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SCRlTII POLITICI

Max Weber,
Introduzione

dell'ambiguita

di Angelo Bolaffi
«In politica Ie idee raffinate hanno sempre prodotro confusiones Edmund Burke «La vera grandezza un mistero» Jacob Burckhardt

-Das Wahre ist die Wahrheit», il vera e la verita, sussurro. E poi, COS1 racconta la moglie M-arianne, marmora, «bambini adesso lasciate perdere, tanto non serve a nulla»', era la sera del 14 giugno 1920, quando Max Weber mori. La prima repubblica tedesca aveva poco meno di due anni e la Costituzione di Weimar era stata approvata da soli dieei mesi. A Versailles la Germania era stata punita per il suo folie «assaho al potere mondiale» con una pace cartaginese, Hitler era aneora solo uno tra i tanti [requentatori della vasta galassia ultranazionalista e antiscmita, In Russia il cornunismo era gia dittatura, mentre si cornbatteva ai suoi confini una feroee guerra civile. Gli ebrei in Germania si cullavano nella illusione di csser diventati cittadini tedeschi e quei pochi tra lora che parlavano ancora l'ebraico non potevano neppure lontanamente immaginare la catastrofc di cui sarebbe diventata metafora il termine Shoa. In Italia, a Torino, gli operai avevano occupato Ie fabbriche mentre i1 fascismo metteva in prova la sua capacita di contrapposizione violenta, in attesa di rnarciare su Roma. In Europa, infine, nessuno 0 quasi ricordava che Oshwiecirn, una cittadina della Polonia occidentale, su alcune vecchie carte geografiche era riportata can il suo antico nome tedesco, quello di Auschwitz. Con qualche ritardo, fohe, sull'anagrafe cronologica, il Novecento, il sccolo che Eric Hobsbawm ha definite «breve», rna che e stato certamente altrettanto «smisuratov', era appena iniziato; ma all'orizzonre geo-poliMarianne Weber, Max Weber. Ein LebensbiJd, J. C. B. Mohr (Paul Siebeck), Tubingen 1984 (trad, it. II Mulino, Bologna 1995, p. 795). , Lorenzo Ornaghi, Un secolo smisurato. Gli eccessi della politica e la politica degli cccessi, in, Aa.Vv., '900, un secolo innominabile, Marsilio, Venezia 1998, pp. 35 sgg.
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Angelo Bolaffi

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tico del vecchio continente c'erano tutte, eben visibili, le premesse di quanto sarebbe avvenuto. Per questo, ritornarc a discutere quello che ormai un certo uso gergale ha convenuto di definire «il Weber politico» non signilica interrogarsi solo su cio che vivo e cio che morto della sua riflcssionc teorico-politica, Significa anchc ripensare tutto il sccolo con cui si chiude il secondo Millennio, E dunque vcrificarc se oggi sia ancora attualc il paradosso sottolineato, a meta degli anni ottanta, da David Bcctham in uno dei lavori piii importanti dedicati alla tcoria politica di Max Weber, quello per il quale «uno scrittore la cui coscienza politica si era formata inequivocabilmente in modo tanto deciso sui problcmi della Gormania guglielmina, il cui impegno era COS1fermamentc legato alla causa nazionale del suo paese, possa anche contribuirc a definire i preblemi fondamentali del nostro tempo>', 0 se, invece, il suo pensiero secondo il quale soggetto e teatro dell'azione politica solo 10 Stato-nazionc, non sia espressione di una costellazione storica e di una concezione eticopolitica lontane, estranec alIa nostra condizione attuale, che definiamo post-modcrna proprio per far risaltare gli clementi di diversita rispetto a quella dell'eta di Weber. In verita forte la sensazione che per gli srudi weberiani, c in particolare per quella parte della sua produzione che vienc indicata come «scritti politici-, si sia aperta una nuova fase nella quale, molto piii che in passato, a prevalere siano domande e incertezze, Quelli che solo fino a ieri erano convincirnenti non solo unanimcmente condivisi rna persino considcrati scontati, appaiono, invece, destinati ad essere revocati in dubbio. Tanto che uno studioso come Norberto Bobbio, tra i massimi conoscitori del pensiero politico di Weber, rna anche tra coloro che con maggiore decisione in passato ne hanno sostenuto una interpretazione in chiave «liberale», di rccente ha riaperto polernicamente la discussione proprio a proposito dei possibili limiti e delle contraddizioni della elaborazione wcberiana, Bobbio si chiesro infatti sc l' affermazione della figura del «capo caris matico» quale soggetto decisive e «catastroficonella vicenda politica del nostro secolo, non possa esserc stata favorita dalla confusione concettuale relativa aIla differenza, chc spesso stata invece dimcnticata, tra un leader dcmocraticamcnte elctto e un capo plebiscitario, e se tale confusione «non possa esscre stata alimentata dallo stcsso Max Weber»'.

Probabilmente., Ie ra,gioni ~ella svolta che si annuncia nella discussioa colui che e unammemente considerate il massimo filosofo della politics del nostro sccolo - q'!alcuno 10 ha definito un Machiavelli del N?,ve.cento - stanno, per COS1dire, dentro l'attuale spirito del tern 0 lnfatti c fmalmente arrivato il momento di liberare la discussi . p .. r I' ". ussione su srgruicato, portata~. mutt del contnbuto weberiano all'analisi del Moderno e er qu~n~f qUI !~teressa specificat~mente, aHa riflessione sulla natura e I~ (~rme e a politica, d.a ~na s?rta dl vera c propria ipoteca. quella ra re.:~ntata ~a~la. guerra CIVtlC.splrituale che ha attraversato if Novecen~~. E ~ unto cioe ~I O.men.to dl sottoporre a revisions l'opcra di Weber libem :1~~~:l~~a~~lleqUIvocl provocati da contrapposizi~ni ideologiche tipiche .p , a ~erra ~redda. A ben vedere, proprio questa ipoteca ideol(.)~~~asta a~ ongl~e d, quella «incomprensibilita.. di Weber su cui ha r~t: iamato 1 attenzione un aurora come Wilhelm He . 5 N II' I . . . .f . nms . e u nrno \mqua.ntenruo, III atn, 'Y:ber piu che tema di studio stato oggctto di I oltmlca ..La Sua op~ra SI e trasformata in una sorta di campo di battaglia !l.n uogo Illterp.retatl,:o ~u.1q~ale si cornbattuto un duro scontro tra con~ 1 [.;lpposte,. totahzzan~l visioru del mondo. II pensiero politico di Weber ;li venu~o il terre no di una guerra ideologica. Per trovare conferma di cio l;ls~a,ntornare c,on l~ memoria al convegno tenutosi, sotto I'e ida della ',(icteta tedesca dl soclologia, nel 1964 ad Heidelberg in . gd I . d II '. occaSlOne e cen{,'Ilano e a nascita dl Weber". In quella sede la durissima pole' hi t I .se W. b H khei mica su C 1 \~ c. er ~ . elmer contro Parsons e Topisch, Adorno e Marcuse '~( ~tro gh ~ll:evl ,dl Popper, e nel mez.zo Una inedita alleanza tra Habermas ( ~on - .SInvclo metafora del conflino allora in corso tra due ros etti\T tilosofiche, tra loro inconciliabili impegnate nella lott IP P ~ . d 11" ' a per a conqUl:1.,(.; e ,egemo.nla culturale. La posta in gioco era altissima: quale dovesse : \\,cre 1 attegw~me.nto da assumere nci confronti della rnodemir; e delle .uc contraddlzlOm; se fosse lccita una critica radicalc della condizione

re attor~~

0:

) David Beecham, Max Weber and the Theory of Modern Politics, Polity PressBasil Blackwell, Cambridge-Oxford 1985 (trad. it. II Mulino, Bologna 1989, P: 22). Attenti at carisma, fa uiolenza uiene dal capo, intcrvista a Norberta Bobbio di Giancarlo Bosetri, in «Reset», maggio 1998, 48, p. 5. Per la verita gia molti anni or sono Gian Enrico Rusconi aveva messo in luce gli aspetti problematici della riflessione weberiana sulla Fiihrerdemokratie: .. 1 suoi limiti non stanno tanto nelle possibili implicazioni fascistoidi - del tutto estranee aile intcnzioni di Weber - quanto nella
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."ilu1tc aile forme della vita politica contemporand a r bb . hi 'f]' 'ritil~» ~R~zdiolnalita,d razionalizzazione e bltro;;'a~izz~~~~:;st~ r~\Ccss:;:: ( :cr c an~ ~I e, m~n moderno, E inaudi, Torino 1981, p. 207: .., «Alla dlfflcolta d mtefrarctaz'O II 'b'l' , di f . I'" "" d' W. b . . ~ ne c a a p.o~s~ I Ita .1 ramtendimenti che offre I ra I eel, 51 somma a sua m-comprenslbl1lth Wilh 1m H . 1,.II'I·stellung Studien Zur B' h' d ,c emus, Max Webers I ))!",ingen 1987 (trad. it. If probk~? bWerks,/. Bd:Mohr (Paul Sie~eck), ), ".1, Roma-Bari 1991, p. 13). e er, pre aZlOne 1 Franco Ferrarottl, La-

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1.),lit;l C la radicalita d . ..' .or e per~ona ~ta I.n IVI ua!c possano controllarc la ( . et p~ocessl. 1!1 atto. L apphcazlone del concetto di carisma diret-

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,. i\aVv., Max Weber und die Soziulogie heute Verh dl d '" "IIJ/(Igentagcs um 28. bis 30. A~ri11964 in H eideib v an ungen es 15.d~utschen 1 1)1 l))))';<"n 1965 (trad it Max WI fa' I . qi, J. c. B. Mohr (Paul Srcbeck), . .. e er e SOCIO ogla Oggl, Jaca Book, Milano 1967).

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Angelo Bolaffi

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materiale e spirituale del tempo 0 se, invece, un simi~e.atteggiam~nto non fosse semplicernente l'ennesima riedizione. d.ella cnnca romanuca del!~ storia, Sappiamo come sarebbe. a.nd~ta a f.lfl~re.S.olo q,:,alch7 a~no pt~ tardi avrebbero trionfato Ie posiziom utopistico-rivoluzionarie di matnce marxista, Semmai il vero paradosso di cui nessuno scmbro ~vere consapevolezza e che, in fonda, tutt~ ~ due le posi~ioni ~he allor~ SI confrontaro no a Heidelberg, quella analitica e quella dialettica, a ra.glOnepoterono rivendicare di restituire i1sensa profondo sotteso alla diagnosi weberiana della societa borghese moderna. Cio spieg.a anche p.erc?e.a Marcuse riusci di «usare Weber contro Weber», ovvero di appr?J;Jna.r~1 una p~rte di deg1i argomenti weberiani per criticare le contraddizioni irnmanenn a1 processo di razionalizzazione... . . .. II fatto, poi, che 1a Germama sia oggt tornata, dopa 1a sua nu~ftcazione, ad occupare 1a posizione di «poten~a ~el centro» quale 1aveva immaginata la strategia di Bism~rck,.e t:tttavla sra culturalm:nte e .?eopoliticamente una nazione agli antipodi dl quella na.ta d~na Relchsg~u.ndung del 1871 e conlerma di due elementi co ntraddittori. La attual~t~ ~clla riflessione di Weber, che ~ «orfano di Bismarck», secondo 1a definizione di Franco Ferrarotti ~ genialmente intui quali sciagure a1~uo paese av.reb. be provocato il dilettantismo di una elite politica :estata immatura e irresponsabile (e proprio per colpa dello stesso BIsmarck). Ma anche I~ distanza che separa la nostra epoca dalla sua, non ancora seg~a_t: dagh orrori del Novecento e dalla csperienza dcll~ m~struose.potenzlallta della politica. Non educat~, per. ~sar~ le par?le di Isala~ Berlin, dalla c~nstatazione «che uornini di sufficienti energle e crudelta p~te~a.no raggtungere un livello di potere capace di trasformare le lora societa 10 modo molto piu radicale di quanta si fosse mai pensato--'. . . ',' Non e certo un caso se oggi noi siamo diventati molto p~u.c~Utl, su questo punto, di quanto non possa csserlo stato Weber. Dlff.lclimente Iarernmo nostra 1atesi che davvero, secondo la celebre a~fermazlonc c~ntenuta nella lezione dedicata alia Politica come p.r~f~sslOne, l'al:emat.lv.a per garantire 1agovernabilita. dei sistemi democratici si ponga nei termmi,

«0 democrazia autoritaria (Fuehrerdemokratie) e organizzazioni di tipo "macchina", 0 democrazia senza capo, vale a dire dominio dei "politici di professions> senza vocazione, senza Ie qualita carismatiche che appunto creano un capo»'. Ne sottoscrivcremmo oggi l'idea secondo cui il sense e l'essenza della politica siano da individuare solo nella sua natura agonalc e po1emo1ogica.

~.rima cli. accenna:e a qualche motivo di riflcssione sulla grammatica della politica e SUI concern dell'agire del politico sviluppati dal «pill grande sociologo del nostro secolo» ~ secondo la definizione che ne diede Leo Strauss che pu:e Weber e. sta.to uno dei critici piu severi? ~ occorre preliminar~ mente mdicare Ie ragioru che hanno consigliato di proporre al lettore italiano questa racco1ta dei suoi Scritti politici, richiamando brevemente i criteri co~ cui essa e stata costruita, La prima ragione e di ordine squisitamente fi10logtco: cia qualche anno, finalmente, possiamo disporre dell'edizione critica dell'opera di Weber'o. Si tratta di un fatto di grandissima rilevanza, Weber, corn'e nota, e stare autore pro1ificissimo e insieme terribilmentc avaro, basti pensare .che i s~oi s.crini, comprendendo ovviamenrs il vasto epistolario, in corso di pubbhcazlOne, andranno a riempire nell'edizione critica ben 33 volumi, mentrc in vita egli ha pubblicaro poco, anzi pochissimo. Anche se e forse esagerato sostenere che abbia "pubblicato solamente due !ibri "veri e propri"] ...] la tesi di 1aurea e il saggio per la libera doccnza"".

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• Cfr. infra, p. 214. .. Leo ~tra?Ss, Natural .Righ~ .and History, The University of Chicago Press, Chicago-ll10?IS 19?2 (trad, It. D!n~to naturale e stona; Neri Pezza, Ve~ezia 1957, p. ~2). Pe~ Ie critiche di Strauss alla dlStulZlone webenana tea •.:fattI» e «valori» dr. cap. II e In pamcolare Pl?· 66-7: «l'interdire aHa scienza sociale l'uso di giudizi di valore porte~ re!jb~ a 9ues~ smgolare ~onscguenza, che ci sarebbe permesso di descrivere fedehnente Ie aziom ma.llifeste che SI osservano in un campo di concentramento, e forsc di analizz;are, sempr~ attenendoci stret~ente ai fa.tti, i motivi che spingono gli individui agentr, rna no~ ~ sare?be permesso di parlare di crudelth. Karl Lowith ha polemizzato con queste critiche dl Strauss .. Cfr. la nota alP. 238-9 del saggio del 1%4 Max Weber ~tellu~g zur Wzs$enschajt, ill Vortrage un Abhandlungen. Zur Kritik der cbristliche« Uberlieferung, Kohlhanuner, Stuttgart 1966 (rrad, it, Max Weber e il disincanto del mondo; in. Karl Lowirh, Mar.::, W~be:. Scbmiti, prefazione di Ernst Nolte, Laterza, Roma-Ban J 9:4. Ma 1.1. trad';lZlone italiana si discosra notevolmente dall'originale tedesco. Ad esemplo la nota succitara omessa ed saltato anche il passo in cui L6with rivolge a Carl Schmitt l'accusa di aver dato prova di =irresponsabile etica della convinzione»). " Max Weber Ge$amteausgabe. a cura di Horst ~aier, M. Rainer Lepsius, WolfganS]' Mommsen, Wolfgang Schlucther, Johannes Wmckelmann, edizione critica pubbl~cata d",:J. ~. B. Mohr (Paul Siebeck), T iibingen 1986- ... Alio stato attuale sono stan pubbhcau 20 volumi dcgli Scritti e discorsi, e 2 volumi del Carteggio. " Cfr. Hennis, !l problema Max Weber cit., p. 13.

r2;

r l.'orfano di Bismarck il suggestivo ~itolo d~ un. volume di Franco Fen:arotti, Armando, Roma 1982. Per il giudizio di Isaiah Berlin, sr veda I [ se_nso della. realta. 'Ina dote cbe non snene dalla saens:a, in "Reset», ottobre 1997, .41. (51 tr~t~a di brani di un . dit . al nte al 1953 pubblicato in due numen successrvi della nvista, La seconda me Ions e, [t·· .R b 1997 arte apparsa con il titolo, Che cos'e i[ ta enta 1'.0 .1tlCO, I~.« ~set», novem re , alcune ani erano gil state anticip_ate d~Ua «Ri",:lsta del hbn», nel n. ~ del no,:,cn;tbre 1996. testo completo apparso In isaiah Berlin, The Se:zse of Reahty. StudieS ~n Ideas and their History, a cura di Henry Hardy, C~tto and Windus, London 1996 (Ill corso di traduzionc in italiano pres so Adelphi, Milano).

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Introduzione

Weber era davvero dotato di una cultura sterrninata, come ricorda con forza il profilo di Weber tracciato da Karl Jaspers, it filosofo che pill di altri si soffermato a raccontarci la tragedia dell'uomo Weber e non solo it travaglio del suo pensiero, nelle pagine conclusive di quella che resta la piu cornmossa rievocazione della personalita e dell'opera di Weber, «Cuomo che nacque nel mondo di Omero e dei profeti ebrei non si definitivamente perduto con Nietzsche. Egli ha trovato l'ultima, per ora, grande apparizione in Max Weber [... J. Non possediamo pill un grande uomo che in questa modo sappia avvicinare noi a noi stessi. Egli stato l'ultimo»". Alia erudizione si accompagnava peraltro una altrettanto sconfinata curios ita intellettuale. Egli si lascio tormentare dal dubbio della ricerca fino a fame una vera e propria rnalattia, imponendo a se stesso qucllo che qualcuno ha efficacemente chiamato I' «eroismo del rigore». In questo senso dobbiamo intendere l'affermazione, sempre di Jaspers, secondo la quale Weber «fu la pill ricca e pill profonda incamazione del significato del naufragio del nostro tempo». Egli rirnase infatti prcda di una sorta di volonti autopunitiva. Forse nella consapevolezza che la sua pretesa di dominare un sapere universalc, secondo il modello «inattuale» dcll'intellenualc rinascimentale, trasgrediva quanto egli stesso aveva normativamente indicate essere I'unico destine possibile per l'intellettuale moderno. La scelta della Entsagung, la consapevole rinunzia, la coscienza del limite, «illimitarsi allavoro professionale colla rinunzia alia univcrsalid faustiana - aveva detto - nel mondo modemo il presupposto di ogni azione dcgna di stima»'l. Cio spiega l'esiguita relativa dei testi da lui eflct-

venti e trent~ da ~uto~i ~uali Landshut e Lowith" la quale ci appare leneralt?cntc agh antipodi nspetto a quella rigidamente «sociologica», di cui un interprete qualc Talcott Parsons stato in qualche modo I'antesignano", E sulla scia della quale poi avvenuta la ricezione di Weber da parte della cultura anglosassone. . I? reaita: ed q.uesta gia una importante acquisizione su cui ci preme n:hlama~e I a~enzl~me dellettore, nella lunga vicenda delle interpretaziom webenane e a~r~v.ato un momento davvero non pill procrastinabile, quello della «definitiva presa di congedo dall'idea che esista un Weber "autentico ">". Un'ipotesi, questa, che general mente ha coinciso nella storia della critica, con la centralita attribuita a Economia e societl./o alIa Wissenschaftslehrell, e che ha fatto perno sulla proposta di una totale

tivamente pubblicaci. Ma proprio la discrasia tra \' enorme vastita della produzione di idee contenute nelle migliaia di pagine postume, ad esempio in Economia e societe, e il numero molto [imitate dei saggi dati aile stampe, ha favorito in seguito alcune discutibili operazioni editoriali, can le quali si anche cercato di forzarc in una determinata e unilaterale direzione la [ettura di Weber. Cio spiega soprattuno come mai, nel corso del tempo che ci divide dalla sua rnorte, del significate della sua opera siano state date letture tra loro assolutamente discordanti. Si pensi, ad escmpio, a quella in chiave «cricico-filosofica» contenuta dai magistrali saggi pubblicaci negli anni

" Siegfried Landshul.,. Kritik der Soziologie. Freiheit und Gleichheit als Urspungsprob[e!n der SOflalogie, Miinchen-Leipzig 1929 (nuova edizione in S. Lan~shut, Kruil: tier SOZ!Ologle und andere Scbriften zur Politik, NeuwiedlRheinBerlin 1969, pp. 11-117. SI veda dello stesso autore il fondamentale s~o, Das Wesen der modcmen Gesel~chaft nach Karl Marx und Max Weber, in -Polirisches Denken» Jahrbuch ,19?~, 6. SI tratta dell.atradl_lzionedall'ebraico del saggio scritto dall'auror; durante Icsilio dalla. ~ermama nazista e apparso per la prima volta ncl 1945 a Gcrusale~c sulla nVlst~ «Iyyum, Philos?pl_ll~che.Hefte», 194:', 1, pp. 102-25. E opponuno. ricordarc chc Sldcvea Landshut I edizione In coilaborazione con Jacob Peter Mayer del cosl4der:~ «SC~lttl giovanili- di Marx nel volume Der bistoriscbe Maten:zl15mus. DJ~ Fru_hschriften, .Le'pz'171932,2 :voll.La vicenda intellertuale e person~e di Landshut e ortimamente .....cost:ulta 4a Ram~r Nicolaysen, Siegfried Landshut. Die Wll!den!r:t~eckung der Polltik. Eine Biograpbie, judischer Verlag, FrankfurtlM. 199? Kar.1 ~OWlth, Max Weber und Karl Marx, in «Archiv fur Sozialwissenschaft und Sozialpolitik», 1932, 67, pp. 53-99 e 175-214, raccolto con lievi modifiche in Gesammelte Abhandlungen. Zur Kritik der geschichtlichen Existenz Kohlhammer Stuttg~ 1960,pp. 1-67 (trad, it..in Karl L?with, Critica dell'esistenza s~orica, Morano: Na~~li 1967,pp. 9-110 e successivamente 1I~ ra, ~arx, Weber, Schmitt cir.). Talcott Parsons, The Structure of Soaal ActIOn, McGraw-Hill, New York 1937 seco!1daed. The Free P~ess,G.lencoe-lllinois 1949 (trad. it dalla scconda edizione, Mulino, Bologna 1962, m partlcol.are I:P. 8?7 s~.) e Politics and Social Structure, The Fre~,Press.'New Yor~ 1969(trad. It. Giuffre, .Milano 1975,.inpa..... icolarc pp. 162 sgg.). . Funo Ferraresi, Max Weber nella crtttca recente, In «Filosofia polirica» IX dicembre 1995, 3. ' , • 17 I. saggi metodologici di Weber so~.o raccolti nel volume Gesammelte Aufsatze zur W~s.enschaftslehre, J. c. B. Mohr, Tu~}[ngen1?2~. Ne fanJ?-o .parte i quattro saggi racc.oitl In M~ Weber, Il '!I.etodo delle saenze sociali, a cura di Pietro Rossi, Einaudi, Tonno. 1958; I d,-:eraccolti In Max W:eber,Saggi su~la d~ttrina della scienza, a cura di AntOnIO Ro",:ersl, De Donato, Bari ~980;. alcu~1 scr.ltti polemici nei riguardi di Stall.un~r, LUJo Brenta~o e Ostwal~; I cosiddetti ~oz:ol~gis~he Grundbegriffe, che cos.n~~sc.on~una ranc mtcgrante di Economic e soaeta, ?I CUI rapprescntano fe pa r, ne.Imzl~h,.e mfine II testa 4~lla conlerenza ~el1918 La saenza come professione, pu~~h~ato msieme con .La politica come professlone nel volume a cura di Delio Cantirnori intitolato Illavoro mtellettuale come professione, Einaudi, Torino 1948, 1967'.
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" Karl Jaspers, Max Weber. Politiker, Forscher, Philosoph, Piper Verlag, Miinchen 1932 (trad. it. Morano, Napoli 1969, pp.15 e 98). " Max Weber, Die protestantische Ethik und der Geist des Kapitalismus, in Gesammelte Au/satze zur Religionsoziologie, J. c. B. Mohr, Tubingen 1922 (trad. It. L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, Sansoni, Fircnze 1945 (rna le citazioni si rileriscono alla scconda ed. del 1965, p. 304).

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Angelo Bolaffi

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Introduzione

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«positivizzazione» dell'opera di Weber. Una tale revisione critica apre inattese e per molti versi sorprendenti prospettive interpretative. Sia a propos ita della scansione evolutiva interna alia riflessione weberiana: ad esernpio riguardo agli aspetti di continuita e ai mornenti di r~ttura ind~viduabili tra una fase giovanile, piu sensibile a tematiche propnamentc [ilosofiche, e quella success iva della maturita, caratterizzata in sensa l?i~ ~arcatamente scientifico e sociologicc". Ma anche, per quello che qUi CI mteressa, a proposito dei contenuti e delle eventuali aporie della sua riflessione piu immediatamcnte attinente ai terni della politica. E 9-uesto,. certa~ mente, ci consente di meglio intcndere anche il sensa degh avverumenti politici del suo tempo, di cui Weber fu spettatore e in qualche caso anche attore, che produssero la crisi e poi il crolla della monarchia guglielmina e successivamente portarono alla nascita della Repubblica di Weimar. Ma ci porta anche a spiegare alcune clarnorose contraddizioni che 1a lettura weberiana sernbra contenere. Infatti alcuni dci saggi centrali di questa raecolta, quelli scritti da Weber negli anni '17-'19, intitolati Sistema elettorale e democrazia in Gormania; La [utura Janna statale della Germania, La nuoua Germania e If Presidente del Reich, vennero concepiti dall'autorc non semplicemente come astratti contributi alIa riflessione politologica del suo tempo, ma come veri e propri interventi militanti, volti a influcnzarc l'andamento degli avvenimenti politici. Tra l'altro questo ci aiuta a cornprcndere alcune brusche svelte nelle posizioni di Weber, come pure a superare dcfinitivamentc l~ class~ca vexata qua~stio d~lla I~tt:r~tura weberiana, e cioe se l'adesione di Weber alia tesi «presidenzialistica-, sostcnitricc di un contrappeso caris matico alia "deriva" parlarnentaristica, da ricercarsi nella figura di un Reicbsprasident eletto plebiscitariamente, rispetto alia precedente adcsione al parlamentarismo, debba essere interpretata come una dramrnatica soluzione di continuita nella riflessione weberiana, come gli rimprovero anche il fratello Alfred1Y., A?dirit~ra come «un tradimcnto» degli ideali liberali, che avrebbe contribuito a splanare la strada alla forrnulazione nella costituzione di Weimar del Iamige'" Sorprendente risulta l'analogia tra la ~Escu~sione sulla interpr~tazione de1l'op~~a di Marx, distima in una fase «filosofica- glOvamle e una «ccononuca- della ~atu~lta~ c quella sull'opera di Weber, sulla quale poco si e riflettuto ~nche da pane d~ studiosi come Lowith, Landshut 0 Hennis che pure hanno cercato di mertere In luce I puntl di contatto nella impostazione critica dei du~ autori. " , ., . '" <'J «La cosa per me pili sconvolgeme di Max Weber nei pnrrussmu anru dell eta dl Weimar stata il suo evidente scivoiare verso i1 roruanticismo. Una maniiestazione di ci<.) fu la sua idea di un prcsidentc eletto dal popolo», Alfred W~ber, lettera dell'11 ap~ilc 1')58 a Theodor Heuss, Primo Presidente della Repubbhca fcderale tcd~sca, In EJu;ud Baumgarten, Max Weber. Werk und Person, J- c. B, Mohr (Paul Siebeek), Tiihin~t'!l 1%4, p. 550,

rato articolo 48, ,rel~ti:o ~lle competenze del Reichspriisident. Ed in particolare alia facolta di dichiarare 10 <stato d' eccezione» che successivamente Carl Schmitt avrebbe indicate come la manifest;zione essenzia]e del potere sovran<? I~ r~al~a e. facile constatare che la posizione di Weber e mol~o. me~o. di prmcipio dl. quant.o si possa pensare e molto piu legata a motivr tatnci, del tutto connngenn, E, comunque, la sua presa di posizione a favore del <presidente eletto ?ir~ttamente dal popolo», e accornpag?at.a da tu~a una_sene di osservazroru vol te proprio a lirnitame Ia liberta ~ aZ10~e, clrcoSCnven?o le autorizzazioni concesse al «capo plebiscitano». SI tratta; co~e Sl ;ede" di u~ W7ber rnolto distante dalle posizioni che, su sollecitazione di aim costituzionalisii, come un Hugo Preuss, si ~ffermarono nel test? approvato a Wei~a_r nell' agosto del 1919. Che poi II nostro, per formazlone e cultura, condlvldesse, come giustamente osservato da.Ernst, Fraenkel», il «pregiudizio antiparlamentare» molto diffuso a politologi e costituzionalisti dell'eta guglielmina e rutto un altro dISCO~SO. Questa argornento tra l'altro ei diee che se Weber fu un liberale 10 fu 10 un senso ill.OltO particolare, tipicameme tedesco, dunque assai differente, dalla ~ccezlOne che tale dcfinizione aveva nella cultura anglosassone e 10 partIcolare nella vita politica inglese. ~a un piu g~nerale punto di vista sistematico questa raccolta vuole funz\O~are da s.t1mol~ a riap~ire la discussione a tutto campo sulle tesi portanti della diagnosi webcriana sulla natura e sui destin a della democr~zia ncl~e.societa di massa, la quale ai suoi occhi ha subito una drastica e lr:~vers~blle ~et~morf?~i. Essa ,av:~bb: quasi completamente perduto tutn i SUOl att~butl classici, N~n e PlU ne strumenro di compartecipazione. aI poter,e n,e mezzo PC; realizzare un ~buon governo» della cosa pubblica, ~a .e diventata un altra democrazia, quells, per intenderci, le cui car~ttenstlche verr~,n? successivamente elaborate da Schumpeter anche ~e, 10 fon~o, sono gta In n~ce pre~enti in Weber. Secondo questa nuova l~postazlOne, la democrazla non e un valore rna semplicemente una teeOlea, uno st~~e.nto per realizzarc la selezione dei capi politici, Di particolare attu~llta risulteranno a questo flOe alcune osservazioni sviluppate da Weber CIrcale conseguenze che sui funzionamento della democrazia e dei sistemi politici ha pr~dott? _Iag:a.n?e novid rappresentata dalla eres:ente fu~zlone .svolta ~aI parnn POitUCI nel processo di parlamentarizzazione e di selezione del gruppi dirigenti, in presenza della inarrestabilc

u:

" Ernst Fraenkel, Deut:ich&.nd und die tuestlichen Demokr: S 1964 d_ ,! ,tuttgart _ : tra , It, parna e, La componente rapprcsentativa ll,~t() ~ostltl!zlOn~le democratico, a cura di Luigi eiauno (napplchellI, Tormo 1994.

tien K hlh ,0 arnmer, e plebiscitaria nello


Forte '

e Clemente

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Introduzione

assunzione di responsabilita da parte dello Stato di funzioni di tutela sociale e di intervento nell'economia. Esattamente quclla realta che appena tre anni dopo la morre di Weber, nel1923, verra polemicamente discussa nel saggio di Carl Schmitt intitolato La situazione storico-spirituale dell'attuale parlamentarismo", il piu furibondo attacco che da parte conservarrice sia mai stato portato nei confromi dell'istituzione parlamemare, volto proprio a contestare la tesi weberiana che il parlarnentarisrno Fosse 10 strumento per realizzare la selezione delle elites. L'obiettivo essenziale che oggi si prospetta, l'orizzonte critico entro il quale vorremmo iscrivere questa raccolra degli Scritti politici weberiani e dunque chiaro, rileggere Weber per sondare attualita e limiti della sua diagnosi su ruolo e dcstino della politica als Beruf, come professione. II criterio guida che ha orientate la scelta dei testi di questa amologia e stato quello di offrire al lettorc una panoramica, la piu complcssiva possibile, della riflessione weberiana, privilcgiando al tempo stesso i saggi in cui piu consistente risulta I'impegno tcoretico dell'autore. A questo scopo la raccolta si apre con la Prolusione accademica del 1895 che ha pef tcma Lo Stato nazionale e la politica economics tedesca e si conclude con l'intervento di Weber del 1920 a proposito del cosiddetto «caso Arco», l'ultima presa di posizione politica di Weber di cui sia rimasto documento. Una significativa novita di questa raccolta, rispctto aIle altre precedenti comparse in italiano", consiste nella scelta di affiancarc ai tradizionali testi
" Carl Schmitt, Die geistesgescbicbtlicbe Lage des heutigen Parlamentarisrnus, Duncker & Humblot, Miinchen- Leipzig 1923.Ma la versione che in qualche modo fa testo c sulla quale e stata condotta la riedizione dei1969 e la seconda, apparsa se~pre per 10 stesso editore nei1926, preceduta da una fondamentale Vorbemerkung (Uber den Gegensatz von Parlamentarismus und Demokratie), che va lena anche come una risposta at saggio pubblicato da Hans Kelsen nel 1924 intitolato Das Problem des Parlamentarismus (trad. it. in Hans Kelsen, La democrazia, II Mulino, Bologna 1955, quarta ed, 1981). za Max Weber, Scriui politici, con un saggio introduttivo di Antonino Bruno, Giannotta Edirore, Catania 1970 (una ristampa di questa edizione e comparsa per i tipi della Seam, Roma 1998;Max Weber, Parlamento ego-verno e altri scritti politici, a cura di Luigi Marino, i~troduzione di Wolf~ang.J. Mommsen, Einaudi, T~rino 1982 (Ia prima traduziorie di questo testa wcbcriano III Italiano fu quella, pubbhcata ncl 1919 col titolo Parlamento e govemo nel nuouo ordinamento della Germania, da Laterza su esplicita sollccitazione di Benedetto Croce. La politica come professione, che qui abbiamo compreso nella nostra raccolta, fu dapprima pubblicata, come si e visto, nel gia citato volume Illavoro intellcttuale come projessione. Ne sono poi apparse altre due recent; edizioni, la prima a cura di Carlo Donolo, Anabasi, Milano 1994, e la second a, con una introduzionc di Luciano Cavalli, Armando editore, Roma 1997.
XV]

che doc.umen~an? l'ana~isi sviluppata da Weber degli avvenimenti politici ~edeschl coevi e irnrnediatamenre su.ccessivi alia prima guerra mondiale _ il crollo della rnonarchia, la forrnazione della repubblica e la discussione sulla sua futura forma costituzionale - il saggio del 1919 intitolaro Politica come pr?fessione. Cioe il momento piu alto della riflessione weberiana sulla pol~t~ca,un' opera imprescindibile per chi voglia riflettere sulle forme della poh~lca mo~ern~. !n questa direzione va anche la riproposizione del tes~o de~lcato. all analisi della burocrazia. La scelta di presenrare al lettore I passl tratti da Economia e societe dedicati al tema della nazione tiene o~Iamen~e con~o del.rinno~at.o .interesse chc, in Italia e in Europa, la diffusione di movimenti localistici e secessionisti ha riacceso attomo alia questione.di ~os~ si debba it;ttend:~e per. «nazio~e"., se esista qualcosa che P?ssa venire indicata Come identita nazionale c III che modo essa si defi~sca. E, al t~mpo stesso, vuol essere anche un contributo a orientare tale discussione in senso. razi?nale, rispondcndo con la forza dcgli argomenti e. della ~Icer~a alia ~IffuslOn:. dl confuse ideologic animate da populismi viscerali. GI.I cve~tl accaduti III Europa e nel rnondo a seguito del crollo del Mur~ di Berlino nel 1989 e della dissoluzionc dell'Urss hanno confermato il cara.ttere davve:o profetico dell'analisi critica sviluppata da Webc.r nel sagglO.del 1.918intitolaro II socialismo. Ed in particolare della dOfPla const~tazlOne In esso com~n~lta che sc e vero che «ogni operaio sara. semp.rc, l.n qualch: mo.d? socialista» e altrettanto innegabile che «il d~st~no ?I C~ll lavora In rmruera non cambia in alcun modo se questa rruruera e pnv~ta .0. st~talc»21.E davvero impressionante constatare non ~olo che lc ragl~m. indicate da Weber del perchc un'economia pianificata 10 modo centralistico non avrebbe potuto funzionare si siano tutte dimostrate esatte, ""!aanche ~or~e ~b.bia t~ova~o conferma la sua ipotesi sccondo .la quale un eC?nOmIa pla:llfIcata incvitabilrnente avrebbe dovuro partorire una sorta di superfetazione burocratica il cui esito sarebbe uno stato totali~ario. No~ e p~r questo e~ager~to sostcnere .che molti degli argomen? ~he, dagh an~l. quaranta m poi, vennero svtluppati dai critici del «.soclahs~o reale» dl ispirazionc trotzkista 0 di formazione neomarxista, n~cheggmo sostanzialmente quanta sostenuto da Weber rnolti anni p.nma. Ma non. cerro. COn l'intenzione di criticare una «degenerazione» ~lspett? a ~n grusto ideale; quanta semmai per dimostrarne il carattcre illusorio e Ideologico. N~turalmeme non viene qui riproposto il pur imporrantissirno lavoro pubbhcato. da Weber nel 1918 can il titolo Parlamento e gouerno nel nuovo ordmamento della Germania, chc per la sua stcssa mole costituisce
" Cfr. infra, pp. III ellS.

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Introduzione

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un lavoro a se e che e del resto gia aceessibile in ottirne edizioni al ~ett~r~ italiano. Vale la pena rieordare, al proposito, che 10 stesso ~eber glUd.lco quel testo in qualche modo sup erato prima .ancora c~e verusse pub?hcato. Infatti, come egli osservo nella premessa introduttiva datata 15 dlce~bre 1918 allo scritto intitolato La futura forma statale ~el0- Germanza, apparso sotto forma di op~scol~ nel gennaio del 1919 (qui r.lprop~sto all~ agine 133 sgg.) gli avvelllmentl avevano reso obsol~ta la dlagn~sl cont~ ~uta in quel saggio, «it quale - parte.nd~ dal dato di fatto dell ~gem~OIa russiana e delle dinastie - poteva indicare nella parlarnentar~zzazl0ne f.unico sbocco possibilc alia situazione politiea, della Gormania>". N el [rattempo, il Kaiser era gia stato costretto ad abdlcare ed era stata proclamata la repubblica, . .. ' In coerenza can i criteri che hanno onentato questa .racco,lta SIe,deciso di tralasciare gli scritti dedicati da Weber all' es~me dl 70ntmgen~1 ~ue.stioni di politica internazionale, rna anche q~e~h, pu~e lrnp?rtantl~slml, dedicati da Weber all'analisi degli avvenimentl nvolu~lOnan 10 RUS~l~nel 1905-6 e poi nel 191r-, 0 quelli dedicati alia di~cusslOne de,lla pOSIZlon~ tedesca nel contesto dell'equilibrio europeo; 0, ,1O~n~,quelll concerne,ntl , il 'tema della «colpa» sollevato dalle potenze. vmc~tncl dop~ .ta sconfma della Gormania". Scritti che meriterebbero di venire r~ccoltl ~?-un volume a se, anche per tentare una ricostruzione comr_lesslva dell \I~t,erpretazione weberiana del ruolo strategico e della funZlo~e geo-pohtlca della Germania nel contesto della politica europea e mondlale, «Addentrarsi nell' opera di Max Weber e ~n azzardo>", ques,to avvertimento merita davvero di venir preso sui scno, Per questa nell.affrontare il terna Weber occorre davvero grande equilibrio e molto ngo:e. esempio, per motivi faeilmente comprensibili rna non per questa glUsuh-

cabili, nel secondo dopoguerra si e spesso cercato, per cosi dire, di «deger~a01zzare» Weber con l'intento di sottrarre la sua opera all'ipoteca terribile della tragedia tedesca. «Alcuni studiosi nella Repubblica federale tedesca e negli Stati Uniti - ha scritto Raymond Aron - hanno avuto Ia tendenza a presentare Max Weber come un buon dernocratico, di stile occidentale, conforme all'immagine che ce se ne puo fare dopo la seconda guerra rnon~iale72': Una operazione, ovviamente, non solo filologicamente ,molto discutibile rna «assolutarnente lontana dalla realta», la quale ha decisamente eontribuito a indirizzare su sentieri sbagliati la discussione, irnpedendo in particolare di rintracciare e mettere in evidenza le rnatrici profondamente tedeschc del pensiero weberiano. La conseguenza e stata molto grave: la ricerca relativa alla Bildung, alla formazione spiriruale di Weber e, oggi, ancora in larga misura tutta da fare, nonostante la bibliografia dedicata all'argomento Weber sia praticamente sterminata", Questo spiega - come ha giustamente osservato Wilhelm Hennis, che ha cercato di riportare sul giusto binario la discussione nel volume non a caso intitolaro Il problema Weber - perche «non esiste, su Weber, un libra che possa esserc_raragonata alJean-Jacques Rousseau et fa science politique de son temps dl Robert Dcrathe-", Mentre per avere notizie concementi la biografia intellettuale di Weber 0 informazioni su quali siano state Ie sue relazioni con i protagonisti del dibattito culturale del suo tempo, siamo an cora costretti ad affidarci aile informazioni contenute nella ricostruzione ~on proprio esemplarc (e soprattutto noiosissima) della moglie Manann,e. !n condusione, n.on e ~oi cOSIesagcrato sostenere, da questa punto d.l Vista, chc Weber sra Oggl un pensatore aneora in larga misura
sconosciuto,

~?

Luogo d'origine di tante letture di Weber, davvero «scotornizzanti» e la sistematica rimozione nell'csame del suo mondo culturale di riferimcn-

,. Cfr., infra, p, 13}. .' l d' A hi fii "Max Weber Zur Lage der burgerlichen Demokratie In Russ an ,..in « rc IV r Sozialwissensch;ft und Sozialpolitik", XXI.I, 1,906, 1; Russlands . Ube~g~ng zum S heinkostitutionalismus, in «Archiv fUr Sozlalwlssenschaft un? ~ozlall?oht~kt' XXIIl, 1~06 1 su lernento; Russians Obergang zur Scheindemokratle, In «D)e HI~ e~, ?-41917' (;ral~t. Sulla'Russia 190516 1917, presentazionc di Pier Paolo Giglioli, II Mulino, Bologna 1981). . ZU h " Max Weber, Zum Thema der «Kriegsschuld" (gennaJo 1919); u.r. ntersuc ~ng der Schuldfrage (marzo 1919); Bemerkungen zum Bencht ~er K~mmlsslOn der alliler·· ten Regierungen »ber die Verantwortltchkett der Uhrheber des len un d aSSOZller .. . I' . wr b S" Krieges (maggie 1919) .. 1 primi due articoli sono rradotti ill Ita iano In we er; crttti polilici, Catania 1970, CIt., pp. 359-63. , " Hennis, II problema Max Weber cit., p. 7.
vvru

". Raymond Aron, Main Currents in Sociological Thought, Basic Books Inc, P~bhshers, London 1967 {trad, It. Le tappe del penstero sociologico, Mondadori, Milano 1972, p. 516). " Per Ie tendenze piu recenti si veda l'importante conrriburo di Bruno Accarino Nuovi sondaggi ncll'uniuerso soeberiano, in -Filosofia Politics- 1Il dicembre 1989 2' dove giustamente si definisce tragiea l'oscillazione di Weber «tr~ u~ liberalismo atr:.a~ \:ersato ~a forti s,Pinte nazionalistiche e la consapevolczza che 10 Srato socialc, e cioe 1alterazione dell assetto «puro» dello Stato libcrale, un dato ormai irreversibile-, Si veda aneh~ I'u~ilis~i~a ra5seg~a di Luca Manfrin, Un quinquennio di studi su Max Weber. Dimensioni e implicazioni concettuali del dibattuo in «Filosofia Politica» X .tprile 1996, 1; e ivi, xn, aprile 1998,1. ' ,, icHenn.is, 1~ p_robl~ma M~ Weber cit., p. 1.5.L'opera di Derathe e apparsa ne\1950 presso la Librairie Philosophique J. Vrin, Pans (seconds ed. 1970). La trad, it. compaIsa pcsso II Mulino, Bologna 1993,

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Introduzione

to, dci suoi «rapporti can le inquietudini della "modemiclietteraria"~Jl ..E, soprattutto, il mancato riconoscim~nto d~I significate, .da~e~o. ~eclslvo~ escrcitato da Nietzsche sulla formazione del fondamentah pnnClpl filosofir::J della dottrina weberiana. In un famosissima passa della sua canfer~mza dedicata alia Scienza come professione, confutando ancicipatamente le mterpretazioni riduttive e semplificanti del suo pensiero, Weber afferma:
Di questo, se non altro, oggi siamo certi: [...] che qualcosa puo e~sere ~ello non solo anche senza essere buono bensi in quanto non tale, come abbiarno irnparato da Nietzsche, e anche prima 10 trovi~o i1l_u~tr~to nelle F!~un:s duo .rTk!I, c.ome chiamo Baudelaire il suo volume di pocsle; ed e infine una vema di tutti, 1 gtorlll ~he qualcosa puo csscre vero sebbcne e in quanto non sia bello, ne sacro, nc buono",

senza ausilio di letture, per mia diretta intuizione; solo pili tardi, di recente, ho visto che conternporaneamente era stata ragionata ed espressa anche da dotti pensatori. Max Weber a Heidelberg e dopa di lui Ernst Troeltsch hanno trattato dell'etica protestante e dello spirito del capitalisrno; portata al limite quest'idea si ritrova nel Borghese di Werner Sornbart, uscito nel1913 [...] Come elemcnto nuevo vorrei aggiungere la supposizione, equivalente a una certezza, che la nostra identita di vedute sulla conseguenza psicologica «calvinismo, spirito borghese, eroismo» sussiste in forza di un catalizzatore piu alto, del piu alto mezzo spirituale, cioe Nietzsche. Senza talc evento che domina sovrano su tutto il nostro tempo, che incide su ogni esperienza spirituale fino nei suoi denagli estremi, e che costirui una forma assolutamente nuova e moderna di esperienza eroica, indubbiamente quel sociologo non si sarebbe imbattuto nella sua forma eroico-protestante, ne il romanziere avrebbe potu to vedere la figura del suo «eroe» cosi come la vide".

Dunque, la critica della «filosofia dei valori», che rappres~nta il presupposto «metafisico» della teoria wcberiana ?ella poiluca, e de~ ~tto incomprensibile al di fuari della premess~ che nspet~o ad c~sa cosutuisce la Umwertung der Werte, il capovolgtmento ?el v:lan operat<;,. da Nietzsche. Una clamorosa canferma che quest'ultimo sia state il decisive punto di riferirnento nell~ c~st~lIaz!one sp~ritu~le di Weber c in un passo famosa delle Considerazioni di un impolitico di Thomas Mann, dal q~alc risulta che nan solo Nietzsche fu l'educatore «di una intc~a gen~razlOn~ di pensatori tedeschi-", rna ad?~rittura. cost.itu1. uno deglt au ton da CUI prese ispirazione la moderna cnuca sociologica:
L'idea che l'uomo del profitto, tipieo del ca_f'italism? moderno, it bour~e?is con la sua concezione ascetica del dovere profcSSlOnale, sia .una crcatura dell etica protestante, puritana e calvinista, un'idea che io ho sennta e scoperta da solo,

Ma l'irnbarazzante ritardo della ricerca weberiana, e ulteriormente conferrnato da almena altre quattro inoppugnabili constatazioni, Non esiste ncssuna attendibile ricostruzione del ruolo che un autore come Burckhardt ha avuto nella sviluppo del pensiero di Weber, in particolare attraverso le riflessioni sulla natura qualitativamente nuova delle crisi nelI' eta della massificazi one, svil uppate dallo storico svizzero nelle Weltgeschichtliche Betrachtungen, che per altro Weber cita in piu di una occasione", Salvo due 0 tre cncorniabili eccezioni", nessuno ha ancora provato a realizzare una sistematica cornparazione tra la diagnosi della «dcmocratizzazione» sviluppata da Tocqueville nei suoi studi sulla Democrazia in America e la teoria weberiana della Demokratisierung.
"Thomas Mann, Betrachtungen emes Unpoluiscben, Fischer Verlag, Berlin 1918 (trad, it. Considerazioni di un impolitico, a cura di Marianello Marianelli e Marlis Ingenmey, Adelphi, Milano 1997, pp. 160-1. Questa edizione riproduce sostanzialmente la prima, sempre a cura di Marinello Marinelli, De Donato, Bari 1967). " Jacob Burckhardt, Sullo studio della storia. Lezioni e conjerenze (1868-]873), a cura di Maurizio Ghelardi, Einaudi, Torino 1998 (rna dell'opera esiste unafrecedente edizione a cura di Mazzino Montinari, Boringhieri, Torino 1958). A esempio Weber cita Burckhardt nel saggio Tra due leggi (cfr, infra, p. 39), ricordando ..Ie considerazioni spesso accolte con stupore circa il carattere diabolico del potere» ed esplicitamente fa riferirnento aile Weltgeschichtliche Betracbtungen nel saggio dell'ottobre 1916 intitolato Deutschland unter den europaiscben Weltmachten (La Germania tra le grandi potenze europee). '" Si veda ad escmpio Franccsco Tuccari, I dilemmi della democrazia moderna. Max Weber e Robert Michels, Laterza, Bari- Roma 1993, in particolare pp. 116 sgg. Oppure Hennis, Jl problema Max Weber cit., p. 254 dove opportunamente si ricorda «l'affascinante analisi» di R. C. Boesche nel saggio, The strange Liberalism of Alexis de Tocqueville, in «History of Political Thought», 11, 1981, pp. 495-524, «il primo che da un fondamento sensato al paragone tra questi due pensatori COSI decisamcnte "controcorrente" rispetto alloro tempo». Ma soprattutto dr. il saggio introduttivo di Siegfried Landshut alia antologia intitolata Alexis de Tocqueville, Das Zeitalter der Gleichheit. Auswahl aus Werken und Bn"efen, Westdeutscher Verlag, K61n-Opladen 1967.

" Ferraresi, Max WebeT nella critica recente cit., p'. 490, e da ultimo Edith Weil1~r, Max Weber und die literariscbe Moderne. Ambioalente Bcgegnungen zuieter Kulturen, Metzler Verlag, Stuttgart- Weim~r 199:4. " Max Weber, La scienza come professlOne crt., p. 31. . . . . " Hennis, II problema Max Weber cit., p. 197, parl~ dl «el~ ~e~zschlan<:, ch: avvolse la generazione di Weber». In questo. se~so SI veda d declsl;.O sagg~o d~ Ferdinand Tennies, Der Nietzsche-Kultus, Leipzig 1897. II tema ?cl1lO~uen,,:a di Nietzsche su Weber stato un vero e proprio tabu della ricerca webena._na. 51 pensl che in un libro quale qucllo per altri versi pur importante di R~ihard.B.end1X,.Max Weber, California Paperback Edition, Los Angeles 1977 (rna la ~nn:'a ed:Zlon~ risalc al 1960), it nome di Nietzsche appare solo una volta nascosto nell'ultirna nga di ~na nota (~r~d. it. Zanichclli, Bologna 1984, p. 341) in cui. si affe~ma c~~ la «~enunCl3. de~lo Spl_nto burocratico e militaristico del popolo era dlffusa .sla .tra II~berah per raglOru pollt1che e econorniche che tra i critici della cultura per raglOnI estetl~he. Natu~almente Ie grand; polemiche di Nietzsche sono rilevanti .a .quest? propOS1.tO». Oggl forrunat~,med~e appare del tutto ovvio sostenere che la poslzlOnc dl Weber Slala conscguenz~ pill ra 1calc del «nichilismo» nietzscheano. In questo sensa efr. ~ndrea Germer, WlSSenseha{ und I.eben. Max Webers Antwort auf eine Frage Fncdnch Nletzsches, Vandenhoec & Ruprecht, Gottingen 1994.

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Angelo Bolaffi

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Anzi, la siruazione talmente confusa, che non siamo ancora neppure ccrti se davvero Weber abbia mai letto Tocqueville", La stesso colpevole ritardo va segnalato a proposito dell'esame comparato dell'opera di Kelsen rispetto a quella di Weber, in particolare per quanta riguarda il nesso «politeismo dei valori», parlamentarismo ed «essenza della democrazia». Infatti a differenza di Weber, che enfacizza la radicale inconciliabilita dei rispettivi «giudizi di valore», il carattere demoniaco del confronto dei «punti di vista», «il reciproco eterno conflitto di quelle divinita, ossia, fuor di metafora, l'impossibilita di conciliare e risolvere I'antagonisma tra le posizioni ulcime in generale rispetto alIa vita, vale a dire la necessid. di decidere per I'una 0 per l'altra», Kelsen propende per una interpretazione relativizzante: la filosofia della democrazia - dice Kelsen - e «it relativismo filosofico». Anch' egli, come Weber, sosticne 1a necessita di una rigida separazione tra «proposizioni relative al reale e gcnuini giudizi di valorc-, rna poiche i giudizi di valore - ed questa la differenza tra i due «non si riferiscono a valori immanenti in una realta assoluta, essi non possono stabilire valori assoluti, rna solo relativi, Una filosofia relativistica e decisamente empirica e razionalistica e, di conseguenza, ha una franca propensione aHo scctticismo»:". Se l'essenza del rnetodo democratico e il compromesso, questo prcsuppone non solo la reciproca tollcranza tra i differenti punti di vista, rna una propensione di ciascuno di essi a relativizzarsi, L'alrernativa, altrirnenti, quclla del decisionismo e della logica amico-nemico, Non a caso, proprio questo aspctto della filosofia weberiana, queHo di una assoluta inconciliabilita nel conflitto dei valori, a proposito dei quali egli parla di «una lotta mortale senza possibilita di conciliazione, come tra "dio" e il "demonio?», tra cui «non e possibile ncssuna relativizzazione e nessun compromesso»:", diventato oggetto di furiosc polemiche. A cominciare da queUa sollevata nel 1940 da Karl

Lowith e poi ripresa nel secondo dopoguerra da Leo Strauss". Questo, infatti, segnerebbe il pill evidente punta di continuita tra la riflessione weberiana e il «decisionismo» di Carl Schmitt, al punta che Haberrnas ha sostenuto che «non possiarno non prendere atto che Carl Schmitt un legittimo scolaro di Max Weber»4l. Indubbiamente questa pretesa inconciliabilita dei punti di vista solleva non pochi interrogativi, il primo dei quali come essa possa coniugarsi con una concezione davvero liberale della vita politica. E, in secondo luogo, se essa non debba venire interpretata come una sorta di illegittima trasposizione e assolutizzazione da parte di Weber nella sfera del giudizio di aspetti della realta storica a lui conternporanea, «le discussioni di valore, condone acutamente, non portano gli uomini ad un avvicinarnento, rna rnostrano lora il contrasto incolmabile, dal quale sana necessariamente divisi. Qui postulata una sovranita dell'individuo intangibile e delle sue convinzioni, che ha una sorprendente affinita can la sovranita degli stati di potenza. Vi e in effetti un parallelo che il punto non solo problematico rna chiaramente debolc nelle posizioni weberiane-",

Ultima infine, rna non certo per importanza, la questionc del rapporto tra Marx e Weber. Com'e noto, secondo quella che una sorta di leggenda metropolitana del dibatcito filosofico del Novecento, Max Weber rappresenterebbe l'anti-Marx, il «Marx della borghesia», il padre nobile della tradizione liberale e il difensore delle ragioni della ratio capi-

" Anehe se Weber non cita mai Toequeville, sembra assodato che conoscesse i suoi della moglie Marianne, la quale in una lettera a Jakob P. Mayer, che a tal proposito ['aveva interrogata, scrive: «A rnio avviso fuor di dubbio che Max Weber conoscesse Ie opere di TocquevilJe, benche io non possa fornire alcuna prova [...]. La parentela spirirualc tra Ie vedute storiche e sociologichc dci due pensatori rni sembra una cosa molto plausibile- (cit. in Tueeari, 1 dilemmi della democrazia cit., p. 108. " Kelsen, La democrazia cit., P: 216. "Questa tesi sostenuta da Weber in diversi passi. Si veda, ad esempio infra, P: 42. Oppure nel saggio de! 191? intitolato II significato della «avalutati-vitJ" delle scienze socwioglChe e.econo.mlche, l~ metodo delle saenze storico-sociali cit., p. 332, e praticamentc ncgii stessi tenmm un anna dopa nella conferenza dal tirolo Scienza come professione, in Illavoro intellettuale cit., p. 31. Ovviamente Weber usa «strumentalmente» I'affermazione di Stuart MilL
scritti, In questo senso si veda la restirnonianza

., Karl Lowith, Max Weber und seine Nachfolger, in «Mass und Wert», Ill, 1939, bimestrale per la «freie deutsche Kultur- diretto da Thomas Mann e Konrad Falke (ed, it. can il titolo Max Weber e Carl Schmitt, a cura di Angelo Bolaffi, in «Micrornega», 1987, 2). Successivamenre Lowith ha parzialmcntc rivisto Ie sue osservazioni critiehe nei riguardi delle eventuali responsabilita di Weber nella affermazione di posizioni teoriche antidernocratiche e illiberali. Quanto a Leo Strauss, cfr.la nota S. 41 Jiirgen Habermas, intervento al convegno del 1964, in Max Weber e fa 500010gia oggi cit., P: 107. Secondo il filosofo francoforrese «Weber, durante 1a prima guerra mondi~le, h~ svil~pl?ato l'irnrnagine .di un~ ~emoc.razia dittatoriale eesariana, sulla base di un irnperialisrno nazionalistico» (tbtd.). SI veda anche Jiirgen Habermas, Dogmatismus, Vernunft und Entscheidung, in Tbeorie und Praxis, Luchterhand Verlag, Neuwied am Rhein - Berlin 1963 (trad, it. Teoria e prassi, II Mulino, Bologna 1971). Sui rapporto tra Weber e Schmitt si veda inoltre Wolfgang Mommsen, Max Weber und die deutscbe Politik, 1890-1920, J. G B Mohr, Tiibingen 1974 (trad, it. Max Weber e la politics tedesca, II Mulino, Bologna 1993, in particolare pp. 575 sgg.). SuI problema del possibile nesso tra «relativisrno» e «decisionisrno» cfr, Christian Graf von Krockow, Die Entscheidung: Eine Untersucbung uber Ernst Junger, Carl Schmitt, Martin Heidegger, Ferdinand Enkc Verlag, Stuttgart 1958. ... Eduard Baumgarten, in Max Weber e fa sociologia oggi cit., p. 189.

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Angelo Bolaffi

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Introduzione

talistica, In realta una talc interpretazione - basta aver letto i saggi di Lowith 0 di Landshut, per sapcrlo - e non solo fuorviante, rna completamente [alsa. Almeno per tre ragioni. La prima tanto sernplice quanto incontestabilc: Weber considerava Marx accanto a Nietzsche come un autore decisi vo nel suo processo di formazione. «L' onesta in tellertuale, e specialmcnte di un filosofo del nostro tempo, puo essere misurata dalla sua posizione nei riguardi di Nietzsche e di Marx. Chi non ammette che senza l'opera di questi due pensatori non sarebbero stati possibili neanche parti essenziali della propria opera, inganna se stcsso e gli altri, Lo stesso mondo spirituale nel quale noi viviarno e illarga misura segnato da Marx e da Nietzsche-". La seconda ragione e che nessuna idea fu mai tanto lontana da Weber quanta quell a di voler essere il «Marx: della borghesia». Tanto meno, poi, di quella tedesca, della cui «volonta di impotenza» e immaturita politica egli fu critico spietato sin dalla Prolusione accademica dc11895: «10 sono un membro della dasse borghese, mi sento tale c sono stato educato aIle sue vedute e ideali. Ma e cornpito della nostra scienza dire cia che non si ascolta di buon grado, e quando mi domando se la borghesia tedcsca sia oggi matura per diventare fa classe politica della nazione, allora a tutt'oggi non sana in grado di rispondere affermativamente»44. Infine Weber, al contrario di quanta sostenuto da una intcrpretazione superticialc e riduttiva, non si propose mai I'obiettivo di «falsificare» il marxismo, La sua critica «positiva» della concezione materialistica della scoria, come pure la sua notissirna lezionc agli ufficiali del regio-imperial esercito di Cacania dedicata a1 Sozialismus, non ha ne banali intenzioni apologetichc, ne tanto meno e mossa da una volonta polemica nei confronti dell'opera di Marx, cui, invcce, come abbiamo visto, egli riconosce una grande rilevanza anche quale contribute alla critica dell'ideologia. Come ci conferma una affermazione della moglie Marianne, «Weber diffida di tuttc le precedenti metafisiche dcllo Stato come di una sorta di mimetismo con cui Ie classi privilegiate proteggono sc stesse dalla ridefinizione delle sfere di potere, Condividc, su questo punto, la concezione dcllo stato e dell'idcologia dello stato di Marx-", Contro il diritto naturale, ad escmpio, Weber usa una argomentazionc assolutamente «marxista», Dunque, 10 scopo della polemica di Weber non fu affatto quello di negare il ruolo decisive occupato dal fauore economico nella dinamica della storia 0 la sua importanza quale rnotivo dell'agire politico, «In ogni epoea», sostiene, ad esernpio, sempre nella Prolusione accademica, «e stato

il conseguimento della potenza economica cio che ha fatto nascere in una classe l'idea della sua candidatura alIa guida politica, E pericoloso e alia 1unga inconciliabile con l'interesse della nazi one se una c1asse economicamente declinante conserve il potcre politico»:". In :eaita, I'obi.et~iv? della critica di quella che Weber chiama «l'interpretazione materialistica», C la versione caricaturale e deformata che del rnarxismo venin sostenuta da autori ortodossi quali Kaursky 0 Plechanov, «Per coloro, in cui il desiderio di conoscere le cause non si placa senza un'interpretazione economica (rnaterialistica, come purtroppo ancora si dice), si osse-ej qui, che io ritengo molto rilevante I'influenza dello sviluppo economico 8u11a formazione dei concetti religiosi, e piu tardi cerchero di esporre Come si sono conformati nel nostro caso agli adattamenti e Ie relazioni reciproche. Ma quci contenuti re!igiosi non si possono assolutamente dedutre dall' economia»:", Qui Weber riprende, facendole sue - come molti anni or sono giustamente era stato sottolineato da Massimo Cacciari' - Ie osscrvazioni critiche che erano state sollevate nell' ambito della cosiddetta Revisionionismusdebatte nei confronti del determinismo storico, dell'ideologia del Sozialismus e del materialismo volgare che pretendeva di trasformare il fattore economico in una sorta di meta!i~ica «ultima istanza» dell'agirc collettivo, E, in particolare, sembra condividere molte delle osservazioni sviluppate in quella sede da que! marxista «revisionista-, e anomalo, davvcro una sorta di «Weber del movimento socialista», che risponde al nome di Eduard Bernstein. Un autore che, non a caso, Weber cita con approvazione in piu di una occasione: Certo s~rebbe assut"~o pretenderc di negare 0 relati:izzare l'enorme distanza dl metodo e di sostanza che separa l'approccio al problema storico da parte di Marx da quello di Weber, se non altro perche l'uno era allievo di Hegel e l'altro di Nietzsche. E tuttavia la differenza vera ua Marx e Weber non va cercata la dove, invece, pretcnde di individuarla una certa interpretazione di Weber. «II tema specifico delle lora ricerchc- ha seritto Lowith, e il medesimo. Esso e relative alia «problematic a del

<l Baumgarten, Max Weber. Werk und Person cit., p. 554. .. Cfr. infra, p. 23. ., Marianne Weber, Max Weber cit., p. 671.

.. ~.fr. infra, P: 2~. Pow prill:1a (p. 18) Weber afferma, «osserviamo .che in turri i setton II punto. ~l VIsta eco~o~ico sta guadagnando terrene. La politica sociale P?~to della p,?litlCa, Ie. rclaziorj] economiche di potenza al posta d~!le relazioni di diritto, la ston~,della civilta e la ~toria eeonomica al posto della stona pol mea occupan~ sempre pm un,P'?sto eentQ..le in ogni analisi». .. . .. Max :Veber, L e.ilc,!protest~nte e spirito del capltalismo cit., p. 292. . . !'Aasslmo Cacel~n parla di «pagine bernsteiniane della erlt1~a. webenan~ del :>ozuhsmus», nel suo ~nt~rvento Weber e la critic« della ragione socialista, p.ubbheat~ l~ Max .Weber. Su_l s?aall~moreale, introduzione di Maurizio Ciampa, can mtervenn di Massimo Cac Clan e Giuscpps- Bedesehi, Sarnona e Savelli, Roma 1979, p. 81.

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Incroduzione

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mondo umano moderno, il quale sotto il rispetto economico e "capitalistico" e sotto quello politico e "borghese ..,.~9.La sola, vera, fondamentale distanza che separa l'autore del Capitale da colui che ha provato a pensare la genesi del moderno spirito capitalistico dall'etica protestante e che «rnentre Marx offriva una terapia, Weber farniva solo una diagnosis". E quest'ultima era profondamente intrisa di apocalittico pessimisrno sulla sorte futura dell'umanita e suI destino del singolo nel contesto della dinamica dell'epoca moderna. Weber era letteralmente ossessionato daIl'idea che l'epoca borghese Fosse minacciata da una endogena dinamica dissolutiva, come se nel suo codice genetico celasse una malattia mortale. Se in Marx fa continuamente capolino una teoria del crollo ecanomico, non e esagerato dire che in Weber serpeggia una teo ria del crollo spirituale, «egli e stato troppo marxista nella sua interpretazione della societa moderna; cioe trappo pessimista; non ha co Ito con esattezza ne le prospetcive di benessere per Ie masse derivanri dall'aurnento della produttivita ne l'attenuazione dei conllitti di classe e, forse, tra le nazioni-", In fondo quella proposta da Weber in alcune pagine della sua opera, e in particolare in quelle finali dell'etica protestante, e una riedizione, sia pure sui generis, della diagnosi di quella Kulturkritik che dal romanticismo in poi ha profondamente permeato la cultura tedesca ed e stata l'origine di un diffuso atteggiamemo di radicale pessimisrno verso la modernita, sempre pericolosarnente in bilico tra disincantato nichilistico e tragica filosofia della storia: «rna il destine fece del rnantello una gabbia di acciaio [...J. Nessuno sa ancora chi nell'avvenire vivra in questa gabbia e se alia fine di questa enorme rivolgimenta sorgeranno nuovi profeti 0 una rinascita di antichi pensieri ed ideali 0, qual ora non avvenga ne I'una cosa ne l'altra, se avra luogo una specie di impietramento nella meccanizzazione, che pretende di ornarsi di un'importanza che essa stessa nella sua febbrilita si attribuisce-", Che pensatori come Lukacs e Marcuse, Lowith e Bloch, Voegelin e Strauss siano stati profondamente affascinati dal pensiero di Weber e abbiano per tutta la loro vita continuato a confrontarsi con la sua opera si spiega anche sulfa base di questo contraddittorio, difficile, controverso legame che Max Weber manifesto nei confronti dell'eta borghese, del suo «errore» per il disincanto radicale del mondo e per la sua profonda diffidenza nei confronti dell'idea di progresso.

