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NOTIZIE AI SOCI GRUPPO! BOLLETTINO D'INFORMAZIONE N°7 STUDIO DELLE MAGGIO-GIUGNO 1992 FORTIFICAZIONI MODERNE LA BATTERIA COSTIERA MAMELI DI PEGLI I1 complesso sorge sulla spianata di una collina dell'appennino Ligure Prospiciente il mare, nella zona ovest di Pegli, delegazione di Genova una volta comune autonomo come la maggior parte delle circoscrizioni che compongono la Citta. Per la sua felice collocazione panoramica @ possibile dominare un ampio tratto di mare da Genova sino a Voltri. Detta collina chiamata "Vetta", per un totale di 35.000 mq. era di proprieta di De Rott Armando Gross, svizzero tedesco che nel 1913, quando Pegli era una rinomata localita climatica e balneare ™ vi aveva progettato la costruzione di un grande albergo e 32 palazzine, il tutto collegato ai bagni Montenegro, che si trovavano nella zona di S.Antonio, tramite una funicolare ed all'uopo aveva gia depositato la considerevole somma di nove mi- lioni di lire presso una banca genovese. Allo scoppio della prima guerra mondiale, il suo progetto venne osteggiato a causa del suo nome tedesco, ancorché di origine e nazionalita svizzera, ed egli ritird il progetto e la somma per trasferirsi a Marrakech. Nel 1935 vi fu costruita la batteria costiera Mameli, armata con tre pezzi da 152/50. Fig.1 LA GRANDE CASAMATTA TEDESCA Proprio questa fortificazione _ fu coinvolta nel primo bombardamento navale subito dall'Italia nella II Guerra Mondiale. La sera del 14 giugno 1940 partirono da Tolone le navi della Terza Squadra francese, comandate dall'ammiraglio Duplat e suddivise in tre gruppi. Il primo era formato dagli incrociatori Algerie e Foch ,assieme a sei cacciatorpediniere. Aveva come obiettivi i depositi di carburante di Vado Ligure e le zone industriali di Savona. Tl secondo gruppo era formato dagli incrociatori pesanti Duplaix e Colbert e da due cacciatorpediniere. Aveva come obiettivo la zona di Genova. Tl terzo gruppo aveva funzione di protezione ed era formato da tre cacciatorpediniere. Quattro sommergibili furono mandati verso sud per ostacolare l'eventuale intervento della flotta italiana Mentre il primo gruppo aprva il fuoco su Vado e sugli stabili- menti metallurgici di Savona, il secondo gruppo francese iniziava le sua azione di bombardamento contro il tratto di costa fra A- renzano e Sestri Ponente. Entrarono cosi in azione le difese costiere della zona. La batteria Mameli di Pegli spard sessantaquattro colpi con i suoi pezzi da 152 .Uno colpi il cacciatorpediniere Albatros ne) locale caldaie di poppa ,provocando dodici morti. Aprirono il fuoco anche i due pontoni armati che difendevano il porto di Genova .T1 P.A. GM-194 (ex Faa di Bruno) era ormeggiato all'estremita del terzo molo del bacino di Sampierdarena .Spard due colpi con la sua torre binata da 381/40. Il P.A. GM-269 spard un solo colpo con la sua torre binata da 190 mm.. L'intervento della torpediniera Calatafimi pose fine alla azione della squadra francese costringendola a ritirarsi. L'anno seguente, il 9 febbraio 1941, le difese costiere del Golfo di Genova furono nuovamente messe alla prova, questa volta da una squadra navale inglese, comandata dall'ammiraglio Som- merville. La forza H era composta dall‘incrociatore da Battaglia Renown, armato con sei pezzi da 381 ,dalla Nave da Battaglia Ma~ laya, con otto pezzi da 381, dallo incrociatore leggero Sheffield, con dodici pezzi da 152, sette caccia della 13° flot- tiglia e dalla portaerei ark Royal. Alle 8.14 di mattina le navi aprirono il fuoco