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Multimetro

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professionale
di ultima
generazione
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470
Multimetro
digitale
professionale
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POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003
(CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB MILANO - ISSN 0392-3630 - 3,40
14
ANNO 26
n.
F
racarro propone un nuovo softwa-
re per la progettazione di siste-
mi di ricezione e di distribuzione
TV satellitari e terrestri.
Il nuovo programma nasce dalle-
sperienza dellazienda nello svilup-
po di un primo software, Frcad, di cui
Frdesigner levoluzione. Frdesi-
gner si caratterizza per le elevate
funzioni di calcolo che garantisce
una reale corrispondenza tra il valo-
re del segnale ottenuto dal progetto
e quello reale: il nuovo software in-
fatti in grado di valutare il livello del
segnale in tutti i punti di contatto
presenti nello schema, permettendo
il controllo preciso dellimpianto pro-
gettato. Potendo misurare anche i si-
stemi funzionanti con i nuovi segnali
digitali terrestri, Frdesigner Ready
for Digital. Completo anche dal
punto di vista commerciale, Fr-
designer consente di stimare i costi
complessivi dellintero sistema, con-
siderando tutte le voci che influi-
scono nella sua realizzazione, dai
prodotti impiegati alle spese ag-
giuntive, come manodopera e tra-
sferte, calcolando anche variabili
commerciali (sconti, margini, ecc.). Il
software pu essere acquistato ad
un prezzo di 99 Euro (iva esclusa).
Normativa
Le centrali
termiche
Tecnologie
Carichi
non lineari
Attualit
Il CEI
e il digitale
terrestre
Organo Direttivo Nazionale di Confartigianato Impianti
I
n un mercato fortemente compe-
titivo come quello delle chiusure re-
sidenziali domestiche la formazione
rappresenta un concreto elemento di
distinzione e qualificazione profes-
sionale, un modo sicuro per accrescere
la propria competenza verso luten-
te finale. In altre parole, la leva per
fare pi business.
A tale proposito, Somfy presenta il
nuovo programma di formazione,
con le date dei corsi che sono par-
titi nel mese di ottobre e coprono lul-
tima parte del 2004.
I nuovi corsi rappresentano lop-
portunit per approfondire - oltre a
caratteristiche, funzionalit, pro-
cedure di installazione, di configu-
razione e di programmazione - an-
che le necessarie argomentazioni
commerciali per agevolare ancor
di pi lattivit di vendita.
I nuovi corsi, sia di aggiornamento
che di specializzazione, rientrano nel
concetto pi ampio di formazione
Somfy, che, lanciato nel corso del
2004, ha visto sino ad oggi oltre
1.000 partecipanti, destinati ad au-
mentare ulteriormente nel 2005.
Per ulteriori informazioni collegar-
si a www.somfy.it.
Chiusure: formazione
tecnica e commerciale
Un software di progettazione tv-sat
Un nuovo amministratore delegato
D
al 1 agosto Ermanno Maff subentrato ad An-
gelo Di Benedetto nella carica di amministra-
tore delegato di RS Components, societ specializzata
nella vendita a catalogo di prodotti tecnologici.
Maff ha spiegato di voler continuare nella strada
tracciata dal suo predecessore: Ho avuto modo di
lavorare per molti anni con Di Benedetto e di sco-
prirne lentusiasmo e la dedizione che hanno por-
tato lazienda al successo. mia intenzione continuare
su questa lunghezza donda, focalizzando risorse
ed energie sul miglioramento dellelemento che ca-
ratterizza il sistema RS: il servizio. Con Ermanno Maff, velocit, efficienza
e affidabilit continueranno ad essere le caratteristiche distintive dellazienda,
che da sempre impegnata per migliorare il servizio, per aiutare i propri
clienti nel lavoro di tutti i giorni e per soddisfare ogni loro esigenza.
Appuntamento fra un anno
S
i svolger il 21, 22 e 23 ottobre del 2005 -
presso la Fiera del Mediterraneo di Palermo
- la quarta edizione di Medielettrica, rassegna
fieristica specializzata per il materiale elettrico,
lelettronica, illuminotecnica. Numerose le
novit in cantiere per una esposizione che, edi-
zione dopo edizione, cresciuta in maniera
consistente e con un volume di consensi- ha
spiegato Roliano Aluzzo, responsabile della
segreteria organizzativa- che ci hanno incoraggiato a continuare su
questa strada. E devo dire che, gi ad ora, registriamo numerose adesioni,
anche da parte di aziende dei paesi del Mediterraneo.
Massima libert con Vela.
Nuova Serie Civile Vela: Tonda e Quadra.
Copritasto e copripresa li posizioni alla fine dellinstallazione.
www.legrand.it
Legrand presenta Vel a, l a
Serie funzionale e ricca di
varianti estetiche che com-
pleta il sistema di installa-
zione civile Legrand. Facile
da instal l are, dal design
elegante, Vela soddisfa le
esigenze di stile del cliente
permettendo di decidere tipo
di placca (Vela Tonda o Vela
Quadra) e colore dei tasti (chiari
o scuri) alla fine del lavoro.
Nuova Serie Civil e Vel a.
Garantisce Legrand.
Vela Quadra Vela Tonda
servizio lettori 1602
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 3
Sommario
ATTUALIT
Come sar limpresa del futuro
La longevit e la competitivit un problema che investe tutte le aziende
di Sergio Valdatta
Il Cei e il digitale terrestre
Guide e volumi divulgativi a portata dellutente
di Raffaele Greco
NORMATIVA
Le centrali termiche
Sono ambienti a rischio di esplosione o di incendio?
di Elvira Ferrandino
Limpianto di terra globale
Commenti alla quarta edizione del documento Enel DK5600
di Giancarlo Tedeschi
Le luminarie
Luci e colori che riempiono le citt in prossimit delle feste natalizie
di Antonio Porro
TECNOLOGIE
Carichi non lineari
I criteri di dimensionamento delle batterie di condensatori in presenza di armoniche
di Franco Bua e Gabriele Tacchi
SOLUZIONI
Il cavo piatto nel cablaggio civile/terziario
Il ruolo della canalina a sostegno e mantenimento di cavi per servizi multipli
di Maurizio Guarnaschelli
Piccoli e grandi impianti
Unofferta completa per il cablaggio strutturato in rame e in fibra ottica
a cura di Alessia Varalda
RUBRICHE
Panorama. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
Le schede tecniche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 82
Novit. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 89
Domande & risposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 104
Antincendio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 107
Professione installatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 109
Shopping . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 110
Libri & cataloghi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 111
Agenda. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 113
Le aziende citate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 126
pag. 20
pag. 32
Videocitofonia
Sistemi di comunicazione
in continua evoluzione
pag. 61
RINNOVABILI
VETRINA
pag. 75
pag. 56
pag. 42
pag. 52
pag. 24
pag. 38
pag. 48
Primo piano:
Il Ddl Energia stato approvato pag. 115
RINNOVABILI
Le nuove energie al servizio
dellambiente: soluzioni
e prodotti
PANORAMA
Panorama
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
C
on una lunga esperienza ma-
turata in Chloride, Raffaele
Rustioni stato designato re-
sponsabile per lo sviluppo del
mercato della system integration.
Il manager avr lobiettivo di
sviluppare la piattaforma dofferta
Chloride in un segmento sempre
pi attento alle tecnologie che ga-
rantiscono la business conti-
nuity dei sistemi informativi im-
plementati.
Questo il commento di Raffaele Ru-
stioni: Oggi i system integrator
hanno lesigenza di contare su
tecnologie allavanguardia in ogni
componente dei sistemi che rea-
lizzano.
In questa direzione, la sicurezza
e la continuit rappresentano ele-
menti centrali che possono valo-
rizzare lintera soluzione imple-
mentata. Con la nostra gamma 03
Professional crediamo di poter
rappresentare un interlocutore
di riferimento per tutte le azien-
de che fanno della qualit del
progetto un elemento distintivo
dellattivit.

stato ultimamente realizzato


un importante progetto spaziale
nato dalla collaborazione tra Philips
Lighting e la University of Tech-
nology di Eindhoven.
Il nome del progetto Arges ed
nato con lobiettivo di analizzare
approfonditamente la conoscen-
za di due aspetti caratteristici del
funzionamento delle lampade a
scarica: il primo la deframmen-
tazione del plasma, ovvero la scom-
posizione delle molecole di riem-
pimento del tubo di scarica (plasma),
causa di differenze nella colora-
zione della luce prodotta dalle lam-
pade; il secondo oggetto di stu-
dio riguardava le instabilit elicoi-
dali, ovvero la tendenza della di-
rezione della scarica ad avvicinar-
si ai bordi del tubo di scarica a
causa del campo magnetico ge-
nerato dalla corrente che attra-
versa il plasma (forze di Lorentz).
Tali forze sono minime nelle lam-
pade con basse potenze, ma au-
mentano considerevolmente al cre-
scere delle potenze. Questo feno-
meno causa di fratture nel tubo
di scarica, dalle quali fuoriescono
le sostanze di cui composto il
plasma, con la diminuzione dei li-
velli di efficienza ed infine lim-
possibilit al
funzionamen-
to.
Questi aspet-
ti sono en-
trambi forte-
mente dipen-
denti dalla
gravit: da qui
dipesa lim-
portanza di
analizzarli in
assenza di
questo para-
metro.
Philips Ligh-
ting e lequipe
di studiosi co-
involti nelle-
sperimento
hanno deciso di eseguire i test al-
linterno della stazione spaziale
internazionale Iss. Test di prova
sono stati eseguiti a bordo di aerei
speciali capaci di creare le situazioni
di assenza di gravit (parabolic
flights) e le informazioni ricavate da
questi test sono state utili per met-
tere a punto le condizioni dei test
ufficiali. In seguito un razzo russo
Soyuz ha permesso il trasporto
delle lampade con tecnologia ce-
ramica fino alla stazione spaziale in-
ternazionale, dove si sono svolti i
test ufficiali. Il progetto Arges,
ideato e realizzato dal gruppo di ri-
cerca Epg della Facolt di fisica
applicata della University of Tech-
nology di Eindhoven, stato ese-
guito dallastronauta olandese An-
dr Kuipers e ha coinvolto lA-
genzia spaziale europea (Esa) e
lAgenzia spaziale russa.
Lampade fra le stelle
I quadri PB (Panel Board) sono gli ultimi nati della gamma di quadri ArTu per la
distribuzione in bassa tensione, fabbricati nello stabilimento Abb Sace a Garbagnate
Monastero.
Per questi nuovi quadri lazienda ha richiesto e ottenuto, prima al mondo,
lautorizzazione da parte di Underwriters Laboratories ad eseguire in loco le prove di
conformit alla norma UL 67, che decreta il comportamento del quadro in condizioni
di normale funzionamento e in caso di corto circuito.
Nello specifico le verifiche previste dalla norma UL 67 sono le pi complete possibili,
comprendendo le prove dielettriche, le prove di verifica della tenuta dei materiali con
cui sono realizzati i quadri nonch dei dispositivi cablati, in caso di corto circuito,
incendio e altre situazioni di pericolo per la sicurezza delle persone e per il
funzionamento delle apparecchiature.
Materialmente le prove di conformit degli ArTu PB alla norma UL 67 si svolgono nel
laboratorio di Abb Sace a Bergamo, punto di riferimento a cui si rivolgono da pi di 40
anni sia le aziende del Gruppo, sia clienti esterni italiani sia esteri, per la
realizzazione di prove elettriche e di certificazione dei prodotti.
UL: via alle prove sui quadri ArTu PB
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i Fulvia
C
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Incarico nei system integrator
A Raffaele Rustioni la
responsabilit del mercato dei
System Integrator per Chloride
Silectron

Test di prova sulle lampade a scari-


ca sono stati eseguiti a bordo di ae-
rei speciali

servizio lettori 1059
PANORAMA
6
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
P
ietro Menga stato eletto pre-
sidente dellAvere - European
Association for Battery, Hybrid
and Fuel Cell Electric Vehicles -
in occasione dellassemblea ge-
nerale che si tenuta a Cascais
(Portogallo). LAvere lAssocia-
zione Europea costituita nel 1978
su iniziativa della Commissione del-
la CEE per studiare e promuove-
re in Europa lo sviluppo e la dif-
fusione dei veicoli stradali basati
su tecnologie elettriche. Pietro
Menga sub-
entra a Urban
Ka r l s t r o m
(Svezia). Il
mio impegno
prioritario - ha
dichiarato il
neo eletto pre-
sidente - sa-
r di aggior-
nare al pi
presto lana-
lisi compara-
tiva sullo sta-
to dellarte
delle diverse
tipologie di
veicoli elettri-
ci stradali (a
batteria, ibri-
di, a celle a
combustibile)
alla luce della forte innovazione in-
tervenuta negli anni recenti, per
poi delineare una possibile tem-
pistica di interventi applicativi
commisurata alla relative poten-
zialit.
Nato a Milano, Menga ha avuto un
percorso di studio eclettico che
va da un diploma di perito elet-
trotecnico ad un MSc Degree in
astronomia dellOpen University
inglese. In particolare, per quan-
to riguarda la mobilit basata su
tecnologie elettriche, Menga
stato dal 1980 segretario gene-
rale e dal 1996 vicepresidente
della Cives - Commissione italia-
na veicoli elettrici a batteria, ibri-
di e a celle a combustibile, costi-
tuita nel 1979 presso il Cei quale
sezione italiana dellAvere.
Lintensa azione di informazione
e promozione verso lo Stato italiano
e gli enti locali esercitata dalla
Cives, grazie anche alla fattiva
partecipazione di numerosi ope-
ratori ed enti nazionali (Enea,
Enel, Eni...), si tradotta in una le-
gislazione per i veicoli elettrici
tra le pi avanzate in Europa e nel-
la diffusione in Italia di oltre 100.000
veicoli elettrici. Gli importanti ri-
sultati raggiunti a livello nazio-
nale in ambito Cives hanno avu-
to un peso determinante nellas-
segnazione della presidenza Ave-
re allItalia nella persona di Pietro
Menga. La presidenza di Menga
coincide con il venticinquesimo
anniversario della costituzione
della Commissione Cives. La ri-
correnza sar commemorata in
autunno e in tale occasione at-
tesa anche la nomina di Menga al-
la presidenza della Cives.
servizio lettori 1471
In occasione del 15 compleanno, Comtel - distributore di
telefonia e fornitore globale di soluzioni e prodotti per la
lan aziendale - riorganizza la propria struttura, creando
tre nuove macro aree che raggruppano lintera gamma di
prodotti offerti: telefonia, cablaggio e networking.
La parte di telefonia stata storicamente la principale
area aziendale in termini di importanza ed anche
attualmente il pi importante segmento.
Il cablaggio stato il secondo settore introdotto nel
listino subito dopo la telefonia. La scelta stata fatta
principalmente perch oltre alla centrale telefonica
diventava sempre pi importante fornire una soluzione
completa per la connessione delle apparecchiature sulla
rete aziendale anche per quanto riguarda i dati. Lofferta
Comtel comprende tutti i componenti necessari per
realizzare cablaggi strutturati sia in rame sia in fibra
ottica e gli strumenti per la verifica delle reti.
Il networking lultimo settore ad essere stato inserito
nel listino Comtel, ma vista limportanza del segmento
sicuramente unarea fondamentale su cui lazienda
investir nei prossimi anni, anche in vista di una futura
convergenza voce-dati (parti attive/passive per la
realizzazione e il controllo del cablaggio strutturato).
Per approfondire la preparazione tecnica nel settore
della telefonia e/o del networking, Comtel organizza
periodicamente corsi specifici ritagliati su misura sulle
esigenze del cliente, al fine di fornire basi teoriche e
approfondimenti pratici, creando le competenze tecniche
necessarie in un settore in continua evoluzione.
Tre lustri di lustro
Pietro Menga il nuovo
presidente dellAvere -
European Association for
Battery, Hybrid and Fuel Cell
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PANORAMA
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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illuminamento medio richiesto, prescrizioni particolari
Norme di riferimento, principali disposizioni legislative,
direttive applicabili, installazione, necessit di progetto,
dichiarazioni di conformit, note sul locale
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Cos andato il secondo
trimestre
A
pc (American Power Con-
version Corporation) ha an-
nunciato i risultati finanziari relativi
al secondo trimestre 2004, con-
clusosi lo scorso 27 giugno.
Il fatturato relativo a tale periodo
stato di 395,7 milioni di dollari,
pari ad una crescita del 19% ri-
spetto ai 331,5 milioni di dollari re-
gistrati nel primo trimestre 2003
e ad una crescita pari al 12% ri-
spetto ai 351,8 milioni di dollari re-
gistrati nel primo trimestre 2004.
Lutile netto per il secondo tri-
mestre 2004 stato pari a 26,8 mi-
lioni di dollari o 0,13 dollari per azio-
ne in calo del 19% rispetto ai 33,1
milioni di dollari o 0,17 dollari per
azione registrati nel secondo tri-
mestre del 2003 e un decremen-
to del 23% rispetto ai 34,7 milio-
ni di dollari o 0,17 dollari per azio-
ne registrati nel primo trimestre
2004.
Nel secondo trimestre, la divi-
sione piccoli sistemi di Apc ha
registrato un fatturato pari a 301,2
milioni di dollari, ovvero circa il 77%
del fatturato di prodotto, cre-
scendo del 17% anno su anno e del
10% su base sequenziale. Le at-
tivit legate ai grandi sistemi,
che consistono in gruppi di con-
tinuit trifase, sistemi di alimen-
tazione DC, prodotti di precisione
per il condizionamento e servizi per
datacenter, impianti produttivi e
applicazioni di comunicazione,
hanno registrato un fatturato pa-
ri a 77,9 milioni di dollari, ovvero
circa il 20% del fatturato di pro-
dotto con una crescita del 39% an-
no su anno e una diminuzione
del 34% su base sequenziale. In-
fine, il segmento Altri, che in-
clude vari prodotti accessori,
stato pari a 13,7 milioni di dolla-
ri, ovvero circa il 3% del fattura-
to totale prodotti, con una dimi-
nuzione del 13% anno su anno e
del 15% su base sequenziale.
Corso
sui locali
ad uso medico
I
l Cei ha proposto il corso Locali
ad uso medico: approccio inte-
grato alla sicurezza di apparec-
chiature e impianti, rivolto prin-
cipalmente a progettisti, instal-
latori, manutentori di impianti
tecnologici ed apparecchi relati-
vi ad ambienti ad uso medico.
Scopo del corso di fornire, con ri-
ferimento alle norme e guide Cei
sia nel campo impiantistico sia
delle apparecchiature elettrome-
dicali, strumenti metodologici per
un approccio integrato alle pro-
blematiche di sicurezza nel cam-
po degli ambienti ad uso medico,
delle apparecchiature e degli im-
pianti in essi funzionanti.
I documenti normativi riguardanti
gli impianti e le apparecchiature
negli ambienti medici hanno su-
bito in questi ultimi anni un no-
tevole aumento in termini nu-
merici e di contenuto. Tutto ci ha
comportato crescenti difficolt
per una sua applicazione orga-
nica da parte dei tecnici del set-
tore in ambienti che sono sempre
pi complessi da gestire.
Il corso intende fornire tutte le in-
formazioni e gli strumenti meto-
dologici; per venire incontro a
queste esigenze, il corso stato
strutturato in due moduli:
il Modulo A (due giornate): In-
tegrazione di impianti e appa-
recchi in locali ad uso medico;
il Modulo B (una giornata):
Verifiche e apparecchi in loca-
li ad uso medico. Programma,
calendario e modulo di iscrizione
sono disponibili sul sito Cei
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Accordo di distribuzione
per larea di Bari

ancora la Puglia il centro


delle strategie di canale da
parte di Chloride Silectron. Con
la nuova partnership con il dea-
ler barese Dimet, lazienda pro-
segue la costruzione di un net-
work distributivo sempre pi
capillare.
Dimet, come gli altri partner di
canale, distribuir in esclusiva gli
Ups Chloride Silectron nellarea
del capoluogo pugliese, svilup-
pando nuove opportunit di bu-
siness in unarea di mercato -
quella della sicurezza e protezione
dei sistemi IT - fortemente in
crescita negli investimenti del-
le imprese.
Ogni accordo significa per noi
portare avanti un progetto di
diffusione capillare delle nostre
soluzioni.
Crediamo che oggi essere vicini
alle imprese e alla loro realt
territoriale sia assolutamente la
chiave vincente per far crescere
una corretta sensibilit sulla po-
wer protection, ha commenta-
to Fiorenza Guarino, marketing
& communication manager di
Chloride Silectron.
Consideriamo la partnership con
un nome importante come Chlo-
ride un ulteriore riconoscimento
della nostra competenza.
Arricchire il portafoglio distri-
butivo con gli Ups dellazienda bo-
lognese rappresenta un impor-
tante passo avanti, che da oggi
si impegner a diffondere sul
mercato barese la cultura della
sicurezza in un segmento stra-
tegico come quello della prote-
zione dei sistemi tecnologici,
ha affermato Luigi Tavarilli di
Dimet.
R
hoss uno dei principali
sponsor, oltre che fornitore uf-
ficiale, della centrale di tratta-
mento aria e del chiller che cli-
matizzano la Tomba Franois,
inaugurata lo scorso giugno al Ca-
stello della Badia presso Vulci (Vi-
terbo).
Per la prima volta in Italia, ven-
gono esposti al pubblico i pannelli
che compongono gli affreschi
della tomba, recentemente re-
staurati e montati su una rico-
struzione della tomba a gran-
dezza naturale.
Data limportanza e lunicit del-
le opere esposte, particolare at-
tenzione stata posta al pro-
getto ed alla realizzazione del-
limpianto di climatizzazione,
necessario per garantire le con-
dizioni ottimali termoigieniche e
di purezza dellaria allinterno
degli ambienti espositivi, in os-
servanza delle norme dettate
dalle schede conservative del
Museo di Amburgo, nonch dal-
le indicazioni dello specifico dm
10 maggio 2001.
Gli affreschi
della tomba
Franois
Gli affreschi nel Castello di Badia
presso Vulci

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PANORAMA
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Global tech in Nuova Zelanda
G
hisalba da oltre trentanni
opera nel mercato austra-
lasiano con la societ Nhp, spe-
cialista nel settore della distri-
buzione. I contattori Ghisalba fi-
no a 1200 A e 1000 V sono utiliz-
zati nel mercato australiano in
applicazioni gravose dove affi-
dabilit e robustezza sono pre-
rogative essenziali, determinan-
ti e riconosciute dal mercato.
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tenuta una importante mani-
festazione per la presentazione del-
la nuova rete distributiva in Nuo-
va Zelanda.
In unarea di oltre 300 metri qua-
drati, i 400 visitatori hanno potuto
trovare le proposte innovative in
termini di automazione e motor
control.
Your choice stato lo slogan che
ha guidato la campagna pubbli-
citaria dellevento e per i clienti
neozelandesi identificher la col-
laborazione Ghisalba & Nhp.
Global tech ha consentito, attra-
verso un nutrito calendario di se-
minari, di incontrare tecnici di
Oem, system integrator e consu-
lenti tecnici.
Alla manifestazione hanno par-
tecipato il presidente di Ghisalba,
lingegner Gian Luigi Quario, che
ha tenuto una relazione sul valo-
re del Made in Italy e il valore di
aziende cosidette a mini and
medium multinational structu-
re come Ghisalba.
Il direttore commerciale Giusep-
pe Testa ed Alessandro Cavallo
dellufficio tecnico hanno tenuto
relazioni sulle prestazioni e sui
vantaggi dei prodotti applicati in
vari settori: dal marmo, allauto-
mazione, dai gruppi di continuit
sino al comando delle eliche di ma-
novra utilizzate sulle navi da cro-
ciera.
Un momento dellincontro austra-
liano
Un sistema
europeo
per il riciclo
P
anasonic, Thomson e Jvc
hanno presentato un accor-
do di cooperazione per stabilire
uno schema operativo per il ri-
ciclo di prodotti elettrici ed elet-
tronici dismessi per lindustria,
in accordo con quanto previsto
dalla direttiva EU concernente i
prodotti elettrici ed elettronici
dismessi (Weee).
Laccordo di cooperazione tra i
partner prevede: lintroduzione
di un sistema di riciclo in ogni sta-
to membro dellUe dove sistemi
collettivi di tipo industriale o di
settore esistenti non siano ap-
plicabili o non siano competitivi;
la supervisione di tutte le ope-
razioni di riciclo, se e dove ne-
cessario; linvito a ogni altro pro-
duttore e riciclatore a far parte
di questo sistema organizzativo
di riciclo.
Inizialmente il focus sar posto
sul mercato della Germania, con
possibilit di allargare lo schema
operativo ad altri paesi dellUe,
con i necessari adattamenti alle
condizioni locali.
PANORAMA
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004
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merson Network Power -
azienda specializzata nel set-
tore del condizionamento per am-
bienti tecnologici e gruppi frigo-
riferi con il marchio Liebert Hiross,
e nei sistemi di protezione del-
lenergia (Ups) con il marchio Lie-
bert - ha concentrato tutta la pro-
duzione di soluzioni Ups per lEu-
ropa nellimpianto slovacco di
Nove Mesto, vicino a Bratislava.
La decisione dellazienda si in-
serisce nella strategia Best-Cost
Producer di Emerson, multina-
zionale americana di cui Emer-
son Network Power una brand
division.
In base a questa strategia, la-
zienda ha ritenuto che la localiz-
zazione in Slovacchia di tutte le at-
tivit produttive fosse un pas-
saggio naturale per conseguire
gli obiettivi di maggiore efficien-
za ed efficacia dellintera value
chain.
Oltre ai vantaggi derivanti da
una maggiore razionalizzazione in
termini produttivi e di costi, lim-
pianto slovacco si presenta par-
ticolarmente indicato per costituire
un polo logistico deccellenza. Po-
sta al centro dellEuropa, e recen-
temente entrata a far parte uffi-
cialmente della Comunit Euro-
pea, la Slovacchia rappresenta un
nodo ideale per limplementazione
di tutte le operazioni distributive
a livello continentale.
Il trasferimento dellintera pro-
duzione di Ups in Slovacchia non
destinato ad impattare sui livelli
occupazionali dellazienda: il per-
sonale operativo presso la fab-
brica di Tognana (Padova), im-
piegato fino ad oggi nella realiz-
zazione degli Ups, sar integrato
negli impianti, ubicati sempre a To-
gnana, dedicati alla produzione di
soluzioni Hpac (High performing
air conditioning) per il condizio-
namento per ambienti tecnolo-
gici e gruppi frigoriferi.
Tutta la produzione di Ups Emerson per lEuropa stata concentrata nellimpianto slovacco di Nove Mesto,
vicino a Bratislava
Ups in Slovacchia
Giri denergia
P
er far conoscere da vicino il
suo particolare patrimonio for-
mato da dighe, bacini e centrali
idroelettriche, Cva (Compagnia
valdostana delle acque) ha creato
Giri denergia, un originale tour
composto da undici itinerari alla sco-
perta delle dighe e delle centrali pi
importanti della Valle dAosta. Un
modo per conoscere tutti i segre-
ti delle dighe, la loro storia, il fun-
zionamento delle centrali: strut-
ture concepite per utilizzare e va-
lorizzare le risorse idriche delle
valli aostane, integrandosi pro-
fondamente con la natura, in una
sorta di tacito patto che unisce al-
la generazione di energia la tute-
la costante dellambiente alpino. Una
grande realt, capace di sprigionare
una potenza complessiva pari a
830 MW e di produrre ogni anno
2.900 milioni di kWh.
La diga di Beauregard (1770 m)
si trova a monte di Valgrisenche.
Lo sbarramento in cemento armato,
costruito nel 1954, chiude
completamente la valle. Linvaso
di notevoli dimensioni, ma per motivi
di sicurezza il livello delle acque
viene tenuto molto pi basso
rispetto alla massima capacit

PANORAMA
14
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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Cinquantanni di atti-
vit nel nostro Paese.
Nel 1954, infatti, nasce
Finder e il primo bre-
vetto realizzato da Pie-
ro Giordanino: un rel passo-passo per la rea-
lizzazione di un innovativo impianto di illumi-
nazione domestica.
In mezzo secolo di attivit lazienda, tuttora
presieduta da Piero Giordanino, ha notevol-
mente ampliato la propria offerta di rel e tem-
porizzatori, costruiti nei propri stabilimenti, e ha
potenziato lattivit produttiva e commerciale, af-
fermandosi in gran parte dei mercati dEuropa e
del mondo.
Le tappe principali
Sono particolarmente significative alcune fasi che
hanno segnato il cammino dellazienda pie-
montese.
Nel 1965 viene aperto lo stabilimento di Alme-
se, in provincia di Torino, dove ha sede lazien-
da; nel 1974 viene aperto un nuovo insedia-
mento produttivo a Sanfront, in provincia di
Cuneo. Nel 1981 viene estesa larea dello stabi-
limento di Almese, allo scopo di ampliare la pro-
gettazione e la costruzione di macchinari e at-
trezzature per la produzione di rel.
Nel 1991, viene inaugurato lo stabilimento a S.
J. de Maurienne, in Francia.
Due anni dopo viene proposta al mercato la
gamma di temporizzatori Finder. Sempre negli
anni novanta, viene creata la prima linea com-
pletamente automatizzata per la produzione di
rel per circuito stampato.
Per quanto concerne lapproccio ai mercati stra-
nieri, va segnalata lacquisizione della Eichoff Re-
les SL, a Valencia, in Spagna, e - nel 2003 - lav-
vio del nuovo fabbricato di Valencia e del Cen-
tro logistico mitteleuropeo di Trebur Astheim
(Germania).
Unofferta ampia e articolata
Sono pi di 10mila gli articoli che costituiscono
lofferta di Finder di rel e temporizzati, desti-
nati ad applicazioni nellindustria e nel civile.
Le tipologie della gamma Finder includono re-
l a impulsi e crepuscolari, rel per uso indu-
striale, miniaturizzati, ausiliari, di potenza, di con-
trollo, temporizzatori, zoccoli e relativi accesso-
ri. Si tratta di prodotti semplici da installare,
da regolare e che possono adattarsi a sistemi
diversi. Trovano applicazione in ambiti che va-
riano dallautomazione industriale agli elettro-
domestici/distributori automatici, al condizio-
namento/riscaldamento, automazione e con-
trollo delledificio, utilities, trasporti, installazione
per uso civile in generale e ovunque sia neces-
saria una commutazione di corrente.
Customer satisfaction
Lampia offerta non si limita alla mera proposta di
prodotti, ma comprende anche una serie di servi-
zi a valore aggiunto; lazienda pre-
vede, fra laltro, corsi di aggiorna-
mento e formazione per il personale
di vendita, mirati al prodotto e al-
le sue modalit applicative. I clien-
ti, siano essi installatori civili o
gruppi industriali, hanno la pos-
sibilit di disporre dei prodotti Fin-
der nei magazzini dellazienda,
dotati di articoli ad alta rotazione
consegnabili in tempi brevi, op-
pure presso i migliori distributori
di materiale elettrico.
Tra i servizi offerti, ricordiamo
la personalizzazione ad hoc di
prodotti e servizi, lassistenza
post vendita, una documentazio-
ne ricca e completa, disponibile in
cataloghi cartacei, cd-rom e sito
Internet (www.findernet.com, in
sei lingue).
Mezzo secolo di storia
Lo stabilimento produttivo di Finder ad Almese, nei pressi
di Torino

I
n fase di completamento lav-
venieristico progetto di Elet-
tronica Reverberi - Gruppo Mpes
- che ha portato alla creazione di
un centro di telecontrollo per la
gestione di oltre 200 regolatori di
potenza sul territorio italiano.
Il centro, al quale stata dedi-
cata unala allinterno dello sta-
bilimento produttivo, costitui-
to da un server di ultima gene-
razione connesso ad una serie di
client. Al server sono collegate
una batteria di modem (10 tra
gsm e standard) e diverse peri-
feriche per la comunicazione e il
monitoraggio dei dati.
Il progetto nato dallesigenza
di avere a disposizione allinter-
no dellazienda un centro at-
trezzato per la comunicazione
con i quadri/regolatori in campo,
sia quelli gestiti direttamente,
sia su incarico dei clienti che
desiderano appaltare questa de-
licata attivit: sono gi pi di 15
i comuni italiani che hanno scel-
to di affidare a Elettronica
Reverberi la gestione degli im-
pianti di illuminazione.
Tale gestione prevede una par-
te di raccolta dati (statistiche di
funzionamento, misure dei para-
metri elettrici, anomalie, allar-
mi...) e una di ottimizzazione de-
gli impianti da remoto (parame-
trizzazione delle impostazioni
degli orologi astronomici per le
accensioni e gli spegnimenti,
controllo delle tensioni di lavoro,
verifica dei cicli di programma-
zione...).
Grande cura riservata anche
alle analisi (analisi di funziona-
mento, risparmio, qualit degli
impianti...) che consentono di
avere a disposizione costante-
mente un quadro preciso della
situazione degli impianti, non-
ch di identificare aree di mi-
glioramento potenziale.
Con cadenza trimestrale, ogni
cliente riceve un report detta-
gliato con segnalazione di ano-
malie riscontrate e proposte di
intervento, opportunit di mi-
glioramento tecnico degli im-
pianti per ottimizzare i rispar-
mi energetici e la manutenzione,
analisi dei risparmi energetici
conseguiti...
Ci permette nel breve termine
di individuare e risolvere tem-
pestivamente situazioni di mal-
funzionamento e, nel medio-lun-
go termine, di migliorare le pre-
stazioni e programmare la ma-
nutenzione necessaria.
I dati degli impianti monitorati
saranno presto disponibili in real
time via Internet ai rispettivi
clienti, attraverso un sistema
protetto che consentir agli
utenti esclusivamente la visua-
lizzazione delle informazioni di
competenza.
PANORAMA
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Evoluzione
o Rivoluzione?
Negli anni '70 Cablofil sfid il concetto dei canali
metallici perforati per il contenimento dei cavi.
Poteva, questo vecchio sistema evolversi, mantenendo
i bassi costi d'installazione richiesti dall' industria?
Noi ritenemmo che non era possibile.
Cos iniziammo a sviluppare una passerella rivo-
luzionaria, assemblata saldando fili d'acciaio molto
flessibili formando una trama in grado di sostenere i
cavi.
Il suo successo fu immediato, sia nelle applicazioni
di cablaggio energia sia in quelle dati e port il vec-
chio concetto di passerella a rischio
di estinzione.
Forza, versatilit ed economia sono tre qualit che
rendono Cablofil il sistema di passerella in filo sem-
pre pi richiesto dagli installatori.
La sua maneggevolezza e la velocit di installazione
rendono qualsiasi applicazione realizzabile diretta-
mente in cantiere.
Cablofil Italia S.r.l ha raccolto la sfida, e oggi, grazie
alla sua organizzazione, orgogliosa di essere
partecipe di questo successo.
T
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Telegestioni: nasce il primo centro
di controllo in Italia
Il centro di telecontrollo per la
gestione di oltre 200 regolatori
di potenza sul territorio italiano
PANORAMA
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004
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Tutto pronto per
Electronica2004
M
anca poco allapertura della
XXI edizione di Electroni-
ca2004, che si svolger presso il Cen-
tro Fieristico di Monaco di Bavie-
ra dal 9 al 12 novembre 2004. An-
che questanno la fiera sar un
appuntamento importante per gli
oltre 75mila visitatori attesi per
conoscere le novit del settore. A
farla da padrone saranno, in par-
ticolare, le nuove tecnologie e ap-
plicazioni della comunicazione a
radiofrequenza (wireless commu-
nications), dalle applicazioni M2M
(machine to machine) ai nuovi
standard Uwb e WiMax. I visitatori
di Electronica2004 potranno rendersi
realmente conto del funzionamento
delle applicazioni M2M osservan-
do come possibile controllare
macchinari a distanza, far dialo-
gare due apparecchiature tra loro,
scaricare quotidianamente
report di dati sullattivit di un
impianto. Anche il program-
ma degli eventi collaterali
sottolinea linternazionalit
della manifestazione. Con-
temporaneamente ad Electronica
2004 si svolger la prima edizione
di Embedded in Munich, il Salone
Internazionale dedicato ai siste-
mi embedded, e di Embedded in
Munich Arena, un programma di
conferenze che si svolger allinterno
del padiglione durante i quattro
giorni della manifestazione.
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Vista notturna della Fiera
di Monaco

Il Segretario statunitense allE-


nergia, Spencer Abraham, ha fatto
visita alla sede del Grtn, incon-
trando il presidente Carlo Andrea
Bollino. Durante lincontro sono
stati affrontati numerosi argomenti
di interesse energetico. Tra questi,
si discusso in primo luogo del-
lElectricity Annex, il documento che
mira al rafforzamento della coope-
razione tra i due paesi sul tema del-
la sicurezza nel settore elettrico. Il
documento rientra nellambito del-
laccordo tra il Ministero dellener-
gia, lo statunitense Doe, Depart-
ment of energy, e il Ministero delle
attivit produttive sui programmi di
ricerca e sviluppo in campo ener-
getico. Il colloquio tra Abraham e Bol-
lino ha riguardato anche i provve-
dimenti legislativi e operativi mes-
si a punto per rafforzare la sicurez-
za dei sistemi elettrici negli Usa e in
Italia, i nuovi sviluppi del mercato ita-
liano dellenergia, limplementa-
zione della Borsa elettrica, i nuovi in-
vestimenti e lintegrazione tra Grtn
e Terna, nonch la situazione attuale
e le prospettive future dei prezzi del
petrolio.
Importante
visita al Grtn
Carlo Andrea Bollino,
presidente del Grtn
PANORAMA
18
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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A
llIKK - una delle pi impor-
tanti manifestazioni sulle tec-
nologie, prodotti e componenti
per la refrigerazione, condizio-
namento daria e ventilazione,
svoltasi a Norimberga dal 13 al 15
ottobre - Emerson Network Power
ha presentato unampia piatta-
forma di soluzioni Liebert Hiross.
In ambito Hpac erano presenti
peland Digital Scroll che consen-
te la modulazione della capacit del-
le macchine (dal 10% al 100%) in
continuit e con una rapidit tale
che, nelle condizioni pi sfavore-
voli, le fluttuazioni di temperatu-
ra non si discostano dai +/- 0,5
gradi centrigradi. I vantaggi sono
evidenti: un risparmio energeti-
co sicuro attraverso ladattamen-
to della macchina alle variazioni di
carico e/o ad un eventuale sovra-
dimensionamento effettuato in
previsione futura dellimpianto.
Nel segmento delle soluzioni per
i siti di telefonia mobile, Emerson
Network Power han presentato la
nuova linea di climatizzatori split
Liebert Hiross Hps, particolar-
mente indicati per il condiziona-
mento di precisione delle appa-
recchiature elettroniche nelle Sta-
zioni Radio Base, nei nodi di ac-
cesso alle rete di terza genera-
zione nei siti di gestione/collega-
mento fra rete di telefonia mobile
e fissa.
Tecnologia a Norimberga
Apparecchio della nuova linea
di climatizzatori split Liebert
Hiross Hps
le soluzioni Himod della serie S ed
M. In particolare, questultima
versione trova lapplicazione idea-
le in contesti quali centri di ela-
borazione dati, Web farm, centra-
li di telecomunicazione, ospedali,
musei e industrie di processo. No-
vit assoluta presentata allIKK, per
le soluzioni Himod, la tecnologia Co-
Utili boom

stata approvata dal Cda del


Gruppo Beghelli la relazione
semestrale, che evidenzia una
crescita importante rispetto al-
lo stesso periodo del 2003.
Allincremento del fatturato han-
no contribuito in maniera posi-
tiva sia laumento delle vendite
nel settore dellilluminazione,
anche grazie allampliamento
di gamma, sia lavvio della rete
in franchising Beghelli Point,
avvenuta nel corso del primo
semestre dellesercizio e che
sta riscontrando un positivo im-
patto.
Attualmente, infatti, sono stati
aperti 25 punti in altrettanti co-
muni, con una richiesta in co-
stante crescita.

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servizio lettori 1817
D
a alcune ricerche qualifi-
cate emerge che la vita
media di unimpresa si fer-
ma a poco pi di 18 anni. Le pic-
cole imprese, in particolare, si
sviluppano fino a un certo pun-
to, poi arrestano la propria crescita
e si bloccano. La maggior parte
delle grandi aziende, oltre il 90 per
cento, si amplia solo attraverso
acquisizioni, e non per una cre-
scita autonoma ( Lavoro, Corriere
della Sera, 3 dicembre 99 - Er-
nesto Vergani).
Buona parte di quelle che hanno
successo (leadership) non sono
capaci di conservarlo per un pe-
riodo superiore ai due anni.
Sulla scorta dei dati di cui so-
pra emerge, in modo evidente, che
il problema della longevit in-
veste tutte le aziende siano es-
se piccole, medie o grandi.
Questa considerazione porta a
chiederci come deve essere la-
zienda che sa mantenere nel
tempo la leadership e la supre-
mazia nellambito del proprio
mercato di riferimento e, con-
temporaneamente, finalizzare
questo vantaggio al manteni-
mento di quanto acquisito.
Questazienda deve avere in s
le conoscenze, la capacit, la vo-
lont, la professionalit e i mez-
zi atti a individuare e a gestire il
cambiamento in modo mirato, ra-
pido e adeguato a soddisfare le
richieste implicite del mercato
di riferimento.
Gestire il cambiamento non si-
gnifica redigere progetti ma si-
gnifica cambiare, modificare, mi-
gliorare e gestire tutti i proces-
si, in modo da governare il loro
output (il prodotto) non alla fine
(consuntivo) ma durante le fasi
produttive. Non sufficiente agi-
re sui processi di produzione (o
installatori), strutture, macchi-
ne, tempi, automazione e costi in
genere, ma indispensabile agi-
re anche su quei processi che
investono la professionalit del-
le risorse umane, limmagine
aziendale, la soddisfazione del
cliente, la qualit percepita,
la qualit dellambiente, la
soddisfazione delle risor-
se umane e tutti gli altri at-
tori coinvolti nei processi
stessi.
necessario mirare a una
Qualit a quattro di-
mensioni: cliente, azien-
da, societ, ambiente. In
altre parole, quello che pom-
posamente chiamato svi-
luppo sostenibile non altro
che un modo di fare impresa at-
traverso il normale buon senso.
SINERGIA
TRA LE IMPRESE
Quando e con chi realizzare que-
sto modello che sconvolge il
modo pi comune di fare e di
essere impresa, ma consente
di confrontarci e di adeguarci
costantemente alla realt?
A questo proposito ci daiuto il
filosofo Thomas Kunt il quale as-
serisce che le rivoluzioni scien-
tifiche avvengono in seguito al
cambiamento del paradigma
(modello), non come confutazio-
ne di teorie; pi semplicemente
questione di trasformazione
culturale, che coinvolge tutte le
risorse umane e in particolare
colui o coloro che ricoprono il
ruolo di top manager (o titolare)
nellimpresa.
Un ruolo importante per il rag-
giungimento di questo obiettivo
lo svolge la sinergia tra le im-
prese.
Ogni impresa pu sviluppare in
modo adeguato le proprie cono-
scenze, i propri prodotti e/o ser-
vizi solo con il contributo delle co-
Come sar
limpresa del futuro?
ATTUALIT
Il problema della longevit investe tutte le azien-
de, dalle pi piccole a quelle di dimensioni pi ele-
vate. Come deve essere lazienda che sa mantene-
re nel tempo la propria leadership nel mercato di
riferimento?
20
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Sergio Valdatta
Figura 1 - Qualit a quattro
dimensioni
Gestire il
cambiamento in modo
mirato, rapido e
adeguato a soddisfare
le richieste implicite del
mercato di riferimento

Scopri i vantaggi
dellImpianto Elettrico Integrato
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LImpianto Elettrico Integrato
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noscenze e dei prodotti daltre im-
prese. A questo fine molto im-
portante sostituire i rapporti fon-
dati esclusivamente sullempatia
e/o i vantaggi economici del mo-
mento, con rapporti di part-
nership (collaborazione) con
fornitori, tecnici e operatori in
genere qualificati.
Negli anni il concetto di qualit
notevolmente cambiato pas-
sando attraverso vari stadi.
4 stadio - Qualit concepita co-
me rispondenza alluso e ri-
spondenza alle specifiche fissate
in sede di progettazione. I con-
trolli non sono visti in funzione
dellutilit del fornitore ma so-
lo in vista dellutilit del com-
mittente.
3 stadio - Qualit, insieme di at-
tributi di identit di un oggetto,
ovvero ci che distingue una
cosa da unaltra, senza riferi-
mento e gerarchia di valore.
2 stadio - Qualit, insieme di
attributi di valore, ovvero
ci che rende migliore (peg-
giore) di unaltra, confrontata in
uno stesso ambito omogeneo,
o in uno stesso discorso defi-
nitorio (etico, estetico, scienti-
fico, tecnologico eccetera).
1 stadio - Qualit non limita-
ta al solo aspetto tecnico ma
estesa a quelli etico sociali,
dalle armi, agli utensili agli og-
getti ornamentali. Questa qua-
lit ha inizio dallet della pie-
tra, insegna che il perfezio-
namento non consiste solo nei
miglioramenti tecnici, ma anche
nelle differenziazioni sociali e
nel raffinamento culturale co-
stituendo utilit, pratica e pre-
stigio socio culturale.
I concetti di cui sopra costitui-
scono ormai un punto fisso nel
mercato europeo e sono destinati
a una continua espansione.
Espressiva in questo contesto
la nuova normativa sulla qualit
(Vision 2000) e la direttiva (re-
cepita da tutti gli stati europei)
relativa alla garanzia del pro-
dotto. Questi documenti sono fi-
nalizzati principalmente ad aiu-
tare il cliente a raggiungere i
propri obiettivi con la massima ef-
ficienza ed efficacia al minor co-
sto possibile. Per allinearsi alle esi-
genze che presenta e presente-
r con sempre pi determina-
zione il mercato in futuro, sar ne-
cessario includere tra le attivit
correnti dellazienda quelle mirate
allascolto e allorientamento ai
clienti. Queste attivit dovranno
andare in cinque direzioni:
la raccolta delle informazioni
lidentificazione delle necessi-
t esplicite ed implicite
la registrazione delle necessit
lorientamento dellazienda al-
la soddisfazione delle neces-
sit registrate
il miglioramento continuo
I dati raccolti determinano uno
stato di fatto del mercato e su ta-
le scorta sono attivati i proces-
si aziendali atti a soddisfare la do-
manda.
Pi precisamente si pu affermare
che loutput del prodotto/servi-
zio (impianto, manutenzione, for-
nitura e installazione eccetera)
non la risposta alla domanda ma
la domanda medesima.
Il miglioramento continuo con-
sente di mantenere e sviluppa-
re le posizioni acquisite dalla-
zienda sul mercato.
Un paradigma (modello) non fun-
ziona grazie alla sua qualit in-
trinseca, ma quando le persone
vi attribuiscono un significato,
una motivazione, una funzione.
indubbio che il futuro appar-
terr ai prodotti, ai servizi e al-
le aziende che sapranno co-
struirsi una identit e un marchio
forte.
Queste aziende dovranno definire
gli obiettivi strategici (mercato
di riferimento, quote di mercato,
margini operativi, pianificare in-
vestimenti, redigere piani ope-
rativi eccetera), dimostrare di
essere s stesse, forti della
propria storia e dei valori mo-
rali in cui hanno sempre credu-
to e continueranno a credere,
dovranno essere disponibili al
cambiamento, al miglioramen-
to continuo, e a combattere per
conquistare e mantenere nel
settore dappartenenza la posi-
zione conquistata.
Significativa in questo senso la
preghiera di un saggio Sioux:
Signore, dammi il coraggio di
cambiare le cose che si possono
cambiare, la serenit per ac-
cettare le cose che non si pos-
sono cambiare, la saggezza di sa-
per distinguere le prime dalle se-
conde....
Si dovr infine tenere in debito
conto che, in una societ come la
nostra, lazienda che non co-
munica non esiste; a questo
proposito il marketing adeguato
e finalizzato allo scopo diventa
indispensabile.
22
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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e attivit normative a li-
vello europeo riguardanti i
vari aspetti della tecnolo-
gia per la televisione digitale, e
in particolare per la televisione di-
gitale terrestre, sono numerose e
complesse e possono portare ad
un certo disorientamento chi non
partecipa a tali lavori.
Infatti, oltre alla serie di norme
tecniche del TC 209 Cenelec (se-
rie EN 50083) o della TA5 (Tech-
nical Area 5) del TC 100 Iec (se-
rie Iec 60728), di cui si parla in al-
tre parti del presente dossier e
che si occupano degli impianti di
ricezione e di distribuzione via ca-
vo del segnale televisivo negli edi-
fici civili, sono state pubblicate
norme da vari altri enti.
Storicamente il Cei si impe-
gnato nella esemplificazione del-
la situazione normativa per gli im-
pianti dantenna: le pubblica-
zioni nazionali Cei 12-15 An-
tenna - Impianti centralizzati e
Cei 12-17 Antenna - Misure su-
gli impianti centralizzati risal-
gono rispettivamente agli anni
1977 e 1981, mentre del 1997
la prima edizione della guida
Cei 100-7 Guida per lapplica-
zione delle norme riguardanti
gli impianti dantenna per rice-
zione radiofonica e televisiva,
che le ha sostituite entrambe.
LA GUIDA CEI 100-7 ED. 2
Durante il corso dellanno 2000
il CT 100 del Cei e i suoi sotto-
comitati hanno ricevuto un nuo-
vo impulso grazie ad una fortunata
serie di circostanze: le novit in am-
bito normativo, legislativo e tec-
nologico, unite ad un grande af-
fiatamento tra i nuovi respon-
sabili del CT 100 e i presidenti e
segretari dei SC, hanno per-
messo di mettere in program-
ma una serie di attivit nazionali
su argomenti di grande interes-
se. Inoltre, sono state proposte,
e in seguito attuate, nuove mo-
dalit per la pubblicazione e la
distribuzione delle pubblicazio-
ni. In questa nuova fase, il primo
documento nazionale a essere
completato e pubblicato (nella-
prile 2001) stata la seconda
edizione della guida Cei 100-7,
predisposta dal SC 100D.
Volumi divulgativi e guide con descri-
zioni a portata del comune telespettato-
re, con informazioni per la scelta e rac-
comandazioni per il corretto utilizzo dei
servizi, degli apparati e degli impianti di
ricezione
Il Cei e il digitale
terrestre
Raffaele Greco
ATTUALIT
24
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Esempio di catena televisiva completa, dallimmagine originale alla
riproduzione sullo schermo del ricevitore televisivo domestico (televisore)
La guida 100-100
ha lobiettivo
di diffondere le
conoscenze relative
agli apparati necessari
per ricevere il segnale
digitale terrestre
in casa dellutente

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servizio lettori 1757
Il nuovo titolo, basato sugli orien-
tamenti delle norme del Cenelec TC
209, il seguente: Guida per lap-
plicazione delle norme riguardanti
gli impianti di distribuzione via
cavo per segnali televisivi, sonori
e servizi interattivi.
La guida 100-7 Ed. 2, come la pre-
cedente edizione, contiene le spe-
cifiche relative ai requisi-
ti di funzionalit e sicu-
rezza, in base alle norme
della serie Cei EN 50083
Impianti di distribuzio-
ne via cavo per segnali
televisivi, sonori e servizi
interattivi, per la pro-
gettazione e linstallazio-
ne degli impianti di rice-
zione televisiva, dallan-
tenna alla presa dutente,
in ambiente residenziale
e similare. Tuttavia non
utilizzabile per la di-
chiarazione di conformit
ai fini della Legge 46 del
1990. A questo scopo i riferimen-
ti ufficiali sono le norme tecniche,
e principalmente: Cei EN 50083-1
Prescrizioni di sicurezza e Cei EN
50083-7 Prestazioni dellimpian-
to. I principali argomenti tratta-
ti nella guida 100-7 Ed. 2 sono i se-
guenti:
caratteristiche di trasmissione dei
canali televisivi;
struttura degli impianti;
compatibilit elettromagnetica;
caratteristiche dei segnali ricevuti;
caratteristiche dei segnali alla pre-
sa dutente;
elaborazione dei segnali;
antenne: caratteristiche elettri-
che, criteri di installazione, di-
mensionamento del sostegno;
sicurezza elettrica dellimpianto:
contatti diretti e indiretti, mes-
sa a terra e collegamenti equi-
potenziali, fulminazioni, cariche
elettrostatiche.
Nella edizione 2 molto risalto vie-
ne dato agli impianti di ricezione
per le trasmissioni via satellite e
vengono introdotti i sistemi digi-
tali. In particolare, per, la televi-
sione digitale terrestre presen-
tata, insieme ai servizi interattivi,
nel capitolo dedicato agli Svi-
luppi futuri.
IL VOLUME DIVULGATIVO
IMPIANTI DANTENNA
Allinizio del 2001, mentre erano
ancora in corso i lavori per la
seconda edizione della guida
100-7 (ma ne erano gi state de-
lineate le linee principali), nel-
lambito del CT 100 sono inizia-
ti i lavori per una pubblicazione
di un nuovo tipo.
Infatti, il volume divulgativo
Impianti dantenna. Come fare
installare gli impianti per la te-
levisione e i relativi servizi in-
terattivi, pubblicato nel no-
vembre 2001, ha rappresentato
una innovazione rispetto alle
pubblicazioni tradizionali del
Cei, essendo rivolto agli acqui-
renti degli impianti di ricezione
tv, e cio a persone che tipica-
mente non applicano le norme
Cei. Tuttavia, il CT 100 ha rite-
nuto che fosse utile fornire agli
acquirenti di un impianto tv una
guida per verificare la bont del
lavoro dellinstallatore. Il volume
quindi indirizzato ai proprietari
di case e agli amministratori di
condominio, e le caratteristiche
del suo formato lo rendono pi
simile ad unopera editoriale che
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
ATTUALIT IL CEI E IL DIGITALE TERRESTRE
Esempi di
telecomandi per la
Televisione digitale terrestre
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specifiche come bagno turco, sauna, termarium,
piscina, acqua gym, sala isotonica e centro fitness
Sistema di gestione:
1 unit MZU2008 per la gestione parola/musica
e la realizzazione di 8 zone distinte di diffusione
Basi microfoniche:
1 console microfonica MBT8008 per la selezione
remota delle 8 zone di diffusione
Diffusori:
- diffusori CAD20/T di tipo stagno in ABS
per la zona della piscina
- diffusori CELL20/T di tipo stagno in alluminio
per la zona di acqua Gym
- diffusori STUDIO2/BT a 2 vie bass-reflex
per il centro Fitness
Amplificazione autonoma:
nelle 2 sale di aerobica e nella sala spinning impianti
di amplificazione autonoma con diffusori
STUDIO.PRO12A bi-amplificati da 300+100W
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Zona Ind.le Squartabue
62019 Recanati (MC) - Italy
Tel. +39-071750591 r.a.
Fax +39-0717505920
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Sound Design Project per centro benessere
(Tonic Center - S. Omero, TE)
il suono dei grandi ambienti
sound design a Teramo
servizio lettori 1400
Esempi di servizi della Pubblica Amministrazione per il digitale terrestre

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servizio lettori 1758
ad una guida tecnica Cei. Oltre
alle raccomandazioni pratiche
per lacquirente, il volume con-
tiene, cosa piuttosto innovati-
va, modelli di capitolato tipo
su cui basarsi per la gara per la
fornitura dellimpianto, e di con-
tratto dappalto sia per la for-
nitura di un nuovo impianto che
per lavori di manutenzione su
un impianto esistente.
A distanza di alcuni anni si pu
dire che liniziativa di una pub-
blicazione rivolta agli acquiren-
ti stata un successo, e quindi
sono state programmate, e in
alcuni casi gi concluse, altre
pubblicazioni di questo tipo.
In questo volume la televisione
digitale terrestre viene presen-
tata nellottica dellutente e al-
la luce della legge 66 del 2001,
come la tecnologia che sta af-
fiancando gradualmente lat-
tuale televisione analogica ter-
restre e che la sostituir a par-
tire dal 2007.
Molto spazio dedicato anche ai
servizi interattivi, che sono citati
anche nel titolo, ma lattenzione,
per quanto riguarda sia gli im-
pianti sia i servizi, non rivolta
in particolare alla televisione di-
gitale terrestre, ma in generale
a tutte le tecnologie con cui pos-
sibile ricevere segnali televisivi.
LA GUIDA CEI 100-100
Una volta completata la guida
100-7 e il volume Impianti dan-
tenna, il CT 100 ha rivolto la sua
attenzione agli apparati, e nel
2002 sono cominciati i lavori per
la preparazione della guida Cei
100-100 Guida alla tecnologia e
ai servizi dei ricevitori (Set Top
box e televisori digitali integra-
ti) per la televisione digitale ter-
restre; la guida stata poi pub-
blicata nel 2003, ed quindi il pri-
mo documento nazionale Cei de-
dicato alla televisione digitale
terrestre.
La guida 100-100 si pu inqua-
drare fra le iniziative prese dai va-
ri protagonisti del settore, per fa-
cilitare la transizione dalla tec-
nologia analogica attuale, alla
tecnologia digitale.
In particolare la guida ha lo-
biettivo di diffondere le cono-
scenze relative agli apparati ne-
cessari per ricevere il segnale
digitale terrestre in casa dellu-
tente, sia dal punto di vista del-
la tecnologia sia da quello dei ser-
vizi. A questo scopo viene de-
scritta la piattaforma multime-
diale Dvb-Mhp, che lo stan-
dard Etsi che verr utilizzato
dai broadcaster, e consentir
una completa fruizione dei ser-
vizi interattivi.
La guida, inoltre, contiene dei ca-
pitoli di argomento piuttosto ori-
ginale e interessante.
Un capitolo dedicato ai risultati
di sperimentazioni preliminari,
con le quali sono state identifi-
cate le caratteristiche che de-
vono avere gli apparati riceven-
ti affinch lutente possa usu-
fruire di un definito insieme di ser-
vizi interattivi, connessi con i
programmi televisivi, oppure da
essi indipendenti.
presente anche un capitolo ri-
volto esplicitamente alla pub-
blica amministrazione che con-
tiene raccomandazioni che han-
no lo scopo di favorire laffer-
mazione della televisione digitale
terrestre e la redditivit delle
trasmissioni in tecnica digitale.
Infine lAppendice si occupa di
aspetti commerciali, con consi-
derazioni sui costi di produzione
e sui prezzi al pubblico dei Set
Top box.
La guida rivolta ai professionisti
del settore, dai costruttori di
componenti e di apparati, agli in-
stallatori, dai broadcaster ai for-
nitori di contenuti, e alla pubblica
amministrazione.
La maggior parte dei capitoli
pu inoltre essere letta dal co-
mune telespettatore.
LA GUIDA CEI 100-7 ED. 3
Subito dopo la pubblicazione
della guida 100-100, avvenuta
nel settembre 2003, stata con-
vocata la prima riunione, nel-
28
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
ATTUALIT IL CEI E IL DIGITALE TERRESTRE
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Termoregolazione
Interruttori orari
Rivelatori fughe di gas
domestici e industriali
Sicurezza gas per centrali termiche
N
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Termostato
ambiente digitale
con dispaly intuitivo
e di facile lettura
Temperature
Comfort ed Economy
programmabili
Nota
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lIso/Iec Jtc1 ha pubblicato le famose serie di norme Mpeg
sulla codifica e sulla compressione del segnale televisivo di-
gitale, utilizzabile con le varie tecniche trasmissive;
le raccomandazioni dellItu-R della serie bt stabiliscono le ca-
ratteristiche della struttura (ad esempio la canalizzazione) del
segnale televisivo digitale che viene radiodiffuso; alcune di
tali raccomandazioni si occupano in particolare del segnale per
la televisione digitale terrestre;
le norme Etsi denominate Dvb definiscono le tecniche trasmissive
(codifica di canale e modulazione) da utilizzare per la televi-
sione digitale, sia terrestre, che satellitare, che via cavo; le nor-
me, ma soprattutto le specifiche e i rapporti tecnici Etsi Dvb,
si occupano inoltre dei servizi associati alle trasmissioni te-
levisive digitali;
altri organi tecnici del Cenelec (ad esempio il TC 206) e del-
lIec si sono occupati delle caratteristiche funzionali dei ricevitori
(decoder, Set Top box, o televisori digitali integrati), della lo-
ro sicurezza elettrica e compatibilit elettromagnetica. Re-
centemente stata pubblicata dal Cei la norma (di origine Iec):
Cei EN 62216-1 (classificazione Cei 100-102): Ricevitori per
la televisione digitale terrestre, sistema Dvb-T. Parte 1: Spe-
cifiche del ricevitore di base.
CHE COSA STATO SCRITTO?

