono rimanere conosciuti solo dal direttore e dalla
commissione.
e) La commissione valuta i giudizi scritti pervenuti e tramite il preside della
Facolt ne presenta un giudizio sintetico al Consiglio di Facolt e alla
Commissione Episcopale con richiesta di nulla osta per la nomina.
Art. 17 Spetta al Consiglio di Facolt della Facolt Teologica del Triveneto
stabilire il numero fisso di posti a docenti stabili ordinari dellISSR di Udine in
rapporto alle esigenze dellattivit scientifica e didattica. Tale numero, non inferiore
a cinque, riguarder ciascuna area di insegnamento: Sacra Scrittura, Teologia
dogmatica, Teologia Morale-Pastorale, Filosofia, Scienze umane. La lista dei docenti
dovr essere rivista almeno ogni cinque anni.
Art. 18 I docenti stabili straordinari possono divenire docenti stabili ordinari,
dopo almeno tre anni di insegnamento (Statuto art. 20b) facendo richiesta scritta al
direttore dellISSR il quale sottoporr la domanda allesame della Commissione
per la qualifica dei docenti della Facolt Teologica del Triveneto.
Art. 19 Prima dellinizio di ciascun anno accademico il Moderatore nomina i
docenti non stabili (incaricati e invitati), su presentazione del direttore, sentito il
parere del Consiglio di Istituto, e concede loro la missio canonica o la venia docendi, a
norma dellart. 12b dello Statuto.
Art. 20 Su proposta del Consiglio di Istituto, il Moderatore pu, a norma dellart.
23c dello Statuto, incaricare (conferendo la missio canonica o la venia docendi) ad
quinquennium un docente non stabile, che abbia gi insegnato per tre anni
consecutivamente.
Art. 21 Il direttore, su proposta di un docente stabile e con lapprovazione del
Consiglio di Istituto, pu nominare i docenti assistenti a norma dellart. 24 dello
Statuto.
Art. 22 Qualunque modifica alla programmazione delle lezioni va concordata
preventivamente con il direttore. Il docente pu invitare alla propria lezione un
esperto su qualche tematica specifica, dintesa con il direttore, che pu anche
approvare un eventuale rimborso spese.
Art. 23 Per quanto riguarda le funzioni delle varie categorie dei docenti, la durata
del loro servizio e la sospensione e cessazione dallufficio di docenza, ci si attiene a
quanto stabilito dagli artt. 19-28 dello Statuto.
Art. 24 I docenti, impegnati a qualunque titolo nellISSR, compongono il Collegio
dei Docenti, che viene convocato e presieduto dal direttore almeno due volte
23
allanno e, in via straordinaria, anche su richiesta della maggioranza del Collegio
stesso. Partecipa alle riunioni il Segretario con compiti di attuario. Tutti i docenti
dellISSR fanno parte del Collegio plenario dei Docenti della Facolt.
Art. 25 Il Collegio dei Docenti elegge due docenti, tra quelli non stabili,
rappresentanti in Consiglio dIstituto. Lelezione avviene a scrutinio segreto
esprimendo due preferenze. Nelle prime due votazioni si richiede la maggioranza
assoluta dei votanti. Dalla terza votazione si procede al ballottaggio. In caso di
parit, risulta eletto il pi anziano di et. Se il docente rappresentante decade dalla
sua funzione, viene sostituito, fino a conclusione del mandato, dal primo dei non
eletti.
Art. 26 Per le sessioni degli Esami di Grado, fissate di anno in anno nel
Calendario Accademico, i docenti che hanno seguito lavori di tesi devono
presenziare, secondo le modalit stabilite, alla presentazione e alla discussione
dellelaborato da parte dei candidati. Ugualmente coloro che annualmente
rientrano nelle discipline scelte dal tesario per la seconda prova dellesame di
Laurea, sono tenuti a dare la loro disponibilit in tutte le sessioni.
IV. OFFICIALI
Art. 27 La direzione dellISSR coadiuvata dal Segretario, dallEconomo, dal Bi-
bliotecario e dal personale ausiliario i cui compiti sono stabiliti dallo Statuto (artt.
40-50).
V. STUDENTI
Art. 28 Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.
Art. 29 Sono iscritti come studenti ordinari al ciclo che conduce alla Laurea in
Scienze Religiose coloro che hanno conseguito un titolo di studio prescritto per
lammissione allUniversit di Stato. Vengono ammessi come studenti ordinari al
ciclo che conduce alla Laurea Magistrale in Scienze Religiose coloro che sono in
possesso della Laurea in Scienze Religiose.
Art. 30 Sono iscritti come studenti straordinari coloro che pur frequentando tutte
le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame, mancano del titolo
prescritto per liscrizione.
a) Per essere iscritto come studente straordinario lo studente deve dimostrare di
aver lidoneit a frequentare i corsi per i quali richiede liscrizione. Il curriculum di
detto studente pu essere valutato ai fini del passaggio a studente ordinario solo
qualora, in itinere, lo studente sia entrato in possesso delle condizioni previste
allart. 29 del presente Regolamento. Gli studenti straordinari non possono accedere
24
al titolo di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose; hanno
tuttavia la possibilit di ottenere al termine del loro curriculum un Attestato di
Cultura Religiosa.
b) Possono accedere come studenti straordinari al corso di Laurea Magistrale gli
studenti fuori corso del triennio purch abbiano sostenuto tutti gli esami del
triennio con esito positivo entro la prima sessione straordinaria prevista e
conseguano il titolo entro la sessione di esami estiva successiva.
Art. 31 Sono iscritti come studenti uditori coloro che hanno ottenuto dal direttore
la facolt di frequentare uno o pi corsi ed eventualmente di sostenerne i relativi
esami. Agli studenti uditori concesso di frequentare annualmente un massimo di
corsi equivalente a non pi di 30 ECTS, sostenendone eventualmente i relativi
esami. Liscrizione pu avvenire allinizio dei corsi che si intendono frequentare. Lo
studente uditore viene immatricolato, non riceve il libretto accademico, pu
partecipare allelezione dei rappresentanti degli studenti negli organi collegiali, ma
non pu essere eletto.
Art. 32 Sono iscritti come studenti ospiti coloro che sono gi iscritti nella sede
della Facolt Teologica del Triveneto o in altri Istituti collegati alla medesima e
frequentano alcuni corsi sostenendone i relativi esami. Essi sono tenuti a presentare
richiesta per liscrizione ai corsi con il nulla osta del direttore del loro ciclo di studi.
Art. 33 Ogni anno, gli studenti eleggono i propri rappresentanti di classe, con il
compito di proporre al direttore problemi ed esigenze. Il direttore pu convocare i
rappresentanti degli studenti, qualora lo richiedano i problemi connessi con la vita
e lattivit dellISSR.
Art. 34 Ogni anno, lassemblea degli studenti elegge tra gli studenti ordinari i due
membri del Consiglio dIstituto.
Art. 35 Si d facolt agli studenti di radunarsi in assemblea di classe o generale
non pi di due volte allanno, su richiesta dei rappresentanti di corso. Lorario e le
modalit dellassemblea devono venire concordate con il direttore.
VI. ISCRIZIONI
Art. 36 Gli studenti, allatto delliscrizione, sono tenuti a un colloquio con il
direttore e devono presentare in Segreteria:
domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti;
quattro foto formato tessera, firmate sul retro;
fotocopia di un documento di identit e del codice fiscale;
permesso di soggiorno per gli studenti di nazionalit non italiana;
25
diploma di maturit in originale (o copia conforme alloriginale) con il quale si
chiede di essere ammessi allISSR;
lettera di presentazione: per i laici, dichiarazione del proprio parroco o, in casi
particolari, di un altro sacerdote, attestante lidoneit e la possibilit di
frequentare lISSR; per i religiosi/e la dichiarazione del Superiore Maggiore che
autorizza la frequenza ai corsi;
documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue, abilitazioni ed
altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma
supplement (DS).
Art. 37 Non possibile essere iscritti contemporaneamente come studenti ordinari
ad un altro Istituto o Facolt, sia civile, sia ecclesiastica.
Art. 38 Le domande devono essere presentate presso la Sede dellISSR durante
lorario di apertura della Segreteria, entro il termine stabilito nel calendario
accademico. Dopo tale termine, altre domande di iscrizione possono essere
accettate solo fino al 31 ottobre, previo il consenso del direttore.
Art. 39 Liscrizione agli anni successivi avviene su richiesta, compilando un
apposito modulo e versando limporto per i diritti amministrativi.
Art. 40 Per conseguire il titolo di Laurea e di Laurea Magistrale necessario essere
iscritti come studenti ordinari rispettivamente almeno per un anno.
Art. 41 I titoli possono essere conseguiti anche iscrivendosi inizialmente come
studente uditore per un numero annuale di corsi non superiore ai 30 ECTS.
Art. 42 Lo studente fuori corso versa la quota stabilita di anno in anno dalla Segre-
teria e pu frequentare i corsi che gli mancano per completare il piano di studi pre-
visto e sostenere gli esami dei corsi seguiti.
Art. 43 Liscrizione al primo anno della Laurea magistrale, senza aver conseguito il
titolo precedente di Laurea, pu avvenire come studente straordinario (cfr. art. 27b),
solo dopo che tutti gli esami del triennio sono stati sostenuti con esito positivo en-
tro la prima sessione straordinaria prevista.
Art. 44 Lesame finale di Laurea, per gli studenti straordinari del primo anno della
Laurea magistrale, deve essere sostenuto entro la sessione estiva dellanno di iscri-
zione. Coloro che non fossero in grado di conseguire il titolo entro tale scadenza
non potranno iscriversi al secondo anno del biennio specialistico. In tal caso vengo-
no iscritti come studenti fuori corso.
Art. 45 La quota di iscrizione (ordinari, straordinari, uditori) d diritto a sostenere
gli esami dei singoli corsi e a sostenere lesame di grado fino alla sessione ordinaria
invernale successiva allanno accademico in cui si stati iscritti. Dopo tale termine
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lo studente dovr necessariamente iscriversi come studente fuori corso, corrispon-
dendo i relativi diritti amministrativi.
27
b) Chi non raggiunge il numero di frequenze richieste deve frequentare il corso nei
successivi anni accademici.
c) Anche la frequenza ai corsi seminariali deve essere continuativa e non inferiore
ai due terzi. Gli elaborati vanno consegnati in Segreteria entro la fine della prima
sessione di esami successiva al termine del corso frequentato. Dopo tale data la Se-
greteria non garantisce la consegna dei testi al docente per la valutazione.
Art. 56 La presenza alle lezioni viene certificata mediante la firma personale che
lo studente pone su appositi moduli alla fine delle lezioni o con sistema di rileva-
mento elettronico, mediante convalida con il proprio badge personale. Tale disposi-
tivo di identificazione strettamente personale e non pu essere ceduto.
Art. 57 La Direzione dispone periodici controlli sulle presenze mediante appello a
campione. Allo studente che, a fronte della rilevazione elettronica di presenza, ri-
sulta assente senza giusta causa, vengono annullate le ore di frequenza dellintero
corso in cui stata rilevata linfrazione e lo studente non viene ammesso allesame.
In caso di reiterazione, viene deferito al Consiglio di Istituto per lassunzione di
opportune misure disciplinari.
Art. 58 Gli studenti non devono entrare in aula a lezione iniziata e nemmeno usci-
re prima della sua conclusione. Coloro che sono costretti da seri motivi ad entrare e
uscire fuori orario devono avere lautorizzazione scritta della Direzione.
Art. 59 Eventuali deroghe dallobbligo di frequenza possono essere concesse in
via del tutto eccezionale e per motivi gravi solo dal direttore, presentando richiesta
scritta e allegando la debita documentazione. In tal caso, la mancata frequenza
verr comunque integrata con lassegnazione da parte del docente di materiale
supplementare per lo studio personalizzato.
IX. OMOLOGAZIONI
Art. 60 possibile chiedere lomologazione di corsi ed esami sostenuti presso
Universit, Facolt e Istituti Teologici, purch questi corrispondano
sostanzialmente a quelli dellISSR per numero di ore, programmi e idoneit dei
docenti.
Art. 61 Gli studenti in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose che si
iscrivono alla Laurea Magistrale, possono avere omologati gli esami gi sostenuti nel
precedente ordinamento, secondo un numero massimo di 30 ECTS.
Art. 62 Per ottenere le omologazioni lo studente deve presentare un certificato di
esami della Segreteria della Facolt o dellIstituto, presso il quale ha sostenuto
lesame, nel quale sia specificato il titolo del corso, i crediti, la valutazione e la data
di esame.
28
Art. 63 Le richieste di omologazione, corredate dai programmi ufficiali dei corsi
frequentati, vengono accolte o respinte a giudizio insindacabile del direttore.
