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Perdita di peso e deficit calorico

Perdita di peso e deficit calorico


DUE TOOL ESTREMAMENTE UTILI

Spessissimo i professionisti della nutrizione ricevono la fatidica domanda Quanto posso perdere con
questa dieta?, oppure, Per perdere tot. peso, quanto dovrei mangiare?. La risposta su due piedi
qualcosa simile a Ehmmm, uhmmm, ora cos difficile rispondere, non si pu dire, ci sono troppi
fattori e bla bla bla. Niente di pi giusto: difficilissimo rispondere e ci sono troppi fattori da
considerare; il peso corporeo non si modifica come predetto (1).

Altrettanto spesso i professionisti, ma anche chi a dieta o cerca di raggiungere un certo risultato,
utilizza la tanto amata formula Un chilogrammo di grasso ha 7700 calorie. Dunque, per perdere una
certa quantit di peso in una settimana, basterebbe ridurre le calorie giornaliere di una quantit pari
alla variazione di peso ricercata, considerata in grammi (e.g. per perdere 500 grammi in una
settimana, basta ridurre di 500 kcal lintroito calorico giornaliero). Parimenti, data una certa variazione
calorica, il peso che si perder o acquister , in grammi settimanali, pari alla variazione delle calorie
giornaliere rispetto al dispendio calorico totale (e.g. se viene creato un deficit calorico di 250 kcal si
perdono 500 grammi ogni 2 settimane).

Questo un grande errore, perch non mette in conto le modificazioni della spesa energetica indotte
dalla variazione del peso corporeo, nonch tutta la serie di fattori analizzata nella serie di articoli Una
caloria del Dott. Vincenzo Tortora. Considerando la perdita di peso, infatti, man mano che i

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chilogrammi sulla bilancia
scendono, lo stesso
accade per il tasso
metabolico sia a riposo
che durante lattivit.
Andrebbe dunque
ricalcolato tutto ad ogni
variazione di peso.

Fortunatamente, il Dott.
Hall ha fatto tutto questo
per noi, presentando il
modello matematico in un
articolo pubblicato
sullAmerican Journal of
Clinical Nutrition (2). A cosa
serve il modello? A due
cose:

1. Tramite la variazione dellintroito calorico assegnata, e considerando la variazione del livello di


attivit fisica dopo la variazione di peso, si ottiene una stima del peso finale. Questo peso
inteso come peso a cui si tende sul lungo termine, infatti non viene indicato il tempo in cui si
raggiunge un certo risultato. Il dato comunque non da meno: ci fa capire cosa si dovrebbe
fare per perdere e mantenere un certo peso. Ad esempio, se un professionista nota un
dimagrimento importante, ma al contempo il paziente gli riferisce di aver diminuito la sua
attivit da 6 ore a 2 ore settimanali (un PAL, potremmo dire, da 1.9 a 1.4), il programma
restituisce il peso a lungo termine, che probabilmente sar anche maggiore di quello iniziale: il
risultato suggerisce di cambiare qualcosa (diminuire le calorie o aumentare lattivit).
2. Tramite lintroduzione della variazione di peso desiderato, e considerando la variazione del
livello di attivit fisica dopo la variazione di peso, si ottiene una stima della variazione dellintroito
calorico da creare. Il risultato, ancora, sul lungo termine e non dice in quanto tempo si pu
raggiungere il peso desiderato. Il risultato comunque importante, perch fornisce la variazione
dellintroito calorico da creare per perdere e mantenere il peso corporeo.

Sicuramente il tutto comunque una stima (ricordiamo ancora la serie di articoli Una caloria ...),
ma per lo meno costituisce una stima migliore. Anche perch si pu capire se lintroito assegnato
eccessivo o irrisorio, guardando cosa il modello predice a lungo termine.

Abbiamo parlato del modello del Dott. Hall, ma come applicarlo? Semplice, con questi due preziosi
tool:

- Predizione variazione di peso con deficit calorico assegnato predice la variazione del peso in
base allintroito calorico assegnato.
- Predizione variazione intake calorico necessario per variazione di peso assegnata predice
quanto dovrebbe essere lintroito calorico per generare una certa perdita di peso.

I due risultati potrebbero essere combinati in modi diversi per estrapolare delle considerazioni di
carattere pratico molto utili: ognuno libero di giochicchiarci come vuole per ottenere predizioni
sempre migliori.

Perdita di peso e deficit calorico


Riferimenti

1) Heymsfield SB et al. Why do obese patients not lose more weight when treated with low-calorie
diets? A mechanistic-perspective. American Journal of Clinical Nutrition. Feb, 2007.
2) Hall KD, Jordan PN. Modeling weight-loss maintenance to help prevent body weight regain.
American Journal of Clinical Nutrition. Dec, 2008.

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