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2013-2014
Analisi dimensionale
Quando si studia un particolare fenomeno fisico occorre considerare un certo numero di grandezze
che sono in qualche modo interessate dal fenomeno.
GRANDEZZE
Le grandezze che vengono definite direttamente e indipendentemente dalle altre vengono dette
fondamentali e le loro unit di misura costituiscono le unit fondamentali; le altre grandezze, la cui
definizione viene fatta in funzione di quelle fondamentali, sono dette derivate, e cos pure le sue
unit di misura.
DIMENSIONE DI UNA GRANDEZZA
Si chiama dimensione di una grandezza derivata rispetto ad una grandezza fondamentale
lesponente della potenza di questa grandezza fondamentale cui la grandezza derivata
proporzionale
OGNI LEGGE FISICA pu essere espressa mediante una relazione fra le varie grandezze
interessate, relazione che si pu immaginare risolta (a parte le eventuali difficolt analitiche)
rispetto ad una di tali n grandezze, che chiameremo y, la quale risulta essere espressa in funzione
delle altre x1, x2, xn-1
Analisi dimensionale
TEOREMA DI BUCKINGMAN
Ogni legge fisica pu essere espressa in funzione di un certo numero di parametri
adimensionali.
Occorre a questo scopo un numero di parametri adimensionali Pk che sia
almeno uguale al numero n delle grandezze che intervengono nel
fenomeno in questione meno quello m delle grandezze fondamentali scelte
per definirle, cio (n-m) parametri adimensionali.
Quindi in virt di questo teorema la relazione precedente pu essere scritta nel seguente
modo:
P=F(P1;P2.Pn-m-1)
Analisi dimensionale
TEOREMA DI BUCKINGMAN
Per servirsi di questo metodo occorre:
1. Stabilire quali sono le grandezze fisiche che intervengono in modo essenziale nel
problema in esame;
2. Determinare i raggruppamenti adimensionali di tali grandezze, in base ai quali si pu
esprimere la legge del fenomeno in esame;
3. Effettuare una serie di esperienze, facendo assumere via via valori diversi alle varie
grandezze, e correlare i dati sperimentali calcolando per ogni esperienza i valori che i
parametri adimensionali assumono in quel caso particolare
Analisi dimensionale
LUTILITA DELLANALISI DIMENSIONALE nello studio dei fenomeni fisici
proviene da due fatti
1. Il teorema di Buckingman consente di ridurre da n ad n-m il numero dei parametri
da considerare per rappresentare la legge del fenomeno
2. Mediante luso dei parametri adimensionali, possibile estendere lapplicazione dei
dati dellesperienza anche a situazioni non direttamente sperimentate
Analisi dimensionale
IL METODO DEGLI INDICI
Il compito dellanalisi dimensionale quello di determinare quali sono i raggruppamenti
adimensionali delle variabili fisiche, in base ai quali pu essere espressa la legge del
fenomeno che si vuole studiare. Tali parametri rientrano tutti certamente nella forma
generale di gruppo:
Analisi dimensionale
IL METODO DEGLI INDICI
ESEMPIO:
Si vogliono determinare i possibili raggruppamenti adimensionali di quattro grandezze:
1.
2.
3.
4.
Veolocit u
Dimensione geometrica (lunghezza l)
Densit
Viscosit dinamica
Analisi dimensionale
IL METODO DEGLI INDICI
Le equazioni dimensionali delle 4 grandezze che ci interessano, in funzione delle tre
fondamentali, sono come noto:
[u]= [ L-1 ]
[l]= [ L ]
[]= [ ML-3 ]
[]= [ M L-1-1 ]
Sostituendo queste espressioni nella precedente si ottiene
Cio
Analisi dimensionale
IL METODO DEGLI INDICI
Se il gruppo deve risultare adimensionale, occorre che i tre componenti di L,M, siano
tutti identicamente nulli. Occorre che siano soddisfatte contemporaneamente le tre
relazioni lineari tra gli indici:
Il sistema delle tre equazioni lineari contiene quattro incognite; esso pu perci essere
risolto esprimendo tre degli indici incogniti in funzione del quarto, ad esempio i3, cui si
possono assegnare valori arbitrari. Si trova cos:
Analisi dimensionale
IL METODO DEGLI INDICI
Analisi dimensionale
In casi complessi i gruppi adimensionali che ci interessano possono essere trovati con il
seguente procedimento
1. Stabilito lelenco delle n grandezze fisiche da cui si ritiene che il fenomeno dipenda,
si scrive la forma generale di gruppo lasciando indeterminati gli indici
Analisi dimensionale
APPLICAZIONE DELLANALISI DIMENSIONALE ALLA CONVEZIONE TERMICA
Nel caso della convezione termica il problema fondamentale consiste nel trovare
unespressione per il fattore di convezione hc.
1.
