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DEFINIZIONE, INTERPRETAZIONE GEOMETRICA E CALCOLO DELLA DERIVATA DI FUNZIONE

COLLOCAZIONE Dopo teoria - calcolo dei limiti e continuit di funzioni si inserisce tale U.D. che precede le differenti applicazioni delle derivate. In particolare il modulo successivo di norma sar destinato allo studio di f(x) (massimi, minimi, flessi, asintoti ecc.) e per tracciarne il corretto grafico. LIMITI DERIVATE STUDIO DI FUNZIONE

PREREQUISITI conoscenza dei limiti (definizione, forme indefinite, metodi di calcolo) conoscenza delle funzioni esponenziali e logaritmiche conoscenza delle funzioni goniometriche principali conoscenza dei concetti di funzione, dominio, codominio e continuit CONOSCENZE Capire cos la derivata di una funzione e il suo significato geometrico *(2) Conoscere la definizione di velocit istantanea di un corpo *(2,3) Conoscere la definizione di derivata Conoscere il legame tra continuit e derivabilit di una funzione *(2) Conoscere le regole di calcolo per derivare le funzioni COMPETENZE Saper calcolare la derivata di una funzione: razionale, irrazionale, goniometrica, esponenziale, logaritmica *(1,2,3) somma, prodotto, quoziente di funzioni *(1,2,3) composta *(1,2,3,4)
*

riferimento agli obiettivi generali in ultima pagina

CONTENUTI Rapporto incrementale, definizione di derivata, interpretazione geometrica e fisica (velocit istantanea) La derivabilit di una funzione implica la sua continuit Derivate fondamentali Teoremi sul calcolo delle derivate (somma, prodotto, quoziente ) e loro applicazione per la derivazione di altre funzioni. Derivata di funzione di funzione.

INTERPRETAZIONE GEOMETRICA

RAPPORTO INCREMENTALE

DEFINIZIONE DI DERIVATA INTERPRETAZIONE FISICA

DERIVATE FONDAMENTALI

f(x) derivabile f(x) continua

TEOREMI CALCOLO DERIVATE

ALTRE DERIVATE

DERIVATA DI f(g(x))

ALTRE DERIVATE

TERMINOLOGIA. simbologia per indicare la derivata ( f(x); D f(x) ; y ) derivata di una funzione in un punto funzione derivabile rapporto incrementale istantanea D e C dominio e codominio della funzione derivata velocit

PROGRAMMA DELLE ATTIVIT

LEZIONE (DATA) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 TOTALE

ATTIVIT

LEZIONE FRONTALE

ATTIVIT DI GRUPPO (esercitazione in classe)

VERIFICA

ATTIVIT INDIVIDUALE (CASA)

Introduzione, velocit istantanea; rapporto incrementale definizione di derivata, interpretazione geometrica continuit di una funzione derivabile derivate fondamentali teoremi sul calcolo delle derivate e loro applicazioni derivata di funzione di funzione derivate notevoli, derivate di ordine superiore esercizi preparazione verifica verifica correzione verifica recupero e valutazione u.d. 13 ore

1 1,3 0,3 0,5 1 0,5 0,4 0,4 0,5 1 0,5 0,6 1 2 5,5 1 1 6,5 2

0,4 0,4 0,4 0,4 1 0,4 0,5 1,1

N.B.: I NUMERI SI RIFERISCONO AD ORE DI 50 E FRAZIONI ATTIVIT INDIVIDUALE E IL LAVORO ASSEGNATO DA SVOLGERE A CASA LE ORE DI STUDIO A CASA SI RIFERISCONO AD UN ALUNNO ATTENTO IN CLASSE

ATTIVIT Si descrive nello specifico la lezione 2 su: DEFINIZIONE DI DERIVATA E SUA INTERPRETAZIONE GEOMETRICA Si tratta di una lezione frontale di circa 70 minuti , si inizia dal rapporto incrementale trattato la lezione precedente e si da la definizione di derivata di una funzione in un punto come limite dello stesso per lincremento h della variabile indipendente che tende a zero. Se si tratta di un modulo non successivo a quello sui limiti se ne richiamer la definizione e il significato anche con visualizzazioni grafiche. Si analizza la simbologia di derivata di una funzione in un punto generico e si estende la definizione a funzione derivabile in un intero intervallo chiuso [a; b] . La derivata in un punto generico di tale intervallo quindi anch'essa una funzione che si chiamer funzione derivata. Presa una qualsiasi semplice funzione calcoliamo a partire dalla definizione il valore della derivata in un punto. Si esaminano poi i casi:

