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www.sims.

ms

Manuale del Giovane Medico


a cura del

Segretariato Italiano Me d i c i e Specializzandi


in collaborazione con

www. f u t u r i m e d i c i . c o m

Autori
Walter Mazzucco, Thomas Manca, Filippo Narese, Francesco Cappello, Mario Chisari,
Giuseppe Puccio, Pierluigi Ingrassia, Martino Trapani, Francesco Macr Gerasoli,
Silvio Tafuri, Enrico Ranieri, Tommaso Pellegrino, Domenico Merendino, Gaetano Salerno
1

Hanno collaborato alla realizzazione del Manuale


Gianluca Albanese, Catania
Sara Calligaro, Novara
Salvatore Carf, Catania
Marco Chiesa, Brescia
Cinzia Di Benedetto, Palermo
Sebastiano Cimino, Catania
Alfonso De Stefano, Napoli
Vincenzo Di Sanzo, Roma
Pierino Di Silverio, Napoli
Giovanni Galati, Roma
Carmelo Genovese, Messina
Luigi Granturco, Roma
Guido Lanzara, Roma
Claudio La Scola, Palermo
Andrea Liguori, Roma
Giovanni Lo Piparo, Palermo
Marco Mafrici, Roma
Riccardo Mandracchia, Palermo
Daniele Maniaci, Pavia
Alessandra Marinari, Foggia
Gianni Marrapodi, Messina
Rossana Messina, Trapani
Emilio Montemarano, Napoli
Alessandro Petrolini, Messina
Antonio Puccio, Verona
Vincenzo Russo, Napoli
Francesco Sanguedolce, Bologna
Erik Saporito, Catania
Filippo Sanfilippo, Catania
Nicola Volpe, Bari
Davide Zabbialini, Brescia
2

Indice

Breve presentazione del S.I.M.S.

pag. 5

Premessa

pag. 6

ESAME DI ABILITAZIONE

pag. 7

CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE

pag. 11

DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE

pag. 13

ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

pag. 15

STATUS ASSISTENTE IN FORMAZIONE

pag. 21

CONTRATTO DI FORMAZIONE

pag. 22

Schema-tipo del contratto

pag. 22

Adozione del Contratto

pag. 22

Sottoscrizione del Contratto

pag. 23

Risoluzione anticipata del contratto

pag. 25

TRATTAMENTO ECONOMICO

pag. 26

DOVERI

pag. 27

DIRITTI

pag. 29

Aspetti Previdenziali

pag. 29

Aliquote contributive

pag. 29

Assicurazione

pag. 30

Assenze autorizzate

pag. 30

Malattia e Gravidanza

pag. 30

Sorveglianza Sanitaria

pag. 32

ATTIVITA ASSISTENZIALE

pag. 33

Rapporto di pubblico impiego

pag. 33

Limitazioni

pag. 33

Deroghe alle limitazioni

pag. 34

FORMAZIONE

pag. 35

Libretto personale

pag. 35

Tutor

pag. 35

RETE FORMATIVA

pag. 36

FORMAZIONE ALLESTERO

pag. 37

SPENDIBILITA DEL TITOLO

pag. 37

OSSERVATORI PER LA FORMAZIONE MEDICO SPECIALISTICA

pag. 38

ASPETTI MEDICO LEGALI

pag. 41

ORDINAMENTO DIDATTICO

pag. 44

Vigente

pag. 44

Nuovo

pag. 47

ELENCO SCUOLE PER AREA, CLASSE E TIPOLOGIA

pag. 52

SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DELLA DISTRIBUZIONE DEI CFU

pag. 55

BIBIOGRAFIA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO

pag. 57

APPENDICE ESTERO

pag. 58

AMMISSIONE DEI MEDICI STRANIERI NEGLI STATI UNITI

pag. 59

GIOVANI MEDICI IN EUROPA

pag. 64

APPENDICE RICERCA

pag. 66

DOTTORATO DI RICERCA

pag. 67

ASSEGNO DI RICERCA

pag. 68

CAPSULA EBURNEA

pag. 70

ALLEGATI

pag. 75

BREVE PRESENTAZIONE DEL S.I.M.S.


Il Segretariato Italiano Medici (e) Specializzandi (S.I.M.S.) unassociazione apartitica ed
aconfessionale, che sotto una slancio volontaristico, si propone di dare un contributo qualificante alla
formazione dei giovani medici e dei medici in formazione, specialistica, continua e permanente, ai
profili etici e sociali della professione medica, alla crescita intellettuale, professionale, deontologica
delle nuove classi mediche.
Per il raggiungimento di tali obiettivi il S.I.M.S.:
Promuove esperienze formative
Effettua e promuove studi di settore e ricerche sulla situazione sanitaria e assistenziale del paese
con particolare attenzione allevoluzione normativa permanente in tema di organizzazione
sanitaria e salute pubblica
Discute e sollecita discussioni sulla formazione professionale del medico, sul suo ruolo sociale
e civile.
Lunit elementare dellassociazione rappresentata dalla Sede Locale.
Il S.I.M.S. si relaziona con realt associative che presentino analoghe finalit, istituendo con esse
anche rapporti di tipo confederativo allo scopo di esprimere, di volta in volta ed alloccorrenza, una
voce unanime su problematiche di importanza e di interesse locale, nazionale ed internazionale.
Il S.I.M.S. si avvale di un prezioso strumento on line, il sito ufficiale ubicato sul dominio www.sims.ms,
attraverso il quale offre ai propri associati un servizio di informazione in tempo reale su Mobilit Internazionale,
aggiornamenti normativi, Formazione, offerte di lavoro.
Tra liniziative pi significative il S.I.M.S. vanta la realizzazione di un Medical Web Journal, Capsula
Eburnea (www.sims.ms/rivista), esperienza pubblicistica scientifica, la prima in cui il comitato editoriale e
scientifico sono interamente composti da giovani medici, finalizzata alla diffusione di contenuti scientifici di
ampio interesse nella comunit scientifica nazionale ed internazionale e ad avviare i giovani medici allattivit
pubblicistica scientifica.
Il S.I.M.S. ha avviato una partnership con futurimedici.com, il portale degli studenti e dei giovani medici
Italiani.

PREMESSA
Il presente Manuale si propone di rappresentare un valido strumento a supporto dei Giovani
Medici Italiani, accompagnadoli dal momento del conseguimento del Diploma di Laurea in Medicina e
Chirurgia sino allingresso nel mondo del lavoro, ripercorrendo i principali momenti formativi e
professionalizzanti: Abilitazione alla professione medica, Corso di Medicina Generale, Diploma di
specializzazione (accesso alle scuole di specializzazione e Riforma dello status dei medici in formazione),
Formazione allEstero, Dottorato ed Assegno di Ricerca, riferimenti normativi.

Tale strumento, pubblicato on line sul sito www.sims.ms e sul portale www.futurimedici.com, verr di
volta in volta aggiornato ed implementato in corrispondenza delle nuove acquisizioni e del
proseguimento delliter applicativo relativo alle normative di riferimento. Invitiamo pertanto il lettore a
verificare periodicamente la data di aggiornamento riportata in copertina.
Il Manuale, in particolare, si propone quale importante punto di riferimento per la categoria dei
medici in formazione (medici specializzandi), con lintento di rendere fruibile la complessa materia
normativa e procedurale che li riguarda alla luce dellapplicazione del D.Lgs 368 del 17 agosto del
1999, modificato dalla legge 266/2005 e del conseguente avvio del processo di contrattualizzazione.
Ci nella convinzione che il ruolo delle associazioni di categoria debba essere quello di fare una
puntuale e corretta informazione, di semplificare le problematiche in cui ci si imbattono i giovani
medici nel percorso formativo e di indirizzare le energie verso iniziative utili e costruttive.
A corredo di tale Manuale troverete inoltre due Appendici, luna relativa alle opportunit di formazione
e lavoro allestero, laltra relativa al coinvolgimento dei giovani medici nella Ricerca biomedica, oltre
che gli Allegati utili allapprofondimento normativo e regolamentare inerente agli argomenti trattati.
Chiunque volesse contribuire allaggiornamento di tale produzione attraverso contributi o
suggerimenti invitato a scrivere a giovane_medico@libero.it e/o giovane_medico@sims.ms.
Gli Autori

ESAME DI ABILITAZIONE
Il superamento dellesame di Stato per abilitazione allesercizio della professione di medico
chirurgo un passaggio obbligatorio, unitamente alla susseguente iscrizione allAlbo Provinciale
dellOrdine dei Medici chirurghi ed Odontoiatri, per lesercizio della professione di medico chirurgo.
LEsame di Abilitazione definito da un apposito Regolamento (Allegato A). Possono accedere
allesame di abilitazione tutti coloro che siano in possesso, entro il termine stabilito per ciascuna
sessione dai Rettori delle singole universit, di un diploma di laurea in medicina e chirurgia conseguito
ai sensi dell'ordinamento previgente alla riforma di cui all'art.17, comma 95, della legge 15 maggio
1997, n.127 e successive modificazioni, ovvero diploma di laurea specialistica afferente alla classe
46/S.
Lesame di Stato per abilitazione allesercizio della professione di medico chirurgo viene
espletato in 2 differenti sessioni annuali e consiste in un tirocinio pratico e una prova scritta.
Il Tirocinio Pratico consiste in una Prova pratica a carattere continuativo della durata di tre
mesi svolto presso le strutture di cui al comma 1, dellart.2 del D.M. 445/2001: <<1. Alla prova scritta
di cui all'articolo 4 si accede nella prima sessione utile dopo il superamento di una prova pratica a
carattere continuativo consistente in un tirocinio clinico della durata di tre mesi realizzati, dopo il
conseguimento della laurea, presso policlinici universitari, aziende ospedaliere, presidii ospedalieri di
aziende ASL o, ove costituite, aziende di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 21 dicembre 1999,
n.517, nonch presso l'ambulatorio di un medico di medicina generale convenzionato con il Servizio
sanitario nazionale avente i requisiti previsti dal comma 3 dell'articolo 27 del decreto legislativo 17
agosto 1999, n. 368. - 2. Il tirocinio pratico viene svolto per un mese presso un reparto di medicina,
per un mese presso un reparto di chirurgia e per un mese presso un medico di medicina generale
convenzionato

con

il

Servizio

Sanitario

professionalizzanti previste dalla classe 46/S

Nazionale, ad integrazione delle attivit formative

di cui al decreto ministeriale 28 novembre 2000,

pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2001>>.
La Prova Scritta si articola in 2 parti che si svolgono in ununica giornata, in corrispondenza di
ciascuna delle quali viene somministrato una prova a quiz a risposta multipla, dirette rispettivamente a
valutare:
a) le conoscenze di base nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale, con
particolare riguardo ai meccanismi fisiopatologici e alle conoscenze riguardanti la clinica, la
prevenzione e la terapia;
7

b) le

capacit del candidato

nell'applicare le conoscenze biomediche e cliniche alla pratica

medica e nel risolvere questioni di deontologia professionale e di etica medica.


La prova include anche una serie di domande riguardanti problemi clinici afferenti alle aree della
medicina e della chirurgia, e delle relative specialit, della pediatria, dell'ostetricia e ginecologia,
della diagnostica di laboratorio e strumentale, e della sanit pubblica.
Ciascuna delle due parti consiste nella soluzione di 90 quesiti a risposta multipla estratti dallarchivio
di cui al comma 4 dellart.4 del decreto ministeriale 445/2001. Il predetto archivio, contenente almeno
cinquemila quesiti, viene reso pubblico mediante pubblicazione sul sito del Ministero dellIstruzione,
Universit e Ricerca (www.miur.it), almeno 60 giorni prima della data fissata per la prova scritta. Da
questo archivio vengono estratti, con procedura automatizzata che garantisce la totale segretezza della
prova, novanta quesiti per ciascuna parte della prova stessa.
Il M.I.U.R. si avvale del CINECA per la stampa e la riproduzione dei quesiti e la
predisposizione dei plichi individuali contenenti il materiale relativo alle prove di esame, in numero
corrispondente alla stima dei partecipanti comunicata dagli Atenei.
Per ogni candidato vengono predisposti due plichi, ciascuno relativo ad una delle due parti della prova
di esame. Ogni plico contiene: un modulo per i dati anagrafici che presenta un codice a barre di
identificazione e che il candidato deve obbligatoriamente compilare; i quesiti relativi alla specifica
parte delle prove di esame e due moduli di risposte, ciascuno dei quali presenta lo stesso codice a barre
di identificazione posto sul modulo anagrafica; una busta vuota, provvista di finestra trasparente, nella
quale lo studente al termine della prova inserisce solo il modulo di risposta ritenuto valido.
I bandi predisposti dagli Atenei devono indicare che il candidato deve, per la compilazione del
questionario, far uso esclusivamente di penna nera; che ha la possibilit di correggere una (e una sola)
risposta eventualmente gi data ad un quesito, avendo cura di annerire completamente la casella
precedentemente tracciata e scegliendone unaltra: deve risultare in ogni caso un contrassegno in una
sola delle cinque caselle perch sia chiaramente manifestata la volont del candidato, altrimenti si
ritiene non data alcuna risposta; che al momento della consegna deve aver cura di inserire, non piegato,
nella busta vuota il solo modulo di risposte ritenuto valido, destinato al CINECA per la determinazione
del punteggio conseguito. I bandi devono indicare anche che l'inserimento nella busta del modulo
anagrafica costituisce elemento di annullamento della prova.
A conclusione di ogni parte della prova la commissione ha cura, in presenza del candidato, di
sigillare tale busta, che non deve risultare firmata n dal candidato, n dal presidente della commissione

a pena della nullit della prova e di trattenere sia il secondo modulo non utilizzato o annullato dal
candidato con una barra, sia i quesiti relativi alla prova sia il foglio anagrafica.
Al termine delle prove di esame i presidenti delle commissioni redigono un verbale nel quale vanno
indicati: il numero dei plichi sigillati loro consegnati; il numero dei candidati che hanno effettivamente
partecipato alle prove; il numero dei plichi non utilizzati, che devono essere restituiti al M.I.U.R.
ancora sigillati e accompagnati dai predetti verbali.
Ogni Universit provvede, a cura del responsabile amministrativo, allimmediata consegna al CINECA
esclusivamente delle buste contenenti le prove valide. Il CINECA assicura la determinazione dei
relativi punteggi conseguiti e la comunicazione degli stessi ai responsabili del procedimento di ciascun
ateneo ai fini della valutazione di cui allarticolo 5 del D.M 445/2001 da parte della Commissione di
cui allarticolo 3 dello stesso decreto.
Valutazione e superamento delle prove

Prova pratica: la certificazione della frequenza e la valutazione di ciascuno dei tre periodi

avvengono sotto la diretta responsabilit e a cura del docente universitario, o del dirigente medico,
responsabile della struttura frequentata dal candidato, e del medico di medicina generale, che ne
danno formale attestazione sul libretto diario fornendo un motivato giudizio espresso con punteggio
numerico sulle capacit e le attitudini del candidato.
La valutazione del tirocinio comporta l'attribuzione di un punteggio massimo di novanta punti, trenta
per ogni periodo.
Ove il candidato non consegua un punteggio complessivo di almeno sessanta punti con un minimo di
18/30 per ciascun periodo, non ammesso alla prova scritta, salva la possibilit di ripetere il tirocinio
clinico. Ove il candidato stesso non superi la prova scritta, pu presentarsi alla successiva sessione
conservando il punteggio acquisito nel tirocinio.
Qualora non superi la prova scritta nemmeno nella sessione immediatamente successiva, deve ripetere
entrambe le prove. Qualora il candidato non possa partecipare alla prima sessione utile dopo il
completamento

del

tirocinio

per motivi personali gravi e documentati,

conserva

il

punteggio acquisito nel tirocinio stesso per l'ammissione alla sessione immediatamente successiva.

Prova scritta: dall'inizio di ciascuna parte della prova i candidati hanno a disposizione 150

minuti primi. La correzione avviene in forma anonima mediante lettura elettronica degli elaborati. La
valutazione della prova scritta consistente in quesiti a risposta multipla determina l'attribuzione di un
punteggio di pi 1 per ogni risposta esatta, di 0 per ogni risposta non data e meno 0,25 per ogni risposta
9

errata. La prova si intende superata se il candidato consegue almeno 60 punti in ciascuna delle due parti
di essa.
Considerazioni
Labilitazione alla professione di medico chirurgo dunque divenuta un titolo indispensabile
per la partecipazione al concorso di specializzazione, ingenerando nei fatti un posticipo dellingresso
del giovane medico nelle scuole di specializzazione e quindi nel mondo del lavoro in qualit di
specialista. Daltra parte, inoltre, non sfugge ai pi la considerazione relativa alla durata del Corso di
Laurea in Medicina e Chirurgia, che a fronte dei sei anni di corso, secondo il legislatore non
sufficienti a formare un professionista in medicina e chirurgia. Utile sarebbe proporre una laurea
professionalizzante, sul modello di altre esperienze formative, con la riproposizione, come nel passato,
durante il corso di laurea del tirocinio professionalizzante, con lespletamento di un versatile esame di
abilitazione, consistente in una prova a quiz, da volgersi a stretto giro di posta dalla discussione della
tesi di laurea.

10

CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE


Il Corso di formazione specifica in Medicina Generale in Italia stato istituito con la legge
30/07/1990 n. 212, in attuazione della direttiva n. 86/4/CEE. Con tale decreto, per lesercizio
dellattivit di Medico Chirurgo di Medicina Generale necessario il possesso del titolo di Formazione
Specifica in Medicina Generale.
Tale titolo pu essere per certi aspetti paragonato a quello conferito dai diplomi di specializzazione, in
quanto definito dal Decreto Legislativo 17 Agosto 1999 n. 368, emanato in attuazione della Direttiva
93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi,
certificati e altri titoli. Il predetto decreto legislativo, infatti, ha trasformato lattestato di formazione in
Diploma di formazione specifica in medicina generale. Tuttavia in deroga a quanto previsto dallart.
21 della legge 368/99 hanno diritto ad esercitare lattivit professionale in qualit di Medici di
Medicina Generale, i medici chirurghi abilitati allesercizio professionale entro il 31/12/1994.
In altre parole oggi, tutti i medici laureati ed abilitati che ambiscono ad avere un proprio studio
di Medicina Generale con i propri assistiti (ex mutuati), devono necessariamente conseguire il
Diploma in Medicina Generale. In tutte le regioni dItalia laccesso al Corso di Formazione Specifica
in Medicina Generale riservato soltanto ad un ristretto numero di medici. Il concorso viene bandito
dal Ministero della Salute e rimandato agli Assessorati Regionali alla Sanit. Da due anni il concorso,
solo per esame, viene bandito annualmente e la data unica in tutta Italia. Le domande desami, a
risposta multipla, sono 100 ripartite fra tutte le specialit della medicina, dalla cardiologia alla
gastrenterologia, dalla medicina legale alla neurologia ecc. Diversamente dallaccesso alle scuole di
specializzazioni, non prevista una banca dati di domande su cui studiare.
Per i vincitori, il corso comporta un impegno a tempo pieno con lobbligo della frequenza alle attivit
didattiche teoriche e pratiche, da svolgersi sotto il controllo delle regioni e province autonome e degli
enti competenti. Il Corso articolato in 36 mesi distribuiti come segue:
-

6 mesi presso un reparto di Medicina Interna

2 mesi presso un reparto di Ginecologia

6 mesi presso strutture territoriali (poliambulatori ASL)

4 mesi presso un reparto di Pediatria

3 mesi presso un reparto di pronto Soccorso

3 mesi presso un reparto di Chirurgia

12 mesi presso uno studio di Medicina Generale


11

Al termine di ciascun periodo, i direttori dei vari reparti sono tenuti ad elaborare un voto ed un
giudizio. Qualora fosse negativo il discente tenuto a ripetere il periodo di formazione.
Al termine dei 3 anni, in caso di tutti giudizi positivi, ogni medico svolger un esame finale con
elaborazione di una tesi, ed in caso di giudizio positivo, otterr il diploma di formazione specifica in
Medicina Generale il quale permetter ai medici, non solo di entrare nella graduatorie regionale, ma di
ottenere un punteggio base di 7,20, come sancito dallultimo accordo collettivo nazionale.
Ogni anno gli Assessorati Regionali bandiscono le zone carenti di Medicina Generale, cio le
localit in cui richiesta una nuova figura di Medico di Medicina Generale (ex Medico della Mutua) e
cos come sancito dallultimo accordo collettivo nazionale, il 60-80% (tale percentuale varia entro tale
range di regione in regione) dei posti disponili deve essere riservato ai medici in possesso del Diploma
di Formazione Specifica in Medicina Generale.
Chi fra i medici richiedenti il posto di Medico di Medicina Generale si trover in una posizione pi alta
in graduatoria, secondo le norme sancite anchesse nellultimo accordo collettivo nazionale, otterr la
convenzione col S.S.N..
Il corso richiede un impiego a tempo pieno, pertanto non possibile contestualmente alla frequenza
intrattenere rapporti di lavoro a qualsivoglia livello. Uniche attivit compatibili sono le sostituzioni di
guardia medica, ordinaria e turistica, nelle zone carenti e del medico di medicina generale.

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DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE
Il complesso istituto della Formazione medico specialistica si articola su 2 livelli, a cui fanno da
contro altare due differenti riferimenti normativi.
Un primo livello definisce lOrdinamento Didattico delle scuole di specializzazione istituite
con Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162.
LOrdinamento Didattico vigente, ai sensi del Decreto del Ministro dellIstruzione, Universit e
Ricerca dell11 maggio 1995: Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente alle
scuole di specializzazione del settore medico, verr superato per tutti i nuovi iscritti a partire dallA.A.
2007/08 dal Nuovo Ordinamento, riveduto e corretto ai sensi del Decreto M.I.U.R. sul Riassetto delle
Scuole di specializzazione di area sanitaria. (GU n. 258 del 5-11-2005- Suppl. Ordinario n.176).
Il secondo livello normativo definisce lo Status del medico in formazione, ai sensi del D. Lgs.
368/1999, modificato dalla legge n. 266/2005 (Allegato N).
La nota M.I.U.R. n prot. 4149 del 31 Ottobre 2006, emessa dalla Direzione Generale per lUniversit Ufficio II (Allegato B), ha notificato alle Universit lentrata in vigore del D. Lgs. 368/1999,
modificato dalla legge n. 266/2005, nonch labrogazione del D. Lgs. 257/1991 (norma che definiva il
vecchio status di medici borsisti). Ci a seguito dellindividuazione di un apposito capitolo di spesa ed
al contestuale reperimento delle somme, pari a 300 milioni di euro, richieste per lattivazione dei
contratti di formazione specialistica, stanziati ai sensi dellart. 300 della legge n. 266 del 23 dicembre
2005 (Finanziaria 2006), che ha modificato la normativa di riferimento (D. Lgs. 368/1999) apportando
al contempo la sostituzione del contratto di formazione-lavoro, previsto dal testo originario, con un
contratto di formazione specialistica.
Tutti i diritti/doveri connessi allo status di medico in formazione sono, quindi, entrati in vigore
dal 1 Novembre 2006.
La Direzione Generale per lUniversit - Ufficio II del M.I.U.R. (Allegato B), infatti, rispondendo con
nota n prot. 356 del 7 Febbraio 2007 ad alcuni dei Quesiti posti dal S.I.M.S. con lo spirito di fare
chiarezza in merito ad alcuni risvolti applicativi conseguenti allentrata in vigore del D. Lgs.
368/1999, modificato dalla legge n. 266/2005, ha precisato che:
Il D. Lgs. n. 368/1999 entrato in vigore a decorrere dallA.A. 2006/2007, quindi la normativa
ivi contenuta deve essere applicata nel citato riferimento temporale.
Il contratto di formazione specialistica non altro che un contenitore formale di tutte le
normativa esplicitata nel D.Lgs. n. 368/1999.
13

I recenti fatti, registratisi per il corrente A.A. 2006/07 in relazione alle procedure per la adozione del
contratto di formazione, alla luce dei tempi estremamente lunghi che vedono a tuttoggi impegnati i
competenti Ministeri nella definizione di un ultimo DPCM, impongono un momento di riflessione che
faccia da preludio ad una revisione e semplificazione della normativa inerente alla complessa materia
in oggetto che nella conformazione attuale si dimostrata responsabile di lungaggini burocratiche non
accettabili in un Paese civile.
Per di pi, se si considerano le ricadute connesse ai predetti ritardi, che hanno prodotto disagi e
disparit di trattamento allinterno di una stessa generazione di giovani medici, essendosi venuti a
creare due fronti contrapposti tra i colleghi abilitati e quelli non abilitati al momento della
pubblicazione del bando per laccesso alle scuole di specializzazione.
A prescindere da quali saranno le decisioni che adotter il MIUR per le future scadenze concorsuali, la
posizione del S.I.M.S. consiste nel chiedere che queste vengano tradotte in un adeguamento delle
vigenti normative e regolamenti relativi alla complessa materia in oggetto, al fine di non prestare il
fianco per il futuro a controversie legali come quelle che hanno visto protagonisti i colleghi abilitati ed
i non abilitati, a nostro parere in eguale modo vittime della maglie aperte di un sistema che negli
ultimi anni non ha saputo adeguarsi alle scadenze di legge.
Serve dunque chiarezza normativa, in prossimit peraltro della scadenza relativa allentrata in vigore ed
applicazione del nuovo ordinamento didattico a partire dallA.A. 2007/08 per tutti i nuovi iscritti alle
scuole di specializzazione.

