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medici astronomi

Prof. Alfredo Foc


Storia della Medicina 2010-2011
Facolt di Medicina e Chirurgia
Universit Magna Graecia Catanzaro

Gi dalla sua apparizione sulla terra, luomo primitivo avvert


lesigenza di osservare e misurare il trascorrere del tempo per
comprendere la periodicit dei fenomeni naturali, per la partizione
della giornata e del ritmo sonno-veglia; osserv gli astri per utilizzare
la regolarit di eventi ritmici e uniformi e fissare indicatori sicuri: il
sorgere ed il tramontare del sole e della luna, il moto degli astri;
approfond losservazione del cielo e ne trasse gli auspici.

Per secoli l'astronomia stata finalizzata


all'astrologia, dalle civilt pi antiche ai
secoli dell'era moderna. L'astrologia
sempre stata pi interessata ai rapporti
tra un macrocosmo fantasioso e il
microcosmo umano.

Schiere di sapienti, stregoni-sacerdoti, astrologi e filosofi,


matematici e astronomi si sono cimentati nel corsi dei secoli nel
proporre calendari e sistemi di misura del tempo, e tra questi gli
uomini di medicina che, studiando linfluenza della ritmicit
degli astri sulla vita e sullo stato di salute delluomo, hanno
ricoperto un ruolo non marginale.
I medici-sacerdoti astronomi Caldei, osservavano linfluenza che gli astri
potevano avere sulla vita animale e vegetale per trarne auspici favorevoli.
Osservazioni che furono approfondite e praticate dagli Egizi, dai Fenici, dai
Persiani, dagli Israeliti tanto che i medici-sacerdoti si facevano guidare dalle
osservazioni del movimento degli astri per prevenire, diagnosticare e curare
le malattie. Le malattie venivano considerate come una disarmonia tra il
corpo e le influenze cosmiche. L'astrologia-astronomia ebbe il suo massimo
sviluppo in Grecia tanto che Ippocrate (460-377 a.C. circa), considerava
l'esame astrologico fondamentale nel definire una diagnosi.

La scuola medica in una miniatura del Canone di Avicenna

In realt, il rapporto quotidiano con la sofferenza delluomo malato vincolava


i medici a rifugiarsi nella trascendenza che, con la sovrapposizione di
astronomia e astrologia del passato, significava alzare gli occhi al cielo. I
calendari, infatti, avevano molto spesso dei contenuti di carattere medico e
terapeutico con delle indicazioni sui comportamenti da adottare con le
stagionalit, in funzione del trascorrere dei mesi, in particolari congiunzioni
astrali. Nel XIII secolo i calendari realizzati sulla falsariga di quelli liturgici,
riportavano per ogni mese una prescrizione medica o salutistica: ad aprile
praticare salassi, a giugno bere acqua fresca ed evitare la lussuria, in ottobre
mangiare uva; daltra parte nel Regimen sanitatis prodotto nella Scuola
Salernitana proponevano accorgimenti di igiene alimentare cadenzati con i
vari mesi dellanno

Molti uomini di medicina astronomi-astrologi, spesso provenienti dal


naturalismo filosofico, studiando le coordinate astrali erano in grado di
individuare le possibili predisposizioni verso determinate patologie,
presagirne l'insorgenza e suggerire rimedi preventivi e curativi e
raccomandare un adeguato stile di vita, in armonia con il proprio
ascendente astrale, pu migliorare le proprie condizioni fisiche ed
ottenere un maggior equilibrio mente-corpo-spirito.

Secondo Paracelso, medico-astronomo svizzero:


"Un medico deve conoscere il cieloin quanto
i pianeti e le stelle agiscono invisibilmente sull'uomo".

Gi dal 1300 nello Studio di medicina di Padova si avvicendarono come docenti e come
studenti moltissimi medici astronomi.
Pietro dAbano (ca. 1250-ca. 1315), proveniente da Parigi,
curava astrologia e filosofia.

Successivamente, Giacomo(Jacopo) Dondi dallOrologio detto laggregatore (1293ca1350ca) e poi il figlio di questi Giovanni (1318-1389), entrambi medici, astronomi e
matematici.
Giacomo realizz un dizionario delle sostanze naturali usate in medicina a scopo
medicinale: Aggregator medicamentorum seu de medicinis simplicibus, mentre il figlio
Giovanni si occup delle acque termali del Padovano: De fontibus calidis agri patavini,
scrisse un trattato sulla peste.
Nel trattato sulle maree, De fluxu et refluxu maris, tratt le variazioni delle maree in
funzione del ciclo lunare e con il diverso combinarsi delle azioni del Sole e della Luna, che
tendono entrambi ad alzare il livello delle acque nella propria direzione ed in quella
opposta. Dondi afferm che tra le due azioni la pi potente quella della Luna.
Giovanni Dondi dall'Orologio fu medico, astronomo filosofo, poeta, studi medicina,
astronomia, filosofia e logica presso lUniversit di Padova, dove dal 1354 divenne
professore. La sua fama legata soprattutto all'astrario (o sfera armillare) da lui
progettato e costruito a Padova.
Lorologio astronomico (o astrario) lastrario riproduceva i moti del Sole, della Luna e dei
cinque pianeti. Esso indicava anche la durata delle ore di luce alla latitudine di Padova,
(alto circa 85 cm, largo circa 70), racchiuso in un involucro a base eptagonale.

Philipp Theophrast Bombastus von Hohenheim, detto Paracelso, (1493-1541),


medico, astrologo, filosofo tra i pi prestigiosi del Rinascimento, asseriva che:
Il vero medico studia le cause delle malattie studiando l'uomo universale e
ancora: "Non c' medicina senza alchimia, non c' medicina senza astrologia.

Girolamo Fracastoro veronese, (1476-1478ca. 1553), medico, filosofo, astronomo,


geografo, teologo. Fu amico di Copernico, docente di logica allUniversit di Padova.
Fu archiatra di papa Paolo III, al quale dedic l'opera astronomica Homocentrica
(1538).
Un cratere lunare prende il nome di Fracastoro. Insieme con Pietro Appiano scopri
lorientamento delle code cometarie in senso opposto alla direzione del sole.
Nel 1538 descrisse uno strumento di osservazione degli astri, il cannocchiale, in
funzione astronomica, poi realizzato da Galileo Galilei decine di anni dopo.

