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PARIGI

Bertrand Boulet da giorni si occupa come volontario di tenere in ordine il memoriale sotto alla statua di Marianne, in place de la Rpublique.

UNA PROFANAZIONE.

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PARIGI

a quei tre. Oggi il


primo giorno del vertice
sul clima si gioca tra Stati Uniti, Cina, India.
CCHIO

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NOTO che la risposta mu-

scolare al cosiddetto Stato islamico non piace al governo italiano.


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to solo alla Chiesa cattolica il messaggio che scaturisce dal viaggio del Papa.
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PARIGI

di centocinquanta capi di Stato e di


governo, in queste ore a
Parigi, un segno di solidariet.
A PRESENZA

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L M5S non si sfalder da solo,

come ritenevano (auspicavano?) molti osservatori e


attori politici. Non imploder.

BANGUI
LINDATI bianchi e marcantoni neri ar-

mati. E ai lati una folla che urla: Papa, Papa!. Per un giorno Bangui, capitale del Paese pi povero dellAfrica, diventa capitale spirituale del mondo.

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OCHI giorni fa il Senato, ap-

provando la legge di Stabilit 2016, ha votato anche


un comma, il numero 331, che,
se passer anche alla Camera,
doter lItalia di un fondo chiamato Progetto Genomi Italia.
Istituito presso il Ministero della Salute, sar messo a bando
con linee guida definite da una
Commissione di esperti per studiare e realizzare il sequenziamento di migliaia di genomi di
parte della popolazione italiana. Si tratta di unimportante
opportunit per il Paese, per il
futuro del nostro sistema sanitario e per la ricerca italiana, che
permetter di contribuire allavanzamento e di godere dei frutti della genomica, per quel che
riguarda le applicazioni alla medicina. in corso una rivoluzione. La genomica si basa sul sequenziamento del genoma di
un individuo, vale a dire sulla
lettura di tutte le oltre tre miliardi di lettere (A, T, C, G combinate fra loro) del suo Dna. Lanalisi di questa lettura permette di identificare la presenza di
varianti, cio di singole lettere
diverse tra gli individui sono
solo 3 milioni le lettere diverse che ci distinguono luno
dallaltro e di lavorare non solo per leggerle ma, ancora di
pi, per interrogarne i dati e
collegarle a parametri clinici
o di efficacia farmacologica. Si
vuole arrivare a identificare le
varianti (lettere) rare che sono
neutre da quelle associate o causa di determinate malattie.

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ICOMINCIARE dalle periferie. Non rivol-

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che
monsignor Lucio Vallejo Balda ha consegnato al suo avvocato (poi
sostituito) l8 novembre
scorso c la confessione dei
suoi rapporti (anche carnali) con Francesca Immacolata Chaouqui, ci sono le sue
convinzioni: Era dei servizi
segreti, aveva dietro Bisignani. E il racconto di tutti
gli amici importanti della
pierre.
EL MEMORIALE

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PARIGI. E una profanazione,
qualcosa di indecente. Bertrand Boulet si occupa da giorni di tenere pulito e in ordine il
memoriale sotto alla statua di
Marianne, in place de la Rpublique. Laltare laico dedicato alle vittime degli attacchi
del 13 novembre stato preso
di mira da un piccolo gruppo
di individui a volto coperto che
ha usato candele, cornici con
messaggi e altri oggetti del
memoriale come proiettili contro le forze dellordine. Con
quale diritto sono venuti a sputare sui nostri morti? domanda Boulet a cui tocca adesso
raccogliere nei sacchi della
spazzatura quel che resta della battaglia sulla piazza simbolo di Parigi. Il quartiere colpito
dagli attentati due settimane
fa ha vissuto cos una nuova
giornata di tensione, una violenza per molti incomprensibile che si conclusa con il fermo
di oltre duecento persone.
lepilogo di una domenica che
doveva essere di speranza e
solidariet come aveva auspicato Franois Hollande per lapertura della Conferenza mondiale sul Clima Cop21. Restano invece negli occhi il fumo

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dei lacrimogeni e una citt che
continua a essere sotto assedio.
C il sole ed mattina quando Emma Ruby Sachs sta poggiando a terra, insieme ad altri volontari dellOng Avaaz,
sandali, pantofole, stivali. Una
distesa di scarpe in place de la

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L SACELLO devastato, lomaggio ai defunti profanato. Poche cose ri-

pugnano di pi alla vista delluomo civilizzato di unimmagine come questa. Place de la Rpublique, piazza del ricordo, ora senza
memoria. Barbarie? La danza macabra non un insulto ai morti,
uno sberleffo alla morte. Quando il utto non bastava a proteggere gli
uomini dallorrore, i pittori dei tempi della peste violentavano i simboli del cordoglio nellesorcismo di una farsa oscena. Certo, improbabile che ieri i devastatori abbiano pensato agli artisti dei cimiteri medievali. Ma i simboli sono umori bizzarri, a volte ci attraversano senza
che ne siamo consapevoli. Mettiamoci pure la pochezza dellantagonista rabbioso, per il quale non corteo se non ha qualcosa di contundente. Ma questa cosa di usare come proiettili proprio le candele e i fiori (contundenti, i fiori?), per protesta contro il divieto di manifestare,
non pu essere frutto solo di una contingenza pratica: cera questo a
portata di mano... Il lutto stravolto in lotta, cosa ci svela sulla fragilit
dei simboli che riusciamo a opporre alla prepotenza simbolica del terrore? Non userete il compianto per tapparmi la bocca, sembra gridare il profanatore. Qualcuno ieri ha difeso limmobilit sacra del compianto colato nella cera. Qualcuno ha voluto scuotere con violenza e
rabbia quei sigilli di dolore, perch li ha sentiti inutili e narcotizzanti.
Due esorcismi simbolici, opposti ma speculari, per una stessa minaccia che incombe, quella della morte inflitta dalluomo alluomo.
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Rpublique. Dopo che la marcia delle associazioni stata


annullata dalla Prefettura, a
causa della minaccia terrorista che pesa ancora sulla capitale, i militanti ambientalisti
hanno voluto testimoniare cos la loro mobilitazione per
Cop21. il nostro modo di rispondere presente spiega Sachs. Ci sono anche un paio di
scarpe di Papa Francesco, di
Ban Ki Moon e dellattrice Marion Cotillard. Poche centinaia
di metri pi avanti, sul boulevard Voltaire, un gruppo musicale delle Isole del Pacifico si
esibisce in una danza tribale
in onore delle vittime del Bataclan. Lentamente una lunga
catena umana si forma lungo
il viale con lo slogan Stato di
emergenza climatico. E una
sfida pacifica al divieto di ma-

nifestare delle autorit.


Verso lora di pranzo la Prefettura segnala cinquemila
persone radunate intorno alla
piazza, diecimila secondo gli
organizzatori. Ma sempre in

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unatmosfera festosa, mentre
raduni per la Cop21 si svolgono in altri paesi, compresa lItalia. Nella capitale francese i
militanti sono circondati da decine di camion della polizia nelle strade e celerini che guardavano con malcelata disapprovazione ladunata. Quando il

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PARIGI
CCHIO a quei tre. Oggi il primo giorno del verti-

ce sul clima si gioca tra Stati Uniti, Cina, India. Due vertici bilaterali, tra Barack Obama
e Xi Jinping, poi tra Obama e Narendra Modi, racchiudono il nucleo della sfida. Sono il nuovo club dei
Grandi Inquinatori del pianeta. Quel che si diranno
essenziale. Il summit ha rinunciato in anticipo alla
strategia perdente di Kyoto e Copenaghen, quella che inseguiva impegni vincolanti giuridicamente,
tetti alle emissioni di CO2 imposti dalla comunit internazionale ai singoli paesi. Quellopzione si dimostrata irraggiungibile. Proprio per questo diventa essenziale la volont politica, lapproccio strategico
che le singole superpotenze decidono di adottare.
Obama-Xi-Modi: il futuro della specie umana,
dellabitabilit del pianeta per noi, nelle loro mani.
La Cina la prima generatrice di emissioni carboniche; super gli Stati Uniti nella grande recessione occidentale nel 2008. LIndia rincorre la Cina, questanno la supera in velocit di crescita del Pil, i consumi energetici ne sono il riflesso. LIndia gi numero tre se lUnione europea non si considera come
unentit singola. Gli americani restano per i massimi inquinatori su base individuale. Lamericano medio produce il triplo di gas carbonici di un cinese e il
decuplo di un indiano. Lanacronismo evidente.
Linsostenibilit politica anche. La sfida riguarda il
pianeta, il genere umano, gli oceani e i ghiacciai, latmosfera e le temperature; cose che non conoscono
confini nazionali. Ma continuiamo a misurare le
emissioni di CO2 su base nazionale. Nascono da qui i
paragoni inaccettabili: 315 milioni di americani si
confrontano con 2,5 miliardi tra cinesi e indiani.
In queste misurazioni lEuropa finisce ai margini.
Il Vecchio continente produce solo il 9% di tutte le
emissioni di CO2. Pu nascerne un senso di impotenza: per quanto facciano gli europei, pesano poco. Ma
anche qui le illusioni ottiche distorcono la percezione. Quel 9% di emissioni carboniche il frutto della
decrescita europea, cos come il sorpasso Cina-Usa
avvenne quando leconomia americana si ferm. Se
lEuropa dovesse ritrovare lo sviluppo cosa che si
augurano i suoi giovani disoccupati anche le sue
emissioni torneranno a salire. Laltra illusione ottica
viene dalla deindustrializzazione. LEuropa ha smesso di ospitare molte produzioni manifatturiere ad alta intensit di consumo energetico. Ma ogni volta
che un consumatore europeo compra un prodotto
made in China (o in Corea, Bangladesh, Vietnam)
contribuisce alle emissioni carboniche che lOccidente ricco ha delegato alle economie emergenti.
La triangolazione Obama-Xi-Modi riassume i problemi reali, offre uno spaccato del mondo com davvero. Il premier indiano Modi pu irritare con il suo
nazionalismo rivendicativo, che ne ha fatto il leader
del Sud del pianeta. Pu disturbare un atteggiamen-

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corteo improvvisato tra place


de la Rpublique e il Bataclan
comincia a disperdersi allora
di pranzo, un piccolo gruppo
di incappucciati marcia contro il cordone di agenti gridando: Stato demergenza, stato
poliziesco, Poliziotti assassini, porci.
La piazza avvolta da una
nuvola di fumo per i lacrimogeni lanciati dalla polizia mentre
i ragazzi incappucciati continuano a gettare oggetti raccolti sul selciato. Alcuni militanti
ambientalisti circondano la
statua di Marianne, per impedire la devastazione. Il blocco
nero viene fischiato dai manifestanti pacifici. Scegli in quale campo vuoi stare urla un ragazzo dal volto coperto a Laurne, 19 anni, che fa da scudo
davanti al memoriale. Un gio-

vane impedisce a uno degli incappucciati di bruciare una


bandiera francese.
Sapevamo che ci sarebbero stati elementi violenti che
non hanno nulla a che vedere

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con i militanti ambientalisti
ha commentato Franois Hollande definendo gli scontri
scandalosi. Una protesta indegna secondo Manuel Valls.
Il premier venuto davanti al
Bataclan insieme al capo del
governo canadese, Justin Trudeau. Altre delegazioni della

Cop21 hanno sfilato davanti al


teatro e la Cop21 si aperta ieri con un minuto di silenzio
per ricordare le 130 vittime.
Agli scontri, durati poco pi di
unora, sono seguite le polemiche. Il blocco nero fatto di
meno di cento persone sottolinea Julien Bayou, portavoce
dei Verdi.
Se la manifestazione fosse
stata autorizzata continua le cose sarebbero andate diversamente. Alcuni militanti
presenti accusano gli agenti di
aver caricato senza motivo in
diversi punti della piazza. I nervi delle forze dellordine sono
a fior di pelle. E lo stato di
emergenza dichiarato da Hollande, che sospende fino a febbraio alcuni diritti, rischia di
essere sempre pi criticato.
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to che trasforma la sfida ambientale in una partita


contabile: dimmi quanto mi paghi, e ti dir quanto
sono disposto a fare. il nodo dei trasferimenti
Nord-Sud, i 100 miliardi di dollari promessi alle nazioni emergenti per finanziare la loro riconversione
a uno sviluppo sostenibile; fondi insufficienti; e comunque stanziati solo in piccola parte. Questa partita Nord-Sud circondata di sospetti reciproci. Quanta parte di quei fondi serviranno a esportare tecnologie made in Usa, made in China o made in Germany? Quanta parte finir assorbita dalla corruzione di classi dirigenti predatrici?
C per dietro il dibattito Nord-Sud una realt innegabile. Basta ricordare un esercizio che i lettori di
3FQVCCMJDB conoscono, perch pi volte stato fatto
su queste colonne: le fotografie del pianeta scattate
dai satelliti di notte. Lintensit delle luci artificiali
riflette la distribuzione della ricchezza. Chi sta meglio illumina meglio. Vaste zone della terra sono
sprofondate in unoscurit quasi totale: gran parte
dellAfrica, ed anche una porzione consistente del
subcontinente indiano. Quelle immagini vanno affiancate al discorso rivendicativo di Modi. un diritto umano basilare, avere una lampadina accesa la sera in casa per fare i compiti e ripassare la lezione. Il
problema quando la lampadina in casa serve per
una nazione con 1,2 miliardi di abitanti. Lenergia
meno costosa per loro il carbone. La peggiore di tutte.
La Cina gi un passo pi in avanti. La lampadina
ce lhanno quasi tutti, anche il frigo, la lavatrice e
lauto. Il prezzo da pagare unaria cos irrespirabile, che ormai llite cinese compra seconde case in
California non solo come status symbol ma come
una polizza assicurativa sulla propria salute. Perci
Xi ha deciso che la riconversione delleconomia cinese una priorit, non una concessione allOccidente. Lui pu operare queste svolte senza i vincoli del
consenso che ha Obama. In nessun altro paese al
mondo attiva una furiosa campagna negazionista
sul cambiamento climatico, come quella condotta
dal partito repubblicano. I suoi finanziatori della lobby fossile non arretrano davanti a nulla. La multinazionale petrolifera Exxon falsific per decenni le conclusioni dei suoi stessi scienziati, che coincidevano
con quelle della comunit scientifica mondiale. Esiste un altro capitalismo americano, guidato da Bill
Gates, che mette in campo vaste risorse per finanziare linnovazione sostenibile. un passaggio importante: uno dei problemi delle energie rinnovabili
che le sovvenzioni pubbliche, pur sacrosante, stanno rallentando il ritmo del progresso tecnologico necessario per renderle pi competitive, e risolvere
problemi come limmagazzinamento dellenergia
pulita. LOnu definisce lappuntamento di oggi a Parigi come la nostra ultima speranza. Di certo loccasione per i leader mondiali di dimostrare che la sfida ci riguarda tutti, e chi pensa di lasciare ad altri le
scelte difficili non fa un investimento lungimirante
neppure nellottica del suo interesse nazionale.
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di Kyoto, pietra
miliare nella lotta alleffetto
serra, fu firmato da 35 paesi,
che rappresentavano il 12 per
cento delle emissioni globali di
anidride carbonica. Laccordo
contro il riscaldamento globale
che uscir dalle due settimane di
negoziati che si aprono oggi a Parigi, sar sottoscritto da almeno
167 paesi, responsabili del 94
per cento delle emissioni. la prova del lungo cammino che ha fatto il mondo, dal 1997 ad oggi, nel
riconoscere i pericoli del cambiamento climatico. In testa a quei
167 paesi ci sono Cina e Stati Uniti, i due maggiori inquinatori
mondiali, nel 2009 gli artefici del
flop di Copenaghen, dove abort
il tentativo di dare un seguito al
protocollo di Kyoto, oggi i due
principali motori di un accordo.
In questo senso, Parigi un successo annunciato: un altro flop,
del tutto inaspettato, avrebbe
conseguenze devastanti sugli
sforzi per tenere sotto controllo il
riscaldamento del pianeta. Ma,
anche nellipotesi migliore, un
successo con troppi buchi, secondo la stragrande maggioranza di
esperti e scienziati. Ecco una guida per prevedere e valutare cosa
succeder certamente in queste
due settimane, cosa potrebbe
succedere, cosa non succeder di
sicuro, su cosa c ancora da litigare, cosa aspettarsi dopo. Soprattutto il dopo: i rischi pi gravi, per laccordo, si materializzeranno quando tutti saranno partiti da Parigi e tornati a casa.
L TRATTATO

*-#60/0

Lottimismo sul negoziato si spiega subito. La cosa pi difficile


tagliare le emissioni gi sta-

ta decisa, ogni governo per suo


conto. Dunque, Parigi deve solo
ratificare gli impegni al contenimento dellanidride carbonica
che variano, come entit e come
scadenza (al 2025 o al 2030), ma
sono quasi tutti concreti e verificabili. Qualche paese (lIndia, lArabia saudita) si lasciata aper-

ta qualche scappatoia. Ma se il
consenso internazionale resta
compatto come oggi, sar difficile ad un singolo paese andare
con decisione controcorrente. La
conversione della Cina alla lotta
alleffetto serra mostra, del resto, che la realt spinge in ununica direzione. I malumori restano

e riesploderanno durante i negoziati. Ma, questa volta, al contrario che a Copenaghen, sulla barca degli impegni a contenere le
emissioni ci sono tutti insieme,
ricchi e poveri. Con la promessa
che non finisce qui e che ci si rivedr, per valutare la situazione,
fra qualche anno. E con lobietti-

La catena
dei cambiamenti
climatici
CAUSE

EFFETTI

Aumento della quantit


di CO2 negli oceani

vo dichiarato di arrivare a emissioni zero, almeno nel 2100 (o


prima, questo uno degli spazi
di trattativa ancora aperti).

Acidificazione
degli oceani

*-#36550

Il problema, subito indicato dagli scienziati, che non basta. Gli


impegni assunti in vista di Parigi, anche se venissero rispettati
alla lettera, sono insufficienti e
arrivano troppo tardi. Tutti sono
daccordo a contenere entro 2
gradi il riscaldamento del pianeta al 2100, ovvero un grado in pi
di quanto gi si sia verificato rispetto allera preindustriale: oltre, dicono le simulazioni dei modelli climatici, arrivano le catastrofi climatiche, dalla siccit alle inondazioni agli uragani. Ma
gli impegni presi in vista di Parigi assicurano solo un riscaldamento entro 2,7 gradi, al di l della soglia di sicurezza. E, attenzione, 2,7 gradi se il taglio delle
emissioni continuer, con la stessa intensit, anche dopo il 2025 o
il 2030, quando scadono gli impegni assunti in questi mesi. Se si
tornasse, invece, al business as
usual, lasciando che le emissioni riprendano il loro corso, il riscaldamento al 2100 arriverebbe a 3,6 gradi, in zona da allarme
rosso. Ecco perch soprattutto
gli europei insistevano perch a
Parigi si fissasse gi una tabella
di marcia, che prevedesse, entro
cinque anni, un nuovo giro di vite alle emissioni. Ma la tabella di
marcia non ci sar. La Cina, daccordo con India e Arabia saudita,
si dichiarata daccordo solo per
una generica promessa di rivedersi, senza impegni precostituiti a nuovi interventi. I nodi politici pi intricati dei negoziati saranno, anzitutto, la data entro
cui arrivare a emissioni zero:

Morte
delle barriere coralline

Declino delle risorse


della pesca
2100 o prima? Cruciale, anche se
solo in termini di principi, il ruolo
che il documento finale assegner ai combustibili fossili, a cui risalgono poco meno dei due terzi
delle emissioni e che, secondo gli
esperti, dovrebbero restare in
massa sottoterra per evitare di
sfondare il tetto dei due gradi.
Laltro capitolo ancora aperto
come finanziare la promessa di
100 miliardi di dollari lanno che,
dal 2020, i paesi ricchi dovrebbero girare ai paesi pi poveri per
aiutarli a fronteggiare limpatto
gi avvertibile del cambiamento
climatico.

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Il fulcro del riassestamento del


mondo in chiave anti-effetto ser-

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PARIGI. Questa conferenza era par-

Aumento della popolazione


e limpatto sullambiente

Aumento di gas serra


(in particolare CO2)

Effetti del CO2


sulla crescita delle piante

Diminuzione
delle piogge

Conflitti legati
alla scarsit
d'acqua

Aumento della temperatura


atmosferica

Aumento della temperatura


nella superficie

Declino della produzione


agroalimentare
Propagazione
di malattie tropicali

Declino della produzione


agroalimentare

FONTE: Jared Diamond-Le Monde

ra , oggi pi che mai, Obama. E,


in questo senso, lincognita dei
negoziati che si aprono oggi non
a Parigi, ma a Washington. I repubblicani che controllano il Congresso si stanno gi adoperando
per sabotare le misure varate dalla Casa Bianca nel suo programma di taglio delle emissioni, per
segnalare al resto del mondo che
gli impegni che Obama assume e

Innalzamento
del livello dei mari

Arretramento
della coste

assumer non sono credibili. E,


se gli americani si sfilassero,
niente di quello che sar deciso e
ratificato in queste due settimane a Parigi rester in piedi, compresi gran parte degli impegni di
contenimento delleffetto serra
presi da altri paesi, Cina per prima. Linsidia , peraltro, a pi
lunga scadenza. Quasi tutti i candidati repubblicani alla presiden-

Instabilit
climatica

Scioglimento
delle calotte polari
e dei ghiacciai

Tempeste
e inondazioni

Apertura di nuove vie di trasorto


legate allo scioglimento del ghiaccio
za Usa sono apertamente scettici
sul clima e la vittoria di uno di loro alle elezioni del prossimo anno
sarebbe un grave colpo per qualsiasi accordo esca da Parigi. Su
questo scoglio politico gi caduto uno degli strumenti pi efficaci che la conferenza avrebbe potuto varare, ma che non sar
neanche discusso. Si tratta della
creazione di un mercato globale
delle emissioni, con lattribuzione di diritti prefissati a sputare
CO2 nellatmosfera, sul modello
di quanto avviene gi in Europa e
presto avverr in Cina. Uno strumento imperfetto, ma che avrebbe consentito di tenere sotto controllo il totale delle emissioni e di
guidarne la riduzione.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

tita come una grande sfida e oggi la


posta in gioco ancora pi alta. Dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre, ancora pi urgente dare
sicurezza in due direzioni: garantire la stabilit del clima e dimostrare
che attorno al buon governo delle risorse naturali si pu trovare un accordo tra 7 miliardi di persone. Aver
mantenuto limpegno al negoziato
di Parigi stato un primo segnale
forte. Achim Steiner, direttore
dellUnep, il programma per lambiente delle Nazioni Unite, guarda
con fiducia al lavoro in cui sono impegnati i delegati arrivati al summit che decider il futuro climatico
del pianeta.
Secondo i climatologi bisognerebbe essere pi rapidi: la concentrazione di CO2 in atmosfera continua ad aumentare mentre dal
1992, cio dalla firma della convenzione per la difesa dellatmosfera, a oggi non stato ancora
trovato un accordo che impegni
tutti.
S, abbiamo accumulato un ritardo grave, ma anche vero che negli
ultimi tempi qualcosa cambiato.
Mai nella storia di questa lunga trattativa per la difesa del cima era successo che tanti paesi scendessero direttamente in campo prendendo impegni concreti per ridurre i gas serra. Oggi 181 paesi, responsabili di oltre il 90% delle emissioni, hanno
messo nero su bianco una lista di
obiettivi per la protezione dellatmosfera. E un salto di disponibilit che
fino a pochi anni fa sembrava impossibile.
Un salto insufficiente. Mettendo
assieme tutti i tagli previsti, e
supponendo che diventino effettivamente operativi, si arriverebbe a met dellobiettivo considerato necessario per arrestare il riscaldamento climatico al di sotto
dei due gradi di aumento rispetto allera pre industriale.
Partire con met dellobiettivo
in tasca non un vantaggio trascurabile. Naturalmente si tratta ora di
ottenere laltra met, ma i segnali
in questa direzione ci sono e sono
netti. La scommessa costruire un
meccanismo di revisione dei target
che permetta di arrivare a uno scenario carbon neutral, cio a emissioni zero, nella seconda met del secolo.
Una carbon tax, gi adottata da
vari Paesi e da varie regioni, darebbe una bella spinta al processo.
Sullidea di inserire il costo del
disinquinamento allinterno del
prezzo dei prodotti ad alto tenore di
carbonio c oggi consenso anche
allinterno della Banca mondiale e
del Fondo monetario internazionale. Ma il tema non allordine del
giorno a Parigi. Forse lo sar tra 5 anni, nel momento in cui il processo

che delineer in questi giorni diventer operativo.


Qual lalternativa alla carbon
tax?
Ci sono vari sistemi per dare un
prezzo allanidride carbonica prodotta bruciando combustibili fossili. LEuropa ad esempio ha messo
un tetto alle emissioni e ha creato
un mercato di compravendita delle
quote di emissione che penalizza
chi non innova. Inoltre i grandi capitali che fluttuano da un paese allaltro e da unattivit allaltra stanno

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dedicando unattenzione sempre


maggiore alle fonti rinnovabili perch permettono investimenti sicuri
e redditizi. Se i 500 miliardi di dollari di incentivi ai combustibili fossili
venissero spostati in direzione
green questo processo diventerebbe pi veloce.
Intanto per i danni da caos climatico continuano ad aumentare.
E vero: il numero di catastrofi
naturali triplicato negli ultimi 30
anni. Secondo il rapporto dellUnisdr, lUfficio delle Nazioni Unite per
la riduzione dei disastri, hanno ucciso 600 mila persone in 20 anni, una
media di 30 mila allanno. E altri 4,1
miliardi di persone sono rimasti feriti, o hanno perso la casa e sono stati
costretti a spostarsi: parliamo di un
numero che equivale a pi di met
della popolazione mondiale.
Ritiene che la conferenza di Parigi si concluder con un accordo
vincolante che metta in sicurezza latmosfera?
Ho fiducia sul prevalere della ragione. Non abbiamo alternative. In
assenza di una capacit di governance globale dellatmosfera i disastri
continueranno ad aumentare e la
pressione crescente dei profughi far salire le tensioni e aumenter le
probabilit di conflitto.
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BRUXELLES. .Sono in pochi a dire quello che tutti pensano, a
criticare, seppure non con energia tale da far saltare il tavolo,
latteggiamento sempre pi autoritario di Erdogan. Cos il
vertice Ue-Turchia scorre senza scossoni e in tre ore mantiene le
promesse. I leader europei firmano la dichiarazione grazie alla
quale ad Ankara andranno tre miliardi per aiutare ad ospitare i
2,2 milioni di rifugiati siriani diretti in lEuropa. C limpegno a
liberalizzare i visti per i turchi che vorranno viaggiare nel
Vecchio Continente e c la ripartenza del negoziato di adesione
allUe. In cambio i turchi promettono di chiudere le frontiere, di
non permettere pi che centinaia di migliaia di migranti salpino
verso le coste greche per poi incolonnarsi sulla rotta balcanica e
arrivare in Nord Europa. Richiesta fondamentale per Angela
Merkel e per le istituzioni di fronte a una crisi, quella dei
migranti, che sta minando la coesione europea e indebolisce la
leadership di diversi capi di governo. Ieri Erdogan per non si
presentato a Bruxelles, ha mandato il premier Davutoglu. Gli
europei, dal canto loro, non hanno ancora deciso chi metter i
soldi: la Commissione propone di pagare 500 milioni chiedendo
che gli altri 2,5 miliardi vengano sborsati dai governi, che per
non ne vogliono sapere. Quando alla riapertura dei negoziati di
adesione, viene indicato un solo capitolo (politica economica)
mentre vengono stralciati gli altri cinque su richiesta di Cipro e
Grecia che non vogliono promettere troppo ai turchi. Sul tavolo
anche limpegno europeo di prendersi carico di parte dei rifugiati

accolti in Turchia in cambio della chiusura delle rotte migratorie.


La Merkel ha riunito i leader di Austria, Svezia, Finlandia,
Olanda, Belgio, Lussemburgo e Grecia e la stampa tedesca ha
parlato di un numero tra i 100 e i 400mila richiedenti asilo che
verrebbero redistribuiti tra i Ventotto. Il premier olandese Mark
Rutte ha per smentito la cifra. Visto il ritardo con il quale i
governi stanno procedendo allo smistamento di 160mila siriani
sbarcati in Italia e Grecia, a Bruxelles ci si aspetta che i numeri
finali saranno ben pi contenuti.
Nella dichiarazione finale non vengono
i diritti umani violati, lambiguit
-" stigmatizzati
della politica di Erdogan in Siria, la libert di
(*03 stampa sotto pressione e la tensione con Putin.
/" Gli europei per sperano che la riattivazione dei
5" rapporti politici con Ankara possa addolcire
Erdogan. Le critiche al Sultano vengono poste
solo da alcuni leader e dallAlto rappresentante Federica
Mogherini. Arrivando a Bruxelles Renzi premette: Teniamo alta
lasticella sui diritti umani. Nel vertice afferma di avere con s la
lettera ai leader Ue dei due giornalisti turchi imprigionati da
Erdogan per avere scavato sui rapporti tra Ankara e Daesh: Non
possiamo far finta che non ci sia cos come non possibile far
finta di nulla sulla questione curda. Renzi con la stampa parla
anche di Siria, difendendo la scelta di non bombardare senza
prima avere una strategia politica: La posizione italiana la pi
forte in prospettiva, le grandi crisi non si risolvono con qualche
dichiarazione muscolare, ci vuole la diplomazia.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

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BRUXELLES. Negoziare su tutto, non dire mai di no, guadagnare tempo, evitare temi controversi: messi sotto ricatto dalla Turchia, che controlla il rubinetto dei rifugiati, gli europei
hanno applicato le regole base
di qualsiasi buon negoziatore
in una presa di ostaggi. Il primo
vertice euro-turco si concluso

ieri a Bruxelles con ladozione


di un action plan che contiene molte promesse, tutte da verificare, in cambio dellimpegno turco a frenare lafflusso di
migranti irregolari verso le coste europee, anche quello tutto
da verificare. Raramente, nella
storia pur non lineare della diplomazia europea, la distanza
tra le cose dette e le cose veramente pensate stata pi grande.
Gli europei promettono di dare tre miliardi ai turchi per aiutarli nellaccoglimento dei due

milioni di rifugiati siriani. Ma


chi dovr mettere i soldi, come
e quando, non ancora definito. Altra promessa europea la
liberalizzazione del sistema dei
visti di ingresso, che dovrebbe
scattare a ottobre. Ma si tratter solo di visti turistici per tre
mesi. E, secondo il premier bul-

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garo Borisov, la liberalizzazione potrebbe essere ristretta solo ad alcune categorie professionali, come imprenditori o studenti turchi che vogliono venire in Europa. Infine Bruxelles si
impegna a riaprire una serie di
capitoli nel negoziato di adesione della Turchia alla Ue, bloccati da anni per il veto franco-tedesco. Ma, anche qui, la distanza
tra lapertura di un negoziato e
la sua chiusura resta grande sopratutto se, come dice Renzi,
bisogna mantenere alta lasticella degli standard europei.

Non che ai turchi queste reticenze ed ambiguit europee


siano sfuggite. Ma il solo fatto
di aver costretto i ventotto capi
di governo dellUe a venire in
questo vertice per dimostrare
la loro volont di ristabilire relazioni privilegiate con Ankara
una vittoria politica per il regime di Tayyp Erdogan, che si trova in questo momento sotto il
fuoco di riflettori ben poco amichevoli. Labbattimento dellaereo russo, la condanna di due
giornalisti che avevano rivelato le complicit turche con Dae-

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sh, luccisione dellavvocato dei
curdi, definita da Ankara un
incidente, pongono in questo
momento la Turchia ai margini
dellOccidente e della coalizione internazionale che si sta delineando per combattare lIs. Il
vertice di ieri, evitando di sollevare tutti questi problemi, ha ridato ad Erdogan una patina di
rispettabilit internazionale di
cui il presidente turco ha, in
questo momento, disperatamente bisogno.
Non tutti, per, hanno fatto
finta di niente. Ieri al tavolo del

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Consiglio europeo Federica Mogherini, Alto rappresentante
per la politica estera della Ue,
ha puntualmente sollevato, sia
pure in modo diplomatico, le
molte questioni che in questo
momento avvelenano i rapporti con la Turchia. Tutti noi sappiamo che, al di l dellincontro
di oggi, viviamo in tempi molto
duri e dobbiamo lavorare con la
Turchia su questioni difficili
ma molto importanti per tutti
noi: dalla Siria alla situazione interna turca, ha detto Mogherini, citando, tra laltro, i diritti
umani, la libert di stampa e la
necessit di riavviare il processo di pace con i curdi.
Questi temi, comunque, ieri

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redo di aver scoperto come faccia Maurizio Gasparri ad apparire in tre telegiornali diversi, mentre rilascia unintervista a Libero, detta quattro dichiarazioni allAnsa, parla alla radio e imperversa su Twitter. La mia teoria che ci troviamo davanti non a una ma
a due persone: i gemelli Gasparri. E mentre il gemello serio dice al Tg1, sforzandosi di assumere un tono da statista, che bisogna allearsi con la Russia per distruggere lIsis, laltro sghignazzando indossa la sciarpa del tifoso e
scrive un tweet per dire che gli attentatori islamici cancellano lOlimpico dallelenco degli obiettivi importanti,
avendo visto come gioca Garcia. Poi, la mattina dopo,
uno va a fare il vicepresidente del Senato, sfornando teorie sulla sicurezza nazionale, e laltro va al Bar Sport a fare
battute sulla decapitazione dellallenatore. Devessere cos. Non c altra spiegazione.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

sono rimasti fuori dalle conclusioni finali. Quello che resta il


riconoscimento da parte europea che la questione turca non
pu pi essere ignorata. E che,
come ha detto ieri il premier
turco Ahmet Davutoglu, tutti
i Paesi sono daccordo sul fatto
che la Turchia e la Ue hanno un
destino comune. Poco importa
se questo riconoscimento stato ottenuto da Ankara con la minaccia di aprire il rubinetto dei
rifugiati diretti in Europa. Poco
importa se, al fondo, le perplessit degli europei nei confronti

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di Erdogan restano intatte e, come ha detto ieri Angela Merkel, ancora molto resta da fare. Dora in poi, Turchia e Ue
terranno un vertice ogni sei mesi. Bruxelles cercher di usare
questo dialogo rafforzato per riportare il governo turco a rispettare standard accettabili
di democrazia e a risolvere la
questione curda. Ankara tenter di ottenere il sostegno europeo al suo disegno strategico
nella partita mediorientale.
Nessuno dei due, verosimilmente, otterr quello che vuole. Il vero negoziato su due milioni di rifugiati-ostaggio solo
alle sue battute iniziali.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

premier israeliano Benjamin Netanyhau sbatte la porta in faccia allEuropa, annuncia il congelamento delle relazioni con lUe, promette di rivedere il
suo ruolo nelle trattative di pace con i palestinesi. Tre settimane dopo lavvio delletichettatura dei prodotti israeliani provenienti dalle colonie nella Cisgiordania occupata, alla vigilia del suo viaggio a Parigi per la Conferenza
sul Clima, il premier israeliano lancia nuove bordate contro la decisione di Bruxelles. Misure roboanti ma prive di
sostanza. La mossa di Netanyahu era stata gi annunciata lo scorso 11 novembre e comunicata in un brusco incontro al ministero degli Esteri con il rappresentante europeo Lars Faaborg Andersen che in quella occasione difese
la scelta delletichettatura definendola tecnica e non politica. Ora la reazione
stata formalizzata da
Netanyahu che fra gli otto interim che ha tenuto per s in previsione di
allargare la sua traballante maggioranza ha
anche quello di ministro
degli Esteri. Ma il portavoce del ministero Emmanuel Nahshon si affrettato per ieri sera a
precisare che Israele
continua a mantenere *MQSFNJFSJTSBFMJBOP
contatti diplomatici con #FOKBNJO/FUBOZBIV
i singoli Paesi europei come Germania, Francia e
Gran Bretagna, ma non *MEJWJFUPEFM
con le istituzioni euro- NJOJTUFSP
pee. Una posizione EFMM*TUSV[JPOF
simbolica, che riflette SJHVBSEBMFWJTJUF
anche un senso di fru- OFJQSJODJQBMJDFOUSJ
strazione del governo E&VSPQB 
che sente di dover af- BEFDDF[JPOF
frontare altre emergen- EFMMB1PMPOJB
ze come londata di violenze che scuote Israele
e la Cisgiordania da due *MSBQQSFTFOUBOUF
mesi e le strette misure EFMMB6F JOVOCSVTDP
di sicurezza non riesco- DPMMPRVJP IBEJGFTP
no a fermare i pugnala- MBEFDJTJPOF
tori palestinesi
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Tutti i giornali israe- TQJFHBOEPMB
liani si chiedono quale DPNFVOiGBUUP
effetto possa avere la de- UFDOJDPw
cisione di Netanyahu, vista la mancanza da quasi quattro anni di una
qualsiasi segnale positivo verso una trattativa di pace tra le parti. Perplessit anche sui giornali della destra che sostengono Netanyahu.
Scrive Dan Margalit, columnist del filogovernativo *TSBFM
)B:PN, che con la decisione di oggi il governo di Israele
sembra aver perso la bussola. Sostanzialmente la decisione della Ue di etichettare diversamente i prodotti degli insediamenti nella Cisgiordania occupata non ha nessun riflesso sulleconomia israeliana. Per stessa ammissione dei responsabili del ministero dellEconomia, la decisione della Ue i prodotti non potranno pi avere la dizione Made in Israel ma Made in Cisgiordania, prodotti
israeliani riguarda una parte infinitesimale del scambio commerciale fra Unione europea e Israele, meno dello
0,7%. Gli ultimi dati disponibili indicano in 14 miliardi di
euro lo scambio globale Ue-Israele (che gode degli stessi
benefici di un Paese europeo) e in soli 50 milioni di euro i
prodotti provenienti dalle colonie della Cisgiordania. Il significato per Israele quindi politico perch potrebbe
segnare linizio di un pi vasto movimento internazionale di boicottaggio dei suoi prodotti. E solo per la tutela del
consumatore europeo, ribattono da Bruxelles, che ha diritto di sapere esattamente da dove viene il prodotto che
consuma.
Nel timore di nuovi attentati il ministero israeliano
dellistruzione sconsiglia vivamente alle scolaresche di recarsi in visita nelle maggiori capitali europee. Una eccezione viene fatta per la Polonia, dove proseguono le visite
nelle localit dove si compiuto lo sterminio di ebrei nella
Seconda Guerra Mondiale.
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di oggetti: potrebbe essere stato il sequestro di un magazzino


di vestiti, un carico di merce rubata. E invece quello che resta
del Bataclan.
Due ragazzi si occupano
dellaccoglienza. Anche qui un
uomo e una donna. Sono assai
gentili. E altrettanto provati.
Hanno davanti una pila importante di verbali di riconoscimento. la traccia di chi passato, di chi passer, e forse di
chi invece preferir seppellire
qui i ricordi. Di chi per esempio quel grande fazzoletto blu?
Il maglione a collo alto nero imbustato come fosse appena uscito dalla lavanderia? E la borsa
marrone piena di penne e di rossetti? Lo zaino grigio dal quale
spuntano disegni colorati di
qualche bambino? Chi stava
leggendo la storia di Lisbeth Salander? Chi sottolineava libri di
matematica? Cosa ci sar in
quel tablet? Chi conosce il codice per sbloccarlo? Per terra in
una scatola marrone ci sono gli
oggetti pi piccoli: forse piccoli
gioielli, fogli, essendo un deposito giudiziario non si pu essere troppo precisi su quello che
si ritrovato, soprattutto quando prezioso. Gli sciacalli potrebbero approfittarne.
Un enorme telo bianco nasconde invece quello che non si
pu vedere e divide in due la
stanza: quello che si sporcato
e che porta ancora lodore di
quella notte. Si apre la porta ed
entra una signora. Avr una
quarantina danni. bionda e
magra, il viso di chi ha pianto
tanto. Dice che suo marito era
al Bataclan, e che ora non c
pi. Racconta di essere belga e
di aver letto sul giornale che
era possibile recuperare gli effetti personali di suo marito. La
fanno accomodare. Le cominciano a chiedere dellabbigliamento di suo marito quel 13 novembre, se avesse una giacca,
se portasse una borsa. Una delle due persone dellufficio cose
smarrite, la ragazza, cerca un
fascicolo sul tavolo. Lo prende e
comincia a segnare sul foglio.
Fa qualche domanda, poi si interrompe. Si alza e prende, da

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PARIGI.

