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Scienza e società nel

XXI secolo
Andrea Cerroni
Dip.Sociologia e Ricerca Sociale
andrea.cerroni@unimib.it

Scienza e società della conoscenza, UTET 2006


Homo transgenicus, FrancoAngeli 2003
 Perché preoccuparci tanto della scienza?

 C’è qualcosa di nuovo “sotto il sole”?

 È nuovo davvero, e quanto, il futuro che ci


aspetta?

 Ci stiamo forse entrando “a marcia indietro”?

 Dobbiamo liberarci di qualche vecchio fardello?

 Che cosa mettere al suo posto?


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 Lo scenario: le direttrici della civiltà
moderna

 Due grandi ideologie della modernità

 La sfida contemporanea: verso una società


globale democratica basata sulla scienza

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Le direttrici della
modernità
SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI: fra contraddizioni e iniquità stiamo costruendo una comunità
umana globale ma le diversità ereditate dal passato implicano che ciascuno si imbatte
in individui sempre più diversi da sé. Ciascuno intraprende corsi di vita personali
(differenziazione) avendo dunque bisogno di conoscenza sempre più generale e
condivisa per orientarsi e per riconoscersi membro di una medesima comunità.
La CONOSCENZA SCIENTIFICA richiede e produce quel distacco (differenziazione
dell’ego da mondo interno inconscio, da ambiente e dagli altri) e quel coinvolgimento
(condivisione del medesimo punto di vista più generale e astratto) che sono necessari e
che alimentano la differenziazione.
ECONOMIA DELLA CONOSCENZA: dominante è la produzione di conoscenza a mezzo
di conoscenza con surplus di conoscenza (la conoscenza è immediatamente mezzo
e fine produttivo e crea/amplifica esclusioni e disuguaglianze).

Per avere una società realmente globale democratica basata sulla scienza servono
creatività individuale, innovazione socio-economica e progettualità politica rinnovate.
Bisogna perciò superare molti PRESUPPOSTI CULTURALI DI FONDO insiti già nella
contrapposizione moderna “Illuminismo/Antilluminismo” per poter attivare una
completamente nuova KNOWLEDGE GOVERNANCE.

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Verso una nuova
rivoluzione scientifica?

 N – frontiera dell’atomo: nanoscienze e nanotecnologie

 B – frontiera del gene: bioscienze e biotecnologie

 I – frontiera del bit: scienze e tecnologie dell’informazione

 C – frontiera del neurone: scienze e tecnologie neuro-cognitive

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Due ideologie della modernità

NEGATIVISMO
vs
POSITIVISMO

 Conoscenza (epistemologia)

 Mondo (ontologia)

 Individui (cognizione-etica)
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…quella che veramente è rea, che de' mo

Madre è di parto e di voler matrigna.

ostei chiama inimica…

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POLARITÀ NEGATIVISTICA
Antilluminismo (Zeev Sternhell); Regime notturno
dell’immaginazione (Gilbert Durand); Mito del
soggettivismo (George Lakoff & Mark Johnson);
Apocalittici (Umberto Eco); “Humies”.

 Nel corso del XX secolo abbiamo varcato la soglia dei riferimenti


antropologico-cognitivi dell’esperienza della nostra specie
(tecnologie della comunicazione e computazione, tecnica del Dna-
ricombinante); un passo ancor più deciso si profila in un vicino futuro
con la cosiddetta Convergenza NBIC. Ciò contribuisce a creare un
diffuso spaesamento (de-tradizionalizzazione dell’esperienza).

 Il bisogno crescente di confrontarsi con questioni “esoteriche” spinge


moltiplica il ricorso ad agenzie esperte ma anonime, suscitando un
reincantamento del mondo che sollecita la riemersione anche di miti
antichi non sopiti nella modernità e giocati in chiave di rifugio
antimoderno.

 La soggettività è svincolata, decontestualizzata, ipostatizzata e


confinata nel soggettivismo astratto.

 Scienza e democrazia sono viste con simile sospetto (sindrome 8 di


complotto demagogico & accerchiamento elitistico).
equilibrio empatico, rurale
e comunitario distrutto
dalla trasformazione
tecnica e dalla razionalità
scientifica.

