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L'IBAN
(BONIFICI)
A partire da gennaio 2008 le 'coordinate bancarie' ABI, CAB e n di conto sono state
dismesse e sostituite dall'IBAN, che deve essere utilizzato obbligatoriamente come codice unico
per l'esecuzione delle transazioni.
Quindi dal 1 gennaio 2008:
L'IBAN diventato l'unico codice per l'identificazione del conto corrente necessario per
eseguire tutti i bonifici.
E' necessario, quando si effettua un bonifico, indicare il codice IBAN del beneficiario del
pagamento.
E' necessario, quando si deve ricevere un bonifico, segnalare il proprio IBAN alla persona
che invier il pagamento.
L'IBAN e la SEPA
SEPA - Single Euro Payments Area
(area unica dei pagamenti in euro)
Nell'ambito dei suoi compiti di sorveglianza condivisa all'interno dell'Eurosistema, la Banca d'Italia
sostiene la realizzazione del progetto SEPA che mira ad estendere il processo d'integrazione
europea ai pagamenti al dettaglio in euro effettuati con strumenti diversi dal contante, con
l'obiettivo di favorire l'efficienza e la concorrenza all'interno dell'area dell'euro.
Dopo il passaggio alla moneta unica nel 2002, la SEPA intende offrire ai cittadini europei la
possibilit di effettuare pagamenti a favore di beneficiari situati in qualsiasi paese dell'area
dell'euro, utilizzando un singolo conto bancario e un insieme di strumenti di pagamento
armonizzati.
Nell'ottica SEPA, tutti i pagamenti al dettaglio in euro sono considerati "domestici", venendo meno
la distinzione fra pagamenti nazionali e transfrontalieri all'interno dell'area dell'euro.
L'IBAN stato scelto come unico identificativo negli schemi per i Bonifici e gli Incassi SEPA e
rappresenta un requisito indispensabile di standardizzazione delle coordinate dei conti correnti bancari
per consentire il trattamento automatico dei pagamenti all'interno della SEPA.
L'IBAN pertanto un elemento indispensabile per favorire la migrazione ai nuovi strumenti SEPA e per
questo da gennaio 2008 il suo utilizzo diventato obbligatorio non solo per effettuare un pagamento in
ambito SEPA, ma anche per effettuare un pagamento in Italia.
Fase 1 - Elaborazione: nel corso del 2005 si sono iniziati a definire i due Schemi di pagamento elettronico
di base per bonifici ed incassi nonch ad elaborare il quadro di riferimento per le per le carte di pagamento
e quello per le infrastrutture di compensazione e regolamento. Nel 2006, sono continuati i lavori volti allo
sviluppo dei suddetti schemi e quadri di riferimento e sono state portate avanti le attivit necessarie alla
definizione degli standard e delle specifiche tecniche e di sicurezza.
Fase 2 - Realizzazione: nel 2006, parallelamente alla fase di definizione portata avanti dall'EPC, gli
organismi nazionali di attuazione/migrazione, istituiti in ciascun paese dell'area dell'euro hanno seguito i
preparativi per l'avvio della SEPA effettuati dai diversi soggetti coinvolti (banche, gestori di infrastrutture,
amministrazioni pubbliche, imprese e altri utenti). Nel corso del 2007 ciascuna comunit nazionale ha
quindi portato avanti le attivit necessarie per iniziare ad offrire i primi strumenti di pagamento a partire da
gennaio 2008.
Fase 3 - Coesistenza e graduale migrazione: periodo di transizione durante il quale gli schemi di
pagamento nazionali coesistono con i nuovi schemi SEPA. Alla clientela sono offerti in parallelo sia i
'vecchi' strumenti di pagamento nazionali che i nuovi strumenti SEPA. L'obiettivo prefissato quello di
realizzare una transizione graduale alla SEPA e arrivare a dismettere i corrispondenti strumenti di
pagamento nazionali.
Quale lo stato attuale del processo di migrazione?
Il 2 novembre 2009 le banche hanno iniziato ad offrire i servizi di addebito diretto SEPA
(SEPA Direct Debit core e Busines to Business) in parallelo con gli attuali servizio di
addebito diretto nazionali.
A partire dal 28 gennaio 2008 le banche hanno iniziato ad offrire il servizio di bonifico SEPA
(SEPA Credit Transfer) in parallelo con il servizio di bonifico nazionale attualmente in uso,
di cui prevista la progressiva dismissione a favore del nuovo strumento SEPA.