14

ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE


Il concorso per laccesso alle scuole di specializzazione regolamentato dal nuovo
"Regolamento concernente le modalit per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in
medicina", DECRETO DEL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA
RICERCA del 6 marzo 2006, n.172 (Allegato L), pubblicato sulla GAZZETTA UFFICIALE - SERIE
GENERALE N. 109 - DEL 12/05/2006, in vigore quindi nella sua formulazione rivisitata a partire
dallA.A. 2006/07.
Le principali novit introdotte dal nuovo regolamento sono riassunte di seguito:
A) la ridefinizione della data di inizio dellA.A. (<< altres indicata la data di inizio delle attivit
didattiche delle scuole di specializzazione>>) che avr luogo a partire dalla fine dellespletamento
delle selezioni, e quindi subito dopo la pubblicazione delle graduatorie.
B) l'introduzione, quale requisito necessario per l'ammissione alla prova, del conseguimento
dell'abilitazione (<<Al concorso possono partecipare i laureati in medicina e chirurgia in data
anteriore al termine di scadenza fissato dal bando per la presentazione delle domande di
partecipazione al concorso, con obbligo di superare l'esame di Stato prima della scadenza del
termine per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso medesimo>>).
C) Le altre modifiche riguardano la Prova Pratica (seconda prova) e la Valutazione dei Titoli.
Entriamo adesso nel merito delle procedure di selezione. Le prove di esame consistono in una
prova scritta e in una successiva prova pratica. Alle risultanze di entrambe le prove, ai fini della
stesura della graduatoria finale, vengono aggiunti i titoli valutati dalla Commissione.
VALUTAZIONE TITOLI
La commissione di esame pu attribuire fino a:

7 punti per il Voto di laurea

18 per il Curriculum degli studi universitari.


Voto di laurea - max 7 punti:

-per voto di laurea inferiore a 100

punti 0

-per ciascun punto da 100 a 109

punti 0,45

-per i pieni voti assoluti

punti 6

-per la lode

punti 7

15

Curriculum - max 18 punti:


Esami - max 5 punti.
Gli esami utili per la valutazione, in numero di 7, sono scelti dal Consiglio della scuola tra i corsi
integrati

in

statuto

indicati

nel

bando,

con

punteggio

-per ogni esame superato con voti da 27 a 29/30

punti 0,25

-per ogni esame superato con la votazione di 30/30

punti 0,50

-per ogni esame superato con lode

punti 0,75

cos

attribuibile:

Crediti elettivi - 3 punti.


Uno per ciascuna attivit riconosciuta

Qualit e attinenza della tesi alla tipologia di specializzazione - max 7 punti


(attribuiti in base alla qualit):
- nessuna/scarsa attinenza

fino a punti 3

- attinenza medio/alta

fino a punti 7

c) Pubblicazioni a stampa, o lavori in extenso che risultano accettati da riviste scientifiche


attinenti la specializzazione max 3 punti.
Per gni pubblicazione o lavoro in extenso

fino a punti 0,50

PROVA SCRITTA
La prova scritta consiste nella soluzione di sessanta quesiti a risposta multipla di cui n. 40 su
argomenti caratterizzanti il corso di laurea di medicina e chirurgia e n. 20 su argomenti caratterizzanti
la tipologia della scuola.
Una apposita commissione di esperti individuati dal Ministero, sentito il C.U.N. e il C.N.S.U., ha
predisposto un archivio nazionale con almeno cinquemila quesiti, suddivisi in due distinti gruppi,
rispettivamente di carattere generale e speciale, e provvede ad aggiornarli annualmente, sempre che
motivi di necessit non inducano a revisioni anticipate.
Il M.I.U.R. cura la tenuta dell'archivio dei quesiti e ne assicura la pubblicit entro sessanta giorni dalla
pubblicazione del bando. Entro la medesima data reso pubblico ogni anno l'archivio aggiornato.
Per quanto riguarda la prova con quesiti a risposta multipla, le commissioni giudicatrici estraggono a
16

sorte dall'archivio nazionale, per ciascuna scuola, il giorno prima della data della prova, tre serie di
quesiti di cui al comma 1 per ciascuna tipologia e li chiudono in tre buste suggellate e firmate
esteriormente sui lembi di chiusura dai componenti la commissione. Le buste sono consegnate, nelle
date stabilite dal bando, al responsabile del procedimento concorsuale. I quesiti sono segreti e ne
vietata la divulgazione. Il giorno della prova d'esame uno dei candidati sceglie tra le tre buste quella
che viene utilizzata come prova d'esame.
La valutazione della prova scritta di quesiti a risposta multipla consistenti in cinque risposte, determina
l'attribuzione di un punteggio di
+ 1 per ogni risposta esatta
0 per ogni risposta non data
- 0,25 per ogni risposta errata.
La prima prova si intende superata se vengono totalizzati almeno 48 punti. I candidati che non abbiano
conseguito tale punteggio sono dichiarati non idonei e non possono essere ammessi alla prova pratica.
Attraverso la prova scritta possibile totalizzare sino a 60 punti.
PROVA PRATICA
<<La prova pratica consiste nella valutazione da parte del candidato di un referto o di un dato clinico,
diagnostico, analitico, da effettuarsi mediante relazione scritta sintetica. . Omissis
La prova pratica si intende superata se il candidato relaziona in modo corretto ed analitico il caso>>
(Quanto introdotto differisce dal regolamento originario, laddove era previsto che il candidato
rispondesse a tre quesiti ed in modo corretto, pena lesclusione dalla graduatoria).
Le singole scuole predetermineranno un numero di prove pratiche in numero maggiore di uno agli
ammessi alla prova stessa. Ciascun candidato sorteggia la propria busta (sigillata, numerata e firmata
sui lembi dalla commissione), prima dell'inizio dello svolgimento delle prove, in modo che ciascuna
busta sia abbinata ad un singolo concorrente.
Il superamento della prova comporta l'assegnazione fino ad un massimo di n. 15 punti, secondo la
qualit e la completezza delle risposte.

17

Non ammessa, durante ambedue le prove del concorso, la consultazione di qualsiasi testo, pena
l'esclusione dal concorso.
Il risultato deve essere portato a conoscenza dei candidati entro i dieci giorni successivi
all'espletamento delle prove scritte.
Considerazioni
Come anticipato nelle considerazioni a margine del capitolo sullesame di abilitazione,
evidente come il legislatore abbia voluto sin dal principio, con lemanazione della riforma del
Regolamento concernente le modalit per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in
medicina e con lintroduzione del nuovo Esame di Stato, scandire una pausa tra il conseguimento del
titolo di laurea e laccesso alla specializzazione, infrapponendo tra questi due momenti un periodo da
dedicare esclusivamente allesame di abilitazione.
Pur condividendo lenfasi posta dal legislatore nei confronti dellEsame di Abilitazione, lesperienza
acquisita in questi anni ha dimostrato nei fatti limpraticabilit della soluzione sopradescritta, sia per i
ritardi di volta in volta accumulati per inseguire i gi di per s innumerevoli step procedurali, la cui
complessit stata acuita dai problemi conseguenti alla prima applicazione delle nuove norme, sia per
le disparit di trattamento che si venuta di fatto a creare per i colleghi laureati nelle sessioni di laurea
straordinarie, laddove previste ai sensi dellautonomia dalle diverse Universit. Infatti non sfugge a
nessuno il percorso ad imbuto che nel corso dellanno accademico ha come base tre sessioni di laurea
(a cui aggiungere quelle straordinarie), 2 sessioni di abilitazione e la data unica del concorso per
laccesso alle specializzazioni.
Concorso per laccesso alla specializzazione per lA.A. 2006/07
In data 11/09/07 stata inviata una nota a firma della Direzione Generale del M.I.U.R.
(Allegato F), con la quale le amministrazioni degli Atenei sono state invitate a prendere visione del
provvedimento di annullamento emesso dal Consiglio di Stato nei confronti della sospensiva
inizialmente concessa dai TAR ai colleghi non abilitati ricorsisti ed a provvedere allo scorrimento delle
graduatorie contestualmente alla riapertura dei termini delle immatricolazioni. Ci varr da subito per i
colleghi ricorsisti elencati nelle ordinanze oggetto di rivisitazione da parte del Consiglio di Stato.
Infatti, sembrerebbe che alcuni colleghi ricorsisti non abilitati, i cui ricorsi e relative sospensive
sarebbero pervenuti al M.I.U.R. solo dopo che lo stesso abbia dato mandato allAvvocatura dello Stato
di impugnare la sospensiva presso il Consiglio di Stato, non sarebbero al momento toccati da tali
18

effetti; la sostanza delle cose per tali colleghi comunque non varier in quanto il MIUR, tramite
lAvvocatura, ha provveduto a sollecitare il Consiglio di Stato, sulla scorta del recente pronunciamento,
ad annullare le ordinanze di sospensiva concesse a tali colleghi, cosa che dovrebbe avvenire nel mese
di ottobre.
Concorso per laccesso alla specializzazione per lA.A. 2007/08
Dalle ultime indiscrezioni registrate, sembra prendere sempre pi campo il seguente scenario:
pubblicazione del bando a novembre ed espletamento del concorso a partire dalla fine di febbraio (pi
verosimilmente nei primi di marzo), dopo cio il termine della seconda sessione di abilitazione 2007.
Potranno essere ammessi al concorso dunque anche i laureati nelle sessioni di luglio ed ottobre
(precisiamo: i laureati entro il 30 ottobre, senza possibilit alcuna per i laureati in eventuali sessioni
straordinarie di novembre o dicembre), che avranno nel frattempo conseguito labilitazione alla
professione. Ci sarebbe possibile grazie ad una variazione dei tempi canonici (i famosi 60 giorni) che
intercorrono tra la pubblicazione del bando e lespletamento della prima prova; in altri termini, gli
uffici del M.I.U.R. avrebbero intenzione di dare indirizzo alle Universit di permettere liscrizione al
concorso di specializzazione ben oltre i 60 giorni dallemanazione del bando, in modo da permettere
nel frattempo ai neolaureati di conseguire labilitazione; il termine di iscrizione al concorso scadrebbe
quindi dopo lultima prova dellesame di abilitazione prevista per il 15 febbraio 2007.
Ribadiamo a tal proposito la posizione del S.I.M.S. tesa a chiedere al M.I.U.R. che, qualsiasi iniziativa
questi vorr intraprendere, essa sia preceduta da un adeguamento dei vigenti regolamenti e normative
relativi alla complessa materia in oggetto; ci al fine di non prestare il fianco per il futuro a
controversie legali come quelle che hanno visto protagonisti i colleghi abilitati ed i non abilitati,
vittime della maglie aperte di un sistema che negli ultimi anni non ha saputo adeguarsi alle scadenze
di legge.
Programmazione
Un ultimo accenno da riferirsi alla recente approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni del fabbisogno formativo per il prossimo triennio: sembra che tra le Scuole di specializzazione
a cui siano state assegnati i posti per il prossimo A.A. 2007/08 compaia erroneamente anche la Scuola
di Specializzazione in Medicina delle Urgenze ed Emergenze, scuola che in realt non verr attivata
prima dellA.A. 2008/09. Il provvedimento dovr dunque ritornare in Conferenza per porre rimedio
allerrore.
19

In linea generale, utile sarebbe la revisione delle procedure che istruiscono la Programmazione
dei posti di specializzazione da mettere a bando, definita dal Ministero della Salute, sentita la
Conferenza Stato Regioni, che dovrebbe essere quanto pi aderente alle reali esigenze di
professionalit nel territorio nazionale. Su questa base interviene il M.I.U.R. al fine dellassegnazione
alle Universit dei posti ministeriali da mettere a bando.
A nostro parere, tale rivisitazione dovrebbe intervenire nellimmediato, al fine di non incorrere in un
futuro prossimo nella spiacevole situazione in cui versano alcuni Paesi dellUnione Europea, Gran
Bretagna in testa, che necessitano di reperire professionalit mediche in altri Paesi.

20

STATUS ASSISTENTE IN FORMAZIONE


Il Medico in Formazione, questo lesatto termine che dovr essere da ora in avanti usato per
definire tale figura, un contrattista in formazione per il quale viene a configurarsi di fatto, oltre che
con lUniversit, un rapporto con la Regione presso cui insistono le aziende sanitarie, le cui strutture
sono parte prevalente della rete formativa delle scuole di specializzazione.
Mentre in regime di D.Lgs 257/91, norma che definiva per gli specializzandi lo status di borsisti,
linterlocutore unico (datore di lavoro) dello specializzando era lUniversit, adesso si configura un
rapporto duplice con Universit, a cui gli specializzandi continueranno a corrispondere le tasse, e le
Aziende Sanitarie facenti capo alla rete formativa. Questa affermazione suffragata ad esempio dal
fatto che la copertura degli oneri assicurativi degli specializzandi passata interamente a carico delle
Aziende predette (con decorrenza a partire dal 1 Novembre 2006).
Dunque, al Medico in Formazione vengono per la prima volta riconosciuti, seppur parzialmente,
diritti fondamentali quali assenze autorizzate (ferie atipiche), diritto alla malattia e gravidanza, diritti
previdenziali (anche se su questultimo aspetto resta molto ancora da ottenere), ma soprattutto quello
che ci piace definire il diritto al riconoscimento formale della presenza dello specializzando nelle varie
unit operative e dipartimenti assistenziali da parte delle Direzioni Sanitarie delle Aziende facenti
capo alla rete formativa, con tutte le conseguenti implicazioni organizzative (documentazione presenza
e monte orario) e di natura medico legale.

21

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA


Il contratto di formazione finalizzato esclusivamente all'acquisizione delle capacit
professionali inerenti al titolo di specialista, mediante la frequenza programmata delle attivit
didattiche formali e lo svolgimento di attivit assistenziali funzionali alla progressiva acquisizione delle
competenze previste dall'ordinamento didattico delle singole scuole, in conformit alle indicazioni
dell'Unione Europea.
Il contratto non d in alcun modo diritto all'accesso ai ruoli del Servizio Sanitario Nazionale e
dell'Universit o ad alcun rapporto di lavoro con gli enti predetti.
Schema-tipo del contratto
Lo schema-tipo del contratto (Allegato G) definito con decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Universit e della Ricerca, di concerto con i Ministri della
Salute, del Tesoro e del Lavoro e della Previdenza Sociale, sentita la Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Il contratto annuale ed rinnovabile, di anno in anno, per un periodo di tempo
complessivamente uguale a quello della durata del corso di specializzazione.
Lo schema-tipo del contratto di formazione specialistica stato adottato, dopo il controverso passaggio
in Conferenza Stato - Regioni del 19 Aprile 2007, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 6 luglio 2007.
Adozione del Contratto
A decorrere dallA.A. 2006/2007 entrato in vigore il D.Lgs n. 368/1999, modificato dalla
legge n. 266/2005 e quindi deve essere attuato il contratto di formazione specialistica previsto per
tutti gli specializzandi in formazione; ovviamente il D.Lgs. n. 257/1991, viene abrogato.
Per ladozione del citato contratto, nelle more del completamento delle procedure per lapprovazione
dei provvedimenti formali previsti, le somme che verranno destinate a tal fine saranno al lordo di
qualsiasi ritenuta; fintanto che non verr attuato il contratto si procede, come per gli anni scorsi e per
tutti coloro che sono attualmente in formazione specialistica, con il pagamento delle borse di studio,
che verr successivamente uniformato e conguagliato (a decorrenza dal 1 Novembre 2006) secondo le
nuove indicazioni.

22

La Direzione Generale per lUniversit - Ufficio II del M.I.U.R. (Allegato C), rispondendo ad
alcuni dei Quesiti posti dal S.I.M.S. con lo spirito di fare chiarezza in merito ad alcuni risvolti
applicativi conseguenti allentrata in vigore del D.Lgs 368/1999, modificato dalla legge n. 266/2005, ha
precisato che: Il D.Lgs. n. 368/1999 entrato in vigore a decorrere dallA.A. 2006/2007, quindi la
normativa ivi contenuta deve essere applicata

nel citato riferimento temporale. Il contratto di

formazione specialistica non altro che un contenitore formale di tutte le normativa esplicitata nel
D.Lgs. n. 368/1999.
La complessa definizione delliter contrattuale si articola in tre momenti, a cui fanno da contro altare
nellordine i tre seguenti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri: 1) D.P.C.M. relativo alla
parte economica; 2) D.P.C.M. relativo allo schema tipo del contratto; 3) D.P.C.M. relativo alla
ripartizione delle somme alle Universit.
Sottoscrizione del Contratto
Dal momento della pubblicazione del secondo D.P.C.M., tutta la procedura per la sottoscrizione
del contratto di formazione a totale appannaggio delle amministrazioni universitarie periferiche, che
devono provvedere alla definizione e comunicazione dei tempi e delle modalit della sottoscrizione da
parte di tutti gli iscritti, con precedenza a quelli dellultimo anno di corso, che si avviano a concludere
il loro corso di studio, ed ai neoimmatricolati.
Nel frattempo, i competenti uffici del M.I.U.R. stanno predisponendo il testo del terzo ed ultimo
D.P.C.M., quello relativo alla ripartizione dei fondi alle Universit, essendo gi stati acquisiti i soliti
pareri dai vari Ministeri chiamati in causa, il quale, una volta sottoscritto in Consiglio dei Ministri dai
Ministri competenti, verr inviato al Ministero del Tesoro unitamente alle Tabelle relative al numero
dei medici in formazione iscritti presso le singole Universit. A quel punto il Ministero del Tesoro
dovr elaborare i mandati per trasferire le somme alle singole Universit e queste dovranno a loro volta
provvedere alla corresponsione di stipendi ed arretrati (questi ultimi spetteranno agli iscritti dal
secondo allultimo anno; agli iscritti al primo anno infatti non spetta alcun arretrato in quanto lA.A.
2006/07 ha avuto formalmente inizio il 30 luglio 2007 e si concluder quindi nel luglio 2008), oltre che
alle trattenute relative agli oneri previdenziali.
Se i tempi verranno rispettatati, entro il mese di ottobre dovrebbe essere emanato lultimo D.P.C.M. e
contestualmente a ci il Tesoro dovrebbe emettere i mandati di pagamento che trasferiranno le somme
alle varie Universit. Per la fine del mese di ottobre le somme dovrebbero essere fruibili dagli Atenei.

23

Considerazioni
Ci sono pervenute segnalazioni da colleghi neoimmatricolati relative al fatto che nella loro
Universit gli uffici postlauream hanno richiesto loro di versare a patire dal mese di novembre p.v. i
contributi relativi alla tassa si iscrizione al secondo anno di corso, lasciando sottintendere il
riconoscimento di una retroattivit analogamente a quanto successo negli anni precedenti: orbene,
come ampiamente spiegato nei precedenti paragrafi, nessuna retroattivit dovuta, ne in senso
formativo tanto meno pecuniario. Trattasi bens di un vero e proprio problema di natura tecnicoamministrativa che si ripercuote sui colleghi che si immatricolano nellA.A. 2006/07 e che li
accompagner, salvo ladozione di provvedimenti speciali, per tutto il loro corso di studio.
Sarebbe pertanto opportuno che le Universit riprogrammassero il calendario delle iscrizioni e del
pagamento delle tasse per gli immatricolati nellA.A. 2006/07 in deroga al Manifesto degli Studi. Se
quanto auspicato non avvenisse, quanti sono stati o saranno invitati ad anticipare il pagamento delle
tasse relative al secondo anno, pur frequentando il primo anno di corso sino al luglio 2008, risulteranno
formalmente iscritti con riserva al secondo anno accademico (che avr inizio dallagosto 2008);
chiaramente, dopo tale data, i colleghi non dovranno corrispondere le tasse anticipate per iscriversi al
secondo anno in quanto gi anticipate. Questo per alcune Universit, mentre altre invece penserebbero
di mantenere tali anticipazioni a regime per tutti gli anni di corso successivi, non facendo invece pagare
le tasse relative allultimo anno di iscrizione.
Per quanto concerne i colleghi abilitati subentranti a seguito del provvedimento di annullamento della
sospensiva emesso dal Consiglio di Stato, confermiamo che la circolare relativa allindicazione dello
scorrimento delle graduatorie stata gi inviata a tutte le Universit. Tali colleghi ammessi con ritardo
avranno un contratto con decorrenza corrispondente alliscrizione: ci comporta lo spostamento della
data degli esami annuali e dellesame finale per il completamento della formazione. La tipologia
contrattuale infatti non prevede forme di recupero. Saranno eventualmente le singole scuole a trovare
soluzioni organizzative tali da non creare una duplicazione delle date degli esami.
Salvo rare eccezioni degne di nota, nella maggior parte degli Atenei la gran parte dei medici
iscritti alle scuole di specializzazione non ha ad oggi sottoscritto il contratto di formazione
specialistica; in generale, le Universit che hanno avviato liter della stipula contrattuale stanno
privilegiando, per ragioni che appaiono ovvie, gli immatricolati per lanno accademico 2006/07.
Tale circostanza realisticamente imputabile alla tardiva emanazione del DPCM concernente lo
schema tipo di contratto di formazione specialistica, avvenuta il 6 luglio 2007, immediatamente prima
della pausa estiva e nel periodo in cui gli uffici dellamministrazione universitaria risultavano
24

impegnati nellespletamento dei concorsi di ammissione alle scuole di specializzazione per lA.A.
2006/07. Talvolta, per, sono state evidenziate allinterno dellorganizzazione amministrativa delle
Universit carenze di informazione e di comunicazione interna. Alla luce di tali evidenze, utile sarebbe
lintervento diretto da parte dei medici in formazione al fine di sensibilizzare gli Uffici preposti
alladempimento delle pratiche in ossequio alle scadenze di legge.
Risoluzione anticipata del contratto
Sono causa di risoluzione anticipata del contratto:
a) la rinuncia al corso di studi da parte del medico in formazione specialistica;
b) la violazione delle disposizioni in materia di incompatibilit;
c) le prolungate assenze ingiustificate ai programmi di formazione o il superamento del periodo di
comporto in caso di malattia (A tal proposito la Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 18 aprile
2007 ha auspicato che in caso di grave e giustificata assenza per malattia oltre il termine di anno, in
presenza della dovuta disponibilit economica, si possano prevedere eccezioni alla norma tali da
consentire il reinserimento senza incorrere nella risoluzione del contratto);
d) il mancato superamento delle prove stabilite per il corso di studi di ogni singola scuola di
specializzazione.
N.B.: In caso di anticipata risoluzione del contratto il medico ha comunque diritto a percepire la
retribuzione maturata alla data della risoluzione stessa nonch a beneficiare del trattamento
contributivo relativo al periodo lavorato.

