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Q PAU 33 34
editoriale: SIMONETTAVALTIERI, Centanni dal Futurismo. Considerazioni critiche di Carlo Placci sul restauro
e sul paesaggio viaggiando attraverso lEuropa In automobile (1908) / storia dellarchitettura e della citt:
ENZO BENTIVOGLIO, Roma: il ponte di pietra sopra la strada tra palazzo Colonna e il giardino, e i pontes
per vias publicas transversi, da documenti dellArchivio di Stato di Roma e di Reggio nellEmilia / FABIANO
TIZIANO FAGLIARI ZENI BUCHICCHIO, Disegno di un ordine dorico della cerchia di Antonio da Sangallo
Jr per lOsteria di Castro e due schizzi per il palazzo Lunense di Viterbo, dallArchivio di Stato di Viterbo/
LORENZO PIO MASSIMO MARTINO, Gli interventi di Petro da Cortona nella cripta di Santa Maria in via
Lata a Roma studiati attraverso il rilievo morfometrico tridimensionale / TOMMASO MANFREDI, Felici
Faustoque Ingressui. Liconografia seicentesca di piazza del Popolo a Roma e la veduta della collezione Gibbs
nellAshmolean Museum di Oxford / MARIA BARBARA GUERRIERI BORSOI, Le trasformazioni urbanistiche
di Frascati nel Seicento. La piccola Roma tra interventi papali e istanze della municipalit / FRANCESCA
PASSALACQUA, Il progetto della Banca dItalia di Guido Ferrazza a Bengasi / GIULIA MASTURZO, Il
complesso conventuale di San Giovanni a Carbonara a Napoli tra il XIX e il XX secolo / FRANCESCO DI
PAOLA, La progettazione urbanistica nella Sicilia dei Seicento tra archetipi e cosmologie / ANTONLUCA DI
PAOLA, Il taglio di via de Martelli a Firenze da documenti darchivio / conservazione/restauro: ANDRZEJ
TOMASZEWSKI, Il restauro fra esteticae autenticit / IRMELA SPELSBERG, Paesaggio culturale: la sua
tipologia e tutela / DAVID FRIEDMAN, Boston City Hall / GABRIELLA CARPENTIERO, Ranuccio Bianchi
Bandinelli fra conoscenza e conservazione. Altre notizie inedite dal Diario di un borghese / ROBERTO
BANCHINI, Unarchitettura dell Agro Romano ritrovata: il casino di Giovanni Lanfranco a Bravetta /
DANIELA BORGESE, Berliner Schloss: dovera, come non era. Rielaborazioni della memoria storica di un
popolo tra distruzioni/ricostruzioni / LE ATTIVIT DEL LABORATORIO M.A.RE (Materiali Analisi Restauro)
del Dipartimento PAU: SIMONETTA VALTIERI, LETTERIO MAVILIA, ANTONIO GAMBINO, SIMONA
BRUNI, Il filosofo restituito. Indagini sui frammenti bronzei del Relitto di Porticello conservati nel Museo
Archeologico Nazionale di Reggio Calabria / economia/estimo: MICHELE TRIMARCHI, La cultura alla prova
del mercato: da icona sentimentale a snodo tecnologico di conoscenza / DOMENICO ENRICO MASSIMO,
Sostenibilit di processo nella riqualificazione urbana. Le valutazioni nella strategia di produzione di calci naturali
con impianti a tecnologia solare / ANTONIO PIETRO PAOLO MASSIMO, Metodologie per la localizzazione
tramite analisi multicriteriale integrata con GIS di un impianto per la produzione di calce con tecnologia solare
termica / sintesi dei contributi presenti nella rivista / english abstracts
Q.
P.A.U.
