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CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica

INTRODUZIONE AL CONTROLLO DIGITALE


Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Universit di Bologna Tel. 051 2093034 e-mail: claudio.melchiorri@unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/people/cmelchiorri

Sistemi di controllo
Controlli Automatici LA ed LB

Digit 2

Sistemi dinamici SISO Ampio uso delle Trasformate di Laplace Progetto di schemi di controllo analogici, ad esempio:
Reti correttrici (ritardo, anticipo, ) PID

+ _ + + +

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Sistemi di controllo analogico


Sistemi di controllo analogici

Digit 3

lelaborazione della legge di controllo svolta in maniera tempo-continua ad esempio da circuiti elettrici, idraulici, sistemi meccanici,

controllo

amplificatore di potenza trasduttore

attuatore

impianto

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Sistemi di controllo digitale


Sistemi di controllo digitale
Presenza di un calcolatore nel loop di controllo Elaborazione tempo-discreta (periodo T) della legge di controllo Occorrono dispositivi di interfaccia tra il dominio tempo-continuo dellimpianto il dominio tempo-discreto del regolatore
1010 1100

Digit 4

A/D

CALCOLAT. DIGITALE Clock (T)

D/A

attuatore

impianto

Tempo-discreto trasduttore
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Controllo digitale vs. Controllo analogico


Maggiore capacit e precisione di elaborazione
Algoritmi di controllo pi complessi

Digit 5

Progettazione pi difficile e articolata


Occorrono competenze anche nel campo della programmazione e dellinterfacciamento

Maggiore flessibilit
sufficiente modificare il software per adattare il sistema a nuove esigenze

Stabilizzabilit pi precaria
Discontinuit nella trasmissione, ritardi Importanza del periodo di campionamento

Maggiore affidabilit e ripetibilit


Non sono presenti fenomeni di usura, deriva termica ecc.

Maggiore trasmissibilit dei segnali


I segnali digitali sono molto meno sensibili ai disturbi rispetto a quelli analogici

Possibilit di arresti non previsti


Il software non ha previsto tutte le possibili situazioni di errore

Necessit di utilizzare energia elettrica


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Tipologie di segnale
analogico continuo a dati campionati

Digit 6

digitale

tempo-continuo quantizzato

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Sistemi di controllo digitale


regolatore interfaccia D/A interfaccia A/D attuatore

Digit 7

impianto

sensore

T T T grandezze digitali a tempo discreto

01100

00110

11101

grandezze analogiche a tempo continuo

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Sistemi di controllo digitale


w

Digit 8

regolatore

interfaccia D/A

attuatore

impianto

A/D

sensore

Conversione in digitale
00100 01110 11101

Campionamento

T T T
Segnale digitale (quantizzato)
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T T T

Segnale campionato (non quantizzato)


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segnale analogico

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Sistemi di Segnale digitale


00100 11000 11101

controllo digitale segnale analogico


00100 11000 11101

Digit 9 segnale continuo quantizzato

Ysp

regolatore

D/A

Ricost.

attuatore

impianto

Ricostruttore di segnale
interfaccia A/D sensore

Nota: La scelta piu semplice per il ricostruttore di segnale risulta essere il circuito di Hold (tenuta)

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Convertitore A/D
Campiona, con periodo T, il segnale di ingresso x(t) Restituisce in uscita la sequenza dei valori x(kT) codificati e quantizzati
A/D

Digit 10

Campionatore a impulsi di Dirac: la chiusura dellinterruttore istantanea in uscita produce un impulso di Dirac di area pari a x(kT)
A/D

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Convertitore D/A

Digit 11

Fornisce un segnale analogico a partire dalla sequenza di campioni in ingresso La ricostruzione non univoca a meno di soddisfare il TEOREMA DI SHANNON

Ricostruttore di ordine zero (Zero Order Hold) Produce luscita:

Supponendo un campionamento impulsivo:

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Convertitore D/A
Si definisca il segnale (gradino) di ampiezza unitaria h(t)

Digit 12

In uscita al ricostruttore di ordine 0 si ha un segnale che pu essere considerato come generato da una successione di gradini
2 1 3

