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— NOTIZIE AI SOCI BOLLETTINO D'INFORMAZIONE N°32-33 ‘SETTEMBRE-DICEMBRE 1997 = NOTIZIE AI SOCI + Settembre - Dicembre 1997 - INDICE I tappabuchi di Professione - LA GUARDIA ALLA FRONTIERA di Massimo ASCOB 0.0 a eee) DUE PAROLE SUL BOLLETTINO... 8 Informazione - LA FORTEZZA DI CIVITELLA DEL TRONTO Amministrazione Comunale - Assessorato al TUrt8M0 ovsnrnnnennnece 9 RECENSIONI a cura di Luigi Cortelletti 12 IL CENSIMENTO DELLE OPERE MILITARI DELLA I*GUERRA MONDIALE IN LOMBARDIA di Valerio Giardiniert... B UN SECOLO DI PROGRESSO ITALIANO NELLE SCIENZE MILITARI 1839-1939 a cura di Luigi Cortelletti e Valerio Giardiniert 1S FORTIFICAZIONE PERMANENTE di Leone Maggiorotti see 16 MATERIALI DI ARTIGLIERIA NAVALE di Alberto Gerundo ——— 20 RECENSIONI a cura di Valerio Giardiniert seven BD Mostre - MILITALIA NOVEMBRE 1997 acura di Luigi Cortellet.... 23 NORVEGIA: PROGETTO IDA a cura di Valerio Giardiniert .ucmonnnesvnnnnnnn : 7 Informazione - LA LINEA MAGINOT SU INTERNET - 1 a cura di Luigi Corteltett . 29 RASSEGNA STAMPA a cura di Valerio Giardinieri sonnei 33 In Copertina I*Guerra Mondiale - 9° Reggimento Artiglieria da Fortezza, Verona 2*Guerra Mondiale - Guardia alla Frontiera del III Corpo d’Armata, XI e XI Settore di Copertura (Collecione Valerio Giardinieri) = NOTIZIE AI SOCI * Settembre - Dicembre 1997 - 8 XX SECOLO I Tappabuchi di Professione LAGUARDIA ALLA FRONTIERA di Massimo Ascoli Quando accade di parlare di Guardia alla Frontiera t pit ti guardano strano come se stessi parlando di marziani, mentre alcuni, i pis competenti, o ti correggono dicendo “volevi dire Guardia di Finanza” oppure ti ricordano benevolmente che le forze di polizia non fanno parte dell'eserctto. E quindi a mio avviso opportuno chiarire le idee su questo particolare corpo del Regio Esercito che, transitato velocemente sulla scena militare italiana, ha lasciato una notevole scia di azzurro sui campi di battaglia, ingrossato le fila delle bande partigiane e fomito, purtroppo, molti “clienti” ai vari Stalag germanici. ‘Agli inizi degli anni 730 i diversi orientamenti di politica intemazionale adottati dai govemi degli stati che si fronteggiavano sulle Alpi ed il conseguente stato di tensione fra di essi, porta il Govemo italiano alla volonta di realizzare un valido sistema fortficato mediante il quale difendere la propria frontiera terrestre che si sviluppava per ben Km. 1851 In conseguenza di cid dal 1931 lungo tutto il confine terrestre del Regno d’ltalia, che allora correva lungo le Alpi da Ventimiglia a Fiume, si diede inizio alla costruzione di una serie di opere difensive di modema concezione realizzate in calcestruzzo e/o in cavema; poste in essere ad integrazione delle scarse forificazioni preesistenti, esse erano destinate, assieme ad apprestamenti difensivi di circostanza, a costituire sbarramenti sulle principali direttrici di penetrazione nel territorio nazionale Queste fortificazioni e le caserme e casermette realizzate per dare ticovero al personale che le doveva presidiare, si appoggiavano, sfruttandole appieno, alla morfologia del territorio ed erano state affidate alle truppe alpine che, prima della loro realizzazione, pattugliavano e controllavano Ta fascia di frontiera. Il presidiare queste strutture perd attribuiva alle unita alpine un servizio del tutto diverso da quello istituzionale e tendeva ad assorbime, alla luce della prevista mole del sistema in via di realizzazione, ogni ulteriore capacita e possibliti, obbligandole a trascurare, per carenza di forze, i compiti mobili che erano stati alla base della loro costituzione. Poiché le idee del Capo del Governo di allora propendevano per un impiego eminentemente mobile delle truppe di “campagna”, cui gli alpini appartenevano, si pens®, a livello di Stato Maggiore Generale, di creare forze specifiche che, raggruppate in un corpo speciale, avessero in permanenza ed esclusivamente il compito di vigilare e, al momento del bisogno, presidiare ¢ ‘gestre la linea fortificata realizzata lungo il confine, assicurando cosi la copertura delle frontiere In tal contesto le truppe alpine e quelle di rincalzo sarebbero state restitute alla disponibilita degli Alti Comandi che le avrebbero potute impiegare in base alle esigenze sorte in qualsiasi punto del territorio e nel contempo il confine sarebbe stato egualmente presidiato e reso invalicabile con I’uso ottimale delle fortificazioni, gestite da personale specificatamente addestrato a servirsi di esse, il personale appunto del nuovo corpo di cui si proponeva ed auspicava la creazione Vinte le resistenze frapposte da numerosi esponenti delie forze armate stesse, timorosi che queste nuove truppe sottraessero loro forze e conseguentemente prestigio, nel 1934 venne costituito questo nuovo corpo cui inizialmente fu attribuita, come sancito da apposita circolare del Capo di S.M. Gen. Bonzani, la denominazione Corpo di Frontiera e che fu destinato ad mpedire con il propri specifico impiego il paventato immobilizzo a ridosso della frontiera di tuto esercito di campagna,

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