I comuni aderenti alla Convenzione Valli del Natisone sono stati preliminarmente suddivisi in due sotto-aree territorialmente
contigue e nello specifico:
Sotto-area 1: San Leonardo - Stregna - Prepotto
Sotto-area 2: Grimacco - Savogna - Drenchia
Sono stati quindi organizzati per ognuna delle due sotto-aree due tavoli di confronto con le medesime impostazioni. Si
procede di seguito al resoconto del 1 tavolo, organizzato secondo il seguente schema:
18 partecipanti
Et
Associazioni/Circoli/Gruppi Gruppo Speleologico Valli del Natisone; Kmeka Zveza; Srebrna Kaplja; Club Unesco
rappresentati al tavolo e Udine;
attivi sul territorio
Circolo Lega Ambiente di Udine; Associazione Polisportiva Dilettantistica San
Leonardo;
Polisportiva Tribil Superiore.
GRIMACCO - SAVOGNA - DRENCHIA,
Municipio di Grimacco, 20 febbraio 2016
Il primo tavolo di lavoro si svolto presso la Sala Consiliare del Municipio di Grimacco, ha avuto inizio alle 15:00 del
pomeriggio e si concluso alle 18:30 circa.
DESCRIZIONE DEI PARTECIPANTI AI TAVOLI
Numero di partecipanti
19 partecipanti
Et
Associazioni/Circoli/Gruppi Planinska Druina Beneije; Coro Rean; Riserva di Caccia di Grimacco; Riserva di
rappresentati al tavolo e Caccia di Savogna;
Gli elementi di criticit di ordine generale emersi sin dalle prime battute in entrambi gli incontri hanno riguardato:
affluenza/confluenza della comunit oggi una delle pi importanti preoccupazioni della comunit stessa che si
trova ad affrontare una lotta impari con la natura. Gli elementi di degrado segnalati fanno dunque riferimento a
queste tematiche e i post-it riconsegnati citano lo stato di abbandono dei terreni fronte-strada, i prati abbandonati,
i punti panoramici oramai inghiottiti da vegetazione di scarso valore naturalistico.
COMPROMISSIONI PAESAGGISTICHE DA INFRASTRUTTURAZIONE E USI URBANI: sono stati anche citati molti
casi in cui ledilizia pubblica ha imposto alla comunit delle scelte non condivisibili nella costruzione di piazze,
campi sportivi, monumenti, muri di sostegno lungo le strade, in quanto opere realizzate applicando modelli
impropri e non coerenti con il contesto paesaggistico. Altri elementi di compromissione emersi dalla discussione
hanno riguardato le discariche di laterizi nelle aree contermini ai cantieri edilizi privati che sono diventate segno
permanente e invasivo del paesaggio in corrispondenza di molte localit.
VIABILIT STRADALE INADEGUATA: per una comunit diffusa e dispersa su di una superficie territoriale estesa
come quella delle Valli del Natisone e che presenta un elevato grado di mobilit per il lavoro verso le aree di
riferimento urbane, diventa prioritario potersi affidare ad una viabilit efficiente. I contenuti dei post-it riguardanti
gli elementi di degrado denunciano una manutenzione viaria non sempre adeguata, sia nel caso della rete stradale
convenzionale sia nel caso delle strade interpoderali.
RISTRUTTURAZIONI COMPROMISSORIE DELLE PECULIARIT ARCHITETTONICHE TRADIZIONALI LOCALI: i
partecipanti hanno fatto riferimento alle abitazioni dismesse e pericolanti in seno a molti borghi disseminati nel
comprensorio che rappresentano spesso delle vere e proprie situazioni di pericolo per i residenti, ma stato fatto
riferimento anche a criteri di ristrutturazione non coerenti con le peculiarit di unarchitettura tradizionale legata
allutilizzo di materiali naturali e reperiti storicamente in loco come la pietra e il legno.