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U A D E R N I D E L D I PA RT I M E N TO
P A T R I M O N I O
A R C H I T E T T O N I C O E
U R B A N I S T I C O cultural heritage
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ANN0
XVII
CULTURAL HERITAGE
2007
editorial: Hundred years from Futurism. critical considerations of Carlo Placci about restoration and landscape, travelling in
Europe by car (1908) / history of the architecture and the city: Rome: the ponte di pietra sopra la strada between palazzo Colonna
and the garden, and the pontes per vias publicas transversi, from documents belonging to the State Archive of Rome and Reggio
in Eemilia/ Drawing of a doric order made by the circle of Antonio da Sangallo the Younger for the Inn of Castro and two sketches
for palazzo Lunense of Viterbo from the State Archive of Viterbo / The interventions of Pietro da Cortona in the crypt of Santa
Maria in via Lata in Rome, studied through a morphometric three-dimensional survey / Felici Faustoque Ingressui. The seventeenthcentury iconography of Piazza del Popolo in Rome and the sketch of the view of the piazza in the Gibbs Collection at the Ashmolean
Museum, Oxford / Urban transformations of Frascati in the XVII century. The little Rome between papal interventions and
municipal aspirations /Guido Ferrazzas project for the Bank of Italy in Benghazi / The conventual complex of San Giovanni in
Carbonara between the XIX and XX century / Urban planning in Sicily during the seventeenth century between archetypes and
cosmologies / The cut of deMartelli Street. A historical area of Florence through archive documents / conservation/restoration:
Restoration between aesthetics and authenticity / Cultural landscape: its typology and preservation / Boston City Hall /
Ranuccio Bianchi Bandinelli between knowledge and conservation. unpublished news from Diario di un borghese / A re-discovered
building in the campagna romana: the shooting lodge of Giovanni Lanfranco in Bravetta / Berliner Schloss: where it was, how
it wasnt. Reworking of the historical memory of a people between destructions and reconstructions / M.A.R.E. (Materials Analyses
Restoration) Laboratory activities of PAU Department: The restored Philosopher. Investigations on the wreck of Porticello
bronze fragments stored in the National Archaeological Museum of Reggio Calabria / economics/appraisal: Culture in the
marketplace: sentimental icon vs. technological source of knowledge / Process sustainability in urban renewal. Valutations in
the strategy of natural lime production through solar implants technology / Methodologies for site location of lime production
implant powered by solar thermal energy through multicriteria analysis integrated with GIS /
PAU
DIPARTIMENTO
ISSN 1121-0745
7 20.00
editoriale: Centanni dal Futurismo: Considerazioni critiche di Carlo Placci sul restauro e sul paesaggio viaggiando in automobile
(1908) / storia dellarchitettura e della citt: Roma 1698: il pontetra palazzo Colonna e il suo giardino / Pietro da Cortona e la cripta
di Santa Maria in via Lata a Roma / Un disegno della cerchia di Antonio da Sangallo Jr / Una inedita veduta seicentesca di piazza del
Popolo a Roma / Trasformazioni urbanistiche di Frascati nel Seicento/ Il progetto per la Banca dItalia a Bengasi / Il complesso di San
Giovanni a Carbonara a Napoli tra XIX e XX secolo /La progettazione urbanistica nella Sicilia del Seicento / Il taglio di via deMartelli
a Firenze / conservazione/restauro: Il restauro tra estetica e autenticit / Paesaggio culturale: la sua tipologia e tutela / Boston City
Hall / Pagine inedite di Ranuccio Bianchi Bandinelli/ Il casino di Giovanni Lanfranco a Roma / Berliner Schloss: dovera, come non
era / Le attivit del Laboratorio M.A.RE (Materiali Analisi per il Restauro)del Dipartimento PAU: Il filosofo di Porticello restituito
/ economia/estimo: La cultura alla prova del mercato / Sostenibilit di processo nella riqualificazione urbana / Impianti per la
produzione di calce con tecnologia solare termica / sintesi dei contributi / english abstracts
U N I V E R S I T D E G L I S T U D I M E D I T E R R A N E A D I R E G G I O C A L A B R I A D I PA RT I M E N TO P. A . U .