E allora messi cos, uno


accanto allaltro, il parka verde, il cappotto marrone, il soprabito blu, limpermeabile nero, il piumino lucido, il giubbotto con la pelliccia, e poi ancora
qualche felpa, le sciarpe colorate, i grandi colli di lana incrociata bianca, visti cos uno accanto
allaltro, sembra che linferno
del Bataclan non sia mai esisti-

ti che fanno da guardia al metal


detector, ci sono due ragazzi,
un uomo e una donna. Avranno
meno di 30 anni. Fanno parte
della squadra degli angeli del
Bataclan, una foltissima schiera di volontari che in questi giorni stanno cercando di riattaccare i pezzi della notte che ha
sconvolto il mondo: c chi si occupa di indagini, chi di anime.
A loro invece toccato curarsi
degli oggetti. Il loro compito
chiedere cosa si smarrito e do-

ve. Sono loro a portarti, attraversando i cortili del palazzo, in


un ampio cortile che serve, principalmente, a fare fumare e
scherzare i poliziotti di turno.
il primo pomeriggio e due agenti giocano a togliersi il berretto.
Un cartello dice Vestiares Bataclan, e sotto una freccia indica una porta immediatamente
sulla destra. Bisogna salire tre
gradini per entrare in quel tempo fermo. In quella schiera ordinata e ben catalogata di abiti e

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to. Che questo sia lordinato
guardaroba del 13 novembre, e
che dallaltra parte del telone
prima o poi spuntino quei matti
degli Eagles of Death Metal e si
mettano a picchiare sugli strumenti, a urlare ha-ha-ha...I
want you so hard, e poi i ragazzi comincino a pogare e la sala
si riempia allimprovviso di
quellinconfondibile odore di
sudore da concerto rock. Potrebbe essere cos. E invece non
accadr mai. Perch questa
stanza non il guardaroba del
Bataclan. Ma la sua riproduzione identica e tremenda: questa
stanza lufficio delle cose perdute, il magazzino di quello che
resta di quella sera, giacconi,
felpe, borse, portafogli, oggetti
che hanno resistito al terrore e
sono sopravvissuti ai loro proprietari.
Lufficio delle cose perdute si
trova al 36 di quai des Orfevres,
che lindirizzo della polizia di
Parigi ma anche il titolo di uno
dei migliori noir recenti del cinema francese. Fuori i turisti
sul Batobus scattano le fotografie, Parigi sembra riprendere
lentamente a vivere. Allingresso, in un cortile delimitato con
un nastro giallo, ci sono automobili e motociclette sequestrate che aspettano di essere
ritirate dai loro proprietari.
Allingresso accanto ai poliziot-

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PARIGI. Due indicazioni:

la prima, di un servizio europeo, che


indica Salah non troppo lontano dal Belgio, in un campo al confine con lOlanda. La seconda, invece, che confermerebbe
quanto raccontato dal suo amico e che d luomo in fuga in Siria sin dalle ore immediatamente successive allattentato.
Continua a muoversi nellincertezza pi assoluta linchiesta
su Salah Abdeslam, luomo in fuga dopo gli attentati del 13 novembre. Ancora troppi punti oscuri. E ancora poco chiari i ruoli che ciascuno dei nove aveva nel commando. Lultima indiscrezione, rilanciata ieri da -F1BSJTJFO, vuole Salah come lartificiere del gruppo. Lipotesi nasce dalle dichiarazioni del tito-

lare di una societ di fuochi di artificio della Val dOise che ha


raccontato di aver venduto, tra settembre e ottobre, una dozzina di detonatori elettrici a Salah. Una circostanza della quale
luomo sicuro perch ha incontrato in pi occasioni Abdeslam: E quello della foto ha raccontato allintelligence a cui
ha denunciato la circostanza. Era una persona esperta ha
raccontato Mi ha chiesto in pi occasioni dellefficacia e
dellaffidabilit dellesplosivo. Parte delle armi, invece, sarebbero arrivate dalla Germania dove nei giorni scorsi stato arrestato un uomo che ha ammesso di averle vendute a un arabo francese che potrebbe essere proprio Salah, oppure
Abaaoud. 
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uno dei due computer portatili
sistemati accanto agli stand
dei cappotti, un pacchetto di
fazzoletti. Con calma, immagino. molto difficile.
Non difficile. troppo. Troppo, ricostruire questo puzzle
della generazione Bataclan,
conservare e riattaccare pezzi
di vite che non avevano nulla in
comune, se non la voglia di vivere. Erano a un concerto rock.
Volevano spaccare tutto: quando mio figlio si svegliato la
mattina, se gli avessero detto
che la sera sarebbe morto,
avrebbe detto semplicemente:
impossibile, dice il pap di
Guillaume. Era impossibile morire per Natali, che al Bataclan
era di casa, perch ci lavorava,
ma quella sera no: aveva recuperato un biglietto per gli Eagles ed era l in prima fila. O per
Cecile, psicologa, che magari
nasconde ancora in qualcuno di
questi giubbotti le parole per
poter spiegare a sua figlia, di
tre anni, che la mamma non c
pi. Da qualche parte, magari,
ci sar qualche disegno di
Arianne, illustratrice, 24 anni.
Oppure qualcosa di Hugo che
amava ripetere, tutte le volte
che era necessario: Sai perch
cadiamo Bruce? Per imparare a
rimetterci in piedi. Una delle
migliori battute di Batman.
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aesh nero, Daesh bianco. Il primo taglia le


gole, uccide, lapida,
taglia le mani, distrugge il patrimonio dellumanit e disprezza larcheologia, le
donne e i non musulmani. Il secondo vestito meglio ma fa le stesse cose. Lo Stato Islamico; lArabia Saudita. Nella sua lotta al terrorismo, lOccidente fa la guerra con una mano e
stringe le mani con laltra. Questo
un meccanismo di negazione, che ha
un prezzo: conservare la famosa alleanza strategica con lArabia Saudita rischiando di dimenticare che anche il Regno degli Emirati poggia su
unalleanza con il clero che produce,
legittima, diffonde, predica e difende il wahabismo, la forma ultra-puritana dellIslam a cui Daesh si ispira.
Il wahabismo, un radicalismo
messianico nato nel Diciottesimo secolo, spera di ristabilire un fantomatico califfato basato sul deserto, un
libro sacro e due luoghi santi, Mecca
e Medina. Nato nel massacro e nel
sangue, si caratterizza per un rapporto surreale con la donna, la preclusione dei territori sacri ai non musulmani e leggi religiose spietate.
Ci si traduce nellodio ossessivo
contro limmagine e la rappresentazione, quindi larte, ma anche il corpo, la nudit e la libert. LArabia
Saudita un Daesh riuscito. Colpi-

sce come lOccidente lo neghi: saluta la teocrazia come suo alleato, ma


fa finta di non notare che il principale sponsor ideologico della cultura islamica. Le generazioni estremiste pi giovani del cosiddetto mondo arabo non erano nate come jihadiste. Erano incubate nella Fatwa
Valley, una sorta di Vaticano islamico con unindustria immensa che
produce teologi, leggi religiose, libri, politiche editoriali e campagne
media aggressive.
Si potrebbe ribattere: lArabia
Saudita stessa non un possibile
bersaglio di Daesh? S, focalizzarsi
su questo significherebbe trascurare la forza dei legami tra la famiglia
regnante e il clero da cui dipende la
sua stabilit e anche, sempre di
pi, la sua precariet. I reali sauditi
sono costretti in una trappola perfetta: indeboliti dalle leggi di successione che incoraggiano il ricambio, si
aggrappano a legami ancestrali tra
il re e i predicatori. Il clero saudita
produce lislamismo che minaccia il
Paese legittimando al contempo il
regime. Bisogna vivere nel mondo
arabo per capire limmenso potere
dei canali televisivi religiosi di trasformare la societ raggiungendo i
suoi anelli pi vulnerabili: famiglie,
donne, aree rurali. La cultura islamica diffusa in molti Paesi Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto,

Mali, Mauritania. Ci sono migliaia


di giornali islamici e autorit religiose che impongono una visione unitaria del mondo, le tradizioni e labbigliamento in pubblico, le leggi statali e i costumi sociali che ritengono
contaminati.
Vale la pena leggere certi giornali islamici per constatare le loro reazioni agli attacchi di Parigi. LOccidente rappresentato come una terra di infedeli. Gli attacchi sono il risultato dei massacri contro lislam. I
musulmani e gli arabi sono diventati i nemici dei secolari e degli ebrei.
La questione palestinese associata alla devastazione dellIraq e al ricordo del trauma coloniale, ed confezionata in un discorso messianico
volto a sedurre la massa. Quei discorsi vengono diffusi allinterno
della societ mentre, esternamente, i leader politici mandano le loro
condoglianze alla Francia e denunciano un crimine contro lumanit.
Questa situazione totalmente schizofrenica si accompagna alla negazione delle aree oscure dellArabia
Saudita da parte dellOccidente.
Questo ci fa diffidare delle altisonanti dichiarazioni delle democrazie occidentali sulla necessit di
combattere il terrorismo. La loro
guerra non pu che essere miope, in
quanto mira alleffetto piuttosto
che alla causa. Dato che Daesh anzitutto una cultura, non una milizia,
come si fa a evitare che le generazioni future si uniscano al jihadismo se
rimane intatta linfluenza della Fatwa Valley e del suo clero, della sua
cultura e della sua immensa industria editoriale?
La cura della malattia dunque
semplice? difficile. LArabia Saudita rimane un alleato dellOccidente
in numerosi scacchieri mediorientali. preferita allIran, a quel triste
Daesh. Ed qui la trappola. La negazione crea lillusione dellequilibrio.
Il jihadismo denunciato come il flagello del secolo senza considerare
cosa labbia creato o sostenuto. In
questo modo si salvano le facce ma
non le vite.
Daesh ha una madre: linvasione
dellIraq. Ma anche un padre: lArabia Saudita e il suo apparato religioso-industriale. Finch non si comprende questo, si possono vincere le
battaglie, ma si perder la guerra. I
jihadisti saranno uccisi, solo per rinascere nelle generazioni future e
crescere sugli stessi libri. Gli attacchi di Parigi hanno nuovamente evidenziato questa contraddizione,
ma questa, come accaduto dopo
l11 settembre, rischia di essere cancellata dalle nostre analisi e coscienze.
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ire che quello che successo


a Parigi sia stato provocato
da una religione solo una
brutta caricatura. Emmanuel Carrre, uno degli scrittori francesi
pi amati anche in Italia, nel suo ultimo libro, *M3FHOP (pubblicato come gli altri da
Adelphi), ha affrontato in maniera personalissima, autobiografica, il tema del rapporto col
Cristianesimo. E forse anche
per questo, nellintervista rilasciata al giornale cileno -B5FS
DFSB, tiene a sottolineare come
qualsiasi fede, compresa quella
islamica, non implichi n cieco
fanatismo, n odio verso laltro.
Ma prima ancora del giudizio, viene il racconto di quellinfernale venerd 13: La mia prima reazione rivela stata di accertarmi doverano in quel momento i miei figli, i
miei amici. E devo confessare che ho subito
dopo ho provato un certo piacere egoista, a
scoprire che a nessuno di loro era accaduto
nulla. Anche se, precisa, questo non ha diminuito la mia costernazione e il mio orrore nei confronti della strage.
E dopo le emozioni, per lo scrittore
giunto come per tutti il tempo della riflessione. In primo luogo, sul fronte politico: Credo che Hollande si stia comportando relativamente bene, tenendo conto che
la sua posizione la pi difficile: proteggere i propri cittadini, senza sapere se si pu
riuscire a farlo; o decidere di fare la guerra
senza sapere fino a che punto volerla fare.
Quanto alle cause di questa catena di terrore che investe la Francia, e non solo, Carrre ha le idee chiare: Non sono religioso,
ma credo che le convinzioni religiose non
vadano associate in nessun caso a episodi
come questo. La religione un fattore importante nella vita di tanta gente che nulla
ha a che fare con azioni del genere. Criminalizzare la fede, qualsiasi fede, del tutto
sbagliato.
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Direzione Acquisti

AVVISO DI GARA
RFI S.p.A. informa che ha indetto una gara a
Procedura Aperta n. DACF.2015.0147 relativa alla
fornitura di CAVI TELEGRAFONICI
Lotto n. 1 - CIG. 643764618A
Lotto n. 2 - CIG. 6437654822
Lotto n. 3 - CIG. 6437698C70
Il testo integrale del bando visionabile sul sito
www.gare.rfi.it canale Trasparenza e
documentazione.
Il termine di presentazione delle domande di
partecipazione il 07/01/2016 ore 12:00.
Per chiarimenti e-mail: come indicato nel bando.
Il Responsabile del Procedimento
Edgardo Greco

ESTRATTO DI ESITO DI GARA


1) Stazione appaltante: ITALFERR SpA, in
nome e per conto di RFI SpA 2) Oggetto:
progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di
realizzazione dellattrezzaggio tecnologico sul
tratto di linea Lunghezza-Guidonia Collefiorito,
con raddoppio ferroviario e Guidonia CollefioritoPalombara a binario unico, della linea RomaPescara, comprendenti interventi di BABcc,
BAc.a., ACEI, ACE, SCMT, TLC nonch
adeguamento dei locali tecnologici con annessi
impianti (PA-1255) 3) Soggetto aggiudicatario:
ATI BOMBARDIER TRANSPORTATION
ITALY SpA (C) - SITE SpA (M) Importo: Euro
4.659.915,03 Ribasso: 5,2125% 4) Profilo di
Committente: www.gare.italferr.it
Il Responsabile
Ing. Fabrizio RANUCCI

COMUNE
DI GENOVA
STAZIONE UNICA APPALTANTE del COMUNE
Via Garibaldi 9 Genova 16124

mail garecontratticomge@postecert.it
ESTRATTO DI AVVISO DI GARA
Si rende noto che il giorno 17/12/2015 dalle
ore 9,30 avr luogo procedura aperta per
laffidamento di dodici accordi quadro, per la
gestione del Servizio di assistenza domiciliare
a favore di persone anziane e di persone con
handicap grave da aggiudicarsi ai sensi
dellart. 83 del D.Lgs. 163/2006 e smi, per
limporto complessivo di Euro 2.231.000,00
oltre IVA. Le offerte dovranno pervenire entro
16/12/2015 ore 12.00; il bando integrale
scaricabile dai siti internet
www.comune.genova.it
www.appaltiliguria.it
www.serviziocontrattipubblici.it
IL DIRIGENTE
Dott.ssa Cinzia MARINO

Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere


mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6994
interamente gestita con sistemi telematici,per la
riparazione di induttanze di livellamento corrente/filtro rete installate a bordo dei rotabili ferroviari. CIG: 6473660939 per un importo di
609.140,00 di cui euro 458.000,00 a base di gara
ed euro 151.140,00 di opzione economica del
33%. Tutta la documentazione di gara disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il termine per la presentazione delle offerte fissato per il
giorno 15/01/2016 ore 13:00.
Direzione Logistica Industriale
Acquisti Tecnici
Il Responsabile Rocco Femia



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BANGUI. Blindati bianchi e marcantoni neri,

armati di tutto punto. E ai lati una folla indistinta. Ma festosa, tenuta a fatica, che urla:
Papa, Papa!. Per un giorno Bangui, da ultima periferia e capitale del Paese pi povero
dellAfrica, diventa capitale spirituale del
mondo. Parola di Francesco. Nella Catte-

drale del Centrafrica sconvolto dalla guerra


civile, un Papa coraggioso che non ha deflettuto un attimo dallintenzione dichiarata di
venire qui, allarga le braccia e pronuncia la
suggestiva formula di inizio Giubileo: Aprite le porte di giustizia. la prima volta che
un Pontefice non battezza lAnno Santo a
Roma, centro della cristianit.
Per le strade di Bangui polvere e caschi
blu. Mitragliatrici pesanti e lanciarazzi in

spalla. Gli uomini della sicurezza vaticana


sono attentissimi. La tensione delle forze
che devono proteggere Jorge Bergoglio in
un Paese diviso anche da odi religiosi, soprattutto dopo gli attentati di Parigi, palpabile. Francesco non rinuncia a usare la papamobile scoperta. Per cinque chilometri lo
fa, per altri quattro va a macchina chiusa.
LAnno Santo della Misericordia viene
in anticipo in questa terra che soffre da an-

ni per lodio, lincomprensione, la mancanza di pace. Tutti noi chiediamo misericordia, riconciliazione, perdono: per Bangui,
per tutta la Repubblica Centrafricana e per
tutti i Paesi. Chiediamo pace, amore e perdono tutti insieme, con questa preghiera cominciamo lAnno Santo in questa capitale
spirituale del mondo oggi.
Durante la liturgia il Papa si alza, lascia
laltare, entra nella navata dove in prima fi-

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la c limam musulmano di Bangui. Scambia con lui labbraccio della pace. Lo stesso
fa con il rappresentante degli evangelici.
Nellomelia appena pronunciata ha detto:
Una delle esigenze essenziali della vocazione alla perfezione lamore per i nemici,
che premunisce contro la tentazione della
vendetta e contro la spirale delle rappresaglie senza fine. E ancora: Lancio un appello a tutti quelli che usano ingiustamente le
armi di questo mondo: deponete questi strumenti di morte. Armatevi piuttosto della
giustizia, dellamore e della misericordia,
autentiche garanzie di pace.
Si torna fuori. Francesco stretto dagli
uomini della Gendarmeria che, con discrezione, indossano giubbotti antiproiettile.
Visita il campo profughi di St. Sauveur. accolto con grande calore. Dicono le suore che
lo accarezzano con lo sguardo: Qui tutti ci
hanno dimenticato, ogni tanto parlano di
noi, ma solo il Papa si ricordato davvero ed
venuto a trovarci. Poi Francesco si concede un fuori programma: va in un ospedale
di bambini e porta uno scatolone zeppo di
medicinali. Con i giovani improvvisa un dialogo. Resistete. Non fuggite: non una soluzione. Fate come lalbero di banano che
sempre cresce, sempre d i frutti con tanta
energia, resistente. E io penso che questa
sia la strada proposta in questo momento di
divisioni: la strada della resistenza. Diceva
un vostro amico che alcuni di voi vogliono
andarsene. Ma fuggire alle sfide della vita

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mai una soluzione, necessario resistere,
avere il coraggio della resistenza, della lotta per il bene. Chi fugge non ha il coraggio
di dare vita.
Bergoglio mette oggi la Repubblica Centrafricana al centro dellattenzione mondiale. Lo fa anche con il suo discorso davanti al
Corpo diplomatico e al Capo di Stato di transizione, la signora Catherine Samba-Panza,
al Palais de la Renaissance. La Presidente coglie la forza delle parole del Pontefice, la sua
lezione di coraggio e di determinazione
che dovrebbe insegnare qualcosa anche alla politica e alle istituzioni. Gli riconosce il
coraggio di aver mantenuto la visita e, da
parte sua, recita un inedito mea culpa per
le inadempienze dei responsabili e per tutti
coloro che hanno insanguinato il Paese.
Con abomini dice - commessi in nome della religione e da persone che si definiscono
credenti.
Francesco torner in Italia oggi pomeriggio. Ma prima di partire, qui, altri due momenti forti: lincontro con la comunit musulmana nella Moschea di Koudoukou, nella capitale, e la messa finale nello Stadio.
Tutta lAfrica lo osserva.
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ICOMINCIARE dalle periferie. Non rivolto solo

alla Chiesa cattolica il messaggio che scaturisce dal coraggioso viaggio di Francesco in
Africa. Aprendo la Porta santa nella cattedrale di
Bangui, infatti, il papa ha trasformato questa poco
nota citt africana nella capitale spirituale del
mondo e dato inizio qui ad un Anno santo della misericordia che, nelle sue intenzioni, riguarda tutta
lumanit. Ma esponendosi personalmente ai rischi
del conflitto in cui oggi si contrappongono cristiani
e musulmani nella Repubblica Centrafricana, ha anche voluto tenacemente testimoniare che le religioni non sono un ostacolo bens una risorsa per la pace. un messaggio importante anche per unEuropa spaventata dalla violenza delle sue periferie.
Con la battuta sulla sua paura delle zanzare pi
che dei terroristi, Francesco ha fatto capire che non
teme gli uomini, neppure i pi pericolosi. Ma a chi
gli ha chiesto se ci potesse essere una giustificazione religiosa dei tragici eventi di Parigi ha risposto
che tanta violenza non umana. Contro un terrorismo che si alimenta anzitutto di paura e povert, il dialogo interreligioso deve puntare sulla comune umanit che unisce tutti. La sua tenace volont di portare fino a Bangui questo messaggio contro le raccomandazioni di tanti non rimasta senza risposta. La presidente Samba Panza ha confessato tutto il male che stato fatto nella Repubblica
centrafricana nel corso della storia e chiesto perdono a nome di tutti coloro che hanno contribuito alla discesa agli inferi di questo paese. E limam Oumar Kobime Layama ha condannato le violenze perpetrate dai miliziani musulmani di Seleka, sconfessando il loro richiamo alla fede islamica. Al Papa verr inoltre consegnato un inatteso accordo tra le due
principali fazioni in lotta. Il Centrafrica spera intensamente che la visita di Francesco segni un nuovo
inizio, aprendo la via della pace e riportando cristiani e musulmani a ritessere legami di appartenenza e convivenza.
Dagli inferi di Bangui il messaggio di Francesco rimbalza nelle periferie europee, dove il malessere di molti giovani non solo immigrati genera un radicalismo che si incontra con lideologia fondamentalista e la violenza estrema del Daesh. I tragici eventi di Parigi hanno fatto crescere in Europa
tensioni, contrasti e pregiudizi tra non musulmani
e musulmani. Ma contro il terrorismo ci sono state
anche dichiarazioni di imam e leader islamici europei, manifestazioni pubbliche di musulmani, presenze di uomini e donne di fede islamica nei
talk-show. Sono voci di chi non mai stato favorevole al terrorismo e non aveva il dovere di dissociarsi,
ma ha capito che non basta pi astenersi dalla violenza e rispettare le leggi. una novit importante.
Secondo molti, per, sono ancora pochi i musulmani che scendono in piazza e permangono in loro incertezze e ambiguit. Per questi critici manca il riconoscimento che la violenza scaturisce dalle radici
stesse dellIslam. Insomma, il dialogo non sarebbe
solo inutile, ma anche impossibile e persino sbagliato. In questo clima, qualche settimana fa linvito ufficiale in Italia di al-Tayyeb, rettore di Al Azhar e
pi alta autorit islamica che abbia preso esplicitamente posizione contro lo stato islamico, stato
bruscamente annullato. Ma pretendere immediata
e totale identit di vedute su tutto ci di cui si discute significa rinunciare alla convergenza di tanti in
una comune opposizione alla violenza del Daesh.
Lesigenza del confronto culturale e del dialogo interreligioso appare sempre pi forte. Subito
dopo gli eventi di Parigi risuonato il grido siamo
in guerra. C chi ha parlato di 11 settembre europeo, riapparso lo scontro di civilt, stata rievocata Oriana Fallaci. Ma poi sono sopravvenuti altri ricordi: la guerra in Afghanistan, quella in Iraq e lintervento in Libia. Ricordi, cio, di successi militari
che si sono poi rivelati fallimenti politici, con un dopo almeno in parte peggiore del prima. Tony
Blair ha riconosciuto lerrore commesso. Il vuoto
che si creato dopo Saddam Hussein stato infatti
riempito dallo Stato islamico e ha innestato un
aspro scontro tra sunniti e sciiti.
Occorre resistere alla tentazione di ripiegarsi su
se stessi e di dare addosso al nemico interno, ha
ammonito Habermas, richiamando lattentato di
Utoya compiuto da un fondamentalista cristiano,
Breivik. Non lIslam a scatenare il radicalismo, il
radicalismo dei giovani nelle periferie europee a
cercare lideologia fondamentalista. In una partita
che si gioca in gran parte sul terreno della propaganda e attraverso strumenti mediatici, sul web prima che nei campi di battaglia, coinvolgere i musulmani contro la violenza cruciale: sono loro che pi
di altri possono oggi raggiungere quanti si stanno
trasformando in foreign fighters.
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el memoriale che monsignor Lucio Vallejo Balda


ha consegnato al primo
avvocato (poi sostituito) l8 novembre scorso c la confessione dei suoi rapporti, anche carnali, con Francesca Immacolata Chaouqui. Ci sono le sue convinzioni preoccupate: Lei era
dei servizi segreti, aveva dietro
Bisignani. E c il racconto di
tutti gli amici importanti della
pierre assurta a commissario
delle finanze del Vaticano per
volont di Papa Bergoglio.

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Io non potevo cedere... Avevo sempre il Papa davanti agli


occhi che parlava della sacralit delle donne sposate e del matrimonio, si tormenta monsignore. il momento pi drammatico della confessione a proposito del suo rapporto con la
Chaouqui, uno dei commissari
alle finanze della Santa Sede.
Sono trascorsi sei giorni dal
suo arresto e monsignore detta
il suo memoriale sulla diffusione delle carte segrete della Prefettura economica di cui era il
segretario. Repubblica presenta questo documento mentre oggi, al processo sul caso Vatileaks, sia il monsignore spagnolo sia la pierre cosentina saranno interrogati dalla Corte.
Sul tavolo, una prima importante decisione presa nei giorni
scorsi: il rifiuto da parte della
corte della richiesta avanzata
dal legale dufficio di Balda (tutti gli imputati di questo processo presso la Santa Sede non hanno avvocati di fiducia) di sottoporre il suo assistito a una perizia psichiatrica.
Io racconto della Francesca,
ma per me es muy doloroso... Io
mi vergognavo di quello che
avevo fatto con Francesca e
quando passavo i documenti
pensavo allo scandalo, se si sapeva. Mio Dio. Continua: Lei
mi disse che apparteneva ai servizi segreti italiani e che la sua
unione con Corrado Lanino era
un matrimonio di copertura.
Mi mand delle foto di Corrado
con unaltra donna, la sua vera
moglie. Francesca Chaouqui
viene presentata al monsignore nei primi mesi del 2013. Il
suo nome viene fatto, sostiene
Vallejo Balda, dal cardinale
Jean-Louis Tauran, amico della
contessa Marisa Pinto Olori del
Poggio, presidente della Fondazione I Messaggeri della Pace e
nobile molto vicina alla Chaou-

qui. Quando viene nominata la


Commissione Cosea, con lincarico di riformare le finanze della Santa Sede, il nominativo della donna viene quindi fatto a Papa Francesco dallo stesso Vallejo Balda, anche in considerazione dellindicazione del cardinale Tauran.

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La Commissione conclude i
suoi lavori nel maggio 2014. La
Chaouqui si conquista la fiducia del monsignore. lei che
presenta una societ di informatica riconducibile al marito,
che resta a fare da consulente
allinterno della Prefettura degli affari economici. Alla chiusura della Cosea, dice Balda, la
Chaouqui si aspettava un incarico importante, ma questo non
accade a causa dei pettegolezzi
che la circondavano. A giugno

continua il memoriale Corrado Lanino chiama il monsignore chiedendo perch la moglie piangesse e perch non
avesse ricevuto una nomina.
Balda, che sostiene ora
aveva un debole sentimentale
nei confronti della donna, acconsente a che lei lo aiuti per
completare larchivio della
Commissione, insieme a Nicola
Majo, suo segretario .
Il monsignore spagnolo mette per iscritto che la Chaouqui
lo ha sedotto a Firenze il 28 dicembre 2014. Lui, subito dopo
avere consumato, si pente, e
cerca di allontanarsi dalla donna. Per la teme. Io ho avuto
paura di questo... Lei aveva tanti numeri di telefono. Cerca di
stanare la sua collaboratrice.
Sono andato a parlare con il capo dei servizi segreti, lui neanche la conosceva, rimasi sorpre-

so, iniziai cos a chiedere informazioni e tutte le volte scoprivo sempre truffe diverse. Il
rapporto fra i due si fa difficile.
Io mi ero confrontato con una
psicologa, che mi disse di tenerla calma, di non dirle subito di
no, e allora le dicevo: Va bene
Francesca, vediamo.... Ma lei
era violenta, muy cattiva, mi
scriveva verme, sei un verme. Un litigio durissimo avvenne per la serie del regista
Paolo Sorrentino in Vaticano.
Francesca mi scrisse che voleva la mia autorizzazione per la
troupe di Sky. Io le dissi: no se
puede, porqu ci vuole lautorizzazione della Gendarmeria. Lei
mi mand un whatsapp e mi
scrisse che ero un coglione.
Lincontro con i giornalisti
che scrissero i due libri-inchiesta avviene a marzo 2015.
Francesca mi organizz un

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ROMA. Signora Chaouqui, oggi si pre-

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senta da rifugiata politica al processo in Vaticano. Che significa?


Vado al processo solo per rispetto
di Papa Francesco, ma mi sento un rifugiato politico che non ha potuto farsi difendere dal legale di fiducia nonostante lavvocato Bongiorno, un mese
fa, avesse gi difeso un imputato in
Vaticano. Lo sa, ho avuto due ore e
venti per leggere mille pagine di
istruttoria.
C un memoriale della difesa di
Balda che sostiene che lei stata a
letto con monsignore il 28 dicembre 2014. Balda dice che ha provato ad allontanarsi e che lei poi lo ha
perseguitato.
Sono pronta a querelare lavvocato di Balda per la fuga di notizie folli
che sta organizzando. Balda, per come fatto, non ha alcun piacere a venire a letto con me e io, conoscendo
miliardari ed emiri, se volessi tradire
mio marito non mi metterei con un
vecchio prete a cui non piacciono le
donne.
Lei di quel vecchio prete stata a
lungo amica e confidente.
Intanto non ho mai avuto la password della sua mail, che cambiava
ogni mese. Era un uomo vivace e allegro, amava dire barzellette sconce,
ma dovunque andasse si portava la
madre. Siamo stati insieme, professio-

nalmente insieme, per cercare di fare


la riforma pi importante voluta da
Francesco, quella economico-finanziaria, ma il presidente dello Ior de Franssu, leconomista Zahra, il cardinale
Pell hanno iniziato a fare riunioni riservate e poi lhanno fatto fuori, in
una giornata di febbraio, nel giro di
17 ore. Un gran lavoro di pulizia sulle
finanze vaticane buttato via.
Come reag Balda?
Sincup, perse smalto. Lui, un
amante naturale della bella vita, uomo di grandi disponibilit personali,
inizi ad andare a concerti, il 3 giugno
allarena di Verona, il 19 settembre a
Campovolo per Ligabue. Smise di fare
il prelato, e inizi a compromettersi.
Con chi?
Trov supporto in una cricchetta
del giro Sky che aveva in Elena Metti,
lex moglie di Panariello, agente per attori, il suo riferimento. Gliela presentai io, poi quel gruppo ha tramato contro di me e, alle mie spalle.
Oggi Balda sostiene che lei sia una
donna dei servizi segreti, abbia Bisignani dietro e un marito di copertura.
Ha detto che ho venduto carte alla
Cia e sono legata a bande internazionali. A processo dovr rimangiarsi tutto senn lo lascio in mutande.

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aperitivo. Quando arrivai vidi


Nuzzi che gi conoscevo, ma feci finta di non conoscerlo. Davanti alle richieste dei due giornalisti, monsignore dice di aver
soggiaciuto e ho passato i documenti. Ancora: Ho cercato
di dare quelli meno pericolosi e
dannosi, o di scarso valore. Passer anche cinque fogli con le
password dei file criptati tenuti
nel suo indirizzo di posta. Lanino e la Chaouqui, mette a verbale mosnignor Balda, detengono
le password del suo indirizzo
e-mail.

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Il 12 dicembre ricevo un invito a pranzo da Luigi Bisignani. A quellincontro volevano


farmi credere che Francesca lavorava per i servizi segreti, che
il suo capo era lambasciatore
Massolo. Con Bisignani la
Chaouqui aveva complicit e
lui mi chiese di incontrare alcuni suoi sponsor. Grazie a Dio il
secondo pranzo non c mai stato... Dietro Francesca c Paolo
Berlusconi (ma forse si confonde con Silvio, ndr): lei assisteva
in modo abituale alle feste di Palazzo Grazioli, a Roma. E poi
amica di Gianni Letta e di sua
moglie, del cardinale Touran,
lo chiamava il cardinale di nostra propriet. E anche del cardinale Re. Il loro contatto con la
Santa Sede Padre Sapienza,
che gestisce le udienze del mercoled del Papa... Francesca ha
una grande relazione con il minitro della Salute Beatrice Lorenzin, il marito del ministro lavora in Rai. La Chaouqui dice
che l per volont di Renzi.
Ancora: Carlo Carrai (il riferimento probabilmente a Marco, amico del premier, ndr)
molto vicino a Francesca, lei
andata al suo matrimonio.

