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Hill.

Studi turchi e ottomani 3

Il Palazzo di Venezia
a Istanbul e i suoi antichi
abitanti
I stanbuldaki Venedik
Saray ve Eski Yasayanlar
a cura di
Maria Pia Pedani
Edizioni
CaFoscari
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Hill
Studi turchi
e ottomani
Hill
Studi turchi e ottomani 3
Direttori / General editors
Maria Pia Pedani (Universit Ca Foscari, Venezia)
Elisabetta Ragagnin (Faculty of Asian and Middle Eastern Studies, University of Cambridge, uk)
Comitato Scientifico / Scientific board
Blent Ar (tbmm Milli Saraylar, Mzecilik ve Tantm Bakan, stanbul)
nder Bayr (tc Babakanlk Devlet Arivi Daire Bakanl, Osmanl Arivi Daire Bakanl, stanbul)
Dejanirah Couto (cole Pratique des Hautes tudes [ephe], Paris)
Fabio Grassi (Universit La Sapienza, Roma)
Figen Gner Dilek (Gazi niversitesi, Ankara)
Stefan Han (Freie Universitt, Berlin)
Baiarma Khabtagaeva (Szegedi Tudomnyegyetem)
Nicola Melis (Universit di Cagliari)
Melek zyetgin (Yildiz niversitesi, stanbul)
Cristina Tonghini (Universit Ca Foscari, Venezia)
Traduzioni
Serap Mumcu; Caner Nohut (testi di M.P. Pedani); Nevin Speelman-zkan (testo di R. e N. Speelman-zkan)
2013 Edizioni Ca Foscari Digital Publishing
Universit Ca Foscari Venezia
Dorsoduro 1686
30123 Venezia
edizionicafoscari.unive.it
Stampato nel mese di dicembre del 2013
da text Stampa digitale di Vigorovea (pd)
isbn 978-88-97735-62-5
Il Palazzo di Venezia a Istanbul e i suoi antichi abitanti
stanbuldaki Venedik Saray ve Eski Yaayanlar
A cura di / Hazrlayan
Maria Pia Pedani
A Tommaso Bertel
Tommaso Bertel iin
1.
Tommaso Bertel, di ritorno da una cerimonia ufficiale, nel giardino dellambasciata a Costantinopoli con la consorte Eleonora
Malaspina e il figlio Giovanni (11 Novembre 1924)
Tommaso Bertel, resmi bir tren dnnde, stanbuldaki konsolosluk bahesinde ei Eleonora Malaspina ve olu Giovanni ile
(11 Kasm 1924)
8-9 Saluto | Selam
Gianpaolo Scarante
11 In ricordo di Tommaso Bertel | Tommaso Bertelnin Ansna
Maria Pia Pedani
19 Una piccola Venezia | Kk bir Venedik
Maria Pia Pedani
35 Baili e ambasciatori | Bayloslar ve Bykeliler
Stefan Han
53 I dragomanni | Dragomanlar
Nevin e Raniero Speelman-zkan

73 Il personale della legazione veneziana | Venedik Elilii Makamlar
Massimo Galtarossa
94 Il Palazzo di Venezia: il periodo asburgico (1799-1918) | Venedik Saray: Habsburglar Dnemi (1799-1918)
Rudolf Agstner
116 Abbreviazioni e sigle | Ksaltmalar
117 Bibliografia | Kaynaka
8
Uno dei miei primi desideri nel Giugno 2010, quan-
do entrai per la prima volta nel Palazzo di Venezia qui
a Istanbul, fu di leggere lopera di Tommaso Bertel
sulla storia di questo edificio e del mondo che vi ruo-
tava attorno, composto di antichi baili, ambasciatori,
segretari, dragomanni e di tutti quelli che vissero e
si impegnarono per rendere efficiente, allora come
al giorno doggi, una sede diplomatica. Non fu facile
procurarmene una copia, che mi fu spedita da un ami-
co di Milano e che ora conservo gelosamente. stata
una lettura affascinante e istruttiva per me, sia nelle
vesti di ambasciatore che di veneziano, quasi novello
bailo: i secoli sembrano aver solo sfiorato le antiche
pietre della casa bailaggia veneziana, testimone si-
lenziosa di tanti incontri, contatti e avvenimenti.
Cos quando lo scorso anno Maria Pia Pedani pro-
pose di commemorare gli ottantanni di questopera
non ebbi alcun problema ad assicurarle tutto il mio
appoggio. Dapprima si pens a rieditarla in ana-
statica, ma poi si opt per un volume tutto nuovo
che, partendo dagli studi passati, si soffermasse in
particolare sulla storia di quanti, nel corso di quasi
mezzo millennio, hanno vissuto e agito nel Palazzo
di Venezia.
trascorso un anno da allora e il lavoro gi ter-
minato. A scorrere i saggi si sente unimpostazio-
ne nuova, attenta alle grandi tematiche storiche ed
economiche, pi che ai piccoli e grandi avvenimenti.
stata anche abbandonata unimpostazione rigida-
mente cronologica, per cercare di fornire una visione
dinsieme pi omogenea. Un grazie dunque a tutti
coloro che, con i loro studi e il loro lavoro, hanno
dato nuova freschezza alla storia di questo palazzo
e dei suoi abitanti, antesignani e antenati di quanti
vi lavorano e operano ancora oggi.
Lo spirito di Tommaso Bertel, vero padre nobile
di questa tematica, aleggia un po ovunque in questo
volume, che abbiamo concordemente voluto dedicar-
gli perch con la sua passione e le sue ricerche ha
contribuito come nessun altro alla conoscenza della
storia della presenza italiana in Turchia.
Dal Palazzo di Venezia, ottobre 2013
Gianpaolo Scarante
Ambasciatore dItalia in Turchia
9
2010 senesinin haziran aynda, stanbulda bulu-
nan Venedik Sarayna adm attm ilk anda, Tomma-
so Bertelnin dnemin balyoslarnn, bykelileri-
nin, sekreterlerinin, elilik mtercimlerinin ve tpk
gnmzde olduu gibi bir diplomatik temsilciliin
daha verimli olmas iin gayret gsteren dier al-
anlarn ve orada yaayanlarn etrafnda olan biten-
leri ve bu binann tarihini ele ald eseri okumak
gerekletirmeyi arzu ettiim eylerin banda ge-
liyordu. Kitab temin edebilmem ok kolay olmad,
yle ki nihayetinde Milanoda yaayan bir arkada-
mn yollam olduu bu kitab u anda zenle muha-
faza etmekteyim. Hem bykeli hem de Venedikli
olmam sebebiyle, gnmz balyosu olarak kabul
edilebilecek bu sfatlarmla, kitab okumak benim
iin byleyici ve retici oldu; yzyllar sanki, ok
sayda toplantnn, grmenin ve olaylarn sessiz
tan olan venedik balyoslarna ait yapnn sadece
antik talarna dokunmu gibiydi.
Dolaysyla, geen sene Maria Pia Pedani bu eserin
gemi seksen yln anmay nerdiinde kendisine
bu hususta tm desteimi vermekte hibir tereddt
yaamadm. lk balarda kitabn anastatik bask ha-
linde baslmas dnlm olup ancak sonrasnda
gemi almalardan yola karak ve neredeyse ya-
rm milenyum boyunca Venedik Saraynda yaam
ve alm olan kiilerin gemilerine de deinerek
tamamen yeni bir kitap baslmas tercih edilmitir.
O gnden bu yana tam bir sene geti ve alma
tamamland. Denemeler arasnda gezindike kk
ve byk aptaki olaylardan ziyade, nemli tarihsel
ve ekonomik konulara dikkat eken yeni bir yaklam
gze arpmaktadr. Ayrca daha homojen bir gr
as salayabilmek amacyla kat bir kronolojik d-
zenleme tarz terkedilmitir.
Eserleriyle ve almalaryla, bu sarayn ve bu sa-
rayda halen bugn yaayan ve alan kiilerin, onla-
ra nclk edenlerin ve atalarnn tarihlerine yeni bir
canllk katm olan herkese teekkrlerimi sunarm.
Sahip olduu tutkusu ve yapm olduu aratrma-
lar ile Trkiyede bulunan italyan varlnn tarihine
benzersiz katklarda bulunan ve bu temann gerek
asil babas olan Tommaso Bertelnin ruhu, ortaklaa
kararmzla ahsna adam olduumuz bu eserin her
yerinde dolaacaktr.
Venedik Sarayndan, ekim 2013
Gianpaolo Scarante
talyann Trkiye Bykelisi
10
2.
Palazzo di Venezia
Venedik Saray (Antonio Fabris)
11
Poco pi di novantanni fa, il 17 novembre 1922
Mehmet Vahdettin, lultimo sultano ottomano, fu
costretto a lasciare Costantinopoli per recarsi a
Malta e passare poi in Italia, per arrivare infine
a Sanremo, dove fu raggiunto dalle mogli, da una
piccola corte e infine, nel 1926, anche dal veleno.
Nei primi mesi del 1923, invece, un giovane di-
plomatico italiano percorse la via opposta, inviato
dal Regno dItalia nella nuova Repubblica di Tur-
chia: si chiamava Tommaso Bertel ed era nato il
10 luglio 1892 a Isolella di Cerea, presso Verona.
Dopo aver seguito gli studi classici a Legnago e a
Verona si era diplomato in Scienze sociali a Firen-
ze nel 1913 con una tesi sulle Relazioni diplomati-
che tra Venezia, lEgitto e il Portogallo dal 1497 al
1522. Alla scoperta della via marittima delle Indie
(Bertel 2012a). Nel 1915 era risultato secondo al
concorso per entrare nella carriera diplomatica.
Fu inviato subito a Vienna, e fu lui, come giovane
attach dambasciata, a decrittare il telegramma
con la dichiarazione di guerra dellItalia allImpero
Austro-Ungarico. Pass poi a Londra, dove rima-
se fino al termine del conflitto e partecip, come
segretario, ai negoziati che si tennero a Parigi tra
il 1919 e il 1922. Fu presente alla conferenza di
Genova del 1922, dove si discusse sul riassetto eco-
nomico internazionale, come capo dellufficio inter-
preti e verbali, in quanto parlava perfettamente il
tedesco, il francese, lo spagnolo e linglese.
Nel 1922 si spos con Eleonora Malaspina, di
antica famiglia aristocratica veronese. Allinizio del
1923 venne nominato primo segretario dellamba-
sciata a Costantinopoli e proprio l sarebbe nato,
nel febbraio dellanno seguente, il suo primo figlio,
Giovanni. Il 13 ottobre di quello stesso 1923 An-
kara divenne la capitale della giovane Repubblica
di Turchia, anche se i diplomatici esteri continua-
rono per alcuni anni ancora a risiedere a Istanbul,
nellattesa che nuovi edifici venissero creati per ac-
Yaklak bir asr kadar nce, 17 Kasm 1922 tari-
hinde Osmanl Devletinin son sultan olan Mehmet
Vahdettin, stanbuldan ayrlp Maltaya, oradan
da talyann Sanremo ehrine gitmek zorunda ka-
lr. Burada ei ve az sayda saray erkn kendisine
refkat eder ve en nihayetinde 1926 ylnda zehir-
lenerek hayatn kaybeder. 1923 ylnn balarnda
ise talya Krall tarafndan gnderilen gen bir
talyan diplomat, tam aksi istikamette, yeni kurul-
mu olan Trkiye Cumhuriyetine gnderilir. 10
Temmuz 1892 tarihinde Veronaya bal Isolella di
Cereada dnyaya gelen Tommaso Bertel, Legna-
go ve Veronada klasik eserleri altktan sonra
1913 ylnda Floransada 1497-1522 yllar arasn-
da Venedik, Msr ve Portekiz diplomasi ilikileri
konulu tez alsmasyla Sosyal Bilimler alanndan
mezun olur (Bertel 2012a). 1915 ylnda diplomat
olmak iin girdii snav ikinci olarak kazanr ve
hemen Viyanaya gnderilir. Avusturya-Macaristan
mparatorluuna sava ilann ieren telgrafn if-
resini zen de bu gen elilik ateesinden bakas
deildir. Daha sonra Londraya giden Bertel bura-
da arabuluculuk yapar. 1919-1922 yllar arasnda
Pariste dzenlenen mzakerelere sekreter sfaty-
la katlr. leri dzeyde Almanca, Franszca, span-
yolca ve ngilizce bilen Bertel, uluslararas ekono-
minin yeniden ele alnp tartld 1922 Ceneviz
Konferansnda szl ve yazl tercman biriminin
bakan olarak yer alr.
1922 ylnda kkl bir aristokrat aileye men-
sup, Veronal Eleonora Malaspina ile evlenir. 1923
balarnda, elilik genel sekreter olarak ilk olu
Giovanninin de doum yeri olan (ubat 1924)
stanbula atanr. Bu zaman zarfnda Ankara her ne
kadar yeni kurulan Trkiye Cumhuriyetinin ba-
kenti ilan edildiyse de yabanc diplomatlar, nce-
leri kk bir kasabadan ibaret olan yeni bakent-
teki elilik binalarnn inaas tamamlanana kadar
stanbuldan ayrlmamlardr. Bertel de aralklar-
In ricordo di Tommaso Bertel
Tommaso Bertel Hakknda
Maria Pia Pedani
(Universit Ca Foscari Venezia)
12 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
la dzenlenen resmi davetler haricinde yeni ba-
kente gitmemi, stanbulda kalmtr. Kendisinin
ve Serenissima Cumhuriyetinin eski temsilcileri-
nin bir zamanlar ikamet ettii fakat yakn zamanda
elilik binas olma niteliini kaybedecek olan yerin
tarihine merak salp aratrmaya balamas bu d-
neme denk gelir (Morrison 2002; Bertel 2005).
1922-1926 yllar arasnda stanbulda geirdii
sre, Tommaso Bertelnin kltrel aratrmalar
iin adeta bir dnm noktas olmutur. Bertel, ni-
versite yllarndan beri onu cezbeden tarih zerine
aratrmalar yapmaya devam eder. Arlkl olarak
Venedikin stanbuldaki varl zerine alm;
bunun yan sra numizmatik ile de ilgilenmitir.
esitli para ve sikkeler toplayarak koleksiyonculu-
a adm atan Bertel, Berlin Numizmatik Dernei
yneticisi (1921) ve stanbul Arkeoloji Mzesinde
bulunan para koleksiyonunun olumasnda nem-
li rol oynayan Alman aratrmac Kurt Reglingin
(1876-1935) tevikiyle Bizans dnemi para basmy-
la; aradan geen bir yl iinde de para ekonomisi ile
ilgilenir. Konuya ilikin ilk almas baslmam
ya da nadir bulunan Bizans sikkeleri (Monete bi-
zantine inedite o rare) (Bertel 1926) 1924 ylnda
ise Osmanl Devleti ve doum yeri olan Verona ara-
sndaki ilikileri konu alan bir tarihsel inceleme ya-
zs kaleme alr (Bertel 1924).
1926 ylnda Berlin Eliliine bakatip olarak
atandktan sonra 1930 ylnda Buenos Aires ve 1933
ylnda Paraguay ile Uruguay eliliklerinde grev
almtr. Bu arada, Apollo di Bologna yaynevi ta-
rafndan stanbuldaki Venedik elilerinin saray
ve tarihsel gemii (Il Palazzo degli ambasciatori
di Venezia e le sue antiche memorie) adl almas
yaymlanr (1932). 1937de Saraybosnaya bakon-
solos olarak atanr ve 1938 ylnda zel yetkili eli
olarak Kolombiyaya gnderilir.
8 Eyll 1943 atekesinden sonra, Romada bulu-
nan az saydaki st dzey yetkili, Kuzey talya k-
kenli grevlilerin, kendi blgelerinde resm ilerini
yrtmeleri kararn alr. Bylelikle Alman kontro-
lndeki talya topraklarnda yaayan halkn her-
hangi bir diplomatik haktan mahrum kalmalarnn
nne geilmek istenmitir. Bu grevlilerden biri
olan Bertel de talyan Sosyal Cumhuriyeti, Di-
leri Bakanlna bal bir birimde almak zere
Venedike yerleir; ancak bir ka ay sonra Romaya
dner. Savan ardndan Sal rejimi ile ibirlii ya-
pan herkes tasfiye edilirken Bertel ve bir alma
arkada, onlar bu grevlere katlmaya mecbur b-
rakan baz gerekelerden tr emekliye sevk edi-
cogliere le ambasciate straniere in quello che fino
ad allora era stato solo poco pi di un villaggio.
Cos anche Bertel rimase nella vecchia capitale,
recandosi di tanto in tanto nella nuova in occasione
di cerimonie ufficiali. Fu in questo periodo che nac-
que il suo interesse per la storia delledificio ove
risiedeva, abitato un tempo dagli antichi rappre-
sentanti diplomatici della Serenissima Repubblica,
ormai prossimo a perdere la preminenza come am-
basciata (Morrisson 2002, Bertel 2005).
Gli anni trascorsi a Istanbul, tra il 1922 e il 1926,
rappresentarono per Tommaso Bertel un momen-
to di svolta, per i suoi interessi culturali. Si occup
ancora di storia, una materia che tanto lo aveva in-
teressato durante il periodo universitario, concen-
trandosi sulla presenza veneziana a Costantinopoli, e
allo stesso tempo prese a occuparsi di numismatica.
Incominci come collezionista e poi, incoraggiato dal
grande studioso tedesco Kurt Regling (1876-1935)
direttore del Gabinetto Numismatico di Berlino dal
1921 e creatore della collezione di monete del Museo
Archeologico di Istanbul, studi la monetazione bi-
zantina per passare quindi, anni dopo, alleconomia
monetaria. Il suo primo studio sullargomento appar-
ve proprio nel 1926 e tratt di Monete bizantine ine-
dite o rare (Bertel 1926). Nel 1924 invece usc un
saggio di storia sulle relazioni tra lImpero Ottomano
e la sua citt, Verona (Bertel 1924).
Nel 1926 venne nominato primo segretario
dellambasciata a Berlino, nel 1930 a Buenos
Ayres, nel 1933 divenne reggente la legazione in
Paraguay e poi in Uruguay. Intanto nel 1932 usciva
il volume Il palazzo degli ambasciatori di Venezia a
Costantinopoli e le sue antiche memorie, per i tipi
della casa editrice Apollo di Bologna. Nel 1937 fu
console generale a Sarajevo e nel 1938 inviato stra-
ordinario e ministro plenipotenziario in Colombia.
Dopo larmistizio dell8 settembre 1943 i pochi
alti funzionari presenti a Roma decisero che quel-
li originari del nord proseguissero nelle loro zone
lattivit nellamministrazione dello Stato per evi-
tare che i cittadini italiani nei territori occupati
dai tedeschi rimanessero senza tutela diplomatica.
Cos Bertel si trasfer a Venezia, dove avevano
sede gli uffici del Ministero degli Affari esteri della
Repubblica Sociale Italiana ma, dopo pochi mesi,
rientr a Roma. Alla fine della guerra tutti coloro
che avevano collaborato con il regime di Sal ven-
nero epurati; invece Bertel e un altro collega, vi-
ste le particolari motivazioni che li avevano indotti
ad aderire, furono giubilati. Dopo poco tempo tutti
IN RICORDO DI TOMMASO BERTEL | TOMMASO BERTEL

NIN ANISINA 13
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


3.
Busto del doge MarcAntonio Giustinian (Antonio Fabris)
Doj MarcAntonio Giustiniann bst
14 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
lir. Aradan geen zaman neticesinde grevlerinden
alnan btn diplomatlar, emekliye ayrlanlar hari
olmak zere, eski yetkilerine kavuurlar.
Yaanan bu olay Tommaso Bertelnin kendisi-
ni tamamen ok sevdii almalarna adamasna
neden olur. 1945 ylndan 1956ya kadar Giaco-
mo Badoerin hesap kitab (Il libro dei conti di
Giacomo Badoer) kitabnn basksyla megul olur
(Dorini, Bertel 1956). Paleograf, Floransa Devlet
Arivleri mdr ve el yazmasnn bir nshasn
barndran Toscana arivlerinde yneticilik yapm
Umberto Dorininin baslm ilk kopya zerinde
yapt 15.000den fazla hatay (sayfa ba ortala-
ma 15 hata) dzeltmek zorunda kalan Bertelnin
ii hi de kolay olmamtr (Bertel 2000). Bizans
numizmatiinin temel ilkeleri (I Lineamenti prin-
cipali della numismatica bizantina) (Bertel 1964)
ve Venedik ve Bizans Sikkeleri (Moneta veneta
e moneta bizantina) (Bertel 1973) gibi eserlere
katkda bulunmutur. Venedikli ocuklarn, oyun
arkadalarn korkutmak iin kullandklar ve Sul-
tan Bayezidin isminden tremi Bauste ya da
Bausette szcnn etimolojisini aratrmak
gibi merak uyandran pek ok deerli almas
vardr (Bertel 1966). Bunlarn yan sra Viyana
Ulusal Ktphanesinde bulunan Foscarini dizisi
ierisinde, Marino Cavalli, il Vecchioya ait eliler
iin Venedik lehesinde yazlm bir ders kitab-
n (Cavalli 1935) ortaya karr. Yaam boyunca
daha pek ok alma yapm, denemeler yazm-
tr. Bunlardan bir ksmn henz tamamlayamadan
4 ubat 1971 tarihinde Veronada hayatn kaybet-
mitir.
Tommaso Bertel, stanbulda yaad yllar bo-
yunca derledii 7.000i akn paradan oluan ok
deerli Bizans sikkeleri koleksiyonunu 1956-1960
yllar arasnda Harvard niversitesi Dumbarton
Oaks Enstitsne balar. Gnmzde Paleolo-
gos Hanedanlna ait paralarn bulunduu ks-
mn nemli bir parasn bu koleksiyon oluturur
(Bellinger, Grierson 1966, xv- xv) Geen zaman
iinde Tommaso Bertelnin olu Giovanni kendi-
ni, babasnn yarm brakt baz eserleri yeniden
ele alp tamamlama iine vermitir ve 2002 yln-
da Il libro dei conti di Giacomo Badoer yaymlanr
(Bertel 2002). Bertel yapt balarla 2005 y-
lnda Padova Bottacin Mzesinde yer alan Fondo
Bertel-Malaspinann kurulmasn salar. Fondo
Bertelde toplanm numizmatik ve Bizans d-
nemi ile ilgili 10.000 kitaplk zengin arivini, ni-
versitede alan Bizans almalar krssnn
i diplomatici epurati vennero reintegrati nei ruoli,
mentre non si torn indietro per quanti erano or-
mai andati in pensione.
Tale vicenda permise a Tommaso Bertel di dedi-
carsi completamente ai suoi amati studi. Dal 1945
al 1956 cur la pubblicazione de Il libro dei conti di
Giacomo Badoer (Dorini, Bertel 1956), opera che
gli cost notevole fatica dovendo correggere nelle
bozze gi stampate pi di 15.000 errori una media
di 15 per pagina lasciati da Umberto Dorini, paleo-
grafo e gi direttore dellArchivio di Stato di Firenze
e sovrintendente agli Archivi della Toscana, cui era
stata affidata la trascrizione del manoscritto (Bertel
2000). Uscirono poi contributi a carattere generale
come, nel 1964, i Lineamenti principali della numi-
smatica bizantina (Bertel 1964) e, nel 1968, Mo-
neta veneziana e moneta bizantina (Bertel 1973).
Da non dimenticare piccoli gioielli curiosi come lo
studio sulletimologia della parola Bauste o
Bausette, usata dai bambini veneti per far pau-
ra ai compagni di gioco, derivante dal nome del sul-
tano Bayezid (Bertel 1966), oppure ledizione del
manuale veneziano per ambasciatori, scoperto dallo
stesso Bertel tra i codici Foscarini conservati pres-
so la Biblioteca Nazionale di Vienna, Informatione
delloffitio dellambasciatore, di Marino Cavalli il
Vecchio (Cavalli 1935). Durante la sua vita pubblic
molti altri lavori e saggi e altri erano in preparazione
quando manc a Verona, il 4 febbraio 1971.
Tommaso Bertel cedette tra il 1956 e il 1960 la
sua preziosa collezione di monete bizantine, com-
posta da oltre 7.000 pezzi raccolti sin dagli anni del
suo soggiorno a Istanbul, allIstituto Dumbarton
Oaks dellUniversit di Harvard, dove costituisce
oggi la parte pi rilevante della sezione sulla mo-
netazione dei Paleologi (Bellinger, Grierson 1966,
xvi-xvii). In questi ultimi anni il figlio Giovanni si
occupato di riprendere e portare a termine alcune
delle opere del padre rimaste incompiute. Nel 2002
uscito Il libro dei conti di Giacomo Badoer (Costan-
tinopoli 1436-1440). Completamento e indici (Ber-
tel 2002). Egli inoltre ha costituito con donazio-
ne nel 2005 il Fondo Bertel-Malaspina nel Museo
Bottacin di Padova ove conservato incartamenti
e libri relativi ai suoi studi nonch le monete non
bizantine. Egli stesso provvide anche a cedere alla
Biblioteca Classense di Ravenna la sua biblioteca di
interesse numismatico e bizantino, ricca di 10.000
volumi riuniti nel Fondo Bertel, per implementare
il materiale a disposizione della nuova cattedra uni-
versitaria dedicata a Bisanzio (Gorini 1971).
IN RICORDO DI TOMMASO BERTEL | TOMMASO BERTEL

NIN ANISINA 15
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


hizmetine sunmak amacyla Ravenna Classense
Ktphanesine balar (Gorini 1971).
Tommaso Bertel isminin yaygn olarak bilin-
mesinde, numizmatik ve para politikalar zerine
yapt almalardan ziyade, tarihsel yazlarndaki
kapsaml ve titiz almasnn etkisi olduunu be-
lirtmekte fayda vardr. Il palazzo degli ambasciato-
ri di Venezia hem seilen konunun zorluu hem de
stanbuldaki Venedik blgesinin eitli dnemleri-
ni aratrd nitelikli bir alma olmas sebebiyle
nemli bir eser kabul edilir. eitli belgeler zerin-
de yrtt almalarda Venedikli dkmantr
valye Luigi Ferrodan yardm almtr. Kitabn
giri blmnde saygyla and Ferro, Kale Le-
vazmatlar (Provveditori alle fortezze, 1909)
kayt defterini ve Giuseppe Giomo ile ortaklaa
hazrladklar Kadorin topluluunun tarihi arivle-
ri listesini karm (Archivio antico della comunit
cadorina, Giomo, Ferro 1913); ayrca Giomo (Ferro
1912) ve Jacopo Chiodo (Ferro 1933) zerine dene-
me yazlar kaleme almtr.
Palazzo di Veneziann hazrlanmas sekiz yl sr-
mtr (1924-1932). stanbul, Berlin ve Buenos Ai-
res resmi ziyaretlerinin yan sra farkl arivlerden
faydalanmak iin dzenledii Venedik ve Viyana
seyahatlerinde de yazmaya devam etmitir. Yakn za-
manda tanma olana bulduum Bertelnin olu
Giovanniden o dnemlere ait Berlinde geen anla-
rn dinledim: Daha ocukken bile geceleri kalkar ve
babasn Konigs Wursterhausen radyo istasyonundan
gelen mzik eliinde Palazzo di Venezia zerine a-
lrken bulurmu. Basl kaynaklarn dnda Bertel,
Venedik Devlet Arivindeki kaynaklardan zellikle
de stanbuldaki Venedik elilerinin gnderdikleri
mektup ve mzakere kararlarndan (Dispacci degli
ambasciatori veneti a Costantinopoli ve Deliberazi-
oni, Costantinopoli) faydalanr. Yaanan her olay ve
gelimeyi hatta Osmanlnn kalbur st kesiminin
kiisel meraklarn ve ilgin yanlarn ieren bilgileri
Serenissimaya bildiren Venedikli diplomatlarn yaz-
lar, Marino Sanudo Gnlkleri (Sanudo 1879-1903),
Bykelilerin Senatoya sunduklar raporlar (Relazi-
oni degli ambasciatori veneti al Senato) (Albri 1840;
Albri 1855; Albri 1863; Barozzi, Berchet 1871),
Joseph von Hammer-Purgstall (Hammer-Purgstall
1827-1835) freskleri ve Johann Wilhelm Zinkeisenin
Osmanl Devleti hakknda hazrlad pek ok eser
(Zinkeisen 1840-1863) ayrca Samuele Romaninin
Venedik tarihini anlatan freskleri (Romanin 1853-
1864), Bertelnin kitabnn temellerini oluturur.
Baln aksine, Bertelnin kitab baylos saray-
Pi che i suoi studi di numismatica ed economia
monetaria, per cui la figura di Tommaso Bertel
ampiamente conosciuta, interessa qui sottolineare
la profondit e lacribia dei suoi studi a carattere
storiografico. Il palazzo degli ambasciatori di Vene-
zia un capolavoro sia per la mole del materiale
preso in considerazione sia per la chiarezza logica
con cui sono indagati i vari secoli della presenza
veneziana a Costantinopoli. Nella ricerca e nello
studio dei documenti fu aiutato da Luigi Ferro, al-
lora archivista di prima classe, ricordato con stima
nellintroduzione, autore dellinventario dei Prov-
veditori alle fortezze (1909) e, assieme a Giuseppe
Giomo, di quello dellArchivio antico della comunit
cadorina (Giomo, Ferro 1912); di lui si ricorda an-
che un saggio sulla figura di Giomo (Ferro 1912) e
un altro su Jacopo Chiodo (Ferro 1933).
La preparazione del volume sul Palazzo di Vene-
zia si protrasse per otto anni, dal 1924 al 1932 e
venne portato avanti a Istanbul, Berlino e Buenos
Ayres, nelle pieghe degli impegni istituzionali e con
vari viaggi a Venezia e a Vienna per consultare ma-
teriale darchivio. Il figlio Giovanni, che ho avuto
modo di conoscere recentemente, mi ha racconta-
to del periodo berlinese quando, bambino, di not-
te sorprendeva suo padre intento a scrivere questo
volume, mentre nellaria si diffondevano sommes-
samente la musica trasmessa dallemittente Knigs
Wusterhausen. Oltre a fonti a stampa Bertel fece
ampio uso di materiale dellArchivio di Stato di Ve-
nezia, in particolare dei Dispacci degli ambasciatori
veneti a Costantinopoli e delle Deliberazioni, Co-
stantinopoli, che forniscono notizie di prima mano
sulla societ ottomana e sulla vita nella capitale dei
sultani. La penna attenta dei diplomatici della Sere-
nissima, interessati a informare il loro stato di ogni
avvenimento che capitava e persino degli interessi e
delle bizzarrie dei membri dellalta societ ottoma-
na, forn il fondamento su cui venne costruito il volu-
me, assieme alledizione dei Diarii di Marino Sanudo
(Sanudo 1879-1903), delle Relazioni degli ambascia-
tori veneti al Senato (Albri 1840; Albri 1855; Al-
bri 1863; Barozzi, Berchet 1871) e di molte opere
storiografiche, come i grandi affreschi di Joseph von
Hammer-Purgstall (Hammer-Purgstall 1827-1835)
e Johann Wilhelm Zinkeisen sullImpero Ottomano
(Zinkeisen 1840-1863) e di Samuele Romanin per la
storia veneta (Romanin 1853-1864).
Al di l del titolo, il volume di Bertel non si li-
mita alla storia della casa bailaggia come edificio.
Attorno alla residenza degli ambasciatori e dei bai-
16 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
nn yapsal tarihi ile snrl deildir. Elilik binas
ve Serenissimann bayloslar dnda, Osmanl-Ve-
nedik ilikilerine yn veren kiilere ve stanbulda
varln srdren Venedik topluluuna mensup s-
radan vatandalara da yer verilmitir. Konusu edi-
len evre, byk bir blmn levantenlerin yani
farkl kltrel ortamlara rahat adapte olan ve Ve-
nedik lehesinden Trkeye, Osmanlcadan frenk
dillerine ve Arapaya; branice ve Ermeniceden
Franszca, Hollandaca ya da ngilizceye alacak
derecede kolay geebilen bir kitlenin oluturduu
bir kltr mozaii gibidir. Kitap daha sonra Vene-
dik saraynda karlalan zorluklarn, anlamazlk-
larn yan sra ou bar, yaplan ortak giriimler,
ticari anlamalar ve kiisel grmelerden oluan
Osmanl-Venedik ilikileri tarihinden bahseder.
Tommaso Bertel, seksen yl boyunca aratrma-
clarn -son on ylda artan bir ilgi ile- bu konuya
ynelip almalar yapmasna imkn tanmtr.
1975 ylnda Paolo Preto, eski Venediklilerin Os-
manl dnyasna bak alarn ele alan Venedik
ve Trkler kitabn yaymlar (Preto 1975). 1985 y-
lnda Banca Cattolica del Veneto, dnemin bakan
Feliciano Benvenutinin nerisi zerine aralarnda
Bruno Simonun baylos ve baylos saray hakknda-
ki yazsnn bulunduu (Simon 1985), nde gelen
aratrmaclarn ortak almalarnn rn olan
bir kitabn sponsorluunu stlenir. Ayn yl Carla
Coco ve Flora Manzonetto da Venedik bayloslar,
tercmanlar ve haberciler gibi elilik mensuplarn
konu alan; gze arpan birka isim dorultusunda
Venedik topluluunun hayatn anlattklar bir ki-
tap yaymlarlar (Coco, Manzonetto 1985). Konuyu
daha geni kitlelere yaymak amacyla organizas-
yonlar dzenlenirken (Concina 2006; Pedani, Bor-
tolozzo 2010), Eric R. Dursteler ve Ella-Nathalie
Rothman gibi Venedik dndan aratrmaclar da
Osmanl-Venedik ilikilerini aratrmaya ynelirler
(Dursteler 2006; Rothman 2011).
Bu alma Bertelnin kitabnn basks zerin-
den seksen yl getikten sonra gn yzne k-
yor ve bir yl sonra da Trke tercmesi yaplyor
(Bertel 2012b). Asl ama nceki aratrmalar
yinelemek deil, aksine son yllarda ortaya ka-
rlm ariv belgelerine dayanarak konuya farkl
bir yorum getirmek ve yeni bilgiler sunmaktr. Bu
dorultuda, sregelen phelerin aksine kesinlikle
duruma gre deiiklik gstermeyen ve yzeysel-
likten uzak bilakis mantksal ereveye oturtulmu;
gerek Venedik topluluu gerek de Osmanl yasalar
gz nnde bulundurularak derlenmi, stanbulda
li della Serenissima ruotano svariati personaggi,
dalle personalit che forgiarono i rapporti veneto-
ottomani fino allumile gente che faceva parte della
nazione veneta a Costantinopoli. Era un mondo va-
riegato, fatto per la maggior parte di levantini, cio
di persone che si trovavano a loro agio in contesti
culturali diversi e passavano con estrema facilit
dal veneziano al turco, dallottomano alla lingua
franca e allarabo, dallebraico e dallarmeno al
francese, allolandese o allinglese, come fanno an-
cor oggi i loro discendenti che continuano a vivere
in Turchia. Il volume ripercorre dunque, attraverso
le vicissitudini del Palazzo di Venezia, la storia dei
rapporti tra Venezia e lImpero Ottomano, fatta di
scontri ma soprattutto di momenti di pace, coope-
razione, scambi commerciali e contatti personali.
Tommaso Bertel ha aperto una strada che in
questi ottantanni ha permesso a molti studiosi di
cimentarsi su questo tema, soprattutto in questi
ultimi decenni. Nel 1975 Paolo Preto pubblic un
volume su Venezia e i turchi, che guarda al mon-
do ottomano dal punto di vista dei veneziani anti-
chi (Preto 1975). Nel 1985 la Banca Cattolica del
Veneto finanzi, su proposta dellallora presiden-
te Feliciano Benvenuti, unopera collettiva con la
partecipazione di studiosi di spicco tra cui Bruno
Simon, con un contributo proprio sulla figura del
bailo e la casa bailaggia (Simon 1985). Nello stes-
so anno Carla Coco e Flora Manzonetto scrissero
sui baili veneziani un volume che parla dei membri
della legazione compresi interpreti e corrieri e del-
la vita della colonia veneta, soffermandosi su alcu-
ne personalit di spicco (Coco, Manzonetto 1985).
Recentemente anche studiosi estranei alla citt di
Venezia, come Eric R. Dursteler ed Ella-Nathalie
Rothman (Dursteler 2006; Rothman 2011), si sono
cimentanti nello studio dei rapporti veneto-ottoma-
ni, mentre sono state organizzate mostre con lin-
tento di divulgare largomento tra un pubblico pi
vasto (Concina 2006; Pedani, Bortolozzo 2010).
Questo volume vede la luce ottantanni dopo la
pubblicazione dellopera di Bertel e un anno dopo
la sua traduzione in turco (Bertel 2012b). Linten-
to non ripercorrere un sentiero gi segnato, ben-
s offrire nuove interpretazioni e notizie sulla base
dei documenti che sono stati scoperti negli archivi
in questi ultimi anni e fornire quindi uninforma-
zione storica chiara e corretta sullidentit vene-
ta a Costantinopoli, che alla luce sia delle regole
della civilt veneziana sia di quella ottomana non
fu assolutamente proteiforme e sfuggente, come
IN RICORDO DI TOMMASO BERTEL | TOMMASO BERTEL

NIN ANISINA 17
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


4.
Scalone (Roberto Giobbi)
Byk merdiven
18 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
hayat sren Venedikli kimlii zerine net ve do-
ru tarihi bilgiler temin etmek hedeflenmitir. Konu
eski dnemlerdeki baylos saray ve orada ikmet
eden ya da ska ziyaretlerde bulunan kiiler ve ha-
yatlar, uratklar iler, kltrel uyum sreleri
ve hikayelerini kapsar. Olaylar kronolojik deil, ko-
nularna gre sralanmtr. Tommaso Bertelnin
heyecanla aratrd ve ilk defa tanmn yapt
Osmanl-Venedik tarihi almalarnda farkl alan-
lar bir araya getirmeyi ama edinmi yazarlar ara-
snda daha nce ad geen aratrmaclarla birlikte
kariyerlerinin henz banda olan genler de bu-
lunmaktadr.
sostenuto da alcuni, bens logicamente struttura-
ta e comprensibile. Il tema ancora una volta la
casa bailaggia e i personaggi che vi abitarono, o
che gravitarono attorno alla legazione, le loro vite,
i lavori che svolsero, i loro orientamenti culturali e
le loro storie. La scansione non per cronologica,
bens tematica. Tra gli autori vi sono giovani che
cominciano ora la loro carriera assieme a studiosi
gi affermati, nellintento di mettere insieme com-
petenze diverse, sempre unite dallentusiasmo per
un passato veneto-ottomano, scoperto e descritto
per la prima volta, ma con il medesimo entusiasmo,
nel volume di Tommaso Bertel.
19
1. Osmanl cephesinden Venedik topluluu
1453, fetih sonras yaanan olaylarn ardndan,
imparatorluk ehri stanbulun yeniden ina edil-
mesine temel oluturan fikir, Sultan . Mehmedin
ok etnik ve ok kltrl hayal ettii bir impara-
torlukta, birbirinde farkl insanlarn bir arada ya-
ad bir bakent kurmaktr. Farkl etnik kken-
den ve farkl dini inantan toplumlara hkmedi-
yordu ve onlara kendi ahsna gsterilen yaknlk
dorultusunda farkl muamele ediyordu. Bu d-
nce yaps, henz feth edilmemi karlkl ate-
kes imzalad ya da geis izni vererek Osmanl
topraklarnda gvenli seyahat ve ticaret imkn
salad lkeleri kendine hayran brakyordu (Pe-
dani 2010b, 102-103).
18 Nisan 1454 tarihli, Sultan ve Venedik arasnda
imzalanan anlama gerei Bizans dnemi boyunca
gnmz Eminn semtinin tamamna hkim olan
Venedik topluluu da tannm oldu. Alnan karar-
lar neticesinde Venedikliler, Venedike bal olan-
lar ve Venedikli olarak kabul grm kimseler, aile-
leri ve ticari mallar ile Osmanl snrlar iinde yer
alan denizlerde ya da herhangi bir kara parasnda
gven iinde, serbeste seyahat edebileceklerdi.
stanbula girilerde ise %2 orannda vergi demek
durumundalard. te yandan sadece gm ticare-
ti her trl vergiden muaf olarak yaplabiliyordu.
1419 ylnda Venedikin Bizans baylosu Betuccio
Diedo ile Sultan i. Mehmed arasnda imzalanan ve
ilk defa karlkl olarak tacirlere nasl muamele
edilecei hususunun belli kurallara baland an-
lamaya dayanan kkl geleneklerden tr, Vene-
dik iin uygulanan kurallar, Venedik topraklarnda
ticaret faaliyetinde bulunan Osmanl tebas iin de
geerliydi: hatta 1500l yllarn bandan itibaren
Venedike ticaret amal gelen Osmanl tccarlar,
1. La comunit veneta vista dagli ottomani
Limmagine ideale in base alla quale fu ricostrui-
ta la citt imperiale di Costantinopoli, dopo i terri-
bili giorni del 1453, fu quella di una capitale abitata
da tutte le diverse genti che vivevano in un impero
che Mehmed ii voleva multietnico e multiculturale.
Il nuovo sovrano era khan, sultano ed erede per
conquista degli antichi imperatori. Egli regnava
su genti di varia etnia e religione e le governava
in modo differente a seconda della distanza che le
separava dalla sua augusta persona. Questo ideale
contemplava anche lesistenza di terre non ancora
conquistate, rette da genti con cui si potevano sot-
toscrivere armistizi o a cui si potevano concedere
salvacondotti per viaggiare e commerciare sicuri in
terra ottomana (Pedani 2010b, 102-103).
Anche la comunit veneziana, che sotto i bizantini
aveva abitato un intero quartiere, posto nellattuale
zona di Eminn, venne dunque accolta, in base alla
nuova pace stipulata tra Venezia e il sultano il 18
aprile 1454. Si stabil allora che i veneziani, i sudditi
veneti e coloro che erano riconosciuti come vene-
ziani, con le loro famiglie e le loro merci, potessero
viaggiare liberi e sicuri per mare e per terra in qual-
siasi localit sottoposta al sultano, e in particolare a
Costantinopoli, pagando il 2% di dazio, mentre solo
largento poteva essere importato esente da alcun
balzello. Lo stesso doveva avvenire per i sudditi ot-
tomani impegnati nei commerci in terra veneta, se-
condo le antiche usanze che risalivano allaccordo
del 1419 tra Betuccio Diedo, bailo nella bizantina
Costantinopoli, e il sultano Mehmed i, quando per la
prima volta si era stabilita reciprocit di trattamento
per i mercanti. Ancora allinizio del Cinquecento, e
anche in seguito, i mercanti ottomani che raggiun-
gevano Venezia per commerciare dovevano pagare
Una piccola Venezia
Venedikten bir para
Maria Pia Pedani
(Universit Ca Foscari Venezia)
20 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
Venediklilerin sadece stanbulda deil ayn zaman-
da kendi ehirlerine girilerde de demek zorunda
kaldklar %2lik vergiye tabi tutuluyorlard (asve
1; Diplomatarium 1899, 319; Moresini 1525).
1454 ylnda Sultan . Mehmed, eski geleneklere
uyarak, bir Venedik baylosunun ona nezaret eden-
lerle birlikte, sorumlusu olduu insanlar dzen
iinde tutmak, ynetmek ve haklarn gzetmek
amacyla yeni yaplanan ehre gnderilmelerini
kabul etmi ancak; her koulda, ihtiya duyulmas
halinde Osmanl subasndan yardm danmalar-
n buyurmutur. 1400l yllarda levanten blgede-
ki Venedik bayloslar, artk yerlerini elilere brak-
maya balamlard. Durum byle olmakla birlik-
te fetih sonrasnda sultann, Bizans imparatorluk
nvann alarak kendisini basileusun varisi ilan
etmesinden sonra baylosluk vazifesi muhtemelen
birka yl daha varln srdrmtr. Sultann
basileus unvann almasnn en temel nedeni,
yenilgiye uratt imparatorun uluslararas iliki-
lerdeki konumunu muhafaza etmek ve selefi gibi
kendine denk muhattaplar edinmektir.
Sultan . Mehmedin imzalad bar anlamas
(ahidname), her sava sonras ve tahta kan her
padiah tarafndan yenilenmitir. 1500l yllarn
bandan itibaren yabanc hkmdarlara gnderilen
mektuplar dzenli olarak Osmanlca kaleme aln-
maya balanmtr. Mektuplar Venedik dojuna, ile-
riki zamanlarda Polonya kralna, Rus topraklarnn
arna ve Fransa ile ngiltere krallarna gnderilen
mektuplar gibi Mesih milletinin saygdeer doju
ve Nazaret tayfasnn hakimi gibi hitaplarla ba-
lard (Ktkolu 1994, 150-151). Nasl ki o zaman-
lar millet szcne dini bir anlam yklenmise,
tayfe ile de bir gurup, ayn niteliklere sahip ye-
lerden oluan loncalar ifade edilirdi. Genel olarak
ahidnamelerde bu szcklerin yerine ulus ve toplum
anlamlarn veren halk szc kullanlrd. Bu ve
benzeri belgeler nda 1500-1600 yllar arasn-
da bb-i alinin yabanc tebasn nasl bir titizlikle
ayrt ettii tespit edilebilir (Panaite 1997; Pedani
2002a, 96). Gemi dnemlerde Osmanllar, Hris-
tiyan Avrupal toplumlar birbirinden ayrt etmeksi-
zin -en azndan szl olarak- her bir ulusu Frenk
(franchi) olarak adlandrmlar; fakat farkl krallk-
lara mensup hi bir topluma ayn ekilde muamele
gstermemilerdir. O zamanlar lagnlerde yaayan
Venedikliler Frenk harenk lenk (granchi zoppi),
ngilizler dinsiz, Franszlar cansz, Macarlar Eng-
rs menhs, Ruslar maks, Almanlar biaman
olarak adlandrlrd (Pedani 2010a, 252).
un dazio del 2%, lo stesso pagato dai veneziani non
solo a Costantinopoli ma anche nella loro stessa citt
(asve 1; Diplomatarium 1899, 319; Moresini 1525).
Nel 1454 Mehmed ii accett anche che, in base
alluso antico, un bailo veneziano, con il suo segui-
to, fosse inviato nella sua nuova citt, per reggere,
governare e amministrare la giustizia tra le persone
a lui soggette, di qualsiasi condizione essi fossero,
con lausilio, nel caso ve ne fosse stata la necessit,
del suba ottomano. Con il Quattrocento ormai in
tutte le localit del Levante i baili di Venezia aveva-
no lasciato, o stavano per lasciare, il posto ai conso-
li, eppure a Costantinopoli tale carica sopravvisse
per secoli probabilmente proprio in quanto il sulta-
no si present, dopo la conquista, come erede del
basileus e quindi volle mantenere, nei rapporti in-
ternazionali, lo stesso status del sovrano che aveva
sconfitto e potersi confrontare con interlocutori di
livello pari a quelli utilizzati per il suo predecessore.
Laccordo di pace (ahidname) giurato da Mehmed
ii venne poi rinnovato dopo ogni guerra e quando
un nuovo sultano saliva al trono. Quando con lini-
zio del Cinquecento le lettere indirizzate ai sovrani
esteri cominciarono ad essere redatte regolarmente
in ottomano, erano indirizzate al doge come allil-
lustre nella nazione (millet) del Messia e arbitro
della gente (tayfe) del Nazareno, cos come ci si
rivolse in seguito al re di Polonia, allo zar di tutte
le Russie, e poi anche al re di Francia o al sovra-
no inglese (Ktkolu 1994, 150-151). Se allora la
parola millet faceva riferimento alla religione, tayfe
era la banda, la gilda di mestiere, il gruppo i cui
membri avevano caratteri comuni. In generale negli
ahidname tale parola venne molto pi usata di halk,
che indicava in teoria invece con pi precisione la
nazione, il popolo e anche la folla. Proprio questo
tipo di documento permette di individuare come, tra
Cinque e Seicento, la Porta cominci a distinguere
con sempre maggior precisione tra i sudditi di stati
diversi (Panaite 1997; Pedani 2002a, 96). Nei tempi
pi antichi gli ottomani non distinguevano, almeno
a livello verbale, tra i vari popoli dellEuropa cristia-
na, tutti indistintamente definiti franchi (Frenk), pur
trattando in modo diverso i sudditi di un sovrano da
quelli di un altro. Furono invece le cronache, che
descrivevano imprese gloriose o crude sconfitte,
a cominciare a identificarli in qualche modo. Allo-
ra i veneziani, abitanti della laguna, furono definiti
granchi zoppi (Frenk harenk lenk), cos come
gli inglesi erano gente senza religione (ngiliz
dinsiz), i francesi senzanima (Fransz cansz), gli
UNA PICCOLA VENEZIA | KK BIR VENEDIK 21
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


1454ten sonra imzalanan anlamalarda da sul-
tan, Venedikli ve Venedike bal ya da Venedikli
sfatn kullanarak kara veya deniz yoluyla gelen
tccarlara gven temin eder (Sanudo 1879-1903,
5, 44; 17, 539-540). Venedikliler (ya da Venedike
bal milletler), Osmanllara gre resmen lagn
blgesinde yaayanlar; soylu, ehirli ya da sra-
dan vatanda ayrt etmeksizin Kara Devlet (en ite
Lombardia snr olmak zere Friulinin en u nok-
tasna kadar uzanan blge) ve Deniz Devlet (stria,
Dalmaya, adalar ve dier Levanten blgeler) ola-
rak ikiye ayrlan Veneto blgesinde yaayanlar ola-
rak kaytlara gemitir. Buna ek olarak Venedikli
sfatn tamalarna izin verilen ve San Marco fla-
masnn korumas altnda olanlar eklinde de kar-
mza kmaktalardr. Sadece bu varsaym dikkate
alndnda Venedik ulusunun paras olan esitli
toplumlar ile kurulan kiisel ve resm ilikiler de-
rinlemesine allp aydnlatlabilir.
Venedik ulusunun temsilcisi baylostur. Bu
grevle Venedik Cumhuriyetinden gnderilen
diplomatlara kimi zaman Bb-i Ali nezdinde g-
venilmez bulunur ve sklkla da casusluk yaptkla-
rndan phe edilirdi. Bu sebepten tr, 15. yz-
yl sonuna doru baylosun dorudan stanbulda
yaayan Venedikli tccarlar arasndan seilmesi
istenmi; fakat teklif kabul grmemitir (Bertel
1932, 68). Baylos sorumlusu olduu topluluk ye-
leri arasnda kan anlamazlklarda capo-millet
(millet bakan) sfatyla hkim grevini stlenir-
di. Fakat bu durum Venediklilerin olayla ilgili iza-
hat vermeleri iin kad huzuruna arlmalarna
engel tekil etmiyordu. Ar bir su ile itham edil-
diklerinde ya da huzura kmalar Osmanl tebas
tarafndan istendiinde; 1521 ylndan itibaren
yarg srecinde bir dragoman (tercman) bulun-
durmalar zorunlu klnmtr. Eer zan altnda b-
raklan baylosun kendi ise yarg srecini sultann
yrtmesi olduka muhtemeldi (asve 2; Theunis-
sen 1998, 414-415).
1503 ylna ait ahidname baylosa, Bursa veya
Osmanl Devletinin herhangi bir kesine gitmek
isteyen Venediklilere geici izin, icazetname ver-
me yetkisi tanmas ve subann yeniden Venedik
temsilcisine yardm amac ile grevlendirilmesi
baylosun etki ve yetki alann daha da geniletmi-
tir. ncesinde ise kara ya da deniz yoluyla ehre
girmek isteyenler iin hazrlanan icazetname ver-
me yetkisi, farkl ehirlerde konulandrlm Os-
manl dizdarlarnn kontrolnde bulunurdu (Peda-
ni 1996a, 80, 88; Theunissen 1998, 371-372).
ungheresi malaugurati (Engrs menhs), i rus-
si perversi (Rus maks) e i tedeschi spietati (Al-
man biaman) (Pedani 2010a, 252).
Anche negli accordi stipulati dopo il 1454 il sulta-
no forn protezione ai mercanti di Venezia, ai sudditi
veneti e a tutti i viandanti che, via mare o via ter-
ra, fossero arrivati utilizzando il nome di veneziani
(Sanudo 1879-1903, 5, 44; 17, 539-540). La nazione
veneziana (o meglio veneta) era quindi ufficialmen-
te formata, secondo gli ottomani, dagli abitanti della
citt lagunare, senza distinguere tra nobili, cittadi-
ni o popolani, dai sudditi di tutto il territorio veneto
suddiviso in Stato da Terra (cio lentroterra veneto
fino ai confini con la Lombardia e a quelli estremi del
Friuli) e Stato da Mar (cio lIstria, la Dalmazia e iso-
le e altre localit del Levante) e infine da tutti quelli
che avessero avuto il permesso di utilizzare il nome
di veneziani e di mettersi sotto la protezione della
bandiera di San Marco. Solo partendo da questo pre-
supposto si possono capire fino in fondo i rapporti
che si instaurarono, sia a livello personale che istitu-
zionale, tra i vari componenti della nazione veneta.
Il rappresentante della nazione era il bailo. Invia-
to dalla Signoria di Venezia era alle volte accolto con
diffidenza dalla Porta e spesso sospettato di spio-
naggio tanto che, proprio per questo motivo, alla
fine del Quattrocento venne chiesto, sia pur inutil-
mente, di sostituirlo con una persona eletta diret-
tamente dagli stessi mercanti che soggiornavano a
Costantinopoli (Bertel 1932, 68). Egli era il capo
della sua comunit e il giudice nelle liti tra i suoi
membri, al pari di un capo-millet. Ci non impediva
ai veneti di essere chiamati a rispondere delle loro
azioni davanti a un cad, nel caso fossero accusati di
gravi delitti o chiamati in causa da sudditi ottomani,
nel qual caso per, almeno dal 1521, doveva essere
sempre presente al giudizio anche un dragomanno
della loro nazione. Se fosse stato per il bailo a es-
sere citato, allora il giudice sarebbe stato lo stesso
sultano (asve 2; Theunissen 1998, 414-415).
Lahidname del 1503 ampliava ancora i poteri del
bailo concedendogli il diritto di rilasciare licenze
(icazetname) ai veneti che volevano recarsi a Bursa
o in altri luoghi dellImpero e ancora una volta il
suba era incaricato di aiutare il rappresentante
di Venezia a far rispettare la propria volont. Erano
invece i castellani ottomani (dizdar) delle varie lo-
calit a rilasciare il visto dingresso e duscita a co-
loro che arrivavano direttamente a Costantinopoli
o in altri luoghi ottomani sia via terra che via mare
(Pedani 1996a, 80, 88; Theunissen 1998, 371-372).
22 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
2. Kk bir Venedik
Levanten ve Povente blgesindeki Venedik top-
luluu kendi oluum srelerinde gerek kurum-
sal gerek de idar yapsyla kklerinin dayand
Venediki kendilerine rnek almlardr. Toplulu-
un bakan baylos bu yolla Venedik dojuna ben-
zetilebilir. te yandan Cumhuriyet Senatosu Con-
siglio di x (Onikiler Meclisi) ile ilikilendirilebilir.
Bu ynetim biriminin temelleri kendisiyle ayn ad
tayan ve Ortaadan itibaren San Marco bayra-
n dalgalandran gemilerde de yazan kurulua da-
yanmaktadr. 15. yzylda skenderiyedekine ben-
zer ciddi nem tayan kolonilerde yaayan btn
Venediklileri bir araya toplayan Maggior Consiglio
(Byk Meclis) bulunurdu. Venedikteki Consiglio
di x (Onlar Meclisi)nin bu saynn zerinde yeden
olumas gibi Consiglio di x (Onikiler Meclisi) is-
minin aksine neredeyse hibir zaman tam olarak
on iki kiiden olumazd. Katlmclarn says o an
mecliste hazr bulunanlarn saysna gre deiiklik
gsterirdi. 16. yzyl sonuna dayanan verilere hz-
lca bir gz atldnda ye saysnn en az sekiz ve
meclise bakanlk eden baylos da dhil olmak zere
en fazla yirmi olduu tespit edilmekle birlikte mec-
lise katlm gsterenlerin saysn bu kadarla snr-
lamak doru olmaz. Meclis gerekli grd taktir-
de kendi bana toplanma karar alabilir ve baylo-
sun dier yelerin ounluuna kar tek oy hakk
bulunurdu. Cumhuriyete bal birimlerde alnan
balayc nitelikteki her karar gibi meclis kararla-
r da niha kararlar (terminazioni) olarak karlr-
d. Meclis, ticareti dzenleyen kararlar almasnn
yan sra konsl seimini de kendi yapard. zel-
likle Venedike giri klarda denen vergilerin
ve dier gelirlerin topland hesap, cottimonun
idaresi yine meclise aitti. Bu girdiler ile hem toplu-
luk iinde yaplan olaan d harcamalar karlanr
hem de kendilerine halla, ipek ve pamuklu kuma
mefruats, hamal) ya da topluluun yararna
alanlarn (hekim yada berber gibi) maalar de-
nirdi (asve 3).
Venedikte olduu gibi stanbulda kurulan k-
k Venedikte yaayanlarn da ait olduklar sosyal
snfa gre hak ve ykmllkleri bulunurdu. Kar-
t grler ileri srlse de, hibir zaman resm ve
gayri resm bir topluluk olarak ikiye ayrlmamtr.
Burada yaayan herkes gerek Osmanl otoritele-
rince gerek de Venedik ynetimi tarafndan top-
luluun yesi kabul ediliyordu. Olas bir ayrmdan
ancak topluluk idaresinde grev alanlar ve onun
2. Una piccola Venezia
Limmagine ideale a cui si rifacevano le varie co-
munit venete in Levante e Ponente era quella del-
la madrepatria, con la sua struttura istituzionale e
le sue magistrature. Il bailo, come capo della comu-
nit, poteva quindi essere equiparato al doge, men-
tre al Senato della Repubblica assomigliava il Con-
siglio di xii. Questorgano era modellato su un istitu-
to simile che aveva lo stesso nome e che era presen-
te sin dal Medioevo sulle navi che battevano bandie-
ra di San Marco. In alcune colonie particolarmente
importanti, come per esempio nel Quattrocento ad
Alessandria dEgitto, esistette in alcuni periodi an-
che un Maggior Consiglio della colonia che raggrup-
pava tutti i veneti presenti.
Il Consiglio di xii non era quasi mai formato esat-
tamente da dodici membri, cos come a Venezia il
Consiglio di x era composta da un numero maggiore
di persone. Il numero dei partecipanti poteva varia-
re a seconda di quanti erano in quel momento pre-
senti. Un rapido esame dei verbali risalenti alla fine
del Cinquecento ha permesso di contare da un mi-
nimo di otto a un massimo di una ventina persone
compreso il bailo che lo presiedeva, ma non det-
to che vi potessero essere anche maggiori variazio-
ni. Il Consiglio, in caso di necessit, poteva convo-
carsi autonomamente e il bailo aveva un solo voto,
alla stregua degli altri membri. Emetteva termina-
zioni, cos come erano chiamate le decisioni vinco-
lanti prese dagli uffici della Repubblica, e non par-
ti che erano invece emesse a Venezia dai consilia,
come Maggior Consiglio, Senato o Consiglio di Die-
ci. Decideva sulle questioni che avevano a che fare
con il commercio, e interveniva alle volte anche per
la scelta di qualche console. In particolare gestiva
i denari della cassa del cottimo, cio dei ricavati di
dazi e balzelli pagati sulle merci in entrata e usci-
ta per Venezia, che servivano sia per le spese stra-
ordinarie della comunit sia per pagare gli stipendi
di coloro che lavoravano alle sue dipendenze, come
per esempio cernidori di lana o misuratori di panni
di seta o di lana o facchini (cargadori) o altre pro-
fessioni che riguardavano tutta la comunit, come il
medico o il barbiere della nazione (asve 3).
Come a Venezia esistevano persone con diritti e
doveri diversi a seconda della classe sociale a cui ap-
partenevano, cos nella piccola Venezia stanbuliota
esistevano persone di categorie diverse. Nonostan-
te alcuni affermino il contrario, non vi fu mai una co-
munit ufficiale e una non-ufficiale. Tutti appartene-
UNA PICCOLA VENEZIA | KK BIR VENEDIK 23
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