Si chiesto, e ci chiede, Raymond Aron, -Perche Max Weber, circa un secolo dopo la sua morte, accende ancora tame passioni?». Forse perche, come egli giustamente sostiene, la sua opera «e cosi ricca e al contempo COS! .ambi~a che o~ni generazione la legge, l'interroga, I'interpreta in rnaruera diversa-". Ricchezza e ambiguita, dunque. Pochissimi, come lui, hanna in questa secolo difeso [e ragioni dell'intelletto e respinto Ie suadenti sirene che ne chiedevano «il sacrificio», «il "sacrificio dell'intelletto" conduce, com'e naturale, il discepolo al profeta e it credente alIa chiesa. Ma non e ancora sorta una nuova profezia semplicernente per il fatto che malti intellettuali [...J abbiano sentito il bisogno di arredare, per dir cosi, la loro anima con oggetti antichi originali-". Quella di Weber e stata una vera e propria estetica del rigore spirituale che, non a caso, rintracciarno come un filo rosso dall'inizio alIa fine della sua opera. «Non l'approvazione, rna Ie obiezioni che queste rnie argomentazioni hanno incontrato presso molti ascoltatori mi hanno indotto a pubblicarle-v.Quesra affermazione e posta all'inizio della vita spirituale di Weber, sulla cui lapide andrebbe incisa I'ultima frase da lui pronunciata in pubblico, «10, se fossi in politica, rni alleerei senza dubbio con ogni potenza della terra e anche col diavolo in persona. Ma solo con una potenza non scenderei mai a patti, la potenza della stupidita-". Ne1 secolo segnato dal «tradimento dei chierici, ecco un intellettuale che nulla concesse ai nuovi dei 0 alle nuove i~eologie (<<chiha vaglia di visioni del mondo vada al cinematografo» npeteva) e ch.e per questo eben piu di un semplice buon esempio. Egli rappresenta piuttosto un vera e proprioantidote spirituale. E proprio per questo, forse, ci appare come un personaggio tragi co, che non pote restare coerente con se stesso. 11 gelo che sentiva diffondersi in un mondo «m~ccanizzato e sen~'anima» accese in lui la speranza che nuovi profeti 0 eroi potessero appanre sulla scena del mando per tentare l'impossibile, salvare I'individuo e la sua liberta dal destino altrimenti ineluttabile della «gabbia di acciaio della dipendenza». Oi qui I'ambiguita che attraversa tutta la sua riflessione politica, e che ritroviamo letteralmente squadernata nelle parole conclusive della sua conferenza sulla Politica come professione, «La politica consiste in un lento e tenace superamento di dure difficolta, da compiersi can passione e discernimento. E perfettamente esatto, e confermata cia tutta l'esperienza storica, che il possibile non verreb-

;' Lowith, Max Weber e Karl Man: cit., p. 90. scIbid., p. 50. In questo sensa cfr, anche Gunther Abrarnowski, Das Geschicbtsbild Max Webers, Stuttgart 1966. ,L Aron, Le tappe del pensiero soaologico cit., p. 518. sz Weber, L'etica protestante e 10 spirito del capitalismo cit., p. 306.

" Aron, Le tappe del pensiero soaologico cit, pp. 514 e 519. ,. Weber, La scienza come professione, in lllavoro intellettuale cn., pp. 40-41. ss Cfr, infra, p. 5. .. Cfr, infra, p. 239. .

come professione

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Introduzione

be raggiunto se nel mondo n~n si ~i~entasse semp!e 1'~mpossibi1e»~7.


Come dire che non esiste un aglre politico responsabile disgiunto da un agire politico convinto, un'etica della responsabilita senza un'etica della convinzione: nessuno puo restare indifferente aIle conseguenze delle proprie azioni; e tuttavia nessuno p~o sottrarsi, in cert: situazioni, aile esigenze interiori che vengono dall imperatrvo categonco, anche ~e grande puo essere i1 rischio che ne deriva. Per questo, e certa~ente a ~aglOne,~al~ Dahrendorf in un «ritratro» di Weber ha parlato di «tcnsione, anzi di ambivalenza .chein questa caso diventa evidente, fino ad attraversare l'intero pensiero di Weber relativo allo Stato e alla politica-", Dunque: l'ambiguita che caratterizza e.omple~sivamentc il pe?sicr? di Weber e che ne e in un certo senso anche II massimo elernento dl fascino, culmina proprio la dove, secondo una diffusa interpretazione, egli a:reb~ be, invece, raggiunto una esemplare chiarezza concettuale, nel tentauvo di dare un fondamento razionale all'agire politico. Una arnbiguita del rcsto clamorosamcnte messa in luce proprio dal ricorso al tcrrnine Beru! che contiene due significati ~ quello di vocazione e qucllo di professione - tra loro potenzialrnentc contraddittori. Non a caso e 10 stesso Weber che al termine della sua argomentazione devc tragicamente prendere atto che, a differenza di quanto accade nella sfera econornica, nell'ambito dell'agire politico e impossibilc riuscire a separare c?n chiarezza un comporta~e?~ to razionale da uno irrazionale, Le due etiche, quella della responsabilita e quella della convinzione, benche normativamente indicate come reciprocamente alternative, risultano, invece, coesistere nella realta, al punto da costituire una sorta di presupposto reciproco grazie al quale I'una riceve senso proprio dall'altra, Ecco perche non e vero che ogni atto di Realpolitik sia testimonianza di un atteggiamento responsabile, mentre, invcce, talvolta e vero proprio il contrario, E cioe che seguire «irresponsabilmente» I'imperativc dell'etica della convinzione in determinate cosrellazioni risulta l'unica forma deccnte di esercizio di etica della responsabilita. L'unica vera Realpolitik. II tentative di indicar: it .fondamento razionale di una scienza grazie alla quale poter ex ante indicare Ie caratteristichc che distinguono un grande leader da un volgare demagogo,
efr. infra, p.230. .. . "RalfDahrendorf, Nachwort a, Max Weber Politik als Beruf, Philipp Reciarn jun., Stuttgart 1992, p. 91. Dahrendorf parla di :,~avera c propria schizofrenia concetruale .Ii Weber: «non sarcbbe una errata SUPPOS1ZlOne sostenerc che la testa d! Weber.neoI u,~(",.iI proeesso di formazione del dominio legale, il suo cuore, pero, barre per I per\< 1I1.lgg; straordinari, per i Fuhrer»,
sr

un lungimirante uomo politico da un avventuriero animate solo da una luciferina «volonta di potenza», e destinate a restare una nobile aspirazione. «Che cosa ci fa distinguere Cesare Augusto 0 Enrico IV di Francia o Richclieu 0 Washington 0 Cavour da uornini in un certo senso non meno importanti come Giovanni di Leiden 0 Robespierre 0 Hitler 0 Stalin? Quale e il segreto del successo dei primi? Come sapevano cosa fare e quando farlo? Perche illoro operato dimora ancora con noi, mentre il Iavoro di uornini, altrettanto determinati, eruditi e impavidi si e dissolto lasciando spesso dietro di se solo miseria umana inespressao-". Come giustamente osserva Isaiah Berlin, la sfera della politica in quanto regno dell'intuizione, e dominata da elernenri difficilmente razionalizzabili, rispctto ai quali «ness una formula, nessun rimedio, nessuna ricetta generale, nessuna capacita di identificare in situazioni specifiche leggi generali puo sostituirsi-". Cerro, Weber sa benissimo che solo una esilissima linea d'ornbra divide la professione dalla vocazione, e che quindi l'agire politico risulta sempre in bilico tra sobria accettazionc delle necessita della gestione quotidiana, pericolosamente pero esposta al rischio di degradarsi in mera amministrazione, ed eroica tcndenza «a ricercare l'impossibile-, a sua volta terribilrnente sbilanciata in senso vitalistico e rornantico. Per questo ricorrendo al termine Beruf egli ha crcduto di poter venire a capo di quella che e la oggettiva contraddizionc della politica. Dunque la polirica come «prolessione» si adana alia quotidianita, alIa situazione normaIe, per rcalizzare quello che Weber definisce «un lento superamento di dure difficolta, da cornpiersi can passione e disccrnimento». La politica come «vocazione», invece, quella chc anima i «veri capi e gli eroi» si manifesta solo in deterrninati momenti, quelli in cui il continuum storico conosee una sorta di stato d'eccezione. La prima e illinguaggio che la politica parla nei giomi feriali, la seconda e quella «del di di fcsta», quando si realizzano grandi carnbiamenti, radicali soluzioni di continuita. Estrernizzando potremmo dire che e un modo per riformulare un noto qucsito, riforma 0 rivoluzione? Weber era ossessionato dall'idea chc un processo di universale burocratizzazione arrivasse a imprigionare l'individuo e la sua liberta nella «gabbia di acciaio della dipendenza-, a fare dell'urnanita una massa di uornini senz'anima, Per questo si fece affascinare dalIa equivoca prospettiva dello stato d'eccezione, dalla speranza che l'azione di grandi personalita riuscissc se non a capovolgere quanto meno a rallentarc la deriva immanente alIa secolarizzazione, Oggi, alla fine del Noveccnto, noi sappiamo che una simile impostazione e non solo illusoria rna
"Berlin,
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Ibid.

Che cos'e if talento politico cit., p. 57.

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Angelo Bolaffi

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SCRlTII

POLITICI

aoche fatale: «Bisogna riconoscerlo, Max Weber, coo la sua filosofia dell'impegno, oon offre necessariamente un pill sicuro baluardo centro il ritorno dei barbari, II capo carismatico doveva fomire un rimedio contra il potere anonimo della burocrazia: noi abbiamo imparato a temere le promesse dei demagoghi pill delle banalita dell'organizzazione razionale-", II fenomeno del totalitarisrno e stato una terribile testimonianza degli orrori che e in grade di compiere un Fuhrer che disponga del dominio legale su un apparato burocratico. E s~ppiamo pure che la de~ocrazia ?i ~n~ societa complessa non puo Iunzionare senza una classe di professionisti della politica, di uomini che come mestiere abbiano quello di trovare, attraverso ragionevoli compromessi tra gli interessi contrapposti e Ie dif[erenti opzioni di valore, le soluzioni ~eno da~~ose ~i pr~ble~ pos~ dalla vita collettiva, Non serve che abbiano qualita carismatiche; e sufficiente che siano anirnati da spirito di servizio, Le grandi srnentite della storia ehe hanno drammaticamente earatterizzato questa seeolo che si sta ehiudendo ci hanno reso guardinghi nei confronti dei grandi disegni utopistici e diffidenti verso il facile ~)ttimi~mo alimentato d~ll: illu.s~onidel progresso. E, tuttavia, oeeorre evitare di confondere sobneta e disincanto con un atteggiamento di irresponsabile nichilismo. Ad esernpio abbiamo dovuto constatare che non e affatto vera quello ehe, invece, sernbro ovvio a Nietzsche, e cioe ehe I'idea di urnanita sia solo un inutile pregiudizio, Roma, settembre 1998
A.B.

Notizie sulla vita dell'autore .

1864 1882

Fallenstein.

Karl Emil Maximilian Weber nasce iI21 aprile a Erfurr da Max Weber, uomo politico e giurista, parlamentare al Reichstag di Berlino e da Helene

" Aron, Le tappe del pensiero sociologicocit., p. 519.

Si iscrive all'universid di Heidelberg frequentando i corsi di giurisprudenza, ma segue anche lezioni di storia, economia e teologia. Successivamente la sua vita universitaria pro segue nelle citra di Strasburgo, Berlino e Gottinga. 1889 Can una dissertazione intitolata, Zur Geschichte der HandelsgeselIschaften in Mittelalter (Storia delle societe commerciali nel medioevo) consegue il titolo di dottore in dirirto conunerciale. 1891 Dopo I'abilitazione, sempre in diri tto commerciale, conseguita con una rice rca intitolata Die romiscbe Agrargeschichte in ihrer Bedeutung fur das Staats und Priuatsrecbt (La storia agraria romana dal punta di vista del diritto pubblico e privata) inizia la sua carriera accademica. 1893 Matrimonio con Marianne Schnitger. La moglie curera dopo la morte la pubblicazione di rnolti dei suoi scrini e dedichera alla vita e all'opera del marito una monumentale biografia (Marianne Weber, Max Weber. Ein Lebensbild, J. C. B. Mohr, (Paul Siebeck), Tiibingen 1984, trad. it. II Mulino, Bologna 1995). 1896 Ottiene l'incarico di insegnamento di economia politica presso l'universita di Heidelberg. 1899 A seguito di una grave rnalartia nervosa sospende ogni impegno accademico. Numerosi viaggi e Iunghi soggiomi in Iralia, J 903 Lascia definitivamente I'insegnamento accademico, mamenendo solamente ;1 citolo di profess ore onorario. 1904-5 Pubblica Ie prime due parti di Die protestantische Ethik und der Geist des Kapitalismus (L'etica protestante e 10 spirito del capita1ismo) ed il saggio Die «Objektivitiit» sozialwissenschaJtlicher und soziopolitiscber Erkenntnis (tradotto in italiano col titolo L'«oggettivitil» delia conoscenza sociale). Viaggio negli Stati Uniti dove in occasione di un convegno di sociologia tiene una conferenza a Saint Louis. J ')07 Grazie ad una cospicua eredita, puo rinunciare alla attivita accademica e dedicarsi completamente alle sue ricerche,
XXXI

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Notizie sulla vita dell'autore

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__ SCRITTIPOLITICI

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1909 1913

Inizia a scrivere Wirtscha[t und Gesellschaft (Economia e societa) che apparira postuma nel 1922, a cura della mog\ie. .. Scrive 0 ber einige Kategonen der oerstebenden Soziologie (Su alcune

1916-9 Pubblica su\l'«Archiv flir Sozialwissenschaft und Sozialpolitik- I introduzione e il capitolo dedicato al confucianesimo e al. t_aoi~mo di _Die 1918 Seguiranno i capitoli dedicati a induismo, buddis~o e gjud~estmo a,nnco. Ottiene un incarico di insegnamento, cui successlvamente. nnunce~a, dall'universita di Vienna, citra nella quale tiene la famosa lczione dedlc<l:taal Sozislism us. Partecipa attivamcnte alia vita politica del suo paese nmanendo pcro fortemente deluso dalla mancata elezione a d~putato. Tiene a Monaco una lczione dal titolo Wissemcha[t als Beruf {Scienza come pro-

categorie della sociologic comprendente)

..

,.

Wirtscha[tsethik der Weltreligionen (L'etica delle reltglOnl. mondl<1:lI).

Principali traduzioni italiane delle opere di Weber

1919

[essione).

1920

Ritorna alia attivita accademica presso l'universita di Monaco dove II 28 gennaio, quasi UI1 anno dopo la prcccdente l~zione, ne tiene una sec<;lOda intitolata Poutik als Beruf(Politim come professlOne), c svolg.eun co,?o di storia econornica, chc sara pubblicato postumo neI1923, col malo .Wtrtschafts_geschichte. Abrifl der universa.len Sozial-u~d Wirts.cha[tsgeschzehtf!(Stona economica. Linee di stona uniuersale dell economic e della societe). II 14 giugno muore per le consegucnze di una polmonite.

L'etica protestante e in spinto del capitalismo, trad. di Piero Burresi, introduzione di Ernesto Sestan, Sansoni, Fircnze 1945 (1983). Il laooro intellettuale come professione, trad. di Antonio Giolitti, a cura di Delio Cantimori, Einaudi, Torino 1948 (1980). II metodo delle scienze storico-sociali; a cura di Pietro Rossi, Einaudi, Torino 1958 (1974). Economia e societe, a cura di Pietro Rossi, Cornunita, Milano 1961,2 voll. (1980 in 5 voll.), Saggi sull« dottrina della scienza, trad. di Antonio Roversi e Claudio Tornmasi, saggio introduttivo a cura di Antonio Roversi, Dc Donato, Bari 1980. Sociologia delle religioni, trad. di Chiara Sebastiani, Utet, Torino 1976, 2 vol!. (si veda anche l'edizionc a cura di Pietro Rossi, Cornunita, Milano 1982,2 voll.). Storia economica e sociale dell'antichita. I Rapporti agrari, trad. di Bianca Spagnuolo Vigorita, pret. di Arnalda Momigliano, Editori Riuniti, Roma 1981. Storia economica. Linee di storia uniuersale dell'economis e della soaeta, trad. di Sandro Barbera, introduzione di Carlo Trigilia, Donzelli, Roma 1993 (1995). Considerazioni intermedie. II destine dell'Occidente, a cura di Alessandro Ferrara, Armando, Roma 1995.

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l.

Lo Stato nazionale e la politica economica tedesca


1895

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SCRITfI POLITICl

Premessa.

Questa Prolusione Accadernica all'U niversita di Friburgo e sicurarnente uno dei documenti piu significativi del pensiero politico c scientifico del primo Weber. Essa fu concepita in un momenro in cui il Reich tedesco, con I'affermarsi del «comando personaledi Guglielmo II, era scosso da una grave crisi. Nell'ottobre 1894 ii cancclliere Leo von Caprivi era statu cosrretto a dimetrcrsi dopo che la sua posizione si era andata sempre piu indebolendo a causa delle critichc sollcvate dali'arisrocrazia prussiana comro ia polirica dei contratti comrncrciaii. II colpo decisive contro il cancclliere era venuto dalie dispute all'inrerno dell'clite dirigeme del Reich tcdesco e della Prussia sulla qucstioue se dovessero esserc prese nuove contrornisure per cornbattere la Socialdernocrazia, eventual mente anche a prezzo di una lirnitazione dei diritti civiii garantiti nella Costiruzione, La richiesra era sostenuta anche dai conservatori e in parte anche dai nazional-liberali prussiani, cosa che aveva molto irritate Weber. Proprio nei mesi in cui Weber lavorava alla stesura di questa prolusione venne discuss a la «Proposta contra il Sovvertimento» (Umsturzoorlege) che avrebbe dovuto prendere il pOStu della legge centro i socialisti (la proposta fu bocciata I'll maggie 1895). Per Weber questa proposta di legge era un chiaro sintomo dell'irnmaturita politica della nazione. Ma ancor di piu Weber era inquietato dal fatto che gli sforzi politici a favore di una porente politica mondiale tedesca, dopo che Bismarck alia fine degli anni ottanta aveva perso ogni interesse ad una politica coloniale, non trovavano sostegno -in ncssuno dei partiti borghesi. In particolare Ia Freisinnige Volkspartei si contrapponeva a qualsivoglia aspirazione coloniale, Weber godeva di una eccellcnte rcputazione scientifica grazie aile sue prime pubblicazioni al punto che, anchc se si era abilitato a Berlino in diritto commerciale c dirirto civile e privata romano, all'inizio di aprile de! 1894 fu nominata profcssore di econornia politics e scienza delle finanze all'Universita di Priburgo. Secondo l'uso tradizionale, il13 maggio 1895 tennc la sua Prolusione Accademica. II titulo scelto inizialrnerne era «La nazionalita nell'econornia politica», che poi fu mutato in «Lo State nazionalee Ia politica economica tcdesca». La traduzione chc qui viene prcsenrata e condorta sui teste Der Nationalstaat und die Volk5wirtschaftspolitik. Akademische Antriusrede, Akademische Vcrlagsbuchhandlung von J. c. B. Mohr (Paul Siebcck), Frciburg i.B, - Leipzig 1895, come viene riprodotto nella Max Weber Gesarntausgabe cit., Abt. I, Bd. 4 (2), pp. 541-74.

Non l'approvazione, rna Ie obiezioni che queste argomentazioni hanna incontrato presso molti ascoltatori mi hanna indotto a pubblicarle. Tanto ai collcghi specialisti come agli altri lcttori, esse diranno qualcosa di veramente nuevo solo per quanto riguarda i dettagli. Dall'occasione stessa che le ha poste in essere risulra poi il senso particolare in cui queste argomentazioni possono rivendicare l'attributo della «scicntificita», Una prolusione, infatti, offre I'opportunita per I'csposizione franca e per la giustificazione del punto di vista personale, e in quanta talc «soggcttivo», riguardo alla valutazione dei fcnomeni dell'economia politica, In considerazione del particolare mornento e della ccrchia degli ascoltatori avevo tralasciato di svolgere lc argomentazioni da p. 18 a p. 21, e inoltre durante l'csposizione a voce alcunc delle riIicssioni che compongono questo scritto possono aver assunto un'altra forma. Quanto aile considerazioni iniziali e da notare che gli eventi vengono qui esposti, com'e naturale, in modo notevolrnente semplificato rispetto alia rcalta .. Lo spazio di tempo che va dal 1871 al 1885 non presenta neHe singolc circoscrizioni e comuni della Prussia occidentale movirnenti demografici uniformi, quanto piuttosto mutamenti fortemente carattcrizzati i quali, senza eccezione, non sono affatto cosi trasparenti come gli escmpi riportati, La tendenza che si c cercato di illustrare viene contrastata in altri casi da fattori diversi. Su cio rorncro prossirnamente, in manicra piu estesa, in un altro contesto', E cvidente che i riI Evidcntcmente si trarta del piano di Weher relative a «un lavoro agrario-~tatistico piu ampio sui capitalismo agricol<l~chc pero non fu rnai rcalizzato. efr. M. Weber, Agrarstatistische und sozialpolitische Betrachtungen zur Fideikommififrage in Preu/ien, in Arcbiu fur Soziahaissen],haft und Sozialpolitik, Band 19, 1904,p. 504 (MWG 1/8).

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sultati resi possibili da queste cifre poggiano su basi piu insicure rispetto a quelli che Ie mcritorie pubblicazioni di molti allievi di Neumann' ci hanno fornito sui rapporti tra le nazionalita in Posnania c nella Prussia occidentale. Tuttavia, in mancanza di materiale adcguato dobbiamo per ora necessariamente accontentarci di cssi, tanto piu che i fenomeni posti in lucc da questi risultati ci sono a grandi linee gia noti attraverso le inchieste agrarie degJi ultimi anni. Friburgo, maggio 1895
Max Weber

La formulazione del mio tema promette molto di piu di quanto oggi io possa c voglia mantcncre, Innanzitutto mi propongo di illustrare tramite un esempio il ruolo giocato dalle differenze razziali fisiche e psichiche tra Ie nazionalita nella lotta econornica per l'esistenza, A questo vorrei aggiungere alcune riflessioni sulla condizione delle organizzazioni statali che poggiano su base nazionale - come la nostra - nell'ambito di una considerazione politico-economica, Per l'esempio in questionescelgo un cornplesso di fatti che quanto alluogo si svolgono lontano da noi, rna che da un decennio ormai hanno suscitate a piu riprese l'attenzione del pubblico; vi prego dunque di seh'Uirmi nelle marche orienta Ii del Reich, nelle piatte lando della provincia della Prussia occidentale. Quest'area unisce la pcculiarita di un terri to rio nazionale di confine ad aspre ed inusitate difFerenze di condizioni di vita economiche e sociali: e questo e proprio cio che interessa per il nostro scopo. Purtroppo, 10 dico anticipatamente, non posso fare a menu di abusare della vostra pazienza trasmettendovi una sfilza di aridi dati. La provincia racchiude nei suoi distretti di campagna contrasti di tre tipi. Innanzitutto, ci sono straordinarie differenze riguardo la qualita del terreno coltivabile: se si parte dalle zone della pianura della Vistola coltivate a barbabietola da zucchero e si arriva fino al sabbioso altopiano cassubico si rilevano differenze di valutazione dell'imposta del reddito netto che variano dalle dieci alle venti volte. Le stesse medie distrettuali oscillano tra i 4 marc hi e tre quarti e i 33 marchi e due terzi per ettaro. Inoltre esistono contraddizioni nella composizione sociale della popolazione chc coltiva questo terrene. Come in tutto il territorio orientale,
, Sono intesi i lavori di Eugcn von Bergmann, Alexis Markow e \x'ilhelm Vallentin apparsi nci Bei/rage ZUY Gesdnchtc der Beoolkcrung in Deutschland seit dem Anfangc dieses [ahrhundens cditi da F. J. Neumann (1835-1910), studioso di cconornia c di statistica,

anche qui le registrazioni ufficiali prevedono accanto al «cornune rurale» una seconda forma di unita comunale sconosciuta al Sud, e cioe i1 «distretto poderale». Nel paesaggio, dunque, risaltano tra i villaggi dei contadini le tenute dei cavalieri, Ie residenze dcgliJunker, vale a dire lc residenze degli appartcnenti a quell a classe che da la propria impronta socialc all'Est. Esse consistono in poderi signorili circondati da case coloniche ad un piano che il signore tcrriero assegna - congiuntamente ad appezzamenti di terreno e a pascoli - a braccianti giornalieri, i quali sono obbligati a !avorare tutto l'anno nel podere. La superficie della provincia c ripartita piu 0 meno a meta tra questi due tipi di unita comunalc, Ma nellc singole regioni la parte di distretto podcrale oscilla da pochi punti perccnruali fino a due terzi della superficie delle circoscrizioni catastali. Infine, all'interno di questa popolazione stratificata dal punto di vista sociale - come si c appena visto - in due categoric, si mostra il terzo contrasto: quello delle nazionalua. Anche la composizione nazionale della popolazione delle singole unita comunali muta a seconda della regione. E questa la differenziazione che ci interessa. Innanzirutto, piu ci si avvicina ai confini piu aumenta - corn'e naturale -la quota di polacchi, Tale quota, pero, aumenta ulteriormente, come mostra ogni mappa linguistica, con il calare della qualita del terreno coltivabile. A tutta prima - e non complctamcnte a torto -, si vorra spiegare questa fatto dal punto di vista storico attraverso la rnodalita dell' occupazione tedesca che in pri mo luogo interesse la fertile vallata della Vistola. Sc pcro ci si spinge oltrc fino a chiederci quali strati sociali sono nel territorio i rappresentanti dei tedeschi e dei polacchi, allora le cifre dell'ultimo - fino a questo rnornento - censirnento pubblicato' dcl1885 ci danno un quadro stupefaccntc. A partire da questa rilevamento non e certo possibile desumere direttamente 1a composizione nazionale dei cornuni; 10 si puo fare pero in via indiretta - se ci accontentiarno di una correttezza solo approssimativa delle cifre - attraverso il termine medio della confessione religiosa, che all'interno dell'ambito nazionale misto da noi preso in esame coincide, con un rninimo scarto percentuale, con la nazionalita. Se separiamo le categoric cconomichc dei villaggi di contadini c delle tenure dei cavalicri ncllc singole regioni, idcntificandole, altrettanto imprecisamente, con le unita dei comuni ruraIi' oppure dei distretti poderali, allora si mostra che esse stanno di volta in volta reciprocamente contrapposte nella lora composizione nazionale secondo la qualita del terreno coltivabile: nelle circoscrizioni catastali IertiIi i cattolici, ovvero ipolacchi, sono relativamente prevalenti nelle tenute,
\ Gemeindelexicon, Berlin, 1887 [n.d.A.]. + Per rilevare la composizione sociale conviene basarsi sulla suddivisione amrninistrativa piut10\10 che sulla distribuzione delle aziende, In pianura non sono rare le aziende agrarie padronali <otto i ccnto cttari, come sull'altopiano le azicnde contadinc sopra i ducccnto ettari [n.d.A.].

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e gli evangelici, vale a dire i tedescbi, sono relativamente prevalenti nei oillaggi; mentre avviene il contrario nelle circoscrizioni catastali con terreno scadente. Per esempio, se rnettiamo insieme ie circoscrizioni catastali con un reddito medio al netto delle imposte al di sotto dei cinque marchi per etta~o, allora troviamo che nei villaggi e evangelico solo iI35,5% degli abitan~l e nelle tenute il 50,2%; se invece si prendono i gruppi circoscriziona~l c~e. abbrac~iano un reddito medio al netto delle imposte da dieci a quindici marchi per ettaro, allora gli evangelici nei villaggi rappresentano il 60,7%, ~ent:e nelle tenure solo i142,1 %. Come mai? Perche i polacchi occupano In pianura le tenure e negli altopiani i villaggi? Un fatto baiza subito agli occhi: i polacchi hanno la tendenza a raccogliersi nello strato economicamente e socialmente piu basso della popolazione. Sui terreni di buona qual ira, soprattutto nella pianura della Vistola, il contadino e scmpre stato superiore, per quanto riguarda il tenore di vita, al bracciante giornaliero; mentrc sui terreni di cattiva qualita, che potevano essere am~i~istra.ti razionalrnentc solo come grande proprieta, il podere dci cavaben. era. 11. nudeo. d<;llac~ltura c ~h~nquedella popolazione tedesca; in quei territori, I poven piccoli contadini hanno ancor oggi un tenore di vita in[eriore ai braccianti giornalieri del pod ere. Se non 10 sapessimo, a farcelo supporre sarebbe la classificazione della popolazione in base all 'era. Iniatri, re~ativa~e~te ai.villaggi, ~e si sale d.al.lapi~nura ai crinali, la pcrcentuale del bambini al di sotto del quattordici anrn sale, mentre cala man mano la qualita del terreno, dal35-36% fino a140% c addirittura al41 %. e se si confro~ta. questa dato con quello relative alle ten ute, allora si ved~ come ne!la .plao~ra la percentualc dei bambini risulta maggiore rispetto a quella del vlllagp:I,.cres,:e man mana chc aumenta I'altitudine, rna piu lentamente che n~l :lllag~, e comunque restando sugli stessi altopiani inferiore ri~ spetto at villaggi, II gra~d~ numero dei bambini, qui come ovunque, e correlato a! basso tenore di vita che soffoca ogni considerazione di previdcnza per II futuro. Culrura economica, relativa altezza del tenore di vita e germanesimo sono, nella Prussia occidentale, una cosa sola. Eppure lc due nazionalita competono da secoli sullo stesso terreno facendo forza essenzialmente su uguali possibilita, AHora, su cosa si fonda questa separazione? Si e subito tentati di credere ad una differenza ~ determinata da diverse qualita razziali sia fisiche che psichiche ~ della capacite di adattamento delle due nazionalita alle diverse condizioni di vita economiche e sociali, E .in cffetti e proprio questa la causa; la prova di cio sta nella te?den~: che viene ~ll~ luce nello spostamento della popolazione e delle. nazionalita, : c~e lascia intendere, al tempo stesso, quanto sia fatale la diversa capacita di adattamcnto per il germanesimo in Oriente. . Tuttavi.a, pc: ~tudiare i movimenti demografici nei singoli comuni abbiarno a disposizione per la comparazione solo i dati che vanno dal1871

al1885, e questi dati ci permettono di scorgere in modo indistinto l'inizio di uno sviluppo che da allora, secondo quanto sappiamo, prosegue rafforzato e in modo eccezionale. Oltre a cia, la chiarezza dei nurneri cerro soffre, corn'e naturale, da un lato per l'identificazione obbligata, rna non del tutto esatta, di conlessione religiosa e nazionalita, dall'altro della suddivisione arnministrativa e della stratificazione socia le, Tuttavia, possiamo vedere con sufficiente chiarezza cia che ci interessa. La popolazione contadina della provincia, come in generale quella di gran parte dell 'Oriente, ha evidenziato durante l'arco temporale che va dal 1880 al 1885 una tendenza al calo: nella Prussia occidentale la popolazione contadina ammontava a 12700 unita, Mentre la popolazione del Reich era aumentata di circa il tre e mezzo per cento, quella contadina era diminuita dell'uno e un quarto per cento. Anche questo fenomeno tuttavia, come quelli finora presi in esarne, presenta un andamento irregolare: in alcune circoscrizioni catastaIi, infatti, si rileva una crescita della popolazione contadina. E, in vero, il modo in cui cia avviene, e assai peculiare. Se prendiamo in considerazione innanzitutto Ie diverse qual ita del terreno, allora tutti saranno portati a credere che il calo si sia registrato soprattutto nelle zone caratterizzate dai tcrrcni peggiori, dove sotto la pressione del ribasso dei prezzi il margine di tolleranza alimentare dovette diventare troppo stretto. Se si guardano lc cifre pcro, ci si accorge che in realta c avvcnuto Yopposto, Proprio alcune delle migliori circoscrizioni catastali, 5tuhm e Marienwerder per esempio, con un reddi to medio netto di circa 15-17 marchi, prcsenta vano la decrescita piu elevata, pari al 7-8%; rnentre sull'altopiano le circoscrizioni catastali di Konitz e Tuchel, con un reddito netto di 5-6 marchi, hanno fatto registrare I'incremento piu forte, costante gia dal 1871. Si cerca una spiegazione e ci si chiede innanzitutto quali siano gIi strati sociali all'origine di quel calo, c quali invccc abbiano beneficiate di questa crcscita, Se prendiamo in esame le circoscrizioni catastali nelle quali i numeri evidenziano una forte diminuzionc: Stuhm, Marienwerder, Rosenberg, ci accorgiamo che quelle sono, senza eccezione, circoscrizioni catastali nelle quali domina incontrastata la grande propriets, e se consideriarno poi i distretti poderali dell'intera provincia nel loro insieme, allora quasi i tre quarti della diminuzione della popolazione contadina, oltre 9000 unita, ri~ guarda loro, anchc se ne! 1880, sulla stessa superficie, essi annovcravano comunque una popolazione inferiore di circa due terzi rispetto ai villaggi. La loro popolazionc c diminuita, dunque, di circa il tre e tre quarti per cento. Ma anche all'interno delle tenute questo calo e ripartito, ancora una volta, in modo diverso. Infatti, almeno in parte, si e verificata anche una crescita; e se si analizzano Ie regioni che presentano un forte calo della popolazione poderale, si vede chc proprio Ie tenure sorte su terreni di buona qualita hanno subito una flessione particolarmente forte.
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Invece la cresata della popolazione che si verificata sui terreni seaden~ degli al.topia.ni.e tor~ata prevalentemenre a profitto dei villaggi, e in particolare di quer vlllaggl sorti su terrcm scadenti, conrrariamente ai viiIaggi della pianura, La tendenza dunque e di calo dei braccianti nelle tenute con terreni migliori e di crescita dei contadini sui terreni scadenti. Di che cosa effettivamente si tratti e come cia sia da chiarire, diventa alla fine chiaro se anche qui ci si chiede come si comportano le nazionalita rispetto a questi sposramenti. Nella prima meta del secolo, i polacchi nell'Est sernbravano essere lentamente e in maniera costante spinti indietro, ma dagli anni sessanta, com'e noto, altrettanto lentamente e in maniera costante, essi stanno avanzando nuovarnente, Per quanto concerne la Prussia occidentale i censimenti linguistici - malgrado le carenze che Ii caratterizzano - mostrano tutto cio nel modo pill chiaro, Ora, 10 spostamento di un confine di nazionalita si attua in due modi assai diversi tra lora. In un primo caso, nell' ambito di una regione mista dal punto di vista della nazionalira la lingua e i costurni della maggioranza vengono grad ual mente irnposti alle rninoranze nazionali al fine di «assorbirle». Questo fenomeno e presente in Oriente e si attua in modo statisticamente documentabile tra i tedeschi di confessione cattolica. In questo caso, il vincolo religiose pill forte del vincolo nazionale; reminiscenze del KulturkampJ e mancanza di un clero educate alIa tedesca concorrono a far perdere i cattolici alla cornunita culturale nazionalc, Per noi, tuttavia, e pill importante e interessante, la seconda forma attravcrso cui si attua 10 spostamento di nazionalitr, e cioe l'emarginaz.wr:e economica. Questo il nostro caso, Se si esarninano gli spostamenn di perccntuale delle confessioni religiose nellc unita comunaIi rurali dal 1871 al 1885, si evidenzia che la diminuzione dei braccianti giornalieri va regolarmente di pari passe con una relativa dirninuzione del p~otesta~te~i~o in pianura, c la c~escita della popolazionc nei villaggi sugh altopiani e legata ad una relativa crescita del cattoliccsirno', Sono so-

prattutto i braccianti tedeschi che emigrano dalle regioni piil elevate dal punta di vista culturale; mentre i contadini polacchi aurnentano sopratuato mile regioni caratterizzate da un basso lioello culturale,
Entrambi i processi, pero, la diminuzione da una parte e l'aumento d~ll'.altra, sono riconduci~ili in ultima istanza ad un solo motive: Ie infenon pretese per quanta rzguarda if tenore di vita - di carattere materiale
, ~d escmpio i distretti podera.li dell.,. circoscrizionc Ji Stuhrn nel pcriodo 1871.1885 feccY':' cal" della popolazione d, CI rc~ ,] 6,~%; la p~rccntua!e dci protcstami nella popolazione ~fls!lana scesc d.al 33,4 al 31,3%. I viliaggi della circoscrizione di Kanitz c di Tuchel fceero reglstrare entrambi un aurncnto deJl'8%; la percentualc dci cattolici sal, daJ1'84 7% a1l"86% [n.d.A.]. ,

per un verso, ideale per l'altro -, proprie per natura 0 fatte proprie nel corso della sua storia dalla razza slava,le hanno permesso di vincere. Perche i braccianti giornalieri tedeschi emigrano? Non ci sono rnotivi materiali: I' ernigrazione, infatti, non interessa regioni con bassi livelli di salario ne viene intrapresa da categorie di lavoratori mal pagate: poche situazioni, iniatti, sono piu sicure, dal punto di vista materiale, di quella di un Instmann' delle tenute oricntali, Non puo essere neppure il tanto evocato desiderio per i piaceri della grande citra. Tale desiderio e tutt'al pill motivo per il girovagare disordinato delle giovani generazioni, non cerro per l'emigrazione di anziane famiglie di braccianti, E perche questa smania si manifesta proprio qui, tra la gente che vive dove domina la grande proprieta terri era ? Perche possiamo provare che r esodo dei braccianti giornalieri cala quanto piu i1 villaggia di contadini domina la fisionomia del paesaggio? Per questa: tra i complcssi di podcri delloro paese natale per i braccianti giornalieri possono esserci soltanto padroni e schiavi, e per i loro discendenti piu lontani c'e solo la prospettiva di accogliere l'appel10 della campana del podere per recarsi a sgobbare su un terreno altrui, Nell'irnpcto confuso e solo in parte consapevole chc spinge verso paesi lontani si nasconde un elemcnto di idealismo primitive. Chi non sa comprenderlo, non sa cosa sia il fascino della liberta. Oggigiorno, in eHetti, raramente iI suo spirito ci tocca nella tranquillita delle biblioteche. Gli ideali ingenuamente libertari della nostra prima gioventu sono scomparsi, e alcuni di noi sono diventati prematuramente vecchi e - orrnai troppo assennati - credono che uno degli impulsi pi II naturali dell' animo u mana sia stato sepolto dalle forrnu1c stantie di una visione politica ed economica sulla via del trarnonto", Si tratta, dunque, di un processo di psicologia di massa: i lavoratori agricoli tedeschi non sono pili in grado di adattarsi aIle condizioni di vita soaale della lora patria, Quanta alIa loro «autocoscicnza», i resoconti dei padroni poderali che ci arrivano dalla Prussia occidentale ce ne parlano con ramrnarico. Scompare il vecchio e patriarcale rapporto di dipendenza feudale che legava irnrnediatamente il bracciante giomaliero agli interessi di produzione trasformandolo in piccolo coltivatore, II !avoro stagionale nei distretti dove si coltivano Ie barbabietole richiede lavoratori stagionali e salario in denaro. Si profila dunque per questi lavoratori un'esistenza puramente proletaria, rna scnza la possibilita di quel vigoroso slancio verso l'indipendenza cconomica che il proletariate industriale raccolto nelle citra realizza con I'autocoscienza. Rassegnarsi a queste condizioni di esi• Lo Instmann c]a Figura tradizionale del sistema agrario degl; Junker: si tratta di un contadino che non possicdc terrene proprio e ehe vicne impiegato in u~ poder~: r Qui Weber fa riicrimento alia dottrina liberalc a que! tempo In dfem III regressa quanto ad importanza, c in particolarc alla dottrina dcllibero scambio.

ro re~IStrarc

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stenza 10 possono fare meglio colora i quali subentrano ai tedeschi, e cioe i lavoratori migranti polacchi, vere carovane di nomadi che, reclutate da agenti in Russia, arrivano all'inizio dell'anno a migliaia ai confini per poi emigrare nuovarnente in autunno. Dapprima vengono chiarnati per la coltivazione delle barbabietole da zucchero, che trasforrna l'attivita agricola in un lavoro stagionale; poi soprattutto perche in questo modo si risparmia in abitazioni per i lavoratori, in assistenza per i poveri, in obblighi sociali, e inoltre perche - essendo impiegati precariamente in quanto stranieri - sono in balia del padrone. L'agonia economica dei vecchiJunker prussiani si attua attraverso questi Ienomeni concornitanti. Al posto del proprietario terriero che dirigeva l'impresa in modo patriarcale subentra, nelle tenute dove si coltivano Ie barbabietole da zucchero, una classe di commercianti industriali; sull'altopiano, sotto la pressione della difficile situazione agricola, la superficie dei poderi si sgretola dall'esterno e, in margine a cio, sorgono colonie di fittavoli e piccoli contadini. Scornpaiono i fondamenti economici di potere dell' antic a nobilta terriera, che diventa percio qualcosa di diverso da quanta era un tempo. E perche sono i contadini polacchi a guadagnare terreno? Per la loro supcriore intelligenza economica 0 per fa disponibilita di capitali? L'esatto contrario, piuttosto, In un clima e su un terrcno che, accanto all'allevamcnto estcnsivo, perrnettc essenzialmente la produzione di ccrcali e patate, meno di tutti e minacciato dai rovesci del mercato colui il quale porta i suoi prodotti laddove essi vengono in minor misura svalutati dalla caduta dei prezzi, e cioc nel suo stomaco; vale a dire chi produce per il proprio fabbisogno. E ancora, c Favorite chi puo ridurre al minimo il proprio fabbisogno e non avanza grosse pretese, ne fisiche ne spirituali, per quanta concernc il tenore di vita. II piccolo coltivatore polacca dell'Oriente e un tipo che s'allontana di molto dalla piccola e operosa condizione di contadino, che voi qui nella ricca pianura del Reno vedete collegata aile citra mediante la coltivazione di prodotti agricoli destinati aHa vendita c aile colture ortofrutticole. II piccolo contadino polacco guadagna terreno perche cgli in un certo senso divora l'crba da terra, e questa non contra, quanto piuttosto a causa delle sue basse condizioni di vita fisiche e spirituali, Quello che noi vediamo attuarsi sernbra essere aHora un processo di selezione. Entrambe le nazionalita sono da lungo tempo poste nelle stesse condizioni di esistenza, La conseguenza non e stata - come vuole il rnaterialisrno volgare - l'assunzione delle stesse caratteristiche fisiche e psichiche, ma il cedere dell'una nei confronti dell'altra, e vittoriosa risul[a cosl qudla nazionalira che possiede la maggiore capacita di adattamento aIle condizioni di vita economiche c sociali cntro Ie quali si trova . . a Vlvere.
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Sernbra che questa stessa diversa capacita di adattarnento questi popoli se la portino in se come un'entita fissa, la quale potra Forse modificarsi nel corso di processi di selezione lunghi generazioni COSl come puo essere nata nei millenni, rna per quanto riguarda il presente essa e un elemento con il quale noi dobbiamo fare i conti", Non sempre - 10 vediamo -la selezione, come pensano i nostri ottirnisti, ncl libero gioco delle forze si sposta a favore della nazionalita pili sviluppata 0 dotata dal punto di vista economico. La storia umana conosee la vittoria di alcuni tipi meno evoluti di urnanita e l'estinguersi di altissime fioriture dello spirito e della vita interiore, nel momento in cui la comunita umana, che ne era portatrice, perse la capac ita. di adattamento aile sue condizioni di vita, sia a causa della sua organizzazione sociale sia a causa delle sue caratteristiche razziali. Nel nostro casu si tratta della trasformazione delle forme agrarie di impresa e della violenta crisi dell'agricoltura, la quale avvantaggia la nazionalita che sta pili in basso nello sviluppo economico. Parallelamentc e unitariamcnte agiscono la coltura potenziata della barbabietola e la scarsa redditivita cornmerciale della produzione di cereali: la prima e d'aiuto ai lavoratori stagionali polacchi, la seconda ai piccoli coitivatori polacchi. Se guardiamo con uno sguardo retrospettivo i fatti fin qui presi in esame, rni scopro del tutto incapace, e 10 confesso volcntieri, di sviluppare teoreticamente la portata dei punti di vista generali che sono probabilmente da desumere da quanta finora detto, Non oso neppure affrontarc la questione infinitamente complicata, e pcr il momento di certo insolubile,
• E appena il caso di far notarc chc Ie controversic tipiche delle scicnzc na~ral; sulla portata del principia di selczione, soprattutto l'uso Sch71tifico-naturale del concetto di «addestramcntoe tune le trattazioni che si collegano a cio in questambito a me estraneo, sono irrilcvanti per le notazioni sopra csp()s(e. 11conceuo di «selezionc- C oggi patrirnonio co~une quanto prcssaeoco ripotesi eliocentrica c l'idea di «addcstramento» dell'uomo compare g.a nello Stato platonico lPlarone, La Repubblica; 459,,·461e], Entrambi i concerti, pcr c;s~mpio,son~ gia stat~,usati da F. A. Lange [1828-1875] nella sua Arbeiter[rage [Questione operaia] c p~r. noi sono gla da lungo tempo cos. familiari che un fraintcndimenro del loro scnso non e possibile per nessuno chc conosca la nostra letteratura. Pi" diffieile appare la questionc di scoprire fino a che punto ricevano valore duraturo i tentativi pill rccenti, rnessi in atto dagli antropologi - ingegnosi, rna assai discutibili per il rnetodo e per gli dlettivi risultati, c SCnZadubbio totalrnente fuori strada per alcunc esage~azio~ -, di estendere ~l significato ~d punt" ~i v!sta d.::lIa.selezione nel scnso di Darwin e dl Weismann anche alla nccrca econormca. Tuttavia gh scrim di O. Ammon. per cscmpio, (D,e naliirliche Auslese beim M,,?schen, J?ic GesellschaflS:)Ydnu.ng u;nd ihre !U)~iirlichen Gnmdlagen [La selezione naturale dell uomo, L ordinamento sociale e I ,UOljondam.entl [,1) meritano ad ogni modo pill atrcnzione di quanta ricevano, malgrado tutte 1c Tlse,:,""che Sl

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POSS(>Oo av~,:zare su di ess;. V.n ~rrore (i1'.;eodd.1a1!laggio~parte dei contri?uti offcrtI. dal versante ,cientlfleo-naturale al chJanmcnto dl questtoru propne della nostr~ SCIen7.a conSlstc ~dla dannosa arnbizione di volcr prima di ogni altra c.osa ~confutare~ il sociaiIsrno: Ne:llo ~~lo dl voler raggiungere .quest? sc~po si passa, i~volontanamente, dalla presunta -reona sc,cnt,f,co-naturale~ all'apoiogla dell ordlllamcnto soclale [n.d.A.].

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di dove stia il confine della variabilita delle caratteristiche fisiche e psichiche di una popolazione sotto l'influsso di determinate condizioni di vita, Tutti, invece, prima di ogni altra cosa, si chicdono [rancamente che cosa si possa effertivamente fare in questa situazione, Perrnettetemi, pero, di tralasciare di soffermarmi piii diffusamente su tale questione, e di accennare brevemcnte alle due esigcnze da pone, a mio avviso, dal punta di vista del germanesimo e che in effetti vengono poste con crescente unanimita, La prima e la chiusura del confine orientale", Essa fu realizzata sotto il principe Bismarck", rna dopo il suo ritiro nel 1890 e stata di nuovo abrogata; si proibi agli stranieri un insediamento duraturo, essi pero furono accettati come lavoratori migranti", Un grande proprietario terriero «con coscienza di classe», allora ai vertici della Prussia, li esc1use nell'interesse del mantenirnento della nostra nazionalita, e l'odiato oppositore degli agrari" Ii accerto nell'intercsse dei grandi proprietari tcrrieri che soli traggono vantaggio dal loro arrivo, In tal modo si mostra come non sempre «il punta di vista economico di classc» decide nclle questioni di politica econornica: nella Fattispecie, il fatto che il timone dello Stato sia passato da una rnano forte ad una piu debole c risultato deterrninante. L'altra esigenza da propugnarc e, da un lata, l'acquisto sistematico di terrcno da parte dello Stato, mirante all'estensione del posscsso demaniale, c, dall'altro, 1a colonizzazionc sistematica dci cantadini tedeschi su terrcni adatti, soprattutto su terrcni demaniali adarti. Grandi impresc mantenute solo a spese del germancsimo, dal punto di vista della nazi one sono degne di andare a fonda, e lasciarle a sc stesse significa - mentre e in atto la progressiva parcellizzazione della terra - perrnettere il sorgere di colonie slave ridotte alla fame e incapaci di mantenersi. E rrasferire parti significative del terreno orientale nelle mani dello Stato non ha come unico effetto l'inibizione della marea slava, rna anche qucllo di fermare la critica annichilente che i proprietari terrieri stessi fanno at persistere della loro proprieta privata attraverso la richiesta di diminuire il loro rischio e Ia responsabilita personale nei riguardi della loro proprieta - illoro unico rnotivo di giustificazionc - sia
, A chiedere 14chiusura del confine orientale al fine di prOleggere il gcrmanesimo era stata la Lcga panoermanica (Alldetmcbcr Verband) - a cui, tra l'altro, V:'cber aveva aderito dall893 - nel corso delfa sua prima assemblca generate tenutasi ncl1894. "Nel1885 i polacchi di provenienza russ a e galiziana furono espulsi dalle province di confine prussiane e furono ehiusi i confini; solo ai frontalieri era permesso illavoro agrieolo temporaneo suI tcrritorio prussiano. " [detrcti dcl26 novembre e del 18 diccmbrc del 1890 resero possibilc ai polacchi di entrambi i sessi provenienti da Russia e Galizia illavoro nelle province prussiane di confine COn la (ondizione che essi di volta in I'olta lasciassero il paese tra illS novembre e ill' aprile. "Si tralta di Leo VOll Capri"i (1831-1899) che succes~e a Bismarck ncll890, Sono it suo governo furono riaperti i eonfini orientali.

attraverso la creazione di un monopolio dei cereali" sia attraverso una contribuzione annua statale di mezzo miliardo", Come ho gia detto, tuttavia, non vorrei dilungarmi su questo problema pratico della politica agraria prussiana, Piuttosto, vorrei ricollegarmi al fatto che noi consideriamo if germanesimo orientale come qualcosa che deve essere difeso e per la cui difesa deue intervenire anche la politica econornica dello Stato. II fatto che la nostra organizzazione statale sia uno Stato nazionale ci fa sentire in diritto ad avanzare questa esigenza, Ma come reagisce a cio la ritlessione econornico-politica? E forse de1l'avviso che tali giudizi di valore nazionalistici non sooo aIrro che pregiudizi, di cui essa deve liberarsi can cura at fine di poter porre ai fatti economici un lora criterio di valore, al di 1a di qualsiasi rifles so del sentirnento? E quale questo «criterio di valore» dcll'economia politica? Vorrci cercare di approfondire qucsto problema in alcune successive riflessioni,

Come abbiamo vista, anche sotto l'apparenza della «pace», la latta cconornica delle nazionalita prosegue, I braccianti tedeschi dell'Oriente non vengono cacciati dalla terra natia con una lotta aperta condotta da nemici politicamente superior]: nella lotta silenziosa c monotona della vita cconomica di ogni giorno essi soccombono di frontc ad una razza a loro
"Weher si riteriscc alia mozionc presentata per Ia prima volta nel 1894 dal deputato censervarorc Hans Wilhelm Alexander Kanitz per [a crcazione di un monopolio statale per iI commercio dei cercali. " Questa richiesta vicne avanzata all'intcrno della stcsso conresto anche dal prof. Schmoller nel suoJabrbuch. In cffeni, quclla parte della classc dei grandi proprietari terrier] - il cui rnantenimento in qualita di conduttori di aziendc agricolc C di grande valore per 10 Stato - dovrebhe esserc sostenuta solo come affittuaria di terreru dernaniali c non come proprietaria, 10 comunque sono dell' avvi~o ch~ l'acquisto di terreni ,ab,bia un, scnso duraturo solo in ~o,lI~gamen,to organico con una colonizzazionc di rerreru demaniali adatti; che vcnga effetruato, croe, In marnera talc ehe ,una parte del terrene orientale passi nclle mani dcllo Stato c che quindi si provveda, con crediti statali, a rnigliorarla radicalrnentc, La difficolra con la quale dcve lottare la Commissione per l'inscdiarnento consiste ncl [atto - a prcscinderc daU'aggravio del «dopo cura» a carico dei coloni diventati possessori, i quali nonostantc le 10m richieste di moratoria sarcbbero assoggertati, dopo un po' di tempo, al fisco abituale assai poto tenere - che i poderi acquistari migliorcrcbbero decisarnente sc venissero assegnati per migliorie, magari solo un deccnnio, agli affittuari dcmaniali, Ora la bonifica deve per forza esserc condotta alia svelta e con grandi perdite seguendo la procedura amrninistrativa, rnentrc di sicuro nurnerosi terreni demaniali sarcbbero stati adatti per un'irnmcdiata colonizzazionc, La lentczza della procedura, provocata da queste difficolrs, non giustifica ccrtarnente il giudizio di Hans Ddbriick, espresso nei suoi diversi e noti anicoli apparsi nei P~eufiischeJabrbucha, sull'cffc!to politico·nazionale del provvedimento, Pure il calcolo meccanieo fatto tramite il confronto del numero di nuovi poderi rurali con it numero dei podcri polacchi, non d~m,,~t,ra assoluta.m:'ntc ,:ulla a .ch~u,ngue abbia considerate; suI posta I'~)pera cul.turale della eolonlzzazllme; poehl vlllagg.., eostttu!tl Cla~cuno da una d077.111adi poden tedeschI, gnmallizzan(J, all'occa,ione, parecchie miglia quadrate, presupponendo naturalmente che I'ondata prolctaria dell' Est venga arginata, e che non si rompa il fondo alIa bone da cui si attin\ic Iasciando per il res!O semplieementc 10 spezzeltamento e Ia decadenza della grande propnetil. a l11ere,:del caso c al libcro ginco delle forze scatenate ulteriormente dallc leggi sulla proprieta a reddieo nctt(} [n,d,A.].

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inferiore, abbandonano la patria e vanno incontro ad un futuro oscuro e incerto. Non c'e alcuna pace neanche nella lotta economica per l'esistenza; solo chi prende sui serio quest'apparenza di pace, puo credere che dal grembo del futuro possa sorgere per i nostri discendenti pace e gioia di vivere, Certo sappiamo che la politic a 'economica, secondo la concezione volgare, un meditate su ricette per rendere felice il rnondo. Migliorare il «bilancio del piacere» dell'esistenza umana sarebbe, secondo questa concezione, l'unica meta comprensibile del nostro lavoro. Eppure gia l'oscura gravita del problema della popolazione ci impedisce di essere eudaimonisti, di immaginare, nascoste nel grembo del futuro, pace e felicita, e di credere che al di fuori della dura lotta dell'uomo contro l'uomo sara possibile nel corso dell'esistenza su questa terra conquistare la liberta, Certamente non esiste un lavoro di politica economica che possa poggiare su altro fondamento rispetto a quello altruistico, I frutti pero di ogni sforzo economico e politico-sociale del presente tomeranno a vantaggio, nella loro grande maggioranza, non della generazione odiema, ma di quelle chc verranno. II nostro lavoro, se dcve mantenere un senso, e e puo voler essere soltanto previdenza per il futuro, per i nostri discen den ti. Non puo neppure darsi tuttavia nessun lavoro di politica economica sulla base di ottimistichc spcranze di felicita. Centro il sogno della pace e della Ielicita umana sulla porta del futuro sconosciuto della storia sta scritto: lasciate ogni spe ran za' \. Non come si troueranno gli uomini del futuro, bcnsi come saranno 1a questione che ci spinge a pens are al di Ia del vincolo della nostra generazionc e che in verita sta anche alla base di ogni lavoro di politica economica. Noi non vorremmo alimentare il benessere degli uornini, quanta piuttosto quelle qualita allc quali associamo la sensazione chc creino 1a grandezza umana e la nobilta della nostra natura. Nell'economia politica si sono considerati di volta in volta come criteri di valore - oppure Ii si sono ingenuamente identificati - il problema teenico-econornico della produzione dei beni e it problema della distribuzione dei beni, vale a dire della «giustizia sociale». Al di Ia di essi si sempre affermata, in parte inconsapevolmente e tuttavia sempre in modo deterrninante, la consapevolezza che una scienza dell'uomo, qual l'economia politica, si interroghi soprattutto sulla qualita degli uomini che vengono cresciuri attraverso quelle determinate condizioni di esistenza economiche e sociali. Bisogna a questo punto guardarsi da un'illusione. L'cconomia politica in quanta scienza esplicativa ed analitica internazionale, ma non appena tocca giudizi di valore essa vincolata a quell'impronta dell'umanita che troviamo nel nostro esscrc pill proprio. Essa 10

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Dante, Dioina commedia, Inf.

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9, in italiano net testo. 16

in massimo grade proprio quando crediarno di essere definitivarnente usciti dalla nostra pelle. E - per usare un'immagine alquanto fantastica se noi fossimo in grade dopo millenni di uscire daIla tomba, sarebbero le lontane tracce del nostro essere quelle che ricercherernrno sui vo Ito delle generazioni future. Anche inostri pill alti ed uitimi ideali terreni sono mutevoli e transeunti. Non possiamo volerli imporre al futuro. Ma possiarno volere che in futuro coloro che verranno riconoscano nella nostra natura quell a dei loro antenati. Noi, con il nostro lavoro e il nostro modo di fare, vogliamo essere gli antenati delle generazioni future. Pertanto Ia politica economica di un'organizzazione statale tedesca, proprio come il criterio di valore del teo rico tedesco di economia politica, possono essere solo tedeschi. E per il teorico di cconomia politic a forse cambiato qualcosa da quando 10 sviluppo econornico al di Ia dei confini nazionali ha iniziato a produrre una vasta comunita economic a delle nazioni? Da allora il criterio di giudizio «nazionalistico» c I' «egoismo nazioriale» nell'ambito della politica economica sono da buttare nel ferro vecchio? E la lotta per l'autodeterrninazione cconornica, per la propria moglie e per il proprio figlio non e stata pill considerata da quando la famiglia ha smesso i panni delle sue funzioni di un tempo in quanto cornunita di produzione, ed stata collocata nell'ambito della comunita politico-economica? Noi sappiarno chc non COSt: questa lotta ha assunto altre forme, forme di cui ci si dovrebbe chiedere se siano da vedcrc come una mitigazione e non piuttosto come un'interiorizzazionc ed acutizzazione della lotta. Anche 1a cornunita politico-cconomica allora e soltanto un'altra forma della lotta che oppone vicendevolmente Ie nazioni, ed essa non ha certo mitigato la lotta per l'affermazionc della propria cultura, bensi I'ha aggravata, perche chiama in causa interessi matcriali nel grembo stesso della nazione come alleati contra il suo futuro. Non pace e felicita dobbiamo consegnare ai nostri discendenti alfinche Ie portino con se ncl loro cammino, rna I'eterna lotta per it mantenimcnto e l'esaltazione della nostra specificita nazionale. E a noi non consentito fare nostra l'ottirnistica speranza che con 10 spiegamento pill arnpio possibile della cultura cconornica il nostro lavoro si sia compiuto, e chc quindi la sclezione nella libera e «pacifica» lotta econornica possa portare di per se la vittoria del tipo pill sviluppato. I nostri discendenti ci chiameranno alia nostra responsabilita davanti alIa storia non tanto per il tipo di organizzazione politico-econornica che trarnanderemo loro, bensl per la misura dello spazio di movimento che noi avremo conquistato nel mondo per lasciarglielo in eredita, In ultima istanza sono lotte per 1a potenza anche i processi di sviluppo econornico e gli interessi di potenza della nazione, dove essi sono posti in

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questione, sono gli intcressi ultimi e decisivi, al servizio dei quali deve porsi la politica economica della nazione; la scienza della politica economica una scienza politica. Essa dunque una ancella della politica, rna non della politica di ogni giorno propria di chi di volta in volta comanda, governanti 0 classi di potere, quanto piuttosto dei duraturi interessi di politica di potenza della nazione. E 10 State nazionale non per noi un qualcosa di indeterminate che si crede di porre tanto in alto quanto piu si avvolge la sua esscnza in una mistica oscurita, bensi I'organizzazione di tcrrena potenza della nazione. E in questa Stato nazionale il criterio ultimo di valore, anche in una considerazione politico-economica, per noi la «ragion di State», Essa non significa, come ritiene un bizzarro fraintendimento, «aiuto da parte dello Stato» anziche «aiutarsi da sc» 1", regolamentazione statale della vita economica anziche libero gioco delle forze cconorniche; noi con questa formula vogliamo sostenere I'esigenza che per le questioni della politica economica tedesca - c, tra le altrc, anche quclla che riguarda se e in che misura 10 Stato debba intervenire nella vita economica oppure, al contrario, se e quando 10 Stato debba lasciare libcrc Ie forze cconornichc della nazione di dispiegarsi liberamente e abbattcrc le loro barriere - l'ultima c decisiva risoluzionc, in ogni singolo caso, spetti scnz'altro agli interessi di potcre economici e politici della nostra nazione c del suo rappresentante, vale a dire 10 Stato nazionale tedesco.

[Era forse superfluo richiamarc alia memoria queste apparenti ovvieta? E doveva esscre proprio un giovane rapprescntame delle scienze economiche a ricordarle? 10 non 10 credo, sembra infatti che proprio la nostra gcnerazione non di rado pcrda di vista assai facilmente questi sernplicissimi fondamenti del giudizio. Noi siamo testimoni di come l'intercsse della nostra generazione per lc questioni alla base della nostra scienza cresca in misura insospettata. Osserviamo che in tutti i settori il punto di vista economico sta guadagnando terreno, La politic a sociale al posto della politica, le relazioni economiche di potcnza al posto delle relazioni di diritto, la storia della civilta e la storia economica al posto della storia politic a occupano sempre piu un posto centrale in ogni analisi. In opere eccellenti dei nostri colleghi storici vediamo oggi, laddove un tempo si raccontavano le azioni di guerra dei nostri avi, il mostro del «rnatriarcato» occupare sempre piu spazio, rnentrc 1a sconfitta degli Unni ai Campi Catalau" Staalshi/fe e Selbslhilfe erano concerti polirico-economici dibatturi negli anni scssanta del X IX sccolo, L' «aiutarsi da SC'" era sostenuto dalla parte liberale, soprattutto ncllc tesi di Hermann Schulzc-Dclitzsch. 11suo avversario c sostcnitore dell' «aiuto da parte dello Srato» era i nvccc Fer.Ii ".>TId Lassallc,

nici viene confinata in poche righe". La giurisprudenza credeva di peter definire l'autocompiacimcnto di uno dei nostri teorici piu ricchi di spirito come uno dei segni «deli'asservimento all'eeonomia nazionale-". Ed una cosa certarnente vera: anche nella giurisprudenza entrata la prospcttiva econornica; perfino nel suo intimo, nei rnanuali dei pandettisti comincia a far capolino sommessamente qua e 1110 spirito econornico. E nelle sentenze dei tribunali troviamo non di rado, al posto dei concerti giuridici rivelatisi inadcguati, i cosiddetti «punti di vista econornici». In breve - per usare l'espressione, che voleva essere in parte di rimprovero, di un collega giurista - noi siamo «diventati di rnoda». Un modo di vedere che si apre la strada in una maniera cosi sicura di se rischia di cadere in certc illusioni 0 di sopravvalutare la portata dei propri punti di vista - una sopravvalutazione in una direzione ben determinata. Come l'arnpliarsi dell'ambito su cui cimentare Ia ricerca filosafica - che si evince esternamente dal fatto che oggi spesso troviamo Ie vecchie cattedre di filosofia occupate, per esempio, da illustri fisiologi - ha generato spesso, tra noi profani, l'opinione chc Ie antiche domande sull'cssenza del conoscere umano non costituiscano piu i problerni ultimi e centra li della filosofia; COS1 nelle teste della giovane generazione si formata 1a persuasione che, grazie al lavoro della scienza economica nazionale, non solo la conoscenza dell'cssenza delle comunita umane si sia grandemente estesa, rna chc anche il criteria, in base al quale noi in ultima istanza valutiamo i fenomcni, si sia trastormato completamentc, come sc l'economia politica tosse nella condizione di trarre dal proprio ambito ideali proprio L'illusione ottica che mostra ideali economici 0 «sociali e politici» indipendenti, diventa senz' altro palese non appena si cerca di detcrminare sulla scorta della lctteratura della nostra scienza questi fondamenti «propri- della valutazione. Ci si para allora di frome un caos di criteri di valutazione in parte di tipo eudaimonistico, in parte di tipo etico, spesso di entrarnbi i tipi identificati in modo non chiaro. Ovunque vengono formulati con disinvoltura giudizi di valore; e una rinuncia alia valutazione dei fenomeni econornici significava cerro in effetti la rinuncia proprio di quella prcstazione che si richiedeva da noi. Non perc' la regola, rna quasi l'eccezione che il giudicante metta in chiaro agli alto ease stesso il nocciolo ultimo soggettivo dei suoi giudizi, gli ideali cioe a partire dai quali egli val uta i fatci osscrvati: manca il controllo cosciente di se, 10 scrittore non conscio delle contraddizioni interne del giudizio e, dove egli cerca di formulare in generaic il suo principio di valutazione specificamentc «econorni-

" Probabilrnente Weber allude qui a Karl Lamprecht, chc riel primo volume della SUa Deutscbe Gescbicbte trattava dcnagliatarncnrc del ruolo del «matriarcato», "E verosirnilc che Weber intenda qui il giurisra Bernhard Windseheid •

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cade in vaghe indeterminatezze, In veri til cio che noi introduciamo nell'ambito della nostra scienza non sono tipi peculiari e ottenuti in maniera autonoma, bensi vecchi tipi generici di ideali umani. Solo chi pone a fondamento della sua rice rca nient'altro che l'intercsse purarnente platonico de! tecnologo 0 chi al contrario vi pone gli interessi attuali di una classe determinata, sia cssa dominante 0 dorninata, puo ricavare dallo stesso ambito un proprio metro di misura per la valutazione personale. E dovrebbe poi essere del tutto superfJuo che proprio noi giovani delIa scuola storica tedesca poniamo sorto agli occhi queste veri til oltrcmodo semplici? Proprio noi cadiamo facilm~nte nella particolan~ illusi~ne .d~po~ terci in generale astenere dal pronunciare un nostro cosciente giudizio di valore. La conseguenza non certo, come ci si puo facilmcnte convincere, quella di restare Fedeli ad un propos ito appropriato, rna il cedere ~d istinti incontrollati, a simpatie ed antipatie, E cia che ci accade ancora PIU facilmente e che il punto dal quale noi abbiamo iniziato nell'an~lisi e nella sptegazione dei fatti politico-econornici, inconsapevolmente d~vent~ determinante anche per il nostro giudizio al riguardo. Forse propno not dovremmo guardarci ache quelle grandi qualita dei maestri vivi c .morti della nostra scuola, aile quali i maestri stessi c la scicnza devono! lor? sueccssi non si trasformino in noi in difetti, Fondamentalrnentc, bisogna anali~zare due diverse considerazioni. noi guardiamo allo sviluppo econornico dall'alto, dall'altezza della storia dell'amministrazionc dei grandi Stati tcdeschi, di cui seguiamo nella lora genesi l'amministrazionc e il comportament.o nel.Ie questio~i econornichc e sociali, diventando cosi, senza volerlo, I SUOI apologeti. (Sc per restare al nostro esempi? -I'ammir:istr~z:ione si d.eci?esse di ~hiu~ere i confini orientali, aHora nor saremmo inclini c capac! di trovare III CIO fa condusione di un complcsso sviluppo storico, ii quale - a seguito di grandi reminiscenze del passato - pone allo Stato odierno alti cornpiti nell'interesse della cura della civilta della propria nazionc; rna se questa dccisione non venisse presa, aHora per noi sarebbe piu vicina la persuasione che tali radicali interventi siano in parte inutili e in parte non piu rispondenti aile idee correnti), Oppurc: consideriamo 10 sviluppo economico piu dal basso; assistiamo a1 grande spettacolo di come dal caos dei conllitti di interesse econornici risaltino Ie lotte di ernancipazione delle classi emergenti, osserviamo come la situazione di potenza economica si sposti a loro favore, c, inconsapevolmente, prendiamo partite per questc classi che stanno emergendo, perche sono [e piir forti 0 pcrche iniziano a diventarlo, Proprio pe~ il fa~to che vincono, sembrano dimostrarci di esserc Ie rappresentanu di un tIpo di umanita «economicamente» piu elevato: la convin~ione :he la vit.toria degli elcmenti piit altamente sviluppati nella lotta S13 ovvia e ehe II
CO»,

fa potenza economica e Ia uocazione alia guida politica della nazume non


sempre

soccornbere nella lotta per l'esistenza sia sintomo di «arretratezza» domina troppo facilmente 10 storico. E ogni nuovo sintomo tra irnolti che vengono alla luce di questo spostamento di potere gli offre allora una soddisfazione, dato che conferma le sue osservazioni, rna non solo; egli infatti, in parte inconsciarnente, sente cia come un trionfo personale: la storia paga Ie cambiali che egli ha tratto su di essa. Egli osserva, senza sospettarlo, con una certa animosita Ie resistenze che ogni sviluppo trova nel suo essere; esse, senza volerlo, non gli appaiono alla stregua di semplici esiti riaturali di un' ovvia consonanza di interessi, rna in una certa misura come una rivolta contro il «giudizio della storia», COS1 come l'ha fonnulato 10 storico", La critica che dobbiamo esercitare anche nei confromi di fatti che ci appaiono come il risultato irriflesso di tendenze di sviluppo storiche, ci abbandona proprio B. dove ne abbiamo piii bisogno. Troppo vicino a noi resta comunque i1 tentativo di fonnare iI seguito del vincitore nella battaglia econornica per la potenza e di dimenticare, con questa, cbe

coincidono.]