Andrea Argoli di Tagliacozzo (1570-1657) fu medico, matematico,


astronomo.
Studi allUniversit di Napoli medicina, matematica ed
astronomia. Insegn matematica allUniversit di Roma e poi
allUniversit di Padova (16321). Nel 1648, ancora vivente, fu
scolpita in suo onore una lapide nella cappella della chiesa di S.
Antonio di Padova:"... Andreas Argolus S. C. Eques Divi Marci, et in
Patavino ginnasio publ. mattheseos prof. pro familia sua inter
Marsos jamdudum clarissitna, non magis quam pro republica
astronomica.... pene laboribus per functus, animum aeternae
quie-ti advertens V. S. L. M. anno aetatis 77 red. Mundi MDCL
VIII...".

Gregorio Caloprese di Scalea (1654-1715), medico e matematico,


filosofo cartesiano, teorico della letteratura, educatore.
Fu precettore di Gian Vincenzo Gravina, di Pietro Metastasio e del
principe di Scalea Francesco Maria Spinelli.

Girolamo Cardano di Pavia (1501-1576?), medico, matemtico, astrologo


fu avviato allo studio della matematica dal padre, Fazio (1444-1524),
avvocato, docente di matematica a Pavia, amico di Leonardo con il quale
discuteva di geometria. Girolamo Inizi gli studi a Pavia e si laure in
medicina a Padova nel 1524. Insegn matematica a Milano, praticando
la medicina. Quindi insegn medicina a Pavia, aBologna e, quindi, a
Roma, dove sub un processo per eresia nel 1570. Nel 1554 pubblic un
oroscopo di Ges. Arrestato, incarcerato, fu costretto ad abiurare Coram
Congregatione. Ottenne un vitalizio dal Papa Gregorio XIII
Dopo un rifiuto di Papa Pio V. A Girolamo Cardano sono
stati dedicati un cratere sulla Luna e lasteroide 11421 Cardano.

Marcello Malpighi, (1628-1624), bolognese, studi filosofia a Bologna e si laure


in medicina e filosofia a Pisa. Massari, suo maestro e cognato, fu un medico
galenico e astrologo, prima di formulare una diagnosi studiava l'oroscopo del
suo paziente e su questa base decideva la terapia. Malpighi fece parte del
gruppo si scienziati dellAccademia del Cimento erede della scienza galileiana.
Fu amico del medico e matematico Giovanni Alfonso Borelli che lo convinse a
trasferirsi a Messina.
Innocenzo XII lo nomin suo archiatra a Roma per allontanare lamico dai
problemi e dagli avversari a Bologna. A Malpighi dedicato lasteroide 11121
Malpighi.

Domenico Guglielmini, bolognese, (1655-1710) medico,


matematico, astronomo, Chimico si laure nel 1678 in medicina
Bologna con Marcello Malpighi, studi matematica con
Geminiano Montanari e fu docente di matematica all'Universit
di Bologna.
Guglielmini pubblic anche alcune osservazioni astronomiche
sulla cometa, la C/1680 V1, visibile a Bologna nell'inverno 16801681 e dall'eclissi solare del 12 luglio 1684.

Paolo Ruffini (17651822) nacque a Valentano, nei pressi di


Viterbo. Fu medico, matematico, avviato agli studi dal padre
Basilio anchegli medico e matematico; Paolo perfezion a
Modena la sua formazione in letteratura e filosofia.

Averro, Ab l-Wald Muhammad ibn Ahmad Muhammad ibn Rushd,


diventato nel Medioevo Aven Roshd e infine Averroes (Cordova, 1126
Marrakesh, 1198), Medico, musicista, astronomo, matematico e poeta,
Averro fu la personalit pi completa della cultura andalusa dei suoi tempi.
Il modello cosmologico di Averro abbraccia i corpi celesti, il mondo fisico,
le divinit. I corpi celesti, stelle, pianeti sono distribuiti in un particolare
ordine gerarchico ad anelli sovrapposti.
Averro propose un universo astronomico "concentrico; intu che la Luna
non una stella e non brilla di luce propria pertanto la defin "opaca e
oscura"; inoltre alcune parti del satellite le rilev pi dense e spesse di altre,
e not che alcune parti erano pi esposte
alla luce del sole rispetto ad altre.
Averro per primo rilevo le macchie
solari Intu la rotondit della Terra
attraverso losservazione che una
stella (Canepe) visibile da Marrakech
non era visibile sotto i cieli spagnoli.
Averro,
part.
del
Trionfo
di
San
Tommaso di Andrea di Bonaiuto,Cappellone degli
Spagnoli di Santa Maria Novella, Firenze

Avicenna persiano (Buchara, 980-Hamadan, 1037) fu un filosofo,


medico, matematico, giurista che tent, anticipando i tempi di
distinguere lastronomia dallastrologia.
Il Canone di Avicenna rappresent la summa della scienze mediche e fu
la base della medicina per diversi secoli. Le sue conoscenze si
estendeva verso la matematica, la geometria, le scienze naturali,
l'astronomia e la musica. Nel 1070, un suo allievo, afferm che
Avicenna, aveva risolto alcuni problemi matematico-astronomici
nell'ambito del modello planetario.
Gli studi astrologici furono scartati da
Avicenna perch non si prestavano ad
un approccio empirico e la loro visione
del mondo era conflittuale con l'Islam.

Ibn Sn (Avicenna)

Nella seconda met del 400, il medico Jean Chanczelperger (p.


30) sugger a Sigismondo Dursperger di seguire una appropriata
dieta che prevedeva per i mesi di luglio ed agosto, di bere tutte le
notti acqua fredda ed al mattino, per prima di colazione, un
boccone di pane intinto nel vino e nellaceto.
In un opuscolo in prosa pubblicato a Lione suggeriva di salassare
ad aprile, maggio e settembre per assicurarsi una lunga vecchiaia
Ambroise Par, medico e chirurgo francese (1510-1590),
considerato il padre della chirurgia moderna, medico
ufficiale di Enrico II, studi e propose di utilizzare le fasi
lunari per mettere in rilievo la loro influenza sulla
meteorologia sostenendo che quando la luna rossa porta
vento, pallida porta pioggia, chiara bel tempo.
Par afferma di aver prelevato il sangue ad una stessa
persona ventisette volte in quattro giorni. Indicativa la
descrizione nel suo trattato De monstres et de prodiges,
risalente al 1571 delle comete, interpretate come segni
infausti oppure come vere e proprie cause di sventure.