25

TRATTAMENTO ECONOMICO
Al medico in formazione specialistica, per tutta la durata legale del corso, corrisposto un
trattamento economico annuo onnicomprensivo.
Il trattamento economico corrisposto mensilmente dalle Universit presso cui operano le
scuole di specializzazione ed costituito da una parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni e per
tutta la durata del corso, e da una parte variabile; determinato annualmente con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dellistruzione, delluniversit e della
ricerca, di concerto con il Ministro della Salute e con il Ministro delleconomia e delle finanze, avuto
riguardo preferibilmente al percorso formativo degli ultimi tre anni. In fase di prima applicazione, per
gli anni accademici 2006-2007 e 2007-2008, la parte variabile non potr eccedere il 15 per cento di
quella fissa.
Il trattamento economico rideterminato ogni tre anni nei limiti dei fondi previsti e delle quote del
Fondo Sanitario Nazionale destinate al finanziamento della formazione dei medici specialisti.
In data 8 Marzo 2007 stato emanato il primo Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri, quello relativo alla parte economica, col quale viene definito il contratto di formazione
specialistica per i medici specializzandi a decorrere dal corrente anno accademico 2006/07.
Il trattamento economico gi quantificato in tempi non sospetti, come documentato in anteprima dal
S.I.M.S. attraverso un documento risalente al 28 Febbraio 2007 richiesto ed ottenuto dal Ministero
della Salute (Allegato D), per il corrente triennio 2006/09, si basa su un impegno economico pari a
circa 26000 euro annui (circa 2160 euro mensili lordi) per gli iscritti agli ultimi tre anni di corso,
mentre per gli iscritti agli anni precedenti agli antecedenti agli ultimi tre, pari a circa 25000 euro
annui (circa 2080 euro mensili lordi).
Pertanto limpegno economico risulta pi che raddoppiato rispetto a quello che era necessario per la
copertura della borsa, che ammontava a circa 11.600 euro annui circa.
Tabella relativa alla ripartizione delle risorse disponibili per la copertura dei contratti di formazione per lA.A. 2006/07
A.A.
2006/2007
quota fissa
quota variabile
contratto
costo/unit
Specializzandi
TOTALI

I anno

II anno

III anno

IV anno

V anno

VI anno

22.700
2.300
25.000

22.700
2.300
25.000

22.700
3.300
26.000

22.700
3.300
26.000

22.700
3.300
26.000

22.700
3.300
26.000

5.000
125.000.000

4.999
124.975.000

4.613
119.938.000

5.451
141.726.000

2.292
59.592.000

320
8.320.000

26

22.675
579.551.000

DOVERI
La formazione del medico specialista implica la partecipazione guidata alla totalit delle attivit
mediche dell'unit operativa presso la quale assegnato dal Consiglio della Scuola, nonch la graduale
assunzione di compiti assistenziali e l'esecuzione di interventi con autonomia vincolate alle direttive
ricevute dal tutore, di intesa con la direzione sanitaria e con dirigenti responsabili delle strutture delle
aziende sanitarie presso cui si svolge la formazione.
Limpegno in termini di monte ore cui deve far fronte lassistente in formazione pari a quello svolto
da un medico del S.S.N. a tempo pieno per attivit di servizio e, come si evince chiaramente dall art.
40, del D.Lgs. n. 368/1999 (in vigore dal corrente A.A.), lattivit dellassistente in formazione non
in alcun modo sostitutiva di quella del personale di ruolo, tanto vero che le attivit pratiche svolte
dai medici in formazione specialistica devono essere eseguite sempre sotto la guida di un tutore; per di
pi, tali attivit non sono assimilabili allattivit professionale autonoma del medico dipendente
dallazienda sanitaria ove si opera.
Cos stanti le cose, con lentrata in vigore in toto del D.Lgs. n. 368/1999 modificato, cadrebbe
lequivoco di fondo talora perpetrato in regime di D.Lgs 257/91 (in regime di borse per intenderci), che
vedeva gli specializzandi impegnati in attivit assistenziali (ad es. guardie notturne o festive) senza la
contestuale presenza fisica di medici strutturati Universitari o del S.S.R. (il medico reperibile non
rientra in questa casistica, appunto perch non fisicamente presente).
Inoltre, le ore di attivit assistenziale (che per definizione connessa alla formazione), vengono
assimilate allimpegno pari a quello in regime di tempo pieno del medico del S.S.N., laddove il tempo
pieno, per definizione, come stabilito dal pacchetto normativo che configura la c.d Riforma Bindi e
come ricordatoci dalla Nota del Ministero della Salute Ufficio VII Direzione Generale delle Risorse
Umane e delle Professioni Sanitarie (Allegato E), inviata il 19 Marzo 2007 in risposta ai Quesiti posti
dal S.I.M.S., pari a 38 ore settimanali (4 delle quelli sono dedicate allattivit didattica frontale).
In tal senso necessario che le previsioni relative allorario di servizio siano attuate e garantite: a tal
fine dovrebbe essere implementata una modalit oggettiva e standardizzata di verifica dellorario di
lavoro. Non mistero infatti che i medici in formazione specialistica vivano in una situazione di
sostanziale deregulation: alcuni di essi giovano della mancanza di controllo disertando attivit cliniche
e didattiche, molti altri sono sovraccaricati da orari settimanali che arrivano anche a 60-70 ore, oltre
ogni limite di stress fisico e psicologico e senza possibilit di recupero delle ore in eccesso.

27

Considerazioni
Alla luce di quanto descritto nel precedente paragrafo necessario che i colleghi di tutte le sedi
Italiane sollecitino le Amministrazioni delle Istituzioni formative di riferimento (Universit, A.O.U.P.,
Aziende Ospedaliere) ad acquisire tali aspetti innovativi ed a prendere i dovuti accorgimenti, onde
evitare, ad esempio, di prestare il fianco alle Compagnie Assicurative, le quali, a seguito di sinistro
avvenuto oltre il tempo pieno od in assenza dello strutturato/tutor, potrebbero trovare delle valide
eccezioni alla corresponsione della copertura assicurativa; ricordiamo inoltre che il medico
specializzando, in termini medico legali, nel momento in cui prende in carico un paziente
responsabile degli atti conseguenti, ed in caso di esiti avversi, dunque, non potrebbe sottrarsi da
responsabilit adducendo a propria discolpa di non essere stato affiancato dallo strutturato/tutor, o di
avere effettuato la prestazione oltre il monte ore stabilito dal tempo pieno.

28

DIRITTI
Il medico in formazione nella sua attuale configurazione pu essere paragonato, in ultima
analisi, ad un lavoratore atipico, con un parziale riconoscimento dunque dei diritti fondamentali del
lavoratore, soprattutto se paragonati a quelli connessi ad una tipologia di rapporto subordinato a tempo
determinato ascrivibile ad un contratto di formazione-lavoro, inizialmente previsto dal D.Lgs 368/99
prima delle modifiche introdotte dallart. 1, comma 300, lettera c) della legge 23 dicembre 2005, n.266.
Manifesta lesigenza dellemanazione urgente di direttive uniformi e condivise in merito alle
modalit di espletamento dellimpegno assistenziale in regime di tempo pieno da parte dei medici in
formazione specialistica (con espresso riferimento a guardie ordinarie, notturne e festive), con
particolare attenzione al rapporto tra Specializzando, Universit ed Aziende Ospedaliere facenti capo
alla rete formativa, alle modalit di esercizio del diritto allassenza per malattia e gravidanza, alle
modalit di inserimento dei medici in formazione presso le strutture afferenti alla Rete Formativa.
Aspetti Previdenziali
A decorrere dallanno accademico 2006-2007, ai contratti di formazione specialistica si
applicano le disposizioni di cui allarticolo 2, comma 26, primo periodo, della legge 8 agosto 1995, n.
335, e disposizioni correlate. I medici in formazione sono dunque incardinati nellambito della
Gestione separata I.N.P.S. analogamente a quanto previsto per lattivit lavorativa autonoma e per i
titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (ex co.co.co. oggi co.co.pro.).
Aliquote contributive
La circolare n 37 dell8 febbraio del 2007 emanata dalla Direzione Centrale Entrate
Contributive I.N.P.S. (Allegato H), specifica che dovranno essere osservate le seguenti aliquote:
- per lanno 2006 il 18,20% entro il limite di reddito di cui allart. 3 della legge 14 novembre 1992, n.
438 fissato in 39.297,00 e il 19,20% per la quota eccedente tale limite;
- per lanno 2007 il 23,50%, cos come precisato con circolare n. 7 dell11/1/2007.
Qualora il medico in formazione specialistica sia gi soggetto ad una tutela previdenziale obbligatoria
ai fini pensionistici le aliquote saranno: 10% per il 2006 e 16% per il 2007.
Daltra parte, tutti i medici in formazione abilitati allesercizio della professione ed iscritti allOrdine
professionale di riferimento per la provincia di residenza contribuiscono obbligatoriamente alla

29

QUOTA A dellENPAM. Laliquota contributiva I.N.P.S. deve essere intesa quale integrazione alla
sostenuta QUOTA A dellENPAM, ed essere pertanto quantificabile nel 16%.
Inoltre, lonere contributivo ripartito nella misura di un terzo a carico del medico in formazione
specialistica e di due terzi a carico dellUniversit committente.
Si ricorda infine che una ulteriore Circolare della Direzione Centrale Entrate Contributive I.N.P.S.
emessa alla fine di febbraio 2007 ha tenuto a precisare a tutte le Universit che fin quando non
stipulato il contratto di formazione specialistica per lA.A. 2006/07 non dovuta alcuna
contribuzione. In altre parole le trattenute previdenziali dovranno essere applicate solo quanto i fondi
verranno ripartiti e corrisposti alle single Universit.
Assicurazione
Gli oneri derivati dalla copertura assicurativa per i rischi professionali, per la responsabilit
civile contro terzi e gli infortuni connessi allattivit assistenziale svolta dal medico in formazione a
partire dallA.A. 2006/2007 sono a carico delle Aziende Sanitarie presso le quali viene svolta lattivit
formativa, alle stesse condizioni del proprio personale (cfr.: c. 3, art. 41, D.Lgs. n. 368/1999).
Particolare attenzione deve essere fatta dai colleghi che vengono destinati dalla propria scuola ad un
periodo di formazione presso una scuola facente capo ad una differente azienda sanitaria; in tal caso,
essendo il contratto assicurativo stipulato cumulativamente, il passaggio ad altra scuola dovrebbe
essere maturato prima della data del rinnovo del predetto contratto. In caso contrario gli oneri dovuti
per la copertura assicurativa di un singolo medico in formazione potrebbero risultare troppo elevati e
quindi svantaggiosi per lazienda sanitaria, che si potrebbe rifiutare di corrisponderli.
Assenze autorizzate
Non determinano interruzione della formazione, e non devono essere recuperate, le assenze per
motivi personali, preventivamente autorizzate salvo causa di forza maggiore, che non superino trenta
giorni complessivi nell'anno accademico e non pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi
formativi. In tali casi non vi sospensione del trattamento economico.
Malattia e Gravidanza
Gli impedimenti temporanei superiori ai quaranta giorni lavorativi consecutivi per gravidanza e
malattia, sospendono il periodo di formazione, fermo restando che l'intera sua durata non ridotta a
causa delle suddette sospensioni. Restano ferme le disposizioni in materia di tutela della gravidanza di
30

cui alla Legge 30 Dicembre 1971, n. 1204, e successive modificazioni, nonch quelle sull'adempimento
del servizio militare di cui alla legge 24 dicembre 1986, n. 958, e successive modificazioni (D.Lgs. n.
151/2001 congedo per gravidanza).
In altre parole, le assenze superiori a 40 giorni in riferimento a gravidanza e malattia devono essere
totalmente recuperate. Infatti gli obiettivi formativi devono essere conseguiti dallo specializzando e le
singole scuole devono dunque adottare i provvedimenti atti a favorire il predetto recupero.
Se quanto precedentemente affermato appare chiaro per la malattia, lo stesso non si pu dire per
la gravidanza: infatti, il MIUR con la nota del 31 Ottobre 2006 specifica che opportuno prevedere
per gli specializzandi in formazione, che lassenza per maternit sia regolata ai sensi del D.Lgs. n.
151/2001, come peraltro previsto dal c. 3, dellart. 40, del D.Lgs n. 368/1999. Ne consegue che le
colleghe in stato di gravidanza possono richiedere un congedo per gravidanza, pari a 5 mesi, dunque
oltre i 40 giorni di assenza continuativa. In tal caso, le colleghe in congedo di gravidanza potrebbero
ad esempio concordare con il proprio direttore di essere escluse dallattivit assistenziale, ma
potrebbero seguire le lezioni teoriche, compatibilmente con loro stato di gravidanza, e conseguire al
loro rientro dal congedo gli obiettivi formativi raggiungibili attraverso lattivit pratica; qualora tale
recupero non potesse essere effettuato entro lA.A. in corso, la scuola dovr stabilire una sessione di
esami di recupero per permettere alle colleghe di rimettersi in carreggiata.
Recupero e conseguimento Obiettivi formativi
Durante i periodi prolungati di sospensione della formazione tanto per malattia che per
gravidanza, al medico in formazione compete esclusivamente la parte fissa del trattamento economico
limitatamente ad un periodo di tempo complessivo massimo di un anno oltre quelli previsti dalla durata
legale del corso.
Modalit di verifica
Il godimento dei giorni di assenza giustificata, unitamente allesercizio del diritto allassenza
per malattia dovrebbero essere regolamentate in maniera analoga a quanto accade per i dirigenti
medici. Le Segreterie delle Scuole di Specializzazione dovrebbero curare:

la registrazione delle assenze autorizzate richieste e godute;

la pianificazione del godimento delle assenze autorizzate non effettuate, che andrebbero in ogni
caso godute entro i primi sei mesi dellanno successivo e prima dellesame finale di
specializzazione;

la ricezione dei certificati di malattia, attraverso listituzione di un protocollo riservato.


31

Sorveglianza Sanitaria
Tutti i medici in formazione devono essere sottoposti a Sorveglianza Sanitaria, ai sensi del D.
Lgs. 368/1999, modificato dalla legge n. 266/2005, del D.M. 5 Agosto 1998, n. 363 (Regolamento
recante norme per lindividuazione delle particolari esigenze delle Universit e degli Istituti di
istruzione universitaria ai fini delle norme contenute nel D.Lgs 19 Settembre 1994, n. 626 e successive
modificazioni ed integrazioni) e del D.Lgs. 626/1994 e dispositivi correlati, tutti gli assistenti in
formazione vengano sottoposti a Sorveglianza Sanitaria.
Tale concetto stato ulteriormente ribadito dal Ministero della Salute Ufficio VII Direzione
Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie (Allegato E), attraverso una Nota inviata il
19 Marzo 2007 in risposta ai Quesiti posti dal S.I.M.S.: Per quanto riguarda la Sorveglianza
Sanitaria, di cui al D.Lgs 626/1994, in materia di sicurezza sul lavoro si ritiene che anche i medici in
formazione specialistica siano destinatari della norma.

32

ATTIVITA ASSISTENZIALE
Lattivit assistenziale svolta dal medico in formazione connessa per definizione alla
formazione. Infatti, la formazione del medico implica la partecipazione guidata alla totalit delle
attivit mediche dell'unit operativa presso la quale assegnato dal Consiglio della Scuola, nonch la
graduale assunzione di compiti assistenziali e l'esecuzione di interventi con autonomia vincolate alle
direttive ricevute dal tutore, di intesa con la direzione sanitaria e con dirigenti responsabili delle
strutture delle aziende sanitarie presso cui si svolge la formazione.
Viene chiaramente specificato che in alcun caso l'attivit del medico in formazione specialistica
sostitutiva del personale di ruolo, e che l'impegno richiesto per la formazione specialistica parificato a
quello previsto per il personale medico del Servizio Sanitario Nazionale a tempo pieno.
Il medico in formazione specialistica dovrebbe infine essere riconoscibile come tale dalle
persone presenti nelle strutture sanitarie e, in particolare, dai pazienti che ricevono prestazioni
diagnostiche o terapeutiche. A tal fine le si propone che le Aziende Sanitarie provvedano a dotare gli
specializzandi dei necessari strumenti di identificazione (cartellino con foto-tesserino di
riconoscimento).
Rapporto di pubblico impiego
Il medico in formazione specialistica, ove sussista un rapporto di pubblico impiego, collocato,
compatibilmente con le esigenze di servizio, in posizione di aspettativa senza assegni.
Il periodo di aspettativa utile ai fini della progressione di carriera e del trattamento di quiescenza e di
previdenza.
Limitazioni
Per la durata della formazione a tempo pieno al medico inibito l'esercizio di attivit liberoprofessionale all'esterno delle strutture assistenziali in cui si effettua la formazione ed ogni rapporto
convenzionale o precario con il servizio sanitario nazionale o enti e istituzioni pubbliche e private.
L'impegno richiesto per la formazione specialistica pari a quello previsto per il personale medico del
Servizio sanitario nazionale a tempo pieno, assicurando la facolt dell'esercizio della libera professione
intramuraria (questultima facolt stata recepita dallo schema tipo di contratto allArt 5, comma 3: E'
assicurata al medico in formazione specialistica la facolt dell'esercizio della libera professione
intramuraria).
33

Deroghe alle limitazioni


Lart 19, comma 11 della Legge 28 Dicembre 2001, n. 448 (Legge Finanziaria 2002), recita
come segue: I laureati in medicina e chirurgia abilitati, anche durante la loro iscrizione ai corsi di
specializzazione o ai corsi di formazione specifica in medicina generale, possono sostituire a tempo
determinato medici di medicina generale convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale ed essere
iscritti negli elenchi di guardia medica notturna e festiva e della guardia medica turistica ma occupati
solo in caso di carente disponibilit di medici gi iscritti negli elenchi della guardia medica notturna e
festiva e della guardia medica turistica.
Essendo la predetta Legge Finanziaria posteriore al D.Lgs 368/99, quanto precedentemente ricordato
deve intendersi attuale e pertanto in vigore.
Tali acquisizioni sono per di pi chiaramente definite dallArt 5, comma 2, dello schema tipo di
contratto: Il medico in formazione specialistica fermo restando il principio del rispetto del tempo pieno
pu, ai sensi dell'art. 19, comma 11, della Legge 28 dicembre 2001, n. 448 , sostituire a tempo
determinato i medici di medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario nazionale ed essere
iscritto negli elenchi della guardia medica notturna, festiva e turistica, ma occupato solo in caso di
carente disponibilit dei medici gi iscritti nei predetti elenchi.
Le attivit predette possono essere espletate compatibilmente con gli obblighi propri della formazione
specialistica e sono escluse dalla copertura assicurativa di cui gode lo specializzando in formazione.
Il medico specializzando pu partecipare ai corsi di formazione specifica in medicina generale
solo una volta terminato il corso di specializzazione o rinunciando al corso stesso.
Riassumendo in maniera schematica, sono compatibili con il contratto di formazione di
formazione specialistica esclusivamente le seguenti attivit:
- Esercizio della libera professione intramuraria
- Guardia medica
- Sostituzione di medico di base
- Guardia turistica.
- Prestazioni occasionali libero professionali: entro un reddito annuo integrativo massimo consentito
pari a 5000 euro e quindi documentabile attraverso emissione di ritenuta dacconto.

34

FORMAZIONE
Ai sensi del vigente D. M. 11 maggio 1995, art. 2, comma 2, ciascun anno di corso prevede di
norma 200 ore di didattica formale e seminariale ed attivit di tirocinio guidate da effettuare
frequentando le strutture sanitarie delle Scuole universitarie e/o ospedaliere convenzionate, sino a
raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il personale medico a tempo pieno operante nel
Servizio Sanitario Nazionale.
Il D.Lgs 368/1999 modificato, ad integrazione di quanto prima ricordato, stabilisce che I tempi e le
modalit di svolgimento dei compiti assistenziali nonch la tipologia degli interventi che il medico in
formazione specialistica deve eseguire sono concordati dal Consiglio della scuola con la direzione
sanitaria e con i dirigenti responsabili delle strutture delle aziende sanitarie presso le quali lo stesso
svolge la formazione sulla base del programma formativo personale. Inoltre, le attivit e gli interventi
sono illustrati e certificati, controfirmati dal medico in formazione specialistica, su un apposito
Libretto personale di formazione, a cura del dirigente responsabile dell'unit operativa presso la
quale il medico in formazione specialistica volta per volta espleta le attivit assistenziali previste dal
programma formativo.
Tutor
Ogni attivit formativa e assistenziale dei medici in formazione specialistica si svolge sotto la
guida di tutori, designati annualmente dal consiglio della scuola, sulla base di requisiti di elevata
qualificazione scientifica, di adeguato curriculum professionale, di documentata capacit didatticoformativa.
Il numero di medici in formazione specialistica per tutore non pu essere superiore a 3 e varia secondo
le caratteristiche delle diverse specializzazioni.
L'attivit tutoriale, ove svolta da dirigenti sanitari nei confronti dei medici in formazione specialistica,
costituisce specifico titolo da valutare per il conferimento di incarichi comportanti direzione di
struttura, ovvero per l'accesso agli incarichi di secondo livello dirigenziale.

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RETE FORMATIVA
Ai sensi del D.M. 11 maggio 1995 (Art. 2, comma 3), concorrono al funzionamento delle
Scuole le Facolt di Medicina e Chirurgia, i Dipartimenti e gli Istituti, nonch le strutture ospedaliere
eventualmente convenzionate.
Le strutture ospedaliere convenzionabili debbono rispondere nel loro insieme a tutti i requisiti di
idoneit. Rispondono automaticamente a tali requisiti gli Istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico, operanti in settori coerenti con quello proprio della Scuola di Specializzazione.
La formazione deve avvenire nelle strutture Universitarie ed in quelle Ospedaliere convenzionate,
intese come strutture assistenziali tali da garantire, oltre ad una adeguata preparazione teorica, un
congruo addestramento professionale pratico, compreso il tirocinio nella misura stabilita dalla
normativa comunitaria.
Viene dunque stipulata tra lUniversit e la struttura afferente una CONVENZIONE PER L'UTILIZZO
DI STRUTTURE EXTRAUNIVERSITARIE A FINI DIDATTICI INTEGRATIVI DELLA SCUOLA
DI SPECIALIZZAZIONE.
Il concetto di Rete Formativa viene definito per la prima volta dal D.Lgs. n. 368/1999
modificato, laddove si afferma che Le modalit di svolgimento delle attivit teoriche e pratiche dei
medici in formazione, ivi compresa la rotazione tra le strutture inserite nella rete formativa, nonch il
numero minimo e la tipologia degli interventi pratici che essi devono aver personalmente eseguito per
essere ammessi a sostenere la prova finale annuale, sono preventivamente determinati dal consiglio
della scuola in conformit agli ordinamenti e regolamenti didattici di cui al comma 1, ed e agli accordi
fra le universit e le aziende sanitarie di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 30
dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni. Il programma generale di formazione della scuola
di specializzazione portato a conoscenza del medico all'inizio del periodo di formazione ed
aggiornato annualmente in relazione alle mutate necessit didattiche ed alle specifiche esigenze del
programma di formazione del medico stesso.

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FORMAZIONE ALLESTERO
(vedi Appendice Estero)
LArt 40, comma 6 del D.Lgs 368/1999, modificato dalla legge n. 266/2005, stabilisce che
Nell'ambito dei rapporti di collaborazione didattico-scientifica integrata tra Universit Italiane ed
Universit di Paesi stranieri, la formazione specialistica pu svolgersi anche in strutture sanitarie dei
predetti Paesi, in conformit al programma formativo personale del medico e su indicazione del
consiglio della scuola, fermo restando quanto previsto dall'articolo 12 del Decreto del Presidente della
Repubblica 10 marzo 1982, 162.
Inoltre, lArt 4, comma 4, del vigente D.M. 11 maggio 1995 afferma che Il Consiglio della Scuola
pu autorizzare un periodo di frequenza all'estero in strutture Universitarie ed extrauniversitarie
coerenti con le finalit della Scuola per periodi complessivamente non superiori ad un anno. A
conclusione del periodo di frequenza all'estero, il Consiglio della Scuola pu riconoscere utile, sulla
base d'idonea documentazione, l'attivit svolta nelle suddette strutture estere.
In realt in discussione a seguito di un parer della Conferenza Stato Regioni lampliamento di tale
periodo fino a 18 mesi.
Il medico in formazione impegnato in un periodo autorizzato di formazione allEstero pu
usufruire di Borse integrative per il sostentamento (spese di viaggio, vitto ed alloggio) limitatamente al
periodo trascorso allestero. Tale periodo altra cosa rispetto la cos detta missione scientifica,
prevista in regime di borsa di studio (D.Lgs 368/99), laddove era possibile creare un periodo di
discontinuit con la specializzazione (oggi non pi consentito in regime di contratto di formazione),
congelando la posizione dello specializzando allinterno della scuola, al termine del quale il borsista
riprendeva il corso di studio dal punto in cui questo era stato interrotto.

SPENDIBILIT DEL TITOLO


Il titolo di specialista spendibile nellambito dei Paesi dellUnione Europea.
Nei concorsi di accesso al profilo professionale medico il periodo di formazione specialistica
annoverato fra i titoli di carriera, come servizio prestato nel livello iniziale del profilo stesso nel limite
massimo della durata del corso di studi.