La Madre Terra (ciclo


vitale & lunare), Inanna
(Sumeri), Ishtar
(Babilonia), Astarte
(Fenicia), Mater Matuta
(Etruria), Cibele
(Anatolia), Athar (Arabia),
Bona Dea (Roma),
Gea/Erinni, Artemide-
Selene-Ecate Demetra
(potnia polipotnia)
(Grecia); Dea Bianca
(trinità Luna Nuova della
nascita Luna Piena
dell’amore e della
battaglia, Luna Vecchia
della morte e della
divinazione); Maria
Vergine/Maddalena/l’Altra

Ipotesi-Gaia 9

bassorilievo (Lovelock)
Orrore per le
contaminazioni: bio-
tecnologie: ossimoro,
inquinamento genetico,
necro-tecnologie

10
11
Giano
(Diano?)
(pensiero
dicotomico)
Il dio dei confini
assicurava la
certezza psicologica
e giuridica, e
dunque l’ordine
sociale.

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Crono
Un dio padre-padrone reggeva l’ordine
sociale dell’Età dell’Oro ormai perduta, in
lotta contro la hybris umana.

Goy
a
TEMPO: dispotismo “aureo”
ordine temporale sapiente ma
crudele (vs. fretta, improvvisazione): Masolino Masaccio
ci dà vita divorandoci. Eden Pendio scivoloso 13
(anticoncez., clonazione,
preindustriale
… Dipinte in queste rive
Son dell'umana gente
Le magnifiche sorti e
progressive.
Qui mira e qui ti specchia,
Secol superbo e sciocco,
Che il calle insino allora
Dal risorto pensier segnato
innanti
Abbandonasti, e volti addietro
i passi,
Del ritornar ti vanti,
E procedere il chiami.
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POLARITÀ POSITIVISTICA
Illuminismo franco-kantiano (Sternhell); Regime
diurno dell’immaginazione (Durand); mito
dell’oggettivismo (Lakoff & Johnson); integrati
(Eco); “Techies”.

 Una progressiva contrazione dell’orizzonte (effetto tunnel) spinge a


inseguire il cambiamento di breve periodo, perdendo le tendenze di
lungo periodo e diffondendo credenze riduzionistiche proto-moderne,
una sorta di miti moderni giocati in chiave scientistica.

 Il sapere “tradizionalmente moderno” (elaborato in una primitiva


fase della modernità) viene catapultato in problemi di nuova
complessità, scontando la propria contingenza storica e palesando
inconsistenze di fondo, a volte rivestite ideologicamente.

 Scienza e democrazia sono concepite strumentalmente


(professionalizzazione, elitismo tecnocratico, volgarizzazione,
costruzione del consenso).

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TOPISM
O

 Conoscenza vera perché fuori dal mondo,


fuori da ogni campo d’interessi, senza soggetto
conoscente.

Conoscenza “scorporata”.

 Oggettivismo ingenuo x mondo naturale,


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soggettivismo (razionalismo astratto) x mondo
umano. Magritte
U-CRONISMO

 La scienza (attuale) nasce bell’e


fatta, come un puro sistema logico
senza storia.

 Effetto tunnel: ultimo n.


Astrophysical Journal vs. imperituro
sapere degli antichi: deformazioni del
tempo.

 Guai alla scienza che esita a


dimenticare i suoi fondatori
(Whithead).

 Rimozione della dimensione storica


della scienza (storia scientifica come
errori ormai corretti) e nella scienza
(processi ineffabili o in-pertinenti).

 Natura umana astorica nel mutare


incessante di tutto il resto. 17

vaso greco: nascita


Digitalizzazione
trasparenza cibernetica
dopo Auschwitz e Hiroshima

Conoscenza = bi(nary)(digi)t
astratti e scorporati.
Comunicare = informare = flusso
idraulico
fra menti.

Informazione
(vera)

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Ignoranz
Sequenziazione
biologia molecolare

Umanità = genoma = geni


universali e autonomi
determinismo/riduzioni
smo genetico.

Manca “l’ambiente”:
genoma, cellula,
organismo,
biogeografia, …
ambiente umano cioè
sociale.