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servizio lettori 1759
lambito del SC 100D, per i lavori
di revisione della guida 100-7.
Sebbene la precedente versione
della guida 100-7 fosse stata
pubblicata solo poco pi di 2 an-
ni prima, la nuova edizione si
resa necessaria proprio per in-
trodurre gli aggiornamenti re-
lativi alla televisione digitale
terrestre e ai servizi interattivi.
Al momento della preparazione
del presente articolo, la terza
edizione della guida 100-7, per la
quale stato proposto il nuovo
titolo: Guida per lapplicazio-
ne delle norme sugli impianti di
ricezione televisiva, stata sot-
toposta allInchiesta pubblica,
ma non ancora stata pubblicata
nella versione definitiva.
Per ledizione 3 sono stati rivisti
tutti i capitoli, e in particolare so-
no stati migliorati i seguenti ar-
gomenti:
servizi a larga banda e inte-
rattivi;
apparati dutente per la tv di-
gitale terrestre;
mezzi trasmissivi e apparati
per linterattivit;
ricezione della tv digitale ter-
restre con gli attuali impianti
dantenna;
caratteristiche dei cavi coassiali;
protezione dellimpianto dan-
tenna contro i contatti diretti
e indiretti.
La nuova edizione risulta ri-
strutturata rispetto alla edizione
2, con una riorganizzazione dei
capitoli pensata per mettere in
risalto i nuovi argomenti; sono
stati inoltre migliorati gli sche-
mi, le figure e le tabelle, e sono
stati curati maggiormente i ter-
mini tecnici, per renderli simili a
quelli effettivamente utilizzati
dagli installatori. Come ulterio-
re avvicinamento a questi ultimi
stato introdotto il nuovo capi-
tolo: Raccomandazioni per lin-
stallazione. In questa edizione
in pratica, sebbene lattenzio-
ne della guida sia sempre rivol-
ta ai sistemi di ricezione televi-
siva in generale, la televisione di-
gitale terrestre assume final-
mente un ruolo di primo piano.
IL VOLUME DIVULGATIVO
TELEVISIONE DIGITALE
TERRESTRE
Nellaprile del 2004 il CT 100,
congiuntamente ai suoi sotto-
comitati, ha istituito un gruppo
di lavoro per la preparazione di
un nuovo volume divulgativo,
che si chiamer Televisione di-
gitale terrestre. Servizi, appa-
rati, impianti di ricezione, inte-
rattivit e coesistenza con altri
sistemi. Contrariamente a quan-
to fatto con la guida 100-7 e il vo-
lume divulgativo Impianti dan-
tenna, che trattano gli impian-
ti di ricezione per qualsiasi tipo
di tecnologia, quindi con un ap-
proccio di tipo orizzontale, in
questo caso si deciso di adot-
tare un approccio verticale: in un
solo volume verranno trattati
tutti gli argomenti, al momento
presenti in varie norme e gui-
de, legati alla televisione digitale
terrestre.
Come per il precedente volume
divulgativo, anche in questo ca-
so il punto di vista sar quello del-
lutente. La proposta di questo
nuovo volume ha subito riscos-
so un certo successo; si sono
iscritti al gruppo i rappresen-
tanti dei costruttori (di compo-
nenti, di apparati per gli im-
pianti, di apparati di ricezione),
delle universit e dei centri di for-
mazione, delle associazioni di
categoria degli installatori, degli
enti di radiodiffusione (broad-
caster), dei centri di ricerca, del-
la pubblica amministrazione e
anche dei consumatori.
La parte iniziale del volume sa-
r dedicata alla divulgazione
della tecnologia, e avr due di-
verse modalit di lettura, per
favorire linteresse sia delle per-
sone che si avvicinano a questi
argomenti per la prima volta,
sia di chi invece ha gi delle co-
noscenze di tecnica.
La modalit di base consister nel
leggere solo i paragrafi scritti
con carattere tipografico nor-
male, saltando i paragrafi scrit-
ti in corsivo (o evidenziati in un
altro modo che verr deciso),
mentre leggendo tutti i para-
grafi di seguito si avranno in-
formazioni tecniche avanzate.
Il volume conterr poi descri-
zioni alla portata del comune
telespettatore, informazioni per
la scelta e le raccomandazioni sul
corretto utilizzo in relazione ai ser-
vizi, agli apparati dutente e agli
impianti di ricezione per la te-
levisione digitale terrestre.
Alcuni di questi argomenti, seb-
bene presenti in altri documen-
ti Cei, saranno completamente ri-
elaborati per rispondere agli sco-
pi del nuovo volume.
Ad esempio, per quanto riguar-
da gli impianti di ricezione, ver-
r inclusa una parte nuova: Ade-
guamento dellimpianto esistente
alla tv digitale terrestre.
Saranno inclusi anche diversi
schemi di collegamento per aiu-
tare lutente, almeno nei casi
pi comuni, e infine, cos come
stato fatto per il precedente vo-
lume divulgativo Impianti dan-
tenna, ci saranno i modelli di ca-
pitolato e di contratto dappalto.
La pubblicazione del volume
prevista entro la fine del 2004.
30
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
ATTUALIT IL CEI E IL DIGITALE TERRESTRE
Esempio dei collegamenti principali per linstallazione di un Set-Top box
Esempio dei collegamenti fra televisore per la televisione analogica, Set-Top
box per la televisione digitale terrestre (STB Terr. dig.), videoregistratore (VCR),
riproduttore dei suoni HiFi, CD e video DVD
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L
art. GE 2.3 della Gui-
da Cei 31-35 V2 defini-
sce:
limpianto termico come: il
complesso delle condotte com-
preso tra il punto di consegna
del gas e gli apparecchi uti-
lizzatori (questi esclusi), gli
apparecchi e gli eventuali ac-
cessori destinati alla produ-
zione di calore;
la centrale termica come uno
o pi locali comunicanti diret-
tamente tra loro, destinato/i
allinstallazione di un impian-
to termico di produzione del
calore, la cui portata termica
complessiva superiore a 35
kW.
In base a questultima defini-
zione si far riferimento alle cen-
trali termiche con portata ter-
mica superiore a 35 kW.
Naturalmente la produzione di ca-
lore pu essere effettuata uti-
lizzando combustibili diversi;
considerando quelli pi fre-
quentemente utilizzati si pu
fare una distinzione tra:
impianti termici alimentati a
gas;
impianti termici alimentati a ga-
solio.
La normativa applicabile a tali im-
pianti diversa, come diversi
sono i rischi che presentano, di
conseguenza diverso sar lim-
pianto elettrico da realizzare.
Vediamo intanto di definire do-
ve comincia e dove finisce lim-
pianto elettrico relativo ad un
impianto termico e quali sono
le informazioni necessarie per
la corretta progettazione ed ese-
cuzione dello stesso. Allo scopo
pu essere daiuto la guida Cei
64-50 nel caso di centrale termica
inserita in un edificio residenziale.
Limpianto elettrico (da guida
Cei 64-50 art. 4.3.3) di una cen-
trale termica, ad esclusione dei
componenti elettrici dellimpianto
a totale asservimento del pro-
cesso termico, costituito da
una linea in arrivo di alimenta-
zione, da un quadro e da circui-
ti di alimentazione degli appa-
recchi utilizzatori.
In pratica vengono esclusi i qua-
dri di comando e lequipaggia-
mento elettrico a bordo dei ge-
neratori di calore.
Lappendice D al punto D.2 riporta
un esempio di modulo utilizzabile
per descrivere le caratteristiche
della centrale termica. Una vol-
ta rilevate le caratteristiche del-
limpianto termico necessario
definire come dovr essere lim-
pianto elettrico, ma per farlo ne-
cessario stabilire lambiente din-
stallazione; allo scopo neces-
sario avere: le caratteristiche ai
fini della classificazione e valu-
tazione dei rischi che devono
essere fornite dal committente
(come riportato nella guida Cei
0-2 ed. 2002 punto B.2.2).
Si vuole sottolineare come tali ca-
ratteristiche non devono essere
decise dallinstallatore, n tan-
tomeno dal progettista dellim-
pianto elettrico, bens come que-
ste siano dati di progetto. Pur-
troppo il pi delle volte compito
dellinstallatore e/o del proget-
tista decidere, perch il com-
mittente non fornisce questi da-
ti. Cos addentriamoci nei mean-
dri legislativi per comprendere se
le centrali termiche sono da con-
siderare ambienti a rischio de-
splosione, a maggior rischio in ca-
so dincendio o ordinari, esami-
nando i vari casi che si possono
presentare.
LE CENTRALI
TERMICHE A GAS
Passato remoto
Limpianto elettrico delle cen-
trali termiche a gas con poten-
zialit termica sino a 35 kW
(30.000 kcal/h) non era sogget-
to a particolari prescrizioni, in
quanto lambiente in cui era in-
stallato era considerato ordina-
rio e quindi anche limpianto
elettrico lo era (art. B1 Cei 64-
2/A). Mentre limpianto elettri-
co delle centrali termiche di po-
tenzialit superiore a 35 kW ali-
mentate a gas doveva essere
realizzato in conformit alla nor-
ma Cei 64-2/A appendice B, que-
sta considerava le centrali ter-
miche a gas luoghi di classe 3, ov-
vero luoghi con presenza di so-
stanze infiammabili, escluse le
polveri, in lavorazione o deposito
in quantit inferiori a valori mi-
nimi fissati dalla stessa norma Cei
64-2. Le zone AD (cio le zone pe-
ricolose per le quali i compo-
nenti dellimpianto elettrico do-
vevano rispondere a determi-
Le centrali termiche
NORMATIVA
Sono da considerare come ambienti a rischio de-
splosione, a maggior rischio in caso dincendio o
come ordinari?
32
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Elvira Ferrandino
Allart. 4.3.1, sono indicate le informazioni necessarie per la pro-
gettazione e lesecuzione dellimpianto elettrico di una centrale
termica:
la potenzialit termica della centrale;
il tipo di combustibile;
la capacit degli eventuali serbatoi;
lottemperanza da parte del committente alle prescrizioni di
legge relative agli impianti termici ed alle prescrizioni delle
norme Uni-Cig.
CHE COSA DICE LA GUIDA CEI 64-50
Nelle centrali
termiche a gas
conformi al dpr
661/96 (ovvero con
marcatura CE) non vi
sono aree con rischio
desplosione
nati requisiti di sicurezza) che po-
tevano esserci nelle centrali era-
no di tipo C3Z2 (luogo di classe
3, zona 2) o nella peggiore del-
le ipotesi di tipo C3Z1 (luogo di
classe 3, zona 1), questo nel ca-
so di ambienti a ventilazione im-
pedita, come ad esempio per
una centrale termica a metano
nella volta di un soffitto privo
di aperture. Nelle zone C3Z2
limpianto elettrico doveva essere
del tipo AD-FT (cio a sicurezza
funzionale a tenuta) ed a se-
conda dellaltezza doveva ga-
rantire un grado di protezione
IP 44 o IP 4X, mentre nelle zo-
ne C3Z1 doveva essere di tipo
AD-PE (a prova desplosione) o
AD-FE1 (a sicurezza funzionale
contro le esplosioni).
La norma Cei 64-2 affrontava il
problema della classificazione
convenzionalmente, indicando
le dimensioni delle zone perico-
lose intorno ai probabili punti
di emissione delle sostanze pe-
ricolose; in tal modo si riusciva-
no a determinare univocamente
le zone pericolose ed a definire
limpianto elettrico da installare.
PASSATO PROSSIMO
La norma Cei 64-2/A, relativa
alle centrali termiche a gas,
stata abrogata l1 settembre
2001; da tale data diventato in-
dispensabile fare riferimento al-
le seguenti norme:
Cei EN 60079-10 (Cei 31-30)
Costruzioni elettriche per at-
mosfere esplosive per presen-
za di gas - parte 10: Classifi-
cazione dei luoghi pericolosi
per la classificazione delle zo-
ne, aiutandosi con la guida Cei
31-35A Costruzioni elettriche
per atmosfere esplosive per
presenza di gas - Guida alla
classificazione dei luoghi peri-
colosi - esempi che riporta al-
cuni esempi di classificazione
per le centrali termiche (esem-
pi GD10).
Cei EN 60079-14 (CEI 31-33) Co-
struzioni elettriche per atmo-
sfere esplosive per presenza
di gas - Parte 14: Impianti elet-
trici nei luoghi con pericolo di
esplosione per la presenza di
gas (diversi dalle miniere) per
la realizzazione degli impianti
elettrici.
Labrogazione della Cei 64-2 (si
ricorda che tuttora in vigore il
cap. IV relativo ai luoghi di clas-
se 0, cio quelli con pericolo de-
splosione per la presenza di so-
stanze esplosive vere e proprie)
e la conseguente necessaria ap-
plicazione della norma Cei EN
60079-10 (Cei 31-30) hanno ge-
nerato una situazione di preca-
riet, perch la norma Cei 31-
30 affronta il problema della
classificazione in modo comple-
tamente diverso, limitandosi a for-
nire le definizioni di zona peri-
colosa e di sorgenti demissione,
lasciando ampia discrezionalit
e relativa responsabilit al tec-
nico incaricato della classifica-
zione.
La stessa discrezionalit viene de-
mandata anche per la definizio-
ne della forma e dellestensione
delle zone pericolose originate
dalle singole emissioni.
Cos si dovuto procedere, a
partire dall1 settembre 2001, a
determinare, allinterno delle
centrali termiche a gas, le zone
pericolose secondo il procedi-
mento generale indicato dalla
norma Cei 31-30 e dalla guida Cei
31-35A, ed a seconda dellespe-
rienza e della preparazione di
chi affrontava il problema capi-
ta di trovare centrali termiche
classificate come zone non pe-
ricolose o come zone 2 estese
allintera centrale (vedi tabella 1
per la definizione delle zone).
PRESENTE
Lentrata in vigore dal 10 set-
tembre 2003 del d. lgs. 12 giugno
2003 n. 233 e la pubblicazione nel
marzo 2004 della guida Cei 31-35
V2 hanno semplificato notevol-
NORMATIVA LE CENTRALI TERMICHE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 33
TABELLA 1 - CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI
SECONDO LA NORMA CEI EN 60079-10 (CEI 31-30)
E SECONDO LA DIRETTIVA 1999/92/CE
Classificazione dei luoghi in cui pu essere presente unatmosfera esplosiva
per la presenza di gas secondo la norma Cei EN 60079 - 10 (Cei 31-30)
Zona 0 Zona dove presente continuativamente o per lunghi periodi
unatmosfera esplosiva per la presenza di gas
Zona 1 Zona dove possibile sia presente durante il funzionamento normale
unatmosfera esplosiva per la presenza di gas
Zona 2 Zona dove non possibile sia presente unatmosfera esplosiva per
la presenza di gas durante il funzionamento normale o, se ci avviene,
possibile sia presente solo poco frequentemente e per breve periodo
s
e
r
v
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z
i
o

l
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t
o
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1
2
0
9

TABELLA 2 - AREE DEI FORI DI EMISSIONE


NEL CASO DI FLANGE
Guarnizioni Area del foro
Fibra compressa 2,5 mm
2
Avvolta a spirale 0,25 mm
2
Giunto ad anello metallo su metallo 0,1 mm
2I
mente i problemi relativi agli
impianti elettrici nelle centrali ter-
miche a gas: cerchiamo di capi-
re come, procedendo per gradi.
La direttiva 1999/92/CE, rece-
pita in Italia con il d. lgs. 12 giu-
gno 2003, n. 233, prescrive le
misure per la tutela della sicu-
rezza e della salute dei lavoratori
che possono essere esposti al
rischio di atmosfere esplosive. Se-
condo tale direttiva un luogo
con pericolo desplosione deve es-
sere classificato in zone, in base
alla frequenza ed alla durata
della presenza di atmosfera esplo-
siva (si intende per atmosfera
esplosiva una miscela con la-
ria, a condizioni atmosferiche,
di sostanze infiammabili allo sta-
to di gas, vapori, nebbie o polveri),
come riportato in tabella 1.
Ma la direttiva ed il suo decreto
di recepimento escludono dal
loro campo di applicazione le
aree destinate alluso degli ap-
parecchi a gas di cui al dpr 661/96.
Cosa significa ci?
Il dpr 15 novembre 1996 n. 661 Re-
golamento per lattuazione della
direttiva 90/396/Cee concernente
gli apparecchi a gas riguarda
(come indicato allart. 1):
- gli apparecchi utilizzati per la
cottura, il riscaldamento, la
produzione di acqua calda, il raf-
freddamento, lilluminazione
ed il lavaggio, che bruciano
combustibili gassosi e hanno
una temperatura normale del-
lacqua, se impiegata, non su-
periore a 105 gradi centigradi
(sono assimilati agli apparecchi
i bruciatori ad aria soffiata,
nonch i corpi di scambio di
calore destinati ad essere at-
trezzati con tali bruciatori);
- i dispositivi di sicurezza, di
controllo e di regolazione e i sot-
togruppi, diversi dai bruciato-
ri ad aria soffiata e dai corpi di
scambio di calore destinati ad
essere attrezzati con tali bru-
ciatori, commercializzati sepa-
ratamente per uso professionale
e destinati ad essere incorpo-
rati in un apparecchio a gas o
montati per costituire un ap-
parecchio a gas.
Sono esclusi dal campo di ap-
34
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA LE CENTRALI TERMICHE
Locali n...; piano di ubicazione...; superficie in m
2
...; centraliz-
zate...; sottocentraline...; unit autonome...
Se del tipo centralizzate indicare quanto segue:
tipo di combustibile:
- gasolio
- gas
potenzialit al focolare... kW (Kcal/h) suddivisa su n... caldaie
in funzionamento:
- singolo
- in cascata
per il servizio di:
- riscaldamento
- produzione acqua sanitari
tensione di alimentazione:
- monofase... V
- trifase... V
potenza complessiva installata... kW suddivisa su:
- N... motori bruciatori cad... kW
- N... motori per pompe cad... kW di cui n... di riserva
- N... motori per pompe di ricircolo acqua ad usi sanitari,
di cui n... di riserva
vaso di espansione tipo:
- aperto
- chiuso
serbatoi carburante n... di singola capacit... m
3
+ ...m
3
+
...m
3
ESEMPIO DI MODULO PER RILEVARE
LE CARATTERISTICHE DI UNA CENTRALE
TERMICA DI UN EDIFICIO RESIDENZIALE
(TRATTO DA GUIDA CEI 64 - 50)
*
servizio lettori 1728
TABELLA 3 - AREE DEI FORI DI EMISSIONE
NEL CASO DI VALVOLE
Valvole Superficie del foro
Valvole di uso generale su tubazione
di diametro 150 mm
0,25 mm
2
Valvole di uso generale su tubazione
di diametro > 150 mm
2,5 mm
2
plicazione del dpr 661/96 gli ap-
parecchi realizzati e destinati
ad essere utilizzati in processi in-
dustriali in stabilimenti indu-
striali.
Lart. 2 del dpr 661/96 indica
che gli apparecchi ed i disposi-
tivi devono soddisfare i requi-
siti essenziali che sono loro ap-
plicabili e che figurano nellal-
legato I del dpr stesso; tra gli al-
tri requisiti essenziali previsti
si sottolineano i seguenti:
- ogni apparecchio deve essere
concepito e costruito in modo
che il rischio di esplosione in ca-
so di incendio di origine ester-
na sia ridotto al minimo;
- ogni apparecchio deve essere
costruito in modo tale che il
tasso di fuga di gas non pro-
vochi alcun rischio;
- ogni apparecchio deve essere
costruito in modo tale che le fu-
ghe di gas, che avvengono du-
rante laccensione, la riaccen-
sione e dopo lo spegnimento
della fiamma, siano sufficien-
temente limitate per evitare un
pericoloso accumulo di gas in-
combusto nellapparecchio;
- gli apparecchi destinati ad essere
utilizzati nei locali devono essere
attrezzati con un dispositivo
specifico che eviti un accumu-
lo pericoloso di gas non bruciato.
Gli apparecchi che non sono
attrezzati con un simile dispo-
sitivo devono essere utilizzati
solo in locali con una aerazio-
ne sufficiente per evitare un
accumulo pericoloso di gas non
bruciato. Le condizioni suffi-
cienti di aerazione dei locali
per la installazione degli ap-
parecchi di cui al paragrafo
precedente sono stabilite dal-
le norme Uni-Cig di cui alla
legge 6 dicembre 1971, n. 1083,
e dalle disposizioni applicative
emanate dal Ministero dellin-
terno per la prevenzione degli
incendi.
In definitiva, il dpr 661/96 af-
fronta il problema relativo al ri-
schio desplosione e lo risolve
imponendo, ai costruttori di ap-
parecchi ed agli installatori de-
gli impianti termici, dei provve-
dimenti adatti a ridurre il rischio
desplosione al di sotto del li-
mite accettabile. Per tale ragio-
ne laddove sono utilizzati ap-
parecchi costruiti ai sensi di ta-
le decreto non preso in consi-
derazione il rischio desplosione,
tanto da non rientrare nel cam-
po dapplicazione del d.lgs.
233/03.
Ci significa che nelle centrali ter-
miche ove si utilizzano appa-
recchi a gas conformi al dpr
661/96 (ovvero con marcatura
CE) non vi sono aree con rischio
desplosione e pertanto non
necessario prendere provvedi-
menti sullimpianto elettrico in
modo da evitare che esso inne-
schi lesplosione.
Ci sono per purtroppo dei casi
in cui ci non possibile:
se la centrale termica stata
realizzata prima dell11/1/97
(data di entrata in vigore del dpr
661/96) e/o gli apparecchi e
dispositivi utilizzati non sono
conformi al dpr 661/96;
se lapparecchio produce acqua
calda a temperatura superiore
a 105 C ( al di fuori del cam-
po d appl i cazi one del dpr
661/96);
se lapparecchio destinato
ad essere utilizzato in proces-
si industriali in stabilimenti in-
dustriali ( al di fuori del cam-
po d appl i cazi one del dpr
661/96).
In questi casi si deve considerare
il rischio desplosione, ma pu es-
sere daiuto la guida Cei 31-35 V2.
Tale guida prevede che se sono
soddisfatte alcune condizioni
pu essere escluso il rischio de-
splosione.
Vediamo dunque quali sono que-
ste condizioni.
1. Il gas utilizzato come combu-
stibile deve essere gas natu-
rale, ovvero deve essere co-
stituito da una percentuale
di metano variabile tra il 79 e
NORMATIVA LE CENTRALI TERMICHE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 35

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La rivoluzionaria linea di amplificatori da palo presentata da FTE MAXIMAL per le nuove trasmissioni digitali terrestri DTT.
La serie LG si presenta con una gamma composta da 6 modelli a uno, due e tre ingressi (LG 220, 221, 224, 225, 226 e 227),
per dare allinstallatore la possibilit di scegliere larticolo pi adatto alle sue necessit.
Questi amplificatori presentano un basso livello di guadagno pari a 22 dB con un livello di uscita di 102 dBuV
ed una bassa figura di rumore.
FTE MAXIMAL, da sempre attenta alle esigenze del mercato, da la possibilit di incrementare
di 10 dB il guadagno e il livello di uscita degli amplificatori LG per mezzo di un finale di potenza: il booster LGP.
Applicando il booster LGP alluscita di qualsiasi amplificatore LG si raddoppiano
decisamente le capacit di amplificazione di ogni prodotto di questa linea.
Da notare che gli amplificatori LG possono essere alimentati
sia a 12V che 24V tramite gli alimentatori FTE della serie LPS.
Gli amplificatori LG sono alloggiati in una scatola metallica
tipo tunner che conferisce al prodotto unelevata schermatura,
oltre che unapprezzabile aspetto estetico.
Amplificatore da palo LG:
la trasmissione terrestre
cambia filosofia.
servizio lettori 1823
il 99,6% e da altri idrocarburi
(vedi sostanza 202 della ta-
bella GA-1 della guida Cei 31-
35); questa condizione in Ita-
lia pressoch sempre sod-
disfatta;
2. limpianto termico deve essere
realizzato a regola darte, cio
deve essere realizzato in con-
formit con le vigenti disposizioni
legislative e con le norme Uni-
Cig; ci pu essere attestato dal-
la dichiarazione di conformit
rilasciata dal termoidraulico
che ha realizzato limpianto,
nel caso di impianto soggetto
allapplicazione della legge
46/90 (ovvero negli edifici adi-
biti ad uso civile), negli altri
casi si consiglia di farsi rila-
sciare una dichiarazione equi-
valente;
3. limpianto termico deve es-
sere regolarmente esercito e
mantenuto; ci lo si pu veri-
ficare attraverso il libretto di
centrale, dove tra laltro de-
vono essere annotate le ma-
nutenzioni ordinarie e straor-
dinarie effettuate;
4. limpianto termico deve es-
sere installato ad una quota
non superiore a 1500 m sul
livello del mare;
5. la pressione desercizio (cio
la pressione relativa del gas
con la quale normalmente ali-
mentato limpianto termico)
non deve essere superiore a
0,04 bar;
6. larea massima del foro, che de-
termina in caso di guasto le-
missione del gas, non deve
essere superiore a 0,25 mm
2
.
I fori di emissione possono ad
esempio essere dovuti al dispo-
sitivo dintercettazione manua-
le del gas, alla valvola di blocco
automatico, agli organi di col-
legamento (giunti, flange, filtri),
agli sfiati di eventuali valvole
di sicurezza, alle valvole di re-
golazione della portata, ecc. La
guida Cei 31-35 fornisce alcune
dimensioni stimate dei fori de-
missione. Consideriamo i fori
demissione dovuti a flange, val-
vole e connessioni.
Per definire le dimensioni del
foro di emissione nelle flange si
considera il guasto della guar-
nizione ed a seconda del tipo di
guarnizione utilizzata si posso-
no avere le aree del foro riportate
in tabella 2.
Da notare che normalmente nel-
le tubazioni del gas allinterno del-
le centrali termiche non si uti-
lizzano flange.
Se dovessero essere utilizzate
si pu notare che queste hanno
dimensioni delle superfici del
foro superiori a 0,25 mm
2
solo
nel caso di guarnizioni in fibra
compressa (impiegate nelle cen-
trali di potenze dellordine dei
MW).
Pertanto in tal caso non sar
applicabile la guida Cei 31-35
V2.Per definire le dimensioni del
foro di emissione nel caso delle
valvole, si considera lemissione
dello stelo e nella pratica indu-
striale (come riportato nella gui-
da Cei 31-35) si possono assu-
mere aree dei fori di emissione
diverse a seconda dei diametri
delle tubazioni come riportato
in tabella 3. Pertanto non sar ap-
plicabile la guida Cei 31-35 V2 nei
casi di valvole utilizzate su tu-
bazioni di diametro superiore a
150 mm. I fori di emissione nel ca-
so di connessioni di piccole di-
mensioni possono essere assunti
di area pari a 0,25 mm
2
e quindi
pu essere applicata la guida
Cei 31-35 V2;
7. le aperture di ventilazione do-
vranno essere diverse a se-
conda della pressione desercizio
come riportato in tabella 4.
La superficie delle aperture di
ventilazione deve essere calco-
lata al netto di eventuali griglia-
ti, reti e/o alette antipioggia.
Le condizioni descritte dalla va-
riante V2 (alla quale si rimanda
per gli opportuni approfondi-
menti) consentono di evitare
molti calcoli nella maggior par-
te delle centrali termiche a me-
tano che non abbiano apparec-
chi conformi al dpr 661/96, per
si sottolinea che non applica-
bile a centrali termiche che uti-
lizzano altri gas; in tal caso sa-
r necessario determinare le zo-
ne con pericolo desplosione se-
condo la Cei 31-30 e se dalla
classificazione dovessero risul-
tare presenti zone pericolose (0,
1, 2) gli impianti elettrici do-
vranno essere effettuati come
indicato nella norma Cei 31-33.
Rimane da discutere se le centrali
termiche a gas, qualora non fos-
sero luoghi con pericolo de-
splosione, possano essere ritenuti
ambienti a maggior rischio in
caso dincendio.
Potrebbero rientrare negli am-
bienti a maggior rischio in caso
dincendio per la presenza di
materiale infiammabile o com-
bustibile in lavorazione, convo-
gliamento, manipolazione o de-
posito indicati al punto 751.03.4
della norma Cei 64-8 (quelli che
erano indicati di tipo C nella
precedente edizione della norma).
In tal caso si possono considerare
a maggior rischio in caso din-
cendio quando la classe richiesta
per il compartimento antincen-
dio pari o superiore a 30. In ba-
se al dm 12 aprile 1996 i locali di
installazione degli apparecchi
per la climatizzazione di edifici
ed ambienti (cio le centrali ter-
miche) devono avere comparti-
mento antincendio non inferiore
a REI 120 se di potenza termica
complessiva superiore a 116 kW
e non inferiore a REI 60 se di
potenza termica complessiva in-
feriore a 116 kW. Pertanto la
compartimentazione superio-
re a 30, quindi a prima vista
sembrerebbe che sono sempre da
considerare ambienti a maggior
rischio in caso dincendio. Ma
la compartimentazione richie-
sta dal dm 12/4/96 non calco-
lata come richiesto dalla norma
Cei 64-8/7 allegato B, ma impo-
sta. Effettuando i calcoli si pu
osservare che risulterebbe un
compartimento antincendio in-
feriore, pertanto si pu conclu-
dere che sono da considerare
ambienti ordinari. Si sottolinea pe-
r che tale valutazione non de-
ve essere fatta dallinstallato-
re, ma deve essere fornita dal
committente.
CENTRALI TERMICHE
A GASOLIO
Passato e presente
Nulla cambiato in merito a
queste centrali; infatti non era-
no da ritenere ambienti con pe-
ricolo desplosione prima e non
lo sono tuttoggi.
Lunico dubbio relativo a con-
siderare gli ambienti come luo-
ghi ordinari o a maggior rischio
in caso dincendio. Potrebbero ri-
entrare negli ambienti a mag-
gior rischio in caso dincendio
per la presenza di materiale in-
fiammabile o combustibile in la-
vorazione, convogliamento, ma-
nipolazione o deposito indicati al
punto 751.03.4 della norma Cei
64-8. In tal caso si possono con-
siderare a maggior rischio in ca-
so dincendio quando la classe ri-
chiesta per il compartimento an-
tincendio pari o superiore a
30. Ci pu essere fatto calco-
lando la classe del comparti-
mento antincendio come richie-
sto dalla norma Cei 64-8/7 alle-
gato B.
Ed il pi delle volte risultano
compartimenti antincendio su-
periori a 30. Il diagramma di fi-
gura 2 riassume in modo sinte-
tico quanto esposto.
36
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA LE CENTRALI TERMICHE
TABELLA 4 - DIMENSIONI DELLE APERTURE
DI VENTILAZIONE
Pressione desercizio [bar] Dimensioni delle aperture di ventilazione
[m
2
]
0,02 0,3
0,03 0,4
0,04 0,5
FIGURA 2 - DIAGRAMMA DI FLUSSO
Le centrali
termiche a gasolio
non erano da ritenere
ambienti con pericolo
desplosione prima e
non lo sono tuttoggi
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di recentissima pubblica-
zione il documento emes-
so da Enel Distribuzione
DK 5600 - Criteri di allacciamen-
to di clienti alla rete MT della
distribuzione - giunto ormai alla
sua quarta edizione. Tale docu-
mento si applica agli allacciamen-
ti alle reti a 15 e a 20 kV e per
analogia alle altre reti MT e ne
definisce attraverso prescrizioni i
criteri e le modalit delle connes-
sioni.Il documento era stato ag-
giornato due anni fa tenendo con-
to del fatto che la rete di media ten-
sione del distributore pu essere
esercita oltre che a neutro isolato
anche con neutro a terra tramite im-
pedenza e che la nuova norma
CEI 11-1 prevede la definizione
nei centri urbani dellimpianto di ter-
ra globale.
Circa il nuovo concetto ancora da
assimilare del tutto di impianto di
terra globale non abbiamo letto
nel documento informazioni spe-
cifiche e quindi ci dobbiamo ac-
contentare di quanto molto sinte-
ticamente si trova scritto nella nor-
ma CEI 11-1, che riportiamo in-
sieme ad altri articoli di interesse
successivamente.
Abbiamo cercato aiuto, ma invano,
nella norma CEI 11-37, 1996-12,
prima edizione, Guida per lese-
cuzione degli impianti di terra di sta-
bilimenti industriali per sistemi di
I, II e III categoria: sembra infat-
ti - stranamente - che la necessit
nel nostro paese di approfondi-
mento di un tema cos rilevante non
sia minimamente avvertita.
Abbiamo cercato aiuto in un testo
molto interessante di recente pub-
blicazione ed aggiornato alla fine
del 2002, che tratta di elementi di
progettazione elettrica di impian-
ti industriali, ma nel capitolo de-
dicato agli impianti di terra lim-
pianto di terra globale non risulta
trattato, anche perch tali realt tro-
vano difficilmente collocazione in
area urbana.
Un testo che pu essere di aiuto al
tecnico che desidera migliorare le
proprie conoscenze sullimpianto di
terra globale la pregevolissima
opera redatta dai professori V. Ca-
taliotti e A. Campoccia sullargo-
mento degli impianti di terra in
generale, in quanto anche se al
riguardo dello specifico argomen-
to non sembra ufficialmente allar-
gare le informazioni oltre a quan-
to si pu recepire alla lettura del-
la norma, in altri capitoli d uti-
lissime indicazioni sulla possi-
bile effettiva consistenza di ta-
le dispositivo e sulle modalit di
approccio alla sua trattazione teo-
rica. Di seguito si riportano,
scritte in corsivo, le prescrizio-
ni di Enel, ricavate dalla lettu-
ra dei contenuti del paragrafo 6.4
intitolato Impianto di terra
del nuovo documento, e appe-
na sotto non in corsivo alcuni
commenti. Sono inoltre evi-
denziate di massima le modifi-
che introdotte nei confronti del
documento previgente.
1 - Limpianto di terra per i locali
cliente, consegna e misura do-
vr essere unico.
Quindi in generale ricordiamo
che esso potrebbe non essere
unico per lintera attivit del-
lutente con possibili conse-
guenze negative nei riguardi
della sicurezza in relazione ai pe-
ricoli dovuti ai contatti indiret-
ti. Tali conseguenze sono state
descritte nella relazione presen-
tata al convegno nazionale del 26
ottobre 2001 tenutosi a Roma, sul
tema Il servizio elettrico in aree ur-
bane: sicurezza e formazione, or-
ganizzato dallIstituto Superiore
per la Previdenza e la Sicurezza
del Lavoro.
2 - Limpianto di terra deve ri-
spondere alle norme vigenti.
3 - Il progetto e la realizzazione
dellimpianto di terra a tota-
le carico del cliente.
4 - Il cliente responsabile delle-
sercizio e della manutenzione del-
lintero impianto di terra.
Si ritiene che dei collegamenti a ter-
ra e della loro buona efficienza nel
locale di consegna sia responsabile
Enel e che questo aspetto debba
essere meglio precisato.
5 - Nel locale consegna sar messo
a disposizione un bullone a mor-
setto per il collegamento delle
masse delle apparecchiature
Enel allimpianto di terra.
6 - Il dimensionamento dellim-
pianto di terra deve essere fatto
sulla base della corrente di gua-
sto a terra sulla rete MT e del tem-
po di eliminazione del guasto a
terra da parte delle protezioni
Enel.
Qualche commento alla quarta
edizione del documento Enel
DK5600
Limpianto
di terra globale
Giancarlo Tedeschi
NORMATIVA
38
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Il documento DK
5600 si applica
agli allacciamenti
alle reti a 15 e a 20
kV e per analogia
alle altre reti MT
7 - Anche in presenza di impianto
di terra globale limpianto di
terra sar costituito almeno da
un anello equipotenziale con
quattro picchetti ai vertici.
Continua a non essere chiaro il si-
gnificato tecnico dellobbligo che
lente distributore pone in capo
allutente di realizzare un impian-
to minimale di dispersione a terra
delle correnti di guasto anche in pre-
senza di impianto di terra globale.
Ad esempio anche ammesso e non
concesso che ogni utente debba por-
tare un suo contributo alla realiz-
zazione della rete equipotenziale del-
limpianto di terra globale esi-
stente, ci chiediamo perch il pro-
gettista dellimpianto elettrico di
utente responsabile concretamente
della realizzazione del dispositivo
di protezione (vedasi punto pre-
cedente) sia costretto a costruire il
dispersore nei punti in cui la ridu-
zione del rischio minima e non al
contrario dove la presenza di per-
sone rilevante. Ci contro ogni ra-
gione di principio, da anni ormai ac-
cettata e consolidata dalle norme
tecniche pi attuali e cio dalla
regola darte vigente.
8 - Enel distribuzione non pu ga-
rantire nel tempo la sussisten-
za dellimpianto di terra glo-
bale.
Il significato di questa indicazio-
ne merita di essere approfondito per
le notevoli conseguenze che in me-
rito a questioni di sicurezza e a
questione economiche se ne possono
trarre. Il professionista incaricato del-
la progettazione dellimpianto di
terra del cliente deve essere meglio
informato per poter decidere sulla
consistenza e sulle prestazioni del-
limpianto da realizzare. Cosa si-
gnifica concretamente lafferma-
zione di Enel? In linea di principio
vero che niente si pu mai ga-
rantire nel tempo: nel caso specifico
laffermazione di Enel vuol co-
stringere comunque il cliente a do-
tarsi di un impianto di terra come
se limpianto di terra globale non esi-
stesse? E in questo caso, come po-
trebbe il cliente verificare leffi-
cienza del suo impianto senza nul-
la conoscere dellimpianto di terra
globale? Non si possono escludere,
anzi si devono ipotizzare per de-
finizione situazioni di dipendenza
tra i due sistemi disperdenti: la re-
gola tecnica in generale chiede di
approfondire tale aspetto. I risvol-
ti in termini di responsabilit e di one-
ri economici sono molto consistenti
NORMATIVA LIMPIANTO DI TERRA GLOBALE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 39
Art. 2.7.14.5 - Impianto di terra globale
Impianto di terra realizzato con linterconnessione
di pi impianti di terra che assicura, data la vicinanza
degli impianti stessi, lassenza di tensioni di con-
tatto pericolose. Tale impianto permette la ripartizione
della corrente di terra in modo da ridurre lau-
mento di potenziale di terra negli impianti di terra
singoli. Si pu dire che tale impianto formi una su-
perficie quasi-equipotenziale. Questa definizione
limitata alle reti di trasmissione e di distribuzione
del distributore pubblico, ad esempio nel caso di aree
urbane concentrate, ed agli impianti utilizzatori
alimentati in AT o in MT collegati allimpianto di ter-
ra globale ed in esso inclusi.
Art. 9.4.2 - Alimentazione di impianti di bassa
tensione situati allinterno dellarea di impianti
di terra di sistemi di alta tensione
Se un impianto di alta tensione alimenta utilizzatori
di bassa tensione che sono situati entro larea del-
limpianto di terra del sistema di alta tensione, tut-
te le masse a terra devono essere collegate ad un
impianto di terra comune. In tali condizioni, per
gli impianti utilizzatori di bassa tensione si pos-
sono ritenere rispettate completamente le con-
dizioni elencate al punto 9.4.1.
Nota - Il presente articolo si riferisce a sistemi elet-
trici in BT interamente compresi allinterno di un
dispersore di AT o in rete magliata. Negli altri
casi si applicano le prescrizioni di 9.4.3.
Art. 9.4.3 - Alimentazione di impianti di bassa
tensione situati al di fuori dellarea di impian-
ti di terra di sistemi di alta tensione
Si pu ritenere che le condizioni elencate al pun-
to 9.4.1 siano rispettate se:
limpianto di terra dellimpianto di alta tensio-
ne in questione collegato ad un impianto di
terra globale (e limpianto di terra di bassa
tensione incluso nellimpianto di terra globale)
oppure se:
sono rispettate le condizioni della Tab. 9-2 re-
lative al modo di collegamento a terra del sistema
di bassa tensione ed alla durata del guasto.
Se ammissibile, si raccomanda un impianto di
terra comune.
ARTICOLI DELLA NORMA CEI 11-1 CHE RICHIAMANO
LIMPIANTO DI TERRA GLOBALE
servizio lettori 1776

e debbono essere tutti tempesti-


vamente e completamente chiari-
ti. Ci si chiede anzi come si possa
pervenire a tali situazioni di man-
canza di chiarezza di comporta-
mento nella quasi indifferenza/pas-
sivit delle categorie coinvolte
(utenti, professionisti, installatori,
verificatori).
9 - Limpianto di terra, con riferi-
mento alla norma CEI 11-1, do-
vr essere: realizzato secondo le
regole di buona tecnica, di ca-
ratteristiche tali che ne garan-
tiscano la resistenza meccanica
e alla corrosione, rispondente ai
requisiti termici.
10 - Prima della messa in servizio il
cliente far effettuare la verifi-
ca dellimpianto di terra e con-
segnare ad Enel la relativa cer-
tificazione corredata della de-
scrizione delle sue caratteristi-
che e della sua configurazione.
Per certificazione si intende la di-
chiarazione di conformit del-
limpianto di terra ai sensi del-
larticolo 2 del DPR 22 ottobre
2001, n. 462, costituita da un at-
testato dellinstallatore ai sen-
si della legge 46/90 relativa al-
limpianto di terra.
Il termine certificazione usato da
Enel non chiaro: in genere per cer-
tificazione si intende un docu-
mento sottoscritto da un ente o
professionista qualificato ed abili-
tato, che attesta sotto la sua re-
sponsabilit la veridicit di affer-
mazioni e/o la sussistenza di re-
quisiti. Nel caso specifico linstal-
latore non pu comunque che ri-
lasciare una semplice dichiarazio-
ne visto che esso stesso lese-
cutore dellimpianto di protezio-
ne dai contatti indiretti in esame.
Si tratta di una svista di Enel o si
chiede da parte dellEnte per mag-
gior cautela un documento redat-
to ad hoc? Si propende per la pri-
ma ipotesi in quanto non si vede co-
me Enel possa andar oltre quanto
gi prevede la legge nelle sue ri-
chieste.
interessante notare come Enel
si premuri correttamente di ot-
tenere ogni utile documento che
ne tuteli la responsabilit e nel con-
tempo come non sia minima-
mente trattato e riconosciuto un
corrispondente principio di reci-
procit. Si pensi ad esempio ad un
professionista o ad un installatore,
che si debba occupare degli im-
pianti elettrici di un complesso al-
linterno del quale insiste una
cabina MT/BT dellEnel e che
per una corretta valutazione dei
rischi e degli interventi da proporre
e da attuare desideri conoscere i
dettagli delle corrispondenti ope-
re eseguite dallEnte. Per quan-
to ci riguarda tutte le volte che so-
no stati chiesti documenti in tal
senso ad Enel non ci mai stato
consegnato alcunch. Ci si chie-
de perch Enel ne ravvisi da un
lato per s la giusta necessit, ma
non riconosca le stesse motiva-
zioni al professionista o allinstal-
latore, in capo ai quali lEnte stes-
so si fa premura di chiarire che
esclusivamente ricade ogni re-
sponsabilit.
da notare invece che lente
distributore continua a non pre-
vedere lobbligo per s di co-
municare allutente il valore del-
la resistenza equivalente del-
limpianto di terra globale.
Il senso dellintroduzione nella nor-
ma tecnica dellimpianto di terra glo-
bale era quello di semplificare la so-
luzione di un problema non pic-
colo per gli utenti, consentendo
nel contempo di evitare un inutile
spreco di risorse economiche per la
realizzazione di verifiche dal sen-
so tecnico imprecisabile. Sembra-
va potersi ritenere infatti che esi-
stesse gi un impianto di disper-
sione costituito dallinsieme degli
impianti di terra delle cabine pub-
bliche di distribuzione cittadine,
che rispondono a determinati re-
quisiti di densit, cui lutente po-
tesse allacciarsi e di cui lente for-
nitore era in grado di fornire il va-
lore della resistenza di terra. Lutente
risultava cos ufficialmente e pra-
ticamente esonerato da verifiche,
che daltra parte sarebbero state im-
possibili da eseguire, e, nella pre-
parazione dei relativi documenti
di legge, avrebbe potuto usare del
valore acquisito, restando a suo
carico la sola verifica della continuit
dei collegamenti di terra, essendo
per il resto limpianto assoluta-
mente sicuro.
Dei vantaggi previsti e descritti
non si trova per traccia anche
nellultima versione del documento
che stato messo a disposizione e
che abbiamo letto.
11 - Il cliente si impegna ad invia-
re ad Enel gli esiti e i valori del-
le verifiche periodiche, che a
proprie spese dovr far esegui-
re, in ottemperanza alle dispo-
sizioni previste per legge alle
scadenze dovute.
Sempre in applicazione del principio
di reciprocit si chiede che per
gli impianti esistenti non appar-
tenenti ad impianti di terra globali
siano messi a disposizione dei
professionisti tutti i documenti e
le informazioni utili per definire i
rischi elettrici e le contromisure da
adottare.
12 - Se nelleseguire le verifiche fos-
sero necessarie le misure delle
tensioni di contatto, opportu-
namente avvertito Enel si ren-
der disponibile per quanto ne-
cessario.
Perch Enel non chiede di verificare
anche le tensioni di passo, come in-
vece si esprime la norma CEI? For-
se Enel vuol dire che per quanto ri-
guarda le misure da condurre al-
linterno dei locali di misura e di con-
segna le tensioni di passo non de-
vono essere tenute in considera-
zione perch non pericolose. Tale
osservazione pu essere estesa
dal cliente ai propri eventuali locali
di trasformazione anche se di di-
mensioni ben maggiori di quelli
nella disponibilit di accesso di
Enel?
13 - In occasione delle verifiche di
legge il cliente chieder allEnel
laggiornamento dei dati ne-
cessari per la verifica e conse-
gner ad Enel la relativa certi-
ficazione.
A ben guardare, se lobiettivo
quello di garantire la sicurezza
delle persone, dovrebbe essere
Enel a comunicare immediata-
mente agli utenti le variazioni dei
dati necessari al corretto dimen-
sionamento dellimpianto di ter-
ra. Si eviterebbe cos il possibile eser-
cizio di un impianto non idoneo
per alcuni intervalli di tempo e si ga-
rantirebbe certamente un pi tem-
pestivo adeguamento.
Il tecnico che deve progettare la con-
sistenza dellimpianto di terra ha
scarsi elementi per valutare il rischio
e un pi ampio, facile, continuo
scambio di informazioni con lente
sulle modalit di gestione della
rete di distribuzione potrebbe gio-
vare per un pi avveduto investi-
mento delle risorse da destinare al
contenimento dello specifico ri-
schio.
Si conclude chiedendo che siano or-
ganizzati incontri tecnici tesi ad
approfondire i problemi da superare
per trovare le soluzioni da dare al
problema delle verifiche degli im-
pianti di utente nelle citt e siano
organizzati tavoli di lavoro con
Enel Distribuzione per arrivare a pro-
tocolli che non siano come spesso
stato nel passato penalizzanti
sempre e solo per gli utenti.
40
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA LIMPIANTO DI TERRA GLOBALE
BIBLIOGRAFIA
1 - Norma CEI 11-1, 1999 gennaio, ediz. 9
a
, Impianti elettrici con
tensione superiore a 1 kV in corrente alternata, fasc. 5025 e suc-
cessiva variante V1, novembre.
2 - P. Vezzani, Elementi di progettazione elettrica, Edizioni TNE -
Torino
3 - V. Cataliotti, A. Campoccia, Impianti di terra, Edizioni TNE - To-
rino
s
e
r
v
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z
i
o

l
e
t
t
o
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i

1
2
2
6
servizio lettori 1805
T
ecnicamente, per lumi-
narie sintende linsieme
delle catene luminose e
dellimpianto che le alimenta.
Come tutti gli impianti e le ap-
parecchiature elettriche, anche
le luminarie sono soggette alla re-
gola dellarte e quindi al rispet-
to di precise norme tecniche
che, purtroppo, a volte vengono
disattese.
Innanzitutto le catene lumino-
se sono a tutti gli effetti appa-
recchi di illuminazione e come
tali devono essere conformi alle
norme CEI EN 60598-1 (CEI 34-
21) e CEI EN 60958-2 (CEI 34-37).
Quelle per esterno, di cui in mo-
do specifico ci occupiamo nel
presente articolo, devono pre-
sentare un livello minimo di pro-
tezione IPX4, anche se prefe-
ribile optare per catene lumino-
se con grado IPX5; opportuno
che siano di tipo smontabile per
agevolare le sostituzioni e, in tal
caso, le guarnizioni di tenuta de-
vono restare sul portalampada
quando la lampada rimossa.
Inoltre opportuno verificare
lesistenza dei dati di targa del-
la catena luminosa, solitamente
riportati su di unetichetta ag-
graffata al cavo, che deve pre-
vedere:
marchio del costruttore
grado di protezione IP
segno grafico di appartenenza
alla classe II (isolamento doppio
o rinforzato) oppure alla classe
III (alimentazione e bassissi-
ma tensione di sicurezza)
tensione nominale se trattasi di
apparecchi di classe III.
Relativamente alle linee di ali-
mentazione opportuno utilizzare
cavi del tipo H07RN-F (per posa
mobile o equivalente) e fissare gli
stessi alle pareti mediante graf-
fettatura o alle funi portanti me-
diante fascette. Ci che normal-
mente viene disatteso e che in-
vece riveste una importanza ri-
levante ai fini della sicurezza
contro i contatti accidentali, so-
no le distanze di rispetto che le
luminarie devono mantenere da:
linee elettriche, linee telefoni-
che, filovie ed aperture (porte e
finestre) dei fabbricati.
A tal fine valgono le distanze ri-
portate nella tabella 1.
Da ultimo un accenno agli adem-
pimenti relativi alla legge 46/90:
la legge non si applica agli im-
pianti completamente allaper-
to; tuttavia se la luminaria col-
legata ad impianti elettrici posti
allinterno degli edifici, ad esem-
pio luminarie applicate a faccia-
te e balconi, ma alimentate dal
singolo appartamento o comun-
que da una sorgente interna al-
ledificio, in base allart. 1, com-
ma 3 del DPR 447/91, limpianto
rientra nellambito della 46/90.
UN FATTO LOCALE
Installare luminarie in aree pub-
bliche non semplice pi che
altro a causa dei numerosi adem-
pimenti burocratici. Tali adem-
pimenti sono di carattere locale
e spesso sono estremamente di-
versi da comune a comune.
A titolo di esempio, il comune
di Bologna prevede la seguente
procedura.
Le imprese installatrici delle lu-
minarie dovranno fornire una
mappa dettagliata delle strade og-
getto dei montaggi, almeno con
15 giorni lavorativi di anticipo
rispetto alla presunta data di
inizio dei montaggi.
Le attivit di installazione delle
luminarie dovranno essere svol-
te in ottemperanza alle legislazioni
vigenti in materia di sicurezza
ed in particolare al DPR 547/55 e
alla L. 626/94. Le responsabilit
in materia di sicurezza riman-
gono in carico allinstallatore.
Sar inoltre obbligo dellimpresa
installatrice produrre, con alme-
no 48 ore di anticipo, un pro-
gramma giornaliero delle attivi-
t in corso di realizzazione, tra-
smettendone copia allAmmini-
strazione Comunale - U.O. Ma-
nutenzione.
Tale preavviso consentir di rac-
cordare le normali attivit di ma-
nutenzione con i montaggi degli
addobbi luminosi. Eventuali mo-
difiche ai programmi lavori redatti
dalle imprese installatrici do-
vranno essere tempestivamen-
te comunicate (almeno con 48 ore
di preavviso) allAmministra-
zione Comunale - U.O. Manu-
tenzione, a mezzo fax.
In fase di installazione si do-
vranno comunque rispettare le
sottoelencate prescrizioni:
si riconosce la fattibilit di in-
stallazione delle luminarie sui
pali degli impianti di illumina-
zione pubblica ove il seconda-
rio sia interno alla struttura di
acciaio del palo stesso, fermo
restando lobbligo di eseguire
gli ancoraggi mediante idonei
materiali isolati al fine di non
compromettere lo strato di ver-
nice dei pali stessi; fatto as-
soluto divieto allimpiego di fi-
lo di ferro nudo quale sistema
di ancoraggio agli impianti di
pubblica illuminazione esi-
stenti;
non sono consentiti i montag-
gi delle luminarie e relative li-
nee elettriche di alimentazio-
ne sui pali, ove sussista il tran-
sito della linea elettrica della
Le luminarie
NORMATIVA
In prossimit delle feste natalizie strade e piazze
delle nostre citt si riempiono di luci e colori
grazie agli addobbi realizzati con le luminarie
42
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Antonio Porro*
TABELLA 1 - DISTANZE DI RISPETTO
DELLE LUMINARIE
Elemento da cui mantenere la distanza Distanza di rispetto
Linea elettrica aerea nuda di bassa tensione 1 m
Linea elettrica aerea di media tensione 1,8 m
Linee di contatto delle filovie 1 m
Linee telefoniche nude 5 m
Ganci di ancoraggio delle linee telefoniche 0,2 m
Altezza minima dalla carreggiata stradale 1 m
Distanza da porte e finestre (vedi figura 1)
pubblica illuminazione, e sul-
le tesate compreso gli anco-
raggi, nonch sulle strutture di
sostegno degli impianti sema-
forici;
nulla osta allinstallazione del-
le luminarie sui portici e sot-
toportici, fatte salve le pre-
scrizioni generali purch non vi
sia interferenza con gli impianti
di illuminazione pubblica o se-
maforici ivi presenti.
Le modalit di installazione del-
le luminarie dovranno comun-
que rispettare le norme CEI e le
vigenti legislazioni in materia.
Lincarico di coordinamento tra le
varie ditte installatrici e lAm-
ministrazione Comunale dovr
essere assunto da una delle As-
sociazioni di categoria (Ascom -
Confesercenti ecc...).
In tabella 2 riportato lelenco dei
documenti richiesti alle imprese
installatrici.
Limpresa installatrice dovr ri-
chiedere il sezionamento degli im-
pianti per iscritto a mezzo fax
alla societ gestrice degli im-
pianti di pubblica illuminazione
con un preavviso di almeno 72 ore.
Lintrervento di sezionamento
verr eseguito previo pagamen-
to secondo le modalit indicate
dal gestore degli impianti.
Il Comune di Bergamo parla di
catene luminose (apparecchi
di illuminazione elettrici con lam-
pade a incandescenza collegate
in serie o in parallelo, atte ad
uso interno o esterno, con ten-
sione dalimentazione non su-
periore a 250 V e stabilisce una
serie di criteri generali tratti da
fonti normative europee - Diret-
tiva CEE 73/23 (Direttiva Bassa
Tensione), Direttiva CEE 93/68 -
e fonti normative Italiane (ta-
bella 3).
Tra i criteri realizzativi generali,
quelli per limpianto elettrico
dalimentazione prevedono:
limpianto elettrico di alimen-
tazione va realizzato a regola
darte secondo la Legge 186
del 01/03/68. Quando instal-
lato completamente allesterno,
non soggetto alla Legge 46/90
e quindi al rilascio della Di-
chiarazione di Conformit da
parte dellinstallatore;
i relativi componenti devono
rispondere alla Direttiva di Bas-
sa Tensione (Marcatura CE),
per quanto applicabile;
i componenti quali quadri elet-
trici di distribuzione, cassette
di derivazione, prese a spina,
ecc... devono possedere ca-
ratteristiche adatte allam-
biente di installazione sia dal
punto di vista del grado di
protezione IP che della prote-
zione meccanica;
le condutture dalimentazione
vanno eseguite con cavi ido-
nei per posa esterna;
in ragione della provvisoriet
dellopera, delle condizioni di po-
sa e dei probabili cicli din-
stallazione ripetuti si reputa
adeguato luso di cavi che as-
sicurino resistenza allabra-
sione e allacqua;
i cavi, unipolari o multipolari,
vanno fissati alle pareti con
graffette o uniti a funi portan-
ti o in ogni caso ancorati in
maniera sicura a sostegni in
grado di reggerli. I cavi di se-
NORMATIVA LE LUMINARIE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 43
TABELLA 3 - LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
INDIVIDUATA DALLA ASL DI BERGAMO
Legge 186 del 01/03/68
Legge 791/77, Dlgs 626/96, Dlgs 277/98 (leggi di ricezione in Italia delle direttive europee)
Norma CEI EN 60598-1 (CEI 34-21) Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni
Generali e Prove.
Norma CEI EN 60958-2-20 (CEI34-37) Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni
Particolari. Sezione 20: Catene luminose.
Norma CEI 11-4 Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne.
Norma CEI 64-7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica.
TABELLA 2 - ELENCO DEI DOCUMENTI RICHIESTI
DAL COMUNE DI BOLOGNA
a) Iscrizione C.C.I.A.A. in corso di validit
b) Rilascio della dichiarazione di conformit dellimpianto eseguito, ai sensi della L. 46/90
c) Dichiarazione del legale rappresentante della societ per le responsabilit civili e penali
per danni a terzi come da modello allegato
d) Limpresa installatrice obbligata a stipulare apposita polizza Tutti i rischi comprensiva
di R.C.T. con primaria compagnia, per limporto non inferiore a 3 miliardi per tutta la durata
della fase di installazione, di esercizio e di rimozione delle luminarie. La relativa polizza
dovr essere esibita, allAmministrazione Comunale, regolarmente stipulata allatto
dellinizio dei lavori di installazione. Linosservanza di tale obbligo costituisce motivo
di sospensione immediata delle installazioni. Detta polizza dovr avere validit pari
alla durata del lavoro ed essere rinnovata sino allavvenuto smantellamento delle
luminarie e successivo accertamento sullo stato degli impianti di pubblica illuminazione
da parte dellAmministrazione Comunale. Limpresa installatrice inoltre obbligata
ad assumersi le relative responsabilit tramite sottoscrizione da parte del legale
rappresentante del modulo allegato alla stessa.