bir paras olanlar, elilikte yaayan ve orada a-
lanlar ile sadece ihtiya halinde elilie gidenler
arasnda; hatta Venedik ile yaplan ticar faaliyet-
lerde daha az vergi deyenler ile onlara oranla
daha fazla vergi demek zorunda olanlar arasn-
daki benzer durumlarda bahsedilebilir. Soylu ya
da ehirli Venedikliler, Venedike bal topraklarda
yaptklar ticaret iin dk oranda vergi dyor-
lard. Veneto blgesinde yaayan dier Venedikliler
ise bu imkndan ancak kendi ehirlerine yaptkla-
r ticarette faydalanabiliyorlar; ehirleri dnda
srdrdkleri ithalat ve ihracatta, her ne kadar
Cumhuriyet topraklarnda olsalar da, yabanclarla
ayn oranda yksek vergiye tab tutuluyorlard. Bir
Bergamolu, Venedikte ve Levanten blgede dk
vergi zerinden ticaret yapmak istiyorsa hem ieri-
de hem darda anlamndaki de intus et extra va-
tandaln almak zorundayd. Aksi halde Venedik
zerinden yapt Bergamo-Osmanl Devleti aras
ticarette her tccara uygulanan vergiyi demek
durumunda kalrd (Moresini 1525).
Birbiriyle i ie gemi bylesi bir toplulukta
kurulabilecek balar Venedikte allagelen yakn-
lklardan ok daha fazlayd. Devlet olarak Venedik
Cumhuriyetinin trl sorun giderme abalarnn
yan sra yarg mercleri de farkl sosyal snflar
arasnda bir ba olumasn desteklemilerdir. On
kiler Meclisinde stanbulda bulunan soylular ve
nde gelen isimler yer alabilirdi; hatta aralarnda
arabulucu ve muhasebeci gibi esitli grevleri y-
rten sindico bakanlnda, bir tccar taifesi de
bulunurdu.
Stefan Hanin makalesinde bahsettii baylos-
larn dnda, Nevin zkan-Raniero Speelmannin
zerinde durduklar dragomanlar ve Massimo
Galtarossann yazsnda deindii baylos maiyeti
de Venedik topluluunun bir parasn oluturu-
yordu. Saylar ticaret mevsimine bal olarak yola
kan gemilerle ehre gelen ve buradan ayrlanlar
neticesinde devaml olarak deikenlik gsteren
farkl snftan pek ok insan da ayn topluluun bi-
rer parasyd. Denizciler ve subaylar, uzun ticaret
yollarn takip eden ya da daha kk faaliyetlerde
bulunan kk ve byk lekli tccarlar; elilikten
biraz destek ve zgrlklerini satn almalar iin
gerekli kefaret parasn arayan kleler; baylostan
izin belgesi almak iin elilie gelenler; Levanten
blgede konuulan dilleri bilen ve Boazda ya da
Pers (Basra) Krfezinde olduu gibi lagn sularn-
da da rahatlkla yaama uyum salayabilen Yahudi-
ler, Yunanlar, Ermeniler ya da Venedik tebasndan
vano alla nazione veneta, sia dal punto di vista delle
autorit ottomane che da quello dei governanti ve-
neti. La differenza stava semmai tra coloro che ge-
stivano la vita della comunit e coloro che ne face-
vano solo parte, tra coloro che vivevano o frequenta-
vano regolarmente la casa bailaggia e coloro che vi
andavano solo in caso di necessit, o ancora tra co-
loro che pagavano dazi bassi nei commerci con Ve-
nezia e chi invece se li vedeva in parte maggiorati. I
veneziani, nobili o cittadini, pagavano il minimo per
i traffici con tutte le terre dello stato veneto, mentre
i sudditi pagavano il minimo solo nei commerci con
la loro terra dorigine, ma avevano la stessa maggio-
razione degli stranieri per importare ed esportare in
altre localit, pur sempre sottoposte alla Repubbli-
ca. Cos, per esempio, un cittadino di Bergamo che
avesse voluto commerciare tra Venezia e il Levante
e pagare i dazi minimi doveva per forza ottenere la
cittadinanza de intus et extra; se non laveva, avreb-
be pagato come i veneziani solo nei traffici, pur tran-
sitanti per Venezia, tra Bergamo e le terre ottomane
(Moresini 1525).
I legami che potevano instaurarsi in una comuni-
t cos ristretta erano molto maggiori di quelli che
usualmente si potevano stringere a Venezia, pur
essendo la Repubblica uno stato che cercava con
vari escamotage anche giuridici di favorire i legami
tra le diverse classi sociali. Nel Consiglio di xii en-
travano i nobili presenti a Costantinopoli e i mem-
bri pi ragguardevoli o pi attivi; esisteva infatti
una comunit di mercanti (tccar tayfesi), con un
suo capo e cariche diverse come quella di sindico,
una figura che aveva la funzione di paciere e revi-
sore contabile.
Oltre al bailo, di cui parla in questo volume Ste-
fan Han, appartenevano alla comunit veneta i
dragomanni, su cui si soffermano Nevin e Raniero
zkan-Speelmann, e i membri del suo seguito, trat-
tati da Massimo Galtarossa. Molti altre categorie di
persone per facevano parte della medesima nazio-
ne, che variava continuamente di numero con larri-
vo e la partenza delle navi seguendo le stagioni dei
commerci. Vi erano marinai e ufficiali di navi, pic-
coli e grandi mercanti che trafficavano a lunga di-
stanza oppure si occupavano di commercio pi mi-
nuto, schiavi che cercavano appoggio e denaro per
il loro riscatto nella casa bailaggia, banditi che spes-
so trovarono nel bailo chi poteva concedere loro un
salvacondotto, ebrei, greci, armeni o dalmati sudditi
di Venezia, che parlavano le lingue del Levante e si
trovavano a loro agio sulle acque della Laguna come
24 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
5.
Salotto azzurro (Roberto Giobbi)
Gk mavisi salon
6.
Salone da ballo (Roberto Giobbi)
Balo salonu
UNA PICCOLA VENEZIA | KK BIR VENEDIK 25
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


olan Dalmayallar bu topluluun dnda deiller-
di. Bunlarn haricinde: mcevheratlar, saatiler;
Venedik karlaryla taban tabana zt bir ekilde ha-
reket ederek, Osmanl tershanelerinde alan ma-
rangozlar, kalafat ustalar ya da denizciler; hatta
yasalara kar gelerek Murano Adasndan ticaret
amacyla ayrlan cam ustalar veya kendilerine yk-
sek gelir getirecek bir kazan kaps arayan hekim-
ler kendilerine stanbulda bir yaam kurmulardr.
Yukarda bahsedilen guruplardan pek ou ti-
caret gemilerine binerek ehirden ayrlm; ancak
bazlar zanaatkr ve tccar olarak stanbuldaki
hayatlarna devam etmilerdir. Yine bazlar Vene-
dikli olmann getirdii haklardan feragt etmeden,
kaplar daim ak Osmanl meslek loncalarna
katlmtr. Bu meslek loncalar devletin sosyal bir-
liktelii temel alan ok etnik ve ok kltrl olma
isteminden dolay, etnik kken ya da din ayrt et-
meksizin herkesi kabul ediyordu. Baz kimseler
Osmanl Devletinin, Avrupadakinin aksine snfsal
fark barndrmayan bu ak yapsndan faydalanp,
blgede konuulan dili rendikten sonra casusluk
yapmaya balyordu. Gnmzde ok ynl kim-
lik ya da borderline olarak karlaabileceimiz
alg aslnda ancien rgime devletlerini yorumlar-
nn en tabi sonucudur. Byk Trk ve Mslman
ailelerin sultan ile g yarna girmelerini engel-
lemek amacyla, 15. ve 16. yzyl yarsndan itiba-
ren Osmanlnn ynetim mekanizmasnda yer alan
devirmeler bu ok ynl kimlik konusuna bir r-
nek tekil edebilirler.
Venedikten gelen baz guruplar, topluluk iin-
deki haklarndan feragt edip Mslman oluyordu.
Baylosluk saray sekreterliinde kaytl belgelerde
dava vekili ya da farkl resm ilerden tr kar-
mza kmalar ise kklerine halen bal olduklar-
n gsterir. Bu kimselerin pek ou Gayri-mslim
kesimindeki yaknlarna yardm gndermek ya da
kendilerine stanbulda denen kefaret parasn
talyaya geri demek iin baylosluk sarayna ba-
vururdu. 1500l yllardan itibaren iki defa sultann
ba vezirliini yapm, Venedikli devirme bir heki-
min olu olan Ali Paa (1732-35, 1742) rneinde
olduu gibi bazlar da nemli mevklerde yer alrd.
Younlaan ilikiler neticesinde, 1700lere ge-
lindiinde, bir d temsilcilikten yabanc devlet
bayra ile o devletin yasalarnn gvencesi altnda
ticaret yapmalarna imkn tanyan sahte bir kimlik
temin eden Osmanl tccarlar (beralti)da Venedik
topluluunun bir parasi haline gelmiti. ngiltere
ve Fransa temsilcileri bu yolla kendilerine kazan-
su quelle del Bosforo o del Golfo Persico. Vi erano
poi persone che avevano trovato a Costantinopoli
una nuova casa: gioiellieri, e orologiai, cos richiesti
dallalta societ ottomana; carpentieri, calafati o uo-
mini di mare che si impiegavano negli arsenali otto-
mani in aperto contrasto con i voleri della Repubbli-
ca; persino vetrai che avevano abbandonato lisola
di Murano per esportare, violando le leggi, i suoi se-
greti; oppure ancora medici che trovavano nella so-
ciet ottomana una pi redditizia fonte di guadagno.
Molti ripartivano, seguendo le vie del commercio,
ma alcuni di costoro rimasero per sempre a Costan-
tinopoli trasformandosi in artigiani o commercian-
ti. Alcuni entrarono, senza rinunciare al loro sta-
tus di veneti, nelle gilde di mestiere ottomane, sem-
pre aperte ad accogliere, senza distinzione, perso-
ne di etnie e religioni diverse, elemento base su cui
quellImpero che voleva essere multietnico e mul-
ticulturale basava la coesione sociale. Alcuni, che
avevano imparato bene la lingua locale, divenne-
ro spie, approfittando anche dellapertura della so-
ciet ottomana che non distingueva tra membri di
classi diverse, come facevano invece gli europei. Ci
che pu apparire oggi come unidentit proteifor-
me o borderline, era invece una logica conseguenza
del modo di ragionare degli stati dancien rgime.
questo per esempio il caso dei convertiti che furo-
no la base su cui si fond la classe dirigente ottoma-
na tra met Quattrocento e met Seicento, proprio
per evitare che grandi famiglie turche e musulmane
contendessero il potere al sultano.
Anche alcuni che arrivarono dalle terre della Re-
pubblica si convertirono, rinunciando per sempre
alla loro posizione allinterno della comunit veneta,
ma spesso senza dimenticare le loro radici, come te-
stimoniano i molti atti registrati nella cancelleria del
bailaggio che ancora li videro protagonisti di cause,
contratti o altri atti legali. Molti di costoro utilizzaro-
no il bailaggio come mezzo per aiutare i familiari ri-
masti in cristianit, per esempio facendo rimborsare
in Italia i riscatti da loro pagati a Costantinopoli per
liberare schiavi. Altri ancora fecero carriera nellIm-
pero raggiungendo anche posti importanti. Ci av-
venne soprattutto nel Cinquecento ma anche nei se-
coli seguenti alcuni veneti, o i loro figli, svolsero in-
carichi di rilievo, come Hekimolu Ali Pasci, figlio
di un medico veneziano convertito, che divenne per
due volte gran visir (1732-35, 1742).
Infine con il Settecento fecero parte della nazio-
ne veneziana anche i beratl, cio i mercanti suddi-
ti ottomani che erano riusciti ad acquistare da un
26 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
l bir gelir elde etmitir. Venedik baylosu ise berat
hakk tanmasna ramen elde ettii geliri doru-
dan Serenissimanin hazinesine kaydederdi (Ar-
tun 2013).
3. Baylos Saray ve Venedikli kadnlar
Venedik topluluunun birbirinden farkl sakin-
leri arasnda kadnlar da unutmamak gerekir.
Baylos sekreterlii resmi evraklarnda yasal yol-
dan hakkn arayan veya resm nikah kydranlar
eklinde karmza kan kadnlarn says erkek-
lerinkine oranla daha azd. Kapaas Gazanferin
(. 1603) kz kardei Beatrice Michiel, Mslman
olmaya ve yeniden evlenmeye zorlandktan sonra;
Venedikte kalan olunun haklarn gzetmek iin
bir ok defa gizli bir grevli ile mektuplarn bay-
losa gndermiti. Baylosluk saraynn odalarn,
Venedike dnmelerini salayacak izin belgesini
almak iin dolduran srgnler arasnda Rahibe Le-
ondia di Cefalonia (1593); ei Giovanni Secola da
Zante (1593) ile birlikte srgn edilen Moresina
ya da Istriadan stanbula kadar gelen Cornelia
da Cherso (1595) gibi kadnlar da vard. Kefare-
tini deyecek paray denkletirene kadar baylos
yannda alan Venedikli Marietta (1580) ya da
esaret yllarnda arkada Bernardino Brunati da
Trentonun (1720) varisi Maria Grazia gibi esir
kadnlar ya da Nicola Condinin dul ei Marianin
durumunda, kendi kzlarnn zgrlklerini kazan-
malar iin stanbula gelenler de vard. Nitekim,
kz Amizzann Anadoluda bir yerlerde olduunu
renen Maria kefaretini demek iin kt yol-
culukta baylostan ona elik edebilecek birini g-
revlendirmesini talep etmitir (1546). Btn mal
varln doum yerindeki torunu Elenaya brakp
Mslman olan Marizza da Pastrovich gibi pek ok
kadn da slam dinine gemistir (1587). Kbrista
esir hayat yaayan Cecilia Pisani (1571) gibi kimi
kadinlar da din deitirmeden stanbulda yaama-
y srdrmlerdir. Pisani daha sonra mstakbel
kocas, Kbrs Sava srasnda kaleme ald, bay-
los ile ayn hcreyi paylat hapis yllarn anlatan
yazsyla bilinen Giulio Croce ile evlenmitir. Os-
manl bakentinde stanbula kendi istekleriyle ge-
len kadnlar da yok deildi. Venedikli Balsarininin
(1588), kendisine husus bir olarak brakt bir ka
para ynl kuma vakit geirmeden defterdar-
lkta kayda geiren hizmetlisi Angela da Chioggia
veya ihanete uram, btn parasn alp kaan
rappresentante estero una sorta di cittadinanza fit-
tizia cos da poter commerciare sotto la bandiera di
un altro stato che offriva loro la protezione delle sue
leggi. Qualche ambasciatore, come il rappresentan-
te inglese o quello francese, fecero di simili conces-
sioni una fonte di notevoli introiti per la loro cari-
ca. Il bailo veneziano non si comport in tal modo,
pur concedendo berat, non incamerava direttamen-
te i guadagni che entravano invece nelle casse della
Serenissima (Artun 2013).
3. La casa bailaggia e le donne
Tra i variegati membri della comunit veneta
non si possono dimenticare le donne. Il loro nume-
ro fu certo ben inferiore a quello degli uomini, tut-
tavia i documenti alle volte parlano anche di loro e
le descrivono mentre nella cancelleria bailaggia sot-
toscrivono atti, chiedono giustizia o si sposano in
forma civile. Beatrice Michiel, sorella del potente
kapaa Gazanfer (m. 1603), anche dopo essere sta-
ta costretta a convertirsi allislam e a prendere un
altro marito, invi pi volte suoi emissari e sue let-
tere al bailo per proteggere gli interessi di uno dei
suoi figli che era rimasto a Venezia. Tra i banditi che
affollarano le stanze della casa bailaggia per richie-
dere un salvacondotto che consentisse loro di tor-
nare in terra veneta vi furono anche alcune donne,
come la monaca Leondia di Cefalonia (1593) o Mo-
resina, condannata assieme al marito Giovanni Se-
cola da Zante (1593), o ancora Cornelia da Cherso
(1595) che dallIstria era arrivata fino a Costantino-
poli. Vi furono anche schiave, come Marietta vene-
ziana che si impegn a servire il bailo fino a ripagare
completamente il denaro sborsato per il suo riscat-
to (1580), o Maria Grazia erede universale del suo
compagno di schiavit Bernardino Brunati da Tren-
to (1720), oppure madri, che andavano alla ricerca
della libert per le proprie figlie, come Maria vedo-
va di Nicola Condi che giunse per riscattare Amizza
ma, saputo che la ragazza era in una citt dellAna-
tolia chiese e ottenne dal bailo una fede per pro-
seguire il suo viaggio (1546). Altre si convertirono
come Marizza da Pastrovich che a un certo punto
decise di donare i beni che ancora possedeva nel suo
paese dorigine alla nipote Elena (1587). Altre anco-
ra rimasero, cristiane, per sempre a Costantinopo-
li, come Cecilia Pisani, fatta schiava a Cipro (1571),
che spos il suddito veneto Giulio Croce, di cui si ri-
corda il resoconto della prigionia del bailo, con cui
UNA PICCOLA VENEZIA | KK BIR VENEDIK 27
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


kocas Arsenio Quartanayi dava edip boanmak is-
teyen Elena Baccari da Tine rneklerinde olduu
gibi (1714) (asve 4).
1757 ylnda hayatlarn vebadan dolay kaybet-
mi olan baylosun ilk arabacs Odoardo Sitanin
kars Isabella Barbati gibi baz kadnlar ise bay-
losun ailesine dahildi (asve 5). Dragomanlarn
eleri ise baylos saraynda dzenlenen lenlere ve
baz kutlamalara katlmalarna ramen Peradaki
evlerinde ikamet ediyorlard. Venedik grevi s-
rasnda ldrlen dragoman Ambrogio Grillonun
kz iin, elilik alanlarnnkine benzer biimde,
baylosun maiyetinin ve yenierilerin de elik etti-
i resm bir cenaze treni dzenlenmitir (1658)
(asve 6). Girolama (Momola) Pitteri ise stanbula,
Baylos Foscarinin (1757-1762) ba hizmetkar ola-
rak gelir. Baka bir kadn hizmetli ile aralarnda
kskanlktan doan bir husumetten tr bir yl
dolmadan iinden kovulur; ancak aradan geen alt
yl boyunca Venedike dnmenin bir yolunu bula-
maz (asve 7).
Genellikle baylosluk sarayna erkek egemen bir
dnya hkimdi. Bayloslar ve ktipleri 1288 yln-
da koyulan bir yasa gerei elerini beraberlerin-
de stanbula getiremiyorlard. (Aspetti 1982, 21)
1625 ylnda imzalanan bar antlamasnn Os-
manlca aslnda olmayan; talyanca tercmesinde
ise tam aksi ekilde baylos eiyle ve ailesiyle ya
da kendi arzusu dorultusunda yalnz da gelebilir
ifadesi yer alr (Pedani 1996a, 77, 86). Venedikte
yasaklar amann binlerce yolu bulunurdu: belir-
lenen yere gitmek zere yola yalnz klr, e ve
ocuklarn daha sonra kendilerine katlmalar sa-
lanrd. Buduaya almaya giderken yolda aile-
si korsanlar tarafnda karlan Gazanfer Aa (.
1603)nn babas da bu yola bavurmutur. Vene-
dik dnda dnyaya gelmi ocuklarn, vatandalk
haklarndan tr Venedikte doan ocuklarla eit
saylmas ok sk rastlanan bir durumdur (Pedani
1996b, 49). Baylos Francesco Venedramin (1796-
1797) de stanbula hayranl ve yeniliki fikirleri
ile nam salm kars Alba Corner ile gelmitir. e-
hir hayatna uyum salamakta zorlanan Corner, bir
yl dolmadan stanbuldan ayrlr. Bu dnem zarfn-
da baylosluk sarayn birlikte bir devrimci yuvasna
evirdikleri sylenir (Chiancone 2006).
1769-1773 yllar arasnda baylosluk yapm
akabinde doj olan Paolo Renier, eini kaybedip
Osmanl topraklarna yerleip guzelliiyle dikkat
eken Piemonteli Giovanna Margherita Dalmert
ile stanbulda tanp evlenir. Renier doc olduktan
era stato rinchiuso, scritto proprio durante la guer-
ra di Cipro. Altre arrivarono di propria volont nella
capitale ottomana: Angela da Chioggia fece da serva
al veneto Balsarini (1588) il quale le lasci dei drap-
pi con una privata scrittura che la donna si affret-
t a far registrare in cancelleria. Elena Baccari da
Tine arriv a Costantinopoli proprio per denuncia-
re e intentare un processo al marito, Arsenio Quar-
tana, che laveva ingannata e le aveva rubato tutti i
suoi soldi tanto da ridurla in povert (1714) (asve 4).
Alcune donne facevano parte della stessa famiglia
del bailo come Isabella Barbati, moglie del primo
cocchiere del bailaggio Odoardo Sita, morti entram-
bi di peste nel 1757 (asve 5). Invece le mogli dei dra-
gomanni abitavano nelle loro case a Pera, pur parte-
cipando ai banchetti e alle feste che si tenevano nel-
la casa bailaggia. In particolare alla figlia del dra-
gomanno Ambrogio Grillo, ucciso mentre era al ser-
vizio di Venezia, vennero concessi i funerali di sta-
to e fu accompagnata alla sepoltura da tutta la cor-
te del bailo e dai giannizzeri di casa, come si usava
per coloro che ricoprivano una carica pubblica nella
legazione (1658) (asve 6). Girolama (Momola) Pitte-
ri giunse come governante del bailo Foscari (1757-
1762) ma fu licenziata dopo poco meno di un anno
a causa della gelosia di una cameriera e dopo sei
anni non era ancora riuscita a trovare un imbarco
per tornare a Venezia (asve 7).
Di solito, per, il mondo che gravitava attorno alla
casa bailaggia era soprattutto maschile e i baili e i
loro segretari non potevano portare con loro le mo-
gli, come stabilito da una legge del 1288 (Aspetti
1982, 21). Al contrario nella traduzione italiana (ma
non nelloriginale ottomano) dellaccordo di pace
del 1625 detto espressamente: il bailo possa
venir con la sua moglie et famiglia o senza come a
lui parer (Pedani 1996a, 77, 86). I divieti a Vene-
zia erano tuttavia aggirati in mille modi: si partiva
da soli per la destinazione assegnata e poi ci si face-
va raggiungere da mogli e figli. Cos fece, per esem-
pio, il padre di Gazanfer aa (m. 1603), la cui fami-
glia fu catturata dai corsari mentre stava andando a
Budua dove lavorava. Era una pratica evidentemen-
te tanto diffusa, tanto che i figli nati in terre lonta-
ne in simili circostanze erano equiparati a quelli nati
a Venezia per le pratiche relative alla cittadinanza
(Pedani 1996b, 49). Anche il bailo Francesco Vene-
dramin (1796-1797) venne raggiunto a Costantino-
poli dalla moglie, la vivace Alba Corner, famosa per
i suoi amanti e per le sue idee rivoluzionarie. Ella si
ferm per poco meno di un anno, non riuscendo ad
28 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
sonra, asil snftan olmayan Margherita dogaressa
unvann alamaynca ve Dkler Saraynn sorumlu-
luunu torun dosetta Giustina Renier Michiel st-
lenir. Bu iki kadn arasnda derin bir anlamazlk ve
hasetlik ba gsterir. Giustina, ucu Margheritaya
dokunabilecek her eyden nefret eder hale gelir.
Neticede kendi yazdii Feste Veneziane (Vene-
dik Kutlamalar) kitabnda Famagostann d-
nden abartyla bahseder; Osmanly hi ol-
mad kadar kt durumda gsterir. Maalesef ki
ondan sonra gelenler hibir aratrma yapmakszn
Giustinann yazdklarna inanr ve tarih bylece e-
killenmi olur (Pedani 2010a, 71).
4. Resmi Mlkler ve Dier Konutlar
. Mehmet 1454 ylndan itibaren Venedik bay-
losunun ve erknnn yeniden, eski yerleim yer-
lerinde dzen kurmalarna msaade etmemi;
Venedikin restorasyon almalar iin zamann
parasyla 200 lira dedii ve ncesinde Anconalla-
ra ait olan bir ev ile Aziz Stefan Kilisesini vermeyi
uygun grmtr. 1499 ylnda patlak veren sava
neticesinde el koyulup Sinan Paann kurucusu
olduu vakfa devredilen bu yaplar muhtemelen
Bb-i Ali tarafndan Venediklilere tanzim edilen
yaplardr (asve 9; Bertel 1932, 19-32, 38; Yera-
simos, Bacqu-Grammond, 1996; Ar 1999; Ract
2006, 13). Her halkrda 1400lerin ikinci yarsn-
dan itibaren stanbula gnderilen, Baylos Antonio
Ferro (1486), Sekreter Giovanni Dario (1487) ya
da Bykeli Andrea Zancani (1499) gibi Venedik-
li diplomatlar Perada, Haliin kar yakasnda,
Genovallarn ticar faaliyetlerini yrttkleri yer
olarak bilinen mahallede kendilerine kalacak bir
yer temin etmilerdi. Bu blge ayn zamanda tarm
alanlar ve ehir merkezindekine oranla daha temiz
ve ferah havasyla da ne kard; ayrca denizden
esen rzgrlar ehrin en kalabalk yerinde olduka
yaygn olan vebann yaylmasn engelliyordu. Neti-
cede Venedikli diplomatlar resmi ikmetghlarnn
konuland yerin aksine, gnmzde Yeni Valide
Camiinin yaknlarnda, daha ok Yahudilerin bu-
lunduu Peray tercih etmilerdir. Tepe zerinde
ve sularn dnda kalan yerleke yeni gzdeleri
halini almtr. Venedike gnderilen mektuplarda
tarih yannda Dalle Vigne di Pera (Pera ba-
larndan) ibaresi eklenirdi. Gnmzdeki Vene-
dik saraynn 16. yzyln ilk yarsndan itibaren
Venedik temsilcileri tarafndan kullanld 1728
adattarsi alla vita della citt, ma in quel periodo si
sussurr che, assieme al marito, avesse trasforma-
to la casa bailaggia in un covo di giacobini (Chian-
cone 2006).
Invece Paolo Renier, bailo tra il 1769 e il 1773 e
quindi doge, proprio a Costantinopoli conobbe e spo-
s una donna di grande bellezza, Giovanna Marghe-
rita Dalmert vedova di un piemontese che si era tra-
sferito nellImpero Ottomano. Quando Renier diven-
ne doge Margherita, che non era nobile, non pot di-
ventare dogaressa e quindi occuparsi della gestione
di Palazzo Ducale, che venne affidata ad una nipote
del doge, Giustina Renier Michiel, allora sopranno-
minata la dosetta. Tra le due donne nacque una pro-
fonda antipatia e Giustina cominci a detestare tut-
to ci che poteva avere qualche legame con la zia.
Quindi nel libro che scrisse sulle Feste Veneziane al-
ter gli avvenimenti relativi alla caduta di Famago-
sta per far apparire gli ottomani peggiori di quanto
non fossero stati e le sue parole, credute senza una
verifica da chi venne dopo di lei, divennero, purtrop-
po, storia (Pedani 2010a, 71).
4. Residenze ufficiali e case di villeggiatura
Nel 1454 Mehmed ii rifiut che il bailo con la sua
corte si sistemasse nuovamente nellantica sede ri-
salente al periodo bizantino, preferendo concedergli
la casa e la chiesa, titolata a Santo Stefano, che era-
no appartenute ai mercanti di Ancona, per il cui re-
stauro Venezia spese allora 200 lire. Furono proba-
bilmente questi gli edifici confiscati ai veneziani dal-
la Porta quando scoppi la guerra del 1499 e asse-
gnati a Sinan pasci che li leg a un vakf (fondazio-
ne pia) da lui creato. (asve 8; Bertel 1932, 19-32,
38; Yerasimos, Bacqu-Grammond, 1996; Ar 1999;
Ract 2006, 13). Comunque gi nella seconda met
del Quattrocento alcuni inviati, come il bailo Antonio
Ferro (1486), il segretario Giovanni Dario (1487) o
lambasciatore Andrea Zancani (1499) trovarono al-
loggio in un edificio situato a Pera, al di l del Corno
dOro, sobborgo famoso per la sua attivit commer-
ciale frequentato soprattutto dalla comunit geno-
vese. La zona era conosciuta anche per gli ampi spa-
zi coltivati e per unaria migliore di quella che si po-
teva respirare nel centro cittadino: i venti del mare
la preservavano dalla diffusione della peste, cos co-
mune nella parte pi densamente abitata della cit-
t. Cos i diplomatici veneziani cominciarono a pre-
ferire Pera al quartiere dove allora avevano labita-
UNA PICCOLA VENEZIA | KK BIR VENEDIK 29
ISTANBUL

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7. Salone da ballo (Antonio Fabris)
Balo salonu
8.
Sala da pranzo (Antonio Fabris)
Yemek odas
30 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
ylnda elilik binasnn duvarlarn ssleyen, ada-
let (giustizia) ve g (fortezza) arasnda bir aslan
figr ve 1546, 1568, 1573, 1575 yllarnda grev
yapm drt baylosa ait armann resmedildii baz
eski tablolardan anlalmaktadr. stanbuldaki Ve-
nedik elilik binasi tarihi Bertelnin burada ancak
ksaca yer verebildiimiz antsal nitelikteki al-
masnn ana temasn oluturur (asve 9; Bertel
1932, 41-43, 81-94, 147-155, 256-311). Bu bina
byk ihtimalle Venedik Cumhuriyetine ok say-
da dragoman yetitirmi Salvago ailesine aitti. Bl-
gedeki dier evler gibi sade ancak apelli ve ahap
malzemeden ina edilmi olmaldr. Yzyln ikinci
yarsnda binann sahibi Mateca Salvago (. 1594)
1572 ylnda, Kbrs Sava srasnda, Fransz eli-
sine de yaknlarda baheli bir ev kiralar (Pedani
1996a, 168). Kiraya verilen bu evin mlkiyeti daha
sonralar Giorgio Marmettoya (? 1605-07) ve en
sonunda 1702 ylnda binay kalc olarak Fransz
elisine tahsis eden Trklere gemistir.
Salvago ailesi, ve miraslar, Serenissimann
stanbuldaki resm temsilcileri iin gerekli olan
binann restorasyonu ile hi ilgilenmemilerdir.
1600lerden itibaren bina iin harcamalarda bu-
lunan bayloslarn kendileriydi, nitekim apel iin
gerekli onarmlarda bulunmu ve de ulaklarn ka-
labilecei ahap bir barnak ina ettirmilerdir. Ve-
nedik eliliinin srekli artan yelerine yer temin
edebilmek iin daha geni bir alana ihtiya duyul-
duundan 1596 ve 1601 yllar arasnda Mateca
Salvagonun olu Gianesino, Hac Yusuf tan bay-
losluk saray ve Fransz elisine kiralanm olan
bina arasnda kalan baheyi 75.000 akeye satn
alr. Girit Sava srasnda ise binann ve ona ba-
l mlklerin sahibi olan Gioia Salvago, binay rah-
metli Bayram Aann kzna vekalet eden Mustafa
elebiye satar. Ksa zaman iinde, savan sona
ermesine yakn, 1667 ylnda masraflar da deye-
rek binay, yeniden Venediklilere kiralamak zere
satn alr. Elilik binasnn o zamanki snrlar Ka-
dir elebinin mlkleri, Cenova Bykelisi Hac
Mehmetin bahesi (Zuccur bostan ya da zkr
bostan) ve bugnki Tomtom Kaptan Sokak a-
rtran Dumdum semtinde bulunan bir yola kadar
dayanyordu.
Salvagolardan sonra yerleke Francesco ve En-
rico Testa kardelere ve onlarn varislerine miras
kalr. 1702 ylnda Hollandaya tercmanlk yapan
Draco lakapl Francesco Testa, baylos tarafndan
kendine verilen parayla elilik binasna yakn Ce-
novallarn bahesini, zel mlk bir soka ve Trk-
zione ufficiale, frequentato per lo pi da ebrei, vi-
cino allattuale Yeni Valide Cami. La loro residenza
preferita divenne un edificio situato sulla collina al
di fuori delle mura e quindi cominciarono a firma-
re i loro dispacci Dalle Vigne di Pera. A testimo-
nianza che lattuale Palazzo di Venezia era gi abita-
to dai rappresentanti veneti sin dalla prima met del
Cinquecento si possono citare alcune antiche pittu-
re, che nel 1728 si trovavano su una parete di tavo-
le della sala grande del bailaggio, rappresentanti un
leone tra la Giustizia e la Fortezza e quattro stemmi
di baili risalenti al 1546, al 1568, al 1573 e al 1575.
La storia della casa bailaggia veneziana a Costan-
tinopoli rappresenta il tema centrale su cui si svilup-
pa la monumentale opera di Bertel che si pu qui
solo brevemente riassumere (asve 9; Bertel 1932,
41-43, 81-94, 147-155, 256-311). Essa apparteneva
probabilmente alla famiglia Salvago, che forn molti
dragomanni alla Repubblica Veneta e doveva essere
allorigine piuttosto semplice, come molti edifici del-
la zona, probabilmente in legno, ma con una piccola
cappella. Nella seconda met del secolo ne era pro-
prietario Mateca Salvago (m. 1594), che nel 1572,
durante la guerra di Cipro, affitt anche una vici-
na abitazione con vigna allambasciatore di Francia
(Pedani 1996a, 168) la quale sembra sia poi passa-
ta in propriet a Giorgio Marmetto (circa 1605-07) e
quindi a dei turchi che la alienarono definitivamente
al rappresentante francese nel 1702.
I Salvago, e poi anche i loro eredi, non si occupa-
rono mai di pagare i restauri e i miglioramenti ne-
cessari per adattare e mantenere la residenza uffi-
ciale dei rappresentanti della Serenissima a Costan-
tinopoli. Furono gli stessi baili che pagarono diretta-
mente per far eseguire, gi nel primo Seicento, per
esempio, i restauri necessari alla cappella, oppure la
costruzione di una casetta di legno per alloggiare i
portalettere. Vi era bisogno di spazio per alloggiare
i membri sempre pi numerosi della legazione vene-
ziana e proprio per questo, tra il 1596 e il 1601, Gia-
nesino, il figlio di Mateca Salvago, acquist da Hac
Yusuf un giardino che si estendeva tra la casa bai-
laggia e quella dove stava in affitto lambasciatore di
Francia per 75.000 aspri. Durante la guerra di Can-
dia, per, Gioia Salvago, cui ledificio con le sue per-
tinenze ormai apparteneva, lo alien a Mustafa e-
lebi che agiva in qualit di tutore della figlia del de-
funto Bayram ag. Lo riacquist per poco tempo
dopo, poco prima della fine del conflitto, nel 1667,
giusto in tempo per affittarlo nuovamente ai vene-
ziani facendosi pagare anche i canoni arretrati. Allo-
UNA PICCOLA VENEZIA | KK BIR VENEDIK 31
ISTANBUL

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lere ait iki yeri satn alr. Nitekim Venedik temsil-
cileri ne zamandr mutfak iin gerekli onarmlarla
(1636-40), tm binay evreleyen balkonlar yeni-
leyerek (1681), binaya asalet katan apeli ve ahr-
lar (1709- 14), ulaklarn konaklad ksm restore
ederek (1702), ilaveten on iki oda daha ina edip
(1727- 28) kt havalarda hasar grm loca ks-
mn tamir ettirerek (1739-42) yapy olduka ge-
niletmilerdir. Venedik Cumhuriyeti, ilikilerin
bozulmas halinde yapnn hacz edilebilecei en-
diesiyle, binay satn alma konusunda ekimser
kalmtr. Bb-i Ali ile on yldr srekli bar
iinde olan Venedik, 1746 ylnda artk Testa ve
Pisaninin Salvago ailesinden kalan bu miras ak
arttrma yoluyla satmalar riskine kar binay sa-
tn satn almak zorunda kalr. Venedik bir kez daha
aday arayna girer ve Fransa dragoman Carlo
Fornettide karar klar.
Yerlekeyi kaybetme endiesi azaldndan, Ve-
nedik 1752 ve 1754 yllar arasnda mlk snrla-
rnda bulunan baz evleri talyan mimarisine uygun
olarak dzenleten, yollara kaldrm deten, bahe
dzenlemesini yaptran ve binann cephesini ye-
niden ina ettiren baylos Antonio Diedonun ilave
restorasyon masraflarn da der. 2 Hazran 1766
depremi ve 26 Eyll 1767de kan yangn ar ha-
ra la casa bailaggia confinava con le propriet di Ka-
dir elebi, il giardino (detto allora Zuccur bostan
(forse zkr bostan, cio giardino degli uomini)
di Hac Mehmed lambasciatore di Genova e la stra-
da privata e stava in contrada Dumdum, toponi-
mo che sembra rimandare allattuale Tomtom kap-
tan sokak.
Dai Salvago il complesso pass in eredit ai fra-
telli Francesco ed Enrico Testa e poi ai loro ere-
di. Nel 1702 un Francesco Testa, detto Draco, dra-
gomanno dOlanda, acquist con soldi datigli dal
bailo un edificio confinante con la casa bailaggia,
con il giardino dei padri genovesi, la strada priva-
ta e due propriet di turchi. I rappresentanti ve-
neziani infatti da tempo stavano ampliando il com-
plesso con fabbriche necessarie alle cucine (1636-
40), rinnovando il ballatoio che circondava ledi-
ficio (1681), aggiungendovi la parte pi nobile
e restaurando cappella e scuderie (1709-14), ri-
strutturando il quartiere separato per i portalette-
re (1702), aggiungendo ben dodici stanze (1727-
28) e restaurando la grande loggia aperta alle in-
temperie (1739-42). La Repubblica si mostr per
sempre restia ad acquistare il palazzo, temendo
confische in caso di momenti di tensione. Alla fine,
per, nel 1746, dopo aver siglato da ormai tredi-
9.
Lapide commemorativa restauri del bailo Paolo Renier, 1772 | Baylos Paolo Renierin restorasyonlar ansna mermer ta, 1772
32 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
sar almadan atlatlm olsa da Baylos Paolo Renieri
1772 ylnda yaplan tadilat iin Venedikten mal
yardm istemek zorunda brakmtr. Ocak 1774 y-
lnda kan yangn sonrasnda elilik binasnn ya
satlp yeni bir yer satn alnmasn ya da sil bastan
Palladio tarz mimar ile ina edilmesini arzulam
Andrea Memmo (1780- 81) tarafndan yeniden bir
tadilattan geirilmistir. Fikirleri, ykl miktarda
harcama yapmaktan kanan Senato tarafndan ka-
bul grmez ve netice itibariyle yalnzca ok gerekli
grlen yerlere, yapnn baheye bakan cephesine
mdahale edilebilir. Bugn stiklal Caddesine -
kan, zamannda Venedik mlk iinde yer alan dik
bir yolun rehabilite almasn yapar ve bir kap
yerletirerek yolu kapatr. Yerine gelen halefi Agos-
tino Garzoninin zamannda da almalar devam
eder. Bu yzden Venedikten gelen diplomatlar ve
temsilciler kiralk evlerde konaklamak durumun-
da kalrlar. 1782 ylnda, 17.455 altn para har-
canarak gerekletirilen restorasyon almalar
ci anni una pace perpetua con la Porta, si vide co-
stretta a procedere allacquisto davanti alla minac-
cia di mettere la casa allasta avanzata dai proprie-
tari Testa e Pisani, che lavevano ereditata dai Sal-
vago. Ancora una volta per Venezia cerc un pre-
stanome, questa volta nella figura di Carlo Fornet-
ti dragomanno di Francia, cos comera avvenuto
precedentemente.
Diminuito quindi il timore di perdere il comples-
so, la Repubblica pag per ulteriori restauri che
vennero portati avanti dal bailo Antonio Diedo che
tra il 1752 e il 1754 fece ricostruire in muratura
alluso italiano alcune case nel recinto del bailag-
gio, fece spianare e riordinare il giardino e riedi-
ficare la facciata. Il terremoto del 2 giugno 1766
e lincendio del 26 settembre dellanno successi-
vo, pur superati senza gravi danni, spinsero il bai-
lo Paolo Renier a chiedere lautorizzazione a Ve-
nezia per procedere con altri restauri, eseguiti nel
1772. Altri lavori furono effettuati, dopo lincendio
10.
Alcuni dei fucili che armavano i marinai italiani alla liberazione di Palazzo di Venezia (1 dicembre 1918)
Venedik Saraynn igalinde talyan denizcileri tarafndan kullanlan baz tfenkler (1 Aralk 1918)
UNA PICCOLA VENEZIA | KK BIR VENEDIK 33
ISTANBUL

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Memmonun istedigi gibi sadece Peranin deil
tm stanbulun en muhteem yaps yorumunu
hak eder biimde tamamlanr.
Cumhuriyetin 1797 ylnda son bulmasyla bu
bina, Avusturyann stanbul temsilcilii halini alr.
1806 ylnda Fransz kontrolne gese de Vene-
dik topraklarnda yaanan gelimeler neticesinde
1814te yeniden Avusturya mparatorluuna ba-
lanr. Venedikin 1866 ylnda talya Krallnn bir
paras haline gelmesine ramen, eski baylos saray
Avusturyallarn elinde kalr. Rudolf Agnesterin ma-
kalesinde deindii zere Birinci Dnya Sava so-
nunda 1 Aralk 1918 tarihinde, talyan Deniz Kuvvet-
leri mdahalesiyle geri alnan bina bugn talyann
stanbul Bakonsolosluu olarak hizmet vermektedir.
Venedik baylosu ve elilerinin kald resm
ikmetghlarnn dnda, yazn youn scandan
biraz olsun uzaklamak iin sahil boyunca srala-
nan yallar kiraladklar bilinir. Tophane yaknla-
rndaki Arnavutkyde, Baylos Alvise Molinin 1671
ylnda hayatn kaybettii ve Yahudilerin yaad
blgede bir yazlklar bulunmaktayd. Baylos Gio-
vanni Battista Don (1682) ise gerek konumu ge-
rek de bakml baheleriyle nl, kale surlarna
yakn Karadenize bakan kanal zerinde gz alc
bir kk ya da saray eklinde betimlenen yerde,
Balta Limaninda ikamet etmitir. 18. yzyldan iti-
baren bayloslarn yazlklar (1722 ve 1797 aras)
Bykderede yer alr: rnegin 1780 ylnda ngiliz
Backerin evinde, sonrasnda Dragoman dOlanda
Giacomo Testaya ait bir evde konaklarken ayn
zamanda yakn evrede, tm baylos saray maiye-
tini arlayabilecek mtevazi, fakat ayn zamanda
her trl rahat barndran evden daha istifade
del gennaio 1774, da Andrea Memmo (1780-81)
che avrebbe voluto o vendere la casa bailaggia e ri-
comprarla altrove o almeno ricostruirla completa-
mente in stile palladiano. I suoi progetti non trova-
rono per daccordo il Senato, che non voleva inve-
stire ingenti somme, per cui fu costretto a limitarsi
a fare degli importanti interventi solo sul lato verso
il giardino. Egli fece anche riattare la ripida stra-
dina che oggi porta in stiklal caddesi e che allora
faceva parte delle propriet veneziane ed era alla
fine chiusa da un cancello. Allarrivo del suo suc-
cessore, Agostino Garzoni, i lavori non erano sta-
ti ancora ultimati per cui per qualche tempo i rap-
presentanti della Repubblica dovettero sistemarsi
in case in affitto. Nel 1782 i restauri, per cui furono
spesi 17.455 zecchini doro, erano finalmente con-
clusi secondo i desideri di Memmo che lo aveva vo-
luto come il pi magnifico non solo di Pera ma di
tutto Costantinopoli.
Dopo la fine della Repubblica nel 1797, divenne
labitazione dellinternunzio asburgico. Nel 1806 di-
venne francese, seguendo le vicissitudini delle ter-
re gi venete, e nel 1814 ritorn allImpero Austria-
co. Nel 1866 per, quando la citt lagunare divenne
parte del Regno dItalia, lantica casa bailaggia ri-
mase in mano austriaca, come ricorda qui il saggio
di Rudolf Agnester, e solo il 1 dicembre 1918, alla
fine della prima guerra mondiale, un distaccamento
di marinai italiani, prese possesso delledificio ed
oggi sede del consolato generale italiano a Istanbul.
Accanto alla residenza ufficiale baili e amba-
sciatori veneziani, per sfuggire comunque al caldo
dellestate, affittarono spesso edifici in altre locali-
t lungo la costa per trascorrere in pace la villeg-
giatura. Poco distante da Tophane, nel villaggio di
Arnaut Ky, vi era un tempo una di queste dimore,
circondata da case di ebrei, dove mor il bailo Alvi-
se Molin nel 1671. Nel 1682 invece il bailo Giovan-
ni Battista Don abit a Balta Liman, famoso per
i suoi vaghi colli e bei giardinetti in un nobilissi-
mo serraglio o palazzo sul Canal del Mar Nero, su-
bito passati i castelli. Nel Settecento la residen-
za estiva dei baili era invece Bykdere, dove pre-
sero in affitto svariati edifici tra il 1722 e il 1797:
nel 1780, per esempio, abitarono nella casa dellin-
glese Backer, poi passarono in quella appartenen-
te al dragomanno dOlanda Giacomo Testa, ben pi
modesta, ma per maggior comodit utilizzarono
nel contempo anche altre tre casette poste l vicino
in modo da alloggiare comodamente tutta la cor-
11.
Testo del telegramma con la comunicazione della liberazione
Palazzo di Venezia (1 dicembre 1918)
Venedik Saraynn zabtn bildiren telgraf metni (1 Aralk 1918)
34 PEDANI
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
te del bailaggio (Bertel 1932, 151, 320-322, 355-
389). Ancor oggi lo stato italiano possiede sul Bo-
sforo Villa Tarabya, una di quelle case in legno det-
te yal, costruita nel 1906 dallarchitetto friulano
Raimondo DAronco: un piccolo pezzo dItalia che
si specchia immobile nelle acque profonde del Bo-
sforo a ricordare incontri e contatti diplomatici co-
minciati tanto ma tanto tempo fa.
edilmitir (Bertel 1932, 151, 320-322, 355-389).
talya, gnmzde halen boaz zerinde yer alan,
Villa Tarabya olarak da bilinen, Friulili Raimondo
DAronco tarafndan 1906 ylnda ina edilmi ah-
ap yapl bir yalya sahiptir. talyadan kk bir
para olarak boazn derin sularna yansyan silue-
tinde uzun yllar ncesine dayanan Osmanl Vene-
dik ilikileri ve diplomatik temaslar hatrlanr.
35
Baylosluk ofisi xv ve xv. yzyllarda Akdenizde-
ki en nemli makamlardan biriydi. stanbuldaki
Venedik topluluunun temsil edildii yer olan bu
bro, ticarette ve Levant diplomasisinde de nemli
bir merkezdi. Bayloslar, Osmanl Devletine ilikin
bilgilerin, gerek nicelik gerek de nitelik bakmn-
dan, Hristiyan topraklarnda yaylmn nemli
lde etkiliyorlard ve bu nedenle btn Akdeniz
havzasndaki diplomatik yazmalarda nemli bir
referans noktas haline gelmilerdi. rnein Vene-
dikteki spanyol bykeliler, Fransz temsilciler
ile aralarndaki anlamazlklar lkelerine nasl bil-
diriyorlarsa, ayn ekilde Venediklilerin yeni bay-
los seimlerini de bildiriyorlard (asg 1; Dursteler
2006, 23-32; Magdaleno 1976).
Btn bunlar, baylosun diplomatik, ekonomik,
siyasi ve kltrel balamda anlam hakknda biz-
lere bir fikir vermektedir. Bunlar bu makalede
iki blmde incelenecektir. ncelikle, baylosun
Ortaadan xv. yzyla kadar uzanan bir d-
nemde grev ve ykmllklerinden meydana
gelen deiimler ele alnacaktr. Tommaso Bertel
tarafndan kaleme alnan bir alma, uluslararas
dzeyde baar kazanp bayloslar zerine yaplan
aratrmalarn younlamasn salamt. Bylece
Bertel bu almasyla sonraki yllarda bu konu-
da yaynlanan hemen hemen her makale ve kitap
iin bir referans noktas olmutur (Bertel 1932;
bkz. Maria Pia Pedani tarafndan yazlm nsz).
Bu nedenle de makalenn bu blm, Bertelnin
bu almasnn ardndan kan almalar te-
mel alnarak hazrlanmtr. Bu ksmda Osmanl
Devletinde esir olarak bulunan bir svirelinin
stanbuldaki Venedik baylosu tarafndan serbest
braktrlmas ele alnacaktr. kincisi ise, imdiye
kadar zerinde ender allan, diplomatik hediye-
ler merkezli olarak, ele annan blmdr. te bu
blm gelecekteki aratrmalar iin olduka ilgin
grnmektedir: baylosluk evinin maddi kltr ve
Lufficio di bailo era una delle cariche pi impor-
tanti nel Mediterraneo del xvi e xvii secolo. Era il
rappresentante della comunit veneziana di Costan-
tinopoli e una figura centrale nel commercio e nella
diplomazia levantina. I baili influenzarono in modo
significativo la quantit e qualit delle informazioni
relative allImpero ottomano circolanti nei territori
cristiani e perci divennero un importante punto
di riferimento per la corrispondenza diplomatica in
tutto il bacino del Mediterraneo. Gli ambasciatori
spagnoli a Venezia, per esempio, menzionavano re-
golarmente lelezione di nuovi baili, le liti tra questi
e i rappresentanti francesi come pure i loro compiti
diplomatici (asg 1; Dursteler 2006, 23-32; Magdale-
no 1976).
Tutto ci fornisce solo una vaga idea del significa-
to diplomatico, economico, politico e culturale di un
bailo. Seguendo le linee guida generali di questo vo-
lume, questo contributo suddiviso in due parti. Pri-
ma vengono presente le funzioni e i doveri dei baili,
delineando i cambiamenti che ebbero luogo nel cor-
so del tempo, in un periodo che va dal Medioevo al
xviii secolo. La prima parte basata su studi recenti,
usciti dopo la pubblicazione del libro che possiamo
definire spartiacque scritto da Tommaso Bertel
che segn linizio dellintensificazione delle ricerche
sui baili, che ha avuto luogo, a livello internazionale,
negli ultimi decenni. Bertel il punto di riferimen-
to di quasi tutti i saggi e le monografie pubblicati
sul medesimo argomento in anni pi recenti (Ber-
tel 1932; cfr. lintroduzione a questo volume scrit-
ta da Maria Pia Pedani). In questa prima parte del
lavoro, vengono presentate alcune fonti nuove come
la relazione della prigionia di uno schiavo svizzero
nellImpero ottomano liberato dal bailo. La secon-
da parte investiga un campo di ricerca che fino ad
ora stato studiato solo in modo sporadico soprat-
tutto concentrandosi sui doni diplomatici il quale
appare come un argomento interessante per future
Baili e ambasciatori
Bayloslar ve Bykeliler
Stefan Han
(Freie Universitt, Berlin)
36 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
12.
Carnevale 2013 a Palazzo di Venezia: lambasciatore Gianpaolo Scarante, sua moglie Barbara Marengo e unospite (Antonio Fabris)
Venedik Sarayndaki 2013 karnaval: bykeli Gianpaolo Scarante, ei Barbara Marengo ve bir misafiri ile
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 37
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


baylosun, kelimenin en geni anlamyla, bir ailenin
ba olarak dnyadaki rol. Bu roln gerekte ne
ifade ettiini anlamak, xv. yzylda bayloslar tara-
fndan hazrlanm olup bugne kadar tarihilerin
bilmedii listelerin stoklar halinde incelenmesiyle
mmkn olacaktr.
1. Ykmllkler ve tehlikeler, kariyer ve
zorluklar: Bizans ve Osmanl stanbulunda
Bayloslar
Baylosluk dairesinin kkenleri Ortaa levan-
ten ticaretine kadar uzanmaktadr. 1082 ylnda
. Aleksios Komnenos, Venediklilere, stanbulda
bulunan dier yabanc topluluklara kyasla, ayrca-
lkl bir konum garantisi vermiti. Bu sayede Vene-
dikliler kendi blgelerinde kalp vergi demekten
de muaf tutulmulard. Bunlara ek olarak iki kili-
senin de Latin geleneklerine gre ayinler dzen-
lemesi nemliydi. v. Hal Seferi srasnda gelien
olaylar, 20.000 kiiden meydana gelen kentlilerin
tekilatlanmasnda ve Venedik topluluunun ya-
planmasnda daha ciddi bir abaya neden olmu-
tu. Bundan bir ka ay sonra, stanbulun 1204te
Latinler tarafndan fethinin ardndan Doj Enrico
Dandolo vefat edince, stanbuldaki Venedik top-
luluunun bana belediye bakan ve stanbul
despotu olarak Marino Zen seilmiti. Yllar sonra
Bizansn stanbulu Venediklilerden geri almasy-
la ehre yerlemi olan, ilerinde belediye bakan
ve Latinlerin patriinin de bulunduu Venedikliler,
Eriboz Adasna kamaya balamlard. Bu ne-
denle 1261 ylnda bo kalan belediye bakanl
makam da dm oldu. Drt yl sonra, Bizans m-
paratoru v. Mihail Paleologosun Venedike ner-
dii atekes, 1268 ylnda Venedik Doju Renier Zen
tarafndan Venedik topluluuna bayloslarn seme
hakk verildii yerde onayland Rectorem supra
gentem suam, qui vocetur Bajulus (Tafel, Tomas
1857, 83). Bajulus, stanbulun dndaki Venedikli-
ler arasnda meydana gelen hukuk, ceza ve hatta
adl davalarda yarglama yetkisine sahip bir lider
olarak kabul edildi. Venedik topluluunun dn-
da kalanlarn tamam iin Bizans hukuku geerli
olacakt. Bajulus kelimesinin ilk olarak x. yzyla
ait Arapa belgelerin Latince evirilerinde Eyyubi
yneticilerini tanmlamak iin kullanld grl-
mektedir. Bu kelime daha sonra Karada, Trablus,
Kbrs ve ya Halep gibi Dou Akdenizde Venedike
bal blgelerde yaayan ve burada Venedik adna
ricerche: la cultura materiale della casa bailaggia e
il ruolo del bailo nel mondo materiale come capo di
una famiglia, nel senso pi ampio del termine. Per-
ci vengono cos esaminati degli inventari, fino ad
ora sconosciuti agli storici, che furono redatti dagli
stessi baili allinizio del xvii secolo.
1. Doveri e pericoli, carriere e sfide: i baili
veneziani nella Costantinopoli bizantina
e ottomana
Lufficio di bailo ha le sue radici nel commercio
levantino medievale. Nel 1082 limperatore Alessio
i Comneno garant ai veneziani una posizione pri-
vilegiata tra le comunit straniere a Costantinopo-
li. Essi ebbero la possibilit di stabilirsi in un loro
quartiere e furono esentati dal pagamento delle
tasse. Inoltre due chiese assicuravano le funzioni
secondo il rito latino. Gli eventi della quarta crocia-
ta in particolare determinarono un ulteriore sforzo
nellorganizzazione e nella strutturazione della co-
munit veneziana urbana, formata da circa 20.000
persone. Un paio di mesi dopo la conquista di Co-
stantinopoli, nel 1204, mor il doge Enrico Dandolo
e i veneziani elessero Marino Zen come podest ve-
neziano e despota di Costantinopoli, dunque come
capo della loro comunit. Molti decenni dopo, la
riconquista bizantina della citt indusse molti vene-
ziani tra cui il podest e il patriarca latino di Co-
stantinopoli a fuggire nellisola di Eubea (Negro-
ponte) cosicch lufficio di podest rimase vacante
dopo il 1261. Quattro anni pi tardi, limperatore
bizantino Michele viii Paleologo propose a Venezia
un armistizio, poi ratificato dal doge veneziano Re-
nier Zen nel 1268, con il quale si concedeva alla
comunit veneziana di eleggere il suo Rectorem
supra gentem suam, qui vocetur Bajulus (Tafel, To-
mas 1857, 83). Il bajulus veniva riconosciuto come
capo della comunit veneziana con giurisdizione ci-
vile e criminale fino ai delitti di omicidio tra veneti
avvenuti per fuori di Costantinopoli. Per tutti gli
altri sarebbe stata responsabile la giustizia bizan-
tina. La parola bajulus fa riferimento a unespres-
sione usata inizialmente nelle traduzioni latine del
xii secolo di documenti arabi per indicare un ammi-
nistratore ayyubide. Pi tardi fu il nome di ufficiali
veneziani che governavano e risiedevano in localit
del Mediterraneo Orientale come Negroponte, Tri-
poli, Cipro, Corf o Aleppo (Brown 1920; Kazhdan
1991; Maltezu 1970; Pedani 2007; Pedani 2010a,
38 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
hkm sren yneticilerin resmi ad oldu (Brown
1920; Kazhdan 1991; Maltezu 1970; Pedani 2007;
Pedani 2010a, 79; Pedani 1992; Pedani 2009a,
72; Pozza, Ravegnani 1996, 26-47, 56-65; Spuler
1986).
Toplumun bir temsilcisi olarak bajulus, Venedik-
lilerin ehirdeki sosyal yaamlarn kolaylatrmak
adna baz resmi grevleri icra ederdi. Bizans m-
paratoru ile Yunan ve Ceneviz gibi dier yabanc
topluluklarn nnde kendi topluluunun menfaat-
lerini savunurdu. Bajulus yarglama ve para ceza-
s verme yetkisine de sahipti. te yandan, vasiyet
brakmadan len Venediklilerin mallarndan da
sorumluydu. Dairesinin yapmakla ykml olduu
ileri ve sorumluluklar, Commissio denilen Vene-
dik hkmetince (Signoria) belirlenmiti. Baylos-
luk sresi commissio tarafndan iki yl olarak be-
lirlenmiti; ancak bu grev sresi zaman zaman
daha uzun zaman zaman da daha ksa olabiliyordu.
Seim ise doj ya da Byk Konsey (Maggior Con-
siglio) tarafndan yaplyordu (Brown, 1920; Coco,
Manzonetto 1985, 13-20).
Venedikliler, ayrcalkl konumlarn Osmanl
Devletinin kurulu arifesinde de korumaya gay-
ret ettiler. Venedik lagnnden gelen tccarlarn,
Mslmanlara, Hristiyanlara kar silah olarak
kullanabilecekleri mallar -en azndan resmi olarak-
satmalar yasaklanmt (Coco, Manzonetto 1985,
15; Zachariadou 1983, 21-40). Venedik ve Bizans
mparatorluu kafir olarak addettikleri Mslman-
lardan olan Osmanllara kar bir hal ittifak iin-
delerdi. te yandan Venedikliler ise Seluklular
ile yakn ilikiler kurmutu (Meserve 2008; Nicol
1988, 246-263; Soykut 2011, 242; Turan 1990). Bi-
zansllarn Levantede bir anda k Osmanllar
bu blgede gzde konumuna getirdi. Bundan tr
1300l yllarn sonundan itibaren Venedik elileri
Osmanl sultanna gnderilirken Osmanl elile-
ri de Venedikte kabul edilmeye baland (Fabris
1992; Pedani 1994). 1451 ylnda Osmanl sultan
ile Venedik doju arasnda bir anlama yapld. Ne-
ticede, stanbulun 1453te Osmanllar tarafndan
fethedilmi olmas, ehirdeki Venedik topluluu
ierisinde her hangi bir ayaklanmaya neden olma-
d. Venedikli tccarlar, Osmanl devlet grevlileri-
ne %2 orannda vergi demekle ykmlyd (Bu
durum ayn ekilde Venedik Devleti snrlar iinde
ticaret yapan Osmanl tccarlar iin de geerliy-
di). Bu tarihten sonra baylosluk evi (casa bailaggia)
Peraya tand ve 1454 ylnda yaplan bir anlama
ile yeni eklini ald. Bu andan itibaren, baylosla-
79; Pedani 1992; Pedani 2009a, 72; Pozza, Rave-
gnani 1996, 26-47, 56-65; Spuler 1986).
In quanto rappresentante della comunit, il
bajulus esercitava varie funzioni ufficiali cos da
assicurare la vita sociale dei veneziani nella citt.
Rappresentava gli interessi della comunit davanti
allimperatore bizantino e alle altre comunit stra-
niere come quella greca o quella genovese. Aveva
il potere giudiziario ed era autorizzato a imporre
multe. Inoltre, era responsabile dei beni di quei ve-
neti che morivano a Costantinopoli senza aver fatto
testamento. I doveri della carica e le caratteristiche
dellufficio erano regolati dalla Signoria di Venezia
nella cosiddetta Commissio. In essa il termine della
carica era limitato a due anni sebbene potesse esse-
re allungato o accorciato; lelezione era fatta allora
dal Maggior Consiglio (Brown 1920; Coco, Manzo-
netto 1985, 13-20).
Alla vigilia della nascita dellImpero ottomano,
i veneziani tentarono di rendere pi sicura la loro
posizione privilegiata. Ai mercanti che proveniva-
no dalla citt lagunare, almeno ufficialmente, era
proibito vendere ai musulmani merci che potesse-
ro essere usate come armi contro i cristiani (Coco,
Manzonetto 1985, 15; Zachariadou 1983, 21-40).
Sebbene Venezia e lImpero bizantino fossero dive-
nute alleate nella crociata contro gli infedeli, come
i musulmani erano definiti, immaginati e stigmatiz-
zati nella retorica latina ufficiale, la citt lagunare
stabil pi stretti contatti con i selgiuchidi (Meserve
2008; Nicol 1988, 246-263; Soykut 2011, 242; Turan
1990). Il declino della potenza bizantina in Levante
mise anche gli ottomani in una luce favorevole cosic-
ch ambasciatori veneziani furono inviati ai sultani
ottomani e diplomatici ottomani furono ricevuti a
Venezia sin dalla fine del Trecento (Fabris 1992; Pe-
dani 1994). Nel 1451 un trattato di pace fu concor-
dato tra doge e il sultano ottomano. In conseguenza
di ci la conquista ottomana di Costantinopoli nel
1453 non caus cambiamenti epocali nellorganiz-
zazione istituzionale gi esistente della comunit
veneziana in quella citt. Sebbene i mercanti vene-
ziani dovessero pagare una tassa del 2% sui beni
alla burocrazia ottomana (cos come erano obbligati
a pagare i mercanti ottomani che commerciavano a
Venezia e nello stato veneto) e il bailaggio vennis-
se trasferito a Pera, lesistenza e le caratteristiche
del bailo furono confermate nel nuovo accordo del
1454. Da questo momento in poi la durata delluffi-
cio di bailo fu ufficialmente ridotta a solo un anno,
sebbene la maggior parte dei baili tennero lufficio
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 39
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