Infatti - e can cia ci avviciniamo ad un'ulrima serie di considerazioni di carattere piu pratico-politico - su questa criterio politico di va/ore, che per noi nazionalisti economici e il solo e sovrano, valutiamo anche le classi che hanno in mana la conduzione della nazione 0 che vi aspirano, E ci interroghiamo circa La loro rnaturita politica, e cioc sui lora intendimento e sulla loro capacita di porrc di volta in volta ipermanenti interessi di potenza economici e politici della nazione al di sopra di tuttc le altre considerazioni. E un segno del favore del destine per 1a nazione se la ingenua identificazione degli intcressi della propria classe con quelli dell'intera collettivita corrisponde ai permanenti interessi di potenza di quest'ultima. E d'altro canto ci troveremmo di fronte ad una delle illusioni che si fondano sulla moderna sopravvalutazione dell' «economico», nel senso consueto della parola, ritenendo che i comuni sentimcnti politici non saprebbero sopravvivere ad una prova di resistenza con i discordanti interessi economici quotidiani, e che essi stcssi in aggiunta sarebbero so/tanto un rifles so dell'infrastruttura economica di quell a mutevole situazione di interessi, Cia si verifica approssimativarnente solo in tempi di radicale sconvolgimento sociale. Soltanto una cosa certa: nelle nazioni nelle quali la dipcndenza della fioritura cconomica dalla situazione politica di potenza non viene - come invece in Inghilterra - quotidianamente ribadita, gli istinti per questi interessi specificatamente politici non sono presenti - 0,

.!

" La mctalora del giudizio 5i trova sopranutto nella storiografia liberale del XIX sccolo, in E C. Schlosser, K. von Rotteck, G. G. Gervinus e T. Mommscn.

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per 1o meno, non di regola - nelle grandi masse della nazione che devono lottare con la necessita del giorno; tra l'altro, sarebbe ingiusto pretenderli da loro. Nei momenti decisivi, pen), in caso di guerra, anche nei loro animi traspare il significate della potcnza nazionale, e allora si mostra che 10 Stato nazionale riposa su salde fondamenta psicologiche anche presso gli ampi strati della nazi one dominati economicamente c che non affatto sol tanto una mera «sovrastruttura-, cioe l'organizzazione della classe economicarnente dorninante, Solo nei tempi normali questo istinto politico nelle masse scende sotto la soglia della coscienza, Allora funzione specifica degli strati econornicamente e politicarnente dominanti quell a di essere i depositari del senso politico, l'unico motivo che in grado di giustificare la [oro presenza dal punto di vista politico. In ogni epoca e stato i1 conseguimento della potenza economics cio che ha fatto nasccre in una classe l'idea della sua candidatura alia guida politica. E pericoloso e alla lunga inconciliabile con l'interesse della nazione se una classc cconomicamcnte declinantc conserva il potere politico. Ma ancora piu pericoloso il caso in cui le classi verso le quali si sposta la potenza cconomica c can cio l'aspirazione al potere politico, non sana ancora politicarnente mature per guidare 10 Stato. Al momento, tutte e due le cose rninacciano la Germania cd in verita questa 1a chiave per comprendere i pericoli che attualrnente corriarno in questa situazione. Ed anche le trasformazioni della struttura sociale ddl'Est, con Ie.quali stanno in rclazione i fenomeni discussi all'inizio, appartengono a questa contesto pill ampio. Fino ad oggi, nella Stato prussiano, la dinastia si appoggiata politicamente al ceto degliJunker. Contro di essa, rna anche soltanto con il suo aiuto, la dinastia ha creato 10 Stato prussiano. So bene che il nome Junker suona poco gradito alle orecchie dei tedeschi del Sud. Si trovera Forse che parle un idioma «prussiano» se dico una parola a lora vantaggio. Non saprei. Ancor oggi in Prussia vi sono rnolte vie attraverso le quali gliJunker arrivano ad occupare posti influenti e di potere, rnolte vie che portano dritte aU'orecchio del monarca, vie che non si spianano ad ogni cittadino; questa classe non ha sempre usato questa potcnza in maniera tale da poterla giustificare davanti alla storia, e non capisco pcrche un studioso borghese dovrebbe arnarla. Eppurc, al di la di tutto la forza dei suoi istinti politici era uno dei capitali piii potenti che potessero essere utilizzati a vantaggio degli intcrcssi di potenza dello Stato. Essi hanno compiuto la loro opera ed oggi giacciono in un'agonia politica dalla quale nessuna politica econornica statale potrebbe ricondurli al lora anti co carattere socialc, E anche i cornpiti del presente sono diversi rispetto a quelli chc essi avrebbero potuto risolvere, Per un quarto di secolo state al vertice della Germania l'ulrimo e il piu grande degliJunker, e la tragicita che grava suHa sua

carriera di uomo politico accanto alIa incomparabile grandezza, che ancora oggi si sottrae alia sguardo di molti, domani la si scorgera nel fatto che sotto di lui I'opera delle sue mani, la nazione alla quale egli ha dato I'unita, lentamente e irresistibilmente ha mutate la sua struttura economica ed divenuta un'altra, e cioe un popolo che doveva necessariarnente esigere diversi ordinamenti rispetto a quelli che egli era in grado di dare e ai quali poteva adattarsi solo la sua natura dispotica, In fin dei conti stato proprio questo cio che ha cagionato il fallimento parziale dell'opera della sua vita. Quest'opera, infatti, non avrebbe dovuto condurre soltanto all'unita esteriore, rna anche all'unita interna della nazione e ognuno di noi sa che qucsto obiettivo non stato raggiunto. Egli non poteva ottenerlo con i suoi rnctodi, E quando nell'inverno dello scorso anno, attirato dalla benevolenza del suo sovrano, entre nella capitale del Reich parata a festa", molti -10 so bene - ebbero come la sensazione che il Sachsenwald, novello Kyffhduser, 10 restituisse - dopo averlo tenuto celato nelle sue viscere - alla politics", Non tutti pero hanno condiviso questa sensazione. Ncll'aria di quei giomi di gennaio, infatti, sembrava di percepire il soffio freddo della caducita storica. Ci colsc un scntimento particolarrnentc angoscioso, come se uno spirito scendcsse da un grande passato e si aggirasse tra la nuova generazione in un mondo divenutogli ormai cstranco, I poderi orientali erano i punti d'appoggio della classc prussiana dominante dislocata sul territorio, illuogo del rcclutamento della buroerazia statale; rna, in rnanicra inarrestabile con la lora decadenza con 10 scornparire del carattere sociale dell' antica nobilta tcrriera, il baricentro deU'intelligenza politica si sposta nolle citta, Questa spostarnento I'elemcnto politico decisive dello sviluppo agrario dell'Est. Ma in che mani passa la funzione poli tica della classe degli Junker equal la caratteristica della vocazione politica della nuova classe dominante? 10 sono un membra della classe borghcse, mi sento tale e sono stato educato aile sue idee ed ai suoi ideali, Tuttavia, spetta proprio alla nostra scienza dire cio chc viene senti to rnalvolentieri - sia in alto, che in basso e anche all'intcrno della stcssa classe borghese; e quando mi chiedo se la borghesia tedesca sia oggi rnarura per essere la classe politica dirigente della nazione, allora devo dire che attua/mente non sono in grado di rispon-

. " II 26 gennaio .1894 Bismarck fu ricevuto festosamente dall'impcratore Guglielmo II a BerImo per cssere norrnnato capo del settirno reggimento dei corazzieri, " Webcr qui allude alla leggcnda sccondo la quare I'imperatore Federico Barbarossa nella ,,:ontagna del Kyfjh'!user in Turingia attcndeva di poter ritornarc alla politica attiva per servirc d~ nu?vo la Germanin. Dopo la sua messa a nposo nd 1890, Bismarck viveva nella sua proprieta di Friedncbsreh nel Sachsemsald, pochi chilomerri ad est di Amburgo.

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dere in maniera affermativa a questa domanda. Lo Stato tedesco non e stato creato dalla forza peculiare della borghesia; e quando fu creato, ai vertici della nazione stava quell a figura di dcspota, di tutt'altra pasta rispetto a quella borghese, Grandi compiti di politica di potenza non furono piu posti alIa nazione; solo malta piti tardi, timidamente e in parte contra voglia, inizio una «politica di potenza» d'oltremare, che in realta non merita questa nome. E dopa il conseguimento dell'unita della nazione can la successiva «saturazione» (Siittigung)'l politic a che ne segul, s'instauro sull'ascesa, ebbra di successi e assetata di pace della borghesia tedesca uno spirito particolarrnente «astorico» ed irnpolitico. La storia tedesca sernbro alla fine. II presente appariva come il perfetto compimento dei millcnni passati; chi mai voleva chiedere se il futuro avrebbe potuto giudicare altrimenti il tutto? La modestia - cosi scmbrava a molti - impediva certo alIa storia mondialc di and are, col suo corso quotidiano, oltre i successi della nazi one tedesca. Oggi siamo diventati imparziali: dobbiamo quindi tentare di solleyare il velo delle illusioni che ci nasconde la posizione della nostra generazione nella sviluppo storico della patria, E mi sembra che allora la giudicheremo diversamente. Fin dalla nostra nascita ha pesato su di noi la piu pesante maledizione che la storia potesse dare come viatica ad una generazione: il duro desti no dell' essere politicarnente degli epigoni. E ovunque ci volgiamo in patria, non incontriamo il suo volta preoccupato? Negli eventi degli ultimi mesi, cui devono rispondere in prima persona i politici borghesi", nel troppo chc neg!i ultimi giorni e stato detto nel parlamento tedesco, e in alcune case che sono state dette al parlamento, quelli di noi ai quali e rimasta la capacita di odiare la rneschinita hanna riconosciuto con la passione della tristezza esasperata la gretta attivita degli epigoni politici, II grande sale che stava alIa zenit della Germania e faceva rilucere il nome tedesco negli angoli piu remoti della terra, era - cosi, almeno, e sembrato - troppo grande per noi e ha ormai bruciato la capacita politica di giudizio della borghesia che si stava lentamcntc sviluppando, Infatti, che espcricnza abbiamo avuto della borghesia? Trappo palesemente una parte della grande borghesia sente la nostalgia di un nuovo Cesare che la protegga verso il basso nei confronti delle
Bismarck ha pill volte dcfinito il Reich tedesco come territorial mente -sazio- (gesiittigt) oppure -saturo- (saturiert). 1J Queste osservazioni S1 riferiscono aile discussioni svoltcsi ncl Reicbstag e a livello di opinione pubblica sul terna della cosiddena Umsturzoorlege, vale a dire il progetto di una legge che riguardava cambiamcnti e integrazioni de! codice penale, rnilitare, e della leggc sulla stampa, che era statu prcsentato all'inizio del diccmbre 1894 ne] Reichstag, Se fosse stato approvato, sarcbbero state ampliate Ie possibilita legali di riduzione delle attivita pelitiche della Socialdcmocrazia, i cui aderenti a partirc dal1890 crano aurncntati considerevolmente. Weber considerava sop rattutto i nazional-liberali come i responsabili di questa proposta,
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crescenti masse popolari, e verso l'alto nei confronti delle ubbie politicosociali di cui, a suo giudizio, sono sospette Ie dinastie tedesche. E un'altra parte e sprofondata ormai da lungo tempo in quel filisteismo politico dal quale ampi strati della piccola borghesia non sono mai stati risvegliati. Gia quando si conclusero le guerre per l'unita e si intrapresero i primi passi verso cornpiti politici positivi nazionali - il progetto innanzitutto di un'espansione oltremare - rnanco alla borghesia quella sernplicissima consapevolezza economica che Ie avrebbe pcrmesso di comprendere che cosa potesse significare per il commercia della Gennania 10 sventolare lungo le coste di mari lontani delle bandicre tedesche", Non certo motivi economici ne la «politica di interessi» da piu parti chiamata in causa - e che altre nazioni conoscono in misura non inferiore a noi - sono colpevoli dell'immaturita politica di ampi strati della borghesia tedesca; il motivo sta nella scarsa partecipazione politica che ha caratterizzato il suo passato, nel fatto che illavoro politico di educazione di un secolo non si poteva recuperare in un decennio, e che il dominio di un grande uomo non sempre e un mezzo efficace di educazione politica, E ora la domanda pill seria circa il futuro politico della borghesia tedesca e se non sia ormai trappo tardi per recuperate questa ritardo, che nessun elemento economico puo sostituirc, Altre c1assi saranno portatrici di un avvenire politicarnente pill grande? Conscio della sua forza, il proletariato modcrno si candida come erede degli ideali borghesi. Cosa pensiamo della sua aspirazione alia direzio-ne politica della nazione? Chi oggi dicesse della c1asse operaia tedesca che essa e politicarnentc mawra a sulla via della maturita politica, costui sarebbe un adulatore e aspirerebbe ad una dubbia popolarita, Dal punta di vista economico, gli strati piu alti della classe operaia tedesca sono di gran lunga pill maturi di quanto l'egoismo delle classi possidenti vorrebbero ammettere, e legittimamente la classe dei lavoratori esige la liberta di rappresentare i propri interessi anche nella forma aperta e organizzata della latta economica per la potenza, Dal punta di vista politico, invece, essa e intinitamentc piti irnmatura di quanta una cricca di giornalisti" vorrebbe farle credere al fine di monopolizzare la sua conduzione. Negli ambienti di questi borghesi dcclassati si gioca volentieri con Ie rerniniscenze di cento anni fa, e con cio in effetti si e conseguito che qui e la nature paurose vedano in loro i discendenti spirituali degii uornini della Convenzione, Sennonche essi sono infinitarnente piu innocui di
AHusionc all'opposizionc csprcssa daliaFreisinmge Volkspartei sotto la direzione di Eugen Richter contro una vasta politics di acquisizioni coloniali, " Allusione alIa circostanza che numcrosi politici socialdcmocratici erano redattori a stipendio fisso della starnpa de! loro partito,
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Lo Stato nazionale

quanto appaiano a se stessi, in loro non c'e alcuna s.cintilla di quell' energia catilinaria che spinge all'azione, e neppure un aht? della p~tente p~sione nazionale che spirava nelle aule della Convenzione, ESSIsono PICcoli, rniseri maestri politici e mancano dei grandi istinti di potenza propri di una classe votata alia direzione politica. Oggi non sono soltanto gli interessati al capitale, come si fa credere agli operai, gli oppositori politici della loro partecipazio~~ al po~ere d~llo S~ato. Essi trov.e:ebbe~o po~h~ tracce di comunanza di intercssi con il capitale nelle analisi degh StudIOS! tedeschi. Ma interroghiamo anche loro circa la maturita politica che dimostrano, e poiche per una grande nazione non c'e niente di piu ann.i~hilente che la direzione da parte di una piccola borghesia Jilistea politicomente non preparata, e poiche il proletariate tedesco non ha ancora perduto questo carattere, per questo motiuo noi siarno suoi oppositori politici. E perche il proletariate di Inghilterra e Francia e in parte diverso? La causa non sta soltanto nel piu antico lavoro di educazione economica che la lotta organizzata per la difesa dell'interesse degli operai inglesi ha fatto nascere in loro, Ancora una volta, si tratta soprattutto di un elemento politico: la risonanza della posizione di potenza mondiale, la quale pone costantemente 10 State di fronte a grandi compiti di politica intcrnazionale e costringc il singolo ad una formazione pol~tica permanente - ~ormazio~ nc a cui da noi il singolo e eostretto in maruera press ante solo III caso di minaccia dei confini. Anche per il nostro sviluppo e decisive se una grande politica sia 0 meno in grado di porci nuovamentc sotto gli occhi I'importanza delle grandi questioni pelitiche di potenza. Se l'unificazione della Germania doveva essere la conclusione e non l'inizio di una politica tedesca di potenza mondiale, allora dobbiamo avere ben chiaro che tale unificazione non e stata altro che un gesto giovanile che la nazione ha compiuto in eta avanzata e che sarcbbe state meglio non eompiere a causa dei

e che le classi borghesi in quanta portatrici dcgli interessi di potenz~ dell~ n~zi~ne sembra.no scornparire, mentre non ci sono ancora segnah che indichino la raggmnta maturita della classc operaia necessaria per prenderne il posto, 'II pericolo non sta nclle masse, come credono coloro chc guardano ipnotizzati nei recessi della socicta, II contenuto ulti~o. del problem~ po-. litico-sociale non consiste nella questione della condizionc economica di chi e domina to, quanto piuttosto nella qualificazione politica delle classi dominanti e in ascesa. Lo scopo del nostro lavoro politico-sociale non e la Ielicita del mondo, bensi !'uni!icazione sociale della nazione in vista delle durc lotte dell'avvenire, la quale ha mandato all'aria 10 sviluppo cconomico modcrno. Se effettivamente si Fosse in grade di formare una «aristocrazia operaia» finalmcnte portatrice di que! senso politico oggi manche26

suoi costi elevati, Ma, illata minaccioso della nostra situazione

vole nel movimento dei lavoratori, solo allora si potrebbe depositare su queste ampie spalle la lancia per la quale il braccio della borghesia scmbra non essere ancora abbastanza forte. La strada da percorrere, tuttavia, mi sernbra ancora lunga. Per adesso una cosa e certa: deve essere fatto un cnorme lavoro di educazione politica; non c'e per noi, ognuno per quanto gli compete, dovere piu serio dell'essere consapevoli di questa cornpito: lavorare assierne all'educazione politica della nostra nazione; e questa deve restare il fine ultimo anche della nostra scicnza, Lo sviluppo economico dei periodi di transizione minaccia di distruggere gli istinti politici naturali; sarebbe una sciagura se anche la scienza cconornica aspirasse al medcsimo scopo, alimentando un molle eudaimonisrno, magari in una forma alquanto spiritualizzata, dietro l'illusione di autonorni ideali «politico-sociali-. D'altronde e lecito per noi ricordare che e l'esatto contrario dcll'educazione politica se si cerca di [ormulare in paragrafi un voto di sfiducia contro il pacifico futuro sociale della nazione", oppure se il brachium s((?culare ricorre all'aiuto della Chiesa per sostenere autorita tcmporali". Ma il contrario dell'educazione politica si mostra anche tanto con la sciocca canea di que! cora sempre crescente dci - mi si perdoni l'espressione - social-politici da bosco e prati, quanta in quc1I'ammorbidimento umanitario dell'animo - cerro amabilc e rispettabilc, rna tuttavia indicibilmente piccolo borghese -, il quale intendc sostituire gli ideali politici con ideali «etici» eredcndo di poterli innocentemente unificare con ottirnistichc speranze di [elicita". Anche di fronte alla grande miseria delle masse, che pesa sull' acuta coscicnza sociale della nuova generazione, dobbiamo confess are sinceramente che su di noi oggi pesa ancora di piu la coscienza della nostra responsabilita davanti alia storia. Non e dato alia nostra generazione di vedere se la lotta che noi conduciamo dara frutti, e se i postcri ci riconosccranno come loro avi. Non ci riuscira di scacciarc Ia maledizione che pesa su di noi, quella di cssere i posteri di una grande epoca politic a, a meno di non riuscire a diventare qualcosa di diverso, e cioe i precursori di un'epoca ancora piu grande. Sara questo il nostro posta nella storia? Non 10 so e dico solo che e diritto della gioventu stare dalla parte di se stessa e dei
zeAncora un'allusione 'lila Umsturzuorlage, " Allusione aile aspirazioni dello State prussiano di opporsi alia ditfusione di idee liberali e socialdcrnocratiche per mezzo di un ratforzamcnto dell'influsso della Chiesa nella scuola, Quesre aspirazioni statali diven~ero pa!csi nelle propostc de~ minis!ro.ddla Cultura von ZcdliizTriuzschler ncl 1892, le gual, tuttavia non vennero mcssc 10 pral1ca In conscguenza delle numcrose proteste provcnicnti dall'opinione pubblica. '" Weber si rilcriscc alia Gnell>chaft fur ethiscbe Kultur fondata nel1892 dall'astronomo berlinesc W. Foerster, suo figlio F. W. Foerster, G. von Gizycki e F. Tennies, che aspirava a riforrne sociaii c cultural; sulla base delle dourine etiche della filosofia idealista tcdesca,

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Weber, Scritti politici

suoi ideali, E non sono gli anni che rendono l'uomo vecchio: si e giovani finche si e in grado di sentire Ie grandi passioni che Ia natura pose in noi, E COSt - permettetemi di concludere con questa - non sana i millenni di una storia ricca di gloria a far invecchiare una grande nazione. Essa resta giovane se ha la capacita e il coraggio di riconoscersi in se stessa e nei grandi istinti che Ie sono propri, e se Ie sue classi dirigenti sono in grado di elevarsi all'aria rigida e tersa nella quale prospera il sobrio lavoro della poIitica tedesca, la quale e anche abitata dalla seria magnificcnza del sentimento nazionale.

II. Sulla

burocrazia
1909

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SCRlTIl POLlTlCl

questo testa c uno ~tralcio estratto dall'ampio capitulo dal titulo Dishussionsreden auf ",('11 7agungen des Verems fur Sozialpolitik (1905, 1907, 1909, 1911) che occupa Ie pagine \ 14430 del ~'olume Max Weber, Gesammelte Au/sarze zur Soziologie und Sozialpolitie, niL I,) da Ma.nanne ~eber, J. c. ~. ~ohr (Paul Siebcck), Tiibingen 1924. La traduzione qui I" 'vII uta riguarda il paragrafo intitolaro Debattereden auf der Tagung des Vereins fur 501.,/,,,,1111)..: III Wlen 1909 zu den Verhandlungen iiber "Die 'Winschaftlichen Unternehmun,:, " ,/,'1 (,l'mcmdell», pp. 412-6.

Vi prego di perdonarmi se ritorno ancora una volta a quei punti di vista generali che si sono orrnai irnposti nel dibattito, e se mi riallaccio a cio che il nostro vcncrato maestro, i1professor Wagner', ha detto questa mattina. Alcuni passaggi del suo intervento, infatti, non ho poruto ascoltarli che con srupore, in particolare l'affermazione che i profitti sulle ferrovie in Prussia tornerebbero a vantaggio delle classi povere. Per quanta ne so questi profitti provengono prevalentemente dalle tasche delle classi povere, e a questa principalrnente servono: a far risparmiare il versarnento di tasse ai grandi proprietari tcrricri, Forse questa considcrazione, chc accentuo intenzionalrnente, e tanto unilaterale quanto quella del professor Wagner, rna era impossibilc non replicare a cio che ha detto. Mi riallaccio ora ad alcune eonsiderazioni [attc da mio [ratcllo-. Pur nutrendo opinioni diverse su talune cose, per quanto riguarda questo punto posso solamcnte rilcvarc che c'e pieno accordo tra noi, Mio [ratel10 e convinto, proprio come il professor Wagner e come me, dcll'inarrcstabilita del progresso della meccanizzazione burocratica, In effetti non c'e nicntc al mondo, nessun dispositive meccanico, che lavori in maniera COSt precisa come questa macchina umana - c, aggiungo, eOS1a basso prezzo! Ad esempio, e notoriamente un'assurdita dire che I'autoamministrazione sarebbe ancora pill economica in quanta evasa tramite incarichi a titolo onorifieo. Se si considera un'arnrninistrazione puramente tecnica e irreprcnsibile, vale a dire un disbrigo preciso cd csatto di cornpiti oggettivi, alia stregua dell'unico e piu alto idcalc, c chiaro chc - a partirc da questa punto di vista - si puo dire: al diavolo tutto iI resto, si crei una gerarchia di funzionari che disbrighi queste cose oggettivamente, in modo preciso, «senz'anirna», proprio come una macchina. La superiorita tecnica
, Adolph Wagner (1835-1917), cconomista c cofondatorc del Verein fur So:do.lpolitik. Alfred Weber (1868-1958), sociologo ed economista membro del Vereinfur Sozidpolitik.

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Sulla burocrazia

del rneccanisrno burocratico c evidente tanto quanta la superiorita tecnica delle macchine utensili rispetto al lavoro manu ale. Ma quando fu fondato il Verein fur Sozialpolitik fu la generazione cui appartiene il professor Wagner, che allora era minoritaria proprio eome 10 siamo noi adesso chc la pensiamo diversamentc rispetto a Loro, a invocare criteri diversi da quelli puramente tccnici, Loro, signori, un tempo hanno avuto da cornbattere contro Ie salve di applausi tributate alle prcstazioni puramente teenologiche della meccanizzazione industriale, come le raffigurava allora la dottrina di Manchester. Oggi mi sembra chc Loro corrano il pcricolo di confondcrsi nello scroscio di applausi tributato alla meccanizzazione ncll'arnbito dell'amministrazione dello Stato c della politica. Non e questo, infatti, cio che abbiamo sentito da Loro? Addirittura di [ronre alle conseguenze di questa burocratizzazione e nazionalizzazione estcsa che gia oggi vediamo avanzare. Nelle imprese private della grande industria, come general mente in tutte le imprese econorniche organizzatc in modo modemo la «calcolabilita», il calcolo razionale, pervade ogni livello. Ogni singolo operaio c una rotellina all'interno di questa mac china ed e spinto, interiormcntc, a sentirsi sempre piu talc e a chiedersi soltanto se non possa diventare, da quella piccola rotellina che c, una rotella un po' piu grande. Prendano come apice it potere autoritario dello State 0 del comune in un'entita statale monarchica: csso ricorda vivamcntc I'antico regno egiziano che era intcramcnte pervaso da questa spirito del «posticino», Non c'e mal stata fino ad oggi una burocrazia che uguagliassc la burocrazia egiziana, Questa c chiaro pcr chiunque conosca la storia dell' amministrazionc egiziana, ed altrettanto evidcntc c il fatto che noi oggi corriamo irresistibilrnente incontro ad uno sviluppo, che segue esattamente questa modelIo, rna su di un altro fondamento, un fondamento tccnicamente migliarato, razionalizzata, e - in piu - fortemente mcccanizzato, La questione che ci riguarda non puo essere formulata in questo modo: «Come C possibile, dunque, cambiare qualcosa in questo sviluppo?»; tale sviluppo, infatti, non c passibile di cambiarncnti, Dobbiamo invece chiederci: «Che cosa potra derivate da questa sviluppo?», Noi riconosciamo molto volentieri chc ai vertici della nostra burocrazia si trovano uornini degni e dotati, e che - al di Ia delle eccezioni - anche costoro hanno la possibilita di fare carriera nella gerarchia della burocrazia, proprio come avviene, ad esempio, nelle univcrsita Ie quali esigono per se - al di la delle cccczioni+ la stcssa possibilita di selezionarc i piu dotati. Ma se assai terribile e la prospettiva di un mondo abitato un giorno unicamente da professori - scapperemmo certo nel dcscrto se dovesse mai accadere qualcosa di simile; ancora piu terri bile e la prospcttiva di un mondo ricolmo di queste rotellilie, vale a dire di uomini abbarbicati ad un posticino e che aspirano solI.U1tO ad un posticino un po' piu in alto; una situazione chc - tale e quale
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come nei papiri egizi - Lora ritroveranno sempre piu riflessa nella spirito della burocrazia odierna e soprattutto nello spirito della sua nuova generazione, ovvero dei nostri attuali studenti, Questa entusiasmo per la burocracizzazione, come noi l'abbiamo sentito esprimersi in questa sede, e tale da far disperare, E come se in po Iitica i1 solo spiri to dell' ordinc - nell'orizzontc del quale, beninteso, il tedesco si e sempre sentito a proprio agio - dovesse farla da padrone; come se noi scientemente douessimo trasformarci in uornini bisognosi di «ordinc- e di nicnt' altro, uomini che diventano nervosi e pavidi se, per un attimo, quest' ordine si mette ad oscillare, e che rimangono indifesi se vengono strappati dalla loro esclusiva incorporazione a questo ordine. Che il mondo non conosca nienr'altro che tali uomini dell'ordine, questa e la china suIla quale ci siarno avviati; la questionc cruciale allora non e come poter ulteriormente favorire e accelerare questo sviluppo, bensi che cosa noi dobbiamo contrapporre a questa meccanismo per tenere libcro un briciolo di umanita da questa parcellizzazione dell'anima, da questa dominic egemone degli ideali di vita burocratici, La risposta a questa domanda e certamente impossibile oggi. Piuttosto, vogliamo ancora una volta chiederci quali siano lc prospettive sociali e politiche di questa progressiva burocratizzazione che Loro elogiano COSl cntusiasticamcntc, Signori! Dovevo per torza dissentire dall'idea che qui sembra aver persuaso quasi tutti Loro, secondo la quale se si sostituissc quanto piu possibilc il datore di lavoro privata con un funzionario statale, potrebbe con cio accadcre qualcosa di diverso come, per cscmpio, chc la potenza dello Stato si impregnasse del carattere proprio del datore di laooro. In questa caso, i funzionari dovrebbero subire la stessa irritazione e affrontare la quotidiana piccola guerra che l'industriaIe private devc combattcre con i suoi operai, solo che questa volta i problemi dovrebbero essere risolti dai funzionari; non si vorra far credere, dunquc, chc tutto questo possa tornare a vantaggio della politica sociale. Ci sono anche nell' industria privata gli impiegati e i funzionari piu realisti del re, con i quali si puo trattare molto meno che con gli stessi industriali. Che cosa succederebbe, allora, se i funzionari dello Stato e dei comuni avcsscro ai loro comandi strati sempre piu ampi di operai? Maturerebbero un modo di pensare piu social-politico in occasione dei continui e inevitabili contrasti can lc organizzazioni operaie? Si c perfino crcduto chc assumendo il controllo delle miniere ed entrando nel sindacato (Syndikat) del carbone, questa cartello - per il fatto di csscre controllato dal10 Stato - dovrcbbe per forza traboccare di idee social-pelitiche; rna, quaIe pensano sia il destino a cui 10 Stato andrebbe incontro qual ora si verificasse questo abbraccio? Allo Stato non toccherebbe la parte di Sigfrido, quanto piuttosto quella del re Gunther can Brunhilde. Notoriamcntc Ie condizioni delle miniere statali sono quanta di peggio ci sia in fatto di po-

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litica sociale. E a ness uno questo puo essere imputato. Se dovessi occupare tale posizione, neppure io potrei alia lunga impedire - dovendo affronrare ogni giorno contrasti con gli operai singoli 0 riuniti nclle organizzazioni - che si levasse in me l'ira contro questi eterni impedimenti dei miei piani pensati con cOSIgran cura; e giungerei di cerro a desiderare di poter mandare al diavolo tutta questa genre, credendo, proprio in quanta burocrate, di stimare rroppo poco me stesso se non avessi la pretesa di conoscere illoro bene molto meglio di queste «teste di legno». La psiche dei Iunzionari pubblici - i quali a buon diritto si considcrano molto piu intelligenti dei loro operai - in caso di conflitto rispondera proprio come ho appena dctto, Questi signori sono cerro bravi e lungirniranti, rna diventano deboli nella quotidiana latta di intercssi; anch'io d'altronde diventerei debolc e giungerei aile stesse conseguenze che ho lora attribuite, Solo una cornunita Libera dal modo di pensare dei datori di lavoro puo praticare alIa lunga una «politica sociale». Non intendo oggi discutere quali siano Ie conseguenze da tirare da tutto cia. Vorrei soltanto oppormi all'esaltazione acritica della burocratizzazione. L'idca sempre piu diffusa della statalizzazione e comunalizzazione c stata sostcnuta all'intcrno del Verein fur SoziaLpolitik fin dall'inizio della sua storia con intensita molto diversa. Tuttavia uno statalizzatore come il professor Wagner all'interno della nostra associazione e stato una mosca bianca, vorrei quasi dire una rarita, Ce n'crano cerro anche altri. Uno di questi era anche il nostr o venerate maestro professor Schmoller', anchc sc in realta egli era molto piu prudcnte e guardava, ad esempio, cosa che lui stesso mi ricordava poc'anzi, can occhio molto sccttico la statalizzazione delle ferrovie in Francia. Comunque sia, un elcmento essenziale di questa preferenza per la burocratizzazionc tanto diffusa tra noi in gradi divers; e un sentire puramente moralistico, e cioe la fiducia nell'onnipotenza dellivello morale indubitamente elevate della burocrazia tcdesca, 10 personalmentc considero tali questioni anche sotto il punto di vista della posizione di potenza internazionalc c dello sviluppo civile di un paese. La qualita «etica» della macchina burocratica gioca oggi un ruolo sernpre meno rilevante. Cerro, finche accresce la precisione del funzionamento della macchina, I' «etica» e prcziosa per il mcccanisrno in quanta tale. 10 pero ho uu'altra irnpressione: questi pubblici impiegati «corrotti» francesi 0 arnericani, qucsto tanto dcnigrato governo «guardiano notturno» dell'Inghiltcrra e cosi via, come guidano effettivarnente i loro paesi? Come si muovono nell'ambito, per esernpio, della politica estera? Siamo solo noi che abbiamo progredito in questa campo, 0 chi ancora? Stati governati de) Gustav Schmollcr (1838-1917), economista e cofondatore

mocraticarnente con una burocrazia in parte indubitabilmentc corrotta hanno raggiunto nel mondo molti piu successi della nostra burocrazia altamente morale; e se si deve giudicare nel senso della pura e scmplice «Realpolitik», considerando il vaiore di potenza ?e.lla nazione.nel mondo - c molti di noi sono dell'opinione che questo sia 11 valore ultimo e definitive - allora rni domando: quale tipo di organizzazione e pio adatto allo scope: espansionc capitalistica privata legata ad una ~urocrazia di puro business, la quale e piu fa:ilmente esposta alia corruzione; opp~re guida statale tramite la burocrazia tedesca altamente morale e autoritaria? Quale tipo di organizzazione ha oggi, per usare un'espressione inglese, la maggiore «efficiency»? Pur rispettando il meccanismo eticarnente corretto della burocrazia tedesca, non posso per il momenta riconoscere che essa sia oggi capace di fare per la grandezza della nostra nazione quant~ i~vece riesce a fare la burocrazia straniera che, comunque, dal punto di VIsta morale le resta di molto inferiore, spogliata corn'e del suo alone divino e legata alla concezione cosl altamente ributtante, per molti di noi, dell'aspirazione al profitto del capitalc privata.

del Verein fur Sozialpolitik.


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III. Tra

due leggi
1916

SCRITTIPOLITICI

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.Con questa l.ettera.a Gertrud Baumer (1873-1954), sua conoscente da antiea data e curatnee mensile «D,.e Fr~u. Mo?arsehrift fiir das gesamte Fraucnleben unserer Zeit~, Weber 1ll.~erven~encldibattito e~e III quel periodo animava le pagine della rivista, La Baumer, infatti, aveva scntto ncl nurncro di ottobre de! 1915 (cfr, «Die Frau», edito da Helene Lange, anno XXIlI, 1915-1916, fasc, I, pp. 37-42) un articolo da! titolo Zwischen zuie: Gese~zen, in c~i analizzava il rapporto tra le leggi evangcliche e iI dovere nei confronri d~l~a=patna-. Pur .nbadendo la ~ontra~dittorieci dei d~e sistemi nonnacivi, la Baumer giustlhea~a la guerra III generale e III particolare la stratcgia del Reich tedesco in nome della necessita della salvaguardia degli interessi di potenza delle nazioni. ' Ncl nurnero d! gennaio del i 916 (fasc, 4, pp. 216-2\) la pacifista svizzera Gesine Nordbec~ lc aveva replicato da una prospettiva pacifista-cristiana sostenendo, tra l'ahro, che il cflSt!an.o dov:ebbe essere mosso dalla Wille zum Frieden stat: des Willens zur Macht (volorna di pace invece chc dalla volonta di potenza). Weber d~cise di intervcnire prendcndo le parti della Baumer. [j testo cia lui inviato vcnn~ pubbhcato sui .numer? d! f~b?raio ~cI 1916 della rivista (Iasc, 5, pp. 277-9) in forma ?lletter~ .apena Iettori. Longmalc di Weber e andato perduto, Per la prescnte traduzione Cl 51 e avvalsi del tcsto conrenuto nella Max Weber Cesamrausgabe cit., Abt. I, Bd. 15, pp. 95-8.

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La discussione circa il significate della nostra guerra (in Die Frau) sarebbe forsc da integrare tramite una messa a punta piii marcata di un'idea sicurarnentc a voi gradita: quella della nostra responsabiliis di [rente alla storia - non trovo che questa cspressione un po' patctica per esprirnerlo. La questione stcssa c assai semplice: un popolo «supcriorc» dal punto di vista numerico, organizzato come Stato di potenza, proprio per il sernplice fatto di essere tale si trova di fronte a compiti del tutto divcrsi rispetto a quelli che toccano agli svizzcri, ai danesi, agli olandesi a ai norvegesi. Ovunque si e dell'avviso, corn'e naturale, che uri popolo «inferiore» per numero c potcnza abbia per questo meno «valore» oppure sia meno «importante» davanti al tribunale della storia. In rcalta esso, in quanta tale, ha semplicernentc altri doveri e dunque, proprio per questa, altre possibilita di civilta, Voi certo conoscete Ie considerazioni spes so accolte con stupore diJacob Burckhardt' circa i1carattere diabolico del potcrc, Ebbcne, cia viene asserito in maniera del tutto consequenziale dal punto di vista di quei beni culturali custoditi da un popolo, gli svizzeri ad esempio, chc non sono certo in grado di portarc Ia corazza propria dei grandi Stati militaristi (c che storicamente, dunque, non sono neppure obbligati a portarla). Anche noi abbiamo tanti motivi per ringraziare it destine del fatto che ci sia un germanesimo al di fuori dello Stato di potenza nazionale. Non solo le semplici virtu civiche e la schietta democrazia chc non si e ancora realizzata in nessun grande Stato di potenza, ma anchc valori molto piu intirni, e cia nonostante eterni, possono fiorirc soltanto suI terreno di queUe societa chc rinunciano alla potenza politica, Addirittura i valori di natura artistica: un tedesco COSt schietto come
, Cfr.J. Burckhardt. WdtgeschidJtlkhe Betracbtungen, hcrausgcgcbcn von]. Oeri, Spemann, Stuttgart 1905, pp. 83-96 iConsiderazioni sulla storia uniuersale, trad, c note di M. T. Mandalari, SE, Milano 1990).

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Weber, Scrini politici

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Tradueleggi

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~ottfried Keller non sarebbe rnai diventato quel personaggio peculiare e smgolare che e stato se fosse crcsciuto in un accampamento militare quale per forza di cose deve essere il nostro Stato. Viceversa, gli obblighi irnposti ad un popolo organizzato come Stato di 'poten~a. SO?? inderogabil~. Se la potenza nel mondo ~ e questo in fin del conn significa poter decidere sulla peculiarita che determined la civi~t~ de~ fut~ro ~ -:enisse ripartita, senza lotta alcuna, tra i regolamenti degh impiegatr russi da un lato c Ie convenzioni della society anglosassone dall'altro, magari con l'aggiunta di una venatura di latina raison, Ie future gcncrazioni, e soprattutto i nostri stessi discendenti, non darebbero certo la responsabilita di cia ai danesi, agli svizzeri, agli olandesi 0 ai norvegesi, bensi a E a ragione, perche noi siamo uno Stato di potenza c dunque, c?ntr~n~mente a quei ~piccoli» popoli, possiamo gettare sul piatto della bl1anCi~ il nostro peso nguardo al problema della storia. Proprio per questa raglOne grava su di noi, e non su quci popoli, il maledetro dovere non~~cI' o.bbligo davanti al_lastoria ~ e cioe davanti ai posteri - di opporci all'invasione del rnondo Intero da parte di qucllc due potcnze. Se ricusassimo questo dovere, il Reich tedesco sarebbe un dispendioso e inutile lusso, di un .gcncn~ nocivo alia ~ivi.1ta che non avremmo dovuto permetterci e che anzi avremmo dovuto il pill vcloccmcntc possibile accantonare a fayore di una «sviZ7.erinazione» della nostra entita statalc, di una sua dissolu~ion.e, cioe, in pic~oli cantoni politicamcntc impotenti, magari con cortr amiche dell'artc, fino a quando i nostri vicini ci concedano di dedicarci a questa tranquilla cora dei valori culturali da piccolo Stato, che in questo caso costituirebbero per sempre iI senso della nostra esistenza. Ma sarebbe un grave errore ritenere che una forma politica com'e il Reich tedesco potesse, decidendolo volontariamente, consacrarsi ad una politica pacifista cOSI come vicnc perseguita, ad esernpio, in Svizzera: e cioe limitarsi ad opporsi ad una violazione dei propri confini facendo affidamento su una capace milizia. Un organismo politico come la Svizzera - sebbcnc anch'essa, nel caso in cui noi soccornbessimo, sarebbe immediatamente abbandonata aIle mire annessionistiche italiane ~, almeno in linea di principio, non d'intralcio per i piani politici di potenza di nessuno. Non solo a caus~ del1~ sua impoten::a, rna anche per la sua posizione geografica. La sernplice eststenza pero di una grande potenza, quale noi ormai siamo un intralcio per gli altri Stati di potenza, e soprattutto per la fame di terra indotta da mancanza di cultura dei contadini russi e per gli intcrcssi di potenza della chiesa statale e della burocrazia russe. Non c'e nel modo pili assoluto alcun mezzo in forza del quale tutto cia possa essere mutato. Tra t~tt~ i grandi Sta~i, I' Austria era senz'altro il pill alieno da mire espansionistiche, e proprio per questa - COSache viene facilmenre misconosciuta _ era 10 Stato pill in pericolo, Un istantc prima della sua distruzione, noi po-

tevamo scegliere soltanto tra l'intervenirc per scongiurare la rovina e il limitarci ad osservarla passivamente, in quest'ultimo caso, pen), passati alcuni anni, avremmo dovuto lasciare che la rovina riguardasse anche noi, Se non si riescc a deviare la spinta espansionistica della Russia in qualche altra direzione, anche in futuro le cose resteranno tali e quali. Questa il destino che nessun discorso pacifista potra mai cambiare, Ed altrettanto chiaro che noi non potevarno nc possiamo, anche sc 10 volcssimo, sottrarci senza vergogna alla scelta che un tempo - quando abbiarno creato il Reich - abbiamo fatto e ai doveri che ci siamo assunti can talc atto. Insieme con il fariseismo proprio del parassita - che fa lucrosi affari con le forniture - nci confronti dei barbari delle trincee, il pacifismo delle «dame» americane (di ambo i scssil) certamente l'ipocrisia pill penosa che ~ in perfetta buona fede! - sia mai stata annunciata e sostenuta attorno ad un tavolino da te. Nella «neutralita» antimilitarista degli svizzeri e nel loro rifiuto dello Stato di potcnza vi attualmcnte anche una buona parte di autentica farisaica mancanza di intendimento per 1a tragedia conncssa ai doveri storici di un popolo organizzato in Stato di potenza, Restiarno tuttavia abbastanza obiettivi per vedcre che dictro a rutto cia si nasconde un nocciolo assolutamente schietto, chc pero, proprio per il carattere assunto dal nostro destine, noi tcdcschi del Reich non possiamo accettarc, Da queste dispute tuttavia si dovrebbe lasciare fuori il Vangelo, a meno di non metterlo coercnternentc in pratica. In questa caso Ie conseguenze sono soltanto quelle di Tolstoj, non altre, Per chi pcrcepisce anche solo un Pfennig di rendita, altri dircttamente 0 indirettamente costretto a pagare; chi possiedc un qualsiasi bene d'uso 0 utilizza un bene di consumo che ancora trasuda del sudore del lavoro altrui e non del proprio, nutre Ia sua esistenza a partire dal meccanismo di quell a spietata c cinica lotta economica per l'esistenza chc la fraseologia borghese designa come «pacifico lavoro civile»: una tra Ie tante forme della lotta dell'uorno contro l'uomo, nella quale non milioni, rna centinaia di milioni di uomini anno dopo anno s'intristiscono nell'anima e nel corpo, cadono appure conducono comunque un'esistenza dalla quale un qualunque «sense» riconoscibile ccrto intinitamentc pill lontano che il rispondcre di tutti noi (anche delle donne, iniatti anch'esse «Ianno» la guerra sc fanno illoro dovere) all'appello dell'onore, che significa scmplicerncnte: difesa dei dovcri storici del proprio popolo imposti dal destino, La posizionc dei Vangeli al riguardo e, nei punti decisivi, di una chiarezza assoluta, Propriamente i Vangcli non si oppongono in rnaniera specifica alia guerra - che essi non rncnzionano particolarrnente -, bensi si oppongono in definitiva a tutte Ie possibili istituzioni giuridiche propric del mondo socialc, se questo vuole esserc un mondo della «ciuilta» dell'al di qua, cioe della bellezza, della

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Weber, Scritti politici

dignita, dell'onore e della grandezza della «creatura», Chi non trae le necessarie conseguenze, Toistoj stesso 10 ha fatto solo in prossimita della morte, dovrebbe sapere che rimane giocoforza legato aile istituzioni giuridiche proprie del mondo dell'al di qua, Ie quali contemplano per un tempo incalcolabile la possibilita e l'inevitabilita della guerra per [a potenza, e dovrebbe altresi sapere che solo all'intemo di questc istituzioni giuridiche egli puo soddisfare qudla che di volta in volta appare come I'«esigenza del giorno». Questa esigenza pero suonava c suona in modo diverso per i tedeschi di Germania rispetto ai tedeschi della Svizzera, E COS1 rimarra, Infatti tutto cio che e parte dei beni di uno Stato di potenza e impigliato nella legge del «pragma-potenza- (Macht-Pragma) che domina tutta la storia politica. II vecchio e sob rio empirista john Stuart Mill ha detto che a partire dal terreno della pUra espcrienza non si arriva ad un Dio; a me sembra d'uopo aggiungere: meno che mai si arriva ad un Dio della bond, quanto piuttosto al politeismo. In effetti, chi vive nel «mondo» (nel senso cristiano) non puo espcrire in se nicnt'altro che la lotta tra una moltitudine di valori dei quali ognuno, considerate di per se, sernbra obbligante. Egli deve scegliere quale di questi dei vuole 0 devc servire oppure quando vuole 0 deve servire l'uno 0 l'altro. AHora pero egli si trovera sempre in lotta con uno 0 pill degli altri dei di qucsto mondo e in special modo si trovera sernpre assai lontano da! Dio del cristianesimo, 0 alrneno da que! Dio che veniva annunciate nel sermone della montagna.

IV.

Sistema elettorale e democrazia in Germania


1917

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SCRITII POLITIC!

.. NI'l novernbre del 1917 inizio Ia pubblicazi~ne di una nuova collana di scritti politici tntlt~1ata Der deut~che Volksstaat .. Schrifte~ "" l,!rleren Politik. Scopo di questa iniziativa era di p~rmet.te~e ai rarpres.en~~ntl del!e pnn~ljJah correnti pelitiche tedesche di esprimere I~p,ropn~ 0Fullonc sur tenu pl~ attu~h di politica interna, 11sccondo numero di questa sene e cosntuuo dal presente scrrtto di Weber apparso pOCOprima del 6 dicernbre col titolo Wahlrecht und Demokratie in Deutschland. . Nonosta~te il decre~o i.mper!ale de~1'1.11.uglio 1917, Ie Camere dei Signori e dei Dcputan e la ma~glo.ranz~ del muustri prussiarn si era opposta alia concessione del sistema eletw;~l: ~ su~raglO umvers.alc. Furono cosl rispolvcrati i vecchi piani per uri voto plurimo c all .!!l'?O di agosw II Par:lto Conservatore istirui una comrnissione che doveva claborare ultenon proposte altern_at,,:e. In settembre questa commissione propose un sistema elcttorale basato sullc prof essioru, II testa di Weber fa direttamente riierimcnto a qucsti avvenirnenti. La traduzione C stata cond::Jtta sul testa Wah~redJt und Demokratie in Deutschland, Fortschritt (Buchverlag d~r -Hilte- Gmb.H). Berlin - Schoneberg 1917, come viene riprodotto nella Max Weber Gcsamtausgabc cit., Abc. r, Bd. 15, pp. 347-96.

II complcsso problema della dcmocrazia viene qui trattato unicamente a partite dalla situazione che si c venuta a creare in Germania, e alIa quale intendiamo volgerci immediatamente senza alcun prcambolo e senza considerazioni generali. L'attuale sistema elettoralc del Reichstag, com'e noto, e stato introdotto da Bismarck ~ dopo aver costituito il pezzo forte del famoso ultimatum al Bundestag di Francoforte', e nonostantc i gravi dubbi espressi dai liberali del tempo nci suoi confronti ~ esdusivamente per ragioni dcmagogiche, in parte per motivi di politica estera, in parte per perseguire fini di politica interna: vale a dire a sostegno della lotta perpetrata contra la borghesia a qucl tempo ribelle in virtu dell'atteggiamento dispotieo tipico di Bismarck. Certo, la sua speranza in un atteggiamento conservatore delle masse non si realizzo, Ma la seissione degli strati caratteristici della moderna conforrnazionc sociale in due classi tanto intimamente contigue quanta ~ proprio per questo - nemiche, e cioe la borghesia e il proletariato, diede pili tardi la possibilita - come ha notato il principe Hohenlohe di approfittare della vigliaccheria (Hohenlohe diceva «timidezza») della borghesia nei confronti della «democrazia-, al fine di mantenere il dominio della burocrazia. Questa vigliaccheria perdura tutt'oggi. Che si poresse essere buoni «dcmocratici» e tuttavia rifiutare l'entusiasmo di Lassalle per quel sistema clcttorale, in quelle circostanze, 10 mostra per esernpio la presa di posizione di Eduard Bernstein nell'lntroduzione agli scritti dello stcsso Lassalle. A puro livello di politica statalc sarcbbe utile chiedersi se, per i prirni decenni della nuova fondazione del Reich, una legge elettorale che avesse privilegiato un po' di pill gli strati economicamente e socialL La mozionc progettata da Bismarck per una rifonna della Costituzionc c I'istituzionc di un parlarncnto <clctto direttamentc dal popolo a suffragio universale- fu prcscntata il 9 aprile del 1866 ncl Bundestag di Francoforte.

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Weber,Scrirti politici

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Sistema elettorale

e democrazia

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mente prominenti e (un tempo) politicarnente istruiti - all'incirca cosi come, ad esernpio, prevede la legge elettorale inglese attualmente in vigorenon avrchbe facilitate 10 sviluppo interne ed esterno del Reich, e soprattutto l'abitudine alia responsabile collaborazione parlamentare. Non vogliamo praticare un esercizio dottrinario sull' «ortodossia del sistema elettorale», Ma l'esernpio dell' Austria sotto i1 conte Taaffe rnostra che tutti i partiti borghesi, mantcnuti al potcre solo attraverso privilegi elettorali, oggi non sono piu nelle condizioni di lasciare alIa burocrazia l'arma demagogica dell'intimidazione del diritto elettorale a suffragio universale senza che tale arma, all'apparire di una qualsiasi rninaccia nei confronti degli interessi di potenza della burocrazia, non venga usata da quest'ultirna contra gli stessi partiti, Allo stesso modo sarebbe andata ai partiti borghesi tedeschi nei confronti di Bismarck, se avesscro rifiutato il suffragio universale. E l'esempio dell'Ungheria insegna che perfino i pili forti interessi antagonistici di una nazionalita dominante, ed accorta dal puma di vista della gcstione della Stato, non possono impedire a lungo, contra it suffragio universale, che nella lotta concorrenziale dei lora stessi partiri venga tcntata proprio la parola d'ordine del suffragio universale, e che dunque essa venga propagata a livello ideale ed infine, una buona volta, attuata. Si presenteranno sempre - c non c un caso - occasioni pelitiche nelle quali essa tornera in prime piano. Indifferentemente da come le cose stiano altrove, c chiaro che in Germania dopo Bismarck non ci potra piu essere una legge elettorale diversa al termine delle dispute a suo riguardo. E rncntre alrre questioni elettorali (ad escrnpio il sistema elettorale proporzionale), malgrado tutta la loro importanza politica, vengono semite come «tecniche», la qucstionc dell'universalita del diritto di voto, anche soggettivamemc, e una questione cosi squisitarnente politica che dev'essere per forza risolta, se si vogliono evirare sterili contese, Gia questa e decisi vo dal punta di vista della poli tica statale. II4 agosto 1914 c il periodo successivo, pero, hanno dimostrato anche che questa sistema elettorale da buoni risultati in occasione di prove pelitiche decisive, nel caso in cui si sappia governare con esso e si abbia la buona volonta di farlo. E funzionerebbe anche dureuolmente e in maniera ineccepibile se il suffragio universale irnponesse ai suoi eletti la responsabiiita propria di chi partecipa, in modo davvero determinante, alla potenza dello Stato. Ovunquc i partiti dcrnocratici che partecipano alla gestione del potere sono sosrenitori del nazionalismo. II crescente nazionalismo delle masse e assolutarnente naturale in un'epoca che dcmocratizza sempre di piu la partecipazione ai beni della culrura nazionale, rappresentata in definitiva dalla lingua tedesca. Gia la misura davvero modesta di partecipazione effettiva e precaria, che fu da noi concessa durante la guerra ai rappresentanti della democrazia radicale, e
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stara sufficiente ad inserirli nella concreta politica nazionale. Tutt'altra cosa, cioe, rispetto aHa plutocrazia della Dieta prussiana, la quale - nel terzo anno di guerra - non seppe davvero fare niente di meglio che approyare una legge per la nobilitazione dei profitti di guerra. Invcce di procacciare nelle regioni tedesche dell'Est nuove terre per i contadini - e noi potrcmmo creare nuovi posti di lavoro, in qualita di contadini, alia truppa di dieci corpi d'armata -, aile spalle dell'esercito combattente lc terre tedesche venivano consegnate - con la costituzione del fidecommesso - alia vanita di una plutocrazia parvenu di guerra, al fine di permetterle il conseguimento di un titolo nobiliare. Quest'unico dato d! fatto e una critica sufficiente nei confromi della legge elettorale per classi, L'intrinseca insostenibilid di questa e di ogni altro sistema e1ettorale operante in modo simile e in se evidente, Mantenendo la partizione prussiana in tre classi, l'intcra massa di combattenti di ritorno dal fronte si trovcrebbe nella classe piti bassa, ininfluente dal punto di vista politico; nella classe pnvilegiata, invece, si trovercbbero coloro che sono rimasti a casa e ai quali intanto sono toccati in sorte la clicntela e i posti d.i ~avoro degl~ altri, Cosi la proprieta gia in possesso 0 recenternentc acquisita da quelh che durante la guerra 0 attraverso di essa si sono arricchiti, oppure che nonostante la guerra - sono rimasti com' crane prima, c difesa at frontc da coloro che vengono politicamente declassati proprio a causa della g~~rra. La politica non c certo una Iaccenda etica, Ma c'e pur sempre un muumo di pudore c di decoro sotto il quale anche in politica non si puo irnpunemente scendere. Quale altro sistema elettorale potrcbbe subentrarc al suo posto? Tra i lettcrati gode di grande popolarita ogni sistema e1ettorale pluraliscico. Ma quale? Deve essere privilegiato 10 stato civile, Forse mediante voti supplementari? Ma gli strati inferiori del proletariate e dei contadini che coltivano i terreni pili poveri, e in genere tutti gli strati sociali aventi le pili limitate prospettive economiche, si sposano molt? pres.to e ha~o piu figli degli altri, Oppure - e veniamo al sogno prefento del letterati - il grado di «formazione-? Le differenze di grado di «forrnazione» sono oggi senza dubbio - rispetto all'elemento formativo delle classi, e cioe la partizione del possesso e della funzione. economica -I.e differenze ~iil impon:~ti e propria mente costitutive del E essen~lalmente grazl.e ~l presngio sociale derivate dalla cultura che si affermano il moderno ufflClale al fronte e il modcrno funzionario all'interno della comunita sociale, Le differenze di «formazione» sono - per quanto 10 si possa dcplorare - una delle barriere sociali pill salde che agiscono a livello puramentc interiore. Soprattutto in Germania, dove quasi tutti i posti privilegiaci, sia all_'i?teI"!lO che all'esterno dei servizi statali, sono lcgati non solo ad una qualificazione artinente la conoscenza tecnica, bens! anche ad una qualificazione di

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Weber, Scritti politici

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Sistema e1ettorale e dcmocrazia

«[ormezione generaie», cui l'intero sistema scolastico e universitario posto a scrvizio. Tutti i nostri diplomi garantiscono soprattutto questa irnportante possesso di ceto. Dunque la «formazione. potrebbe essere messa a fondamenta della partizione del sistema elettorale, Ma quale grado di «formazione» dovrebbe esscre preso come punto di riferimenta? Chi attesta la «maturita» politica, la fabbrica di laurcati delle universita, i diplomi di maturita delle scuolc medic superiori, 0 forse il diploma di licenza media? Da un punto di vista puramente quantitativa cia comporta differenze davvero enormi, e can i1 sistema elettorale per ultimo citato, che assegna piu voti ad alcuni elettori e che a Causa del peso delle masse assume una notevole importanza, si potrebbero fare delle esperienze politicamente molto particolari, Ma soprattutto: davvero deve essere ulteriormente privilegiato il diploma d' esame, a cui sono gia sottopastc tutte le cariche, e can esso 10 strato che 16 ha conseguito con tutte le sue pretese sociali? La potenza sullo State dcve, dunque, essere data in pasto alia fame di benefici degli aspiranti ad una carica che hanno sostenuto l'esame, il cui numero e salito enorrnemcnte, al di la del necessario, a causa della concorrenza di frcquenza delle universita e I'ambizione sociale dei genitori per i loro figli? Ma, in verita, che cosa ha a che fare il titolo di dattore in fisica, in filosofia 0 in filologia con la «maturita» politica] Ogni imprenditore a dirigente sindacale, il quale, partecipando alia libera lotta per l'esistcnza econornica, prova sulla propria pelle ogni giorno la struttura dello Stato, sa piu di politica di colui per il qualc 10 Stato e solo la cassa dalla quale, in forza del suo attestato di formazionc, riceve un reddito confarme al ccto, sicuro e in grado di assicurargli una pensione. Oppure +I'idea prediletta da tutti i miopi «filistci dell'ordine stabilito» - un «sistema elettorale del eeto medic», dunque una sorta di privilcgio del proprietario di imprese «indipendenri» 0 simili? A prescindere dal fatto che anche questa sistema privilegerebbe quelli che sono restati a casa rispetto ai combattenti, cosa significherebbe per 10 «spirito» della polirica tedesca del futuro? Tra le condizioni economichc del futuro della Gormania oggi se ne possono calcolare con sicurezza soltanto tre. Innanzitutto: la necessita di un'enorme intensi[icazione e razionalizzazione del lavoro economico. Non perchc l'esistenza dei tedeschi sia ricca e splendida, rna affinche da noi I'esistenza delle masse sia in genera Ie possibile. Di fronte alla ferrea prirnavera che la pace ci portera, c un sacrilegio se ora i letterati dei piu diversi schieramcnti fanno passare 10 «spirito del lavoro» tedesco come il peccato originalc nazionale c uri'esistenza «piu confortevolo» come ideale per il futuro. Qucsti sono ideali da parassiti, propri di uno strata di prebendari e di titolari di rendita che ha I'ardire di voler misurare la difficile quotidianicl dei cancittadini - i quali lavorano spiritualmente e material48

mente - a partite dalloro orizzonte da cala~aio. In~ltre, come aPl?a.rirebbe in realta l'infantile rapprcscntazione del letterati della «benedizionc» della sobria poverta del buon tempo antico, che la ~ermani~ starebbe di nuovo per assaporare come fruna della guerra, 10 msegna I~ secondo indubitabile dato di fatta che il futuro ci riserva: che la guerra ci lascera nuoui titolari di rendita per un valore di cento miliardi di capitale, Gia prima della guerra la crescita statistica relativa dei titolari di rendita era tanto elevata da destare preoccupazioni per una nazione dcstinata alia competizione con i grandi papa.li lav~rator~ dell.a .terra. Per questo strato sociale ormai oltremodo cresciu to, I concittadini (delle State) che lavorano dovranno pagare le renditc. La trasforrnazione si presenta in parte can 1a nascita di nuovi grandi patrirnoni azionari, rna in parte anc~e. con l~ trasformazione dei patrirnoni antecedenti attraverso la sottoscnzrone di prestiti. Infatti, sc oggi un possessore di patrimo~o anzi~he tito}i a reddito variabile (dunque aliquotc di intraprese economlc~e private), nene ?e!.s~o deposito bancario obbligazioni di rendita pubbhc~e, che c?sa sl~nific~ questo? In entrambi i casi egli e formalmente un "tlt~lare di ren~hta», II cui reddito e assicurato dalle banche a mezzo del relative ccdolario, Solo che, se prima i titoli a reddito variabi~e gli ~rano f0t.1t~di re~dita: 9uesro significava che in un ufficio comrnerciale e 10 un UfflClO~:cmco dllmpre~ sa -Iuoghi di lavoro inrellettuale tanto quanto. e spesso plU del~o st~dlO di un crudito -, e nelle sale macchioe delle fabbriche - da parte di capt commerciali e tccnici, impiegati, capiofficina e operai - si era lavorato bene e duramente, che si erano prodotti beni per soddisfare il ?i~ogno della ma~sa, e che si era procurato stipendio c pane a degli uorruru; ~tt~ questo '.n modo piu 0 rneno compiuto, come d'altronde 10 permet~e 1odierno o.rd~namento economico valido ancora per un lungo lasso di tempo. Per 1 dirigenti era in gioco. la p.osizi?ne ec,?n?mico-so:iale di potenza e rang,?, rnentre per gli impiegati e gh o~erat,. t1 p~sto ~I lavo:o nella lotta per II mercato; e questa lotta e stata vmta: 1 dividendi 10 «dlmo~trana». S~ o~a invece egli percepisce gli intcressi sui titoli di rendita statali, que~to sl~mfica che l'esattorc 0 I'impiegato doganalc, 0 qualcun altro ad e~sl c9.~lvalente, e riuscito con successo a toglicre il denaro dalle tasche di chi e ~bbligato a pagare e che negli uffici statali iJ lavoro richiesto e stato comp~uto secondo regolamenta e disposizionc, Va da sf: che lavoro ~conomlc~ privata e lavoro statale devono neces.sariamente ~ssere presentl entrambi. Ma, allo stesso modo, e del tutto evidentc che I mtero futuro della Germania - in scnso sia econornico che politico -, il tenore di vita delle masse e la fornitura dei mezzi per i «bisogni culturali», dipcndono innanzitutto dal fatto che nan vcnga diminuita l'intensita dellavoro nel settore economico tedesco, e che - come si puo anchc dire - non si diffonda nella nazione tedcsca, piu di quanto gia accade, 1a mentalita dei titolari di
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Sistema elettorale e democrazia ---------

e significherebbe la paralisi economica della Germania e una propagazione ancora piu veloce del sistema - che comunque si sta gia diffondendo velocemente - dei due figli. Oltre a cio si manifesterebbe ancora un'altra caratteristica propria della situazione francese: la dipendenza dalle banche. L'ignoranza dei letterati, che non sono in grado di distinguere tra il patrimonio delle rendite cedolari dal capitale acquisitivo dell'imprenditore, e che si pongono di [ronte a quest'ultimo con un risentimento pari alla bramosa benevolenza con cui considerano it primo, ha senti to dire qualcosa del ruolo che gioca nel regimc parlamentare francese il «capitale finanziario», tanto in occasione di provvedimenti oggettivi (tasse), quanto in quella della scelta dei ministri, e pens a, naturalmente, che questo sia una conseguenza del ternuto «parlamentarismo», Ma tutto cio, in rcalta, conseguenza de! fatto che la Francia uno Stato di titolari di rendita, che il eredito del di volta in volta govemo in carica, COS1 come si mostra nella quotazione di borsa delle renditc statali, altro non e che - per i milioni di titolari di rendite mcdi e piccoli - il criterio per eccellenza in base al quale vengono valutate le capacita dei ministri; e che spesso percio le banche, in qualche modo, interagiscono in occasione della scelta dei ministri oppure vengono addirittura consultate. Le banche devono per forza essere prese in considerazione da ogni governo: monarchico, parlamentarc 0 plebiscitario che sia. Proprio come agi uno Stato indebitato qualc quello zarista russo, il quale oel1905 prornulgo la sua «costituzione» e subito dopo fece il «colpo di Stato»: in entrambi i casi, infatti, fu l'umore delle borse estcre, Ie fonti del suo credito, a decretarne l'orientamento. Da noi, una progressiva statalizzazione contro l'emissione di rendite pubbliche, rna soprattutto la crescita dei possessori medi e piccoli di titoli di rendita statale, avrebbe esattamente le stesse conseguenze che in qualsiasi altro Stato, e questo al di la del fatto che ci sia «democrazia», «parlarnentarismo» oppure un govemo «rnonarchico». Invece, la relazione dello Stato inglese col capitalisrno era volta soprattutto in direzionc del capitalismo di guadagno, che ha favorito l'estensione della potenza e del carattere nazionale inglesi sulla terra. Quali norrne di tipo politico-finanziario possono servire in Gormania al fine di scaricare questa peso soffocante dei titolari di rendita, e per soddisfare pienamente le prctese e le attese dei sottoscrittori di prestito, una questione di per se decisiva. In ogni caso, a partire da una prospettiva politico-econornica, la piu estes a razionalizzazione del lavoro economieo, dunque l'incentivazionc trarnite premi cconomici della redditivita della produzione, e quindi del «progresso» - piaccia 0 non piaccia - in questo senso tccnico-econornico, rappresenta non solo una questione vitale per la posizione mondiale della nazionc, rna anche in ge-

rendita, e cioe quell'atteggiamento tipico degli strati piccolo-borghesi contadini francesi nei confronti della vita economica. Infatti, questa

nerale per la semplice possibilita di una esistenza accettabile. Ed percio un'imperiosa necessita politica dare a chi porta avanti questa lavoro razionale per 10 meno que! minimo influsso politico garantito soltanto dal suffragio unioersale. Infatti, per quanto riguarda questo punto decisivo, e cioe l'inreresse per la razionalizzazione dell'economia, l'interesse dei lavoratori, nonostante tutte Ie contrapposizioni sociali, identico a quello degli imprenditori che da un punto di vista organizzativo stanno ai vertici; e sia lavoratori che imprenditori, poi, condividono 10 stesso interesse politico per il mantenimento della posizione intemazionale della nazione, anche se non sempre nei particolari, rna certamente in linea di principia; e tali interessi sono assolutamente contrapposti a quelli di tutti gli strati di prebendari, e di tutti i rappresentanti, a loro congcniali, della stagnazione economica. Sembra giunto il momento che l'influsso di quegli strati sociali venga recepito in un settore il cui trattamento crrato in linea di principio gia da ora potrebbe gettare un'ornbra sul nostro futuro. Infatti - e questa la terza prospettiva assolutamente certa del futuro - noi sa:emo per anni sotto il segno di una «economia di transizione», con razionamento della ripartizione delle materie prime, rcstrizione dell'assegnazione di mezzi di pagamento internazionali e, forse, diminuzione delle impresc stesse e dei lora clienti. E chiaro che tutto cia puo esscre visto come un'occasione unica tanto nel senso della razionalizzazione dell'econornia, quanta anche, all'opposto, in quello di una possibilita inesauribile per i cosiddetti esperirnenti «della classc media», nel scnso peggiore attribuibilc a questa parola quasi scmpre abusata. Con l'aiuto di un sistema statale di buoni d'acquisto e di mezzi affini si potrebbero sovvenzionare in massa esistenze parassitarie «autosufficienti» di ogni tipo, e soprattutto l'ideale di ogni piccolo capitalists: comode rna miserabili esistenze da banco di vendita e simili, le quali indichcrebbero proprio il contrario di un'intensificazione e razionalizzazione della nostra econornia; tutto cia, infatri, non che un a!levamento in seric di parassiti e perdigiorno, esempio di quella «cornodita» che rappresenta il futuro ideale per i letterati, Che cosa cornportcrebbe questo fenomeno? L'eaustrizzazione» della Germania. E proprio per quanto riguarda I' aspetto che dagli stessi austriaci viene visto come una delle fonti principali di tutto cio che essi caratterizzano come «sciatto disordine». Infatti quanta avremmo da imparare da loro nel campo della cultura, del gusto e dell'educazione sociale, avremrno inoltre tutti i motivi di ringraziarli per l'assunzione della 10m «politica del ceto medic», i cui meravigliosi frutti si possono studiare nei corposi volumi riportanti le decisioni su questioni quali: se il chiodare una seggiola sia lavoro di tappezzeria 0 falegnameria. II pcricolo pera ehe accada qualcosa di simile non irrilevantc. Infatti ci sono senza dubbio, negli strati sociaIi oggi dominanti, dei politici che rcstano incorreggibilmente dell' opinio-