TAGL I ARE
SPEL L ARE
CRI MPARE
AVVI TARE
MI SURARE
I NOSTRI UTENSI L I
REAL I ZZANO SEMPRE
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L a nost r a gamma di ut ensi l i per t agl i ar e
v a dai t r onchesi ni per l e sez i oni pi
pi ccol e, con t r asmi ssi one di r et t a del l a
f or z a, f i no agl i ut ensi l i da t agl i o per i
di amet r i pi gr andi , dov e i l mov i ment o
meccani co combi nat o con l a speci al e
f or ma del l e l ame da t agl i o r i duce al
mi ni mo l o sf or z o manual e necessar i o.
www. wei dmuel l er . com
servizio lettori 1468
zione ridotta si possono tesare
senza fune portante, per cam-
pate non pi lunghe di 20-25 m.
I cavi unipolari vanno legati
tra loro, ad esempio con fasce
di plastica.
i dispositivi elettrici di prote-
zione delle linee devono pos-
sedere caratteristiche tali da
renderli adeguati allimpiego
previsto;
la caduta di tensione accetta-
bile pu superare il 4%.
Per le catene luminose per ester-
no il regolamento sottolinea che
sono soggette alla Direttiva di
Bassa Tensione (Marcatura CE).
I requisiti costruttivi relativi so-
no stabiliti dalle Norme CEI EN
60598-1 (classificazione CEI 34-
21) e CEI EN 60598-2-20 (clas-
sificazione CEI 34-37).
In pratica, le catene luminose
devono riportare le indicazioni
previste per gli apparecchi di il-
luminazione e inoltre sul porta-
lampada o sul cavo o su uneti-
chetta applicata al cavo vanno ap-
poste le seguenti indicazioni:
marchio di origine (del co-
struttore o suo rappresentan-
te nella CEE o del venditore re-
sponsabile);
segno grafico per la classe II o III
grado di protezione IP per le ca-
tene da usare allesterno;
tensione nominale per le catene
luminose di classe III.
Le catene luminose devono al-
meno essere protette contro la
pioggia e gli spruzzi ovvero con-
tro i getti dacqua, quindi con gra-
do di protezione IPX4 o superiore.
Le guarnizioni delle lampade
devono resistere alle intemperie
e rimanere sul portalampada a
lampada tolta. Inoltre devono
adattarsi perfettamente intor-
no alla lampada innestata. Le
catene luminose con lampade
alimentate in serie devono por-
tare indicazioni atte ad evitare
lerrata sostituzione delle lam-
pade con altre non adatte.
I cavi delle catene luminose,
non di classe III, devono essere
in gomma con caratteristiche
almeno pari al cavo H05RN-F e
devono essere lunghi almeno
1,5 m dalla spina alla prima lam-
pada.
Con i cavi, di cui sopra, lunghi pi
di 3 m, il tipo di cavo deve essere
almeno H07RN-F; ci si applica
anche ai cavi che alimentano
pi catene formanti un elemen-
to decorativo.
Le catene luminose devono es-
sere idonee alla connessione in
cassette di derivazione o vanno
dotate di prese a spina protette
contro gli spruzzi (IPX4). Sono
ammesse prese a spina ad uso
domestico, meglio per usare
prese a spina per uso industriale.
La sezione dei conduttori delle
catene luminose con lampade
in parallelo deve essere di al-
meno 1,5 mm
2
. Sezioni inferiori
sono ammesse per gli altri tipi di
catene luminose.
Sono accettabili catene lumino-
se non smontabili, con lampade
in parallelo, con cavo piatto e
portalampade con contatti a
punta o a lama che penetrano
nellisolante assicurando il con-
tatto con i conduttori.
Le catene luminose realizzate
o modificate sul posto devono
rispondere ai requisiti della Di-
rettiva di Bassa Tensione (Mar-
catura CE), per quanto applica-
bile, a cura dei relativi costrut-
tori ed installatori.
Per la posa delle luminarie si
prescrive che:
le catene luminose vanno fis-
sate ad una fune in nylon o
metallica (preferibilmente iso-
lata), o a sostegni in grado di
reggerne il peso senza ap-
prezzabili deformazioni;
la fune o in ogni modo il so-
stegno deve reggere con suf-
ficiente margine di sicurezza la
catena luminosa;
la fune o il sostegno deve an-
corarsi a supporti, ai lati delle
strade o sulle facciate dei fab-
bricati, tali da garantire una
resistenza meccanica adeguata;
44
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA LE LUMINARIE
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NORMATIVA LE LUMINARIE
i pali di sostegno di linee elet-
triche aeree non vanno usati per
reggere le luminarie, salvo che
la linea aerea sia in cavo e si ab-
bia il consenso del Distributo-
re. Lo stesso valido anche
per i pali della pubblica illu-
minazione, salvo che si abbia
il permesso del relativo Ge-
store;
le catene luminose alimentate
a 230 V non vanno installate a
portata di mano di persone po-
ste al suolo o nelle zone prati-
cabili dedifici come porte, fi-
nestre, balconi (riferirsi, per
analogia, ai limiti daccessibi-
lit della norma CEI 64-8/2
art.23.11);
le catene luminose alimentate
in Bassissima Tensione di Si-
curezza (SELV) o di Classe III
si possono installare a portata
di mano;
laltezza dei cavi nellattra-
versamento di strade dovreb-
be essere di almeno 6 m, men-
tre quella degli elementi lu-
minosi almeno 5 m;
Altezze inferiori sono consen-
tite previa autorizzazione del
proprietario o gestore dellarea
pubblica.
Distanze delle luminarie da altri
impianti:
almeno 1 m da linee elettri-
che aeree nude di I Categoria
(BT);
nessuna distanza minima di
rispetto da linee elettriche in ca-
vo aereo;
almeno 1,8 m da conduttori di
linee aeree di II Categoria (MT)
e almeno 3,2 m dai loro pali o
dai tralicci;
almeno 1 m da linee di contatto
di filovie;
almeno 1 m da linee telefoniche
nude;
nessuna distanza minima di
rispetto da linee telefoniche
in cavo. Gli ancoraggi delle fu-
ni o delle luminarie alle pare-
ti di fabbricati devono essere
ad almeno 20 cm dalle linee
predette.
A Torino, il comune ha sentito
lesigenza di dare ordine alla ma-
teria e di formulare addirittura
uno specifico Piano della Luce De-
corativa per la Citt. Il Piano
della Luce Decorativa si pone co-
me obiettivi principali:
la valorizzazione notturna dei
beni architettonici e ambientali
della citt;
lindividuazione, anche nottur-
na, dei segni di riconoscimento
diurno di unarea o di un borgo;
la fruibilit visiva di luoghi e mo-
numenti di notte, nel massi-
mo rispetto delle loro caratte-
ristiche formali e ambientali.
Come evidente, ogni singolo co-
mune, anche il pi piccolo, ha pro-
cedure proprie - spesso riferite
ai regolamenti di polizia muni-
cipale - anche se a livello tecni-
co generale vale quanto detto nei
primi paragrafi.Normalmente, i
regolamenti locali sono dispo-
nibili su Internet: per una mag-
giore tranquillit, prima di af-
frontare uninstallazione di que-
sto tipo, vale quindi la pena di vi-
sitare il sito del comune dove
si vanno a eseguire i lavori.
*Il capitolo UN FATTO LOCALE
stato realizzato dalla Redazione
Figura 1 - le distanze da porte e finestre
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L
introduzione massiccia e
crescente di carichi non li-
neari a spettro discreto
(convertitori statici di potenza) o an-
che continuo (saldatrici e forni ad
arco) ha modificato completamente
lo scenario impiantistico indu-
striale, producendo da un lato
grande beneficio in termini di pro-
duttivit, affidabilit e resa, ma
ponendo il progettista, il manu-
tentore e linstallatore in condi-
zione di dover necessariamente
tener conto di parametri prima tra-
scurati. Se nel passato poteva non
essere necessario effettuare va-
lutazioni relativamente alla pre-
senza di armoniche negli impian-
ti utilizzatori, oggigiorno la situa-
zione totalmente mutata (figura
1). In altre parole la possibilit di sco-
prire limpianto elettrico del quale
ci si sta occupando affetto da ar-
moniche va ormai data pratica-
mente per scontata; di conse-
guenza i dimensionamenti dei com-
ponenti elettrici da installare do-
vranno essere effettuati con tecniche
opportunamente mirate.
In particolare i condensatori che
compongono le batterie di rifasa-
mento rientrano nella categoria
delle apparecchiature pi sogget-
te a guasti, talvolta non immedia-
tamente riconosciuti come causa-
ti dalla presenza di armoniche (fi-
gura 2). In questo articolo vengo-
no prese in esame le due cause prin-
cipali di guasto dei condensatori at-
tribuibili alle armoniche, ovvero
lincremento delle sollecitazioni
dielettriche e linnesco di risonan-
ze con la rete, e vengono fornite in-
dicazioni su come modificare lap-
proccio tradizionale al dimensio-
namento delle batterie in presen-
za di carichi non lineari.
CONDENSATORI
DI RIFASAMENTO
La necessit di utilizzare energia
elettrica a valori del fattore di po-
tenza tali da non incorrere nelle pe-
nali previste dai contratti di forni-
tura, comporta linstallazione di
potenze rifasanti consistenti. La
diffusione di carichi in grado di as-
sorbire elevate potenze reattive
aumentata di pari passo con la
massiccia introduzione dei sistemi
di automazione, ricchi di motori
ed azionamenti basati sullelet-
tronica di potenza. Come conse-
guenza le batterie di rifasamento
hanno assunto unimportanza sem-
pre crescente, elevandosi alla me-
desima dignit di quella di mac-
chinari sui quali si investito de-
naro a fronte di un utile da incas-
sare nel corso dellesercizio, es-
sendo il loro scopo quello di produrre
la potenza reattiva necessaria a
rientrare nei limiti imposti dal for-
nitore di energia, pena un costo
maggiore della medesima.
Inquadrato in questa ottica, il con-
densatore deve a maggior ragione
essere attentamente realizzato,
scelto, installato e manutenuto,
in quanto ogni suo fuori servizio (leg-
gasi distruzione) comporta, oltre ai
costi relativi al ripristino, esborsi in
termini di mancata produzione di
Carichi non lineari
TECNOLOGIE
Criteri di dimensionamento di batterie di rifasa-
mento in impianti caratterizzati dalla presenza di
armoniche
48
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Franco Bua
Gabriele Tacchi
FIGURA 1 - ANDAMENTO DELLA QUOTA
PERCENTUALE DI ENERGIA ELETTRICA
DESTINATA A CARICHI NON LINEARI REGISTRATO
NEGLI ULTIMI ANNI
Icondensatori di
rifasamento rientrano
nella categoria delle
apparecchiature pi
soggette a guasti
causati dalla presenza
di armoniche
energia reattiva, esattamente co-
me accade per macchine opera-
trici o comunque inerenti i pro-
cessi in atto presso lazienda.
LE SOLLECITAZIONI
DOVUTE
ALLE ARMONICHE
Il progetto di una batteria di con-
densatori di rifasamento deve ne-
cessariamente essere inquadrato
nellambiente impiantistico rea-
le nel quale i componenti andran-
no installati.
Questo modo di operare rende la
progettazione molto differente dal
semplice calcolo della potenza reat-
tiva da ottenere, obbligando il tec-
nico a calarsi completamente al-
linterno dellimpianto, prenden-
do in considerazione elementi qua-
li lo spettro armonico presente o che
si ritiene potr emergere a segui-
to della messa in servizio di carichi
previsti dalle strategie aziendali.
Quando si provvede al rifasamen-
to del carico mediante condensa-
tori in un impianto in cui sono pre-
senti sorgenti di armoniche, ne-
cessario, nel procedere al dimen-
sionamento delle batterie di rifa-
samento, tenere conto della pre-
senza di armoniche di corrente
che possono essere drenate da
queste ultime e costituire cos pe-
ricolosi sovraccarichi.
importante tenere presente che
la potenza di dimensionamento di
un banco di condensatori in con-
dizioni non sinusoidali deve esse-
re calcolata considerando la som-
ma delle potenze reattive attri-
buibili a ciascun ordine armonico,
ovvero tenendo conto delle ten-
sioni armoniche ai loro morsetti e
delle correnti armoniche che li per-
corrono.
In particolare le sollecitazioni do-
vute alle tensioni armoniche, che
si sommano alla tensione nomi-
nale dellimpianto, si riflettono sul
dielettrico presente tra le due ar-
mature dei condensatori, che pu
cedere danneggiando irreparabil-
mente il componente, mentre lin-
nalzamento del valore efficace del-
le correnti dovuto alle armoniche
di corrente coinvolge, oltre alle
batterie di rifasamento, i fusibili, gli
interruttori di manovra e prote-
zione, i cavi e le sbarre facenti par-
te del circuito in oggetto, che pos-
sono venire cos sovraccaricati,
possono subire invecchiamento
precoce o addirittura distruggersi.
INTERAZIONE
CON LA RETE
(risonanza parallelo)
Natura del problema
La capacit dei condensatori uti-
lizzati per il rifasamento costituisce,
in combinazione con i parametri in-
duttivi della rete, visti ai morsetti
delle batterie, un circuito oscil-
lante di tipo LC accordato su di
una determinata frequenza.
I problemi sorgono nel momento in
cui presente allinterno dello
spettro unarmonica di corrente,
anche di modesta entit, di fre-
quenza pari a quella di accordo
del circuito rete - batterie di rifa-
samento.
Volendo fornire un semplice metodo
per determinare larmonica in gra-
do di innescare una risonanza con
la rete (e di conseguenza la fre-
TECNOLOGIE CARICHI NON LINEARI
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Figura 2 - Conseguenze della presenza di armoniche su condensatori BT
TABELLA 1 - VALORI DI X
L
RISPETTO A X
C
PER ALCUNI ORDINI ARMONICI RELATIVI
AD UN CIRCUITO DI SBARRAMENTO
h 3 5 7 9 11 13
X
L
> 0,222 X
C
0,080 X
C
0,0408 X
C
0,0247 X
C
0,0165 X
C
0,0118 X
C

quenza di risonanza) si pu ricor-


rere alla seguente formula ap-
prossimata:
S
cc
h

___
Q
c
nella quale Qc rappresenta la po-
tenza nominale del banco di rifa-
samento, Scc la potenza di corto
circuito alle sbarre ove connesso
il banco e h lordine della armoni-
ca da determinare. La relativa fre-
quenza di risonanza, espressa in
Hertz, data semplicemente mol-
tiplicando il valore di h trovato per
50 o comunque per la frequenza no-
minale della tensione di alimen-
tazione dellimpianto (vedi box di
testo). In condizione di risonanza
parallelo allinterno della batteria
di rifasamento si stabiliscono cor-
renti di valore estremamente ele-
vato con conseguente innalza-
mento della tensione ai capi dei con-
densatori sino a valori teorica-
mente tendenti allinfinito, in pra-
tica molto pi elevati di quelli che
il dielettrico in grado di tenere. Inol-
tre la tensione alle sbarre di ali-
mentazione del carico pu risul-
tare largamente distorta, con tut-
te le influenze negative che questo
comporta per il carico stesso e per
gli utilizzatori derivati dalla stessa
rete che di fatto si trovano in paral-
lelo alla batteria di rifasamento.
A volte si assiste, con grande sor-
presa, allimprovvisa distruzione
della batteria di rifasamento pa-
recchio tempo dopo la sua messa
in servizio. La causa spesso im-
putabile alla variazione della potenza
nominale dei condensatori o alla va-
riazione della potenza di cortocir-
cuito al punto in cui la stessa
collegata allimpianto. Queste due
situazioni, che possono portare al-
linsorgenza di risonanze con la
rete, sono dovute alla progressiva
riduzione nel tempo della capaci-
t dei condensatori per linvec-
chiamento dei medesimi, a modi-
fiche della configurazione dellim-
pianto o anche allinstallazione
nelle vicinanze di carichi reattivi.
Soluzione
Una soluzione utile a evitare lin-
nesco del fenomeno di risonanza
parallelo, consiste nel modificare la
configurazione dellimpianto, lad-
dove possibile. In altre parole si pu
tentare di mantenere il sistema
lontano da condizioni di funziona-
mento che possano portare alla
risonanza parallelo, eventualmente
spostando fisicamente le batterie
in altri punti o variando la poten-
za rifasante installata.Diversa-
mente si dovr provvedere a tras-
lare la frequenza di risonanza ver-
so frequenze sufficientemente di-
stanti dalle armoniche presenti.
Questa operazione viene in prati-
ca effettuata collegando un reattore
in serie alla batteria di condensa-
tori, con funzione di sbarramento
o, al contrario, di filtro per larmo-
nica accordata. La tabella 1 ripor-
ta, per gli ordini armonici pi si-
gnificativi, i valori della reattanza
del reattore da collegare in serie al-
la batteria di rifasamento per im-
pedire linsorgenza della risonan-
za con la rete. Nota la reattanza del-
la batteria dei condensatori (dato
calcolabile o comunque ottenibile
dal costruttore) pu essere deter-
minato il valore della reattanza
del reattore da collegare. Un primo
passo per evitare di dover sostituire
prematuramente i condensatori
appena installati consiste nel saper
per lo meno riconoscere le situazioni
a rischio, individuando per mezzo
di adeguata strumentazione la pre-
senza di armoniche o semplice-
mente verificando la natura dei
carichi installati nellimpianto e
individuando quelli non lineari
(raddrizzatori, inverter, alimentatori
elettronici, personal computer e
periferiche, lampade fluorescenti,
saldatrici e forni ad arco eccetera).
Laiuto di un consulente o sem-
plicemente dellufficio tecnico dei
produttori di condensatori sar
quindi il passo successivo per po-
ter effettuare la scelta dei com-
ponenti pi adatti al caso.
IN BREVE
Poich la presenza di armoniche ne-
gli impianti industriali va ormai
data per scontata, necessario
intraprendere misure cautelative in
sede di dimensionamento dei con-
densatori di rifasamento. Anche
nel caso di spettri armonici non
particolarmente inquinati, corren-
ti non eccessivamente elevate in re-
lazione alla fondamentale possono
essere sufficienti ad innescare pe-
ricolosi fenomeni di risonanza con
la rete, in grado di causare la di-
struzione del dielettrico. Le misu-
re da intraprendere per tutelare
lintegrit dei componenti consistono
innanzitutto in una presa visione
della reale situazione impiantisti-
ca, possibilmente gettando uno
sguardo verso future probabili im-
plementazioni dellimpianto, magari
con laiuto di consulenti esperti
del problema. A livello prettamente
operativo necessario valutare
attentamente le sollecitazioni do-
vute alla fondamentale e alle ar-
moniche pi importanti ed a fe-
nomeni di risonanza allo scopo di
scegliere il valore nominale pi
adatto per il componente, cercan-
do laddove necessario di allontanare
il punto di accordo della batteria di
condensatori dalle frequenze pe-
ricolose.
50
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
TECNOLOGIE CARICHI NON LINEARI
BIBLIOGRAFIA
1. J. Arillaga - D.A. Bradley - P.S.
Bodger: Power System Har-
monics - J. Whiley & Sons,
1985
2. AEI - CIRED: Giornate di
studio Rifasamento: pro-
blemi e soluzioni, Roma, 2-
3 giugno 1982
3.A. Bossi - E. Coppi: Misure
elettriche - Hoepli
4.G. Tacchi: Filtri passivi per
le armoniche dei carichi in-
dustriali, dimensionamento
per spettri di frequenza dis-
creti e continui, Tesi di lau-
rea, Universit degli studi
di Pavia
Si consideri, a titolo di esempio, una batteria di condensatori di
potenza nominale pari a 280 kvar collegata ad un sistema di sbar-
re alle quali la corrente di corto circuito vale 10 kA con tensione
nominale pari a 400 V. La potenza di corto circuito calcolata in
corrispondenza delle sbarre vale:
Scc = 3 400 10000 = 6,928,2 kVA
Lordine armonico della frequenza di risonanza con la rete da-
to, applicando la formula riportata nel testo dellarticolo, dal-
la seguente relazione:
6928,2
h

_______
= 5
280
Larmonica in grado di innescare una risonanza con la rete sa-
r dunque la quinta, con frequenza pari a 250 Hz.
COME DETERMINARE LA FREQUENZA
DI RISONANZA CON LA RETE DI UNA BATTERIA
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D
a quando allinterno degli
edifici, pubblici uffici, abi-
tazioni o complessi indu-
striali, sono apparse forme inno-
vative di servizi, distribuiti attra-
verso cavo elettrico o fibra ottica,
limportanza delle varie forme di ca-
nalizzazione aumentata note-
volmente.
Parallelamente alla diffusione del
concetto di edificio cablato, sono
sorte installazioni e applicazioni che
hanno alla base canalizzazioni pra-
tiche ed efficienti. Anche negli
edifici di struttura pi semplice, so-
no diversi i sistemi di potenza o di
servizio divenuti indispensabili.
Oltre alla normale distribuzione
dellenergia elettrica, sono ormai
comunissimi altri servizi come il te-
lefono, il citofono, i segnali dallarme,
lantifurto, lintercomunicante e
molti altri a seconda della desti-
nazione duso delledificio. I condotti
distributori sono oggi ideati, quin-
di, per rispondere a diverse esi-
genze, spesso sovrapponibili al-
linterno di una stessa canalizza-
zione. Tubi, canali o passarelle co-
stituiscono le canalizzazioni por-
tacavi o portapparecchi. La loro
scelta e installazione sono da rea-
lizzarsi tenendo conto delle even-
tuali future estensioni o modifi-
che dellimpianto.
Una scelta in tal senso significa sal-
vaguardia degli investimenti, in
situazioni dove le variabili, come
le esigenze, cambiano in conti-
nuazione.
FLESSIBILIT DI SISTEMA
La moderna tecnica di installa-
zione e automazione negli stabili
richiede una tecnica di connes-
sione altrettanto moderna ed ade-
guata a soddisfare le esigenze pi
attuali. Sono sempre pi richie-
ste possibilit di uno sfruttamen-
to facile e flessibile dello spazio, per
la trasformazione o il successivo am-
pliamento, come pure adattamenti
intelligenti e facilmente realizza-
bili, soprattutto in tempi brevi.
Con i sistemi a cavo piatto pos-
sibile posare linee che in futuro non
avranno bisogno di essere interrotte
per linserimento di nuove utenze:
ci deriva dal fatto che possibi-
le fare diramazioni in qualsiasi
punto del ramo principale. Infatti
questo sistema prevede lutilizzo
di scatole di raccordo, apposita-
mente progettate e realizzate, da
inserire nei pun-
ti in cui esse so-
no effettiva-
mente necessa-
rie e nel mo-
mento in cui ser-
vono. Di regola,
le scatole di rac-
cordo non sono
semplicemente
utilizzate come
diramazioni, ma
servono anche
per linnesto del
cavo. Di conse-
guenza facil-
mente possibile
passare dal ca-
vo tradizionale
di sezione cir-
colare a quello
piatto, permettendo in tempi rapidi
la connessione razionale dei pi sva-
riati utilizzatori.
IL SISTEMA
A CAVO PIATTO
Il sistema a cavo piatto cos de-
nominato dalla conformazione del
conduttore multipolare principale:
i conduttori infatti, a differenza
del sistema tradizionale a sezione
circolare, sono disposti affiancati
tra loro, formando una sezione
piatta. Questa conformazione per-
mette il facile inserimento di ap-
posite scatole di raccordo, che
possono essere applicate in qual-
siasi punto della linea.
Il punto di collegamento viene
preparato montando la scatola di
raccordo e infilando sul cavo piat-
to la piastra di base corrispon-
dente. Il contatto con i condutto-
ri desiderati stabilito avvitando
a fondo le viti a punta che perfo-
rano il cavo piatto: in questo mo-
Il cavo piatto
nel cablaggio
civile/terziario
SOLUZIONI
Cresce nelledificio moderno la
necessit di un cablaggio ben
strutturato, sicuro e affidabile. Il
ruolo importante della canalina
di cablaggio, a sostegno e man-
tenimento di cavi per servizi
multipli
52
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Maurizio Guarnaschelli
FIGURA 1 - TIPICA SOLUZIONE A CAVO
PIATTO (LE IMMAGINI SONO
DELLA SOCIET WOERTZ)
do si evita il dispendio di tempo che
comporta la spellatura del cavo
tradizionale. Alle scatole di rac-
cordo cos preparate possono es-
sere allacciati i singoli fili dei con-
duttori per gli utilizzatori.
Per realizzare notevoli risparmi di
tempo nellallacciamento e per lo
sfruttamento ottimale del siste-
ma a cavo piatto, esistono anche
delle scatole di raccordo con con-
nettore ad innesto: questi raccor-
di speciali prevedono sia i mor-
setti sia il connettore a spina.
importante notare che in questo
tipo di installazione possibile
preconfezionare le scatole di rac-
cordo in modo da velocizzare ul-
teriormente le operazioni di posa
in opera.
ESEMPIO
DI INSTALLAZIONE
La linea principale di tipo circo-
lare con cavo piatto 5x10mm
2
con-
siderato come una sorta di barra
collettrice: facile da posare e
pu essere contattata in qualsia-
si punto.
Una cassetta satellite viene mon-
tata in modo decentralizzato per lin-
stallazione di interruttori auto-
matici. Gli utilizzatori sono quindi
distribuiti nel locale e collegati
con cavo piatto 5x2,5mm
2
, pi
eventualmente unaltra coppia di
conduttori (2x1,5mm
2
) da utiliz-
zarsi per apparecchi funzionanti su
bus (esempio EIB). Con il siste-
ma a cavo piatto possibile sud-
dividere in moduli linstallazione:
questa tecnica permette allo stes-
so tempo di disporre di flessibili-
t, chiarezza e facilit di manu-
tenzione. Mentre il cavo posato
secondo il progetto, parallela-
mente in officina si possono pre-
parare le derivazioni necessarie
per gli utilizzatori, indipendente-
mente dal luogo di montaggio.
Il cavo piatto dotato allestre-
mit di adeguati terminali che im-
pediscono di toccare i conduttori
sotto tensione e agli stessi di ve-
nire a contatto fra loro. Secondo il
sistema utilizzato, per lalimenta-
zione non occorrono scatole di rac-
cordo speciali: alcune di loro sono
adatte sia allalimentazione sia al-
la derivazione.
Per chi del mestiere, e con attrezzi
isolati, il lavoro anche sotto tensione
non presenta problemi, dato che i
conduttori non devono mai esse-
re spellati. Le sagome del cavo
piatto, riprodotte sul blocchetto
di raccordo, danno la posizione
giusta della scatola rispetto al ca-
vo. Nel caso dinstallazione suc-
cessiva, si possono montare sca-
tole di raccordo supplementari o
spostare scatole gi esistenti sen-
za problemi e con limpianto sem-
pre in funzione.
UNINSTALLAZIONE
A NORMA
Un sistema di canalizzazione de-
ve rispondere, oggi, a criteri co-
struttivi e dinstallazione ben pre-
cisi. Requisiti ai quali risponde un
mercato con unofferta niente af-
fatto trascurabile.
Ne sono esempio dei battiscopa con
SOLUZIONI IL CAVO PIATTO NEL CABLAGGIO CIVILE/TERZIARIO
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 53
servizio lettori 1634

FIGURA 2 - UNA STIMA DEI COSTI


DI INSTALLAZIONE
FIGURA 3 - UN ESEMPIO
DI DIRAMAZIONE DA CAVO PIATTO
A CAVO TRADIZIONALE
alla base delle barre in rame fuse
nel noryl, che evitano il passaggio
di fili: prese, di tipo anche com-
merciale, sono facilmente e diret-
tamente installabili.
Canaline pi malleabili al taglio
per il passaggio dei cavi sembra-
no a volte offrire meno affidabili-
t in quanto a compattezza e ri-
gidit di struttura. Ma vero an-
che il contrario. Nel settore ter-
ziario, e in particolare negli ambienti
con pareti leggere, le condutture
in canale sono in fase di espansione,
lenta ma continua. A proposito di
vani pi o meno unici, difficile la
scelta di utilizzare o meno canali
promiscui per servizi elettrici o
elettronici ausiliari e di energia.
Ogni scelta sembra facilmente su-
perabile se in accordo a precise nor-
mative, anche di fronte a decisio-
ni che appaiono comunque difficili
quando coinvolgono anche an-
tenne tv, reti di trasmissione dati,
tvcc, antintrusione, telefoni e altro.
UNA NUOVA TECNOLOGIA
PER LEDIFICIO
Con i sistemi a cavo piatto, nella
fase di progettazione, in base al-
limpiego previsto e alle dimen-
sioni delledificio, si decide se uti-
lizzare un cablaggio a stella con-
venzionale con cavi rotondi, posare
un bus di energia con cavi piatti at-
traverso lo stabile, oppure una
combinazione di questi tipi di ca-
blaggio. I vantaggi del cavo piat-
to danno i loro frutti specialmen-
te dove vi unalta densit di ca-
blaggi. La lunghezza del cavo e il
numero di scatole per cavo sono de-
terminati dallassorbimento di cor-
rente degli utenti allacciati, come
per esempio prese di corrente o lam-
pade. Nel calcolo della quantit
di cavo necessario si costata che
limpiego dei cavi piatti richiede mol-
to meno materiale, dato che ne-
cessario posare un unico cavo piat-
to invece che pi cavi rotondi.
I cavi piatti possono essere oggi of-
ferti secondo diverse tipologie: a cin-
que conduttori di rame per cor-
renti forti flessibili e isolati, sempre
a cinque conduttori ma a sezioni
maggiori, a sette conduttori di cui
due per correnti deboli, a cinque con-
duttori per applicazioni industria-
li con elevato grado di protezio-
ne, a due conduttori schermati per
trasmettere segnali di bus, per
correnti forti e bus in guaina uni-
ca. Il sistema ideale per svolge-
re tutte le funzioni richieste in uno
stabile, come attenuare e com-
mutare lampade, comandare av-
volgibili e veneziane. In questi ul-
timi anni, sempre pi grandi edifici
moderni sono stati realizzati con si-
stemi a cavo piatto, permettendo
unautomazione e uninstallazio-
ne elettrica semplice e rapida.
servizio lettori 101
54
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
SOLUZIONI IL CAVO PIATTO NEL CABLAGGIO CIVILE/TERZIARIO
FIGURA 4 - LINSTALLAZIONE
CON I CAVI PIATTI RAPIDA
E FLESSIBILE
FIGURA 5 - SCHEMA DINSIEME
DI UN IMPIANTO REALIZZATO
CON CAVO PIATTO
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nfra+ di Merlin Gerin, pro-
dotto e commercializzato da
Schneider Electric (www.
schneiderelectric.it) un sistema
che mette a disposizione soluzioni
necessarie alla realizzazione di un
impianto di cablaggio struttura-
to, dalla pi semplice applica-
zione Soho (Small office - home of-
fice) al pi grande impianto ter-
ziario o industriale con migliaia
di punti rete.
Lanima del sistema il collega-
mento dallutenza al ripartitore.
Le prese, i cavi e i cordoni Infra+
assicurano unampia risponden-
za ai parametri della classe D
ed E richiesti dalla norma per i col-
legamenti effettuati secondo le
prescrizioni della EN 50174.
PRESE RJ45
Durante tutto il processo di pro-
duzione, le prese sia in categoria
5e sia in categoria 6 vengono
sottoposte a test con vincoli pi
severi di quelli prescritti. In que-
sto modo vengono garantite ca-
ratteristiche di eccellenza che
si traducono, per esempio, in
margini superiori agli 8 decibel so-
pra quanto richiesto dalla norma
EN 50173 per le prese RJ45 in ca-
tegoria 6 alla frequenza limite
di 250 Mhz. La piena conformit
della soluzione Infra+ alle edi-
zioni pi recenti delle norme EN
50173 e iso/iec 11801 certificata
dal prestigioso laboratorio indi-
pendente Delta.
La connessione della presa al
cavo rapida, semplice, non ri-
chiede lutilizzo di strumenti ed
la stessa per prese in catego-
ria 5e e 6, Utp ed Ftp. Inoltre, le
prese sono adatte allinstalla-
zione sia in armadio, sia al posto
di lavoro. A questi vantaggi ope-
rativi si aggiunge il fatto che le
coppie del cavo vengono aperte
di soli 7 mm, ben al di sotto dei
13 mm massimi richiesti dalla
norma EN 50174. Questo mar-
gine garantisce allinstallatore
una connessione con elevati va-
lori di Next ed ottime prestazio-
ni di trasmissione.
CAVI E PATCH CORD
IN RAME
Il sistema Infra+ prevede cavi in
rame in categoria 5e, 6 e 7, Utp,
Ftp e a doppia schermatura, sod-
disfacendo in questo modo la to-
talit delle possibili esigenze.
Come per le prese, anche i cavi
sono sottoposti a severi test in fa-
se di fabbricazione, che garanti-
scono prodotti con elevate pre-
stazioni. Il ridotto diametro e
raggio di curvatura consentono
uninstallazione agevole e che
non compromette le capacit di
trasmissione. In particolare, i ca-
vi in categoria 6 hanno le coppie
tenute nella corretta posizione re-
ciproca da uno speciale separa-
tore che ne accentua le presta-
zioni riducendo al minimo gli ef-
fetti negativi della paradiafonia
e di eventuali stress meccanici sul
cavo.
La guaina esterna dei cavi
composta di materiale a bassa
emissione di fumo, nessun com-
ponente alogeno e non propa-
gante la fiamma (Lszh-FR). Que-
ste caratteristiche, conformi al-
le norme EN 50265, EN 50266, EN
50267, EN 50268, costituiscono
una garanzia di sicurezza in ca-
so di incendio: visibilit delle
vie di fuga, nessun componente
acido o tossico nei fumi, nessun
contributo alla propagazione del-
le fiamme.
Unofferta completa, di qualit
e allavanguardia, di prodotti
per il cablaggio strutturato in
rame e fibra ottica
Piccoli e grandi
impianti
A cura di
Alessia Varalda
SOLUZIONI
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Installazione in armadio ed al posto di lavoro
Sistema di connessione senza strumenti, meno di un
minuto per presa
Sistema di connessione uguale per categoria 5e e 6,
Utp o Ftp
Massima apertura delle coppie garantita: 7 mm
Ammesse convenzioni di cablaggio Eia/Tia 568-A e
568-B
Dimensioni ridotte (l-h-p): 17.5 x 24.6 x 26.0 mm
f
o
c
u
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I plus delle prese RJ45
Patch cord in rame
Anche le patch cord condividono
le caratteristiche trasmissive e di
schermatura dei cavi. Inoltre,
lalta qualit dei contatti dei plug
RJ45 garantisce numerosissimi ci-
cli di inserzione/estrazione ed
anche un accoppiamento otti-
male con le prese RJ45 del col-
legamento, minimizzando per-
dite e disturbi.
La colorazione delle guaine fa-
vorisce lidentificazione delle va-
rie utenze in armadio e la loro ele-
vata flessibilit permette un age-
vole utilizzo del prodotto.
Per installare le prese RJ45 al lato
utenza, Infra+ mette a disposizio-
ne dei supporti autoportanti a pas-
so 503 in Abs, bianchi Ral 9010 o
neri Ral 9005, con spazio per 4
prese RJ45 Infra+, forniti di tre ot-
turatori e delle viti per il fissaggio
alla scatola 503. In alternativa,
vengono offerti adattatori per il
montaggio delle prese RJ45 In-
fra+ sulle pi diffuse serie civili.
IL FRONTE QUADRO
Per la realizzazione dei ripartitori,
fulcro essenziale di qualsiasi im-
pianto di cablaggio strutturato,
Infra+ fornisce prodotti alla-
vanguardia, raccolti sotto la de-
nominazione Multiplus, per una
razionale e agevole realizzazione
dei fronti quadro.
La caratteristica principale del si-
stema che, grazie alla sua mo-
dularit, possono essere instal-
lati contemporaneamente sullo
stesso pannello supporti per pre-
se RJ45 Utp o Ftp, elementi te-
lefonici ed elementi di supporto
per connettori ottici.
Lelemento base della linea Mul-
tiplus un patch panel composto
da una struttura metallica per
montaggio a rack, gi predispo-
sta per lammarraggio dei cavi ed
atta ad ospitare fino a 24 modu-
li in 19, occupando unaltezza di
1 unit. Il principale vantaggio da-
to dal patch panel Multiplus la
totale libert di disporre i vari ele-
menti, che porta ad una mag-
giore accessibilit e visibilit di
tutte le utenze, realizzando una
notevole razionalizzazione del
fronte quadro. Inoltre, la miglio-
re utilizzazione dello spazio in
armadio permette di lasciare pi
spazio libero per future espansioni
dellimpianto.
I supporti Multiplus per prese
RJ45 possono essere installati
frontalmente sul patch panel,
SOLUZIONI PICCOLI E GRANDI IMPIANTI
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riportate nel presente stampato senza darne alcun preavviso. Promozione
valida sino ad esaurimento scorte.
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caratteristica principale la facilit d'uso.
La regolazione elettronica della temperatura ambiente tramite 2
manopole, la possibilit di gestire due livelli di temperatura, un
orologio meccanico giornaliero a cavalieri imperdibili per
l'impostazione del tempo di funzionamento, rendono il
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Programmazione giornaliera
Tempo minimo d' intervento: 15 minuti
Due livelli di temperatura: Comfort - Risparmio
Commutatore manuale: Comfort - Automatico -
Risparmio
Alimentazione: 2 pile stilo alcaline 1,5V AA
Montaggio: su scatola a 3 moduli o a parete

Il cronotermostato digitale settimanale NEO, ha come caratteristica
principale la sua facile programmazione. Il sistema consiste in un
men di programmazione basato su messaggi di testo che guidano
passo dopo passo lutente alla configurazione dei parametri. E
disponibile in tre differenti colori (Bianco - Antracite - Alluminio).
8 programmi indipendenti
Programmazione settimanale
Possibilit di programmare il Neo separatamente dalla base
3 livelli di temperatura programmabili:
Comfort - Risparmio - Antigelo
Tempo minimo di intervento: 30 minuti
Possibilit di blocco della tastiera
Possibilit di funzionamento manuale
Contatore del numero di ore di funzionamento del
riscaldamento e del condizionamento
Cambio automatico dellora legale
Programma vacanze - manutenzione - sicurezza
Alimentazione: 2 pile ministilo alcaline 1,5V AAA
Montaggio: su scatola a 3 moduli o a parete
* In unica soluzione
OBRT 0060 OBRT 0080 OBRT 0070 OBRT 0030 OBRT 0020 OBRT 0010 OBRT 0050 OBRT 0090 OBRT 0040
Isolamento 1000V certificato
OBRT 0100
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LE PRESE RJ45 INFRA+


CARATTERISTICHE MECCANICHE E TERMICHE
Corpo della presa ABS/PC
Organizzatore dei fili Poliammide
Bronzo fosforoso, doppia copertura nickel
(interno) e oro (esterno)
Diametro massimo dellisolante del conduttore per il passaggio nelle scanalature
dellorganizzatore posteriore dei fili
Minimo 0,45 mm
Massimo 0,65 mm
Minima -40 C
Massima +70 C
Massima in regime continuo +65 C
CARATTERISTICHE ELETTRICHE A 20 C
Categoria 5e Categoria 6
Resistenza dei contatti < 40 < 20 m
Resistenza disolamento 5 > 5 G
Ritardo di propagazione 0.5 1 ns
Delay Skew 0.09 0.4 ns
Tensione dutilizzo Ueff 125 125 V
Tensione di prova 1000 1000 V
Materiale
Temperatura di utilizzo
Diametro accettato dei conduttori
Contatti
1,45 mm
rapidamente e senza utilizzare al-
cuno strumento e vengono forniti
in vari colori, con e senza sportello
antipolvere. Fino a 24 supporti tro-
vano posto in 19 e su di essi van-
no installate le stesse prese RJ45
Infra+.
Anche gli elementi telefonici
Multiplus sono a montaggio fron-
tale, rapido,
stabile e senza
strumenti. Lele-
mento telefonico
occupa una lar-
ghezza di 6 modu-
li: nei 24 moduli tro-
vano posto fino
a 4 elementi te-
lefonici, per un
totale di 48 pre-
se RJ45 cat. 3
in 19 e 1 unit.
Lintestazione
del cavo telefo-
nico, a una o
due coppie, av-
viene secondo
la tecnica Ibcs,
con linserzione del
filo in contatti Cad
ad incisione disolante
tramite lapposito stru-
mento Ibcs. I supporti
Multiplus per connettori
ottici possono occupare uno o
due moduli sul patch panel, a
seconda del connettore che sono
destinati ad ospitare: ST, SC du-
plex, Mtrj e LC. Lofferta Multi-
plus contempla anche degli ele-
menti destinati al supporto del ca-
vo ottico, in mo-
do che questo
possa essere av-
volto nelle spire ti-
piche dellinstallazione del-
la fibra. Unendo i supporti alla par-
te anteriore dellelemento ottico
si ottiene un insieme a montag-
gio frontale sul patch panel, ra-
pido, senza strumenti e stabile
esattamente come per il modu-
lo telefonico. I supporti ottici
Multiplus sono anche installa-
bili sul fronte di un vero e proprio
cassetto ottico, di 19 e 1 unit
rack, che pu ospitare fino a 24
connessioni ottiche in qualsiasi
combinazione.
Per unordinata disposizione del-
le patch cord e dei cavi nel ri-
partitore, sono previsti numero-
si modelli di passacavi a 19,
anelli di varie dimensioni instal-
labili a piacere sui montanti, ca-
naline a maglia metallica, fa-
scette colorate in Velcro e nu-
merosi altri accessori. Ripiani
fissi ed estraibili per quei com-
ponenti non installabili a rack, va-
ri modelli di bande di alimenta-
zione a 19 con prese shucko e bi-
passo e pannelli ciechi completano
questa parte dellofferta.
I CONTENITORI
Il sistema Infra+ prevede una
vastissima gamma di armadi,
cassette e coperture di varie di-
mensioni, per poter soddisfare le
pi svariate esigenze.
Per impianti Small Office - Home
Office, il sistema TinyPack a 13
una soluzione pratica e com-
patta. Le dimensioni ridotte (13
58
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
SOLUZIONI PICCOLI E GRANDI IMPIANTI
Il sistema Infra+ prevede una vasta
gamma di cassette
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consentito negli anni di acquisire e sviluppare
progetti che si adattano a molteplici soluzioni
tecnologiche nel campo
dell'Alta Tensione.
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EDO4
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e 8 unit: L 400, H 400, P 270) la
rendono ideale per realizzare im-
pianti di cablaggio strutturato
in ambienti dove lo spazio li-
mitato.
TinyPack consente di realizzare
reti dati in categoria 5e e 6 Utp,
connessioni telefoniche
e collegamenti in fibra ot-
tica grazie al patch panel
a 13 tipo Multiplus. Le
dimensioni della cassetta
permettono inoltre lin-
stallazione della maggio-
ranza delle parti attive
attualmente in com-
mercio.
I fianchi estraibili, la
porta reversibile, la pre-
di sposi zi one per i n-
gresso cavi superiore
ed inferiore, i montanti a pro-
fondit regolabile e la porta re-
versibile fanno di TinyPack un
prodotto facile da installare, ver-
satile e con semplice accesso
per la manutenzione.
Infine, laspetto gradevole ed il
colore della cassetta (Ral 9001)
soddisfano le esigenze esteti-
che tipiche del settore terziario.
Per impianti di pi grandi di-
mensioni, Infra+ offre, nello stan-
dard a 19:
cassette a fianchi apribili da 6
a 18 unit, nelle due profon-
dit 420 e 520 mm;
armadi da 24 a 47 unit, lar-
ghezza e profondit 600x600,
600x800, 800x600, 800x880;
armadi server, singoli o a com-
partimenti, da 24 a 46 unit e
con profondit 800 e 1000;
strutture a giorno fino a 42 uni-
t, denominate Batirack.
Ogni armadio o cassetta in la-
miera dacciaio, con rivestimento
in poliestere strutturato di colore
grigio Ral 7035, tranne che per i
montanti della struttura di colo-
re blu Ral 5015. Ogni prodotto
viene fornito gi montato e pron-
to allutilizzo, con grado di pro-
tezione IP20 e resistenza IK08. I
montanti anteriori in acciaio gal-
vanizzato sono regolabili in pro-
fondit con passo 25 mm. I fian-
chi ed il retro sono sempre facil-
mente rimovibili senza attrezzi, per
favorire laccesso in fase di in-
stallazione e manutenzione. La
porta, con vetro di sicurezza e
serratura per chiave 333, sem-
pre reversibile e dotata di aperture
per la ventilazione. Gli armadi
da 24 a 47 unit possono essere
ampliati lateralmente tramite
estensioni fissate da un opportuno
kit. Queste estensioni sono iden-
tiche agli armadi, ma
prive dei fianchi. Nu-
merosi accessori ac-
compagnano lofferta:
zoccoli, piastre di chiu-
sura, pannelli per la ven-
tilazione, rotelle e piedini
antivibrazione, montanti
supplementari, ripiani
fissi o scorrevoli, ac-
cessori per lorganizza-
zione dei cavi e lillu-
minazione interna.
TELEFONIA
In caso di impianti di
cablaggio in cui debba-
no essere realizzate numerose li-
nee telefoniche (oltre 200), In-
fra+ prevede un ulteriore sistema
di attestazione per cavi telefoni-
ci da affiancare a Multiplus, de-
nominato Ibcs. Questo sistema
basato sullutilizzo di moduli
per lintestazione di 8 o 10 coppie
telefoniche su contatti Cad ad
incisione disolante tramite un
opportuno utensile Ibcs. Questi
moduli si installano a scatto su ap-
posite rotaie dalluminio instal-
labili a rack allinterno di armadi
o cassette a 19, in orizzontale o
in verticale. Una rotaia orizzontale
occupa 4 unit rack ed in grado
di ospitare fino a 25 moduli Ibcs,
per un totale di 250 coppie tele-
foniche. In verticale, su due rotaie
parallele e in 42 unit, trovano
posto fino a 222 moduli, per un to-
tale di 2220 coppie telefoniche.
Per questi moduli sono previste
opportune patch cord Ibcs/Ibcs
o Ibcs/RJ45 da una, due o quat-
tro coppie.
FIBRA OTTICA
Infra+ prevede soluzioni anche
per la realizzazione di impianti
in fibra ottica. Vengono offerti
cavi tight dielettrici per interni, ca-
vi loose dielettrici e non dielettrici
per interni ed esterni.
Le fibre sono monomodali (OM1,
OM2 e OM3) e multimodali, da 4
a 24 per cavo. La flessibilit, leg-
gerezza e robustezza dei cavi in
fibra ottica Infra+ ne consente
linstallazione anche in situazio-
ni disagevoli e ne garantisce la du-
rata. I connettori per lintesta-
zione dei cavi sono ST, SC du-
plex, Mtrj ed il pi recente LC, af-
fiancati dalle relative bussole per
laccoppiamento ed i kit per la
connessione.
Linstallazione in armadio av-
viene tramite il gi citato siste-
ma Multiplus.
La connessione tra pannello e
parti attive viene realizzata tramite
patch cord ottiche, o bretelle, for-
nite nelle varie combinazioni
ST/ST, SC/SC, ST/SC, ST/Mtrj,
eccetera. Le bretelle Infra+ sono
fabbricate con fibra multimodale
50/125 e 62.5/125, in varie lun-
ghezze da 1 a 5 metri, e la loro ele-
vata flessibilit ne permette un
agevole utilizzo. Insieme alle bre-
telle, il sistema Infra+ prevede
anche pigtails ST, SC, Mtrj e LC,
per la connessione con giunta-
trice a saldatura.
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004
61
Rinnovabili
Rinnovabili

ormai ben noto il grande


sviluppo che lenergia so-
lare fotovoltaica sta aven-
do in molti paesi, in particolare
in Giappone e in Germania. Si
tratta non solo di un incremen-
to di tipo quantitativo, ma anche
qualitativo, grazie soprattutto
a realizzazioni molto avanzate sia
a livello tecnologico sia archi-
tettonico.
Oltre agli ormai comuni tetti fo-
tovoltaici, costituiti da moduli
solari di tipo standard, sempre pi
frequenti sono gli impianti fo-
tovoltaici integrati negli edifici
che, se da una parte rispondono
adeguatamente alle crescenti
preoccupazioni di carattere am-
bientale, dallaltra rappresen-
tano uninteressantissima novi-
t non solo per gli architetti, ma
anche per gli enti pubblici, le
aziende e i singoli cittadini.
Facciate, tetti o altri tipi di co-
perture fotovoltaiche consento-
no di disporre di quantit an-
che ragguardevoli di energia
elettrica, con conseguenti ri-
sparmi economici e, nello stesso
tempo, mostrano la sensibilit
ambientale del proprietario. Que-
sti sistemi sono, infatti, spesso
installati nei palazzi degli uffici
di societ che vedono nel foto-
voltaico un ottimo mezzo per
promuovere limmagine della-
zienda. Uno studio della Com-
missione Europea ha rilevato
che in Italia la superficie di tet-
ti disponibili (con orientamen-
to verso sud, est o ovest) di
370.000.000 m
2
, mentre quella
del l e f acci ate di quasi
200.000.000 m
2
.
Se questi spazi fossero coperti da
moduli fotovoltaici sarebbe pos-
sibile produrre circa 130 TWh/an-
no, vale a dire 130 mila milioni di
kWh lanno, pari al consumo an-
nuo di energia elettrica di oltre
30 milioni di famiglie (conside-
rando una medi a di 4. 000
kWh/anno per nucleo familia-
re).
Sono ovviamente calcoli ipotetici,
ma che fanno comunque ben
comprendere lenorme poten-
ziale offerto da simili applica-
zioni. Lintegrazione architetto-
nica dei sistemi fotovoltaici si
basa sulla possibilit di utiliz-
zare il modulo fotovoltaico nel-
la pi ampia libert.
importante saper realizzare
moduli aventi forma, misura, co-
lore e caratteristiche struttura-
li diverse a seconda della situa-
zione in cui sinterviene.
Le celle fotovoltaiche hanno so-
litamente una colorazione blu
scuro, derivante da un rivesti-
mento antiriflettente (ossido di
titanio), che permette di otti-
mizzare la captazione dellir-
raggiamento solare. Richieden-
do colori differenti, che si possono
ottenere variando lo spessore
del rivestimento antiriflettente,
si verificano sostanziali perdite
di efficienza: ad esempio le cel-
le grigie perdono tra il 30 e il
40% del rendimento.
La misura delle celle pu varia-
re molto: le pi comuni sono 10
x 10 cm, 12,5 x 12,5 cm, 15 x 15
cm, ma possibile anche averle
5 x 15 cm, 10 x 15 cm. La loro for-
ma quasi sempre quadrata.
Nel caso del silicio monocristal-
lino spesso presente una smus-
satura agli spigoli, in quanto ta-
li celle si originano da un lin-
gotto di forma circolare, dal qua-
le si scartano le parti pi ester-
ne perch presentano impurit
e per sfruttare al meglio lo spa-
zio disponibile.
Nel modulo le celle sono tra di lo-
ro collegate elettricamente rea-
lizzando delle stringhe. La di-
stanza tra le celle pu variare in
base alla luminosit che larchi-
tetto vuole ottenere nellam-
IL FOTOVOLTAICO E LE FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE
Tetti, facciate, coperture, frangisole sono possibili applicazioni che per-
mettono di ottenere energia elettrica e mostrare sensibilit ambientale
Un punto sullevoluzione
tecnologica
In Italia la superficie
di tetti disponibili
di 370.000.000 m
2
,
mentre quella
delle facciate
di quasi
200.000.000 m
2
A cura di
Alessia Varalda