rn grev sresi, ou yldan fazla grevde kal-
m olsa da, resmi olarak bir yla drld (Coco,
Manzonetto 1985, 23-28; Pedani 2009a).
1454 ylnda yaplan bar antlamas vasiyet
brakmadan vefat eden Venediklilerin mlkiyet-
lerinin sorumluluunun Venedik bayloslarnda
olduunu kabul ediyordu. Bu antlamaya gre ya-
plmas gereken, kad ve suba ibirliiyle, olay
mahallinde vefat eden Venedikliye ait mallarn d-
kmn karmakt. Bayloslar, iflas eden Venedikli
tccarlarn yerine deme yapmak zorunluluunda
olmasalar da, Yenia boyunca kendi toplulukla-
rnn mal varlklarnn korunmas gibi nemli bir
grevi stlenmilerdi. 1549dan 1552ye kadar
baylosuk grevinde bulunan Bernardo Navige-
ro, bu deerlendirmeyi onaylayp buna ek olarak
Bir stanbul baylosunun balca grevi milletinin
mallarn korumakt demitir (Albri 1840, 101:
Navageronun Relazionesi, 1553; Coco, Manzo-
netto 1985, 24; Faroqhi 2002, 77; Han 2012; Vil-
lain-Gandossi 1972, 235-238).
Navigeronun stanbuldan dndkten sonra
sunduu relazionesinde (rapor) bu teyidi de bu-
lunmaktadr. Bayloslar ve bykeliler stanbulda-
ki grevlerini bitirip Venedike dndklerinde,
Senatonun nnde Osmanl Devleti hakkndaki
izlenimlerini ieren raporlarn sunuyorlard. Daha
sonra bu raporlarn, muhafaza edildikleri yer olan
Collegio Arivine teslim edilmesi gerekiyordu.
Venedikin temsilci diplomatlar, Osmanl b-
rokrasisinin mal, asker ve ekonomik zellikleri
zerinde durmakla birlikte; ayn zamanda, stan-
buldaki faaliyetleri, balarndan geen nemli
olaylar, kendi dnemlerinde sk sk karlatklar
kiiler ve bunlarn zellikleri hakknda genel ola-
rak bilgi vermeye de zen gsteriyorlard. rnein
Navigero, Hristiyan ocuklarn devirilmesi ve ye-
nieri ocana kabulleri iin grdkleri eitimden
btn detaylaryla bahsetmitir. Dier bayloslar
ise stdzey Osmanl toplumunun yelerini ve na-
sl yksek rtbeler elde ettiklerini ve ya Osmanllar
ile Safeviler arasndaki mcadelelerde Venedikin
nasl bir devlet politikas izlemesi gerektiini ele
almlardr. Bayloslar, bu raporlarda kendilerini,
tpk Ottoviano Bonun 1609 ylnda takdim ettii
gibi, gvenilir resmi grevli olarak takdim ettiler.
Gerek Venedikliler gibi San Marcoyu kalplerin-
de tayan bayloslar kendilerini Serenissimann
bir temsilcisi olarak tantyordu (Pedani-Fabris
1996, 523; Han c.s.). Hfertin da zerinde dur-
duu gibi bayloslar, Venedikin nemli bir Hristi-
per circa tre anni (Coco, Manzonetto 1985, 23-28;
Pedani 2009a).
Laccordo di pace del 1454 conferm inoltre che
cadevano sotto la responsabilit del bailo i beni dei
veneziani che erano morti senza testamento, il cui
inventario doveva essere redatto in collaborazione
con il kad e il suba della localit dove era dece-
duto. Sebbene i baili non dovessero pagare al posto
di mercanti veneti insolventi, tuttavia la protezione
dei beni dei membri della comunit fu il loro dovere
pi importante durante tutta let moderna. Tale
valutazione viene anche confermata da Bernardo
Navagero, bailo dal 1549 al 1552, quando afferma
che oltre alla partecipazione alle udienze il carico
principale dun bailo di Costantinopoli la difen-
sione delle mercanzie della nazione (Albri 1840,
101: Relazione Navagero 1553; Coco, Manzonetto
1985; Faroqhi 2002, 77; Han 2012; Villain-Gan-
dossi 1972, 235-238).
Questaffermazione si trova nella sua relazio-
ne, cio il rapporto finale steso dopo il ritorno da
Costantinopoli. Alla fine del loro mandato, i baili
e gli ambasciatori tenevano un discorso davanti al
Senato in cui esprimevano le proprie impressioni
sullorganizzazione dellImpero ottomano. Inoltre
il testo del rapporto doveva essere consegnato in
Secreta, dove era poi conservato. I rappresentan-
ti diplomatici veneziani valutano in particolare le
caratteristiche finanziarie, militari ed economiche
della burocrazia del sultano, ma anche parlano,
pi in generale, delle loro attivit a Costantinopoli,
ponendo laccento sugli eventi pi importanti e su
personaggi pi in vista incontrati nel periodo del
loro mandato o su quegli aspetti che pensavano
potessero interessare al nobile uditorio veneziano.
Navagero, per esempio, spieg in dettaglio la leva
ottomana di fanciulli cristiani e la loro educazione
presso i giannizzeri; altri baili fecero il ritratto di
membri dellalta societ ottomana e di convertiti
dalto rango, oppure valutarono la rilevanza poli-
tica per lo stato veneto dei conflitti armati tra ot-
tomani e safavidi. In queste relazioni i baili si pre-
sentarono come affidabili ufficiali, come sottoline
Ottaviano Bon nel 1609. Proprio come i veneziani
portano San Marco nel cuore, cos questo bailo
afferm il valore delle sue azioni come rappresen-
tante della Serenissima Repubblica (Pedani-Fabris
1996, 523; Han c.s.). Come detto da Hfert, alla
fine le relazioni fornivano informazioni dettaglia-
te sugli ottomani per confermare limmagine che
Venezia aveva di s come uneminente repubblica
40 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
yan devlet olduunu gstermek iin, raporlarnn
sonunda, Osmanllar hakknda ayrntl bilgiler
veriyorlard (Hfert 2003, 128; Pedani 2000; Pe-
dani 2002; Pedani 2009b; Queller 1966, 86). Ay-
rca bayloslar bu raporlarn yan sra, dzenli ola-
rak tccarlar, dnmeler, esirler (eski), haclar ve
yenieriler olmak zere Osmanllar hakknda bilgi
topluyorlar ve Venedike stanbuldan ayrntl ra-
porlar gnderiyorlard. Dispacciler genellikle haf-
tada bir ya da iki kez gnderilirdi. Bunlarn muhte-
melen byk bir blm, kuryelerle, stanbuldan
Adriyatik limanlarna ulamas iin gnderilirken
alnmas halinde anlalmasn gletiren kar-
mak bir ifreleme yntemiyle hazrlanyordu.
Yenian banda bilgi aktarm corafi koullar
ve hava durumuna balyd: Mektuplar Venedike
ticari gemilerle, diplomatik elilerle ya da Ragusa
/ Dubrovnik yolu ile geliyordu (Braudel 1949, 309-
323; Dursteler 2009; Dursteler 2011, 1-33; Luca
2008a; Luca 2008b; Pedani 2000; Pedani-Fabris
1997). Ayrca diplomatlar, gvenlik nedeniyle sk
sk deitirdikleri ifrelerin kodlarn doal olarak
alcs ile paylayorlard. Bununla birlikte dispacci
ve relazionelerde yer alan bilgiler hzl bir ekilde
Venedik topraklarnda yaylyordu: Kanlarya me-
murlar tarafndan zetlenen bilgiler Akdenizin bir
ucundan dier ucundaki yneticilere ve Alplerin
Kuzey blgelerine ou zaman basl olmak zere
ulatrlrd. Bu dnemlerde berber dkkanlarnda
ve eczanelerde dahi Osmanl sultan hakkndaki
dedikodular dinlenilir olmutu. Baz bayloslarn
daha byk bir kitleye ulamak amacyla hazr-
ladklar ikinci raporlar, blgesel matbaalardan
kyordu (Albri 1840; Albri 1844; Albri 1855;
Albri 1863; Barozzi, Berchet 1871-1872; De Vivo
2007; Dursteler 2006, 33; Dursteler 2009; Firpo
1984; Hfert 2003, 128-135; Infelise 2005; Pedani
2009b; Pedani-Fabris 1996).
Bununla birlikte baylos, Topkap Saraynda
dzenlenen resmi trenlerin tmne, Osman-
l yneticilerinin ve bazen de sultann karsnda
Venedikin karlarn gzetmek adna katlyor-
du. Baylos saraya Bab- Hmyun (mparatorluk
kaps)dan girdikten sonra birinci avluda bekleme
ksmna ve oradan sadrazam eliinde ikinci avlu-
ya alnyordu. Burada genellikle yzlerce yenieri,
otorite, erk, kuvvet, disiplin ve sadakat gibi me-
sajlar ieren nemli bir sembolik tren havasnda
sunulan bir tas orbadan ibaret nlerini almak
iin konulandrlrd. Buradan baylosa kubbealt-
na kadar elik edilirdi. Kubbealtnda, sadrazam,
cristiana (Hfert 2003, 128; Pedani 2000; Pedani
2002b; Pedani 2009b; Queller 1966, 86).
Oltre a questi rapporti, i baili raccoglievano rego-
larmente informazioni dai mercanti, dai convertiti,
da (ex) schiavi, pellegrini, giannizzeri e ottomani
e inviavano resoconti dettagliati a Venezia. Spesso
i cosiddetti dispacci erano inviati una o due volte
la settimana, la maggior parte erano cifrati, il che
rendeva arduo il decrittarli per coloro che avessero
rubato le lettere ai corrieri inviati da Costantinopoli
ai porti della costa adriatica. Allinizio dellet mo-
derna linvio dinformazioni dipendeva dalle condi-
zioni geografiche e metereologiche: le lettere rag-
giungevano Venezia per mezzo di navi mercantili, di
inviati diplomatici o per la via di Ragusa/ Dubrovnik
(Braudel 1949, 309-323; Dursteler 2009; Dursteler
2011, 1-33; Luca 2008a; Luca 2008b; Pedani 2000;
Pedani-Fabris 1997). Inoltre i diplomatici tentava-
no di assicurare i contenuti delle loro missive cam-
biando spesso il sistema di cifratura. Nondimeno le
informazioni fornite nei dispacci e nelle relazioni
circolavano velocemente nellambiente locale ve-
neziano: gli impiegati di cancelleria li riassumeva-
no in avvisi inviati, manoscritti, da un capo allaltro
del Mediterraneo e anche nelle regioni a nord delle
Alpi, e qualche volta anche stampati. Nelle botteghe
da barbiere o nelle farmacie i Veneziani e gli stranie-
ri ascoltavano i pettegolezzi pi recenti sul sultano
e alcuni baili composero perfino una seconda rela-
zione, destinata a un pubblico pi vasto, spesso data
alle stampe (Albri 1840; Albri 1844; Albri 1855;
Albri 1863; Barozzi, Berchet 1871-1872; De Vivo
2007; Dursteler 2006, 33; Dursteler 2009; Firpo
1984; Hfert 2003, 128-135; Infelise 2005; Pedani
2009b; Pedani-Fabris 1996).
Oltre a ci il bailo presenziava regolarmente a
complessi cerimoniali di udienza nel Topkap Saray
per sostenere gli interessi veneziani davanti ad alti
funzionari ottomani e qualche volta anche davanti
allo stesso sultano. Il bailo entrava nel palazzo im-
periale attraverso la bab- hmayun (la porta impe-
riale) e aspettava nel primo cortile, presso il chiosco
piastrellato, il gran visir che poi accompagnava nel
secondo cortile. Qui spesso centinaia di giannizzeri
erano schierati, pronti per il pasto che consisteva in
un piatto di zuppa, unimportante cerimonia simbo-
lica che trasmetteva un messaggio di autorit, po-
tere, forza, disciplina e lealt. Da qui il bailo era ac-
compagnato nella kubbealt, ledificio a cupola dove
si teneva il divan (consiglio di stato) alla presenza
del gran visir, del bailo e di molti alti ufficiali come i
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 41
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


baylos ve iki kadasker, Anadolu ve Rumeli defter-
darlar, nianc, Rumeli beylerbeyi, dier vezirler
ve bazen de kapudn- derya, reis l kttb ve eyh
l-islmn dhil olduu divan bulunurdu. Bunla-
rn haricinde, farkl ktibler, mteferrika, avu
ve muhafzlar da burada bulunurlard. Bu ekilde
balayan oturum ksa sreliine bir eyler yemek
zere kesilirdi: Sadrazam bu esnada baylos ile ka-
lrd. Yemekte ayn zamanda ko ve pilav da da-
tlrd; ancak yemekler sofra rtbesine gre ikram
edilirdi. Grnen o ki bayloslar, sadrazamn huzu-
runa alndklar tren esnasnda ttslenirdi (ekil
6). Bayloslar Cumartesi ya da Sal gnleri olmak
zere dzenli olarak bu sembolik tren iin saraya
gitmeyi srdryor ve bu sayede sultann huzuru-
na kabul edilme frsat da buluyorlard. Bu frsat
ele geiren baylos, kaftan giydirilmi olarak, arz
odasna doru Bab s-sadeye geiriliyor ve orada
sultann elini pyordu. Ardndan sultana arzusu-
nu sunan baylos genellikle ondan, sadrazam arac-
due kadasker (giudici), i defterdar (tesorieri) di Ru-
melia e di Anatolia, il nianc (cancelliere), il beyler-
beyi di Rumelia, oltre ai visir e alcune volte anche al
kapudan-i derya (grande ammiraglio), il reis l-kt-
tab (cancelliere che si occupava degli affari esteri)
e lo eyh l-islam (il capo di tutti gli ulema dellIm-
pero). Oltre a questi, vari ktib (segretari), mtefer-
rika (militari di un corpo dlite), avu (messagge-
ri) e guardie erano presenti alla scena. A un certo
punto ludienza era interrotta per lasciare spazio
a un rapido spuntino: allora il gran visir conversa-
va con il bailo. Polli, piccioni e oche erano spesso
tra le pietanze per simboleggiare il paradiso e, nel
contempo, il palazzo del sultano come un paradiso
terrestre. Anche montone e riso erano distribuiti ma
i piatti serviti erano differenti, a seconda del rango
dei commensali. Sembra che i baili venissero anche
profumati durante la cerimonia, mentre il gran visir
dava loro udienza (fig. 6). Il sabato o il marted i baili
continuavano questo viaggio simbolico nel palazzo e
13.
Cerimonia della profumazione del bailo durante ludienza davanti al gran visir (Taeschner, 1925, Nr. 52)
Sadrazamn huzurunda kabul edilen baylosun ttslenme treni
42 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
lyla ok ksa olmak zere cevabn alyor ve bu
da diplamatlar arasnda derin bir hayal krklna
neden oluyordu (Han c.s.; Pedani 2006a; Pedani
2009c).
te yandan, Venedik-Osmanl ahidnamelerine ri-
ayet etmek iin vergilerini deme garantisi vermek
zorunda olan bayloslar, Venedik topluluunun da
hamleriydi. Bayloslar, Venedik Deniz Devletinin
(Stato da Mar) uyruu altndaki Venedik-Yunan
kkenli vatandalarn korunmas iin onlara ge-
rekli olan belgeleri ibraz ediyorlard. Bu belgeler
Yunanllar btn zmmilerin (Sultann boyundu-
ruundaki Gayrimslimler) demekle ykml
olduklar vergilerden muaf tutuyordu. Haclara ve
tccarlara gerekli olan belgeleri temin etmenin
yan sra salk raporu da tasdik eden bayloslar,
bylece onlarn Akdenizdeki yolculuklarn kolay-
latryorlard (Desaive 2001; Dursteler 2006, 27,
30, 77-88; Han 2012; Migliardi ORiordan 2001;
Pedani 2005). Baylosun yerine getirmesi gereken
baka bir grevi de Osmanl Devletinde yaayan
btn Venedikliler zerinde, kararlarnn Osmanl
makamlarnca deerlendirildii bir yarglama yet-
kisiydi. Bu idari makamlar, Venedike tab olsun
ya da olmasn Hristiyanlarn kendi aralarndaki
tm davalarda baylosun yetkilerini arttryordu
(Dursteler 2006, 141; Hfert 2003, 127; Villain-
Gandossi 1967, 1969, 1970). Bunlardan baka iki
grev ise sadece Serenissimann boyunduruu al-
tndakileri ilgilendirmiyordu. Baylos ncelikle, dini
hizmetleri ve Latin geleneinden gelen Hristiyan
topluluunun Osmanl Devletindeki faaliyetlerini
koruyordu. Bu durum baylosun hem stanbulda-
ki dini topluluklar zerinde ve onlarn trenlerin-
de hem de Venedikin gznde iyi bir izlenim b-
rakmasnda nemli bir etken oluyordu (Dursteler
2006, 30; Muir 1981, 199). kinci olarak ise baylos-
lar, Osmanl Devletinin mal saylan ve Mslman
ailelerin yannda, tersanede ya da kreki olarak
gemilerde alan Hristiyan esirlerin serbest b-
raklmalarn salyorlard (Kunt 1983; Toledano
2011).
Esirlerin serbest braklmasn salamak ol-
duka zorlu ve ayn zamanda sembolik olarak da
nemli bir ura olarak kabul ediliyordu. zellik-
le Venedikin devlet ve kilise kurumlar Hristiyan
esirlerin kurtulmalarn salamak adna para top-
lamak iin youn aba sarfediyordu (Davis 2000;
Pelizza c.s.). Bunlardan bir tanesi hac yolculuu
srasnda esir edilen svireli Peter Villengerdi.
Villenger, esir edildikten sonra altrlmak ze-
avevano lopportunit di essere ammessi nella stan-
za delle udienze imperiali. Questa volta il bailo, rive-
stito di un caffettano, era accompagnato attraverso
la bb s-sade (la porta della felicit) verso larz
odas (la stanza delle petizioni) e l baciava la mano
del sultano. Poi poteva presentare la sua richiesta
e ascoltare la risposta, molto breve, del sultano che
usualmente era spiegata attraverso le parole del
gran visir, un fatto che spesso creava profondo di-
sappunto tra i diplomatici (Han c.s.; Pedani 2006a;
Pedani 2009c).
Inoltre i baili dovevano assicurare i pagamenti
dei tributi come pure il rispetto delle capitolazioni
veneto-ottomane. Essi erano, in definitiva, i protet-
tori della comunit veneziana e come tali emetteva-
no documenti a tutela dello stato politico dei sudditi
veneto-greci provenienti dallo stato da mar venezia-
no. Questi documenti esoneravano i greci dal paga-
mento delle tasse cui erano tenuti tutti gli zimmi (ar.
dhimm) come sudditi non-musulmani del sultano. I
baili fornivano altri documenti anche ai pellegrini e
ai mercanti che confermavano il loro buon stato di
salute e facilitavano considerabilmente i loro viag-
gi nel Mediterraneo (Desaive 2001; Dursteler 2006,
27, 30, 77-88; Han 2012; Migliardi ORiordan 2001;
Pedani 2005). La giurisdizione civile su tutti i veneti
dimoranti nellImpero ottomano era un altro impor-
tante compito del bailo, le cui sentenze erano tal-
volta eseguite da ufficiali ottomani. Questi rafforza-
vano addirittura questa prerogativa considerando il
bailo responsabile per tutte le liti sorte tra cristiani,
fossero essi sudditi di Venezia oppure no (Dursteler
2006, 141; Hfert 2003, 127; Villain-Gandossi 1967,
1969, 1970). Altre due attribuzioni non riguarda-
vano esclusivamente i sudditi della Serenissima. In
primo luogo il bailo proteggeva i servizi religiosi e
le attivit nellImpero ottomano della comunit cri-
stiana di rito latino, e tale compito ne faceva una
figura centrale sia per le comunit religiose di Co-
stantinopoli che per le cerimonie che avevano luogo
a Venezia (Dursteler 2006, 30; Muir 1981, 199). In
secondo luogo i baili liberavano schiavi cristiani che
lavoravano nelle famiglie ottomane, nellarsenale o,
come rematori, nelle galee, o, ancora, nelle proprie-
t imperiali (Kunt 1983; Toledano 2011).
La liberazione di schiavi era considerata un com-
pito importante e anche simbolicamente rilevante,
specialmente quando a Venezia si andarono inten-
sificando gli sforzi delle istituzioni civili e religiose
per raccogliere denaro per la redenzione e il riscatto
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 43
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


re gemilere alnd ve ayrca Rodi beyi iin yapl-
makta olan sarayn inasnda grev ald. Villenger
1603te, esir olarak alnd andan itibaren olmak
zere kendi yaadklarn kaleme almaya bala-
m ve sonra da bu hikayesini yaynlamt. 1568
nisannn sonlarnda Yunan tccar Antonius An-
gero ya da byk ihtimalle Antnios ngelos
( ) Venedik baylosu Jacopo
Soranza tarafndan, esir edilen haclarn aratr-
mas iin stanbula davet edilmiti. Angero, hem
Villenger hem de Gregor Landolt adl bir svireli
esir ile iletiim halindeydi ve her ikisinin de ser-
best braklmas iin 400 sikke altn demiti. Daha
sonra birlikte Villengere zgr olduuna dair
bir sertifika olan tknmeyi almak zere nce Os-
manl divanhnesine ardndan da baylosluk evine
gidip bu belgeyi (Freyheitbrieff) takdim etmilerdi.
Villenger bu karlamann ne kadar scak olduun-
dan bahsetmiti. Baylos ve soylu Venedikliler ona
ok byk bir sevecenlik gstermilerdi. Bizim
serbest braklmamzdan dolay, tpk onlarn ifade
ettikleri gibi, kpeklerin elinden, kurtulduumuz
iin mutlulard (Villinger 1603, 158: vnnd sich
freweten da wir au der Hnden Gewalt wie sie
sprachen erlo[e]t waren). Bu gelimeler zerine
serbest kalan bu iki Hristiyana baylosun evinde on
be gn boyunca misafir olarak kalmalar iin ye-
me-ime dhil btn masraflarnn baylos tarafn-
dan karland bir oda tahsis edilmiti. Daha son-
ra Villenger, salarn kestirmek zere bir Trke
(muhtemelen ehrin berberlerinden biri) oradan
da kutsal ayini dinlemek zere Fransiskenlerin
manastrna gitmiti. Birka gn sonra, Villinger,
baylos iin alan, baylosluk evinin muhafzlarn-
dan bir yenieri ve dier grevliler eliinde Aya
Safyay ziyaret etmiti. En sonunda, 15 Mays
1568 tarihinde, baylos, Villinger ve Landolta on
be duka altn ve Girit komutanna teslim edilmek
zere bir mektup vermiti. Esaretten kurtulduktan
sonra Venedikin baylosluk evinde misafir edilen
svireliler bylece bir gemiyle mektubun teslim
edilecei adrese doru yola kmlard (Villinger
1603, 155-166; Esirlerin kurtuluuna ilgili olan Os-
manl belgeler zerine, bkz. Bosworth 1978; Jahn
1963; Toledano 2011, 32).
Jacopo Soranzonun, Villinger ve Landoltun ser-
best braklmas ynndeki kiisel tavr, baylosluk
ofisinin Venedik soyluluuna ne derece yksek ky-
met verdiini gstermektedir. Soranzo, otuzlu ya-
larnda Venedikten verilen neredeyse btn nem-
li grevleri almt. Londra, Paris, Madrid, Roma,
degli schiavi cristiani (Davis 2000; Pelizza c.s.). Uno
di questi schiavi fu il prete svizzero Peter Villinger,
che era stato catturato durante un pellegrinaggio.
Era stato messo a lavorare nelle galee e fu tra gli
operai che costruirono un palazzo per il bey di Rodi.
Nel 1603 Villinger pubblic un racconto sulla sua
esperienza in cui forniva una dettagliata descrizione
retrospettiva dei primi momenti dopo la manomis-
sione. Alla fine di aprile 1568 il mercante greco An-
tonius Angero forse pi probabilmente Antnios
ngelos ( ) fu inviato dal bailo
veneziano, Jacopo Soranzo, alla ricerca di pellegrini
che erano stati fatti schiavi. Egli entr in contatto
con Villinger e con un altro schiavo svizzero, Gregor
Landolt, e pag 400 zecchini per la loro liberazio-
ne. Tutti e tre andarono nella cancelleria del sultano
dove Villinger ricevette ltknme, uno scritto che
certificava il suo nuovo status di uomo libero. Poi
tutti andarono alla casa bailaggia e presentarono il
documento di manomissione (Freyheitbrieff) al bai-
lo. Villinger afferm che ebbero un caloroso benve-
nuto. Il bailo e i nobili veneziani dimostrarono loro
grande simpatia e erano felici che noi fossimo stati
liberati come essi dissero dal potere dei cani
(Villinger 1603, 158: vnnd sich freweten da wir
au der Hnden Gewalt wie sie sprachen erlo[e]
t waren). Poi i due cristiani liberati ebbero una
stanza gratis nel bailaggio dove trascorsero quindici
giorni mangiando e bevendo a spese del bailo. In se-
guito Villinger and da un turco (probabilmente
uno dei molti barbieri della citt) per farsi tagliare
i capelli, e poi si rec nel convento dei francesca-
ni per ascoltare la Santa Messa. Un paio di giorni
dopo, Villinger ottenne dal bailo che uno dei gian-
nizzeri posti a guardia della casa lo scortasse, assie-
me ad altri servi, a visitare Santa Sofia. Il 15 maggio
1568, finalmente, il bailo consegn quindici ducati
e una lettera indirizzata al governatore di Candia a
Villinger e Landolt. Una nave fece vela verso quel
luogo e a bordo si trovavano i due svizzeri che erano
stati liberati e avevano trovato ospitalit nella casa
bailaggia veneziana (Villinger 1603, 155-166; sui
documenti ottomani di manomissione, cfr. Bosworth
1978; Jahn 1963; Toledano 2011, 32).
La vicenda personale di Jacopo Soranzo il bailo
che liber Villinger e Landolt illustra in quale alta
stima venisse tenuto lufficio del bailo tra la nobil-
t veneziana. Dallet di trentanni Soranzo ricopr
quasi tutte le pi alte cariche pubbliche. Rappresen-
t gli interessi della Serenissima durante dodici mis-
sioni diplomatiche a Londra, Parigi, Madrid, Roma,
44 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
Viyana ve stanbul olmak zere 12 diplomatik gre-
vi boyunca Serenissimann temsilciliini yapmt.
Soranzo, baylosluk grevini tamamladktan sonra
(1566-1568) . Muradn tahta kn tebrik ve
ardndan da sultann olunun snnet dnnde
Venediki temsil grevi olmak zere iki kere daha
stanbula gnderilmiti. Ancak Soranzonun Os-
manl saraynda yerine getirmekle ykml olduu
baka grevleri de vard (bar pazarl yapmak
gibi). Bykeli stanbulda baylosluk evinde ika-
met ediyordu ve baylosun zerinde ok daha b-
yk bir yetkiye sahipti. xv. yzyln ikinci yarsnda
bykeliler ve bayloslarn resmi statleri nemli
bir tartma konusu olmutur. Balangta Venedik
kolonisinin bayloslar, yneticiler kstasnda de-
erlendiriliyordu; te yandan stanbuldaki baylos
xv. yzyla kadar tpk bir konsolos gibi tanmland-
rlyordu. Levant blgesinde bulunan birok konso-
lostan sorumlu kii stanbuldaki baylostu. 1586da
en az sekiz konsolosluk baylosa balyd. Baylos,
Senato adna karar verme yetkisine sahipti. Dou
Akdenizde sadece Halep ve skenderiye/Kahire
konsolosluklar baylosa deil Maggior Consiglio
(Byk Konsl)ya balyd. Venedik Cumhuriyeti,
ge xv. yzylda Suriye ve Msra soylular yeri-
ne sade vatandalarn gndermeye balamt; te
yandan soylular yksek yarg yetkisine sahip olan
baylosluk iin grevlendiriliyordu. 1575 ylnda
karlan bir kanun ile baylos daimi bykeliler
(ambasciatori residenti) arasnda yer ald ve by-
lece protokolde bykelilere ayrlan yere sahip
oldu. Byk ihtimalle bu kanun, Venedikin temsil-
cileri olan bayloslarn, Osmanl sultannn gz alc
trenlerinde Fransz, ngiliz ve Hollandal temsil-
cilerle ayn statde yer almasn salamak iin -
karlmt. xv. yzylda Simone Contarini, baylos-
luk faaliyetlerini gerekletirirken ayn zamanda
bykeli ve konsolos grevini de yrtmekteydi.
Baylosun yapmas gereken konsolosluk grevi tica-
retin salkl bir ekilde srmesi iin almak iken
bykeli olarak da siyasi ve diplomatik grevleri
yerine getirmekti. Marino Cavallinin 1560 ylna
ait bir alntsnda, bunun 1575den daha nceki bir
adet olduu grlyor (Albri 1840, 274; Barozzi,
Berchet 1871-1872, , 234; Dursteler 2001, 3, 5,
30; Dursteler 2006, 29; Pedani 2006b, 8; Pedani
2009a, 73; Pedani 2011a; Queller 1967, 80-82).
Bir dier baylos ve olaanst eli (ambasci-
atore straordinario) olan Jacopo Soranzo, savio
grandeye (byk savio) on bir kez seildi, vekil
(procurator) olmadan nce, bir defalna mahsus
Vienna e Costantinopoli. Dopo essere stato bailo
(1566-1568), fu inviato altre due volte a Costantino-
poli in occasione della salita al trono di Murad iii e
della circoncisione di suo figlio. Ambasciatori stra-
ordinari, come fu Soranzo, erano inviati da Venezia
per portare a termine missioni particolari presso la
corte ottomana (per esempio negoziazioni di pace).
A Costantinopoli lambasciatore abitava nella casa
bailaggia e aveva un rango superiore a quello del
bailo. Lo status legale degli ambasciatori e dei baili
divenne un tema di discussione nella seconda met
del xvi secolo. Inizialmente i baili delle colonie vene-
ziane erano considerati alla stregua di governatori
mentre il bailo a Costantinopoli era descritto come
un console dalla fine del xv secolo. Come tale egli era
responsabile nella scelta di molti consoli del Levan-
te nel 1586 per almeno otto sedi e nel proporre
i nomi al Senato. Nel Mediterraneo orientale solo i
consoli di Aleppo e di Alessandria/ il Cairo non erano
nominati dal bailo, bens dal Maggior Consiglio. Nel
tardo xvii secolo Venezia cominci a inviare anche
nelle sedi di Siria ed Egitto dei membri dellordine
cittadinesco, invece che dei nobili, rafforzando nel
contempo in generale la posizione del bailo e in par-
ticolare il suo potere giurisdizionale. In una legge
del 1575 il bailo fu classificato tra gli ambasciatori
residenti e, cos, gli venne attribuito il livello pro-
tocollare riservato agli ambasciatori. Forse questa
legge fu adottata per fornire anche ai rappresen-
tanti veneziani lo stesso status dei diplomatici fran-
cese, inglese e olandese, che erano ormai sempre
pi presenti a Costantinopoli ed erano ugualmente
ricevuti in splendide udienze cerimoniali dal sulta-
no. Allinizio del xvii secolo Simone Contarini abil-
mente riassunse la sua attivit come bailo, dicendo
che era al contempo un ambasciatore e un console. I
compiti consolari del bailo facevano riferimento alle
necessit del commercio mentre le sue responsabi-
lit come ambasciatore coprivano la sfera politica e
diplomatica. Una citazione da Marino Cavalli, bailo
nel 1560, suggerisce che quanto stabilito nella legge
del 1575 aveva, in pratica, una pi lunga tradizio-
ne (Albri 1840, 274; Barozzi, Berchet 1871-1872,
i, 234; Dursteler 2001, 3, 5, 30; Dursteler 2006, 29;
Pedani 2006b, 8; Pedani 2009a, 73; Pedani 2011a;
Queller 1967, 80-82).
Oltre a essere stato bailo e ambasciatore straordi-
nario Jacopo Soranzo venne eletto savio grande un-
dici volte, fu per una volta membro del Consiglio di
dieci prima di essere elevato al rango di procuratore
nel 1575. Veramente lufficio di bailo era considera-
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 45
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


olarak da Consiglio di Dieci (Onlar Konsl)ye
ye seildi. Gerekte, bir Venedikli soylu iin si-
yasi kariyer elde etmek asndan bir basamak
olan baylosluk brosuna girebilmek ayn zamanda
nemli bir baar (corsus honorum) kabul ediliyor-
du (Dursteler 2001). 1578de Venedik filosunun
nebaht (Lepanto) Deniz Savandaki galip ku-
mandan Doj Sebastiano Venierin lmnn ar-
dndan, kariyerini talandrmak iin dklk seimi-
ne adayln koyan Soranzo, 87 yandaki Nicol
da Ponteye kar kaybetti. Soranzo bu baarsz
deneyimden sonra, kilise iinde kariyer yapmaya
karar vermiti; ancak ad 1583 ylnda Papa Gre-
gorio xn on dokuz kardinali arasnda yer al-
madndan dolay abalar yine boa gitmi oldu.
Soranzonun durumunun vehameti bununla da bit-
medi; bir de bunlarn zerine Mediciler tarafndan
dini kariyerinin desteklenmesi iin Toscanann bu
byk dkne yllar boyunca bilgi szdrp devlete
ihanet ettii iddiasyla suland (Albri 1844, 193-
253; Paul 2007).
Soranzo, stanbuldaki grevinden sonra daha
nemli grevlere gelebilen bayloslara tek rnek
deildi. Mesela Francesco Contarini doj olma-
y baarmt, ancak Contarini hastaland iin
dojluu dneminde ok da fazla bir faaliyette bu-
lunamamt (Dursteler 2001, 14). Venedik ve s-
tanbul arasnda araclk etmek Pietro Zen ve Al-
vise Grittinin kariyerine de nemli bir etki etti
(Coco, Manzonetto 1985, 31-38). Bu avantajlarn
yansra baylosluk dairesinin tehlikeli bir taraf
da vard. stanbulun . Mehmet tarafndan aln-
masnn ardndan Girolamo Minotto, Bizansllarn
tarafnda yer ald gerekesiyle lme mahkum
edilmiti. Lorenzo Bernardo, 1591 ylnda, Giro-
lamo Lippomanonun baylosluu srasnda, gizli
bir grev ile stanbula gnderilmiti: Bernardo
resmi olarak stanbula Lippomanonun finans
ynetimini tefti ve gvenilirlii zerine ahitlik
yapmas iin Venedike dnmeye ikna etmek zere
grevlendirilmiti. Gerekten ise Consiglio di Dieci
(Onlar Meclisi) Bernardoya, Lippomanoyu -casus
olabilecei phesiyle- soruturma mahkemesinin
hazrland yer olan Venedike gndermek zere
talimat vermiti. Lippomano, spanya kralna, s-
panya bykelisi araclyla gizli bilgiler szdr-
makla sulanyordu. Sorun ciddi boyutlara ulan-
ca, Lippomano, Venedike varmak zere olduu
srada Lido yaknlarnda boduruldu. lm resmi
olarak bir intihard; ancak daha kendi dneminde
ortalkta ldrldyle ilgili iddialar alkalan-
to un trampolino di lancio per la carriera politica di
un nobile veneziano e, cos, era un elemento impor-
tante del cursus honorum di un nobile di successo
(Dursteler 2001). Nel 1578, dopo la morte del doge
Sebastiano Venier, comandante della flotta venezia-
na vittoriosa a Lepanto, Soranzo tent di coronare
la sua carriera politica candidandosi per lelezione
ducale, ma perse lopportunit in quanto divenne
doge lottantasettenne Nicol da Ponte, di ventiset-
te anni pi anziano. Dopo aver sperimentato questo
fallimento, Soranzo decise di tentare carriera nella
Chiesa, ma il suo nome non fu inserito tra quello dei
diciannove cardinali nominati nel 1583 da papa Gre-
gorio xiii: ancora una volta i suoi sforzi si dimostra-
rono vani. Per rendere la situazione ancora peggio-
re, nel maggio 1584, Soranzo fu accusato di alto tra-
dimento per aver passato informazioni segrete per
molti anni al granduca di Toscana e a suo fratello
cardinale, nella speranza che i Medici sostenessero
la sua carriera ecclesiastica (Albri 1844, 193-253;
Paul 2007).
Soranzo non un esempio eccezionale di un bailo
che raggiunge le pi alte cariche dello stato dopo
aver servito a Costantinopoli. In contrasto France-
sco Contarini riusc a diventare doge, sebbene il suo
periodo come bailo fu caratterizzato pi dalla malat-
tia che non da sete di azione (Dursteler 2001, 14).
Anche Pietro Zen e Alvise Gritti furono aiutati nella
loro carriera dal fatto di essere stati mediatori tra
Venezia e Costantinopoli (Coco, Manzonetto 1985,
31-38). Nonostante questi vantaggi, lufficio di bai-
lo aveva anche il suo lato pericoloso. Subito dopo
la conquista di Costantinopoli il sultano Mehmed
ii condann a morte il bailo Girolamo Minotto, che
fino ad allora aveva sostenuto i bizantini. Anche il
bailo Girolamo Lippomano dovette rimanere di stuc-
co, nel 1591, quando linviato Lorenzo Bernardo gli
rivel lo scopo segreto della sua missione: era stato
inviato ufficialmente a Costantinopoli per verificare
lamministrazione finanziaria del bailo e convincerlo
a tornare a Venezia dove avrebbe dovuto testimo-
niare di persona sulla propria affidabilit. Infatti il
Consiglio di dieci aveva dato istruzioni a Bernardo
di inviare Lippomano a Venezia, dove sarebbe stato
processato per sospetto di spionaggio. Lippomano
era accusato di aver mandato informazioni segrete
al re di Spagna per mezzo dellambasciatore spa-
gnolo a Venezia. La faccenda divenne anche peggio-
re: arrivando via mare a Venezia Lippomano fu fatto
annegare nei pressi del Lido. Ufficialmente la sua
morte fu considerata un suicidio, ma ben presto cir-
46 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
yordu. Lippomanonun hazin sonu gizemli ve is-
tisnai bir lm olarak kald: Baylosluk iin yaran
soylular bazen buna benzer durumlar yaanabile-
ceini varsayabiliyorlard. Sava dnemlerinde ya-
hut siyasi durumlar deitiinde, Paolo Barbarigo,
Marcantonio Barbaro, Nicol Giustinian, Jacopo
da Canal ve Giovanni Soranzo gibi bayloslar ha-
pis kalmlard. Bu durum baz durumlarda neden
Venedikli soylular arasnda bu grevi kabul etmek
zere bir ok yedek bulunduunu aklamaktadr.
1705 ile 1706 yllar arasnda baylos olan Alvise
Mocenigo ancak on yedinci oy saymnda seile-
bilmiti (Albri 1863, 387-415; Coco, Manzonetto
1985, 45-55; Pedani 2009a, 73; Pedani 2010a, 81;
Preto 1994, 76-78).
2. Para Saymak ve camdan sultanineler
(Osmanl sikkeleri): Venedikin baylosluk
evinin madd tarihi
Bu blmde, daha nce belirttiim zere, ge-
lecekteki almalara katk salayaca dnce-
siyle, baylosluk hayatnn bir gnnn bambaka
bir ynn zenle ele almak istiyorum: Venedikin
baylosluk evinde, baylosun madd kltrnde oy-
nad rol. Bu rl, Venedikli balamnn uzan-
da, daha ak bir rnekle, Gen Hans Holbeinin
Yenian banda 1533te, Fransa Bykelisi
Jean de Dinteville ve Lavaur Psikoposu George de
Selveyi dnemin en zengin mobilyalaryla resmet-
tii tablosunda anlayabiliyoruz. Bunlarn arasnda
Bykeli Selvenin olduu ksmda, Venedikte
rneine sklkla rastlanan bir hal da grlmek-
tedir (Dekker, Lippincott 1999; Dunkerton 1999,
152, 156; Hervey 1900; King, Sylvester 1983; re-
sim iin bkz. http://www.nationalgallery.org.
uk/paintings/hans-holbein-the-younger-the-
ambassadors, 30/05/2013).
Eyalar asndan bayloslarn duruu nasldr?
Hi phe yokki maddi dnyann nceki dnemle-
rinde Venedik topluluunun temsilcileri daha fazla
neme sahiplerdi. Baylosun kendini gsterdii bi-
rinci ksm doru resim iin gerekiyordu. Marino
Cavallinin 1550 ylnda bir baylos giysisini u e-
kilde izah ediyordu: Baylos giysisi olduka ciddiy-
di; ocuklarn ve halkn arkasndan grltyle bir
ay ya da zrafay izler gibi gittii, dikkatleri ze-
rine ekecek ya da hayranlk uyandracak ekilde
deildi. pek kumalar ok gzel, zarif ve kaliteli
olsun istiyorlard. Renkleri ise siyah, koyu kahve
col tra i suoi contemporanei la voce che era stato
ucciso. Questa morte fu circondata da unaurea di
mistero e fu, tutto sommato, uneccezione. Comun-
que le cose alle volte andavano diversamente da
quello che i nobili che concorrevano per il bailag-
gio originariamente potevano supporre. In tempi di
guerra, o quando la situazione politica era tesa, per
esempio, baili come Paolo Barbarigo, Marcantonio
Barbaro, Nicol Giustinian, Jacopo da Canal e Gio-
vanni Soranzo furono imprigionati. Questa fu una
delle ragioni per cui vi furono alle volte molte riser-
ve tra i nobili veneziani per accettare il carico: tra
il 1705 e il 1706 il nuovo bailo, Alvise Mocenigo, fu
eletto solo al sedicesimo scrutinio (Albri 1863, 387-
415; Coco, Manzonetto 1985, 45-55; Pedani 2009a,
73; Pedani 2010a, 81; Preto 1994, 76-78).
2. Contar monete e sultanine di vetro:
la cultura materiale nella casa bailaggia
veneziana
Vorrei ora prendere in considerazione un altro
aspetto della vita quotidiana che mi ha colpito come
un promettente campo di indagine per studi futuri:
il ruolo del bailo rispetto alla cultura materiale della
casa bailaggia veneziana. Limportanza degli ogget-
ti materiali nella vita e nellauto-rappresentazione
dei diplomatici dellinizio dellet moderna diviene
pi ovvia prendendo in considerazione esempi an-
che lontani dal contesto veneziano, come il ritratto
dellambasciatore francese Jean de Dinteville e di
George de Selve, vescovo di Lavaur, dipinto nel 1533
da Hans Holbein il Giovane, ricchissimo di oggetti
dellepoca rappresentati per il valore simbolico loro
attribuito. Tra di loro anche si vede un tappeto del
tipo di quelli che circolavano allora a Venezia, dove
de Selve fu ambasciatore (Dekker, Lippincott 1999;
Dunkerton 1999, 152, 156; Hervey 1900; King, Syl-
vester 1983; per il ritratto cfr. http://www.natio-
nalgallery.org.uk/paintings/hans-holbein-
the-younger-the-ambassadors, 30/05/2013).
Cos qual era latteggiamento dei baili riguardo
agli oggetti? Dai tempi pi antichi il mondo mate-
riale era di grande importanza per i rappresentanti
della comunit veneziana. In primo luogo serviva
allimmagine che il bailo offriva di s. Come scrive-
va Marino Cavalli nel 1550 un ambasciatore doveva
usare quella forma di veste che habbi del grave et
non del stupendo et del admirativo, perch queste
tali si tiran gli occhi dognuno, et tallhor li putti
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 47
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


14.
Membri della Societ Italiana di Beneficenza di Istanbul, alla festa di Carnevale 2013 (Antonio Fabris)
2013te Karnaval elencesinde huzurevinin sakinleri Societ Italiana di Beneficenza di Istanbul
48 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
ve koyu mor harici renklerde olmamalyd... (Ca-
valli 1935, 45). Baylos genellikle kzl renkli kos-
tmler giyerdi. Osmanl Devletinde 1693 ylnda
duyurulan bir ferman ile Hristiyanlarn renkli gi-
yinmeleri yasaklanmt. Bykeliler sadece siyah
renkli olan giysilerini kullanabileceklerdi (Durste-
ler 2006, 28; Hammer-Purgstall 1831, 488; Paolet-
ti 1840). zel giysiler ise bayloslara trenler es-
nasnda gelen sembolik hediyelerdi. rnein, 1745
ylnda ilk defa baylosa bir krk hediye edilmiti
(Pedani 2009c, 287-288, 293).
te yandan bayloslar da Osmanl sultanna ve
devlet grevlilerine lks hediyeler, ya da onlarn
ok kymet verdikleri pahal saatler, kumalar, pa-
hal Murano camlar ya da bakaca akll cihazlar
sunmak zorundalard (Kurz 1975; Pedani 2010a,
100-109). Bu hediyeler, Venedikin siyasi amala-
rna ulamas ve konumunu glendirmesi iin ol-
duka byk bir neme sahipti. Baylos Domenico
Trevisan, 1554 ylnda Venedike dner dnmez
Rstem Paa tarafndan talep edilmi olan Venedik
kzl, moru ve siyah kumalar Venedikin beyle-
rinden (signoria) talep etmiti; nk bu sayede
kurmu olduu arkadalk gerei szn yerine
getirmi oluyordu (Albri 1840, 177; Fabris 1991;
Stanley 2011).
Buna ek olarak, byk miktarda eya ve para
baylosun emanetine verilmiti. xv. yzyln so-
nunda Venedik mevzuatnda bykelilerin evle-
rinde kullanlan eyalarn yasal durumuna aklk
getirilmiti: Baylos stanbula vardnda evde
bulduu mobilyalar kendisinin ahsna deil,
Serenissimaya aitti. Hatta baylosluk ofisindeki
mobilyalar ve bunun yansra ev aletlerini dn
almalar iin diplomatlara izin dahi verilmiyordu.
Yanlarndaki eyalar da, tpk hkmet tarafndan
creti denen atlarn iadesinde olduu gibi, eh-
re dndkten sonraki gn ierisinde Venedike
iade etmeleri gerekiyordu (Queller 1966, 15, 119).
Ayn ekilde bayloslar, sultanlardan hediye olarak
ya da kullanmalar iin gelen pahal giysilere de
sahip olamyorlard. Bu giysiler, genellikle Osman-
llarn da yaptklar gibi, ya imparatorluk hazinesi-
ne satlyor yhud da San Marco Kilisesinin suna-
nda sergilenmek zere kiliseye teslim ediliyordu
(asve 10). Bir de doal olarak bayloslar, baylosluk
evinin mobilyalarn sonsuza dek kullanamyorlar-
d. Bu nedenle de ihtiya duyduklar yeni mobilya-
larn amdanlar, rtler ya da dier ev eyalar
gibi satn almndan da sorumlu olduklar iin
hem kendileri hem de sekreterleri ayr bir bteye
et la plebe dietro con rumore, come se andassero a
veder orso over una girapha. Li pani di seta voglio-
no esser bellissimi, finissimi et di bonissimi colori
come neri, lionati et pavonazzi al pi et non daltro
colore (Cavalli 1935, 45). Il bailo spesso vestiva
abiti scarlatti. Quando in 1693 un editto ottomano
impose ai rappresentati cristiani di non usare ve-
sti colorate, gli ambasciatori usarono quelle nere
che erano di gran moda allora (Dursteler 2006, 28;
Hammer-Purgstall 1831, 488; Paoletti 1840). Abiti
speciali erano doni simbolici che riceverono i baili
durante le cerimonie come, per esempio, la pelliccia
che fu concessa la prima volta al bailo nel 1745 (Pe-
dani 2009c, 287-288, 293).
Inoltre i baili dovevano offrire in dono oggetti di
lusso o altre cose tenute in gran pregio dai sulta-
ni o dagli ufficiali ottomani come orologi preziosi,
stoffe e costosi vetri di Murano, o altri ingegnosi ap-
parati (Kurz 1975; Pedani 2010a, 100-109). Questi
doni erano di capitale importanza per rafforzare la
posizione della citt lagunare, per raggiungere cos
gli scopi politici di Venezia e per operare in modo
soddisfacente come bailo. Nel 1554, il bailo Dome-
nico Trevisan, appena tornato in citt, chiese alla Si-
gnoria di inviare a Costantinopoli stoffe veneziane di
scarlatto, di porpora e nere che erano state richieste
da Rstem pasci perch con simili mezzi si man-
tengono le amicizie, e si ottiene quello che si deside-
ra (Albri 1840, 177; Fabris 1991; Stanley 2011).
Oltre a ci, una gran quantit di oggetti e denaro
erano affidati alle sue cure. Alla fine del xv secolo la
legislazione veneziana chiar lo status giuridico dei
beni utilizzabili nelle dimore degli ambasciatori: gli
arredi che il bailo trovava quando arrivava non gli
appartenevano ma erano dello stato; in conseguenza
non era permesso ai diplomatici prendere a presti-
to arredi et alia utensilia dallufficio e dovevano
restituire entro tre giorni dal loro rientro a Venezia
beni come i cavalli che erano stati pagati dal gover-
no (Queller 1966, 15, 119). Anche le vesti preziose
che i baili ricevevano in dono, come duso, dai sul-
tani nelle udienze ufficiali non potevano essere da
loro trattenute: o le si rivendeva, come facevano di
solito gli stessi ottomani, al tesoro imperiale che le
avrebbe utilizzate in altre occasioni, oppure doveva-
no essere consegnate, al momento del ritorno, alla
chiesa di San Marco per farne paramenti daltare
(asve 10). Naturalmente i baili non potevano usare
gli stessi oggetti per un periodo infinito ed erano re-
sponsabili per le nuove acquisizioni, cos loro e i loro
segretari ricevevano altro denaro per comprare mo-
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 49
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


sahip oluyorlard (Queller 1966, 135; Coco, Man-
zonetto 1985, 14). Bayloslara gnderilen maalar
x. yzyldan sonra tartlr olmutu. 1500 ylnda
Senato, talya Yarmadasnda, hkimiyeti dnda-
ki yerlere gnderilen diplomatlara 120 duka sabit
olmak zere bir maa vermeye karar vermiti; an-
cak bu uygulama daha nceden seilmi olan diplo-
matlar iin geerli olmad. Olaanst temsilciler
risk iinde yolculuk yapyorlard. Zararlar telafi
edilmiyor ve eer grevlerinde baarsz olurlarsa
maalar ksmen ya da tamamen kesilebiliyordu.
Baylosun durumu olduka zordu. Hi bilmedii bir
lkeye gnderiliyor ve burada kendisine idare ede-
cei bir topluluk; bu nedenle de yapaca harcama-
lar iin bir cret veriliyordu. 1510daki bir yasa ile
baylosa, hkmete (Signoria) geri iadesi zorunlu
olmayan 100 duka deme yaplmasna karar veril-
di. Bu miktar yzyl iinde giderek art gstermi;
1532de 120 duka ve 1573te 180 dukaya kadar k-
mt (asve 11). Her diplomatn yerine getirmekle
ykml olduu grevlerinden biri de kendi hesap-
larn kontrol etmekti. Balangta grev dn
ilk ay ierisinde bunlarn sunulmas gerekiyor-
du (1293). Bu ilem daha sonra grev srecinde iki
ayda bir yaplmaya (1464) ve en sonunda da gn-
lk yaplmaya baland (1470). Maddi imknlarn
yeterli olmad durumlarda, Venedikin bykel-
ilere maddi olanaklar sunmasnn onlar asndan
hakl gerekeleri vard. Sonuta elilikler, Venedik
btesi iin fazlaca gze arpan mali giderlerden
biri haline geldi (Albri 1855, xv; Queller 1966,
14-28, 59-61, 63-64, 104, 106-108, 110-115, 118-
119, 132-133, 137-139). Baylos btesi, ayn za-
manda konsoloslarn mal ilemlerini de yerine ge-
tirdii iin, olaanst ve ayn zamanda paraba
demelerde (cottimo) yani Venedike bal konso-
loslarn Venedik iin ve ticaret anlamalar gerei
yaptklar harcamalarda kullanlabiliyordu (Christ
2012, 78-79). Bu demelere genellikle Consiglio di
Dodici (On kiler Meclisi) de mdahale ediyordu.
Venedikin yabanc topraklardaki gemileri zerin-
de koloniyi en iyi ekilde temsil eden bu meclis on
ikiden daha az ya da fazla yeye sahip olabiliyor-
du. Consiglio di Dodicinin Venedikten gnderilen
temsilciye yardm etme ve destek olma grevi de
vard. Son olarak btn konsoloslar gibi baylosun
da herhangi bir ekilde ticaret yapmas yasakt.
Baylos hastalandnda ya da grev yerine gide-
mediinde yerine Venedik tarafndan bir yardmc
atanrd (Pedani 2007, 189). Bayloslar hkimiyet
blgelerini kendi karlar gibi gzetmek zorunda-
bili e altri oggetti come torcieri, chuverte o altre
massarie per suo bisogni (Queller 1966, 135; Coco,
Manzonetto 1985, 14).
I salari degli inviati furono materia di costante
dibattito dopo il xiii secolo e solo nellanno 1500 il
Senato decise di dare ai diplomatici inviati nei do-
mini fuori della penisola italiana un salario fisso di
120 ducati al mese, un beneficio che non venne ap-
plicato a coloro che erano gi stati eletti. I rappre-
sentanti straordinari facevano il viaggio a proprio
rischio, i danni non erano rimborsati e se la missione
falliva, i salari potevano essere parzialmente o com-
pletamente tagliati. La situazione del bailo era per
considerata particolare, dato il paese e la societ in
cui si trovava a vivere, per cui ebbe sempre del de-
naro per le proprie spese. Una legge del 1510 stabil
che gli venissero dati 100 ducati al mese di cui non
doveva rendere conto alla Signoria. Nel corso del se-
colo tale cifra venne aumentata progressivamente:
nel 1532 era di 120 ducati e nel 1573 arriv a 180
(asve 11).
Uno dei compiti richiesti a ogni diplomatico era di
tenere sotto controllo la contabilit, inizialmente la
documentazione contabile doveva essere consegna-
ta entro tre mesi dal momento del ritorno (1293),
poi i conti andavano fatti ogni due mesi durante il
periodo di missione (1464) e infine quotidianamente
(1470). Questo non appare sorprendente in quanto
gli ambasciatori avevano i propri ragionati e la citt
lagunare inviava loro ulteriori risorse finanziarie nel
caso scarseggiassero. Conseguentemente, le am-
bascerie divennero ben presto una delle spese pi
cospicue per le casse veneziane (Albri 1855, xviii;
Queller 1966, 14-28, 59-61, 63-64, 104, 106-108,
110-115, 118-119, 132-133, 137-139). La cassa del
bailo, che svolgeva anche funzioni consolari, poteva
usufruire per per le spese straordinarie anche dei
denari del cottimo, cio delle tasse pagate ai propri
consoli dai sudditi veneti per le transazioni commer-
ciali da e per Venezia (Christ 2012, 78-79). Nella
gestione del denaro del cottimo interveniva gene-
ralmente anche il Consiglio di Dodici, un organo
presente sia sulle navi che nelle comunit venete in
terra straniera, formato dai membri pi rappresen-
tativi della colonia, fossero essi pi o meno di dodici,
che avevano il compito di sostenere e coadiuvare
lamministrazione del rappresentante inviato da Ve-
nezia. Infine, come a tutti i consoli, anche al bailo
era proibito esercitare ogni tipo di commercio e, nel
caso fosse stato male o avesse dovuto assentarsi dal-
la capitale, doveva nominare un vice-bailo che agisse
50 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
lard. 1560da Marino Cavallinin bahsettii zere,
bayloslar dndkten sonra genellikle mli hesap-
lar ve yklerin arl erevesinde sorgulanyor-
lard. Onlar da Venedike dnmelerinin ardndan
ilerin boyutunu vurgulayarak yaptklar finans i-
lemleriyle ilgili olarak sklkla izahat veriyorlard;
tpk 1560da Marino Cavallinin yapt gibi: B-
yklerim, beyler, stanbuldaki bir baylosun ii,
demeler ve hediyelerden dolay maliyetlidir. Ben
bir ayda Sizin Huzurunuzdan gelen yirmi drt
zecchini bin iki yz altm demelerde ve baylos-
luk evi iin harcadmdan dolay bu miktar bana
ok grnmyor (Albri 1840, 275-276; Cavalli
1935; zkan, Speelman 2010).
Ariv belgelerinden anlald kadaryla bay-
loslar, grevlerinin tamamlanmasnn ardndan,
baylosluk evinde resmi olarak Venedike ait olan
tm eyalarn listesini takdim etmek zorundalard.
1602 ve 1604 yllar iin Serenissimaya ait olan
eyalarn listesinin orijinallerinin Londrada bir
baylosun ariv belgelerinin sakland yerde bu-
lunmas olduka ilgintir. Bu belgeler arasnda yer
alan bir dragomann yolculuu hakknda hli hazr-
da bir makale yazmaktaym (tna 1). Her sayfann
sonunda, Agostino Nani ve Francesco Contarini ve
ikincisinde Contarini ve Ottoviano Bon imzal, biri-
nin grevinin bitiminde dierinin de balangcnda
listenin doruluunu teyit ettikleri grlmekte-
dir. Nani, grevi esnasnda, stanbula gelir gel-
mez daha nce evde bulunan eyalar listelemi-
ti. Bunlar arasnda krmz ya da yeilden deerli
kadifeler vard. (Bazlar ayn zamanda altn ya da
gm ilemeliydi.) Saten, tafta ve giysiler, iki yz
gzlk (Bu Osmanllar arasnda, Venedikliler tara-
fndan gnderilmi olduka popler bir hediyeydi)
bir imbola, dinlenme odasnda sofann zerindeki
hal, bir abaks, altm bir adet sultanine (zm
salkm) adl cam rn, on sekiz iek vazosu,
ikisi altn kapakl, dokuzu normal kapakl vazo.
Ayn baylosun ikinci listesinde ise Venedikten
stanbula gtrd eyalar bulunuyordu. zel-
likle kuma ve damasklar, ama ayn zamanda mum-
lar, on iki Bologna iei (Bolognann rahibele-
ri tarafndan retilen ipek iekler), baz kehribar
ve miskotu karm bossoliler, fildii ve abanoz
kutularda saklanan otuz alt adet kristal bardak.
nc bir liste ise, ariv defterlerinde (registri),
bayloslar tarafndan, grevde bulunduklar esna-
da, hli hazrdaki eyalar ile gemiye yklenenle-
rin kaydedildii yerde tutuluyordu (tna 1, 1a-3b;
genel olarak gzlkler ve hediyeler zerine bkz.
in sua vece (Pedani 2007, 189). Cos i baili dovevano
occuparsi degli interessi del Dominio come dei loro.
Spesso giustificavano le loro operazioni finanziarie
accentuando il peso della carica dopo il loro ritorno
come fece nel 1560 Marino Cavalli: Grandi sono,
o signori, le spese di un bailo in Costantinopoli s di
salarj che di regali; e sio ho speso in mesi ventiquat-
tro zecchini dodici mila dugento sessanta, computati
quelli che Vostra Serenit mi diede qui, e li bailazzi,
cottimi, e cambj, mi par che non sia troppo a quello
che si soleva (Albri 1840, 275-276; Cavalli 1935;
zkan, Speelman 2010).
Come dimostrano i documenti darchivio alla fine
della loro missione i baili dovevano procedere allin-
ventario degli oggetti pubblici della casa bailaggia.
Due di tali inventari delle robbe de ragion della Sere-
nissima Signoria esistono per gli anni 1602 e 1604.
comunque interessante notare che le liste originali
stanno a Londra dove conservato parte dellarchi-
vio di un bailo e tra queste carte si trova anche il
racconto di viaggio di un dragomanno su cui sto at-
tualmente scrivendo un saggio (tna 1). Alla fine di
ogni pagina nel primo caso Agostino Nani e France-
sco Contarini, e nel secondo Contarini e Ottaviano
Bon, sottoscrissero, in qualit di bailo in uscita e di
bailo in entrata, confermando la precisione della li-
sta. Quando Nani fin il suo mandato, egli elenc gli
oggetti che si trovavano gi nella casa al suo arrivo.
Tra questi erano velluti preziosi cremisi o verdi (al-
cune volte anche intessuti con filo doro o dargento),
satin, taffet e vesti, 200 occhiali (un popolare dono
fatto dei veneziani agli ottomani), una spinetta, il
vecchio tappeto che stava sul sof della camera del-
le udienze, un abaco (tauola da contar), sessan-
tuno prodotti vetrari chiamati sultanine, diciotto
vasi da fiori, altri nove con il coperchio oltre a due
con coperchi dorati. In una seconda lista lo stesso
bailo annot ci che aveva portato da Venezia a Co-
stantinopoli, soprattutto stoffe e damaschi, ma an-
che candele, dieci fiori da bologna (cio fiori di
seta prodotti dalle suore gesuate di Bologna), alcuni
Bossoli co[n] compositione dambra, et muschio
e anche trentasei occhiali di cristallo conservati in
scatole davorio ed ebano. Una terza lista menziona
il numero dei registri darchivio, inclusi quelli dove si
registravano i presenti e i carichi delle navi scritti dai
baili precedenti e quelli composti durante il suo stes-
so bailaggio (tna 1, 1a-3b; sugli occhiali e sui doni in
generale cfr. Pedani 2010a, 103; sulle sultanine e
la produzione vetraria a Murano cfr. Barovier Men-
tasti, Carboni 2007, 269; Fabris 1991, 52; Trivellato
BAILI E AMBASCIATORI | BAYLOSLAR VE BYKELILER 51
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