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n. 33-34 anno XVII
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CULTURAL HERITAGE
Patrocinio:
International Council
of Monuments and Sites
Distribuzione Italia:
MESSAGGERIE LIBRI SPA-Milano
Distribuzione Estero:
LI.CO.SA.- Firenze
Un numero 10,00 - Numero doppio 20,00- Abbonamento annuo Italia
40,00 - Estero 80,00
Labbonamento si formalizza previo versamento sul c.c. postale 343509
intestato a LICOSA SPA-FIRENZE
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Cultural Heritage
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gennaio dicembre
dicembre2007
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gennaio
Semestrale del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico Universit degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
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editoriale
SIMONETTA VALTIERI, Centanni dal Futurismo. Considerazioni critiche di Carlo Placci sul
restauro e sul paesaggio viaggiando attraverso lEuropa In automobile (1908)
conservazione/restauro
ANDRZEJ TOMASZEWSKI, Il restauro fra estetica e autenticit
IRMELA SPELSBERG, Paesaggio culturale: la sua tipologia e tutela
DAVID FRIEDMAN, Boston City Hall
GABRIELLA CARPENTIERO, Ranuccio Bianchi Bandinelli fra conoscenza e conservazione. Altre
notizie inedite dal Diario di un borghese
ROBERTO BANCHINI, Unarchitettura dellAgro Romano ritrovata: il casino di Giovanni Lanfranco
a Bravetta
DANIELA BORGESE, Berliner Schloss: dovera, come non era. Rielaborazioni della memoria storica di
un popolo tra distruzioni/ricostruzioni
LE ATTIVIT DEL LABORATORIO M.A.RE (Materiali Analisi Restauro) del Dipartimento PAU:
SIMONETTA VALTIERI, LETTERIO MAVILIA, ANTONIO GAMBINO, SIMONA BRUNI, Il
filosofo restituito. Indagini sui frammenti bronzei del Relitto di Porticello conservati nel Museo
Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
economia/estimo
MICHELE TRIMARCHI, La cultura alla prova del mercato: da icona sentimentale a snodo tecnologico
di conoscenza
DOMENICO ENRICO MASSIMO, Sostenibilit di processo nella riqualificazione urbana. Le
valutazioni nella strategia di produzione di calci naturali con impianti a tecnologia solare
ANTONIO PIETRO PAOLO MASSIMO, Metodologie per la localizzazione tramite analisi
multicriteriale integrata con GIS di un impianto per la produzione di calce con tecnologia solare termica
sintesi dei contributi / abstracts
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Fig. 1. Dominique Barrire, Civitas Tusculana prospectus, incisione del 1647 (da Villa Aldobrandina Tusculana, 1647).
Collezione privata.
LE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE
DI FRASCATI NEL SEICENTO
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Fig. 2. Matteo Greuter, fatta celebre la citt di Frascati dalla vaghezza delle sue ville suburbane, incisione del 1620, particolare
della zona urbana. Collezione privata.
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Fig. 4. Francesco Rastaini. Veduta di Frascati con tutte le ville convicine, incisione del 1778. Collezione privata. Lincisione, pur
non apportando elementi conoscitivi nuovi, si differenzia da tutte le precedenti come inquadratura e fa comprendere efficacemente le
pendenze del terreno intorno alla citt.
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Fig. 6. Catasto ottocentesco di Frascati, circa 1860. ASR, Collezione Disegni e Mappe, cart. III, foglio 12.
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Fig. 8. Planimetria di Frascati ricavata da un catasto del XIX secolo. Sono evidenziati: 1. ospedale; 2. castello; 3. palazzo magistrale;
4. Santa Maria in Vivario; 5. la chiesa dei Gesuiti; 6. la cattedrale di San Pietro; 7. Santa Flavia Domitilla; 8. San Bonaventura; 9.
Santa Maria di Capocroce; 10. la chiesa degli Scolopi; 11. palazzo Cherubini; 12. villa Spada; 13. villa Accoramboni; 14. palazzo
Gabrielli. La linea tratteggiata indica il percorso presumibile delle mura, su cui si aprivano porta Spinetta e la prima porta San Pietro.
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Fig. 9. Franz Keiserman. Veduta della chiesa di San Bonaventura a Frascati, acquarello dellinizio del XIX secolo. Roma, Antichit
Alberto Di Castro.
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Le nuove chiese
Fig. 11. Le chiese di S. Bonaventura (N) e di S. Maria di Capocroce (T) in un catasto ottocentesco, part. (si veda la fig. 6).
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Fig. 15. Pianta della chiesa e convento degli Scolopi, sec. XVII.
Roma, Archivio Casa Generalizia delle Scuole Pie.
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Fig. 21. Incisione della piazza tra villa Belvedere e villa Conti (da una pianta dellagrimensore Angelo Qualeati del 1714). ASR,
Congregazione del Buon Governo, II, 1753.
della citt dalla sua villa e che anche il tracciato della strada
in salita verso la Molara era stato regolarizzato65.
Laccesso a Frascati da parte di molti prestigiosi
villeggianti avveniva ormai da questa parte ed era necessario
nobilitare sia lingresso sia laspetto complessivo della citt.