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ne che nel vergognoso pantano di pigrizia e di sciatto disordine cui si vorrebbe in questa maniera dare vita, potrebbero essere poste meglio che in qualsiasi altro luogo Ie fondamenta di cio che essi chiamano «sentimento rnonarchico»; vale a dire, di una arrendevolezza da bevitori di birra che Iaseia intatta la posizione di potenza della burocrazia e dei poteri economicamente reazionari. Se si pensa ora di concedere privilegi elettorali a quegli strati sociali ehe volentieri sosterrebbero una simile politica, allora si possono facilmente immaginarne gli effetti, e cioe la paralisi della Germania, sia in senso economico che in quello politico. Chi, a motive di una qualche fede religiosa 0 metafisiea, vuole questa paralisi, ebbene, 10 eonfessi apertamente. Ma non si deve volerla a motivo di una miserabile vilta nei confronti della democrazia, e proprio questa vilta derivante dall'angoscia per la messa in discussione della legittimita del possesso e delle posizioni soeiali che oggi risultano dorninanti, e cia che al momcnto appare come la causa stessa di questa messa in questione, Alle dilettantesche bolle di sapone che gli istinti dei letterati tedeschi producono di continuo, apparrengono anche tutti quei numerosi paradossi che eircolano sotto la dicitura «rappresentanza di corporazioni», Esse sono strettamente unite ad ogni sorta di confuse rappresentazioni circa il futuro della nostra organizzazione economica. E noto che gil un' organizzazione del tipo dell'assicurazione contro gli infortuni nelle cooperative di lavoro ha prodorto aspcttativc in influenti circoli letterari (dai quali pure in parte derivava): in questa modo verrebbe fatto il primo passo in direzione di una «costruzione organica» dell'economia politica; rna si sa anche cia chc cffettivamente ne e venuto fuori. E oggi qualcuno si attende dalle future organizzazioni economiche, condizionate prevalentemente in senso politico-Iinanziario e politico-valutario, che esse sostengano la parte di uccisori di draghi contro I'istigatore, 1a radice di ogni male, e cioe il «capualismo», Cosi ci si rappresenta, abbastanza infantilmente, l'«economia collettiva», l'«economia della solidaricta-, I'«cconornia di cooperativa» (0 come altrimcnti suonino Ie loro frasi fatte) del tempo di guerra e delle organizzazioni coercitive nate in questo periodo, come precorritrici di un mutamento di principio, di Ia da venire, del «sentimento economico», che farebbe resuscitare - ad un livcllo pili alto e «in maniera organica» -I'«ecica economica» del passato andata perdu taoIn tutto questa e soprattutto 1a profonda ignoranza dei nostri letterati circa l' essenza del capitalismo a rend ere cos1intollerante chi con oscc qucste problematiche. Ed e poi il minirno se questa sacro candore getta in un unico calderone i profitti di guerra della ditta Krupp con quelli di un qualunque trafficante d'orzo, in quanto entrambi sarebbero prodotti del «capitalismo». E pero assai pili importante che questo sacro candore non abbia 1a minima idea dell'abissale contrasto fra un capitalismo che vive della congiuntura pura52

mente politica delle forniture statali, dei finanziamenti di guerra, dei guadagni di contrabbando e di tutti gli altri profitti legati alle circostanze: al: le possibilita di furto, cresciute enormemente durante la guerra, e quindi dei suoi profitti e dei suoi rischi avventurosi; e un capitalismo che invece si fonda sul calcolo della redditivita dell'impresa razionale borghese dell'epoca di pace. Cosa propriamente accada nell'ufficio di una tale azienda e per questo sacro candore un libro dai sette sigilli. Inoltre, esso ignora completamente che il «sentirnento» fondante, oppure - se 10 si vuole esprimere in quest'altro modo -I' «ethos» di quei due diversi tipi di capitalismo, e reciprocamente contraddittorio alia stregua di due potenze spirituali e morali antagoniste; tanto che uno, il «capitalismo di rapina», fondato in modo puramente politico, e COSt rcaico come la storia a noi nota a degli Stati militari, mentre l'altro e un prodotto specifico della moderna umanita europea; di tutto cio natural mente questa sacro candore non sa assolutarnente nulla. Se poi si vuole fare una distinzione dal punto di vista etico (e cia e pur sempre possibilc), allora il punta cruciale della questione consistc proprio nel [atto che nell' etica personale degli affari proprio quella che sta piu in alto - qucHa che in media sta molto pili in alto di una qualsiasi altra etica economica effettivamente data storicamente, e che non e predicata soltanto da filosofi e letterati -, e cioe I'etica di impresa razional-capitalistica di questo secondo tipo di «capitalismo», l'etica del dovere e dell'onore professionalc, e quella che ha prodotto e mantcnuto quella ferrea costruzione attraverso 1a quale illavoro economico ricevc 1a sua impronta c il suo destino, che naturalmentc diventerebbc sempre pili deIinitivo nel memento in cui al posto dell'opposizione tra burocrazia capitalistico-privata e statalc si creasse - attraverso la «direzione comune dell'economia- - una burocrazia unitariamente preposta agli operai, contro cui non ci sarebbe - al di fuori di sc stessa - pili alcun cootrappeso. Ma per rimanere all' opposizione enunciata precedentememe, si puo dire che non quei profitti ottenuti mediante il famigerato principio secondo cui «non si guadagnano milioni senza aver sfiorato con la manica il carcere», bensi proprio quella redditivita che fu conseguita secondo il principio fondamemale: «honesty is the best policy» dive nne l'emblema del capitalisrno specificatamente moderno, in quanta sistema inevitabilmente dorninante dcll'econornia c, attraverso di cssa, del destino quotidiano dell'uomo. Qualcuno di questi ideologi imbrattacarte di tale sognata etica della solidarieta economica ha gettato mai uno sguardo dictro le quinte della nostra «economia collettiva di guerra», e ha mai potuto vedere che cosa ne e stato sotto il suo effetto dell' «impulse di guadagno» strangolato, per cOSIdire, attraverso di essa? Una danza sclvaggia attorno al vitello d'oro, un gioco avventuroso consistente nel cogliere quelle possibilita del caso che zampillano da tutti i pori di questo sistema burocracico, la pcrdita di ogni
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10 di etica degli affari non irnporta di che tipo, e infine una ferrea coercizione per ogni uomo d'affari, anche per il piu coscienzioso, pena il tramonto economico, di ululare e di partecipare assieme aIle iene a questo calvario senza precedenti in qualsiasi altra etica economica, Questo processo si verifica nella stessa misura in cui si c manifestato in tutte le altre epoche, quando le possibilita di profitto capitalistico seguivano Ie tracce del dio della guerra 0 di san Burocrazio; 0 meglio tutto cia avviene attualmente in rnisura mostruosamcnte maggiore. Passeranno generazioni prima che Ie conseguenze di questa disgregazione del normale ethos capitalistico borghese vengano nuovarnente cancellate; e tutto questo deve essere il fondamento di una nuova etica economica? Dobbiamo impegnarci molto, innanzitutto, per raggiungere nuovarnente illivcllo della vecchia etica economical Ma tutto questo va detto solo per inciso. Compagini razionali di associazioni in grande stile e con un fine preciso sostituiranno l'economia di guerra. Ma non si tratta in realta di relazioni sociali e forrnazioni sviluppatesi «organicamente» sul terreno delle relazioni cresciute naturalmente ada relazioni umane primarie e interne, aventi quella caratteristica peculiare presente, pur in rnisura differente, nella farniglia, nella stirpe, ncl comune, nelle relazioni feudali e padronaIi, e ancora nelle corporazioni d'arte e mestieri, nelle gilde e perfino nelle associazioni corporative del medioevo, Chi non abbia ancora alcuna idea del contrasto esistcnte tra tutte le moderne compagini razionali avcnti un preciso fine dal punto di vista economico e le rclazioni umane c sociali citate sopra, vada innanzitutto a studiarsi l'abbicci della sociologia, invece di importunate il mercato librario can la sua vanita da letterato, Che if singolo debba contemporaneamente appartenerc non a una, rna spesso a nurnerose di tali formazioni, toglierebbe ad un sistema elettorale costruito su di esse la qualira della <rappresentanza popolare», rna non 10 condannerebbe ad essere un' «insensatezza». Si trattcrebbe di una «rappresentanza di interessi»: il passato ha conosciuto cose simili, Ma c sufficiente muovere i primi passi verso i1 tentative di raggruppare le tipiche figure dell'econornia moderna secondo le «projessioni», cosi che i gruppi che sorgono in questa modo siano utilizzabili come corporazioni elettorali finalizzate ad una generale rapprcsentanza popolare, per trovarsi di fronte, aHara, al1a totale insensatczza, Gli autentici «dirigenti- del sistema economico non trovano piu una collocazione propria. Sotto quali «professioni» infatti _ ce ne sono dozzine tra cui scegliere - devono essere ripartiti i signori Stinnes, Thyssen, Krupp v. Bohlen, il conte Henckel-Donnersmarck, v. Mendelssohn, Rathenau, i soci che rispondono persona1mente della societa di sconto, e via di qucsto passo? 0 forse devono esscre riuniti in una sola corporazione elettorale, quella degli «imprenditori giganti»? E, d'altro la<;4

ponderatezza per la possibilita di una qualsiasi differenziazione e scrupo-

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to, i direttori generali come Kirdorf, Hugenberg e simili devono essere ripartiti sotto i «funzionari di azienda» delle singole «professioni-, oppure cosa succede nel loro Caso? Ma Ie cose vanna in questa modo nei piu alti vertici del1'ingranaggio capitalistico come nei punti piu bassi. Proprio i piu irnportanti tra i tirnonieri dell'economia odierna ovunque si sottraggono - finanche il libraio all'ingrosso e il direttore di impresa - ad ogni ordinarnento in categorie materialmente appropriate. Infatti dovrebbe essere trovato, per la limitazione delle corporazioni elettorali, un contrassegno [ormale, con il qUale pero non cesserebbe di fare a pugni, considerate Ie odierne relazioni econorniche, i1 senso materiale ed economico della posizione relativa. La nostra moderna economia, diversamente dall'econornia corporativa, si distingue proprio per il fatto chc dalla posizione esteriore non si puo quasi mai desumere quale funzione economica appartenga al singolo; e neanche la pill accurata delle statistiche professionali tradisce il minima indizio sulla struttura intcrna dell'economia. Allo stesso modo in cui non e possibile dcsumere dal paesaggio un podere signorile 0 il suo carico di ipotcche, non si puo vedcrc nella Figura di un proprictario di ncgozi., che cosa egli rapprcscnti dal punta di vista economico: se sia, cioe, Uno che possicdc unirnpresa Iilialc, un impiegata a un clientc legato strettamentc ad una potenza capitalistica (ad escrnpio, una Iabbrica di birra), un venditore al dettaglio assolutamcnte indipendente, a quant'altro. A.ltrettanto poco si puo dire di un «artigiano indipendente» se cgli sia un industriale domcstico, un cornmissionario, un piccolo capitalista indipendente oppure un artigiano tcrzista. E questi sana ancora i casi piu semplici! Per completarc il quadro, Larapprescntazione ingenua del letteran, che continuarnente riaffiora, sccondo cui sarebbe questa la via per fare influire in modo «aperto» e «onesto» «nell' ambito dci compagni di professione» la potenza degli interessi materiali -Ia quale oggi si fa valere in modo «celato» nelle elezioni parlamentari -, appartiene senz'altro all'asil., infantile della politica. Migliaia sono i fili ai quali i poteri capitalistici in occasionc delle elezioni farebbero danzare a lora piacimento non solo il piccolo commerciantc «indipendente» c I'artigiano, rna anche l'industriale indipendente. A prescindcre dal fatto che ogni simile limitazione professionale si muovc nella misura piu ampia possibile sulla sabbia traspOftata dal vento delle units di impresa - sovvcrtite da ogni macchina nuova 0 possibilita di vendita -, degli oricntamenti di produzione c delle fone lavorative. In tutto il mondo, a partire da questi motivi puramente economici, non csiste oggettivamentc niente di pill inverosimile del tentative di voler ere are come corpi elettorali politici - in un'ep?ca di co~t~nui capovolgimenti tecnici c commerciali, c di·crescenti lcgami cconorrucr c sociali conformi aIle compagini aventi un precise fine dal punto di vista eCOnomico- delle partizioni «organiche» nell'antico

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senso corporative. Ovunque sono stati fatti esperimenti elettorali «corporativo-profcssionali- recenternente in Austria e nella legge elettorale per I'elezione alia Duma russa approntata da Bulygin -, si sono dovute fonnare necessariamente categoric del tutto rozze e formali, creando cosi, nel caso dell' Austria, un parlamento profondamente corrotto che puo vantarsi soltanto di aver scoperto per primo I' ostruzionismo, mentre - per quanto riguarda la Russia, quell'ordinamento state il precursore della rivoluzione. In nessuno dei due casi pcro i rappresentanti dei poteri oggi veramente significativi nel mondo economico sono riusciti a farsi valere politicamente; meno che mai in modo «aperto», A questa non conformita con la struttura econornica moderna in perenne mutamento si aggiungerebbe l'incrociarsi della struttura professionale con gli interessi puramente politici, i cui dispotici effetti sono sempre radicalmente misconosciuti da qucsti presunti realistici pseudo-progetti. Non nc uscirebbe una fondazione della rapprcsentanza parlamentare sulla percezione «aperta» dei «naturali- intercssi professionali in sc solidali, bensi un'accresciuta iacerazione della solidarieta protcssionale attraverso il suo diventare fazione politica, Gia oggi vcdiamo i partiti politici lottare per il potere anche nelle amministrazioni comunali, ncllc cooperative, ncllc arnrninistrazioni delle casse mutue e cosi via - in breve, in tuttc le possibili formazioni sociali, Spcsso ci si lamentati di questo. I diversi aspetti del tutt'altro che semplice problema politico-organizzativo non possono essere trattati qui veloccmcnte assicrne agli altri. In ogni caso, evidente chc ovunque domini la scheda elettorale e l'agitazione, i partiti politici in quanta tali sono gia da ora predestinati a diventare i rapprcsentanti della lotta. Innanzitutto, pcrche hanno a disposizionc l'apparato adatto a questa scopo. Ci.si immagini, allora, chc qucste corporazioni di interessi, attraverso i loro rappresentanti, dovessero votare su qucstioni politiche e culturali; il risultato sarebbe chiaro: l'instaurarsi delle fazioni pelitiche in sene ai gruppi di interesse - i quali devono sbrigare affari concreti comuni, proprio in senso solidaristico, ai compagni del gruppo -, attraverso la lora elevazione a corpi elcttorali parlamentari, avrebbc come ovvia conseguenza che innanzitutto la lotta di intcressi puramente economici dovrebbe creare, c scnza dubbio creerebbe, nuovi organi accanto alia struttura di queste corporazioni elettorali pelitiche. Inutilmente quclle urne per il conteggio dei voti ccrclierebbero di ghermire la reale vita economica. Certamente la lotta degli intcressi econornici peserebbe su questi come su tutti i corpi elettorali. Ma si fonderebbe assai di pili su nude rclazioni individuali di potere - indebitarnento, clienti -, anziche, come oggi, su una stabile condizione di classc, che interviene col finanziamento e l'intlucnza sulla lotta elettorale dei partiti tramite gli interessati, E al tempo stesso assumerebbe as petti infinitamente piu oscuri. Chi potrebbe, intatti, in una simile cornplica-

ta partizione elcttorale, rnettersi sulle tracce d:ll~ relazioni di dipend.en~a in cui coinvolto un commerciante, 0 un artlglano, formalmente «indipendente» nei confronti di una potenza capitalistica, c chi potrebbe localizzare l'influenza che eserciterebbe la prcssione di tali potenze capitalistiche sui comportamento politico di coloro che dipendono da esse? II peso in quanto tale della dipcndenza aumenterebbc, perche costoro potrcbbero essere controllati molto etlicacemcnte sol tanto dai loro concorrenti nei corpi clcttorali. Denunee e boicottaggi aizzerebbero uno contro I' altro questi presunti rappresentami della «solidarieta professionale» ammassati nolle corporazioni elettorali. Infatti, queste corporazioni fonnate secondo il ceto e la professione non avrebbero solo da tutelare interessi professionali, in quanto il risultato della lotta elettorale presso di loro decidercbbc su] possesso dei benefici statali e delle cariche. La «buena gente e i cattivi musicanti» che consigliano questo sistema hanno davvero compreso che cosa ne verrebbe fuori? Per ora mi fermo qui. Queste costruzioni evanesccnti, infantili e da letterati, sono menzionate qui solo perche esse danno l'occasionc per prendere posizione nci confronti di un altro problema generale. Gia oggi troviamo, da noi e altrove, gruppi econornici aventi diritti di rappresentanza. Innanzitutto per la consulenza burocratica: le Came~e dell'agricoltura, di commercio, dell'artigianato, le Camere dellavoro - 10 un prossimo futuro, ehiaramcnte -, e anche i Consigli delle ferrovie e simili. Proprio da loro pero si puo oggi imparare che cosa non fa un'organizzazione formale di professione. Oppurc qualcuno pensa che qucste corporazioni ufficiali potrebbero sostituire la «Federazionc dei contadini» , I' «Associazionc centrale degli industriali-, e in piu le associazioni .dei datori di lavoro oppure i sindacati? Dove pulsa allora davvero la «vita» della solidaricra di interessi ripartita per professioni? E allo stesso modo abbiamo aH'interno del nostro meccanismo legislativo, quantomeno in parte, corporazioni istituite secondo il ccto professionale: Ie Camere Alte, Prevalcntemente, si tratta di associazioni di proprietari terrieri di rilevante impronta sociale (<<vecchio e consolidato possesso terriero»); accanto a questc, troviamo le Camero di commercio, alcunc cornunita particolarmente grandi, anche Ic universita, e in futuro forse ci saranno Ie Camere dell'artigianato e dei lavoratori, che inviano aIle Carnere i loro rappresentanti. Questo modo di rappresentanza di intcressi e infinitamente grossolano, rna sufficiente alla meno peggio per questi scopi politici, L'infantilisrno politico dei nostri letterati crede palesemente che attraverso il curnu10 c la specializzazione di tali diritti di rapprescntanza dovrebbe infine poter risultare possibilc fare di queste Carriere Alte dei parlamenti, nci quali ogni cittadino si trovi rappresentato come membro della sua cerchia vitale e professionale, come (a qud che si dice) un tempo accadeva nello «Sta-

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to corporative». Di questa «Stato corporative» parleremo piu avanti, Le Camere Alee, pen'>, suHe quali ci soffermiamo qui brevemente, sono oggi (piu in teoria che in realta) luoghi di discussione politica, da una parte, dei notabili, e dall'altra di strati di interessati, i quali vengono considerati da un punto di vista puramente politico in virtu di rnotivazioni tradizionali particolarmente importanti. Qucsti sono, innanzitutto, i proprietari e i titolari di determinate professioni giudicate socialmente elevate. Di fatto essi, quasi sempre, non vengono selezionati secondo il punto di vista politico dei partiti, rna secondo le loro «idee». Da cia consegue immediatamente l'elemcnto decisivo per la posizione naturale di una tale Camera Alta nell'ordinamento statale. Ovunque questa posizione sia correttamente inserita nell'ordinamento statale - in sensa politico -, manca aHa Camera Alta per 10 meno il diritto di stilare un proprio bilancio preventiyo, cioe il Iondamento della posizione di potere della rapprescntanza popolare. Per il resto la sua condizione giuridica, considerata da un punto di vista politico, la fa essere un'istanza la quale pun opporsi alle decisioni della rappresentanza popolare, criticare, rimettere ad una nuova trattazione, sospenderc e rinviare, addirittura emendare, rna che - non importa se c'e a tal proposito un diritto formalc - non puo durevolmcntc ostacolare, in una questione politicarnente importance, la volonta di una maggioranza perentoria, forte della rappresentanza popolare, pena la perdita dei suoi diritti formali (come ora in Inghilterra) oppure I'ampliamento del numero dei Pari (come in Prussia ncl1873). Quesr'ultimo e una valvola di sfogo che non puo mai cssere accantonata senza peri colo politico, sebbenc tutte le Camerc Alte siano solite reclamare contro di esso a causa della perdita di potenza, e sebbene la Camera dei Signori prussiana di sicuro in occasione della riforma elettoralc aspired all'accantonamento di questo diritto della corona, e magari aspired anche al diritto di stilare il bilancio preventivo, cosa che politicamentc porterebbe aile crisi e ai pericoli piu gravi. Infatti questo significherebbe che if sistema elettorale per classi continuerebbe ad esistere, rna ripartito in due organismi, i cui conflitti culminerebbero in crisi di Stato. Speriamo che non si giunga a questo. Anche e proprio in caso di diritti formalmcnte limitati, l'iniluenza delle Camerc Alte puo esscre molto significativa. Ma Ie Camere Alte, comunque siano costituite, non hanno nientc a che fare con una rappresentanza popolare. Esse, in teoria, costituiscono un contrappeso al dominio dei partiti, Ma in realta spes so si tratta di un contrappeso di dubbia utilita politica e di livello spirituale inadeguato: la Camera dei Signori prussiana ,. I'unico organismo «legislativo» che crede di avcr bisogno del giudice peIilde per avcre il rispetto chc esso pretcnde, Certo, oggi, le Camere Alte I" It rcbbero esscre autentici luoghi di eloquenza politica individ uale. Di l.u to invece esse sana spesso luoghi di chiacchiere inutili. Nella Camera
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dei Signori prussiana certamente si parIa in modo molto piu eloquente e assai piu «nobilmente .. che nel Reichstag, rna chi vorrebbe perdere il proprio tempo a leggere questi discorsi? E tuttavia un tale consiglio di Stato dotato di [unzioni consultive pubbfiche - questa infatti e la natura autentica di una Camera Alta costituita in modo corretto -, in quanta luogo dove si esprime il pensiero politico non legato ai partiti e 1'intelligenza politica di individui che non ricoprono una carica pur avendone esperienza, cioe I'esperienza degli uomini di Stato piu anziani, rispctto all' attuale dirigenza politica dei partiti, un talc consiglio di Stato sarebbe in grado di prestare un servizio innegabilmente prezioso in uno Stato parlamentare. Ma tra le odierne formazioni di questa tipo solo malta poche corrispondono a questo scopo. In uno Stato democratico una Camera Alta puo a - come nelle democrazie d'oltremare - essere un organismo fondato sui suffragio univcrsale seguendo pero un altro procedimento di voto, un dispositive quindi per correggere le inevitabili manchevolezze presenti in ogoi sistema elettorale; oppure puo essere una rapprescntanza dell'intelligenza esperta in politica, amrninistrazione, economia, scienza e tecnica, In questo caso pero si tratterebbe di un organismo solo consultivo, che critica e (attraverso il veto) sospende. Esso dunque puo formalmente csscre solo una Camera avente poteri limitati. Politicamente sarebbe auspicabile che in tali Camere Altc i rappresentanti degli interessi professionali stessero in ogni caso sernplicemente accanto ai rappresentanti dell'intelligenza politico-statale e della formazione politico-culturale, e che dunque ad esel!lp'io appar:enessero ad esse tutti i ministri e i sindaci uscenti delle grandi citra, e qUllldi i rappresentanti di importanti circoli politico-culturali (rappresentanti eletti dei maestri di scuola, degli insegnanti degli istituti superiori, dei giornalisti). La questione della futura composizione di qu~sti organism~ non e, in ogni caso, cosi priva di importanza come spesso S1 crede da nOI a motivo del fatto che purtroppo essi oggi vengono costituiti unicameme come un frena meccanico contro i «pcricoli- della democrazia a consolazione della vigliacchcria del piccolo borghese (non fa differenza a quale posizionc sociale appartenga). Ma questa problema non puo e non deve essere qui analizzato neanche superficialmente. Piuttosto noi qui chiediamo soltanto: come avviene propriamente che quegli organismi di interesse organizzati statalmente, come le Ca.merc di commercio un tempo cosi strenuamente combattutc da Eugen Richter, e tutte Ie forme simi Ii sorte da allora sccondo questa schema, in realta non fungano affatto da contenitori dd flusso autenticamente vivo degli interessi economici a confronto can la vita florida dei veri gruppi di mteressi economici? E com'e che, d'altro canto, anche rispetto aipartiti essi restano cosi assolutamente incapaci di catturare in se la vita politica? Si tratta
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di un caso? Non affatto un easo, rna la conseguenza del fatto ehe i partiti da un lata e i gruppi di interessi economici dall'altro stanno sui terreno del reclutamento giuridieamente libero dei loro sostenitori, mentre invece quelle formazioni statali no. Le prime sono, in conseguenza della loro struttura, Ie organizzazioni adatte per la lotta e il compromesso; Ie seconde, invece, sempre in conseguenza della loro struttura, sono finalizzate alI' espressione di oggetti vi pareri di esperti oppure ad un pacifico lavoro amministrativo puramente «abitudinario». Purtroppo da noi, con l'espressione «zelo per I"'organizzazione"» si intende sempre e soltanto un'organizzazione coercitiva retta da un regolamento superiore controllato dalla polizia. Le organizzazioni create sulla base della libera iniziativa individuale (<<volontaristicamente») sono viste dai lerterati come propriamente illegittime 0 - nella migliore delle ipotcsi - come soltanto provvisorie, e destinate ad essere assorbite un giorno in un'organizzazione regolamentata in senso poliziesco, senza probabilmente considerare che esse per 10ro essenza e significata sono capaci solo di una struttura volontaristica, Qui sta l'errore fondamentale. Appartiene alle follie ereditarie del nostro dilcttantistico ambiente letterario votato alia politica di voler «preparare un sistema con parole», in questa caso con i paragrafi di uno statuto che lora dovrcbbcro progettare, quando a tal fine mancano tutte le condizioni. Viste da un punto di vista politico, quelle organizzazioni ufficiali dci ceti c delle professioni - fino ad arrivare aile Camere Alte composte da rappresentanti delle profcssioni - sono formazioni determinate dal fatto che Ie loro dichiarazioni, perizie, risoluzioni 0 dibartiri, vengono certo discussi ma non messi ai voti. Ed esse ogni volta avranno piu 0 meno peso a seconda del contenuto oggettivo delle 10ro dichiarazioni. Invccc i partiti politici nello Stato modemo sana organizzazioni volte al reclutamento (giuridicamente) «libero», il cui fine consiste nel determinate la politica attraverso it numero dei suoi affiliati: la ultima ratio di ogni moderna politica di partito la scheda elettorale. E gli organismi che rappresentano gli interessi ecanomici ncll'economia capitalistica sono associazioni parimenti determinate sulla base (dal punto di vista giuridico) del «Libera» reclutamento, intese ad esrorcerc - attraverso la potenza econornica privata dei loro membri, sia che questa potenza si fondi sui possesso di beni, sui monopolio del mercato 0 sui concentramento monopolistico delle forze lavorative economicamente necessarie - un compromesso sulle condizioni del prezzo dci beni reali 0 dellavoro che corrisponda ai loro interessi. Ma per entrambi i tipi di organizzazioni libere proprio questa fondamento «uolontaristico», chc ne caratterizza l'organizzazione, l'elemento decisive, l'unico assolutarnente peculiare e per questo «organico», II tentative di costringerlc in un tipo di autorita statalc sarcbbc una coercizione puramente meccanica

ehe costituirebbe la fine della loro vita interna. Non che ad esse la «coercizione» sia in generale qualcosa di estraneo. Al contrario. Esse si servono del boicottaggio, della proscrizione e di tutti i mezzi di richiamo e coercizione di tipo materiale e spiriruale, che 10 spirito umano possa escogitare sui terreno (dal punto di vista formale) della Iibera propaganda, con la sola eccezione di quella forma della creazione di un «ordine esteriore legittimo» statale, propria dell' apparato coerci ti vo statale e ad esso riservata, Da parte dello Srato, si possono adottare disposizioni, a bcneficio delle organizzazioni di partite, Ie quali - a seconda delle circostanze - tutelino i diritti della maggioranza contro I'illegalita cornrnessa da una ericca di minoranza, 0 al eontrario i dirirti della minoranza contro la prepotenza della maggioranza, e questa in America 10 si fatto. Ma per quanto riguarda la caratteristica fondamentale, vale a dire la volontarieta dell'adesione da parte degli iscritti, essa cambia tanto poco quanto le prescrizioni statali riguardami Ie condizioni della fondazione dei sindacati. Proprio il fatto che il capo di un partite dipenda dal reclutamento formalmente libero dei suoi adepti, costituisce l'elemento assolu tarnente diversificante rispctto all'avanzamento regolamcntato del [unzionario. E proprio il fatto che idirigenti cconomici siano costretti all'organizzazione formalmcntc «Libera» delloro seguito condiziona la loro peculiarita, che a sua volta viene condizionata dalla struttura dell' cconornia moderna. Organizzazione e consociazione provocata dalla polizia di Stato, in questa ambito e sotto queste condizioni, sono per antonomasia opposti inconciliabili, Chi non ha capiro qucstc cose, non ha ancora co Ito l'abbicci della moderna vita politica ed econornica. Questi non sono stati di fatto «etcrni», Ma oggi si presentano in questa modo. Naturalmente sulla carta si possono costruire organismi elettorali di ceti e prolessioni a piacere. Ma posto che 10 si Iacessc, allora, come si detto, la conseguenza sarebbe che i partiti politici da una parte e i gruppi di interessi economici dall'altra condurrebbero, dictro ad essi, la loro effettiva esistenza, E questo dovrebbc bastare, Abbiamo qui menzionato tutte queste fantasie rornantiche - che certo non mcritano da parte dell'esperto l'onore di una seria confutazione -, soltanto perche queste costruzioni del tutto antistoriche arrecano pur sempre il danno di aumentare, in primo luogo, l'idrofobia della piccola borghesia tedesca (di tutti gli strati) davanti alia necessita di immergersi nella siruazione specificatamente moderna del problema, e, in secondo luogo, di cstraniare aneor piu questa piccola borghesia dal mondo e dalla politica, E poi - per toccare brevemente alia fine anche questa punto - qualcuno di questi romantici da calamaio si mai fatto un'idea chiara dell'essenza del reale «State corporative» del passato? Confuse rappresentazioni di una «partizione della socicta- secondo le «prolessioni naturali» in «comunita corporative», portatrici dell' «etica

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cristiana della fratellanza» e di una «struttura piramidale» con al vertice it monarca spirituale universale, nascondono l'assoluta ignoranza di cio che c'cra di vcramcnte rcalc dietro a questa immagine presa in parte dalle ideologie della letteratura filosofica, e in parte pero dai moderni concetti razionalistici di organizzazione. Infatti la realta appariva diversamente. La cosa davvero caratteristica del cosiddetto Stato corporative non era la partizione «organica» della societa secondo «naturali gruppi professionali econornici» 0 addirittura la definizione dell'economia sui «principio della solidarieta». Cio che differenziava l'econornia dello Stato corporative da quella odierna erano caratterisriche che si sono sempre ritrovate in tutto il mondo nelle piu differenti costituzioni pelitiche pensabili. Queste forme economiche, al contrario delle condizioni economiche odierne, resero tuttavia possibile 10 Stato corporative - mentre oggi non 10 proprio come altrove ponevano le premesse per altre forme di Stato oggi non piu possibili, Ma esse non crearono 10 Stato corporative. Del tutto diversa era la peculiarita dello Stato corporativo giunto a piena formazione solo in una parte d'Europa: essa consisteva ncll'acquisizionc di dirittipolitici da parte di singole persone e corporazioni in base al tipo di possesso privata di beni reali; e nel radunarsi (non sempre soltanto, rna sempre prevalcnte mente) di questi detentori di privilegi in assemblee, allo scopo di regolare le questioni pelitiche attraverso il compromesso. Possesso di castclli c irnportanti potcri militari 0 politici a finanziari di ogni tipo un tempo, in quanta privilegi ereditari, erano nelle mani dei singoli in modo del tutto simile a come oggi ancora solo il re ha la propria corona. Cio che siamo abituati a giudicare come contenuto del «potere» unitario «statale» si disperdeva aHora in un fascio di singoli diritti ripartiti in diverse mani. In generale, non si poteva parlare di uno «Stato» nel senso rnoderno del termine. Per ogni azione politica era piuttosto necessario un accordo di qucsti dctcntori di prerogative, i quali erano indipendenti in linea di principio uno dall'altro, e arrivare a questo era 10 scopo delle assemblee corporative. Originariamcnte qucste assemblee non conternplavano percio, in linea di massima, ne votazioni ne decisioni vincolanti per colui che non acccttava, bcnsi - come forma della soluzione degli affari - il «concordato», vale a dire, secondo l'uso linguistico odiemo, il compromesso, e non soltanto tra i diversi gruppi corporativi, rna anche all'interno di ciascun gruppo tra i singoli detentori di privilegi. Si legga qualsivoglia atto di tali assemblee e ci si chieda poi se uno Stato moderno possa essere governato attravcrso simili forme. Ma queste forme (malgrado ogni lora Iluidita percettibile nel partieolare) sono proprio lc piu import anti parti costitutivc del tipo che comincia subito a mutare nel momento in cui inizia ad entrare in questa fonnazione la ultima ratio della scheda elettorale: ii piu importantc (anchc sc non l'unico) contrassegno del rnoderno parlarnento.

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Solo con questo sorge la moderna configurazione razionale della formazione della volonta statale. Nello Stato costituzionale, tuttavia, an cora oggi i'attivira statale poggia per quanto concerne Ie questioni decisive, sia dal punto di vista giuridico che da quello politico (ad esernpio nell'elaborazione del bilancio preventivo), sul compromesso. Questo pero non avviene, in senso giuridico, ne in occasione di elezioni ne in occasione delle trattative di un organismo parlamentare, e nemmeno puo avvcnire senza mettcre a repentaglio la loro stabilita, Solo quando il eompromesso era it fondamento giuridico dell'agire politico, anehe la partizione delle professioni in ceti era pertinente alIa sua natura. Non pero dove regna la scheda clettorale, vale a dire dove si tratti di un' elezione parlamentare. Ancor oggi, come un tempo, il compromesso s'impone - in quanto forma di risoluzione delle lotte economiche di interessi - soprattutto tra imprenditori ed operai: in questa caso, esso inevitabilmente l'unica forma definitiva della decisionc, c proprio questa appartiene al carattere essenziale di ogni rappresentanza eeonomica davvero viva degli interessati. Naturalmente esso s'impone anche nella politica parlamentare, tra i partiti, come compromesso elettorale oppure come compromesso per la presentazione di progetti di legge. Quest'ulrima possibilita appartiene addirittura, come dev'essere ancora trattato, ai vantaggi piu significativi del parlamentarismo. Ma, beninteso, sempre con I'ultima ratio della scbeda elettorale sullo sfondo. Questo significa: sotto Ia minaccia che ncl easo in cui non si realizzi il comprornesso l'clezione 0 la votazione avra probabilmentc un esito piu 0 meno non desiderate per tutti i partccipanti, II conteggio effettivo 0 approssimativo dei voti appartiene ormai all'esscnza innata della moderna lotta elettorale tanto quanto appartiene alIa conduzione parlamentare degli affari; questo stato di cose i nostri rornantici, pur con la loro ripugnanza per le «cifre», non 10 potranno di certo cambiare, Possono stare alla larga dalla politica se ai loro oechi il «conteggiare» sembra un'attivita troppo prosaica. Ma non sarebbe chc un'arroganza diffamare proprio il suffragio uniuersale, bollandolo come «dernocrazia delle cifrc», a vantaggio di altre elezioni all'incirca del tipo «corporative proIessionale». Intatti, in questa caso, come stanno le cose con le cifre? Ogni chiacchiera suI genere «organicamentc» sensato della partizione secondo la professionc oppure secondo il ccto in tutti qucsti progetti solamente facciata. Chi non desidcra luoghi comuni, rna realta, distoglie l'attenzione cia cio e osserva soltanto come il numero dei mandati c dei voti debbano essere ripartiti tra questi gruppi creati in maniera artificiale. Poichc infatti la scheda elettorale anche in questo caso resta l'ultima ratio, allora l'uniea cosa importantc c costituita dal fatto che tutte le schcdc altro non sono che aritmetica elettorale. In questa scienza partieolarmente Ferraro l'Ufficio Reale Prussiano di Statistica, I «progetti di riforma del sistema

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elettorale» degli ultimi trent' anni, di cui doveva interessarsi, poggiavano sempre su calcoli: quanti conservatori, centristi.Iiberal-nazionali, e via di questa passo si potevano piu 0 meno eleggere con un determinate sistema elettorale. Ma considerare tali pezzi di bravura aritmetici e i loro prodotti come qualcosa di sublime rispetto alIa «democrazia delle cifre», e cosa che intendiamo volentieri lasciare ai tronfi demagoghi e ai letterati, Da un punto di vista strettamente politico, non si tratta di un semplice caso se oggi i1 «suffragio universale sulla base delle cifre» sta diffondendosi dappertutto. Infatti, questa unioerselics del voto corrisponde, nella sua natura «rneccanica», all'essenza dello Stato odierno. Allo Stato moderno appartiene propriamente il concetto di «cutadino», E suffragio universale signifies innanzitutto nient'altro che il singolo final mente, sotto questo aspetto della vita sociale, non viene considerato, come invece in ogni altra occasione, secondo la sua specializzazione in attivita professionali, per la posizionc familiare e in base aIle peculiarita della sua condizione materiale 0 sociale, bensi solo in quanto cittadino. Giunge in questo modo ad espressione l'unita del popolo di uno Stato, rispetto alia divisione che regna a livello della vita privata. Naturalmente tutto cia non ha assolutamente nulla a che fare can la teoria di una qualche «uguaglianza» naturale degli uomini. Secondo il suo autentico significato si tratterebbe, al contrario, di un certo contrappeso alIc dispartta sociali, create non sulla base di qualita naturali, rna su eandizionamenti sociali spesso total mente in contrasto con esse, e soprattutto sulle inevitabili diseguaglianze fond ate sui portafoglio, e non dunque su differenze naturali. Finche esistera, anche solo approssimativamente, l'odierno ordinamento sociale ed esso e duro a morire -, sara s1 attenuata la disparita delle condizioni estcriori di vita, soprattutto per quanta riguarda la proprieta, e verranno certo attenuate le relazioni sociali di dipendenza da essa condizionate, anche se non potranno mai essere del tutto eliminate; e inoltre i privilegiati in questa sistema non perderanno mai neppure approssimativamente la possibilita di esercitare illoro influsso - che va di gran lunga al di Iii.del loro numero - sulla politica dello Stato. Allo stesso modo, la natura dell' organizzazione statale ed economica moderna determina durevolmente la condizione privilegiata dell 'istruzion e professionale, e con cio della (non identica aHa prima, ma - anche solo da un punto di vista tecnico educativo - da essa richiesta) -[ormazione», ovvero di questa e1emento fortissimo di differenziazione di ceto all'intemo della societa modema. Proprio per questo e opportuno chc ncl sistema elettorale parlamentare venga create un principio equivalente: I'equiparazione degli strati sociali superiori per massa e socialmente dominati agli strati sociali privilegiati, per 10 meno per quanta concerne l'elezione dell'organismo di controUo che funge, allo stesso tempo, da luogo per fa selezione dei capi.
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E la necessita di questa istanza aumenta in maniera decisiva, se assumiamo che in conseguenza dell'economia di guerra nasca un'ampia e duratura «organizzazione- dell' economia nazionale, sotto fonna di gruppi di interessi con La partecipazione di enti statali; una regolamentazione consociativa, dunque, dell'economia (0 di certi suoi importanti rami), burocraticamente «controllata-, «cogestita» 0 in qualche altro modo posta in relazioni stabili e durature con le istanze statali, Ha mai riflettuto sul serio qualcuno dei nostri letterati, COS! infantilmenre entusiasti di queste case, su che cosa ne conseguirebbe da un punto di vista politico, se come contrappeso non venisse contemporaneamente [avorita una eccezionale crescita della potenza del parlamento non organizzato secondo i criteri professionali? Essi immaginano che in questa modo «10 State» diventerebbe allora i1 saggio regolatore dell'economia. E esattamente if contrario! I banchieri e gli imprenditori capitalisti da lora COS! odiati diventerebbero i capi assoluti e incontrollati dello Statol Infatti che cosa sarebbe mai, in tutto if mondo, «lo State» accanto a questo meccanismo di cartelli della grande e piccola industria - cartelli di ogni tipo in cui e «organizzata» l'economia - se la formazione della sua volonta Fosse posta proprio nelle mani di queste organizzazioni «corporative»? Gia la partecipazione dello Stato al sindacato (Syndikat) del carbone e aile miniere in genere significa in pratica chc il fisea non e interessato al migliore approvvigionamento possibile di carbone a basso prezzo per la nazione, bensi ad un'alta rendita dalle sue miniere; e che Ie rniniere, sia pubbliche che private, e la burocrazia sana sullo stesso piano in quest' aHarc, tanto rispetto agli operai quanta al consumatare di carbone. Ogni ulteriore progresso della cartellizzazione gestita statalmente non puo che significare un'ulteriore estendersi di questa fenomeno. Puo darsi che essa sia ciononostante inevitabiIe; questa e un aspetto che non deve essere aHrontata in questa sede. Ma che enorme ingenuita e il credere che in questa modo il tanto deplorevole potere dell'interesse al «profitto» legato alia produzione di beni «a fine di lucre» - agli occhi dei nostri ideologi da calamaio - sarebbe messo da parte 0 indcbolito a favore dell' interesse «secondo natura»; l'interesse cioe proprio «dell'econornia collertiva» per un approvvigionamento migliore possibile, cioe a buon mercato e piu conveniente per gli uomini che desiderano e usano i beni. Che insensatezza abissale! Quest'interesse capitalista volto alia produzione e at profitto c rapprescntato dai cartel Ii dominerebbe aflora 10 Stato in maniera esclusiva. A meno che all'organizzazione degli interessi dei produttori non venga contrapposto un potere abbastanza forte per controllarla e guidarla in modo conforme al fabbisogno della popolazione. II fabbisogno di un uomo pero non e confonne alia sua posizione nel meccanismo della produzione di beni. L'operaio abbisogna di pane, casa, vestiti indipendentemente dal tipo di fabbrica in cui lavori.
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E dunque proprio quando incombe questa organizzazione economica, e senza dubbio necessario che,prima che corninci a funzionare, dunque subiro, Ie venga contrapposto un parlamento eletto non sulla base del ruolo dei rapporti di produzionc, rna sulla base della rappresentanza del fabbisogno delle masse, vale a dire un parlamento eletto a suffragio universale, dotato di un potere del tutto sovrano. Con un potere dunque essenzialmente piu sovrano di quello attualc, poiche la posizione di potcre finora non e stata sufficiente a rornpere il dominio del fiscalismo nelle imprese di Stato e qucllo di coloro che ne ricavano un profitto. Questo e un argomento negativo a favore del suffragio universale. Ma in positivo il suffragio univcrsale, nella prospettiva della politica statale, sta in intima relazione con quella parita di destini che ancora una volta 10 Stato modcrno in quanto tale crea. Davanti alia mortc gli uomini sono «uguali», Pressochc uguali essi sono anche per quel che riguarda i bisogni piu essenziali della vita materiale. Proprio questo elcrnento assolutamcnte ordinario c insieme altrettanto pateticamcnte sublime c cornpreso anche nclle parita offerte dallo Stato moderno a tutti i suoi cittadini in modo davvero durevolc e indubbio: la sicurezza meramente fisica c il minima necessario per vivere, c il campo di battaglia per 1a morte. Turte lc disparita dei diritti politici del passato erano alla fin fine riconducibili alla disparita economica condizionata dalla qualifica militare, la qualc manca nello Stato e ncll'csercito burocratizzati. Rispetto al potere livellante ed inesorabile che le e proprio la burocrazia, che da sola ha dato vita al con-, cctto moderno di «cittadino», pub concedere in generale ai suoi sottoposti, unica cosa, 10 strumcnto di potere della scheda clctrorale, che rappresenta ormai quel minimo di diritto alla dctcrminazionc comune circa lc qucstioni di quella comunita, per la quale essi dovrebbero andare incontro alla mortc, Attualmente, in Gormania e il Reich a fare la guerra; rna tra i singoli Stati e la Prussia - in forza della sua posizione nel Reich - 10 State egemone che ne detcrrnina inequivocabilrnente la politica, Al Reich i1singo10 rivolge la richiesta di garantire nci contronti dei reduci di guerra l'adempimcnto per 10 meno di quello che c il minimo assoluto di senso politico della deccnza da parte di questo Stato egcmone. Rispetto a chi e rimasto a casa, nessuno di questi rcduci - e questo e interesse del Reich puo esscrc svantaggiato quanto al diritto politico di voto nel singolo Stato di volta in volta determinante, come sarcbbe inevitabilmente nel caso di ogni altro sistema elettorale che non fosse il suffragio universale'. Talc
, 11vincolarc, come sembra sia in pr0!ieno: il diritto Ji vow alla per,!,:menza per un certo periodo m un determinato luogo, cosa chc slgmf,cherebbc la reuoca del diritto J, vow (che actualmente e goduto dalla terza dassel dci [avoratori costrcni a cambiare frequemcmente residcnza, costituirebbe una priuazione dei diruti degli strati di prolctari in questione che in q l1csto mo-

esigenza e di carattere puramente politico, non p~~titico..Non conos:ia~ rno affatto quale sara l'umore e il sentirncnto p~htl~o del co~b.attentt di ritorno dal fronte. Forse saranno molto «autoritan». Intatti, ci saranno sempre forti partiti «conservatori» perche ci saranno sernpre ~omini autoritari, Allora essi potranno, can la schcda elettorale, costruire 10 Stato secondo i lora ideali, c noi che siamo rimasti a casa attenderemo al nostro lavoro, Vicne qui combattuta solo 1aspudorata opposizione dei «combattenti rimasti in patria» nci confronti dell'adempimento di questa elerncntare doverc imposto dal senso della decenza. A che I'albero della democrazia, invecchiata e negativa, volta solo a prctcndere la liberta daUo Stato non cresca fino al cielo, provvede la spietata realta del prescntc; e meglio vi provvederebbe la partecipazione respon~abile dei d.irigenti .dei partiti parlamentari al potere nello Stato. Propno le espenenzc di questa guerra hanno mostrato (ade~so anche in Rus.si~) cio che gia un temp? fu sottolineato: che nessun parmo, qualunque sia il suo progra~ma, ot.tlene la conduzione effettiva di uno Stato scnza diueruare un partuo nazumalista. Qucsto noi 10 sperimenteremo propri<:, com~ 10 s~c.esperito ovunque. I partiti socialisti di altri Sta.t~erano ,«PIUnaz~onailstl'" che (un tem~ po) i nostri,perchi non erano St~tl escl~sl dalla guida ~:lclloState. In ogn~ caso, qualunque sara l'umore del reduct dal fronte, essi po~eranno :~n se cvcnti, impressioni ed esperienze che soltanto loro hanno, V!ssut? CIO che soprattutto noi cred~amo di poter.'i aspettar~ loro e .1l:lOanZtt~~to una pili grande, almena in sensa rcl.at1~o??bletttv~ta. Infatti 1 C?~P!tl chc la guerra moderna pone sono Obl~ttJV! In ~asslmo grado, E .m~ltre: una maggiore immunita nei confront! del .me;! slo~an da Jetteratl, di .q~alun~ que partite facciano parte. Al contrano, II penodo di guerr~ tra ! nrnasn a casa, soprattutto era i possid.enti e gli str~ti ~ei ~e~t~rat~,ha palesato un'immagine cosi ripugnante di mancanza di obiettivita, di ~carso sens~ di misura in ambito politico e di cecita intenzionalmcntc alimentata nei confronti della realta, chc c il caso di dire: «Hai finito di suonare Ie campane, giu dal campanile!». Ma almeno il nuovo sistema eletto~ale deve assolutamente essere approntato gia durante la guerra. I reduci dal fronte, infatti, non possono essere posti nella necessita di dovcrsi in~lanzitutto crcarc attraverso sterili lotte interne per il sistema elettorale, gil strumenti di ~otere per potcr discurere in modo determinante sulle ~uestioni qudlo Stato di cui hanno d~fe~~l'~sist~~z.a combattendo. ES~1de,:_ono gla trovare un ordinarncnto de! diritti politici puramente formah, COS! a pod ter rnettere mana immediatamente al1aricostruzione matcrialc della struttura delle Stato. Questo, da un punto di vista puramente pratico, e l'ar-

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mento sranno al frontc! A causa del grande sovvertimento dell'economia chc c in vista, aile prossimc clezioni Iorsc la maggioranza dei lauoratori potrcbbc csscrc costrctta a ccrcare un nuovo POSIO di lavoro, dunque p,·rdcrebbc il diritto di voto! [n.d.A.].

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gomento decisive per l'introduzione del suffragio universale in Prussia, e per la sua introduzione immcdiata, proprio ora,prima che la guerra giunga all' epilogo. Noi conosciamo certo tutti i luoghi comuni con i quali, in risposta a tutto cio, gli interessati cercano di intimorire il piccolo borghese, e soprattutto il Iettcrato. In particolare il timore per la distruzionc, attraverso la -democrazia», delle cosiddette «nobili tradizioni- [autrici della civiliz~azione e anche della presunta imperscrutabile saggezza politica degli strati «aristocratici» dominanti 10 Stato, Occupiamoci una buona volta del nucleo effettivo di questi argomemi, sebbene essi propriamente ci sviino dalla questione in quanta tale del sistema elcttorale, t indubitabile chc un'autentica aristocrazia era in grado di dar forma ad un intero popolo nel senso e nella direzione del suo idcale di nobilta, Infatti gli strati plebei imitano le sue «gesta». Ed essa inoltre, legando il vamaggio di una saJda tradizione e di un orizzonte socialmcnte arnpio con quello del suo «numcro esiguo», in qualita di conduttrice di uri'entita statale puo conseguire risultati politicarnente di grande valore. II dominic di un'aristocrazia con tradizioni pelitiche ha inoltre, rispctto aile forme di dorninio democratiche, un privilegio politico, e cioc 1a piu limitata dipendenza da [attori emotivi. Detto altrirnenti: la mente ordinariarnente piu frcdda, che il prodotto di una condotta di vita modellata coscientcmente e di un atteggiamento acq uisito mediante un" educazionc orientata alia «contenance», L'autentica aristocrazia possiede, di regola, il dono dell' agire tacendo in misura notevolmente maggiore tanto rispetto aile masse dernocratiche quanto anchc - cosa che per 10 piu vienc taciuta dagli adulatori, sebbene sia assai peggiore - dei modemi monarchi non parlamentari. Tutti i moderni monarchi non parlamentari sono esposti al pericolo di credere che nell'intercsse delloro prestigio dovrebbcro per COS1 dire fare pubblicita alia loro persona attraverso discorsi alia stessa stregua di come sono costretti a fare i dirigenti dernocratici in uno Stato classista per il lora partite in vista del reclutamento degli aderenti. Un popolo percio puo ringraziare il cielo sc al suo monarca negato il dono dell'eloqucnza 1a quale, dal punto di vista politico, risulta essere assolutamcnte inopportuna. E il sistema parlamentare prescnta come uno dei suoi punti di Iorza quello di proteggere il mona rca da questa esposizione della sua persona. Uri pericolo simile quanto rnai rcrnoto per una vecchia aristocrazia politica. Essa aggiunge a questa vantaggio quello di possedere una cultura estetica (Gcschmackskultur). Stati democratici di parvenu, come quello italiano, sono soliti esserne privi, allo stesso modo delle monarchic sorte di recente. Se la paurosa barbaric della spietata dcvastazione di Roma dettata dalla tendenza anticlericale contro i «ricordi pcnosi», vale a dire urnilianti - strappo al grande poeta italiano Carducci il desiderio che 10

Stato della Chiesa potesse eccezionalmcnte essere restaurato per un mese, al fine di spazzare via la vuota teatralita e il cattivo g.u~t? della. «terza rna»); cOSI Berlino, spogliata della sua povera semplicita, con il suo mls~ rabile duoma con l'orrore del monumenta a Bismarck e altre cose, 10 corrlronto a Monaco 0 a Vienna, rna anche a molte residenze di govemo piu piccole, appare come un vero e proprio monume.nto. ~l ba~alc pseu~ do-monumentalismo tale che si pens a con orrore al gIUdiZIO dl gusto del posteri su questa epoca della storia tedesca, c si pensa con verg<:>gnaad una generazione di artisti che si prestata a questa, ~ ad un p~bbbco che non vi si opposto. Ma in ogni caso questa devas.ta~\One foml~ce la prova cht; 1a monarchia in Sf in realta non offre la minima garanzla, rna che anzi spesso offre una minaccia aHa cultura e al gusto estetico. Inve~e ~I monumento a Bismarck di Amburgo, l'unica opera monume~t~le di ~lCuro valore della Germania, torna ad onore imperituro del patnzlato dl Amburgo, e puo mostrare ai nostri ottusi letterati che «.c~~italis~?» ed «arte» non vivono necessaria mente in quella naturale ostilita che si rmputa lor? Ma per quanto riguarda le democrazic le.C~.mere Sind~cali ital!ane Forniseono la stessa prova; allo stesso modo citta eom~ Zur~go. Un.alt~ cultu~ ra estetica, come appartiene rutt'al piu ad una annca anstoe~az~a sicura ~l se e saldamente ordinata, oppure ad una demoerazia ehe ne uruta lc tradizioni non affatto indiffercnte anche da un punto di vista puramente politico; il prestigio della Francia in tu~to il m~)fldo poggi a sui tesoro ch~ ~a Francia ha salvato dal suo passato anstocranco e ehe, malgr~do la ternb~Ie decadcnza dell'arte ufficiale, tuttavia ha continuato a coltivare nelle nstrettc cerchie della sua produzione artistica e della formazione estetica del tipo umano Francese. Qui la democratjz~azione ha port~to, per 10 meno in parte, all'espansione dell'antica esclusl~a cultura e?e~ICa, aHo ~tesso modo, anche secondo modal ira diverse, del npo umano italiano degh stra-

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ti inferiori. Assumiamo anche noi per la Germa~ia,. in linea di principio! questa problema, innanzitutto in J?odo. aff~tt? lO?lpendente.dalla questlone d:! diritto elettoralc discussa flO qUI. Ci Sl chiede per pnma cosa: rna dov ~ l'aristocrazia tedesca con la sua «nobile» tradizione? Se esistesse, allora CI sarebbe da discutere. Ma essa, al di fuori di alcune corti principesche (proprio Ie piu piccole), sernplicement~ esiste. I~f~tti che ~osa ~ignifjca aristocrazia, 0 piuttosto quali condizioni sono richiestc a~lO~he uno strato sociale - fa 10 stesso se nella sua essenza feudale (<<nobllta») 0 borghese (<<patriziato») - possa fungere da aristoc.r~zia ~el sen~o pol~tico d~lla parola e possa csscre reso politicament~ utlhzzabtle_? Pnm~ di tutto II resta serve un'esistcnza economicamente sicura, Un anstocranco dcve per for-

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\ In iraliano ncl tcsto.

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qucsto e certamente il prerequisite pili elernentare, poter vivere per 10 C non di csso. II fatto meramente esteriore del possesso di un red.l II, tale per cui la rinuncia ad uno stipendio da minisrro non sia troppo I" ",,111tC, e ancora decisive. Egli deve essere innanzitutto «economicanon I 11<'1 Itt' libcro», per poter rnaterialmente e soprattutto mentalmente, me~11'1 ...; ;\ disposizione per scopi politici, Cio significa c~e illa~oro al serv_lI, ,I i u 11' impresa economica non puo occuparlo - 0, m ogm caso, non 10 m.micra cstcnuante. Tra tutti i tipi di attivita economica privata impronI ,III ad un forte lavoro intellettuale, la professione dell' avvocato e quella I III' in modo relativarnente piu ampio permette (tramite la possibilita di ,I',\()ciazione 0 di assunzione di sostituti e la mancanza di rischio di capi1.1 lc) a colui che la pra tica di potersi dedicare a scopi poli tici; e poiche I'avV()\'.IIO dispone di una cultura giuridica e den'esp~r.ienza n~lla pras.si quoIiduna dei bisogni vitali, oltre a possedere un uffiao orgaruzzato, 10 tutte I.. dcmocrazie, egli e forte mente favorito nella carriera politica, e inoltre !,,11 \: rclativamente facile il ritorno alia direzione della sua impresa in caso ,Ii insuccesso elettorale. In numerose democrazie si e molto criticata l'a'" csa degli avvocati; c soprattutto da noi la bassa considerazione socialc ,lcll';wvocato e stata determinante per questo giudizio. Oltrc a cio, biso)',11.1 tenere presente la non di rado giustificata accusa di «Iormalismo» ne! II .utare problemi politici. Solo che il formalismo apparticnc all'esscnza di ");I\i lormazione giuridica, anche di quell a del giudice e del funziona~io.di .unministrazionc, cd (; indispcnsabile se non si vuole fomentare I'arbitrio. I )\lltro lato, pero, illavoro di avvocato significa, all'opposto di quello del giudice e del [unzionario, una Formazione aHa «lotta con la parola»; la f?~tc superiorita dei nostri nernici su di noi ncl lavoro di propaganda politi1'<1, e in generale nell'utilizzo dell'importante arma della parola, e indotta dalla mancanza di formazione da avvocato (che puo esserc di livdlo assolutarnente ragguardevole), la quale grava su ogni schietto governo di funzionari di contro agli avvocati che ricoprono incarichi di ministro ndle dcmocrazie. Chi dunque desidcra un cambiamento per quanta concerne q ucsto punto, deve necessariamente accettare il mez.zo della crescita ~e1.l'intluenza politica degli avvocati, c dunque la crescita delle 10:0 pos~lbllita pelitiche. Della natura indubbiamente ~rande della pro_f~sslonedl.a_vvocate ccrtamcnte il tcdcsco - soprattutto il letterato la CUIIdea del diritto e orientata sui processi con i giurati, su quclli matrimoniali oppure sui piccoli scandali della quotidianita che 10 hanno costrctto a chicdere una consulenza - non ha, in gcncralc, la piu pallida idea. Chi conosce questa professione sa che essa non e soltanto il cornpimento di ogni lavoro giuridico, ma anche di tutti gli incarichi di fiducia, c sa che per intensita intcllcttuale e responsabilua sta al di sopra della maggioranza degli altri lavori giuridici. O~viamente la burocrazia odia l'avvocato in quanto mole.'.1,

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sto intermediario e attaccabrighe; oltre a cio, prova risentimento nei conIronti delle sue possibilira di profitto. Certo non e auspicabile che pari arnenti e gabinetti siano governati cornpletarnente da avvocati. Ma.una fo_rte impronta della nobile professione dell'avvocatura sarebbe desiderabile per ogni moderno parlarnento. Tuttavia, la moderna avvocatura oggi non forma piu, neppure in Inghilterra, una «aristocrazia». Piuttosto forma un ceto borghese di professionisti, policicamente «libcro». Invece, un moderno imprenditore non e mai un «aristocratico» nel senso politico della parola. Al contrario dcll'avvocato, egli non e in senso peculiare libero; piu grande, inlatti, e la sua impresa - e dunque piu occupato da essa -, meno libero. L'antico patriziato commerciale delle repubblichc cittadine era uno strata di imprenditori occasionali, generalmente era formato da titolari di una rendita; su questa si fondava la sua utilizzabilita politica. Un moderno imprenditore, incatenato al lavorc:~ continuo, duro, estenuante della sua impresa, e, tra tutti i rappresentantl degli strati possidenti, il tipo menD libero per la politica, Soprattutto da questa deriva il peso relativamente quanto inevitabilmente rid~tto - in relazione all'importanza econornica e all'intelligenza pratica di quest? strato sociale - dei suoi membri tanto per illavoro politico quanto per il lavoro dell'amministrazione. Non c certo - come ciancia il consueto stupido moralismo dei letterati - un minore «senso del sacrificio» 0 il «mammonisrno» (plutocrazia) ad csscrc decisive in tutto cio, bensl- immanente all'impresa capitalistica e al profitto - il vincolo esteriorc al lavoro e quello inreriore del dovere verso l'impres~. II c~:attere s~al?ion~led~ll'agricoltura lascia pur sempre pero almeno 1 mesi invernali hben per il 1~voro politico. Ma in tutti gli strati legati direttamente alia lotta econonuca, in quanta imprenditori, manca qualcosa d'altro, di ancora piu importante: l'indipcndcnza, per COSt dire, «interiore», la distanza dalle lotte per gli interessi econornici privati quotidiani. Al contrario dell'avvocato, l'imprenditorc modcmo, anche agricolo, e sempre int~r~ssato, trop.!?? im~ediatamente coinvolto in questa lotta per essere politicarnente utilizzabile, La sufficiente distanza dalla lotta economica di interesse la possiede da sempre solo chi vive di considereooli rendue. Soprattutto l'autentic? gra~de proprietario terriero. Ma anche, in genere, chi possiede un patnmoruo di rendite, Solo a costoro appartiene il necessario e relativamcntc ampio distacco dalla lotta economica quotidiana, chc ogni imprenditore deve incessantemente condurrc per la propria esistenza, per la sua potcnza ceonornica e per la stabilita della sua imprcsa. Rispetto a cio, l'assai maggiore tranquillita propria dell'esistenza di chi vivc di rendite considerevoli, la maggior distanza - anche nel caso in cui egli conti grandi intraprese come sue fonti di rcndita - rispetto alia gestione quotidiana dell'impresa, ne libera esteriormente ed interiormcntc Ie energie per interessi politici - di

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Sistema elettorale e democrazia

I" .I Itil";\ culturale e statale -, per condurre una vita da «uomo di mondo», " I'rr il rnecenatismo e l'acquisizione in grande stile della conoscenza del Ill"lldo. Non che egli viva in una specie di «spazio- economicamente «di·,illtcressato». Un tale spazio non esiste. Egli pero non preso nella lotta quotidians per l'esistenza della sua impresa, non un organa di tale impres;!., non C portatore di interessi plutocratici di classe, perche egli Jonr.mo dall'attuale lotta di interessi, Solamente uno strato strutturato in (junto modo potrcbbe oggi fregiarsi del titolo di «aristocrazia», nel senso di una specifica qualifica economica. Dell'importanza di questa qualifica econornica ci si puo gia facilmentc persuadere in un ambito ristretto. Facciamo un esempio: tutti sanno, per rcstare nell'arnbito del quotidiano, che cosa significhi per 10 spirito degli ufficiali un comandante di reggimento «nervoso», Ora, questo «nervosismo» una tipica conseguenza di una certa situazione economica, e cioe della mancanza di patrimonio, la quale, nel caso di congedo, mette il comandante e la sua famiglia abituata ad avere determinate aspirazioni sociali davanti ad un futuro misero, percio la situazione economica 10 angusua nel suo comportamento in servizio, 10 opprirne e, in confronto ad un comandante che possiede un patrimonio, gli rende intinitarnente difficile salvaguardare la tranquillita e - un punto praticamcntc assai importanterappresentare senza incertezze presso i superiori gli interessi dei suoi sottoposti, Ogni ufficiale abbastanza attento avra fatto questa esperienza, che non necessario illustrare nei particolari con singoli esempi. E 10 stesso avvicnc in altri settori. Molte delle figure pili caratteristiche a livello politico-sociale della nostra burocrazia - per esempio gli ispettori di fabbrica - erano uomini che possedevano un patrimonio e che proprio per questa non dovevano inchinarsi in ogni momento agli uomini d'affari, e che rimettevano la loro carica se venivano avanzate nei loro conlronti pretese che essi non potevano contemperare con la loro coscienza. L'importanza di Paul Singer e la sua posizione all'interno della Socialdcmocrazia era in misura notevole, rispetto aile sue capac ita. intellettuali in fin dei conti assai limitate, una funzione del suo patrimonio, il quale gli pcrmetteva di vivere per it partite - come egli ha fatto -, anziche del partite. II «carattcre politico» ormai pill acccssibile all'uomo facoltoso; su qucsto, ness un moralismo puo cambiare qualcosa. E non si tratta affatto solo del carattere «nei confronti dei superiori». La relativamente maggiore accessibilita a tutti gli elcmcnti emozionali della politica, alle passioni e impressioni mornentanee di tipo sensazionale tipichc delle masse che combattono senza alcun possesso nella lotta quotidiana per l' esistenza, rispetto alia «mente fredda» di chi bcnestante e dunque sollevato da qucstc cure, fa apparire come urgentemente auspicabile che proprio i partiti democratici annovcrino nella loro dirigenza anche individui di sicura coo-

dizione econornica, i quali - a partire daUe loro convinzioni purarnente personali - si dedichino allavoro politico, per fungere COS1 da contrappeso centro queste influenze, contrappeso che la burocrazia di partito in quanto tale non sempre in grade di offrire. Le qualita emozionali della massa sono cerro - considerate che la massa non in grado di intervcnire immediatamente nella politica, e poiche il suo comportamento viene facilmente dimenticato - di gran tunga meno pericolose di quelle dei monarcbi, i quali possono compromettere la situazione politica di una nazione per decenni con telegrammi e discorsi accesi e imprudenti, E tuttavia esistono anche le qualita cmozionali della massa, e anche rispetto ad esse il «carattere politico» e la fredda riflessione sono, in condizioni altrimenti uguali, piit accessibili per l'uorno benestante, Un'irnportante questione per il futuro se anche chi si trova nella condizione patrimoniale indipcndente del bcnestante - e costoro esistcranno semprc finche ci sara un ordinamcnto fondato sulla proprieta privata -, si rcndera disponibile a mettcrsi a servizio dellavoro politico, e in modo particolare del lavoro politico dci partiti democratici. II riscntimento, facile da suscitarc, del funzionario di partite che lavora duro per il pane e che dipende dal suo stipendio, non puo impedire ai partiti di prestarc attenzione agli insegnamenti che I'csperienza Iornisce a questo riguardo. D'altro lata, it risentirnento della burocrazia di partite e delle cooperative rapprcsenta il contrappeso del tutto adeguato contro il pericolo del sorgere, da quella situazione, di una dirczione «plutocratica» dei partiti, Le espcrienze dei partiti democratici russi, fino a quelli di estrema sinistra, in nome dei quali figlie di principi hanno cornbattuto sulle barricate e mecenati in grande stile hanna procurato i mezzi per il movimento popolare, mostrano che 10 spazio conccsso dall'interesse economico privato agli ideologi benestanti per I'attivita idealistica, di sicuro sentirnento «democratico», molto pill grande rispetto a un qualunque strato da un punto di vista sociale pili piebeo, e dunque immediatamente coinvolto nella lotta di interessi, perche la loro condizione patrimoniale non detcrmina i criteri delloro comportamento politico, bcnsi pub esscre un sostegno per una convinzione politicamente indipendente. Soltanto dal punto di vista puramente esteriore, i prosaici titoli di rendita rendono questo servizio alloro possessore tanto bene quanto il possesso del dominio derivante dall' appartenenza al ceto dei possidenti. Ma tuttavia questo status socialc - attraverso il tipo di compiti elevati di fronte ai quali pone il proprietario, e attraverso Ie persone della sua condizione che fungono da cassa di risonanza - forma in maniera assai pill specifica all'agire politico di quanto siano in grade di farlo le cedole e il bilancio comunale purarnentc consuntivo di un titolare di rcndita azionaria. Non c'e dunque alcun dubbio che uno strato di proprietari terrieri, come esistcva in Inghiltcrra e come similmente costituiva