Pedani 2010a, 103; sultanine ve Murano cam
eyalar zerine bkz. Barovier Mentasti, Carboni
2007, p. 269; Fabris 1991, 52; Trivellato 2000; yu-
kardaki satrda bahseldilen mastrapani de cam
bardaktir bkz. tna 1, 1b; ipekten iekler zerine
bkz. Terpstra 2013, 21, 44-45; Mol 2000). 1604
ylnda hazrlanan listede, mobilyalar ve kitaplar
ayr ekilde olmak kouluyla, ayn ekilde sralan-
m baka eyalar yer alyordu. Bu sefer ki listede
ok sayda ayna ve saat bulunuyordu. te yandan
Bologna ieklerinin says yz yirmiye ula-
mt. Ayrca gzlk adedi de artmt. Artk Pera
balarnda, otuz alt adedi yeniden kaynatlm
kristalden gzlkler (Hzlca soutulup souk
suya atlan ve sonra yeniden ergitilen daha yksek
kalitede olanlar), be yz altm ikisi sradan
ve on yedi tanesi da kristaliden olan gzlkler
bulunuyordu (tna 1, 5a-8a; Pedani-Fabris 1994,
289-294; bu kristal hakknda bkz. Moretti, Toni-
nato 2001, 25-27). En azndan ilk listede eyalarn
numarasnn st farkl bir mrekkeple izilmiti.
Bu kesinlikle listenin, baylosun varlnda grev
sresinin banda ya da sonunda- Contarininin
stanbula varm olduu zaman kontrol edilmi
olduu anlamna geliyordu. Nani, Contarini ve di-
er grevliler muhtemelen eyalar kontrol etmek
zere getirtip sayyorlard. rnein altm bir saf
altn rengi sultanine (zmler), muhtemelen
camdan bir salkm zmnin sayld gibi. Bu lis-
teler ncelikle, gelecekte kullanlabilir olan hediye
edilmi eyalar ya da elilik kapsamnda nemli
olanlar gsteriyordu. Bu ekilde listelenmi eya-
lar hem i gvencesi salyor hem de bayloslarn
sadk bir ekilde hizmet sunduklarn gsteriyordu.
Netice itibariyle, bayloslarn sosyo-kltrel ko-
numu, ok kltrl bir ortamda ve mmkn olan
en iyi ekilde grevlerinin tamamlanmas maddi
kltr asndan ok nemliydi (Appadurai 2010;
Kopytoff 2010; Henare 2007). Bayloslar bir yan-
dan, aylklarnn az bir miktarn harcayarak
Serenissimaya kar gvenilirliklerini ispatlamak;
te yandan, Venedik topluluunun temsilcileri ve
Venedike bal tccarlarn sorumlusu olarak, ba-
nda bulunduu aileye iyi bir rnek olarak, hesap
kitaplar ve listelerde belirttii zere, geimlerini
salamak zorundalard (Lucchetta 1989; Lucchet-
ta 1997; Dursteler 2006, 32-40). Ayn zamanda
bayloslar, Osmanllara, pahal ve gz kamatrc
hediyeler sunarak, Venedikin itibarn da ykselt-
melilerdi: Osmanllarn gznde baylosun itibar,
ok kymetli ve pahal hediyelerle doru orantl ve
2000. Anche i mastrapani menzionati nella riga
sopra sono bicchieri de uetro: tna 1, 1b; sulle fiori
di seta cfr. Terpstra 2013, 21, 44-45; Mol 2000). Lin-
ventario steso nel 1604 presenta altri oggetti elenca-
ti nella stessa maniera pur distinguendo tra oggetti
e libri. Questa volta furono descritti molti specchi e
orologi, mentre il numero dei fiori da bologna era
lievitato a centoventi. Anche la quantit di occhiali
era aumentata: ora alle Vigne di Pera cerano trenta-
sei occhiali di cristallo ribolliti communi (dunque
di qualit pi alta degli occhiali normali in quanto
prodotti raffreddando rapidamente il vetro in acqua
fredda e poi rifondendolo), cinquecento sessantadue
occhiali communi e diciassette occhiali di cristal-
lo di montagna (tna 1, 5a-8a; Pedani-Fabris 1994,
289-294; per quanto riguarda il cristallo cfr. Moretti,
Toninato 2001, 25-27).
Almeno nel primo inventario i numeri degli ogget-
ti sono barrati con un inchiostro diverso. Ci signi-
fica che le liste furono in parte controllate sicura-
mente alla presenza di entrambi i baili al momento
in cui Contarini arriv a Costantinopoli. Si devono
immaginare Nani, Contarini e diversi servi che pre-
sentano e contano gli oggetti da controllare: per
esempio sessantuno sultanine dorate, et schiette
(probabilmente grappoli in vetro di uva sultanina).
Questi inventari si riferiscono soprattutto a ogget-
ti utilizzabili per futuri doni o si tratta di elementi
importanti nella dotazione dellambasciata. Cos gli
oggetti elencati assicuravano il funzionamento e il
successo del bailaggio e rappresentavano material-
mente il fedele servizio dei baili.
In conclusione, la cultura materiale era molto
importante in generale per la collocazione socio-
culturale dei baili in un ambiente multi-culturale
e in particolare per un soddisfacente espletamen-
to della loro missione (Appadurai 2010; Kopytoff
2010; Henare 2007). Da una parte i baili dovevano
dimostrare la loro affidabilit verso la Serenissima
risparmiando salari, mentre come rappresentanti
della comunit veneziana e come responsabili delle
mercanzie dei sudditi veneti, dovevano mantenere
in modo esemplare la famiglia di cui erano a capo,
come ben dimostrato nei libri di conto e negli in-
ventari (Lucchetta 1989; Lucchetta 1997; Dursteler
2006, 32-40). Daltra parte essi dovevano promuo-
vere limmagine della citt lagunare presso gli ot-
tomani, con regali preziosi e costosi. In questottica
devono essere letti anche i banchetti organizzati
dai baili: agli occhi degli ottomani lonore del bai-
52 HANSS
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
lo era proporzionale alla preziosit dei doni e alla
raffinatezza del cibo da lui offerto (Dursteler c.s.;
Han c.s.). Dai tempi di Bertel molti studi hanno
sottolineato limportanza dei baili nel mondo Me-
diterraneo. Non di meno la storia veneto-ottomana
e il ruolo dei baili ancora nascondono segreti che
saranno rivelati in studi futuri. Allo stesso tempo la
figura storica del bailo mostra un proprio fascino:
la fascinazione dellimmagine di diplomatici antichi
intenti a contare monete e sultanine.
baylos tarafndan ikram edilen yemein inceliin-
deydi (ya da ikram etmeyi dnd) (Dursteler
c.s.; Han c.s.). Bertel zamannda bir ok ara-
trmac, baylosun sadece Venedik-Osmanl tarihi
iin deil, Akdeniz dnyasndaki neminin de altn
izmitir. Bayloslarn rol ayn zamanda, gelecekte
yaplacak olan almalarla ortaya kacak bir ok
gizemi barndrmaktadr: Bunlar para saymak ya
da sultanine (Osmanl sikkeleri) gibi, eski diplo-
matlarn hayallerini ssleyen eylerdi.
53
1. Un funzionario importante
Nei contatti internazionali, interpreti e traduttori
hanno avuto da sempre un ruolo importantissimo,
tanto che esistono apposite scuole per interpreti,
svariati corsi di traduzione e una vera e propria di-
sciplina che ne delinea i princpi: la traduttologia.
La necessit di comunicazione interlinguistica e
interculturale, oggi considerata scontata in quasi
tutti gli stati, venne pienamente riconosciuta nel
primo Rinascimento, forse a Venezia e a Costanti-
nopoli prima che altrove. Questo contributo pren-
de in esame il reclutamento e addestramento dei
dragomanni, le specializzazioni del mestiere, i me-
todi didattici applicati allinsegnamento, le varie
discussioni sul ruolo come docenti dei madrelingua
o, piuttosto, dei bilingui, nonch la provenienza
sociale degli interpreti e traduttori, le vicissitudini
personali di alcuni di essi e i rischi (e le glorie) del
mestiere.
Quello di dragomanno era il termine un tempo
usato a Venezia per indicare gli interpreti delle lin-
gue orientali, cio arabo, ottomano, turco e persia-
no. Per le altre lingue si usava anche qui la parola
interpreti. I dragomanni veneti non operarono solo
a Costantinopoli ma anche nella capitale o ovun-
que, nello Stato da Mar o nelle colonie in Levante,
dove ve ne fosse necessit. Quindi alcuni risiedet-
tero stabilmente a Venezia, occupandosi non solo
degli inviati del sultano o della corrispondenza
diplomatica con la Porta, ma anche dei mercanti
turchi e musulmani e dei loro commerci, ricavando
tra Cinque e Seicento soprattutto da questultima
attivit, un notevole guadagno. Il pi rappresenta-
tivo personaggio appartenente a questa categoria
fu Michele Membr, un suddito veneto cipriota di
origine circassa, che fu inviato come diplomatico in
Persia (1539-1542) e mor nel 1595, ricco e famo-
so, a circa novantanni. Tra i suoi successori si pu
1. nemli Bir Grevli
Uluslararas ilikilerde tercmanlar her zaman
ok nemli bir role sahip olduklarndan dolay sade-
ce tercmanlar iin okullar ve eitli eviri kurslar
almtr. evirinin kurallarn belirleyen gerek ve
bal bana bir disiplin, eviribilim mevcuttur. Bu-
gn neredeyse tm devletlerce kabul edilmi olan
dilleraras ve kltrleraras iletiime duyulan ihti-
ya, erken Rnesans dneminde belki de Venedik ve
stanbulda baka yerlerde olduundan daha nce-
leri tartmasz kabul edilmi bir gerekti. Bu ma-
kale, dragomanlarn ie alnmasn ve yetitirilme-
sini, meslein uzmanlklarn, retimde uygulanan
yntemleri, anadilde veya ikidilde eitimde hocala-
rn rol zerine tartmalar, tercmanlarn sosyal
kkenlerini, bazlarnn bana gelen felaketleri ve
meslein riskleri (ile erefli anlarn) inceleyecektir.
Dragoman terimi bir zamanlar Venedikte
Dou dilleri, dier bir deyile Arapa, Osmanlca,
Trke ve Farsa tercmanlarn belirtmek iin
kullanlmaktayd. Dier diller iin orada da terc-
man kelimesinden yararlanlmaktayd. Venedikli
dragomanlar sadece stanbulda deil, baehirde,
Stato da Marda veya Levanttaki kolonilerde, ihtiya
olan her yerde faaliyet gstermekteydiler. Bylece
bazlar, sadece Sultann elileri ile ya da Bab- Ali
ile olan diplomatik yazmalarla deil, ayn zamanda
Trk ve Mslman tccarlar ve onlarn mallar ile il-
gilenerek, on altnc ve on yedinci yzyllar arasnda
zellikle bu son olarak sz edilen faaliyetten byk
bir gelir elde ederek, Venedike kalc olarak yerle-
tiler. Bu snfa ait en belirgin kii Venedik Devleti va-
tandalarndan, erkez asll, Kbrs doumlu, rana
diplomatik grevli olarak gnderilen (1539-1542) ve
1595 ylnda zengin ve nl olarak, yaklak doksan
yanda len Michele Membredir. Halefleri arasn-
da, 1571 ylnda henz kundaktayken, Osmanllar ta-
rafndan esir edilen soylu bir Kbrsl olan ve on sekiz
I dragomanni
Dragomanlar
Nevin e Raniero Speelman-zkan
(Ankara niversitesi; Universiteit Utrecht)
54 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
ricordare Giacomo de Nores, un nobile cipriota
fatto schiavo dagli ottomani nel 1571 quando era
in fasce, e arrivato a Venezia a diciottanni senza
sapere una sola parola di italiano (Membr 1969;
Pedani 2010a, 226-227). Altri lavorarono al seguito
di provveditori, capitani o svariati ufficiali inviati a
reggere le terre venete dellIstria, della Dalmazia
o della Grecia, confinanti con lImpero Ottomano.
Altri ancora servirono i consoli di Venezia inviati in
Levante, da Leopoli a Smirne, dal Mar di Marmara
allEgitto, da Cipro (dopo il 1571) al Nord Africa.
Infine vi furono quelli che operarono direttamente
nella legazione di Venezia a Costantinopoli, a con-
tatto diretto con baili, ambasciatori, visir e alti fun-
zionari dello stato ottomano.
Studiare i dragomanni di Venezia a Costanti-
nopoli, la loro formazione, i loro compiti e le loro
storie importante per comprendere come fun-
zionavano gli intensi contatti che intercorrevano
tra la Serenissima Repubblica e la Porta. Se da un
lato la conoscenza dellitaliano o meglio del ve-
neziano era abbastanza diffusa a Costantinopoli,
dallaltro mancavano funzionari veneziani in grado
di capire la non facile lingua ottomana. Le iniziati-
ve per dar forma a un addestramento professionale
dei dragomanni e le discussioni sulla loro formazio-
ne, oltre a costituire una testimonianza puntuale
dellinteresse per il mondo ottomano in Italia, sono
assai importanti per la storia della didattica delle
lingue e hanno non poca rilevanza per la formazio-
ne di specialisti nel campo della comunicazione in-
terlinguistica e interculturale fino ai nostri giorni.
Strettamente legati alla casa bailaggia, i drago-
manni avevano ranghi e responsabilit diverse. Il
dragomanno grande si occupava delle pi impor-
tanti questioni diplomatiche, il dragomanno picco-
lo, o protogero delle navi, dei contatti commerciali
e del carico e scarico delle navi, il dragomanno da
strada accompagnava, a partire dalla fine del 500
il bailo per la citt, e altri ne vennero poi aggiunti
(Bertel 1932, 121-122; Coco, Manzonetto 1985,
107). Non provenivano tutti dallo stesso ambien-
te: alcuni appartenevano a famiglie cittadinesche
veneziane, altri erano sudditi veneti dello Stato da
Mar, altri ancora erano sudditi del sultano. Il bai-
lo cercava sempre di utilizzare interpreti venezia-
ni per i compiti pi delicati e sudditi ottomani per
gli affari richiedenti meno prudenza e diplomazia.
Questi ultimi erano sovente cristiani convertiti alli-
slam, oppure ebrei o greci. Un gruppo rilevante era
quello formato da membri delle famiglie latine
yanda tek bir kelime talyanca bilmeden Venedike
gelen Giacomo de Nores saylabilir (Membr 1969;
Pedani 2010a, 226-227). Baz dragomanlar, yneti-
cilerin (provveditori), kaptanlarn veya Osmanl m-
paratorluu ile snr oluturan Istria, Dalmaya ya
da Yunanistandaki Venedik topraklarn ynetmek
zere gnderilen resmi grevlilerin hizmetinde a-
ltlar. Bir ksm, Leopoliden (Lviv) zmire, Marma-
ra Denizinden Msra, Kbrs Adasndan (1571den
sonra) Kuzey Afrikaya, Levant blgesine gnderi-
len Venedik konsoloslarna hizmet etti. Son olarak,
bayloslar, eliler, vezirler ve Osmanl Devletinin st
kademe yneticileri ile dorudan temas halinde olup
stanbuldaki Venedik eliliinde alan dragoman-
lar vard.
Venedikli dragomanlar, onlarn eitimi, grevleri
ve hikayeleri zerine almak, Venedik Cumhuriyeti
ile Bab- Ali arasndaki sk ilikilerin nasl yaandn
anlamak asndan nem tar. Bir yandan talyanca-
nn bilinirlii -belki de Venedike demek daha do-
ru olur- stanbulda olduka yaygnken, dier yandan
zor bir dil olan Osmanlcay anlayacak yetenee sahip
Venedikli elilik grevlisi eksiklii yaanyordu. Dra-
gomanlarn profesyonel olarak yetitirilmesine bir
dzen getirme giriimleri ve eitimleri zerine yap-
lan tartmalar, talyada Osmanl dnyasna duyulan
ilginin dorudan doruya gstergesi olmann yan
sra, dil retiminin tarihesi asndan da gz ard
edilemez bir konumdadr ve dilleraras ile kltrlera-
ras iletiim alannda uzmanlarn eitimi balamnda
gnmzde de nem tamaktadr.
Baylos evi (casa bailaggia) ile aralarnda sk bir
ba olan dragomanlar, farkl rtbe ve sorumluluk-
lara sahiplerdi. Ba dragoman en nemli diploma-
tik meselelerle ilgilenmekteydi; kk dragoman
ya da protogero delle navi ticari meseleler ve ge-
milerin yklenmesi boaltlmas ile ilgileniyordu;
sokak dragoman ise, on altnc yzyln sonundan
itibaren olmak zere, baylosa ehirdeki ziyareti
srasnda elik etmekle grevliydi. Yukarda say-
lanlara daha sonra bakalar da eklendi (Bertel
1932, 121-122; Coco, Manzonetto 1985, 107).
Tm dragomanlar ayn kkenden gelmiyordu: ba-
zlar Venedikli ehirli ailelere mensuptu, bir ksm
Stato da Marn Venedikli (Venedik blgesi) teba-
asyd, bir ksm da Sultann tebaasyd. Baylos
incelik gerektiren grevlerde daima Venediklile-
ri, daha az dikkat ve diplomasi gerektiren ilerde
ise Osmanl tebaasndan olanlar grevlendirmeye
gayret ediyordu. Bunlar, genellikle slamiyeti ka-
bul etmi Hristiyanlar, Yahudiler veya Rumlard.
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 55
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


di Pera, che risalivano in parte alle comunit geno-
vese e veneziana l gi residenti prima della quarta
crociata (1204), in epoca bizantina. Per i non vene-
ziani, ricoprire il ruolo di dragomanno veneto aveva
un certo prestigio, oltre a offrire la protezione della
Repubblica, che in tal modo riusciva da parte sua ad
arginare cos linflusso di altre potenze occidentali,
soprattutto di quella francese. Non di rado, il posto
di lavoro passava da un membro allaltro di una stes-
sa famiglia, creando relazioni durevoli tra la casa
del bailo e i gruppi latini. Di questi antichi rapporti
resta traccia ancor oggi: svariati componenti dello
staff civile dellAmbasciata dItalia provengono
dalla comunit italiana vivente da secoli in Turchia,
soprattutto da quella stanbuliota, e appartengono
sovente a famiglie levantine di lingua e cultura
italiana residenti da generazioni in Turchia.
Il lavoro di interprete simultaneo non costituiva
laspetto pi importante del carico del dragoman-
no. Innanzitutto essi dovevano tradurre i docu-
menti emessi dalla cancelleria ottomana, o essere
presenti in divan (il consiglio di stato) o recarsi a
visitare i membri dellestablishment, spesso da soli
e quindi rappresentanti a pieno titolo la Serenissi-
ma Repubblica. Non di rado poi compivano viag-
gi di servizio. Siccome il bailo veniva nominato in
genere per un periodo abbastanza corto (di solito
stava a Costantinopoli due anni o poco pi) e non
parlava lottomano, egli in gran parte dipendeva
dalle informazioni e dallefficacia del networking
dei propri dipendenti. Ci fu chi se ne lament,
come il bailo Antonio Tiepolo nella sua relazione
del 1576, che accus il proprio dragomanno di una
certa timidezza, dovuta allesser al contempo cri-
stiano e suddito ottomano (Albri 1844, 185-186;
Rothman 2009, 784). A questo punto si pu ricor-
dare un caso avvenuto molti anni dopo, nel 1719:
il vecchio dragomanno Guglielmo Thelys, primo
segretario dellambasciata olandese, chiese e ot-
tenne lammissione del figlio Ignazio alla scuola di
lingue orientali istituita presso il bailaggio veneto.
Visti gli stretti rapporti esistenti tra la legazione
della Repubblica e i latini di Pera non pu stupire
che tale favore venne concesso subito dal Senato.
Si trovano infatti anche altri esempi di giovani che
non erano sudditi veneti, ma che comunque furono
accettati alla scuola o ebbero da Venezia lincarico
di interprete (Lucchetta 1984, 27-28).
Bizans dneminden, drdnc Hal Seferi (1204)
ncesinden beri Perada yaayan Ceneviz ve Vene-
dikli topluluklara kadar kkenleri uzanan Latin
ailelerin fertleri, dragomanlar arasnda nemli bir
gurup oluturuyordu. Venedikli olmayanlar iin
Venedik dragoman stats elde etmek, Venedik
Cumhuriyetinin korumasn salam olmaktan
te, belli bir saygnlk kazanmak demekti. Bu e-
kilde dier batl glerin, zellikle de Franszlarn,
etkisinin durdurulmas baarlyordu. Genellikle
baylos evi ile Latin topluluklar arasnda uzun s-
reli ilikiler oluturularak grev ayn ailenin bir
ferdinden dierine gemekteydi. Bu ilikiler ge-
riye bugn bile grlebilen izler brakt: talyan
Eliliinin yerel statdeki memurlarnn pek ou,
yzyllar boyunca Trkiyede, zellikle stanbulda
yaayan talyan topluluundan gelmekte olup ne-
siller boyunca Trkiyede yaam talyan dilinden
ve kltrnden levanten ailelere mensupturlar.
E zamanl tercmanlk ii, dragomanln en
nemli blm deildi. ncelikle kendilerinden,
Osmanl kanlaryas tarafndan yaynlanan belge-
leri tercme etmeleri bekleniyordu, ya da Divanda
hazr bulunmalar gerekiyordu veya devletin ile-
ri gelenlerine daha ziyade tek bana ve Venedik
Cumhuriyetinin tam yetkili temsilcisi sfatyla ziya-
retler gerekletirmeliydiler. Sk sk i yolculuklar
yaptklar da oluyordu. Baylos genellikle olduka
ksa bir sre iin grevlendirildiinden (stanbulda
iki yl veya biraz daha fazla kalyordu) ve Osmanl-
ca konuamadndan dolay, byk lde kendi
alanlarnn iletiim ann bilgilerine ve etkinli-
ine gvenmek durumundayd. 1576 ylndaki ra-
porunda, kendi dragomann hem Hristiyan hem
de Osmanl tebaas olmasndan tr bir anlamda
utanga davranmakla sulayan Baylos Antonio Tie-
polo gibi, bundan yaknanlar da oldu (Albri 1844,
185-186; Rothman 2009, 784). Bu noktada, birok
yl sonra, 1719 ylnda, meydana gelen bir olay
hatrlamak yerinde olur: Hollanda elisinin birinci
sekreteri yali dragoman Guglielmo Thelys, olu
Ignazioyu Venedik eliliinde kurulan Dou dille-
ri okuluna kaydettirmek istedi ve bu istei kabul
grd. Venedik Cumhuriyeti elilii ile Peral La-
tinler arasnda var olan yakn ilikiler gz nnde
bulundurulunca, bylesi bir istein Senato tarafn-
dan yerine getirilmi olmas artc gelmemelidir.
Venedik vatanda olmayan, ancak yine de Dou dille-
ri okuluna kabul edilen veya Venedikten tercmanlk
yapmakla grevlendirilen genlere ilikin baka r-
nekler de bulunmaktadr (Lucchetta 1984, 27-28).
56 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
15.
Casa dei dragomanni (Roberto Giobbi)
Dragoman evi
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 57
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


2. La nascita dei giovani di lingua
Non contento della situazione in cui allora versava
lufficio degli interpreti della casa bailaggia, il bailo
Alvise Renier nella sua Relazione del 7 gennaio 1551
chiese di poter disporre di personale adatto a farsi
valido portavoce degli interessi veneziani. Il Senato
accolse la richiesta immediatamente e decise di invia-
re due giovani veneziani, fidati e competenti, a impa-
rare le lingue orientali (Bertel 1932, 141; Lucchetta
1989, 19-20). Nacquero cos i giovani di lingua, pro-
babilmente un calco dal termine gi esistente in turco
di dil olanlar (Rothman 2009, 775; Yerasimos 2005,
36), addestrati in un ambiente scolastico di cui si fece
capo lo stesso bailo. Il Senato espresse il desiderio
di scegliere per tale scuola preferibilmente due notai
della cancelleria ducale, ma un simile reclutamento
risult difficile: generalmente la classe media cit-
tadina ambiva a far carriera a Venezia; molti giovani,
ottenute lunghe licenze retribuite, non lasciarono pi
la loro citt (Lucchetta 1984, 36). A ci va aggiunto
che, se anche Costantinopoli veniva ammirata per la
sua bellezza, le condizioni di vita e ligiene non era-
no altrettanto apprezzate e le possibilit di carriera,
malgrado un certo ottimismo iniziale, erano limitate.
Inoltre, in caso di guerra, la situazione dei membri
della legazione veneziana non era sicura, come ve-
dremo. Infine, i componenti della comunit occiden-
tale nella capitale ottomana erano talvolta sedotti
dalla religione islamica che avrebbe loro permesso,
fra laltro, di sposare donne turche, di guadagnare
bene lavorando per gli ottomani questo fu il caso
del giovane di lingua Colombina (Palumbo Fossati
Casa 1997, 112) e di Antonio Torre (Rothman 2009,
779) o di salvare la vita in situazioni difficili.
Nonostante questo, la Repubblica riusc a trova-
re subito due giovani di buona famiglia, che erano
gi straordinari della Cancelleria ducale (Lucchet-
ta 1989, 20), Sebastiano del Cortivo e Lodovico
Marucini, disposti a partire. Nacque cos, per vo-
lont della Serenissima Repubblica di Venezia, la
prima scuola per interpreti di turco e ottomano,
ben presto imitata dalle altre ambasciate europee
a Costantinopoli.
3. Discussioni, metodi e proposte didattiche
Gi nel 1557, a pochissimi anni dallattivazione,
il bailo Marino Cavalli critic i metodi di insegna-
mento applicati e nel 1559 nomin capo della scuo-
2. Dil Olanlarnn Ortaya k
Baylos evinin tercmanlk biriminin iinde bu-
lunduu durumdan honut olmayan Baylos Alvise
Renier, 7 Ocak 1551 tarihli raporunda Venedik -
karlarnn gerektii gibi szcs olabilecek kapasi-
tede personel istediini bildirdi. Senato derhal bu
talebi deerlendirerek gvenilir ve yetenekli iki
gen Venedikliyi Dou dillerini renmek zere
stanbula gndermeye karar verdi (Bertel 1932,
141; Lucchetta 1989, 19-20). Bylece, byk ihti-
malle, Trkede var olan dil olanlar ifadesin-
den treyen (Rothman 2009, 775; Yerasimos 2005,
36) ve banda baylosun olduu bir okul ortamnda
retim gren giovani di lingua, yani dil olanla-
r ortaya kt. Senato, ad geen bu okula Dkalk
Kanlaryasndan iki noter seme isteini aklad.
Ancak byle bir grevlendirme zor grnyordu:
genellikle orta snf ehirliler Venedikte kariyer
yapmak istiyorlard; pek ok gen uzun sreli paral
izinle geldii ehrini bir daha terk etmiyordu (Lucc-
hetta 1984, 36). Bir de buna ek olarak, stanbula
gzelliinden tr hayran kalnsa da, hayat ko-
ullar ve temizlik ayn ekilde beeni grmyordu
ve kariyer yapma olasl, balangtaki belirli bir
iyimserlie karn, snrlyd. Ayrca, sava duru-
munda, ileride de sz edilecei gibi, Venedik eli-
liinin yelerinin durumu gvenli deildi. Son ola-
rak, Osmanl baehrindeki batl topluluun yeleri
bazen slam dininin etkisi altna girebiliyordu, zira
bu sayede Trk kadnlar ile evlenebiliyor, Osmanl-
lar iin alarak iyi para kazanabiliyor Dil olan
Colombinann (Palumbo Fossati Casa 1997, 112)
ve Antonio Torrenin (Rothman 2009, 779) durum-
lar buna rnektir veya zor durumlarda hayatlarn
kurtarabiliyorlard.
Tm bunlara karn, Venedik Cumhuriyeti, hemen
yola kmaya hazr, Venedik Dkalk Kanlaryasnda
olaanst dragomanlk yapm (Lucchetta 1989,
20), Sebastino del Cortivo ve Lodovico Marucini
adl, iyi ailelerden gelen iki tercman bulmay he-
men baard. Bylece, Venedik Cumhuriyetinin iste-
i zerine, stanbuldaki dier Avrupa lkeleri eli-
liklerince ksa srede taklit edilecek olan, ilk Trke
ve Osmanlca tercman okulu kuruldu.
3. Tartmalar, Yntemler ve retim nerileri
1557 ylnda, hizmet vermeye baladktan bir
ka yl sonra, Baylos Marino Cavalli uygulanan -
58 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
retim yntemlerini eletirdi ve 1559 ylnda s-
rekli rencisi olmadndan tam anlamyla gerek-
tii gibi almayan okulun bana Trke, Slavca,
Arnavuta, Arapa, biraz da Farsa ve hukuk bilen
Dragoman Michele Cernoviyi getirdi. Orada ei-
tim veren Trk hocann (Venedik dilinde cozzann)
iine son verdi. lk defa birisi, ana dilde bir ret-
menden mi yoksa Osmanl Devletinde konuulan
farkl dillerde yetkin bir Venedikliden mi faydalan-
mann daha iyi olabileceini sorguluyordu. Bu ko-
nuyla ilgili olarak, zellikle on sekizinci yzylda,
byk tartmalar yaand. Bir dili renmek iin
o dili konuanlarn kltrn de renmenin ge-
rektiini savunanlar ile bunun gerekli olmadn
destekleyenler arasnda aslnda bugn bile bir an-
lama salanabilmi deildir. Bir rnek vermek ge-
rekirse, 1788 ylnda Andrea Memmo bir dragoma-
nn drt Dou dili bilmesi gerektiini savunuyordu,
yani halk arasnda konuulan Rumca ve Trke,
iyi bir ekilde yazmak iin elzem olan Arapa ile
yaz dilini (yani Osmanlcay) daha alml bir hale
getiren Farsa. Ancak kiiyi daha deerli ve bi-
linli klan kltrden yoksun olduunda dragoman,
Venedik Cumhuriyetine laykyla hizmet edemezdi
(Lucchetta 1985, 16). Daha kolay olduu iin ders-
lerin ncelikli konusu olan konuma dili ile yaz dili
arasndaki farkllk, bir sorun oluturmaktayd. Os-
manlcay doru bir ekilde yazmak, baz deneyimli
dragomanlar iin bile zordu.
Bu noktada, on yedinci yzyln balarnda, s-
tanbuldaki ikameti srasnda dou dillerini -
renmede olduka farkl bir yntemden yararlanan
Romal seyyah Pietro Della Valleden sz etmek ye-
rinde olur. spanyolcay renmek iin, o dili (daha
dorusu Kastilya dilinin on beinci yzyl branice
versiyonu olan Ladinoyu) konuan hahamlar ken-
disine retmen olarak seti; ilki olduka gen -
rencilerle ders yapmaya alm, ama retimi pek
etkili olmayan bir hocayd idi. Daha nce Fransz el-
isine baaryla Osmanlca retmi olan ikinci bir
haham, Pietro Della Vallenin asl Osmanl Trkesi
retmeni oldu. renci Della Vallenin gnmze
kadar gelen bir alma defteri sayesinde retim
amacyla kullanlan malzemeler hakknda pek ok
bilgiye sahip oluruz: Bunlar, Bab- Aliye yazlan
dilekeler gibi, Musevi cemaatine ait eski belgeler
ve gvenilir tercmeleriyle Hristiyanlarca bilinen
mezmurlardr. Della Valle, Trkeyi, ardndan da
Farsay her iki dilde iir yazabilecek kadar iyi bir
ekilde rendi (Speelman 2002; zkan 2011). Ay-
rca, Trke renmeye merakl bir baka topluluk
la che non funzionava ancora come tale, perch
non vi erano sempre alunni il dragomanno Miche-
le Cernovi, che conosceva il turco, lo slavo, lalba-
nese, larabo, un po di persiano, nonch le leggi, e
licenzi il maestro turco (hoca, in veneziano: cozza)
che vi insegnava. Per la prima volta qualcuno si
chiese se fosse meglio servirsi di un docente ma-
drelingua oppure di un veneto che potesse van-
tare una buona conoscenza di varie lingue usate
nellImpero Ottomano. Su questo argomento si di-
scusse con molta foga soprattutto nel 700 e, in un
certo senso, ancora oggi non vi accordo tra quan-
ti sostengono che per insegnare una lingua bisogna
insegnare anche la cultura di chi la parla e quan-
ti affermano che ci superfluo. Solo per fare un
esempio, Andrea Memmo nel 1788 sosteneva che il
dragomanno doveva sapere quattro lingue orienta-
li, cio il greco volgare, il turco volgare, larabo che
era fondamentale per scrivere bene e il persiano
che rendeva la lingua scritta (cio lottomano) pi
dolce, ma che, senza la cultura che rende gli uomini
pi pregievoli e svegli, non avrebbe potuto ser-
vire a dovere la Repubblica (Lucchetta 1985, 16).
Un problema era la differenza tra idioma parlato,
soggetto privilegiato delle lezioni perch pi facile,
e lingua scritta. Scriver bene in ottomano risultava
difficile perfino a qualche esperto dragomanno.
Giova accennare al modo assai diverso di impa-
rare le lingue orientali di cui si serv, allinizio del
Seicento, il viaggiatore romano Pietro Della Valle
durante il suo soggiorno a Costantinopoli. Per ap-
prendere lo spagnolo, assold come maestri dei rab-
bini che parlavano quella lingua (o meglio, il ladino,
variante ebraica quattrocentesca del castigliano): il
primo fu un mor, abituato a trattare con ragazzi
molto giovani, il cui insegnamento non fu per molto
efficace; un secondo rabbino, che gi aveva insegna-
to con successo lottomano allambasciatore france-
se, divent invece il vero maestro di turco ottomano
di Della Valle. Grazie ad un suo quaderno da stu-
dente, che ancora oggi si conserva, sappiamo di pi
sul materiale allora usato a scopo didattico: vecchi
documenti della comunit ebraica, come suppliche
rivolte alla Porta, ma anche il testo dei Salmi, opera
gi conosciuta da ogni cristiano in traduzioni affida-
bili. Della Valle impar tanto bene il turco ottomano,
e poi il persiano, da poter scrivere poesie in entram-
be le lingue (Speelman 2002; zkan 2011). Inoltre
egli scrisse anche una grammatica turca, destinata
ai missionari cattolici, altro gruppo interessato ad
imparare questa lingua (Rossi 1953, 30-32). Il caso
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 59
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


olan Katolik misyonlerler iin bir Trke dil bilgisi
kitab da yazd (Rossi 1953, 30-32). Della Vallenin
durumu, baz yaratc yntemlerle Yakn Douda
konuulan dillerde baar elde edilebileceini ve
Franszlarn en azndan bir elilerinin o zaman-
larda bile sadece Avrupa dillerini bilenlere uygun
zel retim yntemleri kullandklarn kantlar.
Dragomann bir dili renme yntemi, onun e-
viri slubunda da kendini gstermekteydi. Ayn me-
tinler zerinde yaplan farkl eviriler karlatrl-
mtr. rnein, on altnc yzyln sonunda, Trke
konuma dilini henz ocukken renmi olan Gia-
como de Nores gibi bir kii, daha ok konuma dili-
ne zg ifadeler kullanmaktayd; dolayl anlatmla-
ra bavurduundan ve bir kelimenin anlamn ak-
lamada yani kullandndan ifadeleri pek kesin
saylmazd. Dil olan olarak stanbulda bulunmu
olan Girolamo Alberti gibi bazlar ise, Venedik dip-
lomatik diline zg karlklar ve doru szckleri
kullanarak Osmanl yazarn bak asn yanstma-
ya alyorlard (Rothman 2009, 789).
4. Dragomanlarn Zaferleri ve Trajedileri
Az etkili ve zor ilerleyen bir retim sisteminin
var olmasna karn, mesleinde baarya ulam
dragomanlar vard. 1563 ylnda dil olan olarak
stanbula gnderilen ve 1565 ylndan 1570 ylna
kadar orada hizmet veren Vincenzo degli Alessand-
ri, Kbrs sorunu srasnda diplomat (ve ajan) ola-
rak rana gnderildi. Peral bir Latin aileden gelen
Giovanni Battista Salvago 1624 ylnda Magrebde-
ki Osmanl eyaletlerine gnderildi, o topraklarda
grdkleri ve rendikleri hakknda geriye uzun
bir rapor brakt (Berchet 1865, 167-182; Salvago
1937).
Kbrs Sava srasnda (1570-1573) Venedik el-
iliinin yeleri baylosun evinde tutuklu kalnca,
lkesine balln canyla deyen Ba Dragoman
Lodovico Marucini oldu: Venedike mektup gnder-
dii iin 1571 ylnn balarnda hapsedildi ve 29
Maysta, byk ihtimalle kt fiziki artlar altnda
ld (Pedani-Fabris 1996, 161-163). Venedikli ter-
cmanlarn Osmanllar tarafndan ldrlmesi bu
tek olayla snrl deildir. rnein, 1620 ylnda B-
yk Dragoman Marcantonio Borisi, Venediklilere
kar birka Bosnal tccarn sunduu dilekenin
tartlmas srasnda, erefine ve kiiliine hakaret
ettii gerekesiyle, genliinden beri husumet iin-
de olduu Vezir stankyl Gzelce Ali Paann em-
di Della Valle prova che, con qualche creativit di
metodo, era possibile avvicinarsi con successo alle
lingue parlate nel Vicino Oriente e che i francesi o
almeno, un loro ambasciatore gi allora utilizza-
vano metodi specifici di insegnamento, adatti a chi
conosceva solo lingue europee.
Il metodo con cui un dragomanno aveva appreso
una lingua si rifletteva anche sul suo modo di tradur-
re. Sono stati comparati esempi diversi di traduzioni
fatte sugli stessi testi. Per esempio alla fine del Cin-
quecento un personaggio come Giacomo de Nores,
che aveva imparato il turco parlato da bambino, usa-
va espressioni pi colloquiali ed era meno preciso,
ricorrendo a circonlocuzioni e cio per spiegare
il significato di una parola; altri invece, come Girola-
mo Alberti che era stato a Costantinopoli come gio-
vane di lingua, cercava di rendere il punto di vista
dellautore ottomano utilizzando le corrispondenti e
corrette parole appartenenti al linguaggio diploma-
tico veneziano (Rothman 2009, 789).
4. Glorie e tragedie di dragomanni
Malgrado un sistema di insegnamento poco ef-
ficiente e stagnante nel suo sviluppo, vi furono
dragomanni che ebbero successo nella loro profes-
sione. Vincenzo degli Alessandri, a Costantinopoli
come giovane di lingua nel 1563 e attivo dal 1565
al 1570, fu inviato come diplomatico e spia in
Persia durante il conflitto di Cipro. Giovanni Bat-
tista Salvago, proveniente da una famiglia latina
di Pera, fu mandato nel 1624 nelle provincie otto-
mane del Maghreb e lasci unampia relazione su
quanto vide e conobbe di quei paesi (Berchet 1865,
167-182; Salvago 1937).
Durante la guerra di Cipro (1570-1573), quan-
do i membri della legazione furono rinserrati nella
casa bailaggia, fu il dragomanno grande Lodovico
Marucini a pagare con la vita la lealt al suo pae-
se: imprigionato allinizio del 1571 per aver spedito
delle lettere a Venezia mor il 29 maggio, proba-
bilmente di stenti (Pedani-Fabris 1996, 161-163).
Non si tratt di un singolo caso, in quanto anche al-
tri dragomanni vennero uccisi dagli ottomani. Per
esempio nel 1620 il dragomanno grande Marcan-
tonio Borisi fu impiccato per ordine del gran visir
Istankyl Gzelce Ali Paa con cui era in contra-
sto sin da quando erano entrambi giovani, con il
pretesto che aveva parlato contro il suo onore e la
sua persona durante la discussione di una petizio-
60 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
riyle idam edildi (Bertel 1932, 176). Girit bunalm
(1645-1669) srasnda, 1649 ylnda boularak ld-
rlen Ba Dragoman Giovanni Antonio Grillonun
kaderi de benzer zellikler tar. Giovanni Soranzo
ve heyetinin byk bir blm ise Rumeli Hisarna
hapsedildi ve bir yl sonra serbest brakld (Bertel
1932, 186-190). Cicogna 1971 tasnifli el yazmasnda
Borisi ve Grillo adl tercmanlarn ikence ile ld-
rlmeleriyle ilgili iki resim vardr. Batl bir kiinin
talebi zerine stanbulda kaleme alnan bu el yaz-
mas, dil olan Marco Tarsiann yazd aklama-
lar tamaktadr (Romanelli 1983, 43). Bab- Alide-
ki Venedik heyetinin karlat zc durumlarla
ilgili bir anlatma Sekreter Giovanni Battista Balla-
rin tarafndan oluna yazlan 30 Haziran 1649 ta-
rihli mektupta rastlanr (Romanelli 1983, 61). Son
Osmanl-Venedik (1714-1718) Sava srasnda da,
1715 ylnda, Venedikli Dragoman Giovanni Battis-
ta Navon, aniden tutuklanr ve Osmanl tebaas olan
Kuzey Afrikal Mslman korsanlar tarafndan el
konulan bir Ragusa gemisi ile baz nemli bilgiler
ieren bir mektup gndermekle sulanarak Perada
Drt Yolda Vezir-i Azamn emriyle aslr (Bertel
1932, 262).
Benzer olaylar Girit Sava srasnda baylosun
ulaklarnn bana da geldi: biri kaza oturtuldu,
bir dieri kancaland, yani kanca eklinde bir de-
mire asld; sanki Bab- Ali, Venedik Cumhuriyeti
tarafndan kullanlan birincil neme sahip aracla-
ra zarar vermek istiyor ve simgesel bir bak a-
syla dmanla olan her ba reddediyor gibiydi.
Ancak, Onlar Meclisinin (Consiglio di Dieci) lme
mahkm etmeyi nerdii Michele Cernovi (1563)
ve Mateca Salvagonun (. 1594?) bana geldii
gibi, dragomanlar hainlik ve kymet bilmezlik yap-
tklarnda bylesi bir tehlike hizmet ettikleri Vene-
dik Cumhuriyetinden de gelebilmekteydi (asve 12;
Bertel 1932, 140; Preto 1986, 82). Bu acmasz
lmler, dragomanlarn ocuklarn ve yaknlarn,
benzer bir kariyere adm atma konusunda geri-
letmedi; aksine, Venedik Cumhuriyeti kendisi iin
alan hizmetkrlara duyduu kran gsterme
gayreti iindeydi: talihsiz Giovanni Antonionun
olu Ambrogio Grillo ile Borisi ailesinin pek ok
ferdi, sonraki yllarda baylos evininin tercmanl-
n yaptlar (Luca 2003, 304-306).
Savalarn yan sra, salgn hastalklar da Vene-
dik eliliinin yeleri iin daimi bir tehlike olu-
turmaktayd. 1551 ylnda, stanbulda veba patlak
verdi. 1554 ylnda ve ksa aralklarla on altnc yz-
yln tm ikinci yars boyunca, 1560, 1568, 1575,
ne presentata da alcuni mercanti bosniaci contro i
veneziani (Bertel 1932, 176). Durante il conflitto
di Candia (1645-1669), nel 1649, tocc una simile
sorte al dragomanno grande Giovanni Antonio Gril-
lo, che venne strangolato, mentre il bailo Giovanni
Soranzo e gran parte dei membri della sua corte
vennero imprigionati nel castello di Rumeli Hisar
e rilasciati lanno successivo (Bertel 1932, 186-
190). Esistono due illustrazioni relative al suppli-
zio dei dragomanni Borisi e Grillo nel ms. Cicogna
1971, un codice di probabile produzione locale ma
di committenza occidentale, munito di didascalie
del giovane di lingua Marco Tarsia (Romanelli
1983, 43). Una descrizione della triste sorte del-
la delegazione veneta alla Porta venne fornita dal
segretario Giovanni Battista Ballarin in una lettera
al figlio del 30 giugno 1649 (Romanelli 1983, 61).
Anche durante lultima guerra veneto-ottomana
(1714-1718), nel 1715, un dragomanno veneto,
Giovanni Battista Navon, venne improvvisamen-
te arrestato e impiccato allincrocio delle Quattro
Strade di Pera per ordine del gran visir a causa di
una lettera informativa spedita su una nave di Ra-
gusa catturata dai corsari barbareschi sudditi degli
ottomani (Bertel 1932, 262).
Una sorte non dissimile soffrirono i portalettere
del bailo durante la guerra di Candia: uno fu impa-
lato, un altro inganzato, cio appeso ad un gancio
curvo, come se la Porta avesse voluto allora colpi-
re i principali intermediari utilizzati da Venezia e
quindi rifiutare, anche da un punto di vista simbo-
lico, ogni contatto con il nemico. Il pericolo poteva
comunque venire anche da parte della stessa Sere-
nissima, nel caso qualche dragomanno si fosse di-
mostrato infedele e ingrato, come capit a Michele
Cernovi (1563) e a Mateca Salvago (m. 1594?)
che il Consiglio di Dieci propose di condannare a
morte (asve, 12; Bertel 1932, 140; Preto 1986,
82). Queste morti violente non scoraggiarono figli
e parenti dei dragomanni uccisi dallintraprendere
la medesima carriera; anzi, la Serenissima si dimo-
str ansiosa di mostrare riconoscenza per i servizi
che le erano stati resi: Ambrogio Grillo, figlio dello
sfortunato Giovanni Antonio (Luca 2003, 304-306),
e molti altri membri della famiglia Borisi furono poi
interpreti della casa bailaggia.
Dopo le guerre le malattie epidemiche rappre-
sentarono un pericolo costante per i membri del-
la legazione veneziana. Nel 1551 scoppi la peste
a Costantinopoli, che riapparve poi nellestate del
1554 e, a intervalli ravvicinati, per tutta la seconda
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 61
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


1590 ve 1592de yeniden grld. Salgnn yayl-
mas, bayloslar ve heyetlerini havann ok daha
salkl olduu Pera Balarndaki mekana tan-
maya mecbur brakt. Veba, zellikle Venedikten
gelen ve yeni bir iklim ile farkl bir evreye al-
mak zorunda olan tercmanlar iin ciddi sorunlar
yaratarak takip eden yzyllarda da varlk gsterdi
(Lucchetta 1989, 21): 1568 ylnda dil olan Lodo-
vico Fontana, 1637 ylnda ise Ippolito Parada ld.
Ludoviconun kk kardei, yetenekli Matteo Ma-
rucini Perann iklimine dayanamaynca Venedike
geri gnderildi. Ciddi ve sadk dragomanlardan
oluan bir aileye mensup olup, kendisi ile birlikte
stanbula gelenlerin byk ksmn vebadan kay-
beden seksen yalarndaki Dragoman Giovanni
Mascellininin 1670 ylndaki durumu ise son dere-
ce trajikti (Lucchetta 1984, 54-55).
1786 ylnda Lazzaro Spallanzaninin belirttii
gibi, Bab- Alide olup bitenleri gizlice dinlemek-
ten baka bir ie [] yaramayan, ancak bunlardan
da gerekli sonular kartacak siyasi bilgilerden
yoksun, hizmetinde olduklar veya saraynda bu-
lunduklar Prensin ynetim biiminden [] haber-
siz (Lucchetta 1985, 12) diye sklkla nitelenen
birok dragomann aslnda son derece etin art-
larda, hayatlarn tehlikeye atarak ve hem zor hem
de riskli bir ite genellikle dk cretle altklar
dikkate alnmas gereken bir noktadr. Osmanl te-
baasndan bir hanm ve stanbulda bir evi olma-
sna karn, son Venedik-Osmanl Sava srasnda
(1714-1718) Baylos Andrea Memmonun hi yann-
dan ayrlmayan Dragoman Gian Rinaldo Carli ile on
yedinci yzyln banda Venedike hizmet eden dil
olan Bartolomeo Bruti en byk sadakat rnei
sergileyen dragomanlar olarak hatrlanmaldrlar
(Pippidi 2006, 63-64).
5. Venedikte Bir Dil Okulu Kurulmal M?
Daha 1577 ylnda Baylos Giovanni Corner dil
okulunun Venedike tanmasn nermiti ve ve-
bann yaratt tehlike evresinde birleen zor dip-
lomatik koullar, bu ynde bir deiiklie iaret
ediyordu. Bu arada bayloslar, Peradaki Levanten
aile mensuplarna giderek daha ok grev verip,
kk dragoman Pasquale Navon ve olu Tomma-
so ve bakalar gibi, dragomanlk gibi zor bir grevi
yerine getirmek iin tam anlamyla hazrlanmam
kiileri ie almak zorunda kaldlar (Yerasimos 2005,
32). O zaman Cornerin nerisi takipi bulmad; ha-
met del Cinquecento (nel 1560, 1568, 1575, 1590
e 1592). La diffusione del morbo costrinse i baili e il
loro entourage a spostarsi nella casa di villeggiatu-
ra, situata alle Vigne di Pera, dove laria era molto
pi salubre. La peste si fece sentire anche nei secoli
successivi causando gravi problemi soprattutto per
i giovani che venivano da Venezia e dovevano abi-
tuarsi a un clima e a un ambiente diverso (Lucchetta
1989, 21): nel 1568 mor il giovane di lingua Lodovi-
co Fontana, nel 1637 il giovane Ippolito Parada,
mentre il capace Matteo Marucini, fratello minore
di Lodovico, non sopport il clima di Pera e venne
quindi rimandato a casa. Pi tragico fu, nel 1760,
il caso dellottuagenario dragomanno Giovanni Ma-
scellini, discendente da una famiglia di dragomanni
seri e fedeli, che sopravvisse a buona parte dei suoi
congiunti uccisi dalla peste (Lucchetta 1984, 54-55).
Interessante notare quanti dragomanni, che
spesso erano giudicati, come disse Lazzaro Spal-
lanzani nel 1786, non [] buoni che di spiare
quello che succede alla Porta, ma senza che abbia-
no principio di politica per dedurne le opportune
conseguenze e senza che [] sappiano la forma
di governo del Principe che servono o siano stati
alla sua Corte (Lucchetta 1985, 12) abbiano inve-
ce lavorato in condizioni difficilissime, rischiando
spesso la vita e ricevendo di solito magri compensi
per un lavoro difficile e pericoloso. Vanno ricordati
come ottimi esempi di fedelt il dragomanno Gian
Rinaldo Carli, che pur avendo la moglie suddita ot-
tomana e la casa a Costantinopoli, fu sempre vici-
no al bailo Andrea Memmo allo scoppio dellultima
guerra veneto-ottomana (1714-1718) e il giovane
di lingua Bartolomeo Bruti che serv la Serenissima
allinizio del Seicento (Pippidi 2006, 63-64).
5. Una scuola di lingue a Venezia?
Gi nel 1577 il bailo Giovanni Corner suggeriva
di spostare la scuola di lingue a Venezia e le difficili
congiunture diplomatiche, unite al pericolo sempre
presente della peste, spingevano in tale direzione.
Nel frattempo i baili furono costretti a un impiego
sempre maggiore delle famiglie levantine di Pera,
assumendo persone come il protogero delle navi Pa-
squal Navon, suo figlio Tommaso e molti altri, non
perfettamente addestrati per un compito difficile
come quello di dragomanno (Yerasimos 2005, 32).
Allora non si diede seguito alla proposta di Corner:
il suo successore Paolo Contarini decise, nel 1583,
62 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
lefi Paolo Contarini, 1583 ylnda Peradaki okulda
retimi srdrmeye karar verdi. retici ynden
fazla bir ey deimedi; 1627 ylnda Sebastiano
Venier, Venedikte bir hazrlk kursu, ardndan da
stanbulda bir pekitirme kursu oluturarak eitim
sistemini deitirmeyi nerdi (Palumbo Fossati Casa
1997, 116).
Genel olarak, bugn tm Avrupa lkelerinde uy-
gulanan yllk temel ve iki yllk uzmanlk ei-
timinden (ba/ma) farkl bir eyden sz etmiyordu.
Ancak o zaman nerilen bu benzer gr kabul
edilmedi. Birka yl sonra, Alvise Contarininin her
baylos deiikliinde dil olanlarn bir snava tabi
tutma ve yeterli yetenee sahip olmayanlar iten
karma projesi de kabul grmedi.
Karlalan sorunlar, ilgin bir ekilde olduka
gnceldir. Dil olanlar tembel olup sklkla kariyer
hedeflerini deitirmek istemekteydiler. Motivas-
yon eksiklii yaanmakta ve maalar genellikle
beklentileri karlamamaktayd. retmenlerin de
maa azd ve bu nedenle grevlerine yeterince ba-
l deillerdi. Tm bunlar yetmezmi gibi, Giovanni
Battista Donnn da belirttii zere, bir de dil ile il-
gili bir sorun vard: talyadaki yresel diller gibi:
her bir kii bulunduu yrenin konuma kalplar,
telaffuzu ve aksan ile konuuyor. Ancak bu Farsa
ile ssleniyor. [] Bir de bizdeki Latince gibi Trk-
lerde Arapa kullanlyor (Lucchetta 1987-1988,
493). Ayrca retim iin kullanlan Meninskinin
nl dil bilgisi kitabnn, dil renim srecini kolay-
latrmad syleniyordu: kitab anlamak olduka
zordu, stelik talyanca bilmeyen bir retmen ta-
rafndan okunup yorumlanmaktayd.
6. Baz Dalmayal ve Istrial Ailelerin Rol
Venedik brokrasisinin aileleri, riskli ve kt ma-
al dragomanlk kariyerinde ilerlemedeki zorluklar
grp, bu meslee ynelik tm ilgi ve alakalarn kay-
bedince, Venedik Cumhuriyeti, Istriali ve Dalmaya-
l aristokrat ailelere mensup yetenekli genleri bu
alanda uzmanlamak zere cesaretlendirme gayreti
iine girdi. Venedik vatandalar ve Peral Latin aile-
lerin fertlerinden sonra, dragomanlarn yetitirilme-
sinde Dalmayal ve Istriali aileler nc ncelikli
topluluu oluturuyorlard. Soylu Dalmayal aileler,
Osmanl gcnn her geen gn daha ok Venedik
hkimiyetini zorlad bir snr blgesinde yaamak-
talard. ocuklarndan birini devlet hizmetine sok-
mak, Venedik Cumhuriyeti ile olan ilikilerini ve
di tenere aperta la scuola a Pera. Da un punto di
vista didattico poco cambi: nel 1627 Sebastiano
Venier propose di cambiare il sistema educativo
creando un primo corso propedeutico a Venezia,
seguito a Costantinopoli da un corso di perfeziona-
mento (Palumbo Fossati Casa 1997, 116).
In fondo, si trattava di un sistema non dissimile
da quello di laurea triennale e magistrale (o ba/ma)
oggi praticato in quasi tutti i paesi europei. Tutta-
via una simile proposta non venne accolta, n si
accett, alcuni anni pi tardi, il progetto di Alvi-
se Contarini di sottoporre i giovani di lingua ad un
esame ad ogni cambiamento di bailo e di licenziare
chi non avesse dimostrato abbastanza talento.
Curiosamente quando si pensa ai problemi al-
lora affrontati, essi sembrano molto attuali. I gio-
vani erano affetti dalla prigrizia e spesso volevano
cambiare carriera. Mancava la motivazione e le
paghe non corrispondevano il pi delle volte alle
loro aspettative. I maestri erano mal pagati e per-
ci poco assidui ai loro doveri. Come se non bastas-
se, cera il problema di una lingua che era, come
disse Giovanni Battista Don come nellItalia la
provinciale, nella quale cadauno parla con le forme
e con la pronuncia et accento del paese. Ma questa
si rende adornata dalla persiana [...] pur anco si
ritrova larabo tra Turchi s come il latino tra noi
(Lucchetta 1987-1988, 493). Si diceva inoltre che il
libro usato per linsegnamento, la famosa gramma-
tica del Meninski, non facilitava il processo di ap-
prendimento, dal momento che era assai faticoso
capirlo, e oltre tutto era letto e commentato da un
maestro che non sapeva litaliano.
6. Il ruolo di alcune famiglie dalmate e istriane
Quando le famiglie della burocrazia veneziana
persero ogni interesse nel vedere i propri rampolli
incamminarsi nella carriera rischiosa e mal pagata
di dragomanno, la Serenissima cerc altrove nuo-
vi talenti incoraggiando giovani appartenenti a fa-
miglie aristocratiche dellIstria e della Dalmazia a
specializzarsi in questo settore. Dopo i cittadini ve-
neziani e i membri delle famiglie latine di Pera, fu
questo il terzo gruppo privilegiato nel reclutamento
dei dragomanni. Le famiglie della nobilt dalmata
vivevano in una zona di confine dove il potere otto-
mano si stava affermando sempre di pi a spese del
dominio veneto. Impiegare un figlio a servizio dello
stato contribu a rinsaldare il rapporto con la Sere-
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 63
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


otoritelerce tannrlklarn salamlatrmaya katk
salyordu. Bazlarna gre, dragomanlarn guru-
ba ayrlmas, Venedik vatandalar, Venedikin buy-
ruu altnda olanlar ile Osmanl tebaasndan olan-
lardan meydana gelmesi, Venedik Cumhuriyetinin
durumunu yanstyordu. On yedinci yzyl boyunca
bu guruplar arasndaki snrlar gittike belirsizleti,
aralarndaki evlilikler de Venedik vatandalarnn ve
Venedik blgesi tebaasnn Peradaki Latin kkenli
topluluk ile kaynamasn salad. Ayrca, gerek ve
kendilerine zg aile ilikilerinin olumasna katk-
da bulunacak ekilde, ayn aileden baz fertlerin Ve-
nedik, bazlarnn ise dier elilikler iin almalar
ska gereklemekteydi. Venedik Cumhuriyeti var
olan bu aile ilikilerini ve buradan ortaya kan tek
bir devlete olan snrl ballklar sevmese de, Pe-
ral dragoman ailelerin ellerinde bulunan bilgilere
ulaabilmek ve bu ailelere mensup tercmanlarn di-
er yabanc glerce kullanlmasn engellemek iin
onlarla ilikilerini canl tutmay srdrd (Rothman
2009, 776, 779-782).
On altnc ve on yedinci yzyllar arasnda ortaya
kan Dulcigno kkenli Bruti ailesi ile onlarn dost-
lar ve akrabalar olan Borisi ailesinin durumu ilgi
ekicidir. Cristoforo Bruti 1580lerin ikinci yarsn-
dan itibaren Lorenzo Bernardoya hizmet etti ve
ardndan kuzeni Pasquale ile alt. Marcantonio
Borisi 1580lerin ilk yllarndan yargland 1620
ylnn bana kadar dragomanlk yapt. Ardndan,
iki aile de kont unvan alarak Capodistriaya
(Koper) yerleti. Bir baka Istrial aile ise Tarsia ai-
lesidir (Gardina 2005, 56-60; Luca 2013): fertleri
on altnc yzyln banda Venedik Cumhuriyetine
asker olarak baaryla hizmet etti, daha sonralar
ise onlarn soyundan gelenler, zellikle de Cristo-
foro ve kardei Marco dragoman olarak kariyer
yapt. Merhum Grillonun ardndan yerini alan
Marco, daha nce de belirtildii gibi, Cicogna
1971 tasnifli el yazmasnn aklamalarn yazan
kiiydi. Cristoforonun olu Tommaso 1671 yln-
da Dalmayada e zamanl tercman olarak grev
yapt, ardndan 1680 ylnda ba dragoman ilan
edildii stanbula gnderildi. Tommasonun akra-
bas, nce Dalmayada sonra Perada ok benzer
bir kariyere sahip olan Gian Rinaldo Carliydi.
7. Baylos Giovanni Battista Don ve Dil Okulu
1681 ylnda, byk bir kltrel birikime sahip
olup Osmanl kltrne ilgi duyan Giovanni Battis-
nissima e il loro diritto alla riconoscenza delle au-
torit. Secondo alcuni, la divisione dei dragomanni
in tre gruppi rispecchi quella della Serenissima
Republica in veneziani, veneti e altri che non erano
sudditi veneti bens ottomani. Nel corso del 600
i confini fra i gruppi si fecero sempre meno netti,
anche per i matrimoni che contribuirono a fondere
veneziani e veneti con la comunit latina di Costan-
tinopoli. Inoltre non di rado avvenne che membri di
una stessa famiglia lavorassero alcuni per Venezia
e alcuni per altre legazioni, contribuendo a creare
vere e proprie reti familiari. Sebbene la Serenis-
sima non amasse queste reti e la limitata lealt a
un unico stato che ne conseguiva, continu daltra
parte a coltivare i rapporti con le famiglie di dra-
gomanni di Pera per aver accesso alle informazioni
di cui queste erano in possesso, e per evitare che
i loro giovani fossero impiegati da altre potenze
straniere (Rothman 2009, 776, 779-782).
Interessante appare il caso delle famiglie emer-
genti tra Cinque e Seicento dei Bruti, originari di
Dulcigno, e dei Borisi, loro amici e congiunti. Cri-
stoforo Bruti serv sotto Lorenzo Bernardo dalla
seconda met degli anni 80 del Cinquecento e in
seguito fu assistito dal cugino Pasquale. Marcan-
tonio Borisi fu dragomanno dai primi anni 80 fino
allinizio del 1620, quando venne giustiziato. Le
due famiglie si trasferirono poi a Capodistria otte-
nendo nel contempo il titolo di conte. Unaltra fa-
miglia istriana fu quella dei Tarsia (Gardina 2005,
56-60; Luca 2013) i cui membri furono, nei primi
anni del 500, valenti soldati della Serenissima
mentre, pi tardi, i loro eredi e in particolare Cri-
stoforo e suo fratello Marco fecero carriera come
dragomanni; Marco, che succedette al compianto
Grillo, fu come gi detto lautore delle didascalie
del codice Cicogna 1971. Il figlio di Cristoforo,
Tommaso, serv invece come interprete in Dalma-
zia nel 1671 e fu trasferito poi a Constantinopo-
li, dove venne nominato dragomanno grande nel
1680. Parente di Tommaso fu Gian Rinaldo Carli
che percorse una carriera molto simile, prima in
Dalmazia e poi a Pera.
7. Il bailo Giovanni Battista Don e la scuola
di lingue
Con lavvento nel 1681 di un bailo di grande re-
spiro culturale e interessato alla cultura ottomana,
Giovanni Battista Don, le cose sembrarono pren-
64 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
ta Donnn baylos olarak atanmasyla, iler daha
farkl bir yola girecek gibiydi. Don, stanbuldaki
Venedik eliliine, kendisiyle birlikte, alt dil olan
getirdi. Aralarnda, stanbulda geirdikleri dne-
min raporunu yazmakla grevli Bellunolu Doktor
Antonio Benetti de bulunuyordu. Venedikten ayrl-
madan nce Don, Ermeni Rahip Giovanni (Hov-
hannes) Agopun yardmyla, Hi deilse biraz
ainalk kazanmak iin Trk dilinin temel eleri-
ni renmek istemiti (Palumbo Fossati Casa 1997,
116). Osmanl baehrine varan Donnn heyeti,
arkeolojiyi de kapsayan pek ok farkl trden bir
dizi alma balatt.
Osmanlca ile yazlm eserlerin talyancaya ter-
cmeleri ok nemliydi; bunlarn arasnda 1688 y-
lnda baslan bir Trk ataszleri derlemesi ile 1693
ylnda baslan ve bir Arap, Fars, Osmanl edebi-
yat bibliyografyas olan Ktip elebinin Kefz-
zunnu yer alyordu. Don, ayrca, Della Lettera-
tura dei Turchi (1688) adl, Leibnitz tarafndan
da vlen bir kitap olup Trk dili, Trk edebiya-
t halk edebiyat dahil ve Trk mzii zerine
Avrupada grlen ilk eseri yazd. Kitaptaki ark-
larn tercmeleri Dragoman Gian Rinaldo Carliye
aitti (Donado 1688, 125, 129, 135, 139). Bu eserin
getirdii yenilik, daha ziyade Osmanl kltrnn
iyi ynlerini ortaya koymasndayd.
Osmanl kltrne aklc ve ak yaklamlaryla
Don ve dil olanlar on altnc yzyln sonlarnda
balayan ve Yakn Dou kltrne duyulan bariz
ilgiyi kantlayan bir dizi almann iinde yer al-
dlar. Bu almalar arasnda, 1580 ylnda yaynla-
nan drt dilli bir szlk; Giovanni Molinonun tal-
yanca-Trke Szl (1641); De Propaganda Fide
tarafndan grevlendirilmi olan Della Vallenin
rneine dayanarak hazrlanm, 1643 tarihli,
Francesco Maria Maggionun Trke Dil Bilgisi ki-
tab; Franois Mesgnien-Meninskinin 1680 tarihli
Thesaurus Linguarum Orientalium u ve pek ok
baka eser saylabilir. Ayrca, bayloslarn ve stan-
buldaki olaanst elilerin raporlar (Relazioni),
Marino Sanudonun gnlkleri (I Diarii) ve Andrea
Calmonun tiyatro eserleri, Osmanl dnyasna ili-
kin yzeysel olmayan bilgi ve temaslar kantlayan
Trke szck ve ifadelerle zengindir (Palumbo
Fossati Casa 1997, 115). Tercmanlk meslein-
den ve stn bir insani yetenek sergileyen dil ile
uraan kiilerden, Tomaso Garzoninin Piazza uni-
versale di tutte le professioni (1587) adl eserinde
olduka byk vg ile sz edilir. Aslnda Don,
okulu aracl ile, kltrel amalarla siyasi-ticari
dere una diversa piega. Don port con s nella le-
gazione costantinopolitana unquipe di sei giovani
di lingua, fra cui il dottor Antonio Benetti di Bellu-
no, che ebbe il compito di scrivere un resoconto del
periodo trascorso a Costantinopoli. Prima di parti-
re, Don aveva voluto imparare i primi rudimenti
del turco aiutato in questo dal sacerdote armeno
Giovanni (Hovhannes) Agop per averne almeno
una qualche tintura (Palumbo Fossati Casa 1997,
116). Una volta arrivato nella capitale ottomana,
il gruppo di Don inizi una serie di studi di vario
genere, compresa larcheologia.
Di grande valore furono le traduzioni in italia-
no di opere in lingua ottomana, fra cui una raccol-
ta di proverbi turchi, pubblicata poi nel 1688, e il
Kefz-zunn di Katip elebi, una bibliografia di
letteratura araba, persiana e ottomana, apparsa nel
1693. Don scrisse anche la prima opera apparsa
in Europa sulla lingua, la letteratura anche popo-
lare e la musica turca, intitolato Della letteratura
dei Turchi... (1688), un libro che fu lodato anche
da Leibnitz; le traduzioni delle canzoni erano opera
del dragomanno Gian Rinaldo Carli (Donado 1688,
125, 129, 135, 139). La novit di queste opere
soprattutto lenfasi posta sugli aspetti positivi della
cultura ottomana.
Con il loro approccio intelligente e aperto alla
cultura ottomana, Don e i suoi si inserirono in un
filone di studi, cominciato nel tardo 500, che pre-
sentava un manifesto interesse per la cultura del
Vicino Oriente: appartennero a questa corrente
un dizionario quadrilingue nel 1580, il Dizionario
della Lingua Italiana-Turchesca di Giovanni Molino
(1641), la grammatica turca di Francesco Maria
Maggio del 1643, ispirata allesempio dellavallia-
no della letteratura della quale era stato incaricato
dalla De Propaganda Fide, il Thesaurus linguarum
orientalium di Franois Mesgnien-Meninski del
1680 e molte altre opere. Anche le Relazioni dei
baili e degli ambasciatori straordinari a Costanti-
nopoli, i Diarii di Marino Sanudo e le commedie di
Andrea Calmo sono ricche di parole ed espressio-
ni turche, che dimostrano conoscenze e contatti
non superficiali con il mondo ottomano (Palumbo
Fossati Casa 1997, 115). I mestieri di interprete e
traduttore, persone che lavorano con il linguaggio,
dote umana per eccellenza, vennero molto lodati
da Tomaso Garzoni nellopera Piazza universale di
tutte le professioni (1587). In verit Don, con la
sua scuola, ambiva a combinare gli scopi cultura-
li con quelli politico-commerciali cos da formare
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 65
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


