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DELLE ARMI
Luigi Ferdinando Marsili 1658-1730
a cura del Museo di Palazzo Poggi
La Scienza delle Armi
Luigi Ferdinando Marsili 1658-1730
Referenze fotografiche:
Biblioteca Universitaria di Bologna: Foto Roncaglia
Biblioteca comunale dell’Archiginnasio: Foto Fornasini s.r.l. service
Accademia delle Scienze dell’Istituto: Foto Massimo Matera
Archivio Fotografico Musei Civici d’Arte Antica: foto Mario Berardi, Marcello Bertoni, Paolo Cova
Museo di Palazzo Poggi, Università di Bologna: Fulvio Simoni
Annarita Angelini
«CON L’ELMO IN TESTA E LA LANCIA IN MANO»: L’ARCHITETTURA DEL SAPERE DI MARSILI 19
Martha Pollak
FORTIFICAZIONI, URBANISTICA MILITARE E CULTURA NEL TARDO SEICENTO 37
Giovanni Brizzi
LUIGI FERDINANDO MARSILI E LE STRUTTURE ROMANE SUL DANUBIO 53
Pierluigi Banchig
BALCANI CONTESI: I LUOGHI DI ROMA ANTICA NEL CONFRONTO FRA ASBURGO E OTTOMANI 59
Stefano Magnani
DA COSTANTINOPOLI AL DANUBIO. NOTE SULL’APPROCCIO DI LUIGI FERDINANDO MARSILI
AL SISTEMA DELLE FORTIFICAZIONI BALCANICHE 81
Matteo Valleriani
L’ESPERIENZA E LA NASCITA DELLA BALISTICA ALL’INIZIO DELL’ETÀ MODERNA 93
Marino Viganò
MODELLI DI PIAZZEFORTI: COLLEZIONI, UTILIZZO, CONTESTO 109
Fulvio Simoni
SCUOLA D’ARTIGLIERIA, LABORATORIO SCIENTIFICO, MUSEO DELLE MERAVIGLIE:
APPARENZA E SOSTANZA DELL’ARCHITETTURA MILITARE DELL’ISTITUTO DELLE SCIENZE DI BOLOGNA 125
Silvio Leydi
I MODELLI DI FORTIFICAZIONE DELLA CAMERA DELL’ARCHITETTURA MILITARE 155
Achille Lodovisi
COME NASCE UNA FRONTIERA:
LE RICOGNIZIONI DI LUIGI FERDINANDO MARSILI SUL NUOVO LIMES BALCANICO 167
Silvia Medde
L’INSEGNAMENTO DELL’ARCHITETTURA MILITARE A BOLOGNA
DA LUIGI FERDINANDO MARSILI A GIOVANNI ANTONIO ANTOLINI 175
Davide Righini
I DISEGNI DI ARCHITETTURA MILITARE NEL FONDO MARSILI
DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI BOLOGNA 189
Per circa venti anni, tra il 1682 e il 1701, il conte Tra il 1679 e il 1680, infatti, il giovane Marsili accom-
bolognese Luigi Ferdinando Marsili (o Marsigli)1 fu pagnò a Costantinopoli come «camerata» il Bailo
impegnato nelle regioni balcaniche alle dipendenze veneziano presso la Sublime Porta, Pietro Civran,
degli Asburgo, prima come ingegnere militare e poi compiendo così un viaggio nel corso del quale poté
come plenipotenziario per la definizione dei confini mettere alla prova le proprie capacità e soddisfare
fra l’Impero asburgico e l’Impero ottomano che fece interessi e curiosità in ambiti assai differenti, che
seguito alla Pace di Carlowitz (1699). Incaricato di andavano dalla scienza sperimentale, all’antiquaria,
volta in volta di rafforzare piazzeforti, individuare i all’etnografia, alla politica e all’arte della guerra.