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Nella Commissione Cosea


cerano persone l per fini personali. Uno era il presidente Joseph Zahra, laltro Jean Baptiste
de Franssu, il presidente dello
Ior. Mi arrivavano notizie inquietanti sulle loro attivit, tutti i giorni. Ad aprile 2014 io,
Francesca, suo marito e Nicola
Majo abbiamo fatto un dossier
e a maggio lho portato al Papa.
Francesco mi ha chiesto di darlo al cardinale Pell, che ha reagito con aggressivit e ha ignorato le mie informazioni. Quelle
erano persone di sua fiducia.
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Che se la prendessero con mamma e pap, ecco cosa non


ha potuto sopportare Rita Fossaceca, il radiologo 51enne
dellospedale Maggiore di Novara in missione in Kenya
per gestire lorfanotrofio e linfermeria della onlus Pro Life. Sabato sera, quando ha cercato di difenderli lhanno
uccisa con una pistolettata in pieno petto nella villetta di
Watamu, a pochi chilometri dal Villaggio del fanciullo di
Mijomboni in cui aveva appena terminato le sue due settimane di volontariato. Le ha sparato per rabbia e sfrontatezza uno dei balordi di una delle tante bande di rapinatori che stanno sistematicamente assaltando le ville degli
stranieri con violenza inaudita. Dieci giorni fa hanno tagliato una mano col machete persino al corrispondente
consolare italiano a Watamu, Giovanni Parazzi: Davanti
alle ville ci sono sempre guardie private ma servono a po-

co, non possono portare armi e al massimo possono darsela a gambe e chiamare la polizia.
Forse qualcuno ha tradito: i rapinatori probabilmente
sapevano che quella era la loro ultima occasione. Rita e gli
altri cinque volontari italiani - tra i quali babu Giovanni, come lei stessa e i bambini dellorfanotrofio chiamano affettuosamente suo padre; e mamma Michelina Di
Lella, che aveva paura di volare ma stavolta si era fatta
forza e le aveva regalato il sogno di esserle accanto - sarebbero ripartiti ieri per Malpensa, arrivederci Kenya e alla
prossima. Invece i banditi hanno saltato il muro di pietra
della villetta alla periferia di Watamu e hanno puntato
dritto sugli anziani, urlando di dare loro tutto quello che
avevano. E per convincerli hanno alzato subito le mani,
picchiando duro. a quel punto, quando li ha visti strattonati e minacciati e colpiti, che la dottoressa ha fatto scudo
alla madre urlando a quei pazzi di fermarsi e di metter

gi le mani e le armi. Ed partito un colpo secco al petto.


Erano partiti per il Kenya venerd 13 da Malpensa: accanto a Rita e ai genitori cerano lo zio materno, don Luigi
Di Lella; e due infermiere, Paola Lenghini e Monica Zanellato. Pap, mamma e zio della dottoressa sono ricoverati
a Malindi in condizioni non gravi ma rese pi difficili, nel
caso del padre, da una cardiopatia. Le due infermiere,
strattonate e ancora scioccate ma in buone condioni fisiche, rientreranno in Italia mercoled. Il corpo di Rita, invece, rientrer coi genitori e lo zio nei prossimi giorni, appena saranno dimessi. Originaria di Trivento, in provincia
di Campobasso, Rita Fossaceca lavorava al Maggiore di
Novara come responsabile della radiologia interventistica nel reparto diretto da Alessandro Carriero, fondatore
di For Life. Degli uomini che lhanno uccisa per pochi
spiccioli e un iPad, per ora non ci sono tracce.
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NOVARA.

Uno degli ultimi messaggi di Rita Fossaceca, inviato


a una collega dellospedale di
Novara: I bambini mi danno
soddisfazioni inimmaginabili.
Non vedo lora che le piccole diventino ragazze e che possano
studiare in Italia, o dove sognano di farlo. Le piccole sono due
bambine kenyane,
ospiti
dellorfanotrofio di Mjomboni,
dove Rita stata uccisa. Si chiamano Doris e Sofia, hanno poco
meno di dieci anni. Erano le
sue figlie, da quando cinque anni fa decise di adottarle a distanza, mantenerle, seguirle, racconta Alessandro Carriero, medico a Novara come Rita e fondatore della onlus For Life.
Laccordo raggiunto da Rita
Fossaceca con le autorit kenyane era che le bambine al
compimento dei 18 anni sarebbero venute a vivere in Italia.
Le sentiva tramite Skype ogni
settimana - racconta Anna
Gambaro, medico e vicina di
stanza di Rita per tanti anni al
reparto di Radiologia - alle bambine non faceva mancare nulla.
Festeggiava a distanza i loro
piccoli successi in orfanotrofio
e appena poteva le andava a trovare. La chiamavano mamma.
Rita Fossaceca morta a 51
anni nel posto che pi amava al
mondo, facendo quello che aveva scelto di fare. Nellorfanotrofio vicino a Malindi passava le
ferie. Vale a dire, il solo tempo libero dalla vita di ospedale, dove negli anni era arrivata a essere responsabile della Radiolo-

gia interventistica. Una carriera sempre vissuta come missione. Il giorno in cui fu promossa
- ricorda Carriero - mi disse:
Alessandro, ora finalmente possiamo fare sul serio nellaiutare
gli altri.
La missione, intesa nel senso
proprio di aiuto ai poveri, era il
suo sogno fin da bambina, a Trivento, paese da 5mila anime in
provincia di Campobasso. E rimase la sua bussola anche negli
anni di studio a Medicina, allUniversit di Chieti e Pescara.
Ci conoscemmo il primo giorno di lezioni. Mi disse: questo
un passaggio, la meta lAfrica, scrive ora su Facebook
unex compagna di corso.

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Se lAfrica era la meta, la famiglia per Rita era il rifugio. Soprattutto da quando il lavoro la
aveva portata a Novara, a vivere sola in un appartamento modesto, a 750 chilometri dalla casa dei genitori. Come era riuscita a convincere due infermiere
del suo reparto a seguirla in Kenya, cos aveva fatto con i genitori. I testimoni raccontano che
Rita sia morta per proteggere
la madre dalla minaccia di un
macete. Rita aveva un compagno. Lo amava, ne parlava poco, proteggeva il suo amore, dice unamica.
Era lorgoglio della nostra
famiglia. Un esempio e un ono-

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re per tutto il paese, dice Tonino, cugino di Rita, che vive a Trivento. Il sindaco, Domenico
Santorelli, la ricorda come
una donna straordinaria, un
medico eccellente, una persona speciale che con la sua fede,

il suo impegno e la sua dedizione totale ha reso migliore lumanit. E si prepara ad accoglierla per lultimo saluto, quando il corpo sar volato in Italia.
Rita era credente. Di pi, faceva vivere il Vangelo, come

dice il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla. La sua guida era Don Luigi di Lella, lo zio
sacerdote. Era con lei al momento dellagguato. stato lui, senza paramenti e con le lacrime
agli occhi, a celebrare lestrema unzione per la nipote che
adorava. Un raccoglimento durato un attimo appena, fra i venti bambini a cui Rita aveva deciso di donare la vita, le guardie
armate, i feriti.
Quello che lassassino di Rita non ha potuto uccidere il
suo messaggio - dice il dottor
Carriero, commosso - avrebbe
voluto che noi continuassimo a
fare del bene. E lo faremo. Domani, alle 12, lospedale maggiore della Carit di Novara si
fermer per un minuto. Uno
soltanto, di pi Rita non avrebbe voluto, sorride una collega.
E ricorda che la finestra del
suo studio, al padiglione C, era
sempre lultima a restare illuminata. Per lei il lavoro non finiva nemmeno quando era terminato. Un lavoro che, finiti i turni in ospedale, proseguiva allUniversit del Piemonte orientale. Il presidente della Scuola di
Medicina, Giorgio Bellomo, presto le avrebbe comunicato la nomina a professore associato.
Ma non era la carriera a preoccupare Rita. Erano le mucche.
Perch le mucche portano latte. E il latte, nellorfanotrofio di
Mjomboni vita. Dopo una serie di giri nelle fattorie, abbiamo acquistato una mucca - scrive Rita a Carriero prima di morire - incinta, avremo un vitellino. E, finalmente, il latte per il
villaggio.
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Movimento 5 Stelle: stime di voto e risultati elettorali


(valori %)

Elezioni
Amministrative
2012

Il leader preferito dei 5 stelle

Elezioni
Politiche
2013
25,6

Elezioni
Europee
2014

Qual il suo politico o leader preferito? (domanda aperta - valori % tra gli elettori del M5s)
Beppe Grillo

22,0
21,3

19,0
16,0
15,0

21,2

19,8

20,0 19,2

77

45

36

30

10

Di Maio

16

18

36

50

Di Battista

10

13

Altri

11

18

21

28

22

23

Grillo

20,4
mar
2013

36

16

18

giu
2014

mar
2015

14,5

mar giu mar giu nov


2013 2014 2015 2015 2015

Luigi Di Maio

77
45

22,9
20,9

16,5

Elezioni Regionali
e Amministrative
2015
27,2 27,4
26,7
26,1

50

36
30

10

giu
2015

nov
2015

Non indica

I giudizi su Grillo e su Di Maio

Che voto darebbe, su una scala da 1 a 10, a (valori %, sul totale dei rispondenti,
di quanti esprimono una valutazione uguale o superiore a 6)
3,6 3,6 3,6 4,0

5,2
4,3 4,6

Beppe Grillo (% 6-10)

Luigi Di Maio (% 6-10)

76

3,5
set nov- feb
dic

2010

giu

set

ott

nov mar mag set

2011

dic

2012

feb
(1)

feb
(2)

feb mag ott


(3)

2013

feb mag mag set


(1) (2)

dic

feb mar giu

2014

set

ott

nov

34

2015

Fonte: Sondaggio Demos & Pi, Novembre 2015 (base: 1010 casi)

33
Tutti

Elettori M5s

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L M5s non si sfalder da solo, come ritenevano (auspicavano?) molti osservatori e


attori politici. Non imploder,
frustrato da un inseguimento
senza speranza. E da unopposizione senza alternativa. Il M5s
va preso sul serio perch, dalle
elezioni del 2013, il secondo
partito, dietro al Pd. Senza soluzione di continuit. Secondo alcuni, anzi, perfino il primo. Negli ultimi mesi, infatti, ha continuato a crescere, mentre il Pd
calato. E, dopo lestate, la distanza fra i due primi partiti,
Pd e M5s, si ridotta (secondo
lAtlante Politico di Demos) intorno a 4-5 punti: 31,6% a
27,4% . Confermata, in caso di
ballottaggio: 52 a 48. Il M5s, in
altri termini, potrebbe vincere
le elezioni. Anzi, secondo il CISE di Roberto DAlimonte, che
ne ha scritto ieri sul Sole 24
Ore, vincerebbe. Anche se di misura. I sondaggi, ovviamente.
Sono sondaggi. Non elezioni.
Non servono a prevedere,
ma, certamente, aiutano a cogliere le tendenze e i rapporti di
forza, in ambito elettorale. E a
comprenderne il significato, le
ragioni. Daltronde, i primi a
crederci, oggi, sono gli elettori
stessi del M5s. In caso di successo elettorale, 8 su 10, fra loro, si
dicono decisi a governare. Nel
2013 era avvenuto il contrario.
Perch 7 su 10, allora, avevano
spiegato la loro scelta come un
voto di protesta. Oggi non pi
cos. Per questo il M5s va preso
sul serio. E per questo conviene
chiedersi cosa sia cambiato nel
corso del tempo. Se si confronta
il profilo della base elettorale
oggi rispetto al recente passato, emerge una sostanziale continuit. Ma con due importanti

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differenze. La prima: si allarga


la distanza generazionale. Il
M5s, infatti, ha aumentato il
suo peso elettorale soprattutto
fra i giovani e, parallelamente,
fra gli studenti. Al di sotto dei
30 anni, infatti, ha ormai raggiunto il 34%. E fra gli studenti
sale oltre il 36%. Mentre sul piano territoriale si maggiormente meridionalizzato. , dunque, divenuto un vettore della
domanda di cambiamento,
maturata e alimentata dalla
spinta dei giovani e degli studenti. Al tempo stesso, ha canalizzato le tensioni che agitano
la societ. Linsoddisfazione
economica e linsofferenza politica che agitano, in particolare,
il Mezzogiorno. In bilico fra protesta e richieste di assistenza.
Fra protesta e consenso. Il M5s,
in altri termini, non pi, da
tempo, un Movimento fondato
(principalmente) sulla Rete.
Sulla Cittadinanza online (come recita un recente saggio di
Luigi Ceccarini pubblicato per i
tipi del Mulino). Ma un Movimento-partito ibrido (per riprendere un altro saggio di Bordignon e Ceccarini, per Journal
of Modern Italian Studies). Che
miscela diversi tipi di organizzazione. Vecchi, nuovi e post-nuovi.
Ma la novit pi importante
e significativa , probabilmente, costituita dalla leadership.
Da molti anni e per molti anni,
fino a ieri, il M5s apparso un
partito personalizzato. Anzi,

quasi personale. Perch fondato da Grillo e su Grillo. Legalmente titolare del marchio.
Specchio e amplificatore di un
MoVimento, peraltro, frammentato e disperso. Beppe Grillo: gli ha dato visibilit e, anzitutto, unit. Ne stato il volto,
la voce. E, insieme a Roberto Casaleggio, lo stratega. Fino a ieri.
Ma, oggi, molto cambiato.
Certo, fra gli elettori, Beppe
Grillo resta il pi popolare, il
pi amato. E non potrebbe es-

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69

sere diversamente. Perch ancora lui lattore politico e non


solo protagonista. Ma altri leader crescono, intorno a lui. Per
quanto popolare, anzi: il pi popolare, dentro e fuori il M5s, infatti, Beppe Grillo, non pi il
leader preferito. Le indicazioni (spontanee) degli elettori
del M5s, infatti, mostrano al
proposito un cambiamento profondo, nel corso del tempo (sondaggi Demos). Nel marzo
2013, allindomani del voto, ce-

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ra i sempre pi drammatici scenari di guerra, si ritagliano a fatica il loro spazio nuove formazioni atomo. Il neo-nato movimento di Gaetano Quagliariello, denominato Idea (acronimo Identit e Azione),ha suscitato linteresse della finora gracile creatura di Corrado Passera, Italia Unica. Quagliariello orientato a tifare Passera
come candidato sindaco di Milano e questo gi piace molto
al diretto interessato e ai suoi uomini. E poi tra atomi nata unattrazione fatale. Pino Bicchielli, membro del compitato esecutivo di Italia Unica, loda la sfida del senatore uscito dal Nuovo centrodestra: Il travaglio non stato facile
(altrimenti non sarebbe un travaglio,ndr) ma giunto a
compimento nel modo pi coraggioso possibile: salutare
una nave politica incagliata nei fondali bassi dellopportunismo e fare vela verso un orizzonte veramente alternativo al renzismo. Per attenti alle boe.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

ra, effettivamente, solo Grillo


(77%). Intorno a lui: nessuno.
Ma, oggi, solo il 10% degli elettori pentastellati lo vorrebbe
leader. Mentre la scelta di gran
lunga pi condivisa si orienta
su Luigi Di Maio. Perfino Alessandro Di Battista ottiene un sostegno leggermente pi ampio: 13%.
La base, dunque, continua a
riconoscere Grillo, come bandiera e come uomo-immagine.
Ma, come guida, preferisce altri. Per primo Di Maio. Il M5s
non pi un partito-personale.
Identificato dalla/nella figura
di Grillo. Il quale, peraltro, ha
fatto togliere il proprio nome
dal simbolo. A differenza degli
altri partiti personali (non solo
Forza Italia, ma, per esempio,
IdV e Scelta Civica, scomparsi,
insieme a Di Pietro e Monti), il
M5s sopravviverebbe allinventore. Non solo, ma sembra gi
disposto e intenzionato ad andare oltre. E ci, paradossalmente, lo rende pi simile ai
partiti tradizionali, che non
sono sussidiari di un leader. Ma
agiscono, semmai, al suo servizio, dopo averlo scelto. E per
questo hanno possibilit di riprodursi e di durare a lungo.
Daltronde, il M5s , ormai, presente nelle istituzioni e nei governi locali. Fra il 2014 e il 2015
si dotato di una struttura di
mediazione con la societ e i
cittadini. Attraverso il cosiddetto Direttorio. Ed presente e
organizzato - nella societ e sul
territorio. Dove ha continuato a
utilizzare la dis-intermediazione - ad ogni livello come uno
dei principi fondativi.
Per questo, anche per questo il M5s va preso sul serio.
Perch non intercetta pi solo
e soprattutto la sfiducia
democratica. Non esercita solo la contro democrazia (tematizzata da Pierre Rosanvallon), la democrazia della sorveglianza. Il controllo democratico. Ma spinto dalla domanda e dalla ricerca di governo, espressa da gran parte
dei suoi elettori. Che puntano,
per questo, su leader cresciuti
nel partito. Pardon: nel
Non-Partito. Oggi: il Partito
del M5s. Rappresentato dai
Di Maio, i Di Battista. E da altri
Cittadini, ancora poco noti.
Per questo oggi - anche se
non da oggi - conviene prendere sul serio il M5s. E i suoi attivisti, i suoi elettori, i suoi leader: non chiamateli pi grillini.
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FIRENZE.

Cassonetti pieni di immondizia, il


sindaco Cinque Stelle attaccato dai trecento
lavoratori dellazienda dei rifiuti, un debito
di 21 milioni che pesa come un macigno sulle
spalle del Comune e lex partito leader per
quarantanni, il Pd, relegato al ruolo di spettatore impotente. Livorno sta vivendo una nuova crisi di identit dopo quella che aveva portato Filippo Nogarin a vincere le elezioni nel
giugno del 2014 battendo al ballottaggio il
candidato dei Democratici Marco Ruggeri.
Quel voto fu considerato una ribellione contro il partito egemone, uno schiaffo al Pd da
una citt che non si sentiva pi rappresentata dalla vecchia classe dirigente e cercava di
voltare pagina. Oggi quel sogno comincia a
svanire. La giunta comunale a guida grillina
ha deciso di procedere al concordato preventivo per affrontare il disastro finanziario di
Aamps, la spa pubblica che si occupa di raccolta e gestione dei rifiuti, affondata nei debiti.

Dei 21 milioni del disavanzo accertato ben 11


derivano da mancate riscossioni: tra il 2006 e
il 2012 undicimila utenti non hanno pagato
un euro di tasse. Privati e aziende, evasori totali. E ora sono i dipendenti dellazienda, 300
diretti e altri 200 assunti nelle ditte collegate, a rischiare di pagare il conto. Un caos, insomma, da cui Nogarin aveva promesso di
uscire ricorrendo ad una ricapitalizzazione di
oltre 10 milioni di euro. Gioved scorso limprovviso cambio di marcia: Ricapitalizzare
significa tagliare altre parti del bilancio, sociale e non, e perdere posti di lavoro, spiega
il sindaco. Con il concordato invece blocchiamo la situazione debitoria, poi il commissario
e il consiglio di amministrazione vedranno come far funzionare al meglio questa azienda.
Peccato che nessuno tra i diretti interessati creda alla sua versione. Ci ha illusi fino alla
fine, dimostrando di essere un dilettante che
non sa cosa significhi amministrare, dice
Giovanni Golino, segretario della funzione
pubblica Cgil. Il percorso scelto non solo

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sbagliato ma non stato neppure concordato
con le ditte creditrici. E senza accordo si va
verso il fallimento sicuro, neppure un posto si
salver, 500 persone andranno a casa. Questa si chiama macelleria sociale. Lavoratori
e sindacati propongono una via alternativa e
si dicono pronti a tagliarsi gli straordinari.
Stamani il consiglio comunale dovr dire s o
no al sindaco, i Cinque Stelle sulla carta hanno i numeri per approvare la linea Nogarin,
anche se tra i consiglieri qualcuno tentato

di sfilarsi. So per certo che Grillo ha chiamato personalmente gli indecisi, sostiene Ruggeri. Anche noi abbiamo fatto degli errori in
passato, vero. Ma qui ci sono situazioni poco
chiare. Beppe Grillo si schiera con Nogarin
senza se e senza ma: Aamps una pentola
che non deve essere scoperchiata e in molti
nel Pd non dormono sonni tranquilli di fronte
alla prospettiva di portare i libri contabili in
tribunale, scrive sul suo blog. Qualcuno forse farebbe meglio ad andarsi a costituire.
Gli replica il senatore del Pd Andrea Marcucci: Quando i Cinque Stelle passano dalle parole ai fatti, dalla denuncia al governo, i risultati sono eloquenti. Il movimento di Grillo
tutto chiacchiere e distintivo, fuori dal blog le
incapacit amministrative risultano evidenti. E dalla segreteria Pd Carbone rincara la
dose: A Livorno la giunta implosa, dice.
Inadeguati e dannosi, in pratica grillini. E
da stasera la raccolta dei rifiuti potrebbe essere sospesa per sciopero.
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ROMA. Una mina da due miliardi pende sul-

la legge di Stabilit appena arrivata alla Camera. Luno pi uno che il premier Renzi
vuole mettere su sicurezza e cultura, dopo
gli attacchi di Parigi, non solo destinato a

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I nuovi obiettivi di finanza pubblica


2014

2015

2016

2017

Indebitamento
netto

-0,2
-1,1
-3,0

-2,6

stravolgere il dibattito parlamentare da


qui a Natale. Ma corre sul filo della scommessa, appeso com al s di Bruxelles previsto in primavera. E se invece arrivasse un
no o un s parziale? Cosa ne sarebbe dei conti pubblici? Rischieremmo nuove tasse?
Nessuna risposta, per ora.

(al lordo
dei prestiti esteri)

132,1

2016

2017

2018

132,8
131,4

127,9
123,7

3,0
1,7

Debito pubblico

2015

-2,2

Saldo
primario

1,6

2014

2018

3,9

2,0

Interessi

4,7
4,3

Alla Camera, dove nel frattempo gli


emendamenti sono gi oltre quota 5 mila,
si guarda con scetticismo al pacchetto di Palazzo Chigi (ancora da formulare, tra laltro). I deputati di sicuro si preparano a mettere in discussione quantomeno la logica
del bonus: sia gli 80 euro alle forze dellordi-

4,3

ne che guadagnano sopra i 1.500 euro mensili, sia la card da 500 euro per i neo diciottenni. Se due miliardi devono essere, si pu
pensare di distribuirli in modo pi efficace,
il ragionamento. Sia in chiave di sicurezza pensando alle dotazioni, ad esempio, pi
che alle buste paga. Sia in chiave di periferie da rammendare, di ricerca e diritto allo studio da potenziare (anzich regalare
biglietti per il cinema). Tra laltro, si fa notare, si tratta di misure una tantum. Valgono per il 2016 e poi stop.
E Bruxelles? Dopo lo sgarbo sulla cancellazione della Tasi- preferibile una riduzione del costo del lavoro - queste una tantum
potrebbero essere malviste. E non trovare
piena accoglienza nellambito dellex clausola migranti, ora diventata clausola sicurezza. LItalia aveva gi messo in conto una
richiesta di 3,3 miliardi per la gestione dei
flussi migratori. Una circostanza eccezionale ora destinata a inglobare i 2 miliardi
per il rafforzamento dellintelligence e della difesa, per la cyber security, ma anche
per la riqualificazione delle periferie e il
due per mille alle associazioni culturali. Di
tutto un po. Daltro canto, la promessa

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stata fatta. Gli architetti sono gi in moto,
entro dicembre depositano i progetti per le
citt. I militari attendono rinforzi economici da gennaio.
In questo clima, le speranze di ritoccare
la legge di Stabilit si riducono al lumicino.
Dei 300 milioni a disposizione delle Camere per limare i saldi (la manovra vale 28,7
miliardi e si arriva a 31,8 con la clausola fin
qui chiamata migranti), un centinaio stato usato dal Senato. Il resto servir per le
piccole mediazioni politiche alla Camera. I
temi sul tavolo per sono molti. Il primo il
pacchetto per il Sud. Tutte le forze politiche vogliono rafforzare la decontribuzione
per i nuovi assunti (piena e per tre anni).
Molte aggiungono anche il credito di imposta e il super ammortamento al 160% anzich 140 (soluzione preferita dal ministero
dellEconomia perch poco costosa). Poi ci
sono i giochi, dove il tutti contro tutti garantito: pi o meno tasse, pi o meno slot. E
le Province che non riescono a chiudere i bilanci e avrebbero bisogno di altri 200 milioni. Infine il pacchetto della commissione Lavoro: estendere lopzione donna, per aiutare altre 7 mila lavoratrici ad andare in pensione (500 milioni extra), rifinanziare la Discoll per i precari, garantire la Naspi agli
stagionali anche per il 2016, anticipare la
no tax area dei pensionati.
Su tutto pendono le tre clausole chieste a
Bruxelles: riforme, investimenti e migranti-sicurezza. In tutto, 16 miliardi da escludere dal deficit e dunque usare per coprire la
manovra e finanziarne le poste, tuttaltro
che scontati. E non solo sul fronte sicurezza. Anche le riforme sono in bilico. Dopo il
Jobs Act, Bruxelles se ne aspetta altre in
grado di aumentare il Pil potenziale, dunque privatizzazioni, pubblica amministrazione, servizi pubblici locali, osserva leconomista Giacomo Vaciago, docente alla
Cattolica di Milano. Se cos non sar, saremo costretti ad aumentare le imposte nel
momento sbagliato, con una ripresa ancora fragile e timida.
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ROMA. Zanda e Rosato, i capigruppo Pd al Senato e alla Camera: Sulla Consulta andiamo
avanti. Carbone, un renziano
doc: Io ho votato i tre nomi e li
rivoter. Ma dopo laffaire Pitruzzella, unindagine a Catania in piedi dopo anni, i mal di
pancia nel Pd si fanno pi forti.
Un assaggio delle perplessit
raccolte da 3FQVCCMJDB: Cuperlo, opportuno un passo indietro; Gotor il caso Pitruzzella
serio e ostativo; Lo Moro alla
Consulta mandiamo persone
non chiacchierate; Zoggia
gi mancavano oltre cento voti, le ultime notizie rischiano di
farne mancare di pi; Casson
io non lo voto.
Consulta, domani ci si conta

per la 29esima volta. Ma nonostante il richiamo di Piero Grasso (Qui si rischia di votare tra
Natale e la Befana, va coinvolta lopposizione) e quello successivo di Laura Boldrini (Prevalga il senso di responsabilit), si profila unaltra fumata
nera. Mentre Giovanni Pitruzzella, lattuale presidente
dellAntitrust, con i suoi canali
ufficiali minimizza la vicenda
giudiziaria. Dice Ettore Rosato,
capogruppo Pd alla Camera: Il
pm ha chiesto larchiviazione
per tre volte. Il caso non esiste.
Noi andiamo avanti con gli stessi nomi, Barbera, Pitruzzella, Sisto.
Domani si vota alle 13, il Pd
riunisce prima il gruppo. Luigi
Zanda, capogruppo al Senato,
appare meno sicuro di Rosato:



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Nel segreto dellurna pu accadere di tutto. Ernesto Carbone


non ha dubbi: Voto quello che
il partito mi dice di votare. Barbera, con cui mi sono laureato,
un candidato straordinario. Pitruzzella? Ho letto il curriculum, mi piacerebbe averlo alla

Corte. Ma c chi chiede a Pitruzzella di rinunciare. Ad


esempio Gianni Cuperlo: Nel
nome del pi puro garantismo
riterrei opportuno un passo indietro, perch potrebbe mancare qualche voto di pi. Nel gruppo non c mai stata una discus-

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sione, ma solo unindicazione


di voto che ho rispettato, ma
ora, per ragioni di opportunit,
serve una pausa di riflessione.
La senatrice Doris Lo Moro arriva alla stessa conclusione: Per

la Consulta sono necessarie figure non chiacchierate da nessun punto di vista, anche un disagio incolpevole deve spingere la persona coinvolta a mettersi da parte, perch vanno privilegiate le istituzioni. Lo Moro condivide le parole di Grasso: Al di l dei nomi, serve un
supplemento di riflessione.
Cambiare metodo e candidati. Questo chiede la sinistra
Dem. Ecco Miguel Gotor: Li ho
votati tutti e tre, per chiudere
la partita. Ma il caso di Pitruzzella serio e ostativo perch almeno i giudici della Corte dobbiamo sceglierli intonsi. Insisterei
con Barbera e Sisto, mettendo
da parte lui. Poi un s a Grasso:
Il Pd pretende di portare due
nomi della maggioranza e uno
dellopposizione, ma i numeri

non ci sono. Il precedente di


Sciarra ci dice che molto importante un asse con M5S, che
porta un candidato autorevole
come Modugno. Qui si arriva
al realismo dei numeri. Quello
su cui insiste Davide Zoggia:
Allappello, per la terna proposta, sono mancati 130-140 voti.
Nelle forze politiche che sostenevano la terna non c stato il
pieno gradimento. Sono un garantista, ma immagino che le
notizie su Pitruzzella possano
complicare il percorso. Per di
pi ho gi sentito mal di pancia
tra chi laveva proposto. Forse
tempo di mettere da parte le
blindature e coinvolgere anche
altre forze politiche. Torniamo al suggerimento di Grasso,
guardare oltre la maggioranza.
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GRAGNANO. Una colpa ce lha e ha ri-

schiato di pagarla con la pelle. Rivendicare il sogno familiare dellantica


valle dei mulini, ristrutturare e far vivere vecchi pastifici abbandonati,
sfondare nel mondo con i suoi prodotti fregandosene delle mafie del territorio. E denunciando nero su bianco,
proprio come aveva fatto suo padre,
alcune pressioni estorsive. Ecco perch, sembra dirti Ciro Moccia, 45 anni, uno dei pi vulcanici imprenditori
della pasta, mi ritrovo a essere sopravvissuto a 14 colpi di calibro 9.
Ho avuto solo molta paura per mio
figlio, stava con me mentre ci sparavano addosso. Mi continuo a chiedere
che cosa volessero da me, non so cosa
successo, scuote la testa di fronte a
pochi amici con cui si confida, in un letto della Chirurgia dellospedale San
Leonardo di Castellammare di Stabia, dove lo hanno medicato per le lesioni non gravi a un piede e al polpaccio. Patron dellazienda Fabbrica della pasta, titolare di supermercati e
da pochi mesi di una Locanda-showroom-museo nel cuore dellantica Gragnano con vista sul torrente Vernotico, 300 dipendenti diretti e un indot-

to di oltre mille posti di lavoro, Moccia


rimasto vittima venerd sera dellagguato interpretato come un avvertimento della camorra. Indaga la Procura di Torre Annunziata, ma i primi atti dindagine, con il coordinamento
del vicequestore Pasquale De Lorenzo, sarebbero gi in viaggio verso la
Direzione distrettuale antimafia di
Napoli. A guidare la Mercedes, alle
22, cera Mario, il primogenito di Ciro.
Padre e figlio aspettavano che si aprisse il cancello della villetta. Pochi istanti e lo scooter si materializza alle spalle. Qui le versioni si differenziano. Se
la vittima racconta di non aver sentito neanche una parola, c qualcuno,
in paese, molto vicino ai Moccia, che
racconta di richieste precise reiterate da quei banditi, da mesi. Sembra
chiedessero posti di lavoro. Mandati
dal clan di Nicola Carfora, il ras ergastolano detto o Fuoco, o eredi giovanissimi e cocainomani del clan dei sanguinari Di Martino? Lui, che gi in
passato aveva detto no e denunciato
nel 2011 alcune pressioni (proprio come suo padre negli anni Novanta), lascia cadere. Fatto sta che uno dei due
punta larma sul lato basso della portiera, ficca la testa dentro, punta ai
piedi di Ciro, quattordici pallottole,
ma tutti verso il basso. Vogliono av-

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PALERMO. Cede il pilone di un viadotto sulla statale che porta da Pa-

lermo a Sciacca e la lingua dasfalto si apre: attraverso la fessura, ampia come il palmo di una mano, si vede il prato diversi metri pi in
basso. successo ieri, tra San Cipirello e San Giuseppe Jato: per mezza giornata la strada stata chiusa dai carabinieri dal chilometro 23
al chilometro 28. Poi dallAnas, gi a conoscenza delle condizioni del
viadotto, arrivato il via libera per riaprirla: secondo i tecnici intervenuti sul posto non ci sarebbero pericoli per gli automobilisti.
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vertire, terrorizzare, non fare cadaveri. E la polizia comincia a mettere insieme i primi indizi, tra lomert diffusa, qui dove per decenni i camorristi
si nascondevano sui monti Lattari, l"
TQSPNPOUF dei boss stabiesi.
Chi lo conosce ricorda che Ciro ha
vissuto un doppio incubo, mentre facevano fuoco: Moccia rimase orfano
quando suo padre Mario si accasci
per un malore, aveva solo 19 anni e si
rimbocc le maniche anche per i pi
piccoli Marianna, Susanna e Antonino, che oggi rinomato maestro pastaio. Aveva la stessa et del figlio rimasto fortunatamente illeso mentre i
killer sparavano. Io ho sempre portato nel mondo la qualit della nostra
tradizione, ho aperto le porte a tanti
lavoratori, cercando di offrire benessere, progettualit al paese - spiega
ancora Ciro - Certo, ora sento una
grande stanchezza. Ho tanti pensieri.
Per non ci fermeremo. Poco dopo,
sua sorella Susanna, leader dei Giovani di Confindustria Napoli, affida a 3F
QVCCMJDBun semplice sfogo: Viviamo
un momento difficile ma ne usciremo
con pi forza. A volte lo sconforto, un
po di timore possono prendere il sopravvento. Ma Ciro sta bene, io e i
miei fratelli ci siamo parlati, siamo
pi uniti che mai. Le minacce? I rischi? Vogliamo lasciare a chi deve ricostruire laccaduto la calma per farlo. Noi possiamo solo continuare ad
andare avanti con passione. Come
sempre.
Intanto la polizia comincia a esaminare ore di filmati delle telecamere interne al ristorante-B-PDBOEB di Gragnano suggestivo edificio ristrutturato e riaperto dopo dieci anni di battaglia durissima contro la burocrazia.
Gli investigatori stanno verificando
se alcune teste calde dei clan locali
fossero arrivati a portare minacce velate persino tra quei tavoli. Un luogo
che sembra unoasi, panorama sul torrente e sui ponti, di domenica mattina.
Prego, il museo della pasta da questa parte, ti dice un collaboratore dei
Moccia, mentre lui in ospedale. Il sogno della valle dei mulini non si piega
sotto le raffiche.
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FIRENZE.

Circondata da campi
coltivati con uso massiccio di
pesticidi, Aboca lascia 700 ettari di terreni della Valtiberina, in Toscana, e delocalizza in
Marocco la produzione di erbe
officinali per la sua farmaceutica naturale. un annuncio
shock quello di Valentino Mercati, fondatore del gruppo aretino leader nel settore, 120 milioni di fatturato previsto questanno e 180 nel 2016, 830 dipendenti.
Siamo circondati da coltivazioni come quella del tabacco ad alto tasso di uso di pesticidi e chimica, incompatibili con
le nostre produzioni rigorosamente biologiche, spiega il
fondatore di Aboca. Abbiamo gi abbandonato 100 ettari tra Trestina e Anghiari, lasciamo alcune zone marginali
dove abbiamo pochi ettari e
che non riusciamo a difendere. Per ora occupiamo altre
due aziende agricole in Valdichiana dove lazienda recupera i 300 ettari in pi che ci servono per il prossimo anno. Poi

spero di chiudere velocemente lacquisto di una grande


azienda agricola in Marocco
dove lOgm bandito. Peccato, dispiace, ma non ci ha risposto nemmeno uno dei ventidue sindaci a cui tre mesi fa abbiamo scritto per spiegare le
nostre difficolt. Si vede che
non siamo importanti per il
territorio.