MANUFATTI ARCHITETTONICI TRADIZIONALI FATISCENTI E IN DISUSO: i manufatti tradizionali legati alla fase
rurale del comprensorio rappresentano elementi importanti dellidentit culturale della comunit delle Valli del
Natisone. Molti post-it e molti interventi hanno denunciato lo stato di degrado delle storiche fontane di paese, dei
vecchi abbeveratoi localizzati sulla viabilit storica, dei fienili, delle stalle e in generale dei terrazzamenti che sono
Gli elementi di criticit di dettaglio segnalati rimarcano la necessit di una valorizzazione in quanto percepiti nello stesso
tempo come peculiarit del territorio:
- Terrazzamenti/muri a secco - muri a secco presso Saligoi (Stregna), muri a secco presso
Potcravero (San Leonardo), terrazzamenti posizionati tra Merso di Sopra e Scrutto (San
Leonardo), muri a secco in localit Baaduca (San Leonardo); muri a secco presso Berda (Prepotto);
- Fontane/Abbeveratoi - fontana di Gnidovizza (Stregna), cisterne in pietra presenti in molte
frazioni di Stregna, fontana coperta di Postregna (Stregna).
- Altro - Osteria al Ponte presso Savogna, stalla per ovini presso Topol (Grimacco).
Gli elementi di pregio di ordine generale emersi in entrambi gli incontri hanno riguardato:
ELEMENTI NATURALISTICI: sono stati citati diversi punti panoramici naturali che sia per il contesto naturalistico in
cui sono immersi che per la posizione fisica appropriata (sommit di colline, monti, terrazzi, crinali) restituiscono al
fruitore una visione di insieme del territorio delle Valli del Natisone. Un aspetto altrettanto importante considerato
di pregio la ricchezza di sorgenti dacqua e di elementi di particolare bellezza e originalit legati al corso dei
torrenti locali, nonch particolari cenosi forestali come le faggete o i betuleti rintracciabili in queste zone.
Tra gli elementi naturali, emerso durante i tavoli come nelle Valli del Natisone vi sia un importante patrimonio
speleologico come anche molte testimonianze della frequenza e dellutilizzazione delle grotte da parte delluomo
fin dalla preistoria. La speleologia che si occupa dellesplorazione e della documentazione delle cavit prodotte
dallazione erosiva di alcuni torrenti presenti nel comprensorio delle Valli - stato sottolineato - pu dare un
notevole contributo alla conoscenza del territorio in generale, in quanto pu mettere a disposizione dati (geologici,
geomorfologici, idrogeologici) utili alle future programmazioni aventi per oggetto la valorizzazione, la fruizione ma
anche la tutela del territorio stesso.
VIABILIT LENTA: dalla discussione e dalla compilazione dei post-it sono emersi frequenti riferimenti alla
sentieristica, a percorsi interpoderali, a tracce di vecchie vie di comunicazione e in generale di una viabilit storica
interna al comprensorio frutto di una geografia pensata non in funzione dei veicoli ma delle persone.
BENI STORICO-CULTURALI: stato proposto di censire/mappare gli edifici a carattere insediativo (SIRPAC) che
sono considerati una preziosa espressione della cultura locale, al fine di preservare questo patrimonio
architettonico tradizionale da ristrutturazioni improprie e inadeguate. stato citato anche il patrimonio
architettonico religioso con riferimento alle chiesette votive di cui disseminato tutto il comprensorio.
stato riconosciuto un patrimonio archeologico di pregio. Per quanto riguarda le Valli del Natisone, i siti di
ritrovamento sono diffusi, molteplici e interessanti e una loro valorizzazione pu essere un degno completamento
dei percorsi archeo-storici aventi ora come unico punto di riferimento Cividale del Friuli. Anche il patrimonio storico
legato alla Prima Guerra Mondiale, in cui protagonista stato anche il territorio con le sue difficolt e asprezze,
stato citato come un elemento di pregio da valorizzare.
BENI STORICO-CULTURALI: stato spesso fatto riferimento alla cultura di confine che caratterizza le Valli del
Natisone, dove confine ha il senso di frontiera, di interruzione di uno spazio. Questo ha contribuito ad organizzare
un sistema culturale, uno stile di pensiero e un comportamento a s stante, ma nello stesso tempo ha definito anche
una zona e una cultura di transizione, uno spazio di interazione e di dialogo tra identit diverse.
