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Antonio Rosmini: lontologismo gnoseologico Antonio Rosmini Serbati (Rovereto, Trento 1797 Stresa, Novara 1855) porta avanti

i la critica di Galluppi contro il sensismo illuministico in maniera pi radicale e con toni pi marcatamente religiosi. Fu ordinato sacerdote. Di lui ricordiamo le seguenti opere: Nuovo saggio sullorigine delle idee e lo scritto religioso Delle cinque piaghe della santa Chiesa, condannato dalla Chiesa e messo allindice a causa di alcune proposte di riforma. La tesi dellontologismo (da ontos e logos: teoria della conoscenza dellessere) di Rosmini deriva da S. Agostino e si oppone al soggettivismo o psicologismo di Cartesio: essa consiste nel ritenere che fin dalla nascita nelluomo presente la visione o intuizione dellidea dellessere (idea innata). Tale idea lidea dellente in universale, lidea cio di quella qualit che comune a tutte le cose, che appunto lessere. Luomo ha la possibilit innata di pensare lessere in particolare e in generale. Non possiamo parlare di niente e di nessuno, se non presupponiamo lesistenza di ci di cui parliamo. Se affermiamo che questo foglio di carta bianco e non verde, perch tale ente particolare (il foglio di carta) ha lessere (esiste). Lidea dellessere, dunque, condiziona tutti gli atti della nostra mente (giudizi, pensieri). Essa, come condizione prima del nostro pensiero (delle nostre idee), anteriore a tutte le idee e non si esaurisce in nessuna idea particolare, ma, se mai, presente in tutte le idee. La conoscenza percezione intellettiva, accoppiamento dellidea con la sensazione. La percezione intellettiva rosminiana richiama la sintesi a priori kantiana: un elemento a priori (lidea dellessere) si congiunge con un elemento a posteriori (il dato sensibile). Vi sono, per, alcune differenze: lidea dellessere di Rosmini lunico elemento formale della conoscenza, mentre per Kant gli elementi formali della conoscenza sono quattordici (le intuizioni di spazio e di tempo + le dodici categorie). Inoltre lidea dellessere oggetto e non soggetto: la priori di Kant , invece, una forma soggettiva che solo applicabile alloggetto. Lidea dellessere il veicolo principale che ci conduce a Dio: essa, infatti, non pu derivare dalle sensazioni interne ed esterne, perch a priori, anteriore a qualsiasi tipo di sensazione, n daltra parte pu derivare dal soggetto (lio conoscente), perch questo particolare. Deve, pertanto, necessariamente derivare da Dio, pur non essendo Dio. Lidea dellessere limpronta di Dio nella nostra mente. Lidea dellessere anche il principio dei giudizi morali: essa, come legge morale, spinge sempre di pi luomo verso Dio, attraverso la visione e lamore dellordine cosmico, creato da Dio, che lEssere nel quale sono e stanno tutti gli esseri. E da rilevare, infine, che lidea dellessere lo strumento teorico principale di critica dellempirismo inglese (Locke) e del sensismo francese (Condillac).

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