Art. 64 I voti dei corsi omologati non vengono trascritti in Segreteria e nel libretto
di esami e non vengono computati nella media finale. Invece, i voti degli esami
sostenuti presso la Sede della Facolt, gli ITA e gli ISSR della Facolt, vengono
trascritti in Segreteria (non nel libretto) e computati nella media finale.
Art. 65 Se il numero dei crediti omologati equivale o superiore a 35 ECTS, si d
la possibilit di iscriversi agli anni successivi, fatte salve le necessarie integrazioni.
Art. 66 Lo studente che ha ottenuto omologazioni pu fare domanda al direttore
di essere ammesso alla frequenza di corsi dellanno successivo a quello in cui
iscritto.
Art. 67 Non consentito essere ammessi al conseguimento del titolo di Laurea o di
Laurea Magistrale in Scienze Religiose solo sulla base di omologazione di corsi
frequentati altrove. Si richiede allo studente la frequenza di un numero di corsi
interni allISSR pari ad almeno a 35 ECTS.
Art. 68 Le richieste di omologazione vanno presentate entro e non oltre il 15
ottobre. Dopo tale termine consentito richiedere omologazione soltanto di quegli
esami che nel frattempo siano stati sostenuti con esito positivo presso Universit,
Facolt e Istituti teologici.
XI. ESAMI
Art. 69 Sono previste tre sessioni ordinarie di esami:
- la sessione invernale, alla fine del I Semestre;
- la sessione estiva, alla fine del II Semestre;
- la sessione autunnale, durante il mese di settembre.
Art. 70 Sono previste due sessioni straordinarie di esami, fissate di anno in anno
nel calendario accademico.
Art. 71 Nelle tre sessioni ordinarie ciascun docente tenuto a fissare almeno due
appelli desame allinterno della stessa sessione, in settimane distinte, per ciascun
corso impartito.
Art. 72 Il docente indica il numero massimo di studenti che esamina in una
giornata ed eventualmente si rende disponibile a esaminare i rimanenti il giorno
successivo.
Art. 73 Nelle due sessioni straordinarie possibile sostenere gli esami soltanto di
quei corsi che sono terminati nel semestre immediatamente precedente la sessione
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stessa e di quelli fondamentali considerati propedeutici. Nel caso gli iscritti siano
meno di tre lappello pu venire annullato o spostato in altra data.
Art. 74 Per le sessioni straordinarie ogni docente indica soltanto una data di
esame.
Art. 75 A conclusione dellesame il docente annota sul verbale la data, il voto e gli
argomenti sui quali ha verificato la preparazione dello studente e vi appone la fir-
ma seguita da quella dello studente. Nel libretto accademico il docente riporta il ti-
tolo della disciplina, il codice del corso, i crediti relativi (ECTS), il voto, la data e la
firma. Nel caso di studenti uditori che non hanno il libretto, il docente annota solo i
dati sul verbale.
Art. 76 Lesame di un corso pu essere sostenuto a partire dalla sessione
immediatamente successiva al termine del corso stesso.
Art. 77 Lorario e lordine degli esami viene fissato e opportunamente notificato
dalla Segreteria.
Art. 78 La domanda di iscrizione ad ogni singolo esame viene accettata a
condizione di:
- essere in regola con le norme di iscrizione e con il versamento dei diritti
amministrativi;
- aver frequentato almeno i due terzi delle lezioni del corso.
Art. 79 La domanda di iscrizione agli esami deve essere presentata entro il
termine previsto dal calendario accademico.
Art. 80 Si concede la facolt di cambiare lappello nel quale ci si iscritti o di
ritirarsi dallesame facendo richiesta alla Segreteria almeno tre giorni lavorativi
prima dellesame. La Segreteria si riserva di accettare la richiesta dopo aver
verificato il numero degli studenti gi iscritti e la disponibilit del docente.
Art. 81 Qualora non si ottemperi a quanto sopra prescritto o non ci si presenti
allesame, si perde il diritto di sostenerlo nella successiva sessione.
Art. 82 Gli esami di: Storia della filosofia Introduzione generale alla S. Scrittura Teo-
logia fondamentale Morale fondamentale devono essere sostenuti con esito positivo,
prima di poter affrontare quelli successivi delle medesime discipline.
Art. 83 Lesame pu essere previsto dal docente sia in forma orale che scritta e/o
mista secondo la modalit che il docente tenuto ad indicare allinizio del corso
(durante la prima lezione).
30
Art. 84 Il voto viene espresso in trentesimi secondo il seguente significato:
31
Art. 92 Previa iscrizione annuale, gli studenti fuori corso del primo o del secondo
ciclo, possono sostenere gli esami mancanti entro cinque anni dalla fine del corso.
Dopo i cinque anni, per sostenere gli esami mancanti occorre frequentare
nuovamente i corsi relativi.
Art. 93 Se uno studente non assolve i diritti amministrativi per pi di due anni
consecutivi, la validit degli esami sostenuti verr giudicata dal direttore.
Art. 94 Completati tutti gli esami e le prove richieste, gli studenti straordinari
(non in possesso del titolo necessario per essere ammessi al conseguimento dei
titoli in Scienze Religiose) possono richiedere un Attestato di Cultura Religiosa.
Art. 95 Gli studenti uditori possono richiedere un Attestato di frequenza ai
corsi e degli esami sostenuti.
XII. INDIRIZZI
Art. 96 Nel piano generale degli studi sono previsti tre indirizzi di specializ-
zazione:
- indirizzo pedagogico-didattico;
- indirizzo pastorale-catechetico-liturgico;
- indirizzo antropologico-culturale.
Art. 97 La scelta dellindirizzo viene fatta con liscrizione al biennio di specializ-
zazione.
Art. 98 Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose si richiede
la frequenza di tutti i corsi caratterizzanti uno dei tre indirizzi e il superamento dei
rispettivi esami.
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Art. 102 I laboratori consentono una connessione tra teoria e pratica, si struttu-
rano con modalit interattive e sono caratterizzati dallapprendimento di un meto-
do di lavoro trasferibile in altri contesti.
Art. 103 Il tirocinio consiste in attivit svolte in ambito professionale (didattico o
pastorale) coordinate e valutate da un tutor dellISSR e da un referente dellambito
scelto.
Art. 104 Per i corsi opzionali, i laboratori e il tirocinio richiesta la stessa fre-
quenza prevista per gli altri corsi. Anche per essi si richiede una valutazione finale
elaborata sulla base di parametri oggettivi definiti dai docenti responsabili o dal di-
rettore.
Art. 105 Il tirocinio regolamentato dalle disposizioni emanate delle competenti
autorit e viene svolto sotto la responsabilit dellISSR in collaborazione con
lUfficio Scuola IRC o con gli uffici pastorali diocesani a seconda della natura del ti-
rocinio e in relazione alla diocesi di appartenenza dello studente.
33
Art. 110 Lo studente compila lapposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella
quale presenta una traccia di sviluppo dellargomento affrontato, corredata da
bibliografia essenziale e controfirmata dal docente scelto e dal direttore.
Art. 111 Lelaborato consiste in un lavoro dattiloscritto non inferiore alle quaranta
cartelle e non superiore alle sessanta, redatto secondo le norme bibliografiche e
tipografiche fornite dalla Segreteria.
Art. 112 Lelaborato va consegnato in duplice copia almeno un mese prima
dellesame finale: una per il docente che ha diretto la preparazione; laltra, con
copertina rigida, per la Segreteria.
Art. 113 La valutazione positiva dellelaborato d diritto allo studente di accedere
allesame finale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le
indicazioni del relatore.
Art. 114 Il candidato ha disponibilit del titolo depositato in Segreteria per
quattro anni, al termine dei quali potr essere scelto da un altro candidato.
B. Lesame finale
Art. 115 Lesame finale per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose si
tiene in quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale.
Art. 116 Lesame finale pubblico e viene sostenuto davanti ad una commissione
composta da tre docenti dellISSR: il docente che ha seguito lelaborato scritto, un
altro docente, un presidente.
Art. 117 Durante lesame finale al candidato verr richiesta la presentazione del
lavoro scritto (15 minuti) sul quale interverr il docente relatore con domande
miranti ad approfondire alcuni aspetti dellelaborato e dellarea tematica in cui esso
si colloca (15 minuti). Seguir il colloquio con il II commissario riguardante la tesi
di sua competenza (20 minuti).
Art. 118 Liscrizione allesame finale avviene presentando in Segreteria:
- lapposito modulo debitamente compilato in tutte le sue parti;
- il nulla osta della Biblioteca;
- due copie dellelaborato scritto;
- la dichiarazione di originalit dellelaborato;
- il libretto accademico;
- lattestazione del versamento della quota fissata.
Art. 119 Il giorno in cui si svolge lesame finale viene comunicato dalla Segreteria
quindici giorni prima. La composizione della commissione e lordine di appello
vengono comunicati tre giorni prima dellesame.
34
Art. 120 Al termine dellesame la commissione esprime la valutazione del
colloquio in trentesimi che far media con i voti degli esami dei corsi del triennio e
con la valutazione dellelaborato scritto. La votazione complessiva finale espressa
in centodecimi.
Art. 121 Possono conseguire il titolo di Laurea Magistrale in Scienze Religiose gli
studenti ordinari che hanno completato il biennio di specializzazione.
Art. 122 I requisiti per il conseguimento della Laurea Magistrale sono:
- aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo;
- attestare la conoscenza di due lingue straniere moderne;
- aver composto un elaborato scritto;
- aver superato con esito positivo lesame finale (pubblica discussione
della tesi).
Allo studente che per tre volte non ha superato la prova orale, viene precluso
laccesso ai titoli accademici presso lISSR.
A. La tesi scritta
Art. 123 Per accedere allesame di Laurea Magistrale richiesta la preparazione di
una tesi scritta a carattere interdisciplinare che attesti la competenza maturata nel
corso degli studi.
Art. 124 La tesi scritta deve essere inedita, e comunque non presentata per il
conseguimento del titolo di Laurea o di altri gradi accademici, ecclesiastici o civili.
Art. 125 Lo studente sceglie un relatore per la tesi tra i docenti dellISSR. Il
docente pu liberamente accettare o rifiutare lincarico, sulla base delle sue
competenze e disponibilit.
Art. 126 Lo studente compila lapposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella
quale presenta uno schema ragionato dellargomento che intende affrontare,
corredato da bibliografia essenziale e controfirmata dal docente scelto. Il direttore
designa il docente correlatore che analizza lo schema. Lo studente tenuto a
consultare il correlatore prima di iniziare la stesura della tesi. Le eventuali osserva-
zioni e consigli del correlatore saranno trasmessi alla Segreteria per iscritto entro
quindici giorni dalla consegna dello schema e la Segreteria provveder a inoltrare il
materiale al relatore e allo Studente. Lo schema munito delle firme del correlatore e
del direttore definitivamente approvato.
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Art. 127 La tesi consiste in un lavoro dattiloscritto non inferiore alle sessanta
cartelle, redatto secondo le norme bibliografiche e tipografiche fornite dalla
Segreteria.
Art. 128 La tesi scritta va consegnata in Segreteria in triplice copia almeno un
mese prima dellesame finale: una per il docente che ne ha diretto la preparazione;
una per il docente correlatore; laltra, con copertina rigida, per la Segreteria.
Art. 129 La valutazione positiva della tesi scritta comunicata dai docenti almeno
otto giorni prima dellesame, d diritto allo studente di accedere allesame orale; in
caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le indicazioni del relatore
e del correlatore.
Art. 130 Il candidato ha disponibilit del titolo depositato in Segreteria per cinque
anni, al termine dei quali il titolo potr essere scelto da un altro candidato.
B. Discussione di tesi
Art. 131 La discussione del lavoro scritto pubblica e avviene alla presenza di
una commissione composta dal relatore, dal correlatore e dal presidente. Il
candidato ha 30 minuti di tempo per illustrare i risultati della ricerca collocandoli
nellarea di attinenza dellargomento affrontato e poi risponde alle domande della
commissione (20 minuti il relatore e 10 minuti il correlatore) inerenti alle aree
interessate dalla tesi, individuate al momento della presentazione dello schema
della ricerca.
Art. 132 Liscrizione alla discussione finale avviene presentando in Segreteria:
- lapposito modulo debitamente compilato in tutte le sue parti;
- il nulla osta della Biblioteca;
- tre copie dellelaborato scritto;
- la dichiarazione di originalit dellelaborato;
- il libretto accademico;
- lattestazione del versamento della quota fissata.
Art. 133 possibile ritirarsi dalla discussione della tesi fino a una settimana prima
della data fissata dalla Segreteria.
Art. 134 Al termine dellesame la commissione esprime la valutazione della difesa
in trentesimi che far media con i voti degli esami dei corsi del biennio e con le
valutazioni della tesi formulate dal relatore e dal correlatore. La votazione
complessiva finale espressa in centodecimi.