Gli elementi di pregio di dettaglio segnalati rimarcando la necessit di una tutela o di una valorizzazione in quanto percepiti
come peculiarit del territorio:
FASE LABORATORIALE
stato introdotto il tema delle opportunit con due chiavi di lettura diverse.
1) Dopo la sintesi dei principali elementi di degrado/compromissione paesaggistica individuati, i facilitatori hanno
stimolato i partecipanti a riflettere e ad esprimersi sulla possibilit di ridisegnare un nuovo quadro paesisticoinsediativo che, seppur ricomprendendo le peculiarit della fase storica precedente, possa essere ritenuto altrettanto
significativo in termini di qualit della vita e di abitabilit dei luoghi e sullidentificazione delle possibili azioni da
intraprendere in relazione alle principali criticit emerse nellincontro precedente.
2) A partire dalla sintesi degli elementi di valore emersi negli incontri precedenti, i facilitatori hanno invitato i partecipanti
a concentrare la propria attenzione sulle possibili azioni finalizzate alluso delle risorse del paesaggio individuate come
peculiari e caratterizzanti delle Valli del Natisone rispetto alle odierne esigenze della comunit.
21 partecipanti
Et
Associazioni/Circoli/Gruppi Gruppo Speleologico Valli del Natisone; Kmeka Zveza; Srebrna Kaplja; Club Unesco
rappresentati al tavolo e Udine;
attivi sul territorio
Associazione Polisportiva Dilettantistica San Leonardo; Polisportiva Tribil Superiore.
GRIMACCO - SAVOGNA - DRENCHIA
Municipio di Grimacco, 05 marzo 2016
Il secondo tavolo di lavoro si svolto presso la Sala Consiliare del Municipio di Grimacco, ha avuto inizio alle 15:00 del
pomeriggio e si concluso alle 18:00 circa.
DESCRIZIONE DEI PARTECIPANTI AI TAVOLI
Numero di partecipanti
10 partecipanti
Et
OPPORTUNIT
ABITABILIT
DEI LUOGHI
CRITICIT INDIVIDUATE
AZIONI PROPOSTE
Mancanza di servizi alla persona e alla collettivit, Creazione e/o miglioramento dei servizi
a fronte di una popolazione sempre pi alle persone e alla collettivit;
denuclearizzata;
Istituzione di una zona a fiscalit di
Chiusura, abbandono di esercizi commerciali vantaggio che consenta un minor
primari (botteghe alimentari, panifici, drogherie);
aggravio fiscale per le imprese;
Frammentazione fondiaria limitante rispetto ad un Iniziative regionali volte alla promozione e
qualsiasi tipo di ripresa (demografica, economica) allo sviluppo del riordino fondiario;
del comprensorio;
Viabilit inefficiente (interna allarea, di raccordo Miglioramento della viabilit verticale (da
al fondovalle, di raccordo inter-valle).
frazione a fondovalle) e orizzontale (da
fondovalle ai centri verso i quali rivolto il
pendolarismo lavorativo).
2) Luso sostenibile delle risorse del paesaggio delle Valli del Natisone:
i partecipanti ai tavoli, si sono espressi sullopportunit di qualificare il proprio territorio sulla base degli elementi di
pregio paesaggistico individuati durante lo svolgimento dei lavori del primo tavolo e sulla necessit di sviluppare un
tessuto produttivo che incentri le proprie attivit sulluso sostenibile delle risorse territoriali.