Il luogotenente Luigi Valenti nella riunione del consiglio
del 26 dicembre 1651 disse desideroso di ogni maggior
gloria e grandezza di questa citt [] propone lopera
dellampliatione della med.a che con un nuovo recinto de
muraglia da farsi alli Borghi si pu del doppio ampliare,
qual opera oltre lessere la pi egreggia et eroica anco
la pi utile e necessaria mentre con questo nuovo recinto
sassecurano li Borghi ormai maggiori della medesima
Citt da tutti i sinistri accidenti. Le scuole et il Monastero
delle Monache et il Duomo di S. Pietro fabbrica cos
singolare che hora sono fuori della citt saranno ammezzo
dessa e demolita la muraglia vecchia della piazza di San
Pietro che separa li Borghi dalla Citt saprir una spaziosa
piazza dalla quale si goder il pi bello della citt, la quale
si come hora meravigliosa per le deliziose Ville di tanti
Principi si render anco per se stessa ammirabile perch
allhora si goder la vaghezza del disegno et la
corrispondenza delle strade de Borghi in quelle della Citt
che hora non si pu godere per limpedimento della suddetta
muraglia tra la Citt e li Borghi e questa degna impresa si
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Fig. 22. Domenico Costa. Pianta delle stalle Aldobrandini e degli edifici contigui. Frascati, Archivio Storico Aldobransini, Belvedere,
12, fasc. 25.
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NOTE
I documenti dellASR sono pubblicati su concessione del
Ministero per i Beni e le Attivit Culturali ASR 52/2007 con
divieto di ulteriore riproduzione.
Desidero ringraziare Giovanna Cappelli, direttrice del Museo
Tuscolano di Frascati, per la preziosa collaborazione nel
reperimento del materiale fotografico. Voglio inoltre ringraziare
per laiuto fornitomi in vario modo, agevolando le mie ricerche
o autorizzando la pubblicazione di opere di loro propriet, Camillo
Aldobrandini, Luigi Devoti, Alberto Di Castro, Rosanna Massi,
Antonella Fabriani Rojas, Gianpaolo Senzacqua e i collezionisti
privati.
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(22) Ledificio fu costruito in due fasi, nel 1615 e nel 16191620, dallAbbondanza, cio lorganismo che doveva curare il
rifornimento di grano della citt ed elargirne ai poveri tramite il
Monte della Piet. I Gesuiti fecero richiesta del sito e del fabbricato
nel 1615, senza per ottenerlo, e nel 1621 fu affittato come osteria:
BASC, vol. 208 (in particolare cc. 139v e 142 per il riferimento
al torrione) e vol. 209 (c. 69 per laffitto). Si veda lAppendice
documentaria n. 2 B
(23) Appendice documentaria 2 A.
(24) Archivio Segreto Vaticano (ASV), Fondo Borghese 336,
fasc. 56 n. 14, n. 18 acquisti dei terreni per fare questa strada. Qui
anche ai nn. 20-22 notizie relative alla strada di Santa Croce e ad
altra interna alle vigne di Scipione Borghese.
(25) BASC, vol. 33, fu istituita da L. Cherubini in data 28
febbraio 1615.
(26) BASC, vol. 91, editto in data 28 febbraio 1618; si veda
lAppendice documentaria n. 3. Le tabelle di demarcazione dei rioni
sono citate nella bibliografia locale ed una (relativa al rione San
Pietro) visibile sullangolo tra via M. Colonna e via Buttarelli.
(27) Lettera di Giuseppe Calasanzio del 24 giugno 1616:
nostro Sig., che linterprete della volont di Dio, mi disse
quando li ne trattai di questo particolare [lo stanziamento degli
Scolopi a Frascati], che lhaveva molto a caro et che dovevamo
aiutar la giovent di Frascati perch era una piccola Roma per
la frequente presenza della sua corte et di tanti cardinali (vedi
n.29).
(28) Su di lui M. PALMA, Cherubini Laerzio, in Dizionario
Bigrafico degli Italiani, 24, Roma 1980, pp. 434-435; N. RANDOLPH
PARKS, On Caravaggios Dormition of the Virgin and its setting,
in The Burlington Magazine, CXXVII (1985), 988, pp. 438-448;
P. ASKEW, Caravaggios Death of the Virgin, Princeton 1990, pp.
11-13.
(29) Ci furono per dei periodi di interruzione nel suo incarico,
come si ricava dallepistolario del Calasanzio (L. PICANYOL (C.
VIL PAL solo per il X volume), Epistolario di San Giuseppe
Calasanzio, 10 volumi, Roma 1950-1988, lettere del 28 maggio
1623 e 24 agosto 1624).
(30) BASC, vol. 156, cc. 82, 88.
(31) BASC, vol. 90 (atto del 22 agosto 1602) e vol. 157, c. 151.
(32) Ad esempio compare come teste in un atto di Cherubini
del 1625 (ASR, NF, prot. 47, A. Regius, cc. 531 e ss); su Martinelli
si veda C. DONOFRIO, Roma nel Seicento, Roma 1969. Nel 1626
Martinelli (1599-1667) viveva nella casa romana di Cherubini, era
chiamato suo servitore e gli si attribuivano 30 anni. A Laerzio se
ne davano 68, alla moglie Laura 57, a Flavio 32 e ad Alessandro
18, et che non sono esatte (Archivio Storico del Vicariato di
Roma, S. Biagio della Fossa, Stati delle anime 1626, dal numero
423).
