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Clavajas
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Sommario Editoriale Gigi e i suoi amici in Nepal Lavanda dalle mille virt Conosciamoci Notizie dellAssociazione Le cronache Gli sbilfs Il gjall di Bepi Il caff di Ines Le ricette Il meteo pag.1 pag.2 pag.3 pag.5 pag.6 pag.6 pag.8 pag.11 pag.12 pag.13 pag.14 solito speriamo, senza troppe pretese, sia di vostro gradimento. Cerchiamo di metterci notizie nuove, racconti di una volta, poesie, curiosit in modo da incontrare i gusti di ciascuno. Rinnoviamo linvito a partecipare alla preparazione del giornalino a quanti lo vogliano e naturalmente ringraziamo quanti gi lo fanno, tra un piatto di castagne e un bicchiere di ribolla. Ci fa piacere che anche liniziativa del Calendario sia ben accetta; continueremo a riproporla soprattutto grazie al contributo futuro di tutti voi che sicuramente avete a disposizione fotografie vecchie o nuove di Clavais e della sua gente. Buone Feste a tutti a nome dellAssociazione Culturale Clavajas
Questanno la neve non si fatta attendere e non ha esitato a coprire le nostre vallate, rivestendole con largo anticipo della tipica atmosfera natalizia. A noi le condizioni sono parse ideali per incontrarci nella sede a preparare il sesto numero del giornalino che come al
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dellintera vallata e sono terminati dopo solo 9 mesi tanto che dal novembre 2007 i ragazzi studiano gi nel nuovo edificio. E questo non che linizio! Gli obiettivi dellassociazione, che gi si stanno concretizzando, sono di continuare con le adozioni scolastiche per i pi bisognosi, istituire un piccolo presidio medico gestito da personale locale, la costruzione di una nuova scuola a Phulcheri (20 km a sud di Patan). Nel frattempo lassociazione ha recuperato un piccolo orfanotrofio dove 15 bimbi vivevano in condizioni limite. Ecco un piccolo esempio di quanto possibile fare insieme!! Se vi interessano ulteriori informazioni: http://www.mandinamaste.net/
BARZELLETTA DI NATALE
Due cani escono per fare pip. Arrivano sotto un albero addobbato con luci e stelline ed esclamano: Finalmente! Ci hanno messo la luce nella toilette!
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Questa importante pianta aromatica, nota fin dall'antichit per il suo profumo e per le sue propriet rilassanti, viene spesso usata per alleviare l'insonnia e l'emicrania, e il suo potere rilassante agisce anche su alcuni problemi digestivi. Contro le affezioni che colpiscono l'apparato respiratorio, la pianta sviluppa un'azione espettorante e fluidificante, per cui pu essere impiegata per combattere tossi, bronchiti, laringiti e asma. Sono le sostanze presenti nellolio essenziale, estratto dai fiori mediante un processo di distillazione in corrente di vapore, a determinarne lazione
medicamentosa. La sostanza pi importante per i suoi effetti terapeutici contenuta nella lavanda il linalilacetato, uno dei principali responsabili del caratteristico profumo della lavanda. Si suppone che il linalilacetato, unitamente ad altre sostanze, stimoli la produzione di serotonina nel cervello. La serotonina un ormone che agisce, come un messaggero dell'organismo, in maniera positiva sull'umore e sullo stato generale di salute. Sembra che lo stress e la sovrabbondanza di stimoli abbassino il tasso di serotonina nell'organismo. Una carenza di serotonina pu provocare disturbi di
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origine nervosa: dai mal di testa ai problemi digestivi, dai disturbi cardiocircolatori fino ai disturbi del sonno e dell'alimentazione. Ed ecco come pu aiutare il linalilacetato: calma, alza il tono dell'umore, rilassa, scioglie le paure. Nell'essenza di lavanda contenuta un'altra sostanza in percentuali altrettanto notevoli: il linaiolo, dalla straordinaria efficacia antimicrobica, combatte cio contro batteri virus e funghi. Il linaiolo responsabile del fatto che l'essenza di lavanda abbia un'azione antinfiammatoria, rigenerante e antisettica. Presenti in misura minore, ma ancora efficace, la canfora e l'eucalipto