Art. 135 La discussione della tesi avviene in una delle quattro sessioni annuali:
primaverile, estiva, autunnale, invernale.
36
III. PASSAGGIO DAL VECCHIO AL NUOVO DI ORDINAMENTO DI STUDI
Art. 136 Spetta al direttore, in ottemperanza alle direttive offerte dalla Facolt,
esaminare la posizione degli studenti che richiedono il passaggio dai titoli del vec-
chio ordinamento (Diploma e Magistero in Scienze Religiose) a quelli del nuovo ordi-
namento (Laurea e Laurea Magistrale in Scienze Religiose) e autorizzare eventualmente
tale passaggio, determinandone le condizioni.
Art. 137 Il passaggio dai titoli del vecchio ordinamento ai titoli del nuovo ordi-
namento, in ogni caso, richiede che lo studente sia in possesso di un diploma di
scuola superiore che dia accesso agli studi universitari.
Art. 138 Lo studente che, essendo in possesso del Diploma in Scienze Religiose
conseguito presso questo ISSR secondo il vecchio ordinamento, intende ottenere la
Laurea in Scienze Religiose (nuovo ordinamento), dovr integrare il percorso
compiuto attraverso il conseguimento di 25 ECTS, dei quali 15 ECTS con
corsi/seminari/laboratori e 10 ECTS per la tesi (diversa da quella presentata a suo
tempo per il Diploma) e lesame finale. A tal fine, verr predisposto un Piano di
Studi, che devessere approvato dal direttore, e linteressato verr iscritto come
studente ordinario fuori corso nel triennio. Per chi proviene da altro Istituto, il
direttore valuter lequivalenza del curriculum svolto e determiner il numero di
ECTS da integrare, comunque non inferiore a 25 ECTS.
Art. 139 Lo studente che, essendo in possesso del Magistero in Scienze Religiose
conseguito presso questo ISSR secondo il vecchio ordinamento, intende ottenere la
Laurea Magistrale in Scienze Religiose, si vedr accreditati 30 ECTS e dovr ottenere
altri 90 ECTS, dei quali 76 ECTS con dei corsi/seminari/laboratori attivati nel
biennio di specializzazione e 14 ECTS con la tesi e lesame finale. A tal fine, verr
predisposto un Piano di Studi, che devessere approvato dal direttore, e
linteressato verr iscritto come studente ordinario al primo anno del biennio. Per
chi proviene da altro Istituto, il direttore valuter lequivalenza del curriculum
svolto e determiner il numero di ECTS da integrare, comunque non inferiore a 90
ECTS.
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a) per la Laurea:
1. dei voti degli esami (influente per il 60%);
2. della valutazione dellesercitazione scritta (influente per il 25%);
3. della valutazione dellesame comprensivo orale (influente per il 15%);
b) per la Laurea Magistrale:
1. dei voti degli esami (influente per il 50%);
2. della valutazione della tesi (influente per il 30%);
3. della valutazione della discussione di tesi (influente per il 20%).
Art. 142 Nel calcolo delle valutazioni la lode ha valore di 1 punto.
Art. 143 Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato, ma indicato
con due decimali.
Art. 144 La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali
del voto raggiungono lo 0,51, in difetto nel caso contrario.
Art. 145 I titoli accademici di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in
Scienze Religiose vengono conferiti dalla Facolt Teologica del Triveneto.
Art. 146 I titoli accademici vengono conferiti dietro presentazione della
dichiarazione di originalit che accompagna lelaborato scritto di Laurea e la tesi di
Laurea Magistrale. Con essa lo studente dichiara di essere lautore dellintero testo e
che n in toto, n in parte stato utilizzato per il conseguimento di altri gradi
accademici, ecclesiastici o civili, presso altre universit, facolt o istituti universitari.
Art. 147 In caso di plagio e di falsa dichiarazione lo studente incorre nelle
sanzioni previste dalla Facolt Teologica del Triveneto, che comportano
lannullamento dellesame e del titolo.
Art. 148 Ulteriori disposizioni relative ad aspetti non compresi nel presente
Regolamento possono essere stabilite, in termini provvisori e in ragione durgenza,
dalla Direzione che ne affider lapprovazione al successivo Consiglio di Istituto.
Lo stesso Consiglio potr approvare particolari regolamentazioni inerenti a
questioni procedurali che rendano necessario dettagliare quanto previsto nello
Statuto e nel presente Regolamento.
Il presente regolamento stato approvato dal Consiglio dIstituto riunitosi in data 29 otto-
bre 2013 e dal Consiglio del Preside (su delega del Consiglio di Facolt) in data 16 gennaio
2014, momento nel quale entrato in vigore.
38
Piano di studio
per la Laurea in Scienze Religiose (3 anni)
Materie cr. eccl. ECTS Corso
Sacra Scrittura: Introduzione generale 4 6 I
Sacra Scrittura NT 1: Sinottici e Atti 4 7 I
Sacra Scrittura NT 2: letteratura paolina 4 7 II *
Sacra Scrittura NT 3: letteratura giovannea 4 7 III *
Sacra Scrittura AT 1: Libri storici 4 6 I
Sacra Scrittura AT 2: Profeti 4 6 III *
Sacra Scrittura AT 3: Salmi e Sapienziali 4 6 II *
Storia della filosofia antica e medioevale 2 3 I
Storia della filosofia moderna e contemporanea 4 6 I
Filosofia sistematica: etica 2 3 I
Filosofia sistematica: antropologia 3 5 II *
Filosofia della conoscenza e ontologia 4 7 III *
Morale fondamentale 5 8 I
Morale della vita fisica e bioetica 4 6 II *
Morale sessuale e familiare 4 6 III *
Storia della Chiesa antica 2 3 I
Storia della Chiesa medioevale e moderna 1 2 3 II *
Storia della Chiesa moderna 2 e contemporanea 3 5 III *
Teologia: introduzione e fondamentale 5 8 I
Teologia Dogmatica 1: il Mistero di Dio 4 7 III *
Teologia Dogmatica 2: cristologia 4 7 II *
Teologia Dogmatica 3: antropologia e grazia 4 7 II *
Teologia Dogmatica 4: ecclesiologia e mariologia 4 7 III *
Seminario teologico interdisciplinare 2 3 II **
Patrologia 4 6 II *
Diritto Canonico 4 7 III *
Liturgia 3 5 III *
Metodologia teologica 2 2 I
Didattica e metodologia 1: parte generale 2 3 II *
Pedagogia generale 2 3 III *
Tesi ed esame di Laurea 10
Crediti complementari 5 ***
TOTALI 103 180
39
Piano di studio della specializzazione
per la Laurea Magistrale
in Scienze Religiose (2 anni)
Materie cr. eccl. ECTS Corso
Teologia pastorale 4 6 I
Ecumenismo 2 3 II
Seminario biblico 2 5 I
Filosofia della religione e ateismo 2 3 II
Religioni nel Mondo 1: Ebraismo e Islamismo 4 7 I
Religioni nel Mondo 2: Buddismo e Induismo 3 5 II
Morale sociale e Dottrina sociale della Chiesa 4 6 I
Storia delle Chiese locali 2 3 II
Archeologia cristiana 2 3 II
Arte e iconografia cristiana 3 5 II
Teologia Dogmatica 5: sacramenti 4 6 II
Teologia delle religioni e dialogo interreligioso 3 6 I
Seminario teologico 2 5 II
Sociologia 2 3 I
Psicologia generale 3 5 I
Psicologia dello sviluppo 3 5 I
Psicologia dellesperienza religiosa 2 3 I
Dinamiche della comunicazione 4 6 II
Linguaggio multimediale 2 3 II
Corsi di indirizzo* 18 I e II
Tesi di Laurea Magistrale 10
Esame di Laurea Magistrale 4
TOTALI 53 120
NB Tutti i corsi sono ciclici: vi partecipano insieme gli studenti del I e II corso di spe-
cializzazione.
40
Indirizzo pastorale-catechetico-liturgico
Materie cr. eccl. ECTS Corso
Laboratorio teologico-pastorale 4 6 I
Catechetica generale 2 3 II
Liniziazione cristiana: teologia e problemi attuali 2 3 II
Crediti complementari 6 *
Indirizzo pedagogico-didattico
Materie cr. eccl. ECTS Corso
Teoria della scuola e legislazione scolastica 2 3 I
Tirocinio 12 I
Didattica e metodologia 2: IRC 2 3 II
Indirizzo antropologico-culturale
Materie cr. eccl. ECTS Corso
Introduzione allantropologia culturale 2 3 I
Cristianesimo, filosofia e dialogo interculturale 2 3 II
Seminario socio-politico 2 3 II
Seminario filosofico-teologico 2 3 II
Crediti complementari 6 *
41
Informazioni
riguardanti lanno accademico 2014/2015
CALENDARIO
42
CALENDARIO
43
CALENDARIO
30 novembre 2014
Scadenza versamento tasse scolastiche (I rata)
44
CALENDARIO
31 gennaio 2015
Scadenza iscrizione studenti fuori corso
45
CALENDARIO
31 marzo 2015
Scadenza versamento tasse scolastiche (II rata)
46
CALENDARIO
47
CALENDARIO
48
CALENDARIO
49
Insegnamenti previsti
per lanno accademico 2014/2015
50
Indirizzo pastorale-catechetico-liturgico cr. eccl. ECTS Docente Sem.
Laboratorio teologico-pastorale 4 6 Geretti Alessio I
Indirizzo pedagogico-didattico
Teoria della scuola e legislazione scolastica 2 3 Nunziata Andrea I
Tirocinio IRC: integrazione tutoriale (solo II corso
3 Montagnini Flavia I
indirizzo pedagogico-didattico)
su richiesta
Indirizzo antropologico-culturale 18
di almeno 6 studenti
Quote partecipative
Certificati
Tutti i certificati vanno richiesti con una settimana di anticipo
51
I CORSO TRIENNIO PER LA LAUREA
ORARIO PRIMO SEMESTRE
Orario Luned Marted Mercoled Gioved Venerd
Introduzione alla Metodologia Introduzione alla Storia della
17.30 18.15 S. Scrittura Teologica S. Scrittura Chiesa Antica
ROMANELLO CUCUZZA ROMANELLO PIUSSI
Introduzione alla Metodologia Introduzione alla Storia della
18.15 19.00 S. Scrittura Teologica S. Scrittura Chiesa Antica
ROMANELLO CUCUZZA ROMANELLO PIUSSI
19.00 19.15 Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo
Esegesi NT1 Esegesi NT1 Storia Filosofia
Filosofia Etica
Sinottici - Atti Sinottici - Atti Antica e Medievale
19.15 20.00 GISMANO
GRASSO GRASSO FRESCHI
Esegesi NT1 Esegesi NT1 Storia Filosofia
Filosofia Etica
20.00 20.45 Sinottici - Atti Sinottici - Atti Antica e Medievale
GISMANO
GRASSO GRASSO FRESCHI
20.45 20.50 Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo
Esegesi NT1
20.50 21.35 Sinottici - Atti
GRASSO
52
II e III CORSO TRIENNIO PER LA LAUREA
ORARIO PRIMO SEMESTRE
Orario Luned Marted Mercoled Gioved Venerd
Esegesi AT 3 TD 3: Antropologia Esegesi AT 3 TD 3:Antropologia e
17.30 18.15 Salmi e Sapienziali e Grazia Salmi e Sapienziali Grazia
GIORDANI MALNATI GIORDANI MALNATI
Esegesi AT 3 TD 3:Antropologia e Esegesi AT 3 TD 3:Antropologia e
18.15 19.00 Salmi e Sapienziali Grazia Salmi e Sapienziali Grazia
GIORDANI MALNATI GIORDANI MALNATI
19.00 19.15 Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo
Esegesi NT 2 Antropologia Esegesi NT 2 Seminario Teol.
19.15 20.00 Lett. Paolina Filosofica Lett. Paolina Interdisciplinare
ROMANELLO CUCUZZA ROMANELLO (solo II)
Esegesi NT 2 Antropologia Esegesi NT 2 Seminario Teol.
20.00 20.45 Lett. Paolina Filosofica Lett. Paolina Interdisciplinare
ROMANELLO CUCUZZA ROMANELLO (solo II)
20.45 20.50 Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo
Antropologia
20.50 21.35 Filosofica
CUCUZZA
53
I e II CORSO BIENNIO SPECIALISTICO
ORARIO PRIMO SEMESTRE
Orario Luned Marted Mercoled Gioved Venerd
Morale sociale e DSC Teologia Pastorale Psicologia religiosa
17.30 18.15
GISMANO BETTUZZI CANDUSSIO
Morale sociale e DSC Teologia Pastorale Psicologia religiosa
18.15 19.00
GISMANO BETTUZZI CANDUSSIO
19.00 19.15 Intervallo Intervallo Intervallo
Psicologia generale Teologia Pastorale Ebraismo Islamismo
19.15 20.00
PICCOLI BETTUZZI MAGRIS
Psicologia generale Ebraismo Islamismo
20.00 20.45 Corso dindirizzo
PICCOLI MAGRIS
20.45 20.50 Intervallo Intervallo
Psicologia generale
20.50 21.35 Corso dindirizzo
PICCOLI
54
Descrizione dei corsi 2014/2015
I. Triennio per la Laurea
Sacra Scrittura: Introduzione generale prof. Stefano Romanello
ECTS 6 cr. eccl. 4 Corso semestrale (4 ore sett. I sem.)