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Province: la top e la flop 5 dei salari

Gli stipendi nelle regioni

Retribuzione media annua lorda in euro

Retribuzione media annua lorda in euro

1
Milano

34.508

Oltre
30.000

2
Bolzano

32.897

3
Genova

Parma

Reggio
Emilia

31.404 31.273

Da 28.000
a 29.999

Lombardia

31.179

6
5

9
Piemonte

28.428

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Liguria

della classifica: Latina al 52esimo posto, con 27.258 euro, poi


Viterbo al 63esimo, Frosinone
al 73esimo e Rieti al 79esimo.
Nel complesso delle Regioni
non stupisce il trio di testa: per
100 euro guadagnati in media
(dove il reddito annuo lordo in
Italia di 28.653 euro), in Lombardia si sale a 108,8, in Trentino Alto Adige a 107,5 e in Emi-

lia Romagna a 104,3. In Calabria, fanalino di coda, non si arriva a 82 euro. Daltra parte, a testimoniare la frattura Nord-Sud
ci pensano anche i dati forniti recentemente dallIstat nellapprofondimento sui Conti economici territoriali del 2014. Numeri che corroborano il nesso tra
remunerazione dei lavoratori e
produttivit tanto che il

Toscana

27.043

Friuli Venezia Giulia

29.473

28.803
29.894

Marche 27.829

10
13

Abruzzo 25.411

Umbria

25.548

Molise 24.660

14
17

Lazio

29.615

12

15

Puglia

25.230

19

Campania

26.310

Basilicata

18
Sardegna

24.110

23.876

20

Sicilia

25.021
Calabria

16

23.465

FONTE JOBPRICING PER REPUBBLICA

Nord-ovest larea con il Prodotto interno lordo (che considera


la ricchezza di tutti i soggetti
economici) per abitante pi elevato: con 32.500 euro, gi lanno scorso ha segnato una leggera risalita rispetto al 2013, anticipando la timida ripresa che si
sarebbe manifestata a livello nazionale solo questanno.
Il divario con il Mezzogiorno

REGIONE MARCHE
ESTRATTO ESITI DI GARA PER LAFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI SVILUPPO E ATTUAZIONE
DELLA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE DEL POR FESR 2014/20 PER IL PERIODO 2015/18.
Ente appaltante: Regione Marche Giunta Regionale P.F. Politiche Comunitarie e Autorit di Gestione
FESR-FSE - Ancona via Tiziano, 44 tel. 0718063801 fax 0718063037 - Posta elettronica: funzione.politichecomunitarie@regione.marche.it - Info: www.regione.marche.it e www.europa.marche.it (nella
sezione bandi)
Modalit di aggiudicazione: Gara a procedura aperta ai sensi degli artt. 54 e 55 del D.Lgs. 163/2006
e s.m.i., con ricorso al criterio dellofferta economicamente pi vantaggiosa ai sensi dellart. 83 dello
stesso D.Lgs.
Importo di aggiudicazione dellappalto: Euro 453.380,00 (I.V.A. esclusa).
Data di aggiudicazione: 18.11.2015
Nome e indirizzo delloperatore economico aggiudicatario: RTI: (mandatario) NOUVELLE s.r.l.
via Roma 41, 400161 Minerbio (BO) tel +39 051.6611511 fax +39 051.877837 e-mail: info@nouvelleadv.it - (mandante) MORETTI COMUNICAZIONE s.r.l.- C.so Mazzini 64, 60121 Ancona tel. +39
071.2320927 - fax +39 071.2320929, e-mail: info@moretticomunicazione.eu.
Ancona, l 18 novembre 2015
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dirigente della P.F. Dott. Mauro TERZONI

TRIBUNALE DI NAPOLI

30.803

Emilia Romagna

11

P.F. POLITICHE COMUNITARIE e AUTORITA DI GESTIONE FESR-FSE

32.897 euro. Gli assegni pi poveri si trovano nel medio-campidano: si scende sotto 22.500 euro (poco meno di 1700 euro al
mese), per una sforbiciata di un
terzo dellassegno meneghino.
E il risultato dellOsservatorio
+PC1SJDJOH e3FQVCCMJDBJU, da
oggi consultabile integralmente sul sito, costruito attraverso
140mila rilevazioni su 350mila
utenti. Unanalisi dei redditi dei
dipendenti del settore privato,
registrati nel luogo della loro
produzione. E di fatto unindicazione per chi, in cerca di lavoro, vuole capire dove indirizzarsi per spuntare condizioni migliori. LIstat, invece, quando
parla di redditi delle famiglie
considera pi fonti di guadagno
(da lavoro dipendente, da pensione, da attivit in proprio, da
rendite), per poi suddividerli
per i componenti della famiglia.
Roma si trova allundicesimo
posto, con assegni da 30.126 euro. La capitale risolleva le sorti
dellintero Lazio, con un valore
molto alto rispetto alle altre province. Per trovarle, bisogna
scendere nella seconda met

Meno
di 24.000

Trentito-Alto Adige

Veneto

29.259

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SFUSJCV[JPOJMPSEF
OFMMVMUJNBSJDFSDB
+PC1SJDJOH3FQVCCMJDBJU

Da 24.000
a 25.999

29.483

30.913 106

107
23.029 Oristano 108
109
110
22.992 Messina Crotone Medio
22.771 22.736 Campidano
22.438

La Milano rinfrancata nellimmagine dallExpo la provincia


che paga meglio i dipendenti
del settore privato. La Madonnina svetta con una retribuzione
annua lorda media di 34.508 euro (circa 2.575 al mese) e scava
un solco dalla seconda in classifica, Bolzano che si ferma a

Da 26.000
a 27.999

Val dAosta
Lecce

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ESTRATTO AVVISO DI ASTA


PUBBLICA
LIpab di Vicenza, in esecuzione della deliberazione n. 35 del 11.11.2015 ha indetto unasta pubblica per la vendita ad
unico e definitivo incanto, di immobili suddivisi in n. 9 lotti distinti.
1) Modalit di inoltro dellofferta
Lofferta dovr pervenire in busta chiusa
entro e non oltre le ore 12.00 del giorno
18 gennaio 2016 con le modalit previste nellavviso dasta integrale. Lasta
pubblica per la vendita degli immobili
in n. 9 lotti distinti, si terr il giorno 20
gennaio 2016 alle ore 09.30 presso gli
Uffici dell Ipab di Vicenza in Contr
San Pietro n. 60 Vicenza, alla presenza
del Notaio dr. Enrico Mele di Vicenza.
Lavviso dasta integrale reperibile nel sito
internet www.ipab.vicenza.it (sezione: attivit affitto vendita immobili) e presso
lUfficio Patrimonio 0444/218825-874.
Vicenza, 11 novembre 2015
IL PRESIDENTE Dott. Lucio Turra

impressionante: il Sud si ferma a 17.600 euro, poco pi della


met della parte settentrionale
del Paese. Se si parla di valore
aggiunto per abitante, cio la cifra che sintetizza la crescita del
sistema economico in termini
di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunit, Milano svetta ancora con 45mila euro, seguita da Bolzano e Bologna. Al fondo di questaltra classifica gli ormai soliti noti: Medio
Campidano,
Barletta-Andria-Trani, Carbonia-Iglesias,
Vibo Valentia e Agrigento, con
circa 13mila euro per abitante,
contro i 23.900 a livello nazionale. Non un caso che proprio le
regioni meridionali, lo scorso
anno, abbiano patito anche il
maggior calo di occupazione e
consumi.
Per Mario Vavassori, professore aggiunto al Mip Politecnico di Milano e responsabile
dellOsservatorio JobPricing,
LItalia dei campanili emerge
anche da questi dati. Va ricordato che c una correlazione
anche tra il reddito e il costo della vita: il caro-vita del Nord Italia, maggiore di quello del Centro-Sud, rispecchia in parte questa differenza delle retribuzioni, soprattutto per i dipendenti
del settore privato. Ma si aprono anche altre questioni, si pensi alluscita del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, di pensionare il concetto di ora-lavoro,
stroncata da molti.
Il giudizio di Vavassori riapre
la riflessione: Si fa sempre pi
strada una concezione del lavoro individuale. Resta da verificare se i sistemi di tutela rappresentati dai contratti nazionali
siano ancora lo strumento migliore per comprendere e valorizzare questa realt.
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N SEGNO che non pu


lasciare insensibile la
Francia orgogliosa.
Per una tragica coincidenza la programmata conferenza per combattere la minaccia del clima avviene nel
Paese sorpreso appena due
settimane fa, il 13 novembre,
da unondata di terrorismo
senza precedenti in Europa.
come se il rammarico per le
centotrenta vittime e il desiderio di migliorare la vita sul
pianeta si fossero dati appuntamento. Il dolore locale, nazionale, e la speranza planetaria si incontrano, mentre la ferita non ancora cicatrizzata,
il conflitto irrisolto, la sepoltura dei morti tuttora in corso, e il destino della Terra resta da precisare. Dopo la strage del venerd sera il numero
dei partecipanti alla conferenza sul clima aumentato. Lemozione stata forte in tante
contrade. Non pochi capi di
Stato o di governo hanno voluto cogliere loccasione per condividere il cordoglio che verr
espresso oggi, allinizio dei lavori. Ed inevitabile leggere
nel gesto di tanti uomini di governo, dallamericano Obama al cinese Xi J., dallindiano Modi al russo Putin, una dimostrazione di condanna al
terrorismo. E di rispetto per
la Francia.
Nel folto gruppo degli ospiti di Franois Hollande ci sono
ovviamente gli europei, che
quasi si perdono in quella folla di responsabili politici affluiti dai pi remoti angoli del-

la Terra. Dalla Bolivia alla


Cambogia. I partner del nostro Vecchio Continente sono
quasi irreperibili in quellassemblea. Sono come parenti
smarriti nella calca.
Non unimpressione dovuta tanto alle immagini della
conferenza che comincia con
un abbraccio di solidariet alla Francia in lutto, ma piuttosto al comportamento dellEuropa nei giorni successivi alla
strage, quando si identificavano ancora i morti e Franois
Hollande andava da Washington a Mosca in cerca di concreti segni di amicizia. E in Europa, tra i membri dellUnione,
raccoglieva espressioni di indubbia solidariet, ed anche
di disponibilit a offrire un
certo tipo di aiuti: ma il tutto
in un clima in cui abbracci e
promesse mancavano di un
sentimento essenziale: la passione.
Senza passione non si fa
nulla di grande. N si possono
vincere le passioni tristi o nefaste senza opporre passioni
positive. Tanti filosofi,da Spinoza a Hegel, lhanno ripetuto. E quei principi sono ricordati in un saggio del grande
politologo Pierre Hassner (-B
SFWBODIFEFTQBTTJPOT). Spesso sul piano internazionale i
problemi sono bloccati da interessi e da strutture di potere statali o no, oppure da particolarismi difensivi o conquistatori, fanatici e rivali. E, di
fronte, gli avvocati della tolleranza e della cooperazione
possono opporre considera-

zioni razionali o morali, alle


quali mancano spesso il fervore e il vigore delle passioni.
Di fronte alle passioni rivali
e fanatiche del terrorismo,
lEuropa si presentata unita
da opportunismi comuni ma
disarticolata nellazione. La
Francia una nazione essenzialmente sovranista, come si
dice a Parigi. Non ha mai voluto creare una difesa comune,
una politica estera comune,
unintelligence comune.
una vecchia nazione ed immobilizzata da un crampo
quando deve cedere spezzoni
di sovranit. Ferita, ha chiesto, comera legittimo e normale, la solidariet dei partner e lha ottenuta con slancio. Ma la solidariet non andata molto oltre. Del resto
Hollande non ha neppure pensato, probabilmente, di affidarsi alle magre istituzioni europee che riguardano la difesa. Non erano adeguate ma
non era neppure pensabile,
per lui, che potessero sovrapporsi a quelle nazionali, francesi. Hollande ha sollecitato
aiuti bilaterali, dichiarando
di essere in guerra, ma nessun Paese europeo (forse con
leccezione belga) ha ripreso
quella parola.
Per la prima volta, nellarco
delle nostre generazioni, lEuropa ha al centro una grande
potenza industriale e commerciale che rifiuta la guerra.
Una Germania che non n
nazionalista n espansionista
stupirebbe i nostri nonni. Altrettanto bizzarra pu appari-

re unInghilterra che esita a


rianimare di slancio lFOUFOUF
DPSEJBMF  con la Francia. In
quanto allItalia prudente,
quasi fiduciosa in una protezione vaticana, nel senso che i
fanatici religiosi potrebbero
esitare prima di colpire una
terra in cui risiede uno dei
massimi capi spirituali, si culla forse in unillusione. Ci si
pu mettere al riparo dietro
le illusioni. Servono fin che
non svaniscono. Lo erano anche la Linea Maginot e il Vallo
atlantico.
Le passioni di cui parlano
Hegel e Spinoza non hanno
nulla a che fare con luso delle
armi. Da Angela Merkel il presidente francese non ha ottenuto caccia bombardieri per
colpire le basi di Daesh, ispiratore degli assassini del Bataclan. probabile che si sia
ben guardato dal chiederli.
Ha per ricevuto il sostegno
di ricognitori e di aerei rifornitori di carburante. La cancelliera non ha parlato di guerra.
Anche il presidente italiano
se ne ben guardato. Lui ha
potuto vantare i Tornado italiani da ricognizione gi sul
posto e si sarebbe detto pronto a mandare un centinaio di
uomini in pi nel Libano, affinch la Francia possa usare i
suoi soldati in servizi per la sicurezza interna. In quanto
allintelligence, strumento essenziale contro il terrorismo,
la Francia ha chiesto un pi efficiente scambio di informazioni, ma si rivolta soprattutto ai GJWFFZFT, lorganismo in

cui i Paesi anglosassoni (Usa,


Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda) riversano le loro informazioni.
LEuropa riserva le sue passioni ai problemi monetari e
al tentativo di arginare londata di migranti. Linvito a usarle in modo pi appropriato e
in certi momenti pi nobile
non significa esortarla ad affiancare nei bombardamenti
la Francia ferita, che vuole
neutralizzare e punire gli assassini del 13 novembre. Le
passioni vanno usate in uno
sforzo comune teso a integrare le masse musulmane nel
continente; nel combattere la
terribile
miscela
fanatismo-tecnologia che avvelena
linformazione e seduce i giovani delle periferie segregate
e disastrate; nel combattere
il mercato delle armi che ha le
sue origini nei nostri Paesi;
nel contrastare le fonti finanziarie dei terroristi; nel fornire aiuti economici e tecnici alle societ colpite; nel partecipare con intelligenza e impegno allazione politica e diplomatica. Le passioni europee
dovrebbero insomma impedire ai governi di trincerarsi in
un antiquato nazionalismo, o
in un ambiguo neutralismo,
nella speranza di sfuggire
agli attentati. A Parigi, in queste ore, sembra che lEuropa
si sia dispersa, perduta nella
folla di governanti accorsi anche per rendere omaggio alle
vittime del venerd sera di
sangue.

influenzare gli assetti geopolitici nellarea. la stessa Eni


protagonista di una penetrazione in Africa capace di offrire inedite opportunit alleconomia italiana.
In altre parole, la prudenza
di Renzi in parte un tentativo di proteggere interessi italiani che non coincidono con
quelli francesi o del resto dEuropa. Non a caso il premier si
preoccupa della Libia e quasi
solo della Libia: primo, perch
brucia ancora il ricordo del
2011, la guerra di Sarkozy contro Gheddafi; secondo, perch le nostre coste sono le pi
esposte alle conseguenze del
caos fra Tripoli e Tobruk. C
poi una ragione pi generale e
riguarda linesperienza del
presidente del Consiglio che
si muove con qualche impaccio sullo scenario planetario.
Un conto creare slogan di facile presa, tipo lEuropa cam-

bia verso, e un conto riuscirci sul serio. Per cui, davanti alle trappole del Medio Oriente,
Renzi ha deciso di tenersi
stretto a Obama, condividendo traiettorie e limiti di un presidente degli Stati Uniti giunto agli ultimi mesi di mandato.
Eni e Casa Bianca: ecco i riferimenti del renzismo mediterraneo. C per un terzo fattore da non sottovalutare. la
convinzione che evocare la
guerra distrugge il consenso
interno. Non a caso lunico bellicoso Salvini. Berlusconi stavolta vicino a Palazzo Chigi.
E i 5Stelle, i veri concorrenti
del Pd, tengono un profilo ancora pi basso del governo. In
Francia il tricolore sventola e
Hollande ritrova una sintonia
con i cittadini elettori grazie
allo spirito repubblicano. In
Italia il contrario.

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ENZI si sforza di ribadi-

re il punto quasi ogni


giorno: evita lallarmismo e garantisce che
il contributo italiano alla causa comune consister nel controllo degli strumenti elettronici, web, cellulari e playstation. Tutto quello che il premier riunisce
nella definizio*- ne di DZCFSTF
16/ DVSJUZ. Vero
50 che combattere il terrorismo dovrebbe
essere questione di scelte politiche, prima che di tecniche informatiche. Tuttavia lItalia
ha deciso di percorrere questo
sentiero, abbassando il profilo della sua iniziativa.
Non la prima volta che accade. Negli anni Sessanta,
Amintore Fanfani, uno dei
due cavalli di razza della Dc
(laltro era Moro), non nascon-

deva la sua diffidenza verso il


protagonismo di De Gaulle. E
si sforzava di tutelare gli interessi italiani nel Mediterraneo soprattutto in due modi:
affidandosi, come ha ricordato ieri Eugenio Scalfari, allo
strumento privilegiato dellEni di Mattei, allinterno di una
politica estera nel segno della
mediazione, talvolta dellambiguit. Oggi lo scenario molto diverso, ma non tanto da
cancellare alcune analogie. Il
terrorismo suicida dellIs
una tragica novit del nostro
tempo e in Francia ha costretto anche un presidente timido
come il socialista Hollande a
interpretare con fermezza lo
spirito repubblicano, richiamandosi a una grande tradizione nazionale. Non sappiamo ancora se dalla guerra contro lestremismo islamista
emerger unEuropa pi unita; ovvero se avverr il contra-

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rio, il ritorno pi o meno contraddittorio agli Stati-nazione. Quel che certo, leccidio
di Parigi coincide con un tornante della storia.
Rispetto a ci, lItalia di Renzi si messa in una posizione
di attesa. Nei giorni scorsi bastava leggere i titoli de M6OJ
U, foglio quasi ufficiale di Palazzo Chigi: Il coraggio di non
andare in guerra oppure
Non ci metteremo lelmetto. Certo, ci sono i soldati promessi per il Libano. Ma dietro
le quinte riaffiora la vecchia inquietudine verso le fughe in
avanti della Francia, sempre
pi legata in Siria allasse con
Putin. E come Fanfani, anche
Renzi mette lEni al centro della sua politica mediterranea.
LEni di Descalzi che in Libia
offre garanzie maggiori dei
mediatori dellOnu. O che al
largo delle coste egiziane scopre un giacimento in grado di

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si limita allalbero, chi fa anche il


presepe ma senza
insistere sullaspetto religioso, chi se
la cava con gli addobbi della neve
alle finestre, chi ritiene che anche lalbero per uhmmm, non
sia poi cos laico. Chi prova a spegnerne le luci con una circolare,
chi soppianta il 25 dicembre con
la festa dellinverno e chi fa tutto
secondo tradizione, Tu scendi
dalle stelle compreso. Il Natale
al tempo della scuola multietnica materia da maneggiare con
cura. Ne sa qualcosa Marco Parma, il preside della scuola Garofani di Rozzano, nellhinterland milanese, finito nella bufera proprio per aver cancellato le feste
di Natale e oggi convocato dallufficio scolastico della Lombardia
che chiede spiegazioni. Resta il
fatto che non c una linea, n
una geografia precisa o un manuale cui attenersi: da una classe
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allaltra, la festa pu essere declinata con differenze anche abissali. E la matematica non centra:
poco importa se in una classe i
bambini stranieri sono uno o 15,
il metro della didattica si chiama
sensibilit, attenzione per tutti,
perch nessuno si senta unisola.

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Noi in certe sezioni arriviamo


al 60% di bambini non italiani
spiega Osvaldo Di Cuffa, preside
di un istituto comprensivo che si
trova in una terra di frontiera, di
quelle che trasformano le scuole
in laboratori avanzati. Periferia
di Firenze, San Donnino, area ad

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alta densit di fabbriche cinesi,
pelletteria e accessori moda:
1600 iscritti, 500 dei quali stranieri, in larga maggioranza cinesi ma contiamo 26 etnie. La
nostra scuola intitolata a La Pira, un uomo che ha fatto della pace e del dialogo una missione di
vita. Da noi si fanno presepe e albero, ma del Natale sottolineiamo i valori universali di fratellanza e accoglienza.
La questione Natale spesso
approda sulle colonne dei giornali per le proteste dei genitori, che
segnalano la sparizione del presepe: successo di recente in una
scuola materna in provincia di Padova, in un asilo nido di Pietrasanta, nel lucchese, e appunto al-

la Garofani. Qui il preside ha dato appuntamento ai bambini delle elementari direttamente il 21


gennaio per un Concerto dInverno in cui Tu scendi dalle stelle
sar soppiantata da canzoni di
Sergio Endrigo e filastrocche di
Rodari. A Pietrasanta, a scendere in campo stato il sindaco forzista Massimo Mallegni, che ha
ripristinato albero e presepe in
tutte le scuole con una lettera alla cooperativa che gestisce il servizio. La motivazione? Non per
una crociata nei confronti di
una religione, ma per tutelare
i valori di una comunit: la nostra. Storie simili si ripetono
con quasi monontona regolarit,
dalla Toscana al vicentino dove
un anno fa fece discutere la decisione di una scuola media di inserire nel concerto di Natale canti
di tradizione araba e africana.
Forse con meno clamore di oggi
perch, con le ferite di Parigi ancora fresche e le immagini dei militanti dellIsis che invadono i social network, laffermazione
identitaria torna in primo piano
anche nellagenda politica. Non
per niente sullultimo caso hanno detto la loro da Renzi a Salvini, passando per ministri e presidenti di Regione. La domanda
che ci dobbiamo porre sostiene Giovanni Biondi, al vertice
dellIndire, lIstituto di ricerca e
innovazione della didattica del
Miur : celebrare il Natale offende qualcuno? Il carnevale cinese offende qualcuno? Perch il
dilemma Natale s, Natale no?
a scuola ce lo poniamo solo adesso, quando da decenni nelle aule
ci sono bambini ebrei e cinesi?.
Izzedin Elzir, presidente dellUcoii, lUnione delle comuit islamiche dItalia, risponde indirettamente: Non dobbiamo nascondere le diversit, ma conoscerle per avere un terreno forte
su cui costruire il ponte del dialogo. Non credo che un presepe a
scuola possa diventare un problema per un bambino musulmano.
Il bambino musulmano sa di vivere in un Paese in cui esce per stra-

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da e trova molte chiese. Renzo


Gattegna, presidente dellUcei,
lUnione delle comunit ebraiche italiane, argomenta che la
questione una sola: la comprensione delle diversit. La
scuola dovrebbe dare spazio e voce alle varie religioni, anche a
quelle delle minoranze. Cosa
che non sempre accade, a cominciare dallora di religione che
non paritaria per le varie fedi.
Si pu fare il presepe, ma bisogna contestualizzarlo aggiunge Gattegna spiegare cosa rappresenta, come nato e cosa cera intorno quando nato.
Ci sono scuole che non sentono il bisogno di rinunciare a parlare del Natale perch, durante
lanno, ricordano pure le altre feste religiose. Come la Regina Beatrice, istituto comprensivo di Roma, Trastevere: Lavoro qui da 8
anni racconta Lucilla Musatti,
insegnante della primaria In
genere facciamo lalbero e non il
presepe nel senso classico, parliamo di intercultura. Questanno,

per Natale, organizziamo una


mostra coi lavori delle classi, e invitiamo i genitori chiedendo una
piccola donazione per unadozione a distanza o per finanziare progetti di beneficenza. un messaggio di pace. Un appuntamento che vuole essere spunto per un
dialogo, una mano che ne stringe
unaltra sconosciuta.
A Milano, un anno fa, il Comune ha varato il progetto Incontriamo le religioni del mondo,
spiega Ida Morello, preside del
comprensivo Scialoja, dove la
presenza degli alunni stranieri di
prima e seconda alfabetizzazione arriva nelle classi anche al
50%: Del Natale sottolineiamo
la tradizione, senza insistere sulla connotazione religiosa. Alberto Solesin, il padre di Valeria, la
giovane uccisa al Bataclan di Parigi, preside al San Girolamo di
Venezia: Nella mia scuola per
Natale non abbiamo mai fatto
rappresentazioni di tipo religioso. Certo, ci sono saggi e recite
che ci avvicinano alle vacanze

del 25 dicembre, ma sempre nel


rispetto dei bambini e delle loro
famiglie che possono avere fedi
differenti. La scuola laica e gli
insegnanti hanno grande rispetto. Proprio a questi ultimi affidato il compito cruciale di far crescere gli studenti nel rispetto delle diversit: S riprende Biondi ma senza censure, spiegando perch certi luoghi hanno certe radici. La storia dEuropa non
si cancella.
Secondo Milena Santerini, docente di Pedagogia alla Cattolica
di Milano e deputata del Centro
democratico, da anni impegnata
nella scuola per i diritti dei bambini e per linclusione di quelli di
origine straniera, bisogna fare
attenzione a non depurare i simboli religiosi, trasformandoli in
una sintesi laica. E allo stesso
tempo respingere tutti i fondamentalismi per sottolineare i valori universali che ci legano. Il
presepe pu essere letto anche
come laccoglienza di un bambino profugo. A proposito di laici-

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t della scuola, Adriano Fabris,
docente di Filosofia delle Religioni dice che in Italia si oscilla fra
due riferimenti: quello francese, che elimina dallo spazio pubblico ogni simbolo religioso, e
quello nordamericano, convinto
invece che lo Stato sia un luogo in
cui le diverse culture e tendenze
religiose vengono messe a confronto. E si possono manifestare,
purch in un quadro di regole
che garantisca che ciascuna di
queste non sia offensiva per le altre. In Italia si oscilla fra un modello e laltro perch non c mai
stato un serio dibattito pubblico
sulla questione. E da qui probabilmente bisogner ripartire.
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ROIBIRE dautorit i presepi a


scuola insensato tanto quanto
imporli e infatti non c circolare, programma ministeriale o linea guida del Miur che lo faccia.
Questo vuol dire che le scuole, sulle
scelte didattiche che toccano situazioni
sensibili in cui sono in gioco le identit,
le appartenenze, il mobile confine fra discriminazione e accoglienza, sono, grazie alla nostra splendida Costituzione, libere. Proprio libere. Libere di proporre e
trovare insieme a tutte le componenti
della scuola, cio i ragazzi, i genitori, i docenti, il modo pi adatto a costruire la
convivenza nelle scuole. Di fare il presepe oppure no.
Quel che capita oggi nelle scuole un
miracolo perch malgrado i tagli di organiper cui da anni sono
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state annientate le com$0. presenze necessarie
.&/ non solo allintegrazio50 ne degli alunni immigrati, ma anche al recupero degli italianissimi
nostri studenti che arrivano da situazione di svantaggio culturale e sociale, malgrado questo la scuola riesce ad essere
quellormai unico laboratorio di convivenza che impedisce alla societ presente e futura di esplodere.
Chi si riconosciuto amico sui banchi
di scuola non si fa la guerra a ventanni o
trentanni.
Bene, questo lavoro richiede sapienza, lettura della realt concreta delle
classi, dei genitori, alleanza con il territorio (Comuni, sindaci e servizi). Questo
lavoro la scuola lo fa ogni giorno, un miracolo di intrecci e alleanze che non sono
buonismo ma sapienza e anche buon
senso. un volare altissimo con mezzi limitati e professionalit infinita.
Nel mentre che un preside o due finiscono a luccicare per un momento sui

blog, loro malgrado o forse anche no, a


combattere o sostenere il presepio a volte con motivazioni sorprendentemente
extrascolastiche, lacrobatico miracolo
di tenuta della scuola va avanti, nella discrezione necessaria al dialogo.
insensato pensare che un preside vada assunto o licenziato in funzione del
suo essere obbediente agli interessi politici di un assessore regionale di turno, o
di un sindaco che minaccia controlli sulle attivit natalizie delle scuole. Un delirio che confonde competenze, nasconde
opportunismi politici tanto malinconici
quanto pericolosi perch insabbiano lo
spirito critico, la paziente fatica di comprendere i fenomeni.
I presidi buoni sono quelli nelle cui
scuole lintegrazione funziona attraverso scelte pedagogiche nate dalle condizioni oggettive della realt scolastica.
Un quarto di quanti cercano rifugio in
Europa sono bambini, il 9% dei nostri
studenti ha cittadinanza non italiana,
ma in molte scuole sono il 50%, e pi.
Non ci sono due classi uguali, due studenti uguali, due situazioni uguali.
sbagliato non permettere il presepio a scuola quando il presepio parte integrante di un percorso scolastico riconosciuto da genitori e bambini, fatto proprio grazie ad appuntamenti negli anni
attesi, con il corredo di canzoni e di doni
scambiati con le famiglie, il concerto organizzato dopo aver scelto canti e poesie con la prudenza di chi conosce ambiente, persone, storia dei luoghi. E la
prudenza non debolezza, forza che sa
tenere insieme quel che siamo e si apre
a quel che riconosciamo diverso ma parte della nostra comune umanit.
Di sicuro per sono altrettanto sbagliate e indecenti le maleparole pelose
con cui ci si appropria della profondit di
una tradizione cristiana per usarla come
una clava demagogica con cui nutrire i
propri interessi politici e tentare di stordire la nostra intelligenza.
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BELFAST
OBBY era mio

fratello, sono
passati 35 anni ma ogni
giorno come se mi fosse accanto. Con i
suoi versi, le sue idee, le canzoni strimpellate alla chitarra che aveva imparato in carcere. Quando lIra decise di affidarmi il compito di annunciare al mondo la resa delle armi e la pace in Irlanda del
Nord dopo mezzo secolo di
guerra civile, mi sono passati
davanti tutti i ricordi di unamicizia che in quei terribili
66 giorni di sciopero della fame era diventata un rapporto indelebile.
Seanna Walsh stato uno
dei capi dellIrish Republican
Army. Non uno qualsiasi. Era
il leader del Blocco H della prigione di Long Kesh, dove nel
1981 Bobby Sands e altri nove attivisti morirono per rivendicare uno status di rifugiati politici che il governo
britannico di Margareth
Thatcher non volle mai riconoscere. E fu il primo ex combattente a volto scoperto a
pronunciare un discorso storico, nel luglio di dieci anni fa.
Disse al mondo che lIra dichiarava conclusa la lotta armata e che i volontari
avrebbero da allora in avanti
usato esclusivamente mezzi

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pacifici e politici per perseguire
lobiettivo
ultimo
dellorganizzazione, cio lunit dIrlanda. Ha gli stessi occhi febbrili e lucidi di allora, il
passo stanco ma non vinto
malgrado 21 anni trascorsi
dietro le sbarre.
Walsh, lei e Bobby Sands
eravate inseparabili. Eppure a un certo punto proprio
lui chiese che il capo del
Blocco H fosse un altro,
Brendan Bik McFarlane.
Come mai?
Bobby era un uomo sensibile e molto intelligente. Anche se digiunava da moltissimi giorni e stava gi male, temeva che io, per amicizia, lo
fermassi prima della morte.
E forse aveva ragione.
Come vi siete conosciuti?
La prima volta che ho incontrato Bobby Sands stata
quando fui arrestato, nel
1973, e mi rinchiusero a
Long Kesh. Rimasi in cella solo un mese, Bobby era l, fu

uno dei primi a salutarmi. La


simpatia fu immediata, forse
perch aveva un background
molto simile al mio, appena
due anni pi di me, amava la

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musica popolare, suonava la


chitarra e riusciva con le note
a farci dimenticare per un po
dove stavamo e come venivamo trattati.

In carcere eravate i leader


dei prigionieri
Ci rifiutavamo di indossare le uniformi o di fare lavori
di prigione, fummo confinati

agli H-blocks, dietro le sbarre


24 ore al giorno, sette giorni
a settimana, non potevamo
fare esercizi, non avevamo accesso ad alcun materiale di

formazione, tanto meno scritto. Eravamo nudi nelle carceri, solo con le coperte. Nel
1980 decidemmo che la repressione non poteva pi continuare e cercammo di convincere il governo britannico
a riconoscerci almeno lo status di prigionieri politici. La risposta fu quella che tutti ricordano e cos, dopo il primo
sciopero della fame del 1980,
qualche mese dopo ne cominci un altro passato alla storia. Bobby Sands fu lideatore
di quella protesta e decise
che sarebbe andato fino in
fondo. Lavevamo capito tutti che sarebbe morto, per primi i suoi genitori.
Quando lo vide per lultima volta?
Fu ad una visita, la protesta era cominciata da almeno
un paio di settimane, si era tagliato i capelli, era irriconoscibile. Lo abbracciai e gli augurai buona fortuna. Avevo capito che non lavrei mai pi rivisto.
Molti anni dopo, nel luglio
del 2005, il vertice dellIra
scelse proprio lei, lamico
del cuore di Bobby Sands,
per annunciare al mondo
la fine della lotta armata.
Il cessate il fuoco del 1997
aveva segnato la fine del conflitto, ma quella dichiarazione video, con un militante a
volto scoperto, ha cambiato
la storia del mio paese. Quando i compagni mi scelsero, mi
chiesi se fossi davvero preparato a un evento che avrebbe

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avuto una risonanza mondiale. Prima di accettare ne parlai con mia moglie e le mie figlie. Sapevo che quel video poteva avere conseguenze anche per la mia famiglia ma allo stesso tempo ero molto orgoglioso che la leadership Repubblicana avesse pensato a
me. Lho fatto, ero emozionato ma dovevo farlo, per il mio
paese, la mia gente, per Bobby e tutti gli altri che sono
morti per unidea.
Walsh, ma un giorno Belfast torner ad unirsi con Dublino?
Noi lavoriamo ogni giorno
per questo. In pace, con il dialogo, senza armi. Crediamo
che il sacrificio degli hunger
strikers e di tanti altri volontari non debba essere vano.
Un giorno lasceremo il Regno
Unito e ci ricongiungeremo
con lIrlanda. La storia dalla
nostra parte.
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ochi giorni fa il Senato, approvando la legge di Stabilit 2016,


ha votato anche un
comma, il numero
331, che, se passer anche alla
Camera, doter lItalia di un fondo chiamato Progetto Genomi
Italia. Istituito presso il Ministero della Salute, sar messo a bando con linee guida definite da
una Commissione di esperti per
studiare e realizzare il sequenziamento di migliaia di genomi
di parte della popolazione italiana. Si tratta di unimportante opportunit per il Paese, per il futuro del nostro sistema sanitario e
per la ricerca italiana, che permetter di contribuire allavanzamento e di godere dei frutti
della genomica, per quel che riguarda le applicazioni alla medicina.
in corso una rivoluzione. La
genomica si basa sul sequenziamento del genoma di un individuo, vale a dire sulla lettura di
tutte le oltre tre miliardi di lettere (A, T, C, G combinate fra loro)
del suo Dna. Lanalisi di questa
lettura permette di identificare
la presenza di varianti, cio di
singole lettere diverse tra gli individui sono solo 3 milioni le
lettere diverse che ci distinguono luno dallaltro e di lavorare non solo per leggerle ma, ancora di pi, per interrogarne i dati
e collegarle a parametri clinici
o di efficacia farmacologica. Si
vuole arrivare a identificare le
varianti (lettere) rare che sono
neutre da quelle associate o causa di determinate malattie, o
che rendono una malattia pi o
meno penetrante, o responsabili
della nostra differente risposta
ai farmaci, o per meglio disegnarne la sperimentazione di
nuovi o, ancora, per conoscere alcune predisposizioni a patologie
e prevenirle. C tantissimo ancora da capire su come il genoma
influenza la nostra salute. Dobbiamo far palestra. Gi oggi, una
lettera T al posto della A in un gene coinvolto nella degradazione
di un noto anti-coagulante rende
lindividuo un lento metabolizzatore di quel farmaco, con la
conseguenza che lassunzione
della dose normale lo espone
al rischio di unemorragia. Si

Il business
del genoma umano

14,5 miliardi
la spesa degli Usa per sequenziare
il Dna umano tra il 1990 e il 2001

966 miliardi
le ricadute economiche
tra il 2001 e oggi

59 miliardi
quanto denaro rientrato
nelle casse Usa attraverso le tasse

1.000 dollari
quanto costa sequenziare
un intero Dna umano oggi

1 giorno
il tempo
necessario

5 miliardi
il mercato
dei test genetici oggi

25 miliardi
il mercato
dei test genetici fra 10 anni

40 mila
i brevetti relativi a geni
concessi negli Usa dal 1984
FONTE: rapporto United for Medical Research
12 giugno 2013

pensi quale vantaggio comporterebbe per lindividuo e per il sistema sanitario nazionale avere
questa informazione, cio legare le varianti individuali a specifiche manifestazioni cliniche.
Il fondo potr contare su uno
stanziamento di cinque milioni
di euro allanno per i prossimi
tre anni destinati ad un piano nazionale finalizzato a incrementare conoscenze e tecnologie per lo
studio di migliaia di genomi italiani. Il piano sar predisposto
dalla Commissione che dovr
stabilirne condizioni e obiettivi,
demandando ad un bando pubblico e ad esperti, terzi e indipendenti, la selezione dei migliori
progetti di ricerca negli ambiti
individuati. La Commissione
avr anche lincarico di individuare i soggetti, pubblici o privati, necessari a cofinanziare il progetto. La delicatezza di questo
aspetto, di cui vado particolarmente orgogliosa, che non solo
non ci si affida alle sole, spesso
esauste, risorse pubbliche ma,
anzi, si prevede fino a condizionarne la fattibilit un cofinanziamento da altri soggetti in
misura almeno pari alle risorse
pubbliche impegnate. Se questi
non dovessero manifestarsi,
non un euro delle risorse pubbliche sar investito nel progetto.
Lapprovazione in Senato del