contribuiscono a determinare la tipica azione terapeutica della lavanda: rinvigorente, stimolante, espettorante (fluidifica la secrezione del catarro ed aiuta ad espellerlo dalla trachea e dai bronchi), antispastica (provoca il rilassamento della muscolatura, soprattutto digestiva), antinfiammatoria. Grazie alle sue propriet lenitive e rigeneranti, lolio di lavanda contenuto anche in molti cosmetici in quanto ben tollerato da ogni tipo di cute. L'olio essenziale diluito inoltre un ottimo rimedio antisettico per trattare bruciature, ferite e punture di insetti. Altri usi della lavanda Le spighette posate libere tra la biancheria, o infilate in sacchetti non solo profumano piacevolmente la biancheria, ma sono anche degli efficaci antitarme. Questa pianta si usa persino in cucina: il suo aroma pu infatti essere
felicemente mischiato a quello del vino rosso. I fiori di lavanda si usano anche per aromatizzare le marmellate, per profumare l'aceto o, mescolati ad altre erbe, per insaporire gli stufati. Infine, gli stessi fiori possono anche essere canditi. Il profumo della lavanda attira le api, che producono un ottimo miele aromatico, mentre non piace alle zanzare che ne vengono infastidite: consigliabile dunque, nelle afose sere estive, frizionarsi con acqua di lavanda per rinfrescarsi e nello stesso tempo evitare fastidiose punture.
Bellezza
Chi desidera un'acqua di lavanda fatta in casa deve porre 30 grammi di fiori appena raccolti in mezzo litro d'alcool a 32 e lasciarli macerare per un mese, quindi filtrare il tutto.
Salute
L'infuso di fiori di lavanda (10 grammi di fiori posti per tre minuti in infusione in una tazza da 200 millilitri) allevia le emicranie originate da digestione lenta, ha inoltre azione rilassante e antisettica per cui giova in caso di laringiti, alitosi e flatulenze.
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togliere i fiori e lo zucchero profumato pronto. Scaldare la panna liquida con il baccello di vaniglia o aroma di vaniglia. Lasciare raffreddare. Montare bene i tuorli d'uovo con lo zucchero (devono diventare bianchi) e versare la panna sui tuorli. Addensare a bagnomaria mescolando continuamente finch il composto risulta cremoso e la crema vela il cucchiaio. Filtrare il composto con un colino sottile e versarlo nelle coppette, poi mettere in frigorifero per almeno 12 ore. Prima di servire, spolverizzare uno strato di zucchero alla lavanda e caramellare la superficie con il cannello o il ferro apposito per formare una crosticina dorata. CONOSCIAMOCI Chi avrebbe mai pensato solo pochi anni fa che noi, nati e cresciuti nelle capitali, poco sopra e poco sotto il livello del mare, saremmo finiti a vivere in un piccolo villaggio nel cuore di montagne a noi sconosciute? Eppure accaduto. E stato un caso certo ma cercato e fortemente voluto. Dopo 20 anni a Roma e Amsterdam, un quarto di secolo a Perugia e un decennio a Udine, con let della pensione che si avvicinava velocemente abbiamo progettato e immediatamente dopo preso la decisione folle per molti dei nostri amici cittadini di trascorrere gran parte dei nostri anni futuri in montagna. Beh, la montagna fa parte da sempre del mio vissuto Lisa se ne per forza delle cose - innamorata pi tardi.
Da piccolissimo fino alla fine delle superiori ogni anno trascorrevo le vacanze estive con pap, mamma e fratelli sui monti, da Cortina a Villabassa, da Sappada a Champoluc e poi dinverno sugli sci. Pap aveva fatto 5 anni come ufficiale alpino nella seconda guerra e mi aveva portato, ancor piccolo, all adunata nazionale e mi aveva insegnato durante le lunghe camminate su e gi per le Dolomiti tutte le canzoni di montagna che aveva cantato con i suoi soldati. Abbiamo tramandato la stessa passione ai nostri 2 figli, Jacopo e Marianna che molti di voi conoscono. Ora che vivono entrambi in Olanda non fanno che sottolineare la lontananza dalle amate montagne. Perch Clavais? Lho gi detto fu un caso. Cercavamo una piccola casa con un po di terra e un ampio orizzonte in un
Adunata Nazionale degli Alpini Roma 21 marzo 1954 io sulle spalle del mio pap (col cappello dalpino) e di un suo compagno darmi.