Per ogni macro-tipo individuato, di seguito si elenca le riflessioni di carattere propositivo emerse nel corso della fase
laboratoriale:
OPPORTUNIT
VALORI INDIVIDUATI
Elevata geodiversit, patrimonio speleologico a
carattere diffuso;
Rete idrografica (torrenti) di elevato valore
naturalistico;
TERRITORIO,
AMBIENTE,
PAESAGGIO
AZIONI PROPOSTE
Gestione delle zone ripariali di pertinenza
dei pi importanti corpi torrentizi del
comprensorio (Rieka, Judrio, Alberone,
Cosizza);
Azioni di tutela e salvaguardia dellintegrit
dellambiente delle forre legato ai corsi
dacqua a carattere torrentizio e degli
ecosistemi ad esso correlati;
Modalit offline e online per ottenere
informazioni pi dettagliate su sentieri
tematici, punti di ricettivit, itinerari, punti
di particolare interesse storico e/o
naturalistico;
Riqualificazione dei principali punti
panoramici di alta valle e ripristino degli
storici canali di osservazione;
Riqualificazione della rete sentieristica e
delle vie connesse ai cammini devozionali
(Monte S. Martino, salite al Santuario di
Castelmonte).
OPPORTUNIT
VALORI INDIVIDUATI
BENI STORICI,
CULTURALI
AZIONI PROPOSTE
Censimento del patrimonio architettonico
insediativo ancora rappresentativo per il
permanere delle caratteristiche
tradizionali;
Per quanto riguarda luso sostenibile delle risorse delle comunit e del paesaggio, stato affrontato il tema delle microeconomie potenzialmente attivabili nel comprensorio della convenzione.
I partecipanti hanno sottolineato come sia indispensabile che queste siano il pi possibile armonizzate alle peculiarit
riconosciute alle Valli del Natisone, ma nello stesso tempo siano generatrici di un indotto che possa essere di sostegno alle
comunit. Alcuni partecipanti hanno sottolineato come il connubio tradizione-innovazione, applicato a piccole attivit
artigianali o agricole, magari di tipo individuale, possa essere vincente per rivitalizzare un territorio oggi carente dal punto di
vista imprenditoriale.
Nello specifico, a partire dal riconoscimento degli elementi di valore, le opportunit concrete emerse dalla discussione sono
state le seguenti:
OPPORTUNIT
ECONOMIE
SOSTENIBILIATTIVABILI
VALORI INDIVIDUATI
Presenza (in forma residuale) di una frutticoltura
e una orticoltura locali caratterizzate da variet e
cultivar anche autoctone (mela Seuka);
AZIONI PROPOSTE
Valorizzazione dei prodotti locali
spontanei (funghi, erbe officinali);
Recupero di produzioni agrarie storiche
(frutticoltura, castagne);
Sostegno allartigianato anche attraverso
iniziative formative.
LArchitetto Paola Cigalotto ha presentato un documento intitolato Le Valli del Natisone - Immagini e scenari, che riassume
temi e scenari evocati dai tavoli per la costruzione condivisa di una visione del futuro. Unendo le segnalazioni dei tavoli e
quelle dell'archivio partecipato emerge un quadro articolato che mette in evidenza i principali elementi identitari del
paesaggio e i materiali costitutivi dello stesso.
Da questo affiorano, infatti, immagini pi volte sottolineate negli incontri, attraverso le quali i partecipanti ai tavoli hanno
raccontato il paesaggio, la sua evoluzione e le sue criticit/potenzialit. Gli scenari che derivano da questo insieme di
elementi sono stati riassunti in quattro visioni del futuro, in alcuni casi alternativi tra loro, in altri complementari. Si tratta di
scenari concreti, positivi e negativi. Alcuni di questi, a partire dalle iniziative gi in corso, possono portare ad una
rigenerazione del paesaggio.
Alla presentazione stata affiancata la tavola riassuntiva.
Una terza sollecitazione alla discussione stata attivata dalla presentazione dellASSOCIAZIONE FONDIARIA VALLE
DELL'ERBEZZO (ASFO). La presentazione stata condotta dal segretario dellAssociazione e Sindaco di Stregna Luca
Postregna, con il coinvolgimento del Presidente dellASFO stesso Michele Qualizza. LAssociazione fondiaria uno strumento
per il recupero funzionale, la promozione e la tutela dei terreni abbandonati, che si prefigge di superare il problema della
parcellizzazione fondiaria. Ad un anno dalla sua costituzione lAssociazione, che conta 70 soci, riuscita ad aggregare 320
particelle catastali (tutte ubicate nel comune di Stregna) per una superficie complessiva di 42 ettari. LAssociazione gestisce
direttamente tale estensione e ove necessario ne ripristina lo stato dei luoghi attraverso lattuazione della Legge Regionale n.