Giovanni da Ketham, compose il primo testo anatomico con illustrazioni


a stampa (Fasciculus medicinae), pubblicato a Venezia nel 1491. Medico
a Padova, noto per i suoi manuali in tutte le universit europee nel 1400
afferma che il salasso si esegue solo in funzione della posizione della
luna: quando la luna in alcun segno o aereo o igneo pi vale
loperazione delle vene che se fosse la luna in alcun segno terreo o
acquatico quindi utile salassare quando la luna si trova in ariete
cancro, bilancia e sagittario mentre pericoloso con la luna in gemelli.

Leonardo Botallo, (1519-1588) medico dei re di Francia


Carlo IX ed Enrico III proponeva, per la buona salute un
salasso al mese. Botallo fu un assertore della terapia del
salasso. Nei sui scritti, comunque, possibile egli fornisce
delle indicazioni equilibrate sulla frequenza del salasso,
rigettando limportanza, per eseguirlo, delle posizioni delle
stelle e della luna, ma considerando sempre le condizioni
del malato e landamento della malattia.

Paracelso (Philippus Aureolus Teophrastus Bombastus von Hohenheim)


medico. Astrologo, astronomo, filosofo, alchimista svizzero (1493-1541)
scriveva che tutte le piaghe al di sotto dellipocondrio sono pericolose dopo
la luna nuova, tutte quelle sopra al diaframma migliorano con la luna
crescente. Relativamente alle febbri diceva: chi conosce le periodiche
influenze delle stagioni pu conoscere l'origine delle febbri intermittenti
L'applicazione pratica dell'astronomia detta da Paracelso magia, intesa
come conoscenza spirituale sia della natura visibile che di quella invisibile e
considerata arte in quanto non si pu apprendere sui libri, ma deve essere
acquisita con l'esperienza pratica. Nel "Paragranum" teorizza le quattro basi
dell'arte medica, in antitesi con la medicina di Avicenna e Galeno: la
filosofia, l'alchimia, l'astronomia (astrologia) e le virt (integralit morale).
Un autore anonimo di un calendario a Magonza nel 1528 suggeriva di
eseguire il salasso a un giovane mangione con la luna crescente, a un
magrolino con quella calante, ai vecchi con la vecchia, ai ragazzi con la
nuova.

Il medico Jean de Lespine (1500-1570 circa) medico e astrologo, medico di


Margherita di Navarra, pubblic a Le Mans nel 1534 un almanacco contenente
precise indicazioni per la terapia delle malattie ed anche per lagricoltura in
base alle lunazioni, in particolare se la luna crescente o decrescente. E
descritto tra le antiche pratiche medievali, ancora praticate nel XVI secolo,
quando i medici, barbieri e ciarlatani applicavano pratiche mediche a seconda
dell'et della Luna! Giovanni Lespine.
Jean Thibault, medico e astrologo, uno dei pi prolifici autori dei primi del
cinquecento. Praticando la medicina, non da medico, si trov al fianco di
Enrico Cornelio Agrippa nella peste del 1524 ad Anversa.
Roland lEcrivain, medico dei duchi di Borgogna Filippo il Buono e Carlo il
temerario, decano della facolt di medicina di Parigi nel 1437 si trova
coinvolto in una bufera polemica sulla somministrazione dei lassativi e
lesecuzione dei salassi.

Il 1476 secondo i pronostici degli astrologhi doveva essere caldo-secco ma con forti venti;
erano previsti conflitti e accordi tra giudei, saraceni, turchi e cristiani e, dal punto di vista
medico le noiose conseguenze di reumatismi, febbri malariche, podagra, paralisi e molte
altre infermit.
In tempo di medici ciarlatani i barbieri privi di conoscenze astronomiche per conoscere i
giorni adatti alle diverse pratiche mediche, quando la luna si trovava in un segno zodiacale
favorevole dovevano rivolgersi ai medici, i soli che disponevano del Lunarium e di un altro
strumento per stabilire la posizione esatta del satellite nel cerchio dello zodiaco.
Il medico Jean Voyer Loysel detto AVIS, medico di Luigi XII compil pi volte fino al 1492
un almanacco terapeutico per listruzione dei barbieri.
Fino alla fine del cinquecento il riferimento ad una data era una pratica sconosciuta al
popolo, pochi riferimenti ad una misura quantitativa del tempo, comunque disomogenea
ed empirica era possibile trovarla solo in alcuni documenti ufficiali con riferimenti
approssimative ed arbitrarie.
La combinazione astrologia-astronomia-medicina fece riferimento ai mesi dellanno
attribuendo a ciascuno di essi un ammonimento sulla condotta da seguire per la
salvaguardia della salute: ad aprile fare salassi, a giugno bere acqua fresca ed evitare la
lussuria, in ottobre mangiare uva, etc.
I Medici della Scuola salernitana nel Regimen Sanitatis proponevano igiene alimentare nei
primi periodi dellanno .
John Bevis (1695-1771) astronomo e medico britannico, noto per la scoperta della
Nebulosa del Granchio nel 1731. Compil un catalogo astronomico intitolato
Uranographia Britannica attorno al 1750 frutto delle personali osservazioni al telescopio a
Stoke Newington, Middlesex.

Astronomia e medicina in Calabria


Le controversie scientifiche ed ecclesiastiche
I contrasti e le divergenze tra le Chiese dOriente e dOccidente e tra i vari
astronomi non trovavano soluzioni soprattutto su due punti: allineare lanno
solare con lanno lunare, unificare la data dellequinozio di primavera tra il 21
marzo come stabilito dal Concilio di Nicea e sostenuto in Oriente ed il 25 marzo
con stabilito da Giulio Cesare e sostenuto in Occidente

Pitagora nacque attorno al 570 a.C., giunse a Crotone lanno


del mondo 3480, il 530 a.C., sotto Servio Tullio, fu iniziato al
mistero dei numeri da Talete che gli insegn la geometria e
lastronomia. Successivamente, Pitagora di Samo approfond la
geometria, laritmetica, lastronomia dagli egizi. Ritornato a Samo,
non volendo assoggettarsi al tiranno Policrate, part per Crotone
probabilmente su consiglio di Democede medico crotonese
periodeuta al servizio di Policrate.

Pitagora non fu un medico ma un taumaturgo, fu un filosofo (a lui si deve


lintroduzione del termine philosophia) che dal ragionamento e dalle intuizioni
risaliva alla formulazione del pensiero e delle congetture. Egli era orientato ed
impegnato in un ruolo sociale e politico, nello studio della matematica e
dellastronomia. Pitagora insegn per congetture ed analogie con la tecnica
dellarcano appreso dagli egizi per tenere i profani lontani dalle cognizioni
filosofiche. Solo alcune di queste conoscenze (verit), in geometria ed in
astronomia, potevano essere tradotte e divulgate. Il sistema dellinsegnamento
dogmatico e arcano di Pitagora fu palesato da Filolao e Archita (suo discepolo,
insegn matematica e medicina a Cnido, fu amico di Platone, propose per primo il
quadruvium di epoca medievale aritmetica, astronomia, geometria e musica-).
Platone, Aristotele, Socrate ed altri filosofi attinsero alla filosofia dellarcano
pitagorico, spesso, avversandola.

