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Quel Gelo Caduto Su Giuseppe Berto, Scrittore Scomodo
Quel Gelo Caduto Su Giuseppe Berto, Scrittore Scomodo
SECOLO DITALIA
la propria strada unaltra, perch se lItalia in guerra, compito dei suoi gli di combattere per la Patria: si arruola cos nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e combatte in Africa Settentrionale, distinguendosi coraggiosamente in Libia e Tunisia. Nello stesso periodo entra a far parte del X Battaglione M
Un romanzo lodato da Hemingway, Montale, Palazzeschi. Ma non gli perdonarono il passato in camicia nera che mai rinneg
delle Camicie Nere e nel 1943 viene fatto prigioniero. Sullesperienza della seconda guerra mondiale, nel 1955 scriver anche il libro Guerra in camicia nera. A seguito della cattura lo scrittore viene internato in diversi campi di
concentramento alleati riservati ai prigionieri delle forze dellAsse che non avevano tradito lItalia accettando di scendere a patti con il nemico. Viene quindi spedito nel celebre campo di Hereforod nel Texas, uno dei pi noti fascists criminal camps, di cui ancora oggi abilmente la storiograa ufciale preferisce non parlare. Nel periodo della detenzione, incontra diversi altri combattenti che non si erano allineati con il nemico scegliendo la galera, piuttosto che tradire. La prigionia fa rinascere in lui il desiderio di tornare a scrivere: qui che d vita a un lavoro in prosa in stile dannunziano, nel quale sostanzialmente esalta lItalia, e sempre nel campo di concentramento americano scrive vari racconti che molti anni dopo vengono pubblicati da Longanesi nella raccolta Un po di successo. Nel 1944 pubblica il libro Le opere di Dio e in quello stesso periodo incomincia a elaborare il romanzo destinato a diventare un successo con il titolo Il cielo rosso.
Il volume raccoglie tre testi, di cui i primi due sono stati gi pubblicati una quarantina danni fa, mentre il terzo costituisce la novit di questa idea di rappresentare lautore nelle vesti di attore. Unidea pirandelliana, che intende richiamarsi ai Sei personaggi in cerca di autore, a parti rovesciate, visto che qui lautore che va in cerca del personaggio, cio di se stesso. Lo scrittore entra subito in medias res, con una forza dirompente che grida tutta la sua solitudine e la sua disperazione. Perci esce dalla sua casa, in cui sinora se ne stato come
rintanato a scrivere i suoi libri, e si presenta al pubblico. La casa una metafora, lopera, ma anche labito, il passato dellautore, anche la sua maschera, perch, per quanto nei suoi scritti possa essere aperto e sincero, un autore non lo mai sino in fondo. Come in genere tutta la pro-
duzione letteraria di Sacc, in prosa e in versi, cos anche il suo Teatro dautore un gioco dialettico, in cui la parola trova la sua espressione pi piena. da qui che inizia il gioco. Lautore-attore si sdoppia e assistiamo a un continuo scambio di ruoli. Lattore 1 siede sul divano (come il paziente dallo psicanalista); lattore 2 siede su una sedia (come il regista). C un continuo andare e venire dellautore dalla sedia al divano e viceversa, con un effetto comico di grande intelligenza e sapienza descrittiva. Di l a poco il dramma esplode: Tutta la pi grande e maestosa giuria dei pi grandi giurati serano messi insieme per favorire al nostro paese scritture di teatro degne di rappresentazione. Ciascuno di loro spandeva voci accorate che esclamavano, piangenti: non c teatro, non vi sono autori, la parola da rappresentare morta, nessuno sa
pi scrivere, oh, noi grandi giurati preoccupati delle sorti del teatro, quanto vorremmo scoprire autori, oh, noi cosa daremmo per i nuovi autori, ahim, ahim, non li troviamo, non vi sono autori, noi li cerchiamo, noi daremmo corone auree e tesori perch un autore, almeno uno, ci rendesse la speranza che la parola teatrale non perita. Ohi, ohi, ohi, ohim, non vi pi teatro in questo paese!. Il gioco prosegue sino allesasperazione, finch a un certo punto lautore (Attore 1) si rende conto che lattore che d voce allattore indubbiamente suscita qualche disastro allintera configurazione della manifestazione teatrale, e si ritira nella sua casa, nella sua stanza, dove apre pacchi di carte, li guarda, ne trae fogli, quaderni, e comincia a leggere, quindi siede in silenzio, sempre leggendo, mentre il sipario, lentissimamente, si chiude.
SECOLO DITALIA
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lavrei dovuta scrivere io. Questo quello che sto facendo. Suor Liliana, dirigente della struttura, ci ferma sussurrandoci che laiutare le persone un lavoro che
La struttura religiosa di Milano d ospitalit a malati, padri separati, anziani senza una fissa dimora e fornisce vestiti, farmaci, alimenti
d grosse soddisfazioni e che i senzatetto, negli ultimi anni, sono aumentati a dismisura. La suora di occupa anche del settore distribuzione dove, insieme alle coperte, vengono elargiti anche vestiti, farmaci e consigli medici gratuiti. Nellambulatorio aggiunge Suor Liliana
accedono ogni giorno dalle centro trenta alle centro cinquanta persone. Vengono qua anche le persone che non stanno mai in alloggio con noi, perch se vanno in ospedale per le medicazioni gli chiedono trentacinque euro. Io sono una suora di Maria Bambina e avevo fatto la scelta, a suo tempo, di andare in missione. Io, per, la mia missione lho trovata qua, ed tutto bellissimo, anche se difficile. Latmosfera che si respira quella della solidariet e ti fa dimenticare totalmente ci che stato detto e scritto sulla Chiesa, e le sue associazioni di volontariato, negli ultimi anni. Una collaborazione attenta, meticolosa, volontaria e sentita, lega ogni persona di questa struttura. Preti e suore aiutano i poveri, questi aiutano i disabili, che a loro volta, senza dire una parola, ti fanno capire cosa sono davvero la carit, la sofferenza e limportanza dellaiutare il prossimo.