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il centr.o.della nobilta senatoriale nella Roma antica, sia - daI punto di vista politico - un rappresentanre insostituibile della tradizione della forrnazionc politica e della rnoderazione. Ma dou'e questa stratd sociale da noi?Quanti .di questi proprietari rerrieri ci sono in Germania, in particoI~re .l~ Prussia? Dov'e la loro tradizione poIitica? Politicarnente essi non significano nulla e meno che meno in Prussia. E infatti appare chiaro che u.na.politic~ statil:le, avente il fine di addestrare un tale strato di possesson dl.g~andl rendite davvero aristocratici, e oggi impossibile. Se pur fosse ~~sslbtl.e far sorgen: ~ul terr~no boscoso -I'unico possesso terriero qualificato III senso politico-sociale per la formazione di fidecommesso - una certa qua~ltira di grandi poderi sarebbe comunque esclusa la possibilita di ottenere. l~ questo ~od.o risultati che abbiano un determinate peso dal punto di vista quantitatrvo. E questa era certo la piu profonda falsiti. intrinseca al progetto di legge riguardante il fidecommesso discusso in Prussia all'inizio del 1917: il fatro che esso voleva estendere questa istituro, ad~gua.to pe~ i pO,ssed.iment_i della. gr.ande .nobilta terricra, al ceto dei propnetan mcdi dell ordme del cavalieri a oriente dell'Elba; si voleva in questo, modo eleva~e ad un' «~ristocra~ia» un c~to che onnai non 10 C piu ne puo esserlo. Chi conosce I molto disprezzati (spesso a torto) c altrettanto molto csaltati (ugualmeme a torto) «Junker» dell'Est, ccrtamente cia un pUI_ltodi _vistapersonale non potra che gioire di loro: nella caccia, in occasione di una buona bevuta, a carte, ncll'ospitalita del podere: tutto questo e vera. Ma tutto diventa anificioso se si considera nelle vesti di «aristoc~azia» questo strato di imprenditori legati gia a livello purarnente ceonorruco allavoro di imprenditori agricoli e alla lotta di interessi - una lotta s~ciale ed ~cono~ica di i.meressi COS1 spietata com'e solo quella di qualche imprenditore. 51 tratta 10 realta di uno strato di imprenditori nella sua e.ss.enz~«borghese~. Dieci minuti in compagnia di questa gente sono sufficienti per renders 1 canto che sono plebei, proprio e soprattutto nelle 10ro virtU ~he certo sono di carattere pesantemente plebco, Un feudo della Germama de~I'Est «oggi non possiede alcuna signorilita», come si espresse del tutto giustamentc una volta (privatim!) il rninistro von Miquel, Se si cercasse di ~reare un'<aristocrazia», attraverso I'attribuzione di gesta e pretese f~ud~h? da un tale strato sociale oggi impegnato in un scrnplice lavoro capitalistico borghese, da questo tentativo ne verrebbe fuori soltanto una jision.07}'liada parvenu. QueUe caratteristiche del nostro comportamcnto politico e anche gcnerale, che mostrano di possedere questa carattere, sono conciizionate cerro non soltanto, ma pur scmpre anche da questo Iatto, e cioe chc questa pretesa di recitare il ruolo di uri'aristocrazia ha ispirato strati sociali ai quali manca ormai 1acapacita di esserlo. E non solo it questa strato sociale. Infatti da noi la mancanza di forme cii educazione da uomo cii mondo non c naturalmente rintracciabile sol74

tanto nella fisionomia propria degliJunker, rna anche ncl carattere peculiarmente borghese di tutti quegli strati che sana stati gli specifici rappresentanti dell'entita statale prussiana ai tempi della sua modesta, ma gloriosa ascesa, Le antiche famiglie di ufficiali che nelle lora condizioni spesso oltrcmodo disagiate curano in modo altarnente rispcttabile la tradizione del vecchio escrcito prussiano, e lc famiglie dei funzionari statali in analoghe condizioni - e indiffercnte se nobili 0 meno - sono, da un punto di vista econornico c sociale e secondo la lora prospettiva, un ceto medio borgbese. Le forme sociali del corpo degli ufficiali tedeschi sono, all'intcrno delloro ambito, in generale del tutto appropriate al carattere del loro strato sociale c assomigliano in tuuo e per tutto, nelle lora caratteristiche peculiari, a quelle dei corpi ufficiali delle democrazie (Francia e anche Italia). Ma tuttavia, fuori da questo ambito, esse si traslormano subito in caricatura ne! momenta in cui vengono assunte come modello in altri ambiti non militari, Soprattutto se esse celebrano un matrimonio misto can quelle forme sociali che traggono origine dagli istituti medi delle scuole per Junzionari. E questa e proprio quanto avviene da noi. Come e noto, I'indole dello studente appartenente aile associazioni studentesche c il tipico prodotto di una tipica forma sociale di educazione propria della nuova generazione destinata alle cariche non militari, ai benefici c alle «libere» posizioni professionali socialmcnte elevate. La «Iiberra accadernica» di battersi in duello, bcre, marinare le lezioni trac la sua origine dai tempi in cui da noi non esistevano altre liberta di nessun genere, e in cui soltanto questa strata di letterati aspiranti a una carica era di fatto privilegiato appunto per la possibilita di godere di queste liberta, Ma l'impronta che le convenzioni sortc in quel tempo hanna lasciato nell' «atteggiarsi» dell' «uomo da diploma cia esame» in Germania, da sempre importante e destinata a divcntarlo sempre di piu, ancora oggi non puo cssere cancellata, In ogni caso, le associazioni studentesche difficilmeme sparirebbero anche se oggi le ipoteche gravanti sulle case delle associazioni e la necessita per i «vecchi signori» di ricavame un reddito, non rappresentassero gia un motivo sufficiente per assicurarc la loro imrnortalita economica. AI contrario, 10 spirito delle associazioni si diffonde costantemente. E questo per il semplice motivo che 10 spinto delle associazioni oggi e una forma specifica di selezione dei [unzionari; e perche la qualifica di ufficiale della riserva e la necessaria «capacita di dare soddisfazione in un ducllo», garantita e acccrtabile grazie al nastro distintivo dell'associazione, apre l'accesso alIa «societa». Certo l'obbligo di bere e la tccnica dei duelli delle associazioni vengono sempre piu adattate ai bisogni della costituzione piu debole dei sempre piu numerosi aspiranti al nastro distintivo dell'associazione al fine di procacciarsi conoscenze: a quel che si dice, oggi ci sana corpi formati cia bevitori di solo teoMa la cosa decisiva, e
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cioc la riproduzione spirituale tra consanguinei (stanze singole di lettura nelle case delle associazioni, caratteristici giornali dell'associazione fatti dai «vecchi signori» Con un genere indicibilmente piccolo borghesc e suhalterno di politica, almeno nelle intenzioni, «patriottica», e rifiuto del rapporto con coctanei di altra irnpronta sociale 0 spirituale) negli ultirni decenni e cresauta costantemente, L'aderenza delle associazioni conquista costantemente ulteriori arnbiti, Un commesso che aspiri aile qualifiche di ufficiale di riserva e all'inserimento, da esse otferto, nella «societas (soprattutto fidanzandosi con Ia figlia del capo), frequented, una di quelle scuole superiori di commercia chc trovano una buona parte della loro clientela proprio in virtu di questa traffico di relazioni. Comunque si vogliano giudicare in se tutte queste associazioni studentesche, e il criterio del moralismo non e quello proprio del politico, in ogni caso esse non offrano un'educazionc da uomini di mondo, bensi - con il lora in fin dei conti innegabilmente banale livello da istituto medio e lc lora forme sociali da subalterni - pressappoco il contrario di tale educazione. Anche il piu ottuso club anglosassone ne offre di piu, per quanto si possa trovare in sc «vuota», ad esempio, I'attivita sportiva in cui la vita di tale club non di rado si csaurisce, E questo, al di la di tutto, perche il club - malgrado la spes so assai ,dura selezione - si fonda tuttavia sempre sui principio della ngorosa parlta tra gentleman, e non sui principio dcllivello di istituto medio che la buracrazia considera nelle nostrc associazioni studentesche come p~op:del!tiea a~ladis~plina dell'ufficio, e attraverso la cura del qualc le associaziom non nnunciano ad offrire i propri servizi a chi sta in alto'. Ad
. "Nel giomale tcdcsco d.ell'associazione studentcsca n. 428 (qui citato secondo la riprodu,,:!one del prof. A. Messer, GlcEcn, nella «Wescrzeitung» dell giugno 1917) in relazione alia critica delle «modernc- pr:'p,?ste di riforma si dice: • Lc proposte non tengono conto in gcnera1c d~llo ~taluS, glO,:ofor~a hm!tat~) nel tempo, d~lIe matricolc c degli attivisti di ogni lega, Ad csemplO: mente obbligo di here! Nicnre Iar-bere-i-rcsti! Nlente farli bere fino a scoppiare! Simili scr~te di "baldoria" Ie ho frequentate abbastanza spesso nelle associazioni piu diverse anche senza riforrna; qualche volta. ~che per interi se~estri: E piu tardi presso gli stcssi gruppi ho fatto e'perienza .dt scratc dove.s! e bev~to c~)rne ~el pazz!. ~n queste circostanze, c'era altro rnateria]e umano: 9Ul la, gente c?ns,d<;rava I ubriacarsi bello e place vole, rna molto sp"sso anche necessario; e la pos~lbll!la ~! ubriacarsi c di far ubriacarc i: parimenti necessaria. Sc noi proibiamo iI far-bere-iresu, allora.lfl og~! ,,:,omemo una matricola chc regga l'alcool puc "bersi" tranquillamente un attendent: di as~oClaz~one che. 10 re~a meno,. e cosl, tanti 5 aluti all' au torita; oppu re in vece non si bcvc pm, e COS!pcrdiamo ! discorsi spontanei chc Sl fannn da ubriachi e con cia il fondamento di o~ni eufo~ia da o~teria. Se 'proibiamo il far bcre fino a scoppiare, gerriarno alle ortiche un mezzo di cducazionc! Y! prego di non astrarrc qucsrc parole dal contesto. La nostra vita di associazion." deve rapprcscntare una scric di tentativi di cducazione, E ogni studente affiliato alle associaZtOnI dovra contcrrnare che egli mai in tutta la sua vita ha potuto ascoltare in modo cos; chiaro schietto, anche sc qualcbc volta; n modo incredibi!meme rozzo, l~ verita anche amara su se stes~ so, come q,-;,ando f~equentava l'associaz~o.ne. E ,:om'c che sopporto tUlto cio? In conseguenz~ delle scr,a!.e 111 osten a, a~lche ~e.5 em bra ndlCo 10 d! rIo. La serata in osteri a i:: pcr n oi cia che pcr iI sddato e 11ta>;w mg!unato ng.do addestramento nel cortile della casenna o]a marcia da parata. COSt come I.a II ~ento volte ripct:-,w ~ingil1occhiatevi!" ei;mi.na, unn dopo I'allm, pi~ri~_;a, indiffercnza, ostmazlOne, furore, smldollatezza e s!anchcZ2a, e Inoltre fa emergere la d,se,plma dal

ogni modo, Ie convenzioni stereo tip ate e il livello da istituto medio di questa cosiddetta «liberta accadernica», che vengono irnposti agli aspiranti ad una carica, formano tanto poco un aristocratico uomo di mondo, quanto piu assumono come modella gli spacconi con il portamonete gonfio... dei soldi dei genitori, come accade inevitabilmente ogniqualvolta le condizioni 10 permettono. Se il giovanotto che incappa in questa scuola non prescnta un carattere straordinariamcnte indipendente e uno spirito vera mente libero, in lui vengono sviluppate quelle fatali caratteristiche da plebeo leecato che noi cosi spesso osserviamo nei loro rap~resentan~i, i quali pcr il resto sono assai abili. Infatti assolutamente plebei e lontani da tutto cia che in qualsivoglia senso si dice «aristocratico» sono gli interessi che vengono curari da queste cornunita. E anche qui il punto decisive sta ncl fatto che urt'attivita studentesca plebea, innocua nella sua essenza se con disinvoltura esprirnesse soltanto l'entusiasrno giovanile, oggi solleva la pretesa di essere 10 strumento di un'«edueazione» aristocratica, qualificante per la dirczione dello Stato. La contraddizione addirittura incredibile chc si evince da questo Stato vienc al pettine nel Iatto che come risultato esce una fisionomia da parvenu. Ci si guardi bene comunque dal considerate del tutto indifferenti in senso politico qucste caratteristiche da parvenu nell' asp etta del tcdesco. Facciamo subito un escmpio: fare delle «conquiste morali» nei contronti dei nernici, ossia di oppositori di interessi, e unattivita futile, a huon diritto schernita da Bismarck. Ma e 10 stcsso nei confronti di alleati confederati, odierni 0 futuri? I nostri alleati confedcrati austriaci e noi siamo, da un punto di vista politico, costanternentc legati uno all'altro. Cia e noto a lora come a noi. A meno di enorrni sciocchczze, non c'e qui alcun pericolo di rottura. La prestazione tedesca viene da essi ri~ono~c~uta - anchc senza che se ne parli sernpre cosi tanto come da not, anzi In questa caso ancora piu Iacilmentc! - senza riservc e senza invidia (delle obiettive difficolta che essi hanno, e che sono risparmiate alIa Germania, non si ha da noi un'idea esatta, e percio non sernprc si puo dare un giudizio obiettivo del valore della loro prestazione). Ma cia che tutti nel mondo sanno, deve per forza essere detto anche qui apcrtarnente: cia che da essi e da tutti gli altri popoli con i quali noi potremmo mai desiderare di stringere legami di arnicizia, non sarebbe toUerato, sono Ie maniere da parvenu, come si stanno diffondendo da noi in maniera insopportabile neg Ii
sentimcnto dcll'impotenza priva d'aiuco e dalla totalc mancanza ~i vol?nta di fronte_ al supcnore; eosl da noi il ~via-i-rCSli!" offre sempre al vecchio nei confronu del glOvane j'occasullle di mos!rare la sua ;ncondizionata superiorita, d~ punire,.di salva~ard~rc ~a dis~anza, di ma,:,~e>;ere l'a!mosfer.., ]a quale per la costante opera dl educaz!one ddl'assoclazlonc e una neecsslta l1lcond!zionata, sc non vogliamo divemarc un dub. J1 "via-i-resti!" naturalmente non vicnc usato sempre ne imposto a tutti, ma deve aleggiare so_pra l'os!cria, come l'''illginocchiatcvi!'' sopra ad ogni corti Ie di caserma. Sia nella casermache nell'osteria ci si puo trovarc a proprio agio" (n.d.A.].

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ultimi tempi. Un simile atteggiamento si imbattera nel rifiuto muto, cortcsc, ma determinate di ogni popolo con antica, buona, socievole educazione, come per esempio 10 sono di cerro gli austriaci. Nessuno vuolc es~ sere governato da parvenu maleducati, Ogni passo oltre cia che a livello di politica estcra assolutamente indispensabile, dunque tutto cia che sarebbe possibile desiderare da parte della Mitteleuropa (nel senso profondo della parola) 0 in occasione di future cornunita economiche con altre nazioni (ed e indifferente cosa si pensa di un avvicinarnento nel campo economico), potrebbe in ogni easo naufragare politicarnente, per entrarnbe lc parti, a seguito della dccisione radicale di non [arsi irnporre CO? la forza cia che, aneora recentemente, viene fatto passare con posa bonosa come «spirito prussiano», e la cui pretesa minaccia ad opera della «democrazia» gioca un ruolo importante nelle declamazioni create da quelle macchinc di luoghi comuni che sana i letterati, Corn'e nota, in occasione di tutti i passi di riforma interna cornpiuti senza eccezione da centodi~ci anni a questa parte, si sono potute ascoltare declarnazioni di questo genere. L'autentico «spinto prussiano» apparticnc allc cspressioni piu altc del germanesimo. Ne imbevuta ogni riga che Scharnhorst, Gneisenau, Boyen, Moltke ci hanno lasciato ed esso traspare dalle azioni c lc parole dei grandi fun7ionari della Riforma prussiani (anche se in buona parte non originari della Prussia), che non c'e bisogno qui di nominare. E altrcttanto si puo dire dell' cmincntc spiritualita di Bismarck, rnalarnente contraffatta dagli odierni ottusi filistei della Realpolitik. Ma talvolta sembra che questo anti co spirito prussiano piu che a Berlino sopravviva oggi in modo erninente nella burocrazia di altri Stati federali. E I'abuso di questa parola da parte dell' odierna demagogia conservatrice none nicnt' altro chc uno sfregio alla memoria di quelle grandi figure. Lo ripetiarno: in Germania non esiste nessuna anstocrazia di ampiezza sufficiente c di adcguata tradizione politica, Essa aveva un punto di riferimento tutt'al piu nel Partite Liberal-conservatore 0 nel Partito del Centro (ora non pili), non certo nel Partite Conservatore. E, cosa almeno altrettanto importante: non esiste nessuna forma sociale tedesca artstocratiea. Infatti del tutto falso - cosa di cui invece i nostri letterati cercano all'occasione di gloriarsi - chc, al contrario delle convenzioni dei gentleman anglosassoni e dell'umanita da salorto romana, esista in Germania I' «indi vidualismo» nel senso della liberts dalle convenzioni. Convenzioni piu rigide e cogenti di quelle dei «mernbri dell~ associazioni ~tu~entesche» non esistono da nessuna parte, ed esse, direttamente 0 indirettamente, dominano una parte tanto grande dei giovani dei ceti dirigenti quanta una qualunque convenzione in altri paesi. Esse sono, nella misura in cui le convenzioni militari non sono sufficienti, «fa forma tedesca!», In-

fatti, con le loro conseguenze esse determinano arnpiamente le forme e le convenzioni degli strati dirigenti in Germania: sia della burocrazia che di tutti coloro che vogliono essere ammessi nella «socicta» dominata da questa forma tedesca, Ma «aristocratiche» queste forme cerro non sono. Da un punto di vista politico, pero, ancora pili irnportante di questa circostanza I' altra: che esse, al contrario delle convenzioni rornane e anglosassoni, sono inoltre del tutto inappropriate a servire da madelia per l'intera nazionc, fino agli strati sociali piu bassi, e a plasmarla aHa stregua di un «popolo di signori» sicuro di se nel suo habitu~ esteriore, COS1 come hanno fatto le convenzioni rornane e anglosassoni. E un grave errore credere che la «razza» giochi un ruolo decisive per quanto riguarda la vistasa mancanza di grazia e dignita del comportamento esteriore tcdesco, AIl'austriaco tcdesco, con il suo modo di comportarsi formato da una vera aristocrazia, non mancano certo queste qualita, nonostante sia della stessa razza, qualunque possano poi essere le sue debolczze, Le forme che dominano il tipo umano romano fino nei suoi strati sociali inferiori sono determinate dall'imitazione delle «gesta dei caualieri» come si erano sviluppate a partire dal XVI secolo. Lc convenzioni anglosassoni, che parimcnti plasmano gli uomini fino agli strati sociali inferiori, traggono origine dalle abitudini sociali dello strato che era influentc in Inghilterra fin dal XVII secolo, e che si era sviluppato nel tardo medioevo quale rappresentante del «selfgovernment» a partire da una strana mescolanza di notabili di campagna e borghesi di citra, i «gentlemen». In tutti questi casi - c questa era il lato gravida di conseguenze - i tratti caratteristici di queUe convenzioni c di quei modi [urono in genere facilmente imitabili, e dunque democratizzabili. Al contrario.Te convcnzioni dei di- plomati tcdcschi che aspirano ad una carica e degli strati sociali influenzati da esse, rna soprattutto Ie abitudini inculcate dalle associazioni studentesche, erano e sono, come gia dctto, palesemente non idonee ad esserc imitate da qualsivoglia strato sociale che stia al di fuori di quello dei diplornati, e men che rneno dalle masse. Non erano e non sono idonee dunque ad essere «democratizzate», sebbene 0 piuttosto proprio percbe esse, nella loro csscnza, non sono affatto proprie dell'uomo di mondo a altrimenti «aristocratichc-, ma assolutamente plebee. II eodice d'onore romano era capace di un'ampia dcmocratizzazione, proprio come - anchc sc in modo del tutto diverse - quello anglosassone. II concetto specificatamentc tcdcsco della «capacita di dare soddisfazione in duello» invece non 10 come dimostra ogni riflessione. Esso pero di grande portata politica. E cia che importante dal punta di vista politico e sociale non sta - come si continua a credere - nella validita del cosiddetto «cod ice d'onore» in senso strctto all'interno del corpo degli ufficiali, dove del rutto appropriato. Importantc in senso politico piuttosto la circostanza che un presi-

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dente di circondario prussiano debba assolutamente passare attraverso Ie


associazioni studentesche per essere «in grade di dare soddisiazione», e potersi in tal modo affermare nella sua carica; e cosi ogni altro funzionario di amministrazione facilmente sostituibile (al contrario, per esernpio, di un pretore «indipendentc» in forza della legge, il quale - proprio a causa di cia - e socialmente declassato rispetto al presidente del circondario). II concerto della «capacita di dare soddislazione», come tutte le altre convcnzioni e forme che sono incentivate dalla struttura della burocrazia e dal senso dell'onore, per essa determinante, tipico degli aderenti aIle associazioni studcntesche ted esche, rappresentano formalmente - non essendo peculiarmente democratizzabili - delle conuenzioni di casta. Materialmente, pero, esse non sono aristocratic he, poiche mancano di ogni dignita dal punto di vista estetico e di qualsiasi nobilta, e sono piuttosto di carattere assolutarnente plebeo. Questa contraddizione interna, sfavorevole da un punto di vista politico, e cia che le rende oggetto dello scherno altrui. I tedcschi sono un popoio plebeo, - 0, se si preferiscc, un popolo borghese; e solo su questa base potrebbe crescere una «forma» specificatamente «tedesca-. Una qualsiasi democratizzazione sociale promossa 0 cagionata da un nuovo ordinamcnto politico - questa e cia che dovrebbc cssere discusso in questa sede - non troverebbe dunque, da noi, se analizziamo la cosa dal punto di vista sociale, valori formali aristocratici che essa potrebbe distruggere 0 al contrario spogliare della loro esclusivita c propagare nella nazionc, come e avvenuto con i valori formali dell'aristocrazia rornana ed anglosassone. I valori formali del tedesco «diplomate c in grado di dare soddisfazione» non sono perc, d' altro lato, sufficientemente «da uorno di mondo» per poter anche solo servire da sostegno per la sicurczza interna, foss'anche sohanto del proprio strato sociale. Piuttosto essi si dimostrano adcguati, anche se non sempre, come insegnano gli esempi, a nascondere l'eftettiva insicurezza interiore nei confronti degli stranieri educati alia stregua di «uomini di mondo», salvo quando assumono la forma di un atteggiamento improntato ad una «asprezza» che fa I'effetto di maleducazione e che per 10 piu e originata dall'imbarazzo. Si lascia qui del tutto indeciso se una «democratizzazionc» poluica avrebbe davvero come conseguenza la dcmocratizzazione sociale. L'illirnitata «dernocrazia» politica dell'America, per esernpio, non irnpedisce che a livello sociale stia nascendo non solo - come da noi viene credutouna rozza plutocrazia della proprieta, rna anche - in maniera lenta e per 10 piu inavvertita - un' «aristocrazia» di ceto, la cui crescita e, dal punto di vista della storia della civilta, tanto importante quanto la prima. Lo sviluppo di una «forma tedesca» davvero nobile e, al tempo stesso, appropriata al carattere borghese degli strati socialmente determinanti c

an cora, ad ogni modo, in grembo al futuro. Gli inizi dello sviluppo di una tale convenzione borghese nelle citra deU'Hansa non sono piu continuati dal 1870 a causa dei cambiamenti politici cd economici che si sono la verificati. E la guerra odierna ci fa felici con cosi tanti parvenu - i cui figli nelle univcrsita si approprieranno con zelo delle consuete convenzioni delle associazioni studentesche (non hanno pretesa di essere portatrici di una tradizione di nobilta) come comodo addestramento per l'acquisizione dei requisiti propri ddl'ufficiale della riserva -, che per il momenta non c'e proprio nulla da sperare. Ad ogni modo e sicuro che se la «democratizzazione» dovesse centrare il successo di eliminate il prestigio sociale del diplomate - cosa che non e affatto sicura, e che comunque noi qui non possiamo trattare -, con cia essa non annienterebbe, qui da noi, valori formali preziosi dal punto di vista socialc c politico. Essapotrebbe Forse aprirc la via per 10 sviluppo di valori formali confonni alla nostra struttura sociale ed economica borghese, e pcrcio «autentici» e nobili. Di questi valori formali si puo dire soltanto - poiche essi non si possono «inventare» proprio come non si puo «inventare» uno stile - quell'unica cosa (essenzialmente negativa e formale) che vale per tutti i valori formali di questo tipo: che essi in ogni caso non possono essere sviluppati su nessun altro fondamento che su quello della distanza interiore e sui riserbo nel comportarnento personale, Questa precondiziorte di qualsivoglia dignita personale non di rado, sia in alto che in basso, ci c fortemen te mancata. E I'ultima generazione di letterati, con il suo bisogno di raccontare 0 di far pubblicare le sue «esperienze vissute», erotichc, «religiose» 0 di qualunque altro tipo siano, e 1a nemica di ogni dignita, non importa di che specie. Non si ottiene, pero, affatto «distanza» - come da noi lascia credere l'equivoco delle diverse «profezie» che si rifanno a Nietzsche - in virtu del corurno di «aristocratica» distinzione che eleva rispetto ai «troppi»: al contrario, questa distanza e sempre inautentica, se abbisogna di questi sostegni interiori. E forse, proprio come prova della sua autenticita, la necessita di affermarsi profondamente all'intemo di un mondo «dernocratico» non puo che esscrlc utile. Tuno cia che e stato detto, pero, mostra ancora una volta che la «patria» tedesca, in questo come sotto molti altri aspctti, non e il paese dei suoi padri, bensl il paese dei suoi fig li e proprio questo dey' essere, come Alexander Herzen disse molto bene della Russia. E questa vale soprattutto in riferimento ai problemi politici. Per la soluzione di questi problemi non si puo distill are 10 «spinto tedesco» dalle opere spiriruali, pur pregevoli, del nostro passato. Aile grandi ombrc dei nostri avi spirituali vada tutta la nostra devozione, e che sia valorizzato illoro lavoro spirituale se serve all'educazionc forma1e del nostro spiritol Ma non appena la vanita dei nostri letterati - consistendo la loro professione di scrittori nell'inter-

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Weber,Scritti

politici

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Sistema elcttorale e dernocrazia

pretare tale vanita per la nazione - fa discendere da tali opere il diritto di disporre a bacchetta della nostra configurazione politica furura, cbbene: siano messe in so/fiua le anticaglie! In quest'ambito non c'e nulla da imparare da esse. I classici tedeschi, tra l'altro, ci possono insegnare che fummo capaci di essere un popolo di civilta premincnte nel mondo in un'epoca di poverta rnateriale, di impotenza politica e addirittura di dominazionc straniera, Da questa epoea non politica sono sorte le lora idee, anche quelle politiche ed economiche, Animate dal confronto can la Rivoluzione Irancese, esse erano in parte costruzioni che si muovcvano in uno spazio politicamente ed cconomicamcnte privo di passione. E nella misura in cui viveva in lora una passione politica, che non Fosse l'irata ribellione contra la dominazione stranicra, allora si trattava di certo dell' emusiasmo idealistico per esigenze morali. Quello che andava oltre, erano pensicri filosofici che noi possiamo utilizzare come mezzi per stimolare una presa di posizione circa le nostre realta politiche e lc attuali esigenze, non ccrto pero come indicatori di direzione. I moderni problemi del parlamcntarismo e della democrazia, e il carattcre del nostro Stato moderno in generale, stavano del tutto fuori del lora orizzonte. Si rirnprovera a1 suffragio univcrsale, al qualc con cio ritorniamo, di sancire la vittoria dei confusi «istinti di massa», inaccessibili alia riflessione politica, sulIa convinzione politica ben pondcrata, 0 altrimcnri della politica ernotiva a dispetto di quella razionale, A propos ito di quest'ultima, la politica estera della Germania - e questo devc cssere detto scnz'altro in questa sede - c una prova del fatto che una monarchia, la quale governa con un diritto di voto per dassi (poiche 10 Stato egemone della Prussia era ed e la guida detenninante della politica tedesca), detiene il record assoluto quanta all'influenza degli umori puramente personali, emozionali cd irrazionali di chi la dirige. Per averne la prova, basta soltanto confrontare il percorso a zig zag, senza successo e durato decermi, di questa politica chiassosa can la tranguilla coscienza del fine da raggiungere propria, ad esempio, della politica estera Inglese. E per quanta riguarda, invece, gli irrazionali «istinti di massa», essi domioano la politica solo dove Ie masse sono concentrate in modo eompatto esercitando cosi una pressione: odie grandi citra moderne, ad esempio, soprattutto nellc condizioni di vita delle citra latine. La civilizzazione da caffe e le condizioni climatiche permettono laggiu alla politica di «strada», come la si e chiamata in modo appropriate, di assoggettare iI paese dalla capitale. II ruolo delI'ioglese «man in the street», d'altro canto, e legato a qualita rnolto spccifiche, che da noi mancano del tutto, della struttura locale ddle «masse» cittadinc, mentre la politica dell'uomo della strada della capitalc russ a e legata alle organizzazioni delle associazioni segrete che si trovano laggiu. Tutte queste precondizioni mancano in Germania, e d'ahra parte la moQ?

derazione della vita tedesca rende completamente inverosimile che noi, come accade la, si cada in questa pericolo occasionale - si tratta, infatti, del pericolo opposto a quello che da noi, come pericolo cronico, ha influcnzato la nostra politic a estera. Non gli operai legati ai lora luoghi di lavoro, bensi i [annulloni e gIi intellettuali da caffe di Roma c Parigi sono quelli che hanno create la politica di «strada» bellicista, e, tra parentesi, esclusivamente ai servizio del governo e perscguita solo nella rnisura in cui 10 sresso governo 10 voleva a 10 pennetteva. Mancava il contrappeso del proletariate industriale. II proletariate industriale, se si muove compatto, e cerro una potcnza enorrne, anche ncl dominio della «strada». Ma, a confronto con quegli intellcttuali del tutto irresponsabili, si tratta di una potenza che per 10 meno e capace di un ordine e di una conduzione ordinata tramite i suoi uomini di fiducia, dunquc tramite politici che pensano razionalrnente. Da un punta di vista della politica statale, dunque, tutto dipende dalla crcscita del potere di qucsti capi - da noi, dei capi del sindacato - di imporsi sugli istinti del memento. E inoltre tutto dipende dalla crescita dell'irnportanza dci capi responsabili in generale, vale a dire del ceto politicarnente egemone in quanto talc. E questo uno degli argomenti piu forti a /avore della crcazione di una direzione politica ordinata e responsabile attravcrso un ceto egemone di carattere parlamentare, cioc che in questa modo I'efficacia dcgli impulsi puramcntccmozionali viene indebolita quanta piu possibile sia dall' «alto» cbe dal «basso». II «dominic della strada» non ha nulla a che fare con il suffragio universale: Roma e Parigi furono dominate dalla «strada» anche quando in Italia impcrava il diritto di voto piu plutocratico del mondo e a Parigi Napoleone III governava con un parlamento fasullo. AI contrario, solo la guida ordinata delle masse attraverso politici responsabili puo romp ere il dominio arbitrario della strada e il potere di demagoghi occasionali. II suffragio univcrsale e un problema di portata politica per l'intercssc del Reich solo per quanto riguarda 10 Stato federale preminente, vale a dire fa Prussia. Attraverso I'interpretazione che nel frattempo ha avuto luogo del messaggio pasquale' sembra che la questione, in linea di principia, sia risolta, In linea di principio, rna non per quanto riguarda la via da seguire. Infatti e del tutto inverosimilc che l'arruale parlamento dassista rinunci di sua libera iniziativa al privilegio elcttorale, se non si verificano condizioni politicarncntc cogenti. Oppure se 10 fara, si trattera di una rinuncia solo apparente: e cioe con il coordinamento di una Camera dei Signori costruita can l'aiuto dell'aritmctica elettorale. Ma la rcalizzazione
e Nel -mcssaggio pasq uale» del 7 aprile 1917 Guglielmo 1I aveva annunciate il nuovo oricntarnento generalc della politica intcrna e in particolare una riforma del sistema elettoralc prussiano delle tre classi. II decreto irnpcrialc di riforrna deWll luglio 1917 lasciava intravvedere la possibilita di un sistema elettorale a suffragio univcrsale,

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Weber, Scritti politici

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Sistema elcttorale e democrazia

legale del sistema elettorale a suffragio universale per la Prussia e un'esigcnza politica statale del Reich. Infatti il Reich anche in futuro deve nedi poter chiamare i suoi cittadini alper la propria esistenza e per il proprio onore, nel caso in cui se DC presenti il bisogno. A tal fine non sana sufficienti le scorte di munizioni o d'altro tipo di materiale e i neccssari organi ufficiali, bensi anche l'interiore disponibilita della nazione a difendere questo State in quanto suo Stato, Le espericnze fatte nelle regioni oricntali possono insegnare cio che avvienc quando man chi questa disponibilita, Ma una cosa certa: mai piu

cessariamente essere nella condizione

Ia lotta

un qualche inganno che si presume intclligente. Cio non potrcbbe mai pili esscre dirnenticato, E questo il motivo politicarnente decisivo perche da parte del Reich si estorca con la forza, se neccssario, la realizzazione di questa riforma. Infine, potrernmo almeno sfiorare la questione principale, vale a dire: come si rapports la parlamentarizzazione aHa democratizzazione? Non sono affatta pochi i «dernocratici» sinceri c particolarmente fanatici i quaIi vedono nella «parlamcntarizzazione» un sistema corrotto, che conduce allo snaturamento della democrazia e al dominio di una cricca; un sistema dun que per arrivisti e parassiti. La «politica» sarebbe un'attivita assai «interessante» per i [annulloni, rna sterile per il resto; mentre per gli ampi strati della nazione sarebbc importantc soltanto una buona «amministrazione-, c questa sarcbbe garantita solo da un' «autentica» dcrnocrazia, come noi in Germania - il paese del «vero concetto di liberta» - in parte possederemmo gia pili che altrove e in parte potrernmo certo costruire meglio che in ogni altro posta faccndo a meno della parlamentarizzazione, E si capisce che i sostenitori della liberta della burocrazia da ogni controllo si scrvano con dilctto di entrarnbe le prospettive opponcndole una contro l'altra: la «vera» democrazia si concretizzerebbe ncl modo pili puro, laddove il popolo di avvocati che costituisce il parlamento non fosse nella condizione di disturbarc il lavoro oggettivo dei funzionari. L'arrogante impostura ~ che prcsso i nostri letterati diventa un autoinganno perpetrato attraverso un'ingenua dedizione a luoghi cornuni - trova facilmente sostenitori in tutti gli schierarncnti, come del resto tutto cio che serve all'interesse della burocrazia e dei capitali legati ad essa. Che si tratti di impostura evidcnte, Infatti, quale organa possiede la democrazia, al di Ia del potcre parlamentare, per controllare daf canto suo l'amministrazione dei [unzionarii A questa domanda non c'e alcuna risposta, Inoltre, che cosa dii essa in cambio del potere delle «criccbe»parlamentari? II dominio di altre cricche pili nascoste, pili piccole, e soprattutto pili sfuggenti. II sistema della cosiddetta democrazia diretta tecnicamente possibile solo in

la nazione potra essere messa in mooimento per una guerra nel modo in cui e 10 si e Jatto questa volta, sc solenni impegni venissero deformati da

uno State piccolo (in un cantonc), In ogni Stato di massa la dernocrazia porta ali'amministrazione burocratica e - senza parlamentarizzazione - al puro dominic dei funzionari. Certo, in un sistema «cesaristico» (nel sensa ampio della parola), e dunque in un sistema fondato sull'elczione diretta popolare del capo dello State 0 della citra - come avviene negli Stati Uniti e in alcuni grandi suoi comuni -, la democrazia in grado di esistere anche senza il sistema parlamcntare, non pero senza potere parlamentare tout court (sui pregi e i difetti politici e tecnico-amministrarivi di questo sistema non possiamo soffermarci in questa sede), Ma ii picno potere parlamentare necessario ovunque esistano organi statali ereditari: ad esempio i monarchi, i quali sono i capi (formali) del funzionariato. II modemo mona rca scmpre e inevitabilmente un dilettante, come anche spesso 10 sono i parlamcntari, e percio comp] eta mente incapace di cootrollare un'amministrazionc, Con la differenza, pero, che un parlamentare puo ~mparare nella lotta tra i partiti a pondcrare if peso delle parole, mentre il monarca dcve restare [uori dalla mischia; c inoltrc che il parlamento, se gli si conferiscc il diritto di inchiesta, e nella condizione di far luce su una determinata questione (attraverso l'interrogatorio incrociato sotto giuramento di specialisti e testimoni), c di controllare l'opcrato dei funzionari. Come puo, il monarca, attuarc tutto cio, c come puo perseguirlo una democrazia senza parlarnento? Ma esaminando la questionc in generale: una nazione che crede che la direzionc dello State si esaurisca nell' «amrninistrazione», e che la «politica» sia un'attivita occasionale per dilettanti 0 una prestazione secondaria di funzionari, dovrebbc rinunciare alia politica internazionale e adattarsi a svolgere in futuro un ruolo consono a un piccolo Stato, come Io sono un cantone svizzero 0 la Danimarca 0 l'Olanda 0 il Baden 0 il Wiirttembcrg: tutte entita statali assai ben amministrate. Altrimenti non le saranno risparmiate le espericnze che noi abbiamo provato con quella «vera liberta» tipica di questo [rasario, e cioe: con il funzionariato libero da ogoi controllo, nel momento in cui quest'ultimo ha intraprcso a praticare una poluica di alto profile. II fervore per la «democrazia senza parlamentarismo» ha, coru'e naturale, tratto nutrimento durante la guerra dal fatto che - come avvicne in ogni conflitto veramente decisive - in tutti i paesi scnza eccezione, in Inghilterra, Francia, Russia e in Germania, in luogo della normale forma di governo - si chiamasse «rnonarchia» 0 «repubblica parlamentare» subentrata di fatto una dittatura politico-rnilitare (e, senza dubbio, le sue ombre si proietteranno ancora a lungo sulla pace). Essa opera ovunque mediante un tipo specifico di demagogia di massa e disartiva tuttc Ie normali forme di controllo, dunque anche quelle parlamentario Questi fenorneni, condizionati come anche altri dalla guerra in quanto tale, accecano i letterati dilettanti che attendono a una produzione di libri

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Weber, Scritti politici

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Sistema clettoralc e democrazia

rapi~a e «adatta ai tempi». Ma cosi come l'economia di guerra non puo esser~ ~Im~dello per la normalc cconomia di pace, cosi questa costituzione politica di guerra non puo essere il modcllo pcr la struttura politica del periodo di pace. SuI piano politico, che cosa dovrebbe - ci chiediamo - sosti wire la funzione di un parlam.ento? Forse, per quanto r:iguarda la legiferazionc, il referendum? Innanzitutto, m nessun paese del mondo il referendum stato introdotto per rimpiazzare la prcstazione piu importante del lavoro parlamentare ordinario, e cioe il bilancio preventivo. D'altronde evident~ .che cio non sarebbe possibilc, E facile prevedere il destine di quasi tuttlIpro~etti ~i ordine fiscale nel caso in cui la dccisione dovesse essere presa me~hant.e II voto. popo~are. Per tutte le leggi relativarncnte complicate e per gh ordinarnenti che nguardano la cuitura, il referendum nella Stato di mas~a ha sempre significato autornaticamente un forte impedimento di og~I'progres~o. Per 10 meno in uno Stato geograficamente esteso (diverso e J! caso d~ un canto,n~). Questo per un sernplice motivo di natura purame~te tecmca: perche il referendum esclude il cornpromesso tra i partiti. Con J! referendum si possono risolvcrc in modo politicarnente e tecnicamente soddisfacentc solo qucstioni aile quali si devc rispondere sernplice~~nte can un «Sl» 0 con un :no». Altrimcnti, i diuersi e contrapposti monvi che po~sono essere fattI valcre contra una proposta concrcta - e in u~o St~t~ di rnassa can ampia differenziazione socialc e geografica di queS~I motlv~ ce ne sono sempre molti di piu che non in un singolo Stato arnenca."o o.to un cantone svizzero - impedirebbero in generale che qualcosa Sl realizzasse. Al contrario, la prestazionc specifica del parlamento c di permettere di attuarc il meglio «relative» attraverso la trattativa e il conIronto; e questa prestazione viene ottenuta a mezzo della stesso sacrificio ~he elet~ore deve sopportare in occasione dell' elezione del parlamcnto, to Cut egh puo 0I?ta:e, soltanto per il p~tito a lui reiativamente piu gradito. Questa supenonta puramente tecruca della legiferazione parlamcntare non puo ~~sere ~?stituita da nulla; can cio non e detto, pero, che non esistano cast III CUi il referendum sarcbbc un mezzo appropriato di rcvisione della legge. Sull'clezione popolare dei funzionari - nella rnisura in cui essa non riguardi soltanto l'clczione del capo, nel qual caso si tratta di «ces~ri~m?» - da di:e che in tut~i gli Stati di massa essa non solo rompe la dlscll?llOa gerarchica b urocranca, rna anche (come insegna I' esperienza ~men~ana), attrav~rso l'eliminazione della responsabilita per la nomina, incentrva la corruzionc, Ogni latta contro il parlamentarismo condotta in norr:e della «dernocrazia» significa, in uno Stato monarchieo, che per ris~ntlm:nto 0 cec.ita ~li affa~i condotti in vista del puro e scmplicc domi010 del burocrati, e In particolare del suo interesse, vengono liberati da ogni controllo.

La ~democratizzazione» nel sensa del livellamento della partizionc per ceti attraverso 10 Stato dei Junzionari un dato di fatto. Rimane soltanto questa alternativa: 0 lasciare la massa dei cittadini, priva di diritti e non iibera, in uno «Stato autoritario» con un parlamentarismo solo di facciata, e dunque «amrninistrare» questa massa come Ull gregge, oppure incorporare la massa dci ci ttadi ni nello Stato in q uan to soci alla pari. Un popolo di individui sovrani pero - e soltanto un tale popolo in grade e gli consentito di praticare una «politica mondiale» - non ha in questa prospetti,,:a nessun'altra scelta. Si puo certo (per ora) disprezzare la democranzzazionc. Iniatti forti intcrcssi, pregiudizi e vilta sono coalizzati contro essa. Ma p:esto ci si rende~a canto che questo avviene al prezzo delI torero avvcmrc della Gormania. Tune Ie cncrgie delle masse sarebbero allora impegnate contro uno Stato nel quale esse sana soltanto un oggeno e non soggetto attivo, Alle inevitabili conseguenze pelitiche chc ne deriverebbero pOSSOIlOben essere interessati singoli settori. Non certo la patria,

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v. Aristocrazia e democratizzazione in Germania


1918

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SCRITII POLITICI

II professor Max Weber (Heidelberg) ha parlato presso il Verein Berliner Kaufleute und Industrieller su «Aristocrazia e democratizzazione in Germania», Egli ha illustrate can incisivita e scnza condiscendenza - non come scienziato, rna come politico -T'attualc forma di governo. Un tempo - trent'anni fa! - cgli avrcbbe votato conservatore. Nd frattempo, pen'>, egli ha cornpiuto in campo politico un vero e proprio mutamento, nella raggiunta consapevolczza che La forma di governo degli ultimi decenni doveva condurre al naufragio. Gia ventanni fa questa sarebbe stata 1a sua posizione, Se I'attuale regime proscguira su questa strada, nccessariamente arriveranno nuovi insuccessi, indipendenterncnte da come si concretizzcra la pace. Riguardo al tema della conlerenza, la tesi fondamentalc era chc

II 15 gennaio 1918, durante h seconda fase dei negoziaii di pace di Brest-L.itovsk, Max Weber tenne una conierenza presso il Verein Berliner Kaufleute und Industrieller (Associazionc dci comrnercianti e degli industria li berlinesi) sui tema -Aristocrazia c dcmocratizzazionc in Gcrmania-, 'Weher, cui Berlino sembrava in quei giomi un -rnanicornio politico» (dr. la le~tera a Mina Tobler, non datata [16 gennaio 19181, Fondo Eduard Baumganel:, poss~s.so I_"'m:ato), disapprovava in particolarc il gioco cornbinaro tra militari e pangermarusn: «gIl mtnghl dcl~ la banda: industria pesanre + pangcrmanisti, i quali trovano sempre 11collegamento can 1 vcrrici dell'esercito- (ctr, la lettera a Marianne Weber, [16 gcnnaio 1918J, Fondo Max Weber-Schafer, possesso private), Per Weber, iI mezzo piu efficace per porre fine a questa funcsta demagogia era costituito dal passaggio al sistema parlamcntarc, Nell' cdizione del rnattino della «Berliner Tageblatt» del 17 gennaio 1918 apparve un rcsoconto della confercnza di Weber. Questo teste e accompagnato dall'avvertenza - di regob non usuale - -Riproduzionc victata», il che lascia intend ere che da parte della redazione venne data una particolare importanza a q uesto scritto. Sulla scorta della sua strutrura 5; puo presumere che all'origine del testo stampalO ci sia stato 0 un resoconto stenogra~ fico lcttcralc oppure addirittura un breve resoconto redatto d~1I0 stesso. Wc~er c~c egil avrebbe in seguito affidato alia «Berliner Tageblatt». A favore di quest'ultirna ipotesi parla iunanzirurto la terminologia della parte principalc chc e molto vicina al particolare modo di csprirncrsi di Weber. Inoltre il resoconto contienc particol~i.ta chc molto diffi~ilm?n~e una terza persona avrcbbe potuto riportare can la stessa precisione, soprattutto., Faui riguardanti il conferimento del ritolo di dottore honoris causa a Rudolf Masse, I'editore della -Bcrliner Tageblatr-. . II manoscritto c perduto, II teste e stabilito in base al resoconto app~rs.o nella «Berli11,'rTageblatt- n. 30 del 17 gennaio 1918, edizione del m~ttino, J:. 3 con d ritolo <iA.TlStokratie und Demokratisierung in Deutschland», La traduzionc qUI presentata segue II testa srabilito nella Max V?cber Gesamtausgabe CiL,Abt. I, Bd. 15, pp. 735-g,

noi tedeschi siamo un popolo borghese. GliJunker delle province orientali non sana un'aristocrazia nel sensa, per csernpio, di quella inglese. Quest'ultima svolgc un ruolo significative nella politic a statale del suo pacse, forte di un'altera coscicnza di sc e di una formazione sprcgiudicata e intraprendente. I nobiliJunker prussiani, invccc, non sono niem'altro che scrnplici imprenditori agricoli e, come gli imprenditori ind ustrial i e commerciali, dal pu nto di vista politico sana piu a meno «non liberi», kgati al loro lavoro e incapaci di praticare la politica come arte. Le forme dell'autentica aristocrazia sana da imitarc e democratizzabili, mentre lc «forme» tedeschc non 10 sono affatto. Lo stu.y
i

dente membra di un'associazione studentesca epromosso all'esame di Stato if tipico rappresentante di queste «forme» tedescbe. Per escmpio, in

e
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Argentina'

a rnettersi sulla cattiva strada non

e il «conte»,

rna

10 studente

Allusiolle ai cosiddetto «affarc Luxburg», Nel scttcmbre 1917gli Slat; Uniti pubblicarono tre telegrammi del ministro plenipotcnziario Tedescoin Argentina, il conte K. l.uxburg, ill cui tra 91

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Weber, Scritti politici -----------

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Aristocrazia

e dernocratizzazione

tun tempo iscritto ad un'associazionc oppure I'uom~ ~rr~tito dalle ~dee delle associazioni studentesche. !l concetto della capactta di dare soddisja-

zioru: e fondamentale per la carriera dell'impiegato poiit~o. 1.1pubblico impiego uscito dalle associazioni ~egh s~udentl co?s~der~ R~ICh tedcs;o nient'altro che una via d'accesso stcura, In quanto IstttuzlOnaltzzata, all avanzamento e al potere. II sistema elettorale delle tre classi in Prussia ga-

rantisce la sicurezza. funzionario specializzato c una fatal ita inevitabile nella v~ta ~ello Stato e in quella borghese. Ma uJ? errore fond~men.tal~ per la dlrez.lan: della politica tedesca la promozlOne del. funzionario In .u.n posto di rntnistro. 11 posto di ministro deve essere affidato a~ un politico ~.he ~segua solo quelle istruzioni che corrispondono aIle sue Idee, mentre I.lI?plegato deve eseguire i compiti impartitigli a rrescindere dalla sua op~m<?ne. Un

ministro che segue istruzioni diverse nspetto al0 proprta c~nv.InZlOnepolitica un Kleber, un pessimo politico. n fatto di non dare il glus~<?peso a questa stato di case det~rmina il destine n~fa:to della nostra poluica este-

ra. La parlamentarizzazlOne

l'unica via per scongiurare una guerra . in una situazione tanto difficile come quella odierna. La parlamentanzzazione tra l'altro anche l'unico mezzo per salvarc la dinastia e il monarca; i~fatti ques~o regime spinge alla ca~astr~f~ in p_olitica interna ed esters. Parlamentarismo significa potere del partltl e COS1 deve esscr~. Oggiu-iorno i partiti tanto quanto l'amministrazione sono sopratfatti ~~Ila bt?rocratizzazione. Cia significa chc i partiti sono ~ominati dallo. Splfl~~ corporative. Di rutto cia e c~usa I'at~ale ~istema di govern~. Se 1 par~ltl giungessero al potere, allora m loro Sl ~pnre~~e la s~r~da aU affermazlOnc dei ralenti politici. Giungerebbero ai vertici uormru che ~odono de!la fiducia della nazione e ai quali i partiti darebbero tanto spazro quant<? e a loro utile, cioe [inrantoche tali rninistri continuassero a god ere della fiducia del popolo, .. . Demoeratizzazione della Germania non vuol dire cedere al socialismo o al pacifismo, ne tanto mcno alla demagogia '. Del ,r~sto, non e possibile pensare anche solo di eguagliare una demagogta cost tnsensata come quel-

della Ger~ama

ter Zeitung», di essere al soldo degli inglesi', In tutto cio dcplorevole soltanto il fatto che stimabili uffieiali a causa della loro ingenuita vengano ingannati da tali demagoghi pangermanisti, e non s'avvedano di quale discutibile causa sono al servizio. L'attivita dei partiti, che oggi iniziata all'interno dell'esercito tedesco, deve nccessariarnente portar!o allo sfacelo morale e militare. Esernpio della piu folIc demagogia sono montature diffamatoric come questa: ad Heidelberg viene fondata un'associazione pacifista studcntesca e l'editore del «Berliner Tagcblatt» ha ottcnuto il tito10 di dottore honoris causa dall'Univcrsita di Heidelberg. Si dice che abbia do na to 100 000 marchi. Forse per l'associazione pacifista? E COSI via sulla scia di deduzioni sfacciatc e demagogiche'. La verita c che l'associazionc non esiste e che Rudolf Mosse, a quanto ne so, avrebbe meritato gia da lungo tempo il titolo di dottore honoris causa. E come sc non bastasse, colui che ad Heidelberg pose la candidatura al conferimcnto del titolo era un conservatore. Proprio per soffocare questa incurabile demagogia indispensabile il potcre dei partiti, dunque parlamentarizzazionc e dernocratizzazione. II passaggio decisive per raggiungere qucsto obiettivo e l'eliminazione del parlamento prussiano basato sulia distinzione in tre classi. II suo influsso sui governo del Reich, attraverso il Bundesrat, sul qualc aHo stesso modo cleve estendersi la parlarnenrarizzazionc, finora era gia oltremodo molesto e dopo la conclusione della pace dovrebbc diventare completarnente insopportabilc: intatti la Germania non vuole essere sottomessa al

parlamento dei profittatori delia guerra


in cui si trasformerebbe ora 1a Camera delle tre classi, La proposta di legge sulla cosiddetta Camera dei Signori' io La considero come un appello alia paura, come prodotto della vilta, determinate come [reno contro 10 sviluppo democratico che per noi e cosl terribilmcnte nccessario, Ma fino ad ora Lapaura di fronte aBe neccssita inevitabili non era considerata una virtu virile tedcsca.

la praticata al giorno d'oggi'. . .. lstanze subalterne fingono conflitti generatt dai mero .amv~s~?,

porta no nella stampa - e che sta~pa! - polemiche da cortile, ~ InlZl.a C?SI un gridare alia crisi. Genre chc uiene ben pagata per «scandaltzzarst" nnfaccia all'avversario, per esernpio al «Berliner Tageblatt» 0 alIa «Frankfur1" altro il rninistro degli Estcri argcntino vcniva de~inito un ~asin~ pcd.ctto~. J n conseguenza
le protcste argemin~ LlJxburg d?:ctte essere nchlamalo dal suo mCa:1CO. 'Espressione con l~ qUalC.Sllntende ,-!n.UO,rnoattaecato aI prop no posto. 'Weber intcndc qUl la coslddetta ~Cnsl Kuhlmann». del-

• ln connessionc eon illibro di A. von Eigenbrodt dal titolo Berliner Tageblau urui Frankfurter Zeirung in ibrem V~rhalten zu den nationalen Fragen 1887-1904 (Berlin-Scbonebcrg: Albrechl19f7), nel diccmbre del 1917 si vcrifico una violenta polernica giornalislica a riguardo del prcsunto legame Ji qucsti giornali con l'alta finan7,a inglese. In particolare venue durarncntc attaccata la «Frankfurter Zeitung». 5 W~ber si rifcrisce qui soprattutto ad un artico!o appar'~) sul «Cotringcr Tageblatt-, n_ 314 dcl20 diccmbre 1917, DIe Studcntenoersammlung tn der Kaiserballe. . • Secondo il progcno di lcggc del2S novernbrc 1917 pcr la riforrna Jell. Camera dci Signon, la Camera Aha dovcv~ esserc tr:lsformata secondo punti di vista corporativi, invcec pn ]a Car:ncr~ Jei Deputati era previsto Un ,istcma dettoralc a suffragio univer,de, diretto, scgreto e pantano.

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VI.

Democrazia e aristocrazia nella vita americana


1918

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SCRITTI POUTIC!

La locale sezione cittadina del Volksbund fur Freiheit und Vaterland ha organizzato sabato sera nella palestra di Klingenteich La sua seconda serata di conjerenze che stata aperta e condotta dall'egr. dott. consigliere prof Oncken'. Subito dopo, accolto calorosamente, ha preso fa parola if professor Max ~reber, if quale e tnteruenuto sui terna «Demokratic und

Aristokratie

im amerikanischen

Leben».

Il 23 marzo 1918 Weber tcnne una conferenza dal tirolo Demoleratie und A ristokratie

im amerileaniscbrn Leben presso la sezione di Heidelberg del Volksbllnd fur Freiheit und Eller/and. Le r;fles~;on; che Weber formula in qnclla scde si basavano per 10 piu sulk cspcricnzc
personali che egli aveva fatto ncl1904 durante; quattro mesi di permanenza negli Stat; Uniti per partcciparc al Congress ofArts and Science tenutosi a St. Louis. In quel periodo Weber pore viaggiare per tu ttO il paese ed entrarc in contatto con moire persone quali ad cscrnpio l'ispettrice di [abbrica newyorkese Florence Kelley e Booker T. Washington, il quale da tempo si batteva per garantirc alla minoranza di colore un'istruzionc migliore. Il rnanoscritto originale di questa conlerenza e andato pcrduto; di essa restano tre resoconti apparsi Ira il25 e ;126 marzo sui quotidiani «Heidelberger Neueste Nachrichtcn-, «Heidelberger Tageblatt- e «Heidelberger Zeitung». La presente traduzione e condotta sui rcsocouto dell' «Heidelberger N eueste Nachrichren-, n. 71 del 25 marzo 1918, p. 5, dal titole Demokratic und Artstokratie in Amerika, come e riprodotto nella Max Weber Cesamtausgabe cit., Abt, I, Bd. 15, pp. 742-4.

L'oratore, nel 1904, in occasione della sua partccipazione ad un congresso internazionale di studiosi, si trattcnuto alcuni mesi in America visitando parecchi Stati e citra; viaggiando, egli ha attraversato il pacsc, osscrvato gli uomini, studiato i loro costumi di vita raccogliendo in questo modo un certo nurncro di impressioni. Dal variopinto mosaico di qucste impressioni ed esperienze vissute offerteci dal prof. Weber nel corso della sua confercnza, ernersa un'immaginc chiara di cia che si dcvc intcndcrc con il termine "America». Egli ha messo in luce lc fratture in serro al carattere democratico dell' America riscontrabili ncl trattamento dei negri, i quali sui trcni vengono fatti viaggiare in compartimenti separati e per i quali sono state create spcciali sale d'attesa e addirittura parchi cittadini riservati soltanto a loro. II negro c cscluso da ogni diritto di voto e il matrimonio tra bianchi c ncgri severamente proibito, In seguito, l'oratorc ha fatto illuminanti considerazioni sui puritanesimo chc govcrna it paese, sui fenomeno delle sene e sull'estrernamentc insolito miscuglio tra fondamentali concezioni religiose c impresa cornmercialc mercantile: a noi appare strano che l'appartenenza ad una determinata setta (per esernpio, a quella dei Battisti) possa aprire il piu ampio credito cornmerciale. Come ha spiegato il prof. Weber, la democrazia americana consiste in un groviglio di associazioni e di unioni del tutto esclusive, l'accesso alic quali si ot-

, Hermann Oncken, storico.

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Weber, Scritti polirici

Democrazia

e aristocrazia nella vita americana

ticnc solo tramite il sistema del ballottaggio' e nelle quali ogni singolo individuo si deve affermare nella ccrchia dei suoi pari. Laggiu democrazia .signifiea maneanza di riguardo per tutti i fenomeni della vita eccetto la prestazione personale. L'autonomia inizia gia nell'aula scolastica e I'importanza attribuita al danaro viene inoculata gia nei bambini. Per gli americani la donna e un oggetto di culto, cd e stato interessante sentire Ie imprcssioni dell'oratore riguardo a questo terna. In seguito e stato illustrato il socialismo americana che ha in Gompers un capo (Fuhrer) rotto ad ogni genere di corruzione. E assai degno di nota che da qua1che tempo gli operai americani pretcndano misure restrittive nei confronti dcll'immigrazione al fine di mantenere alto il livello dei salari, Attualmente, l'ascesa degli strati sociali inferiori sarebbe pili difficilc chc mai; e proprio per questa l'americano ha una stirna illimitata nei confronti del se/fmade-man. Ma da questa dernocrazia assai strana si sta sviluppando ora piano piano un'ari5tocrazia, una Society, alia quale si appartienc sc ci si sottomette aile sue forme e aile sue regole, se ci si vestc scmpre all'ultima moda e se si abita nella "Street». II desiderio smodato di appartenere alia nobilta assume forme bizzarre e il nativismo (vale a dire, l'ambizione di esserc considerato un vcro americana) e significativamente crcsciuto. All'inrerno dcll'amministrazione americana e in corso una completa trastormazione. La dipendenza del funzionariato dal partite di volta in volta al go verno (repubblicani 0 dcmocratici) deve essere sostituita da un ccto di Iunzionari di professione secondo il modello tcdcsco, un ceto che non deve cambiare ad ogni elezione presidenziale, bensi che e indipendente dal cambiamento di regime. Con questa riorganizzazione si spera di climinare anche la eorruzione dei funzionari. In qucsto contesto, l'oratore ha illustrato anehe la vita neUe universita e la passione per 10 sport tipica dell'americano, una passione chc ha avuto influenza anche sulla posizione dello Yankee nei confronti della guerra in corso. L'America si europeizza, cosi ha detto l'oratore, ed e un data di fatto chc noi non abbiamo nulla da imparare dalla vecchia dernocrazia americana. Laggiu le anime sono dominate dal romanticismo della quantit« e in ogni americano vive una forte speranza per il futuro. Quale sia la meta della speranza, in verita non 10 sa nessuno. Cio che manca a questo paese e il destine storico. L'csistenza dell'Arnerica non c minacciata da nessuna parte e l'amcricano non puo immedesimarsi nella nostra siruazione; egli non vedc 10 svantaggio della nostra posizionc geografica e non vede i turbolcnti vicini stanziati nei pressi dei nostri tcrritori di confine. I:amerieano che attualmente combatte in Occidcnte, in verita non sa per che cosa muoia. Ma i nostri soldati 10 sana Ballotage significa in Weber il principio della -libcra sclczionc- attravcrso l'unionc 0 la como nita religiosa. l'associazione,

cosa grandiosa, che cioe il combattente tedesco provi il iI proprio sangue per la pat ria e la sicurezza del pacse. 11nostro dovere - in questa modo l'oratorc ha concluso il suo intervento - sara quello di organizzare la patria cOSIcome sperano di trovarla i nostri soldati quando ritorneranno dalla guerra. Noi desideriamo la democratizzazione del sistema elettorale e un incremento del sistema parlamentare.
sentirnento di combattere e spargere

no e questa

e una

Scroscianti applausi sono seguiti alia conferenza, e if professor Oncken, dopo aver espresso fa sua sincera riconoscenza all'oratore, considerato che nessuno piu aveva chiesto fa parola, ha potuto chiudere fa riunione.

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VII.

II socialisrno
1918

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SCRITTIPOLITICI

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Weber si era dichiarato disponibile a ricoprire la cattedra di economia politica all'Univcrsita di Vienna per un semestre di prova nell'estate 1918. Da aprile a luglio, dunque, tennc lezionc nella capitalc austriaca, salvo poi rinunciare alla nomina dcfinitiva che gli era stata offerta. Durante q uesti mesi di soggiomo nella capitale austro-ungarica Weber fu invitato dall'~Ufficio per la Difesa contro la Propaganda Nemica- dell'esercito imperialregio a tenere una conferenza suI socialismo, Essa cbbc 1uogo il13 giugno alia presenza di circa trccento ascoltatori. La conferenza di Weber e la success iva discussione furono interamente stenografate. Weber, dopa aver lievernente rielaborato il teste, 10 affido all'<Ufficio per la Difesa contro 1a Propaganda Ncmica» affinche venissc pubblicato. La copia stenografica della conlerenza e scornparsa. La presente traduzione e stata condona sui testo della Max Weber Gesamtausgabe cit., Abt. I, Bd. 15, pp. 599-633, che riproduce il testo pubblieato a suo tempo su inearico dcll'escrcito austriaco con il titolo «Der Sozialismus», Wien; -Phobus» Komrnissionsverlag Dr. Vikror Pimrner 0,].,1918.

Egregi Signori! Poiche e la prima volta che ho l'onore di parlare nell'ambito del corpo degli ufficiali dell' esercito imperialregio, Loro com prcnderanno che questa per me e una situazione un po' imbarazzante. Soprattutto pcrche non conosco in alcun modo i presupposti, c cioc i rapporti interni propri del funzionamento dell'esercito imperialregio, quei presupposti che si dimostrano decisivi anche per quanta riguarda I'influenza degli ufficiali sulla truppa. t evidente che l'ufficiale della riserva e della milizia territoriale rimane pur scmprc un dilettante, non solo pcrchc non possiede 1a formazione scientifica che viene impartita all' Accademia Mili tare, ma anche perche gli manca it contatto costante con I'intero sistema ncrvoso interno dcll'organizzazione, Ma se, come nel mio caso, si e stati per anni e in diverse riprese all'interno dell'esercito tedesco operando in zone molto diverse della Germania, si puo credere di possedere una sufficiente esperienza delle relazioni tra il corpo degli ufficiali, qudlo dci sottufficiali e 1a truppa per pater giudicare almena se e possibile questa 0 quel metoda per esercitare 1a propria influenza, se questo 0 qud mctodo c difficile 0 impossibile, E evidente che su tutto cio non ho la minima idea per quanto concernc l'csercito imperialregio. Sc in generale ho una qualche idea delle relazioni interne dell'esercito imperialregio, si tratta unicamcntc dcll'idea delle enorrni difficolta oggettive che, a quanta ne so, derivano dalle relazioni linguistichc. Gli ufficiali di riserva dell'esercito imperialregio hanno cercato piu volte di spiegarmi come si ricsca a salvaguardare - senza conoscere veramente la lingua parlata dalla truppa - quel contatto che c ncccssario per escrcitarc una qualchc influenza sui subordinati, Per quanto mi riguarda, posso parlare solo a partirc dal contcsto tedesco, e vorrei concedermi innanzitutto di prcmettere alcune osscrvazioni su come da noi si sia instaurata questa influenza,
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Weber. Seritti politici

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II socialismo

Queste osservazioni sana fatte «dana prospettiva della rana»! Mi ero impasto, infatti, per quanto riguarda i frequenti viaggi in Germania - se non si trattava di pcrcorsi malta lung-hi c se non avevo in programma urr'attivita malta faticosa -, di viaggiare sempre in terza c1asse. COS! ho incontrato riel Corso di questi anni rnolte centinaia di persone che venivano dal frontc che vi andavano, proprio nell'epoca in cui era stato introdotto in Germania cia ~he ~e?i~a chiamato «lavoro di informazione (Aufkldrung) da parte dcgli ufflclah,>. In questo modo, senza che dovessi io coglicre l'occasione propi:::ia per interrogare la gente 0 per indurla a parlare co~ me, ho potuto senurc molte e varie dichiarazioni a questa riguardo. E .Sltr.at.ta~asempre di gente moho attendibile, per la quale l'autorita degh ufficiali era salda come una roccia; solo di rado capitava gente che mostrava di pensarla dentro di sf: in maniera diversa, II risultato tuttavia era s:~pre ~o s~esso:.si doveva 'p~esto rico.noscere per forza di case la grande dIffIcolta di ogru lavoro di informazione. E soprarrutto si evidenziava sempre un fatto: non appena nella gente nasceva in qualche modo il sospetto che tutto cia avcsse a che fare con il tcntativo di favorire direttament~ 0 indiretta~e~te un partite, non importa qualc, una gran parte di loro SI rnostrava diffidence. Quando tornavano a casa in licenza, intrattencvano reiazioni con gli uomini dclloro partite c naturalmente diventava difficile salvaguardarc una vera rclazione di fiducia con loro, Inoltre era presente un'altra grande difficolta: la gente riconosceva senz'altro e incondizionatamente la pcrizia spccialistica dell'ufficialc - non rni e mai capitato di sentire il contrario; per quanta, com'c ovvio, in Germania si invcisse occasionalmente ora sullo stato maggiore ora su qualcos'altro, I'autorid militare in quanto tale tuttavia non e mai stata messa in dubbio in modo radicale, Poteva capitare pero di imbattersi in un determinate stato d'animo che si potrebbe compendiare COSt: «Quando veniarno istruiti dalI'u~ficiale.circa le nostrc relazioni private e su cia chc ne segue, si vcde inequivocabilmentc che il corpo degli ufficiali appartiene ad un diverso strato sociale rispetto al nostro, e che non e possibile per I'ufficiale, con tutta 1a su~ buona volonta, in:zmedes!marsi nella nostra situazione di gente che sta dietro ad una macchma 0 dictro all'aratro». Tutto cia vcniva espresso c;lOtinuamente in una serie di dichiarazioni assai ingenue; e io mi convinSl che Forse attraverso un chiarimemo mal impostato I'autorita dell'ufficiale poteva essere intaccata anche ncll'arnbito militare dove e completamente salda; la gente, infatti, non riconosce necessaria mente I'autori ta in q.uegli ambiti in cui essa pretends di cssere a casa propria. Ecco un uitenore errore spesso commesso, non adesso rna in passato, in occasionc di

discussioni sui socialismo. Gia da tempo, e giustamente, si e smesso di denigrare presso gli operai - alia maniera dei partiti politici avversari della Socialdemocrazia - i funzionari dei sindacati e del partite dei lavoratori con argomenti di questa tipo: «Questa e gente che vive lettcralmente dei soldi degli operai, molto piu di quanta nor: facciano gli imprenditori», ~I chc naturalmente ogni operaio risponde: «E evidcnte che questa gente vtve del mio denaro. 10 li pago. Ma proprio per questo mi fido di lora: essi dipendono da me, so che devono per forza rappres7~ta~e miei in~eressi: E su questa non voglio che nessuno metra bocca. CIO rm npaga del pochi soldi che pago». Si c smesso ora, corn'cra giusto, di gettare discredito su quell a strata di intellcttuali che coni~ ovun9-ue lc pa.role d.'ardi~e., gli sl?~ gdn e -10 si dica tranquillamente - 1 luoghl comum,.con 1 qual.1III t'!:t1 ~ partiti, senza eccezione, si lavora - dunque, anche all mterno del parnti di sinistra e di quello socialdcmocratico. Ma, a mio avviso, si deve soprattutto salutare can soddisfazione il fatto che in Germania si siano instaurate buone relazioni can i sindacati', Sui sindacati si puo pensarla come si vuole, Anche i sindacati fanno lc loro stupidaggini. Tuttavia, dal punta di vista militare, questo atteggiamento nei conlronti dci sindacati era assennato. Essi infatti rapprescntano pur sempre qualcosa che e di pertincnza anche dei carpi militari, Sullo sciopero si puo pcnsarla come si vuolc. Per 10 piu c una latta di intercssi, per i salari, Molto spesso pero non si sc~opera solo pcr i salari, rna anchc per principi idea~i:per l'onore, come I~ !Otendono gli operai; e cosa sia da intendere con Cia, ognuno pretendc di saperlo, II scntimento dell'onore, del cameratismo tra compagni di una stcssa fabbrica oppure d'un rncdcsimo comparto e cia chc li tiene ~ssieme;.e qucsto, in fin dei conti, C un sentimento sui quale - volta, benintcso, 10 uu'altra direzione - poggia anche la coesione dci corpi militari. E poichc ormai non c'e modo di eliminate dal mondo gli scioperi - potendo soltanto scegIiere tra associazioni di questo tipo legalmente ricor:o~ciute ? associazioni segrete -, considcro assennato anche da un punto di vista rmlitare che ci si ponga sui terreno di questo dato di Fatto. Le cose stanno in questa modo , e - fintantoche si va d'accordo con questa gente e non ven-. gono rnessi in peri colo gli interessi militari -: e possibile scend~r: a patu con loro, come di [atto e successo in Germama. Queste sono rmc lmpres.. . sionr soggetuve. Ora pero vorrei volgermi al tema per il quale Loro mi hanno fatto 1'0nore di invitarmi e che certo e talc che meriterebbe parlarne dettagliatamente per un serncstrc (per tanto tempo, infatti, si usa esporre queste co-

. ' Cioe «da ~n pu,~to di vista molto hasso», vale a dire con umilcii., a panire dalla limitata cspencnza dJrcna dl un ddettantc.

