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CIVILT LAICA

PERIODICO DI CULTURA NEO-ILLUMINISTA


Numero 11, Dicembre 2009 (Anno III, n.4) Numero Speciale:

La Corte di Strasburgo

In questo numero:

I nuovi crociati

Cos la Corte

2 a 0 palla al centro

Lombardi Vallauri, chi era costui?

Periodico bimestrale a diffusione gratuita!

Le crociate, che passione!


La storia d torto e d ragione cantava Francesco De Gregori. Non c' dubbio che la storia fatta anche da sentenze giuridiche, soprattutto nei nostri tempi in cui l'Europa non pi dilaniata da guerre fratricide come nei secoli scorsi. Oggi quindi la ragione degli autori di due ricorsi alla Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, dopo decenni in cui avevano avuto torto dalle sentenze dei tribunali italiani. Eventi questi che ci spingono a fare un numero monografico sulla Corte e sulle sue decisioni viste le assurdit, sui casi in questione, che siamo stati costretti a sentire sui mass media pi titolati di noi. La prima sentenza sul caso Lombardi Vallauri stata accolta da un silenzio assordante dalla quasi totalit dei media italiani. E questo nonostante il fatto che di motivi per parlarne ce ne siano parecchi come spiegher pi avanti su queste pagine il n o s t r o Massimiliano Bardani. La seconda invece non poteva passare inosservata perch va a colpire il vero cuore della religione cattolica, ovvero l'esposizione e l'imposizione dei suoi feticci. noto infatti che, come lamentano anche i teologi pi illuminati il cattolicesimo non una religione adulta, ma continua incessantemente a far leva su simbolismi psicologici infantili e pratiche di origine ancestrale. Cos mentre la scuola pubblica va a pezzi, letteralmente come dimostrato da recenti tragedie, i nostri politici (che ben rappresentano i loro votanti) si preoccupano del fatto che su quei muri pieni di crepe e pronti a crollare per scossette di terremoto che in altri paesi non sarebbero neanche avvertite ci sia appeso un crocifisso che, grazie a non ben definiti poteri magici, dovrebbe risolvere

di Alessandro Chiometti

ogni cosa. Crocifisso che continua ad essere spacciato come simbolo italiano quando invece, come ben ricordava Paolo Flores D'Arcais nel suo intervento su Il fatto tutt'al pi un simbolo fascista dato che fino all'inglorioso Ventennio di crocifissi nei luoghi pubblici italiani non ve n'era la minima traccia. Non un caso infatti se chi si sta prodigando tanto con azioni oltre la legalit (vedi l'assalto alla sede del Partito Radicale di Roma tanto per fare un esempio), per imporre la sua esposizione a tutti, sono organizzazioni che a quell'inglorioso ventennio si richiamano esplicitamente (Forza Nuova & co.). Tra i partiti di governo si distingue invece la Lega, che immemore dei suoi riti celtici di qualche anno fa (o forse proprio a causa di quelli... del resto nessuno pu prevedere gli effetti dell'ingestione dell'acqua del Po) ma ben consapevole dei recenti accordi molto remunerativi con Comunione e Liberazione si trasformata da forza pagana in forza ultracattolica. Particolarmente esilarante poi la proposta di mettere il crocifisso sul tricolore avanzata sempre da esponenti leghisti... forse non ricordano l'uso che facevano del medesimo tricolore fino a pochissimo tempo fa. Insomma se i nuovi crociati volevano dar ragione alla Corte di Strasburgo e convincere tutti della giustezza della sua decisione ci stanno riuscendo in pieno. Non un caso infatti se le Comunit Cristiane di Base si sono dichiarate d'accordo con la sentenza. Come sempre parlare con il mondo cattolico risulta quasi impossibile per noi laici visto che non mai chiaro chi siano i cattolici, ma confidiamo che prima o poi le parti illuminate della chiesa rendano queste moderne crociate solo un triste ricordo.