Obiettivi didattici: Il corso intende introdurre gli allievi allo studio scientifico della
Sacra Scrittura, presentandone lambiente e le situazioni di origine, il rilievo che es-
sa ha per la coscienza credente quale parola di Dio, e le principali metodiche di
studio dei testi biblici.
Contenuti:
1. La Bibbia come Parola di Dio: lautocoscienza della Bibbia come parola autore-
vole/ispirata; la riflessione teologica e le dichiarazioni magisteriali su ispirazione e
interpretazione biblica; il Canone della Bibbia.
2. Metodologie di lettura biblica: i principali metodi di studio biblico alla luce del
documento Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa.
3. Lorigine della Bibbia: visione sintetica delle problematiche della storia dIsraele;
lorigine dei libri biblici nel contesto della storia dIsraele.
Modalit di svolgimento: Il punto 2. verr svolto in forma seminariale, con pre-
sentazione pubblica di esercitazioni svolta dagli allievi con la guida del docente, su
ulteriore bibliografia da lui indicata. I punti 1. e 3. sono svolti in forma frontale.
Modalit di verifica: Durante il corso: presentazione di esercitazioni di lettura bi-
blica; nella sessione desami: verifica orale sui punti 1. e 3. Coloro che non presen-
tassero la propria esercitazione durante il corso, sono tenuti a presentarla, con-
giuntamente a uno studio delle tematiche inerenti al punto 2., in sede di verifica fi-
nale.
Bibliografia:
Documenti magisteriali:
CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Costituzione dogmatica Dei Verbum (18 novembre
1965);
PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa (1993);
BENEDETTO XVI, esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini (11 novembre 2010).
Studi di riferimento:
ARTOLA A.M., SNCHEZ-CARO J.M., Bibbia e parola di Dio, Paideia, Brescia 1994;
ANGELINI G. (ED.), La rivelazione attestata. La Bibbia fra testo e teologia, Glossa, Milano 1998;
FABRIS R. (ED.), Introduzione generale alla Bibbia, LDC, Leumann (TO) 2006;
LIVERANI M., Oltre la Bibbia. Storia antica dIsraele, Laterza, Roma Bari 2004;
MAZZINGHI L., Storia d'Israele dalle origini al periodo romano, EDB, Bologna 2007;
TBET M., Introduzione generale alla Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998;
55
Sacra Scrittura NT 1: Sinottici e Atti prof. Santi Grasso
ECTS 7 cr. eccl. 4 Corso semestrale (5 ore sett. I sem.)
Obiettivi didattici: Il corso si prefigge in primo luogo di introdurre allo studio delle
importanti problematiche critiche, alla lettura dei Vangeli sinottici e degli Atti degli
Apostoli e in secondo di applicare i metodi esegetici allo studio di alcuni testi.
Contenuti: Storia dellermeneutica: Old Quest/New Quest/Third Quest/Fourth
Quest; Ambiente giudaico (Qumran, Apocalittica, Giuseppe Flavio); Struttura e
teologia del vangelo di Matteo, di Marco, di Luca, di Atti degli Apostoli. Testi di
esegesi: La chiamata dei quattro pescatori (Mt 4,18-22//Mc 1,16-20//Lc 5,1-11); Le
beatitudini (Mt 5,1-12//Lc 6,20-23.23-26); Il Padre Nostro (Mt 6,9-13//Lc 11,2-4); La
guarigione di un lebbroso (Mt 8,1-4//Mc 1,40-45//Lc 5,12-16); La guarigione del figlio
del centurione (Mt 8,5-13//Lc 7,1-10); La parabola del seminatore e spiegazione (Mt
13,1-23//Mc 4,1-20//Lc 8,1-15); La parabola del giudizio finale (Mt 25,31-46); La morte
di Ges (Mt 27,45-56//Mc 15,33-41//Lc 23,44-49); I discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35);
La pentecoste (At 2,1-41); I fondamenti della comunit (At 2,41-48); La chiamata di
Paolo (At 9,1-30).
richiesta la lettura di un testo di introduzione scegliendo tra:
GEORGE A. GRELOT P., Introduzione al Nuovo Testamento, voll. 1-2, Borla, Roma 1985;
LOHSE E., Lambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 19912.
Modalit di svolgimento: Per quanto riguarda la prima parte si intende presentare a
grandi linee le maggiori problematiche introduttive allo studio critico del Nuovo Te-
stamento; per ci che concerne la seconda si vuole offrire la possibilit di studiare i te-
sti sopra-elencati attraverso i diversi metodi esegetici.
Modalit di verifica: Nellesame lo studente dovr mostrare sia la sua capacit sinte-
tica nel presentare le importanti tematiche di approccio critico allo studio del Nuovo
Testamento, sia la sua capacit analitica nel saper affrontare lo studio delle pericopi
scelte dai Vangeli e dagli Atti.
Bibliografia:
Per lintroduzione:
AGUIRRE MONASTERIO R., RODRGUEZ CARMONA A., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli, Pai-
deia, Brescia 1995;
CASTELLUCCI E., Davvero il Signore risorto. Indagine teologico-fondamentale sulla risurrezione di
Ges, Cittadella, Assisi (PG) 2005;
CONZELMANN H., LINDEMANN A., Guida allo studio del Nuovo Testamento, Marietti, Torino 1990;
EGGER W., Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testa-
mento, EDB, Bologna 1989;
GUILLEMETTE P., BRISEBOIS M., Introduzione ai metodi storico-critici, Borla, Roma 1990;
KOLLMANN B., Storie di miracoli nel Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2005;
56
KMMEL W.G., Il Nuovo Testamento. Storia dellindagine scientifica sul problema neotestamentario,
EDB, Bologna 1976;
MANNS F., Il giudaismo. Ambiente memoria del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 1994;
SEGALLA G., Sulle tracce di Ges. La terza ricerca, Cittadella, Assisi (PG) 2006.
Per lesegesi:
ERNST J., Il vangelo secondo Luca, voll. 1-2, Morcelliana, Brescia 1990;
GRASSO S., Luca, Borla, Roma 1999;
ROSS G., Il Vangelo di Luca, Citt Nuova, Roma 1992.
57
Parte monografica: lettura continuativa e studio dei capp.1-8 della Lettera ai Ro-
mani, con comparazioni con altri significativi brani dellepistolario paolino. Saggi
di lettura della Lettera agli Ebrei.
Modalit di verifica: Lesame sar orale per tutti, avendo per oggetto la presenta-
zione di una delle lettere indicate dal docente e i brani studiati in classe.
Bibliografia:
ALETTI J.-N., Lettera ai Romani, Borla, Roma 2011;
BARBAGLIO G., Il pensare dellapostolo Paolo, EDB, Bologna 2004;
BARBAGLIO G., La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare EDB, Bologna 1999;
FABRIS R., La tradizione Paolina, EDB, Bologna 1995;
FABRIS R., ROMANELLO S., Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 2006;
HAWTHORNE G.F., MARTIN R.P., REID D.G. (EDD.), Dizionario di Paolo e delle sue lettere (ed.
italiana a cura di R. PENNA), San paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1999;
ROMANELLO S., Lidentit dei credenti in Cristo secondo Paolo, EDB, Bologna 2011;
SANDERS E.P., Paolo e il giudaismo palestinese. Studio comparativo su modelli religiosi Paideia,
Brescia 1986;
VANHOYE A., Lepistola agli Ebrei. Un sacerdote diverso, EDB, Bologna 2010.
58
Bibliografia:
BLENKINSOPP J., Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, Queriniana, Bre-
scia 1996;
CHILDS B.S., Il libro dellEsodo. Commentario critico-teologico, Piemme, Casale Monferrato
(AL) 1995;
GARCA LPEZ F., Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della Bibbia, Pai-
deia, Brescia 2004;
SKA J.L., Introduzione alla lettura del Pentateuco, EDB, Bologna 2004;
WESTERMANN C., Genesi, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1995.
Obiettivi didattici: Saper riconoscere lo stile della produzione letteraria dei libri
sapienziali e, di conseguenza, la peculiare teologia biblica presente.
Contenuti: Introduzione ai libri sapienziali; Esegesi di testi del libro di Giobbe,
Qoelet, Siracide, Proverbi, Sapienza; Interpretazione di alcuni Salmi.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali, ricerche personali, discussioni in classe.
Modalit di verifica: L esame orale tender a verificare la capacit di riconoscere
attraverso il lavoro di esegesi il senso dei testi e ricavarne la teologia biblica.
Bibliografia:
ALONSO SCHKEL L., CARNITI C., I Salmi, 2 voll., Borla, Roma 1992-1993;
ALONSO SCHKEL L., SICRE DAZ J.L., Giobbe. Commento teologico e letterario, Borla, Roma
1985;
ALONSO SCHKEL L., VLCHEZ LNDEZ J., I Proverbi, Borla, Roma 1988;
BARBIERO G., Cantico dei cantici, Paoline, Milano 2004;
BONORA A.; PRIOTTO M. (EDD.), Libri sapienziali e altri scritti, LDC, Leumann (TO) 1997;
MORLA ASENSIO V. ET AL., Libri sapienziali e altri scritti, Paideia, Brescia 1997;
RAVASI G., Il libro dei Salmi. Commento e attualizzazione, 3 voll., EDB, Bologna 1981-1984;
VILCHEZ LINDEZ J., Qolet, Borla, Roma 1997;
VLCHEZ LNDEZ J., Sapienza, Borla, Roma 1990.
Obiettivi didattici: Il corso cerca di far cogliere lo sviluppo della riflessione filosofi-
ca greca su un problema di rilevanza fondamentale nella tradizione filosofica e di
grande attualit, dato il corrente dibattito sul relativismo etico e culturale.
59
Contenuti:
1. Relativismo, nichilismo e verit in Protagora e Gorgia
2. Ironia, maieutica e concetto nel dialogo socratico
3. Platone: dal concetto allidea
4. Aristotele: lessere come criterio di verit
5. Cenni sullo specifico approccio al problema della verit nellorizzonte del
pensiero cristiano
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali; organizzazione di lavori seminariali su
determinati testi; trasmissione di tracce, mappe concettuali, questionari.
Modalit di verifica: Discussione organizzata sugli argomenti del corso; sommini-
strazione di questionari; lavoro sui testi nellambito dei seminari; esame orale con-
clusivo.
Bibliografia:
Testi:
PLATONE, Opere complete, Laterza, Roma-Bari 1971;
ARISTOTELE, La metafisica, Rusconi, Milano 1978;
Saranno considerati alcuni testi tratti da PLATONE, Protagora, Teeteto, Eutifrone, Fedone, Me-
none, Repubblica, e ARISTOTELE, Metafisica, selezionati, salvo diversa indicazione, in ABBA-
GNANO N., FORNERO G., Il Nuovo Protagonisti e testi della filosofia, voll. 1A e 1B, Paravia, To-
rino 2006.
Studi:
ADORNO F., Introduzione a Socrate, Laterza, Roma-Bari 1995;
BERTI E., Profilo di Aristotele, Studium, Roma 1998;
POSSENTI V. (a cura di), La questione della verit. Filosofia, scienze, teologia, Armando, Roma
2003.
ROSS D., Platone e la teoria delle idee, Il Mulino, Bologna 1989;
Altro materiale bibliografico:
Eventuali ulteriori indicazioni del docente in apertura del corso.
Obiettivi didattici: fornire ai corsisti un percorso incentrato sul problema del nichi-
lismo, chiarendo il senso di tale concetto nella riflessione di F. Nietzsche e indivi-
duandone poi alcuni significativi sviluppi, nonch implicazioni per
linterpretazione dellattuale orizzonte socioculturale.
Contenuti:
1. Introduzione al concetto di nichilismo.
2. Caratteri del nichilismo nellinterpretazione di F. Nietzsche.
60
3. Alcuni sviluppi della problematica nel pensiero contemporaneo.
4. Elementi per unattualizzazione del tema nellattuale contesto socioculturale.
5. La fede cristiana di fronte al nichilismo.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali; organizzazione di lavori seminariali su
determinati testi; trasmissione di tracce, mappe concettuali, questionari.
