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Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860Direzione e redazione: via S.Bernardo 37, Cremona - tel 0372 454931 • redazione@ilpiccologiornale.it • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • direzione@immaginapubblicita.it  Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it
PICCOLO
 
il 
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Anno I • n. 24 •
SABATO 14 GIUGNO 2014
 
Periodico • € 0,02 copia omaggio
 Non riceve alcun finanziamento pubblico
 Edizione chiusa  alle ore 21
 
GALIMBERTI: «LA MIA SQUADRA E’ A ME CHE DEVE RISPONDERE»
 INTERVISTA AL NEO SINDACO
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DANZA D’AUTORE
UNO SPETTACOLO DEDICATO A TREMITI DEL BALLETTO
SETTIMANALE 
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«Basta con la logica di puro e solo guadagno che non ha ragione di esistere nelle decisioni di un’azienda pubblica»
 Abbiamo raccolto lo sfogo di Francesco Bordi, ex assessore all’Ambiente, che si toglie qualche sassolino dalle scarpe
INCENERITORE? «LGH HA FATTO CIO’ CHE VOLEVA»
SE IL BASILICO E’MADE IN CREMONA 
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SOLIDARIETA' LA PROPOSTA DEL MINISTERO
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Successo per la Cento Passiorganizzata da Medea
Ius soli ai figli dei rifugiati: «Lo sboccodelle nuove norme»
evidente: Gianluca Ga-limberti, il nuovo sinda-co, viene cercato, invi-tato, intervistato, e lui, con molta disponibilità, non si sottrae (una sua intervista com- pare anche in questo numero del giornale). Poiché, però, ci saranno molto tempo e molte occasioni per  parlare di Galimberti, vorrei soffermarmi un momento sullo sconfitto, Oreste Perri. Brucia essere superati dopo un mandato, durante il quale ha fatto indubbiamente molte cose, che ha elencato puntigliosamente nella campa-gna elettorale. Ma, come abbiamo avuto oc-casione di scrivere, quel che è fatto è fatto, e i cittadini si aspettavano ragionamenti sul  futuro, non sul passato. Certamente non è sta-ta messa in discussione la qualità dell’uomo, che in moltissimi ancora apprezzano, ma Ga-limberti ha saputo intercettare un dato nazio-nale, omogeneo in tutto il Paese: la speranza di cambiamento. Il “nuovo” contrapposto al “vecchio” risuona ovunque in Italia, come una specie di mantra, e da lì passa tutto, an-che fenomeni assai diversi tra di loro (come la vittoria del Movimento 5 Stelle a Livorno). Vedremo: noi abbiamo ormai i capelli grigi, e di promesse ne abbiamo ascoltate tante, e ansie di cambiamento, pure. Speriamo che tutto ciò non si traduca principalmente in un sostanziale ricambio di casta politica, più che di pratiche, di decisioni, di stili. Certo, nella competizione tra Perri e Galimberti hanno giocato anche altri elementi. Non ha giovato al primo il modo con cui la Lega ha cambiato linea, forzata dai vertici nazionali ad un ap- poggio che non voleva dare. Non gli ha gio-vato neppure la piazza volgare, che ha con-traddistinto il confronto pubblico davanti al  Duomo. Non gli ha giovato una campagna  pubblicitaria, gestita lontano da Cremona, che poco ha “appassionato”. Forse, non gli ha giovato neppure l’appoggio incondiziona-to della stampa quotidiana locale, dalla qua-le era stato bersagliato solo pochi mesi pri-ma. E che, detto per inciso, ha quindi dimo-strato, ancora una volta, di poter orientare ben poco l’opinione pubblica, ma che alcuni,  politici e non, continuano ad ossequiare. Det-to ciò, auguri all’uomo Perri e auguri al sin-daco Galimberti - sicuramente ne ha tanto bisogno - perché possa fare il bene della città.
E
Ci vuole coraggio e passione
L’EDITORIALE
di Daniele Tamburini
CULTURA
GUSSOLAVIABILITA’ 
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Belli Franzini:«Muro ideologicoda abbattere»
 Via Dante pocosicura perpedoni e ciclisti
Per essere davvero competitiva l’agricoltura localedeve imparare a differenziarsi e ad innovare
 BASKET SERIE A
 a pagina 24 a pagina 23
 Alla Vanoli regnauna gran vogliadi stupire ancoraCremo in venditama la situazioneè ingarbugliata
 BRASILE 2014
 alle pagine 14-15 e 26 
Il poster dell’Italiache stanotteaffronta gli inglesi
CALCIO LEGA PRO
   L   O    S   P   O   R   T
 
di Laura Bosioe Daniele Tamburini
o intervistiamo seduto sui gradi-ni del Duomo, sotto la Bertazzo-la, di fronte a quel Comune di cui, per i prossimi cinque anni, sarà a capo. Il neoeletto sindaco Gianluca Galimberti, che ha vinto con il 56,31% dei voti sul sindaco uscente Ore-ste Perri, fermo al 43,69%, parla con quell'entusiasmo che lo ha contraddistinto durante la campagna elettorale e che ha evidentemente “contagiato” tanti elettori, conquistati dalle sue proposte sull’ammini-strazione della città.
