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Figura 2 Valvola con 4 vie e 2 e 3 posizioni.
ELEMENTI DI CONTROLLO DELLENERGIA IDRAULICA
In un circuito idraulico oltre ai due componenti fondamentali che realizzano la conversione
dellenergia meccanica in energia idraulica e viceversa (pompa e motore), richiesta la
presenza di componenti che svolgano lazione di controllo. Per esigenze di esercizio dei
circuiti quindi necessario intervenire sulle grandezze idrauliche fondamentali (pressione e
portata del fluido), nonch sulla direzione del flusso.
Gli elementi preposti a svolgere questa funzione sono denominate valvole e possono essere
raggruppate in tre categorie principali:
- valvole direzionali Valvole per il controllo della direzione
- valvole di portata Valvole per il controllo della portata
- valvole di pressione Valvole per il controllo della pressione
VALVOLE DIREZIONALI
Sono valvole che permettono di realizzare e modificare il collegamento fra 2 o pi rami del
circuito per mezzo di un segnale di controllo esterno che pu essere di diversa natura
(meccanica, elettrica, pneumatica o idraulica).
Le valvole direzionali vengono classificate in base al numero delle connessioni che realizzano
con il circuito e al numero delle posizioni che pu assumere il distributore.
La rappresentazione simbologica di tali valvole prevede un numero di riquadri pari al numero
delle posizioni che essa pu assumere, ed indica le vie o connessioni con il circuito mediante
le lettere A, B, P e T (figura 1).
Figura 1 Rappresentazione grafica di valvole a due e tre posizioni
La figura 1c indica, in modo semplificato ed ancora incompleto una valvola direzionale 4/2
ovvero una valvola avente 4 vie e 2 posizioni. La figura 2a integra la rappresentazione
precedente della valvola 4/2 perch indica, mediante delle frecce, la modalit di connessione
prevista con i rami del circuito per ognuna delle posizioni che assume lotturatore della
valvola . In figura 2b invece rappresentato lo schema simbologico di una valvola 4/3 a centri
chiusi, ovvero di una valvola caratterizzata da una posizione centrale di riposo dellotturatore
che realizza la chiusura completa di
tutti i lati del circuito.
Esistono tuttavia delle differenti
realizzazioni per le valvole 4/3 che
differiscono esclusivamente per il
collegamento che viene realizzato
nella posizione di riposo. La figura 2c
ad esempio previsto lisolamento
della sola linea indicata con P e la
connessione fra le restanti linee A, B e
T. I nomi assegnati alle quattro
connessioni identificano: con P la
Oleodinamica e Pneumatica Capitolo 4
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linea del circuito alimentata dalla pompa, con T quella diretta verso il serbatoio e con A e B
quelle connesse con gli estremi dellattuatore (figura 3b).
Figura 3a Figura 3b Figura 3c
La rappresentazione simbologica completa delle valvole direzionali deve indicare anche il
tipo di azionamento utilizzato. In figura 3a sono indicate le diverse soluzioni previste per
lazionamento: manuale mediante un pulsante o una leva, meccanico tramite punteria a rullo o
barra dentata, pilotaggio mediante una linea in pressione o elettrico tramite solenoide. La
figura 3b rappresenta pertanto una valvola 4/2 ad azionamento manuale a pulsante e ritorno a
molla, impiegata per controllare il movimento di un cilindro a doppio effetto differenziale,
mentre in figura 3c raffigurata una elettrovalvola 4/3 combinata avente la linea in pressione
posta a scarico quando la valvola in condizioni di riposo. Da notare che la normativa sulla
rappresentazione dei circuiti oleodinamici prevede di rappresentare le valvole sempre nella
posizione di riposo.
Figura 4 Elementi otturatori delle valvole
Oleodinamica e Pneumatica Capitolo 4
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Lorgano otturatore delle valvole direzionali generalmente costituito da un distributore a
cassetto con movimento lineare. Tuttavia sono possibili delle configurazioni in cui il
distributore dotato di un movimento di tipo rotativo. Gli otturatori delle valvole possono
essere anche del tipo a ghigliottina, a sfera, conici a disco e del tipo ugello-deviatore (flapper-
nozzle) come rappresentato in figura 4.
Valvole a due vie
La figura 5a mostra una valvola a due vie, due posizioni (2/2), normalmente chiusa,
azionabile manualmente mediante un pulsante, con molla di richiamo ed otturatore a sfera.
Poich le valvole sono rappresentate nella loro posizione di riposo, quando vengono azionate
la nuova configurazione pu essere determinata immaginando di traslare il contorno della
valvola, nella direzione imposta dall'azionamento, rispetto alle connessioni esterne.
Ad esempio in figura 5b due valvole pneumatiche aventi questa tipologia costruttiva, possono
essere impiegate per controllare un attuatore pneumatico a semplice effetto. Le due valvole
devono per essere azionate contemporaneamente per mettere in pressione il cilindro
eseguendo la fase di spinta, mentre quando vengono rilasciate consentono lo scarico del
cilindro e il riposizionamento del pistone. Nel controllo sequenziale della direzione del flusso
queste valvole causano una piccola caduta di pressione in quanto il loro compito quello di
dirigere il flusso nelle diverse direzioni ma non di produrre eccessive perdite con la
laminazione del flusso.