, II riferimcnto e al pr;~o r;co.noscimcnto !onnale .de; sindaca~i da p_art~ del governo, del c<:;mando slipremo dell" cserc'to e dCI parlamentl III occaslone delle d,SCU.SSlO1U s_ul~aleggesul se.rvlzio di soccorso che entr{} in vigore il S dicembre 1916 con I'approvazlone de' smdacal1 stcss •. 105

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Weber.Scritti politici

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II socialismo

se ad ~scol~atori acca.demici p~eparati): socialismo e la presa di posizione ner suoi confronti, Innanzitutto faccio riotare chc ci sana «socialisti» di diversi tipi, C'e gente che si dice socialista rna che nessun socialists iscritto ad un part ito, qualsiasi fosse la sua correntc, riconoscerebbe come tale. Tutti i partiti che hanna un caratterc puramcnte socialists sono oggi pa:titi democratici. Innanzitutto dunque, vorrei brevemente occuparrm di questa carattere dcmocratico, Chc cos'e oggi 1ademocrazia? La domanda e senz'altro inerente alIa questione. Oggi pero posso toccare questa pU~ltOsolo ~revemcnte. Democrazia puo significare case incommensurabilmcnre diverse. In sc tuttavia essa significa sernpliccmente che non c:e differenza form~Ie di d~ritti politici tra Ie singolc classi della popo1a~~one..Ma q.uanto differcnti conseguenze comporta tutto cio! Nd tipo pill antrco di democrazia, nci cantoni svizzcri di Uri, Schwyz, Unrerwalden, Appenzell e Glarus si riuniscono ancora oggi in assemblea in U?~ gra~de piazza tutti i cittadini - ad Appenzell sono 12000 gli aventi dl~lttO di voto, negli ~ltri cantoni variano da 3000 a 5000 - e li, dopo 1a ~hlus.ura della. dISCUSS Ione,. v~tano pe~ alz?ta di mana su ogoi punto alI o:dme del gIO:-noa comlO~Iarc dall elczione de! borgornastro fino ad arnvare aHa de.hbera cO~cl.uslva.su una nuova legge fiscale 0 su qualunque altra questione ammimstrativa, Se ora Loro scorronole Iiste dei borgomastri chc sana stati eletti nel corso di cinquanta 0 sessant'anni in una tale dernocrazia svizzera vecchio stile, troveranno che si trattava delle stessc pe~sone, che ~eterminatc famiglie tenevano da lungo tempo nelle lora rnaru queste canche, e che dunque esisteva certo una democrazia di diritto, rna che questa dernocrazia fu amministrata di fatto in scnso aris~ocratico ..E questo per un motivo molto scmplice: infatti, 1acarica - po~!amo:- di borgomastro non potcva certo esserc assunta da un piccolo mdustnale scnz~ che q",:,estimandassc in rovina la propria azicnda, Egli doveva :ss~re «hbcro~ to senso economico, e «libcro» era di regola soltanto chi disponesse di un consisrente patrimonio proprio. Oppure si sarebbe dovuto pagarlo rna Ito e dotarlo di una pensione. La democrazia presenta soltanto questa alternativa: a essere amrninistrata a basso costa da gente ric~a attra:erso Ie cariche onorifiche oppure essere amrninistrata, Con c,ast! elevati, da funzionari di professione e dunque pagati. Per quant? ngu~rda quest'ultima modalita, 10 sviluppo di un ceto professionale di funzionari e diventato attualmente il destine di tutrc le modeme democrazie laddove la carica onorifica non poteva essere sufficiente c cioe nei grandi Stati di massa. Questa e l'atruale situazione deil'America, In teoria laggiu la situazione e simile a quella Svizzcra. Anche se non attra~erso ass~mblee :err!toriali, viene pero elctta - sccondo il suffragio ~mv~rsale ~hretta 0 l~dm:tto - gran p.arre dei fun.zionari dei singoli Stati, e II presidente dell Unione, II presidente nomma a sua volta gli altri
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i!

funzionari dell'Unione, Ci si e cosi resi conto che i funzionari nominati dal presidente stanno - per qualita di prestazioni e soprattutto per quanta riguarda l'incorruttibilita - molto al di sopra dei funzionari designati tali dalle elezioni popolari, perch€ il presidente e i1part ito che 10 sostiene sana ovviamente resi responsabili dagli elettori del fatto che i funzionari che essi nominano posseggano per 10 rneno quelle qualita che gli elettori si aspettano. Ora questa democrazia americana - la quale si fonda sui principia che ogni quattro anni, quando cambia il presidente, cambiano anche gli oltre 300000 funzionari da lui nominati, e che in piu, scmpre ogni quattro anni, cambiano tutti i governatori di ogni singolo Stato e con loro rnolte migliaia di funzionari - volge al tramonto. Questa era un'amministrazione di dilettanti; infatti questi funzionari, nominati dal partito, erano scelti in base al fatto che avessero gil svolto all'interno del partito determinate prestazioni in vista appunto della prossima nomina a funzionari, Poco si chiedeva da! punto di vista della lora qualifica professionale: esami, prove a cose simili erano, fino a poco tempo fa, forrnalmente sconosciute nella democrazia americana. Al contrario, si era spesso dell' opinionc che la carica dovesse essere, in una certa misura, trasmessa a turno da uno all'altro affinch€ ognuno arrivasse alia mangiatoia. Ebbene, io ho spesso parlato di questa con opcrai americani. L'autenrico operaio americana yankee si trova ad un alto livello di salario e di formazione. II salario di un operaio americana c pill alto di quello di alcuni professori non ordinari di un'universita americana. Qucsti operai si atteggiano in tutto secondo i modi tipici della societa borghese; si presentano colloro cappello a cilindro e in compagnia delle rispettive mogli -Ie quali mostrano forse una minore disinvoltura ed eleganza, rna per il resto si comportano come delle vere Ladies - rnentrc gli emigrati europei si inseriscono negli strati sociali inferiori. Sedevo insierne ad un tale operaio e gli dicevo: «Come potete lasciarvi governare da questa gente che vi viene imposta nelle cariche e che, ovviamcnte, deve la propria carica al partito, c che quindi dalla paga che percepisce destina una certa somma a favore del partito; e che poi, dopo quattro anni, deve per forza abbandonare la carica senza avere diritto ad una pensione; e ovvio chc questa gente cerchi di ricavare dalla propria carica tanti piu soldi quanto e possibile ricavarnc: come potete lasciarvi governare da questa societa corrotta che notoriamente vi ruba ccntinaia di milioni?». La risposta che ricevevo di volta in volta, e che mi e consentito riportarc lctteralmente nella sua drasticita, era la seguente: «Questo non ha la minima importanza: c'e abbastanza denaro per rub arne, e ne resta sempre abbastanza affinchc anche altri possano guadagnarne, anche noi. Noi sputiamo addosso a quesci "professionisti", a questi funzionari, e Ii disprezziamo, Se pero ad assumere Ie cariche, co107

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Weber, Scritti politici

II socialismo

m~ succede da voi, fosse una classe che ha studiato rm, sarebbe questa a sputarci addosso»,

e ha superato

gli esa-

~cco c~o ch: contava. per que~ta g.ente: la paura per il sorgere di un ceto dl. funz~onan come di fatto esiste in Europa, di un ceto corporative di tunzionari formato dalle universita, specializzata.
" Ebbc.n~, e giumo da tempo il momenta in cui anche in America non C p,u.poss,bdc essere amministrati da dilettanti. A velocita cnorme si estende ~Iceto dci ~nzionari specializzati. E stato introdorto l'esame di abili~azl?ne. _DapI?r~ma fo:mal~ente obbligatorio solo riel caso di particolari Impleghl teenier, ora si sta dtffondendo rapidamente. Attualmente tra coI~ro c~e devono essere eletti dal presidente, sono gia circa centomila i funzlona~l, c~e possono :ssere nominari solo dopo aver Sostenuto un esame. Can CIO e s.rato fatto II I?rimo e piu importanre passo per i1 rinnovamenta dcl~a .v:cchta democrezia. In questo modo anche l'universita in America ha .1OlZl.a:o.a,svolgere un ruolo del tutto diverso e anche 10 spirito delle u~l.lvers~ta Sl ; fond~mentalm.ente trasformato. Intatti, cosa che si ignora al di fuo~, dell An:enca~ lc umverstta americane e gli strati sociali da esse ~ducat'.- c non I formtori di arrni, che ci sono in tutti i paesi - sono stati I fa~to~l.della guerra. Quando rni trovavo la nci 1904\ gli studenri americam mi mterrogarono insistentemente sulle modalira in cui in Germania vengono or~anizzati i ?uclli, c come si arrivi a procurarsi delle cicatrici in volto, Conslderavano 1 duclli un'istituzione cavalleresca: anche loro dovcvano assolutamenrc avcre questo Sport. La cosa grave in tutto eio era c.he a un t~le punto di vista era improntata soprattutto 1a letteratura relatl\~a alia rrua materia. Specialm~nte nellc opere migliori di quel tempo troval I~ seguente conclusione: «E una fortuna che I'cconomia si muova in maruera tale da.rende~e incvirabilc chc giunga il momento in cui sara utile (a sound business view) sottrarsi I'un l'altro il commercio mondialc attraverso la guerra; poiche allora per noi Americani terrninera final mente l'epoca nella qual: guadagnavamo i dollari senza dignita e il mondo sara nuo,:,amente dommato dallo spirito guerriero e dalla cavalleria»", Si immagm~vano Ia ~erra ~od~r~a prop~i~ co~e la. ~>attaglia di Fontenoy, d~vc.~ a,raldo del francesi gndo al ncrruci: «Slgnon inglesi, sparate voi per pnmu. . Pensavano la guerra come una sorta di Sport cavalleresco che
.) ~e~er avcva part~ci.pato a St. L~lUis ad un c?ngres.s{~ scicmifico organizzato dallo psicologo e..hlosofo Hugo Munstcrberg nell am.ba,:, dell esposizrone mondiale, Approfittando di questl~S:'rC.OSlan~a We be]; tra ,I sctternbre c II dlcembre del 1904, aveva POUltO viaaziarc attraverso !:' tan Until. N'

The T~Jeol)' f Business E~terprise. Scri~ners Sons, New York 1904, pp. 391-400. o . 1'\ e1.labartaglia P' .~s,o.Fontcno::y, nell od":na provincia helga di J Icnnegau, dUranlc la guera ~~ suce~ssJ()~e austnaea , franccs~ SOlto Mo;ltz von Sachsen sconfissero I"I I maggio 1745 I'esereJ(O bntJnmco, dandese c austnaco OOtiD d comando di Wilhelm Au""'st 1C LId J .a f'rase cOlllUnquc \"lenc attnou,ta a I IOrd' lOglese Charles Hay. . 'L' .,.- VOl umDer an .
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avrebbe di nuovo creato un sentirnento corporative, un sentimento aristocratico al posto di questa sporca caccia al denaro. Loro vedono che questa casta giudica l'America proprio ~ome in Germania, secondo quanta ne so, viene giudicata spesso l'Arnerica: tragg.~o ~oro ~u.nque le co~: seguenze di tutto cia. Da questa casta sono USCltl gh U?mlll1 dl.Stato pm importanti. Questa guerra portera co~e co.nscguenza, I~ A~~n.ca, 1~nascita di uno Stato con un grande csercito, di un corpo di ufficiali e di una burocrazia. Parlai allora con ufficiali americani i quali si mostravano assai poco d'accordo con le pretese della democrazia americana.l!na volta, ad esernpio, ero ospitc della figlia di un coll:ga ~ent:e la came~lera s.e ne era andata: Ia infatti, le cameriere possono licenziarsi 0 csscrc licenziatc con un preavviso di sole due ore. In qucl momenta giunsero i due fi.gli, cadetti della marina, e la madre disse loro: «Ora dovete andare fuon a spalare la neve, altrirnenti cia mi costera cento dollari di multa al giomo». I figli, chc si erano appena intrattenuti con ufficiali di marin~ tcdcschi, pensarono che questa non si addiccssc loro, al che la madre disse: «Se non 10 fate voi, 10 dovro per forza fare io», ,'" Questa guerra avra come conseguenza per I Amenca 10. s,:,ziupro ~I una burocrazia e con cia la possibilita di avanzamento per I circoli UOlvcrsitari; questo e implicito, ovviamente. In breve, la guerra a,:,d. come conseguenza una europcizzazione dell' America in tempi ugua!1 alIa cosiddetta amcricanizzazione dell'Europa. Ovunque la dcmocrazia rnodcrna diventi una grande dcmocrazia statale, diventera anche una democrazia burocratizzata. E COSl dev'essere; cssa infatti sostituisce con una burocrazia stipcndiata lc cariche onori~iche spet~nti a .n.ohi_lie arist?cratici. E questa accade ovunque, a.nc~e ~ll'mtemo del p~rtltl. ~l .tratta di q~a1cos~ di incvitabile can cui, pnontanamente, anche il socialisrno dovra fare 1 conti: vale a dire 1a ncccssita di una preparazione specialistica pluriennale, di una specializzazione sempre piu accurata c di una direzione bas~t~ su un ceto di funzionari colti di questa tipo. Non c'e altro modo per dmgerc l'economia modema. Questa inevitabile burocrat~zzazione u~i~er.sal~: pero, si ~as:onde in particolarc dictro ad uno degh slogan soc,al.,st! pru ~pcsso citati, qucll.o della «separazione dell'opcraio dal mezzo di produzione». ~he co~a Slgnifica? L'operaio sarcbbe - cosi ci viene detto - «separa~o» dai rnezzi ~ateriali con i quali produce, e in questa separazione conslste~e~b~ :a schiavim del salario, nella qualc egli si tro~a. I~ quest? modo Cl.SI nf~ ~I me~ diocvo quando illavoratore era propnetan? degh .strumc~tl tecmci con I quali produceva; mentre un modern.o op~ral~ ~alanato o~":lamente non 1.0 piu ne puo esserlo, tanto nel casu m CUI a dmgere la IIllmer~ 0 la _fab~r~ca in questione sia un imprenditare privato, quanto nel casu 10 CUI a dmgere sia 10 Stato. Si pensa inoltre al fatto che I'artigiano stesso compcrava

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le materie prime ehe lavorava, mentre oggi questa non pili il caso dell'operaio salariato ne puo esserlo, Corrispondentemente, si pensa che il prodotto nel medioevo, e aneor oggi ovunquc sopravviva l'artigianato, stia a libera disposizione del singolo artigiano, il qualc puo venderlo suI rnercato facendolo [ruttare per proprio guadagno; prod otto che, nel caso della grande impresa, non sta a disposizione dellavoratore, bensi di chi possiede la propricta sui mezzi dell'azienda (Betriebsmitteln), di nuovo, sia esso 10 Stato 0 un imprenditore private. Tutto cia vero, rna si tratta di una realta di fatto che non e caratteristica del solo proeesso economico di produzione. Della stessa cosa, ad esernpio, faceiamo esperienza anche nell'univcrsita, II vecchio docente e il professore universitario lavoravano con la biblioteca e con rnezzi tecnici che essi stessi si erano proeurati 0 che facevano costruire, e con questa producevano - si pensi al chimico, per esernpia - il matcriale necessario per I'attivita scientifica. La massa dell'odiema forza lavoro della modem a attivita universitaria - in particolare gli assistenti dei grandi istituti - invece, sotto questo aspetto, esattamente nella stessa situazione di un operaio qualsiasi, PUO essere licenziata in ogni rnomento; non ha nell' ambito degli istituti un diritto divcrso da quello dell'operaio nellambito della fabbrica. Come gli operai, deve necessariamcntc comportarsi secondo il regolamemo vigente. Non ha 1a proprieta dei materiali 0 degli apparati, delle macchine e via dicendo che vengono utilizzati in un istituto di chimica 0 di fisica, in un' aula di anatornia 0 in una clinica; tutto cio piuttosto propricta dello Stato, rna viene amministrato dal dircttore dell'istituto che a tal fine riceve un onorario, mentrc l'assistente riceve un reddito che non valutato in modo essenzialmente diverso da qucllo di un operaio specializzato. La stessa situazione la troviamo nell'ambito dell'organizzazione militare. II cavaliere del passato era proprietario del suo cavallo e della sua armatura. Egli doveva equipaggiarsi e mantcncrsi, L'ordinamento dell'esercito di un tempo poggiava sui principio dell'autoequipaggiamento. Tanto nelle citta antiche quanta negli eserciti di cavalieri medievali bisognava che ognuno Fosse in grado di procurarsi da se la corazza, la lancia e i1 cavallo, e di ponare con se i viveri neccssari al proprio sostentamento. L'esercito moderno nato nel momenta in cui si inscdio il governo del principe, in cui il soldato e l'ufficiale (quest'ultimo qualcosa di diverse da un impiegato, mentre da un altro punto di vista ad esso del tuna assirnilabile) non erano pili i proprictari dei mezzi necessari per l'attivita bellies. Su questo si basa la coesione dell'cscrcito moderno. Per questo non fu possibilc ai soldati russi fuggire daHe trincee, pcrche esisteva l'apparato del corpo degli ufficiali, dei funzionari dell'intendcnza e di tutti gli altri; c ognuno nell'esercito sapeva che la sua esistenza, anche il suo nutrimento, dipendeva dal fatto che questa apparato Funzionasse, Essi erano tutti «separati» dai mezzi di attivita bellica, pro-

prio come l'operaio 10 dai mezzi di lavoro. E nella stessa situazione di un cavaliere si trovava un funzionario dell' era feudale, un vassallo per esempio, che era investito della sovranita amministrativa e giudiziaria. Egli s?steneva i costi dell'amministrazione e della giurisdizione di tasca propna, e per questo riscuoteva le tasse. Dunque, era in possesso dei mez~i n~ce~sari all'attivita amministrativa, La Stato moderno sorge quando il prmcrpe avoca a se queste attivita e assolda funzionari attuando con cia la «separazione» del funzionario dai mezzi di attivita (Betriebsmitteln). Ovunque allora avviene la stessa cosa: i rnezzi di produzione all'interno della fabbrica, nell'arnministrazione statale, nell'escrcito e negli istituti dell'universita sono concentrati - per mezzo di un articolato apparato burocratico - nelle mani di colui che domina questo apparato di uomini. Tutto cio condizionato da una parte, in modo puramente tecnico, dal tipo dei moderni mezzi di attivita: macchine, cannoni e COS! via; dall'altra, pen), condizionato sempliccmente dall'assai pili grande capacita di prestazione di questa tipo di cooperazione umana chc si da attraverso 10 sviluppo della «disciplina», sia essa ncll'cscrcito, nelle cariche, nell' officina ~ nelle amministrazioni, In ogni caso un grave errore se questa separazione del lavoratore dal mezzo di produzione vicnc co nsiderata propria soltanto dell' economia c pcculiarmente dell'economia privata. Non cambia assolut~mente nulla se si cambia la persona del capo di quell'apparato, se al vernce viene designato il presidente dello Stato 0 un ministro al posto di un produttore privata. La «separazione» dal mezzo di produzione sussiste in ogoi caso, Finche ci saranno miniere, altoforni, Ierrovie, fabbriche c macchine, non ci sara mai proprieta di un singolo 0 pill lavoratori ne] sensa in cui i mezzi di produzione di un artigiano ne] medioevo erano proprieta di un singolo capo di corporazione 0 di una associazione artig_iana I~eale 0 di una corporazione, Questa e eseluso dal1a natura della tecmca odierna. Ora, di fronte a tutto questa, che cosa significa socialismo? Come gia accennato, la parol a ha pili significaci. Ma il contrario del socialismo, al quale di solito si pens a, l'ordinamento economico. private, cioe una si: tuazione nella quale l'approvvigionarnento del fabbisogno sta nelle manr di imprenditori privati. Cia avviene quando gli imprenditori si procurano attraverso contratti di acquisto c di lavoro i mezzi materiali di produzionc (Betriebsmittel), e cioe gli impiegati e la forza lavoro, a cui essi fanno produrre, a proprio rischio e in previsione di un guadagno, i beni che vendono sui mercato. La teoria socialista ha bollato questa ordinamento cconomico privata can 10 slogan «anarchia della produzione», in quanto esso lega ail'intcrcsse dei singoli imprenditori sulla vcndita dci loro prodotti - e cioe all'intcressc di fare guadagno -1a garanzia dell'approvvigionamento di quelli che abbisognano di questi beni.

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Ora, la questione di quanta parte del fabbisogno venga assicurata alI'interno di una societa in modo conformc all'impresa, dunque a livello di economia privata, e di che quota, invece, non venga coperta a livello di economia privata, bensi - nel senso amplissimo della parola - socialisticamente, e cioe attraverso un'economia pianificata, cbbene, tale questionc storicamente cambiata, Nel medioevo, per esempio, repubbliche come Genova hanno lasciato condurre Ie proprie grandi guerre coloniali contro Cipro attraverso socicta in accomandita per azioni, Ie cosiddette Maone. Esse raccoglievano il denaro necessario, assoldavano i mercenari, conquistavano il tcrritorio, ottenevano la protezione della repubblica e sfruttavano il territorio ovviamente per i loro scopi come terreno di piantagione oppure come regione da tassare. Similrnente la Compagnia delle Iridic Orientali ha conquistato l'India per l'Inghiltcrra e l'ha sfruttata per se, II condottiero della tarda epoca rinascimentale italiana apparteneva alIa medesima categoria. Egli arruolava - proprio come fece l'ultimo di loro, Wallenstein -I'esercito a suo nome c con i suoi rnezzi, ma nelle sue tasche finiva anche una parte del bottino che faceva I'esercito, e natural mente egli si curava che il principc, il re 0 l'impcratore gli versassero una determinata somma come compenso per la sua prestazione e a copertura dei suoi costi, In modo un po' meno indipendcnte anche il colonnello, nel xvnr secolo, era un imprcnditore chc dal canto suo doveva arruolare lc reclute c fornire loro il vestiario; certo, in parte era dipendente dai magazzini del principe, rna trafficava sempre ampiamcnte a suo pericolo e per il proprio guadagno. Dunque la conduzione economica privata della guerra era ritcnuta del tutto normale, cosa che a noi oggi scmbrerebbc mostruosa, D'altra parte, nessuna citta medievale 0 corporazione avrebbe mai ritenuto possibile che fosse Iasciato sernplicemente al libero comrnercio l'approvvigionamcnto dei cereali della citta 0 l'approvvigionamento della corporazione con le materie prime necessarie da importare per illavoro dei suoi maestri artigiani, A partire dall'antichita, invece, in notevole rnisura aRoma, e per tutto il medioevo fu la citra a doversi occupare di tutto questo, mcntre illibero commercio altro non era che un'integrazione, All'incirca come avviene oggi nei periodi di economia di gucrra, nei quaIi si assiste ad una collaborazionc, ad una «statalizzaziones", come si dice, di ampi rami dell'economia, Cio che e peculiare della siruazione odierna C che l'economia privata, legata ad un'organizzazione burocratica di tipo private - e dunque alla secol suo scritto Die Geburt der Venmnjt, Springer, Berlin 1918, era il sostenitorc principalc dcll'idea di unampia guida statalc burocratica dcll'econornia c della politica sociale ncl Reicb tcdcsco, l\ proposito del concerto di Durchstaatlichung Plengc si riferiva allibro del socialista austriaco K. Renner Marxismus, Krieg und Intemattonale, Dietz, Stuttgart 1917. 112

,.J. Plenge

parazione dellavoratore dai mezzi di produzione -, domina un setrore che rnai nel corso della storia mondialc ha riunito insieme due caratteristiche di questo tipo: la produzione industriale, e il fatto che questa processo si dia insieme all'imporsi della produzione meccanica all'interno della [abbrica, dunque con il disporre nello stesso luogo di forze lavorative legate alla macchina e comune disciplina di lavoro all'interno della sala macchine 0 della miniera, Solo la disciplina da al modo odierno della «separazione» del lavoratore dai mczzi di produzione la sua caratteristica specifica. Da questa condizione di vita, a partire dalla disciplina di fabbrica e nato il moderno socialismo. Ovunque, in tutti i tempi e in tutti i paesi della terra, c'e stato un socialismo dalle tipologie piu diverse. II socialismo modemo invecc nella sua pcculiarita e possibilc solo su questa terreno. Questo assoggettamento alla disciplina di lavoro assai sentito dagli operai dcll'industria, pcrche la moderna impresa industriale - al.contrar~o di una piantagione di schiavi 0 di ~na corte, ad csc~pio, ~ove sllav~)ra 10 regime tributario - si fonda su di un processo di selezione eccezlO~al~ mente severo. Un industriale odicrno non assume un lavoratore qualsiasi solo perche disposto a lavorare per un salario basso. _Piuttost.o egli ruanda l'uomo alla macchina in base ad un accordo a cottimo e dice: «Lavora, adesso, vedra quanto guadagni»; e se l'uorno non si mostra cap ace di guadagnare un dctcrminato salario minimo, allora gIi viene detto: «Ci dispiace, Lei non portato per questa mcstierc, noi non abbiamo bisogno di Lei». Egli viene scartato perche la macchina non viene sfrutt.a~a in mo?o adeguato, se a manovrarla c'c un uomo chc non sa come utilizzarla plenamente, Ovunque le cose vanno COSt 0 in modo simile. Ogni moderna impresa industrialc - al contrario di ogni impresa schiavistica dell'antichita in cui i1 signore era legato agli schiavi che possedeva, e dove la mortc di uno di qucsti costituiva una perdita di capitale per i1 signo~e - pc:ggia su questo principia della selezione. D'altro lat?,. questa S.c1c~lO.nevtene csaspcrata all'cstrcmo dalla concorrenza che gli irnprenditori Sl fanno tra lora, la quale vincola il singolo irnprenditore a deterrninati massi mi sa\ariali: I' obbligatoricta della disciplina corrisponde in questo modo all'obbligatorieta del guadagno dell' operaio. .. ., Se oggi il lavoratore va dall'imprcnditorc c gh dice: "Con quest! salan non possiamo vivere, e tu potresti pagarci di piu», allora l'imprenditore in nove casi su dieci - beninteso, in tempo di pace e nei settori in cui davvero ci sia una concorrcnza spietata - nella condizione di documentare ai lavoratori a partite dai suoi libri che quanto asseriscono non esatto e che la concorrenza paga questi e questi salari. «Se io vi pagassi a testa solo un po' di piu, aUora dai miei libri scornparirebbe qualsiasi guadagno da vcrsarc agli azionisti; non potrci piir mandare avanti l'azicnda, poiche non ri-

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ceverei piu crediti dalla banca», Dicendo questa egli spesso dice solo la nuda verita, A cio si aggiunga infine che - sotto la pressione della concorrenza, dipendendo la redditivita dal fatto che illavoro umano e in modo particolare quello specializzato e meglio pagato, dunque piii costoso per l'impresa, debba venir eliminato per far posto a rnacchine piu economiche - i lavoratori «specializzati» verranno sostituiti da lavoratori «non specializzati- oppure da lavoratori «addestrati» al momento sulla macchina. Questo e inevitabile e si verifica di continuo. Tutto questa e cia che il socialismo chiarna «dominic delle cose sulI'uomo», ovvero: dei mezzi sullo scopo (la copenura del fabbisogno). Esso constata che, mentre nel passato singole persone si potevano rendere responsabili del destino del cliente, del servo 0 dello schiavo, oggi cia non e piu possibile. Per questo esso non si volge contro persone, rna contra l'ordine della produzione in quanto tale. Ogni socialists educato scientificamcnte si rifiutera incondizionatamente di rendere responsabile un singolo imprenditore del destine che si sta preparando allavoratore, e did: «Questo e proprio del sistema, della condizione di costrizione nella quale si trovano tutti coloro che vi prendono parte, I'imprenditore come l' operaio». Ma ora, in positive, che cosa sarcbbe il socialismo in opposizione a qucsto sistema? Nei senso piu ampio della parola, cio che si usa dcfinire come «economia collettivistica». Un'cconornia dunquc nella quale mancherebbe innanzitutto il profitto, la situazione cioe in cui gli imprenditori privati dirigono 1a produzione a proprio vantaggio e a loro rischio. Diversarnente da cio, la produzionc sarebbe nelle mani di impiegati di un'unione popolare la quale ne assumerebbe la gestione secondo modalita di cui diro fra poco. In secondo luogo, verrebbe mcno conseguentemente la cosiddetta anarchia della produzione, cioe la concorrenza fra imprenditorio In questa momento, soprattutto in Gerrnania, si parla molto di tali qucstioni, e si asserisce che, di fatto, in conseguenza della guerra ci si trova gia nel mezzo dello sviluppo di talc «econornia collettivistica-', In merito a cia, vorrei richiamare breverncnte l'attenzionc suI fatto chc un'economia di un singolo popolo organizzata in questo modo potrebbe porre a fondamento due principi in linea di principio diversi. Innanzitutto quel10 che oggi si designa come «statalizzazione», nota a tutti i signori che lavorano in impresc belliche. Essa si fonda sulla cooperazione tra un settorc associate dell'industria e funzionari statali, siano cssi militari 0 civili. La fornitura di materie prime, i crcditi, i prezzi, la clientela possono essere regolati in forma ampiamentc pianificata, e si puo addirittura verificare una
, Un simile concerto di una GemeimpirlSchaft ticolarc da W. von Mocllcndorff. tedesca fu sostenuto durante la b'llerra in par-

partecipazione dello Stato al profitto e aile decisi~ni di q~esti si?dacati (Syndikate). Si e dell'avviso, in questa caso, che l'imprenditore sra ~ontrollato dai funzionari e chc la produzione sia dominata dallo Stato. 51sarebbe gia al «vero», «autentico» socia~ismo, oppure si sarebb: sulla v~ache porta ad esso. In Germania pero eSI~tecontro q:uesta teona un diffuse scetticismo. Non voglio soffermarmi su come stiano Ie cose durante la guerra. Ma chiunque sappia far di conto sa che in periodo di pace non si potrebbe condurre ulteriormente l'econornia cOSIcome si fa ora, a _meno che non si voglia and are incontro alIa rovina; e sa anche che, sempre 10 periodo di pace, una tale statalizzazione, cioe una cartellizzazione coatt~ degli imprenditori di ogni settore e Ia partecipazione dello Stato a quest! c~teHi con una quota dei profini - in cambio della concessione di un amp10 diritto di contro11o - non significherebbe, in rca Ita, il dominio sull'industria da parte dello Stato, bensi il dominio sullo Stato da parte dell'industria. E inoltre in un modo molto spiaccvole. All'intemo dei sindacati (Syndikate), i rappresentanti dello Stato sederebbero allo stesso t~vo.lo con i padroni delle fabbriche, i quali sarebbero di gran lunga superton a lora per quanta riguarda la conoscenza settoriale, I'addestra~ento commerciale e la capacita di perseguire l'interesse personale. All'1Ot:rno del parlamento scdcrebbcro cerro i rapprescntanti dcgli opcrai chc ~hl~,dere.bbero ai rappresentanti dello Stato di otten.ere d~ un la~o salan plU alti e dall'altro prczzi piu bassi. I rappresentantl dcgli operal, a questo punto, direbbero ai rappresentanti dello Stato: «In effetti, voi avreste la forza per farlo». D'altro lato pero, per non rovinare le proprie finanze, 10 Stato parteci pe ai profitti e alle perdite di un tale s.ind~cato (S?mdi~ates~ -. sarebbe natural mente interessato a fissare prezz1 alu e salan baSSI.E, infine, i mcmbri privati dei sindacati (Syndikate) si ~pette:ebbe:o che ~o Stato garantisse la redditivita delle loro imprese. Agh OCChldegh operal un ~ale State apparirebbe, nel senso piu autentico della parola, uno. Stato class1~ta e dubito che questo sia politicamente auspicabile; ancor PIU pero dubito che si agirebbe in modo assennato presentando questa situazione agli operai come l'autenticamente «vero» socialismo, cosa che certo seduce come fosse cvidcntc. Gli opcrai, infatti, capircbbcro molto presto che il d~s~no di chi lavora in una miniera non cambia in alcun modo se questa rrurnera e privata 0 statale. Nei pozzi carboniferi della Saar la vita di un operaio e del tutto uguale a quella che si vive in una miniera di carbone privata: se la miniera di carbone e diretta male, se non rende cioe quanta dovrebbe, Ie cose vanno male anche per chi vi lavora, Ma la differenza c chc contro 10 State non e possibile alcuno sciopero, e dunque la dipenden~a del lavoratore in questo genere di socialismo di Stato aumenterebbe 10 modo essenziale. Questo e uno dei motivi per i quali la Socialdernocrazia ~ifiuta in genere questa «statalizzazionc- dcll'cconornia, questa forma di so115

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cialismo. La statalizzazione non sarebbe chc una cornunita di cartelli. A restare dcterminante sarebbc ancora il profitto, La domanda circa il guadagno dei singoli irnprenditori riuniti nel cartello, dei quali adesso uno e diventato il fisco, rcsta determinante per comprendere la direzione in cui vicne condotta l'economia. E il lato penoso consisterebbe nel fatto che mentre ora la burocrazia politica stata]e e quella economica privata (i cartelli, le banche, le grandi imprese) stanno una accanto all'altra come carpi separati - e in questa modo c pur sempre possibilc frenare la violenza ceonornica con quella politica -, con l'altro sistema entrambc le burocrazie diverrebbero un corpo solo con interessi solidali e per nulla controliabili. In ogni caso perc il profitto come indicatore della produzione non sarebbe messo da parte. Lo Stato pero dovrebbe sopportare quell'odio che oggi i lavoratori rivolgono agli imprenditori. II rimedio in linea di principio potrebbe csscre rappresentato, in ultima analisi, solo da qualcosa come un'organizzazione di consumatori 1a quale si chiedesse: quali bisogni devono essere coperti nell'ambito di questo settore economic a statale? Lora sanno bene che numcrose Unioni di Consumo, soprattutto in Bdgio, sana passatc a fondare fabbriche proprie, Ci si immagini se tutto questo Fosse generalizzato e posta ndle rnani di un'organizzazione statalc; sarcrnrno di fronte ad un tipo di socialismo radicalrnente diverso: vale a dire, ad un socialismo di consumatori, di cui pero oggi non si sa dove si potrcbbero reclutare i dirigenti, e neppure sc ei sono gli interessati a farlo essere. I consurnatori in quanta tali, infatti, secondo esperienza, mostrano modeste capacita organizzative, E molto facile mcttere insierne genre che ha un determinato interesse al guadagno, se Ie si mostra chc in questa modo ottiene un profitto, oppure se le si garantisce una rcndita; su questo si fonda la possibilita di ere are ,un socialismo di irnprenditori come 10 concepiscc la «statalizzazionc», E invece eccezionalmcntc difficile mettcre insierne genre che non ha in cornune nient'altro che il fatto di volcr spendere 0 procurarsi il necessario per vivere, perche la condizione del compratore e un ostacolo sulla via della socializzazione; di questi tempi, persino la fame, almeno in Germania, non e riuscita ad indurre - oppure c'e riuscita soltanto dopo rnolte difficaltile casalinghe della massa della popolazionc ad accettare il cibo della cue ina di guerra - da tutti considerate squisito e saporito; le casalinghe prcferivano la loro dilcttantcsca cucina privata, pur essendo la cucina di guerra di gran lunga piu economica, Premesso questa, passo finalmente a trattare ii tipo di socialismo con il quale oggi i partiti di massa socialisti, c cioe i partiti socialdcmocratici, sono legati in modo programmatico. II documento fondamentalc di questo socialismo e il Manifesto cornunista deH'anno 1847, pubblicato c diffuso nel gennaio 1848 da Karl Marx e Friedrich Engels. Questa docu116

mento nel suo genere, sebbene noi ne rifiutiamo Ie tesi decisive (0, almeno, sebbene io Ie rifiuti), e una prestazionc scientifica di alto Tango. Questo e inncgabile, e non puo neppurc essere negato, perche nessu~o darebbe ascolto ad una confutazionc di questo tipo e perchc non 10 SI potrebbe confutare con la coscienza tranquilla. Proprio nelle tesi, che noi oggi rifiutiamo, c'e un errore genialc, che politicamente ha avuto effetti molto ampi e Forse non semprc piacevoli, rna che ha portato aHa scienza conscguenze molto [ruttuose, certamente piu fruttuo~e d~ quan~e n~ porta u.na spesso ottusa rettitudine. Del Manifesto cornurnsta c da dire fin dal pnncipio che si astienc, almeno nell'intenzionc, non sempre tut.tavia nell'~secuzione dal moralizzare, Agli autori del Manifesto comurusta non viene certo inmente, per 10 meno se restiamo aIle loro afferrnazioni - in rcalta essi eranO uomini molto passionali chc non sono riusciti a rimanere fedeIi a questa loro dichiarazione d'intenti - di grid are contro la rnalvagita cia bassezza del mondo. Inoltre non sono dell'opinione che sia lora compito dire che questa 0 quello nel mondo e organizzato in modo talc, rna che dovrcbbc essere organizzato altrimenti, e cioe in questa e quesr'altra ~aniera. Al contrario, il Manifesto cornunista C un documento profetico; profetizza il tramonto dell'organizzazione economica pri,:ata 0, com.e si dice, dell'organizzazione capitalistica della societa e protctizza la sostttuzione di questa socicta - come stadio di passaggio - con la ditta~ura del proletariate. Dietro questa fasc di transizione si cela pero l'autentica sp~ ranza finale: il proletariato non pUG liberarsi dalla schiavi~ senza far: £i.nire ogni dominic dell'uomo sull'uorno. Questa c l'autentica prof:zla, il nucleo centrale del Manifesto, senza il quale esso non sarebbc mal stato scritto e senza il quale non avrebbe mai conseguito la sua grande efficacia storica. Come si avvera questa profezia? Questo e espresso in un punto fondamentale del Manifesto: it proletariate, la massa degli operai ~~traverso i suoi dirigenti si impadroniri innanzitutto della poten.za 'pohu~a: ~a questa e una fase di passaggio che ~ondurri ad .u~a «associaztone di individui», come si dice, che e la [asc finale de! socialisrno. Su come apparira questa associazione, il Manifesto cornunista tace, e tacciono anche i programmi di tutti i partiti socialisti, Ci viene detto che questa non si puo sapcre, Si puo dire soltanto chc la societa odierna e coodannata al tramonto; essa tramontera in virtu di una legge naturale e sad dissolta, innanzitutto, attraverso la dittatura del proletariate. Ma su cia che avverra poi, non e possibile prevedere nulla, se non la cessazionc del dominio dell'uomo sull'uorno. Ora, quali motivi vengono addotti p~r l'i~ev:itabile t:a!ll0mo per legO"e naturale della socicta presente? Esso mfattt Sl attua rigidarnente attra~erso una legge naturale. Fu questa il secondo principio fo.nd~mentale di questa patctica profezia che le Ieee guadagnare la fede giubilante delle
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masse. Engels usa in un passo questa immagine: come quando la terra collassera nel sale, COS1 questa societa capitalistica condannata al tramonto. Quali mativi vcngano addatti a cio? . II prima che una. cla~se saciale. come la barghesia, costituita in prima istanza dagh irnprenditori e da tutti caloro che vivono direttamente 0 indirettamente in una cornunita di interessi can loro, una tale classe dominame puo affermare il suo dominio soltanto se puo garantire alla classe sottomessa, vale a dire gli operai stipendiati, almena la nuda esistenza. Questa. era il caso della schiavitu, pensano gii autori, come anche durante l'ordinamento feudale, e cosi via. AHara la gente aveva per 10 meno la nuda esistenza assicurata, e per questa ragiane il potere pote reggersi. La moderna borghesia, pero, non puo fare questa. E non puo perche la conca~renza degli imprcnditori la costringe continuamente ad offrire la propna merce ad un prezzo inferiore e a buttarc sul lastrico, lasciandoli senza pane, sempre piu operai a causa della castruzionc di nuove macchine. La borghesia deve avere a disposizione un arnpio strato di disoccupati la cosiddetta «armata di riserva industriale» -, dalla quale pater selezionare all' occorrcnza e a piacere gli operai appropriati per le sue imprese; e questo strato create dalla crescente automazione delle rnacchine. La conseguenza, pen), - cosi credeva il Manifesto cornunista - che compare un~ classe sernpre pi u grande d idisoccu pati perrnanenti, di paupers, che offre II suo lavoro in cambio di un salario sempre piu basso, in modo tal: che 10 strata proletario non ha piu garantita, da questa ordinamento sociale, nernmeno la nuda csistenza. Dave si verifica cia una societa non puo stare in piedi, prima a poi cioe crollera nel corso di una rivoluzione. 9~esta cosi~detta t:oria dell'impoverimento, in questa forma, oggi csphc,tan:tente ngettata III quanta errata da tutti gli strati, senza eccezione, della Soclaldemocrazia. In occasione del giubileo della pubblicazione del Manifesto comunista c statu esplicitamcnte ammesso dal suo editore Karl Kautsky chc 10 sviluppo della storia ha percorso un'altra strada e non questa. ~a tes.i, tuttavia, vicne mantenuta in un'altra forma e interpretata in mamera divers a; anch'essa pero, 10 dico per inciso, non immune da contcstazioni, pur non presentando piu il precedente carattere patetico. Ma, comunque sia, su che cosa si fondano Ie possibilita di riuscita della rivoluzione? Essa non potrebbe essere condannata ad un nuovo insuccesso? . E co~ q~es!o ~i.ungia~o al. second? argomento: la concorrenza degli ImRrendl~on slgllJfJca la vtttoria del pill forte, sia per la disponibilita del c.apltaJe slayer le capacita commercia Ii, ma soprattutto per la disponibilira del capitale. Questo portera ad un numero sempre piu piccolo di imprend~tori: i piu deboli, infatti, vcrranno eliminati. Quante piu piccolo dive?-ta II numero degli imprendirori, tanto piu grande diventa, in scnso relativo ed assoluto, il numero dei prolctari, Prima 0 poi pero il numero di

.e.

questi imprenditori si contrarra in rnaniera tale che sara impossibile per lora salvaguardare il potere; e allora probabilmente si potra togliere a questi «espropriatori» in modo del tutto pacifico e con ogni gentilezza - meglio: in cambia di un vitalizio - i loro beni, perche essi stessi comprenderanno che il terrcno sotto i loro piedi diventato bollente, e che ormai sono cosi pochi da non poter piu conservare illoro potere. Questa tesi viene sostenuta anche oggi pur in forma rnodificata, Si C pero rnostrato che essa, oggi almeno, non valida in linea generale in nessuna forma. Innanzitutto, non valida per I'agricoltura, dove al contrario iniziata una forte crescita del ceto contadino. E, inoltre, questa tesi si mostra magari non sbagliata, ma diversa nclle sue conseguenze rispetto aIle aspettative, per ampi rami dell'industria in cui si rnostra che il semplice ridursi degli imprenditori ad un piu piccolo numero non esaurisce il processo. l' climinazione dei deboli dal punto di vista del capitalc si attua nella forma della loro sottomissione al capitale finanziario, aile organizzazioni di cartelli 0 di trust. Fenomeno concornitante di questi processi molto complessi, invece, C innanzitutto la rapida crescita degli «impiegati», vale a dire della burocrazia economica privata - statisticamente essa cresce molto piu vcloccmcnte degli operai - i cui interessi non stan no certo in modo univoco dalla parte della dittatura del proletariato. Ma allora la creazione a livelli diversi di partecipazioni molteplici agli intcrcssi appare cosi complessa che al rnorncnto non si puo certo affermare che il numero e la potcnza degli interessati direrti 0 indiretti all'ordinc borghese siano in calo. In ogni caso, lc cose non stanno per ora in modo tale da potcr assicurare che in futuro solo una rnezza dozzina 0 un paio di centinaia o migliaia di magnati del capitale si contrapporranno isolati a milioni c rnilioni di proletari. II terzo punto, infine, si basava sugli effetti della crisi. Poichc gli imprenditori sono in spietata concorrenza fra loro - e su tale questione c'e un importante, rna complicato corrlronto negli scritti socialisti classici che devo in questa sede risparmiarc Loro -la conseguenza inevitabile sarebbe quella pcr cui si riproducono continuamente rnomcnti di sovrapproduzione seguiti da bancarottc, crolli c dalle cosiddette «depressioni», Questi rnornenti - nel Manifesto comunista Marx j'ha solo acccnnato, rna piu tardi questo accenno diventato una teoria ampliata minuziosamente - si susseguono regolarmente in una fissa periodicita. In effetti, durante quasi un sccolo c'e stata una approssimativa periodicita di tali crisi, Gli stessi primi specialisti della nostra materia non sono ancora del tutto d'accordo per quel che riguarda l'origine di questo fenomeno, pertanto non vale la pena di discuterne qui. Su queste crisi il socialismo classico ha costruito la sua speranza. 50prattutto sui fatto che queste crisi dovcsscro crescere, per legge naturale,

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in intensita e in violenza distruttiva provocando COS1 un inquietante umore rivoluzionario, e che quindi prima 0 poi, aumentando di numero e moltiplicandosi, si ereerebbero le condizioni perche it mantenimento di questo ordine eeonomieo, all'interno degli stessi arnbiti non proletari, non sarebbe pill possibile. Questa speranza oggi stata essenzialmente abbandonata. Infatti il pericolo di crisi cerro non scomparso del tutto, rna si relativamente ridotto da quando gli imprenditori sono passati da una concorrenza spietata alIa cartellizzazionc; da quando cioe hanno optato di ridurre decisamcnte la concorrenza attraverso la regolamentazione dei prezzi c della vendita e, inoltre, da quando Ie grandi banche - ad esempio la banca tedesca del Reich - si sono mosse, attraverso la regolamentazione della concessione dei crediti, affinehe anche i periodi di sovraspeculazione fossero mcno frequenti che in passato. Sebbene non si possa dire che «non si sia dimostrata», anche questa tcrza speranza del Manifesto cornunista e dei suoi seguaci rispetto aile sue ipotesi si e certamente assai dilatata nel tempo. Le tanto patetiche speranze riposte dal Manifesto eomunista ncl crollo della societa borghese, sana state sostituite da aspettative assai pill sobrie. A queste apparticne innanzitutto la teoria chc il socialismo giunga da se attravcrso la via dell'evoluzionc, dato che la produzione cconornica S1 «socializza» in modo cresccntc, Con cia si vuol dire che al posto della persona del singolo irnprenditore ci sara la societa per azioni can gli irnpiegati come dirigenti, che verranno Fondare impresc di Stato, comunali e imprese di caratterc consorziale, le quali non poggeranno piu sul rischio e sui profitto di un singolo 0, in generalc, di un imprenditore privata, come avveniva prima. Cio c scnz'altro vero, anche se si deve necessariamcnte aggiungere chc dietro alia societa per azioni malta spesso si nascondono uno 0 pill magnati della finanza che dominano I'assemblea generale; ogni azionista sa di riccvere, prima dell'assemblea generale, una lettcra della sua banca in cui 10 si prega, nel caso in cui non voglia andare e votare, di delegare alla banca stessa il diritto di vow delle azioni, cosa chc per lui di [ronre a un capitale di milioni di corone non ha alcuna importanza. $0prattutto pero questo sistema di socializzazione significa da un lato un incremento del eeto burocratieo, e cioe degli impiegati specializzati sia da! punto di vista commerciale sia da quello tecnico; d'altro lato pero un incremento del ceto di colora che risultano tuolari di una rendita, dello strato dunque che incamera solo dividendi ed intcrcssi, senza corrispondere in cambio, come l'imprenditore, un lavoro intellettualc, ma che - per tutelare i redditi lcgati alia rendita impegnato a sostenere l'ordinamento capitalistico, Nelle azicnde pubbliche e in quelle di tipo censorzialc pero domina leginirnamentc c in rnaniera esclusiva soltanto il funzionario, non l'operaio, il quale, in questa situazione, ricsce cerro assai pill

difficilmeme che contro l'imprenditore privata ad ottenere qualcosa. E la dittatura del funzionario e non dell'operaio ad avanzare, anche se in rna. .. mera provvisorra. La seconda tesi si fonda sulla speranza che il macchinismo, sostituendo con operai non specializzati il vecchio ceto degli specializzati - e cioe l'artigiano c gli operai altamentc qualificati, che formavano i vecchi sindacati inglesi, le Trade Unions - rendendo chiunque capace di lavorare su qualunque rnacchina, provochera una unita della dasse operaia tale da risolvere la vecchia divisione in diverse profcssioni, COS1 che la coscienza di questa unita diverrebbe potentissima e tornerebbe a profitto della lotta contro la classc dei possidcnti, La risposta a questa tcoria non del tutto unitaria, E senz'altro vero che la maechina tende a sostituire in misura notevole proprio i lavoratori mcglio retribuiti e spccializzati, e questo perche, corn'e ovvio, ogni industria cerca di introdurre quelle macchine che sostituiscano i lavoratori pili difficilmcntc rcpcribili, All'intcrno dcll'industria odierna, sono i cosiddetti operai «addestrati» a rappresentare 10 strata pill in crescita, non cioe gli operai specializzati istruiti ncl vecchio modo, vale a dire attraverso un corso particolare, bensi quegli operai che vengono posti immediatamente e addestrati sulla macchina. Anch'essi tuttavia sana pur sempre, in ampia misura, degli spccialisti, Ad escmpio, affinche un tessitore addestrato raggiunga il massimo grado di qualificazionc, affine he riesca cioe a sfruttare la macchina al massimo grado nclI' interesse de II' irn p rendi tore e a guadagnare egl i stesso iI salario massi mo, passano pur sempre alcuni anni. Certo, nel caso di altre categorie di operai il norrnale periodo di addcstrarnento essenzialrnente interiore rispetto alla categoria qui considerata. Tuttavia la crescita degli operai addestrati significa pur sempre un sensibile indcbolimcnto, anche sc non un vero e proprio accantonamento, della specializzazione dellavoro. E, dall'altra parte, cresce la specializzazione del lavoro e la necessita dell'addcstramento tecnico in tutti quegli strati all'interno della produzione che stanno al di sopra della strata degli operai, fino ai caporeparto c al capofficina, e cresce al tempo stesso il numero relativo delle persone appartenenti a questo strata. E vera chc anchc lora sono «schiavi del salario», ma per 10 pili non percepiscono il salario a cottimo 0 a settimana, bensi 10 stipendio fisso. E naturale, innanzitutto, che l'operaio odi il capofficina, che 10 rimprovera continuamente, molto pili di quanto odi il proprietario della fabbrica, e che odi quest'ultimo pili dell'azionista, sebbene l'azionista sia in rcalta colui che percepiscc un guadagno senza lavorare, mcntre il proprietario della fabbrica deve fare un lavoro intellettuale molto duro, e pur essendo il capofficina in realta quello di gran lunga pill simile all' operaio, Questa situazione si ripresenta anche presso i rnilitari: in generale: il caporale chc attira su di Ie pill forti antipatic, 0 per 10 menu - per quel

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che ho potuto osservare - colui ehe da adito al manifestarsi di queste antipatie. In ogni caso, 10 sviluppo dell'intcra stratificazione assai lontano dall' essere univoeamente proletaria. E infine si fa rieorso all'argomento della standardizzazione crescente, cioe della parificazione della produzione. Ovunque tutto sembra procedcre - e la guerra [avorisce imrnensamente questa tendcnza - verso una sempre pill grande uniforrnita e intercarnbiabilita dei prodotti e ad una sempre piu diffusa strutturazione delle aziende. Solo nello strato pill alto degli irnprenditori, rna anehe qui la tendenza costanternente in calo, sernbra dorninare ancora il vecchio libero spinto pionieristico dell'imprenditorialita borghese del passato, In conseguenza cresee costantemcnte - cosi viene ulteriormente argomentato -la possibilita di dirigere questa produzione anche senza possedere quelle specifiche qualita imprcnditoriali, che la societa borghese reputa necessarie per l'irnpresa. Cia vale soprattutto per i carte IIi e per i trust che hanno inserito un numero imponente di funzionari al posto dei singoli imprenditori, Anche questo del tutto corretto. Ma di nuovo soltanto con la solita riserva che anche attraverso questa standardizzazione viene favorito uno strato, quello dei funzionari gia spesso menzionato, il quale deve per forza esserc formato in una rnaniera dcterrninata, e che percio - questo da aggiungere unicamente a complernento - ha un carattcre corporativo ben determinate. Non un caso che vediamo dappertutto spuntare come funghi le scuolc superiori di cornmercio, lc scuole profcssionali, le scuole tecnichc specializzatc. In questo gioca, per 10 mcno in Germania, il desiderio di entrare tramite queste scuole in un'associazionc studentesca, di tarsi sfregiare il volto, di diventare capaci di dare soddisfazionc in un duello e con cia di rendersi degni di essere nominati ufficiali della riserva; oltre a cia, si ha il beneficio di avere nell'ufficio commerciale un titolo di preferenza per la mana della figlia del principale, per assimilarsi, cioe, agli strati della cosiddetta «societa». Nientc pill lontano per questo strato della solidarieta con il proletariate, dal quale anzi tcnde a differenziarsi in maniera sempre pill netta, In misura pill 0 meno ampia, rna tuttavia visibile, la stessa cosa vale, anche per molti strati inferiori di impicgati. Tutti tcndono a qualita corporative per 10 meno simili, sia per se che per i propri figli. Non si puo oggi affermarc che ci sia una tcndenza univoca alla proletarizzazionc. In ogni caso, questi argornenti indicano chc la vecchia speranza rivoluzionaria di una catastrofc, che diede al Manifesto cornunista il suo entusiasrnante poterc, ha fatto postoad una concezione evoluzionistica, ad una concezione cioe del crescere graduale della vecchia econornia con i suoi numcrosi imprenditori concorrenti ill un'econornia regolara 0 da Funzionari dcllo Stato 0 da cartelli con la partecipazione di funzionari, Questa economia, e non piu qudla dei singoli irnprenditori che si annicn-

tano a vicenda a causa della concorrenza e delle crisi, sembra attualmente il primo stadio dell'autentica societa socialista, libera dal dominio dell'uomo sull'uorno. Questo clima evoluzionistico, che da questa leota trasformazione si attende 10 sviluppo verso la societa socialista del futuro, si era davvero irn posto prima della guerra nelle considerazioni dei sindacati e anche in molti intellettuali socialisti scalzando la vecchia teo ria della catastrofe, Da cio sono state tratte le note conseguenze. Sorse i1 cosiddetto «revisionismo». I suoi dirigcnti erano, almeno in parte, consapevoli di quanto Fosse grave togliere aIle masse quella fede nell'avvento improvviso di un futuro felice, il quale dispensava un vangelo che diceva aile masse come agli antichi cristiani: «Questa notte stessa puo venire la salvezza». Si puo cerro rinnegare una professione di fede come 10 era il Manifesto comunista e la successiva teoria della catastrofe, rna poi difficile sostituirla con un'altra. Intanto, 10 sviluppo della situazione da un bel pezzo ha 01trepassato questa confronto sulla disputa sorta nei confronti della vecchia ortodossia a partire dallo scrupolo di coscienza contro la fedc ortodossa, Questa conflitto si confonde con la domanda: sc e fino ache punto la Socialdernocrazia in quanta partite dcbba esercitare la «politic a pratica», nel senso di poter far coalizioni con i partiti borghesi, di prendere parte alia dirczione politicamente responsabile attraverso l'assunzione di posti di rninistro al fine di migliorare l'odierna condizione di vita dei lavoratori; oppurc sc questo sia un «tradimento della classe» e un'eresia politica, come ovviamente dovrebbe considerarlo il convinto politico catastrofista, Ma nel frattcmpo sono affiorate altre domande di principio e su queste si dividano gli animi. Supponiamo, per una volta, che sulla via di una graduale evoluzionc, dunque sulla via della generale cartellizzazione, standardizzazione e burocratizzazione, l'economia assurna una forma tale a seguito della quale, prima 0 poi, ci sia la possibilita tecnica di soppiantare I'artuale cconomia privata imprenditoriale, c la proprieta privata dei mezzi di produzione, con una regolamentazione che elimini del tutto l'imprenditore. Chi dovrebbe allora assumere questa nuova economia e comandarla? Su questo punto il Manifesto comunista non ha detto nulla 0 meglio si espresso in modo assai ambiguo. Come dovra essere quell' «associazione» di cui si parIa? In particolare, che cosa ha il socialismo da dare per quanta riguarda le cellule germinali di tali organizzazioni, nel caso in cui si aprisse davvero la possibilita di conquistare una buona volta il potere e amministrare a proprio piacimento? Ncl Reich tedesco come dappertutto il socialisrno possiede due categorie di organizzazioni. Innanzitutto il partite politico della Socialdemocrazia con i suoi delegati, rcdattori impiegati, Iunzionari di partito, uomini di fiducia e le associazioni locali e centrali dalle quali questi vcngono clctti 0 impiegati. In secondo luogo i sindacati, Ognuna di queste due or-

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ganizzazioni puo assumere tanto un carattere rivoluzionario quanta evoluzionistico. E su quale carattere assumeranno 0 dovrebbero assumere in futuro si dividono gli animi, Partendo dalla speranza rivoluzionaria, si presentano allora due prospcttive contrapposte, La prima era quella del marxismo tradizionale, che si basava sulla vecchia tradizione del Manifesto cornunista. Essa si aspettava tutto dalla dittatura politica del proletariato c credeva che bisognasse vedere l'organizzazione politica dipartito, inevitabilmente finalizzata alia lotta elettorale, come la rappresentante del proletariato. II partite 0 un dittatore politico appoggiato ad esso doveva conquistare il potere politico e da cio avrebbc dovuto seguire la nuova organizzazione della societa. Gli oppositori contro cui si volsc questa tendenza rivoluzionaria, erano innanzitutto quei sindacati che non erano nulla all'infuori di sindacati - nel vecchio senso inglese del termine - i quali dunque non si interessavano affatto a questi piani del futuro pcrche sernbravano ai loro occhi troppo lontani, mentrc volevano innanzitutto quc1lc condizioni di lavoro che avrebbero reso possibilc I'esistenza loro e dei loro figl i: salari alti, brevi turni di lavoro, difesa del lavoro c cosi via. II marxismo politico radicalc si volgeva, da un lato, contro questo sindacalismo e dall' altro contro la forma esclusivamentc parlamentare della politica di compromesso del socialismo, vale a dire contra cio che e stato definite «rnillcrandisrno», da quando in Francia Millerand c diventato ministro", Questa politica condurrebbe i dirigenti ad interessarsi dei loro portafogli ministeriali e i sotto-dirigenti ad impegnarsi - piu che per la rivoluzione - per ottenere posti da funzionario; 10 spirito rivoluzionario verrebbc cosi ucciso, A quella tendenza «radicale» e «ortodossa», secondo la vecchia concezione, nel corso degli ultimi dccenni si e affiancata una seconda tendenza chc si ha cura di indicare come «sindacalismo» (Syndikalismus) daHa parola francese syndacat". Come il vecchio radicalismo voleva promuovere l'intcrpretazione rivo luzionaria come scopo dell' organizzazione politica di partite, cosi il sindacalismo (Syndikalismus) vuole far prevalcre l'interpretazione rivoluzionaria nei sindacati (Gewerkschaften). II sindacalismo prende Ie mosse dal fatto che non la dittatura politica, ne j dirigenti politici, ne i funzionari che vengono norninati da questi ultimi, ma i sindacati (Gewerkschaften) e la lora federazione devono prendere nelle lora mani, quando
, Con Millerandismus si intende la collaborazione di socialisti di dcstra con circoli borghesi in opposizione ana dottrina del partite. II tcrmine si rifa al cosiddctto «caso Millcrand». E. A. Millerand (1859·1943) nel giugno 1899 era entrato in qualita di ministro del Commcrcio nel gabinetto borghcsc di sinistra Waldeck-Rousseau, scnza avcrne prima discusso con ij partite, Secondo il pumo di vista delle sinistre, nel far qucsto cgli avrebhe violate il principio [ondamcntale che i socialisti, in un sistema capitalistico, non possono sccndcrc a patti con grupp; borghcsi. 'Come Weber stesso indica qui esplicitamcntc, il terrninc «Syndile«:» viene d'ora in poi usato in accczione diversa rispetto a quello chc ricorre nella prima parte del saggin.

