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Bollettino d'informazione del Gruppo di Studio delle Fortificazioni Moderne, la prima associazione italiana dedicata allo studio delle fortificazioni del XX secolo attiva in Italia nei primi anni Novanta. A cura di Carlo Alfredo Clerici, Francesco Capelletto e Gianpaolo Porta. Parole chiave: bunker, casamatta, postazione Tobruk, ringstand, trineca, forte, blockhaus, fortino, muro anticarro, denti di drago, trincee anticarro, Vallo Alpino, 381, 152, Batteria costiera, Monte Moro, artiglieria da costa.
Bollettino d'informazione del Gruppo di Studio delle Fortificazioni Moderne, la prima associazione italiana dedicata allo studio delle fortificazioni del XX secolo attiva in Italia nei primi anni Novanta. A cura di Carlo Alfredo Clerici, Francesco Capelletto e Gianpaolo Porta. Parole chiave: bunker, casamatta, postazione Tobruk, ringstand, trineca, forte, blockhaus, fortino, muro anticarro, denti di drago, trincee anticarro, Vallo Alpino, 381, 152, Batteria costiera, Monte Moro, artiglieria da costa.
Bollettino d'informazione del Gruppo di Studio delle Fortificazioni Moderne, la prima associazione italiana dedicata allo studio delle fortificazioni del XX secolo attiva in Italia nei primi anni Novanta. A cura di Carlo Alfredo Clerici, Francesco Capelletto e Gianpaolo Porta. Parole chiave: bunker, casamatta, postazione Tobruk, ringstand, trineca, forte, blockhaus, fortino, muro anticarro, denti di drago, trincee anticarro, Vallo Alpino, 381, 152, Batteria costiera, Monte Moro, artiglieria da costa.
— NOTIZIE AI SOCI
BOLLETTINO D'INFORMAZIONE N°32-33
‘SETTEMBRE-DICEMBRE 1997= NOTIZIE AI SOCI + Settembre - Dicembre 1997 -
INDICE
I tappabuchi di Professione - LA GUARDIA ALLA FRONTIERA
di Massimo ASCOB 0.0 a eee)
DUE PAROLE SUL BOLLETTINO... 8
Informazione - LA FORTEZZA DI CIVITELLA DEL TRONTO
Amministrazione Comunale - Assessorato al TUrt8M0 ovsnrnnnennnece 9
RECENSIONI
a cura di Luigi Cortelletti 12
IL CENSIMENTO DELLE OPERE MILITARI DELLA
I*GUERRA MONDIALE IN LOMBARDIA
di Valerio Giardiniert... B
UN SECOLO DI PROGRESSO ITALIANO
NELLE SCIENZE MILITARI 1839-1939
a cura di Luigi Cortelletti e Valerio Giardiniert 1S
FORTIFICAZIONE PERMANENTE
di Leone Maggiorotti see 16
MATERIALI DI ARTIGLIERIA NAVALE
di Alberto Gerundo ——— 20
RECENSIONI
a cura di Valerio Giardiniert seven BD
Mostre - MILITALIA NOVEMBRE 1997
acura di Luigi Cortellet.... 23
NORVEGIA: PROGETTO IDA
a cura di Valerio Giardiniert .ucmonnnesvnnnnnnn : 7
Informazione - LA LINEA MAGINOT SU INTERNET - 1
a cura di Luigi Corteltett . 29
RASSEGNA STAMPA
a cura di Valerio Giardinieri sonnei 33
In Copertina
I*Guerra Mondiale - 9° Reggimento Artiglieria da Fortezza, Verona
2*Guerra Mondiale - Guardia alla Frontiera del III Corpo d’Armata, XI e XI Settore di
Copertura
(Collecione Valerio Giardinieri)= NOTIZIE AI SOCI * Settembre - Dicembre 1997 -
8 XX SECOLO
I Tappabuchi di Professione
LAGUARDIA ALLA FRONTIERA
di Massimo Ascoli
Quando accade di parlare di Guardia alla Frontiera t pit ti guardano strano come se stessi
parlando di marziani, mentre alcuni, i pis competenti, o ti correggono dicendo “volevi dire
Guardia di Finanza” oppure ti ricordano benevolmente che le forze di polizia non fanno parte
dell'eserctto.
E quindi a mio avviso opportuno chiarire le idee su questo particolare corpo del Regio
Esercito che, transitato velocemente sulla scena militare italiana, ha lasciato una notevole scia di
azzurro sui campi di battaglia, ingrossato le fila delle bande partigiane e fomito, purtroppo, molti
“clienti” ai vari Stalag germanici.
‘Agli inizi degli anni 730 i diversi orientamenti di politica intemazionale adottati dai govemi
degli stati che si fronteggiavano sulle Alpi ed il conseguente stato di tensione fra di essi, porta il
Govemo italiano alla volonta di realizzare un valido sistema fortficato mediante il quale
difendere la propria frontiera terrestre che si sviluppava per ben Km. 1851
In conseguenza di cid dal 1931 lungo tutto il confine terrestre del Regno d’ltalia, che allora
correva lungo le Alpi da Ventimiglia a Fiume, si diede inizio alla costruzione di una serie di opere
difensive di modema concezione realizzate in calcestruzzo e/o in cavema; poste in essere ad
integrazione delle scarse forificazioni preesistenti, esse erano destinate, assieme ad apprestamenti
difensivi di circostanza, a costituire sbarramenti sulle principali direttrici di penetrazione nel
territorio nazionale
Queste fortificazioni e le caserme e casermette realizzate per dare ticovero al personale che le
doveva presidiare, si appoggiavano, sfruttandole appieno, alla morfologia del territorio ed erano
state affidate alle truppe alpine che, prima della loro realizzazione, pattugliavano e controllavano
Ta fascia di frontiera.
Il presidiare queste strutture perd attribuiva alle unita alpine un servizio del tutto diverso da
quello istituzionale e tendeva ad assorbime, alla luce della prevista mole del sistema in via di
realizzazione, ogni ulteriore capacita e possibliti, obbligandole a trascurare, per carenza di
forze, i compiti mobili che erano stati alla base della loro costituzione.
Poiché le idee del Capo del Governo di allora propendevano per un impiego eminentemente
mobile delle truppe di “campagna”, cui gli alpini appartenevano, si pens®, a livello di Stato
Maggiore Generale, di creare forze specifiche che, raggruppate in un corpo speciale, avessero in
permanenza ed esclusivamente il compito di vigilare e, al momento del bisogno, presidiare ¢
‘gestre la linea fortificata realizzata lungo il confine, assicurando cosi la copertura delle frontiere
In tal contesto le truppe alpine e quelle di rincalzo sarebbero state restitute alla disponibilita
degli Alti Comandi che le avrebbero potute impiegare in base alle esigenze sorte in qualsiasi
punto del territorio e nel contempo il confine sarebbe stato egualmente presidiato e reso
invalicabile con I’uso ottimale delle fortificazioni, gestite da personale specificatamente
addestrato a servirsi di esse, il personale appunto del nuovo corpo di cui si proponeva ed
auspicava la creazione
Vinte le resistenze frapposte da numerosi esponenti delie forze armate stesse, timorosi che
queste nuove truppe sottraessero loro forze e conseguentemente prestigio, nel 1934 venne
costituito questo nuovo corpo cui inizialmente fu attribuita, come sancito da apposita circolare
del Capo di S.M. Gen. Bonzani, la denominazione Corpo di Frontiera e che fu destinato ad
mpedire con il propri specifico impiego il paventato immobilizzo a ridosso della frontiera di tuto
esercito di campagna,