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Al Liceo Arnaldo percorsi per riaprire il futuro con Odradek XXI

Lutopia dellestetico in Adorno, prof. Giovanni Matteucci, Universit di Bologna. Marted 12 marzo, ore 17:30 Liceo Classico Arnaldo. Associazione culturale Odradek XXI. La storia davvero finita, come scriveva Francis Fukuyama in un suo testo (per la verit ormai piuttosto datato), oppure la crisi in cui versa il nostro presente costituisce loccasione per una prospettiva nuova, rivolta verso lavanti? Questa e altre domande mettono a tema i Percorsi di pensiero per riaprire il futuro, organizzati dallAssociazione Culturale Odradek XXI, con lo scopo di riproporre e riattualizzare il dibattito intorno allUtopia, attraverso il pensiero di tre autori che hanno segnato in modo differente la vita culturale del secolo scorso: Walter Benjamin, Theodor W. Adorno ed Ernst Bloch. Marted 12 marzo, alle 17:30, si terr presso il Liceo Ginnasio Arnaldo il terzo incontro, dal titolo Lutopia dellestetico in Adorno, introdotto da Augusto Mazzoni e tenuto dal prof. Giovanni Matteucci, docente allUniversit di Bologna, nonch curatore, insieme a Fabrizio Desideri, della recente versione italiana della Teoria estetica, lopera postuma di Adorno (Einaudi, 2009). Sar unoccasione per interrogarsi sulla funzione e sulle prospettive dellarte nella societ postmoderna, ma anche sui paradossi e sui vicoli ciechi della dimensione estetica. Dimensione che sfugge alla presa del pensiero razionale e al contempo lo sollecita in direzione di qualcosaltro, che non ancora apparso, forse insegnando a sperare. Il ciclo dincontri sinserisce cos nella linea, ormai quinquennale, tracciata dai percorsi di pensiero critico (dopo il buon successo delledizione su Michel Foucault dellanno scorso) e intende rilanciarne la riflessione, a partire dallo stretto legame che intercorre tra la critica del presente e una tensione verso il futuro non ingenua, ma piuttosto pensata come docta spes, secondo lespressione di Ernst Bloch. A questo pensatore dedicato lultimo incontro, che si terr gioved 28 marzo e vedr intervenire Mauro Farnesi Camellone, dellUniversit di Padova, su La scienza della speranza. Parafrasando la celebre domanda kantiana, allora, davvero attuale domandarsi se e come sia lecito sperare, dato che, oggi pi che mai, di Speranza ci sarebbe bisogno. E se vero, come diceva Bertolt Brecht, che la critica nasce nella crisi e la acuisce, acuire significa per renderci pi acuti, pi capaci di penetrare la complessit del presente, meglio preparati, insomma, a prendere quella decisione che riapre il futuro. La prima cosa che questi percorsi di pensiero trasmettono proprio lentusiasmo di riunirsi attorno ad una possibilit non ancora percorsa, che varrebbe la pena tentare, non per illudersi, ma per accertarsi se da qualche parte vi sia da sperare in alcunch. Matteo Settura

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