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: NOTIZIE AI SOCT FORTIFICAZIONI BOLLETTINO D'INFORMAZIONE N°13 MODERNE NOVEMBRE - DICEMBRE 1993 LE FORTIFICAZIONI DEL PONENTE LIGURE NELLA SECONDA META' DEL SECOLO SCORSO Di Carlo Alfredo Cierici, Franco Torsoli, Fulvia Traverso, L'EVOLUZIONE DELLE FORTIFICAZIONI LUNGO IL CONFINE OCCIDENTALE E LA. =~ LIGURIA. Quando nel 1861 si costituisce i! Regno d'ltalia, il neonato Stato eredita alcune opere fortificate gia erette dagli Stati Sardi lungo il confine con la Francia, Tutte queste difese sono comunque deboli e necessitano di nuovi interventi, nonostante la Francia sia ancora una nazione amica, La presa di Roma ed il mancato intervento italiano a fianco della Francia durante la guerra franco-prussiana, fanno perd deteriorare i rapporti politici La difesa del confine occidentale viene oggi ad assumere unimportanza preminente per il nuovo Regno d'Italia, isolato fra Austria ¢ Francia. In questi anni il dibattito sulla difesa é un tema centrale della politica nazionale. Vicne istituita la Commissione permanente per la Difesa Generale dello Stato che avvia lo studio di sistemazioni militari della frontiera italo-francese, Il piano generale di fortificazione vede la luce il 2 agosto 187] e prevede 97 siti fortificati in tutto il paese (0 77 in una versione "ridotia"), Un nuovo piano é stabilito nel 1874, seguito da una serie di leggi speciali che ne finanzieranno i lavori Tra il 1871 ed il 1880 sono stanziati 66,6 milioni di lire per le fortificazioni del paese e pitt di 31 per le artiglierie necessarie ad armarle. Le Alpi Occidentali sono uno degli obiettivi principali dei lavori di fortificazione assieme alle Piazze Marittime di Genova ¢ Spezia fino a quando nel 1878 inizieranno anche i lavori di fortificazione di Roma. ‘LA TRIPLICE ALLEANZA Nel 1882 viene creata la Triplice Alleanza, con Germania ed Austria-Ungheria, che toglie Italia dall'isolamento politico e muta drasticamente lo scenario militare europeo. ete = NOTIZIE ALSOCI ** Novembre-Dicembre 1993 - Lialleanza con l'Impero Austro-Ungarico permette di sospendere la costruzione di lavori difensivi a Nord-Est; in seguito a cid avviene un notevole incremento della spesa mifitare per la costruzione di fortificazioni lungo il confine occidentale. Una nuova Commissione per la Difesa dello Stato inizia i lavori ne! 1880; prende cosi forma il Secondo Piano Generale di fortificazione, approvato il 30 giugno 1882. Per far fronte alla min: mediante sbarchi sulla costa ligure vengono compiuti lavori di fortificazione lungo i principali passi di collegamento con la Pianura Padana ¢ lungo la costa. Per questo secondo progetto sono stanziati 72 milioni destinati alla frontiera francese ¢ ben 473 milioni per il litorale c le isole, ed altre spese per un totale complessivo di novecento milioni di lire. In questi anni numerose innovazioni tecnologiche costringono ad un radicale cambiamento dei criteri di progettazione delle opere fortficate I progetti degli anni attorno al 1870 avevano portato alla realizzazione dei "Forti di sbarramento", opere a tracciato poligonale, con fronti di varia lunghezza, ed un doppio ordine di casemate in muratura ¢ pietra. L'armamento principale era costituito da numerosi pezzi di diversi tipi e calibri, mentre il fosso per la difesa vicina era battuto da caponiere. Si trattava di opere ancora molto esposte al tiro avversario perché: ampiamente realizzate fuori terra. Lintroduzione di nuovi esplosivi come il fulmicotone ¢ le spolette ad azione ritardata, rendono rapidamente superate queste opere. Le pid recenti fortificazioni hanno forme innovative ¢ nuove installazioni per le artiglierie (a pozzo o a cannoniera minima) per ridurre la vulnerabilita delle opere murarie o dei pezzi Viene anche previsto un largo impiego di opere campali o semipermanenti per integrare i forti TFORTIIN LIGURIA Come abbiamo visto con il nuovo Piano di Fortificazioni vengono realizzate opere Jungo i principali passi appenninici. Prima di descrivere questi complessi fortificati é utile descrivere brevemente le caratteristiche geografiche della Liguria Occidentale. La strada del colle di Tenda parte da Cuneo, a Borgo San Dalmazzo traversa la valle del Gesso, piega presso Roccavione nella valle Vermenagna, segue il corso della medesima fino a sud di Limone; sinnalza serpeggiando sul pendio settentrionale del colle di Tenda aq, 1871 s..m,, scende nella valle della Roja, oltrepassa la fronticra ¢ prende la direzione di Nizza. Queste opere si prestano reciproco appoggio, sbarrando completamente il passaggio del colle di Tenda ed hanno dominio sulle importanti valli di Caramagna e Rio Freddo.

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