(33) Lettere del 24 maggio 1626 e 7 marzo 1645 [] emuli
del quondam Laerzio Cherubini bona memoria, il quale introdusse
le scuole pie in Frascati (L. PICANYOL, cit. n. 29, alle date
indicate). Le lettere sono anche consultabili nel sito
www.Scolopi.Net.
(34) Gli Scolopi cambiarono sede pi volte, negli anni
precedenti alla costruzione della chiesa, a causa dellaumento
degli scolari che studiavano presso di loro. Per notizie sul primo
stanziamento si veda P. SANTOVETTI, cit. n. 9, c. 242v.
(35) Il libro ricordato nellinventario dellarchivio comunale
del 1624, trascritto in M. B. GUERRIERI BORSOI, cit. n. 1, pp. 429433. A questo libro fanno anche riferimento alcuni degli atti
notarili dei quali si parla in seguito. Naturalmente a Frascati nel
corso del XVII secolo vi furono numerose altre cessioni di terre
in enfiteusi che per furono molto meno significative dal punto
di vista urbanistico e legate alla volont di lucro di singoli
proprietari.
(36) ASR, Notai del Tribunale della Sacra Rota (SR), B. Fuscus,
prot. 15, cc. 439 e ss, in data 18 aprile 1611. La terra, stimata 653
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chiesa (ivi, cc. 131 e ss). Per le vicende della chiesa G. ABBATI,
Il santuario della Madonna delle Scuole Pie in Frascati, Frascati
1988; L. DEVOTI, cit n. 1, II, pp. 132 e seguenti, con fotografie
prima e dopo il bombardamento del 1943 che la distrusse
completamente. Nella visita del cardinale Giovan Battista Altieri
del 1636 la chiesa gi citata ma detta da finire ed ospitava
tre altari: della Madonna, di san Giuseppe e di san Filippo
(ASV, Misc. Arm. VII, 93, cc. 69 e ss). Le lettere del Calasanzio
fanno riferimento alla costruzione di una chiesa con tre sole
cappelle.
(65) M. B. GUERRIERI BORSOI, cit. n. 1, p. 285.
(66) BASC, vol. 158, c. 275v.
(67) ASR, NF, prot. 131, F. De Blanchis, cc. 258-259. Nel XIX
secolo la porta era spesso detta romana.
(68) P. SANTOVETTI, Tomo IV (c. 1870), in BMNG, Crypt. It.
356, Relazione sulla porta San Pietro. Nel 1655 il muratore
Tommaso Bianchi deve avere dalla comunit 217 scudi a saldo
di lavori fatti nelle muraglie: BASC, vol. 157, c. 300v, in data
14 febbraio.
(69) Per un sintetico ma aggiornato profilo, con rimando agli
studi precedenti, si veda K. GTHLEIN, Carlo e Girolamo Rainaldi
architetti romani, in Storia dellarchitettura italiana. Il Seicento,
a cura di A. Scotti Tosini, 2 volumi, Milano 2003, I pp. 226-237.
Carlo Rainaldi fu dichiarato cavaliere dal cardinale Maurizio di
Savoia nel 1649-1650.
(70) Le lettere del Rainaldi sono in BASC, vol. 104, cc. non
numerate: la prima non datata (ma probabilmente dellaprile
1652) relativa allinvio a Frascati di una squadra di guastatori;
nella seconda del 25 agosto 1652 giustifica il ritardo nel recarsi
a Frascati perch impegnato in SantAgnese a Roma per il principe
Pamphilj; nella terza del 15 settembre dichiara di aver stimato lo
stemma e la lapide posti sopra la porta. Altre due lettere del 24
luglio e 9 agosto 1654 sono relative alla richiesta di stima fattagli
dai Priori di Frascati del lavoro (non precisato) eseguito da mastro
Tommaso: BASC, vol. 246, cc. non numerate. Dalle lettere di
Segni (vol. 104) si ricava che la costruzione della porta avvenne
tra aprile e settembre. In una missiva del 19 luglio 1653 il
maggiordomo impone ai Priori di pagare varie spese tra cui quelle
per aver fatto venire pi volte il cav. Raynaldi Architetto, et
Scalpellino da Roma per il disegno delle Muraglie Baluardi, et
Fontana, questultima probabilmente da intendersi come quella
posta allesterno della porta. Le lettere attestano che larchitetto
fu responsabile sia del disegno delle mura sia di quello della
porta.