4 5
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Campionamento e Ricostruzione di segnali

Digit 13

Analizzando il solo impulso a t = kT

Ricordando la trasformata di Laplace di un segnale ritardato

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Progetto di regolatori tempo-discreto


1) Progetto diretto a tempo discreto Metodo diretto discretizzazione del modello oggetto di corso specifico (Sistemi di Controllo Digitale L-A)
II anno Laurea Triennale di ingegneria dell'Automazione II anno Laurea Specialistica di ingegneria Informatica (a scelta)

Digit 14

2) Progetto a tempo continuo e discretizzazione del regolatore Metodo indiretto pi coerente con i corsi di Controlli Automatici LA-LB pi semplice, perch non richiede molte altre conoscenze qualche limitazione legata alla scelta del tempo di campionamento

Oggetto di queste note presentare qualche principio utile al progetto del regolatore tempo discreto per discretizzazione di un regolatore tempo continuo (secondo metodo)
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Progetto per discretizzazione del regolatore


Algoritmo che elabora sequenze numeriche

Digit 15

Algoritmo

D/A

Ric.

attuatore

impianto

interfaccia A/D

sensore

Lalgoritmo numerico dovr essere tale per cui il comportamento del regolatore (complessivo) con ingressi e uscite analogiche sia il pi fedele possibile a quello che caratterizza la funzione di trasferimento R(s) progettata nel continuo

Problema fondamentale: dimensionare il tempo di campionamento in modo che le grandezze campionate siano una rappresentazione fedele del segnale tempo continuo
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Descrizione di processi a segnali campionati

Digit 16

SISTEMI TEMPO-CONTINUI Equazioni differenziali

SISTEMI TEMPO-DISCRETI

A/D

Equazioni alle differenze

D/A
Trasformata di Laplace Trasformata

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Equazioni alle differenze


Struttura di una equazione alle differenze
+

Digit 17

uscita attuale

campione precedente

2 campioni precedenti

ingresso attuale

Il valore a pedice di u indica listante a cui il valore uk riferito Ponendo:

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Esempio di equazione alle differenze


Condizione iniziale: Soluzione generale: Dividendo per

Digit 18

c e per zk:
35 30

25

20

15

10

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Equazione caratteristica

Digit 19

E detta equazione caratteristica (associata allequazione alle differenze) Si ha stabilit se tutte le sue radici cadono allinterno del cerchio unitario Se una radice ha modulo maggiore di 1, si ha instabilit instabile

1 stabile

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Trasformata Zeta
Trasformata Zeta di una sequenza di campioni:

Digit 20

DIPENDE DAL PERIODO (T) DI CAMPIONAMENTO

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La Z-trasformata
Nei casi di interesse ingegneristico, X(z) ha una espressione razionale fratta

Digit 21

pi, zi

poli e zeri di X(z)

Questa la forma pi utilizzata


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z -k ritardo di t = kT
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Progetto di regolatori digitali


Metodo indiretto (per discretizzazione)
x(t) e(t) R(s) ua(t) G(s) ya(t)

Digit 22

x(t)

e(t)

R(z)

H(s)

ua(t)

G(s)

ya(t)

T=?
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(il piu` piccolo possibile)

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Progetto di regolatori digitali


Data la R(s), vi sono tre passi concettuali:
1) Definizione del periodo di campionamento T 2) Discretizzazione della R(s)

Digit 23

3) Verifica a posteriori (simulativa e sperimentale) del comportamento del sistema

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Progetto di regolatori digitali

Digit 24

1) Definizione di T e verifica dei margini di stabilit del sistema

Approssimazione di Pad

Nel progetto di R(s) si potr considerare un processo dato da

NB: il campionamento introduce un guadagno pari a 1/T


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Spettro di segnali campionati


Segnale tempo continuo:
Laplace Fourier

Digit 25

Segnale tempo continuo campionato:


Laplace

Pulsazione di Nyquist

Fourier ( )

Ripetizione periodica dello spettro del segnale tempo continuo


Claudio Melchiorri

Trasformata di Fourier del segnale campionato


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Spettro di segnali campionati