Filolao di Crotone per primo contribu ad divulgare il pensiero della scuola


pitagorica fuori dai confini ellenici. Fu il maestro di Diocle e di Archita e fu menzionato
da Platone, resse per molto tempo la Scuola di Eraclea ma al suo ritorno in patria fu
imprigionato e giustiziato. Filolao chiar alcuni misteri e simboli pitagorici spiegando
che la terra gira intorno al sole. Pitagora, invece, temendo il volgo e la politica del suo
tempo nellinsegnare certe verit li copr con in misteri ed i simboli, Filolao li insegn
apertamente e per questo pag con la vita. Nel campo dell'astronomia, approd alla
conoscenza del ruolo marginale della terra nel sistema solare, attribuendo la massima
importanza al "fuoco centrale", Hestia, ovvero la sede di Zeus, centro dell'attivit
cosmica. Egli infatti sosteneva un modello astronomico eliocentrico, non geocentrico;
al centro delluniverso vi era un grande fuoco attorno al quale ruotavano dieci astri:
Terra, Antiterra, Luna, Sole e i pianeti conosciuti. Filolao fu astronomo tra i pi illustri
della scuola pitagorica, afferm la sfericit della terra, armonia delle sfere, con
movimenti circolari e regolari. Il carmelitano Paolo Antonio Foscarini di Montalto
Uffugo (CS), cita altri pitagorici: Eraclide di Ponto, Ecfanto Pitagorico (afferm che la
terra tornava come una rota sul suo centro, Niceta Siracusano di Tarso. Eraclide
Pontico visse tra il 390 e il 310 a.C. nacque ad Eraclea del Ponto, celebri le sue teoria
in astronomia, condivise da Ecfanto e Iceta pitagorico, sulla rotazione terrestre
attorno ai poli. Sostenne che Mercurio e Venere ruotano attorno al sole e non alla
terra in circa 24 ore.

Timeo di Locri, uno dei pitagorici pi famosi, scrisse, tra laltro,


un trattato di matematica, la Vita di Pitagora, divenne immortale
perch celebrato da Platone con il Timeo.

Con Cassiodoro ha inizio in Calabria una grande epopea che fornir le basi
per il trasferimento del sapere a tutti gli uomini eruditi calabresi nel corso dei
secoli: la trascrizione, la traduzione e la custodia dei libri. Cassiodoro Magno
Aurelio vissuto tra il 480 ed il 575, intraprese la cultura dei cenobi, cerniera con
la cultura orientale: per trovare di mezzo a tanta rovina il germe della
ricomposizione scientifica, e far ricominciare dal sesto secolo let di
risorgimento della medicina in Italia. Egli fond il Vivarium la scuola degli
amanuensi, intenti a trascrivere, tradurre e custodire le opere degli antichi col
doppio vantaggio di sottrarle ad una sicura perdita e di diffondere la cultura
moltiplicando con i libri i veicoli del sapere. Cassiodoro ed il monachesimo
possono essere considerati, dunque, i precursori della scienza e della medicina
monastica.

Cassiodoro, da un manoscritto suvellum del XII secolo.

Donnolo Shabbathai (913-985) medico a Rossano, una delle maggiori


personalit giudeo-bizantine dell'epoca: astronomo, medico, mistico e filosofo; nacque
ad Oria presso unantica comunit ebraica. Conobbe e frequent il giovane Nicola, poi
S. Nilo, suo coetaneo, successivamente diviene medico personale del santo. S.
Bartolomeo di Rossano nella biografia di S. Nilo afferma che questi conobbe Donnolo
nella prima et pertanto si deduce che la sua formazione medica e scientifica avvenne
a Rossano a quel tempo capitale amministrativa della Calabria. Egli copi, e tradusse
codici di medicina e di matematica greci, arabi, ebrei, babilonesi e indiani. Scrisse il
Libro delle misture, Sefer ha Yakar, (destinato ai medici ebrei per istruirli alla
preparazione dei farmaci secondo la scienza di Israele e di Macedonia) e un commento
religioso astrologico cabalistico: Sefer Yezirath. Donnolo: lebreo esperto di astrologia
che curava i corpi studiando i pianeti. Donnolo scrisse un trattato di farmacologia, in
cui si respira l'aria della scuola salernitana, fine commentatore, astrologo; era in
particolare esperto di quella melothesia una disciplina che studia i legami intercorrenti
tra i pianeti, il Sole, la Luna, ed il corpo umano. ... l influenza dei pianeti sulla salute
delluomo. Credeva fermamente nel rapporto fra macrocosmo e microcosmo - l'uomo
fisico e spirituale.

ll monaco basiliano Barlaam da Seminara(1290-1348), matematico, astronomo,


filosofo, vescovo cattolico, teologo e studioso della musica bizantina, fu uno dei pi
convinti fautori dell'unit fra le chiese d'Oriente e Occidente. Scrisse importantissimi
trattati di matematica, astronomia, acustica e musica; le sue opere di astronomia e di
matematica assumono tale valore scientifico che Giovanni Cantacuzeno, primo uomo
di fiducia dell'imperatore Andronico III, gli affid una cattedra all'Universit Imperiale.
Scrisse, in latino Ethica secundum Stoicos, che rappresenta una pietra miliare nella
definizione del pensiero greco, da Platone agli stoici. Gran parte delle sue opere
furono messe al rogo ma quelle superstiti vennero ampiamente studiate, anche se
gran parte di esse rimangono, purtroppo, inedite; tra queste diverse scritti di
astronomia tra cui un commentario alla teoria delleclissi solare dellalmagesto
tolemaico, Fabbrica ed uso dellAstrolabio, Elementi astronomici. Scrisse una
regola per calcolare la pasqua: Speculazione sopra la maniera di ritrovare la pasqua.
La Logistica (1337), manoscritto conservato nella Biblioteca Nazionale Marciana di
Venezia fu tradotto in greco moderno, tedesco, francese, slave e inglese. Niceforo
Gregoras, storico e astronomo bizantino, assertore delle concezioni tolemaiche,
infiamm una disputa con Barlaam sullastronomia e sul calcolo delle eclissi del 1333 e
1337. Nel 1396 Gregoras elabor un trattato, ancora esistente, per la riforma del
calendario, che Andronico II rigett per evitare sommosse.
Il monaco e Petrarca suo allievo si incontrarono ad Avignone nel 1342;
successivamente Barlaam si convert al cattolicesimo e venne nominato Vescovo di
Gerace. Nel 1347 torn ad Avignone dove muor lanno successivo.