Lei ha vinto al ballottaggio, con am-pio scarto, opposto al sindaco uscente. Quali sono, secondo lei, i motivi del suo successo?
«Credo che il vero successo sia stato come abbiamo costruito questa campagna elettorale: novità di metodo e di contenuto, che ci sono state riconosciute. Credo che la gente sia stufa delle polemiche e degli slogan, che sono i normali canali della po-litica. Abbiamo preferito incontrare le per-sone, parlare con loro. Bisogna tornare a una politica senza "bacchette magiche" e promesse irrealizzabili, fatta di ascolto, studio e dialogo».
Lei ha dichiarato che il tema del lavo-ro sarebbe stato prioritario per il suo mandato: quali sono le misure che in-tende adottare?
«Le due partite chiave saranno l'atten-zione all'Expo e al Polo tecnologico. Sono due questioni strettamente legate al rilan-cio della città e del lavoro, così come l'effi-cientamento della macchina amministrati-va, che deve essere snellita. Inoltre credo che il mondo dell'impresa e del commercio siano desiderosi di avere un'amministrazione con cui realizzare delle azioni concrete.Sarà fondamentale, infine, un'azione a 360 gradi per il reperimento di fondi, attra-verso il lavoro dell'Ufficio bandi del comu-ne, che dovrà lavorare a stretto contatto con gli altri uffici bandi della città».
Temi “difficili”: la questione dell'ince-neritore, le problematiche di via Dante e viale Trento Trieste e il declino del cen-tro storico. Come pensa di gestire que-ste situazioni?
«Per quanto riguarda l'inceneritore, ser-ve un immediato piano industriale per arri-vare alla dismissione. Questo non significa spegnere immediatamente, perché siamo consapevoli che ci sono dei tempi tecnici. Ci siamo dati l'obiettivo di spegnere l'im-pianto entro tre anni.Per quanto riguarda via Dante, non ab-biamo volutamente fatto promesse perché siamo consapevoli che si tratta di un'opera che richiede davvero molti fondi. Bisogna sicuramente rivedere la messa in sicurez-za, quindi cercare fondi per concludere il progetto, prendendo in esame anche il parcheggio della stazione e la possibilità di ampliarlo. Anche la questione dello svuotamento del centro storico va affrontata con meto-do, agendo in due ambiti. Da un lato una revisione complessiva della mobilità, del traffico e dei parcheggi. In seconda istanza bisogna agire sulla animazione culturale del centro storico, attraverso un percorso che va dal Cittanova a piazza Stradivari e fino al Museo del violino, valorizzato da luoghi artistici e culturali. Bisogna tornare a costruire un'attrattiva culturale in città, con proposte come un cinema cittadino, o la realizzazione di luoghi di coesione. Questo vale anche per le periferie, naturalmente».
Possiamo chiederle se ha già delle idee sulla composizione della giunta?
«A me compete la definizione delle dele-ghe degli assessori, che sono pronte e so-no la traduzione del programma in organi-gramma. La squadra sarà composta da sette assessori più il sindaco. In questi giorni sto incontrando le forze politiche rappresentate in consiglio comunale, illu-strando loro le deleghe e chiedendo loro di dare un contributo di nomi che vengano dalla ricchezza della coalizione. Entro que-sto fine settimana, avrò le rose di nomi a cui aggiungerò nomi portati da me. Il mio compito sarà quello di valutare queste ro-se, sulla base delle deleghe da me studia-te, ed entro la prossima settimana verrà costruita la Giunta. Questo è un segno forte di rapidità delle decisioni che nasce da un lungo percorso di preparazione e da una serenità di rapporti nella coalizione.I criteri che utilizzerò nella scelta degli assessori sono competenza ed onestà, novità ed esperienza, capacità di lavoro di squadra. La squadra che nascerà sarà la mia squadra, ossia quella che nasce da un approccio interdisciplinare».
Come intende mantenere il rapporto con i partiti che l'hanno sostenuta?