Modalit di verifica: Discussione organizzata sugli argomenti del corso; sommini-
strazione di questionari; lavoro sui testi nellambito dei seminari; esame orale con-
clusivo.
Bibliografia:
ABBAGNANO N., FORNERO G., Il Nuovo Protagonisti e testi della filosofia, voll. 2A, 2B, 3A e 3B,
Paravia, Torino 2007;
FRESCHI C., Dio o il nulla? La fede cristiana di fronte al nichilismo, in DEL MISSIER G., GRASSO S.
(EDD.), Il Signore Dio ha parlato: chi non profeter?. Scritti in onore di Giorgio Giordani
nel suo 70 compleanno, Messaggero, Padova 2013, 213-227;
GALIMBERTI U., Lospite inquietante. Il nichilismo e i giovani, Feltrinelli, Milano 2007;
LWITH K., Il nichilismo europeo, Laterza, Roma-Bari 2006;
NIETZSCHE F., Frammenti postumi (1887-1888), in ID., Opere, VIII, II, Adelphi, Milano 1990;
POSSENTI V., Il nichilismo teoretico e la morte della metafisica, Armando, Roma 1995;
VATTIMO G., Introduzione a Nietzsche, Laterza, Roma-Bari 1986;
VOLPI F., Il nichilismo, Laterza, Roma-Bari 2009.
Altro materiale bibliografico:
Eventuali ulteriori indicazioni del docente in apertura del corso.
61
Bibliografia:
ABB G., Quale impostazione per la filosofia morale?, LAS, Roma 1996;
DA RE A., Filosofia morale, Bruno Mondatori, Milano 2003;
LONARD A., Il fondamento della morale. Saggio di etica filosofica, San Paolo, Cinisello Balsamo
(MI) 20052;
PETAGINE A., Profili dellumano. Lineamenti di antropologia filosofica, Franco Angeli, Milano
2012.
Altro materiale bibliografico:
AA.VV., Lessico della libert. Percorso tra 15 parole chiave, Paoline, Milano 2005;
AA.VV., Per una libert responsabile, Messaggero, Padova 2000;
BRENA G.L. (a cura di), La libert in questione, Messaggero, Padova 2002.
62
MONDIN B., Antropologia filosofica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2006;
PALUMBIERI S., Luomo questa meraviglia, Urbaniana University Press, Roma, 1999;
PALUMBIERI S., Luomo questo paradosso, Urbaniana University Press, Roma, 2000.
Altro materiale bibliografico:
BERGAMINO F., La struttura dellessere umano, Edusc, 2007;
FIMIANI M., Antropologia filosofica, Editori Riuniti, 2005;
MANCINI R., FALAPPA F., CANULLO C., LABATE S., Per unantropologia della creaturalit, Il
pozzo di Giacobbe, Trapani, 2009.
63
Altro materiale bibliografico:
COMPAGNONI F., PIANA G., PRIVITERA S. (EDD.), Nuovo Dizionario di Teologia Morale, San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1990;
WEBER H., Teologia morale generale. Lappello di Dio, la risposta delluomo, San Paolo, Cinisello
Balsamo (MI) 1996;
ZUCCARO C., Teologia morale fondamentale, Queriniana, Brescia 2013.
Obiettivi didattici: Conoscenza del dibattito in corso sui temi della bioetica e della
posizione del Magistero; acquisizione e affinamento dellargomentazione etico-
teologica nel campo delletica della vita; riflessione critica sui temi della vita e della
salute.
Contenuti:
Parte generale: Identit e statuto epistemologico della bioetica; Teorie morali e pre-
supposti filosofici delle diverse impostazioni bioetiche; Coordinate fondamentali
per una antropologia teologica.
Parte sistematica: Non uccidere: omicidio, suicidio, legittima difesa e pena di
morte; Linizio della vita: statuto dellembrione umano, aborto e procreazione assi-
stita; Le sfide della medicina: trapianti, accertamento della morte, accanimento ed
eutanasia.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali con supporti didattici multimediali.
Modalit di verifica: Esame orale finale con elaborato scritto facoltativo.
Bibliografia:
Documenti magisteriali principali:
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, dichiarazione Quaestio de abortu (18 novem-
bre 1974) sullaborto procurato;
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, istruzione Donum Vitae (22 febbraio 1987)
sulla vita umana nascente e la dignit della procreazione;
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, istruzione Dignitas Personae (8 settembre
2008) su alcune questioni di bioetica;
GIOVANNI PAOLO II, lettera enciclica Evangelium Vitae (25 marzo 1995) sul valore e linviola-
bilit della vita umana.
Studi di riferimento:
FAGGIONI M.P., La vita nelle nostre mani. Manuale di bioetica teologica, Camilliane, Torino
20133.
MERLO P., Fondamenti & temi di bioetica, LAS, Roma 20112;
MORDACCI R., Una introduzione alle teorie morali. Confronto con la Bioetica, Feltrinelli, Milano
2003.
64
PONTIFICIA ACADEMIA PRO VITA, La cultura della vita: fondamenti e dimensioni, LEV, Citt del
Vaticano 2002.
SCHOCKENHOFF E., Etica della Vita. Un compendio teologico, Queriniana, Brescia1997.
SGRECCIA E., Manuale di bioetica. Volume I. Fondamenti ed etica biomedica, Vita e Pensiero, Mi-
lano 19993.
TETTAMANZI D., Nuova bioetica cristiana, Piemme, Casale Monferrato (AL) 20002.
Altro materiale bibliografico: Dispense nel formato slides e indicazioni del docente.
Obiettivi didattici: Favorire la conoscenza della Chiesa delle origini nella variet
delle sue istituzioni e nel rapporto missionario con il mondo giudaico, greco-roma-
no e dei nuovi popoli (secolo I-VII).
Contenuti: La genesi della storia della Chiesa nellorizzonte giudaico e greco-ro-
mano. Fisionomia della principali Chiese. Istituzioni, missione. Caratteri evolutivi.
Modalit di svolgimento: Frontale e interattivo con utilizzo delle fonti letterarie.
Modalit di verifica: Colloquio orale, con analisi delle fonti.
Bibliografia:
COMBY J., Per leggere la storia della Chiesa. Vol. 1: Dalle origini al XV secolo., Borla, Roma 1986;
DANILOU J. MARROU H.., Nuova storia della Chiesa. 1. Dalle origini a San Gregorio Magno,
Marietti, Torino 1994.
65
Modalit di svolgimento: Il corso, diviso in due parti, consentir agli studenti, nel-
la prima, di acquisire metodo e strumenti per una rielaborazione personale delle
principali tematiche proposte dal programma e, nella seconda, di approfondire
largomento monografico attraverso lanalisi di testi e documenti.
Modalit di verifica: Lesame, orale, prevede oltre la verifica dellacquisizione de-
gli argomenti proposti durante le lezioni, la presentazione da parte dello studente,
di una rielaborazione personale di una tematica a scelta, legata a quelle proposte
dal programma, corredata da bibliografia.
Bibliografia:
Parte generale Manuali
COMBY J., Per leggere la storia della Chiesa, voll. I e II, Borla, Roma 1986;
FILORAMO G., MEZZI D., Storia del cristianesimo, voll. II e III, Laterza, Bari 2001;
LENZENWEGER J., STOCKMEIER P., AMON K., ZINNHOBLER R., Storia della Chiesa cattolica, San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1989;
MARTINA G., Storia della Chiesa, Morcelliana, vol. I, Brescia 1997;
MEZZADRI L., Storia della Chiesa tra Medioevo ed epoca moderna, vol. I: Dalla crisi della Cristia-
nit alle Riforme (1294-1492); vol. II: Rinnovamenti, separazioni, missioni. Il Concilio di
Trento (1492-1563); vol. III: Il grande disciplinamento (1563-1648), CLV, Roma 2001.
Opere di consultazione
FLICHE A. - MARTIN V. (EDD.), Storia della chiesa, Torino 1974, voll. 25;
JEDIN H. (ED.), Storia della Chiesa, Milano 1976-1985, voll. 10.
Parte monografica
MOLLAT M., I poveri nel Medioevo, Laterza, Bari 2001;
Dispensa a cura del docente con fonti letterarie e documentarie
Altro materiale bibliografico: Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite du-
rante lo svolgimento del corso.
Obiettivi didattici: Fornire la carta didentit della Teologia e gli aspetti fonda-
mentali della sua riflessione, in relazione a quattro fuochi: lo sviluppo storico (per
giungere alla progressiva costituzione del suo statuto epistemologico); la Rivelazione
(per giungere alla consapevolezza di unapertura radicale delluomo allautorivela-
zione di Dio e del culmine di tale autorivelazione in Ges Cristo); Ges il Cristo (per
giungere alla valenza universale e affidabile della testimonianza pasquale di
Cristo) e la Chiesa (per giungere a verificare la credibilit della mediazione testimo-
niale della Chiesa).
Contenuti: A. Sezione storico-epistemologica: 1. Qualche suggestione iniziale su:
Teologia stile e tempo. 2. Lo sviluppo storico della Teologia dalle origini al XX se-
66
colo. 3. Teologia e teologia fondamentale oggi: identit, sfide e statuto epistemolo-
gico. B. Sezione sistematica: 1. Homo capax Dei: lapertura radicale delluomo alla
Rivelazione. 2. La Rivelazione di Dio in Ges Cristo: la parola definitiva di un
Dio affidabile. 3. Ges Cristo e la sua testimonianza pasquale. 4. La Chiesa co-
me fonte di testimonianza e segno di credibilit. C. Sezione pratico-seminariale:
breve elaborato scritto, redatto con metodo scientifico ed esposto in classe, su alcuni
autori rappresentativi di ciascun periodo trattato dello sviluppo storico della Teo-
logia.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali del docente, dialogo in classe, apporti
degli studenti (soprattutto in riferimento alla sezione seminariale e alle letture asse-
gnate).
Modalit di verifica: Compiti in riferimento alle letture assegnate; elaborato e sua
esposizione, esame orale.
Bibliografia:
a. Documenti e fonti magisteriali: Documenti del Concilio Vaticano II; GIOVANNI PAOLO II,
lettera enciclica Fides et Ratio; DENZINGER H., Enchiridion symbolorum definitionum et declara-
tionum de rebus fidei et morum, EDB, Bologna 20003
b. Testi di riferimento. Sezione storica:
DULLES A., Il fondamento delle cose sperate. Teologia della fede cristiana, Queriniana, Brescia
1997;
OSCULATI R., La teologia cristiana nel suo sviluppo storico. I. Primo millennio, Edizioni San Pao-
lo, Cinisello Balsamo (MI) 1996;
ID., La teologia cristiana nel suo sviluppo storico. II. Secondo millennio, Edizioni San Paolo, Ci-
nisello Balsamo (MI) 1997;
VAGAGGINI C., Teologia, NDT 1549-1652.
c. Sezione sistematica:
PI-NINOT S., La teologia fondamentale. Rendere ragione della speranza (1Pt 3,15), Queriniana,
Brescia 2002.
d. Altri testi:
BOF G., Teologia, DSPTh 1601-1674;
FISICHELLA R. (ED.), La teologia fondamentale. Convergenze per il terzo millennio, Piemme, Ca-
sale Monferrato (AL) 1997;
GIBELLINI R., La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 19963;
ID. (ED.), Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2003;
HERCSIK D., Elementi di teologia fondamentale. Concetti, contenuti, metodi, EDB, Bologna 2006;
VERWEYEN H. La parola definitiva di Dio. compendio di teologia fondamentale, Queriniana,
Brescia 2001;
WALDENFELS H., Teologia fondamentale nel contesto del mondo contemporaneo, Edizioni San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 19962;
WERBICK J., Essere responsabili della fede. Una teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002.
67
Altro materiale bibliografico: Durante il corso, specialmente in riferimento alla sezione
pratico-seminariale, verranno assegnate delle letture e segnalati dei testi di particolare in-
teresse.
Obiettivi didattici: Introduzione al senso della conoscenza del Dio Unitrino rivela-
to da Ges Cristo come Amore. Comprensione delle tappe fondamentali della ri-
flessione trinitaria nella storia della Chiesa e della teologia. Approfondimento di
temi sistematici e approccio a questioni trinitarie attuali, con laccostamento
dellopera di alcuni grandi teologi e di testi magisteriali.
Contenuti: Trinit economica e Trinit immanente. La Trinit nelle Scritture, nella
riflessione patristica, medievale, nella fede e nellinsegnamento della Chiesa e in al-
cuni teologi recenti. Approfondimenti sui concetti teologici di persona, di rela-
zione, sullazione salvifica universale dello Spirito del Padre e del Figlio, sulla no-
vit del monoteismo trinitario nel contesto attuale.
Modalit di svolgimento: Lezioni orali con distribuzione di schemi orientativi e
spazio alla condivisione di approfondimento in classe. Indicazione di testi e mate-
riale di approfondimento.