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OSSERVATORI PER LA FORMAZIONE MEDICO SPECIALISTICA


Osservatorio Nazionale
Presso il M.I.U.R. attivo l'Osservatorio Nazionale della formazione medica specialistica con il
compito di determinare gli standard per l'accreditamento delle strutture universitarie e ospedaliere per
le singole specialit, di determinare e di verificare i requisiti di idoneit della rete formativa e delle
singole strutture che le compongono, effettuare il monitoraggio dei risultati della formazione, nonch
definire i criteri e le modalit per assicurare la qualit della formazione, in conformit alle indicazioni
dell'Unione europea.
Ai fini della determinazione dei requisiti di idoneit della rete formativa si tiene conto:
a) dell'adeguatezza delle strutture e delle attrezzature per la didattica, la ricerca e lo studio dei medici in
formazione specialistica, ivi compresi i mezzi di accesso alla lettura professionale nazionale e
internazionale;
b) di un numero e di una variet di procedure pratiche sufficienti per un addestramento completo alla
professione;
c) della presenza di servizi generali e diagnostici collegati alla struttura dove si svolge la formazione;
d) delle coesistenze di specialit affini e di servizi che permettono un approccio formativo
multidisciplinare;
e) della sussistenza di un sistema di controllo di qualit delle prestazioni professionali;
f) del rispetto del rapporto numerico tra tutori e medici in formazione specialistica.
L'accreditamento delle singole strutture disposto, su proposta dell'Osservatorio, con decreto del
Ministro della Sanit di concerto con il Ministro dell'Universit' e della Ricerca.
L'Osservatorio nazionale composto da:
a) tre rappresentanti del MIUR;
b) tre rappresentanti del Ministero della Sanit;
c) tre presidi della Facolt di medicina e chirurgia, designati dalla Conferenza permanente dei Rettori;
d) tre rappresentanti delle Regioni designati dalla Conferenza permanente dei Presidenti delle Regioni e
delle Province autonome di Trento e Bolzano;
e) tre rappresentanti dei medici in formazione specialistica, eletti fra gli studenti iscritti alle scuole di
specializzazione con modalit definite con decreto del Ministro dell'Universit' e della Ricerca. Fino
alla data dell'elezione dei rappresentanti, fanno parte dell'Osservatorio tre medici in formazione
specialistica nominati, su designazione delle associazioni nazionali di categoria maggiormente
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rappresentative, dal Ministro della Sanit di concerto con il Ministro dell'Universit e della Ricerca,
uno per ciascuna delle tre aree funzionali cui afferiscono le scuole di specializzazione.
L'Osservatorio propone ai Ministri della Sanit e dell'Universit e della Ricerca le sanzioni da applicare
in caso di inottemperanza a quanto previsto dalle normative vigenti.
Il giorno 27/3/2007, presso la sala CUN del M.I.U.R., si insediato lOsservatorio Nazionale
della formazione medica specialistica, istituito, nella sua nuova composizione, con Decreto del
Ministro dellUniversit e della Ricerca in data 6/3/2007.
Il S.I.M.S., in qualit di associazione nazionale di categoria tra quelle maggiormente rappresentative
sul territorio nazionale, ha provveduto a designare uno dei tre rappresentanti dei medici in formazione.
Le scadenze pi incombenti a cui sta facendo fronte lOsservatorio Nazionale si riferiscono
allapplicazione della Riforma dellOrdinamento Didattico e sono di seguito elencate:
- controllo degli standard per laccreditamento delle strutture per ciascuna scuola di specializzazione,
per lelaborazione della proposta da trasmettere al Ministero della Salute, che potr procedere alla
redazione del decreto per laccreditamento delle singole strutture, di concerto con il MIUR (cfr. c. 2,
art. 43, D.Lgs. n. 368/1999);
- controllo dei requisiti di idoneit delle rete formativa per ciascuna scuola di specializzazione, per poi
procedere alla redazione di decreti direttoriali del MIUR per listituzione e attivazione delle singole
scuole;
- determinazione del processo di verifica dei requisiti di idoneit della rete formativa della singola
scuola;
- ricognizione degli Osservatori Regionali con lacquisizione del provvedimento di nomina dei
componenti;
- effettuazione del monitoraggio dei risultati della formazione e definizione dei criteri e delle modalit
per assicurare la qualit della formazione, conformemente alle indicazioni dellUnione Europea.
Osservatori Regionali
Presso le Regioni nelle quali sono istituite le scuole di specializzazione istituito l'Osservatorio
Regionale per la formazione medico-specialistica, composto, in forma paritetica, da docenti universitari
e dirigenti sanitari delle strutture presso le quali si svolge la formazione nonch da tre rappresentanti
dei medici in formazione specialistica.
L'Osservatorio presieduto da un preside di Facolt designato dai Presidi delle Facolt di Medicina e
Chirurgia delle Universit della Regione. Nella commissione assicurata la rappresentanza dei direttori
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delle scuole di specializzazione. L'Osservatorio pu articolarsi in sezioni di lavoro. L'Osservatorio


definisce i criteri per la rotazione e verifica lo standard di attivit assistenziali dei medici in formazione
specialistica nel rispetto dell'ordinamento didattico della scuola di specializzazione, del piano
formativo individuale dello specializzando e dell'organizzazione delle aziende e strutture sanitarie, in
conformit alle indicazioni dell'Unione Europea.
L'Osservatorio nominato dalla regione ed ha sede presso una delle Aziende Sanitarie della rete
formativa dei corsi di specializzazione. L'organizzazione dell'attivit dell'Osservatorio disciplinata dai
protocolli d'intesa fra Universit e Regione e negli accordi fra le Universit e le Aziende, attuativi delle
predette intese, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e
successive modificazioni.
L'Osservatorio fornisce altres elementi di valutazione all'Osservatorio Nazionale.
In pi occasioni il S.I.M.S. ha sollecitato i Ministeri della Salute e dellUniversit e Ricerca
affinch provvedessero allistituzione dufficio presso ciascuna Regione inadempiente del
corrispettivo Osservatorio Regionale per la Formazione Medica Specialistica, come previsto
dallart. 44, comma 4, del D. Lgs 368/99, in modo da rendere pieni poteri allOsservatorio Nazionale.
Allo stato attuale, infatti, solo un numero esiguo delle Regioni ha provveduto allistituzione del
rispettivo Osservatorio Regionale, rendendo di fatto pi ostico il lavoro portato avanti dallOsservatorio
Nazionale.
In data 12 Aprile 2007 stata inviata una lettera, a firma del Presidente dellOsservatorio
Nazionale, indirizzata agli assessori regionali alla Sanit, chiedendo notizie sulla costituzione degli
Osservatori Regionali, previsti dallart. 44. del D.Lgs. n. 368/1999, nonch linvio di una copia del
provvedimento di costituzione dellorganismo ed, eventualmente, una breve relazione sullattivit
svolta. A seguito della scarsa adesione allinvito da parte delle Regioni, lo scorso mese di luglio, il
Ministro della Salute, recepita una ulteriore richiesta di intervento avanzata dallOsservatorio
Nazionale, ha comunicato alle Regioni inadempienti che, permanendo tale stato delle cose, provveder
dufficio allistituzione degli Osservatori Regionali in questione.

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ASPETTI MEDICO LEGALI

sovente imbattersi nella cronaca giudiziaria dei principali quotidiani locali e nazionali in casi
di presunta mala sanit in cui si ritrovano coinvolti loro malgrado i medici specializzandi lasciati a
ricoprire guardie senza il supporto del medico strutturato. Di seguito vengono riportati tutti gli elementi
utili a suggerire ai medici in formazione i comportamenti corretti da adottare al fine di prevenire una
loro sovraesposizione di interesse medico legale.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda allAllegato M di codesto Manuale.
In generale si possono configurare tre differenti quadri operativi, cui corrispondono differenti
graduazioni della responsabilit:
1) responsabilit totale: il caso dello specializzando che assume pienamente ed autonomamente un
compito che si conclude con evento infausto; in tal caso, la responsabilit concretamente attribuibile
allo specializzando che ha assunto la posizione di garanzia richiesta dalla giurisprudenza;
2) insussistenza di responsabilit: il caso dello specializzando che agisce senza alcuna possibilit di
scelta (n operativa, n scientifica) eseguendo semplici atti che, autonomamente, non incidono
sullintera attivit terapeutica decisa dal tutor;
3) responsabilit graduata: lipotesi pi ricorrente quella delloperazione effettuata in equipe; in tal
caso si pu ravvisare responsabilit in compartecipazione (ex art. 113 Cod. Pen.) da parte di tutti i
singoli operatori, ma la minore esperienza del discente potr incidere su una riduzione in sede di
condanna.
Giova ricordare sin da subito lesclusione dai compiti dello specializzando di qualsivoglia
attivit di tipo amministrativo, quale:

Richiesta degli esami, in quanto atto rapportuale tra due strutture con risvolti economici

Certificazione dell'esame obiettivo per gli usi di legge

Emissione dei documenti di dimissione

Se l'impegno clinico, con finalit formative, certamente incluso nei doveri dello
specializzando, di tutta evidenza che la sua funzione in quel momento ha dei limiti (quelli connessi
con la componente amministrativa), che impongono quanto meno una collaborazione con chi
autorizzato a svolgerli.
Il medico in Formazione, in termini medico legali e giurisprudenziali, nel momento in cui
prende in carico un paziente responsabile degli atti conseguenti, ed in caso di esiti avversi, dunque,
non potrebbe sottrarsi da responsabilit, adducendo a propria discolpa la giustificazione di non essere
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stato affiancato dallo strutturato/tutor, o di avere effettuato la prestazione oltre il monte ore stabilito
dal tempo pieno.
Nessun atto medico deve quindi essere effettuato senza il supporto del tutor ed in ogni caso tanto per la
compilazione della cartella clinica quanto per la richiesta di prestazioni diagnostiche lo specializzando
deve limitarsi a controfirmare quanto sottoscritto dallo strutturato.
Lo specializzando inoltre ha il dovere di dissociarsi per iscritto in cartella se non dovesse concordare la
prestazione decisa dallo strutturato; diversamente si assumerebbe di fatto la responsabilit dellatto
medico imposto.
Il medico in formazione quindi non deve in alcun modo provvedere alla copertura delle guardie in
assenza del medico strutturato divisionale fisicamente presente. Tale affermazione trova fondamento
nelle seguenti citazioni:
- Art. 16 CCNL: Nelle ore notturne e nei giorni festivi, la continuit assistenziale e le
urgenze/emergenze dei servizi ospedalieri garantita mediante: la guardia medica di U.O. o tra
U.U.O.O. appartenenti ad aree funzionali omogenee e dai srvizi speciali di diagnosi e cura Il
servizio di guardia dunque assicurato da tutti i dirigenti medici in servizio.
- Risposta del MIUR n prot. 356 del 7 Febbraio 2007 a quesiti posti dal SIMS: Sullespletamento del
tirocinio pratico, previsto dallordinamento della scuola di specializzazione, il medico in formazione
specialistica deve svolgere un numero di ore pari a quello svolto da un medico del S.S.N. a tempo
pieno per attivit di servizio. Inoltre le attivit pratiche svolte dai medici in formazione specialistica
devono essere eseguite sempre sotto la guida di un tutore, come peraltro prevede il D.M. 5/5/1995 e,
altres, l art. 40, D.Lgs. n. 368/1999: infatti tali attivit non sono assimilabili allattivit professionale
autonoma del medico dipendente dallazienda sanitaria ove si opera.
Rapporto di Garanzia
Lo specializzando, pur guidato e controllato da un tutor, deve sempre tener presente che
stabilisce un rapporto col paziente, tecnicamente definito di Garanzia.
Il Rapporto di Garanzia si fonda sulla corretta comunicazione al paziente da parte del medico in
formazione di come il proprio ruolo in quel momento sia finalizzato alla formazione e pertanto non
sostitutivo del personale strutturato, unicamente titolo e preposto allerogazione di prestazioni
specialistiche; ci nell'ambito di una pi ampia informazione al malato intesa quale preciso diritto di
questi, al fine di evitare che lo stesso paziente richieda prestazioni specialistiche a chi ancora specialista
non .
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Responsabilit Civile
Si configura in relazione allesecuzione di mansioni amministrative a qualsivoglia natura: non a
caso il datore di lavoro (Aziende Sanitarie presso le quali viene svolta lattivit formativa) tenuto a
provvedere a una copertura assicurativa degli specializzandi in termini completi con l'esclusione delle
responsabilit derivanti da atti di valore amministrativo.
Responsabilit Penale
Il medico in formazione - come ogni medico abilitato alla professione - risponde personalmente
secondo parametri di valutazione dell'imperizia, dell'imprudenza, della negligenza, nonch
dell'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline impiegati per ogni caso

RESPONSABILITA ALTRI ATTORI


In relazione alle tipologie di evenienze sopra riportate, ravvisabile Culpa in eligendo et in
vigilando per Responsabili U.U.O.O., Direttori Scuole, Direzione Sanitaria, tutti attori responsabili del
percorso formativo-assistenziale professionalizzante del medico in formazione.

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ORDINAMENTO DIDATTICO
Ordinamento Didattico Vigente
definito ai sensi del DECRETO MINISTERIALE 11 maggio 1995: Modificazioni
all'ordinamento didattico universitario relativamente alle scuole di specializzazione del settore medico.
Attraverso tale decreto vengono istituite nelle Universit le Scuole di specializzazione dell'area medica,
eventualmente articolate in indirizzi, con lo scopo di formare medici specialisti nel settore dell'area
medica.
Organizzazione delle Scuole
La durata del Corso degli studi per ogni singola Specializzazione definito nell'Ordinamento
didattico specifico della Scuola.
Ciascun anno di corso prevede di norma 200 ore di didattica formale e seminariale ed attivit di
tirocinio guidate da effettuare frequentando le strutture sanitarie delle Scuole universitarie e/o ospedaliere
convenzionate, sino a raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il personale medico a tempo
pieno operante nel Servizio Sanitario Nazionale. Tali ordinamenti delle singole scuole disciplinano gli
specifici standards formativi.
Concorrono al funzionamento delle Scuole le Facolt di Medicina e Chirurgia, i Dipartimenti e gli
Istituti nonch le strutture ospedaliere eventualmente convenzionate.
Le strutture ospedaliere convenzionabili debbono rispondere nel loro insieme a tutti i requisiti di
idoneit di cui all'art. 7 del D.L./vo 257/1991. Rispondono automaticamente a tali requisiti gli Istituti
di ricovero e cura a carattere scientifico, operanti in settori coerenti con quello proprio della Scuola di
Specializzazione. Le predette strutture non Universitarie sono individuate con i protocolli d'intesa di
cui allo stesso art. 6, comma 2 del D.L./vo n. 502/1992.
La formazione deve avvenire nelle strutture Universitarie ed in quelle Ospedaliere convenzionate, intese
come strutture assistenziali tali da garantire, oltre ad una adeguata preparazione teorica, un congruo
addestramento professionale pratico, compreso il tirocinio nella misura stabilita dalla normativa
comunitaria (L. 428/1990 e D.L./vo 257/1991).
Fatti salvi i criteri generali per la regolamentazione degli accessi, previsti dalle norme vigenti, ed in
base alle risorse umane e finanziarie ed alle strutture ed attrezzature disponibili, ogni Scuola in
grado di accettare un numero massimo di iscritti, determinato per ciascun anno di corso ed in totale.
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Il numero effettivo degli iscritti determinato dalla programmazione nazionale, stabilita di concerto tra
il Ministero della Salute ed il Ministero dell'Universit e della Ricerca, e dalla successiva ripartizione dei
posti tra le singole Scuole. Il numero degli iscritti a ciascuna Scuola non pu superare quello totale
previsto dallo Statuto; in caso di previsione statutaria di indirizzi riservati a laureati non medici, lo
statuto della Scuola indica il numero massimo degli iscrivibili.
Sono ammessi al Concorso di ammissione alla Scuola i Laureati del Corso di Laurea in Medicina e
Chirurgia, nonch, per gli specifici indirizzi, laureati non medici. Le lauree sono specificate nelle singole
tipologie. Sono altres ammessi al Concorso coloro che siano in possesso di titolo di studio, conseguito
presso Universit straniere e ritenuto equipollente dalle competenti Autorit accademiche italiane.
L'Universit', su proposta del Consiglio della singola Scuola e del Consiglio della Facolt di Medicina e
Chirurgia quanto trattasi di pi Scuole per la stessa Convenzione, pu stabilire protocolli di intesa ai
sensi del 2 comma, dell'articolo 6 del D.L./vo 502/1992, per i fini di cui all'articolo 16 del medesimo
D.L./vo. L'Universit, su proposta del Consiglio della Scuola, pu altres stabilire Convenzioni con
Enti Pubblici o Privati con finalit di sovvenzionamento per lo svolgimento di attivit coerenti con gli
scopi della Scuola.
Percorso formativo
Il Consiglio della Scuola tenuto a determinare l'articolazione del Corso di Specializzazione ed il
relativo piano degli studi nei diversi anni e nelle strutture precedentemente descritte.
Il Consiglio della Scuola, al fine di conseguire lo scopo e gli obiettivi previsti e specificati nelle
apposite Tabelle A e B relative agli standards formativi specifici per ogni Specializzazione, determina
pertanto, nel rispetto dei diritti dei malati:
a) la tipologia delle opportune attivit didattiche, ivi comprese le attivit di laboratorio pratiche e di
tirocinio;
b) la suddivisione nei periodi temporali delle attivit didattica teorica e seminariale, di quella di tirocinio
e le forme di tutorato.
Il Piano di studi determinato dal Consiglio di ogni Scuola nel rispetto degli obiettivi generali e di
quelli da raggiungere nelle diverse aree, degli obiettivi specifici e dei relativi settori scientifico
disciplinari riportati per ogni singola Specializzazione nella specifica Tabella A.
L'organizzazione del processo di addestramento ivi compresa l'attivit svolta in prima persona, minima
indispensabile per il conseguimento del Diploma, attuata nel rispetto di quanto previsto per ogni
singola Specializzazione nella specifica Tabella B.
45

Il Piano dettagliato delle attivit formative deliberato dal Consiglio della Scuola e reso pubblico nel
Manifesto annuale degli Studi.
All'inizio di ciascun anno di corso il Consiglio della Scuola programma le attivit comuni per gli
specializzandi e quelle specifiche relative al tirocinio.
Per tutta la durata della Scuola gli specializzandi sono guidati nel loro percorso formativo da tutori
designati annualmente dal Consiglio della Scuola.
Il Tirocinio svolto nelle strutture universitarie ed in quelle ospedaliere convenzionate. Lo svolgimento
della attivit di tirocinio e l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti ai quali sia affidata la
responsabilit didattica, in servizio nelle strutture presso cui il medesimo tirocinio sia stato svolto.
Il Consiglio della Scuola pu autorizzare un periodo di frequenza all'estero in strutture Universitarie ed
extrauniversitarie coerenti con le finalit della Scuola per periodi complessivamente non superiori ad un
anno. A conclusione del periodo di frequenza all'estero, il Consiglio della Scuola pu riconoscere
utile, sulla base d'idonea documentazione, l'attivit svolta nelle suddette strutture estere.
Conseguimento del Titolo
L'esame finale consta nella presentazione di un elaborato scritto su una tematica, coerente con i fini della
Specializzazione, assegnata allo specializzando almeno un anno prima dell'esame stesso e realizzata sotto
la guida di un docente della Scuola.
La Commissione d'esame per il conseguimento del Diploma di Specializzazione nominata dal Rettore
dell'Ateneo, secondo la vigente normativa.
Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale, deve aver frequentato in misura corrispondente
al monte ore previsto, aver superato gli esami annuali ed il tirocinio ed aver condotto in prima persona,
con progressiva assunzione di autonomia professionale, atti medici specialistici certificati secondo lo
standards nazionale specifico riportato nelle Tabelle B.
Le Tabelle A e B, che definiscono gli standards nazionali per ogni singola tipologia di Scuola (sugli
obiettivi formativi e relativi settori scientifico disciplinari di pertinenza e sull'attivit minima dello
specializzando per l'ammissione all'esame finale), sono decretate ed aggiornate dal Ministro
dell'Universit e della Ricerca, con le procedure di cui all'art. 9 della legge 341/1990). Gli standards
sono applicati a tutti gli indirizzi previsti.
La Tabella relativa ai requisiti minimi necessari per le strutture convenzionabili decretata ed
aggiornata con le procedure di cui all'art. 7 del D.L./vo 257/1991.

46

Nuovo Ordinamento Didattico


(in vigore dallA.A. 2007/08)
stato riformato ai sensi del Decreto M.I.U.R. sul Riassetto delle Scuole di specializzazione di
area sanitaria. (GU n. 258 del 5-11-2005- Suppl. Ordinario n.176).
A partire dallAnno Accademico 2007/08, esclusivamente per i nuovi immatricolati, entrer in vigore il
Nuovo Ordinamento Didattico delle Scuole di specializzazione di area sanitaria, ispirato alle Direttive
Comunitarie in tema di formazione medico specialistica.
necessario ricordare preliminarmente che il decreto sul Riassetto delle Scuole di specializzazione di
area sanitaria afferma chiaramente che le Universit assicurano la conclusione dei corsi di
specializzazione ed il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti, agli
specializzandi gi iscritti al momento dell'adeguamento del Regolamento Didattico di Ateneo. Pertanto i
medici in formazione non saranno obbligati a transitare al nuovo ordinamento, n potranno di converso
optare per lo stesso.
Il predetto decreto individua le scuole di specializzazione di area sanitaria, il profilo specialistico, gli
obiettivi formativi ed i relativi percorsi didattici suddivisi in aree e classi (vedi tabella XXX pag)
stabilendo che le Universit dovranno adeguare alla norma il proprio Regolamento didattico di Ateneo,
di cui all art.11 della Legge n.341/1990, entro diciotto mesi dalla data di pubblicazione del decreto sulla
Gazzetta Ufficiale.
Organizzazione delle Scuole
Le Scuole di specializzazione di area sanitaria afferiscono a tre differenti aree: Area Medica,
Area Chirurgica e Area dei Servizi Clinici.
LArea dei Servizi Clinici suddivisa ulteriormente in due sotto-aree: sotto-area dei Servizi Clinici
Diagnostici e Terapeutici, sotto-area dei Servizi Clinici Organizzativi e della Sanit Pubblica (vedi
tabella XXX pag).
Nellambito delle singole aree le Scuole sono aggregate in Classi omogenee al fine di consentire una
migliore utilizzazione delle risorse strutturali, didattiche, assistenziali.
Le Scuole di specializzazione pur avendo sede presso lUniversit afferiscono alle Facolt di Medicina e
Chirurgia e possono essere attivate anche con il concorso di altre Facolt, fatta salva la classe delle
Specializzazioni in Farmaceutica che afferisce alle Facolt di Farmacia.

47

Le Scuole di specializzazione operano nell'ambito di una rete formativa dotata di risorse assistenziali e
socio-assistenziali adeguate allo svolgimento delle attivit professionalizzanti, secondo gli standards
individuati dall'Osservatorio Nazionale della formazione medica specialistica.
L'Osservatorio Nazionale dunque provvede alla determinazione degli standard per laccreditamento delle
strutture universitarie e ospedaliere per le singole specialit, verifica i requisiti di idoneit della rete
formativa e delle singole strutture che le compongono, effettua il monitoraggio dei risultati della
formazione, nonch per definisce i criteri e le modalit per assicurare la qualit della formazione, in
conformit alle indicazioni dellUnione Europea.
A tal fine le Scuole di Specializzazione possono essere istituite ed attivate anche in collaborazione con
altre Facolt di Medicina e Chirurgia di altre Universit, al fine di assicurare una vantaggiosa
utilizzazione delle risorse strutturali e del corpo docente, previa stipula di apposita convenzione. L atto
convenzionale individua la sede amministrativa della scuola, le risorse finanziarie, strutturali e di
personale docente occorrenti al funzionamento della scuola stessa, anche per i fini di cui all art. 3,
comma 10, del D.M. 270/2004.
Le Facolt di Medicina e Chirurgia possono istituire e attivare una sola Scuola di Specializzazione per
ciascuna tipologia. Per ciascuna scuola il numero minimo di specializzandi iscrivibili non pu essere
inferiore a 3 per anno di corso. Ci vuol dire che la Scuola deve garantire un volume formativo atto ad
ospitare un numero minimo di specializzandi per anno di corso, ma che in realt gli iscritti possono
essere in numero inferiore rispetto a quello minimo definito.
Corpo Docente
Il corpo docente delle Scuole di specializzazione costituito da Professori di ruolo o fuori ruolo
di I e II fascia, da Professori Aggregati (ex Ricercatori Universitari) e personale operante in strutture non
universitarie, appartenente alla rete formativa della Scuola, nominato dal Consiglio di Facolt su proposta
del Consiglio della Scuola, ai sensi del D.M. 21 maggio 1998, n.242.
Il corpo docente comprende almeno un Professore di ruolo o fuori ruolo nel settore scientificodisciplinare di riferimento della tipologia della Scuola. Per le Scuole per le quali non identificabile un
singolo settore scientifico-disciplinare di riferimento, il corpo docente comprende almeno un Professore
di ruolo o fuori ruolo afferente ad uno dei settori scientifico-disciplinari indicati nell Ambito specifico
della tipologia della Scuola.
Il corpo docente di ciascuna Scuola altres determinato ai sensi dell art. 43 del D. Lgs, 368/99.