villaggio in montagna. Conoscevamo gi la Carnia in 10 anni in Friuli avevamo gi fatto tante e tante gite! e quindi abbiamo vagabondato tra la Val Degano e la Val dIncarojo in cerca di qualcosa che rispondesse alle nostre esigenze. Stavamo valutando diverse opportunit e poi dimprovviso su un giornale di
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vendite immobiliari comparve la foto di quella casetta che - ti ricordi - abbiamo gi visto ma s a Clavais! In un batter docchio, telefono, appuntamento, trattativa, firma del preliminare. Ed iniziata lavventura. Iniziamo ora il 6 inverno quass e siamo sempre pi contenti e convinti della scelta fatta. Certo il sole non sempre nel cielo e il caldo tepore degli inverni romani soltanto un lontanissimo ricordo (ma la fredda tramontana Perugina ci ha abituato un po ai rigori Clavaiani). Abbiamo conosciuto meglio la Carnia, le sue bellezze e le sue asprezze, ne apprezziamo i silenzi (motocross a parte) e il lento e ordinato trascorrere del tempo. Abbiamo imparato tante cose dai Clavaiani: come fare una buona polenta, come coltivare le patate, come tagliare la legna, come fare un bel fuoco nel camino, dove raccogliere i funghi, come costruire una legnaia, come recintare lorto . E abbiamo instaurato con molti di loro un sincero vincolo di solidariet e talvolta di amicizia, spero. Gliene siamo grati. Giacomo e Lisa
usare per la stampa del giornalino (2 volte lanno per 100 copie) e di altro materiale (volantini, annunci, ecc.) in modo da alleggerire limpegno di Giacomo che fino ad ora ha messo a disposizione il suo tempo e la sua attrezzatura. Inoltre ci sembrato giusto dare un piccolo contributo a due associazioni onlus con le quali alcuni soci collaborano volontariamente: AGMEN di Trieste che ha come scopi principali quelli di favorire la ricerca e lo studio nel campo dei tumori infantili e promuovere la cura e l'assistenza sociale e psicologica dei bambini con tumore nonch l'assistenza globale alle loro famiglie e FRIULI MANDI NAMASTE, unAssociazione di cui trovate notizie proprio in questo numero.
LE CRONACHE di Mattia
La castagnata
In una fredda serata di met novembre nella sede Villa Ines l Associazione Culturale Clavajas ha organizzato una serata sociale come tante altre fatte da quando abbiamo la nostra sede: tra grigliate e compleanni questa volta si trattava di una castagnata. Durante la quale abbiamo trascorso alcune ore assieme in allegria gustando delle ottime castagne accompagnate ribolla e altri dolcetti. Tutti erano comodamente seduti al caldo della baracca, tutti, tranne i due castagnari Dario e suo figlio Federico che anno passato quasi tutta la serata all aperto accanto all arnese costruito
NOTIZIE DALLASSOCIAZIONE
Informiamo i soci sugli investimenti e gli acquisti decisi in sede di Consiglio. Con parte dei proventi della Sagra si provveduto allacquisto di una piastra a gas di dimensioni 125 x 100 cm. (per altro gi collaudata in sede) da usare per la Sagra ma anche nelle altre nostre occasioni conviviali che si presenteranno. Si provveduto inoltre allacquisto di una stampante laser in bianco e nero da
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appositamente quel pomeriggio per cuocere le castagne, grazie al quale ne hanno sfornate a palate (nel vero senso della parola perch utilizzavano davvero una pala); aiutati ogni tanto da Nicola, hanno garantito ottime castagne per tutti.
Gli infaticabili aiutanti della Sagra Giorgia e Nico ogni tanto si sono concessi un momento di svago..