Modalit di verifica: Esame orale: un argomento approfondito a scelta del candida-
to e un tema proposto dal docente.
Bibliografia:
DALESSIO D. (ED.), Il Dio di Ges Cristo. Introduzione alla cristologia e alla teologia trinitaria,
Ancora, Milano 2008;
GAMBERINI P., Un Dio relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Citt Nuova, Roma 2007;
GRESHAKE G., La fede nel Dio trinitario. Una chiave per comprendere, Queriniana, Brescia 1999;
LADARIA L.F., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinit, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo
(MI) 2012 (nuova edizione rielaborata).
68
Contenuti: Si parte essenzialmente dalla visuale scritturistica dove luomo impove-
rito ha una speranza: la redenzione operata dal Verbo incarnato. Si offre un percor-
so della teologia della grazia nel pensiero dei Padri latini e greci, del Magistero e
dei teologi contemporanei. Ci si sofferma sul valore della libert umana e delloffer-
ta divina.
Modalit di svolgimento: Lezioni sistematiche con lavori di gruppo per tematiche
di carattere ecumenico.
Modalit di verifica: Esame orale e tesina da discutere nellesame.
Bibliografia:
CASALEGNO A. (ED.), Tempo ed eternit, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002;
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Temi attuali di escatologia, LEV, Citt del Va-
ticano 2000;
EBERHARD J., Il Vangelo della giustificazione come centro della fede cristiana, Queriniana, Brescia
2000;
MALNATI E., La speranza dei cristiani, Paoline, Milano 2003;
MALNATI E., Luomo da impoverito a redento. Antropologia teologica, Eupress, FTL Lugano
(CH) 2009;
SANNA I., Lantropologia cristiana tra modernit e postmodernit, Queriniana, Brescia 2002;
Altro materiale bibliografico:
BENEDETTO XVI, lettera enciclica Spe Salvi (30 novembre 2007) sulla speranza cristiana;
FEDERAZIONE LUTERANA MONDIALE, PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLUNIT
DEI CRISTIANI, Dichiarazione congiunta sulla dottrina della Giustificazione, in Enchiridion
Vaticanum, 17/1051-1103.
69
Modalit di svolgimento: Tratteggiato un quadro biografico-spirituale di ciascuna
figura, si passer alla lettura di unantologia di testi col coinvolgimento attivo degli
studenti.
Modalit di verifica: Valutazione di un elaborato scritto su una delle figure propo-
ste. Le tematiche saranno concordate da ogni studente con la docente.
Bibliografia:
BORRIELLO L., DELLA CROCE G., SECONDIN B., La spiritualit cristiana nellet contemporanea,
Borla, Roma 1985;
GOFFI T., SECONDIN B., Problemi e prospettive di spiritualit, Queriniana, Brescia 1983;
MILITELLO C., Il volto femminile della storia, Casale Monferrato (AL) 1995;
MOIOLI G., Lesperienza spirituale. Lezioni introduttive, a cura di C. Stercal del Centro Gio-
vanni Moioli, Glossa, Milano 1994;
SAVIOZZI C., Come gufi nella notte. Storie di eremiti del nostro tempo, San Paolo, Cinisello Bal-
samo (MI) 2010;
WAAIJMAN K., La spiritualit. Forme, fondamenti, metodi, Queriniana, Brescia 2007.
Altro materiale bibliografico: Materiali testuali e schede fornite dalla docente in cui sa-
r indicata una bibliografia specifica per ciascuna delle personalit prese in considerazio-
ne.
Obiettivi didattici: Scopo del seminario affrontare la sfida che le scienze offrono
alla fede nel mutato contesto della post-modernit. LOccidente particolarmente
segnato dal dibattito tra fides et ratio. Dopo un periodo di estraneit reciproca, la
post-modernit con il suo disincanto nei confronti della fede e il ridimensiona-
mento delle scienze esatte il contesto ideale per inaugurare un nuovo e fecondo
dialogo.
Contenuti: Per prima cosa, si offre agli studenti un excursus storico delle scienze,
avendo unattenzione particolare ai recenti passaggi epocali (la svolta moderna, il
positivismo scientifico, il paradigma della complessit). Particolare attenzione verr
data alle neuroscienze e alle sfide che queste pongono al pensare teologico.
Modalit di svolgimento: La prima parte di inquadramento delle questioni te-
nuta dal docente, col supporto di ospiti. Nella seconda parte, gli studenti rielabore-
ranno gli argomenti, elaborando progetti didattici per la scuola e la catechesi.
Modalit di verifica: Si valuter la partecipazione agli incontri e la capacit di rie-
laborazione didattica.
Bibliografia:
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GIOVANNI PAOLO II, lettera enciclica Fides et Ratio (14 settembre 1998) circa i rapporti tra
fede e ragione;
BRIGUGLIA A., SAVAGNONE G., Scienza e fede. La pazienza del dialogo, LDC, Leumann (TO)
2010;
KANDEL E.R., SCHWARTZ J.H., JESSELL T.M., Principi di neuroscienze, CEA, Milano 2003;
LORIZIO G., Fede e ragione. Due ali verso il Vero, Paoline, Milano 2003;
MORANDINI S., Teologia e fisica, Morcelliana, Brescia 2007;
STRUMIA A., Scienza e teologia a confronto. Aspetti epistemologici e fondazionali, Fede & Cultu-
ra, Verona 2014.
71
Contenuti: Le origini e gli sviluppi della letteratura cristiana antica (principalmente
greca, siriaca, latina e copta) dal sec. I al Concilio di Calcedonia, con approfondito
riferimento alle opere e agli autori anche aquileiesi di maggiore rilievo storico-
teologico, estetico letterario e storico-liturgico.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali; lettura critica di pertinenti fonti lettera-
rie; eventuali approfondimenti monografici, anche in forma seminariale.
Modalit di verifica: Esame orale; eventualmente, una verifica scritta a met corso.
Bibliografia:
Un manuale a scelta fra:
BEATRICE P.F., Introduzione ai Padri della Chiesa. Sussidio didattico a colori, Istituto San
Gaetano, Vicenza 1983 (solo per chi gi dispone di appunti accurati delle lezioni);
DATTRINO L., Padri e maestri della fede. Lineamenti di patrologia, EMP, Padova 1994;
DROBNER H.R., Patrologia, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1998;
PETERS G., I Padri della Chiesa, voll. 1-2, Borla, Roma 1984-1986 (con antologia di fonti);
SIMONETTI M., PRINZIVALLI E., Storia della letteratura cristiana antica, Piemme, Casale
Monferrato (AL) 1999.
Altro materiale bibliografico:
Per le patrologie copta e siriaca si raccomandano:
ORLANDI T., La patrologia copta, e BETTIOLO P., Lineamenti di patrologia siriaca, in QUACQUA-
RELLI A. (ED.), Complementi interdisciplinari di patrologia, Citt Nuova, Roma 1989, pp.
457-502 e 503-542 in particolare.
Per approfondimenti di teologia patristica si consigliano:
KELLY J.N., Il pensiero cristiano delle origini, EDB, Bologna 1984;
WOLFSON H.A., La filosofia dei Padri della Chiesa, Paideia, Brescia 1978.
Per la patrologia aquileiese si indicano:
PIUSSI S. (ED.), Cromazio di Aquileia: al crocevia di genti e religioni, Silvana, Cinisello Balsamo
(MI) 2008;
PERSIC A., Papa Valeriano di Aquileia e i suoi tempi, in PERSIC A., MOLINARO A., Valeriano ve-
scovo santo in Aquileia. Il contributo di S. Valeriano vescovo alla fioritura spirituale di
Aquileia cristiana nel secolo IV e alla risoluzione in Occidente della crisi ariana, Pieve Ar-
cipretale di S. Maria Maggiore, Codroipo 2009, pp. 9-58.
Obiettivi formativi: fornire agli studenti i concetti teorici e gli strumenti metodolo-
gici fondamentali della Didattica, per unanalisi dei processi e dei problemi relativi
allinsegnamento e allapprendimento scolastico, ma non solo. Lintento soprat-
tutto quello di offrire un lavoro che sia essenzialmente formativo, che solleciti a svi-
72
luppare capacit di analisi critiche, confronti, il gusto per la ricerca e un atteggia-
mento costruttivo verso il cambiamento.
Contenuti: La prima parte del corso introduce ai temi generali della didattica con
una riflessione sullo statuto scientifico della materia e una interpretativa intorno ai
fenomeni oggetto di studio e al rapporto con le altre scienze delleducazione. Nella
seconda parte, recuperando un aggancio allempiria, si proceder allanalisi di al-
cuni modelli di insegnamento e stili di apprendimento per giungere alla realizza-
zione di una progettazione educativa consapevole in un contesto segnato dallauto-
nomia.
Modalit di svolgimento: Con lezioni frontali saranno illustrate le nozioni teoriche
generali, da approfondire nei testi; gli argomenti del programma saranno affrontati
nello spirito di un confronto critico e con lausilio di materiale illustrativo ed esem-
plificativo (lucidi, schemi, mappe, ecc.). Nelle esercitazioni si prenderanno in esame
prototipi di progettazione educativa.
Modalit di verifica: Lesame orale. Durante il colloquio il candidato dovr di-
mostrare di essere in grado di utilizzare lapparato teorico acquisito in unapplica-
zione pratica.
Bibliografia:
CALVANI A. (ED.), Fondamenti di didattica,Carocci, Roma 2007;
FIORIN I., La relazione didattica. Insegnamento ed apprendimento nella scuola che cambia, La
Scuola, Brescia 2004.
GRASSELLI B. (ED), Nuova professionalit docente, CLEUP, Padova 2002;
GUASTI L. (ED.), Apprendimento e insegnamento, Vita e Pensiero, Milano 2002;
LANEVE C., Elementi di didattica generale, La Scuola, Brescia 2005;
LUCIDANO P., SALERNI A., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, Roma
2002;
PELLEREY M., Progettazione didattica. Metodi di programmazione educativa scolastica, SEI, Tori-
no 1994.
Altro materiale bibliografico: Testi in visione che verranno consigliati durante il corso.
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Descrizione dei corsi 2014/2015
II. Biennio specialistico
Teologia Pastorale prof. Ivan Bettuzzi
Progettazione e prassi ecclesiale
ECTS 6 cr. eccl. 4 Corso semestrale (3 ore sett. I sem.)
Obiettivi didattici: Obiettivo del corso di fornire agli studenti elementi per la
comprensione della natura e dello scopo della disciplina; offrire strumenti per la
lettura dei modelli di Chiesa succedutisi nelle diverse epoche storiche; introdurre
ad una corretta progettazione pastorale.
Contenuti: Il corso si svilupper in tre fasi:
1. Indagine storica che individuer il contesto, fisser la data di nascita della Teo-
logia Pastorale e rifletter sul percorso storico-teologico che maturato nel Con-
cilio Vaticano II;
2. Excursus biblico teologico per lindividuazione dei modelli ecclesiologici nellet
apostolica e successiva individuazione dei modelli di Chiesa maturati nei secoli;
3. Offerta degli strumenti essenziali ad una corretta progettazione pastorale e ap-
profondimento delle linee teologico-pastorali assunte dalla Chiesa Italiana per il
nuovo decennio.
Modalit di svolgimento: Lezioni del docente.
Modalit di verifica: Esame orale.
Bibliografia:
ADLER G., Percorsi di teologia pastorale in area francofona, in Studia Patavina 43 (1996) 3: 502-
530;
ALBERICH E., La catechesi oggi, LDC, Leumann (TO) 2001;
GRUPPO ITALIANO DOCENTI DI DIRITTO CANONICO (ED.), I laici nella ministerialit della Chiesa.
Incontro di studio 28 giugno-3 luglio 1999, Glossa, Milano 2000;
MIDALI M., Teologia pastorale o pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica,
LAS, Roma 1991;
SEVESO B., Edificare la chiesa. La teologia pastorale e i suoi problemi, LDC, Leumann (TO) 1982;
SORAVITO L., Il progetto pastorale parrocchiale, in Rivista Diocesana Udinese n. 2/1990 (studio
del mese);
SORAVITO L., Teologia pastorale. Progettazione e prassi ecclesiale, (disp. cicl. uso studenti), Udi-
ne 2003;
WINDISCH H., La teologia pastorale nellarea di lingua tedesca, in Studia Patavina 44 (1997) 3:
621-650.
Altro materiale bibliografico: Altre indicazioni verranno suggerite nel corso delle le-
zioni.
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Seminario biblico
ECTS 5 cr. eccl. 2 Corso semestrale (2 ore sett. II sem.)