48

Ai sensi dell art.14 del D.P.R. 162/82, la Direzione della Scuola affidata ad un Professore di ruolo o
fuori ruolo del settore scientifico disciplinare di riferimento della Scuola. Nel caso di multipli settori
scientifico-disciplinari di riferimento la Direzione della Scuola affidata ad un Professore di ruolo o
fuori ruolo di uno dei settori compresi nellAmbito specifico della tipologia della Scuola.
Percorso formativo
Il percorso formativo del medico in formazione tarato sui Crediti Formativi Universitari
(CFU). Il medico in formazione deve acquisire 300 CFU complessivi, articolati in 5 anni di corso (o 360
CFU per i percorsi formativi delle Scuole articolate in 6 anni di corso). Per ciascuna tipologia di Scuola
indicato il profilo specialistico e sono identificati gli obiettivi formativi ed i relativi percorsi didattici
funzionali al conseguimento delle necessarie conoscenze culturali ed abilit professionali. I percorsi
formativi vengono articolati in attivit formative e a queste vengono attribuiti i CFU.
Il monitoraggio interno e la documentazione delle attivit formative, con particolare riguardo alle attivit
professionalizzanti, deve essere documentato dal libretto-diario delle attivit formative nel quale vengono
annotate, e certificate mediante firma, le attivit svolte dallo specializzando con un giudizio sulle
capacit e le attitudini espresso dal docente-tutore preposto alle singole attivit.
I percorsi didattici sono articolati in Attivit Formative, preordinate al raggiungimento degli obiettivi
formativi utili a conseguire il titolo. Le Attivit sono a loro volta suddivise in Ambiti omogenei di
sapere, identificati da Settori scientifico disciplinari.
Le Attivit formative ed i relativi CFU sono cos ripartiti:
a) Attivit di base a cui sono assegnati 5 CFU;
b) Attivit caratterizzanti a cui sono assegnati almeno 270 CFU per le Scuole articolate in 5 anni di
corso e 330 CFU per le Scuole articolate in 6 anni di corso;
b.1) Attivit caratterizzanti elettive a scelta dello studente a cui pu essere assegnata una parte dei CFU
dellAmbito specifico della Scuola;
c) Attivit Affini, Integrative e Interdisciplinari a cui sono assegnati 5 CFU;
d) Attivit finalizzate alla prova finale a cui sono assegnati 15 CFU;
e) Altre Attivit a cui sono assegnati 5 CFU.
Almeno il 70% del complesso delle Attivit formative riservato allo svolgimento di Attivit formative
professionalizzanti (pratiche e di tirocinio), pari a 210 CFU per le tipologie di Scuole articolate in 5 anni
di corso e 252 CFU per le tipologie di Scuole articolate in 6 anni di corso.
49

a) Le Attivit di base comprendono uno o pi Ambiti, ed i relativi Settori scientifico disciplinari,


finalizzati allacquisizione di conoscenze generali comuni per la preparazione dello specializzando nelle
varie tipologie di Scuole comprese nella Classe.
b) Le Attivit caratterizzanti sono articolate in almeno:
1) un Ambito denominato Tronco comune identificato dai Settori scientifico disciplinari utili
allapprendimento di saperi comuni, coordinato da un Docente che nellArea Medica e nellArea
Chirurgica va identificato, rispettivamente, nel docente di Medicina Interna e nel docente di Chirurgia
Generale, mentre nellArea dei Servizi Clinici corrisponde al titolare della disciplina prevalente in
ciascuna classe.
Al tronco comune sono dedicati il 30% dei crediti delle Attivit caratterizzanti da distribuire nellintero
percorso formativo (rispettivamente 81 CFU per le tipologie di Scuole articolate in 5 anni di corso e 99
CFU per le tipologie di Scuole articolate in 6 anni di corso).
Almeno 60 CFU del tronco comune sono dedicati ad attivit professionalizzanti (pratiche e di tirocinio).
NellArea medica e nellArea chirurgica, almeno 30 dei suddetti CFU devono essere dedicati ad attivit
professionalizzanti cliniche, rispettivamente, di medicina interna e di chirurgia generale. I rimanenti 30
CFU devono essere dedicati ad attivit professionalizzanti svolte nelle specialit affini alle singole
tipologie di scuola comprese nella Classe/Area e nelle attivit cliniche di emergenza e pronto soccorso.
NellArea dei Servizi le attivit professionalizzanti di Tronco comune sono differenziate per Classe.
2) un Ambito denominato Discipline specifiche della tipologia identificato da uno o pi Settori
scientifico disciplinari specifici della figura professionale propria del corso di specializzazione. Alle
discipline specifiche della tipologia assegnato il 70% dei CFU delle Attivit caratterizzanti
(rispettivamente 189 CFU per le Scuole articolate in 5 anni di corso e 231 CFU per le Scuole articolate in
6 anni di corso);
b1) le Attivit caratterizzanti elettive a scelta dello studente comprendono un insieme di Attivit
identificate da Settori scientifico disciplinari, utili a costituire specifici percorsi formativi di
approfondimento. A tali Attivit assegnata una frazione di crediti compresi nellambito delle Discipline
specifiche della tipologia della Scuola (di cui al punto precedente). Possono essere dedicate alle Attivit
caratterizzanti elettive fino a 45 CFU per le tipologie di Scuole articolate in 5 anni di corso e 50 CFU per
le tipologie di Scuole articolate in 6 anni di corso.
c) Le Attivit Affini, Integrative e Interdisciplinari comprendono uno o pi Ambiti, identificati da
Settori scientifico disciplinari utili alle integrazioni multidisciplinari.

50

d) Le Attivit finalizzate alla prova finale comprendono crediti destinati alla preparazione della tesi per
il conseguimento del Diploma di specializzazione.
e) Le Altre Attivit comprendono crediti finalizzati allacquisizione di abilit linguistiche, informatiche e
relazionali .Tra tali attivit sono comprese, in particolare, quelle per l apprendimento della lingua
inglese a livello sufficiente per la comprensione di testi e la partecipazione a conferenze di ambito
scientifico e clinico in quanto condizione indispensabile per laggiornamento e leducazione medica
continua.
Nota: Per lArea Chirurgica, un successivo decreto del M.I.U.R., sentito il Ministero della Salute,
detter le disposizioni per lindividuazione degli interventi di piccola, media ed alta chirurgia, necessari
per l acquisizione delle specifiche abilit previste dallordinamento.

Conseguimento del Titolo


Al termine del corso di specializzazione lo studente consegue il diploma di specializzazione
corredato dal Supplemento al Diploma rilasciato dalle Universit ai sensi dell art.11, comma 8, del DM
270/2004, che documenta lintero percorso formativo svolto dallo specializzando e che indica le Attivit
Elettive che hanno caratterizzato lo specifico percorso individuale.
La prova finale consiste nella discussione della tesi di specializzazione e tiene conto dei risultati delle
valutazioni periodiche derivanti dalle prove in itinere, nonch dei giudizi dei docenti-tutori.
Ai sensi dell art. 38, comma 2 del D.Lgs 368/99, ai fini delle periodiche verifiche di profitto la Scuola
pu predisporre prove in itinere in rapporto con gli obiettivi formativi propri delle singole Scuole.

51

Elenco Scuole per Area, Classe e Tipologia

AREA MEDICA
Classe Medicina clinica generale
Medicina interna
Geriatria
Medicina dello sport
Medicina termale
Oncologia medica
Medicina di comunit
Classe Medicina specialistica
Allergologia ed Immunologia clinica
Dermatologia e Venereologia
Ematologia
Endocrinologia e malattie del ricambio
Gastroenterologia
Malattie dellapparato cardiovascolare
Malattie dellapparato respiratorio
Malattie infettive
Medicina tropicale
Nefrologia
Reumatologia
Medicina delle Emergenze e delle Urgenze*
*(di nuova istituzione, verr attivata a partire dallA.A. 2008/09)
Classe Neuroscienze e scienze cliniche del comportamento
Neurofisiopatologia
Neurologia
Neuropsichiatria infantile
Psichiatria
Psicologia clinica
Classe Medicina clinica dellet evolutiva
Pediatria

52

AREA CHIRURGICA
Classe delle Chirurgie generali
Chirurgia Generale
Chirurgia dellapparato digerente
Chirurgia pediatrica
Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
Classe delle Chirurgie specialistiche
Ginecologia ed Ostetricia
Neurochirurgia
Ortopedia e traumatologia
Urologia
Classe delle Chirurgie del distretto testa e collo
Chirurgia Maxillo-Facciale
Oftalmologia
Otorinolaringoiatria
Classe delle Chirurgie cardio-toraco-vascolari
Cardiochirurgia
Chirurgia Toracica
Chirurgia Vascolare

53

AREA SERVIZI CLINICI


Sotto-area dei Servizi clinici diagnostici e terapeutici
Classe della Medicina diagnostica e di laboratorio
Anatomia Patologica
Biochimica Clinica
Microbiologia e Virologia
Patologia Clinica
Classe della diagnostica per immagini e radioterapia
Radiodiagnostica
Radioterapia
Medicina nucleare
Classe dei servizi clinici specialistici
Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva
Audiologia e foniatria
Medicina fisica e riabilitativa
Tossicologia Medica
Classe dei servizi clinici biomedici
Genetica medica
Scienza dellalimentazione
Farmacologia
Classe delle specializzazioni in odontoiatria
Chirurgia orale
Ortognatodonzia
Sotto-area dei servizi clinici organizzativi e della sanit pubblica
Classe della sanit pubblica
Igiene e Medicina Preventiva
Medicina Aeronautica e Spaziale
Medicina del Lavoro
Medicina Legale
Statistica sanitaria
Classe della farmaceutica
Farmacia ospedaliera
Classe della fisica sanitaria
Fisica Medica

54

SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DELLA DISTRIBUZIONE DEI CFU


IN UNA TABELLA TIPO DELLE ATTIVIT FORMATIVE
ATTIVIT FORMATIVE
Attivit formative

Ambiti disciplinari
DISCIPLINE GENERALI PER
LA FORMAZIONE DELLO
SPECIALISTI

Settori scientifico-disciplinari

CFU

Tot.
CFU

SSD

Di base
SSD
Caratterizzanti

Affini, integrative e
interdisciplinari

TRONCO COMUNE

81
(99)

DISCIPLINE SPECIFICHE
DELLA TIPOLOGIA*

SSD della tipologia

DISCIPLINE INTEGRATIVE
ED INTERDISCIPLINARI

SSD

189**
(231)
5

Per la prova finale


Altre

270
(330)

15
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilit informatiche e relazionali.

5
300
(360)

TOTALE
CFU per le Scuole con percorso di 6 anni.
* Ambito specifico per la tipologia della Scuola.
** CFU specifici per la tipologia della Scuola utilizzabili anche per le Attivit caratterizzanti elettive.

ATTIVIT CARATTERIZZANTI ELETTIVE


Attivit formative
Attivit caratterizzanti
elettive a scelta dello
studente

Ambiti disciplinari

Settori scientifico-disciplinari

CFU

Tutti i SSD ritenuti utili per lattivit elettiva

45*
(50*)

DISCIPLINE
CARATTERIZZANTI
ELETTIVE PER LE
TIPOLOGIE DELLA CLASSE

CFU per le scuole con percorso di 6 anni.


* I CFU derivano da quelli dellAmbito specifico della tipologia.

55

Tot.
CFU

ATTIVIT PROFESSIONALIZZANTI
Attivit formative
Attivit
professionalizzanti

Ambiti disciplinari

Settori scientifico-disciplinari

DISCIPLINE
PROFESSINALIZZANTI

CFU

Tot.
CFU

210**
(252)

CFU per le scuole con percorso di 6 anni.


** Il 70% dei CFU di tutte le Attivit.

CONCLUSIONI
Il S.I.M.S. auspica che vengano adottate politiche virtuose a sostegno della riqualificazione
delle scuole di specializzazione e del miglioramento degli standard formativi riservati ai medici
specializzandi. In tal senso, il ruolo dellOsservatorio Nazionale per la formazione medico specialistica
appare fondamentale.
altrettanto indispensabile ribadire il primato della Formazione a fronte della deriva
sindacalista prodotta dalle problematiche applicative conseguenti allintroduzione della riforma dello
status del medico specializzando.

56

BIBLIOGRAFIA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO


D.Lgs. 368 del 1999, modificato dalla Legge n. 266/2005.
C. Puccini Istituzioni di Medicina Legale, Casa Editrice Ambrosiana.
L. Macchiarelli et Al Compendio di Medicina Legale, Edizioni Minerva Medica.
Sentenza del 24.11.99, Sez. IV della Cassazione Penale.
Sentenza del 20.01.2004, Sez. IV della Cassazione Penale.
Bollettino Ordine dei Medici della Provincia di Milano.
Codice Penale.
DECRETO MINISTERIALE 11 maggio 1995: Modificazioni all'ordinamento didattico universitario
relativamente alle scuole di specializzazione del settore medico
Decreto M.I.U.R. sul Riassetto delle Scuole di specializzazione di area sanitaria. (GU n. 258 del 511-2005- Suppl. Ordinario n.176)
DECRETO DEL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA del 6
marzo 2006, n.172 "Regolamento concernente le modalit per l'ammissione dei medici alle scuole di
specializzazione in medicina", pubblicato sulla GAZZETTA UFFICIALE - SERIE GENERALE N.
109 - in vigore quindi nella sua formulazione rivisitata a partire dallA.A. 2007/08.
Decreto Ministeriale 445/2001

57

APPENDICE ESTERO

58

AMMISSIONE DEI MEDICI STRANIERI AI


PROGRAMMI DI SPECIALIZZAZIONE NEGLI STATI UNITI
Tutti i medici che non abbiano conseguito la laurea in medicina in una universit statunitense,
qualora desiderino essere ammessi ad un programma di specializzazione (residency training program)
negli Stati Uniti, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
ECFMG Standard Certificate
E' il certificato che attesta il conseguimento della ECFMG Certification, richiesta ai medici
stranieri (nonch ai cittadini americani laureati all'estero), per convalidare la propria laurea negli Stati
Uniti. Questo certificato viene rilasciato dalla ECFMG-Educational Commission for Foreign Medical
Graduates, l'ente americano responsabile per la convalida dei titoli di studio in Medicina e Chirurgia
conseguiti all'estero.
Educational Commission for Foreign Medical Graduates - ECFMG
3624 Market Street tel. 001-215-386.5900
Philadelphia, PA 19104 fax 001-215-386.9196
U.S.A.
http://www.ecfmg.org
Per ottenere la certification lo studente straniero deve sostenere un esame di inglese (TOEFL Test of
English as a Foreign Language), uno di cultura medica (USMLE United States Medical Licensing
Examination Step I e II), ed uno di pratica medica (CSA Clinical Skills Assessment).
Il superamento di questi esami abilita il medico straniero ad esercitare la professione limitatamente
all'ambito del programma di specializzazione a cui verr eventualmente ammesso. La ECFMG
Certification costituisce solo il primo passo per la specializzazione e non garantisce l'accettazione
automatica in un programma.
Per ottenere questo documento il medico italiano, dopo aver superato gli esami richiesti, deve inviare
alla ECFMG a Philadelphia il proprio certificato di laurea tradotto ed autenticato. Lo ECFMG Standard
Certificate viene rilasciato dopo 4/6 mesi dalla presentazione della documentazione ed ha validit
indefinita, ad eccezione della parte riguardante la conoscenza della lingua inglese che ha validit due
anni. e pu essere convalidata ripetendo il test di inglese.

59

COME RICHIEDERE L'AMMISSIONE AD UN PROGRAMMA DI SPECIALIZZAZIONE


Una volta conseguita lo ECFMG Standard Certificate, circa 12 mesi prima dell' inizio del
programma di specializzazione, selezionare i programmi e gli ospedali e/o cliniche universitarie da
contattare, consultando la pubblicazione, "Graduate Medical Education Directory" che riporta l'elenco
degli ospedali americani che offrono programmi accreditati dall'Accreditation Council for Graduate
Medical Education (ACGME).
In questa fase di ricerca il medico italiano deve tener presente due punti importanti:
- il visto dingresso negli Stati Uniti pu essere rilasciato soltanto se il residency training program si
svolge

presso

un

ospedale

affiliato

con

una

facolt

di

medicina

accreditata;

- lo ECFMG, in qualit di ente sponsor del visto, richiede una dichiarazione del Ministero della Sanit
attestante che la specialit prescelta ha una applicazione in Italia.
Controllare sul "Graduate Medical Education Directory" le procedure di iscrizione al programma
prescelto.In alcuni casi infatti, anzich inviare direttamente la propria richiesta necessario servirsi di
organizzazioni quali NRMP o ERAS.
National Resident Matching Program (NRMP)
Alcuni ospedali accettano le richieste solo tramite il NRMP, National Resident Matching
Program, una organizzazione che fa da tramite, dietro pagamento di una tassa di iscrizione, tra le
richieste dei candidati e le offerte degli ospedali.
National Resident Matching Program NRMP
2501 M Street N.W.suite 1 tel. 001-202-828.0566
Washington D.C.20037-1307 fax 001-202-828.1120
U.S.A.
http://www.aamc.org/nrmp
L'iscrizione al Matching Program va fatta su appositi moduli entro la fine di ottobre di ogni anno, per
gli incarichi nei programmi che iniziano nel luglio successivo.
Il risultato della ricerca (match) viene comunicato dal NRMP ad ogni candidato in marzo. In caso di
esito negativo, il medico pu provare direttamente, avvalendosi del Results Book edito dal NRMP che
riporta tutte le positions rimaste libere dopo il match.

60

Electronic Residency Application Service ERAS


In alternativa al NRMP, alcuni programmi di specializzazione richiedono che i medici stranieri
presentino domanda tramite il servizio "Electronic Residency Application Service" (ERAS). Per
ricevere il modulo di iscrizione per questo servizio, necessario rivolgersi a:
ECFMG - ERAS Program
P.O. Box 13467 Philadelphia, PA 19101 3467 - USA
tel. (215) 386.5900 - fax (215) 222-5641
http://www.ecfmg.org/eras-faq.htm
VISTO DI INGRESSO PER UN RESIDENCY TRAINING PROGRAM
Per frequentare un residency training program i medici stranieri devono essere in possesso del
visto J-1 Exchange Visitor Visa.
Per ottenere il visto il medico italiano dovr presentare al Consolato degli Stati Uniti pi vicino al suo
luogo di residenza, il passaporto e il documento IAP-66 Certificate of Eligibility for Exchange Visitor.
Questo modulo viene rilasciato dall'ECFMG ai medici stranieri ammessi in un residency training
program. Per informazioni rivolgersi a:
ECFMG Exchange Visitor Sponsorship Program
P.O.Box 41673 Philadelphia
PA 19101-1673 USA
Tel. 215-823.2121 Fax 215- 386.9766
http://www.ecfmg.org

61

ALTRE OPPORTUNITA' USA PER LAUREATI IN MEDICINA STRANIERI


INTERNATIONAL FELLOWSHIPS IN MEDICAL EDUCATION
Programma per borse di studio riservato a professori universitari, offre la possibilit di
trascorrere un periodo di studio/ricerca presso una universit americana. Ha lo scopo di promuovere la
conoscenza delle discipline mediche attraverso scambi di professori tra gli Stati Uniti e gli altri paesi.
Per partecipare al programma i laureati in medicina in Italia dovranno avere:

esperienza di lavoro (minimo tre anni);

un incarico di insegnamento universitario;

una buona conoscenza della lingua (attestata dal superamento del TOEFL);

il supporto e l'approvazione di una facolt di medicina italiana;

un posto di lavoro in Italia dove al termine del programma il medico ha l'obbligo di tornare.
Per informazioni rivolgersi a:

ECFMG INTERNATIONAL FELLOWSHIPS IN MEDICAL EDUCATION


suite 475 - 2401 Pennsylvania avenue, NW Washington D.C. 20037 USA
tel. (202) 293-9320 - fax (202) 457-0751
CLINICAL CLERKSHIP
E' un periodo di training di uno o due mesi presso un ospedale americano, a cui gli studenti
italiani possono partecipare soltanto se iscritti al 5/6 anno di corso.
Per accedere a questo programma necessario inviare agli ospedali una lettera di richiesta con il
proprio curriculum.
MEDICAL COLLEGE ADMISSION TEST
Il Medical College Admission Test (MCAT) lesame dammissione alle Medical Schools
statunitensi, amministrato esclusivamente negli Stati Uniti su autorizzazione della Association of
American Medical Colleges (AAMC). Il test diviso in 4 sezioni: Verbal Reasoning, Physical
Sciences, Writing Sample, e Biological Sciences.
Il materiale informativo ed i moduli d'iscrizione devono essere richiesti a:
MCAT Program Office
P.O. Box 4056
Iowa City, IA 52243 USA
62

Tel. (319) 337-1357


email: mcat@aamc.org
http://www.aamc.org/stuapps/admiss/mcat/
UNITED STATES MEDICAL LICENSING EXAMINATION USMLE
Lo USMLE si compone di tre steps. Per conseguire la ECFMG Certification, richiesta ai medici
stranieri per l'ammissione ad un programma di specializzazione, residency program, necessario
superare esclusivamento lo USMLE Step I (discipline di base) e II (discipline cliniche).
Lo USMLE Step I e II viene amministrato in versione computerizzata. La tassa di iscrizione per ogni
step di $510, a cui si aggiunge una sovrattassa di $125 per quanti sostengano lesame in Italia o in
altra sede in Europa.
La terza parte dello USMLE, Step III, (non richiesta ai medici stranieri al fine del conseguimento della
ECFMG Certification), l'esame di abilitazione all'esercizio della professione e viene amministrato
negli USA, direttamente dalle autorit competenti per l'abilitazione nei singoli stati americani.
Lo USMLE Bulletin of Information, contenente informazioni sull'esame e moduli di iscrizioni, pu
essere richiesto al Servizio Informazioni della Commissione per gli Scambi Culturali tra l'Italia e gli
Stati Uniti, o in alternativa, a:
ECFMG - Educational Commission for Foreign Medical Graduates
3624 Market Street Philadelphia, PA 19104 USA
tel. 001-215-386.5900, fax 001-215-386.9196
http://www.ecfmg.org
CLINICAL SKILLS ASSESSMENT CSA
Il Clinical Skills Assessment (CSA), esame introdotto nel 1998, richiesto ai medici stranieri
per conseguire la ECFMG Certification. Il test, della durata di un intero giorno viene amministrato
durante tutto lanno esclusivamente negli Stati Uniti, a Philadelphia presso lECFMG Clinical Skills
Assessment Center.
Il CSA pu essere sostenuto solo dopo aver superato lo USMLE step I e IIe il TOEFL. La tassa
discrizione di $1,200. Il modulo discrizione al CSA inserito nello USMLE Bulletin of
Information.

63

GIOVANI MEDICI IN EUROPA

AUSTRIA

GERMANIA

FINLANDIA

Medicina Generale: 3 anni

Medicina Generale: 3 anni

Medicina Generale: 3-4 anni

Scuole di Specializzazione: 6
anni

Scuole di Specializzazione: 46 anni.

Scuole di Specializzazione: 6-8


anni

L'accesso alle scuole di


specializzazione demandato
ai singoli ospedali.

Non vi un numero definito


di posti nelle scuole di
specializzazione.

E' necessario trovare un


professore che supervisioni il
proprio programma di
formazione

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OLANDA
SPAGNA

FRANCIA

Medicina Generale: 3 anni


Scuole di Specializzazione: 46 anni.
Chi aspira ad entrare in una
scuola di specializzazione
deve presentare la domanda
ai singoli dipartimenti di
specializzazione. Per alcune
scuole la gestione delle
domande invece
centralizzata (Committee for
the Registration of Specialists
- SRC)

Medicina Generale: 3 anni

Medicina Generale: 2 e 1/2 anni

Scuole di Specializzazione: 35 anni

Scuole di Specializzazione: 4-6


anni.

L'esame unico nazionale


(MIR). Il numero di posti
determinato ogni anno e
dipende dalla necessit di
specialisti e dei posti
disponibili negli ospedali

L'accesso alle scuole di


specializzazione subordinato
ad un esame organizzato dalle
singole universit.

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64

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REGNO UNITO

IRLANDA

PORTOGALLO

Medicina Generale: 3 anni

Medicina Generale: 3 anni

Medicina Generale: 3 anni

Scuole di Specializzazione: 68 anni.

Scuole di Specializzazione:
3-4 anni.

Scuole di Specializzazione: 3-4


anni.

Per conseguire il titolo di


specialista bisogna superare
l'esame del Specialist
Training Authority (STA) of
the Medical Royal Colleges
for a Certificate of
Completion of Specialist
Training (CCST) solo dopo
aver completato il training
come Senior House Office (2
anni) e Specialist Register (46 anni).

Diverse istituzioni
supervisionano le scuole di
specializzazione a cui
possibile accedere tramite
concorso.

L'accesso alle scuole di


specializzazione subordinato al
superamento di un esame
nazionale (internato
complementare).

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SVEZIA

GRECIA

DANIMARCA

Medicina Generale: 21 mesi

Medicina Generale: 3 anni

Medicina Generale: 3 e anni

Scuole di Specializzazione:
minimo 5 anni.

Scuole di Specializzazione:
3-7 anni

Scuole di Specializzazione: 4-7 e


anni

Per poter intraprendere studi


specialistici necessario aver
terminato il basic clinical
training di 21 mesi.

Soltanto dopo un periodo di


pratica obbligatorio della
durata di 1 anno si pu
accedere alle scuole di
specializzazione.

I diversi ospedali offrono


"vacancies" retribuiti in diverse
specializzazioni a seconda delle
necessit formative

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65

APPENDICE RICERCA

66

DOTTORATO DI RICERCA
Il dottorato di ricerca il terzo livello della formazione universitaria, assieme alle scuole di
specializzazione ed ai master universitari di secondo livello. La finalit del dottorato di ricerca
formare gli studenti (laureati) alla ricerca autonoma, sia in preparazione di unattivit lavorativa nel
campo della ricerca (ovunque svolta), sia per far loro conseguire, tramite lesperienza diretta e
personale dellattivit di ricerca, alti livelli di professionalit (in tutti i campi).
Al dottorato di Ricerca si accede tramite concorso pubblico, bandito ogni anno dalle Universit. Ogni
dottorato di ricerca ha un certo numero di posti pagati e altri non retribuiti. Il titolo conseguito ha
comunque lo stesso valore.
Durante la durata del corso di dottorato, lo studente svolge attivit scientifiche sotto la sorveglianza di
un docente-tutor. Al termine del corso, lo studente prepara un elaborato (tesi di dottorato), che dovr
discutere pubblicamente.
Durante il corso il dottorando contemporaneamente uno studente del corso di dottorato e un early
stage researcher. In quanto tale, egli partecipa ai gruppi ed ai progetti di ricerca del proprio ateneo o
dipartimento.
I posti di Dottorato possono essere o meno dotati di borsa. Nel primo caso il medico pu
esclusivamente svolgere attivit occasionale libero-professionale; nel secondo caso al contrario non
sono previste particolari limitazioni, potendo sussistere anche un rapporto di pubblico impiego.