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comma 331 sul Progetto Genomi Italia si deve al fattivo apporto e sostegno dei membri del
Gruppo Autonomie, cui faccio
parte, e del suo capogruppo, senatore Karl Zeller, che ne ha
compreso limportanza, oltre
che dei gruppi di maggioranza e
del Governo. Durante lincontro
organizzato a Washington dal
National Human Genome Research Institute a gennaio 2014
non cera nessun piano italiano
di genomica applicata alla sanit pubblica. Ma, se confermato
nella legge di Stabilit, il piano ci
sar, collocandoci tra i primi Paesi in Europa. Nel Regno Unito, la
company pubblica-privata Geno-

mics England, creata dal governo inglese, ha previsto un investimento di 300 milioni di sterline per sequenziare 100 mila genomi in quattro anni. Negli Stati
Uniti il presidente Obama ha lanciato la Precision Medicine Initiative per sequenziare un milione
di genomi. Il nostro Paese ora ha

la possibilit di lanciare un proprio progetto nazionale che permetter di conoscere e curare


meglio i suoi cittadini. Il sistema
sanitario nazionale e i suoi medici dovranno essere pronti ad assorbire londa durto che in 5
anni, con indagini genomiche a
costi popolari, potrebbe portarci

Il giorno 10 febbraio 2016 alle ore 9,00, dinanzi al Giudice delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di
Grosseto, si proceder alla vendita senza incanto dei beni immobili relativi allesecuzione immobiliare n.
46/2013 cui riunita la 312/2013 R.G.E.I. Le offerte di acquisto dovranno essere presentate con marca da
bollo da e 14,62 in busta chiusa indirizzata alla Cancelleria del Tribunale di Grosseto, entro le ore 12,30 del
giorno 9 febbraio 2016 ore 12,30. I beni di cui allesecuzione immobiliare sono meglio descritti nelle relazioni di stima depositate presso la Cancelleria delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Grosseto, che
devono essere consultate dallofferente, ed alle quali si fa espresso rinvio anche per tutto ci che concerne
lesistenza di eventuali oneri e pesi a qualsiasi titolo gravanti sui beni. La vendita dei beni viene fatta nello
stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con tutte le eventuali pertinenze, accessioni, ragioni ed azioni,
servit attive e passive; la vendita a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar
luogo ad alcun risarcimento, indennit o riduzione del prezzo. La presente vendita forzata non soggetta
alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualit, n potr essere risolta per alcun motivo.
Comune di Campagnatico Lotto n. 1: Piena propriet dellintero di abitazione in villa, tettoia car-porter, cantina, annesso, piscina e corte esclusiva. Villa indipendente,
due livelli oltre ad un piano ammezzato di modeste dimensioni in
cui ricavato un ripostiglio collegati tra loro mediante scala interna
in muratura e dotata di accesso indipendente da corte esclusiva. Si
accede alla corte tramite viale alberato privato che diparte dalla S.P.
n. 39 Campagnatico. La corte esclusiva (bene comune non censibile) composta: da un annesso ed una piscina entrambi censiti come
unit immobiliare in corso di costruzione. Vani accessori a servizio indiretto non comunicanti: una tettoia
car-porter (coperta con pannelli fotovoltaici e solari termici), una cantina seminterrata adibita a locale ed
un deposito anchesso seminterrato. Labitazione costituita da: ingresso disimpegno, soggiorno, veranda
chiusa adibita a zona pranzo, cucina, ripostiglio sottoscala, disimpegno, spogliatoio, guardaroba 1, bagno 1,
camera 1, bagno 2, lavanderia (piano terra), ripostiglio (piano ammezzato), disimpegno, guardaroba 2, ripostiglio, camera 2, bagno 3, studio (piano primo). Mq. 255,49 ca. di supercie coperta netta calpestabile, una
veranda al piano terra di mq. 36,50 ca. e da una terrazza al piano primo di mq. 21,92. La struttura portante
in muratura mista con prevalenza di pietra, con tramezzature interne in blocchi di laterizio. Le facciate sono
isolate con sistema a cappotto in pannelli di sughero e quindi rasate e tinteggiate. La copertura del tipo a
falde inclinate con manto in laterizio. Le niture interne sono di ottima fattura e qualit. I pavimenti sono in
parquet o ceramica, i rivestimenti sono in ceramica, i sanitari sono di ottima qualit. Le pareti sono intonacate e tinteggiate ed in parte lasciate a faccia vista. I softti sono in parte intonacati e tinteggiati ed in parte
in legno e mezzane a vista. Gli inssi esterni sono in PVC con triplo vetro camera. Le porte interne sono
assenti. Il portoncino di accesso del tipo blindato. Classe Energetica B. Prezzo base 900.000,00. Offerte
minime in aumento non inferiori ad 45.000,00. Per le informazioni sulle modalit di partecipazione alla
vendita senza incanto e per ogni altro chiarimento rivolgersi:
- alla Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari (primo piano) c/o il Tribunale di Grosseto Piazza Albegna
n. 24, tel. 0564 419240;
- Professionista delegato (Custode giudiziario) Avv. Marco Meconcelli - Tel. 0564.27258 Fax 0564.27926
- al numero ad addebito ripartito 848582031 (lun. - ven. 9.00/12.00 15.00/17.00);
- ad Aste Giudiziarie Inlinea S.p.A.: Posta elettronica: infovendite@astegiudiziarie.it;
sul sito internet: www.astegiudiziarie.it.

ad avere il sequenziamento del


Dna nella cartella clinica di ciascuno, con il dovere di saper custodire, analizzare, interpretare
quelle lettere correttamente
nellinteresse dei pazienti. Per
farlo dobbiamo anche formare
nelle nostre Universit nuovi genetisti medici capaci di incorporare quelle informazioni nella loro pratica clinica. Dobbiamo poter partecipare a livello internazionale allo scambio di informazioni tra i progetti in corso. C
un obbligo anche morale di lavorare con lobiettivo di consegnare al cittadino una medicina di
precisione.
Inizia (spero) una nuova avventura per la medicina italiana, gi famosa allestero per tante sue eccellenze, la cui buona
riuscita dipende anche dalla percezione della responsabilit da
parte di tutti gli specialisti che si
cimenteranno per il Paese in questa impresa. Loro saranno il nostro avamposto. Non di meno, la
riuscita condizionata al coinvolgimento di altri soggetti ambiziosi e coraggiosi, pronti a investire sul futuro della salute del
nostro Paese. Manifestare questo interesse oggi, da subito, prima ancora che si completi liter
legislativo della legge di Stabilit sarebbe un segnale tangibile

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JMGPOEPTBSVOBWFSB
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che le competenze ci sono, che si
ha a cuore la salute dei cittadini,
che si vuole costruire riaffermando la professionalit dei medici,
che c chi in grado di accettare
sfide impegnative non a parole
ma investendo intelligenze e risorse.
Il Progetto Genomi Italia
una grande scommessa per il
Paese che il Parlamento ha ritenuto meritevole di attenzione,
tanto da essere pronto a puntare
qualche GJDIF. Spetta ora alla societ accettare la puntata e dare
inizio al gioco.
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ELLO STRANO mondo del-

la Roma, stavolta tutto


pu finire prima ancora
di cominciare. Non lo dice la
classifica ma il campo. Lo dice
una panchina che ormai sembra vuota. Lo hanno detto i sei
schiaffi di Barcellona e lo ha
detto pure lAtalanta. Lo dice
una propriet che sta sempre a
Boston, nientemeno. Invece
Garcia dice che non moller,
che bisogna restare umili, che
oltre le nuvole c il blu: ma
sembra pi quello dei lividi che
del cielo.
La caduta giallorossa forse
cominci contro il Bayern, un
lutto mai elaborato, o magari
contro la Juve a Torino, un anno fa: troppe parole, prima e
dopo, anche di Garcia e non poche superflue.
Ma quel crollo
*16/
ha poi preso for50
ma nel mezzo
campionato successivo, chiuso
al secondo posto solo per assenza di rivali. Erano indizi forti di
scollamento che la societ ha
ignorato. Mancava un centravanti: arrivato. Serviva un altro contropiedista: preso. Cure
palliative. Con Salah e Gervinho fuori, con Totti a fine avventura per mille logiche ragioni,
la Roma una squadra smarrita, debolissima in difesa perch incapace di difendere collettivamente. Le resta il miglior attacco della serie A, per
stata violata gi 17 volte. Nelle ultime tre partite ha preso
10 gol. In questi casi ci si chiede se i giocatori abbiano gi
esonerato lallenatore, a volte
succede. Ora Garcia ha due gare per salvare il posto, sabato
contro il Toro e poi la Champions contro il Bate Borisov,
tutto in quattro giorni. Le alternative sono comunque ipotesi
fragili, nessun grande allenatore salta sul treno della Roma a
dicembre. Se poi arrivasse
qualche segnale pi chiaro
dallAmerica, non sarebbe male: anche per i tifosi, molto critici se non assenti. C da capirli,
un po per il gioco della Roma e
un po per la fatica dellOlimpico: pi facile entrare alla Banca dItalia.
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ITROVATO (forse) il Milan

e aspettando lInter a Napoli, dove non vince da diciotto anni, sul campo della
squadra pi bella del campionato, e in attesa della Fiorentina
che contro il Sassuolo partecipa a una settimana antipica
(venerd avremo Lazio-Juve),
ecco che il corpaccione di Mario Mandzukic porta di peso i
bianconeri ancora pi in alto,
sempre pi robusti ed equilibrati, gente che somiglia al suo
centravanti che quando colpisce il pallone con la testa ricorda i grandi specialisti del passato, i ciclopi dellarea piccola,
chili e chili di muscoli in volo.
Cinque vittorie nelle ultime cinque partite, compresa la Champions: prima stava fuori Dybala, ora sta fuori Morata ma intanto i chiamati rispondono, si
battono, ridanno figura a una
maglia che era quasi fantasma.
Per lo scudetto torna in giostra
anche la Juve. E cambiata soprattutto lanima, non pi spaventata ma convinta di s. Disporre di una formazione quasi
titolare, senza noiosi dibattici
tattici (la differenza la fa la tecnica, non il movimento degli
ometti del calciobalilla), un
vantaggio che Allegri ha conquistato giorno dopo giorno. Il
suo destino non piacere a tutti e neppure esibire un carisma
da copertina, ma far giocare
meglio che pu una squadra
che sicuramente era meglio prima, ma anche oggi non da
buttare. Avere superato il turno europeo in anticipo permetter di lavorare sul campionato
per un paio di mesi, senza distrazioni, battendo la lastra.
Un programma da officina, e
del resto alla Juve servono pi
le maestranze (Sturaro, Zaza)
degli ingegneri.
Da buttare o quasi, invece,
sembra la Lazio che non esce
pi dal sacco: un punto in 5 partite. Perde a Empoli, con due
gol annullati a Klose e con qualche ombra arbitrale, per irriconoscibile rispetto allanno
scorso. Cos si allargano i confini della crisi del calcio romano.
I centurioni non sono spariti solo dal Colosseo.
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ROMA

abbiamo visto levarsi un fil di fumo. Era il


comignolo dellOlimpico.
La Roma stava bruciando con
tutta la panchina. Senza piet
verso se stessi, i giallorossi si erano appena consegnati allAtalanta. Impotenti o indifferenti avevano messo nelle mani di Reja e
nei piedi di Gomez una fetta consistente della propria dignit. Il
team che voleva far sognare
adesso toglie il sonno. Occhio
allAtalanta!, avrebbe dovuto
dire Luis Enrique. Il rischio del
fallimento crepita sotto la cenere prodotta da calciatori irriconoscibili e da dirigenti confusi o assenti. Ieri lOlimpico era spettrale, si sentiva odore di resa generalizzata, di rassegnazione. I fischi e quella decina di secondi in
cui la poca gente romanista non
ha potuto fare a meno, allibita
pi che disperata, di intonare il
classico
sciavete
roootto
er....zo!, suonavano strani, come fossero in playback. Ma il vuoto pi pesante non era in curva,
era in campo: Se ci scolliamo
ora facciamo il botto, ha ammesso De Rossi, colpevole come
gli altri, forse stanco di tutto come gli altri. Per una volta coerente e continua, la sua Roma si dimenava senza un barlume di vera intensit, senza una vaga
idea di come disporsi in area per
il cross, evitando di lasciare scoperto il secondo palo, senza voglia di cercarsi e con il sistema
nervoso in tilt. Forse volevano dimostrare che ci sono prestazioni
e risultati pi vergognosi di un
6-1 al Camp Nou. Esistono almeno tre modi di perdere 6-1 a Barcellona e la Roma ha scelto il peggiore. Ma c un solo modo per
farsi umiliare dallAtalanta in casa: giocare senza giocare, scoprire che i propri impulsi provocano cruciali ritardi di decimi di secondo ad ogni esecuzione. Ecco
perch la difesa lombarda (che
non ha mai fatto barricate) ha respinto tutto, arrivava sempre
prima o sapeva sempre prima dove sistemarsi col corpo o dove allungare il piede o la testa. Se giochi molle perdi contro chiunque,
senza lati positivi da salvare. Dopo Barcellona Garcia disse: Almeno nessuno si fatto male.
Ieri forse avrebbe potuto dire:
Almeno le docce erano calde.
N BEL D

La Roma ha 16 giocatori (tanti


Garcia ne vede) e ormai hanno
la lingua di fuori, alcuni sono sfigurati dal correre, alcuni sono infortunati. Sembrano tutti ragazzi invecchiati di colpo, nellaspetto, che di colpo hanno anche perduto lentusiasmo della giovinezza, nel cuore. Ieri stato Digne,
il pi costante di tutti, a servire a
Gomez la palla dello svantaggio
e del tracollo (Denis ha raddoppiato su rigore). Un errore iniziale ma terminale, quello del francese. Povero Digne,stavolta ha
fatto rima con rogne. Non ha un
sostituto, forse non ce la fa pi
nemmeno lui. E ieri il tracollo
stato pi umano che tecnico, pi
dentro che fuori. Vanno in malora anche i motti: La Roma non
si discute, si ama. Alluscita ritoccavano: La Roma non si discute, si sgama. Ossia non ci sono pi nascondigli, ormai si gioca a carte scoperte e non certo
consolante vedere Dzeko e Pjanic dettare o eseguire passaggi
normali al massimo per una o
due volte. LAtalanta ha vinto
perch stata aggressiva sapendo che la Roma o era pronta a riscattarsi o era ancora sotto botta. Si sono presentati attori che
avevano dimenticato le battute
e Gomez ha applaudito perch
per un attimo avr creduto che
fosse uno scherzo. E dietro la Roma senza memoria e senza alcun suggeritore nella buca non
c un giacca e cravatta pronto
ad aiutarla, forse perch pi
smarrito di lei. Garcia resta, dice il ds Sabatini. Il 9 dicembre,
giorno del Bate, arriver Pallotta, lunico in grado di tirare una
riga, decidere del futuro di Garcia in un senso o nellaltro. I quasi 20 milioni garantiti dagli ottavi faranno tutta la differenza del
mondo, in un senso o nellaltro.
Leventuale dopo Garcia non ha
nomi certi ma solo suggestioni,
Lippi da cogliere in corsa, Conte,
con cui non mancata una certa
corrispondenza, per lanno prossimo, Di Francesco che piace, s
parlato di Schimdt. Ieri Sabatini
ha avuto un colloquio con i calciatori nella pancia dello stadio. Forse temeva che qualcuno di loro
cedesse alla tentazione di festeggiare i 10 gol subiti in 9 giorni
con un aperitivo. E Garcia? Dopo
aver respinto lidea delle dimissioni, una follia con tre anni di
contratto a 230mila euro netti al
mese, lallenatore ha vagheggiato lipotesi che siano altri i responsabili del cedimento strutturale (il preparatore Norman imposto dal club?). Ruggine per togliere ruggine. Cos non se ne
esce, cos non pulisci niente.
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PALERMO
A Juve l che sbircia, man-

da occhiate minacciose,
sembra uno di quei coccodrilli dallaspetto assopito, placati dalla saziet per del tutto
infidi. Ma poi chi si fida? Gli alligatori bianconeri hanno messo
da parte la quarta vittoria consecutiva: nellultimo mese hanno
fatto gli stessi punti che avevano racimolato tra agosto e ottobre e insomma il campionato si
sta scuotendo con questi colpi
dal basso. Del poker di successi,
questo di Palermo stato il pi
convincente e non tanto per il
punteggio (arrotondato agli
sgoccioli dai gol dei comprimari:
Sturaro e Zaza) quanto per il piglio, per lautorevolezza, per il
senso di forza. Per la prima volta, la Juve ha somigliato a quella
dellanno scorso, ne sembrata
la continuazione. Probabilmente si infine ristabilita una connessione.
E una vittoria che vale perch valeva lavversario, che alla
lunga s ammorbidito (normale, quando ci si spreme cos tanto per tenere il passo dei pi bravi) e nel quale la Juve ha rischiato di incagliasi perch il Palermo era un bello scoglio di squadra gi quando lallenava (bene) Iachini e a cui Ballardini sta
cercando di dare quel tocco in
pi. Intanto, ieri sera i bianconeri hanno impiegato quasi unora
per sguainarsi dalla fodera rosanero: i siciliani sono rimasti corti, compatti, attenti e reattivi,

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Lallerta terrorismo dopo gli
attacchi alla capitale francese
trasforma lOlimpico in una
fortezza: chiuse per km le vie
daccesso, controlli per tutti:
zaini ispezionati con i metal
detector, generando code e
nervosismo. Ha colpito la foto di
una bambina perquisita
allingresso: Lo aveva chiesto lei
per emulare i grandi, ha
spiegato il pap. Ma pi dun
bimbo stato controllato, e
anche a Palermo, i ragazzini
hanno dovuto rovesciare il loro
zainetto: In passato capitato
che fossero usati per introdurre
materiale illecito. Verifiche anti
esplosivo sulle auto di tutti,
anche dei calciatori, come
Strootman o Salah.

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negando spazio a ogni possibile


idea. Ma rispetto ad altre volte,
anche a partite comunque vinte
pur se con prestazioni assai meste, i bianconeri hanno tenuto
ritmi buoni, non si sono risparmiati, non hanno pasticciato e
hanno pure espresso una buona
coralit anche se il 3-5-2, va detto, in assoluto pi prevedibile
di qualunque altro modulo, e
dunque la squadra ha stentato a
uscire dai binari per via dellordinariet dei giocatori pi creativi
(Cuadrado, Pogba, Dybala) ma
anche perch il Palermo lha
sempre tenuta in allarme con ripartenze pronte e lo sfiancante
lavoro di pressing e sponda di Gilardino (difatti spossato gi dopo 45), mentre Brugman, il trequartista imposto da Zamparini, ha quasi sempre sbagliato il
concetto della giocata. Ha piedi
buoni, il ragazzo uruguayano,
ma non ancora velocit di pen-

siero. E stato logico che dunque


la partita sia stata risolta da
unazione di forza, naturalmente interpretata dal muscoloso
Mandzukic che s scaraventato
sul cross di Dybala sovrastando
il povero Struna e punendo di testa Sorrentino, che ha sbagliato
luscita. E stata la dimostrazione che la Juve, grazie alle scelte
di Allegri, ha possibilit di gioco
diverse. E se il Palermo stato
bravo a controbattere palla a terra e sul piano dellagilit, a livello di potenza non ha retto il confronto, men che meno quando il
tridente difensivo bianconero
ha disossato gli incursori leggeri di Ballardini: subita la rete, il
Palermo ha giocato un calcio fatto di preliminari, senza sapere
per venire al dunque. La Juve
ha controllato con la sua calma
apparente, ha mantenuto la gestione della palla e delle situazioni e ha disegnato anche due azio-

ni di qualit per arrotondare il


punteggio. Quella del 2-0, conclusa con un assist in verticale di
Pogba a premiare linserimento
di Sturaro, una di quelle che si
provano in allenamento. Quella
del 3-0 conta perch s finalmente visto un gesto daltruismo di Morata, nella circostanza a favore di Zaza. Il campionato da ieri sera risulta scosso.
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raddoppia di testa. Solo dopo il


3-0, firmato Dionisi, appare il Verona, che in 7 minuti segna due
volte con Viviani e Moras. Brutto prepartita nei pressi dello stadio, con scontri tra un centinaio
di tifosi dellHellas e una trentina di sostenitori locali: 7 arrestati, 9 denunciati.

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FROSINONE. Adesso proprio fi-

nita, almeno per Mandorlini.


Frosinone una nuova tappa
della via Crucis del Verona, 0 vittorie in 14 partite, abbandonato anche dal Carpi e con la salvezza che ora dista 8 punti. Interpellato, il ds Bigon ha scaricato il tecnico: Vedremo, il momento di prendere decisioni. A
nulla servito il rientro di Luca
Toni. Al 19 Rafael accenna una
gomitata a Paganini, che un po
simula: rigore, espulsione del
portiere e gol dal dischetto di
Ciofani. Lo stesso attaccante

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tavia, si sente pi forte: merito


anche del 4-4-2 ortodosso, cui la
presenza di Niang conferisce
imprevedibilit. Altro che Balotelli, il vero figliol prodigo lex
protagonista di tante bravate,
automobilistiche e non, che
una volta indussero lallenatore
del Caen ad accordarsi con un
poliziotto perch fingesse di arrestarlo. Ma io mica mi spaventai, raccont lui. Catartici sono
stati i 5 mesi al Genoa con Gasperini: una palestra tattica,
lontano dai fischi di San Siro.
Questestate stava per restare
a Genova, dove esibiva fame di
arrivare e fede smodata in se
stesso: Voglio vincere il Pallone doro. Intanto i fischi al
Meazza sono diventati applausi. Se ne compiace il reprobo
Galliani: nel 2012 Niang fu segnalato alla Juventus, in duello
con lArsenal. Il Milan fu pi rapido di tutti.

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ha gli occhi di Conte puntati addosso. Peccato che non ci sia Berardi, laltro gioiellino della Under 21 di Di Biagio. una partita importante, affrontiamo
una squadra con grandi mezzi
che ha messo in difficolt tanti
avversari - ha detto Di Francesco -. La Fiorentina sta dando
continuit ad un progetto partito tempo fa, questanno devo fare i complimenti a Sousa perch la squadra organizzata e
ha unidea precisa di gioco.

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in corso una ribellione inedita. Mihajlovic ha osato ci che nessun predecessore mai: la sfida
pubblica a Berlusconi sul suo
stesso terreno, la battuta al cianuro. Dopo il 4-1 alla Sampdoria, lallenatore non ha avuto
paura di sottolineare lassenza
del datore di lavoro e la sua tendenza a vedere sempre pi verde lerba del vicino, che nello
specifico era oltretutto Montella, pallino berlusconiano. Stavolta il presidente non stato
costretto a sbagliare spogliatoio: di solito va in quello avversario a fare i complimenti. Pare
che Berlusconi, uomo di mondo, i complimenti li abbia poi fatti sul serio al caustico sottoposto.
Il quale sa di dovere fornire
gi domani sera, in Coppa Italia
contro il Crotone rivelazione della B, la riprova della definitiva
resurrezione del Milan, pena
limmediato ritorno sui carboni
ardenti. Avendo conquistato i
giocatori e adesso un po anche i
tifosi in veste di demiurgo dei
giovani Romagnoli, Donnarumma e soprattutto dello straripante Niang, non teme lennesimo esame, pi complicato di

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MILANO
L MILAN

FIRENZE. Siamo pronti per giocare ad altissimo livello. Paulo


Sousa ha gi messo da parte la
sfida di Basilea. Le botte prese
da Kalinic, la gomitata di Roncaglia, la fatica, la rabbia. Tre
giorni sono sufficienti per rimettere a posto gambe e testa,
e per affrontare il Sassuolo senza cercare alibi. Novanta minuti per non perdere di vista la
classifica. Il Milan pi vicino,
la Roma ha perso, e stasera c
Napoli-Inter. Sousa non fa calcoli, ma un occhio al calendario
glielo ha dato, e sa benissimo
che prendere tre punti stasera
permetterebbe alla sua squadra di rimanere lass. Magari
anche di ritrovare il primo posto. Per questo non far turn
over. Un paio di aggiustamenti
sono possibili, per nella sostanza la Fiorentina di oggi sar la stessa di Basilea. In campo
i migliori, i fedelissimi del tecnico, quelli che non tradiscono.
Basta esperimenti, almeno fino
alla sosta di Natale, poi la societ dovr intervenire sul mercato se vuole mantenere vive le
ambizioni. Cos stasera ci sar
Kalinic al centro dellattacco
viola. E poi Borja Valero e Ilicic.
E sulla fascia Bernardeschi, che

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quanto sembri: i calabresi a San


Siro saranno 5 mila e levento
verr immortalato da una maglietta celebrativa.
La frecciata di Mihajlovic
non casuale: ha capito che non
erano invenzioni le voci sul possibile arrivo in corso dopera di
Lippi e sullavvicendamento a
giugno con Conte o Montella.
Cos ha scelto di portare alla luce del sole la propria inquietudine: conta di arrivare entro Natale in zona Champions, complice
il calendario, e a quel punto sarebbe difficile per la societ bruciare il terzo allenatore consecutivo, dopo Seedorf e Inzaghi: il
lancio dei giovani e la massiccia
italianizzazione della squadra
non erano le richieste prioritarie di Berlusconi? Lintervista alla Bbc di Seedorf, che ammette
il debole per la Premier League,
va disinnescata: se lolandese si
sistema in Inghilterra, toglie al
Milan uno stipendio da 2 milioni lanno, destinabili in teoria a
un altro tecnico. Mihajlovic, tut-

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domenica nera delle


romane contribuisce la solita Lazio da trasferta: perde anche a Empoli e le sconfitte
fuori casa diventano 6 su 7, di cui
le ultime 4 consecutive. Cos i
biancocelesti scivolano al decimo posto, a 6 punti dalla zona retrocessione. E pensare che in Europa League altro calcio, altri
spazi - hanno conquistato il primato nel girone con una giornata di anticipo: ma in campionato,
dove le avversarie ormai la conoLLA

scono, la Lazio al buio da tempo


e non si vede la luce. Neanche la
svolta della concretezza Lulic al
posto di Anderson e difesa pi
protetta porta risultati: basta
un gol di testa al 5 di Tonelli su
corner di Paredes e lEmpoli si regala unaltra soddisfazione dopo
il pareggio di Firenze.
Il ritiro pre-Dnipro e i confronti nello spogliatoio non producono un approccio pi aggressivo:
la Lazio in campionato non ha
mai segnato nei primi 15. Non ci
riesce neppure stavolta e anzi
per tutto il primo tempo inoffensiva. La ripresa invece un assedio alla porta dellex romanista
Skorupski, bravo su Klose e graziato da Parolo nel recupero. In
realt il tedesco segna due volte,
ma il giovane arbitro Fabbri an-

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GENOVA. Ancora una partita con


luomo in meno, ma questa volta per troppo tempo. La vena a
Pavoletti si tappa infatti dopo
appena cinque minuti (gomitata a Gagliolo). Un gesto folle e inspiegabile. Sta attraversando
un momento positivo, gioca
sempre e fa anche gol. Difficile
capire cosa gli sia frullato per la
testa, commenta sconsolato
Gasperini. In 10 il Genoa era anche riuscito a passare in vantaggio con Figueiras, ma a gioco lungo ha ceduto di schianto. Determinate lingresso in campo di
Borriello che ha segnato il gol
del pareggio e ha confezionato
lassist per Zaccardo.

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VERONA. Uno spietato Cyril Thr-

au affossa il Chievo, per quattro anni la sua squadra. Il francese si conferma bomber da viaggio dellUdinese, alla seconda
vittoria consecutiva: cinque gol
per lui, tutti in trasferta (incluso quello nel derby), aveva gi
firmato la vittoria allo Juventus
Stadium alla prima. Al Chievo,
tradito dallautogol di Frey e rimontato in 4 minuti a cavallo
del riposo, non bastano il lampo
di Paloschi e il provvisorio 2-2 di
Inglese (gi tre gol in A). Colantuono sorride e smentisce una lite con Di Natale: Chi lo dice ha
detto un sacco di stupidaggini.
Maran: Poco lucidi, sul 2-2 non
dovevamo accontentarci.
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nulla entrambe le reti e fa infuriare i biancocelesti. Sul primo episodio, considera gioco pericoloso
una scivolata di Klose con le mani di Skorupski gi sul pallone e
forse ha ragione. Regolare invece il secondo gol, al 43 st: Non
ne possiamo pi di torti arbitrali,
non meritiamo questo trattamento: se continua cos, inutile
presentarsi la domenica, tuona
Tare. Errori evidenti (la Lazio
protesta anche per due rigori
non concessi, ndr) che hanno
condizionato il risultato, si lamenta Pioli. Che per a sua volta
sbaglia a non inserire lo spaccapartite Keita, lattaccante pi in
forma. Pessima la prova di Djordjevic, Milinkovic e Anderson, entrato nella ripresa. Il tecnico in
discussione, anche se la reazione

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nel secondo tempo dimostra che
non ha perso il controllo della
squadra. Sempre pi arrabbiati
invece i tifosi: i 1200 presenti a
Empoli a un certo punto danno le
spalle al campo in segno di protesta. Poi uno striscione: Attenti a
dove andate, so finite le serate,
con insulto finale. laccusa di
dolce vita, un classico dei momenti negativi. I problemi della
Lazio sono altri e chiss con 4

punti realizzati nelle ultime 7 gare - se sar Pioli a risolverli: decisiva per lui la sfida con la Juve di venerd allOlimpico. In ballo per leventuale successione Guidolin e
Simone Inzaghi, poi c la tentazione Lippi-Brocchi. Abbiamo
lottato si difende Pioli e non
meritavamo la sconfitta. Vero,
ma la Lazio in campionato non
vince pi.
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MILANO

ai vinti, ma pure a
chi si espone troppo in
queste vigilie dilatate,
gonfie di parole trattenute e
pensieri schermati, e stavolta
lattesa stata infinita causa
posticipo del luned. Eppure
solo una questione di forma,
non di sostanza. Maurizio Sarri
e Roberto Mancini si stizziscono se qualcuno (quasi lItalia intera) presenta Napoli-Inter come una partita da scudetto, anzi sulla via dello stesso: smorfia
amara, di compatimento per
chi cade cos in basso da pronunciare quella parola, un fugace ricorso al ben conosciuto
gesto apotropaico, poi la dichiarazione arriva scontata come
un accordo in do maggiore:
Ma per favore, siamo solo alla
quattordicesima
giornata.
Battuta regolare, 15-0 per loro,
ok. Ma allora perch, nel chiuso dello spogliatoio che come
tutte le stanze qualche spiffero
ce lha, i giocatori di Napoli e Inter, insieme ai loro allenatori,
di scudetto hanno cominciato
a parlare eccome, e da settimane, stilando tabelle per poi appallottolare subito il foglietto
col cammino da qui alla fine del
girone dandata? Perch anche loro, come noi, come tutti,
si sono resi conto che finora sono stati semplicemente i migliori del campionato, per vie
diverse e partendo da concetti
diversi, ma lo sono a tutti gli effetti grazie alla eccezionale tenuta difensiva da cui tutto promana, e vogliono continuare a
esserlo. Umano ottimismo, e
umanissime cautele nel trattenere i proclami, ci mancherebbe: lultimo allenatore a dire
che avrebbe vinto lo scudetto
fu Rudi Garcia un anno fa, poi
arriv a -17 dalla Juventus.
In un San Paolo blindato
allinverosimile dopo gli allarmi lanciati dal questore Guido
Marino (apertura dei cancelli
addirittura alle 16.30, 1400 tra
agenti e steward, cani anti-esplosivi) pioveranno circa
55mila spettatori, record stagionale, per la sfida tra la prima e la seconda della serie A.
Un Napoli-Inter cos di vertice
non si verificava dalla stagione
1988-1989, fu 0-0 poi lInter
del Trap vol verso lo scudetto
dei record. Ma di primati ce ne
sono anche ora, e di livello europeo, seppure parziali: le 9 partite su 13 con la porta intonsa di
Handanovic (Reina 8) e i 2 gol

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incassati dal Napoli nelle ultime 10 partite sono record continentali in questo scorcio di stagione, al tempo stesso il Napoli
non prende gol da 5 partite intere e lInter da 4: Lemina e Kalinic (al San Paolo), Muriel e Gilardino (a Genova e a Palermo)
sono gli unici ad aver bucato le
difese pi impenetrabili della
A negli ultimi due mesi, non a
caso hanno perso una sola partita a testa (le altre hanno tut-

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te da 3 sconfitte in su). La maggioranza (diffidare sempre delle maggioranze, in ogni caso)
ritiene che il Napoli sia strafavorito, appoggiandosi a dati e
impressioni nitide: gioca bene
e bello; Higuain e Insigne hanno segnato pi di tutta lInter
messa insieme; dopo la sconfitta del 23 agosto col Sassuolo ha
infilato 12 risultati utili conse-

cutivi, nessuno ha fatto pi


punti nelle ultime 10 gare (Napoli 26, Fiorentina 22, Inter
21) e una difesa cos solida non
si vedeva dal 1986, stagione
del primo scudetto, mentre in
casa segna da 24 partite consecutive. Sar una partita bella
da giocare concede Sarri
tra due squadre diverse. LInter solida, ottima tatticamente, pi fisica di noi, non spettacolare ma efficace in campo,
del resto uno gioca a seconda
della rosa che ha; noi siamo migliori a livello di esposizione di
gioco, abbiamo un solo atteggiamento e finora lo abbiamo
messo a frutto. Cautele anche
da Mancio, ovvio: il primo
scontro diretto fuori casa per
noi, importante, ma qualsiasi sia il risultato non cambia
niente, presto, anche se vincere ci darebbe ancora pi forza. Siamo diversi da loro come
mentalit e come gioco, ma
non detto che lInter abbia
meno qualit.
Al solito, la formazione del
Napoli nota da giorni mentre
quella dellInter, dopo le 13 diverse in 13 gare, affidata allestro del Mancio: Forse un
vantaggio conoscere la formazione del Napoli, per rimane
una grande e imprevedibile
squadra, mentre unipotesi di
11 interista quella della squadra che batt la Roma, senza
Icardi e senza Felipe Melo, e sarebbe la prima volta che Paganini ripete, ma si vedr stasera. Il risultato pi probabile, viste le premesse, potrebbe essere uno 0-0, anzi un 1-1, a meno
che una delle due non rompa di
schianto, lasciando allaltra lo
scudettino dautunno. Che varr pure poco, ma buttalo via.
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NAPOLI
ERA una volta la metafora

pi romantica e made in
Italy del catenaccio: un caposaldo del nostro calcio per generazioni di allenatori. Adesso
per sbarrare le porte (del pallone) va invece di moda la tecnologia del drone: importata dagli
Stati Uniti e in particolare dai
rettangoli del football americano, dove lavevano sperimentata per primi come uninnovativa
arma tattica, per complicare il
touchdown degli avversari. La filosofia e lutilizzo continuano a
essere gli stessi, squisitamente
difensivi. Anche Roberto Mancini e Maurizio Sarri hanno imparato infatti a servirsi dellaeromobile a pilotaggio remoto
(acronimo Apr) per limitare i
gol subiti, con risultati sorprendenti e molto positivi che cominciano a incuriosire tutti. Handanovic e Reina sono i portieri meno battuti della serie A: protetti
da due reparti che hanno imparato a muoversi con una precisione quasi scientifica, teleguidati
dallalto. Dietro ai progressi di
Koulibaly e Ghoulam e allaffiatamento tra Murillo e Miranda
spunta lausilio del Gps: uno
strumento di lite del mondo virtuale, ma gi efficace come il lucchetto di una volta.
AllInter ne hanno sperimentato con successo le potenzialit
durante lestate scorsa, nei primi giorni di ritiro in Val Rendena. Il drone dellazienda di soggiorno e turismo volteggiava sul
campo di Pinzolo e ha attirato
lattenzione di Mancini, che ha
chiesto ai suoi dirigenti di piazzarci sopra una telecamera: per
registrare dallalto tutte le fasi
degli allenamenti. Volo raden-

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Il drone non una bacchetta


magica, ma lo strumento tecnico che sta aiutando Sarri nella
sua rivoluzione. I difensori del
Napoli hanno infatti dovuto imparare a marcare il pallone, ostacolando solo in seconda battuta
le azioni degli avversari. Albiol
viene dal Real e ha avuto lumilt di resettare il suo modo di giocare, gongola lallenatore toscano, godendosi il rendimento
super (9 gol subiti in 18 gare, Europa compresa) del suo reparto
arretrato, con Reina imbattuto
da 468. Un anno fa, solo in campionato, le reti al passivo degli
azzurri erano state 54. E quasi altrettante (48) ne aveva incassate lInter: prima che la tecnologia venisse in aiuto di Mancini e
Handanovic, a sua volta invulnerabile da 4 gare. Per gli attaccanti sar dura anche al San Paolo,
stasera: lass qualcuno li spia.