La Corte e la Croce
Per capire che cosa la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo occorre prima capire che cosa il Consiglio d'Europa. Questo fu istituito subito dopo la fine della seconda guerra mondiale nel 1949 tra i paesi dell'Europa occidentale. E' un'organizzazione tra governi che non va confusa con la Comunit Europea istituita nel 1957 con il Trattato di Roma e oggi detta Unione Europea (UE), rispetto alla quale ha finalit e obiettivi diversi e molto pi ampia la partecipazione degli Stati. Scopo del Consiglio d'Europa quello di conseguire una pi stretta unione tra i suoi membri per salvaguardare e promuovere gli ideali e i principi che costituiscono il loro comune patrimonio e di favorire il loro progresso economico e sociale (art.1 del Trattato istitutivo). Con la caduta dell'Urss molti paesi dell'Est sono divenuti membri del Consiglio, infatti qualunque stato europeo pu aderirvi purch si impegni ad assicurare i principi dello Stato di diritto e il rispetto dei diritti fondamentali della persona. Oggi sono 47 gli Stati partecipanti. Gli organi principali sono il Comitato dei ministri dei vari Stati partecipanti che il governo del Consiglio, composto dai ministri degli esteri e decide il programma del Consiglio e un'Assemblea parlamentare che ha valore consultivo ed costituita dai rappresentanti dei popoli degli Stati membri eletti dai loro parlamenti nazionali e raccomanda al Comitato le iniziative da prendere. Le delibere del Consiglio non hanno valore giuridico vincolante per gli Stati tuttavia nel corso del tempo le sue decisioni e le sue proposte di convenzioni sono state accettate in moltissimi campi e in pratica, come si dice, fanno giurisprudenza. Ma l'azione pi incisiva il Consiglio d'Europa l'ha svolta nel campo della difesa dei diritti umani infatti ha elaborato la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libert fondamentali del 1950, che rappresenta il primo tentativo a livello internazionale di attuare in una regione geopolitica omo-

di Marcello Ricci

genea una difesa organica e giuridicamente vincolante dei diritti dell'uomo che la Dichiarazione Universale del 1948 aveva proclamato. All'interno di questa Convenzione sono previsti due organismi la Commissione europea dei diritti dell'uomo e la Corte europea dei diritti dell'uomo (eccoci finalmente alla Corte), che sono gli organi a cui possibile, per un individuo vittima di una violazione di un diritto umano tutelato dalla Convenzione, rivolgersi producendo un ricorso contro lo Stato autore della violazione. La Commissione ha il compito di esaminare la validit del ricorso e di accertarsi che il ricorrente abbia esaurito tutti i ricorsi interni al singolo Stato e dopo aver tentato una mediazione tra le parti passa il fascicolo alla Corte che ha il compito di giudicare in merito. Con il passare del tempo i ricorsi sempre pi numerosi fino a raggiungere la cifra di 4750 nel 1997 e di 13858 nel 2001, hanno costretto gli Stati a rendere pi efficace il funzionamento della Corte (Protocollo n.11). Essa risulta composta di un numero di giudici pari a quello degli Stati contraenti, ad oggi 47, divisi in 4 sezioni che al loro interno formano delle Camere di 7 membri. C' poi una Grande camera composta da 17 giudici per le questioni pi gravi. In tal modo il lavoro risulta pi coordinato e veloce, anche il compito di filtraggio dei ricorsi che prima spettava alla Commissione ora svolto dalla Corte. La procedura davanti alla Corte pubblica e vede il contraddittorio tra le parti. Le sue sentenze sono pronunciate a maggioranza e tutte le sentenze definitive della Corte sono vincolanti per gli Stati chiamati in giudizio. Ecco dunque da dove venuta la sentenza a proposito della presenza del crocifisso in classe: stata la decisione di sette giudici della Corte riguardo al ricorso intentato da una privata cittadina italiana, presa con tutti i crismi della correttezza giuridica e delle disposizioni accettate da tutti gli Stati firmatari.

