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Memory
Emotional Skeletal
responses responses
attention rehearsal
sensory short-term long-term
stores store store
Inoltre non è del tutto vero che l’informazione passi prima per la short-term,
poi per la long-term memory: l’esempio della ripetizione verbale di parole
presentate visivamente la capacità di ripetere deriva da un precedente
contatto con la long-term memory concernente la pronuncia (Logie, 1999) !
IL SUPERAMENTO DEL MODELLO MULTI-STORE:
LA WORKING MEMORY
Phonological Visuospatial
Episodic
loop sketch pad
buffer
(voce interna) (occhio interno)
il phonological loop – la voce interna
presentazione visiva
di parole
il phonological loop – la voce interna
Nel 1972 Tulving propose una distinzione fra due tipi di memoria a lungo
termine: quella episodica (storage di specifici fatti occorsi in un particolare
luogo e in un particolare momento) e quella semantica (l’insieme delle
conoscenze sulla realtà)
Il fatto che i pazienti frontali (cioè con danno ai lobi frontali) abbiano
problemi di memoria episodica si può però leggere in altri modi. Può essere
che non ci sia nulla di specifico, ma che semplicemente un danno frontale
abbia effetti generalizzati, fra cui anche quello alla memoria episodica.
RISULTATI:
7,0
6,0
5,0
4,0 Inclusion test
3,0 Exclusion test
2,0
1,0
0,0
Divided Full
LA PROCESS-DISSOCIATION PROCEDURE:
i due processi sono del tutto indipendenti?
• Esiste un certo accordo sul fatto che sussistano differenze importanti fra
memoria implicita percettiva e concettuale (cf. Tulving & Schachter,
1990). I test sulla m.i. percettiva usano stimoli degradati (word-fragments,
word-stem, etc), mentre quelli sulla m.i. concettuale non coinvolgono
somiglianze percettive (es.: esempi della categoria “animali a 4 zampe”).