Figura 5a Valvola 2/2 Figura 5b Applicazione con 2 valvole 2/2
Valvole a tre vie
Le valvole a tre vie sono caratterizzate da tre connessioni con lesterno (figura 6). Una sola
valvola a tre vie e due posizioni (3/2) pu essere usata, per sostituire le due valvole 2/2 del
circuito precedente di figura 5b utilizzate per azionare un cilindro a semplice effetto. La
figura 6 mostra una valvola a tre vie e due
posizioni (3/2), azionata meccanicamente,
con molla di richiamo e distributore a
cassetto nelle due posizioni che essa pu
assumere.
La presenza dei rilievi a disco sul
distributore a cassetto permette non solo
la facile commutazione delle linee, ma
assicura anche il bilanciamento statico
delle forze di pressione in modo
automatico che si manifestano al momento
dellazionamento esterno della valvola.
Figura 6 Valvola 3/2
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Valvola a quattro e cinque vie
La valvola a quattro vie sostanzialmente combina la funzione di due valvole a tre vie,
alimentando un lato del cilindro e ponendo a scarico laltro lato e viceversa. In figura 7a
rappresentata una valvola 4/3 a centri chiusi, mentre in figura 7b viene indicato il simbolo
grafico corrispondente.
In questo caso il cassetto distributore
richiede quattro rilievi per assicurare il
bilanciamento statico delle pressioni in
entrambe le posizioni operative. Alcune di
queste valvole bench abbiano 5 vie
interne hanno solo quattro connessioni
esterne. Infatti due vie dirette verso lo
scarico possono essere collegate fra loro
internamente e connesse con lesterno con
ununica apertura sul corpo valvola
(figura 7a).
Utilizzando ununica valvola a quattro o
cinque vie possibile controllare un
cilindro a doppio effetto. Quando la
valvola a quattro o cinque vie si sposta tra
le sue posizioni estreme essa passa
attraverso la posizione centrale che pu
determinare diversi comportamenti della
valvola in base alla tipologia di
costruzione della valvola stessa.
valvola a ricoprimento negativo
Nelle valvole a ricoprimento negativo il profilo del distributore a cassetto realizzato in
modo che la sua larghezza sia inferiore a quella delle luci di connessione con il circuito. In
questa posizione il fluido proveniente dalla pompa pu defluire verso il serbatoio ad una
pressione relativamente bassa eliminando la generazione di calore causata dalla valvola di
relief quando viene usata una pompa a portata costante e la valvola in posizione centrale di
riposo realizza invece la chiusura totale delle connessioni.
valvola a ricoprimento positivo
Quando invece la valvola nella sua posizione centrale presenta tutte le linee chiuse, il
distributore caratterizzato da una larghezza dei rilievi superiore a quella delle aperture.
Questa caratteristica permette di bloccare il carico in qualsiasi posizione desiderata anche se
la chiusura contemporanea della linea in pressione determina lintervento della valvola di
relief.
valvola accoppiata (tandem centre valve)
Questo tipo di valvola combina i vantaggi delle valvole a ricoprimento positivo con quelle
delle valvole a ricoprimento negativo. In questo caso infatti, quando la valvola in posizione
centrale, la pompa posta a scarico col serbatoio rendendo cos minime le perdite e la
generazione di calore, ma le aperture connesse con il cilindro sono chiuse per cui il carico
rimane bloccato nella sua posizione.
Figura 7 Valvola 4/3
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Ricoprimento nullo
=0
<0
Ricoprimento positivo
>0
>0
Ricoprimento negativo
<0
Figura 8 Caratteristiche costruttive dei distributori a cassetto
Elettrovalvola a due stadi
Le valvole a due stadi sono sostanzialmente due valvole direzionali riunite in un unico corpo
valvola. Il sistema di comando dellelettrovalvola, costituito dal solenoide agisce su una
piccola valvola direzionale (valvola pilota) che impiega il fluido del sistema idraulico per
pilotare la valvola principale. Questo tipo di configurazione a due stadi si rende necessaria
nelle valvole di grandi dimensioni che operano nei sistemi ad alta pressione perch le forze
richieste per lazionamento diretto del distributore non sarebbero generabili dal solenoide.
Nella valvola a due stadi invece il solenoide fornisce la forza sufficiente per lazionamento
dello stadio pilota, di piccole dimensioni, che tramite le linee di pilotaggio comandano la
valvola principale.