La produzione
e il ciclo produttivo
Incentivazione
allelettricit
da biomasse
Meccanismi
di risparmio energetico
Dal mercato
News
64
66
69
70
72
Figura 1 - Esempio
dintegrazione architettonica
di moduli fotovoltaici
Figura 2 - Cella trasparente
Figura 3 - Moduli semitrasparenti
in sezione
biente interno alla copertura fo-
tovoltaica. Mentre lo spazio tra
le celle di una stessa stringa
pu variare dai 2 ai 10 mm, la di-
stanza tra stringhe diverse deve
essere minimo di 2 mm, senza li-
miti superiori.
Uninteressante evoluzione nel-
lintegrazione del fotovoltaico
negli edifici si potrebbe avere
con lintroduzione nel mercato
della cella trasparente o cella
power (vedi figura 2).
La trasparenza delle celle sola-
ri power (Polycristalline Wafer En-
gineering Result) apre interes-
santi possibilit di applicazione
nei settori della progettazione e
dellarchitettura per lutilizzo
degli impianti fotovoltaici in re-
lazione ad un libero sfruttamento
della luce e dellombra. La tra-
sparenza della cella power
compresa tra lo 0 e il 30% (stan-
dard: 20%) raggiungendo unef-
ficienza di circa l8%. Le carat-
teristiche elettriche sono fon-
damentalmente equivalenti a
quelle delle tradizionali celle di
silicio; il materiale di base il si-
licio multicristallino (il silicio mo-
nocristallino pu essere usato
nel caso in cui fosse richiesta
una certa omogeneit ottica).
Le dimensioni della cella foto-
voltaica power sono 10 cm x 10
cm; la forma quadrata e il co-
lore standard il blu scuro (altre
varianti di colore sono possibili).
La produzione della cella basata
su un processo di produzione
modificato rispetto alle tradi-
zionali celle di silicio. Attraver-
so un ulteriore processo mecca-
nico si creano dei piccoli buchi (di
diametro 0,1 mm) nel materiale
di silicio, che rendono le celle
parzialmente trasparenti. Gra-
zie alla presenza di questi buchi
i profili degli oggetti possono
essere visti molto bene attra-
verso la cella stessa. Questa ca-
ratteristica pu essere sfruttata
per integrare queste particolari
celle nelle facciate degli edifi-
ci, in modo da evitare gli usua-
li ombreggiamenti ed abbaglia-
menti causati dalluso dei pannelli
di vetro e contemporaneamente
produrre energia elettrica.
Nella creazione dei moduli se-
mitrasparenti (vedi figura 3), le
celle sono fissate con una resina
tra due lastre di vetro distan-
ziate tra di loro circa 2 mm. I
cavi della corrente in uscita so-
no solitamente fatti passare at-
traverso dei corridoi creati
nella cornice, in modo da ri-
manere nascosti, oppure si
utilizzano le tradizionali junc-
tion box di connessione.
Nei casi in cui la facciata tra-
sparente debba anche soddi-
sfare requisiti di isolamento ter-
mico, il modulo solare inte-
grabile in un doppio vetro, ot-
tenendo un valore di dispersio-
ne termica di 1,1 W/m
2
K.
Tutti i moduli prodotti sono te-
stati elettricamente e meccani-
camente secondo un rigido con-
trollo di qualit. Viene cos ga-
rantito lo standard IP65 contro il
rischio dato dalle infiltrazioni di
umidit.
Ci sono infinite appli-
cazioni in cui possiamo
utilizzare le celle foto-
voltaiche; esse sono ri-
conducibili a quattro ca-
tegorie principali:
1. tetti fotovoltaici strut-
turali: utilizzando mo-
duli fotovoltaici se-
mitrasparenti si pos-
sono ottenere inte-
ressanti giochi di luce, ri-
uscendo nello stesso tempo a
contenere eventuali eccessi
di luminosit, che risultereb-
bero fonte di abbagli;
2. facciate fotovoltaiche: anche
in questo caso si ottiene un im-
portante controllo della luce so-
lare. Questa applicazione
particolarmente richiesta dal-
le societ che dispongono di
palazzi di uffici con facciate ri-
volte a sud, che devono gi
predisporre dei vetri oscura-
ti per ridurre il passaggio del-
la luce;
3. frangisole: presentano le me-
desime caratteristiche delle
applicazioni precedenti, con la
differenza che, poich sono
applicate su pareti gi esi-
stenti, linstallazione pi
semplice e quindi pi econo-
mica. Un esempio la coper-
tura frangisole realizzata da
unagenzia di viaggio tede-
sca (figura 6);
4. installazioni su tetti piani: fa-
cili da applicare (innumere-
voli sono gli edifici esistenti che
potrebbero accogliere questo
tipo di impianti), hanno per
lo svantaggio di essere spes-
so poco visibili, con grande
rammarico degli architetti e dei
proprietari. A volte si riesco-
no comunque a realizzare del-
le coperture che sono co-
munque visibili anche da lon-
tano. il caso della cosid-
detta roof arena montata
su un caseggiato in Dani-
marca, caratterizzata da 106
kWp di moduli fotovoltaici (in
parte trapezoidali) che for-
mano unenorme J.
Le facciate fotovoltaiche si van-
no diffondendo soprattutto nei
paesi nordici, dove il sole non
mai molto alto sullorizzonte: i mo-
duli fotovoltaici sostituiscono
balconate, velette di infissi ed ele-
menti di rivestimento delle fac-
ciate meridionali, con effetti vi-
sivi originali e piacevoli.
Per quanto riguarda i costi di
un impianto fotovoltaico inte-
grato nellarchitettura delledificio
bisogna tenere presente che il co-
sto di un metro quadrato di mo-
duli solari fotovoltaici per inte-
grazione architettonica pu es-
sere quantificato in circa 1000-
1300 Euro/m
2
(comprendente i
materiali e linstallazione), sia
per le facciate sia per i tetti.
Tale costo pu sembrare eleva-
to, ma bisogna ricordare che:
si tratta di elementi strutturali,
sono quindi sostitutivi di altri
materiali quali ad esempio i
pannelli vetrati usati nelle fac-
ciate che, installati, hanno an-
chessi un costo non indiffe-
rente;
ledificio diventa energetica-
mente attivo, cio permette di
produrre energia elettrica con
notevoli risparmi sulle bollette
e sullimmissione nellatmo-
sfera di grandi quantit di ani-
dride carbonica;
oltre che essere un investi-
mento di carattere energeti-
co, per le aziende, anche un
investimento di tipo promo-
zionale, visto il grande impat-
to emotivo che riesce a susci-
tare sul pubblico.
GLI INSEGUITORI
Sappiamo che il massimo irrag-
giamento solare ottenibile, al-
la nostra latitudine e su base
annua, orientando limpianto fo-
tovoltaico verso Sud e inclinan-
dolo, rispetto allorizzontale, di
circa 30.
Tutto questo entra spesso in
contrasto con le esigenze di in-
tegrazione architettonica negli
edifici. Spesso per si interviene
su edifici gi esistenti che non
presentano superfici disponibi-
li ad accogliere i moduli foto-
voltaici correttamente orientate.
Rivolgendo ad esempio lim-
pianto verso est o ovest si per-
de circa il 10% dellenergia mas-
sima ottenibile rispetto ad un
preciso orientamento a sud (con
riferimento ad uninclinazione
di 30). Nel caso in cui la super-
ficie su cui si applica limpianto
fotovoltaico verticale, se lo-
rientamento verso sud si per-
de circa 1/3 dellirraggiamento so-
lare annuale disponibile (rispetto
alla massima captazione di ener-
gia che si verifica con linclina-
zione di 30 a sud), mentre se
verso est o ovest solo il 55% del-
lenergia disponibile effetti-
vamente sfruttabile. Per quanto
riguarda la produzione di ener-
gia dei sistemi fotovoltaici, con-
siderando i dati provenienti da im-
pianti installati in Germania,
una facciata fotovoltaica verticale
orientata verso sud eroga 50 - 60
kWh/m
2
anno. Ci significa che
analoghi impianti in Italia possono
fornire maggiori quantit di ener-
gia elettrica, grazie ovviamente
alla nostra migliore insolazione.
Riducendo linclinazione dei mo-
duli la producibilit aumenta,
fi no ad arri vare a ci rca 100
kWh/m
2
anno.
Quindi lefficienza massima dei
pannelli viene ottenuta quando
i raggi solari giungono perpen-
dicolarmente alla superficie de-
gli stessi. Con un impianto fisso
62
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Figura 4 - Tetti fotovoltaici
strutturali
Figura 6 - Tettoie frangisole
Figura 5 - Facciate fotovoltaiche
Rinnovabili
Figura 7 - Vista della roof arena
Figura 9 - Particolare di un pannello
motorizzato
Figura 8 - Schema
dimpianto con inseguitore
solare
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 63
i pannelli raggiungono la massima
efficienza soltanto per brevi pe-
riodi dellanno e nelle ore centrali
della giornata. Per ovviare a que-
sto inconveniente si potrebbe
installare un impianto con inse-
guitore solare (figura 8), in cui i
pannelli vengono orientati sem-
pre perpendicolarmente ai rag-
gi del sole seguendolo dallal-
ba fino al tramonto.
In tal modo, garantendo un an-
golo dincidenza ottimale dei
raggi solari, nellarco di ogni mo-
mento dellanno, linseguitore
aumenta lefficienza dei singoli
pannelli di circa il 40%.
Linseguitore solare stato pro-
gettato e costruito con lo scopo
di aumentare lesposizione di-
retta al sole dei moduli fotovol-
taici e per fornire pi energia
possibile ai sistemi loro con-
nessi. Un microprocessore va-
luta le letture fornite da un sen-
sore (pannellino di puntamen-
to) e pilota il moto dei pannelli.
Durante la fase di inizializza-
zione lasse dei pannelli ruota
tutto in direzione est fino alla
posizione di alba da cui inizia il
moto di ricerca della massima
luminosit.
Grazie ad un algoritmo imple-
mentato, il sistema riesce sem-
pre a trovare il punto di maggiore
esposizione dei pannelli, anche
in caso di cielo nuvoloso o vela-
to. Inoltre, quando si verificano
condizioni di cielo nuvoloso, neb-
bia o al tramonto, il micropro-
cessore rallenta la frequenza di
ricerca e si arresta quando i livelli
di insolazione sono troppo bas-
si per ricavarne energia. Nel mo-
mento in cui viene riconosciuta
la notte i pannelli vengono ri-
condotti nella posizione iniziale
e si attende un aumento suffi-
ciente di luminosit per rico-
minciare il ciclo. Il sistema ali-
mentato da una batteria al piom-
bo 12V 2Ah che preleva lener-
gia di ricarica dal primo dei pan-
nelli principali (lenergia sot-
tratta al pannello bassissima:
circa l1%). La ricarica della bat-
teria interna controllata in tem-
peratura; la sua durata di cir-
ca 20 giorni anche in assenza
di sufficiente luminosit; in ca-
so di batteria bassa o scarica, i
pannelli vengono posizionati a ore
12 e il sistema non riparte fino a
quando la batteria non viene ri-
caricata almeno in parte.
TEGOLE
FOTOVOLTAICHE
Un interessante sviluppo dei
moduli fotovoltaici rappre-
sentato dalle tegole solari. Esse
sono componenti ideati per lin-
tegrazione in architettura di si-
stemi fotovoltaici, nel tentativo
di lasciare immutata la linea ar-
chitettonica dei classici tetti a fal-
da in tegole di terracotta, arde-
sia, eccetera.
Strutturalmente sono simili alle
comuni tegole (figura 10): sono
costruite in laterizio o in materiale
plastico, sono sagomate per ospi-
tare le celle e ognuna contiene
dalle tre alle sei celle; queste di
solito sono laminate tra due stra-
ti di materiale plastico trasparente
che rendono il mini modulo
fotovoltaico semi flessibile e par-
ticolarmente leggero.
Le tegole solari oltre ad essere
capaci di erogare energia elettrica
proteggono anche dagli agenti at-
mosferici. Sono pi costose dei
moduli classici, ma la differenza
di prezzo compensata dal fat-
to che non richiesta alcuna
struttura di montaggio.
Sul mercato sono disponibili va-
ri modelli di tegole solari. In par-
ticolare sono in commercio tegole
solari a film sottile prodotte con
il sistema tripla giunzione che per-
mette una deposizione di tre
strati di lega di silicio su un sup-
porto dacciaio flessibile molto sot-
tile. La cella a tripla giunzione
costituita da tre strati di mate-
riali semiconduttori, fosfuro di in-
dio/gallio su arsenurio di gallio
su germano (Galnp2/GaAs/Ge);
ogni strato in grado di con-
vertire in elettricit un partico-
lare intervallo di lunghezza don-
da della radiazione solare, con un
rendimento superiore rispetto
alle normali celle al silicio cri-
stallino.
Una cella solare a tripla giun-
zione pu raggiungere uneffi-
cienza del 32%.
Il prodotto finale composto da
strisce di 12 tegole fotovoltai-
che gi cablate, flessibili ed ar-
rotolabili per facilitarne il tra-
sporto. Le strisce di tegole sono
pronte per essere posate in ope-
ra sul tetto sovrapponendosi
una sullaltra e vengono fissate
utilizzando normali chiodi o graf-
fette per coperture a tetto. Il
calore del sole permette un ul-
teriore fissaggio delle tegole
sfruttando lo speciale adesivo
presente sulla parte non attiva
di ogni striscia.
Vengono commercializzati an-
che moduli fotovoltaici che han-
no lo stesso aspetto delle tego-
le asfaltate utilizzate nelle co-
perture delle case americane.
Questi moduli hanno una lun-
ghezza di circa 3 m e una lar-
ghezza di 30 cm; sono fabbrica-
te con celle fotovoltaiche di sili-
cio amorfo, sono disposte su uno
strato sottile, flessibile e legge-
ro di acciaio inossidabile e rico-
perte da una
pellicola di
polimeri spe-
ciali. I moduli
vengono in-
stallati come
le normali te-
gol e, so-
vrapponen-
doli, e sono
c o l l e g a t i
e l e t t r i c a -
mente nella
parte sottostante attraverso dei
fori presenti nella base del tet-
to. Circa 100 di queste tegole
possono soddisfare il fabbiso-
gno di energia elettrica di una ca-
sa. Le tegole sono prodotte in tre
colori diversi in modo da ri-
spondere alle varie esigenze ar-
chitettoniche.
Un esempio di costruzione con te-
gole solari in Italia larea di
servizio Somaglia Est, sullau-
tostrada del sole. Larea di ser-
vizio si presenta con una lunga
striscia azzurra che si estende per
50 metri lungo tutta la falda del
tetto rivolta verso il parcheggio
dellAutogrill (figura 11).
Limpianto fotovoltaico costituito
da 176 strisce di tegole in silicio,
disposte sulla copertura con una
pendenza del 70%, la cui po-
tenza totale installata di 3
kWp. Le tegole fotovoltaiche si
presentano in strisce preas-
semblate di dodici unit; le di-
mensioni di ogni singola striscia
sono 2 metri per 15 centimetri con
uno spessore di soli 5 millimetri.
Le tegole sono costruite con ma-
teriale flessibile e leggero e so-
no arrotolabili per facilitarne il tra-
sporto. Le strisce sono state ap-
plicate sul piano della copertu-
ra gi esistente inchiodandole
con una inclinazione del 70% e un
angolo azimutale di 225 nord. Le-
nergia prodotta in un anno di
2500 kWh.
In questi ultimi mesi si sta stu-
diando la possibilit di com-
mercializzare mattonelle foto-
voltaiche, caratterizzate da un
materiale plastico semiconduttore
in grado di trasformare la luce del
sole in corrente elettrica; lin-
stallazione di pi mattonelle su
un tetto di una abitazione per-
metterebbe di generare la po-
tenza necessaria al consumo
medio di unutenza domestica
con una notevole riduzione dei
prezzi rispetto alle tegole foto-
voltaiche.
MODULI FOTOVOLTAICI
FLESSIBILI
I moduli fotovoltaici flessibili (fi-
gura 12) sono costruiti da celle
di silicio monocristallino o poli-
cristallino collegate in serie ed as-
semblate mediante laminazio-
ne a caldo su lastra in alluminio
e protette anteriormente da un
foglio di tedlar.
Le loro principali caratteristiche
sono quelle di essere flessibili, cal-
pestabili, leggeri (pesano meno
di 1 o 2 kg), resistenti alle in-
temperie (grandine, alta salini-
t e umidit), con vita media ti-
picamente superiore ai 30 anni.
I moduli fotovoltaici flessibili so-
no indicati per coloro che ne-
cessitano di moduli di dimen-
sioni particolari, sono facilmen-
te maneggiabili, leggeri, con ri-
dotto spessore e facilmente cur-
vabili; sono quindi utlizzati so-
prattutto nel settore della nau-
tica (figura 13), ma sono anche
adatti per attivit di campeg-
gio, trekking, supporto per vei-
coli, attrezzature portatili...
Lassenza del vetro rende i pan-
nelli arrotolabili, galleggianti,
infrangibili, resistenti agli agen-
ti atmosferici e allacqua di ma-
re ed estremamente versatili nel
loro utilizzo.
BARRIERE
FOTOVOLTAICHE
ANTIRUMORE
I moduli fotovoltaici possono es-
sere integrati anche nelle barriere
come elementi di supporto al-
linterno dei pannelli fonoiso-
lanti/fonoassorbenti aumentan-
done le prestazioni di fonoiso-
lamento (figura 14).
Dal punto di vista energetico,
la possibilit di condividere spa-
zi e strutture portanti con in-
stallazioni preposte a diverse
funzioni consente di ridurre i
costi dellenergia prodotta.
Negli impianti fotovoltaici tra-
dizionali i costi sono, infatti, do-
vuti quasi esclusivamente al-
linvestimento iniziale per la rea-
lizzazione dellimpianto: tra que-
sti, oltre il 10% legato alla rea-
lizzazione delle strutture por-
tanti e allacquisto e prepara-
zione del sito.
Inoltre, da un punto di vista pi
generale, considerevoli econo-
mie nellesercizio della rete di dis-
tribuzione di energia elettrica
derivano dalla possibilit di rea-
lizzare impianti di produzione
distribuiti, in prossimit dei pun-
ti in cui lenergia viene effetti-
vamente utilizzata, con una pro-
duzione giornaliera che rispecchia
landamento della domanda. Le-
nergia elettrica prodotta pu es-
sere utilizzata ad esempio per lil-
luminazione delle gallerie e per
la segnaletica. In Germania e in
Svizzera sono state installate
delle barriere acustiche foto-
Rinnovabili
Figura 10 - Tegole fotovoltaiche
Figura 12 - Moduli fotovoltaici flessibili
Figura 11 - Particolare del tetto
dellarea di servizio Somaglia Est

64
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
N
el 2003 Helios Technology
ha registrato una produ-
zione di 4,5 MW annui pa-
ri a 1.200.000 di celle e il trend in
sensibile aumento. Si prevede in-
fatti per il 2004 il superamento di
1.600.000 celle prodotte su un tur-
no di lavoro.
Si tratta di una produzione costituita
da due sezioni produttive distinte:
a) la componentistica (produzio-
ne verticalizzata): comprende
il materiale di base fino alla rea-
lizzazione dei componenti che
producono energia e degli ac-
cessori necessari per lassem-
blaggio in sistemi di utilizzo;
b) le applicazioni (produzione oriz-
zontale): comprendono las-
semblaggio dei componenti per
la realizzazione di sistemi e kit
preassemblati.
LA CELLA
FOTOVOLTAICA
lelemento base della conver-
sione fotovoltaica capace di tra-
sformare la luce in energia elet-
trica. Il materiale di base in sili-
cio monocristallino, in fette dello
spessore di circa 0,5 mm.
In base ad un processo di sole tre
fasi di lavorazione, il silicio reso
sensibile alla luce solare e in gra-
do di trasformare i fotoni di luce in
cariche elettriche e di convergerle
verso terminali di raccolta.
Le celle fotovoltaiche Helios han-
no dimensioni di 165x165 mm e
rappresentano le celle pi grandi
ad oggi disponibili sul mercato.
Grazie al minor numero di steps, il
controllo produttivo molto accu-
rato. Ci consente di ottenere une-
levatissima percentuale di celle di
qualit, come verificato dai vari
test di controllo effettuati lungo
tutto il processo di lavorazione.
La distribuzione gaussiana della pro-
duzione Helios infatti molto stret-
ta: centrata nel 14,5% di efficien-
za per il silicio monocristallino re-
gistra il 97-99% di celle qualitati-
vamente idonee allassemblaggio.
IL MODULO
il secondo componente fotovoltaico
di produzione Helios, costituito da
celle omogenee saldate, intercol-
legate, laminate per proteggerle
ed incorniciate con supporto in al-
luminio anodizzato. Il modulo, al
termine del procedimento produt-
tivo, sottoposto ad un test di
qualit che ne verifica classe e po-
tenza. Helios produce unampia
gamma di moduli ad alta efficien-
za da 20 a 150 watt di picco che, gra-
zie alla tecnologia I-Max messa a
punto in esclusiva, consentono di
ottenere un sostanziale incremen-
to di corrente erogata alla tensione
di lavoro tipica di batteria. Tutta la
produzione ha ottenuto lomolo-
gazione secondo la norma euro-
pea Cei/Iec 61215 dal Jrc-Joint Re-
search Centre di Ispra, a conferma
del fatto che le caratteristiche mec-
caniche, fisiche ed elettriche dei
moduli garantiscono la resistenza
dei moduli stessi ai peggiori agen-
ti atmosferici, con una vita tipica di
oltre 30 anni. Inoltre, i moduli H1540
e H750 hanno recentemente otte-
nuto il certificato TV che li classifica
in Safety Class II.
I COMPONENTI
DI IMPIANTO
Sono gli elementi necessari per
lapplicazione dei moduli in siste-
mi, suddivisi per tensioni di lavo-
ro e potenza. Comprendono rego-
latori di carica ed altri elementi
per la realizzazione dei kit e siste-
mi quali lampade, inverter, batte-
rie eccetera. In tale ambito la-
zienda impegnata nella proget-
tazione e realizzazione di compo-
nenti innovativi per soddisfare esi-
genze specifiche del settore foto-
voltaico. Ad esempio, tra i com-
ponenti a microprocessore svilup-
pati da Helios, il regolatore di ca-
rica Genius garantisce una impa-
reggiabile gestione della carica
delle batterie ed un costante con-
trollo sul sistema fotovoltaico.
LE APPLICAZIONI
Sono impianti completi di piccola
o grossa taglia che producono e uti-
lizzano energia secondo le pi di-
sparate esigenze di applicazione.
In alcuni casi sono disponibili an-
che in kit preassemblati, per una fa-
cile installazione da parte dellutente.
I settori di applicazione sono:
elettrificazione rurale e di vil-
laggi: case isolate, rifugi alpini,
case mobili, villaggi isolati, iso-
Taglio al laser della fetta di silicio con
robot di asservimento
voltaiche lungo il percorso del-
le autostrade e di alcuni tratti fer-
roviari.
Il prezzo per le barriere fotovol-
taiche di circa 0.35 euro per
kWh, ma con il prevedibile mi-
glioramento della tecnologia po-
trebbe essere assai pi ridotto.
Il basso costo di simili installa-
zioni dovuto ad alcuni fattori:
i costi per luso dellarea e delle
strutture di sostegno sono at-
tribuiti alle barriere acustiche; le
barriere sono strutture che han-
no unenorme possibilit di stan-
dardizzazione e quindi un note-
vole potenziale per lesporta-
zione; inoltre si ritiene che i mo-
duli fotovoltaici saranno sem-
pre pi parte integrante delle
barriere anti-rumore (integra-
ted pv sound barriers).
Uno stretto legame fra lindu-
stria del fotovoltaico e quella
delle barriere acustiche darebbe
un importante vantaggio per la
prima, poich le consentirebbe di
sfruttare nuovi canali di distri-
buzione e lapertura verso il si-
stema dei trasporti.
Uno sviluppo di questa tipologia
di barriere anti-rumore dareb-
be, inoltre, una visibilit enorme
al fotovoltaico.
(Ing. Luca Scarciello -
Responsabile Impianti Speciali
Pandolfi Spa;
Dott. Ing. Alberto Reatti -
Professore Associato
della Facolt dIngegneria
di Firenze;
Sig. Andrea Parrini -
Responsabile Shell-
Siemens Solar)
Rinnovabili
Figura 14 - Integrazione dei pannelli
fotovoltaici alle barriere fonoisolanti
Figura 13 - Applicazione
nautica di un pannello flessibile
A PROPOSITO DI...
La produzione e il ciclo produttivo
Come nasce una cella fotovoltaica. Un esempio made in Italy
Il silicio in fette
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 65
le, centri sociali e scuole;
elettrificazione urbana: impian-
ti connessi alla rete elettrica;
telecomunicazioni: alimentazio-
ni di ponti radio, ripetitori televisivi
e telefonici, ricetrasmittenti por-
tatili, ricevitori via satellite, sta-
zioni radio;
pompaggio acqua: per uso do-
mestico, per villaggi e irrigazio-
ne, per impianti di purificazione
e desalinizzazione;
refrigerazione: alimentazione di
frigoriferi per uso famigliare, per
conservazione di alimenti e di
vaccini;
medicale: elettrificazione di ospe-
dali, attrezzature mediche, dispen-
sari e centri sanitari mobili;
illuminazione: lampioni per stra-
de e rotatorie, parchi e parcheggi,
piazze e zone militari;
registrazione dati: alimentazio-
ne di stazioni metereologiche,
di unit isolate per misure di ra-
dioattivit, livello acque, se-
gnalazione di valanghe, terre-
moti ed incendi;
segnaletica ed allarmi: elettri-
ficazione di piattaforme off-sho-
re, di boe marine, nautofoni e fa-
ri; segnalazione di traffico fer-
roviario e marittimo; alimenta-
zioni di luci in eliporti ed areo-
porti; impianti tv circuito chiu-
so ed antifurto; segnalazioni
autostradali sos;
protezione catodica: di oleodot-
ti, di condotte gas e acqua, di pon-
ti e strutture metaliche.
Tra le applicazioni pi recenti ed in-
novative, possibile citare il lam-
pione Vario, frutto dellesperienza
e delle competenze acquisite nel
campo della ricerca di soluzioni
tecnologiche allavanguardia.
Si tratta dellunico sistema a luce
variabile ad oggi disponibile sul
mercato, che garantisce presta-
zioni rivoluzionarie.
Grazie alla dotazione di un rego-
latore di carica intelligente, assicura
infatti lilluminazione nelle ore se-
rali di maggiore necessit, allun-
gando automaticamente le ore lu-
ce/notte non appena linsolazio-
ne del periodo incrementa lener-
gia disponibile. Inoltre, regola au-
tomaticamente lintensit lumi-
nosa emessa dalla lampada in ba-
se allo stato di carica delle batte-
rie, economizzando fortemente le-
nergia disponibile nel sistema.
LA PRODUZIONE
Il processo di produzione si carat-
terizza per un elevato tasso di au-
tomazione: quasi tutte le fasi del ci-
clo vengono infatti svolte attra-
verso robot computerizzati.
In particolare tra il 2003 e il 2004
stato dato un grande impulso a
tale aspetto produttivo con lin-
troduzione di macchinari di nuova
concezione, alcuni dei quali pro-
gettati in esclusiva.
Helios, infatti, oggi utilizza:
una linea robotizzata di attac-
chi chimici;
un forno automatizzato di dro-
gaggio del silicio;
un robot di asservimento alle
macchine per il taglio laser;
un multirobot per il test delle
celle;
un forno di laminazione a gran-
de area dei moduli;
un sun simulator per il test
dei moduli.
Si tratta di macchinari ideati da
Helios e progettati internamente.
Nel caso del multirobot per il test
celle si tratta addirittura di una
esclusiva Helios.
La robotizzazione del processo
produttivo di Helios risponde alla
necessit dellazienda di mante-
nere elevata la propria competiti-
vit sul mercato. Infatti, consente
di abbattere i costi di produzione,
garantendo al contempo una pre-
cisione micrometrica nella produ-
zione dei pezzi e una elevata fles-
sibilit operativa.
Il materiale sul quale agisce il pro-
cesso produttivo il silicio mono-
cristallino in fette di spessore pa-
ri a circa 0,5 mm.
PRODURRE UNA CELLA
I procedimenti per la realizzazione
della cella fotovoltaica Helios si
articolano in tre steps:
1. texturing - attacco chimico del
silicio
Si tratta di un bagno chimico
in una soluzione basica che rav-
viva la superficie della fetta di si-
licio e con un procedimento
esclusivo la trasforma da liscia
(che risulterebbe riflettente i
raggi solari) a composta, con
una sagomatura a micropira-
midi che riescono a catturare
interamente i raggi del sole e
riducono al minimo la rifles-
sione (4%);
2. drogaggio - diffusione termica
Giunzione P-N della fetta di si-
licio, realizzata per diffusione
termica in forno ad alta tempe-
ratura (circa 1000 C) ed in at-
mosfera inerte di azoto. Duran-
te tale fase viene depositato sul
silicio, secondo concentrazioni e
profondit stabilite, uno strato
di 0,5 micron di fosforo, il quale
agisce come separatore dei fo-
toni di luce trasformandoli in
cariche elettriche positive-ne-
gative;
3. contattatura serigrafica
Viene depositata una pasta di ar-
gento sul fronte e di alluminio sul
retro per via serigrafica e auto-
matizzata. Ci consente di ot-
tenere una raccolta di tutte le ca-
riche elettriche prodotte e la lo-
ro convergenza verso i condut-
tori primari negativo-positivo.
La cella, cos realizzata, viene sot-
toposta ad un test di qualit, che
la illumina uniformemente, ne rileva
i dati elettrici e ne attesta le ca-
ratteristiche.
Questi dati, immagazzinati in
computer ed elaborati, permettono
la costituzione di classi omogenee
di celle, nonch la definizione di
statistiche di produzione. Una so-
la cella di rendimento inferiore
alle altre fungerebbe da collo di
bottiglia, abbassando la poten-
za di tutto il modulo.
Helios rappresenta una realt in-
dustriale allavanguardia nei pro-
cedimenti di lavorazione poich
stato ridotto il processo produtti-
vo a soli 3 steps, contro i 7-8 steps
della tecnologia tradizionale pre-
cedentemente applicata.
Ci ha consentito di restringere
notevolmente la curva gaussiana
di quantit-efficienza, consenten-
do di raggiungere una percentua-
le di qualit del 97-99%.
LA REALIZZAZIONE
DEL MODULO
Per la produzione del modulo ven-
gono effettuate, sulla cella foto-
voltaica, i seguenti procedimenti:
1. Saldatura sul fronte della cel-
la di una bandella (ribbon) di
rame con deposito di lega
piombo-stagno.
Posizionatura delle celle, omo-
genee per caratteristiche e qua-
lit, su maschera e loro inter-
connessione in una serie alle
cui estremit vengono ricavate
le polarit positive e negative del
modulo;
2. assemblaggio in Eva (etilene vi-
nil acetato).
Laminazione, a caldo e sotto-
vuoto spinti, di un laminato
composto da: vetro temperato ad
alta trasmittanza -Eva-celle-
Eva-tedlar;
3. cornice e scatola (junction box).
Applicazione di una cornice di al-
luminio anodizzato di supporto
e di collegamento della scatola
contenente i terminali elettrici.
Il modulo, cos realizzato, viene
sottoposto ad un test di qualit
che ne analizza le caratteristiche di
emissione di corrente verifican-
done la classe e la potenza. Tutte
le operazioni lungo il ciclo di pro-
duzione sono svolte secondo rigi-
de procedure operative predefini-
te, a garanzia di qualit.
Rinnovabili
Sun simulator (test su un modulo fotovoltaico)
Multirobot per il test delle celle
Impianto automatico di saldatura
ribbon sul fronte della cella
66
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
I
n data 6 agosto 2004 Aper ha
scritto ai Ministri delle Attivit
produttive, Ambiente e Poli-
tiche Agricole Onorevoli Marza-
no, Matteoli e Alemanno, per
sottoporre alla loro attenzione
la necessit di adottare politi-
che di sostegno alla produzione
di energia da biomassa, nonch
da rifiuti e Cdr, come sancito dal-
lart. 17 del Decreto 387/2003.
Lassociazione ritiene di fonda-
mentale importanza linsedia-
mento della Commissione di
esperti per le biomasse, previ-
sto per lo scorso mese di aprile dal
Decreto 387 e non ancora attua-
to, ed auspica la sua nomina e il
suo insediamento nel pi breve
tempo possibile cos che possa es-
sere affrontata in maniera orga-
nica la promozione della produ-
zione di elettricit da bioener-
gia. In attesa dei risultati della
commissione, Aper ritiene che
luscita imminente del decreto
di revi si one del precedente
11/11/1999 sui certificati verdi, of-
fra la possibilit di risolvere, al-
meno in via transitoria, la situa-
zione di crisi dei molti impianti esi-
stenti che, una volta terminato il
periodo di incentivazione di otto
anni determinato dal Cip6/92, ri-
schierebbero la cessione dellat-
tivit. Per questo Aper chiede
che nel testo del nuovo decreto
la proposta di estensione di ul-
teriori sette anni dellattuale re-
gime di incentivazione dei certi-
ficati verdi, su una fissata per-
centuale della produzione, sia
applicata non solo agli impianti en-
trati in esercizio dopo il 1 apri-
le 1999, ma anche agli impianti ap-
partenenti al precedente regime
di incentivazione, peraltro rap-
presentanti la stragrande mag-
gioranza degli impianti esisten-
ti, che altrimenti sarebbero de-
stinati a una rapida chiusura,
con conseguente ridimensiona-
mento dellapporto delle bio-
masse agli obiettivi dichiarati
dallItalia in sede europea. Per
questi impianti, in via transitoria,
non pu che essere previsto un re-
gime di incentivazione analogo a
quello degli impianti che benefi-
ciano dei certificati verdi, in attesa
di una strategia definibile dalla
commissione di esperti sulle bio-
masse volta alla gestione, e quin-
di alla riduzione dei costi di ac-
quisto del combustibile impie-
gato.
Incentivazione allelettricit da biomasse
I
l 30 luglio scorso la Camera
dei deputati ha approvato il
Disegno di Legge Marzano
sul riordino del settore energe-
tico. Alcune novit che riguar-
dano le fonti rinnovabili non
possono che destare la preoc-
cupazione dellAssociazione so-
prattutto quando, a pochi mesi
di distanza dallapprovazione
del Decreto di recepimento del-
la Direttiva Europea sulle fonti
rinnovabili, Decreto 387/03, nuo-
ve regole rischiano di compro-
mettere un sistema di incentivi
gi molto complesso e non sem-
pre rassicurante per gli inve-
stitori.
In primo luogo la facolt del pro-
duttore di cedere lenergia elet-
trica prodotta da fonte rinnova-
bile al gestore di rete cui lim-
pianto connesso, distributore
locale o Grtn, ridotta ai soli
impianti - eolico, solare, geoter-
mico, moto ondoso, forza mare-
motrice e idroelettrico ad acqua
fluente - entrati in esercizio do-
po il 1 aprile 1999. Viceversa il
Decreto 387/03 prevede questa
possibilit per tutti gli impianti
non partecipanti al mercato elet-
trico, cio tutti gli impianti al di
sotto di 10 MVA e tutti i non
programmabili, indipendente-
mente dalla data di entrata in
esercizio, per i quali non siano in
essere convenzioni di cessione
dellenergia con il Grtn. La re-
strizione imposta dal Marzano
esclude una quota considere-
vole di energia che non si sa-
prebbe come remunerare, oltre
a non considerare gli impianti
alimentati a biogas che, in base
alla definizione del Decreto
387/03, sono non programma-
bili e quindi esclusi dalla parte-
cipazione al mercato elettrico.
In secondo luogo il Ddl Marzano
estende il regime dei certificati
verdi allenergia elettrica pro-
dotta con lutilizzo dellidrogeno,
senza specificare che esso deb-
ba essere generato mediante
fonti rinnovabili, nonch alle-
nergia prodotta in impianti di
cogenerazione abbinati al tele-
riscaldamento.
Pur ritenendo fondamentali per
il nostro paese la ricerca e lap-
plicazione di sistemi ad idroge-
no nonch la promozione e lo
sviluppo del teleriscaldamento,
Aper ritiene che non sia il si-
stema dei certificati verdi il mec-
canismo adatto al raggiungi-
mento di tali obiettivi; si tratta
di una struttura di incentiva-
zione pensata e studiata per le
fonti rinnovabili e lestensione ad
altre forme di produzione di ener-
gia rischia di non fornire a que-
ste ultime il giusto sostegno e
contemporaneamente di vanifi-
care gli sforzi fino ad ora effettuati
per dare un minimo di stabilit
e credibilit al settore delle rin-
novabili in Italia.
Rinnovabili
Aper, associazione produttori di energia da fonti rinnovabili,
unassociazione senza fini di lucro le cui finalit sono la promo-
zione delle fonti rinnovabili e la tutela degli interessi dei pro-
duttori a livello nazionale e internazionale.
Aper conta oltre 220 produttori, dai piccoli produttori indipen-
denti ai grandi gruppi industriali, rappresentando tutte le fonti
rinnovabili (idroelettrico, eolico, biomasse, biogas, fotovoltaico),
con una potenza installata superiore a 2.000 MW e una produ-
zione di energia elettrica pari a circa 6 miliardi di kWh, prove-
niente dagli oltre 300 impianti dei propri associati.
CHE COS E COSA FA
Promuovere e diffondere la cultura e linformazione sullutiliz-
zo produttivo di tutte le forme di energia da fonti rinnovabili;
contribuire al dibattito sulla formazione dei nuovi assetti nor-
mativi e tariffari nel settore della produzione, distribuzione e
vendita dellenergia promuovendo la massimizzazione del
ricorso allutilizzo delle fonti rinnovabili nellambito del libero
mercato;
rappresentare le imprese associate nei confronti delle istitu-
zioni, del mondo economico e politico;
promuovere ladozione di provvedimenti per la semplificazio-
ne delle procedure autorizzative, facilitando labbattimento
delle barriere normative che spesso ostacolano lo sviluppo
delle rinnovabili;
sostenere gli associati nel perseguire gli obiettivi dei singoli
che incontrino gli interessi della categoria;
assistere gli associati nellinterpretazione delle normative
energetiche al fine di permettergli il regolare e corretto svol-
gimento delle proprie attivit di produzione di energia;
promuovere iniziative che tendano a migliorare la posizione
economica del prodotto allinterno del mercato dellenergia.
GLI OBIETTIVI DI APER
Perplessit e preoccupazione
per alcuni contenuti del Decreto Marzano
Alcune novit che
riguardano le fonti
rinnovabili rischiano
di compromettere
un sistema di incentivi
gi molto complesso
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 67
L
a necessit della diversifica-
zione delle fonti, unita agli
impegni sul contenimento
dei consumi energetici e sulla ri-
duzione delle emissioni di gas ser-
ra, pone la fonte solare nella con-
dizione di avere un ruolo incisivo nel
panorama energetico italiano. Le con-
dizioni favorevoli di insolazione pre-
senti nel nostro Paese rendono in-
dispensabile riconsiderare un ri-
corso massiccio a questa fonte ener-
getica come una delle poche possibili
risposte concrete alla persistenza di
condizioni sfavorevoli nel mercato
dei prodotti petroliferi. Enea im-
pegnato in un ampio programma di
sviluppo e dimostrazione di alcune
delle tecnologie disponibili per lo
sfruttamento della fonte solare per
la produzione di energia, tra cui
quella del solare termodinamico,
che consente di produrre calore ad
alta temperatura mediante sistemi
solari a concentrazione. Le possibilit
di utilizzo di questa fonte energe-
tica spaziano dalla produzione di
energia elettrica alla chimica delle
alte temperature per produzione
di idrogeno e altri combustibili, al-
la dissalazione di acqua marina con
processi termici, alla produzione
di freddo con impianti ad assorbi-
mento, fino alla produzione di calore
per usi domestici ed impieghi nel set-
tore agroindustriale. Il programma
Enea sul solare a concentrazione
stato finanziato con fondi pubblici
da uno specifico articolo della leg-
ge finanziaria 2001. Fra le varie ap-
plicazioni possibili, lEnte ha scelto
due linee di intervento:
la produzione e laccumulo di ca-
lore ad alta temperatura (550 C)
per la produzione di energia elet-
trica;
la produzione e laccumulo di ca-
lore a pi alta temperatura (su-
periore a 850 C) per la produzio-
ne di idrogeno.
Larticolazione del programma tie-
ne conto del diverso grado di ma-
turit scientifica ed industriale rag-
giunto dalle due applicazioni e, in
entrambi i casi, si pone come obiet-
tivo finale la costruzione e la mes-
sa in esercizio di impianti dimo-
strativi che consentano la diffusio-
ne su ampia scala delle tecnologie
sviluppate e servano da stimolo
per la creazione di un mercato au-
tosostenuto.
La produzione di energia elettrica
da solare termodinamico stata
sperimentata e dimostrata utiliz-
zando diverse tecnologie di rac-
colta e concentrazione della radia-
zione solare. Per la produzione di
energia da immettere in rete ven-
gono utilizzati:
sistemi a collettori parabolici lineari
sistemi a torre
mentre per la produzione destina-
ta a piccole comunit isolate sono
utilizzati i sistemi a concentrazione
puntiforme (specchi parabolici).
Il sistema progettato dallEnea com-
bina le due tecnologie dei sistemi
a collettori parabolici lineari e dei si-
stemi a torre e prevede una serie di
profonde innovazioni che permet-
tono di superare i punti critici di en-
trambe.
(Fonte Enea)
Progetto solare termodinamico
L
e recenti proteste dei cittadini
contro la costruzione di un ter-
movalorizzatore vicino ai cen-
tri abitati ci riporta ad un tema
particolarmente importante per il
sistema della gestione dei rifiuti in
Italia: la termovalorizzazione. Di
cosa si tratta esattamente? Per-
ch nessuna comunit di cittadini
vuole ospitare sul proprio territo-
rio un termovalorizzatore?
Un termovalorizzatore , di fatto, un
inceneritore di rifiuti in grado di sfrut-
tare il contenuto calorico dei rifiu-
ti stessi per generare calore, ri-
scaldare acqua ed infine produrre
energia elettrica.
Si distingue quindi dai vecchi in-
ceneritori che si limitavano alla
termodistruzione dei rifiuti senza
produrre energia.
Limpiego dei termovalorizzatori
sembra essere una via di uscita
dal problema delle discariche ormai
stracolme.
Pur essendo molto meno inqui-
nanti rispetto ai vecchi inceneritori,
i termovalorizzatori non eliminano
in ogni caso lemissione di diossi-
ne nei fumi di scarico dispersi nel-
latmosfera circostante. Un fatto
su cui concordano ormai tutti, co-
struttori, medici e tecnici.
Linquinamento da diossine mol-
to pericoloso per la salute uma-
na. Le diossine hanno comprova-
ti effetti cancerogeni e provocano
una contaminazione del territorio
destinata a durare nel tempo. Ba-
sti pensare che non esiste una so-
glia minima di sicurezza per le
diossine, possono essere nocive
per luomo a qualsiasi livello di as-
similazione (US Environment Pro-
Rinnovabili
Emergenza rifiuti
Grazie Sole
E' lui, il sole, il nostro principale partner. Grazie a lui e alla sua instancabile collaborazione, siamo la prima azienda italiana specializzata nella produ-
zione di celle e moduli fotovoltaici. Grazie a lui e alla sua inesauribile energia, possiamo garantire l'elettrificazione di impianti ed abitazioni, sia in zo-
ne isolate non servite dalla rete elettrica sia in sistemi "grid connected". Le numerose installazioni Helios, in Italia e all'estero, dimostrano ogni
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servizio lettori 1381

L
a vela solare, a differenza
della tecnologia fotovol-
taica, non funziona secon-
do il principio di creare energia
elettrica dalla luce solare, ma
crea direttamente movimento.
Il principio di base estrema-
mente semplice: ogni forza pro-
duce unazione uguale e con-
traria. La vela solare, sottilissi-
ma e composta da particelle sen-
sibili alla luce solare, nel vuoto
viene pertanto spinta dalla rea-
zione luminosa proprio come se
fosse sotto leffetto del vento.
Lidea venne sperimentata nel
1993 per la prima volta con il
riflettore spaziale, una vela
di 20 mq che venne messa in
orbita per verificare il compor-
tamento di una grande superfi-
cie di film sottile nello spazio, in
grado di riflettere la luce del so-
le, anche con obiettivi di illumi-
nazione di aree in ore notturne.
I materiali e le tecnologie sono
stati da allora perfezionati: nel
2001 un altro esperimento con-
sent il lancio della nave spa-
ziale Cosmos 1 da un sottomarino
russo, ma il comando per sepa-
rare le due parti della navicella
non funzion e lesperimento
non fu terminato. Nuovi pro-
gressi hanno ora consentito la
realizzazione del razzo S-310-34
che stato lanciato con succes-
so il 9 Agosto dal centro spa-
ziale Uchinoura di Kagoshima, in
Giappone.
Il materiale utilizzato ha ora rag-
giunto un buon livello di perfe-
zionamento, e nuovi esperimenti
sono iniziati in diversi paesi.
da evidenziare che il principio
di funzionamento della vela so-
lare si basa su una totale as-
senza di consumo di combusti-
bile, ed quindi unottima can-
didata per trasportare luomo
in lunghi viaggi stellari.
(www.ilportaledelsole.it)
I
lluminare monumenti, porti e
centri storici tramite lausilio
dellenergia solare sta diven-
tando realt. In un progetto italo-
tedesco si tenta di realizzare pan-
nelli fotovoltaici in grado di inserirsi
armonicamente in edifici depoca,
monumenti ed edifici di interesse
storico evitando di turbare il pun-
to di vista architettonico e pae-
saggistico.
Luso dei pannelli fotovoltaici per
la produzione di energia elettrica
mostra una continua crescita di
interesse da parte delle istituzioni
e dei privati. Rispetto alleolico il fo-
tovoltaico consente:
una maggiore capacit di distri-
buzione sul territorio anche in
piccoli impianti domestici;
non necessita di particolari con-
dizioni morfologiche del terri-
torio;
modifica solo lievemente il pae-
saggio circostante.
Il progetto stato accolto in Italia
ed in corso di sperimentazione in
tre diverse localit: al Castello di San
Giorgio di La Spezia (350 Wp), al por-
to turistico di Bocca di Magra (720
Wp) ed al Castello di Porto Vene-
re (225 Wp). Nel caso del porto
turistico di Bocca di Magra, il si-
stema utilizzato per illuminare
gran parte del lungofiume nor-
malmente frequentato da pedoni
e ciclisti.
Gli speciali pannelli sviluppati
appositamente per conciliare la tec-
nologia fotovoltaica con la tutela
estetica dei monumenti, affran-
cheranno i Comuni dalle spese
di illuminazione dei complessi
storici-turistici in questione. I mo-
duli fotovoltaici sono mimetizza-
ti nei monumenti, limitando al
massimo gli interventi invasivi
(ad esempio sfruttando fessure
preesistenti lungo le mura dei
Castelli). La diversificazione dei
pannelli fotovoltaici per gli edifici
storici crea nuovi segmenti di mer-
cato nel fotovoltaico e contribuisce
a spingere verso il basso il prezzo
di vendita finale.
La maggiore cura del design ed
una pi ampia gamma di prodotti
fotovoltaici consentiranno di espan-
dere su scala lintero settore del fo-
tovoltaico spingendo verso il bas-
so sia il prezzo di vendita sia quel-
lo di installazione.
(www.ecoage.com)
68
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Pannelli solari per monumenti
ed edifici depoca
Il sistema che potr portare luomo
a viaggiare nelluniverso
Enel vende energia verde alle Cartiere Cariolaro
L
e Cartiere Cariolaro ed Enel
Energia hanno sottoscritto
un accordo per la fornitura di
Energia Verde proveniente al 100%
da fonti rinnovabili. Si tratta di ener-
gia elettrica prodotta dallacqua,
dal sole e dal vento che alimente-
r gran parte degli impianti di pro-
duzione della Cartiera innescando
un ciclo virtuoso amico dellam-
biente. Le Cartiere Cariolaro han-
no infatti acquisito da Enel Energia
speciali certificati, denominati Recs
(Renewable Energy Certificate
System), che vengono emessi nel-
lambito di un sistema di certifica-
zione internazionale che coinvol-
ge 18 Paesi europei, istituito per fi-
nanziare, su base volontaria, la ge-
nerazione di energia verde. Grazie
a questo accordo, le Cartiere Ca-
riolaro potranno avvalersi delluti-
lizzo del marchio 100% energia
verde, rilasciato da Enel Energia
e di propriet della Onlus Reef. Il mar-
chio , inoltre, certificato dal Cesi.
Il sistema di certificazione previ-
sto dal contratto verde impone
inoltre che l80% dei proventi deri-
vanti dalla cessione duso del mar-
chio siano investiti dalla Onlus Reef
in iniziative legate allo sviluppo e al-
la promozione dellenergia gene-
rata da fonti rinnovabili. Enel Ener-
gia il primo grossista italiano au-
torizzato a offrire al mercato ener-
gia elettrica con il marchio 100%
energia verde, un contratto speciale
che lazienda propone in unottica
di condivisione con i propri clienti
sia di obiettivi economici sia di va-
lori etici. Limpegno profuso in que-
sta operazione dalle Cartiere Ca-
riolaro conferma la volont della-
zienda padovana di contribuire con-
cretamente a soluzioni che mirano
ad inquadrare la sua missione azien-
dale in un contesto etico e solida-
le, a tutto vantaggio dellambiente
e della qualit della vita in generale.
Lacquisto di Energia Verde rap-
presenta, infatti, la crescente im-
portanza che le Cartiere Cariolaro
attribuiscono non solo ad un corretto
rapporto con lambiente, ma an-
che ad una costante attivit per
continuare a migliorarlo, puntando
ad incrementare lutilizzo di siste-
mi di generazione eco-compatibili.
(fonte E-gazette)
tection Agency 1994). Un motivo che
di per s sufficiente per com-
prendere lo stato danimo dei cit-
tadini e le mobilitazioni sociali in que-
sti casi.
Fin qui i principali vantaggi e svan-
taggi di un termovalorizzatore.
Va da s che i rifiuti in qualche
modo devono essere trattati e la pre-
cedente politica delle discariche
ha manifestato tutti i suoi aspetti
fallimentari. Lo stesso riciclaggio dei
rifiuti in Italia non sembra aver ri-
cevuto attenzione ed investimen-
ti, probabilmente anche a causa del
disinteresse dei governi centrali
degli ultimi decenni.
La termovalorizzazione potrebbe
essere la strada migliore per usci-
re dalla crisi rifiuti italiana.
Purtroppo latteggiamento impo-
sitivo da parte degli amministratori
nel costringere i malcapitati citta-
dini a convivere con un impianto di
termovalorizzazione non aiuta alla
comprensione reale del problema e
non spinge alla collaborazione le
parti in causa. Nel caso dei termo-
valorizzatori fondamentale un at-
tento esame dellimpatto ambien-
tale e, soprattutto, dellimpatto sul-
la salute dei cittadini.
inoltre prioritaria la trasparenza
e la concertazione delle scelte con
i cittadini del luogo. Solo in questo
modo potr avviarsi una concreta col-
laborazione tra cittadini e ammi-
nistrazioni nella complessa gestio-
ne del sistema rifiuti. Senza che i cit-
tadini debbano scendere in stra-
da per protestare contro decisioni
imposte dallalto e senza necessit
di impiegare centinaia di agenti
delle forze dellordine solo per pro-
teggere i cantieri destinati a co-
struire un termovalorizzatore. Il
problema sociale che ne consegue
evidente. Affrontarlo brutalmente
considerando i cittadini come ir-
responsabili potrebbe essere per-
sino controproducente per lo-
biettivo finale: uscire dallemer-
genza rifiuti in Italia.
(www.ecoage.com) La termovalorizzazione
Rinnovabili
A
Venaria, nel fabbricato de-
stinato a teatro e sala poli-
funzionale, stata previ-
sta la climatizzazione estiva ed in-
vernale e il riscaldamento invernale
solo nei servizi igienici destinati
al pubblico. Gli impianti per i
grandi ambienti sono del tipo
a tutta aria con 2 unit di trat-
tamento, rispettivamente al
servizio della sala teatro e
della sala hall polivalente.
La produzione di fluido cal-
do effettuata tramite gene-
ratore di tipo modulare ali-
mentato a gas metano; men-
tre la produzione di fluido freddo
effettuata da gruppo frigorifero
con compressore endotermico ali-
mentato a gas metano e conden-
sazione ad aria.
SISTEMA SOLARWALL
E RINNOVO ARIA
prevista la realizzazione di un mu-
ro solare sulla facciata sud del fab-
bricato con lo scopo di aspirare e
preriscaldare in inverno, grazie al-
la radiazione solare, laria esterna
destinata al rinnovo dellaria am-
biente. La fornitura impiantistica
esclude la fornitura
del Solarwall e del-
le carpenterie e
strutture connesse
al suo sostegno;
comprende i cana-
li di presa daria per
il collegamento.
Laria esterna aspi-
rata attraverso i mi-
cro-fori posti sulla facciata esterna
di captazione in lamiera di allumi-
nio, viene convogliata in un col-
lettore disposto sul margine della
copertura lungo la parete solare ed
immessa nelle uta da apposite se-
zioni ventilanti facenti parte di cia-
scuna di esse.
Su dette uta, in parallelo, previ-
sta la presa aria esterna diretta, per
il funzionamento estivo; sono pre-
viste con le seguenti sezioni:
presa di aria esterna e da Solar-
wall;
ripresa aria ambiente
filtrazione
recuperatore statico
batterie di preriscaldamento e
raffreddamento
ventilatore di mandata.
Il sistema completato dalla re-
golazione antigelo agente dauto-
rit nellapertura della valvola del-
la batteria di preriscaldamento e nel-
larresto del ventilatore. Le se-
zioni filtranti saranno dotate di
pressostato differenziale per la se-
gnalazione di intasamento filtri.
REGOLAZIONE
E FUNZIONAMENTO
Per limpianto Solarwall sono pre-
viste le seguenti fasi di funziona-
mento invernale:
fase di preriscaldamento con im-
piego dellaria esterna aspirata dal
sistema solarwall;
fase di messa a regime da effet-
tuarsi con solo ricircolo di aria
ambiente;
fase di regime con apertura
serranda esterna fino alla per-
centuale di apertura imposta-
ta con potenziometro in fun-
zione del reale affollamento
della manifestazione (a di-
screzione del conduttore);
fase di free-cooling con impiego
di tutta laria esterna prevista.
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 69
UNA PARETE SOLARE
Meccanismi di risparmio energetico
Soluzione per il preriscaldamento dellaria esterna destinata alla ventilazione e al riscalda-
mento degli ambienti
Funzioni sonda esterna
Commutazione automatica est.-inv.
Regolazione climatica fan coils
Controllo Solarwall
Comandi marcia e arresto ad orario per fase
preriscaldamento da Solarwall - Controllo
ventilatore pilota Solarwall inv.
Comandi marcia e arresto ad orario per fase
messa a regime
Ventilatore pilota Solarwall est.-inv.
Generatori inv.
Pompe circuito fan coils est.-inv.
Gruppo frigorifero est.
Ventilatori ripresa e mandata uta1 est.-inv.
Ventilatori ripresa e mandata uta2 est.-inv.
Gestione sistema Solarwall - (solo inverno)
Avviamento del ventilatore presa aria esterna
Solarwall con consenso del ventilatore pilo-
ta secondo confronto di temperatura tra aria
esterna e aria prelevata dal ventilatore pilota
e previo consenso con deltaT positivo (regola-
bile) minimo di 5 C (a favore dellaria del
Solarwall)
Gestione aria esterna nelle fasi di funziona-
mento
Preriscaldamento con Solarwall (inverno): ser-
randa aria esterna diretta - chiusa; valvola
riscaldamento - chiusa; pompa secondaria uta
- esclusa.
Messa a regime (est.-inv.): controllo da sonda
ambiente; funzionamento a solo ricircolo;
sistema Solarwall - escluso.
Funzionamento a regime: sistema Solarwall atti-
vo secondo il proprio sistema di controllo; ser-
randa aria esterna in apertura fino a percentua-
le minima prestabilita tramite potenziometro.
Funzionamento free cooling: confronto tempe-
ratura esterno ambiente con differenziale
favorevole su aria esterna e conseguente tota-
le apertura della presa aria esterna diretta; la
presa aria esterna da Solarwall in detta
condizione deve essere stata aperta dal pro-
prio sistema di controllo.
Preriscaldamento con sistema Solarwall
In inverno e nelle mezze stagioni, nella gior-
nata in cui previsto il funzionamento dei
grandi ambienti, deve essere possibile sfrut-
tare questa energia termica, subordinando
lavviamento delle uta al consenso di tempe-
ratura previsto dal sistema Solarwall, con
un comando orario che inizier dalle prime ore
del mattino.
CHE COSA GARANTISCE LIMPIANTO?
Rinnovabili
I collettori solari ad aria Solarwall (www.solarwall.it), di bre-
vetto canadese, sono una soluzione, a basso costo, per il preri-
scaldamento dellaria esterna destinata alla ventilazione e al
riscaldamento degli ambienti. Il collettore solare si configura
come una controparete verticale, in lamiera di alluminio greca-
ta e microforata, che crea una intercapedine stagna davanti alle
facciate, esposte prevalentemente a sud, dei fabbricati.
Un ventilatore, a bassa velocit, crea una depressione nellin-
tercapedine e laria viene aspirata, nella quantit prevista dal
progetto, solo attraverso i fori, che sono stati adeguatamente
previsti nel numero e nella disposizione, unitamente alla metra-
tura complessiva del collettore. Il collettore capta lenergia
solare, quando disponibile, e la trasmette allaria nellinterca-
pedine. Al risparmio di energia e alla conseguente diminuzione
dellimpatto ambientale, si aggiungono la semplicit e lassen-
za pressoch totale di manutenzione, e il costo di investimento
contenuto, che permette tempi di ritorno brevi.
CHE COSA SONO?
SEZIONE MURO SOLARE
SOLARWALL
IN ACCIAIO INOX
Sile Sole Monoblocco Inox (www.si-
le.it) un impianto solare a circo-
lazione naturale per produzione
di acqua calda sanitaria con bolli-
tore interamente in acciaio inox
Aisi 316. Il sistema completo di
ogni collegamento ed accessorio,
precablato, per garantire la massima
rapidit di montaggio.
Lapparecchiatura comprende tre
componenti principali:
accumulatore cilindrico orizzon-
tale completamente in acciaio
inox Aisi 316 della capacit uti-
le di l 150, ad intercapedine,
pressione di normale esercizio
sanitario 6 bar e pressione di
bollo di 8 bar, fortemente co-
ibentato in poliuretano espanso
rigido a cellula chiusa dello spes-
sore di 5 cm e rivestimento con
mantello a tenuta in lamiera dac-
ciaio inox di eccellente aspetto
estetico;
pannello solare Sile modello R
del tipo a piastra assorbente pia-
na metallica, superficie 1,95 m
2
,
pressione max di esercizio 6 bar,
temperatura di lavoro -25 C +95
C, capacit l 2,5, peso kg 40, N
4 attacchi 3/4;
accessori per un rapido mon-
taggio sia a tetto che in piano; kit
accessori completo di tutto il ne-
cessario per la messa in funzio-
ne dellimpianto.
Il pannello solare Sile adatto a sod-
disfare le esigenze di acqua calda
sanitaria di una famiglia di 3-4 per-
sone ed concepito come inte-
grazione della caldaia a gas tradi-
zionale, avendo funzionamento e
rendimenti variabili durante le va-
rie stagioni dellanno in funzione del-
le condizioni di solarizzazione del
luogo in cui viene installato.
Ha ottenuto il certificato di con-
formit Enel, mentre le prestazio-
ni termiche sono state verificate dal-
la Conphoebus.
servizio lettori 103
A CIRCOLAZIONE
DIRETTA
Solarmax di Thermomax (www.
thermomax.it) un pannello so-
lare a circolazione diretta. Il prin-
cipio del sistema consente di rag-
giungere straordinari risultati in
termini di efficienza. costituito da
un collettore in rame che racco-
glie i tubi solari sottovuoto, il tut-
70
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
DAL MERCATO
Rinnovabili
servizio lettori 631
Elan s.r.l. - Via Osimana, 70 - 60021 Camerano (AN) - Italy
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to corredato e fissato da strutture
in acciaio inox. Allinterno di ogni
tubo solare, il calore viene trasfe-
rito dalla piastra captante al cor-
rispondente scambiatore di calore,
localizzato nel collettore, attra-
verso la circolazione del fluido
idraulico in un condotto in rame dal
particolare design fissato lungo la
parte posteriore della piastra cap-
tante. Il condotto caratterizzato
da un originale sistema di divisio-
ne (brevettato) in grado di separare
il liquido idraulico in ingresso da
quello riscaldato in uscita. La pia-
stra captante e il condotto in rame
si trovano allinterno del tubo so-
lare totalmente sigillati in condizioni
di sottovuoto. Le condizioni crea-
te allinterno del tubo solare ga-
rantiscono non solo un perfetto
isolamento termico, ma anche
unottima protezione da condizio-
ni atmosferiche avverse (umidit o
inquinamento). Lelevato grado di
isolamento raggiunto anche nel
collettore assicura perdite mini-
me di calore. Il sistema consente in-
stallazioni di tipo verticale, oriz-
zontale o inclinata. Il pannello di-
sponibile in due dimensioni: da 20
e da 30 tubi. Ogni tubo solare pu
essere manualmente adattato (ro-
tazione massima disponibile +/-
30) in modo da predisporre il si-
stema ad unesposizione ottimale.
servizio lettori 104
A CIRCOLAZIONE
FORZATA
I collettori solari mod. Sct, intera-
mente progettati, prodotti e distri-
buiti dalla Ecosol, rappresentano la
sintesi di una lunga ed importante
esperienza, maturata sin dal 1989.
Le principali caratteristiche sono:
piastra captante in rame seletti-
vo BluSelect con saldatura ca-
pillare o ad ultrasuoni assor-
banza 0,950 - riflettanza +/- 0,05;
fascio tubiero Cu 10 - colletto-
re principale CU 22;
raccordi idraulici in ottone pe-
sante 3 femmina;
supporti in tecnopolimero ePla-
stic tra i raccordi idraulici del
collettore ed il profilo in alluminio
con funzione portante ed iso-
lante;
cornice del collettore in allumino
anodizzato estruso;
angolari di irrigidimento in tec-
nopolimero RePlastic;
vetro solare, temperato anti-
grandine e prismatico ad eleva-
te trasmittanza;
tenuta vetro con doppia guarni-
zione Epdm;
isolamento fondo: lana di roccia
40 mm da 60 kgmc;
isolamento laterale: lana di roc-
cia 20 mm da 100 kgmc.
servizio lettori 105
PER ACQUA CALDA
SANITARIA
Il sistema solare Equator di Idal-
termo (www.idaltermo.it) un si-
stema a circolazione forzata: in-
fatti la circolazione avviene per
mezzo di una pompa comandata da
una centralina elettronica e ga-
rantisce acqua calda anche in as-
senza di sole, grazie allo scambia-
tore di calore immerso nel boiler ali-
mentato a sua volta da una qual-
siasi caldaia. garantito 5 anni
ed completo di: collettori solari se-
lettivi Venere Pc200Bs; boiler smal-
tato idoneo per usi sanitari a dop-
pio scambiatore coibentato con
poliuretano espanso, protezione
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 71
Rinnovabili