OTIZIA molto (dolce)


attesa, Ilaria DAmico ha
salutato ieri la
compagnia di Sky Calcio Show
tra commozione ed emozione
annunciando il ritiro stagionale
per completare la gravidanza.
Da domenica la sostituisce
Alessandro Bonan, scelta
piuttosto sensata.
***
Per una strana combinazione
di tempi pubblicitari su
Mediaset Premium, mentre
quelli dellAtalanta festeggiano
in campo il raddoppio compare
di lato lo spot animato di uno
spumante con i tappi che
saltano. Uno spumante peraltro
smerciato a prezzi decisamente
modici.
***
successo davvero, le
ingiunzioni legali funzionano.
Nello sconcerto di molti seguaci
sparito dal web il sito
Rojadirecta, una manna finora
per chi cercava le partite gratis e
in diretta. Come proseguir non
si sa, ma davvero la prima
volta che i detentori dei diritti
del calcio ottengono un risultato
(non) visibile.
***
Purtroppo ci vanno di mezzo
anche eventi che era sacrosanto
cercare l perch nessuna tv,
sbagliando, li trasmette. Vedi lo
storico match di sabato sera tra
Klitschko e Fury con il primo
detronizzato dopo secoli del
titolo dei massimi. Modalit di
fruizione possibile, quella sera,
youtube: dopo ogni round,
qualche volenteroso metteva il
round medesimo sul sito in
leggera differita, con
telecronaca francese.
***
Non solo Gasparri. Su Twitter
passa anche la parte divertente.
Per esempio sabato sera la gag:
Questa estate in molti
dicevano che per far giocare
bene il Milan serviva Montella.
***
Torino-Bologna, calcio
rinfrescante quando nellultimo
quarto dora vengono avvistati
insieme in campo Acquah e
Acquafresca.
***
Bella polemica in Inghilterra.
LArsenal per spostarsi a
Norwich per la trasferta di ieri
ha scelto laereo. Quattordici
minuti di volo. Sarebbero un
paio dore scarse via auto. E
nonostante questo hanno
pareggiato male contro
lavversario molto pi scarso.
***
Le donne ne sanno di pi e lo
sanno meglio, ma poi Nel
servizio su Brescia-Cagliari a
90B linviata Tiziana Alla
annuncia che non si insister
sulle immagini dello spaventoso
infortunio a Dessena. Poi la linea
va allo studio e il gruppo
maschile presente ci fa sopra
una specie di moviola.
***
Comincia il lento,
inesorabile, bellissimo
avvicinamento a Palermo-Juve
(Pierluigi Pardo, Premium).
So tre mesi che dico che
dobbiamo fare il 4-4-2 (Il
presidente del Pd Matteo Orfini,
molto milanista, su Twitter).
La Juve trionfa al Barbera,
barbera e champagne
(Riccardo Trevisani, Sky).

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gioco: con la possibilit di soffermarsi a turno su un solo giocatore o sullintera linea difensiva,
che dal basso meno facile da
decifrare. Laeromobile funzio-

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na come un occhio mobile e discreto: filma le esercitazioni tattiche e le trasmette alla cabina
di regia, dove il materiale viene
riversato su un computer. Il gps
aiuta a individuare gli errori: dei

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sta, con alle spalle tre stagioni


desperienza in materia a Empoli. Nella settimana tipo dellallenatore del Napoli c proprio un
D-Day: difesa & drone, una full
immersion di solito a met setti-

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mana, Coppa permettendo. Funziona cos: a Castel Volturno sono precettati solo i difensori, per
una mattinata di lavoro straordinario riservato a loro. Higuain
resta a casa, al suo posto si presentano i tecnici della Itf, la ditta che collabora con il club. Dei
1200 APR che volano nei cieli
dItalia, ben quattro sono in dotazione agli azzurri, uno pi sofisticato per le occasioni speciali.
Lultima volta stato utilizzato
venerd scorso, per una prova generale anti-Inter della durata
di 40: registrata e analizzata.

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singoli e di reparto. Alla Pinetina hanno piazzato una cinepresa su un albero, per semplificare
le operazioni. E funziona lo stesso.
Sarri invece un perfezioni-

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RAN Bretagna-Belgio fini-

ta come il peggiore degli


scommettitori aveva pronosticato. Se infatti voi schierate
insieme al n. 2 mondiale Murray
un buon doppista come il suo fratellino, e gli avversari si ritrovano con il n. 16 e il 56 del mondo,
non pu pi accadere quello che
fece soffrire e vergognare lo
scriba su campi di dubbia moralit, quali Zagabria o Belgrado o
Buenos Aires, o Bucarest, per
non parlare di Milano e Roma.
Ora, dopo la benefica invenzione
di Mr. Hawk (Falco), i furti sono
scomparsi, i giudici resi forzatamente onesti dallo strumento,
ed quindi impossibile ottenere
un risultato immorale. Leggendomi venerd qualcuno mi ha fatto notare che era gi accaduto
che un solo tennista vincesse la
Davis, con la collaborazione di un
buon doppista. E aveva citato
Bjorn Borg, costringendomi a ricordare il suo partner di doppio
Bengtson, nel 75. Ma la principale caratteristica di questanno, e
insieme la decadenza della Davis
non ha riguardato le vittorie della squadra formata da un solo giocatore e mezzo, quanto lassenza, per motivi che risalgono al denaro, dei primi tennisti del mon-

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do, Djokovic, Federer, Wawrinka, Nadal. Il nuovo presidente


della Itf, Mr. Haggerty, ha timidamente accennato a mutamenti, indicando una eventuale assenza dal 1 turno (bye) della nazione vincitrice lanno precedente. Gli scriver quindi, appena
terminate queste note, ricordandogli che la Davis, simile ad altre
grandi competizioni quali lAmerica Cup di Vela, era stata architettata nel 1900 dal bostoniano
Dwight Davis, tennista e poi Ministro della Guerra, secondo una
formula tipica dei tornei anglosassoni, e cio quella della Sfida

al Campione (dellanno precedente) abituale anche in tornei


quali Wimbledon sino al 1921.
Fu un italiano, il presidente della
Fit Luigi Orsini (aficionado sino
a farsi seppellire in abiti da tennis), a farsi promotore di un mutamento che, dalla formula del
Challenge Round pass alla Finale (detta da alcuni Finalissima),
dopo che anche il Paese detentore si era dovuto iscrivere, come
tutti gli altri, al 1 turno. Ricordo
benissimo la prima finale della
storia nella Bucarest comunista
del 1972, i romeni Nastase e Tiriac contro gli statunitensi Gor-

man e Smith, anche perch al


17 furto di un punto a Stan Smith (che ribattezzai San per la pazienza), iniziai a protestare ad alta voce, e fui arrestato dalla polizia. Nella lettera al Presidente mi
permetter di suggerire, quale rimedio, che si ritorni allantica formula del Challenge Round, che
faciliter almeno al Paese vincitore di schierare i tennisti vincitori
lanno precedente. Permettendo
cos forse agli assenti di questanno di dedicare almeno una
delle loro preziose e costosissime
settimane alla loro patria.

ilano vince a Cant il derby lombardo e resta sola su una vetta che Pistoia, battuta in casa nel finale da Reggio, deve lasciare. Pure in Brianza si va alla volata, con un 63-64 che ancora lascia vita a tutti a 4 dalla fine. E l dilagano Lafayette (18) e
McLean (15 pi 9 rimbalzi), i migliori di
unEa7 pi solida, capace di superare le assenze di Gentile e Macvan, e di stendere una rivale che, con linnesto di Jajuan Johnson, luomo il cui ingaggio fra leggi tortuose ha spaccato in due la Legabasket, pu davvero crescere. Ieri ne ha infilati 28, per da leone troppo solo, accanto a Hodges che 12 dei suoi 16 li
aveva messi nei primi 6, quando Cant, sul
19-8, aveva sognato un altro film. XG

Risultati: Trento-Torino 93-85, Bologna-Avellino 81-66, Brindisi-Varese 80-74,


Venezia-Caserta 65-58, Pistoia-Reggio E.
77-80, Cant-Milano 71-78. Oggi: Capo dOrlando-Sassari (20.30), Pesaro-Cremona
(20.45, Sky). Classifica: Milano 14; Pistoia,
Reggio E., Venezia e Trento 12; Brindisi, Sassari, Cremona e Trento 10; Varese e Capo
dOrlando 8; Avellino, Cant, Bologna e Caserta 6; Torino e Pesaro 4.

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ABU DHABI

tardi, lo ammette lui stesso. Ora Rosberg appare invincibile,


fuochi dartificio anche ad Abu
Dhabi, terzo successo consecutivo, sesto stagionale, il pilota a
cavallo del razzo Mercedes si
sente in orbita, ma tutta questa estasi arriva quando il vitello doro Hamilton gi scappato dalla stalla, si preso il terzo
Mondiale della carriera, il secondo di fila, ha eguagliato Senna e ora solo arrabbiato per i
continui schiaffi di novembre,
batoste che lui incassa con stizza perch non ama finire secondo e che ieri trasparivano bene
dalla sua faccia funerea.
Rosberg ha vinto di nuovo,
ma linutile exploit con il Mondiale agli sgoccioli non fa che accrescere la nomea di splendido incompiuto, un eterno secondo, una sorta di Bitossi a 4
ruote, visto che il pilota con
pi pole in carriera (22) e fra poco ( a 14, Moss lo precede con
16) con pi gare vinte fra quelli
che non si sono mai portati a casa un titolo iridato. Una statistica che Hamilton, sempre pi
suo nemico nonostante la convivenza in Mercedes, sottolinea
con acidit: Mi spiace non aver
vinto qui, ma ci che conta aggiudicarsi il Mondiale e non posso essere triste.
Non lo nemmeno la Ferrari,
visto che Raikkonen trova il terzo podio della stagione, dopo
Bahrein e Singapore, non siamo ancora a livello delle Merce-

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AMBURGO. Restano tre le

I SVEGLIATO

des, ma stiamo arrivando sentenzia, e Vettel compie la grande rimonta annunciata, scalando quasi lintera griglia e terminando quarto dal quindicesimo
posto iniziale. Soprattutto non
ha rimpianti Arrivabene, il capo team, che assegna un 10 e lode alla squadra per il 2015 e dice: Abbiamo scalato una montagna, con la forza del gruppo
siamo arrivati in cima, peccato
che qualcuno abbia chiuso larrampicata prima di noi. Per la
nostra crescita stata impressionante: avevamo un distacco
notevole dalla Mercedes, labbiamo quasi azzerato. Compiendo il primo passo. Arrivabene per ora non vuole fermarsi:
Bisogna raggiungerli e poi superarli. Nel 2016 non ci resta
che vincere. lobiettivo dichiarato, ci che chiede il presidente Marchionne, che ci sta sempre vicino, ci sprona a dare il
massimo, ma che non possiamo tradire. La differenza fra
una buona e unottima stagione semplice: sar eccezionale
solo quando la Ferrari riporter
il Mondiale a Maranello.
Missione che Vettel spera di
centrare presto. Ieri il tedesco
non ha mostrato rimpianti per
il madornale errore di sabato in
qualifica: passato. Il quarto
posto il massimo che si potesse fare, con sorpassi e strategie, meglio pensare allanno
prossimo. Mai ho visto migliora-

re cos tanto un team in pochi


mesi, quello della Ferrari stato un miracolo. Ora, con un inverno vincente, dobbiamo completarlo: lultimo step il pi difficile, ma ci credo.
Convinto lui, speranzoso
Raikkonen, determinato Arrivabene, guardinga la Mercedes, che ad Abu Dhabi ha perso
una battaglia politica, con i giudici che hanno respinto la richiesta di chiarimento contro
ignoti (ma il destinatario era la
Ferrari e la collaborazione con
lamericana Haas, in gara dal
2016), su aiuti tecnici verso futuri team che possono aggirare
le regole (limitate ore in galleria del vento) e creare un vantaggio. I giudici hanno sentenziato che la Ferrari non ha commesso infrazioni, ma che dora
in avanti le squadre che hanno
chiesto di entrare nel Mondiale
dovranno comportarsi come i
futuri concorrenti, una volta ottenuta liscrizione. Doppio colpo per Maranello: ha sfruttato il
buco regolamentare e ora nessun altro potr farlo. La Mercedes abbozza, congela le posizioni in pista con la strategia (Hamilton avrebbe voluto differenziarsi da Rosberg per poterlo superare, non glielo hanno permesso), e alza la guardia per il
2016: La Ferrari una minaccia, ma noi siamo sempre i pi
forti. Sar cos anche nel 2016.
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GP Abu Dhabi
1

1h38'30"175

alla media di
185,997 Km/h

(GER/ Mercedes)

2 Lewis Hamilton

8"271

3 Kimi Raikkonen

19"430

4 Sebastian Vettel

43"735

(Gbr) Mercedes

(Fin) Ferrari

(Ger) Ferrari

5 Sergio Perez

1'03"952

6 Daniel Ricciardo

1'05"010

(Mes) Force India-Mercedes

(Aus) Red Bull-Renault

7) Hulkenberg (Force India)


8) Massa (Williams)
9) Grosjean (Lotus)
10) Kvyat (Red Bull)

Mondiale piloti
1 Lewis Hamilton (Gbr)

381
322

2 Nico Rosberg (Ger)


3 Sebastian Vettel (Ger)
4 Valtteri Bottas (Fin)
5 Kimi Rikknen (Fin)
6 Felipe Massa (Bra)

278
150
136
121

7) Kvyat (Rus) 95
8) Ricciardo (Aus) 92
9) Perez (Mes) 78
10) Hulkenberg (Ger) 58

Mondiale costruttori

4 Red Bull/Renault

703
428
257
187

5 Force India/Mercedes

136

1 Mercedes
2 Ferrari
3 Williams/Mercedes

avversarie di Roma nella corsa


ai Giochi olimpici del 2024.
Amburgo ha ufficialmente
ritirato la sua candidatura: a
deciderlo attraverso un
referendum sono stati gli
abitanti della citt insieme a
quelli di Kiel, candidata ad
ospitare le competizioni
veliche. Hanno votato per il no
al piano da 7,8 miliardi di euro
650.000 elettori, il 51,7% del
totale (su circa un milione e
mezzo di aventi diritto).
Questa una decisione che
non volevamo per chiara
ha commentato a caldo il
sindaco di Amburgo Olaf
Scholz (Spd). IL 48,3% dei s
non stato sufficiente
commenta il comitato
promotore. Contro Roma
restano le candidature
fortissime di Parigi e Los
Angeles e, pi defilata, quella
di Budapest. La decisione
definitiva arriver nel
settembre 2017, a Lima.
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LONDRA
RIMA ha

ringraziato Ges, il tuo


potere, Signore, che mi ha fatto vincere. Poi ha fatto una serenata alla
moglie dal ring, cantando un classico degli Aerosmith. Quindi ha straparlato con i
giornalist: La gente pu dire quello che
vuole su di me, che sono grasso, goffo, lento, rammollito, ma stasera ho dimostrato
perch sono il pugile che tutti vogliono
evitare. Luomo che ha riportato in Gran
Bretagna il titolo mondiale dei pesi massi-

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mi ha una storia da Rocky: molti gli davano del clown, adesso tutti devono prenderlo sul serio. Tyson Fury, auto soprannominato Gipsy Warrior, il guerriero degli zingari, ultimo di una stirpe di travellers, i nomadi irlandesi, diventato inglese quando Dublino non lo ha mandato alle
Olimpiadi, ha sconfitto ai punti sabato

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notte in Germania il campione in carica


Wladimir Klitschko in uno scontro fra giganti in cui non a caso ha avuto la meglio
il pi alto (2 metri e 6). Non stato un altro Al-Frazier: gli appassionati di boxe
hanno visto di meglio. Ma una delle pi
grandi sorprese di tutti i tempi per questo
sport: prima dellincontro lo sfidante veni-

va dato 4-1 dai bookmakers, le sue minacce a Klitschko sembravano smargiassate,


lucraino non perdeva un match da undici
anni. E invece ha prevalso Fury, parere
unanime dei tre giudici, la stampa concorde.
Il nuovo campione (che riunisce le corone di Wba, Wbo e Ibf) nato a Manche-

ster 27 anni fa da una famiglia di origine


irlandese con il pugilato nel sangue: suo
padre, John Gypsy Fury, inizi a fare
combattimenti a mani nude e poi diventato uno stimato professionista, lo ha chiamato Tyson in onore dellallora campione
dei massimi americano; un cugino campione dei massimi in Irlanda, un altro
campione dei pesi medi sempre nellIsola
di Smeraldo, uno zio, anche lui ex-pugile,
gli fa da trainer. Dopo una carriera da dilettante nella boxe irlandese, passato
professionista in Inghilterra per protesta
contro la sua mancata selezione con la
squadra dellIrlanda alle Olimpiadi del
2008. Da pro ha un record indiscutibile:
25 incontri, 25 vittorie, 18 per K.O., sebbene non molte contro grandi avversari. La
sua versione che i pi forti lo evitavano
per paura, compreso Klitschko, che Fury
diceva di voler affrontare da cinque anni.
Ora pare che gli offrir una rivincita, ma
intanto ha scritto il suo nome, accanto a
quelli di Lennox Lewis, Frank Bruno e David Haye, fra i britannici campioni del
mondo dei massimi. Contribuendo (insieme a Murray nel tennis) a un week-end come non ne capitano spesso al Regno Unito: il paese che ha inventato lo sport moderno ma che dallo sport (vedi calcio e
rugby) rimedia pi delusioni che trionfi.
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LAKE LOUISE. Super Aksel Lund

Svindal: il norvegese, 32 anni,


al rientro dopo un anno di
infortuni, domina Lake Louise,
vincendo anche il superG dopo
la discesa. Ma sul podio sale
ancora lazzurro Peter Fill in
grande forma. Dopo il secondo
posto in discesa per un solo
centesimo, terzo a 45
centesimi da Svindal: podio
numero 13 per il carabiniere di
Castelrotto. Ad infilarsi fra i
due il campione olimpico
della discesa, laustriaco
Matthias Mayer, che si piazza
2 a 35 centesimi da Svindal.
Gli altri italiani: Dominik Paris
6, Mattia Casse 15, Matteo
Marsaglia 21e Christof
Innerhofer 22. Nel 2 slalom
donne ad Aspen, trionfa
ancora con netti distacchi dalle
altre lamericana Mikaela
Shiffrin: 2a +265 la svedese
Hansdotter, 3 a +290 la ceca
Strachova. Miglior azzurra
Manuela Moelgg, 23.
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NEW YORK

ha 81 anni. Quaranta vissuti da uomo, laltra


met da donna. Non passa inosservata: per laltezza e landatura. Un metro e novanta, 47 di
piede, mani giganti. stata la prima nello
sport ad attraversare quel confine, con la
racchetta in mano. A giocare con le protagoniste di unepoca: doppio con Billie Jean
King, scambi con Martina Navratilova, con
cui da coach ha condiviso anche il Grand
Slam Career.
E a vincere in tribunale per il suo diritto
di partecipare ai tornei: dal 1977 al 1981.
La dottoressa Rene Richards, specialista
in occhi, attira sguardi nel suo studio a Manhattan.
Fosse ancora il dottore Richard Raskind,
i bambini non griderebbero: Mamma,
quant alta. Chi ha visto la serie tv 5SBOT
QBSFOU capir. Rene porta scarpe basse,
pantaloni neri, maglione a dolce vita morbido, orecchini, Rolex doro al polso. Me lo
ha regalato Martina Navratilova, dopo un
allenamento.
Rene, lei nel 1975 cambi sesso.
S, ma senza andarlo a dire in tv. Tenni
tutto segreto. Mi operai a New York, tre ore
in sala operatoria, e alluscita avevo limpressione che mi avessero pugnalato in
mezzo alle gambe. Per 48 ore fu tutto molto insopportabile. Quando lasciai lospedale ero sola: senza gruppo di sostegno, senza
appoggio psicologico. Avevo gi iniziato
una cura ormonale a base di estrogeni che
in tre anni mi aveva eliminato la barba. Feci altre due operazioni per aumentare il seno. Ero sposato, divorziato, avevo Nick, un
figlio di tre anni. Avevo studiato a Yale, ero
stato in Marina, giocavo a tennis piuttosto
bene. Ma decisi di scomparire, di vivere la
mia nuova identit lontano dai posti dovero nato e dove ero Richard. Cos andai in California pronta a ricominciare unaltra vita.
Problemi in famiglia?
Non posso dire di no. Mio padre, ortopedico, quando andavo da lui vestito da donna, mi ignorava. Mia madre, psichiatra,
una volta ad Halloween mi vest da bambina e gli altri genitori le chiesero perch non
fossi mascherata. Sono cresciuta nel
Queens, mi piacevano le ragazze e le auto.
Ma al college gi mi depilavo le gambe. E a
mio figlio fino a quando ha compiuto otto
anni non ho detto niente, davanti a lui mi
presentavo con abiti maschili. Per Nick ero
e sono pap.
RANSAMERICA

Ma in un torneo notarono il suo servizio.


Mi ha fregato la passione per il tennis.
Ho continuato a giocare con il mio nuovo
nome. Ma a La Jolla, un giornalista sinsospett per come battevo, un po troppo da
uomo, io tra laltro sono mancina, e inizi a
fare ricerche. Scoprirono chi ero, montarono le polemiche, ero unimmorale, dovevo
scusarmi. Di cosa? Volevo solo un po di anonimato. Essere Rene, rinata appunto,
quel nome lo avevo scelto anni prima in un
soggiorno a Parigi
dove ero stata tentata da unoperazione
a Casablanca dal
dottor Burou. Mi
presentai in Marocco con quattromila
dollari in contanti,
ma scappai quando
vidi le condizioni
igieniche della clinica.
E poi come and?
And che se anche mi fossi ritirata,
avrei fatto scandalo
ovunque. E allora
pensai che forse valeva la pena battersi contro i pregiudizi, contro una United State Tennis Association che rifiutava la mia iscrizione
allUs Open. Che diritto avevano di
escludermi? Portai
la mia causa davanti alla Corte Suprema e vinsi, i medici
testimoniarono la
mia nuova identit.
Avevo perso 20 chili e il 30 per cento
della mia massa muscolare. A 40 anni
giocavo contro le ragazzine di venti, a
quali Evert e Austin potevo fare paura? Ma
per loro ormai ero un mostro: venuta a deturpare la loro femminilit e i loro incassi.
Molte avversarie rifiutavano di darle la
mano.
S. Qualcuna si ritir per polemica. Il
pubblico mi lanciava lattine. Dicevano: se
non una vera donna perch gioca con le
donne? Non volevano che usassi il loro bagno e la loro doccia. Ma perch c sempre

questo problema della toilette? Portavano


i cartelli: *NBSFBMXPNBO. Mi disprezzavano: meglio un uomo intatto che una trans,
donna imperfetta. Soprattutto avevano
paura di perdere il guadagno, credevano
che un giorno noi trans avremmo sbaragliato la concorrenza, fatto a pezzi tutte loro,
che poverine avrebbero vinto solo spiccioli.
Io che volevo stare in silenzio, mi ritrovai
bandiera di un mondo che voleva dignit.
Come oculista guadagnavo 100 mila dollari lanno, secondo le mie colleghe mi ero fatta tagliare il pene per vincere a tennis?.
E cos nel 1977 gioc lUs Open.
Persi al primo turno con Virginia Wade,
ma nel doppio arrivai in finale, anche se
contro Navratilova-Stove non ci fu niente
da fare. E con Ilie Nastase nel 1979 raggiunsi la semifinale nel doppio misto. La mia miglior classifica stata il numero 20. Fossi diventata trans a ventanni sarebbe stata
unaltra storia.
La legge disse s, lo sport no.
Esatto. Philippe Chatrier, presidente
della Federazione Internazionale Tennis,
mi proib di giocare in Europa. Temeva la rivolta delle altre. Il vostro Martin Mulligan
minvit al Foro Italico, ma per il divieto
non se ne fece nulla. Lopposto di quello che
capita oggi visto che il Cio ha aperto ai
trans che hanno cambiato sesso da almeno
due anni, mentre molti Paesi non riconoscono la loro nuova identit.
Da chi ebbe solidariet?
Dalla Navratilova, da Billie Jean King
che cerc di calmare gli animi: ragazze,
una donna, quindi giocher, fatevene una
ragione. Da McEnroe, da Bjorn Borg che
minvit da lui a mangiare polpette svedesi, solo che a tavola si sentivano degli
schiocchi provenienti dagli armadi. Erano
le corde delle sue racchette che saltavano
perch lui le sottoponeva ad una pressione
pazzesca. Lo sport fatto di superiorit, anche fisica, dov lingiustizia? Prendete Serena Williams, ha pi testosterone di qualche uomo.
E allora?
Dovrebbe fare la boxe, salire sul ring,
mette paura, avete visto i muscoli? femmina, ma ha una forza dannata, usa e sfrutta questo suo vantaggio e fa bene. meno
donna di altre, ma anche pi uomo di altri.
Lo sport diversit, mettere a profitto le
proprie caratteristiche, non vergognarsene.
Com stato allenare Navratilova?
Bello perch unatleta eccezionale.
Ascolta, anche se non sembra, e non biso-

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gnava ripetere le cose due volte. Ma Martina anche una persona fragile, generosa
nel voler comprendere tutti. Con me riuscita a battere Chris Evert e a vincere due
Wimbledon. Quando sono stata in difficolt mi ha saldato un debito di 400 mila dollari e quando in Giappone ha visto che guardavo, rapita, un oggetto elettronico che
non potevo permettermi, me lo ha regalato. Sulla sua generosit non si discute, manteneva un gruppo immenso, amici e scrocconi, e pagava sempre lei.
Ma nel 1983 si licenziata.
Martina quando si innamora mette la
persona amata al centro di tutto e a quel
punto consigliarla difficile. Ma al torneo
di Parigi guardava sia me che Nancy Lieberman, sua fidanzata e preparatrice atletica,
e andava in confusione. Cos ho detto basta, senza rancori, tanto che mi ha voluta
come sua presentatrice quando entrata
nella Hall of Fame del Tennis.
Sorpresa da Bruce Jenner, ex decathleta, diventato Caitlyn?
Molto. Anche perch i giornali hanno
scritto che lavrebbe fatto su mio consiglio,
ma non vero. Io non capisco come si possa
cambiare sesso sotto locchio delle telecamere. Quel coltello, o forse dovrei dire lama, che usa il chirurgo porta ad una realt
irreversibile. E anche dolorosa. Io volevo lanonimato, oggi invece cercano pubblicit.
C chi mi chiede: ci dica, lei che stata una
pioniera. Non lo sarei mai stata se la stampa mi avesse lasciata in pace. E la sera a letto, ci sono io, non la pioniera.
Rimpianti?
Ci sono scelte personali che si fanno per
sano egoismo, ma che coinvolgono anche
gli altri. Mi sono allontanato per quattro anni da mio figlio, Nick, che in quel momento
ha perso un padre: una cicatrice che non
sparisce. Lautorit paterna in gonna funziona meno. Per non parlare di certe scene,
al supermercato, dove Nick mi chiama pap, pap, e la gente vede un omone in gonna e camicia che si avvicina a lui. Non facile quando il tuo bimbo a nove anni ti chiede: pap hai i seni? Come non stata facile
la prima visita ginecologica dopo loperazione, il dottore era molto pi nervoso di me.
Non ha risposto.
Non posso. Allora non avevo scelta. Ho
sempre amato donne, tranne la parentesi
di una relazione con due uomini. E ho provato a negare la mia parte di maschio, ma vivevo in una societ che non mi avrebbe permesso di essere effeminata, senza farmi
sentire diversa. E loperazione lho fatta
con una buona dosa di incoscienza, a volte
meglio cos.
Richard morto?
No, vive in unaltra persona. Io da Rene non cucino, n faccio giardinaggio, adoro lo stesso Bach che adoravo quando ero Richard. Come Rene non ho mai amato uomini e come Richard ho amato donne. E ora
che sono invecchiata d ai vestiti molto meno importanza di una volta. Non odio Richard Raskind, una parte di me, ho la sua
stessa personalit. E mi dispiace per mia
moglie, per mio figlio, per la mancanza di
privacy. Ai giovani quando c conflitto tra
il proprio sentire psichico e la condizione
anatomica bisognerebbe lasciare tempo
per decidere, non forzarli, a volte anche le
circostanze sono un obbligo.
Se si guarda allo specchio?
Sono un facsimile di donna, non ho ovaie, n utero. Ma sto bene nella mia pelle. Richard era un bel tipo, per nel suo sguardo
cera tanta disperazione.
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ATI due

volte. La prima era uno sbaglio, la seconda una rivoluzione. Campioni anche nella gara pi dura: contro lavversario dentro, lestraneo fuori.
Transessuali nello sport, e non sempre un
successo. Quando era Heidi, era cos maschio che alla toilette le indicavano la porta
di fronte: Una donna, un uomo, non so. Un
qualcosa senza identit. Lanciatrice del peso drogata di steroidi dallex Ddr, Krieger
divenne Andreas quasi ventanni fa: Non
ho avuto scelta, Heidi stata uccisa.
Caitlyn invece si data la vita. Era Bruce
Jenner, campione olimpico americano, oro
nel decathlon a Montreal 1976. Quel capellone con la canottiera rossa che al traguardo alza le braccia. A 65 anni, dopo tre mogli
e sei figli, diventato donna. La transessuale pi glamour dAmerica, anzi limmagine
copertina. Call me Caitlyn il titolo su7BOJ
UZ'BJS a giugno scorso, foto dautore (Annie Leibovitz), scrittura pure (il premio Pulitzer Buzz Bissinger). E davanti alla tv per
ascoltare la sua storia cerano 17 milioni di
persone. Tutta la sua transizione in un docu-film. Della nuova s ha detto: Caitlyn
una persona migliore di Bruce.
Una persona, finalmente. Lepopea Rene Richards. Dopo di lei, a parte la tedesca
Sarah Gronert nata intersex, solo unaltra
tennista transessuale nel circuito pro: la cilena Andrea Paredes, 44 anni, si chiamava
Ernesto. Con entrambi i nomi non ha mai
brillato, ma quando ha giocato (poco) cera
MB$OO. Davanti ai riflettori, e anche molto
lontano. Lo scozzese volante Robert Millar,
secondo al Giro dItalia nel 1987, si ritirato dallo sport 8 anni dopo ed sparito: nel
Dorset, si chiama Philippa York, vive con la
sua partner Linda Purr. Laustriaca Erika
Schinegger, campionessa del mondo di discesa nel 1966, fece un test medico due anni dopo alle Olimpiadi a Grenoble: era un uomo, organi genitali nascosti allinterno. Si
operata, Erik, ha 67 anni, padre.
Giochi trans. Il Comitato olimpico internazionale ha sospeso i controlli sul sesso a
Sydney 2000 e deciso, da Atene 2004, che
le persone transessuali, se legalmente riconosciute di sesso maschile o femminile e dopo due anni di cure ormonali, possono partecipare alle Olimpiadi. Finora nessuno. Anche se ben prima della legge olimpica, tutti i generi sessuali hanno fatto sport. La sovietica Aleksandra Chudina, classe 1929,
due argenti e un bronzo in atletica, nel lungo, giavellotto e alto e nella pallavolo tre
mondiali e 4 europei: ermafrodita. Complicato il caso della polacca Stella Walsh, oro
nei 100 a Los Angeles 84. Il medico legale
che la visit dopo essere stata uccisa da una
pallottola vagante durante una rapina a Cleveland dichiar: rinuncio a definire il suo
sesso, di fronte a un tale guazzabuglio.
A Londra 2012 Caster Semenya ha vinto
largento negli 800 metri ed stata portabandiera per il Sudafrica. Dopo il titolo mondiale a Berlino tre anni prima, fu sottoposta
a lunghi esami di verifica sul suo genere sessuale. Un umiliante calvario, con sospensione preventiva della federazione internazionale di atletica, concluso senza diffondere il
risultato degli esami e col suo ritorno in pista. Si suppone sia ermafrodito, continua a
gareggiare con le donne. Io non voglio essere qualcuno che non voglio essere. Non voglio essere qualcuno che la gente vuole che
io sia. Voglio solo essere me. Non voglio cambiarmi. Rimanere Caster, anzi esserlo sempre stata.
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MILANO

dgardo Franzosini potrebbe essere un personaggio di


Edgardo Franzosini. Una di quelle personalit entrate
da una porta secondaria della grande storia. Un impiegato di banca, con la passione della letteratura e delle
vite degli altri. Vite che apparentemente hanno lasciato pochi segni, quasi dimenticate. Lo scrittore le riprende e ne fa il
centro di biografie eccentriche: Bela Lugosi, primo Dracula di Hollywood; Giuseppe Ripamonti, ghostwriter del cardinale Borromeo;
Raymond Isidore, il Picasso di Chartres che trasform la sua casa in
una cattedrale di scarti luccicanti. E, ultimo della lista, Rembrandt
Bugatti, scultore incompreso, fratello del molto pi noto Ettore, il re

delle automobili. Anche lui, protagonista di


2VFTUBWJUBUVUUBWJBNJQFTBNPMUP (pubblicato da Adelphi come gli altri) proviene da
uno dei faldoni di Franzosini. Nello studio
dellautore brianzolo, nella casa di San Bovio, frazione di Peschiera Borromeo tra la
statuina di Bela Lugosi-Dracula, le foto di famiglia, molta letteratura francese e lopera
omnia di Simenon ci sono, chiusi dentro
raccoglitori, i ritagli raccolti nel tempo. un
archivio di romanzi potenziali: Mi capita di
fare una ricerca e trovo un indizio su un personaggio, faccio un appunto, lo metto l, lo dimentico. Poi incredibilmente ritorna. Deve
rimanere un po a decantare, spiega.
Franzosini, come decide che una vita vale
la pena di essere raccontata?
A volte anche casuale. Il personaggio
che scelgo deve essere insolito, ma non eccentrico per il semplice gusto delleccentricit. Deve avere quello che io chiamo un grumo di sofferenza umana. Tutti hanno qualcosa che viene tenuto sommerso. La sua deve
essere una vita riservata. I miei sono personaggi che cercano di cancellare le tracce della loro esistenza.
Non fanno mai nulla di clamoroso, non sono passati alla storia

NBOHJBUPSFEJDBSUB. In realt, anni dopo,


scoprii che anche Elvira Sellerio mi aveva risposto. Ma il portinaio, allepoca, su istigazione del padrone di casa che non mi accettava,
si rifiutava di consegnarmi la posta, faceva
finta che non esistessi.
Poi, ventanni fa, ha iniziato a pubblicare
con Adelphi e per lei stata la svolta.
Ho avuto la fortuna di essere apprezzato
da Giuseppe Pontiggia a cui mi sono rivolto
in maniera ingenua, dicendo che ero brianzolo come lui, e che per un certo periodo avevamo condiviso il lavoro in banca. Pontiggia ha
fatto leggere il mio libro a Roberto Calasso, a
cui evidentemente sono piaciuto.
E cos pubblic anche Bela Lugosi, che
diventato un piccolo cult tra i lettori
In realt, #FMB-VHPTJ stato il mio primissimo libro, uscito prima con un altro editore

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Sono sempre gli altri, i secondi. Mi interessa la verit parallela di cui non tutti si sono accorti. I personaggi di cui scrivo coltivano unossessione, meglio se piccola: pi interessante. Nel mio primo libro, *MNBOHJBUP
SFEJDBSUB, mai pi ristampato, faccio dire al
protagonista: Un uomo senza ossessioni
ignora cosa possa offrire la vita.
Lei lavorava in banca, come ha iniziato a
pubblicare?
Per pi di 25 anni sono stato alla Banca
nazionale dellagricoltura, nella sede di piazza Fontana, ma dopo la strage. Un giorno, ho
mandato il mio manoscritto a due editori: Sugarco e Sellerio. Il primo pubblic subito *M

Tranchida che mi disse che come Edgardo Franzosini non avrei venduto una copia e quindi mi impose un nome immaginifico: Edgar Lander. E anche una biografia inventata in cui cera scritto vissuto molto a
Berlino e a Vienna, citt che peraltro non
avevo mai visitato.
Nel suo libro in qualche modo Lugosi diventa un vero vampiro
La morfina che prendeva incideva su questo aspetto. In pi per gli studios e per il pubblico lui doveva essere Dracula anche nella vita. Pare che gli scenografi della Universal andassero spesso a riempirgli la casa di ragnatele. Ho cercato di sottolineare come la macchina da presa sia una sorta di vampiro. Cos
come i personaggi che finiscono per restare
attaccati addosso agli attori. Sembra che Napoleone sia uno dei pi pericolosi.

Perch per quindici anni non ha pi pubblicato un libro?