luoghi migliori per predisporre difese, delimitare e L’ampiezza degli interessi è bene illustrata dalla
definire confini territoriali, disegnare mappe, racco- mole di lettere, diari e disegni nei quali egli registrò le
gliere e trasmettere informazioni o agire da interme- proprie osservazioni e dai documenti che trascrisse e
diario diplomatico, in veste ufficiale o come inviato che sono ora raccolti in due faldoni conservati nel
segreto, Marsili ebbe modo di accumulare esperienze Fondo Marsili presso la Biblioteca Universitaria di
e conoscenze uniche dei vasti territori danubiani. Tra Bologna3. Si tratta di una documentazione eteroge-
queste ebbero una particolare importanza le osserva- nea, disorganica, di diseguale valore e affidabilità, che
zioni condotte sulle antiche presenze romane, costi- rimane ancora oggi in gran parte inedita e utilizzata
tuite da vie, ponti, fortezze, insediamenti attestati da in modo selettivo negli studi moderni4.
ruderi, terrapieni o monumenti. Di tali antiche vesti- Già nel corso della navigazione lungo le coste
gia Marsili registrò meticolosamente la presenza, della Dalmazia e della Grecia egli compì numerose
annotò le dimensioni, disegnò le piante o i prospetti, osservazioni concernenti la natura e la conformazio-
trascrisse i testi rinvenuti, fornendone la personale ne dei luoghi visitati, i costumi delle popolazioni, le
interpretazione. Nell’opera che raccolse la summa antichità conservate, le forme di economia, governo
delle sue esperienze balcaniche, il Danubius Pannoni- e amministrazione, così come il dispiegarsi dei rap-
co-Mysicus, egli non solo dedicò l’intero secondo porti tra le due principali potenze della regione,
volume allo studio delle tracce e dei resti dell’antica Venezia e l’Impero ottomano, e le popolazioni locali.
presenza romana lungo il Danubio, ma ne definì Una volta giunto a Costantinopoli, ove soggiornò per
anche la funzione di modello, ancora attuale ai suoi undici mesi, Marsili rimase affascinato dal mondo
giorni, per quanto riguardava la disposizione e la rea- turco. Egli si dedicò con energia e curiosità inesauri-
lizzazione delle fortezze e, più in generale, dell’intero bili non solo allo studio delle correnti del Bosforo, su
apparato strategico difensivo2. cui pubblicò un fondamentale resoconto scientifico5,
L’interesse per le fortificazioni antiche e moderne ma anche alla raccolta di informazioni e di documen-
emerge sin dagli anni della gioventù e sembra già pre- ti concernenti ogni aspetto di quel mondo, dalla reli-
sente al momento del primo contatto con il mondo gione all’alimentazione, alla struttura sociale, all’abbi-
balcanico e danubiano, avvenuto nell’estate del 1680, gliamento, con particolare attenzione per l’organizza-
allorché il giovane conte bolognese fece ritorno da zione militare e amministrativa dell’Impero. In questa
Costantinopoli a Venezia seguendo la via di terra fino attività Marsili si avvalse di informatori e traduttori
al Danubio e quindi all’Adriatico. Egli completò in tal turchi, ebrei e veneziani, strinse amicizia con alcuni
modo un’esperienza durata oltre un anno, che era di essi e con studiosi turchi interessati ai suoi stessi
destinata ad avere una profonda e decisiva influenza ambiti di indagine. Grazie a costoro poté ottenere
sulla sua esistenza e che, al tempo stesso, ne presenta- documenti o essere introdotto in luoghi del palazzo
va in nuce gli sviluppi futuri, da ogni punto di vista. imperiale altrimenti inaccessibili ai visitatori europei.