16
Palazzo di Venezia: Leonardo De Mango (1843-1930), Uomo che prega (Antonio Fabris) Questo pittore italiano negli ultimi anni
della sua vita abit in una stanza nella casa dei dragomanni
Venedik Saray: Leonardo De Mango (1843-1930), Dua eder adam. Bu talyan ressam mrnn son yllarnda dragomanlarn
evinde kk bir odada yaamt
17.
Palazzo di Venezia: Leonardo De Mango (1843-1930), Studioso (Antonio Fabris)
Venedik Saray: Leonardo De Mango (1843-1930), Aratirmac
66 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
hedefleri birletirmeyi, bylece Osmanl mpara-
torluu ile olan hassas ilikilerde bayloslara yardm
edebilecek dzeyde yetenekli dragomanlar yetitir-
meyi amalamaktayd (Lucchetta 1987-1988, 481).
1683 ylnda Donnn kltrel etkinlii ve diplo-
matik grevi, Venedik-Osmanl snr boyunca mey-
dana gelen pek ok tatsz kazadan biri nedeniyle,
zamansz bir ekilde sona erdi: Venedik tebaasn-
dan bir gurup Eflaklnn iki yz akn Osmanl te-
baasn ldrmesinin ardndan, Venedik Senatosu
Viyana kuatmasnda bulunan Osmanllara savata
maddi destek saladklarnn dnlecei korku-
suyla kar kt halde Don, Osmanl Devletine
zarar demeyi kabul etti. Don, kendisine verilen
emirleri yerine getirmedii gerekesiyle Venedike
geri arld. Ancak artlar gz nnde bulundurul-
duunda, farkl davranmas beklenemeyeceinden
affedildi (Bertel 1932, 218). stanbula bir daha
geri dnmese de Osmanl dnyas ile ilgilenmeye
devam etti. stanbulda dzenlenecek bir pekitir-
me kursu ile retimini tamamlayacak bir okulun
Venedikte kurulmasna ilikin Sebastian Venierin
dncesini yeniden gndeme getirdi. Venedik va-
tanda olma isteiyle dil retmeni olarak hizmet
vermeyi teklif eden dnme Abramo Albaneseyi
Venedik Cumhuriyetine tantt. Venedik Cumhuri-
yeti, Albaneseyi hizmetine ald ve Albanese, uzun
yllar boyunca Venedikli Dou dilleri tercmanlar-
n eitti.
8. Mora Sava (1684-1699)
1683 ylnda, Tommaso Tarsia, Bab- Aliden Os-
manl ordusuna Viyana surlarnn altna kadar ya-
banc gzlemci olarak elik edebilme izni istedi ve
bu istei olumlu karland. Tarsiann yazd rapor
bu hezimet dolu sefer hakkndaki en ilgin belgeler-
den biridir (Pedani-Fabris 1996, 685-755). Vezir-i
Azamn idam edilmesindin ve mparatorluk Terc-
man Alessandro Maurocordato degli Scarlattinin
grevden uzaklatrlmasnn ardndan, reis l-
kttap, Kapc Khyas Ahmed Aa ile avu ba,
Tarsiay divan- hmayun tercman olarak grev
yapmas konusunda bouna ikna etmeye urat-
lar: o an iin Tarsia bu teklifi reddetti, ancak daha
sonra, 1688-1689 yllarnda, dnemin faydasz bar
giriimlerini yrtmekle grevli Osmanl heyetinin
etkili bir yesi oldu. Ayn konferansa, Venedik tara-
fndan olmakla beraber, Gian Rinaldo Carli de katl-
d (Yerasimos 2005, 40-43). 1699 ylnda iki drago-
dragomanni capaci che fossero in grado di aiutare
i baili nei delicati contatti con lImpero Ottomano
(Lucchetta 1987-1988, 481).
Nel 1683 lattivit culturale e la missione diplo-
matica di Don si conclusero anticipatamente a
causa di uno dei tanti incidenti che avvenivano lun-
go il confine veneto-ottomano. Dopo che un gruppo
di valacchi (detti in veneziano morlacchi) sudditi
veneti avevano ucciso pi di duecento sudditi tur-
chi, egli accett di pagare un risarcimento alla Por-
ta, mentre il Senato veneto era contrario per paura
che si pensasse a un appoggio finanziario fornito
da Venezia alla guerra che gli ottomani avevano al-
lora intrapreso contro Vienna. Don fu richiamato
in patria per non aver rispettato gli ordini; venne
poi assolto in quanto non avrebbe potuto agire di-
versamente, date le circostanze in cui si era trovato
ad operare (Bertel 1932, 218). Non torn a Co-
stantinopoli, ma continu ad interessarsi del mon-
do ottomano. Nel 1692 rilanci la vecchia idea di
Sebastiano Venier di fondare una scuola a Venezia
seguita da un corso di perfezionamento a Costan-
tinopoli. Present alla Serenissima il convertito
Abramo Albanese, che volendo diventare cittadino
veneziano, offr i suoi servizi come insegnante di
lingua. La Serenissima lo prese al suo servizio e Al-
banese form per molti anni gli interpreti veneziani
di lingue orientali.
8. La guerra di Morea (1684-1699)
Nel 1683, il dragomanno Tommaso Tarsia chiese
e ottenne dalla Porta di accompagnare come os-
servatore straniero lesercito ottomano fin sotto
le mura di Vienna. Il resoconto che scrisse fra i
documenti pi interessanti relativi a tale disastro-
sa campagna (Pedani-Fabris 1996, 685-755). Dopo
lesecuzione del gran visir e lallontanamento del
dragomanno imperiale Alessandro Maurocordato
degli Scarlatti, il capo della cancelleria (il reis l-
kuttap), il kahya dei kapc Ahmed aa e il avuba
cercarono inutilmente di convincere Tarsia a pren-
dere il suo posto come divan- hmayun tercman:
egli allora rifiut ma anni dopo, nel 1688-89, fece
effettivamente parte della delegazione ottomana
incaricata delle vane trattative di pace allora intra-
prese. Alla stessa conferenza partecip, anche se
da parte veneziana, Gian Rinaldo Carli (Yerasimos
2005, 40-43). Nel 1699 i due dragomanni si ritro-
varono a parlare ancora di pace, anche se questa
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 67
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


man, bu kez ikisi de Venedik karlarn temsilen,
bartan sz etmek zere yine bir araya geldi. lki
1715 veya 1716 ylnn balarnda ld ve bylece
ikincisi Venedik Cumhuriyetinin ba dragoman
olarak onun yerini ald. Tommaso Tarsia hem Vene-
dik hem de Osmanl diplomatik evrelerinin sayg-
sn ve beenisini kazanmay bildi; hizmetlerini bir
Venediklilerin bir Osmanllarn yararna sunmakla
kalmad, ayn zamanda Grillo ve Borisi gibi baz se-
leflerinin zc yazgsndan kanmay da baard:
1683n en karanlk gnlerinde, sekreter Cappello
ve kardei Giacomonun stanbuldan kalarn
planlam olmakla sulandnda, Veziri Azam
masum olduuna inandrmay baard. Onun hayat
hem Venedik hem de Osmanl kltrn tanyarak
dnemin stanbulunun zor, renkli ve ok kltrl
dnyas ile gerekleen bir btnlemenin iyi bir
rneidir.
On be yllk savatan sonra, 1699 ylnda Kar-
lofa Anlamasnn imzalanmasyla Venedik Cum-
huriyeti ile Bab- Ali arasnda bar yeniden sa-
land. Ayn yl Venedik Senatosu, i Riformatori
allo Studio di Padovay, dier bir deyile Padova
niversitesinin Venedik yneticilerini retmen
seiminde grevlendirerek, Venedikte yeni bir
Trke ve Arapa okulunun almas iin karar ald.
1705 ylnda, alt dil bildiini syleyen ve yeni bir
retim teknii neren, aml bir Rum olan Salo-
mone Negri (veya Nigro) retmenlie aday oldu-
unu aklad. Aslnda Negri, bir dili renmeden
nce, o dili konuan halkn kltrnn renilme-
si gerektiini savunuyordu. Dnce sahibinin de
belirttii gibi, rencileri ezberlemeye zorlamak
yerine, onlarn ilgisini ekmeye ynelik can sk-
mayan bir yntem sz konusuydu. Ancak Negri,
etkin olarak retime balamadan nce, gerekli
kitaplar alabilmek iin stanbula seyahat edebil-
me talebinde bulundu. Bylece, . Ahmetin tahta
k nedeniyle 1705 ylnda olaanst eli olarak
stanbula gnderilen Venedik elisi ve gelecein
doju Carlo Ruzzini ile birlikte Osmanl baehrine
doru yola kt. Negri almak istedii kitaplarn bir
listesini kard ve Ruzziniye teslim etti. Ruzzini
de olumlu gr ile birlikte listeyi doja gnder-
di. Ne var ki Venedik Cumhuriyeti, retmeni ie
almad. Kontrat iin yllarca bou bouna bekle-
dikten sonra Negri, stanbuldan ayrlmak iin izin
istedi (Lucchetta 1983, 13-20). Bununla birlikte
Senatoya gnderilen nihai raporunda, dragoman-
larn grevleri ve sarf ettikleri emekler hakknda
en kapsaml ve iirsel tanmlamay yapan bizzat
volta rappresentavano entrambi gli interessi vene-
ziani. Il primo mor nel 1715 o allinizio del 1716,
e allora il secondo prese il suo posto come drago-
manno grande della Serenissima. Tommaso Tarsia
seppe guadagnarsi il rispetto e la stima sia dellam-
biente diplomatico veneziano che di quello ottoma-
no: non solo altern momenti di servizio a favore
di Venezia ad altri a favore della Porta, ma riusc
ad evitare il triste fato di alcuni suoi predecessori,
come Grillo o Borisi: nei pi bui giorni del 1683,
quando venne accusato di aver pianificato la fuga
del segretario Cappello e di suo fratello Giacomo
da Costantinopoli, riusc a convincere il gran visir
della sua innocenza. La sua vita rappresenta quindi
un fulgido esempio di conoscenza sia della cultura
veneta che di quella ottomana e di integrazione nel
difficile ma variegato e multiculturale mondo della
Costantinopoli dellepoca.
Dopo quindici anni di guerra, nel 1699, con la
firma degli accordi di Karlowitz ritorn la pace tra
la Serenissima e la Porta. In quello stesso anno il
Senato veneziano decret lapertura di una nuova
scuola di lingua ottomana e araba a Venezia, in-
caricando della nomina dei docenti i Riformato-
ri allo studio di Padova, cio la magistratura che
soprintendeva alluniversit patavina. Nel 1705 si
offr come insegnante Salomone Negri (o Nigro),
un greco di Damasco, che dichiar di conoscere sei
lingue e propose un nuovo metodo di insegnamen-
to. Negri sosteneva che per apprendere una lingua
bisognava conoscere prima di tutto la cultura del
popolo che la parlava. Si trattava di un metodo
senza tedio, come affermava lideatore, volto a
interessare gli studenti invece di costringerli ad
esercitare solo la memoria. Prima di cominciare
effettivamente a insegnare Negri chiese di poter
viaggiare fino a Costantinopoli per poter comprare
i libri necessari. Quindi part per la capitale otto-
mana al seguito dellambasciatore e futuro doge
Carlo Ruzzini, inviato nel 1705 come ambasciatore
straordinario in occasione dellascesa al trono di
Ahmet iii. Negri compose un elenco dei libri che
desiderava e lo consegn a Ruzzini, che lo invi al
doge con il suo parere positivo; tuttavia la Serenis-
sima non si impegn ad assumere linsegnante e,
dopo molti anni di vana attesa di un contratto di la-
voro, Negri chiese di poter lasciare Costantinopoli
(Lucchetta 1983, 13-20). Fu tuttavia proprio Ruzzi-
ni, nella sua Relazione di fine mandato al Senato,
a fornire la pi completa e poetica descrizione dei
compiti e dei meriti di un dragomanno: grande,
68 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
Ruzzini oldu: Dragomann grevi, byk, zor ve
ciddidir: konuan dildir, gren gzdr, baheden
eldir, ileri halleden ve her iin iyi veya kt so-
nucunun kendisine bal olduu kiidir. (Pedani-
Fabris 1996, 821).
9. Bir k Dnemi
Pek ok iyi fikre ve faydal giriime karn, Vene-
dik Dou dilleri okulu iin on sekizinci yzylda ha-
yat kolay deildi. Bu arada, 1699 ylnda, zmirde
ve stanbulda kapusen (cappuccini) papazlarnn
ynetimi altnda benzer bir kurum oluturan Fran-
sa rneinde olduu gibi, dier uluslar da bu alan-
da byk atlmlar gerekletirmekteydiler (Pippidi
1980, 133). Polonyal Sigismondo Augusto da, Os-
manlca ve Trke renmeleri iin stanbula baz
genleri gnderdi ve on yedinci yzyln ortasnda,
Franois Mesgnien-Meninski Polonyada bir Dou
dilleri okulu kurulmas niyetiyle Trk dili zerine
kitabn yazd (Majda 1997, 124). 1742 ylnda Bay-
los Giovanni Don dil olanlarnn vatana olan ba-
llklarn artrmak iin saylarn azaltp maalarn
ykseltmek suretiyle dil olanlar kurumunda kk-
l bir reform nerisiyle Senatoya yazd ilk rapo-
runun tamamn dragomanlarn sorunlarna ayrd.
Ayrca, grev yaptklar blgedeki yerel kadnlarla
evlenmelerini yasaklamay ve niforma mecburiye-
ti getirmeyi tasarlad (Palumbo Fossati Casa 1997,
120). Birka yl sonra, 1747 ylnda, deneyimli Dra-
goman Giovanni Mascellininin yol gstericilii ile,
Venedikte bir okul ama giriimi yeniden gndeme
geldi. Bu giriim ksa srd, nk tek bir ren-
ci vard ve retmen 1751 ylnda stanbula geri
dnmek zorunda kald. Venedik Cumhuriyeti dou
dillerinin retimi ile ilgilenmeye devam etmek-
teydi, ancak o dnemde sregelen ekonomik kriz,
dragomanlar ve dil olanlar okulu iin son derece
olumsuz sonular dourdu: zellikle stanbuldaki
dier Avrupa devletlerinin elilikleri tercmanlar
ile karlatrldnda, dragomanlarn seviyeleri
giderek d kaydederken saylar da her geen
gn azald. Ruslara gelince, talyanca ve Franszca
retme becerisine sahip Venedikli bir rahip tara-
fndan ynetilen kendi okullarn kurdular. Habs-
burg mparatorluu ise Trkenin temel eleri-
ni bilerek stanbula gidecek gen tercmanlarn
yetitirildii, Trke derslerinin de verildii bir
dil okulunu Venedikte kurdu. 1786 ylnda eli-
liklerinde Arapa, Franszca, talyanca ve Latince
difficile e pregno luffizio del dragomanno: la lin-
gua che parla, lorecchio che ascolta, locchio che
vede, la mano che dona, lanima che agisce e da cui
pu dipendere la vita e leccidio dogni negozio
(Pedani-Fabris 1996, 821).
9. Un periodo di decadenza
Malgrado tante buone idee e valide iniziative, la
scuola di lingue orientali veneziana nel 700 non
ebbe vita facile. Intanto, altre nazioni facevano pro-
gressi ben maggiori, come per esempio la Francia,
che fond un simile istituto presso i padri cappuc-
cini di Smirne e Costantinopoli nel 1669 (Pippidi
1980, 133). Anche Sigismondo Augusto di Polonia
si interess per inviare a Costantinopoli dei ragaz-
zi ad apprendere lottomano e il turco e, a met
Seicento, Franois Mesgnien-Meninski scrisse la
sua opera sulla lingua turca proprio con lintento
di fondare una scuola di lingue orientali in Polonia
(Majda 1997, 124). Nel 1742 il bailo Giovanni Don
dedic per intero il primo dispaccio che scrisse al
Senato al problema dei dragomanni, proponendo
una profonda riforma dellistituzione dei giovani di
lingua, riducendone lorganico e migliorandone lo
stipendio, per aumentarne la lealt. Inoltre pens
fosse opportuno vietarne il matrimonio con donne
locali e introdurre anche ununiforme (Palumbo
Fossati Casa 1997, 120). Alcuni anni pi tardi, nel
1747, rinacque liniziativa di creare una scuola a
Venezia, sotto la guida dellesperto dragomanno
Giovanni Mascellini: lesperimento si concluse ben
presto, in quanto vi fu un solo allievo e nel 1751
il maestro fu costretto a tornare a Costantinopoli.
Anche se la Serenissima continuava a interessar-
si allinsegnamento delle lingue orientali, la crisi
economica di quel periodo ebbe nefaste conse-
guenze per la scuola e il lavoro dei dragomanni,
il cui numero divenne sempre pi esiguo mentre
la loro preparazione era sempre pi approssimat-
tiva, soprattutto rispetto a quella degli interpreti
che lavoravano presso le altre legazioni europee
a Costantinopoli. Anche i russi crearono una loro
scuola, che fu diretta da un prete veneziano capa-
ce di insegnare italiano e francese. Gli imperiali,
invece, fondarono una scuola di lingua nella citt
di Venezia dove venivano impartite anche lezioni di
turco, in modo che i giovani interpreti arrivassero
a Costantinopoli conoscendo gi i primi rudimenti
della lingua. I pi attivi furono per i francesi che
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 69
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


kitap yaynlayabilecek bir bask makinesine sahip
olan Franszlar ise en alkan olanlard (Lucchet-
ta 1985, 11-12). Ayrca Marsilya Kolejinde, olaan
derslerin yan sra, Trkenin, Arapann ve Fars-
ann retimine zel olarak ayrlm bir blm de
bulunmaktayd.
Andrea Memmo ve Agostino Garzoni adl baylos-
larn, dil olanlarnn eitim sisteminin etkin olma-
dndan yaknmalar, ne yazk ki bounayd. Terc-
manlarn eitimi ile ilgili tartma on sekizinci yz-
yln tm ikinci yars boyunca srd. Yine Memmo
ve Garzoni, 1785 ylnda Venedikte geni bir kltr
eitimi de verecek bir okul almasn nerdiler.
Onlara gre, farkl grevler iin uzmanlama artk
bir gereklilie dnmt: bir dragoman Bab-
Ali konusunda, biri gmrkler konusunda, bir di-
eri de mahkemeler konusunda uzmanlamalyd;
baz dragomanlar ise tersane veya baylos evinin
kanlaryas ile ilgilenecekler ya da diplomatlara
yolculuklarnda elik etmekle grevli olacaklard.
Bylece, yukarda belirtilen ihtiyalar karlaya-
bilmek zere bir sonraki yl dragomanlarn says
ten altya karlarak ikiye katland. nce, 1785
ylnda, dil olanlarnn isteklerini, maalarn artt-
rarak karlayan Senato, ertesi yl onlarn stanbul
deneyimine son vererek, dil olanlarn Peradan
Venedike geri ard. 1786 ylnda, deneyimli
Dragoman Giovanni Battista Calavrnun hocal
ile dersler Venedikte bir kez daha canlandrlma-
ya alld, ancak Napolyon ordusunun gelii, Ve-
nedik Cumhuriyetine ve Dou dilleri okuluna son
verdi (Lucchetta 1985, 5-7, 10, 15).
10. Sonu
Venedik Cumhuriyeti, kendi hizmetinde nitelikli
tercmanlara sahip olmann nemini ilk kavrayan
Avrupa devletlerinden biri oldu. Rumcadan Arna-
vutaya, Istria Rumencesinden farkl lehelere ve
Slav dillerine, Ladino ya da Yiddishe kadar farkl
dilleri konuan pek ok topluluu kendi toprak-
larnda misafir etmeye alm, ticaretten doan
bir devlet olduu gz nne alndnda, Venedik
Cumhuriyetinin bu durumu artc deildir. Gve-
nilir bir dragomana duyulan ihtiya, Osmanl Devle-
ti yneticileri ve Osmanl tebaas ile zaman zaman
zorluklarn da yaand ilikilerde daha ok kendini
hissettirmekteydi. Tercmanlarn eitim ve reti-
mini kurumsal temellere oturtma giriimleri yz-
yllar boyunca srd: yerel retmenler tarafndan
nel 1786 avevano addirittura una stamperia nella
loro ambasciata, dove si stampava in arabo, france-
se, italiano e latino (Lucchetta 1985, 11-12). Inol-
tre, la Francia aveva nel Collegio di Marsiglia una
sezione destinata espressamente allinsegnamento
dellottomano, dellarabo e del persiano oltre alle
materie consuete.
I baili Andrea Memmo e Agostino Garzoni si
lamentarono dellinefficienza del sistema di ad-
destramento dei giovani, ovviamente invano.
Comunque la discussione sulla formazione degli
interpreti si protrasse per tutta la seconda met
del 700. Sempre Memmo e Garzoni proposero nel
1785 di aprire una scuola a Venezia che fornisse
anche unampia formazione culturale. Secondo
loro era ormai diventata necessaria una specializ-
zazione per le varie incombenze: un dragomanno
doveva essere destinato alla Porta, un altro alle do-
gane, un altro ancora ai tribunali, mentre altri si
sarebbero occupati dellarsenale, della cancelleria
bailaggia o di accompagnare i diplomatici nei loro
viaggi. Cos per venire incontro a queste richieste
lanno seguente il numero dei dragomanni raddop-
pi passando da tre a sei. Il Senato, che in un pri-
mo tempo era venuto incontro alle rivendicazioni
dei giovani di lingua aumentando nel 1785 le loro
paghe, gi lanno seguente li richiam da Pera a
Venezia, ponendo quindi fine allesperienza costan-
tinopolitana. Nel 1786 si tent ancora una volta
di attivare dei corsi a Venezia, tenuti dallesperto
dragomanno Giovanni Battista Calavr, ma larrivo
dellarmata napoleonica pose fine alla Serenissi-
ma Repubblica e alla sua scuola di lingue orientali
(Lucchetta 1985, 5-7, 10, 15).
10. Conclusione
La Serenissima Repubblica fu fra i primi stati
europei a rendersi conto dellimportanza di avere
al proprio servizio traduttori qualificati. Ci non
sorprende in quanto si tratt di uno stato nato dai
commerci abituato ad ospitare sul proprio territo-
rio numerose comunit che parlavano lingue diver-
se, dal greco allalbanese, dallistro-rumeno ai vari
dialetti e lingue slave, fino al ladino o allo yiddish.
Fu soprattutto nei rapporti non sempre facili con
le autorit e i sudditti ottomani che il bisogno di
dragomanni affidabili si fece maggiormente senti-
re. Non mancarono nei vari secoli tentativi di dare
forma istitituzionale alleducazione e alladdestra-
70 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
baylos evinde yetitirilen ve Venedik iin alan
dragomanlar tarafndan profesyonelce eitilen dil
olanlar, seviyeleri Venedik Devletinin amalarn
ve beklentilerini karlayacak kadar yksek olmasa
da, profesyonel bir ekip olarak grlyorlard. An-
cak sorunlar eksik olmuyordu: Trk kadnlarla ev-
lenmek misali pek ok farkl nedenden tr slam
dinine geme; hastalanma veya memleket hasreti ile
hasta dme; Osmanl yneticileri ile gerilimli d-
nemler ve sava zamanlar. Dragomanlk hi de sa-
kin bir meslek deildi. Venedikli yetkililer uygulan-
makta olan retim yntemlerini, derslere devam
edecek renci saylarn, zellikle de dil okulunun
Venedikte mi yoksa stanbulda m olmasnn daha
iyi olacan diplomatlar ve retmenler ile pek ok
kez tartt. Bylece on sekizinci yzyln banda
Francesco Gritti (1723-1727) on on iki yandaki
ocuklar iin Venedikte bir hazrlk okulu alma-
sn ve bu ocuklarn ancak on alt-on sekiz yana
geldiklerinde eitim iin stanbula gnderilmesini
nerdi. Bu neri pek rabet grmedi. Yllar sonra
Giovanni Don (1742-1745) ayn neriyi Senatoya
sundu (Lucchetta 1984, 33). Andrea Memmo
(1778-1782) ise on iki-on yandaki ocuklar ile
Venedikte eitime balanmasn, ardndan dil o-
lan unvan ve maayla bu kiilerin stanbulda
eitimlerine devam edilmesini; sonunda da Dalma-
ya ya da Levanttaki Venedik yneticilerinin (prov-
veditori generali) himayelerinde bir yllk saha uy-
gulamas ile, sekiz yllk bir eitim dnmekteydi
(Lucchetta 1985, 19-21). On sekizinci yzyln ban-
dan itibaren, eliliin dragoman olmak isteyenler,
Osmanl topraklarnda bir Venedik konsolosunun ya
da snr blgesindeki bir yneticinin (provveditore)
himayesinde bir eitim dnemi geiriyordu. 1768
ylnda ise baka bir yasa, Fas ya fa Magrep ky-
larna gnderilecek yeni konsoloslarn stanbuldaki
Venedik eliliinde Dou dilleri alm olanlar ara-
sndan seilmesi gerektiini belirliyordu (asve 13).
Her durumda, bylesi bir okulun bir gerekli-
lik olduu, tpk bugn gibi, Venedikli yneticiler
tarafndan hep hissedildi. talya Cumhuriyeti ile
Trkiye Cumhuriyeti arasnda stanbulda bir Trk-
talyan niversitesi kurmak amacyla zerinde an-
lamaya varlan, ancak henz resmen son onay
alnmam olan bir proje, iki lke arasndaki ileti-
imi gelitirme ve ekonomik-siyasi ilikileri canlan-
dracak bir eitim yaratma yolundaki giriimlerin
son adm olarak dnlmelidir. Flag follows trade
ve trade follows flag ilkeleri arasndaki geleneksel-
lemi ve artk alm olan tartma, trade follows
mento degli interpreti e dei traduttori. I giovani di
lingua, istruiti nella casa bailaggia da maestri lo-
cali e addestrati professionalmente dai dragomanni
che lavoravano per Venezia furono pensati come
unquipe di interpretariato professionista, anche
se non sempre il livello fu allaltezza delle intenzio-
ni e delle aspettative dello stato veneto. I problemi
non mancarono: vi furono conversioni allislam det-
tate dai motivi pi vari, come il matrimonio con don-
ne turche, malattie vere o causate dalla nostalgia di
casa, momenti di tensione con le autorit ottomane
e periodi di guerra. Quello di dragomanno non fu
mai un mestiere tranquillo. Le autorit venete di-
scussero a pi riprese con diplomatici e insegnanti
le metodologie didattiche che andavano applicate,
il numero di quanti avrebbero frequentato i corsi
e, soprattutto, se era meglio che la scuola di lingue
fosse a Venezia o a Costantinopoli. Cos allinizio
del Settecento Francesco Gritti (1723-1727) propo-
se una scuola preparatoria a Venezia per ragazzi
di dieci o dodici anni e il loro trasferimento a Co-
stantinopoli solo a sedici o diciotto anni. Tale sug-
gerimento rimase inascoltato e anni dopo Giovanni
Don (1742-1745) lo ripresent al Senato (Lucchet-
ta 1984, 33). Andrea Memmo (1778-1782), invece,
pens a un corso di otto anni da cominciarsi allet
di dodici o tredici anni a Venezia per continuarlo
poi con il titolo e lo stipendio di giovane di lingua a
Costantinopoli e concluderlo con un anno di pratica
presso i provveditori generali veneziani in Dalma-
zia o Levante (Lucchetta 1985, 19, 21). Comunque
gi dallinizio del Settecento, coloro che volevano
diventare dragomanni della legazione spesso passa-
vano un periodo di apprendistato presso un console
veneto in terra ottomana o presso un provvedito-
re in una zona di confine, mentre nel 1768 unal-
tra legge stabil che i nuovi consoli in Marocco o in
Barberia dovessero essere scelti proprio tra coloro
che avevano studiato lingue orientali presso la casa
bailaggia a Costantinopoli (asve 13).
Comunque sia, che la scuola fosse una necessit
sempre fu sentito fra le autorit venete, come viene
ancora oggi sentito vivamente. Nulla vieta di consi-
derare il progetto accordato ma ancora non ratificato
tra la Repubblica Italiana e quella Turca per fonda-
re ununiversit italo-turca a Istanbul come la per
ora ultima tappa di un tentativo di migliorare la
comunicazione, di creare un tipo di insegnamento in
grado di stimolare le relazioni economico-politiche
tra i due Paesi. La tradizionale e ormai superata di-
scussione tra i due principi di flag follows trade e
I DRAGOMANNI | DRAGOMANLAR 71
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


18.
23 ottobre 2013. Ccile Franchetti, organizzatrice di un Time travel (Viaggio nel tempo) a Palazzo di Venezia con gli studenti
del Liceo Italiano. (Serap Mumcu)
23 Ekim 2013. Ccile Franchetti, Venedik Saraynda talyan Lisesi rencileri ile gerekleen bir Time travel (Zaman
Yolculuu) dzenleyicisi
72 N. R. SPEELMAN-ZKAN
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
communication ilkesi tarafndan yerinden edilmi
gzkmektedir.
Sonu olarak, on altnc yzyl ile on sekizinci
yzyln sonlar arasnda topluluk Venedik iin
dragomanlk grevini yerine getirdi: Aslen Venedik
vatanda olanlar; Dalmaya veya Istriann soylu
ailelerinden gelen ve Venedik tebaasndan olanlar;
Peradaki Latin ailelerinin fertleri. Bu topluluklar,
ou kez babadan oula geen bir meslein gerek
anlamda uzmanlarn Venedik Cumhuriyetine sala-
dlar. Venedikte bir hazrlk okulu ile stanbulda bir
uzmanlk okulu olarak planlanan iki ayakl bir terc-
man yetitirme okulu asla gerekletirilememi olsa
da, bu giriimler yirminci yzylda pek ok Avrupa
lkesinde alan benzer okullarn ilk rneidir. Bu-
gn niversite seviyesinde bir tercme okulu varsa,
bu Corner, Venier, Don, Memmo ve baka birok
dier baylosun eitli giriimleri sayesindedir.
tekini tanmaya ynelik ilk adm olarak gr-
len dil eitimi iin Venedikte duyulan bu hassa-
siyet, bugn byk bir gncellikle karmzdadr.
Balangcn be yz yl nce Venedikte bulan bir
giriimin son adm olarak, talya ve Trkiyenin gi-
riimleriyle balatlan, stanbulda bir Trk-talyan
niversitesi kurulmas projesi dnldnde, bu
hikye henz bitmi saylmaz.
trade follows flag pare sostituita dalla coscienza che
trade follows communication.
In conclusione, tre gruppi svolsero la funzione
di dragomanno per Venezia tra il Cinque e il tar-
do Settecento: cittadini originari veneziani, sudditi
veneti provenienti dalla nobilt dalmata o istriana
e membri di famiglie latine di Pera. Questi gruppi
fornirono veri e propri specialisti in un mestiere
che non di rado era trasmesso da padre a figlio.
Anche se non si realizz mai una scuola di interpre-
tariato in due cicli, il primo preparatorio a Venezia
e il secondo di perfezionamento a Costantinopoli,
tuttavia questo tentativo fu larchetipo di scuole
analoghe aperte nel ventesimo secolo in molti pa-
esi europei. Se oggi esiste una scuola di interpre-
tariato anche a livello universitario grazie ai vari
tentativi di baili come Corner, Venier, Don, Mem-
mo e tanti altri.
Proprio la sensibilit nata a Venezia per listru-
zione linguistica vista come primo passo verso la
conoscenza dellAltro appare oggi di estrema at-
tualit. Questa storia non ancora finita in quanto
si pu considerare il costruendo progetto di unu-
niversit italo-turca a Istanbul, avviato da Italia e
Turchia, come unulteriore tappa di un percorso
che ha avuto inizio a Venezia cinque secoli fa.
73
1. La familia del bailo
Sin dal Duecento il bailo a Costantinopoli aveva
il compito di mantenere una piccola corte (fameia
in veneziano, familia in latino) formata allinizio, da
circa una ventina di persone. Questo numero si di-
lat nel corso dei secoli fino a comprenderne, nel
Settecento, circa ottanta persone. Per esempio si
ha notizia che nel marzo 1715 il bailo Andrea Mem-
mo venne imprigionato assieme a una cinquantina
di membri del suo seguito (Brunelli 1936, 18). Il
significato di tutto questo personale, che non trova
comparazione con altre realt diplomatiche vene-
ziane in Europa, si comprende solo a partire dalla
stratificata identit di questa rappresentanza di-
plomatica e dal progressivo ampiamento delle sue
competenze e responsabilit. Tuttavia, fu con la se-
conda met del Cinquecento che il personale della
legazione venne ad assumere una fisionomia deli-
neata e un ruolo definito (Simon 1985, 56; Coco,
Manzonetto 1985, 63-70; Dursteler 2006, 23-40).
Appare proficuo collegare subito le funzioni svol-
te dal bailo con i singoli ruoli del personale di le-
gazione. Il bailo, come detto in un altro saggio in
questo stesso volume, era al centro di una vasta
di rete di relazioni istituzionali: teneva i contatti
con i consilia e gli officia della Dominante, inter-
veniva nella nomina di diversi consoli nei paesi del
Levante e sin dal 1670 doveva informare gli uffici
centrali sulle qualit di tutti i candidati destinati a
tali posti, aveva rapporti con i rettori e i provvedi-
tori dei domini dello Stato da Mar, che reggevano
terre confinanti con le provincie ottomane dei Bal-
cani e della Grecia (Pedani 2007, 177-178; Pedani
2011a, 64). Questattivit richiedeva personale di
fiducia, come il segretario, a conoscenza degli affa-
ri pi segreti, interpreti, detti allora dragomanni, e
molti corrieri. Il discorso sullinformazione politica
era centrale. Venezia aveva bisogno di essere con-
1. Baylosun Ailesi
stanbul baylosunun 1200l yllardan beri, ba-
langta yaklak yirmi kiiden oluan, kk bir
saray (aile: fameia; Venedik lehesinde, familia;
Latince) vard. Bu say yzyllar getike artt ve
1700lerde yaklak seksen kiiye ulat. rnein,
1715 martnda Baylos Andrea Memmo, maiyetinde-
ki yaklak elli kiiyle birlikte hapsedildiini bildir-
miti (Brunelli 1936, 18). Bu maiyetin sayca oklu-
unun, Avrupadaki dier Venedikli diplomatlarn
durumuyla kyaslanamamasnn nedeni iki ekilde
izah edilebilir: birincisi buradaki diplomatik temsi-
lin ok katmanl bir kimlie sahip olmas, ikincisi
ise bunlarn beceri ve sorumluluklarnn srekli
artmas. Bununla birlikte, eliliin gndelik hayat,
xv. yzyln ikinci yarsndan itibaren, fiziksel ekil
ve belirli bir vaziyet almt (Simon 1985, 56; Coco,
Manzonetto 1985, 63-70; Dursteler 2006, 23-40).
Baylosun ileyiinde dnm noktalarndan biri
olan acil balant kurmak, eliliin gndelik hayat-
nn ilevsel bir paras olarak grlyordu. Baylos,
geni bir an kurumsal balarnn merkezindeydi:
Venedik Devletinin ynetim birimleriyle (consig-
lia ve officia) dorudan ilikileri vard. Levanttaki
farkl lkelerin konsoloslaryla atamalarda bir araya
geliyordu. 1670ten itibaren merkez brolar, belir-
lenmi olan btn adaylarn says ve baz kadrolar
zerine bilgilendirmek zorundayd. Venedik Deniz
Devletinin (Stato da Mar) hkimiyeti altnda olup
da Osmanlnn Balkanlar ve Yunan topraklarnda-
ki sancaklaryla snr olan blgelerde hkm sren
yneticilerle (rettori ve provveditori) balant ha-
lindeydi (Pedani 2007, 177-178; Pedani 2011a, 64).
Bu durum en gizli ileri bilen tercmanlar, o za-
manki ifadesiyle dragomanlar ve bir ok haberciyi
tanyan bir sekreter gibi gvenilir kiilii gerektiri-
yordu. Siyaset bilgisi zerine tartmak iin zy-
d. Venedik dzenli olarak bilgilendirilme ihtiyac
Il personale della legazione veneziana
Venedik Eliliinde Gndelik Hayat
Massimo Galtarossa
(Universit degli Studi di Padova)
74 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
tinuamente informata, anche perch la Porta non
aveva unambasciata permanente in laguna con cui
confrontarsi quotidianamente (Pedani 1994). Nella
prima et moderna, finch il sistema postale vene-
ziano fu lunico a tenere regolarmente in contatto
Costantinopoli con lEuropa, le notizie importanti
transitavano per lo pi tramite Venezia.
Il bailo era anche il rappresentante della comu-
nit veneta a Costantinopoli e come console la di-
fendeva e la tutelava. In base a quanto concesso in
antico dagli imperatori bizantini e poi dai sultani,
poteva esercitare una giurisdizione sia civile sia
penale sui suoi sottoposti. Aveva quindi bisogno di
una corte di giustizia, di ufficiali di polizia, di car-
cerieri che si occupassero dei rei e di guardie che
potessero far eseguire i suoi ordini anche allester-
no del recinto del bailaggio, in territorio ottomano.
A questo scopo il sultano distaccava presso tutte le
ambasciate estere dei membri della sua truppa pi
famosa e fedele, chiamati dai veneziani giannizzeri
di casa, che venivano per pagati, e a fine carriera
anche pensionati, a spese di chi li utilizzava: co-
storo, in quanto militari ottomani, potevano dun-
que far rispettare gli ordini del bailo nelle terre del
sultano, cosa che non sarebbe stata mai concessa
a uno straniero o a un semplice suddito ottomano
(Coco, Manzonetto 1985, 70; Dursteler 2006, 39).
Secondo letichetta europea il sultano aveva
un rango paragonabile a quello di un imperatore
e inoltre, egli stesso, dopo la conquista della cit-
t imperiale (1453), aveva mutuato molti elemen-
ti del cerimoniale bizantino considerandosi, per
conquista, erede del basileus e degli antichi im-
peratori di Roma. Non aveva per dimenticato di
essere anche un khan e un sultano e quindi leti-
chetta in uso a Costantinopoli mantenne per secoli
anche elementi di origine antico-turca e islamica,
non sempre immediatamente comprensibili da chi
arrivava dallEuropa. I baili veneziani, per la loro
lunga frequentazione con gli ottomani, furono for-
se tra i rappresentanti diplomatici esteri quelli che
conoscevano meglio il cerimoniale ottomano. Ecco
quindi che si presentavano assieme alla loro cor-
te alle cerimonie ufficiali con un abbigliamento da
parata, senza sfoggiare per immagini o croci che
avrebbero urtato la sensibilit ottomana, come in-
vece capit ad altri ambasciatori per esempio nel
1616 al rappresentante imperiale Herrman Czer-
nin (Pedani 2006a, 23). Memorabile fu il corteo
che il bailo Giovanni Battista Don fece sfilare
nelludienza solenne dellagosto 1682 per recar-
duyuyordu; nk Serenissimann sahip olduu bil-
gileri kyaslama ans bulaca bir Osmanl elilii
Venedikte bulunmuyordu (Pedani 1994). Yenian
banda, Venedik posta tekilat, stanbul ve Avrupa
arasnda dzenli olarak balant kuran tek kurum
olduundan dolay nemli haberler bu tekilat saye-
sinde, Venedik araclyla Avrupaya aktarlyordu.
Baylos ayn zamanda Venedik topluluunun s-
tanbuldaki temsilcisiydi ve tpk bir konsolos gibi
kendi topluluunu koruyor ve kolluyordu. Temel d-
zeyde, Eski Bizans mparatorlar ve daha sonra da
sultanlardan alm olduu msadeyle adl ve ceza
yarglama yapabildiinden dolay adl saraya, resmi
polise, mahkumlarn banda bulunacak gardiyan-
lara ve Osmanl topraklarnda baylosluun snrlar
haricindeki yerlerde emirlerini yerine getirecek ki-
ilere ihtiyac vard. Bu nedenlerden dolay, Osmanl
sultan btn yabanc bykelilik yelerine, kendi
maiyetinden en nl ve en gvenilir, Venediklilerin
giannizeri di casa (ev yenierileri) dedii, demeleri
alma sreleri boyunca ve hatta emekliliklerinde
dahi bykelilikler tarafndan stlenilecek olan,
yenierilerinden tahsis etmiti: Bu yenieriler, by-
lece her ne kadar Osmanl ordusu mensubu olsalar
da baylosun emirlerini yerine getirebilirlerdi, aksi
takdirde bir yabancnn basit bir Osmanl buyruu-
nu yerine getirme ihtimali mmkn olmazd (Coco,
Manzonetto 1985, 70; Dursteler 2006, 39).
Avrupallara gre, Osmanl sultan bir imparator
ile kyaslanacak derecede egemenlie sahipti ve
imparatorluk bakentini fethettikten sonra (1453)
Bizans geleneklerinden nemli olduunu dn-
dklerini devletin bnyesine katmt. Bunun da
nedeni; basileusun ve eski Roma imparatorlarnn
varisleri olduunu gstermekti. Fakat ayn zaman-
da bir han ve bir sultan olduunu da unutmayan
sultan, stanbulda tad Antik-Trk ve Msl-
man kkenlerini korumay bilmiti. Osmanl sulta-
nnn hem Dou hem Baty kapsayan bu nvanlar
Avrupallarn anlamas elbette kolay deildi. Ve-
nedikli bayloslar, yabanc diplomatik temsilcilere
kyasla, Osmanllar ile en uzun sreli ilikiler ge-
litirdiklerinden dolay, belki de Osmanl gelenek-
lerini en iyi tanyanlard. Bu nedenle de heyetleriy-
le birlikte abartya kamadan ya da Osmanllarn
hassaslk gstermelerine neden olan hal grn-
ts sergilemekten imtina ederek setikleri tren
kyafetleriyle, tpk dier bykelilerin, rnein
1616da Herrman Czerninin imparatorluu tem-
sil ettii gibi, resmi trenlerde yerlerini alyorlard
(Pedani 2006a, 23). Baylos Gian Battista Donnn
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 75
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


si in divan: si videro passare al suo seguito per le
vie di Costantinopoli lacch, portalettere, staffieri,
giannizzeri e infine altri staffieri (asve 14). Anche
labbigliamento del personale di servizio prevede-
va abiti suntuosi. A Costantinopoli si usava vestir
la familia nelle cerimonie ufficiali con lunghi abiti
rossi. In tal modo si poteva mostrare a tutti lim-
portanza e il prestigio goduti dal doge che, grazie
prima ai regni di Cipro e di Candia (persi nel 1571
e nel 1669) e poi a quello di Morea (conquistato nel
1699 e perso nel 1718) ebbe per secoli, a livello
protocollare, le stesse prerogative dei re. In questo
senso si pu comprendere come nellottobre 1675,
in un momento in cui non vi erano pi regni a so-
stenere lonore della Repubblica, il bailo Giovanni
Morosini considerasse pregiudiziale al decoro della
legazione anche la mancanza di un solo coadiutore
rispetto a quanto praticato in passato (asve 15).
A leggere la lista di coloro che nel 1792 si imbar-
carono a Venezia assieme al bailo Federico Foscari
non facile attribuire ad ogni nome un compito o
una carica precisa (Foscari 1996, disp. 1). Spesso
altri patrizi accompagnavano un bailo o un amba-
sciatore straordinario al sultano nel tragitto via
mare, che nel Settecento arrivava fino alla costa
dalmata, perch destinati a ricoprire cariche nello
Stato da Mar della Repubblica. Inoltre, come ricor-
da Marino Cavalli (1500-1573), nella sua opera vol-
ta ad insegnare al giovane figlio il galateo diploma-
tico, scritta probabilmente durante il suo soggior-
no costantinopolitano (1560-1561), era prassi che i
giovani nobili veneti si unissero al seguito di qual-
che diplomatico per cominciare ad apprendere la
sottile arte della diplomazia (Cavalli 1935, 76-80).
Anchessi, dunque, facevano parte, a tutti gli effet-
ti, della familia del bailo, pur senza ricoprire alcuna
carica ufficiale. Il difficile ambiente della corte ot-
tomana poteva infatti essere considerato come una
scuola per i giovani patrizi che desideravano entra-
re in contatto con gli usi di una corte estera e, al
tempo stesso, visitare un paese esotico e lontano,
o partecipare ad eventi spettacolari come le feste
che si tenevano a Costantinopoli per le circonci-
sioni dei principi e i matrimoni delle principesse. I
rappresentanti esteri erano invitati a parteciparvi,
con il loro seguito e con i loro preziosi doni, per-
ch il sultano si considerava un sovrano universale
che regnava su terre dove potevano vivere fianco a
fianco, secondo quanto insegna lislam, persone di
religioni diverse purch credenti nel Dio unico. Le
delegazioni degli stati europei, dunque, partecipa-
1682 austosunda divana gitmek iin gerekle-
tirdii tren alay unutulmaz olmutu. Baylosu
stanbula kadar takip eden alayda hizmetliler,
haberciler, ulaklar, yenieriler ve en arkada baka
ulaklar bulunmaktayd (asve 14). Ayn ekilde per-
sonelin kyafetleri de olduka gsterili ve gzeldi.
stanbulda resmi trenlerde uzun krmz giysiler
aileyi giydirmek iin kullanlrd. Bu ekilde yzyl-
lar boyunca protokolde ayn imtiyazlara sahip olan
Kbrs ve Girit (Kayplar 1571 ve 1699 yllardr.) ve
Mora (Fethi 1699, kayb 1718dir) krallklar saye-
sinde dojun nemi ve sahip olduu zevkler herkese
gsterilebiliyordu. Bu nedenle, Cumhuriyetin onu-
runu destekleyecek krallarn artk olmad zaman-
da, 1675 ekiminde Baylos Giovanni Morosininin,
eliliin temsilinde, gemiteki uygulamalardan
farkl olarak, sadece bir asistan eksikliini dahi gz
nnde bulundurmak gerektii yargs anlalmak-
tadr (asve 15).
1792de Venedikte Baylos Federico Foscariyle
birlikte gemiye binenlerin hangi grevle ya da ne
kadar cret aldklarn saptamak kolay bir i deil-
dir (Foscari 1996, disp. 1). Sklkla dier soylular
da baylosa ya da olaanst bykeliye deniz
yolculuklarnda elik ederlerdi. Bu elikilik xv.
yzylda Dalmaya kylarna kadar -Cumhuriyetin
oradaki ynetiminde (Stato da Mar) grev almak
zere- srerdi. Buna ek olarak, Marino Cavalli
(1500-1573) stanbulda bulunduu sre iinde
(1560-1561) kk oluna, diplomatik grg ku-
rallarn retmek iin bir eser kaleme almt. O
dnemde gen Venedikli soylular diplomasi sa-
natnn inceliklerini renmek iin bir diplomatik
temsilciye elik ediyorlard (Cavalli 1935, 76-80).
Neticede onlar da her hangi bir resmi grevde yer
almasalar da baylos ailesinin bir parasn tekil
ediyorlard. Osmanl saraynn zorlu ortam gen
soylular iin bir okul kabul edilebilirdi. Neticede
onlar da uzaklardaki egzotik bir lkeyi ziyaret et-
mek, bayramlar gibi gz alc etkinliklere katlmak
ya da stanbulda dzenlenen ehzadelerin snnet
dnleriyle, hanm sultanlarn evlilik trenle-
rinde bulunmak iin, yabanc bir saray ile temasa
gemek istiyorlard. Beraberindekiler ve pahal
hediyeleriyle birlikte gelen yabanc temsilcilikler
trenlere davet edilirlerdi; nk slam retisine
gre, Osmanl sultan, farkl dinlerden gelenlerin
inandklar sadece bir tane yaradan olduundan
hareketle, kendisini, herkesin bir arada yaayabile-
cei topraklar yneten evrensel bir hkmdar gibi
gryordu. Avrupa devletlerinin heyetleri, Osman-
76 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
vano in corteo ad alcuni eventi della liturgia civica
ottomana volti a magnificare la dinastia, mentre a
Venezia gli ambasciatori ottomani, proprio a causa
della loro diversa religione, potevano solo osser-
vare dalle finestre delle Procuratorie, assieme alle
donne, le processioni che si svolgevano in Piazza
San Marco (Pedani 2006c).
La familia del bailo si divideva in alta e bassa.
Nella prima categoria stavano i personaggi pi im-
portanti come il segretario, gli interpreti, e anche
il medico o il cappellano, cio coloro che potevano
in qualche modo occuparsi degli affari di stato, non
solo con trattative dirette con visir e alti funziona-
ri ma anche con suggerimenti, consigli o contatti
personali. Nella bassa erano invece annoverati il
maggiordomo, il mastro di cucina, quello di stalla,
il cuoco, il cavallerizzo, i servi e altri bassi funzio-
nari. Tra tutti doveva esistere un rapporto di fidu-
cia e collaborazione cos da poter portare a termine
nel modo pi efficace il servizio che era stato affi-
dato alla legazione nel suo complesso dal governo
di Venezia (zkan, Speelman 2010, 85-86).
2. La familia alta: il personale della cancelleria
Nella gerarchia del personale di legazione il pri-
mo posto spettava al segretario del bailo, incaricato
di occuparsi della cancelleria. Questi era scelto di
solito tra i membri dellapparato burocratico ve-
neziano. Come stabilito in una legge del Maggior
Consiglio del 22 dicembre 1532, doveva ricoprire
gi almeno il ruolo di notaio della cancelleria ducale
cos come avveniva per altre importanti ambasciate
venete, per esempio a Parigi o Vienna (asve 16).
Era questo uno dei ruoli minori di una scala gerar-
chica che, partendo da notaio dufficio, saliva via
via fino alla carica di cancellier grande. Il periodo
trascorso nel bailaggio rappresent per molti gio-
vani burocrati veneziani un trampolino di lancio per
assurgere a incarichi ben pi importanti. Per esem-
pio, Agostino Vianol (1590-1660), dopo un periodo
trascorso a Costantinopoli come coadiutore, non
solo si arricch enormemente e divenne, nel 1651,
cancellier grande, ma riusc anche, approfittando
delle leggi straordinarie di un periodo di guerra,
ad acquistare per unaltissima somma di denaro la
nobilt per i propri eredi (Bertel 1932, 239, 417;
Casini 1991, 195, 237-238). La scelta di un segreta-
rio di bailaggio teoricamente spettava al cancellier
grande che, come capo della burocrazia, era la per-
llarn geit trenlerinde hanedan daha grkemli
hale getirmek iin tren alayna dahil ediyorlard;
te yandan Venedikte bulunan Osmanl elileri
ise farkl dinden gelmi olduklarndan dolay, San
Marco Meydannda dzenlenen trenleri sadece
vekillerin balkonundan kadnlarla birlikte izleyebi-
liyorlard (Pedani 2006c).
Baylosun ailesi yksek ve dk tabaka olarak
ikiye ayrlyordu. Birinci ksmda sekreterler, ter-
cmanlar ya da rahipler gibi daha nemli kiiler
bulunmaktayd, ki bunlar bir ekilde devletin yurt
dndaki ileriyle dorudan ilgilenebilirken; vezir-
ler ve devlet adamlaryla grmeler yapabilir; bu-
nunla birlikte tavsiye, t ve kiisel ilikilerle bay-
losa yardmc olabilirlerdi. kinci ksmda ise, uak,
mutfak ustas, a, atl ve memurlar ayrca dier alt
kademe grevliler yer alyordu. Elilik bnyesinde
bu iki ksm arasnda bir gven ba ve ibirlii ol-
mak zorundayd; nk bylece Venedik hkmeti
tarafndan en etkin hizmeti yrtmek amacyla bir
btn olarak emanet edilen grev laykyla yerine
getirilmi olabilirdi (zkan, Speelman 2010, 85-86).
2. Hanenin Yksek Tabakas: Kanlaryann
personeli
Eliliin kiisel hiyerarisinde ilk yer, kanlar-
yann sorumlusu olan baylosun sekreterine aitti.
Bunlar genellikle Venedikin brokratik yeleri
arasndan seilirdi. Sekreterler, Byk Konseyin
(Maggior Consiglio) 22 Aralk 1532 tarihinde ald-
karara gre, en azndan dklk kanlaryasnda,
Venedikin Paris ve Viyana bykeliliklerinde ol-
duu gibi noterlik grevi almak zorundalard (asve
16). Bu, hiyerarinin merdivenleri iinde en aa
seviyede bulunan grevdi. Bro noterliinden yu-
kar doru kldnda yava yava son basamak
olan kanlaryann en yksek dereceli devlet me-
murluuna (cancellier grande) kadar klabiliyor-
du. Bayloslukta geerilen zaman, birok Venedikli
gen brokrat iin, daha nemli grevlere gelebil-
mek adna bir basamak olmutu; rnein Agostino
Vianol (1590-1660) stanbulda asistanlk greviyle
geirdii srenin ardndan, sadece ar derecede
zenginlememi; ayn zamanda da 1651 ylnda en
st kademe memur olmutu. Bununla da yetinme-
yen Vianol bir sava dneminin olaanst kanun-
larndan faydalanarak, ok yksek bir miktarda
para deyerek varisleri iin asalet satn almay
baarmt (Bertel 1932, 239, 417; Casini 1991,
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 77
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