Il programma e il men della feste rimasto pi o meno quello dell anno scorso: musica, da bere e mangiare a volont... Fortunatamente il cielo non ha minacciato pioggia nemmeno per un momento. Anche se forse c era un po di gente in meno rispetto all anno scorso la sagra, tutto sommato, andata bene.
La vacanza di Gino
Alla fine di novembre l instancabile Gino si preso una meritata vacanza (meritata sicuramente, vacanza un po meno perch la destinazione era l ospedale civile di Tolmezzo); dove stato ricoverato per una probabile allergia cutanea, nulla di grave specialmente per uno come lui, tuttavia
A fine serata quando avevano smesso di cuocere castagne c era chi pensava a mangiare le ultime rimaste, chi giocava a carte e chi dormiva come il piccolo Luca che stanco morto si addorment sul pavimento fra alcune giacche.
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questo fatto ha comunque destato la preoccupazione del paese e soprattutto di sua moglie Mina che nel frattempo era stata trasferita a Liariis. Gino per, dopo circa due settimane, tornato pi in forma di prima e con Mina, la coppia pi arzilla del paese tornata al suo posto. Gino inoltre ha da poco compiuto 89 anni. Elvira Candido Fedele invece ne ha compiuti 90 ed stata festeggiata dai suoi numerosi parenti. Tanti auguri!!!
Gli SBILFS
Gli sbilfs sono allegri folletti della tradizione carnica. Si muovono furtivi tra gli alberi del sottobosco. Al pari di molti altri loro colleghi folletti, gli sbilfs riescono a passare del tutto inosservati e sono sempre affaccendati. I Folletti sono spiritelli di natura fondamentalmente benevola. Il nome Folletto pare derivi dal greco farfalla. La tradizione popolare li ha poi divisi in buoni e cattivi e li ha dipinti in forme fantastiche e con poteri soprannaturali. Di certo si sa che sono presenti in tutte le culture e le tradizioni umane di tutti i continenti. I folletti sono alti poco pi di un pollice e sono guizzanti e irrequieti. Generalmente sono piccoli ma possono aumentare (anche se provvisoriamente) il loro volume. Sono mobilissimi e luminosi, spesso vestono un abito rosso scarlatto o verde e possono avere un berrettino a sonagli, oppure usano fiori a campanula per cappello. Sono eternamente fanciulli, amanti dei giochi, della danza, della musica (sono suonatori meravigliosi) e dei tiri pi o meno maligni a danno di animali o di uomini. Fondamentalmente non sono cattivi e non fanno mai del male (almeno volontariamente), agiscono cio con la tipica irresponsabilit dei bambini. Questo non significa che non possano essere pericolosi ma, quando coabitano con l'uomo, sono le creature pi servizievoli che si possa immaginare. Bisogna anche ricordare che il mondo degli Sbilfs non il nostro e che i valori morali sono diversi. Essi, cio, non "pensano" come gli umani, e ci crea spesso motivo d'invidia, che fonte di guai.
Anche Clavajas in Nepal: Marianna con la maglietta dellAssociazione nel suo ultimo trekking in ottobre 2008
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Sono per attratti dagli avvenimenti creativi o di grande emozione dell'uomo, sono quindi molto vicini agli artisti. Bench abitino vicino agli uomini, non hanno in simpatia i rumori e gli odori sgradevoli che questi producono con la loro civilt. Tendono perci a rifugiarsi in luoghi sempre pi lontani dagli abitati o dalle strade principali, cercando di ritrovare la semplicit degli ambienti naturali. Ma dove, dove si trova questo Regno delle Fate?