A partire da gennaio 2008 le banche SEPA hanno iniziato ad emettere e distribuire le nuove
carte dotate di chip e codice segreto (carte 'Chip & PIN') ed ad installare i nuovi terminali
ATM e POS che rispondono agli standard tecnici (denominati 'EMV') necessari al
funzionamento delle carte a chip.
Aspetti giuridici
In Italia la Direttiva sui Servizi di Pagamento stata recepita con il decreto legislativo del 27
gennaio 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2010, che entrato in
vigore il 1 marzo 2010.
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Bonifico
Un bonifico un'operazione bancaria che consente il trasferimento di fondi da una persona fisica o
giuridica (ordinante) ad un'altra (beneficiario). Il trasferimento dei fondi pu avvenire addebitando
ed accreditando i rispettivi conti correnti, oppure per cassa, cio presentando il corrispettivo in
contanti alla banca che origina il pagamento oppure ritirando il corrispettivo in contanti presso la
banca ricevente.
Solitamente questa tipologia di operazione gratuita, ma in alcuni casi puo' essere soggetta al
pagamento di una commissione a carico dell'ordinante, che dipende dalla tipologia di bonifico (per
cassa, con addebito in conto), dall'urgenza, dall'importo, dalla valuta, dalla nazione del destinatario,
e da canale di conferimento (sportello, per corrispondenza, telematico).
Prassi in Italia
Per eseguire un bonifico bancario, fino al 1 gennaio 2008 era necessario indicare le coordinate
bancarie ABI, CAB, CIN e numero di conto corrente del destinatario; dopo tale data per inviare un
bonifico ad un destinatario si reso obbligatorio l'uso dell'IBAN al posto delle coordinate bancarie
nazionali (ABI, CAB e numero di conto corrente).
Ogni bonifico interbancario (cio con banca dell'ordinante diversa dalla banca del beneficiario)
identificato univocamente da un numero di 11 cifre chiamato CRO (Codice di Riferimento
Operazione). Tale codice viene rilasciato dalla banca mittente al proprio cliente (detto ordinante), e
consente al destinatario (detto beneficiario) di verificare la corretta ricezione del pagamento presso
la sua banca. Laddove la banca dell'ordinante sia la stessa del beneficiario, viene di solito utilizzato
un codice CRI (Codice di Riferimento Interno).
Il bonifico interbancario pu essere ordinario (ovvero di importo non rilevante e non urgente),
oppure urgente e/o di importo rilevante. In quest'ultimo caso il perfezionamento del pagamento
avviene attraverso circuiti interbancari dedicati, che consentono la ricezione in tempi molto ridotti
(stesso giorno o giorno lavorativo successivo, invece dei tre o quattro giorni lavorativi tipicamente
necessari per i bonifici ordinari).
A partire dal 1 marzo 2010, le banche hanno dovuto adeguare i propri sistemi informativi e
processi interni, alla Direttiva 2007/64/CE[1] del 13 novembre 2007 relativa ai servizi di pagamento:
per le singole operazioni di bonifico interbancario il termine massimo di esecuzione del bonifico
stesso fissato in un massimo di tre giorni lavorativi, e dovr essere portato ad un giorno lavorativo
(oltre quello in cui lordine di pagamento disposto) entro il 1 gennaio 2012. Tali nuovi tempi si
applicano per i bonifici disposti con un ordine telematico dall'ordinante, mentre per i bonifici
disposti a mezzo di ordine cartaceo per corrispondenza i tempi si allungano di un giorno. In realt la
gran parte del sistema bancario italiano ha gia' adottato la tempistica 2012, detta in gergo tecnico
D+1 (dove D il giorno di accettazione dell'ordine da parte della banca ordinante), consentendo il
trasferimento fondi in tempi molto ristretti, anche perche' la banca del beneficiario tenuta ad
accreditare i fondi immediatamente dopo il ricevimento dal circuito, quindi entro le prime ore del
mattino.
Altra particolarit della nuova normativa europea l'impossibilit di definire valute antergate sui
bonifici: la valuta per il beneficiario puo' essere solo uguale alla data contabile di accredito (D+1),
mentre la valuta dell'ordinante sar pari al giorno precedente (D) in caso di bonifici interbancari.