(71) Per gli eventi connessi alla demolizione si veda ora I.
SALVAGNI, cit. n. 1, pp. 56-66; per liconografia M. FRATARCANGELI
in Frascati, cit. n. 1, III 3.6, III 3.12b, III 3. 15a-b, sempre con
bibliografia precedente. Sopra la porta era lepigrafe
INNOCENTIO X PONT. MAX./ INGREDIENTI ET MAENIA
(sic) IN AMPLIOREM/ LAXARI AMBITVM INDVLGENTI/ S.
P. Q. T./ SALVTIS ANNO MDCLII PONTIF. VII (D. Seghetti,
cit. n. 12, p. 183: dopo la demolizione lepigrafe fu spostata nel
palazzo comunale).
(72) Si veda la nota 76.
(73) BASC, vol. 158, c. 316.
(74) Si veda lAppendice documentaria n. 4. Ancora su questo
argomento BASC, vol. 159, c. 5, in data 13 gennaio 1658. Nel muro
i Vaini fecero poi aprire delle porte: BASC, vol. 160, c. 96, nel
1697. Per la villetta Accoramboni, sul cui sito sorge oggi la casa
delle suore di San Carlo Borromeo di Nancy, si veda M. B.
GUERRIERI BORSOI, cit. n. 1, pp. 373-376. Ne era proprietaria, dal
1655, Maria Isabella Accoramboni (1602-1672).
(75) Per questa propriet si veda M. B. GUERRIERI BORSOI, cit.
n. 1, pp. 369-372, 495-496. In occasione della costruzione di un
arco di collegamento tra la parte vecchia e quella nuova della
propriet, nel caso esso interferisse con la costruzione delle mura,
lo Spada si impegnava a demolirlo.
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APPENDICE DOCUMENTARIA
1. BASC, vol. 89: DeglAtti 1611, foglio sciolto non numerato
Havendo il Sig. Cherubino ad ornamento, et util pubblico ordinati, et fatti li gettiti delle tre strade di Frascati una comincia dalla
casa di ballarino, et laltro che comincia dalla casa di Sciadonna, et laltro appresso al palazzo dei Priori, et volendo avanti la sua partita
dichiarare, et stabilire se quelli a chi sono state toccate, o sfasciate le lor case restano a danno alcuno di considerazione, et farli sodisfatione
conveniente, per tanto assegnate (illeggibile) alli sopradetti in per tutto dimane comparischeno, et provino nella Cancellaria delli Sig.ri
Priori sommariamente et estraiudicialmente ogni danno che pretendino perch S. S. avanti alla sua partita, che sarra prossima ne intende
aver provvisto a tutto.
Dechiarando che chi in detto termine non comparisca, et notificara, et provar come di sopra danno di considerazione si intenda
privo di ogni attione che p. lavvenire possa havere per causa di gettiti fatti di ordine di S. S.
Dechiara inoltre S. S. che non intende di far fare altri gettiti nelli tre luoghi, et percio avertisca ciaschuno che ad altri per interesse
proprio di vender case a gran prezzo o altri rispetti, non gli perisca (?) altrimenti.
[] Ultimanente detto Sig.r Auditore fa sapere che a benefitio delli poveri di frascati si dato melior provvedimento al monte della
Piet, et si deputato Camerlengo di detto monte della piet per tutto lanno 1601 messer Gio. Maria Calisto in mano al quale sono li
capitoli, et ordeni in ci fatti dal molto Reverendo Sig. Vicario, et riteneranno per lavvenire affissi alla porta di d.o monte, il quale si
terr per lavvenire nella casa che a questo effetto fu lasciata, dove insino al presente ha habitato Cesare Mandatario [].
2. BASC, vol. 33: DeglAtti 1615, fogli non numerati
A) Lettera di Gio. Van Zanten architetto a Laerzio Cherubini in data 20 aprile 1615
Havendo resoluto Mons.r Ill.mo Biscia che lo stradone cominciato dalla piazza di S. Pietro sino a quella del Casale di San Marco
si tiri inanzi et ultime conforme allordine mio, sarr ben che V. S. per adesso et avanti landata di N. S.re, ordini alloffitiali in Frascati
che sbassino tanto la strada como io ordinai, che al cantone della chiesa di esso, tanto verso detta piazza di San Pietro, quanto verso
il cantone della Clausura di d.o Monasterio, et la terra quasi tutta si butti sotto il luogo designato per la Porta della Citt in capo alla
vigna de SS.ri canonici, et in fine di detta strada alzino il Ponte quanto si pu e lo lastrichino et riempino conforme d.a altezza, il resto
della strada sino al fine, che io sopraverr poi e darr ordine como si habbi a finire il remanente, e p. fine con ogni affetto li bascio le
mani [...].