Esso pu essere ovunque, pu svelarsi all'improvviso in qualsiasi sito e svanire con la stessa rapidit; pu essere sopra la terra o sotto di essa, sopra l'acqua o sotto di essa. I suoi abitanti stabiliscono la loro dimora secondo le loro abitudini. Cos ci sono quelli che preferiscono gli alberi, altri le praterie o le vecchie case, altri l'acqua, altri ancora le tortuosit sotterranee. Gli Sbilfs coabitano con gli uomini da sempre: sono nelle nostre vecchie case, nelle stalle e nei fienili. Si nascondono negli anfratti, nelle ceppaie, nelle profondit dei boschi o si mimetizzano perfettamente
con il terreno. Sono inafferrabili e intelligenti, nervosi, scattanti, agili o grassottelli, sempre bizzarri e burloni. Benefici o diabolici, contemplativi o aggressivi, ma sempre giocherelloni. Possono essere dispettosissimi oppure simpatici aiutanti: tutto sta nella loro disposizione. Sembra che vengano al mondo gi completamente sviluppati, vivono la loro vita senza apparente fatica o riposo e, infine, sembra che l'energia si esaurisca e diventino stanchi di vivere. Sembra che anch'essi abbiano un ciclo vitale (sia pure non misurabile con il nostro tempo). Ovviamente vivendo nella natura, la amano moltissimo e non sopportano l'inquinamento. Preferiscono assumere forme umane o molto vicine all'uomo. Possono quindi sembrare umani, ma hanno sempre una particolarit o unimperfezione che li distingue: per esempio, piedi caprini o assenti o girati, orecchie a punta, occhi rossi o verdi, assenza di narici ecc. Di solito sono invisibili, ma possono farsi vedere dai bambini o da qualche persona molto semplice e ingenua. Pare, poi, che a rendere visibile l'invisibile mondo dei piccoli gnomi, siano i poteri conferiti da una corona di primule intrecciate, da indossare al collo. Bisogna per stare attenti a non farsi attrarre dal loro mondo, perch potrebbe essere molto pericoloso! E' proprio per questo che da secoli si conoscono degli antidoti per evitare che questo possa accadere, come avere oggetti di ferro, sale, indossare vestiti rivoltati, portare un campanellino oppure avere delle piante e dei fiori, come il sorbo, la margherita, l'erica. Secondo un
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Sbilfs vedevi.
Sembra che preferiscano cibi naturali e semplici come panna, latte, miele, biscotti. Possiamo dividere gli Sbilfs della Carnia a seconda del luogo in cui vivono:
dispetti meglio appendere sulla porta una vestina rossa, perch non ama questo colore, anche se indossa una calzamaglia rossa! Mangia frutti del bosco e il radicchio di monte, il suo cibo preferito. Ha una compagna di nome Ridusuela, gelosissima, che porta abiti di stoffa a quadrettoni rosso-blu e si riconosce perch indossa una cuffia ornata di campanellini. Nel tardo autunno la coppia cade in un semi letargo sotto un mucchio di foglie secche per poi svegliarsi in primavera. Il Cascugnit, versione carnica del mitico centauro, met uomo e met...asino. Il Pesarl il folletto dispensatore di incubi.
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Un gatto di Clavais
il gjall di Bepi
ovins, vecjos, am coltit ce ch i u d provit a gir su la cucucjla viers il cuirt dal Butul parsra da planla, ficjt un pc viers mpa and un argncj di banda poit sigr di nt tal dopoteremt vualt ju da Scalta
a mont di vedta; forsi a sar cus; ma ben bisugna amti che plmas di metl flr da l ingngn di Bepi nos riva a cjap il vull. Saldt, gratt, lutrt e forsi piturt, lat a las in somp al f da tornacnt un servizi al cornt dal volti dal timp e da chel put i cuca dut ce ch al n fra i v fin ltra la Valta, dt ce ch a pasa atr sns, anemi, garbtui, figras dal pa e al ta cidn poit plui ben che no tal prt. Domo sa vn burcja al diventa nervs no j bata il cjampanli, no i fida da cr al cjla il luminr da cjasa di Bidt al gra par Salr al va crint il st al cca ogni manira il pic da Tramontna ltra il cuvirt da Nra secnt la spolverna. In tal mud dal vnt i vlta in Monena al pirt la tramontna, al gra sra Carli dul ch al era il punt, al mira su in Celta cemt ch a va la jta i ferma sra Tin al pasa j in Caita. S a zornda trita