-
Analisi dimensionale
APPLICAZIONE DELLANALISI DIMENSIONALE ALLA CONVEZIONE TERMICA
La forma generale di gruppo comprende 9 grandezze che intervengono nello studio della
convezione termica, quindi:
Analisi dimensionale
APPLICAZIONE DELLANALISI DIMENSIONALE ALLA CONVEZIONE TERMICA
Sostituendo le equazioni dimensionali della forma generale di gruppo si ha:
Affinch P sia adimensionale necessario che gli esponenti di ciascuna dimensione siano
nulli.
Ottengo cos 5 equazioni lineari negli indici ik.
Analisi dimensionale
APPLICAZIONE DELLANALISI DIMENSIONALE ALLA CONVEZIONE TERMICA
Si hanno cos 5 equazioni e 9 incognite. Il sistema pu essere risolto in funzione di 4 dei 9
indici.
Le grandezze scelte sono: hc, u, (ag), c
Si risolve il sistema in funzione di questi 4 indici e si ottengono le seguenti espressioni dei
rimanenti 5 indici:
Analisi dimensionale
APPLICAZIONE DELLANALISI DIMENSIONALE ALLA CONVEZIONE TERMICA
Ossia
Lanalisi dimensionale permette di concludere che la trasmissione del calore per convezione
pu essere studiata mediante una relazione fra i 4 parametri adimensionali, Nu, Pr, Gr, Re.
In molti casi si pu esprimere tale legge nella forma suggerita dallanalisi degli indici, cio:
Analisi dimensionale
SIGNIFICATO DEI PARAMETRI ADIMENSIONALI
1. Numero di NUSSELT (Nu)
Rapporto fra la quantit di calore trasmesso per convezione e la quantit di calore trasmesso
per sola conduzione.
2.
Rapporto fra viscosit cinematica () che regola la trasmissione della quantit di moto per
effetto della viscosit in presenza di un gradiente di velocit e la diffusivit termica (D) che
regola la trasmissione di calore per sola diffusione termica (conduzione termica) quando esiste
un gradiente di temperatura
Analisi dimensionale
SIGNIFICATO DEI PARAMETRI ADIMENSIONALI
3.
Pu essere interpretato come il rapporto fra la quantit di moto che attraversa lunit di area
nellunit di tempo unitario (u2) e la forza dattrito viscoso per unit di area ( u/l) che
compensa la quantit di moto.
Non contiene alcuna grandezza termica
2. NUMERO DI GRASHOF (Gr)
Rapporto fra forza di gravit per unit di area, dovuta alla differenza di densit provocata dalla
differenza di temperatura e forza dattrito viscoso per unit di area.
Analisi dimensionale
Dallanalisi dimensionale si potuto mostrare che il fenomeno della convezione pu essere
rappresentato mediante la relazione che esprime il numero di Nu in funzione di altri tre
parametri: Re, Gr e Pr.
Nei problemi concreti quasi sempre possibile dedurre informazioni che consentono di
ridurre a tre, e talvolta a due soltanto, il numero dei parametri indipendenti che occorre
effettivamente considerare.
In particolare:
a) CONVEZIONE FORZATA
in generale lecito trascurare leffetto della gravit rispetto ai moti imposti
Analisi dimensionale
b) CONVEZIONE NATURALE
La velocit dei moti in seno al fluido in questo caso non sono il risultato di cause esterne
meccaniche, come nella convezione forzata, ma sono invece una conseguenza delle stesse
cause termiche che determinano la trasmissione del calore; la velocit non va perci
considerata come variabile indipendente quindi non lo neppure Re.
I parametri da considerare quindi sono: Nu, Pr e Gr.
c) Quando il fluido che si considera un gas, il numero di Pr, che contiene solo grandezze
caratteristiche del fluido, risulta assai poco variabile da un gas allaltro (varia poco anche
con la temperatura). Pertanto tale numero pu non essere considerato come variabile.
Analisi dimensionale
Si esaminano ora i casi accennati confrontando le conclusioni dellanalisi dimensionale,
assistita dallesperienza, con le osservazioni precedentemente effettuate.
CONVEZIONE FORZATA
importante Re.
Il moto laminare se Re<1500-2000, turbolento se Re maggiore di qualche migliaio.
Quindi
Nu= f(Re;Pr)
Se i moti sono turbolenti, in un condotto, questa relazione pu essere posta nella forma
Nu= A*Re0.8*Prn
Con n=0.3-0.4 e A=costante
Per i gas Pr quasi costate: si ha Pr=0.37 per i gas monoatomici, Pr=0.7 per i biatomici e
Pr=0.8 per i triatomici
Analisi dimensionale
CONVEZIONE NATURALE
Nu= f(Gr;Pr)
E pu essere espresso nella forma
Nu= A*(Gr*Pr) n
- Il valore della costante A dipende dalla disposizione geometrica generale (forma,
orientamento delle superfici limite)
- Se il valore di (Gr*Pr) molto piccolo, non si hanno affatto moti convettivi. Se ha valori
intermedi (10^4<Gr*Pr<10^8) si ha moto laminare ed n circa .
Per valori pi grandi (10^9<Gr*Pr<10^12) il moto turbolento ed n circa 1/3.