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attiva con anodo di magnesio;


struttura di sostegno per tetti pia-
ni o per tetti inclinati; solarbox.
Questultimo composto da un
circolatore di 5 m, una centralina so-
lare con le seguenti caratteristi-
che:
rel per comando;
due sonde ptc;
un display digitale luminoso di con-
trollo temperature;
due livelli di programmazione dei
parametri di funzionamento;
protezione antigelo e sovratem-
peratura;
diagnostica di avaria sonde.
Il sistema viene fornito con tutti gli
accessori. Tutti i componenti sono
racchiusi in una scocca di acciaio
inox.
servizio lettori 106
TUTTO PERFETTAMENTE
REGOLATO
Mentre sul tetto il collettore sola-
re cattura i raggi del
sole in modo visibile,
altri componenti del-
limpianto prestano i
loro servizi: il set idrau-
lico e la regolazione.
Il primo il cuore del
sistema ed composto
da una pompa che tra-
sporta il medio scal-
dante attraverso il
sistema, da una val-
vola di sicurezza e da un in-
dicatore di temperatura; il se-
condo invece regola lottimale
sfruttamento dellenergia solare
ricavata.
Buderus (www.buderus.it) offre
set idraulici Logasol KS01/02...R
per 5, 10 o 20 collettori e con in-
tegrata la regolazione solare Lo-
gamatic per una o due utenze.
Le principali caratteristiche sono:
tutte le parti di funzione e si-
curezza sono integrate in una
unit compatta semplice da
montare;
regolazione del numero di giri del-
la pompa in funzione della tem-
peratura del collettore e del-
laccumulatore, per sfruttare al
meglio il variabile irraggiamento
solare;
segnalazione delle temperatu-
re del collettore e dellaccumu-
latore, delle ore di esercizio e de-
gli avvisi di errore;
facilit duso grazie ai menu
guida;
molteplici possibilit dinstal-
lazione;
disponibili in colore bianco o blu.
servizio lettori 107
UGUALI
ALLE FINESTRE
Nei paesi mediterranei il sole un
ospite quotidiano e produce ener-
gia durante tutto larco dellan-
no. Proprio per questo, Velux
(www.velux.it) ha ideato un si-
stema solare in grado di cat-
turare lenergia del sole e di
convertirla in acqua calda
per utilizzo domestico. Il si-
stema si compone soltanto di
tre elementi: i collettori solari,
un serbatoio solare per la rac-
colta dellacqua calda e un tubo
di raccordo flessibile.
Linstallazione davvero sem-
plice, i costi sono ridotti al mini-
mo e tutto il necessario viene
fornito dal produttore. I sistemi
solari Velux sono disponibili in due
versioni:
Solar Maxi - larea del colletto-
re di 2,7 mq e il serbatoio ha
una capienza di 200 litri;
Solar Maxi Plus - larea del col-
lettore di 3,72 mq e il serbatoio
ha una capienza di 200 litri.
Ai collettori solari possibile ab-
binare una finestra per tetti Velux
nuova o gi esistente, miglioran-
do laspetto della casa e consen-
tendo di sfruttare il sottotetto.
Il serbatoio solare in acciaio
inossidabile, mentre le valvole e
gli accessori sono protetti da un
contenitore dal design piacevole.
servizio lettori 108
72
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NEWS
Enel Green Power, nuova centrale eolica
Il giorno 16.07.2004 alle ore 16:00, ha effettuato il primo parallelo
sulla rete a 150 kV la centrale eolica di Serra Marrocco di propriet
Enel Green Power, situata a Nicosia (provincia di Enna - area terri-
toriale di Palermo). Limpianto ha una potenza complessiva di 46,75
MW ed immette energia elettrica sulla rete A.T. tramite la cabina di
consegna a 150 kV di Serra Marrocco Nicosia (di propriet Enel
Distribuzione).
Il sole a Vicenza
La sesta edizione di Solarexpo (www.solarexpo.com), la mostra
convegno del settore energetico rinnovabile dellarea euromediter-
ranea, si svolger dal 19 al 21 maggio 2005 presso la Fiera di
Vicenza.
UE punta sullidrogeno
Uscire dalla cultura del petrolio e ridurre la dipendenza energetica
dalla principale fonte fossile che, visto il caro-greggio, anno dopo
anno fa innalzare i costi delle bollette continuando a mettere sotto
pressione leconomia europea. questo lo scenario di fondo del cre-
scente interesse di Bruxelles nei confronti dellidrogeno, vettore
energetico pulito che potrebbe nel lungo termine rimpiazzare loro
nero, salvando benessere e ambiente. Anche se oggi ancora trop-
po costoso, lidrogeno comunque destinato ad avere un ruolo cre-
scente quale fonte energetica dellEuropa. Proprio per questa ragio-
ne, nel gennaio scorso la Commissione europea ha varato una
Piattaforma europea per lidrogeno e le pile a combustibile, un
gruppo di alto livello per studiare i diversi aspetti della nuova tec-
nologia. (e-gazette)
Non deve restare in ombra
Il neo Presidente di Itabia - Italian Biomass Association, Sanzio
Baldini, ha dichiarato che almeno 500.000 ettari di terreni ex-agri-
coli potrebbero essere destinati a coltivare piante arboree a rapida
crescita da destinare alla produzione di energia (termica o elettri-
ca), con un potenziale contributo al fabbisogno energetico naziona-
le di 2 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) ed una cor-
rispondente riduzione di emissioni di gas serra. Gli impianti di que-
sto tipo, gi diffusi in altri paesi europei, stentano a decollare in
Italia per due motivi, in particolare:
la carenza di incentivi per sostenere le spese di impianto e manu-
tenzione;
la difficolt per le aziende agricole ad adeguare il parco macchine.
La legislazione in materia, gi non favorevole, non viene neppu-
re resa operativa, come dimostra lancora non attuato Decreto
legislativo 387 del 2003, di riforma del sistema elettrico da fonti
rinnovabili.
Interessanti esempi di realizzazione di filiere bioenergetiche, come
i progetti Probio della Basilicata e del Lazio, dimostrano la fattibili-
t economica ed ambientale della valorizzazione di biomasse vege-
tali e dovrebbero costituire uno stimolo per replicare le iniziative in
tutto il territorio.
Che cos Energy Trophy?
una competizione europea sul risparmio energetico, finanziata
dal Programma Save della Commissione Europea DG Energia e
Trasporti, tra 50 aziende provenienti da sei paesi europei: Francia,
Germania, Ungheria, Italia, Polonia e Gran Bretagna. Ciascun par-
tecipante deve riuscire a risparmiare pi energia possibile in un edi-
ficio per uffici nellarco di un anno, utilizzando unicamente misure
a costo zero (modificando i comportamenti, ad esempio spegnendo
le luci, abbassando il riscaldamento ... - non sono valutati risparmi
legati ad investimenti in apparecchiature o lampadine a risparmio
energetico...). Tutti i partecipanti possono avvalersi di utili suggeri-
menti sul risparmio energetico nei propri uffici, disponibili presso il
sito internet www.energyoffice.org, che fornisce unit didattiche,
etichette per le apparecchiature, checklists, ed informazioni sulle
possibilit di risparmio energetico in 4 lingue (inglese, tedesco,
francese e spagnolo).
Rinnovabili
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Uno studio accurato delle dispersioni termiche allinterno del corpo, ha


permesso di relizzare ITINERA un appparecchio assolutamente versatile,
in grado di poter alloggiare potenze da 70W a 400W in Classe I e da
70W a 250W in Classe II.
Il corpo ITINERA consiste in
una doppia valva in
pressofusione di alluminio, con
chiusura a clip anteriore in
acciaio inox, riflettore regolabile,
stampato in monopezzo, in
alluminio di elevata purezza,
brillantato e ossidato, con emissione
luminosa tipo cut-off nella versione
vetro piano.
Due versioni: tipo vetro piano
temperato e coppa in
policarbonato trasparente anti U.V.
ITINERA rappresenta uno dei pi
avanzati sistemi di illuminazione
stradale in Europa.
ITINERA il
risultato della nostra
lunga esperienza nel settore, di
una grande attenzione allo sviluppo
delle tecniche di riduzione
dellinquinamento luminoso, di
studi approfonditi sul comfort visivo
notturno e di un gusto preciso del
design moderno, gradevole ed
elegante.
IL SISTEMA AVANZATO PER LILLUMINAZIONE STRADALE
I COLORI ITINERA
Grigio/Nero Blu/Grigio Verde/Grigio
IP 66
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 75
Vetrina
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a cura di Fulvia C
attaneo
Pensati per essere universali
Il videocitofono Swing di BTicino
(www.bticino.it) si presenta con
monitor piatto in bianco e nero e
in tre varianti cromatiche: cene-
re, bianco e corda, in versione vi-
deo e audio due fili e video e au-
dio analogici.
Le forme sobrie permettono un in-
serimento armonico nellambiente
di questi posti interni, che si in-
tegrano perfettamente con la pa-
rete, grazie anche allo spessore ri-
dotto e allinstallazione che, tra-
mite unopportuna staffa, evita
la posa di scatole da incasso.
Tutte e tre le varianti di colore pre-
sentano una tonalit neutra e, in
linea con le attuali tendenze del-
larredamento, non riflettono la
luce.
I posti interni della linea Swing so-
no disponibili in versione audio o
video con tecnologia digitale, due
fili e otto fili, o con tecnologia
analogica.
Il posto interno video, sia nella ver-
sione digitale sia in quella ana-
logica, dotato di cinque pul-
santi: il primo per lazionamento
della serratura, il secondo per
laccensione delle luci scale, gli al-
tri sono personalizzabili. A questi
tre pulsanti possibile associare
particolari funzioni come, per
esempio, lintercomunicazione
con altri interni o la realizzazione
di semplici automazioni dome-
stiche. Il posto interno audio, in-
vece, prevede due versioni: una
analogica, con il classico tasto
per lapertura serratura, laltra
digitale con quattro tasti che per-
mettono anche lintercomunica-
zione o lo svolgimento di sempli-
ci funzioni, come nellanalogo vi-
deocitofono. I posti interni due
fili Swing sono integrabili nel si-
stema domotico My Home e con-
sentono di realizzare diverse au-
tomazioni domestiche.
servizio lettori 109
Ascolta, vede, arreda
Unestetica attuale e una intrin-
seca solidit rendono moderna
la serie videocitofonica Compact,
disegnata da Franco Teodoro e
proposta da Aci Farfisa (www.aci-
farfisa.it). Per questa serie di po-
sti interni lazienda di Osimo (An-
cona) ha adottato la soluzione a
chiamata elettronica, che garan-
tisce una particolare qualit di
funzionamento. Il monitor, semplice
da installare, si presenta com-
patto e integra in un solo ele-
mento tutte le funzioni. La tec-
nologia impiantistica a cavo co-
assiale identica per le versioni
da incasso e reflex fornite di se-
rie con tre pulsanti, alle quali sta-
to aggiunto il modello Flat
KM8100W a montaggio superfi-
ciale, mentre per gli impianti sem-
plificati il modello il KM8111W.
Non si dimenticato di inserire nel-
la gamma anche un citofono che
permette di affrontare, nelle sue
due versioni KM810W e KM811W,
installazioni audio a cablaggio
4+1 o semplificato 1+1 o di rea-
lizzare impianti misti.
Unaltra proposta di Aci Farfisa
la serie Matrix antivandalo, nata
dallesigenza di offrire una linea
di posti esterni le cui caratteristiche
siano determinate da specifici
parametri di resistenza mecca-
nica. Adatta quindi a garantire
affidabilit rispettando valori IP e
IK, che qualificano, rispettiva-
mente, la misura dimpermeabilit
ai liquidi e dinviolabilit ad oggetti
sottili e la capacit di garantire il
funzionamento anche in caso di for-
ti sollecitazioni meccaniche. I va-
lori numerici da considerare pi ido-
nei sono di 45 per il grado IP e 09
per il grado IK. Per Matrix sta-
ta creata una struttura modulare
che permette lo sviluppo compo-
nibile della pulsantiera, grazie al-
lunione di pi elementi. Si im-
plementata la telecamera orien-
tabile manualmente in fase din-
stallazione per ottenere linqua-
dratura desiderata dellarea cir-
costante. Questa qualit diventa
essenziale nei casi in cui il mon-
taggio sia effettuato su muretti di
cinta o su stipiti particolarmente
ridotti di ingressi o cancelli. I mo-
duli e i pulsanti di chiamata, con-
venientemente situati a filo del pro-
filo della placca, sono di acciaio
inossidabile mentre, per quanto ri-
guarda la struttura che sostiene
i vari moduli, si adottata la so-
luzione di una cornice in alluminio
pressofuso. La cornice, i moduli
e le scatole da incasso sono sta-
ti ideati seguendo geometrie ta-
li da permettere il montaggio sia
in sviluppo verticale che oriz-
zontale dei posti esterni.
servizio lettori 111
www.reedbusiness.it
Modulare e blindata
La pulsantiera videocitofonica K-Steeel
proposta da Urmet (www.urmetdomus.it)
stata progettata non solo per essere
resistente e sicura, ma anche per offrire
unimmagine elegante e di facile utilizzo. I
suoi moduli componibili - realizzati in
acciaio a finitura lucida - sono stati infatti
progettati per offrire numerose possibilit
di personalizzazione; i pulsanti e i
segnanome, caratterizzati da
forme attentamente studiate,
sono retroilluminati con led
verdi e raccolti in una cornice
in acciaio lucido (ma anche
disponibile in ottone Pvd). La
robustezza garantita:
resiste alla penetrazione di oggetti solidi
di dimensioni superiori a un millimetro, ai getti
dacqua e al fuoco, raggiungendo la classe IP45.
servizio lettori 110

Forme sobrie e tre varianti


di colore per Swing
K-Steel,
pulsantiera
robusta ed
elegante
Apparecchio flat
della serie Compact
La serie Matrix antivandalo ha una
struttura modulare per lo sviluppo
componibile della pulsantiera
VETRINA VIDEOCITOFONIA
76
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Il sistema che piace
Lynea YV un videocitofono che
mette daccordo installatori e
utenti. Bpt (www.bpt.it), infatti,
riuscita a coniugare il design e
le prestazioni con la semplicit
di installazione e di utilizzo.
Si tratta di un
apparecchio ca-
ratterizzato da
un unico moni-
tor per due di-
versi tipi di staf-
fe da parete - gi dotate di cor-
netta - studiate una per lin-
stallazione a cablaggio tradizio-
nale (sistema 200) e una per lin-
stallazione con sistema sempli-
ficato a due fili (sistema 300).
Sulle staffe, ad innesto - senza vi-
ti di fissaggio - trova posto il
modulo video, disponibile in ver-
sione B/N oppure a colori, se-
condo le preferenze delluten-
te. Questa particolare scelta tec-
nologica permette la modifica o
la sostituzione del modulo vi-
deo in qualsiasi momento, sen-
za dover intervenire sui colle-
gamenti.
Se poi il videocitofono deve es-
sere intercomunicante, suffi-
ciente aprire il modulo della cor-
netta, anchessa fissata senza
viti, per inserire
fino a 6 pulsan-
ti ausiliari. Con
Lynea YV, Bpt
offre non solo un
prodotto dal de-
sign accurato,
ma anche un vi-
deocitofono ric-
co di dotazioni
di serie, quali
apriporta, luce
scale, autoinse-
rimento e sele-
zione ciclica dei
posti esterni, ol-
tre a 2 pulsanti
per applicazioni
ausiliarie. importante notare
che, grazie alla funzione di au-
toinserimento e selezione ciclica
dei posti esterni, un semplice
impianto videocitofonico Lynea
YV pu diventare un impianto di
videosorveglianza, ideale per far
fronte alla sempre crescente ne-
cessit di sicurezza e di miglio-
ramento della qualit della vita.
servizio lettori 112
Il mondo a colori
Diva il monitor a colori propo-
sto da Comelit Group (www.co-
melit.it).
Il design la prima caratteristi-
ca di rielievo, tant che stato
selezionato tra i migliori pro-
dotti partecipanti al Premio In-
tel Design Augusto Morello.
Il display lcd a colori alta riso-
luzione 3,5 e la funzione vivavoce
sono altre caratteristiche inno-
vative che contraddistinguono
questo videocitofono.
Tre soli cm di spessore permet-
tono il montaggio a parete del
monitor senza alcuna necessi-
t di incasso.
Una particolare base da tavolo
permette, in un attimo, di tra-
sformare lapparecchio in un raf-
finato monitor da scrivania, cio
in un inconfondibile comple-
mento di arredo.
Anche le prestazioni tecnologi-
che sono di tutto rispetto: un
monitor vivavoce, dotato anche
di funzione privacy che con-
sente di escludere temporanea-
mente il servizio di chiamata (ad
esempio durare la notte o i week-
end); comandi di regolazione
della luminosit video e del vo-
lume di chiamata, pulsante apri-
porta e pulsante di abilitazione
fonica permettono di persona-
lizzare, a seconda delle esigen-
ze, le principali funzioni del vi-
deocitofono.
Attenti studi progettuali hanno
portato alla realizzazione di un
unico monitor con apposite staf-
fe dedicate secondo il cablag-
gio utilizzato; sono disponibili, in-
fatti, tre diversi tipi di staffe a se-
conda del cablaggio: tradizio-
nale, semplificato e digitale Co-
melbus.
Bpt Lynea YV, di
fronte e di profilo
C
era una volta il campa-
nello. Posto fuori dal
portone o dal cancello,
obbligava ad affacciarsi - o ad-
dirittura a scendere - per verifi-
care lidentit del visitatore. Ma
un comodo strumento - il citofono
- ci ha liberato da questa schia-
vit e ci ha dato il piacere di ri-
conoscere dal suono della voce
larrivo della persona attesa. In
sostanza: un prolungamento del
nostro orecchio e delle nostre
corde vocali. Poi, il videocitofo-
no ha prolungato anche le ca-
pacit dei nostri occhi - gi ben
allenati dalla societ delle im-
magini - assicurandoci sia la pri-
vacy sia la sicurezza.
Un settore, quello della citofonia
e videocitofonia, che ha com-
piuto passi da gigante utiliz-
zando le continue evoluzioni del-
lelettronica. E se in un non lon-
tano passato questi apparecchi
venivano sistemati in modo che
fossero notati il meno possibile,
oggi essi si integrano negli am-
bienti e nei loro arredi, con im-
pianti coordinati nellestetica e
nei colori. Inoltre, con la segre-
teria videocitofonica possibile
pre registrare un messaggio di ri-
sposta al videocitofono, che con-
temporaneamente mette in fun-
zione la telecamera per riprendere
la persona che ha cercato di rag-
giungerci a casa nostra.
Ma andiamo per gradi. La cito-
fonia, nata in Italia allinizio de-
gli anni sessanta, si inseriva in
un quadro pi generale che da-
va il via al miglioramento della
qualit della vita nelle abitazio-
ni. Fino a quel momento, le chia-
mate di chi arrivava alla porta di
casa erano eseguite con pul-
santiere molto semplici collega-
te a un campanello allinterno
dellabitazione. Non si sapeva
chi suonava, bisognava scende-
re ad aprire, senza poter verifi-
care in anticipo lidentit del vi-
sitatore.
Il miglioramento successivo fu lin-
serimento del comando per le-
lettroserratura, utile per agevo-
lare laccesso, soprattutto negli
stabili condominiali.
Lelettronica ha dato una forte
spinta: grazie ad essa stato
possibile inserire, allinterno del-
le pulsantiere, dei gruppi fonici
costituiti da microfono e alto-
parlante, mentre allinterno del-
labitazione sono stati inseriti
derivati citofonici, con i quali di-
ventato possibile effettuare una
conversazione tra interno ed
esterno.
Le dimensioni dei primi compo-
nenti elettronici obbligarono i
costruttori a realizzare derivati
interni piuttosto ingombranti,
collocati in apposite scatole. Le
chiamate dal posto esterno ve-
nivano effettuate verso un cica-
lino elettromeccanico collocato nei
derivati interni citofonici.
Ancora oggi, a distanza di de-
cenni, le esigenze funzionali di ba-
se di un impianto citofonico so-
no le stesse di quelle dei tempi
in cui part il progetto.
Levoluzione della tecnologia ha
avuto un notevole influsso sullo
sviluppo di tutti i sistemi di co-
municazione e non ha mancato
di portare uneffettiva ventata
dinnovazione anche nel settore
della comunicazione citofonica.
I sistemi analogici, ancora adot-
tati nelle installazioni di media e
piccola dimensione, stanno per-
dendo quote di diffusione a favore
di quelli digitali, che risultano
essenziali nei casi in cui le esi-
genze comunicative siano com-
plesse.
In pratica, gli obiettivi raggiun-
ti dal digitale riguardano fon-
damentalmente la riduzione del-
la complessit di cablaggio (aspet-
to da sempre limitativo nello svi-
luppo di installazioni estese):
tutto il lavoro che riguarda lin-
stallazione ne ha ricavato un in-
dubbio vantaggio, riducendo le
possibilit di errore grazie alla ri-
duzione del numero di collega-
menti e, quindi, del numero di
connessioni da effettuare.
La tecnologia digitale rende dun-
que possibile la realizzazione di
impianti estesi e complessi me-
diante lutilizzo di pochi fili, quin-
di in maniera semplice; con lap-
proccio analogico impianti simi-
li sarebbero possibili solo con
un notevole numero di conduttori
e, quindi, con complessi colle-
gamenti.
E la situazione diventa ancora pi
gravosa quando si debbono rea-
lizzare impianti con pi ingres-
si o con funzioni intercomuni-
canti.
I VANTAGGI
DEL DIGITALE
Le caratteristiche che contrad-
distinguono un sistema digitale
possono essere schematizzate
in due categorie fondamentali: la
prima tipicamente di concezione
tecnica e di conseguente impli-
cazione impiantistica; la secon-
da riguardante il comfort e le
prestazioni.
Dal punto di vista tecnico del
progetto e della ricaduta sulla
messa in opera sono da ritener-
si importanti alcuni aspetti:
linee guida pi chiare e uniformi
per quanto riguarda la pianifi-
cazione degli impianti e la con-
seguente messa in opera;
possibilit di utilizzo di tastiere
numeriche per effettuazione
della chiamata con conseguente
riduzione delle dimensioni del-
le pulsantiere e degli ingombri;
I SISTEMI DI COMUNICAZIONE DI FULVIA CATTANEO
Diva il monitor con display lcd a
colori alta risoluzione 3,5 e funzione
vivavoce
VETRINA VIDEOCITOFONIA
Comelit Group ha voluto creare
anche un kit per impreziosire
linterno e lesterno di tutte le abi-
tazioni: lart. 8161W contiene
tutto quanto necessario per la rea-
lizzazione di un impianto mono-
familiare a cablaggio tradiziona-
le. In questo kit previsto lutiliz-
zo della pulsantiera Powercom da-
gli inconfondibili led blu come po-
sto esterno e del monitor Diva co-
me monitor allinterno dellappar-
tamento.
servizio lettori 113
A prova di vandalo
Gli atti violenti, purtroppo, sono
sempre frequenti, e spesso ven-
gono rivolti anche verso pulsan-
tiere e installazioni videocitofo-
niche. Per questo Comelit Group
(www.comelit.it) ha realizzato
una pulsantiera antivandalo in
acciaio inox: veramente solida e
robusta ma dal design gradevole,
stata appositamente studiata per
resistere ai pi violenti attacchi di-
struttivi.
La pulsantiera Vandalcom ha ot-
tenuto lapprovazione del labo-
ratorio francese C.N.P.P., unico in
Europa in grado di verificare se un
prodotto realmente antivanda-
lo, rilasciando unopportuna cer-
tificazione.
Ogni dettaglio curato per es-
sere a prova di vandalo: la gri-
glia del portiere citofonico an-
tiperforazione e con alta prote-
zione antipioggia; la scatola da in-
casso in lamiera, resistente al-
lo strappo e dotabile di un ele-
mento anti tamper molto utile
per segnalare eventuali mano-
missioni della pulsantiera; anche
i cartellini portanomi sono in po-
licarbonato dallo spessore di 4
mm. Vandalcom pu essere uti-
lizzata per qualsiasi tipo di ca-
blaggio: tradizionale, semplifica-
to e digitale. La pulsantiera pu
essere di tipo tradizionale e quin-
di dotata di pulsanti a prova di
scasso, oppure di tipo digitale.
In questo caso la rubrica elettro-
nica memorizza fino a 400 utenti.
inoltre possibile dotare la pul-
santiera Vandalcom di appositi
moduli che consentono lapertu-
ra di ingressi, cancelli, portoni
eccetera.
La Vandalcom presenta inoltre
indubbi vantaggi anche in fase di
montaggio grazie ad appositi di-
stanziali che mantengono la plac-
ca fissata al muro durante il col-
legamento.
servizio lettori 114
Non solo videocitofono
C.D.V. Italia (www.cdvitalia.it) pre-
senta Ckv-56P, un videocitofono -
con monitor tft - lcd colore da 5 -
che consente di avere in ununica
macchina le funzioni tv, radio
AM/FM, telefono (solo in ricezione
a mani libere), memorizzazione dei
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 77
maggior facilit di installazio-
ne e minor incidenza di errore
di collegamento in virt della
riduzione del numero di cavi ne-
cessari;
semplificazione di impianto
soprattutto per situazioni con-
dominiali piuttosto estese;
maggiore standardizzazione
delle funzioni;
maggiore standardizzazione
degli apparati;
pi semplice identificazione
della topologia e della rintrac-
ciabilit di eventuali malfun-
zionamenti: manutenzione e
riparazione pi facili;
il minor numero di cavi con-
sente, con pi frequenza ri-
spetto ai sistemi tradizionali, lo
sfruttamento dei cavi di in-
stallazioni preesistenti.
Dal punto di vista del servizio e
delle prestazioni possiamo met-
tere in evidenza:
versatilit e potenziale inte-
grazione dei sistemi al colle-
gamento con apparecchi che
appartengono al mondo del-
lautomazione domestica;
utilizzo di interfacce a display
con repertorio per ricerca e in-
dividuazione del nominativo
dellutente e possibilit di mo-
strare messaggistica relativa sia
allo stato di funzionamento sia
allo stato delloperativit del si-
stema; la ricerca permette di
muoversi, tramite un cursore,
in un elenco di utenti proce-
dendo progressivamente in
senso crescente e decrescen-
te di ordine alfabetico;
chiamate e comunicazioni in-
tercomunicanti di semplice im-
plementazione;
chiamate e conversazioni con
il posto operatore (custode o
portiere);
sistemi antipanico e di sicu-
rezza;
implementazione sul posto
esterno di interfacce di con-
trollo accessi.
IL VIDEO
Negli anni 80, lavvento di tele-
camere di dimensioni ridotte ha
portato, infine, allinserimento
- nella targa esterna - anche di
una piccola telecamera e alla
realizzazione di derivati interni
videocitofonici, con ulteriore mi-
glioramento per la sicurezza del-
lutente: permettono il ricono-
scimento del visitatore allin-
gresso di unabitazione (sia es-
sa una casa indipendente, una vil-
letta a schiera o un condominio)
attraverso linquadratura della sua
immagine sul monitor posto al-
linterno.
Per una migliore comprensione, ecco un piccolo
elenco delle terminologie relative allimpianto
ed alla specificit dei componenti.
Il citofono lelemento posto allinterno
dellabitazione e consente la realizzazione
della comunicazione che pu essere stabilita
con il posto esterno, con il posto operatore o
con un altro citofono. Grazie a tasti
opportunamente predisposti, permette
lapertura della serratura elettrica o
lattivazione di altri servizi.
Il videocitofono oltre alla comunicazione,
secondo i parametri espressi per il citofono,
consente la visione dellinquadratura ripresa
dalla telecamera esterna.
Lo scambiatore (o commutatore) lelemento
del sistema preposto, grazie alla struttura
hardware e software, allo scambio della linea
e delle funzioni verso il posto esterno
chiamante.
Lalimentatore serve a fornire energia
allimpianto ovviamente convertendola, dalla
rete, a livelli adeguati di bassa tensione
continua o alternata.
Il posto esterno, solitamente in metallo: il
materiale pu essere lalluminio, lacciaio o
lottone od un insieme di questi secondo le
esigenze di robustezza, design; consente
leffettuazione della chiamata e contiene
lelettronica per lamplificazione del segnale
audio verso o proveniente dai posti interni e
per la gestione del segnale video.
La montante videocitofonica rappresentata
dallinsieme di cavi elettrici che vengono
predisposti per collegare i vari elementi del
sistema. Pu essere, a seconda del servizio
che assolve e della tecnologia, citofonica o
videocitofonica, analogica o digitale.
Il centralino di portineria lelemento la cui
presenza dipende dalle esigenze del
condominio, al quale possono essere
convogliate le comunicazioni allinterno
delledificio sia tra gli appartamenti sia tra
lesterno e linterno.
I moduli di decodifica di piano provvedono
alla decodifica dei dati e alla loro elaborazione
ed esecuzione.
Per protocollo si definisce linsieme di regole
e di contenuti software al fine di stabilire la
comunicazione.
CHE COS
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Vandalcom, pulsantiera antivandalo
in acciaio inox

CKV-56P un videocitofono che


consente di avere in ununica
macchina le funzioni tv, radio
AM/FM, telefono
VETRINA VIDEOCITOFONIA
78
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
messaggi, collegamento con tele-
camere (funzione tvcc) e, natural-
mente, videocitofono. Tutte le fun-
zioni sono attivabili con il teleco-
mando incluso. anche possibile
aggiungere una postazione vi-
deocitofonica interna (mod. Cdv-50).
Il pannello esterno, in acciaio inox,
pu essere scelto fra diversi modelli
da applicare o da incasso. Ckv-
56P si applica sotto ai pensili del-
la cucina o sotto una mensola, non
togliendo quindi spazio utile al-
lambiente.
Fra i prodotti della sua vasta gam-
ma C.D.V. ricorda il kit composto da
un videocitofono a colori o bian-
co/nero con schermo Tft - Lcd e po-
stazione esterna con telecamera a
colori o bianco/nero. Oltre al clas-
sico kit, composto da un videoci-
tofono interno con monitor Tft-Lcd
b/n da 4 (mod. Dpv-4KE) e una po-
stazione esterna, esiste la possibilit
di avere un modello, il Dpv-4HP, do-
tato di memoria fotografica digitale
da 32 o 64 immagini.
Il sistema permette di memoriz-
zare fino a 64 immagini di persone
che si presentano davanti alla po-
stazione esterna, attribuendo ad
ogni immagine data e ora della
chiamata.
servizio lettori 115
A completamento di gamma
Dopo il recente lancio sul mercato
della Serie 3000, una nuova linea di
citofoni e videocitofoni, Videx pro-
pone ora una nuova gamma di po-
sti esterni modulari. Una gamma
tanto nuova che non stato ancora
definito il suo nome. Questa linea
di posti esterni stata progettata
con lausilio dei pi recenti Cad
3D ed caratterizzata dallinno-
vativo design e da una serie di fi-
niture e accorgimenti: placca fron-
tale e tasti in acciaio inossidabile,
supporto per i moduli realizzato
in un unico pezzo di lega di alluminio
(per conferire maggiore robustez-
za e resistenza al posto esterno) con
sistema di fissaggio alla scatola
posteriore (da incasso o superfi-
cie) tramite viti di tipo torx (o altra
vite di sicurezza).
I posti esterni di questa nuova linea
sono disponibili per linstallazio-
ne da incasso o da superficie ed i
relativi moduli sono prodotti in
tutte le versioni: audio, video (con
telecamera orientabile in orizzon-
tale ed in verticale - 10 di movi-
mento in entrambe le direzioni),
moduli pulsantiera con pulsanti
singoli e doppi, per sistemi digita-
s
e
r
v
i
z
i
o

l
e
t
t
o
r
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7
3
1
Monitor Tft-Lcd b/n da 4:
una proposta C.D.V. Italia
Una serie di posti esterni modulari
proposti da Videx
VETRINA
li, per tastiere apri porta e moduli
con lettore di chiavi di prossimit.
servizio lettori 116
Il colore su tutte le soluzioni
Bticino (www.bticino.it) propone una
gamma di soluzioni colore com-
pleta, con prestazioni di alto livel-
lo e facile da installare. Lofferta co-
lore dispone delle medesime ca-
ratteristiche funzionali e installative
dellequivalente gamma in bian-
co/nero. La soluzione si realizza
nella linea di posti interni Pivot,
caratterizzati da una grande fles-
sibilit installativa che consente
la posa a parete, a incasso, a tavolo.
Inoltre, con la linea Pivot, Bticino
in grado di offrire posti interni co-
ordinati con le linee civili: sono in-
fatti disponibili posti interni bian-
chi coordinati con la linea Light, an-
tracite coordinati con Living e me-
tallizzati Tech coordinati con Light
Tech. La soluzione con monitor a co-
lori corrisponde allofferta in bian-
co/nero e comprende:
videocitofonia a colori 2 fili: lunica
soluzione colore attualmente pre-
sente sul mercato. Il sistema pi
semplice da installare nonch la
soluzione ideale per le ristruttu-
razioni;
kit a colori 2 fili: lofferta di pregio
per la villetta mono e bifamiliare,
facile e veloce da installare. Con
2 soli fili, alimentazione, monitor
e posto esterno, serratura com-
presa;
videocitofonia a colori analogi-
co/digitale: il monitor colore pu
essere impiegato per i grandi
impianti (fino a 1 km e 4000 in-
terni);
telefonia a colori (disponibile a bre-
ve): integra le funzioni di video-
citofonia e telefonia. Con un uni-
co apparecchio, il telefono con
monitor, possibile rispondere al-
la chiamata videocitofonica, at-
tivare la funzione di videocon-
trollo, oppure semplicemente te-
lefonare o azionare dispositivi
sia dalla casa sia da remoto.
servizio lettori 117
Una morbida Onda
I l vi deoci tof ono che Urmet
(www.urmetdomus.it) ha chia-
mato Onda unisce alla-
spetto accattivante una
notevole ergonomia del
microtelefono, per una im-
pugnatura piacevole, co-
moda e sicura.
In pi, si presenta in una gamma
di colori che personalizzano la ma-
scherina - verde, blu, giallo, bron-
zo, antracite e radica di ciliegio
- e che rendono questo appa-
recchio ancora pi facilmente
integrabile in ogni tipo di arredo
della casa.
servizio lettori 118
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 79
LA TRIVENETA CAVI
E-mail: info@latrivenetacavi.com
www.latrivenetacavi.com
I cavi,
prodotti in Italia,
pi venduti
in Europa.
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1
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3
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Posto interno
videocitofonico Pivot Tech
Onda, il videocitofono con
mascherina intercambiabile
VIDEOCITOFONIA

VETRINA VIDEOCITOFONIA
80
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Vivavoce bicanale
Il sistema audio vivavoce applica-
to alla citofonia e alla videocitofo-
nia, prodotto storico di Amplyvox,
una valida alternativa al sistema
tradizionale sia per motivi estetici
sia per alcune specifiche caratte-
ristiche tecniche.
Nellabitazione i citofoni e i moni-
tor a vivavoce (full duplex) sono pri-
vi di microtelefono e la comunica-
zione avviene tenendo premuto il
pulsante che abilita la conversazione
contemporanea nei due sensi: il
sistema, infatti, completamen-
te bicanale. Lassenza del micro-
telefono elimina inoltre linconve-
niente dellerrato riposizionamen-
to, con il conseguente fuori servi-
zio dellimpianto, e rende molto
sottili i citofoni Vivavoce e i moni-
tor Vivavoce Status: in particolare
le versioni da incasso muro, con una
sporgenza di soli 8 mm, sono adat-
te allinstallazione in posizioni an-
guste, per esempio dietro a una por-
ta o in prossimit di una rampa di
scale. Nel caso del monitor Vivavoce
Status lo schermo piatto 4 (o lcd
3 a colori) limita anche lincasso nel-
la parete a soli 55 mm: la versione
senza cavo coassiale rende anco-
ra pi semplice listallazione.
Esteticamente elegante, Vivavoce
Status da incasso muro dotato di
un frontalino sostituibile e disponibile
in diversi colori: con una spesa mi-
nima possibile ottenere un monitor
sempre nuovo e adatto allarredo.
La pulsantiera modulare Athena
il naturale complemento del si-
stema vivavoce bicanale verso le-
sterno: con un design basato su
idee e forme curvilinee, di impatto
visivo di estremo nitore, realizzata
con materiali e finiture di qualit e
aspetto moderno. Le caratteristiche
tecniche e costruttive, la semplici-
t di installazione e di utilizzo e la
compatibilit di montaggio sulle
scatole ad incasso della attuale
pulsantiera Mosaico gi installate
la rendono interessante per lin-
stallatore attento al risultato este-
tico oltre che allaspetto economi-
co dellinstallazione. Lelevata di-
stanza tra microfono e alto-
parlante della com-
posizione
bicanale della nuova pulsantiera
Athena e il sofisticato sistema di am-
plificazione a due canali comple-
tamente indipendenti consentono
inoltre elevati volumi audio in pul-
santiera, non raggiungibili con i
tradizionali sistemi citofonici ma
utili, ad esempio, su una strada
molto trafficata, senza incorrere
nel fastidioso fischio delleffetto
larsen.
servizio lettori 119
Vivavoce Status da incasso muro
dotato di un frontalino sostituibile
e disponibile in diversi colori
La pulsantiera
modulare si basa
su forme curvilinee
GMC-Instruments Italia S.r.l. Via C. Cattaneo, 9 I-20035 Lissone (Mi) - Phone +39-039-2459080 Fax +39-039-2459088 info@it.gmc-instruments.com www.gmc-instruments.it
Prestazioni e sicurezza.
Da GMC-Instruments il nuovo Metrahit One, il
multimetro analogico/digitale di altissima qualit e
dallottimo rapporto prezzo-prestazioni. Come in tutti i
prodotti GMC-Instruments stato curato in particolar modo laspetto
della sicurezza. Lesclusivo brevetto ABS per il blocco automatico delle
boccole, impedisce errori di collegamento, anche accidentali,
preservando da danni limpianto, lo strumento stesso e tutelando da
infortuni loperatore. Per incrementare le doti di sicurezza ed affidabilit,
un guscio di gomma avvolge completamente il corpo,
al fine di proteggerlo da colpi ed urti che si possono
verificare nelluso giornaliero. MetrahitOne dotato di
dispositivo di autospegnimento, di segnalatore
acustico e del test funzionale dei segmenti del display. E disponibile
nella risoluzione di 10microV, 10miliOhm, 1microA, 0.1 C; grandezze
di misura V,A, Ohm, C; raccordi delle boccole saldati agli ultrasuoni e
dislocati in modo da resistere alle migliaia di microvibrazioni dovute
allinnesto/disinnesto dei puntali.
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dellInstallatore
Elettrico?
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DIVA, la nuova protagonista assoluta nel mondo della videocitofonia a
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Le schede tecniche
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Sono una realt per i professionisti


della misura le tante e diverse
applicazioni alle quali si prestano
gli analizzatori a pinza,
appartenenti allampia gamma
proposta da Asita
(www.asita.com).
Lanalizzatore di rete a pinza
3286/20 uno strumento
indispensabile per il controllo del
rifasamento che permette la
misura dei parametri elettrici
quali: V, I, PF, cos, sen, , W, VA,
Var, Hz... e non solo; infatti,
disponibile anche la
funzione di misura
delle armoniche di
disturbo,
visualizzazione
del THD %
(distorsione totale
percentuale), oltre alla
indicazione del
contributo di ogni singola
armonica sul valore complessivo.
La ricerca guasti e la misura delle
dispersioni di corrente la
missione dellanalizzatore mod.
3283, capace di individuare
correnti differenziali con
risoluzione di 10 A. La semplicit
di utilizzo e laccuratezza della
misura fanno del modello 3283 un
valido e necessario strumento per
la ricerca dei guasti in linea.
Anche la corrente continua con
componente alternata
sovrapposta, tipicamente in uscita
a raddrizzatori ad una semionda o
doppia semionda, trova la giusta
misura in ben tre diversi
analizzatori amperometrici. Il
modello 3285 un
analizzatore amperometrico a
pinza per misure di tensione e
corrente continua e alternata
sovrapposte (c.c. + c.a.), oltre alle
misure di corrente alternata e
continua fino a 2000 A, mentre il
modello 3284 mantiene le stesse
funzioni di misura ma orientato ad
apprezzare con il migliore
dettaglio le correnti di basso
valore, 200 A max.
La terza proposta, identificata con
il codice 3290, relativa ad un
sistema di misura composto
dallindicatore e dal sensore
amperometrico intercambiabile,
da scegliere tra i diversi modelli
disponibili, caratterizzati
dallampia banda passante (20
kHz mod.9692). Ci permette di
eseguire misure anche
mantenendo lindicatore distante
dal punto di inserzione del
sensore stesso. La funzione di
filtro inoltre, permette di
identificare la sola componente
fondamentale del segnale
da un inverter.
Linnovazione
tecnologica
riguarda
anche il
modello
3280/20. La
novit principale
consiste nel toroide
sensore di corrente
dal quale stata
eliminata la parte metallica
normalmente presente sulle pinze
amperometriche, cos che il
sensore di corrente risulta essere
totalmente isolato dal circuito in
misura. Questa innovativa
soluzione permette alla pinza
amperometrica di essere molto
pi leggera e di dimensioni molto
pi ridotte (lo spessore totale di
soli 13 mm, con una massa di soli
100 g.). Il mod. 3280/20 non
comunque soltanto un misuratore
di corrente fino a 1000 A. Di
ottima precisione, esso infatti
anche un tester completo in
quanto pu misurare valori di
tensione, resistenza, continuit.
Anche il modello 3282, come
anche gli altri fino ad ora citati,
elabora le misure in vero valore
efficace (Trms) con ampia banda
passante.
Oltre alla funzione di misura della
corrente e tensione alternata,
resistenza, temperatura, permette
anche di rilevare il fattore di cresta
(C.F.), indicazione preziosa per
accertarsi della distorsione sulla
forma donda del segnale in prova.
servizio lettori 120
Una gamma
che conta ben nove
distinti modelli,
ognuno caratterizzato
da una propria
peculiarit che
ne denota
la specializzazione
nelle differenti
applicazioni
di misura
Oltre ad impegnarsi nella ricerca di apparecchiature di
misura tecnologicamente avanzate, Asita fornisce al
cliente tutto il supporto necessario al corretto e
proficuo impiego dei suoi strumenti. La rete delle
agenzie, presenti su tutto il territorio nazionale,
dispone di personale tecnico qualificato in grado di
soddisfare le esigenze specifiche di ciascun
utilizzatore. Inoltre, presso la sede attivo un numero
verde (800-843022) che fornisce suggerimenti e
spiegazioni relativamente alla scelta opportuna e
allimpiego ottimale degli strumenti e in funzione delle
misure da effettuare e delle normative da rispettare.
Inoltre, e al fine di garantire allutente la massima
affidabilit delle misure effettuate in qualsiasi
momento e circostanza, anche nel rispetto della norma
Uni EN Iso 9000, il suo laboratorio metrologico
ufficialmente riconosciuto quale Centro di taratura Sit
n 109, in grado di emettere certificati di taratura Sit
per le grandezze accreditate.
TUTTO IL SUPPORTO CHE SERVE
Mille e una applicazioni
Alcuni analizzatori a pinza proposti
da Asita
Elicent (www.elicent.it) ha
presentato una nuova gamma
di aspiratori centrifughi, la Ext:
una proposta innovativa nel
campo degli estrattori daria
per locali residenziali e
commerciali, in quanto prevede
linstallazione dellaspiratore
sulla parete esterna e non
allinterno del locale.
questa una soluzione ideale
per risolvere ogni problema
legato alla rumorosit
dellaspiratore nei locali da
ventilare e per mantenere
inalterata lestetica degli
ambienti da aerare, evitando di
installare i tradizionali e
ingombranti aspiratori da
interno.
Di dimensioni particolarmente
contenute, gli aspiratori Ext
risultano indicati anche per la
ventilazione centralizzata di pi
locali, perch sono
caratterizzati da
elevate prestazioni
sia in portata (fino a
760 m
3
/h) sia in
pressione (fino a 54
mm H2O).
I modelli che
compongono la
gamma sono sei e tutti
sono certificati Imq e hanno
un grado di protezione
contro gli spruzzi dacqua
IPX4.
Linstallazione e il
cablaggio elettrico
sono semplici e
veloci; inoltre,
sono facilmente
accessibili e
ispezionabili e sono
adatti per tubazioni
con diametro 100, 150
e 200 mm.
La struttura in acciaio
verniciato con polveri
epossidiche ed disponibile nei
colori grigio cenere e marrone
chiaro.
Unaltra importante
caratteristica consiste nella
rete di protezione esterna con
aletta di chiusura, che evita il
rientro dellaria ad apparecchio
spento (e quindi lo rende
particolarmente indicato per le
zone ventose). (F.C.)
servizio lettori 150
Le schede tecniche
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004
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Una nuova gamma
di aspiratori
centrifughi lascia
liberi gli ambienti
da ingombri.
Ed la soluzione
ideale per risolvere
i problemi legati
alla rumorosit
nei locali da ventilare
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Servizio lettori
Volete ricevere ulteriori informazioni sui
prodotti presentati dalla nostra rivista?
Inviateci via fax il modulo stampato
nellultima pagina o registratevi su
www.serviziolettori.it.
Le vostre richieste saranno inviate
gratuitamente alle aziende interessate.
Per installazione allesterno
Struttura interna in acciaio
Struttura esterna trattata con vernice epossidica
Protezione contro gli spruzzi IPX4
Alte prestazioni aerauliche
Dotato di griglia e di sistema antiriflusso, per evitare
lingresso di corpi estranei (per esempio foglie o
insetti)
LE CARATTERISTICHE
Due esempi di installazione di Ext
Vista
dellinterno
dellapparecchio
Ext, laspiratore centrifugo per
installazione esterna
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Sempre pi spesso nelle
abitazioni, negli uffici, negli
ambienti pubblici, la
tecnologia domotica viene
utilizzata per coordinare
servizi in grado di garantire
sicurezza, funzionalit,
comfort, comunicazione,
entertainment e benessere,
adeguandosi allo stile di vita di
oggi.
La domotica permette il
funzionamento, con un solo
comando a portata di
mano, di vari apparati:
audio, video, schermi
motorizzati, tapparelle,
tende, luci, temperatura.
I sistemi Tutondo
(www.tutondo.com)
Multiroom sono
componenti essenziali di
un sistema coordinato di
domotica.
Con essi il suono non ha
pi barriere ed
possibile godere, con
massima qualit audio
hi-fi, della musica in ogni
ambiente, interno o
esterno, dellabitazione o
dellufficio.
Non solo la musica, ma
anche i notiziari, i dibattiti, i
corsi di aggiornamento,
trasmessi dalla radio, dal
satellite, letti da un hard disk,
scaricati dal web seguono
lutente nei vari luoghi del
percorso giornaliero.
Il sistema si compone di un
impianto centralizzato in grado
di sonorizzare tutta
labitazione; pronto a
funzionare in modo
indipendente da qualunque
stanza o luogo.
Ogni spazio pu essere
corredato da diffusori acustici
hi-fi incorporati nelle pareti, da
comodi comandi alloggiati
nelle placche a muro e da
telecomandi sempre a
portata di mano.
Da ogni locale possibile
selezionare e attivare la
sorgente sonora
desiderata, ricercare il
disco o la stazione radio
preferita, regolare toni e
volumi.
Oltre allo spegnimento
immediato utilizzando il
tasto off, si pu
programmare lo
spegnimento automatico
differito con il tasto
sleep.
E si pu anche essere
piacevolmente svegliati la
mattina con un brano del cd
preferito, al volume impostato,
senza disturbare gli altri
componenti della famiglia.
servizio lettori 121
Le schede tecniche
Suono: soluzioni ad alta
fedelt
Il piacere della musica
in casa non pi
un sogno high-tech,
ma una facile realt
a portata di mano
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Multiroom 9000 stato progettato per dare