sona pi adatta per conoscere la personalit e le at-
titudini individuali del personale a lui sottoposto. In
pratica, per, era il nobile appena eletto a scegliere
chi doveva coadiuvarlo durante la missione in modo
da avere a fianco una persona che gi stimava e di
cui si fidava (Galtarossa 2009, 70).
Sia segretari sia i coadiutori (cogitori) che li af-
fiancavano appartenevano al ceto medio venezia-
no, cio a quella classe cittadinesca che forniva i
membri della burocrazia e che tanti legami aveva,
anche di matrimonio, con le famiglie della nobilt,
tanto che un nobile che sposava la figlia di un cit-
tadino originario generava eredi abili a sedere in
Maggior Consiglio. A Venezia vi erano vari gradi
di cittadinanza: de intus tantum, il pi semplice da
ottenere che forniva alcune facilitazioni su imposte
e dazi e laccesso ad alcune arti; de intus et extra,
che dava il permesso di fregiarsi del titolo di mer-
cante veneziano in tutte le piazze estere e, infine,
quella originaria, che permetteva di accedere ad
alcune professioni come quella di notaio ordinario
o di cancelleria. Si era cittadini non per nascita ma
in seguito ad un riconoscimento ufficiale rilasciato,
nel caso delle prime due, dai Provveditori di Co-
mun e, nel caso degli originari, dallAvogaria di Co-
mun che sin dal 1486 aveva il compito di verificare
se il candidato possedeva i necessari requisiti. Il
titolo spettava alla persona e non alla sua famiglia
nel complesso o ai discendenti. Poteva presentarsi
il caso che qualcuno avesse tutte le carte in regola
per la nomina, mentre padre e nonno non avrebbero
mai potuto aspirare a tale titolo o neppure il figlio,
se per esempio fosse nato fuori Venezia o avesse
esercitato un mestiere non consono alla qualifica.
Sin dal 1622, per essere riconosciuti come origina-
ri, bisognava essere veneziani e discendere da due
generazioni che non avevano esercitato alcuna arte
meccanica e che erano nate nella citt di Venezia
(Zannini 1993, 23-60, 83; Pedani 1996b, 47-50).
Si pu notare come, in momenti particolari, la
legazione a Costantinopoli venne affidata anche a
cittadini originari, che non poterono per mai fre-
giarsi del titolo di bailo o ambasciatore (Pedani
2010a, 157-159). In generale si tratt di personale
che ricopriva gi la carica di segretario del Senato o
del Consiglio di Dieci, e ci avvenne soprattutto nei
momenti di crisi internazionale, quando occorreva
un personaggio di secondo piano per portare avan-
ti trattative semi-ufficiali, ma comunque sempre ad
alto livello diplomatico. Questo fu, per esempio, il
caso del segretario Giovanni Battista Ballarin, che
195, 237-238). Baylosluk sekreterinin seimi teorik
olarak en yksek dereceli memurun greviydi. Ne-
ticede onlar brokrasinin bandaki kiiler olarak
sorumluluklar altndakilerin kiilikleri ve bireysel
zelliklilerini daha iyi biliyorlard. Ancak uygula-
mada, grevi boyunca kendisine yardmc olmak
iin yeni seilecek olan soylunun, saygl ve gve-
nilir biri olmas gerekiyordu (Galtarossa 2009, 70).
Sekreterler ve yardmclar (cogitori) Venedikin
orta snr ailelerinden gelip bu ehirli orta snf b-
rokrasisinin yelerini meydana getiriyorlard. Yap-
lan evlilikler de soylu aileler ile bir ok ortak baa
sahip olmalarna neden oluyordu. Bir asilzde, e-
hirli kkenden gelen birinin kzyla evlenebiliyor;
bylece bu evlilikten Byk Konseyde yer almaya
misait varisler douyordu. Venedikte vatanda-
ln deiken dereceleri vard: de intus tantul,
vergiler ve vergiden muaf olanlar zerine kolay-
latrma ve baz sanatlara eriim gibi elde edilmesi
en basit olan dereceydi. De intus et extra, yabanc
pazarlarda bulunan herkese Venedikli tccar unva-
nn kullanma izni veriyordu. Son olarak da origi-
naria, sradan ya da kanlarya noterlii gibi baz
mesleklere kabul edilebilenlerdi. Bu her ne kadar
doutan gelen bir vatandalk olmasa da sonra-
dan resmi olarak vatanda olarak kabul edilmeleri-
ni salyordu. 1486 ylndan itibaren, lk iki derece
iin Provveditore di Comun ve nc derece iin
ise Avogaria di Comunun, aday olabilmek iin ge-
rekli artlar tayp tamadn dorulama grevi
vard. Unvan, ailesinin tamamna ya da torunlarna
deil, kiinin kendisine aitti. Birisi atamalarda, ba-
bas, dedesi hatta olu her hangi bir unvana sahip
olamamken bile, hatta Venedikin dnda domu
ya da bir unvan sahibi olmak iin yeterli olmayan
bir i yapyor olsa da btn belgeleri yine de eksik-
siz bir ekilde takdim edebilirdi. 1622den itibaren,
originari olarak kabul edilebilmek iin Venedikli
olmak ve iki nesil boyunca da herhangi bir meka-
nik sanat icra etmemi olmak gerekiyordu (Zannini
1993, 23-60, 83; Pedani 1996b, 47-50).
stanbuldaki eliliin, her ne kadar baylos ya
da bykeli unvanyla olmasa da zaman zaman
Venedik vatandalarna (originari) emanet edildii
grlmektedir (Pedani 2010a, 157-159). Genel ola-
rak bunlar zaten Senato ya da Consiglio di Diecide
sekreterlik grevi alyorlard ve olaanst bir
uluslararas kriz ortaya kt zaman arka planda-
ki bir kiinin resmi grmeleri srdrebilmesi iin
gerekiyorlard; ama neticede bu Venedik vatanda-
lar da her zaman yksek kademeli diplomatlard.
78 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
Bunun bir rnei olan Sekreter Giovanni Battista
Ballarin, Girit Savann sonuna doru (1645-1699)
Venedik tarafndan en st dzey memur (cancelli-
er grande) unvann aldktan sonra 1666 ylnda l-
mt (Zannini 1993, 152-153). Ballarinden sonra
sekreterlerden Giovanni Battista Pavadin ve Giro-
lamo Giavarina stanbula gnderildi. Her ikisi de
1667 ylnda sadrazam tarafndan verilen bir emirle
zehirlenerek ldrlnce yerlerine Giovanni Cap-
pello ve Giovanni Pietro Cavalli gnderildi. nceki
yl Mora Savann patlak vermesiyle (1684-1699)
Osmanl silahlarnn Viyanaya doru yneldii za-
man (1683) dier bir dklk sekreteri olan Giovanni
Cappello diplomat olarak -dk rtbeli bir memur
olduu gerekesiyle Osmanllarn rahatszlklar-
n saklamam olmalarna ramen- v. Mehmedin
huzuruna gnderilmiti (Galtarossa 2009, 147). Bu
balamda, Kbrs Savann en karanlk gnlerinde,
Baylos Marcantonio Barbaro ailesiyle birlikte bay-
losluk evinde hapis kald srete, bar mzake-
releri yapmak zere stanbula gnderilen Giocomo
Ragazzoninin durumu olduka nemli olmutu.
Ragazzoniye yola kmadan hemen nce acil ola-
rak sekreter unvan verilmiti. Bunun her ne kadar
Venedik brokrasisinde yeri olmasa da Ragazzoni
daha nceden gelitirmi olduu ticari faaliyetleri
sayesinde Osmanl yneticileri ile yksek dzeyde
temas kurabilirdi (Zoccoletto 2009, 32-40).
Eliliin genellikle sadece bir tane sekreteri olur-
du; ancak bazen iki sekreterin de birlikte altklar
zamanlar olabiliyordu. Baylosun Peraya giriinden
bahseden bir xv. yzyl kaydnda varlklar aka
grlmekte olan iki sekreter, ayn zamanda Giro-
lamo Cappellonun baylos olduu zamana (1595-
1600) tanklk etmilerdi. Kanlaryada yaplan
iin boyutu ok nemli olabiliyordu. Bu nedenle
1568den beri sekreterlik bnyesinde mutlaka ver-
gi memuru (cogitore) gibi alacak bir yardmc
bulundurulurdu. Bu da dklk kanlaryasndan
rtbeye gre kyordu ve genellikle de fazladan bir
noter; yani devlet tarafndan yaplan snav geip
ikmetgah aldktan sonra, hiyerarik olarak en d-
k basamaktan kariyer yapmaya balayan genler-
den biri oluyordu (Trebbi 1980, 96-97; Simon 1985,
58; Pedani 2013, 146; Galtarossa 2009, 69-71).
Venedik kanlaryasnda resmi noter ya da sek-
reterlik grevini de yerine getiren bu genler,
kamu belgelerine kendi imzalaryla onay veriyor-
lar; bylece bu belgelerin yasallamasn salyor-
lar; te yandan istisnai durumlarda zel belgeler de
verebiliyorlard. Baylosluk sekreterleri sadece kan-
mor a Costantinopoli nel 1666, verso la fine della
guerra di Candia (1645-1669), dopo aver ricevuto
da Venezia la nomina a cancellier grande (Zannini
1993, 152-153). Subito dopo di lui vennero inviati a
Costantinopoli i segretari Giovanni Battista Pada-
vin e Girolamo Giavarina, entrambi avvelenati per
ordine del gran visir nel 1667, e quindi Giovanni
Cappello e Giovanni Pietro Cavalli. Anche nellan-
no che precedette lo scoppio della guerra di Morea
(1684-1699), quando le armate ottomane gi si di-
rigevano verso Vienna (1683), fu un altro segre-
tario ducale, Giovanni Cappello, ad essere inviato
come diplomatico alla corte del sultano Mehmed
iv, anche se questa volta gli ottomani non seppe-
ro nascondere la loro irritazione per linvio di un
rappresentante ufficiale di cos basso rango (Gal-
tarossa 2009, 147). A questo proposito particola-
re fu il caso di Giacomo Ragazzoni, inviato a Co-
stantinopoli a trattare la pace durante i giorni pi
bui della guerra di Cipro, nel 1571, quando il bailo
Marcantonio Barbaro era stato rinchiuso con la fa-
milia nella casa bailaggia. Prima di partire gli ven-
ne frettolosamente attribuito il titolo di segretario,
pur non appartenendo in alcun modo allapparato
burocratico veneziano, cosicch potesse trattare
ad alto livello con i funzionari ottomani con cui era
gi in contatto grazie alla sua attivit mercantile
(Zoccoletto 2009, 32-40).
Di solito il segretario di legazione era uno solo,
anche se vi furono casi in cui due segretari lavora-
rono fianco a fianco. Unincisione del Settecento,
che rappresenta lentrata di un bailo a Pera, mo-
stra chiaramente la presenza di due segretari e vi
sono testimonianze che anche ai tempi del bailo
Girolamo Cappello (1595-1600) avvenne lo stesso.
La mole di lavoro da svolgere in cancelleria pote-
va infatti essere notevole, tanto che, sin dal 1568,
al segretario venne affiancato un cogitore, cio
un impiegato di concetto che doveva coadiuvarlo.
Anchegli usciva dai ranghi della cancelleria ducale
e di solito era un notaio estraordinario, cio uno
di quei giovani che cominciavano allora la carriera
nel grado gerarchico pi basso, dopo aver sostenu-
to lesame di stato e ottenuta labilitazione (Trebbi
1980, 96-97; Simon 1985, 58; Pedani 2013, 146;
Galtarossa 2009, 69-71).
Coloro che nella cancelleria veneziana ricopriva-
no i ruoli di notaio dufficio o di segretario potevano
attribuire la fides pubblica ai documenti e quindi
legalizzavano, con la propria sottoscrizione, gli atti
pubblici; inoltre, in particolari circostanze, poteva-
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 79
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


19.
Salotto rosso (Antonio Fabris)
Krmz salon
20.
Veranda (Antonio Fabris)
Veranda
80 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
laryadan sorumlu deillerdi. Toplantlarda hazr
bulunmak ve suret kartmak, alnan kararlar yeri-
ne getirmek, dilekeleri ve bavurular onaylamak
grevi olan sekreterler, ayn zamanda stanbuldaki
Venediklilerin ya da Venedik buyruu altnda olan
yerlerden gelenlerin, dier btn yabanc topluluk
yelerinin ve hatta Trkler ile Mslmanlarn da
bir noter olarak dilekelerini onaylyorlard. Baz
noterler curiae maioris notarius olarak; bazlar ise
snava girip serbest noterlik hakk kazanp Veneta
auctoritate notarius olarak belgelerini onaylyorlar-
d (Pedani 1996b, 79-83; Pedani 2013, 398). Ayn
zamanda baylosluk arivi de sekreterlie emanet-
ti. Sekreterler burada devletin srlarn saklyor ve
daha nceden kullanlm olan ifreleri gizli belge-
leri okumak zere tutuyorlard.
Normalde baylosluk sekreterleri ne o dnem-
de sarayda konuulan Osmanlcay ne de sokakta
konuulan Trkeyi bilmiyorlard. Bu durum ayn
ekilde bayloslar, oalaanst bykeliler ve dip-
lomatik grevle stanbula gnderilen sekreterler
iin de geerliydi. Daha nce istisnai bir vaka ola-
rak bahsettiimiz Giocomo Ragazzoni haricinde
Sekreter Giovanni Dario da Osmanlnn baken-
tine drt kez olmak zere (1478, 1481, 1484-85,
1487) gnderildii ve bu uzak dnya ile kurduu
kiisel ilikileri neticesinde bir istisna olmutu (Ti-
epolo 2002, 257-314). Bayloslarn hastalanmalar
ya da vefat etmeleri durumunda yahut da herhangi
bir ihanet iddias ile maade altnda tutuldukla-
rnda ve bu grevi yerine getirecek bir Venedikli
asilzde ya da bir yardmc baylosun olmamas du-
rumunda sekreterler bayloslarn ilerini yapmakla
ykmlydler. Olduka nem arzedilen sekreter-
lik kurumu, bayloslar, olaanst bykeliler ve
sekreterlerin uyum iinde alabilmesi asndan
devlet iin de hayati bir nem tayordu. Neticede
bu nemli grevin zorluklar da olmaktayd. Girola-
mo Ferronun vefatyla (1561) yardmc baylos ola-
rak onun yerini alan Senato Sekreteri Marc Anto-
nio Donini, Venedikli Soylu Andrea Dandolo (1562)
tarafndan yapt bir iten dolay sulannca, re-
lazionesinde bunun zerine yapm olduu zc
savunmasndan bahsetmitir (Pedani-Fabris 1996,
127-131; Galtarossa 2009, 141).
Baylosluk sekreterleri neticede dilsiz gizli servis
elemanlar deillerdi; aksine son derece atak, y-
kmllk altna girebilecek ve hreti kaldrabile-
cek yapda kiilerdi. Bazlar tpk Senato Sekreteri
Aurelio Bartolini rneinde olduu gibi dorudan
devletlerinin snrlarn ayordu. 1751 ylnda l-
no anche rogare atti privati. I segretari del bailag-
gio dunque non solo si occupavano della cancelle-
ria, presenziando alle sue riunioni, trascrivendo e
facendo eseguire le decisioni prese e accogliendo
petizioni e richieste, ma esercitavano anche a Co-
stantinopoli la funzione di notaio per tutti coloro
che richiedevano il loro intervento, fossero essi
veneziani, sudditi veneti, membri di altre comunit
straniere e persino turchi e musulmani. Alcuni ro-
gavano gli atti pubblici come curiae maioris notari-
us, ma altri, che evidentemente avevano sostenuto
anche lesame per accedere alla libera professione,
si sottoscrissero Veneta auctoritate notarius (Peda-
ni 1996b, 79-83; Pedani 2013, 398). Al segretario
era affidato anche larchivio del bailaggio e la cu-
stodia degli atti pi importanti. Egli era tenuto a
custodire i segreti dello stato e aveva in deposito i
cifrari utilizzati per i documenti pi segreti.
Normalmente i segretari del bailaggio non cono-
scevano n la lingua ottomana usata a corte n il
turco parlato nelle strade e lo stesso pu dirsi per
la maggior parte dei baili, degli ambasciatori stra-
ordinari e dei segretari inviati con funzioni diplo-
matiche a Costantinopoli. Fece eccezione, oltre al
gi citato Giacomo Ragazzoni, forse solo il segre-
tario Giovanni Dario, inviato per ben quattro vol-
te nella capitale ottomana (1478, 1481, 1484-85,
1487) e scelto proprio per i suoi contatti con quel
mondo lontano (Tiepolo 2002, 257-314). Un com-
pito importante del segretario era quello di eser-
citare le funzioni del bailo nel caso questi si fosse
ammalato o fosse addirittura morto, oppure fosse
stato indagato per alto tradimento, e non fossero
presenti nobili veneti adatti ad assumere il titolo
e le responsabilit di vice-bailo. Il ruolo di segre-
tario era della massima importanza ed era vitale
per gli interessi dello stato che baili, ambasciato-
ri straordinari e segretari operassero in armonia.
Comunque incomprensioni e liti non mancarono
come testimonia ancor oggi la relazione al Senato
del segretario MarcAntonio Donini, che presenta
unaccorata difesa del proprio operato nei confron-
ti delle accuse mossegli dal nobile Andrea Dandolo
(1562), subentrato come vice-bailo al posto del de-
funto Girolamo Ferro (1561) (Pedani-Fabris 1996,
127-131; Galtarossa 2009, 141).
I segretari del bailaggio non erano dunque
muti servitori, bens persone attive, pronte ad
assumersi oneri e onori. Alcuni addirittura trasce-
sero i limiti del loro stato, come fece per esempio
il segretario del Senato Aurelio Bartolini, morto
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 81
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


nel 1751 mentre era a Costantinopoli a servizio del
bailo Andrea v da Lezze, che non solo intraprese
un redditizio quanto illegale traffico commerciale
di cera, caff e pelli di ermellino (attivit vietata
da un decreto del Senato del 1622) in compagnia
del mercante veneziano Pietro Manzoni, ma pre-
st anche denaro a interesse a mercanti locali e
oper come intermediario nel commercio di legna-
me (Dursteler 2001, 6; Galtarossa 2009, 189-191).
Altri furono ricordati a lungo, come il Ballarin per
cui il patrizio Marco Trevisan scrisse unopera let-
teraria, intitolata significativamente Limmortalit
di Giovanni Battista Ballarino, edita a Venezia nel
1671: dopo aver descritto le sofferenze e la malat-
tia di questo segretario, lautore conclude chieden-
dosi se la fama pu lambire un personaggio appar-
tenente a un ceto sociale importante ma subalterno
(Cozzi 1995, 405-409). Altri ancora approfittarono
dellesperienza costantinopolitana, scrivendo ope-
re letterarie sulla societ e la cultura ottomana,
avidamente ricercate da quanti erano affascinati da
tutto ci che profumava di esotico e lontano. Tale fu
il caso, per esempio, di Pietro Busenello autore del-
le Lettere informative delle cose de Turchi (1746),
che circolarono ampiamente manoscritte e furono
date alle stampe per la prima volta in Germania
nel 1771-1772: sono unopera che rende testimo-
nianza di una buona conoscenza e di un equilibrato
apprezzamento della civilt e dello stato ottomano
(Preto 1975, 441-450).
Assieme al cogitore, lavorava a stretto contatto
con il segretario anche un ragionato, che aveva il
compito di occuparsi della contabilit. Contraria-
mente a quanto avveniva nelle altre ambasciate, in
quella a Costantinopoli vi erano due casse distinte:
quella del bailaggio e quella del cottimo. La prima,
finanziata interamente da Venezia, serviva alle spe-
se correnti, mentre la seconda, che si basava sui
proventi derivanti da dazi e balzelli pagati sullim-
portazione e lesportazione di merci da e per Vene-
zia, serviva a coprire spese straordinarie o relative
alla comunit veneta di Costantinopoli. Esisteva poi
unaltra contabilit, segreta, che gestiva fondi finan-
ziati direttamente dal Consiglio di Dieci, per copri-
re i costi della corruzione dei funzionari ottomani
o altre spese non facilmente rendicontabili (Simon
1985, 62-63; Pedani 2013, 139). I ragionati, che
provenivano anchessi dalla classe cittadinesca, ap-
partenevano a un gruppo professionale organizzato
in un collegio a numero chiuso, sottoposto a rigide
procedure dingresso. Anche loro dovevano lavora-
dnde Baylos Andrea v da Lezzenin hizmetinde
bulunan Bartoloni, Venedikli Tccar Pietro Manzo-
ni araclyla, krl bir i olan balmumu, kahve ve
kakm derisi ticaretini yasa d olmasna ramen
stlenmiti (1622 ylna ait Senato kararna gre
bunlarn faaliyeti yasaklanmt). Ayn zamanda
dn para da vermi ve kereste ticaretinde de
araclk yapmt (Dursteler 2001, 6; Galtarossa
2009, 189-191). Dierleri gibi Ballarinden de bah-
sedilmiti. Aristokrat Marco Trevisan 1671 ylnda
yazm olduu edebi eserine Giovanni Battista
Ballarinonun lmszl adndan olduka an-
laml bir balk vermiti: Trevisan, bu sekreterin
ektii ac ve skntlardan bahsettikten sonra ki-
tabn; hret belirli bir sosyal snftan gelen bir
kiiye, ama alt tabakadan birine ne verebilir? diye
sorarak tamamlyordu (Cozzi 1995, 405-409). te
yandan dierleri stanbul deneyimlerinden u e-
kilde yararlanyorlard: Osmanl toplumu ve kl-
tr hakknda edebi metinler yazmak ya da onlar
olduka etkileyen bu uzak ve egzotik lkede farkl
araylar iine girmek. Lettere informative del-
le cose de Turchi (1746) (Trkler Hakknda Bilgi
eren Mektuplar)nin yazar Pietro Busenello r-
neinde olduu gibi, genie bir sahada dolaan el
yazmalar 1771-1772 ylnda ilk defa Almanyada
baslm oldu: Osmanl Devleti ve medeniyetini l-
l bir ekilde ele alan bu eser, bylece gzel bir
tankla vesile olmutu (Preto 1975, 441-450).
Vergi memuruyla (cogitore) birlikte, sekreter ile
yakn temas alan bir de hesap ilerinden sorum-
lu olan muhasabeci (ragionato) vard. Dier by-
keliliklerin aksine stanbulda demeler iin iki
ayr muhasebe tutulurdu: Baylosluk kasas ve par-
a ba demeler (cottimo). Dier bykeliliklerin
aksine stanbulda demeler iin iki ayr kasa tutu-
lurdu. lkinin mali kaynan Venedik salyordu ve
dzenli olarak yaplan alveriler iin; te yandan
ikincisi elde edilen gelirlerden kaynaklanan vergi-
ler ile Venedik iin ithalat ve ihracat yaplan mallar
zerinde gereken olaand vergilendirmelerde ya
da stanbuldaki Venedik topluluuyla balant-
l olarak gerekiyordu. Bunlardan baka, giderleri
dorudan Consiglio di Dieci tarafndan karlanan
ve Osmanl yneticilerine verilen rvetler ya da
hesab kolayca verilemeyen alverileri rtmek
iin tutulan bir muhasebe daha vard (Simon 1985,
62-63; Pedani 2013, 139). Orta snf ehirlilerden
olan dier muhasebeciler (Ragionati) ise katlm
koullarnn olduka ar olduu kapal bir heyetin
iinde rgtlenmi bir mesleki guruptan geliyor-
82 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
lard. Onlar da bayloslar ve kanlarya personeli
ile yakn temasta almak zorundalard, ama mali-
ye gibi hassas bir konu ele alndnda her zaman
risk iinde oluyorlard. Hesaplamalar tartmalara
neden olan bu muhasebeciler neticeleri kt ola-
bilecek durumlarla kar karya gelebiliyorlard;
tpk 1585 nisannda Ludovico Marchesininin ba-
na geldii gibi. Baylos Paolo Contarininin kardei
Sebastiano Contarininin, hesaplamalara kar gel-
mesi Marchesininin Collegiodan atlmasna neden
olmutu (asve 17; bmcv 1-2; Zannini 1994, 57-105;
Zannini 1997, 377-389).
Dil olanlar (Giovani di lingua) yani dou dille-
ri zerine tercman olmaya hazrlananlar ve bay-
losluk dragomanlar, her ne kadar bu meslek ze-
rine ayr bir balkta bahsedilse de, bu ikisine de
ksaca deinmek gerekmektedir. Dragomanlar,
yz- drt yz kii arasndan, Osmanlca, Trke,
muhtemelen Arapa ve Farsa da bilenler arasn-
dan seiliyorlard. Bunlarn ounluu uzunca bir
zaman stanbulda yaam ve sklkla da Osmanl
Devletinin boyunduruu altndaki Latin-Hristiyan
ailelerde domulard. Senato 1551 ylnda, gele-
cekteki tercmanlarn yetitirmek zere mesleki
bir dzenleme ve bir dil okulu ama abasna gir-
miti. Bu nedenle de, dil rendikten sonra ya da
Osmanlnn bakentinde kalm yahut da Venedik
brokrasisinden bir yerden tekrar gnderilmek
zere Venedike dnenler arasndan seilecek iki
gen dklk noterinin, stanbula gnderilmesi
iin bir talimat vermiti. Peki, Senatonun bu a-
basnn nedenleri nelerdi? Esasnda ok byk bir
baarya neden olmayan bu aba iki trl olarak
ele alnabilir. Birincisi diplomatik srlar en iyi e-
kilde koruma isteiydi. Neticede tercmanlarn Os-
manl bakentinde ailevi ileri ve i ilikileri vard.
kincisi ise baylosluk brosunun merkezinin daha
iyi ekilde korunmas abasyd. Bu abadan dolay
stanbulda kanlaryada alanlar ve Venedikliler
arasnda akrabalk balar kuruyorlard. Neticede
daha nce dediimiz gibi bu aba ciddi bir baa-
rya neden olmamt. Dklk kanlaryasna gir-
mek iin zorlu snavlara katlmak yerine giovani di
linguadan bir derece almak nerilmeye balanm-
t. Bu dereceyi almaya hak kazananlarn bir ou,
salk raporlar ya da eitli dilekeler sunuyor ve
bylece stanbula gnderilmekten kurtulup kan-
laryadaki grevlerinde ok fazla yorulmadan ailele-
riyle uzunca bir tatil yapabiliyorlard. 1675de Bay-
los Giovanni Morosini, Dklk kanlaryasnn bu
evden uzaklama emrine direnle karlk vermiti;
re a stretto contatto con i baili e il personale della
cancelleria, ma trattandosi di una materia delicata
come quella finanziaria, vi era sempre il pericolo
che i loro conti venissero messi in discussione, come
accadde nellaprile del 1585 a Ludovico Marchesini,
contro cui si scagli in Collegio Sebastiano Contari-
ni, fratello del bailo Paolo (asve 17; bmcv 1-2; Zanni-
ni 1994, 57-105; Zannini 1997, 377-389).
Una breve nota deve essere fatta anche sui gio-
vani di lingua, cio su coloro che si preparavano per
divenire interpreti di lingue orientali, e sui drago-
manni del bailaggio, anche se di questa professione
si parla in un altro capitolo. Tra Quattro e Cinque-
cento si sceglievano i dragomanni tra coloro che gi
conoscevano lottomano, il turco e possibilmente
anche larabo e il persiano ed erano quindi favoriti
coloro che avevano vissuto a lungo a Costantinopoli
ed erano spesso nati da famiglie latine e cristiane,
anche se suddite ottomane. Nel 1551 il Senato, cer-
cando di riformare la professione e creare una scuo-
la per i futuri interpreti, ordin che venissero inviati
a Costantinopoli due giovani notai ducali estraor-
dinari, che dopo aver appreso la lingua potevano
o fermarsi nella capitale ottomana, oppure tornare
a Venezia per essere inseriti direttamente nei ruoli
della burocrazia veneziana. I motivi che spinsero a
questa riforma, che per altro non ebbe poi un gran-
de successo, possono essere visti sia nella volont
di proteggere meglio i segreti diplomatici, sottra-
endoli a chi comunque aveva contatti e interessi fa-
miliari nella capitale ottomana, sia in un tentativo
sostenuto dalla classe burocratica di legare ancora
di pi agli uffici centrali lorganismo amministrati-
vo del bailaggio creando legami di amicizia e anche
parentela tra chi operava nella cancelleria di Co-
stantinopoli e chi invece lavorava in quella ducale.
Come detto il tentativo non ebbe molto successo.
Ricevere la qualifica di giovane di lingua cominci
ad essere considerato un mezzo per accedere alla
Cancelleria ducale evitando pi severi concorsi ed
esami. Molti, ottenuto il titolo, presentavano certifi-
cati medici o suppliche di vario tipo, cos da evitare
di essere mandati a Costantinopoli o riuscendo al-
meno a trascorrere lunghissimi periodi di vacanza
presso le loro famiglie, e quindi transitare senza fa-
tica nei ruoli della Cancelleria a Venezia. Nel 1675
il bailo Giovanni Morosini ricordava la renitenza,
chuniversalmente s incontrata, in quelli dellor-
dine della Cancelleria ducale, dallontanarsi dalla
propria casa, mentre nel 1723 il Consiglio di Die-
ci cominci a richiedere ai giovani di lingua, come
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 83
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


te yandan 1723 ylnda Onlar Meclisi (Consiglio
di Dieci), dil olanlarna kanlaryaya alnmak iin,
stanbulda baylosluk evindeki okulda alt yl bu-
lunma n koulu getirmiti (Lucchetta 1984, 29-30;
Galtarossa 2009, 66, 245-246).
3. Hanenin Yksek Tabakas: Doktorlar
ve Papazlar
Baylosluk hanesinin maiyetini yani nm- dier
yksek tabakasn doktorlar tamamlyordu. Orta-
adan beri Levantta bulunan Venedikli diplomat-
lar ve konsoloslar onlara ila ya da merhem tedavisi
uygulayan doktorlara ya da kesme ve ameliyat etme
becerisi olan berber-cerrahlara sahiplerdi. Batl
ilalar bu cerrahlarn yolculuklarnda olduka fay-
da salayabiliyordu: Bazlar, Bellunodan Andrea
Alpago ya da Arapadan evirisiyle Avicenna gibi,
farkl bilimadamlaryla ilikiler kurup kendilerini
nemli lde gelitirdikten sonra evine dnyor-
du (Lucchetta 1964). 1554te stanbuldaki Venedik
topluluunun bana bir uzman doktor gerekince,
Baylos Domenico Trevisan, maa Venedik Cumhu-
riyeti tarafndan karlanacak bir doktor talebinde
bulunmutu. O gnlerde, genellikle Yahudi doktor-
larn, gerek Osmanl vezirlerinin gerekse sultann
bizzat kendisinin takdirini kazanp byk n sabihi
olmann memnuniyetinde olduklar yerde, Osman-
l bakentinde Venedik topluluu iin gerekli olan
doktoru bulmak imkan vard. Bunlardan bazlar
politikada da byk bir ustalk gsteriyordu. Sala-
mone Ashkenazi rneinde olduu gibi, Udineden
gelen, ama eitimini Padovada tamamlayan Ash-
kenazi, Kbrs Savanda (1570-1573) Sadrazam
Sokullu Mehmed Paa ile Baylos Marcantonio Bar-
baro arasndaki gizli balantlar kurulmasna ara-
clk etmiti. Ashkenazi Venediklilerin tedavisinden
ok Mehmed Paann einin tedavisinde grev
almt (Arbel 1995, 87-94). 1593te Mslmanl
seen Portekizli Yahudi Davide Valentino da bay-
losluktan ok Osmanl sarayna hizmet etmiti: Din
deitirdikten sonra en ok da politik bilgi alma fa-
aliyetlerinden dolay Venediklilerin resmi doktoru
oldu. Dierleri Usque, Benvenisti ya da Conegliano
gibi Yahudi ailelerden geliyorlard (Pedani-Fabris
1996, 285). Yzyln ba ile prosedr deimiti.
Baylos Vincenzo Gradenigonun stanbula yapaca-
yolculuk esnasnda vefat etmesi, Senatoyu bir
Venedikli doktorun yalnzca baylosa ve onun hima-
yesindeki yelere hizmet etmesi kararn almaya
prerequisito per accedere alla Cancelleria, sei anni
di presenza effettiva nella scuola della casa bailag-
gia a Costantinopoli (Lucchetta 1984, 29-30; Galta-
rossa 2009, 66, 245-246).
3. La familia alta: medici e cappellani
Completava il gruppo della cosiddetta corte
alta il personale medico. Sin dal Medioevo molto
spesso ai diplomatici e ai consoli veneti in Levante
era consentito avere al seguito o medici-fisici, che
curavano i corpi soprattutto con pozioni e pomate,
o barbieri-cerusici, abili nel tagliare e operare. La
medicina occidentale seppe trarre vantaggio dai
loro viaggi: alcuni, come Andrea Alpago di Belluno,
traduttore dallarabo di Avicenna, tornarono in pa-
tria dopo essere venuti in contatto con una scienza
medica diversa, e per molti versi a quei tempi pi
avanzata della loro (Lucchetta 1964). La necessit
di poter utilizzare persone con competenze specifi-
che in tale campo si present dunque ben prima del
1554, quando la Repubblica stabil che a Costanti-
nopoli vi fosse un medico per la comunit veneta,
stipendiato dallo stato, cos da venire incontro alle
richieste del bailo Domenico Trevisan. Allora vi
era la possibilit di trovare il personale necessario
nella stessa capitale ottomana, dove godevano di
grande fama soprattutto i medici ebrei, apprezzati
sia dai visir che dallo stesso sultano. Alcuni di essi
dimostrarono anche una grande abilit politica,
come per esempio Salomone Ashkenazi, provenien-
te da Udine ma formatosi a Padova, che durante la
guerra di Cipro (1570-1573) serv da tramite per i
segreti contatti tra il gran visir Sokollu Mehmed e
il bailo Marcantonio Barbaro, oltre a curare sia i
veneti che la moglie di questo pasci (Arbel 1995,
87-94). Anche lebreo portoghese Davide Valenti-
no, divenuto musulmano nel 1593, serv sia il bai-
laggio che la corte ottomana: dopo la conversione
venne confermato come medico della nazione ve-
neta, soprattutto per la sua attivit di informatore
politico. Altri appartenevano alle famiglie ebraiche
Usque, Benveniste o Conegliano (Pedani-Fabris
1996, 285). Fu con linizio del Seicento che la pras-
si cambi. La morte del bailo Vincenzo Gradenigo,
durante il viaggio a Costantinopoli, spinse il Senato
a stabilire che un medico veneto servisse esclusiva-
mente il bailo e lo accompagnasse come membro
della sua corte: Alvise Ragoza fu il primo a ricopri-
re tale ruolo (Lucchetta 1997, 28-30).
84 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
zorlamt: Alvise Ragaza bu grevi ilk yerine ge-
tiren kii olmutu (Lucchetta 1997, 28-30).
Savalar ve Venedik-Osmanl Devleti arasnda-
ki xv. yzyln ikinci yarsndan sonraki zorlu ili-
kiler durumu daha da deitirmiti. rnein, B-
yk Kanlaryadan Giovanni Battista Ballarinin
Makedonyada lmesi (1666) tamamen bir doktor ya
da cerrahn ona elik edenler ierisinde bulunma-
masndan kaynaklanmt (Bertel 1932, 204). Ve-
nedikli bayloslarn diplomatik ilikilerin yeniden ola-
an halini almasyla yardmclarn baylosluk hane-
sinin yeleri arasndan semilerdi, rnein Agos-
tino Pivatinin, be yl boyunca Giovanni Morosiniyi
(1675-1680) izledii, ya da sekiz yl boyunca
stanbulda yaam orientamento iatromeccanico
(yze fizyoloji ve fizyopatoloji uygulama teknii)
rencisi Francesco Spolettinin (1647-1712) Pado-
va okulunun profesrleri olduu grnyor (Patin
2000, 135; Baldini 2002, 455-467; Galtarossa 2012,
119, 130, 135-136, 141-142). te yandan, Osmanl
Devletinde, Avrupadan gelen her ey, yeni, egzotik
ve sayg uyandrmaya balamt. Bir kadn sultann,
. Mustafann kz kardeinin tedavisi iin Olaans-
t Bykeli Lorenzo Soranzodan neden bir doktor
istendii imdi daha iyi anlalyor. Soranzo geir-
mi olduu eitli tederrtlerden sonra, Spolettiyi
hanm sultana gndermeye karar veriyor, ama ayn
zamanda ona Osmanl doktorlarnn ok fazla gve-
nilir olmadklarn salk veriyor, ve Senatoya da sa-
l iin endielerini belirten bir mektubu gizli olarak
gnderiyor (asve 18; Bertel 1932, 332). Diploma-
tik bir ortamda karlkl istekler, hediyelemeler
ve farkl lkelerin yararna almak zorunda olan
insanlar arasnda kurulan sempati ve arkadalk
ilikilerinden dolay bir doktor gnderilmesi talebi
mantkl bulunuyor (Preto 1979, 128).
Daha eski dnemlerde Venedikli diplomatlar,
ayn zamanda kanlarya ilerini yerine getiren
ya da sekreterlik ve papazlk da yapabilen bir pa-
paz-noter eliinde Venedikten yola karlard.
xv. yzyln sonunda noter-papazlar Venedik toplu-
mundan silindiklerinden dolay, bykeliler tpk
Anglikan-ngiltere rneinde grld gibi, kato-
lik bir papaz eliinde seyahat etmeye zorlanyor-
lard. Osmanl Devletinde din zgrl olmakla
birlikte slam dininden gelmeyenler daha yksek
oranda vergi demekle ykmllerdi. stanbulda
Mslmanlarn yan sra Katolik Hristiyanlar, La-
tin Ortadokslar ve zaman ierisinde buraya yer-
lemi Protestanlar da yayordu. Venedik baylosu
bir ka yzyl iin ayn zamanda kutsal yerlerin
Le guerre e le difficili relazioni veneto-ottomane
della seconda met del Seicento mutarono ancora
la situazione. Per esempio, la morte del cancellier
grande Giovanni Battista Ballarin (1666) in Mace-
donia venne attribuita proprio alla mancanza nel
suo seguito di un medico o di un chirurgo (Bertel
1932, 204). Con la ripresa dei normali rapporti di-
plomatici i baili veneziani fecero di nuovo la loro
comparsa a Costantinopoli e tra i membri della loro
familia, apparvero professori dello Studio patavino,
come per esempio Agostino Pivati, che per cinque
anni fu al seguito di Giovanni Morosini (1675-1680),
o Francesco Spoletti (1647-1712), uno studioso di
orientamento iatromeccanico, cio volto ad appli-
care la meccanica alla fisiologia e fisiopatologia,
che soggiorn a Costantinopoli per otto anni (Pa-
tin 2000, 135; Baldini 2002, 455-467; Galtarossa
2012, 119, 130, 135-136, 141-142). Nel frattempo,
nellImpero Ottomano, tutto quello che proveniva
dallEuropa cominci ad apparire nuovo, esotico e
degno di attenzione. Si spiega quindi perch una
sultana, sorella di Mustafa ii, chiedesse allam-
basciatore straordinario Lorenzo Soranzo (1699-
1704) un medico che la curasse. Dopo varie esi-
tazioni Soranzo decise di inviarle proprio Spoletti,
ma al tempo stesso, considerando poco affidabili i
medici ottomani, espresse in unaccorata lettera al
Senato grande preoccupazione per la propria salu-
te. (asve 18; Bertel 1932, 332). Daltronde linvio
di un medico rientrava nella logica, cos diffusa in
ambito diplomatico, di scambiarsi favori e doni in
modo da creare un rapporto di simpatia ed amicizia
tra persone che dovevano fare gli interessi di stati
diversi (Preto 1979, 128).
Nei tempi pi antichi i diplomatici veneziani era-
no accompagnati nei loro viaggi da un prete-notaio,
cio da una persona che poteva svolgere contem-
poraneamente le funzioni di cancelliere, o segre-
tario, e cappellano. Con la fine del Quattrocento
i preti-notai scomparvero dalla societ veneziana
e quindi gli ambasciatori furono spesso costretti
a farsi accompagnare anche da un sacerdote cat-
tolico, soprattutto in paesi di diversa confessione
religiosa come per esempio lInghilterra anglicana.
NellImpero Ottomano la libert di culto era sanci-
ta dalla stessa religione musulmana che prevede
solo un basso profilo e tasse maggiori per quanti
non praticano lislam. A Costantinopoli dunque vi-
vevano, accanto ai musulmani, anche cristiani di
varie confessioni, dagli ortodossi ai latini, cui si ag-
giunsero con landare del tempo vari protestanti. Il
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 85
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


koruyucusu vasfna da sahip olduundan dola-
y Osmanl Devletindeki kiliseler ve manastrlara
sahip olan Franeskanlar gibi dini guruplarn ye-
leriyle de iliki halindeydi (Preto 1979, 126; Durs-
teler 2001, 7). Ayn zamanda, Peradaki grkemli
topluluun ve Fransa bykelisinin 1608 ylnda
baylosun yerini almasna kadar da kiliselerinin so-
rumlusu oldu (Dursteler 2006, 145-146). Baylosun
maiyetinde bulunan Katolikler, dini mekanlarn
kutsamak iin Venedikten bir rahip getirme gerei
grmyorlard; nk baylosluk evinin kilisesinden
ayinlerini kutsayabilecek yerli rahipler topluluuna
ynelmek yetiyordu (Bertel 1932, 236, 329; Peda-
ni-Fabris 1996, 173). Baz din adamlar ile kurulan
ilikiler dini dzeyi ayordu. rnein, Girit Sa-
va devam ederken, 1653 ile 1655 arasnda Fran-
eskan rahiplerinden stanbuldaki Santa Maria
Manastrnn muhafz Locatelli, Sekreter Ballarin
ile, Cumhuriyete ihanet iinde olan Venediklileri
zehir ile ldrmek zere i birlii iine girmiti
(Preto 1986, 82-83). Neticede sava dnemlerinde
her zaman bir dindar bulmak mmkn olmuyordu.
Baylos Andrea Memmo, 1715 ylnda anakkalede
imdi Nara Kalesi daha nce ise Abido Kalesi de-
nilen yerde hapse atlm olduundan dolay du-
rumundan ikayet ediyordu (Brunelli 1936, 19).
1600lerin sonu ve 1700lerin ba itibariyle rahip
snf, dini yardmclar temin etmek ve Osmanl top-
lumunun beklentilerine bilimsel alanda gs ger-
mek iin stanbulda Venedik baylosunun himayesi
altnda birletiler. Bylece 1676da Barahip Car-
lo Paganino, Baylos Alvise Moline sunduu Dou
yolculuunun raporunu yaynlamt; te yandan
Lettaratura turchescann 1787 ylna ait basksn-
da Baylos Agostino Garzoniyi takip eden Barahip
Giambattista Toderininin raporlar yer almt. To-
derini bu yolculukta din adam kimliinin yan sra
baylosun ocuuna eitmenlik grevi de almt
(Bertel 1932, 125, 242; Preto 1975, 525-533; Fir-
po 1984, 910; Benzoni 1995, 77).
Daha nce de belirttiimiz gibi hane, kiisel
nedenlerden tr bir araya gelmi olan bir ok
nemli karakterin katlm ile tamamlanyordu.
Bunlar, bir yandan diplomasi sanatnn inceliklerini
renmeleri iin dorudan gnderilmi gen soylu-
lar; te yandan zellikle xv. yzylda saylar s-
rekli artan bilim adamlar ve edebiyatlard. Btn
bunlarn arasnda, Pavia niversitesinin Tabiat
Tarihi krssnde grevli Barahip Lazzaro Spal-
lanzani hatrlanmaya deerdir. Spallanzani 1785
ylnda kendi ehrindeki tabiat tarihleri mzesine
bailo veneziano ebbe inoltre per qualche secolo an-
che la qualifica di protettore dei Luoghi Santi e,
in tale veste, ebbe continui ed intensi contatti con
membri di ordini religiosi, come per esempio i fran-
cescani, che avevano conventi e chiese nellImpero
Ottomano (Preto 1979, 126; Dursteler 2001, 7). Fu
anche protettore della Magnifica Comunit di Pera
e delle sue chiese almeno fino al 1608, quando ven-
ne sostituito in tale incombenza dagli ambasciatori
di Francia (Dursteler 2006, 145-146).
Per i cattolici appartenenti alla corte del bailo
non vi era quindi necessit di far giungere un prete
da Venezia per celebrare gli uffici divini. Bastava
rivolgersi al clero locale che poteva celebrare la
messa nella cappella della casa bailaggia (Bertel
1932, 236, 329; Pedani-Fabris 1996, 173). Con al-
cuni religiosi i contatti trascesero quelli impronta-
ti al solo culto. Per esempio, durante la guerra di
Candia tra il 1653 e il 1655, il padre francescano
Locatelli, guardiano del convento di Santa Maria di
Costantinopoli, collabor con il segretario Ballarin
per sopprimere con il veleno molti dei pi pericolo-
si rinnegati veneti presenti in citt (Preto 1986, 82-
83). Comunque nei periodi di guerra non sempre fu
possibile avere accanto un religioso, come lament
il bailo Andrea Memmo, incarcerato nel 1715 nel
castello di Abido, dove ora sorge il Nara Kalesi ai
Dardanelli (Brunelli 1936, 19). Fu soprattutto alla
fine del Seicento, e poi nel Settecento, che membri
del clero si unirono alla corte che accompagnava i
diplomatici veneziani a Costantinopoli, con lo sco-
po di fornire assistenza religiosa e, soprattutto, di
affrontare scientificamente i diversi aspetti della
societ ottomana. Cos nel 1676 labate Carlo Pa-
ganino, confessore del bailo Alvise Molin, pubbli-
c il resoconto del suo viaggio in Oriente, mentre
nel 1787 vide le stampe la Letteratura turchesca,
dellabate Giambattista Toderini, che aveva seguito
il bailo Agostino Garzoni in qualit di teologo e pre-
cettore di suo figlio (Bertel 1932, 125, 242; Preto
1975, 525-533; Firpo 1984, 910; Benzoni 1995, 77).
Come gi accennato, completavano la corte una
serie di personaggi che si erano aggregati alla le-
gazione per motivi personali. Da una parte vi erano
i giovani nobili, inviati per apprendere in modo di-
retto larte della diplomazia, dallaltra, soprattut-
to nel Settecento, divennero sempre pi numerosi
gli scienziati e i letterati. Tra tutti si pu ricordare
labate Lazzaro Spallanzani, incaricato della catte-
dra di Storia naturale allUniversit di Pavia, che si
rec a Costantinopoli nel 1785 al seguito del bailo
86 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
21.
Palazzo di Venezia visto da Postaclar Sokak (Antonio Fabris)
Postaclar Sokaktan grnd haliyle Venedik Saray
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 87
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


malzeme toplamak ve ayn zamanda Jeoloji, Deniz
biyolojisi, Ornitoloji (Ku bilimcisi) ve Minoroloji
almalarn tamamlamak iin stanbula gitmitir
(bmcv 2; Bertel 1932, 238, 315, 347-348; Preto
1975, 430-431; Mazzarello 2004, 15-16, 103). 1785
ylnda Pavial Naturalistlerin (Doa Bilimi Uzman-
lar) aratrmalar sonucunda bulduklar drt leylek
lsn bir torba ierisinde gtrmek, baylosluk
evinin hizmetinde olan bir habercinin (schiavoni:
slav kkenli haberciler) yapmakla ykml olduu
bir i olmasna sebebiyet vermiti. Trklerde hay-
van ok kymetli olduu iin bu ii gizlice yapmak
gerekiyordu. Spallanzani, bu yeni trn merakyla
aratrmasnn konusunu deitirmiti (Mazzarello
2004, 210).
4. Hanenin Dk Tabakas
imdi de hanenin dk tabakas olarak bilinen
ksm ele almak gerekiyor. Bunlar: Hane ustas yani
kahyas, atl, ahrdan sorumlu khya, zengi usta-
s, usta ra, a, pimi etleri sofraya hazrlayan
hakkk, sadece elilik grevlilerine deil, ayn za-
manda hanenin yksek tabakas yeleri iin de hiz-
met eden grevli ve baz birka hizmetliydi. Bunla-
rn saylar zaman zaman deimekte ve Venedikin
belirttii orana genelde uymamaktayd. Baz al-
anlar dorudan stanbuldan temin edilmektey-
di: bir yanda baylosluk evini korumakla ykml
yenieriler, bahevanlar ya da Venediklilerin kul-
landklar arlk ve lleri tespit edenler ve bir
yandan da daha uzaktakiler, tpk Karadadan ge-
len mfettiler gibi. Bir de casuslarn, cellatlarn,
srdalarn ve bykelinin etrafnda olup da bilgi
toplayanlarn bal olduu bir yeralt birimi vard
(Preto 1986, 80-81).
Marino Cavallinin eseri, hanenin dk taba-
kasna seilen yeleri tanmak asndan olduka
nemli bir kaynaktr. Cavalli eserinde ncelikle
hane ve yelerinin dzeninden sorumlu hane ustas
ya da khyadan ve ardndan erzaklar ve ambardan
sorumlu mutfak ustas ya da hakkktan bahseder.
Bunlardan ilki olan hane ustas en azndan okuma-
yazma bilmek zorundayd ve Cavallinin de belirt-
tii gibi, kendi hane ustas olan Lodovico Bisnoto,
hastalk durumunda aksamamas gereken ileri
yapmak zere doal olarak sekreterin yerini alyor-
du (Cavalli 1935, 64). Son olarak 1681 ylnda yeni
baylos Giovanni Battista Donnn geliinde, onu
stanbul kaplarnda karlayanlar arasnda byk
Girolamo Zulian per raccogliere materiale per il
Museo di Storia naturale della sua citt e, nel con-
tempo, compiere studi di geologia, biologia marina,
ornitologia e mineralogia (bmcv 2; Bertel 1932,
238, 315, 347-348; Preto 1975, 430-431; Mazzarel-
lo 2004, 15-16, 103). Nel 1785 le ricerche del na-
turalista pavese suscitarono linteresse di uno dei
portalettere schiavoni in servizio presso la casa del
bailaggio che gli port quattro cicogne morte in un
sacco. Lanimale era allora assai stimato presso i
turchi e perci loperazione venne compiuta di na-
scosto. Lo Spallanzani incuriosito da questa nuova
specie cambi largomento delle sue indagini (Maz-
zarello 2004, 210).
4. La corte bassa
Meno definito appare il panorama della cosid-
detta corte bassa. Vi erano per esempio il mastro
di casa, o maggiordomo, il cavallerizzo, il mastro di
stalla, gli staffieri, o garzoni di cavalleria, il cuoco,
lo scalco, e svariati servi, che si prendevano cura
non solo del capo della legazione ma anche dei
membri della corte alta, oltre anche a qualche ser-
va, e non sempre si rispettavano le direttive stabili-
te a Venezia riguardo al numero degli appartenenti
a una determinata qualifica. In parte il personale
era reclutato a Costantinopoli, come per esempio i
giannizzeri di casa o lortolano, o anche i controllo-
ri dei pesi e delle misure usate dai veneti, in parte
anche pi lontano, come i corrieri che venivano dal
Montenegro. Esisteva poi un sottobosco di spie, si-
cari, confidenti e informatori che gravitavano at-
torno allambasciata (Preto 1986, 80-81).
Preziosa testimonianza per individuare i vari
membri della corte bassa ancora lopera di Ma-
rino Cavalli. Egli parla innanzi tutto del mastro di
casa, o maggiordomo, che era incaricato dellorga-
nizzazione della casa e del personale, e del mastro
di cucina, o scalco, responsabile dei viveri e dei
magazzini. Il primo doveva saper almeno leggere e
scrivere e proprio Cavalli afferma che il suo mastro
di casa, Lodovico Bisnoto, sostituiva normalmente,
in caso di malattia, il segretario nel disbrigo de-
gli affari correnti (Cavalli 1935, 64). Limportanza
attribuita al mastro di casa del bailaggio spiega
dunque la presenza sua e dei suoi servi, accanto,
al dragomanno grande e ai giovani di lingua nel
gruppo che accolse nel 1681 il nuovo bailo Giovan-
ni Battista Don al suo arrivo nel porto di Costanti-
88 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
dragoman ve dil olanlarnn yan sra hane ustas-
nn da yardmclaryla birlikte hazr bulunmasndan
dolay, baylosluk evinde ustann ne kadar nemli
olduu grlm olur (asve 19). Bundan bir yz yl
sonra, 1781 ile 1782 yllar arasnda, Sekreter Giu-
seppe Giacomazzi, ly aan alverilerin tespit
edilip yeniden dzenlenmesi iin hane ustasnn a-
hitliine de bavurarak Baylos Agostino Garzoniye
kmt. (Galtarossa 2009, 101).
Cavalliye gre ann grevi olduka nemliydi;
nk atafatl ve ustalkla hazrlanan bir ziyafet dik-
katleri datmaya, balantlar kurmara ve ilikileri
gelitirmeye yardmc olabilirdi. Bu ziyafetler daha
ok yl dnmleri ve zel gnlerde veriliyorken za-
manla len yemei ikramalar ve partiler olmak ze-
re daha sklkla gerekletirilen bir uygulama halini
ald (Pedani 2010a, 161-162). Baylos Ottoviano Bon
tarafndan 1609 ylnda Senatoya sunulan raporda;
Onurlandrlm ve ahane baylosluk evinin herke-
se ak olmas, stanbulda ikmet eden dier btn
byk eliler arasnda daha byk bir deere sahip
olmay salyor diye belirtiyordu (Pedani-Fabris
1996, 504). Bir yzyldan daha fazla bir zaman son-
ra, Camillo Giacomazzi, Hatralarnda (Memorie),
Cumhuriyetin bitiminde Venedik bykeliliinin,
gnlk otuz-krk kiilik olarak ok deerli gm
takmlarla hazrlanan sofrasnn ihtiamndan bah-
sediyordu (bmcv 2, 2). A ile yakn temas alan
ve adna canevaro yani kilerci denilen biri vard. Bu
grevli Venedikin sadece Roma ve stanbul bykel-
iliklerinde bulunmaktayd (Cavalli 1935, 61).
Cavalli tarafndan belirtilen hiyerari ierisin-
de mutfak ustas ile a arasnda bir de ahrdan
sorumlu olan khya bulunuyordu. Khyann by-
keliliin atlaryla ilgilenme grevi vard ve sadece
uzun sreli yolculuklarda ya da ehir iindeki ksa
gidi-geliler iin deil ayn zamanda her hangi bir
tren iin, rnein yeni bir diplomatn atandktan
sonra resmi olarak ehre giriinde, gemiden indi-
i ikmet yerine gidecek atlar hazrlamak iin de
gerekiyordu. Ahr hizmetinde olanlarn da khyaya
yardmc olmalar gerekiyordu (Cavalli 1935, 67-
68). Orada ayrca polis memurluu hizmetinde
bulunan bir de asker bulunuyordu: Memur hac-
zedilen ya da el konulan mallarla ilgilenir bu mal-
lar ak arttrmada satard. Baylos himayesinde
sorgulananlar hakknda aratrma yapard ve ayn
zamanda San Marconun sicili ile Venedik arlk
ve l birimlerinin asllarn elinde tutard. Kur-
yeler ya da svari raklar her zaman mektupla-
r teslim etmeye hazr vaziyette ya da dier ileri
nopoli (asve 19). Pi di due secoli dopo, tra il 1781
e il 1782, il segretario Giuseppe Giacomazzi ripre-
se il bailo Agostino Garzoni per le eccessive spese
proprio in base alla testimonianza del suo mastro di
casa (Galtarossa 2009, 101).
Secondo Cavalli un ruolo importante era quello
del cuoco che, con fastosi o sapienti banchetti, po-
teva servire a sciogliere tensioni, acquisire contatti
e sviluppare relazioni. Questi venivano allora orga-
nizzati soprattutto per celebrare occasioni o ricor-
renze particolari ma, con il passare del tempo, la
pratica di offrire pranzi e rinfreschi nella casa bai-
laggia si fece via via pi frequente (Pedani 2010a,
161-162). Secondo la relazione presentata al Sena-
to dal bailo Ottaviano Bon nel 1609 la honorevo-
lezza e la splendidezza della casa aperta a tutti
era di gran considerazione e rendeva il bailo il
pi nominato e stimato tra gli ambasciatori este-
ri residenti a Costantinopoli (Pedani-Fabris 1996,
504). Pi di un secolo dopo, Camillo Giacomazzi,
che era stato segretario di bailaggio, nelle sue Me-
morie ricordava che sul finire della Repubblica la
suntuosit della tavola allambasciata veneziana
era tale che giornalmente erano apparecchiati da
30 a 40 coperti, con il servizio in preziosa argen-
teria (bmcv 2, 2). A stretto contatto con il cuoco
lavorava un canevaro, o cantiniere, una carica che
si ritrova solo nelle legazioni veneziane di Roma e
Costantinopoli (Cavalli 1935, 61).
Nella gerarchia indicata da Cavalli tra il mastro
di cucina e il cuoco si trovava il mastro di stalla
che aveva il compito di occuparsi delle cavalcature
della legazione, cos necessarie non solo per i viag-
gi o pi brevi spostamenti in citt, ma anche per
lapparato da usarsi in alcune cerimonie pubbliche
come per esempio lentrata ufficiale di un nuovo di-
plomatico il quale, sbarcato di nave, doveva recarsi
a cavallo nella sua residenza ufficiale. I servitori di
stalla avevano il compito di aiutarlo (Cavalli 1935,
67-68). Vi era anche un cavallerizzo, che era per
un militare con compiti di ufficiale di polizia: chia-
mava i testimoni a comparire, si occupava di beni
pignorati o confiscati, li vendeva allasta, indaga-
va sui reati che poi erano giudicati nella corte del
bailo e anche conservava il sigillo di San Marco e
gli originali dei pesi e delle misure venete. Ai suoi
ordini stavano gli staffieri, o garzoni di cavalleria,
sempre pronti a recapitare lettere o compiere al-
tri servigi (Coco, Manzonetto 1985, 68; Dursteler
2006, 38). Seguiva uno stuolo di servi che serviva-
no sia il bailo, o lambasciatore, sia i membri della
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 89
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