Rapporto tra dottorati di ricerca e scuole di specializzazione.


Per poter esercitare il proprio lavoro negli ospedali un medico deve possedere il diploma di
specializzazione. quindi naturale che i laureati in medicina si dedichino subito dopo la laurea alla
specializzazione. Normalmente solo dopo la specializzazione (quindi a non meno di 30 anni circa)
che alcuni accedono al dottorato di ricerca, che diventa quindi assai poco attraente sia dal punto di vista
economico che professionale e sociale. Daltra parte non sono rari i casi in cui gli specializzandi
svolgono effettivamente ricerca durante gli anni della scuola di specializzazione.
Limpegno formativo nelle scuole di Specializzazione per definizione a tempo pieno, pertanto il
Dottorato di Ricerca risulta di fatto incompatibile con la formazione medico specialistica. Uno
specializzando vincitore di borsa di Dottorato ha come unica via da percorre il congelamento della
predetta borsa.
67

E auspicabile di converso che in futuro vi sia un coordinamento tra questi due titoli universitari di
terzo livello, nellinteresse dello sviluppo della ricerca, prevedendo percorsi specifici di formazione alla
ricerca per alcuni specializzandi particolarmente meritevoli e interessati, con il conseguimento del
titolo di dottore di ricerca al termine della specializzazione sulla base della presentazione di una tesi di
dottorato.

ASSEGNO DI RICERCA
Gli assegni di ricerca possono essere conferiti a dottori di ricerca o a laureati con curriculum
idoneo allo svolgimento di attivit di ricerca (ad es.: medici specialisti). Gli assegni sono attribuiti
mediante una procedura di valutazione comparativa; le prove d'esame consistono nella valutazione dei
titoli presentati dai candidati ed in un colloquio.
Gli assegni hanno durata di un anno e possono essere conferiti allo stesso soggetto nel limite massimo
di otto anni, ovvero di quattro anni se il titolare ha usufruito della borsa per il dottorato di ricerca.
Il vincitore dell'assegno stipula con l'Ateneo un contratto di diritto privato. Il contratto non configura in
alcun modo un rapporto subordinato e non d luogo a diritto in ordine all'accesso nei ruoli del
personale universitario.
La collaborazione dell'assegnista ha carattere continuativo, non meramente occasionale,
temporalmente definita e in rapporto di coordinamento rispetto alla complessiva attivit. Essa si svolge
sotto la direzione del responsabile scientifico, in condizioni di autonomia, nei soli limiti dei programmi
di ricerca e in stretto legame con la realizzazione degli stessi, senza orario di lavoro predeterminato.

Partecipazione dei medici specializzandi alle attivit di ricerca scientifica.


E' auspicabile che tutti gli specializzandi partecipino ad attivit di ricerca scientifica svolte
all'interno dei Dipartimenti Universitari o nelle strutture accademiche formative preposte.
Infatti, la formazione permanente del medico prevede l'aggiornamento costante e la verifica delle
conoscenze e quindi il coinvolgimento in gruppi di ricerca un occasione imprescindibile per apprende
il "metodo" della ricerca scientifica. Questa acquisizione consentir allo specializzando di acquisire la
necessaria criticit nella lettura di una pubblicazione scientifica di aggiornamento; infatti, lavorando in
un team di ricerca, egli pu apprendere gli strumenti metodologici per disegnare ed eseguire uno
studio, prevedendo non solo l'acquisizione dei dati, ma anche la loro analisi critica e la loro
proposizione, sotto forma di elaborato (pubblicazione), alla comunit scientifica internazionale. Inoltre,
68

nell'esecuzione di un progetto di ricerca, prevista l'attenta analisi della letteratura scientifica recente
sull'argomento (conoscenza dello "stato dell'arte" della materia).
I gruppi di ricerca presenti nelle strutture formative delle Facolt mediche sono fatti in genere da un
Ricercatore ( da intendersi come tale un Professore di qualunque fascia) e uno o pi dottorandi o
assegnisti (post-doc). A questi generalmente si uniscono studenti dei corsi di laurea, delle scuole di
specializzazione e dei master, coinvolti nella preparazione dell'elaborato finale necessario al
conseguimento del titolo. I gruppi hanno in genere un argomento di ricerca che coincide con un
progetto finanziato dall'Ateneo, dal Ministero o da altre Istituzioni pubbliche e private. Gli
specializzandi possono partecipare ufficialmente ai gruppi di ricerca, in quanto spesso previsto il loro
inserimento nella modulistica che il Ricercatore deve produrre per richiedere il finanziamento. In tal
caso, lo specializzando avrebbe diritto, compatibilmente al budget assegnato al Ricercatore, ad un
rimborso parziale o totale delle spese sostenute per la partecipazione a un Congresso, oltre che
ovviamente la totale copertura delle spese di pubblicazione. E' auspicabile pertanto che lo
specializzando venga sempre informato dal proprio Docente-Tutor-Ricercatore che lo stesso stato
inserito in un Progetto di Ricerca, in quanto questo costituisce anche un titolo che arricchisce il proprio
curriculum.
Infine, altres auspicabile che lo specializzando venga sempre inserito nella pubblicazione alla quale
ha potuto dare il suo contributo col suo lavoro, se il suo impegno stato continuo e costante.

69

CAPSULA EBURNEA:
UNA RIVISTA BIOMEDICA MULTIDISCIPLINARE PER GIOVANI MEDICI
Capsula Eburnea una rivista biomedica multidisciplinare per giovani medici, nata su iniziativa
del Segretariato Italiano Medici e Specializzandi con lintento di avviare il giovane medico allattivit
pubblicistica scientifica e di stimolare linteresse dei giovani laureati in discipline biomediche nei
confronti della ricerca scientifica.
Giovani medici, specializzandi, dottorandi, assegnisti, borsisti e ricercatori possono cimentarsi nella
stesura di originali e interessanti articoli in italiano e in inglese.
La rivista pubblica articoli scientifici originali su argomenti di medicina, biomedicina, biotecnologie
mediche, scienze motorie e psicologia medica ed accetta contributi redatti come articoli originali,
review, casi clinici, note di tecnica, note di terapia, nuove tecnologie.
I lavori saranno valutati da reviewers che si impegneranno nel dare opportuni suggerimenti per
migliorare la qualit del manoscritto, rendendolo pubblicabile.
Capsula Eburnea pertanto sia una rivista scientifica sia uno strumento di formazione per giovani
ricercatori.
Linee guida per gli autori
I contributi possono essere redatti come articoli originali, review, casi clinici, note di tecnica,
note di terapia, nuove tecnologie.
I manoscritti devono essere preparati seguendo rigorosamente le norme per gli Autori pubblicate di
seguito, che sono conformi agli Uniform Requirements for Manuscripts Submitted to Biomedical
Editors editi a cura dellInternational Committee of Medical Journal Editors (Ann Intern Med
1997;126:36-47).
Non saranno presi in considerazione gli articoli che non si uniformano ai detti standards internazionali.
I lavori, in lingua italiana o inglese, vanno inviati via email a:
rivista_sims@sims.ms oppure a francapp@hotmail.com
Si prega di salvare i files del testo e delle tabelle in .rtf e delle immagini in .jpeg o .tiff.
Linvio del lavoro sottintende che lo stesso non sia gi stato pubblicato e che, se accettato, non verr
pubblicato altrove n integralmente n in parte.

70

Tutto il materiale iconografico deve essere originale. Liconografia tratta da altre pubblicazioni deve
essere corredata da permesso dellEditore.
Gli Autori che sottomettono un lavoro a Capsula Eburnea devono dichiarare, in un apposito
paragrafo inserito al termine del manoscritto sottomesso, se sono presenti, o meno, conflitti di interesse.
La rivista recepisce i principi presentati nella Dichiarazione di Helsinki e ribadisce che tutte le ricerche
che coinvolgano esseri umani siano condotte in conformit ad essi.
La rivista recepisce altres gli International Guiding Principles for Biomedical Research Involving
Animals raccomandati dalla WHO e richiede che tutte le ricerche su animali siano condotte in
conformit ad essi.
Lottenimento del Consenso informato da parte dei pazienti oggetto dello studio devessere dichiarato
nel manoscritto e, se richiesto dal revisore, allegato al manoscritto.
Il lavoro deve essere accompagnato dalla seguente dichiarazione firmata da tutti gli Autori: "I
sottoscritti Autori trasferiscono la propriet dei diritti di autore alla rivista Capsula Eburnea, nella
eventualit che il loro lavoro sia pubblicato sulla stessa rivista. Essi dichiarano che larticolo
originale, non stato inviato per la pubblicazione ad altra rivista, e non stato gi pubblicato. Essi
dichiarano di essere responsabili della ricerca, che hanno progettato e condotto e di aver partecipato
alla stesura e alla revisione del manoscritto presentato, di cui approvano i contenuti. Dichiarano inoltre
che la ricerca riportata nel loro lavoro stata eseguita nel rispetto della Dichiarazione di Helsinki e dei
Principi internazionali che regolano la ricerca sugli animali".
Gli Autori accettano implicitamente che il lavoro venga sottoposto allesame del Comitato Editoriale,
che ne decide lammissibilit alla pubblicazione.
In caso di richiesta di modifiche, la nuova versione corretta deve essere inviata alla redazione via email entro il limite di tempo indicato dal Comitato Editoriale.
La correzione delle bozze di stampa dovr essere limitata alla semplice revisione tipografica; eventuali
modificazioni

del

testo

in

questa

fase

potranno

determinare

il

rigetto

del

lavoro.

Gli articoli scientifici possono essere redatti in italiano o in inglese nelle seguenti forme:
Review. Deve trattare un argomento di attualit ed interesse, presentare lo stato delle conoscenze
sullargomento, analizzare le differenti opinioni sul problema trattato, essere aggiornato con gli ultimi
dati della letteratura. Sono ammesse 7500 parole di testo dattiloscritto e fino a 60 citazioni
bibliografiche.
Articolo originale. Deve portare un contributo originale allargomento trattato. Sono ammesse 5000
parole di testo dattiloscritto e 30 citazioni bibliografiche. Larticolo deve essere suddiviso nelle sezioni:
71

introduzione, materiali e metodi, risultati, discussione. Nellintroduzione sintetizzare chiaramente lo


scopo dello studio. Nella sezione dei materiali e metodi descrivere in sequenza logica come stato
impostato e portato avanti lo studio, come sono stati analizzati i dati (quale ipotesi stata testata, tipo di
indagine condotta, come stata fatta la randomizzazione, come sono stati reclutati e scelti i soggetti,
fornire dettagli accurati sulle caratteristiche essenziali del trattamento, sui materiali utilizzati, sui
dosaggi di farmaci, sulle apparecchiature non comuni, sul metodo statistico). Nella sezione dei risultati
dare le risposte alle domande poste nellintroduzione. I risultati devono essere presentati in modo
completo, chiaro, conciso eventualmente correlati di figure, grafici e tabelle. Nella sezione discussione
riassumere i risultati principali, analizzare criticamente i metodi utilizzati, confrontare i risultati ottenuti
con gli altri dati della letteratura, discutere le implicazioni dei risultati.
Caso clinico. Descrizione di casi clinici di particolare interesse. Sono ammesse 2500 parole di testo
dattiloscritto e 15 citazioni bibliografiche. Larticolo deve essere suddiviso nelle sezioni:
introduzione, caso clinico, conclusioni.
Brevi comunicazioni: solo 1500 parole e 10 voci bibliografiche, sottomesse nei seguenti formati:
Technical reports
Therapy reports
Novel technologies
Letters to the Editor or Correspondence
Commentaries
Preparazione del manoscritto
Larticolo dovr essere dattiloscritto con spaziatura doppia e con margini di almeno 2,5 cm su file .rtf.
Il lavoro deve essere articolato nelle seguenti sezioni:
Pagina di titolo
- Titolo conciso, informativo, senza abbreviazioni, con traduzione in inglese.
- Nome e Cognome degli Autori.
- Istituto e Universit o Divisione e Ospedale di appartenenza di ciascun Autore.
- Nome, indirizzo, numero telefonico e E-mail dellAutore al quale dovranno essere inviate la
corrispondenza e le bozze di stampa.
72

- Dati di eventuali Congressi ai quali il lavoro sia gi stato presentato.


- Menzione di eventuali finanziamenti o contratti di ricerca.
- Ringraziamenti.
Riassunto e Parole chiave
Un coinciso riassunto di 100-150 parole deve descrivere la significativit dellarticolo.
Al termine del riassunto, inserire da tre a sei parole chiave, usando i termini del Medical Subjects
Heading (MeSH) dellIndex Medicus. Riassunto e parole chiave devono essere scritti in italiano e in
inglese.
Testo
Identificare metodologie, impianti (nome e indirizzo del produttore tra parentesi) e procedure con
dettaglio sufficiente a permettere ad altri studiosi di riprodurre i risultati. Menzionare le metodologie
gi definite, incluse quelle statistiche; menzionare e fornire brevi descrizioni circa metodologie che
sono state pubblicate ma non sono ben conosciute; descrivere metodologie nuove o modificate in modo
sostanziale; giustificare il loro utilizzo e valutarne i limiti. Di tutti i farmaci si deve citare nome
generico, dosaggio e vie di somministrazione. Unit di misura, simboli, abbreviazioni devono essere
conformi agli standards internazionali. Le misure di lunghezza, altezza, peso e volume dovrebbero
essere riportate in unit del sistema metrico (metro, chilogrammo, litro) o in loro multipli decimali. Le
temperature dovrebbero essere espresse in gradi Celsius. Le pressioni arteriose in millimetri di
mercurio. Tutte le misurazioni ematologiche e di chimica clinica dovrebbero essere espresse in unit
del sistema metrico nei termini dellInternational System of Units (SI). Si scoraggia luso di simboli e
sigle poco comuni. Tutte le sigle vanno comunque spiegati alla prima apparizione nel testo.
Bibliografia
La bibliografia, che deve comprendere i soli Autori citati nel testo, va numerata con numeri arabi in
ordine consecutivo di prima citazione nel testo. Il richiamo delle voci bibliografiche nel testo deve
essere fatto con numeri arabi posti tra parentesi. La bibliografia deve essere citata nello stile
standardizzato

approvato

dallInternational

Committee

ESEMPI:
Citazione di articolo:

73

of

Medical

Journals

Editors.

Gravante G, Pomara F, Russo G, Amato G, Cappello F, Ridola C: Plantar pressure distribution analysis
in normal weight young women and men with normal and claw feet: a cross-sectional study. Clin Anat
2005;18:245-250.
Citazione di Libri e Monografie:
Cappello F, Bucchieri F, and Zummo G: Role of immunohistochemical expression of PCNA and p53
in prostate carcinoma. In: Immunohistochemistry and in situ hybridization of human carcinomas,
Edited by M.A. Hayat,Vol. 2: Molecular Pathology of Colorectal Carcinoma and Prostate Carcinoma,
Cap. 8, Elsevier, Life Sciences, 2004.
Tabelle
Ogni tabella deve essere presentata, in file separato, numerata in cifre romane, corredata da un breve
titolo. Eventuali annotazioni devono essere inserite al piede della tabella e non nel titolo.
Le tabelle devono essere richiamate nel testo.
Figure
Le fotografie devono essere inviate sotto forma di file .jpeg o tiff. Le foto istologiche devono sempre
essere accompagnate dal rapporto di ingrandimento e dal metodo di colorazione. Le didascalie vanno
inserite nel file del testo del manoscritto, dopo la discussione e prima della bibliografia.

74

ALLEGATI

75

ALLEGATO A

Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 8 dicembre 1956, n. 1378, che reca norme sugli esami di Stato per
l'abilitazione all'esercizio delle professioni;
Visto il regolamento sugli esami di Stato approvato con decreto ministeriale 9 settembre 1957, e successive modificazioni;
Considerata la necessit di procedere ad una modifica degli articoli 8 e 24 del suddetto regolamento;
Vista la proposta del Consiglio superiore di sanit pervenuta in data 13 aprile 2001;
Udito il parere del Consiglio universitario nazionale espresso nell'adunanza del 3 maggio 2001;
Udito il parere del Consiglio nazionale studenti universitari espresso nell'adunanza del 18 maggio 2001;
Udito il parere della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri in data 24 maggio 2001;
Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza della Sezione consultiva per gli atti normativi del 12 luglio
2001.
Considerato che non si e' ritenuto di attenersi al predetto parere esclusivamente per il punto di cui all'articolo 3, comma 2,
posto che la prova selettiva disciplinata dal regolamento in oggetto non e' volta al reclutamento di personale amministrativo,
ma ha natura di esame abilitante e che in quanto tale non pu farsi rientrare nella previsione di cui all'articolo 35, comma 3,
del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, nonch per il punto di cui all'articolo 4, comma 6, poich si ritenuto che
centocinquanta minuti nel sistema dei quiz a risposta multipla siano sufficienti a garantire una risposta adeguatamente
ponderata;
Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della predetta legge n.
400 del 1988, cos come attestata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con nota n. DAGL 1.1.4/31890/4.48.1 dell'8
ottobre 2001.

Adotta
il seguente regolamento:
Art. 1.
Esame di abilitazione
1. Agli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo sono ammessi i possessori della
laurea in medicina e chirurgia conseguita ai sensi dell'ordinamento previgente alla riforma di cui all'articolo 17, comma 95,

76

della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni e i possessori della laurea specialistica afferente alla classe
n. 46/S in medicina e chirurgia. 2. L'esame di Stato consiste in un tirocinio pratico e in una prova scritta.
Art. 2.
Tirocinio
1. Alla prova scritta di cui all'articolo 4 si accede nella prima sessione utile dopo il superamento di una prova pratica a
carattere continuativo consistente in un tirocinio clinico della durata di tre mesi realizzati, dopo il conseguimento
della laurea, presso policlinici universitari, aziende ospedaliere, presidii ospedalieri di aziende ASL o, ove costituite,
aziende di cui all'articolo 2 del decreto

legislativo 21 dicembre 1999, n. 517, nonch presso l'ambulatorio di un

medico di medicina generale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale avente i requisiti previsti dal comma 3
dell'articolo 27 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368.
2. Il tirocinio pratico viene svolto per un mese presso un reparto di medicina, per un mese presso un reparto di chirurgia e
per un mese presso un medico di medicina generale convenzionato con il Servizio sanitario

nazionale, ad integrazione

delle attivit formative professionalizzanti previste dalla classe 46/S di cui al decreto ministeriale 28 novembre 2000,
pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2001.
3. Il tirocinio di cui al comma 1 e' organizzato, ove si svolga al di fuori delle strutture universitarie, attraverso convenzioni
con le strutture del Servizio sanitario nazionale, stipulate ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 30 dicembre
1992, n. 502, e successive modificazioni, nonch con gli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri provinciali, dalle
universit che assicurano ai laureati l'accesso allo stesso fornendo a ciascuno un libretto-diario conforme ai criteri indicati
dalla

commissione nazionale di cui all'articolo 4. Al tirocinio sono ammessi, in aggiunta ai possessori di laurea

conseguita presso l'universit' e compatibilmente con la capienza delle strutture ove si intende svolgere il tirocinio, anche i
possessori di laurea conseguita presso altre universit.
4. La certificazione della frequenza e la valutazione di ciascuno dei tre periodi avvengono sotto la diretta responsabilit
e a cura del docente universitario, o del dirigente medico, responsabile della struttura frequentata dal candidato, e del
medico di medicina generale di cui al comma 1, che ne danno formale attestazione sul libretto diario fornendo un
motivato giudizio espresso con punteggio numerico
tirocinio e' effettuata

sulle capacit e le attitudini del candidato. La valutazione del

sulla base di criteri definiti

dalla

commissione

di cui all'articolo 4 e

comporta

l'attribuzione di un punteggio massimo di novanta punti, trenta per ogni periodo.


5. Ove il candidato non consegua un punteggio complessivo di almeno sessanta punti con un minimo di 18/30 per
ciascun periodo, non e' ammesso alla prova scritta, salva la possibilit di ripetere il tirocinio clinico. Ove il candidato
stesso non superi la prova scritta, pu presentarsi alla successiva sessione conservando il punteggio acquisito nel
tirocinio. Qualora

non superi la prova scritta

ripetere

le

entrambe

prove. Qualora il

nemmeno nella

sessione immediatamente successiva, deve

candidato non possa partecipare alla prima sessione

utile dopo il

completamento del tirocinio per motivi personali gravi e documentati, conserva il punteggio acquisito nel tirocinio
stesso per l'ammissione alla sessione immediatamente successiva.
Art. 3.
Sedi della prova scritta e nomina delle commissioni presso le universit
1. La prova scritta

si svolge presso le sedi universitarie individuate con decreto del Ministro dell'istruzione,

dell'universit e della ricerca. Presso ciascuna sede, con decreto del rettore, e' nominata una commissione incaricata di

77

assicurare la regolarit

dell'espletamento

delle

prove

d'esame,

ivi

compresa l'identificazione dei candidati, la

consegna e il ritiro degli elaborati, nonch la vigilanza e la verbalizzazione. Tale commissione non ha compiti valutativi,
ed espleta altres le operazioni di cui all'articolo 5; essa costituita da almeno un componente ogni trenta candidati ed
composta da non meno di quattro membri di cui almeno due docenti della facolt di medicina e due medici indicati
dall'ordine dei medici chirurghi della provincia ove ha sede l'ateneo. Con lo stesso decreto il rettore nomina il presidente
della commissione ed il responsabile del procedimento, e definisce le modalit di funzionamento della commissione.
2. La prova scritta di cui al presente decreto e' organizzata dai singoli atenei tenendo conto anche delle esigenze dei
candidati in situazione di handicap a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104, cos come modificata dalla legge 28
gennaio 1999, n. 17.
Art. 4.
Prova scritta
1. La commissione nazionale per la prova scritta nominata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universit'
e della ricerca, rimane in carica tre anni ed composta, tenendo conto di quanto previsto dall'articolo 57, comma 1,
lettera a) del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, da otto membri iscritti da non meno di dieci anni nell'albo dei
medici chirurghi, di cui:
a) due professori ordinari, anche fuori ruolo, di cui uno scelto da una rosa di nominativi proposti dal Consiglio
universitario nazionale e uno scelto da una rosa proposta dalla conferenza dei rettori delle universit italiane su
indicazioni della conferenza dei presidi della facolt di medicina;
b) due professori associati confermati, anche fuori ruolo, di cui uno

scelto da una rosa di nominativi proposti dal

Consiglio universitario nazionale e uno scelto da una rosa proposta dalla conferenza dei rettori delle universit
italiane su indicazione della conferenza dei presidi della facolt di medicina;
c) quattro medici chirurghi designati dalla Federazione nazionale dell'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
2. Il presidente della commissione nominato con il decreto di cui al comma 1 tra i componenti di cui al comma 1,
lettera a). La commissione delibera a maggioranza dei componenti e in caso di parit di voto prevale il voto del
presidente.
3. La prova scritta tiene conto degli obiettivi formativi qualificanti previsti dalla classe di laurea 46/S di cui al
decreto ministeriale 28 novembre 2001, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23
gennaio 2001 e si svolge due volte l'anno; essa suddivisa in due parti dirette rispettivamente a valutare:
a) le conoscenze di base nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale, con particolare riguardo ai
meccanismi fisiopatologici e alle conoscenze riguardanti la clinica, la prevenzione e la terapia;
b) le capacit del candidato nell'applicare le conoscenze biomediche e cliniche alla pratica medica e nel risolvere
questioni di deontologia professionale e di etica medica. La prova include anche una serie di domande riguardanti
problemi clinici afferenti alle aree della
dell'ostetricia

ginecologia,

della

medicina e della chirurgia, e delle relative specialit, della pediatria,

diagnostica

di

laboratorio

strumentale,

della

sanit

pubblica.

