Perrotta - Termoli Anno scolastico 2014-15 - Classe II C
Documenti di Storia (prof. Mario Mascilongo)
Documento n. 1: il testamento politico del cardinale Richelieu Essendo assai frequente in molti uomini non essere capaci di agire se non sono animati da qualche passione cosa che li fa considerare come l'incenso, che sprigiona il suo odore solo quando nel fuoco -, non posso fare a meno di dire a Vostra Maest [si rivolge al re di Francia Luigi XIII, n.d.t.] che tale modo di essere, pericoloso per chiunque, lo particolarmente per i re, che pi di ogni altro devono agire attraverso la ragione. E, in effetti, se la passione porta talora al bene, non che per caso, poich per sua natura essa ne allontana, accecandoli, coloro nei quali si trova. [ ... ] Tanti sono i mali occorsi ai principi e al loro Stato, quando essi hanno seguito i loro sentimenti invece della ragione e quando, invece di comportarsi in base alla considerazione degli interessi pubblici, si sono fatti guidare dalle loro passioni, che mi impossibile non supplicare Vostra Maest di riflettere spesso su ci. [ ... ] Supplico inoltre la V. M. di ripensare spesso a quanto le ho tante volte mostrato, che non vi principe in cos cattivo stato di quello che, non potendo fare da s le cose cui obbligato, mal sopporta che esse siano fatte da altri, e che essere capace di farsi servire non una delle minori qualit che possa avere un gran re. [ ... ] Dopo aver esaminato e individuato le qualit necessarie a coloro che devono essere collocati nel ministero di Stato, non posso fare a meno di notare che come la pluralit dei medici causa talora la morte del malato invece di aiutare la sua guarigione, cos lo Stato ricever pi danno che vantaggio se i consiglieri sono numerosi. Aggiunto che di poco frutto averne pi di quattro e che inoltre occorre che fra di loro ce ne sia uno che abbia l'autorit superiore, e che sia come il primo mobile, che muove tutti gli altri cieli senza essere mosso che dalla sua intelligenza. Ho difficolt a fare questa affermazione, perch sembrer che io voglia sostenere la mia causa, ma [ ... ] diverse esperienze mi hanno reso cos saggio in questa materia che penserei di essere responsabile davanti a Dio se questo testamento non dichiarasse espressamente che non c' niente di pi pericoloso in uno Stato che diverse autorit uguali nell'amministrazione degli affari. [ ... ] Se vero che il governo monarchico imita maggiormente quello di Dio, [ ... ] si pu osar dire che se il sovrano non pu o non vuole avere lui stesso l'occhio continuamente sulla carta e la bussola, la ragione vuole che egli ne dia particolarmente incarico a uno solo al di sopra di tutti gli altri. [ ... ] C' stato un tempo nel quale per precauzione, in questo regno non si dava nessun ordine e anche quando i mali erano successi, non si apportavano che rimedi palliativi, perch era impossibile provvedere in maniera assoluta senza colpire una gran parte degli interessi particolari, che erano allora preferiti a quello pubblico. [ ... ] Ora, grazie a Dio, da qualche anno si mutato questo modo di agire. [ ... ] Bisogna dormire come il leone, senza chiudere gli occhi, che vanno continuamente tenuti aperti per prevedere il pi piccolo inconveniente che possa capitare. [ ... ] Tutti i politici sono d'accordo che se i popoli fossero troppo agiati, sarebbe impossibile farli restare entro le regole del loro dovere. Loro caratteristica che, avendo meno conoscenza degli altri ordini dello Stato, molto pi colti e istruiti, se non fossero trattenuti da qualche necessit, difficilmente resterebbero nelle regole che sono loro prescritte dalla ragione e dalla legge. La ragione non permette di esentarli da tutti i carichi, perch perdendo in tal caso il segno della loro soggezione, perderebbero anche il ricordo della loro condizione e, se fossero liberi da tributi, penserebbero di esserlo anche dall'obbedienza. Bisogna paragonarli ai muli, che, essendo abituati ai carichi, si guastano pi per il lungo riposo che per il lavoro. Ma come questo lavoro deve essere moderato e proporzionato alle loro forze, lo stesso per i sussidi imposti al popolo. [ ... ] V. M. pu trarre in avvenire la principale sussistenza dello Stato dagli Appalti Generali [delle imposte sui consumi], che interessano pi i ricchi che i poveri, per questa ragione, che questi ultimi spendono meno e non contribuiscono tanto a ci che dai consumi si pu trarre. (Armand-Jean du Plessis, duca di Richelieu, Testament politique)
Imprenditore Disabile macellato dal Fisco italiano: Una lucida cronaca di un delirio frutto di leggi che si contraddicono e distruggono: Una lucida cronaca di un delirio frutto di leggi che si contraddicono e distruggono