Caso esemplificativo: a banda limitata ( per

Digit 26

ovvero

ovvero

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Segnali campionati Teorema di Shannon

Digit 27

Assumendo che il segnale tempo continuo abbia banda limitata possibile ricostruire il segnale tempo continuo a partire dalla sequenza campionata se risulta
ovvero

Ricostruttore (ideale) di segnale: filtro passa banda con pulsazione di taglio pari a e con amplificazione in banda pari a

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Segnali campionati: Ricostruttore di segnale

Digit 28

Filtro ideale, non realizzabile in pratica

Nota: Ricostruzione del segnale univoca se ovvero se il tempo di campionamento risulta sufficientemente basso in relazione alla banda del segnale

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Segnali campionati: Fenomeno dellaliasing

Digit 29

Nel caso in cui il tempo di campionamento non soddisfi la condizione di Shannon, non possibile ricostruire il segnale continuo a partire dalla sequenza campionata. Nel dominio delle frequenze questo si evidenzia con un overlapping delle componenti secondarie con la componente primaria
(che non pu quindi essere pi ricostruita attraverso il ricostruttore prima evidenziato)

Spettro del segnale campionato

ovvero

Fenomeno dellaliasing: sovrapposizione frequenziale


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Esempio
(no log)

Digit 30

Banda

r/s

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Scelta del tempo di campionamento

Digit 31

Problema: I segnali in gioco non avranno, in pratica, banda limitata ). (componenti spettrali non nulle anche a pulsazioni Occorre quindi scegliere il tempo di campionamento in modo appropriato

Regola pratica:

con

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Progetto di regolatori digitali


2) Discretizzazione della R(s) Vi sono diverse TECNICHE DI DISCRETIZZAZIONE:
1) 2) 3) 4) 5) 6) 7)

Digit 32

metodo delle differenze all'indietro; metodo delle differenze in avanti (non impiegata nei controlli); trasformazione bilineare; trasformazione bilineare con precompensazione frequenziale; metodo della Z-trasformata, detto anche dell'invarianza della risposta all'impulso; metodo della Z-trasformata con ricostruttore di ordine 0, detto anche dell'invarianza della risposta al gradino; metodo della corrispondenza poli/zeri.

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Progetto di regolatori digitali


Metodo delle differenze allindietro

Digit 33

Esempio:

Calcolando per t = kT, t = (k-1)T e sottraendo

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Progetto di regolatori digitali

Digit 34

Per calcolare numericamente gli integrali si approssima l'area sottesa alle curve y(t) e x(t) con rettangoli. In particolare, si considerano tra gli istanti (k-1)T e kT i rettangoli di altezza pari a y(kT) o x(kT) (valore finale del periodo considerato). Si ha dunque che:

Integrazione all`indietro

1.2

0.8 y (t) 0.6 0.4 0.2 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 t 3 3.5 4 4.5 5

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Progetto di regolatori digitali


Si ha dunque Da cui

Digit 35

Cio

Utilizzando le trasformate di Laplace per risolvere l'equazione differenziale

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Progetto di regolatori digitali

Digit 36

Con il metodo di integrazione allindietro, il semipiano sinistro viene trasformato nella circonferenza di raggio r=0.5 centrata in p = (0, 0.5). Sistemi G(s) stabili sono trasformati in sistemi G(z) stabili.

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Progetto di regolatori digitali


Metodo della Trasformazione Bilineare

Digit 37

Deriva dallintegrazione trapezoidale (o di Tustin)


1.2

Integraz ione trapez oidale

0.8 y (t) 0.6 0.4 0.2 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 t 3 3.5 4 4.5 5

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Progetto di regolatori digitali

Digit 38

Con la trasformazione bilineare, il semipiano sinistro viene trasformato nella circonferenza unitaria (di raggio r=1, centrata in p = (0, 0)). Sistemi G(s) stabili sono trasformati in sistemi G(z) stabili.