PROPRIETARIO ED EDITORE: Associazione Culturale Civilt Laica, Via Carrara, 2 - 05100 Terni e-mail redazione@civiltalaica.it tel: 348 4088638 DIRETTORE RESPONSABILE Sergio Moscatelli COMITATO DI REDAZIONE: Maurizio Magnani, Raffaela Trequattrini, Alessandro Petrucci, Massimiliano Brasile, Alessandro Chiometti, Marcello Ricci, Nicoletta Bernardi Stampato perlAss. Cult. Civilt Laica dalla Tipolitografia Visconti - Terni Autorizzazione del tribunale di Terni n. 03/07 dell 8 Marzo 2007

Strasburgo batte Roma 2 a 0


ome noto, nell'ultima decade di Ottobre ed in questi primi giorni di Novembre, si svolta la finale della Supercoppa della Libert tra le squadre di Strasburgo e di Roma. La partita di andata, giocata a Strasburgo, il 20 di Ottobre del 2009, si conclusa con la vittoria della squadra di casa, che ha segnato su calcio di rigore, assegnato per l'atterramento del centravanti Luigi Lombardi Vallauri ad opera dell'intera ed arcigna difesa dell'Universit Cattolica; il fallo stato cos grave che l'illustre giocatore stato lontano dal campo di gioco per ben 11 anni. Per comprendere meglio la complessa vicenda, necessario sia fare un salto indietro nel tempo, sia aver chiaro che Luigi Lombardi Vallauri, in realt Professore di Diritto all'Universit di Firenze, insegnava anche, dal 1976, presso l'Universit del Sacro Cuore di Milano. Tutto fil liscio, per quanto consentono le umane vicende, fino al 19 Aprile 1996, quando, in una conferenza, tenuta a Bari, il Professore ebbe l'ardita, ma non felice, idea di definire la teologia tomista[1] nel modo che segue: Ircocervo [2] consistito nell'attribuire all'etnico, geloso, furioso-tenero, bellicamente e giuridicamente feroce, idiosincraticissimo [3] Yahv e al dolcissimo- spietato Padre impassibili attributi teologici desunti da una ingegnosamente violentata ontologia generale aristotelica [4]. La Chiesa, avendo ben 2000 anni alle spalle, anche se non li dimostra, non ha fretta; cos, Lombardi Vallauri fu convocato in Vaticano solo due anni dopo, il 23 Ottobre 1998, per un colloquio presso la Congregazione per l'Educazione cattolica. In compenso, la Chiesa, quando ha appurato la colpevolezza del reo, sa ed ama procedere applicando quei criteri di superiore giustizia, che solo Ella possiede: Quando i colleghi della Cattolica si riunirono, dieci giorni dopo, il preside comunic la decisione vaticana: per le sue posizioni nettamente contrarie alla dottrina cattolica, Lombardi Vallauri non doveva pi insegnare nell'Universit Cattolica per rispetto della verit, del bene degli studenti e di quello dell'Universit [5]. E quale fu l'esito dei ricorsi del Professor Lombardi Vallauri al TAR della Lombardia e, poi, al Consiglio di Stato? Elementare Watson: un bel buco nell'acqua! Facile la risposta dei giudici amministrativi: non sindachiamo quello che decide la Chiesa; cos vuole il Concordato, cos vuole la Corte costituzionale, gi pronunciatasi nel 1972 sull'analogo caso Cordero [6]. Pertanto, il Professor Lombardi Vallauri fu costretto all' emigrazione giuridica, ovvero a rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo. A questo punto, possiamo tornare al calcio di rigore: L'Italia stata condannata per aver violato la libert