yapmak zere emirlerini bekliyordu (Coco, Manzo-
netto 1985, 68; Dursteler 2006, 38). Kalabalk bir
hizmetli gurubu bayloslar ve bykelileri ya da
onlarn alaylarn izliyordu. Bunlar sadece ya da
her zaman Venedikten deil Stato da Mardan ya
da dier Avrupa lkelerinden de geliyorlard. Bay-
losluk evinin yaknnda kk bir evde yayorlar-
d. Habercilerin byk ounluu, en azndan xv.
yzyldan itibaren Venedikin boyunduruu altnda
bulunan Slavlard (schiavoni); ama ilerinde ayn
zamanda Karadan kylerinden toplanm olanlar
da vard (asve 20; Bertel 1932, 149; De Zanche
2000, 92). Posta servisi 1535 ylnda kurulmutu.
Kuruluunda on olan ye says zamanla artmt:
Saylar 1614te altm kadarken, baz zamanlarda
yz elliye kadar kabiliyordu. Ancak bazen de tp-
k 1786daki gibi krklara kadar dyordu. nceki
zamanlarda bayloslarn mektuplar Venedike gemi
ile gnderiliyordu; ancak Akdenizde korsanlarn
artmas ve yolculuklarn gvensiz hale gelmesiyle
Venedikliler de yeni yollar arayna girdi. Mektup-
lar kara yolu ile tayan kuryeler blge beylerine
cretlerini deyerek topraklarndan kolayca gei
hakk elde ediyorlard. Adriyatik kysndaki var
noktas ilk olarak Dubrovnik (Ragusa) idi; ama
daha sonra Osmanl Devleti ile olan siyasi balar
gz nnde bulunduruldu ve baka bir ehir, va-
r noktas olarak seildi. Yani 1535ten itibaren
Venedikin posta servisi, ncelikle kara yolu ze-
rinde, Balkanlar geen uzun yollarn Dalmaya
kylarna uzanmasyla ve daha sonra Kotor Lima-
nna yani Venedike kadar uzanan deniz yolu ze-
rinden gerekleiyordu. Haberciler genellikle ift
ve her zaman yayan olarak seyahat ediyorlard ve
asla ata binmiyorlard. Bu nedenle de bir mektu-
bun stanbuldan Venedike varma sresi yirmi ila
krk gn arasnda mevsimlere ve zamann artla-
rna gre de deiebiliyordu. Kuryeler ayn za-
manda tccarlar, diplomatlar ya da dier devletler
tarafndan da kullanlabiliyordu; bu nedenle bazen
Serenissima Cumhuriyeti dier egemen devletlerin
gizli yazmalarn hedefine teslim etmeden nce
grmeyi baaryordu (Preto 1986, 80). Bu servis,
Habsburglarn stanbul-Viyana arasnda, Venedik-
lilerin de kullandklar yeni bir posta servisi kur-
duklar yl olan 1740 ylna kadar kullanlmt. Ve-
nedik 1768 ylnda Adriyatik kysnda bir var nok-
tas olarak Zaray kullanarak eski posta sistemini
yeniden aktif etmeye almt. Venedik kuryeleri
ayn zamanda baka grevler iin de kullanlmlar-
d: rnein, baylosluk evinde itfaiyeci olarak grev
sua corte. Si trattava di personale reclutato non
solo o non sempre a Venezia ma proveniente anche
dallo Stato da Mar o da altri paesi europei.
In una casetta adiacente al recinto del bailaggio
abitarono, almeno dal Seicento, i corrieri che erano
in maggioranza slavi (schiavoni), sudditi veneti, ma
venivano reclutati anche nei villaggi del Montene-
gro (asve 20; Bertel 1932, 149; De Zanche 2000,
92). Il servizio postale veneziano venne organizza-
to nel 1535. Al momento della sua istituzione il cor-
po contava dieci persone, ma questo numero and
via via aumentando: nel 1614 erano una sessanti-
na e in momenti particolari arrivarono a centocin-
quanta, anche se nel 1786 erano scesi a quaranta.
Nei tempi pi antichi la corrispondenza del bailo
veniva per lo pi spedita a Venezia via nave, ma
laumento della pirateria e lincertezza dei viaggi
nel Mediterraneo spinsero i veneziani a cercare
percorsi alternativi via terra, arrivando a pagare
i signorotti locali affinch i corrieri avessero faci-
le transito nei loro territori. In un primo tempo il
porto darrivo sulla costa Adriatica fu Dubrovnik
(Ragusa) ma, considerati i suoi legami politici con
lImpero Ottomano, si scelse ben presto unaltra
citt. Quindi dal 1535 il servizio postale veneziano
venne effettuato via terra, lungo le vie che attra-
versavano i Balcani, per raggiungere poi la costa
dalmata e il porto di Cattaro, da dove le missive
procedevano via mare fino a Venezia. I messaggeri
di solito viaggiavano in coppia, sempre a piedi, mai
a cavallo e il tempo impiegato da una lettera per
arrivare da Venezia a Costantinopoli era tra i venti
e i quaranta giorni, a seconda della stagione e del-
le circostanze. I corrieri potevano essere utilizzati
anche dai mercanti o da diplomatici appartenen-
ti ad altri stati, per cui alle volte la Serenissima
ebbe modo di aprire e conoscere segretamente la
corrispondenza di altri stati sovrani prima di con-
segnare i plichi a destinazione (Preto 1986, 80). Il
servizio fu garantito fino al 1740, quando gli Asbur-
go crearono un nuovo sistema postale regolare che
collegava Costantinopoli a Vienna, che venne quin-
di utilizzato anche dai veneziani. Nel 1768 Venezia
cerc di riattivare lantico vettore utilizzando Zara
come porto darrivo sulla costa adriatica. I corrieri
veneti erano utilizzati anche per altri compiti: per
esempio fungevano da pompieri della casa bailag-
gia e da reggitori per la portantina con la quale
il bailo si recava alle udienze, indossando in tale
occasione una livrea color cremisi con sottoveste di
seta che giungeva al ginocchio (Coco, Manzonetto
90 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
alyorlar ve baylosun durumalara giderken aracn
tayorlard ve bu ylculuk esnasnda krmz bir ty
ile dize kadar uzanan ipekten bir mintan giyiyorlar-
lard (Coco, Manzonetto 1985, 73-77; De Zanche
1999; De Zanche 2000, 40; Serra 2006, 7-27).
Bunlardan baka daha nceden bahsi geen bay-
losluk evinde bulunan yenieriler vard. 1555 yl-
na ait bir kararnameye gre; saylar iki en fazla
tane olmak zorundayd. Baylosluk evinde en azn-
dan bir yenieri srekli olarak bulunmaktayd (asve
21). Ancak uygulamada durum kararnameden daha
farklyd: rnein, 1592 ylnda yenierilerin saylar
drde kmt; 1674te ise alty bulmutu (asve 22;
Tormene 1903, 23). Baylos Donnn resmi olarak
ehre giriinde (1681) otuzdan fazla haberci ve on
iki kadar da bu yenierilerden vard (Benetti 1688,
98, 123). Bunlar yeni bir diplomat stanbula gnde-
rildii zaman onu sultann korumas altnda devletin
snrnda karlamak, brosuna kadar diplomata e-
lik etmekle grevlilerdi (De Maddalena 2005, 136).
rnein, Ocak 1676da Baylos Morosiniye yolculu-
unun bir blmnde Kapc Receb ve btn hayat-
n Venedike hizmete harcam olan yal Fathi elik
etmiti (asve 23). Gerek u ki, bu kiinin baylosluk
evine yakn yerde yaamas ya da buradan ev sa-
tn almas askerler ve elilik arasndaki sk balar
gsteriyordu (Bertel 1932, 147-148; Coco, Manzo-
netto 1985, 98-99). Yenierilerin grevleri arasn-
da, sarayda nbet tutmak ve Osmanl topraklarnda
bulunan Venedikli diplomatlarn emirlerini yerine
getirmek de bulunuyordu. te yandan bunlarn ma-
alar baylosluk hesabndan deniyordu. Yllar bo-
yunca erefiyle hizmet vermi olanlara, tpk 1677
ylnda Fathiye olduu gibi emekli olma imkan da
salanyordu (bmcv 1).
5. Elilik Hayat
Venedik elilii, Osmanl stanbulunda 1454ten
1797 ylna kadar neredeyse kesintisiz olarak mev-
cut olmutu. Bu uzun sreli bulunma hali diplomat-
larn, kiisel ilikiler kurarak bizzat ilerini yrt-
melerine, Osmanl toplumunu ve imparatorluun
bakentini de yakndan tanmalarna imkn sala-
mt. Bazlar, rnein dragomanlar ve dil olanla-
r, ehir halkyla daha yakn ilikiye sahip olmutu.
te yandan dierleri, sekreterler ve yardmclar
ise, genellikle Venedik topluluu iinde ve uluslara-
ras bir ortamda yayorlard. Bu nedenle dil olan-
lar iinden bazlarnn, tpk Colombino gibi slam
1985, 73-77; De Zanche 1999; De Zanche 2000, 40;
Serra 2006, 7-27).
Vi erano poi i gi ricordati giannizzeri di casa i
quali, secondo un decreto del 1555 che regolava le
spese, dovevano essere due o al massimo tre, affin-
ch nella casa bailaggia se ne trovasse di continuo
almeno uno (asve 21). Nella realt le cose andava-
no diversamente: per esempio nel 1592 erano quat-
tro, mentre nel 1674 se ne contavano sei. (asve 22;
Tormene 1903, 23). Il bailo Don fece la sua entrata
ufficiale (1681) accompagnato da pi di trenta cor-
rieri e da ben dodici di questi soldati (Benetti 1688,
98, 123). Quando un nuovo diplomatico era inviato
a Costantinopoli essi erano incaricati di recarsi ai
confini dellImpero per accoglierlo e accompagnar-
lo alla sua sede sotto la protezione del sultano (De
Maddalena 2005, 136). Per esempio, nel gennaio
1676 il bailo Morosini venne accompagnato in par-
te del suo viaggio dal kapc Receb e dal vecchio
Fathi, che aveva speso tutta la sua vita al servizio
di Venezia (asve 23). Il fatto che alle volte que-
sto personale scegliesse di abitare, o acquistare,
edifici vicini alla casa bailaggia dimostra i legami
esistenti tra i soldati e la legazione (Bertel 1932,
147-148; Coco, Manzonetto 1985, 98-99). Tra i loro
compiti vi era il montare la guardia al palazzo e
far rispettare gli ordini dei diplomatici veneziani in
territorio ottomano. Inoltre erano pagati dalla cas-
sa del bailaggio che alle volte forniva anche pensio-
ni vitalizie a chi aveva servito con onore per anni,
come avvenne nel 1677 per Fathi (bmcv 1).
5. Vita di legazione
La legazione di Venezia fu presente quasi inin-
terrottamente nella Costantinopoli ottomana dal
1454 al 1797. Questa lunghissima frequentazio-
ne permise sia ai diplomatici che al personale di
trasmettere a coloro che li sostituivano nelle me-
desime cariche contatti e conoscenze relative alla
societ ottomana e alla vita nella citt imperiale.
Alcuni, come per esempio dragomanni e giovani di
lingua, erano pi a contatto con la gente del posto.
Altri invece, come segretari, coadiutori e cogitori
vivevano soprattutto nellambiente della comunit
veneta e internazionale. Non un caso che proprio
tra i giovani di lingua si siano registrate alcune fa-
mose conversioni allislam, come quella del giova-
ne Colombina che, con il nome di Mehmed, si ritro-
v a lavorare, nella seconda met del Cinquecento,
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 91
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


semesi bir tesadf deildi. Colombino din deiti-
rip Mehmed adn almt ve xv. yzyln ikinci ya-
rsnda Osmanllar iin tercman olarak almaya
balamt: Tamamen farkl bir lkeden gelip de,
renmek ve tanmak zorunda olduu, farkl bir
dile ve dine sahip bir medeniyetin cazibesini tak-
dir etmeye balamak byle bir eydi. Sekreterlerin
durumu bundan elbette farklyd. Her eyden nce
Venedikte bir aileye sahiplerdi ve tamamen kendi
toplumlar ile btnlemi halde yayorlard. Ayr-
ca belirsiz bir gelecek iin ok prestijli konumlar-
n terketmeleri de zordu. Hanenin dk tabakas
iin durum daha da farklyd. Onlar her zaman ya-
sal olmamakla birlikte, stanbullular ile istedikleri
zaman iletiim kurabilirlerdi. Yaam standartlarn
arttrma gayesiyle kurduklar bu ilikiler onlar Ve-
nedik Devleti tarafndan grevden alnma riskiyle
kar karya getirebilirdi.
Dmanlk dnemlerinin bir yzyldan daha uzun
srmesi kabul edilemezdi (1463-1479, 1499-1502,
1537-1540, 1570-1573, 1645-1669, 1684-1699,
1714-1718) Bu insanlarn sabr ve sadakati zerinde
bir bask unsuru olutururdu. Kbrs Sava esnasn-
da eliliin btn yeleri baylosluk evine kapatlm-
t. Gne ile dahi temas etmelerini engellemek iin
evin btn pencereleri ahap plakalar ile kapatlm-
t. Girit Savann banda baylos hanesinin dk
tabasndan kii krek cezasna arptrlmt ve
slam semek bile onlardan her hangi birini mah-
kumiyetten kurtaramazd. ki byk dragoman, Bo-
risi ve Grillo, xv. yzylda Venedik Cumhuriyetine
olan sadakatlerini hayatlaryla demilerdi. Vene-
dikliler ile Osmanllar arasndaki son sava 1714 y-
lnda patlak vermiti. Belgeler, Andrea Memmonun
hanesini bir yandan gz yalar ve umutsuzluk iin-
de te yandan patronlarn cezaevine gtrlrken
tanmlyordu (Bertel 1932, 186-193, 239, 258-261).
stanbul zaman zaman tehlikeli bir ehir halini al-
yordu; nk her eyden nce buras her seviyede
ve durumda insan ile dolu olan bir limand. Zemin
ise depreme msaitti. 1509 ylnda olduu gibi sk
sk cereyan eden depremlerden dolay bir oklar
tarafndan dnyann sonunun (kk kyamet) gel-
dii syleniyordu. Sadece Aya Sofyann ei benzeri
grlmemi kubbesini destekleyen stunlar, kurun
bir zemin zerine ina edildikleri iin ayakta kalm
te yandan duvarlarn olduu ksm yklmt (Pe-
dani 2011b, 170-171). Ayn zamanda yangnlar da,
byk bir ksm tahtadan ina edilmi olan ehri,
zellikle de yaz aylarnda, ahalinin sk sk bilhassa et
ve sebze piirmelerinden dolay yakp ykyordu. De-
come interprete per gli ottomani: il fascino di una
civilt che si deve imparare a conoscere, con una
lingua e una religione diversa, fa facilmente pre-
sa su chi comincia ad apprezzarla venendo da un
paese completamente diverso. Differente fu il caso
dei segretari, gi integrati nella societ venezia-
na e con una famiglia a Venezia, che difficilmente
avrebbero abbandonato una posizione di prestigio
per un futuro incerto. Diverso ancora fu il caso dei
membri della corte bassa che potevano trovare
proprio nei diuturni contatti con la gente di Costan-
tinopoli mezzi, non sempre legali, per migliorare il
loro tenore di vita, rischiando per di essere ripresi
dallo stato veneto per i loro comportamenti.
I periodi di ostilit, per quanto non molti se con-
siderati in un periodo di pi secoli (1463-1479,
1499-1502, 1537-1540, 1570-1573, 1645-1669,
1684-1699, 1714-1718) misero spesso a dura pro-
va la costanza e la fedelt del personale. Durante
la guerra di Cipro tutti i membri della legazione
vennero chiusi nella casa bailaggia di cui venne-
ro rinserrate con assi di legno anche le finestre
in modo che neppure il sole potesse aver contatto
con i veneziani. Allinizio della guerra di Candia tre
membri della familia bassa del bailo vennero con-
dannati al remo e neppure unimmediata conver-
sione allislam pot salvare uno di loro da tale triste
fato. Due dragomanni grandi, Borisi e Grillo, pa-
garono nel Seicento con la vita la loro fedelt alla
Repubblica. Allo scoppio dellultima guerra veneto-
ottomana, nel 1714, i documenti descrivono i fami-
gli del bailo Andrea Memmo in lacrime e disperati
mentre il loro padrone veniva condotto in prigione
(Bertel 1932, 186-193, 239, 258-261).
Costantinopoli poteva essere pericolosa, ma so-
prattutto perch un porto di mare densamente po-
polato da gente di ogni qualit e condizione. Il ter-
reno instabile, spesso colpito da terremoti come
quello del settembre 1509, chiamato da molti la
piccola fine del mondo (kk kiyamet). Solo le
antiche colonne di Santa Sofia che reggevano una
cupola di ampiezza mai vista e che erano state co-
struite su basamenti di piombo per resistere alle
scosse, rimasero salde, mentre parte delle mura
crollarono (Pedani 2011b, 170-171). Anche gli in-
cendi avevano facile presa su una citt costruita
in gran parte di legno e scoppiavano in particola-
re destate, quando nelle corti si accendevano pi
spesso fuochi per cucinare carne e ortaggi freschi.
Il leggero vento di primavera che spirava dal mare
(detto patlncan meltemi, il maltempo delle melan-
92 GALTAROSSA
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
22.
Palazzo di Venezia, esterno (Roberto Giobbi)
Venedik Saray, dardan
IL PERSONALE DELLA LEGAZIONE VENEZIANA | VENEDIK ELILIGI MAKAMLARI 93
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


nizden esen hafif bahar rzgarna patlcan meltemi
deniliyordu. Bu nedenle bu dnem kan yangnlar
da patlcan yangn adn almt. Baylosluk evinde
bulunan haberciler yangn esnasnda yenierilerin
eve girmesine engel olmak iin kendileri yangn sn-
drme iini stleniyorlard (Pedani 2012, 39).
Yeniada salgn hastalklardan korunduklar
Venedik topraklarn brakmak, yolculuk etmek ve
Osmanl Devletinde yaamaya karar vermek; ayn
zamanda veba riskini de gze almak demekti. stan-
bul ve Kahire gibi byk ehirler hergn binlerce
insann hayatn kaybetmesine yol aan salgn has-
talklara sklkla maruz kalyordu. xv. yzylda g-
zalc tepeler zerinde, zm balaryla evrili, ha-
vadar olan baylosluk evinde yaama karar esasnda
ehirde sk sk ba gsteren salgn hastalklardan
dolay hekimlerin tepelerde yaamak daha iyi neri-
sinden kaynaklanyordu; ancak buna ramen bura-
da da salgnlarn ba gsterdii oluyordu. Austos
1675te, bir ka gn ierisinde iki usta ve bir a
olmak zere gen hastalktan dolay vefat etmi-
ti. te yandan haberci ise Hollanda bykelili-
inin evinde alanlardan bulaan vebadan dolay
hastalanmt (asve 24). 20 Kasm 1561de Baylos
Girolamo Ferro bu hastalktan dolay vefat etmiti.
te yandan Ferronun ardndan baylos olanlardan
Daniele Dolfin de nedeni belirlenemeyen bir yksek
ateten dolay 22 Eyll 1729da Senatoya endiele-
rini bildirdii dispaccisinin ardndan vefat etmiti
(Bertel 1932, 269-271).
Venedik eliliinde hayat, soylular ile alanlarn
yakn ilikiler kurmas; ehirliler ile Venedik boyun-
duruu altnda olanlarn ise ayn ortamda bir arada
alabilmesi iin birbirine destek olmas ile sr-
yordu. Misyon sahipleri anavatanlarndan, krmz
bayrakl kanatl aslann yani San Marconun ehri
Venedikten kendilerine verilen diplomatik grevi
yerine getirmek ve bayraklarn uzun yzyllar bo-
yunca Akdenizde sallandrmak iin bazen dman
bazen de gvenilmez olmay gze alyorlard.
zane) provocava i cosiddetti patlcan yangn, gli
incendi della stagione delle melanzane. Nella casa
bailaggia erano allora chiamati a raccolta i corrieri,
perch spengessero le fiamme, ed evitassero che i
veri pompieri di Costantinopoli, i giannizzeri, en-
trassero con tale scusa e saccheggiassero ledificio
(Pedani 2012, 39).
In et moderna lasciare il territorio veneziano,
protetto da lunghi cordoni sanitari, per viaggia-
re e stabilirsi nellImpero Ottomano voleva anche
dire esporsi al contagio della peste. Le grandi citt
come Costantinopoli o il Cairo venivano frequen-
temente colpite da epidemie che mietevano anche
migliaia di vittime al giorno. La scelta di stabilire,
allinizio del Cinquecento, la casa bailaggia sulle
ridenti colline di Pera, ricche di vigneti e aria sa-
lubre, fu dettata anche dal desiderio di sottrarre
chi vi abitava ai mefitici miasmi che portavano le
malattie, come pensava la scienza medica di allo-
ra, anche se non sempre fu una misura sufficiente.
Nellagosto del 1675, in pochi giorni, morirono tre
giovani, i due mastri e il cuoco, mentre tre portalet-
tere si ammalarono per la peste portata nella casa
dai servi dellambasciatore olandese (asve 24). Il
20 novembre del 1561 fu invece il bailo, Girolamo
Ferro, a perire per la stessa malattia, mentre il suo
successore Daniele Dolfin, mor di una non precisa-
ta febbre il 22 settembre del 1729, dopo aver scrit-
to un accorato dispaccio al Senato (Bertel 1932,
269-271).
La vita nella legazione veneziana, dunque, met-
teva a stretto contatto nobili e servi, cittadini e
sudditi veneti, che dovevano appoggiarsi gli uni
agli altri per poter vivere in un ambiente diverso,
alle volte ostile e comunque differente, e portare
a compimento la missione diplomatica di cui era-
no stati incaricati dal governo della madrepatria,
la citt di Venezia i cui rossi vessilli con il leone di
San Marco sventolarono per secoli lungo le rotte
del Mediterraneo.
94
1. 1799-1817: Austriaco, francese e nuovamente
austriaco
Nel 1781 linternunzio imperiale si insedi nel
convento costantinopolitano dellOrdo Sanctissime
Trinitatis, un ordine religioso approvato nel 1198 e
attivo nelle terre asburgiche tra il 1687 e il 1783: i
trinitari si dedicarono al benessere spirituale, ma-
teriale degli schiavi cristiani e al loro riscatto nelle
terre islamiche. Ledificio, conosciuto come Palais
dAllemagne dopo che i beni dellordine erano stati
indemaniati dallAustria nel 1783, serv come sede
dellinternunzio fino al 1799, quando il grande in-
cendio del 13 marzo lo ridusse in cenere.
Il 29 ottobre 1797 linternunzio imperiale barone
Peter Herbert-Rathkeal (1735-1802), un austriaco
di ascendenza irlandese, venne a conoscenza del
Trattato di Campoformio (17 ottobre), che sanciva
la cessione allAustria dello stato veneziano e del-
le sue propriet extraterritoriali, come i due palaz-
zi a Roma e Costantinopoli. Il 10 gennaio dellanno
successivo Herbert-Rathkeal informava Vienna che
lex-bailo Francesco Vendramin, non avendo ricevu-
to pi alcuna rimessa, era stato costretto a chiedere
un prestito, vendere i suoi beni, rinviare sua moglie
a Venezia, informare della situazione i suoi dipen-
denti e sospendere i compensi attribuiti ai giovani
di lingua e al loro insegnante (hhsta 1). Il barone si
adoper al meglio per aiutare il suo antico collega,
i dipendenti veneti e i suoi nuovi concittadini. Nel
gennaio 1798 fu incaricato dal cancelliere di Stato
Thugut di proteggere il palazzo e le propriet dell
ex-Repubblica Veneta dalla rapacit francese, ed ef-
fettivamente la diplomazia francese fece di tutto per
impossessarsi del palazzo. Herbert-Rathkeal vede-
va solo due alternative per mantenere il possesso
delledificio: ricorrere alle vie diplomatiche o prepa-
rarsi a difenderlo con le armi in pugno (hhsta 2).
Alla fine la violenza non fu necessaria e gli avveni-
Il Palazzo di Venezia: il periodo asburgico (1799-1918)
Venedik Eliliinde Gndelik Hayat
Rudolf Agstner
(Bundesministerium fr europische und internationale Angelegenheiten, Wien)
1. 1799-1817 Avusturyal, Fransz ve yeniden
Avusturyal
mparatorluk elilii, 1781 ylnda Ordo Sanc-
tissime Trinitatisin (Teslis) stanbuldaki manast-
rna gelmiti. 1198 ylnda kurulan bu yap, Habs-
burg topraklarnda 1687den 1783e kadar faali-
yet gsterdi. Teslis hareketi mensuplar (Trinitari/
Trinitarian Order, Kutsal lemeyi kabul eden
Kotolik kilisenin zel bir hereketi.) Mslman
devletlerinde bulunan Hristiyan esirlerin ruhni
huzuruna ve rehinelikten kurtarlmasna kendile-
rini adamlard. Palais dAllemagne diye bilinen
bu yap, 1783 ylna kadar Avusturya tarafndan
ynetilmi ve 1799un sonunda kan byk bir
yangnda kle dnene kadar da elilik ofisi ola-
rak grev yapmt.
29 Ekim 1797de mparatorluk elilii, Campo-
formio Antlamas (17 Ekim) ile, kkeni rlanda-
l bir aileden gelip Avusturyal olan Baron Peter
Herbert-Rathkeali (1735-1802) tand. Bu antla-
ma ile Avusturya, tpk Roma ve stanbulda oldu-
u gibi, Venedik Devletine ve onun lke dnda
sahip olduu mlkleri devretme yaptrmna sahip
olmutu. Bir yl sonra 10 ocakta Herbert-Rathkeal
Viyanay, Francesco Vendraminin bir daha para
alamad iin bor para istemeye mecbur kald,
varlklarn satmak, eini Venedike gndermek,
alanlarn durum hakknda bilgilendirmek ve
dil olanlar ile retmenlerinin maalarn askya
almak zorunda olduu ynnde bilgilendiriyordu
(hhsta 1). Baron eski meslektana, Venedik iin
alanlara ve yeni vatandalarna daha iyi yardm
edebilmek iin elinden geleni yapmt. Bu nedenle
1798in ocak aynda Thugut Devletinin babakan
tarafndan saray ve eski Venedik Cumhuriyetinin
sahip olduu yerleri Fransz hrsndan korumak
iin atand. Fransz diplomasisi bu saray ele ge-
irmek iin byk aba sarfetmiti. Herbert-Rath-
IL PALAZZO DI VENEZIA: IL PERIODO ASBURGICO (1799-1918) | VENEDIK SARAYI: HABSBURGLAR DNEMI (1799-1918) 95
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


menti volsero a favore degli Asburgo. Infatti quando
il 2 luglio 1798 Napoleone intraprese la campagna
dEgitto le relazioni diplomatiche tra lImpero Ot-
tomano e la Francia furono sospese; il 2 settembre
seguente lincaricato daffari francese fu arrestato
dalle autorit ottomane, mentre il 13 marzo dellan-
no seguente un grande incendio distrusse il Palais
dAllemagne (hhsta 3). Il giorno successivo lintera
legazione imperiale si trasfer nel Palazzo di Vene-
zia. Quindi la storia del palazzo, anche dopo la fine
della Serenissima, fu strettamente legata al fato del-
la citt lagunare, almeno fino al 1866: lo stato che
regnava a Venezia fu anche il proprietario delle sedi
diplomatiche che lo stato veneziano aveva acquista-
to e mantenuto nei secoli a Roma e Costantinopoli
(Agstner 2011).
Il Trattato di Presburgo del 26 dicembre 1805 de-
termin la perdita di quanto lAustria aveva acquisi-
to con il Trattato di Campoformio, comprese le due
residenze diplomatiche a Roma e Costantinopoli.
Nel successivo mese di agosto arriv a Costantino-
poli il nuovo ambasciatore francese Sebastiani e lin-
ternunzio barone Ignazio Strmer (1752-1829), che
allora si trovava nella residenza estiva di Bykde-
re, gli consegn lo staff diplomatico e larchivio della
cessata Repubblica. Egli avrebbe voluto trattenersi
nel Palazzo di Venezia per tutto linverno, ma Seba-
stiani non lo concesse e quindi dovette affittare una
casa dal al suo cancelliere, il barone Bartolomeo di
Testa (1723-1809). Questi apparteneva a una fami-
glia che risiedeva nella capitale ottomana almeno
dal 1453 e che era stata proprietaria della Casa bai-
laggia dal 1676 fino al 1746, quando la aveva ven-
duta alla Repubblica. Nello stesso anno Bartolomeo
aveva cominciato la sua carriera al servizio degli
Asburgo.
Il 18 giugno 1811 un nuovo grande incendio di-
strusse ledificio che i fratelli Testa avevano eredita-
to dal padre nel 1809 e Strmer fu quindi costretto
a cercare una nuova sistemazione. Il nuovo amba-
sciatore francese, marchese Florimond de la Tour-
Maubourg, gli offr come soluzione provvisoria uno
dei palazzi posseduti dalla legazione francese. Str-
mer scelse il Palais dHollande, oggi sede del conso-
lato generale olandese, che era divenuto francese
nel 1810.
Seguendo i suggerimenti di Strmer, Metternich
convinse limperatore che la soluzione migliore per
risolvere il problema della legazione a Costantino-
poli sarebbe stato comprare il Palais dHollande dal-
la Francia, che non lo utilizzava. Il 1 aprile 1813
keal binann mlkiyetini elinde tutabilmek iin sa-
dece iki alternatif gryordu: Diplomatik yollara
bavurmak ya da elinde silahla saray savunmak
iin hazr vaziyette beklemek (hhsta 2).
Nihayetinde iddete gerek kalmad ve olaylar
Habsburglar lehine geliti. Gerekten de Napol-
yon 2 Temmuz 1798de Msr sahasn ald za-
man, Osmanl Devleti ve Fransa arasndaki diplo-
matik ilikiler askya alnmt; devamnda 2 ey-
llde Fransz maslahatgzar Osmanl yetkilileri
tarafndan tutuklanmt; te yandan sonraki yln
13 martnda ise Palais dAllemagne byk bir yan-
gnda yok olmutu (hhsta 3). Bu nedenle ertesi
gn btn imparatorluk elilii Venedik sarayna
tanmt. Yeni sarayn hikayesi, Serenissimann
son bulmasndan sonra da, en azndan 1866nn
sonuna kadar Venedik ile yakndan balantly-
d: Venedike galip gelen devlet, Serenissimann
Roma ve stanbulda satn alp yzyllarca muhafa-
za etmi olduu diplomatik merkezlerin de sahibi
olmutu (Agstner 2011).
Takip eden austos aynda yeni Fransz By-
kelisi Sebastiani stanbula gelmi ve o srada
Bykderede yazlk evinde bulunan Eli Baron
Ignazio Strmer (1752-1829) kendisine diploma-
tik personelini ve son bulan Cumhuriyetin ari-
vini teslim etmiti. Baron btn bir k boyunca
Venedik saraynda kalmak istemi; fakat bu istei
Sebastiani tarafndan uygun bulunmaynca kendi
kanlaryasndan Baron Bartolomeo di Testadan
(1723-1809) bir ev kiralamak zorunda kalmt.
Bu evler 1453ten beri Osmanlnn bakentinde
ikmet eden bir aileye ve Cumhuriyet tarafn-
dan satlana kadar da (1676dan 1746 arasnda)
baylosluk evine ait olmutu. Ayn yl Bartolomeo
Habsburglar hizmeti altnda yeni kariyerine ba-
lamt.
18 Haziran 1811de yeniden ortaya kan byk
bir yangn, Testa kardelere 1809 ylnda babala-
rndan miras kalan binay kle evirmiti ve Str-
mer konaklamak iin yeni bir yer aramak zorunda
kalmt. Yeni Fransz Bykelisi Markiz Flori-
mond de la Tour-Maubourg, ona geici bir zm
olarak Fransz eliliine ait binalardan birini teklif
etmiti. Strmer de bugn Hollanda bykelilii
olarak hizmet veren, 1810 ylnda ise Fransaya
ait olan Palais dHollandeyi semiti.
Metternich, Strmerin nerilerinden yola -
karak, stanbul eliliindeki sorunu zmek adna
Franszlarn kullanmadklar Palais dHollandeyi
satn almann en iyi zm yolu olduu konusunda
96 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
limperatore Francesco i ne autorizz lacquisto per
una spesa di 285.690 piastre (comprese 32.000 per
i restauri). Le trattative erano in corso quando, pro-
babilmente nel giugno 1813, Strmer pass con il
suo staff nella casa estiva di Bykdere dove rima-
se fino allottobre del 1817. La battaglia di Lipsia
dellottobre 1813 segn linizio della disfatta per
Napoleone e i negoziati austro-francesi per il Palais
dHolland ebbero fine, in quanto ledificio venne re-
stituito al regno dei Paesi Bassi nel 1815.
Nel 1815 latto finale del Congresso di Vienna
sanc il ritorno di Venezia allImpero Asburgico e
cos, nel maggio 1816, Strmer incaric larchitet-
to dellambasciata francese Peveratta di realizzare
una planimetria del palazzo e del giardino e due ar-
chitetti locali di peritare lo stato dellimmobile, che
era ancora in mano francese. La mappa tracciata da
Peveratta mostra il palazzo con numerosi edifici an-
nessi: in particolare, verso nord, una cisterna, una
fontana e un pozzo con acqua salmastra, unampia
lavanderia, un pollaio, le stalle e una cucina. Molti
di questi edifici esistevano ancora a met Ottocento,
come dimostrano i disegni del 1854 e del 1890.
Il 23 agosto 1816 limperatore Francesco i auto-
rizz la spesa di 24.000 fiorini per il restauro del
palazzo di Venezia e la costruzione di un edificio per
le I.R. Poste che, essendo aperto al pubblico, dove-
va rimanere separato dal resto della legazione. Co-
stantino Condilly diresse i restauri del 1816-17 che
costarono molto pi del previsto a causa dello stato
di abbandono in cui versavano gli edifici. Antonio de
Testa, controllando la rendicontazione, spieg che i
costi aggiuntivi erano derivati soprattutto alla con-
temporanea edificazione di un grande palazzo impe-
riale ottomano che aveva fatto lievitare i costi sia del
materiale che della manodopera (hhsta 4).
Il 15 novembre 1817 Metternich inform France-
sco i che i costi inizialmente stimati a 60.000 piastre
erano pi che raddoppiati, raggiungendo le 125.000
piastre. Comunque i risultati erano tali da rendere la
nuova residenza asburgica degna di competere con
le altre sedi diplomatiche europee e anche a quella
russa che il barone Strogonoff si apprestava a rico-
struire dopo lincendio del 1811 che laveva ridotta
in cenere con un milione di rubli di capitale a dispo-
sizione (hhsta 5).
imparatoru ikna etmiti. 1 Nisan 1813te mpara-
tor . Francesco 285.690 piastralik bir alveri iin
satn alma yetkisi vermiti (32.000i restorasyon
iin olmak zere). Mzakereler muhtemelen ha-
ziran 1813e kadar devam etmiti. Strmer, kendi
personeli ile beraber 1817 ekimine kadar kald
yer olan Bykderedeki yazlk eve gemiti. Ekim
1813teki Leipzig Sava Napolyon iin yenilginin
balangc olmu ve Palais dHollande iin ger-
eklemekte olan Avusturya-Fransa grmeleri
bylece sona ermiti. Bina 1815 ylndan itibaren
Holanda Krallna dn verilmiti. 1815 yln-
da, Viyana Kongresinin nihai senedi ile Venedik,
Habsburg mparatorluuna dn yapm oluyor-
du ve bylece Mays 1816da Strmer Fransz B-
ykelilii mimar olan Peverettay sarayn kat
plan ve bahesini yapmas ve iki yerel mimar
halen Franszlarn elinde olan mlkiyet hakknn
tespiti iin grevlendirmiti. Mimar Peveratta
tarafndan izilen harita ok sayda mtemilat
gstermektedir: zellikle kuzeyde; bir sarn, bir
eme ve bir ac su kuyusu, bir byk amarha-
ne, bir kmes, haneler ve bir mutfak. Bu binalarn
ou, tpk 1854 ve 1890 izimlerinde gsterildii
zere on dokuzuncu yzylda da varln koru-
mutu.
23 Austos 1816da mparator i. Francesco,
Venedik saraynn resterasyonu iin 24.000 flori
denmesi ve imparatorlua ait olan halka ak ve
eliliin dier ksmlarndan ayr bir posta merke-
zi ina edilmesi iznini vermiti. Costantino Con-
dilly, ayrlm ofislerin terk edilmi durumda olma-
s nedeniyle ngrlenden ok daha maliyetli olan
1816-17 restorasyonlarn ynetmiti. Hesaplar
kontrol eden Antonio de Testann akladna
gre; ek maliyetler hesaplanmt ve zellikle Os-
manl imparatorluk saraynn da e zamanl olarak
yaplyor olmas, gerek iilik gerek de malzeme
olarak maliyetleri iirmiti (hhsta 4).
15 Kasm 1817de Metternich, . Francescoyu
balangta 60.000 piastra olarak ngrlen mas-
raflarn ikiye katlanp 125.000 piastraya kt
ynnde bilgilendirmiti. Neticede sonular yeni
Avusturya merkezinin dier diplomatik Avrupa
merkezleriyle ve Rusya ile yarmaya uygun oldu-
unu gsteriyordu. Baron Strogonof, ayrm ol-
duu 1.000.000 ruble ile 1811deki yangnda kle
dnen binann yeniden yapmna hazrlanyordu
(hhsta 5).
IL PALAZZO DI VENEZIA: IL PERIODO ASBURGICO (1799-1918) | VENEDIK SARAYI: HABSBURGLAR DNEMI (1799-1918) 97
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


2. 1817-1850 Incendi, restauri e visitatori
importanti
Il 1 marzo 1823 il Palazzo di Venezia si salv a
stento dalla distruzione del pi devastante incendio
dopo quello del 1783, anche se mancava ancora di
un apparato antincendio, arrivato da Trieste solo
nellautunno di quello stesso anno. Linternunzio
barone Franz Ottenfels-Gschwind (1778-1851) che
aveva notato che a Pera solo le case di pietra aveva-
no resistito, e si attiv per chiedere a Vienna nuovi
sussidi per riedificare la cancelleria in pietra. Il ce-
lebre scrittore danese Hans Christian Andersen, che
nel 1841 fu ospite dellinternunzio Strmer, descris-
se il Palazzo di Venezia come un complesso circon-
dato da mura di molti edifici e allietato da un giardi-
no ricco di rose e cipressi da cui si poteva ammirare
dallalto la citt, il Bosforo e il Mar di Marmara. Ci
si sentiva a proprio agio nelle stanze ben illuminate
della residenza diplomatica, che permettevano ogni
lusso europeo comprese copie dei giornali tedeschi,
23.
Albert Krafft (1816-1847), Il Palazzo di Venezia a Costantinopoli, 1840
Albert Krafft (1816-1847), stanbulda Venedik Saray, 1840
2. 1817-1850 yangnlar, restorasyonlar ve
nemli ziyaretiler
1 Mart 1823te Venedik saray, 1783ten sonra-
ki yangnn tahribatndan kaynaklanan ykmdan
-Triesteden ayn yln sonbaharnda gelecek olan
yangna kar ara-gere eksikliine ramen- kur-
tarlmt. Eli Baron Franz Ottenfels-Gschwind
(1778-1851) Perada sadece ta binalarn ayak-
ta kaldnn farkna varmt ve bu nedenle
Viyanaya yeniden yaplandrmann tatan olma-
s iin yeni yardmlar isteme iini hzlandrmt.
1841de Eli Strmerin misafiri olan nl Dani-
markal Yazar Hans Christian Andersen, Venedik
sarayn, birok ofisin duvaryla evrili bir btn
ve gllerle donatlm bahesindeki servi aala-
rndan ehrin daha yksek blgelerinin, boazn
ve Marmara Denizinin beeniyle izlenebildii bir
yer olarak betimlemiti. Diplomatik merkezin iyi
aydnlatlm odalarnn rahatl gerekten hisse-
diliyordu. Burada Alman, Fransz ve ngiliz gaze-
98 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
francesi e inglesi (Andersen 1847). Lanno seguen-
te venne realizzato lungo la Rue Tom-Tom un nuovo
magazzino a prova dincendio, destinato allarchivio,
con il soffitto a volta e muri molto spessi, che at-
tualmente utilizzato dalla scuola italiana. Nel 1843
lo scrittore austriaco Franz Grillparzer (1791-1872)
visit Costantinopoli e nel suo diario parl della vi-
sita che fece al Palazzo di Venezia il 13 settembre e
del pranzo e della serata che pass assieme al diplo-
matico asburgico e a sua moglie (Grillparzer 1988).
3. 1853 Il rinnovamento del palazzo da parte
di Gaspare Fossati
Tra il 1850 e il 1853 le relazioni tra lImpero
Austriaco e lImpero Ottomano furono problemati-
che. Linternunzio conte Bartholomus von Strmer
(1787-1863) lasci Costantinopoli nellaprile 1850,
ma non venne immediatamente sostituito. Dopo di
lui fu nominato il conte Johann Bernhard Rechberg-
Rothenlwen (1806-1899) che per non lasci Vien-
na. Dunque, tra il 1850 e il 1853, la legazione fu
retta dallincaricato daffari ad interim Eduard von
Klezl (1805-1875), marito di una baronessa di antica
famiglia levantina, Teresa de Testa, il quale per non
abit mai nel palazzo. Fu solo il nuovo internunzio,
barone Karl Ludwig Bruck (1798-1860) che, sbarca-
to a Costantinopoli il 14 giugno 1853, fece riprende-
re immediatamente i lavori di ristrutturazione. Noti-
zie di questi restauri si trovano solo nel rendiconto
finale, presentato da Gaspare Fossati (1809-1883)
il 31 dicembre 1853, che documenta una spesa am-
montante a 477.666 piastre e 20 kuru. Di queste
28.000 furono il compenso assegnato agli architetti
Gaspare e Giuseppe Fossati, mentre 17.134 andaro-
no allo scultore e decoratore Lon Parville (1830-
1885) per le opere in stucco e carton pierre, una
specie di cartapesta (Aoki 2002). Le altre maggiori
spese furono per dorare gli stucchi della sala da bal-
lo e i monogrammi della stanza imperiale, eseguiti
dal maestro Percheron, il cui soffitto venne affresca-
to da Luigi Leoni. Lo stesso artista affresc anche
lingresso, la sala blu, la stanza dellambasciatore,
un locale adiacente, la sala da pranzo e la cappella.
Achille Bottazzi, invece, dipinse a olio e biacca di
Genova il resto del palazzo, tranne il soffitto e gli
ornamenti della sala da ballo che furono fatte di un
bianco opaco. Anche la carta da parati e una lam-
pada fiorentina dalabastro costarono molto, mentre
per i pavimenti venne usato del parquet inviato di-
telerinin kopyalar da dhil olmak zere her trl
Avrupa lksne msaade ediyorlard (Andersen
1847). Sonraki ylda Tomtom Sokakta, imdilerde
talyan Lisesi tarafndan kullanlmakta olan, yan-
gna kar dayankl ve ariv binas olarak kulla-
nlmak zere tavan kemerli ve duvarlar olduka
kaln bir depo ina ettiler. 1843te Avusturyal Ya-
zar Franz Grillparzer (1791-1872) gnlnde s-
tanbul gezisinden ve 13 Eyllde Venedik sarayna
gerekletirmi olduu ziyaretinden; Avusturyal
diplomat ve ei ile yedii len yemei ile onlarla
beraber geirmi olduu akamdan bahsetmiti
(Grillparzer 1988).
3. 1853 Sarayn Gaspare Fossati tarafndan
yenilenmesi
1850 ve 1853 yllar arasnda Avusturya m-
paratorluu ile Osmanl Devleti arasndaki ili-
kiler sorunluydu. Eli Kont Bartholomus von
Strmer (1787-1863) nisan 1850de stanbuldan
ayrlm; ancak yerine hemen yeni bir eli tayin
edilmemiti. Strmerden sonra eli olarak Kont
Johann Bernard Rechberg-Rothenlwen (1806-
1899) atanm; ancak o da Viyanadan ayrlma-
mt. Bu nedenle 1850den 1853 ylna kadar eli-
lie ticari ilerden sorumlu olan Eduard von Klezl
(1805-1853) bakm; ancak kendisi hi sarayda
kalmamt. Klezl eski bir levanten aileden gelen
Baronessa Teresa de Testann eiydi. 18 Haziran
1853te stanbula inen yeni eli olan Baron Karl
Ludwig Bruck (1798-1860) grevleri gelir gelmez
hali yoluna koymak zere devralmt. Bu dzenle-
melerin bilgisi sadece hesaplarn en sonunda yer
almaktadr. Gaspare Fossati (1809-1883) tarafn-
dan sunulan bu hesaplarda 31 Haziran 1853te
tutar 477.666 piastra ve ilaveten 20 kuru olan
alveri belgelenmektedir. 28.000i Gaspare ve
Giuseppe Fossati adl mimarlara karlk olarak
verilmi; te yandan 17.134 heykeltra ve de-
korasyoncu olan Lon Parvilleye (1830-1885)
sva ileri ve kartonpiyer iin gitmiti (Aoki 2002).
Dier byk masraflar Usta Percheron tarafndan
yrtlen balo salonunun ve imparatorluk odas-
nn harflerinin yaldzl svas iindi. Burann tava-
nnn freskleri Luigi Leoni tarafndan yaplmt.
Leoni ayn zamanda girii, mavi salonu, bykel-
inin odasn ve bitiikteki oday, len yemei
salonunu ve salonun apelinin fresklerini de yap-
mt. te yandan Achille Bottazzi ise beyaz opak-
IL PALAZZO DI VENEZIA: IL PERIODO ASBURGICO (1799-1918) | VENEDIK SARAYI: HABSBURGLAR DNEMI (1799-1918) 99
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


rettamente da Trieste e Vienna e delle lastre di mar-
mo che coprirono o vennero a sostituire i mattoni in
cotto. Il 14 gennaio 1854, annotando la fattura pre-
sentata da Fossati, lamministratore del palazzo, Pe-
ter von Klezl, fece numerosi interessanti commenti
sullo stato delledificio. Egli not che, tenuto conto
che il palazzo era stato costruito ex-novo ottantun
anni prima secondo i sistemi in uso a Costantinopoli,
non cera da stupirsi che fossero occorsi cos tanti
restauri. Non sarebbe bastata, infatti, solo una rin-
frescata ai muri ma era stato necessario procedere
al rifacimento degli interni. In particolare:
1. Era stata smantellata la scala poggiata sulla
facciata principale che ingombrava il cortile e sosti-
tuita con una di marmo con ringhiere metalliche su
entrambi i lati; cos il cortile era stato ampliato e il
peristilio, chiuso ora con lastre e finestre di vetro, ne
guadagnava in bellezza e veniva meglio protetta la
facciata volta a settentrione.
2. Era stata resa pi alta lentrata principale sul-
la stessa facciata, scavando il livello del pavimento
e creando un primo vestibolo coperto, come quello
successivo, di marmo al posto dei vecchi mattoni. La-
spetto delle due stanze era inoltre stato migliorato
grazie a porte di vetro, stucchi ornamentali e pitture.
3. La grande scala situata allinterno delledificio
non era in condizioni da essere riparata per cui ne
era stata fatta una circolare in legno di noce, illumi-
nata dallalto.
4. Alla fine del salone da ballo erano stati costruiti
due corridoi uno sopra laltro cos da mettere in co-
municazioni tra loro le ali in entrambi i piani nobili;
in tal modo non occorreva pi passare per il salone
da ballo per passare da unala allaltra.
5. Il lavoro pi impegnativo era stato eseguito nel-
lo stesso salone da ballo. Al soffitto era stata data
una forma a volta, lantico stucco era stato comple-
tamente tolto e le pareti erano state decorate con
nuovi stucchi in bianco e oro. Anche le quattro porte
del salone erano state rifatte e ampliate, come quel-
le dei salotti. Inoltre erano state create tre grandi
porte di vetro che dal salone conducevano al nuovo
corridoio e, sullaltro lato, altre tre porte che porta-
vano allanticamera.
6. Due nuovi caminetti di marmo erano stati co-
struiti nelle sale di ricevimento, mentre diciotto stu-
fe di varie misure erano state collocate nel salone,
nei salotti e nelle altre stanze delledificio. Erano
state revisionate e ridipinte tutte le porte, le finestre
e le serrature e in tal modo, finalmente, la residenza
aveva assunto un aspetto decoroso.
tan yaplm olan tavan ve balo salonunun ssle-
meleri hari, sarayn geri kalann yal boya ve
Genova beyaz kurunu ile boyamt. Duvar kad
ve Floransa kaymak tandan yaplm olan lamba
da ok pahalyd; te yandan zemin iin dorudan
Trieste ve Viyanadan gelen parke ve pimi tu-
lalarn zerini rtmek iin mermer deme kulla-
nlmt. 14 Ocak 1854te Fossati tarafndan sunu-
lan faturada belirtildiine gre; sarayn yneticisi
Peter vol Klezl, binann durumu hakknda birka
ilgin yorum yapmt. Sarayn, stanbulda kulla-
nlan sistemlere gre seksen yl nce sfrdan ina
edildii gz nnde bulundurulduunda bu kadar
ok restorasyondan gemesinin artc olmad-
na dikkat ekmektedir. Aslnda duvarlarda yaplan
yenileme yeterli olmamt. ksm da yeniden
yapmak gerekiyordu. zellikle:
1. Ana cephe zerinde duran ve bahede da-
nk bir grnt sergileyen merdiven ksmen
sklm ve metal korkuluklar da mermer ile de-
itirilmiti. Bylece avlu geniletilmiti. Plakalar
ve cam pencereler ile kapatlan ve daha gzel bir
grnm kazanan i avlunun kuzey cephesi ayn
zamanda daha korunakl bir hale gelmiti.
2. Ana giri kaps daha yksek hale getirilmiti.
Zemin seviyesinde kazma gerekletirilmi, giri
ksm kapal hale getirilmi ve eski tulalarn ye-
rini mermer almt. Ayrca cam kaplar, sva ileri
ve resimler sayesinde iki odann grnm geli-
tirilmi olmutu.
3. Binann iinde bulunan byk merdiven ta-
mir edilebilecek durumda deildi; bu nedenle de
yukardan aydnlatlp etraf ceviz aacndan ol-
mak zere yeniden yaplmt.
4. Balo salonunun sonuna, birbirleri arasnda
ve soylularn katlar ile iletiim kurabilmeleri iin
iki koridor ina edilmiti. Bu ekilde bir taraftan
dier tarafa gemek iin balo salonunu kullanmak
gerekmiyordu.
5. En zor i bu balo salonu iin yaplmt. Tava-
na bir kemer ekli verilmiti. Eski sva tamamen
sklm; duvarlar yeni sva, beyaz ve altn ile de-
kore edilmiti. Salonun drt kaps da tpk salon-
lar gibi yeniden ina edilip geniletilmiti. Bunun
yansra oturma odasndan yeni koridora alan
camdan geni kap yaplm, br taraftaki di-
er kap bekleme odasna almt.
6. Kabul salonuna mermerden iki yeni mine
ina edilmi; te yandan farkl boyut ve llerde
on sekiz stc salona, kk salonlara ve dier
odalara eklenmiti. Btn kaplar, pencereler ve
100 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
Il 16 gennaio 1854 linternunzio Bruck sped la
fattura di Fossati e i commenti di Klezl a Vienna sot-
tolineando che di nuovo era stato costruito solo un
corridoio per unire le due ali delledificio assieme ad
alcuni tramezzi e un peristilio circondato da finestre
per tenere lumidit lontana dalledificio; comunque
il palazzo appariva ora finalmente degno e ci era
importante in una capitale dove russi, francesi e bri-
tannici avevano residenze diplomatiche per cui ave-
vano speso svariati milioni (hhsta 6).
Il 6 febbraio seguente fu dato un grande ballo
per linaugurazione ufficiale e una placca in marmo
nellentrata a piano terra ancora ricorda lavveni-
mento. Tre settimane dopo il ministro degli Este-
ri, conte Buol inform dellammontare dei restauri
limperatore che finalmente, il 7 maggio, li approv.
Ormai nel Palazzo si potevano sedere comodamente
a tavola fino a sessanta ospiti. In quello stesso anno
venne redatto un inventario generale del palazzo
dellinternunzio, accompagnato da una bella pianta
del medesimo (hhsta 7).
Restauri e riparazioni continuarono tuttavia an-
che in seguito, sempre diretti nel decennio successi-
vo dallarchitetto Gaspare Fossati. Nel 1861 lammi-
nistratore del Palazzo Peter von Klezl fu incaricato
dallinternunzio di chiedergli se ledificio creato per
24.
Lapide commemorativa restauri dellinternunzio Karl Ludwig Bruck, 1853
Bykeli Karl Ludwig Bruckn restorasyonlar ansna mermer ta, 1853
kilitler elden geirilmi ve yeniden boyanmt.
Bylece en sonunda saray kendine yakr bir g-
rnme kavumu olmutu.
16 Ocak 1854te Eli Bruck, Fossatinin fatura-
s ve Klezlin tespitlerini ayrca bunlarla birlikte
sadece iki ofisin kanatlarn birletirmek iin yeni
bir koridor ile baz duvarlar ve nemi ofisten uzak
tutmak iin pencerelerle rl bir avlu ina edil-
diini bildirir. Netice itibariyle saray hakettii
deere kavumutu. imdi artk Rusya, Fransa ve
ngiltere gibi milyonlar harcayp ina ettikleri el-
ilikleri gibi bir elilie kavumulard (hhsta 6).
Takip eden 6 ubatta resmi al treni yap-
mak zere byk bir balo daveti verilmiti. imdi
birinci katta bulunan mermer bir plaket zerinde
hala bu davetin hatras bulunmaktadr. hafta
sonra Dileri Bakan Kont Buol, imparatora bu
restorasyonun hesabn vermiti. mparator da en
nihayetinde 7 maysta bu restorasyona onay ver-
miti. Artk saray sofrasnda en azndan altm kii
rahatlkla oturabiliyordu. Ayn yl iinde elilik sa-
rayndan iinde ok gzel bir iein de bulundu-
u bir malzemeler listesi yaynlanmt (hhsta 7).
Restorasyon ve onarmlar Mimar Gaspare Fos-
sati tarafndan on yl boyunca idare edildikten son-
ra da devam etmiti. 1861 ylnda, sarayn yneti-
IL PALAZZO DI VENEZIA: IL PERIODO ASBURGICO (1799-1918) | VENEDIK SARAYI: HABSBURGLAR DNEMI (1799-1918) 101
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


il cancelliere, inutilizzato sin dal 1857 quando il con-
sigliere Victor Weiss Edler von Starkenfels era tor-
nato a Vienna, fosse ancora agibile (hhsta 8). Fossa-
ti rispose che per un anno ancora si poteva abitare
ma che era inutile farvi dei restauri perch sarebbe-
ro costati di pi che non raderlo a suolo e ricostruir-
lo. In quegli anni infatti vi era poca richiesta di ope-
rai edili e i costi di salari e materiale da costruzione
erano enormemente calati: per esempio il costo di
un carpentiere o di un muratore era sceso da 30/40
piastre al giorno a 15, mentre 1000 mattoni, che sa-
rebbero costati 300/400 piastre qualche anno prima
ora costavano solo 180 piastre. Quindi un edificio
per il quale nel 1856/1857 sarebbero state neces-
25.
Mappa dei piani del Palazzo di Venezia del 31 ottobre 1854 dopo i restauri di Fossati (hhsta, Kartensammlung Keller 3-4/13)
Fossatinin restorasyonlarndan sonra 1854te Venedik saraynn katlarnn plan
cisi Peter von Klezl, elilik tarafndan kanlarya
adna kurulan ofisin hala kullanlabilecek durum-
da olup olmadn sormak iin grevlendirilmiti.
Bu ofis 1857 ylnda Direktr Victor Weiss Edler
von Starkenfels Viyanaya dnmesiyle kullanm
d kalmt (hhsta 8). Fossati ofisin bir yl kadar
sreyle hala yaanabilir durumda olduunu; ama
restorasyonun mmkn olmadn; nk zemini
ykmak yerine yeniden restore etmenin ok daha
maliyetli olduunu belirtmiti. O yllarda gerek-
ten de inaat iileri iin ok az talep olmu ve
bu da cretler ve yap malzemeleri maliyetlerini
drmt: rnein bir marangoz ya da duvarc
ustasnn maliyeti gnde 30/40 piastra 15 piastra-
102 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
sarie almeno 260.000 piastre ora si sarebbe potuto
costruire spendendone 160.000. Lamministratore
Klezl aggiungeva alla perizia che luso locale di non
pagare subito in contanti avrebbe procurato un ul-
teriore risparmio e che era meglio approfittare della
favorevole situazione e porre mano subito al rifaci-
mento delledificio (hhsta 9).
Linternunzio barone Anton Prokesch-Osten
(1795-1876) invi il rapporto a Vienna che ricevette
una favorevole accoglienza e il 30 giugno 1861 lim-
peratore autorizz la spesa di 11.000 fiorini. Una
volta completata lopera risult costare 238.635 pia-
stre e 20 para, superando quindi di 102.385 piastre
e 20 para la somma stabilita di 11.000 fiorini cor-
rispondenti a 136.250 piastre. Secondo il ministro
degli Esteri conte Rechberg-Rothenlwen, lo stesso
che nel 1851 era stato internunzio a Costantinopoli,
ci fu dovuto sia alla brutta stagione, sia alle flut-
tuazioni del cambio tra la moneta austriaca e quella
ottomana, sia allinflazione che aveva fatto salire i
prezzi del materiale, fatto assolutamente inaspetta-
to in quanto ci si aspettava invece una sua svaluta-
zione (hhsta 10).
A questo punto, il 4 novembre 1862, limperatore
non pot far altro che approvare le spese. Larchitet-
to Gaspare Fossati torn a Milano nel 1862 e quindi,
probabilmente, la casa del giardino dellinter-
nunziatura imperiale fu probabilmente lultimo edi-
ficio che costru a Costantinopoli. La si pu vedere
in una foto inviata a Vienna nellaprile del 1862 in
basso a sinistra, come un edificio di pietra che con-
trasta con quelli attorno fatti invece nel tradizionale
stile turco.
Dieci anni dopo i restauri del 1853 il palazzo ave-
va ancora bisogno di nuovi interventi. Peter von
Klezl si rivolse allora allarchitetto Domenico Pul-
gher (1837-1917) che il 17 luglio present il suo pre-
ventivo. Allora il ministro degli Esteri in Vienna rese
disponibili 20.000 piastre, considerate insufficienti
da Pulgher, che aveva fatto i conti in base al costo
della mano dopera austriaca, ma usate da Klezl per
pagare lavoratori orientali (hhsta 11).
Nel 1863 una perizia sullandamento dei lavori fu
richiesta a un architetto francese di nome Bourgeois
che rilev come i muri della sala da ballo fossero sta-
ti tinteggiati di bianco due o tre volte ma il soffitto
di quello stesso locale, che minacciava di crollare a
causa di infiltrazioni dacqua, non era stato riparato
(hhsta 12).
Nel 1866 la citt di Venezia entr a far parte del
Regno dItalia ma la convenzione austro-francese
ya dmt; te yandan birka yl nce 180 pi-
astraya mal olan bin tula 300/400 piastraya mal
oluyordu. Yani 1856/1857 yllar arasnda 260.000
piastra gerektiren bina inas iin imdi 160.000
piastra gerekiyordu. Bu durumda Eli Klezl bece-
risini ekleyip yerel kullanm iin ek tasarruf sa-
lamak iin hemen nakit deme yapmamak ve bu
uygun ortam deerlendirmek adna binann yeni-
lenmesi iine el atmt (hhsta 9).
Eli Baron Anton Prokesch Osten (1795-1876)
raporu Viyanaya yollamt ve olduka iyi karlk
almt. 30 Haziran 1861 ylnda imparator kendi-
sine 11.000 florilik harcama yetkisi vermiti. Bu
yap ii 238.635 piastra ve 20 paraya mal olmutu.
Yani bu durumda 102.385 piastra ve 20 paralk bir
miktarda bte alm oluyordu. 11.000 flori ola-
rak belirtilen toplam ise 136.250 piastraya denk
geliyordu. Dileri Bakan 1851de stanbulda
eli olarak bulunan Rechberg-Rothenlwene gre
bu durum; hem kt hava koullar hem Avustur-
ya ve Osmanl paralar arasndaki dviz kuru dal-
galanmalar hem de yksek enflasyonun malzeme
fiyatlarn yukar ekmesinden kaynaklanyordu.
Bu derece yksek oranda bir develasyon da bek-
lenmiyordu (hhsta 10).
Bu noktada, 4 Kasm 1862de imparatorun saray
iin daha fazla bte ayracak durumu kalmam-
t. Mimar Gaspare Fossati 1862 ylnda Milanoya
dnmt. mparatorluk eliliinin bu baheli
evi muhtemelen stanbulda ina ettikleri son ya-
plar olmutu. 1862 nisanna ait olup Viyanaya
gnderilen bir fotorafta bu baheli ev aada
solda geleneksel trk tarznda yaplm haliyle et-
rafndakilerden ayr grlmektedir.
1853 restorasyonundan on yl sonra hala bi-
nann baz mdahalelere ihtiyac vard. Peter
von Klezl bu nedenle Mimar Domenico Pulgheri
(1837-1917) semi ve ona 17 Haziran btesini
sunmutu. Dileri Bakanl Viyanada kendisi-
ne 20.000 piastralik bir bte salamt. Ancak
Pulgher bunu yeterli bulmamt; nk kendisi
Avusturyadaki el iilii maliyetine gre hesap
yapmt. Ancak bu cret Klezl tarafndan Dou
iiliini demek iin kullanlacakt (hhsta 11).
1863te Bourgeois adl bir Fransz mimar gerekli
almalar yapp bir bilirkii raporu sunmutu. Buna
gre: duvarlarn daha nce iki ya da kere badana-
land; ama tavann su szdrmasndan dolay tami-
rata ihtiya duyduunu belirtmiti (hhsta 12).
1866da Venedik ehri talyan krallnn bir
paras haline geliyordu. 24 Austos 1866 Avus-
IL PALAZZO DI VENEZIA: IL PERIODO ASBURGICO (1799-1918) | VENEDIK SARAYI: HABSBURGLAR DNEMI (1799-1918) 103
ISTANBUL