B) 15 febbraio 1616 La Congregazione ordina che i Maestri di strada diano il filo alla strada dal monte della farina sino a Porta
Borghese et ridurla da capo a piedi alla larghezza di vinti doi palmi e quello che avanza si venda a beneficio della Comunit e di quello
che se ne cava assieme alli cento scudi che sono in tabella per conto dello stradone ne vadino dando sodisfatione a quelli che sono stati
tagliati li siti dal Monasterio delle Monache sino al detto Monte della Farina conforme alla misura fatta da m.ro Pavolo Caneggio.
3. BASC, vol. 91: Iura diversa 1617-1619, foglio sciolto non numerato
[] Cap. IIII
De erectione trium Regionum, et nonnullis quod Regionarios observandis
Cum Deo dante Civitas Tusculana in dies quod nova edificia, habitationesq. et incolas augeat. et de facili contingere potest,
quod eius persona in instrumentis publicis a Notaris d. Civitatis de super rogandis nominandae, sive ipsi contrahentis, sint sive
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testes, sive aliae personaenmultis respestibus interessentis, hinc ad aliquot annos non bene alijs personis presertim de () nascituris
notae esse poterunt, in multor. damnum et preiuditium, et preterea quandoq. evenit quod omnium habitantium in eadem Civitate
descriptio, multis de causis necessaria vel utilis esse pot. Censuit idem Aud.r, ut tota ipsa Civitas in tres regionis dividatur, quar.
prima intituletur et denominet.r Regio Sanctae Mariae , eiusq. limites protendant se a porta Horei pro rei frumentarie ubertate noviter
constructa ad Ostium Palatij curiae Tusculanae et inde per rectam lineam usque ad muros d.ae Civitatis orientem versus, et sub
ista linea Romam versus, domus, habitationes, situs homines incolae et habitatores sint, et esse debeant de dicta Regione prima S.
Mariae, cuius ecc.a in medio fere eius remanet. Secunda autem denominetur Regio S. Petri, eiusq. limites protendant a d.o Ostio
Palatij Curiae per rectam lineam versus Monasterij fratrum Capucinor. Ordinis S. Francisci, usque ad confinis d.e Civitatis etia.
in parte noviter amplianda ex una parte, et ab eadem Ostio su.pto ab alio parte per rectam lineam iube menia Civitatis versus meridiem
et Occasu., omnes domus, habitationes situs, homines habitationesq. et Incolae sint et esse debeat de d.a Regione 2.a, in qua ipsa
ecc.a S.ti Petri noviter edificata consistit. 3.a vero Regio nuncupetur S.te Flaviae Domitillae eiusq. fines protendantur a lineis et
limitibus primae et 2.ae Regionu. usque ad estrema. partem d.ae Civitatis etiam noviter construendae, inter orientem, et meridiem,
et intus d.as linea, domus, habitationes, situs hominisq. incolae et habitatores sint et esse debeant de d.a 3.a regione S. Flaviae
Domitillae in qua Monasteriu. pro Monialib. mox constructu. existit, et preterea in una quaq. ex p.tis regione, omnes tam notarij
quam contrahentes in o.ibus et singules eorum scripturis tam publicis quam privatis, nomen tam contrahentiu. quam testu. et ibidem
assistentiu. ipsorump. patrum personas et cognomen, si eo uti consueverunt, significare et exprimere valeant et teneantur et qui
sucus fecerint poena pecuniaria vel corporis afflectiva pro modo culpae coerceantur ultra damnor. et interesse refectione. et in eadem
penas iniurant Notarij omnes rogantes aliquas scripturas vel contractus, qui vel ipsos contrahentes vel unu. ex testibus ei adhibitis
cognitos eis esse, non exprimant.
f. Patr.ca Hierosol. Gub.r.