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biel pln a i convn che n pi in Batita n bazil intor Lin no scorsa la tampieta fin ca no vn pa creta. Par no ricja di pierdi dal dut la tramontna i tn virs la fontana savnt cun precisin che a f pas il nervs prn di ogni decisin a voul pai coladrs un frgul di bon timp. E alra da volnt, dlc, delict, contnt par gjoldii Pof al ta a net la pluma girt viers di Salnt. Se prpi il cl cl na al vn meraves ch al sti cjalt da btila opr cal sti frt al silc la posizin ch a cjla in Bedot cucnt viers Beghern. Insoma par concldila a v a fin cuss che s al il timp cuit al reta fr a dimenteant il brt tuargint pc pc il cul fin cuant ch al dura il st. Al ten davour la coda il quintrasaetr usana par chei gjaji lontns dal gjalinar. Intnt ch al reta fr al contrla ogni implnt ch al sti fat ad art o encje par dibant no l pensa ml da int nencje sal cambia il vnt
ma, atf come un alpn, al nsa la polenta sul nri dal cjamn. Cum ch i sin fra n i vn da dla interia che chet al un gjall vr parsra da cjalderia, cena cont marmajas, un gjall dut da Clavajas. Ennio Giacometti
Il caff di Ines
Ti ricordo per la tua allegria, per i tuoi modi semplici e veri, senza tante storie. Indimenticabile il tuo caff Con la moka o nel termos Italiano o portato dalla Germania, riscaldato, con la grappa. Un po di questo caff speciale la tua simpatica compagnia, e ritornava il buon umore. Era bellissimo ritrovarsi A villa Ines, tutti insieme A bere il tuo caff. Tiziana
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Le ricette di Bruna
polenta pasticciata
Ingredienti: una polenta fredda, fatta con: 350 g di farina 350 g. di funghi freschi, anche coltivati 30 g. di funghi porcini secchi 1/2 cipolla 1/2 spicchio di aglio Prezzemolo Olio, burro Sale pepe 250 g. di formaggio di latteria fresco 1/5 It di besciamella Cuocere i funghi freschi e secchi (ammollati precedentemente) con cipolla ed aglio rosolati, unire il prezzemolo sale e pepe. Tagliare a fette piuttosto sottili la polenta. Ungere una teglia da forno con il burro, adagiare uno strato di polenta, versarvi alcune cucchiaiate di besciamella e di funghi, cospargere con il formaggio grattugiato con la mandolina e continuare sino ad esaurimento degli ingredienti, (non superare i tre strati per non appesantire il pasticcio) infornare per 15 min. in forno a 180
mezzo bicchiere di olio extravergine, un bicchiere di latte, un pizzico di sale e pepe, due bustine di lievito di birra liofilizzato, un cucchiaino di zucchero. Sciogliere il lievito con il latte tiepido e lo zucchero, lasciarlo riposare per 10 minuti e quindi aggiungere gli altri ingredienti. Impastare il tutto e lavorare per alcuni minuti. Ungere una tortiera o una pirofila per pasticcio stendervi l'impasto lasciarlo lievitare per un'ora quindi infornare a 160 per 40/45 minuti.
libum
(antica ricetta dell'epoca romana rielaborata nei tempi moderni ; ne risulter una squisita torta salata da gustare sola o accompagnata con affettati) Ingredienti: 400 g. di farina 00, 4 uova intere, 200 gr. di formaggio grana grattugiato,
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Il meteo di Arianna
MEDIA MENSILE
mese
giugno luglio agosto settembre ottobre novembre temperatura
C
20,6 22,7 23,3 16,0 14,7 22,0
pressione hPa
1003,9 1001,2 999,9 1009,5 1012,2 1026,0
umidit %
62,9 61,0 60,8 62,1 63,6 65,3
cond.cielo ottavi
4,2 4,0 3,0 4,4 3,4 4,4
giugno
temperatura massima( C) temperatura minima( C) pressione massima(hPa) pressione minima(hPa) umidit massima(%) umidit minima(%) n giorni pioggia n giorni neve 31 12 1016 992 72 52 14 0
luglio
29 15 1011 989 69 52 17 0
agosto
31 11 1008 989 68 54 7 0
settembre
27 3 1025 996 72 48 4 0
ottobre
25 8 1028 1000 76 45 6 0
novembre
22 -5 1026 995 78 41 9 5