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Gli esami di laboratorio ci aiutano poco: c' una lieve alterazione dell'emocromo
tipica delle infezioni, VES e PCR alte, il che guida la diagnosi verso una forma
infettiva che poi non si presenta.
Importante l'anemia microcitica, vale per tutti le artrite croniche ma soprattutto della
forma sistemica; un'anemia da sequestro per attivazione di macrofagi da parte del
sistema-istiocitario, per cui c' una carenza di ferro.
Abbiamo poi:
-aumento delle transaminasi
-riduzione dell'albumina
-Ig aumentate
-esame urine normali, ma va sempre richiesto perch la febbre persistente con dolori
pu essere sintomo precoce di Lupus.
Diagnosi differenziale:
-con tutte le malattie infettive che danno febbre persistente nel tempo. Quando
arrivano i dolori dell'artrite riusciamo a capire cos'.
-Malattie del connettivo: Lupus, abbiamo dei rash che possono ricordare quello della
forma sistemica (es. rash a farfalla)
-Malattie autoimmuni
-Febbre mediterranea familiare
-Tumori: specie i linfomi e le leucemie che possono esordire con febbre persistente
-Malaria, anche se poco frequente ci sono casi in aumento quindi va tenuta presente,
d sintomi simili.
Attenzione perch con la malaria si usa una terapia completamente diversa.
-Leishmania: esistono due forme, cutanea e viscerale. Per la AIG sistemica
dobbiamo tenere presente la forma di leishmania viscerale. Uno dei serbatoi della
leishmania il cane. D febbre persistente, che dura 2 settimane, con picchi molto
alti. Quasi sempre d epatosplenomegalia, ingrossamento delle ghiandole, anemia,
spesso anche piastrinopenia e leucopenia. La terapia della leishmania anche molto
diversa da quella per l'artrite. vero che possiamo trovare anticorpi anti-leishmania,
ma per fare diagnosi utile cercare i parassiti nella milza, tuttavia siccome
rischioso perch si potrebbe avere rottura della milza non si fa pi; per fare diagnosi
si usa l'aspirato midollare. Il parassita si trova nei globuli bianchi, spesso si trovano
mentre si fanno le analisi per la leucemia visti i sintomi simili.
Complicanze:
Non solo della AIG sistemica, ma si trova anche come complicanza di malattie
infettive come brusco rilascio di interleuchine e citochine di tipo infiammatorio:
bisogna essere tempestivi, il pz pu morire.
LE ARTRITI REATTIVE
Ci sono poi artriti in cui processo infettivo precedente o concomitante all'artrite, ma
non lo ritrovo nell'articolazione, altrimenti sarebbe un'artrite settica, invece reattiva!
L'artrite reattiva successiva a un'infezione del tratto gemito-urinario o delle vie
respiratore. L'artrocentesi ovviamente qui non ci dice nulla, il liquido normale.
La terapia usa antinfiammatori, in genere i FANS vanno bene. Esami colturali
negativi.
L'esordio acuto e pu colpire grandi o piccole articolazioni.
Non c' mai un interessamento del cuore.
Malattie a cui dobbiamo pensare quando c' dolore alle articolazioni:
-Malattia di Lyme: l'agente patogeno la Borrelia, viene da morso di zecca.
-Tubercolosi: l'ingresso avviene per le vie respiratori superiori, l'interessamento
dell'osso molto particolare es. articolazione della mano. Basta fare una Mantoux
per verificare se c' TBC.
-Tumori ossei
-Leucemia e linfomi: utile l'incremento dell'acido urico e LDH, si fa uno striscio dalle
emocolture
Obiettivi della terapia: controllare l'infiammazione e tenuta a livello basso per evitare
le deformit.
-FANS per via orale (naprossene e ibuprofene) o infiltrazioni nelle articolazioni di
glucocorticoidi.
Se non abbiamo buoni risultati si passa alla terapia di secondo livello, composta da:
-IMMUNOSOPPRESSORI
-FARMACI ???
Ricordiamo che l'acido acetilsalicilico invece non va usato, se non nella malattia
reumatica e nella sindrome di Kawasaki, sia perch pu dare epatotossicit sia
perch la terapia molto lunga.