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Progetto di regolatori digitali


La trasformazione introduce una distorsione frequenziale (compressione alle alte frequenze)

Digit 39

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Progetto di regolatori digitali


Trasformazione Bilineare con precompensazione

Digit 40

Si puo` verificare che per si ha Esempio: trasformazione di un filtro passa basso con compensazione alla frequenza = a

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Progetto di regolatori digitali

Digit 41

Esempio: Progettare un filtro passa basso discreto che approssimi il comportamento frequenziale del filtro analogico in [0, 10] rad/s per T = 0.2 s Con la trasformazione bilineare si ottiene

Notando che

la relativa funzione di risposta armonica Gd(ej T) vale

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Progetto di regolatori digitali

Digit 42

Diagrammi delle ampiezze di G(j ) e di Gd(ej T), curve (a) e (b) rispettivamente. Le due curve differiscano significativamente nell'intervallo frequenziale di interesse.

Con la precompensazione di frequenza per = 10 rad/s si ottiene

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Progetto di regolatori digitali

Digit 43

Il modulo della risposta armonica la curva (c). Per = 10 rad/s le curve (a) e (c) coincidono (guadagno pari a 3 db). Con questa tecnica la pulsazione di taglio mantenuta invariata anche dopo aver discretizzato la G(s). Nel caso senza precompensazione, la pulsazione di taglio del filtro discreto pari a 7.8 rad/s circa.

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Progetto di regolatori digitali


Esempio: Dato il sistema

Digit 44

progettare una rete ritardatrice digitale che garantisca il margine di fase Mf = 55o Impulse Response
1 0.9

Amplitude

La costante di tempo inferiore corrisponde al polo p = -2, ed pari a = 0.5 s. Si considera quindi un tempo di campionamento T = 0.1 s.

0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0

5 Time (sec)

10

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Progetto di regolatori digitali


Diagrammi di Bode della fdt e della fdt campionata
Bode Diagram 20 0 Magnitude (dB) -20 -40 -60 -80 -100 -90 -135 Phase (deg) -180 -225 -270 -315 -360 -1 10
0 1

Digit 45

G(s)

G(z)

10 Frequency (rad/sec)

10

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Progetto di regolatori digitali

Digit 46

Inserendo il ricostruttore di ordine 0, si ha complessivamente la fdt

Nyquist Diagram 2

1.5

Imaginary Axis

0.5

G1(s)

Si nota un peggioramento del margine di fase (ritardo). In questo caso il ritardo modesto (piccolo T) Risultato simile se si considera lapprossimazione
G(s)

-0.5

-1

-1.5

-2 -2

-1.5

-1

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-0.5 Real Axis

0.5

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Progetto di regolatori digitali


Si considera quindi la G1(s) al posto della G(s)

Digit 47

Effettuando il progetto di una rete ritardatrice che garantisca per G1(s) il margine di fase MF = 55o, si ottiene la rete:

Discretizzando R(s) (es. Trasf. Bilineare) con T = 0.1 s si ha

N.B. Possibili problemi di arrotondamento per cifre similli


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Progetto di regolatori digitali


Si ottenuto il regolatore R(z)

Digit 48

Per la realizzazione su elaboratore digitale, necessario ricavare la corrispondente equazione alle differenze. Si procede come segue:

Da cui

E quindi

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Progetto di regolatori digitali


Risultati con T = 0.1 s

Digit 49

Uscita del sistema 1.5


1

Uscita del sistema

0.8 0.6

0.5

0.4 0.2

0 0 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 0

10

20

30

40

50

0 0 0.4 0.3 0.2 0.1

tempo (s) Azione di controllo

3 tempo (s) Azione di controllo

10

20 tempo (s)

30

40

50

0 0

2 tempo (s)

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Progetto di regolatori digitali


Risultati con T = 0.5 s

Digit 50

Uscita del sistema 1.5 1 1 0.8 0.6 0.5 0.4 0.2 0 0 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 0 10 20 30 40 50 0 0 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 1

Uscita del sistema

tempo (s) Azione di controllo

3 tempo (s) Azione di controllo

10

20 tempo (s)

30

40

50

2 tempo (s)