Il dottissimo Agostino Nifo (1470-1538) nacque a Ioppolo nel distretto di


Monteleone. Studi a Tropea greco e latino. Fu istruttore presso una casa gentilizia
a Sessa Aurunca (per questo vi l'errore sul luogo di nascita) e con gli stessi allievi si
rec a Padova dove collabor con il celebre Nicol Vernia. Ritorn a Napoli e poi in
Calabria. Dopo la morte del padre studi medicina a Napoli. Nel 1492 si rec a
Padova dove insegn matematica e filosofia. Nel 1510 insegn medicina
all'universit di Napoli, poi a Bologna e nel 1519 a Pisa con una paga di 100 fiorini al
mese. Nel 1526 torna a Salerno e poi si ritir a Sessa fino alla morte.
Agostino Nifo fu elevato a promotore perpetuo dell'almo collegio salernitano
per le sue conoscenze mediche e filosofiche. Nifo fece parte degli ospiti di casa
Martirano e fu socio dellAccademia Pontaniana.

Tiberio Russiliano Sesto calabrese fu allievo di Nifo (da lui soprannominato


Turberio per il carattere focoso). Tiberio Russiliano, matematico, filosofo della
natura, astrologo. Profondamente influenzato dal naturalismo di Pomponazzi e
dalla magia naturale di Giovanni Pico della Mirandola, svilupp le proprie idee in
un testo straordinariamente provocatorio e polemico, Apologeticus ad versus
cucullatos, pubblicato a Parma nel 1519-1520. Questo lavoro, finalizzato con lo
zelo della sua umanisti contemporanei contro i frati e scolastici - i cucullatos o
quelli "incappucciati" del suo titolo - ha iniziato coraggiosamente con lastrologia in
cui nelle tabelle mostra le posizioni del sole, della luna e dei pianeti in relazione ai
segni dello zodiaco in un momento specifico. della nascita di Cristo e si trasferito
attraverso una serie di dispute che negava la divinit di Cristo e l'immortalit
dell'anima, pur mantenendo le dottrine altrettanto scandaloso di eternit del
mondo e della generazione spontanea.
Descrisse 230 eclissi lunari nel corso del 20 secolo: 83 Penombra, 66 parziali e 81
totali e il loro rapporto allo zodiaco. Russiliano sottoline la necessit della
tolleranza, una caratteristica spesso non trovato tra i cucullati, che "molto spesso
accusano gli altri di eresia - rilevando la paglia negli occhi degli altri, ma non la
trave nel proprio - nonostante il fatto che molti [di questi stessi frati] vengono
continuamente al rogo o condannati al carcere a vita o condannato a servizio di
galera ".

Girolamo Tagliavia, (o Tallavia), citato da Tommaso Cornelio che ha conosciuto i suoi


lavori e che nella prima edizione stampata a Venezia de 1663 (eredi Francesco Baba) del
suo Progymnasmata physica lo definisce Calabrum mentre nella seconda edizione
stampata a Napoli (Ed. Giacomo Raillard) lo definisce Rheginum. Alfredo Gradilone nella
Storia di Rossano afferma che un Valentino Amarelli spos Virginia Tagliavia nipote
dellastronomo. Sembra che per i suoi studi di astronomia abbia subito un processo come
eretico. Studioso dei massimi sistemi, egli, come Filolao, descrisse il moto della terra
riaffermando il sistema eliocentrico. Tommaso Cornelio sostenne che i suoi manoscritti
pervennero in mano a Nicola Copernico durante il suo soggiorno romano il quale con
modifiche li pubblic a suo nome sententia apud Pythagoraeos incolas nostros primum
nata, atque alte multi ferme foeculis obliterata, ex Hominum memoria pene deleta
jacuerat, donec illam ab oblivione atque silentio vindicavit Nicolaus Copernicus Borussus,
qui cum omnem Institutionem, disciplinamque, tum hypothesis huius absolutam
cognitionem uni debet Italiae; nam sama est Hieronymum Tallavia Rheginum, plurima
secum animo agitasse, circa Mundi structuram, nonnulla quoque de mobilitate terrae
scripsisse, illius tandem fato praerepti adversaria in manus Copernici Romae tum degentis
pervenisse.
Molto pi verosimile la ricostruzione che coinvolge un altro astronomo calabrese:
Giovan Battista Amici (1511-1538) cosentino (coetaneo di Bernardino Telesio e Luigi
Giglio). Studi presso gli Agostiniani a Cosenza e, successivamente, a Padova (1529) dove
frequent Bernardino Telesio (1509-1588). Aveva notevoli conoscenze di latino greco ed
ebraico nonch di matematica, astronomia e filosofia. Studi matematica e astronomia
sotto Nicol Copernico la sua passione "per scoprire la terra guardando il cielo" come lui
stesso scrive. Amici fu accademico della Cosentina per lanno 1537.

Nel 1536 discusse la tesi "De motu corporum coelestium iuxta principia peripatetica sine
eccentricis et epicyclis" che pubblic a sue spese a Venezia, presso i tipografi Giovanni
Patavino e Venturino Roffinelli: un volumetto in 4 di 27 fogli, dedicato al Cardinale Ridolfi
e dove cita i suoi maestri: Marco Antonio Genua[1], Vincenzo Maggi (1498-1564) e Federico
Delfino[2]. Lopera venne ristampata con aggiunte e correzioni nel 1537 e una successiva
edizione apparve a Parigi nel 1540. Nel 1538 tornato da Cosenza venne ucciso da un sicario.
Lautore dellepitaffio scrisse: Literarum, ut putatur, virtutisque invidia. Amici mise in
discussione il sistema tolemaico sul movimento degli astri confutando il geocentrismo che
altri calabresi prima di lui avevano prospettato a partire da Pitagora. Egli afferm che studi
molto avanzati gli avrebbero consentito di dimostrare la validit del sistema eliocentrico,
non pi la terra al centro dell'universo.