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giungera il grande momento, la potenza dell'economia sulla via della cosiddetta «action directe». II sindacalismo ritorna ad una concezione piu rigida del carattere di classe del movimento. La classe operaia deve esscre la porta trice della liberazione definitiva, Tutti i politici che armeggiano nelle citra principali e che chiedono solo come stanno Ie cose con questo e qud ministro, che possibilita abbia questa e quella congiuntura parlamentare, sono politici interessati e non compagni di classe, Dietro i lora interessi clcttorali e di circoscrizione stanno sempre gli interessi dei redattori e di funzionari privati che vogliono trarre vantaggio dal numero dei voti ottenuti. Tutti questi interessi che sono legati con it moderno sistema di voto parlamentare, vengono rifiutati dal sindacalismo. Solo gli operai reali, organizzati nei sindacati (Gewerkschaften), possono creare la nueva societa. Via, dunque, questi politici di professione che vivono per la - e cio, in vcrita, significa della - politica, e non per la creazione della nuova societa economica, I mezzi tipici dei sindacalisti (Syndikalisten) sono 10 sciopero generale e il terrorc, La sciopero generale, da cui essi sperano che attraverso un'improvvisa paralisi dcll'intera produzionc gli interessati, in particolare gli imprenditori, vengano indotti a rinunciare alla conduzione delle fabbriche e a porle nclle mani delle commissioni che verrcbbero formate dai sindacati (Gewerkschaften). II terrore, che essi annunciano sia in modo palese sia in modo segreto, e che in parte anche riFiurano - su questa le opinioni si dividono -, c che questa organizzazione deve portare nelle file degli strati dominanti e autorevoli, per paralizzarli anche politicarnentc, Ovviamente questo sindacalismo e quel socialismo che davvero e un oppositorc spietato di ogni tipo di organizzazione militare, poiche ogni tipo di organizzazionc militate crea individui interessati ad essa, fino al sottufficiale, e addirittura fino al soldato che, al momenta, per 10 rneno per quanta riguarda la sua alimentazionc, dipende dal fatto che la rnacchina militare e statale funzioni, e che dunque e intcressato apertamentc al fallimento dello sciopero generale, 0 per 10 meno e di irnpedimento per la sua riuscita. Suoi oppositori sono innanzitutto tutti i partiti politici socialisti artivi in parlamento. n parlarnento dovrebbe al massimo essere utilizzato dai sindacalisti (Syn dika listen) come tribuna per annunciare continuamente, sotto la difesa dell'immunita parlamentare, che 10 sciopero generale vcrra e deve venire, e per stimolare gli entusiasmi rivoluzionari delle masse. Ma perfino questo distoglierebbe dall'autentico cornpito c per questo e sospetto. Fare politica seriarncnte in parlamento non solo e un'insensatczza, rna - da questa punto di vista - semplicemente riprovevolc, Suoi oppositori sono ovviamente anche tutti gli evoluzionisti di ogni tipo, Ammettiamo ora che ci siano sindacalisti (Gewerkschaftler) che vogliono condurre battaglie unicamente in vista del migliotamento delle condizioni di lavoro: al contrario, argornentano i sin125

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dacalisti (Syndikalisten), peggiori sono i salari, piu lungo e l'orario di !avoro, peggiori sono i rapporti, piu grande e allora la possibilita di uno sciopero generale. Oppure amrnettiamo che ci siano gli evoluzionisti per quanto cone erne la politica di partito, i quali aHermano che 10 Stato, attravers a la crescente democratizzazione - di cui i sindacalisti (Syndikalisten) hanno il piu grande ribrezzo: per lora e meglia 10 zarismo -, si sta avviando verso il socialismo. Per i sindacalisti (Syndikalisten) naturalmente questa e, nella migliore delle ipotesi, un grande autoinganno. La domanda cruciale, dunque, e questa: da dove sperano i sindacalisti (Syndikalisten) di prendere le forze per assumere la conduzione della produzione? Perche sarebbe ovviamente un grave errore credere che un sind acalista (Gewerkschaftler), anche se istruito, anche se lavora da anni e ha perfetta dimestichezza con le condizioni di lavoro, conosca per questa l'attivita di fabbrica in quanta tale, considerate che ogni moderna attivita di fabbrica si fonda interamente sul calcolo, sulla merceologia, sulla conosccnza del fabbisogno, sull'istruzione tecnica, case che tutte vogliono essere praticate in modo sempre piu specialistico c che i sindacalisti (Gewerkschaftler) - i veri operai! - non hanna assolutamente occasione di conoscerc. Essi allora, 10 vogJiano 0 no, verranno considerati anche dalla propria parte dei non-operai, ideologi provenienti dagli strati intelicttuali. E in eHetti e curiosa che in picno contrasto can il motto: la salvezza puo venire solo dai veri operai, che si associano nelle federazioni del sindacato (Gewerkschaft) - e non dai politici a da un qualche inesperto che fa parte a sc -, si trovi, proprio aJl'interno del movimcnto sindacalista (syndikalistischen), che prima della guerra aveva in Francia e Italia i suoi centri principali, una massa di intellettuali laurcati, Che cosa vi cercano? Ii carattere romantico della sciopero generale e della speranza rivoluzionaria in quanto tali sana cia che affascina questi intellettuali, Se li si vede si capisce subito che sana dei romantici, immaturi nell'anima a lontani dalla quotidianita della vita e dalle sue esigenze, e per questa avidi del grande miraco]o rivoluzionario e, a seconda dell'occasionc, di scntirsi per una volta parte della potenza. Naturalmente tra di lam ci sana anche uomini con qualita organizzative. La questione attualmente e sc i lavoratori si sottometteranno alIa lora dittatura. Durante una guerra - e in occasione dei rivolgimenti straordinari che essa porta can se causa la sorte cui sono sottoposti gli operai soprattutto per eHetto della fame - anche la massa degli operai puo essere catturata dalle prospettive sindacaliste (syndikalistischen); c, sc ha le armi sotto mano, puo, sotto la conduzione di tali intellettuali, impossessarsi del potere, se il crollo politico e militare di uno Stato gliene offre la possibilita. Ma, in tempo di pace, io non veda la forza per la conduzione della produzione ne tra i mernbri dei sindacati (Gewerkschaftsmitgliedem) ne tra gli intellettuali sindacalisti (syndikali126

stischen). Attualmente il grande esperimento e la Russia. La difficolta sta nel fatto che non possiamo vedere al di la dei confini per capire come procede effettivamente la conduzione della produzione. Secondo quanto ci viene detto, Ie case procedono in modo tale che il governo bolscevico formato come si sa da intellettuali che in parte hanna studiato qui a Vienna a in Germania, tra i quali ci sana in genere solo pochi russi - ha deciso di introdurre di nuovo il sistema delle paghe sindacali all'interno di quelle fabbriche che sana an cora funzionanti - sccondo informazioni socialdemocratiche non e chc il dicci per cento della produzione di pace con la motivazione che altrimenti il rendirnento ne soffrirebbe. Si lasciano gli imprenditori ai vertici delle aziende - essi soltanto, infatti, possiedono la necessaria competenza - pagando sovvenzioni assai ragguardevoli. Inoltre, agli ufficiali del vecchio regime si c ripreso a pagare gli stipendi spcttanti agli uHiciali, poiche i bolscevichi hanna bisogno di un cscrcito e si sana resi canto che senza ufficiali istruiti le case non funzionano. Chc qucsti ufficiali, una volta ricevuto il coman do della truppa, sopportino la conduzione di questi intcllettuali, mi sembra dubbio; al momenta, hanna certo dovuta necessariamente farlo. E infine i bolsccvichi, attraverso la sopprcssione della tessera del pane, hanna costretto anche una parte della burocrazia a lavorarc per loro. Ma, alla lunga, una macchina statalc e l'economia non si lasciano condurre in questa modo c l'cspcrimel!to finora non e stato molto incoraggiante. E davvero sorprendente che questa organizzazionc continui in linea di massima a funzionare da tanto tempo. La puo fare perche essa e una dittatura militate, non certo di generali, rna di caporali, e pcrchc i soldati che ritornano dal fronte stanchi della guerra si sana uniti ai contadini aHamati di terre e abiruati al comunisrno agrario a anche perche i soldati si sana irnposscssati in modo violento dei villaggi riscuotendo contribuzioni c uccidendo tutti coloro che si avvicinavano troppo. E l'unico grande esperimenta di «dittatura del proletariate» che finora sia mai stato fatto; c si puo affermare in tutta sincerita chc lc trattative di Brest-Litovsk furono condottc, da parte tedesca, nel modo piu leale nella speranza di otten ere con questa gente una pace vera. Cio e accaduto per motivi diversi: coloro che, legati da intcressi, stavano dalla parte della societa borghese, erano a favore della pace perche dicevano: «Per arnor del ciclo, lasciamo chc questa gente faccia il suo espcrimento, sara certamente un buco nell'acqua e dunque un esempio scoraggiante»; not invece vedevamo can favore la pace perche dicevamo: «Se questa espcrirncnto riuscisse e ci dovessimo rendere canto che su questa base e possibile la civilta, allora ci convertirernmo», Colui che ha impedito questa fu it signor Trotzkij, il quale non si voile accontentare di fare questa esperirnento a casa propria ponendo la sua speranza sul fatto che, se fosse riuscito, avrcbbc significato per il sociali127

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sI?o un~ propaganda senza pari in tutto il mondo; egli, invece, can la tipica bona del letterato russo, volle di pili e spero di provocare in Gennania la guerra civile ~ttr~verso scontri verbali e l'abuso di parole come «pace» e «autodeterminazione»", ma era cOSI male inforrnato da non sap ere che l'esercito tedesco Formato per due terzi da contadini e per un ulteriore sesto da piccolo borghesi, per i quali sarebbe stato un vero piacere pre~dere a schi~ffi gli operai 0 altri che avcssero voluto fare questa rivoluzione. Con chi combatte per una fede non c'e da concludere nessuna pace: si puo soltanto renderlo inoffensivo, e questa e stato il scnso dell'ultima~u~ e de!la pace ottenuta a Brest. Di questa deve rendersi conto ogni socialista, e 10 non ne conosco uno che, a qualsiasi tendenza appartenga _ almeno dentro di se -, non se ne renda conto. Se ci capita di confrontarci con gli odierni socialisti, e se vogliamo in questa occasione pro_cedere in modo leale - e questo e l'unico comportamento assennato -, SI devono porre loro, partendo dalla situazione odierna, due domande: «Came vi atteggiate nei confronti dell'evoluzionismo?», Nei confronti cioe di que! pensiero chc un dogma fondamentaIe del marxismo ritenuto oggi ortodosso, secondo cui 1a societa e il suo ordine economico si sviluppano in maniera rigidamente confonne ad una Jegge naturale - per COS1 dire in livelli di eta -, c per cui una societa socialista. non potra mai e in nessun luogo dunque sorgere prima che sia giunta pienamente a rnaturita la societa borghese; e qucsto, secondo l'opinione stessa dei socialisti, non c accaduto ancora in alcun luogo, visto che sopravvivono ancora i piccoli contadini 'e i piccoli anigiani. Come si rapportano allora i socialisti in questione nei confronti di questa fondamentale dogma evoluzionista? E allora risultera che, per 10 rneno al di fuori della Russia, tutti stanno sui medesimo terreno, vale a dire che tutti, anche i pili radicali tra lora, attcndono come unica conseguenza possibile di una r~vo~uzio_ne lao~ascita .di una societa borghese, c non proletaria, per quest ultima infatti I tempi non sono ancora maturi da nessuna pane. Si spera soltanro che questa ordine sociale si avvicini, per certi versi, di qualche passo a qucllo stadia finale a partire dal quale, Come viene sperato, dovra seguire un giorno il passaggio all' ordine socialista del futuro. Interrogato in coscienza, ogni ones to intellettuale socialista dovra rispander~ in 9uesto mod~ ..In.cons.eguen.zadi cio, in Russia c'e un ampio strato di socialdemocratici, I cosiddetti menscevichi, che difendono it punto di vista secondo il quale l'esperimenro bolscevico di innestare dall'alto sullo status odierno della societa borghese un ordinamcnto sociali-

" '~ Weber fa riferimento allo .slogan di Trotzkij «ne g~erra nc pace », COn il quale egli in quahta dl n~ovo capo della delcgazionc russ a ~ella s~cond,a t,:,~delle tralt~tivc di pace a partire dal 9 gcnnaio 1918 ccrcava di convmcere alia rivoluzione I opuuone pubblica dcgli lmper! centrali,

sta non e soltanto un'insensatezza, rna un sacrilegio nei confronti del dogma marxista, II terribile odio reciproco delle due correnti trova ragione in questa dagmatica accusa di eresia. Ora, sc la stragrande maggioranza dei dirigenti, per 10 meno fra coloro che ho conosciuto, si situa su questo terreno evoluzionistico, allora e natural mente giustificata Ja domanda: «In questa situazione che cosa dovrebbe propriamente fare una rivoluzione, per di pili durante la guerra, dal vostro punto di vista?», Puo portarc certo alIa guerra civile e con cio forse alla vittoria dell'Intesa, ma non ad una societa socialista, una rivoluzione puo provocare, e sicuramente provochera, all'inrerno di cio che rimane della Stato, un dominio degli interessi dei contadini e dei piccoli borghcsi, dunque degli oppositori pill radicali di ogni socialismo. Essa porterebbe innanzitutto ad uri'enorme distruzione di capitale e aIla disorganizzazione, dunque ad una contrazionc dello sviluppo sociale richiesto dal marxismo, sviluppo che invecc presuppone una sempre pill arnpia saturazione delI'economia attraverso il capitale. E da tener prcscnte tuttavia che il contadino dell'Europa occidentale e diverso dal contadino russo, il quale vive nel contcsto del suo comunismo agrario. In qucl comes to la questione decisiva e quella della terra, che da noi non gioca alcun ruolo. 11 contadino tedcsco oggi e un individualists e rimane legato alla proprieta ercditaria e al suo terrcno. E non si fara sviare da questo. Se si scntisse minacciato, egli preferirebbe associarsi con il grande proprietario terriero piuttosto che con l'operaio socialista radicale. A partire dal punto di vista delle speranze socialiste per il futuro, le prospettive di una rivoluzione durante la guerra sono attualrnente Ie peggiori possibili, anche nel caso in cui la rivoluzione dovesse riuscirc, Cio che la rivoluzione, nell'ipotesi pili favorevole, comporterebbe - e cioe un avvicinamento della costituzione politica alla forma desiderata della democrazia -, sarebbe proprio cio che affosserebbe it socialismo per Ie conseguenze economicamente reazionarie chc dovrebbe avere, Anche questo nessun socialista potrebbe leal mente negado. La seconda questioneriguarda il modo di porsi nei confronti della pace. Noi tutti sappiamo che oggi il socialismo radicalc si confonde presso Ie masse con inclinazioni di carattere pacifista, con il desiderio chc la pace venga conclusa al pill presto possibile, Ora pero e cerro - e ogni capo della Socialdemocrazia radicalc, dunque di quella davvero rivoluzionaria, sc interrogato, dovra onestarnente arnrncttcrlo - che la pace non per lui, per il dirigente (Fuhrer), il punto decisivo, cio che gli sta veramente a cuoreo «Se dovessimo scegliere - dovra dire, se sinccro - fra, da un lato, una guerra che duri ancora tre anni e che sfoci poi nella rivoluzione c, dall'altro, una pace irnmcdiata senza rivoluzionc, e naturale che optcrcmmo per i tre anni di guerra». Se la veda poi con la sua coscienza c il suo zelo [i-

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deistico come vuole. Ma la domanda se la maggioraoza delle truppe costrette a stare al fronte, tra cui ci sana anche rnilitanti socialisti, sia della stessa opinione di qucsti dirigenti che comandano cose di questa tipo, Ed del tutto leale e conseguente se Ii si costringe a mettere le carte in tavola, E un fatto cerro e riconosciuto, chc Trotzkij non abbia volute la pace. Attualmente, nessun socialista da me conosciuto 10 contesta, Ma la stcssa cosa vale anche per i dirigenci radicali di tutti i paesi, Messi davanti alIa scelta, anche loro non vorrebbero prima di tutto la pace, bensi la guerra, se tornassc a vantaggio della rivoluzione, e cioe della guerra civile. La guerra nell'interesse della rivoluzione, sebbene questa rivoluzione secondo la loro stcssa opinione -10 ripeto - non possa condurre alia societa socialista, rna al massimo - questa l'unica spcranza - ad una, dal punto di vista socialista, «piu alta forma di sviluppo» della societa borghese, la quaIe dunque sarebbe un po' piu vicina della odiema alia societa socialista a venire, di quanta, peru, non si puo dire. Ma proprio questa spcranza, per il motive che abbiamo addotto, appare estremamente problematica, Un confronto con socialisti e rivoluzionari convinti sempre una cosa difficile. Secondo la mia esperienza non si riesce mai a convincerli, Si puo solo costringere questa gente a mettere le carte in tavola davanti ai 10ro sostenitori, da un lato sulla questione della pace e dall'altro sulla questione di clic cosa davvero la rivoluzione dovrebbe portare, oppure sulla questione dell'evoluzione graduale, la quale fino ad oggi un dogma delI' autentico marxismo, negato soltanto in Russia da una setta au toctona persuasa che la Russia possa saltare gli stadi di sviluppo dell'Europa occidentale. Questo un modo assolutarnente leale e anche il solo efficace 0 possibile. Infatti, sono dell'opinione che non ci sia un mezzo per climinare la persuasione e Ie speranze socialiste. Ogni operaio sara sernpre, in qualche modo, socialista. La questione soltanto questa: se questo socialismo sia tollerabile a partite dal punto di vista degli interessi dello Stato c, adcsso in modo particolarc, di quelli militari, Finora nessun potere, neppure quello prolctario, come ad esempio il potere della Comune di Parigi 0 ora il potere dei bolsccvichi, e riuscito a conscrvarsi senza imporre la legge marzialc nei cas! in cui i fondamenti della sua disciplina erano messi in pericolo. II signor Trotzkij 10 ha ammesso con una sincerita degna di riconoscenza. Ma allora quanto pili la truppa sentira che solo gli interessi concreti del mantenimcnto della disciplina, e non l'interesse di partito e di classc, dctcrminano il cornportamcnto delle istanze militari, e chc dunque in guerra accadc solo cio che concretamente inevitabile, tanto pili incrollabilc rested l'autorita militare.

VIII.

La futura forma statale della Germania


1918

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SCRITII POLITICI

Ancora all'inizio del novernbre 1918, in occasione di un'assernblea pubblica della Fortscbriuliche Volkspartei, Weber si era opposto aile tcndcnze rivoluzionarie e aveva difeso in linea di principio il sistema di governo monarchico, anche se, come risulta da alcune lertere ad amici politici, egli gia in ottobre auspicava energicarnente l'abdicazione di Guglielmo IT, Ma poiche Guglielmo II non intendcva abdicate, Weber comincio a nutrirc seri dubbi sulla possibilita di salvarc la monarchia; per questa quando scoppio la rivoluzionc non fu affatto sorpreso. Anchc sc gli cvcnti di novernbre g\i apparvero come un «carncvale insanguinato che non mcrita il norne di rivoluzione», tutravia non po~c che prendere atto dell'avvenuto mutamcnto. In un'assernblea della Fortschriuliche Volkspartei del 17 novernbre 1918 Weber tcnnc una conlerenza sui mutarnenti costiruzionali che ormai erano diventati inderogabili e si schiero decisamente per la repubblica, Proprio in questi giomi Weber ricevette dalla «Frankfurter Zeirung» un invito ad entrare nella redazione come collaboratore indipcndcnte, Cio gli avrebbe permesso di esporre le sue idee sui riordinamenro costituzionale della Germania in una serie di articoli da pubblicare a pi-llpuntate sui giornale. Weber accetto. Il22 novernbre apparve il primo articolo che riprendeva sostanzialrncnte Ie tesi esposte il 17 all' assemblea del Fortscbriulicbc Volkspartei. Questa primo articolo ottenne una vasta ceo, cosi chc Weber si senti motivato a proseguire nella pubblicazione. II secondo articolo apparve il24, i due successivi il 28 c il30 novcmbre, e il S dicembre fu pubblicata la condusionc. Intanto Guglielmo II aveva finalmente abdicato c cosi 10scenario politico vedeva le due fazioni del Parrito Socialdernocratico, quella maggioritaria e quella indipendente, che discutevano vivacementc su quando tenere le elezioni per la nuova Asscrnblea Nazionale, la quale avrebbe dovuro dare la nuova costiruzione alla Germania, I socialdemocratici indipcndcnti tcndcvano a tergiversare per dare COS! modo ai movimenti rivoluzionari di diffondersi e consolidarsi. Ebert, invece, era per accelcrare i tempi e cosi, grazie ad abili alleanze, riusci ad avviare i lavori per un riordinamento cosrituzionale nel senso di una dcrnocrazia parlamentare, All'inizio di dicernbre anche Weber fu invitato a collaborare con la commissione per la riforrna costituzionale, Per questo riclaboro vclocernente gli articoli gia apparsi sulla «Frankfurter Zcitung» e li fccc pubblicare sotto forma di opuscolo iI 14 gennaio 1919 col titolo Deutschlends kiinftige Staatsform (Zur dcutschen Revolution, Flugschriften der Frankfurter Zeitung, Heft 2), Verlag der Frankfurter Societats-Druckerei, Frankfurt a. M. 1919. La presente traduzione e condotta su questa testa come c riprodotto nella Max Weber Gesamtausgabe cit., Abt, I, Bd. 16, pp. 97-146.

Premessa.
Gli interventi chc vi apprestate a leggcre, gia apparsi sulla «Frankfurter Zeitung- e qui ritoccati solo nella stile (Ie poche intcgrazioni sana per 10 piu inserite come note), sono lavori d'occasione d'argomento prcttamentc politico e non hanna alcuna pretesa di validita «scienrifica». Il loro unico imento di mostrare, dando inizio COS! ad una discussione al riguardo, chc una forma di Stato repubblicana, pantcdesca e non panprussiana, di carattere federativo e al tempo stesso dernocratico non c affatto impossibile, come invece viene spesso crcduto. E inevitabile che molto presto le note di cui si cornponc questo scritto vengano superate dagli avvcnimenti, proprio come ne! frattempo e stato superato it mio scritto Parlament und Regierung im neugeordneten Deutschland! (1917), il qualc - partendo dal data di fatto dell'egemonia prussiana e delle dinastie - poteva indicare nella parlamcntarizzazione l'unico sbocco possibile aHa situazione politica della Gerrnania. Non ci dato oggi di potcr scorgere can chiarczza i problemi materiali (sociali e finanziari) davvero decisivi connessi alla ricostruzione, e COSt per il momenta sooo possibili solo costruzioni generali non vincolanti semplicementc di tipo tecnico-istituzionalc,

15 dicembrc 1918 Max Weber

1 J! ritolo esatto C Parlament und Regierung im neugeordneten Deutschland. Zur politischen Kritik de>Bcamtentums und Partenocsens, Duncker & Humhlot, Miinchcn - Leipzig 1918 (MWG 1/15) (trad. it. Parlamento t· Gooerno nel nl4ovo ordinamento della Germania e altri scritti politid, a eura di L Marino, Einaudi, Torino 1982).

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La futura forma statale della Gcrmania

1.

La nostra nazione, la quale manca di preparazione politica e si affida a forze insufficienti. c dilcttanteschc, c posta oggi di fronte al compito di creare qualcosa di nuovo al posto dell'opera compiuta da Bismarck. InIatti quest' opera e ormai superata, come si evince dalla considerazione di ragioni di politica estcra, Ie quali si dimostrarono determinanti al momento della costruzione bismarckiana. In primo luogo, perche sta andando in pezzi 1a dinastia austriaca, 1a quale - considerata dal punto di vista di Bisma~ck -. er~ u.n'o~~an~zz~zione st~tale che sacrificava l'appartenenza al Re:~h ~I 4lec, milioni dl tedeschi per neutralizzare politicarnente tr~nta milioni d'.non ted.eschi!. Inoltre, perc he si e dissolto il parta dinasnco ~o.nla Russia, che si fondava sulla comunita di interessi contro i polacchi nuscendo a neutralizzarli. Un ulteriore motivo consiste poi nel fatto che l'epoca militarista della storia tcdcsca C ormai conclusa. Ed infine, perche in ogni caso la soluzione dinastica attuata finora del problema piccolo-tedesco, e 10 stcsso problema piccolo-tcdcsco, non hanno nessuna rilevanza per.q~anto riguarda il futuro. Che fare aHora? Sebbene questa domanda preliminare al momenta sembri decisa de facto, tuttavia ci chiediamo ancora una volta: monarchia parlamentare 0 repubblica? Lasciamo in sospeso quale ruolo avranno in futuro i sentimenti dinastici ancora prcsenti nella nostra scena politica. Noi eravamo fedeli ai nostri sovrani, ci legavano ad essi ricordi storici e, per quanta riguarda iJ Baden, anche la popolarita di cui godeva la dinastia locale e la sua correttezza..,?ggi, p~ro,. posso~~ esscrc svelte solo considerazioni di tipo politico. Gh mte.re~sl e 1 c_o~Pltl ?ella nazi one sono per noi di gran lunga piu important! di qualsiasi sentimento, come d'altrondc sono superiori a tutte lc questioni relative alia forma politica in generale. Anche la loro realizzazionc c per noi prima di tutto un sobrio problema di tecnica istituzionale e non una questione di sentimenti, Per molti di noi, anche per chi scrive qucstc righe, la monarchia rigorosamente parlamcntare era c resta la forma di Stato tecnicamente pili flessibile e in questa senso 1a pili forte, malgrado.la demoeratizzazione sociale radicale da noi auspicata, che per altro non viene necessariamente preclusa dalla monarchia. Abbiamo sostenuto apertamente, anche sc con misura, qucllc trasformazioni incvitabili (come,. ~I pili tardi, a partite d.alla rivoluzione russa chiunque avesse intuito politico doveva per forza nconosccrc tali), Ie quali, se fossero state intraprese al momenta giusto, avrebbero potuto conservare Ie dinastie all'in, l!na sin;ilc dichiarazione d.i Bismarck non e attestata. Bismarck manifesto altrcsi ripctutamcn~c ~Isuo mtcre~s.e al manterumento ~e!la rnonarchia danubiana, chc era a suo avviso in grado d t vincolare politicamente le nazionalita non tedesche, ovvero ungherese e ceca.

terno del sistema cornpletarnente nuovo, Ma dei cattivi consiglieri vanificarono tutto e Ie monarchie stesse reagirono ostilmente rimanendo fedeli al vecchio sistema. Ma questa sistema ha compromesso la dinastia prussiano-tedesca a un punto talc che per 10 meno oggi e impossibile prenderne Ie parti, Gia dal 1871 rivalita dinastiche avevano guastato la qucstionc alsaziana', Adesso ci hanno fatto fare una brutta figura nell'Esr'. La monarchia non ha adempiuto alIa sua autentica funzione all'interno di uno Stato militare, vale a dire impedire l'csclusivo dominio dell'esercito. Essa ha piuttosto tollcrat? .l~dem~gogia d;gli aJ?miragli e.la dittatura dci general~ assieme alia politicizzazione dell esercuo. In particolarc attraverso la cosiddetta «Aufklarung» (informazione), una macchinazione puramente politico-partitica chc ha serninato discordia tra ufficiali e truppa, ha avvclcnato la politica interna, introducendo tuttavia nci nostri vertici politici una divisione e un'ambiguita chc ci sono costati la fiducia del mondo intero, comprcsi i nostri alleati'. Sarebbe poco cortese usare oggi, dopo la sua caduta, parole dure nei conlronti del monarca finora in carica. Ma bisogna pur dire che il go verno personale, rozzamente lesivo dello spirito della Costituzione, in vigore fino ad oggi, con la sua propaganda chiassosa e la sua politica assolutarnentc dilettantesca ha contribuito a coalizzare il rnondo contra di noi. La promessa ufficiale di un govcrno costituzionale facta nel novembre 1908' non fu mantcnuta. Durante la guerra la nostra azione di pace' fu ostacolata. dai d~scorsi del sovrano e infinc (dccrcto dellS giugno) la guerra fu tacciata di csscre un duello personale del monarca contro il mammonismo (plutocrazia) degli anglosassonil La rinuncia al trono da parte del sovrano, che dignita voleva venissc offerta in occasione della doman-

J Per mcttITe. fine allc aspirazioni c~ntr~pposte degli. Statiodel Sud, sop;atllltl.o della Bavicra c del Baden, rclativamente ad una partecipazrone al «bottino di guerra» dell Alsazia e Lorena, nel 1871 fu ~oncesso all'Alsazia-Lorcna .10status di «Reicbsland»; di conseguenza, questa territorio fu arnrrurustrato da un govcrnatorc In nome dcll'imperatore. Queste rivalita riemersero subito dopo 10 scoppio della prima guerra mondiale, quando la Bavicra rivcndico diritti sull'AlsaziaLorena, • Probabilrnentc un'allusionc allc mire dinastiche sulla Curlandia che avevano inlluito sulla crcazionc della paec di Brest-Litovsk. . 'A pa.rtir~ dall'autunno 1917 il coma.n?o. suprem~) dcll'cscrcito organizzo la cosiddetta «lc/;0 ne pa tn on tea:, Che fu }e;lU ta d ag;h u ff tClall.spc ,~o III CO liabor a Z ion.e co n ra pp r~sen tanti ? ella later.Lmdspartel. S~)lo.all.mt~l.o d~II?18, graz)e agli «Aufklarungs:;chriften» trovan da alcuni deputan prcs>o aSSOClaZlOmmilitari, divcnnc c,~taro all'opi:,ione. pubb.lica. c.he. questa Iczione. nO.n d'.lV.cva ~olo prcpararc con la propaganda all mterno dell escrcito obicttivi dl gucrra aIlllCSSIOlU,ltCt ,can all.c destre, n;a ~l ten~p() stesso mina.rc la lcgiuimazionc dcmocratica del Reicbstag. , Allusione alia dichiarazione del canccllicrc Bulow fatta al Reicbstag il 10 novcmbre 1908 a 'q~uit~ dell'jntervista a Guglielmo I! apf'a.rs~ ~ul «Daily ~"dc~raph». gulow assicuro che l'irnper;tt"r~.'n futuro St sarcbbc tenure cntro I 11l~It1.dell~ Costituzione. In un C(;lIoquio con il cancellicrc ll;nper~torc aveva,approvato questa dichiarazionc, seppur rnalvolentieri. 'Webcr intcnde qUt l'offerta di pace [atta illl diccrnbrc 1916 Jagli irnpcri ccntrali,

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da di_pace, venne procrastinata. A questa punto graved!. sempre su di lui, non l",:p~rta se a ra~ione 0 torte, l'ostilita di chi pensa che in questo modo egh CI ha reso pill gravose Ie condizioni impostc dal nemico. E infine con la fuga. dalla ~apitale e il giocare al colpo di Stato ha addirittura provocato la rivoluzionc, II tentativo assai poco dignitoso di scaricare la responsabilita sui ministri, per altro insostenibile a fronte del contenuto degli atti 1a cui pubblicazione e imminente", ha dato il colpo di grazia all'idea monarc~lCa. !n q~esto modo la dinastia prussiana e ormai completamente screditata III rrusura tale che a questo punto il suo mantenimento, rna con esso anc~e quello delle altre dinastie, non potrebbe pill essere difeso sulla base di pur fond ate considerazioni di tecnica istituzionale, Ma non solo le dinastie e il lora organo, ossia il Consiglio Federale (Bundesrat) come e stato concepito fino ad oggi, sono cadute in discredito a causa del vecchio sistema, bensi anche il parlamento. Intenzionalrnent~ limitate nell'esercizio del suo potere, ridotto nella sua importanza, crincato asprarnente per decenni dagli adulatori del vecchio sistema e screditato presso l'eserc:to da!l~ «Aufkla:ung» durante la guerra, il Reichstag non potcva avcre 1autonta necessana per mantencre nelle sue mani il poter~ al momen~o del cr?llo. Ormai tornava solamente a suo maggior danno" fatto che irnprovvrsamenre prendessero Ie sue parti quelli che fino ad al.lor~1~avevano diff~mato, per i quali ora non sarebbc stata di certo sgradita I esistenza del pnma tanto detcstato «esercito parlamentarc-", Si pagav~no conseg.uenze ~e1I'agire dei letterati pancgiristi del dominio dei funzionan, Infattl appanva chiaramente che il meccanismo burocratico secondo la natura delle sue forze motrici ideali e materiali - e con riguardo alia natura dell' odierna vita economic a, che verrebbe condotta certamente alia catastroic ncl caso in cui non funzionasse - a seconda dell'occasione e pronto ~ servir~ s~nza e~i~zione chiunque si trovi nel possesso fisico dei necessan meZZI di coercizione e garantisca ai funzionari il mantenimento delle loro carichc. Ma il fatto che il parlarnento mancasse di uri'autorita p~"Ofonda~ente ~adica.ta nella fiducia della nazione ha aperto 1a via per la dl~tatura nvoluzl~nana. Da.to c,he.le rivoluzi~ni sono avviatc sempre da mmoranze, non CI sarebbe 10 se mente da obiettare contro una dittatura temporanea. Ma per quanta attiene alia politica c da considerate che dato il carattere di Stato fcdcrale della Germania il cornplcto abbattimento dei poteri finora legittimi rende estremamente piit difficile il concreto riordi-

I:

narnento. La legittimita «storica» e svanita. Per tentare di recuperare l'ordine borghese liberandosi del poterc violento dei consigli dei soldati, anche ai «partiti» specificatamente «di cenrro-? resta solo la legittirnita riuoluzionaria e basata sul diritto naturale di una costuuente che si fonda sulla sovranita del popoio. Questo, perc, presuppone una ricostruzione a partire da una base gia preesistente, Per noi radicali una tale situazione in se non potrebbe che essere gradita, Ma e evidente quali difficolra per ogni tentativo di riforma razionale emergano dal semplice fatto che in qucsto momenta in Germania una molteplicita di costituenti - quella del popolo pangerrnanico, prussiano, bavarese, del Baden e COS1 via - debba decidere su problemi cosi estremamente complicati. Ad esempio, ammettiarno che per quanto inverosimile possa apparire proprio questo caso -la maggioranza del popolo prussiano votasse per la continuazione della dinastia, mentre la maggioranza del popolo del Reich intero scegliesse la repubblica. In qucsto casu sarebbe certo chiaro che la dccisione della costituente del Reich sarebbe deterrninante per i1 Reich e con cia, indirettamente, anche per i prussiani. Ma questa situazione non sarebbe scmplice, In ogni caso, pcro, gia solo per il facto che \' ordinarnento del Reich fa da cornice per tutti i singoli Stati, la costituente generale e assolutamente indifferibile. Infatti l'interesse cconornico vitale tanto dei lavoratori quanto della borghesia dipende soprattutto dall'ordinamento del Reich, indipendentemente da quanto forte in senso socialista risulti il riassetto dello Stato, Allo stesso modo, pero, la stabilita del riassetto in genera1c dipende dalla sua rapidita. E un errore di calcolo molto grave cornmcsso da una parte dei socialdemocratici indipendenti" credere, 0 meglio, mettcrsi in testa sotto la pressione della sinistra, che un ritardo migliorerebbe Ie possibilita del socialismo. II ritardo, invece, accresce esclusivamentc le possibilita di guerra civile e di dissoluzione interna del nostro ordine economico. In questa modo si ottcrrebbe incvitabilrncnte - in un tempo non troppo lontano - 0 che l'Intesa intervenga di propria iniziativa, oppure che si formi di nuovo un contro-governo formato dai partiti di centro basandosi suI Reichstag. Allora si mctterebbero in contatto con questa contro-governo poteri stranieri, per esernpio americani, che marcerebbcro nc] nostro paese e instaurerebbero con l'aiuto della legge marziale un governo non socialista per poter concludere la pace. Noi siamo in grado di cvitare questa umiliazione estrerna, vale a dire di non esser~ in grado di
"Weber intende iI Zentrum, ispirazionc nazional-libcrale, la Deutsche Demolemtiscbe Partei e la Deutsche Volkspartei di

H ~cl novembre 1918 K. Kautsky fu incaricato dell'edizionc dcgli atti tcdeschi relativi 00110 scopp'o della guerra chc furono pubblicari I'.c11919. ., Le discussioni provocate dal conflitto costituzionale prussiano furono condone con iI motto «esercito reg50~ 0 -esercito parlarncntarc», Anche Guglielmo n si era osrinatamcntc opposto ad ogru aspirazione tendente a sottoporre al con trollo parlamcntare tu tte le faccende mil itari.

" II cornportamento de; Socialdernocratici Indipendcnti nei confront; dell'Asscrnblea Nazionalc non era unirario. Ess; non rifiutavano in generalc la sua convocazione, rna chicdevano chc prima dovessero cssere consolidate le nuovc condizioni create dalla rivoluzionc, 137

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or?inare autono~a:nente Ie nostre relazioni interne, solo qualora venga evitata la guerra clyde e sorga subito un governo «legittimo». Ora, non cert~ment~ :s~tto sostenere che la costituente sia un mezzo sicuro per impe~lr: d~f1?ltlvam.ente la guerra civile. Questo non dipende da noi ne dai soclal.lstl di m~gglO~anza 0 indipendenti, bensi dipende soprattutto da que~h clement~ che I? ogni rivolgimento si presentano come parassiti, i qual! non. vogltono utuere per, bensi della rivoluzione, come ad esernpio le «guardle rosse» oppure i membri del «comitate rivoluzionario» 0 i 10ro incaricati che vorrebbero farsi mantenere senza lavorare in cambio di chiacch!ere o. spiona.ggio. Infatti esattamente questa l'essenza tanto del bolscevismo I?- ~ussla qu~nto dei movirnenti ad esso simili qui da noi, per qu.anto non Cl ~Ia da ?~bltare della buona fede idcologica dei letterati e del c~mb.attent1 f~nat1cl. che stanno al vertice. I parassiti mantenuti alla mangiatoia della rivoluzionc non hanno aleun interesse ache finisca l'attuale situazione, .finchc. si da. loro da mangiare. Data questa particolarita del movlm~~to. nvoluzt~nano non mancheranno in nessun caso da parte loro tentatl":l ~I colpo di Stato e noi dobbiamo aspettarc per vedere se il gove~no socI~h.s~a, cOI~J?resi gli indipendcnri, avra la rnano ferma per rend~re ~noffensl."'1 I fana~l~l, adottando mczzi al tempo stesso duramente radical! c tuttavia umam,. In ~nodo da evi tare COS! l' occupazio ne nemica c he pcscrebbe per gcnerazroru sui destino non solo del socialismo tedesco rna a~che di og.ni autcntica demoerazia. Ma piuttosto di una costituent~ n?n libera, reahzzata ~ttravcrso un'elezione fasulla 0 sotto I'incubo della violenza sarebbe megho non avere nessuna costitucnre. Infatti un non riconos~imento 0 una rottura della costituentc, come si verificherebbe nel caso ,dl man~anza di lib~rta nelle votazionj, avrebbe come conseguenza che I Intcsa, invadendo il nostro paese, convocherebbe di nuovo il vee~hi.o Reichstag in quanto unico potere lcgittimo; e se questo deve essere I~ risultato, ~l1ora 10 si puo Ottenere direttamentc, anche senza questa inut1~epropaggl?-e supplem~ntare.ln caso di libere elezioni non c'e una mag~

gwranza socialdemocratica. Senza fa partecipazione volontaria della bor$hes~ il ~overno non ot~iene la pace e COSt l'occupazione prima 0 poi sara ineuitabile. Su questa bisogna essere chiari c tirare le conseguenze in un
scnso
0

nell'ahro.

D'altro lato, pcro, un tentativo di soluzione dinastica accrescerebbe enorme~~nte !I pericolo gia. notevole di b'Uerra civile e dunque di man~ canza di hberta nella formazione della nostra Costituzione. Infani il ten~ tativo di ristabilire le dinastie apparirebbe all'estero, e soprattutto all'interno del pacse, come un inizio di revisione reazionaria del riassetto democratico in generale. Allora l'irnmediata convocazione di una libera co~ stitucnte, e can cio la dichiarazlone a favore della repubblica, ci vicne imposta dal potere strarucro che altrimenti ci minaccia immediatamente. Ma
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non ci viene imposta soltanto dal potere straniero, e quanto a cia sarebbe meglio rcnderci chiara la situazione in modo aperto e onesto. La repu bblica come forma di Stato appare per il momento la via piu sicura per condurre a soluzione it problema pangermanico che ci sta davanti, Noi dobbiamo prendere Ie parti di quella forma di Stato che permette di riunire in un'associazione il pili alto numero possibile di tedeschi. Per il momento lasciamo in sospeso se questa soluzione per I' Austria e la Baviera in tempi normali calla lunga sia la repubblica. Per il momento sembra essere COS! c, se e COS!, allora occorre trarne le conseguenze. Ma accanto a questi motivi immediatamcnte politici e che trovano origine nella situazione del presente, per noi radicali interviene a favore delIa repubblica qualcosa d'altro c durevolmente importantc, Purtroppo le questioni di carattere tecnico istituzionale non sono irrilevanti, ma certo per la politica esse non sono la cosa piu importante, Molto piu decisiva per il futuro della Germania piuttosto la questione se le masse borghesi nutriranno un nuovo spirito politico pili pronto ali'assunzione di responsabilita e pili consapevole del proprio valorc, Fino ad oggi, per decenni, ha dominate 10 spirito della «sicurezza», ovvero della protezionc garantita dall'autorita, dell'apprensione angosciata davanti ad ogni audacia Ioricra di novita, in breve, la vile uolonta di impotenza. Proprio la bonta tecnica dell' amministrazione, cioe il fatto che da un punto di vista materiale nell'insieme tutto andasse bene, aveva fatto abituare ampi strati della popolazione in generale (non solo borghesi) a vivere in questo guscio e aveva soffocato quell'orgoglio eivico senza il quale anche lc istituzioni pili libere non sono che ombre. La repubblica mette fine a questa «sicurezza». Con essa finisce la protezione dei privilegi e degli intcressi sociali e materiali all'interno della legittimita storica del potere politico garantito per grazia divina. Come gia da tempo i lavoratori, con la repubblica anche la borghesia costretta a fare affidamento csclusivarnentc sulle proprie forze e prestazioni, Tenendo conto delle condizioni di esistenza della societa relative ad un futuro non troppo lontano, la borghcsia non ha motivo di temere la prova della sua indispensabilita e della sua importanza. Noi ci auguriamo che questa prova riuscira ad accrescere in cssa la consapcvolezza del proprio peso politico. Infa tti e tornato a profitto dell' orgoglio di ogni nazione l'aver rinunciato una volta ai propri legittimi poteri, in particolare sc poi essa, come in Inghilterra, Ii ripristino in grazia del popolo. Certo c assai negativo per 10 sviluppo di questa coscienza nazionale il fatto che la democrazia da noi non sia giunta, come in Olanda, Inghilterra, America, Francia, sulla scia di lotte coronate dal successo oppure, come avevamo sperato, in concornitanza con una pace onorevolc, bensi come conseguenza di una sconfitta. La vergognosa liquidazione fallimentare del vecchio regime, da cui C oppressa la nostra democrazia, sopraggiunta a

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offuscare politicamente il futuro. Non sono innanzitutto giomi felici quelli che essa puo prornettere alla nazione. Con la repubblica si da adito a speranze di cui oggi non si puo sapere se verranno tutte realizzate. Essa non puo restare cio che attualmente in modo evidente per troppe persone, vale a dire un narcotico per uscire mediante un' ubriacatura dalla paurosa pressume conseguente al crollo. Altrimenti tutto des tina to a risolversi veloccmente. Ma poiche per noi la patria non la terra dei padri, bensi quella dei discendenti, e poiche noi abbiamo e dobbiamo per forza avere piu ducia nei posteri che nella vecchia generazionc, e infine poiche noi considcriamo il netto rifiuto della legittimita dinastica come un mezzo per rendere una buona volta indipendente la borghesia sul piano politico, per questa noi ci sottornettiamo lealmente ad ogni decisione di maggioranza ottenuta attraverso la costiruente e il plebiscite. Ma quanto a noi restiamo senza riserve e ambi guita a favore della repubb/ica. Ma che forma deve avere la repubblica? Questo dipende dai compiti che noi Ie affidiamo.

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II.

La vita politic a continued a basarsi sui partiti. Ma a nuovi cornpiti corrispondono nuovi partiti. «Nuovi» soprattutto in riferimento aile persone. E gia abbastanza negativo che gli apparati tecnicarnente indispensabiIi dei partiti (scgretari, corrispondenti c uornini di fiducia) rendano said amente intramontabili i partiti anche dopo 10 svuotamcnto di ogni traccia delloro vecchio senso. Ma almeno per lc personc dei capi (Fuhrer) questo non deve succedcre, Se per esempio dovesse continuare ad esisterc il Partite N azional-liberalc, come desidera una parte", allora impossibile che esso si presenti agli elettori propugnando un riassetto democratico con capi che collaborarono a istigare contro la democrazia «occidentale», oppure dichiarandosi a favore della Sociera delle Nazioni con eapi che volevano annettersi Ie Fiandre 0 il Briey", che sostcnevano la folIe politica del Baltico", che lodavano la incredibile nota diplomatica al Messico", e

che soprattutto concorsero ad imporre demagogicamente la guerra sottomarina". Altrirnenti la lotta elettorale non pill una competizione per il futuro, bensi diventa un'astiosa resa dei conti sul passato. Se in questi giorni ventidue rnonarchi hanno abdicate perche sono stati ingannati, allora anche i piu bencrneriti - e, in parte, a livello personale, anche simpatici - notabili di partito devono trarre Ie conseguenze dei loro errori, che costarono in definitiva l'esistenza stessa della Germania, anziche chiedere di riottenere imrnediatamente la loro influenza sui partite 0 addirittura alcuni mandati come ricornpensa per aver cambiato illoro modo di pensareo Lo stesso vale con qualche differenza per le sinistre, Avvenimenti come quelli accaduti poco tempo fa nel primo collegio elettorale di Berlino, ovvero l'esclusione dell'unico politico delle sinistre «eleggibile a ministro» ", sono lctali: la nazionc, soprattutto quella in grigiovcrde, ne ha davvero abbastanza. Per i nuovi compiti il momento attuale richiede svecchiamento, e possibilmente uno svecchiamento in gn·gioverde. Ma quali sono questi nuovi cornpiti? 1. Esplicita rinuncia a sogni irnperialistici e dunque un ideale di nazionalita puramcnte autonomistico: autodecisionc di tutti i territori tedeschi a favore della riunificazione in uno Stato indipendente che si prenda cora in modo assolutamente pacifico della nostra peculiarita nell' ambito della Societa delle Nazioni. Non dipende solo da noi se il pacifismo nazionale puo restare durevolmente la nostra convinzione erica di rilcrimento. Se, come prima dellS70, venissero preparati impedirncnti alia nostra unificazione (nei limiti in cui i tcdeschi, in particolare gli austriaci, la volessero); se ci fossero tolti territori tcdeschi in Occidente 0 addirittura in Oriente (a parte I' Alsazia, a riguardo del cui destine di Stato noi - dopo che al vecchio regime non riuscito in cinquant' anni di guadagnare intcriorrnente al Reich questo paese fondamemalmcnte tedesco - come ultimo atto di un lungo processo vogliamo lealmente accettare questa pace che speriamo per 10 meno difenda la sua peculiarita); se oltre all'indennizzo del Belgic

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"G. Stresemann (1878-1929) nell'ottobre 1918 dichiarava «che l'esistcnza e 10 sviluppo di un Partite Nazional-libcrale indipcndente in tutti i semi;' una ncccssita vitalc della vita partitica tedesca », IJ Gilt nel1914 G. Strcscrnann eM. Roetgcr presentarono a nome degli industriali tedcschi le richicste per gli obiettivi di r;uetTa chc tra l'altro prevedevano l'annessione del Belgic e delle miniere di carbone c rnctalliterc, Anche negli anni di guerra successi "i l'ala dcstra del Partite Nazional-libcralc che Iaceva capo a E. Bassermann c G. Strcscmann si mantcnne fedele a qucsrc richieste, " 1n particolare la correntc del Parrito Nazional-Iibcrale [accnte capo a E. Schiffer si era schierata a favorc dell 'anncssione del Baltico al Reich redcsco, " Si tratta di un telcgramma del 19 gennaio 1917 che fu intercettato dai scrvizi segreti inglesi. Era stato invialO dal segretario di Stato agli Esteri A. Zimmermann (1864-1940) aJl'inviato tc-

desco in Messico. Nel Ca50 di una dichiarazione di gucrra dcgli Stati Uniti alia Gormania l'inviaavrebhe dovuto proporre al Messico un accordo contro g1i Stati Llniti, assicurarc l"app\~gio [inanziario e far intravcdcre la possibilita di un ritorno di Texas, New Mexico e Arizona al Messico, Dopo c~e questo tclcg~amn;a fu .reso not?, gran p'ane de1!'ol?inion~ pubblica am.ericana pretese l"entrata m guerra degli Stati Uniti, 11 Reichstag SI occupo di quest! avvcmrnenu nellc sedute del J e ~c.15 marzo, Sopratrutto i rappresentanti dei nazional-Iiberali valut~rono il com.portamcnto di Zimmermann fondamentalmente POSltIVO, anche sc lamentavano J! Iatto ehc il telegramma [osse stato rcso pubblico, .. Nd marzo de11916 i nazional-liberali nella persona di G. Stresemann si schierarono senza mezzi termini per l'inizio di una ~guerra sottomarina torale», . " In occasionc della nomina del candidate della Fortschriuliche Vo/hpartei per un posto rcsosi vacantc nd Rcicbstag a causa della morte di J. Kacmpi, l'ex-segretario di Stato nonche oppositore di un'arnpia politica di annessionc, B. Dcrnburg, fu sconfiuo II 9 settembrc da M. Kempner.

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ci venissero imposti doveri di coruee e di risarcimemo. con il pretesto di danni che traggono origine dal mero Fatto della guerra m quanto tale e da azioni cornpiutc reciprocamente da entrambe Ie parti, allora, dopo un ~erto periodo di pacifismo inautentico dovuto solo a spo~sate~za, an~he 1 ul~ tirno dei Iavoratori che arrivasse a comprendere la situazione diventera sciovinista! L'odio dei popoli arde in permanenza e il movimento i:r_edentista tedesco divampa con tutti i soliti mezzi riuoluzionari autodecisionali. Centro il dominio straniero anche i mezzi usati dagli spartachisti sono giustificati e la gioventu universitaria tedesca vi avrebbe un compito da svolgere. Lo spirito della Societa delle Nazioni s~r~bb: morto : nessuna «garanzia» potrebbe cambiare qualcosa, La politica mg1cse ~l sareb~e creata un nemico mortale e il presidente Wilson non sarebbe PIU I'artetice della pace mondiale, bensi causa di lotte infinite. 2. Se si realizza - come noi vogliamo e speriamo - una pace che possiamo accettare intimamente e con sinccrita, allora la parola d'ordinc sara: smilitarizzazione radicale. Allora per prima cosa, com'e naturale, dovra realizzarsi la subordinazione, che finora e mancata, del potere militare a quello civile. Questa subordinazione sara la conseguenza inevitabile d~1 passaggio ad un sistema militare pu:amente difensiv~ ?a concord are ~ ~lvello internazionale. La subordinazionc del poten~ militarc a queUo civile non significa incapacita di difesa e non puo n~~~u,re sign~ficarlo, fi-?che non sembrera definitivamente esclusa la possibilita del riacccndcrsi del pericolo imperialistico russo, causa prima della guerra. E non si dimen~ichi che la Russia e con l'America l'unico paese che sopporterebbe Iacilmente il boicottaggio dcll'intcra Socicta delle Nazioni.. . 3. La messa da parte della struttura egemonica panprusszana del Rel~h, chc in verita significava il potere di una casta, e un punto p~og~ammatl~o anche per la democrazia prussiana. Ques!o passo sarebbe ~ndlspe?sabtie soprattutta per l'unificaz~one c.on Austna, c~e pero ~on Cl .porte~a, e del resto non puo essere altrirnenti - siarno onesn con nOI stessd, -: ne pote':lza ne compattezza, bensl difficili problemi e on:ri. Questa unificazione 10 ogni caso non accresce la forza esterna del Retch e d~nque no~ rappre~ scnta affatto una nccessita dcttata dalla Realpolitik, pmttosto S1 tratta di una necessita puramente politico-sentimentale, Vienna si lascia governare da Berlino ancor mcno che Monaco. La distribuzione degli organi di governo nei grandi centri, la convocazione del parlamento ora a Berlinc; o~~ a Vienna oppure in via permanente in un luogo,del tutto n.uo~o ~,slml~l faccende sarebbero certo particolari inessenziali, rna non insignificanti, Ad ogni modo nella situazione attuale, per adunar~i s~tt? segno ~e,n visibile del cambiarnento, la costituente dovrebbe nurursi In una atta cbe non sia Berlino, non importa se Francoforte, Norimberga 0 Mona~o. suo compito e crearc una Costituzionc che non solo metra da parte I pn-

vilegi formali della Prussia nell'interesse dell'equilibrio tra i gruppi etnici, bcnsi che offra anche dei contrappesi politico-statali per controbilanciare
il peso materialc prussiano che resta enorme. Quali?
0 State federale? Occorre aver ben chiaro, e noi ritorniamo spesso su questo punto, che a tal fine particolarmente import ante l'organizzazione economica del futuro. Un' organizzazione rigidamente socialista esigerebbe per un'econornia unitaria anche una struttura politica unuana. (Nient'altro che una eccezione soltanto apparcnte sarebbc la «rnunicipalizzazione» delle imprese locali di consumo - gas, acqua, illuminazione elettrica, tramvie eCC. - da parte delIe amministrazioni cornunaIi, poiche tali imprcse resterebbero inserite in dcfinitiva quanto ai mezzi di produzione - carbone, macchine e via dicendo comprese le forze lavorative - nel piano complessivo socialista statalc, il quale dovrebbe assegnare loro qucste risorse), Ogni autoamminisrrazionc verarnente «autocefala» (un'amministrazione cioe che lavora con apparati di funzionari del tutto indipcndenti) e «autonoma» (ossia che amministra i beni secondo ordinamenti propri) di province, Stati e eomuni significherebbe dallato della produzione e quanto aBe finanze soltanto impaccio, sperpero c deficienza di pianificazione unitaria a livcllo di econornia nazionalc. Invece ogni organizzazione indipcndcnte di economia privata atrraverso irnprenditori libcri, e anche attraverso gruppi di irnprenditori creati autonornamcntc, si puo conciliare con ii fcderalismo c puo riunire in un sindacato (syndizieren) settori di cconornia parziale anche oitre i lirniti dei singoli Stati, se solo sono regolati unitariamente il diritto, la moneta, la politica commerciale e Ie tasse di produzione. Ne consegue chc questa problema fondamentale di organizzazione econornica pregiudiziale per la questione politica. Dato che questa problema in se d'estrema attualita, affrontiamolo allora can decisione, Noi ci chiediamo se l'irnprenditore pub essere economicamente eliminato come fa supporre ai profani la tanto deplorata irnpotenza polirica della borghesia. Si puo spiacerscne 0 meno, rna non possibile eliminare l'imprenditore, Lo impcdiscono tanto la situazionc attuale q~anto le prospettive della nostra econornia, _ Per prima cosa Ia situazione attuale, E molto scmplice: non solo il riassctto, ma la scmplice riattivazione, e addirittura il mcro approvvigionamento della nazione avra bisogno per rnolti anni di crediti, vale a dire erediti dall'estero, per essere chiari: crediti americani. Non illudiamoci quanto a questo inevitabile dominio economico srraniero, Ma un govern a radicalmente proletario, anche il migliore, agli occhi degli inuestitori esteri lion e idoneo ad otten ere crediti. Gli strumenti chc un governo proletario puo utilizzare al posto del credito, ad cscmpio l'emissione di banconote e b corrlisca, non fanno che scaricare il peso sulle spalle dei decenni a vcni-

4. Soluzione unitaria a Jederalista? Stato unitario

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re senza portare giovamento e alia fine ottengono tanto pill e per giunta anche formalmente il dorninio ipotecario da parte delle potenze estere. Infatti gli stranieri non sanno che farsene di banconote svalutate, mentre Ie confische destano in loro il sospetto che i loro crediti non siano sicuri, AIlora verranno richieste garanzie reali che saranno difese militarmerue. Solo un governo e un'econornia borghesi possono ottenere credito. Questa perche solo la borghesia ha un interesse personale abbastanza forte al mantenirnento di un'infrastruttura economica basata sull'impresa privata. Solo questa infrastruttura garantisce cio di cui l'estero ha bisogno come assicurazione delle sue esigenze, cioe la capacita contributiva monetaria che funge da garanzia. Questo interesse borghese non e sostituibile da nessuna «contabilita in natura» di una societa socialists, anche se ben escogitata. Ma c'e di pili. Poste di fronte alia scelta di dare in credito Ia stessa somma all'apparato burocratico di un' econornia socialista oppure ad un consorzio di banche libere 0 di organizzatori economici, ad esempio, dell'industria pesante, i paesi stranicri non esiterebbero un istante a decidcrc a favorc della seconda possibilua. I facti del presente potrebbero fornire le prove di questa mia asserzione. A questa riguardo non c'e nessuna possibilita di cambiarc qualcosa, Dunque e del tutto incomprensibil~ cosa debba essere inteso con la poco felice parola d'ordine della «statalizzazione delle banche» (a parte forse l'abolizione dei diritti privati del consiglio di vigilanza nella banca d'emissione che gia ora e diretta statal mente, vale a dire qualcosa di complctamcntc insignificante per la struttura economica), La «statalizzazione delle societa per azioni» e un'espressione completamente vuota, se poi si ha bisogno di enonni capitali esteri e dunque sc si puo ccrto tassare a piacere la proprieta privata 0 espropri~rla i~ cambio di un indennizzo, rna non la si puo confiscare - poichc altrimenti non si riceve credito dall'estcro, L'osservazione generics di Eisner che un'economia distrutta e depauperata non sarebbe un terreno idoneo per il socialismo, si dimostra in questo senso pregnante in modo peculiare. Un paio di miliardi per provvedere ai generi alimentari li ottiene in creditoanche un governo socialista, in quanto it nernico riceve in cambio dei pegni. Invece crediti per ricostruire, che sono quelli di cui abbiamo bisogno, li otticne solo un govcrno borghese. Ma a prescindere dalla situazione attuale? Rinnegando i principi politici d'un tempo il programma socialista proclama adesso il socialismo di Stato addirittura con la formula del «mantenimento dell'econornia di guerra». Oggi, pet esempio, in senso tecnico-amministrativo lc assicurazioni e Ie miniere sarebbero «mature» per l'assunzione nell'amministrazione dello State, dunq uc in un' ammi nistrazione gestita da funz ionari anziche da imprenditori, ossia per una burocratizzazione tipica del socialismo di Stato. Di cerro pero nan 10 sono le industric di manulatti che so144

no particolarmente irnportanti per la peculiarita politico-cornmerciale della Germania, e che in parte si fanno beffa di ogoi organizzazione, Tra questi due estremi stanno le industrie che sarebbero «m~ture» pc.r ':In c~n~ trollo obb!igatorio da parte dello Stato oppure per ogm sorta di livelli di rcgolamentazione provvisoria del mercato e dell'acquisto di materie pr!me. Infarti oggi a causa dalla mancanza di materic prime queste industn~ sono parzialmente sottoposte a tali rcgolamentazioni e forse una parte di esse potrebbero restarlo per rnotivi puramente tecnici. Ma le altre in seguito dovrebbero necessariamente ritornare a~ un'economia privat.a ampiamente autonoma per poter concorrere con I est~ro. Per q~an~o r.lguarda l'agricoltura, dopo l'attuazione delle necessane espropriazroru ?ella grandc propricta terricra, l'economia privata (con il sistema della IIb~ra creazione delle cooperative) si impone da se, Malgrado tutti i controllI.c intervcnti c scbbene solo cuori ingenui sperino nel ritomo delle vecchie condizioni di prima della guerra, si impone ineuitabilmente per la sua importanza proprio il mantenirnento del principia dell'econ.omia privata, cioe dell'econornia di irnprenditori, c 10 slogan del «mantcrumento dell'economia di guerra» pensata come situazione duratura suonerebbe dilettantesco. Infatti come funzionava questa economia di guerra? Fondata sull'accettazione della mostruosa unilateralita della sua meta e sulla anticconornicita, due punti chc caratterizzano la guerra come nemica della redditivita in quanta «vita a spese del capitale», l'economia di guerra perseguita in tempo di pace significhe~eb~e ne pili ne m:n~ ~he bancarotta. Invece, come tutti sanno, l'cconomia dl guerra non significava assolutamente un'esclusione dell'imprenditare. Al contrario, essa spalancava le porte all'imprendirore, rna in un'altra forma. Non solo come guadagni di guerra per i Iornitori. No, proprio l'elemento statal-socialistico delle loro organizzazioni dell'economia di guerra non .po~eva suss~stere sen~a I'i~prenditore. I suoi propositi e Ie sue prestazioru 7conomICo-org~Olz:attve davvero notevoli sono dovuti quasi senza eccezione a commeraanu, non a burocrati. II commercio al minute diffuso a livello di massa c, parzialmente, la corruzione dominavano proprio la dove I'economi~ am ministrata dai funzionari voleva realizzare prestazioni non appropriate ad essa ed eccezionali, E in tempi normali varra a buon diritto di nuovo il principio che l'imprenditore autonomo e ':In lauoratore con salano a fremio a fini organizzativi, rnentre il Iunzionario e un lavoratore con sala.no a tempo (e cioe, al contrario dell'operaio, uno ch~ lavora ~enza un'e~ft~ace ~elezione in base alla sua prestazione); inoltre l'imprenditore amrmrustra I beni sotto la sua responsabilita, invecc I'altro a rischio dcll'erario statale. In conseguenza a cio i lavoratori, stiano essi ~ontro? a favor: del siste~a a cottimo e del salario a premio, non sono di certo interessati a che del burocrati cremo per loro delle occasioni di guadagno solo in base al «salario
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a tempo». Noi non abbiamo in verita nessun motive per amare i signori dell'industria pesante. Romperc l'influsso politico nocivo che essi hanno cscrcitato sul vecchio regime cerro uno dei compiti principali della democrazia. Ma econamicamente la loro prestazione non soltanto indispensabile, rna 10. iventa pili che mai adessa, in un momenta in cui la nod stra intera economia e tutte le sue possibilira di guadagno devono per forza essere riorganizzate. A buon diritto il Manifesto. cornunista ha rilevato il carattcrc economicamente - non politicamente - rivaluzianaria del lavoro degli imprenditori capitalisti borghesi. Nessun sindacato, ancor meno un funzionario socialista di Stato puo sostituire queste funzioni. Bisogna solo usare gli imprenditori nel posto giusto, porgcre certo loro i premi inevitabili del profitto, rna non lasciare che prendano il sopravvento. Solo cosi e possibile - oggi! - un progresso verso la socializzazione, Ogni socialists istruito 10 sa; se 10 contesta, allora un bugiardo. Ma il risentimento e gli istinti corporativi dei letterati accadernici contro uornini che non sono esaminati da loro e che tuttavia guadagnano soldi ed esercitano il potere, sarebbero i peggiori consiglieri per i lavoratori economic amente progrediti. . La ?emocrazia rifiut:ra. tutti gli slogan dei letteraci, siano essi «orgaruzzazione» 0 «econorrua libcra», «cconornia collettiva» 0 «statalizzazione», 0 quant'altri possano essere. L'indicazione di un criterio come «socialista» 0, viceversa, come «liberalc- non implica per 1a democrazia ne una raccomandazione ne una messa in guardia. Per ogni singolo settore economico il sistema democratico richiede invece soltanto risultati eoncreti, ovvcro come si arriva a migliorarc da un lato la possibilita di guadagno delle grandi masse di lavoratori, dall'altro come si arriva ad au mentare la capacita di soddisfazione dei bisogni dcll'intera popolazione, Sui piano della tccnica istituzionale tutto cio significa che la soluzione unitaria non l'unica possibile, e che anzi c'e spazio per il federalismo, qualora dei buoni motivi ci costringessero a sceglierlo. Ma nella situazione attuale la soluzione puramente unitaria non sarcbbe possibile. Non da un punto di vista econornico: l'Austria ha la sua propria moneta e la sua propria banca d'emissione, un'economia finanziaria eterogenea e particolari necessits di politica commerciale. Ma neppure da un punto di vista politico: cvidcntc chc i nostri auuali dominatori stranieri non fa tollererebbera maio Ma a prescindere del tutto da cia, la legittima pcculiarita non solo dell' Austria, rna anche della Baviera si opporrebbe nettamente alla soluzione unitaria, Se tutto dunque spinge in direzione di uno Stato federale repubblicano, allora che forma deve avere questo Stato? In rclazionc a t:utt.e istituzioni fondamentali si avra una possibilita di scelta tra piii pnnCipl chc tracccrcmo brcvcmente in seguito. Per prima cosa mettiamo qucsti principi a confronto uno con l'altro.

III.

tierra meno if collegamento dei vertici piu alii del Reich con i vertici statali prussiani, oltre che i privilegi «egernonici» prussiani nel Consiglio Fe-

In sintesi, iniziamo dalle seguenti premesse: 1. si deve mirare alia repubblica federale. Se essa si realizzera 0 meno dipende tra l'altro anche dal dispotismo dei berlinesi, cioe se esso non portera all'estremo il separatismo 0 se (Iorse anche contemporaneamente) non Iomcntera Ie controcorrenti dinastiche, In Austria queste controcorrenti sembrano essere forti, in tal caso potrebbe sorgere per noi una situazione del tutto nuova. Partiamo dal fatto che 2. prevista la soluzione pantedesca, la qual cosa significa ulteriormente che 3. gli dementi panprussiani della Costituzione devono assolutamentc essere accantonati. Questo fatto ha, prima di tutto, una conseguenza che c rcsa possibile soltanto ora, su base repubblieana, ossia chc in futuro

derale (art. 5 eapoverso 2, art. 7 capovcrso 3, art. 11 frase 1, art. 15 capoverso 1, art. 37) e i diritti della Prussia che derivano dallc eonvenzioni militari. Qui, allora, nel peso (che non si puo eliminare burocraticarnente) d.el.I'cstcnsione t.erritoriale prussiana, della sua popolazione c della sua posizione econorruca tanto come mcrcato di sbocco quanta come territorio di produzione,e ncll'enorme posizione di potenza dell'apparato amministrativo prussiano e della sua direzione sta la Fonte di quasi tutte Ie difficold del federalismo tcdcsco, Infatti supponiamo che 4. uno smembramento permanente della Prussia in singoli Stati, come si era pcnsato di attuare in passato a partire da motivi federalistici, ineontrerebbe difficolta finanziarie e tecnico-amministrative assai considerevoli, e inoltrc il pcricolo del particolarismo nei terrirori ad est dell'Elba erescerebbe cosi tanto che un simile smernbramento difficilmente verrcbbe preso in considcrazionc ad un livello di radicalita tale da scongiurare la permanenza di un'enorme preponderanza at territorio amministrato da Bcrlino. Sc tuttavia questa smembramento si dimostrasse possibile e si imponesse" - e «Berlino» opera proprio in questa senso -, allora noi 10
•• L~ La ~o~titu7:ione. del feich. potrcbbc prcvcdcrc csplicitamcntc un raggruppamento 0 una divisione di smgol, Stat, nell ambito del Reich formulando - scguiamo qui una propoS!a [atta dall' ~Itra p.artc - deterrninazioni nonnative per il caso in cui si verificassc 0 si tcntassc la CostituZIO'_lC ~uovc. e~l1ta 'tatal.i sulla ba.,.e di ,queUe ~ii dl esistenri oppure la. fusione di alcuni Stati ~~n altri .confu:antJ. I cr Ia fusionc trarrutc I anncssionc delle Stato confinante verrebbero pres' \Jl considerazionc 10 Hohc.nzollcrn, 9Iden?urg, Mccklcnburg-Strclitz, gli Stati piccoli della pianura a. nord della Germ.an'~ (a .ecce~lone di Ambur~o ~ Brema) comc.a0chc tut~c lc .c,:,davi, per la T unn!>'a mvece trarrute I uruone III uno Stato umtano, Per la sparnzionc 0 nparUZlOnc soprat!Ut~(} l~ ~ru,~:a. La preme,s~ forma~e per l'introduzione della spartizionc - cosa chc da sola crca sene dIffIcolta - sarcbbc la richiesta inoltrata da una pane abhastanza grande (all'incirca un quin-

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Weber, Scrirti politici

La futura forma starale della Germania

accetteremmo. Ma per ora esso ci appare malgrado tutto ancora poco pratico, Se le cosc stanno in questo modo, allora si tratterebbe di creare dei contrappesi di diritto costituzionale contro il peso oggettivo della Prussia. Prernesso tutto questa, ci chiediamo innanzitutto due cose: struttura parlamentare 0 plebiscitanai E coerentemente a cio: costituzione commissaria 0 rappresentativa degli organi che sana da creare accanto alia Camera del Popolo (Volkshaus) (cioe il Reicbstag, che ovviamente continued. ad esistere), ovvero degli organi che devono prendere il posto di quelli che finora crano il Consiglio Federale e il govemo del Reich (imperatore, cancelliere e segretari di State). Sono questi che, al contrario della Camera del Popolo, creano le pill grandi difficolta. La Costituzionc egemonica in vigore finora costringeva i rcstanti Stati della federazione a tutelarsi con diritti particolari e riservati, conforrni alla Costituzione, contro il dominic della Prussia chc si fondava sulla sua strapotenza finanziaria, sui potere di comando e sui potere esecutivo dell'imperatore, mentre al1'interno del Consiglio Federale si basava sull'assoluta dipendcnza degli Stati pili piccoli dotati di voto. Noi ritcniarno che questi Stati pili piccoli tcrmineranno la loro insensata esistenza 0 attraverso I'integrazione (Turingia?) oppure attravcrso l'incorporamento". I restanti Stati di media grandezza potrebbero fare cio chc finora loro mancato, vale a dire assicurarsi un'influenza nel Reich (anziche solo la libcrta dal Reich), solo se anche in futuro csistcra un organismo nel quale essi saranno rappresentati con una proporzione di voti Iortcmente privilegiata rispetto alla loro quota di popolazione. La Costituzionc americana e quella svizzera adottano qucsto principio nel modo pili radicale, ad

un livello per noi inimitabile, cioe assegnano senza differenza 10 stesso numero di voti per i rappresentanti degli Stati nel Senato 0 nella Camera dci Cantoni (Stdnderat) senza riguardo alia differente grandezza degli Stati (il Delaware appena un trentesimo di New York!). Invece tanto la Costituzione del 1849 (per esernpio Prussia quaranta voti, Baviera venti in una Camera degli Stati (Staatenhaus) - piccolo-tedesca - di 168 voti) quanto la Costituzione del Reich del 1867-71 (Prussia 17, Baviera 6 voti dei 61 dell'intero Consiglio Federale) attuano questo principio in modo modesto. Entrambi, pero, in modo tra di loro radicalmente contrapposto. Infatti la domanda fondamentale per un federalismo di qucsto tipo sarebbe:

1. Consiglio Federale 0 Camera degli Stati? Sistema delegatizio 0 rappresentativo? II sistema delegatizio significa che nell'organismo posto accanto alla Camera del Popolo siedono delegati norninati dai singoli gorevocabili, che votano esclusivarnente secondo finora ncl Consiglio Federale, II secondo invece significa che nella Camera degli Stati siedono rappresentanti eleui dalle popolazioni dei singoli Stati 0 dai parlarncnti per periodi di legislatura [issi e che votano esclusivamente secondo la loro propria convinzionc, come in America (Senato) 0 in Svizzera (Camera dci Cantoni). La Costituzione del 1849 lasciava nominare ai governi dei singoli Stati e aile loro rapprescntanze popolari di volta in volta la meta dei rapprcscntanti per la Camera degli Stati, rna stabiliva inoltre, per rornpere il pili possibile il peso unitario dci grandi Stati, che l'altra meta fosse eletta da Camcre Provinciali, negli Stati che le avessero, dunque a livcllo regionale, e non attraverso i parlamenti. Ogni elezione parlamentare dei rappresentanti della Camera degli Stati significa oggi un notevole avvicinamento al principio della delega, poiche questo tipo di elezione significa in pratica che i partiti dei singoli Stati inviano i loro uomini di fiducia. Invece l'clezione popolare diretta (beninteso, rigorosamcntc democratical, rna soprattutto l'elezione a livello regionale, porta alle estreme conseguenze il principio rappresentativo. Infatti ogni elczionc popolare della Camera degli Stati, e nel modo pili evidcnte in questa forma, significa fondamentalmente l'elirninazione dei governi e dci parlamenti dei singoli Statio Dunque proprio di quei potcri che, in opposizione radicale al principio rappresentativo, attraverso i loro uomini di fiducia cui impartiscono Ie istruzioni in ossequio al principia di delegazione proprio del Consiglio Federale sarebbero proprio gli unici rapprcsentanti dei dirini federalistici ripartiti tra di loro, per cOSIdire, a percentuale nd Reich. Un'elezione popolare diretta fatta a livello rcgionale di una Camera degli Stati sarcbbe al corrtrario non una rappresentanza delle singole i ndividualita politiche, vale a dire degli eventuali possessori del potere poIitico nei singoli Stati, bensl una rappresentanza delle particolarita regiona-

uerni, in ogni memento

istruzioni, come

e stato

to) dena popolazionc residence all'interno di un territorio geograficamente cocso, in Prussia da a1meno una provincia. Qua[ora venissc inoltrata una talc proposta, il Reich dovrebbe predisporre all'interno della provincia la nomina di cornrnissari che innanzitutto dovrebbero trattare un accornodamcnto con lc istanze ceotrali del]o Stato da cui si intcndc scpararsi, in rifcrimento ana partizionc del patrimonio e dell'amministrazione. Se in alcuni punti non SI giunlrsse ad un accordo entro uri determinate limite, cvcntualmente anche sull'intera questione, allora i comrnissari dovrebbero cagionarc un arbitrate da parte del governo del Reich. II concordato co" rcalizzato sarcbbc allora da sottoporre al voto relcrcndario delle popolazioni delle parti in causa, prima di poter concedere i[ permcsso di csscrc uno Stato autonorno, La ripartizione pianiticata della carta geografica tedesca intraprcsa d'ufficio dal Reich sarebbe di gran lunga [a soluzionc piu razionale, rna restcrcbbc lcttcra morta perche g[i Stati non le si sottornettcrcbbcro, Secondo una proposta sensata [Weber si riferisce ad una proposta tatta dal giurista R. A. Schulze, 1878-\930] si potrebbe premiere la spartizione della Prussia Iissando accanto ad una quota minima per il permesso di essere uno Stato (un rnilionc di abitanti) anche un numero massirno motto basso di voti per Stato (un quinto di tutti i vori) all'interno dell'organismo centrale [ederativo da crcare. Non si dimentichi, pen), chc in Prussia rune lc brame di partizione pn.wengnno da zone [iscalmcntc molto rcdditizic, pcrcio ncl caso d i una partizione [0 sviluppo delle parti rcstanti piu povere subirebbc un forte rallentamcnto. Cio che ,i dcsidcra dar lato politico qui non si accorda con cio ehe si dcsidera suI piano economico [n.d.A.]. "Si veda [a nota precedente [n.d.A.].