di Valerio Bruschini

d'espressione del professore e il suo diritto a un giusto processo. Dall'esame della Corte europea esce male anche la giustizia amministrativa italiana: censurata da Strasburgo per aver abdicato al suo dovere di vaglio dell'atto incriminato, per essersi nascosta dietro un comodo rinvio alla decisione della Santa Sede [7]. Se avessimo ancora avuto dei dubbi sul fatto di essere solo dei sudditi di uno Stato Straniero, quello del Vaticano, che amministra questa Sua provincia tramite dei fiduciari, sempre proni per la grazia ricevuta, quei dubbi si sarebbero sciolti come neve al Sole, di fronte a parole come: abdicato, nascosta, comodo. Comunque stiano le cose, sicuro che (lo) Strasburgo ha fatto le cose in grande, poich il calcio di rigore ha punito (la) Roma nella sua interezza, compresa quella papalina: La vera condannata l'Universit Cattolica, invano costituitasi di fronte alla Corte europea; Per la Corte di Strasburgo, quella degli organi accademici milanesi contro Lombardi Vallauri fu una decisione priva di motivazione e presa in assenza di un reale contraddittorio. ... La giustizia europea dei diritti sfida l'ordine concordatario italiano [8]. Naturalmente, essendo l'Italia un Paese cos libero che si permette il lusso di andare in giro per il mondo ad esportare la Democrazia, i mass media si sono spontaneamente impegnati allo spasimo per non dare risalto a questa notiziuola, che riguardava solo la libert di espressione ed il diritto ad un giusto processo ! Cos, la quasi totalit della popolazione rimasta attonita di fronte al risultato della gara di ritorno tra Strasburgo e Roma, visto che neppure sapeva che era stata giocata quella dell'andata. er la cronaca, chiariamo che pure la partita stata giocata a Strasburgo, per l'evidente impraticabilit del campo a Roma. Il risultato, comunque, stato ancora pi pesante di quello dell'andata, anche perch, questa volta, neppure i tartufi [9], che popolano le redazioni dei mass media tutti, hanno potuto far finta di nulla: ...per la Corte europea la croce in classe viola sia il diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni sia la libert di religione degli alunni. ...La presenza del crocifisso, che impossibile non notare nelle aule scolastiche potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le et come un simbolo religioso. Avvertirebbero cos di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione. Tutto questo, proseguono, potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appar-

V. Bruschini dalla pagina precedente

tengono ad altre religioni o sono atei. La Corte non in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che pu essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che essenziale per la conservazione di una societ democratica cos come stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un pluralismo che riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana [10]. Verrebbe da dire: Pi chiari di cos i molto benemeriti 7 giudici di Strasburgo non avrebbero potuto essere! N alcuno pu obiettare alcunch!. L'Italia, per, un Paese speciale, cosicch vi stato un diluvio di obiezioni e di scomposte reazioni. L'unica comprensibile, visto che a nessuno si pu chiedere di suicidarsi, stata quella del Vaticano: ... sentenza stigmatizzata dalla Cei come ideologica e frutto di una visione parziale. Il portavoce vaticano padre Lombardi esprime rammarico e stupore della Santa Sede per una decisione miope e sbagliata che considera il crocifisso nelle aule scolastiche un segno di limitazione della libert [11]. Poi, si sono aperte le danze dell'indecenza culturale nel senso pi ampio del termine. Il Governo italiano, in inossidabile coerenza con il suo DNA, appena ha sentito la parola sentenza, ha presentato il ricorso. Naturalmente, la pi patetica di tutti stata l'incolpevole Ministra dell'Istruzione, ancora una volta alle prese con problemi pi grandi di Lei. Cos, per non sbagliare, che cosa ha detto? ... Sono problemi che vengono sollevati soltanto da alcuni genitori ideologizzati ( Ed uno! NdA). Nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata (E due! NdA), riuscir a cancellare la nostra identit. Nel suo complesso la sensazione che si tratti di persone connotate ideologicamente ( E tre! NdA) in nome del laicismo[12]. Terminato il repertorio a marchio Cei, la Ministra ha dato il meglio di s : La Corte Europea sbaglia (Questo senz'altro vero: i 7 giovanotti, che ne fanno parte, non hanno conseguito l'abilitazione a Reggio Calabria, come fece, a suo tempo, l' inarrivabile, in quanto a faccia tosta, Ministra; NdA). Il crocifisso in classe non soltanto un simbolo religioso ma un simbolo della nostra tradizione. ... certamente un simbolo religioso ma la sua presenza in classe non significa adesione al cattolicesimo, la nostra storia, la tradizione. Nel suo complesso la sensazione che ci sia un preconcetto molto forte nei confronti delle nostre tradizioni ... [13]. La/il lettrice/lettore avr notato con piacere sia che la