Paolo Antonio Foscarini, (1580-1616) di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza,


filosofo, matematico, astronomo, Provinciale dellordine dei Carmelitani in Calabria.
Il padre medico e astronomo lo inizi allo studio degli astri. Nel 1610 esercit a
Napoli come reggente degli studi e professore di teologia nel convento del Carmine
Maggiore. Priore del convento di Tropea, a lui si deve la fondazione di alcuni
conventi carmelitani in Calabria. Pur essendo autore di numerose opere di devozione
e di astronomia, dei suoi manoscritti non si ha pi traccia. Insegn teologia
nellUniversit di Messina. Astronomo famoso difese Galileo e Copernico rifacendosi
alle teorie della scuola pitagorica contro il geocentrismo, di tradizione calabrese.
Scrisse Sopra lopinione de Pittagorici e del Copernico. Delle mobilit della terra e
stabilit del sole e del nuovo Pittagorico sistema del mondo che gli provoc lostilit
della curia romana.

Al reverendissimo P.M. Sebastano Fantone, Generale dellOrdine Carmelitano.


....mi ero proposto di scrivere della rinomata e sepolta dalle tenebre, Della
mobilita' della terra, e stabilita' del sole, tenuta anticamente da Pittagora e poi
posta in prattica da Copernico, e del sistema e con istituzione del Mondo e Sito
delle sue parti che da quella hipotesi deriva.......
Poi sostiene che: ....Ma perche il commune Sistema del Mondo dichiarato da
Tolomeo non ha dato mai a pieno soddisfazione ai dotti, si e sempre sospettato
anco da glistessi che lo seguirono, che qualche altro fosse il piu vero......da molte
regioni si venne in cognitione, che non era dai fondamenti astronomici e
cosmografici aborrente lopinione Pittagorica e Copernicana, ma includeva una
piccola probabilita e verisimilitudine.
Fu condannato per eresia, cita a supporto P. Cristoforo Clavio, gesuita, anche se
questo non era completamente aderente alla ipotesi pitagoriche.
..Se dunque e vera lopinione Pittagorica, senza dubbio Iddio havra talmente
dettate le parole della Scrittura Sacra, che possano ricevere senso accomodo a
quellopinione e conciliamento con essa.

Foscarini stese le lodi di Galileo e Keplero. Galileo stesso ricevette una copia della
lettera probabilmente da Federico Cesi ma Galilei lo cita senza menzionarlo per
evitare problemi; probabilmente Galileo non conobbe personalmente Foscarini.
F. Paolo Antonio Foscarini invi una copia del suo lavoro al Cardinale Roberto
Bellarmino il quale pubblic una lettera di risposta il 12 aprile 1615. Nella quale con
molta diplomazia ma estrema fermezza conferm il sistema geocentrico
consigliando Foscarini e gli altri assertori del sistema eliocentrico: .dico che mi
pare che P.V. et il Signor Galileo facciano prudentemente a contentarsi di parlare ex
suppositione e non assolutamente, come io ho sempre creduto che abbia parlato
Copernico. Perche il dire, che supposto che la terra si muova et il sole stia fermo si
silvano tutte le apparenze meglio che con porre gli eccentrici et epicicli, e benissimo
detto, e non ha pericolo nessuno: e questo basta al mathematico: ma volere
affermare che realmente il sole sia nel centro del mondo.......e cosa molto
pericolosa non solo dirritare tutti i filosofi e teologi scholastici, ma anco di nuocere
alla Santa Fede......

Quinzio Bongiovanni, medico, filosofo, matematico di Tropea, maestro di Marco


Aurelio Severino fu archiatra di Pio V) lettore di filosofia e medicina nell'Universit
di Napoli.

Tommaso Campanella, (1568-1639) filosofo, pratica la medicina e lastronomia, interviene


nella disputa sulla ispirazione della filosofia copernicana con una lettera (8 marzo 1614 da
Napoli) a Galilei nella quale ne rivendica la italianit muovendo proprio dai pitagorici:
scriva nel principio che questa filosofia dItalia da Filolao a Timeo in parte, e che
Copernico la rubb dai nostri predetti e dal Francesco Ferrarese, suo maestro; perch
gran vergogna che ci vincan dintelletto le nazioni che noi avemmo di selvaggie fatte
domestiche.

Tommaso Cornelio, nacque nel 1614 a Rovito, medico, filosofo, astronomo, da


alcuni considerato lultimo rappresentante del naturalismo filosofico collegato alle
dottrine di Galilei e Cartesio, fu allievo di Severino. Con lo pseudonimo Timeo
Locrese diede vita a Napoli, insieme con il grande Leonardo Di Capua,
allAccademia degli Investiganti. Fece parte dellAccademia degli Oziosi con lo
pseudonimo lArrestato. A Napoli insegn matematica e medicina e la sua casa
fu il crocevia di tutti gli eruditi della citt. Nel difendere gli insegnamenti del saper
essere, Cornelio si scagli contro i medici ciarlatani seicenteschi: ..limpudenza
di coloro che, mentre vogliono apparire grandi nellarte del medicare, trascurano
laggiornamento e lo studio, cercano con linganno e con lastuzia la gloria e la
pubblica fama; e quanto pi mancano di nozioni e di buone arti, tanto pi cercano
di supplirvi con bei modi e affettazioni di gran senso.
Scrisse "Progymnasmata Physica" (1664) che ebbe molte edizioni. Un suo lavoro De
Metempsycosi, Seu De Transmigratione Pytagorica rimasto manoscritto. Conobbe e difese
Girolamo Tagliavia.

Astorino Antonio Tommaso, medico, filosofo, matematico, astronomo, nacque a


Cir nel 1651.
Il padre, Diego, medico e astronomo lo avvi alla professione medica
insegnadogli anche filosofia e greco. A 16 anni entra nell'ordine dei Carmelitani a
Cosenza. Studi a Napoli filosofia e medicina e a Roma teologia. Esperto di greco,
latino, arabo scrive diverse grammatiche. Morto il padre torn in Calabria e si
accost alla filosofia di Telesio, divenne reggente di filosofia e teologia nel
convento di Cosenza. Il suo spirito libero di grande pensatore lo condusse a Zurigo,
Basilea quindi all'Universit di Marpurgo dove fu Vice Prefetto, a Groninga, (al
confine tra Germania e Paesi Bassi) per insegnare matematica ai francesi e si
laure in medicina a spese del Senato il 1 novembre 1686.
Per tornare in Italia fu costretto all'abiura per non incorrere sotto le
persecuzioni del Sant'uffizio. Torn a Roma, quindi a Pisa e poi a Firenze dove
conobbe Francesco Redi, Vincenzo Viviani e altri scienziati. Nel 1691 chiamato a
Siena come professore di matematica e scienze naturali, lettore di medicina
presso l'Accademia dei Nobili Senesi. Tra i fondatori dell'Accademia dei Fisiocritici
viene eletto Principe e Censore perpetuo.