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del 24 agosto 1866, accettata dallItalia con il pro-
tocollo del 3 ottobre, conferm che la propriet dei
palazzi di Roma e Costantinopoli, gi appartenenti
alla Serenissima, sarebbe rimasta austriaca (Neu-
mann 1877). Grazie allintervento della diploma-
zia francese lAustria, o meglio lAustria-Ungheria
come si chiam lImpero dal 1867, era riuscita a
mantenere il controllo dei due edifici che mantenne
per i seguenti cinquantadue anni. La storia andava
avanti, come scrisse il feldmaresciallo-luogotenente
Wladimir Giesl von Gieslingen (1860-1936) nelle sue
memorie (Giesl 1927), e linternunzio austriaco Pro-
kesch-Osten rifiut il Galata Saray che gli era stato
offerto dal sultano Abdlaziz per convincerlo a resti-
tuire quella vecchia baracca agli italiani.
26.
Gli edifici dellinternunziatura col Palazzo di Venezia sullo sfondo. Nellangolo sinistro la casa del giardino costruita da Fossati nel
1861, oggi usata come consolato generale italiano; alla sua destra la cucina e altri tre edifici che non esistono pi; allestrema destra
il nuovo ponte dentrata in legno; sullo sfondo a sinistra la legazione russa e a destra il Palais dHollande (fotografia del 1862)
Arka planda Venedik Saray ile bykelilik binalar. Sol kesinde 1861 ylnda Fossati tarafndan yaptrlan ba evi, imdi
talyan Bakonsolosluu olarak kullanlyor; sa tarafnda mutfa ve artk var olmayan dier bina; girite sa tarafta tahtadan
yaplm yeni kpr, arka planda sol tarafta Rusya Bykelilii ve sa tarafnda Palais dHollande (1862 ylndan bir fotoraf)
turya-Fransz Anlamas ile yrrle giren
karar talya tarafndan 3 ekim tarihinde proto-
kol ile kabul ediliyordu. Daha nce Serenissima
Cumhuriyetine ait olan Roma ve stanbul saray-
larnn mlkiyet haklar Avusturyann elinde kal-
mt. Fransz-Avusturya diplomasisi ya da daha
doru bir ifadeyle 1867den beri Avusturya-Maca-
ristan diye adlandrlan imparatorluk, bu iki bina-
nn muhafazasn devamndaki elli iki yl boyunca
da srdrmeyi baarmt. Hikaye, Mareal-Te-
men Wladimir Giels von Gieslingin (1860-1936)
anlarnda (Giesl 1927) bahsettii gibi bu ekilde
devam ediyordu. te yandan Avusturya Elisi Pro-
kesch-Osten o tarihlerde kendisine Sultan Abdla-
ziz tarafndan teklif edilen talyanlarn eski kul-
b Galatasaray reddetmiti.
104 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
4. 1867 LImperial Regia ambasciata
Austro-Ungarica
Nel 1849 tutte le ambasciate imperiali austriache
erano state ridotte a legazioni in modo da risparmia-
re sulle spese. Nel 1856 solo quelle a Roma e Pari-
gi, e nel 1860 quella a Londra, furono promosse di
nuovo ad ambasciate. Quando per la Russia nomi-
n finalmente ambasciatore il suo ministro presso la
Sublime Porta, allora anche lAustria decise di attri-
buire allinternunzio Prokesch-Osten il titolo di am-
basciatore. Ci avvenne il 27 luglio 1867 poco prima
che il sultano Abdlaziz raggiungesse Vienna dopo
essere stato allEsposizione Universale di Parigi.
Alla fine dello stesso anno il compromesso con
lUngheria trasform la politica estera e gli affari
di guerra in materia amministrate congiuntamente
da entrambe le anime del regno dAustria-Ungheria.
Da questo momento in poi le ambasciate austro-
ungariche divennero imperiali e reali ed ebbero
tre bandiere: nel mezzo quella imperiale, a sinistra
quella nero-giallo dellAustria e a destra quella ros-
so-bianco-verde dellUngheria. Invece i consolati in-
nalzarono la loro bandiera, rosso-bianco-rosso nella
parte sinistra e rosso-bianco-verde a destra, identica
a quella introdotta per la marina mercantile austro-
ungherese nel 1868.
Nellaprile di quello stesso 1868 lambasciata a
Costantinopoli acquist un ulteriore pezzo di terra,
dove poi la scuola austriaca (pi tardi italiana) ven-
ne costruita. Dal momento che si trattava del pri-
mo acquisto mai fatto dallAustria-Ungheria in terra
straniera sorse la questione di come dovesse essere
indicato il proprietario negli atti catastali, se Au-
stria-Ungheria come richiesto da Vienna oppure
Austria e Ungheria come proposto da Budapest.
La questione non ebbe soluzione ed era ancora di-
battuta nel 1918.
Nel 1872 si assicur per la prima volta il Palazzo
con la britannica Northern Assurance Company che
lo stim a 15.000 sterline, mentre il premio era fis-
sato a 112 sterline.
Una descrizione del Palazzo di Venezia si trova
nel racconto del viaggio nei Balcani del capitano
dartiglieria austriaco Anton E. Lux, del 1885. Egli
dice che lambasciatore alloggiava al secondo piano
delledificio principale, mentre le belle stanze del
primo piano servivano per le funzioni pubbliche, a
piano terra (il cosiddetto mezzanino) cerano la
segreteria e gli appartamenti dellattach; il resto
del personale abitava in parte nelledificio di pietra
4. 1867- Avusturya-Macaristan Eliliinde
mparatorluk Ynetimi
1849da btn Avusturya eliliklerinin alve-
rilerinden tasarruf edilmesi iin maliyetleri d-
rlmt. 1856da sadece Roma ve Parise ve
1860ta Londraya yeniden elilikler almt.
Bab- Aliye ise Rusya bir bykelilik ataynca
Avusturya da Prokesch-Osteni bykeli sfatyla
atama karar almt. Osten, 27 Temmuz 1867de
Paristeki evrensel sergiye katlp ardndan
Viyanaya urayan Sultan Abdlazizden ksa sre
nce ehre ulamt.
Ayn yln sonunda Macaristan ile uzlama sa-
lanmasnn ardndan Avusturya-Macaristan Krall-
nn ruhlarnn birlemesiyle d politika ve sa-
va ileri de birlemi olmutu. Bu andan itibaren
Avusturya-Macaristan elilikleri imparatorluk ve
krallklara aitti. Bu nedenle de ayr bayraa
sahip olmulard. Ortada imparatorluunki, solda
siyah-sar Avusturyann ve sadaki krmz-beyaz-
yeil de Macaristannkiydi. te yandan konsolos-
luklarn kendi bayraklar vard. Krmz-beyaz-kr-
mz sol tarafta ve krmz-beyaz-yeil sada bulu-
nuyordu. Bu bayrak 1868 ylnda Avusturya-Maca-
ristan deniz ticareti iin kullanlan ile aynyd.
1868 ylnn nisan aynda stanbulda baka bir
toprak paras satn alnmt. Buraya daha son-
ra bir Avusturya okulu (daha sonra talyan) ina
edildi. Bu esasnda Avusturya-Macaristan tara-
fndan yabanc bir lkede satn alnan ilk toprak
parasyd. Arazinin kadastro kayd konusu ise
tartmalyd. Eer Viyanann istedii gibi olursa
Avusturya-Macaristan diye, yahut Budapete
tarafndan belirtildii zere olursa Avusturya ve
Macaristan olmas gerekiyordu. Bir trl zm
bulunamayan bu sorun 1918de hala tartlyordu.
1872de saray ilk defa omak zere ngiliz Nort-
hern Assurance adl irket tarafndan sigortalan-
mt. Saraya 150.000 sterlinlik deer biilmiti,
te yandan prim de 112 sterlin olarak belirlenmiti.
Avusturyal Topu Yzba Anton E. Luxn
1885te kaleme ald anlar ierisinde bir de Ve-
nedik saray betimlemesi bulunuyordu. Yzba,
bykelinin sarayn ikinci katnda kaldn be-
lirtiyordu; te yandan birinci katn gzel odalar
kamu grevleri iin kullanlyordu. Zemin katta
(asma kat da deniliyordu) sekreterlik ve nbeti
odlar vard. Kalan personel 1862 ylnda ina edi-
len ta binann bir blmndeki ok eski tahta
evde kalyordu. Bina olduka gzel bir bahenin
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costruito nel 1862 e in parte in tre case di legno
molto vecchie. Il palazzo si stagliava nel mezzo di
un bellissimo giardino, mentre un edificio pi recen-
te, posto lungo una via stretta e ripida difficile da
percorrere persino a piedi, ospitava il consolato e le
poste austriache (Lux 1885, 147).
5. Altra terra, nuovi edifici e nuovi progetti
Durante il cosiddetto secolo austriaco molti
edifici furono aggiunti nei giardini del palazzo. Un
disegno a colori del 1890, chiamato Plan de lambas-
sade imperiale et royale dAutriche-Hongrie et de
ses dpendences profil en longue, tracciato dallar-
chitetto Gabriele Tedeschi mostra le nuove acquisi-
zioni e in particolare la scuola anche se questa, in
senso stretto, apparteneva a una fondazione e non
allAustria-Ungheria, una distinzione formale con-
siderata importante quando lItalia si impossess
del Palazzo il 1 dicembre 1918. Le imponenti case,
costruite da Alessandro Breschi intorno al 1870/71,
erano dipinte in rosso e avevano dei bei balconi di
ferro e, sebbene ora siano in rovina, possono ancora
essere scorte nella Boazkesen Caddesi ai nn. 71a-
73a, allangolo di Tomtom Kaptan sokak n. 1.
Nello stesso 1890 lambasciatore barone Heinrich
von Calice (1831-1912), la cui famiglia veniva dal
Friuli, present un rapporto dettagliato sugli edifici:
per lui la situazione era pessima e neppure ulteriori
restauri lavrebbero migliorata. Le altre ambasciate
a Pera superavano di molto quella austro-ungarica
che appariva trasandata e di poco conto. Questo era
un fatto gravissimo agli occhi degli orientali che giu-
dicavano il potere e lo status solo in base allappa-
renza e questa impressione negativa si ripercuoteva
sui connazionali che si sentivano poco a loro agio in
una simile situazione (hhsta 13). Quindici o ventan-
ni prima sarebbe stato facile acquisire altra terra;
il sultano stesso laveva offerta; ora per questo
opzione non era pi percorribile perch non vi era-
no pi appezzamenti di terreno adatti e comunque,
comprarne sarebbe stato molto costoso. Calice con-
siderava uno spreco di denaro restaurare il Palazzo
e suggeriva di costruirne uno nuovo, per la spesa di
due milioni di franchi, pur sapendo che il ministro
degli Esteri a Vienna non avrebbe mai autorizzato
una simile spesa.
Nel 1891 Calice propose lacquisto di un giardino
di 2924 mq adiacente allambasciata per 3500 lire
turche. Se non fosse stato acquistato lambasciata
ortasnda gz alc bir vaziyette bulunuyordu. An-
cak konsolosluu ve dier Avusturya ofislerini
arlayan yeni binaya gitmek iin olduka dar ve
dik bir yolu yryerek gemek gerekiyordu (Lux
1885).
5. Dier araziler, yeni binalar ve yeni projeler
Avusturya Yzyl diye bilinen dnemde sa-
rayn bahesine birok yeni bina eklenmiti. 1890
ylna ait renkli bir desende Plan de lambassade
imperiale et royale dAutriche-Hongrie et de ses
dpendences profil en longue (Avusturya-Ma-
caristan mparatorluklarnn ve Krallklarnn
bykelilikleri ve ona bal blgeler-uzun pro-
fil) diye belirtiliyordu. Mimar Gabriele Tedeschi
tarafndan yaplan plan yeni satn alnan yapla-
r ve zellikle de okulu gsteriyordu. Ancak bu o
dnemde Avusturya-Macaristana deil, 1 Aralk
1918 ile talyann saray ele geirdii zaman dili-
mine aitti. Alessandro Breschi tarafndan 1870/71
tarihleri arasnda ina edilen heybetli evler krm-
zya boyanmt ve demirden gzel balkonlar var-
d. imdi her ne kadar kalnt halinde olsa da yine
de Boazkesen Caddesi 71a-73a numaral olarak
Tomtom Sokak 1. numarada grlebilir.
1890 ylnn Bykelisi Friulili bir aileden ge-
len Baron Heinrich von Calice (1831-1912) bina-
lar hakknda ayrntl bir rapor sunmutu: Onun
asndan durum olduka vahimdi ve hi bir resto-
rasyon bu durumu dzeltemezdi. Peradaki dier
bykelilikler bu Avusturya-Macaristan saraynn
bakmsz ve perian halinden ok daha iyi durumda
bulunuyorlard. Bu durum Doulularn gznde ol-
duka ciddi bir konu olmutu. Gc ve durumu gr-
dkleriyle deerlendiriyorlard. Bu olumsuz etkinin
yaratt rahatszlk kk admlar atlmasna ne-
den olmutu (hhsta 13). On be ya da yirmi yl nce
daha fazla toprak elde etmek kolay oluyordu, hatta
bunu bizzat Sultan veriyordu. Fakat imdi byle bir
seenek geerli deildi ve ayrca satn almak ok
pahalya mal oluyordu. Calige, sarayn restore edil-
mesini para israf olarak gryordu ve 2.000.000
frank harcayp yeni bir saray ina etmenin daha
mantkl olduunu belirtiyordu. Ancak Viyanada-
ki Dileri Bakannn byle bir harcama iin onay
vermesine imkan yoktu.
1891de Calice, eliliin bitiiindeki 2924
metre kare bir baheyi 3500 Trk Lirasna satn
almay nermiti. Eer bu baheyi satn almam
106 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
non solo avrebbe perso la possibilit di allargarsi,
ma sarebbe stato anche circondato da nuovi edifici
e sarebbe stata privata della vista che allora godeva.
Il palazzo si sarebbe ritrovato con magazzini di mer-
canti di vino su tutti i lati, situazione pericolosa sia
da un punto di vista sanitario sia perch la vicinan-
za ad altri edifici lo rendeva pi vulnerabile nei fre-
quenti incendi cui andava soggetta la citt. Se lam-
basciata doveva rimanere nella sua sede, allora era
importante almeno acquisire quello spazio (hhsta
14). Si trattava di un pezzo di terra segnato nella
mappa del 1854 come giardino turco il cui acqui-
sto era stato suggerito dallinternunzio Strmer gi
nel 1856, quando si godeva la sua pensione a Vene-
zia. Se in quellanno la proposta era stata lasciata
cadere ora il direttore generale del Ministero degli
Esteri Mario Pasetti von Friedenburg (1841-1913)
laccolse immediatamente e autorizz linizio di trat-
tative, che per non ebbero alcun concreto risultato.
Nel 1893 il ministro degli Esteri invi a Costan-
tinopoli Franz Pokorny (1849-1920), che era stato
ispettore e architetto del Palazzo di Venezia a Roma
sin dal 1886, per riferirgli sulla situazione dellam-
basciata. Egli afferm che non si poteva continua-
re ad utilizzare il Palazzo, privo ormai dei requisiti
di prestigio necessari, ed era quindi necessario e
giustificato trasferirsi altrove (hhsta 15). Nel 1894
Pokorny fu creato architetto del ministero de-
gli Esteri e da quel momento si dovette occupare
con regolarit del Palazzo di Costantinopoli. Il 10
giugno di quello stesso 1894 un terremoto colp la
capitale ottomana danneggiando anche gli edifici
dellambasciata che furono riparati dallarchitetto
Gabriele Tedeschi, successori di Fossati come tec-
nico dellambasciata. Il 18 luglio egli scriveva che la
stima per le riparazioni assommava a 30.000 fran-
chi. La situazione ricordata nelle parole dellatta-
ch militare barone Wladimir Giesl von Gieslingen,
a Costantinopoli tra il 1893 e il 1909: la pi antica
tra le ambasciate europee a Costantinopoli era allo-
ra quella austro-ungarica, nel quartiere detto Topha-
ne, in comunicazione con la Grand Rue de Pera solo
attraverso una stradina stretta ed erta detta Rue
Tom-Tom; era stata in origine la casa della legazione
veneziana e il leone di San Marco ancora ne decora-
va lingresso (Giesl 1927).
Intorno al 1894/1895 il ministro degli Esteri deci-
se che era giunto il momento di costruire un nuovo
edificio in pietra per i segretari. Nel Haus- Hof und
Staatsarchiv esistono due disegni dellarchitetto
Franz Pokorny, datati Roma, maggio 1894, e un di-
olsalard; sadece genileme imkanlarn kaybet-
mek deil, ayn zamanda yeni binalarla evrili ola-
caklar ve sahip olduklar manzaray da kaybetmi
olacaklard. Sarayn etrafnda arap tccarlarnn
mahzenleri bulunuyordu. Bu hem salk asndan
hem de kentte sk sk meydana gelen yangnlara
kar saray savunmasz hale getiriyordu. Eer el-
ilik binas burada kalacaksa en azndan bu bl-
geye sahip olmak art oluyordu (hhsta 14). 1854
ylna ait bir haritada bu toprak Trk bahesi
olarak gsteriliyordu. Buras 1856da Eli Str-
mer tarafndan, Venedikte emekliliinin tadn
kartt srada satn alnmas iin de nerilmiti.
Eer o yl bu neri kabul grmemi olsayd, Di-
leri Bakannn genel direktr Mario Pasetti von
Friedenburg (1841-1913) derhal harekete geip
mzakerelerin balamas yetkisini verecekti. Ama
bunun sonu zerinde bir yetkisi yoktu.
1893te Dileri Bakan, Franz Pokornyyi
(1849-1920) stanbula gndermiti. 1886dan beri
Romadaki Venedik saraynn mimar olan Pokorny
mfetti olarak bykeliliin durumu ile ilgili bir
rapor hazrlamas iin grevlendirilmiti. Mimar
sarayn daha fazla kullanlabilecek durumda olma-
dna ynelik bir rapor sunmutu. Saray prestij
salayacak gerekli artlardan yoksundu ve baka
bir binaya tanma isteinde hakllard (hhsta 15).
1894te Pokorny, Dileri Bakanl mimarln
kurmutu ve bundan sonra dzenli olarak stan-
buldaki saray ile yakndan ilgilenmek durumunda
kalmt. 10 Haziran 1894te Osmanlnn baken-
tinde byk bir deprem meydana gelmi ve b-
ykeliliin teknik blmnde Fossatinin halefi
olan Mimar Gabriele Tedeschi tarafndan tamir
edilen elilik binalarna zarar vermiti. Pokorny,
18 temmuzda onarm iin yaklak olarak 30.000
frank gerektiini yazyordu. stanbulda 1893 ve
1909 yllar arasndaki durum Askeri Atee Ba-
ron Wladimir Giesl von Gieslingenin ifadesiyle
yleydi: stanbuldaki Avrupa elilikleri arasnda
hi phesiz en eskisi Avusturya-Macaristana ait
olandr. Tophane semtinden byk yola kmann
tek yolu dar ve dik bir yol olan Tomtom Soka
gemektir. Burada ilk olarak uzun yllar boyunca
Venedik elilii olarak kullanlan bina bulunuyor-
du ve eliliin giriinde de San Marconun kanatl
aslan figr yer alyordu (Giesl 1927).
1894/1895 yllar arasnda Dileri Bakanl
sekreterlik iin tatan bir bina ina etme karar
almt. Haus-Hof und Staatsarchivde Franz Po-
korny tarafndan yaplm iki desen yer alyordu.
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segno del piano terra e del primo piano di Tedeschi,
datato Costantinopoli, 23 aprile 1895. Si tratta pro-
babilmente di progetti mai realizzati che dovevano
rimpiazzare le casette di legno lungo la stradina che
portava dalla Rue Tom-Tom Kaptan alla casa nel
giardino del consigliere, oggi ufficio del console
generale italiano, e creare un grande edificio su due
piani con 17 finestre (hhsta 16).
Nel 1897 Vienna autorizz lacquisizione di un
appezzamento di terreno situato nella parte sud
del palazzo di citt come ora era chiamata lam-
basciata nei documenti ufficiali austriaci per di-
stinguerla dal palazzo estivo a Yeniky, donato
nel 1883 dal sultano Abdlhamid ii allimperatore
Francesco Giuseppe e ora alla fine di un ampio re-
stauro. Fu comunque solo nellottobre 1900 che
vennero finalmente acquistati questi 3371 mq di
terra. Era conosciuto come il jardin de potager dit
Tchividji, sis a Top-Hane e apparteneva al defunto
Momdjian Mikael che aveva debiti per 1.010.000
piastre con il fisco ottomano. Finalmente il 18 ot-
tobre 1900 il ministro degli affari Esteri ottoma-
no trasmise allI.R. Ambasciata latto di propriet
(hhsta 17). Dal momento che su tre lati era senza
alcuna recinzione lambasciatore von Calice vide
subito il pericolo che i vicini si appropriassero di
parte della terra (hhsta 18). Per impedire ci sug-
ger di costruire subito un muro lungo 183 metri,
alto 2,5 e spesso 50 cm per chiudere il giardino:
il preventivo presentato da Giuseppe Michelini per
una simile opera era di 38.064 piastre corrispon-
denti a 200 napoleoni doro. Nel 1901 si cominci a
costruire il muro. Alla fine risult di 77.141 piastre
come detto nella Nota di lavoro fatto per lAmba-
sciata Austro-Ungharica nel nuovo terreno attiguo
al giardino dellAmbasciata del 1 giugno 1901.
In seguito questo appezzamento venne utilizzato
come arena per corse di cavalli e orto.
Intanto il consolato, formato da numerosi edifi-
ci allineati lungo il giardino, rimanenva in cattive
condizioni. Dal momento che i cittadini austriaci e
ungheresi a Costantinopoli erano soggetti alla giu-
risdizione del console, vi erano anche due prigioni a
piano terra, equipaggiate con quattro letti. La ditta
austriaca Gabriele Tedeschi & G. Coulanthros, ar-
chitects-entrepreneurs esegu nel 1908 dei piccoli
restauri, ma nel 1912 il consolato era di nuovo in
uno stato da una parte pericoloso per chi vi abitava
e dallaltra impossibile da sistemare senza costosi
restauri (hhsta 19). Cos nel 1913 la pioggia dan-
neggi le tegole del tetto e penetr nelledificio fa-
Bunlardan biri Roma 1894 tarihli olarak zemin
katta dieri ise Tedeschinin birinci katnda 23 Ni-
san 1895 stanbul tarihli olarak yer alyordu. Muh-
temelen asla hayata geirilemeyen projelerin yol
boyunca uzanan ahap evlerin yerini almalar ge-
rekiyordu. Bu yolun sonu Tomtom Kaptan Sakak-
taki baheli meclis evine kadar uzanyordu. Bu
ev imdi talyan Konsolosluu olarak hizmet verip
iki katl on yedi pencereli bir binadr (hhsta 16).
1897de Viyana, saray ehrin gneyinde bu-
lunan blgede bir arazi edinme yetkisi vermiti.
Resmi belgelerde Yenikydeki yazlk saray-
dan ayrmak iin Avusturya Bykelilii diye
adlandrlan bu yap 1883 ylnda ii. Abdlhamit
tarafndan mparator Francesco Giuseppeye ba-
lanmt ve imdi byk bir restorasyonun so-
nuna gelinmiti. Nihayetinde 1900 ylnn ekim
aynda 3371 metre karelik bir alan satn alabil-
milerdi. Buras il jardin de potager dit Tchividji,
sis a Top-Hane olarak biliniyordu ve vefat eden
Mamdjian Mikaele aitti. Mikaelin Osmanl geliri
ile 1.010.000 piastralik borcu bulunmaktayd. So-
nuta 18 Ekim 1900de Osmanl Dileri Bakan
mlkiyet hakkn bykelilie devretmiti (hhsta
17). O andan itibaren Bykeli von Calice,
tarafnda da it olmayan yerin komularn rahat-
lkla geebilecei bir blgede olduu tehlikesinin
hemen farkna varmt. Bunu nlemek iin he-
men 183 metre geniliinde 2,5 metre yksekli-
inde bir duvar rerek baheyi kapatma nerisi
sunmutu. Bu i 200 Napolyon altn karl olan
38.064 piastraya Giuseppe Micheliniye neril-
miti. 1901de duvar ina edilmeye baland. En
sonunda i notlarnda belirtildii zere 77.141
piastraya mal olmutu. Avusturya-Macaristan iin
yaplan bykeliliin bahesinin bitiiindeki du-
var 1 Haziran 1901de bitirilmiti. Bu arsa daha
sonra at yarlar arenas ve sebze bahesi olarak
da kullanlmt.
Bu arada, ok sayda binadan oluan konso-
losluk olduka kt bir durumda kalmt. stan-
buldaki Avusturyallar ve Macarlar konsolosun
yetkisi altnda bulunduklarndan dolay drt yatak
ile donatlm iki de hapishaneleri bulunuyordu.
Avusturyal Gabriele Tedeschi & G. Coulanthros
Mimarlk-Mteahhitlik firmas 1908de kk res-
torasyonlar gerekletirmi; ancak 1912 ylnda
konsolosluk yeniden iinde yaayanlar iin resto-
rasyon olmadan dzenleme yaplmasnn mmkn
olmad bir yer halini almt (hhsta 19). Bir de
yamur kiremitlere zarar vermi ve su binann
108 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
cendo crollare il soffitto a stucchi per cui Giuseppe
Michelini dovette intervenire per riparare il danno.
Nel 1907 il Palazzo di Venezia era nuovamente in
cattivo stato. I nuovi restauri servirono ad allargare
la sala da pranzo mentre linterno e lesterno delle-
dificio venne tutto ridipinto (hhsta 20).
6. 1912-1913 Vari piani per una nuova
ambasciata austro-ungarica
Nel marzo 1910 larchitetto viennese Ludwig
Richter (1855-1925), che aveva appena finito di co-
struire il palazzo della legazione a Sofia in Bulgaria
(oggi ambasciata italiana), con gran soddisfazione
del ministro degli Esteri, fu incaricato di costruire
il nuovo ospedale austro-ungarico a Costantinopoli
poich il contratto daffitto del vecchio, situato pres-
so larsenale in Rue Iskender (Yolcuzade skender
caddesi) terminava con il 1911. I costi previsti as-
sommavano a 660.000 corone austriache. Nello
stesso anno ebbe anche la commissione per edifi-
care la nuova scuola austro-ungarica nella Tom Tom
Kaptan sokak, adiacente al Palazzo di Venezia, per
un costo variabile tra 370.000 e 389.000 corone, con
la possibilit di spenderne altre 69.000 per spese
27.
Il giardino del Palazzo di Venezia; a sinistra la casa del giardino costruita da Fossati e sullo sfondo lambasciata russa
(hhsta, pa xl, Mappe 329)
Venedik Saraynn bahesi; solda Fossati tarafndan yaptrlm bahenin evi ve arka planda Rusya Bykelilii
iine sznca tavan kertmeye balamt. Bu
nedenle Giuseppe Michelini hasar onarmak iin
mdahale etmek zorunda kalmt.
1907de Venedik saray kaderine terk edilmiti.
Yeni restorasyonlar, binann ii ve dnn tame-
men boyanmas ve yemek odasnn ise bytlme-
si gerekiyordu (hhsta 20).
6. Yeni bir Avusturya-Macaristan Elilii iin
eitli planlar
Mart 1910da tam da o srada Bulgaristann
bakenti Sofyadaki elilik binasnn (imdiki
talyan Bykelilii) inasn yeni bitiren ve D-
ileri Bakanlnn byk memnuniyeti ile kar-
lanan Viyanal Mimar Ludwig Richter (1855-
1925) stanbulda yeni bir Avusturya-Macaristan
hastanesi ina etmek zere grevlendirilmiti.
Yolcuzade skender caddesindeki tersanenin eski
kira kontrat 1911de sona eriyordu. Tahmini ma-
liyetler 660.000 Avusturya kronu ediyordu. Ayn
yl Tomtom sokaktaki yeni Avusturya-Macaristan
okulunun binas iin komisyon toplanmt. Vene-
dik saraynn bitiiinde 370.000 ila 389.000 kron
arasnda bir maliyet iin ve dier ek masraflar
IL PALAZZO DI VENEZIA: IL PERIODO ASBURGICO (1799-1918) | VENEDIK SARAYI: HABSBURGLAR DNEMI (1799-1918) 109
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


aggiuntive. La Compagnie dExploitation des Che-
mins de Fer Orientaux, con sede a Vienna, mise a
disposizione un prestito di 450.000 corone, al 4% di
interesse, nel 1911 per questi lavori (hhsta 21).
Nel 1912 allimpresario edile austriaco Mller fu
chiesto di controllare le condizioni del palazzo. Egli
afferm che per il momento non vi era alcun pericolo
sebbene le stanze e soprattutto la sala da ballo non
apparivano adeguate allampio numero di persone
che le frequentavano abitualmente. Lambasciato-
re Pallavicini si trov quindi di fronte a alternative
di sempre: restaurare il palazzo, rinnovarlo com-
pletamente, costruire un nuovo edificio e un nuovo
consolato o nello stesso luogo o in unaltra parte di
Istanbul. Pallavicini, che era contrario ai restauri,
caldeggi lidea di unambasciata possibilmente nel-
la zona Taxim-ili. Pensava fosse possibile vendere
il Palazzo di Venezia e con il ricavato comprare la
terra, che non era ancora in vendita ma lo sarebbe
stata presto, e quindi costruire un moderno edificio
(hhsta 22). Il ministro degli Esteri si trov daccordo
e lambasciatore fu autorizzato, nellagosto del 1912
di cercare un sito appropriato, quando un nuovo si-
sma colp la capitale. Il consigliere Lwenthal, che
nel 1914 fu il primo e solo ministro austro-ungarico
in Albania, sugger due localit: il konak di zzet paa
allinizio di Nianta, dietro laccademia militare, op-
pure un appezzamento quadrato di terra tra le ba-
racche di Takla e Nianta, allora usato come orto
dalla caffetteria Bellevue. Entro la fine di maggio del
1913 quattro opzioni furono prese in considerazione
a Vienna: il sito di Tevfik paa, vicino allambascia-
ta tedesca (oggi smet nn caddesi n. 10) offerto
per 30.000 lire turche; il sito di zzet paa, apparte-
nente a una compagnia italiana; la casa di Said paa
(Meantice), preferita da Pallavicini, ma considerata
troppo lontana dal centro; il sito adiacente di zzet
paa, i cui titoli di propriet per non erano chiari.
Come alternativa il ministro degli esteri prese anche
in considerazione il restauro del palazzo, la cui spesa
prevista era di 500.000 corone. Sfortunatamente fu
proprio questultima opzione che venne accettata.
7- La prima guerra mondiale la ricostruzione del
Palazzo di Venezia
Nel 1914 il ministro degli Esteri austro-ungarico
mise a disposizione 300.000 corone austriache e,
nel 1915, altre 250.000 per ricostruire e restaurare
di fondo il palazzo con pietre e mattoni. Si scelsero
iin de 69.000 kron gerekiyordu. Viyana merkezli
dExploitation des Chemins de Fer Orientaux ir-
keti, 450.000 kronluk krediyi, % 4 faizle 1911de
bu iler iin salamt (hhsta 21).
1912de Avusturyal bir inaat menejeri olan
Mller, binann durumunu kontrol etmek istemi-
ti. Onun ifade ettiine gre; odalar ve zellikle
balo salonu o sralarda sklkla karlat ok sa-
yda insan arlamak iin yeterli deildi. Ancak
bunun dnda imdilik herhangi bir tehlikeli du-
rum yoktu. Bykeli Pallavicini kendini tm za-
manlarn alternatifleriyle kar karya bulmutu:
saray restore etmek, tamamen yeniden yapmak,
yeni bir bina ve ya ayn yerde ya da stanbulun
baka bir blgesinde yeni bir konsolosluk ina et-
mek. Pallavicini restorasyona scak bakmyordu.
Taksim-ili tarafna yaplmas mutemel yeni bir
bykelilik fikrini destekliyordu. Venedik sara-
yn satmann mmkn olduunu dnyordu ve
geliri ile arazi satn alp-henz satta olmasa da
yaknda olacakt bylece yeni ve modern bir bina
ina edilmesi de mmkn olacakt (hhsta 22).
Dileri Bakanl, bykeli ile ayn fikirdey-
di ve bu nedenle onu austos aynn 1912sinde
tam da yeni bir depremin bakenti vurduu sra-
da uygun bir yer bulmak zere yetkilendirmiti.
Arnavutlukun ilk ve tek bakan olan Meclis yesi
Lwenthal iki konum nermiti: Niantann ba-
ndaki askeri akademinin arkasndaki zzet Paa
Kona ya da Takladaki barakalar ile Nianta
arasnda imdi Bellevue Kafeteryasnn sebze bah-
esi olan bir kare arsa. 1913 maysnn sonunda
Viyanada drt seenek kabul edilmiti: Alman
Bykelilii yaknndaki Tevfik Paa sitesi (imdi
smet nn Caddesi No: 10) 30.000 Trk Liras
deerindeydi; Bir talyan irketine ait olan zzet
Paa Sitesi, Pallavicini tarafndan tercih edilen,
ama merkeze uzak olarak kabul edilen Sait Paa
evi (Meantice). zzet Paa sitesinin bitiiindeki
yerin tapu durumu net deildi. Dileri Bakan,
alternatif olarak binann restorasyonunu da hesa-
ba katmt. Bu ekilde 50.000 kronluk bir maliyet
ortaya kyordu. Bu durumda ne yazk ki kabul
edilen ikinci seenek olmutu.
7. Birinci Dnya Sava Venedik Saraynn
yeniden yaplanmas
1914te Avusturya-Macaristan Dileri Bakan
300.000 Avusturya kronu ve 1915te ise ayrca
110 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
per questa operazione larchitetto Ludwig Richter e
limprenditore Alfredo Michelini. Questultimo, che
probabilmente era intervenuto nella costruzione del
nuovo ospedale austro-ungarico, era un italiano che
nel 1911 aveva richiesto la cittadinanza austriaca
per completare la scuola austro-ungarica a Costan-
tinopoli vicino al Palazzo cominciata probabilmen-
te in quello stesso anno, in quanto allora evidente-
mente le commissioni erano attribuite soprattutto ai
sudditi dellAustria-Ungheria (hhsta 23).
Si cominci cos subito, probabilmente gi nel
giugno 1914, prima che lievitassero i costi, a demo-
lire il vecchio palazzo. Il 16 luglio il ministro degli
Esteri austro-ungarico scriveva che durante i lavori
apparve subito evidente che le teste delle travi e il
tetto in legno erano danneggiati e in parte comple-
tamente rovinati. Lavorando nelle fondamenta si
riscontr che esse erano piene di fango per cui fu
necessario eliminare lacqua. Ulteriori scavi dimo-
strarono che un collettore di scarico era stato in an-
tico tagliato cosicch tutte le acque di scolo finivano
nel terreno sotto il vecchio edificio e nel giardino.
Cos fu necessario ripristinare il vecchio canale per
risanare larea (hhsta 24).
A causa della situazione politica che aveva porta-
to allo scoppio della prima guerra mondiale lImpero
Ottomano, il 9 settembre 1914, abrog unilateral-
mente le capitolazioni, ponendo fine al trattamento
privilegiato che godevano i cittadini e i protetti
degli stati esteri. Il 29 ottobre successivo il sulta-
no scese in guerra con gli Imperi Centrali e le con-
seguenze per i lavori edili furono una diminuzione
dellofferta di manodopera e di materiali che dovet-
tero quindi essere portati direttamente per ferrovia
dallAustria o dallUngheria a Costantinopoli.
Durante la guerra le operazioni di costruzione di-
vennero sempre pi complicate e costose. Secondo
il rapporto del 23 febbraio 1916 steso da Ludwig
Richter la struttura del palazzo era ormai stata com-
pletata, incluso un muro di separazione allinterno,
ma parte dei soffitti ancora mancavano a causa del-
la mancanza di calcestruzzo. La demolizione delle
strutture era stata fatta con molta attenzione, in
modo da preservare quanto era possibile del vec-
chio edificio, ma ci si era accorti ben presto che le
mura contenevano arelle di legno, in parte rovinate,
che furono quindi tolte. In tal modo lintero edificio
si poteva quindi considerare come una nuova co-
struzione. Lelemento negativo era che i costi erano
lievitati a causa dellaumento del prezzo dei mate-
riali e dei salari e della svalutazione della corona.
250.000 kronu sarayn yeniden yaplandrlmas
ve temelinin ta ve tula ile restore edilmesi iin
hibe etmiti. Bu i iin Mimar Ludwig Richter ve
Mteahhit Alfredo Michelini seilmiti. Micheli-
ni muhtemelen Avusturya-Macaristan hastanesi-
nin inaatna sonradan mdahil olmutu; nk
kendisi bir talyand. Muhtemelen ayn yl inaat
balam olan stanbuldaki sarayn yaknndaki
Avusturya-Macaristan okulunu bitirebilmek iin
1911 ylnda Avusturya vatandal iin bavuru-
da bulunmutu. O dnemde komisyonlar sadece
Avusturya-Macaristan uyruundan olanlara veri-
liyordu (hhsta 23).
Bu nedenle derhal, muhtemelen Haziran
1914te maliyetler daha fazla artmadan eski bina-
nn ykmna baland. 16 Temmuzda Avusturya-
Macaristan Dileri Bakan ilerin nasl devam
ettiini yazyordu. Kirilerin balar ve tahtadan
yaplm at ya ksmen hasarl ya da tamamen ha-
rap olmu haldeydi. Temeldeki alma srasnda
byk miktarda amur bulunduu iin nce su -
kartmak gerekmiti. Ayrca yaplan kazlar, btn
kanalizasyonun eski binann ve bahenin altnda
toplandn gsteriyordu. Bu yzden bu kanal
boaltmak gerekiyordu (hhsta 24).
Son yaanan siyasi gelimeler Birinci Dnya
Savann patlak vermesine yol amt. Bu durum
da Osmanl Devletinin yabanc devletlerin vatan-
dalarna tand kapitlasyonlar 9 Eyll 1914te
tek tarafl olarak kaldrmasna neden olmutu.
Takip eden 29 Ekimde Sultan, ttifak Devletleri
ile savaa girince inaat almalarnda i gcn-
de bir azalma meydana gelmiti. Malzemelerin
stanbula Avusturya ve ya Macaristan demiryolu
ile dorudan alnmas gerekiyordu.
Sava srasnda inaatlk ok daha karmak
ve pahal bir hal almt. Ludwig Richter tarafn-
dan 23 ubat 1916da hazrlanan rapora gre; bi-
nann yaps i ksm ayran bir duvar dhil olmak
zere zaten tamamlanmt; ancak tavan ksm
beton eksiklii nedeniyle halen tamamlanama-
mt. Yapnn ykm ilemi eski binay mmkn
olduunca korumak amacyla ok byk bir dik-
katle gerekletirilmiti; ancak duvarlarn iinde
yer alan ahabn harap hali hemen farkedilmi
ve yerinden karlmt. Bu restorasyondan son-
ra bina artk yeni bir yap olarak dnlebilirdi.
Olumsuz unsurlar ise fiyat art nedeniyle mal-
zemelerin maliyetlerinin artm olmas, cretlerin
ykselmesi ve kronda meydana gelen ykselmey-
di. Ancak artk bir ngrde bulunmak imkansz-
IL PALAZZO DI VENEZIA: IL PERIODO ASBURGICO (1799-1918) | VENEDIK SARAYI: HABSBURGLAR DNEMI (1799-1918) 111
ISTANBUL

DAKI VENEDIK SARAYI VE ESKI YAS AYANLARI


Era ormai impossibile fare previsioni. Per affretta-
re i lavori occorreva portare dallAustria-Ungheria
i materiali necessari compresi quelli per limpianto
elettrico e il riscaldamento centrale, che a Costanti-
nopoli avevano raggiunto prezzi spropositati (hhsta
25). Per il trasporto fu necessario ottenere uno spe-
ciale permesso da parte del ministro degli Esteri; fu-
rono messi a disposizione dei vagoni ferroviari, ma
poi bisogn anche pagare la dogana ottomana.
Intanto un decreto pubblicato a Roma il 25 agosto
1916 da Tomaso di Savoia, duca di Genova e Luogo-
tenente generale di S.M. Vittorio Emanuele iii, pub-
blicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 agosto, doveva
gettare una luce fosca sul futuro del Palazzo di Ve-
nezia. Mentre ancora i diplomatici austro-ungarici si
28.
Mappa del primo piano del lato nord-est del Palazzo di Venezia, approvato e sottoscritto dallambasciatore Pallavicini nel 1914.
La mappa mostra che il muro in mattoni a nord era di 60 cm e a est di 45 cm. (hhsta, Kartensammlung Keller 3-4/13, allegato
al ministro degli Esteri 25.818/2, 1914)
1914te Eli Pallavicini tarafndan onaylanp imzalanan Venedik Saraynn Kuzey-Dou tarafnn birinci katnn plan (haritas).
Bu harita tuladan yaplm olan duvarn Kuzeyde 60 cm ve Douda 45 cm olduunu gsteriyor.
d. leri abuklatrmak iin gereken malzemeleri
ve elektrik sistemi iin olanlar, ayrca stanbulda
fahi fiyatlara ulaan merkezi stma iin gereken
malzemeleri de Avusturya-Macaristandan getir-
mek gerekiyordu (hhsta 25). Ulam iin Dileri
Bakanlndan da zel bir izin almak gerekiyordu;
demiryollar iin vagon salanmas hkm veril-
miti; ama daha sonra Osmanl gmrne de
deme yapmak gerekiyordu.
Bu arada Romada, 25 Austos 1916 tarihinde,
Genova Dk ve S.M. . Vittorio Emanuelenin
Korgenerali Tomaso di Savoia tarafndan bir ka-
rarname ilan edilmiti. 26 austosta resmi gaze-
tede yaymlanan bu kararnameye gre; Venedik
saraynn gelecei zerinde biraz durmak gere-
112 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
affaticavano in restauri a Costantinopoli, a Roma il
gemello Palazzo di Venezia andava perduto: dal mo-
mento che questo era storicamente legato allantico
stato veneziano, ormai parte del Regno dItalia, e a
fronte delle innumerevoli violazioni perpetrate dai
nemici durante la guerra il governo italiano stabil
che esso fosse acquisito dal demanio, ad esclusio-
ne degli arredi e degli archivi, che sarebbero stati
consegnati allambasciata autro-ungarica presso
la Santa Sede. In particolare tra il 9 e il 17 agosto
erano stati mandati degli aerei per bombardare la
stazione di Venezia, i quali per, a causa della neb-
bia mattutina, avevano sbagliato obiettivo, colpendo
lospedale. Cos l8 dicembre il nuovo imperatore
dAustria Carlo i aveva ordinato di sospendere ogni
azione contro le citt e le loro stazioni (ka 1) e il
20 dicembre sottoline che in particolare la citt di
Venezia non era da considerarsi sotto attacco (ka 2).
Sebbene la diplomazia austriaca si aspettasse di
perdere il palazzo di Roma, tuttavia non immagina-
va che la stessa sorte sarebbe toccata, venticinque
mesi dopo, anche a quello di Costantinopoli (Agst-
ner 1998).
Nel 1917 Alfredo Michelini chiese un aumento
del suo compenso del 20% che Richter consider
giustificato in quanto i salari erano aumentati, nono-
stante si pagasse comunque sempre meno di altri in
quanto si rifornivano gli operai con pane acquistato
a un prezzo inferiore a quello di mercato (hhsta 26).
Finire la costruzione divenne una necessit im-
pellente quando limperatore Carlo i e sua moglie
Zita fecero visita al loro alleato sultano Mehmed v
tra il 19 e il 21 maggio 1918. La coppia imperia-
le soggiorn al chiosco Merrassim, ma il 21 mag-
gio furono a un pranzo organizzato nel Palazzo,
come ricorda nelle sue memorie lattach militare
feldmaresciallo-luogotenente Pomiankowski (Po-
miankowski 1928).
Lultimo rapporto sui lavori risale al 1 ottobre
1918 e accompagna la relazione di met settembre
di Ludwig Richter in cui si affermava che, entro met
ottobre, sarebbero stati agibili sia la cancelleria che
gli appartamenti dellambasciatore. I salotti al se-
condo piano e le stanze di rappresentanza al primo
erano completamente finite, come probabilmente
anche la sala da pranzo. La cucina e le stanze adia-
centi erano state completate. Mancavano ancora
limpianto per i campanelli e il telegrafo, in quanto
lelettricista aveva dovuto attendere a Vienna sette
settimane prima di ottenere il passaporto. Il vialetto
daccesso dal giardino era in costruzione, ma pro-
kiyordu. te yandan Avusturya-Macaristanl dip-
lomatlar hala stanbulda restorasyon yapmakta
zorlanyorlard. Romada Venedik saraynn ikizi
kaybedilmiti: Daha nce Venedik Devletine bal
olan bu saray o andan itibaren talyan krallnn
bir paras olmu ve sava srasnda dmanlar
tarafndan gerekletirilen saysz ihlaller kar-
snda devlet tarafndan satn alnmasna karar
verilmiti. Mobilyalar ve ariv Vatikanda bulunan
Avusturya-Macaristan Bykeliliine teslim edi-
lecekti. zellikle 7 ila 9 Austos arasnda Venedik
istasyonunu bombalamak zere uaklar gnderil-
miti. Ancak bu uaklar sisten dolay yanl yne
hedef alp hastaneyi bombalamlard. Bunun
zerine yeni Avusturya mparatoru . Carlo ba-
ka ehirlere ve ehirlerin istasyonlarna herhangi
bir harekatta bulunmay yasaklamt (ka 1) ve 20
Aralkta da zellikle Venedik ehrinin saldr d-
zenlenmesi gereken ehirlerden biri olmadnn
altn izmiti (ka 2).
Avusturya diplomasisi Roma sarayn kaybetme-
yi bekliyordu, ancak yirmi be ay sonra ayn eyin
stanbuldaki saray iin de gerekleebileceini um-
muyordu (Agstner 1998).
1917de Alfredo Michelini maanda %20lik bir
art talebinde bulunmutu. Richter de cretlerin
artmasndan dolay bu istei hakl bulmutu. Dier-
lerinden her zaman daha az denmesine ramen
iilere ekmek temini saland iin alacak ii
bulunabiliyordu (hhsta 26).
mparator i. Carlo ve ei Zitann mttefikleri
v. Mehmede, 19 ila 21 Mays 1918 tarihleri ara-
snda yapm olduklar ziyaret, binann bitiini
acil bir zorunluluk haline getirmiti. mparator-
luk ifti Merrassim Kknde kalmlard, ama
Askeri Atee Temen-Mareal Pomiankowskinin
anlarnda bahsettii zere, 21 maysta saray tara-
fndan bir len yemei verilmiti (Pomiankowski
1928).
almalar zerine son rapor 1 Ekim 1918de
hazrland ve Ludwig Richterin ekimin yarsna
kadar kanlaryann bykeliliin dairelerinin
uygun olacan belirttii eyll aynn ortasna ka-
darki raporu da bu rapora eklendi. Muhtemelen
len yemei salonu gibi ikinci kattaki kk sa-
lonlar ve birinci kattaki resepsiyon salonlar da ta-
mamen bitmiti. Mutfak ve bitiik odalar tamamen
bitmiti. Ziller ve telgraf iin tesisat elektrikinin
Viyanada pasaportunu almak iin yedi hafta bek-
lemesinden dolay hala eksikti. Evin nndeki bah-
e yapm aamasndayd, ama iler ok yava iler-
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ISTANBUL

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cedeva lentamente in quanto le autorit militari che
avevano promesso la mano dopera avevano messo
a disposizione solo alcuni serbi (hhsta 27). Intanto
lambasciatore viveva nel palazzo estivo di Yeniky
molto pi salubre del nuovo palazzo, ancora umido e
senza riscaldamento centralizzato in quanto la mag-
gior parte degli elementi dellimpianto erano ancora
a Vienna presso i depositi della Portois & Fix a cui
erano stati ordinati.
Tra coloro che lavorarono alla nuova costruzione
si possono qui ricordare larchitetto Ludwig Richter
e limprenditore Alfredo Michelini. I lavori di pittura
furono affidati a Wilhelm Ladewig, quelli di metal-
lurgia a Wilhelm Weber, di scultura a Anton Pavani,
di carpenteria a Franz Thiel; il mobilio fu fornito dal-
la ditta Portois & Fix, limpiano elettrico, compresi
telefoni e lampade, fu fatto allelettricista Rudolf
Stphl e dalla ditta di istallazioni elettriche Ganz &
Comp., limpianto idraulico da Blank; le tende furo-
no fornite da Robitza, i vetri da Josef Rankl vedova
& figlio, i pavimenti e la carta da parati da Princi-
pe di Liechtenstein firestone plant, limpianto di ri-
scaldamento centralizzato, probabilmente istallato
dagli italiani nel dicembre 1818, da Krting Wien,
sterreichische Maschinenbaufabrik Krting, ramo
viennese della ditta tedesca Fratelli Krting ag di
Hannover, fondata nel 1871 e ancora esistente.
8. 1918 La fine del periodo austro-ungarico e le
tracce lasciate nellattuale Palazzo di Venezia
Larmistizio tra le Potenze Alleate e lImpero Ot-
tomano venne sottoscritto a Mudros il 30 ottobre
1918 e allarticolo 19 stabiliva che tutti i cittadini
tedeschi, austriaci e ungheresi dovevano lasciare
le terre ottomane entro un mese, ponendo cos fine
allesistenza di un I. e R. ambasciata austro-unghe-
rese (Petritsch 1982). Il 30 novembre il marchese
Pallavicini, la moglie di origine britannica e lo staff
dellambasciata e dei consolati furono deportati in
Bulgaria. Il giorno seguente, il 1 dicembre 1918, il
Palazzo di Venezia, ormai disabitato, copia austro-
ungarica non ancora finita del palazzo originale, fu
occupato dai marinai italiani e il conte Carlo Sfor-
za, che come lultima imperatrice dAustria Zita era
nato a Lucca, inform Roma per telegramma dello
storico evento.
Eppure ancor oggi, a un occhio allenato, sono
visibili le tracce del periodo asburgico. Entrando
nelledificio, nella stazione dei carabinieri, una nera
liyordu. Askeri yetkililer i gc sz vermilerdi;
ancak sadece birka Srpl gnderilmiti (hhsta
27). Bu srada bykeli hala yeni saraydan ok
daha salkl olan Yenikydeki yazlk sarayda bu-
lunuyordu. Yeni saray hala ok nemliydi ve stma
sistemi de faal deildi. Ev iin gerekli malzeme-
lerin bir ou hala Viyanada sipari edildii yer
olan Portois & Fix maazasnda bekliyordu.
Yeni inaat iin alanlar arasnda Mimar Lud-
wig Richter ve Mteahhit Alfredo Michelini de bu-
lunuyordu. Boya ileri Wilhelm Ladewige meta-
lurji Wilhelm Ladewige, heykel Anton Pavaniye
ve kartonpiyer de Franz Thiele emanet edilmi-
ti. Mobilya Portois & Fix tarafndan salanmt.
Elektrik tesisat, telefon balants ve lambalar
elektriki olan Rudolf Stphl ve Ganz & Comp.
adl elektrik tesisat firmas tarafndan, su tesisat
ise Blank tarafndan yaplmt. Perdeler Robitza
tarafndan salanmt. Camlar Josef Rankln dul
olu tarafndan, zemin ve sya dayanlkl duvar
kad Liechtenstein tarafndan, muhtemelen Ara-
lk 1818 ylnda kurulan merkezi stma sistemi
Krting Wien ve 1871de Krting kardeler tara-
fndan kurulan ve halen varln devam ettiren
Viyana merkezli Alman irketi sterreichische
Maschinenbaufabrik Krting tarafndan kurul-
mutu.
8. 1918. Avusturya-Macaristan dneminin sonu
ve mevcut Venedik saraynda kalan izleri
Mttefik kuvvetler ile Osmanl Devleti arasn-
da 30 Ekim 1918de imzalanan Mondros Atekes
Antlamasnn 19. maddesine gre btn Avus-
turyal ve Macar vatandalarnn bir ay ierisinde
Osmanl topraklarn terketmeleri gerekiyordu.
Bu karar Avusturya-Macaristan bykelilii-
nin varlna son vermiti (Petritsch 1982). 30
Kasmda Markiz Pallavicini ve ngiliz asll ei,
elilik personeli ve konsolosluklar snrd edilip
Bulgaristana gnderilmiti. Ertesi gn 1 Kasm
1918de Venedik saray terkedilmiti. Orijinal sa-
raydan kopya edilen ve henz tamamlanamayan
Avusturya-Macaristan binas talyan denizciler ta-
rafndan igal edilmiti ve son olarak Kont Carlo
Sforza, Avusturyann son imparatoriesi Zitann
Luccada doduu tarihi haberini Romadan bildi-
riyordu.
Eer itina ile bakacak olursak, saraydaki Habs-
burg dnemi izlerini bugn bile grebiliriz. Bina-
114 AGSTNER
IL PALAZZO DI VENEZIA A ISTANBUL E I SUOI ANTICHI ABITANTI
cassaforte Wertheim richiama la posizione impor-
tante che la ditta che le produceva aveva nellIm-
pero Ottomano. A sinistra dellentrata, a piano ter-
ra, una placca di marmo ricorda i restauri del 1853
fatti dallinternunzio barone Bruck. In tutto ledi-
ficio, sono in uso interruttori per la luce originali,
probabilmente in contravvenzione ad ogni attuale
standard europeo, mentre il riscaldamento centrale
Krting Wien ancora al suo posto.
Nella sala da ballo, i fregi oggi visibili datano agli
anni 1916-1918. Quello sopra la porta vicino alla
sala da pranzo mostra a sinistra tra le cornucopie e
limmagine di oggetti militari risalenti al xix secolo
come un elmo da dragone, una spada, un fucile e
una bandiera, anche lo stemma approvato per lAu-
stria dallimperatore Francesco Giuseppe l11 otto-
bre 1915. Si tratta con tutta probabilit dellunico
stemma austriaco presente allinterno di un edificio
diplomatico italiano.
29.
Palazzo di Venezia ai primi del Novecento / Yirminci yzyln balarnda Venedik Saray
lara, jandarmalarn sayfiye yerlerine girdiimizde
Osmanl Devleti ile yaplan anlamalarn konuldu-
u Wertheim siyah kasay bulabiliriz. Girite sol-
da, birinci katta bir mermer stun zerinde Eli
Baron Bruck tarafndan yaptrlan restorasyon
belirtilmektedir. Btn binada k iin kullanlan
alterler muhtemelen Avrupada kullanlanlar ile
standart olarak aynyken, Krting Wiene ait mer-
kezi stma hala yerinde durmaktadr.
Balo salonunda bugn grnen kabartmalar
1916-1918 yllarna aittir. lem yemei salonu-
nun yaknndaki kapnn zerinde solda zeri mey-
ve dolu boynuzlar ve xv. yzyla ait askeri malze-
meler arasnda grnen bir ejderha ba, bir kl,
bir tfek, bir bayrak ve Avusturya mparatoru i.
Francesco Giuseppe iin 11 Ekim 1915te verilen
bir arma da bunlar arasndadr. Bu muhtemelen
diplomatik bir talyan binasnda yer alan tek Avus-
turya armasdr.
116
ags = Archivo General de Simancas
asve = Archivio di Stato di Venezia
Bailo = Bailo a Costantinopoli
Costantinopoli = Senato, Dispacci ambasciatori,
Costantinopoli
bmcv = Biblioteca Museo Correr di Venezia
hhsta = Haus, Hof- und Staatsarchiv, Wien
ar = Administrative Registratur
sta = Staatenabteilungen
ka = Kriegsarchiv, Wien
mksm = Militrkanzlei Seiner Majestt
tna = The National Archives of the uk
Abbreviazioni e sigle
Ksaltmalar
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1341, docc. 7, 8, 13, 40, 61, 62; leg. 1354, docc. 121,
218, 221; leg. 1930, docc. 163, 165, 166, 218; leg.
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asve 1 = asve, Commemoriali, reg. 14, cc. 136-137v
(=143-145v).
asve 2 = asve, Commemoriali, reg. 20, cc. 154v-156v
(=161v-163v).
asve 3 = asve, Bailo, reg. 266/375, c. 31 (13 apr. 1588).
asve 4 = asve, Bailo, regg. 263/371, 2 parte, c. 9; 263/
372, 1 parte, cc. 13v-14; 266/376, c. 7; 266/375, cc.
73v-74; 267/377, c. 33v; 268/381, cc. 92, 109-110;
269/382, cc. 102v-103; 319-i/2, cc. nn. (15 set. 1714).
asve 5 = asve, Bailo, reg. 292/431, cc.nn. (8 mar. 1757).
asve 6 = asve, Bailo, reg. 317/8, c. 6v.
asve 7 = asve, Bailo, regg. 361, fasc. 985; b. 362-i, fascc.
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asve 8 = asve, Senato, Mar, reg. 5, cc. 49-52.
asve 9 = asve, Bailo, b. 369.
asve 10 = asve, Seneto, Terra, reg. 26, c. 73v (22 nov.
1530).
asve 11 = asve, Maggior Consiglio, reg. 25 (Deda), c. 62r
(26 gen. 1510); reg. 22 (Diana), c. 149 (22 dic. 1532);
reg. 29 (Angelus), c. 97r (12 apr. 1573).
asve 12 = asve, Bailo, reg. 269/383, cc.nn. (13 ott. 1594).
asve 13 = asve, V Savi alla mercanzia, i s., b. 955, n. 10
(23 gen. 1768).
asve 14 = asve, Costantinopoli, b. 162, cc. 405v.-406r.,
Relatione dellAudienza solenne del Gran Signore hau-
ta dallEccellentissimo signor Giovanni Battista Dona-
to il giorno di 4 agosto 1682.
asve 15 = asve, Costantinopoli, b. 159 (15 ott. 1675).
asve 16 = asve, Maggior Consiglio, reg. 26, Diana, c. 149
(22 dic. 1532).
asve 17 = asve, Collegio, Esposizioni principi, reg. 6.
asve 18 = asve, Costantinopoli, b. 166, c. 90v., Lorenzo
Soranzo Kav. (28 feb. 1700 m.v.); Senato, Deliberazio-
ni, Costantinopoli, reg. 9, cc. 151-152.
asve 19 = asve, Costantinopoli, b. 162, c. 123v.
asve 20 = asve, Bailo, b. 300, fascc. 6, 9.
asve 21 = asve, Senato, Mar, reg. 33, c. 98 (24 set. 1555),
c. 76 (27 giu. 1556).
asve 22 = asve, Costantinopoli, b. 158, c. 36 (16 ott.
1674).
asve 23 = asve, Costantinopoli, b. 158, nn. 138-140 (29
gen. 1675 m.v.).
asve 24 = asve, Costantinopoli, b. 158, n. 151 (21 mag.
1675), n. 158 (26 ago. 1675).
bmcv 1 = bmcv, mss. 3503, Dispacci e ducali relative a
varii ambasciatori di Costantinopoli e altri atti, copia
del decreto del Senato alla data 30 gennaio 1587 sugli
obblighi del ragionato per la cassa Cottimi,
bmcv 2 = bmcv, ms. 3503, C. Giacomazzi, Alcuni cenni sul
veneto bailaggio di Costantinopoli.
hhsta 1 = hhsta, StA, Trkei ii, k. 117, Berichte 1798
i-vi, Herbert Rathkeal, Konstantinopel, an Staats-
kanzler Baron Thugut, 10/1/1798.
hhsta 2 = hhsta, StA, Trkei ii, k. 117, Berichte 1798
i-vi, Herbert Rathkeal, Konstantinopel, an Staats-
kanzler Baron Thugut, 25/1/1798.
hhsta 3 = hhsta, sta, Trkei ii, k. 120, Berichte 1799 i-vi,
Herbert Rathkeal, Konstantinopel, an Staatskanzler
Baron Thugut, 18/3/1799.
hhsta 4 = hhsta, StA, Trkei vii, k. 12, Strmer, Belgrad
bei Bykdere, No. xix, 10/10/1817; samt Beilage Tes-
ta 22/9/1817, folio 249-253.
hhsta 5 = hhsta, Staatskanzlei, Vortrge 1816, k. 210,
Vortrag Metternich 15/11/1817, Ah. Entschlieung
3/1/1818, folio 566-569.
hhsta 6 = hhsta, ar, f. 6, k. 15, Peter von Klezl an Bruck,
Konstantinopel 14/1/1854; Beilage zu Bericht, Kons-
tantinopel, v-b, 16/1/1854.
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haus, Bericht Fossati, Klezl, Konstantinopel No. 30 an
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tantinopel, xliii a-g an Auenministerium, 19/5/1861.
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hhsta 23 = hhsta, ar, f. 57, k. 72, Auenministerium
67.026/11, Faszikel 262 Michelini; der Akt fehlt und
wurde vermutlich nach 1919 der italienischen Ge-
sandtschaft in Wien bergeben.
hhsta 24 = hhsta, ar, f. 6, k. 85, Konstantinopel 1, Rich-
ter an Auenministerium, 16/7/1914.
hhsta 25 = hhsta, ar, f. 6, k. 85, Richter an Auenminis-
terium, 23/2/1916.
hhsta 26 = hhsta, ar, f. 6, k. 85, Richter an Auenminis-
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