2. x x 4

da cui per derivazione, sempre sf ruttando la def inizione, otteniamo le due f unzioni derivate 8 (x 4)
2

1 2. x 2

Si evidenzia come mentre nel primo caso il dominio sia rimasto invariato (D=D=R -(4)), nella seconda il numero 2 annulla il denominatore della funzione derivata dovendo essere escluso dal dominio che quindi passa da D= [2; +inf.) a D=(2; +inf) introducendo anche la nuova simbologia D per dominio di funzione derivata. Si far osservare come nella seconda funzione per x tendente a 2 - la funzione non definita e per x 2+ la derivata tende a + infinito e la funzione non derivabile per x=2. Per illustrare il significato geometrico si riprende il disegno fatto nella prima lezione per spiegare il rapporto incrementale, si ricorda che questo rappresenta il coefficiente angolare della retta passante per i due punti appartenenti alla curva che rappresenta la funzione che vogliamo derivare. Si fa quindi tendere a zero lincremento della variabile indipendente osservando come i due punti si avvicinano fino a sovrapporsi quando lincremento nullo e la retta venga a coincidere con la tangente a lla curva nel punto x0 di derivazione. Esistendo il limite del rapporto incrementale per lincremento che tende a zero ed essendo uguale alla derivata della funzione in quel punto si capisce allora come questa rappresenta il coefficiente angolare della retta in quel punto che anche la tangente alla curva. Si ricorder anche il legame tra coefficiente angolare di una retta m e langolo k che questa individua con lasse delle ascisse ossia: m = tang k e quindi f(x0)= m = tang k

CONTROLLO DEL SAPERE E DEL SAPER FARE Si suggerir allo studente di rispondere ai vari esercizi tipo vero-falso del testo (Dodero-Baroncini) e corretti in classe per verificare la sua preparazione in termini teorici, mentre per il controllo delle capacit di derivazione di una funzione ci si affider ad esercizi che richiedano la conoscenza e la corretta applicazione delle formule di derivazione. VERIFICA Si assegna una verifica di unora mentre si dar meno spazio allinterrogazione orale che si svilupper sui singoli interventi durante labbondante lavoro di gruppo con gli esercizi svolti in classe. Il testo sar il seguente: calcolare le derivate delle seguenti funzioni:

x x

2 2

2. x

2 1 . x

2. x

2. cos( x) 1

senx 2

2. senx

x y e . cos x

y cos( x) . tang ( x) . sen( x)

y log x

2. x

y x

ln 1

2. x

3 2. x

2 3 . x

2 x . 5

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA VERIFICA Lassegnazione del punteggio per ogni verifica terr conto dei seguenti aspetti: 1. capacit di applicare le regole per la derivazione di funzioni 2. saper usare le competenze gi note in campo algebrico VALUTAZIONE DELLESITO DELLUNITA DIDATTICA Si parte dal principio che obiettivo dellU.D. lapprendimento dei concetti trattati da parte degli studenti. Si prendono in considerazione i seguenti punti: 1. 2. 3. 4. Statistica dei risultati delle verifiche Analisi con gli studenti sullefficacia del lavoro svolto Individuazione degli argomenti pi difficili, meno chiari, meno interessanti Corrispondenza dei tempi reali con la programmazione

In base a tali elementi si proceder ad una ristrutturazione pi o meno profonda dellunit.

OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO DI MATEMATICA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Sviluppo di capacit intuitive e logiche Capacit di ragionare induttivamente e deduttivamente Sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche Acquisizione della precisione di linguaggio Acquisizione di coerenza nelle argomentazioni Uso di mezzi informatici Acquisizione di conoscenze a livelli elevati di astrazione e formalizzazione Capacit di utilizzare i metodi, gli strumenti e i modelli matematici in situazioni diverse

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