tutto il piacere della diffusione sonora con
il massimo delle integrazioni e della
comodit di gestione. un sistema
allavanguardia studiato per importanti
abitazioni. Si possono scegliere le sorgenti
sonore pi moderne o utilizzare gli
apparecchi gi esistenti. Comanda e
controlla fino a 9 sorgenti sonore (cd, dvd,
tape, tuner, videoregistratore, ricevitore
satellitare, personal computer) e ne
diffonde il suono fino a 40 stanze.
Per il controllo dellaudio nel proprio
ambiente si utilizzano comandi incassati
come gli interruttori della luce e con questi
esteticamente coordinati, oppure
telecomandi RC9NTR; il sistema prevede
che possano coesistere pi comandi nella
stessa zona, particolarit innovativa che ne
valorizza la fruibilit e la comodit di
utilizzo. I comandi da incasso CZ9NTC e
CZ91NTC, semplici e intuitivi nelluso, di
dimensioni contenute, sono dotati di
display multifunzione normalmente
indicante la sorgente sonora in ascolto; se
viene utilizzato il cambio funzioni scan il
display indica la stazione radio o il cd
ascoltato.
La tastiera comprende i controlli
indipendenti di volume, toni, selezione
sorgente, off e sleep per lo spegnimento in
automatico dopo un tempo desiderato.
I sistemi Tutondo 9000 Multiroom
prevedono anche microfoni incorporati nei
comandi a parete per effettuare messaggi
generali in tutti gli ambienti o indirizzati
ad un particolare luogo; da ogni telefono
interno possibile dialogare con tutta
labitazione attraverso i diffusori acustici. I
sistemi, coordinati con i servizi di allarme e
segnalazione eventi, possono trasmettere
messaggi audio preregistrati per dare
informazioni immediate su cosa successo
e su che cosa fare.
IL MULTIROOM 9000
Il telecomando per il controllo
dellaudio
Centralino con possiblit di gestione di 9 sorgenti audio mono o stereo, cambio
funzioni, comando main, 5 uscite espandibili a 40, controlli audio diretti e dei
comandi remoti
Il comando audio: regolazione
digitale del volume, cambio
programmi con display digitale,
cambio funzioni con indicazione a
display, priorit di chiamata generale
Le schede tecniche
Tubo luminoso FLEXNEON
lunico garantito 2 anni contro
la perdita di colore e linvecchiamento.
Lunico con lampade con 20.000 ore di durata.
Costruito in materiale plastico speciale, resistente agli
urti, alle pressioni (100 kg ogni 2,5 cm
2
), agli agenti
atmosferici ( IP 65), alle variazioni di temperatura
(da 20 C a +60 C); autoestinguente in classe .
Disponibile in vari colori, metrature, tensioni (230 V,
12 V, 24 V), diametri (10 mm, 13 mm, rettangolare).
Ideale per far risaltare i profili degli edifici e per creare
figure luminose.
La qualit si mette in luce.
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FLEXNEON
FLEXNEON
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Gewiss (www.gewiss.com)
presenta ReStart, un
rivoluzionario interruttore
differenziale con riarmo
automatico che permette di
eliminare definitivamente i
disagi provocati dallo sgancio
intempestivo o inopportuno del
dispositivo di protezione.
Come noto, gli interruttori
differenziali montati nel
centralino di casa possono
essere soggetti a interventi
intempestivi legati non
necessariamente a un
malfunzionamento dellimpianto
bens ad eventi imprevedibili
quali fulmini, sovraccarichi
temporanei o disturbi
passeggeri nella rete.
Lintervento inopportuno
dellinterruttore
differenziale pu provocare
disagi tanto pi gravi
quanto pi lunga la
sospensione dellenergia.
Si pensi ad esempio allo
scongelamento del freezer,
alla disattivazione dellantifurto,
alla perdita di programmazione
dellimpianto di riscaldamento o
di irrigazione, al fermo della
pompa di un acquario o al fuori
servizio dei gruppi di continuit
che tengono in vita fax e
computer.
Quando scatta il differenziale,
ReStart verifica prima di tutto
che levento che ha provocato
lintervento non sia dovuto a un
guasto di tipo permanente o
pericoloso; poi se tutto a posto,
esso riattiva autonomamente
linterruttore, ripristinando la
tensione entro 90 secondi.
Se si tratta, invece, di un guasto
di tipo permanente, ReStart
inibisce la riattivazione
dellinterruttore e va in blocco,
segnalando lanomalia mediante
una spia luminosa.
Il modulo ReStart pu essere
arricchito con la funzione
Autotest.
Autotest in grado di garantire
nel tempo le caratteristiche di
protezione del differenziale
svolgendo settimanalmente - in
modo automatico e senza
togliere tensione allimpianto - il
test consigliato dalle norme.
Nei differenziali tradizionali
questo test deve essere attivato
manualmente tramite lapposito
tasto T. Oltre a essere
sconosciuta alla maggioranza
degli utenti, tale operazione
costringe a togliere tensione
allimpianto, obbligando
successivamente a
riprogrammare radiosveglie,
videoregistratori, forni a
microonde, allarmi, fax,
segreterie eccetera.
ReStart e Autotest sono
disponibili secondo numerose
varianti.
In particolare, ReStart offerto
in versione completa
(preassemblata con interruttore
differenziale e funzione
Autotest) o in versione senza
Autotest da abbinare ai
differenziali o ai magnetotermici-
differenziali di Gewiss.
Le funzioni base possono essere
ulteriormente arricchite
affiancando altri moduli, per
esempio il modulo di riarmo
automatico a distanza
dellinterruttore generale
esterno o il modulo per la
segnalazione remota dei risultati
del test.
Semplicissimi da montare
(bastano 2 fili), possono essere
inseriti in centralini gi esistenti
o essere alloggiati nellesclusivo
ed elegante centralino hi-tech
Activo, la soluzione avanzata
Gewiss equipaggiata con lunit
elettronica di controllo e
gestione della priorit dei carichi
e con moduli complementari
quali biointerruttori, lampade
anti black-out, segnalazioni
acustiche e cos via. (A.V.)
servizio lettori 122
Come risolvere
il problema
dello sgancio
inopportuno
del differenziale
e del test mensile
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Riarmo automatico del differenziale in caso di


sgancio inopportuno, con verifica preliminare
dellimpianto
Test automatico settimanale senza togliere tensione
allimpianto
Installabile sia nel vecchio centralino di casa sia
nellavanzato centralino Activo
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Un solo led identifica i tre stati possibili di
funzionamento del dispositivo:
spento - funzionamento normale;
lampeggiante - verifica impianto in corso: se positiva
ReStart riarma linterruttore;
acceso - presenza di un guasto nellimpianto: ReStart
non riarma linterruttore
LA SEGNALAZIONE DI RESTART
ReStart,
linterruttore con riarmo automatico
Interruttore differenziale puro con riarmo
e funzione di autotest per lautodiagnosi
settimanale senza interruzione di
alimentazione allimpianto
Dispositivi di riarmo
automatico
Le schede tecniche
servizio lettori 1713
Indicatori Analogici
Indicatori Digitali
Contatori statici
Nemo strumenti multifunzione
Rel di protezione e misura
Separatori galvanici Sensori Commutatori
Trasduttori
Trasformatori bassa tensione
Trasformatori di corrente con trasduttore integrato
Interfacce operatore
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www.imeitaly.com
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L'eleganza a portata di mano
Gewiss (www.gewiss.com) entra
con rinnovato vigore nel settore
delle serie civili con la linea System
Black, caratterizzata dalla finitura
nera satinata dei frutti: un design
sobrio e raffinato per qualsiasi so-
luzione di arredo nel resi-
denziale e nel terziario, sia
nel settore del nuovo sia
nelle ristrutturazioni.
Si affianca alla tradiziona-
le linea System White, dal
tasto bianco lucido ergo-
nomico e dalle linee mor-
bide e arrotondate. pos-
sibile scegliere tra plac-
che in tecnopolimero in 14
colori e tre tipologie di fi-
nitura, fino a 8 e 12 posti,
placche stagne, due finiture
di tasti e frutti (bianco lucido
o nero satinato), contenitori
speciali e contenitori per
esterni serie 27 Combi.
Inoltre, nuove prestazioni tecni-
che, tra cui le versioni 16 AX a 16
A, per carichi fluorescenti. Lunicit
dellinserimento frutti anteriore e
posteriore, progettato per facili-
tare cablaggio e installazione, uni-
tamente allattacco placche rego-
labile che ne agevola linstalla-
zione anche su superfici non omo-
genee, completano le caratteri-
stiche di questa serie. System un
sistema universale e nasce per
essere semplice e soddisfare ogni
esigenza di prelievo energia e se-
gnale, comando e controllo, ge-
stione del comfort e della sicurez-
za. Infatti, in linea con le moderne
esigenze impiantistiche, sono di-
sponibili una serie di prese standard,
a controllo elettronico, per linee
dedicate, tv-sat, per circuiti ausiliari
e di segnale, connettori telefonici
e per la trasmissione di dati. In
pi, System si integra perfetta-
mente con la serie 38 Lan per il ca-
blaggio strutturato in ambito ter-
ziario. Per quanto riguarda il co-
mando, il sistema offre una gam-
ma completa di interruttori, de-
viatori e pulsanti, anche con di-
schetti segnaletici e retroillumi-
nabili, oltre che rel e rilevatori di
movimento a raggi infrarossi, a
garanzia di una totale copertura di
ogni possibile impiego. Una casa
funzionale deve offrire anche una
gestione del comfort completa,
ma semplice. La serie System offre
apparecchi per il controllo e la re-
golazione della luce, il controllo
del clima, la diffusione sonora e
apparecchi per linformazione, ol-
tre ad apparecchi dedicati agli im-
pianti alberghieri. Infine, sicurez-
za a 360 con System. Perfetta-
mente integrati nelle eleganti plac-
che Top System, sono disponibili ri-
velatori di fughe di gas metano e
gpl, lampade anti black-out e di
emergenza, apparecchi di protezione
e sistemi per il controllo degli ac-
cessi e delle utenze.
servizio lettori 124
Elevato grado di protezione
Amra - Chauvin Arnoux (www.
amra-chauvin-arnoux.it) commer-
cializza un nuovo apparecchio, il
CA6160, un unico strumento per tut-
te le misure. Questo strumento
consente il controllo e la certifica-
zione delle macchine e dei quadri
elettrici secondo la norma EN60204-
1 e la norma EN60439 (17/13). Lo
strumento viene fornito in un ro-
busto contenitore da cantiere che
chiuso ha un livello di protezione
IP65. Possiede un grande display
retroilluminato e la programma-
zione viene effettuata tramite un
comodo commutatore ed un ta-
stierino composto da 8 pulsanti.
Le caratteristiche tecniche di que-
sto strumento sono notevoli: ol-
tre alla possibilit di usufruire di una
grande memoria capace di imma-
gazzinare pi di 1650 misure e di
una struttura ordinata della memoria
interna usata per scegliere il numero
del dispositivo, offre la persona-
lizzazione dei test, come per esem-
pio la prova di rigidit dielettrica con
rampa di applicazione comple-
tamente personaliz-
zabile o linnovativa funzione au-
totest per la creazione di sequen-
ze di prova personalizzate ed au-
tomatizzate. Altre funzioni sono
per esempio la misura di resistenza
di isolamento, la prova di conti-
nuit fino a 25 A, caduta di tensione,
tempo di scarica, corrente di di-
spersione, test funzionale com-
prendente potenza apparente, ten-
sione e corrente ed infine funzione
timer con regolazione del disposi-
tivo da 1s a 10 minuti.
dotato inoltre di 3 uscite seriali
RS232 per collegamento a Pc, una
per usare il software di gestione da-
ti operante in ambiente Windows
9x, 2000, NT e XP, una per il lettore
codice a barre e lultima per il se-
gnale ext / int di comando.
La dotazione standard comprende
una vasta gamma di accessori fra
i quali lo stesso software, 2 ter-
minali a pistola AT, 2 puntali di
continuit, 2 puntali di isolamento,
3 pinze coccodrillo nero, 2 pinze coc-
codrillo rosso, cavo per tempo di sca-
rica, cavo di alimentazione, borsa
per accessori, manuale duso, di-
chiarazione di conformit e certi-
ficato di garanzia.
servizio lettori 125
NOVIT
Novit
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Mini rel per circuito stampato
Finder (www.finder.it) propone al mercato la nuova serie
di rel 45, rel per circuito stampato con connessione
Faston 250. Rinnovata nel design,
la serie 45 proposta oggi anche
in un nuovo tipo: il 45.91, con
unapertura contatti 3mm.
La serie 45 caratterizzata da
bobina dc sensibile, isolamento
tra bobina e contatti 8 mm - 6 kV
(1.2/50 s) e una temperatura
ambiente fino a +125 C.
Queste caratteristiche tecniche
rendono il prodotto ideale per
applicazioni nel settore degli
elettrodomestici: lavatrici,
lavastoviglie, asciugabiancheria,
piani cottura, forni elettrici o a
microonde. Non meno
interessanti sono le applicazioni
in altre apparecchiature dotate di schede elettroniche e
dove sono richieste alte temperature ed elevate
prestazioni come le apparecchiature per lindustria o
lartigianato alimentare.
servizio lettori 123

La serie 45 caratterizzata
da bobina dc sensibile
System in grado di soddisfare il prelievo
energia e segnale, il comando e il controllo,
la gestione del comfort e della sicurezza
Lo strumento
fornito
in un robusto
contenitore
da cantiere
Videosorveglianza
funzionale e rapida
Lutilizzo di una telecamera Speed
Dome di grande versatilit per-
mette, in un impianto di tvcc, di
concentrare linstallazione di pi
punti di osservazione in un unico
apparato di ripresa. La Tvt75sdc
di Aci Farfisa (www.acifarfisa.it)
una telecamera Speed Dome a
colori ad alta risoluzione con cu-
stodia in alluminio da esterno cli-
matizzata. Lottima resa dei colori,
lestrema precisione nel punta-
mento e la potente funzione zoom
la rendono ideale per una video-
sorveglianza funzionale e rapida
di vaste aree come parcheggi,
centri commerciali, edifici indu-
striali...
Tvt75Sdnd si presenta identica
esteticamente e nelle funzioni al-
la Tvt75sdc ma dotata di un
modulo video di tipo Day&Night:
di conseguenza idonea in in-
stallazioni esterne laddove luti-
lizzo di una telecamera a colori non
garantirebbe una visione corret-
ta in condizioni di scarsa illumi-
nazione. La particolarit di queste
telecamere, oltre alla velocit di
rotazione ed al fattore dingran-
dimento dello zoom con focus au-
tomatico o manuale, particolar-
mente potenti e flessibili rispet-
to alle telecamere tradizionali, ri-
siede nella possibilit di pro-
grammare sino a 64 posizioni pre-
definite e richiamarle senza dover
effettuare ogni volta il punta-
mento.
anche possibile definire fino a
6 sequenze, dette Group, di po-
sizioni predefinite stabilendo, per
ciascun Pre-set, la velocit di rag-
giungimento ed il tempo di so-
sta, oppure scansioni alternate
di due posizioni particolari (swing)
o combinazioni di tutte queste
funzioni (tour).
Il controllo e la programmazione
delle varie funzioni avviene tramite
un semplice menu osd imple-
mentato nelle telecamere stesse
che consente, tra laltro, di ge-
stire tutti i parametri tipici relativi
alla sezione video.
La consolle di comando AT6sd
permette di effettuare tutte le
programmazioni utilizzando il me-
nu osd della telecamera, gestire
i movimenti pan/tilt/zoom, focus
tramite il joystick, oltre a gestire
tutte le funzioni evolute della te-
lecamera quali pre-set, group,
tour... attivabili con la semplice
pressione dei tasti programmati.
servizio lettori 126
Per il comando di impianti
Gli orologi digitali vengono prin-
cipalmente utilizzati per il co-
mando dimpianti e parti dellim-
pianto o per eseguire funzioni le-
gate agli orari in impianti di:
irrigazione per orti e giardini;
piscine, acquari, fontane;
automazione tapparelle;
attivazione di campanelle azien-
dali e scolastiche, campane del-
le chiese;
lluminazione vetrine, accensio-
ne programmata di cartelloni
pubblicitari luminosi, illumina-
zione edifici;
illuminazione stradale, segnali
stradali luminosi, comando di
semafori;
illuminazione uffici, luci scale, vie
daccesso, palazzetti dello sport;
preriscaldamento di stufe in-
90
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NOVIT
Le riviste di Reed Business Information raggiungono i lettori
pi qualificati e sono sottoposte a certificazioni che garan-
tiscono alle aziende inserzioniste la quantit delle copie
diffuse. La certificazione svolta dal CSST-
Certificazione Stampa Specializzata e Tecnica.
...li certifichiamo tutti.
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noi non diamo
i numeri...
Telecamera dotata di un modulo
video di tipo Day&Night
NOVIT
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 91
dustriali, spruzzatori, forni;
riscaldamento, condizionamento,
pompe di circolazione per ri-
scaldamento;
ventilazione, filtraggio, saune.
Un menu simile a quello di un te-
lefono cellulare disponibile per
lorologio Siemens (www.sie-
mens.it) in tedesco, inglese, olan-
dese, francese, italiano, porto-
ghese, spagnolo e ceco su un dis-
play costituito da tre linee di te-
sto per complessivi 24 caratteri,
da una linea di testo con 6 ca-
ratteri e da una linea di simboli.
Un ingresso aggiuntivo pilotato da
un pulsante permette di utilizza-
re lorologio interruttore come in-
terruttore a tempo per luci scale
con una regolazione da 1 a 99
minuti del canale di comando.
Tale ingresso pu essere utilizzato
anche per spegnere un orologio in-
terruttore con programma tem-
porale scaduto e attivare un altro
orologio con un programma tem-
porale vigente.
Le impostazioni vengono salvate
in una memoria non volatile (Ee-
prom) e in caso di caduta di ten-
sione la riserva di carica di una bat-
teria al litio mantiene attiva lora
del dispositivo.
Lefficienza della batteria cal-
colata in anni.
servizio lettori 127
Modello parallelabile
Ablerex Europe (www.ablerex-
eu.com) presenta il nuovo mo-
dello di ups da 6 kVA 1/1 paral-
lellabile dal quale si possono ot-
tenere 18 kVA (nella configurazione
N+1 ridondante) o 24 kVA come
potenza massima in uscita. al-
tres possibile ottenere 18 kVA
in configurazione 3 fasi in/1 fase
out: questo nuovo modello, de-
nominato Mars II, disponibile a
partire da Settembre 2004. A que-
sto primo nuovo modello far se-
guito la serie completa che andr
a coprire la gamma di potenze
da 1 a 10 kVA in versione singo-
la, e fino a 40 kVA nelle versioni
con paralleli: meccanicamente
verr inizialmente presentata una
versione Tower a cui far segui-
to anche quella Rack 19. Questa
nuova famiglia sar dotata di due
porte di comunicazione, da sce-
gliere fra:
RS232;
usb;
interfaccia a contatti puliti;
Ethernet Agent.
Tutte le interfacce, tranne Ether-
net Agent, sono provviste di un
N. 13

un marchio di
L'innovazione Merlin Gerin presenta Infra +:
rapidit di cablaggio e versatilit di installazione
si incontrano in un'ampia gamma di soluzioni
per il cablaggio strutturato.
Ad esempio, le prese RJ45
possono essere cablate
senza utensili grazie ai contatti
ad incisione di isolante brevettati,
che assicurano prestazioni
superiori alla norma
e una grande durata.
Le soluzioni Infra+
sono completate dal sistema
unico ed innovativo
Multiplus che introduce
la flessibilit nei pannelli
di permutazione.
abbiamo reso pi rapido il cablaggio,
migliorando la versatilit delle reti
Linnovazione come filo conduttore:
Infra+
il sistema che ti guida
nella Distribuzione Elettrica
www.schneiderelectric.it
servizio lettori 1820
MS II 6000 dotato di un programma
di manutenzione intelligente
Il menu dellorologio simile
a quello del cellulare
contatto pulito Epo (Emergency
power off).
Oltre ad essere una soluzione
molto compatta, ad assorbimen-
to sinusoidale e con fattore di po-
tenza unitario in ingresso, questa
soluzione risulta interessante per
la sua capacit di sovraccarico
(150% per 30 s) e per la possibi-
lit di montare a bordo (in opzio-
ne) un trasformatore di isola-
mento totale fra ingresso e usci-
ta. Unaltra peculiarit che ca-
ratterizza questo nuovo ups il suo
software di manutenzione intel-
ligente, installato a bordo.
In caso di malfunzionamento il
sistema in grado di autodia-
gnosticare la propria anomalia,
elencare le parti da sostituire e pro-
cedere quindi alla nuova messa in
servizio guidata.
Lups MS II 6000 dotato di un pro-
gramma di manutenzione intelli-
gente: quando lups in avaria si
pu commutare il by pass ma-
nuale, che permette al carico di es-
sere alimentato direttamente dal-
la rete senza discontinuit.
Si segue quindi il programma di as-
sistenza guidato che installato
nellups e che permette di iden-
tificare facilmente il guasto, in-
dicato sul display con il codice
di errore. Una volta sostituiti i
componenti difettosi, si ritorna a
seguire il programma di avvia-
mento guidato e le procedure re-
lative previste. Si ricommuta nuo-
vamente il by pass manuale e il ca-
rico torna ad essere alimentato
nuovamente dallups.
servizio lettori 128
Certificazione
per le fibre ottiche
Gfo Europe (www.gfoeurope.it)
e Fluke Networks presentano la
disponibilit dellopzione Smart
Remote su OptiFiber.
Solo OptiFiber offre un modulo
Otdr che unisce la certificazione
Otdr alla certificazione di per-
dita/lunghezza, riducendo la
quantit di strumenti che oc-
corre portare con se stessi e con-
sentendo di avere tutti i livelli di
certificazione su un unico re-
port. Le nuove opzioni di Opti-
Fiber Smart Remote permettono
di effettuare la certificazione au-
tomatica di perdita/lunghezza
con la stessa avanzata tecnica de-
gli analizzatori di cavi Dtx, Dsp
e OmniScanner.
Ora basta avere un OptiFiber
Otdr dotato di opzione Smart
Remote per effettuare la certifi-
cazione automatica di perdi-
ta/lunghezza.
servizio lettori 129
92
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NOVIT
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t
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6
Con un semplice sms
Orieme (www.orieme.com) propone Sms Switch Butler,
un sistema per controllare apparecchi e impianti con il
semplice invio di un sms dal cellulare.
La funzione telecomando, per esempio, permette di co-
mandare in modo indipendente fino a 4 apparecchi diver-
si e di ottenere un sms di conferma per ogni commutazio-
ne effettuata. La funzione telesorveglianza viene esplica-
ta tramite linvio di un sms da parte di Butler, che avvisa
ad ogni inserzione (per esempio impianto di allarme, ri-
scaldamento, porte dingresso, pompe, approvvigiona-
mento idrico...). Per consentire la telesorveglianza sono
richiesti contatti a potenziale libero. La funzione timer,
invece, consente di inserire o disinserire un apparecchio
per un periodo di tempo compreso tra un secondo e 24
ore. Un codice pin impedisce laccesso allapparecchio
(che pu essere utilizzato da un massimo di 8 utenti,
ognuno con una propria password) a persone non auto-
rizzate. La funzione allarme consente di inviare un sms
di allarme a 8 diverse persone max. Possibilit di allarme
sequenziale. In qualsiasi momento possibile procedere
con linterrogazione a distanza, tramite sms dello stato di
commutazione dei 4 rel e degli 8 ingressi.
Lapparecchio coperto da un codice pin che previene
laccesso da parte di persone non autorizzate. Ognuno
dei quattro possibili utenti dispone di una propria pas-
sword. Uno di questi otto utenti il master e pu asse-
gnare o cambiare la password.
Il sistema pronto per luso dopo linserimento della car-
ta sim. Altre soluzioni di comfort vengono fornite dal
software in opzione, che permette:
modifica dei testi sms impostati in fabbrica;
definizione degli utenti autorizzati a commutare i rel;
impostazione di un allarme sequenziale.
Il software dispone di una pratica guida on line ed com-
patibile con tutti i pc con sistema operativo Windows 95 e
successivi.
servizio lettori 130
Optifiber dotato della funzione
Smart Remote
NOVIT
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 93
Per la manutenzione
preventiva
La divisione Infrarosso di Inpro-
tec (www.inprotec.it) presenta
la nuova termocamera IR-Flex-
Cam: innovativa, semplice, effi-
ciente.
Lispezione termografica una
tecnica che fornisce la mappa
termica in tempo reale della su-
perficie inquadrata; tale carat-
teristica permette di utilizzare
dette termocamere in molte ap-
plicazioni come: ispezione di com-
ponenti elettrici, controllo di sur-
riscaldamenti di parti meccaniche,
dispersioni energetiche di edifi-
ci o forni, individuazione di per-
dite dacqua calda nelle tuba-
zioni interrate di teleriscalda-
mento, individuazione di ano-
malie in impianti oleodinamici,
surriscaldamenti di componenti
montati su schede elettroniche,
difetti in impianti di riscalda-
mento o condizionamento, cor-
rosione di tubazioni, scaricatori di
condensa difettosi, consumi ano-
mali di refrattario... La IR-FlexCam
opera nella seconda finestra at-
mosferica (814 m.) offrendo
consistenti vantaggi rispetto ai si-
stemi tradizionali poich ha la
possibilit di operare con i mi-
gliori risultati indipendentemente
dalle condizioni atmosferiche, es-
sendo insensibile ai riflessi so-
lari, alla nebbia ed inoltre la sua
risoluzione termica non in-
fluenzata dalla distanza di ripre-
sa. Le immagini termiche sono vi-
sualizzate su un ampio display lcd
da 5 a colori, che permette al-
loperatore di effettuare le ispe-
zioni in condizioni di massima
sicurezza, poich in grado di
vedere contemporaneamente
limmagine termografica e la sce-
na circostante, evitando ostaco-
li, buche, sporgenze.
La termocamera IR-FlexCam
stata progettata per essere par-
ticolarmente compatta e flessibile.
dotata di due moduli, uno per
la ripresa e laltro per la visua-
lizzazione tramite display, che
possono essere orientatati in mo-
do indipendente; loperatore ha
sempre la posizione ottimale per
la visione sul display, mentre il mo-
dulo con il sensore rimane nella
posizione ideale per inquadrare il
componente da esaminare. I due
moduli, di visualizzazione e di ri-
presa, possono avere inclinazio-
ni diverse tra loro per effettuare
comodamente riprese di oggetti
anche in posizioni non perfetta-
mente accessibili, tipo compo-
nenti posti in alto, oltre barriere,
o posti in basso sotto ostacoli. I
moduli possono essere regolati an-
che per un utilizzo della termo-
camera su treppiede. Le immagini
termiche possono essere regi-
strate su una compact flash card
estraibile o trasferite su pc me-
diante la porta usb. Un ulteriore
vantaggio di questa termoca-
mera la facilit di utilizzo: tut-
te le funzioni sono attivabili con
pulsanti e in pochi minuti lope-
ratore in grado dutilizzare la ter-
mocamera.
servizio lettori 131
abbiamo velocizzato il cablaggio,
eliminando ogni utensile
un marchio di
L'innovazione Merlin Gerin presenta PratiKa:
il sistema di prese e spine industriali ad alto valore
aggiunto, nelle versioni spina e presa mobile,
presa da incasso diritta e inclinata.
Semplicit:
cos semplici da cablare,
che non serve nessun utensile:
si connettono senza viti
e senza spelare i conduttori.
Sicurezza:
con la conferma meccanica
e sonora delle operazioni,
il serraggio cavo solido
e veloce, una connessione
insensibile a urti e vibrazioni,
la sicurezza garantita.
Velocit:
veloce il cablaggio,
duraturo il risultato:
ecco il bello di PratiKa.
Linnovazione come filo conduttore:
PK Pratika
il sistema che ti guida
nella Distribuzione Elettrica
www.schneiderelectric.it
servizio lettori 1821
IR-FlexCam compatta e flessibile
Le immagini termiche sono visua-
lizzate su un ampio display lcd da
5 a colori

Non si strappano
e non si svitano
I pressacavi Scame (www.sca-
me.com), in termoplastico au-
toestinguente, sono studiati per
lavori di cablaggio e installazio-
ne dei quadri e permettono lin-
troduzione nelle apparecchiatu-
re di cavi di diversa sezione, ga-
rantendo un elevato grado di
protezione.
Peculiarit dei nuovi pressacavi
la funzione antistrappo, ga-
rantita da un ancoraggio tipo A
con la propriet di sgravare i
conduttori dalle deformazioni
causate da trazione e torsione in
condizioni di utilizzo ordinario.
Altra prerogativa il dispositivo
antisvitamento, un particolare
accorgimento costruttivo rea-
lizzato con corona lamellare fles-
sibile e dentellata che, interfe-
rendo sulla filettatura, impedisce
al pressacavo di svitarsi anche in
caso di vibrazioni continue e in-
sistenti, come quelle dovute a in-
stallazioni a bordo di macchine
utensili o di apparecchi in mo-
vimento.
La gamma stata ampliata per
dare numerose possibilit di
scelta sia con membrana, dove si
preveda luso su apparecchio
gi predisposto ad accogliere in
futuro dei cavi e sia necessario
mantenere provvisoriamente
tappato lingresso del pressa-
cavo, sia senza la membrana
protettiva, quando il cavo viene
introdotto da subito.
La versione Light, in colore gri-
gio chiaro (Ral 7035), viene usa-
ta nelle esecuzioni standard ed
adatta ad applicazioni stagne
fino a IP66, mentre la versione
Heavy Duty serve nei casi in cui
occorra unelevata resistenza
meccanica e pu essere impiegata
anche in immersione fino al gra-
do di protezione IP68.
Il colore della serie Heavy Duty
grigio scuro (Ral 7004), ugua-
le a quello usato da Scame per i
prodotti riservati alle applica-
zioni in condizioni ambientali
gravose.
Diverse anche le filettature dispo-
nibili: il passo pg oggi il pi dif-
fuso in Italia nel settore elet-
trotecnico, Scame lo offre nelle di-
verse misure, dal pg7 al pg48; il
passo metrico lo standard nor-
mativo che si sta affermando ed
gi molto diffuso anche in Eu-
ropa, disponibile dal tipo M12x1,5
al tipo M63x1,5; infine il passo
gas, studiato per alcune appli-
cazioni speciali dalla misura 1/4
alla 2.
I pressacavi Scame metrici so-
no costruiti secondo la norma
europea EN 50262.
servizio lettori 132
A passante primario
Lovato Electric (www.lovatoe-
lectric.com) arricchisce la pro-
pria gamma di prodotti con i
nuovi trasformatori di corrente se-
rie Dmt, a primario passante e
adatti per il fissaggio a vite o
su profilato omega da 35 mm.
Le versioni disponibili sono:
Dm1t per cavi di diametro 22
mm (corrente pri mari a 40
A...150 A);
Dm2t per cavi di diametro 23
94
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NOVIT
In che settore opera lazienda?
Che tipo di attivit svolge lazienda?
Quale mansione lei ha in azienda?
LEditore garantisce la riservatezza dei dati comunicati nel rispetto dei diritti previsti dallart. 13 della legge 675/96.
S, mi abbono!
Sconto 10% a chi
si abbona a pi riviste
CLIMATIZZAZIONE E REFRIGERAZIONE
Blu&Rosso
CDA - Condizionamento dellAria Riscaldamento e Refrigerazione
LInstallatore Italiano
Il Freddo
Progetto Hotel
Refrigeration World
Tecno Impianti
TIS - Il Corriere Termoidrosanitario
ELETTRICITA E ILLUMINOTECNICA
Commercio Elettrico
Il Giornale dellInstallatore Elettrico
Lighting - Design Collection
Progetto Hotel
MECCANICA, SUBFORNITURA E TESSILE
Controllo di Movimento
Il Giornale della Subfornitura
Industria Mercato
Tecnologie Meccaniche
Tecnologie Tessili
.IT Italian Technology Machine Tools
SERRAMENTI, VETRO E FACCIATE
Finestra International
Glass Today
Nuova Finestra
Progetto Hotel
Rivista del Vetro
ShowroomPorte&Finestre
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Azienda
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tel. fax
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DATI ANAGRAFICI E PROFESSIONALI
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Atelier Bagno
Blu&Rosso
Il Bagno Oggi e Domani
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AUTOMOTIVE
Il Giornale del Meccanico
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Parts Made in Italy
CHIMICA, PLASTICA E ALIMENTARE
ICP - Rivista dellindustria chimica
Plast
Tecnologie Alimentari
TC News - Tecnologie Chimiche
Tecno Plast
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1) In posta: effettuare
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Inviare copia della ricevuta insieme
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2) Con assegno: inviare
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3) Con carta di credito: compilare
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a
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l
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Italia Estero Nuovo Rinnovo


Commercio Elettrico (11 uscite) b 71.00 b/$ 107,00
Il Giornale dellInstallatore Elettrico (16 uscite) b 54,50 b/$ 82,00
Lighting Design Collection (5 uscite) b 63,00 b/$ 94,00
Progetto Hotel (4 uscite) b 44,40 b/$ 78,00
Tagliare e faxare o spedire per posta in busta chiusa
Informativa ai sensi dellart. 13, d. lgs 196/2003. I Suoi dati saranno
trattati, con modalit anche informatiche e senza particolari criteri di
elaborazione, da Reed Business Information S.p.A. per evadere la Sua richiesta
di abbonamento e svolgere le attivit a questa connesse. Il conferimento dei
dati relativi a qualifica e attivit azienda facoltativo e la mancata indicazione
non pregiudica il diritto di ottenere quanto richiesto. I Vostri dati personali
possono essere trattati anche da soggetti terzi che svolgono attivit strumentali
al predetto fine, quali gli istituti di credito e finanziari, gli uffici postali per i
pagamenti, autonomi titolari di trattamento, tenuti a fornire specifica
informativa ai sensi dell'art. 13, d. lgs 196/2003 sui trattamenti da essi
eseguiti. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalit
suddette sono gli addetti allelaborazione dati e sistemi informativi, al
confezionamento e spedizione delle riviste e materiale informativo, al call
center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell'art. 7, d. lgs
196/2003 pu esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare,
aggiornare o cancellare i Suoi dati, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.
I pressacavi Scame sono disponibili
con e senza membrana protettiva

servizio lettori 959


96
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NOVIT
mm o barre da 30x10 mm,
25x12,5 mm oppure 20x15 mm
(corrente primaria 60 A...400 A);
Dm3t per barre da 40x10 mm,
30x20 mm oppure 25x25 mm
(corrente primaria 200 A...1000 A).
Le principali caratteristiche dim-
piego sono:
- frequenza di funzionamento
40...60Hz;
- corrente secondaria di 5 A;
- grado di protezione IP30;
- classe di precisione 0,5.
servizio lettori 133
Modulare e flessibile
Eurotherm Drives (www.euro-
thermdrives.it) annuncia il nuo-
vo inverter e servoazionamento
di ultima generazione serie 890,
ideato per applicazioni in siste-
mi multimotore. Pu essere con-
figurato in modalit V/Hz, vet-
toriale sensorless, vettoriale di
flusso ad anello chiuso o ser-
voazionamento brushless.
Il nuovo 890, modulare, dispo-
nibile in due versioni:
stand alone, alimentato da re-
te (890T);
versione per dc bus, costituito
da un unico alimentatore cen-
tralizzato ac/dc (890R), con i
drives dc/ac (890S) collegati
tra di loro tramite comode bar- re ad innesto.
La versione per dc bus necessi-
ta di una sola terna di fusibili e
di una sola induttanza il che
consente un notevole risparmio
negli ingombri complessivi del
quadro elettrico. I bus di campo
inizialmente disponibili sono i
seguenti: Devicenet, Profibus,
ControlNet, Canopen, Firewire ed
Ethernet. Lazionamento uni-
versale 890 pu essere retroa-
zionato da resolver, encoder ti-
po EnDat, Hiperface, sin/cos ed
encoder incrementale.
servizio lettori 135
Quadri da cantiere ASC
La nuova serie EnergyBox di Pa-
lazzoli (www.palazzoli.it) una
gamma completa di quadri da
cantiere asc per installazione a
parete o su cavalletto, pensati per
soddisfare tutte le esigenze di dis-
tribuzione dellenergia nel can-
tiere. I quadri EnergyBox sono co-
stituiti da un robusto armadio
realizzato in tecnopolimero bi-
componente compatto di eleva-
ta qualit che racchiude al suo in-
terno da 4 a 6 prese interbloccate
della serie Prima o Ter, con am-
peraggio da 16 A fino a 63 A.
Dotati di eccellenti caratteristi-
che di sicurezza, affidabilit e
praticit di utilizzo, i quadri da
cantiere serie EnergyBox ga-
rantisco la protezione delle pre-
se alloggiate al loro interno con-
tro ogni genere di sollecitazione
I trasformatori Dmt sono adatti per il
fissaggio a vite o su profilato omega
da 35mm
Il nuovo servoazionamento e inverter
serie 890
servizio lettori 580

Domae la linea di apparecchiature di protezione mo-


dulari Merlin Gerin (gruppo Schneider - www.schneide-
relectric.it) progettate per linstallazione nelle abitazio-
ni. Il design stato studiato per linserimento negli am-
bienti domestici.
Quindi, grande attenzione allestetica, alle forme e alle
tonalit. In particolare, gli interruttori Domae si con-
traddistinguono per le leve color arancio, e per una ma-
nifattura particolarmente elegante e moderna, che nobi-
lita la presenza del materiale tecnico in casa.
Le apparecchiature di protezione Domae sono integrabi-
li nei centralini da incasso e da parete delle serie Mini-
Coreos e Kaedra.
servizio lettori 134
Per ambienti domestici
w
w
w
.
e
u
r
a
g
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i
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33 aziende omogenee e complementari
presenti su tutto il territorio nazionale
nel settore elettrico ed elettronico
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C.E.M.E. S.p.A. Busto Arsizio VA (0331) 324000 (0331) 639436
C.M.E. S.r.l. Bovisio Masciago MI (0362) 559862 (0362) 559871
ELETTRA S.p.A. Cinisello Balsamo MI (02) 6607131 (02) 6181877
ELETTRICA EUROPA S.r.l. Palazzolo sullOglio BS (030) 7301411 (030) 7300355
GALMARINI EMILIO S.p.A. Gallarate VA (0331) 780900 (0331) 780910
GALMARINI EMILIO S.p.A. Gallarate VA (0331) 796350 (0331) 770800
GIARDINI CARLO S.r.l. Vigevano PV (0381) 346975 (0381) 346511
PIETRO PESENTI S.p.A. Pedrengo BG (035) 657530 (035) 657425
VENETO
MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Caselle di Selvazzano PD (049) 8739911 (049) 8739922
MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Silea TV (0422) 460668 (0422) 460658
MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Marghera VE (041) 937455 (041) 931520
LIGURIA
FO.EL. S.r.l. Sarzana SP (0187) 606413 (0187) 691090
S.M.A.E.S. S.r.l. Savona SV (019) 810591 (019) 810890
TOSCANA
FO.EL. S.r.l. Massa MS (0585) 791171 (0585) 790989
FO.EL. S.r.l. Pontremoli MS (0187) 832510
FO.EL. S.r.l. Querceta LU (0584) 769139 (0584) 742897
I.F.EL. S.r.l. Arezzo AR (0575) 357849 (0575) 323939
PIEMME S.r.l. Prato PO (0574) 433951 (0574) 433955
PIEMME S.r.l. Firenze FI (055) 351292 (055) 351295
LAZIO
M.E.T. S.r.l. Roma RM (06) 2382690 (06) 2389454
ABRUZZO
D.I.M.E. S.r.l. S.Giovanni Teatino CH (085) 4463759 (085) 4460568
D.I.M.E. S.r.l. Pescara PE (085) 4311134 (085) 4315867
D.I.M.E. S.r.l. Chieti Scalo CH (0871) 564099 (0871) 565047
D.I.M.E. S.r.l. Tortoreto TE (0861) 777081 (0861) 777168
ELETTROMARKET S.r.l. Castel di Sangro AQ (0864) 845338 (0864) 845338
FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 49831 (0863) 4983206
FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 25480 (0863) 20650
UMBRIA
BARBACCIA MARIO S.r.l. Terni TR (0744) 300291 (0744) 300943
DIS.M.E.P. S.r.l. S. Andrea / S. Sisto PG (075) 5289047 (075) 5270655
ELETTRA S.r.l. S.Eraclio di Foligno PG (0742) 391066 (0742) 391104
CAMPANIA
EUROELETTRA S.r.l. Arzano NA (081) 5734334 (081) 5734334
F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 5038762 (081) 5046446
F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 8902230
PUGLIA
CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 347595 (0883) 347965
CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 332084
F.A.P.E. S.r.l. Andria BA (0883) 557108 (0883) 557107
F.A.P.E. S.r.l. Corato BA (080) 8987113
FOREL S.r.l. Lecce LE (0832) 351975 (0832) 351573
FOREL S.r.l. Nard LE (0833) 572530 (0833) 572530
PAGE S.r.l. Foggia FG (0881) 724113 (0881) 771947
SICILIA
ELECTRIC GELA S.r.l. Gela CL (0933) 901919 (0933) 901163
ELECTRIC GELA
di Catania Giuseppa Gela CL (0933) 930809 (0933) 822785
OR.VE.ME. S.r.l. Canicatt AG (0922) 856015 (0922) 859767
ELETTOSUD S.p.A. Brolo ME (0941) 561296 (0941) 562155
ELETTROSUD S.p.A. Giardini Naxos ME (0942) 50238 (0942) 654398
ELETTROFORNITURE S.a.s. Saponara Marittima ME (090) 332473 (090) 3379250
ELETTROSUD S.p.A. Capo dOrlando ME (0941) 911120 (0941) 911120
ELETTROSUD S.p.A. S. Agata Militello ME (0941) 722529 (0941) 722529
ELETTROSUD S.p.A. Catania CT (095) 477481 (095) 472190
SARDEGNA
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Quartu S. Elena CA (070) 83631 (070) 885956
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Carbonia CA (0781) 665141 (0781) 665142
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Cagliari CA (070) 20271 (070) 252087
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Nuoro NU (0784) 295096 (0784) 295097
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Oristano OR (0783) 358650 (0783) 358653
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Sassari SS (079) 2639500 (079) 2639555
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servizio lettori 1717
ambientale grazie al grado di
protezione (IP55), alla elevata
resistenza agli urti (>20 J), alla
resistenza alla temperatura (-25
C/+50 C) e alla elevata resi-
stenza al fuoco (GWT=960 - V0
secondo UL94). Il comodo ma-
niglione ergonomico consente
ad una sola persona di traspor-
tare il quadro in tutta sicurezza
e comodit. dotato di cinque
punti di aggancio, per poter sce-
gliere sempre quello pi adatto,
e sono utilizzabili anche con gru.
Lattento studio del progetto
consente tanto spazio a dispo-
sizione da poter chiudere le por-
te con tutte le spine inserite,
anche con la 63 A. Le robuste por-
te, grazie alle speciali cerniere,
possono essere aperte comple-
tamente. Evitano di intralciare chi
sta lavorando sul quadro ed eli-
minano il rischio di urti. Allin-
terno, una comoda tasca porta-
documenti consente di riporre i
certificati normativi. Lopera-
zione di bloccare i cavi delle spi-
ne non pi una perdita di tem-
po; sufficiente posizionare il
cavo nella gola conica per rea-
lizzare automaticamente la si-
curezza anti-strappo. Il mani-
glione predisposto per ospi-
tare vari accessori, ad esempio
i fari per illuminazione; funge
anche da avvolgicavo grazie al-
la particolare sagoma. La strut-
tura realizzata con un tecno-
polimero bicomponente ad alta
resistenza. antiurto, non in-
vecchia, non brucia, resiste agli
agenti chimici ed perfetta-
mente isolante.
servizio lettori 136
La sicurezza
da professionisti
Grazie alla nuova centrale an-
tifurto e lintegrazione nel si-
stema, My Home aumenta il li-
vello di sicurezza grazie al vi-
deocontrollo e allinvio degli al-
larmi tramite il portale My Home.
Lantifurto My Home di BTicino
(www.bticino.it) completo di
tutte le funzioni: controllo, sen-
sori, comandi ed allarmi. Il vi-
deocontrollo, linvio degli allar-
mi, e la possibilit di telegestire
limpianto da un qualsiasi tele-
fono sono un esempio delle fun-
zioni aggiuntive che lintegra-
zione offre. In particolare il con-
trollo visivo della zona di allarme
consente di discriminare lorigi-
ne dellallarme stesso. Le im-
magini delle zone in cui si ve-
rificato un allarme vengono ri-
portate su tutti i monitor del-
limpianto di videocitofonia.
Tramite il comunicatore telefonico
integrato nella nuova centrale
pu essere effettuato il servizio
di inoltro allarmi tramite chia-
mata vocale. Lantifurto My Ho-
98
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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le informazioni richieste.
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me di BTicino, infine, permette
di gestire anche allarmi tecnici
quali la rilevazione di fughe di gas
e di allagamento offrendo la pos-
sibilit di intervenire anche da re-
moto sulle cause per garantire la
massima sicurezza domestica
(azionamento valvole di inter-
cettazione di gas o acqua).
Lutilizzo del portale My Home (di
prossima disponibilit) incre-
menta notevolmente le poten-
zialit dellimpianto. In questo ca-
so, infatti, il servizio di inoltro al-
larmi pu essere effettuato, sen-
za laggiunta di alcun dispositi-
vo, anche per mezzo di un sms o
une-mail con file audio e video
allegati. Il portale My Home per-
mette di essere sempre in con-
tatto con la casa, ed intervenire
in qualsiasi momento per mezzo
di un pc collegato ad internet o
di qualsiasi telefono seguendo un
menu vocale personalizzato. Pu
diventare anche un utile stru-
mento di lavoro per linstallato-
re: il servizio di teleassistenza (di
prossima disponibilit), infatti, gli
permette di monitorare dal pro-
prio ufficio le funzionalit del-
limpianto, e, se autorizzato dal
cliente, di modificare i parame-
tri di funzionamento.
servizio lettori 137
Semplicit duso
e prestazioni elevate
A seguito della joint-venture con
TechnoGR, esperta nei prodotti
per la sicurezza, oggi Omron
(www.europe.omron.com) in
grado di offrire anche una gam-
ma completa di barriere per il
rilevamento o la misura di oggetti.
In molte applicazioni, il sempli-
ce rilevamento di oggetti in mo-
vimento reso pi complesso
dal fatto che loggetto pu pas-
sare ogni volta in una posizione
diversa. il caso del conteggio
di oggetti in caduta attraverso
un passaggio pi ampio del fa-
scio di una fotocellula a sbar-
ramento, oppure di applicazioni
tipiche del confezionamento e
dellimballaggio dove pu es-
sere richiesta la misurazione,
senza alte precisioni, di ogget-
ti, scatole o imballaggi vari. In
questi casi il problema sempre
stato affrontato affiancando due
o pi fotocellule a sbarramento,
al fine di coprire completamen-
te larea di ispezione sommando
i raggi dazione di ogni singola
fotocellula.
La disponibilit di prodotti preas-
semblati offre, quindi, molti van-
taggi. La precisione con cui so-
no state sviluppate le ottiche
consente di raggiungere tre livelli
di risoluzione diversi: da 18 mm
ad un massimo di 5 mm sia per
le barriere di rilevamento che
di misura. La sincronizzazione
ottica consente di eliminare ca-
blaggi superflui tra emettitore e
ricevitore e permette di estendere
la distanza di rilevamento al
massimo consentito dalle otti-
che: si va dai 3 metri per le ver-
sioni con risoluzione a 5 mm fi-
no ai 15 metri per le versioni
con risoluzione 18 mm.
La modularit delle ottiche, inol-
tre, consente di ottenere facil-
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 99
Grazie allindicazione puntuale del
sensore, la causa di un allarme viene
individuata rapidamente
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mente una gamma molto ampia