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~ Weber, Scritti politici

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~ La futura forma statale della Gormania

li del popolo, cioe dei partiti di volta in volta prevalenti nelle regioni maggiori. Finiamo per ritornare continuamente su quest? pu~to. . La particolarita che differenzia una Camera degli Stati ad elezione po: polare rispetto al Reichstag che le vicne affianca.to (Camera del.PoP.olo) s~ esprimerebbc innanzitutto nel nurnero necessanamen~e molto.mfeno~c d~ membri, Secondo esperienze assodate un .num~ro .ndott~ di o~ga~1Sf~:1 rappresentativi significa accresciuta ca'paclt~, di azione, nSOIU~IO?1 pill precise, condizionate da una fred~a razl~nal~ta e n:'e!,o da emozioru e ~emagogia, in altre parole: esser~ 'pIll adatti .all esercizio della ~oten~-:,. L,universalita, in questa caso sacrificata, del nflesso della volon~a politica I avrebbe da offrire invece proprio la Camera del Popolo (Relchstag) che I~ sta accanto, Si potrebbero allora accordare alia Camera del Popolo del privilegi quanta alla stesura del bil~ncio prev~ntivo, '!lentn; alia ~a.mer~ degl~ ~tati si ~otrebbe~o ass,egnar.e !mpO;rantl ademplr:n~?tl speCIal! ~ dl q ualita come Icon trolli dell ammlmstrazl<?ne, comp.resl I m~h,esta e _I. accusa di funzionari i controlli sui contratti c sulla diplomazia, la ratificazione di importan~i dccreti esecutivi c Forse aneh~ ~na part~eipazione ufEcialmente riconosciuta, anziche quella pressoche inevitabile e I~tent~, al patronato delle cariche ..La seco~da p'eculi~rita della ~amera ?eglt.Statl sarebbe la ripartizione del rnandati agli Stati, In occasione dell elczione popolare diretta su base regionale verrebb.e c:rtame~te a mancare I~ ncccssid di una ripartizionc tra le singole regioru che dlvergess~ ~ssen~lalmente dal numero degli abitanti. Tale ripartizionc sar~bbe addirittura lllse.ns~tao A tutta prima, questo fatto appare un vantaggio. Ma su. questa p~mclpio regionale pesa in ~isu~a. I!an:ic?lar~ente. forte rropno quel.la Ign~ranza del peso dei poten pol~tlCL ~mgo~l Stati propna, come abbiamo VInei sto, della Camera degli Stati, Propno nOI, che accetteremm? con favor~ Ia rcpubblica unitaria, no~ possiam<? non notar,I? Q~7sta .eslgenza ~:a immediatamente cogente III concorrutanza con l'identificazione che c e stata finora tra il capo supremo del Reich e it capo supremo dello Stato prussiano. Con la futura separazione di qucste due cariche verrebbe a mancare questa particolare motivo per la. concessione di di~itti di ~uote di pa~tecipazione fisse dei singoli.goverm al ~over~o del R~lch. Ma II pesante discredito che grava su «Berlino», e ora II cocsistere di fat~o una accanto.all'altra delle costitucnti dei singoli Stati accanto alla costltuent: del Retch, darebbe di ccrto ai singoli governi una posizione forte .se em dove~sero prctendere di- esscre rappresentati nella sedc cent~ale in un orgar:lsmo composto di uomini di fiducia, i quali ese.guono pe?ISsequa~ente lc istruzioni ricevutc, COSI che in nessun modo II peso del loro von possa esscrc schiacciato dalla Prussia. E non si puo dimenticare che in un'entita stataIe con problemi econo~ici e finanziari.come quelli che ,inco~b?no s~ di noi la partecipazione dl rappresentantl del governo all ammlmstraZtone
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ordinaria, e al suo controllo ed istruzione, diventa i1 fattore decisive in misura ancora maggiore di quanto sia tipico. dell? sviluppo moder~o, pe~ 10 meno tanto importante quanto la partecipazione della popolazione at grandi organismi di voto. Ma dal punto di vista del ~ingolo .Stato ~uesta attiva partecipazione all'amrninistrazione Pu? essere III effettt eserc.ltata al meglio da funzionari colti, Una Camera degh ~ta:i eletta del t~tto 10 base ad elezioni popolari c, dove possibiie, ad clezioni su base regionale, non offrirebbe in tal senso un'alternativa valida. Da tutto questo conseguirebbc, per prima cosa, la partizionc dei (circa cinquanta) mandati secondo il princi~.io ~el Co-?si~Ii.o Federa.le una volta che sia stato migliorato (dunque all mcirca: quindici rnandati prus-. siani", dodici austriaci, sette bavaresi c COSt via). In secondo luogo non a sarebbero clezioni popolari regionali. Ma sc si restassc al sistema dell'elezione su base statalc attraverso i parlamenti dei singoli Stati (naturalmentc in questa caso il mandato verrebbe meno in oc~asione ~i ogni ~uo~~ elezione generale del parlamento nel singolo S.ta.to ~n .que~uon~, pOI~~e I rappresentanti in questa caso sarebbcro uonum d.l ftdu~la de~ 'pa~ltl, e dunque non potrebbcro sopravvivere alia costel~azlOnc di partltl.,dl v?lt.a in volta vincitrice nelloro Stato), allora questo sistema sarebbe gla COSl Slmile a queHo ispirato al principia delegatizio del Consiglio Federalc c~e la semplice assunzione dell' odierno Consiglio Fed:r~e sarc?be I~ s?l~zl?ne pill oncsta, Naturalmente previa una nuova partlz1o~~ de~ von, I el.ll111nazione degli Stati pill piccoli, l'abolizione di tutti i privilcgi connessi al voto presidenziale, il cambia della presidenza, il mantenimento e forse l'ampliamcnto dei diritti particolari inalienabili. Tanto pili. che la soluzio~e della Camera degli Stati, anche se indirettamentc, porta pcro allo stesso rtsultato. Infatti se si dovesse realizzare la Camera degli Stati sui fondamento del principio rappresen tativo (dunq ~e ele.tta con voto popo~arc!, allora, qualora i singoli governi dovessero nvend,c~re con successo II dlritto alla partecipazione assicurata all 'amministrazwne centrale - e 10 fareb hero di certo -, sorgerebbe subi to Ia necessita di cre~re accan.to.alla Camera degli Stati e alIa Camera del Popolo n<?n un ve;rlce qu~Islasl, I?a un verticc federale, ripartito secondo quotc tra I goverm federali; 0 altrimcnti ci si dovrebbe prendcre cura di un collegamemo costa.nte del g~ve.rn~ del Reich con i governi dei singoli Stati {attraverso agenu 0 comrmssrorn permanenti)", Allara accanto a questa vertice fed~ra:ivo si avreb~ero soltanto due camcre elettive, c il problema del Consiglio Federale SI sposterebbe scmplicementc su di un altro livello,

Si veda la nota prcccdentel [n.d.A] . . " Se la Camera degli Stat; vicnc [imitata al puro potere legislative, allora qucsto problema venta particolarrnente importanre [n.d.A],
jc

. di-

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Weber, Scritti politici

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La furura forma statale della Gcrmania

Ma i singoli governi sono costretti (mussen) oppure devono (sollen) rivendicare que! diritto sulle quote di governo ripartite che la fonte di tutte queste difficolta? Senza dubbio no!, se consideriamo la c~sa ~a un punto di vista puramente democratico, dato che le loro popolazioni sarebbero rappresentate nella Camera del Popolo come nella Came:a degli Sta~i (in quesr'ultima in una misura privilegiata rispetto alia Prussia), Ma ogm organizzazione politica autocefala aspira alia potenza ~ ci soffermeremo ancora suI percbe -, e questo aspirare agirebbe certamente in senso pur~mente particolaristico, contrapponendosi al governo centrale, se S1 pnvasse l'organizzazione politica della quota di partecipazione a questa potenza. E alcuni rnotivi oggettivi, abbiamo vis to, si las ciano addurre per Ia pretesa dell' organizzazione poli tica a questa ri partizione. Si potrebbe tentare di sfuggire a cia optando tra le due una: 0 attraverso l'accamonamenta dcll'autoccfalia dci singoli Stati, dunque: anziche l'elezione autonoma dei capi di Stato da parte dei popoli dei singoli Stati oppure attraverso parlamcnti, la nomina da parte del potere centrale; c?me per esempio in Canada. Questa soluzione, formalmente, «centralistica», neHe condizioni tedesche avrebbe diffici!mente delle possibilita, se accanto a cia l'istanza centrale dal canto suo non venisse di nuovo, in una qualehe misura, composta Iederalisticarnente, e quindi contormcmcntc alla ripartizionc (coo il favore, naturalmcnte, degli Stati piu piccoli); si tratta, come sempre, del medesimo rinvio del «problema del C?n~iglio ~ederal.e,.. <?~pure, la seconda via: I'autoccfalia perdura, rna la richiesta di una nparnzione Federalistica del potere centrale viene rimossa attraverso una partizione del tutto radicale dei poten tra governo singolo c go vcrno centrale. Dunque attraverso la separazione tanto delle competenze oggettiv~ quant.o dei compiti positivi, degli apparati di funzionari che stanno a tal fmc a dlSPOsizionc, infine e soprattutto delle fonti di reddito disponibili. Col risultato che gli apparati amrninistrativi di entrambe le p.am, ~al.vertice fin.o a!la base correrebbero uno accanto all'altro come sisterru di tubature indipende~ti che non si mescolano maio Ma il particolarismo statale americano, che e assimilabile a questa principio, non sarebbe per noi accettabile gia solo per motivi derivanti dalla nostra politic a sociale. Se una buona volta vcnisse a cadcre la struttura panprussiana, il tipo di relazione che intercorre tra federazione e cantoni in Svizzera sarcbbc in futuro piu consono alle nostrc possibilita, malgrado Ia parcizione delle competenze diverga piuttosto decisamente, Ma il tcntativo ~i assurnere semplicement~ questa soluzione incontrerebbe una forte resistenza. Confrontata con I nostri Iuturi bisogni l'autoamministrazione della federazione svizzera limitata. Vedremo piu tardi chc anchc i rapporti [inanziari parlerebbero chiaramente contro questa possibilita; nel complesso, dal punto di vista della socializzazione, auspicabile urgentemente it centralismo piu rigo-

roso possibile. Ma da noi sussiste la contraddizione che motivi oggettivi imposti dal futuro peseranno a favore di una soluzione Iortemente centralistica, rnentre rerniniscenze del passato, tanto quanto umori e costellazioni politiche di potenza e di interessi del presence, dei quali parleremo ancora piu volte, spingeranno verso una soluzione federalistica; all'interno di quesr'ultima, ruttavia, in favore del principio di delegazione e di ripartizione, come esso stato incarnate fino ad oggi nel Consiglio Federalc, In parole povere, da noi rnanca la prova quotidian a evidente per tutti nell'esempio riuscito perfcttamente in Svizzera: la dimostrazione empirica larnpantc del fatto che la peculiarita e l'inreresse di tutti i gruppi etnici possono essere tutelati da noi tanto da una Costituzione del carattere (all'incirca) di quella canadese 0 di quella svizzera - dunque: con una Camera degli Stati - quanto con il mantenimento della vecchia Costituzione del Consiglio Federale, E se la Prussia rested uno Staro unitario, il tentativo di trovare crcdito senza questa prova sara del tutto velleitario, in particolare nel caso in cui la sede degli organismi centrali del Reich dovesse restare Berlino, 10, dal canto mio, per motivi politici e di tecnica costituzionale in linea di principio sarei per la Costituzione della Camera degli Stati, rna devo per forza fare i conti con l'inevitabilita della soluzione del Consiglio Federale. Gia Ie relazioni che intercorrono oggi tra i governi rivoluzionari indicano questa fatto. Come possa funzionare il nuovo Consiglio Fcderale, riel caso in cui esso dovesse risorgere malgrado tutto in una forma mutata in base a rnotivi spiegabili alla fin fine solo storicamente, c quale potrebbe esscre iI suo potere e dunque il suo significato positive all'interno del futuro sistema amministrativo tedesco, tutto cia dipende, com'e ovvio, innanzitutto dalla partizione dei compiti tra il Reich e i singoli Statio Ma oltre a cia - c questa deve intercssarci per prima cosa - dipende dal tipo di struttura che avra i1 futuro gouerno del Reich, cioe da quegli organismi che subentreranno all'imperatore, al cancelliere e al Consiglio Federale.

IV.

2. Vertice del Reich plebiscitario, parlamentare 0 federalistico? Al posto dcll'irnperatore, dal punto di vista formale, potrebbe subentrare semplicemente una persona singola. Eletta 0 1. direttamente dal popolo, come i1 presidente degli Stati Uniti, oppure 2., come il Consiglio Fcderale svizzero compreso il presidente della federazione, attraverso il parlamento del Reich. Nell'ultimo caso attraverso la sola Camera del Popolo, qualora accanto ad essa stia un Consiglio Fedcrale di delegati che seguono lc istruzioni loro date. Oppure, se fosse creata una Camera degli Stati, attraverso
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Weber, Scriui polirici

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La futura forma statale della Germania

le due Camere assierne, come in Francia. (Oppure infinc, poiche la Camera degli Stati si spera avra al massimo un ottavo dei mandati della Camera del Popolo, attraverso la Camera degli Stati e una frazione d:lla C~mera de,l Popolo da delcgare proporzionalm?ote). La diff~reoza tra I ~untl 1. e 2. e politicamente significativa. Un presidente del Reich che pogpasse sull~ l.egittimita rivoluzionaria dell'ele~ione P?po_]are, e c~e dunque a bu?n dlr~t: to si travasse contrapposto agh organism! del Reich, avrebbe un autonta incomparabilmente diversa rispetto a quella di un presidente eletto parlamcntarmentc, Qucsto anche laddove 10 si limi~asse, pur fortemente, at veto sospensivo e al diritto di referendum, 0 altrimenti al solo poter~ esec~: tivo c anchc sc 10 si vincolasse nell' ambito del patronato delle canche pill stre~tamente che, per esempio, il presiclent~ amer!cano? ~a di ~uesto piu avanti, (Considerata la situazione attuale del nostn partitr, non Sl potrebbe togliere facilmente al presidente il di~itt? cli.s.ciogli~en~dl, oppure qualcosa di equivalente ad esso, per escmpio d. dl.ntto .di. indire un re~e~endum). Questo potere sarebbe - da un punta di vista ngldame~te soclahs~ .- un grande privilegio del presidente eletto da~ popo.lo: Infa~tl per I~ s?clahzzazione sarebbe decisiva la mana forte nell ammtntstrazione, e cioe un capo dell'esecurivo legittimato come uorno di .fiduci~ del p~p~lo. I parlamcnti qui potrcbbcro ricoprire soltanto la [unzione di orgam di contrallo. I pesanti danni, ammessi da parte americana, provocati dalla cao:pagna clcttorale per la presidenza c i suoi cnorrni costi sono conseguent.l, per 10. meno in parte, al sistema del bottino - ~l principio ~o?daI?ent~le, ClO~,per ~lquale con il nuovo presidente cambiano anche ~ funZ1.on~n ~a I"?l ?1?tt1 :-' un sistema che intrcccia gli intcrcssi di parecchie centmaia di mlghaJa di cacciatori di posti con l'esito dell'elezione. ~entre da noi ci sono pur sempre ancora «partiti chc propugnano una vtsione del mondo», per 10 .meno quattra, la normal mente due grandi partiti fanno ~na'pura latta. per d possesso delle cariche e in se sana quasi «scnza convmzione», anzi cambiano i lora pragrammi di volta in volta a seconda delle possibilita di riuscita della prapaganda. II nostro tipo di distribuzionc delle .cariche ?on azzererebbe per nulla gli interessi connessi al lora possesso I~ occasIOn: della }otta c1ettorale, rna tuttavia crecrebbe prcmesse del tutto diverse. Un ~rgalllzzazione di partite rigida e burocratica sarebbe cerro anche da nOI l~ conseguenza necessaria di c1ezioni presidenziali plebiscitarie, e l'a~tent~c~ lo~ elettorale sarebbe trasterita in misura notevole all'intcrno del parr1t1 stcssi (in occasione della presentaz!one de~ candi?ati r:r.I~ pre~iden~a). . Questa formula puo suscrtarc del dub~l pOh~ICI III chi considera 11 vertice repubblicano in quanto tale una questtone di fedc, dato chc da un pun'-' II diritto di scioglimcnto dell' esecutivo. del parlamcnto c di indire nuovc clczioni era un'etticace anna

to di vista formale un'elezione popolare potrebbe in futuro diventare facilmente la via per il ristabilirnento di una dinastia (di quell a gia stata a di un'altra), una possibilita questa che attraverso esperimenti dilettantcschi potrebbe ottenere inaspettatarnente subitanea importanza, 10, dato il discrcdito delle dinastie, non do molto rilievo a questa cvenrualita. Inoltre, per l'clczione popolarc del presidente - come conseguenza della nostra lunga impotenza interna - mancano capi politici eminenti in grado di rnanipolarc la massa. Gia la Socialdemocrazia tedesca del Reich, con it suo dissidio" interno Faticosamentc arginato, sarebbc in grande imbarazzo e un'importazione di leader dall' Austria non credo sarebbe facile. Ancora peggio starebbero lc cose con i partiti borghesi. Questa la nostra attuale situazione, Oppositori irriducibili dell'clezione plebiscitaria sarebbero tutti gli strati sociali che si oppongono ad un forte e personale potere esecutivo del Reich, dunque chi ripone interessi particolari nella potenza politica dei singoli governi (del gia trattato «federalismo di ripartizionc»), tanto quanta gli oppositori rigidamente liberali di una socializzazione integralc. Altrettanto 10 sarebbe la maggior parte dci praticoni della politica parlamentare. Non cerro, pen}, i politici di partito in generale. Infarti l'elezione popolare crea solo un cambiamento della forma di sclczione nel controllo delle cariche, Molto lontano dall'accantonarlo del tutto, tuttavia l'elezione popolare pub sottrarre ampiamente il contrallo delle cariche ai parlarnentari oppure limitarc la lora influenza. Allo stesso modo essa toglie a costoro per 10 menu una parte dell'influsso concreto sull'amministrazione, con tutti quegli intcressi economici ancor piu accrcsciuti da una forte socializzazione e dipcndcnti da quest'ultima, Se nella scelta dei suoi rninistri si vincolasse aHa fiducia del parlamento anche il presidentc cletto can voto popolare, aHora questi, in quanto uomo di fiducia di milioni di elettori, sarebbe spes so superiore all'uomo di fiducia dell'eventuale maggioranza parlarnentare, tanto superiore quanto piu lungo dovesse risultare il suo pcriodo in carica. E nel caso di un'ampia socializzazione, nellinteresse della continuita occorre fissare it suo mandato su un periodo piurtosro lungo (circa scttc ann i). Si potrebbe creare una valvola di sfogo attraverso l'ammissione di un referendum di revoca su richiesta di una maggioranza qualificata del Reichstag. Se si vincolassero i ministri del prcsidente del Reich diversamente dai ministri degli Stati Uniti - alla fiducia del Reichstag, il

" A causa di dissidi insuperabili sulla qucstionc sc i iavoratori dovcsscro o meno continuarc ., sostcncrc lcalmente ]a politics di guerra del go:c~no del Reich, ~'ala sini~tra n.d 1917 si stacc.o dcfinitivamcnte dal Partito Socialdemocratico e Sl dicdc Una propna orgallizzazoonc come Parti10 Socialdcrnocratico Indipendcntc (Unabhangige Sozialdemolerausche Pan~i. Deutschland). Solo sott? la pressio,!c dci lav~ra~ori. i due ragr:ruppamenti protondamcnte ostili tra lorn del Parti10 Socialdernocratico Magg:,ont~no (Mehrhe!ls-Sozialdtmokrat15chc Panel Deutschland] c del ['artito Socialdernocratico Indipendente io novcmbre 191S tornarono a collahorare.

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Weber,

Saini politici

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La futura forma statale della Germania

problema di chi sarebbe piu forte, il primo rninistro parlamentare 0 il presidente del Reich, assurnerebbe soluzioni diverse a second a delle circostanze, Diventerebbe perfino impossibile - di cio bisogna rendersi ben eonto l'esistenza di un ministro realmente parlamentare laddove, accanto al presidente eletto con voto popolare, ci fosse un Consiglio Federale can porerc cffenivo ehe vota secondo istruzioni. Infatti i suoi membri risponderebbero solo ai parlamenti singoIi, rna non alia Camera del Popolo. Questa dunque potrebbe far cadere a piacere ministri, rna in questo modo non otterrebbe alcun oggettivo rnutamento della politica e della prassi arnministrativa sottoposta alle istruzioni impartite dal presidente plebiscitario. Il presidente plebiscitario opporrebbe aHaCamera del Popolo la sua legittimazione attraverso il plebiscite, i rninistri opporrcbbero la volonta dei singoli Stati rappresentati nel Consiglio Federale. AHora il presidcnte plebiscitario dovrebbe fare i conti essenzialmente can il Consiglio Federale c i1Consiglio Federalc altrettanto essenzialmente con lui. Tuttavia una Camera del Popolo dotata del diritto di inchicsta potrebbe esercitare a buon diritto un efficace controllo amministrativo. Parimenti, can l'aiuto del diritto di bilancio preventivo potrebbe intralciare l'esercizio del potere c ottenere in questo modo accondiscendenza. Ma l'ostilita suscitata da tali passi impedirebbe un loro usa Ircqucnte, dunque il ministero parlamentare sarebbe ncccssariarnente limitate ad un'inf!uenza modesta, alia stessa strcgua in cui la stessa Camera del Popolo sarebbe [irnitata alla «politica negativa»: lagnanze e interpellanze, come il Reichstag finora. Dunque con questa Costituzionc (presidente eletto con voto popolarc e Consiglio Federalc) gli oppositori trovcrebbero bene illoro tornaconto. Parlamentarismo e dernocrazia sono proprio molto lontani dall'esscre identici. Le cose starebbero divcrsamente se aeeanto al presidente calla Camera del Popolo ci stesse non un Consiglio Federale, rna una Camera degli Stati eletta. Nel caso di una sua elezione attraverso i parlamenti singoli forse non ci sarebbe una grande differenza, poiche in questo caso i rappresentanti si sentirebbero uomini di fidueia dei partiti dci singoli Statio Inveee nc1caso di un'elezione popolare dircua, rna in particolare nel caso di un'elezione popolarc regionale della Camera degli Stati, sarebbe possibile accanto al presidente del Reich un primo ministro non del tutto impotcnte in quanto capo della maggioranza parlarnentare dorninantc, per 10 meno laddove la maggioranza delle due carnere fosse la medesima. Altrimenti la posizione del presidente del Reich sarebbe superiore per 10 meno nell'ambito amministrativo. AHora non si tratterebbc neppure di un parlamentarismo puro come in Francia", poiche la Camera degli Stati non
,. Si dice parlamentarismo me sua comrnissionc, Questa puro quando l'esecutivo viene eletto dal parlamcnto era il caso della Francia durante la Tcrza Rcpubblica. c agisce co-

sarebbe una mera Camera Alta, bensi una formazione immediatamente democratica, dorninata pero da interessi regionali, e soprattutto it presidente del Reich resterebbe un potere autonomo. Del tutto diverse sarebbero le cose se it presidente del Reich non fosse eletto tramite un' elezione popo lare, rna, come in Francia, attra verso »scelezione parlamentare. Nel sistema della Camera degli Stati sarebbe allora possibile il parlamentarismo, e cioe un primo ministro «forte» in quanto uomo di fiducia del partito dominante. E solo la doppia responsabilita rispetto aIle Carriere, che potrebbero risultare cornposte politicamente in modo diverso, creerebbe complicazioni. Se pero in questo caso ci fosse al posto della Camera degli Stati un Consiglio Federale composto di delegati del governo che eseguono istruzioni, allora sarebbe realizzabile un tipo di parlamentarizzazione simile a quella che avrebbe potuto imporsi gia nel vecchio regime in occasione della parlamentarizzazione del Consiglio Fcdcralc. Ma poiche il primo ministro (il Cancelli ere del Reich) non dovrebbe piu essere un ministro prussiano e, contemporaneamcntc, presiedere il Consiglio Federale, il suo rninistero, che centerrebbe gli uomini di fiducia della Camera del Popolo si costituirebbe ai di Juori del Consiglio Federale. La funzione naturale di qucsr'ultimo, allora, sarebbe la consulcnza c la presa di decisioni su proposte di legge e inoltre l'esecuzione di sernplici «ordinanze amministrativc». Se pero gli fosse accordato oltrc a cia un qualche potere di ordinanza integrativa delle leggi («ordinanze giuridiche»: che c l'opposto, anchc se non definito in manicra precisa), allora la Camera del Popolo pretenderebbe e stabilirebbe di volta in volta come lcgge chc i suoi uomini di fiducia, i ministri, potcssero sospendere il potere di ordinanza mediante it veto. D' altro lato non potrebbe esscrc rifiutato al Consiglio Federale il diritto di formare nei singoli ministeri cornmissioni per il controllo c Ic rclazioni, II governo dunque si attuerebbe attraverso la trattativa tra Consiglio Federale e ministero, mentre il presidente del Reich clctto dal parlamento resterebbe limitato ai controlli formali e alIa legittimazione, come il presidcnte della repubblica francese. Ci si potrebbe ora occupare delI'idea della creazione, anziche di un presidente del Reich, di un collegio di go uerno con presidio a rotazione, accanto al quale dunque non ci sarebbero autentici ministri, bensi solo tccnici specializzati. Per la suddivisione del lavoro il collegio si ripartirebbe in piccoli gruppi, rna non conosccrcbbc divisione in reparti (come in Svizzcra sccondo l'articolo 103 della Costiruzione), Esso potrebbe essere stabilito 1. attraverso un'elezione popolare con sistema proporzionale in tutto il Reich. L'idea piu ovvia, probabilmcntc, date le condizioni attuali dei partiti. Ma considerata la necessaria esiguita di questo collegio di governo (nella Svizzcra e composto da sette persone) il sistema pro157

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Weber, Scritti politici

La futura forma statale della Germania

porzionalc dovrebbe favorire i partiti di minoranza, andando oltre ai limiti di questa sistema e causando ondeggiamenti e compromessi, in breve quella situazione che noi osserviamo nel cosiddetto «governo popolare» prerivoluzionario e purtroppo spesso anche nell'odierno go verno berlinese. Interessi di partite contrapposti determinerebbero il cornportamento dei suoi mernbri e sarebbe difficile un'istruzionc unitaria c conseguente per l'amministrazione, Questo sarebbe un impaccio per la socializzazione. Soprattutto pero mancherebbe la personalita univocamente responsabile, come la offrirebbe 0 un presidente eletto con voto popolarc oppure un primo ministro forte. Se 2. la nomina del collegia di govcrno fosse trasmcssa al parlamento del Reich (secondo il modello svizzero), allora ncl caso del proporzionale accadrebbe qualcosa di simile. Ma nel caso di una scmplicc nomina di maggioranza sorgerebbe un governo di coalizione che, di fronte al sistema di un primo ministro parlarnentare, avrebbe 10 svantaggio di una responsabilita personale limitata. Intatti anche allora i ministri sarebbero solo funzionari specializzati, non dci politici. Proprio fa separazione della direzione politica e del lauoro da [unzionario sarcbbc it pregio sperato di tali sisterni di collegi elettorali. Ma oltre a cia, con questi due tipi di nomina del collegio di governo, i governi singoli non sarebbero rappresentati, Per 10 mcno non laddove ci Fosse non un Consiglio Federale, rna una Camera degli Statio Mcntre al contra rio un Consiglio Fcdcralc e un collegio di governo, non fa differenza il modo in cui e eletto, significherebbero una moltcplicita di teste nel meccanisrno governativo, rispetto alla quale sarebbe da prclcrirc tccnicamcnte il presidente singolo. Infine resterebbe ancora la possibilita di un Consiglio Fcdcralc di delegati, il quail' dal canto suo condurrebbe il governo tramite un presidente eletto a turno fra i tre Sta ti pili grandi (rcrniniscenza della vecchia «Triade>,15!) oppure attraverso una commissionc a trc; accanro ad essa non ci sarebbero rninistri parlarnentari, bensi solo tecnici spccializzati, Questa soluzione, che limita la Camera del Popolo ad una «politics puramente negativa», difficilmente avrebbe successo. Infatti sarebbc cornplctamcntc sacrificata l'unitaricta necessaria per ogni rigida socializzazione. Se il collegio di governo Fosse composto direttamente da delegati dei singoli governi secondo una dctcrminata chiave di ripartizione, e se gli venisse posta accanto una Camera degli Stati, solo allora a buon diritto una soluzione

varrebbe I'altra", Come si vede, accanto a tutti questi difficili problemi entrerebbe ulteriorrnente in questione qualc effetto vcrrebbero ad escrcitare due esigenze oggi viste come specificamente dcmocratiche, ovvero: 3. il sistema proporzionale e il referendum. Indipendememente da quale sistema proporzionale venga usato, il suo effetto sempre quello di provocare una ripartizione delle cariche e delle posizioni di potenza pelitiche tra i partiti secondo la forza di volta in volta dominante. Allora potrebbcro vcrificarsi Ie condizioni tipichc di molti cantoni svizzeri in cui i rappresentanti dei partiti siedono pacificamente uno accanto all'altro e, sulla scorta della ripartizione delle cariche, risolvono gli affari tramite il compromesso. Una situazione estremamente pacifica in epoche normali. II sistema di coalizione sarebbe permanente, mentre il rigido dominic dei partiti con i suoi noti svantaggi, rna anche con iI suo per 10 mcno possibilc vantaggio di una conduzione politica unitaria, sarebbe fortemente indebolito. Questa, com'e naturale, avrebbe delle conseguenze slavorevoli per tutte le aspirazioni di socializzazione. Applicate alia formazione del governo, il sistema proporzionale sarebbc !'opposto radicale di ogni dittatura. Di volta in volta si giudiched diversamente questo fatto in base a finalira di politica econornica e sociale. Ma una cosa simile vale anche per il referendum che riguarda sing-ole leggi. Malgrado la sorniglianza formale, il referendum influisce politicamente proprio al contrario di come agisce un' clczionc prcsidcnziale plcbiscitaria. Infatti il referendum, come mostra l'esperienza, un mezzo politico assolutamentc conseruatore: un forte impedimento per il vcloce progredire della legislazione. Soprattutto nel caso di leggi complicate si puo votare contro un progetto a partire da motivi contrapposti e soprattutto a causa dei dettagli pili eterogenei. I motivi della votazione negativa non so110 conoscibili, i compromessi non sana possibili. Una preparazione pili accurata, chc vicnc celeb rata come la conseguenza del referendum, c compromessi di partite prima della presentazione possono mitigare questi svantaggi; cornbinazioni di innovazioni desiderate da ogni parte con altre innovazioni non desiderate sono in grado di imporrc qucstc ultimc ai vorami. Del resto l'effetto non univoco. Un referendum troppo frequente indebolisce Fortemente l'interesse generale. Invece un referendum relativamcntc raro aumcnta senza dubbio la partccipazione interiore generale

-~Allusionc al!a co~tcll.azionc rolitica. c.,i,te':'t~ dopo il 1815 ~H'interno della federazionc tcdcsca, nella qualc I termon della Gormania meridionale che stanno accanto ad Austria e Prussia appariyano come la ter~.~ fo,:za ..Gia il baronc VOIll Stein ccrcava di conferirc a questa «Germania autcntica- un peso politico indipcndcntc e volcva rccupcraria COllie pane di una «Triade» degli Stat. tedeschi,

_".Se ci vuole rnettere d'accordo - in corrispondenza ad una proposta dell'altra pane [W'cher intende una propo,ta di H. Preuti, politico liberale, 1860- 1915J - su una «linea mediana» che rcndc possibile il parlarncntarisrno, anche se di un tipo particolare, allora accanro al Reichltag d~110 dal popolo sarcbbc d~ clcggcrc una Ca:n~ra ~cgli Stati dci _singoli parlamenti c acca~to.a cio sarcbbc da pone un prcsidcntc eletto plcbiscirariamcntc con vincolo alIa controfirma dei minisrri del Reich, i quali da parte loro sarcbbcro rcsponsabili di frontc al Rcichstag (Camera del 1'01'010) e solo ad eS50 [n.d.Ai],

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portanza dei parlamentari di professione sarebbe in seguito molto limitata

al corso della legislazione, Ma non e altrettanto sicura, per 10 meno negli Stati di rnassa (diversamente che nella Svizzera) la partecipazione interiore e l'orientarnento sull'amministrazione, che diventa sempre piu irnportame. In America con il crescente sviluppo del referendum potrebbe essere rafforzato l'interesse comunque molto forte e spesso unilaterale per la legislazione, rna con esso anche la fiducia nei paragrafi; in Inghilterra invece, considerando il suo forte controllo dell'amrninistrazione attraverso cornitati parlamentari e la loro discussione nella stampa, potrebbe essere maggiormente diffusa l'istruzione politica neHe faccende arnministrative. Politicamente e importante il fatto che la sconfessione del governo attraverso un referendum non contiene ness un voto di sfiducia personale e che percio non costringe il governo a ritirarsi, Anche il referendum e nemico del parlamentarismo stretto e del rigid a dominio dei partiti, e puo ostacolare la socializzazione dato che un referendum, quando si tratta di grandi innovazioni, PUQ ostruire tutto con particolare facilita, poiche sono in ballo in ogni memento numerosi interessi del tipo piii diverso, Per la Germania, in ogni caso, si limiterebhe il referendum ai cambiamenti della Costituzione, ai casi di conflitto acuto dei piu alti poteri del Reich - su questo argomento piu tardi -, e a proposte di percentuali molto grandi di cittadini (circa un quinto di tutti). Se cia accade in concornitanza can l'attuazionc del principia proporzionalc per la composizione del govern 0, e se si introduce un vcrtice plebiscitario forte, aflora I'im-

Naturalmente tutti questi problemi non possono essere scissi dalla questione di quale partizione dei compiti e quale partizione dei mezzi finanziari si profili tra Reich e singoli Statio

V.

e il potere progressivo dell'amministrazionc forte si unirebbe al potere conservative del referendum. Ma in presenza di un vcrticc debole (eletto federalisticamente 0 parlamentarmente) e can il perdu rare della molteplicita dei partiti l'impedirnento in se forte del pragresso verrebbe ancor piu accresciuto dal referendum. Inoltre il parlamento non sarebbe illuogo della selezione dei capi - uno svantaggio di tutti questi sistemi da tener ben presente. L'aspirazione alla socializzazione in collegamento con - non importa sc a buon diritto -I'assai diffusa avversione contra il parlamcntarisma - se si vuole dar crcdito ad essa malgrado i dubbi espressi sopra - e la preferenza per gli aspetti formalmente democratici della lcgislazione e della composizione degli organismi di voto spingerebbero dunque nel cornplesso per la combtnazione 1) di un presidente singolo plebiscita rio con 2) una Camera degli Stati e 3) il referendum da indire in contormita alia Costituzione nel caso di suoi mutamenti, su iniziativa del presidente ncl caso di conflitti tra le pill alte istanze del Reich e in presenza di proposte di leggc cspresse da un quinto dei cittadini aventi diritto di voto, Ma, come ho gia dena, l'idcale della Camera degli Stati Forse non e realizzabile. Vedremo adesso lc ultcriori difficolta che presumibilmente verranno sol1evate contra di esso. '
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Prima di tutto noi siamo per una soluzione il piu possibile unitaria, e dunque a favore che i singoli Stati in futuro cntrino in relazione con il potere centrale come accade ai singoli paesi del Canada 0 dell'Australia. lrrlatti ogni soluzione decentrativa non solo, se calcolata in spesa contante, e malta piu costosa, bensi di regola e anche antieconornica, e soprattutto e d'ostacolo rispetto al piano della socializzazionc. Che una soluzione ampiamente unitaria abbia possibilita di realizzarsi solo qual ora g-liorganismi di rappresentanza e gli apparati politici amministrativi venbano allontanati da Berlino, e cosa ccrta, Ma una sernplice traslormazioIlC della Gormania in una repubblica unitaria trovcrcbbc presumibilmente una difficile accettazionc. I singoli governi ormai esistenti cercheranno di mantenere l'autocefalia, che significa l'indipendenza nella nomina di ogni oertice dei singoli Stati (attraverso elezione popolarc a del parlamente). E, come insegna una storia lunga millenni, interessi malta forti si collegano can la questione del contrallo dell'assegnazione delle prelrende burocratiche. Da un punta di vista puramente oggettivo tutto viene determinato da due dati di fatto: i caricbi finanziari imminenti e la socializzazione progcttata. Entrambi sono collegati al pagamento dci debiti di guerra e al ristabilimento dell'econornia, che gia di per se condizionano un'ampia so«ializzazione. Le arnministrazioni monopolistiche da creare a le sedi cent rali per sindacati (Syndikate) controllati statal mente possono solo essere .imministrazioni del Reich; le impostc patrimoniali da creare, i guadagni monopolistici c i sostegni per i sindacati (Syndikate) possono solo essere guadagni per il Reich. Per questa il bilancio preventivo netto del Reich \;\ra enorrnernente superiore a quell a di tutti i singoli Stati e il bilancio preventive lordo dei due sad appena paragonabile. Infine ogni socializz.izione, anche una non solo finanziaria, rna intrapresa per scopi economici, porta agli stessi risultati. Una soluzione radicalmcnte uni taria ac<ompagnata dall'assunzione di tutti i dcbiti dei singoli Stati da parte del Reich, nonostantc i1 peso dei suoi debiti, sarebbe del tutto irnpensabilc c 111 occasione di una socializzazione centralistica i pacsi al di fuori della I'russia ci guadagnerebbero materialmente gia solo per le sue conseguenIe finanziarie, in particolarc sc lc ferrovie e le miniere prussiane Iinissero .otto il controllo del Reich. Alia stesso modo il Reich dovra assurnersi il
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compito dell' espropriazione del fidecommessi" e delle grandi proprieta terri ere, per 10 meno per quanta riguarda la dotazione di terreno dei danneggiati di guerra, ehe altrimenti nei singoli Stati risulterebbc alta mente d~suguale. In tutti qucsti casi, allora, sarebbe incvitabile una regolamentazionc da parte del Reich. Difficilmente si lascercbbe abrogare qualcuna delle competenze del Reich in vigore finora quanto alla lcgislazione (art. 4). Rego.lare la politica industriale, la politica commerciale, misure c monctc assieme con cartamoneta e politica banearia, brevetti, commercio marino, ferrovie, diritto del traffieo navale interno, poste, telegrafi, assistc~za legale, autentificazione dei doeumenti, diritto civile e proeessuale, ordmamento giudiziario, organi di controllo dei medici e dei veterinari, diritto di stampa, di associazione e di riunione, esercito e marina di guerra, tutto questo rested senza dubbio una faceenda del Reich. E lasciato alIa Baviera di decidcrc in che misura venga dato peso ai suoi diritti partieolari (diri tto di stabilire il proprio dom ici lio), Se, come in Svizzera, q uanto aIle relazioni confessionali, giuridiche legate alia Chiesa di Stato e della ~c~ol~, ehe fin.ora erano rimaste ai singoli Stati, vengono stabilite prescnzioru generah attraverso la Costituzione, una domanda importante che da parte nostra trova una risposta positiva, Quali diritti fondamemaIi il Reich debba in generale garamire, non puo essere trattato in modo partieolareggiato in questa sede. Solo una eosa sia mcssa in rilievo: notoriarnente tra i diritti fondamentali dell'epoca borghese la «sacralita della propricta» ha giocato un grande ruolo, Ora le cose cambieranno. II diritto di eredita sad da limitarc per la suceessione legale suUa linea diretta c sui !ratelli, per i testamenti sugli accordi dei fratelli del testatorc, salvo singoh legati e donazioni conscntite per legge. I fidecommessi devono per forza esserc proibiti. Tuttavia anche oggi non si pard fare a meno di una garanzia dei diritti acquisiti e si dovra arrivare al punto ehe tali diritti possono esserc toccati solo 1. nella fonna di tributi generali in natura 0 denaro, 2. nella forma di particolari espropriazioni sulla seorta di leggi c in cambio di risarcimento. Ora con il fatto che il Reich mantenga un'ampia giurisdizione, estes a Iorse alia rcdazione di norme comuni, non deciso ancora nulla per quanta riguarda la qucstione di fino ache punto anche l'amministrazione debba essere nelle sue mani. L'amministrazione sara anche in futuro un'amministrazione di [unzionari di projessione. E cioe esscnzialmente attraverso funzionari di professione naminati, non funzionari eletti dal popolo.

L'elezione popolare opportuna per la direzione, dunque dove si tratta dell' uomo politico di fiducia delle masse. Non pen'> per i Junzionari, i «teenici dell'apparato». Come noto, l'elezione popolarc dei funzionari neg!i Stati Uniti ha dato risultati molto peggiori tecnicarnente e soprattutto moralmente rispetto alia nomina attraverso l'uomo di fiducia eletto dal popolo (il presidente), il quale responsabilc della qualita dei funzionari nominati da lui. L'elezione dei funzionari distrugge ogni disciplina d'ufficio, e questa disciplina assolutamente decisiva proprio in occasionc di una rigida socializzazionc, I funzionari eletti con voto popolare sono opportuni nell' ambito locale, dove tutti si conoscono uno con l'altro, dunque nei piccoli comuni. Anche nei grossi comuni, secondo esperienze americane, l'clczione del primo cittadino, rna con il potere assoluto dittatoriale di nominarsi da se il suo apparato di funzionari, puo essere un mezzo decisive di riforma. Invece una massa di elettori non puo verificare la qualificazione dci funzionari specializzati. E inoltre c'c state un tempo in cui le democrazic vcdevano un compito fondamentalc nell'impedire la nascita di un ceto di funzionari con un alto sensa dell'onore". Que! tempo finite. Possa la democrazia non credere che un funzionariato senza onore di carica sara in grado di poter mantenere l'alta intcgrita c la qualificazione specialistica del funzionariato tedesco quale state finora (compresi gli apparati indispcnsabili anche per una milizia)! Dove questa integrita ha softerto danni in guerra, come apparenternente qui c la nel corpo ufficiali dei singoli scttori occupati, soprattutto nel corpo degli ufficiali di riserva, qui cssa da ricreare; in genera le, la ricostruzionc del precedente capitale tedesco di scmplicc «onesta» il primo di tutti i compiti, Ma in particolare dal concctto dell' onore e dalle qualita morali del funzionariata dipende l'intero futuro dell'economia tedesca in occasionc di una socializzazione. Attravcrso la sicurezza materiale e una riforma radicalc di un diritto completarnente antiquate si terra canto delle pretesc assolutamente giustificate dei funzionari c degli ufficiali. Se dunque i1 funzionario nominata la soluzione migliore, ehi 10 nomina? A chi ubbidisce? Tra i due possibili estrcmi: 0 amministrazione attraverso un apparato Ji funzionari del Reich che arriva fino alia base, nominato dal presidcntc del Reich e che gli ubbidisce (come ora nella marina da guerra), oppure: .nuocefalia completa, non controllata da una qualche istanza centrale, degli apparati di funzionari dei singoli Stati (come fino al 1879 ncll'intera

ir II fidecommcsso in.dica un'istituzione g.iuri~ica frcqucntc soprattutto tra la piccola nobilta, s~c(~nd() la quale un patnll~o!:lO. famlgltarc, dl solito 51trattava di terre, restava i ntegro neUe man.' di ~n memhro della tamiglia m q uanto era esclusa la possibilita di cessione, Ne11919 in Prussia csistcvano 1347 fidecommessi pari a 2,3 mil ion; di ettari di tcrritorio,

'" Negli Stati U niti ncl 1820 su iniziativa del Part ito Democratico fu abo lito il funzionariato d i prolcssionc con la lcggc sulla «rotation in ollke». La durata in carica di un funzionario era liniitata a quattro anni; la carica veniva distribuira come bottino di una campagna elettorale vin,clllC (spoils system) e cos; rendeva irnpossibile un lcgamc duraturo del personale di arnministra/'Lone con i compiti a lui assegnati,

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giustizia non riguardante il tribunale commerciale), finora c'erano da noi molti gradini intermedi. In parte autocefalia, rna in una misura molto diversa tra giustizia di cassazione, iter di revisione dei processi oppure generale giustizia amrninistrativa, dunque: sotto il controllo giuridico delle piu alte istanze del Reich (tra di loro di nuovo molto diverse. per esempio, per giustizia, ferrovie, edilizia popolare, assicurazione dei lavoratori), Oppure: cerro autocefalia, rna con controllo anche delle regole di amministrazione (dazi e dogane). Oppure: nomina centrale dei vertici attraverso i poteri del Reich in occasione di particolari apparati di funzionari (cosi la Costituzione ufficiale del contingentarnento, rotta di fatto dalle coovenzioni militari, dell'esercito secondo I'art. 64). Oppure al contrario: designazione solo di funzionari locali attraverso i poteri dei singoli Stati (poste e telegrafi secondo l'art. 50). La cosa importante e chc in ogni caso l'amministrazionc e la nomina dei hmzionari anche dei settori regolati tramite leggi dal Reich restava nelle mani dei singoli Statio Come andranno le case in futuro? Per la milizia che prende il posto dell'esercito, per 10 meno per Ie truppe di terra, potranno csscre tirate conseguenze dcccntralistiche: nell'artuazione essenziale del principio del contingentamemo dell'articolo 64. Solo per le truppe tecniche vcrra mantenuto il principio gencralc c per esse rimarra un'unita piu rigida come per fa marina. Per le imprese di trasporti pubblici, malgrado l'indispcnsabile unita della direzione, tuttavia in occasione della nomina del funzionari potrebbero essere assegnati ai singoli Stati i diritti di presentazione all'accettazione e di assunzione diretta anche oltre l'odicrno articolo 50. Intatti gli svantaggi della finora cornpleta autocefalia della Baviera e del Wi.irttemberg non erano insopportabili. Per le amministrazioni di monopolio statale e del sindacato (Syndikat) sarebbe tuttavia auspicabile urgentemente un'unita molto rigid a, rna tale unita sarebbe pesantemente osteggiata dagli Stati di media grandezza, poiche si tratta di questioni fondamentalrnente prussiane, In questo frangente il separatismo nell' ambito della socializzazione ha le sue radici essenzialmente nel settore dell'alimentazione", dunque in una sfera la cui importanza c in rapido declino, Invece per il secondo ambito transitoriamente irnportante per la socializzazione, ovvero I'approvvigionamento di materie prime, i singoli settori sono addirittura affidati alIa collaborazione del potere centrale, soprattutto degli istituti di credito centrali, Tutta somrnato, se solo restasse garantito il rigido funzionamento dci regolamenti, la posizione assunta finora dal Reich, essenzialmente normativa e co ntro IIante, e i corrispondenti
" I! governo prussiano nel novernbre 1918 indico (I.' i scttori designati per la socializzazione anche le grandi imprese agricole, una meta questa che cr: del tutto lontana dalla politica dei govern; della Germama del Sud.

ispettorati gi udiziari e giudi ziario-amministrativi dell' organizzazione odierna potrebbero rimanere fondamentalmente in vigore, e anche per le imprese pubbliche dei trasporti il patronato dei funzionari, esercitato dal potere centrale, potrebbe essere limitate ai posti direttivi. Solo per la socializzazione economica da desiderate una misura massirna di unita della selezionc, come all'incirca la prevedeva l'ultimo capoverso dell'articolo 64 per gli ufficiali. Nel caso della nomina dei supremi dirigenti tecnici dell'amministrazione, al contrario dei funzionari politici del Reich, i'istanza centrale federalistica presumibilmente da crcare (Consiglio Federale a collegio di governo 0 comitate) richiedera il diritto di proposta, similmente a come finora 10 deteneva il Consiglio Federale per la cone suprema del Reich, l'avvocatura del Reich, il presidente ddl'ufficio brevetti, la direzione della banca del Reich, la direzione delle ferravie del Reich,la dirczione delle assicurazioni del Reich. Se ci sara solo una Camera degli Stati, una partecipazione ai patronati delle cariche, secondo il tipo del Senato americano, came critcrio federalistico sarebbe gia piu difficile ~ poiche il numero dei rappresentanti e rnaggiore=, rna in occasione di un'clezione regionale essa sarebbe tuttavia attuabilc. Ai cornpiti c alIa dimensione dell'autoamministrazione del Reich si accompagna la questione di gran lunga piu difficile delle rdazioni Jinanziarie. In uno Stato Iederale i rapporti finanziari sono cia che determina nel modo piu decisive la struttura reale. Poiche oggi anche la fantasia piu Iccanda non puo farsi un'immaginc realc di questi rapporti decisivi, tutte le trattaz.ioni chc ci sono state fino ad ora sooo innegabilmente campatc in aria: a maggior ragione una formula solo ipotetica chc lascia aperte tutte Ie possibilita. Per il futuro innanzitutto sara determinante il pagamento dei debiti del Reich, rna in seguito 10 sara il tipo di socializzazione dcll'economia e del suo finanziameoto. Oggi come oggi dobbiamo rassegnarci a non sapere ancora nulla at riguardo. Invece in tutto cia che esula da questi problcmi fondamentali non sarebbero propriarnente urgenti innovazioni rivoluzionarie. La tassazione natural mente puo solo essere uniforme in tutti i punti importanti per la capacita di concorrenza delle imprese. Per il pagamento dci dcbiti di guerra il Reich sicuramente ricorrera ai patrimoni c alle eredid. Quanto a cia non pensabile che una tassazionc controllata e prescritta unitariamente dal Reich. Anche sc non vengono sostituite dai monopoli del Reich, difficilmente qualcuna tra le vecchie fonti di guadagno del Reich potra esscrc trasfcrita at singoli Stati". (La Baviera rested Fede-

;: Mentre a] Reich compClcva iI diritto alIa tassazione di sale, tabacco, acquavite, birra e zuc. hero, in Baviera, Wiirttcmberg c Baden la tassazionc dell'acquavite locale e della birra restava " 'LfV ata alIa 1cgislazione locale.

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le al suo privilegio della tassazione della birra). Non si lascia valutare neppure a grandi linee come si formed tra Reich e Srati federali la ripartizione dei denari da un lato, e i trasferimenti di ecccdenze dall' altro. Come unica enorme breccia nell'inevitabile unifonnazione (in occasione della quale gli Stati di media grandezza del resto, soprattutto la Baviera, sono quelli che ci guadagnano) s'imporra per un lungo periodo di passaggio l'Austria tedesca. A livello di politica commerciale e fiscale c'e bisogno in parte nel suo interesse, in parte nell'interesse della Germania del Reich, di un trattamento particolare, eventualmcnte con determinate dogane intermedie. In questa non ci sarebbe niente di nuovo, solo la registrazione delle merci sarebbe necessariamcnte pill difficile dato il tipo degli oggetti presi in considerazione, Naturalmeme in questione se la tassazione di guadagni e proventi, c quali altre fonti di tasse, sarebbero da garantire esclusivamente attraverso i singoli Statio Perfino cosi non cambierebbe pres soche nulla quanta al fatto chc anchc in futuro Reich e singoli Stati resteranno legati finanziariameme uno all'altro come gia avviene oggi, e attraverso le conseguenze politico-finanziarie della socializzazionc verranno legati ancora piu strettamente, COSt che resta impossibile una separazione radicale delle finanze di entrambe le parti, Ma se le cose stanno COS!,allora lc possibilita di sviluppo della Costituzione sana limitate. Irrlatti i singoli governi insisteranno senza dubbio sulla creazione di un'istanza influente sui tipo del Consiglio Fcdcralc, composta secondo il principio della ripartizione, Anche oggettivameme la trattazione dei problemi finanziari, e dunque del bilancio preventive del Reich, sono assolutamcntc il dato originario in un tale organismo di delegati e di funzionari che ricevono istruzioni dai ministeri specialistici. La soluzione della Camera degli Stati dovrcbbc dunque caderc a vantaggio della soluzione del Consiglio Federale. Ma se accade questa, e se con questa viene a mancare la possibilita di un reale parlamentarismo del Reich - poiche Ie votazioni del Consiglio Federale controllate dai singoli parlamenti attraverso il ministcro del Reich non sono da «giustificare» parlamentarmente davanti alla Camera del Popolo del Reich (Reichstag) - allora molte cose stanno a fayore della crcazionc di un presidente del Reich plebiscita rio come capo dell'esecutivo e detentore del veta sospensivo. Ma soprattutto dcvc competergli in questa easo it diritto di appelLarsial referendum se tra it Consiglio Federale da un lato c dall'altro il parlamento c i suoi uomini di fiducia, cioe i ministri, non si riesce a raggiungere un'intesa. COS! il referendum diventerebbe il mezzo per ricomporre i conflitti costituzionali tra

tali considerazioni avranno un significato pratico oppure se resteranno lettera morta. Infatti, agli illusi radicali che oggi, proprio come faceva il vccchio regime, vorrebbero eliminare ogni uomo indipcndcnte che dica loro verita seomode, non si finira mai di ripctere che noi vogliamo contribuire ad assicurare in modo duraturo le conquiste dernocratichc. Ma solo nelle forme di un governo paritetico borgbese-socialista. A prescindere del tutto dalla completa incapacita dei letterati radicali" a dirigere l'economia, evidente e compromettente le sorti del socialismo, sussiste il dato di fatto cogente che noi stiamo sotto il dominio straniero. Non solo militarmente, rna anche economicamente: gia nei primissimi provvedimenti di ripristino dell'economia dipendiamo dalle materie prime straniere e dunque dal credito straniero. II dominio straniero impcdiscc per il momenta il ritorno dei vecchi poteri dinastici degliJunker 0 simili, con i quali essi non suggellerebbero mai la pace nc pcrmcttcrebbero affari a credito, Questa paura infondata. Ma parimenti esso pone dei limiti alle possibilita odierne della rivoluzione, Non si dimentichi che la «constitued authority» per il prcsidente Wilson al momenta if Reichstag e nient'altro, Sc la stupida, dilettantesca - c in parte purtroppo poggiata su interessi molto rnateriali - cattiva amrninistrazione dcll'cstrcma sinistra continued ancora per un poco, allora non e difficile prevedere il momcnto in cui il nemico si mettera in contatto con il Reichstag per stipulate la pace, soprattutto se l'Assemblea Nazionale venisse compromessa da clczioni non libere oppure Fosse fatta saltare, come una parte della sinistra estrerna si propone di fare nel easo non ottcncssc la maggioranza, per non perdere la rnangiatoia e anche per il terrore di una verifica nella sua scandalosa amministrazione delle finanze. Ma se si tratta della pace e del ristabilimento dell' ordine economico, e con cio dell'occasione di creare lavoro per le masse, aflora i nemici avranno le masse dalla loro parte e Lademocrazia degli ideologi, tanto socialists quanto borghese, avrebbe chiuso. Infatti in qucl momento una qualsiasi maggioranza del Reichstag, non importa di che tipo, sapra creare gli strumenti di potere per il ripristino dell'ordinarnenro (oppure li ricevera dal nemico). Ci si puo allora facilmente immaginare come andranno a finire le conquiste, finora essenzialmente negative, della rivoluzione. Se un ordinamento crolla sotto la pressione di nernici stranieri, allora non diffieilc rovesciarlo anche dall'interno. Ma molto piu difficilc, e senza la libera cooperazione della borghesia del tutto impossibile, ricostituire oggi un ordinc stabile. Non sarebbe male pensarci un po",

lc istanzc fcdcralistichc c qucllc unitaric,


Credo che questa abbozzo avra raggiunto il suo scopo se sara riuscito a mostrare che una Costituzione federalistica, non posta su una base dinastica, in generale ragionevolmente possibile. Oggi nessuno puo dire se

II Weber intende innanzitutto gli scrittori K. Eisner, E. Toller, G. Landauer ed E. Miihsam, , he avcvano un ruolo di spicco all'interno del rnovirnento rivoluzionario di Monaco.

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IX.

La nuova Germania
1918

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SCRITII POUnCl

· ~iversa~eme e?e negli altri grandi cenrri della Germania, a Francofortc giit nei primi ~orITl della rivoluzionc la borghesia progressista era passata all'iniziativa per collaborare con la Socialdemoerazia al riordinamenro politico del paese per dar vita a una repubbliea sociale e demoeratica. Il l S novernbre 1918 il «Cornitaro Democratico» del Fortschrittlicher Volksverein di Francoforte lancio un appello per la formazione di un nuevo Partite Demoeratico i cui punti programmatici avrebbero dovuto esserc la salvaguardia dell'unita del Reich, I'instauraz.ione di una repubbliea dernocratica, la liberazione dell'economia dalle catene della guerra, un disarmo complete e l'entrata della Germania nella Socicta delle Nazioni. rn.ol~re venne presa in considerazione anche la socializzazione delle imprese idonee ad una simile operazione. Qucsto appello trove numerosi consensi nonche I'appoggio delIa «Frankfurter Zeitung-. Lo scopo della redazione della «Frankfurter- era di tavorire la ereazion~ di u.n nuovo panito liberale, rnarcatamente democratieo e aperto a sinistra. II pnmo nsultato dl questa operazione fu la nascita di un Demokratischer Verein, la cui p.rim~ iniziativa ~ di ehi~4erc a Weber di parlare in un'assernblea pubblica sui possibile riordino econormco e politico della Germania. Weber accetto e il 1 dieembre 1918 nel teatro Schumann di Franeoforte si espresse per la prima volta a favore della creazione di un Partite Dcmocratico. Questo discorso fu il primo di una serie ehe Weber tenne in rnolrc delle principali citta della Germania a Iavore del nuovo Partite Democratico, _Que~ta P?ma ~ssemblea pubblica ottenne un enorme successo: il teatro era pieno in og~1 ordinc di post! emol.te persone non riuscirono ad entrare, Un applause fragoroso segm la conclusions del discorso c appena un'ora dopo un'edizione straordinaria della «Frankfurter Zeitung» nc dicdc un resoconto. ~a _prcscnte traduzione e appunto condotta sulla SCOITa questo resoconto apparso di con il titolo «Max V{!eberkber das neue Deutschland» sulla «Frankfurter Zeirung», n. 333 0 del 1 dicernbre 1918, cdizione straordinaria della dornenica, p. 2, come c riportato nella Max lX-eber Gesamtausgabe cit., Abt. I, Bd, 16, pp, 379-83.
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11professor Weber ha suseitato vivi applausi can i suoi ragionamenti, in partieolare quando ha riehiamato l'attcnzione sui fatto chc il nostro csercito non ha eombattuto invano oppure ehe esso non e stato trascinato in guerra per una cattiva causa. II nostro esercito ha saputo annientare 10 zarisrno russo e rinnovare il Reich tedesco. Di questa si dovrebbero ringraziare i soldati tedeschi. L'oratore ha dichiarato di avere eonvinzioni pressoche identiehe a quclle di numerosi mcmbri della Socialdemocrazia esperti dal punta di vi~ sta econornico, scnza distinzione tra soeialisti indipendenti 0 della maggioranza. Se egli, nonostante cio, non aderisce a questa partite, e perche puo rinunciare all'indipendenza nell'esprimere le sue opinioni di Ironte al demos aneor meno ehe di Irontc ai poteri autoritari, In modo particolare nel momenta attuale, in quanto egli non poteva parteeipare a quellavoro da beccbino del socialismo che viene praticato da certi circa li ideologici di Berlino e di Monaco. Vogliamo consolidare senza alcuna riscrva ed arnbiguita le conquiste, finora certo essenzialmente negative, della rivoluzione', e dare il nostro aiuto compiendone la costruzione in direzione di una socializzazione pianificata. Ma chc a cio si dovesse giungcre solo attraverso una rivoluzione, e stata una vera disdetta. Ci ha rcsi inermi, e con cio ci ha consegnato al pot ere straniero rnettendoci ncll'impossibilita di far valere i principi paeifici e libcri di autodeterrninazionc dei popoli, in occasione del rinnovamento dell'ordine mondiale, contro i potenti impcrialisrni di tutti i paesi, I governi nemici sana puramente borghesi. L'eflctto della rivoluzione tedesca pero dipcnde da questi nernici chc si trov.mo ne! paese. Le rivoluzioni percorrono un'orbita fatale che ci c nota
, Weber intende qui certamcntc la soppressione delle vccchic strutture senz.a che al loro posto fosse subentrato qualcosa di nuovo, social i e di dirino co-

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Weber, Scritti

politici

La nuova Germania

dalla storia, la quale spesso riconduce agli antichi poteri. E 10 sviluppo finora compiuto sta, purtroppo, su questa linea. L'oratore ha espressamente riconosciuto I'efficacia dei consigli locali dcgli opcrai e dei soldati e !'idealismo dei capi (Fuhrer), fossero socialisti indipendenti 0 maggioritari, senza alcuna distinzione; rna tanto piu ha sottolineato il finora completo fallimento della direzione berlinese e monacense rispctto a tutti i grandi compiti, nonostante il solcrtc lavoro svolto. Questo fallimento c statu spiegato con il tipo di composizione degli organi di governo, con illoro carattere da piccionaia, con la minaccia scmpre presente di un colpo di State da parte di illusi estranei al mondo 0 di intcressati in modo grezzamente materiale alia mangiatoia, con gli enormi costi dell'odierna amministrazione composta da numerosissimi fannulloni parolai, con 10 spreco e l'arnministrazione non pianificata e il cattivo utilizzo di cio che ancora rimane dei rnezzi di produzione interni e delle materie prime, con la recessione della produzione - mai prima verificatasi in questi termini - causata dai cosiddetti movirnenti disordinati degli operai e con I'incombente mancanza di viveri, 1.0 stupido odio contro l'imprenditorialismo interno, a fronte del potere straniero di facto esistcntc, dovrebbe inevitabilmentein un'cconornia politica completamentc da rimcttcre a punto - conseguirc il risultato che il potere del capitale straniero giunga ad insediarsi da noi sotto la copertura della difesa militare straniera. II rcsoconto ridicolo, anchc se in buona fede, sulle intenzioni dei nemici rispetto ad un regime) chc grufola di prcferenza nei «peccati» particolari presunti della Germania, spesso pseudo-pacifista senza dignita in modo nauseante, condurrebbe ad una misera propaganda psicoiogica che crollerebbc tanto paurosamente quanta la propaganda psicologica militarista del vecchio regime. Ma can essa crollerebbe anche la fede socialista delle masse, e 1a nazione diventerebbe matura per lunghi periodi di arrendevolezza a nuovi poteri autoritari, e indifferente quali. Infatti quando torncra la quotidianita can la sua monotonia, il problema del posta di lavoro c del sostentamenta divcntcra determinante e gli ideologi saranno nuovamente posti in vetrina a in ripostiglio. Con Ie mitragliatrici e con combattenci per la fede, anche se intrepidi, con letterati dilettanti' e can l'isteria di assemblee di massa affidate al caso in funzione dell'oratore non sarebbc atruabile proprio nessuna ritorrna, men che menu una socializzazione, A tale scopo servirebbero cervcl1 Weber fa rifcrimento qui al gOl'crno rivoluzionario del primo ministro bavarcsc K. Eisner (1867 -1919) che sperava di otten ere condizioni di pace piu vantaggiose am mettendo senza riservc la cOlf.a tedesca in occasione della guerra. , I ~ etterati» cui spesso Weber fa polcmicamentc rifcrirnento all'epoca della rivcluzioue sono sempre Eisner c i suoi collaboratori e sostenitori,

Ii esperti ncl campo dell' organizzazione economic a, e questa ormai oggi significa: esperti nel campo degli affari. Non si dovrebbe certa sottovalutare l'importanza del «portafoglio», Ma la posizione odierna dell'imprenditore borghcse ncll'cconomia non si fonda affatto soltanto sul portafoglio. Piuttosto, nella nostra attuale condizione il portafoglio gioca essenzialmente questa ruolo: che noi abbisognamo di materie prime straniere c, dunque, di credito dall'estero, soprattutto dall'America. Questo credito pero non puo ottenerlo ne un governo di letterati, come quello monacense, ne un governo puramente proletario, come quello berlinese, bcnsi soltanto un governo dietro cui stia come garante fa borghesia. Un qualsiasi grande ed cspcrto organizzatore borghese, anche can il portafoglio vuoto - in questa cas 0, forse un agente ben pagata dei capitalisti americani -, 10 otterrebbe certo piu facilmente di un governo diretto da dilettanti 0 un apparato socialists e cioe burocratico. Gia solo su qucsti semplici ma [errei dati di fatto, che non possono essere nega ti a forza di chiacchiere 0 con risoluzioni ed entusiastici proclami di letterati, naufragherebbe ogni tentativo di una riforma 0 di una socializzazione dell'econornia attraverse la «dittatura del proletariato». La borghesia, anche se 10 volessc, non sarcbbe affatto in grado di collaborare in occasione della creazione di mezzi COSt enormi, se non le si assicurasse una partecipazione paritaria al potere politico e alla responsabilua economica, anchc se per il rcsto si dovcssc metterla sotto pressione fiscale: a questa fine noi collaborercmmo volentieri. L'unico risultato di valore dell'epoca della rivoluzione rirnane a tutt'oggi l'accordo dci sindacati c dci gruppi di imprenditori ron l'csclusionc dei traditori di classe gialli', Solo se a livello politico si produrra - attraverso un libero compromesso - una simile parita, un governo democratico unicamente con le proprie forze potrebbe conseguire non solo la pace, rna anche realizzare la ricostruzionc, Diversamente no! SC si continuasse sulla via intrapresa finora, e se in aggiunta venisse procrastinata la costituente oppure la si screditasse attraverso elezioni viziate \b un'unilaterale demagogia elettorale ufficiale 0 sc vcnissc esposta al boi\·(maggio, la conseguenza sarebbe chc alia fine il nemico, per arrivare ad I lila conclusionc, trattcrebbc can l'unica potenza legittima, e cioe con una Iluggioranza del Reichstag non importa come costituita, e con essa si ac,·orderebbe. In questa caso, si passerebbe all'ordine del giorno andando al di la tanto della democrazia socialista quanto di quella autenticamente 11orghese.Chi affermasse qualcosa di diverso, perpetrerebbe un TOZZO in, Con l'accordo dcl lf novcrnbrc 1918 i sindacati e i gruppi degli imprcnditori fccero causa . . uuunc per cooperarc alla ricosrruzionc economics della Germanin. Con questo accordo i da,." I di la voro si impcgnavano a non sostcnere piu i gruppi sindacali «gialli» che non riconosce.. "'() 10 sciopero come strumento di lotta politica economica,

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