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Stefano Magnani
Fig. 1 Egli non trascurò, inoltre, di sviluppare una fitta rete prevalentemente all’ambito militare11. Grazie ai rap-
Iscrizione rinvenuta di relazioni diplomatiche con i rappresentanti delle porti allacciati con uno dei maggiori studiosi turchi
ad Adrianopoli, attribuibile potenze europee, favorito anche dal fatto di avere dell’epoca, Hüsein Hezarfen Efendi12, Marsili era riu-
a Basilio II. Biblioteca
amicizie e interessi scientifici comuni. Tali rapporti scito a procurarsi una copia del libro che costui aveva
Universitaria di Bologna,
Fondo Marsili, ms. 52, gli consentirono di rivelarsi assai utile in alcune mis- dedicato al quadro legislativo e organizzativo dello
foglietto incollato alla c. 349r sioni di natura non ufficiale a lui affidate dal Bailo6. stato ottomano dal punto di vista militare e fiscale,
Il coinvolgimento di Civran in un affare dai conno- facendolo tradurre in italiano13. Definito da Marsili
Fig. 2 tati poco chiari, riguardante il tentativo di nascondere come «Canon Name» o «Canon Amet»14, questo
Iscrizione rinvenuta ad Adriano- schiavi fuggiaschi sulle galere veneziane al momento documento, assieme ad altri non meno interessanti
poli, attribuibile a Basilio II. Trat- della partenza del precedente Bailo Giovanni Morosi- che costituiscono una parte importante della raccol-
ta da JOHN COVEL, Voyages en
ni7, comportò il richiamo anticipato del Bailo a Vene- ta dei cartolari del Fondo Marsili15, aveva fatto sorge-
Turquie 1675-1677, texte établi,
annoté et traduit par JEAN-PIERRE zia. Marsili, su consiglio dello stesso Civran che gli pro- re in Marsili l’idea di uno studio su «lo Stato Militare
GRÉLOIS, avec une préface de curò i necessari passaporti, decise allora di intrapren- ed Economico dell’Impero Ottomano» che risulte-
CYRIL MANGO, Paris dere per conto proprio un viaggio di esplorazione in rebbe già pronto per essere dato alle stampe all’epoca
(Réalités Byzantines 6), terra balcanica, con l’intenzione di raggiungere Buda e del soggiorno romano e della partecipazione al circo-
1998, p. 104, fig. a24 Vienna, approfittando dell’invio a Venezia del drago- lo culturale della regina Cristina di Svezia, nel 168116.
manno Giacomo Tarsia, in compagnia del quale avreb- In realtà il volume non fu pubblicato e Marsili
Fig. 3
Disegno di Filippopoli.
be potuto compiere il tragitto fino a Belgrado8. continuò a lavorarvi fino agli ultimi anni di vita,
Biblioteca Universitaria Oltre alla curiosità vi furono forse altre ragioni apportando nel tempo numerose trasformazioni,
di Bologna, Fondo Marsili, che spinsero Marsili ad abbandonare la compagnia di dovute al sommarsi delle nuove esperienze maturate
ms. 52, c. 307r Civran, che rimase ancora un anno a Costantinopoli. nel corso del servizio prestato nei Balcani per conto
Non si può escludere, ad esempio, che la missione degli Asburgo. L’opera, col titolo leggermente modifi-
Fig. 4 balcanica fosse stata suggerita da Innocenzo XI9, che cato (Stato militare dell’Imperio Ottomanno, incre-
Iscrizione rinvenuta a Filippopo-
in seguito, almeno stando all’Autobiografia marsilia- mento e decremento del medesimo), fu stampata solo
li, con dedica a Settimio Severo.
Biblioteca Universitaria na, si sarebbe mostrato assai attento ai resoconti sullo due anni dopo la morte dell’autore.