da 19000 metri contro la citta di Genova ,sparando 273 colpi da 381 ,782 da 152 e 400 da 114. Da terra risposero al fuoco senza alcun risultato a causa della foschia : la batteria Mameli (14 colpi da 152) ,i1 T.A. n°5 di stanza a Voltri (23 colpi da 152) ,i1 pontone armato GM 269 (10 colpi da 190) ed i] GM 194 .Quest‘ultimo spard solo 3 colpi a causa di un'avaria all'impianto elettrico. Sparé anche la 4° batteria del 15° raggruppamento d'‘artiglieria @i C.d'A. , dislocata a Quinto , per pid di un'ora con i suoi quattro 105/28 ,senza riuscire a colpire la squadra perché troppo distante . Durante 41 1941 fu aggregata alla batteria Mameli una batteria contraerea con tre pezzi da 88. Dopo 1'8 settembre la batteria entrd sotto il controllo delle truppe germaniche che apportarono alcune modifiche e costruirono la grande casamatta in cemento armato a protezione di uno dei pezzi. La boscaglia che @ presente oggi e che impedisce quasi del tutto la vista sul mare é frutto di un rimboschimento effettuato dopo la guerra. Nel 1953 i1 terreno viene acquistato dal Comune di Genova diret- tamente dal proprietario De Rott per la costruzione di alloggi delle case popolari. Le Belle Arti, fortunatamente, bloccano il progetto di una megalopoli di palazzoni (come recentemente realizzato dallo ICAP sulla collina adiacente). Attualmente il terreno é invaso, oltre che dagli alberi, anche da rovi ed erbacce che ne rendono difficoltosa la visita. La batteria @ facilmente raggiungibile dall'abitato di Pegli, (omonima uscita autostradale), passando di fronte a Villa Pal- lavicini, proseguendo per via Teaodoro di Monferrato e salendo lungo via Modugno sino alla sommita della collina. L'amico Maurizio Matlach é@ promotore di un progetto di restauro della batteria costiera Mameli di Pegli (Ge) ed ha di recente accompagnato un gruppo di soci nella visita di questa interessan- te struttura fortificata. Tra breve tempo saranno inviati comunicati ai giornali locali in merito alla questione della tutela e del restauro di questa ed altre fortificazioni liguri. I soci interessati a saperne di pit possono nel frattempo con- tattare Maurizio Matlach, via De Nicolay 2-2 Genova Pegli, 010- 683235. Questa breve storia della batteria di Pegli é stata compilata da Paolo Gagliolo che ha raccolto testimonianze locali e rielaborata con fonti documentali da Carlo A.Clerici. CALENDARIO GITE SOCIALI 27 e 28 giugno 1992 opere fortificate della Val Pusteria. Per informazioni telefonare la settimana precedente a Carlo A. Clerici Tel. 02\4981424 a Francesco Capelletto Tel. 0161\66104 o a Valerio Giardinieri Tel. 02\6691861. 11 luglio visita alle fortificazioni nella zona del Moncenisio. Per informazioni telefonare ai numeri sopra citati o a Carmelo Bertone tel.011\9408403 durante la settimana precedente. PROSSIMO BOLLETTINO Il prossimo notiziario uscira in settembre, dopo le vacanze del periodo estivo. Sono previsti fra gli articoli, alcuni scritti di: Valerio Giardinieri sulle linee fortificate tedesche in Italia durante la II G.M., Eugenio Vajna circa gli osservatori tedeschi nel Golfo di Genova. Francesco Capelletto proseguira con le note sui metal- detector. Tutti i soci sono invitati a pubblicare sul bollettino loro ar- ticoli inediti o appunti di viaggio inerenti al tema delle fortificazioni moderne. Non @ stato possibile pubblicare su questo numero il preannun- ciato articolo su Forte Oga a cura di Alfredo Flocchini. Speriamo di potervelo proporre in uno dei prossimi bollettini

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