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Progetto di regolatori digitali


Risultati con T = 2 s

Digit 51

Uscita del sistema 1.5

Uscita del sistema 1

0.8 0.6

0.5

0.4 0.2

0 0 0.6 0.4 0.2

10

20

30

40

50

0 0 0.5 0.4 0.3 0.2

tempo (s) Azione di controllo

3 tempo (s) Azione di controllo

0 -0.2 0

0.1
10 20 tempo (s) 30 40 50

0 0

2 tempo (s)

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Progetto di regolatori digitali


Esempio: Dato il sistema

Digit 52

progettare un controllore digitale che verifichi le seguenti specifiche sul sistema in retroazione: = 0.7 (S = 5%) Ta = 0.66 s Dalla specifica sul tempo di assestamento Ta si ricava:

e quindi il sistema dovra` presentare oscillazioni smorzate con periodo

Si considera quindi un tempo di campionamento T = 0.1 s ( Tos/10).

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Progetto di regolatori digitali


Considerando il ricostruttore di ordine 0

Digit 53

Si ottiene complessivamente

Un controllore analogico che verifica le specifiche richieste (dal luogo delle radici) dato da

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Progetto di regolatori digitali


Con la trasformazione bilineare si ottiene dunque il regolatore R(z)

Digit 54

Uscita del sistema 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 0 40 30 20 10 0 -10 0 0.5 1 1.5 tempo (s) 2 2.5 3 0.5 1 1.5 2 tempo (s) Azione di controllo 2.5 3

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La Z-trasformata

Digit 55

Appendice A
Trasformata Z di funzioni elementari Propriet della Trasformata Z

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La Z-trasformata Funzioni elementari

Digit 56

Impulso discreto unitario. Sia data la funzione, detta anche funzione delta di Kronecker 0(t):

Gradino unitario. Sia data la funzione

Serie convergente per |z| > 1


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La Z-trasformata Funzioni elementari


Rampa unitaria. Si consideri la funzione rampa unitaria:

Digit 57

Poiche` x(kT) = kT, k = 0, 1, 2, , la Z-trasformata e`

Serie convergente per |z| > 1


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La Z-trasformata Funzioni elementari


Funzione potenza ak. Sia data la funzione:

Digit 58

a costante reale o complessa


Dalla definizione si ha

Serie convergente per |z| >


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a
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La Z-trasformata Funzioni elementari


Funzione esponenziale. Sia data la funzione:

Digit 59

a costante reale o complessa


Poiche` x(kT) = e-akT, k = 0, 1, 2, , si ha

Convergente per |z| > e-Re(a)T


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La Z-trasformata Funzioni elementari


Funzione sinusoidale. Sia data la funzione:

Digit 60

Dalle formule di Eulero

Convergente per |z| > 1


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La Z-trasformata Funzioni elementari


Funzione cosinusoidale. Sia data la funzione:

Digit 61

Analogamente a prima, con le formule di Eulero

Convergente per |z| > 1


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Tabelle delle Z-Trasformate

Digit 62

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Tabelle delle Z-Trasformate

Digit 63

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La Z-trasformata

Digit 64

La Z-trasformata X(z) e la sequenza corrispondente x(k) sono legate da una corrispondenza biunivoca Questo non avviene tra una X(z) e la sua inversa x(t) Data una X(z) si possono avere molte x(t) (Teorema di Shannon)
2 1.8 1.6 1.4 1.2 y 0, y 1 1x 0.8 0.6 0.4 0.2 0

6 t (s)

10

12

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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Linearit

Digit 65

Moltiplicazione per ak. Siano X(z) la Z-trasformata di x(t) e a una costante. La Z-trasformata di ak x(k) e` data da X(a-1 z):

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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Teorema della traslazione nel tempo Se x(t) = 0, t<0, X(z) = Z[x(t)] e n = 0, 1, 2,

Digit 66

ritardo anticipo

Operativamente:

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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Teorema del valore iniziale Se X(z) = Z[x(t)] ed esiste

Digit 67

Infatti si noti che

Teorema del valore finale Siano tutti i poli di X(z) entro al cerchio unitario, con al piu` un polo semplice in z =1