4. La commissione predispone almeno cinquemila quesiti a risposta multipla, per il 50 per cento relativi agli argomenti di
cui al comma 3, lettera a), e per il 50 per cento relativi agli argomenti di cui al comma 3, lettera b), prevedendo cinque
possibili risposte, di cui una sola esatta, individuata dalla commissione stessa. Il Ministero dell'istruzione, dell'universit
e

della

ricerca

cura

la

tenuta

dell'archivio

dei

78

quesiti

ne

assicura

la

pubblicit

almeno

sessanta giorni prima della data fissata per la prova scritta. Da questo archivio vengono estratti, con procedura
automatizzata che garantisca la totale segretezza della prova, novanta quesiti per ciascuna parte della prova stessa,
ripartiti tra le materie di cui alle lettere a) e b) del precedente comma 3. Il Ministero provvede alla riproduzione e alla
distribuzione ai singoli atenei, sedi delle prove d'esame, mediante l'utilizzo di mezzi informatizzati che garantiscano
la totale segretezza del contenuto delle prove. Con decreto del dirigente responsabile del servizio competente, sentita
l'autorit per l'informatica nelle pubbliche amministrazioni e nel rispetto del decreto del Presidente della Repubblica 10
novembre 1997, n. 513 e successive modificazioni, sono stabilite le modalit tecniche per la trasmissione dei quesiti ai
singoli atenei.
5. Le due parti della prova d'esame si svolgono in sequenza in un'unica giornata. Ciascuna delle due parti, consiste nella
soluzione dei novanta quesiti a risposta multipla estratti dall'archivio come previsto al comma 4.
6. Ciascuna prova scritta si svolge contemporaneamente nelle diverse sedi individuate ai sensi dell'articolo 3, con
contenuto identico in tutto il territorio nazionale.
7. Dall'inizio di ciascuna parte della prova i candidati hanno a disposizione 150 minuti primi. La correzione avviene in
forma anonima mediante lettura elettronica degli elaborati. La valutazione della prova scritta consistente in quesiti a
risposta multipla determina l'attribuzione di un punteggio di pi 1 per ogni risposta esatta, di 0 per ogni risposta non data e
meno 0,25 per ogni risposta errata.
8. Per lo svolgimento delle prove di esame di Stato, nonch per la correzione
dell'istruzione, dell'universit'

e della

degli

elaborati, il Ministero

ricerca pu avvalersi di consorzi interuniversitari che assicurino strutture

tecnico-strumentali atte a garantire la tempestivit di consegna dei quesiti agli atenei, la totale segretezza del contenuto
delle prove e l'anonimato dei candidati in sede di correzione degli elaborati.
9. La prova si intende superata se il candidato consegue almeno 60 punti in ciascuna delle due parti di essa.
10. Durante lo svolgimento della prova i candidati non possono comunicare tra loro ne' con estranei, ne' possono
consultare alcun testo,

pena l'esclusione dall'esame.

E' altres vietata l'introduzione nell'aula di esame di telefoni

portatili e di altri strumenti di comunicazione.


11. L'archivio di cui al comma 4 viene annualmente revisionato ed incrementato con ulteriori 400 quesiti.
Art. 5.
Valutazione delle prove e voto finale
1. La commissione di cui all'articolo 3 attribuisce ad ogni singolo candidato un voto finale che consiste nella somma
dei punteggi conseguiti nella prova pratica e nelle due parti della prova scritta, e redige un elenco finale degli idonei da
trasmettere al rettore immediatamente, e comunque non oltre un termine di quindici giorni.
2. Il rettore dell'universit' presso cui si svolgono gli esami cura

che sia

data comunicazione dei

risultati

favorevoli o sfavorevoli degli esami dei singoli candidati alle universit che hanno loro rilasciate le lauree.
Art. 6.
Diploma di abilitazione
1. Il rettore dell'universit' presso cui si svolgono gli esami dispone l'affissione nell'albo dell'universit' dell'elenco in
ordine alfabetico di coloro che hanno superato gli esami e, per delega del Ministro
della

dell'istruzione, dell'universit' e

ricerca, conferisce il diploma di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo ai laureati di

medicina e chirurgia che abbiano superato il tirocinio di cui all'articolo 2 e la prova scritta di cui all'articolo 4.

79

Art. 7.
Abrogazioni e disapplicazione
1. Sono abrogate le disposizioni di cui all'articolo 8, comma primo, lettera c), e all'articolo 24 del decreto
ministeriale 9 settembre 1957 e successive modifiche.
2. Non si applicano agli esami di Stato disciplinati dal presente decreto le disposizioni di cui all'articolo 2, quarto e quinto
comma, all'articolo 7

ad eccezione dell'ottavo comma, all'articolo 8, secondo,

terzo,

quarto

quinto comma,

all'articolo 9, all'articolo 10, all'articolo 11 ad eccezione del quinto, sesto, nono e decimo comma,

all'articolo 12,

all'articolo 13, all'articolo 14, all'articolo 15, all'articolo 19 del decreto ministeriale 9 settembre 1957 e successive
modifiche.
3. A coloro che sostengono gli esami di Stato disciplinati dal presente decreto, e che siano in possesso della laurea
specialistica in medicina e chirurgia afferente alla classe n. 46/S, non si applicano le disposizioni di cui all'articolo
4 e all'articolo 6, primo comma, lettera e) del decreto ministeriale 9 settembre 1957 e successive modifiche.
Art. 8.
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore due anni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica Italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Roma, 19 ottobre 2001


Il Ministro
Moratti
Visto, il Guardasigilli: Castelli
Registrato alla Corte dei conti il 14 dicembre 2001
Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla
persona e dei beni culturali, registro n. 7, foglio n. 20

80

ALLEGATO B

Ministero dellUniversit e della Ricerca


Direzione Generale per lUniversit - Ufficio II
Ai sensi dellart. 6 della legge 30/12/1991,
n. 412, la
trasmissione della presente nota via fax ha
valore legale;
non si provveder, pertanto, ad inviare copia per posta

Roma, 31/10/2006
prot. 4149
Ai Rettori delle Universit
LORO SEDE
OGGETTO: Scuole di specializzazione area medica, a.a. 2006/2007
A decorrere dalla.a. 2006/2007 entra in vigore il D. Lgs. n. 368/1999, modificato dalla
legge n. 266/2005 e quindi dovr essere attuato il contratto di formazione specialistica previsto
per tutti gli specializzandi in formazione; ovviamente il D.Lgs. n. 257/1991, viene abrogato.
In merito si comunica che per lattuazione del citato contratto, nelle more del
completamento delle procedure per lapprovazione dei provvedimenti formali previsti, le somme
che verranno destinate a tal fine saranno al lordo di qualsiasi ritenuta e che gli oneri derivati dalla
copertura assicurativa per i rischi professionali, per la responsabilit civile contro terzi e gli
infortuni connessi allattivit assistenziale svolta dal medico in formazione sono a carico
dellAziende sanitarie presso le quali viene svolta lattivit formativa, alle stesse condizioni del
proprio personale (cfr.: c. 3, art. 41, D.Lgs. n. 368/1999).
Alcuni Atenei hanno fatto presente che molte Aziende Sanitarie, con le quali hanno rapporti
convenzionali, ritengono non applicabile quanto disposto dal suddetto c. 3, art. 41, D.Lgs. n.
368/1999, in quanto il contratto non stato ancora emanato. Al riguardo si precisa che lentrata in
vigore della citata normativa chiaramente esplicitata dal c. 2, dellart. 46, del D.Lgs. n.
368/1999; quindi le Aziende Sanitarie coinvolte dovranno assumersi gli oneri disposti dalle
vigenti disposizioni, prescindendo dalla pubblicazione del contratto che comunque avr decorrenza
1 novembre 2006.

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Fintanto che non verr attuato il contratto si proceder, come per gli anni scorsi e pertutti
coloro che sono attualmente in formazione specialistica, con il pagamento delle borse di studio, che
verr successivamente uniformato e conguagliato secondo le nuove indicazioni.
Premesso quanto sopra, opportuno prevedere, per gli specializzandi in formazione, che
lassenza per maternit sia regolata ai sensi del D.Lgs. n. 151/2001, come peraltro previsto dal c. 3,
dellart. 40, del D. Lgs. n. 368/1999.
Infine si ricorda che le assenze per servizio militare e missione scientifica non sono pi
previste dalla vigente normativa; quindi le Universit che hanno medici assenti per tali motivazioni
sono invitate a farli rientrare immediatamente, pena decadenza.

Firmato:

Il Direttore Generale
Dott. Antonello Masia

82

ALLEGATO C

Ministero dellUniversit e dellaRicerca


Direzione Generale per lUniversit - Ufficio II
Ai sensi dellart. 6 della legge 30/12/1991,
n. 412, la
trasmissione della presente nota via fax ha
valore legale;
non si provveder, pertanto, ad inviare copia per posta

Roma, 7/2/2007
prot. 356

Al Dott. Walter Mazzucco


Presidente Nazionale S.I.M.S.
PALERMO
OGGETTO: quesiti
Si fa riferimento alla nota del 14 gennaio u.s., pervenuta via fax l1/2/2007, con la quale si
pongono una serie di quesiti sullentrata in vigore del D.Lgs. n. 368/1999.
Sullespletamento del tirocinio pratico, previsto dallordinamento della scuola di
specializzazione, il medico in formazione specialistica deve svolgere un numero di ore pari a quello
svolto da un medico del S.S.N. a tempo pieno per attivit di servizio. Inoltre le attivit pratiche svolte
dai medici in formazione specialistica devono essere eseguite sempre sotto la guida di un tutore, come
peraltro prevede il D.M. 5/5/1995 e, altres, l art. 40, D.Lgs. n. 368/1999: infatti tali attivit non
sono assimilabili allattivit professionale autonoma del medico dipendente dallazienza sanitaria ove
si opera.
Il D. Lgs. n. 368/1999 entrato in vigore a decorrere dalla.a. 2006/2007, quindi la normativa
ivi contenuta deve essere applicata nel citato riferimento temporale.
Il contratto di formazione specialistica non altro che un contenitore formale di tutte le
normativa esplicitata nel D.Lgs. n. 368/1999.
Le assenze superiori a 40 giorni devono essere totalmente recuperate: la normativa non fa
alcuna distinzione fra tirocinio ed attivit pratica.
83

Lo svolgimento delle attivit pratiche relative alla formazione specialistica dei medici in
strutture di Paesi stranieri, ovviamente, deve essere coerente con la specializzazione svolta ed
stabilita sia nella scelta che nella durata dal consiglio della scuola. E ovvio che la formazione
specialistica di una scuola di specializzazione deve svolgersi in gran parte presso le strutture della
scuola medesima.
Lopportunit di prevedere il finanziamento da parte di Enti pubblici o privati di contratti
aggiuntivi una competenza del Ministero della Salute.
Il Direttore Generale
Dott. Antonello Masia

Firmato:

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ALLEGATO D

85

ALLEGATO E

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ALLEGATO F

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ALLEGATO G
SCHEMA TIPO

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA


(ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche)

TRA
-

L'Universit

degli

Studi

di

.,

rappresentata

dal

La

Regione

.rappresentata

dal

E
Il Dott.., ammesso alla scuola di
specializzazione in nell 'a.a. ,
iscritto al anno di corso.
A seguito di utile inserimento nella graduatoria del concorso a n posti di formazione specialistica
presso la suddetta scuola dell'Universit degli Studi di , ai sensi dell'art. 37 del
D. Lgs. 368/1999 e successive modifiche.
SI STIPULA
il presente contratto, finalizzato esclusivamente all'apprendimento delle capacit professionali inerenti al titolo
di specialista, mediante la frequenza programmata delle attivit didattiche formali e lo svolgimento di attivit
assistenziali funzionali alla progressiva acquisizione delle competenze previste dall'ordinamento didattico della
scuola in conformit alle indicazioni dell'Unione Europea.
Il contratto non d in alcun modo diritto all'accesso ai ruoli del Servizio sanitario nazionale e dell'Universit e
non determina l'instaurazione di alcun rapporto di lavoro.
ART.1
1. Il contratto ha la durata di un anno, a decorrere dal ed rinnovabile di anno in anno per la durata del corso
di specializzazione.
2. Il rapporto instaurato con il presente contratto cessa comunque alla data di scadenza del corso legale degli
studi, salvo quanto previsto dai successivi commi 3 e 5.
3. Gli impedimenti temporanei superiori ai quaranta giorni lavorativi consecutivi per maternit, per la quale
restano ferme le disposizioni previste dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n.151, e malattia sospendono il

88

periodo di formazione con obbligo per il medico in formazione specialistica di recupero delle assenze effettuate.
Durante la sospensione per i predetti impedimenti al medico in formazione specialistica compete esclusivamente
la parte fissa del trattamento economico di cui all'articolo 6, limitatamente ad un periodo di tempo complessivo
massimo di un anno oltre quelli previsti dalla durata legale del corso.
4. Non determinano interruzione della formazione, n sospensione del trattamento economico, le assenze per
motivi personali preventivamente autorizzate, che non superino i trenta giorni lavorativi complessivi nell'anno
di pertinenza del presente contratto e che non pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi formativi.
5. Sono causa di risoluzione anticipata del contratto:
a) la rinuncia al corso di studi da parte del medico in formazione specialistica;
b) la violazione delle disposizioni in materia di incompatibilit;
c) le prolungate assenze ingiustificate ai programmi di formazione o, in caso di malattia, il superamento del
periodo di un anno, nell'ambito della durata del corso di specializzazione;
d) il mancato superamento delle prove stabilite per il corso di studi della scuola di specializzazione frequentata.
ART. 2
1. Il medico in formazione specialistica si impegna a seguire con profitto il programma di formazione svolgendo
le attivit teoriche e pratiche previste dall'ordinamento didattico della scuola determinato secondo la normativa
vigente in materia, in conformit alle indicazioni dell'Unione Europea.
2. L'Universit e la Regione si impegnano a far seguire il medico in formazione specialistica da un tutore,
designato annualmente dal Consiglio della scuola, che non potr seguire pi di tre medici in formazione.
3. Le modalit, di svolgimento delle attivit teoriche e pratiche del medico in formazione specialistica, la
rotazione tra le strutture inserite nella rete formativa, nonch il numero minimo e la tipologia di interventi
pratici da eseguire personalmente sono quelli determinati all'inizio di ogni anno accademico dal Consiglio della
scuola in conformit agli ordinamenti didattici ed agli accordi tra Universit e Azienda sanitaria coinvolta. Tale
programma sar portato a conoscenza del medico in formazione specialistica all'inizio di ogni anno
accademico. Egualmente saranno portati a conoscenza gli aggiornamenti annuali resisi indispensabili in
relazione alle mutate necessit didattiche e alle specifiche esigenze del programma di formazione.
ART. 3
1. L'Universit e la Regione garantiscono al medico in formazione specialistica la partecipazione guidata alla
totalit delle attivit mediche dell'unit operativa presso la quale assegnato, nonch la graduale assunzione di
compiti assistenziali e l'esecuzione di interventi con autonomia vincolate alle direttive ricevute dal tutore. In
nessun caso l'attivit del medico in formazione specialistica sostitutiva di quella del personale di ruolo.
2. L'Universit fornisce al medico in formazione specialistica un apposito libretto personale di formazione in cui
attivit e interventi, concordati dal Consiglio della scuola con la direzione sanitaria e con i dirigenti

89

responsabili delle strutture delle aziende sanitarie interessate, sono illustrati e certificati a cura del dirigente
responsabile dell'unit operativa presso la quale il medico in formazione specialistica espicta volta per, volta le
attivit assistenziali del programma formativo e controfirmati dal medico stesso.
ART. 4
1. Il medico in formazione specialistica si impegna ad assolvere un programma settimanale complessivo da
ripartirsi tra attivit teoriche e pratiche, secondo quanto stabilito dall'ordinamento didattico della scuola.
2. L'impegno richiesto per la formazione specialistica pari a quello previsto per il personale medico del.
Servizio sanitario nazionale a tempo pieno.
ART. 5
1. Il medico in formazione specialistica si impegna a non svolgere alcuna attivit libero professionale all'esterno
delle strutture assistenziali in cui effettua la formazione, n ad accedere a rapporti convenzionali o precari con
il Servizio sanitario nazionale o con enti e istituzioni pubbliche e private.
2. Il medico in formazione specialistica fermo restando il principio del rispetto del tempo pieno pu, ai sensi
dell'art. 19, comma 11, della Legge 28 dicembre 2001, n. 448, sostituire a tempo determinato i medici di
medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario nazionale ed essere iscritto negli elenchi della guardia
medica notturna, festiva e turistica, ma occupato solo in caso di carente disponibilit dei medici gi iscritti nei
predetti elenchi.
3. E' assicurata al medico in formazione specialistica la facolt dell'esercizio della libera professione
intramuraria.
4. Nel caso sussista un rapporto di pubblico impiego il medico in formazione specialistica per poter frequentare
la scuola di specializzazione deve essere collocato in posizione di aspettativa senza assegni, secondo le
disposizioni legislative econtrattuali previste per l'Amministrazione di appartenenza.
ART. 6
1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 1, al medico in formazione specialistica compete il trattamento
economico annuo onnicomprensivo - parte fissa e parte variabile - previsto, con riferimento alla
specializzazione in e al anno di corso, dal D.P.C.M Tale
trattamento viene corrisposto dall'Universit in 12 ratei mensili posticipati ed comprensivo degli oneri
contributivi a carico nella misura dei due terzi.
2. Il medico in formazione specialistica ai fini previdenziali iscritto alla gestione separata di cui all'art. 2,
comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ed e posta a suo carico la contribuzione dovuta alla predetta
gestione nella misura di un terzo.

90

3. Il trattamento economico spettante al medico in formazione specialistica e esente dall'imposta sul reddito
delle persone fisiche.
4. L'azienda sanitaria, presso la quale il medico in formazione specialistica svolge attivit formativa, provvede,
con oneri a proprio carico, alla copertura assicurativa dei rischi professionali, per la responsabilit civile
contro terzi e gli infortuni connessi all'attivit assistenziale svolta dal medico medesimo nelle proprie strutture,
alle stesse condizioni del proprio personale.
ART.7
1. Per quanto non espressamente previsto dal presente contratto si applicano le disposizioni di cui agli artt. 37,
38, 39, 40 e 41, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n.368 e successive modificazioni.
2. Eventuali controversie sono devolute all'Autorit giudiziaria ordinaria presso il Foro competente.
ART. 8
Il presente contratto decorre dalla data del
Data ______________________________________
I Contraenti:
per l'Universit
per la Regione
Il Dott.

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ALLEGATO H

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ALLEGATO I
Estratto Interrogazione Parlamentare del Febbraio 2007

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ALLEGATO L

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101

ALLEGATO M
APPROFONDIMENTI MEDICO LEGALI
Il ruolo che oggi il medico in formazione specialistica riveste ha portato alla formulazione di numerosi
interrogativi sulla sua attivit allinterno del Sistema Sanitario. Molte richieste di chiarimento non riguardano
problemi concretamente medico-legali bens situazioni conflittuali insorte nel rapporto tra specializzando e
struttura, tra specializzando e specialista incaricato della sua tutela. Appare subito utile precisare che la
formazione specialistica , per sua natura, dipendente da un apporto essenziale del formatore, ispirata ad una
collaborazione ed una interrelazione che sono la base essenziale per una crescita culturale e professionale tra
professionisti di varia esperienza. Questo aspetto, privo di concreto valore medico legale, ricopre invece
unessenziale importanza deontologica che richiama quotidianamente la necessit che ciascuno si assuma senza
deleghe le proprie responsabilit. Fuori da queste premesse, nel rispetto di una collettivit civile moderna, ogni
ulteriore discorso sul ruolo formativo delle Scuole di Specializzazione perde di ogni significato.
Loffuscata individuazione dei reali limiti dello specializzando allinterno del Sistema Sanitario non pu che
scontrarsi con il riconoscimento delle sue responsabilit.
Lattivit svolta dai medici specializzandi attualmente regolamentata dal D.Lgs. 368 del 1999, modificato
dalla Legge n. 266/2005.
Le sporadiche pronunzie giurisprudenziali in merito alla responsabilit a carico dello specializzando fanno
ricadere direttamente sul medico in formazione limputazione dellevento sfavorevole: lazione o lomissione,
sia essa frutto di decisione autonoma sia essa frutto di un incarico ricevuto, sono oggetto di giudizio di per s e
chi ne risponde esclusivamente lautore.
Nella sentenza del 24.11.99 della sezione IV della Cassazione Penale si esamina della vicenda di un medico
specializzando in Chirurgia che ha effettuato un intervento di settoplastica nasale in equipe con il proprio
primario e lanestesista. Loperazione veniva iniziata dal primario, che poi ne affidava il proseguimento allo
specializzando: nel frattempo interveniva un importante sanguinamento che induceva il tutor a proseguire
personalmente lintervento. Successive complicanze portavano tuttavia al trasferimento della paziente presso
altra clinica, ove interveniva la morte nel volgere di breve tempo. Le successive indagini ricostruivano lepisodio
appurando che la tecnica che era stata utilizzata per lo specifico intervento in questione non era la pi usuale
rispetto ad altre tecniche pi consolidate. Tuttavia, proprio per la peculiarit della scelta, la tecnica doveva essere
materialmente svolta da persona esperta e particolarmente sensibile in quanto a manualit. Veniva anche
accertato che lallievo, essendo dubbioso sulle modalit dellintervento scelte dal primario, aveva approfondito
personalmente lo studio, senza rinvenire alcun riferimento in letteratura.

102

La Corte Suprema, dunque, dato atto di tale ulteriore presa di coscienza sulle modalit e difficolt del tipo di
intervento scelto, e considerata la piena assunzione della posizione di garanzia nel momento in cui il giovane
medico ha accettato di procedere con le manovre chirurgiche, ritiene pienamente sussistente il profilo della colpa
in quanto caratterizzata dalla negligenza ed imperizia per non avere innanzitutto valutato le possibili
conseguenze del suo atto e per non avere ridotto al minimo detto rischio eventualmente declinando
lincarico.
Proprio sulla base di tale decisione intervenuta la circolare del 25 maggio 2001 della FNOMCEO in cui,
ribadendo i sopra esposti principi espressi dalla Corte di Cassazione, specifica ulteriormente che lo
specializzando non deve prestare passiva acquiescenza alla direttiva del docente qualora non sia in grado, per
scarsa esperienza, di assolvere con competenza alla direttiva medesima.
Altra decisione importante la sentenza n. 32901 della Sez. IV di Cassazione Penale, del 20.01.2004. In tale
vicenda si analizza il comportamento dei medici in campo anestesiologico. Viene contestato agli imputati di non
avere praticato correttamente lanestesia epidurale e, pi in particolare, si eccepisce linserimento dellago e il
suo pre-riempimento o di non avere usato un farmaco non efficace per quella specifica necessit. Restando allo
specifico problema del ruolo dello specializzando, nella indicata sentenza la Corte ritiene che egli non sia stato
uno spettatore, avendo materialmente partecipato allintervento con linserimento dellago epidurale e con il
compimento delle altre attivit necessarie per lanestesia e tale partecipazione richiedeva, quindi, anche a lui di
conoscere e porre in essere tutte quelle tecniche di base per un esito positivo della vicenda. E proprio laddove
avesse potuto ravvisare dei punti di debolezza nellesecuzione di manovre per lui ancora difficoltose, si sarebbe
dovuto attrezzare nellaffrontare ogni possibile inconveniente, tanto pi prevedibile in quanto nellesercizio di
attivit delicata. Muovendo da tali considerazioni, la Corte conclude per un riconoscimento nei confronti dello
specializzando di una sua posizione di garanzia da cui discende la piena attribuzione della responsabilit.
Ma quale il limite allattribuzione delle responsabilit in capo allo specializzando? Se vero che la
responsabilit connessa allattivit svolta, altres vero che detta attivit viene realizzata con il vincolo delle
direttive date dal docente. Ne consegue che la responsabilit dello specializzando incontrer un insuperabile
argine nelle direttive ricevute dal docente: solo ed esclusivamente nei casi in cui si riscontrino dei profili di colpa
(autonoma rispetto alla scelta del docente) nel comportamento dellallievo, ovvero si verifichi lassunzione da
parte di questultimo di una posizione di garanzia nei confronti del paziente, sar possibile addebitargli una
responsabilit; in caso contrario tale ulteriore passaggio non consentito.
In generale, viste le varie modalit con cui vengono applicate in concreto le norme sul tirocinio degli
specializzandi, si potrebbero ipotizzare tre differenti quadri operativi, cui corrispondono differenti graduazioni
della responsabilit: 1) responsabilit totale: il caso dello specializzando che assume pienamente ed
autonomamente un compito che si conclude con evento infausto; in tal caso, la responsabilit concretamente
attribuibile allo specializzando che ha assunto la posizione di garanzia richiesta dalla giurisprudenza; 2)
insussistenza di responsabilit: il caso dello specializzando che agisce senza alcuna possibilit di scelta (n

103

operativa n scientifica) eseguendo semplici atti che, autonomamente, non incidono sullintera attivit
terapeutica decisa dal tutor; 3) responsabilit graduata: lipotesi pi ricorrente quella delloperazione effettuata
in equipe; in tal caso si pu ravvisare responsabilit in compartecipazione (ex art. 113 Cod. Pen.) da parte di tutti
i singoli operatori, ma la minore esperienza del discente potr incidere su una riduzione in sede di condanna.
Altro elemento che appare opportuno sottolineare l'esclusione dai compiti dello specializzando di qualsivoglia
attivit di tipo amministrativo. Basti pensare ad esempio alla qualifica di pubblico ufficiale che, tra le
differenze rispetto all' incaricato di pubblico servizio ha proprio il valore amministrativo, giurisdizionale o
legislativo della funzione esercitata. A tal proposito giova rammentare che ai sensi della legge penale (Art. 357
Cod. Pen.) sono pubblici ufficiali coloro che esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o
amministrativa essendo pubblica la funzione disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e
caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volont della pubblica amministrazione o dal suo
svolgersi per mezzo di poteri autoritativi e certificativi; sono invece incaricati di pubblico servizio (Art. 358
Cod. Pen.) coloro i quali a qualunque titolo prestano un pubblico servizio ove per pubblico servizio deve
intendersi un'attivit disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza
dei poteri tipici di questultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della
prestazione d'opera meramente materiale. Se quindi - esemplificando - i motivi e il ragionamento clinico che
portano a richiedere certi esami di laboratorio sono un 'attivit tipicamente clinica, la richiesta degli esami, in
quanto atto rapportuale tra due strutture con risvolti economici, un atto amministrativo; se la rilevazione di
un'obiettivit clinica, un giudizio diagnostico e una indicazione terapeutica sono atti puramente assistenziali, la
certificazione di quell'esame obiettivo per gli usi di legge un atto tipicamente amministrativo.
Se il giudizio sulla dimissibilit di un paziente il frutto di una valutazione clinica, l'emissione dei documenti di
dimissione un atto propriamente amministrativo. E cos via. Questo preciso limite di responsabilit dello
specializzando che, come si detto, riguarda una funzione propria di chi dipende da una struttura sanitaria, ne
parte giuridica ed quindi autorizzato a disporre di taluni ruoli amministrativi, esula completamente da compiti
operativo/assistenziali, ma molto spesso costituisce un atto terminale di una valutazione clinica. Si pensi, ad
esempio, ad attivit ambulatoriali specialistiche che si concludono con una certificazione rilasciata dalla struttura
sanitaria e che, tra l'altro, fonda il presupposto perch l'utente proceda a un versamento a titolo di
compartecipazione alla spesa sanitaria: se l'impegno clinico in quell'ambito certamente incluso nei doveri dello
specializzando di tutta evidenza che la sua funzione in quel momento ha dei limiti (quelli connessi con la
componente amministrativa), che impongono quanto meno una collaborazione con chi autorizzato a svolgerli.
Il limite indicato rappresenta anche un limite chiaro alle prospettive di assicurazione degli specializzandi per la
responsabilit civile. La maggior parte delle Universit ha provveduto a una copertura assicurativa degli
specializzandi in termini completi per il danno eventualmente cagionato a persona per colpa professionale
compresi, ad esempio, i danni da un atto colposo connesso con un'iniziativa di trattamento urgente compiuto in
modo autonomo (essendo del tutto prospettabile che lo specializzando vi sia tenuto!), o per danno a cose con

104

l'esclusione tuttavia delle responsabilit derivanti da atti di valore amministrativo che come detto non rientrano
nelle funzioni dello specializzando.
A differenza della responsabilit civile, per la responsabilit penale lo specializzando - come ogni professionista
- risponde personalmente. La responsabilit penale personale e il giudizio medico legale sulla colpa
professionale in sede penale si fonda sui consolidati parametri di valutazione dell'imperizia, dell'imprudenza,
della negligenza nonch dell'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline impiegati per ogni caso.
L'azione o l'omissione anche dello specializzando, sia essa frutto di decisione autonoma sia essa espressione di
un incarico ricevuto, sono oggetto di giudizio di per s e chi ne risponde esclusivamente chi ne autore. Questa
regola generale del diritto penale si applica in tutte le fattispecie del reato e da essa non esclusa l'attivit
medica in qualsiasi sua espressione. Verificando i casi di rilievo penale che hanno interessato medici
specializzandi in questi anni, si osserva che si tratta prevalentemente di episodi di colpa professionale in agendo,
o in omittendo, del tutto sovrapponibili a quelli che si verificano per tutti gli altri sanitari.
In conclusione, lo specializzando, pur guidato e controllato da un tutor, deve sempre tener presente che con lui
- quanto meno anche con lui - che il paziente stabilisce un rapporto; rapporto di assistenza, di affidamento che ha
implicazioni anche giuridiche. Rapporto che si fonda anche sulla corretta comunicazione del proprio ruolo in
quel momento, nell'ambito di una pi ampia informazione al malato come preciso diritto di questi ed al fine di
evitare che lo stesso paziente richieda prestazioni specialistiche a chi ancora specialista non .