Laddove il bonifico sia tra clienti della stessa banca, la data contabile, di addebito e di accredito
coincidono (D).
Note
1. ^ Direttiva 2007/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (PDF) in Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea. 5-12-2007. URL consultato il 4-7-2010.
Bonifici e giroconti
Qual la differenza tra bonifico e giroconto?
Entrambi consentono il trasferimento di liquidit da una persona fisica o giuridica (Ordinante) a
unaltra (Beneficiario). Nel giroconto sia il conto dellordinante che il conto del beneficiario sono
conti dello stesso Istituto, invece nel bonifico il conto del beneficiario obbligatoriamente un conto
aperto presso una banca diversa. Diverso anche il trattamento a livello di tempistiche di
esecuzione applicate al bonifico e al giroconto: il giroconto, essendo unoperazione interna alla
banca, istantaneo; mentre il bonifico, andando sulla rete interbancaria, ha dei tempi di trattamento
pi lunghi.
L'operazione di bonifico gratuita?
Se loperazione effettuata online, non si applicano commissioni proprie alloperazione di bonifico.
Tuttavia nei casi di bonifici esteri non transfrontalieri il circuito potrebbe applicare particolari
commissioni alloperazione che listituto girer direttamente al cliente senza maggiorazioni. A
questo proposito, sempre consigliabile consultare il Prospetto Spese Commissioni del profilo di
interesse.
Se si esegue un bonifico, come fare per conoscerne lesito?
Occorre contattare la banca destinataria del bonifico e comunicare:
il codice CRO per Bonifici non SEPA;
il Transaction identification per Bonifici SEPA.
Cos il codice CRO del bonifico? A cosa serve?
, solo nel caso di bonifici non Sepa, il codice che viene visualizzato dalla banca destinataria del
bonifico e che permette di monitorare lesito/lo stato del bonifico.
Cos il codice Transaction Identification del bonifico Sepa? A cosa serve?
, solo in caso di bonifici Sepa, il codice che viene visualizzato dalla banca destinataria del bonifico
e che permette di monitorare lesito/lo stato del bonifico.
Dove posso trovare i codici identificativi dei bonifici effettuati?
Trascorsi i tempi tecnici necessari, nel campo Causale dei bonifici presenti nella sezione
"Movimenti", possibile trovare il codice identificativo della transazione effettuata che per i
bonifici non Sepa rappresentato dal CRO, mentre per i bonifici Sepa dato dal Transaction
identification (codice in questo caso rintracciabile anche nel Pdf di dettaglio allinterno della
sezione Bonifici/Storico Disposizioni).
Se si esegue un bonifico, quanto tempo occorre per conoscere il codice identificativo della
transazione?
Nel caso di bonifico non Sepa occorre aspettare che il circuito metta il "CRO" a disposizione della
banca ordinante (solitamente entro 2 giorni dalla data di effettuazione della transazione). Nel caso
di bonifico Sepa il dato utile il "Transaction identification" ed subito messo a disposizione del
Cliente da parte della banca nel Pdf di dettaglio allinterno della sezione Bonifici/Storico
Disposizioni.
nazionali e la creazione di unArea Unica dei Pagamenti in Euro che interessi bonifici, addebiti
preautorizzati e pagamenti elettronici. Lobiettivo permettere che un pagamento effettuato da un
cliente di una banca a Parigi verso un cliente di una banca a Berlino avvenga con la stessa facilit e
sicurezza di un pagamento effettuato fra due clienti in Francia o in Germania.
Qual la differenza tra bonifico SEPA e bonifico NON SEPA?
Un bonifico SEPA, detto anche SCT (Sepa Credit Transfert), un bonifico che rispetta le
condizioni base per essere indirizzato sul circuito SEPA ovvero:
in divisa EURO;
indirizzato verso una banca aderente allo Schema SEPA;
non ha valuta antergata e viene processato entro 3 giorni lavorativi successivi alla data di
effettuazione.
Un bonifico SEPA per forza un bonifico estero?
No. La distinzione tra bonifico Sepa e non Sepa non dipende dal paese verso cui lo stesso
indirizzato: un bonifico Italia potrebbe essere di tipo Sepa, mentre un bonifico estero potrebbe non
esserlo.
Posso scegliere in home banking se disporre un Bonifico SEPA o un Bonifico NON SEPA?