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Riduzionismi
ATOMI
BIT
GENI
NEURONI

INDIVIDUI

tasselli di un meccanismo

Canard digérant
(1740)
J. de Vaucanson

Dalla rottura
dell’athomos alla
rottura
dell’individuus 20
21
Olismo di
essenze
“vitalistiche”: O
COMPLESSITÀ
SUPER-ORGANISMO N
SAPERI
MENTE T
STRUTTURE
O
L
O Riduzionismo di
“ingranaggi”
G positivistici:
I ATOMI
GENI

A BIT
NEURONI 22

INDIVIDUI
TELEOLOGISMO
Fini assoluti
uniscono/univano in
armonia: pendio
scivoloso come storia
di una sciagurata
caduta dall’Eden.
E
T
CRONO

I
C
DISINTERESSE
A interessi si frappongono,
separano e degradano.
Sospensione in un
presente eroico,
sovrumano 23 e
onnipotente, u-topico e
Relativismo
di un soggetto astratto: E
mito di una soggettività
romantica radicale. P
Emozioni, intuizioni, I
sentimenti, arte, verità “più
alta”. S
T
E
M
O
L
O
Assolutismo
G di una utopia oggettivistica:
"When I use a word,“ Humpty Dumpty said in a rather a
I mito di oggettività positivistica
meccanicistica. Verità
scornful tone, "it means just what I choose it to mean --
neither more nor less. A scientifica, razionalità,
24

precisione, neutralità. Valori


▲ La MIOPIA TECNOFRENICA, ancora diffusa presso scienziati e policy
makers, alimenta una retorica scientistica di breve periodo che non
contempla mediazioni dell’interesse comune, riflessioni critiche sullo
sviluppo, partecipazione pubblica alle decisioni della società della
conoscenza e inclina a una tentazione tecnocratica nella convinzione
positivistica che il progresso scientifico sia irrefrenabile e il progresso
sociale ne scaturisca automaticamente.

▼ La PRESBIOPIA TECNOFOBICA, diffusasi nel Secondo Dopoguerra


nell’opinione pubblica come reazione difensiva rispetto alle catastrofi
e alle travolgenti innovazioni scientifiche, alimenta una retorica
antiscientifica che mitizza il passato, e attacca le logiche
dell’economia globale e quelle dell’astrazione scientifica perché
anonimizzano e spossessano l’individuo della propria vita quotidiana e
del “punto di vista” personale.

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 Cambierà il nostro modo di essere individui.

 Cambierà il modo di interagire fra noi e, quindi, col nostro


mondo.

 Dobbiamo cambiare i presupposti del nostro modo di pensare


recuperando lo spirito illuministico in un “nuovo
Rinascimento” con una dimensione democratica realmente
partecipata.

CULTURA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA SCIENZA


=
DEMOCRAZIA E SCIENZA COME CULTURA
26
Modello ontologico-
ingenuo

Scoperta?

Scienziato
Conoscen
za
scientific
a
Comunità
scientifica
Innovazione?

Affinità?

Società-
cultura 27
Modello processuale C3-
GIDS

Ist
itu
ne zio
a zio n ali
r
e ne zza
G z ion
e
CAMPO
SCIENTIFI
CO
KNOWLEDGEA CONOSCENZ
BLE A
CITIZEN (esplicita &
tacita)
So
c ial SOCIET ne
iz zaz u sio
À ff
ion
e Di
GLOBA 28
LE
Generazione
Creatività individuale e collettiva

Le nuove idee nascono soprattutto con l’uso creativo di


conoscenza già presente, stimolato dall’incontro con nuove
idee o diversi punti di vista (riflessione, generalizzazione,
astrazione).

Non vi sono più persone o luoghi esclusivi deputati alla


generazione di conoscenza che hanno tutti bisogno di
conquistare spazi di manovra (economici, comunicazionali,
politici): chi/come risolve le controversie?

PUNTI CRITICI:

► Creatività individuale, organizzativa, partecipativa (open


innovation)
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Istituzionalizzazione
Selezione, correzione, raffinazione, generalizzazione

Il fatto scientifico è costituito collettivamente


nell’interazione tra chi produce il fatto e chi lo riceve e
tenta di replicarlo per invalidarlo o confermarlo, o
comunque di giudicarlo (certificazione).

È il campo scientifico ancora sufficientemente autonomo


da produrre conoscenza che supera le condizioni della
sua produzione?

PUNTI CRITICI:

► Valutazione (effetti perversi)


► Certificazione, legittimazione e partecipazione
► Mainstreaming e dissenso interno 30
Diffusione
Materializzazione, distribuzione, fruizione

La conoscenza è sempre materializzata in supporti fisici (libri, computer,


qualunque prodotto) e azioni umane (azioni deliberate, abitudini di corpo-
mente, reazioni istintive, pattern neuronali): manu/fatti.
I manu/fatti legano gli individui attraverso la condivisione (più o meno
consapevole) di loro valori d’uso e ne cambiano il modo di agire-pensare
in modi comuni (a livello astratto) e differenziati (declinazione personale).