«Come ho già detto, con la coalizione, composta non solo da partiti ma anche da proposte civiche, c'è un continuo dia-logo. Detto questo, le deleghe degli as-sessori le ho scelte io, seppur condivi-dendo le mie scelte con gli altri. Come sindaco, faccio quanto la legge mi attri-buisce: prendere le decisioni, partendo da un confronto costruendo una politica di condivisione. Ma la mia squadra, è a me che deve rispondere»
Questo lo diceva anche il suo prede-cessore, però ha avuto qualche difficol-tà a metterlo in pratica...
«La differenza sta in un diverso modo di vivere la politica, con una condivisione fin dall'inizio. Bisogna uscire dalla logica della contrapposizione, entrando in quella del costruire il consenso».
Il mondo del volontariato, da cui lei proviene, avrà un ruolo nella sua ammi-nistrazione?
«Il Terzo settore, composto da associa-zioni, cooperative, il mondo dei quartieri e le reti di solidarietà, deve essere in stretta relazione con l'amministrazione pubblica: solo in questo modo è possibile costruire un welfare di comunità, affiancando il mon-do del Terzo Settore e sostenendolo nella sua azione. Molte cose già ci sono, come ad esempio le porte di accesso ai servizi sociali: le troviamo nei quartieri, nelle case di riposo, ecc. Bisogna però mettere tutto a sistema».
Una delle sue frasi ricorrenti, in cam-pagna elettorale, è stata "i primi poteri forti sono i cittadini". forse c’era un rife-rimento ad altri “poteri forti” che hanno condizionato l’operato di chi l’ha prece-duta?
«Con questa mia frase non facevo riferi-mento a chi mi ha preceduto. Credo che ogni città abbia dei poteri economici e di altro tipo con cui un'amministrazione deve rapportarsi con rispetto, autorevolezza e spirito di collaborazione. Ma tutto funziona se si definiscono le priorità e soprattutto se ci si rende conto che ogni cittadino è un "potere forte", in quanto i bisogni della gente condizionano l'azione di un'ammini-strazione».
 Abbiamo visto, durante i suoi comizi, molti giovani in piazza. Ritiene che la maggioranza dei voto giovanile abbia favorito lei, piuttosto che Perri, nono-stante quest’ultimo abbia utilizzato il web per una campagna pubblicitaria, massiccia ma piuttosto fredda e lascia-ta un po’ al caso?
«Nel nostro caso ha funzionato una campagna di comunicazione nuova e con-dotta con un linguaggio innovativo, che viaggia su due livelli: da un lato l'incontro sui social network, dall'altro l'incontro reale tra le persone e con le persone. E' questo che ha portato al coinvolgimento di molti giovani».
Lei ha vinto, nonostante quasi tutti i media locali appoggiassero il sindaco uscente. Ritiene che a Cremona ci sia un problema legato ala pluralità dell’in-formazione?
«Mi sono accorto, in effetti, di questo fenomeno, ma la cosa non mi ha preoccu-pato. Ci siamo voluti concentrare su altri canali comunicativi: costruire delle relazio-ni e lavorare direttamente con le persone ha una forza comunicativa enorme. Credo sia uno spunto di riflessione da cui anche i media locali dovrebbero ripartire. Per quanto riguarda i rapporti con la stampa, in ogni caso, l'amministrazione comunale si impegnerà ad avere rapporti istituzionali corretti, nel rispetto del loro lavoro, ma an-che chiedendo il rispetto per quello che facciamo noi».