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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Esempio: Si consideri il segnale descritto da

Digit 68

X(kT) = 0, 0.5000, 1.2500, 1.6250, 1.8125, 1.9063, 1.9531, 1.9766, 1.9883, 1.9941, 1.9971, 1.9985, 1.9993, 1.9996, 1.9998, 1.9999, 2.0000, 2.0000, . (T = 1 sec)
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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Differenziazione complessa

Digit 69

Esempio: gradino unitario

La Z-trasformata del segnale rampa unitaria x(kT) = kT, k = 0, 1, 2, , e`

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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Integrazione complessa
Si consideri la sequenza

Digit 70

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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Trasformazione di funzioni periodiche

Digit 71

Sia data una successione xp(k) periodica di periodo pT e sia x(k) la successione dei campioni relativi al primo periodo e nulla per k>p

Se X(z) la Z-trasformata di x(k), allora:

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La Z-trasformata Teoremi e propriet


Teorema della convoluzione reale Teorema della convoluzione complessa Teorema di Parseval

Digit 72

Analoghi a quelli visti per la trasformata di Laplace

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La antitrasformata Z

Digit 73

Permette di passare da una Z-trasformata X(z) alla corrispondente sequenza xk e possibilmente alla funzione continua x(t) cui corrisponde per campionamento la sequenza xk

X(z) Biunivoca

x(k) Non biunivoca

x(t)

Se e` soddisfatto il Teorema di Shannon sul campionamento, la funzione continua x(t) pu essere determinata univocamente a partire dalla sequenza xk.
2 1 .8 1 .6 1 .4 1 .2 y 0, y 1 1 0 .8 0 .6 0 .4 0 .2 0

6 t (s )

10

12

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La antitrasformata Z

Digit 74

Diversi metodi per antitrasformare una funzione X(z)


1) 2) 3) 4)

Metodo Metodo Metodo Metodo

della lunga divisione computazionale della scomposizione in fratti semplici dellintegrale di inversione

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La antitrasformata Z
Metodo della lunga divisione

Digit 75

Con questa tecnica si espande la X(z) in una serie di potenze in z-1. Il metodo viene applicato quando non si riescono a trovare espressioni in forma chiusa per x(k) e nel caso in cui si sia interessati a ricavare solo un numero finito di termini di x(k).

Si divide per il polinomio a denominatore con la regola di Euclide

da cui si ricava

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La antitrasformata Z
Esempio:

Digit 76

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La antitrasformata Z

Digit 77

Metodo della scomposizione in fratti semplici

Caso 1: tutti i poli sono semplici

I coefficienti ci (residui) sono dati da:

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La antitrasformata Z
Se in X(z) vi e` almeno uno zero nellorigine, si usa X(z)/z:

Digit 78

Quando sono presenti poli complessi coniugati, i coefficienti ci sono anch'essi complessi. In questo caso si ricorre alle formule di Eulero per ottenere funzioni trigonometriche a coefficienti reali. L'espressione finale cercata e` quindi del tipo

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La antitrasformata Z
Caso 2: vi sono poli multipli in X(z) o in X(z)/z

Digit 79

Si puo` porre:

con

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La antitrasformata Z
Esempio: Calcolare l'antitrasformata della funzione

Digit 80

I due poli risultano z1 = 1 e z2 = 0.6. Inoltre, la X(z) puo` essere scritta come

Si utilizza quindi la X(z)/z da cui

Dalle tabelle si ha quindi che

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La antitrasformata Z
Esempio: Antitrasformare la funzione

Digit 81

Si ha che

e quindi

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Eq.ni differenziali e alle differenze

Digit 82

Appendice B
Soluzione di equazioni differenziali e di equazioni alle differenze

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Modellistica dei Sistemi a Tempo Continuo


+

Digit 83

Si consideri il regolatore tempo continuo:

Tale espressione rappresenta, nel dominio delle trasformate di Laplace, lequazione differenziale ordinaria lineare a coefficienti costanti che esprime la relazione dinamica tra la legge di controllo u(t) ed il segnale errore e(t) :