di modelli intermedi, in base al-
laltezza richiesta per la barrie-
ra. Il funzionamento, infine, ga-
rantisce il massimo della sem-
plicit. Le barriere di rilevamento
Lbr si interfacciano mediante
una semplice uscita digitale che
viene attivata nel momento in cui
anche un solo raggio del fascio
viene interrotto.
Le barriere di misura della serie
Lbm, invece, sono disponibili
con unuscita analogica 0..10
Vcc oppure (a richiesta) con usci-
ta seriale RS232-C o anche RS485.
Nel caso si richieda luscita ana-
logica, si otterr un valore pro-
porzionale al numero di raggi
oscurati, mentre utilizzando la
porta seriale verranno fornite
informazioni dettagliate relative
ad ogni singolo raggio, consen-
tendo in tal modo di determina-
re quanti oggetti sono presenti
nel fascio, che dimensione ha
ogni oggetto ed in che posizione
ognuno di essi si trova.
servizio lettori 138
Un sistema integrato
Si chiama CastSentinel il nuovo
sistema di videosorveglianza
prodotto da Casts (societ del
Gruppo Microforum) che pro-
mette di rivoluzionare il siste-
ma della sicurezza degli interni.
Si tratta di un sistema di controllo
che attraverso una scheda di
acquisizione video installata su
slot pci allinterno di un pc, in
grado di gestire fino a 4 teleca-
mere professionali; in ogni pc
possibile installare fino a 4 sche-
de per un totale di 16 punti con-
trollo. Il controllo a di-
stanza avviene attra-
verso unaltra posta-
zione pc, un palmare o
attraverso un videote-
lefonino gprs. Nel primo
caso possibile dedi-
care un computer o ac-
cedere, attraverso con-
nessione internet, ad
unarea riservata; nel
secondo caso basta una
connessione con pal-
mare o cellulare alla re-
te gprs. In pochi secondi le im-
magini delle aree controllate
vengono inviate alla postazio-
ne remota.
Con CastSentinel possibile, per
ogni telecamera, delimitare una
precisa area sensibile dellintera
sezione controllata e ricevere
eventualmente un segnale di av-
viso ogni volta che si registra una
variazione nella zona interessata.
Ogni area sensibile caratteriz-
zata da soglie di sensibilit di-
verse, secondo il principio del
motion detection: minore la so-
glia di sensibilit, pi piccola sa-
r la variazione necessaria per
far scattare la registrazione del-
levento. In caso di movimento il
sistema inoltrer un avviso
con una email su compu-
ter o con avviso tramite sms
sul telefono cellulare.
Il sistema inoltre permette
di riprendere e registrare
lambiente in maniera con-
tinuativa o solamente in ca-
so di variazione allinterno
della zona sensibile. Tutte
le immagini registrate sono
ovviamente archiviabili su
cartelle, ordinate per tele-
camera e per data, sullhard disk
del pc. Inoltre, CastSentinel include
un sofisticato software che con-
sente la gestione completa del
proprio computer da postazione re-
mota anche a chilometri di di-
stanza. Con una connessione a in-
ternet sar sufficiente entrare nel
sistema del proprio computer ser-
ver e gestire i documenti che es-
so contiene, mandare email come
se ci si trovasse davanti al proprio
pc. Tutta la gestione avviene at-
traverso internet utilizzando una
connessione adsl (il pc server de-
ve essere sempre collegato) ed
possibile la registrazione di un
numero illimitato di utenti con
connessione contemporanea di
massimo 10 ciascuno con pas-
sword differenti.
servizio lettori 139
Per la sicurezza personale
Loneworker di Ascom un modulo
di comunicazione wireless stu-
diato per la sicurezza personale
di chi opera in contesti di lavoro pro-
blematici, come ad esempio aree
isolate, cantieri o impianti industriali.
Il vantaggio di questo apparec-
chio la possibilit di recepire al-
larmi, individuarne la natura e lo-
calizzare con precisione chi subisce
infortuni. Gli allar-
mi possono essere
automatici, in caso
di nessun movi-
mento trascorso
per un certo lasso
di tempo, o attiva-
ti direttamente dal-
linteressato premendo un pul-
sante del portatile. possi-
bile inviare messaggi di testo
o attivare la conversazione te-
lefonica. Ogni allarme viene re-
gistrato e pu essere riesaminato
per migliorare le procedure ope-
rative e lefficienza dei processi
relativi alla sicurezza. Il modulo
si compone di una infrastruttura,
del software, dei portatili; il tutto
fornito da Exhibo (www.exhi-
bo.it) insieme allo studio per lot-
timale integrazione con i sistemi esi-
stenti (di sicurezza, di manuten-
zione, informativi). Exhibo com-
pleta lofferta con linstallazione, lat-
tivazione, la manutenzione e las-
sistenza tecnica.
servizio lettori 141
100
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NOVIT
CastSentinel, la tecnologia al servizio
della sorveglianza della propria casa
Barriere di rilevamento oggetti
Esempio di collegamento del sistema
Loneworker
un apparecchio
ideale per migliorare
le procedure
di sicurezza
operativa
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Elevata disponibilit
e rapidit nellimplementazione
Il sistema InfraStruXure da 20 kW di Apc
(www.apc.com/it) offre ridondanza intrinseca per am-
pliare la disponibilit, rendendo tale soluzione ideale
per le applicazioni di consolidamento server o ad eleva-
ta densit, cos come per applicazioni verticali in ambi-
to sanit o servizi professionali. Il sistema si basa sul-
larchitettura InfraStruXure, la quale integra rack, con-
dizionamento, alimentazione, gestione e servizi che in-
sieme compongono una Ncpi (Network critical physical
infrastructure). Il sistema riunisce la tecnologia del
Symmetra Power Array e la distribuzione dellalimen-
tazione allinterno di un singolo rack.
La tecnologia a doppia conversione del Symmetra of-
fre alimentazione e run time scalabile con design ri-
dondante N+1. Inoltre, la progettazione di tale siste-
ma consente allutente di sostituire a caldo qualsiasi
componente. Gli utenti possono inoltre aggiungere ul-
teriori moduli batterie esterni per una maggiore auto-
nomia del sistema. Inoltre integra InfraStruXure Ma-
nager, il quale fornisce ai facility manager e ai re-
sponsabili IT uno strumento semplice da utilizzare e
accessibile tramite web che offre funzionalit di con-
trollo dellalimentazione, condizionamento e gestione
ambientale allinterno della stanza in cui collocato e
a livello rack. InfraStruXure Manager fornisce rapide
valutazioni della situazione attuale, avvisando i re-
sponsabili qualora si verifichino situazioni che potreb-
bero compromettere la disponibilit di alimentazione.
Le innovative funzioni di analisi, associate con fun-
zionalit di controllo remoto e gestione delle attivit,
consentono di ottimizzare lefficienza e la disponibili-
t dellinfrastruttura Ncpi.
servizio lettori 140
servizio lettori 532
Speed dome compatta
Videotec (www.videotec.com) ha
introdotto una nuova dome ca-
mera compatta. Mistral integra
un robusto meccanismo di bran-
deggio a velocit variabile con
una telecamera colori dsp ad al-
te performance. La sua compat-
tezza la rende ideale per appli-
cazioni allinterno. Presettata in
produzione per fornire eccellenti
immagini per oggetti distanti da
1,5 m fino allinfinito dalla tele-
camera, Mistral caratterizzata da:
design ricercato, montaggio a sof-
fitto per una sorveglianza discreta
con dimensioni compatte (dia-
metro 12 cm e 8,5 cm in al-
tezza);
tel ecamera wi de
dynamic con Agc,
auto-tracing white
bal ance ( Awb) e
compensazione au-
tomatica back-light;
ottiche da 8 o 6 mm;
robusto brandeggio
a velocit variabile
con escursione da 0 a 180
movimento orizzontale e da
+10 a -90 verticale. Velocit
manuale da 0,5 a 60/secondo;
acquisizione pre-posiziona-
mento 200/sec. (max.), 32
pre-posizionamenti program-
mabili con unaccuratezza en-
tro 0.1;
uscita video coassiale o su
doppino twistato integrato con-
nessione diretta a cavi cate-
goria Cat-5 riducendo ulterio-
ri costi di installazione e uti-
lizzando i ricevitori su doppino
twistato Videotec Twrb1 o
Twrr1;
ampia gamma di tastiere di
controllo via RS485 multipro-
tocollo.
servizio lettori 151
Mini cavo duplex
Il nuovo prodotto, fornibile da Al-
hof di A. Hofmann (www.al-
hof.com), il cavo pi richiesto per
connettori Small-form-factor (Sff)
in applicazioni indoor.
composto da due cavi a fibra sin-
gola rinforzata in kevlar e dia-
metro 1,7mm, utilizzando il nuo-
vo tubo tight da 600 micron, con
nuove e semplici istruzioni di spe-
latura. I vantaggi sono dati dalle
dimensioni ridotte, dalla sempli-
cit nella separazione dei due ca-
vetti e dalla possibilit di termi-
nazione diretta con tutti i con-
nettori, anche Sff e Mt-Rj. La
guaina in materiale Lsfh garan-
tisce sicurezza ambientale per
autoestinguibilit, bassa emis-
sione di fumo, assenza di aloge-
ni e atossicit. Il cavo adatto ad
applicazioni interne per cablag-
gio in zona terziaria, cavi di col-
legamento fra apparecchiature
e pigtail.
servizio lettori 152
Per la copertura
delle tubazioni
Il nuovo sistema Canal Trix di Ve-
mer Siber Group (www.vemer-
siber.it) permette di soddisfare
qualsiasi esigenza di copertura
dei tubi negli impianti di aria
condizionata e riscaldamento,
sanitario, gas.
Unicamente per gli impianti di
condizionamento stata idea-
ta la nuova canalina con base
di fissaggio a muro e copertura
a profilo stondato abbinabili con
sistema di ancoraggio ad incastro.
Il fissaggio rapido delle tuba-
zioni allinterno della canalina
avviene mediante clips regolabili
in profondit per meglio adat-
tarsi al diametro dei tubi.
Per tutti gli impianti termoi-
draulici e di condizionamento
possibile utilizzare il sistema di
copertura tubi a staffe.
Le nuove coperture a profilo
stondato si agganciano, con un
sistema ad incastro, alle nuove
staffe di fissaggio, disponibili in
due modelli: Stff1555, staffa re-
golabile a tre posizioni (che con-
sentono labbinamento alle di-
verse misure delle coperture)
con chiusura a fascetta; Stfi1228,
staffa dual-mono tubo con chiu-
sura a incastro.
servizio lettori 153
102
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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...li certifichiamo tutti.
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tiscono alle aziende inserzioniste la quantit delle copie
diffuse. La certificazione svolta dal CSST-
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Canal Trix ha
la copertura
a profilo stondato
Mistral, speed dome compatta ideale
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Domande & risposte
Pareri e commenti
sui quesiti
dei professionisti
di Antonio Porro - gie@reedbusiness.it
104
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORME CEI: APPROFONDIMENTI
E INTERPRETAZIONI
Due quesiti e relative risposte, sui cavi e sulle modalit di posa dei cavi negli ambienti a maggior ri-
schio in caso di incendio
QUESITO N 1
possibile installare impianti elettrici di
tipo incassato in ambiente a maggior rischio in caso di in-
cendio, entro strutture combustibili (pannelli in legno
sandwich con coibente) utilizzando guaine flessibili in
PVC, oppure obbligatorio realizzare tali impianti in vista?
RISPOSTA DEL CEI
Non possibile installare cavi con guaina in PVC allinterno
della struttura indicata. Tuttavia se per guaina flessibile si in-
tende un tubo protettivo in PVC, tale posa ammessa a con-
dizione che il tubo risponda alle relative norme ed abbia al-
meno un grado di protezione IP
4X. Si segnala che in questo caso,
quanto prescritto dalla nota al
punto i3) dellart. 751.04.1 deve
essere considerato come un requi-
sito obbligatorio.
Particolare attenzione deve essere
inoltre riservata alla portata, te-
nendo conto al proposito di ade-
guati coefficienti di riduzione della
stessa.
COMMENTO
Il quesito era stato posto alcuni
anni fa alla luce di quanto indicato
allart. 751.04.1 della Norma CEI
64-8 che per gli ambienti a mag-
gior rischio in caso di incendio in-
dica tra le varie tipologie di con-
dutture ammesse anche: ...con-
dutture diverse da quelle di a) e b),
realizzate con cavi multipolari
provvisti di condutture di protezio-
ne; ossia diverse da condutture
realizzate con cavi in tubi protetti-
vi metallici o condutture con guai-
ne e schemi particolari cos come
previsti dalla norma.
La 5^ edizione della norma CEI 64-
8 pubblicata nel mese di maggio
dello scorso anno chiarisce ulte-
riormente quali sono i tipi di con-
dutture ammesse pubblicando,
nella parte commento, la figura ri-
portata nel seguito, relativa ad
esempi di condutture negli ambienti a maggior rischio in caso
dincendio.
Sempre nella parte commento viene altres precisato che si
raccomanda che per le condutture mobili siano scelti preferi-
bilmente cavi destinati a servizio pesante in accordo con la
Guida CEI 20-40, per esempio cavi del tipo H07 RN-F o altri
adeguatamente protetti.
QUESITO N 2
Facendo riferimento allart. 751.04.3 della Norma CEI 64-8 che
prescrive: Quando i cavi multipolari muniti di condutture di
protezione delle condutture di cui in 751.04.2.6 b) e c) sono
raggruppati in quantit significative in rapporto con le altre
sostanze combustibili presenti, nei riguardi dei fumi dei gas
tossici e dei gas corrosivi si devono adottare provvedimenti
analoghi a quelli stabiliti per le altre sostanze combustibili
dalle autorit competenti per il caso specifico, un lettore ci
chiede quali quantit (o numero di cavi) devono essere consi-
derate significative secondo la Norma e quindi tali da far
perdere la prerogativa di cavi non propaganti lincendio.
RISPOSTA DEL CEI
Preliminarmente si osserva che la stessa norma nella nota al-
lart. 751.04.3 segnala come adatti allo scopo i cavi LSOH, cavi
che in caso di incendio non emettono fumi opachi, gas tossici e
corrosivi. Sono cavi LSOH quelli rispondenti alle norme CEI EN
50266 (CEI 20-22), CEI EN 50267 e CEI EN 50268 (CEI 20-37),
quali, ad esempio:
- cavi con tensione U
0
/U = 0,6/1 kV:
FG70M1, FG70M2, FG100M1, FG100M2;
- cavi con tensione U
0
/U = 450/750 V:
N07G9-K, FM9.
Ci detto bene precisare che i cataloghi dei costruttori di cavi
si limitano a segnalare che il cavo conforme alla Norma 20-22
II o 20-22 III senza evidenziarne la differenza, n, tanto meno,
quando fanno perdere la prerogativa di cavi non propaganti lin-
cendio come richiesto dal lettore. Unutile indicazione in tal sen-
so potrebbe essere fornita dalla tabella proposta, ricavata dalla
Guida CEI 64-55, che mostra la differenza tra i cavi posati in fa-
scio appartenenti alle categorie II e III della norma CEI 20-22.
DIFFERENZA TRA CAVI POSATI
A FASCIO APPARTENENTI ALLE CATEGORIE
II E III DELLA NORMA CEI 20-22
CAVO RIFERIMENTO SEZIONE NUMERO
NORMATIVO CAVI
FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 I 4 x 2,5 mm
2
47
FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 4 x 2,5 mm
2
10
FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 4 x 2,5 mm
2
10
FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 II 4 x 6 mm
2
36
FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 4 x 6 mm
2
8
FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 4 x 6 mm
2
8
FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 II 4 x 16 mm
2
22
FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 4 x 16 mm
2
5
FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 4 x 16 mm
2
5
FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 II 1 x 240 mm
2
21
FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 1 x 240 mm
2
4
FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 1 x 240 mm
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 107
Antincendio
Le risposte ai
quesiti su norme,
installazione, obblighi
da adempiere
di Mario Abate - gie@reedbusiness.it
LA DOMANDA
Ai fini della classificazione del livello di rischio
di incendio dei luoghi di lavoro, il Decreto del
Ministero dellInterno, 10 marzo 1998, al punto
9.3 dellallegato IX, considera a livello di rischio medio tutte le at-
tivit comprese nellallegato al D.M. 16 febbraio 1982, che devo-
no avere il certificato di prevenzione incendi per legge. Tale clas-
sificazione deve considerarsi vincolante oppure in sede di valuta-
zione dei rischi si pu dimostrare il contrario?
In altre parole, possibile che unattivit soggetta ai controlli dei
vigili del fuoco (quindi al rilascio del certificato) abbia un livello
di rischio dincendio basso, o una tale circostanza da ritenersi
un controsenso?
LA RISPOSTA
chiaro che in linea generale le attivit comprese nellelenco al-
legato al D.M. 16 febbraio 1982, e pertanto soggette al rilascio
del certificato di prevenzione incendi, sono quelle per le quali il
legislatore ha riconosciuto esistere un potenziale pericolo din-
cendio al punto da imporre la necessit di controlli periodici di
competenza dei vigili del fuoco al fine di salvaguardare in primo
luogo la sicurezza delle persone e poi anche la protezione dei
beni e dellambiente.
Daltra parte le indicazioni fornite nellallegato IX del D.M. 10
marzo 1998 relativamente ai luoghi di lavoro che possono
classificarsi ad elevato, medio o basso rischio di incendio, so-
no necessariamente di tipo esemplificativo e non esaustivo
come esplicitamente richiamato nello stesso allegato nonch
nel precedente allegato I relativo ai criteri da seguire per la
valutazione dei rischi di incendio. A ben pensarci non poteva
essere diversamente visto che sarebbe stato molto difficile, se
non impossibile, andare ad elencare tutte le svariate realt la-
vorative, non solo, ma in tal modo si sarebbe anche contrav-
venuto ad un principio cardine della recente legislazione sulla
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, che demanda al datore
di lavoro il compito di analizzare la propria attivit, valutarne i
rischi e prendere i provvedimenti del caso.
Quindi le attivit comprese nel D.M. 16 febbraio 1982 possono
essere classificate con un livello di rischio dincendio basso, me-
dio o elevato. Esistono infatti alcune voci di tale decreto, pensia-
mo ad esempio alla numero 87 inerente i locali commerciali o alla
88, depositi di merci e materiali vari, ove lassoggettabilit al cer-
tificato di prevenzione incendi legata ad un parametro di su-
perficie ossia a partire da una certa dimensione dellattivit e
non alla presenza o lavorazione di materiali e sostanze pericolo-
se. allora ipotizzabile che un locale di vendita di prodotti in ce-
ramica o in materiale ferroso, ubicato in un fabbricato monopia-
no ed isolato da altri edifici, risulti, ad un esame dei rischi con-
nessi con la presenza di sostanze infiammabili, di possibili sor-
genti dinnesco nonch di facilit di propagazione di un principio
di incendio, classificabile in un livello di rischio basso pur supe-
rando la soglia di 400 mq. lordi prevista dal D.M. 16 febbraio
1982. Viceversa vi sono attivit non soggette al certificato di pre-
venzione incendi, come ad esempio le case di cura o di riposo per
anziani fino a 25 posti letto, che tuttavia sono considerate ad ele-
vato rischio dincendio in quanto la tutela della sicurezza di per-
sone non autosufficienti impone ladozione di provvedimenti e
procedure adeguate.
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possibile che unattivit soggetta ai controlli dei vigili del fuoco abbia un livello di rischio
dincendio basso?
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F.A.P.E. S.r.l. Andria BA (0883) 557108 (0883) 557107
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 109
Professione installatore
Come confrontarsi
con i clienti
e il mercato
di Bruno Bocus - gie@reedbusiness.it
Nulla di nuovo sotto il sole: i temi spinosi ri-
mangono sempre i pagamenti, mentre le note
positive arrivano dai servizi di pre e post ven-
dita e dalla comunicazione; a fianco delle deci-
ne e decine di fax iniziano a spuntare le prime mail.
Prima di tutto chiarezza sul reso, che troppo spesso rimane l. Le
regole sono cambiate, ma il sistema non ha ancora digerito il
nuovo impianto normativo.
Tuttavia segnali di miglioramento ce ne sono, anche se nel rap-
porto tra grossista e installatore continua a farla da padrone il
rapporto di fiducia che esiste tre i due soggetti. Tuttavia in molti
hanno sposato lautarchia. Si compra lo stretto indispensabile,
al massimo si va una seconda volta dal grossista. Nessuno vuole
rimanere scottato e ritrovarsi con scorte eccessive, che con il
tempo diventano obsolete.
Ma il vero nodo rimangono ancora e purtroppo i pagamenti.
Con la crisi che c noi chiediamo sempre una dilazione del
pagamento - spiegano ancora gli installatori - oppure di pa-
gare a non meno di 90 giorni.
Una richiesta davvero alta, ma figlia della necessit.
In Italia, i pagamenti che ci vengono fatti per i nostri lavori
avvengono con tempi biblici - dicono ancora gli installatori -
normale che quindi anche noi a nostra volta ritardiamo i no-
stri, non possiamo anticipare soldi che non abbiamo ancora
visto.
Insomma, persiste uno dei problemi pi grossi del sistema
economico nazionale delle piccole e medie imprese e cio
quello dei pagamenti. Una questione di difficile soluzione,
che si ripercuote su tutta la catena del valore e che diventa
ancora pi drammatica quando qualcuno vince una commes-
sa pubblica; l, infatti, i tempi per i pagamenti si dilatano ul-
teriormente.
E i grossisti che cosa fanno? A detta degli installatori, se c
un rapporto di fiducia aspettano, oppure accettano il paga-
mento rateale. Si cerca di venire incontro. Capitolo a parte
merita invece tutto ci che riguarda le promozioni e i servizi
di pre e post vendita, che ormai sono entrati nelle aspettati-
ve degli installatori. Meglio gli sconti delle promozioni: lo-
pinione di tutti; tuttavia anche lo sconto deve essere ben va-
lutato, perch molte volte viene applicato solo a materiale
che rimasto nei magazzini da troppo tempo e in questi casi la
riduzione di prezzo assomiglia pi ad un saldo che non ad un
reale vantaggio sullacquisto.
Molto spesso gli sconti su alcune tipologie di prodotti nascon-
dono brutte sorprese, come per esempio la cattiva qualit della
merce.
Tuttavia, anche su questo tema linstallatore mostra di avere
delle preferenze: Gli sconti sui prodotti da ottenere anche in ba-
se al volume dellacquisto sempre gradito, non siamo invece in-
teressati a ricevere a fine anno premi come vacanze o gadget di
qualunque tipo. Bene i servizi. Fa sempre piacere - dice ancora
un installatore - quando il grossista cerca di darti uninformazio-
ne in pi sul prodotto da comprare.
Insomma, il servizio di pre vendita sempre gradito, anche se
molto spesso riguarda solo la semplice informazione sulla novit
che c a catalogo.
Molto apprezzati, invece, i servizi di post vendita, come la conse-
gna a domicilio, meglio ancora se a pagarla il grossista.
Segna ancora il passo per certi aspetti le-commerce. Il canale di
comunicazione preferito tra grossista e installatore rimane il fax,
anche se ormai ogni tanto qualche mail compare.
POCHE NUOVE SOTTO IL SOLE
A poco pi di dodici mesi dallultima inchiesta, gli installatori lamentano ancora - nel loro
rapporto con i fornitori - gli stessi problemi di un anno fa
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Non solo elettrico:
idee e proposte
per lavorare meglio Shopping
a cura di Fulvia Cattaneo - fulvia.cattaneo@reedbusiness.it
110 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
LED GLASSES
Tra le novit di BrolloSiet (www.brollosiet.com) c Led glasses,
una insegna per i negozi di ottica. Il logo, infatti, non lascia adito a
dubbi ed sormontato da
un giornale monoriga con
caratteri alti 5 cm,
contenuto entro un box
metallico per uso esterno
(IP 43). Il display
facilmente
programmabile grazie al
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dotazione che, tramite
porta seriale RS232 o
RS485, consente
limpostazione del
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nuova collezione
inverno 2004) e
permette la scelta delleffetto di apparizione
desiderato (scorrimento, lampeggio, effetto sipario...).
Locchiale proposto con led radiali di colore blu ad
alta visibilit, disposti su 3 file concentriche e
animate da un effetto di accensione sequenziale che
richiama lattenzione del passante.
La dotazione di serie comprende, oltre al software, le
staffe di fissaggio e il manuale utente. Lingombro
totale di 90 cm di base per 60 di altezza, il che lo
rende facilmente collocabile anche in spazi angusti.
LA CASSAFORTE ELETTROLUMINESCENTE
Si chiama Dgt Vision la cassaforte elettronica per uso domestico
proposta da Cisa (www.cisa.com). Disponibile nelle versioni da
murare, componibile (Darwin) e da mobile, dotata di un
particolare brevetto: una tastiera alfanumerica
elettroluminescente. Spesso si consiglia di posizionare la
cassaforte in luoghi in
cui sia difficile agire con
attrezzi di grandi
dimensioni, per rendere
difficoltoso lattacco nel
caso di tentativo di
effrazione, quindi
ambienti poco accessibili
e scarsamente illuminati.
Da oggi, grazie alla
tastiera retroilluminata
che si accende alla
pressione di un qualsiasi
tasto, Dgt Vision
permette di digitare il
codice dapertura anche
in ambienti bui. Le sue caratteristiche sono: spessore sportello 10
mm (smontabile), catenacci in acciaio nichelato da 22 mm, piastra
in acciaio carbonitrutrato con elevata resistenza al trapano, oltre
1000 miliardi di combinazioni possibili, blocco antimanipolazione
con segnalazione dei tentativi, connettore esterno per
alimentazione demergenza, illuminazione dellinterno durante
lapertura.
SUPPORTI PER SCHERMI
proposta da Melchioni (www.melchioni.it) una nuova linea di
supporti tv dedicata ai sempre pi
diffusi schermi al plasma e lcd.
I tre prodotti della linea
consentono di posizionare il
proprio schermo lcd (che pu avere
un peso massimo di 20 kg) o al
plasma (fino a 75 kg) su una parete
di qualsiasi tipo. Langolo di
inclinazione fino a 25 (15 per il
supporto per plasma) e langolo di
rotazione da 90 a 180 offrono la
possibilit di avere sempre una perfetta
visione dello schermo e di sfruttare al
meglio gli spazi. La gradevole colorazione
Silver rende facile labbinamento
cromatico con larredamento e gli altri
apparati elettronici.
LOTTA ALLUMIDIT
Idealday il potente
deumidificatore progettato da
Carrier (www.carrier.it) per
assicurare comfort e proteggere
lambiente dai danni
delleccessiva umidit.
Innovativo,
leggero, dal
design
compatto, bianco
o color Silver
nella versione 22
litri, grazie ai
bassi consumi e
alla grande
silenziosit,
questo
apparecchio
permette di
mantenere il
livello di umidit
in tutti gli
ambienti per tutti i giorni
dellanno consumando, nelle
versioni da 9 e 10 litri, solo 200
Watt. Oltre a raccogliere la
condensa nella tanica frontale,
Idealday dotato di spia tanica
piena e autospegnimento e
permette di scaricare lacqua in
continuo grazie alla possibilit
di drenaggio permanente.
Tutti i modelli sono dotati di
filtri lavabili, antimuffa e ai
carboni attivi.
ADESIVO E SIGILLANTE
trasparente e cristallino,
inodore, antimuffa, non teme
n le alte n le basse
temperature e nemmeno i raggi
UV, aderisce anche sulle superfici
umide: Gold Fix One -
distribuito da Saratoga Int.
Sforza spa
(www.saratoga.it) -
adesivo sigillante frutto
di una tecnologia
innovativa che ha messo
a punto una nuova
catena molecolare che
mantiene inalterate nel
tempo e nello spazio
le proprie
caratteristiche fisiche.
Questo prodotto
indicato per tutti gli
incollaggi,
assemblaggi,
sigillature e giunti dei
materiali pi
eterogenei: pietra,
marmo, mattoni,
calcestruzzo,
intonaco, vetro,
specchi, ceramica,
porcellana, piombo,
acciaio, lamiera
zincata, rame,
alluminio,
cartongesso,
metacrilato, legno e altro ancora.
Disponibile in cartuccia da 290
ml, Gold Fix One
sovraverniciabile con pitture ad
acqua ed resistente agli agenti
atmosferici e anche alle
vibrazioni.
BATTENTI
A DUE VELOCIT
Bosch (www.bosch.it) ha
dotato i trapani battenti a due
velocit per professionisti GSB
20-2 di una maggiore potenza,
aumentando
considerevolmente anche il
comfort di lavoro.
Questi trapani sono stati ideati
per lavori pesanti di
foratura e avvitamento e si
distinguono per la loro lunga
durata, anche nelle condizioni
pi difficili. Con una coppia
massima di 33 Nm, questi
utensili dispongono di grandi
riserve di energia.
A seconda del numero di giri,
possono raggiungere un
massimo di 17.600 o 48.000
colpi al minuto.
Il massimo diametro di
foratura nella muratura di 22
millimetri, nel legno di 40,
nel calcestruzzo di 20,
mentre nellacciaio di 16
millimetri.
Nel caso la punta si blocchi
improvvisamente, la frizione di
sicurezza interrompe il
funzionamento dellalbero
motore: cos lutilizzatore viene
protetto durante il lavoro.
Il mandrino autoserrante con
sistema Auto-Lock garantisce
un elevato comfort di lavoro. In
caso di sostituzione degli
accessori, esso blocca
automaticamente lalberino,
permettendo il rapido cambio
con una mano sola; in tal
modo, si procede velocemente
con lesecuzione di lavori che
richiedono limpiego di attrezzi
diversi. Inoltre, lergonomica
impugnatura softgrip
garantisce la sicura
maneggevolezza.
Limpugnatura supplementare
stabile orientabile di 360. Di
conseguenza, lelettroutensile
pu essere guidato con
sicurezza in ogni posizione di
lavoro.
Linterruttore di avvio ed il
pulsante di blocco, infine, sono
posizionati al centro
dellimpugnatura e sono
facilmente raggiungibili anche
dai mancini.
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 111
Libri & cataloghi
Che cosa leggere
per essere sempre
aggiornati
a cura di Fulvia Cattaneo - fulvia.cattaneo@reedbusiness.it
- accesso alle informazioni tecniche collegate ai prodotti in formato pdf,
dxf ecc.
Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito www.schneider-
electric.it alla sezione cataloghi o in organizzazione commerciale.
servizio lettori 143
Comitato elettrotecnico italiano
Norme Cei per impianti elettrici nei luoghi
con pericolo di esplosione
Edizione 2004, volume secondo
120,00
A integrazione delledizione 2001, sta-
to pubblicato il secondo volume dedi-
cato alle norme Cei per impianti elettrici
nei luoghi con pericolo di esplosione.
Levoluzione legislativa e normativa del
settore, dal maggio 2001, data di pub-
blicazione del volume I, ha visto lema-
nazione di nuove leggi e la pubblica-
zione di nuove norme Cei che sono sta-
te riportate nel secondo volume, che
contiene il decreto legislativo 12 giugno
2003, n. 233 che recepisce la direttiva
comunitaria 1999/92/CE pubblicata nel
primo volume, nonch le due guide di
applicazione alle direttive europee 94/9/CE e 1999/92/CE.
Le norme contenute in questa nuova pubblicazione sono:
Cei EN 60079-10 (Cei 31-30) Classificazione delle aree nei luoghi con
pericolo di esplosione. Si tratta della seconda edizione 2004 che ha
validit in parallelo fino al 1 dicembre 2005 con la prima edizione
1996;
Cei EN 60079-14 (Cei 31-33) Impianti elettrici nei luoghi con pericolo
di esplosione. Si tratta della seconda edizione 2004 che ha validit
in parallelo fino al 1 luglio 2006 con la prima edizione 1998;
Cei EN 60079-17 (Cei 31-34) Verifica degli impianti elettrici nei luo-
ghi con pericolo di esplosione. Si tratta della seconda edizione 2004
che ha validit in parallelo fino al 1 marzo 2006 con la prima edizione
1998;
Guide Cei 31-35 V1 Classificazione degli ambienti destinati a rico-
vero per autoveicoli;
Guide Cei 31-35 V2 Classificazione degli ambienti destinati alle
centrali termiche alimentate a gas naturale;
Cei 31-35/A V1 Esempio di classificazione dei luoghi con pericolo di
esplosione in un impianto di distribuzione stradale di gas naturale
compresso (Gnc) per autotrazione;
Cei EN 50281-1-2/A1 (Cei 31-36) Costruzioni elettriche destinate al-
luso in ambienti con presenza di polveri combustibili. Costruzioni
protette da custodie. Scelta, installazione e manutenzione;
Cei EN 50281-3 (Cei 31-52) Classificazione delle aree nei luoghi
con pericolo di esplosione per la presenza di polveri combustibili.
Completa il volume un capitolo dedicato ad una serie di domande e ri-
sposte relative ai principali quesiti posti in questi anni dagli utilizzato-
ri delle norme relative ai luoghi con presenza di atmosfera pericolosa.
servizio lettori 144
Otto Controls
Short form dei prodotti
Rappresentata in Italia da AlHof
di A. Hofmann spa, Otto Controls
specialista nella progettazione
e costruzione di interruttori, pul-
santi, grip per applicazioni mili-
tari, medicali, industriali per i set-
tori della robotica e automotive.
Nel nuovo catalogo troverete in-
terruttori a tenuta IP68 a effetto
Hall, Joystick a effetto Hall in ver-
sione CANbus, Limit Switches
per applicazioni speciali militari,
ferroviarie, automotive (macchi-
ne movimento terra), Rotary
Switches in versione commercia-
le e militare, Rocker Switches a
tenuta IP68 e tanti altri prodotti,
anche custom per qualsiasi esi-
genza particolare.
servizio lettori 142
Schneider Electric
Catalogo elettronico
formato da una selezione di pro-
dotti a marchio Telemecanique che,
con il marchio Square D, rappre-
senta la globalit dellofferta nel-
lambito dellautomazione e con-
trollo del mondo Schneider Electric.
In linea con le pi moderne esi-
genze degli operatori del settore,
Schneider Electric ha reso dispo-
nibile un catalogo che vanta:
- ricerca semplice dei prodotti a
partire da diversi criteri: funzione,
gamma, parola chiave e codice;
- determinazione del codice pro-
dotto e scelta dei possibili ac-
cessori partendo dalle caratteri-
stiche tecniche richieste dalle vo-
stre applicazioni;
Melchioni
Elettronica professionale
2004-2005
disponibile il nuovo catalogo
Melchioni, rivolto ai rivenditori e
agli installatori, operanti nel cana-
le elettrico, di prodotti rientranti
nel vasto universo dellelettronica
professionale: dal singolo compo-
nente ad apparecchiature e pro-
dotti finiti per impianti e/o instal-
lazioni. Lofferta di Melchioni in
ambito elettronica professionale si
notevolmente al-
largata rispetto allo
scorso anno, indice
dellinteresse del-
lazienda nel di-
ventare un opera-
tore riconosciuto
nella realt dei ri-
venditori del cana-
le elettrico. La gam-
ma dei prodotti of-
ferti composta da:
apparecchiature
per tv satellita-
re e digitale ter-
restre;
amplificazione
professionale;
videoproiezione;
videosorveglianza;
ricetrasmittenti;
strumenti di misura;
batterie e alimentatori;
minuteria e connettori.
servizio lettori 146
Eurotherm Drives
Nuovi prodotti in gamma
disponibile da luglio il nuovo ca-
talogo prodotti di Eurotherm Drives
che, oltre alla gamma di servoa-
zionamenti, servomotori, inverter e
convertitori in corrente continua,
stato integrato con la gamma di
prodotti Parvex (tra i quali anche i
motori mandrino e i motori in kit),
di motori in c.a, con elenchi e ca-
ratteristiche delle principali opzio-
ni offerte. possibile ricevere una
copia del catalogo inviando una e-
mail allindirizzo info@eurotherm-
drives.it.
servizio lettori 147
Fcc
Catalogo Planterm
Fcc, societ del Gruppo Perma-
steelisa con sede a San Quirino
(PN), specializzata in sistemi per
la climatizzazione radiante, pre-
senta il nuovo catalogo e il cd-
rom Planterm. Il sistema brevet-
tato Planterm, applicabile sia nel
civile sia nel terziario, presentato
attraverso una serie completa di
dati tecnici, illustrazioni dei pro-
dotti, immagini delle fasi di montaggio e una puntuale descrizione
dei pannelli radianti e degli altri componenti, quali i controlli elet-
tronici, le unit di deumidificazione e rinnovo dellaria e le macchine
frigorifere e in pompa di calore ad alto rendimento.
servizio lettori 145
Dichiarazione di conformit?
Basta un click
Dichiarazione di conformit?
Basta un click
Unofferta per i lettori di Commercio Elettrico
e del Giornale dellInstallatore Elettrico:
il programma per la compilazione automatica
della Dichiarazione di Conformit
Ai lettori di Commercio Elettrico
e del Giornale dellInstallatore
Elettrico, il pacchetto -
che comprende Modulo Base,
Dichiarazione di Conformit
e la versione Demo del programma
Business - viene offerto
a condizioni agevolate: 140 + IVA.
Per ordinare il software o per ulteriori
informazioni sufficiente utilizzare
il servizio lettori on-line allindirizzo
www.serviziolettori.it/dichiarazione
oppure telefonare al numero
02-81830638
La Dichiarazione di Conformit si apre
con la videata principale, il Modello
ministeriale, che contiene le informa-
zioni identificative della Dichiarazione
(Numero, Cliente, Cantiere e data) e i
pulsanti per accedere a tutti gli allega-
ti. La compilazione velocissima poi-
ch tutti i dati della propria ditta e del
committente vengono inseriti in auto-
matico dal programma.
LElenco Tipologie Materiali lallegato principa-
le e pu essere compilato con 3 differenti moda-
lit: automatica, se agganciato aL Dettaglio
Lavori; semiautomatica, utilizzando le schede
Consultazione Magazzino e/o Consultazione
Tipologie dinstallazione per inserire codice,
descrizioni di articoli e tipologie dinstallazione;
manuale, scrivendo liberamente.
Il prospetto riassuntivo

Il Giornale dellInstallatore Elettrico, Commercio


Elettrico e lo Studio Scapita hanno messo a
punto una soluzione veloce ed economica per
compilare automaticamente la Dichiarazione
di Conformit. Con questa iniziativa Il Giornale
dellInstallatore Elettrico intende offrire ai
propri lettori un utile strumento che consente
di velocizzare e semplificare il loro lavoro.
Dalla prima videata, che contiene il Modello
Ministeriale, sono raggiungibili tutte le finestre
che permettono di compilare e stampare gli
allegati in modo semplice e soprattutto veloce.
Dal Modello Ministeriale sono
selezionabili:
Elenco Tipologie Materiali
Schema dellImpianto realizzato
Schede dei Circuiti
Scheda delle Dotazioni/Ubicazioni
Denuncia dellImpianto di terra
Rapporto di Verifica
Dichiarazione Quadri, Dichiarazione Quadretti
Caratteristiche:
Inserimento in automatico di tutti i dati
ripetitivi
Gestione di tutte le informazioni
anagrafiche (ad. es. clienti, intestazione
stampe, dati ditta)
Listini METEL da inserire nell'Elenco
Tipologie Materiali (scaricabili da Internet
solo se abbonati al servizio)
Ogni allegato indipendente
e compilabile separatamente
Funzione di copia/incolla per riutilizzare tutti
i documenti da una Dichiarazione allaltra
La Dichiarazione di Conformit fa parte
del programma "Business" che gestisce tutta
l'attivit dell'installatore. I moduli che compongo-
no "Business" sono acquistabili separatamente e
non sono compresi nell'offerta.
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004
113
Agenda
Gli eventi
e gli appuntamenti
da non perdere
a cura di Elena Radice - elena.radice@reedbusiness.it
FIERE, MOSTRE E CONVEGNI
CORSI E SEMINARI
APPUNTAMENTO DOVE E QUANDO ORGANIZZATORE
Corso sulla normativa elettrica - Quadri Milano, 8-9-10 novembre 2004 TuttoNormel - tel. 011-6611212
elettrici di bassa tensione fax 011-6618105 - info@tne.it - www.tne.it
Corso di formazione "Unidrive SP - Rozzano (MI), 9 novembre 2004 Control Techniques Spa
Solutions platform" tel. 02-575751 - fax 02-57512858
www.controltech.it
Corso sul tema "Impianti elettrici Roma, 9-10-11 novembre; CEI Comitato Elettrotecnico Italiano
nei luoghi a maggior rischio in caso Milano, 30 novembre - tel. 02-21006212/281 - fax 02-21006210
di incendio soggetti al rilascio 1-2 dicembre 2004 formazione@ceiuni.it - www.ceiuni.it
del certificato di prevenzione incendi"
Forum Energia e Sicurezza. Udine, 11 novembre; Per informazioni:
Progettazione,esecuzione, manutenzione Ancona, 25 novembre; www.forumenergiaesicurezza.it
dei sistemi per l'energia e la sicurezza Parma, 2 dicembre 2004
Corso di formazione "Norma ISO Milano, 12 novembre 2004 UNIclub, Centro di formazione UNI
19011:2002. Nuove regole per gli audit tel. 02-70024379 - fax 02-70024474
e per la qualificazione degli auditor" formazione@uni.com - www.uni.com
Seminari tecnici per operatori Bergamo, 16 novembre; Bticino
e progettisti di impianti elettrici Milano, 18 novembre 2004 call center servizio clienti 199145145
sul tema "L'evoluzione della normativa www.bticino.it
sui quadri elettrici in bassa tensione"
APPUNTAMENTO DOVE E QUANDO ORGANIZZATORE
Sinergy Rimini, 3 - 5 novembre 2004 Rimini Fiera Spa
Le reti tecnologiche tel. 0541-744292 - fax 0541-744204
in mostra www.sinergyexpo.com
Electronica 2004 Monaco di Baviera (Germania), Monacofiere Srl - tel. 045-8205843
Salone internazionale per componenti 9 - 12 novembre 2004 fax 045-8205886 - info@monacofiere.it
e assiemi elettronici www.monacofiere.it
Sicailux Pordenone, 10 - 13 novembre 2004 Business International Srl
Salone internazionale dei componenti tel. 02-876519 - fax 02-8052905
e accessori per l'illuminazione info@sicailux.it - www.sicailux.it
Sicurezza Milano, 17 - 20 novembre 2004 Fiera Milano Tech Spa
Mostra internazionale di apparecchiature, tel. 02-3264282 - fax 02-3264284
sistemi e servizi per la sicurezza integrata, fiere@fieramilanotech.it
l'automazione degli edifici e l'antincendio www.intelshow.com
Process 2005 Bologna, 16 - 18 febbraio 2005 BolognaFiere Spa
Mostra e convegno internazionale tel. 051-282399 - fax 051-6374014
sull'ingegneria, le tecnologie e la gestione process@bolognafiere.it
delle industrie di processo www.process.bolognafiere.it
ISH Francoforte sul Meno (Germania), Messe Frankfurt Italia Srl
Fiera internazionale della domotecnica, 15 - 19 marzo 2005 tel. 02-8807781 - fax 02-72008053
della tecnica energetica e mondo del bagno info@italy.messefrankfurt.com
Intel 2005 Milano, 17 - 21 maggio 2005 Fiera Milano Tech Spa
Internazionale di elettrotecnica, elettronica, tel. 02-3264283 - fax 02-3264284
illuminazione, automazione segreteria@fieramilanotech.it
e componentistica. 19 edizione www.intelshow.com
Solarexpo Vicenza, 19 - 21 maggio 2005 Expoenergie Srl
Mostra e convegno internazionale su energie tel. 0439-840922 - fax 0439-849854
rinnovabili, generazione distribuita segreteria@solarexpo.com
e architettura sostenibile. 6 edizione www.solarexpo.com
Medielettrica Palermo, 21 - 23 ottobre 2005 Promopalermo Srl
Mostra mediterranea del materiale elettrico, tel. 091-6124368 - fax 091-6091695
illuminotecnica ed elettronica www.medielettrica.it
La redazione declina ogni responsabilit circa variazioni o imprecisioni
DDL ENERGIA
PRIMO PIANO 115
ARGOMENTI 119
TERRITORIO
122
ORGANO UFFICIALE
DI CONFARTIGIANATO IMPIANTI
Garante editoriale - Confartigianato
Impianti: Bruno Venditti
Comitato di garanzia: Roberto Leprotti;
Pietro Martino; Luciano Mattozzi; Sergio
Zen
Comitato di redazione - Confartigianato
Impianti: Paolo Sassetti; Claudio Pavan;
Soffiro Fontana; Giovanni Recchia; Lino
Cadalora; Antonio Forni; Marco Pigni;
Luca Baldani Guerra; Marino Pistolato
Responsabile editoriale - Confartigia-
nato Impianti: Fabrizio Monaco
A cura di: Giuliano Mapelli
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 115
I
l Ddl Energia contiene aspetti po-
sitivi. Ma rimangono molti ele-
menti da migliorare: questo in
sintesi il giudizio del presidente di Con-
fartigianato Luciano Petracchi sul riordino
del settore energetico, approvato defini-
tivamente lo scorso 30 luglio alla Camera.
In particolare, il presidente Petracchi ap-
prezza le disposizioni in materia di post-con-
tatore, che impediscono alle aziende ope-
ranti nei settori dellenergia elettrica e
del gas concessionarie di servizi pubblici
di operare nel segmento di mercato tipico
dellattivit degli installatori di impianti, re-
lativo cio ai servizi di manutenzione po-
st contatore. Il mantenimento del divie-
to - sottolinea Petracchi - rappresenta una
decisione dettata dal buonsenso a con-
ferma di una norma fondamentale a tute-
la del futuro delle 100mila imprese del
settore dellinstallazione.
Positiva la valutazione di Confartigianato
anche sulla delega per lemanazione del Co-
dice dellImpiantistica e sullabolizione
della norma che attribuisce alle imprese di
distribuzione del gas il compito esclusivo,
in caso di nuovi allacci o di modifiche de-
gli impianti esistenti, di effettuare le atti-
vit di verifica della sicurezza anche a val-
le del contatore. A giudizio di Petracchi, per
le restanti parti del provvedimento pre-
sentano contenuti troppo timidi. Chiedia-
mo a Governo, Parlamento e Autorit di set-
tore scelte pi coraggiose per superare
le condizioni che penalizzano soprattutto
i piccoli utenti, come gli artigiani e le PMI
che pagano lelettricit il 30% in pi ri-
spetto alla media UE, con il fisco che inci-
de per l11,1% contro la media europea del
4%. Petracchi ritiene pertanto necessa-
rio migliorare la competitivit e la tra-
sparenza dellofferta, favorire leffettiva
e conveniente transizione del mercato
non domestico gi vincolato al mercato
libero, investire in manutenzione e po-
tenziamento delle reti e delle intercon-
nessioni migliorando la qualit e la sicurezza
degli approvvigionamenti energetici, as-
sicurare parit di trattamento nellacces-
so alle infrastrutture e nella fiscalit ener-
getica senza discriminazioni tra i grossi clien-
ti energivori e le piccole imprese.
Non meno importante - aggiunge Petracchi
- lammodernamento tecnologico delle cen-
trali e delle reti, lincentivazione del ri-
sparmio e dellefficienza energetica negli
usi finali, rendendo subito operative le
nuove norme per la promozione delleffi-
cienza energetica negli usi finali e riformando
alla radice il nostro modello di produzione
e di consumo di energia, basandolo sem-
pre meno sulla mega-generazione e sem-
pre pi sulle micro-produzioni e sullutilizzo
razionale delle fonti energetiche.
Di seguito si analizzano i tre punti di spe-
cifico interesse degli installatori di im-
pianti, sui quali il Presidente di Confarti-
gianato Impianti, Bruno Venditti, ha espres-
Il commento di Confartigianato: Bene lapprovazione. Ma
rimangono molti aspetti da correggere
Il provvedimento
legge
Luciano Petracchi, presidente
di Confartigianato
T E C N I C O
sT E C N I C O
FEDERAZIONI &
ORGANIZZAZIONI
124

116 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it


so la propria soddisfazione:
Post-contatore: il provvedimen-
to preclude definitivamente alle
aziende operanti nei settori del-
lenergia elettrica e del gas, con-
cessionarie di servizi pubblici, la
possibilit di operare nel seg-
mento di mercato tipico dellat-
tivit degli installatori/manu-
tentori di impianti, impedendo
ogni esercizio di posizione do-
minante nel segmento dellatti-
vit a valle del contatore da par-
te di soggetti titolari di concessioni
nel servizi di distribuzione. Si
tratta di una disposizione da mol-
to tempo sollecitata e difesa da
Confartigianato. Ora impor-
tante che il Governo ne chiarisca
tutti gli aspetti attuativi, con-
sentendo una coerente ed efficace
applicazione della norma ai set-
tori interessati: il termine per
questo adempimento (la cui ra-
tio risulta essere, ad ogni modo,
di immediata applicazione) di tre
mesi dallentrata in vigore del
provvedimento.
Testo Unico sugli impianti: sta-
ta approvata definitivamente
una norma di delega al Ministro
delle Attivit Produttive perch
venga emanato un nuovo Testo
Unico di coordinamento di tutta
la normativa sullimpiantistica,
che abroghi il Capo V del T.U. sul-
lEdilizia, il D.P.R. 380/2001, so-
speso nellentrata in vigore si-
no al 31 dicembre 2004, che prov-
veda a ovviare ai numerosi erro-
ri di richiamo e coordinamento del
testo attuale.
Controlli sulla sicurezza degli
impianti a gas: stato definiti-
vamente abrogato larticolo 16,
comma 5, del Decreto Legislati-
vo 164/2000, il cosiddetto Let-
ta: tale comma 5 attribuiva,
com noto, alle societ che di-
stribuiscono gas naturale il com-
pito di procedere anche allatti-
vit di controllo sulla sicurezza de-
gli impianti alimentati dalle stes-
se. Come pi volte denunciato dal-
la Confederazione, e da Confar-
tigianato Impianti, tale comma 5
danneggiava, gravemente, gli
artigiani installatori e manuten-
tori del settore della climatizza-
zione e idraulica, dal momento che
si prestava a essere usato come
arma per alterare impropria-
mente la concorrenza del mercato
da parte di chi distribuisce gas,
in favore delle societ controlla-
te dai distributori stessi che ope-
rano nel post-contatore; inol-
tre, induceva una sostanziale va-
nificazione della ratio delle in-
numerevoli norme sul tema del-
la sicurezza degli impianti in ge-
nerale, e di quelli a gas in parti-
colare (citiamo solo per brevit la
Legge 46/1990 ed i suoi decreti
attuativi, il D.P.R. 551/99), che
attribuiscono a Stato, Regioni,
Enti locali, ASL, Vigili del Fuoco
le competenze in materia di si-
curezza.
Fabrizio Monaco
S
i svolta recen-
temente lAs-
semblea di Con-
fartigianato dedicata al tema
Italia, Europa: Le sfide della
piccola impresa.
Le prospettive di sviluppo del-
lartigianato e delle piccole im-
prese, anche in relazione al pro-
cesso di allargamento dellUe,
sono state al centro al centro
della relazione del Presidente
Luciano Petracchi.
Alla relazione del Presidente ha
risposto il Ministro per le Attivit
Produttive Antonio Marzano.
seguita una tavola rotonda,
moderata dal giornalista Enrico
Cisnetto, cui hanno preso parte
Adolfo Urso, Viceministro per le
Attivit Produttive; Guido Bo-
laffi, Segretario Generale di Con-
fartigianato; Luigi Abete, Pre-
sidente della Banca Nazionale
del Lavoro; Alessandro Profu-
mo, Amministratore Delegato di
Unicredito Italiano; Ferdinando
Nelli Feroci, Direttore Generale
Integrazione Europea del Mini-
stero degli Affari Esteri.
LA RELAZIONE
DEL PRESIDENTE
PETRACCHI
Ecco, di seguito i punti principali
toccati da Luciano Petracchi nel cor-
so del proprio intervento.
Il compito della nuova concerta-
zione pi difficile rispetto al pas-
sato perch presuppone una visione
non indulgente delle cause - di
tutte le vere cause - che sono al-
lorigine della caduta di competi-
tivit del sistema. Non pu esse-
re dato ad alcuna parte di sot-
trarsi alle responsabilit, sorvo-
lando sui difetti di casa propria
per scaricare su altri e, tanto me-
no, sulla collettivit il peso e il co-
sto di azioni e comportamenti vir-
tuosi che riguardino prima di tut-
ti se stessa.
Per evitare questo rischio, ne-
cessario che le ricette e le soluzioni
per il rilancio della competitivit e
dello sviluppo siano il frutto della
partecipazione e del consenso pi
ampio possibile delle parti socia-
li. Malgrado le professioni di otti-
mismo, il confronto si annuncia
dunque delicato, difficile e com-
plesso. Lapertura del dialogo de-
ve essere preceduta dalla condi-
visione tra le grandi forze im-
prenditoriali di un ambizioso pro-
getto, nel quale ciascuna parte
rechi il proprio contributo e rico-
nosca le proprie ragioni. Soprattutto
quando nellagenda della concer-
tazione si vogliono inserire, oltre ai
temi della politica economica e
sociale, argomenti importanti e
delicati quali quelli della rappre-
sentanza e della rappresentati-
vit. Sui grandi temi dello svilup-
po delleconomia e della societ la
rappresentanza deve, tuttavia,
avere il conforto della rappresen-
tativit, deve essere misurabile. Pur-
troppo non esiste ancora un codi-
ce certo per misurare la rappre-
sentativit. Esistono per occa-
sioni per verificare sul campo lef-
fettiva forza delle Organizzazioni
e fondare su di esse la semplifi-
cazione. Confartigianato co-
stantemente in contatto con i rap-
presentanti dellUnione europea,
con lauspicio di avere un Com-
missario per le Pmi perch, in Eu-
ropa, non esiste la necessaria at-
tenzione alla realt della piccola im-
presa. Avvieremo presto un tavo-
lo di lavoro con i rappresentanti del-
le societ assicuratrici. Con le al-
tre Confederazioni dellartigiana-
to - in nome di centinaia di mi-
gliaia di imprese che occupano ol-
tre un milione e mezzo di lavora-
tori - nel marzo scorso stato rag-
giunto con i Sindacati laccordo di
riforma del sistema di contrattazione
collettiva nellartigianato. Primi
tra tutti, stata posta una fine
allipocrisia di mantenere formal-
mente ancorata la dinamica sala-
riale a vincoli inflazionistici irrea-
li e non concertati, vincoli che so-
no stati e sono puntualmente di-
sattesi dalla contrattazione col-
lettiva nazionale delle pi impor-
tanti categorie.
stato tenacemente perseguito lo-
biettivo di riformare il contratto
nazionale per rilanciare il ruolo di
governo della contrattazione, svi-
ASSEMBLEA CONFARTIGIANATO
Italia, Europa: le sfide
della piccola impresa
Questo il tema centrale dellassemblea svoltasi recentemente a
Roma, che ha visto la partecipazione del ministro Marzano.Ai di-
scorsi di Petracchi e Marzano ha fatto seguito una interessan-
te tavola rotonda
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 117
lito e svuotato dal modello unifor-
me di contrattazione centralizza-
ta. La fissazione di un salario na-
zionale identico per tutto il territorio
nazionale figlio di una conce-
zione statica ed obsoleta della si-
tuazione economica nazionale.
Perch ignora le grandi trasfor-
mazioni del sistema imprenditoriale
e delloccupazione intervenute ne-
gli ultimi anni; non tiene conto
delle differenze del potere dac-
quisto tra territorio e territorio;
non premia e quindi non incenti-
va la produttivit; abdica al go-
verno delle dinamiche salariali de-
centrate. Con lo spostamento del
baricentro della contrattazione dal
livello nazionale a quello territoriale,
si vuole invece avvicinare il con-
tratto allimpresa e al territorio
laddove si possono valutare i pro-
blemi dellimpresa e misurare il
valore del lavoro e della produtti-
vit. In tal modo si estende lagi-
bilit contrattuale per migliorare le
condizioni dei lavoratori che, nel-
lartigianato, rappresentano il pri-
mo patrimonio dellimpresa.
doveroso dare atto ai sindacati di
aver compreso alla fine il nostro pro-
getto e di essersi dichiarati di-
sponibili a condividerlo. neces-
sario fissare, assieme a loro, una gri-
glia di parametri economici e sta-
tistici che permetteranno di dare
corpo e sostanza al nuovo model-
lo di contrattazione cos da avvia-
re la sperimentazione del federa-
lismo contrattuale sin dal gennaio
prossimo.
INDISPENSABILE
PROCEDERE
SUL TERRENO
DELLE RIFORME
PER LO SVILUPPO
Bisogna proseguire sul terreno del-
le riforme per lo sviluppo: non pos-
siamo permetterci ulteriori ritardi
e deviazioni di rotta, in vista del
Dpef che dovr tracciare gli indi-
rizzi e le linee per dare risposte ef-
ficaci alle aspettative di sviluppo
del sistema economico di cui le
piccole imprese sono lasse por-
tante. Lartigianato, le piccole
aziende, il lavoro indipendente in
generale, costituiscono lembrione
della crescita economica, sociale e
occupazionale del Paese. Proprio
per questo indispensabile una po-
litica industriale che aiuti a crescere
e a irrobustirsi le piccole imprese,
soprattutto nei primi tre anni di vi-
ta, cio quelli pi critici in cui si re-
gistra una mortalit del 50% del-
le aziende. Bisogna favorirne una
maggiore capitalizzazione, pro-
muovere linnovazione di prodot-
to, facilitarne laccesso ai fattori di
competitivit quali, soprattutto,
la formazione, linnovazione tec-
nologica, la ricerca, il credito a
condizioni eque, i servizi di ac-
compagnamento allexport.
SERVONO GRANDI,
MEDIE E PICCOLE
IMPRESE
A chi tentato di risolvere il na-
nismo della struttura imprendi-
toriale attraverso il controllo del-
le nascite di partite Iva, Confarti-
gianato ribadisce invece limpor-
tanza della crescita demografica del-
le imprese. Perch il vero proble-
ma non sono le troppe piccole im-
prese, bens lesiguo numero di
medie e grandi aziende che servono
proprio alle piccole per sviluppar-
si e crescere nella competizione in-
ternazionale. E, da parte loro, le pic-
cole imprese servono alle grandi im-
prese e al Paese perch creano
ricchezza e occupazione, raffor-
zano la coesione sociale, custodi-
scono e tramandano i saperi e le co-
noscenze, rappresentano il primo
e grande ammortizzatore sociale
per i processi di ristrutturazione e
riconversione industriale. Senza, pe-
raltro, i pesanti costi per la col-
lettivit che comportano le crisi
congiunturali di altre dimensioni
dimpresa. Gli imprenditori arti-
giani non godono di alcun tratta-
mento privilegiato, ogni giorno si
confrontano con le difficolt del
mercato contando soltanto sulle pro-
prie forze, senza utilizzare alcun
paracadute.
LE PMI ATTENDONO
RISPOSTE EFFICACI
Servono grandi infrastrutture di
comunicazione materiali e imma-
teriali. Ma servono anche reti cor-
te capaci di innervarne nel territorio
gli assi portanti. Serve una for-
mazione permanente e di qualit,
che sia funzionale alle linee e agli
indirizzi dello sviluppo e, soprattutto,
che accompagni lintera vita del la-
voratore e dellimprenditore im-
pegnati a investire su loro stessi e
non a subire passivamente il nuo-
vo che avanza. Occorre un acces-
so al credito che non sia una cor-
sa a ostacoli per il piccolo im-
prenditore ma che ne sostenga e
ne faciliti le occasioni e le poten-
zialit di crescita.
Vanno certamente apprezzate la
buona volont e le buone intenzioni
di chi, anche in tempi recenti, ha
lanciato proclami e suggerito ricette
per una nuova stagione di con-
fronto e di reciproca collaborazio-
ne tra industria e finanza.
Si riscontrano, tuttavia, troppi e pro-
lungati silenzi rispetto a fenome-
ni preoccupanti, quali il progressivo
deterioramento delle componenti
di debito finanziario in quel parti-
colare tipo di capitalismo - quello
personale - del quale lartigiano
protagonista e al quale, per primi,
abbiamo dedicato un apposito
Rapporto. Anche per queste ra-
gioni, limpatto creato da Basilea
2 sulluniverso delle piccole e me-
die imprese ha rafforzato la con-
sapevolezza che il dialogo con gli
interlocutori finanziari, soprattut-
to del sistema bancario, non appare
pi come una scelta, ma diviene una
irrinunciabile necessit per lo svi-
luppo e la crescita reciproca.
necessaria unAmministrazio-
ne che sia al servizio dei cittadini
e delleconomia e che venga una
volta per tutte sottratta alla ten-
tazione di fare impresa e di occu-
pare il mercato, che proprio del-
le piccole imprese e dellartigianato,
come sta purtroppo avvenendo
con le societ pubbliche che ge-
stiscono, in posizione dominante,
i servizi locali oppure con le con-
venzioni della Consip con le gran-
di imprese in tema di concessioni
e servizi agli enti locali e alla pub-
blica amministrazione. Il prossi-
mo Dpef dovr dire se per il Sud
stata definitivamente imboccata la
strada dello sviluppo fondato sul-
laffermazione e la crescita delle
energie imprenditoriali autogene,
o se invece si vuole ancora rin-
correre politiche rivelatesi sterili,
addirittura controproducenti, co-
munque con costi altissimi per il
Paese. opinione diffusa che mol-
to dello sviluppo economico delle
societ avanzate sar condizio-
nato dallo sviluppo della piccola im-
presa. Altrettanto diffusa, tuttavia,
la percezione che ancora troppi
vincoli condizionano fortemente
la sua competitivit.
LE QUATTRO TASSE
SULLA COMPETITIVIT
DELLE PMI
La piccola impresa potr vivere e
interpretare il nuovo contesto eco-
nomico soltanto se sar in grado di
superare le proprie condizioni di de-
bolezza, troppo spesso banaliz-
zate con il termine nanismo,
ma che invece significano lim-
possibilit di riformulare nuove li-
nee di azione a causa di vincoli, vec-
chi e nuovi, interni ed esterni, che
tuttora ne condizionano
pesantemente lope-
rativit. E tra le tas-
se sulla competi-
tivit vi la Pub-
blica Amministra-
zione che la prin-
cipale infrastruttu-
ra strategica del Pae-
se. Il processo di cam-
biamento della Pubblica Am-
ministrazione cruciale per lam-
modernamento del Paese. Il cuo-
re della proposta di Confartigianato
consiste nellavvicinare la Pubbli-
ca Amministrazione allimpresa e
limpresa alla Pubblica Ammini-
strazione, utilizzando linterme-
diario naturale delle Associa-
zioni che rappresentano le esi-
genze degli imprenditori. La se-
conda tassa sulla competitivit
riguarda il rallentamento dei pro-
cessi di apertura del mercato legati
alle liberalizzazioni e privatizza-
zioni. La terza tassa sulla com-
petitivit consiste nellalto costo dei
prodotti energetici, energia elettrica
e gas. Basti pensare che le picco-
le e medie imprese pagano lelet-
tricit il 30 % in pi rispetto alla me-
dia UE e il gas naturale il 15% in pi
degli altri Paesi europei.
A questo proposito, va espressa
soddisfazione per lazzeramento del-
la soglia di idoneit per laccesso
al mercato elettrico liberalizzato, in
vigore dallo scorso 1 luglio per
tutti i clienti non domestici. Ma
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Il ministro Marzano
Adolfo Urso, viceministro
118 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
ora che la domanda di energia sta-
ta liberata, ci aspettiamo final-
mente una vera liberazione del-
lofferta di energia concentrata
ancora in mano ai pochissimi ope-
ratori dominanti, come da anni si
affannano a dire le Autorit nelle
loro relazioni annuali. La quarta
tassa sulla competitivit consi-
ste nella difficolt di mettere in
relazione la domanda e lofferta
di innovazione. Problemi cultura-
li e di linguaggio impediscono
spesso ai luoghi della ricerca un ap-
proccio realistico alle esigenze e ai
bisogni di innovazione delle piccole
imprese, soprattutto quando si
tratta di favorire i processi di tra-
sferimento tecnologico. I nuovi
Paesi emergenti stanno mettendo
in ginocchio non solo le
grandi industrie del
settore siderurgico
e meccanico, ma
soprattutto i nostri
imprenditori arti-
giani, i quali subi-
scono la difficolt di
mantenere invariati i
prezzi preventivati al
momento dellatto di acquisi-
zione delle commesse fino alla con-
segna del prodotto al committen-
te, per via dei continui rincari dei
prezzi delle materie prime che han-
no raggiunto ormai un livello inac-
cettabile. Per questo necessario
individuare misure di politica in-
dustriale che garantiscano flussi re-
golari di materie prime, oltre che in-
terventi tesi a vigilare sullanda-
mento dei prezzi e sullandamen-
to dei fabbisogni per consentire
alle imprese di ottenere informazioni
utili a programmare flussi di do-
manda. Si pensi, ad esempio, a un
Osservatorio Europeo sui mercati
internazionali di materie prime.
S AL FEDERALISMO,
MA CON CERTEZZA
DI RISORSE
Confartigianato ha compiuto, fin
dallinizio del processo di riorga-
nizzazione dello Stato, una chiara
scelta federalista e intende re-
starvi fedele, al di l delle vicende
politiche nazionali: alla politica va
ora chiesto con forza di risolvere le
questioni strutturali che sono alla
base del corretto funzionamento del
nuovo sistema e sono la condizio-
ne per la sua definitiva affermazione.
Innanzitutto le risorse. ormai in-
differibile dare corpo, con il fede-
ralismo fiscale, allautonomia fi-
nanziaria di entrata e di spesa del-
le regioni, per consentire il dispie-
gamento degli effetti politici, eco-
nomici e amministrativi della rifor-
ma costituzionale e rendere so-
stenibile il federalismo. Tuttavia, il
federalismo non fatto solo di nor-
me, ma di impegno e concretezza.
Tutti i livelli di governo, in primo luo-
go le regioni, sono responsabilizzati
a fare la loro parte, anche in termini
di riduzione dei costi, oltre che di
gestione delle entrate.
Le risorse regionali sono scarse e
in massima parte vincolate, prin-
cipalmente dalla spesa sanitaria, ma
proprio per questo alle regioni
spetta una responsabilit che si
pu ben definire strategica: ridur-
re la spesa improduttiva e otti-
mizzare le risorse, indirizzandole nel-
la direzione dello sviluppo e quin-
di generando coesione sociale,
creazione di impresa e benefici
economici e sociali. Tuttavia la
competitivit delle imprese meri-
dionali resta penalizzata da fatto-
ri interni ed esterni alle aziende, co-
me la mancanza cronica di infra-
strutture o le situazioni di inva-
denza della criminalit nelleco-
nomia. Occorre unefficace politica
di sostegno e accompagnamento,
condivisa con il sistema economi-
co in particolare della piccola im-
presa e dellartigianato, che vada
ad aggredire i fattori che ostacolano
lo sviluppo delle regioni del Sud.
TASSE E INCENTIVI:
I PUNTI CARDINE
DEL DPEF
Per Confartigianato i punti cardine,
tra loro strettamente connessi, del
Dpef dovranno essere: rilancio del-
la produttivit e competitivit per
il sistema Paese, maggiore occu-
pazione, intensificazione della do-
manda. La riduzione della pres-
sione fiscale che grava sulle piccole
imprese insieme con un riordino de-
gli incentivi su base territoriale - se-
condo la logica gi sperimentata con
il nuovo modello contrattuale del-
lartigianato - dovranno rappre-
sentare gli elementi qualificanti
della prossima manovra. I dati par-
lano chiaro: laumento delloccu-
pazione nelle piccole imprese
andata di pari passo con laumen-
to della produttivit. Le scelte ope-
rate in materia di IRAP con la Fi-
nanziaria per il 2003 hanno co-
minciato a ridurre il peso dellim-
posta che grava sulle piccole im-
prese. Confartigianato ritiene ne-
cessario, in materia di Irap au-
mentare le deduzioni forfetarie che
riducono la base imponibile e il
costo del lavoro assoggettato a
imposizione. In materia di Irpef,
Confartigianato dellavviso che le
risorse disponibili debbano essere
concentrate sulla riduzione delle ali-
quote che gravano sui redditi me-
di e per innalzare limporto della no
tax area. In sintesi, il rilancio del-
la produttivit e della competitivit
possibile attraverso un mix di
misure che favoriscono lincre-
mento dei consumi e detassano
gli investimenti in beni strumentali
nuovi. In questo modo si innesca un
circuito virtuoso che, da un lato, sti-
mola la produzione generando an-
che nuova occupazione (soprat-
tutto di lavoro qualificato), e, dal-
laltro, garantisce il sostegno del-
la domanda creando maggiore di-
sponibilit di reddito.
IL RIORDINO
DEGLI INCENTIVI
I principi guida del riordino del si-
stema degli incentivi devono essere:
modularit dellintervento in fun-
zione della localizzazione terri-
toriale e della dimensione delle im-
prese, della tipologia dellinve-
stimento, dellammontare del
contributo;
razionalizzazione, semplificazio-
ne ed ottimizzazione della ge-
stione degli incentivi, anche at-
traverso il coinvolgimento dei
soggetti che gi oggi rappre-
sentano interlocutori qualifica-
ti, in ambito creditizio, delle pic-
cole imprese (i consorzi di ga-
ranzia collettiva dei fidi);
riconoscimento dei confidi come
prioritario strumento di politica in-
dustriale finalizzato al rilancio
degli investimenti delle piccole im-
prese, attraverso un nuovo qua-
dro normativo che conferisca le-
gittimit al sistema nazionale
della garanzia mutualistica ri-
spetto allo scenario internazionale
in materia di accesso al credito
bancario (Basilea 2);
costituzione di Agenzie di rating
nazionali, specializzate nella va-
lutazione del rischio finanziario del-
le Pmi.
IL MINISTRO MARZANO
ACCOGLIE
LA PROPOSTA
DI PETRACCHI
Abbiamo governato nel corso di
questi anni il vascello Italia in un ma-
re in burrasca. Il Ministro Mar-
zano ostenta la sicurezza di un
marinaio padrone della propria im-
barcazione e del proprio equipag-
gio. Lottimismo traspare in ogni pa-
rola dellesponente di Governo,
che lancia segnali confortanti al
mondo delle imprese artigiane.
Tra questi, da segnalare laccogli-
mento della proposta del presi-
dente Petracchi (elogiato da Mar-
zano per consapevolezza e re-
sponsabilit) che aveva sollecitato
lirrinunciabile necessit di un dia-
logo con gli interlocutori finanzia-
ri. Vareremo in tempi brevi - ha sot-
tolineato il Ministro Marzano -
agenzie di rating italiane, e non
estere, per sostenere soprattutto lat-
tivit delle piccole imprese, pi
esposte di altre su Basilea 2.
Nella parte propositiva del suo di-
scorso, il Ministro ha sostenuto la
necessit di una riforma fiscale
che coinvolga tanto le famiglie, al
fine di ottenere una benefica do-
manda complessiva di beni, quan-
to le imprese: una contempora-
neit indispensabile per evitare
un forte aumento di importazioni
in caso di crisi di competitivit. Al-
tri impegni assunti sono stati la
riduzione dellIrap, una fiscalit a
vantaggio del Mezzogiorno, una
maggiore selettivit per gli incen-
tivi, nonch la predisposizione di pia-
ni di collegamento tra centri di ri-
cerca e impresa. Il Ministro ha an-
che tracciato una panoramica del-
le problematiche del mondo delle
Pmi, con riferimenti a tematiche
di attualit stringente. Sulla con-
certazione, ad esempio, ha riba-
dito le proprie perplessit in termini
di rappresentanza e di cambia-
mento di contesto: La concerta-
zione non pu essere uno stru-
mento per impedire i programmi di
governo. Sarebbe antidemocratico.
Dopo aver compiuto un bilancio
dei successi ottenuti nellultimo
triennio comparando tassi di di-
soccupazione, inflazione e Pil italiani
con quelli di altri Paesi europei,
Marzano ha sostenuto con forza la
bont delle attivit in corso: lim-
pegno concreto nella liberalizza-
zione dellenergia, la riduzione dei
vincoli burocratici causati dalle di-
rettive europee, la formazione di Te-
sti Unici europei, listituzione di
un Comitato anticontraffazione,
lintroduzione della 488, lappoggio
alle rivendicazioni degli autotra-
sportatori e infine laiuto gover-
nativo - definito indispensabile
- per i processi di internazionaliz-
zazione.
Guido Bolaffi
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www.reedbusiness.it Il Giornale dellInstallatore Elettrico 119 25 Ottobre 2004 N. 14