di Bologna, Fondo Marsili, stato delle comunità cristiane all’interno del mondo Una conferma di questa prima fase di elaborazio-
ms. 53, 351v-352r ottomano che Marsili gli presentò al ritorno da ne dell’opera e del tentativo iniziale di pubblicazione
Costantinopoli10. Inoltre, alcuni indizi lasciano inten- viene dal manoscritto marsiliano intitolato Trattato
dere che a Costantinopoli Marsili avesse maturato il delli Beilerbei, Bei, Timarespahy, e Zaimalerspahy17. Si
proposito di una visita delle regioni balcaniche allo tratta della copia di un originale turco nella quale è
scopo di raccogliere ulteriori informazioni riguardo riportata l’organizzazione della cavalleria ottomana,
all’organizzazione amministrativa e militare dello col relativo sistema di pertinenze terriere e di riscos-
stato ottomano. Negli ultimi mesi di permanenza sione delle imposte. Molto probabilmente costituiva
nella capitale egli aveva sempre più trascurato le una parte dello stesso «Canon Name»18. Esso fornisce
ricerche scientifiche per rivolgere la sua attenzione un quadro organizzato per ambiti regionali ed è scrit-
to su una sola metà dei singoli fogli, in modo da con-
tenere ulteriori osservazioni e aggiunte che, in effetti,
furono apportate da Marsili. Alcune furono inserite
sicuramente nel corso del viaggio stesso, in quanto
fanno riferimento alle località attraversate e alle
distanze percorse, mentre altre, con una scrittura più
elegante, sembrano costituire aggiunte successive in
vista della stampa. Il testo, ad esempio, è introdotto da
una nota, posta successivamente, da cui si intuisce che
era incorporato in un’opera ormai in fase avanzata di
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Da Costantinopoli al Danubio
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Stefano Magnani
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Da Costantinopoli al Danubio
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Da Costantinopoli al Danubio
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Stefano Magnani
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Da Costantinopoli al Danubio
Note
1 Marsigli è la forma del cognome che egli stesso utilizzò pre-
valentemente nei suoi scritti. Negli studi moderni in Italia è
prevalso l’uso, sia pure non esclusivo, della forma Marsili.
2 LUIGI FERDINANDO MARSILI, Danubius Pannonico-Mysicus,
observationibus geographicis, astronomicis, hydrographicis,
historicis, physicis perlustratus in sex tomus digestus ab Aloy-
sio Ferd. Com. Marsili, t. II, Hagæ Comitum, apud P. Gosse,
R. Chr. Alberts, P. de Hondt, Amstelodami, apud Herm.
Uytwerf & Franç. Changuion, 1726, in particolare si veda la
Praefatio. Nel primo volume dell’opera Marsili riporta le
mappe dei territori attraversati dal Danubio, indicando le
strutture antiche descritte nel secondo volume e facendo
ad esse frequenti rinvii. Oltre al contributo di PIERLUIGI
BANCHIG in questo volume, Balcani contesi: i luoghi di
Roma antica nel confronto fra Asburgo e ottomani, si riman-
da a GIOVANNI BRIZZI, Gli “Authores qui de Illyrico et Croa-
tia scripserunt”, in «Il Carrobbio», VIII (1982), in part. pp.
82-83; IDEM, L’esercito romano nella tradizione dell’antico:
l’esempio di Luigi Ferdinando Marsili, in BRIZZI, Studi milita-
ri romani, Bologna, Pàtron, 1983, in part. pp. 129-136.
3 BUB, Fondo Marsili, mss. 51 e 52.
4 Un tentativo di sintesi è dovuto a LODOVICO FRATI, Il viag-
gio da Venezia a Costantinopoli del Conte Luigi Ferdinando
Marsili (1679), in «Nuovo Archivio Veneto», n.s. 8 (1904),
pp. 63-94 e 295-316; la trascrizione di molti documenti
relativi al solo soggiorno a Costantinopoli è fornita da PIER
ENRICO FAVALINI, Luigi Ferdinando Marsili e le cose di Tur-
chia, Tesi di laurea (relatore Clemente Mazzotta), vol. I,
Bibliografia, introduzione, testi, indici, glossario, vol. II, Nota
filologica, Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Let-
tere e Filosofia, a.a. 1982-1983.