Obiettivi didattici: Lazione di Dio nella storia raccontata in maniera diversa nel-
le tradizioni sia anticotestamentarie che neotestamentarie. Il seminario si prefigge
di studiare alcune pagine bibliche derivanti dalle varie culture teologiche che han-
no prodotto interpretazioni differenti dellintervento di Dio nella storia umana. Si
dovr prestare particolare attenzione al Sitz im Leben storico, al genere letterario, al-
le forme narrative che hanno dato vita ai testi per poter capire come Dio ha agito e
agisce in relazione al mondo.
Contenuti: Verranno scelti testi appartenenti a tutte le teologie sia dellAntico che
del Nuovo Testamento che affrontano le grandi tematiche della manifestazione sto-
rica divina, quali la creazione, la liberazione, la deportazione, lincarnazione, la ri-
surrezione, lescatologia.
Modalit di svolgimento: Ogni studente dovr scegliere una pagina biblica ed
esporla prima in forma orale e poi in forma scritta attraverso un elaborato che ri-
spetti la metodologia scientifica.
Modalit di verifica: Valutazione della comunicazione orale e del lavoro scritto.
Bibliografia: Verr indicata allinizio del seminario.
Obiettivi didattici: Dio colui che oltre a creare luomo si prende cura di lui, lo
educa, cammina con lui, lo protegge. Lo scopo di questo seminario, che abbraccia
un campo molto ampio, sar quello di scoprire i diversi modi dellazione educativa
di Dio nella Bibbia.
Contenuti: Attraverso una lettura trasversale della Bibbia si analizzeranno testi che
dimostrano le diverse dimensioni dellazione educativa di Dio nella storia a partire
dai primi rapporti tra fratelli, al cammino di liberazione del popolo dIsraele, ai
profeti fino ad arrivare a Ges, maestro ed educatore per eccellenza.
Modalit di svolgimento: Dopo alcune lezioni introduttive, ogni seduta sar carat-
terizzata dallesposizione di ciascuno degli studenti su un testo.
Modalit di verifica: Valutazione dellelaborazione scritta e dellesposizione orale.
75
Bibliografia:
DUFOUR X.L., Educazione, in DUFOUR X.L. (ED.), Dizionario di Teologia Biblica, Marietti, Ge-
nova 19765, 314-319;
MONTI L., Dio educa il suo popolo, Qiqajon, Magnano 2010;
SACCHI A., Insegnamento, in ROSSANO P., RAVASI G., GIRLANDA A. (EDD.), Nuovo Dizionario di
Teologia Biblica, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20058, 743-756;
TERNANT P., Padri e Padre, in DUFOUR X.L. (ED.), Dizionario di Teologia Biblica, Marietti, Ge-
nova 19765, 821-831.
Altro materiale bibliografico: Durante il seminario verr offerta bibliografia specifica.
76
logiche e morali; rituali e feste; la mistica ebraica; le persecuzioni antiebraiche dal
medioevo allet moderna. B) Vita e opera di Maometto; il Corano; i cinque pilastri
della fede; i rapporti storici dellIslam con loccidente; scuole giuridiche e filosofi-
che; lo scismo e le sette scite eterodosse.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali del docente.
Modalit di verifica: Esame orale nelle sessioni prescritte
Bibliografia:
Il Corano (qualsiasi traduzione italiana completa);
FILORAMO G. (ED.), Islam, Laterza, Bari 1995 (Storia delle religioni, III);
PAGANINI S., Ges, Qumran e gli esseni, Paoline, Milano 2013;
SCHOLEM G., Le grandi correnti della mistica ebraica, Einaudi, Torino 2008;
STEMBERGER G., Il Talmud, Dehoniane, Bologna 2008.
Altro materiale bibliografico: Dispense a cura del docente.
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Bibliografia:
Le encicliche sociali della Chiesa (dalla Rerum novarum alla Evangelii gaudium);
PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della
chiesa, Editrice Vaticana, Citt del Vaticano 2004;
COMBI E., MONTI E., Fede e societ. Introduzione alletica sociale, Centro Ambrosiano, Milano
2005;
CREPALDI G., COLOM E. (EDD.), Dizionario di dottrina sociale, LAS, Roma 2005;
CREPALDI G., Dio o gli dei. Dottrina sociale della Chiesa: percorsi, Cantagalli, Siena 2009;
MANZONE G., Una comunit di libert, Messaggero, Padova 2008;
SORGE B., Introduzione alla Dottrina Sociale della Chiesa, Queriniana 20112.
Altro materiale bibliografico: Sar suggerito durante le lezioni.
78
Sociologia prof. Anna Zenarolla
ECTS 3 cr. eccl. 2 Corso semestrale (2 ore sett. II sem.)
Obiettivi didattici: Il corso si propone di fornire agli studenti le categorie con cui
leggere e interpretare alcuni dei principali fenomeni e cambiamenti in atto nella no-
stra societ, con particolare attenzione a quelli che possono interessarli nellattivit
didattica o pastorale che potranno svolgere al termine del percorso di studio. In tale
prospettiva, i temi proposti verranno sviluppati cercando di coniugare sia la di-
mensione teorico concettuale sia la descrizione empirica emergente dalla ricerca.
Contenuti: Il corso intende affrontare i seguenti temi. La famiglia: approcci teorici,
caratteristiche strutturali e trasformazioni in atto; la prospettiva relazionale e
lapproccio al ciclo di vita. I processi migratori: le interpretazioni micro, meso e ma-
cro; le famiglie transnazionali e le seconde generazioni. La devianza: oltre il bino-
mio conformit/non conformit; il paradigma accettazione/condivisione e i concetti
di differenza e diversit. Le disuguaglianze sociali e la povert; la multidimensiona-
lit e dinamicit della povert. La comunicazione e i nuovi media.
Modalit di svolgimento: Le lezioni alterneranno lesposizione frontale e la discus-
sione guidata, a livello individuale o in piccolo gruppo, al fine di favorire la riela-
borazione critica dei contenuti da parte degli studenti e la contestualizzazione delle
tematiche al momento attuale e alla realt nazionale, regionale o locale dei contenu-
ti trattati. La didattica si avvarr del supporto di diapositive.
Modalit di verifica: Lesame consister in una prova scritta volta a rilevare il gra-
do di assimilazione e la capacit di rielaborazione personale dei principali contenu-
ti relativi ai temi affrontati che lo studente ha maturato. La prova verter sui conte-
nuti illustrati a lezione e sullapprofondimento di un testo a scelta tra quelli di rife-
rimento.
Bibliografia:
Testi di riferimento
BOCCIA ARTIERI G., Stati di connessione, FrancoAngeli, Milano 2012;
DI NICOLA P., Famiglia: sostantivo plurale, Franco Angeli, Milano 2008;
LEONINI L., REBUGHINI P. (EDD.), Legami di nuova generazione, il Mulino, Bologna 2010;
SANTAMBROGIO A., Introduzione alla sociologia delle diversit, Carocci, Roma 2003;
ZENAROLLA A., Denaro con fiducia, Franco Angeli, Milano 2012.
Altri testi
BARBAGLI M., SCHMOLL C. (EDD.), Stranieri in Italia. La generazione dopo, il Mulino, Bologna
2011;
MANTOVANI S., FERRI P. (EDD.), Digital kids, Etas, Milano 2008;
SCABINI E., ROSSI G. (EDD.), La migrazione come evento familiare, Vita & Pensiero, Milano
2008.
79
Altro materiale bibliografico: La bibliografia verr ulteriormente integrata in base
allinteresse degli studenti.
80
mica dei principali paradigmi interpretativi dello sviluppo delluomo; introdurre
alla comprensione dei principali processi di sviluppo dalla prima infanzia
alladolescenza. Lo sviluppo del S.
Contenuti:
Parte Generale: La nascita della psicologia dello sviluppo; le principali aree dello
sviluppo nelle diverse tappe evolutive: lo sviluppo fisico, percettivo, cognitivo, so-
ciale, emotivo- affettivo, lo sviluppo morale, lo sviluppo della coscienza di s.
Parte monografica: Lo sviluppo della coscienza transpersonale: il S.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali con supporti didattici multimediali e di-
scussioni guidate.
Modalit di verifica: Esame scritto, con quesiti a risposta multipla e a risposta
aperta.
Bibliografia:
Parte generale:
AMMANITI M. (ED.), Manuale di psicopatologia delladolescenza, Raffaello Cortina, Milano
2002;
BLOOM P., Il bambino di Cartesio, Il Saggiatore, Milano 2005;
MALAGOLI TOGLIATTI M., ARDONE R., Adolescenti e genitori, NIS, Roma 1993;
MILLER P., Teorie dello sviluppo psicologico, Il Mulino, Bologna 1994;
PIETROPOLLI CHARMET G., I nuovi adolescenti, Raffaello Cortina, Milano 2000.
SCHAFFER H.R., Psicologia dello sviluppo, Raffaello Cortina, Milano 2005;
Parte monografica:
ASSAGIOLI R., Lo sviluppo transpersonale, Astrolabio, Roma, 1988.
LATTUADA P.L., Oltre la mente, Franco Angeli, Milano, 2004.
WILBER K., Lo spettro della coscienza, Edizioni Crisalide, Latina, 1993.
WILBER K., Il progetto Atman, Edizioni Crisalide, Latina, 2003.
81
Jung, E. Fromm, W. James, G.W. Allport, A. Adler, A. Maslow, V. Frankl. Psicologia
genetica della religiosit: infanzia, fanciullezza, preadolescenza, adolescenza, gio-
vinezza. Maturit psicologica e maturit religiosa; immaturit psicologica e imma-
turit religiosa. Psicopatologia dellesperienza religiosa.
Modalit di svolgimento: Il corso si realizzer attraverso lezioni frontali, lasciando,
per, anche spazio al confronto, al dibattito e alle richieste di chiarimento sui con-
tenuti trattati.
Modalit di verifica: Laccertamento della preparazione avverr tramite esame
orale (scritto solo nel caso di pi di otto iscrizioni per lo stesso appello) e vi concor-
rer anche la partecipazione attiva e arricchente, lattenzione e linteresse dimostrati
a lezione.
Bibliografia:
BRYANT C., Psicologia del profondo e fede religiosa, Cittadella, Assisi (PG) 1989;
DACQUINO G., Religiosit e psicoanalisi, SEI, Torino 1980;
DAL MOLIN N., Verso il blu. Lineamenti di psicologia della religione, Messaggero, Padova 1995;
FIZZOTTI E., SALUSTRI M., Psicologia della religione con antologia dei testi fondamentali, Citt
Nuova, Roma 2001;
FIZZOTTI E., Verso una psicologia della religione, 2 voll., LDC, Leumann (TO) 1992;
MILANESI G., ALETTI M., Psicologia della religione, LDC, Leumann (TO) 1973.
Altro materiale bibliografico: Ulteriore materiale bibliografico verr indicato dal do-
cente al momento della presentazione del corso e dei suoi contenuti.
82
fico lInsegnamento della Religione Cattolica in Italia; conoscer il ruolo e la funzio-
ne del docente nella scuola e le caratteristiche peculiari concernenti lo stato giuridi-
co dellinsegnante di religione; confronter il sistema giuridico italiano sullinse-
gnamento della religione con altri sistemi giuridici europei.
Contenuti: Il sistema scolastico italiano; Linsegnamento della Religione Cattolica
in Italia; La funzione docente: diritti e doveri degli insegnanti; La legislazione sul-
lAutonomia Scolastica; Linsegnamento della religione nella prospettiva europea.
Modalit di svolgimento: Lezioni frontali.
Modalit di verifica: Esame orale.
Bibliografia:
CICATELLI S., Prontuario Giuridico IRC, Queriniana, Brescia 2003;
CICATELLI S., Conoscere la scuola, La Scuola, Brescia 2004;
PAJER F., Europa, scuola, religioni, SEI Torino 2005.
Altro materiale bibliografico: Testo della Costituzione della Repubblica Italiana. Saran-
no, inoltre, indicati nel corso delle lezioni testi di legge e normative rilevanti ed essenziali
al fine dellacquisizione dei contenuti.
83
Tesario per lesame finale di
Laurea in Scienze Religiose
Il presente tesario valido per coloro che nellanno accademico 2014-
2015 concludono regolarmente la frequenza ai corsi e che potranno sostenere
lesame finale nelle sessioni previste a partire da quella estiva 2015.
Un mese prima dellesame orale deve essere presentata in Segreteria la
domanda di iscrizione, unitamente a due copie dellesercitazione scritta. Se la
valutazione dellesercitazione negativa, il candidato perde il diritto di so-
stenere lesame orale ed tenuto a rivedere il testo secondo le indicazioni del
relatore. Allatto della presentazione della domanda di iscrizione, va pure
versata la quota prevista dalla Segreteria.
possibile ritirarsi dallesame orale fino ad una settimana prima della
sessione desame: in caso contrario si perde il diritto di sostenere lesame nel-
la sessione successiva. Lindicazione della data precisa dellesame e
lassegnazione delle commissioni vengono stabilite dalla Direzione. Lesame
prevede un colloquio di circa 50 minuti.