Il fine della comunicazione scientifica è condivisione di conoscenza


(ri/produzione delle condizioni della creatività): essa è una forma di
innovazione (partecipata) come l’innovazione è una forma di
comunicazione (implicita/esplicita).

PUNTI CRITICI:

► Brevettazione (effetti perversi)


► Responsabilità individuale/collettiva
► Partecipazione/delega fiduciaria
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Socializzazione
Valore normativo costitutivo degli individui come membri
della comunità

EDUCAZIONE: (primaria, “secondaria”, training, life-long) fa entrare in


una comunità che condivide conoscenza (oltre che pratiche,
aspettative, bisogni/interessi, valori, simboli) e rende abili a
generarne di nuova.
REGOLAMENTAZIONE: la science regulation (ethics of science) pone
problemi che sfidano gli assunti tradizionali quali fondamenti
normativi, e viceversa lo sviluppo della scienza offre l’opportunità
per la loro discussione (science of ethics).

PUNTI CRITICI:

► Equità di accesso/normazione
► Educazione del ricercatore
► Inerzia collettiva (credenze tacite)
► Mascheramento ideologico (interessi occultati)
► Deliberazione 32
Conoscenza come
BPG
► Non-rivalità
anzi, soltanto l’uso può aumentarne il valore intrinseco e la
fruibilità pubblica: più che non-rivale.

► Non-escludibilità
anzi, è il bene più esclusivo se non ci sono comunicazioni e
politiche efficaci (l’educazione amplifica le disuguaglianza):
meno che non-escludibile.

► Non-confinabilità (tempo, spazio, gruppi)


però i suoi (indispensabili) supporti materiali possono andati
perduti; ereditiamo disuguaglianze (geopolitica della S&T, soglie
critiche nei sistemi nazionali, specializzazioni tecnologiche) e ci si
può auto-escludere in/consapevolmente (S&T policy, contestazione
della legittimità, immagine di sé): quasi non-confinabile. 33
CONCLUSIONE
Superare la cultura moderna per non entrare nel
futuro a marcia indietro

► Come la società della conoscenza per essere pienamente tale deve vedere la
partecipazione attiva di tutti i cittadini, così una società degli individui per
essere pienamente tale deve essere imbevuta di conoscenza.

► Solo nella partecipazione generale alla conoscenza si realizza il potenziale


democratico così come solo la democrazia può assicurare pienamente lo
sviluppo scientifico.

► Partecipazione alla conoscenza e promozione della ricerca come diritti di


cittadinanza.

► Nella misura in cui società della conoscenza & società degli individui si
sviluppano sotto la governance partecipata di un BPG, la nuova specie sociale
si configura come

SOCIETÀ GLOBALE DEMOCRATICA BASATA SULLA


SCIENZA. 34
CONSIDERAZIONI SULL’UNIVERSITÀ
► Business model

► Formazione dello scienziato

► Valutazione

► Impact Factor

► Brevettazione

► Equità
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Business model

► Servizio al cliente
► studente, famiglia, futuro lavoratore, cittadinanza?

► Finalità: soddisfare le specifiche sinergie, economie di scala e


di scopo relative al contesto socioeconomico in cui operano?
► anni 2+1+2+3+(2)+2
► applicabilità a termine sempre troppo breve (miopia da velocità)
► conflitti fra missione pubblica e finanziamento privato (spinta e freno)
► effetto traino inverso
► società globale

► Imprenditorialità

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Formazione dello scienziato

► Trans-disciplinarietà: storia della disciplina, metodo (non


solo metodiche), teoria sociale della conoscenza,
Sistema-paese…

► Responsabilità di fronte ai cittadini.

► Comunicazione della scienza: tutte le attività che


rendono la scienza un bene pubblico effettivo.

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Terza missione

Ampliamento delle due missioni tradizionali (formazione superiore e


ricerca): la conoscenza diviene accessibile a tutti i cittadini, così
come anche le decisioni strategiche sulle priorità nel suo sviluppo.

Alla lunga, non regge né la buona didattica senza buona ricerca né la


buona ricerca senza buona didattica, perché, isolate, entrambe
rischiano di avvizzire nello scolasticismo, avvitarsi in logiche
particolaristiche e, in fin dei conti, perdere valore progressivo. Forse
fra le due c’è meno differenza di quanto comunemente pensiamo.

Con la terza missione la separazione fra produzione e fruizione della


conoscenza cade in modo definitivo e generale, consentendo e, anzi,
imponendo la partecipazione di tutti i cittadini alla circolazione
della conoscenza.