5 MARSILI, Osservazioni intorno al Bosforo Tracio overo Cana-
le di Costantinopoli Rapresentate in Lettera alla Sacra Real
Maesta di Cristina Regina di Svezia, in Roma, Nicolò Ange-
lo Tinassi, 1681, ristampato in «Bollettino di pesca, piscicol-
tura e idrologia», 1935, pp. 733-758. Cfr. BRUNO SOFFIENTI-
NO e MICHAEL E.Q. PILSON, The Bosporus Strait. A Special
Place in the History of Oceanography, in «Oceanography»,
18, 2 (2005), pp. 17-23; NADIA PINARDI, Misurare il mare.
Luigi Ferdinando Marsili nell’Egeo e nel Bosforo, 1679-1680,
Bologna, Bononia University Press, 2009.
6 Il periodo del soggiorno a Costantinopoli è descritto con
molti particolari in MARSILI, Autobiografia, messa in luce
nel II centenario della morte di lui dal Comitato Marsiliano,
a cura di EMILIO LOVARINI, Bologna, Zanichelli, 1930, pp. 8-
29. Sui rapporti allacciati da Marsili a Costantinopoli si
rimanda ad ANDREA GARDI, Osservando il nemico. Luigi Fer-
dinando Marsigli e il mondo turco, in L’Europa divisa e i 7 La serie di episodi è narrata, oltre che dallo stesso Marsili Fig. 11
nuovi mondi. Per Adriano Prosperi, vol. II, a cura di MASSI- (Autobiografia, cit., pp. 14-19; IDEM, Stato militare dell’Impe- Carta dell’Origine del Fiume
MO DONATTINI, GIUSEPPE MARCOCCI e STEFANIA PASTORE, rio Ottomanno, incremento e decremento del medesimo. Del Muriz sino in Adrianopoli…
Pisa, Edizioni della Normale, 2011, pp. 94-95; MÓNIKA F. signore conte di Marsigli dell’Academia Reale delle Scienze di Biblioteca Universitaria
MOLNÁR, Luigi Ferdinando Marsigli e gli Ottomani. La fron- Parigi, e di Monpelieri, e della Societa Reale di Londra, e fon-
di Bologna, Fondo Marsili,
tiera asburgico-ottomana dopo la pace di Carlowitz, in La datore dell’Instituto di Bologna. Opera ornata di tavole taglia-
politica, la scienza, le armi. Luigi Ferdinando Marsili e la te in rame. Parte seconda, in Haya - in Amsterdamo, appres- ms. 50, c. 43
costruzione della frontiera dell’Impero e dell’Europa, a cura so Pietro Gosse, e Giovanni Neaulme, Pietro de Hondt,
di RAFFAELLA GHERARDI, Bologna, Clueb, 2010, pp. 148 e Adriano Moetjens, 1732, pp. 163-167), dai suoi principali
152-153; STEFANO MAGNANI, Il giovane Marsili tra scienza e protagonisti, Morosini e Civran, attraverso i dispacci inviati
politica: le lettere inedite da Costantinopoli, in La politica, la al Senato veneziano (si rimanda, in proposito, a DORES LEVI-
scienza, le armi, cit., pp. 217-218 e 233-235. WEISS, Le relazioni tra Venezia e la Turchia dal 1670 al 1684
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Stefano Magnani
e la formazione della Sacra Lega, in «Archivio Veneto Tri- 17 BUB, Fondo Marsili, ms. 52, cc. 95r-110v.
dentino», VII (1925), pp. 29-32). Civran, inoltre, al ritorno 18 Sia pure con una diversa presentazione, l’organizzazione
dalla missione ne fornì un resoconto ufficiale allo stesso della cavalleria si ritrova in MARSILI, Stato militare, cit., pp.
Senato (PIETRO CIVRAN, Relazione di Costantinopoli del bailo 92-137.
Pietro Civrano. 1682, in Le relazioni degli ambasciatori vene- 19 BUB, Fondo Marsili, ms. 52, c. 95.
ti al senato durante il secolo decimosesto, edite da EUGENIO 20 Anche di questo documento Marsili conservò la traduzio-
ALBÈRI, s. III, vol. III, Firenze, Società Editrice Fiorentina, ne fornitagli da Giovanni Tarsia: BUB, Fondo Marsili, ms.