105

ALLEGATO N

Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 368


(modificato dallArt. 300 della LEGGE 23 dicembre 2005, n. 266: Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge Finanziaria 2006).

omissis
Titolo VI
FORMAZIONE DEI MEDICI SPECIALISTI
Capo I
Art. 34.
1. La formazione specialistica dei medici ammessi alle scuole universitarie di specializzazione in
medicina e chirurgia, di tipologia e durata di cui all'articolo 20 e comuni a tutti o a due o pi Stati
membri, si svolge a tempo pieno.
2. E' soggetta alle disposizioni del presente decreto legislativo anche la formazione specialistica dei
medici ammessi a scuole di tipologia non comune a due o pi Stati membri dell'Unione Europea e
attivate per corrispondere a specifiche esigenze del servizio sanitario nazionale.
3. L'elenco delle specializzazioni di cui al presente articolo predisposto ed aggiornato con decreto del
Ministro dell'universit' e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della sanit.
4. L'accesso alla formazione specialistica non e' consentita ai titolari di specializzazione conseguita ai
sensi dell'articolo 20 o di diploma di formazione specifica in medicina generale.
Art. 35.
1. Con cadenza triennale ed entro il 30 aprile del terzo anno, le regioni e le province autonome
di Trento e di Bolzano, tenuto conto delle relative esigenze sanitarie e sulla base di una
approfondita analisi della situazione occupazionale, individuano il fabbisogno dei medici
specialisti da formare comunicandolo al Ministero della sanit e dell'universit e della ricerca
scientifica e tecnologica. Entro il 30 giugno del terzo anno il Ministro della sanit, di concerto
con il Ministro dell'universit e della ricerca scientifica e tecnologica e con il Ministro del
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tesoro, del bilancio e della programmazione economica, sentita la conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, determina il
numero globale degli specialisti da formare annualmente, per ciascuna tipologia di
specializzazione, tenuto conto delle esigenze di programmazione delle regioni e delle province
autonome di Trento e di Bolzano con riferimento alle attivit del servizio sanitario nazionale.
2. In relazione al decreto di cui al comma 1, il Ministro dell'universit' e della ricerca scientifica
e tecnologica, acquisito il parere del Ministro della sanit, determina il numero dei posti da
assegnare a ciascuna scuola di specializzazione accreditata ai sensi dell'articolo 43, tenuto
conto della capacit ricettiva e del volume assistenziale delle strutture sanitarie inserite nella
rete formativa della scuola stessa.
3. Nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui al comma 1, e' stabilita, d'intesa
con il Ministero della difesa, una riserva di posti complessivamente non superiore al 5 per
cento per le esigenze della sanit militare, nonch d'intesa con il Ministero degli affari esteri, il
numero dei posti da riservare ai medici stranieri provenienti dai Paesi in via di sviluppo. La
ripartizione tra le singole scuole dei posti riservati e' effettuata con il decreto di cui al comma
2, sentito, per gli aspetti relativi alla sanit militare, il Ministero della difesa.
4. Il Ministro dell'universit' e della ricerca scientifica e tecnologica, su proposta del Ministro
della sanit, pu autorizzare, per specifiche esigenze del servizio sanitario nazionale,
l'ammissione, alle scuole, nel limite di un dieci per cento in pi del numero di cui al comma 1 e
della capacit recettiva delle singole scuole, di personale medico di ruolo, appartenente a
specifiche categorie, in servizio in strutture sanitarie diverse da quelle inserite nella rete
formativa della scuola.
5. Per usufruire dei posti riservati di cui al comma 3 e per accedere in soprannumero ai sensi
del comma 4, i candidati devono aver superato le prove di ammissione previste
dall'ordinamento della scuola.
Art. 36.
1. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, con
decreto del Ministro dell'universit e della ricerca scientifica e tecnologica sono determinati le
modalit per l'ammissione alle scuole di specializzazione, i contenuti e le modalit delle prove,
nonch i criteri per la valutazione dei titoli e per la composizione delle commissioni giudicatrici
nel rispetto dei seguenti principi:
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a) le prove di ammissione si svolgono a livello locale, in una medesima data per ogni singola
tipologia, con contenuti definiti a livello nazionale, secondo un calendario predisposto con
congruo anticipo e adeguatamente pubblicizzato;
b) i punteggi delle prove sono attribuiti secondo parametri oggettivi;
c) appositi punteggi sono assegnati, secondo parametri oggettivi, al voto di laurea e al
curriculum degli studi;
d) le commissioni sono costituite a livello locale secondo criteri predeterminati.
2. Nelle more dell'adozione del decreto di cui al comma 1 del presente articolo si applica
l'articolo 3 del decreto legislativo 8 agosto 1991, n. 257.
Art. 37.
1. All'atto dell'iscrizione alle scuole universitarie di specializzazione in medicina e chirurgia, il
medico stipula uno specifico contratto annuale di formazione specialistica, disciplinato del presente
decreto legislativo e dalla normativa per essi vigente, per quanto non previsto o comunque per quanto
compatibile con le disposizioni di cui al presente decreto legislativo. Il contratto e' finalizzato
esclusivamente all'acquisizione delle capacit professionali inerenti al titolo di specialista, mediante la
frequenza programmata delle attivit didattiche formali e lo
svolgimento di attivit assistenziali funzionali alla progressiva acquisizione delle competenze
previste dall'ordinamento didattico delle singole scuole, in conformit alle indicazioni
dell'Unione europea. Il contratto non da' in alcun modo diritto all'accesso ai ruoli del Servizio
sanitario nazionale e dell'universit' o ad alcun rapporto di lavoro con gli enti predetti.
2. Lo schema-tipo del contratto e' definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,
su proposta del Ministro dell'universit' e della ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con
i Ministri della sanit, del tesoro e del lavoro e della previdenza sociale, sentita la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano.
3. Il contratto e' stipulato con l'universit, ove ha sede la scuola di specializzazione, e con la
regione nel cui territorio hanno sede le aziende sanitarie le cui strutture sono parte prevalente
della rete formativa della scuola di specializzazione.
4. Il contratto e' annuale ed e' rinnovabile, di anno in anno, per un periodo di tempo
complessivamente uguale a quello della durata del corso di specializzazione. Il rapporto
instaurato ai sensi del comma 1 cessa comunque alla data di scadenza del corso legale di
108

studi, salvo quanto previsto dal successivo comma 5 e dall'articolo 40.


5. Sono causa di risoluzione anticipata del contratto:
a) la rinuncia al corso di studi da parte del medico in formazione specialistica;
b) la violazione delle disposizioni in materia di incompatibilit;
c) le prolungate assenze ingiustificate ai programmi di formazione o il superamento del periodo
di comporto in caso di malattia;
d) il mancato superamento delle prove stabilite per il corso di studi di ogni singola scuola di
specializzazione.
6. In caso di anticipata risoluzione del contratto il medico ha comunque diritto a percepire la
retribuzione maturata alla data della risoluzione stessa nonch a beneficiare del trattamento
contributivo relativo al periodo lavorato.
7. Le eventuali controversie sono devolute all'autorit' giudiziaria ordinaria ai sensi del decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 80.
Art. 38.
1. Con la sottoscrizione del contratto il medico in formazione specialistica si impegna a seguire,
con profitto, il programma di formazione svolgendo le attivit teoriche e pratiche previste dagli
ordinamenti e regolamenti didattici determinati secondo la normativa vigente in materia, in
conformit alle indicazioni dell'Unione europea. Ogni attivit formativa e assistenziale dei
medici in formazione specialistica si svolge sotto la guida di tutori, designati annualmente dal
consiglio della scuola, sulla base di requisiti di elevata qualificazione scientifica, di adeguato
curriculum professionale, di documentata capacit didattico-formativa. Il numero di medici in
formazione specialistica per tutore non pu essere superiore a 3 e varia secondo le
caratteristiche delle diverse specializzazioni.
2. Le modalit di svolgimento delle attivit teoriche e pratiche dei medici in formazione, ivi
compresa la rotazione tra le strutture inserite nella rete formativa, nonch il numero minimo e
la tipologia degli interventi pratici che essi devono aver personalmente eseguito per essere
ammessi a sostenere la prova finale annuale, sono preventivamente determinati dal consiglio
della scuola in conformit agli ordinamenti e regolamenti didattici di cui al comma 1, ed e agli
accordi fra le universit e le aziende sanitarie di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto
legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni. Il programma generale di
formazione della scuola di specializzazione e' portato a conoscenza del medico all'inizio del
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periodo di formazione ed e' aggiornato annualmente in relazione alle mutate necessit


didattiche ed alle specifiche esigenze del programma di formazione del medico stesso.
3. La formazione del medico specialista implica la partecipazione guidata alla totalit delle
attivit mediche dell'unita' operativa presso la quale e' assegnato dal Consiglio della scuola,
nonch la graduale assunzione di compiti assistenziali e l'esecuzione di interventi con
autonomia vincolate alle direttive ricevute dal tutore, di intesa con la direzione sanitaria e con
dirigenti responsabili delle strutture delle aziende sanitarie presso cui si svolge la formazione.
In nessun caso l'attivit del medico in formazione specialistica e' sostitutiva del personale di
ruolo.
4. I tempi e le modalit di svolgimento dei compiti assistenziali nonch la tipologia degli
interventi che il medico in formazione specialistica deve eseguire sono concordati dal Consiglio
della scuola con la direzione sanitaria e con i dirigenti responsabili delle strutture delle aziende
sanitarie presso le quali lo stesso svolge la formazione sulla base del programma formativo
personale di cui al comma 2. Le attivit e gli interventi sono illustrati e certificati, controfirmati
dal medico in formazione specialistica, su un apposito libretto personale di formazione, a cura
del dirigente responsabile dell'unita' operativa presso la quale il medico in formazione
specialistica volta per volta espleta le attivit assistenziali previste dal programma formativo di
cui al comma 2.
5. L'attivit tutoriale, ove svolta da dirigenti sanitari nei confronti dei medici in formazione
specialistica, costituisce specifico titolo da valutare per il conferimento di incarichi comportanti
direzione di struttura, ovvero per l'accesso agli incarichi di secondo livello dirigenziale.
Art. 39.
1. Al medico in formazione specialistica, per tutta la durata legale del corso, e' corrisposto un
trattamento economico annuo onnicomprensivo.
2. Il trattamento economico e' determinato, ogni tre anni, con il decreto di cui all'articolo 35,
comma 1, nei limiti dei fondi previsti dall'articolo 6, comma 2, della legge 29 dicembre 1990,
n. 428, e delle quote del Fondo sanitario nazionale destinate al finanziamento della formazione
dei medici specialisti.
3. Il trattamento economico costituito da una parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni e per tutta
la durata del corso, e da una parte variabile, ed determinato annualmente con decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dellistruzione, delluniversit e della ricerca, di
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concerto con il Ministro della salute e con il Ministro delleconomia e delle finanze, avuto riguardo
preferibilmente al percorso formativo degli ultimi tre anni. In fase di prima applicazione, per gli anni
accademici 2006-2007 e 2007-2008, la parte variabile non potr eccedere il 15 per cento di quella
fissa;
4. Il trattamento economico e' corrisposto mensilmente dalle universit presso cui operano le
scuole di specializzazione.
4-bis. Alla ripartizione ed assegnazione a favore delle universit delle risorse previste per il
finanziamento della formazione dei medici specialisti per lanno accademico di riferimento si provvede
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dellistruzione,
delluniversit e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro delleconomia e
delle finanze;
Art. 40.
1. Per la durata del la formazione a tempo pieno al medico e' inibito l'esercizio di attivit
libero-professionale all'esterno delle strutture assistenziali in cui si effettua la formazione ed
ogni rapporto convenzionale o precario con il servizio sanitario nazionale o enti e istituzioni
pubbliche e private. L'impegno richiesto per la formazione specialistica e' pari a quello previsto
per il personale medico del Servizio sanitario nazionale a tempo pieno, assicurando la facolt
dell'esercizio della libera professione intramuraria.
2. Il medico in formazione specialistica, ove sussista un rapporto di pubblico impiego, e'
collocato, compatibilmente con le esigenze di servizio, in posizione di aspettativa senza
assegni, secondo le disposizioni legislative contrattuali vigenti. Il periodo di aspettativa e' utile
ai fini della progressione di carriera e del trattamento di quiescenza e di previdenza.
3. Gli impedimenti temporanei superiori ai quaranta giorni lavorativi consecutivi per servizio
militare, gravidanza e malattia, sospendono il periodo di formazione, fermo restando che
l'intera sua durata non e' ridotta a causa delle suddette sospensioni. Restano ferme le
disposizioni in materia di tutela della gravidanza di cui alla legge 30 dicembre 1971, n. 1204, e
successive modificazioni, nonch quelle sull'adempimento del servizio militare di cui alla legge
24 dicembre 1986, n. 958, e successive modificazioni.
4. Non determinano interruzione della formazione, e non devono essere recuperate, le assenze
per motivi personali, preventivamente autorizzate salvo causa di forza maggiore, che non
superino trenta giorni complessivi nell'anno accademico e non pregiudichino il raggiungimento
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degli obiettivi formativi. In tali casi non vi e' sospensione del trattamento economico di cui
all'articolo 39, comma 3.
5. Durante i periodi di sospensione della formazione di cui al comma 3, al medico in
formazione compete esclusivamente la parte fissa del trattamento economico limitatamente ad
un periodo di tempo complessivo massimo di un anno oltre quelli previsti dalla durata legale
del corso.
6. Nell'ambito dei rapporti di collaborazione didattico-scientifica integrata tra universit
italiane ed universit di Paesi stranieri, la formazione specialistica pu svolgersi anche in
strutture sanitarie dei predetti Paesi, in conformit al programma formativo personale del
medico e su indicazione del consiglio della scuola, fermo restando quanto previsto dall'articolo
12 del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, 162.
Art. 41.
1. Il trattamento economico e' assoggettato alle disposizioni di cui all'articolo 4 della legge 13
agosto 1984, n. 476.
2. A decorrere dallanno accademico 2006-2007, ai contratti di formazione specialistica si applicano le
disposizioni di cui allarticolo 2, comma 26, primo periodo, della legge 8 agosto 1995, n. 335, nonch
le disposizioni di cui allarticolo 45 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326;
3. L'azienda sanitaria presso la quale il medico in formazione specialistica svolge l'attivit'
formativa provvede, con oneri a proprio carico alla copertura assicurativa per i rischi
professionali, per la responsabilit civile contro terzi e gli infortuni connessi all'attivit'
assistenziale svolta dal medico in formazione nelle proprie strutture, alle stesse condizioni del
proprio personale.
Art. 42.
1. Al personale in formazione specialistica appartenente ai ruoli della sanit militare non si
applicano le disposizioni di cui agli articoli 37, 39, 40, comma 2, e 41, commi 1 e 2. Al
personale di cui al presente articolo continua ad applicarsi la normativa vigente sullo stato
giuridico, l'avanzamento ed il trattamento economico propria del personale militare. Lo stesso
personale e' tenuto, ai sensi del presente decreto legislativo, alla frequenza programmata delle
attivit didattiche formali e allo svolgimento delle attivit assistenziali funzionali alla
112

progressiva acquisizione delle competenze previste dall'ordinamento didattico delle singole


scuole, ed in particolare all'adempimento degli obblighi di cui all'articolo 38.
Art. 43.
1. Presso il Ministero dell'universit' e della ricerca scientifica e tecnologica e' istituito
l'Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica con il compito di determinare gli
standard per l'accreditamento delle strutture universitarie e ospedaliere per le singole
specialit, di determinare e di verificare i requisiti di idoneit della rete formativa e delle
singole strutture che le compongono, effettuare il monitoraggio dei risultati della formazione,
nonch definire i criteri e le modalit per assicurare la qualit della formazione, in conformit
alle indicazioni dell'Unione europea. Ai fini della determinazione dei requisiti di idoneit della
rete formativa si tiene conto:
a) dell'adeguatezza delle strutture e delle attrezzature per la didattica, la ricerca e lo studio dei
medici in formazione specialistica, ivi compresi i mezzi di accesso alla lettura professionale
nazionale e internazionale;
b) di un numero e di una variet di procedure pratiche sufficienti per un addestramento
completo alla professione;
c) della presenza di servizi generali e diagnostici collegati alla struttura dove si svolge la
formazione;
d) delle coesistenze di specialit affini e di servizi che permettono un approccio formativo
multidisciplinare;
e) della sussistenza di un sistema di controllo di qualit delle prestazioni professionali;
f) del rispetto del rapporto numerico tra tutori e medici in formazione specialistica di cui
all'articolo 38, comma 1.
2. L'accreditamento delle singole strutture e' disposto, su proposta dell'Osservatorio di cui al
comma 1, con decreto del Ministro della sanit di concerto con il Ministro dell'universit' e
della ricerca scientifica e tecnologica.
3. L'Osservatorio nazionale e' composto da:
a) tre rappresentanti del Ministero dell'universit' e della ricerca scientifica e tecnologica;
b) tre rappresentanti del Ministero della sanit;
c) tre presidi della facolt di medicina e chirurgia, designati dalla Conferenza permanente dei
rettori;
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d) tre rappresentanti delle regioni designati dalla Conferenza permanente dei presidenti delle
regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano;
e) tre rappresentanti dei medici in formazione specialistica, eletti fra gli studenti iscritti alle
scuole di specializzazione con modalit definite con decreto del Ministro dell'universit' e della
ricerca scientifica e tecnologica. Fino alla data dell'elezione dei rappresentanti di cui alla
presente lettera, fanno parte dell'Osservatorio tre medici in formazione specialistica nominati,
su designazione delle associazioni nazionali di categoria maggiormente rappresentative, dal
Ministro della sanit, d'intesa con il Ministro dell'universit' e della ricerca scientifica e
tecnologica, uno per ciascuna delle tre aree funzionali cui afferiscono le scuole di
specializzazione.
4. Il presidente dell'Osservatorio e' nominato d'intesa fra il Ministro della sanit ed il Ministro
dell'universit' e della ricerca scientifica e tecnologica.
5. L'Osservatorio propone ai Ministri della sanit e dell'universit', ricerca scientifica e
tecnologica le sanzioni da applicare in caso di inottemperanza a quanto previsto al comma 1.
Art. 44.
1. Presso le regioni nelle quali sono istituite le scuole di specializzazione di cui al presente
decreto legislativo e' istituito l'Osservatorio regionale per la formazione medicospecialistica,
composto, in forma paritetica, da docenti universitari e dirigenti sanitari delle strutture presso
le quali si svolge la formazione nonch da tre rappresentanti dei medici in formazione
specialistica. L'Osservatorio e' presieduto da un preside di facolt designato dai presidi delle
facolt di medicina e chirurgia delle universit della regione. Nella commissione e' assicurata
la rappresentanza dei direttori delle scuole di specializzazione. L'Osservatorio pu articolarsi in
sezioni di lavoro. L'Osservatorio definisce i criteri per la rotazione di cui all'articolo 38, comma
2, e verifica lo standard di attivit assistenziali dei medici in formazione specialistica nel
rispetto dell'ordinamento didattico della scuola di specializzazione, del piano formativo
individuale dello specializzando e dell'organizzazione delle aziende e strutture sanitarie, in
conformit alle indicazioni dell'Unione europea.
2. Le regioni provvedono all'istituzione degli osservatori entro centottanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto e ne danno comunicazione al Ministero della sanit e al
Ministero dell'universit e della ricerca scientifica e tecnologica. In caso di inutile decorso del
termine i ministri della sanit e dell'universit' e della ricerca scientifica e tecnologica adottano
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le misure necessarie per l'attuazione del presente decreto.


3. L'Osservatorio e' nominato dalla regione ed ha sede presso una delle aziende sanitarie della
rete formativa dei corsi di specializzazione. L'organizzazione dell'attivit' dell'Osservatorio e'
disciplinata dai protocolli d'intesa fra universit e regione e negli accordi fra le universit e le
aziende, attuativi delle predette intese, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo
30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni. L'Osservatorio fornisce altres elementi
di valutazione all'Osservatorio nazionale.
Art. 45.
1. Nei concorsi di accesso al profilo professionale medico il periodo di formazione specialistica
e' valutato fra i titoli di carriera come servizio prestato nel livello iniziale del profilo stesso nel
limite massimo della durata del corso di studi.
Art. 46.
Disposizioni finali
1. Agli oneri recati dal titolo VI del presente decreto legislativo si provvede nei limiti delle risorse
previste dallarticolo 6, comma 2, della legge 29 dicembre 1990, n. 428, e dallarticolo 1 del decretolegge 2 aprile 2001, n. 90, convertito dalla legge 8 maggio 2001, n. 188, destinate al finanziamento
della formazione dei medici specialisti, incrementate di 70 milioni di euro per lanno 2006 e di 300
milioni di euro annui a decorrere dallanno 2007;
2. Le disposizioni di cui agli articoli da 37 a 42 si applicano a decorrere dallanno accademico 20062007. I decreti di cui allarticolo 39, commi 3 e 4-bis, sono adottati nel rispetto del limite di spesa di cui
al comma 1. Fino allanno accademico 2005- 2006 si applicano le disposizioni di cui al decreto
legislativo 8 agosto 1991, n. 257.
3. Sono abrogate la legge 22 maggio 1978, n. 217 e la legge 27 gennaio 1986, n. 19, e
successive modificazioni, limitatamente alle disposizioni concernenti i medici, il decreto
legislativo 8 agosto 1991, n. 256, nonch il decreto legislativo 8 agosto 1991, n. 257, fatto
salvo quanto previsto dall'articolo 3, comma 2.

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