Figura 9 Elettrovalvola a due stadi con stadio pilota e valvola principale
Esistono altre valvole che possono essere utilizzate per il controllo della direzione anche se
non rientrano nella precedente classificazione e sono:
- la valvola di logica (shuttle valve)
- la valvola di non ritorno o valvola di ritegno (non-return valve)
La valvola di tipo logico, rappresentata in figura 10, presenta tre connessioni con il circuito di
cui due sono in ingresso e la terza invece in uscita. La valvola opera in modo che la linea
che assume il valore di pressione pi elevato viene connessa con luscita mentre laltra linea
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Figura 11a Valvola di non ritorno semplice
bloccata e non interferisce con la prima. Tale valvola agisce pertanto come un elemento
logico di tipo OR in quanto permette il flusso della sola linea che possiede la pressione pi
elevata.
p1
p2
A
p1 p2
A
p1 p2
A
p2 > p1
p1 > p2
Figura 10 Schema semplificato e simbologica di una valvola logica
La valvola di non ritorno, schematicamente rappresentata in figura 11, invece si inserisce nel
circuito e viene utilizzata per permettere il passaggio del fluido in una sola direzione. Nella
valvola rappresentata in figura 11a il flusso transita liberamente da sinistra verso destra in
quanto l'otturatore viene sollevato dalla sua sede per effetto della forza di pressione del fluido.
Quando invece il flusso si inverte la pressione presente sul lato destro risulta superiore a
quello presente sul lato di sinistra della valvola ed allora lotturatore viene forzato sulla sua
sede impedendo il passaggio del fluido.
Inoltre,sono state sviluppate alcune varianti della valvola di non ritorno semplice. Una di
queste, comunemente utilizzata, la valvola di non ritorno pilotata (pilot check valve). In
figura 11b rappresentata una valvola di non ritorno pilotata in apertura (pilot-to-open check
valve) che si comporta come una normale valvola di non ritorno ma se la pressione di
pilotaggio sufficiente a permetterne lapertura, il passaggio del flusso pu avvenire in
entrambe le direzioni. E possibile impiegare anche la soluzione che pilota la chiusura anzich
lapertura della valvola (figura 11b).
VALVOLE PER IL CONTROLLO DELLA PORTATA
In molte applicazioni necessario regolare e controllare la velocit del carico sia che si
utilizzi un cilindro oppure un motore idraulico. Nelle applicazioni in cui si utilizzano i cilindri
a doppio effetto si opera in modo che la corsa di lavoro, che normalmente quella di spinta,
linea di pilotaggio
valvola di ritegno
pilotata in apertura
linea di pilotaggio
valvola di ritegno
pilotata in chiusura
Figura 11b Valvole di ritegno pilotate
Oleodinamica e Pneumatica Capitolo 4
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ovvero di fuoriuscita dello stelo, risulti pi lenta della fase di tiro che corrisponde alla corsa di
rientro dello stelo per il recupero della posizione di inizio ciclo.
La velocit del pistone pu essere controllata variando la portata di fluido inviata al cilindro
utilizzando una valvola per il controllo della portata. Il controllo accurato della velocit di un
cilindro pneumatico in genere pi difficile da ottenere a causa della comprimibilit dellaria.
La pi semplice valvola di regolazione della portata lo strozzatore bidireziomale con
otturatore a spillo rappresentata in figura 12 che realizza la variazione della portata in
entrambe le direzioni in seguito alla modifica della sezione di passaggio attraverso l'otturatore
a spillo.
In molti sistemi tuttavia desiderabile
regolare la portata in una sola direzione e
questo si pu ottenere disponendo una valvola
di non ritorno in parallelo con lo strozzatore
che sempre l'elemento di regolazione.
Normalmente entrambi gli elementi sono
combinati in un unico corpo valvola come
rappresentato in figura 13 . Quando il fluido
fluisce attraverso la valvola da sinistra verso
destra si opera la regolazione della portata tramite la posizione assunta dallo spillo dello
strozzatore. Quando il flusso avviene invece in senso opposto, ovvero da destra verso sinistra,
la forza di pressione esercitata sulla superficie utile dell'otturatore mobile a disco permette il
passaggio libero del fluido evitando l'attrraversamento dello strozzatore.
Nei sistemi pneumatici la velocit dellattuatore viene controllata installando le valvole di
controllo della portata sulla linea di scarico in modo che il cilindro forzi laria attraverso la
valvola. In questo modo si ottengono le migliori condizioni per ottimizzare la caduta di
pressione attraverso la valvola.
Questo modo di operare noto come controllo della portata allo scarico meter-out control e
ha il vantaggio di controllare i carichi trascinati. In figura 13b rappresentato un cilindro in
cui viene controllata la fase di spinta del cilindro (movimento da sinistra verso destra del
pistone) mentre risulta libera la corsa di tiro che avviene in maniera rapida e non controllata.
Sfortunatamente le valvole regolatrici della
portata come i semplici strozzatori presentano
l'inconveniente di far variare la portata
volumetrica non solo in seguito alla regolazione
della sezione di passaggio della valvola ma anche
per effetto della variazione del carico che si
desidera controllare.
Figura 13a Valvola regolatrice
di portata unidirezionale
Figura 13b Regolazione meter-out control
Figura 12 Valvola a spillo bidirezionale
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La portata attraverso uno strozzatore si valuta con la medesima relazione che esprime la
portata attraverso un diaframma. La relazione che esprime la portata volumetrica attraverso il
componente pu essere pertanto espressa nella seguente forma:
p
C A Q
d v