1855, ristampa anastatica in Relazioni degli ambasciatori 52, c. 586v.
veneti al Senato. Tratte dalle migliori edizioni disponibili e 21 Il cui nome compare sullo stesso salvacondotto.
ordinate cronologicamente, a cura di LUIGI FIRPO, vol. XIII, 22 La presenza dei bolognesi Foresti e Marsili (con indicazio-
Costantinopoli (1590-1793), Torino, Bottega d’Erasmo, ne errata del cognome) al seguito del bailo Civran fu regi-
1984, in part. pp. 282-285). Un resoconto fu pubblicato da strata da Antonio Olivieri, apprendista dragomanno (gio-
un compagno di viaggio che fu testimone di alcuni episodi vane di lingua) in servizio presso la sede del bailaggio vene-
(MICHELE BENVENGA, Viaggio di Levante con la Descrittione ziano a Costantinopoli (Enciclopedia morale e civile della
di Costantinopoli e d’ogn’altro accidente dato in luce dal sig. vita, costumi ed impegni di religione, Cosmopoli, 1724, edi-
abbate Michele Benuenga e consegrato all’Eminentiss. e Reue- zione e introduzione a cura di TONI VENERI, Edizioni digita-
rendiss. sig. cardinal Negroni Legato à Latere di Bologna, in li del Cisva, 2010, p. 13; edizione digitale consultabile all’in-
Bologna, per Giacomo Monti, 1688, pp. 163 e 177-183). Ne dirizzo internet http://www.viaggioadriatico.it/Viag-
riferì anche l’ambasciatore inglese John Finch nella sua cor- giADR/biblioteca_digitale/titoli/scheda_bibliografi-
rispondenza (si veda GEORGE FREDERICK ABBOTT, Under the ca.2011-01-19.5243353648).
Turk in Constantinople. A Record of Sir John Finch’s Embassy 23 BUB, Fondo Marsili, ms. 52, cc. 303r-358v (Diario del mio
1674-1681, London, McMillan & Co., 1920, pp. 281-283). viaggio da Costantinopoli a Venezia, 1680). FRATI, Op. cit.,
Cfr. MAGNANI, Il giovane Marsili, cit., pp. 225-230. pp. 307-316, ne ha fornito una parziale trascrizione.
8 MARSILI, Autobiografia, cit., p. 28. 24 Per alcune osservazioni sul diario del viaggio di andata si
9 Cfr. ÖZGUR KOLÇAK, A Bolognese polymath in ottoman rimanda a MAGNANI, Montenegro e Albania nei diari di
lands: the life and activities of Luigi Ferdinando Marsigli in viaggio di Jacob Spon e Luigi Ferdinando Marsili, in «Porto-
the Ottoman Empire, in Marmara Denizi 2010 Sempozyu- lano adriatico», 3 (2007), pp. 85-92.
mu, 25-26 Eylül, 2010, İstanbul (consultabile al sito 25 BUB, Fondo Marsili, ms. 52, c. 310v.
http://linux-server.ims.metu.edu.tr/index.php?option=- 26 MARSILI, Autobiografia, cit., p. 28.