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Soluzione di equazioni differenziali lineari

Digit 84

Supponiamo che il segnale di controllo u(t) sia descritto dallequazione autonoma (in quanto u(t) non dipende dallingresso e(t)):

Premoltiplicando entrambi i membri dellequazione per il termine e-t si ottiene:

Da cui si deduce che tutte e sole le soluzioni dellequazione differenziale di partenza sono del tipo:

Ove c una costante dipendente dalle condizioni iniziali


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Soluzione di equazioni differenziali lineari

Digit 85

In generale, unequazione differenziale lineare autonoma del primo ordine sar del tipo:

E la relativa soluzione generale risulta:

possibile introdurre lequazione caratteristica associata:

la quale consente di calcolare il coefficiente a che, nella funzione esponenziale, moltiplica t


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Soluzione di equazioni differenziali lineari


Consideriamo ora una equazione del secondo ordine:

Digit 86

Introducendo la variabile ausiliaria: possibile riscrivere lequazione del secondo ordine in un sistema di due equazioni del primo ordine:

quindi del tutto evidente che, per la linearit, la soluzione generale dellequazione del secondo ordine, sar fornita dalla combinazione lineare una coppia qualunque di soluzioni particolari u1(t) e u2(t)

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Soluzione di equazioni differenziali lineari


Consideriamo ora una equazione del secondo ordine:

Digit 87

Per la linearit, lintegrale generale sar fornito dalla combinazione lineare di due soluzioni indipendenti u1(t) e u2(t):

In analogia con quanto accade nel caso dellequazione del primo ordine, anche qui le soluzioni particolari sono del tipo:

con s1, s2 radici delleq. caratteristica:


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Soluzione di equazioni differenziali lineari

Digit 88

Si noti infine la propriet fondamentale degli integrali particolari di una ED del secondo ordine:

Levoluzione dei sistemi a dati campionati, descritti da equazioni lineari alle differenze, possiede propriet analoghe a quelle viste sinora per le equazioni differenziali lineari.

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Modellistica dei Sistemi a Tempo Discreto


+

Digit 89

Per mezzo della Z-trasformata, il regolatore tempo-discreto pu essere rappresentato come: Oppure, mediante equazioni alle differenze finite, la relazione dinamica tra la legge di controllo u(k) ed il segnale errore e(k) rappresentabile come:

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Soluzione di equazioni alle differenze


Consideriamo lequazione differenziale: Ovvero:

Digit 90

Se il periodo di campionamento T sufficientemente piccolo, la derivata pu essere riscritta come:

Quindi, trascurando la divisione per la costante T, lequazione alle differenze corrispondente allED di partenza :

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Soluzione di equazioni alle differenze


Consideriamo quindi:

Digit 91

Premoltiplicando entrambi i membri dellequazione per il termine 2-k si ottiene:

c una costante dipendente dalle condizioni iniziali


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Soluzione di equazioni differenziali lineari

Digit 92

In generale, unequazione alle differenze lineare autonoma del primo ordine sar del tipo:

e la relativa soluzione generale risulta:

possibile introdurre lequazione caratteristica associata:

Consente di calcolare la base della funzione esponenziale in k

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Soluzione di equazioni differenziali lineari


Consideriamo ora una equazione del secondo ordine:

Digit 93

Per la linearit, la soluzione generale sar fornita dalla combinazione lineare di due soluzioni indipendenti u1(k) e u2(k) :

In analogia con quanto accade nel caso dellequazione del primo ordine, anche qui le soluzioni particolari sono del tipo:

con z1, z2 radici delleq. caratteristica:

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Soluzione di equazioni differenziali lineari

Digit 94

Si noti infine la propriet fondamentale delle soluzioni di una equazione alle differenze lineare a coefficienti costanti:

In analogia con quanto accade nel caso tempo-continuo

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CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica

INTRODUZIONE AL CONTROLLO DIGITALE - FINE


Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Universit di Bologna Tel. 051 2093034 e-mail: claudio.melchiorri@unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/people/cmelchiorri

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