C
onfartigianato Impianti
ritiene che lattuale for-
mulazione del Decreto Mi-
nisteriale 314/1992, attuativo del-
la Legge 109/1991 (Nuove di-
sposizioni in materia di allaccia-
menti e collaudi degli impianti
telefonici interni) sia assoluta-
mente negativa, per almeno due
ordini di ragioni.
Lattuale formulazione dei gradi
di abilitazione ha prodotto, e con-
tinua a produrre, innanzitutto,
un impatto negativo enorme sul-
la vita economica delle imprese ar-
tigiane e di piccola dimensione che
si dedicano allattivit di instal-
lazione di impianti. In effetti, in pas-
sato, cio prima dellentrata in
vigore del citato D.M. 314/1992,
era presente un 4 grado di abi-
litazione, che prevedeva:
1. la necessit per limpresa di al-
meno due unit di personale,
una addetta alla direzione la-
vori e laltra alla loro esecuzione,
figure eventualmente ricon-
ducibili alla stessa persona;
2. nessun tipo di disponibilit im-
mobiliare (n ufficio n magaz-
zino) ma unicamente un recapito
di riferimento per la ditta;
3. nessun tipo di requisito per il
possesso di autofurgoni o au-
toveicoli in genere;
4. la possibilit di installare di-
spositivi ausiliari dutente;
5. relativamente al personale di-
pendente, i requisiti della
esperienza dinstallazione
presso case costruttrici di di-
spositivi ausiliari dutente o
alle dipendenze di ditte gi
autorizzate.
Leliminazione del 4 grado, con
lattuale articolazione dellabili-
tazione su tre livelli ha prodotto,
e continua ancora oggi a pro-
durre, un impatto negativo enor-
me sulla vita economica delle im-
prese artigiane e di piccola di-
mensione che si dedicano allat-
tivit di installazione di impianti
e che si trovano a essere ingiu-
stamente escluse da questo seg-
mento di mercato, a meno di in-
genti investimenti, anche in risorse
umane, nella stragrande mag-
gioranza dei casi obiettivamente
fuori dalla loro portata.
Il secondo ordine di ragioni con-
cerne, nello specifico, i contenu-
ti di carattere squisitamente tec-
nico inerenti al D.M. 314/1992:
esso, evidentemente risulta essere
ormai anacronistico, in quanto
unicamente imperniato sulla fo-
nia e non anche sulla trasmis-
sione dati, dal momento che at-
tualmente le reti telefoniche ri-
sultano essere utilizzate in maniera
promiscua e spesso risulta esse-
re difficile scindere tali due com-
ponenti.
Ne deriva che le attrezzature pre-
viste come essenziali per lin-
stallazione di reti telefoniche in-
terne, nel 1992, non risultano es-
sere pi indicate perch oggi su-
perate, e quindi obsolete, in virt
dellevoluzione tecnologica e di
mercato.
Per tutte le ragioni sopra ricordate,
Confartigianato Impianti ritiene
sia assolutamente necessario che
il D.M. 314/1992 venga abrogato
e la materia dellinstallazione de-
gli impianti telefonici interni ven-
ga ad essere completamente li-
beralizzata, in ossequio, fra lal-
tro, agli orientamenti europei de-
gli ultimi anni nel settore. In su-
bordine, qualora gli orientamen-
ti ministeriali si mostrino pi cau-
ti, si ricorda come sia importan-
te prevedere, quanto meno, la
possibilit per le imprese arti-
giane e di piccola e media di-
mensione di poter effettuare li-
beramente attivit di installa-
zione di impianti telefonici inter-
ni senza dover dimostrare di pos-
sedere alcun tipo di requisito tec-
nico specifico, fissando una soglia
di sbarramento in termini di
punti di rete o di accesso nel-
limpianto telefonico (ad esempio
sino a 100 punti rete). In que-
stultima ipotesi, naturalmente, si
dovr affrontare anche il proble-
ma della regolarizzazione con
efficacia retroattiva della posi-
zione di quegli installatori che
hanno - di fatto - svolto
attivit di installa-
zione nel corso de-
gli ultimi 10 anni
senza requisiti
(sia pure nei li-
miti di cui sopra in
termini di punti
rete) e che, dimo-
strando con opportuni
documenti fiscali tale attivit,
eventualmente pagando un con-
tributo una tantum, non siano
pi esposti al rischio di sanzioni
per gli impianti installati.
Fabrizio Monaco
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ltro che nido sicuro: la
nostra casa lambien-
te pi pericoloso che
possa esserci, ovvero il posto
dove si verifica la maggior par-
te degli incidenti. difficile cre-
derlo ma i numeri parlano chia-
ro. Secondo il Censis, tra le mu-
ra di casa, nel 2003, si sono ve-
rificati circa 4 milioni di inci-
denti a fronte di un milione di
infortuni sul lavoro e 300mila
incidenti stradali. A questi deve
aggiungersi un imprecisato nu-
mero di piccoli inconvenienti
che non sono denunciati e ri-
mangono quindi nella fascia
sommersa. Secondo il Cen-
sis, laumento dei rischi dipen-
de soprattutto dalla qualit de-
gli immobili, degli impianti (che
ancora oggi in troppi apparta-
menti non sono stati adeguati
agli standard di sicurezza previsti
dallUnione Europea) e ancora
dalla totale mancanza di una
cultura della sicurezza. Nel 2003
oltre un quarto degli italiani
(27,8%) stato coinvolto in un in-
cidente domestico. Un numero
destinato a salire quando par-
liamo di donne (32,8%), in par-
ticolare di casalinghe (33,1 %),
e quando collochiamo geografi-
camente la ricerca al centro-sud
(33%). proprio al Sud, infatti,
che la qualit abitativa lascia
pi a desiderare. Lidentikit del-
litaliano che esce dalla ricerca
quello di un soggetto che non
riconosce i fattori di rischio, che
tra le pareti di casa diventa fa-
talista, avventato, troppo rilas-
sato. Una persona che ha pau-
ra del terrorismo, ma non di un
IMPIANTI TELEFONICI INTERNI
Via alla liberalizzazione,
ma che sia vera
Il Ministero delle Comunicazioni avvia la fase di consultazione delle parti
interessate per modificare il D.M. 314/1992
INCIDENTI DOMESTICI
Limportanza degli impianti
eseguiti a regola darte
Le statistiche parlano chiaro, la casa lambiente pi pericoloso. Sotto ac-
cusa, ancora una volta, la mancanza di una cultura della sicurezza
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120 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
filo elettrico scoperto e di un
impianto del gas precario e che
inserisce il pericolo domestico al
terzultimo posto di una classi-
fica di 12 voci sulle si-
tuazioni a rischio. Ci
che preoccupa di gran
lunga di pi gli italiani,
anche se si tratta a ben
guardare di pericoli me-
no immediati e concreti,
ad esempio il rischio
di incidenti stradali
(80,7%) o linquinamen-
to dellaria e dellacqua
(75,8%). Ma qual il pri-
mo passo da fare per li-
mitare al massimo questo tipo di
incidenti? Per gli esperti si trat-
ta di aumentare lo stato dal-
lerta anche quando si in casa
e soprattutto aumentare il li-
vello di sicurezza degli appar-
tamenti pensando innanzitutto
alla qualit degli impianti.
compito degli addetti ai lavori,
infatti, ricordare ai clienti che esi-
ste una legge, la 46/90, che di-
sciplina linstallazione degli im-
pianti elettrici, elettronici, ter-
motecnici, idraulici e a gas. Ma
anche quelli dantenna - ricorda
Luciano Mattozzi, il presidente de-
gli Antennisti ed Elettronici del-
la Confartigianato - hanno biso-
gno del certificato: unantenna
collocata male anche solo dal
punto di vista spaziale, infatti,
pu causare non pochi danni a un
edificio o ai passanti. Molta at-
tenzione bisogna riservare infine
agli impianti a gas, che hanno
bisogno di unaccurata e metodica
manutenzione come la revisio-
ne annuale delle caldaie, e ov-
viamente agli impianti elettrici.
Questo significa - conclude
Sergio Zen, presidente degli
Elettricisti - che essi devono
essere progettati e realizzati
da personale abilitato, che do-
vr rilasciare al termine dei la-
vori un certificato di confor-
mit dello stesso impianto alle
norme vigenti.
Il fissaggio n problema che si propone agli installatori qua-
si quotidianamente e il mercato offre una gamma
molto vasta di materiali utilizzabili. La scelta del
metodo e del materiale pi appropriati per la
situazione varia a seconda del tipo di supporto sul
quale dovr essere eseguito il fissaggio; solo in un
secondo tempo si potr passare alla classifica-
zione del tipo di intervento da effettuare in
base alla tenuta prevista. Questo perch a
ciascuna categoria corrispondono tecniche e
materiali differenti.
Partiamo da un fissaggio leggero. Si utilizzano
tasselli meccanici tradizionali: polimero e me-
tallo. Si tratta di supporti cavi che una volta in-
seriti in un foro e sollecitati dalla pressione
della vite si allargano - seguendo crite-
ri tecnici specifici a seconda del pro-
dotto - e creano un collegamento
stabile e duraturo con il supporto a cui sono legati. Questo
tipo di fissaggio si utilizza soprattutto nelle installazioni di
tipo elettrico dove la tenuta richiesta in genere non mai
eccessivamente pesante. Per altri tipi di interventi si ri-
chiede, invece, un tipo di fissaggio medio/pesante che si
effettua utilizzando tasselli tradizionali, ma completa-
mente metallici. Questo tipo di strumenti serve, nelle ap-
plicazioni elettriche, alle sole installazioni in ambito terziario
e industriale. C, infine, il sistema di ancoraggio top: il
fissaggio chimico. Sofisticato e altamente pro-
fessionale, risolve gran parte dei problemi
quando si lavora in condizioni di massimo
stress. Consiste nellimpiego di sostanze
sintetiche che, messe al posto del sup-
porto cavo precostituito, formano un uni-
co corpo sia con la vite sia con il supporto
sul quale si deve praticare il fissaggio.
Comodo e soprattutto rapido, il sistema
chimico ha comunque un punto de-
bole: in caso derrore difficile ripri-
stinare la parete danneggiata perch il materiale chimico
- e quindi la vite - non si estrarranno facilmente dal foro.
Il fissaggio: tipologie e criteri
di scelta per limpiantista
Qualche indicazione di massima per un problema che si pone quasi quotidianamente
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A PROPOSITO DI CULTURA
Vacanze e... sicurezza domestica
Uninteressante testimonianza di un artigiano di Como
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i piace il mare, amo fa-
re il bagno in acque lim-
pide, amo molto meno i
bagni di sole, preferisco le vacanze
spezzettate durante lanno; co-
s capitato che ho trascorso qual-
che giorno di agosto a Riva Ligure,
un paese dal fascino antico, un vil-
laggio di pescatori che si affaccia
sul mare, sulla costa ligure, nel
cuore della riviera dei fiori. Dopo il
bagno (acqua molto bella, nulla
da invidiare alla costa azzurra) non
amo rimanere immobile, preferi-
sco passeggiare tra le fresche viuz-
ze del centro storico; durante la
passeggiata sono attratto da una
vetrina : riparazioni TV, impianti
elettrici, impianti dantenna, non
resisto, entro; un signore sulla cin-
quantina sta ascoltando le richie-
ste di una cliente. Sul volto del si-
gnore si fa evidente unespressio-
ne di disapprovazione; presto at-
tenzione a quello che sta dicendo
la signora e anchio ...inorridisco. La
signora chiede una ciabatta senza
il cordone perch suo marito ha
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 121
gi un cordone con due spine ma-
schio (proprio cos, due spine ma-
schio) ai capi e lo utilizzerebbe per
portare corrente alla basetta do-
ve potrebbe attaccare anche la ra-
dio e il videoregistratore, oltre al-
la TV. La risposta categorica: mi
dispiace, ma non voglio avere sul-
la coscienza una vittima! Dica a
suo marito di venire che gli spiego
bene come deve fare, e soprattut-
to, mi raccomando, non permetta
a suo marito di usare quel cavo
con due spine maschio!.
La signora tenta di scusare il ma-
rito, dicendo che in casa ha a di-
sposizione solo quelle due spi-
ne...comunque ringrazia e uscen-
do dice che sarebbe tornata sicu-
ramente il pomeriggio con il con-
sorte. Distinto provo simpatia per
il signore, mi presento e dico che es-
sendo anchio un artigiano radio-
tecnico, sono entrato per curio-
sit, volevo sapere comera la si-
tuazione in merito al Digitale ter-
restre nella zona, ma la vicenda
della signora che mi aveva prece-
duto aveva provocato in me un
cambio dinteresse: dal digitale ter-
restre alla sicurezza in vacan-
za. Con un grande sorriso si pre-
senta dicendo: mi chiamo Rober-
to, faccio questo lavoro da trentan-
ni e ho il pallino fisso della sicurezza
nei piccoli elettrodomestici perch
qui da me arrivano molti turisti
con apparecchi che sono vere e
proprie bombe, tanto che ho de-
ciso di brevettare un sistema per ga-
rantire la sicurezza!..brevetto Eu-
ropeo! Precisa; il titolo del brevet-
to : Miglioramento nei conduttori
elettrici per piccoli utilizzatori.
Con entusiasmo mi mostra una
cartelletta dove in due schede ha
ordinato una serie di pezzi di cavi
dalimentazione, tutti con delle vi-
stose sparate e mi assicura che
la raccolta cominciata solo un
anno fa! Una pausa di silenzio qua-
si a meditare le parole, contem-
poraneamente lo sguardo scorre sul-
le due tabelle di casistica gua-
sti...sembra che stia rivedendo i vol-
ti impauriti dei clienti che gli han-
no portato gli apparecchi dopo la
sparata...alza lo sguardo e con vo-
ce bassa dice: la sicurezza... un
concetto da insegnare a scuo-
la!...non sufficiente imporlo con
la carta bollata!.
Nelle figure sopra sono ordinati
gli esemplari di cavi sparati: da
alcuni particolari si possono age-
volmente vedere le sparate dei
cavi appartenenti a vari tipi di elet-
trodomestici (asciugacapelli, ferri
da stiro, frullatori ecc.). Riflettendo,
il nostro amico ha ragione, c an-
cora troppa leggerezza nel ma-
Alcuni esempi
di cavi di
alimentazione
sparati
C ancora
troppa leggerezza
nel maneggiare
la corrente, serve
anche una cultura
della sicurezza
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122 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it


S
e fai le cose che hai
sempre fatto, arrive-
rai dove sei gi arri-
vato. Con queste parole il Consorzio
Artea Alto-vicentino di Thiene ha
voluto esortare i quattro direttivi pro-
vinciali delle categorie del comparto
casa della Confartigianato Marca
Trevigiana, riunitisi di recente a
Treviso per conoscere linnovativa
esperienza promossa dallAsso-
ciazione Artigiani della provincia di
Vicenza. Il presidente del Consor-
zio, Giuseppe Zanella, ed Elisa
Crosara, coordinatrice dello stesso,
hanno avuto modo di presentare ai
dirigenti artigiani della Marca il
primo anno dattivit di Artea che,
nel giro di pochi mesi, ha visto cre-
scere in modo considerevole il nu-
mero delle imprese consorziate
tanto che, dalle dieci aziende fon-
datrici, si gi passati agli attua-
li diciassette soci. Elettricisti, in-
stallatori di impianti, dipintori, edi-
li, bruciatoristi, imprese di pulizia,
idraulici, falegnami, serramentisti
sono i settori rappresentati, in gra-
do di offrire un servizio anche di glo-
bal service sia a privati sia ad en-
ti pubblici. Giovanni Giuliari, re-
sponsabile provinciale dellUfficio
Associazionismo economico e Svi-
luppo territoriale dellAssoartigia-
ni di Vicenza, ha invece illustrato
il percorso formativo che la Con-
fartigianato vicentina ha proposto
alle imprese per arrivare alla co-
stituzione del Consorzio. Il cam-
mino fatto ha portato gli imprenditori
di Artea a vedersi non pi come con-
correnti, ma colleghi, portando ef-
fetti benefici alle singole imprese:
ci si scambiano idee e conoscenze,
si passano informazioni sui con-
correnti e sui fornitori, si analiz-
zano i possibili clienti, si mettono
sullo stesso tavolo commesse di-
verse, si discute sulla necessit di
mettersi in rete anche dal punto di
vista informatico e con la creazio-
ne di uno specifico sito Web. Lim-
mediata richiesta di altre imprese
di aderire al Consorzio - ha affermato
Giuliari - il segnale positivo di
come il settore delle costruzioni
si stia incamminando verso una
maggiore collaborazione e inte-
grazione tra le diverse specializ-
zazioni. Il funzionario vicentino ha
Artea: a Vicenza il Global
Service fa grandi i piccoli
Il modello aggregativo vincente presentato ai colleghi artigiani di Treviso
TREVISO
neggiare la corrente, non basta il
salvavita nelle case, limpianto di
messa a terra, la dichiarazione di
conformit... serve anche una cul-
tura della sicurezza nella testa
degli utilizzatori. Roberto mi racconta
che i clienti (molti sono turisti in va-
canza nei numerosi appartamenti
della zona) arrivano a portare le-
lettrodomestico per farlo riparare
quando non funziona pi, ma rac-
contano che prima di guastarsi
completamente, hanno dovuto
usarlo(?!) tenendo il filo in una cer-
ta posizione perch altrimenti non
funzionava!. Certo le norme sono
rispettate se lelettrodomestico ha
un doppio isolamento, il cavo di
rete ha solo due conduttori - fase
e neutro - il conduttore di terra
non richiesto dalle norme, ma
quando spara normalmente vi-
cino allimpugnatura, cosa pu
succedere? Come pu interve-
nire il salvavita? E i piccoli elet-
trodomestici dimportazione?
Che livello di sicurezza hanno?
Personalmente non ho una co-
noscenza approfondita del settore,
cercher informazioni; quindi, se
qualche lettore ha esperienze si-
mili, pu scriverci, anche per po-
sta elettronica. Credo che uno
dei ruoli di Confartigianato sia an-
che quello di far crescere negli as-
sociati unetica professionale che
comprende anche la diffusione
della cultura della sicurezza.
Se poi siete interessati a saper-
ne di pi sul brevetto del nostro
amico Roberto, potete contat-
tarci, vi forniremo le informazio-
ni richieste.
Claudio Pavan
U
na piccola grande iniziativa
che proviene dalla Liguria
e che d lustro alla Con-
fartigianato come Confederazio-
ne da sempre sensibile a manife-
stazioni di solidariet nel sociale:
gioved 8 luglio stato infatti con-
segnato allospedale pediatrico di
Genova Gaslini un clima-
tizzatore da installare
nella sala gessi del
reparto di Ortope-
dia seconda.
Liniziativa, voluta
dal presidente di
Confartigianato Im-
peria Antonio Sindoni
e dal capogruppo pro-
vinciale e presidente regionale
di Confartigianato Impianti Luca Fal-
co, stata resa possibile grazie
allimportante lavoro di collabora-
zione tra le aziende produttrici e gli
artigiani compiuto da Confarti-
gianato negli ultimi anni. Gli in-
stallatori artigiani, quindi, anche in
virt delle nuove conoscenze tec-
niche acquisite, si sono resi pro-
tagonisti di unazione importante
a fini benefici. Il condizionatore sta-
to offerto da Climaveneta, azienda
leader in Italia e in Europa nel set-
tore della climatizzazione civile e in-
dustriale, che non ha esitato ad
appoggiare il progetto. Lidea di do-
nare la macchina - spiega Falco -
nata da una vicenda personale.
Con la mia bimba di tre anni ab-
biamo frequentato il reparto di Or-
topedia quasi mensilmente per
due anni. La scorsa estate, carat-
terizzata da una temperatura par-
ticolarmente calda e afosa,
ho notato che nella sala
gessi non vi era un im-
pianto di climatizzazione.
Ho pensato che potevo
usare le conoscenze ac-
quisite grazie allincarico in
Confartigianato perch la
grande professionalit e il grande
cuore del personale medico e in-
fermieristico del reparto di Ortopedia
II, gentili ed efficienti nonostante
il termometro fisso sui 37 C e il tas-
so di umidit relativa al 90%, fos-
sero in qualche modo premiati. Ho
appoggiato subito la proposta di Fal-
co - aggiunge Sindoni - mobilitan-
do tutta lassociazione. Inizial-
mente dubitavamo che una fab-
brica di climatizzatori accettasse di
regalare una macchina, seppure
per beneficenza; invece, alla fine del
nostro lavoro, abbiamo dovuto per-
fino scegliere in quanto, oltre a
Climaveneta, altre aziende nazio-
nali e addirittura una ditta giap-
ponese avevano accettato di ade-
rire alla nostra iniziativa. Abbia-
mo scelto, per non fare torti, la
prima fabbrica che ci ha dato una
risposta positiva.
Liniziativa della Confartigianato di
Imperia non rester isolata: sar av-
viata presso tutte le sedi provinciali
liguri, con la collaborazione di Con-
fartigianato Liguria, una raccolta
di fondi per ricavare il denaro ne-
cessario a realizzare limpianto
per installare il climatizzatore.
Dalla Liguria una bella storia allinsegna della solidariet
Un condizionatore per il Gaslini
IMPERIA
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quindi insistito che sempre pi
importante non solo fare un la-
voro di qualit, ma realizzare pro-
dotti e servizi innovativi, acquisi-
re nuove competenze e capacit.
Non la piccola dimensione il ri-
schio che incombe sulle imprese
artigiane, ma la carenza di ma-
nagerialit e di visione strategica.
Quello che ha funzionato in pas-
sato, e serve per il futuro, la ca-
pacit di individuare e realizzare
strategie di nicchia. Lincontro
quindi proseguito con un inte-
ressante dibattito, che ha tra lal-
tro rafforzato lo spirito di colla-
borazione e di confronto tra le
due Associazioni Artigiane della
Confartigianato.
(si ringrazia FareImpresa)
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 123
Lift 2004 will take place in hall 15 at Fiera Milano
from 17th to 20th November. Almost two hundred
companies exhibited at the last show, occupying
about 6 thousand net square metres and attracting
12,500 trade visitors.
Lift, the show devoted to lifts, lifting equipment
and their components, is aimed at engineers and
designers as well as the main categories of users
including building managers, architects/designers
and all building professionals.
The major development at Lift 2004 is that it has a
new organizer: Fiera Milano International.
FMI is a Fiera Milano group company and specializes
in exhibition organization. It has 19 shows in its
portfolio, with over 10 thousand exhibitors (20% from
abroad) occupying more than 500,000 net square
metres. These figures make Fiera Milano International
Italys leading exhibition organizer.
Lift 2004 will be promoted in Italy and other leading
countries through a substantial promotional campaign,
and will occupy a prominent position amongst the
scientific and technical events in its field. It will offer
opportunities for detailed consideration of current
technology in the sector and its aim is to become a
forum for business, education and information.
See you in November!
Lift 2004 si svolger nel padiglione 15 di Fiera Milano
dal 17 al 20 novembre. Allultima edizione della
manifestazione avevano aderito quasi duecento
aziende su circa 6mila metri quadrati netti, per
12.500 visitatori professionali.
Lift, mostra del trasporto verticale e della componen-
tistica per ascensori e mezzi di sollevamento, si rivolge
ai tecnici e ai progettisti cos come alle principali
categorie di utilizzatori, primi fra tutti gli amministratori
di stabili, gli architetti/progettisti e tutti i professionals
delledilizia.
La vera novit di Lift 2004 concerne lorganizzatore,
che Fiera Milano International.
FMI la societ del gruppo Fiera Milano specializzata
nella organizzazione di mostre: ne ha in portafoglio ben
19, con oltre 10mila espositori (il 20% dei quali esteri)
su pi di 500 mila metri quadrati netti. In questo modo
Fiera Milano International il primo organizzatore
fieristico in Italia.
Lift 2004 verr promossa in Italia e nei principali
paesi attraverso un importante piano promozionale e
si collocher ad alto livello nel panorama degli eventi
scientifici e culturali che ruotano intorno al mondo
del trasporto verticale, proponendo importanti
momenti di approfondimento sui temi pi attuali
legati alla tecnologia del settore, di cui intende
diventare sempre di pi il crocevia degli affari, della
formazione e della informazione.
Appuntamento quindi a novembre!
Segreteria Organizzativa/Organizing Secretariat:
Fiera Milano International S.p.A. - Largo Domodossola 1 - 20145 Milano, Italia - Tel. +39 02.48550.1 - Fax +39 02.43995259
www.fmi.it/lift E-mail: lift@fmi.it
LIFT 2004
in Fiera Milano dal 17 al 20 novembre 2004.
Lift 2004 at Fiera Milano from 17
th
to 20
th
November 2004.
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In collaborazione con/ In cooperation with:
17 - 20
novembre/november
Milano/Milan
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Esposizione internazionale
di ascensori, componenti, accessori,
stampa professionale e servizi.
6
th
International Exhibition
of elevators, components, accessories
trade publications and services
Tenuto presente il successo della
prima edizione, la Federazione Pro-
vinciale di Categoria Confarti-
gianato Impianti di Cosenza, con
il patrocino dellUniversit della
Calabria, ha recentemente orga-
nizzato, presso lHotel Executive di
Rende, un Seminario tecnico di
formazione dal titolo Tecnologie
a confronto, finalizzato allag-
giornamento tecnico-professiona-
le delle aziende operanti nel settore
dellinstallazione. Il seminario
stato preceduto da un corso tecnico
curato dal CEI (Comitato Elettro-
tecnico Italiano) della durata di 16
ore, suddivise in quattro giornate,
dal titolo: Svolgimento di lavori elet-
trici fuori tensione ed in prossi-
mit (in AT e BT) e sotto tensione
(in BT), cui hanno partecipato di-
versi operatori del settore, ai qua-
li stato rilasciato, alla fine del
previsto percorso formativo, un re-
golare attestato di frequenza. Al-
tamente qualificante stata la pre-
senza di aziende produttrici, di fa-
ma nazionale, che hanno allestito
stand tecnico/commerciali finaliz-
zati alla presentazione delle varie
produzioni e precisamente: Elk-
ron (Sicurezza dei beni e delle im-
prese), Cosmogas (Caldaie mura-
li e refrigeratori), Sira (Sistemi ita-
liani rilevazione incendi), Unitre
(Riscaldamento e raffrescamento a
pavimento, parete, soffitto),
Plexa (Controllo accessi, pomelli
meccanizzati e metal detector),
Telea (Sistemi di video controllo),
Scame (Componenti e sistemi per
impianti elettrici), Italiana Con-
duttori (Cavi coassiali e satellitari),
Hilti (Sistemi per i professionisti
delle costruzioni), Castolin (Linea
professionale termoidraulica), Ge-
nius (Automatismi per porte, can-
celli e garage), Helios Technology
(Sistemi fotovoltaici per lenergia elet-
trica), Fracarro (Sistemi di ricezio-
ne digitali e terrestri), ATS Elet-
tronica (Lampade di emergenza e
inverter). Si svolto inoltre un
convegno cui hanno partecipato
vari operatori del settore.
Dopo lintroduzione del presi-
dente di Confartigianato Cosen-
za, Roberto Matragrano, ed il sa-
luto, si sono susseguiti interven-
ti tecnici che hanno animato la pla-
tea, al punto che i lavori si sono
protratti oltre il previsto orario
di chiusura. Si trattato, in defi-
nitiva, di un evento estremamente
interessante e molto riuscito sia
dal punto di vista organizzativo sia
per quel che concerne il coin-
volgimento e la cresci-
ta professionale del-
le categorie inte-
ressate.
Seminario organizzato dagli impiantisti e corso CEI sui lavori elettrici
Tecnologie a confronto
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Bruno Venditti (Presidente Confartigianato)
Associazione Territoriale di appartenenza: Roma
Federazione Regionale di appartenenza: Lazio
Giuseppe Scaletti (Presidente Onorario Confartigianato)
Scaletti Giuseppe & figli - Via Braccini, 27/29 - 10141 Torino
Tel. (011) 3854710 - Fax (011) 386613 Associazione Territoriale
di appartenenza: Torino - Federazione Regionale di appartenenza: Piemonte
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTENNISTI
ED ELETTRONICI:
Luciano Mattozzi
Presidente
OREMM
Via del Fungo, 5 - Frazione Bastardo
06030 Giano dellUmbria (PG)
Tel./Fax (0742) 99264
Associazione Territoriale di appartenenza: Perugia
Federazione Regionale di appartenenza: Umbria
Ermes Villa
Vice Presidente
Ditta Villa Ermes
Corso Garibaldi, 20 - Tel./Fax (0372) 26322
Associazione Territoriale di appartenenza: Cremona
Federazione Regionale di appartenenza: Lombardia
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRIGORISTI
Soffiro Fontana
Presidente
Ditta Soffiro Fontana
Via Sampoi, 68
32020 Limana (BL)
Tel. (0437) 970042
Fax (0437) 970032
Associazione Territoriale di appartenenza: Belluno
Federazione Regionale di appartenenza: Veneto
ASSOCIAZIONE NAZIONALE TERMICI E IDRAULICI
Lino Cadalora
Presidente
Cadalora e Micheli s.n.c.
28100 Novara
Tel./Fax (0321) 479625
Associazione Territoriale di appartenenza: Novara
Federazione Regionale di appartenenza: Piemonte
ASSOCIAZIONE NAZIONALE BRUCIATORISTI
Roberto Leprotti
Presidente
Leprotti Impianti Tecnologici
Palazzo Don
Castello 2716
Tel. (041) 5287006
Fax (041) 5228668
Associazione Territoriale di appartenenza: Venezia
Federazione Regionale di appartenenza: Veneto
Antonio Forni
Vice Presidente
Forni Snc di Forni Antonio & Figli
Via Liguria, 7 - 21100 Varese
Tel. (0332) 212673
Fax (0332) 211690
antonio@fornisnc.191.it
Associazione Territoriale di appartenenza: Varese
Federazione Regionale di appartenenza: Lombardia
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ESERCENTI IMPIANTI
LAMPADE VOTIVE ELETTRICHE
Giampiero Menest (Presidente)
G.B. Menest Eredi s.n.c.
Via dei Mille, 1
06034 Foligno (PG)
Tel. (0742) 357988
Fax (0742) 351492
Associazione Territoriale di appartenenza: Foligno
Federazione Regionale di appartenenza: Umbria
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ASCENSORISTI
Bruno Venditti
Presidente
IRMA Ascensori
Via Campo Marzio, 80 - 00187 Roma
Tel. (06) 6794642 - Fax (06) 6791901
Associazione Territoriale di appartenenza: Roma
Federazione Regionale di appartenenza: Lazio
Giovanni Recchia
Vice Presidente
RIAM Ascensori
Via della Scienza, 23 - 37135 Verona
Tel. (045) 8510750 - Fax (045) 8510416
Associazione Territoriale di appartenenza: Verona
Federazione Regionale di appartenenza: Veneto
Confartigianato Impianti -
La Federazione nazionale de-
gli artigiani installatori di impianti
di Confartigianato stata costi-
tuita nel 1964 ed presente in tut-
to il territorio nazionale attraverso
le Associazioni Provinciali Con-
fartigianato.
Confartigianato Impianti rag-
gruppa il maggior numero di
imprese nel settore dellinstal-
lazione di impianti: infatti del-
le 100.000 imprese professio-
nalmente qualificate ai sensi
della Legge 46/90, per un tota-
le di 350.000 addetti, oltre 40.000
aziende si riconoscono e sono rap-
presentate dalla Confartigiana-
to. Le aziende installatrici di
impianti associate operano nei set-
tori della progettazione, del-
linstallazione, della gestione e
manutenzione degli impianti
tecnologici intesi quali:
impianti termici di riscal-
damento, di condiziona-
mento, di climatizzazione
e di ventilazione;
impianti idrici e sanitari;
trasporto, uso ed accumulo
di fluidi;
trasporto, distribuzione, uti-
lizzazione e produzione del-
lenergia elettrica negli edi-
fici civili ed industriali;
impianti radiotelevisivi ed
elettronici;
impianti di telefonia e di tra-
smissione dati;
impianti di antifurto;
sollevamento di persone e/o
cose per mezzo di ascensori,
montacarichi, scale mobili,
carrelli trasportatori ed ele-
vatori.
Confartigianato Impianti, in rap-
presentanza dei propri associa-
ti, cura i rapporti con gli Orga-
ni Istituzionali dello Stato, con
gli Enti pubblici e privati al fine
di tutelare e promuovere gli in-
teressi specifici delle attivit
professionali degli installatori
di impianti.
Confartigianato Impianti pre-
sente con propri rappresentanti
nel Cei, nellUni, nellImq, nel-
lAtig, nel Cir e collabora con i
pi importanti centri di aggior-
namento professionale tecnico.
Confartigianato Impianti tito-
lare della negoziazione e stipu-
la il Contratto Collettivo Na-
zionale di Lavoro dei dipen-
denti delle imprese della categoria,
cos come interlocutrice nella
definizione degli accordi inter-
confederali.
Ha, inoltre, il ruolo specifico di
assistere i propri associati nella
soluzione di problemi riguar-
danti lapplicazione del c.c.n.l.,
procedendo al tempo stesso nel-
linformazione e nellaggiorna-
mento in materia contrattuale, re-
tributiva, previdenziale ed assi-
curativa. Confartigianato Im-
pianti, raccogliendo le istanze
provenienti dagli associati,
esprime pareri ed elabora pro-
poste in materia tributaria, eco-
nomica, previdenziale ed an-
tinfortunistica.
Confartigianato
Federazione Nazionale Artigiani Installatori dImpianti
Via San Giovanni in Laterano, 152 - 00184 ROMA - Telefono 06 703741 - Fax 06 70452188 r.a. - 06 70454110
www.confartigianato.it/Fedimpianti - fnaii@mail.confartigianato.it
Internet: www.confartigianato.it/fedimpianti
E-mail: fnaii@mail.confartigianato.it
Recapiti sedi provinciali Confartigianato
disponibili allindirizzo
www.confartigianato.it/sistema/organizzazioni
/organizzazioni.asp
o al Numero Verde: 800 334488
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ELETTRICISTI
Sergio Zen
Presidente
ZEN IMPIANTI srl
Via Macello 38/2
35013 Cittadella (PD)
Telefono/fax 0495971749
zen.sergioimpianti@tin.it
Associazione territoriale di appartenenza: Padova
Federazione Regionale di appartenenza: Veneto
Filippo Ribisi
Vice Presidente
TEKNOIMPIANTI
Via Crocifisso 6
90035 Marineo Palermo
Telefono/fax 0918725481
teknorib@tin.it
Associazione territoriale di appartenenza: Palermo
Federazione Regionale di appartenenza: Sicilia
Paolo Sassetti
Vice Presidente
SASSETTI snc di Sassetti Paolo & C.
Impianti elettrici civili ed industriali
Via Alessandro Manzoni 11/2
34138 Trieste
Telefono/fax 0407606525 - sassettisnc@tiscalinet.it
Associazione territoriale di appartenenza: Trieste
Federazione Regionale di appartenenza: Friuli Venezia
Giulia
Enzo Vittoni
Vice Presidente
VITTONI ENZO
Impianti elettrici civili ed industriali
Frazione Castagnea, 109
13833 Portula (BI)
Telefono 01575047 Fax 01575259 - enzvitt@tin.it
Associazione territoriale di appartenenza: Biella
Federazione Regionale di appartenenza: Piemonte
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Confartigianato unorganizzazione autonoma e apar-
titica, fondata sul principio della libera adesione e
aperta a tutte le componenti geografiche, settoriali e cul-
turali dellartigianato italiano. Pi di 521.000 imprese
si riconoscono nella Confartigianato, lorganizzazione
sindacale maggiormente rappresentativa del settore,
che dal 1946 raccoglie il mandato delluniverso produttivo
dellartigianato, coniugando lazione sindacale con
limpegno sul terreno dei servizi alle imprese.
I numeri chiave del Sistema Confartigianato
20 Federazioni Regionali; 121 Associazioni Provinciali;
1.215 sportelli territoriali; 14.000 collaboratori, 73 As-
sociazioni di Mestiere; 12 Federazioni di Categoria. Le
imprese artigiane trovano nella Confartigianato infor-
mazione, rappresentanza degli interessi generali, rap-
porto con le controparti negoziali e con le Istituzioni pub-
bliche. Inoltre, la Confederazione rappresenta per le im-
prese un partner pronto a fornire servizi personalizza-
ti e integrati, indispensabili per nascere, competere e cre-
scere in un mercato sempre pi globale, in continua e
rapida evoluzione. Confartigianato presente nel CNEL,
lorgano costituzionale che raccoglie le maggiori espres-
sioni del mondo del lavoro, e partecipa ai processi di con-
certazione che in Italia accompagnano lazione del-
lEsecutivo in tema di politiche economiche e sociali.
Segue inoltre con specifica attenzione lattivit del
Parlamento, rappresentando nel processo di formazio-
ne della legge gli interessi dellartigianato.
Confartigianato la principale artefice dellafferma-
zione di una contrattazione autonoma, specifica ed ori-
ginale per le imprese artigiane ed i loro dipendenti, con
20 contratti collettivi nazionali di lavoro per altrettante
categorie di attivit, mestieri e servizi e con una diffu-
sa contrattazione di livello regionale. Il sistema degli En-
ti bilaterali, esperienza unica nel suo genere, che Con-
fartigianato ha promosso e costituito a livello naziona-
le e territoriale insieme con le altre parti sociali, assicura
la gestione mutualistica di prestazioni individuate dai con-
tratti a favore delle imprese e dei lavoratori. Confartigianato
inoltre presente in tutte le 102 Camere di Commercio,
con un significativo numero di Presidenti delle CCIAA
di provenienza Confartigianato, nellArtigiancassa, nel-
lINPS, nellICE, nelle pi importanti Fiere, in alcune
Universit, nel Comitato per lEuro. La presenza della
Confartigianato nel tessuto istituzionale rappresenta la
conferma del ruolo che essa ricopre, a oltre cinquantanni
dalla fondazione, nella vita politica, economica e sociale
italiana. Le 12 Federazioni nazionali di categoria, arti-
colate nei 75 Gruppi di mestiere, raccolgono la ric-
chezza e la variet delle attivit artigiane:
Confartigianato Alimentazione
Alimentari vari, Pasticceri, Lavorazione carni,
Caseari, Panificatori, Gelatieri, Molitori, Pasta
fresca, Pizza di qualit, Frantoiani, Erboristerie
Confartigianato Artistico
Restauro, Ceramica, Vetrai, Orafi, argentieri, oro-
logiai e affini, Strumenti musicali.
Confartigianato Autoriparazione
Meccanici, Elettrauto, Gommisti, Carrozzieri, Re-
visioni auto.
Confartigianato Benessere
Acconciatori, Estetica, Odontotecnici, Cosmetici,
Fitness, Fisioterapisti.
Confartigianato Comunicazione
e dei Servizi Innovativi
Fotografi e videoperatori, Grafici, Copisterie,
Eliografie e Legatorie.
Confartigianato Costruzioni
Edilizia, Ceramisti terzo fuoco, Marmisti, Serra-
mentisti e Carpenteria per ledilizia, Spazzaca-
mini, Fumisti, Imprese di Pulizia.
Confartigianato Impianti
Antennisti elettronici, Ascensoristi, Bruciatoristi
manutentori, Elettricisti, Frigoristi, Lampade Vo-
tive, Termoidraulici.
Confartigianato Legno/Arredo
Prime lavorazioni legno, Carpenteria e arredo urbano,
Serramenti in legno, Mobili e arredo, Tappezzieri.
Confartigianato Manifatturiero
e Subfornitura
Metalmeccanica, Elettronici meccanici, Nautica,
Carpentieri meccanici, Chimici e plastici, Produtto-
ri di armi.
Confartigianato Moda
Terzisti e TAC, Abbigliamento, Sarti, Pellicciai,
Pellettieri, Calzettieri, Occhialeria, Calzaturieri, La-
vanderie.
Confartigianato Servizi e Terziario
Autoscuole, Operatori di spiaggia, Guide turisti-
che, Operatori del turismo, Operatori della risto-
razione, Soccorritori stradali.
Confartigianato Trasporti, Logistica, Mobilit
Trasporto merci conto terzi, Trasporto persone,
Taxi, Trasportatori su acqua.
Confartigianato
Via San Giovanni in Laterano, 152 - 00184 Roma - Telefono 06 703741 - Fax 06 70452188 - Numero Verde: 800 334488
www.confartigianato.it - confartigianato@confartigianato.it
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 14 25 Ottobre 2004 125
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Internet: www.confartigianato.it/fedimpianti
E-mail: fnaii@mail.confartigianato.it
Recapiti sedi provinciali Confartigianato
disponibili allindirizzo
www.confartigianato.it/sistema/organizzazioni
/organizzazioni.asp
o al Numero Verde: 800 334488
126 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
AZIENDE CITATE
AZIENDA PAGINA
Abb Sace Spa - Sesto San Giovanni MI 37
Ablerex Europe Srl - Vicenza VI 91
Aci Srl Farfisa Intercoms - Osimo AN 6-75-90
Aeco Srl - Inzago MI 46
AlHof di A. Hofmann Spa - Milano MI 102
Altecon Srl - Lissone MI 50
Amplyvox Spa - Cernusco sul Naviglio MI 80
Amra Spa - Macherio MI 89
Apc Italia Srl - Merate LC 100
Arame - Milano MI 96
Aros Srl - Cormano MI 95
Arteleta International Srl - Cinisello Balsamo MI 85
Asita Srl - Faenza RA 82
Atec Srl - Noventa di Piave VE 84
Bertoldo & C. Srl Div. Belt - Venaria Reale TO 101
Bpt Spa - Cinto Caomaggiore VE III cop.-76
Bticino Spa - Milano MI 45-47-75-79-98
Buderus Srl - Assago MI 72
Cablofil Italia Srl - Badile di Zibido S.G. MI 16
Casts / Microforum Group - Roma RM 100
Cdv Italia Srl - Castelletto Sopra Ticino NO 77
Cia Trading Srl - Napoli NA 14
Comelit Group Spa - S. Lorenzo di Rovetta BG 76-77-81
Dehn Italia Spa - Bolzano BZ 109
Ecosol - Catania CT 71
Elan Srl - Camerano AN 70
Elettra Srl - Padova PD 7
Elicent Spa - Lonato BS 5-83
Elvox Spa - Padova PD 60
Ensto Italia Srl - Milano MI 106
Esselte Spa - Gorgonzola MI 15
AZIENDA PAGINA
Etelec Srl - Napoli NA 33
Eurage - Cologno Monzese - MI 97-108
Eurosatellite Srl - Sansepolcro AR 103
Eurotherm Drives Spa - Lentate sul Seveso MI 96
Exhibo Communication Systems Spa - Monza MI 100
Fael Spa - Agrate Brianza MI 74
Fanton Spa - Conselve PD 73
FBT Elettronica Spa - Recanati MC 26
Ferraresi Elettric System & Networking
Cusano Milanino MI 30
Fiera Milano Tech Spa - Milano MI 98
Finder Spa - Almese TO 19-89
Fracarro Spa - Castelfranco Veneto TV 5
FTE Maximal Italia Srl - Calerno RE 35
Gdt Elettroforniture Spa - Rozzano MI 54
Geca Srl - Gussago BS 28
Gewiss Spa - Cenate Sotto BG 21-23-25-27-29-86-89
Gfo Europe - Torino TO 92
Giovenzana International - Santa Maria Ho CO 44
Gmc Instruments Italia Srl - Lissone MI 80
Gramm Srl - Montemiletto AV 121
Helios Technology Srl - Carmignano di Brenta PD 67
Ht Italia Srl - Faenza RA 87
Idaltermo Srl - Acquarica del Capo LE 71
Iess Sistemi Sicuri - Campodarsego PD 10
Ige-Xao Srl - Bergamo BG 71
Ima Srl - Tortoreto TE 78
Imb Srl - Busseto PR 18
IME Istrumenti Misure Elettriche Spa - Corsico MI 88
Inprotec Srl - Nova Milanese MI 93
Italiana Conduttori / Cavel Srl - Gropello Cairoli PV 107
AZIENDA PAGINA
Italweber Spa - Mazzo di Rho MI 13
ITW Construction Products Italy Srl - Padova PD 12
K.E.R.T. Srl - Caerano S. Marco TV 34
La Triveneta Cavi Spa - Brendola VI 79
Legrand Spa - Zibido S. Giacomo MI II cop.-31-51
Lince Italia Srl - Ciampino RM 105
Lovato Electric Spa - Gorle BG 94
Marcucci Spa - Vignate MI manchette
Meccanica Nicoletti Srl - Curtarolo PD 92
Mge Italia Spa - Agrate Brianza MI 99
Moeller Electric Srl - Rodano MI 56
Nice Spa - Oderzo TV IV cop.
Ntet Srl - Piano Tavola CT 41
Omron Electronics Spa - Milano MI 17-99
Orbis Italia Spa - Cassina de Pecchi MI 39
Orieme Italia Spa - Milano MI 92
Palazzoli Spa - Brescia BS 96
Pesatori Enrico Snc - Ospiate di Bollate MI 58
Prospecta Sas - Villa Cella RE 49
Scame Parre Spa - Parre BG 94
Schneider Electric Spa - Agrate Brianza MI 91-93-96
Siemens Spa - Milano MI 90
Sile Spa Industrie Costruzioni Termoidrauliche - Casier TV 70
Socomec Sicon Ups - Villaverla VI 9
Star Progetti Tecnologie Applicate Srl - Tribiano MI 57
Teleco Automation Srl - Colle Umberto TV 22
Thermomax Italiana Srl - Valmadrera LC 70
Thomas & Betts Italy Srl - Agrate Brianza MI 40
Tubifor di Antonio Fortunati - Buonabitacolo SA 53
Urmet - Torino TO 11-75-79
Velux Italia Spa - Colognola ai Colli VR 72
Vemer Siber Group Spa - Brugherio MI 102
Videotec Srl - Schio VI 102
Videx Electronics Srl - Monte Giberto AP 78
Voltimum Italia Srl - Milano MI 8
Weidmller Srl - Cinisello Balsamo MI 43
Zeca Spa - Feletto Canavese TO 59
Qui di seguito sono riportati i nominativi delle aziende citate in questo numero e la relativa pagina.
Le aziende inserzioniste sono evidenziate in blu. Se desiderate ricevere ulteriori informazioni sulle
notizie riportate nella rivista, potete utilizzare il nostro Servizio Lettori.
sufficiente compilare e inviare per fax (allo 02 36519123) la scheda pubblicata nell'ultima pagina,
citando il numero di riferimento associato a ciascuna notizia o pubblicit. Per una risposta pi ra-
pida potete utilizzare il nostro Servizio Lettori on-line all'indirizzo Internet www.serviziolettori.it.

17 - 20 novembre
Padiglioni Portello - Fiera Milano

PROGRAMMA CONVEGNI


Mercoled 17 novembre
Ore 10
Forum 2004 sulla sicurezza: Innovazione
per un mondo pi sicuro
Sala Bolaffio
Gioved 18 novembre
Ore 10 Politiche e tecnologie per citt europee pi
sicure
In collaborazione con FISU (Forum Italiano per la
Sicurezza Urbana)
Sala Bolaffio
Ore 14
La sicurezza dei dati
In collaborazione con Assintel
Sala Europa

Venerd 19 novembre
Progettistinfiera: la giornata dellingegnere e dellarchitetto
Ore 10

Innovazione e qualit della casa:
Homevolution - una visione comune
alla filiera per la crescita del mercato

Curato da Federazione ANIE

Sala Bolaffio

Ore 14
Incontri daggiornamento professionale
sulle pi recenti normative antincendio nei
settori:
Scolastico - alberghiero
Grande Distribuzione Organizzata
Locali di Pubblico Spettacolo
Ospedali e Strutture Sanitarie
Sala Oceania
Sabato 20 novembre
Ore 10
Lobbligo della marcatura CE e la direttiva
CPD per le chiusure tagliafuoco
In collaborazione con UCT
(Unione Costruttori Chiusure Tecniche)
Sala America

SICUREZZA 2004, la mostra internazionale dedicata alla
sicurezza e all'automazione degli edifici, si svolger dal 17 al
20 novembre nei padiglioni del Portello di Fiera Milano.
Per la pre registrazione alla mostra e ai convegni:
www.intelshow.com


E non dimenticate gli altri eventi

Citt Sicure tra Galleria e Fiera, dal 13 al 19 novembre 2004, nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Un punto dincontro sul tema della
sicurezza che avr come elemento di richiamo una chiave dellaltezza di circa otto metri, la pi grande riproduzione mai realizzata al mondo.
Levento sar realizzato in collaborazione con il Comune di Milano e con il sostegno di diverse associazioni di categoria, tra le quali ERSI
(Esperti Riferme Serrature Italia), Securmasters (Assistenza Serrature 24 ore su 24) e UCT (Unione Costruttori Chiusure Tecniche).
Nellambito dellOttagono sar promosso anche il concorso a premi Apri e vinci.
Dimostra in Mostra. Spazio verr dedicato a prove di resistenza di porte, vetri blindati e casseforti e corsi di difesa personale.
Disegna la Sicurezza. I migliori quadri realizzati in fiera da studenti di istituti artistici sul tema della mostra.
Hi.T Selection. Una selezione tra le novit di prodotto che gli espositori potranno inserire on line nella sezione Product News di
sicurezza.it.
Meeting Corner. Aree attrezzate nelle quali sar possibile illustrare le novit di prodotto o iniziative particolari.
LIFT. La dodicesima edizione di SICUREZZA si svolger in contemporanea con LIFT, la rassegna specializzata nella movimentazione e nella
componentistica per ascensori.

Per informazioni:
Fiera Milano Tech Spa - Via Gattamelata 34 - 20149 Milano
Tel. +39 02 3264 .282 - Fax +39 02 3264 .284
mail@fieramilanotech.it - www.intelshow.com
SEGNALATO DA



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LA PRIMA RIVISTA TECNICA
DESTINATA AD ARCHITETTI,
PRESCRITTORI E PROGETTISTI
VOLETE ULTERIORI
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N. 14 2 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 17 15 Ottobre 2002 www.reedbusiness.it

PERIODICO PER INSTALLATORI E OPERATORI DEL COMPARTO ELETTRICO


ORGANO DIRETTIVO NAZIONALE DI CONFARTIGIANATO - IMPIANTI
Anno 26 - Numero 14 - 25 Ottobre 2004
Direttore Editoriale: Giovanni Danielli - giovanni.danielli@reedbusiness.it; Caposervizio:
Fulvia Cattaneo - fulvia.cattaneo@reedbusiness.it; In redazione: Alessia Varalda - ales-
sia.varalda@reedbusiness.it; Segreteria di redazione: Elena Radice - elena.radice@reed-
business.it; Impaginazione e grafica: Design 3; Hanno collaborato a questo numero:
Mario Abate, Bruno Bocus, Franco Bua, Elvira Ferrandino, Raffaele Greco, Maurizio Guarnaschelli, Fa-
brizio Monaco, Andrea Parrini, Claudio Pavan, Antonio Porro, Alberto Reatti, Luca Scarciello, Gabriele
Tacchi, Giancarlo Tedeschi, Sergio Valdatta
Reed Business Information SpA
Viale G. Richard, 1/a - 20143 Milano
Tel. 02/81830.1
www.reedbusiness.it
Amministratore Delegato: Alessandro Cederle; Direttore Circulation, Produzione e Affari
Generali: Cesare Rotondo; Publisher: Alberto Banal; Direttore Finanziario: Giuseppe Mauri
DIVISIONE ELETTRICO
Viale G. Richard, 1/a - 20143 Milano - Italia
Telefono Redazione: 02/81830629 - Telefax Redazione: 02/81830418
Telefax Pubblicit: 02/81830405 - http://www.reedbusiness.it
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Advertising: Silvia Lusetti Tel. 02/81830246 (silvia.lusetti@reedbusiness.it)
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dellart. 138, d. lgs 196/2003, non esercitabile il diritto di conoscere lorigine dei dati personali ai sensi dellart. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virt
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