Ministra democratica nel profondo, sia che, quando si affeziona ad un concetto, lo ripropone fino a sfinirlo: tre volte ha fatto riferimento all'ideologia e tre volte alla tradizione. Comunque, a parte queste amenit, nessuno pretende che la Ministra sappia quanto, ora, indichiamo: - per tre, fors'anche quattro, secoli, i Cristiani ebbero come simboli il pesce ed il pellicano, non la Croce, che fu adottata nel Quinto Secolo; -il Cattolicesimo fu imposto con la forza, come testimoniano non solo le plurisecolari persecuzioni dei Pagani [14], ma anche quelle degli eretici; -dalla proclamazione del Regno d'Italia (1861) all'avvento del Fascismo (1922), il Crocifisso non fu presente n nelle aule scolastiche, n in quelle dei tribunali; quindi, di quale tradizione stiamo parlando? -soprattutto: il termine Cattolico vuol dire universale; pertanto, invocare a difesa del Crocifisso la (pretesa) tradizione di un singolo Stato significa rendere un pessimo servizio proprio al Cattolicesimo; continuando di questo passo, si arriva a San Marino. Dicevamo che nessuno pretende che Maria Stella Gelmini conosca tutto ci, ma che non faccia la Ministra dell'Istruzione sarebbe veramente il minimo! Lo stesso criterio vale per Renato Schifani, ufficialmente Presidente del Senato della Repubblica, che ha solennemente pontificato: Esprimo grande amarezza per la sentenza sul crocifisso, sarebbe un errore drammatico fare dell'Europa uno spazio vuoto di simboli e di tradizioni [15]. Sono, poi, arrivati i commenti dei Laici a giorni alterni. Il Presidente della Camera ha espresso, come di consueto, un concetto la cui profondit fuori dalla nostra portata: La laicit delle istituzioni non neghi il cristianesimo [16]. Pur sapendo che fiato sprecato, vorremmo ricordare alle sedicenti Seconda e Terza carica dello Stato che, in Francia, la Costituzione vieta l'esposizione di simboli religiosi; in Germania, i Crocifissi sono stati tolti, nel 1995, da una sentenza della Corte Costituzionale; in Spagna, sono stati rimossi, nel Novembre 2008, da una sentenza di un tribunale; in Svizzera, sono ugualmente stati tolti dal Tribunale federale, nel 1990. Certo, in Austria, i Crocifissi sono garantiti nelle scuole in cui la maggioranza degli studenti cristiana; in Polonia, dopo il 1989, il Crocifisso stato rimesso nelle aule scolastiche. Non a caso, un noto proverbio dice: Dimmi con chi vai e ti dir chi sei. Essendo nostra personale convinzione che vi un limite a tutto, anche all'incoerenza umana, non prenderemo in considerazione le posizione dei Leghisti, poich evidente che a loro d alla testa perfino l'acqua di cui si sono abbeverati alle sorgenti del Dio Po;

TELMO PIEVANI a Terni


Conferenza - dibattito

EVOLUTI PER CASO


Palazzo Primavera - Terni
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Venerdi 15 Gennaio 2010, ore 21.00