Avevo qualche dubbio sulle mie capacit. E poi ho dedicato tutto il tempo al romanzo sul Monte Verit. In realt ci sono stato sopra troppo. Forse largomento meritava un libro pi bello del mio. Ho scritto quattro versioni, sempre troppo lunghe: sono convinto
che ogni scrittore abbia una sua misura. Anche Simenon, quando andava oltre le
140-150 pagine, scriveva libri meno convincenti. La grande misura per me non va bene.
Il Monte Verit la collina di Ascona, in
Svizzera, dove nacque la comunit delle
utopie allinizio del Novecento. Come si
avvicinato a questa storia?
I personaggi del Monte Verit avevano
tutti un sogno, unossessione. Questo il loro
fascino: ognuno aveva fondato una religione
o un sistema di pensiero. Leredit di questo
mondo ancora viva.
Come e quando scrive?
Mi piace scrivere in cucina. Nello studio,
loppressione dei libri non aiuta. Metto su
qualche verdura cotta, sto sulla pagina dalle
9 di mattina fino allora di pranzo, poi riprendo nel pomeriggio.

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Perch scrive? Cosa cerca nella letteratura?
Non sono ancora riuscito a rispondere. Di
tutta la storia di Belfagor, il telefilm che vedevo da bambino, mi rimasta impressa una
cosa: il protagonista va a trovare un vecchio
alla periferia di Parigi che colleziona scatole
di ritagli di giornale con le notizie pi strane
e sorprendenti. Alla fine io, con il mio archivio di personaggi potenziali, sono diventato
come quellometto. Anche se non vorrei finire per essere lo scrittore delle vite eccentriche. Poi, invece, chiss forse sono capace di
fare solo quello.
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el 1949, a trentacinque anni, Julio Cortzar dallArgentina si trasfer a Parigi, perch, spieg in seguito con superiorit, gli altoparlanti che scandivano il
nome di Peron gli impedivano di ascoltare in pace
Bartok. Il vero motivo fu forse pi banale. A partire
dal diciannovesimo secolo Parigi prese a esercitare una fulgida attrazione sugli argentini della classe media e superiore, che consideravano la loro capitale alla stregua di un modello imperfetto della Gerusalemme celeste. Pensavano che Parigi fosse la patria
dellarte e della letteratura e il luogo migliore in cui un giovane ar-

gentino con velleit di scrittore potesse affinare il suo talento. Fu a Parigi che Cortzar, mentre lavorava come traduttore per
lUnesco, cre la voce letteraria che sarebbe diventata la sua prerogativa: un vocabolario inconfondibilmente porteo, al contempo originale e tradizionale, ostinatamente fermo nel tempo a quello della Buenos Aires degli anni Quaranta. Gli esuli si
creano una nuova immagine del paese che
hanno lasciato, pi forte di qualunque dato di fatto e questa immagine, nel tempo,
fa da palinsesto a nuovi ricordi immaginari. La Buenos Aires dei racconti di Cortzar, quella di *MWJBHHJPQSFNJP, di 3BZVFMB,
non mai corrispondente alla realt del
tardo Ventesimo secolo. Nella Buenos Aires fittizia di Cortzar troviamo episodi
che richiamano gli eventi terribili dei primi anni Cinquanta durante il governo populista di Pern e degli anni Settanta sotto
la dittatura militare, ma nel mondo di Cortzar vengono messi in scena su un palcoscenico immaginario, ma non per questo
meno reale. Si sa che il romanziere spesso

gno e questa volta lo realizza a costo della


sua stessa morte aggiunge riferendosi a
Pern, novello Ubu, che aveva cercato di
insediare Evita prima che morisse di cancro e aveva finito poi per incoronare la debole Isabelita.
Cortzar si era sempre tenuto al corrente della realt politica argentina ma lesilio volontario non gli fu facilmente perdo-

2VBOEPUPSOB#BJSFTEB1BSJHJ
GVBDDVTBUPEJRVBMVORVJTNP
riesce a illustrare la realt meglio dello storico. Lo confermano le lettere di Cortzar
pubblicate da Edizioni Sur col titolo $PT
WJPMFOUFNFOUFEPMDF-FUUFSFQPMJUJDIF.
Venticinque anni dopo aver lasciato
lArgentina, Cortzar vi fece ritorno per
un breve periodo e ci che vide conferm
limmaginario che si era costruito. Un
paese in cui i cadaveri soffrono di una mania ambulatoria, vanno avanti e indietro,
vengono rapiti e restituiti, seppelliti e riesumati, come in un orribile racconto di
zombie o vud, scrive allamico Flix
Grande poco prima del Natale 1974. Per
non parlare della casualit incredibile di
un uomo che un giorno sogna di lasciare il
potere a una donna, ed sul punto di farlo
quando una leucemia gli mette i bastoni
tra le ruote, passano pi di ventanni e
quello stesso uomo ha di nuovo lo stesso so-

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nato dagli autori rimasti in patria, che gli


rimproveravano di aver abbandonato lunico campo di battaglia che reputassero
valido per un intellettuale responsabile.
La censura imposta dai militari faceva s
che in Argentina fossero letti solo i testi
letterari di Cortzar. Poco dopo la fine
della dittatura egli scrisse alleditore Mario Muchnik: Mi bastata una settimana

a Baires per rendermi conto di ci che gi


sapevo, ovvero che in questi dieci anni praticamente nessuno ha letto i numerosi testi che ho scritto contro la Giunta, a proposito dellesilio, etc. [...] Pubblicavano solo i
miei testi letterari, come puoi immaginare, e quelli di argomento politico finivano
nel cestino. Dallaltro era linvidia a fare
la sua parte, parecchi dei suoi colleghi rimasti in patria volevano screditarlo a livello internazionale e lo accusarono non solo
di aver abbandonato e tradito la patria ma
di scribacchiare testi elitari che luomo della strada, di cui Cortzar si ergeva a paladino, non era in grado di leggere.
Lapologia di Cortzar fu lunica possibile. In uno scrittore degno di questo nome
tutto il suo essere converge nella sua opera, compreso il suo comportamento umano e politico, dichiar nel 1974, nel pieno
della polemica su questo tema con la scrittrice Liliana Heker, che in una lettera aperta alla rivista &M0SOJUPSSJODP aveva criticato la sua scelta di stabilirsi a Parigi. Laffermazione suona del tutto veritiera. Nulla di

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ci che produciamo, in parole o azioni, pu
esulare dallambito politico. Il sottotitolo
della raccolta superfluo, perch gli scritti
di un autore, siano essi catalogabili come
fiction o non-fiction, non possono essere
che politici. Siamo animali politici, nel senso che tutti viviamo in una polis e interagiamo necessariamente tra di noi, influenzando cos la nostra societ. $BTBPDDVQBUB il
racconto pubblicato da Borges su -PT"OB
MFTEF#VFOPT"JSFT quando Cortzar non
aveva ancora lasciato Buenos Aires, fu interpretato dal sociologo Juan Jos Sebrelli
come unaccusa nei confronti del regime di
Pern. Sebrelli pu aver ragione, ma anche una storia sullEt dellansia (come la
defin W. H Auden) e sulla tesi esistenzialista che linferno sono gli altri. Se le parole di un autore hanno un peso, lo hanno a
tutti questi livelli, perch la nostra estetica

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PARIGI. Il mio amore in te, che mi

ami e la mia gioia per te fresca come


un erba medica di aprile. Cos lo
scrittore francese Antoine de
Saint-Exupry scriveva alla moglie
Consuelo Suncin in una delle 17 lettere
e 9 biglietti, per un totale di 52 fogli
manoscritti che saranno messi allasta
da Christies mercoled a Parigi. La
stima del lotto oscilla tra 100mila e
150mila euro. In una lettera del 1943,
poco prima di morire, lautore del
1JDDPMP1SJODJQF confidava a Consuelo il
suo entusiasmo nel pilotare laereo da
guerra pi veloce del mondo e il suo
ardente desiderio di trovare la pace
nella morte. Il 31 luglio 1944
Saint-Exupry scomparve durante una
missione aerea di ricognizione a bordo
del suo Lockheed P-38 Lightning nel
mar Mediterraneo davanti alla baia di
Marsiglia.

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MILANO

rascorre le sue giornate ascoltando


le voci che escono da una vecchia
radiolina costruita da suo padre,
Salvatore Quasimodo. Sulla scrivania campeggia una cartolina con le dediche
di Pablo Picasso e Paul luard: seduto proprio qui, il poeta scrisse &ETVCJUPTFSB.
Alessandro Quasimodo vive tra questi e altri ricordi nella sua casa di Porta Venezia a
Milano. Diari custoditi nellarmadio, ritratti, faldoni ben ordinati, fogli, appunti. A ciascuno dei quali legato visceralmente. A tutti tranne uno. Il premio Nobel, che ha deciso
di vendere, come gi annunciato qualche
giorno fa. Ma solo ora Alessandro confessa

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tore, dopo i suoi esordi con Federico Fellini,


Alessandro Quasimodo non ha mai messo in
discussione lo spessore artistico del padre
poeta. Da anni continuo a recitare le sue
poesie insieme a quelle di Maria Cumani, ho
sempre cercato di distinguere, anche se con
fatica, la figura del padre da quella del poeta.
Dopo aver mandato in scatoloni blindati

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non scissa dalletica, pubblica o privata.
Stendhal, i cui romanzi ci aiutano a capire, tra laltro, le conseguenze dellinsidiosa politica napoleonica, rifiutava lingerenza della politica in unopera narrativa. La
politica, disse Julien Sorel, una pietra
appesa al collo della letteratura e in meno
di sei mesi la far affogare. La politica frammista agli interessi letterari come un colpo di pistola nel bel mezzo di un concerto.
A meno che, ovviamente, la politica non
sia parte integrante dellimpianto letterario. Quando conobbi Cortzar a Parigi nel
1969, si offerse di portarmi in giro per mostrarmi alcune scritte sui muri risalenti al
maggio 68. Sono tra le poesie pi belle
mai composte. Poi mi chiese di scattargli
una foto davanti a una in particolare, che
recitava: Limagination au pouvoir.

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BOLOGNA. Dieci anni di attivit. Il 3

dicembre alle 18 la libreria Trame di


Bologna festeggia il suo primo
decennio inaugurando SF#0VST, una
mostra fotografica (ideata e allestita
dallassociazione culturale
Periodoipotetico) nata dallincontro
con quindici lettori che hanno
raccontato per immagini il proprio
rapporto con la letteratura, e la storia
delle loro librerie private.
In questo modo le pareti della libreria
Trame diventano, oltre che scaffali
pieni di libri, un luogo daccesso
allesperienza privata.
SF#0VST il primo evento di
OutBOok, progetto pi ampio
finalizzato a creare un archivio della
memoria letteraria della citt che, a
partire dalla pagina, costruisce la
propria identit, vive e si racconta.

di aver preso questa decisione per motivi


molto personali: Me ne voglio disfare perch mio padre alla cerimonia di Stoccolma
and con la sua amante, lasciando me mia
madre, che invece eravamo stati invitati, a
casa.
Il Nobel di Quasimodo verr messo allasta dopodomani alla Bolaffi di Torino. Per il
lotto 401, con la medaglia e il diploma conferito al poeta dallaccademia dei Nobel nel
1959, si partir da una base dasta di 50 mila euro. Un semplice oggetto che per, per il
figlio del grande poeta, diventato il simbolo di uninfanzia tormentata: Ho perdonato
tante cose a mio padre, ma alcune non posso
ancora perdonarle. Chi si permette di giudicarmi perch ho deciso di sbarazzarmi di
una medaglia e un diploma non sa quello
che ho passato.
Il riferimento al passato familiare. Ma
soprattutto a sua madre. Nella raccolta di
poesie di Maria Cumani -POUBOBEBHFTUJ
JOVUJMJ, appena edita da Aletti, la poetessa
moglie del premio Nobel scrive: Cos a lui a
me per ben sei volte meno uno. Quelle sei
volte meno uno sono gli aborti della donna:
Lultima volta avevo 11 anni e ricordo quel
giorno quando mio padre disse a mia madre: devi scegliere o me o il bambino. Cosa
volete che rappresenti per me oggi questa
medaglia?. Comportamenti difficili da perdonare, per il figlio del poeta: Con me aveva spesso un atteggiamento da pater familias, mi ricattava dicendomi che se non fossi
stato promosso mi avrebbe mandato a fare
loperaio. Sono queste le cose che non riesco
ancora a perdonargli.
Da quando ha intrapreso la carriera dat-

la medaglia e il diploma del Nobel a Torino,


Alessandro partito per Roccella Jonica, in
Calabria, dove ha tenuto un dibattito su suo
padre. Tappa successiva Messina, per un
concerto con la musicista Rosalba Lazzarotto, in memoria della figura di Quasimodo. E
quando dopodomani a Torino verr battuto
allasta il Nobel, il figlio Alessandro continuer a recitare poesie come sempre: Il Nobel a Quasimodo non glielo toglie nessuno.
Mi auguro che a intervenire allasta sia qualche istituzione. Il mio desiderio pi grande
che vada in Sicilia, magari in qualche museo, a disposizione del pubblico.
Alessandro abbassa per un attimo il volume di quella vecchia radiolina custodita in
cucina: Laveva assemblata mio padre.
Non lo vedevo quasi mai perch stato un
genitore assente, ma ho davanti la sua immagine mentre aggiusta strumenti elettrici
di quellepoca. Mi piace ricordarlo cos. O come in quella poesia in cui parla del primo incontro con mamma come un avvenimento
benedetto dal firmamento. Recita i versi a
braccio: Nellaria dei cedri lunari, al segno
doro udimmo il Leone. Presagio fu lululo
terreno. Era unafosa serata di giugno del
1936 a Milano, Salvatore Quasimodo e la giovane Maria Cumani passeggiavano per i
giardini pubblici: Da l per mia madre Quasimodo divenne unossessione. E mentre si
continua a vociferare sulla sua scelta di vendere il Nobel (allannuncio alcuni avevano
interpretato la sua decisione in chiave economica) Alessandro Quasimodo chiosa:
No, non stato un buon padre. Ma rimarr
per sempre un grande poeta.
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APERLA lunga e saperla raccontare. Woody Allen e la sua ironia compiono ottantanni. Il regista, in camicia a scacchi, ci accoglie con un accenno dabbraccio. Sembra pi giovane di dieci anni fa. Dice cose terribili e buffe. Non ha la minima
intenzione di festeggiare levento, il primo
dicembre. Continua, inarrestabile a concentrarsi sul lavoro. Il 16 dicembre consegna alle sale *SSBUJPOBMNBO e sta gia montando il prossimo film.
In Irrational man il filosofo Joaquin
Phoenix progetta un crimine per vendicare i torti subiti da una sconosciuta.
Una mattina, seduto in un ristorante di
Manhattan, ho ascoltato la conversazione
al tavolo dietro il mio. Una donna in fase di
separazione raccontava di un giudiche che
aveva parteggiato per il marito togliendole perfino la casa. Era piena di dolore e senso di impotenza. Tre mesi dopo ci ho ripensato e ho iniziato a scrivere il film.
Ascolta spesso le conversazioni altrui?
Sempre. Vieni a scoprire spaccati di vita straordinari e terribili. Tradimenti, bugie. A volte qualcuno si accorge che mi sto
impicciando...fa cenno al compagno, e si
zittiscono. Altri invece nella foga continuano. Le vite degli altri mi appassionano.
E non le viene in mente di intervenire in
aiuto dele persone di cui ascolta i drammi?
No. Sinceramente ho gi tanti problemi miei a cui pensare.
In questo film e nel suo cinema ci sono
tanti filosofi...
La mia prima moglie, Arlene Rosen,
studiava Filosofia alluniversit. Ne parlava in continuazione e riempiva la casa di tomi. Ne ho letti a centinaia. La maggior parte erano noiosi e noiosamente scritti. Tranne gli esistenzialisti francesi. Li adoravo:
passionali, scenografici. Non si limitavano
a scrivere libri, mettevano su spettacoli,
performance. Si battevano contro il nazismo. Erano provocatori, eroici, pronti allazione. S, loro mi piacevano davvero.
Avrebbero conquistato qualsiasi donna. Il
mio idolo era Jean-Paul Sartre.
Le sue storie comprendono spesso il delitto, a volte il castigo. Come convive

con i suoi peccati e con i suoi errori?


Non guardo mai al passato, lo seppellisco. Vale anche per il cinema. Il set un momento di condivisione, incontro donne meravigliose come Cate Blanchett e Emma
Stone. A film finito, archivio tutto. Nellappartamento a Manhattan non ci sono foto
mie con Scarlett Johansson o Diane Keaton, nessun ricordo. Guardo avanti.
Per lei il cinema una delle distrazioni
dalla tragedia dellesistenza. Quali sono le altre?
Fremo come un adolescente alle partite di baseball, quando suono
il clarinetto. Sto bene quando rido delle battute di mia

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moglie, nei momenti condivisi con le bambine.


Da domani lei sar uno splendido ottantenne.
Mi sento ancora pieno di energia, creativit. Poi ci sono quei momenti in cui mi
sveglio alle tre di notte e resto con gli occhi
sbarrati a guardare il soffitto. Non ci sono
pi distrazioni, alibi. Realizzo la tragedia
della vita.
E cosa fa?
Di solito mi alzo e mi esercito con i giochi di prestigio. Funziona fin da
quando ero ragazzino.
Cosa la fa ridere?
Il cinema dei fratelli
Marx, Charlie Chaplin.
Buster Keaton invece

non mi ha fatto ridere mai.


Il momento pi felice nella vita?
Un momento lungo quanto?
Diciamo il pi lungo.
Beh, direi appena mi sono sposato con
la mia seconda moglie, Louise Lasser. I primi due mesi sono stati romantici. Felicit
assoluta.
E da ragazzino?
Quando attraversavo il ponte di Brooklyn ed ero finalmente a Manhattan. Correvo e chiudermi in un cinema a guardare
film, a sorprendermi e commuovermi. Vagavo da una sala allaltra.
Oggi continua a sfornare film.
Nel prossimo ci sono Blake Lively e Jesse Eisenberg, con cui ho lavorato a 'SPN
3PNFUPMPWF: che belli quei mesi di set, ricostruire la mia Roma immaginaria, guardare dentro le finestre delle case degli italiani. Il nuovo film lho girato tra New York e
la California, ambientato in un cabaret:
musica, balli, fumo, bevute. Negli anni
Trenta.
Quelli della sua giovinezza.
S. Un ritorno nel tempo dellAmerica
che amo, allepoca dei locali e della bella
musica, delleleganza. Un fermento irripetibile.
Di quella che oggi cosa pensa? lora di
un presidente donna?
Per me poteva esserci anche centanni
fa, come un presidente nero o un ebreo.
un aspetto della societ americana che
non mi appartiene. Io appoggio fortemente Hillary Clinton, la persona
giusta e ha tutte le capacit. E ho
sostenuto Obama, una persona
perbene con alti ideali, boicottata selvaggiamente.
Sono i tempi di House of
cards. Lei detto di sentirsi
in difficolt per la serie televisiva che deve realizzare
per Amazon. Perch?
Ho iniziato facendo la
tv, scrivevo testi per i comici, per Mel Brooks.
Mi sono divertito, ma
era un mondo diverso. La tv di oggi non
mi appartiene. Quando faccio un film costruisco un crescendo
e un climax. Non so come dividere la storia per
far finire ogni puntata lasciandoti la voglia di vedere la
successiva.
Ha gi scelto la storia?
Ce ne sono due. Una commedia romantica e un dramma complicato. Quando arrivo a un punto morto con unidea, mi butto
sullaltra. Per ora ondeggio.
bello vederla recitare...
Non trovo ruoli per me. Se nel film non
sono quello che bacia Emma Stone, meglio non esserci. Ma nel progetto della serie drammatica c un ruolo per me. Un
marito incastrato in un rapporto difficile,
che si trova in una situazione tremenda.
Perch ha tanta paura della tv?
Ha presente le serie televisive di oggi? Sono forti. Quelli di Amazon da
me si aspettano chiss quale originalit. La serie sul transessuale ha
riempito le pagine dei giornali, scatenato il dibattito. Io racconto di
semplici vicende umane. Ogni giorno mi pento di avere accettato. E
ora, quando mi sveglio alle tre di notte, agli altri pensieri saggiunge
quello della figuraccia cosmica,
quando la serie sar trasmessa....
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Adele, record annunciato.
Il nuovo album di inediti
della cantante inglese,
25, ha venduto in una
settimana in Gran
Bretagna pi di
800mila copie e negli
Stati Uniti ha superato
JOQJMMPMF in sette giorni 3 milioni
e mezzo di copie.
Adele, che torna dopo una
pausa di quattro anni
(dallalbum 21) presa per
dedicarsi alla famiglia, nel
2016 sar in Italia con due
concerti allArena di
Verona.

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morto il regista teatrale
svizzero Luc Bondy. Aveva
67 anni. La notizia della sua
scomparsa stata diffusa
con un comunicato del
Teatro Odeon di Parigi, che
guidava dal 2012. Nato a
Zurigo e cresciuto in
Francia, Bondy ha diretto
anche il Festival di
Salisburgo e il Wiener
Festwochen di Vienna.

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LAmerica rischia
lincidente diplomatico per
5IF#SJOL, la serie della Hbo
interpretata da Tim
Robbins nei panni del
Segretario di Stato Usa e
Jack Black in quelli di un
membro del Foreign office.
Lambasciata del Pakistan
a Washington ha usato
parole dure per limmagine
stereotipata del paese, tra
colpi di stato militari e
generali corrotti.

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A FABBRICA, la pi gran-

de dEuropa, arrivata
a impiegare 2500 operai. Era considerato un
privilegio lavorarci, e noi ci sentivamo fieri. Contiene molte cose
il monologo chiave del film pronunciato dal padre del protagonista rispettivi interpreti Giorgio Colangeli e Marco DAmore
di 6OQPTUPTJDVSP: sicuro, con
tragica ironia, nel senso di non
minaccioso per la salute e nel
senso di lavoro stabile. Nessuna
delle due cose vera.
Lamianto, lavorato dalla multinazionale belga-svizzera Eternit dallinizio del Novecento, fu
sinonimo di versatilit e resistenza, e modernit, progresso,
benessere. Sta dappertutto, malgrado lopera di denuncia e di bonifica, e in molte parti del mondo Cina, India, Russia, Brasile
si continua a usare. Lo stabilimento di Casale Monferrato venne chiuso a met degli anni Ottanta ma la lotta dei dipendenti,
delle loro famiglie e dei cittadini
per ottenere il riconoscimento
della nocivit, che nella sola Casale avrebbe prodotto circa duemila vittime di tumori provocati
dalla respirazione delle polveri,
era appena iniziata. La condanna dei proprietari ottenuta in Assise e confermata in Appello sarebbe stata infine vanificata dalla Cassazione che ha giudicato i
reati prescritti. Reati gravissimi, dallomicidio colposo al disastro ambientale. Ma la lotta continua perch gli effetti continuano e continueranno. Questa storia richiama tutti alla riflessione
sui principi di sviluppo e progresso.
Il film di Francesco Ghiaccio
parla di questo, documentato
ma non didascalico, trovando la
chiave poetica per farlo. Il ragazzo Luca voleva fare lattore ma
non ha creduto in se stesso e tira
avanti facendo il pagliaccio alle
feste dei figli di pap. Ci che resta della sua famiglia il padre
Eduardo che per non vede mai.
Anche Eduardo, ragazzo de voleva fare lattore ma per sposare la
sua innamorata e mettere su famiglia aveva seguito il richiamo
del nord e della fabbrica, negli
anni 60-70 dellottimismo. Ma
andata diversamente. Ora solo, rabbioso, malato. Chiamato
in emergenza, Luca accorre ma
lincontro con il padre sar carico di tensione, recriminazioni,
odio. Poi le cose prendono una
piega diversa, non proprio serena ma forse costruttiva. Eduardo crede nel figlio e decide di aiutarlo ad allestire uno spettacolo
teatrale sulla vicenda Eternit.
Le scelte di stile, che ci sono e
hanno una marcata identit,
possono sorprendere per il loro
antinaturalismo di convenzione
pi teatrale che cinematografica. Ma leffetto potente, emozionante e commovente. Un
plauso speciale al giovane Mar-

co DAmore la cui notoriet soprattutto legata a ruoli di cattivo assai diversi da questo ((P
NPSSBMBTFSJF) che esaltano la
sua versatilit di interprete destinato a fare strada.
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e ultime previsioni dicono che in Italia le vendite di automobili torneranno addirittura sopra
le due milioni di unit nel giro
dei prossimi tre anni. Roba da
non crederci visto cosa si era
detto e sentito finora. Ma la
ruota gira e stavolta sembra
nel verso giusto. Persino per la
Volkswagen, vittima di se stessa e di quel maledetto dieselgate che ha scaraventato il
mondo dellauto in prima pagina per oltre un mese.
Sembra, infatti, che sulla
truffa delle centraline truccate si possa finalmente cominciare a parlare di via duscita. Notizia che finora non ha
avuto lenfasi che merita ma
forse i tanti che hanno messo
il silenziatore sulla vicenda
non hanno colto che stavolta
lannuncio era positivo. La notizia, comunque arriva direttamente da Wolfsburg dove finalmente hanno trovato una soluzione ai problemi di emissioni
dei motori 1.6 e 2.0 TDI. Soluzione gi accettata dalla KBA
(lAutorit federale per motori e trasporti) che sar rapida
e a basso costo.
Si comincer da gennaio
(ma ci vorr tutto il 2016 per
controllare 8,5 milioni di automobili interessate) con interventi tecnici che lasceranno invariati potenza e consumi. La
Volkswagen assicura che contatter tutti i clienti e si adoperer per tener conto delle necessit individuali durante lintervento in modo da evitare,
per quanto possibile ogni difficolt. Per esempio, garantendo a tutti soluzioni alternative
come lauto sostitutiva.
Dopo tante informazioni
confuse e contraddittorie arriva dunque il segnale che il mercato e soprattutto gli automobilisti aspettavano. Quale sar
il prezzo da pagare per la Volkswagen presto per saperlo
ma almeno si comincia a vedere la strada per uscire dalla palude. E forse anche per ricostruire un rapporto diverso e
pi corretto con tutti. Che poi
significa recuperare fiducia.
Fiducia che faticosamente
sta riconquistando lintero settore automobilistico in forte ripresa nellintera Europa e come detto soprattutto in Italia,
grazie anche alla produzione.
La Fca mantiene le maggiori
promesse con numeri record
per Jeep e Fiat in attesa di conoscere la vera entit della sfida
dellAlfa Romeo.
E cos mentre la Giulia deve
ancora spettare per arrivare
sul mercato ecco il ritorno della Fiat Tipo, una nuova berlina
che si pu riassumere, senza
scomodare il low cost, in tanta auto a poco prezzo. Una vecchia idea della Fiat cavalcata
prima ancora che venisse in
mente alla Renault con la sua
Dacia. Storie di successo che
fanno crescere le vendite e migliorare i bilanci. Che alla fine
sempre quello che conta.
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TORINO

a primogenita della nuova famiglia Tipo arriver sul mercato italiano con un Porte Aperte il
5 e 6 dicembre. E una berlina tre volumi dalla linea importante, destinata - insieme alle prossime 2 volumi e station wagon a presidiare nuovamente il
segmento C, quella fascia di mercato
che in Europa vale oltre il 26% di
tutte le vendite di automobili.
Ruolo importante, dunque, portatore di potenziali
incrementi di vendite Fiat in
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Europa, specie se le altre vet-JTUJOPSJEPUUPEJ
ture della gamma Tipo avranEVFNJMBQFSJMMBODJP
no la personalit e lappeal
della berlina. Dotata di un abitacolo spazioso, con seduta per 5
persone, di un bagagliaio molto capiente
(520 litri), di due tipi di motorizzazioni, un benzina Fire da 95 Cv e un diesel Multijet da 120, la Tipo berlina a
4 porte non ha una lunga lista di optional, perch la filosofia commerciale per questa vettura ha considerato
premiante il concetto del tutto compreso.
Nella storia recente di Fiat spiega Olivier Francois, che del marchio il responsabile mondiale - abbiamo puntato molto sullemotivit, con ottimi risultati
grazie alla gamma 500 diventata portatrice di valori
premium e che ora avr un sostegno pure dalla 124 spider. Ma Fiat ha anche una storia di vetture funzionali,
accessibili, semplici. Ecco, con la gamma Tipo riprendiamo questo discorso, perch in Europa siamo legittimati a proporre modelli che trovano lappeal nella praticit e nel value for money. E vorrei chiarire che non
siamo nellambito del low cost, perch la strategia che



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abbiamo adottato nel dna Fiat da sempre.


La conferma? Due soli i prezzi per le Open Edition.
14.500 euro per il modello a benzina e 19.900 per quello diesel dice Luca Napolitano, responsabile del
brand Fiat per i mercati EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa)- con costi di gestione inferiori rispetto alla
media anche del 32%. Ma non finita. La sorpresa il
prezzo scontato di 2.000 euro che verr adottato nella
fase di lancio. In pratica, con 12.500 euro si prende la
versione a benzina. Memori di strategie che in passato
avevano caratterizzato lofferta a prezzi scontati delle
versioni cosiddette povere ci sentiamo rispondere
da Napolitano che la Tipo non ha versioni di attacco, essendo le dotazioni in gran parte di serie, con particolare attenzione alla connettivit grazie al sistema Uconnect con touch screen da 5 , bluetooth con vivavoce,
streaming audio, lettore di SMS e riconoscimento locale. Fra gli optional pi significativi la telecamera posteriore e il navigatore Touch TomTom 3D. Unica condizione per avere il prezzo scontato di 2.000 euro che vale anche per il diesel - sottolinea Napolitano - la rottamazione o la consegna al concessionario di un usato.
Inutile, a questo punto, cercare di avere delle indicazioni sulla durata dellofferta. E evidente il tentativo
di convogliare da subito i potenziali acquirenti di questa berlina Tipo, prima che possano essere distratti
dallarrivo della due volumi e della station wagon, che
verranno presentate in occasione del Salone di Ginevra (marzo 2016) per poi andare sul mercato a distanza di qualche mese luna dallaltra. Strategia evidentemente condivisa dai concessionari che hanno sottoscritto ordini superiori tre volte alle attese della Casa.
La prima cartina di tornasole si avr gi alla fine della
settimana iniziale di dicembre, con il Porte Aperte.
Disegnata dal Centro Stile Fiat, sviluppata insieme alla Tofas e prodotta nel stabilimento del costruttore turco a Istanbul (in Turchia venduta come Aegea) la prima delle tre vetture della nuova famiglia
Tipo certamente modificher il trend negativo della vendita di vetture a tre volumi in Italia, solo
20.007 nei primi dieci mesi di questanno, quasi tutte provenienti dalle marche premium, con vetture il
cui design accenna appena il terzo volume.
Esattamente come la berlina Tipo, che proprio per
questa peculiarit estetica, con i suoi 4 metri e 53 di
lunghezza, ripropone le sembianze di una vettura che
pu fare status.
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TOKYO

a nuova Toyota Prius, in vendita da marzo in Europa,


provata in Giappone su un circuito di formula 1, il Fuji
International Speedway alle porte di Tokyo, presenta
lo stesso problema della prima generazione 1997: continua a non avere concorrenti. Quattro generazioni dopo e
una start up nello scetticismo generale, la Toyota Prius ha
percorso molti pi chilometri di quanti lorizzonte di allora facesse presagire, ha macinato oltre 3,5 milioni di clienti e ha
costretto diversi concorrenti ad abbandonare la riva del fiume dove si erano accomodati, stufi di aspettarla e obbligati
di colpo a copiare un po. La Prius cos diventata licona
dellauto ibrida, che significa far lavorare insieme un motore
termico del secolo scorso un 4 cilindri a benzina 1800 e un
motore elettrico, che da solo permette partenze e brevi tratti
a zero emissioni, capace di ricaricarsi recuperando energia
in frenata.
La nuova Prius non rinuncia alla sua idea semplice, anche
se gli ingegneri giapponesi ci hanno riempito di carte e informazioni per spiegare quanto sia davvero nuova da cima a fondo. A cominciare dalla piattaforma (acronimo TNGA) su cui
entro il 2020 sar prodotta met della gamma del gruppo,
pi efficienza su tutti i fronti con consumi ed emissioni dichiarati scesi rispettivamente da 3,9 a 3 litri ogni cento chilometri e da 89 a 70 grammi di CO2 per chilometro, meno cavalli (da 136 a 122) ma con accelerazione e velocit massima
sostanzialmente uguali al modello precedente. Come dire,
siamo stati bravi perch lauto anche pi lunga di 6 centimetri, ora 4 metri e 54, ha un bagagliaio pi grande di 56 litri e un soglia di accesso pi bassa di 11 centimetri. Comodo
da caricare, insomma, al punto che ci vengono in mente i nostri tassisti, molti dei quali profeti in patria della Prius e della
sua affidabilit. E non sanno che il numero uno del gruppo,
Akio Toyoda pronipote del fondatore, ha confessato otto mesi fa davanti a una platea di investitori, che da piccolo pensava di diventare proprio un tassista.
Senza dirlo agli ingegneri giapponesi, guidare la Prius in
pista ci sembra abbia poco senso, essendo librido in pole per
ridurre limpatto ambientale e risparmiare, non per bruciare i semafori. Il sospetto che Toyota voglia proiettare una
immagine nuova del doppio motore, adatto anche a chi ama
(ancora) stare al volante. Fatti tre giri alternando curve
strette, curvoni, allunghi e birilli, ci accorgiamo comunque
che la Prius resta macchina comoda con pi verve e molto meno effetto tipo ciclomotore in accelerazione, grazie a un miglioramento del nuovo sistema di trasmissione. La batteria
del motore elettrico al nichel metallo, vera ossessione degli
ingegneri jap che la considerano molto pi sicura (oltre che
pi economica) di quella agli ioni di litio, pure ora disponibile
in alternativa su alcuni mercati. Della nuova famiglia Prius,
infine, far parte anche una trazione integrale, con laggiunta di un altro motore elettrico sullasse posteriore. GQ


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tile, comfort, design e performance. Sono queste le


chiavi di accesso di Renault nel segmento delle berline premium, dominato dai modelli tedeschi. Ora i
francesi tornano allassalto con la Talisman che nasce sullo stesso pianale della monovolume Espace con cui
condivide anche tecnologia avanzata e dispositivi elettronici di sicurezza e assistenza alla guida da prima della classe. I
vertici del marchio tengono a sottolineare che la nuova vettura non lerede della Laguna ma un nuovo modello che si
arricchir dalla prossima primavera anche della versione
wagon e successivamente di una Sport Utility.
Berlina moderna nelle forme e nelle linee slanciate, la Talisman (in vendita da febbraio a partire da 30.700 euro) deve il suo nome a una concept presentata al salone di Francoforte nel 2001, frutto dellestro del team di design guidato
da Patrick Le Qument. A quattordici anni di distanza il marchio francese ripartito dalla kermesse di Francoforte per
lanciare la nuova Talisman che stavolta diventata per
unauto concreta e non una show car da salone.
In Renault, progettiamo le nostre auto osservando la vita dei clienti - ha detto Laurens van den Acker, capo del design - per questo lo spazio interno stato studiato per tutti i
passeggeri e i loro bagagli. La linea esterna e gli allestimenti
suggeriscono benessere a bordo, comfort e piacere di guida.
Gi dal livello dingresso possibile avvertire subito il salto di qualit generale e la cura di tutti i dettagli da parte del
team di progetto Renault - ha aggiunto Gwenael Le Merrer,
direttore della gamma prodotto del segmento D di Renault poich Talisman non rappresenta solo il modello destinato a
sostituire la Laguna nel ruolo di ammiraglia del marchio ma
vuole offrire la prova concreta della sua appartenenza al segmento delle berline di lusso.
Nella Initiale Paris, versione top di gamma, si ottiene il
massimo in fatto di tecnologie e dotazioni, a partire dal Multi-Sense 4Control (il telaio a 4 ruote sterzanti abbinato al
controllo delle sospensioni), e poi le sellerie in pelle Nappa
pieno fiore con sedili anteriori Gran Comfort, elettrici riscaldabili e ventilati con 10 vie di regolazione e 4 modalit di
massaggio lombare, fino al sistema audio Sound System della specialista Bose con 13 altoparlanti.
Insomma, con Talisman i progettisti della casa francese
hanno voluto alzare lasticella della lussuosit proponendo
una berlina di generose dimensioni ( lunga 4 metri e 84),
supportata adeguatamente da due propulsori diesel e due a
benzina: Energy dCi 130 Cv, con cambio manuale a 6 rapporti o automatico EDC a 6 rapporti, ed Energy dCi 160 Cv (solo
con lautomatico doppia frizione EDC a 6 rapporti); Energy
Tce 150 Cv ed Energy Tce 200 Cv, con cambio automatico a
doppia frizione EDC 7 rapporti per entrambi.