Al Concilio Ecumenico Laterano (1512-1517) indetto da Giulio II, il medico e


astronomo Paolo di Middleburg (1445-1534), teologo, medico, matematico,
astronomo di valore, insegn matematica a Padova; fu medico personale di
Federico di Montefeltro e di Francesco Maria della Rovere, duca di Urbino,
fu vescovo di Fossombrone. Chiamato da Papa Leone X nel 1514, fece una
proposta rivoluzionaria: considerato che il problema principale la data
della Pasqua, si stabilisca un giorno fisso per la Pasqua. Pubblic nel 1513 a
Fossombrone il trattato Paulina sive de recta Paschae celebrazione et de
die passionis Domininostri Jesu Christi. Si cerc un consenso pi largo
possibile anche con un sostegno scritto del cardinale Sadoleto ma la
estrema discordanza dei pareri, la nomina di una apposita commissione, la
proposta fu archiviata.

Nel 1514 il pontefice si rivolse a Copernico. Nicola Copernico (1473-1543) 4 di quattro


figli, fu adottato dallo zio materno, Lucas Watzenrode, vescovo di Warmja dopo la morte
del padre. Nicola ed il fratello maggiore Andrea, poterono studiare sotto la protezione
ed il finanziamento dello zio allUniversit di Cracovia il quale lo nomina canonico nel
Capitolo di Warmja con una buona rendita. Sempre con il fratello Andrea si reca a
Bologna per studiare diritto canonico dove conobbe e frequent il celebre astronomo
Domenico Maria Novara (1454-1504) con il quale studia astronomia. Il 6 settembre 1500
si dirige a Roma in occasione dellanno giubilare. Successivamente mentre Andrea torna
a Bologna per completare gli studi, Nicola chiede ed ottiene di poter studiare medicina
(1501) a Padova dove si dedica anche alla matematica ed allastronomia tant consegue
la laurea in diritto canonico a Ferrara il 31 maggio 1503. Torn a Warmja per assumere
importanti incarichi politico-amministrativi ma pratic la medicina con un appannaggio
di 15 marchi allanno. Il primo paziente illustre fu proprio lo zio Lucas. In un autoritratto
dipinto nei panni di medico con un mughetto tra le mani simbolo, allepoca. delle
scienze mediche. Egli era conosciuto come medico insigne tanto che disse Tiedemann
Giese (1480-1550) Copernico era venerato come un secondo Esculapio. Nel 1510 si
trasferi a Frauenburg, nel ballatoio esterno del suo appartamento costru un punto di
osservazione nel quale install tre strumenti astronomici che gli consentirono di
eseguire le osservazioni accurate senza smettere di praticare la medicina, tra i pazienti
ebbe il fratello Andrea affetto da una malattia infettiva ripugnante. Di questo periodo
rimangono le sue ricette manoscritte nei suoi libri di medicina.

Girolamo Fracastoro celebre medico e astronomo fu convocato al Concilio di


Trento dal Cardinale Marcello Cervini del quale gi conosceva gli studi e le sue
teorie sul calendario.
Gregorio XIII, successore di Pio V, seguendo le indicazioni del Concilio di Trento,
alla luce degli infiniti insuccessi di riforma del calendario, affid al Prof. Carlo
Ottaviano Laurus, docente di matematica allUniversit di Roma Studium
Urbis il compito di preparare un calendario riformato che complet nel 1575
ma il suo progetto non convinse gli esperti e, di conseguenza, il progetto Laureo
fu accantonato. D.E. Duncan racconta che Giovanni Carlo Ottavio Lauro, un
esperto di astronomia, riusc ad avere il manoscritto di Luigi e con il pretesto di
apportare delle modifiche tent di occultarlo per proporre una sua soluzione;
tutto ci provoc una ribellione dei componenti la commissione che chiesero
lintervento del Pontefice per riavere il manoscritto.

Luigi Giglio, medico e astronomo (chiamato anche Lilio o Aloisio Lilio o Alvise) nacque a
Cir probabilmente nel 1510 da una famiglia non ricca. Alfredo Gradilone nella Storia
di Rossano sostiene che il nonno di Luigi aveva sposato una Telesio di Cosenza e che
una nipote di Luigi, Livia Giglio, spos un Giovanni Amarelli.

A Roma, nella seconda met del XVI secolo, un gruppo di calabresi guidati dal
Cardinale Guglielmo Sirleto, su un ingegnoso studio di Luigi Lilio attuarono una
riforma su cui si erano impegnati per secoli i pi celebri astronomi e che avrebbe
condizionato la vita di tutti i popoli della terra: il Calendario Liliano, poi chiamato
Gregoriano, promulgato nel 1582 da Papa Gregorio XIII, al secolo Ugo
Boncompagni, amico e protettore di Bernardino Telesio.

I dati anagrafici e biografici di Antonio e Luigi Giglio e della loro famiglia sono
assolutamente carenti o completamente assenti per lincuria degli uomini ed anche per
gli avvenimenti rovinosi e per le guerre che si sono succedute, i registri parrocchiali
risalgono al seicento mentre i registri anagrafici comunali sono posteriori e risalgono ai
primi dell800. La monumentale Enciclopedia Cattolica scrve; Aloisius Lilius, principal
author of the Gregorian Calendar, was a native of Cir or Zir in Calabria Cristoforo
Clavio, il pi autorevole astronomo della congregazione di riforma del Calendario, che
lavor con Antonio Giglio e che, quasi certamente, conobbe Luigi, scrisse nel 1603:
Solus Aloysius Lilius Hipsichroneus rem feliciter et non sine Dei Optimi Maximi
benignitate assecutus est.
Luigi, insieme con l'inseparabile fratello Antonio e con l'amico e coetaneo
Gian Teseo Casopero, vennero avviati allo studio della filosofia e delle
lettere dallo zio materno di quest'ultimo dotto umanista, il decano Antonino
Spoletino, canonico della chiesa di S. Maria de Plateis di Cir (in amicizia
con i Carafa) e di un altro celebre umanista Nicola Salerno che insegnava a
Rovito, in provincia di Cosenza

Nella lettera del 23 gennaio 1532 da Cir il suo amico Gian Teseo Casopero lo
esort a non abbandonare gli studi: " Non approvo, o Alvise, che tu accoppiassi la
vita di studioso a quella dell'impiegato. L'animo occupato a due cariche non pu
adempierne alcuna. Ma se tu costretto dalla necessit insuperabile imprendesti di
servire nell'Aula Baronale, perch le sostanze paterne non basterebbero a
sostenerti per attendere unicamente alle lettere, sii cauto a non inciampare nelle
reti della seduzione per non avertene tardi a pentire, e fa di tutto per sottrarti
quanto pi presto puoi d di lei vezzi; ......................... Piuttosto cerca di avere
mezzi da attirarti la conoscenza di uomini che potrebbero essere adescati d tuoi
studi........Conservati ed a tutti i nostri che in Napoli dimorano reca i miei saluti .