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Valutazione
effetti perversi della peer review (diretta e
indiretta)

Lo scienziato che fornisce la sua opinione su una teoria o invenzione giudica


meno queste di quanto si sottoponga al giudizio dei suoi pari (Condorcet).
► Doppio-cieco è quasi doppio-vedente, autonomizza ma deresponsabilizza il
valutatore.

► Trade-off fra coinvolgimento nel campo e distacco dai propri interessi e


punti di vista.
► Il mainstreaming è tanto più rischioso quanto più la frontiera corre (tensione
essenziale).
► Confusione fra capitali scientifico e temporale.
► Crescente zdanovismo (capitale scientifico vs. campi circostanti).

Journal of the American Medical Association 2002: << If the entire peer-
review system did not exist but were now to be proposed as a new
invention, it would be hard to convince editors looking at the evidence to go
through the trouble and expense >>. 39
Impact factor (Figà Talamanca)

► L’aumento indiscriminato delle riviste e delle pubblicazioni scientifiche ed in particolare


delle riviste più costose di proprietà di editori commerciali e la crisi finanziaria delle
biblioteche scientifiche, esiziale per i paesi dell’Europa dell’Est ed i paesi in via di
sviluppo.
► L’impoverimento e l’esclusione dai circuiti internazionali di distribuzione delle riviste
scientifiche legate ad istituzioni culturali e non pubblicate da editori commerciali.
► L’aumento del numero delle citazioni non giustificate né dal riconoscimento di una
priorità, né dall’esigenza di rendere più chiaro il testo.
► L’aumento di riviste specialistiche gestite da piccole comunità internazionali dedite alle
reciproche citazioni, e poco interessate a confrontarsi con il resto della comunità
scientifica.
► L’aumento della pressione sui singoli ricercatori e sulle strutture scientifiche a
pubblicare, anche in assenza di risultati scientifici significativi, al solo scopo di
aumentare il proprio punteggio basato sullo IF.
► La perdita di vista del significato di una pubblicazione scientifica come mezzo per
comunicare ad altri ricercatori i propri risultati e non solo come strumento per
aumentare il proprio "punteggio".
► Il capovolgimento dei valori di buon senso nella scelta del mezzo di comunicazione dei
propri risultati che dovrebbero essere diffusi negli ambiti dove possono essere più utili.
► L’arbitrio nelle scelte valutative mascherato dall’obiettività.
► L’acquisizione di un repertorio bibliografico costosissimo (lo SCI) e in molti casi inutile, in
tutte le strutture di ricerche, al solo scopo di consentire a tutti una strategia di
massimizzazione dello IF.
► L’asservimento delle scelte scientifiche e culturali delle comunità degli scienziati agli
interessi venali delle grandi aziende editoriali e dell’ISI. 40
Brevettazione

► La brevettazione impedisce l’appropriazione a costo zero ma segue di fatto la logica


dell’“ombrello difensivo” (“mettere il bastone fra le ruote”).
► Sposta la competizione da R&S ai studi legali.
► Valutazione troppo rapida e troppo facile (US-PTO 18 ore e accettazione >60%).
► Ricavi nelle università US sono <3% della loro spesa in R&S
► La ricerca davvero innovativa neanche si brevetta.
► Costi vivi + mantenimento + spese legali + costi figurativi + rischi ≈ benefici.
► Deformazioni strategiche.

Royal Society 2003: << I diritti della proprietà intellettuale possono stimolare
l’innovazione proteggendo lavoro e investimento creativi, e incoraggiando l’ordinato
sfruttamento di scoperte scientifiche per il bene della società. Sebbene possano
aiutare la conversione di buona scienza in benefici tangibili, il fatto che ci siano
monopoli può però causare una tensione fra profitto privato e bene pubblico. Non
meno importante è che possono impedire il libero scambio di idee e
informazioni nel quale fiorisce la scienza >>.

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Equità

► La scuola, l’università, la ricerca sono infrastrutture


fondamentali della società della conoscenza, i cui
costi ricadono sulla collettività.

► Ciò che viene prodotto con finanziamento della


collettività deve restare patrimonio della collettività:
se brevettato (per difenderlo da appropriazioni) lo si
renda di dominio pubblico e gratuito.

► Quanto è il merito di una buona istruzione pubblica (e


biblioteche, infrastrutture, cultura diffusa, clima
stimolante …) se un paese ha buoni ricercatori e
imprenditori innovativi?

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