Sei sulla pagina 1di 2

La fede: lo stupore davanti alla Parola di Dio

Il sacerdote e letterato irlandese Michael Paul Gallagher spiega il difficile percorso della fede nella
modernit.
La fede non una realt cognitiva, ma relazionale ed esperienziale. Questo il tema di fondo della
conferenza dellirlandese padre Michael Paul Gallagher nellambito della due giorni del clero piacentino di
venerd 28, al Collegio Alberoni. Un incontro di formazione per catechisti, inoltre, stato tenuto da padre
Gallagher al collegio di via Scalabrini nel pomeriggio dello stesso giorno, sempre con lo scopo di mostrare
quanto la fede sia di casa pi nel cuore, che nella ragione. Un tema particolarmente sentito, in questo
anno della fede. Con grande chiarezza espositiva e riferimenti a teologi, filosofi e artisti, padre Gallagher ha
sviluppato vari concetti che stanno alla base della fede cristiana in un modo piuttosto originale, come
suggerisce gi il titolo della conferenza: La poesia umana della fede.
Qualcosa di invisibile
Padre Gallagher insiste sul tema della relazione: Nel dialogo trans-culturale, quando generazioni diverse si
confrontano, le differenze non contano. Se il rapporto sincero le persone sono tutte unite dal senso
dellumanit che giace in ognuno di noi. Il sacerdote irlandese parla di un senso profondo che non ricade
sotto la percezione dei sensi, che non si nota nel modo di vivere, nellapparenza esterna. Come di un
iceberg il 90% si trova sommerso nellacqua continua padre Gallagher cos di una persona non si riesce a
vedere che una piccolissima parte, con gli occhi.
Tra modernit e post-modernit
Oggigiorno, il vero ostacolo alla fede radicato, per Gallagher, nel complicato clima culturale che la
modernit si trascina dietro da anni. Latteggiamento scientifico tanto apprezzato dal progresso, capace di
indagare la realt da un punto di vista assolutamente oggettivo, porta luomo a vedere il mondo in modo
freddo, imparziale e razionalistico. Lenfasi posta dallet moderna sullindividuo e sulla sua drammaticit,
inoltre, corre il rischio di sfociare in un soggettivismo cieco ai bisogni del prossimo, mentre la rottura con la
tradizione pare eliminare ogni senso dappartenenza, gettando i singoli nello smarrimento e
nellinsicurezza. Come se non bastasse, lepoca in cui viviamo viene (forse troppo) spesso definita come
post-modernit. Una fluidit indeterminata dice Gallagher attraversa le nostre relazioni e le nostre
esistenze, lasciando dietro di s uno strano senso di vuoto. La fede sembra essere capitata in una sfida
troppo ardua, ma proprio in questa vischiosa situazione post-moderna che padre Gallagher vede una
soluzione.
Una nuova sensibilit
Citando lo scrittore T.S. Eliot, Gallagher sottolinea lincapacit di sentire come un tempo che caratterizza
luomo moderno. Ma le infinite possibilit offerte alluomo dalla tecnologia e dal progresso, divenute forse
fin troppo reali, se da un lato hanno allentato i legami tra le persone, dallaltro hanno portato luomo sul
sentiero di una nuova ricerca. Gli individui prosegue Gallagher stanno tornando ad instaurare un
rapporto con la propria interiorit, cercano qualcosa che sentono mancare nel mondo oggettivo e
razionale. questa ricerca quella che secondo le parole di Benedetto XVI un autentico preambolo alla
fede.
Il ruolo dellimmaginazione
La fede non un fatto razionale ribadisce Gallagher ma un atto del cuore. Non crediamo nella
Risurrezione perch abbiamo letto e studiato i testi sacri, ma perch con il cuore e tutta la nostra volont
diciamo s! al S! di Dio. Il nostro s! risulter sicuramente meno deciso e stabile di quel S! che lamore
incondizionato di Dio, ma dimostra che accogliamo la chiamata del Signore con tutti noi stessi. La fede
una conoscenza che nasce dallamore, per questo solo il cuore vi ha accesso. Ma come fare per
raggiungere il nostro cuore, per riuscire ad ascoltarlo? Il cardinale Newman diceva che il cuore non
raggiunto dallintelletto, ma dallimmaginazione. Proprio da questaffermazione prende spunto padre
Gallagher: La fede entra in noi come lo stupore che ci coglie nellimmaginazione. Per questo Ges
insegnava ai suoi discepoli sempre e soltanto tramite le parabole. Contro i mass media che appiattiscono e
banalizzano la nostra vita, limmaginazione porta a riscoprire il valore delle nostre esperienze e della nostra
esistenza. Per questo la fede si declina come una sorta di predisposizione poetica ad accogliere con
meraviglia la Parola di Dio.
Federico Tosca

Potrebbero piacerti anche