San Francesco per la giustizia della sua epoca era a tutti gli effetti uno stregone: piantava gli alberi sacri, parlava con gli uccelli e praticava la divinazione sulle Scritture. Ce nera abbastanza per scomunicarlo, ma la Chiesa dellepoca non lo fece e a ragione. Perch? Attraverso uno studio rigoroso delle fonti, Andrea Armati riporta alla luce i particolari pi oscuri della vita di San Francesco in un libro documentatissimo ma che stranamente, per lungo tempo non ha trovato un editore, fino a che... Per averlo contattate la nostra associazione ai recapiti: 348 - 4088638 info@civiltalaica.it

LO STREGONE DI ASSISI

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V. Bruschini dalla pagina 5

sicuramente, singolare che lo sciamano Bossi resusciti un culto pagano e, quindi, precristiano, ergendosi contemporaneamente a difensore delle radici cristiane . Comunque stiano le cose nel Centrodestra, il pensiero pi divertente stato espresso dal Segretario, fresco di elezione, del Centrosinistra (Un nostro amico, peraltro noto per le sue estremistiche idee, sostiene che si pronunci: Centrosinistro): Un'antica tradizione come quella del crocifisso non pu offendere nessuno, in questo campo il buon senso finisce vittima del diritto [17]. Per ringraziare Pierluigi Bersani, per aver aperto inesplorati orizzonti alla riflessione giuridica, Lo omaggiamo di una possibile parafrasi di cotanto ponzare/spremersi il cervello: Un'antica tradizione come quella delle leggi ad personam non pu offendere nessuno, in questo campo il (buonsenso del) Lodo Alfano finisce vittima del diritto (della Corte Costituzionale italiana). Insomma, appena giunto al vertice del Partito Democratico, il buon Bersani si subito premurato sia di farsi riconoscere, sia di imprimere il proprio marchio alla plurisecolare storia degli oppressi; con Lui, infatti, la religione diviene: L'ovvio dei popoli [18]. fronte di queste umane miserie, perfettamente comprensibili alla luce del noto principio: Per qualche voto in pi, luminose si stagliano queste considerazioni: la Chiesa ha diritto a un'intesa normativa con lo Stato italiano, a differenza di altre religioni (come quella musulmana) che ancora ne risultano sprovviste. Per senza privilegi, neanche in nome del seguito maggioritario del cattolicesimo. D'ALTRONDE IL PRINCIPIO DI MAGGIORANZA VALE IN POLITICA NON NEGLI AFFARI RELIGIOSI. E d'altronde la stessa Chiesa venne fondata da Cristo alla presenza di non pi di 12 discepoli. Se una religione forte, se ha fede nella sua capacit di suscitare fede, non ha bisogno di speciali protezioni [19].

Campo dei Fiori a Roma, Giordano Bruno sal sul rogo. Nessuna ritrattazione e nessun lamento uscirono dalle labbra dell'eretico domenicano. Allorch all'ultimo momento, tra il fumo e le fiamme, gli porsero una croce, con indicibile disprezzo Bruno si volse dall'altra parte e mor [20].

Abbiamo visto che vi sono molte personalit, che si riempiono la bocca con le nostre radici, la nostra tradizione, la nostra storia e che ritengono di tappare la bocca altrui con una domanda di rara profondit filosofica e psicologica: Ma il Crocifisso che fastidio ti d/che male ti fa/quale orribile ricordo ti suscita? A tutte queste amabili ed impagabili persone vogliamo ricordare un evento, tra gli innumeri che potremmo citare: Il 17 febbraio del 1600, dopo anni di carcere, a