Tra il 1572 ed il 1575 Gregorio XIII cre la Commissione per preparare la riforma del
Calendario presieduta da Tommaso Gigli vescovo di Sora che, per una serie di iniziative
contrarie alla proposta di riforma di Lilio, sar sostituito da Guglielmo Sirleto il 12
novembre 1576.
Nel 1577 conclusa la prima parte dei lavori di analisi e confronto delle numerose
proposte pervenute, della commissione venne stampato dalla tipografia Eredi Antonio
Blasio a cura di Guglielmo Sirleto cardinale di S. Lorenzo in Panisperna un Compendium
Novae Rationis Restituendi Kalendarium diretto ai Peritis mathematicis delle Accademie
e delle Universit alle autorit ecclesiastiche e civili onde ottenere una valutazione ed
approvazione per una successiva promulgazione. Il Compendium, scritto a pi mani dai
membri della Commissione tra cui Antonio Giglio, una sintesi che contiene soprattutto le
epatte liliane del manoscritto originale mai pi ritrovato.
Perch il Compendium sintetico, anonimo, senza toni enfatici, senza insegne
pontificie? Scritto in un latino cinquecentesco non dotto? Luigi Lilio citato solo tre volte,
Gregorio XIII solo due volte? Verosimilmente frutto di una sottile strategia diplomatica di
Sirleto o di Clavio per evitare avversioni pregiudiziali astronomi professionisti (soprattutto
degli ordini religiosi pi influenti) che non avrebbero accettato la proposta di un oscuro
medico calabrese.

Il 14 settembre 1580 la Commissione trasmise al Papa la relazione finale, che teneva


presenti i suggerimenti e le proposte pervenute dagli ambienti pi svariati, firmata da
Guglielmo Sirleto, Vincenzo Lauro, Cristoforo Clavio, Pedro Chacn, Ignazio Nehemet
patriarca di Antiochia, Antonio Lilio, Leonardo Abel di Malta, Serafino Olivier di Lione,
Ignazio Danti di Perugia.
Il 24 febbraio 1582 con la Bolla Papale Inter gravissimas venne promulgato il
calendario Gregoriano.
Antonio Giglio, medico e astronomo, ebbe limportante compito di presentare a Gregorio
XIII il progetto (com scolpito nel bassorilievo del monumento funebre a Gregorio XIII)
ma fece parte della commissione e partecip attivamente ai lavori; inoltre ebbe dal Papa
la possibilit di sfruttare il calendario con affidamento scritto nel Breve del 3 aprile 1582:
Desideriamo favorire con special grazia Antonio per i grandi e laboriosi studii
sostenuti nellesame e compilazione della riforma ideata dal fratello Luigi. Questa
possibilit di sfruttare i diritti per dieci anni del nuovo calendario furono revocati il 20
settembre dello stesso anno.
Importante notare che lo stesso Antonio fu tenuto in grande considerazione da
Alessandro Piccolomini, astronomo, vescovo di Siena, con il quale si incontr per
discutere ed avere delucidazioni sul progetto Lilio. Antonio aveva acquisito tali meriti da
essere considerato da Alessandro Piccolomini esimio ed amico: ebbi modo di
dialogare con lesimio dott. Antonio Lilio, fratello di Aloisio, uomo anchegli assai
esperto.suo socio nella composizione del libro in cui contenuta la nuova forma di
calendario.spesso quelluomo molto eruditoe diventandomi amico mi veniva a trvare
molto cortesemente.
Cesare Campana nel suo Delle Historie del mondo del 1596, afferma che Antonio fu
medico di Sua Santit.

Altri esperti diedero un contributo alla riforma anche non sono tra i firmatari e tra questi
spiccano i nomi dei medici astronomi Giuseppe Moleti di Messina e Giuseppe Scala di Catania.
Giuseppe Scala (1556-1585) nacque a Noto in Sicilia, fu medico, filosofo, matematico e
astronomo (1556-1586). Pubblic un contestatissimo Effemeridi con lintroduzione dellamico
Giuseppe Moleti.
Giuseppe Moleti messinese (15311588) medico astronomo, matematico, predecessore di
Galileo nella cattedra di matematica dellUniversit di Padova. Allievo di Francesco Maurolico, fu
ingaggiato da Guglielmo Gonzaga, Duca di Mantova come istitutore del figlio Vincenzo in
particolare per istruirlo nella matematica. Per il prestigio di Giuseppe Moleti e la diffusione delle
sue opere di matematica fu chiamato a ricoprire la cattedra di matematica nello Studio di
Padova. Egli approfond gli studi matematico-astronomici che gli permisero di partecipare ai
lavori della commissione voluta da Gregorio XII per la riforma del calendario e con mandato del
Senato della Serenissima. Per il suo fondamentale contributo alla riforma fu corrisposto allo
studioso dal Senato veneto un premio di duecento aurei e dal Pontefice uno di trecento.
Durante la sua permanenza allUniversit di Padova coltiv i rapporti con Galileo Galilei e con il
matematico Guidobaldo Del Monte. Dopo la morte di Giuseppe Moleti, la cattedra di Padova fu
affidata a Galilei.
Nella cappella feriale ubicata tra la sacrestia e la chiesa di San Francesco,
IOSEPHO MOLETIO MESSANENSI / DOCTRINA PROBITATE AFFABILITATE VIRO CLARISS.
POST EGREGIAM OPERAM DATAM VINCENTIUM / MANTUAE PRINCIPI SERENISS. AD
MATHEMATICAS DISCIPLINAS INSTITUENDO IISDEM PER AN.XII IN GYMNASIO PATAVINO
INTERPRETANDIS / OPER. LUCUBRANDIS KALENDARIO EX VOLUNTATE GREGORII XIII PONT. MAX.
ET MANDATO SERENISS. VEN. PROCURATORES HAEREDITATIS
AN. MDLXXXVIII.

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