Nella forma poliarticolare si possono fare infiltrazioni di glucocorticoidi, qui pi che
nella forma sistemica vediamo una importante riduzione dei sintomi. Essendo
inibitori dell'acido folico bisogna associare la folina, l' acido folico, o si ha un danno
importante.
La terapia va prolungata per un certo tempo, alcuni mesi; se interrotta precocemente
si pu avere una ricomparsa dei sintomi.
Fra i farmaci di ultima generazione troviamo gli anticorpi monoclonali, che vanno in
competizione con il legame delle varie immunoglobuline a livello dei recettori
periferici; quindi competono con le molecole che attivano la flogosi. A differenza dei
farmaci precedenti possono curare il pz e modificare la storia naturale della malattia.
es. uno di questi farmaci blocca il TNF-alfa bloccando la produzione di interleuchina.
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LA MALATTIA DI KAWASAKI
una vasculite, le vasculiti esistono anche in et pediatrica. Questa colpisce i vasi di
medio calibro, ma esistono anche vasculiti che colpiscono vasi di grande calibro
(come la malattia di Takayasu che inizia dall'avventizia e va verso l'intima).
La Kawasaki colpisce i vasi di medio calibro di tutto l'organismo, quindi una forma
sistemica.
Colpisce bambini piccoli, in genere non si manifesta sopra i 6-8 anni, con incidenza
massima nei primi anni di vita (80% sotto i 4 anni).
Si pensato che ci fosse un trigger, un agente eziologico non mai stato identificato
ma probabilmente alla base c' un fatto infettivo.
Ha un range molto alto di incidenza, soprattutto in Asia; in Occidente abbiamo 4-5
casi su 100.000 bambini.
Colpisce pi i maschi.
Forse c' un fattore genetico predisponente ma non ne siamo ancora certi.
La malattia pu portare a morte per insufficienza cardiaca dovuta a interessamento
delle coronarie.
Ipotesi eziologiche:
-infettive, ma attualmente nessun agente infettivo stato identificato, solo
un'ipotesi.
Ancora una volta la diagnosi esclusivamente clinica, non esistono esami di
laboratorio che ci aiutano.
Non deve MAI mancare la febbre per almeno cinque giorni, quindi pensiamo alla
Kawasaki dal sesto giorno in poi, prima inutile pensarci.
La cosa insidiosa della malattia che questi quattro sintomi non compaiono tutti
contemporaneamente e quindi spesso il pz va seguito per settimane per osservare
tutti gli eventi.
Di fatto non ci sono esami diagnostici, ma alcuni possono aiutare, il pi utile
nell'ambito dell'emocromo una trombocitosi, con la conta piastrinica che va da
700mila a oltre un milione. Per va cercata al momento giusto, dopo i primi 14 giorni
di malattia, al 6^-7^ giorno lo troviamo normale l'emocromo, la piastrinosi avviene
dopo.
Di nessuna utilit la ricerca di indici di flogosi, l'aumento di VES e PCR si trova in
molte infezioni quindi non ci aiuta e cos pure l'albumina bassa, che un evento
aspecifico; quindi l'unico aspetto interessante la trombocitosi.
Se una vascultite sistemica vengono colpiti molti organi e apparati:
gastrointestinale, nervoso, articolare etc. Importante ricordare il coinvolgimento
cardiaco, ritroveremo una pancardite, qualunque parte del corpo pu essere colpita:
endocardite, pericardite, miocardite, insufficienza vascolare e possiamo avere
addirittura lo shock cardiogeno. Questo incide molto sulla prognosi.
Spesso si pu avere tosse e quindi sembra che il bambino abbia un'infezione del
tratto respiratorio.
Esistono le cosiddette "Kawasaki incomplete" in cui la febbre c' per abbiamo meno
di 4 criteri, quindi il medico deve stare attento a cercarli per fare la diagnosi; il rischio
di sviluppare aneurismi delle coronarie uguale alla forma completa, quindi avere
meno di 4 criteri non migliora la prognosi del bambino. Le forme incomplete si
presentano molto precocemente, sotto l'anno di vita.
Un bambino con febbre, linfonodi ingrossati, tosse etc. ci pu trarre in inganno e va
fatta diagnosi differenziale con decine di forme infettive (mononucleosi, leptospirosi,
streptococco beta emolitico di gruppo A ecc. ecc.). Vanno tenute da conto anche