10/2010. Attualmente sono in fase di recupero i terreni incolti e abbandonati situati nelle immediate vicinanze delle borgate
di Stregna e Oblizza. Lincontro ha permesso di mettere inoltre in evidenza alcuni limiti applicativi della Legge Regionale n.
10/2010 che ad oggi uno dei pochi strumenti legislativi a disposizione delle Amministrazioni comunali per la manutenzione
del proprio territorio. Lauspicio che la Legge Regionale n. 10/2010 possa essere perfezionata nella forma e nei contenuti e
che continui ad essere adeguatamente supportata dal punto di vista finanziario dalla Regione FVG.
LAssessore Mariagrazia Santoro, dopo aver sintetizzato il complesso percorso di redazione del Piano Paesaggistico
Regionale, ha ribadito limportanza che questo documento programmatico rivestir una volta ultimato e reso applicativo per
la governance e per lo sviluppo sostenibile del territorio. Ricollegandosi alle principali tematiche emerse dal processo
partecipativo, ha sottolineato come oggi il Friuli Venezia Giulia presenti criticit paesaggistiche che superano la
convenzionale classificazione del territorio in pianura-collina-montagna e come siano caratterizzate da una trasversalit del
tutto attuale. Situazioni di degrado legate allabbandono di spazi agricoli colonizzati da specie spontanee di scarso valore
naturalistico accomunano, infatti, aree periurbane, aree storicamente vocate alle monocolture (pianura del Friuli centrale) e
aree montane. LAssessore ha quindi convenuto che le attivit dellASFO sono perfettamente in linea con gli obiettivi generali
del Piano Paesaggistico Regionale e che tale sincronia di intenti, rende questa iniziativa associazionistica unesperienza da
considerarsi pilota nellambito della tutela e della conservazione del paesaggio.
FASE LABORATORIALE
A supporto della fase di discussione delle tematiche oggetto degli interventi, i partecipanti sono
stati invitati a riportare sui post-it messi a disposizione ulteriori riflessioni, commenti e proposte
rispetto alla propria visione del futuro delle Valli del Natisone, ma anche a perfezionare la tavola
delle segnalazioni esposta con eventuali ulteriori indicazioni di luoghi puntuali meritevoli di
attenzione in unottica di programmazione paesaggistica.
Tavola
completa
delle
segnalazioni
30 partecipanti
Et
Associazioni/Circoli/Grup Kme ka Zveza; Srebrna Kaplja; Polisportiva Tribil Superiore; Coro Rean;
pi rappresentati al tavolo Associazione Fondiaria Valle dellErbezzo - ASFO.
e attivi sul territorio
GESTIONE FORESTALE
Lesercizio delle utilizzazioni forestali deve mantenersi attento e rispettoso delle differenti funzioni del bosco al quale viene
riconosciuto un importante ruolo ecologico e paesaggistico, nonostante venga nello stesso tempo rimarcata lesigenza
improcrastinabile di controllarne linvasivit negli spazi di maggiore frequentazione della comunit. Lecosistema bosco
rappresenta un habitat composto e variamente diversificato da specie forestali, arbustive, erbacee e fungine che esplica
funzioni di pubblica utilit (mitigazione dei cambiamenti climatici, difesa idrogeologica, tutela della biodiversit, funzione
estetico-ricreativa). La continuit di tali funzioni va garantita attraverso unattenta pianificazione delle attivit di
abbattimento ed esbosco seguite dal ripristino delle condizioni originarie dei siti a chiusura dei cantieri forestali.
Alcuni elementi di criticit di dettaglio segnalati nel corso della serata perfezionano il quadro complessivo gi riassunto nel
Report del 1 tavolo.