No. La scelta della tipologia di bonifico viene fatta automaticamente dallhome banking che
controlla se le caratteristiche del bonifico impostato sono tali da poterlo indirizzare sul circuito
SEPA oppure no. Home banking se le condizioni sono rispettate e non vi sono problemi tecnici,
predilige linvio sul canale SEPA che tutela maggiormente il cliente in termini di tempistiche e di
commissioni applicate.
Esiste in home banking una differenza di costo tra bonifico SEPA e bonifico NON SEPA?
No. Sebbene alcune banche abbiano scelto di far pagare maggiormente i bonifici Sepa rispetto a
quelli tradizionali, home banking non applica alcuna commissione aggiuntiva nel caso in cui il
bonifico venga indirizzato sul canale Sepa.
Perch, ove possibile, IWBank predilige linvio dei Bonifici Italia sul circuito SEPA?
Il Bonifico Italia SEPA:
- consente, per i bonifici Italia, di inserire nel campo causale fino a 140 caratteri (contro i 50
caratteri del bonifico Italia non SEPA);
- consente, per i bonifici Italia, la scelta tra causale strutturata e causale libera (funzione in
implementazione);
- presenta nella pagina di conferma l'End to End Identification, codice univoco assegnato da
Home Banking al bonifico e che lo segue durante tutto il suo percorso nelle reti interbancarie;
- associa istantaneamente al bonifico il Transaction identification code codice univoco
assegnato dal circuito alla transazione che la rende reperibile in ogni momento sulle reti
interbancarie;
- garantisce maggiore tempestivit nei tempi di esecuzione (la data valuta beneficiario indicata dal
cliente la data massima entro cui la banca si impegna a mettere a disposizione del beneficiario la
somma).
Cosa cambia operativamente tra Bonifico Estero SEPA e Bonifico Estero NON SEPA?
Il Bonifico Estero SEPA:
- presenta nella pagina di conferma l'End to End Identification, codice univoco assegnato da
Home Banking al bonifico e che lo segue durante tutto il suo percorso nelle reti interbancarie;
- associa istantaneamente al bonifico il Transaction identification code codice univoco
assegnato dal circuito alla transazione che la rende reperibile in ogni momento sulle reti
interbancarie;
- garantisce maggiore tempestivit nei tempi di esecuzione (anche sui bonifici esteri il circuito
Sepa garantisce il processing del bonifico entro 3 giorni lavorativi dalla disposizione).
Cos il codice End To end Identification del bonifico Sepa? A cosa serve?
, solo in caso di bonifici Sepa, il codice che viene associato da Home Bankingalla transazione e
che pu essere utile al cliente per chiedere informazioni via Home Banking sullesito del bonifico
effettuato.
Dove posso trovare ulteriori informazioni sulla SEPA?
La fonte pi attendibile quella ufficiale, ovvero il Consiglio europeo per i pagamenti (EPC). Si
tratta dellorgano decisionale e di coordinamento dellindustria bancaria europea in materia di
pagamenti il cui fine dichiarato sostenere e promuovere la realizzazione della SEPA.
www.europeanpaymentscouncil.org
NUMERO CRO
Il Codice Riferimento Operazione (CRO) un codice numerico di undici cifre, con il quale ogni
istituto bancario identifica in maniera univoca ciascuna transazione bancaria, e che consente (a
seconda degli istituti bancari) di verificare la movimentazione di denaro tra istituti di credito. Viene
spesso utilizzato per rintracciare bonifici. Le ultime due cifre, che costituiscono il codice di
controllo da utilizzare per verificarne lesattezza, sono il resto della divisione per 13 delle prime 9
cifre.
ASSEGNI DI TRAENZA
Stiamo parlando di assegni bancari.
I soggetti interessati sono tre:
1) chi emette l'assegno ed il trattario
2) chi paga l'assegno (la banca) che il trassato
3) chi incassa i soldi ed il beneficiario.
La firma di traenza altro non che la firma del trattario cio la firma di chi emette l'assegno e va
posta in basso a destra sull'assegno. Il beneficiario viceversa fa la firma di girata sul retro
dell'assegno.
C' poi una categoria particolare di assegni che noi chiamiamo di traenza o di bonifico (non so se
hai mai visto un assegno per rimborso dell'assicurazione o rimborso enel).
In questo caso il beneficiario e il trattario coincidono in questo caso il trattario appone la firma sia
sul fronte dell'assegno (come traente) e sul retro come beneficiario.