NOTE [1] Tomismo il sistema filosofico e teologico di san Tommaso d'Aquino (1225 ca-1274) e dei suoi seguaci; costituisce una forma di razionalismo cristiano basato sulla rielaborazione del pensiero aristotelico; Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana, p. 2626, Garzanti, Milano, 2009. [2] Ircocervo animale favoloso, met caprone e met cervo cosa assurda, inesistente, chimera; Il grande dizionario, cit., p. 1316. [3] Idiosincrasia avversione profonda intolleranza organica verso particolari sostanze alimentari o medicinali; Il grande dizionario, cit., p. 1133. [4] Ventura Marco, La Corte di Strasburgo accoglie il ricorso di Luigi Lombardi Vallauri: 10 mila euro di risarcimento, Corriere della Sera, 21 Ottobre 2009. [5] Ibidem. [6] Ibidem. [7] Ibidem. [8] Ibidem. [9] Tartufo individuo che ostenta bont e devozione, ma in realt immorale e ipocrita. Dal nome di Tartuffe, il personaggio protagonista dell'omonima commedia di Molire (1622-1673); Il grande dizionario , cit., p. 2570. [10] Galeazzi Giacomo, Togliete i crocifissi dalle aule scolastiche, La Stampa, p.2, Mercoled, 4 Novembre 2009. [11] Ibidem. [12] Amabile Flavia, Intervista il ministro dell'Istruzione Si distrugge tutto in nome della laicit, La Stampa, p.3, Mercoled, 4 Novembre 2009. [13] Ibidem. [14] Riguardo allo sterminio delle popolazioni pagane d'Europa, vedi LE RADICI CRISTIANE: LA GRANDE MENZOGNA, in www.civiltalaica.it. [15] De Carolis Luca, Via il Crocifisso dalle aule: la Corte di Strasburgo d ragione ai Laici, Il Fatto Quotidiano, p. 10, Mercoled, 4 Novembre 2009. [16] Galeazzi Giacomo, cit. . [17] De Carolis Luca, cit. . [18] Molto pi modestamente, Karl Marx aveva affermato che la religione: ... l'oppio del popolo. [19] Ainis Michele, Nessuna legge lo prevede, La Stampa, p.1 e p.37, Mercoled, 4 Novembre 2009; ho trascritto due righe in maiuscolo, perch esprimono il concetto risolutivo. [20] Deschner Karlheinz, Il gallo cant ancora Storia critica della Chiesa, p.501, Massari Editore, Bolsena, 1998.

Laffaire Lombardi Vallauri


LEuropa dei diritti contro lordine concordatario italiano? Il 20 ottobre 2009 la Corte europea dei diritti delluomo si pronunciata sul caso del prof. Lombardi Vallauri. Nelle poche righe a mia disposizione, vorrei prima rammentare brevemente i fatti, quindi dar conto delle principali questioni giuridiche sollevate dal caso, in modo da avere le coordinate per verificare, in conclusione, se questa sentenza rappresenti davvero una sfida allordine concordatario italiano, come qualcuno ha sostenuto. Il prof. Luigi Lombardi Vallauri insegnava filosofia del diritto nella facolt di giurisprudenza dellUniversit cattolica del Sacro Cuore di Milano, in virt di contratti a termine rinnovati annualmente, finch nellottobre 1998 la Congregazione per leducazione cattolica, organo della Santa Sede, ha revocato il gradimento alla nomina del docente, giudicando le sue posizioni contrarie alla dottrina cattolica. Di conseguenza il consiglio di facolt ha rifiutato di prenderne in considerazione il nome al momento di rinnovare lincarico per il successivo anno accademico. La giustizia amministrativa italiana, adita dal professore, si ritenuta incompetente a sindacare il provvedimento, perch, a tenore dellarticolo 10 dellAccordo di revisione del Concordato, Le nomine dei docenti dell'Universit cattolica del Sacro Cuore [] sono subordinate al gradimento, sotto il profilo religioso, della competente autorit ecclesiastica. Secondo i giudici italiani il mancato gradimento era un fatto di cui il consiglio di facolt non poteva che prendere atto e assumere le determinazioni conseguenti, insindacabili per un giudice italiano in quanto provenienti da autorit estranea alla propria competenza. Lombardi Vallauri ha perci portato sul banco degli imputati della Corte di Strasburgo lUniversit cattolica e lo Stato italiano, lamentando la violazione della Convenzione europea dei diritti delluomo, in particolare di due norme: larticolo 10, che riconosce la libert dopinione e di comunicare idee e informazioni, tollerando le sole limitazioni che costituiscono misure necessarie, in una societ democratica, [] per la protezione dei diritti altrui e larticolo 14, che vieta discriminazioni fondate sulla religione. Secondo la Corte europea, lUniversit cattolica non ha violato larticolo 14, mentre ha violato larticolo 10. Sotto il primo profilo la corte si allineata alla sentenza della Corte costituzionale n.195 del 14 dicembre 1972, che aveva ritenuto compatibile con la libert dinsegnamento (art.33 Cost.) e con la libert religiosa (art.19 Cost.) la norma del vecchio Concordato che subordinava al nulla osta della Santa sede le nomine dei docenti del Sacro Cuore: le libert richiamate valgono anche per le libere universit, ideologicamente orientate, e si traducono nel diritto di scegliersi docenti di orientamento conforme al proprio. Sotto il secondo profilo, la Corte di Strasburgo, pur ammettendo il diritto dellUniversit cattolica a dispensare un insegnamento conforme alle proprie convinzioni religiose e quindi a scegliere i docenti secondo un crite-