LEONARDO, RESTAURO VAN GOGH, SOTTO LE ROSE PER L AUTORITRATTO SI CELAVANO I LOTTATORI
Giorgio Sigona
autoritratto di Leonardo, il disegno a sanguigna della Biblioteca Reale di Torino, un malato grave e sar restaurato in autunno dagli esperti dellIstituto Centrale per il Restauro del Libro di Roma, dove stato oggetto di approfondite indagini diagnostiche. A giorni, ha detto la direttrice Maria Cristina Misiti, torner a Torino dove rester a riposo per due anni, mentre un congresso internazionale il 26-27 giugno metter a confronto gli esperti anche sullautograa dellopera ancora dubbia. Sono stati anticipati ieri, nel corso di una conferenza stampa, alcuni dei risultati delle indagini . Lo studio ha puntato a individuare lo stato di salute di questopera, considerata tanto dagli storici dellarte quanto dal grande pubblico uno dei capolavori di tutti i tempi. Il lavoro di Leonardo presenta diffuse macchie di foxing, che rappresentano la principale ipoteca sulla sua conservazione. Ci sono anche tante curiosit. Forse proprio per fornire allopera un rinforzo, la supercie del capolavoro era stata spennellata su entrambi i lati con un composto di colla damido. Il microscopio ha anche permesso di osservare che la carta sulla quale ritratta lefge del Maestro
in veneranda et compatibile con una datazione compresa tra la ne del 400 e linizio del 500 e che stata fabbricata con bre di canapa e lino e con alcuni frammenti di lana colorata. Questo fa pensare che non si tratti di un prodotto di prima qualit cosa tuttaltro che anomala per il Maestro, che era solito disegnare su carte di vario tipo e, quindi, che il colore originario del foglio non potesse essere il bianco nitido. Gli esami hanno anche evidenziato, su tutto il perimetro del verso del foglio, la presenza di adesivo con il quale il lavoro era ssato al passepartout. Potrebbe essere stato il Volpato stesso, nel suo ruolo di conservatore dei disegni, a curarne il montaggio e linserimento in cornici doro zecchino. La decisione nale spetta a questo punto alla comunit di scienziati, restauratori, storici dellarte e conservatori delle pi importanti raccolte grache del mondo chiamati a dire la propria di fronte a questi e ad altri dati il 25 e il 26 giugno prossimi. Sar insomma soltanto nel workshop internazionale organizzato dallIstituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (Icrcpal) e dal Centro Universitario Europeo per i beni culturali, e a cui la conferenza stampa odierna fa da diapason, che si scriver la parola ne sullAutoritratto di Leonardo.
Liliana Giobbi
na natura morta, che sotto un vaso di ori cela due lottatori, stata denitivamente attribuita a Vincent Van Gogh (18531890). Il quadro intitolato Natura morta con ori di campo e rose, custodito al Kroller-Muller Museum di Otterlo, nel centro dellOlanda, stato autenticato da un gruppo di esperti internazionali tra cui Louis van Tilborgh, uno dei principali specialisti del Van Gogh Museum di Amsterdam come opera del celebre pittore olandese al termine di una lunga vicenda attribuitiva e una serie di analisi scientiche iniziate quasi 15 anni fa. La nuova tecnica di ricerca Ma-Xrf (Macro Scanning X-ray Fluorescence Spectrometry), che utilizza i raggi X, ha rivelato che i due lottatori sotto la supercie della natura morta furono dipinti secondo i canoni della Scuola di Belle arti di Anversa, dove Van Gogh studi, ovvero con i modelli maschili che posavano seminudi, in contrasto con altre accademie europee dellepoca; cos come stato possibile riconoscere le pennellate tipiche del tormentato pittore olandese. Altre analisi scientiche hanno accertato che i pigmenti utilizzati corrispondono interamente alla tavolozza di Van Gogh in quel periodo. Vincent Van Gogh realizz il quadro con i lottatori nel 1886 durante la sua permanenza ad Anversa, ma una volta arrivato Parigi decise di dipingervi sopra il vaso di ori. Il Kroller-Muller
Museum, che ospita la seconda pi grande collezione olandese di dipinti e disegni di Van Gogh, acquist il quadro nel 1974 ma poi la sua autenticit fu messa in dubbio e quindi riclassicato come opera di anonimo. Dal 1997 la tela stata al centro di varie indagini, che lanno dopo portatono alla scoperta sotto la natura morta degli atleti descritti in una lettera da Vincent al fratello Theo. Adesso arrivato il verdetto denitivo dei ricercatori, che hanno convenuto sullautenticit del Van Gogh. Lattribuzione si deve al gruppo di esperti che dal 2003 ha lavorato al progetto, che fanno capo alla Delft Technology University (Olanda), allUniversit di Anversa (Belgio) e al Deutsches Elektronen-Synchrotron di Amburgo (Germania).