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 Il neoeletto sindaco, Gianluca Galimberti definisce le priorità: lavoro, Expo e Polo Tecnologico. «Partite strettamente legate al mondo del lavoro»
«Una politica senza bacchette magiche»
«Ogni città ha dei poteri economici e di altro tipo con cui un’amministrazione deve rapportarsi con rispetto e aurtorevolezza. Ma i veri porteri forti sono i cittadini»
Dalle ore 12 di giovedì Gian-luca Galimberti è ufficialmente il nuovo sindaco di Cremona. Nel corso di una breve cerimo-nia, tenutasi nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, il segre-tario generale Pasquale Cri-scuolo ha proclamato eletto al-la carica di sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. Dopo ave-re firmato per ricevuta la lettera di notifica, il neo sindaco ha scambiato un caloroso saluto con il suo predecessore, Ore-ste Perri, che gli stava di fianco e che gli ha simbolicamente consegnato la fascia tricolore. Perri rientra tra i consiglieri elet-ti di diritto, ma è notizia quasi certa che rinuncerà all'incarico.«Concludo il mio mandato nella consapevolezza di avere fatto tutto quello che potevo fare» ha detto Perri congedan-dosi. Il neo sindaco ha tenuto a sottolineare che «la sacralità delle istituzioni vive nel valore della vita delle persone anche attraverso riti che possono es-sere all'apparenza formali, ma che hanno un loro alto signifi-cato». Galimberti ha ringraziato il sindaco uscente, riconoscen-done «l'impegno profuso in questi ultimi cinque anni al ser-vizio della città».Ecco i nominativi di chi en-trerà in consiglio comunale, ol-tre a Perri:Partito Democratico (14 con-siglieri): Andrea Virgilio, Santo Canale, Luca Burgazzi, Rodolfo Bona, Giovanni Gagliardi, Fran-cesca Pontiggia, Lia A Becca-ra, Giancarlo Schifano, Roberto Poli, Francesca Baldini, Simo-na Pasquali, Paolo Carletti, Lu-igi Lipara, Carla Maria Chiap-pani.Fare Nuova la Città (5 consi-glieri): Michele Bufano, Sara  Arcaini,Mauro Platè, Enrico Ita-lo Manfredini, Stefania Telli.Sinistra per Cremona - Ener-gia Civile (1 consigliere): Rosita Viola.Obiettivo Cremona con Perri (3 consiglieri): Maria Vittoria Ceraso, Andrea Sozzi, Alessio Zanardi.Forza Italia - Berlusconi per Cremona (4 consiglieri): Carlal-berto Ghidotti, Ferruccio Gio-vetti, Marcello Ventura, Giorgio Everet.Lega Nord (2 consiglieri):  Alessandro Carpani, Alessan-dro Zagni.Nuovo Centro Destra (1 con-sigliere): Federico Fasani.Movimento 5 Stelle (1 consi-gliere): Maria Lucia Lanfredi.
CREMONA
Sabato 14 giugno, alle ore 17, nella Cat-tedrale di Cremona, il vescovo Dante Lafran-coni ordinerà sacerdote don Matteo Botte-sini, studente di VI Teologia del Seminario diocesano originario di Fontanella (in provin-cia di Bergamo ma diocesi di Cremona) a cui lo scorso 28 settembre era stato conferito il diaconato.
SABATO 14 GIUGNO, ORE 17
Il vescovo Dante ordinerà sacertote don Matteo Bottesini
Passaggio di consegne: Perri rinuncerà al Consiglio comunale
«Per quanto riguarda i rapporti con la stampa, chiediamo rispetto reciproco»
 
di Laura Bosio
el dibattito pluriennale sul diritto di cittadinan-za, dal Ministero dell'in-terno arriva la proposta di introdurre lo ius soli per i figli nati in Italia da stranieri ri-fugiati, cioè l'acquisizione della cit-tadinanza per il fatto di essere nati nel nostro Paese. In attesa di una legge ad hoc, nel corso di un con-vegno, il sottosegretario all'Interno Domenico Manzione (Pd), con dele-ga all'immigrazione, ha annunciato che si sta «mettendo a punto una circolare interpretativa, in emana-zione a breve scadenza, per ricono-scere la cittadinanza italiana a colo-ro che sono figli di chi ha ottenuto la protezione internazionale». Un istituto che prevedrebbe due status: quello di rifugiato, o in alter-nativa, la protezione sussidiaria. Un riconoscimento analogo a quello che attualmente spetta ai figli degli apolidi (per i genitori invece resta l'iter ordinario). L’attuale normativa (legge n. 5 febbraio 1992, n. 91), infatti, stabilisce all'articolo 1 che è “cittadino per nascita” - oltre a chi è figlio di padre o madre cittadini ita-liani - anche “chi è nato nel territorio della Repubblica se entrambi i geni-tori sono ignoti o apolidi”. E proprio a Cremona, nelle scor-se settimane, tra i tanti rifugiati ap-prodati alla Casa dell'Accoglienza c'era anche una donna incinta, che dovrebbe partorire nel mese di giu-gno. Ma c’è anche qualche perples-sità: «il riconoscimento della cittadi-nanza per i bambini figli di stranieri, ma nati in Italia, è una procedura complessa - spiega don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas di Cremona. «Con le attuali leggi italia-ne, l'acquisizione