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ellauto connessa, Huawei la seconda. Il gigante cinese


stato il primo brand dellex Impero di mezzo a entrare nei
Top 100 al mondo lanno scorso, costruttore globale di reti, primo nel 4G con quasi il 40% del mercato, pi noto
forse per i suoi smartphone - leader in Cina con il oltre 15% di quota e
in crescita del 98% in Europa nei primi 9 mesi dellanno. Sulla carta,
Huawei starebbe dallaltra parte della barricata rispetto ai costruttori di automobili, ma in realt sta al volante insieme agli altri colossi
del tech americani e coreani, perch con i software che si animano
le nostre vecchie macchine. Necessit di una societ sempre pi digitale, in cui le posizioni di partenza sono destinate a cambiare alla ricerca di nuovi equilibri.
Ci vogliono giuste sinergie per sviluppare lecosistema che permetta allauto connessa di usufruire di servizi di ultima generazione per una guida pi sicura,
ci dice Leon He, presidente del
ramo business in Europa occidentale. Huawei punta a essere
prima nella costruzione delle rete super veloce da fornire anche
allindustria dellauto, disegnando larchitettura di comunicazione per lauto a guida autonoma.
Il mondo della tecnologia e
lindustria dellautomotive ci
dice Leon He stanno diventando sempre pi interdipendenti. I
produttori sono sempre pi fornitori di mobility globale, e non
semplicemente venditori di automobili. Per questo saranno necessarie alleanze strategiche tra
produttori, fornitori di accessori, societ di telecomunicazioni e
istituti di ricerca. In Cina, Huawei ha tra i suoi clienti Audi,
Volkswagen, Toyota, Lexus,
Shanghai General Motors e
Dongfeng. Il gruppo cinese privato e non partecipato dallo stato. A fondarlo nel 1987 stato
Ren Zhengfei, un ex ufficiale del
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genio oggi settantunenne e
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guardato ancora di traverso in
America per essere stato un
esperto militare di telecomunicazioni, che ha affidato la governance
a due amministratori delegati in carica alternativamente per sei mesi ciascuno.
Il business di questo nuovo ecosistema, come lo chiama Leon
He, in rapida espansione con investimenti pianificati per 600 milioni di dollari solo per il 5G. Nel 2017 dice Jesse Jijun Luo, direttore
marketing di Huawei in Europa il mercato dei dispositivi intelligenti preinstallati sui veicoli raggiunger un valore di 2,7 miliardi di dollari. Entro il 2020, il 90% delle automobili saranno dotate di accesso
alla rete. Il networking sar una configurazione standard delle macchine del futuro. Quali sono i paesi meglio predisposti, digitalmente parlando? Gli Stati Uniti sono in cima alla classifica, seguono
Svezia, Singapore, Svizzera e Regno unito. Mentre Cile, Cina
ed Emirati Arabi guidano i mercati in via di sviluppo. Un incremento del 20% in investimenti nel settore delle tecnologie della informazione e della comunicazione aumentano
il Pil di un paese dell1%. E sono decisive le politiche statali per la promozione degli investimenti sulla banda
larga.
Leon He considera il 5G una priorit cruciale e
una tecnologia chiave per il futuro ecosistema del
business digitalizzato in cui lautomobile un attore importante. Ma, obiettiamo, in queste citt
intelligenti in cui ci muoveremo con macchine
connesse, quanto sono a rischio privacy, uso dei
dati raccolti e sicurezza che potrebbe essere violata da hacker? Le smart cities ci risponde il manager cinese non determinano assolutamente
una scelta tra innovazione e privacy. Grazie a nuove modalit di protezione e gestione dei dati, i dispositivi intelligenti e una connettivit diffusa posso aiutarci a salvaguardare i principi della privacy,
ad esempio tramite metodi per visualizzare notifiche, ottenere permessi da utenti terzi o generando algoritmi per rendere anonima la propria identit.

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in onda stasera su
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di cui si parlato molto e che valso una candidatura allOscar e un Golden Globe alla protagonista Felicity Huffman, fino ad allora nota soprattutto come una delle casalinghe disperate della
serie %FTQFSBUF)PVTFXJWFT(il ruolo era
quello di Lynette). Nel film Bree, un
transessuale che alla vigilia dellintervento chirurgico che la ridefinir sessualmente, scopre di avere un figlio, To-

6.00 Il caff di Raiuno - conducono Cinzia Tani e Guido


Barlozzetti
6.30 Tg 1
6.32 Previsioni sulla viabilit Cciss Viaggiare informati
6.45 Unomattina - conducono
Francesca Faldini e Franco
Di Mare. Allinterno: Che
tempo fa; 6.55 Rai Parlamento Telegiornale; 7.00 /
8.00 / 9.00 / 9.55 Tg 1; 7.30
Tg 1 L.I.S.; 9.30 Tg 1 Flash;
10.00 Storie Vere
11.10 A conti fatti - La parola a voi
12.00 La prova del cuoco
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia
14.05 La vita in diretta
conducono Marco Liorni,
Cristina Parodi
15.00 Torto o ragione? .
Allinterno: Che tempo fa
16.30 Tg 1
16.40 La vita in diretta
conducono Marco Liorni,
Cristina Parodi
18.45 LEredit
20.00 Telegiornale
20.30 Affari Tuoi
21.20 Questo il mio paese .
Allinterno: Tg 1 60 secondi
23.25 Petrolio - conduce Duilio
Giammaria
1.00 TG1 Notte
1.30 Che tempo fa
1.35 Italiani conduce Paolo Mieli
2.30 Sottovoce
3.00 Cinematografo
4.20 Da Da Da
5.15 RAInews24

6.00
7.35
8.05
9.00
9.30
10.30
11.00

13.00
13.30
13.50
14.00
16.15
17.45
17.55
18.00
18.15
18.20
18.50
19.40
20.30
21.00
21.15

23.20
0.20
0.35
1.05
1.10

2.55
4.55
5.25

by, nato ventanni prima dal suo unico


rapporto eterosessuale. Il ragazzo conduce una vita sbandata, la madre lo tira
fuori dal carcere e lo conduce in un viaggio di crescita attraverso lAmerica. Il regista Duncan Tucker, al suo esordio cinematografico, non ci narra la vita della
protagonista ma soltanto una parte del
suo viaggio. Nomination allOscar anche
per la bella canzone di Dolly Parton 5SB
WFMJO5ISV.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

CANALE 5

RAI 3

RAI 2

RAI 1

Detto Fatto
Protestantesimo
Le sorelle McLeod - Tf
Meteo 2
TG2 Insieme
Cronache animali
I Fatti Vostri - conducono
Giancarlo Magalli, Adriana
Volpe, Marcello Cirillo,
Paolo Fox
Tg 2 Giorno
Tg 2 Costume e Societ
Medicina 33
Detto Fatto
Senza traccia - Tf
Rai Parlamento
Telegiornale
Tg 2 Flash L.I.S.
Rai Tg Sport
Meteo 2
Tg 2
Hawaii Five-0 - Tf
N.C.I.S. - Tf
Tg 2 20.30
LOL :-) - Serie Tv
Monte Bianco - conducono
Caterina Balivo, Simone
Moro. Allinterno: 23.00 Tg
2
2Next. Economia e Futuro
- conduce Annalisa Bruchi
Tg 2
Sorgente di vita
Meteo 2
Film: Woody - di Robert B.
Weide, con Woody Allen,
Letty Aronson, Marshall
Brickman
Supernatural - Tf, con Jared
Padalecki, Jensen Ackles
Videocomic
Detto Fatto
conduce Caterina Balivo

6.30 Rassegna stampa italiana


e internazionale
7.00 TGR Buongiorno Italia
7.30 TGR Buongiorno Regione
8.00 Agor
10.10 Mi manda Raitre
11.00 Elisir - conducono Michele
Mirabella, Virginie Vassart
11.55 Meteo 3
12.00 Tg 3
12.25 Tg3 Fuori TG
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il tempo e la storia
14.00 TG Regione
14.05 Tg Regione Meteo
14.20 Tg 3
14.45 Meteo 3
14.50 TGR Leonardo
15.00 TG3 L.I.S.
15.05 TGR Piazza Affari
15.10 La casa nella prateria - Tf
16.00 Aspettando Geo
16.40 Geo - conducono Sveva Sagramola, Emanuele Biggi
18.10 Meteo 3
19.00 Tg 3
19.30 Tg Regione
19.35 Tg Regione Meteo
20.00 Blob
20.15 Sconosciuti
20.35 Un posto al Sole
21.05 Lerba dei vicini
23.00 Il processo del luned - con
Enrico Varriale, Andrea
Delogu
24.00 Tg 3 Linea Notte
0.10 Tg Regione
1.00 Meteo 3
1.05 Rai Parlamento Telegiornale
1.15 Fuori Orario. Cose (mai) viste
3.00 Rai News 24

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ITALIA 1

6.00 T g 5 P r i m a p a g i n a .
Allinterno: 7.55 Traffico;
Meteo.it
8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino cinque
conducono Federica
Panicucci, Federico Novella.
Allinterno:10.00Tg5Ore10
11.00 Forum
13.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
13.40 Beautiful
14.10 Una vita
14.45 Uomini e donne
16.00 Grande Fratello
16.10 Il segreto
17.00 Pomeriggio cinque .
Allinterno:18.00Tg5minuti
18.45 Avanti un altro!
19.55 Tg 5 Prima pagina
20.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
20.40 Striscia la notizia - La voce
dellinvadenza
21.10 Film: Mission: Impossible - Protocollo Fantasma - di Brad Bird, con
Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Jeremy
Renner. Allinterno: 22.05
Tgcom; Meteo.it
24.00 Grande Fratello
0.10 Maurizio Costanzo Show
conduce Maurizio Costanzo
1.20 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
2.05 Striscia la notizia
La voce dellinvadenza
2.25 Uomini e donne
conduce Maria De Filippi
5.00 Mediashopping
5.15 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
5.45 Mediashopping

RETE 4

6.25 Mediashopping
6.40 I Puffi
7.00 Marco dagli Appennini alle
Ande
7.25 Pollyanna
7.50 Pippi calzelunghe - Tf
8.15 Hart of Dixie - Tf
10.10 Royal Pains - Tf
12.05 Cotto e mangiato - Il men
del giorno
12.25 Studio Aperto
13.00 Meteo.it
13.05 Sport Mediaset
13.45 Grande fratello
14.05 I Simpson
14.30 Futurama
14.55 Big Bang Theory
15.25 2 Broke Girls
15.55 How I Met Your Mother - Tf
16.45 La vita secondo Jim -Smith,
Larry Joe Campbell
17.35 Mike & Molly - Tf
18.00 Camera Caf
18.30 Studio Aperto. Allinterno:
Meteo.it
19.25 C.S.I. - Scena del crimine - Tf
21.10 Le Iene Show - conducono
Ilary Blasi, Teo Mammucari
0.30 Tiki Taka - Il calcio
il nostro gioco
2.00 Magazine Champions
League
2.30 Premium Sport
2.55 Studio Aperto - La giornata
3.10 Mediashopping
3.25 Dr. House - Medical
Division - Tf
4.45 National Museum - Scuola
davventura - Tf
5.30 Mediashopping
5.45 Cyber girls - Tf

LA SETTE

6.00 Tg 4 Night News


6.20 Mediashopping
6.50 Rescue special operations
- Tf
9.10 Cuore ribelle
9.40 Carabinieri - Tf
10.45 Ricette allitaliana
11.30 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
12.00 Detective in corsia - Tf, con
Dick Van Dyke, Victoria
Rowell, Charlie Schlatter
13.00 La signora in giallo - Tf, con
Angela Lansbury, William
Windom, Ron Masak
14.00 Lo sportello di Forum
- conduce Barbara Palombelli
15.30 Hamburg distretto 21 - Tf,
con Sanna Englund, Rhea
Harder, Peer Jger
16.45 Film: Duplice omicidio
per il tenente Colombo - di Vincent J. Mc
Eveety, con Peter Falk, Jeff
Yagher, George Wendt,
Rod Steiger. Allinterno:
17.20 Tgcom; Meteo.it
18.55 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
19.30 Tempesta damore
20.30 Quinta Colonna - conduce
Paolo Del Debbio
0.20 Terra
1.20 Tg 4 Night News
1.40 Mediashopping
1.55 Punto sette una vita 1987:
Delia Scala
2.55 Domenica con Five 1981/82
4.30 Magnum P.I. - Tf, con Tom
Selleck, John Hillerman
5.10 Help

6.00
6.10
6.30
7.30
7.50
7.55
9.45
11.00
13.30
14.00
14.20
16.20

18.20
20.00
20.35
21.10

0.45
0.55
1.30
3.25
4.40

Meteo - Traffico
Oroscopo
Omnibus News
Tg La7
Meteo
Omnibus dibattito
con Alessandra Sardoni
Coffee Break
conduce Andrea Pancani
Laria che tira
conduce Myrta Merlino
Tg La7
Tg La7 Cronache
Tagad
conduce Tiziana Panella
Benjamin Lebel - Delitti
D.O.C. - Serie Tv, con Pierre
Arditi, Vincent Winterhalter, Catherine Demaiffe
Lispettore Barnaby - Tf, con
John Nettles,Jane Wymark,
Barry Jackson
Tg La7
Otto e mezzo
conduce Lilli Gruber
Greys Anatomy - Tf,
con Patrick Dempsey,
Katherine Heigl, Sandra Oh,
Ellen Pompeo
Tg La7
Otto e mezzo (r)
Tagad (r)
Coffee Break (r)
Laria che tira (r)

DEEJAY TV
14.30
15.20
16.10
17.05
18.00
18.55
19.25
20.20
21.15
23.05
0.35
1.15
1.55
2.35
3.15

Crimini del cuore


Disappeared
Undercover Boss
Milionario in incognito
Airport Security
Airport Security
Hotel da incubo
Cucine da incubo USA
Film: The Mexican - di
Gore Verbinski
Film: 30 anni in 1 secondo - di Gary Winick
Alta infedelt
Alta infedelt
Delitti di famiglia
Lisola di Adamo ed Eva 3
Marchio di fabbrica

LA EFFE
16.00 RED - David Rocco Dolce
Vita
16.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
17.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
18.40 RED - Il re dello Street Food
19.50 RNEWS - Life
20.00 RED - Il cuoco vagabondo
21.05 Film: Transamerica - di
Duncan Tucker
23.05 Film: Paprika - Sognando
un sogno-diSatoshiKon
0.50 Omicidi tra i fiordi - Serie Tv
2.35 RNEWS - Attualit
2.45 NUOVI ESPLORATORI
Regni perduti
5.05 Effetto notte
5.35 RNEWS - Life

RAI
QRAI 4
6.55
7.20
8.05
8.50
9.35
10.20
11.10
11.55
12.40
13.25
14.10
14.35
15.00
15.45
16.30
17.15
17.20
18.05
19.35
20.20
21.10
22.05
23.20
1.05
1.10
2.40
2.45
3.10
4.00
4.55
5.55

QPREMIUM

Sabrina Vita da Strega


Switched at Birth
The Lying Game
Countdown
Medium
Jo
Numbers
Army Wives
Army Wives
Switched at Birth
Sabrina Vita da Strega
Sabrina Vita da Strega
Stargate Atlantis
Andromeda
Star Trek Enterprise
Rai News - Giorno
Xena
Doctor Who
Supernatural
Ghost Whisperer
Trono di Spade
Black Sails
Film: Solomon Kane - di Michael J.
Bassett-Wood, Ian Whyte
Anica appuntamento al cinema
Film: Saving General Yang - di Ronny Yu
Rai News - Notte
Movie Mag
Dexter
Boss
Deadwood
Ai confini della realt

17.45
17.50
18.35
19.25
20.15
21.20
22.10
23.00
23.50
0.25
0.30

Rai News - Giorno


Legmi
La Signora In Rosa
Terra Nostra
Il Restauratore
Last Cop
Last Cop
Jo
I Love You
Rai News - Notte
Film: Crimine passionale - di Charles
Wilkinson, con Cynthia Gibb, Gordon Currie,
Alexandra Kamp-Groeneveld
2.10 Granpremium
2.20 I Misteri Di Murdoch
3.10 La Squadra

QMOVIE
13.50 Film: Qui dove batte il cuore - di Matt
Williams, con Ashley Judd, Natalie Portman,
Stockard Channing, Sally Field
15.55 Film: Il laureato - di Mike Nichols, con Anne
Bancroft, Dustin Hoffman, Katharine Ross
17.45 Rai news - Giorno
17.50 Film: La battaglia di Midway - di Jack
Smight, con Charlton Heston, Henry Fonda,
James Coburn, Toshiro Mifune
20.05 Film: Prima della felicit - di Bruno
Gaburro, con Enzo Iacchetti, Federica
Andreoli, Monica Scattini, Lidia Vitale

MEDIASET PREMIUM

15.10
16.00
16.50
17.45
18.40
19.30
20.25
21.15
22.05
23.00
23.50
0.40
1.30
2.20

Faccia a faccia con il mostro


Clima dellaltro mondo
Come fatto il cibo
MythBusters
Megacostruzioni:
Ingegneria estrema
Mega aerei
Marchio di fabbrica
Come funziona lUniverso
Saturn V: il razzo lunare
Marchio di fabbrica
Alieni: nuove rivelazioni
Io e i miei parassiti
Mega aerei
Wild Brazil

16.00 Film: Ferma Il Tuo Cuore In Affanno - di


Roberto Minervini, con Sara Carlson, Colby
Trichell, Tim Carlson
17.40 Scaramouche Scaramouche
18.00 Rai News - Giorno
18.05 Passepartout
18.40 This Is Opera
19.40 I Buongustai DellArte
20.40 Passepartout
21.15 I Grandi Della Letteratura Italiana
22.10 Ubiq
22.40 O Tuono E Marzo
0.55 Rai News - Notte
1.00 Memo LAgenda Culturale
1.55 Ghiaccio Bollente Sommario

GIALLO

8.02 Il senso di Smilla per la neve - di Bille


August Premium Cinema Emotion
8.44 Daylight - Trappola nel tunnel - di Rob
Cohen Premium Cinema Energy
9.55 Gambit - di Michael Hoffman Studio
Universal
10.07 Wild Child - di Nick Moore Premium
Cinema Emotion
11.47 Espiazione - di Joe Wright Premium
Cinema Emotion
13.54 Stay Alive - di William Brent Bell
Premium Cinema Energy
14.02 Il gladiatore - di Ridley Scott Premium
Cinema
14.30 Fiore di cactus - di Gene Saks Studio
Universal
15.23 Doom - di Andrzej Bartkowiak Premium
Cinema Energy
16.54 Magic Mike - di Steven Soderbergh
Premium Cinema
17.05 Serenity - di Joss Whedon Premium
Cinema Energy

QRAI 5

QCINEMA

FOCUS

21.15 Hell on wheels 4


22.10 Hell on wheels 4
23.00 Film: Misery non deve morire - di Rob
Reiner, con James Caan, Kathy Bates, Lauren
Bacall, Frances Sternhagen
0.50 Rai news - Notte
0.55 Film: Andarevia - di Claudio Di Biagio, con
Matteo Quinzi, Sara Lazzaro, Patrizia Volpe
2.20 Film: Lo strangolatore di Vienna - di
Guido Zurli (as John Zurli), con Victor Buono,
Franca Polesello, Brad Harris
3.45 Hell on wheels 4
4.30 Hell on wheels 4

17.50 17 Again - Ritorno al liceo - di Burr Steers


Premium Cinema Emotion
19.00 Scuola di polizia 2: prima missione - di
Jerry Paris Studio Universal
21.15 Che cosa aspettarsi quando si aspetta - di
Kirk Jones Premium Cinema
21.15 Beginners - di Mike Mills Premium
Cinema Emotion
21.15 Danni collaterali - di Andrew Davis
Premium Cinema Energy
21.15 Cantando sotto la pioggia - di Stanley
Donen, Gene Kelly Studio Universal
23.05 Repo Men - di Miguel Sapochnik
Premium Cinema Energy
0.50 E se domani... - di Giovanni La Parola
Premium Cinema Emotion
0.53 Conosci il tuo coniglio - di Brian De Palma
Studio Universal
0.57 Blade - di Stephen Norrington Premium
Cinema Energy
2.04 Biutiful - di Alejandro Gonzlez Irritu
Premium Cinema

CIELO
15.15 MasterChef Nuova Zelanda
MasterClass
16.15 Fratelli in affari
17.15 Buying & Selling
18.15 Love it or List it - Prendere o
lasciare
19.15 Affari in grande
20.15 Affari di famiglia
21.10 Lombra del dubbio
23.00 Show
24.00 Sesso Made in Germany
1.00 Sex with Sunny Megatron
2.00 Questione di labbra
3.00 Invasion Roswell

TV2000

9.45
10.35
11.30
12.20
13.10
14.05
14.45
15.35
16.40
17.35
18.25
19.20
20.10
21.05
22.00
22.50
23.40
0.40
1.30
2.20
3.10
4.10
5.05

Matlock
Law & Order UK
Law & Order UK
Bones
Bones
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Bones
Bones
Bones
Bones
Scott e Bailey
Scott e Bailey
Womens Murder Club
Womens Murder Club
Peccati mortali
Peccati mortali
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness

15.05 La Coroncina Della Divina


Misericordia
15.20 Siamo Noi
17.30 Il Diario Di Papa Francesco
18.00 Rosario Da Lourdes
18.30 Tg 2000
19.00 Sport 2000
19.30 Buongiorno Professore
20.00 Rosario Da Lourdes
20.35 Tg Tg
21.05 Diario di Papa Francesco
speciale Conferenza Stampa
23.15 Ivanhoe
0.30 Rosario Dal Santuario di
Pompei

REAL TIME
10.00
10.55
12.50
13.50
14.45
15.45
17.15
19.10
20.10
21.10
0.05
1.05
2.00
2.50
4.40

Gipsy Sisters
Fedele da morire
Alta infedelt
Amici di Maria De Filippi
Il boss delle cerimonie
Abito da sposa cercasi
Quattro matrimoni USA
Amici di Maria De Filippi
Alta infedelt
Il ragazzo di 380 chili
Body Bizarre
Bizarre ER
Incidenti di bellezza
Grassi contro magri
Dire, Fare, Baciare - Italia

SATELLITE

DIGITALE TERRESTRE

RANSAMERICA,

SKY

[servizio a pagamento]

QCINEMA MATTINA
9.05 Linfallibile ispettore Clouseau - di Bud
Yorkin Sky Cinema Classics
10.25 Sotto il segno del pericolo - di Phillip
Noyce Sky Cinema Max HD
11.00 Noi uomini duri - di Maurizio Ponzi Sky
Cinema Comedy HD
12.25 Tutto pu cambiare - di John Carney
Sky Cinema 1 HD
13.00 Get Over It - di Tommy OHaver Sky
Cinema Family
14.15 Fair Game - Caccia alla spia - di Doug
Liman Sky Cinema 1 HD
16.10 Puzzole alla riscossa - di Roger Kumble
Sky Cinema Family
17.40 La lettera damore - di Peter Ho-sun
Chan Sky Cinema Passion HD

QCINEMA POMERIGGIO

QCINEMA SERA

QCINEMA NOTTE

18.50 Rendition - Detenzione illegale - di


Gavin Hood Sky Cinema 1 HD
18.55 Die Hard - Duri a morire - di John
McTiernan Sky Cinema Hits HD
19.00 Lo spaccacuori - di Peter Farrelly,
Bobby Farrelly Sky Cinema
Comedy HD
19.05 The Unsaid - Sotto silenzio - di Tom
McLoughlin Sky Cinema Max HD
19.10 Anda muchacho, spara! - di Aldo Florio
Sky Cinema Classics
19.10 Oscuri presagi - di Nicolas Roeg Sky
Cinema Passion HD
19.30 Antboy - La vendetta di Red Fury
- di Ask Hasselbalch Sky Cinema
Family

21.00 Un complicato intrigo di donne, vicoli


e delitti - di Lina Wertmller Sky
Cinema Classics
21.00 Zoolander - di Ben Stiller Sky Cinema
Comedy HD
21.00 Brick Mansions - di C. Delamarre Sky
Cinema Max HD
21.00 Meant to Be - Un angelo al mio fianco
- di Paul Breuls Sky Cinema Passion
HD
21.10 Ma tu di che segno 6? - di Neri Parenti
Sky Cinema 1 HD
21.10 A qualsiasi prezzo - di Emilio Miraglia
Sky Cinema Hits HD
22.35 Palle al balzo - Dodgeball - di Rawson
Marshall Thurber Sky Cinema
Comedy HD

22.35 Hours - di Eric Heisserer Sky Cinema


Max HD
23.00 Come lo sai - di James L. Brooks Sky
Cinema Hits HD
24.00 Gaya - di L. Fritz Krawinkel, H. Tappe
Sky Cinema Family
0.15 Montecarlo Gran Casin - di Carlo
Vanzina Sky Cinema Comedy HD
0.20 Watchmen - di Zack Snyder Sky
Cinema Max HD
0.55 Achtung! Banditi! - di Carlo Lizzani Sky
Cinema Classics
1.00 #ScrivimiAncora - di Christian Ditter Sky
Cinema 1 HD
1.55 Jackass Number Two - di Jeff Tremaine
Sky Cinema Comedy HD

13.00 Calcio: Frosinone - Verona Serie A Sky


Supercalcio HD
14.00 Calcio: Milan - Sampdoria Serie A Sky
Sport 1 HD
14.00 Calcio: Roma - Atalanta Serie A Sky
Supercalcio HD
14.30 Calcio: Palermo - Juventus Serie A Sky
Sport 1 HD
15.00 Calcio: Frosinone - Verona Serie A Sky
Supercalcio HD
16.15 Calcio: Torino - Bologna Serie A Sky
Sport 1 HD
17.00 Salto con gli sci: HS 142 Coppa del
Mondo M Eurosport

18.00 Basket: LA Clippers - Minnesota NBA


Sky Sport 3 HD
19.00 Wrestling: WWE Experience Sky Sport
2 HD
19.00 Calcio: Sassuolo - Fiorentina Serie A
Sky Supercalcio HD
20.45 Basket: Pesaro - Cremona Serie A Sky
Sport 2 HD
20.55 Calcio:Napoli-InterSerieASkySport1HD
21.00 Golf: PGA European Tour Alfred Dunhill
Championship Sky Sport 3 HD
21.00 Calcio: Napoli - Inter Serie A Sky
Supercalcio HD
23.00 Salto con gli sci: HS 142 Coppa del
Mondo M Eurosport 2

23.00 Calcio: Napoli - Inter Serie A Sky Sport


3 HD
23.05 Calcio: Highlights Major League Soccer
Eurosport
23.15 Basket: LA Clippers - Minnesota NBA
Sky Sport 2 HD
0.15 Lotta:FinaleGoldenGrandPrixEurosport
0.30 Biliardo: 3a giornata UK Championship
Eurosport 2
0.45 Calcio: Napoli - Inter Serie A Sky
Supercalcio HD
1.30 Biliardo: 3a giornata UK Championship
Eurosport
1.30 Sollevamento pesi: +105 kg Uomini
Mondiale Eurosport 2

15.25 Cosa ti dice il cervello? National


Geographic
16.00 La vita secondo Jim Fox HD
16.10 Man v viral National Geographic
16.25 La vita secondo Jim Fox HD
17.20 Friends Fox HD
17.20 Ghost Whisperer Fox Life
17.30 Criminal Minds Fox Crime HD
17.45 Friends Fox HD
18.15 Ghost Whisperer Fox Life
18.20 Criminal Minds Fox Crime HD
18.45 I Simpson Fox HD
19.10 Bones Fox Crime HD
19.10 I Simpson Fox HD
19.50 Stupidi al quadrato National
Geographic

20.00
20.05
20.05
20.25

23.40 Bones Fox Crime HD


23.50 Limpero della droga National
Geographic
24.00 2 Broke Girls Fox HD
0.05 Greys Anatomy Fox Life
0.25 Mom Fox HD
0.35 Law & Order: Unit Speciale Fox Crime
HD
0.45 Megafabbriche - La Jaguar XJ
National Geographic
0.55 Castle Fox HD
0.55 Greys Anatomy Fox Life
1.30 Law & Order: Unit Speciale Fox Crime
HD
1.45 Megastrutture giganti National
Geographic

QSPORT
9.00 Calcio: Milan - Sampdoria Serie A Sky
Sport 1 HD
9.15 Calcio: Roma - Atalanta Serie A Sky
Sport 1 HD
9.30 Calcio: Palermo - Juventus Serie A Sky
Supercalcio HD
10.00 Calcio: Frosinone - Verona Serie A Sky
Sport 1 HD
11.10 Calcio: Palermo - Juventus Serie A Sky
Sport 1 HD
12.00 Sollevamento pesi: +75 kg Donne
Mondiale Eurosport 2
12.00 Calcio: Roma - Atalanta Serie A Sky
Sport 3 HD

FOX
9.00
9.25
10.20
11.30
11.30
12.45
12.55
13.00
13.10
13.20
13.35
14.05
14.15
15.05
15.05

NCIS Los Angeles Fox Crime HD


Giudice Amy Fox Life
Ghost Whisperer Fox Life
Criminal Minds Fox Crime HD
I Simpson Fox HD
Greys Anatomy Fox Life
Friends Fox HD
Lupi di mare: Nord vs Sud National
Geographic
Bones Fox Crime HD
Friends Fox HD
Greys Anatomy Fox Life
Criminal Minds Fox Crime HD
I Simpson Fox HD
2 Broke Girls Fox HD
Sex & the City Fox Life

20.30
21.00
21.00
21.00
21.50
21.50
21.55
22.45
23.00
23.10

2 Broke Girls Fox HD


Bones Fox Crime HD
Greys Anatomy Fox Life
Stupidi al quadrato National
Geographic
Mom Fox HD
NCIS Fox Crime HD
The Walking Dead Fox HD
Greys Anatomy Fox Life
NCIS Fox Crime HD
The Strain Fox HD
Breakthrough - La scienza
rivoluzionaria National Geographic
Bones Fox Crime HD
The Walking Dead Fox HD
Greys Anatomy Fox Life

.&5&0

la Repubblica -6/&%  /07&.#3& 


METEO.REPUBBLICA.IT

Oggi in Italia

LEGENDA

Sole

MARE E VENTI

Bolzano
Trento

Ancona
Anzio
Bari
Cagliari
Civitavecchia
Genova
La Spezia
Livorno
Messina
Napoli
Olbia
Pescara
Taranto
Trieste
Venezia

Nuvoloso
Variabile

NORD

Aosta

tempo soleggiato ovunque


con al pi qualche velatura di
passaggio. Locali
annuvolamenti su est Liguria
ed Alpi di confine.
Temperature invariate,
massime comprese tra 9 e 14.

Coperto
Pioggia
Rovesci

Milano

Trieste

Torino

Venezia
Bologna
Genova

Grandine

Ancona

Firenze
Temporali

Perugia

Nebbia
Neve

CENTRO

MARE

Calmo
Mosso
Agitato

prevalenza di bel tempo con


cieli sereni poco nuvolosi. Da
segnalare per nebbie e nubi
basse tra Umbria e Toscana.
Temperature in locale rialzo,
massime tra 11 e 16.

LAquila

Roma
Campobasso

NO

23

NO

ESE

11

SSE

22

NO

13

29

22

VAR

VAR

VAR

Bari

Potenza

SUD

alta pressione con ampio


soleggiamento, salvo nubi
basse marittime lungo le
coste tirreniche nottetempo.
Temperature stazionarie,
massime tra 12 e 17.

INDICE UV

Basso

3-5

Moderato

6-7

Alto

Cagliari
Catanzaro
Palermo
Reggio Calabria
Catania

8 - 10 Molto alto
>11

VAR

Napoli

Debole
Moderato
Forte
Molto
forte

aggiornamenti h24 su
www.3bmeteo.com

Estremo

IL SOLE

SORGE
TRAMONTA

Bari

Napoli

06:57
16:25

07:07
16:36

Palermo
07:03
16:47

Roma
07:17
16:40

Bologna
07:29
16:36

Firenze

Milano

07:27
16:39

07:41
16:42

Genova

Torino

07:39
16:46

07:46
16:49

LA LUNA
ULT. QUARTO
3 DIC

NUOVA
11 DIC

1 QUARTO
18 DIC

PIENA
25 DIC

IERI

Olbia

VENTO

0-2

LE TEMPERATURE MASSIME E MINIME UV

Vento: km/h e provenienza


MARE VENTO

Alghero
Ancona
Aosta
Bari
Bologna
Bolzano
Brindisi
Cagliari
Campobasso
Catania
Catanzaro
Firenze
Genova
Imperia
LAquila
Messina
Milano
Napoli
Olbia
Palermo
Perugia
Pescara
Pisa
Potenza
R. Calabria
Rimini
Roma Fium.
Roma Urbe
Torino
Trento
Trieste
Venezia
Verona

UV

DOMANI

14

OGGI
15

11

15

11

14

14

14

15

16

14

16

17

10

12

10

-4

-4

11

-3

14

15

11

16

14

11

15

10

17

11

12

12

18

11

18

10

17

10

14

16

15

13

14

14

10

15

14

11

15

12

16

10

15

12

15

12

-3

12

-2

12

17

13

17

13

17

13

10

14

12

14

15

16

12

14

16

17

11

16

14

17

13

16

13

10

11

12

12

14

14

13

14

14

11

13

13

16

13

17

12

17

14

10

14

12

15

16

17

14

15

16

13

14

-3

-3

11

-2

10

10

11

-0

10

-0

DOMANI MATTINA

DOMANI POMERIGGIO

MERCOLED

GIOVED

Anticiclone in rinforzo
con prevalenza di bel
tempo, seppur con
sviluppo di nebbie in
Valpadana nelle ore pi
fredde e nubi basse
lungo il versante
tirrenico, anche
compatte in Toscana.
Temperature minime
stabili. Venti deboli in
prevalenza occidentali.

Ben soleggiato sulle


aree montuose e
collinari, mentre un po'
di nubi sparse
insisteranno sui versanti
tirrenici e qualche
nebbia in Valpadana,
tendente a intensificarsi
nuovamente dalla sera.
Temperature massime
senza variazioni. Venti
deboli occidentali.

Non cambia lo scenario


meteorologico in Italia,
ancora dominato
dall'alta pressione.
Tempo ben soleggiato e
mite su monti e colli;
nubi basse in Liguria e a
tratti sui versanti
tirrenici, nebbie diffuse
sul catino padano.
Temperature stabili,
venti deboli.

Il robusto campo di alta


pressione favorisce
l'ennesima giornata
stabile con prevalenza
di sole sui rilievi.
Giornata grigia sulle
pianure del Centro
Nord, e a tratti lungo le
coste per la presenza di
nebbie e nubi basse.
Temperature stabili,
venti deboli.

TEMPERATURE
NEL RESTO DEL MONDO
MASSIME E MINIME

Nel mondo
EUROPA

Auckland
Beirut
Bombay
Buenos Aires
Caracas
Chicago
Citt del Capo
Messico DF
Dubai
Helsinki
Filadela
6/2
Stoccolma
Oslo
Gerusalemme
7 / -1
3/1
Tallin
Hong Kong
Il Cairo
Riga
Johannesburg
5/3
Copenaghen
Vilnius
LAvana
3 / -0
8/7
Los Angeles
Minsk
Amsterdam
Melbourne
Berlino
2 / -2
14 / 8
Miami
9/5
Kiev Montreal
Varsavia
Praga
3 / -1
6/1
Bruxelles
Mosca
9/6
12 / 8
New Delhi
Bratislava
Vienna
New York
11 / 5
Budapest
Pechino
Berna
10 / 3
Lubiana
Rio de Janeiro
7/2
Bucarest San Paolo
6/0
Belgrado
10 / 3
Santiago (Chile)
Sarajevo 10 / 3
Istanbul
Seoul
12 / 1
Soa 11 / 4
Shanghai
Roma
Singapore
Tirana
Sydney
14 / 8
Tokyo
Atene
Toronto
14 / 7
Washington

Un possente campo di alta pressione sub-tropicale


interessa tutto il Mediterraneo, la Penisola Iberica,
la Francia centro-meridionale ed i Balcani
determinando condizioni di stabilit e bel tempo
con al pi qualche nube bassa o velatura di
passaggio. Le perturbazioni atlantiche si
mantengono invece ben attive alle medio-alte
latitudini: una di queste interessa direttamente il
Regno Unito, il Nord della Francia, il Benelux e la
Germania portando piogge diffuse e piuttosto
persistenti. Un secondo fronte agisce tra la
Scandinavia e l'Europa Centrale portando nubi e
piogge sparse fin sulla Russia, mentre migliora
temporaneamente da Ovest nel pomeriggio; tempo
migliore tra Svezia ed Est Norvegia.

Dublino
7/4

Londra
13 / 8

Parigi
12 / 9

Madrid
Lisbona
19 / 9

15 / 2

23
25
32
29
27
5

15
14
25
16
16
1

37 17
25 10
30 22
10 0
16 9
25 19
25 11
26 13
32 20
22 8
28 11
30 21
1 -5
0 -3
27 16
10 1
-3 -12
28 22
22 18
27 12
6 -2
15 7
29 27
26 18
12
7
13

6
1
3

UV

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