4. BASC, vol. 158: Libro dei consigli (1635-1657)
[] la strada maestra che viene dal stradone, che fece aprire la bon. mem. del q. Laertio Cherubino, che passa avanti al palazzo
adesso delli Sig.ri et her. della bo. mem. del Sig.r Colonnello Vaini et a fianco del Monastero di S.ta Flavia Dimitilla di q.ta citt e
viene a riuscire al fianco dellHostaria, che riesce nella Piazza della Chiesa Cathedrale di S. Pietro stata sempre dellistessa larghezza,
che si ritrova al presente in ciascheduna parte dessa strada per essere stata cos destinata, et assegnata dalla detta bon. mem. di Laertio
Cherubini nel despensare, che fece li suoi siti ad effetto di fabbricare, che determin nella pianta nova tutte le strade, che hoggi si
vedono aperte in detti siti delli Sig.ri Cherubini, et hoggi spettano a s.i Sig.ri Vaini, et Citt fabricata in essi, e se bene nella parte
dessa strada al fianco del Monastero nel cantone della strada che fa capo croce con il cantone della Chiesa del Monastero il qual sito
rimasto ad esso Monasterio annesso alla casa fabricata dal q. Alfonso Colizza apparisce pi larga che nellaltre parti viene per ch si
tir la linea dal casino, che aveva fatto il q. Aristotile Rossi convertito hoggi nel palazzo che posiedono d.ti Sig.ri Vaini per venire a
drittura come meglio si poteva alla fabrica, che aveva fatto lAbbondanza di questa citt, dove al presente si esercita lHostaria, et
questo lo so per essere vecchio nativo di questa citt, et dellessercitio di Agrimensore, et che mi trovai presente quando detto Sig.r
Cherubini, cio il Sig.r Laertio, il Sig. Flavio Ceci in quel tempo Vicario, il q. Gierolimo Buty et altri terminarono il sito, che restava
di detto Monasterio, et diedero il filo ad essa strada, che anco aggiutai a detto Sig.r Gierolimo Butio similmente Agrimensore a tirare
detto filo, et dare (c. 1027) filo linea diretta a detta strada nel modo come si ritrova adesso, et mi ricordo benissimo che il sito, che
restava a detto Monasterio, quale hoggi gode Antonio Greco era, et fu dichiarato essere di longhezza per la strada, che viene da Porta
Borghese di canne sette sino al cantone dessa strada, et per drittura della strada detta di sopra che passa avanti al palazzo de detti
Signori Vaini di longhezza di canne otto, che in tutto mi ricordo che fu dichiarato, che detto sito spettante al detto Monasterio confinante
con altro sito desso Sig.r Cherubini in quel tempo era, et doveva essere canne cinquantasei, et questo quanto io posso dire per la
verit. Testimonianza dellagrimensore Francesco Taraburella.
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6. BASC, vol. 159: Libro dei consigli (1657-1689), c. 182, in data 17 luglio 1672
Romualdo Antonucci fa istanza di proseguire la sua fabbrica dietro losteria ma non vuole lasciare il terreno per la strada in detto
sito, in conformit della pianta della Citt, bench gli si voglia pagare; il consigliere Lorenzi dice che in conformit della pianta
della citt si facci la strada in detto sito quantunque bisognasse pagarla, si per lutile del publico come anco de particolari convicini,
e per lornamento della citt, e che la strada suddetta onninamente deve aprirsi in detto sito, per fare che habbi la corrispondenza e
vada a terminare alle muraglie della citt, come vanno a terminare tutte le altre, e che chiudendosi restarebbe smozzata, e deforme,
e verrebbe a contrariarsi alla pianta, et alla comunit non uscirebbero denari dalla cassa dovendo detto Signor Romualdo pagare alla
nostra comunit molte canne di sito occupate dal medesimo con le scale dei suoi tinelli fuor le muraglie della citt. Il provvedimento
fu accettato.
7. BASC, vol. 159: Libro dei consigli (1657-1689), c. 252v, in data 26 dicembre 1679
Il marchese Vaini fa istanza alla comunit per aprire la strada che finisce dalle monache e tende verso lo stradone della villa del
Ludovisi con i patti seguenti: il marchese Vaini debba dare tanto sito quanto porti la larghezza della strada gi fatta gratis; che sia
tenuto spianare tutta la strada e ridurla praticabile, e darli quel declivio conforme li sar dato il filo dalla Com.t, e che non possi toccare
le muraglie della Citt, se prima non haver finito di fare il suddetto declivio quale terminato rompere le dette muraglie a sue spese, e
di comprare lavanzo di quel sito del Blasy che sopravanzer per la sudetta strada, et la Comunit sia tenuta doppo che sar stata spianata
la strada sudetta, fargli la solita guida, e di comprare il sito del Blasy per quanto porta la strada.
[sono state sciolte le abbreviazioni di uso comune e semplificate le maiuscole]
Fig. 24. Gianfranco Lauro. Descriptio Tusculi, incisione del 1622. Collezione privata.
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