Di ciascuna tesi al candidato si richiede di: collocarla dentro e in con-
nessione con larea tematica del tesario fissato dallISSR di Udine; saperne
esporre i contenuti in modo ordinato e i significati principali in rapporto alla
cultura attuale; presentare sinteticamente uno studio relativo allargomento
della tesi, con una valutazione critica.
Prima Tesi
Area a cui si riferisce lelaborato scritto con il prof. che ha diretto il lavoro
Seconda Tesi
Sorteggiata tra le seguenti:
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Elenco dei Docenti
BETTUZZI prof. mons. IVAN Incaricato Teologia pastorale
Piazza Garibaldi, 85 33033 CODROIPO (UD)
tel. 0432.906008 e-mail: ivanbettuzzi@yahoo.it
85
DEL MISSIER prof. don GIOVANNI Straordinario Teologia morale
c/o segreteria ISSR Udine
cell. 328.3624662 e-mail: gdelmis@gmail.com
86
GIORDANI prof. don GIORGIO Incaricato Sacra Scrittura AT
corte S. Ilario, 7 34170 GORIZIA
tel. 0481.534477 e-mail: giordi55@libero.it
87
MAZZOCATO prof. mons. PIERLUIGI Incaricato Diritto canonico
piazza Paderno, 1 33100 UDINE
tel. 0432.42809 e-mail: pier.mazz@tin.it
88
ZENAROLLA prof.ssa ANNA Invitato Sociologia
c/o segreteria ISSR Udine e-mail: anna.zenarolla@gmail.com
Apertura al pubblico: luned e venerd dalle 14.00 alle 18.00; marted, merco-
led e gioved dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Direttore: dott. don Sandro Piussi
Bibliotecari: dott.ssa Carla Pederoda
dott. Marco Grusovin
89
Studenti che hanno conseguito i titoli (2013-2014)
Hanno conseguito Laurea magistrale in Scienze Religiose:
Indirizzo pedagogico-didattico:
FOSCHIANI Emanuele [matr. n. 840 Udine]:
il 17 dicembre 2013 difendendo la tesi: Ges di fronte alla sua morte. Il cristiano e
la comunit cristiana davanti alla morte, diretta dai proff. Rinaldo Fabris e Ivan
Bettuzzi.
MION Cristina [matr. n. 879 Udine]:
il 23 dicembre 2013 difendendo la tesi: Lamore che si fa famiglia, diretta dai
proff. Giovanni Del Missier e Franco Gismano.
PAVIOTTI Adriano [matr. n. 831 Udine]:
il 1 aprile 2014 difendendo la tesi: Lanima cresce, come un fiore, sullo stelo del
corpo: lesperienza dellinfinito tra religione e yoga, diretta dai proff. Elena
Piccoli e Franco Del Nin.
TOFFOLETTI Diego [matr. n. 882 Gorizia]:
il 9 aprile 2014 difendendo la tesi: Identit e stile di vita del presbitero oggi, diret-
ta dai proff. Ettore malnati e Nicola Ban.
Indirizzo pastorale-catechetico-liturgico
ANTONIAZZI Rita [matr. n. 947 Treviso]:
il 23 giugno 2013 difendendo la tesi: Cristiani ricominciati Fede, memoria e
cambiamento nella progettazione pastorale parrocchiale, diretta dai proff. Ivan
Betuzzi e Francesco Rossi.
BERTOSSIN Giovanni [matr. n. 859 Gorizia]:
il 9 settembre 2013 difendendo la tesi: La figura di Ges taumaturgo e
laccompagnamento pastorale delle persone inferme, diretta dai proff. Marino
Qualizza e Giovanni Del Missier.
LORENZET Mara [matr. n. 779 Udine]:
il 23 dicembre 2013 difendendo la tesi: Le et della vita Dimensioni morali e
religiose nel pensiero di Romano Guardini e di Massimo Diana, diretta dai proff.
Franco Gismano e Giovanni Del Missier.
90
Hanno conseguito Laurea in Scienze Religiose:
AGOSTINI Maria Elena [matr. n. 919 Gorizia]:
il 15 luglio 2013 con lesercitazione scritta: La donazione degli organi. Un grande
gesto damore, una nuova possibilit di vita, diretta dal prof. Giovanni Del
Missier.
CIMENTI Aulo [matr. n. 930 Udine]:
il 17 dicembre 2013 con lesercitazione scritta: La dialettica della risurrezione tra
Vangelo e dottrina: un Ministero che accompagna tutti i tempi. Implicazione di
Teologia dogmatica, diretta dal prof. Marino Qualizza.
CUDINI ANDREA [matr. n. 956 Udine]:
il 27 maggio 2014 con lesercitazione scritta: Il diritto di ogni essere umano ad
una vita dignitosa, diretta dal prof. Giovanni Del Missier.
DE AGOSTINI Roberta [matr. n. 871 Udine]:
il 31 marzo 2014 con lesercitazione scritta: San Paolo. Passi autobiografici nella
lettera ai Galati e ai Filippesi, diretta dal prof. Stefano Romanello.
FUSIELLO NUNZIA-VALERIA [matr. n. 936 Udine]:
il 28 maggio 2014 con lesercitazione scritta: La Teologia come Sacra Dottrina in
san Tommaso dAquino, diretta dal prof. Marino Qualizza.
FURLANI Francesco [matr. n. 925 Udine]:
il 10 giugno 2013 con lesercitazione scritta: La mentalit eutanasica Confronto
tra il pensiero a favore della disponibilit della vita e quello della sacralit, diretta
dal prof. Giovanni Del Missier.
GERVASUTTI Gabriele [matr. n. 976 Udine]:
il 11 novembre 2013 con lesercitazione scritta: Sic hobbitur ad astra. Tra
Teologia e letteratura: un percorso di fede attraverso la Terra di Mezzo, diretta
dal prof. Lorenzo Magarelli.
MACOR Laura [matr. n. 926 Udine]:
il 12 luglio 2013 con lesercitazione scritta: Lidentit di Ges fondamento della
sua opera di salvezza. Le dispute cristologiche nei concili dei secoli V-VII, diretta dal
prof. Marino Qualizza.
MAISTO Giuliana [matr. n. 875 Udine]:
il 15 luglio 2013 con lesercitazione scritta: Il catecumenato antico, diretta dal
prof. Marino Qualizza.
91
ONOFRI Giorgio [matr. n. 863 Pordenone]:
il 12 luglio 2013 con lesercitazione scritta: La spiritualit mariana fondamento e
guida per lo statuto dei familiari della Fraternit Francescana di Betania, diretta dal
prof. Ettore Malnati.
ORZAN Giada [matr. n. 913 Gorizia]:
il 15 luglio 2013 con lesercitazione scritta: La visione della donna nellamore
sponsale di Osea, diretta dal prof. Giorgio Giordani.
SERAFINI Sonia [matr. n. 916 Udine]:
il 15 luglio 2013 con lesercitazione scritta: Paolo annunciatore del mistero di
Cristo Ef 3,1-13, diretta dal prof. Stefano Romanello.
SORSOLI Cristian [matr. n. 943 Udine]:
il 31 marzo 2014 con lesercitazione scritta: La maternit di Maria in Gv 19,25-
27, diretta dal prof. Marino Qualizza.
ZANELLI Cesare [matr. n. 946 Udine]:
il 29 ottobre 2013 con lesercitazione scritta: Cronologie della Pasqua. Fra tempo
ed Eternit, diretta dal prof. Sandro Piussi.
ZILLI Andrea [matr. n. 918 Udine]:
il 12 novembre 2013 con lesercitazione scritta: Una Donna, un Mistero. La
Mariologia da Paolo VI a Giovanni Paolo II, diretta dal prof. Ettore Malnati.
Hanno conseguito il Magistero in Scienze Religiose del vecchio ordinamento:
CALABRIA Giulia [matr. n. 751 Udine]:
il 11 novembre 2013 con lesercitazione scritta: Social network: occasione o
tentazione?, diretta dal prof. Giovanni Del Missier.
DELLA MAESTRA Elena [matr. n. 755 Udine]:
il 19 luglio 2013 con lesercitazione scritta: Il gioco dazzardo Sfida culturale ed
educativa, diretta dal prof. Giovanni Del Missier.
LUIS SANDRA [matr. n. 615 Udine]:
il 27 maggio 2014 con lesercitazione scritta: Lazione dello Spirito Santo nella
Chiesa delle origini, diretta dal prof. Marino Qualizza.
MASSA LUCA [matr. n. 1005 Gorizia]:
il 31 marzo 2014 con lesercitazione scritta: La teologia del Qohlet, diretta dal
prof. Giorgi Giordani.
ZORATTI BARBARA [matr. n. 742 Udine]:
il 28 maggio 2014 con lesercitazione scritta: Insegnare le Religioni nella scuola
interculturale, diretta dalla prof.ssa Flavia Montagnini.
92
Fondazione Culturale Mons. Vittorino Canciani
PREMIO CANCIANI 2014
BANDO
Art. 1 La Fondazione Culturale Mons. Vittorino Canciani, in collaborazione con
lIstituto Superiore di Scienze Religiose di Udine, bandisce il Premio Can-
ciani 2014 per tesi di Laurea e di Laurea magistrale in Scienze Relgiose.
Art. 2 Lorganizzazione del premio coordinata dal Presidente del Comitato
Scientifico della Fondazione in collaborazione con la Direzione dellISSR di
Udine. La segreteria organizzativa affidata alla Segreteria dellISSR di
Udine (mail: info@issrudine.it tel. 0432.298120).
Art. 3 Ledizione 2014 del premio intende premiare tesi in Scienze Religiose
presentate allISSR di Udine e valutate con profitto eccellente (superiore o
uguale a 28/30) nel periodo compreso tra il tra il 1gennaio 2012 e il 31 luglio
2014. Le tesi non devono aver gi concorso in precedenti edizioni del pre-
mio.
Art. 4 Sono previste auto-candidature con le modalit e i tempi pi sotto indicati.
Art. 5 Le opere, in triplice copia, vanno inviate per posta o consegnate a mano, en-
tro e non oltre il 25 luglio 2014, al seguente indirizzo:
Segreteria ISSR di Udine
Viale Ungheria, 22
33100 UDINE
Art. 6 Le domande pervenute oltre la scadenza, anche se spedite prima di essa,
non verranno prese in considerazione. Il materiale inviato non verr co-
munque restituito.
Art. 7 Sul plico devono comparire il mittente e l'indicazione Premio Canciani
2014. Allinterno del plico, insieme con le tre copie dellopera, deve essere
inserita la scheda dati, debitamente compilata. Lomessa compilazione della
scheda motivo di esclusione dal premio. Non ammesso linvio di pi di
unopera da parte di un medesimo autore.
Art. 8 La giuria decider il vincitore entro la fine di ottobre 2014. La valutazione
terr conto della pertinenza, dellinteresse e delloriginalit dei contenuti,
nonch della qualit dellesposizione. La giuria potr anche non assegnare
uno o tutti i premi. Il giudizio della giuria non sar sindacabile.
93
Art. 9 La cerimonia di premiazione si svolger a Udine nellautunno 2014 e i vinci-
tori saranno tenuti a parteciparvi.
Art. 10 Ai vincitori verranno assegnati i seguenti premi:
Laurea magistrale in Scienze Religiose 1 Classificato 1.000,00.
2 Classificato 700,00.
3 Classificato 400,00.
Laurea in Scienze Religiose 1 Classificato 500,00.
2 Classificato 350,00.
3 Classificato 250,00.
Art. 11 La giuria del Premio Canciani 2014 costituita da: Fernando Tirelli (coordi-
natore); Luciano Andrian; Barbina Flavio; Del Missier Giovanni; Faidutti
Giuseppe; Eddi Gomboso; Marino Qualizza.
Art. 12 La partecipazione al premio implica laccettazione di tutto quanto sopra
specificato.
Mortegliano, 7 aprile 2014
94
Magistero in Scienze Religiose
1a Classificato: CANCIANI William con la tesi: Giacobbe Lottatore. Letture ebrai-
che antiche di Genesi 32,23-33, diretta dal prof. Giorgio Giordani.
2 Classificate ex aequo:
CUCCHIARO Monica con la tesi: Il laico nella Chiesa e nel mon-
do, diretta dal prof. Marino Qualizza.
DELLA MAESTRA Elena con la tesi: Il gioco dazzardo Sfida
culturale ed educativa, diretta dal prof. Giovanni Del Missier.
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Indice
Presentazione .............................................................................................. 3
Statuto ......................................................................................................... 8
Regolamento ............................................................................................. 20
Calendario ................................................................................................ 42
Tesario ...................................................................................................... 84
Indice ........................................................................................................ 96
96