di Massimiliano Bardani

rio ideologico, ha ritenuto che il rispetto della libert despressione del ricorrente avrebbe imposto che il consiglio di facolt comunicasse chiaramente al professore quali opinioni gli fossero contestate e perch contrastassero con linteresse dellUniversit a offrire un insegnamento cattolico, in modo da consentirgli di replicare. Non lestromissione in s del docente per la sua eterodossia, quanto il difetto di motivazione e lassenza di un reale contraddittorio sono censurabili nel provvedimento impugnato, non essendo sufficiente la mera constatazione della mancanza di gradimento da parte della Santa Sede. Il punto nodale della sentenza tutto qui, questo che rende la sentenza esaminata importante nella lotta per la laicit delle istituzioni. La conclusione cui giunge la sentenza implica necessariamente che i diritti sanciti dalla Convenzione prevalgono sulle norme del Concordato: nel conflitto tra diritti individuali e privilegi clericali, prevalgono i primi. Che differenza rispetto alla timida giurisprudenza costituzionale, per cui le norme del Concordato prevalgano sulla Costituzione, trovando unico limite nei principi supremi dellordinamento costituzionale! Sotto questo profilo evidente che la sentenza rappresenti un colpo deciso portato allordine concordatario e non ci si deve far ingannare dallapparente marginalit della questione affrontata: il principio affermato va ben aldil del suo effetto immediato. La filosofia che ispira lordine concordatario, costruito sul Concordato e le Intese con le confessioni acattoliche, che lordinamento possa tollerare sacche di ius singulare, sistemi di norme speciali che si applichino ad alcune specifiche forme associative, religiosamente qualificate, che possono prevalere, entro certi limiti, anche su alcuni principi costituzionali. Questo assunto posto alla base dellordine concordatario stato messo in crisi dalla sentenza. Semplificando al massimo possiamo dire che Strasburgo ci manda questo messaggio: i diritti degli individui sono valori non negoziabili e prevalgono sulle regole speciali scritte per le comunit religiose di appartenenza. Non irrilevante, in termini di laicit, anche la specifica questione affrontata. La lettura tradizionale dellarticolo 38 del Concordato (ora art.10 dellAccordo di revisione), fatta propria dai giudici italiani, poneva il gradimento dellautorit ecclesiastica circa la nomina dei docenti dellUniversit del Sacro Cuore in una sfera esterna allordinamento: considerato alla stregua di un fatto, piuttosto che di un atto di volont e come tale non sindacabile, ma solo accertabile. La sentenza di Strasburgo, chiedendolo al consiglio di facolt, con ci stesso impone indirettamente alla Santa Sede, allorch revochi il gradimento ad un docente, di esporne le motivazioni dottrinali: non pi un fatto esterno allordinamento, ma una scelta che va giustificata ed esposta al contraddittorio. Non si sottovaluti mai il fatto di un giudice che chiede ad unautorit di motivare i propri provvedimenti.

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