del diritto di citta-dinanza a figli di cittadini immigrati si estende anche ai loro parenti. Credo quindi che andare verso il ri-conoscimento dello ius soli sia la strada migliore da perseguire, ma mettendo mano prima a certe leggi italiane che necessariamente devo-no cambiare, anche perché l'esten-sione del diritto di cittadinanza an-che ai parenti comporterebbe non pochi problemi di tipo sociale e pre-videnziale». Tuttavia, don Pezzetti ne è con-vinto, in futuro è questa la direzione verso cui si dovrà procedere: «Sarà lo sbocco naturale delle nuove nor-mative sull'immigrazione, in nome dell'integrazione che si sta cercan-do di portare avanti».Continuano intanto anche a Cre-mona gli arrivi di nuovi rifugiati, eco dei continui sbarchi che si verifica-no in Sicilia ormai quotidianamente. «Attualmente ne ospitiamo 93 - spiega don Pezzetti -. Gli arrivi con-tinuano, e il posto si trova sempre.  Abbiamo chiesto aiuto alle parroc-chie e trovato disponibilità, anche se non è facile trovare strutture che siano idonee all'ospitalità». L'ultimo arrivo risale a mercoledì, quando 10 persone sono arrivate nella notte alla Casa dell'Accoglien-za, informata dalla Prefettura solo poche ore prima, come sempre è accaduto negli ultimi mesi. Gli ultimi arrivati provengono dalla Tunisia e sono arrivati all’aeroporto di Torino. Si tratta quindi di arrivi non pro-grammati (e non compresi nel pro-getto Sprar del Comune). «Il loro arrivo ha fatto sì che alcune perso-ne che soggiornavano da noi già dal 2011, liberassero le loro stanze – aveva spiegato don Antonio Pez-zetti, direttore della Casa dell’Acco-glienza -. Così come loro sono stati accolti, devono capire che anche altri si trovano ora nella stessa con-dizione di necessità. Detto questo, qui ora noi siamo al limite di capien-za». Don Pezzetti non nasconde i problemi legati alla gestione dei continui arrivi di profughi: «Gli enti locali non possono continuare ad affrontare così l’emergenza».
N
Una proposta del sottosegretario all’Interno. Continuano gli arrivi a Cremona, anche una donna incinta
Verso lo ius soli ai figli dei rifugiati
Cronaca
Sabato 14 Giugno 2014
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 Don Antonio Pezzetti (Caritas): «Sarà lo sbocco naturale della nuova normativa...»
I sindacati dei distributori di benzina confermano lo sciopero proclamato dalle ore 19.30 del 17 alle ore 7 del 19 giugno e lo stop del self service dal 14 al 17 del mese. Dal 21 al 28 giugno non saranno accettati i pa-gamenti con moneta elettronica e saranno sospese tutte le campagne promozionali di marchio su tutta la rete ordinaria.Tre i temi al centro della discussione: una ristruttura-zione della rete che riduca i costi e migliori la qualità del servizio, l’articolazione delle forme contrattuali tra compagnie e gestori e una corretta dinamica concor-renziale. «Ragioni che sono più che mai valide sul no-stro territorio – spiega il presidente della Figisc Provin-ciale
Graziano Bossi
 -. Da mesi chiediamo un’azione per riallineare i costi del carburante a quelli delle realtà vicine. Abbiamo mobilitato tutti i rappresentanti istitu-zionali del territorio, puntando innanzitutto su un ab-battimento dei costi per i nostri clienti. Ugualmente prioritario è il tema della ristrutturazione della rete. Che va gestita con responsabilità evitando nuove autorizza-zioni di “megaimpianti” nei centri commerciali che portino a falcidiare le imprese esistenti. Politiche irre-sponsabili che richiedono una presa di posizione forte. E che ribadiscano, ancora una volta e in maniera chiara che così non si può continuare. La serrata è un grido d’allarme che non può essere ignorato ulteriormente. Siamo al collasso. Lo capisca quella politica che fino ad oggi ha difeso solo gli interessi dei poteri forti, delle compagnie petrolifere».
GIORNI E ORARI DELLO SCIOPERO
• Dalle 7 del 14 giugno alle 19.30 del 17 giugnoChiusura alle vendite dei self service pre-pay negli ora-ri di apertura degli impianti, con relativo oscuramento dei prezzi “scontati” ad essi collegati e dell’insegna della compagnia.• Dalle 19.30 del 17 giugno alle 7 del 19 giugno. Scio-pero generale nazionale degli impianti di rete ordinaria.• Dalle 22 del 17 giugno alle 22 del 18 giugnoSciopero generale nazionale delle aree di servizio auto-stradali.• Dalle 24 del 21 giugno alle 24 del 28 giugnoNon sarà accettato alcun mezzo di pagamento elettro-nico (carte di credito e di debito, bancomat, carte pe-trolifere, ecc.) e saranno sospese tutte le campagne promozionali di marchio su tutta la rete ordinaria.
Benzinai in sciopero dal 17 al 19 giugno: le motivazioni

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