com_content&view=article&id=21&Itemid=36). 27 L’importanza di questi percorsi e il ruolo di Sirmium come
10 MARSILI, Autobiografia, cit., p. 30. Benché non menzionato caput viae sono evidenti nelle fonti itinerarie antiche, come
da Marsili, Innocenzo XI potrebbe avere avuto un ruolo l’Itinerarium Antonini (123-138; 266-269), l’Itinerarium
anche nel favorire la partecipazione di Marsili alla missione Burdigalense (560-570) e la Tabula Peutingeriana (segm. IV-
diplomatica di Civran (cfr. MOLNÁR, Op. cit., p. 148). VIII). Si rimanda a Itineraria Romana, vol 1. Itineraria
11 Una svolta che traspare anche in MARSILI, Autobiografia, Antonini Augusti et Burdigalense, accedit tabula geographi-
cit., pp. 10-27. ca, edidit OTTO CUNTZ, Leipzig, in aedibus B. G. Teubneri,
12 Sulla sua figura si rimanda a MANFRED KRAMER, Einführung, 1929, e a RICHARD J. A. TALBERT, Rome’s World. The Peutin-
in MARSILI, Stato Militare dell’Imperio Ottomanno – L’Etat ger Map Reconsidered, Cambridge, Cambridge University
militaire de l’Empire Ottoman, Einführung MANFRED KRA- Press, 2010, in particolare pp. 158-161, con una tabella
MER, Register RICHARD F. KREUTEL, Graz, Akademische sinottica dei tre itinerari (immagini della Tabula e un utile
Druck-und Verlagsanst, 1972 (Nackdruck der Ausgabe database sono consultabili al seguente indirizzo internet
Den Haag – Amsterdam 1732), pp. VI-VII; MÓLNAR, Op. http://www.cambridge.org/us/talbert/). Queste fonti furo-
cit., pp. 148 e 153. no ben note allo stesso Marsili, che le elencò assieme a
13 MARSILI, Stato militare, cit., parte prima, pp. IX-X; IDEM, molte altre nella Praefatio al Danubius Pannonico-Mysicus.
Autobiografia, cit., pp. 20-21. Sull’uso delle fonti antiche da parte di Marsili si veda BRIZ-
14 Con il termine kanunname si identificava il codice di leggi ZI, L’esercito romano, cit., pp. 133-134.
che regolavano il sistema di tassazione su base locale e sta- 28 Lo studio fondamentale sul percorso rimane quello di CON-
tale, strettamente connesso all’apparato militare e ammini- STANTIN JOS. JIREČEK, Die Heerstrasse von Belgrad nach Con-
strativo; cfr. STANFORD SHAW, History of the Ottoman Empi- stantinopel und die Balkanpässe. Eine historisch-geographi-
re and modern Turkey, vol. I, Empire of the Gazis: The Rise sche Studie, Prag, Tempsky, 1877, in particolare pp. 113-138,
and Decline of the Ottoman Empire, 1280-1808, Cambrid- per la via in epoca turca. Per il periodo precedente si riman-
ge-New York, Cambridge University Press, 20022, pp. 100- da a MIHAILO POPOVIĆ , Die Wahrnemungen der Reisenden
103; SURAIYA FAROQHI, Approaching Ottoman History. An des 15. und 16. Jahrunderts auf Heerstraße von Budapest
Introduction to the Sources, Cambridge-New York, Cam- nach Kostantinopel, in «ÖOH», 44 (2002), pp. 643-656;
bridge University Press, 20042, p. 96. IDEM, Von Budapest nach Istanbul. Die Via Traiana im Spie-
15 In particolare il ms. 51, cc. 390-406 (Delle operazioni milita- gel der Reiseliteratur des 14. bis 16. Jahrhunderts, Leipzig,
ri delli Turchi), e il ms. 52, cc. 95r-110v (Trattato delli Beiler- Eudora-Verlag, 2006, in particolare pp. 103-200, con un
bei, Bei, Timarespahy, e Zaimalerspahy). ampio prospetto della letteratura di viaggio tra la fine del
16 MARSILI, Lettera-prefazione al catalogo dei manoscritti XIV e quella del XVI secolo.
orientali, in Scritti inediti di Luigi Ferdinando Marsigli rac- 29 Ms. 52, c. 304v.
colti e pubblicati nel secondo centenario della morte, a cura 30 La trascrizione fu fatta su un foglietto successivamente
di ALBANO SORBELLI, Bologna, Zanichelli, 1930, p. 178. aggiunto alla c. 349 del manoscritto. L’iscrizione, che risale
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Da Costantinopoli al Danubio
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